You'll be my William,and i'll be your Kate

di louisjvoice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Decision ***
Capitolo 2: *** The Surprise ***
Capitolo 3: *** Departure ***
Capitolo 4: *** Welcome to London ***
Capitolo 5: *** So,i'm... ***
Capitolo 6: *** I'm really sorry,Harry ***
Capitolo 7: *** What the fuck are you doing here? ***



Capitolo 1
*** Decision ***


 
Chapter  One 
 
- Lola,muoviti- urlò mio padre

- Cosa c’è?? -dissi ancora sotto le coperte , e con voce molte assonnata

-Devi andare a scuola, è l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale- urlò dal piano di sotto 

Mi misi un paio di jeans e una pull e le mie scarpe preferite ,le converse con il pelo. Uscii di casa e mi misi a correre perché stavo perdendo l’autobus . Finché non vidi mio papà dentro la sua auto, una bella Audi TT grigio metallizzato.

-Dai sali su ti accompagno a scuola – disse con un tono serio,senza ammettere obbiezioni 

-Va bene – rinunciando 

Accettai senza pensarci due volte . Arrivata a scuola,vidi le mie amiche : Janet , Benedetta detta Benny e Desy.

-Ciao – dissero all’unisono

-Hai portato la pizza?-mi chiese Janet 

-E le patatine con il ketchup? Vero?- mi domandò Desy facendo la faccia da cucciola 

-Si , tranquille – rispondendo facendo un sorriso a 32 denti

Entrammo in classe e ci andammo a sedere  alla penultima fila. Le ore sembravano non passare più. A un certo punto mi arrivò un messaggio da parte di mio padre,ed era strano perché non mi mandava mai messaggi se era successo qualcosa di grave .

“ Ciao amore mio, prendi la corriera e vai a mangiare dalla Licia xx ”

Mi piaceva davvero tanto andare da quella famiglia. Salutai le mie amiche e augurai a loro le mie più sentite buone vacanze di Natale . Alla fine della scuola seguii le indicazione di mio papà e andai a casa della Licia

-Ciao tesoro, come stai??-disse Licia abbracciandomi 

-Bene grazie – sorrisi
Ci demmo tre baci sulla guancia. Vidi mio papà con uno sguardo serio e con la mascella contratta e le noche stavano diventando bianche .

-Papà cosa ci fai qua??- chiesi sconvolta 

-Ti dobbiamo parlare – disse con uno sguardo più serio di quello di prima

-Papà in questo momento mi stai spaventando seriamente –dissi 




Ciao a tutte questa è la mia prima storia scritta da me e una mia amica . Scusate davvero per gli errori e spero che vi piaccia . Non sono abbastanza brava a scrivere e se volete recensire io risponderò volentieri a chiunque .
Questo capitolo è molto corto lo so . Come vedete si presentano i personaggi : Janet,Benny,Lola,Desy e Licia
Ecco il mio contatto di twitter se volete chiedermi qualcosa @LaraKandil1 

lara xx

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Capitolo 2
*** The Surprise ***


Chapter Two

- Allora visto che Licia deve partire per andare da suo zio ,allora le ho chiesto se potevi andare assieme a lei –annunciò mio padre

-E … Ho detto di si – annunciò Licia

-Davvero?? Non state scherzando ?? Vero??- chiesi sbalordita 

Quelle parole mi rimbombavano nella mente “ se questo è un sogno vi prego non svegliatemi”  pensai tra me e me

-Se non sto sognando , datemi una sberla – dissi 

Mi diedero una sberla , dopo quel gesto realizzai che questo non era davvero un sogno.Abbastanza forte
 
-Ahi,non cosi forte! Posso chiedervi un favore Desy,Benedetta e Janet  possono  venire ?? chiesi cortesemente facendo la faccia da cucciola 

- Dovrò parlare con i loro genitori- rispose mantenendo ancora uno sguardo serio

-Dovremo fare le cose di fretta perché si parte domani – annunciò seria 
Ma come ero l’unica in questa casa ad essere felice per la partenza ?? E cosa sono tutti questi sguardi troppo seri per i miei gusti ?? mi chiesi continuamente nella mia testa

-Cosa??-chiesi sbalordita per la terza volta nella giornata – Devo fare le cose davvero molto in fretta e devo fare la valigia – dissi felice e spaventata all’idea di dover partire e stavo realizzando il mio sogno nel cassetto andare a Londra. Dopo aver parlato con i genitori delle rispettive ragazze, dove si misero d'accordo, a una sola condizione : non perdersi per Londra .
 
La prima cosa che feci dopo che mi dettero la notizia fu quella di chiamare Desy , Benny  e Janet 

-Noi dove andremo?-chiese  sbalordita – Ma questa non è una candy camera ??Vero- chiese impaziente

-Andremo a Londra e no questa non è una candy camera – dissi 

- Londra ?- chiese Desy per accertarsi della notizia 

- Si Londra – risposi impaziente – Ragazze è tutto vero , però lo dobbiamo dire a Janet – annunciai

- La chiamo io !! – disse Desy 

- La partenza è domani  mattina starete da me a  dormire , mi raccomando portate tutto comprese le valigie ok?- annunciai  con un tono senza ribadire obbiezioni

E cosi chiusi la telefonata 
Passarono una mezz’oretta , mentre le stavo aspettando cominciai a fare la valigia mettendoci cose del tipo maglie,t-shirt , jeans , scarpe ,e le mie scarpe da corsa,felpe e pull . La valigia era piena a parte il beauty con il mio profumo Alien e trucchi e altre cose . E avevo anche lo zaino dove dentro c’era il mio PC  e cose varie , dentro c’era anche la mia borsa preferita . Il mio zaino sembrava una matriosca. A certo punto sentii il campanello suonare. Erano Benny,Janet e Desy .


Spero che vi piaccia il capitolo .  . 3 recensite e 1 seguite voi mi volete uccidere 
Se ve lo state chiedendo non parlarò dei ragazzi fra qualche capitolo . Su su recensite . Se volete seguirmi e farmi delle domande potete trovarmi 
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su twitter : @LaraKandil1

lara xx

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Capitolo 3
*** Departure ***


Chapter Three


-Ciao ragazze- disse mio papà,appena vidi le ragazze entrare in casa


-Salve- dissero all’unisono


-Papà noi andiamo di sopra , a preparare le cose per domani- dissi andando verso di lui dandoli un bacio in fronte


- Ti voglio bene amore mio- mi disse


- Anch’io papà – ribattei


Quando mio papà uscii di casa per dirigersi al lavoro,accesi immediatamente la tv e misi MTV . Cominciò subito una canzone di Ed Sheeran ,Janet cominciò a cantarla a squarciagola . Successivamente ci fu la canzone nuova dei One Direction ‘Kiss you’ e “Over Again”. A Janet non piacciono gli One Direction , lei è il tipo di persona che ascolta Ed e Dappy ,anche se non so chi sia (?)


-Ragazze io vado a fare la doccia , fate come se foste a casa vostra , tranne nel fatto di fare le capriole sul divano,mi raccomando Desy – mentre lo dicevo lanciavo un’occhiata a Desy


-Ok ok tranquilla non le farò ma intanto vado su twitter e scrivo “Londra ,stiamo arrivando xx” -


-Adesso,che si mangia?-domandò Benny


-Pizza ovviamente -rispose Janet facendo la faccia da cucciola


-Sembri Niall- fece una constatazione Benny


Janet scoppiò in una risata e tutto ad un colpo smise e noi tutte scoppiammo in una risata flagrante.


-Allora tiro fuori le patatine e la pizza- esclamò Benny


Quando uscii dalla doccia ,andai su face book e su twitter e scrissi “Londra ,stiamo arrivando,manca solo poco . Ti voglio bene ,Licia”. Spensi il PC e poi cominciammo a guardare la tv , rimisi MTV e poi vidi che c’era One Thing . Mi misi a cantarla a squarciagola e vidi Janet che mi fissò malissimo e mise le mani sulla faccia,mangiammo . Le altre andarono a farsi la doccia ovviamente a turno . Io intanto ero in camera e guardai i poster che avevo di loro. Sperai tantissimo che quando fossimo state a Londra speravo davvero di incontrargli. Janet dormi per terra sul materasso gonfiabile , mentre io dormii sul divano ,Desy dormi sul letto in alto e Benny dormi sul letto in basso , visto che avevo un letto castello .Le altre andarono a dormire , mentre io mi giravo e rigiravo , non riuscivo a dormire . Probabilmente ero molto emozionata all’idea di partire . Ma avrei sperato di incontrargli là ,non ero una directioner , solo una fan . Mi piacevano troppo il loro stile .Mi misi le cuffie alle orecchie,facendo partire la musica .Chiusi gli occhi e mi addormentai sulle note di Little Things . Mi alzai , vidi che non c’era nessuno andai in cucina c’erano Benny, Desy e Janet che facevano colazione assieme mio padre e Licia .


-Buongiorno tesoro ,come stai , emozionata ?- mi chiese Licia mentre si preparava una fetta biscottata con la marmellata


- Bene , molto felice . Starò due settimane a Londra , cosa voglio chiedere di più?- Chiesi a voce alta


- Un iphone 4s nero, per esempio..  – intervenne mio padre


Mi porse una scatolina attorcigliata la carta da regalo . Il fiocco era rosso mentre la carta da regalo era azzurra con disegnato il Big Bang .Scartai il regalo ed era un iphone nero 4s . Era stupendo . Corsi verso mio padre lo abbracciai e lo riempii di baci sulla guancia


-Grazie mille – dissi abbracciando mio padre


- Di niente,visto che in questo momento stai studiando bene allora ti ho fatto un piccolo pensiero – mi disse


-Scusate se disturbo questo momento sdolcinato ma abbiamo un’aereo da prendere- annunciò Licia


-Giusto- ribattei

Feci la doccia in un batter d’occhio. Mi misi una pull larga assieme a dei jeans stretti e alle mie amate converse con lo zaino sulle spalle con varie cose .Arrivammo in aeroporto e salutai con un bacio sulla guancia, mentre lo salutai mio papà mi disse all’orecchio: “Lola,divertiti ti aspetto al tuo ritorno”.Rimasi abbracciata a lui per qualche minuto in più. Una lacrima mi rigò il viso , non mi ero mai allontanata da mio papà cosi tanto. Salutò le mie amiche e Licia e se ne andò. Quando mi girai non lo vidi più.


-Ragazze siete pronte ??- domandai ad alta voce cosi tanto da farmi sentire dall’uomo che era davanti a noi nella fila per fare il check-in


- Si,cazzo – urlarono all’unisono , finchè l’uomo non si girò e ci lanciò un occhiataccia


Sentii il nostro volo chiamarci . Salimmo sull’aereo e mi misi accanto a Janet mentre Benny stava vicino a Desy , si addormentarono molto in fretta , mentre Janet era in bagno da mezz’ora,non penso che abbia problemi di incontinenza,pensai tra me e me . Intanto Licia era vicino a un signore un po’ robusto che dormiva o forse no . Presi il mio Ipod e mi misi le cuffie alle orecchie , cominciando ascoltare Gotta be you . Mi accorsi che dal finestrino vidi qualcosa di Londra era una vista da mozzare il fiato .

Ciao a tutte scusate non son potuta andare avanti per via dello studio che ultimamente mi sta portando via più tempo del previsto spero che il capitolo vi sia piaciuto .
Potete lasciare dei pareri . Grazie mille Se volete cercarmi su fb : Lara Kandil altrimente se volete cercarmi su twitter : @LaraKandil1

lara xx

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Capitolo 4
*** Welcome to London ***


Chapter Four


Era già stupenda Londra anche vedendola dal finestrino. Sentii un voce orribile, stridula che invase i miei pensieri. Era l’hostess.

-Welcome to London !!- disse hostess

Pensando tra me e me “ Ommio Dio , sono davvero a Londra,cavolo ci sono con le persone che voglio avere a fianco” pensaii una lacrima rigò il mio viso non era una lacrima di tristezza . Era una lacrima di gioia . Atterammo e andammo a prendere i bagagli . Desy , Benny avevano le faccie assonate . Aspettammo Janet con i suoi problemi di incontinenza . Decidemmo di prendere il taxi per andare in hotel . Presimo una suit enorme . Benny e Desy si buttarono subito a dormire con i vestiti adosso,invece Janet era in camer a con me ,si coricò per due secondi , ma non erano due minuti ,erano un paio di ore. Le camere erano stupende. Nella nostra camera c’era un letto matrimoniale,una tv,un armadio e un bagno con la vasca e doccia e alla fine c’era un piccola balcone che dava una vista mozzafiato .

-Come mai non sei ancora a letto??- chiese una voce che all’inizio mi spaventò ma poi mi tranquillizzai sapendo chi fosse

-Riflettevo e pensavo- dissi con il viso che guardava Londra illuminata

-A che cosa se mi posso permettere ?- chiese curiosa

-Se passassi un anno qua a studiare l’inglese per perfezionarlo – annunciai

- E’ una grande bell’idea ma tuo padre, ne sa qualcosa ?-chiese sempre più curiosa

-No,non dovrai dirglielo , però in fondo al cuore spero che mi dica di si , perchè qualche giorno fa ho compiuto diciottanni – dissi

-Spero davvero che ti dica di si,tesoro –disse con un sorriso a trentadue denti

-Ora vado a dormire perchè domani voglio vedere tutta Londra , Buona notte Licia-annunciai

-Buona notte cara –disse andandosene dalla camera

Parlare con Licia mi confortava molto perchè sapevo che se mi sfogavo con lei,non andare a dire a mio padre.Prima di andare a letto mi sedetti sulla sedia che si tovava sul balcone e mi rimisi a vedere il panorama , fantastico a di poco . Mi misi le cuffie e ascoltai “Little Things”, amavo troppo questa canzone . Soprattutto l’assolo di Louis . Amavo la sua voce cosi tenera da riuscire a coccolarti .

 

***

 

Accesi il telefono per vedere che ora erano,ed erano le otto e mezza . Mi alzai senza svegliare le altre . Mi misi un pull largo e dei leggins insieme alle mie amate converse .Presi la borsa con dentro il telefono,cuffie e portafoglio . Arrivai da Starbucks , ma non sapendo la strada. Usaii il mio Iphone per cercarlo e fu una missione vinta . Quando entraii avevo l’acquolina in bocca,mi scolsi in mano . Comprai un the caldo , un caffe , un cappuccino e due cioccolate con la panna (lo feci di proposito visto che Benny voleva dimagrire) e poi acquistai qualche ciambella e qualche cornetto . Mi incamminai con le cuffie nelle orecchie ascoltando Fix You dei Coldplay . A un certo punto cominciò anche a piovere e più ero andata a sbattere contro qualcuno , ma non riuscivo a vedere chi fosse .

Eccomi ho cercato di aggiornare il prima possibile tra scuola, e attività sportive non riesco a organizzarmi molto .
Spero che vi piaccia il capitolo 
Come sempre lascio il mio contatto se volete chiedermi qualcosa e vi lascio anche della mia amica che mi ha aiutato 
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su twitter : @LaraKandil1, @desy_vella

lara xx 

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Capitolo 5
*** So,i'm... ***


Chapter 5 

Ero incantata da quel ragazzo, magnifico. Indossava una cuffia grigia che gli contornava i suoi capelli tendenti al marrone scuro, anche se con qualche sfumatura qua e in là un po' più chiara, tipo biondo-ocra, tutti naturali. Mi persi nei suoi occhi che erano dir poco stupendi. Erano di un azzurro che non avevo mai visto in vita mia, aveva degli molto grandi, dolci, e più delle volte anche vispi e furbi. Erano di un color azzurro , leggermente chiaro, verso il verde-acqua, sempre allegri e luccicanti. Il suo viso ha una forma allungata, ma al tempo stesso, è tonda. Aveva un naso allungato verso l'infuori, e delle labbra dolci e sottili, quasi femminili a dirla tutta. La sua pelle era abbastanza chiara, sempre dolce, profumata e anche piuttosto sensibile. Non aveva segni particolari sulla pelle, o sul corpo, a parte uno forse.. qualche tatuaggio,probabilmente tanti. Aveva una giacca in jeans con una t-shirt degli “Who” nera. Portava un paio di jeans che gli modellavano perfettamente le gambe coordinate con le sue amate Vans,nere. Era magro, snello, asciutto. Non si poteva dire che aveva degli addominali ben scolpiti, ma sicuramente non era da buttare via. Aveva un po' di quella pancetta ancora da sviluppare, ma attraente allo stesso modo, ancora di un bambino. Quella situazione era un po' imbarazzante. Lui che continuava a guardare cosi intensamente i miei occhi. Io che mi stavo imbarazzando tanto fino alla punta dei miei capelli. Poi ci era messo anche il mio cuore che stava battendo più forte di un martello. Questo rumore rimbombava nelle mie orecchie,ed in quel momento che tutto sparì e rimanemmo solo io e lui. Sentii di andare a fuoco,perché riuscivo a sentire il suo sguardo fisso in ogni movimento che facevo,non che ne potevo fare cosi tanti,sembravo paralizzata. Ma non riuscivo a capire il perché. Ci si era messa anche questa pioggia che non mi aiutava molto,perché dopo un po' aumentò.

 

-Scusa- disse con una voce abbastanza bassa,probabilmente si era appena svegliato dedussi

-Come ?? - chiesi ancora ammirando i suoi occhi-

-Scusami ancora,non volevo farlo – mi disse lo sconosciuto

-Tranquillo fa lo stesso- dissi pulendomi la maglia e i leggins abbassando lo sguardo verso le mie scarpe fradicie

-Come tranquillo ?? Ti ho sporcata – si scusò cosi tante di quelle volte che persi il conto

 

Solo in un secondo momento mi accorsi che la colazione che avevo comprato alle mie amiche era finita nella fognatura di Londra. Il bere si rovesciò mentre il cibo era tutto schiacciato. Bene. Mi maledì me stessa con il pensiero e pensai o almeno mi chiesi “E ora che faccio?” cosi tante volte che non riuscivo a capire quello che mi stava dicendo lo sconosciuto.

-Dammi la mano- disse ancora lo sconosciuto che non si era degnato di dirmi il suo nome

-Come scusa??- chiesi sembravo essere stordita dalla sua immensa bellezza

-Dammi la tua mano cosi ti alzi-mi fece ragionare

Ero ancora per terra quando mi accorsi che la mia borsa si era aperta,e le cose in cui c'erano in essa erano sparse per il marciapiede.

-Qualcosa non va ??- mi chiese facendo una faccia interrogativa

-Vediamo un po'... la colazione per le ragazze è finita sottoterra ,il mio Iphone è rotto e mio padre mi ammazzerà e il cibo è tutto schiacciato, a parte questo bene- dissi fredda

-Per il telefono posso fare qualcosa,penso anche per la colazione,facciamo cosi tu ora vieni con me,ti fai la doccia e ti presto qualcosa perché non puoi girare per Londra vestita cosi??-annunciò il ragazzo

-Ok – annunciai a mia volta

Raccolsi quello che era rimasto della mia borsa. Ero rimasta incantata da quel ragazzo,magnifico. Quel viso era cosi famigliare,ma in quel momento non riuscii a collegarlo a nessuno di mia conoscenza. Facemmo una piccola passeggiata per arrivare alla sua macchina. Ad un certo punto vidi una Porsche nera , e riuscii a collegare il tutto. “O cazzo” pensai .

 

-Ascolta,seriamente,preferisco andare in hotel a farmi la doccia,non voglio disturbare- dissi al ragazzo concentrato a guidare

-No,tu vieni da me e ti fai la doccia- disse facendo una faccia da cucciolo

-Come posso non accettare se tu mi fai delle facce del genere- dissi al ragazzo senza nome

Anche se lo conoscevo da poco mi stava già simpatico,questo ragazzo. “Come è possibile che in Italia non ci sono ragazzi come lui??”pensai tra me e me. Ed era vero perché i ragazzi ti stavano dietro solo per le tette o per qualcos'altro.

-Aspetta un' attimo,ma tu sei... - non riuscii a finire di dire che il ragazzo mi spinse dentro alla macchina -Ma che succede??- chiesi

-Paparazzi-annuncio con uno sguardo che non riusci a decifrare -Abbassati – disse

 

Obbedi senza ribattere l'azione che il ragazzo mi disse di fare. Stemmo cosi per qualche minuto. Calò un silenzio tomba. Dopo che il ragazzo controllò,potevamo ripartire verso casa sua. Solo in quel preciso mi ricordai che dovevo telefonare a mio papà. Osservai lo sconosciuto,che per me tanto non lo era,il modo in cui guidava. Aveva le mani rilassate ed appoggiate al volante di pelle.

 

-Mi potresti prestare il tuo telefono per favore??- chiesi cortesemente

-Perché ?- chiese a sua volta

-Devo telefonare alla mia amica,visto che tu mi hai appena rotto un telefono nuovo,appena regalato,uso il tuo- ribattei a mia volta cercando di marcare le ultime  parole

Guardai l'ora ed erano le nove e mezza. “Penso che le ragazze si saranno già svegliate” pensai,un altro pensiero passò cosi velocemente nella mia testa che lo dissi ad alta voce

 

-Bene sono sicura che Licia mi ammazzerà- dissi esasperata come se fossi all'inizio di una crisi di nervi

Chiamai ,mentre squillava il telefono

-Beh,io mi chiamo …. -cercò di presentarsi,ma il telefono lo precedette,non feci in tempo a rispondere che dall'altra parte del telefono sentii la voce di Licia

-Pronto Licia,sono io-dissi con la voce tremante

-Lola,ma dove sei finita??-chiese spaventata

-Tra una mezz'ora arrivo e ti spiego tutto,ora sono con un amico- cercai di parlare con una voce sicura di me,ma “amico” direi una parola abbastanza grossa per una persona che si conosce a malapena, e poi ero sicura che quella parola non fosse uscita dalla mia bocca. Attaccai a Licia velocemente non volevo che il tipo si arrabbiasse molto.

-Allora ti chiami Lola,giusto?Io sono Louis- tentò di dire

-Si e so chi sei- dissi per non creare disguidi-Non è che mi diresti di nuovo il telefono,per favore?-dissi facendo una voce molto bassa e una faccia da cucciola,che non mi risultava bene.

-Tieni-disse passandomi il suo Iphone nero.

-Grazie,dopo ti faccio la ricarica- cercai un modo per scusarmi per l'accaduto

-Ma figurati- ribatté cominciando a ridere. In quel momento seppi che mi mancava il Louis dei video diari,il ragazzo che faceva battute sceme e che cercava in tutti modi di rallegrarti la giornata

-Pronto!Chi è? - disse il tipo dall'altra parte del telefono

-Ma come,chi è? Sono io,tua figlia – urlai

-Lola come stai??Il viaggio come è andato??Raccontami – ribatté

-Pa',non ora , non posso,ma ti chiamo stasera,promesso!-ribattei a mia volta ed attaccai giù senza attendere risposta. Il viaggio sembrava non durare più . Louis era il primo ragazzo con cui parlavo. Nella mia vita per il comportamento purtroppo protettivo da parte di mio padre non mi permetteva di essere me stessa con i ragazzi,oppure a volte mi faceva fare delle figure imbarazzanti davanti ai ragazzi che mi piacevano molto è per questo che a volte litigavamo e non parlavamo per giorni. Volevo essere me stessa con Louis,pura. Notai una cosa strana,molto strana davanti alla meta destinata .


Ciao lettori,mi dispiace per il ritardo.Comunque vediamo che i due protagonisti principali si incontrano per la prima volta,spero che non ci siamo errori,perchè non l'ho controllato.
Amatemi visto che l'ho ricopiato tutto oggi pomeriggio e che sto aggiornando a quest'ora. Ultima cosa grazie mille per i "lettori silenziosi" e per le persone che hanno recensito la storia 
Notte a tutti,ho allungato un po' il capitolo e cambiato stile spero che vi piaccia!!
P.S Se volete chiedermi qualcosa sulla storia o/e su qualsiasi cosa ci sono.Mi riscuso se ci sono errori. 
twitter :@Lara_Kandil
Facebook : Lara Kandil

P.S.S Sto dormendo in piedi 
Lara xx 

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Capitolo 6
*** I'm really sorry,Harry ***


Capitolo 6                                            I'm really sorry,Harry

 

 

Louis's pov

 

Mentre guidavo con la coda l'occhio ammirai i suoi lineamenti,di Lola. Aveva dei capelli ricci,disordinati soprattutto,color neri come la pece che le cadevano perfettamente sul seno. Mentre i suoi occhi color nocciola scrutavano il mondo al di là del finestrino della macchina. La sua pelle era cosi dorata,che immaginai che al mio tocco si sarebbe frantumata in piccoli mille pezzi. Il suo fisico tonico e asciutto era stupendo. Per non parlare delle sue curve,perfette. Era molto simile alla mia ex,Eleanor. Una modella che lavora da Hollister e che va all'Università di Manchester. Alcune fans sostenevano che tra me e lei era un grande amore,come quelli dei film americani. Ma non era cosi,facile. Lei era perfetta,ma forse non lo ero stato per lei. Era stata lei a chiedere una pausa,visto che tra i nostri lavori e carriere non c'era mai tempo per stare insieme e da soli,forse lei credeva nei pettegolezzi sul mio conto. Mentre altre credevano “nell'amore” tra me e Harry. Cosa che era totalmente falsa ed completamente folle perché, tra di noi,era nata una grande amicizia dai tempi di xFactor,e la gente lo aveva scambiato per qualcos'altro. Quando arrivammo davanti a casa nostra,notai una cosa strana,molto strana.

 

 

 

Lola's pov

 

Notai delle sirene silenziose della polizia davanti alla destinata meta.

 

-Resta qua.- mi disse Louis con tono duro,sembrava che non tollerasse repliche.

 

Ovviamente,io non lo ascoltai. Quando uscimmo dalla macchina,andai accanto a lui e il mio braccio sfiorò il suo. E in quel preciso istante dei brividi stavano percorrendo la mia schiena. Un momento dopo le nostre dita si stavano intrecciando come due calamite. Camminammo verso il porticato della casa o se dovevo chiamare villa. Attraversammo il giardino per arrivare al porticato,sebbene dovevo dire ben curato,vidi la porta dell'ingresso era bianca,come probabilmente tutte le case di Londra,immaginai. Sulla panchina che si trovava nel porticato,c'era un poliziotto intento a parlare con due ragazzi. Il primo ragazzo che stava fumando una sigaretta,aveva i capelli tirati su in una cresta,come minimo di 15 cm,sopracciglia e ciglia folte sempre nere come la pece,occhi color caramello e portava un orecchino con un sorriso preoccupato che dopo poco tempo era sparito. Lo riconobbi. Era Zayn. Mentre il secondo ragazzo accanto a Zayn,aveva i capelli tirati anche lui in una cresta marroni scuri,anche egli aveva delle sopracciglia folte marroni chiari ed uno sguardo triste che non prometteva niente di buono. Nei suoi occhi marroni come il cioccolato,riuscii a intravedere un luccichio. Era Liam.

 

-Mi dispiace molto per la vostra perdita- annunciò il poliziotto.

 

Detto questo lasciò la casa e se ne andò.

 

-Ragazzi,cosa sta succedendo qui??- domandò Louis,sempre accanto al mio fianco.

 

-Il nonno di Harry è …. morto - cercò di dire Liam.

 

-O mio dio- sussurrai e mi appoggiai al petto di Louis e cominciò ad accarezzarmi la schiena facendomi provocare brividi.

 

-Dove è adesso? - chiese Louis.

 

-E' di sopra-disse Niall - ti sta aspettando.-

 

-Ti dispiace,se vado?-sussurrò Louis, nel mio orecchio,quasi per non farsi sentire dai suoi amici.

 

-Vai ha bisogno di te- ribattei.

 

Louis andò da Harry per cercare di confortarlo mentre io rimasi giù assieme a Niall,Zayn e Liam,volevo dare a loro l'impressione di non essere una fan scatenata e pazza,ma neanche lo fossi,almeno non davanti a loro. Dopo di che calò un intenso silenzio imbarazzante. In quel momento più che mai il pavimento sembrava molto interessante rispetto alla vista intorno a me. Chi fece il primo passò fu Liam.

 

-Allora tu sei ...- cercò di cominciare.

 

-Lola- terminai,cercando di nascondere il mio imbarazzo.

 

-Sembra proprio che tu abbia freddo- disse Niall.

 

A dir la verità,era vero. Indossando ancora una pullover sporco ed bagnato,il freddo si faceva sentire molto.

 

-Un po'- dissi cercando di nascondere il mio imbarazzo.

 

Non mi sarei mai aspettata che davanti ai tre quinti dei One Direction,sarei morta di imbarazzo. Tutto,ma non l'imbarazzo. Zayn e Liam cominciarono a camminare andando probabilmente verso il retro della casa,senza dire niente. Intravidi che Zayn tirò fuori un'altra sigaretta .Guardai interrogativa Niall e capii la mia domanda.

 

- Lasciali stare quando succede qualcosa del genere,Zayn ha bisogno di Liam perché si sfoga con lui,ma non pensare male – disse Niall abbassando lo sguardo triste.

 

-No,tranquillo non l'ho mai pensato - ribattei a Niall.

 

-Dai entriamo,cosi preparo due cioccolate calde,ok? - chiese facendo la faccia da cucciolo.

 

-Certo,in più penso che se starò qua fuori mi ammalerò e non lo vorrei- .

 

Appena entrata le mie narici vennero invase da un buon profumo e il mio corpo venne invaso da un ondata di caldo. Mi guardai attorno,la prima stanza che vidi era una sala dove la prima cosa che notai erano i premi che avevano vinto durante la loro carriera. Mi ricordavo ancora che ogni volta venivano nominati per le premiazioni,gli votavo tutti i giorni. Mi sentii toccare la spalla e mi spaventai molto-come sempre- ed era Niall con le due cioccolate.

Ci sedemmo sul divano in pelle color panna e davanti a noi c'era un televisione abbastanza grande con la play. Di nuovo quel silenzio troppo imbarazzante per i miei gusti. Decisi di romperlo,ma prima bevvi la mia cioccolata.

 

-Allora … - cominciai,ma non riuscii a trovare un argomento,e mi pentii subito di aver parlato.

 

-Allora … - disse anche lui.

 

In quel momento non volevo parlare,ma starmene lì a sorseggiare la mia cioccolata,assieme al mio idolo. In più non mi sembrava un'ottima occasione per parlare di cose divertenti,visto quello che avevano appena saputo. Notai che Niall stava ridendo,guardandomi. Mi girai e non c'era nessuno. Lo guardai di nuovo interrogativa. Scoppiò a ridere con una risata più contagiosa e io stavo per ridere,ma non sapevo ancora il motivo.

 

-Allora,hai intenzione di dirmi perché stai ridendo??- chiesi furiosa

 

-Sei sporca di cioccolata,all'angolo della bocca – disse ridendo ancora

 

-Dove è il bagno??- dissi lasciando la mia borsa sul divano.

 

-Devi salire le scale,la seconda porta a sinistra – disse ridendo ancora-.

 

Quel ragazzo aveva una risata contagiosa,non riuscivo a capire come una persona come lui,in questo momento critico potesse essere cosi raggiante.

Salii le scale,cominciai ad cercare il bagno,aprendo una porta alla volta. La prima stanza che trovai era un po' in disordine,scarpe e vestiti ovunque e accessori per i capelli e tanti pettini di ogni tipo,sparsi qua e là,capii immediatamente che quella stanza apparteneva a Zayn. Ne aprii un'altra e al contrario di questa era molto ordinata,pensai che fosse di Louis,ma alla fine mi sbagliai perché c'era un poster gigante di Toy Story e capii immediatamente che era di Liam. Ritornai nel corridoio principale per dirigermi in bagno,ma sentii dei singhiozzi di un ragazzo provenire da una stanza ed assieme c'era un altro ragazzo che lo confortava. Riconobbi la voce rassicurante di Louis. Non volevo ascoltare la loro conversazione perché mi dovevo fidare di Louis,anche se lo conoscevo da nemmeno un giorno. Andai a cercare il bagno e infatti lo trovai. Mi guardai allo specchio,mi pulii dove Niall mi disse che ero sporca. Mi lavai bene,per evitare figuracce,davanti ai miei idoli. Quando uscii dal bagno,incontrai Louis davanti alla porta,dove poco tempo prima avevo sentito pianti,seduto sul pavimento. Mi sedetti accanto a lui. In quel momento sapevo non c'era bisogno di parlare. Sembrava che i nostri pensieri parlassero nella mente,assieme. Aveva la testa incastrata tra le ginocchia. Dopo qualche secondo una lacrima solcò il suo viso,e io cercai di non scoppiare a piangere assieme a lui. E per una buona volta cercai di non essere egoista e cosi appoggiai il mio pollice sulla sua morbida guancia e asciugai la lacrima. Lo abbracciai cosi forte,come se in quel momento potesse andare via e lui ricambiò. Per la prima volta mi sentivo ricambiata e protetta.

 

-Ehi,cosa ne dici se andiamo giù e prepariamo un po' di the? - propose Louis sussurrando al mio orecchio con voce bassa,ancora seduti sul pavimento.

 

-Ok,intanto vai,io ti raggiungo – gli dissi. Lui si alzò e scese le scale per dirigersi in cucina

 

Un'idea illuminò la mia mente,volevo essere d'aiuto per lui in questo momento triste nella sua vita,ma non volevo che mi conoscesse,non così,non almeno in questo modo. Ero sicura di volerlo fare,andare da lui e cercare di consolarlo. Un'istante dopo cambiai idea ed ero sulla strada verso la cucina,stavo per scendere le scale. Non sapevo per quale motivo cambiai idea e poco dopo mi ritrovai davanti alla porta della stanza. Bussai con il cuore in gola. Nessuna risposta. Sentivo solo singhiozzi. Cercai di aprire la porta piano,senza farmi notare,ma l'unica cosa che sentivo erano solo dei singhiozzi bassi. Mi avvicinai a lui,piano. Era lì,seduto sul letto,rivolto verso la finestra. Probabilmente per la terza volta in una sola giornata era caduto un silenzio imbarazzante,che lui decise di rompere.

 

-Perché se ne devono andare via,le persone a cui vogliamo bene? - domandò guardando ancora il paesaggio fuori la finestra.

 

-Perché probabilmente,è tempo che loro se ne vadino – dissi io – a me è morto il criceto,Harvey – dissi cercando di usare un tono di voce molto triste.

 

-Grazie del supporto morale,tu si che mi capisci – rispose sarcastico.

 

-Ehi,volevo solo aiutare -

 

-Non lo stai facendo – disse freddo,ancora guardando la finestra

 

-E volevo dirti che mi dispiace,seriamente- dissi cercando di essere di conforto.

 

-Non mi serve,la tua carità – ribatté freddo.

 

-Forse è che meglio che me ne vado –

 

-Forse,dovresti farlo. Voglio rimanere solo – disse con tono deciso e che non ammetteva repliche.

 

-Forse ho sbagliato a venire -

 

-Si in questa cosa,sono completamente d'accordo con te -

 

Uscii frettolosamente dalla stanza. Non volevo creare altri problemi,sia a lui che agli altri. Mi ero ripromessa che non avrei mentito a Louis,ma in questo momento non volevo rovinare un'amicizia cosi forte,per colpa mia. Arrivai in sala dove prima ero con Niall. La presi velocemente,senza farmi notare ma era stato difficile. Perché Louis era davanti a me con un vassoio e la teiera.

 

-Ehi,dove stai andando?- chiese Louis confuso.

 

-Tolgo,il disturbo- dissi fredda.

 

-Ehi,aspetta perché?- chiese ancora più confuso.

 

-E' meglio- ribattei fredda.

 

Era là. L'avevo lasciato sul porticato di casa,con ancora il vassoio in mano e con accanto Niall,confuso come lui.

Uscii dalla loro casa. Avevo bisogno di riflettere. Non riuscivo a capire perché mi aveva trattata in quel modo. In un certo modo lo capivo,perché aveva bisogno di stare da solo. Avevo bisogno di riflettere. Nel pensiero mi diedi continuamente della stupida e cominciai a camminare per le vie di Londra,ancora a me sconosciute.






Angolo autrice 
Allora come prima cosa mi scuso enormente per il ritardo,potete cominciare a lanciarmi dai pomodori alle uova.In più ho cominciato a buttare giù un'idea per un'altra fan fiction.Come sapete tra un po' comincia la scuola,e i miei mi stanno costringendo a studiare molto,anche se non ne ho voglia. Leggendo dalle recensioni,alcuni di voi,mi hanno commosso moltissimo e ringrazio le persone che hanno recensito,messo tra le seguite,i preferiti e le ricordate.
Parliamo del capitolo,come avete letto Lola conosce i ragazzi in una situazione abbastanza tragica  e lei in questo momento cerca di aiutare Harry,ma senza successo. 
Ho cercato di seguire i consigli che mi avete lasciato nelle recensioni dei vari capitoli.
Vi ha fatto schifo questo capitolo? Spero di no.
Ora vi lascio e vi chiedo di lasciare una recensione e dirmi le vostre impressioni,cosa credete che succederà,o cosa non succederà, sono curiosa di sapere la vostra opinione!!
Un bacione 

ps: ovviamente vi lascio i miei contatti se volete chiedermi qualcosa,oppure quello che volete!

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Capitolo 7
*** What the fuck are you doing here? ***


 

 

                           What the fuck are you doing here?

 

Louis's pov

-Ma cosa è successo?- chiese Niall rientrando in casa
-Non lo so- dissi alzando le spallucce
-Forse so chi è stato- disse Liam alle mie spalle

Alzai lo sguardo al cielo e capii l'unica persona che poteva un cuore duro quando soprattutto era arrabbiato.

-Ascolta non fare niente di avventato- disse Liam appoggiando una mano sulla mia spalla.
-No,ma ora vado a parlare con lui- annunciai freddo

Lasciai i ragazzi seduti sul divano davanti al camino e con le tazze di thé caldo che avevo preparato per me e Lola. Cominciai a salire le scale lentamente con un nodo alla gola che non riuscivo a cacciare. Forse era la paura,o il timore di perdere uno dei miei migliori amici per una ragazza. Questo non doveva mai succedere perdere il mio migliore amico per una ragazza,era una cosa da egoisti. Ma anche se quella ragazza era cosi spontanea. Diversa,ma spontanea. Arrivai davanti alla porta con questo fastidioso groppo alla gola. Bussai.

-Non voglio vedere nessuno ed ascoltare nessuno- urlò in modo freddo e distaccato.
-Sono io- ribattei piano con voce tremante
-Come cavolo devo dirvi che non voglio vedere nessuno- disse mentre aprii la porta e la sua bocca divenne a forma di una “O” vedendomi - Mi dispiace non è giornata,lo hai notato anche tu- 
-Tranquillo ero venuto a parlare con te.. - dissi,entrando in camera e anche cercando di non balbettare.
-Per lei,giusto?-
-Si- ammisi – Sai che ti voglio un mondo di bene e non ti voglio perdere,lo sai giusto?- continuai – Solo che è cosi... non saprei come dire-
-Diversa,innocente,spontanea? Si l'ho notato prima quando le urlavo contro- disse scatenandomi in una piccola risata.
-Dai ora andiamo giù altrimenti penseranno che stiamo litigando o cose del genere – disse cercando di convincerlo cosa che fu molto facile.

Nel momento in cui aprii la porta Liam,Niall e Zayn cadettero per terra,come un sacco di patate mentre scoppiammo a ridere come non avevamo mai fatto,finchè non mi fece male la pancia dal ridere.

-Visto te lo avevo detto non c'era bisogno di fare questo,stanno bene e non stanno litigando- borbottò Zayn mentre guardava Niall.

-Non abbiamo litigato e stiamo bene – annunciò Harry con un sorriso

-Bene,siamo contenti. Allora che ne dite un abbraccio di gruppo? - proposero Niall e Liam

Annui.

Quell'abbraccio era diverso dai abbracci di gruppo che facevamo dopo i concerti o dopo aver ricevuto dei premi. Questo era un vero abbraccio,non che gli altri non lo fossero,ma questo era diverso un abbraccio tra vero amici.

-Tranquillo Niall avrai un alta possibilità per toccarmi il sedere – dissi sciogliendo l'abbraccio e facendo scatenare delle risate da parte degli altri quattro,e una linguaccia da parte di Niall – Ho un'idea,che adesso non ricordo,fatemi fare qualche chiamata- continuai a dire ricevendo otto sguardi interrogativi.

Nemmeno io sapevo l'idea.


Lola's pov

 

Tornai in hotel,piena d'acqua. L'unica cosa che conoscevo che mi aiutava a chiarirmi le idee era la piscina e sapevo che nell'hotel dove alloggiavamo c'era. Entrai in camera e vidi le ragazze compresa Licia alzarsi venirmi in contro ad abbracciarmi,con delle facce preoccupate.
-Ehi,che succede è morto qualcuno?- dissi sarcastica cercando di sdrammatizzare la situazione. Loro la fanno più grande di quello che è realmente. Ero solo stata fuori per qualche ora in cui mi erano capitati molti avvenimenti.
-Dove cavolo sei stata?- chiese Licia infuriata alzando di qualche decibel il suo tono vocale. Non avevo mai vista in questo stato. Probabilmente era brava come me a nascondere i lati che non voleva mostrare alla gente come in questo caso.
-Eravamo in pensiero per te- disse Benny dolcemente cercando di calmare Licia.
-Non dovevate,sto bene. Come vi avevo detto ero andata a prendere da Starbucks la colazione,ma è successa un...- annunciai eccitata all'idea che loro venissero a sapere cosa era successa in quel poco tempo in cui sono uscita.
-Non mi interessa niente,ho mentito a tuo padre,per colpa tua. Abbiamo provato a chiamarti ma niente. Dove caspita avevi il telefono?-
-Nella borsa,ovviamente- dissi cominciando a cercarlo- Eccolo,ma è ridotto un po' male-.
-Ma che cavolo hai in quella testa? Cemento?-chiese Licia nervosa,mentre le altre se ne stavano in disparte.
-Tranquilla,non è successo niente di grave-
-Sai ero molto preoccupata per te,ma ovviamente questo non ti interessa-
-Certo,che mi interessa-
-Dai vieni qua- disse abbracciandomi teneramente

Desy accese la televisione e mise il telegiornale e sentii una cosa che la fece travolgere assieme a Benny.

 

Il giovane membro dei One Direction,Harry Styles questa mattina ha perso il nonno. Le cause ancora a noi sono sconosciute. Quando ne sapremo di più,sarete informati”

 

Desy e Benny rimasero sbalordite dalla notizia

“E' appena successo,come cazzo fanno a saperlo?” mi chiesi mentalmente.

 

-Ragazze,io vado in piscina- annunciai andando verso la stanza a prendere il necessario,prima di sentire qualche replica da parte di loro.

Misi il costume a due pezzi blu, e i pantaloncini,sempre blu, di un'altro costume. Presi la borsa ci misi l'asciugamano,la cuffia in lattice e gli occhialini per la piscina. Mi chiesi mentalmente “Come cavolo facevo ad averli?Forse gli aggiunti qualcuno delle ragazze”. Aggiunsi lo shampoo,il bagnoschiuma e il pettine. Indossai una t-shirt nera dei Nirvana e un paio di pantaloni della tuta e le mie Vans nere,nel hotel c'era abbastanza caldo,il che sembrava abbastanza strano visto che era Dicembre. Uscii dalla stanza e andai verso la hall per chiedere informazioni,con la borsa sulle spalle.

-Mi scusi dov'è la piscina?- chiesi cortesemente
-Allora deve andare verso il ristorante e girare a sinistra e troverà gli spogliatoi per cambiarsi-

Lo ringraziai gentilmente e segui le indicazioni del signore,datemi. Entrai nello spogliatoio femminile e tolsi i vestiti di troppo. Rimasi solo in costume in ciabatte. Misi i vestiti tolti nella borsa e andai in piscina. Appoggiai la borsa sulla panca,vicino alla piscina.

 

Dopo aver lasciato la casa dei ragazzi,ripensai a quello che avevo detto a Harry. Cominciai a camminare verso una strada a me ancora sconosciuta. Ero davvero stata una stronza. Come potevo paragonare la morte di suo nonno alla morte del mio criceto?Idiota. Proprio nel momento in cui stavo cercando di legare con qualcuno e cosa ho fatto? L'idiota, in più stavo parlando con Harry Styles degli One Direction,ed ho rovinato tutto insieme a Louis. Idiota. Continuai a imprecare mentalmente,per non mettermi ad urlare come una pazza,in più farmi riconoscere ovunque,pure a Londra. Sei stata una vera stronza,lo sai questo?”

Si,evita di ricordamelo”

Qualcosa allo mio stomaco si strinse,forse erano i sensi di colpa. Stavo per mettermi a piangere mentre ammiravo il Tamigi. Ricominciò a piovere. Alzai gli occhi al cielo e imprecai mentalmente.

Tenevo gli occhi fissi sul quel fantastico fiume,sembrava quasi una scena sul ponte di Brooklyn,ma io ero molto lontano da lì. Era cosi strano che alla mattina ci fu una piccola nebbiolina,non fastidiosa.

-Cosa hai intenzione di fare,adesso?-
-Di tornare allo hotel e fare qualcosa-
-Non essere egoista-
-Non lo sono-
-Non essere tirchia-
-Non lo sono,infatti-
-Io non penso-
-Non sai nulla di me-
-Io penso di si-
-Allora pensi male-.
-Non penso-
-Smettila di pensare-

Mi girai per vedere chi stava parlando con me,ma l'unica cosa che trovai erano i passanti con l'ombrello. “Nemmeno lassu mi amano” pensai.

 

Mi tuffai e cominciai a fare qualche vasca,ripensando all'accaduto. Feci dieci vasche con lo stile libero,successivamente presi una pausa sedendomi sulla panca dove precedentemente misi la borsa. Mi coricai sulla panca a pancia in su e guardai il soffitto bianco grigio e cominciai a pensare ancora. Chiusi gli occhi e cercai di godermi quel silenzio cosi fantastico,e cosi perfetto.
Non riuscivo a sapere come,ma sentivo dei occhi su di me che mi stavano facendo diventare imbarazzata. Aprii gli occhi di getto e mi guardai attorno e non c'era nessuno. Decisi che avevo bisogno di rinfrescarmi. Mi tuffai e feci qualche altra vasca tanto per distrarre la mia mente,sempre stile libero. Appena finite le mie vasche,presi la borsa e andai verso lo spogliatoio femminile dove c'erano anche le docce. Appoggiai tutto su un altra panca vicino la doccia e presi lo shampoo e il bagnoschiuma e in fretta,passai tutto sui i miei capelli e il mio corpo. Dopo essermi lavata mi avvolsi nell'accappatoio e svuotai alla ricerca dei miei vestiti puliti cosa ne non c'è ne erano traccia. Indossai quelli con cui ero venuta,profumavano ancora di ammorbidente. Asciugai lentamente i capelli sotto al phone. Svolazzavano come uccelli liberi,tranne che miei capelli erano attaccati. Sistemai tutto nella borsa e cominciai a ripercorrere la strada dalla piscina alla camera,senza cercando di perdermi in quel grande hotel. Bussai,una volta. Venne ad aprirmi Janet con un panino in bocca.

-Sempre a mangiare eh?- chiesi sarcastica.

Annui.

-Dove sono le altre?-
-Licia è al telefono con suo marito,Benny e Desy sono su Twitter sono disperate per quello che è successo-

Andai nella mia stanza a svuotare la borsa con la roba della piscina e la misi nel secchio per le cose da lavare e riposi lo shampoo e il bagnoschiuma nel bagno. Non avevo fame anche se la mia pancia diceva il contrario,era pure quasi l'orario di pranzo.

-Allora ho fame che ordiniamo?- chiesi urlando andando dove erano
-Io un hamburger – disse Janet
-Siamo in un hotel e tu cosa ordini un hambuger?- ribattei
-Voglio un hamburger- disse con tono deciso.
-Pure io- annunciarono Desy e Benny all'unisono dopo essersi guardate e ridere insieme.
-Bene quattro hamburger – sussurrai con voce bassa
-Chiami il servizio in camera?-domandò Licia

Annui.

-Allora per me un'insalata-
-Okay-

Chiamai il servizio in camera e dissi quello che volevamo,dissi anche il numero della stanza e risposero dicendomi un 'va bene tra un quarto d'ora sarà tutto pronto.
Dopo aver passato i quindici minuti più lunghi della mia vita,qualcuno bussò e pensai immediatamente 'grazie a Dio'. Nel momento in cui andai ad aprire velocemente mi ritrovai ritrovai un viso cosi famigliare.

-Che cavolo ci fai qua?Come hai fatto a trovarmi?Sei uno stalker?-chiesi cercando di capire come aveva fatto a trovarmi.
-Primo sono qua per il cibo che hai ordinato in quantita esagerate- cominciò a dir Louis abbassando lo sguardo verso il carello del cibo.
-Non è per me,almeno non tutto-

Fece uno sguardo interrogativo.
-Per le mie amiche. Dai entra cosi mi spieghi come hai fatto a fare tutto-
-Fare tutto?-chiese curioso e confuso.
-Si,dico a trovare dove alloggiavo-
-No-disse deciso-Allora ci fai entrare o no?-
disse facendo un cenno verso di loro. Notai che Harry avevo lo sguardo verso il pavimento,probabilmente imbarazzato.
- Falli entrare,dai-dissi spostandomi per farli entrare
-Dai venite,visto ve lo avevo detto che non avrebbe detto di no- sussurrò ai ragazzi mentre io lo stavo uccidendo con lo sguardo.
-Abbiamo ospiti-urlai chiudendo la porta -Ragazze loro sono,sapete chi e ragazzi loro sono mie amiche,Benny e Desy- dissi cercando di non ridere in quella buffa situazione.

Appena le due ragazze gli videro,una diventò rossa come un pomodoro mentre l'altra cercò di mantenere la calma facendo dei respiri profondi. Mentre l'espressione di Janet non riuscii a capirla,era totalmente indifferente.

-O mio dio,sono loro?- chiese Desy facendo un respiro dopo l'altro.
-Si,è per questo che stamattina ero fuori-
-Potevi dircelo no?- ribattè Benny
-Lascia stare- dissi fredda.
-Chi sono?- chiese Licia

Qualcuno aveva delle facce stupite mentre qualcun'altro tirava un respiro.

-Dai vieni che ti spiego,ma intanto sediamoci-

Ci sedemmo nella piccola saletta,dove c'erano due divani bianchi e un piccolo tavolo in legno.

Benny cominciò a spiegare la loro storia a X-Factor,di come si erano conosciuti, di come avevano legato in cosi poco tempo,di come avevano fatto successo cosi in tanti Paesi,grazie alle loro fan,di come avevano scalato le vette dei successi rimanendo i tipici ragazzi della porta accanto,con i piedi per terra.

-Ed eccoli qua- disse Benny finendo il suo racconto molto dettagliato,e guardando i ragazzi
-Bene ora posso mangiare il mio hamburger- annunciai facendo provocare delle risate di tutti

Lo presi tra le mani,ma qualcuno lassù ce l'aveva nuovamente con me,perché qualcuno bussò alla porta,prima di addentare l'hamburger.

-Riuscirò mai a mangiare?- sussurai mentre mi alzai a malavoglia dal divano

Ci guardammo intorno ma tutti avevano gli sguardi interrogativi. “Chi poteva mai essere?” Pensai

-Non stavamo aspettando nessuno,voi?- chiesi vicino alla porta

-Non abbiamo detto a nessuno che saremmo venuti qua - disse niall.

Aprii la porta e rimasi pietrificata dalla persona che c'era al di fuori.

-che cazzo ci fai qua?-





Angolo autrice
prima cosa: mi scuso enormente per il ritardo ma è colpa della scuola e in più per il tempo che non ho avuto, dunque vi chiedo per favore di non lanciarmi pomodori e tutto quellop che volete.
seconda cosa: a me il capitolo fa davvero schifo,ma davvero,dunque chiedo ancora scusa a tutti.
terza cosa: come sempre ho cercato di seguire i vostri consigli dalle recensioni dell'ultimo capitolo,che diciamo ne ha avute moltissime. Mi sono davvero commossa seriamente dunque ringrazio ancora le persone che hanno messo la storia tra le seguite,ricordate e preferiti.
Parliamo del capitolo allora c'è Lola che si sente molto in colpa per quello che ha detto ad Harry. Intanto Louis si chiarisce con Harry e dopo vanno allo hotel delle ragazze per scusarsi ma viene qualcuno. Chi potrà mai essere?? Spero sinceramente che il capitolo vi piaccia. 
Mi scuso anche per gli errori,ma sono di fretta perchè devo fare i compiti e studiare moltissimo.Ora vi lascio e vi chiedo di lasciare una recensione e dirmi le vostre impressioni,cosa credete che succederà,o cosa non succederà, sono curiosa di sapere la vostra opinione,davvero. 
Un bacione,lara 

Su twitter mi potete trovare come @louisjvoice 


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