Baby I Would Die For You

di Out_Ofocus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Home ***
Capitolo 2: *** Dinner ***
Capitolo 3: *** I'm back in town ***
Capitolo 4: *** Beer ***
Capitolo 5: *** Wanna Have Fun? ***
Capitolo 6: *** Supermarket ***
Capitolo 7: *** Going Out ***
Capitolo 8: *** Ops ***
Capitolo 9: *** Stay ***
Capitolo 10: *** Friends ***
Capitolo 11: *** Gonna make you fall in love ***
Capitolo 12: *** Nothing ***
Capitolo 13: *** You'll Be Fine ***
Capitolo 14: *** Birghton ***
Capitolo 15: *** I Can Wait ***
Capitolo 16: *** Italy ***
Capitolo 17: *** It's gonna be fine ***
Capitolo 18: *** Let's go home! ***
Capitolo 19: *** Feel Like Home ***
Capitolo 20: *** Happy Ending ***



Capitolo 1
*** Home ***




Home
 

 

- Si mamma ti ho detto che arrivo alle nove e mezza! - entrò nel suo appartamento buttando la borsa a terra e levandosi le scarpe. 

- Viene a prenderti tuo fratello all'aeroporto! - 

- Mamma avrei potuto prendere tranquillamente un taxi lo sai! - 

- Lo so, ma non ti vediamo da sei mesi, voglio dire se non fosse stato per il matrimonio di tuo fratello non so nemmeno se saresti tornata! - 

- Mamma sai che ho il lavoro non mi permette di tornare quando mi pare e piace! - guardò la posta accatastata sul bancone della cucina, buttando la pubblicità nella nettezza. 

- Non voglio passare queste due settimane che tu passerai a casa litigando di questo, quindi mettiamo da parte questa cosa! - 

- Perfetto! - 

- Quindi alle nove e mezza? - 

- Nove e mezza, se ci fosse ritardi avverto io Andy! - andò in camera, guardò la valigia già chiusa ai piedi del letto. 

- Ci vediamo stasera allora! - 

- A stasera mamma! - riattaccò e si buttò sul letto a peso morto. Non aveva assolutamente voglia di tornare a casa per due lunghe settimane. Ma era un occasione importante, suo fratello si sarebbe sposato e lei non poteva certo mancare. Si alzò guardò l'orologio, il suo aereo sarebbe partito alle otto di sera, erano solamente le due di un venerdì pomeriggio, decise così di andare a farsi una doccia, e poi avrebbe finito di preparare le ultime cose. Si cominciò a spogliare andando verso il bagno, lasciando i vestiti per il corridoio. Una volta in bagno, aprì il getto dell'acqua calda ed entrò in doccia, due settimane di giornate interminabili con i parenti, non era pronta a tornare nel suo piccolo paesino, dove tutti conoscevano tutti di tutti e dove lei era e sarebbe rimasta sempre Teddy, la ragazzina sfigata che al liceo non usciva mai e che aveva qualche chiletto di troppo. Nonostante da un anno e mezzo vivesse a Milano, lavorando per una delle agenzie pubblicitarie della città. Aveva perso i chili di troppo che l'avevano perseguitata negli anni del liceo. Aveva sostituito gli occhiali dalla montatura spessa con delle lenti a contatto, che rendevano decisamente più visibili quei due occhini verdi smeraldo che si ritrovava. Aveva fatto allungare i capelli, che le arrivavano più o meno al seno. Non era rimasta neanche l'ombra di quella che era la ragazzina sfigata del liceo. Ma si sentiva sicura di se a Milano, lontana dal passato, sapeva benissimo che tornata a casa, a Liverpool, sarebbe tornata ad essere la sorellina minore di Andy Brown. Ma due settimane sarebbero passate velocemente, poi sarebbe tornata alla sua vita, lontana dal passato, almeno per altri sei mesi, poi sarebbe dovuta tornare a casa almeno per il Natale. 

 

- Volo per Liverpool, ultima chiamata per i passeggeri per il volo in partenza per Liverpool! - Teddy era in fila per imbarcarsi, quando fu il suo turno, diede documento e carta d'imbarco alla hostess troppo sorridente davanti a lei e poi si incamminò verso l'aereo, dove un'altra hostess, altrettanto sorridente come la prima, le diede il benvenuto a bordo. Camminò verso il suo posto, e si mise a sedere velocemente sistemando la borsa sotto il seggiolino davanti a lei. Un'ora e un quarto di volo, avrebbe potuto dormire un po'. Una volta arrivata in venti minuti poi sarebbe stata a casa. Venti minuti in cui Andy non avrebbe fatto altro che parlare della sua fantastica fidanzata Cece, di quanto fosse perfetta, di quanto fosse simpatica, di quanto era emozionata per il matrimonio, mentre Teddy seduta nel posto del passeggero si sarebbe volentieri sparata più che ascoltare i racconti smielati del fratello e della sua ragazza perfetta. La metteva solo a disagio, si sentiva sempre in competizione con lei e con la sua perfezione, Teddy era il ritratto dell'imperfezione anche il nome era decisamente poco serio, odiava i suoi genitori per averla chiama Theodora, che abbreviato diventava Teddy, era decisamente ridicolo come nome e come soprannome. Scosse la testa, cercando di scacciare i pensieri e si allacciò la cintura di sicurezza, non poteva cominciare quella "vacanza" con il piede sbagliato. 

Passò tutto il volo lavorando alla presentazione della nuova pubblicità per una marca di vestiti. Era in ferie per due settimana ma non si poteva permettere di rimanere indietro con i progetti, non si era mai veramente in vacanza da lavori come il suo. Avrebbe solo dovuto tenere la cosa nascosta alla madre, o le avrebbe sequestrato il computer e il cellulare, in modo che non avrebbe potuto sentire i ragazzi rimasti all'agenzia, conoscendola ne era veramente capace. Quando il capitano annunciò l'atterraggio, spense il suo ipad e guardò fuori dal finestrino, era di nuovo nel passato. 

Dopo il controllo dei documenti, andò a ritirare il bagaglio ed uscì nel caos dell'aerea arrivi dell'aeroporto. Si guardò intorno in cerca del fratello, e lo vide appoggiato alla colonna, intento a scrivere un messaggio. Prese la sua valigia e trascinandosela dietro si avviò dal fratello, che non appena alzò la testa le sorrise andandole in contro a sua volta. (Outfits)

- Ben tornata a casa! - sorrise abbracciandola. 

- Grazie! - ricambiò l'abbraccio, le era mancato nonostante tutto. 

- Andiamo, mamma non si sopporta più! - rise prendendole la valigia. 

- Sei venuto solo? - chiese guardandosi intorno. 

- Con chi dovevo venire? - 

- Non so … con la tua futura moglie! - 

- Non ti vedo da sei mesi … volevo passare un po' di tempo con te prima che i preparativi del matrimonio ci rendessero la vita impossibile! - sorrise seguendolo all'esterno verso la macchina. Andy si fermò cercando le chiavi nelle tasca dei jeans, quando le trovò aprì la sua mini rossa e caricò la valigia della sorella nel bagagliaio mentre la ragazza saliva al posto del passeggero. - Allora … - salì al posto di guida, e uscì a retromarcia dal parcheggio. - Com'è andato il volo? - 

- Normale, volo tranquillo! - guardò l'atmosfera notturna fuori dal finestrino. 

- Teddy … devo dire che sei molto felice di essere tornata a casa eh! - sorrise immettendosi sull'autostrada. 

- Scusa Andy, sono un po' stanca, ho lavorato fino alle una oggi, quando non avrei dovuto farlo, mi sono fondata in aeroporto e ho fatto tutto il volo con un bambino che prendeva a pedate il mio seggiolino! - lo guardò, distogliendo lo sguardo dal paesaggio. 

- Quando arriviamo a casa, fingiti almeno un po' più entusiasta … se non vuoi che mamma ti faccia il terzo grado! - 

- Me ne ricorderò! - guardò la strada correre veloce fuori dal finestrino. - Non ha organizzato niente vero? Tipo una festa di ben tornato o cose del genere? - lo guardò rallentare ad un semaforo appena diventato rosso. 

- No … voleva, ma le ho detto che secondo me non ti avrebbe affatto resa felice, so che non sei tornata volentieri! - 

- Non è vero … il mio fratellone si sposa, non potevo certo mancare! - 

- Lo so … ma questo posto non è mancato ammettilo! - 

- Su questo non posso darti torto! - sorrise, quando il fratello svoltò nella strada di casa. 

- Io però ti sono mancato almeno un po'? - 

- Tu mi sei mancato tanto! - rise aprendo lo sportello e scendendo. Rimase qualche secondo ferma davanti alla casa, i ricordi le invasero la mente, quando Andy si schiarì la voce, sorrise e lo seguì all'ingresso. 

La luce in salotto era accesa, la telecronaca di una partita di calcio riempiva il salotto, segno che il padre doveva essere in salotto, sul divano a guardare come sempre una delle tante partite di calcio. Dalla cucina arrivava un profumino di torta, che Teddy individuò come torna alle mele, la sua preferita, doveva aspettarsi che la madre gliela avrebbe preparata. 

- Siamo a casa! - Andy appoggiò la valigia della sorella ai piedi delle scale e sorrise andando in cucina. 

- Teddy! - la madre uscì dalla cucina asciugandosi le mani ad uno straccio e andandola ad abbracciare immediatamente. 

- Mamma non respiro! - 

- Sei dimagrita, ma mangi a Milano? - 

- Jessica, lasciala stare … non cominciarla a riempirla di domande! - il padre sorrise guardando la figlia. 

- Ciao papà! - gli scoccò un bacio su una guancia sorridendo. 

- Ciao piccola! - 

- Andy … la torta era per tua sorella … - guardò il figlio tornare in salotto con una fetta di torta in mano.

- Avevo fame mamma! - sorrise a bocca piena.

- Te ne vado a prendere una fetta! - guardò la figlia sorridendo. - Vuoi del the o del caffè? - 

- Un bicchiere di latte va più che bene! - sorrise andando a sedersi sul divano. 

 

Dopo quasi un ora e mezza passata a rispondere alle duemila domande che la madre aveva da farle, aveva dato la buona notte a tutti ed era salita in camera sua. La sua vecchia camera, rimasta esattamente come l'aveva lasciata. I poster alle pareti, le foto nelle cornici sul cassettone, i peluche sul letto, quella camera non le apparteneva più. Aveva appena diciannove anni quando se ne era andata e adesso che ne aveva ventidue si sentiva un'estranea nella propria camera, o meglio nella propria casa. Non apparteneva al quel posto, non lo era mai stata. Si era sempre sentita soffocata. Si mise a sedere sul letto, guardandosi intorno. In fin dei conti due settimane sarebbero passate velocemente, poi sarebbe tornata alla sua vita a Milano, lontana da tutto e da tutti. Si alzò e aprì la valigia, prese velocemente il pigiama e altrettanto velocemente si cambiò. Si levò le lenti a contatto, mise gli occhiali a portata di mano sul comodino, la mattina ne avrebbe avuto bisogno. Spense la luce principale, lascio accesa la lucetta sul comodino e si mise comoda a letto. 

- Sei sveglia? - Andy si affacciò sorridendo. 

- Mmm! - 

- Lo prendo per un si! - entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle e si arrampicò nel letto accanto a lei, mettendosi comodo. 

- Vorrei davvero dormire! - non lo guardò nemmeno, aveva trovato una posizione comoda e non voleva muoversi. 

- Se dormi tra un po' non muori! - 

- Mi ero dimenticata di quanto amassi parlare! - 

- Non ci credo! - si mise un po' più comodo nel letto. 

- Dormirai qua vero? - 

- Credevo ti avrebbe fatto piacere! - 

- Se dormi e basta si … se devi parlare per ore e ore prima di addormentarti non tanto! - sorrise girandosi verso di lui. 

- Non ti vedo da mesi … - 

- Si ma mi chiami ogni giorno su skype, Andy so già tutta la tua vita! - 

- A te Cece non piace vero? - chiese guardandola. 

- Non deve piacere a me … sei tu che te la sposi, non io! - sorrise sperando di evitare di rispondere. Certo che non le piaceva, Cece era una delle ragazze che al liceo l'aveva tormentata, rendendole gli anni del liceo un inferno, come poteva piacerle. 

- Non hai risposto! - 

- Lo sai come la penso su Cece … ma ti rende felice quindi cercherò di farmela andare a genio! - sorrise guardandolo. 

- Se la conosci non è male! - 

- Andy la conosco bene, in caso tu te ne fossi dimenticato! - 

- Ma è davvero cambiata, non è come era al liceo! - 

- Certa gente non cambia mai … ma chi lo sa! - si rigirò su un fianco, dando la schiena al fratello. - Ora dormi, sono davvero stanca! - 

Andy rise, si avvicinò e le scocco un bacio sulla fronte. - Notte Teddy Bear! - 

- No ti prego, no! - 

- Scusa … ma insomma … - 

- Il mio nome è ridicolo lo so! - rise a sua volta. 

- Non è ridicolo è particolare! - 

- Notte Andrew! - 

- Notte Theodora! - 
 

---



So here we are again with a new FF! 
Ok ho già un paio di idee per questa! vedremo se riesco a scriverele! 
Beh lasciate una recensioncina?! ** 

Peace&LoveEl, 

 

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Capitolo 2
*** Dinner ***




Dinner
 

 

- No mamma non mi cambio! - Teddy (Outfits) la guardò appoggiandosi con i gomiti al bancone della cucina. - Anche perché nemmeno vorrei esserci a questa cena! - 

- E' una cena con la famiglia di Cece al completo e si presume che anche la nostra lo sia! - la guardò girando le patate nella padella.

- Sarebbe potuto venire anche Adam, almeno avrei avuto compagnia! - 

- Teddy, sei grande e vaccina, puoi sopportare una cena di un paio di ore! - la madre la guardò seria. - Ora va a finire di apparecchiare la tavola! - indicò la sala da pranzo. 

- Potrebbe farlo Andy, visto che è la cena con la famiglia della sua futura moglie, invece no è fuori con quel coglione di Ryan! - andò in sala da pranzo dopo aver preso le posate dalla credenza e finì di apparecchiare. 

- Sono a casa! - Andy entrò dalla porta principale. 

- Oh guarda chi si è degnato di tornare! - Teddy si affacciò dalla sala da pranzo guardandolo. - Muovi quel culo e vieni ad apparecchiare! - 

- Devo farmi una doccia e prepararmi! - disse come se niente fosse andando al piano di sopra, Teddy sbuffò e finì lei, per poi prendere il computer e mettersi a lavorare sullo spot che avrebbe dovuto presentare al suo ritorno a Milano. Si era appena messa al computer quando il suo telefono vibrò, nuovo messaggio, Adam. Sorrise e lo aprì. "Se devi essere salvata da una serata noiosissima, fammelo sapere che con una scusa vengo a salvarti! :D". Cominciò a digitare velocemente la risposta. "Vieni a prendermi ora allora, ti pregooo … usa qualsiasi scusa, un drago ha dato fuoco alla tua casa, il cane ti ha mangiato le chiavi della macchina, ma ti prego vienimi a salvare!". 

- Ehi! - il padre entrò in salotto sorridendo, mettendosi a sedere accanto a lei.

- Ehi! - sorrise guardandolo, mentre accendeva la tv. Indossava un paio di pantaloni scuri e una camicia bianca, segno che la moglie aveva scelto per lui cosa indossare. Teddy sorrise era difficile vedere il padre vestito bene quando era in casa. 

- Chi è? - chiese quando il cellulare di Teddy vibrò di nuovo. 

- Adam! - sorrise aprendo il messaggio. "Vado a comprare il cane e poi uso la scusa delle chiavi!". Rise e sentendo il campanello suonare, alzò gli occhi al cielo e non rispose, alzandosi e vedendo Andy precipitarsi giù dalle scale per andare ad aprire, la madre uscì dalla cucina sistemandosi i capelli e il padre seguì Teddy con meno voglia di lei, se possibile. 

- Benvenuti! - Andy sorrise aprendo la porta e lasciando entrare Cece e sua madre e il marito della madre, non che patrigno della ragazza. Teddy inarcò un attimo le sopracciglia, gli sembrava una faccia familiare. 

- Accomodatevi pure! - la madre dei ragazzi indicò il soggiorno dove aveva sistemato sul tavolino una sorta di aperitivo. 

- Teddy ben tornata in città! - Cece abbracciò Teddy sorridendo. 

- Grazie! - rispose freddamente ricevendo un'occhiataccia dal fratello. 

- Venite, andiamo anche noi in soggiorno! - Andy sorrise facendo per chiudere la porta rimasta aperta. 

- Aspetta non chiudere! - una voce maschile arrivò da fuori. - Scusate il ritardo, la lezione è finita tardi! - il ragazzo sorrise guardando Cece. 

- Mai una volta che tu sia puntuale! - lo guardò male per poi andare in soggiorno, seguita da Andy. 

Teddy si girò verso il ragazzo e rimase stupita di vederlo lì. - Joel? - chiese guardandolo. - Joel Peat? - lo aveva riconosciuto nonostante fosse cambiato, si era fatto un uomo. Si ricordava il ragazzino che frequentava il liceo con lei. Giocava nella squadra di calcio della scuola e aveva una fila di ragazze che sbavava per lui. Avevano sempre fatto parte di due mondi diversi, ma si erano parlati qualche volta per dei progetti. Frequentavano biologia e lettere insieme. 

- Teddy! - sorrise guardandola. - Avevo dimenticato che fossi la sorella di Andy! - si passò una mano tra i capelli. 

- Non sapevo che fossi imparentato con Cece! - era confusa. 

- Mio padre ha sposato sua madre un anno e mezzo fa! - 

- Oh non lo sapevo! - 

- Tu quando sei tornata in città? - 

- Ieri l'altro! - 

- Dov'è che vivi? Scusa non ricordo precisamente! - 

- Milano! - 

- Giusto Milano! - sorrise guardandola. - E come ti trovi? - 

- Voi due pensate di unirvi a voi? - la voce del padre di Joel rimbombò nell'ingresso. 

- Arriviamo! - Joel le fece segno di passare prima e Teddy automaticamente lo precedette in salotto, dove tutti erano comodamente seduti sul divano, mangiando stuzzichino. 

 

- Scusatemi! - Teddy si pulì la bocca con il tovagliolo e si alzò dal tavolo non appena il suo cellulare suonò. 

- Teddy! - 

- E' il lavoro mamma, devo rispondere! - mentì andando in cucina. - Pronto? - 

- Come procede? Devo andare a comprare un cane o posso usare una scusa normale per venire lì? - 

Rise cercando di non farsi sentire, decise così di uscire dalla porta della cucina, almeno nessuno l'avrebbe sentita. - Non importa che tu ti compra una cane, a dire il vero non importa che tu venga a salvarmi, per quanto desideri essere altrove non sta andando poi così male! - sorrise accendendosi una sigaretta, non era una fumatrice accanita ma ogni tanto ne fumava una. 

- Cosa ne hai fatto della mia migliore amica? Non sta andando poi così male? Adesso mi preoccupo! - 

- Ti ricordi Joel Peat? - 

- Quello che giaceva come difensore nella squadra di calcio della scuola? - 

- Esatto! - 

- Si ricordo, a volte viene in negozio da me a comprare degli accessori per la sua chitarra! - 

- Suo padre e la madre di Cece si sono sposati anno scorso! - 

- Cosa? 

- Non ne sapevo niente fino a quando non me lo sono ritrovato in casa! - rise sbuffando una nuvola di fumo. 

- Poi mi dovrai raccontare tutto! - 

- Domani mattina lavori? - 

- Si, attacco alle nove! - 

- Allora vengo in negozio a portarti la colazione e ti racconto! - 

- Perfetto! - 

Quando sentì aprire la porta alla sue spalle, spese velocemente la sigaretta. Sorrise vedendo Joel. - Adam, ti chiamo più tardi o ti mando un messaggio! - 

- A dopo o a domani! - 

- A domani! - riattaccò guardandolo. 

- Mi hanno mandato a chiamarti per il dolce! - 

- Arrivo! - sorrise guardandolo. 

- Telefonata di lavoro? - chiese indicando il telefono. 

- Non proprio! - rise guardandolo. 

- Manterrò il segreto! - aprì la porta lasciandola entrare per prima per poi seguirla di nuovo in sala da pranzo. 

 

- Quindi Teddy, di cosa ti occupi di preciso a Milano? - chiese la madre di Cece guardandola. 

- Lavoro per un'agenzia che crea pubblicità per le aziende o per i negozi, mi occupo soprattutto della parte grafica! - 

- Interessante … ad esempio spot? - 

- Facciamo anche quelli, ma solitamente io lavoro alla creazione di manifesti, locandine, volantini! - 

- E tu Joel cosa fai? - chiese la madre di Teddy guardandolo. 

- Mi sto per Laureare in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo … e ancora devo capire bene cosa farò dopo! - sorrise bevendo un sorso d'acqua. 

- Cece tu cosa fai invece, Andy non me l'ha mai detto! - Teddy la guardò seria. 

- Oh io … lavoro in un negozio d'abbigliamento in centro! - sorrise guardandola. Teddy sorrise automaticamente, le sembrava come una piccola vendetta personale. Cece l'aveva sempre tormentata durante il liceo credendosi migliore di lei, e guarda quanta strada aveva fatto, era finita a lavorare in un negozio di abbigliamento in centro a Liverpool mentre Teddy lavorava per una delle agenzie pubblicitarie più importanti di Milano. Quanto era vero che la vita reale non era come il liceo. Si sentì soddisfatta, con una sola domanda aveva scoperto di essere migliore di quanto Cece si era mai creduta al liceo. 

Parlarono ancora del più e del meno per circa un oretta, dopo di che la famiglia di Cece se ne andò e Teddy diede una mano alla madre a mettere a posto per poi andare in camera e buttarsi a peso morto sul letto dove crollò nel mondo dei sogni nel giro di cinque minuti.

 

---



E siamo finalmente tutti al completo! 
So che l'entrata in scena di Joel non ve l'aspettavate così, vero? 
Fatemi credere di non essere prevedibile! ahaha
Comunque so che non è lungo come capitolo, ma le cose tra poco si cominceranno a movimentare lo prometto! 
Spero vi sia piaciuto! Vi lascio inoltre come io mi sono immaginata Teddy:



Non so se guardavate una mamma per amica, se lo facevate allora la riconoscerete sicuramente!
Al prossimo

Peace&LoveEl.

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Capitolo 3
*** I'm back in town ***




I'm back in town

 

La luce che filtrava dalle tende tirate della finestra, la svegliò. Si rigirò nel letto, ma Andy non c'era, doveva essersi già alzato. Cercò con una mano gli occhiali e li inforcò per poi guardare l'ora. Erano le nove e venti, si tirò a sedere e dopo essersi stiracchiata si alzò, si mise velocemente una felpa e poi scese al piano di sotto. 

- Giorno! - entrò in cucina tranquillamente. 

- Giorno! - la madre le sorrise guardandola. - Dormito bene? - 

- Si! - aprì il frigo in cerca di qualcosa da bere, la mattina appena sveglia aveva sempre bisogno di bere. 

- Vuoi che ti prepari qualcosa per colazione? - 

- No, grazie … non faccio colazione! - sorrise versandosi del succo d'arancia in un bicchiere. 

- Ti ho letteralmente stracciato! - Andy entrò in cucina, dalla porta che dava sul giardino, ridendo. Teddy alzò un sopracciglio, appoggiandosi con la schiena al bancone della cucina.

- Da quando parla da solo? - chiese guardando la madre. 

- Non sto parlando da solo! - aprì il frigo e prese due bottigliette d'acqua. 

- Oh la piccola Teddy è davvero tornata in città! - Ryan sorrise prendendo al volo la bottiglietta d'acqua che Andy gli aveva appena lanciato. - Giorno signora Brown! - 

- Giorno! - la donna sorrise uscendo di cucina e andando al piano di sopra. 

- Non sono piccola, ho la tua stessa età idiota! - gli fece una linguaccia guardandolo. 

- E' rimasta gentile come sempre! - bevve un po' d'acqua e si mise a sedere su una delle sedie del tavolo rotondo della cucina, per riprendere fiato. 

- Andate a farvi una doccia, puzzate da fare schifo! - disse storgendo il naso. 

- E' odoro di maschio! - rise Andy.

- Come no! - mise il bicchiere vuoto nell'acquaio, sorridendo a entrambi. - Che programmi avete per oggi? -

- Io sono con Cece, dobbiamo scegliere non mi ricordo cosa! - 

- Io se vuoi sono a tua completa dispozione! - Ryan sorrise maliziosamente facendole l'occhiolino. 

- Fattelo dire Fletcher manco tu sei cambiato! - rise facendo per uscire dalla cucina. - Continui a provarci con qualsiasi cosa che respiri! - Andy scoppiò a ridere, guardando l'amico, in fin dei conti era la verità. 

- Ehi … mi ritengo offeso! - urlò mentre lei saliva le scale facendola ridere. Una volta in camera, prese un paio di pantaloni e la prima maglietta che trovò dalla valigia e si cambiò velocemente. Si levò gli occhiali, sostituendoli con le lenti a contatto e si truccò leggermente. Non era una che abbondava con il trucco, un filo di matita, un po di mascara e una linea di eye-liner. Una volta pronta, prese la borsa e scese le scale a passo veloce. (Outfits)

- Mamma? - 

- Sono qua! - la voce arrivava dalla sala da pranzo. 

- Mi presteresti la macchina? - 

- Dove devi andare? - 

- Mamma non ho dieci anni che mi devi controllare! - la guardò seria. 

- Hai ragione, le chiavi sono all'ingresso! - 

- Grazie, a dopo! - si avviò all'ingresso senza dire altro, prese le chiavi della macchina della madre e uscì. 

- Dove te ne vai Teddy? - 

- Ma sei sempre qua? - sorrise guardandolo. 

- Sto aspettando quel lento di tuo fratello! - sorrise. 

- Beh … spero che tu non invecchi troppo nel frattempo! - rise aprendo la macchina della madre, sempre guardando Ryan appoggiato al cofano della macchina del fratello con le braccia incrociate. 

- Potrei venire con te! - 

- Oh no … è più divertente vederti aspettare mio fratello! - sorrise salendo in macchina. - Ci vediamo!

Sorrise salutandola con un cenno della mano e guardandola uscire a retro marcia dal vialetto di casa. Teddy si immesse sulla strada principale con tranquillità, sembrava non essersene mai andata da quel posto, per quanto tutto sembrasse tutto così famigliare. Sapeva dove andare, non lo vedeva da tre mesi, da quando lui era andato a trovarla per un fine settimana e doveva ammettere che era l'unica persona che veramente le mancasse. Avevano passato gli anni del liceo praticamente sempre in compagnia l'uno dell'altro, e nonostante tutti lo vedevano difficile da credere non erano mai stato altro che ottimi amici, erano indispensabili l'uno per l'altro e non avevano mai voluto rovinare la fantastica amicizia che avevano. Anche se per un periodo Teddy aveva provato qualcosa per lui. Una volta arrivata nella via del ragazzo, automaticamente andò al numero 25. Parcheggiò la macchina e prendendo la borsa dal seggiolino del passeggero scese, avviandosi alla porta risalendo il vialetto. Dopo aver suonato il campanello, aspettò che qualcuno andasse ad aprirle. 

- Teddy? Non sapevo che eri tornata in città! - 

- Giorno signora Pitts! - 

- Come stai dolcezza? - chiese abbracciandola. 

- Oh tutto bene grazie! Lei? - 

- Non ci si lamenta! - sorrise facendola entrare. - Adam non mi aveva detto che saresti tornata! - 

- A dire il vero Adam non lo sa! - sorrise guardandola. 

- Oh allora, sali pure credo che stia dormendo ancora! - indicò le scale sorridendo. - La strada credo tu te la ricorda! -

- Grazie! - sorrise salendo le scale, senza riuscire a smettere di sorridere. La camera di Adam, era l'ultima a destra in fondo al corridoio, e la porta era rigorosamente chiusa. La aprì lentamente cercando di non far rumore. La camera era immersa nel buio più totale e stando attenta a dove metteva i piedi entrò appoggiando la borsa vicino alla porta e chiudendola alle sue spalle. Dopo essersi abituata alla poca luce, riconobbe la sagoma di Adam che dormiva a pancia in giù nel letto con le braccia sotto il cuscino. Sorrise e si avvicinò al letto. Dopo aver pensato per qualche secondo come svegliarlo, decise che buttarsi a peso morto sul letto era la scelta migliore, e prendendo una piccola rincorsa lo fece. 

- Ma che caz … - Adam tirò su la testa ancora ad occhi chiusi. 

- Sono di nuovo in città! - sorrise alzando le braccia al cielo e scoccandogli un bacio su una guancia. 

- Ted? - 

- Sai che è il soprannome che odio più di tutti, mi fa sembrare un ragazzo! - disse prendendo posto accanto a lui nel letto.

- Quando sei arrivata? - la guardò ancora con gli occhi semi chiusi. 

- Ieri sera! - sorrise guardandolo, gli era mancato, doveva ammetterlo. 

- Potevi dirlo! - corrugò la fronte guardandola. 

- Non sarebbe stata una sorpresa! - sorrise. 

- Ti porto a fare colazione! - si alzò dal letto. 

- Prima vestiti Ads! - rise guardandolo, con in dosso solo un paio di boxer blu elettrico. 

- Dieci minuti e sono pronto! - si stiracchiò e uscì dalla camera diretto verso il bagno. 

 

- Cappuccino medio con cacao! - Adam si mise a sedere davanti a lei porgendole la tazza, dopo dieci minuti di discussioni, Teddy si era arresa e aveva accettato che lui gli offrisse la colazione. 

- Grazie! - 

- Allora racconta! - 

- Sono in città per il matrimonio di mio fratello! - 

- Immaginavo che saresti tornata … ma pensavo che prima mi avresti avvertito! - 

- Così è stato più bello! - sorrise bevendo un sorso di cappuccino. 

- Comunque io sono uno degli invitati al matrimonio di tuo fratello! - 

- Non avevo dubbi! Sei il mio accompagnatore! - 

- Oh buono a sapersi! - rise guardandola. 

- Dai racconta novità? - 

- Ci siamo sentiti ieri mattina, se non ricordi! - 

- Certo che ricordo stordito! Ma andiamo raccontami qualcosa, insomma sono stata via per … - 

- Otto mesi! - sorrise guardandola. 

- Otto mesi! - 

- Beh, il lavoro va bene, insomma lavoro in un negozio di musica, lo sai che la mia musica è il mio sogno, non ho smesso di suonare la batteria … insomma Teddy le sai queste cose … piuttosto tu con quel … com'è che si chiamava?- 

- Davide! - 

- E' racconta com'è andata a finire! - 

- Siamo usciti un paio di volte, siamo finiti a letto insieme e niente … - 

- La devi smettere di andare a letto con la gente e non vederla più! - 

- Ehi non sono una … che si fa tutti, è successo solo due volte con questa! - 

- Lo so … ma non mi piace che ti usino! - 

- Apprezzo il pensiero! - sorrise guardandolo. 

- Hai già visto la strega? -

- Chi Cece? - rise al soprannome che Adam le aveva dato. Annuì guardandola. - No ancora no, ma credo che non ci metterò tanto per vederla, insomma si sta per sposare mio fratello! - 

- Stasera ti porto fuori! - 

- Mi spiace, ma stasera cena di famiglia, ti unisci a noi ti prego … non posso affrontarla da sola! - 

- Oh … ok … ci sto! - sorrise bevendo un sorso del suo caffè. 

- Grazie! - sorrise guardandolo. 


---



Ecco qua l'entrata in scena di Ryan e Adam! 
Nel prossimo entrerà in scena anche l'ultimo rimasto, ovvero il nostro Joel! 
Spero che vi sia piaciuto come capitolo! Recensite se vi va?! **
Al prossimo

Peace&LoveEl, 

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Capitolo 4
*** Beer ***




Beer
 

 

- Ehi ciao papà! - (Outfits)

- Ehi ciao Piccola! - sorrise alzando gli occhi dal giornale. - Dove vai così bella? - 

- Andiamo a bere qualcosa con Adam! - sorrise arrossendo. 

- Mi raccomando sta attenta! - la guardò serio. - Ma sei con Adam, mi fido!

Sorrise per poi salutarlo e uscire di casa. Nonostante non vivesse con i suoi genitori da quasi due anni e vivesse da sola in un'altra città ogni volta che tornava a casa il padre tornava il solito protettivo di sempre. Salì in macchina, Adam la stava aspettando con i motore accesso nel vialetto di casa di lei. 

- Sera! - sorrise allacciandosi la cintura. 

- Sera! - sorrise uscendo a marci indietro e immettendosi sulla strada. - Irish Pub? - chiese, concentrato sulla strada. 

- Oh si! - sorrise accendendo la radio. Le note di "Bring It Home" di Dappy e dei The Wanted invasero l'abitacolo della macchina, Teddy sorrise riconoscendo la canzone, le piaceva e la lasciò. 

- Quindi il padre di Joel Peat è sposato con la madre di Cece? - chiese curioso Adam. 

- Fa strano eh? - rise Teddy. - Non lo sapevo e ieri me lo sono ritrovato in casa! - 

- Ti ha fatto lo stesso effetto che ti faceva al liceo? - 

- Cosa intendi dire? - 

- Ti ha mandato in pappa il cervello e ti ha fatto completamente dimenticare dell'uso della parola e anche come muoverti? - 

- Non mi è mai successo! - 

- Spero tu stia scherzando! - rise svoltando a sinistra. - Ti succedeva ogni volta che lo vedevi passare nel corridoio! - 

- Oh andiamo parla quello che ogni volta che Hannah, la capo cheerleader passava per il corridoio, cominciava a sbavare! - 

- Ok, basta parlare degli anni del liceo! - rise imbarazzato. 

- Eravamo piccolo e imbranati! - rise guardandolo. 

- Arrivati! - parcheggiò la macchina e la guardò sorridendo. 

- Andiamo a bere! - prese la borsa e scese sorridendo.

 

Adam era andato al banco a prendere da bere per entrambi, mentre Teddy era rimasta ad uno dei tavoli liberi, che si guardava intorno. 

- Brown! - una voce famigliare la chiamò. Teddy si guardò intorno, non l'aveva riconosciuta e non riusciva a capire da dove veniva.  - Ehi! - 

- Ryan! - lo guardò non appena la raggiunse. 

- Cosa ci fai qua sola soletta? - chiese appoggiando il suo boccale di birra  sul tavolo e mettendosi a sedere davanti a lei. 

- Veramente sono con Adam! - lo guardò senza far trapelare nessuna emozione, voleva bene a quel ragazzo ma era un tale cretino. 

- Oh, posso unirmi? - chiese sorridendo, sentendo la puzza di alcool nel suo fiato, Teddy capì che aveva già bevuto abbastanza. 

- Fletcher! - Adam si mise a sedere accanto a Teddy passandole la sua birra. 

- Grazie! - sorrise lei guardandolo. 

- Oh Adam, ciao! - sorrise guardandolo. 

- Ha deciso di unirsi a noi! - Teddy sorrise guardando Adam. - Ha fatto tutto da solo, se vuoi gli dico di andarsene! - 

- Lascialo, conoscendolo fra due minuti si alzerà per andare a importunare qualcuna! - rise guardandola. 

- Quanto ti devo? - Teddy fece per prendere il portafogli. 

- Non se ne parla nemmeno! - Adam sorrise guardandola. 

- Il prossimo giro offro io! - 

- Ci sto!- Ryan sorrise. 

- No, per te non ci sarà un altro giro! - rise guardandolo. 

 

- Vado un attimo in bagno! - Adam le sussurrò sorridendo, Teddy sorrise ed annuì guardandolo. Era mezzanotte e mezza e il locale si era riempito. Ryan andava e veniva, Teddy aveva intravisto anche il fratello e Cece per qualche secondo, si erano scambiati un saluto e poi ognuno era rimasto per le sue. 

- Sai Ted … - Ryan le si avvicinò mettendole un braccio intorno alle spalle. 

- Non mi chiamare Ted! -

- Sai … credo che tu abbia fatto colpo! - indicò un ragazzo al bancone che effettivamente non le levava gli occhi di dosso. - Sai lo conosco … se vuoi te lo posso presentare! - 

- Ryan, lo conosco anche io! - sorrise guardandolo. - E credo mi stia fissando solo perché la sua sorellastra sta per sposare mio fratello! - 

- Ne sei sicura? - 

- Si Ry … ne sono sicurissima! - rise guardandolo e scoccandogli un bacio su una guancia. 

- Se lo dici tu! - sorrise per andarsene di nuovo. 

- Che fa ci prova? - Adam sorrise mettendosi di nuovo a sedere. 

- No, sai com'è fatto! - sorrise. - Vado a prendere altre due di queste! - disse  indicando le bottiglie vuote sul tavolo. - Sta a me offrire! - sorrise prendendo la borsa e avviandosi al bancone. 

- Ehi bellezza cosa ti posso offrire? - le chiese il barrista guardandola dritta negli occhi.

- Due birre medie, grazie! - sorrise di rimando. 

- Brutte intenzioni eh! - sorrise prendendo due bicchieri. 

- Non sono entrambe per me! - rise guardandolo. 

- Ecco qua! - 

- Quanto? - 

- 5 sterline! - 

- Ci penso io! - disse una voce alle sue spalle. Si voltò curiosa, ritrovandosi Joel a pochi centimetri dal viso. 

- Cosa? No no non se ne parla nemmeno! - obiettò guardandolo. 

- Insisto! - 

- Joel, davvero, non importa! - 

- Non mi farai cambiare idea! - 

- Sei testardo! - 

- Beh siamo quasi imparentati più o meno … lascia che ti offra una birra! - 

- A dire il vero sono due! - 

- Teddy, insisto! - 

- Su lascialo pagare! - il barista la guardò sorridendo. 

- Ok, hai visto … sta volta! - 

- Ecco qua! - allungò una banconota al ragazzo sorridendo soddisfatto. 

- Grazie e ripeto non dovevi! - 

- E' stato un piacere! - 

- Ci vediamo in giro! - prese i bicchieri sorridendo. 

- Ci vediamo in giro! - sorrise a sua volta guardandola tornare al tavolo. 

 

- Si può? - Andy guardò il divano e sorrise alla sorella. 

- Da quando chiedi il permesso? - chiese guardandolo, alzando gli occhi dalla tazza di the che teneva in mano. 

- Sembravi assorta nei tuoi pensieri … mi è venuto naturale! - le sorrise, era appena tornato, mentre lei era arrivata a casa da una mezzora e non avendo sonno si era messa il pigiama (Outfits), si era fatta un the e si era messa sul divano a controllare le email. 

- Com'è andata la serata? - chiese guardandolo. 

- Bene! La tua? - 

- Oh, il tuo amico Ryan è al quanto esilarante dopo una pizio di birre! - rise guardandolo. 

- Ecco dove spariva ogni tanto! - sorrise guardandola. 

- Oh dovevi vedere la conversazione che lui e Adam hanno tenuto ad un certo punto, Ryan era andato, Adam era allegro ma sobrio … è stata esilarante! - 

- Sai … è bello riaverti qua! - la guardò dolcemente. 

- Mi sei mancato anche tu! - posò la tazza sul tavolino davanti al divano e sorridendo prese posto tra le braccia del fratello. - Se è questo che volevi dire! - 

- Mi sei mancata! - sorrise posandole un bacio sulla fronte.
 

---



Ed eccoci qua, allora ci cominciate a capire qualcosa? Mmm non credo eh! 
Ahahah dovrete aspettare ancora almeno due capitoli per capirci qualcosa! :P 
Sono perfida lo sooo! 
Spero però che questo vi sia piaiciuto, lasciate una recensincina magari? **




Peace&LoveEl.

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Capitolo 5
*** Wanna Have Fun? ***




Wanna Have Fun? 
 

 

- Mio dio questa festa è una noia! - Teddy (Outfits) si avvicinò al bancone del bar. - Un martini grazie! - sorrise guardando il barista. Era alla cena che sua madre e quella di Cece avevano organizzato per annunciare ufficialmente il fidanzato, come se nessuno lo sapesse. Adam l'aveva chiamata dicendole che il suo turno al negozio era durato più del previsto, sarebbe passato a casa per cambiarsi e poi l'avrebbe raggiunta il più velocemente possibile. 

- Ti stai annoiando anche tu? - Ryan si mise a sedere accanto a lei, chiamando con un cenno della mano uno dei baristi. 

- Non vedo come potrebbe essere diversamente! - sorrise leggermente guardandolo. Indossava un completo, l'eleganza era una delle cose che sua madre e quella di Cece avevano richiesto per quella serata. Sorrise tornando a guardare davanti a se ammettendo che non stava affatto male. 

- Ecco qua il suo martini! - 

- Grazie! - sorrise al barista. 

- Per me una birra! -

- Subito! - 

- Come va? - 

- Ryan Fletcher che mi chiede come sto invece che provarci? - sorrise guardandolo. 

- Non è … che ci provo e basta! - 

- Lo so Ry! Mi diverto a prenderti in giro, dovresti saperlo! - 

- Da quando sei tornata non abbiamo mai parlato davvero! - 

- Già … - bevve un sorso del suo drink. - Non ne abbiamo avuto poi tante occasioni! - sorrise. Nonostante Ryan ci avesse sempre provato spudoratamente con lei, fra loro due non era mai successo niente. Anche se in più di un occasione Teddy si era poi pentita di non aver colto le provocazioni di lui. Erano amici, Ryan era il migliore amico di suo fratello e praticamente viva a casa loro e anche senza volerlo anche loro due erano finiti con il l'egre veramente molto, dopo Adam e suo fratello era una delle persone a cui teneva più di tutte. 

- Come vanno le cose a Milano? - 

- Bene, il lavoro va bene … mi piace quello che faccio e la casa è piccola ma è perfetta, non ci sto poi così molto! - sorrise guardandolo. - A volte è dura lavorare fino a tardi, alcuni giorni lavoro troppo, ma non so … mi piace quello che faccio e posso fare anche qualche sacrificio! - 

- A ragazzi come va? - sorrise maliziosamente. - Una bella ragazza come te avrà la fila! - 

- Non ne ho il tempo, seriamente a volte arrivo a casa e a mala pena riesco ad arrivare al letto! - rise guardandolo. - Ma ce ne sono stati un paio … niente di serio però! - alzò le spalle. - Tu invece? … aspetta no non farmi la lista!rise.

- Non lo farò! - rise a sua volta, bevendo un sorso della birra che intanto il barista gli aveva portato. - Sai che tuo fratello non voleva fare questa cosa? - 

- Si lo so … si è lamentato tutto il pomeriggio! - 

- Beh aveva ragione, cioè è una noia, e poi è pure inutile insomma … tutti sapevano già che Andy e Cece, la coppia perfetta, erano fidanzati, voglio dire si sposano fra meno di due settimane! - 

- Sono le idee assurde di mia madre e della madre di Cece! -

- Ti andrebbe di movimentare un po' la cosa? - 

Lo guardò alzando un sopracciglio. - Ho paura a chiedere! - 

- Divertiamoci un po' … almeno noi due! -

- Ry … - 

- In bagno fra cinque minuti? - la guardò sorridendo, cercando un segno di disapprovazione sulla sua faccia, cosa che però non successe. Teddy aveva capito pienamente cosa aveva in mente, lo conosceva bene. Sorrise valutando l'idea e per qualche strano motivo le sembrava buona. Sapeva che era sbagliato, era il migliore amico di suo fratello. Ma la tentava troppo. 

- Ti aspetto lì! - si alzò passandogli accanto e accarezzandogli una spalla. Ryan sorrise soddisfatto.  

 

Quando la porta del bagno si aprì, Teddy sorrise, continuando a fissarsi nello specchio. Ryan si chiuse la porta alle spalle e girò la chiave, sorridendo guardando il riflesso di lei. 

- Non sei obbligata! - 

Teddy si girò e tranquillamente annullò, con pochi passi, la distanza che c'era fra loro. - Cerchiamo di non fare troppo rumore! - sorrise allentandogli la cravatta. 

Ryan sorrise, notando la sua spavalderia. Poi come se niente fosse si avvicinò e la baciò, bacio che Teddy ricambiò. Automaticamente gli buttò le braccia al collo mentre lui posizionò le sue sui fianchi di lei per poi avvicinarla ancora di più a se, sentendo la pressione del corpo di lei contro il suo. Teddy si sfilò le scarpe, perdendo dieci centimetri di altezza, e poi con un leggero saltello cinse la vita del ragazzo con le sue gambe, mentre lui spostò le sue mano dai fianchi di lei alle sue cosce in modo da tenerla a se, il tutto senza interrompere il bacio. Ryan camminò verso il lavandino dove delicatamente la fece mettere a sedere. Teddy cominciò ad armeggiare con il bottone dei pantaloni di lui. Sorrise quando finalmente riuscì a sganciarlo. Lui senza toglierle il vestito, le sfilò le mutandine lasciandole cadere a terra. E prima che qualcuno dei due potesse dire o fare qualcos'altro Teddy chiuse gli occhi e si perse nelle sensazioni che il corpo di Ryan le stava facendo provare, cercando di controllare i gemiti mentre lui scivolava dentro di lei. 

 

- Una volta, non si ripeterà! - si guardò allo specchio rimettendosi il rossetto. 

- Una volta! - sorrise lui sistemandosi la cravatta. 

- Esci fra un po' … - lo guardò. 

- Tranquilla! - 

Sorrise e uscì richiudendosi la porta alle spalle. Avrebbe dovuto sentirsi in colpa, ma alla fine per cosa? Per aver fatto del sesso, dell'ottimo sesso con Ryan? Si era il migliore amico di Andy, ma alla fine non era scritto da nessuna parte che non poteva farlo e inoltre era stata solo un'occasione isolata, non si sarebbe ripetuto. Teddy non lo avrebbe permesso a se stessa. 

- Eddy! - si sentì chiamare. 

- Ehi Adam! - solo lui la chiamava così, sorrise guardando l'amico entrare dalla porta principale. 

- Scusa il ritardo … ma non sono riuscito a venire via prima! - 

- Tranquillo, andiamo ad annoiarci a morte! - sorrise sistemandogli la cravatta e poi prendendolo a braccetto, vedendo con la coda dell'occhio Ryan uscire dal bagno, sistemandosi i capelli. Sorrise fra se e se e insieme ad Adam entrò nella sala principale dove si stava svolgendo la cena.
 

---


Lo so è breve e fa al quanto schifo, ma dovevo far succedere qualcosa! ahah
Ve lo aspettavate? Ditemi di no, mi piace pensare di non essere prevedibile! 
Ok, che altro dire, per chi leggesse la storia e mi vuole seguire anche tu twitter sono @Out_Ofocus anche lì! 
Oh inoltre vi lascio il link dell'album su FB con le foto di Londra se vi interessa! 
The City Never Sleeps ...


Alla prossima, dolcezze!
Peace&LoveEl.

 

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Capitolo 6
*** Supermarket ***




Supermarket

 


Adam era comodamente seduto sul letto di Teddy, stava giocando ad Angry Birds, mentre aspettava che Teddy (Outfits) finisse la chiamata di lavoro. Era una decina di minuti che parlava al telefono in quella che per Adam era una lingua sconosciuta, era strano sentirla parlare italiano. La guardò sorridendo, alzando lo sguardo dallo schermo del suo iPhone. Non voleva pensare che nel giro di una settimana se ne sarebbe tornata a Milano e sarebbero passati chissà quanti mesi prima che la rivedesse di nuovo. Al contrario di quello che tutti avevano sempre pensato, Teddy per lui era davvero solo la sua migliore amica, erano cresciuti insieme ed era più come una sorella che come un'amica. Non negava certo che fosse una bella ragazza, aveva il suo fascino, e da quando si era rifatta una vita lontana da casa era cambiata tanto e in meglio che a volte faticava anche lui e riconoscerla. Ma non aveva mai pensato a lei in quel senso, era sempre stata solo un'amica, un'ottima amica su poi contare. 

- Scusa! - sorrise mettendosi di nuovo a sedere accanto a lui, che le sorrise a sua volta. - Problemi in ufficio! - 

- Qualcosa di serio? - 

- No, solo non trovavano un progetto e non gli tornava alcune cose, ma va tutto bene! - 

- Che dici ci andiamo stasera a quella festa? - 

- A dire il vero, Ads, non ne ho tanta voglia! - 

- Meno male, perché nemmeno io ne ho voglia! - 

- Che ne dici se andiamo a comprare qualche schifezza, prendiamo una pizza e facciamo una delle nostre vecchie serate cinema … mi mancano quelle! - sorrise guardandolo. 

- Ci sto! - si alzò dal letto guardandola. - Sono le sei, possiamo andare prima al supermercato a prendere un po' di schifezze e poi andare a prendere le pizze prima di tornare qua! - 

- Ci sto! - si alzò a sua volta. Prese la borsa, si mise il primo capello che trovò e lo seguì al piano di sotto. Una volta fuori da casa di lei, salirono in macchina di Adam e andarono verso il centro. Una volta arrivati da Tesco, Adam parcheggiò vicino all'entrata, a detta sua non aveva voglia di camminare troppo, e poi entrarono nel supermercato. 

- Caramelle! - sorrise guardandolo mentre lui prendeva uno dei cestini blu. 

- Io vado a prendere le patatine! - 

- Ci troviamo al corridoio dei biscotti! - Teddy sparì per il corridoio andando in cerca delle caramelle, stava fissando lo scaffale indecisa su quale prendere. Adam adorava i Marshmallow, ma a lei dopo due o tre le veniva a noia. Deciso così di prendere i Marshmallow e un pacchetto di liquirizie. Stava per andare al corridoio dei biscotti, camminando a testa bassa esaminando le due buste di caramello, quando senza volerlo andò addosso a qualcuno. - Oh mio dio, mi scusi! - alzò lo sguardo, per vedere chi aveva davanti. 

- Oh tranquilla … oh ciao Teddy! - sorrise guardandola. 

- Ciao Joel! - sorrise a sua volta guardando il ragazzo. 

- Come va? - 

- Tutto bene, grazie tu? - 

- Non ci si lamenta! - 

- Non ti ho visto alla cena l'altra sera! - 

- Avevo un esame ieri e sono rimasto a casa a studiare, poi detto tra noi con Cece non andiamo molto d'accordo … sono convinto che era contenta di non avermi tra i piedi! - sorrise grattandosi la testa con una mano. - Mi sono perso qualcosa di interessante? - 

- Oh, no … è stata una noia mortale … con Ads siamo sgattaiolati via appena ne abbiamo avuto l'occasione! - sorrise, ripensando a come si erano andati a nascondere nel giardino sul retro del ristorante, rimanendo lì per la maggior parte della serata. 

- Allora ho fatto bene a non venire! - sorrise guardandola. - Ma credo che … alla prova in chiesa mi toccherà venire! - 

- Tu dici? - sorrise guardandolo. 

- Mio padre non mi ha dato molta scelta a dire il vero! - 

- Teddy, eccoti, credevo che avessimo detto nel corridoio dei biscotti! - Adam la raggiunse sorridendo. 

- Scusa, ho trovato Joel e ci siamo messi a chiacchierare! - guardò il ragazzo fermo davanti a lei, osservando velocemente la spesa che aveva nel cestino che teneva nella mano destra. 

- Oh Joel! - sorrise Adam guardandolo. 

- Ciao! - ricambiò il sorriso educatamente. 

- Hai preso tutto? - chiese poi guardando Teddy. 

- Si, avviati alla cassa … arrivo! - sorrise mettendo i due pacchetti di caramelle nel cestino che Adam teneva in mano. 

- Ok! - sorrise guardandola. - Ci vediamo! - disse poi guardando Joel, che sorrise e lo guardò allontanarsi. 

- Non voglio trattenerti ancora … la tua serata ti aspetta! - 

- Oh, Ads se la sa cavare da solo alla cassa! - 

- Oh non voglio creare problemi … - 

- Problemi? - chiese prima di capire cosa Joel stesse pensando. - Oh no … io e Ads non stiamo insieme! - sorrise guardandolo. - E' il mio migliore amico! - 

- Credevo … credevo che stesse insieme! - arrossì leggermente guardandola. 

- Lo pensano in tanti … solo perché praticamente viviamo in simbiosi! - sorrise mettendosi le mani in tasca. - Beh, adesso è meglio se vado! - 

- E' stato bello vederti! - 

- Anche per me! - si girò e camminò verso la cassa. 

- Teddy! - Joel la chiamò qualche secondo dopo e lei automaticamente si girò. 

- Si? - lo guardò mentre la raggiungeva. 

- Non so … ti andrebbe di vederci per bere qualcosa una di queste sere? Se ne hai voglia ovviamente! - 

- Mi farebbe piacere! - sorrise guardandolo, non poteva credere che Joel Peat le avesse appena chiesto di uscire. - Hai il mio numero? - 

- E' sempre lo stesso? - 

- Si! - 

- Allora si! - sorrise guardandolo. 

- Ci sentiamo per fissare allora! - 

- Perfetto! - sorrise voltandosi di nuovo e raggiungendo alla cassa Adam. 

 

- Cos'è quel sorriso? - chiese Adam mettendosi a sedere accanto a lei sul letto. 

- Potrei avere una novità! - lo guardò sorridendo. 

- Spara! - 

- Joel … mi ha chiesto di uscire, prima al supermercato! - 

Adam sbarrò gli occhi e poi le sorrise dolcemente, aveva sbavato dietro a Joel per tutto il liceo e adesso le aveva chiesto di uscire, era contento per lei. - Quando? - 

- Non so … mi ha solo invitato a bere qualcosa insieme una sera, dicendomi che mi avrebbe chiamata per fissare! - 

- Joel Peat eh? - 

- Wow … fa strano vero? - 

- Un tantino! - rise mettendosi in bocca una manciata di popcorn. 

- Dici che ho fatto bene ad accettare? - 

- Vuoi scherzare? Perché non avresti dovuto? - 

- Perché tornerò alla mia vita in Italia tra breve! - 

- Beh, goditi semplicemente il momento, per ora! - 

Lo guardò, sorridendo, sapeva sempre cosa dire, la stupiva sempre come una semplice parola detta da Adam riuscisse a far mettere a tacere i suoi pensieri. - Penso che lo farò! - appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo e addentando una patatina diede il via al film.

 

---



E' stato difficile scriverlo ma eccolo qua! Finalmente!
Ok fa al quanto schifo lo so ma scharseggiavo di idee! Poi ultimamente non ho un momento libero e arrivo alla sera stanchissima!
Spero che però vi piaccia, lasciate qualche recensioncina? *OcchiDolci*
Vi lascio inoltre il link della mia nuova storia originale!  (Cliccate sull'immagine)


 
Ok, che altro dire, per chi leggesse la storia e mi vuole seguire anche tu twitter sono @Out_Ofocus anche lì! 
Oh inoltre vi lascio il link dell'album su FB con le foto di Londra se vi interessa! 
The City Never Sleeps ...


Alla prossima, dolcezze!
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Capitolo 7
*** Going Out ***




Going out


- Ehi dove vai così elegante? - (Outfits) Andy si affacciò in camera della sorella, appoggiandosi allo stipite della porta e guardandola sorridendo. 

- Esco! - 

- Con Adam? - Teddy scosse la testa, senza distogliere lo sguardo dallo specchio, finendo di mettersi il rossetto. - Mi dici con chi o devo estorgertelo con la forza? - chiese guardandola curioso. 

- Mi ero dimenticata quanto fossi impiccione! - lo guardò per andare a mettersi a sedere sul letto e mettersi le scarpe. 

- Beh … sono solo curioso di sapere dove vai così elegante! - 

- Vado a bere qualcosa con … Joel! - disse senza guardarlo, ma sentì lo sguardo del fratello su di se e lentamente alzò la testa per vedere la faccia del fratello, che al contrario di quello che Teddy aveva immaginato stava sorridendo come un idiota. - Cosa vuol dire quel sorriso? - 

- So che Joel ti piace da tanto! -

- Come … come fai a saperlo? - chiese lei alzandosi. 

- Beh, sai le voci corrono! - 

- No sei tu che origliavi sempre quando parlavo con Adam! - disse passando cacando ad Andy e uscendo dalla camera, dirigendosi al piano di sotto. 

- Domani a pranzo tieniti libera, voglio passare qualche ora da solo con te! - sorrise seguendola. 

- Va bene, adesso vado, Joel mi sta aspettando! - si sistemò la sciarpa e si avvicinò ad Andy come per scoccargli un bacio su una guancia, ma poi si ricordò del rossetto e glielo buttò. Andy sorrise e la guardò avviarsi verso la macchina parcheggiata davanti al vialetto di casa. 

- Teddy! - Ryan che era appena arrivato le sorrise facendole l'occhiolino. 

- Ryan … mi fermerei a chiacchierare ma sono in ritardo! - sorrise indicando la macchina con un colpo della testa. 

- Allora non ti disturbo! - sorrise lui avviandosi verso la porta ancora aperta di casa. 

Teddy sorrise e si avviò alla macchina, sorridendo quando Joel scese e le sorrise a sua volta. - Buona sera! - 

- Ciao! - sorrise lei guardandolo. Indossava un paio di jeans scuri, una normalissima maglietta bianca e una camicia scura lasciata aperta. Le aprì lo sportello e dopo che Teddy era salita, richiuse lo sportello e fece il giro per salire al posto del guidatore. 

- Scusami per tutto quel pubblico! - rise indicando Andy e Ryan ancora alla porta. - Sono due ficcanaso! - 

- Oh tranquilla nessun problema! - sorrise guardandola. - Pronta? - 

- Sono curiosa di vedere dove mi porti! - sorrise guardandolo mettere in moto e partire. 

 

Erano arrivati da circa una mezzora, era un pub tipicamente inglese e nonostante fossero le nove e mezza non era molto affollato, il che era decisamente un bene. Tedyy odiava i locali troppo affollati, dove per sentire quello che la gente ti sta dicendo devi avvicinarti decisamente troppo e per farti sentire devi urlare. Avevano trovato un tavolino al quanto appartato e Joel aveva offerto il primo giro di birra, non prima però di aver insistito un po'. Teddy si sentiva a suo agio, cosa che con Joel non era mai successo. Ogni volta che a scuola era costretta a lavorarci insieme, riusciva a mala pena a mettere insieme una frase di senso compiuto. Ma del resto la ragazzina imbranata che era stata al liceo, era sparita completamente. Adesso davanti a Joel, c'era seduta la nuova e sicura di se Teddy. 

- Quindi racconta come ti trovi in Italia? - chiese bevendo un sorso di birra e guardandola negli occhi. 

- Beh, all'invio devo ammettere che non è stato facilissimo, trovarsi da sola in una città nuova non è molto facile da affrontare, ma adesso va tutto alla grande! Il lavoro mi piace e anche la mia vita lì! - 

- Quindi non torneresti a vivere in Inghilterra? - 

- Non ho mai detto questo, ci tornerò … questo lo so, alla fine io appartengo qua, ma ora come ora preferisco rimanere là! - sorrise bevendo un sorso di birra a sua volta. - Tu invece, come ti trovi all'università? - 

- Oh bene, voglio dire, sono un po' in dietro con gli esami, ma solo perché il primo anno non avevo poi così tanta voglia, quindi l'ho presa molto alla leggera! - sorrise guardandola. 

- Credo che sia normale! - sorrise a sua volta. - Posso farti una domanda? - 

- Tutto quello che vuoi! - 

- Come diavolo fai a sopportare Cece 24 ore su 24? - chiese facendolo ridere. 

- Beh, per fortuna non vivo a casa con mio padre e con Cece, ho un appartamento mio, vicino all'università, quando mio padre si è sposato con la madre di Cece non mi sono voluto trasferire con loro per principio, mamma era morta da meno di un anno quando papà si è risposato e per me era troppo presto, era come se si fosse già dimenticata di lei e io non ero pronto ad andare avanti e a dimenticarla, perciò mi sono trasferito a vivere da un'amico poi ho trovato un lavoretto part- time e ho trovato un'appartamento tutto mio! - 

- Mi spiace tanto per tua madre … - disse lei abbassando lo sguardo. 

- Ehi, non ti intristire per favore … parliamo di qualcosa allegro! - sorrise guardandola. - Tipo la matrimonio dovremmo fare forza comune e promettere di salvarci da situazioni noiose e imbarazzanti! - 

- Oh con i miei parenti sarà difficili salvarsi da situazioni imbarazzanti, soprattutto con mia mamma! - rise lei. 

- Non ti va a genio vero il matrimonio? - 

- Da cosa lo hai capito? - 

- Da come guardavi Cece l'altra sera alla cena a casa vostra! - 

- Diciamo che io e Cece non abbiamo mai avuto un bel rapporto! - 

- Lo so … ricordo come ti trattava al liceo … trattava chiunque in quel modo alla fine! - bevve un altro sorso di birra guardandola. - Si credeva chissà chi … dice di essere cambiata ma … non so te, ma io non lo penso! - 

- Beh, infondo se mio fratello è felice allora io non chiedo altro! - 

- Davvero? -

- Vorrei che si lasciassero credimi, l'ho voluto dal primo giorno che si sono messi insieme e continuerò a volerlo anche se si sposano, cosa che spero che alla fine non succeda, non so … spero che mio fratello apra finalmente gli occhi e si renda conto di che razza di persona è Cece e che la pianti all'altare! - rise immaginandosi la scena. - Sarebbe una bella vendetta! - lo guardò, vedendolo ridere. - Ma non penso che succederà e non posso usare mio fratello per vendicarmi su quella vipera di Cece … purtroppo! - 

- Pensa cosa vuol dire averla come sorellastra! - rise lui guardandola. 

- Beh per tua fortuna non ci vivi insieme! - 

- Si ma vederla due volte a settimana quando vado a cena da mio padre è abbastanza, fidati! - 

- Posso immaginare … mio dio mi chiedo come faccia mio fratello … o è veramente stupido e la amava veramente tanto! - 

- Andy sembra troppo un bravo ragazzo per uscire con lei! - 

- Già … - sorrise bevendo un sorso di birra. - Comunque hai detto che hai un lavoro part-time … cosa fai? - 

- Lavoro in una scuola di musica, faccio lezioni individuali di chitarra, pagano bene e poi la musica è la mia passione! - 

- Beh sembra che io frequenti solo persone innamorate perse della musica! - rise guardandolo. 

- Cosa intendi? - chiese sorridendo. 

- Partiamo da mio fratello, suona chitarra e piano forte e canticchia di continuo, ed è snervante perché io adoro cantare ma sono stonata e lui è bravo, sembra che tutto il talento sia andato a lui! - sorrise, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. - Ryan, il migliore amico di mio fratello, suona il basso e Adam il mio migliore amico suona la batteria e lavora in un negozio di musica e tu studi musica all'università, suoni la chitarra e dai lezioni di chitarra! - 

- E tu non suoni niente? - 

- L'unica cosa che forse sarei capace di suonare è il triangolo, ma credo che anche quello sia troppo difficile per me! - disse seria facendolo ridere. - Non ridere, sono seria, Andy ha provato a darmi lezioni di chitarra e sono un caso perso, uguale Adam con la batteria e Ryan non ci ha voluto nemmeno provare! - disse unendosi a ridere con Joel. 

 

Intorno a mezza notte e mezza, dopo aver passato tutta la serata a chiacchierare del più e del meno, Joel l'aveva riaccompagnata a casa. Teddy sorrise per tutto il tragitto verso casa di lei, era contenta che la serata fosse andata così bene, era come se gli anni del liceo non ci fossero mai stati, a parte qualche riferimento agli anni a scuola avevano parlato delle loro vite attuali lasciandosi il passato alle spalle. Era come se Joel avesse eliminato la vecchia Teddy, cosa che a lei faceva solo piacere. 

- Eccoci qua! - spense la macchina dopo aver accostato davanti a casa di lei. 

- Eccoci qua! - ripeté lei sganciandosi la cintura e girandosi leggermente verso di lui con il busto. 

- Sono stato davvero bene stasera! - 

- Anche io! - sorrise lei guardandolo. 

- Non so … potremmo rivederci … sempre se tu ne hai voglia! - 

- Mi sembra un'ottima idea! - sorrise lei, Joel sembrava nervoso. 

- Domani pomeriggio io dovrei … andare a cercare il vestito per il matrimonio, o va a finire che mi ritrovo il giorno della cerimonia senza niente da mettere! - rise guardandola. - Non so … ti andrebbe di accompagnarmi? - 

- Mi farebbe piacere, tanto non ho molto da fare, e almeno esco un po' da quelle quattro mura! - indicò la casa sorridendo. 

- Passo a prenderti verso le tre che ne dici? - 

- Che è perfetto! - sorrise stringendosi nella sciarpa preparandosi a scendere. - Ci vediamo domani allora! - 

- A domani! - sorrise lui guardandola. 

- Buona notte Joel! - si avvicinò scoccandogli un bacio sulla guancia. - Grazie della serata! - 

- Grazie a te! - sorrise a sua volta lui. - Buona notte! - la osservò scendere e camminare verso la porta d'ingresso, prima di aprire Teddy si girò e lo salutò con un cenno della mano, che Joel ricambiò. Una volta che fu entrata e si fu richiusa la porta alle spalle, Joel rimise in moto e partì, sorridendo fra se e se ripensando alla serata appena passata. 





 


---


Sono ancra viva e finalmente sono riuscita a scrivere per questa! Yaaay
Allora prima di tutto BUONA VIGILIA A TUTTE! 
Seconda cosa Come state belle? 
Terza cosa scusate davvero tantooo per l'attesa! 
Comunque spero che questa storia interessi ancora e che continui a piacervi, se lasciate una recensioncina mi fareste davvero contenta! 
E prometto che aggiornerò prima la prossima volta! GIURO! 

Vi lascio il link della nuova FF con i One Direction e di una OS con i Mcfly (Cliccate sull'immagine):



     

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Capitolo 8
*** Ops ***




Ops


- Teddy? - Andy urlò dal piano di sotto. 

- Arrivo, un secondo! - si guardò allo specchio un'ultima volta sistemandosi la sciarpa (Outfits) e poi uscì di camera scendendo al piano di sotto, dove Andy la stava aspettando per andare a pranzo fuori. Avevano deciso di andare da Ed's, una catena di ristoranti, stile anni cinquanta, dove la specialità erano gli Hamburger. Dopo aveva fissato per uscire con Joel, aveva bisogno di una mano per scegliere il vestito da mettere al matrimonio, così avevano deciso che sarebbe passata a prenderla per le tre e mezzo a casa. - Ci sono! - sorrise guardando Andy. 

- Andiamo che ho fame! - sorrise spegnendo la televisione e alzandosi dal divano. 

- Ma se hai mangiato nemmeno un ora fa? - 

- Sai che ho il metabolismo veloce! - sorrise prendendo le chiavi della macchina e tenendo la porta d'ingresso aperta per far passare prima la sorella. 

- Wow, da quando sei diventato un gentiluomo? - chiese guardandolo. 

- Lo sono sempre stato! - 

- Non con me! - sorrise lei salendo in macchina. 

- Piccoli particolari! - disse uscendo a retromarcia dal vialetto di casa. 

 

Erano arrivati al ristorante da una decina di minuti e dopo aver deciso cosa prendere avevano ordinato e adesso stavano chiacchierando del più o del meno. 

- Sai cosa? - 

- No, cosa? - Teddy lo guardò bevendo un sorso della coca cola che il cameriere gli aveva appena portato. 

- Perché non rimani qua … dopo il matrimonio? - 

- Per quanto? - chiese automaticamente. 

- Beh … insomma … perché non torni a casa Teddy? - 

- Sapevo che avremmo avuto questa conversazione … - si sistemò a sedere guardandolo, se solo Andy avesse saputo quanto sentirselo dire la stesse uccidendo. Era uno dei suoi punti deboli e lui lo sapeva, sapeva che per lui Teddy sarebbe tornata senza farselo ripetere due volte, era il suo fratellone e doveva ammettere che le manca da morire. - Perché dovrei tornare? - chiese tranquillamente. 

- Perché manchi a tutti e lo sai! - 

- Mancate anche a me, ma … effettivamente Andy, cosa farei qua? - 

- Puoi sempre trovare qualcosa di simile a quello che fai a Milano qua no? - Andy era serio e la guardava dritta negli occhi.

- Andy … ma … - 

- Ci sono davvero dei ma, o stai solo cercando una scusa per non farlo? - 

- Quando sono qua mi sento intrappolata nel passato Andy, sarò sempre la sorellina minore e imbranata di Andy Brown …  a Milano, sono me stessa, nessuno mi conosce per quella che ero, ma per quella che sono ora! - 

- Ma potrebbero conoscerti anche qua per quella che sei ora, Teddy … solo che quando torni ti chiudi a riccio e lasci tutti fuori! - 

- Non è vero! - 

- Si che lo è, da quando sei tornata è la prima volta che stiamo veramente parlando, e sei tornata da una settimana! - 

- Beh, non è colpa mia se sei sempre incollato a Cece! - 

- Non tirare in ballo Cece adesso! - 

- E cosa dovrei dire Andy? - si stava cominciando ad irritare, ma non voleva arrabbiarsi con lui. - Non ti sto tagliando fuori dalla mia vita se è questo che stai cercando di dire, mi manchi anche te, troppo e lo sai … ma non posso lasciare quello che ho a Milano adesso, ho faticato per arrivare dove sono adesso e poi che senso avrebbe tornare qua, vivo a Milano da un po' ho una vita lì, qua ho te e Adam, oltre a mamma e papà ovviamente, e tu ti stai per sposare e cominciare la tua nuova vita con Cece … quindi per fare chiudiamo il discorso qua! - 

- Vuoi dire che adesso che esci con Joel non ci pensi a tornare qua? - 

- Siamo usciti solo ieri sera, non abbandono tutta la mia vita dopo essere uscita una volta con un ragazzo! - 

- E' solo che ti rivorrei qua! - 

- Non succederà, mi spiace, almeno non per ora! - 

 

Dopo aver pranzato erano tornati verso la macchina, facendo finta di non aver parlato del fatto che Andy la rivoleva a casa.

- Potresti farmi un favore? - chiese guardandola, rallentando ad un semaforo rosso. 

- Dimmi! - sorrise guardandola. 

- Devo portare una cosa a Ryan, ma non ho tempo che devo andare con Cece dal fioraio … potresti portargliela tu? - 

- Certo! - 

- E' il cd in camera mia, è appoggiato sulla scrivania accanto al pc! - 

- Lo prendo e vado, tanto ho tempo prima che Joel passi a prendermi! - 

- Uscite di nuovo? - chiese ripartendo. 

- Ha solo bisogno di una mano a scegliere il vestito adatto per il matrimonio! - 

- Beh, per inventarsi scuse per stare conte è bravo! - sorrise svoltando per la strada di casa. 

- Cretino! - lo guardò seria. 

- Dico solo che sembra interessato davvero! -

- Beh si vedrà … - prese la borsa e scese dalla macchina quando Andy si fermò davanti casa. 

- E' sulla scrivania mi raccomando non sbagliare! - 

- Se c'è solo quello sulla scrivania non credo di poter sbagliare! -

- Giusto, grazie davvero! Ci vediamo stasera! -

- A stasera! - chiuse lo sportello e lo guardò allontanarsi. Cercò le chiavi di casa in borsa ed entrò, la casa era silenziosa, sia sua mamma che suo padre erano a lavorare. Appoggiò la borsa all'ingresso e salì in camera del fratello dove per fortuna trovò il cd al prima colpo. Scese di nuovo al piano di sotto, prese le chiavi della macchina e uscì di casa. 

 

Teddy, aveva suonato il campanello ed era in piedi davanti alla porta aspettando che qualcuno le aprisse. 

- Arrivo! - sentì urlare da dentro riconoscendo la voce di Ryan. - Ehi Teddy! - sorrise guardandola. - Come mai da queste parti? - 

- Mio fratello mi ha mandato per darti questo! - disse sventolando il cd. 

- Oh giusto, mi serve per delle basi per il basso! - sorrise guardandola. - Vieni entra! - si spostò leggermente dalla porta per farla entrare. 

- Non importa, sono solo passata a lasciare questo! - sorrise porgendogli il cd. 

- Dai non ti mangio mica! - 

- Va bene, ma mi fermo poco che ho da fare! - 

- Va bene, vieni un attimo in camera, ho bisogno di un parere femminile su una cosa! - 

Teddy entrò e lo segui in camera sua, due rampe di scale, Ryan aveva la camera all'ultimo piano della casa, una specie di mansarda, arredata decisamente in pieno stile Ryan. Teddy si ricordava vagamente la stanza, in fin dei conti ci era stata si è no tre volte. 

- Mettiti pure comoda! - indicò il letto sorridendo, dove Teddy si mise a sedere senza esitazioni. - Allora, pensi che tuo fratello mi ucciderà se gli organizzo l'addio al celibato in uno strip club? - chiese mettendosi a sedere sulla sedia della scrivania. 

- Non penso, ma forse Cece si! - rise guardandolo. - Era questo per cui avevi bisogno del mio consiglio? - 

- Diciamo che era una scusa! -

- Non lo avevo capito! - sorrise alzandosi dal letto e guardandosi intorno. 

- Beh … però sei qua … - si alzò avvicinandosi a lei. Quando Teddy si girò per guardare cosa stesse facendo, il viso di Ryan era a pochi centimetri da quello di Teddy, che automaticamente sorrise sentendo il respiro caldo di lui accarezzarle la pelle. 

- Ryan … - chiuse gli occhi per qualche secondo, sapeva cosa sarebbe successo se fosse rimasta lì anche solo per un altro secondo, ma qualcosa le impediva di muoversi. 

- Dimmi che non vuoi e ti lascio andare, giuro! - sorrise guardandola, il suo viso ancora troppo vicino a quello di Teddy. Che però non si mosse, fino a quando le labbra di Ryan non trovarono le sue. Dopo qualche secondo Teddy, si lasciò trasportare dalle sensazioni e prima ancora di rendersene effettivamente conto si ritrovarono entrambi nudi, i baci che Ryan le lasciava sul collo la fecero gemere e quando cominciò a muoversi a tempo sopra di lei, Teddy si lasciò completamente andare, dimenticandosi di tutto e dimenticando d aver promesso a se stessa che non sarebbe successo di nuovo. 

 

- Sai che la visuale da qua non è affatto male? - sorrise, facendo leva sui gomiti e guardandola mentre in piedi, di schiena ai piedi del letto, si rivestiva velocemente. 

- Non doveva succedere di nuovo! -

- Beh non mi sembra che ti abbia fatto schifo! - la guardò mettersi la maglietta. 

- Ryan … davvero, cosa stiamo facendo? - lo guardò seria. 

- Ci stiamo semplicemente divertendo! Un po' di sesso non ha mai ucciso nessuno! - 

- Beh … vediamo di non farlo succedere una terza volta! -

- Dove scappi? - la guardò avviarsi verso la porta. 

- Devo scappare, Joel mi aspetta! Ci vediamo! - lo guardò prima di uscire dalla camera e fare le due rampe di scale velocemente, lasciandolo a letto a guardare il soffitto e a sorridere fra se e se. Teddy risalì in macchina e guidò verso casa. Nel preciso momento in cui parcheggiò la macchina, vide nello specchietto retrovisore la macchina di Joel rallentare.

- Ehi! - sorrise lui guardandola. 

- Ehi! - sorrise lei chiudendo la macchina e avviandosi verso di lui. 

- Pronta per lo shopping? - 

- Pronta! - sorrise guardandolo, dopo essere salita in macchina. 

- Ciao! - sorrise scoccandole un bacio sulla guancia, bacio che la fece sorridere.
 




---


 

I'm back in London yaaay
e ho trovato il tempo per scrivere, sperando che vi piaccia come capitolo! 
Le cose si complicano muahaha
Comunque vi interessa ancora? Perchè lo scorso capitolo non ha ricevuto molto successo! 
Me la lasciate qualche recensioncina in più? pleeeease! 

Vi lascio anche i link di una FF con i One Direction e una con The Wanted

 

e poi vi lascio i miei account Instagram e Twitter: 

 

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Capitolo 9
*** Stay ***




Stay
 

 

Teddy (Outfits) era seduta dietro il bancone del negozio di musica dove lavorava Adam, si annoiava a casa e così aveva deciso di andare a tenere compagnia all'amico durante il suo turno. Era un tranquillo giovedì pomeriggio, il negozio era silenzioso e Adam stava sistemando degli spartiti su uno dei tanti scaffali, mentre Teddy era seduto a girovagare su internet con il cellulare. 

- Sei di molta compagnia! - Adam la guardò un attimo sorridendo. 

- Scusa, stavo controllando le Email, a quanto pare in agenzia non hanno ben capito il fatto che io sono in ferie! - sorrise posando il cellulare sul bancone. 

- Quando è che torni a Milano? - 

- Qualche giorno dopo il matrimonio! - sorrise alzandosi e avvicinandosi a lui. - Vuoi una mano? - chiese sorridendo. 

- Oh no grazie, ho quasi finito e ci metterei più a spiegarti come vanno sistemati che a farlo da solo! - 

- Allora me ne torno a sedere sul mio panchetto! - rise guardandolo. 

- Stasera, vieni a cena da me? Mia mamma mi sta facendo morbido! -

- Stasera? - chiese più a se stessa che al ragazzo. - Va bene! - sorrise guardandolo. 

- Poi dopo cena se vuoi usciamo a bere qualcosa! - 

- Volentieri! - 

- Devi anche aiutarmi a decidere cosa mettermi al matrimonio! -

- Stasera guardiamo se hai qualcosa di adatto nell'armadio o al massimo in settimana andiamo a fare spese! -

- Tu presumo sai già cosa metterti! - 

- Mia mamma è convinta che mi debba mettere il vestito che mi ha comprato lei, ma non mi piace! - rise guardandolo. - Quindi voglio trovare qualcos'altro! - si alzò dallo sgabello guardandolo. - Vado un attimo in bagno! - 

- Sai dov'è! - sorrise guardandola. 

Teddy, aprì la porta che dava sul retro e si diresse verso il bagno. 

 

- Ti è arrivato un messaggio! - Adam la guardò quando tornò nel negozio. 

- Grazie! - sorrise prendendo il telefono che aveva lasciato accanto alla cassa, aprendo il messaggio che le era arrivato. 

- Joel? - chiese in automatico Adam. 

Teddy scosse la testa leggendo il messaggio. 

- Tuo fratello? - Teddy scosse la testa, bloccando il telefono senza nemmeno rispondere. - Ok mi arrendo! - 

- Era Ryan! - si mise a sedere guardandolo. 

- Ryan? Da quando messaggi con Ryan! - 

Improvvisamente Teddy, capì che doveva dirlo a Adam, per quando volesse tenerselo per se, ma doveva parlarne con qualcuno, doveva sentirsi dire di aver fatto un enorme errore da qualcuno, e sapeva che quella persona era Adam, sapeva che glielo avrebbe detto senza problemi. 

- Da quando ci sono andata a letto insieme!

Adam la guardò per quello che sembrò il lasso di tempo più lungo della sua vita e poi scoppiò a ridere. - Bella battuta Tedds! - 

- Non era una battuta! -  

Adam inarcò le sopracciglia e la guardò serio. - Vuoi dire che sei andata a letto con Ryan? Ryan Fletcher? Il migliore amico di tuo fratello? Quello che si è fatto praticamente ogni ragazza del liceo? - 

- Non conosco altri Ryan! - 

- Wow … sei cambiata davvero Tedds! - 

- Cosa intendi con questo? - 

- Che la Teddy che conosco io non sarebbe mai andata a letto con Ryan! O meglio non sarebbe andata a letto con un ragazzo così senza legami! - 

- Non ho dieci anni Adam, non sono una ragazzina posso prendere le mie decisioni e fare quello che voglio! - 

- Non ti sto giudicando e non voglio litigare! - la guardò serio. - Dico solo che … non ti ci vedo a fare una cosa del genere! - 

- Lo so … che è un errore, l'ho capito dopo la prima volta! - 

- Quante ce ne sono state? - 

- Due e non ce ne saranno altre … - disse sicura di se. 

- E con Joel? - 

- Non lo so … Adam insomma torno in Italia alla mia vita nel giro di due settimana, non so cosa mi abbia spinto a accettare di uscire con lui … ma non credo che ci possa essere un futuro per noi! - 

- Ma ci riesci di nuovo non è vero? - 

- Si, domani a pranzo! - sorrise guardandolo. 

- A giudicare dal tuo sorriso un futuro speri che ci sia … - 

- Tu vuoi che non riparta, non è vero? - 

- Lo sai che non voglio che te ne vada di nuovo, ma so anche che non riuscirò a farti cambiare idea, so che la tua vita è là ora … ma non sono più tanto sicuro che sia quello che veramente vuoi! - 

- Come … come fai a dirlo? - 

- Non lo so … da come ti comporti da quando sei tornata, da come sorridi … da come parli del lavoro … - la guardò serio sapendo di aver colpito. - Teddy, cosa vuoi veramente? - 

- Non lo so Ads! - lo guardò seria. Adam si avvicinò e automaticamente la strinse a se, uno di quegli abbracci che le erano mancati, uno di quelli abbracci che la facevano sentire al sicuro. 

 

Teddy era tornata un attimo a casa per farsi una doccia e cambiarsi velocemente per poi andare a cena da Adam. 

- Non si risponde più ai messaggi? - 

- Non si bussa più alle porte? - chiese guardando male Ryan, appoggiato allo stipite della porta. 

- La porta era aperta a dire il vero … quindi … - entrò chiudendosela alle spalle. 

- Ma tu non hai una casa tua? Mia madre ti ha per caso adottato mentre io ero via? - chiese guardandolo seria. 

- Si, dovevano colmare il vuoto che tu avevi lasciato! - si avvicinò. 

- Ryan smettila … - lo guardo seria per poi aprire l'anta dell'armadio. 

- Come posso smetterla se tu mi stai davanti solo con asciugamano intorno al corpo, asciugamano che potrei far cadere in due secondi … - 

- Vedi di tenere le mani a posto! - 

- o … -

- Ryan, non ci sarà … - ma prima che potesse terminare la frase le labbra di Ryan avevano trovato le sue ed erano intente a divertirsi. 

- Sono già in ritardo … - disse lei cercando di allontanarlo. Le mani di Ryan stavano cominciando a risalire le cosce della ragazza, ma prima che potesse effettivamente fare qualcosa, Andy lo chiamò dal piano di sotto. 

- Sarà per un'altra volta! - Ryan sorrise scoccandole un bacio sulle labbra e poi come era arrivato se ne tornò al piano di sotto, lasciando Teddy ferma in camera sua a fissare la porta dalla quale era uscito il ragazzo. 

- Non ci sarà una prossima volta … - disse con voce poco convinta, scosso leggermente la testa e tornò a guardare l'armadio cercando di decidere cosa mettersi. 

 

- Credo che Joel voglia unirsi a noi! - Adam indicò il ragazzo in piedi dietro di loro con un cenno della testa. Teddy, (Outfits) cercando di non farsi notare si girò lontanamente, per poi tornare a guardare Adam. - Sta fissando qua da una cosa come dieci minuti! - sorrise guardandola. 

- Serio? - sorrise guardandolo, bevendo un sorso di birra. 

- Giuro! - Adam la guardò bevendo a sua volta. - Perché non vai a salutarlo? - 

- Perché non ti lascio qua da solo, sono venuta con te! - 

- Vai! - sorrise lui. - Io devo andare un attimo in bagno, e poi vedi quella bionda là? - indicò velocemente il bancone. Teddy, seguì il dito del ragazzo con lo sguardo e annuì. - Penso che ci proverò! - rise alzandosi e lasciando Teddy sola prima ancora che potesse ribattere. Teddy sorrise, finì la birra e poi alzandosi si diresse nella parte del pub dove Joel stava parlando animatamente con due ragazzi, che Teddy non parve riconoscere. 

- Ehi Teddy! - Joel sorrise guardandola, quando si avvicinò. 

- Ehi ciao! - sorrise lei salutandolo con un cenno della mano. - Nono vorrei disturbare! - 

- No non disturbi, figurati! - 

- Beh Joel ci vediamo a casa! - sorrise l'altro ragazzo lasciandoli soli. 

- A dopo! - sorrise salutando il ragazzo, per poi tornare a guardare Teddy. - Come stai? - 

- Bene, grazie! Tu? - 

- Tutto bene! - sorrise guardandosi intorno. - Che ne dici se andiamo in un posto più tranquillo, stasera c'è troppa gente qua! - sorrise guardandola. - Se ti va! - 

- Volentieri, vado a prendere la borsa, aspettami qua! - sorrise tornando verso il tavolo dove Adam era seduto con la ragazza che le aveva fatto vedere poco prima. - Scusate, non voglio interrompere, prendo solo questa e me ne vado! - afferrò la borsa e guardò Adam. - Ci sentiamo domani?

- Ti chiamo io, buona serata! - 

- Anche a te! - 

 

Joel. aveva fermato la macchina davanti a casa di Teddy, la strada era silenziosa e semi deserta, la luce della macchina illuminava l'abitacolo mentre loro parlavano tranquilli. 

- Beh si è fatto tardi! - sorrise lei guardando l'ora sul cellulare. 

- Già … - Joel la guardò, non voleva che se ne andasse. 

- Meglio che vada! - disse indicando la casa alle sue spalle. 

- Beh, mi ha fatto piacere incontrarti! - 

- Anche a me … - 

- Domani … hai programmi per pranzo? - 

- No, nessuno! - 

- Ti andrebbe di vederci? - 

- Mi farebbe davvero piacere! - sorrise guardandolo. 

- Ci sentiamo domani mattina così decidiamo dove andare? - 

- Va più che bene! - sorrise guardandolo. - Buona notte Joel! - si avvicinò, per dargli un bacio sulla guancia, ma prima che potesse fare qualcosa, Joel si girò e unì le sue labbra con quelle di Teddy, che ricambiò il bacio sorridendo. 

- Buona notte Teddy! - 

- Notte! - sorrise guardandolo per poi scendere dalla macchina e dirigersi verso la porta d'ingresso, girandosi un'ultima volta prima di entrare per salutarlo con un cenno della mano. 


 



- Corner -

Ok allora mi scuso per il fatto che ci ho messo veramente una vita ad aggiornare! 
Comunque, visto che il capitolo vecchio non ha recensioni, facciamo che se questo non avrà recensione come il vecchio, allora non penso che la storia continuerà!
Ne ho altre due in corso e vorrei sapere se ne vale la pena o no! 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         

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Capitolo 10
*** Friends ***


Friends 

 

- Davvero oggi non avevi niente di meglio da fare che accompagnare me a comprare un vestito per il matrimonio? - Teddy (Outfits) lo guardò mentre Adam svoltava nel parcheggio del centro commerciale. 

- Il matrimonio è domenica e tu non hai ancora comprato niente da metterti, se non ti ci avessi trascinato io saresti venuta in jeans e maglietta! - 

- Oh beh sarei più comoda, penso! E poi parla lui che invece della giacca l'altro giorno ha proposto di venire con il solito giubbottino di Jeans! - 

- Eh ma e comodo! ... Andiamo, dov'è la Teddy che ama fare shopping? - 

- E' rimasta in Italia! - disse guardandolo e facendogli la linguaccia. 

Adam rise e parcheggiò, per poi scendere e guardarla fare lo stesso. - Su muoviamoci, non ho voglia di passare tutta la giornata qua! - sorrise prendendolo a braccetto. 

- Sembra che questo matrimonio sia una tortura per te, Ted! - rise guardandola. 

- E' più o meno così! - rise lei a sua volta.

Una volta entrati nel centro commerciale decisero di fermarsi da Starbucks per prendere qualcosa da bere, per poi andare da Top Shop a cercare qualche vestito. Era un venerdì mattina e per fortuna nel negozio non c'era tanta gente. Adam e Teddy cominciarono a girare per gli scaffali, cercando qualcosa di adatto per un matrimonio. 

- Vado a provare questi intanto! - 

- Tanto con quel poco che hai addosso non ci metti tanto a cambiarti! -  disse lui ridendo bevendo un sorso dal bicchiere. 

Teddy lo guardò e prese uno dei vestiti che aveva in mano e glielo lanciò dietro. Adam lo raccolse da terra e cercando di sembrare il più serio possibile. - Potrei venire io con questo al matrimonio! - 

- Idiota! - rise lei andando verso i camerini con Adam che la seguì. 

- Mi metto a sedere qua! - disse lui guardando una delle poltroncine. 

- Ok! Vedi di non addormentarti! - sorrise tirando la tenda e scegliendo quale vestito provare per primo. - Ok pronto per il primo? - 

- Vai! - disse mettendosi comodo sulla sedia. 

- Sincero eh! - disse scostando la tenda e uscendo. 

- Cosa ti sei messa addosso, la tenda di casa di mia nonna? - disse serio guardandola. 

Teddy scoppiò a ridere. - Lo so che è orrendo, volevo vedere se dicevi ciò che pensavi! - rise di nuovo tornando nel camerino. 

- Spero che il secondo valga la pena, o me ne vado eh! - 

- Sei tu che sei voluto venire con me! - 

- Lo so, perché alla fine mi diverto! - rise bevendo l'ultimo sorso e risucchiando con la cannuccia. 

- Ads, piantala di risucchiare, o ti berrai anche il bicchiere! - 

- Tu muoviti con questi vestiti! - 

- Ok, pronto per il secondo? - scostò la tenda e uscì. 

- Cosa ti sei fatta suora? - chiese guardando il vestito nero lungo fino a le caviglie. 

- No è più come dover andare ad un funerale! - lo guardò lui seria. Adam la guardò e le tirò dietro il bicchiere vuoto dello Strabucks facendola ridere. 

Dopo essersi provata almeno dieci vestiti, aveva trovato quello adatto e dopo aver cercato i vari accessori da abbinarci erano andati a pagare e avevano deciso di andare a pranzo da Nando's per poi tornare a casa. 

 

- Non ho  ancora capito perché non vai all'addio al nubilato di Cece! - chiese sua madre guardandola. 

- Perché non penso che mi ci voglia e sinceramente non mi interessava molto andare! - sorrise (Outfits) forzatamente guardandola. 

- Sai credo che a tuo fratello farebbe piacere se tu e Cece andasse d'accordo! - 

- Beh non penso succederà li a breve! - disse guardando il cellulare. - Ora vado, che Adam mi aspetta! - si sistemò il capello e si avviò alla porta d'ingresso. Adam aveva accostato davanti a casa della ragazza, che una volta uscita di casa si avviò velocemente verso la portiera della macchina e salì sorridendo. - Parti prima che mia mamma esca e mi costringa ad andare a quell'addio al nubilato! - lo guardò facendolo ridere, per poi mettere in moto e partire. 

 

- Ok T, basta, dammi quella birra! - Adam la guardò seria. 

- Nono, dobbiamo festeggiare no? Stasera festeggiano tutti! - 

- Cosa festeggiamo, sentiamo! - 

- Mio fratello è in qualche locale di strip con quel deficiente di Ryan … Cece sarà con le sue amiche troiette con qualche spogliarellista e io sono con il mio migliore amico! - sorrise bevendo un sorso. 

- Si ma noi stiamo leggermente esagerando! - 

- Lo dici te! - rise lei guardandola. - Ho un'idea!- 

- Sinceramente ho paura delle tue idee da brilla! - rise guardandola. 

- So che l'addio al nubilato Cece l'ha fatto a casa tua, ti prego andiamo a spiarle … voglio fare un po' di foto! - 

- Per farne cosa? - 

- Mandarle a mio fratello, Ads che domande fai! - disse alzandosi e guardandolo come ad invitarlo a fare lo stesso. 

- Ovvio che domande faccio, sono risposte più che ovvie! - sorrise alzandosi a sua volta e seguendola fuori dal locale. 

Adam, dopo dieci minuti parcheggiò la casa di Cece e la guardò. - Cosa vuoi fare adesso? - chiese guardandola. 

- Vedi la seconda finestra? - chiese indicandola. Adam annuì. - Ecco quella è il salotto di Cece, so che sono lì a fare la festa! - disse scendendo dalla macchina. 

- Come pretendi di arrivare fino a là per fare le foto? - chiese guardandola, scendendo a sua volta. 

- Mi arrampicò su di te! - 

- Ovvio, domanda stupida di nuovo! - disse alzando gli occhi al cielo. 

Teddy si avvicinò al palazzo e guardò Adam, come ad invitarlo a fare più velocemente. - Arrivo! - sorrise guardandola. 

- Ok, dai su prendimi in spalla! - sorrise guardandolo. 

- Ai suoi ordini! - disse piegandosi leggermente sulle ginocchia, Teddy prese un piccolo slanciò e saltò sulle spalle del ragazzo. - Oh cazzo! - 

- Cosa?- 

- Mi è appena arrivato un tuo stivale sul pacco Ted! - disse trattenendo un attimo il fiato. 

- Oddio scusa! - disse lei trattenendo una risata. - Tutto bene? - 

- Si, ma se in futuro non potrò avere figli è colpa tua eh! - 

- Sssh, oh ci scoprono! - 

- Sei tu che fa più casino di me! - 

- Passami il cellulare! - 

- Il tuo dov'è? - 

- In macchina! - 

- Sei un genio, Teddy! - 

- Muoviti Ads! -

- Come faccio a passarti il telefono se devo tenere te? Non ho tre mani! - 

- Adam muoviti! - 

- Dammi il tempo di prenderlo dalla tasca cristo santo! - 

 

- Lo abbiamo fatto veramente? - chiese Teddy guardandolo e sorridendo. Avevano parcheggiato nel vialetto di casa di Adam da cinque minuti e siccome era una serata al quanto calda avevano deciso di rimanere un po' fuori. I genitori di Adam erano partiti per il fine settimana e loro due avevano deciso di tornare a dormire a casa di lui. Casa di Teddy era diventata una sorta di manicomio, la madre stava impazzendo dietro agli ultimi preparativi del matrimonio, ed era troppo nervosa. Cece era fissa a casa loro incollata praticamente ventiquattro ore su ventiquattro al fratello, e il padre di lei cercava di stare fuori il più possibile per scappare dai preparativi del matrimonio. E in più il fatto che praticamente Ryan ultimamente vivesse a casa sua l'aveva spinta ad accettare senza problemi. 

- Vuoi davvero che tuo fratello non la sposi eh? - chiese Adam mettendosi a sedere accanto a lei sul cofano della macchina. 

- E' che … Cece non mi è mai piaciuta! - sorrise guardandolo e bevendo un sorso della birra che aveva in mano per poi passare la bottiglia al ragazzo. 

- Beh si ma insomma se tuo fratello è davvero innamorato … forse dovresti lasciarli stare! - sorrise bevendo un sorso a sua volta. - E poi insomma non penso che tuo fratello annulli tutto per delle foto di Cece che si struscia ad uno spogliarellista! - 

- No, Ads lo conosco, non è innamorato, stanno insieme da talmente tanto che mio fratello è convinto che è così che decano andare le cose … che si debba sposare perché è così che le cose vanno solitamente …. e poi in ogni caso tentar non nuoce no? - disse aprendo un'altra bottiglia, tenendo il tappo tra due dita e cominciandoci a giocare. 

- E se non dovesse funzionare? - 

- Vorrà dire che dovrò sopportare Cece come cognata per il resto della mia vita! - sorrise sdraiandosi. Adam la guardò e sorrise, gli erano mancate serate come quelle, solo loro e la loro amicizia. - Ads? - 

- Si? - disse scantandosi e chiedendosi se non si fosse accorta che la stesse fissando. 

- Ti sei mai chiesto cosa fosse successo se io e te fossimo stati più che amici? - chiese tranquillamente come se fosse la cosa più normale che ci fosse. - Io ammetto che ogni tanto l'ho fatto, al liceo … a volte ho pensato che il nostro rapporto fosse più che semplice amicizia … - Adam la guardò chiedendosi se fosse l'alcool a parlare o se fossero parole sincere. Si conoscevano da anni e Teddy non aveva mai accennanti l'argomento e ad Adam sembrò semplicemente strano. Gli venne quasi automatico di avvicinarsi al viso di Teddy  di posare le sue labbra su quelle della ragazza. 

- Ads … cosa … non pensi sia un errore? - 

- Se vuoi che mi fermi basta che tu lo dica! - sorrise posando una mano sulla guancia di Teddy e avvicinandosi di nuovo a lei. Teddy sorrise e Adam nuovamente unì le sue labbra con quelle della ragazza.

 

 






- Corner -

Ok allora mi scuso per il fatto che ci ho messo veramente una vita ad aggiornare! 
E so che avevo detto che fra Teddy e Adam non sarebbe successo niente ... ma ooooops! 
Doveva esserci un colpo di scena! 
Beh prometto che per il prossimo capitolo non dovrete aspettare tanto, perchè è già pronto, devo solo metterlo per scritto! 
E andate tutte a seguire @Aly_92 su twitter, che è grazie a lei se questo capitolo ha preso forma, l'idea è sua ... e anche per i prossimi ha ispirato lei! :D

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Capitolo 11
*** Gonna make you fall in love ***




Gonna make you fall in love
 

 

Teddy lo guardò, quando si scostò dalle sue labbra. Le parole le si erano bloccate in gola, come se il tocco delle labbra di Adam sulle sue le avesse annebbiato la mente. Lo guardò, e vide un nuovo Adam davanti a lei. Un Adam che in tutti quegli anni di amicizia non era mai esistito per lei, qualcuno che l'aveva fatta sentire bene con un semplice bacio. Quando lui si alzò e scese dal cofano della macchina, lei lo guardò sorpresa. Voleva rimanere lì con lui e provare di nuovo quello che il bacio di lui le aveva fatto provare, per capire bene di cosa si trattasse. Lui le sorrise e poi guardandola le tese una mano come ad invitarla a fare lo stesso. Teddy lo guardò per quello che ad entrambi sembrarono i secondi più lunghi della loro vita e poi afferrò la mano del ragazzo. 

- Andiamo dentro? - chiese guardandola. Teddy si limitò ad annuire, e lo seguì all'interno della casa. - Dormiamo in camera mia? -

- Ok! - sorrise avviandosi verso le scale, per voltarsi come per chiederli se lui andasse con lei o no. 

- Arrivo, chiudo qua e in cucina e arrivo! - sorrise guardandola. 

Improvvisamente Teddy sorrise, rendendosi conto del tono dolce in cui lo avesse detto. Salì la rampa di scale e si diresse in camera di Adam, conosceva quella casa a memoria ormai, e non si fece problemi ad entrare in camera di lui. La borsa con il suo cambio era appoggiata ai piedi del letto e la camera era stranamente ordinata, segno che la madre di lui aveva pulito nel pomeriggio. Il letto matrimoniale occupava la maggior parte della camera e il resto della stanza era arredato in modo molto maschile. Sorrise sentendosi come a casa. Si mise a sedere sul letto e si sfilò gli stivalo appoggiandoli accanto alla sua borsa. 

- Vuoi qualcosa da bere? - urlò Adam dal piano di sotto. 

- No grazie sono apposto! - sorrise lei levandosi il capello e il giacchetto di Jeans e appoggiandoli sulla schiena della scrivania. 

- Mia mamma ha lasciato dei muffin in cucina, sicura di non volerne uno? - chiese guardandola entrando in camera. 

- No grazie, ho la birra che mi è rimasta sullo stomaco, vorrei evitare di ingozzarmi e poi vomitare! - sorrise lei guardandolo. 

- Allora li lasciamo a colazione domani mattina! - 

Teddy lo guardò, cercando di immaginarsi cosa gli stesse passando per la testa, se quel bacio l'aveva confuso quanto avesse confuso lei. 

- Ads … - disse avvicinandosi. - Io … - 

- Tu? - chiese lui sorridendole. 

- Mi stavo chiedendo … - ma prima che potesse finire la frase Adam aveva annullato la poca distanza rimasta fra loro e aveva posato le sue labbra su quelle di Teddy, di nuovo. Dopo qualche secondo di sorpresa, anche lei ricambiò e quando le loro labbra si scostarono quel poco che bastava, le loro lingue cominciarono a rincorrersi. Adam, alzò una mano portandola ad altezza del viso di Teddy e senza rendereste davvero conto cominciò ad accarezzarle una guancia, facendola sorridere. Lei portò le sue dietro il collo di Adam intrecciandole fra di loro. Quando si separarono, Teddy lo guardò sorridendo, volendo riunire le sue labbra con quelle del ragazzo, il più velocemente possibile. 

- Sono le troppe birre bevute queste? - chiese lei guardandolo. 

- Probabile! - sorrise Adam. Teddy si riavvicinò a lui e stavolta fu lei a baciarlo. Adam lentamente cominciò a camminare verso il letto, guidando lei e facendola sedere quando lo raggiunsero. Teddy lo guardò e lui, sperando che non lo fermasse, porto le mani ai suoi fianchi e le sfilò la maglietta. Lei lo guardò senza dire niente e poi si stese sul letto, invitandolo con lo sguardo a fare lo stesso, cosa che Adam fece quasi immediatamente. 

- Siamo sempre in tempo a fermarci! - sorrise lui, avvicinandosi cercando di nuovo le labbra della ragazza. Teddy in risposta, gli infilò le mani sotto la maglietta e gliela sfilò, staccandosi dalle sue labbra solo per farla passare dalla testa. 

- Non voglio che tu lo faccia! - sorrise lei guardandolo. Adam sorrise a sua volta per poi allungare una mano verso il comodino, spegnendo la luce grande e accendendo la piccola lampada sul comodino, dando un'atmosfera diversa alla camera. Nel giro di cinque minuti, i vestiti di entrambi erano sparsi per tutto il pavimento di camera del ragazzo, rimaneva solo l'intimo, che entrambi ancora aveva addosso. Adam si stese sopra di lei, e accarezzandole dolcemente la schiena, arrivò al reggiseno e con un gesto sicuro, lo sganciò facendola sorridere, continuando però a baciarla. Teddy sorrise stracciando le braccia da dietro al collo del ragazzo e se lo sfilò, facendolo finire a terra con il resto dei vestiti. La pelle di lui era calda al contatto con quella di lei, e la lentezza con cui stavano andando la stava uccidendo, dall'altra parte Adam lo stava facendo a posto, voleva vedere quanto lei era capace di resistere. Sentiva i baci diventare sempre più passionali e la sentiva stringersi al suo corpo sempre di più. Teddy, fece scivolare la mano sull'addome del ragazzo, arrivando all'elastico dei boxer e cominciando a giocarci. Stava per fare la prima mossa, quando Adam sorrise e la precedette sfilandole prima i suoi slip facendola ridere. Quando anche i boxer di lui raggiunsero il pavimento, le cose si fecero serie. Adam la guardò, cercando di memorizzare ogni particolare del viso di Teddy, ogni particolare di quel momento. Cominciò a muoversi sopra di lei a tempo e sorrise nel sentire il respiro sempre più breve di lei contro la sua spalla. La guardò negli occhi per poi abbassare la testa e cominciarle a baciare il collo. Quando sentì le mani di lei scorrergli sulla schiena, sorrise continuando a baciarle il collo. Teddy chiuse gli occhi abbandonando la testa sul cuscino e si lasciò invadere da tutte quelle sensazioni che stava provando, Adam sembrava sapere quello che stava facendo, facendola sentire bene. Quando lui la guardò lei gli sorrise e lui aumentò leggermente il ritmo, facendole chiudere di nuovo gli occhi. Adam sorrise guardandola, rendendosi conto che quello, era quello che aveva sempre voluto, sentirla sua, anche solo per una notte. Farle capire quanto per lui fosse importante, sperando con tutto se stesso che in quel momento Teddy si stesse sentendo esattamente come si sentiva lui. 

 

- Come va? - chiese Ryan guardando Andy salire in macchina. 

- La mia testa mi sta uccidendo … e non ho dormito molto stanotte! - si portò una mano alla tempia massaggiandosela. 

- Beh siamo tornati a casa alle quattro e sono le dieci … ovvio che non abbiamo dormito molto stanotte! - 

- Non so infatti perché ho accettato di venire a fare colazione con te! - chiuse gli occhi appoggiando la testa al poggiatesta. 

- Perché eri sveglio? - chiese mettendo in moto. 

- Si, credo per quello … e perché ho bisogno di un caffè! -

- Dobbiamo passare da Cece allora? - 

- Si, ho lasciato il mio computer lì ieri … e siccome per tradizione non la posso vedere 24 ore prima del matrimonio … se andiamo a prenderlo ora non sono 24! - 

- E quante sono? - chiese sorridendo. 

- 26 e qualcosa! - rise lui guardandolo. 

- Ok, devi muoverti però che sto morendo di fame, e ho bisogno di un caffè! - sorrise accostandosi sotto casa della ragazza. 

- Va bene, ma se ci metto tanto … beh potrai immaginarti il motivo! - sorrise maliziosamente scendendo dalla macchina. Andy rise avviandosi verso casa della ragazza. Una volta davanti al portone d'ingresso, tirò fuori il mazzo di chiavi, che lei le aveva dato di scorta, ed aprì. Salì la rampa di scale e arrivato al primo piano aprì la porta cercando di non fare rumore. Sapeva che la sera prima era uscita con le amiche, e probabilmente stava ancora dormendo. Quando però sentì dei rumori, provenire dalla camera, sorrise e ci si avviò.

- Piccola? - sorrise fra se e se chiamandola. - So che non dovremmo vederci 24 ore prima del matrimonio, ma tecnicamente ne manca ancora 26, quindi non stiamo infrangendo ness … - Andy rimase bloccato da quello che aveva davanti agli occhi. - Cosa … cosa … diavolo sta succedendo? - urlò guardandola. 

- Andy! - Cece fu sorpresa di vederlo lì, spinse via il ragazzo e cercò di coprirsi alla meglio con il lenzuolo. - Non è come sembra! - 

- Non è come sembra? - chiese Andy guardandola. - Stavi trombando con un altro il giorno prima del nostro matrimonio … ti prego dimmi come dovrebbe sembrare! - disse voltandosi e facendo per andarsene senza aspettare una risposta. 

- Andy, per favore aspetta! - Cece, prese la prima maglietta che trovò per terra e se la mise insieme ad un paio di shorts e lo seguì per il corridoio. 

- Da quanto va avanti Cece? - 

- Andy per favore? - 

- Da quanto? - urlò guardandola. 

- Andy … tanto per sapere …. - Ryan entrò tranquillo dalla porta lasciata aperta da Andy. - Woo, che sta succedendo? - chiese confuso. 

- Ryan aspettami in macchina! - disse Andy guardandolo. 

- Ok, ma se volevate fare una cosa a tre, potevate chiedere, sarei stato più che felice di dire di si! - disse facendo per uscire. Andy lo guardò male ma non disse niente. 

- Andy per favore! - Cece lo guardò allungando una mano verso di lui. 

- Non toccarmi … -

- Possiamo sistemare tutto insieme! - 

- Sistemalo con lui … con me tu hai chiuso! - disse guardandola con disprezzo e andandosene. - A dire il vero ho una cosa ancora da fare! - disse rientrando e andando in camera. - Vedi di trovarti ragazze non quasi sposate la prossima volta! - disse guardando il ragazzo ancora in camera di Cece e tirandogli un cazzotto sul naso. 

 

Quando Adam si svegliò quella mattina la casa era silenziosa, La luce filtrava dalle tende tirate, sembrava una bella giornata di sole. Teddy dormiva, ancora,  a pancia in giù accanto a lui, il volto rivolto verso di lui. Sorrise spostandole una ciocca di capelli dal viso cercando di non svegliarla. Sembrava così rilassata che ad Adam veniva solo voglia di rimanere lì e guardarla, mentre dormiva. Sorrise guardando il tatuaggio sulla schiena, una piccola piuma all'attaccatura del collo. Erano andati a farselo insieme, lei si era fatta quella e lui si era fatto quello che aveva sull'avambraccio. Quando lei si mosse Adam la guardò senza riuscire a staccare gli occhi. Teddy aprì gli occhi lentamente e lo guardò. Lentamente si guardò intorno, ricordandosi come all'improvviso dove fosse e cosa fosse successo la sera prima, e lui sperò che non se ne fosse pentita. 

- Giorno! - 

- Giorno! - 

- E' successo davvero? - chiese guardandolo. 

- Penso di si … - 

- E ora cosa facciamo? - 

Adam, fece un sospiro pensandoci. - Che ne dici se ti fai una bella doccia, e … facciamo come se non fosse successo niente? - 

- Penso che sia la cosa migliore … - sorrise lei guardandolo, anche se non ne era poi così sicura. Si alzò dal letto e cercò qualcosa da mettersi addosso per arrivare fino al bagno, optò per la camicia a maniche corte che Adam aveva la sera prima e i suoi slip. 

- Vuoi qualcosa per colazione? - 

- Per ora no, grazie! - sorrise avviandosi verso il bagno. 

Adam rimase a letto, guardando il soffitto, pensando a tutto e a niente. Non si accorse nemmeno quando Teddy dieci minuti dopo entrò in camera, intorno al corpo solo l'asciugamano Blu che solitamente usava Adam e i capelli legati in una coda spettinata. 

- Il tuo telefono ha squillato poco fa! - sorrise Adam guardandola. 

- Oh ok! - sorrise lei prendendolo dalla borsa. Lesse il messaggio che le era appena arrivato. - Ryan? - chiese più a se stessa che ad Adam, che però appena sentì il nome si tirò a sedere. - E' successo qualcosa fra mio fratello e Cece … Ryan chiede se posso andare a casa! - 

- Ti accompagno, aspetta mi vesto velocemente! - 

- Grazie! - disse lei preoccupata.

 

 

- Corner -

Eccolo qua!
Ve lo aspettavate? Ditemi di no vi prego! 
Comunque allora vi lascio anche come io e Alis, si ormai mi aiuta, ci siamo immaginate Cece (Photo) e il ragazzo con cui tradisce Andy (Photo)
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Capitolo 12
*** Nothing ***




Nothing 


Quando Adam accostò davanti a casa di Teddy, (Outfits) lei scese quasi immediatamente quasi correndo in casa. Lui non si stupì, sapeva quando lei e Andy erano legati e sapeva che se c'era di mezzo il fratello lei non considerava il resto. Adam spense la macchina, e comminò verso l'ingresso di casa, dove la porta era aperta. 

- E' in camera di Andy! - Ryan lo guardò sorridendo. 

- Cosa è successo? - chiese lui andando in salotto dove il ragazzo era a sedere sul divano. 

- Siamo andati da Cece stamattina, Andy doveva prendere il suo computer, che aveva lasciato lì … e ha trovato una sorpresina! - Adam lo guardò confuso non capendo. - Era a letto con un'altro! - 

- Oh … che troia! - disse automaticamente. 

- Ho pensato la stessa cosa! - 

- Chi era lui? - chiese curioso Adam. 

- Credo un collega di Cece, non so molto, Andy quando siamo arrivati a casa è andato in camera sua e non mi ha fatto entrare, ho pensato di chiamare Teddy! - 

- Penso che sia l'unica con cui in questo momento parlerà! - sorrise Adam mettendosi un po' più comodo sul divano. 

- Penso di si … conoscendoli! - Ryan sorrise guardandosi le mani. - Te lo ha raccontato vero? - 

- Cosa? - chiese Adam guardandolo. 

- Andiamo Adam … so che vi dite tutto quindi si te l'ha raccontato! -

- Non mi va di parlare di te e Teddy che fate sesso sinceramente! - disse abbassando la voce guardandolo. 

- Non era quello che volevo fare, era solo per sapere … - alzò le spalle come in segno di difesa. - E' successo qualcosa anche fra di voi, non è vero? - 

- Come lo sai? - 

- Primo, quando mi è passata accanto prima, anche se lo ha fatto praticamente alla velocità della luce, ho notato il succhiotto che aveva sul collo che non le ho fatto io … ed era con te stanotte quindi … e con questo "Come lo sai?" hai confermato! - sorrise guardandolo. - Sapevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa fra voi due, era evidente, nonostante entrambi continuavate a dire di essere solo amici! - 

- Non è stato niente! - 

- Davvero Adam? Niente? Avete entrambi una luce diversa negli occhi! - disse guardandolo. 

 

Teddy, scese di corsa le scale quasi un'ora dopo, sia Adam che Ryan sentendola si alzarono, guardandola cercando di capire se tutto andava bene. Lei li guardò velocemente e poi andò alla porta, perse le chiavi della macchina del fratello e uscì. Adam guardò Ryan e poi automaticamente corse dietro a Teddy. 

- Teds? - 

- Non ora Adam! - disse seria salendo in macchina, senza dare il tempo a lui di ribattere. La vide mettere in moto e uscire in retromarcia dal parcheggio. Teddy guidò sicura verso casa di Cece, aveva reagito di impulso, dopo che Andy le aveva raccontato quello che era successo, era salita in macchina. Doveva affrontare Cece, anche se non sapeva bene cosa le avrebbe detto. Una volta sotto casa della ragazza, distante si e no cinque minuti in macchina da casa sua, parcheggiò e scese dirigendosi verso la porta del palazzo. Trovò il portone aperto e salì direttamente al piano dove sapeva esserci l'appartamento della ragazza. Suonò il campanello, sperando che fosse in casa. Quando la porta si aprì, Cece la guardò stupita di vederla davanti a se. 

- Se sei venuta per farmi la morale, puoi anche andartene! - disse guardandola. 

- No veramente  … - disse entrando. - Sono solo venuta a chiederti spiegazioni, so che mio fratello non te le chiederà mai e non so se le vorrà mai sapere, ma io si! - 

- E per quale motivo? - 

- Perché è mio fratello Cece! - 

- Dovresti essere contenta, non ti sono mai andata a genio! - 

- Non ho detto che non lo sono infatti! - sorrise guardandola. - Da quanto? - 

- Sei mesi! - ammise guardando il pavimento. 

- Presumo che non ci sia un vero motivo, che tu lo abbia fatto per puro piacere … avresti dovuto pensare alla conseguenze! - 

- Ripeto non sono affari tuoi Teddy! - 

- Lo sono diventati quando hai deciso di tradire mio fratello, ti ama, e questo lo sai, vi dovevate sposare domani, ne è valsa la pena di mandare tutto all'aria per del semplice sesso? - chiese guardandola. Cece non rispose, si limitò a distogliere lo sguardo. - Come immaginavo! - disse aprendo la porta e facendo per andarsene. - Spero solo che tu sia contenta di avere fatto soffrire mio fratello e … fammelo finalmente dire, sei una vera stronza Cece! - senza aggiungere altro, se ne andò e fece la rampa di scale verso il piano terra.Una volta uscita, si avviò alla macchina, sorpresa di trovare Adam appoggiato al cofano. 

- Cosa ci fai qua? - chiese sorridendo. 

- Sapevo che saresti venuta qua, e volevo assicurarmi che non picchiassi a sangue Cece, per quanto forse ne avresti tutto il diritto! - 

- Non meritava di essere picchiata! - sorrise appoggiandosi accanto a lui, e appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

- Tutto bene Teds? - chiese lasciandole un bacio sulla fronte. 

- Si, ma mio fratello … non si meritava questo! Ammetto che Cece non mi è mai piaciuta, ma insomma non volevo che Andy ci soffrisse così tanto! - 

- Meglio ora che dopo no? - 

- Si sicuro! - disse guardandolo, i ricordi della notte prima gli tornarono in mente, le sensazioni che aveva provato e improvvisamente le venne una voglia matta di baciarlo, stava per avvicinarsi al viso di Adam quando il suo telefono suonò. Alzò gli occhi al cielo e prendendolo dalla tasca posteriore dei pantaloni, rispose. - Pronto? - Adam la guardò mentre si alzava e si allontanava per parla al telefono, chiedendosi fra se e se chi fosse. Dopo nemmeno cinque minuti tornò vicino ad Adam. - Mia mamma, che chiede se posso andare a casa … a bisogno di una mano con le varie telefonate per anulare tutto e chiede se posso andare alla villa dove si doveva svolgere tutto per prendere le varie cose che ci sono là! - 

- Vuoi che venga con te? - chiese guardandola. 

- No, tranquillo … grazie! - sorrise guardandolo. 

 

- E' ancora in camera sua? - chiese il padre entrando in cucina e guardando Teddy e le moglie. 

- Non è uscito da lì tutto il pomeriggio! - 

- Lasciatelo stare, ha bisogno di tempo! - Teddy si alzò, sistemando la sedia. 

- Tu dove vai? - chiese il padre guardandola.

- Passa a prendermi Joel tra dieci minuti e andiamo alla villa a prendere tutta la roba! - sorrise uscendo dalla cucina e si avviò in camera sua per andare a cambiarsi velocemente. Si mese qualcosa di comodo e prima di scendere di nuovo al piano di sotto passò davanti a camera del fratello, rigorosamente chiusa. Conosceva Andy e sapeva che aveva bisogno dei sui spazzi e dei sui tempi per metabolizzare la cosa e sapeva che in quel momento lei non poteva fare poi molto. (Outfits) Scese le scale, sperando che Joel fosse già arrivato, non aveva voglia di fermarsi di nuovo a parlare con la madre. Quando guardò dalla finestra del salotto vide la macchina del ragazzo accostare e salutando i genitori uscì prima che Joel potesse suonare il campanello. 

- Ehi! - sorrise guardandola. 

- Ehi! - sorrise lei sorridendo. 

- Andiamo? - 

- Centra tutto secondo te? - chiese guardando la macchina del ragazzo. 

- Mio padre mi ha detto che dobbiamo prendere, il vestito di Cece che era là, delle cose del Catering e non so che altro, quindi si ci dovrebbe entrare tutto e se non centra lo lasciamo là! - rise salendo in macchina e guardandola fare lo stesso. 

- Lo sapevi? - chiese guardandolo. 

- Cosa? Che Cece andava a letto con un'altro? - chiese lui mettendo in moto. Teddy si limtiò ad annuire. - Se lo avessi saputo lo avrei detto almeno a te, tuo fratello non si merita una cosa del genere! - era sincero, Teddy lo capì dal tono della sua voce. - Come sta?- 

- E' chiuso in camera sua, abbiamo parlato un po' stamattina … ma non ha detto molto, mio fratello si chiude in se stesso quando sta male! Mi sento inutile! - ammise guardando fuori dal finestrino, la testa immersa in mille pensieri. - In più tra nemmeno cinque giorni riparto per l'Italia … e non posso lasciarlo così - 

- Si riprenderà … devi solo dargli il tempo … è una bella bomba da accettare! - 

- Lo so … ci sono passata! - 

- Cosa? - 

- Appena trasferita in Italia, ho cominciato ad uscire con un ragazzo, siamo stati insieme una cosa come otto mesi e io mi ero pazzamente innamorata, insomma in una città nuova dove non conosci nessuno ti affezioni a chiunque alla fine … e quando ho scoperto che per gli ultimi tre mesi e andato con praticamente qualsiasi cosa respirasse mi ha distrutta, quindi lo capisco mio fratello! - Teddy raccontò tutto con un sorriso, non faceva quasi più male pensarci, anche se le aveva reso tutto difficile, era per quello che non esprimeva i suoi sentimenti tanto volentieri, era quello che l'aveva fatta chiudere in se stessa. 

- Mi spiace! - disse sincero guardandola. 

- Cose che capitano! - disse lei guardando la radio. - Posso? - 

- Certo! - sorrise lui. 

 

- Abbiamo preso tutto? - chiese guardando Joel mentre chiudeva il bagagliaio della macchina. 

- Direi di si! - 

- Che ore sono? - 

- Le sei! - 

- Non ho voglia di tornare a casa! - disse lei guardandola. 

- A dire il vero nemmeno io … ho visto una piscina andiamo un po' lì? - 

- Si dai ci sto! - sorrise guardandolo. Joel indicò la strada e lei lo seguì, camminarono lungo un vialetto di ghiaia e una volta a bordo piscina, lei sorrise e sfilandosi le scarpe si mise a sedere sul bordo e mise le gambe in acqua. Joel la imitò facendo lo stesso. - Ecco vorrei rimare qua, così credo per sempre! -

- Non vuoi tornare in Italia? - chiese lui automaticamente. 

Teddy per la prima volta, non fu tanto sicura della risposta. Erano successe tante di quelle cose che da una parte non partiva poi così volentieri. Sorrise e lo guardò, pronta a mentire. - Si, ormai la mia vita è là! - 

Calò il silenzio, Teddy si guardava davanti con la testa persa tra i pensieri, e Joel era concentrato su di lei. Quando Teddy si voltò verso di lui, senza aspettarselo si ritrovò le labbra del ragazzo sulle sue. Stupita li per lì non ricambio poi appena se ne rese conto, ricambiò il bacio senza problemi. La testa vuota dai pensieri che l'avevano tormentata tutto il giorno. Fu un bacio strano, diverso da quelli di Adam della sera prima e ancora più diversi da quelli di Ryan. Joel sorrise continuando a baciarla e cominciò ad armeggiare con la sua maglietta cominciandola ad alzarla. Con le mani sotto la canottiera cominciò ad accarezzarle la schiena per poi sfilargliela e lasciandola sul pavimento di cemento del bordo piscina. Teddy lo guardò e senza pensarci molto cercò di nuovo le labbra di lui. Fu quando lui le posò una mano sulla guancia, come per tirarla ancora di più verso di se che Teddy si bloccò, indietreggiò leggermente con la testa e lo guardò. 

- Joel, scusa … io … io non posso … - Joel la guardò preoccupato di aver fatto qualcosa di sbagliato. Teddy si alzò, raccogliendo la canottiera e rimettendosela. - Penso sia meglio se andiamo! - disse poi guardandolo. 

- Certo! - sorrise un po' confuso e alzandosi a sua volta.


 

 

- Corner -

Eccolo qua!
Allora ecco qua il nuovo capitolo, scusate l'attesa ma con il trasloco è stata una settimana impegnativa! 
Allora con Alis abbiamo praticamente tutta la trama per questa, e le nostre menti ne hanno già pensata un'altra a cui stiamo già lavorando, sempre con i Lawson ... ma prima finiamo questa e poi postiamo l'altra! :D
E andate tutte a seguire @Aly_92 su twitter, che è grazie a lei se questo capitolo ha preso forma, l'idea è sua ... e anche per i prossimi ha ispirato lei! :D
Lasciate una recensioncina facendoci sapere che ne pensate?! 
Thanks! 

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Capitolo 13
*** You'll Be Fine ***




You'll Be Fine

 

 

- Che ne dici se ci fermiamo in un pub, prima di tornare a casa? - chiese Joel guardandola, staccando un attimo gli occhi dalla strada. 

- Oh si volentieri! - 

- Così mi dirai cosa hai che non va! - sorrise lui svoltando nel parcheggio di un pub. 

- Non ho niente che non va! - 

- So che non ci conosciamo molto, ma sei silenziosa e so che hai qualcosa che ti frulla per la testa, e che tu ci creda o no sono molto bravo ad ascoltare! - sorrise parcheggiando. 

- Ne sei davvero convinto? - 

- A volte un parere da un'altra persona può aiutare, quindi andiamo ti offro qualcosa da bere e tu sputi il rospo! - sorrise aprendo la portiera e scendendo senza che lei avesse il tempo di rispondere. Una volta dentro il locale, si misero a sedere ad un tavolo e prima che potesse ribattere, Joel era andato al bancone per ordinare due birre. Teddy era a sedere al tavolo con il cellulare in mano, nessuna chiamata o nessun messaggio. Ci rimase un po' male, si aspettava almeno un messaggio da Adam. Quando Joel tornò, appoggiando i bicchieri sul tavolo, lei automaticamente mise via il telefono. 

- Grazie! - sorrise guardandolo. 

- Di niente, figurati! - sorrise guardandola e bevendo un sorso della sua birra. 

Teddy si guardò intorno, conosceva quel pub, erano vicino al loro vecchio liceo. - Ci abbiamo fatto la festa di fine primo anno qua! - sorrise guardandosi intorno. 

- Si e pure quella del terzo mi pare! - 

- Oh a quella non venni! - sorrise lei guardandolo. Teddy capì dalla faccia di Joel che era curioso del motivo e prima che potesse effettivamente chiederglielo Teddy disse: - Era l'anno in cui Cece ce l'aveva con me, mi aveva reso tutto un inferno, Adam era malato quella sera e io non volli venire da sola, così finì con l'andare da Adam e tenergli compagnia, mentre era mezzo moribondo a letto! - 

- Teddy posso chiederti una cosa? - 

- Quello che vuoi! - 

- Cosa c'è fra te ed Adam? - 

Teddy si irrigidì sulla sedia, guardandolo. Inghiottì la saliva che sembrava essere aumentata improvvisamente. - Niente, solo amicizia! - sorrise forzatamente guardandolo. Joel la guardò senza dire niente, e Teddy sentì come se non si fosse bevuto quello che lei aveva appena detto. - Siamo andati a letto insieme l'altra sera! - disse d'un fiato senza guardarlo. - E adesso non so nemmeno io cosa c'è fra di noi, è tutto così complicato, ora come ora, e lo sto odiando per questo, perché era tutto perfetto! - 

Joel la guardò sgranando leggermente gli occhi. - Woo non mi aspettavo una cosa del genere! - 

- Scioccante eh? - disse bevendo un sorso della sua birra. 

- Non so perché ma al liceo sono sempre stato convinto che voi due stesse insieme! - 

- Non sei l'unico, sono stati tutti sempre convinti che non fossimo solo amici! - 

- E lo siete mai stati? - chiese curioso. 

- Più che amici? - 

- Si … - 

- Non prima di ieri sera … non ho mai pensato ad Adam in quel modo, è sempre stato come un fratello … - 

- E' cosa ti ha fatto cambiare idea ieri sera? - chiese Joel sorridendo. Teddy lo guardò per un secondo e capì che Joel cercava solo di aiutarla e lei ne colse l'occasione. Doveva parlarne con qualcuno o sarebbe impazzita. 

- Non ne ho idea, ieri sera mi è sembrata la cosa giusta da fare, per qualche strano motivo! - 

- E te ne sei pentita? - 

- Non proprio … - ammise guardandolo. 

- Penso significhi qualcosa Teddy non credi? - 

Teddy lo guardò, non sapeva come rispondere, sapeva che qualsiasi cosa avesse detto le sarebbe usciti in un modo che non le sarebbe piaciuto e che le avrebbe fatto affrontare la pura verità dalla quale per ora preferiva scappare. 

 

Una volta davanti a casa di lei, Joel accostò al marciapiedi e la guardò sorridendo. 

- Grazie di tutto! - sorrise lei guardandolo, sganciandosi la cintura di sicurezza. 

- Grazie a te … quando hai bisogno di parlare con qualcuno, sai dove trovarmi! - sorrise guardandola. 

- Grazie davvero … non tutti l'avrebbero fatto, insomma ti ho respinto e tu mi hai ascoltato come se ci conoscessimo da una vita! - Teddy sorrise sistemandosi una ciocca di capelli dietro un'orecchio. 

- Beh, ci conosciamo da un bel po' ormai … - 

- Si ma non siamo mai stati molto amici! - sorrise guardandolo. 

- Beh, no … ma non ho mai avuto niente contro di te! - 

- Io avevo una cotta per te al liceo, a dirla tutta! - rise imbarazzata. 

- Siamo in vena di confessioni? - Teddy annuì guardandolo. - Io all'ultimo anno volevo chiederti di uscire, ma poi sappi che ti saresti trasferita e ci rinunciai! - 

- Serio? - 

- Si! - sorrise lui. - Avresti accettato? - 

- Credo che dopo essere morta e risorta si, avrei accettato! - rise guardandolo. 

- Beh invece oggi mi hai dato il due di picche … - rise a sua volta. 

- Beh sono passati un paio di anni dal liceo … e siamo cresciuti entrambi! - 

 

Teddy dopo aver salutato Joel, era entrata in casa, silenziosa e buia, segno che i suoi genitori erano già a letto. Stava per salire le scale e andare in camera sua, quando vide la luce accesa in giardino. Posò la borsa sul primo scalino e camminò silenziosamente verso la porta finestra del salotto, per uscire in giardino. Andy era seduto sul dondolo, una tazza in mano e lo sguardo perso nel niente. 

- Ehi! - Teddy disse a bassa voce avvicinandosi. 

Andy alzò lo sguardo accennando un sorriso e le fece posto accanto a lui sul dondolo. Teddy lo guardò e si mise a sedere accanto al fratello. 

- Non chiedermi come sto per favore … - 

- Va bene! - sorrise appoggiando la sua testa alla spalla del fratello. 

- Perché non sto bene … - disse abbassando la voce. 

- Lo so, Andy ed è anche più che normale! - 

- Non … non posso affrontare tutto questo, non me lo merito! - 

- Andy nessuno se lo merita! - disse accarezzandogli una mano. 

- A te Cece non è mai piaciuta! - 

- Perché sapevo com'era e come si è dimostrata di essere, Andy, sapevo che ti avrebbe fatto soffrire … ma speravo di sbagliarmi! - 

- Lo speravo anche io! - 

- Andy, ascoltami, so che adesso sembra difficile da credere … ma questa sensazione di vuoto che provi in mezzo al petto, come se ti avessero strappato il cuore, passerà prima o poi, magari ci metterà del tempo, ma se ne andrà! Te lo posso promettere, so che sembra impossibile, che ora come ora ti chiedi solo perchè, che ti senti inutile, che ti senti usato, so come ci si sente Andy e ti posso assicurare che passerà e imparerai ad amare di nuovo! - 

- Sai come ci si sente? - chiese Andy confuso guardandola. 

- Si … - 

- Chi? - 

- Ti ricordi Riccardo? - 

- Quel ragazzo italiano con cui sei stata appena arrivata in Italia? Si ricordo! - 

- Ecco con lui! - 

- Perché non me ne hai mai parlato? - chiese guardandolo, improvvisamente preoccupato. 

- Non sono cose di cui abbiamo mai parlato, e preferivo non parlarne quando successe! - 

- Quindi si va avanti? - 

- Ci vuole un po' … ma si! - sorrise guardandolo. - Devi solo trovare il modo adatto per te, per farlo! -

- Come lo hai fatto tu? - 

- Buttandomi nel lavoro! - sorrise guardandolo, alzandosi dal dondolo. - Buona notte Andy! - 

- Notte Teddy! - 

 

Teddy si era appena cambiata velocemente, sfilandosi i pantaloncini e la maglietta sostituendoli con un paio di leggins neri e una maglietta bianca, si era tolta le lenti a contatto, struccandosi e poi si era messa comoda a letto. Stava per spegnere la luce quando il suo cellulare vibrò. Allungò una mano verso il comodino afferrando il suo iphone. Nuovo messaggio. Adam. "Pensavo, che visto che fra meno di tre giorni torni a Milano, domani potremmo andare alla casa dei miei a Brighton e passare la notte là, voglio passare gli ultimi giorni che sei qua con te!". Teddy sorrise leggendo il messaggio, aveva voglia di passare due giorni con Adam per chiarirsi un po' le idee su tutta la situazione prima di partire, e sapeva che la casa al mare di lui era il posto adatto dove farlo. "Direi che ci sto, a che ora partiamo domani?" sorrise inviandolo e mettendosi comoda a letto aspettò la risposta.



 

 

- Corner -

Eccolo qua!
Ok è un capitolo di passaggio alla fine questo, quindi non succede molto, ma abbiamo parecchie cose in ballo per i prossimi capitoli! Muahaha 
Beh spero che vi sia piaciuto, e se vi va magari lasciate una recensione, che fa sempre piaciere leggerle! :)
E andate tutte a seguire @Aly_92 susu che praticamente è diventata anche la sua di FF utlimamente! :)

Lasciate una recensioncina facendoci sapere che ne pensate?! 
Thanks! 

Peace&Love El.

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Capitolo 14
*** Birghton ***




Brighton
 

 

- Giorno! - Teddy (Outfits) sorrise salendo in macchina del ragazzo e guardandolo. Adam indossava un paio di jeans scuri, una maglietta bianca e i suoi immancabili ray-ban neri. 

- Pronta? - 

- Si, anzi parti veloce prima che mia mamma torni! - disse allacciandosi la cintura. 

- Le hai detto che andiamo a Brighton? - chiese lui mettendo in modo. 

- Ehh … non proprio! - 

- Teddy! - 

- Glielo dice Andy, non puoi dire di no a quello che ti dice Andy in questi giorni! - sorrise guardandolo. - Devi saper approfittare delle situazioni! - Adam la guardò alzano un sopracciglio. - Non puoi capire! Sei figlio unico e anche un po' viziato! - 

- Non sono viziato! - 

- Guada la macchina in cui siamo e che ti hanno regalato i tuoi! - disse lei guardando la Mini del ragazzo. 

- Ok forse un po' si! - rise lui guardandola. - Facciamo la strada normale, non ho voglia di prendere l'autostrada! - 

- Sei tu che guidi, quindi per me è uguale! - sorride lei mettendosi comoda sul sedile. 

 

- Mio dio no, odio questa canzone! - Teddy riconobbe le note di Thrift Shop, non appena partirono alla radio. - Andy e Ryan l'altro giorno non facevano altro che cantarla, ti prego cambiala! -  Adam staccò una mano dal volante e quando la avvicinò alla radio, Teddy pensò che fosse per cambiare, quando invece alzò il volume e si mise a cantarla lei automaticamente lo guardò male. 

- Accosta, accosta, accosta! - disse seria guardandolo. Adam si spaventò e pensò automaticamente che fosse successo qualcosa. Trovò uno spiazzo e accostò guardandola preoccupato. Teddy, si slacciò la cintura e scese chiudendo lo sportello dietro di se. Poi lo guardò e gli fece cenno di abbassare il finestrino. 

- Che succede? - chiese Adam guardandola. 

- O cambi, o puoi andare a Brighton senza di me! - disse lei seria. 

- Ok! - Adam sorrise e partì lasciandola davvero lì. Teddy lo guardò stupita, che lo avesse fatto veramente. Stava per prendere il cellulare dalla tasca dei jeans e chiamarlo quando vide la macchina del ragazzo avvicinarsi e accostare di nuovo. 

- Signorina, si è per caso persa? - chiese abbasando il finestrino, con la musica a tutto volume. 

- Sei idiota o cosa? - chiese guardandolo. 

- No a dirla tutta mi chiamo Adam! - 

- Posso salire? - 

- Mmmm … - disse ripartendo di nuovo e lasciandola lì. Teddy alzò gli occhi al cielo e aspettò che tornasse. Quando la macchina si avvicinò di nuovo, Adam la guardò e sorridendo disse: - Quanto vuole signorina? - 

- Adam! - 

- Oh come fa a sapere il mio nome? - 

- La smettiamo, o vuoi finire la benzina a forza di fare i giri di quella rotonda? - 

- Ammetto che l'idea mi spira molto, ma dai sali! - rise guardandola. 

- Grazie! - sorrise lei salendo di nuovo in macchina. 

 

Teddy (Outfis) era seduta sull'asciugamano, Adam era andato un attimo alla macchina, dove aveva lasciato il cellulare. Teddy si era sfilata shorts e maglietta e si era messa comoda a sedere a guardare il mare. Quando Adam le arrivò da dietro, mettendosi a sedere accanto a lei, sorrise guardandolo. 

- Andiamo a farci un bagno? - chiese guardandola. 

- Sai che non mi piace molto fare il bagno in mare! - 

- Non ci sono squali se stai a riva Teds! - 

- Non è per quello! - 

- Dai andiamo, se vedi qualcosa di strano puoi sempre scappare! - sorride alzandosi. 

- No Adam davvero! - 

- Non mi lasci altri alternative allora! - disse piegandosi e prendendola in collo stile sacco di patate e avviandosi verso la riva. 

- Adam mettimi giù ti prego! - disse muovendo i piedi cercando di convincerlo a metterla giù. Adam entrò in acqua e dopo aver fatto un paio di passi, in modo che l'acqua diventasse un po' più fonda la buttò in acqua. Teddy però afferrò un braccio del ragazzo e lo tirò dietro di se. Quando entrambi riemersero, Adam le circondò la vita con un braccio e la tirò a se. 

- Ti odio! - disse lei levandosi i capelli da davanti agli occhi. 

- Non è vero! - rise lui guardandola. Quando Teddy sorrise guardandolo, lui automaticamente si piegò verso di lei e la baciò dolcemente, bacio che Teddy ricambiò, portandogli le braccia intorno al collo si strinse a lui, che automaticamente portò entrambe le mani sui fianchi di lei. 

- Usciamo? - chiese lei sorridendo, rimanendo però a pochi centimetri dalle labbra del ragazzo. 

- Andiamo, ci sei stata anche troppo in acqua per i tuoi standard! - sorrise lui intrecciando la sua mano con quella della ragazza e comminando verso la riva. Quando uscirono dall'acqua, Teddy si stese sull'asciugamano, e Adam dopo aver scosso il suo e averlo steso vicino a quello di lei fece lo stesso. 

- Mi mancava questa spiaggia! - sorrise guardandolo. Adam sorrise e si avvicinò, automaticamente Teddy lo guardò e appoggiò la testa al petto del ragazzo che la strinse a se mettendole un braccio intorno alle spalle. 

- A me mancavano questi momenti … - Teddy lo guardò e si strinse a lui. - Devi proprio tornare in Italia? - chiese lui senza guardarla. Parlava sinceramente non voleva che se ne andasse, non dopo quello che era successo qualche sera prima, si sentiva ancora più attaccato a lei, se fosse stato possibile. Quando Teddy alzò lo sguardo su di lui, lui automaticamente si avvicinò e posò le sue labbra su quelle di lei che ricambio come prima. Quel bacio valeva più di mille parole.  

 

Teddy (Outfits) stava mangiando la manciata di popcorn che aveva rubato dal sacchetto che Adam aveva in mano, camminando lungo il pontile accanto al ragazzo. 

- Ti ricordi quando da ragazzini facevamo quelle montagne russe e scendevamo terrorizzati? - 

- Eri tu quella che scendeva terrorizzata! - rise lui guardandola. 

- La prima volta sei tu che hai vomitato non io! - 

- Solo perché avevo mangiato un hot dog prima di salire! - 

- Infatti ti chiamavano Adam sono intelligente Pitts! - rise lei, facendo ridere anche lui. 

- Tu hai preso la prima sbronza ad una festa su questo pontile! - rise lui guardandola. - Ti ho dovuto portare a casa in collo! - 

- Beh non avevo mai bevuto e sono andata di fuori con due cocktail! - rise lei. 

- La mattina dopo ti sei svegliata sembravi uno zombie! - rise guardandola. 

- Era la mia prima sbronza, capiscimi! - 

- E mia mamma era preoccupatissima! - 

- Smettila di ridere! - disse lei guardandolo male dandogli una piccola spinta. - Adam, davvero smettila! - 

- Come faccio a smettere? Mi sta tornando ogni ricordo di quella sera in mente! - disse guardandola. 

Teddy lo guardò e fece per allontanarsi offesa, Adam sorrise tra se e se cercando di smettere di ridere e la raggiunse, intrecciando la sua mano con quella di lei.

 

- Puoi dormire in camera mia, io dormo in camera dei miei! - Adam la guardò sorridendo. 

- Oh, non dormiamo insieme? - Teddy era sorpresa, da quando si conoscevano solo all'inizio della loro amicizia avevano dormito separatamente, ma quando poi erano entrati un po' in confidenza avevano sempre dormito nello stesso letto. 

- Pensavo che … dopo … l'altra sera preferivi dormire da sola! - 

- No! - sorrise lei guardandolo. 

- Oh allora, vado a chiudere in cucina e arrivo! - 

- Ti aspetto in camera! - sorrise lei guardandolo e avviandosi verso camera del ragazzo. Camminando per il piccolo corridoio Teddy tornò indietro con la memoria, le estati passate in quella casa una volta finita la scuola, le risate con Adam, la loro amicizia si era solo rinforzata tra quelle mura e con la testa piena di ricordi di lei e Adam, le venne come un nodo in gola a pensare che nel giro di due giorni se ne sarebbe tornata in Italia, e il fatto che non avesse nessuna idea di quando sarebbe tornata nuovamente a casa non aiutava affatto. 

Una volta in camera, prese il suo iphone dalla tasca posteriore degli shorts e lo collegò alle casse che Adam teneva sulla scrivania, mettendo il casuale nell'album dei Maroon 5. Era stata una bella serata, era bello tornare a Brighton, prima di ripartire per l'Italia. Adam entrò in camera dopo aver spento la luce nel corridoio lasciando la porta aperta. Sorrise guardandola e andò automaticamente verso l'armadio per prendere qualcosa da mettersi per dormire. Teddy lo guardò e si avvicinò alla sedia dove Adam aveva appoggiato il suo borsone. 

- Mi piace questa canzone! - disse Adam guardandola. Teddy riconobbe le note di How e sorrise fra se e se, era una delle sue canzoni preferite di quel cd lì. Lo guardò e rimase bloccata per quello che le parve il minuto della sua vita. - Teds, tutto bene? - sorrise guardandola. 

Teddy si avvicinò e perdendosi negli occhi di Adam annullò la poca distanza che c'era fra loro baciandolo. Adam la guardò sorridendo, aveva aspettato quel momento da giorni, ogni volta che la vedeva aveva resistito alla tentazione di prenderle il volto tra le mani e baciarla e adesso sentire di nuovo le labbra di lei sulle sue lo fece sentire improvvisamente bene. Teddy indietreggiò di poco guardandolo e sorridendo aspettando di vedere cosa facesse, quando Adam si avvicinò di nuovo cercando le sue labbra, sorrise baciandolo. Stavolta fu Teddy a fare la prima mossa, cominciando a sbottonare i bottoni della camicia del ragazzo, con scarsi risultati. 

- Ho sempre odiato queste camicie! - disse guardandolo. Adam non disse niente, limitandosi a ridere e le sfilò la canottiera, per poi tornarla a baciare. Dopo averci provato di nuovo, Teddy si arrese e gli aprì la camicia strappandogli i bottoni. - Ho sempre desiderato farlo! - rise guardandolo. Adam la guardò e si sfilò la camicia ormai aperta,Teddy sorrise e andò a mettersi sul letto, guardandolo come invitandolo a raggiungerla. Adam capì cosa il suo sguardo significasse e si avvicinò al letto sorridendo, mettendosi a sedere accanto a lei e baciandola. Teddy sorrise baciandolo e cominciò a slacciargli i jeans, che lui si sfilò prontamente rimanendo così solo in boxer. Lui a sua volta, le sganciò gli shorts, sfilandoglieli toccando ogni centimetro della pelle delle gambe della ragazza, facendola ridere. Rimasti semplicemente con l'intimo, Adam si fermò un secondo guardandola. Amava il corpo di lei, sembrava essere stato fatto apposta per incastrarsi perfettamente con il proprio. Si avvicinò di nuovo e cominciando a baciarla cercò di sganciarle il reggiseno. Quando dopo due minuti che ci provava senza risultati, Teddy cominciò a ridere, Adam indietreggiò e la guardò alzando un sopracciglio. 

- Si aggancia da davanti! - disse lei sganciandolo con mano sicura. 

- C'era la fregatura! - rise lui baciandola e sfilandoglielo. 

Quando anche il resto dell'intimo raggiunse il pavimento, Teddy lo guardò sorridendo, pronta a quello che sarebbe venuto dopo. Una parte di lei voleva riprovare le stesse sensazioni che aveva provato pochi giorni prima a casa di lui, voleva risentire il contatto fra i loro colpi. Voleva che Adam la facesse sentire viva come aveva fatto la prima volta. Quando finalmente Adam cominciò a muoversi dentro di lei, lei sorrise lasciandosi andare, godendosi il momento. Adam sorrise, sentendo le mani di lei scorrergli sulla schiena, finendo poi fra i suoi capelli. La musica rendeva il tutto ancora più speciale e la poca luce che filtrava dalla finestra rendeva visibile i loro visi. Si concentrò su quello di lei, vedendo il piacere che ne prendeva il possesso. Il respiro caldo e accelerato di lei gli accarezzava la pelle. La baciò appassionatamente, interrompendo il bacio solo per sentire i suoi gemiti. Non sapeva cosa sarebbe successo, ma in quel momento il futuro gli importava poco, era con lei, e gli bastava. La stava avendo per se ed era quello quello che con contava in quel momento, il resto poteva aspettare. 




 

- Corner -
Per farvi entrare nel mood per questo capitolo vi lascio questo Adam Pitts Shirtless 



Eccolo qua!
Ok allora nuovo capitolo, più movimentato dell'altro, e non avete ancora visto il prossimo, che sarà un bel colpo di scena!
 Muahahhahahah Sono perfida lo so! 
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Thanks! 

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Capitolo 15
*** I Can Wait ***




I Can Wait
 

 

Teddy fu la prima a svegliarsi quella mattina. La camera era illuminata da uno spiraglio di luce che entrava dalle tende tirate. Adam dormiva ancora accanto a lei a pancia in su. I lineamenti del viso rilassati. Sorrise fra se e se, tirandosi il lenzuolo sul petto si avvicinò a lui, appoggiando la testa sul petto del ragazzo che automaticamente le circondò le spalle con un braccio e la strinse a se, segno che anche lui era sveglio. 

- Giorno! - disse con la voce ancora impastata dal sonno, lasciandole un bacio tra i capelli. 

- Giorno! - sorrise lei alzando lo sguardo e guardandolo, trovandolo sorridente che la guardava. Teddy automaticamente portò le sue labbra su quelle del ragazzo e lo baciò dolcemente. - Programmi per oggi? - chiese muovendosi e finendo sopra di lui con il mento appoggiato al suo petto. 

- Rimaniamo qua tutto il giorno? - chiese guardandola, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 

- Mmm … potremmo anche farlo! - sorrise lei guardandolo, concentrandosi sul tocco della mano di lui sulla sua pelle. I loro corpi erano a contatto, solo la biancheria intima, che si erano rimessi la sera prima, prima di addormentarsi, li separava. Adam si perse negli occhi verdi di lei, rendendosi conto che non era pronto a lasciarla andare di nuovo, non in quel momento. Senza aggiungere altro, si rigirò facendola finire sotto di se e sorridendo la baciò, bacio che Teddy ricambiò al primo tocco. Sentiva il corpo di lei fremere per il desiderio, lo stesso desiderio che stava invadendo lui. Sorrise facendole scorrere lentamente la mano sulla pancia, facendole trattenere il respiro per qualche secondo. Sorridendole la guardò e le sganciò il reggiseno, che Teddy si sfilò. Sorrise guardandolo e lasciandosi guidare dai suoi baci. Le mani di Adam salirono esperte le cosce di lei fino ad arrivare all'elastico dei suoi slip che prontamente gli filò. Teddy a sua volta fece scivolare le sue braccia giù per la schiena del ragazzo arrivando ai suo boxer, che con un sorriso sfilò. I loro corpi nudi adesso erano completamente a contatto l'uno con l'altro. Teddy lo guardò e sorridendo riunì le sue labbra con quelle del ragazzo, aspettando di sentirlo di nuovo. 

 

Adam, si alzò dal letto. - Vado a farmi una doccia, poi usciamo a mangiare qualcosa? - sorrise guardandola. 

- Troppa attività fisica? - chiese lei sedendosi e coprendosi con il lenzuolo. 

- In effetti si! - sorrise guardandola e cominciando a raccogliere i vestiti da terra, per appoggiarli sulla sedia. - Oh e questa me la ricompri! - disse prendendo in mano la sua camicia. - O mi ci riattacchi i bottoni! -

- Andiamo l'avrai comprata da Primark a dieci sterline! - rise lei guardandolo. 

- Ci ero affezionato! - rise lui guardandola. 

- Come no! - sorrise legandosi i capelli, con uno degli elastici che aveva al polso. 

- Vado in doccia! - disse tirandole la camicia e facendola ridere. - A tra poco! - sorrise avvicinandosi al letto, e sfiorando le sue labbra con quelle della ragazza. 

 

Teddy era distesa a letto, addosso solo un paio di slip e la maglietta bianca di Adam. L'acqua della doccia si era appena fermata e Teddy facendo leva sui gomiti si alzò aspettando che il ragazzo entrasse in camera. Quando la porta del bagno si aprì, lo guardò silenziosamente e quando le sorrise automaticamente le parole uscirono dalla sua bocca. - Ads, ma stiamo facendo la cosa giusta? -

- Cosa intendi? - chiese lui guardandola negli occhi. 

- Tutto questo, io e te … - abbassò lo sguardo sul materasso del letto. 

- E cosa ci dovrebbe essere di sbagliato? - 

- Tutto … non ci è mai stato nulla, cosa … cosa ha fatto scoppiare tutto così all'improvviso? - 

- Forse perché era semplicemente destino che succedesse?- 

- Lo sai che non credo nel destino, lo sai che le cose accadono sempre per un motivo! - disse lei cominciando a giocare con il lenzuolo, per il nervoso. 

- Sai che io invece al contrario di te ci ho sempre creduto? - sbottò lui. 

- Quindi cosa vorresti dire? Che in tutti questi anni hai sempre provato qualcosa per me? - 

- Si … amicizia! - 

- Non prendermi in giro Ads … questo … - disse indicando i vestiti sparsi ovunque e il letto sfatto. - Non è amicizia! - 

- Cosa vuoi che ti dica Teddy? - 

- La verità! - 

- La verità? Del tipo che ho sempre provato qualcosa per te, che non sapevo cosa fosse ma che sapevo che non era semplicemente amicizia! - 

- E perché non me l'hai mai detto? Eh Adam, perché? - disse alzandosi e urlandoglielo.

- Cosa avrei dovuto dirti, eh Teddy? - chiese guardandola seria. - Sarei dovuto arrivare a casa tua un pomeriggio, e dirti cosa Teddy? Che ero e che sono innamorato di te? Eh, avrei dovuto fare così? - la guardò avvicinandosi a lei. - Cosa vuoi sentirti dire, Teddy? Che ti amo? Bene … sono innamorato di te dalla prima volta che ti sei seduta accanto a me a lezione … contenta ora? - 

Teddy lo guardò seria, per poi tirargli uno schiaffo e uscire dalla stanza dopo aver preso un paio di shorts e uscì dalla casa praticamente di corsa. Adam, rimase qualche secondo fermo, stupito da cosa fosse appena successo e dopo aver afferrato un paio di jeans e una maglietta e uscì raggiungendola. 

- Ti ha fatto stare meglio prendermi a schiaffi? - gli urlò, facendola fermare. 

- Cosa hai ottenuto sganciandomi questa bomba addosso? - 

- A quanto pare per ora solo uno schiaffo! - 

- Adam ti rendi conto di quello che mi hai appena detto? - chiese avvicinandosi e cercando di trattenere le lacrime. - Ti sei mai chiesto come avrei reagito? E poi arrivare così dal nulla dopo anni e dire tutto come se fosse la cosa più normale del mondo! - 

- Cosa vuoi che facessi? Te ne riparti per Milano tra quanto? Due giorni? - chiese guardandola. - Non avrei potuto lasciarti andare di nuovo senza dire niente! - disse avvicinandosi, vedendola però fare un passo indietro. - Ti sei mai chiesto come mi sentissi dopo averti salutata in aeroporto e averti rivista partire per l'ennesima volta? - disse passandosi una mano tra i capelli. - Ti sei mai chieste perché ogni santa sera ti mando la buona notte? Vado a letto torturandomi pensando a cosa tu stia facendo, con chi tu sia, se stai baciando un altro … se sei a letto con un ragazzo … - 

- No, non me lo sono mai chiesta, credevo fosse una cosa normale da migliori amici … e adesso non so più chi ho davanti! - 

- Tu non lo sai più? - chiese lui serio. - Sono io che non so più chi sei Teddy, la Teddy che conosco io non sarebbe mai andata a letto con qualsiasi ragazzo le passasse davanti! - la guardò fissa negli occhi. - Prima non saresti mai andata a letto con Ryan … così per divertimento! La Teddy che conoscevo ha sempre creduto nel vero amore! - 

- Avevo anche diciotto anni e credevo che tutto fosse rose e fiori! - 

- E vuoi sapere dove ho rivisto quella Teddy lì? La prima volta che abbiamo fatto l'amore, si perché quello era amore … Non dirmi che non provavi niente Teddy, non la dai bere a nessuno! - 

- Non sei nessuno per venire a dirmi cosa dover provare! - 

- Allora dimmelo tu che non hai provato niente la prima sera, o ieri sera … o stamattina! - 

- Adam smettila! - 

- Cosa era meglio il sesso con Ryan o quello con Joel!? - 

- Cosa … - 

- Non fare la finta tonta Teddy! - 

- Non sono andata a letto con Joel! E in ogni caso anche tu sei cambiato, l'Adam che conosco io non mi avrebbe mai giudicato … - 

- Cambiamo tutti, stiamo crescendo, ma guarda cosa è sempre rimasto uguale … io e te! - 

- Non siamo uguali, sei sempre stato innamorato di me e non me lo hai mai detto, qualcosa è cambiato! - 

- Cosa? Cosa è cambiato Teddy? - chiese avvicinandosi, sperando che lei non facesse un'altro passo indietro, cosa che non fece. - Ti sto facendo affrontare la realtà e i tuoi sentimenti e questo ti spaventa … ammettilo! - 

- So solo che non ho mai voluto perdere il mio migliore amico! - 

- Non mi stai perdendo sono qua e non me ne andrò da nessuna parte! - si avvicinò ancora di un passo. - Come potrei lasciarti andare quando sei la parte migliore di me, quando anche se starti accanto faceva male non me ne sono mai andato? Come potrei farlo ora? - 

- Perché sei innamorato di me, cazzo Adam! - 

- Ammetti di non provare niente per me e me ne farò una ragione! - disse serio guardandola, Teddy abbassò lo sguardo. - Non puoi farlo perché sai che non é vero! - disse lui serio. Teddy lo guardò e senza dire altro fece per andarsene, lui la guardò e automaticamente aggiunse. - Ma si vattene, tornatene a Milano, sappi che io però sarò sempre qua, ti ho aspettato per tutti questi anni, posso farlo ancora! - 







 

- Corner -

E ORA?!
Muahahahahahahhahahaha sono perfida lo so! 
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Capitolo 16
*** Italy ***



Italy
 

 

Teddy (Outfits) era seduta nel sedile del passeggero, la strada anche troppo famigliare verso l'aeroporto scorreva veloce fuori dal finestrino, Andy guidava tenendo una mano sul volante e una sul cambio. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava ma conosceva Teddy e sapeva che se non ne parlava di sua spontanea volontà era perché non ne voleva parlare, e costringerla a dire qualcosa avrebbe solo reso le cose peggiori. Teddy guardava fuori dal finestrino con la mente altrove, le parole di Adam che le risuonavano in testa. Il giorno prima se ne era andata da Brighton lasciandolo lì, aveva preso un treno ed era tornata a casa e da allora non lo aveva sentito. Cercando di convincersi che fosse la cosa migliore per tutti e due. 

Quando arrivarono all'aeroporto, Andy cercò parcheggio, trovandolo quasi subito. Spense il motore e la guardò. Teddy si slacciò la cintura di sicurezza facendo per scendere, quando Andy la bloccò appoggiandole una mano sul braccio. 

- Teds! -

- Si? - 

- Sei sicura di voler tornare in Italia? - chiese con la speranza che dicesse di no. 

- Si! - sorrise leggermente guardandolo. - Devo tornare a lavoro domani, non posso non tornare! - 

- Ma … - 

- Andy, è inutile che rimanga qua, sono state due settimane belle, è stato bello tornare alle vecchie abitudini, alla famiglia, ma io non appartengo più a questo posto! - disse cercando di convincere se stessa più che il fratello. 

- E se ti dicessi che avessi bisogno di te? - 

- Ti direi … che io ci sarò sempre per te, anche se in un'altra città, questo lo sai! - aprì lo sportello, scendendo, non avrebbe sopportato altri discorsi maliconici. 

Andy la guardò, e poi a sua volta scese, andando ad aiutarla con la valigia. - Beh in ogni caso tanto ci vediamo tra una settimana! - 

- Cosa? - Teddy lo guardò alzando un sopracciglio. 

- Ho bisogno di evadere un po' da qua! - disse entrando dopo di lei nell'aera partenze. - Ho pensato di venire per un po' in Italia! - 

- Potevi dirmelo! - 

- Mi avresti detto di no! - 

- Non è vero! - sorrise guardandolo. 

- Si che lo è, lo sappiamo entrambi! - 

- Forse un po'! - rise lei. 

 

Teddy era a sedere al suo posto sull'aereo, l'Inghilterra che si allontanava sotto di lei. Ma quel peso che aveva sul cuore non se ne andava, non si allontanava da lei. Prendere un aereo e tornare in Italia, alla sua vita, o almeno quella che lei era convinta che fosse la sua vita, non l'avrebbe aiutata, non stavolta. Sfuggire dai problemi era sempre stata la sua specialità, non gli affrontava mai e adesso se ne rendeva conto. Ma aveva paura, quando Adam le aveva rovesciato addosso tutto quello che provava per lei, si era spaventata e non aveva saputo come reagire e scappare le era sembrata la cosa giusta da fare. Anche se in quel momento se ne stava pentendo. Si rendeva sempre più conto che quello che le aveva detto forse era vero, che sotto sotto provava qualcosa più che amicizia per lui e che avesse paura di ammetterlo. Quando l'hostess passò chiedendole se volesse qualcosa da bere, Teddy liberò la testa dai pensieri e sorridendo forzatamente chiese una coca cola. 

 

Quando arrivò a Milano, si sentì strana, non era la sensazione che provava ogni volta che tornava a Milano dopo essere stata per un periodo a casa. Solitamente sentiva come se fosse tornata a casa come se fosse quello il posto che poteva chiamare casa. Si sentiva come se avesse lasciato una parte di se a Liverpool. 

- Teddy! - automaticamente si guardò intorno, riconoscendo la voce dell'amica. 

- Emma! - sorrise ricambiando l'abbraccio. 

- Ben tornata! - sorrise guardandola. 

- Grazie! - sorrise lei. - Ripeto che non importava che venissi a prendermi, sarei potuta tornare a casa in pullman! - 

- Non se ne parlava nemmeno! - sorrise la ragazza. - E poi non ti vedo da due settimane, e siccome conoscendoti domani ti ributterai a capofitto nel lavoro, volevo evitare di dover aspettare anni per sapere com'è andato il matrimonio! - 

- Non c'è stato nessun matrimonio! - sorrise guardandola aprire la macchina. 

- Cosa? - chiese aprendo il baule e guardando Teddy sistemarci la valigia. 

- Già, ti stupisce la cosa? - 

- Chi hai corrotto per non farlo celebrare? Il prete? - disse salendo in macchina e guardandola fare lo stesso. 

- Non è stata colpa mia, come stai pensando te! - rise allacciandosi la cintura di sicurezza. - Mio fratello ha trovato Cece a letto con un altro! - 

- Oh mio dio che troia! - 

- Già! - 

- Tuo fratello come sta? - 

- Viene qua la settimana prossima, penso che gli farà bene stare lontano da Liverpool per un po'! - sorrise guardando Milano scorrere fuori dal finestrino. 

- Oh finalmente lo conoscerò! - 

- Ma lo hai visto in skype un milione di volte! - 

- E' diverso! - 

- Beh coglione sui Skype, coglione dal vivo! - 

Emma rise guardandola. - Per il resto tutto bene? - 

-  Tutto bene! - disse poco convinta. 

- Sei sicura? Non mi sembrava un tutto bene molto convinto! - 

- No no tutto bene .. davvero! - 

- Ok, non ne vuoi parlare e ho imparato che contingenti non porta a niente! - 

- Mi conosci abbastanza bene allora! - disse sorridendo. 

- Direi di si! - 

 

Teddy, aveva risistemato tutti i vestiti di nuovo nell'armadio, rimesso la vagliai al proprio posto nella piccola stanza dove teneva le cose che non usava spesso, e dopo essersi fatta una doccia si era messa sul divano, la televisione accesa in sottofondo e il telefono in mano. Non sapeva nemmeno lei cosa aspettarsi, ma sperava in almeno un messaggio. Invece a parte qualche messaggio della compagnia telefonica e alcuni di Andy non ce ne erano altri. Nessun messaggio da parte di Adam. Appoggiò il telefono accanto a se sul divano e appoggiando la testa al bracciolo si fece sfuggire un sospiro, sapeva che sarebbe stato difficile levarsi Adam dalla testa, per quanto difficile fosse ammetterlo. 








- Corner -

Ok è un capitolo di passaggio, ed è corto lo so! 
Ma per farmi perdonare vi lascio una piccola anteprima della nuova a cui stiamo lavorando con Alis. 

" - Niente cena stasera? - chiese Andy entrando in cucina. 

- E' venerdì! - 

- Quindi non si cena? - chiese confuso. 

- Il venerdì mangiamo sempre Nando's! - Dacy lo guardò alzandosi dal divano. 

- Oh vero … - 

- Adam ha chiamato passava a prenderlo lui, dieci minuti e dovrebbe arrivare! - Hope si appoggiò a Andy non appena si mise a sedere accanto a lei sul divano. Dacy sorrise guardandoli, stavano insieme da due anni, nonostante i cinque anni di differenze erano perfetti l'uno per l'altro. Si erano conosciuti in un pub quando Hope e Dacy erano ancora al liceo mentre Andy era già all'università ed era stato un colpo di fulmine, ovviamente avevano avuto i loro alti e bassi ma non si erano mai separati. Salì le scale, diretta verso camera sua, aveva bisogno di mettersi qualcosa di comodo."

 
Poi l'avete sentita la nuova canzone? Io la amo! ** 
Ieri mattina inoltre li abbiamo rincontrati e fra Andy e Joel non so chi fosse più suonato! ahaha
Comunque bellezze al prossimo capitolo! :D
Lasciate una recensioncina facendoci sapere che ne pensate?! 
Thanks! 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         

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Capitolo 17
*** It's gonna be fine ***




It's gonna be fine
 

 

Teddy (Outfits) era in cucina a preparare la cena mentre suo fratello era in bagno a farsi una doccia. Era passata una settimana da quando era tornata ed Andy era arrivato a Milano quel pomeriggio. Avevano deciso di passare una giornata tranquilla in casa, in quanto entrambi erano stanchi. 

- Che si cena di buono? - chiese Andy entrano in cucina sorridendole. 

- Pasta, zucchine e philadelphia! - sorrise girando le zucchine nella padella. - Allora … com'è stato a casa questa settimana che non ci sono stata? - chiese guardandolo. 

- Oh normale, mamma è sempre sclerotica su tutto e papà lavora sempre … non è cambiato molto! - rise guardandola. 

- Beh non penso cambino le cose quando me ne vado! - 

- Solo che stavolta sono stato più a casa a parte le uscite la sera con Ryan! - 

- Come stai? - 

- Bene, ho capito che devo riprendere il controllo della mia vita e fare quello che ritengo sia giusto per me … - 

- E cosa pensi di fare? - 

- Bhe ho l'appartamento che avevamo comprato con Cece, sul contratto di vendita c'è il mio nome e quindi mi ci trasferirò, ne ho parlato con lei quando ci siamo visti l'altro giorno! - 

- Vi siete visti? - chiese stupita. 

- Si, dovevamo sistemare un paio di cose e doveva rendermi le cose che avevo da lei! - 

- Cosa dovevate sistemare? - 

- Della casa, e decidere cosa fare con i regali di nozze … - sorrise bevendo un sorso di birra che aveva preso dal frigo. 

- Quindi vai a vivere da solo? - 

- Forse Ryan viene a vivere con me, alla fine ci sono due stanze in quell'appartamento quindi! - 

- E mamma che dice? - 

- Che non vuole che anche io me ne vada di casa! - rise guardandola. - Nonostante l'appartamento sia a cinque minuti da casa nostra! - sorrise guardandola. -Tu quando torni? - 

- Tornare? - chiese buttando la pasta e guardandolo sgranando gli occhi. 

- Si anche solo per una visita! - 

- Beh … - 

- Teddy … tutto bene? - 

- Perché non dovrebbe essere tutto ok? - chiese guardandolo. 

- Non lo so è da quando sei partita che ti comporti in modo strano! - la guardò seria. - So che è successo qualcosa! - 

- No no tutto ok! - 

- Adam l'hai più sentito? - sapeva che era successo qualcosa fra di loro, aveva incontrato Adam qualche giorno prima di partire e anche lui si era comportato in modo strano. 

- Sai qualcosa non è vero? - 

- Io? Cosa dovrei sapere? - chiese sorridendo. 

- Ti conosco … conosco quella faccia, so che sai qualcosa! - 

- Non so niente, ma so che è successo qualcosa, non sai nascondere le cose! - 

- Abbiamo litigato il giorno prima che partissi! -

- Con chi? - 

- Con Adam, Andy! - 

- Non litigate mai voi, cosa è successo? - 

- Siamo andati a letto insieme! - disse a bassa voce. 

- Non sento, sai non ho gli ultrasuoni! - 

- Siamo andati a letto insieme … - 

- Lo sapevo che c'era qualcosa fra di voi! L'ho sempre saputo! - 

- Non c'è niente fra di noi, per questo abbiamo litigato! - 

- Ok, non sto capendo! - 

- La prima volta siamo andati a letto insieme il giorno prima del tuo … - 

- Matrimonio, tranquilla puoi dirlo! - 

- Prima del tuo matrimonio, poi quando siamo andati a Brighton fra una cosa e l'altra siamo finiti a letto di nuovo insieme, due volte! - si sentì arrossire, stava davvero parlando di sesso con suo fratello. - E la mattina dopo abbiamo litigato perché … - 

- Perché? - 

- Ha ammesso di provare qualcosa per me … - 

- E tu non provi niente per lui? Teddy … andiamo è ovvio come il sole che provi qualcosa per lui! - 

- Non lo so, Andy, mi sento una merda perché sono partita senza chiarire con Adam, ho provato a mandargli dei messaggi, a chiamarlo su skype, al telefono, ma non mi risponde! - lo guardò ammettendo per la prima volta la verità. - Capisco che sia arrabbiato, ma ho bisogno di sentirlo, di sapere che sta bene! - 

- Ehi! - disse andando da lei e abbracciandola. - Va tutto bene, vedrai che le cose si sistemeranno, ok? - le accarezzò la schiena stringendola a se. - Dagli un po' di tempo, conosco Adam abbastanza bene da sapere che non riesce a stare senza di te, come tu non riesci a stare senza di lui … so che ammetterlo anche a te stessa è difficile, ma Ted, anche tu provi qualcosa per lui! - 

- E se fosse solo una cosa passeggera? - chiese lasciandosi stringere da Andy - Se avesse detto di essere innamorato di me solo perché eravamo andati a letto insieme? - le lacrime che aveva tentato di trattenere, cominciarono a scorrere sulle guance. - E' il mio migliore amico e non voglio perderlo, solo per uno sbaglio che abbiamo fatto! - 

- Pensi davvero che esserci andata a letto sia un errore? - Teddy si limitò a scuotere leggermente la testa. - Teddy, guardami! - disse mettendogli una mano sotto il mento e facendo in modo che lo guardasse. - Ammetti di provare qualcosa per lui, sono solo io qua e prometto che non uscirà da questa stanza! - 

- Non so cosa sia, Andy, non riesco a capirlo nemmeno io, so che ci tengo troppo per perderlo per una cavolata del genere! - 

- So che è strano parlarne con me, ma andarci a letto ti ha fatto stare bene o male? - 

Sorrise leggermente imbarazzata, ma contenta che Andy stesse cercando di aiutarla. - Bene! - 

- Allora prova ancora a chiamarlo, risponderà prima o poi! - sorrise guardandola. - Si sistemerà tutto, ti fidi di me? - 

- Grazie! - sorrise abbracciandolo e lasciandogli un bacio su una guancia. - Scusa per il benvenuto da schifo! - 

- Essere con te è un benvenuto più che perfetto, Theodora! - 

- Grazie Andrew! - rise lei, sapendo quanto odiava sentirsi chiamare con il nome intero. 

 

- Chi è? - chiese Teddy entrando in camera, vedendo il fratello seduto sul letto, con il computer davanti a lui. 

- Ryan! - sorrise guardandola. 

- Sei in Italia da nemmeno un giorno e chiami Ryan su skype? Cosa siete fidanzati? - chiese mettendosi a sedere accanto al fratello e sorridendo guardando Ryan sullo schermo. - Ciao Fletcher! - 

- Ciao Brown! - disse il ragazzo sorridendo guardandola.  - Come va? - 

- Bene! - 

- Davvero? - 

- Glielo hai detto? - chiese guardando Andy. - Dio voi due siete come una doppietta sposata che parla di tutto! - 

- Detto cosa? - chiese Andy guardandola. 

- No a dire il vero non me l'ha detto lui! - 

- E allora come lo sai? - 

- Oggi con Joel siamo andati in negozio da Adam che ci serviva degli spartiti e era strano, e dopo un po' ha detto che avevate litigato e io ho immaginato il resto! - 

Teddy le guardò, nonostante tutto si fidava di Ryan. - Come sta? - 

- A pezzi! - 

- Andy Brown è ancora qua eh! - 

- Non sei sempre al centro di tutto! - rise Ryan guardandolo. 

- Possiamo tornare al motivo per cui ti ho chiamato? - chiese guardandolo. 

- Che sarebbe? - Teddy guardò prima Andy e poi Ryan curiosa. 

- Ho guardato i voli, e ne ho trovato uno a poco fra due giorni! - 

- Voli? Per dove? - Teddy era curiosa e confusa. 

- Per l'Italia! - Andy rispose come se fosse la cosa più normale del mondo. 

- Ryan, lo sai che in bagno non viene acqua calda vero? - chiese Joel al ragazzo entrando in camera. 

- Ehi Joel! - Teddy sorrise vedendolo spuntare dietro Ryan. 

- Ehi ciao Teddy, Ciao Andy! - sorrise sedendosi accanto a Ryan. 

- Comunque tornando ai voli … vieni in Italia anche tu? - 

- Si! - sorrise Ryan. 

- E dove staresti? - 

- A proposito di questo … - Andy la guardò. 

- Ok ma io non dormo sul divano, quindi ci dormirà uno di voi due! - li guardò entrambi. 

- Ci dormo io nessun problema! - sorrise guardandola Ryan. 

- Joel, tu non vieni? - chiese Teddy sorridendo. 

- Non posso per via dell'università, ma grazie! - 

Teddy li guardò, continuare a parlare, mentre con il cellulare in mano decise di scrivere un messaggio ad Adam. 

"So che sei arrabbiato con me, e penso tu ne abbia tutte le ragioni, ma dimmi che almeno stai bene, che sei ancora vivo, Adam per favore!"



 

 

- Corner -

Premetto che non manca molto alla fine di questa storia, ma che ancora un paio di cose devono succedere! muahaha
Comunque non so se lo avete visto, ma siccome l'altro giorno abbiamo rincontrato i ragazzi gli abbiamo fatto fare un video per le fan italiane 
Video (cliccate qua per vederlo)


Comunque bellezze al prossimo capitolo! :D
Lasciate una recensioncina facendoci sapere che ne pensate?! 
Ci farebbe piacere se fosse anche più di una! :D 
Thanks! 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         

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Capitolo 18
*** Let's go home! ***




Let's go Home!

 

Era passato due settimane da quando Andy aveva raggiunto Teddy in Italia, e una settimana da quando anche Ryan li aveva raggiunti. Le cose andavano al quanto bene, nonostante essere in tre in una casa dove Teddy era abituata a stare da sola era più complicato di quello che Teddy si era immaginata. L'idea iniziale quando Andy le aveva detto che anche Ryan li raggiungeva era quella di dormire lei e Andy nel letto matrimoniale in camera di lei e Ryan sul divano, ma il più delle sere avevano finito con l'addormentarsi tutti e tre nel letto della ragazza. Il giorno mentre Teddy lavorava, Andy e Ryan si destreggiavano per Milano facendo i turisti e perdendosi nelle varie viuzze. Era un mercoledì sera e dopo aver ordinato delle pizze, Teddy si era messa sul divano non sentendosi molto bene. 

- Ecco qua! - Andy si mise a sedere accanto alla sorella porgendole la tazza di tea che le aveva appena fatto. 

- Grazie! - disse lei prendendola. 

- Come ti senti? - chiese guardandola preoccupato. 

- E' solo un po' di influenza domani starò già bene! - disse tirando su con il naso. - Dai com'è andata oggi? - 

- Oh bene dai, abbiamo girato un po' la città, anche se credo che ci siamo persi un paio di volte, dovrebbero fare Santo chi ha inventato Google Maps! - rise guardando Ryan, per poi mettersi comodo sul divano. - Tu a lavoro? - 

- Insomma, è stata pesante e il fatto che stavo male non ha aiutato molto! - disse bevendo un sorso di tea. - Andy … posso chiederti una cosa? - chiese guardandolo. 

- Tutto quello che vuoi! - 

- Vi lascio soli, vado a farmi una doccia! - Ryan si alzò dal divano dirigendosi verso il bagno. 

- Che intenzioni hai? Non fraintendermi amo averti qua con me, ma … sono solo curiosa! - 

- Beh … a dire il vero ci ho pensato un po' oggi mentre ero a fare il turista … penso che tornerò a casa, ho comunque un lavoro e la mia vita è là anche se adesso è un po' sotto sopra! - sorrise guardandola. - E non ho intenzione di tornare da solo! - 

- Cosa intendi con questo? - 

- Lo ammetto, sono venuto anche principalmente per riportati a casa Teddy, sappiamo entrambi che sotto sotto ti manca casa … e io ora come ora ho bisogno di te con me! - disse alzandosi dal divano. - Ma so che da solo non riuscirò a convincerti! - si avviò alla porta d'ingresso aprendola non appena finì di parlare. Teddy lo guardò confusa, per poi spostare lo sguardo sulla porta aperta, o meglio nella figura che c'era nella porta aperta. 

- A … Adam? - chiese lei sorpresa. 

- Tutta tua, vi lascio soli! - disse Andy andando in camera della ragazza lasciandoli in salotto. Adam lentamente entrò, chiudendosi la porta alle spalle e poi avvicinandosi al divano, dove Teddy non si era mossa. 

- Cosa ci fai qua? - chiese lei guardandolo. Aveva una strana espressione, non era la sua solita aria felice, Teddy lo capì, sembrava come se gli mancasse qualcosa. 

- Lasciami parlare ok? - disse lui avvicinandosi al divano e mettendosi in ginocchio vicino a lei, in modo da essere alla stessa altezza del viso di lei. Teddy lo guardò e si limitò ad annuire. - Mi ha chiamato Andy, dicendomi che aveva bisogno di me per convincerti a fare non so cosa, ma sinceramente avevo già programmato di venire … Teddy ti ho lasciata andare nel modo peggiore che potessi fare, non volevo non vederti più pensando che le ultime parole che ti ho detto erano così cariche di rabbia! - abbassò un attimo lo sguardo prima di continuare. - So che ti ho detto che ti avrei aspettata, ma questa attesa mi sta uccidendo, lentamente! - Teddy capì che era nervoso, la sua voce tremava e sapeva che gli succedeva solo quando era nervoso. - Ho bisogno di te Teddy, ovunque mi giri, in casa mia, a lavoro, o in città, tu sei lì, sei in ogni posto, sei ovunque, sei un pensiero fisso! - la guardò, gli occhi lucidi e l'aria distrutta, sembrava che non dormisse da giorni. - Ho solo bisogno di sentirti dire che non ci sarà mai una possibilità che me ne devo fare una ragione e so che potrò andare avanti, ma così … non sapere, vivere nel dubbio mi sta uccidendo, e sei l'unica che può darmi delle risposte! - la guardò, ogni emozione che provava leggibile sul viso. - Dimmi che non mi vuoi e me ne andrò, uscendo dalla tua vita, prometto! - Teddy lo guardò e dopo pochi secondi, prese il viso di lui tra le mani e senza pensarci lo baciò, aveva bisogno di quel contatto, di risentire le labbra di Adam sulle sue, per quanto lo avesse negato a se stessa sapeva che era quello, quello che voleva. 

- Sono contagiosa scusa! - sorrise guardandolo. 

- Oh ma chi se ne frega, baciala! - Ryan si lasciò sfuggire il commento, ricevendo in tutta risposta uno scappellotto da Andy. Facendo ridere entrambi. Adam si alzò da terra e si mise a sedere accanto a lei, alzandole le gambe e facendogliele appoggiare sulle sue. Sorrise e si avvicinò a lei, unendo di nuovo le loro labbra. Teddy si sentì rinascere, aveva cercato di non ammettere nemmeno a se stessa che quello che provava per Adam fosse vero, che fosse solo una cosa passeggera, ma adesso con le loro labbra unite e le loro lingue che si rincorrevano in una strana danza, si sentì come completa. Adam dall'altra parte, si sentì come di nuovo completo, come se la parte di cuore che lei, a sua insaputa, si era portata via quando se ne era andata, fosse finalmente tornato al suo posto. 

- Torniamo a casa? - chiese lui staccandosi leggermente dalle labbra di Teddy. 

- Torniamo a casa! - sorrise lei guardandolo. 

 

Teddy (Outfits) era ferma sulla soglia di casa, erano passate due settimane da quando Adam era andato in Italia, e dopo averne parlato per bene aveva deciso di tornare a Liverpool con lui. Sapeva che era la cosa giusta da fare, Adam non avrebbe mai lasciato l'Inghilterra per trasferirsi a Milano da lei, in un paese dove non conosceva nessuno e dove non conosceva nemmeno la lingua. E lei non glielo avrebbe mai chiesto. Ma sapeva di non poter stare lì e lui a Liverpool e vivere una relazione a distanza, non sarebbe finita bene. Così dopo averci pensato un po' aveva deciso di tornare lei in Inghilterra anche se Adam non glielo aveva mai chiesto apertamente. Così aveva parlato con il suo datore di lavoro e avevano deciso che avrebbe continuanti a lavorare per loro via internet. Con l'aiuto di suo fratello di Adam e di Ryan aveva impacchettato tutte le sue cose e aveva sistemato tutto il resto. 

- Pronta? - Adam la guardò sorridendo salendo l'ultimo scalino della rampa di scale del pianerottolo. 

- Fa strano vedere l'appartamento vuoto! - sorrise guardandolo. - Ho vissuto qua per due anni, era diventato come casa mia, e adesso vederlo vuoto fa strano! - 

- Ho messo l'ultima valigia nel taxi, è giù che ci aspetta! - sorrise intrecciando la sua mano con quella di lei. - Ho parlato con il ragazzo del corriere e ha detto che la tua roba dovrebbe arrivare a Liverpool nel giro di una settimana e mi ha chiesto di controllare l'indirizzo … non è quello di casa dei tuoi! - 

- Questo … - disse prendendo la borsa da terra e spegnendo le luci. - Perché on tornerò a vivere con i miei! - disse chiudendosi la porta alle spalle, dopo aver lasciato le chiavi all'interno. 

- Cosa mi sono perso? - 

- Beh, te lo avrei detto una volta a casa … ne abbiamo parlato con i miei e mio fratello e siamo arrivati alla conclusione che dopo due anni in cui ho vissuto da sola, non sono più abituata a stare con loro e … - sorrise aprendo la porta del portone. - Mio fratello ha la casa dove doveva andare a vivere con Cece a disposizione! - 

- Credevo che ci sarebbero andati a vivere lui e Ryan! - 

- In teoria l'idea iniziale era quella! - sorrise salendo sul taxi quando Adam le aprì la portiera. 

- Ma … - 

- I due volevano fare in una delle camere che rimaneva libera una sala divertimenti, tipo biliardo e roba del genere, quindi si sono sacrificati ed andrò a vivere con loro! - sorrise lasciandogli un bacio a fior di labbra per poi dire la destinazione al tassista, aeroporto. 

- Beh, vivrai con due ragazzi … - 

- Sei geloso? - chiese guardandolo. - Uno dei due è mio fratello e l'altro è … Ryan! - 

- Che ci prova con qualsiasi cosa respiri! - 

- Ads … - 

- Era un osservazione! - sorrise baciandola dolcemente. - Andiamo a casa! - disse mettendole un braccio introno alle spalle e stringendola a se.




 

 



- Corner -

 

Ook so che è passato un po' ma non avevamo avuto tempo o idee chiare per postare! 
Poi lo scorso capitolo non se l'è cagato nessuno quindi mi sembrava come se non interessase più la storia! 
Ma comunque dopo l'ultimo incontro con i Ragazzi e un Adam davvero coccoloso ecco cosa ne è uscito! :D Spero vi piaccia! 
Se volete il prossimo almeno una recensioncina lasciatemela dai non fatemi sentire forever alone! 


Thanks! 

Peace&Love El.

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Capitolo 19
*** Feel Like Home ***




Feel Like Home



Teddy (Outfits) era in cucina, aveva appena spedito un progetto all'agenzia a  Milano e mentre aspettava l'email di conferma si stava preparando un the. Indossava dei vestiti comodi, i capelli legati in una coda spettinata. La casa era silenziosa, sia Andy che Ryan erano a lavorare con Adam si erano visti per pranzo e avevano deciso di vedersi la sera, Adam l'avrebbe raggiunta dopo il lavoro a casa. Teddy si stava versando il the quando il su cellulare squillò. 

- Pronto? - 

- Teds? - 

- Sera Andy! - sorrise riconoscendo la voce del fratello. 

- Sera! Senti volevo solo farti sapere che sono bloccato a lavoro stasera e non torno per cena, anzi non so che ora farà a dirla tutta. E Ryan è a cena da suoi, non so se te l'ha detto! - 

- A dire il vero no! - 

- Chiama Adam almeno non sarai sola! - Teddy lo sentì ridere. - Ti ho appena detto di chiamare Adam, come se tu non lo avessi già fatto, probabilmente sarà già lì! - 

Teddy rise a sua volta. - A dirla tutta sono a casa da sola! - 

- Beh arriverà tra un po', non sono così stupido eh! - rise di nuovo. - Dovrei tornare per le nove massimo le dieci, quindi tu e Adam fatevi trovare presentabili, perché insomma sono contento che stiate insieme, ma sono pure sempre tuo fratello e vedere tu e Adam fare certe cose fa un certo senso, sinceramente anche solo pensarlo adesso fa strano! Torno a lavoro va! - 

- Ciao Andy! - rise immaginandosi la faccia del fratello. 

- Ciao Teds! - 

 

- Pronto? - Teddy rispose al telefono al secondo squillo, mettendosi a sedere sul letto. 

- Piccola, io ho staccato ora! - sorrise sentendo la voce del ragazzo dall'altro capo, aveva risposto senza nemmeno guardare chi fosse. Automaticamente guardò l'orologio, erano le cinque, aveva staccato presto. 

- Vieni direttamente qua? - 

- Si, ieri sera ho lasciato lì il pigiama? - 

- Si, o al massimo, rubi una maglietta a mio fratello o a Ryan tanto non se ne accorgono! - 

- Sono già a casa? - 

- No Ryan stasera è a cena a casa dei suoi e mio fratello ha una cosa di lavoro fino a tardi! - 

- Quindi vuoi dire che casa tua è vuota? - 

- Si, per quello ti ho detto se venivi direttamente qua! - sorrise alzandosi. 

- Come procede con la camera? - 

- Finito di sistemare le ultime cose nell'armadio! - sorrise guardando l'ultimo scatolone vuoto ai piedi del letto. 

- Quindi camera tua adesso è in uno stato presentabile? - 

- Ok lo ammetto in questi giorni era un po' incasinata, ma dai mi sono appena trasferita! - 

- Piccola è passato un mese da quando sei tornata a vivere lì! - rise lui, aprendo lo sportello della macchina. 

- Lo sai che io ho i miei tempi! - rise a sua volta. 

- Devo fermarmi a prendere qualcosa per cena? - 

- Ci sono delle pizze in frigorifero, sinceramente non so chi le ha comprate, ma ci facciamo quelle, che ne dici? - 

- Perfetto! Allora una decina di minuti e sono lì! - 

- A tra poco! - 

- A dopo! - riattaccò mettendo in moto la macchina. 

 

- Smettila di guardarmi così! - Teddy sorrise nascondendo la faccia sotto il cuscino. 

- Ehi, perché ti nascondi? - 

- Perché mi sento osservata! - disse spostando il cuscino e guardandolo. 

- E' che sei così bella! - sorrise spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Teddy si avvicinò ad Adam, appoggiando il mento al petto del ragazzo e cominciando a disegnare cerchi astratti sul petto. - Mi piacciono queste serate così, io e te a casa da soli! - 

- Se ci fossero stati gli altri non avremmo potuto fare niente di tutto questo! -  sorrise guardando i vestiti sparsi un po' ovunque sul pavimento della camera. 

- Oh ben, avremmo potuto farlo, se fossimo silenziosi, ma non siamo o meglio non sei molto silenziosa! - sorrise baciandole il naso. 

- Dovresti essere contento che non sia molto silenziosa! - rise guardandolo. - Poi dai non lo farei con mio fratello di là! - 

- Beh ma tuo fratello non è di là … e potremmo fare un altro giro! - rise baciandola. 

- L'idea non mi dispiace affatto! - sorrise baciandolo appassionatamente. 

 

- Quanto zucchero? - chiese Adam guardandola. Indossava un paio di slip e la camicia di lui a modo di vestitino, mentre lui indossava solamente un paio di pantaloncini da calcio. 

- Due cucchiaini, grazie! - sorrise, mettendosi comodamente a sedere sul bancone della cucina. 

- Ti ho detto che quello che vive sotto di noi non c'è tutto con la testa! - Teddy riconobbe la voce del fratello, una volta che la porta d'ingresso si aprì, segno che erano tornati a casa. 

- Solo perché non ti saluta quando ti vede Andy non vuol dire che sia pazzo! - Ryan ribattè, chiudendosi la porta alle spalle. 

- Eh no eh! Ti avevo avvisata che saremmo tornati per le dieci … - disse guardando la sorella e Adam. - E vi abbiamo dato anche mezz'ora di più, perché sono le dieci e mezza! Anzi grazie Joel per averci invitati al pub! - disse guardando il ragazzo, in piedi accanto a Ryan. - Pensa se non avessimo accettato, li avremmo beccati a darsi da fare in cucina, dove io mangio, dove io ci preparo il pranzo ogni giorno, ahhh, oh mio dio! - disse andando in camera sua e chiudendo la porta, lasciando gli altri quattro lì, che una volta chiusa la porta scoppiarono a ridere. - Sono bravo come attore eh? - chiese tornando in cucina dopo poco sorridendo. - Potrei provare ad avviare una carriera nel cinema! - 

- Più che altro saresti perfetto come clown al circo! - rise Joel guardandolo. 

- No i Clown mi fanno paura! - Ryan, si sfilò la giacca di jeans appoggiandola ad una delle sedie della cucina. 

- Comunque, Teddy vestiti! - disse passandole un paio di pantaloni della tuta suoi. 

- Andy, non è che non abbiamo mai visto le gambe di tua sorella eh! - Ryan sorrise aprendo il frigo. 

- Sorvoliamo! - disse Adam guardandolo, nonostante stesse con Teddy la storia che lei e Ryan fossero stati a letto insieme non gli andava giù. 

- Birra? - chiese guardandoli. 

- Volentieri! - sorrise Joel. 

- Comunque, volete andarvi a vestire voi due? - Andy guardò la sorella e Adam, alzando un sopracciglio. 

- Ma chi vi dice che … lo abbiamo fatto? - chiese Teddy scendendo dal bancone con un piccolo saltello, che le fece alzare leggermente la camicia. - Potrei anche essere vestita, così m faceva caldo! - sorrise posando la tazza vuota nel lavandino. 

- Teds, hai le mutande al contrario! - Ryan rise guardandola. Adam automaticamente gli tirò uno scappellotto e poi avvicinandosi a Teddy le tirò giù la camicia sul fondoschiena. 

- Beh in ogni caso, non lo abbiamo fatto qua, in cucina, abbiamo un po' di decenza! - Adam sorrise guardandoli. 

- Beh almeno non devo disinfettare tutto! - Andy disse mettendosi a sedere sul divano. 

- Oh però lì si! - Teddy rise guardandolo. 

- Oh mio dio che schifo! - disse alzandosi di scatto, facendo ridere tutti. - Non so lo avete fatto anche in camera mia? - chiese guardandoli. 

- Non so loro, ma io si! - Ryan rise guardandolo. - Oh non importa che mi guardate così male, posso spiegare! - 

- Sentiamo! - chiese Joel curioso. 

- E' la camera più vicina quando entri, per la furia che avevo quella sera, se la prima stanza fosse stata lo sgabuzzino, lo avrei fatto anche lì senza problemi! - disse bevendo un sorso di birra. - Ma, ti ho cambiato le lenzuola quindi … - 

- Oh ecco perché erano diverse! - 

- Credevi si fossero cambiate da sole? - chiese Joel ridendo. 

- No, pensavo che Teddy, avesse fatto il giro delle camere e le avesse cambiate! - 

- Non sono la donna di servizio! - disse guardandolo. 

 

- Non ci stiamo tutti su questo divano, l'avevo detto io che dovevamo comprare un divano più grande! - Ryan guardò i ragazzi comodamente seduti sul divano cercando un posto dove sedersi. 

- E' Andy che ha voluto comprare questo! - Teddy sorrise guardando il fratello. 

- Beh costava meno dell'altro scusate! - 

- Siamo diventati attenti ai soldi adesso? - Adam alzò un sopracciglio guardandolo. 

- Solo su queste cose! - Teddy rise guardando il fratello. 

- Vabbè datemi un cuscino e mi metto a sedere per terra! - Ryan li guardò sorridendo, Joel prese un cuscino e glielo tirò, colpendolo in piena faccia. - Ehi attenzione! - disse guardandolo male. 

- Potresti rovinargli il bel faccino che ha! - Andy rise. 

- Beh, che dite lo guardiamo questo film o no? - Adam sorrise mettendo un braccio intorno alle spalle di Teddy, stringendola a se. 

- Cominciamo! - Joel prese il telecomando e fece partire Harry Potter e L'ordine Della Fenice. Dopo aver discusso una cosa come mezz'ora avevano optato per quello, nonostante tutti e cinque lo sapessero praticamente a memoria. Teddy, allungò una mano e spense la luce, lasciando che solo il televisore illuminasse la stanza, poi riprese posto, appoggiando la testa al petto di Adam, e guardando i ragazzi sorrise sentendosi a casa. 

 

- Chi sta russando? - chiese Joel verso metà film. 

- Indovina! - disse Ryan guardandolo. 

- Perché ad ogni film che guardiamo lui si deve addormentare? - Teddy alzò la testa guardando Andy dormire appoggiato al bracciolo del divano. 

- Che poi se si addormenta ok chi se ne frega, ma russa come se fosse un trattore! - Adam disse facendo ridere i ragazzi. 

- Posso svegliarlo? - chiese Joel sorridendo. 

- Oh vai vai! - Ryan lo guardò sorridendo a sua volta. 

Joel si girò guardando Andy e pensando a come svegliarlo. 

- Tappagli il naso, da piccoli glielo facevo sempre, si incazzerà  ma è divertente! - Teddy sorrise guardando Joel, che la guardò a sua volta e poi fece come le aveva detto. Andy lì per lì continuò a dormire, ma dopo qualche secondo di svegliò di colpo facendo ridere gli altri. 

- Siete dei pezzi di merda! - disse guardandoli. 

- Se tu non russassi come un trattore ti avremmo lasciato dormire! - Adam sorrise guardandolo. 

- Beh tolgo il disturbo e vado a dormire nel mio letto! - 

- Che ore sono? - chiese Joel. 

- Quasi le una! - Teddy disse guardando l'orologio alla parete. 

- Meglio che vada! - disse facendo per alzarsi dal divano. 

- Rimani a dormire qua! - disse Ryan guardandolo. 

- E dove sul divano? - chiese Andy guardandolo. 

- A parte che da come ti ci addormenti senza problemi tu ogni volta che guardiamo la televisione direi che è comodo! - Ryan lo guardò serio. - E poi volendo può dormire in camera con me, voglio dire il mio letto è enorme! - 

- Beh io non ho problemi! - Joel disse alzando le spalle. 

- Beh noi vi abbandoniamo! - Teddy sbadigli alzandosi dal divano. 

- Avevate dubbi che Adam rimanesse a dormire qua? - chiese Andy guardando la sorella e il ragazzo. 

- Potrebbe venire a vivere qua anche lui, tanto è sempre qua lo stesso! - Ryan rise guardandoli. 

- Buona notte ragazzi! - rise a sua volta Adam andando in camera di Teddy.



 

 

- Corner -

 

Ed eccoci qua con un nuovo capitolo, non so esattamente quanti capitoli manca alla fine, ma non troppi! 
Ormai quello che doveva succedere è successo e portarla avanti non avrebbe senso, quindi preparatevi psicologicamente per la fine! 
Beh allora dopo averli visti diciamo ... brilli, ci stava un capitolo così, diciamo comico! 
Spero sia piaciuto! 
Lasciate una recensioncina? Sarebbe ben gradita! :D


Thanks! 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         

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Capitolo 20
*** Happy Ending ***




Happy Ending ...
 

- Lascia prendo io! - Andy sorrise guardando la sorella. 
- Tranquillo ce la faccio! - Teddy (Outfits) sorrise prendendo in mano la pila di piatti. 
- Teds, insisto! - 
- Sempre a discutere voi due? -
chiese Adam entrando in cucina e prendendo la tovaglia, per apparecchiare il tavolo in giardino. 
- Non stiamo discutendo, sto semplicemente cercando di far capire ad Andy che riesco a portare qualche piatto, sono incinta non deficiente! - sorrise guardando prima Adam e poi il fratello. 
- Andy ti conviene smettere di offrirle una mano, non la accetterà, fidati lo dico per esperienza! - Adam lo guardò, alzando le spalle. 
- Volevo solo rendermi utile e non farle sollevare pesi! - sorrise dolcemente, guardando la sorella. 
- Se ti vuoi rendere utile, vai a dare una mano a Ryan a cuocere la carne che non mi fido tanto, visto i precedenti! - rise leggermente seguendo Adam in giardino. 
- E' sempre così? - chiese Andy più ad Adam che alla sorella. 
- Intendi dire che non si fa mai dare una mano? Che pensa di poter fare tutto da sola? E che anche se non ci riesce non chiede mai aiuto? - chiese Adam sistemando la tovaglia. 
- Si esattamente così! - 
- Si sempre! -
sorrise Adam guardando la ragazza che aveva cominciato a sistemare i piatti in tavola. 
- Ripeto, sono incinta di sei mesi non sono impedita! - disse seria guardando entrambi. 
- Non ho mai capito come mai gli uomini trattano le donne incinta come bambole di porcellana che si potrebbero rompere da un momento all'altro! - Ryan li guardò, le pinse in una mano e la faccia accaldata dalle fiamme del barbecue. 
- Vedete Ryan è l'unico che mi tratta come se fossi la vecchia Teddy! - 
- Beh a parte la pancia … -
disse indicando un cenno della mano la pancia della ragazza. - Direi che sei la vecchia Teddy! - 
- Si beh ma non puoi prendere Ryan come riferimento, insomma stiamo parlando del puttaniere per eccellenza, tratta ogni donna come se fosse niente … - Andy guardò l'amico incrociando le braccia al petto. 
- Il puttaniere per eccellenza, qua, sta da tre mesi con un ragazza! - disse fiero di se. 
- Si beh, la reputazione non cambia così velocemente! - rise Adam. 
- Ma smettetela voi due! - 
- Ehi piccola quando sei arrivata?
- chiese Andy avvicinandosi alla ragazza e posandole un bacio sulle labbra. 
- Poco fa, la porta era aperta! - sorrise guardandolo. - Ciao a tutti! - 
- Ehi Jess! -
Teddy sorrise guardandola. - La porta aperta? - chiese poi guardando Adam. 
- Joel ha chiamato dicendo che stava arrivando con Abby e gli ho lasciato la porta aperta! - sorrise finendo di apparecchiare. 
- Dovrebbe arrivare anche Sophia! - sorrise Ryan. Teddy lo guardò, da quando usciva con quella ragazza era cambiato così tanto, bastava vedere come sorrideva quando qualcuno nominava il nome della ragazza. 
- Vado a finire di preparare gli antipasti! - Teddy sorrise tornando verso la cucina. 
- Vengo a darti una mano! - Jess sorrise seguendola. 
- Oh grazie! - 
- Perché se ti offre una mano lei dici di si e se te la offro io ti incavoli?
- Andy chiese seriamente. 
- Perché lei non mi offre una mano solo perché sono incinta! - sorrise per poi sparire di nuovo in cucina. 

 

Erano passati quattro anni da quando Teddy era tornata a stare in Inghilterra, quattro anni da quando lei e Adam si erano messi insieme. E ne erano successe di cose in quattro anni. Dopo aver vissuto per il primo anno con suo fratello e Ryan, aveva poi trovato un piccolo appartamento, dove erano andati a vivere lei e Adam. Si era licenziata dalla ditta dove lavorava e aveva aperto una piccola attività in proprio e adesso gestiva la pubblicità e il marketing per delle aziende di Liverpool. Adam si era licenziato dal negozio di musica e insieme a Joel avevano aperto una piccola scuola di musica dove alla fine erano andati a lavorare tutti e quattro i ragazzi, insegnavano per lo più a bambini ma sembravano esserne tutti e quattro felici e gli affari andavano bene. In quei quattro anni erano sempre rimasti insieme, nonostante qualche brutta lite che alla fine li aveva uniti ancora di più. Ma non erano certo gli unici a cui erano successe tante cose in quei quattro anni. Andy e Ryan vivevano ancora insieme, sembravano trovarsi bene e si erano abituati ormai alla convivenza che dividersi sembrava strano ad entrambi. Andy dopo il matrimonio andato in fumo si era preso le cose con calma uscendo con un paio di ragazze senza mai impegnarsi, ma era cambiato tutto quando circa un anno prima aveva conosciuto Jess, tramite un amico in comune, lui ripeteva di continuo che era stato amore a prima vista e Teddy per qualche strana ragione gli credeva, conosceva il fratello e sapeva che sotto sotto era un inguaribile romantico. Jess era una bellissima ragazza che si era inserita nel gruppo perfettamente, lavorava come responsabile in un negozio di abbigliamento in centro ed era una ragazza alla mano e solare. A Teddy era piaciuta dal primo momento e vedendo quanto Andy fosse felice con lei la rendeva felice a sua volta. Ryan aveva conosciuto Abby, più di sei mesi prima in uno dei pub dove ormai lui e Andy andavano quasi tutte le sere, era una delle cameriere ed era anche l'unica ragazza con cui non ci avesse mai provato, quando poi tre mesi prima si era deciso a chiederle di uscire e lei aveva accettato, si era ritrovato a dover ammettere ad Andy che lei le piaceva davvero, e che avrebbe cercato di comportarsi da bravo ragazzo. Abby era una ragazza simpatica con un lato misterioso che inizialmente aveva intimorito un po' tutti ma che con il passare del tempo avevano cominciato ad apprezzare. E infine Joel era subentrato al posto di Teddy nell'appartamento con Andy e Ryan quando lei se n'era andata e nonostante tutto i tre ragazzi vivevano insieme da allora. Joel oltre a lavorare con i ragazzi alla scuola di musica, lavorava in un ristorante in centro, giusto per arrotondare, ed era lì che due anni prima aveva conosciuto Sophia, una ragazza irlandese che si era trasferita a Liverpool con la madre quando i suoi genitori avevano divorziato. L'aveva conosciuta al ristorante e dopo la seconda volta che l'aveva vista lì aveva deciso di chiederle di uscire, dopo due mesi che uscivano l'aveva presentata ai ragazzi a cui era andata subito a genio ed era diventata la seconda ragazza nel gruppo, cosa di cui Teddy era più che contenta, era noioso essere l'unica donna. 
Le cose andavano bene per tutti, tutti felicemente accoppiati, chi da più chi da meno. In quei quattro anni lei e Adam erano diventati una cosa sola, avevano trovato il loro equilibrio e vivere l'uno senza l'altro sembrava decisamente una cosa fuori dal normale. Adam le aveva fatto la fatidica domanda circa nove mesi. Erano tiranti a Brighton per un fine settimane e lui al tramonto in spiaggia, l'aveva guardata e serio si era inginocchiato e estraendo una scatolina di velluto dalla tasca dei jeans le aveva chiesto "Teds, vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo e sposarmi?" Teddy aveva trattenuto le lacrime e annuendo aveva detto di si. Adam si era alzato e le aveva fatto scivolare l'anello sul dito e poi dolcemente l'aveva baciata. Tre mesi dopo, Teddy aveva scoperto di essere incinta, e nonostante la sorpresa ne furono entrambi felici. Adesso mentre aspettavano l'arrivo del bambino avevano deciso di fermare i preparativi del matrimonio, e aspettare. 


- Devo dire che era tutto ottimo! - Joel sorrise posando la forchetta. 
- Per una volta Ryan non ha fatti danni al barbecue! - Sophia sorrise guardando il ragazzo. 
- Solo perché una volta ho bruciato un po' la carne … - 
- Bruciato un po'?
- chiese Andy guardandolo. 
- Ry, era abbrustolita! - rise Teddy massaggiandosi la pancia. 
- Tutto bene? - chiese Adam guardandola. 
- Si è solo agitato! - sorrise, lasciandogli un bacio a fior di labbra. 
- Ieri avevate una visita dal medico giusto? - chiese Jess. 
- Si! - Adam sorrise guardandola. 
- E … com'è andata? - chiese Andy bevendo l'ultimo sorso della sua birra. 
- Bene, è tutto nella norma, cresce ed è sano! - 
- Avete scoperto che sesso è? - Abby era curiosa. 
Teddy annui sorridendo, intrecciando una mano con quella di Adam, vedendo sbrillucciare l'anello alla luce del sole. 
- Dai non teneteci sulle spine! - Joel li guardò curioso. 
- E' un maschio! - disse Adam fiero. 
- Un piccolo Pitts che correrà in giro! - Ryan rise guardandoli. - Congratulazioni! - 
- Avete pensato a qualche nome? -
chiese Andy. 
- Beh si … ma ancora vaghiamo in alto mare … abbiamo così tante idee! - sorrise Teddy. - Ma basta parlare del bambino … raccontatemi qualcosa voi su! - 

 

- Devo ammettere che sono veramente stanco stasera! - Adam si sistemò a letto accanto alla ragazza. 
- Io credo di aver mangiato troppo oggi! - sorrise legandosi i capelli in una coda spettinata. 
- Il dolce che hanno portato Joel e Sophia era veramente buono! - 
- Ne è avanzato un pezzo, è in frigo, se domani vuoi farci colazione! -
sorrise guardandolo.
- Vedi per questo ti amo! - 
- Perché ti metto da parte gli avanzi dei dolci?
- rise lei. 
- Beh non solo per questo! - rise lui a sua volta. 
- Sarà bene!
- si sistemò prendendo posto tra le braccia di lui, che automaticamente la strinse a se. 
- E' tranquillo stasera? - chiese accarezzandole dolcemente la pancia.
- Per ora si! - sorrise lei guardando le mani del ragazzo. 
- Sai ho un nome in mente, che potremmo aggiungere alla lista. - 
- Spara! - 
- Nathan, non so mi è sempre piaciuto! - 
- Sai che piace anche a me! - 
- E' l'unico che piace ad entrambi per ora!
- rise lui lasciandole un bacio sulla fronte. 
- Beh, abbiamo ancora tre mesi per pensarci ma direi che per ora questo lo teniamo in considerazione! - 
- Per ora finché sarà lì dentro … - si mosse portando la bocca all'altezza della pancia di lei e lasciandoci un bacio appena sopra l'ombelico. - Rimarrà la mia nocciolina! - 
- Ads, non ha più le dimensioni di una nocciolina! - rise lei guardandolo. 
- Lo so ma mi piace chiamarlo così! - 
- Sei incorreggibile! - 
- Ehi, piccoletto …
- sorrise parlando alla pancia della ragazza. - E' papà qua, come va lì dentro? Sai qua non vediamo l'ora di incontrarti, ma prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno … ancora è presto perché tu venga fuori! - sorrise alzando lo sguardo su Teddy e poi avvicinandosi e baciandola dolcemente. - Ti amo, lo sai? - 
- Lo so, ti amo anche io, lo sai? - 

- Lo so! - sorrise tornando a baciarla.

 
THE END

- Corner -

 

So che è passato una vita dall'ultimo aggiornamento ma non avevo davvero idea di come farla finire, oggi girando su Tumblr ho letto un po' di "immagina" e mi sono ritrovata con l'idea giusta per finirla ed eccomi qua! 
Spero che vi piaccia come finale e mi spiace di avervi fatto aspettare così tanto! 
Davvero scusate! 
Beh se vi va lasciate una recensione, che mi farebbe piacere sapere che ne pensate! :)
Vi lascio inoltre come mi sono immagina le nuove arrivate: Jess (photo), Abby (photo) e Sophia (photo)

Peace&Love El.



Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         


 

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