Akatsuki in viaggio nel Tempo

di KyubiKonanOfAkatsuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto iniziò... ***
Capitolo 2: *** L'era Vichinga ***
Capitolo 3: *** L'antica Arabia ***
Capitolo 4: *** KonanVSAli-Kakuzu e il Medioevo ***
Capitolo 5: *** La Transilvania ***
Capitolo 6: *** LA PUNIZIONE e pittori incompresi... ***
Capitolo 7: *** Il 1942 ***
Capitolo 8: *** L'epoca dei pirati ***
Capitolo 9: *** ALLA FORESTA DI SHERWOOD! ***
Capitolo 10: *** La Resistenza... E non. ***
Capitolo 11: *** Gli Akamaniacs (The parody) ***
Capitolo 12: *** Il Presente ***



Capitolo 1
*** Quando tutto iniziò... ***


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Giornata tranquilla, all’Akatsuki. Nessun demone da catturare, nessun villaggio da invadere, nessun Tobi da trucidare… Ok, questa ultima affermazione non è proprio vera, ma pazienza… Insomma, la solita routine che prevedeva tutti gli Akatsukini seduti sul divano del salotto del covo a guardarsi le sparatorie in tv, sfruttando Tobi, a crogiolarsi nel dolce far niente. Beh, è quello che stavano facendo prima che…

 

Tobi: -*voce irritante e fastidiosa, come al solito* Ragazzi! Ragazziiiii!! Vi posso far vedere una cosaaaaa? –

Tutti: -NO!-

Tobi: -Perchèèè? Vi prometto che vi piaceràààà!-

Deidara: -E dopo te ne vai, vero?-

Tobi: -Sì senpai!-

Pain: -E allora, illuminaci!-

 

Tobi si cambiò in un attimo vestiti e si mise un tutù nero a nuvolette rosse, cominciando un balletto di danza classica. Gli Akatsukini cominciavano ad accusare i primi malori(vomito, emorragie, stordimento) quando, all’improvviso, scomparvero. Tobi se ne accorse due ore dopo, quando finì la danza(se così si può chiamare). Si grattò pensieroso la testa, quando pensò, ad alta voce…

 

Tobi: -Ragazziii? Dove sieteeeee? Un momento…-

 

Tirò fuori dal nulla uno specchio, osservandosi l’occhio

 

Tobi: -Devo aver attivato lo sharingan mentre ballavo e, senza saperlo, devo aver attivato un’abilità ancora sconosciuta!-

 

Incredibilmente la testolina di Tobi era arrivata in pochi secondi alla soluzione, così riprese l’assurdo balletto. Si aprì un vortice azzurro grande quanto una persona, che risucchiò Tobi dentro, e scomparì. Dopo un viaggio di qualche minuto in una dimensione parallela, Tobi cadde in terra. Si guardò in giro, osservando il paesaggio: uno pterodattilo volava, i cespugli di erba si muovevano e da un crepaccio spuntava a intervalli regolari la testa di un brontosauro che brucava erba.

Il bravo ragazzo era vestito di qualcosa che sembrava essere pelle di leopardo.

 

Tobi: -OOooohh… Devo essere tornato indietro nel tempo! La preistoria!-

 

Dopo la brillante intuizione, Tobi salì sulla testa del brontosauro e superò il crepaccio, poi pensò sul da farsi… Doveva trovare i suoi compagni! Mentre proseguiva per la sua strada(senza sapere di camminare al bordo di un burrone), una ventata lo buttò giù, ma uno pterodattilo lo afferrò al volo. Lo stava portando al suo nido.

 

Tobi: -Ooooh, grazie! Tobi va a casa del pipistrello giganteeeee!-

Pterodattilo: -SKREEEE!!-

 

Ma non era uno strillo amichevole, perché l’animale voleva dare in pasto la Rottura(così tobi era soprannominato) ai suoi piccoli! Lo buttò nel nido e volò via. Era pieno di uova giganti, e dietro una di esse il bravo ragazzo avvistò Zetsu. Anche lui gli stessi vestiti in pelle di animale.

 

Tobi: -EILAAAAA!!-

Zetsu: -NO! TOBI, COME SEI ARRIVATO QUI? E CHE E’ SUCCESSO?-

 

Tobi spiegò tutto, Zetsu lo picchiò e cercò di mangiarselo

Zetsu: -Quindi adesso i nostri amici sono bloccati nelle varie ere, se non ho capito male…

Tobi: -Ulala, esatto!-

Zetsu: -TOBIIIIIII-

 

Zetsu era quasi riuscito nella sua impresa, ma ecco che Tobi riprese quell’assurdo ballo e vennero entrambi risucchiati in qualche altra epoca…   

 

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Capitolo 2
*** L'era Vichinga ***


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Dopo essere stati scaricati dal vortice temporale, i nostri due eroi(convinti loro) cercarono di capire dov’erano. I vestiti adesso consistevano in pelle di renna. Avevano un elmetto con le corna e le treccine bionde. Erano atterrati su un ponticello in grossi tronchi d’albero, in lontananza si vedevano navi in legno dalla punta con la testa di drago e enormi vele. Un cartello lì vicino recava la scritta:

 

“Benvenuti al villaggio sul porto”

 

Zetsu: -Ci sono! Siamo nell’era Vichinga!-

Tobi: -E come ci sei arrivato, Zetsu san?-

Zetsu: -Guardati intorno, genio!-

*Tobi vide l’elmetto sulla testa di Zetsu*

Tobi: -Sì sì ora ho capito!-

 

Il villaggio aveva delle capanne dal tetto apparentemente di paglia. Gli Akatsukini si fecero un giro(Zetsu aveva provato più volte a buttare Tobi in un pozzo, barattarlo con cibo, trucidarlo. Era quasi riuscito a venderlo a un druido ma questo scappò quando il bravo ragazzo lanciò uno strillo), esaminando i dintorni. Un cartello attirò la loro attenzione:

 

 

“La valle illuminata dalla Luna. Attenzione ai lupi”

 

Zetsu allora aspettò la notte e vi portò Tobi. Nella valle scorreva una cascata e la luna illuminava,  insieme alle stelle, la valle. C’erano molti dolmen. Zetsu era andato lì con l’intenzione di sbolognare il bravo ragazzo, ma si sedette sull’erba, cercando di rilassarsi. Dopo cinque minuti, Tobi lanciò uno strillo

 

Tobi: -ZETSU SANNN! Guardi cosa ho trovatooooooo!!-

Zetsu: -Deficiente, cosa ti salta in testa? Avrai svegliato tutti gli animali nei paraggiiiiii! E comunque non mi frega quel che hai trovato!-

*Zetsu chiude gli occhi e da le spalle a Tobi*

Tobi: -Owww non preoccuparti Fluffy, Zetsu san è un po’ nevrastenico perché non ha un cucciolo con cui giocare…-

Zetsu: -Che fai, parli da solo?-

 

Zetsu si girò e vide un lupo di almeno due metri. Ringhiava, ma Tobi lo accarezzava come se avesse a che fare con un gattino. La pianta afferrò il polso della Rottura e corse velocissimo al villaggio. Il giorno dopo, andarono a chiedere dei loro amici.

 

Zetsu: -Successe cose strane in questi giorni?-

AbitanteDelVillaggio: -Oh, sapessi! Poco tempo fa un dio è sceso dal cielo! Era Thor!-

Zetsu: -Ooookkkkkk… Me lo può descrivere?-

AbitanteDelVillaggio: -Oh sì! Era biondo, aveva delle bocche sulle mani, un’elmo d’oro, un ciuffo che gli copriva l’occhio sinistro…-

Zetsu: -Ce l’ho presente! Grazie! Dove possiamo trovarlo?-

AbitanteDelVillaggio: -Nel suo regno!-

Zetsu: -E dov’è?-

*Un’insegna illuminata al neon con su scritto “Il Regno di Thor”  era comparsa vicino a una via*

Zetsu: -Afferrato il messaggio!-

 

Si misero in cammino, quando QUALCOSA piombò giù dal cielo su un cavallo bianco e alato. Era una valchiria. Aveva i capelli blu.

 

Zetsu&Tobi: -KONAN?!-

Konan: -No, io sono Brunilde!-

Zetsu&Tobi: -KONAN!-

Konan: -E va bene, va bene! Allora, cosa ci è successo?-

*Zetsu spiegò l’accaduto e Konan si accanì su Tobi*

Konan: -Allora coraggio, andiamo a trovare Deidara!-

 

E si misero in marcia…

 

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Capitolo 3
*** L'antica Arabia ***


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Konan: -Certo che questo posto è assurdo!-

Zetsu: -A chi lo dici! Elmetti con le corna, vortici temporali, lupi rabbiosi, druidi dementi... Siamo spacciati!-

Tobi: -A Tobi piacciono i vichinghi!-

 

Mentre camminavano, dei nuvoloni  neri volavano verso una torre. Gli Akatsukini la seguirono, ma delle guardie stavano arrivando a fermarli. Zetsu afferrò Tobi, lo appallottolò e lo lanciò contro le guardie.

 

Zetsu: -Mai giocato a bowling?-

 

Raggiunsero la torre, aprirono il portone, ed entrarono in una specie di arena. Stavano cercando Deidara, quando una voce esclamò:

 

???: -COLPITE LA ROTTURA!-

 

Un lampo fulminò Tobi, incenerendolo, ma questo non se ne fece una piaga e si voltò, gridando la frase che lo fece diventare famoso:

 

Tobi: -DEIDARA SENPAIIIIIII!!!!-

 

Il bravo ragazzo avrebbe riconosciuto quella voce ovunque, anche se il suo adorato indossava un elmo d’oro, le treccine bionde(naturali, eh!) e un martello magico fulminante.

 

Konan: -Tu brutto pulzello nordico! Seguici e non fare tante storie!-

Zetsu: -(pulzello nordico? Me la devo segnare)-

Deidara: -E perché dovrei? Qui mi venerano!-

Konan: -Ma anche all’ Aka qualcuno ti venera!-

Deidara: -…-

Tobi: -SEMPAIIII!!!!-

 

Tobi si lanciò addosso a Deidara, ma lui(aveva la magica cintura di Thor, quella che raddoppia la forza) lo scagliò via con MOLTA delicatezza. Konan decise di passare alle minacce serie

 

Konan: -Deidara… Non costringermi…-

Deidara: -A fare cosa? Sono due volte più forte di una persona e ho il magico martello Mjöllnir, che puoi farmi?-

Konan: -QUESTO!-

 

Konan intonò un acuto lirico che fracassò i timpani ai presenti: a Deidara sanguinavano le orecchie, Zetsu collassò a terra e Tobi era estasiato. Ne approfittò per riprendere la danza e trasportare tutti in un altro tempo…

 

 

Quando arrivarono, la prima cosa che notarono era la che la gente indossava grandi turbanti e avevano semplici vestiti. Si osservarono, anche loro erano vestiti a tema.

 

Tobi: -GUARDATE QUANTI KAKUZUUUU!!!-

Deidara: -Ma che dici idiota!-

Konan: -Sembra l’antica Arabia!-

Zetsu: -Infatti… HEYY!!-

Disse la pianta, vedendo un ladruncolo frugargli nella tasca e scappare via. I nostri eroi lo inseguirono, finchè non incontrarono un mercante che chiese:

 

Mercante: -Avete visto… Un… Ladruncolo, per caso?!-

Zetsu: -Sì! Lo stavamo inseguendo! Perché?-

Mercante: -Perché ha rubato la mia lampada magica!-

Konan: -Se vuole, possiamo aiutarla noi!-

Mercante: -Davvero? Ve ne sarei grato! Prendete questo, è un tappeto volante! Raggiungete il ladro prima che esca dalla città!-

Deidara: - No, non si preoccupi! Ci penso io!-

 

Deidara costruisce il suo enorme drago di chakra

 

Mercante: -AAAHH! AZI DAHAKA!-

Konan: -Deidara, metti via quel coso! Azi Dahaka è un demone drago della mitologia araba!-

Deidara: -E scusa!-

 

Presero il tappeto e si lanciarono all’inseguimento. Il ladruncolo era veloce, ma Deidara gli mandò una bomba e presero senza difficoltà la lampada

 

Konan: -Ben fatto sai? Il primo terrorista della storia!-

Deidara: -Io ho fatto solo quel che mi veniva naturale!-

Konan: -Appunto!-

 

Sfregando l’oggetto, comparì un genio, che concesse loro tre desideri. Ne sarebbe toccato uno a Deidara, uno a Zetsu, e uno a Konan(Tobi se solo avesse provato a reclamarne uno sarebbe finito in pasto agli sciacalli). Deidara chiese della nuova argilla, Zetsu un nuovo fertilizzante e Konan una maschera di bellezza. Poi si fecero il giro del villaggio e scoprirono l’ingresso per i Giardini del Sultano. Ovviamente era protetto dalle guardie.

 

Deidara: -Fateci passare!-

Guardia: -Mi dispiace, ma il sultano Kakuzu non accetta visite…-

Deidara: -*tappandosi le orecchie* Konan?-

 

Konan lanciò ancora lo strillo lirico. Le guardie caddero a terra tramortite e gli Akatsukini passarono tranquillamente…  

 

 

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Capitolo 4
*** KonanVSAli-Kakuzu e il Medioevo ***


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Il nostro gruppo era intenzionato a raggiungere il castello del Sultano, in modo da prenderlo e tornare al loro viaggio nel tempo. Si inoltrarono nei giardini, pieni di piante, graziosi vialetti e archi erbosi… Ma era tutto così uguale che sembrava stessero girando in torno. Poi arrivarono in una piazzola con tre grandi statue di leoni, disposti in cerchio. Ogni statua aveva una zampa alzata col palmo rivolto al cielo.

 

Deidara: -Qui c’è qualcosa che non va…-

Konan: -Esatto… Deve essere un meccanismo…-

Tobi: -DEIDARA SEMPAIIII!!! GUARDI COSA HO TROVATOOOO!!!-

Deidara: -Non mi…-

Zetsu: -Meglio se guardi, non sai cos’è successo l’ultima volta…!-

 

Deidara si girò, mentre gli altri si misero in guardia. Ma il bravo Akatsukino aveva tra le braccia tre grosse perle. A Konan brillavano gli occhi.

 

Konan: -GIOIELLI!!!!!-

Zetsu: -TRATTENIAMOLAAAA!-

 

Zetsu e Deidara bloccarono Konan, per evitare che assalisse Tobi. Poi gli dissero:

 

Deidara: -Deficiente, prova a mettere quelle perle nelle zampe dei leoni!-

Tobi: -Sì, Deidara-senpai! Lei è sempre così gentile con me!-

 

Tobi obbedì. Una grossa botola si aprì tra le statue. Era un passaggio segreto, fiocamente illuminato. Mandando avanti la Rottura(lo avrebbero sacrificato in caso ci fossero pericoli), scesero. Arrivati in fondo, trovarono un grosso masso a bloccare la strada.

 

Zetsu: -Capolinea…-

Deidara: -Naahh… Ci deve essere un modo… Com’era quella storia… APRITI SEDANO!-

Konan: -No, è apriti coriandolo!-

Zetsu: -Apriti segale?-

Tobi: -Ma non era apriti sesamo?-

 

Il masso si scostò, permettendo loro di passare.

 

Deidara: -Ma come hai fatto?-

Tobi: -Mi ricordavo la storia che mi aveva raccontato, o mio sempai!-

Deidara: -COSA HO FATTO IO??-

Konan: -Oh Deidaraaaaa! *ride*-

Deidara: -Tralasciamo domande che non hanno bisogno di risposte...-

 

Lasciando stare le attività di svago di Deidara, proseguiamo oltre. Erano arrivati a una grotta, stranamente adornata di arazzi e stendardi per essere disabitata. Una piscina dall’acqua verde smeraldo brillante e una gigantesca statua d’oro raffigurante la bocca di un leone erano gli oggetti che spiccavano di più.

 

Zetsu: -Si direbbe che qui qualcuno ha la passione per i gattoni…-

 

Tobi afferrò una fiaccola, tirandola giù. La bocca del leone si aprì. Tutti riguardarono stupefatti i bravo ragazzo, che diede la medesima spiegazione. Entrarono e si trovarono quasi abbagliati: una sala del tesoro! C’erano così tante monete d’oro che si vedeva come in pieno giorno e tantissime gemme. Konan era sull’orlo di una crisi isterica. Si lanciò tra le monete, mentre gli altri guardavano terrorizzati nella sua direzione…

 

Konan: -Preziosi, gioielli!!!!!-

???: -IO AFFETTARE TE!-

 

Era Kakuzu, coperto solo da dei pantaloni da sultano e i soliti stracci che si porta sul viso. Konan lasciò vagare lo sguardo ed esclamò all’improvviso:

 

Konan: -Ma guarda che panzone! Sembri un barile di lardo!-

Kakuzu: -…-

Deidara: -L’hai colpito, Konan!-

 

In effetti… Kakuzu  aveva accumulato una bella pancetta…

 

Konan: -Ma che ti hanno fatto? Ingozzato di cibo?-

Kakuzu: -KAKUZU AFFETTAAAAA!-

Konan: -Oh oh!-

  

Il tirchio usò la sciabola che teneva tra le mani, cercando di affettare l’ex-valchiria. Lei si scansò e usò il grido, ma Kakuzu era ben protetto dai suoi stracci. Allora tirò fuori dal nulla un’incudine e lo scagliò contro la testa della sua vittima, stordendola.

 

Konan: -Mi ha costretta… Adesso leghiamo Ali-Kakuzu prima che si riprenda-

Tobi: -Ma non era Ali-babà?-

Tutti: -…-

 

Legarono ben bene l’Akatsukino e Tobi riprese il balletto-no-jutsu, risucchiando tutti in una nuova era.

Arrivati, non ci volle molto per capire che erano nel Medioevo: castelli, cavalieri, draghi… Eh sì! Konan era vestita da principessa in rosa-shocking, gli altri erano (più o meno) cavalieri, mentre il povero Tobi era vestito da giullare. Konan era tanto felice… La prima cosa che disse fu…

 

Konan: -NO IL ROSA SHOCKING NOOOOOOOOO!!!-

 

 

 

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Capitolo 5
*** La Transilvania ***


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Konan: -TUTTO.TRANNE.IL.ROSA.SHOKING!-

Deidara: -Stai calma… Rilassati…-

KakuzuRipresosiInPochiSecondi: -Oh my gold… Perché perché perché lavoro con loro…-

 

Ma il tirchio adocchiò una caverna piena di oro e gioielli, ad almeno sette chilometri di distanza. Pretese che gli altri lo accompagnassero, che lo assecondarono solo perché avevano sentito dire che ci abitava un drago, e quello FORSE sarebbe riuscito a divorarsi Tobi. Camminando camminando, interrotti da Tobi che ogni tot di tempo diceva “Dove andiamo?”, arrivarono al tesoro. Konan e Kakuzu ebbero la loro crisi isterica da gioielli e si buttarono a nuotare tra l’oro, senza curarsi di una persona dal vestitino da principessa… AZZURO CIELO

 

Deidara: -Sasori, cosa ci fai qui?-

Sasori: -Lavoro all’uncinetto! Secondo te che faccio rinchiuso nella caverna di un drago feroce?-

Tobi: -Aspetti che arrivi il principe Azzurro?-

Sasori: -No idiota… Aspetto che qualcuno muova le chiappe e mi SALVI!-

Tutti: -…-

Sasori: -Detto in breve… SALVATEMI DEFICIENTI!-

Konan: -Non ci si rivolge così ai superiori!-

 

Ma all’improvviso, qualcosa atterrò dietro i nostri Akatsukini: era il drago, tornato dalla sua ronda mattutina alla ricerca di spuntini! Quello prese Sasori tra le zampe, leccandogli la faccia, senza curarsi delle schegge

 

Sasori: -Ahem… E’ una draghessa…-

Deidara: -LASCIA STARE IL PRINCIFESSO, DRAGO!-

Kakuzu: -Il princifesso?-

 

Ma il drago, anzi, la draghessa, saltò atterrando con tutto il suo dolce peso sul caro terrorista. La bestia si rialzò, scollandosi con gli artigli Deidara di dosso, ridotto a formato frittella. Tobi accorse, una lacrimuccia dal buco della maschera, trillò un urlo da fine del mondo. Inutile dire che funzionò, la draghessa lasciò la marionetta e il terrorista si riprese magicamente, prendendo tra le braccia Sasori.

 

Konan: -Coraggio, miei prodi! RITIRIAMOCI!-

Kakuzu: -Ma… E l’oro?-

Konan: -OSI METTERE IN DISCUSSIONE LA MIA AUTORITA’???-

Kakuzu: -No no… Tranquilla!-

 

Il Balletto-No-Jutsu li risucchiò di nuovo. Stavolta… Erano finiti in Transilvania. L’atmosfera era lugubre, i castelli semi distrutti, e delle bare erano sparse in giro per la città. Il cielo nero, coperto dalle nuvole, e un fiume dall’acqua verde e salmastra scorreva lì vicino. Per strada girava gente vestita da funerale, con la pelle bianca, da morto.

 

Tobi: -Tobi ha pauraaaaa!!-

Zetsu: -Te la tieni, moccioso!-

Kakuzu: -Si direbbe il perfetto Habitat di Itachi…-

 

Al suono di quella parola, le campane della chiesa vicina toccarono tredici rintocchi. I pipistrelli volarono via, nel cielo. Un gatto nero attraversò loro la strada, Tobi lanciò uno strillo e ruppe uno specchio.

 

Deidara: -Grazie per tutta la sfortuna che ci hai fatto accumulare, Tobi…-

Tobi: -Non ce di ch…-

Deidara: -MORIRAI PER SOFFOCAMENTO!-

???: -No, per dissanguamento…-

Deidara: -Bell’ide… Un momento! IL CONTE DRACULAAAAA!-

Kakuzu: -No… E’ solo Itachi-

  

 

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Capitolo 6
*** LA PUNIZIONE e pittori incompresi... ***


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“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!!!”

 

Continuavano a urlare la maggior parte degli Akatsukini. Il povero Itachi stava diventando sordo, come se non bastasse la cecità che si ritrovava. Konan decise di metter fine a quello scempio…

 

“RAGAZZI ZITTI, O… PUNIZIONE!”

 

Gli Akatsukini si azzittirono all’istante. Che quella misteriosa parola risvegliasse in loro primitive paure nascoste nella loro contorta testolina? In ogni caso, stettero in assoluto silenzio. Perfino Itachi era rimasto interdetto.

 

“Itachi… Tu ora torni all’Aka con noi!”

“E perché mai? Non tornerò mai in quella specie di serraglio con voi squinternati!”

“Itachi… Non costringermi a usare…LA PUNIZIONE

“No… Non lo faresti mai…”

“E invece sì. Ho il coraggio…!”

“Va bene, va bene… Ma come facciamo a…?”

“Tobi userà il Balletto-no-Jutsu per aprire un vortice inter-dimensionale che ci teletrasporterà in un’altra era. Non preoccuparti, è come essere risucchiati in un tombino gigante…”

“Ci sono… Effetti collaterali?”

“Sì. A ogni viaggio, perdi un milione di cellule cerebrali”

“Mi sembra un po’ troppo devastante… Non voglio diventare come Tobi!”

“Diventerai qualcos’altro se non ci segui subito!”

“O-OK!! Ma ti prego… LA PUNIZIONENO!”

 

Tobi iniziò a ballare, facendo risucchiare tutti in un altro periodo storico. Stavolta, avevano i tipici vestiti che si indossavano in Italia nel 1400. Tobi corse verso un cartello, strillando. Deidara si affrettò a raggiungerlo, con i suoi toni aggraziati…

 

“Tu, spreco di DNA! Torna qui!”

“Deidara-sempai, preferirei che mi chiamasse Tobi!”

“Ti chiamo in tanti altri modi se non vieni subito qui! E smettila di importunare i passanti!”

“Va bene sempai!”

“Che diceva quel cartello?”

“Benvenuti a Firenze”

“Firenze? Che posto è?”

 

Gli Akatsukini dovevano cercare gli altri compagni in giro per una città grandissima! Non è poi così facile, almeno fin quando delle urla rabbiose non attirarono la loro attenzione…

 

“COME CA**O OSI DIRE CHE NON SONO ADATTO COME MODELLO A QUEL FOT***O QUADRO???”

“Mi scusi signor ‘Hidan’ ma ho bisogno di una figura più… Aggraziata e femminile…”

 

Gli Akatsukini accorsero al luogo delle grida, osservando il loro compagno adirato verso uno dei più grandi pittori italiani…

 

“Ci scusi… Noi siamo i parenti di quell’essere…”

 

Disse Kakuzu, prendendo da un braccio il nevrastenico Hidan. Il famoso pittore adocchiò subito Deidara, esclamando contento:

“TU SEI LA DONNA PERFETTA PER IL MIO QUADROOOO!”

“GUARDATE CHE IO SONO UN UOMOOOO!!”

“Mi presento, bellissima fanciulla, il mio nome è Botticell…”

“Comunque, possiamo riprenderci il nostro… Hem… Amico?”

“Sì, ma solo se farai da modella per il mio quadro te e i tuoi amici, bellissima venere!”

 

Deidara stava per esplodere, ma la parola “PUNIZIONE” lo fece rabbonire. Lo spogliarono, lo misero in una conchiglia gigante e il famoso pittore, armato di pennello, cominciò a dipingere…

 

“FATTO! UN’OPERA D’ARTE!”

“QUELLA TU LA CHIAMI ARTE?!”

“Sì! Lo chiamerò… ‘La nascita della Venere!’”

 

Gli Akatsukini rivestirono Deidara, mentre venivano risucchiati nel tombi… Haem, nel vortice del tempo…

  

 

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Capitolo 7
*** Il 1942 ***


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Gli Akatsukini-ini-ini vennero scaraventati sulla povera folla di una città. Alzandosi, gliene gridarono di tutti i colori:

 

Tizio: -Verflucht! Ob Sie verfluchte!-

Deidara: -Che ha detto quel tipo?!”

Tobi: -Ci ha maledetti-

Deidara: -E TU COME LO SAI?”

Tobi: -Ho studiato tedesco-

 

Il tizio se ne andò tutto seccato. Gli altri andarono un po’ a spasso per la città, quando videro quel famoso simbolo politicamente scorretto che piace tanto a Neji… Stendardi rossi con una svastica nera.

 

Tobi: -Siamo nel 1942!-

Tutti: -Come sai tutte queste cose?!-

Tobi: -Semplice! Deidara senape mi ha insegnato ciò!-

Deidara: -COME MI HAI CHIAMATO?!?!-

Tobi: -Deidara senape! Suona meglio di senpai!-

Deidara: -SCHIFOSO PICCOLO…-

Konan: -CALMATI!-

 

E così, senza preavviso, Konan usò la punizione. Tutti gli Akatsukini guardavano terrorizzati la scena: chi piangeva, chi vomitava, chi gridava in preda al panico. Il piede della leggiadra fanciulla si era abbattuto come una mannaia tra le gambe di Deidara, che ora si contorceva a terra con spasmi convulsi. Lei provava un certo rimorso, ma non si scompose e si caricò il terrorista sulle spalle come un pastore fa con le pecore.

 

Konan: -Coraggio! O volete… LA PUNIZIONE?-

Tutti: -No no… Non vogliamo finire come Deidara! Andiamo, su!-

 

Non fecero poi molta strada che vennero trascinati da una marea umana in una gigantesca piazza. Un palco con i soliti stendardi scorretti politicamente, e tutti, come un sol uomo, alzarono la mano destra, urlando:

 

TuttiAParteGliAkatsukini: -HAIL PAIN!-

Akatsukini: -HAIL PAIN?!?!?!-

 

C’era decisamente qualcosa che non andava. Un tizio che si rivelò essere appunto Pain salutò il suo ‘popolo’ e prese un microfono…

 

Pain: -HAIL! CONQUISTEREMO TUTTA L’EUROPA E IN SEGUITO IL MONDO!-

Konan: -PAIN BRUTTO CRETINO SCENDI DA LIIIII!-

 

Tutti guardarono malissimo Konan, mentre il leader dell’Aka ebbe un infarto a vedere Deidara sulle spalle della sua amata. Svenne, cadendo sonoramente a terra. La donna dai capelli blu si lanciò dal compagno, caricandosi anche lui sulle spalle.

 

Konan: -Scusami Pain… Sarai un dittatore perfetto, ma questa non è la tua epoca!-

 

Disse lei, mentre i nostri eroi se ne andarono nel vortice temporale…

 

 

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Capitolo 8
*** L'epoca dei pirati ***


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Gli Akatsukini vennero scaraventati in quello che sembrava il ponte di una nave. Ma una nave il legno, il pavimento pieno d’acqua, la puzza di cozze nell’aria, una bandiera nera con un teschio e le ossa incrociate… Beh, anche Itachi avrebbe capito che erano nell’epoca dei pirati.

 

Konan: -NOOOOOOOO!!!-

Pain: -Che ti succede Kon…-

 

Il povero Pain venne colpito da un’improvvisa emorragia dal naso a vedere Konan trasformata in quella che noi definiremmo una sirenetta. Ma per quanto possa essere sirenetta una tizia con i capelli blu, i modi di uno scaricatore di porto, un tatuaggio sulla spalla destra a forma di ancora e la coda a squalo? In ogni caso, ad un certo punto, l’essere che sembrava essere il capo dei Pirati si fece avanti, brandendo una sciabola.

 

???: -FERMI! AMMUTINAMENTO!-

Itachi: -KISAMEEEEEEE! SEI TU, TESORO?-

Kisame: -MI HAI FATTO SALTARE LA COPERTURA! TI DARO’ IN PASTO AGLI SQUALI!-

Itachi: -Sei un maniaco!-

Kisame: -Non in quel senso idiota!-

Itachi: -E poi… In questo mare non ci sono squali! E posa quella specie di coltello, ci manca poco che mi cavi un occhio con quel coso!-

 

Pain si lanciò al salvataggio, tentando di disarmare l’uomo-squalo. Trasse fuori dal nulla una confezione di detersivo(per intenderci, quelli che si spruzzano per pulire i water, eh!) e lo mandò addosso a Kisame.

 

Pain: -CANE CATTIVO!-

Kisame: -AAAARGGHH! I MIEI OCCHI!!!!-

 

Il pirata rotolò a terra, ma riuscì ad allontanare il dittatore dell’Akatsuki, spedendolo al bordo della nave. Lui cadde, ma si aggrappò con le unghie al legno.

 

Pain: -AIUTATEMIIII!-

 

Kisame gli si avvicinò, una strana luce negli occhi. Gli afferrò le mani, e gli sussurrò in un tono COSI’ sottovoce che lo sentirono anche gli altri che erano a cinque metri di distanza…

 

Kisame: -Lunga vita al re!-

Pain: -Kisame… Hai sbagliato battuta!-

Tobi: -Non so, ma ho come la sensazione di aver già visto una scena simile in qualche film!-

Tutti: -…-

Konan: -Itachi, incanta Kisame con la tua… Ahem… Bellezza!-

Itachi: -Konan, sei sicura di sentirti bene?!-

Konan: -Itacicciolo… Ti ricordi che fine ha fatto Deidara?! Devo rendere neutro anche  te?-

Itachi: -No no… (aiutatemiiiiii…)-

 

In pochi secondi Itachi si auto-denudò, ma non si può dire che non incantò Kisame, che corse via a vomitare. Stranamente, la sua faccia era diventata verde quando aveva visto il povero Uchiha, che si sentì… Come possiamo dire… Deluso?

 

Pain: -Ragazzi…-

Konan: -Oh, sì!-

 

La sirena strisciò e gli allungò il braccio, recuperandolo. Il bravo ragazzo però, ad un certo punto, disse…

 

Tobi: -Ragazzi…-

Tutti: -SIIII???-

Tobi: -Non mi ricordo più come si fa quel balletto-

 

 

 

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Capitolo 9
*** ALLA FORESTA DI SHERWOOD! ***


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Tutti gli Akatsukini puntarono i loro occhietti dall’aria assassina sul bravo ragazzo. Chi aveva degli strani tic, chi cominciava ad avere quelli che ormai erano definiti ‘Shhhhhhhcatti di viulenza’.

 

Deidara: -Prova a ripeterlo se hai il coraggio!-

Tobi: -Ho… Ho… Dimenticato il balletto…!-

Deidara: -KKKYAAAAAYAAAAAAAHHHH!!-

 

La nave si sollevò persino da terra per un attimo dopo l’urlo. Era un’esplosione in piena regola! Itachi prima si era dovuto denudare, e ora non poteva tornare a casa? Era POCO POCO arrabbiato…  

 

Itachi: -Tu… Piccolo… Brutto…-

Tobi: -Che vuoi fare Itachi?-

Itachi: -Arte del fuoco…-

Tobi: -No… NOOOO!!!-

Itachi: -POLLO ARROSTO DELUXE!-

 

E dalla gola dell’Uchiha uscì una fiamma gigantesca. La tecnica del Pollo Arrosto Deluxe era la tecnica più potente che un’Uchiha possa fare. Purtroppo si era dimenticato che la nave era di legno e quindi andò a fuoco, incenerendosi in pochi istanti, facendo cadere i poveretti nell’acqua.

 

Konan: -TUTTI ADDOSSO A KISAMEEEE!-

 

E si lanciarono sulla schiena dello squaletto, dato che era l’unico essere a nuotare senza difficoltà.

 

Kisame: -Nghh… E perché non “tutti addosso a Konan?” Sei una sirena!-

Konan: -Perché “tutti addosso a Konan” suona equivoco!-

Pain: -Un punto a favore di Konan… Ma io sarei d’accordo…-

Konan: -Lo sai che la tua piccola Konan può usare LA PUNIZIONE anche con le sue manine d’angelo…-

Tutti: -…-

Tobi: -HO UN'IDEAAA!-

Tutti: -NO TOBI TU NO!-

Deidara: -A te piacerebbe aiutarci, vero?-

Tobi: -SIIIIIIIII...-

Deidara: -Purtoppo hai le funzioni cerebrali di un coleottero! Comunque, io sì che ho un'idea!-

Tutti: -Illuminaci, Deidara!-

Deidara: -Con piacere-

 

Il terrorista acchiappò Tobi e, con un poderoso colpo di braccia, fece girare il bravo ragazzo come una trottola. Ma così velocemente che stava distorcendo il tempo e lo spazio. E quindi, vennero risucchiati in un altro vortice. Ma ancora, non erano tornati a casa, perché si trovarono in un bosco. Kakuzu lesse un cartellino improvvisamente spuntato dall’erba.

 

“Benvenuti alla foresta di Sherwood”

 

Kakuzu aguzzò la vista, guardandosi sospetto intorno. Sembrava terrorizzato e sudava freddo.

 

Kakuzu: -Ssshhh… Fate silenzio e andrà tutto bene…-

Sasori: -Che ti prende?!-

Kakuzu: -Shhh… Lui ci sente… Ci vede… Sa dove abitiamo… E’…-

Tobi: -Chuk Norris?-

Kakuzu: -No, cretino… E’… E’…-

???: -KYAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-

Kakuzu: -NO… CI HA TROVATI!!! E’ LUIIII!!! IL MIO INCUBO E’ DIVENUTO REALTAAA’!-

Deidara: -Oddio mio…-

Pain: -Sigh…-

Kakuzu: -E’ ROBIN HOODDDDD!!!-

Robin: -IO RUBO AI RICCHI PER DARE AI POVERI!-

 

 

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Capitolo 10
*** La Resistenza... E non. ***


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Kakuzu cominciò a stillare come una ragazzina, mentre girava in tondo e gli altri lo guardavano come se avessero a che fare con un cerebro-leso allo stadio terminale. Robin Hood lo acchiappò da un braccio, dandogli una sonora pacca sulla schiena.

 

Robin: -Fra Tuk, che fai?-

Kakuzu: -Fra che?-

Robin: -Questi briganti ti hanno rapito? Hanno con sé persino una principessa!-

Konan: -Grazie…-

Robin: -No, non tu, sottospecie di barbaro! Quella bellezza dai capelli d’oro come il sole!-

Deidara: -ANCORA?!-

Robin: -Lady Marian!-

Konan: -ANCORA LO DICO IO! KAKUZU VIENE CON NOI!-

 

Disse la donna, afferrando Kakuzu dall’altro braccio. Robin Hood tirava da un lato, Konan dall’altro.

 

Konan: -E’ MIO!-

Robin: -NO, E’ MIO!-

Kakuzu: -Ragazzi, se mi staccate le braccia vi mando il conto delle protesi!!!(e dire che tra i due litiganti il terzo gode… Alla mazza! ndKakuzu)-

 

Ad un tratto, un’ombra perfettamente rotonda coprì i tre.

 

Robin: -Oh oh!-

 

Konan si scansò in tempo, e un ciccione(?!) cadde addosso a Robin Hood e Kakuzu.

 

???: -Capo, sono qui!-

Robin: -Va bene stupido… Levati di dosso!-

???: -Ok!-

Robin: -Questo è il mio compagno di viaggio, Little John! Cattivo, hai schiacciato me e Fra Tuk!-

 

Il tirchio era stato ridotto a formato frittella. La bella fanciulla… Ahem… Deidara fece roteare ancora Tobi, mentre venivano risucchiati…

Caddero su della terra bruciata, nell’aria c’era odore di fumo, e il cielo era nero anche se non era notte. Pain si chinò a baciare la terra come un’idiota, sussurrando contento…

 

Pain: -Sono tornato, caro millenovecentotrentanove…-

 

Da dietro, dei soldati li presero in ostaggio dato che erano della Resistenza. Li portarono via al loro quartier generale a interrogarli.

 

Soldato: -Parlate, nazisti!-

Konan: -Noi non siamo nemici!-

Soldato: -Ah, no?!-

 

La scena si sposta su Tobi che ha un cappellino verde in testa politicamente scorretto e sventolava una bandierina nera, rossa e gialla mentre cantava:

 

Tobi: -Si arrabbia come un matto se non ha quel che vuol lui… Hail… E poi dice che ce l’han tutti con lui… Hail, hail… PAINNNNNN!!!-

Pain: -Grazi…!!!-

 

Li trascinarono subito via, sotto scorta. A volte Pain sapeva essere un pochino idiota (chi va con lo zoppo impara a zoppicare ndPain)(che vuole dire? ndTobi).

 

Soldato: -Ultimo desiderio, maledetto dittatore e complice?-

Konan: -Sì! Siete la famiglia ‘Cervi’?-

Soldato: -Sì, e allora?-

 

Konan trasse fuori dal nulla Shikamaru, legato e imbavagliato come un salame.

 

Konan: -Fermi o il vostro amichetto farà una brutta fine!-

Soldato: -SHIKAMARU!-

Shika: -Mhmmmm!-

 

I soldati liberarono gli Akatsukini, che ne approfittarono per defilarsi. Fecero girare Tobi, mentre continuava a cantare quell’assurda canzoncina.

 

Kakuzu: -Non vogliamo oppositori politici nella prossima era!!-

Konan: -Non hai qualcosa più decente da cantare?-

Tobi: -Ok!-

 

E incominciò a cantare un’altra cosa più intelligente…

 

Tobi: -Le nuvolette ette ette… Le nuvolette sono sugo di cotone!-

Tutti: -…-

 

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Capitolo 11
*** Gli Akamaniacs (The parody) ***


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Fecero girare ancora Tobi e si trovarono all’interno di una banca. Avvistarono da lontano un calendario, che diceva ‘anno 1934’. Non erano andati poi molto avanti, anzi, erano tornati indietro, ma almeno questa volta niente guerre. Kakuzu era al settimo cielo: rinchiuso in una banca, il suo sogno. Corre verso la combinazione della cassaforte, facendo scattare l’allarme. Delle guardie arrivarono, puntando loro le pistole addosso…

 

Guardia: -Abbiamo dei ladri, eh?-

Tobi: -Noi non siamo ladri!-

Guardia: -Ah, no?-

Tobi: -No! Noi siamo… GLI AKAMANIACS! (parodia time)-

 

Deidara, ormai impazzito, attacca a cantare la nuova sigla dell’Akatsuki…

 

Deidara&Tobi: -Ne combiniamo un sacco a Konoha, ci chiudono in prigione ma noi ci liberiamo in barba a tutti! Konan è dolce(seeeehh), Hidan è volgare e Zetsu mangia a volontà ma le tasse chi le pagherà(Kakuzu da un pugno ai due)? Siamo gli Akamaniacs! Ci sono i tre picciotti(Tobi, Itachi e Sasuke che non c’entra nulla), Pain che picchia tutti e Kisame canta il Blues(che gioco di parole squallido ndKisame), siamo una banda di criminali so che ci amate pure voi! Siamo matti da legar! Facciamo scherzi spesso strani, e siamo matti più che sani!-

 

Le guardie impazzirono e caddero a terra, con le orecchie sanguinanti. Deidara e Tobi saltellavano in giro come dei schizofrenici, sbattendo contro i muri senza curarsene minimamente. Altre guardie che arrivarono adocchiarono immediatamente Konan e Pain.

 

Guardie: -VI ABBIAMO TROVATI FINALMENTE!-  

Konan: -CHE?!-

Guardia1: -Voi siete Bonnie e Clyde! Con quelle facce da delinquenti!-

Tutti: -…-

Guardie: -…-

Akatsuki: -TOBI BALLA!-

 

Tobi obbedì e si mise a danzare, ricordandosi finalmente il balletto. Le guardie non riuscirono a fermarli, ma il povero Kakuzu non voleva andarsene, quindi lo stordirono. Stavolta non si può dire che andarono indietro nel tempo… Forse UN TANTINO avanti, però… Una strada con i marciapiedi mobili, le auto volanti, i palazzi enormi che levitavano in aria…

 

Tutti: -TOBIIIIII-

Tobi: -Sìììì?-

 

Si buttarono addosso per assalirlo, ma vennero fermati dalla polizia.

 

Poliziotto: -Aggredite i bambini, eh????-

Tutti: -Questo non è un bambino, è una bestia!-

Poliziotto: -Ma davvero?-

 

La scena ritorna ancora su Tobi, che tiene in mano un lecca-lecca rosa gigante, indossa un cappellino con un elica, una camicia bianca e i pantaloncini azzurri.

 

Tobi: -Io sono un bravo ragazzo!-

Akatsuki: -COME HA FATTO?!-

Poliziotto: -Ora venite tutti in questura! Povero bambino…-

E si trascinò gli Akatsukini in questura. Poi decisero di dare Tobi in adozione a qualcuno…

 

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Capitolo 12
*** Il Presente ***


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Potevano i nostri criminali preferiti lasciarsi sopraffare dalla polizia? Infatti, non passò molto tempo che…

 

Tobi: -Acosaservequesto?Acosaserveditemeloditemeloditemeloditemelo…-

Poliziotto: -NON LO SOPPORTIAMO PIU’!!!-

Akatsuki: -NEANCHE NOI!!!!-

 

Gli Akatsukini furono buttati in malo modo fuori dalla questura. Con loro Tobi, che era riuscito a sgraffignare roba alla polizia…

 

Tobi: -Acosaservequestoooo???-

Akatsuki: -VOGLIAMO STARE IN PRIGIONE!!! PER FAVOREEEE!-

 

Il bravo ragazzo teneva in mano una specie di pistola\raggio laser. L’accese, prendendo in pieno Itachi e Deidara…

 

Itachi: -SONO CIECO! NON VEDO NIENTE!-

Deidara: -Mi sento stranamente… Femminile(anche più di prima)…-

Konan: -Vuoi vedere che si sono scambiati di corpo?!-

Itachi: -NOOO! RIVOGLIO IL MIO CORPO! VOGLIO VEDERE DI NUOVO!!-

Deidara: -Io mi sento esattamente come prima-

Itachi: -La considero un’offesa!-

 

Il terrorista saltò addosso al compagno, cominciando a prenderlo a pugni, ma poi si fermò, ricordandosi che quello era il suo corpo. In ogni caso, Tobi ricominciò il ballo e…

Caddero in un’angusta stanzetta, un divano nero, una TV mezza rotta. Per terra, rimasugli di patatine e scarafaggi che camminavano indisturbati.

 

Akatsuki: -SIAMO A CASA… NEL PRESENTEEE!-

 

Tutti si diedero alla pazza gioia: inseguirono Tobi per tutto il Covo, ma lui… Beh… La sua opinione non conta, no? E quando lo presero, lo stordirono, lo travestirono da bimbo in fasce, presero un cestino e lo abbandonarono davanti al portone di Konoha. Bussarono e si defilarono immediatamente…

 

Tsunade: -Che… Oooohh, guarda com’è carino questo piccolinoooooo! Ti hanno abbandonato, poverino?-

 

L’Hokage prese inconsciamente il Tobi in borghese e lo portò al villaggio. Quando si svegliò... Beh… Konoha si rese conto che in fondo Kyuubi non era tanto terribile, a confronto…

E poi, come fecero Deidara e Itachi a riavere i rispettivi corpi? Semplicissimo: non li hanno riavuti! Pain fece loro un lavaggio del cervello, e quindi crederono di essere nei rispettivi corpi.

 

FINE

 

Konan: -Fine? Come fine?!-

Deidara: -Sarebbe quando si conclude la storia, mhm-

Konan: -A questo punto… BISOGNA FESTEGGIARE!-

KonohaIntera: -Ahem… Pensiamo che QUESTO sia vostro!-

Akatsuki: -NO TOBI NOOOOOOO!!!-

Tobi: -VI SONO MANCATO, VEROOOO???-

Akatsuki: -*svenuti*-

Tobi: -Oh bé… SALUTONI BELLA GENTE!-

 

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