Giano

di Thalia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kirk ***
Capitolo 2: *** Spock ***



Capitolo 1
*** Kirk ***


Note d'Autore:

Giano è una divinità Romana che presiede agli inizi (materiali, come le porte) e immateriali (come l'avvio di un'impresa o di un amore); ha la caratteristica di essere bifronte, come se rappresentasse le due facce della stessa medaglia. Complementari e indissolubilmente legati come sono Spock e Kirk.

Il primo e il più sentito ringraziamento va a Lilyj che si è occupata con grande cura del betaggio e ha trovato per me questo titolo meraviglioso. Grazie ancora!

Queste due drabble sono per T'Jill che le ha volute per onorare un mio pegno e perchè lei ama alla follia questo paring... e io gioisco nel farla felice.

Buon divertimento!



Lo vedi in ginocchio nella polvere dell’arena. Il petto si alza e si abbassa con un ritmo blando di respirazione, molto diverso dal tuo ansimare furioso per la lotta appena intrapresa.

Con il dorso della mano si asciuga il sangue verde dalle labbra socchiuse e ti squadra come se non ti avesse mai visto prima.

I pantaloni neri della divisa sono ormai impolverati, con uno strappo sulle ginocchia e il pensiero sciocco che ti attraversa la mente è che sarà particolarmente indispettito quando riemergerà dal Plak Tow e scoprirà di essersi rovinato i suoi pantaloni preferiti.

Perché non puoi credere che stia per ucciderti, non vuoi neanche pensare di dover affrontare in una lotta mortale l’uomo a cui affideresti la tua vita e non solo perché è il tuo Primo Ufficiale, ma perché è più di un fratello.

L’economia e la grazia nei movimenti che usa per alzarsi è ipnotizzante come una danza, ma di una bellezza letale perché sai che il minuscolo vantaggio che ti ha offerto con questa pausa ha fatto guadagnare tempo per riprendersi anche a lui.

I suoi occhi magnetici e gelidi non mentono, questo combattimento finirà con la morte.

Gli stessi occhi che hai imparato a conoscere, quelli che si caricano di un velato scherno quando gli viene offerto un lampante esempio di illogicità umana.

Gli stessi occhi che sogni di sentirti addosso, ma accesi dalla brama e dalla furia che tiene costantemente sotto controllo con la meditazione che ti aveva promesso di insegnarti prima di trascinarti in questa follia sanguinaria.

La trance assassina non scompone i suoi lineamenti ed è questo che ti fa più male.

Vedere che lo stesso volto impassibile, la stessa linea decisa del mento, la stessa bocca seducente, le stesse sopracciglia curiosamente svettanti che vorresti percorrere con una carezza, adesso sono decisi e pronti a massacrarti per un devastante stimolo biologico per T’Pring.
 

Chiudi gli occhi un attimo, per raccogliere i pensieri e le forze. Quando li riapri hai già deciso. Se la tua morte lo salverà, combatterai fino all’ultimo respiro per poi concedergli la tua vita.

Cogli appena la voce di Bones che chiede di poterti iniettare degli integratori.
Ma il suo sussurro nel tuo orecchio ti arriva forte e chiaro:

“Moriresti per lui?”

La tua risposta non si fa attendere.

“Sì.”


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Capitolo 2
*** Spock ***


“Jim!”

Dici, come se solo richiamandolo potessi avere la certezza che sia davvero vivo.

Con un’occhiata ti assicuri che vada tutto bene perché la gioia travolgente che ti ha preso ha bisogno di essere tenuta sotto controllo con un inventario ordinato.

I muscoli tonici delle sue spalle sotto le tue dita eleganti guizzano per contrastare la forza della tua stretta.

Il suo sorriso luminoso gli increspa le labbra con una curva pericolosamente vicina allo sconcerto.

Gli occhi, dolorosamente umidi di gioia, sono fissi nei tuoi per cercare di cogliere il messaggio che non riesci ad esprimere a parole.

I capelli castani sono ancora tenuti un po’ più lunghi del consentito per un componente dell’equipaggio di una Nave Stellare. Ormai non conti più le volte che hai dovuto attingere a tutte le tue riserve di disciplina per domare il desiderio di scorrerci in mezzo le dita.

La linea mascolina del mento, la bocca sempre piegata in un sorrisetto segreto, il naso diritto, le rughe d’espressione che cominciano a segnargli gli occhi... ogni dettaglio conosciuto e desiderato chiama una carezza, un tocco solo sfiorato. Persino quello che la tua gente pensa sia uno dei tratti meno attraenti degli umani, merita per te una menzione d’onore: le sopracciglia così dolorosamente curve ad arco al posto delle eleganti linee che segnano e danno espressione ai tuoi occhi.

L’ampio torace contro cui vorresti essere premuto in un abbraccio.

I fianchi snelli e le gambe muscolose che ti fanno trattenere il fiato ogni volta che si concede di rilassarsi e aggancia i piedi alla scrivania e si distende.

Ogni centimetro della sua pelle, conosciuto e amato, messo in pericolo dall’avventatezza con cui hai affrontato la vergogna dello stato animale in cui ti getta il Pon Farr.

Ma ora è vivo e tra le tue braccia e non c’è gioia più grande per te, al punto che la tua compostezza Vulcan si sgretola e appare in superficie il tuo lato umano che ama e si dispera e poi torna a gioire.


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