Il sangue e la rosa

di Hetaoni Mania
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** qualcosa di strano... ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Erano le quattro e mezza di pomeriggio.
Una ragazzina dai lunghi capelli rosa, raccolti in una coda alta, stava camminando per le strade di Meteor City. Con lo sguardo stava cercando una persona. Non si faceva molti problemi a camminare per le strade di quella città. Tutti sapevano che lei era la sorella del “giullare”, che aveva terrorizzato tutti gli abitanti di quella sporca città. La ragazzina, che aveva solo tredici anni, si fermò davanti ad una piccola casa mal ridotta. Per un attimo la guardo e sembrava essersi persa nei suoi pensieri, ma poi distolse lo sguardo e si rimise a camminare, incurante di tutte le occhiatacce che riceveva.
Dopo circa un quarto d’ora di cammino, arrivò davanti a una grotta, dove vi entrò. La sua aura proveniva da là dentro.
Camminava cercando di non fare rumore, ma era impossibile dato che portava dei stivaletti con i tacchi.
Si sentivano strani rumori provenire da l’ha dentro, ma non ci fece caso, sapeva chi c’era là in fondo e doveva raggiungerlo. Stava cercando di portare al termina la missione che il suo capo gli aveva affidato.
Finalmente arrivò alla fine della grotta. Lì c’era colui che aveva cercato di mandare all’aria il suo piano per rubare un prezioso cristallo, che la ragazza teneva nella mano sinistra.
< Ci hai provato > disse lei avvicinandosi a quell’uomo < Però hai fallito >.
Gli lanciò una carta in testa. L’uomo cadde a terra, mentre il suo sangue bagnava la terra. La ragazza gli diede un occhiata e poi ritornò indietro. Doveva sbrigarsi, sennò il capo, questa volta gli avrebbe fatto una predica lunga una quaresima. Come sempre arrivò al covo in ritardo.
< Sei arrivata con un ora di ritardo >  disse il capo, leggendo un libro.
< Lo so, ma sai che sono molto lenta e poi sono piccolina > disse la ragazza mettendo il cristallo trasparente su una scatola di legno.
< Tu sei voluta andare in missione >
< Si capo, ma tu mi ci hai mandata >
< Se non lo facevo rompevi le balle >
< Io??? Questa si che è bella! È la sacrosanta verità  >.
Tutti i membri del ragno scoppiarono a ridere.
 Di solito Axelle, diceva sempre le bugie, capitava una volta su mille che dicesse la verità. Era una ragazzina ribelle, pasticciona e cattiva, quando ci si metteva. Però in fondo era buona.
Essendo la sorella di Hisoka, entrò a far parte della brigata.
< Kuroro adesso posso andare a casa? > chiese la ragazza al capo della brigata, andando ad abbracciarlo da dietro.
< Perché?  >
< Perché inizia clown house e altri film horror con i clown > .
Kuroro sospirò, poi chiuse uno dei suoi tanti libri antichi < Ve bene, vai >.
< Grazie > la ragazzina gli diede un bacio sulla guancia e poi corse verso casa sua.
Arrivata a casa, prese coca-cola e patatine e si butto sul divano accendendo la televisione, però dopo nemmeno due minuti si addormentò sul divano.
< Sorellina… > Hisoka scuoteva dolcemente la sorellina < è ora di cena > gli disse, dandogli un bacio sulla fronte.
< Mmm… > Axelle si strofinò gli occhi, poi si alzò, dal divano, ed andò in cucina.
< Su sorellina, mangia e dopo ti rimetti a dormire > gli disse sorridendo < Kuroro mi ha detto che anche oggi sei arrivata in ritardo al covo… >
< Sono piccola > si giustificò lei, iniziando a mangiare.
“ Quando ti conviene dici che sei piccola, altre volte dici che sei grande” pensò Hisoka, fra sé. Si sedette al tavolo, ed anche lui si mise a mangiare.
< Fratellone, posso dormire con te stasera? >
< Quanti anni hai? >
< Ad Agosto ne ho compiuti dodici > sorrise < Io sono piccolina > aggiunse andando ad abbracciare il fratello.
< Solo per questa notte > disse alzandosi ed andando a lavare i piatti.
Axelle, andò subito a mettersi il pigiama, e corse in camera del fratello, accese la televisione e si mise ad aspettarlo. Dopo qualche minuto arrivo anche lui, andò al bagno a farsi la doccia, e poi, si mise sotto le coperte insieme alla sorella. La piccola, mise la testa sul petto del fratello e lo abbracciò. E dopo un po’ si addormento con un sorriso sulle labbra.


Salve, come primo capitolo fa skifo, ma vi prometto che rimedierò.
Hisoka fa il duro, ma in realtà è più dolce del miele (almeno nei confronti della sorellina).
La sorella ha i capelli rosa, ma ha preso dalla mamma.
Ecco a voi la sorellina di hisoka (state attenti a non farla arrabbiare diventa peggi di hisoka, grell - ke nn centra nulla con la storia- messi insieme.

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Capitolo 2
*** qualcosa di strano... ***


I raggi del sole, illuminavano il volto della ragazza, che stava dormendo beatamente.
La casa era tutta silenziosa, come sempre, ma nell’aria c’era qualcosa di strano.
Axelle, aprì lentamente gli occhi, ma li dovette richiudere immediatamente a causa dei raggi del sole. Si mise seduta sul letto, stropicciandosi i suoi bellissimi occhi azzurri, che alcune volte andavano sul viola. Sbuffando si alzò dal letto e si stiracchiò. Poi, si diresse in cucina, dove trovò Illumi, intento a leggere il giornale.
< Giorno Illu! > esclamò sorridente la ragazza, dandogli un bacio sulla guancia.
< Buongiorno angioletto cornuto > gli rispose lui continuando a leggere il giornale. Quasi un terzo del giornale, quel giorno, parlava di diversi omicidi. Ma a lui poco importava, sapeva benissimo chi erano i colpevoli.
< Dove sta Hisoka? > chiese la ragazza mangiando una brioche.
< Non ne ho la più pallida idea > fu la risposta che gli diede lui < Forse… al casinò, oppure a dare fastidio a mia sorella > aggiunse dopo un po’.
< Hai una sorella?! > chiese stupita Axelle < Aspetta… ti riferisci ad Alluka? >
< No, mi riferisco a mia sorella gemella, Yellumi >
< Aaaa capito. È figo avere una sorella gemella? > le chiese lei.
< Si è figo perché io comando > disse Illumi, mettendosi a giocherellare con i suoi aghi < Che hai intenzione di fare oggi? >
< Io aveva intenzione di andare a giocare > disse lei semplicemente.
< Mi pare una buona idea, e sentiamo, dove vorresti andare a giocare? > gli chiese lui < Non dirmi a meteor City, lì non ti ci porto >
< Dove vuoi tu >.
Quando Axelle diceva che voleva giocare, intendeva dire “voglio andare ad uccidere qualcuno”, e questo Illumi, lo sapeva bene. Ed ecco perché andavano abbastanza d’accordo.
Nel frattempo, Hisoka, era andato a  casa degli Zaoldyeck, proprio per dar fastidio a Yellumi. Lui e Yellumi, andavano anche a scuola insieme, e quindi si conoscevano da tanto.
Il ragazzo, si trovava nella grande casa dei famosi assassini, conosciuti in tutto il mondo. Stava camminando lungo il corridoio.
< Che ci fai qui? > chiese una voce alle sue spalle. Una voce senza emozioni.
< Ooohh Yellumi, salve >
< Che ci fai qui? > domandò di nuovo la ragazza lanciando un’occhiataccia al jullare.
< Stavo cercando proprio te > ridacchiò lui < o tu o illumi dovete venire da una parte con me >
< Illumi >
< sicura? Guarda che dopo devi badare a quella peste di mia sorella >.
Yellumi ci pensò su. Hisoka era un pervertito di prima categoria, e se usava il bangi gum per fargli fare ciò che lui voleva, lei era fottuta. Invece Axelle era una peste, che voleva solo andare a Meteor City, per uccidere qualcuno, ma così si metteva nei guai.
< Faccio da baby sitter a tua sorella, non verrò mai con te > disse la ragazza.
< Peccato…  vieni dobbiamo andare adesso… o meglio adesso devi andare a  fare da baby sitter > ridacchiò per prenderla in giro.
“Muori Hisoka” pensò la ragazza.
Dopo un bel po’ di tempo, arrivarono a casa di hisoka, che per tutto il tragitto non aveva fatto altro che ridere, o meglio, fare la sua risata da imbecille cretino.
< Ciao sono tornato! > esclamò Hisoka, entrando in casa, e facendo segno a Yellumi di mettersi seduta.
< Hisoooooooooooooooooooooo kuuuuuuuuuuuuuuuuun! > Axelle scese dalle scale e gli salto in braccio.
< Stellina, oggi devi restare con Yellumi, disse Hisoka indicando la ragazza alle sue spalle.
< Ciao Yellu chan >
< Ciao cosa >
< Ok noi andiamo, ciao > disse Hisoka trascinandosi Illumi dietro, come se fosse un cagnoline che non vuole andare a fare una passeggiata con il suo padrone.
< Che facciamo? > domandò Axelle a Yellumi.
< Non chiederlo a me > gli rispose semplicemente.
< Uff, tu non ridi mai. Che diamine! Ma che hai problemi alle labbra? Per caso sono fatte di legno? Così se curvi le labbra si spezzano? Persino Illumi ride, anche se ha quel ago ficcato in capoccia.E a lui le labbra non si sono rotte, a meno che non se l’è disegnate, oppure si è fatto un taglio in faccia… le labbra… ridere… > Axelle guardò Yellumi, con un sorrisso che metteva i brividi < Possiamo provare > dalla tasca tirò fuori un pugnale.
< Che hai intenzione di fare? > Yellumi, si era alzata di scatto dal divano e si allontanava piano piano. Axelle, invece si avvicinava, con cautela, sembrava una tigre che cercava di difendersi da un altro predatore. Anche se Yellumi sembrava un  cerbiatto terrorizzato. Dopo tutto Axelle era sorella di Hisoka, soffriva di attacchi di rabbia e, questo lo sapeva, ma iniziava a pensare che soffrisse anche di attacchi di pazzia.
< Dai sorridi! Che ti costa?!?! Non è difficile! > Axelle, mise via il pugnale < Guarda, vedi queste? > indicò le labbra < le devi curvare all’insù, non è difficile >
< Guarda so come si fa > gli fece sapere Yellumi rimettendosi seduta sul divano.
< Ridere fa bene alla salute >
< Allora io sarei dovuta essere morta da un pezzo >
< Tu sei un caso apparte. Se non  sorridi dico a tutti che ti piace Phinks >
< Provaci >
< Ti prendo in parola, tesoro > disse Axelle, prendendo il cellulare < Aspetta… questo è il cellulare di killua e il numero di Phinks non c’è. Uff > sbuffò.
< Ti sta bene >.
Axelle lanciò un occhiataccia a Yellumi  e poi gli saltò addosso. Ogni volta che si vedevano, si dovevano picchiare, era più forte di loro.
Mentre le due si menavano, in casa entrò Sanga, la tigre di Axelle. Si mise sul divano, e con la zampa, per sbaglio accese la televisione.


Poco fa si è verificato un omicidio, in un appartamento di York Shin City. Ecco che città regna il terrore più assoluto. Tutti pensano siano ritornati gli Yamato, la famosa famiglia di ladri e assassini, che tempo fa ha terrorizzato la nostra cit-


Yellumi spense la televisione < Tsk… gli Yamato > pronunciò queste parole con disprezzo, mentre Axelle la guardava cercando di capire qualcosa. Aveva risentito quel nome, non solo a naruto (ahahaha XD ) ma anche in realtà.
< Ma certo! > esclamò la più piccola < Galaco di cognome fa Yamato! >.
Le due si guardarono, mentre tutto in torno a loro era silenzioso.


Salve a tuttiiiiiiii, scusate per il ritardo con cui aggiorno. Che ne pensate di questo capitolo?
Vi chiederete.. che centra la vocaloid Galaco? Nella storia è una strunza ( sia io che Stella_Ignis la odiamo XD) che poi dice una cosa che farà incavolare (per non dire un'altra parola u.u) Axelle.

Ecco a voi Yellumi (è identica a illu XD ma volevo mettere le immy)

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