My guardian angel

di GGFan4ever
(/viewuser.php?uid=239447)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I MISS YOU. ***
Capitolo 2: *** Let it Go ***
Capitolo 3: *** Try ***
Capitolo 4: *** This is the new shit ***



Capitolo 1
*** I MISS YOU. ***


Sono passati due giorni, due giorni d'Inferno, da quando Violetta, Vilu, Violet e chi più ne ha più ne metta, è morta in un incidente stradale assieme a Diego, lui fortunatamente sta bene, ma la persona a cui volevo più bene no. Entro in camera mia e mi butto sul letto, inizio a piangere, ripensando a tutti bei momenti trascorsi insieme, dal suo esame allo Studio On Beat, a quando ci siamo rincontrate dopo le vacanze all'aereoporto, sento bussare la porta, cerco di ricacciare dentro le lacrime :-Avanti-: dico in tono fermo, mia madre entra e notandomi trise si avvicina a me, non faccio in tempo a parlare, che subito le lacrime sgorgano dai miei occhi :-Oh Francesca tesoro mio, so che fa male, ma sai lei vivrà per sempre nel tuo cuore, ora scendiamo a mangiare-: dice mia madre accarezzandomi la guancia. Scendiamo a mangiare e mi siedo vicino a Luca, nessuno osa spiccicare parola, forse per paura di dire qualcosa di sbagliato, mia madre boccheggia più volte cercando di rompere il ghiaccia, ma alla fine non parla più, finito di mangiare risalgo subito in camera mia, indosso il pigiama e cado in un sonno profondo ma allo stesso tempo tormentato dagli incubi. Mi sveglio di scatto con la fronte sudata e un terribile affanno, non so esattamente cosa ho sognata, ma è stato orribbile, scosto le coperte e decido di vestirmi:un vestitino rosso con maniche a sbusso con una cintura bianca, fiocco blu, stivaletti neri e borsa a tracolla marroncino. Visto che è anche abbastanza tardi, esco di casa e mi dirigo allo Studio, Arrivo allo Studio On Beat ed entro in aula teatro, noto che ci sono tutti, perfino Ludmilla, ma non c'è più il clima allegro e spensierato di una volta, nessuno ride, nessuno parla, nessuno scherza: Leon è seduto in un angolo fissando il vuoto, Camilla fa finta di leggere uno spartito, Maxi e Nata sono seduti vicino, ma noto una forte tensione tra loro, come un muro invisibile, Diego è distrutto e piange, vado vicino a Marco e lo abbraccio, lui mi dà un tenero bacio sui capelli, Beto, Angie, Pablo , Jackie ed Antonio entrano in aula :-Buongiorno ragazzi, so che siete tutti profondamente addolorati per la perdita della nostra amata Violetta, ma in un modo o nell'altro dobbia farci forza ed andare avanti, bene ora potete tornare nelle vostre rispettive aule, sono fiero di voi ragazzi-: dice Antonio congedandoci, prendo Marco per mano e ci dirigiamo in aula di canto, oggi Angie non è proprio in vena di insegnare, cosi ci fa cantare canzoni a nostro piacere, io e Marco cantiamo quindi "Podemos" in inglese, finita la lezione di canto ci dirigiamo tutti nel piazzale dello Studio.Usciti nel piazzale a prendere un pò di aria fresca, io e Marco ci sediamo su una panchina :-Non so se riuscirò a sopportare tutto questo Marco, non lo so proprio-: dico appoggiando la testa al suo petto :-Si che ce la farai, tu sei forte e io ti aiuterò e sai perchè? Perchè tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata nella vita, ti amo-:, alzo lo sguardo fino ad incotrare il suo e lo bacio, un bacio dolcissimo e casto, ma molto romantico :-La stessa cosa vale per me-: sussuro. Torno a casa dopo altre tre ore di lezione, devo sfogare tutte le lacrime che ho trattenuto per tutta la giornata, inizio a piangere disperatamente, entro in camera mia, apro un cassetto e trovo un temperino, lo rompo e tiro fuori la lametta, senza pensarci e seguendo l'istinto, inizio a passare la lametta sui miei polsi, fa male molto, è sbagliato lo so, ma è l'unica cosa che posso fare per mandare via il dolore e il vuoto che ho dentro, il sangue non è tanto si ferma quasi subito, copro i tagli copro le ferite con tanti braccialetti colorati ed esco. Io e Marco ci incontriamo al parco e passeggiamo mano nella mano :-Domani vieni?-: mi domanda :-Dove?-: domando io sconcertata :-Al funerale di Vilu-: risponde tristemente, me ne sono quasi dimenticata, che idiota che sono :-Ah...si...certo che vengo!-: esclamo abbassando lo sguardo :-Ehi ti va di prendere un gelato, per scaricare un pò lo stress?-: mi domanda dolcemente :-Si, ottima idea!-: rispondo sorridendogli, lui riesce sempre a farmi sorridere, anche nei periodi più tristi, come questo, è per questo che lo amo alla follia, arriviamo in gelateria ed ordiniamo io un gelato panna e cioccolato, lui invece stracciatela e crema e subito dopo torniamo per le vie di Buenos Aires. Si fanno le nove di sera e dopo aver finito di cenare in un fast food, Marco mi riaccompagna a casa, ci fermiamo davanti all'uscio di casa mia :-Ehi ricordati se succede qualcosa stanotte chiamami a qualsiasi ora-: dice dandomi un tenerissimo bacio sulla fronte :-Te lo prometto, ti amo tanto, buonanotte-: dico aprendo la porta :-Anche io ti amo-:, gli sorrido un'ultima volta ed entro in casa, non c'è nessuno in soggiorno, quindi sono andati tutti a letto molto presto, salgo in camera mia, butto la borsa a terra e mi siedo sul letto sospirando, su un tavolino accanto al mio letto, c'è una foto di me,Violetta e Camilla, sorridenti ed allegre, la prendo in mano e la osservo, ma senza che me ne accorgo, una lacrima scivola velocemente via sulla mia guancia, e ricade sul vetro della fotografia, riposo la foto, indosso il pigiama e cerco di addomentarmi, aspettando un problema per risentire la voce di Marco.

ANGOLO AUTRICE:
SAlve a tuttii! Questa è la prima FF che scrivo su questo fandom
anche se sono V-Lover da 2 anni buoni.

1) Non uccidetemi per la morte di Vilu, io adoro Violetta,
e adoro anche Tini, ma ho dovuto farlo per forza, senno la 
storia non attacava.
SCIAUUU PAYPYY.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Let it Go ***


Mi sveglio,ho avuto un incubo, un'altro schifoso incubo.Oggi e' il giorno del funerale di Vilu, mi alzo dal letto, vado in bagno e mi faccio una doccia, poi indosso il mio unico vestito nero, il mio sguardo casualmente sul mio polso,dove il giorno prima,ci avevo inciso tre piccoli tagli, decido di nasconderli con del fondotinta ed alcuni braccialetti.Scendo a fare colazione,bevo del succo di arancia e mangio un frutto, noto
lo sguardo triste di mia madre su di me :-Se ti fa soffrire, non ci devi andare per forza-:, mi alzo di scatto :No mamma, tu non capisci...io DEVO andarci e' mio dovere-:, mia madre mi guarda sbalordita, credo di non aver mai usato questo tono di voce con mia madre, le sorrido a mo' di scusa e sento il campanello suonare, vado ad aprire e mi trovo davanti un Marco bellissimo ed elegantissimo :-Sei bellissima-: mi dice abbracciandomi dolcemente :-Tu sei bellissimo-:. Arriviamo in chiesa e troviamo tutti davanti al portone, ci avviciniamo a Maxi,Camilla,Nata e Diego, tutto con sguardi tristi e persi nel vuoto, mi guardo attorno e noto German, con le lacrime che scendevano lente sul suo volto, mi avvicino a lui :-Lei vivra' per sempre-: dico a tono basso :-Lo so, Francesca voglio che tu parli al funerale-: dice mettendo le mani in tasca :-Okay lo faro'-: rispondo accenando un sorriso. Entriamo in chiesa e il sacerdote, dopo i vari discorsi chiama chi deve parlare: Leon, io, Camilla,Diego, Maxi e Ludmilla;Quando arriva il mio turno , arrivo sulla postazione un po' titubante, ma poi le parole iniziano ad uscire da sole :-Violetta era la mia piu' grande amica, dolce, simpatica, divertente e a volte molto testarda, c'e' sempre stata per me, anche per le minime cose, ci siamo sempre aiutate a vicenda, credo che...se anche lei non c'e' piu' ora, ci sara' per sempre, perche' lei vivra' nei nostri ricordi, nel nostro cuore, lei non ci abbandonera' mai.Ti voglio bene Vilu-:, dopo questa ultima frase, inizio a piangere, sento le braccia di Marco che mi stringono e mi riaccompagnano al mio posto. Usciamo tutti dalla chiesa, Marco mi riaccompagna a casa mia, :-Ti amo Francesca-:, dice prendendomi le mani :-Ti amo Marco-:, detto questo mi bacia dolcemente, posando le sue mani sui miei fianchi, io allaccio le braccia al suo collo e dopo il bacio lo stringo forte forte, lui ride e mi lascia entrare in casa. Appena entro in casa, vado in bagno e mi metto davanti lo specchio e penso che dopo tutto quello che e' successo, e' arrivata l'ora di un cambiamento...e la vecchia me non tornera' mai piu'.
ANGOLO AUTRICE:
Yeee finalemente sono riuscita
Ad aggiornare.Allora vi devo dire due cose 
1)Il cambiamento di Francesca avverra' nel prossimo capitolo e credo che la storia diventera' un po' piu' cruda ed adulta.
2)Molto probabilmente il rating della storia cambiera' in arancione!
AUTRICE:
Yeee finalemente sono riuscita
Ad aggiornare.Allora vi devo dire due cose 
1)Il cambiamento di Francesca avverra' nel prossimo capitolo e credo che la storia diventera' un po' piu' cruda ed adulta.
2)Molto probabilmente il rating della storia cambiera' in arancione!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Try ***


Prendo la tinta per capelli color nero di mia madre, e con il pennellino apposito, inizio a spalmarla su tutti i capelli, dopo dieci minuti risciacquo via tutto, i miei capelli sono diventati completamente neri, decido di aggiungerci un tocco di colore, mischio alcune tinte, le applico sulle punte dei capelli, ed esce fuori uno shatush celeste argentato,con alcuno ciocche fucsia e lilla, ci metto un po' di spuma per renderli mossi.Prendo la trousse per il trucco e sui miei occhi creo uno smoky eyes nero ed argento, metto un po' di rossetto rosso acceso e poi mi guardo allo specchio, non sembro neanche io, sorrido, mi dirigo verso il mio armadio e prendo : un top a fascia blu che lascia la pancia scoperta , un gilet di pelle nera, degli shorts neri borchiati a vita alta che mi ha prestato Camilla ed infine delle Jeffrey Campell nere. Esco di casa e vado a casa di Marco, suono il campanello e Marco mi apre e mi fissa sconcertato :-Ehm...mi sembri diversa-: mi dice, rido :-Ma va', dai andiamo a spasso-: dico tirandolo fuori di casa, lui si avvicina a me e mi bacia con molta passione, io sorrido e insieme andiamo al parco. Passeggiamo per le vie di Buenos Aieres quando lui inizia a parlare :-Sai mi piace molto questo tuo cambiamento, e' decisamente molto piu' sexy-: dice mettendo il suo braccio attorno alla mia vita :-Grazie, sono contenta che ti piaccia-: dico appoggiando la mia testa sulla sua spalla :-Tu mi piaci sempre-:, sorrido e ci sediamo su una panchina, noto che lui dalla tasca tira fuori un pacchetto di sigarette :-Da quand'e' che fumi?-: gli domando :-Da un mese o due, non volevo che lo sapessi perche' avevo paura che ti saresti schifata di me, ma ora, notando il tuo cambiamento, suppongo che non ti farai problemi a provare-: dice porgendomene una :-Be'...in effetti, provare non costa nulla-:, prendo il suo accendino e accendo la sigaretta,faccio un tiro e con un colpo di tosse sputo il fumo :-Forte!-: esclamo :-Vuoi continuarla?-: mi chiede lui :-Certo, perche' no?-: gli rispondo sorridendo ; senza accorgemene, tra una chiacchiera e l'altra, finisco tutta la sigaretta :-Andiamo a casa?-: mi domanda Marco, io annuisco, mi prende per mano e ci avviamo verso casa sua.Entriamo nella casa, Marco mi abbraccia per la vita e mi bacia la guancia, perdiamo l'equilibrio e cadiamo sul divano,il suo naso tocca il mio e ci baciamo, un bacio sentito, passionale e dolce allo stesso tempo, le sue mani cadono vicino al basso ventre, io lo guardo :-Solo se tu lo vuoi veramente-: dice :-C'e' ancora tempo-: rispondo accarezandogli la guancia, lui mi schiocca un bacio sull'angolo della bocca, lui si alza da me ,mi prende le mani e tira su' :-Vuoi cantare qualcosa?-: mi domanda sorridendo, io annuisco e passiamo tutto il pomeriggio suonando e cantando, trovando finalmente un po' di allegria.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** This is the new shit ***


Torno a casa e trovo tutte le luci spente, sono andati tutti a dormire, essendo molto tardi.Salgo in camera mia cercando di fare meno rumore possibile, arrivo in camera e mi butto sul letto, mi tolgo le scarpe, mi sdraio e senza accorgemene mi addormento in un sonno profondo. Mi sveglio lentamente, mi tiro su dal letto e prendo i vestiti: un top nero aderente, dei jeans neri strappati e borchiati ed infine smplici anfibi neri. Arrivo allo Studio e trovo Marco a parlare con Broadway, Maxi e Leon, che sembrava essersi leggermente ripreso, ma era ancora molto scosso, mi avvicino a loro e Marco mi attira a se' con un braccio, e mi bacia :-Ehy a noi non saluti!-: esclama Maxi, mi volto e li abbraccio uno ad uno :-Wow! Marco tienitela stretta o sarei tentato dal portartela via-: dice Broadway, Marco ride, :-Intanto pensa a sistemare le cose con la tua ragazza-: dico facendo un cenno con la testa verso Camilla, che era seduta su una panchina a leggere un libro. Entriamo tutti allo Studio ed attendiamo che i professori entrino per dirci cosa fare, sentiamo la voce di Pablo :-Buongiorno ragazzi, come state so che ieri c'e' stato il funerale di Violet-..-: Pablo si volta e il suo sguardo cade fisso su di me :-Francesca, devi sapere che il tuo abbigliamento non e' adatto in questo contepsto-: , io sbuffo nervosamente :-Scusi, ma non siamo venuti qui per essere liberi di esprimerci? Questa e' la mia forma di espressione!-: dico :-Si, ma non siamo cosi, come dire...aperti-: dice accenando un sorriso, improvvisamente qualcosa dentro di me scatta :-Sai quanto cazzo me ne frega-:, tutti mi guardano sbalorditi :-Francesca, non ti conviene usare questo tono con me, lo sai bene-: mi rimprovera Pablo camminando per la stanza :-Ma come dite tanto che dobbiamo esprimerci per quello che siamo, be' questa sono, e se non vi va bene vaffanculo!-:, Pablo si ferma e si volta verso di me :-Francesca, che ne dici se ci facciamo una bella passeggitina fino all'ufficio di Antonio?-: mi domando alzando un sopracciglio :-Per me va bene-: dico facendo spallucce, Pablo mi fa cenno di seguirlo e cosi faccio, mi volto e vedo Marco ridere sotto i baffi e il resto della classe che mi guarda confuso. Arriviamo nell'ufficio di Antonio e Pablo inizia a parlare :- La signorina qui presente ha usato parole poche carine nei miei confronti-:, Antonio mi guarda :-Francesca, so che la morte di Violetta, e' stata molto traumatica per te, ma cio' non ti permette di fare cosi, per questa volta non ti sospendero', ti grazio, ma la prossima volta lo faro', ora tornate in classe-:, Antonio ci congeda, io e Pablo torniamo in classe e la lezione continua come se non fosse mai successo nulla.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2275283