Come si può sentire una dolce paperella nei terribili hunger games

di Elly24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mietitura da parte di una dolce paperella. Primrose everdeen ***
Capitolo 2: *** L'incubo peggiore ***
Capitolo 3: *** Ritornare a vivere ***
Capitolo 4: *** Lo giuro ***
Capitolo 5: *** Dovevamo fare il gioco delle fate ***
Capitolo 6: *** Il dente di leone ***
Capitolo 7: *** Nell'abisso. Again ***
Capitolo 8: *** Tornerò ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** La mietitura da parte di una dolce paperella. Primrose everdeen ***


Mentre andiamo nella piazza tra la calca di persone, KATNISS mi tiene per mano. Ad un certo punto non riesco più nemmeno ad avanzare. Mi fermo paralizzata dalla paura. KATNISS mi consola e mi aiuta ad andare avanti. La cerimonia è lunga e noiosa e io non ascolto una parola. Ho solo paura. Cerco di tranquillizzarmi pensando alle parole di KATNISS " è il tuo primo anno prim. Il tuo nome è li per la prima volta. È impossibile che scelgano te" 
In un certo senso ha ragione, dovrei essere tranquilla. Mi guardo intorno. I possibili tributi sono veramente tanti. Il mio nome è solo un bigliettino. Uno tra centinaia. Ma sento una strana sensazione dentro. Voglio tornare a casa, festeggiare con la selvaggina fresca di KATNISS e non parlare più di questo per un anno. Guardo anche KATNISS, sembra più annoiata che preoccupata. È buffa, ha un aria imbronciata quasi come una bambina. Poi la voce di effie attira la mia attenzione " prima le signore" la paura mi assale di nuovo. Respiro lentamente. " non sarai tu prim. Non
puoi essere tu." Mi dico da sola. " primrose eveerden" qualcuno mi chiama. So benissimo chi ma la mia
consapevolezza è paralizzata. Il mio primo istinto è di dire " che c'è? Chi mi chiama?"o " chi è prim? Dai su fatti
avanti" Ma sembrerei solo stupida. " cara dove sei??" Squilla la stessa voce.

Chiudo gli occhi per un secondo. È tutto un incubo. Tutto un incubo. Uno dei soliti incubi. Ora mi sveglio  e sono nel mio letto. È solo un incubo. Ma quando riapro gli occhi sono ancora li. Tutti mi fissano in attesa che faccia qualcosa. Probabilmente che vada avanti, verso il palco. Ma i miei muscoli sono paralizzati. " dove sei?" Ripete di nuovo la voce quasi seccata. Faccio un passo avanti. Questa non è come un interrogazione a scuola. Non vengo scelta e anche se vado male amen. Qui se vado male Vengo uccisa. Un altro passo. Non sono pronta per una cosa del genere. Un altro passo. Non posso credere di essere io. Non posso ancora crederci. Un altro passo. Non tornerò mai più qui .un altro passo. Ho tanta paura. Ho quasi raggiunto il palco quando un'altra voce mi chiama. Ma non è più effie. " prim! Prim!" È KATNISS. Viene verso di me. Penso che mi voglia dire addio. Ma non ci sono alcuni minuti per dirci addio dentro al palazzo? Invece  prendendomi di sorpresa mi raggiunge e tirandomi indietro dice " mi offro volontaria! Mi offro volontaria come tributo" cosa? Neanche questa volta la mia testa accetta la realtà. È come se non riuscissi a dare un senso compiuto a tutte queste parole messe insieme. Poi si gira verso di me " prim torna dalla mamma" " no" dico ma è la prima cosa che mi esce di Bocca e mi ritrovo a piangere. " vattene da qui prim"  ora comincio a capire. KATNISS si è offerta volontaria. KATNISS morirà non più io. " no" ripeto con più vigore perché so cosa sto dicendo adesso. " prim vai!" L' afferro per la vita. " no KATNISS non puoi andare no!" Urlo. " prim lasciami andare" poi qualcuno mi solleva da terra mentre i mi dimeno e mi porta via. Lontano da lei. Dalla mamma. " un applauso ai tributi del distretto 12. KATNISS eveerden e peeta mellark" poi entrano e le porte si chiudono dietro di loro

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Capitolo 2
*** L'incubo peggiore ***


Ciao a tutti! In realtà era completa ma alcuni di voi mi hanno chiesto di continuarla ed eccomi qui! Vi ringrazio infinitamente per le 4 recensioni ricevute fin ora e per quelli che mi seguono! Un ringraziamento speciale va a cicia123456, clato_peeniss e Ale_mellark che mi seguono sempre e mi danno consigli! Continuate a recensire bacioni
 
Ormai è impossibile dormire. E ho anche paura di farlo. Ogni volta che prendo sonno arrivano gli incubi ad una velocità spaventosa. I più costanti sono 2. Il primo è il più brutto. Io mi alzo dal letto  che è vuoto. mi dirigo in sala e vedo la mamma seduta sulla poltrona con lo sguardo vuoto e assente di quando papà è morto.
" mamma?" Chiedo con voce tremante.  Non risponde e mi avvicino. " mamma dov' è Katniss?" Lei alza lo sguardo e con voce spenta senza guardarmi dice " è morta primrose. È morta negli hunger games" poi mi sveglio urlando e in preda a dolori insopportabili. Se quel giorno va particolarmente male mia madre nel sogno  aggiunge che era tutta colpa mia. Il secondo incubo è più piacevole però. Ci siamo io e KATNISS. Corriamo, ridiamo mangiamo bacche fragole pane e dolci. Stiamo  bene insieme come sempre. Poi alla fine lei sparisce. Nel nulla. Alcune volte sussurra "addio" altre sparisce e basta. Tutto diventa nero e opprimente e mi risveglio urlando.  Questo è un sogno letale che mi sorprende ogni volta per la  sua forza.Alcune volte mi capita di sognare che KATNISS mi accusa di essere io la causa della sua morte. E io mi sento davvero tanto in colpa. Se non fosse stato per me lei non sarebbe in pericolo di vita. Nella notte mia madre se si sveglia ( ma la maggior parte delle volte no) si limita a dirmi che sarebbe andato tutto bene e si riaddormenta. Non è come katniss che mi consolava. Lei è  diversa. E a me quelle parole non bastano . Ma katniss ha ancora una possibilità di farcela. I giochi non sono  iniziati. Un giorno  tornata da scuola, mamma sta  cucinando qualcosa ai fornelli. Accendo  la tv. Ogni giorno temo l'inizio degli hunger games. Ma  mi ricordo , c'è la sfilata dei carri. Passano i primi 11 carri. Niente di speciale. Poi arriva L' ultimo e sgrano gli occhi. " KATNISS?" Sussurro. Poi esclamo ad alta voce " mamma ma quella è katniss?" Mia madre lascia stare un secondo i fornelli e si gira Rimane sorpresa anche lei. " per l'amor del cielo! Si è tua sorella!"  La ragazza sul carro è  seguita da una lingua di fuoco. È; bellissima. Alla tv avevano detto che il loro stilista era bravo. Non avrei mai pensato una cosa del genere. Favoloso. Ha dato un altro volto al nostro distretto. Il fuoco. Sono orgogliosa di lei. Perché è tutto per me. La mia sorellona, la mia protettrice. È lei che mi ha salvato. Passa qualche giorno e mia sorella viene soprannominata " la Ragazza in fiamme; tutti si ricordano di lei.

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Capitolo 3
*** Ritornare a vivere ***


Ciao!!!! Allora questo è il terzo capitolo raccontato da prim. Più che altro questi sono episodi presi dalla sua vita durante gli hunger della sorella non vado molto in ordine di tempo. Nei prossimi capitoli potrebbe esserci l'attacco delle bombe. Godetevelo e recensite!

Dal giorno della fine degli hunger games in poi, i miei incubi si sono  trasformati in sogni bellissimi. KATNISS c'è L' ha  fatta. Ha vinto gli hunger games. Sono  al settimo cielo. Sento che la depressione se ne va piano piano perché ancora non mi sembra vero. 
Nel sogno ora c'è   lei vittoriosa insieme a peeta. Sale nel hovercraft e io l'aspetto li a braccia aperte. Ma non mi è permesso andare a prenderla nel' arena. Posso  limitarmi ad aspettarla a casa. Cosa che faccio. Però passano alcuni giorni e divento impaziente. Ormai conto le ore. Quando il treno si ferma in stazione mi metto in punta di piedi. Dopo svariati minuti intravedo  una chioma liscia e nera. Corro in quella direzione urlando a perdifiato " katniss katniss!" Tutti si girano verso di me. Odio essere al centro dell'attenzione. Ma in questo momento non mi importa di nessuno. " KATNISS!"  Chiamo con più forza. Mi sente  finalmente. " prim! Prim!" Urla  di rimando. Sbraccia  tra la gente. Sembra che anche lei si sia  dimenticata del resto del mondo. Finalmente la raggiungo . " KATNISS!" Apre   le braccia e mi ci butto senza pensare. Mi afferra al volo e mi prende in braccio.  Le stampo  un bacio sulla guancia. " mi sei mancata paperella" " anche tu!" L' abbraccio più forte. Poi mi mette  giù e ci teniamo tutto il tempo per mano. Non posso Lasciarla andare ancora. Tornata a casa facciamo  un buon pasto con la selvaggina fresca di gale. Gale era stato tanto gentile con noi quando katniss non c'era stata. Ci portava sempre il cibo e, quando mi sentivo triste e sola ( ovvero sempre) mi portava nei boschi con lui. La sera, Anche se siamo nella  casa nuova busso alla sua stanza. " katniss?" " entra" " posso dormire con te? Ho fatto tanti incubi come questo. Stavamo insieme felici poi scomparivi. Non voglio che succeda." 
Ride e mi fa cenno di salire nel letto. Mi accarezza  i capelli e mi parla di quanto le ero mancata e che mi pensava spesso. Poi quando il silenzio governa la stanza dico quasi pentendomene subito. " mi dispiace per rue. Ho pianto " il suo sguardo si fa  triste. " si anche io. Ti assomigliava sai?" " la conoscevo" mi guarda perplessa. Si avevo conosciuto rue. Un giorno la scuola, prima degli hunger games ci aveva portato nel confine tra il distretto 11 e 12. Li avevo visto una ragazzina tutta sudata e affamata più o meno della mia età. Sembrava morente. Era magrissima come noi. Corsi da lei allontanandomi dal gruppo ele diedi la mia merenda, ovvero il formaggio di lady. Lei mi aveva sorriso e io ero tornata  al mio  posto un po' affamata. Poi  poco prima del' inizio degli hunger games  quando lei era già un tributo,il distretto 11 fece una sosta nel 12 e quando vidi rue mi diede in silenzio una marmellata presa da capitol city. Poi le sorrisi e se ne andò. Probabilmente si ricordava di quando io le avevo fatto lo stesso favore. Racconto tutto ciò a Mia sorella.  Per tutta risposta sorrise. "si era davvero speciale. Ma ora dormi prim" " al mio risveglio sarai qui?" "promesso". La mattina quando mi sveglio ho paura di aprire gli occhi. Sono quasi certa Di essere sola nel letto. Katniss  non è  mai tornata.  Magari mentre dormivo È morta. Poi una mano mi accarezza i capelli e una voce mi tranquillizza "buongiorno paperella" " katniss!" Dico spalancando gli occhi quasi sorpresa che quello di ieri non fosse stato uno dei miei incubi. Mi butto tra le sue braccia. Gli incubi sono  finiti.


Come avete notato ho voluto mettere l'incontro tra prim e katniss che nel libro è saltato! Bacioni

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Capitolo 4
*** Lo giuro ***


Ciao a tutti! In questo episodio il distretto 12 sta per essere bombardato da capitol city. Mi sono sempre chiesta come ha vissuto tutto questo prim e ho voluto realizzarlo. Mi potreste dare un'idea per il prossimo capitolo? Insomma tutto quello che volete sentire dal punto di vista di prim. Una curiosità mai soddisfata o un episodio che vorreste sentire da lei che vi ha colpito particolarmente. Bacioni a presto 



" katniss!" Sto urlando davanti al televisore. Stavolta, a differenza della prima edizione, è un bel televisore, moderno, come quelli che hanno a capitol city. Grazie alla vittoria di mia sorella nella prima arena posso  godere di un lusso che la maggior parte degli abitanti del mio distretto non potrà mai sognare. Mia sorella è distesa a terra con johanna mason, la vincitrice del distretto 7, sopra di lei. è stordita ma johanna le sta togliendo qualcosa dal braccio credo. Poi se ne va e katniss viene risparmiata dai tributi del distretto 2 che non hanno tempo da perdere e la credono già morta. " su katniss, dai. Ti prego" sono raggomitolata sul divano e fisso il televisore  con occhi sgranati ininterrottamente da 12 ore, come se servisse ad aiutarla. A salvarle la pelle. Mia madre è uscita per Andare da un paziente e io sono rimasta qui da sola con ranuncolo che sonnecchia al mio fianco. Vedo mia sorella alzarsi barcollante e raggiungere un punto. Sta puntando l'arco contro Enobaria quando cambia improvvisamente idea. Lega il filo di beete ad una freccia e la incocca. Poi punta verso il campo di forza. Prende qualche secondo la mira poi tira. Trattengo il respiro. Alcune telecamere smettono di trasmettere rotte dagli oggetti che volano da tutte le parti.
Vedo la terra tremare, tutti i tributi cadere a terra e katniss viene scaraventata qualche metro più giù. Non ha la forza di muoversi ed è immobile. Non so se sia morta, con tutto quel chiasso sarebbe impossibile sentire un cannone. Appoggio le mani sullo schermo. Allora è tutto finito? Perché ha fatto quel gesto? È veramente morta ora che è nata la rivoluzione? Perché mi hai fatto questo katniss? Perché mi lasci sola? Quando un hovercraft si materializza sopra di lei trovo la risposta alle mie domande e la più piccola e debole speranza che nutrivo muore dentro di me.  Si. È morta. Si,katniss mi ha lasciata sola. In un Secondo rivedo tutti i momenti passati con lei. Dal mio quinto compleanno, al regalo di lady, quando l'ho pregata per ranuncolo, le innumerevoli volte che di notte mi ha consolata, la prima mietitura. Ed ora non esiste più. Mia sorella è morta. Sto per svenire quando vedo che mentre l'hovercraft la solleva katniss muove una mano. Poi noto che quello non ha lo stemma di capitol city e vedo vicino alla scaletta Haymithc che è pronto a prenderla. Allora l'hanno salvata! Lacrime di gioia mi bagnano il viso impetuose. Poi l'hovercraft scompare con il suo rumore ruggente alle spalle. Sento ancora quel rumore nelle orecchie. È come se si facesse sempre più vicino. Quasi per scaramanzia guardo fuori dalla finestra e vedo il cielo coperto di quei cosi. E poi delle bombe cadere sul mio distretto. Una deve essere esplosa qui vicino perché la casa trema. Mi alzo di scatto ed esco. Fa un freddo cane ma non è questo il problema. Vedo i bambini correre per le strade mentre urlano. Vedo persone avvolte nelle fiamme. Vedo l'orrore in persona proprio davanti ai miei occhi. Sono ancora impalata li quando vedo gale davanti a me. " prim forza! Tua madre è già al prato! Corri" gli afferro la mano e inizio a correre insieme a lui facendoci strada tra i cadaveri a terra. " gale! Gale!" Sento la voce di posy provenire da sotto un blocco di macerie. Gale si gira di scatto e va ad aiutare la sorellina dopo avermi ordinato di rimanere immobile dove mi trovo riparata dai resti di una casa. Mi gira la testa e tossisco per il fumo. Anche l'udito è attutito dalle urla strazianti delle persone mangiate dalle fiamme. Mi guardo intorno confusa. Cosa è successo? Perché ci hanno attaccato? È per colpa del gesto di katniss? Lei ha solo aiutato i ribelli. Naturalmente non hai mai voluto tutto questo. All'improvviso vedo un bambino guardarsi intorno con aria confusa e ingenua. È solo e mi accorgo che proprio sopra di lui un hovercraft sta per lanciare una bomba. So che gale mi ha ordinato di rimanere ferma dove sono, ma non posso evitarlo. Gli corro vicino e lo spingo contro il muro di un edificio ancora in piedi. Siamo ancora vicini all'impatto così saltiamo in aria e un edificio crolla sotto di noi. Il bambino atterra vicino ai piedi di sua madre che lo prende prontamente in braccio e lo porta via. Io resto li, sdraiata con un dolore lancinante alla gamba. Mi guardo il piede e vedo che è incastrato sotto un gruppo di macerie. Cerco di alzarmi e di uscire da quella trappola ma non ci riesco. Cerco con gli occhi gale ma sta ancora aiutando posy. " GALE! GALE!" Urlo. Cerco di mantenere la calma. Con tutto quel chiasso ovviamente non mi sente. 
Continuo. " GALE! AIUTO! SONO QUI!" Ancora nulla. Ormai so che è finita. Sto piangendo. Mia madre è al prato quindi è impossibile che accorra in mio aiuto e gale non mi vedrà mai. Continuo a tirare la gamba e a piangere. Gale alza gli occhi e mi cerca nel punto in cui mi aveva lasciato. Il suo viso si dipinge di panico e io ricomincio a sbracciare per attirare la sua attenzione. Quando mi scorge è ormai troppo tardi. Un hovercraft si è materializzato sopra di me. Chiudo gli occhi e spero che tutto finirà presto. Gale è troppo lontano per aiutarmi e io entro un secondo morirò bruciata. Poi sento delle braccia sollevarmi. Apro di scatto gli occhi credendo di vedere mia madre ma vedo un'altra chioma bionda. È madge. L'amica di mia sorella, la figlia del sindaco. Mi tira fuori di li in pochi secondi e mi trascina via prima che la bomba esploda. Stavolta siamo svelte e non saltiamo in aria. " grazie" non credo nemmeno mi abbia sentito perché stiamo correndo. Però con mia sorpresa mi guarda e mi sorride
" di niente. Questo è tuo" ci fermiamo un attimo al riparo vicino ad un magazzino. Mi porge il mio nastro blu, quello a cui tenevo molto e che avevo ai capelli fino a .....quando lo avevo perso? " grazie ma....tienilo tu. Mi hai salvato la vita in fondo." All'improvviso arriva gale. 
" prim! Ma sei impazzita? Che ti è saltato in mente?" Guarda sia me che madge come se fossimo due bambine ribelli appena scappate di casa. Se non fossimo in una situazione del genere mi scapperebbe un risolino. " c'era un bambino....non potevo lasciarlo morire" non aggiunge altro e piano piano raggiungiamo il prato. Mia madre corre ad abbracciarmi. 
" PRIM!!," mi tuffo tra le sue braccia. Gale porta posy dalla sua famiglia e vedo che sono tutti vivi, anche Rory che mi sorride. È questo che mi piace di lui. La sua voglia di sorridere Anche in momenti del genere. Vedo però che madge non ha nessuno da cui andare. Evidentemente sia sua madre che suo padre non c'è l'hanno fatta. Gale guida la massa. Siamo tantissimi qui e lui cerca di attirare l'attenzione di tutti. Da quanto ho capito con tutta la confusione dovremmo andare verso il bosco. Oh se solo avessi dato ascolto a katniss e avessi imparato a cacciare......katniss....come vorrei che fossi qui con me! Di colpo mi ricordo di ranuncolo. Probabilmente è Gia morto. Mi si stringe il cuore. E pensare che solo pochi minuti fa era sdraiato accanto a me beato. Iniziamo a incamminarci ma siamo poco più giù del margine del bosco quando sentiamo un urlo e un boato. Ho sempre tenuto per mano mia madre perciò lei sta bene. Gale è il primo ed è con tutta la sua famiglia. Poi mi viene il dubbio. Lascio la fila e sbricio attraverso la folla chi è scoppiato in aria insieme alla bomba. Deve essere successo nel prato. In fondo io e mia madre siamo tra le prime, dopo gale. La fila è così lunga che molti erano ancora al prato.
È proprio mentre vedo un nastro blu a terra mezzo bruciacchiato che i miei dubbi vengono cancellati. Sposto gli occhi di qualche metro e vedo quello che resta di una chioma bionda e un viso d'angelo. Infilo il mio nastro nel pugno e serro gli occhi. Madge che mi aveva salvato la vita ma ora aveva perso la sua. Possibile che fosse ancora viva? Forse potevamo salvarla....cerco di avvicinarmi al suo corpo ma un braccio mi afferra. Mi giro e trovo gli occhi di Rory. " Prim non puoi tornare indietro. Non puoi fare più nulla. Se torni al prato puoi rischiare di essere uccisa da un altro attacco di bombe. Non lo fare. Tua madre ti sta cercando. Vieni" so che ha ragione. Non posso fare nulla. Abbasso gli  occhi e torno al mio posto accanto a mia madre che ha capito tutto. Stringo più forte il pugno. " grazie madge. Katniss ti vendicherà. Lo so" dico queste parole a così bassa voce che non mi sento nemmeno io.  Lei, quella grande eroina, sarà sempre ricordata nel mio piccolo cuore. " lo giuro" 



So che non è un  granché ma fatemi sapere cosa vorreste per il prossimo capitolo! Baci

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Capitolo 5
*** Dovevamo fare il gioco delle fate ***








Prima di raccontare la morte della mia paperella vorrei ricordare alcuni episodi accaduti prima della Mietitura. Episodi mai narrati.

Inizio raccontando la morte del papà di Katniss e Prim. Vorrei sapere attraverso recensioni o messaggi privati se avete delle idee su cosa raccontare. Metterò cinque o sei capitoli sugli episodi di Prim e per farli sceglierò appunto tra le vostre idee. Quindi vi aspetto! Partecipate numerosi al mio piccolo concorso e sbizzarritevi con tutto quello che volete far uscire dalla bocca della nostra paperella! 





 
DOVEVAMO FARE IL GIOCO DELLE FATE      

e se il giorno dell'esplosione della miniera fosse stato il giorno del compleanno di Prim?









" Tanti auguri tesoro" la voce di mio padre risuona dolce e soave. 

" Buon settimo compleanno prim!" Continua mia madre. Katniss mi stringe tra le braccia.

" Ti piace la torta paperella?"

" Molto! Quack!"

" Quack!"

Ridiamo tutti e mia madre taglia un'altra fetta per il bis. È una rarità una torta a casa nostra ma per il compleanno mio e di mia sorella queste eccezioni accadono. Dopo esserci riempite la pancia mia sorella esclama

" E' tardi. Dobbiamo andare a scuola. Festeggiamo dopo, ok?"

" Va bene"

Corro tra le braccia di papà prima di uscire.

" Papà mi prometti che dopo mi porti al lago e mi fai sentire come canti per le ghiandaie imitatrici?" Mio padre sorride. 

" Appena torno dal lavoro ti raggiungo lì. Tu e Katniss intanto andateci, ok? Faremo un pic-nic tutti lì stasera. Per onorare un compleanno così importante! Va bene Tesoro?" 

Mia madre mi da un pizzicotto sulla guancia: " certamente. Vedrai ci divertiremo" 

" Faremo anche il gioco delle fate, papà?"

" Certo. Te lo prometto" gli stampo un bacio sulla guancia. 



" Su, ora andiamo. Si fa tardi" mi incita Katniss. La prendo per mano e ci incamminiamo per strada. Il vento mi sferza il viso e sono costretta a socchiudere gli occhi. Passiamo davanti alla panetteria.

Il figlio del panettiere sta allestendo la vetrina. 

" Peeta!" urlo e corro ad abbracciarlo. I miei familiari dicono che do troppa confidenza agli estranei ma quel ragazzo mi sta molto simpatico.

Peeta sobbalza, preso alla sprovvista. 

" Ehy piccolina" mi saluta allegro.

Katniss ci raggiunge con passo veloce. 

" Prim! Ma che fai?" Mi riprende per mano poi aggiunge rivolta al ragazzo " scusa" 

Noto che tiene gli occhi bassi, come se si vergognasse. 

Lui è imbarazzato fino ai capelli e sembra quasi felice che gli abbia rivolto la parola.

" E di cosa? Sei così carina" dice accarezzandomi i capelli.

" Era bellissima la torta Peeta! Grazie!"

" Ah già! Tanti auguri! Sette anni, giusto?"

" Si" annuncio con voce fiera. Sia Katniss che Peeta si lasciano sfuggire un risolino.

Poi mia sorella torna seria, " adesso andiamo Prim o faremo tardi" 

" Eddai aspetta Kat! Guarda quanto sono belle queste torte!" 

Peeta si rivolge a mia sorella.

"Anch'io devo andare a scuola. Se vuoi la accompagno io" 

Mia sorella risponde con un tono così freddo e glaciale da farmi rabbrividire.

" No. So badare a mia sorella. Forza andiamo Prim" non posso fare altro che ubbidirle e mentre mi trascina via saluto con la mano il ragazzo del pane che ricambia sorridente.

" A presto piccolina".



Mia sorella accelera il passo. Dopo che siamo abbastanza lontane dal forno rallenta e mi chiede " da quanto lo conosci? E come?"

" Osservo sempre le sue torte. Le fa lui sai? È davvero bravo. È lui che ci ha regalato la torta per il mio compleanno".

" Regalato? Ma cosa dici Prim? Nessuno regala nulla. Papà l' avrà pagata di sicuro" stiamo in silenzio poi aggiungo con un risolino " mi sa che gli piaci"

" Ma dai! A uno come lui non piacciono quelle come noi. Non fidarti. E ora andiamo che le tue amiche ti aspettano". 

Arrivate a scuola ci dividiamo e io mi incammino verso la mia classe. Passo tutta la mattina a guardare fuori dalla finestra gli uccelli pensando che nel pomeriggio avrei sentito papà cantare.

Ad un certo punto un suono terribile mi lacera le orecchie.

Sirene.

Sirene uguale pericolo. 

Nella mia classe si scatena il caos. Mi impongo di rimanere seduta perché ricordo il patto fatto anni fa tra me e mia sorella, il mio primo giorno di scuola. 

 

***


" Prim se le sirene, un giorno qualsiasi, dovessero per qualunque motivo suonare tu devi rimanere immobile. Io corro subito a prenderti chiaro?"

" Anche se si alzano tutti?"

" Anche se si alzano tutti"

" Ok. Te lo prometto"

***



I miei compagni sono tutti usciti e anche gli insegnati. Ne rimane solo una che tentenna sulla porta.

" Che fai Primrose? Non hai sentito le sirene?"

" Io....devo aspettare mia sorella", non se lo fa ripetere due volte e fila via. Aspetto ansiosa. Poco dopo Katniss appare sull'uscio tutta trafelata e sudata. Corre ad abbracciarmi e io mi alzo.

" Prim! Stai bene vero?"

" Si" mi prende per mano e facciamo lo slalom tra le persone. 

Quando arriviamo davanti alla miniera ho il cuore in gola. Nostra madre è già li aggrappata ad una corda messa come divisorio tra noi e l'ascensore che riporta in superficie alcuni minatori.

La osservo. Non si è nemmeno accorta del nostro arrivo, si limita a fissare con occhi sgranati l'ascensore. Spero solo che papà torni presto così possiamo andare al lago. Non ho voglia di stare qui. È soffocante. Guardo anche Katniss. 

Ha un'aria stravolta e preoccupata. Che cosa hanno da temere? Poi capisco. 

" Katniss le sirene.....papà..." Lei mi guarda e mi prende il viso tra le mani.

" No, paperella sta' tranquilla. Papà torna. C'è stata un esplosione ma vedrai che è in uno di questi ascensori. Vedrai. Andremo a festeggiare te lo prometto". 



Il tempo passa. Ad ogni ascensore che sbuca dalla terra si levano in aria sospiri di sollievo e lacrime di gioia e persone se ne vanno. È quasi sera e l'aria si è raffreddata. Vedo anche la mia amica Mary che riabbraccia suo papà. Perché il mio no? Ma dove sei, papà?

Sbuffo e un uomo intenerito mi appoggia sulle spalle una coperta. Ormai siamo rimasti in pochi.

" Katniss forse è meglio aspettarlo al lago. Aveva detto così" 

Lei mi guarda con gli occhi lucidi, " va bene Prim"

" E la mamma?" sussurro.

La guardiamo. È inginocchiata davanti alla corda con anch'essa una coperta sulle spalle. 

" Lei ci raggiunge dopo con.......con papà" respira a fondo poi mi guarda mascherando le lacrime con un finto sorriso. Attraversiamo il bosco gelido e arriviamo al laghetto ghiacciato. 

Il tempo passa, ancora e ancora e ancora.

E papà non arriva.

Mai.



Gli occhi mi bruciano. Poi urlo rivolta al vuoto tra gli alberi.

" Me l'avevi promesso papà. Me l'avevi promesso. Avremmo giocato alle fate e festeggiato. Perché non sei venuto? Perché papà?"

Katniss si sforza di non piangere e tiene i pungi lungo i fianchi. Cerca di convincermi a tornare a casa ma io voglio restare. Voglio aspettarlo ancora un po'. 

Quando però cala il buio mia sorella mi riporta alla miniera. Ormai solo una decina di famiglie 

Aspetta vicino alla corda e tra loro c'era mia madre. Alza per un frammento di secondo gli occhi incontrando quelli di mia sorella e annuisce con fare sommesso e grave. 

E solo ora ho il presentimento che non faremo mai più quel gioco. 









Angolino dell' Autrice:



Scusate molto il ritardo nell' aggiornare ma questo periodo mi sono soffermata e di più sui capitoli di RICORDI. Ringrazio molto le cinque persone che hanno recensito perché ormai avevo perso la speranza che qualcuno mi seguisse. Mi chiedevo sempre: " ma c'è qualcuno che legge? O che mi segue?" Grazie mille. Mi avete ridato sia la speranza che il sorriso. Partecipate mi raccomando! 

Grazie mille!



Elly24

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Capitolo 6
*** Il dente di leone ***




Eccomi qui con un nuovo capitolo della vostra paperella! Per il concorso ho deciso di usare l'idea di "SonoDiversaDagliAltri" per il primo capitolo. Per il prossimo userò un' altra delle vostre idee. Ringrazio tutte coloro che hanno partecipato e abbiate pazienza che prima o poi 

( dipende da quanti impegni ho) vedrete la vostra idea qui, tra le mie poche umili righe! Se volete, voi altri lettori, potete mandare le vostre idee! Siete ancora in tempo!

Per la ragazza che ha avuto questa bellissima idea per il capitolo, fammi sapere se ti piace, se era come te lo aspettavi o se ti ho deluso ok? Grazie mille bacioni 





 


COME SI PUO' SENTIRE UNA DOLCE PAPERELLA NEI TERRIBILI HUNGER GAMES







 


Buio. Fame. Sofferenza. 

È questo quello che si vede o si prova quando si sa di non avere via di uscita. 

Di vedere la luce ma di non poterci arrivare, anche se sembra di poterla toccare con un dito.

Quando i brividi giù per la schiena rendono insopportabile la notte o la gola secca rende troppo doloroso anche respirare. 

Quella tosse insistente che non smette mai. 

" Su, forza Prim. Dai. Cerca di scaldarti", Katniss mi guarda con le lacrime agli occhi. 

Io sto gelando, ho le braccia attaccate alle ginocchia. Non so davvero come mantenere il calore nel mio corpo. 

Mia madre è lì, sulla poltrona, davanti alla finestra. Non si accorge del caldo o del freddo: alcune volte la invidio. 

Non abbiamo i soldi per la legna e non possiamo scaldarci. L'aria è carica di tensione e l’unico suono che posso sentire in momenti come questo è il battere dei denti. 

Il mio sguardo è colmo di disperazione e Katniss lo nota. 

Mi mette un braccio attorno alle spalle e cerca di coprirmi ancora di più con una misera tela di cotone, umida. 

Ne abbiamo una ciascuno, e in più indosso una giacca vecchia di mio padre. 

Oh papà. Se solo tu fossi ancora qui. Qui con me. 



Dormire è praticamente impossibile così passo la notte in silenzio, guardando le ombre che gli alberi mossi dal vento incessante, proiettano sul muro. 

Con mio grande sollievo l'alba riscalda l'aria. 

Fuori si cominciano a sentire il vocio dei minatori che salutano la famiglia prima di andare a lavorare e le lavandaie che iniziano a strofinare i loro stracci nell'acqua. 

Mia madre si è addormentata mentre io e Katniss ci guardiamo con aria triste. 

Un altro giorno. Non abbiamo più nulla da vendere per comprare del cibo. Quasi tutti i vecchi abiti miei e di mia sorella sono stati venduti, e il mobilio ha fatto la stessa fine. 

Ci rimangono solo le fragole al sindaco. Ultimamente abbiamo scoperto che al Prato ne crescono di buonissime. 

Il mio stomaco gorgoglia infelice e devo chiudere gli occhi per qualche secondo per non cadere presa dalla debolezza. Non dormo da due giorni e non mangio da tre. 

L'ultima cosa che ho ingerito sono state due foglie di menta. 

Barcollo leggermente e ingurgito un'altra foglia. 

I giorni sono monotoni. 

Scuola. Fame. Notte da incubo. 

Scuola. Fame. Notte da incubo. 

Non riuscirò mai a sopravvivere con due foglie di menta. 



Katniss ha solo undici anni e non ha ancora l'età per prendere le tessere. La mamma in quello stato non aiuta di certo. 

La sera mia sorella torna con un po' di legna, mezza porzione di stufato e due pagnotte bruciate. 

Pane vero. 

Accende il fuoco e cerco di far asciugare quella dannata coperta. 

Mia sorella divide le porzioni. Mette in una scodella un po' di stufato, una fettina di pane e una foglia di menta e me la passa. Io inizio a mangiare rapidamente e nel giro di pochi minuti ho finito tutto. Mia sorella sta cercando di convincere mia madre a ingerire qualcosa ma lei si rifiuta. 

Alla fine mordicchia la crosta del pane. 

Per il giorno seguente avanza una pagnotta e una scodella di stufato. 

Con mio grande sollievo la coperta è asciutta e così metto vicino al fuoco anche quelle di mia madre e mia sorella. Questo pasto mi ha dato qualche forza in più e sono consapevole che non rivedrò cibo per almeno tre giorni. 

Stanotte il clima è meno freddo. Il vento soffia, ma non violentemente. Resta il fatto che per addormentarmi continuo ad osservare l'ombra degli alberi. 



Al mattino, quando mi sveglio, Katniss non è nel letto accanto a me. 

Ha lasciato un biglietto sul tavolo. 

" Tornerò stasera con un altro pasto. Mangio per strada. Finite lo stufato ma lasciate la pagnotta. Non preoccupatevi. Katniss". 

Come avrebbe fatto? Ultimamente le è venuta l'idea di andare a cacciare. Ma è proibito e credo sia un'idea folle. Anche se del cibo fresco ogni giorno farebbe sognare chiunque. 

Ma non c'è spazio per i sogni. 

Vado a scuola dopo aver convinto mia madre a finire lo stufato. 

In fin dei conti, io ne avevo già mangiato in abbondanza la sera prima. 

Mentre cammino per strada passo davanti alla panetteria.

Chiudo gli occhi serrando i pugni lungo i fianchi. 

Non riesco a resistere a quel profumo. Ho troppa fame. Per un attimo penso di poter rovistare nel cestino ma vedo la moglie del panettiere che sistema la vetrina.

Katniss mi ha raccomandato di non avvicinarmi quando c'è lei perché picchia i bambini. 

Così mi allontano. Poi vedo il figlio del fornaio. 

Peeta. 

Ha la stessa età di Katniss ed è lui che ha venduto a basso prezzo la torta a mio padre per il mio compleanno. 

Quando si accorge che lo sto fissando mi sorride. 

Come ha fatto Katniss a pagare due pagnotte ieri? 

Con i soldi delle fragole poteva comprare la legna e lo stufato. Ma non le pagnotte. 

Come ha fatto? 

Peeta. Lui, quel ragazzo dolce e gentile che mi sorride sempre. Ha un livido sullo zigomo. Devono averlo picchiato per quello che ha fatto.  

Vorrei ringraziarlo ma uno sguardo vale più di mille parole. Così ricambio il sorriso e corro via notando attraverso la vetrina di essere completamente arrossita. 



La sera si fa tardi e Katniss non è ancora tornata. Accendo un piccolo fuoco con la poca brace rimasta e mi siedo accanto a mia madre che fissa il vuoto fuori dalla finestra. 

" Dov'è Katniss?" chiede. 

" Tra poco arriva" rispondo e spero ardentemente che sia così. 

Quando apre la porta non credo ai miei occhi. Mia sorella è raggiante e ha tra le braccia un coniglio spellato, pronto da cuocere. Persino mia madre sembra tornare per un attimo in sé. 

Si alza e prende l'animale senza dire nulla. Corro ad abbracciare mia sorella. 

" Come hai fatto?" chiedo con gli occhi lucidi. 

" ho capito che potevamo avere ancora della speranza. E non mi arrenderò".



Durante la cena abbondante, noto che tra i suoi capelli è rimasto un petalo di un fiore. Lo prendo tra le dita e lo riconosco subito. 

Un dente di leone. 

Sorrido. Domani mattina, quando andrò a scuola, lascerò il petalo sulla vetrina della panetteria. 









Angolo dell'autrice: 



Avrete capito che Prim sa già che la speranza si cui ha parlato Katniss non è altri che il nostro amato ragazzo del pane. Fatemi sapere i vostri pareri! A presto!!

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Capitolo 7
*** Nell'abisso. Again ***


Angolo dell' autrice

Ciao!!!! Ringrazio come sempre tutte coloro che mi seguono e recensiscono io vi adoro!!!
Per questo capitolo ho usato l'idea di  " InOursDreams"     dove Prim ascolta l'annuncio dell' edizione della memoria . Ho anche seguito il consiglio di hope13 ( ti mando un bacione enorme cara) di sottolineare il rapporto tra le sorelle come quando katniss chiama paperella prim. Per il prossimo  credo che userò quella di RosePenniman12. Più avanti tutte le altre! Un bacione enorme e scusate l'attesa se 
Non ho scelto le vostre idee lo farò al più presto. Godetevi il capitolo! 


La fortuna non è mai stata a mio favore. 
Quando avevo solo una strisciolina, sono stata estratta. 
Ma da quando mia sorella è tornata ho capito che la speranza bisogna sempre conservarla. 
" ragazze venite. Il presidente Snow annuncia l'edizione della memoria"  mia madre ci chiama con un gesto della mano a sederci accanto a lei sul divano.
Appena Prendo posto ranuncolo mi si accovaccia sulle gambe ed inizio ad accarezzarlo. 
Fa freddo e il suo calore è confortevole. 
Katniss mi sorride incoraggiante. 
Non so cosa aspettarmi sinceramente. Se venissi estratta un'altra volta dovrei partecipare ad un'arena senza precedenti? Con torture cento volte peggiori?
O con il doppio dei tributi come è capitato nell' edizione della memoria precedente? 
Oppure mi dovrò trovare a sorteggiare vicini di casa come nella prima?
Non lo so. Ma ho paura. 
Sospiro. 
È vero non so cosa mi aspetta ma posso immaginare. 
Katniss ha acceso una scintilla di speranza nella gente dei distretti e Capitol city punirà tutto questo molto severamente. 
Il presidente indossa guanti di seta. 
Lui non si è mai sporcato le mani. 
Ne di lavoro. Ne di sangue di ragazzini innocenti. MAI.
Racconta ciò che è accaduto nelle edizioni precedenti, poi, leggendo un piccolo biglietto, 
annuncia la nostra. La terza edizione della memoria. 
" Nel settantacinquesimo anniversario, affinché i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita." 
La mia mano scivola davanti alla bocca. Ranuncolo mi guarda contrariato per aver interrotto il suo momento di coccole e scende dalla mie gambe brontolando. 
Io sono li, impalata davanti allo schermo. Senza poter fare nulla. 
Mi sento come il giorno della mietitura. Incredula. 
Vorrei che qualcuno mi colpisse in testa per non realizzare ciò che è appena successo. 
Mia madre emette un gridolino sommesso. 
" che....che significa?" Chiedo balbettando. 
Ma lo so perfettamente. 
Katniss sembra solo sconcertata. 
Quasi faticasse a capire. Ma poi un lampo le attraversa gli occhi. E scatta dal divano correndo fuori dalla porta ancora in pigiama. 
Mia madre si rifugia nel suo mondo di sofferenza e io rimango sola. 
Mi alzo anche io correndo alla porta ma Katniss già non si vede più. 
Mi accascio a terra. Non è possibile. Non posso perderla di nuovo. Non posso.
Non ora. Non adesso che è appena tornata. 
Avevo recuperato la speranza e l'ho ripersa di nuovo.
Mi sfugge dalle mani ogni volta che riesco ad acchiapparla e ora so che non tornerà mai più. 
Mi accascio sull'uscio. Il viso appena coperto dalla pioggia. 
Rifugio la testa tra le gambe e inizio a singhiozzare. 
Non sono io quella in famiglia brava a nascondere ciò che prova. 
Il tributo femminile è solo uno. Maschile sono due. O Peeta o Haymitch. 
Ma,  che rimanga fra noi, Peeta sento che si offrirebbe volontario comunque. 
Lui è fatto così in fondo. 
So che è tutta colpa mia. Se Katniss non si fosse offerta volontaria un anno fa al mio posto, io sarei morta e tutto questo non sarebbe successo.
Niente rivolte, niente edizione della memoria scioccanti, niente perdita della propria sorella. Niente di niente. 
So che appena Katniss metterà piede in quel maledetto treno per Capitol city ricadrò nell'abisso di sofferenza, dolore e incubi del' anno precedente. Di nuovo. 
Una volta Katniss mi ha detto che dovevo essere io il volto della rivolta. 
Perché è grazie al mio nome nella boccia che è nato tutto. 
E io stupidamente ne ero orgogliosa. Ora vorrei sparire. 
Sento dei passi nel fango. Alzo gli occhi speranzosa di rivedere Katniss. 
E invece trovo Gale, bagnato fradicio a osservarmi. 
In realtà non fa molto caso a me, guarda all'interno della casa cercando qualcun'altro. 
Solo quando sta per passarmi letteralmente sopra abbassa gli occhi. 
" Mi dispiace Prim" sussurra.  Il suo volto è indecifrabile. 
Ovviamente soffre anche lui. Mi offre una mano e io la afferro per alzarmi. 
Prima di chiudere la porta vedo Peeta attraversare di corsa il prato e entrare a casa di Haymitch. 
" dov'è?" Chiede Gale. Ovviamente so a chi si riferisce. 
" non lo so. È scappata. Puoi aspettarla qui se vuoi. Ma dovrai attendere parecchio credo" 
" ma dove può essere andata?" 
" i boschi dovrebbero essere elettrificati. Credevo fosse andata da Peeta ma è appena  entrato da Haymitch. Forse anche lei è li. Non può essere lontana. Non riuscirebbe comunque nelle condizioni in cui si trova"
Lui rimane in silenzio poi si avvicina alla porta. " vado a cercarla" 
Lo fermo per un braccio. So come è fatta mia sorella. 
" Gale, no". Mi guarda stupito e impaziente. 
Se non mi sbrigo a dargli spiegazioni mi manderà al diavolo e uscirà comunque. 
" Devi lasciarle i suoi spazi. Deve capire. Deve realizzare ciò che è successo.  Deve sfogarsi e abbandonarsi a se stessa. Lasciala sola. Non sarebbe uscita di corsa se avesse voluto compagnia. So come ragiona. Lasciala stare".
Forse quest' ultima frase l'ho detta troppo duramente, il che non è da me. 
Ma Gale sembra aver capito. Si siede a aspetta paziente. 
Il tempo passa. E io vorrei morire. Perché la perderò. 
Ho visto alcuni dei vincitori in tv. Sono spaventosi. Una ha anche i denti aguzzi. 
Ad un certo punto Gale scatta. " basta è troppo tardi. Devo trovarla" 
Non sembra rivolgersi nemmeno a me. Ma non lo fermo. Ha ragione, è abbastanza tardi. 
Se la trova è meglio. E poi, intuisco che fermarlo sarebbe inutile ormai. 
Ma non fa in tempo ad aprire la porta che Katniss gli cade tra le braccia. 
Barcolla ed ha una bottiglia di alcool in mano. 
Avevo ragione. Era da Haymitch.
Mia madre compare piangente dall'altra stanza ed entrambe aspettiamo mia sorella sulla soglia. 
Sviene tra le braccia di Gale e la bottiglia va in frantumi sul pavimento. 
Tutto ci sta sfuggendo dalla mani.
Gale la prende tra le braccia e l' accompagna di sopra. Una volta che l'ha appoggiata nel letto lo incito a tornare a casa. Dopo un po accetta e io rimango sola con mia sorella. 
La spoglio e le infilo un pigiama pulito. Le pettino i capelli e la copro. 
Poi resto li con lei. 
" Prim......mi dispiace.....addio" sussurra nel sonno. 
Mi pensa. Anche lei sa di dovermi dire addio. Entrambe sappiamo che non ci rivedremo. 
Si gira e si scopre in prenda a degli incubi. 
" è tutto ok...shh...." Cerco di sussurrare ma è tutto inutile. 
La maglietta le è uscita dai pantaloni e  le penzola sulla schiena. 
" tieni dentro la coda, paperella" le sorrido ricoprendola. 
So che non avremo molte altre occasioni per sorridere. 
Ma io voglio ricordarla così. Come quando è addormentata. Senza pensieri. La mia sorellona. 
Mia madre si affaccia sulla soglia e con un gesto mi invita ad uscire. 
Forse vuole che Katniss rimanga un po' da sola. 
Le stampo un bacio sulla fronte ed esco. 
Sorridendole,   un' ultima volta. 



Messaggio per l'autrice che mi ha consigliato l'idea: era come te lo aspettavi? Ho sbagliato qualcosa? Ti ha deluso? Mi è piaciuta molto la tua idea e ho deciso di pubblicarla subito. Fammi sapere cosa ne pensi! 

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Capitolo 8
*** Tornerò ***


Ciao a tutti!! Scusate infinitamente il ritardo, mi dispiace tanto ma l' arena,  comunemente chiamata scuola, ( si lo so battuta già sentita) mi tiene troppo impegnata. E voi sapete che quando si cerca di sopravvivere è un po' difficile mettersi a scrivere no? 
Va beh scherzi a parte. Per questo capitolo ho scelto l'idea di Ale_mellark, in cui Prim parla della sua passione di diventare dottore e cerca di curare Katniss e Peeta. 
Grazie per aver partecipato! Mi volevo infinitamente scusare con Rosepenniman12 perché le avevo promesso che in questo capitolo avrei usato la sua idea. Scusa scusa scusa scusami tanto! È che mi avevano chiesto molte Everlark e mi è venuta l'ispirazione per questa, ma ti giuro, morissi qui nell'arena, che nella prossima userò la tua. Anche perché ho già realizzato qualcosa  e mi piace troppo la tua idea. Quindi scusa! Spero che continuerai a seguirmi ;)
Un'ultima cosa: ho deciso che realizzerò tutte le vostre idee anche se hanno superato il numero stabilito per il concorso. Vi voglio troppo bene a tutte quindi abbiate solo pazienza!
Beh detto questo vi lascio. Scusate se mi sono dilungata troppo spero vi piaccia! 


" Su Katniss! Sta' ferma! Come faccio a sistemarti  il collarino?" Sbuffo.  

Mia sorella è distesa nel lettino con i pugni lungo i fianchi, stretti a tal punto che le nocche le sono diventate bianche. Non ha alcuna intenzione di farsi toccare così sospiro e comincio a massaggiarle la mani fino a fargliele aprire. 

" Primrose?" Una dottoressa più anziana si affaccia alla porta. 
" Si?" " sua madre ha bisogno di lei. Può venire?" 
È imbarazzante il modo in cui mi trattano qui. Cioè, ne sono onorata ovviamente, ma è un bel cambiamento, se si pensa che nel distretto 12, facevo parte del " Giacimento" dove tutti quelli che ci abitavano venivano disprezzati e considerati ladruncoli. 

Annuisco e sorrido verso mia sorella. Faccio per andarmene quando allunga faticosamente un braccio fino a toccarmi con la punta delle dita. Emette un verso strozzato, quasi un lamento. " torno subito Katniss. Non ti preoccupare" 
Raggiungo la porta e mi faccio guidare dalla dottoressa. 
Mia madre mi aspetta nell'atrio con un caffè in mano.

" ciao mamma" la saluto stancamente.
" come va con Katniss?" Chiede preoccupata. 
" non si fa sistemare il collarino. Non so come aiutarla. È troppo scioccata per quello che è successo con....con Peeta" concludo. 

Katniss non ha mai voluto l'aiuto di nessuno, questo è vero. Ma non fino a questo punto. 
È terrorizzata e sconvolta da quando qualche ora fa Peeta l'ha aggredita. 
E io non so che fare per aiutarla. 

Mia madre rimane silenziosa ad osservarmi.
" che c'è?" Chiedo abbassando lo sguardo. 
" sono così fiera di te Prim. Guardati! Sei bravissima!" Arrossisco guardandomi in torno per accertarmi che nessuno avesse sentito. 
In effetti però sono migliorata molto. Seguo dei corsi, mattina e pomeriggio per arrivare ai livelli come aiuto infermiera. Non sono ancora ai livelli delle mie compagne di corso, tutte 3 o quattro anni più grandi di me, però me la cavo. 
" cosa volevi dirmi mamma?" Nei suoi occhi scompare la luce che li aveva illuminati qualche secondo fa e mi sento un po' in colpa. 
" volevo chiederti se andavi al piano di sotto nella camera 244 per visitare il paziente numero 12. Cioè controlla cos'ha e prescrivigli una medicina. Mara, di sotto, ti aiuterà" 

Sono sbalordita e senza parole. Divento tutta rossa per l'emozione e prendo le mani di mia madre tra le mie. 
" davvero? Un paziente tutto mio? Dici sul serio?" 
" ahahah si. Dai sbrigati o tua sorella sentirà la tua mancanza" 
" grazie grazie grazie" saltello come una bambina e appena mi accorgo di sguardi curiosi verso di noi, mi dirigo subito verso le scale.
Diventare un dottore è il mio sogno da sempre. 

Voglio essere utile. Vorrei essere coraggiosa e forte come mia sorella, una ribelle. Ma non ho il suo coraggio. Quindi per aiutare gli altri mi piace l'idea di curarli per rimetterli in forma e prepararli per " combattere per la rivolta" 

Non fatico a trovare la stanza ma con mia grande delusione, un altro dottore molto anziano e preparato del distretto 13, ha già sostituito mia madre e di certo non si farà da parte per una ragazzina del distretto 12. 

Sto per tornare da mia sorella quando noto una stanza diversa dalle altre. È molto più  grande, quasi il doppio di una normale e ha i vetri oscurati, tranne per un angolino, ben esposto al pubblico. 
Mi guardo in giro e noto che ci sono pochi dottori in questo piano. Così mi avvicino alla porta e scorgo chi c'è dentro.
Un ragazzo biondo è legato ad un lettino e sta cercando furiosamente di levarsi una fasciatura evidentemente fatta male. 

So che dovrei essere furiosa con lui per quello che ha fatto a mia sorella, ma tutti sanno che ha qualcosa che non va. Non è il vecchio Peeta. Ha qualcosa di diverso negli occhi. Me ne sono accorta. 
" se vuoi ti do una mano con quello" rimango sull'uscio attenta alla sua reazione, indicando con un gesto quello che rimane della fasciatura. 
Peeta alza lo sguardo confuso e per un frammento di secondo, sembra che i suoi occhi siano tornati celesti, non con le pupille dilatate, come invece era fino a qualche secondo fa.

Poi tornano pieni di odio e si stringono in una fessura. " D'accordo" 
Mi schiarisco la voce e mi avvicino cauta. Afferro delicatamente l'estremità della fasciatura e con un gesto abile la tolgo senza problemi. 
" oh" rimane senza parole e mi esce un risolino alquanto inadeguato. 
La pelle ora scoperta, è rossa e infiammata. 
" accidenti. Il cotone ti ha irritato la ferita. Se, se vuoi p-posso rifarti la-la fasciatura" 
Cerco di mantenere la voce salda ma non posso nascondere la paura. 
"Si, grazie." Mi guarda con aria circospetta quasi in segno di sfida. 


Per tutto il tempo tengo lo sguardo basso evitando i suoi occhi non più dolci come un tempo e dopo aver disinfettato il tutto lo fascio con una nuova garza più morbida e mi allontano di un passo. Lui si osserva il braccio soddisfatto. 
" grazie! Sei proprio brava sai?" Esclama con un sorriso che mi ricorda tanto il vecchio Peeta ma con meno affetto. 
Sono così sorpresa che ci metto qualche secondo a rispondere. Abbasso lo sguardo e arrossisco.
 " ehm, grazie. Si, io......mi piace curare le persone." 
" Sei migliorata molto da quando curavi, giù nel dodici" 
Quindi Peeta si ricorda di me. Indietreggio ancora un po', giusto per precauzione. 
" Frequento dei corsi ora. Prima era solo frutto di esperienza. Mi insegnava tutto mia madre" 
Annuisce poi resta un po' in silenzio e sembra riflettere.

Poi tutto d'un tratto la sua voce torna acida. " Allora, Primrose, giusto?" 
" S-si" vorrei aggiungere altro ma non so che dire e mi limito ad indietreggiare impercettibilmente di un altro passo. 
" Com'è essere la sorella di un ibrido?" Rimango pietrificata e mi fermo all'istante. 
Gli punto un dito contro e le parole mi sfuggono prima che posso farle tornare indietro. 
" Katniss non è un ibrido!" Sibilo. 
" Oh, si invece. Ho distrutto la mia famiglia e ucciso  tantissime persone. Più ibrido di così" 
Faccio per voltarmi e andarmene quando aggiunge. 
" Ed è anche abbastanza stupida. La prima volta ha messo a repentaglio la sua vita, alla mietitura offrendosi volontaria per salvare...........te" conclude la frase con una punta di disprezzo e mi squadra dalla testa ai piedi come se fossi un animale o uno scarafaggio. 

" Tu cosa vali? Ma guardati. Una stupida ragazzina che viene in camera del assalitore della sua cara sorella.  So da chi hai preso la stupidità" 
Sono immobile di fronte a lui senza sapere cosa ribattere. 
Non c'è più traccia del vecchio Peeta. Non è assolutamente più lui. 
I pugni mi tremano dalla rabbia e credo di essere diventata tutta rossa. 
" Non sai quello che dici Peeta! Tu ami Katniss! E io ti voglio bene! Sei come un fratello ormai! Non mi trattare così!" 
" Come potrei amarla? Allora sei proprio stupida! Ha ucciso tutti! È tutta colpa sua! Non ti devi fidare di lei! È un ibrido schifoso e tu......." 
aspetto in attesa che finisca la frase. 

Ma quando lo fa scatta in piedi furibondo. " ANCHE TU SEI UN IBRIDO!" Esclama. 
" cosa?" Sussurro. 
" Tu! Dovevo saperlo! Capitol city ti ha mandato in modo tale che Katniss entrasse nell'arena! Era tutto un piano! È tutta colpa tua se lei è entrata nei giochi con me! Se non si fosse offerta tu saresti morta e niente di tutto questo sarebbe successo! Devi morire! Stupido ibrido!" 
" Peeta ma che...?" Sto cominciando a pentirmi di essere entrata qui dentro. 

Non riesco ad indietreggiare che mi prende per le spalle e mi spintona facendomi barcollare. 
Inciampo e cado a terra. 
Resto li, distesa sul pavimento con gli occhi sgranati, troppo paralizzata per muovere un solo dito. Vorrei urlare ma dalla bocca non mi esce nessun suono. 
Peeta è bloccato dalle corde che lo tengono legato al lettino. Sembra disorientato come se si fosse appena svegliato da un brutto incubo. 
Le sue iridi tornano celesti e mi guarda preoccupato e terrorizzato. 
Due braccia forti mi afferrano da dietro e mi lascio trascinare fuori  dalla stanza. 
Un dottore si avvicina a Peeta con una siringa in mano e lui riesce a urlarmi qualcosa. 
" Mi dispiace Prim, io.....Prim!" 
Ma non riesco a sentire più nulla perché le porte si chiudono tra noi. 

Metto a fuoco i due volti di coloro che mi hanno portato fuori. Uno è Boggs, l'aiutante per così dire, della presidente Coin e l'altro è Finnick Odair che mi sta guardando preoccupato. 
" Prim, stai bene?" Mi chiede dolcemente. 
 Sono ancora scossa ma cerco di farmi uscire delle parole di bocca. 
" ehm io, sì...cioè..." 
Non riesco a terminare la frase che il dottore di prima esce dalla stanza e la richiude a chiave. Lo conosco. È uno dei miei insegnati ai corsi. 
" Primrose, non dovresti essere qui" 
Mi è sempre piaciuto perché mi da del tu e mi fa sentire più a casa. 
Non so che controbattere. 
" Lo sai che è pericoloso! Perché lo hai fatto?" Continua con una nota di ansia nella voce.
" Io......dovevo andare da un altro paziente ma lo stavano già visitando  così ho visto Peeta e....gli ho curato la ferita" 
" Non è compito tuo" 
" lo so, mi dispiace" " sai cosa ha fatto a tua sorella! L'hai curata tu stessa! Non devi entrarci mai più! Capito?" 
Annuisco rassegnata. Volevo solo aiutare Katniss. Il dottore sembra essersi rassicurato e mi guarda con dolcezza. " fortunatamente Finnick ti ha visto ed è subito entrato con Boggs. 
E non ti sei fatta nulla. Quello è l'importante no? Però ti ha aggredita e quindi tu non ti devi più avvicinare a lui" 
Finnick mi appoggia una mano sulla spalla. " la riaccompagno giù" 
Quando siamo quasi nell'atrio dove ho salutato mia madre prima, gli chiedo 
 "Finnick puoi fare in modo che mia madre non lo scopra? Si preoccuperebbe solo ancora di più e....beh nelle condizioni in cui è mia sorella dopo due arene non è proprio il caso" 
Lui mi sorride. " tranquilla, ci parlo io con il dottore" 
Mi saluta e si allontana.
 
Mia madre mi viene incontro con una bambina febbricitante tra le braccia e mi parla in modo sbrigativo. " come è andata?" 
" Bene, bene. Ho-ho curato il paziente" 
" Prim........nella 244 c'era la signora Goffred" mi guarda con le sopracciglia inarcate. 
" Ehm, si lei. L'altro era occupato" 
" bene. A dopo" mi stampa un bacio sulla guancia e scappa verso un ambulatorio libero per visitare la bambina. 
Torno da mia sorella velocemente e la trovo li, senza collare che fissa la finestra. 
" Ehy, ti hanno tolto il collare?" si gira e mi sorride ancora visibilmente dolorante. 
" Già" " A che pensi?" Chiedo sedendomi accanto a lei. 
" A Peeta" ovvio. Che domande.
" Mi dispiace Katniss" ed è l'unica cosa che riesco a dire. 
" Non puoi farci nulla. Nessuno può" 
"Non devi soffrire.....non mi piace vederti così" 
"Non ti preoccupare. Va tutto bene. Me lo merito" 
Sospira e si avvicina alla porta. " ora vado. Ti stavo aspettando ma mi hanno dato il permesso di tornare al mio appartamento" 
 "Katniss?" La chiamo perché devo dirglielo. 
" Sì?" Ma poi decido di non farlo. Se sapesse cosa mi ha fatto o detto, si arrabbierebbe ancora di più. E non posso fare questo a Peeta, dopo tutto. 
" Ti accompagno" accompagno mia sorella nel nostro dipartimento poi ritorno in ospedale.

La notte sento mia sorella gemere nel sonno. Sussurra il nome di Peeta e piange. Le accarezzo il viso cercando di non svegliarla. 
Io so che lo ama. Lei lo deve ancora capire, però lo sa. 
Ora devo farlo capire a Peeta. Perché è l'unica persona oltre me e la mamma, su cui poteva contare davvero. Così mi convinco di tornare li e svegliarlo pur di parlarci. 

Così, all'alba mi alzo furtivamente e corro alla sua stanza. È già sveglio. 
Faccio un bel respiro ed entro, facendomi coraggio. 
Quando mi vede il suo viso di illumina e scatta in piedi. 
I suoi occhi sono stranamente azzurri. 
" Mi dispiace" parla così velocemente che fatico a capire cosa dice. 
"Non fa niente" "Sei solo una ragazzina! Come ho potuto colpirti? Mi dispiace. E tu sei stata così gentile...." "No, davvero Peeta. Non fa niente" 
"Ti hanno mandata qui per......cambiare la fasciatura?" Dice porgendomi il braccio. 
"No.......in realtà non dovrei essere qui" ammetto. 
Peeta scoppia a ridere e mi guarda con uno sguardo furbo. 
"Mi pareva strano che ti mandassero qui all'alba. E così perché sei venuta?"
Mi stringo nelle spalle e lui mi guarda confuso. 
"Non so. Possiamo.....parlare? E se vuoi ti cambio la fascia naturalmente" aggiungo con un risolino. 
Lui sorride e mi fa cenno di sedermi accanto a lui. Io lo guardo esistente ma resto in piedi. 
"Vuoi un pezzo di torta?" Chiede
"Torta?" "Si, per il matrimonio di Finnick ed Annie. Mi hanno permesso di farla. E me ne è avanzato un pezzetto" 
"D'accordo. Le tue torte sono sempre le più buone" sorride imbarazzato e mi indica un punto in cui non arriva a causa delle corde che lo legano, in cui prendere una vaschetta con una fettina di quella prelibatezza. 
Me la mangio in un attimo e lui ridacchia.
"Ahaha wow! Mi deve essere venuta molto bene" 
"Già. Ho sempre amato le tue torte. Trascinavo sempre Katniss davanti alla tua vetrina al 12"
Il suo sguardo si incupisce e mi metto all'erta. 
Restiamo in silenzio così tanto tempo che valuto l'idea che si sia dimenticato della mia presenza. 
Chiude gli occhi e stringe i pugni come se si stesse sforzando. Poi riaprendoli dice 
"Si, si me lo ricordo" 
Poi cerca di sembrare allegro. "Così sei venuta fin qui per parlare e mangiare la mia torta? Furba la ragazzina! Come ho fatto a dire che sei stupida ieri" 
Ridiamo insieme poi lui aggiunge dolcemente " mi dispiace per tutto quello che ho detto ieri. Non è vero che non vali Prim. Katniss ha fatto bene a salvarti la vita." 

Mi alzo. " è ora che vada." "Si hai ragione" 
Mi avvicino alla porta ed esito un po'. " tornerai?" Mi chiede. 
Resto un po' in silenzio poi sussurro. "Si, si tornerò" 
Chiudo la porta alle mie spalle e corro in camera. 


"Prim?" Mia madre sta massaggiando la schiena ad un anziana dolente e io l'assisto. 
"Dimmi" "ho un incarico da assegnarti" "basta che non sia come la volta scorsa. Che l'avevi già affidato ad altri e non ti ricordavi" "oh no! Stavolta è tutto tuo. Si tratta di Peeta." 
La spugna mi cade dalle mani.
Mia madre interpreta male la mia reazione.
"Se hai paura e non te la senti...." 
"Paura? Di cosa? Boggs è sempre li fuori e.....detto fra noi è sempre Peeta" mi affretto a dire. 
"Va bene allora. Vai su, sbrigati e.......non volevo che fosse dato a te l'incarico ma sembra che possa fargli bene e che abbia chiesto di te quindi......stai attenta" 
"Non preoccuparti" saluto la signora e mi scaravento giù per le scale. 
Quando entro nella stanza di Peeta ho il fiato corto e lui ride. 
"Alla buon ora, signorina Everdeen" "ciao Peeta" 
"Di nuovo qui furtivamente?" "No stavolta mi hanno assegnato come tua dottoressa. Niente torta" annuncio fiera. 
" per fortuna perché ieri l'hai finita tutta!" 
Cambio tutte le fasciature e gli faccio un'iniezione di morfamina. 
Non sono d'accordo ma me lo hanno imposto i dottori prima che entrassi e comunque ho diminuito la dose. 
"Peeta tu ami mia sorella?" Chiedo tutto d'un tratto. 
Lui si irrigidisce. "Non.....non lo so. Sono confuso. Credo che l'amassi in passato ma.....adesso non lo so" 
"Io ci vivo e ti garantisco che non è un ibrido" "grazie" risponde sarcasticamente. 
"Non è così facile, prim." " lo so. Ma non lo è nemmeno per lei, credimi. Piange e soffre. Lei non è cattiva. Lei non ha distrutto la tua famiglia. Parlale e lo vedrai da solo. Me lo prometti?" 
Lui mi guarda negli occhi poi annuisce. " te lo prometto" 

Il pomeriggio stesso Katniss viene chiamata per parlare con Peeta e io, naturalmente, vorrei restare ad origliare ma non me lo permettono. Però, riesco a sentire un'ultima battuta  tra loro che mi fa sorridere ed essere fiera di me. 
"Tornerai?" Chiede Katniss con un tono di voce neutro ma triste. 
"Si. Si, tornerò" 
Peeta, un giorno, tornerà da lei. E non solo per una chiacchierata. Tornerà per essere il ragazzo del pane. Per rimpossessarsi della sua vita. E questa volta, per sempre.  








Rieccomi qui! Alcune parti le ho dovute inventare come avete notato per far filare la storia. 
Spero che vi sia piaciuta e in particolare all'autrice che mi ha suggerito l'idea. 
Che ne pensi? Ti è piaciuto il modo in cui ho elaborato la tua idea? Ti ha deluso? O ti ha soddisfatto? NON SONO AFFATTO SODDISFATTA IO di questo capitolo. Però fatemi sapere! 

Elly24



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Capitolo 9
*** AVVISO ***


Cari lettori, ho lasciato un messaggio simile a questo nella mia long "ricordi". 
Non aggiorno questa raccolta di drabble da un'eternità ormai e mi dispiace tantissimo. Ho avuto dei problemi e non mi sono dedicata alla scrittura ultimamente. 
Volevo avvisarvi che al momento mi trovo nel caos più totale e ho pochissimo tempo. Spero che continuerete ad avere pazienza e a seguirmi. 
Mi dispiace tantissimo, scusate ancora. 

A presto 

Elly24

P.s. Appena l'universo mi darà un po'di tregua e aggiornerò, cancellerò questo avviso 

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