Nuova Alchimista

di 0_Jasmine_0
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prigioniera ***
Capitolo 2: *** Il Passato I ***
Capitolo 3: *** Messaggio da Eterea ***
Capitolo 4: *** La ***
Capitolo 5: *** Il Passato II ***



Capitolo 1
*** Prigioniera ***


Capitolo 1- Prigioniera
Karkon attraversò il lungo e tetro corridoio del suo castello, a Venezia. Erano passati due anni dall’ultima battaglia contro Nina e la banda di alchimisti. Non possedeva più i suoi quaderni di magia, non aveva tra le mani nemmeno il suo fidato Pandemon Mortalis.
“Ora ho qualcosa di meglio di una spada magica e degli stupidi appunti." pensò, ad alta voce. Con una chiave arrugginita in mano, Karkon si diresse verso una piccola porta, nera, con una finestra sbarrata. Una prigione. Infilò la chiave nella serratura e quando questa scattò, appoggiò la mano sulla maniglia ed entrò nella piccola stanza.
“Karkon. Cosa vuoi? Te l’ho detto mille volte che non dirò niente su Xorax e su Nina. Puoi tenermi in ostaggio quanto vuoi, ma non aprirò bocca, se non per insultare te e i tuoi seguaci maledetti!” la voce della ragazza, echeggiò tra le pareti della prigione.
“Vorrei solo proporti un patto.” rispose Karkon.
“Che tipo di patto?”
“Tu mi dici quel che sai a proposito di tua madre e di Xorax e io ti libero.”
“Mai! Preferisco marcire in questa cella piuttosto che mettere in pericolo il mio popolo!”
Karkon illuminò la ragazza con una torcia che aveva trovato nella stanza. Era una giovane sui 13 anni, alta e snella, con i capelli intrecciati color biondo scuro e due profondi e misteriosi occhi neri, come la notte. La pelle, di un roseo tenue, era sporca di polvere e fuliggine. I vestiti erano sudici e il piccolo pugnale dorato che portava alla cintura, non brillava più come prima. Teneva lo sguardo alto e non aveva paura del suo nemico. Lei, non aveva paura di nessuno.
“Sappi che la sottoscritta, Maya Eldritchfly, non rivelerà nulla di niente e di nessuno!”
Karkon sospirò: la ragazza era più testarda e dura di un mulo, nemmeno torturandola, sarebbe riuscito a strapparle i suoi segreti. Scoraggiato, uscì dalla stanza, chiuse a chiave la porta e tornò nel suo studio, cercando di trovare un modo per convincere Maya.

 
Angolo Autrice:
Sì, avete capito bene: ho messo un nuovo personaggio all’interno della saga e pure in ostaggio di Karkon. Spero di avervi interessato e vi dico subito che la nostra Maya è la figlia di qualcuno di MOOOOLTO importante per Xorax. Cercate di indovinare. Al prossimo capitolo
!
 

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Capitolo 2
*** Il Passato I ***


Capitolo 2- Il passato I
Prima di aprire il racconto, voglio ringraziare Magicadark007 che recensisce sempre per prima le mie storie sulla Sesta Luna! Dedico questo secondo capitolo a lei, e racconterò un pezzo della vita di Maya, la nuova alchimista umana, che ho inventato io! Buona lettura!

 
 Era nata 13 anni e mezzo prima dalla luce di Eterea. A differenza di sua madre era un’alchimista umana ed era combattiva, testarda e ribelle. Un carattere selvaggio difficile da controllare. Non aveva paura di nessuno, nemmeno di Karkon. A Xorax era bandita la violenza, Maya lo sapeva bene. Ma ciò non le impedì di costruirsi un pugnale d’oro. Un giorno, una settimana prima del suo 10° compleanno, Maya era seduta su una panchina di fronte al Mirabilis Fantasio. Era una bella giornata di fine estate, limpida, né calda né fredda. Il cielo era chiaro e pullulava di stelle giovani e vecchio. La luce smeraldina delle colline Xorax era intensissima, Maya dovette coprirsi gli occhi per non essere accecata. Non aveva voglia di allenarsi, non aveva nemmeno un libro a portata di mano e sua madre le aveva sequestrato il Taldom Lux, perché ci era andata poco cauta.
“Che noia” pensò tra sé e sé. Diede un calcio a una pietra, pensando a qualcosa per non annoiarsi. A Xorax c’erano pochi ragazzi della sua età e nessuno le rivolgeva la parola, per rispetto (e necessariamente, per paura del suo caratteraccio!).
“Dopotutto sono la figlia di Eterea, un certo rispetto me lo merito. Ma così mi annoio a morte!” esclamò. Se almeno avesse avuto tra le mani il suo Taldom, sarebbe andata a trovare Max, dato che prima di scendere sulla Terra con Misha era un suo grande amico, forse l’unico. Estrasse il pugnale d’oro e lo puntò verso il cielo. Osservò attentamente il disegno sul manico, simbolo del Mirabilis Fantasio, che lei stessa aveva dipinto. Una voce alle sue spalle interruppe i suoi “osservamenti”. Si girò e vide un uomo, alto, la pelle verde e una barba nera a punta che gli scendeva dal mento. Era orribile. Maya puntò il pugnale contro di lui. Non aveva paura, era solo inquieta.
“Chi sei? Cosa vuoi? Da dove vieni?” chiese Maya, con tono aspro e diffidente.
“Sono Karkon, vengo dalla Terra.” Rispose quello.
“Karkon? Ho già sentito il tuo nome. Voglio solo sapere cosa diamine vuoi!”
“Il tuo aiuto. E necessariamente, il tuo Taldom Lux!”
“Non ho qui il mio scettro, ma anche se lo avessi non te lo darei di sicuro! E non avrai il mio aiuto, dato che non so nemmeno chi sei!”
“Allora ricorrerò alle cattive maniere” disse, ghignando , Karkon alzando una delle sue orribili mani verdi.
“Cos…?” Maya non finì la frase, perché un vortice nero la travolse e la trascinò lontano, nella sua gabbia.

 
Angolino Autrice
Maledetto Karkon, se ti trovo in giro ti stiro con la macchina -.-“ beh, ho voluto inserire questa striscia di passato della nostra Maya, il momento in cui venne rapita. Spero che vi piaccia e ringrazio ancora Magicadark007 per le sue belle recensioni :-D P.S: la foto in basso è di maya, l’ho creata io con un programma sul PC (no, non è un programma è uno dei soliti giochi per vestire fate. Ma è uguale, no? xD)

 

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Capitolo 3
*** Messaggio da Eterea ***


Capitolo 3- Messaggio da Eterea
Cesco si fiondò nel Laboratorio Segreto di Nina che, quel giorno di fine Giugno, aveva le porte spalancate, per il gran caldo. In mano teneva un piccolo mazzo di rose rosse, per Nina.
“Ehi, Nina, ti ho portato queste” disse, mettendole i fiori davanti al tavolo dove stava lavorando. Nina arrossì: si aspettava di tutto dal suo ragazzo, ma addirittura simili smancerie! Rise e abbracciò Cesco. Poi si fece seria:
“Grazie per il pensiero… ma non ho proprio tempo per i fiori. Ho ricevuto una lettera da Eterea, e ti assicuro che non ci sono tante belle notizie!” disse aspra, allungando verso
di lui una lettera. La calligrafia con cui era scritta era elegante e sicura. Diceva:


“Una nuova alchimista?” esclamò Cesco.
“Esatto. Ho controllato nella busta e mi sono ritrovata tra le mani questo” rispose Nina, afferrando un Taldom Lux particolarmente più complesso del suo.
“Che bello! Lo voglio anchio un Taldom così!” disse Cesco, prendendolo. Era d’oro purissimo, ricoperto di ogni pietra preziosa di Xorax. Il gughi sulla sommità era dipinto con colori brillanti e scarlatti e le pietre rosa negli occhi dell’uccello erano due volte più grandi del normale. Con quel Taldom battere Karkon sarebbe stato uno scherzo.
“Io non voglio deludere Eterea, so cosa significa perdere qualcuno di molto caro” disse, facendo riferimento alla morte di suo nonno.
“Quindi accetterai la missione di Eterea?” chiese Cesco.
“CERTO CHE SÌ! Maya sembra molto potente  coraggiosa, dato che potrebbe essere ancora viva. Potrebbe essere un aiuto prezioso e poi è la figlia di Eterea!” rispose lei.
“Intanto, chiamiamo Dodo, Fiore e Roxy, scendiamo nell’Acqueo Profundis e chiamiamo Eterea, ci darà dio sicuro delle indicazioni”
Cesco aveva ragione. Uscì dal laboratorio e afferrò il telefono. Fece il numero di Fiore, che in quel momento era con Roxy.
“Pronto?” fece la voce della ragazza.
“Fiore, sono Nina. Roxy è lì con te?”
“Sì e qui, ma perché hai una voce così… affaticata?”
“Non è il momento delle spiegazioni, tu e Roxy dovete correre subito a Villa Espasia, Eterea ha mandato una lettera importantissima!”
Senza aspettare la risposta dell’amica. Nina chiuse la telefonata. Poi, compose il numero di Dodo e avvenne la stessa conversazione.
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“Bene, vi ho convocati qui, perché c’è una cosa molto importante da sapere. Come vi ho già detto al telefono, Eterea ha mandato una lettera.”
“Che lettera?” chiese Roxy.
Nina la fece leggere ai tre, che rimasero stupiti. Roxy si grattò la testa, Fiore rimase a bocca aperta e Dodo continuava a balbettare qualcosa senza senso. In quel momento il computer gigante dell’Acqueo Profundis si accese di colpo. Apparve il volto di una bellissima ragazza.
“Finalmente! E’ da mezz’ora buona che cerco di contattarvi!”
“Chi sei?” chiese Nina, agitata.
“Chi sono? Oh beh, se lo vuoi sapere, io sono Maya, figlia di Eterea. Tu sei Nina, vero? La nipote di Misha”
“Sì sono io. Tua madre ci ha mandato una lettera poco fa. Parlava proprio di te.”
“Ah, dopo 3 anni si è ricordata di me? Bella storia!” disse in tono aspro Maya.
“Non voleva complicare la situazione. Ma una cosa, mi dici come diavolo hai fatto a contattarci?” chiese Cesco.
“Ho i miei metodi. Tu devi essere Cesco, il ragazzo di Nina. Vedo che ci sono anche Fiore, Dodo e la coraggiosa Roxy.”
“Potresti dirci come liberarti? Abbiamo qui il tuo Taldom e sappiamo che è stato Karkon a rapirti. Ma non abbiamo la minima idea di dove si trovi la tua cella, né come possiamo liberarti”
“Il mio Taldom? Bene, sono lieta che sia nelle vostre mani e non in quelle sudice e puzzolenti di Karkon. Io, comunque, mi trovo in una piccola prigione segreta, in fondo al corridoio più a nord del palazzo. E’ difficile da attraversare, dato che è pieno di trappole. Il piano però lo dovete fare voi, se no che gusto c’è?” detto questo il computer si spense, con i ragazzi e i due androidi (che nel frattempo avevano osservato la scena) allibiti.


Angolo Autrice:
*rimanestupita* beh, Maya finalmente si fa vedere. Poveretti tutti quanti.
Maya: puoi velocizzarti Cal? Mi prude il naso!
IO: aspetta, l’hai detto anche tu che il piano lo devono fare loro, che se no non c’era gusto
Maya: si va bene, ma fate in fretta comunque!
IO: Ok, Maya, allora saluto i nostri lettori: alla prossimaaaaa!    

 

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Capitolo 4
*** La ***


Capitolo 4- La “Risurrezione” di Livio
Maya era, come al solito, imprigionata tra le 4 mura della prigione. Dopo il contatto con Nina, aveva cominciato a sperare che presto sarebbe uscita da quel posto maledetto. Mentre pensava, vide una luce in fondo alla stanzina. Uno spettro, alto, affascinante e con lo sguardo malizioso comparve ai suoi occhi. Maya chiese:
“Chi va là?”
“Sono Livio Ca’ D’oro, parente stretto di Karkon.”
“Allora se sei parente stretto di Karkon, vattene, non voglio altri nemici tra i piedi, io.”
Livio non le diede ascolto: “I tuoi amici credono che io sia morto. Ma non è così, sono sopravvissuto al loro attacco. Non sono riuscito a conquistare Nina, con Cesco tra i piedi, ora Karkon mi ha affidato una nuova missione.” Avanzò sempre di più verso Maya, che cercava di indietreggiare il più possibile.
“E sarebbe?” chiese lei, per la prima volta spaventata. Più Livio si avvicinava, più lei tremava.
“Avere paura di me non ti aiuterà.” Disse lui, notando che la ragazza tremava leggermente.
“Io non ho paura di te” sussurrò Maya tra i denti. Smise di tremare e cominciò ad agitare le catene, nel tentativo di liberarsi. Ma quelle erano catene magiche, solo il suo Taldom poteva spezzarle.
“Cosa vuoi da me?” chiese, ringhiando.
Il fantasma non rispose, si limitò a guardarla da capo a piedi.
“Sei carina” ammise, malizioso.
“Lo so, e non ho bisogno di qualcuno che me lo ripeta!”
“Hai 13 anni vero?”
“Sì… ma scusa, che diavolo vuoi da me? E’ da mezz’ora che te ne stai lì impalato come un’idiota, e mi fai domande che sono ovvie.”
Livio era ormai a pochi centimetri da lei, Maya aveva le spalle contro il muro, ma non aveva mai tolto lo sguardo dagli occhi minacciosi di Livio. Il fantasma la prese per le spalle e tentò di baciarla, ma prontamente, la ragazza gli tirò un calcio negli stinchi, e Livio si accasciò a terra, sussurrando: “Maledetta”
Poi scomparve davanti agli occhi di Maya che ghignò divertita: “Ci hai provato ancora, Karkon”

Angolo Autrice:
Brava Maya, fatti rispettare un po’, eh! E tu Livio: provaci ancora con un’altra e giuro che te la vedrai con me! Mi dispiace del cortissimo capitolo, ma non avevo tanta ispirazione. Ah, e sappiate che ho cambiato il nickname: ora sono Elenins 8-)
Al proxximo capitolooooo


 
By Elenins

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Capitolo 5
*** Il Passato II ***


Capitolo 5- Il Passato II
Era stata portata via così, da un maledetto vortice che l’aveva trascinata nel palazzo di Karkon. L’aveva poi presa e portata in una stanza, buia, piccola e puzzolente.
“Questo sarà la tua “casa” finché non mi dirai quello che chiedo!” annunciò Karkon. Maya fece una smorfia e disse, ironica:
“Che posto accogliente! Un consiglio, dovresti lavarti i denti più spesso, e vedi di usare un multistrato di dentifricio aromatizzato, non bava di pipistrello, mi raccomando”
Lui si limitò a sbatterla dentro la stanza e a legarla per le mani con le catene magiche attaccate al muro.
“Non riuscirai mai ad uscire da questo posto, queste catene sono magiche, impossibili da spezzare. Solo il Taldom più potente di tutti, che in questo caso è il tuo, riuscirà a spezzarle, ma non aggiungo altro.”
Maya ringhiò e lanciò un’occhiataccia al mostro, mentre lui usciva.
“E’ inutile che mi guardi in quel modo,!” esclamò prima di chiudere la porta.
“Maledetto” sussurrò la ragazza fra i denti.
Prima cercavo qualcosa da fare, per non annoiarmi per poche ore. Ora devo trovare il modo per nono annoiarmi per giorni, forse mesi e anni.” Pensò. Almeno non soffriva di claustrofobia, anche se aveva grande nostalgia dei prati sconfinati di Xorax, delle colline verde smeraldo, del Mirabilis Fantasio, della sua casa. Non metteva in dubbio che sua madre avrebbe fatto cercare dappertutto, per farla ritrovare. Ma non aveva pensato a Karkon.
“Mia madre dovrà passare sul corpo di quel bastardo, se vuole liberarmi da qui. Ma per Gughi, adesso parlo anche da sola” disse ad alta voce.
Mentre pensava, le ore passavano, fino a che non vide che il buio si era fatto più scuro: guardò fuori dalla finestrina sbarrata e vide una piccola stella, debole. Come lei. Quando tutto ciò successe, era il 2 di giugno.

 
Angolino Autrice:
Povera Maya. Povera Eterea. Poveri noi! Mi spiace del CORTISSIMO capitolo, ma la suspense non manca xD
A prestoooo

 

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