Jelena una storia infinita *_*

di directionercammi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma cosa vuole?? ***
Capitolo 2: *** Pensa....pensa.... ***



Capitolo 1
*** Ma cosa vuole?? ***


L’ora finì e io e Emily uscimmo dall’aula. Oggi si usciva per una festa di un santo. –Senti ho voglia di andare al burger vieni?- mi chiese Emily. –No grazie mia mamma mi starà aspettando a casa- abbracciai la mia amica mi incamminai. La fermata dell’autobus era vuota e mi sedetti ad aspettare. Tirai fuori il telefono e chiamai mia mamma che non rispose. –Ehi!- mi girai,quella voce mi era famigliare ma in un primo momento non capi chi fosse…poi realizzai, era Justin, seduto sulla sua moto splendente.–Che vuoi?- gli dissi senza neanche degnarlo di uno sguardo. –Se stai aspettando l’autobus aspetterai tutto il giorno perché oggi è sciopero e nessun bus passerà di qui dolcezza- disse sfoggiando un suo sorrisetto. Uno di quelli che mi fa andare su i nervi. Mi alzai sbuffando e iniziai a camminare. Lui mi segui per un tratto senza parlare e poi –Senti se vuoi ti do un passaggio non mi cambia molto.- Justin Bieber uno dei più popolari della scuola che fino a mezzo secondo fa non sapeva che esistevo mi ha offerto un passaggio? Gli risposi –I tuoi ti dovrebbero insegnare a non parlare agli sconosciuti, non sai neanche come mi chiamo—Allora dimmelo. E poi si che ti conosco tu vieni a scuola con me fai, fai Matematica con me giusto?- disse incerto –In realtà è scienze comunque fa niente. Mi chiamo Selena Gomez comunque..- sorrise, ancora quel cazzo di sorriso no! –Allora Selena vieni con me?- allungo una mano per darmi il casco..-No grazie fare due passi non mi farà male.- sorrisi e mi allontanai con passo svelto. Prima di girare l’angolo lo guardai sembrava sorpreso di certo nessuna ragazza aveva mai rifiutato un suo passaggio ma io non sono una delle sue troiette che lo segue qualsiasi cosa faccia no. Vuole solo portarmi a letto ma io non sono una che crolla così facilmente. Arrivai a casa distrutta, mi facevano male le gambe. Guardai il cellulare e vidi un messaggio: CIAO SONO JUSTIN. MI SONO FATTO DARE ILTUO NUMERO SPERO NON TI DISPIACCIA. SE AVESSI SAPUTO CHE DOVEVI FARE TUTTA QUELLA STRADA TI AVREI OBBLIGATO A VENIRE CON ME. COMUNQUE MI PIACI, SEI UNA SFIDA, E IO AMO LE SFIDE.- quel ragazzo è completamente pazzo pensai. Feci una doccia e andai a letto. LA MATTINA DOPO. -Amore sveglia è tardi.- l’urlo di mia madre dal piano di sotto mi svegli di sovrassalto. Mi infilai degli short e una canottierina e un gilet con le borchie. Scesi al piano di sotto –‘Giorno Ma!- dissi dandogli un bacio sulla guancia e prendendo una fetta di torta. –Buongiorno cucciola, fai in fretta il tuo amico è gia arrivato.- Il mio amico?? Mi diressi verso la porta e trovai di fronte a me la persona meno piacevole da trovare a casa tua. –E tu che ci fai qui?- era Justin. Lo guardai con faccia arrabbiata e allo stesso tempo sorpresa. – lui disse –Arriverderci signora Gomez- mi prese il polso e chiuse la porta dietro di noi…

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Capitolo 2
*** Pensa....pensa.... ***


Dalla piccola finestra aperta entrava un leggero freschino, tanto che dovetti alzarmi a prendere una coperta. Guarda l’orologio. 5.00, era sempre così da un mese, alle cinque precise mi svegliavo, non ho ancora capito perché…Mi alzai dal letto, mi diressi verso la cucina. Mark era già lì, quanto puo essere brutto avere un fratellastro?!?!?! TROPPO! Gli passai davanti –Buongiorno!- non si degno nemmeno di alzare la testa da quel suo giochino elettronico, passava tutta la giornata a fare solo quello. Presi un cornetto e mi sdraiai sul divano. Emily sarebbe passata a prendermi alle 7.30 per andare a scuola, avevo tempo per rilassarmi. E per chi non lo sapesse Emily è la mia migliore amica come una sorella per me, le voglio molto bene. Sentì i passi di mia madre, no cavolo! Se era gia sveglia voleva dire che è tardi! Corsì di sopra mi lavai e andai in camera. Infilai i primi vestiti che trovai nell’armadio, presi la borsa e scesi in 2 minuti. Appena in tempo, Emily era fuori ad aspettarmi. –Ciao…- si notava che lei non era a posto oggi…in reltà non lo era mai….-oggi che c’è?- dissi sbuffando leggermente…-Che c’è? Mi chiedi davvero che c’è..? Beh senti mia madre è completamente sclerata, non mi capisce per……- i suoi soliti discorsi. Non sentì più niente dopo quello, ormai eravamo davanti alla Groove High School, la nostra scuola. Salutai con la mano Miriam, la mia vicina di banco, ed ecco che là a pochi metri di distanza c’era…Justin Drew Bieber, il ragazzo più popolare di tutto l’Istituto, il tipo di ragazzo che odio. Lo superai con aria indifferente…lui nemmeno si accorse che esistevo, io non ero alla sua altezza, anche se non desideravo proprio esserlo. –Ehi, ehi, ma mi hai ascoltato?- il braccio di Emily che mi scuoteva mi riportò alla normalità- si si scusa, mi sono un attimo distratta- suonò la campanella e entrammo nell’aula. Avevo filosofia. La mia materia preferita, in realtà l’unica oltre a arte e musica che mi interessasse realmente. Oggi però non riusci a seguire nemmeno una parola di quello che disse il prof…ero troppo immersa nei miei pensieri, e se fossi come lui? Pensavo riferito a Justin…mi piacerebbe per una volta essere considerata da tutti, essere al centro dell’attenzione almeno una volta, apparte quella volta in 3 media quando mi rovesciarono il purèè addosso, e pensa che ora sono in 4 liceo ma se lo ricordano tutti lo stesso…lo so sono strana, ma sono fatta così. A scusati il mio nome è Selena, Selena Gomez.

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