Ricordi di Vetro

di TheJack93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto iniziò ***
Capitolo 2: *** Oscuri piani ***
Capitolo 3: *** Nottate particolari ***
Capitolo 4: *** Pentirsi...oppure no ***
Capitolo 5: *** Lavori e svaghi ***
Capitolo 6: *** Trovata! ***
Capitolo 7: *** Inizia la ricerca ***
Capitolo 8: *** Eroi inaspettati ***
Capitolo 9: *** Scampare alla morte ***
Capitolo 10: *** Quando meno te lo aspetterai ***
Capitolo 11: *** La tragica verità ***
Capitolo 12: *** Scontri nel paese delle bambole ***



Capitolo 1
*** Come tutto iniziò ***


--Alice POV---

 

Ero solo una bambina quando successe.

Ero una bambina quando assistetti alla tragica morte dei miei genitori, di mia sorella, divorati per sempre dalle fiamme.

Da quel giorno è cominciata la solitudine...e la pazzia.

Mi sentivo in colpa di essere scampata alla morte, non mi davo pace del fatto che malgrado fossi sopravvissuta niente sarebbe stato più come prima.

Il paese delle meraviglie? Probabilmente non lo rivedrò mai più

 

ho passato dieci anni, dieci anni della mia miserabile vita a Rutledge...il manicomio per pazzi.

Sotto scorta del dottor Wilson e della sua sadica infermiera appassionata di salassi e lobotomia...diceva che non collaboravo, ma la stronza si divertiva a torturarmi, sempre protetta e scusata da quel dottore del cavolo.

Sono diventata veramente pazza solo con i suoi discutibilissimi metodi.

Solo due anni dopo ho potuto respirare aria di libertà...un certo dottor Angus Bumby si era preso la responsabilità di portarmi in un orfanotrofio dove potermi curare in pace.

Avevo finalmente detto addio alle indicibili torture che ogni giorno dovevo sopportare.

 

Venivo curata con rimedi più semplici e meno...invasivi.

Bumby sembrava finalmente la persona per me, dopo dieci anni rinchiusa in una cella del manicomio, da bravo laureato di Oxford lo presi subito in antipatia all'inizio.

Sembrava in un certo senso scocciato di avere nella sua casa di cura una ragazza così grande in mezzo a così tanti marmocchi...per i piccoli errori mi riprendeva sempre, ma almeno avevo una stanza solo per me.

Cambiai idea quando una sera, spazientita dai continui lamenti dei marmocchi, decisi di parlare del mio paese delle meraviglie.

Non avevo mai visto un cambiamento di atteggiamento nei miei confronti cambiare così in fretta.

Ovviamente i marmocchi continuarono a prendermi in giro, facendo battute crudeli sul mio aspetto, sui capelli e persino sulla mia pazzia!!

ma quando raccontavo del mio mondo....tutti sembravano davvero entusiasti e rapiti dalle mie parole.

Le raccontavo sempre la sera, nella mensa della casa...l'unica riscaldata, ma lontano dal caminetto acceso.

Mi accorsi dopo un paio di incontri che oltre ai bambini, partecipava lo stesso dottore.

 

Da quel momento tutto cambiò nel rapporto tra noi due.

Non mi riprendeva più per le piccole cose, al contrario affidandomi lavori più "femminili" come: pulire casa, i pavimenti e lavare i panni sporchi, spesso e volentieri lodava il mio impegno.

Che soddisfazione!!

Era sempre severo e autoritario quando combinavo un malanno, ma la sera mi portava sempre a letto una tazza di latte caldo con biscotti...era il nostro modo di fare pace!

 

Ebbi la mia prima crisi in un giorno d'inverno...mentre dormivo

sognavo il paese delle meraviglie..rovinato per sempre da una strana sostanza nera, viscida e oleosa come il petrolio che inghiottiva ogni cosa si imbattesse sul suo cammino.

Mi svegliai urlando quella volta.

Ne parlai subito con il dottore...e da quel momento partirono le sedute.

Per quanto mi sforzassi di raccontargli tutto ciò che vedevo o sentivo nei miei sogni, tutto quello che lui diceva per aiutarmi si perdeva nell'oblio della mia mente.

Invece che guarire mi ammalavo sempre di più...avevo perso in pochi mesi la salute, la lucidità mentale, la serenità che avevo ritrovato dopo quegli anni terribili al manicomio.

Guardandomi allo specchio non mi riconoscevo...la pelle bianchissima, con aloni verdi sulle mie gote, il fisico troppo asciutto e gli occhi stanchi e assonnati.

Non avevo quasi più forta per fare niente, alle volte mi ritrovavo nella mia camera, vittima di uno dei miei attacchi folli..o in prigione, accusata di aver fatto cose che nemmeno mi ricordavo.

E soffrivo di quei mal di testa da paura.

Il dottore era preoccupato della mia salute, più mentale che fisica...ma troppo spesso mi ordinava di continuare con le sedute, per aiutarmi a guarire

-spesso i ricordi sono più una maledizione, che una benedizione!- continuava a ripetere

gli ero grata di tutti gli sforzi che faceva per tirarmi fuori da quella situazione...ma niente funzionava.

Ero ormai distrutta dentro














---------------------------------------------------salve gente, questa è la mia prima fanfiction di "Alice Madness Returns"...spero vi piaccia.
nel prossimo capitolo sapremo la verità...vista dagli occhi del dottor Bumby.
a presto!!.
baci

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Capitolo 2
*** Oscuri piani ***


---Angus Bumby POV--

 

Così bella, eppure così fragile la nostra piccola Alice.

Finalmente alla mia mercè!

Quanto ho aspettato questo momento...da quando avevo ascoltato le sue farneticazioni circa il suo fantomatico "paese delle meraviglie".

Stupide invenzioni di una pazza.

Non so cosa mi sia preso quel giorno di due anni fa, quando ho voluto occuparmi di lei dopo dieci anni chiusa in manicomio.

Era la sorella di Lizzie, quella puttana che anni addietro mi aveva sedotto e che avevo giustamente punito, lasciarla lì poteva essere la mia liberazione...lei era definita pazza, su di me neanche un sospetto, allora perchè l'ho voluta nel mio orfanotrofio?

Forse perchè anche da un esserino così minuscolo potevo tranne alcuni vantaggi...da quello che mi disse il dottor Wilson, Alice continuava a ricordare di uno strano incendio che aveva ucciso la sua famiglia.

Non andava affatto bene...cosa sarebbe successo se si fosse ricordata?

Prima che a qualche stupido zoticone venisse qualche sospetto, firmai di gran furia le carte per il rilascio della ragazza.

Era talmente mal ridotta che quel giorno mi toccò portarla in braccio fino a casa...che seccatura!

 

I primi mesi furono uno strazio.

Lei non collaborava in niente e io trovavo assai divertente castigarla riprendendola in ogni cosa che faceva, come si faceva con i bambini poco ubbidienti.

Odiava me quanto io odiavo lei...gli avevo dato una camera, al piano di sotto solo per lei, per evitare che litigasse con gli altri marmocchi.

Anche loro come me la disprezzavano dal profondo, ogni occasione era buona per attaccar briga, ma sinceramente non avevo voglia di badare tutto il giorno a dei bambini.

 

Era bella Alice, quasi come sua sorella...anzi, molto meglio.

Alle volte mi perdevo a guardarla mentre puliva da cima a fondo il pavimento, bella e impossibile, non amava il contatto con la gente...e da parte mia, non gli ho mai fatto credere che mi importasse di lei.

Ho avuto desideri...maturi..nei suoi riguardi, ma sapevo che se avessi alzato anche solo un dito nella situazione attuale avrei rovinato tutto.

Cambiai idea la sera stessa che la ragazzina cominciò a raccontare ai marmocchi i suoi viaggi nel paese delle meraviglie...facevano così tanto chiasso che mi avevano dato il mal di testa.

Stupidi mocciosi!

Ma quando aveva iniziato a parlare tutti si erano improvvisamente zittiti, quelle stesse pesti, che solo qualche ora prima la insultavano e la maledicevano ora pendevano totalmente dalle sue labbra.

Fui vinto anch'io dalla curiosità, mettendomi in un angolo della mensa ad ascoltare i suoi racconti.

Finchè esisteva il paese per lei, c'era ancora la possibilità che riaffiorassero in lei i ricordi...e questo non me lo potevo permette.

È vero...rispetto a lei avevo parecchi vantaggi in più.

Santo cielo, ero un lauretato di Oxford, un benefattore della società rispettato da tutti i miei concittadini per il lavoro svolto con i poveri orfanelli della città.

In confronto a me lei era niente.

Ma era meglio non rischiare.

 

Cominciai a trattarla meglio, facendogli credere che dopo quel "servizio" della favola era riuscita ad avere la mia stima.

povera piccola ingenua Alice!

VOLEVO la sua totale fiducia, come volevo che fosse lei, di sua spontanea volontà ad aprirsi a me...raccontandomi ogni dettaglio di quel suo stupido mondo.

Solo distruggendolo definitivamente avrei distrutto anche lei...e allora sarei stato davvero salvo!

Se solo sapesse che tipo di potere avevo su di lei e sulla sua mente durante le nostre sedute...scapperebbe senza nemmeno pensarci due volte.

 

Sono stato uno stupido ad affezionarmi a lei!!

quello che all'inizio era partita come una farsa, col tempo si è rivelato qualcosa di più profondo...e più vero.

Non ho desistito al mio intendo di nascondere le prove della mia colpevolezza, ma quegli occhi color smeraldo mi avevano conquistato.

Mi fermavo spesso ad accarezzarla la notte, mentre dormiva...potevo ucciderla quando volevo, nessuno si sarebbe accorto di niente, ma qualcosa mi faceva desistere sempre

Eppure bastava così poco per mettere fine al mio problema!

Gli davo le cose essenziali per la pulizia della casa, dopotutto ero io l'unico adulto della casa, una mano mi sarebbe stata di grande aiuto.

Spesso diventava diffidente nei miei confronti, disubbidiente...e allora dovevo punirla con faccende più pesanti, maledicendomi qualche ora più tardi di aver perso la pazienza.

Gli portavo sempre una tazza di latte caldo per "fare pace"...drogato ovviamente, in modo che non avesse crisi durante la notte.

è inoltre più facile baciarla da addormentata!

 

Una notte venni svegliato da un urlo...la piccola aveva avuto un incubo.

Malgrado la sua età, aveva pensato bene di venire da ME, spalancando la porta e buttandosi letteralmente addosso al sottoscritto in cerca di consolazione.

Repressi a stento un sorriso...da una parte vederla così spaventata e pallida mi fece quasi pena, dall'altra constatavo che finalmente la mia Rovina stava cominciando a corroderla lentamente.

Presto avrebbe perso tutti i suoi ricordi...distrutti, come un castello di vetro














------------------------------------------------è davvero inquietante questo uomo o.0...tuttavia credo che sia uno dei cattivi più intelligenti che abbia mai trovato in un gioco.....bastardo fino al midollo, depravato, sadico, ma moooolto astuto.
tengo a precisare che la nostra alice è maggiorenne, ciò non toglie che è assai disgustoso che un uomo viscido come Bumby gli faccia quel genere di cose...l'ho reso poi più "complicato" come personaggio, tra il bene e il male, tra odio e amore.
spero vi sia piaciuto. il resto alla prossima puntata :)
baci
 

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Capitolo 3
*** Nottate particolari ***


---Alice POV---

 

La mia povera testa! Sta scoppiando

è tutto così confuso...così oscuro, ho paura e non so davvero cosa fare.

Bumby mi ha ripetuto almeno un infinità di volte di prendere le medicine, so che allevierebbero le mie sofferenze, ma c'è qualcosa dentro di me che le rifiuta a gran forza.

Non ho praticamente più energie, chissà quante ore dormo a notte?

I marmocchi criticano spesso il mio brutto carattere, frutto di una stanchezza non normale per una ragazza della mia età, ma in fondo cosa pretendono? Dormo poco e loro ne approfittano per fare festa, costringendomi ad attingere alle poche energie per calmarli.

Ne andrebbe della mia reputazione con il dottore.

 

Ho notato che ormai passo spesso i pomeriggi da lui, cercando di dare un senso a immagini prive di logica sempre intrinse di quella strana sostanza nera.

Il dottor Bumby sostiene sempre che sono ricordi..nocivi per me e che devo ad ogni costo rimuoverli dalla mia mente.

Ricordi di cosa? Non hanno niente di famigliare per me...ma non voglio dimenticare!

Ho provato a dirglielo di questa...sensazione...che in realtà questi frammenti forse erano ciò che restava di un momento importante, qualcosa che finalmente mi potesse condurre alla verità sulla morte della mia famiglia.

Quella fu la prima volta che lo vidi alzare le mani su di me!

 

Corsi in camera alla velocità della luce, con le lacrime agli occhi.

Era stato solo uno schiaffo, ma mi aveva fatto male più di qualunque altra cosa...quando lo guardai, con le lacrime che minacciavano di salire vidi qualcosa di diverso in lui: era sconvolto, quasi..anzi, più di me, il volto pallido e gli occhi che tradivano la paura.

Di cosa aveva paura?

Di me?

Dei miei sogni?

Mi tocco la guancia tremando come una foglia, sento bruciarmi la guancia; non è da lui fare una cosa simile. Che ho detto di male?

La serata è stata più lunga del previsto, non volevo lasciare la mia camera..il mio spazio vitale.

Avevo paura di rivederlo, di rivedere i suoi occhi...mi vergognavo, anche se non avevo un motivo valido per esserlo, probabilmente era solo colpa mia.

 

Andai a letto senza cena, non avevo fame.

Non riuscivo ad addormentarmi, la mia mente era così piena di pensieri che non riuscivo a rilassarmi...mi veniva da piangere dalla stanchezza.

Riusci a chiuderli dopo ore a contemplare il soffitto, non ero addormentata, ma nemmeno sveglia..semplicemente riposavo.

La porta della camera si aprì lentamente.

Sentì dei passi incerti che si avvicinavano al mio letto, mettendomi in allare. Che fare?

Correre, scappare, urlare?..volevo, ma il mio corpo rimaneva fermo nella stessa posizione, troppo stanca per fare qualsiasi movimento improvviso.

La figura si sedette accanto a me, odorava di carta antica e... colonia.

Bumby?!

Che ci faceva lui qui?

Sentì qualcosa di morbido e caldo sul viso...mi stava accarezzando?!

Con una calma esasperante, con una dolcezza al di fuori della sua natura severa e autoritaria, Bumby mi stava accarezzando, soffermandosi su quella guancia che qualche ora prima aveva così duramente colpito per poi soffermarsi sui miei capelli.

Si avvicinò lentamente a me. E ora che aveva intenzione di fare?

Prese delicatamente la mia mano, stringendola appena un pò...sentivo la differenza di dimensioni tra mia e la sua, come sentivo il suo respiro caldo vicino all'orecchio.

"mia piccola Alice...!" mi sussurrò

niente di più, lasciandomi stampato sulla guancia un breve bacio, prima di allontanarsi da me e sparire nel buio.

Il mio cuore ricominciò a battere nel momento stesso in cui uscì dalla stanza...per la prima volta da quando ero entrata nell'orfanotrofio mi addormentai in un sonno senza sogni.

























----------------------------------------------------------mi scuso con tutti coloro che odiano il "dottore bastardo" Bumby...ammetto che gli sto dando un' immagine più umana e sensibile rispetto alla realtà (scusate, ma non ce la facevo a metterlo più in cattiva luce di come è :'().
spero che vi sia piaciuto il capitolo, alla prossima!!
baci

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Capitolo 4
*** Pentirsi...oppure no ***


----Angus Bumby POV---

 

Stupido! Stupido! Stupido!

Come ho potuto perdere le staffe in questa maniera...uno schiaffo poi!Che idiota!

Ho rischiato che il mio piano salti solo per una stupida frase detta da quella mocciosa, me la sono fatta sotto ecco cosa è successo...è stata una follia!

Non è da me fare queste cose, anche se si tratta di quella ragazzina...sono un uomo di mondo diamine, mantengo il sangue freddo in ogni situazione O almeno.... lo mantenevo fino a due secondi fa.

Mi fa male la mano...ma più di tutto è il suo sguardo perso, sorpreso dalla mia azione che mi ha lasciato turbato.

Nessuno dei due aveva previsto una simile reazione.

È corsa via alla velocità della luce, senza darmi nemmeno il tempo di capire cosa fosse successo.

Cavolo, mi toccherà andarle dietro!

O forse no!

Sarebbe improduttivo, se non pericoloso tentare di forzare una riapacificazione...mi conviene aspettare.

Ahia, che male...questa è meglio metterla sotto l'acqua gelata, prima di passare alla prossima seduta.

 

Sono ormai le otto di sera e delle ragazzina neanche l'ombra.

Da quello che mi hanno riferito le sue "compagne" sembra che si sia rintanata in camera, chiusa a chiave.

Cerco di mostrare più indifferenza possibile, ma mi è difficile.

Odio questo genere di capricci.

Che fastidio!

La cuoca chiede se può preparare un piatto anche per lei da portargli su, scuoto la testa...se ha fame muoverà da sola quelle sue gambine raggrinzite, io di certo non ho intenzione di fare il maggiordomo a nessuno.

Le nove e mezza...ancora niente.

Leggo distrattamente il giornale mentre i marmocchi giocano tra di loro, sono fastidiosi, ma più di tanto non ci bado, ho la mente troppo occupata.

Mi limito semplicemente a mandarli a letto, fulminandoli con lo sguardo nei loro patetici tentativi di rimanere alzati fino a tardi...fortunatamente questi esserini hanno capito da tempo chi è il padrone in questa casa e ubbidiscono senza fiatare.

Ore dieci...speravo di vederla scendere in un attacco di fame, ma mi sbagliavo.

È meglio che vada a letto anch'io.

 

Non riesco a prendere sonno.

Sono ormai le due di notte.

Ho tentato di stancare gli occhi leggendo e rileggendo vecchie schede dei miei piccoli pazienti...sono così pesanti che stenderebbero chiunque.

Ma questa volta non ha funzionato.

Meglio andare di sotto a farmi un latte caldo...a mali estremi...!

scendo le scale con cautela, in mano una lampada per aiutarmi a non inciampare su qualche giocattolo o cadere dalle scale.

Passo davanti alla sua porta...Dio cosa darei per poter entrare, svegliarla e abbracciarla forte.

E cosa darei per evitare di nuovo di fare questi pensieri...lei è solo la mia prossima vittima, niente di più; non ho niente da scusarmi...al contrario ho fatto bene, poteva rovinare tutto con quelle sue stupide (quanto vere) sensazioni.

Io sto cercando di cancellarle i ricordi, lei li vuole tenere.

Una delle due volontà deve prevalere sull'altra e io non amo perdere.

 

Mi scolo in un sorso l'intero bicchiere di latte.

Ci voleva!

Sento le palpebre farsi sempre più pesanti...i vecchi rimedi funzionano sempre a quanto pare.

Lentamente mi dirigo verso la mia stanza, soffermandomi di nuovo davanti a quella di lei.

Non penso neanche..apro la porta con straordinaria delicatezza e mi infilo nella camera; eccola lì, avvolta dalle coperte riesco a riconoscere l'elegante figura di Alice.

La squadro per un attimo mentre mi fiorisce sulle labbra un sorriso sincero.

Mi siedo sul suo letto e comincio ad accarezzarla semplicemente, passando sulla povera guancia che stamattina avevo colpito...ci sono andato giù piuttosto pesante!

Se rovino adesso il mio giocattolo rischio di fallire nella mia impresa...sono sempre stato una persona paziente e anche con lei dovevo pazientare, tutto sarebbe venuto da sè.

Io devo solo continuare a infondere la Rovina nei suoi sogni, in ogni caso sarebbe stata lei a finire il lavoro impazzendo del tutto.

 

Mi avvicino a lei sussurrandogli nell'orecchio qualcosa mentre gli stampo un veloce bacio sulla guancia.

Mi allontano da lei lentamente per evitare di svegliarla, poi senza voltarmi indietro mi dirigo verso la porta.

Mi accorgo subito dopo che mi ero dimenticato di infondere nella sua mente la mia nera Rovina.

Pazienza..per una volta posso dargli la possibilità di dormire tranquilla, senza che, a notte fonda si svegli urlando per gli incubi che io stesso gli procuro.

"buona notte...Alice!"


















-------------------------------------------------------------------------------povera Alice...ripercorrendo da capo tutto il gioco mi sono accorta di parecchie "sfortune" che gli sono capitate, francamente non riesco a pensare a una situazione peggiore della sua...persino quello che potrebbe definire un suo amico minaccia la sua integrità e salute psicofisica. 
spero che vi sia piaciuto. alla prossima
baci

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Capitolo 5
*** Lavori e svaghi ***


---Alice Pov--

 

Come diceva il coniglio bianco...."non c'è tempo per nulla!".

Bumby si era occupato di presentarmi un'infinita lista di faccende di casa da sbrigare, oltre a quelli alcune commissioni di cui occuparmi al posto del dottore.

A fine giornata avevo le mani completamente consumate...non me le sentivo più a furia di immergerle nell'acqua fredda per pulire i pavimenti.

I marmocchi come al solito si divertivano a farmi impazzire...dove io lavavo loro passavano con le scarpe sporche di terra, quando ripulivo il tutto ritornavano a sporcare.

Ci è voluta tutta la mia pazienza per evitare di fare una strage.

 

Osservo distrattamente il cortile mentre pulisco le finestre.

Beati loro che possono giocare in libertà, senza nessun pensiero o preoccupazione!

Mi sento ingabbiata in questo posto, una schiava al servizio di un padrone e dei suoi mostruosi sottoposti..nessuna retribuzione e nessun rispetto in ogni caso.

Non mi accorgo nemmeno, persa nei miei pensieri che qualcuno dietro di me mi osserva...riesco a percepirlo solo quando vedo il riflesso sul vetro.

Bumby era in piedi dietro di me...mi fissava senza dire nulla

"dottore...c'è qualcosa che non va?" chiesi cercando di rompere quel silenzio lugubre

se ne andò senza rispondermi

"ma che gli prende?" non riuscivo a capire i suoi strani comportamenti.

 

Mi rimaneva solo un compito da portare a termine...portare una lettera del signor Bumby al nostro farmacista.

Guardai l'orologio...avevo finito presto i miei lavori, se avessi finito anche questo compito avrei avuto il resto della giornata libero, dovevo solo sbrigarmi.

Per mia fortuna consegnare la lettera fu una cosa abbastanza veloce, ricevendo come mancia qualche penny da spendere come meglio volevo...non poteva andare meglio!

La città brulicava di gente, assorta negli acquisti alle bancarelle.

Ho sempre amato il mercato della città, ma per colpa di Bumby che mi sommergeva sempre di lavoro, non avevo mai il tempo di frequentarlo.

Mi comprai solo una sciarpa...ne avevo bisogno per proteggermi dal vento freddo dell'inverno.

Quello che anni fa mi avevano regalato i miei per il mio compleanno era stato strappato dai mostriciattoli.

Penso che sia stata la prima volta che mi abbiano vista così arrabbiata, dopotutto era un ricordo a me molto caro!

 

Mi misi la sciarpa al collo continuando poi il mio giro per la città.

Non avrei dato spiegazioni al dottore al mio ritorno nell'orfanotrofio...avevo diritto a un po' di svago dopo un'intera giornata a sgobbare!

Passai almeno due ore buone a giocare con la neve seduta su una panchina mente il sole aveva già iniziato il suo lento declino.

"Alice!!!" qualcuno urlò alle mie spalle facendomi fare almeno due metri di salto dallo spavento.

Mi girai di scatto.. la figura che mi aveva chiamato altri non era che Bumby...respirava pesantemente lasciando nuvole di vapore nell'aria.

Si avvicinò a me con passo minaccioso, prendendomi le spalle e scuotendomi appena.

"si può sapere che hai per la testa ragazzina???...ti ho cercata per tutto il paese!"

mi sgridò, ma senza troppa convinzione...sembrava sollevato di avermi trovata!

"andiamo a casa...!" ordinò trascinandomi letteralmente per tutta la città

che vergogna!

Mi accorsi dopo un po dello strano calore provenire dalla mia mano...senza che se ne fosse reso conto mi aveva preso per mano!

Era una sensazione strana...non faceva male come stretta.

Quando arrivammo al portone di casa ci guardammo negli occhi...sembrò quasi che il tempo si fosse fermato finchè non si accorse che mi stava ancora tenendo la mano, lasciandomela subito andare .

Che uomo strano...ma è il mio unico amico.

 















-------------------------------------------------------------------------------saaaalve a tutti gente, eccoci al quinto capitolo...dal punto di vista di una Alice tuttofare alle prese con i noiosi lavori di pulizia (qualche volta sarà capitato di pulire il pavimento e vedere qualcuno che ci passa sopra rovinando tutto...è fastidiosissimo).
alla prossima!!! commentata e fatemi sapere la vostra
baci

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Capitolo 6
*** Trovata! ***


---Angus Bumby POV----

 

Io questa la strozzo prima o poi!

Penso di non essermi mai preoccupato così tanto per un moccioso in vita mia... tanto da cercarlo per tutto il paese, al freddo e al gelo.

Ma questo brutto scherzo la signorina me la paga!

Per un attimo ho visto le mie certezze crollare in un attimo....se fosse scappata tutto sarebbe stato vano, tutti i miei sforzi inutili...avrebbe finito per ricordare e Iddio sa cosa sarebbe stata capace di fare in quel momento.

Mi sono accorto dopo qualche ora che la ragazzina era uscita...dopotutto ero stato proprio io a dargli l'incarico di portare la lettera al dottor Stevenson, il farmacista.

Ma non era più tornata da allora, eppure non era un incarico che richiedesse chissà quanto tempo.

Ordinai al più grande dei marmocchi di badare agli altri mentre mi vestivo di furia correndo come un pazzo alla stazione sperando, col cuore in mano, che non avesse preso il primo treno per fuggire dalla città.

Era improbabile lo so...non aveva un soldo, non aveva dove andare, quindi perchè fuggire via?

Lo sapevo, ma non ne ero del tutto sicuro, sospirai pesantemente per il sollievo non vedendola lì in stazione, pronta a sfuggirmi.

Ma la cosa non mi rendeva tranquillo...se non era partita, dove diamine poteva essere andata a nascondersi?

 

Secondo il farmacista Alice doveva essere passata circa due ore e mezzo fa...aveva consegnato la lettera e se ne era andata senza dire niente, dopo aver preso una buona mancia.

Allora non doveva essere tanto lontana!

Promemoria per me...mai lasciare che la pazza se ne vada in giro di nuovo per la città ,senza avere qualcuno che la controlla, se proprio devo mandarla fuori per le commissioni mi accerterò che venga pedinata da uno degli uomini di Jack.

A proposito di lui...

non vorrei che si fosse messo in testa di "dare un lavoro" al mio animaletto, la cosa mi seccerebbe assai

"ah Bumby...che dispiacere rivederti, che cosa vuoi?" chiese Splatter con il solito tono arrogante

"se sono venuto qui è perchè penso che tu abbia qualcosa che mi appartiene...!" sibilai irritato

"se ti riferisci a quella piccola pazza di Alice Liddlel sappi che non è qui...dottore!"

calcò di proposito l'ultima parola.

Dio, che nervi quell'uomo, sapeva sempre come irritarmi..bastava solo la sua brutta faccia per farmi venire il prurito alle mani.

Mi allontanai in fretta da quel bordello all'aperto

"dove diamine sei finita Alice?!"

 

"signor Bumby...dove stiamo andando?"

"sii paziente Alice...presto lo scorprirai!"

Alice, che allora aveva 17 anni sbuffava infastidita dalla risposta poco convincente del suo tutore e direttore dell'orfanotrofio

"insomma..." sbuffò sonoramente "..non mi piace tutto questo mistero dottore...già non è facile portarsi dietro tutte queste borse di indumenti per la città e..."

"fa silenzio, ragazzina!!" sibilò l'uomo

la portò in quello che all'apparenza sembrava un parco...pieno di panchine e aiuole di ogni tipo sparse qui e là lungo il sentiero.

Bumby guardò la sua paziente prima di parlare

"questo è il posto adatto per svagarsi senza rischiare di farti male...hai il permesso di venire qua quando avrai voglia di una "boccata d'aria", inoltre ti sarà più facile poi ritrovare la strada di casa!"

gli occhi di Alice si illuminarono

"davvero?? uao è bellissimo questo posto! Grazie!!!"

"sono contento che ti piaccia Alice...ne sono contento!" ghignò malevolo

il ricordò gli balenò alla mente facendolo sorridere trionfante.

Forse aveva capito dove la piccola si era nascosta!

 

La trovai così...seduta sua una delle panchine immersa nei suoi pensieri.

Cercai di riprendere fiato dalla lunga corsa mentre mi avvicinavo a lei chiamandola a gran voce!

Notai subito la sua espressione, sorpresa ma non terrorizzata...probabilmente non stava cercando nè di scappare nè di nascondersi, tanto meglio!.

Di ritorno all'orfanotrofio la mandai immediatamente in camera, zittendo in un secondo il fastidioso chiacchierio dei marmocchi quasi delusi di vederla ritornare.

Branco di idioti...se sapessero quanto vale per me quella ragazza la finirebbero di pensare a queste stupidaggini.

Lei avrebbe più speranze di avere un futuro migliore, al mio fianco...loro invece il futuro lo hanno già segnato...sulla strada, in vecchie e depravate mani.

No...lei è il mio giocattolo, la mia preda...non permetterò a nessuno di portarla via da me, costi quel che costi.

Ma per ora, l'unica cosa da fare è pensare a un degno castigo adatto alla sua bravata.

Penso che stasera farà altri incubi...ma vedrò bene di chiudere la sua porta a chiave!
























----------------------------------------------------------------è incredibile come questi personaggi, almeno in questa storia siano così vicini, eppure così lontani.
ho cercato di personalizzare il luogo aggiungendoci un parco, un luogo più aperto dove la nostra protagonista potesse...sfograrsi in pace...non credo che all'orfanotrofio abbia molto spazio per se.
al prossimo capitolo gente!!
Baci

 

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Capitolo 7
*** Inizia la ricerca ***


-----Alice POV---

 

"Alice...non è da te mancare a una festa!"

Chi mi sta chiamando?

Un momento...riconosco questa voce....stregatto????

"certo Alice...in carne e ossa, vedo che ancora non ti sei scordata di me!"

Come potrei...ma ormai sono troppo grande per il paese delle meraviglie...un momento...qui è cambiato tutto, che è successo?

"credo che tu lo sappia, ma che non vuoi ammettere....qualcuno ti sta nascondendo la verità dietro un filo d'erba, trova il colpevole e smarscheralo!"

Qualcuno che cerca di nascondermi la verità???! chi è?...stregatto chi è?

"solo qualcuno che per tutto questo tempo ha badato a te...ci incontreremo presto, Alice!"

Mi svegliai a notte fonda completamente bagnata di sudore...dovevo aver sognato, ma nulla di ciò che mi diceva lo stregatto sembrava totalmente irreale-

Come se ci fosse un fondo di verità che io già conoscevo

Qualcuno cerca di sviare la mia ricerca sulla morte della mia famiglia, ma chi?

 

La mattina dopo mi svegliai con il suono metallico di una serratura che si apre.

Bumby alla fine mi aveva davvero chiusa a chiave in camera...si era poi ricordato di aprirmi dopo la colazione

che gentilezza!...davvero...

Nel primo pomeriggio avevo una seduta con lui.

Mi immaginai di nuovo nel paese delle meraviglie, finchè un orribile e nera realtà non mi ricoportò con la mente all'ufficio del dottore.

Avevo la mente e lo stomaco in totale confusione...immagini di questo tipo mi avevano sconvolta dal più profondo.

Bumby mi consigliò semplicemente di andare a prendere i soliti farmaci per calmarmi mentre il tempo della mia seduta volgeva così al termine

 

Da quanto tempo non tornavo nel paese delle meraviglie...mesi? Anni?

Non ricordo.

Eppure ci sono finita solo per puro caso, dopo aver rincorso per quasi tutta la città un gatto bianco e incontrato quella simpaticona dell'infermiera Witless.

Lo Stregatto mi ha riferito che qui qualcuno mi sta cercando...ma chi può essere?
niente di quello che conoscevo è rimasto più lo stesso...il Cappellaio, la lepre marzolina, il topo..sono tutti diventati dei mostri, ho perso per sempre i miei amici come la mia innocenza di bambina.
Bumby mi ha mentito...cambiare non è sempre positivo, non lo è!

Intorno a me vedo solo denti e ricordi...fragilissimi da toccare eppure sempre così familiari.

Che possa essere questa la risposta ai miei problemi?

Se tutto fosse come un enorme puzzle e queste "schegge" di vetro fossero i tasselli potrei finalmente sapere cosa è successo quella notte...devo solo state attenta e raccoglierli tutti.

Finalmente vedo il responsabile di tutto questo!

Un momento...un treno???

perchè? Chi lo ha mandato?...lo stregatto dice che sono stata io a portarlo ma è impossibile, non farei mai una cosa simile al mio paese!

Ritorno fuori dal mio sogno...e porto con me un frammento della storia.

La ricerca può avere finalmente inizio.

 

Bumby sembra più irrequieto del solito, dopo aver saputo del mio intento di cercare Balia per ulteriori spiegazioni mi ha letteralmente chiusa in camera.

"da quella puttana non saprai mai niente Alice...arrenditi all'evidenza" mi aveva urlato mentre faceva scattare la serratura della porta.

Ma che gli è preso?

Non è dai lui comportarsi così...di solito non mi rinchiude in camera senza un valido motivo.

Lo fa quando non faccio bene il mio lavoro, o quando litigo con i marmocchi...non ha senso quello che mi ha fatto.

Ma non demordo...se non sono in grado di aprire la porta, vorrà dire che scapperò dalla finestra, mi spiace Bumby, non ne vado fiera di questa mia decisione, ma devo sapere

Balia, sto arrivando!!

 

 






---------------------------------------------------------eeeeed eccoci al settimo capitolo gente.
la nostra coraggiosa Alice ha finalmente intrapreso una nuova avventura nel paese delle meraviglie per conoscere la verità....di fatto disubbidendo al dr.Bumby. come andrà a finire tutto questo?
a presto nel prossimo capitolo!
baci

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Capitolo 8
*** Eroi inaspettati ***


---Angus Bumby POV---

 

L'ho sentita!

Ho sentito Alice entrare nel Paese delle Meraviglie!

Ho fatto un errore gravissimo a sottovalutarla...e soprattutto a sottovalutare quel maledetto gattaccio; in pochi attimi ha ritrovato la sua Lama Vorpale e qualche ricordo.

Maledizione, questa davvero non ci voleva...devo correre subito ai ripari, ma come?

Non posso ucciderla, ma non posso nemmeno riportarla al manicomio, lei è troppo importante per disfarmene senza problemi.

Ma il tempo si restringe...se riesce a incontrare la Regina di Cuori sono finito.

Al momento il mio alter ego sta cercando una soluzione a questo problema, ma temo che farà ben poco conoscendo Alice.

no...lei non si arrenderà finchè non avrà trovato le risposte, la conosco troppo bene per credere, anche per un secondo, che la mia rovina possa fermarla.

Si è messa in testa di andare da Balia a chiedere ulteriori informazioni...povera sciocca, la fermerò prima che possa anche solo pensare di varcare la porta di casa.

Se dovesse essere necessario la sigillerei dentro la sua camera per l'eternità, pur di convincerla ad abbandonare questo folle progetto.

Non è una cosa che sono abituato a fare...ma per una volta posso fare uno strappo alla regola!

 

Cavolo!

È riuscita a scapparmi da sotto il naso...peggio di così non poteva andare.

Ha utilizzato la finestra per scappare, è furba la ragazza, ma ingenua se spera di sfuggirmi per l'eternità.

So dove è andata la piccola pazza...devo solo stare attento a non farmi beccare da quell'idiota di Jack Splatter, potrebbero sorgere ulteriori problemi.

Il mio "socio in affari" sa cogliere le occasioni...se Alice viene sorpresa alla Sirena Straziata posso mettere la mano sul fuoco che farà di tutto per sottrarmela...come dargli torto?

Però non lo posso permettere, non finchè ci sono io!

Corro senza fermarmi due secondi, urtando contro tutto e tutti....non mi importa niente, devo arrivare a quel bordello prima che sia troppo tardi.

Non ho intenzione di perdere questa gara!

 

Qualcosa è andato storto a quanto pare.

L'intera locanda...in fiamme in pochi secondi.

Quando sono arrivato le fiamme avevano già invaso l'intero piano superiore...clienti e prostitute che fuggivano da quella gabbia di fuoco spaventati a morte.

Alice...dov'è Alice?

Balia è riuscita a mettersi in salvo...ma lei dov'è?

Mi verso l'intero secchio di acqua addosso ed entro alla locanda come una furia...deve essere di sicuro al primo piano, intrappolata chissà dove.

La vedo distesa sul pavimento della camera principale di Balia, svenuta e coperta da un sottile velo di fuliggine.

Un momento...se la lasciassi qui sarebbe tutto finito, libero per l'eternità.

La sola idea mi disgusta

"oh....'fanculo!" grido disperato

la prendo in braccio, fortunatamente pesa poco, e comincio a correre verso la finestra...so cosa troverò al piano di sotto, ma non mi interessa, un po di carbone non ha mai fatto male a nessuno.

Con un salto da recordo spacco il vetro e atterro brutalmente su un cumolo di carbone, tenedomi stretto al petto Alice.

Certo che la ragazzina ha davvero una fortuna sfacciata alle volte!

 

Balia mi ha espressamente ordinato di cedergli Alice.

Ho rifiutato categoricamente!

Sono pur sempre io il suo tutore e se la lasciassi nelle sue mani potrebbe davvero scappare.

L'ho riportata immediatamente a casa, urlando contro i mocciosi che mi giravano attorno rischiando di farmi cadere.

Non era ferita per mia fortuna ma la guancia sinistra era stranamente gonfia....vuoi vedere che prima di svenire qualcuno l'aveva percossa???

potevo anche immaginare chi...Jack.

Balia non si sarebbe mai azzardata più a levare le mani, specialmente con lei...è l'unica cosa buona che abbia mai fatto nella sua patetica vita.

Ho continuato a vegliare su di lei per tutta la notte, sperando che si riprendesse.

Un brivido mi attraversò la schiena

"stupida!" sussurrai

Alice era di nuovo nel paese delle meraviglie, lo sentivo, avrebbe trovato altre informazioni importanti su quella notte.

Dovrei fermarla lo so...ma in qualche modo lo sto già facendo, nella sua mente.

Ma nel mondo reale preferisco non fare niente...se la scuotessi con forza nel tentativo di fermarla rischierei davvero di farle del male.

Comodo...certo...ma sleale.

In fondo sono un uomo d'onore, aspetterò almeno che si svegli.













-------------------------------------------------------eroe o cattivo? a voi la scelta.....di sicuro Bumby non è un uomo che se ne sta con le mani in mano.
 come Alice del resto...troverà di sicuro altri ricordi, ma la strada è ancora lunga.
al prossimo episodio!
baci

ps: riporterò i viaggi nel paese delle meraviglie tali e quali (solo più...ehm...sintetizzate)...cambierò solo i fatti nel mondo reale

 

 

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Capitolo 9
*** Scampare alla morte ***


---Alice POV---

 

Quando arrivai alla Sirena Straziata trovai Balia in difficoltà.

Uno dei suoi "clienti" un certo Splatter la stava letteralmente minacciando di morte per futili questioni di denaro.

Povera donna!

Quando mi vide però, per un attimo, mi parve che il suo volto si fosse illuminato...sembrava sorpresa e felice allo stesso tempo.

Ma quando arrivai nella sua stanza/ufficio trovai quello stesso uomo che la percuoteva violentemente, in preda all'ira.

Provai a fermarlo, ma ricevetti solo un potente pugno.

Poi il buio.

 

Incontrare di nuovo il carpentiere e il tricheco mi ha fatto uno strano effetto...non sembrano più loro.

Eppure mi ricordo quando da piccola mi raccontavano le loro avventure, con quel pizzico di allegria e speranza nella voce...era divertente.

Ora sono solo dei mostri incuranti del dolore del loro mondo.

Ho recuperato altri ricordi, un altro passo per capire chi è stato il vero responsabile dell'incidente

Oreste? Era un gatto troppo buono per fare una cosa simile e per quanto sia pazza sono sicura di non essere stata nemmeno io.

Allora chi?

Il Brucaliffo mi ha consigliato di parlarne alla regina...come no, non c'è persona che mi detesti di più di lei a questo modno, perchè mai dovrei chiedergli aiuto?

In ogni modo...se questa è l'unica strada che ho allora così sia.

Il mio prossimo viaggio sarà nel paese delle carte...il regno della regina di cuori.

Altri tasselli si aggiungono al mio puzzle.....la biblioteca, il fuoco, oreste, l'incendio, una chiave.

La chiave?

Forse ora ho capito, ma ho bisogno di saperne di più.

 

Devo essere svenuta dopo il diretto di Splatter, perchè mi ritrovo senza ricordarlo di nuovo all'orfanotrofio.

Qualcuno deve avermi riportato a casa.

Balia? Probabile.

Bumby è seduto accanto al mio letto, addormentato...ora che ci penso non l'ho mai visto senza occhiali.

Che sia stato lui a riportarmi qui?

Ah, la mia povera faccia...sento ancora male da quel pugno, non è stato carino da parte sua.

Purtroppo non ho saputo niente da Balia, sono svenuta prima che gli potessi parlare...spero stia bene, se gli fosse capitato qualcosa io...

"ti sei svegliata, ragazzina!"

il dottore mi fissa con un occhio aperto...allertato dai miei movimenti si era svegliato, forse non del tutto.

Inforca gli occhiali e si alza lentamente, riprendendo a fissarmi.

Perchè ora mi guarda così?

"cosa speravi di fare fuggendo in quel modo!" urla improvvisamente "hai rischiato di farti uccidere!"

chino il capo chiudendo gli occhi...ha ragione, sono scappata senza chiedere il permesso, ma avevo un disperato bisogno di sapere.

Mi fa male l'aver tradito la sua fiducia, anche se era stato lui stesso a sigillarmi dentro la camera senza un apparente motivo...forse aveva i suoi motivi e io gli ho disubbidito, come al solito.

"se non fossi intervenuto saresti morta tra le fiamme!"

cosa?

È scoppiato un incendio alla locanda e lui è venuto a salvarmi...perchè lo ha fatto?

Sono solo un peso per lui, una stupida pazza capace solo di mettersi nei guai e mettere in imbarazzo chiunque mi stia attorno.

Mi viene da piangere!

Porto le mani al volto...mi vergogno troppo e sono troppo spaventata dopo quello che è successo.

Si siede accanto a me e mi abbraccia forte

"non lo fare...mai...più!" scandisce lentamente le ultime due parole "hai capito Alice? Devi dimenticare...per il tuo bene!"

Senza pensarci un attimo ricambio la stretta affondando la testa sulla sua spalla.

Non ho intenzione di lasciare perdere, non lo farò mai!

Ma cercherò di non deludere più Bumby...si fida ciecamente di me, questo glielo devo, mentalmente mi prometto di cercare di non cacciarmi più in questo genere di guai.

Troverò un altro modo per parlare a Balia, ora ho solo bisogno di sentire vicino qualcuno!













------------------------------------------------------------------------------Buona Pasqua a tutti gente...come regalo ecco il nono capitolo della storia.
una tenera Alice alle prese con i rimproveri di uno strano Bumby...ma dopotutto anche lei è umana, dopo tante sofferenze ha diritto anche lei a uno "strappo", ma questo non vuol dire che si arrenderà!
al prossimo capitolo gente!
baci

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Capitolo 10
*** Quando meno te lo aspetterai ***


---Angus Bumby POV---

 

Cercare con ogni mezzo di tenere Alice in casa e nello stesso tempo badare a tutto il resto.

Il solo pensiero mi fa venire il mal di testa...umanamente è improssibile pensare e provvedere a tutto, ma devo cercare con ogni scusa di tenere la ragazza a casa.

Cercherà ancora di scappare o incontrare Balia (o Radcliffe)...ne sono più che certo!

Ho avuto paura di perderla...in mezzo alle fiamme, come per Lizzie.

No, lei si era meritata quella fine, Alice era solo scampata per miracolo all'incendio, sopravvivendo alla sua famiglia.

Allora ero troppo giovane per potermene prendere carico.

Forse è il caso di non ostacolarla troppo...potrei sempre distruggerla una volta che avrà parlato con la Regina...ha una mente troppo fragile ora come ora, potrebbe essere più facile del previsto.

Devo solo stare attento che i suoi ricordi non portino a me...non si ricorda che io ero lì quella notte e non dovrà mai saperlo.

È una pazza furiosa, se lo scorprisse attenterebbe più volte alla mia vita ed è questo che mi fa paura...so cosa è capace di fare.

Non mi serve una cartella clinica del manicomio per capirlo.

 

Appoggio gli occhiali sul comodino vicino al suo letto, tastandomi le tempie con le dita.

Non si è ancora svegliata...e sono passate già 24 ore!

È uno dei rari momenti in cui non mi procura guai, quando è bellamente addormentata o priva di sensi.

È una ragazza forte, si riprenderà in fretta...almeno nel fisico, sento invece la sua mente andare lentamente alla deriva.

Forse il paese delle meraviglie gli sta procurando più danni di quanti ne faccia io in ore di terapia...mi basta solo rallentarla con i miei mostri, non voglio che arrivi subito nel mio mondo.

Il mondo del Dollmaker!

Mi addormento quasi senza accorgermene mentre, sorridendo, pensando al viaggio che la piccola sta tentando invano di portare a termine.

 

Qualcosa mi riporta alla realtà.

Alice si è svegliata e mi sta fissando con quei suoi grando occhi verdi, devo averla sorpresa...di solito non spreco il mio tempo assistendo i mocciosi quando si ammalano.

Ma per lei è un eccezione!

A questo punto non mi resta altro che fare la parte del genitore severo che sgrida il figlio disubbidiente...devo fargli provare almeno un po di rimorso per essere scappata di casa di nascosto.

È un ottimo stratagemma per legarmela ancora più vicino.

Mi chino per abbracciarla forte, è probabile che ne avesse bisogno, perchè sento del bagnato sulla mia spalla.

Continua a piangere piccola Alice, i tuoi lamenti sono musica per le mie orecchie.

 

Il mio alter ego dovrà darsi da fare, quando Alice troverà la regina di cuori dovrà fare tutto quello che è in suo potere per fermarla.

Ucciderla se necessario...in questo caso di Alice mi rimarrebbe solo il corpo, poichè la sua coscienza verrebbe distrutta dalla Rovina.

Non chiudo più la porta a chiave...se lo facessi probabilmente la ragazza capirebbe.

Deve solo pensare che lo faccio per proteggerla, non per punirla o fermarla...i ricordi potrebbero emergere con più facilità facendomi scoprire.

Ho passato anni ad Oxford studiando la mente umana...mai sottovalutarla e se vuoi giocare con essa ricordati di non dargli mai indizi utili, in un attimo ti potresti ritrovare nella scala più bassa della società senza nemmeno accorgerti.

È sempre stato uno scontro tra menti...o io o lei, o la mia di volontà o la sua, o la mia vittoria o la sua, non c'è possibilità di scappare.

È tutto come il gioco degli schacchi...vince chi riesce a intuire in anticipo le mosse dell'avversario studiando un piano per attaccare.

E io ho il mio di piano!

 

Il mondo della regina è ormai devastato...poco male.

La mia Rovina avrà la meglio, riportando in vita quelle stupide carte....potrei inoltre riportare in vita qualche Rovina Colossale, un ulteriore problema per la psicopatica.

Le sarà difficile questa volta sopravvivere in questo mondo.

Ho la vittoria praticamente in tasca!



















---------------------------------------------------------------------salve gente, rieccoci un un altro POV del dottor Bumby...sempre più determinato a schiacciare la sua "rivale" per il controllo della mente.
riuscirà la nostra eroina a parlare con la Regina di cuori? quali segreti verranno svelati?
ci vediamo al prossimo capitolo...continuate a leggere ;)
baci

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Capitolo 11
*** La tragica verità ***


----Alice POV---

 

non posso credere all'immagine che mi si presenta davanti agli occhi

"mi aspettavo qualcuno...di diverso!"

"tu non conosci i tuoi stessi pensieri!"

la figura seduta sul trono della Regina ha un che di familiare...possibile che sia...?

"mi sono quasi del tutto estranei".

Lizzie?

Mia sorella è la Regina di Cuori?

Questa è bella...potevo aspettarmi di tutto in questo mondo: i soldati zombie, il boia, la torta e persino quei disgustosi cuori penzolanti.

Ma trovare un alter ego di mia sorella seduta sul trono non è una cosa da tutti i giorni.

La mia mente sta messa peggio di quanto pensassi.

Ad ogni modo Lizzie, o chiunque sia non sembra molto contenta di vedermi.

 

Come pensavo, anche lei sostiene che qualcuno molto vicino a me tragga profitto dalla mia tragica condizione.

Vorrei tanto sapere chi è questa persona!

Mi hanno detto tutti che lo conosco molto bene e che silezniosamente ha creato nella mia mente quel dannato treno...tutti indizi che possono dire tutto o niente.

Io in questo momento ho il vuoto totale.

 

Non è cambiata poi di molto la nostra cara sovrana.

Sempre in collera con me e con l'intero mondo delle meraviglie...avrà anche cambiato volto dall'ultima volta che l'ho vista, ma non ha cambiato il suo modo di fare.

Per usae un proverbio del mondo reale..."il lupo perde il pelo, ma non il vizio!"

cerco di avere un quanche dialogo con lei, ma mi è quasi del tutto impossibile.

Risponde alle mie domande...ma con una punta di odio della voce e con i suoi disgustosi tentacoli che minacciano la mia vita.

"chi può trarre vantaggio dalla tua follia?" sembra una domanda...o un'affermazione la sua

un momento...qualcuno sta cercando di trarre un qualche vantaggio dal distruggere il paese delle meraviglie e lo fa con il mio permesso per giunta...

 

no, non può essere lui....NO!

L'unica persona...l'unica persona che mi è sempre stata vicina e che ha sempre insistito con il voler farmi dimenticare è proprio lui

"il dottor Bumby?...." rispondo, sperando in una sua smentita

"Bingo!...ci sei arrivata finalmente, Alice!"

"come può essere stato lui??? perchè?" urlo con le lacrime che minacciano di scendere

"hai raccolto i frammenti della tua memoria...ma c'è dell'altro che fatichi a ricordare, un ricordo molto più doloroso...trovalo e forse ti darà la risposta!"

"devi aiutarmi ad ogni costo a fermare la Rovina!"

"mi pare di averti già aiutata abbastanza...il resto dovrai cavartela da sola!"

odiosa come sempre, ma ha ragione!

 

Prima di varcare la soglia della porta che mi avrebbe condotta fino a Londra non posso fare a meno di pensare a ciò che ho scoperto.

Bumby, l'unica persona che credevo mia amica in realtà è il responsabile della morte dei miei genitori..

le lacrime scorrono da sole, non riesco a fermarle mentre sento le forze abbandonarmi facendomi piegare sulle ginocchia.

Bugie!

Mi ha raccontato solo bugie!

Non è vero che teneva a me...voleva solo cancellarmi i ricordi che lo avrebbero incastrato, mi ha salvato...ma solo per un suo tornaconto, mi ha sempre incoraggiata...solo per essere lui stesso a farmi impazzire del tutto.

Tutto quello che abbiamo passato insieme...era una farsa!

Faccio fatica a rialzarmi...ma per il bene del paese e del ricordo della mia famiglia devo varcare quella porta...e affrontare quel mostro.

Costi quel che costi questa crudeltà così abominevole sarà punita, non mi lascerò più usare da gente disgustosa come lui.
riporterò la normalità in questo mondo dovessi impiegare anni per ricostruirlo da capo

Apro con foga la porta, correndo poi dentro i miei ricordi.

Ora so tutto!

Non potrai più nasconderti!

 

Angus Bumby...sto arrivando!!!!








----------------------------------------------------------------------------------salve gente, era da un po che non aggiornavo la storia...chiedo scusa per il ritardo.
la Regina di cuori è stata "gentile" come al suo solito...toni a parte è stata fondamentale ad Alice aiutandola a capire che dietro tutto questo c'era proprio Bumby!
ne vedremo delle belle.
al prossimo capitolo!
baci

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Capitolo 12
*** Scontri nel paese delle bambole ***





----Angus Bumby POV---

 

La regina gli ha concesso udienza e gli ha spifferato tutto...

Maledetta regina dei miei stivali!!

Tenere a bada la piccola Alice adesso sarà un vero problema...ma fortunatamente al momento è rinchiusa di nuovo al manicomio.

Devastata e folle come la prima volta che l'ho incontrata.

È giù uscita una volta...e ci scommetto tutto l'orfanotrofio che tenterà di tutto per fuggire ancora.

Mia piccola Alice, se non mi muovo adesso rischio che tutto vada in pezzi, niente di personale...ma pensavo fossi più intelligente ragazzina, ora mi trovo costretto a farti fuori!

Entrare nel suo mondo senza l'ipnosi è impossibile...ma il mio alter-ego fortunatamente sa già cosa fare...se fallisco io, lui perde il suo regno; se fallisce lui, io rischio di finire nei guai.

ah...che stress questa doppia vita!.

 

I marmocchi rimasti all'orfanotrofio sono tutti occupati a girovagare per la città...ho il tempo di vendere le ultime vittime ai miei clienti e poi posso concentrarmi su Alice.

Il mio studio funge da tramite tra Wonderland e il mondo reale.

Mh..Alice è già arrivata nel mondo delle Bambole...molto bene, questa è un ottima occasione per fermarla.

Gli manderò tutte le bambole e burattini in mio possesso pur di fermarla, d'altronde sono ciò che rimane di quegli orfani spazzatura, almeno adesso dovranno servirmi...e al meglio.

Non mi sono mai stati utili, ma ora hanno l'occasione per riscattarsi.

 

Lotta con furore la bambina, mi piace da matti questo suo atteggiamento...questo suo odio che non fa altro che indebolirsa sempre di più!

Sono paziente...basta così poco per vincere.. e poi sarà finalmente mia!!

"quel coltellino non ti sarà utile questa volta...!" sogghigno gustandomi la scena dal mio ufficio

"arrabbiati!!.....scatenati!!!...fai uscire tutto il rancore che provi per me, tanto non ti servirà!"

rido senza contegno, ormai ho vinto.

Ma cosa.....??!!

è riuscita ad arrivare alla casa??

ma come diamine è successo?..eppure gli ho dato contro tutte le mie bambole.

Deve essere impazzita per aver fatto una strage di queste proporzione...no!...al fabbricante la situazione è sfuggita di mano, presto arriverà da lui e spero di cuore che quel buono a nulla sappia fare il suo lavoro.

 

Ha superato tutte le trappole presenti nella casa...ammirevole!

Eccola di nuovo spaesata davanti al fabbricante di bambole..in lui ha visto me...e in me vede il delitto che ho commesso verso la sua famiglia.

Mi fa quasi pena..vorrebbe che mi pentissi di tutte quelle anime intrappolate in corpi morti.

Pazza!!!

Rivestire il ruolo di tutore è stato un colpo geniale...così attento, vigile nei suoi confronti...per poi scoprire che il mio intento era quello di distruggerla interiormente, senza pietà.

Ora ho io il coltello dalla parte del manico ragazzina, cosa puoi fare ora che non hai più una mente forte per combattere?

Sei diventata inutile per me...è ora che questa storia finisca per sempre, ma prima ti farò diventare quello che poco fa hai così disperatamente combattuto.

Ti farò diventare una bambola...giocherò con te e quando mi sarò stancato ti butterò via, come si fanno con i giocattoli rotti

Addio Alice Liddell...a mai più!!























--------------------------------------------------------------------------tadadadadan!!!! rieccomi tornata con un nuovo capitolo di "ricordi di vetro"...giunge ormai la resa dei conti tra Alice e Bumby...sarà davvero la fine per la nostra eroina???(si lo so come va a finire il gioco), scopritelo nel prossimo capitolo.
baci!!!

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