It wasn't just a dream

di crazayn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Flying away ***
Capitolo 2: *** Madness moments ***
Capitolo 3: *** I knew you were trouble ***
Capitolo 4: *** He's an idiot ***
Capitolo 5: *** This is what it feels like ***
Capitolo 6: *** All I wanted was to break your walls ***



Capitolo 1
*** Flying away ***


(1)

Flying away

 

Iniziamo bene. Davvero.

Due giorni fa mi si prospettava davanti l’eccitante idea di trascorrere un mese con Ellie in Inghilterra: sole, in culo al mondo, senza quei rompicoglioni di mamma e papà intorno, lontano dalla scuola, dai compiti, con la scusa di migliorare il nostro inglese. Insomma, era davvero allettante come proposta, anche perché ho sempre amato quella lingua e uno dei miei sogni è sempre stato potere un giorno arrivare a parlarla come se fossi nata lì.

Arrivata all’aeroporto di Heathrow però, l’immagine che mi era ronzata in testa per mesi aveva iniziato a sgretolarsi.

Ellie mi ha trascinata di corsa in un self-service appena scese dall’aereo, a causa della sua solita astinenza feroce dalla forchetta.

-E muoviti, cazzo ho così fame che potrei sbranare un orso intero ancora vivo!- mi sbraita addosso.

-Ma cerca di frenare il tuo stomaco e sciallati ragazza!- le rispondo a tono.

La tipa dietro il bancone ci chiede cosa vogliamo.

La mia migliore amica mangia con gli occhi tutto quello che si trova sul ripiano di fronte a lei. –Quegli spaghetti!- esclama quasi urlando, tanto che la ragazza le lancia una strana occhiata.

Io ci metto un po’ a scegliere, a dir la verità non ho molta fame.

-Allora?! Non ci vuole una laurea per decidere cosa mangiare … - Miss tiservoiobastachetimuovi  fa la scocciata. – Ma porco procione in calore, è il tuo lavoro questo! Ti pagano per servirmi, cacchio lasciami decidere con calma!- . Rimane un po’ interdetta dalla mia risposta e aspetta che io opti per un piatto di verdure bollite.

Ellie fa una faccia schifata – Bleah … ‘sta roba è una massa appiccicosa e stracotta … Gli inglesi probabilmente pensano che cucinare significhi ficcare la prima roba che capita in una padella, purché sia qualcosa di davvero rivoltante!- esclama arrabbiata.

- Cazzo ma dentro queste verdure ci avete messo sterco di mucca scontato per caso?- chiedo alla tipa che mi volta le spalle ed entra nella “cucina” del fast food.

Gettiamo nel cestino quella merda e ci avviamo verso la stazione dei taxi, i famosi black cabs  di Londra … Un taxista ci fa segno di avvicinarsi alla sua auto, ci aiuta a caricare le nostre valige all’interno e ci chiede l’indirizzo. – Doncaster – gli rispondo immediatamente tutta eccitata.

- Sai davvero non ci posso ancora credere che la famiglia che ci ospiterà è dello stesso paese del mio idolo!-

La rossa accanto a me alza gli occhi al cielo: - Aileen, porca totana castrata hai passato le due ore di volo a ripetermelo, pensi che me lo sia già dimenticata?- mi chiede sarcastica.

- Ehm, scusa, forse ho esagerato un pochino … Maddai non penso di averti detto così tante cose di loro da asfissiarti ! – le dico dispiaciuta.

- Nooooo! Figurati, in due ore mi hai raccontato tutta la vita dei One Direction con tanto di dettagli sulla loro vita privata e di critiche alle Lelly Swiffer occomediavolo si chiamano dicendo che fanno solo star male i “tuoi ragazzi” … Guarda se vuoi puoi continuare perché non vedo l’ora di sapere come si chiama anche il loro peluche preferito e di cosa hanno assolutamente paura!- ribatte lei.

-Cucchiai. –

-Cosa?-

-Cucchiai. Liam ha paura dei cucchiai. –

La mia amica scuote la testa sconsolata. –Sarà un lungo mese … - sospira.

Occhei lo ammetto: avevo passato tutto il viaggio a parlare ininterrottamente dei miei idoli, quei cinque cretini  che mi avevano rubato il cuore. Ma insomma, capitemi, non è da tutti i giorni andare un mese a Doncaster, ripeto DONCASTER, la città di Louis!

A Ellie comunque non dispiace la loro musica, e nemmeno loro in sé come personaggi, ma non si definisce certo una directioner  (che a detta sua sono delle pazze sclerate, che sbavano dietro a cinque ragazzi che non incontreranno mai dal vivo, illuse da internet e dal potere dei social network … ).

Nonostante tutto è stata la prima alla quale ho fatto vedere il video del loro singolo più famoso, What Makes You Beautiful,con il quale li ho scoperti, ed è rimasta a bocca aperta come me dopo averli ascoltati. Ricordo che ero gasatissima ogni volta che sentivo quella canzone: insomma, sono le parole che ogni ragazza vorrebbe sentirsi dire!

Tu non sai,
tu non sai di essere bella.
Se solo tu potessi vedere quello che vedo io
Capiresti perché ti voglio cosi disperatamente
Adesso ti sto guardando e non riesco a credere
Che tu non sai
Non sai di essere bella
Ma è questo che ti rende bella

 

 

Il taxi ci scarica davanti ad una tipica villetta inglese con tanto di giardino davanti all’entrata.

Io ed Ellie siamo cariche come muli e non abbiamo mani per suonare il campanello …

La rossa inizia a imprecare sottovoce, allora mi sforzo per trovare una soluzione.

-Il gomito, cazzo, prova con il gomito!- le suggerisco.

Lei fa una faccia del tipo maseicretinaocosaa?  Ma poi, data la mancanza di un piano B accetta il mio consiglio.

Un tonfo ed El è caduta. Una donna sbircia dalla finestra e sorride, la porta si apre per presentare una bellissima donna.



 

MWAH!

Buonsaaalve a tutte belleeeee!!

Questa è la mia prima fan fiction, quindi sono un po’ emozionata *__*

Spero davvero che possa piacervi sia la storia sia il mio modo di scrivere, e per sapere cosa ne pensate esistono le recensioni, VEEEERO!?!? Quindi non esitatee!! Mi farebbero davveeeero piacere :* :*

Passando al capitolo: ehggià, indovinate chi è Johannah? Immagino che molte di voi l’avranno capito eheheh ma shhhhhhh!!

Cooomunque la nascita di questa storia è semplicemente data dal sogno di ogni directioner: per questo ho deciso di parlare dei One Direction e non di Zayn, Niall, Liam, Louis e Harry come personaggi di una storia completamente diversa … Cercherò di essere il più verosimile possibile alla realtà (è un esperimento, se non vi piace fatemelo sapere!)

Ah e avrei bisogno di un banner, per chi sapesse farmelo *sononegata* ahaha graaazie.

Questa è la mia Aileen, ve piasa?? La rossa invece è la mia Ellie ...

 

 

Occhei occhei mi dileguoooo  con taaanto love <3

P.s. : ho Facebook ma non accetto le amicizie degli sconosciuti, non ho twitter, perciò dovrete accontentarvi della posta interna di EFP oppure se preferite potete seguirmi su WeHeartIt

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Capitolo 2
*** Madness moments ***


(2)
Madness moments
 
-Salve ragazze io sono Johannah, ma potete chiamarmi Jay, e voi dovete essere Aileen ed Ellie, giusto?- ci accoglie con un’allegria che le si legge in volto, tipica di quelle persone speciali, che mettono di buon umore solo a guardarle.
Jay, ci accompagna all’interno della casa e ci aiuta a sistemarci nella nostra stanza: è davvero crazy, un’ ampia finestra è situata davanti a noi e delle tendine chiare lasciano filtrare la luce. La camera è di un ordine impressionante, uno di quelli che dopo un giorno passato in mia compagnia scompare come per magia … I letti, adiacenti alla parete laterale, ispirano dormite estreme e a fianco l’armadio ha l’aspetto di essere qello che ogni ragazza sogna di avere.
- Hiii!! Io sono Charlotte, Lottie per gli amici … Finalmente siete arrivate! Non vedevo l’ora, davvero, l’idea di avere in casa due coetanee è davvero intrigante !!! –
- Ehilà, quanto entusiasmo! Piacere Aileen – mi presento per poi inciampare nel comodino. Impreco sottovoce. Ma si può essere così dementi? D’altra parte si dice che il quoziente intellettivo di una persona è pari a quello del suo idolo … Lo so, sono fottuta!!
Quella che dovrebbe essere la mia migliore amica e la bionda cacciano dei risolini acuti per poi scoppiare in una sonora risata.
- Oh, Aileen, non preoccuparti, non sarai l’unica domani a scuola ad essere specializzata in figure di merda! Potremmo formare una bella coppia … Sai sono specializzata, l’unica laurea che mi manca è quella della cadutasulragazzopiùfigodellascuolachepoisifidanzaconte, mi spiace, so che avresti preferito questa tra tutte ma dovrai accontentarti!- mi fa l’occhiolino.
E così saremmo andate a scuola insieme? Quella ragazza mi stava già simpatica.
-Sì, lo so, la vita non è come nel mondo di Patty, almeno non per me! Se io cado dalla bicicletta, il massimo che posso incontrare sono stronzi dimmerda che iniziano a pigliarmi per il culo, altro che Matias … -
- Benevuta nel club, tesoro!- Ellie mi schernisce con una smorfia del tipo siamosullaterraenonsudisneychannel .
Le ore trascorrono veloci, sembra quasi che l’orologio inglese sia impazzito improvvisamente. Lottie è fantastica ed io ed Ellie non facciamo fatica a legare in fretta con lei. E’ quel tipo di ragazza che si diverte con poco, dalla ridarella facile, stupida come poche, che si diverte a fare le facce strane nelle foto. In un pomeriggio avremo scattato qualcosa come cento foto senza senso, registrato video che mostrano il nostro lato peggiore. Nell’ultimo c’è la bionda che tenta di spremere un’arancia in una brocca, accecando me la mia amica varie volte, con gli spruzzi. Ad un certo punto quel gran genio della rossa, dopo aver perso l’uso momentaneo della vista, cerca di tirare uno schiaffo alla causa del suo dolore, e, ovviamente, al posto che centrare il viso della padrona di casa, centra in pieno la brocca della spremuta che finisce addosso a tutte e tre, trasformandoci in carote viventi.
- Fotoooo!- esclama Lottie ridendo come una foca in calore. E te pareva!
- Mio fratello apprezzerebbe tantissimo il nostro travestimento, sapete?! –
Ma uau, il cervello di tuo fratello è davvero superiore a quello di un criceto pezzato! – Oh, ma davveeero?- esclamo io. D’altra parte mi sembra di aver capito che in questa famiglia non esista gente normale.
- Sì, lui ama le ragazze a cui piacciono le carote – mi assicura – e le Lamborghini!- aggiunge poi.
- Che ragazzo dai gusti semplici!- commento.
- Merda. E’ tardissimo e devo andare a prendere le mie sorelle a scuola, vi va di accompagnarmi?-
- Ovvio – rispondiamo in coro io ed El.
- Si accettano consigli per arrivare alla meta più velocemente!- grida la nostra nuova coinquilina mentre si fionda a prendere la sua borsa.
- Bici!- urla la persona con cui sono cresciuta.
La risposta arriva dall’ingresso: - Andata, forzaaa!-
Ci precipitiamo alla porta del garage e in meno di trenta secondi siamo già per strada.
-Pedalareee !! – tre ragazze urlanti si aggirano per le vie di Doncaster come schegge impazzite. La gente ci guarda male, ma chissenefrega.
Mi giro un attimo per controllare se Ellie sta al passo e … BAAAM … !!
Di nuovo col culo a terra. Ormai dovrei fare un abbonamento.
- Ehi bella tutto bene? Ti sei fatta male?- mi chiede una voce alle mie spalle.
Giro la testa. Non ho riconosciuto la voce. Un ragazzo con la stazza di un hamburger e la faccia di un cetriolo mi si avvicina. Mi sale un conato di vomito.
- Come ti chiami?-
No. Non hai capito bello. – Devo andare sono in ritardo! – gli sbraito addosso.
Le mie amiche hanno assistito a tutta la scena trattenendosi la pancia dal ridere. Salto in sella e le raggiungo furente.
- Allora, com’era il tuo Matias? – mi prende in giro Lottie.
- Mi spiace, ma non hai superato l’esame di cadutasulragazzopiùfigodellascuolachepoisifidanzaconte,  ritenta e sarai più fortunata!- rincara Ellie .
Ne avevo proprio bisogno. – Voi sì che siete delle vere amiche, sapete sempre dire le cose giuste al momento giusto … - le schernisco.
La scuola è piena di bambini urlanti ed eccitati: probabilmete dal suono della campanella, penso io, perché altrimenti non saprei come spiegarmelo. Oh, la gioventù, ancora così innocente!
Maccheccaz..?! Aileen guardati dal fare certi pensieri sembri una nonna di novant’anni …
 Due bambine carinissime mi saltano quasi addosso: sono identiche, e sembra di parlare con la stessa persona.
- Ellie, Aileen, loro sono Daisy e Phoebe. – la vocetta acuta di Lottie sovrasta il rumore dell’atrio.
Anche loro mostrano i loro trentadue denti con un sorriso disarmante. Sarà una cosa di famiglia.
Un ragazzo castano si sbraccia e cerca di attirare l’attenzione della bionda, così glielo indico.
- Ehi, Tomlinson!- la saluta lui.
- James!- risponde lei con un cenno della mano.
I muscoli della mia bocca si bloccano. La bavetta inizia a scendere. Gli occhi escono fuori dalle orbite. Checcazzo sta succedendo? Sì, ho capito. Leggo troppe fan fiction.
Dopo qualche minuto riesco a riprendere la parola. –Ti ha chiamata …-
- … Tomlinson. – finisce la frase la bionda.
 
MWAH!
Hiii babesss!! Sorratemi per il capitolo schifoso, ma #staystrong era solo un capitolo di passaggio!!
Vi amo a tutte quante sistahhhh siete adorabili … Cioè, questa è la mia prima ff!
In questi giorni sto sclerando, L’annuncio delle date del  Where We Are tour mi ha mandato su Marte… anzi su DISNEYCHANNEL ahahah
Anywayyy ho una paura bestia di non andarci, di non sentire quelle voci ancora una volta, anche se solo per poche ore. Io sono una dipendente delle loro voci. PUNTO.
Voi ci andrete??
Occhei occhei la smetto passiamo al capitolo. Avevate capito già dall’inizio di chi stavo parlando? O come la nostra Aileen (che è un po’ bacata di testa, a dir la verità) siete rimaste a bocca aperta (con la bavetta eh, mi raccomando) quando Lottie è stata chiamata per cognome? Oppure non avete ancora capito di chi si tratta?
Quest’ultima non credo che valga per molti ahahah . Eh sì, il sorriso è di famiglia Tomlinson, lo so.
E voi vi aspetterete una ff su Louis! SPOILER SPOILER: e invece NO . MUAHAHAHAH
Occhei mi eclisso belle girls . Siete amaZAYN come sempre.  Kevin vi saluta. Lovee xx

 
 
 E questa è Lottie… Non è ahkjbdfkjhrekjhtb ?? Cioè spiegatemelo…

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Capitolo 3
*** I knew you were trouble ***


(3)
I knew you were trouble
 
-Oh no, non è possibile!! Ma porcospino incerettato, quei cinque froci mi perseguitano!- Ellie sta sclerando seriamente. Ho paura di aver oltrepassato il limite di questi ultimi tempi riguardo alla questione myidols
-Ehi mio fratello non è frocio! Se proprio lo vuoi sapere è fidanzato con.. –
- … Eleanor Jane Calder detta El, Gemelli, nata il 16 luglio 1992, anni 21, studia a Manchester, ha lavorato per la Hollister, ha un cane pupazzo chiamato Pepper e festeggia l’anniversario di fidanzamento con tuo fratello il 17 di Novembre… lo so, lo so, LO SO!!- La mia migliore amica sta decisamente delirando; la bionda di fianco a me è stordita, probabilmente dalle troppe informazioni che la rossa ha sputato fuori tutto d’un fiato. La sorella del mio futuro marito ha una faccia da rana molestata, occhi fuori dalle orbite, bocca spalancata pronta a ricevere un grosso carico di moscerini impazziti.
- Oddio davvero!?! Questa mi mancava! Anch’io ho un peluche che si chiama Pepper!- esordisce quel genio di Lottie in risposta alla nostra paziente in delirio.
Dopo questa uscita estremamente intelligente, Ellie sviene. E il bello è che quella a cui dovrebbero mancare i sensi sarebbe la sottoscritta!
Così mi affloscio a terra per compiere ciò che era stato prescritto dal fato.
 
 
Apro gli occhi, ancora stordita. Sono avvolta dal biancore puro emanato dalle pareti di quella che non sembra essere una stanza conosciuta. Cerco di capire in quale parte del mondo mi trovo.
Una piccola scrivania si affaccia su una finestra; un televisore è appeso sopra il letto dove sono sdraiata. La camera è un po’ spoglia, triste. Per osservare meglio cerco di girare lentamente il collo e mi accorgo che è bloccato da un collare. Con la coda dell’occhio scorgo un paio di flebo e qualche tubicino collegato al mio braccio.
La mia testa sta per scoppiare, ma ora qualcosa riaffiora alla mia mente. Delle urla, una voce di ragazza e una sirena in lontananza. Eppoi, buio. BAM.
Quella che deduco essere un’infermiera fa capolino dalla porta pallida .
- Ben svegliata! – ha una voce allegra, che colora con qualche emozione quel posto deprimente.
- Cosa ci faccio qui? Cosa mi è successo? Dove sono le altre? Come sta Lottie? Ed El? – le mie paure mi travolgono come un turbine, ed escono senza filtri dalla mia bocca.
- Ehi calma, calma. Per quanto ti riguarda, sei svenuta in mezzo alla strada e una macchina ti è passata sopra senza molti scrupoli. Hai un trauma alla colonna vertebrale, che ti impedirà di muovere collo e schiena per un paio di settimane, ma non è nulla di grave. Lottie sta per passare a trovarti. L’abbiamo appena avvisata del tuo risveglio.-
Tutto ciò faceva uno strano effetto, la testa mi girava. Mi sembrava di aver fatto tutte le domande necessarie, di sapere tutto quello che dovevo sapere, eppure qualcosa mi diceva che mancava ancora un pezzo del puzzle. E quando tornavo indietro e ripercorrevo la scena constatavo di aver risposto ad ogni mia richiesta.
Cazzo. Merda. Lo sapevo, me lo sentivo. – Ed Ellie?? Ellie!!?? Come sta, cosa le è successo?? La macchina deve essere passata anche sopra di lei, che conseguenze le ha portato?? Porca merda perché non risponde!?- la ragazza in camice bianco (tanto per cambiare colore) abbassa la testa e non proferisce parola.
Così inizio a sbraitarle contro, perdo la calma (che in realtà non ero mai riuscita a mantenere).
–Ragazza mia, avrò il diritto di sapere come sta la mia migliore amica! Dimmelo subito o ti denuncio, capra spelata che non sei altro!! Muoviti, apri quella bocca, sputa fuori tutto quello che sai … Stupida infermiera del cazzo, se non mi dai nessuna informazione ti spiaccico al muro come una frittata!!!! –
Devo essere stata un tantino troppo rigida, perché la smilza mi guarda con occhi terrorizzati e supplichevoli.
La porta si spalanca e lascia entrare una chioma bionda, illuminata dai raggi del sole, che mi viene incontro correndo.
- Aileen! -
- Lottie! –
La sua voce è incrinata dall’emozione, una lacrima le scorre sul viso.
Decido di non nascondere i sentimenti che mi hanno risucchiato fino a quel momento e gocce d’acqua salata sgorgano a fiotti dai miei occhi.
Quando la situazione si tranquillizza, inizio a farle quella domanda che tanto mi pesa.
- Cosa è successo a Ellie e come sta?- le chiedo con più calma possibile, anche se la mia voce tradisce la disperazione.
- Ellie è … - sospira, fa una pausa e prende fiato – è in coma. –
SBAAAM.
Parole taglienti. Più di una lama.
Vuoto. Senza di lei sono persa, non sono niente.
- Chi è quel coglione che ci ha messe sotto, anzi che l’ha messa sotto??? – urlo.
Silenzio. E’ inquietante, davvero. Non avevo ancora scoperto questa parte di Lottie.
- L’auto su cui c’erano mio fratello e i suoi quattro amici. L’autista stava cercando di fuggire dai paparazzi e dall’orda di fan che stavano correndogli incontro. –
Un altro colpo al cuore. Non so più cosa pensare.
Odio? Mai. Sono i miei idoli, e non erano loro che stavano guidando. Giustificati? Ma neanche per idea! Stiamo comunque parlando della mia migliore amica …
Un sentimento, di quelli che non si riescono a decifrare, mi avvolge completamente.
-E ora dov’è? – chiedo.
- Nella stanza accanto. –
Basta uno sguardo che la mia amica capisce le mie intenzioni. Mi aiuta a togliere la flebo e ad alzarmi dal letto.
Insieme, mano nella mano, varchiamo la porta della stanza affianco e, sdraiata sul lettino verde, c’è una ragazza magra, dalla chioma rossa.
Il mio viso diventa il letto di un fiume in piena e per lunghi istanti non esisto per nessuno.
Lottie capisce e mi lascia sola. La mia mano sfiora il braccio della debole creatura che mi si presenta davanti. Un brivido mi pervade la schiena.
- Ellie, non puoi mollare proprio ora, che stavo per coronare il mio sogno. Forse era un sogno troppo irreale perché si avverasse. Ma ero sul punto di farcela e, grazie alla mia ossessione, siamo finite in questa situazione. Insomma, scusami per averti stressato con il mio monologo riguardante un solo argomento: loro. Io cercavo di trasmetterti tutta quella passione che provavo per la loro musica, per il loro modo di fare … Lo ammetto, ho esagerato. Ma sono stata cresciuta con la convinzione che perché un sogno si avveri bisogna inseguirlo. Ma forse a tutto c’è un limite … -
- Hanno ragione i tuoi genitori, bisogna credere nei propri sogni fino all’ultimo. Vedrai questo incubo finirà presto.-
E’ una voce diversa da quelle che ho sentito negli ultimi tempi, eppure mi è così familiare.
Infonde sicurezza, coraggio e serenità. Quella voce, un po’ acuta, appartenente a … a chi?
Due mani mi coprono gli occhi delicatamente e, subito dopo, mi ritrovo stretta in un abbraccio disarmante, di quelli che mettono a posto ogni cosa. E finalmente riconosco a chi appartiene quel tatuaggio a forma di “griglia da tris” sull’avambraccio.
Louis William Tomlinson mi asciuga le lacrime e mi stringe al petto come una piccola bambina indifesa.
 
 
MWAH!
Hi babessss!!! What’s up!?!
Well, io in questi giorni sto letteralmente SCLERANDOOO!!! Sono riuscita a prendere i biglietti, porca totanaaa!!!!!!!! Viggiuro sono straeccitata e non vedo l’ora che sia giugno (anche perché della scuola mi sono già stufata …).
Anywaaay parliamo del capitoloo! SBAAAAM. Ellie è in coma. SBAAM. Arriva Louis. Ma io vi ho per caso detto che Louis sarà il personaggio principale!?!? NO. Muahahaha per quello dovrete aspettare ancora un pochetto … Ma prometto a tutte quelle che amano Tommo (come me) che non saranno deluse dal suo ruolo nella storiaaa. Occhei e chemmidite della trovata del coma? Forse un po’ triste fin dall’inizio ma … Ci stava un colpo di scena no?!
Tranquille è solo per coinvolgere altri personaggi nella storia… non è niente di definitivoooo!!
ORDUNQUE … veniamo a noi. Tutte quelle che desidererebbero essere aggiornate sullo sviluppo della storia, inseriscano “It wasn’t just a dream” nelle seguite così che mi sarà più facile aggiornarvi!!
Ora mi eclisso sistahh … Love you xxx

WeHeartIt



  loooooooooooveeee

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Capitolo 4
*** He's an idiot ***


(3)
He’s an idiot
 
ELLIE’S POINT OF VIEW.

La testa mi pulsa forte e non ho la forza di svegliarmi. Mi sento strana: è come se avessi dormito per giorni di fila, ma, come tutte le volte che succede, arriva l’ora di alzarti e sei più stanca di prima. E la cosa più odiosa è che, contro ogni legge della scienza, le mie occhiaie sono ancora più viola. Possibile?! Mah.
Mi decido ad aprire gli occhi per tornare alla realtà.
Un azzurro spiazzante mi si palesa davanti. Immagini di oceani, mari, onde, cieli scorrono selvagge nella mia testa ancora un po’ stordita.
Lentamente gli occhi si abituano alla luce, e mi accorgo che non si tratta di distese marine. Due grandi occhi di cristallo mi stanno fissando con tenerezza; capelli biondi spuntano da sotto il cappuccio di una felpa bianca.
- Ben svegliata! – ha una voce è rassicurante.
- Ehm ciao, chi sei?- la domanda mi sorge spontanea.
- Sono il tuo angelo custode … - in effetti ci assomiglia, ad un angelo intendo, probabilmente mancano solo le ali. Ma, no! Non si deviano le domande così, non mi faccio pigliare per il culo dalla gente io!
- e cioè, chi saresti, scusa? – ribatto.
-Piacere Niall. –
Cazzo. Ma cos’ho fatto di male per meritarmi questa continua persecuzione da parte di cinque stramaledetti idioti???  Ci sono ragazze che, come Aileen, pagherebbero milioni pur di essere nella mia situazione. In realtà in questo momento le mie ovaie stanno per scoppiare.
- Horan levati dal cazzo, non ne posso più di te e dei tuoi quattro amici montati! Sparisci dalla mia vista! – sto perdendo la pazienza per l’ennesima volta.
Vedo comparire un’espressione sul suo volto di quelle che esprimono un concetto chiaro: “ma wtf?!?!” 
- Spiegami cosa ti abbiamo fatto di male, a parte tirarti sotto due giorni fa. – chiede con un tono calmo e piatto che mi fa saltare i nervi.
- E questo ti sembra pocoooo??? Stai scherzando, spero! – lo guardo furiosa.
- Sì, occhei stavo scherzando … - mi fa l’occhiolino. Cosa a cui non bado minimamente, perché stavolta ho intenzione di fargliela pesare.
- Bene, mi spiegherò meglio. Tu e i tuoi quattro boys mi state scartavetrando i coglioni da quando tre anni fa avete deciso di partecipare a quella minchiata di Talent Show !! Da lì, Aileen non ha fatto altro che parlare di voi giorno e notte, dei vostri problemi di cuore, del vostro fandom del cazzo che continua a litigare per cagate, dei peluches che vi portate a letto e persino di quanto ce l’avete lungo … Quest’anno decido di trascorrere un mese in questa benedetta Inghilterra, un sogno che si avvera e, dopo due ore e mezza di volo passate a ripetere i vostri segni zodiacali, scopro che siamo ospitate in casa Tomlinson. E … come se non bastasse, appena lo scopro svengo per strada e, cadendo dalla bici, un’auto a CASO mi investe. Ora spiegami perché dovrei essere qui a urlare dalla gioia alla tua vista e a sbavare perché al mio risveglio mi trovo davanti Mr. Horan. – Fine dello sfogo. Direi che può bastare.
Il biondo sorride e mi abbraccia.  Che nervi. – Sai cosa?? Ci vorrebbe un po’ di cibo!! –
Una lampadina si illumina nella mia testolina … Cibo? Cibo? Cibooo!! – Ora! Adesso! Immediatamente! Subito! Esigo del cibo!!! – Ammettiamolo: non era una cattiva idea. Occhei, era l’idea migliore.
- Uhuh vedo che il coma non ti ha cambiata amica mia!! – la voce squillante della mia migliore amica mi fa sobbalzare. Dopo cinque secondi sono stretta in un abbraccio mozzafiato da una mora e una rossa che mi bagnano il pigiama di lacrime di gioia.
Ma io ho avuto una promessa e ora va rispettata. – Niall!! Quanto ci mette questo cibo ad arrivare?? –
- Uh, da me è già arrivato … - mi mostra così un piatto di patatine fritte e, mentre le ingoia a manciate, mi fa l’occhiolino.
- IO-ESIGERE-SUBITO-QUELLO-CHE-TU-AVERE-IN-MANO!- urlo e mi lancio addosso a lui.
Inizia così una lotta all’ultima chips a cui magicamente si aggiungono Lottie, Aileen e quattro ragazzi che non avevo notato.
Ciuffetto nero, pelle scura: Malik. Ricci folti, occhi verdi: Styles. Occhi verdi, sorriso allegro: Tomlinson. Ed infine, capelli chiari, fisico mozzafiato: Payne.
Io posso sclerare da un momento all’altro, ma ormai ho capito che sarebbe inutile. Questi non esitano ad aggiungersi alla sfida culinaria, che si conclude con un nuovo arredamento per la stanza d’ospedale, caratterizzato da patatine fritte e macchie di ketchup.
- Merda. Raga penso che dovremmo mettere un po’ in ordine o le infermiere si altereranno, e non poco. – le chicche di Hazza.
Ma che genio. Davvero. Intellettualità di alto livello.
Assisto ad un fuggi fuggi generale alla  ricerca di qualcosa che possa aiutare a cancellare i segni di una battaglia che ha avuto luogo in un posto poco appropriato.
- E tu non li aiuti?- mi rivolgo al biondo tinto.
- Che bisogno c’è? Non trovi che questo arredamento stile PIMPA doni un po’ di colore a questa camera smorta?-
Rido. Ha perfettamente ragione. Dopotutto forse non è quell’idiota che mi aspettavo!
- Che ne dici se ora pulisco per bene le pareti con la lingua? Qualcuno ha finito la mia merenda … -
Anzi, sì lo è.
 

MWAH! (viva il fluo)
Ehi, my darliiiing!!! How are yaaa??
Partiamo dal fatto che sono strapresabene perché Domenica sono andata al fan meeting di Milano e ho conosciuto un sacco di gente nuova fantasticaaa!! Per il resto vivo alla giornata, sotterrata di compiti e interrogazioni :’(
Premetto che questo capitolo fa un po’ cagare perché l’ho dovuto partorire… perciò accetto critiche di ogni genereee…
Anywaaaay, capitolo di passaggio, ma molto utile a introdurre i personaggi, che ve ne paaare??
Spero, siccome alcune me lo avevano chiesto, di avere chiarito la dinamica dell’incidente che è tutt’altro che complicata. Semplicemente mentre le tre stanno tornando dalla scuola con Daisy e Phoebe, Ellie sviene e viene investita. Stop.
Aspettatevi un capitolo innovativoooo !!! E non esitate a lasciarmi un parere, che quelli mi fanno più piacere di tutto belle mie :3
Vi amo e voi lo sapete, giusto?!? Dunque ricordo che chi desidera essere aggiornato deve mettere la storia tra i seguiti, cosicché mi sia più facile aggiornarvi…
Ultimo spazietto dedicato ai lettori silenziosi: io vi vedo e sete taanti, e lo sapete che amo anche voi, ma via mo ancora di più se mi fate sapere quanto è merdosa la mia fan fiction. Thaaaanks
See ya at the next chapter babesss xxx
 
 P.S.: non mi carica le immagini 3: me dispi <3 <3

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Capitolo 5
*** This is what it feels like ***


(5)
This is what it feels like

 
AILEEN’S POINT OF VIEW
Sveglia di merda, lasciami dormire. E’ troppo presto non riesco ad alzarmi!
- Buongiorno principessa! – la voce squillante di Lou mi trapana i timpani.
- mmmmmmhh … - è la mia risposta, che assomiglia più ad un grugnito.
- Ho capito, ti faccio alzare io, tesoro. –
Delle dita iniziano a sfiorarmi il collo, la schiena, le gambe. Sono veloci, leggere e infami.
- Bastaa, bastaaaa ti prego Tomlinson!! –
Ma lui continua a farmi il solletico e non dà segno di voler smettere. Sto morendo. Inizio a ridere come una foca in calore, non riesco a parlare, a pregarlo di smettere. Devo prendere fiato: un nanosecondo di tregua. Eppoi ricomincia.
- Nooo nooo non puoi farmi questo Lou, io ti ho sempre voluto bene!! –
- Con me non attacca, bella!!-
- Ho capito, ho capito, ma smettila PLEASEEEE!
Ha intenzione di andare avanti per molto?! – Ti prometto un rifornimento annuo di carote!!-
- Eh, no! Quella è acqua passata ormai … -
Cooome?? Aileen spremiti le meningi. – Barattolo da un chilo di Nutella?? –
- Ci sto, quella vince sempre! –
Woah, ce l’ho fatta. Mi asciugo il sudore dalla fronte. Mi sembra la pubblicità dell’amaro Montenegro: “E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta.”
Ecco, ora sì che li capisco.
- Su, ragazze, muovetevi a prepararvi, oggi giornata speciale! –
Hanno appena dimesso El dall’ospedale, così abbiamo deciso di organizzare qualcosa per festeggiare. Solo che hanno fatto tutto i ragazzi, e noi non sappiamo cosa aspettarci.
- Lottie, amore mio, vero che ce l’hai un po’ di fard da prestarmi!?! –
- Sicuro!-
- Graaazie, babe. –
Ellie è sempre la solita ritardataria. Proprio non ce la fa a rispettare un orario!!
-Su, Ellie, muoviti maccheffai??- La vedo concentrata su una boccetta di smalto verde oliva, sistemarsi con cura le unghie.
- Stai scherzando spero!! Lo smalto te lo metti in macchina, non qui! Io, Lou e Lottie ti stiamo aspettando da un quarto d’ora, ti sembra il momento? –
- Occhei, occhei arrivo, ma calmatevi! –
Sbuffo. E’ fatta così.
Harry ci sta aspettando con la sua Range Rover nera, ha l’espressione un po’ scazzata.
- Eccheccazzo, muovetevi, è da tre quarti d’ora che vi aspetto!! – la sua rabbia non fatica ad uscire dalle sue labbra.
-Scusaci, ci siamo distratti e … - tenta la rossa.
- No, veramente Ellie si è fatta lo smalto due minuti fa!! – la corregge Tommo.
- Sì ma ora muovetevi!! – Hazza ha la luna storta.
- Okay, okay Styles, ma calmati … Infondo lo sai come sono fatte le ragazze: se non si fanno aspettare, si sentono poco desiderate … E direi che in questo caso fraintenderebbero … - Horan ha un sorrisetto strano; sta stuprando con gli occhi la mia dolce rossa metà, che non ricambia affatto.
-Cazzo guardi, falso angioletto?! – Occhei, forse è un po’ troppo esagerata. Dopotutto sono i miei idoli, e vanno rispettati.
Il tragitto in macchina dura poco più di un quarto d’ora, giusto per il traffico dei semafori.
L’auto si ferma nel parcheggio ai limiti di un enorme parco: i ragazzi si caricano di pacchi a noi misteriosi, che estraggono dal bagagliaio della macchina e ci fanno segno di seguirli. Entriamo in un prato di grandissime dimensioni, del quale non si distinguono i confini. Zayn sistema un telo per terra e Niall vi appoggia quella che sembra essere la custodia di una chitarra.
-Vi piace? – esclama Tomlinson compiaciuto.
-E’ magnifico, davvero!- gli rispondo.
- Che ne dite se mangiamo?!  Ormai è talmente tardi che è già ora di pranzo … - Niall interviene con il suo argomento forte.
- Che palle Horan! Non è possibile che tu pensi solo a mangiare!! Aspetta un attimo, fa troppo caldo, mi tolgo la maglietta e poi vi aiuto a preparare. – Harry non pareva particolarmente entusiasta del programma di questa giornata, anzi sembrava proprio che non gliene fregasse una beata minchia. E ciò mi rattristava perché io ero comunque una sua fan, oltre che una straniera, e come tale doveva avere un minimo di rispetto. O sbaglio!? A quale directioner piacerebbe essere trattata con superficialità dal suo idolo?!
Hazza si sfila la maglia con un gesto lento, svogliato, ma assolutamente sexy. Mi ritrovo a fissarlo: cazzo, è proprio vero quello che si dice; ha un fisico perfetto, i suoi occhi verdi fanno del suo viso qualcosa di raro e speciale, i suoi boccoli morbidi mezzi sfatti completano l’opera con un tocco impeccabile. Sembra uscito direttamente da un sogno. L’ho visto milioni di volte tra foto, poster, calendari, libri e mille altri gadget, ma ancora mi sorprendo della sua bellezza.
Ho sempre odiato le fans che si dicono directioners, che poi per One Direction intendono Harry Styles. One Direction non è Harry Styles. One Direction è Harry, Zayn, Liam, Louis, Niall. One Direction sono I cinque ragazzi che hanno preso parte della mia vita.
Però davvero, ora capisco quanto Harry possa essere attraente.
Capisce che lo sto osservando. Anzi, meglio, capisce che lo sto fissando a bocca aperta: ci manca solo la bava che scende lentamente dall’angolo delle labbra e siamo a posto. Risponde con uno sguardo scocciato. Bello ma stronzo.
Intanto Ellie ha già capito tutto. – Ehi, ci stiamo friggendo alla vista di qualcuno che conosci meglio di tuo fratello!? – mi sussurra in modo che gli altri, a parte Lottie non possano sentire.
La bionda però, ha la testa da un’altra parte. Infatti, anche Liam sta sfilandosi la canotta, e non è per niente male. Ma perché mi stupisco??? Lo sapevo, d’altra parte, non è una novità!
- Ellie, che ne dici se mi sfilo anch’io la canotta??! Sono secsissimo lo saiii??! – Horan riesce sempre a ribaltare la situazione. E’ ovvio che sta cercando di attirare l’attenzione della mia amica, ma lo trovo un cucciolo trooooppo tenero.
- Ehy girls, prima della mangiata infernale, vi andrebbe una bella rinfrescata nel laghetto? – Zayn ha sempre idee brillanti.
Io e Tommo non ce lo facciamo ripetere due volte e ci fiondiamo sulla riva. Lou mi prende di sorpresa e inizia a schizzarmi, così gli afferro le spalle e lo trascino sott’acqua insieme a me.
In lontananza scorgo Niall che prende la mano ad Ellie, la quale, di malavoglia si lascia trasportare fino allo specchio d’acqua.
E’ il turno di Lottie, che è indugia qualche attimo. Liam è indeciso. Entrambi sono incoraggiati dalle nostre incitazioni:
- Forza Ellie, Liam, muovetevi, l’ultimo che arriva non mangerà i chicken nuggets! –
Vedo El scattare improvvisamente alla parola chicken e superare miracolosamente il nostro Payne, che arriva al lago ormai senza fiato.
- Fuck yeah chicken nuggets for me!! – esulta la rossa.
Liam sorride.
- Styles, non vieni!? – Zayn è perplesso.
- No grazie, ho leggermente freddo … -
Si. A Luglio. L’abbiamo capito Harry che ti stiamo sul cazzo. Puoi anche dirlo.
- Ora però si mangia! – indovinate un po’ da quale bocca è uscita questa frase.
- Gli elefanti hanno meno fame di te, Horan! – lo schernisce Malik.
- Capita … Ora però: cibo a me! – niente da fare, è un bambino di due anni.
- Chicken Nuggets per tutti … Tranne che per Payne!! – Louis arriva saltellando.
Liam sorride, timido. E’ incredibile, sorride per qualsiasi cosa!
- Liam … - Lottie è incerta, lo si capisce da come sussurra.
- Si? –
- Tieni la metà dei miei chicken nuggets, non ho più fame. –
E’ così che capisco cosa frulla nella testa delle persone. E’ così che capisco quello che sta nascendo tra Liam e Lottie.
 
LIAM’S POINT OF VIEW
Quella ragazza è strana. Non strana in senso negativo. Ma nel senso che è diversa dalle altre, è speciale.
*flashback
I miei occhi erano fissi su Amie da troppo tempo. Quella ragazza non era come le altre, o almeno io la vedevo diversa. Avevo imparato a memoria tutti i suoi piccoli gesti, ogni suo minimo movimento, e me ne innamoravo continuamente. Dal suo sistemarsi i capelli alla sua espressione triste, al suo modo di impugnare la penna.
Non potevo continuare a restare uno spettatore per sempre, trovando la forza di continuare solo nella speranza che lei mi notasse. No, non potevo. Dovevo entrare nella sua vita. Lei doveva entrare a far parte della mia.
- Amie, ti va un caffè? – le domandai facendomi coraggio.
- Payne, non mi faccio offrire caffè dagli sfigati io. – questa fu la sua risposta. Risposta che mi spezzò il cuore, un cuore che non si aggiustò mai.
Ragazze? Mai più.
*fine flashback
Ci stavo ricascando e non potevo permetterlo. Non di nuovo. Non questa volta.
 
ELLIE’S POINT OF VIEW
Scorgo il biondino alla ricerca di qualcosa. Cerca di aprire una zip, di quella che sembra una custodia. Sì, una custodia per chitarre. 
Con un gesto delicato tira fuori lo strumento e vi posa le dita. Lo tratta come qualcosa di prezioso.
Le sue dita si sciolgono in movimenti a lui ormai conosciuti, con una naturalezza impeccabile.

Shut the door, turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this even though I try

Heart beats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this harder
And the tears stream down my face

If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time

You know I'll be
Your life, your voice your reason to be
My love, my heart
Is breathing for this
Moment in time
I'll find the words to say
Before you leave me today
 
 
 
* Fu lì che i loro sguardi si incontrarono, ghiaccio nel ghiaccio, e da questo scontro nacque un sentimento che loro ancora non conoscevano, che non sapevano di provare. Ma presto l’avrebbero scoperto. *
 

 

MWAAAAH!!!
Hi readerssss!! Eccomi qua con un nuevo chapter!! Mi scuso subito del inammissibile ritardo ma, come potete vedere ho fatto il capitolo leggermente più lungo del solito!! Tutto ciò perché mi era stato consigliato (in realtà ci avevo già pensato)… Perciò i tempi di scrittura si allungheranno un pochetto ma cercherò di aggiornare il prima possibile!
Cioè, io, andando al liceo classico, mi devo fare un mazzo assurdo in questi giorni, e sto davvero poco al computer. L
Anywaaaaay what do you think!?!? Esprimete commenti negativi, positivi, neutri, sappiate che vi amo lo stesso eheheheh
Ditemi tooooodos ciò che pensate!! NON ESITATE CHE A ME FA SOLO PIACERE *________*
Spero di aver applicato tutto quello che mi avete suggerito di fare e vi chiudo con questa gif che è ashkfuiuhbwekfbeq per me… cioè io LA  AMO punto.




 fine . See ya soon. xxx

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Capitolo 6
*** All I wanted was to break your walls ***


(6)
All I wanted was to break your walls
 
AILEEN’S POINT OF VIEW
Sto tornando a casa dalla palestra: un po’ di fitness in questo paese di fast food non fa mai male. Non riesco a muovere le gambe, cammino strascicando i piedi, la testa non connette e la sacca pesa da morire. Probabilmente ho le allucinazioni, ma credo di scorgere una Range Rover nera a qualche metro da me. E, sempre che non sia un’illusione, vedo una figura dalla chioma riccia affiancata alla faccia furba e allegra del mio coinquilino.
Quest’ultimo mi sorride e mi indica all’amico, il quale, in tutta risposta, si limita ad alzare gli occhi al cielo e a tirare dritto per la sua strada.
Io questo suo comportamento non lo capisco. Proprio non lo comprendo. Se almeno gli avessi fatto qualcosa di male, dico io …
Stronzo di merda. Ti friggo io la prossima volta che mi vedi in queste condizioni e fingi di non avermi visto!!!
Dopo circa mezz’ora di camminata sfiancante raggiungo la villetta, lancio la borsa sul letto e mi fiondo sotto la doccia. E’ come un calmante, mi allenta i nervi, la tensione. Sotto quel getto d’acqua bollente passo le ore … Non tanto perché ci si impieghi chissà quanto ad insaponarsi i capelli, quanto perché i miei pensieri vagano liberi per la mente, senza ostacoli. E ripenso a questa settimana, a quanto sia stato divertente, eppure stancante. A quanto ami il sorriso di Lou e a quanto mi possa dare fastidio il comportamento di Harry.
Con la calma di un bradipo mi asciugo i capelli e provo una semplice acconciatura: una treccia laterale che si unisce morbida alla coda.  Mi piace fare piccoli esperimenti per sentirmi bene in ogni momento.
- Ehilà, come mai così seeecsi stasera?!? – il tono ironico di Tommo mi fa sorridere.
- Non so, di solito, quando non sono di buon umore, mi invento nuove sistemazioni ai capelli: credo sia per sentirmi meglio, sia dentro che fuori …  Sai, quando una ragazza inizia a sentirsi accettabile, si toglie un peso e alleggerisce i pensieri che la opprimono … -
- E quali sarebbero dunque questi pressanti pensieri, o mia Raperonzolo !? – scherza il moro.
Mi faccio seria. Non è il caso di scherzarci sopra, se ne vuole parlare. E dato che confessare ciò che mi turba può aiutarmi a rilassare la mente, beh allora discutiamone.
Gli faccio segno di sedersi di fianco a me. Lui capisce la situazione e si accomoda sul mio letto.
- Harry. –
- Chee!? –
-Hai capito bene. –
- Che ti ha fatto quel cretino!? – i suoi occhi verdi mi fissano sbalorditi.
- Il punto è cosa gli ho fatto IO. – sospiro – Cosa gli ho fatto per meritarmi di essere trattata in questo modo?! Cos’ ha contro di me?!?! –
- In questo modo quale, scusa??? –
- Insomma Tomlinson, non dirmi che sono la sola ad accorgermi che Styles trova la mia presenza qualcosa di particolarmente snervante, e si crede non so chi in qualunque situazione!! – sbotto.
- Mmmmh… Sai, è che non è facile vivere questo tipo di vita … Insomma avere ogni istante fan che ti pressano e non ti lasciano un attimo di tranquillità  … D’altra parte per loro può anche essere l’unica occasione della loro vita per incontrare i propri idoli! E’ stancante, fidati, magari è solamente un po’ stufo di tutto questo … -
- Lou, capisco la vostra situazione, ma non mi sembra di essere quel tipo di persona che gli salta addosso appena lo vede e inizia a piangere ed a urlare come una foca in calore … Io mi sto comportando come una ragazza che vuole fare nuove amicizie!!! –
- Aileen devi portare un po’ di pazienza. – il suo sguardo è cupo.
Non mi piace vederlo così, non mi va di dover discutere per qualcosa che in realtà non gli riguarda. Harry è solo un montato.
- Ehi, piccola … Facciamo così: io gliene parlo e tu in cambio mi regali un bel sorriso. Ci stai?!?-
Quanto. Cazzo. E’. Tenero. Questo. Ragazzo. ??.
Le mie labbra si curvano all’insù, formando uno dei sorrisi più spontanei che abbia mai dedicato a qualcuno nella mia vita. Louis se lo merita. Mi fa stare bene. Ed è proprio per questo che mi sono innamorata di quattro cretini inglesi e di una botte senza fondo irlandese. Mi hanno sempre fatto stare bene, anche quando non sapevano nemmeno della mia esistenza.
-B-B-B-Baby come on over,I don’t care if people find out… Da da, da da da, da da da da  they say that we’re no good together, and it’s never gonna work out … Da da, da da da, da da da da but baby you-oo-oo got me moving too fast cause I-II-II know you wanna be bad … and gi-ii-iirl when you lookin like that … -
-DA DA DA DA DA I CAN’T HOLD BACK!!
Le nostre voci cantano (anzi urlano) a squarcia gola la strofa di questa canzone, sovrapponendosi alle nostre risate.
E’ inutile dirlo, Louis mi ha fatto tornare il buon umore.
 
LOUIS’ POINT OF VIEW
In realtà anch’io l’ho notato, Hazza è un po’ strano in questi giorni. Mi stupisco però, del fatto che lo sia solamente con Aileen … Insomma, è davvero una ragazza stupenda. E per stupenda non intendo esteriormente (oddio, anche quello) ma soprattutto dentro. E’ una persona fantastica. E’ difficile per noi classificare una fan come tua amica, perché spesso loro credono di conoscerti davvero, in realtà quello che vivono è un sentimento virtuale. Orribile. Dev’essere tremendo essere nella loro situazione. Fatto sta, che quando ti saltano addosso come un oggetto non è propriamente piacevole, soprattutto dopo due o tre volte diventa stressante.
Ma lei non è così. Lei è innamorata della nostra musica, delle nostre voci. E’ quello che vorremmo da parte di tutti i fan.
-Ehi amico ti va una cioccolata calda?? –
Ho l’impressione che Harry non stia bene. – A metà luglio la cioccolata caldaaa???!! –
-Cosa c’è di male scusa?- la sua voce roca pare strascicata nel microfono del cellulare.
- Beh, sai, ci saranno quaranta gradi … -
- Scommettiamo che tra dieci minuti inizia a piovere?! –
Styles, non portare sfiga, cazzo. – La convinzione è importante … -
- Siamo in England, Tommo, tutto può accadere! –
- Sissi vabbene ma io la cioccolata non la prendo … - gli rispondo scettico.
- Okay allora tra mezz’ora al pub di Josh –
Accetto e chiudo la telefonata. Le opzioni sono due: o gli si sono bruciati i neuroni, o quei ricci che gli stanno in testa non permettono il loro completo sviluppo.
- Lou! – la voce lontana del mio amico richiama la mia attenzione. La sua inconfondibile chioma sta dirigendosi verso il pub, e, con un cenno della mano, lo saluto.
Appena mi raggiunge varchiamo la soglia del locale, e ci sediamo ad un tavolino vuoto.
Do un’occhiata all’esterno, quanto basta per capire che il tempo sta peggiorando: vetri appannati a causa dell’escursione termica, gente che si stringe nei cappotti, nuvoloni grigi coprono il cielo. Alcuni passanti tirano fuori il loro ombrello.
- Okay, hai vinto tu amico! –
- Come hai potuto dubitarne?! –
- Semmai come hai potuto prevederlo tu!!? – gli rispondo sorpreso.
- weatherforecasts.uk –
Okay, forse è solo un po’ più furbo di me.
- I signori gradirebbero? – il cameriere è arrivato nel frattempo con un taccuino in mano.
- Due cioccolate calde. – gli rispondo subito prima che Styles proferisca parola.
I nostri occhi si incontrano, e i sorrisi di due amici vincono su ogni cambiamento, su ogni stranezza, su ogni incomprensione, su ogni cosa.
- Dunque, ragazzo mio, mi devi qualche spiegazione. –
Il riccio fa una smorfia. – Del tipo? –
- Del tipo perché tratti così la mia nuova coinquilina. –
- Ah.-
- Quindi?-
- E’ fottutamente bella. –
-Grazie tante, lo so anch’io! – esclamo, non poco sorpreso dalla sua affermazione. – Ma allora che cazzo la tratti come uno straccio da pavimento?? –
- Non voglio ricascarci. –
- In cosa? –
- Nell’amore. –
 

 

MWAHHH!!
Marshmallow a meeeee!! Ahahaha occhei… Sono qua e scusate il ritardo … sto capitolo è ‘na cacchina ma prometto che mi riscatterò presto … scrivetemi pure qualche idea nelle recensioniii!! Cosa vi piacerebbe che succedesse??? Se poi vi vengono idee originali, chissà che non le inseriscaaaa !!!
Sclero perché ho scoperto il profilo facebook vero di Eleanor, che continua a mettermi likes!!
CIOE’ MA VI RENDETE COOOONTOOOO!?!??!?! O.o Chettenera che è quella ragazza #peace #dontstartjudjing
Anywaaaaaaaaaaaaaaaaaay… cosa ne pensate del chapter number siiiix!??!?!?!  Hope you like itttttt … A massive massive hugggg
xxx see ya soon xxx  

 

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