Look to the past, remember and smile.

di Kaleidoscope_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first time I saw you, you turned away ***
Capitolo 2: *** Get ready for action ***
Capitolo 3: *** I need a girl that I can train ***
Capitolo 4: *** Going away to college ***



Capitolo 1
*** The first time I saw you, you turned away ***


N.B.  SEGUITO DI "THIS WORLD IS AN UGLY PLACE BUT YOU'RE SO BEAUTIFUL TO ME" (http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1930286&i=1) 
 

Sono passati ben sette anni dall'ultima volta che ho visto Skye. Da quel che so, due anni dopo l'incidente è andata a studiare all'università, trasferendosi in non so quale parte della California. Invece io e i blink, o meglio, i blink-182, abbiamo fatto molti progressi. Abbiamo cambiato batterista e registrato un album fantastico : Enema of the state. Il singolo di “What's my age again?” sta facendo un sacco di successo, sono fiero di me per averlo scritto. Molto più probabilmente ciò che ha aiutato di più non è stato il testo, quanto il video musicale in cui corriamo nudi.
Tom è rimasto insieme a Jennifer, dopo qualche anno di tira e molla, si sono messi ufficialmente insieme nel '94.
Invece personalmente sono stato con un po' di tipe, ma a tutti mancava qualcosa. Sono stati solo passatempi, so che è brutto da dire, ma volevo dimenticarla. Tom ogni volta mi chiedeva “Cos'hanno di diverso?” e ogni volta rispondevo “Non sono Skye”. Ed è vero, lei era insostituibile. Ma adesso è tutto cambiato, ho perso le speranze e mi sono deciso ad andare avanti.
Non posso negare di continuare a pensare a lei prima di addormentarmi, penso sempre a come starà e con chi starà.
“Mark, chiudi quella cazzo di luce e mettiti a dormire, domani dobbiamo alzarci presto” mugugna il nuovo batterista, Travis, mettendosi in una diversa posizione a letto.
Effettivamente ha ragione, domani abbiamo il primo shoot del video di “All the small things”, uno dei nuovi singoli.
Si baserà su una parodia di un video dei Backstreet Boys, uno di Britney Spears e un altro di Christina Aguilera. Tom e Travis sono molto esaltati, a me invece non sembra neanche divertente come idea.
Dopo essermi lavato i denti, mi corico nel letto e mi addormento come un sasso.
La mattina seguente, ci prepariamo in fretta e furia e presto ci troviamo sul nostro furgone.
“Sarà una cosa strafiga” dice gongolando Tom.
“Io però mi vergogno un po'...” fa timidamente Travis, ridacchiando.
“Ma per favore! Siamo i blink-182, quelli che corrono nudi!” continua il chitarrista.
Sorrido verso quella affermazione. E' vero, noi siamo ricordati per “quelli che corrono nudi”. Non so se sia una cosa buona o no, ma l'importante per me è lavorare con piacere. Non capita a tutti di fare carriera con la propria passione! Mi ritengo veramente fortunato per questo.
Dopo tre ore e mezza, arriviamo a Santa Barbara, in un posto nel centro della città.
Quando scendiamo, ci sono una decida di fan a chiederci un autografo : ancora mi chiedo come facciano sempre a scovarci...stalker.
Dopo qualche foto e sorrisi vari, andiamo dentro e ci fanno sedere con il regista del videoclip, ovvero Marcos Siega.
“Pronti ragazzi?”
Annuiamo tutti e tre.
“Bene! Allora, ognuno di voi avrà una manager personale. Vi do le chiavi dei vostri camerini” dice porgendoci i piccoli oggetti metallici.
Di malavoglia mi dirigo verso la stanza, ci metto sì e no dieci minuti per trovarla. Entro e non trovo nessuno, così mi sdraio sul divano e inizio a girarmi i pollici. Dopo mezz'ora, finalmente la porta di apre, ma sono girato di spalle perciò non vedo chi mi si presenta.
“Oh mio dio, scusi il ritardo, ho avuto un contrattempo!”
Il cuore mi manca di un battito quando sento quella voce, la sua voce. Sento anche il suo profumo, non è cambiato neanche dopo sette anni.
Mi volto, è lei : la bionda con gli occhi grigio-verdi che mi ha portato via il cuore.
E' come se fossi pietrificato, la guardo con gli occhi spalancati e non riesco a parlare. Mai mi sarei aspettato di trovarmela davanti ancora una volta.
“Che sorpresa!” dice lei sorridendo.
Mi passo una mano tra i capelli e sospiro, mormorando un “già”.
“Bene, iniziamo?”
Annuisco incerto, non riesco ancora a dire nulla, sono veramente scioccato e frastornato.
Lei mi spiega lo svolgimento del video, anche se riesco ad ascoltare poco e niente. Poi mi da dei vestiti e mi dice di cambiarmi.
Dopo essere uscita, mi affretto ad indossare dei vestiti bianchi come quelli del video dei Backstreet Boys : sono decisamente ridicolo, ma il video è così che deve uscire, giusto?
Esco e me la trovo davanti, le scappa una risatina e mi sento morire. Mi stanno tornando le farfalle nello stomaco come una volta...sono una fottuta checca!
Mi prende per un braccio e mi porta fuori, in uno spazio in cui avremmo dovuto ballare. Il suo tocco mi rabbrividisce, tanto che lei stessa mi chiede se qualcosa non va. Bella domanda.
Appena vedo Tom e Travis però, nonostante il loro abbigliamento identico al mio, mi tranquillizzo. Tom per poco non cade a terra dopo aver visto Skye, subito dopo mi guarda con gli occhi spalancati, così mi avvicino.
“Lo so.” mi limito a dire.
“Cristo, non ne sapevo nulla. Giuro. Come stai, amico?” chiede dandomi una pacca sulla spalla.
“Come vuoi che stia?” dico alzando di poco il tono della voce.
La storia si ripete, come un flash mi appare nella testa.
 
Mentre sto camminando verso la stanza, Tom mi viene in contro.
Amico, come stai?”
Come vuoi che stia?!” gli grido, mettendomi le mani sul capo.
 
Sempre per lei.
La voglio ancora, non riesco a guardarla e basta. Perché, Dio, la amo ancora! Fa molto male, maledettamente male. Ma tutto quello che lei si ricorda è di un estraneo che dopo due settimane dall'incidente se n'è andato.
“Forza, si iniziano le riprese!” sento urlare dal backstage.
Tre ore. Tre fottutissime ore di riprese per girare un quarto del video.
Per fortuna, ci danno della pausa e ci dicono che continueremo nel pomeriggio. Vado in camerino per cambiarmi, ma mentre mi sto spogliando, la porta si apre e si richiude.
Quando mi volto, mi ritrovo davanti Skye impegnata a leggere ad alta voce un documento.
“Emh”
Alla mia parola, alza lo sguardo e vedendomi in mutande arrossisce vistosamente, così si dirige verso la porta, ma questa non si apre.
“Oh mio dio, scusami, scusami! Giuro, non era mia intenzione vederti così, pensavo ti fossi già cambiato! Che vergogna!”
“Calma, non è un problema, sono solo in mutande” dico mettendomi i pantaloni.
Lei sta zitta e quando la guardo, noto che mi sta fissando i fianchi.
“Ti piacciono le mie curve?” dico intonando una voce femminile.
Lei ridacchia e fa cenno negativo con la testa.
“Quella cicatrice” dice semplicemente, notando quella che mi è rimasta da un'operazione in passato.
La guardo confuso, mettendomi anche la maglia.
“Potrei giurare di averla già vista”
Quella frase mi fa salire un brivido su per la schiena, sta per caso iniziando a ricordarsi qualcosa di me?
Sorrido senza rispondere e dopo essermi messo calzini e scarpe, provo ad aprire la porta, danneggiandola ancora di più : la maniglia si stacca.
“Porca troia.” dico imprecando.
Mando un messaggio a Tom e Travis dicendogli di venirmi ad aprire e nell'attesa mi siedo su una poltrona.
“Davvero non ti ricordi nulla?” chiedo timidamente.
“Cosa dovrei ricordare?” continua lei, sedendosi al mio fianco.
Sto zitto, non voglio confonderla né farla innervosire.
“Mark, è successo qualcosa tra noi prima dell'incidente?”
“No, eravamo solo amici” dico freddamente, guardando da un'altra parte.
“Sicuro? Solamente amici?”
“Cosa pensavi che fossimo?” chiedo iniziando a camminare nervosamente per la stanza.
“Nulla” dice balbettando.
Passano dieci minuti di silenzio prima che Tom riesca ad aprire la porta, subito mi fiondo fuori accennando un saluto a Skye.
Non mi piace mentire, ma l'ho fatto per il suo bene. Nel furgone, però, Tom freme di dirmi qualcosa.
“Spara”
“Ho avuto un'idea! So che tu ami ancora Skye, ma come fai a sapere che lei non potrebbe ri-avere un debole per te?”
“Non ti seguo, Tom” dico alzando un sopracciglio.
“Falla innamorare di nuovo! Cazzo Mark, è sempre la solita persona. E' come ripartire da capo, no?”
Ci rifletto su qualche minuto e finisco per dargliela vinta. Non è una brutta idea e poi, tentar non nuoce. Giusto?
Beh, allora provvederò ad iniziare di nuovo tutto.





Kaleidoscope's space:
Here we go con il seguito di "This world is an ugly place, but you're so beautiful to me".
Mi sono arrivate richieste di postarlo e beh, eccolo qui. Spero vi piaccia!

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Capitolo 2
*** Get ready for action ***


Dopo aver pranzato, torniamo alle riprese che durano più o meno un paio d'ore.
Mi cambio velocemente per riuscire a beccare Skye, ma prima di girare l'angolo, mi si forma un bruttissimo nodo in gola.
Sto per fare retromarcia, quando Tom mi blocca.
“Dove stai andando?”
“Tom, è una stronzata, non accetterà mai”
“Non fare il coglione, tira fuori le palle e vai!”
Sbuffo e non lo ascolto, ma mi fermo quando lo vedo andare verso Skye.
“Ciao! Emh, ascolta, ti va di uscire con Mark?”
“Questa sera?” chiede confusa.
“Sì!” continua lui.
“Scusa ma sono stanca, non mi va molto...”
Tom annuisce e mi raggiunge, io intanto inizio a deprimermi trovando ancora più difetti in me.
“Te l'avevo detto” dico, per poi uscire e aspettare lui e Travis sul furgone.
Arrivati all'albergo, mi faccio una doccia e mi sdraio sul letto. Non ceno e non ho voglia di parlare con nessuno, tantomeno con Tom che continua ad assillarmi dicendo che Skye non mi merita e cazzate varie. Poche balle, a lei non interesso più.
Mi addormento con questo pensiero, per poi risvegliarmi la mattina presto. Dato che gli altri dormono, decido di farmi una passeggiata per la spiaggia di Santa Barbara.
E' fantastico il silenzio che viene placato dal suono del mare, la brezza che ogni tanto ti fa rabbrividire e quel profumo di salsedine che ti rimane per tutta la giornata addosso.
Mi siedo in mezzo alla sabbia, fissando il mare e aspettando l'alba.
Chiudo gli occhi e per un attimo mi passano dei bei ricordi davanti.
Quella volta al parco di Roempthon, lei disse di odiarmi. Ma appena la baciai cambiò tutto, mi resi conto del casino che avevo combinato durante quegli anni, di quanto fossi stato stupido a fare il coglione con lei.
La prima volta che abbiamo dormito insieme, pensavo di morire. In quel momento mi sentii come un ragazzino con la sua prima cotta. Per non parlare di quando facemmo l'amore. Penso sia stata la migliore volta della mia vita, perché io di solito facevo del sesso, non dell'amore.
L'amore. Bello schifo che si è rivelato.
Adesso me ne sto qui a crogiolarmi come un idiota, pensando a colei che mi fa sentire bene anche solo con un sorriso.
Il sole spunta finalmente e riapro gli occhi, godendomi lo spettacolo.
“Anche tu qui?”
Sento un peso che si siede di fianco a me e non ci metto neanche due secondi per capire chi sia.
Non rispondo, infondo sono stato rifiutato ieri e non mi va di parlarle.
“Ieri sera ho rifiutato perché volevo che fossi tu a chiedermelo.”
Mi volto per guardarla, ha la testa abbassata e si sta mordendo un labbro: l'ha sempre fatto quando si trova in difficoltà e le sale l'ansia.
“Ero sicuro che non avresti accettato a prescindere, ma Tom ha fatto di testa sua”
“Oggi non ci sono le riprese” continua, però voltandosi verso di me.
“Ah sì?”
“Già, me l'ha comunicato Marcus ieri sera”
“Beh, allora ti va di uscire con me?” chiedo con un mezzo sorriso, quando in realtà sto morendo dentro.
“Certo che mi va!” risponde con gli occhi che luccicano, per poi appoggiare la sua testa sulla mia spalla.
Il sole sorge del tutto e mi è venuta un'improvvisa voglia di fare il bagno.
“Mi faccio un bagno. Ti va di buttarti?”
“Cosa? Ma non ho il costume dietro!”
“E quindi? Tu ieri mi hai visto in mutande, adesso tocca a me!” dico ghignando.
“Scordatelo, Hoppus.”
Mi alzo per togliermi la maglia e i pantaloni, per poi farmi un bel tuffo nella gelida acqua mattutina. Appena riaffioro in superficie, mi alzo e le faccio segno di raggiungermi, lei fa cenno negativo con la testa, ma dopo che incrocio le mani come se stessi pregando, ridacchia e accetta, con mio grande stupore.
La vedo togliersi la maglia e poi i pantaloni, a quel punto il mio cuore inizia a battere sempre più veloce. Non ricordavo quanto fosse bella in intimo, infatti lei si avvicina lentamente ridacchiando.
Per fortuna l'acqua mi arriva all'ombelico, altrimenti si noterebbe qualcuno che fa capolino tra le mie mutande e sarebbe un momento non poco imbarazzante.
Mi arriva di fronte, per poi mettermi una mano sul petto.
“Perché con te è tutto così...diverso?”
“Cosa intendi?”
“Pensi che mi sarei spogliata davanti a un amico così tranquillamente? Eppure non mi vergogno neanche un po'...”
Continuo a fissarla, finché lei non fa un passo all'indietro. Lo guarda e si guarda la mano, mentre io mi sento alquanto confuso.
Inizia a tremare, così inizio a preoccuparmi. La stringo forte a me, è l'unico gesto che mi viene in mente per ora, ma lei comunque inizia a calmarsi.
You and I should get away for a while, I just want to be alone with your smile.” canticchia tra le mie braccia.
“M+M's. La conosci?”
“N-No.”
Lei volge il suo sguardo verso il mio, così appoggio la mia fronte sulla sua.
Buy some candy and cigarettes and we'll get in my car, we'll blast the stereo and we'll drive to Madagascar.” le sussurro dolcemente.
Ma quando le nostre labbra si stanno per avvicinare, quel coglione del mio migliore amico ci chiama dalla spiaggia.
Mi volto con uno sguardo omicida e quando lui nota Skye spalanca gli occhi, inizia a muovere le braccia talmente in maniera stupida che sia io che lei ridiamo.
Ovviamente il bel momento se n'è andato a fare in culo, perciò torniamo a riva, dove Tom ci aspetta.
“Porca troia.” dice squadrando Skye dalla testa ai piedi, quasi con la bava alla bocca.
Mi metto davanti a lei per coprirla, per poi dargli un occhiataccia.
“Aspettami in albergo.” mi limito a dire, facendogli cenno di andare via.
Lui annuisce e si affretta ad andare, così io e Skye ci rivestiamo.
“Beh, direi che devo farmi una doccia!” dice ridacchiando, togliendosi un po' di sabbia di dosso.
“Anche io, ti passo a prendere al tuo albergo per l'ora di pranzo?”
Lei annuisce e mi schiocca un bacio sulla guancia, per poi andarsene.
Appena raggiunto il mio albergo, mi fiondo nella doccia e penso a ciò che è accaduto pochi minuti fa.
Vorrei dirle tutto, ma mi sono promesso di non farlo. Se le succedesse qualcosa? Potrebbe avere un trauma o qualcosa del genere. Mai, non correrei mai il rischio.
Dopo essermi cambiato, mi metto a guardare la tv e vedo passare su MTV una nostra canzone : Dammit.
E' strano vedersi alla televisione, ma piano piano ci sto facendo l'abitudine. Poco dopo arriva Tom, che entra di soppiatto.
“Non mi uccidere, ti prego.”
Lo guardo per poi sorridere e fargli il dito medio.
“Solo per questa volta, ma magari è stato meglio così”
“Perché?”
“Ho il terrore che le possa succedere qualcosa, magari ricordando cos'è successo tra di noi...”
“Amico, secondo me non si può più ricordare certe cose. Pensaci, non c'è riuscita in sette anni, non penso potrebbe succedere adesso. Tu pensa a come riconquistarla, piuttosto”
“Beh, tra un'ora usciamo insieme”
“Perfetto allora! Fai il bravo tu, eh!” dice toccandomi il pacco.
Gli do una spinta facendolo cadere dal letto.
“Gay.”
“So che mi ami” dice con un filo di dolore nella voce.
Detto questo, esce dalla stanza e presto mi ritrovo a pranzare con Skye.
Parliamo del più e del meno, di cos'ha fatto durante questi anni e di com'è arrivata ad arrivare per MTV. Dopo aver pagato il conto, la porto a fare un giro per Santa Barbara.
“Mark, rispondimi sinceramente questa volta...” dice, fermandosi.
Faccio lo stesso e la guardo, aspettando che continui.
“Cos'è successo tra noi due? Ti prego, dimmelo. Mi sto torturando da giorni perché sento una strana sensazione quando sono con te, ma non riesco a capirne il motivo.”
Sbuffo e mi passo una mano tra i capelli, temporeggiando per una risposta.
“Avevo una cotta per te e te l'avevo confessato, nulla di che”
“Ah...” continua mordendosi nuovamente un labbro.
“Già.”
“E io? Cosa provavo per te?”
Il cuore mi salta un battito, la paura è alle stelle ora come ora.
 
Ti amo, Mark” mi dice, con voce tremante.
La guardo dritta negli occhi prima di rispondere.
Sei sicura?” chiedo deciso.
Lei annuisce timidamente.
Anche io ti amo, Skye”
 
“Questo non lo so.” concludo, per poi tornare a camminare con lei al mio fianco.
Il silenzio regna e la situazione sta diventando a dir poco imbarazzante. Ci sediamo nell'erba di un parco e noto che una ventata fredda la fa rabbrividire, così la stringo a me, sdraiandomi.
Lei mi poggia una mano sul petto e sente il mio piercing da sopra la maglia.
“Il tuo piercing” sussurra con lo sguardo perso nel vuoto.
Un attimo dopo invece è su di me, che mi guarda ancora più confusa. Ma quando sta per dirmi qualcosa, mi avvento alle sue labbra e lei non tarda a ricambiare quel bacio che è tutt'altro che casto. Quanto mi è mancata. Lei, il suo profumo, le sue labbra, il suo sapore...tutto.
Le carezzo i capelli, mentre lei mi sale a cavalcioni, per poi staccarsi tutto d'un tratto.
Mi copro il viso con le mani, sapendo di aver fatto una cazzata.
“Scusami, cazzo. Sono un coglione, non dovevo”
Mi azzittisce appoggiando un dito sulle mie labbra.
“Rifallo.”
“Ma-”
“Dannazione Mark, fallo e basta.”
La prendo e la faccio sdraiare completamente su di me, continuando a baciarla e ad accarezzarle i fianchi.
Il pomeriggio – purtroppo – passa in fretta e presto la riporto a casa.
“Grazie” mormora dopo avermi dato un bacio a stampo, per poi salire le scale dell'albergo.
Me ne torno al mio hotel, naturalmente Tom è con Jennifer che vogliono sapere com'è andata la giornata.
Gli racconto tutto, loro sono felici per me e sembra che questo giorno si possa concludere dopo una cena al ristorante con loro e Travis.
La mattina dopo ci affrettiamo per andare alle registrazioni del videoclip, soprattuto io che voglio rivedere Skye.
Appena arrivo la cerco, ma non la trovo da nessuna parte, così chiedo a Marcus, che mi dice una cosa scioccante.
“Se n'è andata, diceva di aver avuto una crisi durante la notte e di non poter rimanere a lavorare. Ti abbiamo assegnato un'altra manager”
Detto questo, indietreggio perplesso e naturalmente non tardo a chiamarla.
“Perché l'hai fatto?” dico subito senza farla parlare.
“Mark, questo è troppo per me, stanotte sono stata male. Ma non male fisicamente, quanto psicologicamente. Non succedeva da sei anni ormai e ho paura. Mi dispiace”
Riattacca senza farmi rispondere, così lancio il telefono a terra.
Subito però, un'idea mi appare in testa. E sono sicuro che questa volta funzionerà, o almeno lo spero.






Kaleidoscope's space:
Scusate il ritardo ma negli ultimi giorni mi sono concentrata su "They don't even care at all" e adesso che l'ho finita giuro che continuerò questa Skye/Mark! Grazie a Rejected, giulss182 e Carousel per aver recensito il capitolo precedente :)

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Capitolo 3
*** I need a girl that I can train ***


Jennifer's Point of View
Sono nel camerino di Tom, quando sento qualcuno bussare alla porta. Appena apro, vedo Mark con una faccia che non promette nulla di buono.
“Dov'è Tom quando serve? Fanculo!” dice dando un calcio ad una sedia, ribaltandola.
“Calmati! Cos'è successo?”
“Se n'è andata! Capisci?! Andata!” continua camminando nervosamente.
Lo porto con fatica a sedere e non appena si ferma, vedo i suoi occhi diventare lucidi.
“La amo, è la mia vita. Non voglio nessun altra, voglio lei! Invece sono riuscito a farla stare male per l'ennesima volta. Sono un fallimento.”
“Ha un ragazzo, Mark.”
Lui si volta e mi guarda con gli occhi spalancati.
“Che cosa?!”
“Mi ha detto che si sentiva in colpa nei suoi confronti e che aveva paura di iniziare a provare qualcosa per te...ho provato a fermarla, ma non c'è stato verso.”
Non mi risponde dato che Tom irrompe nella stanza.
“Mark! Dobbiamo fare le ultime riprese, muoviti!”
“Non facciamo proprio un cazzo!” grida uscendo dalla stanza.
Il mio ragazzo mi guarda confusa.
“Vai da lui” mi limito a dire.
Rimango sola, così provo a chiamare Skye.
“Sì?” la voce non sembra la sua.
“Skye?”
“Sono sua madre, sei Jennifer?”
“Sì, che succede? La sento scossa...”
“Skye ha avuto un altro dei suoi attacchi...l'ho portata dal medico e mi ha detto che deve fare attenzione perché è molto debole, psicologicamente parlando. Mi ha raccontato di Mark, lei non deve assolutamente vederlo. La sua mente non riesce a ricordare e ciò la fa stare male”
“Non è l'unica, Mark è distrutto”
“Allora non lo vuoi capire! Qui c'è in gioco la salute mentale di mia figlia. Ti prego, non la chiamare più, deve finire tutto questo, voglio il suo bene.”
Detto questo, riattacca la chiamata, lasciandomi senza parole.
A dire la verità, manca anche a me. Era la mia migliore amica ma dall'incidente non le è più interessato vedermi. La tristezza mi assale e una lacrima mi scende dal viso, non mi è mai piaciuto ricordare quei momenti.
Esco sul balcone per fumarmi una sigaretta, ma dopo pochi tiri, me la sento tirare via dalle mani.
“Non voglio che fumi, lo sai”
“Sono nervosa, ne ho bisogno” continuo acida.
Tom per tutta risposta mi cinge i fianchi con le sue forti braccia e mi stringe da dietro.
“E' per Skye?” mi sussurra all'orecchio.
Taccio e sospiro, naturalmente lui capisce e mi stringe ancora più forte.
“Grazie, Tom” dico con voce flebile.
“Tesoro, ti ricordo che con me puoi sempre sfogarti. Oppure se hai voglia di fare dell'altro per dimenticare qualcosa basta chiedere, giuro che mollo tutto e vengo con te!”
“Davvero?” chiedo voltandomi, guardandolo con i miei occhi blu.
“Sì! Anzi, sai cosa facciamo? Ce ne andiamo per tutta la giornata! Los Angeles ti va bene?”
“Amore, non serve. Poi c'è Mark, il video...”
Non mi risponde, mi prende per mano e mi fa uscire. Dopo una breve telefonata a Marcus, saliamo su un'auto privata.
E' questo che amo di lui: sa sorprendermi da un momento all'altro. Riesce a farmi calmare, a farmi sorridere e ridere.
Mi appoggio sul suo petto, lui inizia ad accarezzare i miei lunghi capelli castani.
“Vuoi dormire? Ci sarà almeno un'ora e mezzo se non di più grazie al traffico”
“Dormire?” chiedo alzando il vetro che divide il conducente dal retro.
Capisce al volo e subito mi lancio sopra di lui, spogliandolo il più velocemente possibile.
E' bella la sensazione che mi fa provare ogni volta che facciamo l'amore, siamo come due pezzi di un puzzle. Per quanto possa essere scontato come paragone, continuo a pensarla così. Ormai non riuscirei mai a continuare senza di lui.
Ogni cosa ci unisce sempre di più, dalle canzoni che mi dedica a quelle che mi fanno imbestialire, come Dumpweed. Nonostante tutto, siamo entrambi abbastanza forti da superare ogni ostacolo.
Per non parlare di quando, dopo aver fatto l'amore, mi tiene abbracciata riempendomi di baci e di complimenti.
Prima si trattava solo di sesso, poi tutto è cambiato. Il nostro modo di esprimerci, le nostre sensazioni, i nostri modi di fare. Non avrei mai pensato che si sarebbe trasformato in qualcosa del genere.
E' la perfezione, esattamente, Tom DeLonge è perfetto.
Appena arrivati a destinazione, mi porta in giro per i negozi. Sa quanto mi piaccia fare shopping e, ogni volta che mi vede triste, non esita a usare questa soluzione.
Poi però, mi soffermo davanti a un negozio di vestiti da sposa. Lui nel frattempo sta facendo qualche foto con dei fan, perciò decido di farmi un giro per il negozio.
Le solite domande mi passano per la testa. Mi vedrò mai in abito da sposa? Chi ci sarà al mio fianco?
Torno subito all'uscita, ma mi soffermo a vedere il mio ragazzo parlare con delle ragazzine, sue fan. Una si avvicina al suo orecchio e gli sussurra qualcosa, lui si guarda intorno e poi gli da un bacio a stampo sulle labbra.
Passerò anche per una ragazzina gelosa, ma lui è mio e questa azione mi fa saltare i nervi. Mentre mi sto incamminando velocemente verso gli altri negozi, lui mi prende per un braccio e mi fa voltare.
“No, piccola, non è come sembra!”
“Di tutte le cose che volevo vedere oggi, tu che fai il cascamorto con delle sedicenni era l'ultima della mia lista.”
“Non stavo facendo il cascamorto! Mi ha semplicemente chiesto un bacio”
“I tuoi baci sono miei, non voglio che tu li dia a persone a caso”
“Scusami, non pensavo te la prendessi”
“Lascia stare” dico buttandomi tra le sue braccia “Sono una lunatica di merda” continuo poi.
“Allora amo una lunatica di merda, se è così”
Gli do un lungo bacio sulle labbra prima di farmi prendere per mano e continuare la nostra passeggiata.
Presto si fa sera e torniamo a Santa Barbara, all'hotel.
“Tesoro, ti scoccia se esco con Mark? Voglio farlo svagare un po'” mi chiede poggiando le mani sulla mia vita.
“Certo, non ti ubriacare però!”
Mi sorride e mi da un bacio, presto mi ritrovo sotto le coperte e leggermi un libro.
Dopo un paio d'ore, mi addormento, ma verso le tre del mattino mi arriva una chiamata da parte di Skye.
“Hey”
“Jen, hai qualche minuto?”
La sua voce trema, così penso al peggio.
“Stai bene?”
“S-Sì. Volevo parlarti di Mark...”
“Dimmi tutto”
“Come sta?”
“E' uscito con Tom, sinceramente non l'ho visto bene...”
“Non so cosa mi stia succedendo, quello che è successo l'altro giorno mi ha confusa, c'è qualcosa che non so. E fa male, sto andando fuori di testa! Aiutami Jennifer...”
“Se provassi a venire ad un loro concerto? Magari ti schiarisce le idee sentirlo cantare”
“Potrei farlo, dovrò mentire a mia madre però...”
“Fai quello che ti senti, non peggiorare la situazione”
“Voglio farlo, lo giuro.”
In quel momento sento la porta aprirsi.
“Skye, ti richiamo!” dico, per poi buttare giù la chiamata.
Mi alzo e vado a controllare, trovando Tom evidentemente ubriaco.
“Jen! Ti amo!” dice ridendo e venendomi incontro.
Si attacca alle mie labbra ma io lo scosto : odio il sapore di vodka.
“Adesso ci facciamo una sana scopata!” dice buttandomi sul letto.
Mi rialzo, innervosita dal suo comportamento.
“Tu adesso ti metti a dormire, non fare storie” continuo, cercando di farlo sedere.
Per tutta risposta mi prende per un polso e mi trattiene, il suo sguardo quasi mi fa paura.
“Decido io cosa fare.”
Riesco a togliermi dalla sua presa, ma lui chiude la porta e mi prende entrambe le braccia.
“Ti avevo detto di non bere” dico stizzita.
“Zitta! Faccio quello che voglio!” risponde alzando il tono della voce.
“Lasciami!” continuo a tono.
Si avvicina a me, togliendo la presa dalle braccia ma facendomi arrivare con la schiena al muro.
“Voglio una ragazza che possa comandare.”
“Hai sbagliato persona.”
Lui fa spallucce.
“Sei un coglione quando fai così”
Lui torna a fissarmi, per poi avvicinarsi.
“Come hai detto?!” sibila.
“Coglione! Hai capito bene, coglione!”
Finita la frase, il mio occhio inizia a bruciare tremendamente. Ebbene sì, Tom DeLonge – il mio ragazzo - mi ha appena dato un pugno.
I miei occhi si riempiono di lacrime e un mio grido fa arrivare Travis in camera, che prende Tom per la maglia e lo porta fuori.
Mi accascio a terra, tremante. Non mi sarei mai aspettata un gesto simile da parte sua. Presto arriva Melissa, che mi dice qualcosa. Non capisco, non riesco a ragionare data la situazione. Mi mette del ghiaccio sull'occhio, che mi fa passare per un po' il dolore.
“Perché l'ha fatto?” chiedo tra le lacrime.
E' incredibile come le persone cambino per colpa di un po' d'alcol. So che Tom non è veramente così, ma sono stufa di queste reazioni. E' brutto quanto una bellissima giornata si possa trasformare nella peggiore della tua vita.
Melissa limita ad accarezzarmi e dopo un'ora di singhiozzi mi addormento, stremata dalla stanchezza.
La mattina seguente mi sveglio con un terribile ematoma sull'occhio destro, a stento riesco ad aprirlo.
Mi alzo e mi metto dei vestiti a caso per andare a fare colazione, ma quando apro la porta, indietreggio.
E' Tom, con due occhiaie assurdamente scavate. Nonostante mi faccia abbastanza pena, inizio ad avere paura di lui.
“Jen-”
“Vattene, ti p-prego”
“Jennifer, per favore...”
Fa per avvicinarsi ma io indietreggio ancora di più.
“Vai via! Non ti voglio più vedere!” gli grido, con le lacrime che ormai scorrono sul mio viso.
“Amore, ero ubriaco, non volevo farlo! Lo sai come sono, perdonami”
“Non chiamarmi mai più così, non voglio stare con uno che non si sa controllare. Mi avevi detto che non avresti bevuto e guarda com'è andata a finire...cresci, Tom.”
Lui si morde un labbro ed esce dalla stanza.
Subito dopo entra Mark, che si siede a fianco a me.
“Scusa, non sono riuscito a fermarlo”
“Non è colpa tua. E' grande e vaccinato, dovrebbe sapersi gestire da solo, non avere te come balia sempre dietro”
Mi alzo, prendendo i miei vestiti.
“Per favore, non andartene. Almeno tu.” continua poggiandomi una mano sulla spalla.
“Mark, non voglio rimanere qua con lui...”
“Ho bisogno di te, ormai mi conosci e solo tu puoi aiutarmi! Ti scongiuro!”
“E va bene, a patto che Tom non dorma più con me” dico passandomi una mano tra i capelli.
“Vedrai che le cose si sistemeranno” continua accarezzandomi la schiena.
Lo guardo tristemente, facendo segno negativo con la testa.




Kaleidoscope's space:
Ringrazio Carousel e ElaEla per aver recensito il capitolo precedente! :)

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Capitolo 4
*** Going away to college ***


E' passato un mese, il videocilp è stato girato interamente pur avendo avuto quella moltitudine di contrattempi.
A questo punto, tra me, Tom e Jennifer non so chi sia messo peggio.
Forse Tom, dato che non mi lascia più aiutarlo, neanche lo vedrei più se non fosse iniziato il tour “The Mark, Tom and Travis show” uno dei nostri più grandi tour di sempre.
Nessuno di noi tre ha voglia, ma il lavoro è lavoro.
A me manca, non c'è nulla da fare. Ogni giorno è sempre peggio, vorrei averla tra le mie braccia, ma allo stesso tempo ero arrabbiato con lei per avermi mentito.
Mentre mi sto preparando nel camerino dell'arena di Chicago, qualcuno entra dalla porta: Jennifer.
“Hey Mark”
“Hey”
“Ascolta...se stasera aggiungeste una canzone alla setlist sarebbe un problema?”
“Dipende da Tom e Travis, quale sarebbe?”
“Going away to college”
La guardai serafico e feci cenno negativo con la testa.
“Non se ne parla.”
“Mark, per favore! Devi farlo!”
“Ho detto di no”
“E' un consiglio, poi sta a te decidere se fidarti o no”
Uscì in pochi secondi, la cosa non mi andava giù. Cosa stava tramando Jennifer?
Mi decisi a non pensarci e preparai il mio basso, uscendo dalla stanza e andando nel backstage.
Trovai Tom con in mano una bottiglia di vodka, ovviamente gliela tolgo in pochi secondi ma ormai è già ubriaco.
“La vuoi smettere di ubriacarti? Testa di cazzo.”
“Non scassare” continua alzandosi e mettendo la testa al muro.
Passa velocemente Jennifer per andare dalla parte dei miei bassi, Tom la squadra dalla testa ai piedi e inizia a urlare il suo nome.
“Jeeeeeeen, ti amo! Jennifer credimi”
Lei si volta tirandogli un'occhiataccia e lo manda a quel paese.
“Mark, non ce la faccio più, mollo tutto”
“Smettila di dire così, le donne non sono tutto”
“Lei per me lo è, fanculo i blink, fanculo tutto”
Lo capisco, eccome se lo capisco, ma cerco di pensarci il meno possibile.
In pochi minuti il palco è pronto e ognuno di noi si mette al suo posto.
Partiamo con Dumpweed, da quando Jennifer l'ha lasciato ha voluto iniziare con questa canzone, un po' come ripicca.
La folla è in delirio, ma non mi fa più di tanto effetto, più che altro rido per Tom che dice le sue solite stronzate da ubriaco facendo sbellicare i fan.
Dopo Family Reunion, vado velocemente nel backstage per cambiare basso e quasi non mi prende un colpo.
Sgrano gli occhi e indietreggio di qualche passo.
Non può essere vero.” continuo a pensare.
Skye è qua, di fronte a me che mi guarda con aria dispiaciuta. Mentre Jennifer mi fa l'occhiolino, quasi la vorrei uccidere ma allo stesso tempo abbracciare.
“Mark! Muovi quel cazzo di culo!”
La voce di Tom mi fa tornare in me, così prendo il basso e torno in stage.
“Tom, voglio fare un cambio, indovina che canzone suoniamo”
“Emh...”
Gli indico il backstage, lui nota Skye e impreca.
“Going away?”
Annuisco e guardo Travis, che mi fa cenno positivo.
Tom inizia con il suo riff e presto arriva il mio turno di cantare.
 
Please take me by the hand, it's so cold out tonight.
I'll put blankets on the bed
I won't turn off the light, just don't forget to think about me,
And I won't forget you, I'll write you once a week she said.
 
Why does it feel the same to fall in love or break it off?
And if young love is just a game,
Then I must have missed the kick off.
Don't depend on me to ever follow through on anything,
But I'd go through hell for you and...
 
I haven't been this scared in a long time,
And I'm so unprepared so here's your valentine.
Bouquet of clumsy words, a simple melody,
This world's an ugly place, but you're so beautiful Skylee.

 
Skye's Point of View
“Sei pronta?”
Lo ero? No di certo.
Ma fanculo, ho lasciato il mio ragazzo perché non voleva lasciarmi andare a questo concerto. Ho mentito a mia madre, a tutti pur di sapere la verità.
“Sì.”
Cammino verso il backstage, con il cuore in gola e i pugni chiusi, Skye mi fa mettere dietro i bassi di Mark che osservo con attenzione.
Li vedo entrare, mentre suonano la prima canzone – che identifico come Dumpweed – Jennifer scoppia in lacrime.
“Lo fa apposta, bastardo!” impreca tra le lacrime.
“Che cosa?”
“Canta questa canzone, la odio, lo sa. Abbiamo già litigato in passato e mi aveva giurato che mai l'avrebbe suonata in un concerto, invece lo sta facendo!”
La abbracciai, non ero esperta in materia e non mi volevo permettere di criticare nessuno.
Mi piace vedere Mark sul palco, è spigliato, sembra felice e spensierato. Mi rallegra vederlo così, se non fosse che dopo una canzone piena di parolacce si dirige verso i suoi bassi e non appena avermi notata cambia totalmente espressione.
Per fortuna Tom lo richiama, li vedo parlare di qualcosa per poi iniziare a suonare una canzone non presente nella setlist.
Questa canzone mi è dannatamente familiare, più va avanti e più mi fa tornare in mente qualcosa, ma non riesco a capire cosa.
Un mal di testa mi assale, finché lui non canta la frase “This world's an ugly place, but you're so beautiful to me” sembra che la testa mi stia per scoppiare, non capisco più nulla. La crisi sta tornando, ma in maniera più forte.
Inizio a urlare cose incomprensibili, piango finché non vedo tutto nero.



Kaleidoscope's space:
Mi scuso per il ritardo, blocco dello scrittore!
Ringrazio
DeliciousApplePie, Rejected e giulss182 per le recensioni al capitolo precedente :)

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