Harry Potter and the Red Angel di MJane92 (/viewuser.php?uid=40435)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strane Presenze ***
Capitolo 2: *** Il mistero si infittisce ***
Capitolo 3: *** Promesse ***
Capitolo 4: *** Al Lago Nero ***
Capitolo 5: *** La visione ***
Capitolo 6: *** Il diario... ***
Capitolo 7: *** Lucrecia Crescent ***
Capitolo 8: *** Liti e Capricci ***
Capitolo 9: *** Caldo e Freddo ***
Capitolo 1 *** Strane Presenze ***
CAPITOLO 1
– STRANE PRESENZE
Era
notte fonda. La gocce di pioggia battevano violentemente
sui vetri delle finestre del castello…
e,
nonostante la pioggia, era una notte molto afosa.
Tutta
Hogwarts dormiva. Quel caldo insopportabile tormentava
il sonno di Harry, e con esso gli incubi… sentiva che
qualcosa non andava,
quegli incubi… non li aveva mai avuti
così… ma ancora ignorava ciò che
sarebbe
successo di lì a poco.
All’improvviso
infatti un rumore assordante invase ogni
singola stanza della scuola, e la mente di Harry…
Quel
rumore gettò scompiglio nelle quattro case, e tutti i
ragazzi scesero dai propri letti, agitati, spaventati…
Silente
si avviò in fretta all’entrata del castello,
seguito
da tutti gli insegnanti e i ragazzi riusciti a sfuggire ai caposcuola.
Sembrava
non esserci nessuno, ma la porta era a terra, distrutta in mille pezzi.
La
porta… la porta millenaria di Hogwarts, che nessuno avrebbe
mai potuto
abbattere.
La
cicatrice cominciò a bruciare. Poteva essere il segno del
ritorno di Voldemort… fu la prima cosa che venne in mente ad
Harry.
-
Via, via!!! Non c’è niente da vedere, ragazzi!!!
Tornate
alle vostre camere!! – ordinò il preside
– I professori vi accompagneranno.-
Gli
insegnanti ubbidirono e, visibilmente spaventati,
riaccompagnarono gli studenti alle rispettive case. Harry
però riuscì a
sgattaiolare tra la gente e raggiunse il preside, con la lieve speranza
di
ottenere una qualche spiegazione. Prima che il ragazzo aprisse bocca,
un
fulmine colpì violentemente il terreno e illuminò
la calda notte, segnata dalla
pioggia. Proprio in quel secondo un’ombra attirò
l’attenzione dei due. Non
riuscirono a riconoscere niente, ma videro due ali, appoggiate ad un
tronco,
non troppo lontano da loro. Subito il preside lanciò un
incantesimo per far luce…
ma quell’ombra era già sparita
nell’oscurità, senza lasciare traccia.
-
Harry, non saresti dovuto rimanere qui! Torna subito al
tuo dormitorio!!! – sentenziò silente, poi
rivolgendosi ai professori: - Noi
veglieremo tutta la notte sul castello.-
Così
quella notte si fece interminabile per tutti: gli
studenti non riuscirono a dormire e i professori vegliarono fino al
mattino.
Il
giorno dopo gli studenti si diressero alla Sala Grande,
facendosi spazio tra le mille voci, che già giravano tra le
loro bocche. Ancora
aleggiava la grande paura, sia tra i ragazzi che tra gli insegnanti. A
colazione Harry raccontò ciò che aveva visto ad
Hermione e Ron, e dava inizio,
senza saperlo, ad una nuova pericolosa avventura per il trio.
I
professori cercarono invano di rendere quella giornata il
più normale possibile, e così anche i giorni
successivi, anche se dai loro
volti traspariva sempre un senso di insicurezza e una certa paura.
Passò
quindi una settimana, tutto sommato abbastanza
tranquilla, dato che la misteriosa creatura non si fece viva,
fortunatamente…
Arrivò
finalmente il giorno della finale di Quidditch:
Grifondoro contro Serpeverde. Appena lanciata la pluffa le squadre si
mossero e
i cacciatori, Ginny e Draco, si diressero con tutta fretta verso il
boccino.
Solo mezz’ora dopo l’ambita pallina dorata era ben
ancorata alle mani di Ginny:
vittoria a Grifondoro!!
C’era
grande euforia nella Sala Comune e tutti si
congratulavano con Ginny, che era diventata la stella del giorno. Harry
allora,
senza pensarci troppo, davanti agli occhi di tutti, le corse incontro e
finalmente le diede un bacio. La sala si zittì, gli occhi di
tutti erano
puntati su di loro, la bocca di Ron era arrivata a terra e gli occhi
gli si
erano spalancati. Era il primo bacio per Ginny, e lo diede proprio a chi
sempre aveva
voluto darlo. Furono i minuti più lunghi di tutta la sua
vita…
***************************************
Ok...
questo è il primo capitolo... sappiamo che è
corto... ma per ora ci vengono solo così...
chissà, potrebbe essere un vantaggio... potremmo
aggiornare più spesso^^
abbiamo
scritto una cross-over perchè non riuscivamo proprio a
trovare una cosa che piacesse a tutte e due XD (p.s. harry potter non
mi piace neanche un po' XDDDD)
ci
auguriamo che vi sia piaciuto, però siate
clementi... è la nostra prima fan fiction e non
è che siamo così brave a scrivere -.-''
aspettiamo
recensioni con tutte le vostre impressioni^^
ultima
cosa: il disegno di questo capitolo è a cura di nha!!!
(sicuramente è più bello il disegno della storia
-.-'')
ciauciau
e grazie in anticipo^^!!!!
|
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Capitolo 2 *** Il mistero si infittisce ***
capitolo 2
CAPITOLO
2 - IL MISTERO SI INFITTISCE
Il
pomeriggio
proseguì all'insegna del divertimento, ma poi scese la sera.
Intervenne la
McGranitt e, dopo molti
richiami, riuscì a far tornare tutti i ragazzi ai propri
dormitori.
Harry
entrò
nella sua stanza e si gettò di peso sul suo letto,
incrociò poi le braccia e le
infilò sotto la testa. La sua mente cominciò a
navigare in un mare di pensieri,
mentre Ron cercava di riportarla alla realtà martellandola
con mille domande,
senza mai ottenere risposta.
Infatti
Harry
continuava a pensare al suo bacio con Ginny… pensava allo
sguardo che
lei aveva quando le si era avvicinato, a quelle labbra femminili
così calde, e al loro sapore…
Poi
però quei
pensieri così belli si intristirono e si trasformarono,
dirigendosi verso
quella misteriosa creatura, che aveva creato subbuglio nella scuola la
settimana
prima. Il viso del moro si incupì…
All'improvviso
la cicatrice
tornò a bruciare: sicuramente stava per
succedere qualcosa.
-
Ron, andiamo!
– ordinò, afferrando il braccio
dell’amico e trascinandolo fino alla porta della camera.
Appena la aprirono, un insolito e inspiegabile vento gelido li
investì.
Sgattaiolarono
fuori dal dormitorio maschile, riuscendo anche ad evitare i caposcuola;
scesero poi in fretta le
scale, fino ad arrivare all’ingresso del castello.
Il
portone era completamente spalancato. Una figura stava immobile sulla
soglia. Sembrava un semplice uomo, ma dallo sguardo fin troppo
misterioso.
Il
mantello che indossava era
rosso sangue e si faceva guidare dal vento. la mano
sinistrà, però, non era umana… era
un artiglio dorato... I capelli lunghi, neri, svolazzavano dietro al
viso
chiarissimo. Infine lo sguardo dei due ragazzi si posò sugli
occhi… erano di un colore
insolito… erano rosso fuoco… e bruciavano.
Nel
frattempo
erano arrivati anche i professori e il preside. Quest’ultimo
guardò con
rimprovero i due, poi si rivolse a quel misterioso uomo.
- Chi
sei tu?
Cosa vuoi da noi? – (che fantasia, vero? nd MJane)
- Io
sono il
vassallo di Omega. – disse quello. Aveva una voce
profonda, angosciante,
terrorizzante… - Il vostro pianeta reclama il suo
intervento, desidera il suo
risveglio. La fine di tutto non è lontana… -
Allora
quegli
occhi si fecero di un rosso ancora più vivo, come se si
fossero accesi, e si
spiegarono due ali nere... simili a quelle di un pipistrello... simili
a quelle di un vampiro... Poi si alzò in volo e scomparve
nell’oscurità, coperto
dalle nuvole cariche di pioggia.
-
Cosa si fa
ora, Albus? – chiese la McGranitt.
-
Quello che
avete visto e sentito stasera deve rimanere segreto, almeno
finché non
troveremo una spiegazione logica. Dobbiamo essere cauti ed indagare. Se
spargessimo la voce, gli studenti si allarmerebbero. Potter, Weasley,
confido
nel vostro silenzio. Ora ritornate al vostro dormitorio! – e
così congedò i due
ragazzi, poi tutti i professori.
Il
giorno dopo
iniziò con una normalità quasi preoccupante.
Harry e Ron vennero svegliati dai
raggi di un sole inaspettato, viste le nuvole della sera prima.
Ron,
almeno per
quella mattina, preferì non fare domande su Ginny e appena
finì di vestirsi
raggiunse la Sala Grande con Harry.
-
Ciao
Hermione! –
-
Buongiorno ragazzi!
–
- Ti
dobbiamo
assolutamente raccontare quello che è successo ieri sera
– disse il moro,
stando attento a non farsi udire da nessuno.
-
Già… - lo interruppe l'altro - abbiamo
coperto chi è quello di cui ci aveva parlato Harry la
settimana scorsa… cioè…
no! Non sappiamo di preciso chi sia... sappiamo solo che è
il vassallo di un certo Omega… -
-
Omega?? Mai
sentito! –
-
Wow! Abbiamo
colto la secchiona in fragrante! – la derise Ron.
Lei
lo guardò
visibilmente seccata.
-
Scherzavo!!!
Non te la prendere! –
-
Vabbè
ragazzi. Adesso sbrighiamoci! Abbiamo lezione con il professor Piton!
Penseremo
dopo al da farsi. –
.·´`·.·´¯`·.›
‹.·´¯`·.·´`·.
Appena
finita
la lezione, si precipitarono in biblioteca e si immersero tra i libri,
alla
ricerca di qualcosa che parlasse di quell’Omega; guardarono
anche nella sezione
proibita. Tuttavia nessuno dei tre trovò nulla.
-
È impossibile
che non ci sia niente nella biblioteca di Hogwarts! –
esclamò seccato Ron
mentre uscivano dalla grande stanza.
-
Infatti!!
Adesso dove cerchiamo? – chiese Harry - Non possiamo chiedere
a nessuno dei
professori, né tantomeno al preside!!! –
Appena
Harry disse quell’ultima
parola, Hermione ebbe un’illuminazione.
- Il
preside!
L’ufficio del preside! Ma certo!!! –
esclamò euforica – solo Silente può
avere
qualcosa! Dobbiamo assolutamente cercare nel suo ufficio!!!!!!
–
-
L’idea è
buona… Ma adesso ci devi spiegare COME entrare senza farci
scoprire!!! –
- Ci
inventeremo qualcosa, Ron! – rispose lei, senza dare troppa
importanza a quell'
osservazione, che però era del tutto
azzeccata…
Alla
risposta della ragazza,
Ron disse sottovoce: “Evviva… ci rificcheremo
anche quest’anno in qualche
casino… addio punti a Grifondoro…”.
(ahahah XD nd MJane)
- Ora
devo
andare a Rune Antiche. Ci vediamo dopo nella Sala Grande. Ciao ragazzi!
– così
dicendo Hermione lasciò i due amci, che intanto andarono a
fare una visitina a
Hagrid.
**************************************
Ecco
a voi il
secondo chap^^
scusate
il ritardo… ma mi si è fuso il computer con
internet e
se oggi ho potuto aggiornare è solo per caso (ho la casa
piena di cavi e mia
madre non lo tollera più di tanto XD che sfiga
xò… uff -.-‘’).
Innanzitutto
ringrazio infinitamente chiunque abbia recensito il primo chap (siete
il mio
ossigeno) ed ora passo in rassegna ogni recensione:
Grifondor:
per
quanto riguarda il disegno… ho provveduto appena mi hai
avvertito^^ ed ora
fortunatamente funziona^^
D2OTTO:
sono
contentissima che ti piaccia l’idea^^ mi scuso tantissimo per
l’errore del
“primo” bacio di Ginny… ma io non ne ero
minimamente a conoscenza e nha non ci
aveva proprio pensato (mi deludi nha… :P). e per Harry
comunque non era il
primo… questo almeno non l’ho sbagliato XD.
FFX?????? Ce l’ho anche io!!!!!!! È
semplicemente un capolavoro, un’opera d’arte,
un… un… bo… non ho parole XD. (lo
so, sono malata di ff, e soprattutto l’X). Però
questa storia non si incrocia
con il decimo capitolo. Non ti dico il nome del personaggio in
questione (vabbè
che c’è il disegnino -.-‘’),
ma comunque fa parte di ffVII^^.
maricuccia:
^^
sono contenta che sia di tuo gradimento^^. Ho accolto il tuo consiglio
e ho
inserito mooolti più dialoghi rispetto al primo XD.
E… voglio essere sincera…
di descrivere la partita non ne avevamo proprio voglia, quindi abbiamo
tagliato
corto XDDDDDDDDDDD Poi mi dispiace, ma ci serve per forza la coppia H/G
per il
futuro sviluppo della storia^^
nha:
grazie per
avere avvertito del mio ritardo^^
Le
ultime cose
poi vi lascio:
il disegno di
questo chap l’ho fatto io (e ho rovinato tutto con gli occhi
T__T)
e poi
logicamente: RECENSITE,
RECENSITE, RECENSITE XDDDD
Spero
di aggiornare presto.
Ciauz a tutti e
grazie in anticipo^^
MJane92 e nha
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Capitolo 3 *** Promesse ***
chap 3
CAPITOLO
3 – PROMESSE
I due bussarono
alla porta della piccola
capanna e l’omone aprì subito, armato
però di balestra.
- Metti
giù quella cosa, Hagrid! –
ordinò Harry, visibilmente spaventato.
- Ah, siete voi!
Scusatemi, ma in questi
giorni serve cautela… -
- Ok…
perdonato… -
- Entrate, entrate!
– li invitò Hagrid –
Sedetevi pure! –
Appena attraversato
l’uscio, Thor si
fiondò addosso a Ron e lo fece anche cadere a terra e,
mentre gli leccava tutta
la faccia, Harry entrò e si sedette sul letto.
- Allora? Come va
la vita da prof? –
- mmmm…
Bene… però mancate voi due ed
Hermione! – rispose l’omone – A
proposito, dove avete lasciato la vostra
compagna?? –
- Ha
lezione… non è potuta venire… -
- Capisco.
È sempre impegnata a studiare
quella ragazza!!! – esclamò Hagrid, strappando ad
Harry una piccola risata.
Ron era finalmente
riuscito a liberarsi
da Thor ed aveva raggiunto l’amico sul letto.
- Hai saputo niente
di nuovo riguardo a
quella notte?? – chiese il moro.
- Voi come fate a
sapere ciò che è
successo?! –
-
…Semplice… eravamo lì! Non ci hai
visto?? –
- …io
non c’ero… -
- Allora chi te
l’ha detto??? – chiese
Ron, incuriosito.
-
Bhè… è toccato a me installare un
nuovo portone! Inoltre Silente è venuto a chiedermi se
conoscevo un certo
Omega… gli ho detto di no… -
- Quindi neanche il
preside sa
niente!!!!!! Allora che ci andiamo a fare nel suo ufficio?! Non ci
andiamo,
vero Harry?! –
- Nel suo ufficio??
Voi andate proprio
in cerca di guai!!! Ragazzi miei… non ve lo posso proprio
permettere! –
Harry dapprima
lanciò un’occhiataccia
all’amico, poi gli bisbigliò:
- Non sai mai stare
zitto, vero???!!! –
L’altro
si limitò ad abbassare la testa
e a sussurrare un debole “scusa”. Era calato il
silenzio: l’omone fissava i due
ragazzi, che però non ricambiavano lo sguardo.
- Dovete
promettermi che non ci andrete
e che non vi caccerete in nessun guaio! –
- Ma certo!
– risposero in coro (anche
se Ron lo disse solo per rassegnazione) – Poi comunque
sarebbe inutile andare
nell’ufficio del preside… neanche lui sa niente!!!
– continuò Harry.
Tuttavia mentre
parlavano, tenevano le
dita incrociate dietro la schiena: già sapevano che non
avrebbero mantenuto la
loro promessa.
- Ora ti salutiamo,
Hagrid… abbiamo
appuntamento con Hermione e siamo già in ritardo. Ciao!
–
- Ciao ragazzi,
alla prossima! –
Salutato
l’omone, i due ragazzi
lasciarono la capanna e corsero fino alla Sala Grande, dove Hermione li
stava
aspettando.
- Alla
buon’ora! Sono venti minuti che
vi aspetto! Dove eravate finiti??! –
- Siamo stati da
Hagrid… però non ci ha
saputo dire niente… - rispose Harry.
- Però
ci ha detto che Silente è stato
da lui e gli ha chiesto se conosceva Omega… quindi neanche
il preside stesso sa
niente!!!! Che ci andiamo a fare nel suo ufficio!!?? – disse
Ron, cercando per
l’ennesima volta di convincere gli amici a rinunciare a
quella ricerca, ma
venne completamente ignorato.
- Io ho chiesto al
professor Vitous, ma
non mi ha voluto rispondere… I prof ci vogliono tenere fuori
da tutta questa
faccenda! –
A quel punto Ron si
escluse totalmente
dal discorso, abbassò il capo e si mise a pensare ai fatti
suoi.
- Io sono convinto
che in quell’ufficio
troveremo qualcosa! Rimane solo da organizzarci… -
- mmmm…
Silente non è mai nel suo
ufficio, perciò non costituisce un problema. –
affermò Hermione – Rimane però
da scoprire la parola
d’ordine……………………
Ma certo!! Possiamo chiedere a Dobby!!!!
Sicuramente è in grado di aiutarci! Andiamo in una stanza un
po’ meno
affollata... qui potremmo dare nell’occhio… -
- Ok! Ron, tu
vieni?? –
- Io?
No… andate voi… vi aspetto qui. –
Quindi Harry ed
Hermione raggiunsero una
stanzetta alla larga da sguardi (e orecchi) indiscreti.
- Dobby –
A quel punto
l’elfo domestico comparve
con un sonoro «crack».
- Signor Harry
Potter, mi dica tutto.
Dobby è felice di aiutare Harry Potter! –
- Dobby, abbiamo
bisogno della parola
d’ordine per l’ufficio di Silente. Ci puoi aiutare?
–
- Per favore!
– sottolineò Hermione
- Dobby
farà del suo meglio per aiutare
il signor Harry Potter! –
Detto questo
scomparve, sempre con il suo
inconfondibile «crack».
- Io adesso ti
lascio, Hermione. Ho da
fare… -
- mmmm…
forse ho capito che impegni hai…
In bocca al lupo! –
- …
Crepi il lupo!!^^ - rispose Harry,
correndo via dalla stanza.
Aveva un
appuntamento con Ginny… il suo
primo appuntamento con Ginny. E doveva proprio sbrigarsi,
perché era in
ritardo. Aveva deciso: le avrebbe confessato che la amava, ed era
fermamente
convinto che ci sarebbe riuscito.
********************************
E
siamo arrivati a tre chap^^(in realtà
noi con lo scrivere stiamo più avanti… XD) Di
nuovo sorry per il ritardo, ma ho
sempre gli stessi problemi dell’ultima volta
-.-‘’
Ringrazio chiunque stia seguendo la ff e
soprattutto chi ha recensito^^ grazie grazie grazie^^
E
di nuovo passo in rassegna le
recensioni:
giodan:
mi dispiace tanto, ma
in questa ff non ci saranno i personaggi che richiedi T__T
però divento triste se non la leggi T___T
D2OTTO:
ebbene sì, anche sull’X
c’è Omega, ma questo è
perché Omega è uno dei punti fissi nella saga di
ff (un
po come Cid… l’hanno infilato un po’
dappertutto). Quindi, mi disp, ma sarà
impossibile che ci siano Yuna e co. (anche io adoro il finale
dell’X, proprio perché
è così bello e commuovente XD). altro
chiarimento: solo io conosco final fantasy , nha non capisce
niente :PPPPPPPP (scherzo, non la prendere a male, nha^^).
Poi…... la nostra storia non è che si concentri
esclusivamente sul VII… cioè…
più che altro si intreccia con uno degli spin-off ^^
(praticamente faccio prima a dirti il nome del personaggio,
però non te lo dico
:P). spero che continuerai a leggere^^ ciau ciau
Mezzariccia_483: non ti
preoccupare… lo spiegherò più
avanti e sperò che sarò abbastanza chiara^^
continua a recensire, mi
raccomando^^ AH! sono contentissima che ti piaccia il disegno!!!
maricuccia: grazie per la
recensione^^ mi disp… ma
niente Draco eheh :P
Grifondor: grazie 1000^^
però... sorry, ci serve proprio la H/G
:PPP ciauz ;)
In
questo chap non abbiamo fatto
disegnini (anche perché qui chiacchierano e basta
-.-‘’ infatti potrebbe rivelarsi un po' noioso...)
però nel prossimo ce ne
saranno ben due!!!!!! :D
Allora concludo dicendo: RECENSITEEEEEEEEE!!!!
ciauz alla
prossima!!!! (se domani riesco, aggionerò!!!!!!!!!^^)
MJane92 e nha
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Capitolo 4 *** Al Lago Nero ***
capitolo 4
Capitolo
4 – Al Lago Nero
Harry
salì le
scale fino al settimo piano tutte di un fiato.
Ginny lo
aspettava nella Stanza
delle Necessità. Già aveva il cuore in gola. Non
ci credeva ancora: era il
primo appuntamento con il ragazzo con cui aveva sempre desiderato
uscire. Era
iniziato tutto quel giorno a colazione… e finalmente, dopo
sei anni, era
riuscita ad avere un momento speciale con lui.
Il moro
entrò
nella stanza ansimando e si presentò davanti a lei col
fiatone…
Ginny
iniziò
con un semplice “ciao”, ma ottenne risposta solo
quando Harry si calmò un po’.
Il rossore
raggiunse anche il viso della ragazza, che si trovava un po’
in
imbarazzo davanti a lui.
Nessuno dei due
si decideva a dire qualcos’altro oltre
al saluto iniziale, fin quando Harry non prese un po’ di
coraggio.
- Gin, ti va
di fare un giretto fuori al castello? Oggi è una bella
giornata! –
Ginny
cercò
di bloccare l’imbarazzo e rispose annuendo. Quindi
abbandonarono la stanza
insieme.
Scendendo le
scale, Ginny non riusciva a decidere se avvicinarsi a lui o se stargli
un po’
più distaccata, ma fortunatamente ci pensò Harry:
le si avvicinò e la prese per
mano.
Finalmente,
dopo un paio di rampe di scale, Ginny si abituò alla proprio
mano stretta nella
sua, e riuscì a cacciar via l’imbarazzo iniziale.
Attraversarono
i vari corridoi. Gli altri studenti li guardavano passare, li
scrutavano, e
subito dopo voltavano le spalle a confabulare tra di loro: sembrava
che il famoso Potter
avesse fatto un’atra conquista!!
Arrivarono
all’esterno. Il cielo era completamente sgombro da nuvole. Il
sole splendeva
alto nel cielo e veniva riflesso dalla superficie piatta del Lago Nero. Solo sotto la
folta chioma degli
alberi della foresta non arrivavano i raggi luminosi.
Non
c’era vento, neanche una leggera brezza…
Harry la
trascinò vicino alla riva del grande lago. Si sedettero alle
radici di un albero
che si innalzava solitario in quello spicchio di spiaggia.
Stavano
l’uno
accanto all’altra.
Ginny
guardava davanti a lei… osservava la superficie del
lago… osservava e pensava…
Harry invece
guardava lei… guardava i suoi capelli lunghi e rossi, che
coprivano il colletto
bianco della camicia e poi si calavano leggeri e puliti su una
spalla… quei
capelli che gli nascondevano ingiustamente gli occhi della
rossa…
Allora lui
scansò delicatamente qualche ciocca e posò le sue
labbra sul viso della rragazza,
lasciandole un tenero bacio sulla guancia.
Ginny
non aspettava altro… si voltò
lentamente e fece scivolare sulla propria bocca quel bacio, che,
dapprima innocente, si trasformò in uno più
profondo e passionale.
L’insicurezza
e l’imbarazzo dell’inizio
dell’appuntamento erano spariti
completamente.
- Come mai
solo ora, Harry?... cioè… come… -
Il moro la
interruppe prontamente, appoggiandole delicatamente l’indice
sulle labbra. Seguì
un momento in cui si fissarono l’un l’altra, in
silenzio… poi Harry rispose:
-
Ginny… sono
stato semplicemente uno stupido a non accorgermi di te
prima… che anche io
provavo qualcosa per te…- poi sorridendo: - Grazie per
avermi aspettato… -
Ginny allora
afferrò la cravatta rossa e oro del ragazzo... lo
tirò contro il suo petto...
attirò le sue labbra sulle proprie, per un secondo bacio da
togliere il fiato.
Finito quel
meraviglioso momento, Ginny appoggiò la testa su una spalla
del ragazzo, poi
gli chiese:
-
Harry… ma
allora stiamo insieme? –
Lui risposte
con un delicato “si”, mentre le passava lentamente
la mano tra i capelli rossi…
(scena da latte alle ginocchia -.-‘’. nd Mjane)
- Sai…
non
vorrei mai andarmene… sto veramente bene… - disse
lei - ASPETTA! Ma che ore sono?? –
- Le tre e un
quarto, - rispose lui - perché?
–
- Oh no!!!!
Sono in ritardo!! Ho lezione da Hagrid! Devo proprio scappare!!
– esclamò
agitata Ginny, alzandosi in piedi e aggiustandosi la gonna in tutta
fretta.
-
Bhè… allora
ciao, ci vediamo! – Le disse il moro, sorridendole e
salutandola con la
mano.
Appena la
rossa si dileguò, lui rivolse lo sguardo verso le acque del
lago… si mise a
pensare…
Era proprio
soddisfatto: si era messo con Ginny! Proprio come si era
preposto… Però a quel punto rimaneva dirlo agli
amici, soprattutto a Ron… non sapeva come
l'avrebbe potuta prendere.
Ad un certo
punto sgomberò la mente da ogni pensiero e riprese a fissare
intensamente lo
specchio d’acqua, cercando, senza un vero motivo, la
più piccola increspatura sulla superficie.
All’improvviso
avvertì un brivido attraversargli tutta la
schiena… la cicatrice cominciò a
bruciare tremendamente.
C’era
proprio
lui: Voldemort. Stava parlando con quell’uomo…
quello con gli occhi rossi.
Harry non riusciva a sentire ciò che si dicevano…
le voci che avvertiva erano
troppo basse… Ma una cosa la sentì forte e
chiara, ed era Voldemort a parlare:
-
Questa
volta quel ragazzino non mi batterà! Sarà la sua
fine, finalmente!!!! –
*************
Ciauz a tutti!!!!!!!! Vi
avevo promesso il quarto chappy per venerdì, ma non sono
stata a casa, idem
sabato e ieri pomeriggio sono stata sempre a studiare biologia
(grrrrrrrrrrrrrrr!!!!!). Sorry!!!!
Spero vi piaccia anche
questo chap (anche se so che la coppia H/G non è molto ben
voluta XDXD però ho
intensione di… di… non ve lo dico :P). mi sono
scervellata per il titolo e alla
fine ne ho messo uno tra quelli che mi erano venuti in mente, ma non
sono
comunque molto soddisfatta XD.
Per giodan: sono
contentissima che continuerai a leggere. I pg sono appartengono al
mondo di ff
VII
Per maricuccia: lo
so… i
chap sono veramente corti… xò, non so
perché, ci piace dividerli così…
-.-‘’ …
Poi logicamente grazie a
tutti per le recensioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I due disegni sono stati
fatti da nha…
Infine… RECENSITE
RECENSITE RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciau ciau!!!
MJane92
e nha
|
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Capitolo 5 *** La visione ***
capitolo 5
Capitolo 5 – La visione
Harry si alzò in fretta. Era agitato e nervoso e impaurito…
Raggiunse di corsa Ron ed Hermione, che erano insieme a
studiare.
- Harry, che cosa è successo??? – chiese Hermione – Ora
calmati e siediti… -
La ragazza scostò una sedia per farlo sedere.
- Sei stato con mia sorella, vero? – gli chiese Ron, con
espressione altamente scocciata – Giuro che se le è successo qualcosa… -
- Stai zitto Ron! Fallo parlare!! – gli ordinò Hermione,
interrompendolo proprio sul più bello.
- Si, sono stato con Ginny. Ma puoi stare tranquillo: non le
è successo niente. – rispose Harry – Però dopo che lei è andata via, ho avuto
una visione… -
Ron
a quel punto abbassò la testa. Era arrabbiato con
Harry perché non poteva accettare che non gli avesse ancora
parlato di lui e sua sorella. Non gli interessava più dei
problemi dell’amico o delle
sue visioni; cominciò soltanto a preparare domande da porgli.
- C’erano Voldemort e quell’uomo. Stavano parlando tra di
loro, ma non riuscivo a sentire cosa si stessero dicendo… - continuò Harry
- Non sei riuscito proprio a sentire niente??!! – chiese
Hermione
- …solo una frase… di Voldemort… Diceva che finalmente
sarebbe riuscito a sconfiggere un ragazzino… Vuole la mia fine… - (manie di
protagonismo :P nd MJane)
- Ciò vuol dire che… che quell’uomo ha a che fare con
Voldemort!! –
- e probabilmente si stanno alleando… - concluse Harry
- Secondo me dovresti avvertire il preside di questa tua
visione… è giusto che sappia… -
Il moro abbassò lo sguardo, pensieroso.
- Non lo so… non lo so Hermione… -
I tre avvertirono un forte «crack» e comparve il piccolo elfo domestico,
facendo sussultare la povera Hermione, che non si aspettava per nulla la sua
comparsa.
- Dobby! – salutò Harry, sorpreso di vederlo – hai già
trovato la parola d’ordine? –
- Salve signor Harry Potter. – ricambiò il saluto – Dobby è
dispiaciuto, non ha trovato la parola d’ordine… -
- Capisco… - disse l’altro, deluso – Grazie lo stesso… -
- Aspetta!! Dobby ha scoperto un altro modo più semplice!!!
–
- Davvero?? Dicci per favore!! – si intromise la ragazza
- Harry Potter può usare la Stanza delle Necessità per
collegarsi direttamente all’ufficio di Silente!! –
- Hai ragione, Dobby!!!!! – esclamò Harry – Grazie
infinite!!! Sei un mito!!!!!!!!!!! –
- Mantieni un tono più basso, Harry! – lo ammonì Hermione
- Si, scusa. –
Fortunatamente in quel momento non c’erano molte persone e
le poche presenti non ascoltavano nemmeno una parola degli altri, ma
studiavano diligentemente in vista di compiti in classe o peggio... esami.
- Dobby è stato molto felice di aiutare il signor Harry
Potter! Dobby è sempre disponibile! –
- Grazie mille Dobby! –
L’elfo scomparve.
Ron, sentita la proposta di Dobby, aveva ripreso ad
ascoltare la conversazione.
- Adesso che finalmente l’ufficio di Silente è stato
eliminato dalle tappe, la cosa si fa mooolto più interessante!! – esclamò.
- Era ora che ti svegliassi!!! – lo derise Hermione.
- ah-ah-ah… Simpatica… - rispose lui, facendo
una smorfia.
Hermione scosse la testa…
- Vabbè, ragazzi devo proprio andare. Decidiamo a che ora
incontrarci poi vi saluto. – disse lei.
- Io direi domani mattina alle 10. - propose Harry - Può andar bene?? –.
- Io ci sono! – rispose Ron
- Ok, per me va bene. Allora a domani mattina!!! Ciao. – salutò lei,
sorridendo.
Così la ragazza lasciò soli i due amici e andò alla ricerca di
Ginny, che ormai doveva aver finito le sue lezioni pomeridiane.
°o.O O.o°
Dopo aver girato un po’, raggiunse la
Sala Comune di Grifondoro e trovò Ginny
seduta su un divanetto a ripassare la lezione.
- Ciao Ginny! –
- Ciao! – rispose sorridendo. Erano ben visibili la sua
allegria e la sua euforia.
- Cosa fai qui da sola? –
- Niente di che… ripassavo la lezione… - rispose, facendo
con le dita le virgolette alla parola “ripassavo”.
- Capisco… - disse l’altra ridendo – Ho saputo che sei stata
con Harry…… Come è andata?? –
- Oh, Hermione… è stato semplicemente bellissimo!!! Siediti
che ti racconto tutto! –
- Con piacere! –
°o.O O.o°
Harry aveva appena aperto il pesante libro di Pozioni
Avanzate.
- Allora Harry?! Non hai niente da dirmi??!! –
- Ron, vieni subito al dunque, per favore... –
- Bene! Allora, dove siete stati? –
- Al Lago Nero… -
- E… l’hai baciata?? –
- Si! Contento?! –
- Non vedo come potrei esserlo! – rispose, visibilmente
irritato – Hai intenzione di fare sul serio con lei?? –
- Ma cos’è? Un interrogatorio?? –
- Rispondimi!!!!! Hai intensione di fare sul serio o no? –
Minuto di silenzio…
- Si… tengo molto a lei… -
°o.O O.o°
- Era bellissimo!! Cioè… era vestito come sempre… la divisa
di Grifondoro, i soliti capelli spettinati… ma… ma… era bellissimo!! – diceva
con euforia Ginny – Sinceramente l’inizio non è stato un gran che… ci siamo
semplicemente incontrati nella Stanza delle Necessità… ma poi mi ha portata al Lago Nero! Mi teneva per mano!! –
Il viso della ragazza si tinse di rosso.
- Poi? Poi? Come è andata? – chiese impaziente l’altra – Vi
siete baciati o no? –
- Si!!!!! E ben due volte!!!!!! –
- Wow! Sono felicissima per te!! – poi continuò bisbigliando
– magari anche Ron… -
- Scusa? – chiese Ginny, non avendo afferrato l'ultima parte della frase dell'amica.
- Niente, niente! Non ci far caso. Continua!! –
- Non ci crederai, ma stiamo insieme!!!!! – esclamò con un
sorriso a 32 denti
- Ci credo eccome!! – sorrise – Sei proprio fortunata! –
°o.O O.o°
- Vi siete messi insieme?? –
Harry dapprima rimase con lo sguardo rivolto verso il basso,
fingendo di leggere qualche riga, poi però alzò il capo e guardò negli occhi
l’amico.
- Si… -
Ron non fu totalmente soddisfatto della risposta, anche se
se la aspettava.
- Bhe… allora… Devi promettermi che non la farai mai
soffrire! – gli disse molto seriamente – altrimenti ne andrà della nostra
amicizia! –
- Te lo prometto. – rispose con altrettanta serietà
Silenzio…
- Comunque avrei preferito che me lo avessi detto tu, di tua
volontà! –
- Hai iniziato subito a farmi domande!!! Non mi hai dato
neanche il tempo!! –
- A me è sembrato che tu, andata via Hermione, abbia aperto
il libro e ti sia messo a leggere!!!!!!! – gli disse Ron, un po’ arrabbiato –
comunque lasciamo perdere altrimenti finiremmo per litigare… -
Harry non ribatté, chiuse il libro, si alzò e se ne andò.
*************
Ed ecco a voi il quinto!! Come al solito corto, ma che ci
posso fare se la testa mi dice così :P
Sono felicissima che il quarto sia piaciuto e ringrazio
ancora chiunque stia leggendo e soprattutto chi recensisce!!!!!!!!!
GRAZIE!!!!!! *kiss*
Di nuovo niente disegni…
Poi, mi raccomando continuate a leggere e non dimenticate di
recensire^^!!!
Ciauz!
MJane92 & nha
|
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Capitolo 6 *** Il diario... ***
Capitolo 6
CAPITOLO 6 – IL DIARIO
- Ragazzi, ragazzi!!!! Svegliatevi!!!!! È successo
qualcosa!!!! –
Neville cercava in tutti i modi di svegliare Ron ed Harry.
- Cosa c’è, Neville?? – chiese Ron, sdraiandosi su un lato e
dando le spalle al compagno di stanza; non aveva alcuna voglia di alzarsi.
- Sinceramente ancora non lo so… però deve essere successo
qualcosa! C’è una gran confusione nei corridoi e i professori girano
nervosamente tra i dormitori!!! –
- Dai Ron alzati!! Andiamo a vedere!! –
Harry tirò giù dal letto l’amico.
- Eccomi, eccomi!!!! Datemi due minuti!!! –
Gli altri due scossero la testa.
Harry si vestì in tempo record, invece Ron impiegò il doppio
del tempo perché sembrava ancora uno zombie.
Appena Neville aprì la porta, si trovò di fronte la
professoressa McGranitt, visibilmente scossa.
- Buongiorno ragazzi. Voi ci siete tutti?? –
I ragazzi si guardarono l’un l’altro con sguardi
interrogatori.
- … si.... perché? – rispose Harry
- Sono scomparsi due ragazzi del quinto anno e un altro del
settimo. Grifondoro, Serpeverde e Tassorosso… - rispose lei – Non conosciamo la
causa… Voi rimanete dentro e state al sicuro! –
I tre fecero come richiesto.
Harry si sedette sul suo letto e Ron gli si piazzò di
fronte.
- Credo che dovresti parlare a Silente della tua visione…
-
- Che visione?? – si intromise Neville
- Niente che ti interessi!!! – gli rispose Ron, con i suoi
soliti modi non sempre gentili
- Ok. Ok. Ho capito… non mi intrometto… - rispose l’amico,
un po’ offeso
- Potresti anche essere un po’ più gentile, no? – lo rimproverò Harry
- Stamattina non è aria. –
Harry sospirò.
- Comunque, prima andiamo nella Stanza delle Necessità, poi
forse ne parlerò al preside… - affermò
- Fai come ti pare. – ribattè l’altro
- Comunque dobbiamo trovare il modo di uscire di qui e raggiungere
la Stanza
delle Necessità entro le 10.00! –
- Altrimenti se arriviamo in ritardo Hermione ci picchia!!!!
–
Risata.
- Comunque per ora è ancora presto. Rilassiamoci un po’! –
continuò il rosso
- Sono spariti tre ragazzi e tu ti vuoi rilassare???!!! –
Ron lo ignorò, ma poi all'improvviso scattò in avanti:
- E Ginny??!! –
- Ed Hermione!! – esclamò Harry, preoccupato per l’amica – Che
rabbia dover rimanere qui dentro!!!! –
- Io intanto vado a chiedere alla McGranitt se sa qualcosa. –
Ron uscì e cercò invano la professoressa, poi tornò di nuovo
nella stanza.
- Dannazione!!! È sparita anche la prof!!! –
- Calmati Ron!! Sono sicuro che stanno bene! –
- Come fai a dirlo??! –
Un secondo di silenzio, poi il lampo di genio di Ron.
- Prendiamo il mantello dell’invisibilità, usciamo e
sentiamo quello che dicono i professori!! –
Harry, sapendo che era l’unico modo per farlo calmare un po’
ed essendo preoccupato anche lui, aprì il grosso baule e tirò fuori il pesante mantello.
- Dove avete intensione di andare?? – chiese Neville
- Zitto!! - gli rispose Ron - Non lo devi dire a nessuno!! Andiamo solo a sentire se
le ragazze stanno bene. –
- Ok…….. –
- Grazie mille, Neville! – esclamò Harry
A quel punto si misero il mantello sulle spalle e
scomparvero dagli occhi del compagno di stanza, prima, e dalla vista dei
professori, poi.
Nella Sala Comune non c’era nessuno.
- Dannazione!!!! –
- Parla piano, Ron!!!!! –
- Non vedi che non c’è nessuno??!!! –
- Stai tranquillo!!!! Tanto fare così non aiuta né Hermione
né tantomeno Ginny!!! –
Ron abbassò la testa. Sapeva che quello che gli diceva
l’amico era la verità, ma come poteva stare tranquillo??!!
- Harry, ho un’idea! –
- Cos’altro c’è? –
- Andiamo nella Stanza delle Necessità!! –
- Ma Hermione?? Si arrabbierà!! –
- Si tratta solo di cercare un libro o qualcos’altro
simile!!! Non se la prenderà tanto!! –
- Spero che tu abbia ragione… - rispose Harry – Ma tu non
eri quello tanto preoccupato??!! –
- In giro ci saranno dei professori!!! –
°o.O O.o°
- Albus, a quanto pare è scomparsa anche una ragazza… -
- Hai sentito??? Hanno detto che è scomparsa una ragazza!!!!
– esclamò ancora più agitato Ron
- Zitto, fammi sentire!!! – lo ammonì Harry
- La situazione ci sta sfuggendo dalle mani. Per questa mattina
niente lezioni. E non fate uscire gli studenti dai dormitori fino a nuovo
ordine. –
- Ma… interrompere le lezioni?! Molti ragazzi hanno bisogno
di prepararsi per gli esami!! –
- Una giornata in meno non sarà una tragedia. Accoglieranno
questa opportunità per rimettersi a paro con gli studi! –
- Torniamo indietro?? – chiese Ron
- Ormai siamo qui. Raggiungiamo questa benedetta Stanza
delle Necessità poi torneremo indietro. –
- Ma non sei per niente preoccupato?? –
- Sono terribilmente preoccupato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! –
rispose il moro, arrabbiato
- Scusa. –
°o.O O.o°
Appena furono davanti alla Stanza delle Necessità,
cominciarono a camminare da un estremo all’altro della porta… avanti e
indietro… pensando ininterrottamente all’ufficio del preside.
Continuarono per un po’ di minuti, poi entrarono.
Si ritrovarono proprio nell’ufficio del preside.
Era un po’ disordinato, come al solito. Sopra alla scrivania
c’erano un sacco di fogli e penne sparsi.
Un altro tavolo era sommerso dai
libri, appoggiati uno sopra all’altro, formando delle torri sconnesse.
Altri
strani strumenti occupavano quel poco di spazio rimasto sopra la superficie
liscia del legno.
Le pareti erano riempite da moltissimi ritratti e dipinti, e
su una di esse si estendeva la libreria.
Fanny se ne stava appollaiata al solito posto. Non si mosse
neanche quando i due ragazzi si tolsero di dosso il mantello.
Come prima cosa Harry salutò il bellissimo uccello rosso
fuoco, poi raggiunse un’estremità della piccola, ma fornita libreria.
Ron invece si avvicinò alla scrivania e passò in rassegna
ogni singolo cassetto.
Il rosso non trovò nulla, perciò iniziò dalla parte della
libreria opposta a quella scelta dall’amico.
Passavano in rassegna libro per libro. Leggevano tutti i
titoli. A volte ne prendevano uno e lo appoggiavano a terra.
Prendevano ogni libro che avesse a che fare con arti oscure
o con strane creature.
Ron trovò anche un bestiario.
Trascorsero così quasi un’ora e si fermarono solo quando
ebbero finito di controllare l’intera libreria. Avevano calato una ventina di
libri.
- Io ho finito. Ora inizio a controllare quelli che ho
scelto. Tu a che punto sei?? –
- Finito anche io! –
Mentre Ron rispondeva all’amico, spostò
un libro fino al bordo dello scaffale e causò la sua caduta a terra.
- Stacci attento!!! Se si dovesse rovinare qualcosa Silente
se ne accorgerebbe!! –
Intanto Harry raccolse quel libro.
La copertina era molto rovinata. Parecchi fogli erano
staccati dalla rilegatura e sporgevano ai lati del libro stesso.
Non era molto grande, ma quei fogli lo rendevano molto voluminoso.
Non aveva titolo…
Harry lo aprì. Non era stampato, ma scritto interamente a
mano.
Lesse qualche riga…
… Omega …
… la fine …
- Ron, abbiamo ciò che ci serve!! –
- Evvai! Così possiamo tornare ai dormitori!! – esclamò –
Logicamente è tutto dovuto alla mia intelligenza!! –
- Bhè… più che altro alla tua sbadataggine!!!! L’hai fatto
cadere!!! –
- Quello è stato per colpa tua, che mi hai distratto!! –
Risero
- Ora però rimettiamo questi libri al loro posto!! Non
possiamo di certo lasciarli a terra!!! –
Ron sbuffò.
- Ah!! Comunque oltre a quello, prendiamo anche questo
bestiario! Potremmo trovare qualcosa di utile!! –
- Ok. –
Passarono la mezz’ora successiva a rimettere tutto
nell’esatta posizione in cui l’avevano trovato, poi finalmente si rimisero il
mantello sulle spalle e uscirono.
°o.O O.o°
I professori continuavano a girare per il castello per
cercare invano gli studenti scomparsi.
I due raggiunsero la Sala
Comune di Grifondoro.
- Ginny!!!!! Grazie al cielo stai bene!!!!!! –
Ron si tolse di scatto il mantello ma venne battuto sul
tempo da Harry, che si gettò addosso alla ragazza, cingendola in un abbraccio.
- Che doveva essermi successo?? –
- Abbiamo sentito una professoressa che parlava di una
ragazza scomparsa! –
- Qui a Grifondoro non è scomparso nessuno! –
- Allora anche Hermione sta bene! –
Ron tirò un sospiro di
sollievo.
- Già. – rispose la ragazza, annuendo
- Ora dov’è?? – chiese Harry
- Nella sua stanza. La devo chiamare??? –
- Si, grazie – le rispose il fratello
Ginny allora diede uno sfuggevole bacio sulla guancia ad
Harry, poi si alzò e si diresse al dormitorio femminile.
Ron fece finta di non aver visto quel bacetto: gli dava
ancora fastidio pensare che ormai sua sorella era cresciuta e si era anche
fidanzata! (e soprattutto gli dava fastidio perché lui ancora non si era fidanzato. XD nd MJane)
Dopo qualche minuto Hermione giunse alla Sala Comune.
- Buongiorno ragazzi! – li salutò - Sembra che stamattina
non si può più andare alla Stanza delle Necessità! –
I due abbassarono lo sguardo.
Ron prese coraggio:
- Sinceramente……… ci siamo già stati noi due…… -
- Cooooosa?? E non mi avete chiamata??!! –
- … Ancora non si poteva venire in Sala Comune. Perciò
abbiamo approfittato del momento, ci siamo messi il mantello di Harry e siamo
andati… -
- Dai Hermione, non ti arrabbiare!!! In fin dei conti ti sei
solo persa un’oretta di ricerche noiose!!!! – cercò di convincerla Harry
- E va bene… - disse lei, ancora arrabbiata – per questa
volta va bene. Ma non lo fate mai più!!!! Dovete aspettarmi!!!! –
- Scusaci… - disse Harry
- Comunque – continuò Ron – abbiamo trovato quello che ci
serviva!!! Se vuoi lasciamo a te l’onore di leggere questo. –
Le porse il libro.
La ragazza ci pensò su un secondo.
- Ok, accetto! Tanto se lo leggessi tu poi non lo sapresti
riassumere! –
Ron la guardò facendo una smorfia.
- Noi allora controlleremo questo bestiario. – disse Harry,
per poi sedersi su un divanetto.
°o.O O.o°
All’ora di pranzo gli studenti furono scortati dai
professori fino alla Sala Grande, ma poi, appena finito di mangiare, vennero
rispediti nei dormitori.
Dovettero trascorrere lì tutto il resto della giornata.
C’era chi, come Ron, non faceva altro che giocare a Scacchi
dei Maghi; c’era chi studiava, come Hermione; c’era chi se ne stava tranquillo
con la propria ragazza, come Harry.
Perciò tutti e tre rimandarono alla sera, prima di
addormentarsi, la lettura dei libri trovati quella mattina…
°o.O O.o°
Anima impregnata di
terra corrotta.
Domatore
dell’impurità.
Purificatore del
flusso che rimanda al fato ultimo…
Ecco il potente
Chaos, vassallo di Omega, che condurrà verso l’oceano di stelle…
*************************
E con questo chap siamo arrivate a 6 ^^
Se non l’avete notato, questo è più lungo!!!!! XDXDXD (anche
se questa lunghezza rimarrà un episodio isolato -.-‘’)
COSA IMPORTANTISSIMA: La parte finale (cioè quella scritta
in corsivo) è una citazione del videogioco Final Fantasy VII Dirge of Cerberus,
perciò appartiene interamente ed esclusivamente alla SquareEnix.
Ah!! Il disegno è opera di nha.
Poi… grazie mille
per tutte le vostre recensioni, spero che anche questo chappy sia di vostro
gradimento e aspetto tanti commenti^^
Ciauz ;)
MJane92
& nha
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Capitolo 7 *** Lucrecia Crescent ***
capitolo 7
CAPITOLO 7 – LUCRECIA
CRESCENT
๑๑๑๑๑
Così
come noi torniamo al pianeta quando la luce della nostra vita svanisce, al
momento opportuno il pianeta torna al cosmo. Tutto ciò che mostra forma definita
un giorno cesserà di esistere. Lo stesso vale per questo
mondo.
๑๑๑๑๑
La mattina seguente
sembrò molto più tranquilla. C’erano ancora i professori che andavano
controllando che tutti stessero bene e fossero presenti, ma non erano agitati
come il giorno prima.
Tuttavia quei
ragazzi non si ritrovavano ancora.
Harry e Ron si
alzarono presto quella mattina, si vestirono in fretta e raggiunsero la sala
Comune: volevano assolutamente sapere cosa dicesse quel
libro!
Nella sala ancora
non c’era nessuno, era ancora troppo presto, perciò si sedettero impazienti e
Harry prese il bestiario per dare una seconda controllata. Di
nuovo nessun uomo alato, di nuovo nessun Omega. Sembrava fossero di un
altro pianeta.
All’improvviso
piombò in stanza Hermione.
- Hermione,
cos’hai? - chiese Ron – sembri uno zombie!!! –
In
effetti la ragazza aveva
delle occhiaie molto profonde, nonostante tutti gli sforzi per nasconderle, e la
faccia veramente stanca.
- Non ho chiuso
occhio per tutta la notte!! - gli rispose - Ogni volta
che tentavo di addormentarmi mi tormentavano gli
incubi!!!! La prossima volt leggete voi quel libro!! –
I due risero, poi
Ron le chiese ironicamente:
- Che ci sarà di
tanto pauroso??!! -
- Non sfottere! -
rispose lei
Risero
ancora
- Dai, ora basta Ron
- affermò Harry, cercando di trattenere l’ennesima risata - Ora però dicci cosa
c’era scritto, per favore –
- Innanzitutto
assomiglia ad un diario… o meglio, ad una raccolta di
scoperte. La proprietaria si chiamava Lucrecia Crescent, una ricercatrice che lavorava per la Shinra Electric Power Company… -
- Shinra che? - interruppe prontamente
Ron
- Da quello che ho
capito era una compagnia che forniva energia elettrica,
ma comunque non è importante. -
- Ok. Ma c’era o
no qualcosa su Omega??? -
๑๑๑๑๑
Prima
che il pianeta esali l’ultimo respiro i flussi vitali
allo stato puro che scorrono liberi sotto la superficie, diverranno uno grazie
alla forma di vita ultima, Omega…
๑๑๑๑๑
- …… Si …… -
- Allora passa
subito al dunque! -
- Va bene!!! Ma tu stai tranquillo!! -
- …scusa… -
- Allora… Lucrecia aveva una teoria sull’esistenza di Omega e Chaos… -
- Caos?! Se ne aggiunge un altro!!! -
- Stai zitto
Ron!!!!! - rimproverò Harry
- Le sue tesi su
Omega e Chaos vennero molto
criticate e furono ritenute prive di fondamento, ma lei era fermamente convinta
di ciò che credeva e cercò in tutti i modi di dimostrarlo. In breve sosteneva
che Omega fosse un “meccanismo di sicurezza” elaborato dal pianeta solo per
proteggere il flusso vitale del pianeta stesso. In una situazione normale Omega
non è una minaccia per noi umani perché si manifesta solo quando il pianeta
rileva qualcosa che possa rappresentare un pericolo. -
- Ma… Quell’uomo… ha detto che il risveglio di Omega è
imminente! – esclamò Harry
- Secondo me la
scomparsa di quei ragazzi è collegata in qualche modo. Comunque… Chaos chi sarebbe?? –
- Chaos è il vassallo di Omega… -
- Ah! Quindi è il
nostro uomo!!! – la interruppe di nuovo
Ron
๑๑๑๑๑
Il suo
scopo? Riunire tutti gli esseri senzienti e non e condurli nell’oceano di
stelle, dove si imbarcheranno per una meta da favola,
percorrendo un cammino mai attraversato.
๑๑๑๑๑
- Si.... ha il compito di radunare tutte le anime del pianeta.
Lucrecia conosceva la sua locazione. Tuttavia quando
iniziò a condurre esperimenti per dimostrare al mondo che le sue tesi erano
giuste, qualcosa andò storto e uno scienziato suo collega vi trovò la morte. -
Seguirono alcuni
momenti di silenzio… di riflessione…
- Era semplicemente
questo che non ti faceva dormire?? - le chiese ironicamente Ron
- È che mi immaginavo Omega… mi immaginavo la fine di questo mondo,
di tutto quello che conosciamo… NON HO DORMITO, PUNTO E BASTA! -
Ron ancora
ridacchiava.
- Comunque, credo
che questa volta siamo di fronte ad un nemico troppo grande… - disse Harry, con
un tono che si era fatto molto più serio, e triste…
- Come se non
bastasse anche Voldemort si è
alleato con questo Chaos… - continuò Ron
- Io sono dell’idea
che tu dovresti dire della tua visione al preside… - disse Hermione,
rivolgendosi ad Harry
- Io concordo con
lei… - affermò lei
- e va bene. Lo
farò. Ora però andiamo in Sala Grande. -
°o.O
O.o°
Giunti sul posto, si sedettero. C’era grande fermento. Giravano voci sui
ragazzi scomparsi.
Silente, appena
entrato, intimò il silenzio.
- Ragazzi, ho il
piacere di annunciarvi che domani si va ad Hogsmeade! -
Nella sala scoppiò
un boato. Gli studenti già pianificavano la giornata di
svago.
°o.O
O.o°
Tutta la mattinata
trascorse tranquillamente, soprattutto grazie all’annuncio di Silente, che era
riuscito a sviare i pensieri dei ragazzi.
Appena si fu
liberato dalle varie ore di lezione, Harry decise di andare a parlare con
Silente. Lasciò gli amici nella Biblioteca e si mise alla ricerca del preside.
Chiese in giro agli altri professori e scoprì che era proprio nel suo
ufficio.
Entrò, salutò Fanny
e rimase in piedi, con un braccio appoggiato sullo schienale della
sedia.
- Dimmi pure Harry -
- Ecco… due giorni
fa… ero al Lago Nero e ho avuto una visione. -
- Su cosa, Harry? -
- Ho visto Voldemort e quell’uomo. Stavano parlando, ma non sono
riuscito a sentire nulla del loro discorso. Credo si stiano alleando. -
Il preside abbassò
lo sguardo e sospirò profondamente.
- Grazie Harry.
Grazie per essere venuto a dirmi tutto. Ma ti prego di restare fuori da questa faccenda. -
Poi si avvicinò al
Pensatoio e archiviò quel momento nel bacile di pietra.
Harry si voltò e
raggiunse la porta.
- Non hai
nient’altro da dirmi, Harry? -
- No… nient’altro. -
A quel punto salutò
il preside e uscì, diretto verso la Biblioteca.
La giornata continuò
nella normalità, con le solite ore di lezione, alcune più noiose e altre molto
più eccitanti.
๑๑๑๑๑
Tuttavia, quando Omega avrà
radunato tutta la vita di questo pianeta, ciò che sarà rimasto sarà un guscio
vuoto destinato a perire silenziosamente nell’infinito vuoto dello
spazio.
๑๑๑๑๑
******************************
Ciau a tutti!!! Scusate il ritardo, ma questi ultimi giorni li ho passati
facendo solo video XDD
Sorry ç__ç
Mi disp, ma in questo chappy non c’è
nessun disegno… e credo non ce ne saranno finché la storia non si evolverà
veramente -.-‘’ (non meravigliatevi se le cose
succederanno in fretta nei prox chappy, ma voglio andare avanti e cercare di rendere questa storia un po’ + emozionante :D)
COSA
IMPORTANTISSIMA: le parti tra
“๑๑๑๑๑” sono citazioni del
gioco Final Fantasy VII Dirge of Cerberus, perciò appartengono interamente alla Square Enix.
Non so se avete notato,
ma per la gioia di voi fan accaniti di Harry Potter, il titolo del chap è scritto con il carattere di Harry Potter ;-) Invece per la
mia gioia personale questo mio commento è scritto con il carattere di
POTC!!!!!!!! XDDDDDDDD
Grazie a maricuccia e
Grifondor che recensiscono sempre tutti i chappy e
continuate a farlo XD
Infine, chiunque legga. lasci una
recensione anche piccola piccola, please^^
Bye
bye and Big Big
Hugs
(MJane92
& nha)
|
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Capitolo 8 *** Liti e Capricci ***
capitolo 8
CAPITOLO
8 – LITI E CAPRICCI
Finalmente
era giunto il giorno della gita ad Hogsmeade. I ragazzi si erano preparati e
attendevano il termine dei vari appelli e controlli di routine.
Finalmente
si poteva tirare un sospiro di sollievo, anche se sarebbe durato solo un
giorno.
°o.O
O.o°
Giunsero
sul posto e tutti si sparpagliarono per le piccole vie del villaggio.
C’era
chi faceva shopping senza limiti, chi mangiava e beveva ai pub ed infine chi si
sbaciucchiava lontano dagli occhi dei prof.
Ginny
appena poté si avvicinò al suo amato Harry, mentre Hermione trascinò via Ron.
Sarebbe stata l’occasione perfetta per stare un po’ sola con Ron, e allo stesso
tempo non avrebbe invaso l’intimità di Ginny ed Harry; l’importante era cercare
di non discutere con Ron per l’ennesima volta.
Harry
e Ginny camminavano tenendosi stretti per mano e giunsero ad una vetrina che
metteva in mostra una orgogliosa “Tornado” nuova fiammante.
-
Guarda Harry! Guarda che bella!!! –
Ginny
lo trascinò fino a due centimetri dal vetro. Continuava a fissare la splendida
scopa.
-
Sai… credo che tu
sia l’unica ragazza che conosco a cui piacciono le scope!! –
-
Ti da fastidio? –
-
No!!! Affatto!! –
-
D'altronde sono o no una cercatrice?! – esclamò sfoggiando uno splendido
sorriso.
-
Hai solo sostituito me… -
-
Dettagli!!! – gli disse,
facendo una linguaccia.
Harry
sorrise e la abbracciò affettuosamente.
Continuarono
la loro passeggiata lungo la piccola via e, non troppo lontano dalla vetrina
con la scopa, incontrarono Pansy Parkinson e due sue amiche di Serpeverde.
Stavano facendo le prepotenti come al solito con le ragazze più piccole.
-
Toglietevi di mezzo ragazzine! Non ho voglia di fare la file solo per una
granita!!! –
-
Non la sopporto proprio!! Ora gliene dico quattro!!! –
-
Aspé… -
Harry
non fece in tempo a bloccarla che Ginny era già arrivata di fronte alla
prepotente.
-
Potevi arrivare prima, Parkinson! – si intromise
-
Tu… tu cosa
vuoi??? Da dove esci fuori???!! –
-
Purtroppo siamo nella stessa scuola… - le rispose con sarcasmo
Harry
non aveva idea di come sarebbe potuto intervenire e farle smettere, così si unì
alla folla attorno, intenzionato ad osservare; in fin dei conti le liti al
femminile sono sempre uno spettacolo divertente! [muhahahaha nd MJane ; -.-‘’
nd nha]
-
Non sei altro che una vipera prepotente!! – continuò Ginny – Te la prendi
sempre con quelle più piccole perché ti senti superiore! Una buona volta
mettiti contro una della tua altezza!!! –
-
E chi sarebbe?? Tu??!! Ma non farmi ridere!!! Ti ricordo che anche tu sei una
semplice nanetta! E per di più stracciona!!!!!! –
-
Che cosa vorresti dire??? –
Ginny
a quel punto era fuori controllo. Non gli venne in mente in fretta una frase
per ribattere, così tolse dalle mani di una ragazza del secondo anno una
granita e la gettò interamente addosso a Pansy.
La
Serpeverde si infuriò talmente tanto che il suo volto bruciava per la rabbia.
Se avesse potuto, avrebbe bruciato viva la rossa.
-
Tu non puoi neanche immaginare quale sarà la mia vendetta per questo!!! –
-
Hai paura a dirmelo??!! –
Harry
si accorse che quella stupida lite stava degenerando e doveva assolutamente
correre ai ripari. Si intromise tra le due e trascinò via con forza Ginny.
-
Stupida Weasley!!! Me la pagherai!!! – le urlò dietro Pansy
-
Non vedo l’ora!!!!! – rispose
l’altra.
°o.O
O.o°
-
Ma dico, ti è andato in fumo il cervello??? – le chiese Harry
-
Non riesco proprio a sopportarla!!! Anche se ci provassi con tutto l’impegno!! – rispose lei – È prepotente
e meschina!! Proprio una degna Serpeverde!!! –
Ad
Harry veniva da ridere.
-
Ok… sono
d’accordo… Ma versagli
un bicchiere di granita addosso è un po’ troppo, non credi??!! –
-
È quello che meritava! Voleva la granita e io gliel’ho data!!!! –
A
quel punto il moro scoppiò a ridere, poi la prese per mano e continuarono il
loro giretto.
°o.O
O.o°
-
Ragazze, quella Weasley non sa di cosa posso essere capace!! –
-
Ma cosa hai in mente?? – chiesero in
coro le sue amiche ochette
-
Non so ancora… ma mi verrà
una bella idea! Vedrete che si pentirà di essersi messa contro di me! –
°o.O
O.o°
-
Questo paesino è sempre uguale… - sbuffò Ginny
-
Ci si deve accontentare… -
-
L’unico fatto positivo è che abbiamo saltato un po’ di lezioni! –
Sorrisero
entrambi.
-
Dove andiamo ora? – chiese Harry
Ginny
rifletté un po’, poi gli propose di andare in libreria.
°o.O
O.o°
Il
resto del pomeriggio trascorse tranquillamente: niente più Pansy Parkinson o
vipere velenose simili.
Come
tutte le volte fu una giornata di relax e di svago per gli studenti, senza
nulla di speciale. Nel tardo pomeriggio tornarono nella scuola e il giorno dopo
furono costretti ad alzarsi e ricominciare con la solita routine.
Harry
e Ron attesero Ginny ed Hermione nella Sala Comune, poi si diressero tutti
insieme alla Sala Grande.
Ron
non perse un solo secondo: appena si sedette iniziò a mangiare il suo uovo e a
bere tutto in un sorso un bicchiere di Succo di Zucca.
Dopo
poco, giunsero i gufi con stretti tra le zampe i vari quotidiani. Ron non se ne
curò affatto, impegnato com’era a divorare la colazione, invece Harry prese una
Gazzetta e la appogiò accanto al suo piatto. Il titolo in prima pagina
recitava: “ALTRI ATTACCHI DI COLUI CHE NON DEVE ESSERE NOMINATO”
Sottotitolo:
“SCOMPARSE 20 PERSONE A WARWICH, SUD DI BIRMINGHAM”.
Harry
fu preso dall’agitazione.
-
Raggazzi, ragazzi, leggete!!! –
Hermione
prese in mano il quotidiano, poi in silenzio lesse prima il titolo, poi
l’articolo.
Erano
scomparse ben venti persone, come volatilizzate, senza lasciare alcuna traccia.
La stessa cosa che era successa lì ad Hogwarts a quei quattro studenti.
Alcuni
ragazzi, dopo quell’avvenimento, avevano lasciato la scuola per paura di finire
allo stesso modo, ma dalla notizia di quella mattina tutti si accorsero che a
quel punto non esisteva alcun luogo sicuro… nemmeno la propria casa.
Il
viso di Hermione si era intristito e in pochi attimi aumentò la confusione
nella sala: chi già aveva letto la notizia passava voce ai vicini, creando una
rete di chiacchiere sempre più ampia. I professori richiamarono ordine invano.
-
Facciamo silenzio! – intimò il
preside – Facciamo
silenzio in rispetto di queste persone scomparse e dei vostri compagni! –
Finalmente
calò la calma.
-
Non abbiate paura della morte! Ricordate sempre che ci sono molte persone che
vi amano, che non vi lasceranno mai soli. Ricordatevi che l’amore può
sconfiggere la morte e trasformare il male in bene. Hogwarts è un posto sicuro,
tutti noi professori lo difenderemo fino alla morte! Perciò ora continuate con
tranquillità questa colazione! –
°o.O
O.o°
Che
la sparizione dei ragazzi e della gente di Warwich fossero collegate? Che
avessero a che fare con quel Chaos?
Furono
le domande che più tormentarono Harry durante tutta la giornata. Purtroppo però
nessuna di esse ottenne risposta e rimasero nient’altro che domande.
**************
O_O è passato un sacco di tempo dall’ultimo aggiornamento!!!!!
My
apologize^^
e vabbè… meglio tardi che mai!!!! E
finalmente è ritornato un disegno di
nha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Yeaaaaaahhh [sarete contente, ora :P]
x
maricuccia: non ti preocc, presto succederà qlks ;D
e vi
scongiuro di continuare a recensire!!!!!!
**kisses and big big hugs**
MJane92 & nha
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Capitolo 9 *** Caldo e Freddo ***
capitolo 9
CAPITOLO 9 – CALDO E FREDDO
Harry era già pronto e la aspettava nella sala comune.
Incredibile quanto tempo impiegano le ragazze per prepararsi!! E la
destinazione era semplicemente la festa del professor Lumacorno.
Era seduto sul divanetto rosso, un po’ storto e appoggiato
all’angolo tra lo schienale e il bracciolo. Una gamba piegata e appoggiata
sopra il ginocchio dell’altra. Indosso una camicia blu, aperta fino al terzo
bottone e cadente sopra i jeans chiari. I capelli ribelli come al solito.
Abbigliamento adattissimo ad una festa informale come quella.
Dopo un lungo quarto d’ora di attesa si fece viva la sua
Ginny, la sua splendida Ginny.
Un abitino leggero le cadeva perfetto sul corpo, fino a
coprirle solo in parte le ginocchia. La scollatura slanciava il collo,
attorniato da una piccola catenina d’oro bianco dalla quale pendeva un
ciondolo, appoggiato sul petto. Un secondo piccolo, ma prezioso cuore. I
capelli sciolti e perfettamente lisci.
- Sei bellissima! – esordì lui, facendola arrossire
leggermente.
°o.O O.o°
La sala era piena di addobbi vari, la musica era già accesa
e tutti i ragazzi erano in pista, scatenati sotto le note del rock più
spietato.
- Guarda, ecco Hermione e Ron! Andiamo da loro? – propose
lei
- Perché, invece, non ce ne stiamo un po’ tra noi?! –
Harry l’aveva attirata a se e l’aveva stretta nel suo
abbraccio.
- Accolgo la tua offerta! – sorrise
- Harry, figliolo!!! Ben arrivato!! – Lumacorno piombò di
fronte al moro – Ti piace la mia festa? –
- Oh… Si! Si, certo!! Davvero scatenata! –
- E benvenuta anche a te, giovane Weasley! –
- Grazie professore! – rispose gentilmente, sfoggiando un
bellissimo sorriso
- Ora ci scusi professore, ma vorremmo raggiungere i nostri
amici per goderci a pieno questa sua grandiosa festa!!!! – Harry si congedò dal
prof, trascinandosi dietro Ginny e senza dare la possibilità di una risposta.
Allo scatenarsi della batteria sulle prime note di Numb si
accesero gli animi di tutti i presenti. L’adrenalina cresceva
ininterrottamente.
°o.O O.o°
- Wow! Mi è venuta una gran sete! Tu vuoi qualcosa da bere?
– chiese Harry
- Si, grazie – rispose Ginny
- Cosa?? –
La ragazza ci pensò un po’ su.
- Un’aranciata! –
- Ok. Perfetto. Tu aspettami su quel tavolo. – le indicò un
tavolo libero abbastanza isolato, poi si avviò al bancone delle bevande.
°o.O O.o°
“Eccolo la!”
- Scusami, vado un attimo a bere qualcosa! –
- Si, si. Ok. Fai pure. –
°o.O O.o°
- Ciao Harry! –
Il moro si voltò con l’intensione di rispondere gentilmente
al saluto, ma…
- Parkinson???? – si lasciò scappare
- Già, proprio io. – rispose la ragazza sorridendo.
Comportamento alquanto strano agli occhi di Harry… - Come va con Ginny? –
Il ragazzo si sentiva un po’ confuso. Da quando la Parkinson
si interessava della sua vita?
- Va tutto a meraviglia, perché? –
- Così! Tanto per fare un po’ di conversazione. – sorrise –
Sei venuto a prendere da bere? –
- Si. –
- Come ti capisco! Scatenarsi così fa venire una sete!!!!
Ehi, ti va un cioccolatino?? Giusto per recuperare un po’ gli zuccheri!!! –
°o.O O.o°
Il cioccolato si scioglieva lentamente sulla lingua. Così
caldo, morbido e dolce… intanto una sensazione alquanto strana scorreva nella
gola di Harry.
Pansy avvicinò il più possibile il viso a quello del moro,
per poi sussurrare nelle sue orecchie.
- Fai di me tutto ciò che vuoi… -
Con un movimento improvviso, veloce, ma piuttosto gentile e
premuroso, Harry attirò a se la ragazza. Come se quello fosse l’ultimo istante…
l’UNICO istante. Come se lei fosse sparita se non l’avesse afferrata in tempo.
Non sarebbero bastate neanche tutte le parole del mondo per
descrivere l’attrazione che da sempre lo legava a lei.
Affondò con decisione le labbra su quelle di Pansy. Più
andava avanti più avrebbe voluto prolungare quel momento. Non c’era
nessun’altra che avesse mai amato più di lei.
La stringeva sempre più forte, con movimenti repentini,
quasi violenti e con tutta la passione che aveva segregata dentro di se.
°o.O O.o°
Harry non si vedeva già da un po’. Ginny era rimasta sola
seduta sul quel tavolo per troppo tempo.
“Ma dove diavolo è andato a finire??!!”
Si alzò e si diresse decisa al bancone delle bibite per
accertarsi se lui fosse lì, ma fu tutto invano. Chiese quindi a suo fratello e
ad Hermione, ma ancora senza risultati. Perciò iniziò a girare a vuoto per lo
stanzone.
Would you mind if I hurt you?
Understand that I need to
Wish that I had other choices
Than to harm the one I love
What have you done now?
Varcò la soglia di una stanza secondaria. Lui era lì.
RIMASE PIETRIFICATA.
I know I'd better stop trying
You know that there's no denying
I won't show mercy on you now
I know I should stop believing
I know that there's no retrieving
It's over now
What have you done?
What have you done now?
Harry era lì, ma non era solo. Il corpo di una ragazza era
appoggiato al muro e quello di Harry gli era davanti, avvolti in un abbraccio.
Le labbra di uno spingevano su quelle dell’altra con una tremenda impazienza.
I, I've been waiting for someone like you
But now you are sleepping away
What have you done now?
Why, Why does fate make us suffer
There's a curse between us
Between me and you
Quelle labbra dovevano essere le
sue. Sue e di nessun’altra. Invece erano lì alla ricerca di qualcun’altra.
What have you done?
What have you done now?
What have you done ?
What have you done now?
Le mani di chi credeva di conoscere
a fondo, si muovevano lungo le linee perfette di quel corpo estraneo. Tastavano
ogni piccolo spazio, come alla ricerca di qualcosa di preciso. Con tutta
l’ansia e la passione di un amante.
Gli occhi di Ginny si erano già
gonfiati a causa della migliaia di lacrime che premevano incessantemente per
scendere.
In quell’istante riconobbe la
ragazza.
SECONDO COLPO BASSO.
Would you mind if I killed you?
Would you mind if I tried to
Cause you have turned into my worst enemy
You carry hate that I feel
It's over now
What have you done
What have you done now
La Parkinson. Pansy Parkinson. La
vipera di Serpeverde. Nessuno l’aveva mai odiata tanto quanto Ginny in quel
momento.
Tutto quello era troppo da
sopportare!!
I, I've been waiting for someone like you
But now you are sleepping away
What have you done now?
Why, Why does fate make us suffer
There's a curse between us
Between me and you
What have you done?
What have you done now?
What have you done?
What have you done now?
°o.O
O.o°
- Ginny! Cosa succede??? – Hermione
fece appena in tempo ad afferrarle un braccio.
La rossa, però, nemmeno si voltò a
guardarla in faccia: con un violento strattone si liberò della presa e riprese
a correre.
Sperava che le immagini rimanessero
indietro, ma nulla impediva loro di tormentare la sua mente.
Corse, corse, corse…
°o.O O.o°
Non avrebbe potuto trovare un posto
più inadatto di quello per cercare di superare lo shock.
La superficie del lago accoglieva
nelle sue acque ogni sua singola lacrima. Alla vista dell’albero vide in un
flash tutti i bei momenti passati lì con il SUO Harry, non con quello che aveva
scoperto essere quella maledetta sera.
Proprio lì si abbandonò alla sua
disperazione.
°o.O O.o°
- Alzati! –
Le tre canne di una pistola
piombarono davanti il viso di Ginny. Lei però non si curò affatto né del
comando, né dell’arma, che aveva davanti agli occhi.
In realtà a quel punto la morte
poteva anche essere un modo per bloccare quella voragine che le stava
lentamente divorando le membra, lasciandola completamente vuota.
- Smettila di piangere e alzati! –
Era vero: stava ancora piangendo. E
ogni lacrima si portava via una parte delle sue forze rimaste.
Ancora nessuna reazione.
D’improvviso si sentì sollevare da
terra. La mano gelida che le toccava il petto non aveva suscitato nemmeno la
più piccola reazione.
Una volta in piedi, ancora scossa e
senza alzare minimamente lo sguardo, si lasciò cadere in avanti, addosso a quel
corpo ignoto che aveva di fronte. Aveva un assoluto bisogno di qualcuno su cui
appoggiarsi. Chiunque fosse. E si accontentò di quel corpo così gelido e
inospitale.
Era di nuovo in balia dei sui
singhiozzi.
L’uomo la scostò, ma con più
delicatezza rispetto a prima.
- Si può sapere chi sei, ragazzina?
– la voce non le era affatto familiare.
Finalmente riaprì gli occhi e alzò
lo sguardo. Non aveva mai visto prima quell’uomo, ma qualcosa in lui la
tranquillizzò un po’.
Gli occhi rossi, infuocati,
contrastavano con il freddo chiarore del viso, coperto in parte dal collo del
mantello cremisi che si muoveva danzando a ritmo con una leggera brezza e con i
capelli lunghi e corvini.
- Che cosa ti è successo? – forse
era proprio la voce a tranquillizzarla: era composta da soli suoni gravi, che
facevano vibrare le labbra, carnose, incredibilmente chiare, quasi ingrigite.
Non ricordava già più dove fosse e,
guardandosi intorno, cominciò a realizzare in che posto si trovasse. Sulle
spalle aveva appoggiate le mani di quell’uomo, che allo stesso tempo la
tenevano lontana dal suo corpo e la sorreggevano.
In quel momento si sentiva più
fragile di qualsiasi altro oggetto di cristallo.
- Io… - la voce ancora soffocata
dai singhiozzi – mi chiamo Ginny. –
L’uomo la liberò dalla presa e fece
per andarsene, ma Ginny non poteva rischiare di rimanere di nuovo da sola.
- Aspetta!!! – gli urlò dietro –
Aspetta… - l’urlo scemò in un sussurro
L’uomo si fermò, ma rimase comunque
di spalle.
- Rimani qui, per favore. –
- Non posso –
- Ti prego… -
- Mi dispiace. –
Lui aveva abbassato il capo.
- Posso almeno sapere il tuo nome?
–
Non si voltò ancora, ma girò il
capo da una parte, in modo da poterla vedere con la coda dell’occhio. Si era di
nuovo lasciata cadere a terra.
- Il mio nome è Vincent Valentine.
–
- Vincent… - ripeté lei in un
sussurro, come per fissarlo a mente.
E intanto lui sparì, lasciandola di
nuovo sola con le sue lacrime.
°o.O O.o°
- Ginny! Finalmente ti ho trovata!!
–
La voce dolce e spaventata di
Hermione giunse alle orecchie della rossa, seguita dal suo abbraccio premuroso
e caldo.
- Vieni, torniamo al castello… -
*****************
Ed eccoci di ritorno con il nono
capitolo della nostra ff ^o^
E con questo posso dire di aver
accontentato in parte le fan di DxG =3 [vero maricuccia :*****]
vi piace il disegno???????!!!!!!!! D'ora in poi nuovo stile: DISEGNO IN DIGITALE!!!! ^o^ yheppeeeee ^o^
questo l'ha disegnato e colorato nha^^
Che altro dire….
Ah, la song è “What have you done”
dei Within Temptation. Ho messo la song su suggerimento di nha e questa ho
ritenuto che fosse molto adatta =3
Poi finisco con il salutarvi e
ringraziando tutti quelli che continuano a seguire la nosta ff ^^
Un basho gigantesco
:*********************
**MJane92 & nha**
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