Il Gioco di Atlantislux (/viewuser.php?uid=3827)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Freya ***
Capitolo 2: *** Loki ***
Capitolo 1 *** Freya ***
Intro: questa è stata la mia prima fanfiction su Mai HiME, scritta di getto un anno fa dopo un pomeriggio passato a chiacchierare con Jean Genie sui possibili collegamenti tra Mai HiME e Utena. Ho deciso di pubblicarla anche qui, a seguito di una certa discussione sulla natura delle due pesti nel forum di Mai HiME. Eccovi la mia personale ipotesi, ispirata da Akio Othori in persona ;-)
Il Gioco
Freya
La creatura che sulla terra si era fatta chiamare Mashiro supera il
portale sentendo, mentre attraversa le galassie, la pelle
accartocciarsi per il freddo assoluto del vuoto. Non chiude gli occhi
però, per non perdersi lo spettacolo delle costellazioni che
si disintegrano e si ricompongono in nuove configurazioni. Quella
è sempre stata la parte migliore del viaggio.
Una volta dall'altra parte, una leggera, profumata brezza le accarezza
il volto, e lei inala profondamente il profumo di orchidee di
quell'alieno mondo che, milioni di anni prima, si erano
scelti come casa.
Si alza sicura dalla sedia a rotelle, praticamente levitando, sentendo
la sua anima espandersi fuori dal corpo che ha indossato sulla Terra.
In un turbinio di energia Mashiro riprende la sua vera forma, che non
è altro che una versione più adulta di
sé stessa. Anche se neppure quello è il suo corpo
originario, ma solo quello che, nei suoi innumerevoli viaggi, lei ha
stabilito essere il più attraente per gli umani.
Per un secondo, memore di tutti gli anni che ha passato bloccata nel
corpo di una bambina malaticcia, ha il desiderio di stiracchiarsi
'La prossima volta mi
sceglierò un nuovo ruolo. Lei era troppo diversa dal mio
vero Io. Anche se, come sempre, tutto si è risolto
brillantemente.'
Mashiro annuisce, sistemandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
Poi si gira verso il portale, ammirandone le superficie vetrificata. Da
questa parte ha l'aspetto di uno specchio che riflette l'immagine di
una giovane donna di età indefinibile, il volto atteggiato
in un'espressione solenne. Sorride, deliziata dalla sua stessa
incredibile bellezza, esaltata dalla semplice veste nera che
è tornata ad indossare, poi alza lo sguardo verso il cielo.
Il sorriso si allarga.
'Sono a casa.'
Anche se questa volta non ha lasciato volentieri la Terra.
'È stato
inaspettato scoprire di essere veramente affezionata alle ragazze.
Anche se a volte erano crudeli e vendicative, erano dopotutto anche
così disperate nella loro solitudine. E tutte alla ricerca
della persona che avrebbe giustificato la loro esistenza mortale.'
Mashiro assapora un pensiero passeggero rivolto a Mai.
'Tra di loro, tu eri
come una luce accecante, uno spirito di calore e passione, non mi
stupisco che Kagutsuchi fosse così attratto da te. Ho amato
stare con voi, pretendendo di essere, anche se solo per poco, tutto
ciò che non sono: un'innocente e fragile bambina umana.
È ironico che tutti i miei poteri non mi possano dare la
vostra purezza, o i vostri sogni. Io ho solo i miei giochi.'
Getta uno sguardo alla sua destra.
'E quelli non ci
garantiscono tutto ciò che noi veramente desideriamo.'
“Non è così, Nagi? Quella ragazza,
dopotutto, ti piaceva veramente...”
Lui si gira verso di lei, e Mashiro sorride.
Anche se l'aspetto del ragazzo è leggermente diverso, da
quello che aveva sulla Terra, gli occhi scarlatti sono rimasti
immutati. Che possano cambiare tutto, eccetto questo insignificante
particolare, per Mashiro è veramente inesplicabile.
Sa invece perché Nagi ha quell'aria vagamente rattristata.
“Continuerai a chiamarmi così ancora per
molto?” le fa lui, indispettito.
“Perché no? Fui Freya(*) per anni, l'ultima volta
chi siamo stati su quel pianeta.”
Nagi alza leggermente le spalle, mentre il solito sorriso allusivo
torna a sbocciargli in volto.
“Ti stava bene...”
“Attento, o potrei riprendere a chiamarti Zexion(**). Sempre
con quel libro in mano... E non cambiare discorso, stavamo parlando di
Mai.”
Lui scuote la testa.
“Tu avevi ragione ed io torto.”
“Non ho mai avuto dubbi, non ti dissi forse che lei era
veramente la migliore? Ma anche le altre si sono rivelate una sorpresa;
hanno combattuto, e vinto, tutti i tuoi schemi.”
Nagi non le risponde, ma scocca invece un'occhiata obliqua allo
specchio, inclinando la testa in un modo che lei conosce benissimo.
Adesso Mashiro è sicura che lui sta complottando qualcosa.
Non riesce a trattenere un sospiro.
“Che fai? Già senti la loro mancanza?”
Alle sue parole vede il sorriso di Nagi farsi più
pronunciato, e pericoloso.
“Ho in mente qualcosa che piacerà alle
ragazze...”
Un brivido le si arrampica su per la schiena, al pensiero di quello che
sta passando per la testa di lui.
Mashiro non ricorda da dove lei e Nagi provengano, ma è
certa che chi li ha creati doveva avere un perverso senso dell'umorismo
per generare, in quell'universo di esseri passionali e contraddittori,
un demone in grado di manipolare così facilmente i loro
sentimenti con i suoi trabocchetti e le sue illusioni.
Abbassa lo sguardo.
'E poi ci sono io. La
mediatrice tra il caos e i fragili mortali. In nome di una legge che
sono obbligata a rispettare, anche se non ricordo più chi
l'abbia scritta.'
Scruta nello specchio, dove le ombre stanno formando l'immagine di un
nuovo mondo.
'Non è
più lo stesso pianeta. E' il futuro, o forse una qualche
sorta di realtà alternativa, ma le ragazze sono sempre le
stesse.'
Decide in un battito di ciglia quello che deve fare.
Raggiunge Nagi e, delicatamente, gli prende la mano.
“Andiamo, voglio tornare anch'io.”
Lui non sembra sorpreso, anche se i suoi freddi occhi si stringono
leggermente, come se fosse irritato.
Mashiro non può far altro che sorridere innocentemente.
'Pensavi che questa
volta, di tutte le volte, ti avrei lasciato andare solo?'
Ma poi lui risponde al suo sorriso, prima di rivolgere l'attenzione
alle profondità dello specchio.
Il mondo apparso è bello e crudele, un luogo dove giovani
fanciulle guerriere si sacrificano per quelli che hanno
giurato di difendere.
Un brivido differente scuote Mashiro.
'Un perfetto
palcoscenico per mettere in scena il nostro nuovo dramma.'
“È stupendo” sussurra.
“Noioso” gli fa eco la voce di Nagi.
“Pacifico.”
“Per ora...”
“Sei insopportabile” sospira Mashiro, poi una
quieta risata le sfugge, mentre stringe più forte la mano
del suo compagno.
'Anche se stavolta non
sarò una principessa placida e sottomessa. Stavolta conduco
io la danza, fratellino.'
Lo sente ridacchiare, mentre avverte un ben conosciuto tipo di forza
esplodere dentro di lei, dissolvendo il suo corpo in fotoni.
'Sayonara, mia
bellissima casa. Porterò indietro un'altra storia che
racconterò ai miei fiori notturni.'
Davanti allo specchio due spirali di energia danzano per un secondo,
per poi scomparire attraverso il portale.
Un nuovo gioco è cominciato.
Note
* Freya: Dea norrena dell'amore, della seduzione e della fertilità, ma anche
della guerra e della magia nera.
** Zexion: Personaggio
del videogioco Kingdom Hearts, chiamato il Burattinaio Mascherato.
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Capitolo 2 *** Loki ***
Loki(*)
La vede chiudere gli occhi, preparandosi al passaggio.
Deve ammettere che tutte le volte odia infinitamente vedere scomparire
quella bellissima creatura, solo per ritrovare dall'altra parte una
ragazzina umana dall'aspetto insignificante; in questa occasione,
però, la spiacevole sensazione è attenuata da un
pensiero
di Mashiro che è riuscito a carpire.
'Quindi vuoi
interpretare un'altra
parte? Grandioso. Ribellati pure, fammi vedere quello che puoi fare.
Sai che adoro vedere danzare i mortali, ma niente è bello
come
assistere al tuo, di valzer. Perché sei così
convincente.
Tu credi veramente di potere passare per una di loro, quando sei
dall'altra parte dello specchio, Mashiro. Ti dimentichi che genere di
creatura sei, un po' come hai voluto cancellare dalla tua memoria
coloro che ci hanno creato, dei quali noi non siamo altro che copie
sbiadite. Anzi, forse siamo a nostra volta marionette, e balliamo al
ritmo di una musica di cui non possiamo vedere lo spartito. Tu trovi
ripugnante essere manipolata, per me invece è un pensiero
così deliziosamente decadente. Amo questa vita. Anche
perché io ne saprò sempre più di
te; io non
ho mai voluto rinnegare e scordare nulla di quello che ho fatto.'
I lineamenti di Mashiro si confondono e si dissolvono in una nuvola di
scintille smeraldo.
Nagi cerca di afferrarne una, mentre anche il suo corpo comincia a
disintegrarsi. Sapendo che lei non lo può più
vedere un
sorriso, particolarmente maligno, gli reclama le
labbra.
'Sai, sorellina, penso
che ti
farò soffrire ancora, dopotutto è nei miei geni.
Com'è nei tuoi crescere dei fiori, e raccontargli delle
favole.
Sarai una stupenda principessa, Mashiro, e per me sarà
divertente vedere un'altra principessa sul cavallo bianco accorrere in
tuo soccorso.'
Spende il suo ultimo pensiero, prima del viaggio, per una silenziosa
risata.
'Padre(**), scommetto che tu
hai già sentito questa storia da qualche parte, non
è vero?'
Note
* Loki: Dio norreno,
ingannatore maligno e temibile.
** Padre: ma quale Padre? Questo non posso dirvelo ora, ma sappiate che tra Mai HiME e Utena ci potrebbe essere qualche interessante legame... :-) |
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