a tutto digimon

di _volpettina_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Lanamon e Impmon ***
Capitolo 3: *** Dopiomon e Arbormon ***
Capitolo 4: *** Mercurymon e Tsukaimon ***
Capitolo 5: *** Sierra e Cody ***
Capitolo 6: *** Incontri spiacevoli ***
Capitolo 7: *** Lotosmon ***
Capitolo 8: *** avvenimenti strani ***
Capitolo 9: *** Non è un capitolo ^^' ***
Capitolo 10: *** lo "stato dormiente" ***
Capitolo 11: *** il sipario comincia a calare... ***
Capitolo 12: *** i ruoli si invertono?! ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** l'inizio di tutto ***


Intanto, ciao a tutti.
Molti di voi probabilmente non conoscono i digimon o a tutto reality, per questo ho deciso di darvi un piccolo prologo all’inizio della storia: così da chiarire chi magari conosce solo uno dei due
 
DIGIMON:
i digimon sono essere simili a creature fantastiche in grado di combattere(simili ai Pokemon) che abitano a digiworld, un mondo virtuale parallelo alla Terra. Sono in grado di digievolvere, cioè diventare più forti cambiando aspetto e nome, quando la situazione lo richiede Sono state fatte diverse serie sui digimon, io prederò in considerazione la prima e la quarta serie, ovvero Adventure e Frontier.
In tutte le serie vengono scelti dei “bambini prescelti” o digiprescelti. Loro devono combattere il nemico di turno solitamente con un digimon partner, o come accade in Frontier, trasformandosi in digimon loro stessi. In tutte le serie, i digiprescelti hanno un digivice, una specie di cellulare che permette loro di far digievolvere i propri digimon partner o di digievolvere loro stessi in digimon Frontier. Sui digimon mi sembra di avervi detto tutto... se volete saperne di più su queste serie, potete andare a vedere il sito su wikipedia.
 
A TUTTO REALITY
È un programma americano che si svolge in varie stagione, e vedono un tot di ragazzi adolescenti affrontarsi in sfide diverse, sottoposte loro da Chris (il conduttore avaro e senza scrupoli, che più di una volta li mette in pericolo di vita) e Chef (il cuoco, pessimo nella cucina, aiutante di Chris ) per vincere un milione di dollari. In queste serie ci saranno parecchie storie d’amore e tradimenti, trattandosi di adolescenti sui 16-17 anni.
 
Ecco cosa mi sono chiesta: cosa accadrebbe se i nostri concorrenti del reality si trovassero catapultati improvvisamente in questo mondo virtuale? Che cosa accadrebbe se questa volta in palio non ci fosse il denaro, ma la loro vita? Che cosa accadrebbe se la loro vita dipendesse anche dal proprio compagno?
10 ragazzi adolescenti
5 digispirit (oggetti in grado di trasformare gli umani in digimon)
5 nuovi digimon
10 ragazzi veterani dell’universo dei digimon
5 coppie
1 nemico disposto a tutti per eliminarli
 Sommate tutto questo e cosa otterrete?
Beh, ovvio, la mia fan-fiction!
La storia si ambienta dopo il tour, prima di a tutto reality all star.
 
Due figure parlavano in una stanza buia, davanti a un computer acceso
-allora, è tutto pronto?
-sì, i digivice sono stati spediti via internet, troveranno sicuramente di chi abbiamo bisogno
-ne sei sicura? Sai che non abbiamo un’altra alternativa
-tranquillo, piuttosto, te hai rintracciato gli altri?
-sì, ci raggiungeranno appena potranno
-allora la sfida sta per cominciare... e se non accetteranno?
-non hanno scelta, o accettano, oppure verranno annientati e con loro anche il loro mondo
-sai come sono i ragazzi di quell’età, chi ti dice che faranno la cosa più giusta per tutti?
-i digivice gli sceglieranno bene, loro gli porteranno a digiworld, e poi noi dovremmo convincerli a restare, ma non sarà difficile come pensi, fidati. So essere molto persuasivo,quando voglio
-bene, allora tocca a noi adesso, no?
-sì
E le due figure furono letteralmente inghiottite dalla luce dal computer, che si spense, lasciando la stanza immersa nell’oscurità.
 
Courtney correva sotto la pioggia
- Chris me la pagherà molto cara per questo, sentirà presto i miei avvocati!
La sua destinazione era una vecchia fabbrica di computer, situata alla periferia di Toronto.
-cavolo, un posto migliore no?
Si trovava davanti un vecchio edificio abbandonato, con il portone socchiuso. Controllo sul suo palmare. Il messaggio le era arrivato quella mattina: Chris la invitava a un incontro solo loro due per parlarle di qualcosa di molto importante. Nel messaggio non diceva altro, la invitava soltanto a raggiungere il prima possibile l’edificio.
-sì, è questo. Scommetto che quello stupido di un conduttore lo ha scelto per risparmiare...
Quindi aprì il portone, e si trovò davanti l’ultima persone che voleva vedere.
Duncan.
Dopo la fine del reality, sapeva solo che si era lasciato con Gwen dopo pochi giorni, ma non aveva più voluto avere niente a che fare con lui. Lo odiava ancora per quello che le aveva fatto.
Però ora quei suoi occhi di ghiaccio la guardavano, quegli occhi che lei aveva così tanto desiderato, e allo  stesso tempo disprezzato.
-hai principessa, ci sei anche te?
-sfortunatamente per te sì... e non chiamarmi più principessa!
-ok ... principessa (N.d.A. “principessa” è il nomignolo con cui Duncan chiamava Courtney quando stavano insieme)
Il calcio arrivò dritto dove mirava. Duncan cadde a terra, piegato in due
-vedo che non sei cambiata...
Solo quando Duncan fu a terra, Courtney si accorse che non erano soli
- hei ragazzi, anche voi qui?
Infatti al centro della stanza c’erano i suoi ex-compagni del Reality: Bridgette, Geoff, Cody, Sierra, Owen, Izzy e i due finalisti del tour, Heather e Alejandro.
- sìììììì
Sierra abbracciava felice un povero Cody, che disperatamente cercava aiuto nel liberarsi di quella pazza, senza riuscire nel suo intento
-ma, che ci fate tutti qui? Chris mi aveva detto che desiderava parlare da soli!
Tutti guardarono la mora stupiti
-anche a me Chris ha detto la stessa cosa!
-anche con me!
-per me vale lo stesso
-guardate che vi sbagliate tutti
Tutti si voltarono verso la ragazza ancora abbracciata a Cody
- Chris adesso si trova in Australia per le vacanze, non può essere stato lui a dirvi di venire qui!
-ma allora chi? Chef?
Il punk si era appena ripreso. La ragazza scosse la testa
-anche lui è in vacanza
-ma allora chi è che ci ha detto di venire qui?
-io sono venuta perché il mio codichino mi ha chiesto di trovarci qui
-io? E quando lo avrei fatto?
-come non ti ricordi? Questa mattina mi hai inviato un messaggio chiedendomi di trovarci qui...
-io non ti ho inviato un bel niente! Rifletti Sierra, io non ho neanche il tuo numero! Come avrei fatto a inviarti quel messaggio?
-ma se non sei stato tu allora chi...
-ricapitoliamo
Courtney prese in mano il suo palmare
-ognuno questa mattina ha ricevuto un messaggio che ci invitava a raggiungere questo edificio, mentre la persona che si firmava non poteva essere veramente lei, giusto?
I ragazzi annuirono
-ma allora, chi e perché ci ha condotti qui?
Un fulmine colpì l’antenna dell’edificio, facendo sprofondare la stanza nel buio più assoluto
-perfetto, e adesso?
-non mi dirai principessa che hai paura del buio
- Duncan, vuoi il bis?
- hem, penso che ne farò volentieri a meno
- vieni chica (N.d.A. Alejandro è di origine latina, e molto spesso usa termini della sua lingua natale), ti proteggo io
-stammi lontano tu!
- hei, ma se la corrente è saltata, come mai quel computer è acceso?
Infatti la stanza era stata illuminata da una debole luce azzurra, proveniente da uno dei tanti computer accasciati alla parete.
-sarà un portatile
-ma perché si è acceso solo adesso?
Bridgette si avvicinò allo schermo
- hei, c’è scritto qualcosa, venite a vedere
- “Ci siete tutti?” ma che razza di messaggio è?
- non lo so, chica
-fatemi vedere, forse è qualcuno che può spiegarci il motivo della nostra presenza qui
Courtney si sedette davanti al computer, e cominciò a lavorare con la tastiera
-è una chat, ora chiedo chi è?
-niente, continua a chiederci se ci siamo tutti... ma tutti in che senso?
-questa volta il messaggio è diverso... “quanti siete?”
-dieci, in tutto siamo in dieci, a meno che non deve arrivare qualcun’altro
- hei, ma non vi sembra strano? L’antenna è partita, ma come mai noi siamo in grado di connetterci alla rete?
-non lo so Cody, adesso glielo chiederò. Per il momento gli ho detto che siamo dieci, ma la risposta non arriva.
-“bene, premete invio”? che razza di messaggio sarebbe?
-non lo so, ma l’unico modo per scoprirlo è tentare, no?
E la ragazza premette il pulsante.
La luce dello schermo divenne più forte, e poi di colpo si spense, lasciando nuovamente la vecchia fabbrica al buio. E vuota.
-che cosa succede?
-non lo so, ci conviene restare vicini!Avvicinatevi alla persona più vicina a voi!
I ragazzi erano stati accecati dalla luce, e costretti a chiudere gli occhi.
Quando gli riaprirono, si accorsero di non essere più nella fabbrica, e di essere stati separati.
-vedo principessa che ci tieni ancora a me...
Il punk sorrise in ghigno e la ragazza mollò in fretta la presa al braccio del ragazzo, la persona più vicina a lei quando erano stati accecati.
-ripetilo-ancora-una-volta-e-ti-do-il-bis
Court guardò in torno
-non vedo gli altri... hai idea di dove possano essere?
-non lo so, e non so neanche dove siamo noi!
Infatti, si trovavano in quello che doveva essere un bosco, però con della vegetazione a loro sconosciuta.
- il mio palmare ce lo dirà subito
Tirò fuori il suo fedele oggetto
-non può essere... non funziona!
-sicura?
-certo! Sono sicura che tutto questo è uno scherzo di pessimo gusto da parte di Chris...
-Qua ce ne sono altri due!
Un ragazzo con un grosso cappello a forma di fungo scese da un albero.
-bene, a questo punto gli abbiamo trovati tutti. Seguitemi
Fece per scomparire nuovamente nella boscaglia, ma il punk lo fermò
- hei, chi ti credi di essere te? Sei soltanto un moccioso, io non prendo ordini da un bambino come te
-allora stai pure qua, non ti obbligo a seguirmi. La tua ragazza invece? Cosa fa?
- io-non-sono-la-sua-ragazza!
-è lo stesso. Cosa fai? Resti con lui o vieni con me
Courtney lo osservò meglio. Non poteva avere più di dieci anni, e indossava un gigantesco cappello giallo a forma di fungo.
Neanche lei voleva sentirsi dare ordini da un bambino.
- perché dovrei seguirti? Sei solo un bambino! Cosa vuoi saperne! Qua siamo noi i più grandi, quindi non permetterti più di darmi ordini.
Il ragazzo si scoraggiò
-ne siete sicuri? Io so molto più di quello che potete immaginare. Ma se volete stare qua non vi obbligo, sappiate solo che non è sicuro stare da soli.
-non importa, appena il mio palmare avrà ripreso a funzionare tutta la mia squadra saprà dirmi dove ci troviamo e come tirarci fuori di qui.
-non funziona, vero?e neanche il tuo cellulare, giusto?
Si rivolse a Duncan
-e tu che ne sai? Ti ha per caso mandato Chris? Sono sicura che tutto questo è opera sua...vuole farci partecipare ancora al suo stupido reality!
-non so di chi state parlando. Non so chi sia questo Chris di qui parlate, però
In quel momento si sentirono dei rumori provenire dalla foresta. Qualcuno o qualcosa si stava avvicinando velocemente
-ci hanno trovati... allora, avete deciso? Volete seguirmi o aspettare che ci raggiunga? A voi la scelta
I due si guardarono. Qualsiasi cosa fosse, sembrava molto grosso, e loro non avevano armi per difendersi.
-tanto per puntualizzare, noi non seguiamo te, stiamo solo evitando quell’animale
-bene, allora muovetevi e non è un’animale
- e allora che cos’è?
Ma il ragazzo non rispose,e si inoltrò nella foresta. i due lo seguirono, anche se a fatica, perché si muoveva agile come una scimmia.
-non pensavo principessa che avresti accettato
-voglio solo stare al gioco. Sono sicura che dietro tutto questo c’è Chris
-siamo arrivati
Si trovavano in una radura abbastanza ampia, con delle tende piantate al centro
- Courtney!Duncan! state bene!
Bridgette stava correndo loro incontro
-ci siamo trovati in quella foresta, e non sapevamo cosa fare. Poi è spuntato quel ragazzo che ci ha detto di seguirlo, e ci ha condotto qui, dove abbiamo trovato gli altri.
Infatti, oltre a loro c’erano anche Geoff, Owen, Izzy, Alejandro e Heather.
-manco ancora Cody e Sierra
-sono qui
Dalla foresta uscì un ragazzo biondo, intorno ai dieci anni, seguito dai due ragazzi.
-bene ora ci siamo tutti
A parlare era stato un ragazzo con dei buffi occhiali da aviatore in testa che aveva appena finito di consultarsi con altri ragazzi, tra qui anche il bambino che aveva accompagnato fin lì Duncan e Courtney.
-allora, intanto le presentazioni, io sono Tai
Vennero avanti anche gli altri
-io sono Takuya
Si fece avanti un altro ragazzo, anche lui con degli occhiali in testa, e un cappello verde acido.
- Matt
A parlare era stato il ragazzo biondo che aveva condotto fin lì Cody e Sierra
-io sono Tommy
Il bambino che aveva accompagnato Duncan e Courtney
- Kari
Una bambina che dovrebbe aver avuto la stessa età di Tommy si fece avanti: aveva i capelli castani, e nonostante la sua età, era molto graziosa
- Zoe
Una ragazza dai capelli biondi e lisci,lunghi fino alla schiena, molto bella, e con indosso un cappello viola.
- Sora
Una ragazza dai capelli rosso-arancio, nascosti da un berretto blu. Aveva l’aria di una ragazza molto sveglia e simpatica.
- Koji
Ragazzo dai capelli corvini, e con addosso una bandana dalle strisce blu
- Izzy (N.d.A. per comodità, visto che ci sono due Izzy, lui lo nominerò Izzy J, anche se dovete immaginare che lo chiamino Izzy e basta, e solo per evitare confusione visto che i due personaggi sono completamente opposti)
Ragazzo piuttosto basso, avrebbe potuto avere l’età di Tommy e Kari, ma sembrava più sveglio e intelligente
- Koichi
Ragazzo identico a Koji, solo con i capelli più corti e senza nessuna bandana.
-bene, ora se volete presentarvi voi...
A parlare era stato quello che doveva chiamarsi Takuya, il ragazzo con le lenti e il cappello. Gli ex-concorrenti del reality si guardarono. Dove erano finiti? Quelli erano tutti mocciosi per loro, e non avevano ancora risolto il mistero dei messaggi...
-per me fa tutto parte di un piano di Chris...
-ma è in vacanza!
-e allora? Potrebbe aver affidato l’incarico a qualcun altro...
-questo posto mi sembra piuttosto realistico, e Chris non spenderebbe mai così tanto...
-non lo so ragazzi, propongo di assecondare quei bambini e vedere che succede.
Gli altri annuirono, e si presentarono anche loro
- Courtney
- Duncan
- Heather
- Alejandro
- Owen
- Caleidoscopio!
Tutti guardarono la rossa. Ancora con quella storia?
-si chiama Izzy, ma assecondatela, è un po’ strana...
- Bridgette
- Geoff
- Cody
- Sierra
-allora, ora che vi siete presentati, immagino vogliate delle spiegazioni, giusto?
-sì
- Izzy J, spiega te.
- prima vorremmo sapere una cosa... quanti anni avete?
-perché?
-perché vi conviene rispondere velocemente, altrimenti...
Duncan fece vedere il pugno. Stranamente i ragazzi non parvero impressionati.
-io, Matt, Sora, Takuya, Zoe, Koji e Koichi abbiamo dieci anni, Kari e Tommy otto. Izzy J invece ne ha nove.
-ci state prendendo in giro? Questo deve per forza essere uno scherzo di Chris... siete soltanto dei bambini!
-siamo più fori di quello che pensate, ora lasciateci spiegare... Izzy J?
- Allora, ora vi trovate a Digiworld, un modo virtuale parallelo alla terra. Questo mondo è abitato da creature chiamate Digimon, che sono in grado di cambiare forma per diventare più forti. Questo processo si chiama digievoluzione. I digimon posso quindi diventare più forti per combattere tra di loro,e sopravvivere.
I ragazzi si guardarono “questi sono tutti matti, hanno letto troppi fumetti”
-non tutti i digimon però sono pacifici, ci sono anche digimon malvagi, che hanno minacciato Digiworld e la terra più di una volta. E qui entriamo in scena noi.
- infatti noi siamo stati scelti per sconfiggere questi digimon, anche se in periodi e circostanze diverse
- io, Matt, Sora, Kari e Izzy insieme ad altri tre ragazzi fummo i primi a entrare a digiworld. Qui conoscemmo i nostri partner e insieme siamo stati in grado di salvare il mono da Apokarimon
- io,Koji, Zoe, Tommy e Koichi insieme a un altro ragazzo invece abbiamo combattuto più avanti, e non abbiamo avuto digimon partner, ma siamo stati in grado di combattere noi stessi grazie all’utilizzo di 10 speciali oggetti, chiamati digispirit, che ci permettevano di trasformare noi stessi in digimon
-Qua siete tutti matti
Il Punk stava perso la pazienza.
-avete visto troppi cartoni. Insomma, un mondo virtuale! E sono sicuro che dietro a tutto questo c’è Chris, non è vero? forza vecchio, fatti vedere!
-non sappiamo di chi state parlando, però è tutto assolutamente vero
-sentite
Bridgette cercò di parlare in modo più dolce e gentile possibile
- sono sicura che per voi è tutto vero, però potreste essere così gentile da dirci dov’è il centro di Toronto?
- Toronto? E dov’è?
-come dov’è?! È in America, no?
-in America? Quindi voi venite da così lontano ...
-perché voi dove abitate?
-in Giappone
Questa volta furono i sedicenni a restare senza parole. Giappone? A guardarli bene avevano tratti orientali e uno strano accento, però… il Giappone? E com’erano finiti in America? Oppure erano stati loro a essersi spostati fino al Giappone? La situazione si faceva sempre più strana
-ve lo abbiamo detto, Digiworld è un mondo parallelo, quindi è normale che potete incontrare ragazzi di tutte le nazionalità
- ma, noi non parliamo il giapponese!
-Qua a digiworld esiste un’unica lingua, per questo noi capiamo voi che parlate l’americano e voi noi che parliamo il giapponese
-tutto questo è assurdo, voglio tornare indietro!
- non ti preoccupare, chica. Sono sicuro che troverò una soluzione per farti tornare indietro...
-e stammi lontano!
-allora, ora dobbiamo vedere chi ha il digispirit e chi il digiuovo...
- state fermi voi, noi adesso ce ne torniamo a casa!
-non potete
-e perché?
- i varchi per il mondo reali sono stati tutti chiusi, si può entrare, ma non uscire
-voi state dicendo un sacco di bugie, adesso contatto la mia squadra che mi saprà dire dove ci troviamo e saprà tirarci fuori da qui!
-è inutile
Era stato Izzy J a parlare
- stranamente, qua a digiworld le apparecchiature elettriche non funzionano, oppure funzionano solo in strane circostanze
-non ci credo...
Tutti tirarono fuori i loro cellulari, e constatarono che effettivamente il nanetto aveva ragione. Non funzionavano
-il mio computer è in grado di funzionare solo perché Gennai ci ha inserito un programma speciale
- e chi sarebbe questo Gennai?
-è lungo da spiegare, meglio che lasciate stare
-cavolo, non m’intaressa se non funzionano, adesso io me ne torno a casa
E Heather si diresse verso la foresta
-non ti conviene andare da sola, come ti abbiamo detto non tutti i digimon sono pacifici!
-non me ne frega, io non voglio restare un minuto di più in questo posto di matti!
- Heather ha ragione (stranamente) anche io vado in cerca di una via d’uscita
-non vogliono ascoltarci...
-dovete ammettere che per non hanno tutti i torti...neanche noi ci abbiamo creduto subito e all’inizio volevamo solo tornare a casa...
-voi invece? Cosa fate?
-io vado con Court, non mi fido a lasciarla da sola
E Bridgette corse dietro all’amica, e pian piano anche gli altri si mossero, rimasero solo Izzy e Owen
- Izzy, vieni andiamo anche noi
- non so chi sia questa Izzy di cui parli, io sono Caleidoscopio!
- va bene Caleidoscopio, vieni dai, che comincio ad avere fame...
-da quanto si sono allontanati? Izzy J, hai misurato?
-dategli tre...due...uno...
- haaaa!
Il gruppo tornò indietro correndo, dietro di loro correva una grosso fungo gigante dal cappello viola, con dei guanti e degli stivali fucsia, e uno sguardo per niente amichevole
-spaventarsi così solo per quello…sono dei veri e propri fifoni... Tai, ve ne occupate voi?
-tranquillo Matt, ci pensiamo io e Agumon
Da una delle tende uscì un piccolo dinosauro arancione, con degli occhi verdi,
- Agumon, pensaci te
-tranquillo Tai. BABY METEORA
Dalla sua bocca uscì una piccola palla di fuoco, che colpì il fungo un po’ troppo cresciuto e lo fece sparire nuovamente nella foresta
-ben fatto vecchio mio
i due si diedero il cinque
-e quello che cosa sarebbe?
Tutto il gruppo si era riformato
-ragazzi, vi presento Agumon, il mio partner
-e che robo è?
- hei, Agumon non è un “robo”, è il mio digimon!
-ragazzi, mi sa che mi sto ammalando...ora vedo delle strane creature che sparano fuoco
-allora non sei l’unica Sierra
- ve lo avevamo detto che era tutto vero
- Sora? Sora? Sora? Sora? Sora? Sora? Possiamo uscire anche noi?
-sì Biyomon, venite pure fuori
E dalla stessa tenda da dove era uscito il piccolo dinosauro uscirono anche altre quattro creature: la prima sembrava un buffo uccello rosa, poi uscirono anche uno scarafaggio rosso gigante, un gatto con degli strani guanti e una specie cane cresciuto, con una pelliccia bianca e blu e un corno in cima alla fronte
-ok, adesso mi sto ammalando sul serio
-questi sono invece i nostri digimon,il mio e Gabumon
Il cane con il corno e Matt
- Biyomon invece fa coppia con me
L’uccello e Sora
- Tentomon è il mio partner
Lo scarafaggio e Izzy J
-e per finire il mio digimon è Gatomon
Il gatto e Kari.
-noi invece non abbiamo digimon ma siamo in grado di diventare digimon noi stessi
- Izzy, mi sa che stiamo per diventare più pazzi di te ...Izzy?
La rossa era sparita.
- Hei ragazzi, qua ho trovato delle strane uova, chissà se sono buone da mangiare
Venne fuori da una delle tende con un grosso sacco in mano
-quelle non sono uova normali, ma digiuova, e da lì nasceranno 5 digimon, uno per ognuno di voi
-per noi?
-sì, cinque di voi avranno un digimon, gli altri invece avranno un digispirit
-e a cosa dovrebbero servirci?
- a combattere, no?
-e perché dovremmo combattere?
-perché se restate qua senza protezione siete troppo indifesi, quindi abbiamo provveduto a...
-chi ha mai detto che noi resteremo? Adesso ce ne torniamo tutti a casa
-e come pensate di fare? Di digimon come quello di prima ce ne sono molti nella foresta, non sopravvivreste a lungo
-ma perché ci siamo cacciati in questo guaio!
-beh, per l’esattezza vi abbiamo chiamato noi...
-voi? E allora rimandateci a casa!
-non possiamo, ve lo abbiamo detto. E anche se sarebbe possibile, non potremmo permettervelo: abbiamo bisogno del vostro aiuto
-Beh, mi sa che dovrete arrangiarvi, noi non abbiamo intenzione di rimanere qui! Giusto ragazzi?
-esatto
I digiprescelti si guardarono. E ora? Come potevano fare per convincergli? Fu Tai ad avere un’idea.
Gli altri si stavano già dirigendo verso la foresta quando prese in mano un digivice dal sacco che Izzy aveva portato fuori dalla tenda
-lasciamo stare ragazzi, si vede che nonostante la loro età, hanno troppa PAURA
Bastò quella parola. Il gruppo di adolescenti si blocco.
-Paura,he?
Il punk stava sghignazzando
-voi stupidi mocciosi non avete idea di quello che abbiamo dovuto passare noi, siamo sopravvissuti a Chris e a Chef per tre stagioni; abbiamo lottato con gli squali e con maniaci, pazzi assassini e , ovviamente, contro bestie mutanti di ogni tipo. Voi non avete neanche idea di quello che abbiamo fatto!
-ha sì? Ma avete paura di stare qua, e scommetto che non hai neanche il coraggio di toccarlo questo digivice.
Il punk si avvicinò fino a trovarsi il ragazzo con le lenti di fronte
- te l’ho detto, io non ho paura di niente. Cos’è che dovrei fare? Prendere questo coso? C’erto, non mi faccio problemi! Io non ho paura
E strappò dalle mani del ragazzo il digivice
-visto?
Il digivice si illuminò
-ma cosa...
-è la prova che anche voi siete come noi, anche voi siete digiprescelti
Il ragazzo sorrideva malizioso. Voleva proprio quello. Che prendesse in mano il digivice.
 
Angolo Autrice
Spero che come primo capitolo sia abbastanza chiaro. Non ho voluto dividerlo in due per paura che qualcuno poi decidesse di non leggere più solo perché non sapeva qualcosa, così ho inserito tutto in un unico capitolo. Che ve ne pare? Spero che l’abbinamento A tutto reality - digimon vi piaccia...l’idea mi è venuta così, e ho voluto provare...
Spero che recensiate, accetto anche critiche, perché in fondo servono per migliorare, no?
Non so quando potrò aggiungere il prossimo capitolo, ma spero il prima possibile, ma non prometto niente perché con la scuola sono molto impegnata.
A presto (spero)
_volpettina_
 
 

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Capitolo 2
*** Lanamon e Impmon ***


Il digivice si illuminò
-ma cosa...
-è la prova che anche voi siete come noi, anche voi siete digiprescelti
Il ragazzo sorrideva malizioso. Voleva proprio quello. Che prendesse in mano il digivice.

 
In quel momento tre sfere di luce uscirono dallo stesso sacco da dove Tai aveva preso il digivice, una si fermò davanti al punk, mentre le altre due volarono verso Courtney. Una le volò in mano, rivelando una specie di cellulare azzurro (un digivice) e l’altra ci entrò dentro.
- ma che cosa...
La ragazza fissava stupita il digivice. Che cosa era? Lei non aveva fatto niente! Era stato quel troglodita a prendere in mano il digivice, non lei.
In quel momento la sfera di fronte a Duncan smise di brillare, e rivelò un uovo nero, con delle striature viola chiaro in obliquo che si intrecciavano. Non appena l’uovo però toccò terra, si ruppe, e rivelò un piccolo essere
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Era una piccala sfera viola, con delle orecchie appuntite e due occhi color carbone;aveva uno sguardo molto furbo e cattivello.
-e questo che robo è?
Duncan si era abbassato per osservare meglio la creatura
-perfetto, il mio compagno è un imbecille ignorante
Sbottò quella
-a chi hai dato dell’imbecille ignorante stupida palla?!
- vedi qualcun altro che sembri un troglodita come te?
Quei due sembravano saper tenersi testa
-andranno d’accordo, sono perfetti come partner
Takuya ne era assolutamente convinto, purtroppo quei due non sembravano pensarla allo stesso modo
-COME PARTNER? IO NON FARÒ MAI COPPIA CON QUEL…
-beh, mi sa che dovrete, te Duncan perché lui è il tuo digimon, e te perché senza di lui non potresti digievolvere
I due continuarono a guardarsi storto. Alla fine fu Duncan a cedere
- io sono Duncan
-io sono Kiimon
“forse non sarà così male” pensò il ragazzo, ricordandosi cosa aveva fatto la lucertola gigante di prima, quel così detto Agumon.
- hei, e questo? Cos’è?
Courtney si mise vicino al punk, e mostrò il digivice azzurro chiaro. Fu la ragazza bionda a risponderle, Zoe, aveva detto di chiamarsi.
-quello è un digivice, ti permetterà di diventare un digimon e combattere
-diventare un digimon...
Courtney fissava l’oggetto. Non sapeva cosa pensare. Quelli sembravano tutti matti, però aveva visto il digiuovo schiudersi, e quel digimon che gli aveva attaccati era vero
-ti faccio vedere come devi fare.
Zoe si avvicinò, e mostrò alla ragazza come digievolvere
-DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
La ragazza venne avvolta da una forte luce
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- Kazemon
Courtney la guardò meravigliata. La ragazza bionda di poco prima non assomigliava più a lei: i capelli biondi erano diventati viola, e dietro la schiena si aprivano un paio di ali trasparenti. Una maschera le nascondeva gli occhi, e degli stivali viola le salivano fino al ginocchio. Era veramente molto bella. Tutti i ragazzi del reality la guardarono affascinati, cosa che portò non poca invidia verso le ragazze. Courtney invece la guardava ammirata
-sei- sei...
-sono digievoluta, visto?
Anche la sua voce era diversa.
Courtney continuava a fissare prima il digivice e poi la ragazza, non sapendo cosa fare. Poi si decise a provare
-DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
Courtney fu avvolta da una forte luce, la stessa che aveva avvolto Zoe poco prima
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- Lanamon!
La sua pelle era diventata di un azzurro chiaro, simile al turchese. Indossava un copricapo azzurro con delle pietre rosse incastonate al centro e hai lati. Ai fianchi e ai lati delle orecchie le comparivano delle pinne azzurre, mentre sulle braccia erano apparsi dei guanti azzurri, sempre con le pietre rosse al centro. Anche i suoi occhi erano rossi. Era molto bella anche lei
Tutti la guardavano come prima avevano guardato Kazemon, tranne Duncan che si voltò scocciato.
-allora, come ti senti?
Kazemon si avvicinò
-wow, mi sento pina di energia! È fantastico!
-lo immagino, la prima volta è magnifico
- e cosa posso fare quando mi trasformo? Quali sono i miei poteri?
Courtney era curiosa di sapere tutto
-te ora sei la padrona dell’acqua
-la padrona dell’acqua...
Sentì come delle istruzione nella sua testa su come usare degli attacchi, e decise di provare
-NUBE SOFFOCANTE
Dalle sue mani uscì una nube, che si diresse CASUALMENTE (se,se N.d.A.) verso Duncan, ancora girato.
-attento, SPARABOLLE!
Il piccolo digimon riuscì a deviare l’attacco di Lanamon
- hei principessa, cerca di stare più attenta! Rischiavi di colpirmi
-scusa Duncan...
E Lanamon tirò fuori la faccia più dispiaciuta che potesse fare
Kazemon però la rimproverò
-devi stare più attenta, ora hai dei poteri, ma anche delle responsabilità. Se non fosse stato per Kiimon, l’avresti colpito.
-ma chi ti credi di essere? Solo perché anche te puoi trasformarti...
Lanamon si stava infastidendo, voleva provare i suoi nuovi poteri, solo che con quella là nei dintorni non avrebbe potuto fare nulla...
Quindi si voltò e si diresse verso il bosco
-dove vai Court?
Bridgette le stava correndo dietro
-non ti preoccupare Bridgette, voglio solo fare un giro
E la sua figura azzurra si perse nel bosco
-non deve stare da sola
Era stato uno dei gemelli a parlare, dovrebbe essere Koji.
-È ancora inesperta, e potrebbero approfittarne, meglio che uno di voi vada con lei
Bridgette fece per seguirla, però il ragazzo la bloccò. Aveva un braccio molto forte nonostante avesse solo dieci anni.
-non te, ma lui
E indicò Duncan
-io? E perché proprio io?
-perché voi due siete legati;non hai fatto caso che quando hai toccato il digivice, ne è comparso uno anche per lei? Noi resteremo qua, voi seguitela.
- hei! ve lo ripeto ancora, io non prendo ordini da un moccioso!
Però si incamminò anche lui nel bosco, seguito da Kiimon.
Koji si voltò verso il resto del gruppo
-bene, ora pensiamo anche agli altri
 
Duncan intanto continuava a camminare
“dove ti sei cacciata principessa...”
- Duncan
Il ragazzo si voltò verso il piccolo digimon
-si?
- lei è la tua ragazza?
- n-no, o almeno, non più. perché?
-niente, pura curiosità
E il piccolo digimon sghignazzò
-sei troppo lento, così non la troveremo mai!
-scusa tanto se non ho le gambe e devo saltare!
-dai, salta su
E gli fece cenno di salire sulla sua mano
-lo faccio solo perché così la troveremo prima
Il digimon rimase sorpreso da quel gesto, ma saltò sulla mano, e Duncan ricominciò a camminare, ma si trovarono di fronte a un bivio
-e adesso che strada prendiamo?
Kiimon guardò il ragazzo.
-non lo so, ma l’altra ragazza aveva detto che era la padrona dell’acqua, quindi
E Duncan prese il sentiero di destra, dove si sentiva il muoversi dell’acqua. Il bosco si diradò, e rivelò una cascata e un laghetto. Al centro di questo si reggeva una immensa colonna d’acqua, e sopra questa c’era lei, c’era Lanamon intenta a esercitasi con i suoi attacchi. Gli dava le spalle.
Appena Duncan entrò in acqua la ragazza disse
-so che sei te Duncan, non pensare di farmi stupidi scherzi
-brava principessa... e ora vieni, torniamo dagli altri
-te torna pure, io sto qua a esercitarmi
Si voltò e si sedette sulla colonna d’acqua, come se fosse stata solida. Duncan si morse il labbro. Era veramente bella.
-non fare i tuoi soliti capricci
- non sono capricci, e ti avverto, se tra dieci secondi sei ancora lì, peggio per te
-davvero? E cosa pensi di farmi? Una nuvoletta come prima?
-no, troppo banale, pensavo a… questo
E con le mani creò delle torri d’acqua, che circondarono il ragazzo
-vedo che sei diventata più brava...
-certo, pensavi che non potessi farcela? Ora, sei pregato di lasciarmi stare
-mi dispiace, ma non posso
Il punk si avvicinò ancora di più
-vedi principessa, io non posso lasciarti qua, non voglio lasciarti di nuovo
Il cuore di Courtney cominciò a battere più forte. Duncan... poi la sua immagine che baciava Gwen le tornò in mente, e sentì la rabbia salire
-Vattene
-te l’ho detto, non posso
-VATTENE!
La ragazza sentì gli occhi farsi umidi. No, non doveva piangere non davanti a lui...
-TROMBE MARINE
Le colonne,ancora intorno al ragazzo cominciarono ad avvicinarsi sempre di più
Il punk cominciava a preoccuparsi.
-pensavo che avessi capito...
- capito cosa! Tu hai baciato Gwen, questi sono i fatti! Il resto non ha importanza
Le colonne continuavano ad avvicinarsi, e Lanamon si voltò, non voleva far vedere al punk la lacrima che scendeva lungo il suo volto.
Il digimon, ancora tra le braccia di Duncan, guardò il ragazzo
- chi è Gwen?
-ti spiego dopo, ora meglio se troviamo un modo per scappare.
-ci penso io
E saltò giù
-SPARABOLLE!
Il sua attacco però non scalfì nemmeno le colonne.
-non funziona
-sei troppo debole
-sono troppo debole...
Il digimon ripeté quelle parole e nello stesso momento il digivice che Duncan si era messo in tasca si illuminò, insieme al digimon
-che cosa succede?
- Kiimon digievolve Yaamon
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Era più grande, e le orecchie più lunghe. Aveva gli occhi verdi, e sembrava un piccolo diavoletto viola.
-ROTOLATA OSCURA
Il digimon si precipitò verso le colonne, che però lo rispedirono indietro.
- Yaamon!
Duncan riuscì a prendere il digimon al volo. 
Lanamon, ancora voltata alzò un braccio, e le colonne sparirono
-andatevene
La sua voce era un sussurro.
I due non si mossero
-ANDATEVENE!
Duncan prese in braccio Yaamon e si inoltrò nuovamente nella foresta. prima di sparire disse alla ragazza, ancora voltata.
-Pensavo che avessi capito Courtney, ma evidentemente mi sbagliavo.
Mentre si inoltravano nella foresta, i due si accorsero che non sapevano dove andare
- Duncan, e adesso?come torniamo dagli altri?
-non lo so, non mi ricordo la strada
Rispose il punk sconsolato, poi però osservò il digimon
-come hai fatto a digi cosa… quella roba là!
- digievolvere dici? Volevo diventare più forte, e il digivice ha trasformato il mio desiderio in potenza, o almeno, penso che sia andata così. Nessuno sa esattamente come avviene la digievoluzione.
-quindi è stato questo digi coso a farti digievolvere?
E il ragazzo tirò fuori il digivice: era piccolo e celeste, sembrava uno di quei giochetti con l’animale, i tamagoci, solo che in questo caso l’animale era fuori dallo schermo.
-si chiama digivice, meglio che lo impari troglodita che non sei altro
La voce proveniva da dietro di loro. Duncan si voltò e si trovò davanti Courtney, tornata normale.
-ho pensato che voi due non ve la sareste cavata senza di me, quindi sono venuta ad aiutarvi
Non accennò alla discussione su Gwen, ma passò davanti ai due e si incamminò sicura.
Duncan notò che le sue scarpe erano bagnate.
-principessa, hai fatto il bagno?
La ragazza non si voltò neanche per rispondere, ma continuò a camminare.
- sgarbato come sempre Duncan, vero?
Yaamon si sentiva a disagio in quel silenzio che si era formato tra i due, quindi decise di prendere un po’ in giro il ragazzo
- Duncan, la ragazza ha ragione, sei un troglodita.
- e te non ti immischiare
-lascialo parlare poverino, in fondo è il tuo digimon, no?
-lei è molto più gentile di te, e non mi da mai del coso
- tutti contro di me adesso
Sbottò il Punk
- e comunque principessa non penso che te sappia dove stiamo andando
- invece lo so benissimo!
-ma ormai è mezzora che camminiamo!
-non è vero, saranno appena cinque minuti
-cinque minuti? Guarda che è passato molto più tempo!
In quel momento si sentì un’esplosione provenire da di fronte ai due.
- che cosa è stato?
Yaamon saltò giù dalle braccia di Duncan
- sento l’odore di un digimon...
- quanto è potente?
Courtney si era accucciata vicino al digimon
- non saprei, ma non sembra molto forte
In quel momento dalla foresta uscì il digimon
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Ero lo stesso digimon che aveva inseguito precedentemente i ragazzi, e che era poi stato scacciato dal digimon di Tai
Courtney prese in mano il digivice
-DIGIEVOLUZIONE SPIRIT
- Lanamon
La guerriera dell’acqua apparve vicino a Duncan
- lasciate fare a me
-neanche per sogno principessa, te lascia fare a noi, Yaamon?
E spintonò indietro la ragazza
-Pronto, ROTOLATA OSCURA
-non gli farete niente
Lanamon era visibilmente infastidita per il comportamento del ragazzo, lo sapeva lei, voleva farle vedere che era forte anche lui; non capiva però che era tutto inutile.
-dici principessa? E allora riproveremo finché non lo avremmo sconfitto
Duncan impugnava stretto il digivice, che cominciò a illuminarsi debolmente
-ancora Yaamon, non dargli tregua
-ROTOLATA OSCURA!
-FUNGHI VELENOSI
Il digimon aveva deciso di contrattaccare. Il suo attacca fece cadere Yaamon, senza forze
-forza Yaamon, dei alzarti! Non puoi arrenderti così
Duncan stava provando a incoraggiare il suo digimon, mentre il digivice si illuminava sempre di più
-io ce la posso fare, IO NON SONO DEBOLE!
Il digimon venne nuovamente avvolto da una luce, mentre il digivice continuava  a brillare
Yaamon digievolve Impmon
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- c’è l’ho fatta, sono digievoluto di nuovo!
-bravo, però ora vedi di sbarazzarti di quel fungo troppo cresciuto
- ci penso io
Il digimon si alzò e si mise davanti al fungo.
- ora finalmente combattiamo alla pari, BADABOOM!
Nella sua mano si formarono delle fiammelle, che scaraventò ripetutamente contro il digimon.
Questo, si vide in difficoltà. Non si aspettava una digievoluzione!
-non mi sconfiggerai tanto facilmente, PRATAIOLI ESPLOSIVI
Impmon schivò l’attacco facilmente.
-tutto qui? Lascia che ti mostri un vero attacco, SUPER BADABOOM!
Il digimon venne schiacciato dalla forza dell’attacco di Impomon, e scomparì in una miriade di dati, mentre un digiuovo si dirigeva verso il cielo, sparendo
- bravo Impmon
Duncan andò dal suo digimon. Lanamon invece tornò Courtney e sbuffò
-vogliamo andare? Se avreste lasciato fare a me ci avremmo messo molto prima.
-sei la solita principessa.
In risposta Courtney si voltò e continuò a camminare. Lo aveva fatto apposta. Aveva messo alla prova il digimon di Duncan prima, e poi lo aveva aiutato a digievolvere portandoli proprio dove aveva visto esserci la tana del digimon, infine aveva fatto finta di volerlo combattere lei. Sapeva che Duncan avrebbe spinto il suo digimon alla digievoluzione, pur di non dare la soddisfazione alla ragazza di sconfiggerlo lei. Nonostante tutto, non avrebbe permesso a nessuno di fare del male a quel ragazzo. Ovviamente, a nessuno, apparte lei.
- Hei principessa, aspettaci!
Duncan e Impmon le raggiunsero
- sei veloce, he?
- o forse sei tu a essere lento
Lo rinfacciò Impmon
-cosa hai detto scusa?
Courtney alzò gli occhi al cielo. Quei due erano irrecuperabili.
Intanto lei non sapeva dove andare. Gli aveva condotti fino al digimon, ma col risultato che ora non sapeva più dove andare.
-aspettatemi qui
E cominciò a correre in mezzo al bosco. Raggiunse un pino
“perfetto” pensò. Con le sue doti atletiche salirci fu uno scherzo, si guardò quindi intorno per individuare la radura. Rimase però a bocca aperta.
La foresta si estendeva per un’area molto vasta, e alla fine di questa si trovava il mare. Dietro di lei si ereggeva un monte altissimo, un vulcano, pensò e ancora foresta e acqua. Si trovavano su un’isola. Lo spettacolo però era meraviglioso. Scorse il laghetto dove si era diretta per allenarsi, e li vicino la radura. Era abbastanza vicina. Prima di scendere guardò un’ultima volta il mare. Forse era per il suo nuovo potere, però quella immensa distesa d’acqua la attraeva, la chiamava senza sosta. Lei però doveva raggiungere gli altri.
Quindi scese e si diresse nuovamente verso i due quando tornò però si accorse che non erano soli.
Impmon era abbattuto contro un albero,svenuto, e Duncan stava cercando inutilmente di rialzarsi. Quando la vide, le urlò contro
- Courtney, scappa! È troppo forte mettiti in salvo...
Poi le forze lo abbandonarono e svenne anche lui. Fu in quel momento che vide il digimon. Un essere grigiastro sembrava fango.
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Si stava dirigendo verso Duncan
Courtney reagì d’istinto
-DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
- Lanamon
- Un’altra? Pensavo che questi due stolti fossero gli unici, ma non importa sconfiggerò anche te!MELMA CORROSIVA.
L’attacco la colpì di striscio
Doveva decidere cosa fare: combattere lì sarebbe stato troppo pericoloso, rischiavano di colpire accidentalmente Duncan o Impmon. “E poi sono svantaggiata, meglio spostarci vicino al lago”
 E cominciò a correre in direzione della cascata, sperando che il digimon la seguisse, pensando avesse troppa paura per combattere. Fortunatamente andò proprio così
- dove pensi di andare? Non puoi scapparmi!
- e chi scappa?
Finalmente avevano raggiunto il lago “ che strano, mi sembrava più lontano...”
Non ci fece caso, e si tuffò in acqua
- hei, dove scappi!
- te l’ho detto, io non scappo, mai
E riemerse in cima a una colonna d’acqua
- TROMBE MARINE
L’attacco lo colpì in pieno, sfortunatamente non sembrò fargli niente
- sciocca, i tuoi attacchi non possono ferirmi, io sono fatto di fango! I tuoi attacchi e quelli di quello stupido digimon non mi possono fare niente!
Doveva reagire, e alla svelta.
-dici? Io non ne sarei così sicura, NUBE SOFFOCANTE
-te l’ho detto, i tuoi attacchi non mi... hei, ma cosa succede?!
-sei fatto di fango, è vero, e quindi gli attacchi fisici non ti feriscono, ma la mia nube soffocante è una nube acida, che scioglie tutti gli elementi che incontra, quindi anche il tuo corpo
Il digimon stava infatti scomparendo lentamente
-e ora, il colpo di grazia, TROMBE MARINE
L’attaccò lo colpì in pieno, e il digimon si disintegrò in dati.
-bene, anche questa è fatta
Scese a terra e tornò umana.
-Ben fatto, principessa
Duncan apparve dalla boscaglia, pieno di graffi, e dietro di lui Impmon.
-avevate dubbi? Ora venite dai, raggiungiamo gli altri
i due non fecero storie, nonostante fossero mal conciati.
Nessuno parlava. Fu Courtney a rompere il silenzio
-siamo arrivati
 
Angolo autrice
Ciao a tutti ^^
Eccomi con un altro capitolo!
I prescelti per Duncan e Courtney sono quindi Lanamon per lei, mentre Impmon per lui. Spero che le scelte vi piacciano e vi soddisfino!
Rimangono ora da assegnare gli altri 4 digispirit (compreso quello del tuono, visto che JP non compare) e bisogna scegliere 4 digimon per le altre ragazze!
Piccola domanda: voi che digimon vedreste per le altre ragazze? I ragazzi gli ho già assegnati ai digispirit, e per le ragazze ho qualche idea, però volevo sapere anche i vostri pareri!
Non so quando potrò aggiornare nuovamente, perché d’ora in poi avrò molti compiti, ma spero presto, e nel frattempo sbizzaritevi nelle recensioni!
Ciao
_volpettina_
  courtney e duncan Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 3
*** Dopiomon e Arbormon ***


Ciao! Piccola informazione:allora, ecco alcune differenze tra i digimon e i Pokemon, importanti per non confondervi: i digimon sono più antropomorfi dei Pokemon, cioè sono in grado di parlare ed anno una propria coscienza e personalità. Ogni digiprescelto ha un solo digimon, e non può averne di più. i digimon sono in grado di digievolvere per diventare più forti, però in casi di stanchezza, sono anche in grado di retrocedere di livello, cosa che invece non è possibile nei Pokemon. E un’altra cosa, i digimon possono essere di vari livelli, a differenza di Pokemon che ne hanno solo 3, i digimon ne hanno ben 6!
-livello primario
-primo stadio
-intermedio
-campione
-evoluto
-mega
 
Bridgette guardò l’amica sparire nel bosco, seguita dal punk e dal digimon appena nato, questi ultimi in modo alquanto riluttante e infastiditi per il compito che gli era toccato
“Court, quando la smetterai di voler fare sempre a modo tuo?” e si riunì al resto del gruppo, ancora stupiti di quello che avevano visto: quei curiosi esseri digitale e le due ragazze trasformarsi in digimon loro stesse. Questo andava fuori a tutte le loro possibilità di comprensione.
-e adesso? Cosa avete intenzione di fare?
La surfista era preoccupata per la sua amica alquanto orgogliosa; non potevano lasciarla da sola. C’erto, sapeva che Court sapeva badare a se stessa, però doveva ammettere che in quel luogo non funzionava come da loro, e tutte quelle creature che lo abitavano non sembravano tutte amichevoli come i cinque digimon che accompagnano i bambini di 10 anni che gli avevano aiutati
Fu lo stesso ragazzo che l’aveva fermata a parlare,Koji
-assolutamente niente. Lanamon è pur sempre una leggendaria guerriera,e il digimon del ragazzo può digievolvere se ce ne sarà bisogno. Fidatevi, sono in buone mani. Ora pensiamo a voi.
E tirò fuori un digivice azzurro, piccolo; lo stesso che avevano Tai e gli altri del suo gruppo
-chi vuole essere il prossimo?
Gli ex-concorrenti si guardarono indagatori. Cosa fare? Duncan aveva preso in mano il digivice, e contemporaneamente ne era apparso uno anche per Courtney; voleva dire che erano collegati tra di loro? Quindi la scelta di uno poteva influenzare anche l’altro. Cosa dovevano fare?
Bridgette osservò il bosco lungo il quale era scomparsa Court; non poteva lasciare sola l’amica. Sapeva che era troppo orgogliosa per ammetterlo, però a volte la ragazza era fin troppo impulsiva, e questo poteva metterla nei guai. E poi non voleva lasciarla sola con Duncan, in fondo, anche se ora la situazione si era chiarita, non era sicura che la ragazza lo avesse perdonato. Quindi si fece avanti
-provo io
Spostò una ciocca dei suoi capelli biondi  dietro l’orecchio e camminò sicura verso il ragazzo moro che continuava a porle il digivice. Si fermò in modo un po’ riluttante,sperando che se anche per lei dove essere scelto un altro ragazzo come con Duncan, sperava si trattasse di Geoff, ma poi con mano ferma e sicura lo prese. Come era accaduto con il ragazzo punk, dal sacco uscirono tre sfere di luminose:una si fermò davanti alla surfista, le altri due si diressero (con grande gioia e felicità di lei) verso Geoff. Come prima, nella mano del ragazzo comparve un digivice, e l’altra sfera ci entrò, mentre davanti alla bionda prese forma un digiuovo azzurro, con delle decorazioni marine
Takuya (il ragazzo con le lenti e il cappello) si strofinò le mani.
-bene ragazzi, un’altra coppia è stata formata.
Bridgette non lo ascoltava. Fissava l’uovo apparso di fronte a lei, che sembrava chiamarla. Con un gesto meccanico, prese tra le braccia l’uovo ancora fluttuante, e lo strinse al petto
Geoff si avvicinò alla fidanzata.
-Wow ragazzi! Quindi adesso anche io potrei trasformarmi? È troppo forte!
La ragazza distolse un momento lo sguardo dal suo digiuovo, e lanciò un’occhiata di rimprovero al ragazzo
-cerca di non essere sempre così precipitoso, non sappiamo ancora se
La ragazza si bloccò. Infatti il piccolo uovo che teneva teneramente tra le braccia aveva cominciato a muoversi, e sul guscio si stavano formando le prime crepe, segno indistinguibile che si stava per schiudere.
Dopo alcuni altri movimenti, il guscio si ruppe definitivamente, e ne uscì un piccolo digimon azzurro, con una piccola pinna rosa sul suo corpo leggermente allungato. Il muso era tozzo, e aveva due occhi color acqua marina che fissavano meravigliati la giovane ragazza. Era poco più grande della sua mano, e aveva un’espressioni mista tra la felicità e la curiosità. Fu la ragazza a parlare per prima
-piacere, io sono Bridgette
E gli accarezzò teneramente la testa. Il piccolo appena nato parve apprezzare questo gesto, perché chiuse gli occhi e cominciò e sorridere
-io sono DKurimon (N.d.A. mi dispiace, ma non sono riuscita a trovare immagini su questo personaggio, e ho dovuto arrangiarmi)
I suoi occhi ora scrutavano la ragazza pieni di curiosità, quasi si aspettasse qualcosa ora che si era presentato. La ragazza parve leggermente a disagio sotto questo sguardo indagatore
- cosa c’è? Qualcosa non va?
-no, niente. Mi chiedevo solo se sei te la mia partner, perché mi piacerebbe molto che fossi te!
La sua voce sembrava era acuta, tanto che per capirlo a breve sarebbero occorsi gli ultrasuoni!
- beh ecco io...
Bridgette guardò il gruppo di ragazzini davanti a lei. Era il suo digimon? In cuor suo sperava intensamente di sì, vista la reciproca simpatia che scorreva tra i due.
Fu Takuya a risponderle con un cenno della testa, che la rasserenò.
- sì, DKurimon, io sono la tua partner
- che bello!
E fece un piccolo saltino, stando molto attento a non cadere dalle mani della ragazza.
- voi due andrete sicuramente più d’accordo di quel ragazzo e il suo Yaamon, anche se penso che fra non molto impareranno a sopportarsi a vicenda.
Commentò Koji. Poi il suo sguardo si posò sul digivice marrone di Geoff.
-e ora veniamo a te... il tuo digispirit potrebbe essere Gigasmon, oppure Arbormon, escluderei Beetlemon e Mercurymon visti i colori sul marrone
- quindi avevo indovinato! Potrò anche io trasformarmi!
E il giovane festaiolo cominciò a maneggiare il digivice, senza alcuna cautela o attenzione
- aspetta, ti mostro come devi fare. Se continui così rischierai di rompere il digivice
Il guerriero della luce (Koji) tirò fuori il suo digivice bianco a grigio, e azionò la trasformazione per mostrarla al ragazzo.
- Digievoluzione Spirit!
Il suo corpo venne avvolto da una luce più potente di quella che aveva avvolto le due ragazze
 
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- Lobomon!
Al posto del ragazzo, ora c’era un digimon: anche lui ,come le due ragazze, non sembrava più il silenzioso ragazzo dai capelli corvini, ma un vero e proprio guerriero alto almeno due metri ricoperto da un’armatura bianca, con il pettorale col argento dello stesso colore delle spalliere. il volto era ricoperto da una maschera a forma di lupo, che lasciava vedere solo la bocca e le fessure per gli occhi, e dietro si potevano vedere dei corti capelli biondi. Sul braccio sinistro era posizionato quello che sembrava essere un laser, e ai piedi indossavano dei buffi stivali a tre dita. Al collo portava una sciarpa decorata con delle striature di un lupo, che poi gli ricadeva dietro fino a toccare quasi terre.
Questa volta i ragazzi non si stupirono come prima, in quanto avevano già visto accadere una cosa simile, però la sorpresa fu sempre grande quando apparve il guerriero della luce
-WAW! Questo è veramente forte fratello!
Geoff diede una sono pacca sulla spalla al ragazzo-lupo, che sbuffò leggermente infastidito per quella reazione tanto informale.
-ora che hai visto come si fa, prova tu a digievolvere
-Non me lo faccio ripetere! Cucciola, guarda cosa combina il tuo Geoff!
Prese in mano e stava per cominciare quando si bloccò
- com’è che devo fare scusa?
*ragazzi a terra par la sorpresa*
Bridgette sospirò
-devi dire “digievoluzione spirit”...giusto?
Lobomon annuì stupito. E quelli avrebbero dovuto aiutarli? Saranno anche stai più grandi, però se erano tutti così erano messi male... ma veramente male!
-adesso ho capito. Tenetevi pronti ragazzi. DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
Il festaiolo venne avvolto dalla solita luce.
 
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- Arbormon
Bridgette rimase leggermente delusa nel vedere la trasformazione del suo fidanzato. Ora ricordava parecchio un robot fatto di legno: di colore giallo dorato che diventava marroncino sul'addome e sulla parte superiore di braccia e gambe, aveva una testa a forma di cupola appiattita, con due piccoli occhi gialli e luminosi a fare capolino da una fessura nera che tagliava la sua faccia in due orizzontalmente. Non aveva collo, il che contribuiva a dargli un aspetto tozzo anche se, in effetti, era alto un po’ più di un uomo normale... e nel punto in cui testa e torace si univano, spiccava una bocca rotonda piena di denti triangolari. Diversi ingranaggi erano visibili in varie parti del suo corpo, sul petto, sotto le spalle e sulle ginocchia, mentre i bordi delle varie parti dell'armatura erano di un colore terra bruciata che dava un minimo di eleganza anche ad un Digimon dall'aspetto così rozzo.
La surfista lo guardava delusa. Non si sarebbe mai immaginata che il suo Geoff sarebbe diventato un robot di legno! Court e gli altri due ragazzi erano diventati molto atletici e potenti;lui invece sembrava impacciato.
-Cucciola hai visto? Ci sono riuscito!
La bocca che aveva sul torace si allungo in modo impercettibile, segno che stava sorridendo.
- c-certo Geoff, ho visto
Sorrise imbarazzata. Il digimon del legno si accorse del disagio della sua fidanzata, e ne immaginò il motivo. Se ne era accorto anche lui che il corpo non sembrava molto agile, e piuttosto tozzo, però era fortissimo lo stesso! Decise di dargli una dimostrazione
-guardo cosa so fare cucciola, ARTI DISARTICOLANTI
E lanciò un pugno in aria. Il colpo apparentemente andato a vuoto, servì invece a staccare la mano del digimon (rivelando dei potenti cavi che la tenevano attaccata al corpo) e colpendo un digimon volatile che passava in quel momento sopra di loro. Questo lo schivò abilmente, rivelando delle ottime prestazioni volanti, e cominciò a scendere in picchiata, mirando al digimon legno.
-forse non è stata una buona idea...
Bridgette sospirò. doveva proprio attaccare quel povero digimon volante? Ora però sembra essere il suo fidanzato nei guai...
- DKurimon, pensi di poterlo aiutare te?
-certo Bridgette! Conta su di me
E si diresse verso il digimon legno, attaccato costantemente dal digimon, che lo colpiva con il suo becco. Era rosso, con le ali striate di blu, e due piccoli occhi color smeraldo che spuntavano vicino a un becco tozzo, che però sembrava essere molto resistente. Le zampe erano corte e terminavano ognuna con tre dita di color arancio-giallo. La coda era lunga e dritta, con delle piume che sembravano molto affilate, mentre sulle testa si alzava un ciuffo di piume color marroncino.
Arbormon non se la sentiva di attaccarlo, anche perché non ne aveva il tempo! Il digimon uccello lo colpiva ripetutamente, impedendoli di attaccare, e permettendoli appena di difendersi con le sue braccia. Il digimon simile a un delfino sospirò. Chissà come mai la sua Bridgette stava insieme a un tale incapace (perché lo aveva capito da come si parlavano che stavano insieme)
-SPARABOLLE
Dalla sua bocca fuoriuscirono delle innocue bolle rosa, che servirono solo a far arrabbiare ancora di più il digimon uccello, che si accanì anche contro il digimon appena nato.
-forse non è stata una buona idea...
Osservò DKurimon . infatti lui non aveva qualcosa per riparasi, ed era completamente indifeso!
L’uccello aveva mollato Arbormon, e si dirigeva minacciosamente verso di lui, che cominciò ad indietreggiare lentamente. Non aveva il coraggio di attaccarlo, anche perché non sarebbe servito a niente, tranne farlo infuriare ancora di più! così quando il pennuto decise di attaccare, lui non potè fare nulla se non guardare il digimon che si avvicinava pronto ad attaccarlo
-troppo facile prendersela con i più deboli che non si possono neanche difendersi! ARTI DISARTICOLANTI
Arbormon si era messo tra DKurimon e il digimon, ed era riuscito a respingere quest’ultimo
Tutto il gruppo guardava la scena immobile. Gli ex-concorrenti con un misto di stupore per il comportamento impulsivo di quello che era stato Geoff; gli altri invece assolutamente tranquilli.
Lobomon si avvicinò a Bridgette, che era preoccupata per il suo digimon e  anche per Arbormon
-se vuoi puoi aiutarli
La ragazza si voltò
- e come? Non posso attaccare il digimon e rischierei solo di diventare un peso se cercherei di recuperare DKurimon!
-usa il digivice
E indicò il piccolo oggetto che la bionda si era dimenticata di avere in mano
-questo? E a cosa dovrebbe servirmi?
-te fidati e basta. Vuoi che DKurimon aiuti Arbormon?
La ragazza annuì convinta, non capendo come il suo desiderio potrebbe aiutarla.
-bene, allora non dovrai fare altro che pensarlo intensamente
-ma questo come...
-tu fidati. Fallo e basta
La surfista alzò le spalle poco convinta e strinse forte il digivice.
“aiuta DKurimon, devi aiutare la mia digimon. Aiutala ad aiutare Geoff”
Il digivice rispose ai suoi pensieri illuminando il piccolo schermo, e contemporaneamente anche DKurimon venne avvolto dalla stessa luce
DKurimon digievolve Dopimon
(purtroppo non ho trovato immagini neanche di questo digimon...)
Al posto di DKurimon, apparve un digimon leggermente più grande, completamente rosa, con due occhi blu - azzurro, che sembravano provenire dalle profondità marine. La coda era lunga, e gli permetteva di reggersi in piedi stando in perfetto equilibrio. La pinna sul dorso di era allungata ulteriormente, e anche il muso non era più tozzo come prima. Assomigliava a un delfino rosa, se non fosse per la sua buffa posizione e per la struttura ridotta rispetto a quella del mammifero.
-ora va meglio
E il digimon si alzò in volo, simulando di nuotare nell’aria muovendo la coda, e si posizionò vicino ad Arbormon per fronteggiare il digimon, che si era ritirato di fronte all’improvvisa evoluzione.
-beh, ora non fai più il prepotente?
Anche il carattere timidi di DKurimon era variato, ora sembrava molto più intraprendente
L’uccello sembrò riflettere sul da farsi. Combattere contro un altro digimon in grado di volare poteva essere svantaggioso... quindi optò per la più facile ritirata. Stava per alzarsi in volo e scappare quando un raggio di luce lo colpì e lo fece scomparire nel nulla, lasciando solo un mucchio di piume rosse e blu, che si dispersero nel cielo azzurro.
Un ombra passò sul volto dei digiprescelti. Gli avevano trovati, doveva fare alla svelta e consegnare le digiuova e i digispirit ai ragazzi, altrimenti sarebbe stato troppo tardi.
-ma cosa è successo? Perché è sparito di colpo?
Chiese la bionda. In effetti anche gli altri ex concorrenti si erano chiesi più o meno la stessa cosa. Perché quel digimon era sparito nel nulla?
Fu la ragazza dai capelli rossi e il cappello a rispondere.
- vi spiegheremo più tardi cosa succede, ora dobbiamo muoverci
Tagliò Sora
-la cosa più importante ora che tutti voi prendiate possesso dei vostri digimon e digiuova, vi spiegheremo il resto in un altro momento. Avvicinatevi
E porse ai sei ragazzi altrettanti digivice: tre erano piccoli e azzurri, gli altri erano più grossi, simili a dei telefoni cellulari e di colori differenti.
Prima che i sedicenni potessero però anche solo avvicinarsi, dalla foresta provenirono degli strani rumori, simili a qualcosa che strisciava, e passi. Passi pesanti, di corsa.
I digiprescelti impallidirono improvvisamente
-ci hanno già trovati ,accidenti!
Takuya si mostrò visibilmente infastidito e preoccupato. Non ci voleva, pensavano di avere più tempo! E due si sono anche allontanati… dovevano assolutamente riunirsi al più presto!
-Presto, non abbiamo tempo da perdere. Ognuno prenda un digivice!
I concorrenti furono abbastanza stupiti da quel improvviso cambiamento di umore. Chi gli aveva già trovati? E perché Takuya era così preoccupato?
Un po’ sorpresi da quel cambiamento d’umore, i ragazzi porsero le mani verso i digivice, ma prima che potessero anche solo toccarli, dalla foresta uscì un digimon.
Aveva lunghi tentacoli verdi simili a liane che scendevano da quella che doveva essere la testa, un grosso fiore dai petali viola e gialli, che guardava il gruppi con occhi per niente amichevoli, resi ancora più inquietanti dalle righe nere parallele agli occhi stretti e allungati. I tentacoli erano ricoperti di spine, e terminavano ognuno con dei piccoli fiori dai petali rossi, e il centro nero separato in due da una fila di denti aguzzi, che rendevano il digimon ancora più inquietante.
Prima che i ragazzi potessero rendersene conto, il digimon mosse i suoi lunghi tentacoli verso di loro, e afferrò il sacco contente le digiuova e i digispirit!
-NO!
 
Angolo autrice
Intanto, mi scuso per il capitolo corto, e per il ritardo. Il capitolo è così corto, perché dovevo assolutamente trattare di Geoff e Bridgette, però su questa coppia non si ha molto da dire! Però vi prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo! Per farmi perdonare ecco alcune immagini sui personaggi, che mi sono accorta sarebbe meglio farvi vedere...
Scusate l’immenso ritardo, ma la scuola mi occupa molto! Domanda, chi vedreste con Sierra? Se non conoscete i digimon non importa, va bene anche se mi dite solo che animale secondo voi la rappresenta meglio…mi sareste di enorme aiuto, e accelereste anche i miei aggiornamenti!
A presto (spero)
_volpettina_
 
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Heather e Alejandro Image and video hosting by TinyPic
Owen e Izzy Image and video hosting by TinyPic
Cody e Sierra Image and video hosting by TinyPic
 
Ed ecco i digimon
Tai e Agumon Image and video hosting by TinyPic
Matt e Gabumon Image and video hosting by TinyPic
Sora e Biyomon Image and video hosting by TinyPic
Izzy e Tentomon Image and video hosting by TinyPic
Kari e Gatomon Image and video hosting by TinyPic (p.s. di Kari ho ben due diversi tipi di imagine, visto che è sia tra i digiprescelti di digimon adventure, sia tra quelli di digimon adventure 02, ambintata tre anni dopo la fine dell’altra, quindi appare più grande, ma dovete immaginarvela come era nella prima serie, cioè più piccola )
 
I digiprescelti con i digispirit invece preferirei presentarveli man mano che i ragazzi digievolvono per la prima volta, ma state certi che accadrà molto presto!
 
 

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Capitolo 4
*** Mercurymon e Tsukaimon ***


Mi scuso per l’incredibile ritardo! Adesso che ci sono le vacanze di natale cercherò di prendermi avanti... intanto mi scuso ancora, però ho avuto il blocco dello scrittore verso circa metà capitolo e poi mi sono anche ammalata quindi non ho potuto continuare e poi la coppia di questa volta non è tanto facile da trattare, quindi insomma, ecco il risultato! Spero che vi piaccia!
Per farmi perdonare per l’immenso ritardo e anche per lo schifoso capitolo della scorsa volta che cercherò di riscrivere appena possibile, ecco una delle coppie più amate, la Alether!
 
 
Prima che i ragazzi potessero rendersene conto, il digimon mosse i suoi lunghi tentacoli verso di loro, e afferrò il sacco contente le digiuova e i digispirit!
-NO!

 
I digiprescelti si prepararono a combattere. I digimon del gruppo di Tai si schierarono pronti all’attacco davanti al proprio partner, che stringeva in mano lo stesso digivice azzurro chiaro di Duncan e Bridgette, mentre il gruppo di Takuya era già pronto ad azionare la digievoluzione con i digivice in mano, mentre i due ragazzi già trasformati(Kazemon e Lobomon ) si prepararono a combattere. Non potevano permettergli di prendere le digiuova e i digispirit, erano troppo importanti! La situazione però era in una fase di stallo. Dopo aver ottenuto ciò che gli occorreva, il digimon non osava fare altri movimenti, cosciente che una mossa azzardata avrebbe potuto costargli caro. Anche i ragazzi aspettavano, non volendo rischiare di cadere in una trappola ed evitare di danneggiare le digiuova. Fu il digimon alla fine a fare la prima mossa, presentandosi.
-e così voi sarete i famosi digiprescelti… io sono Bloosomon
E sul suo volto si formò un ghigno per nulla amichevole.
- e quelli sarebbero i ragazzi che dovrebbero aiutarvi? Non sembrano un granché
- hei, senti chi parla!
Sbottò un alquanto infastidito Cody, che venne però presto zittito dallo sguardo del digimon.
- tornando a noi... ho il compito di portare questo -ed indicò il sacco vicino a lui- al mio capo, e non intendo venir meno al mio compito, quindi... SPIRALE DI FIORI
E dalla sua corolla partirono numerosi fiori affilati, simili a shuriken, verso il gruppo; vennero però facilmente intercettati di digimon dei ragazzi
-BABY METEORA
E dalla bocca di Agumon partì una piccola sfera di fuoco, che riuscì a eliminare alcuni fiori, i restanti vennero eliminati da Dopimon, appena evoluto
- BOLLE D’ACQUA
 E da un rapido movimento di coda, si scaturirono decine di bolle, che annientarono i fiori restanti.
Purtroppo, quello si era trattato di un diversivo per permettere a Blossomon di scappare indisturbato, portandosi dietro le digiuova e i digispirit!
- hei dove credi di andare?
Heather, contro ogni premurezza, si dirigeva a grandi passi verso il digimon, rimasto bloccato dalla reazione della asiatica. Voleva affrontarlo così? Senza alcuna protezione o digimon?
- Heather!
Alejandro chiamò la ragazza
- cosa pensi di fare? Torna subito indietro!
-uno, te non devi permettermi di darmi ordini, ci siamo capiti? Secondo, quel coso si è preso qualcosa che io rivoglio indietro, e adesso me lo riprendo!
Ormai era a pochi metri da Blossomon, che la guardava leggermente preoccupato. Che cosa gli faceva pensare che potesse sconfiggerlo? Non aveva digimon, e neanche...
Si bloccò. Cavolo, un particolare gli era sfuggito. Nella mano destra teneva stretto un digivice.
Heather sorrise maligna, quel genere di sorrise che si poteva aspettare da una calcolatrice come lei, e alzò la mano, mettendo ben in mostra il digivice.
- ora io mi prendo quello che mi intaressa!
Il digivice prese a illuminarsi, e contemporaneamente anche il sacco. I tentacoli di Blossomon aumentarono la forza sulla tela, per impedire a qualcosa di uscire, ma, con grande stupore generale, il sacco si ruppe, mostrando tre digiuova e tre sfere di luce dalla forma piuttosto insolita.
-cosa hai fatto!
Bloosomon mosse velocemente i suoi tentacoli per riuscire ad afferrare ciò che era appena caduto dal sacco, ma...i digispirit fuggivano dai suoi tentacoli, non riconoscendolo!
Takuya decise di non perdere l’occasione, e lanciò i tre digivice D-tector (che permettono di trasformarsi in digimon loro stessi ) ai tre ragazzi ancora senza digimon, che stupiti gli afferrano al volo. Il digivice di Alejandro era verde smeraldino, con i pulsanti di un rosso acceso, mentre quelli Owen e Cody erano rispettivamente il primo di un blu metallo e di un giallo elettrico, mentre il secondo è dipinto con toni sul marrone chiaro e scuro. I tre digispirit e le digiuova reagirono a questo contatto tra i ragazzi e i digivice, illuminandosi maggiormente e alzandosi leggermente in volo dirigendosi verso i ragazzi. Blossomon però non restò certo ferma a guardare il suo bottino sfuggirle! Visto che i digispirit le scappavano, decise di puntare sulle digiuova, in fondo, era sempre meglio di niente! Riuscì ad afferrarne due, prima che la terza riuscisse a posizionarsi davanti ad Heather, attendendo qualcosa.
L’asiatica osservò attentamente l’uovo:era viola, con delle striature orizzontali di colore nero. Come ipnotizzata, la ragazza alzò il digivice, e il digiuovo si ruppe, rivelando un piccolo essere di colore azzurro chiaro, con degli occhi rossi, e due grandi orecchie che lo facevano sembrare a un coniglio
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Heather guardò il digimon con uno sguardo misto tra il sorpreso, e un “questo sarebbe il mio digimon?”.
Il piccolo saltellava sul prato, quasi stesse cercando qualcosa. Poi vide il digivice che l’asiatica aveva in mano e l’espressione con qui lo guardava e capì
-e così tu dovresti essere la mia partner?
Chiese con una vocetta acuta e ingannevole.
-così sembra
Rispose lei, senza curarsi minimamente di nascondere il tono infastidito che aveva
-che cosa vorresti dire?
-niente
-no, te volevi un altro digimon giusto? Non ti va bene che io sia la tua compagna...
-compagna? Vuol dire che sei una ragazza?
Stavolta nel tono dell’asiatica non c’era ne fastidio ne acidità, solo pura e semplice sorpresa. Quel piccolo digimon non sembrava affatto una femmina!
- si, e allora?
- niente. Niente
La digimon sospirò.
- Pagumon
-come scusa?
L’asiatica finse di non aver ben capito
- Pagumon. È il mio nome. Il tuo invece è?
- Heather
- bene Heather. Che ti piaccia o no, io d’ora in poi sono la tua partner, quindi cerca almeno di fingere che andiamo d’accordo
“non sarà difficile, visto che fingo con tutti” pensò fra se e se. Pagumon la guardò intensamente, quasi volesse leggerli nel pensiero, poi si voltò verso Blossomon che aveva assistito alla schiusura del digiuovo e non aveva osato muovere neanche un muscolo. Quello era andato contro ogni sua aspettativa. Non era previsto che un digiuovo si schiudesse e che il digimon decidesse di attaccarlo! Gli ordini erano stati chiari. Cercare di evitare i combattimenti. Recuperare le digiuova e i digispirit. Tornare alla base. Aveva fallito. Ora non restava che cercare di rimediare.
Intanto il gruppo aveva osservato sorpreso la nascita del digimon e il modo in cui le due si erano conosciute.
-ora tocca a te
Koichi ruppe il silenzio che si era impadronito del gruppo e indicò il digivice verde di Alejandro.
-devi digievolvere
Il latino non se lo fece ripetere. Aveva visto come bisognava fare, e non vedeva l’ora che fosse il suo turno. Era ansioso di sapere quale sarebbe stata le sua nuova forma… sicuramente sarebbe stato magnifico, almeno come lo era lui, se non di più (se fosse stato possibile). E allora avrebbe potuto fargliela pagare a Heather per tutto quello che gli aveva fatto passare, anche se doveva ammettere che quella ragazza era stata la prima e anche l’unica donna che avesse mai amato, ma era stata anche l’unica a respingerlo con tale fermezza! Però glielo leggeva negli occhi. Lei ci teneva a lui, forse anche più di quanto facesse vedere e di quanto lui potesse immaginare... ora però aveva l’occasione di prendere la sua rivincita, e non se la sarebbe fatta scappare così facilmente!
- digievoluzione spirit
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- Mercurymon!
Al posto dell’affascinante spagnolo, si trovava un essere alquanto bizzarro: indossava un’armatura verde smeraldo, con due larghe spalliere, che si univano nel formare quella che doveva essere la testa: un cono con la sommità rossa, con uno specchio perfettamente lucido posto al centro, con due piccole labbra che sorridevano dalla superficie lucida. Dalle spalliere spuntavano due esili braccia, che sorreggevano due enormi specchi attaccati direttamente al braccio, mentre uno specchio leggermente allungato occupava quello che doveva essere il tronco del digimon. Al di sotto di questo, si trovavano due esili gambe, che non sembravano per niente atletiche e robuste, mentre le parte inferiore era protetta da un robusto paio di stivali, sempre rigorosamente verde smeraldo.
-ora sei Mercurymon, il padrone del ferro (o metallo)
-allora, chica, ti piace la mia nuova forma?
Chiese il ragazzo - digimon, rivolto verso l’asiatica, che aveva osservato la scena con sguardo stupito. Quindi sbuffo e si voltò a guardare la sua digimon che cercava di intrattenere Blossomon
-invece di darti tante arie, che ne dici di fare qualcosa di veramente utile, Al?
Le labbra sul volto di Mercurimon si curvarono in un ghigno per niente amichevole
- Non-chiamarmi-Al! Il mio nome è Alejandro, Alejandro!
-Ok..Al!
- Heather, ti sei appena scavata la fossa!
Mercurymon partì all’attacco, tenendo pronti entrambi gli specchi sulle braccia, e lo stesso fecero Bridgette e il suo digimon, e Arbormon.
I digiprescelti invece si rilassarono.
-vediamo come se la cavano, se poi le cose si mettono veramente male interverremo, però non dobbiamo dimenticare che devono imparare ad arrangiarsi, soprattutto contro questi digimon così deboli
Disse Matt, prima di rimettere il suo digivice nella tasca dei pantaloni.
- hai ragione Matt dobbiamo fidarci di loro. In fondo il nostro compito ora l’abbiamo fatto. Gli abbiamo consegnato i digivice, ora dovranno fare da soli
Rispose Tai, prima di appoggiare una mano sul capo del suo partner, Agumon, per rassicurarlo.
-tranquillo Agumon, presto potrai combattere anche te, devi solo avere pazienza
Il digimon annuì, e si sedette sulle zampe posteriori.
Intanto Bridgette e gli altri avevano raggiunto Heather, che aveva sbuffato come suo solito, nel vedere Mercurymon posizionarsi davanti a lei.
-tranquilla chica, ti proteggo io
-non ho bisogno della tua protezione! Io e Pagumon siamo più che capaci di arrangiarci!
- davvero? E allora perché mi hai chiesto di aiutarti?
- non l’ho mai detto, ho detto solo che era ora che facessi qualcosa di utile!
-perche non l’ho fatto? Sono venuto a proteggerti
- stammi lontano.
-perché ti comporti così chica?
-voi due avete finito di litigare?
Si intromise Bridgette
- Dopimon e gli altri hanno bisogno del vostro aiuto!
Era la prima volta che vedevano Bridgette rimproverare qualcuno, solitamente era calma e riflessiva, e raramente si interessava dei fatti altrui. Evidentemente la situazione l’aveva fatta preoccupare molto. Infatti Dopimon era stesa a terra, senza forze, e Bridgette non poteva avvicinarsi perché Blossomon si trovava proprio davanti a lei.
Heather fece un gesto con la mano.
- Pagumon, pensaci te
-veramente io...
L’asiatica alzò un sopracciglio
-tu?
-ecco, io sono solo al primo stadio, mentre Blossomon è al livello campione, non avrei possibilità di batterlo!
- chi lo dice?
-è una cosa risaputa! E come se non bastasse ho anche poca esperienza, il massimo che potrei fare è fargli il solletico con i miei attacchi!
- ma mi pare che fino ad adesso hai combattuto senza problemi?
-sì, però i miei attacchi non gli hanno fatto nulla, è inutile che continuo a provarci, meglio se lasciamo fare agli altri…
-agli altri?
La digimon non rispose. Heather aveva assunto un tono alquanto arrabbiato.
-noi non lasciamo fare proprio niente agli altri! Se vuoi essere la mia partner, devi dimostrarti la più forte di tutti, io non voglio deboli come compagni
Pagumon abbassò la testa, demoralizzata. Lei non poteva farci nulla se era solo a quel livello, però c’era qualcuno che poteva farlo!
-devi farmi digievolvere
-come scusa?
- devi farmi digievolvere. Io non posso farlo da sola, è per questo che sono accoppiata con te. Te puoi farmi digievolvere e diventare più forte, così io sconfiggerò Blossomon
Intanto, Mercurymon e Arbormon stavano mettendo Blossomon in seria difficoltà. In fondo, anche se non sembrava, i due erano molto forti, e potevano eliminare il digimon tranquillamente, ma...
-Fermi
Heather gli bloccò con una mano, proprio quando stavano per sferrare il colpo decisivo.
- Pagumon, ti farò digievolvere allora, se questo renderà la mia squadra la più forte!
Il digivice dell’asiatica brillo, e la sua luce travolse Pagumon
Pagumon digievolve… Tsukaimon!
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Pagumon ora assomigliava non più a una buffa palla grigia con due orecchie spropositate, ma bensì a un porcellino d’india viola con due ali da pipistrello sulla schiena e la pancia bianca.
Alla vista del digimon, il gruppo di Tai, Matt, Sora, Izzy J e Kari sgranò gli occhi. Il più stupito fu Matt principalmente.
-ma è uguale a...
-no, non è lui. Lui è Tsukaimon. Non è il suo digimon
-hai ragione Matt. Però hai visto come si assomigliano i due? Se non fosse per i colori sarebbero uguali
- sì...
Annuì il biondo.
Intanto Heather fissava il suo nuovo digimon
“ma perché a me devono sempre capitare digimon assurdi? A Duncan una sfera viola che lo rispecchia perfettamente. A Bridgette un delfino e a me questo coso? Prima un coniglio e ora un buffo mammifero con le ali?cos’è uno scherzo?” sospirò rassegnata. A quanto pareva, quello era e le toccava tenerlo. O meglio, quella era e le toccava tenerla.
- forza, Tsukanamon. Ora che hai raggiunto la forza necessaria sconfiggi quel fiore troppo cresciuto!
La digimon appena evoluto la guardò come per dire “ma cosa sta blaterando?”
-io non combatto contro di lui
E si sedette tranquillo
- COME TE NON COMBATTI?! Ho fatto come avevi chiesto e ti ho fatto digievolvere, ora te lo DEVI sconfiggere!
- ho detto di no. Non sono stupido! Sono ancora di un livello troppo inferiore, non combinerei molto più di prima.
- hei tu! Non puoi dire di no alla mia chica!
Mercurymon si mise di fronte al digimon con gli specchi sugli avambracci in una posizione tale da permettergli di specchiarsi, anche se era un continuo riflesso visto che anche il suo volto corrispondeva in un specchio!
- e te fatti gli affari tuoi. Ho detto che non combatto contro quel digimon e non combatto.
Heather era rossa di rabbia. Come osava disobbedirle in quel modo?
-e se foste in due a combattere?
La voce di Bridgette ruppe la loro conservazione, e tutti si voltarono verso la bionda che gli guardava sorridendo, vicino a un digimon nuovo: aveva la forma di un delfino, con gli occhi verdi e tre pinne sul dorso, e un segno rosso sopra il muso. Galleggiava felice vicino a Bridgette, e ogni tanto lei gli accarezzava il muso.
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- mentre il tuo Pagumon digievolveva, sono riuscita a far digievolvere anche Dopimon in Dolphimon, e ora potete entrambe combattere al livello intermedio. Contro voi due non avrà possibilità!
Dolphimon fece le fusa vicino alla sua padrona e poi parlò
- che ne dici, Tsukaimon? Vuoi provare a combattere? In due avremmo qualche possibilità di batterlo.
Il digimon viola ci pensò su, poi si alzò in volo sbattendo le sue ali e acconsentì
-ora le cose sono più ragionevoli, andiamo
-bene
Bridgette accarezzò un’ultima volta la sua digimon e poi la mandò a combattere.
-forza! Sono sicura che ce la farete!
Mercurymon e Arbormon si misero in disparte. Ora era il momento della battaglia delle ragazze e non avevano intenzione di intervenire mettendo a rischio la loro incolumità. Sapevano bene che Heather più che Bridgette non gli avrebbe mai perdonati se fossero intervenuti.
- IPERGETTO!
Dal muso del delfino fuoriuscì un potente getto d’acqua che venne però bloccato dai fiori sui tentacoli di Blossomon
- NUBE DI FUMO
Davanti a Tsukaimon si materializzò una impalpabile nuvoletta viola, che volò verso il digimon fiore e stava per colpirlo, quando Blossomon  pose nuovamente i suoi tentacoli a proteggerlo, venendo però colpito così dall’ipergetto. Sfortunatamente l’attacco  non gli aveva fatto più di molto. C’erto, era pieno di lividi e respirava affannosamente, però era ancora in piedi nonostante tutti gli attacchi che avesse ricevuto. E soprattutto aveva ancora le digiuova.
-accidenti, non gli abbiamo fatto niente!
Imprecò Heather, frustata nel dover stare a guardare e di non poter agire di persone a farla pagare a quel digimon.
- te lo avevo detto. Siamo solo al livello intermedio
La rinfacciò Tsukaimon.
-e così non potete batterlo lo so stupida! Me lo avevi già detto!
“pensa Heather, pensa! In fondo ti chiamano la stratega numero 1, ci sarà un motivo. Ragioniamo: l’attacco di Tsukaimon non lo ha ferito, mentre quello del digimon di Bridgette è stato parato ma poi...” gli occhi le si illuminarono. Aveva trovato un modo di batterlo.
- Bridgette, attacca. Tsukaimon, tieniti pronta
- Heather ma cosa vuoi fare?
-voi fate come vi dico e non scapperà
-IPERGETTO
-cosa pensate di fare?
Disse Blossomon con quella sua voce così odiosa mentre bloccava l’attacco con i suoi tentacoli, finendo in trappola
-Ora Tsukaimon! Attacca il fiore al centro mentre è impegnato!
-NUBE DI FUMO
- noooooooo!
Blossomon, impegnato a difendersi dall’ipergetto non poté impedire che la nube lo colpisse al centro esatto della testa, e si scompose in milioni di dati
Heather si voltò facendo ondeggiare la chioma corvina al vento
- l’avevo detto. IO non perdo mai
Tsukaimon le volò dietro, felice di essere riuscita a sconfiggere il digimon
- ma, le digiuova sono scomparse!
Bridgette si era precipita a raccogliere i due preziosi oggetti, ma con grande sconforto non aveva trovato nulla, solo quello che ormai rimaneva del sacco che le aveva contenute.
- come non ci sono?
Tutto il gruppo corse a vedere, le digiuova non potevano essere sparite nel nulla!
- ha ragione, accidenti!
Takuya sbatte un pugno contro l’albero vicino.
- forse sono andate distrutte nella battaglia...
Azzardò Cody, pur sapendo che così le cose non erano migliori
-no, se fossero andate distrutte ce ne saremmo accorti, e soprattutto se ne sarebbero accorti loro
e Izzy J indicò Sierra e Izzy, le uniche ancora sia senza un digimon che senza un digispirit
- i vostri digivice avrebbero reagito alla distruzione totale di un digiuovo, invece sono ancora interi, vuol dire che è molto peggio.
Il ragazzo aspettò di avere l’attenzione di tutti prima di continuare
-vuol dire che le ha prese il nemico.
- e allora? Donde està el problema? Basta andare a riprenderle
- non è così facile come pensate...meglio però se vi spieghiamo tutto domani, ora si sta facendo tardi
Disse Tommy, e si diresse verso le tende che avevano disposto
-hei un momento!
Lo blocco Mercurymon
-non ci avete detto come si fa a tornare normali!
Il ragazzino sorrise leggermente
- ho è semplicissimo, basta che subisci un attacco
E lanciò un occhiolino a Heather
- ma prima quei due sono riusciti a farlo senza bisogno di nessun attacco!
Evidentemente Alejandro non voleva rovinare il suo “splendido” corpo.
-ti aiuto io Al, Tsukaimon vai!
- NUBE DI FUMO
Alejandro rimase un po’ indeciso sul da farsi. Poteva bloccare l’attacco oppure farsi colpire... Reagì d’istinto, non avrebbe mai permesso a Heather di dargliela vinta!
- SCUDI RIFLETTENTI
Lo specchio che aveva sul braccio destro si illuminò, e la nube venne inghiottita da esso, per poi essere rispedita indietro.
- hei!
Tsukaimon volò abilmente riuscendo ad evitare il suo stesso attacco
-non ti permettere più di attaccare la mia digimon, ci siamo capiti, Al?
- guarda che siete state voi a cominciare! Mi avete attaccato per prime
- solo per farti tornare normale, hai sentito cosa hanno detto? Era necessario!
-certo, e te non avresti mai perso l’occasione di umiliarmi vero?
- e te ne approfitti sempre per essere così maledettamente arrogante vero?
In quel momento Mercurymon venne avvolta dalla solita luce, così come Arbormon, e tornarono ad essere Alejandro e Geoff
-ma come abbiamo fatto a tornare normali? Non siamo stati attaccati
- è vero, mi ero dimenticato, ci sono vari modi per tornare normali. Subire un attacco o aspettare che l’energia si esaurisca o ancora
- lo sapevo io!
Gli occhi neri di lei incrociarono quelli azzurri di lui, che le impedirono di controbattere. Quello sguardo… entrambi non potevano non esserne attratti reciprocamente. Lei, così crudele che però sapeva dimostrare di poter essere dolce con chi lo meritava, e lui, che poteva avere tutte le donne del modo tranne lei, l’unica da cui fosse veramente attratto. Erano come due faccie della stessa medaglia, uguali ma contemporaneamente sempre in lotta per prevalere sull’altra. E tutto questo viaggio avrebbe dato loro delle risposte? Avrebbe potuto permettere a loro due di chiarirsi? Questo non lo sapevano ma erano certi che forse, e dico forse, sarebbe stato possibile ricominciare.
L’asiatica si voltò facendo ondeggiare la chioma corvina e, senza dire una parola, si allontanò dal gruppo e si sedette in disparte, vicino alle tende, a riflettere.
Doveva scegliere, cosa voleva fare? Stare in quel posto oppure tornare a Toronto? Era sicura che continuando ad insistere sarebbe riuscita a convincere quei bambini a dirle come fare solo che poi? Era davvero sicura di voler tornare a casa? Il suo sguardo si mosse veloce, dal digivice che teneva in tasca a Tsukaimon, intenta in una animata discussione su chi dovesse procurare il cibo. Un sorriso apparve sul suo volto, cosa che non passò inosservata a un certo ragazzo che non le aveva tolto gli occhi di dosso.
- hei Heather, sbaglio o stai sorridendo?
-e se anche fosse Alejandro? Te ne importerebbe qualcosa?
- certo che me ne importerebbe
E si sedette vicino a lei. La ragazza diventò rossa per l’imbarazzo. Cosa aveva in mente quel maledettissimo ragazza tremendamente affascinante? Perché tutt’un tratto il suo carattere era così cambiato?
- c-cosa vuoi fare?
- una mente come la tua non riesce a immaginarlo?
Di nuovo quello sguardo. Heather si perse nuovamente in quegli occhi color del cielo.
Ma se Courtney era la più orgogliosa, Heather era senza ombra di dubbio al secondo posto! Si riprese in fretta e distolse lo sguardo
-cosa c’è?
- niente, assolutamente niente
- e allora perché sei diventata improvvisamente così rossa?
- non è affatto vero! e poi non sono affari tuoi!
La ragazza si alzò velocemente, ma lui la trattenne per un braccio e lei perse l’equilibrio cadendogli addosso.
E fu un attimo. Le loro labbra si unirono, e nessuno dei due si ritrasse. Il modo intorno a loro si sciolse, lasciando solo loro due avvolti in un bacio, il bacio che avevano sempre desiderato.
Quando si staccarono anche il latino era imbarazzo come prima era stata Heather, ma lei non ci fece caso. Si rialzò, si spolverò i vestiti e si riunì al resto del gruppo, che evitò saggiamente di fare commenti sul fatto che la ragazza fosse così rossa e imbarazzata. Fortunatamente nessuno aveva visto la scena avvenuta poco prima.
Alejandro osservò quella ragazza alzarsi senza opporsi, lo sapeva, doveva dargli tempo però presto sarebbe tornata da lui, quella ragazza così maledettamente sexy che era riuscita a fargli perdere la testa in quel modo.
“no se puede correr para siempre, mi amor”*
 
 
 
*non potrai scappare per sempre, amore mio
Angolo dell’autrice
Allora, vi è piaciuto? Certo, molti si chiederanno come mai a Heather è capitato un digimon come Tsukaimon, però vi do un piccolo preavviso, è stato scelto per le sue evoluzioni che invece secondo me rispecchiano perfettamente l’asiatica, quindi vi consiglio di stare a vedere e di provare a indovinare nelle recensioni... a proposito di recensioni, ecco un grazie speciale a chi ha recensito gli altri capitoli:
Xenja
Taiga_love13
Lottie17
Spero che nei prossimi capitoli recensiate di più, e per finire ecco un’immagine sulla coppia del giorno!
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Capitolo 5
*** Sierra e Cody ***


- allora, gli avete trovati?
Una figura incappucciata stava eretta su un trono nero, intagliato sulla pietra, mentre un’altra figura era inginocchiata davanti a lui. Questa si vedeva essere abbastanza a disagio e preoccupata.
-purtroppo mio signore abbiamo ottenuto solo due digiuova. I digispirit hanno raggiunto i loro prescelti, e le restanti tre digiuova si sono schiuse...
La sua voce si sentiva essere incerta e agitata. Il suo signore di sicuro non sarebbe stato contento
- Quali erano i miei ordini?
La sua voce era calma, ma lasciava trapassare una sensazione di fastidio e irritazione
Il suo sottoposto rispose leggermente agitato
- r-recuperare i digispirit e le digiuova cercando di non farci notare troppo.
- non mi pare che avete rispettato i miei ordini
- ma è stato Blossomon a farsi notare e a farsi sfuggire le digiuova e i digispirit!
- e dove si trova adesso?
-ecco... lui è stato eliminato
Lo disse tutto d’un fiato. Sapeva che anche questo il suo signore non l’avrebbe apprezzato ed non era ancora arrivato alla notizia peggiore!
- e da chi?
Ecco, si aspettava questa domanda
- da due dei digimon dei nuovi ragazzi, al livello intermedio
- livello intermedio... quindi non solo ci siamo fatti scappare le digiuova, ma si sono anche schiuse e i digimon evoluti!
La sua voce si faceva sempre più alta e arrabbiata.
- si signore. Ma abbiamo potuto prendere due delle digiuova di nascosto mentre Blossomon combatteva contro i nemici, e ora sono nostre.
- almeno una buona notizia. Se il gruppo è incompleto possiamo ancora colpire i due senza protezione e vincere!
 Sbatte un pugno sul pomolo del trono, e la stanza vibrò leggermente.
- signore! Signore!
Un Datamon entrò velocemente nella stanza, tenendo dei fogli nelle sue tozze mani
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- chi ti ha dato il permesso per irrompere così nella stanza del nostro signore?!
Lo riprese il digimon inginocchiato, voltandosi e posando i suoi occhi in quella figura alquanto agitata
- ecco, aveva detto di essere avvisato subito e...
- parla Datamon, cosa è successo da farti irrompere così durante un mio resoconto?
- una delle digiuova si è schiusa!
La figura sul trono sorrise maliziosamente. Ecco una VERA bella notizia. Il digiuovo si era schiuso.
- bene, molto bene. Rinchiudetelo nelle segrete, ma raccomando, fate in modo che sopravviva. Ora comincerà la seconda fase del piano
- certo signore!
Il Datamon si mise sull’attenti, e poi uscì ancora agitato dalla stanza
- e con l’altra missione? Come procede?
La sua voce ora era molto più rilassata rispetto a prima, e il digimon inginocchiato poté rispondere con più tranquillità
- stiamo continuando a procurare sempre più dati di digimon, e le ricerche proseguono spedite. Entro alcuni giorni avremo la posizione sicura del primo templare, quello dell’acqua.
- bene molto bene. Ora puoi andare Astamon
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Astamon si alzò e uscì dalla stanza facendo riecheggiare i passi sul pavimento di marmo nero, fino a scomparire oltre la porta di legno.
La figura oscura  osservo attentamente il punto in cui Astamon era scomparso, ma la sua mente vagava altrove. Doveva farcela. Doveva trovare tutti i templari e assorbirne al forza per diventare l’essere più potente di tutta digiworld e del mondo umano. Il mondo umano... era tempo che non ci tornava, e presto avrebbe fatto un’altra visitina, così, per far felici i giornali e le TV. Così preso nei suoi pensieri non si accorse di una figura che osservava tutto dall’ombra, nascosta dall’oscurità che adornava quel luogo, e che appena si rese conto di aver udito abbastanza uscì dalla finestra nascosta da un pesante drappo nero, causando appena un leggero fruscio che riscosse la figura incappucciata dai suoi pensieri.
 
Sierra aprì gli occhi e si alzò indolenzita. Vicino c’era il suo Cody, che aveva accettato di dormire insieme a lei solo a condizione che lo lasciasse in pace, e lei era stata ben felice di accontentarlo. Per il suo Codichino questo e altro. Avevano pranzato con alcuni frutti procurati da Izzy e dagli altri, e poi si erano coricati per dormire. Bridgette era stata piuttosto preoccupata perché Courtney e Duncan non erano ancora tornati, ma quel ragazzo, Tai, la aveva tranquillizzata dicendole che gli avrebbero cercati domani, ora dovevano pensare a riposarsi perché era stata una giornata abbastanza faticosa. Lei non aveva voluto dormire all’inizio e aveva passato gran parte del tempo osservando Cody che dormiva beato in sacco a pelo procurato da quei ragazzini, ma poi il sonno aveva avuto la meglio ed era crollata sognando il suo matrimonio con Cody. Ma qualcosa poi l’aveva svegliata improvvisamente. Una voce. Che la chiamava. Nella sua testa. “Ok, adesso sto impazzendo sul serio” eppure quella voce la sentiva veramente, non se la era immaginava. Decise di uscire per prendere una boccata d’aria. Aveva scelto il posto vicino all’entrata, usando come scusa il fatto che soffriva di claustrofobia, anche se in realtà era perché aveva paura che Cody scappasse di nascosto. Fuori l’aria era fresca e un leggero venticello le scompigliava la chioma viola . si sedette sull’erba e chiuse gli occhi. Dove era capitata? Come avrebbe fatto a uscire? E soprattutto, ne sarebbe mai uscita? Queste domande la tormentavano e le impedirono di sentire il rumore di passi che si avvicinavano. Solo quando parlò si accorso della ragazza dietro di lei.
- sei ancora sveglia?
Sierra si voltò, riprendendosi dai suoi pensieri, e osservò la ragazza. I capelli ramati  tagliati corti che incorniciavano il viso sorridente e pieno di gioia, che le ricadevano leggeri sugli occhi ambrati, appena velati di sonno ma già vispi e pieni di allegria. Sorrideva apertamente, un sorriso sincero di chi era veramente felice.
- posso sedermi vicino a te?
Anche la voce ispirava gentilezza e fiducia, come tutta la ragazza in se.
- c-certo
- siamo nervosetti, eh?
Rise gentilmente, non per prenderla in giro.
Sierra sentì che poteva fidarsi di quella ragazza, sentì che poteva capirla.
- sì, faccio ancora fatica a credere a tutto quello che mi è capitato e non so se potrò mai tornare indietro...
-è tutto assolutamente vero. I digimon, i digispirit e Digiworld, è tutto vero, non te lo sei immaginata te.
- potremo mai tornare indietro?
- se è quello che vuoi veramente, sì
La ragazza aveva assunto un tono di malinconia
- certo che è quello che voglio!
-anche io lo pensavo all’inizio
La ragazza alzò i suoi occhi al cielo, contemplando la luna e le stelle che aveva tanto  desiderato rivedere
- poi però... ho conosciuto Biyomon, e per me è stato tutto diverso. Quando abbiamo dovuto lasciare Digiworld pensando che fosse per sempre, avrei anche accettato di fare di tutto per restare e non abbandonarla. Ma se lo avessimo fatto saremmo stati cancellati perché non fatti di dati.
Una lacrima scese sul suo volto, ma Sierra non la notò.
- in che senso sarete stati cancellati?
- quando sconfiggemmo Apokarimon, il nostro nemico più potente, il portale tra la terra e digiworld cominciò a chiudersi, e avevamo solo due ore per attraversarlo. Noi volevamo restare per non separarci dai nostri amici, anche se questo avrebbe potuto portare a restare intrappolati a digiworld per sempre. Ma questo non ci fu possibile, infatti non essendo fatti di dati Digiworld ci avrebbe cancellato completamente. Quindi fummo costretti a separarci.
Sierra non sapeva cosa dire. Era davvero stato così? Era come se lei avesse dovuto separarsi per sempre da Cody, visto il legame stretto tra qui ragazzi e i propri digimon, e non avrebbe potuto sopportarlo, per nulla al mondo!
-ora però ti starò rattristando, no? Dicevo solo che devi essere sicura di quello che vuoi veramente, perché non sempre quello che pensi di volere è quello che vuoi veramente.
Incrociò i suoi occhi ambrati con i suoi
- cos’è quello che te vuoi veramente Sierra?
- come fai a ricordarti il mio nome?
Sorrise leggermente
- diciamo che ormai ho acquisito una memoria molto veloce., ma cosa vuoi te veramente?
Era sicura di voler tornare a casa? A questo punto non ne era più così tanto certa.
-se resti, potresti stare per molto insieme vicino a Cody, non pensi?
Aveva ragione, messa così la scelta era molto più semplice di come le era sembrata prima. Quando erano a Toronto Cody non lo vedeva quasi mai, nonostante tutti i suoi appuntamenti e le lettere che gli inviava.
- allora la risposta è ovvia, resto. Non potrei mai separarmi dal mio Codichino!
La ragazza rise leggermente e si alzò
- meglio che torniamo dentro, altrimenti gli altri potrebbero preoccuparsi.
- aspetta! Io ,ecco, sento delle voci nella mia testa, è normale oppure sto impazzendo sul serio?
Sierra si era leggermente preoccupata per questo. Non le era mai capitata una cosa del genere e aveva trovato il coraggio di confidarsi
- è normale, è il tuo digimon che ti chiama. Evidentemente il tuo digiuovo si è schiuso. Ma stai tranquilla, presto andremo a riprendere il tuo e anche quello di Izzy
- come avevi detto di chiamarti?
- Sora
- senti Sora, come hai capito del mio amore per Cody? Si beh, era un po’ facile da intuire però insomma ecco...
Sora sorrise e la guardò dolcemente
- è facile per la digiprescelta dell’amore intuire certe cose.
- prescelta dell’amore?
Sierra voleva chiederle spiegazioni ma Sora era già rientrata in tenda, lasciandola con le sue domande
Sierra rimase fuori ancora un po’. Ora aveva risposto ad alcune domande, ma se ne era poste delle altre. Come stava il suo digimon? E come era? Cosa voleva dire che Sora era una prescelta dell’amore? In effetti era molto carina e simpatica. Aveva ancora più domande e incertezze di prima.
Decise però di tornare da Cody, per vedere se stesse bene e anche per provare a dormire ora che il suo digimon aveva smesso di chiamarla. A proposito del suo digimon, come stava? Era prigioniero del nemico però Sierra sentiva che almeno per il momento stava bene, ma per quanto ancora?
“ chissà che aspetto ha... forse è uguale a Cody! Sarebbe bellissimo” e si immaginò un Cody più piccolo che la seguiva dappertutto. Quasi meccanicamente entrò nella tenda, e si distese vicino a Cody
- Buona notte Cody
E crollò nel mondo dei sogni, accompagnata dal fruscio degli alberi e il soffiare del vento fuori dalla tenda.
 
La mattina, i ragazzi si svegliarono molto presto. I primi raggi del sole erano comparsi all’orizzonte quando gli ex-concorrenti vennero letteralmente buttati giù dal letto.
- ma è appena l’alba! E se io non faccio le mie normali 10 ore di sonno...
Heather sbadigliò, ma venne interrotta da Koji
- bla bla bla, tutte scuse. Oggi abbiamo un sacco di cose da fare. Primo: due di voi devono ancora prendere confidenza con i loro digispirit, e anche gli altri dovrebbero allenarsi un po’. Secondo: rintracciare le digiuova di Sierra e Izzy, e cercare di recuperarle. Poi dovremmo...
Owen lo interruppe.
- un momento, e la colazione?
- beh, penso che potrete anche saltarle per una volta no?
Owen impallidì di colpo
- s-s-saltare la colazione?! Ma è una pazzia! Io non sopravvivrò mai senza!
Izzy rise apertamente. Adorava quel ragazzo un po’ sovrappeso.
- e dobbiamo anche trovare Courtney e Duncan!
Si intromise Bridgette, che fino a quel momento aveva accarezzato Dolphimon prestando poca attenzione al discorso di Koji
- di loro vi abbiamo detto di non preoccuparvi, lei ha il digispirit, mentre lui ha il digimon, non dovete dimenticarlo. Non sono per niente indifesi.
- ma come potete lasciarli da soli! Insomma, sono pur sempre inesperti anche loro e se venissero attaccati
Bridgette non capiva come facessero a lasciar perdere: erano da soli, e se fossero stati attaccati… non voleva neanche pensarci! Courtney sapeva essere molto impulsiva qualche volta, soprattutto se intorno a lei c’era Duncan. Quel ragazzo le faceva perdere il controllo!
- stai tranquilla cucciola, sono sicuro che sapranno cavarsela
La rassicurò Geoff, ma lei continuò a essere a disagio.
Owen intanto continuava a insistere.
- io voglio fare colazione! Non potrei mai sopravvivere fino all’ora di pranzo!
Koji alla fine si arrese.
- va bene, visto che Owen insiste così tanto ci fermeremo per la colazione e ne approfitteremo per spiegarvi un po’ di cose. Poi però dovremo muoverci, non abbiamo altro tempo da perdere.
Owen annuì contento
-bene, io vado a cercare qualche frutto, voi intanto smontate il campo, non ci metterò molto
E si allontanò nella foresta, seguito da Kari.
- aspetta Koji, veniamo anche noi! Forza Gatomon, vieni anche tu!
Il digimon le corse dietro, seppure un po’ riluttante
- Uffa, e io che speravo di poter stare un po’ tranquilla... Kari aspettami!
- bene, intanto diamoci da fare, dai!
Nessuno capiva da dove Tai e Takuya trovassero tutta quell’energia. Non ci misero molto, e dopo venti minuti stavano mangiando delle deliziose mele procurate dai ragazzi.
- allora, avevate detto che ci spiegavate un po’ di cose, no?
- sì, allora, da dove posso cominciare...
Izzy J si scompigliò i capelli (già arruffati) come faceva sempre quando era nervoso.
- Izzy J, che ne dici di partire dall’inizio?
Tentomon si avvicinò zampettando,e qualche ragazza si allontanò infastidita dal digimon simile ad un insetto
- che inizio? Dall’inizio inizio, oppure da quando siamo tornati?
- meglio da quando siete tornati, quello che accade prima per adesso non è rilevante.
- allora, come sapete già noi abbiamo già avuto a che fare con i digimon, anche se in universi e momenti diversi. Ma questo ora non ha importanza, il problema è sorto dopo che il gruppo di Takuya ha sconfitto il nemico che aveva minacciato digiworld. Dopo alcuni mesi siamo stati riconvocati a digiworld perché era apparso un nuovo nemico. Qui ci siamo incontrati per la prima volta, e pensavamo di riuscire a sconfiggerlo da soli, ma non è stato così. Avevamo bisogno di un nuovo tipo di potere, un potere nuovo e che nessuno di noi possedeva. Una nuova digievoluzione. Quindi ho modificato alcuni digivice che possedevo già per renderli capaci di eseguire questa nuova digievoluzione, e li ho inviati nella rete per cercare dieci ragazzi che ci aiutassero. E loro hanno trovato voi.
- vuoi dire che ora noi possediamo un potere nuovo che ci rende più forti?
- ecco, non esattamente. Io ho reso i vostri digivice capaci di accettare questo potere, ma non lo ho ancora inserito. Per farvi un esempio, e come preparare dei biscotti. Io ho preparato la forma per lo stampo, però la pasta non è ancora stata inserita.
Nel sentire la parola “biscotti”, Owen alzò di scatto la testa.
- l’esempio è un po’ azzardato ma penso di aver capito. Ora come possiamo ottenere questo nuovo tipo di potere?
- per i digispirit dovrete recarvi in dei luoghi speciali, i templi, dove dopo aver superato delle prove potrete ottenere il vostro potere corrispondente, per i digimon invece la cosa è piùsemplice. Non dovrete recarvi in un luogo in particolare, ma si ottiene quando il legame ragazzo - digimon è molto forte.
- quindi io e Tsukaimon dovremmo aumentare il nostro legame d’amicizia?
Heather guardò il digimon con aria diffidente. L’idea di dover avere un’amica vera la faceva sentire estranea. Non ne aveva mai avuta una vera o se la aveva avuta, era stato tanto, troppo, tempo fa.
- sì, esattamente.
- e dove si trovano i templari per ottenere il nuovo potere?
Izzy J alzò le spalle scoraggiato
- non lo so, mi dispiace
- ma come facciamo a trovarli quindi? Dobbiamo girare a vuoto?
- vi guiderà il digivice. O meglio, i digispirit dentro di lui lo faranno. Dovrete solo fidarvi.
- ci stai quindi chiedendo di partire per digiworld a cercare questi templari? O di aumentare il legame di amicizia i nostri digimon? E loro due? Cosa faranno?
Geoff accennò a Sierra e Izzy, sedute vicino a lui.
- loro si dirigeranno alla ricerca delle loro digiuova, abbiamo già qualche idea di dove possano essere.
- quindi adesso dove dobbiamo dirigerci?
Alejandro si era alzato impaziente di partire. Aveva bisogno di tempo per riflettere. Riflettere su di lui, su Mercurymon e su quella ragazza.
- ci divideremo in quattro gruppi, due di voi con due di noi. Zoe e Matt invece cercheranno di rintracciare Courtney e Duncan. E adesso invece pensiamo a voi...
Cody chiuse gli occhi. Chissà perché ma sapeva già con chi sarebbe andato in gruppo.
- Cody e Sierra, voi viaggerete con Kari e Koji
Ecco. Lo sapeva. Gli toccherà stare insieme a Sierra per tutto quel viaggio. Certo, la sopportava sicuramente meglio dopo che lo aveva aiutato quando era tra i finalisti e quella mattina si era accorto che lo aveva lasciato in pace. Il problema era che, ecco... si stava affezionando a lei, troppo forse. Lei che lo seguiva sempre, che si sedeva sempre con lui, e che aveva imparato fin dove doveva spingersi per non infastidirlo troppo. Che sapeva sorridere sempre e non si faceva troppi problemi a dire quello che pensava. Era questo che lo preoccupava un po’. Non sapeva come comportarsi, perché aveva paura di dire quello che pensava, eppure sarebbe sembrato molto semplice viste tutte le attenzioni che gli prestava, ma non lo era. Aveva paura di quello che poteva cominciare a provare per quella ragazza. Aveva paura di INNAMORARSI di Sierra.
Izzy J intanto aveva continuato a dire i gruppi
- Alejandro e Heather insieme a Sora e Takuya. Geoff e Bridgette con me e Tommy. E per finire Owen e Izzy viaggeranno con Tai e Koichi. Ci sono domande?
Heather non se lo fece ripetere due volte
- sì, perché io devo stare con quella specie di essere?
- perché voi siete collegati, o meglio, lo sono i vostri digivice. Quindi non potete mettervi in coppie diverse su questo lato. Altre domande?
Heather sbuffò. Che razza di risposta era?
- bene, non ce ne sono. Ora, vi consiglio di prepararvi, il tempo di discutere degli ultimi preparativi e poi partiremo.
I ragazzi videro Izzy parlare con Tai, Takuya, Matt e Koji, per poi separarsi
- il gruppo di Owen e quello di Cody viaggeranno insieme per un pezzo del percorso visto che entrambe le ragazze devono recuperare le proprie digiuova, poi si separeranno per la ricerca dei templari. Quando qualche gruppo troverà il templare, poi si recherà al monte che vedete alle mie spalle, ci ritroveremo sulla cima quando tutti avranno raggiunto il loro massimo livello di potenza.
Quindi ci furono dei saluti tra i due gruppi dei digiprescelti e poi i cinque gruppi si separarono, scomparendo ciascuno in una zona diversa della foresta. Solo Zoe e Matt rimasero nella radura, chiedendosi da dove cominciare le ricerche.
 
Sierra camminava a fianco a fianco di Cody, dietro di loro c’era Owen mentre Izzy proseguiva saltando di albero in albero sopra le loro teste. A capo fila c’erano Tai e Kari con i propri digimon, mentre Koji e Koichi chiudevano la fila.
- Kari, dimmi quando ti stanchi che ti prendo in braccio senza problemi, sai che non voglio che ti stanchi troppo. E poi ti sei ammalata la settimana scorsa e non vorrei che stessi ancora male
- Tai sto bene. Era solo un raffreddore e sono stata meglio dopo due giorni. Non devi preoccuparti per me.
- Kari ha ragione, ci sono io a proteggerla se serve
Gatomon si fece avanti poggiando una zampa sul petto. Tutti sapevano quanto tenesse a Kari, e non avrebbe permesso a nessuno di farle del male, per nulla al mondo.
- Lo so Gatomon, però suo fratello sono sempre io e sai che non voglio che stia male di nuovo
Il ricordo di quando la sua sorellina aveva rischiato la vita perché l’aveva portata fuori a giocare quando stava male gli ritornò in mente, come i sensi di colpa per tutto quello che le aveva fatto fare in giro per digiworld. Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Dall’altra parte, Sierra era rimasta sorpresa dalla rivelazione del loro legame di sangue. Non avrebbe mai detto che Tai e Kari fossero fratelli, però ora che ci rifletteva Tai si era sempre occupato di Kari da quando erano arrivati a Digiworld: l’aveva stretta per mano quando era comparso Blossomon, le aveva procurato la tenda più vicino al fuoco perché dormisse al caldo e le aveva dato anche metà della sua mela. Sì, ora che ci pensava erano proprio fratello e sorella. Si voltò a guardare i due gemelli che camminavano dietro di loro e notò una grande differenza tra i due rapporti. Tai e Kari parlavano tra di loro e si tenevano per mano, mentre Koji e Koichi camminavano fianco a fianco, nel silenzio più assoluto. Ogni tanto gli vedeva alzare la testa contemporaneamente e guardarsi negli occhi, per poi sorridere e svolgere lo sguardo da tutt’altra parte. Eppure... avvertiva che anche il loro rapporto era speciale, ma diverso da quello che legava Tai e Kari e anche da quello che c’era tra lei e sua sorella. Già, suo sorella... non ci aveva pensato ma come aveva reagito la sua famiglia quando lei non era tornata per la cena? Avevano chiamato la polizia oppure avevano aspettato con ansia il suo ritorno? Non lo sapeva, e non era neanche sicura di volerlo sapere. Perché lei aveva scelto di rimanere a digiworld per stare insieme al suo codichino, e sapeva che se avesse parlato con i suoi genitori, poi avrebbe finito per essere debole e tornare nel mondo reale mentre ora voleva solo stare con il suo Cody il più a lungo possibile...
Poi fu un attimo. Sentì il respiro mancarle  e cadde in ginocchio. La mano volò rapida al petto, sotto il quale il cuore batteva sempre più veloce.
- Sierra! Che ti succede?
Cody si inginocchiò di fronte a lei mentre gli altri si misero tutti intorno. Il suo digivice appeso alla cintura brillava di un rosso cupo, ma fortunatamente la ragazza sembrava essersi ripresa.
- s-sto bene, non vi preoccupate.
Tai guardò con uno sguardo preoccupato il digivice, che aveva cominciato a tornare normale.
Cody si voltò a guardarlo
- che cosa le è successo? Ditemelo!
- non lo sappiamo con sicurezza, ma probabilmente...
Cercava le parole per dirlo nel modo migliore, ma fortunatamente Gatomon continuò
- probabilmente è successo qualcosa al suo digimon, qualcosa di molto grave. Non era mai capitata una cosa del genere, e non era neanche mai capitato che si impossessasse del digimon di uno dei digiprescielti, o se era capitato era stato in circostanze molto diverse.
La sua mente volò al suo passato, così diverso da quello degli altri digimon.
- ma il colore del tuo digivice sta a indicare che qualcosa è accaduto al digimon, anche se ora è passato.
- non avevate accennato a niente di tutto questo! Non ci avevate detto che la nostra vita è legata a quella del digimon!
Cody era fuori controllo. Sierra, la Sua Sierra, stava rischiando di fare una brutta fine in qualsiasi momento, e lui non avrebbe potuto fare nulla per impedirlo!
- Cody calmati, non è successo niente
- no Sierra, tutto questo non ci era stato menzionato, non rientrava nei patti!
- di che patti parli? Non vi abbiamo promesso nulla, e niente vi obbliga a rinunciare! Sappiate solo che anche se tornerete nel mondo reale, se mai ci riuscirete visto che tutti i portali sono stati chiusi, non sarete al sicuro, perché il legame tra digimon – umano è qualcosa di unico, che esiste da sempre. Non riuscirete a scappare e se anche la portassi nel mondo reale, o se anche non fosse mai venuta, la sofferenza del suo digimon la seguirebbe ovunque. Non avete via di scampo.
Cody strinse i pugni. Qualcosa gli diceva che quel ragazzo aveva ragione, e non aveva scelta.
- ma deve esserci una soluzione...
- e infatti c’è. Il suo digimon è ancora vivo, di questo siamo sicuri e il nostro obbiettivo ora è riuscire a recuperarlo sano e salvo. Ci stiamo dirigendo là proprio per questo.
Cody si tranquillizzò, anche se poco. La notizia lo aveva rincuorato un poco, almeno ora avrebbe potuto fare qualcosa per provare a salvarla!
Sierra si rialzò
- bene, possiamo continuare...
- non mi sembra sia il caso, forse sarebbe meglio se ci fermassimo a riposare almeno finché non ti sarai ripresa
- no. Non voglio fermarmi. Ora sto bene e più tempo aspettiamo, più sono le possibilità che al mio digimon accada qualcosa e questo non potrei mai sopportarlo.
Tai sorrise. Bene, se anche gli altri erano come lei avevano delle possibilità di sconfiggerlo anche se queste erano molto remote.
- allora proseguiamo, se sei sicura di potercela fare
La ragazza annuì convinta e cominciò a rincamminarsi seguendo Tai e Kari.
Era stupita dell’improvvisa attenzione prestatale da Cody, l’aveva sempre ignorata e non si era mai preoccupato più di tanto. Certo durante le semifinali il loro rapporto era cambiato, ma non pensava così tanto da farlo preoccupare in quel modo!
Una cosa però non aveva detto agli altri: stava meglio sì, però ora sentiva la stessa voce di quella notte.
“ aiutami Sierra, non so per quanto saprò ancora resistere!”
Per questo aveva insistito per non fermarsi. Il suo digimon aveva bisogno di lei e non poteva tirarsi indietro, non ora.
 
 
Nella stanza dove era rinchiuso, il digimon alzò la testa verso l’unica finestra che illuminava la sua piccola cella. Fuori il cielo splendeva e tutto sapeva di libertà.
“ Fai presto Sierra, ti prego...”
 
 
 
 
 
Angolo autrice
Ciaooo!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il digiuovo di Sierra si è schiuso, ed ora il digimon è in mano al nemico, che cosa vorrà fargli? E chi era la figura che aveva assistito alla conversazione tra Astamon e il suo padrone? Che cosa vuol dire che Sora è la digiprescelta dall’amore? E adesso basta con le domande se no ci metto troppo XDXDXD
Allora, grazie a Xenja che continua a recensire la mia storia, e un grazie anche a tutti quelli che continuano a leggerla ma che non recensiscono <3
Ok, mi sembra di aver detto tutto.. ha ecco, per sierra l’animale che vorreste assegnarli è ancora aperta he? Quindi se qualcuno ha qualche idea su che animale secondo voi la rappresenta meglio… meglio!
Adesso ho veramente detto tutto, quindi ciaoooo
E al prossimo capitolo
_volpettina_

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Capitolo 6
*** Incontri spiacevoli ***


Heiiii! J molti di voi si saranno chiesti che fine hanno fatto Duncan e Courtney, vero? li avevamo lasciati che si stavano per riunire al resto del gruppo, ma poi sono scomparsi dalla storia...
Beh, in questo capitolo ricompariranno! So che sarebbe stato il turno della coppia Owen/Izzy, solo che per loro ho in mente qualcosa di complicato, e prima devo assolutamente chiarire un po’ di cosucce... e quindi oggi vedremo il motivo per cui quei due non si son riuniti al gruppo.
 
- Siamo arrivati
Courtney spostò il ramo davanti a lei, seguita da Duncan e Impmon, ancora leggermente malconci
- dai, adesso potrete riposarvi e...
La ragazza si bloccò. La sua visuale era oscurata da un gigantesco digimon simile a un essere umani con delle ali da pipistrello. Indossava un copricapo blu e i lunghi capelli grigi erano scompigliati. Non riusciva a vederlo in volto, perché era voltato di spalle e osservava qualcosa davanti a lui, senza essersi accorto della loro presenza.
Duncan mise velocemente una mano sulla bocca di Courtney e la spinse nuovamente dietro al cespuglio. Il digimon parve accorgersi del rumore, e fece per voltarsi, ma qualcosa davanti a lui lo attirò nuovamente la sua attenzione  e corse in avanti, nascondendosi dietro a un albero.
Duncan mollò la prese e fece respirare la ragazza.
- che cosa ti è venuto in mente di fare?
- bel ringraziamento per averti salvato... eravamo troppo vicini per attaccarlo senza che se ne accorgesse e sembrava anche parecchio forte, la cosa migliore era nasconderci nuovamente.
- avrei potuto digievolvere...
- ma mi ascolti? Era troppo vicino e prima ancora di tirare fuori il digivice ci avrebbe eliminato
Courtney si morse un labbro. Aveva ragione. Come aveva fatto a non pensarci? Di solito non si faceva prendere così dall’agitazione e non si comportava così impulsivamente. Era tutta colpa sua. Stare vicino a lui le faceva perdere la calme, le faceva battere il cuore a mille. Quando c’era lui non riusciva a pensare razionalmente. Prese un forte respirò per calmarsi
- e adesso cosa facciamo?
Borbottò Duncan
I Impmon si sedette vicino a Duncan e Courtney si sdraiò, per riuscire a vedere qualcosa oltre il cespuglio.
- si è nascosto dietro un albero ad osservare un altro combattimento tra un strano digimon con dei lunghi tentacoli e...
Si bloccò
- e con chi?
- contro due digimon come Lanamon e contro due digimon più piccoli, uno sembra un topo viola con le ali e l’altro un delfino. Questi due devono essere i digimon partner di Heather e Bridgette. Sono dietro di loro ed hanno in mano un digivice come il tuo.
Anche Duncan si sdraiò per vedere meglio, mentre Impmon si alzò in piedi e so sporse di lato.
Il digimon contro cui stanno combattendo è Blossomon, un avversario da non sottovalutare. Il delfino è Dolphimon e l’altro digimon invece è Tsukaimon; i due guerrieri invece sono Mercurymon e Arbormon, i padroni del ferro e del legno.
I due lo guardarono sbalorditi
- e tu questo come lo sai?
Il digimon alzò le spalle
- lo so è basta. Il digimon invece nascosto dietro l’albero invece è Astamon. Livello Campione. Duncan aveva ragione, non avremo mai potuto sconfiggerlo, è estremamente potente.
-ma perché si è nascosto?
I due ragazzi continuarono a osservare curiosi la scena.
- Astamon è molto furbo, non combatte quasi mai in prima persona, preferisce stare nelle retrovie a controllare. probabilmente lavora con Blossomon ma non capisco perché non lo aiuti...
- si è mosso! Ha raccolto qualcosa da terra ma non riesco a vedere bene cosa sia...
Videro Astamon voltarsi e per la prima volta lo videro in volto. Indossava una specie di pigiama a righe viola e il volto era completamente nascosto dalla maschera. Sopra quella specie di pigiama indossava una vestaglia grigia con due bande arancioni lunghe quasi fino a terra.
Lo videro allontanarsi dalla battaglia con due strane uova in mano, che Duncan e Courtney riconobbero immediatamente.
- le digiuova! Ecco cosa voleva! Probabilmente aveva mandato Blossomon a prenderle ma poi lui è stato intrattenuto dal combattimento e ora le sta portando via lui! Ecco perché non ha voluto farsi vedere.
La mente di Courtney correva veloce. Cosa dovevano fare? Aiutare gli altri a sconfiggere Blossomon o inseguire Astamon?Duncan la prese per un braccio e la costrinse ad alzarsi.
- hai! Mi fai male!
- vieni non abbiamo tempo da perdere
La guardò dritta negli occhi, come non aveva mai fatto da molto tempo.
- te vai ad aiutare gli altri ed avvertili che quel digimon ha preso le digiuova. Io lo inseguirò per cercare di recuperarle.
E prima che lei potesse fare qualunque cosa, il ragazzo corse a inseguire Astamon, affiancato da Impmon. Courtney rimase immobile per qualche secondo a vedere la figura del punk allontanarsi, e poi cominciò a correre. Non poteva lasciarlo da solo, Astamon era troppo potente, lo aveva detto lui stesso.
Era troppo impacciato nel correre in quel posto pieno di rami e massi, e si fermava spesso. Lo raggiunse quasi subito
- ti avevo detto di raggiungere gli altri
- da quando tu mi dai ordini? E poi lasciare a te tutto il divertimento? Mai
- sei sempre la solita principessa
- forza voi due muovetevi, si è fermato
Impmon era davanti di loro e gli indicava un luogo impreciso del bosco.
- perché ora si ferma? Cosa vuole fare...
- non ne ho idea Court, ma se stai zitta magari riesco a sentire qualcosa...
La ragazza si zittì offesa, ma Duncan riuscì solo a scorgere alcune parole del loro discorso di Astamon con alcuni piccoli digimon che volavano vicino a lui.
- Ragazzi... digiuova... Blossomon... altri dati... Templare dell’acqua
- ma cosa sta dicendo? Siamo troppo distanti
- fermo Impmon! Non devi farti vedere!
Troppo tardi. Astamon si voltò di scatto, appena Impmon si sporse troppo
- c’è qualcuno
Questa volta riuscirono a sentire chiaramente quello che disse.
- che cosa facciamo Duncan? è il tuo digimon e devi stare attento a quello che fa! Adesso ci hanno scoperto!
- sto pensando cosa credi?!
- Dobbiamo scappare! Non c’è altra via!
- ma se scappiamo ci catturerà subito!
- io farò da diversivo mentre voi due scappate
Duncan guardò stupito il suo digimon. Cosa gli veniva in mente? Astamon era troppo forte, lo avevano già decretato!
- tanto mai devo stare io a fare da esca, sono la più potente
- court non ti ci mettere anche tu adesso!
- stati zitti tutti e due, ho un’idea!
Impmon mise entrambe le mani di fronte a se e cominciò a pronunciare strane parole a bassa voce
- Demidevimon, vai a controllare
- si mio signore!
Videro un piccolo digimon a forma di pipistrello venire avanti
- Impmon cosa stai facendo? Dobbiamo muoverci!
Il digimon non diede segni di averlo sentito, ma continuò con la sua cantilena. Quando il digimon volante fu neanche a un metro da dove erano nascosti loro, Impmon aprì gli occhi e disse due parole chiare e nitide
- DARKSONG! (N.d.A. canzone oscura)
Demidevimon sembrò stupirsi per quell’attacco improvviso, ma poi si voltò come se niente fosse
- non era niente, era solo il fruscio del vento
- sei sicuro?
Astamon pareva perplesso
- certo, non c’era nessuno.
Duncan e Courtney guardarono stupiti il digimon.
- che cosa gli hai fatto?
- è una specie di attacco speciale, ma funziona solo sui digimon di deboli e di piccola taglia, su quelli più forti come Astamon sarebbe del tutto inoffensivo.
Risposte velocemente alla domanda che Courtney gli stava per porre.
- che peccato...
- altrimenti lo avrei potuto utilizzare anche prima no?
- bene, per il momento siamo salvi, ma vi conviene stare zitti lo stesso no? Non vogliamo essere notati. Di nuovo.
- non corriamo più pericoli, se ne stanno andando
Infatti Astamon, con ancora le digiuova tra le braccia, si stava allontanando dai Demidevimon che presero il volo.
- forza dobbiamo muoverci!
- fermi, ho un’idea!
Courtney tirò fuori il suo digivice azzurro, e si diresse verso il luogo dove era stato Astamon poco prima.
- DIGIEVOLUZIONE SPIRIT
- Lanamon
La guerriera dell’acqua apparve al posto della ragazza castana, e Duncan non poté non notare quanto fosse bella. Gli occhi rossi, così diversi da quelli di prima, ti catturavano l’animo non appena il suo sguardo si posava su dite, e la pelle acquamarina le dava un’aria destramente aggraziata.
Stava eretta con le braccia lungo i fianchi e un sorriso stupendo che la rendeva ancora più bella.
A un tratto la vide cominciare a levitare leggermente, sempre più in alto.
- che cosa stai facendo? Dobbiamo muoverci altrimenti Astamon ci scapperà
- non ti preoccupare Duncan, non lo perderemo
Aveva ormai raggiunto il limite del bosco, e cominciava ad alzarsi sopra i rami più alti.
- penso quest’altezza basti.
Chiuse gli occhi e cominciò a muovere le braccia come a formare dei cerchi davanti a lei.
- Ma sei impazzita? Cosa vuoi fare!
-ti ho detto di lasciarmi fare!
Improvvisamente nel cielo ormai rosso per il tramonto apparve una nuvola, che divenne sempre più grande.
- vuoi far piovere? E questo sarebbe il tuo piano?
- esattamente
Lanamon aprì gli occhi e abbassò le braccia con fare deciso. In quello stesso attimo la pioggia cominciò a cadere sempre più fitta.
- perfetto, così mi bagnerò fino al midollo!
- smettila di lamentarti, in fondo è solo un po’ d’acqua no?
- parli bene te...
Lanamon scese rapida di fronte al ragazzo, fradicio.
- sei buffissimo!
E scoppiò a ridire. In effetti, come i poteva non darle torto. La cresta verde si era afflosciata, e aveva cominciato a perdere colore in alcuni punti. La maglietta era appiccicata al petto e i pantaloni stavano bassi per il peso dell’acqua.
- ha ha, voglio ricordarti che sono in questo stato perché mi ci hai ridotto te Lanamon, non per mia libera scelta.
Lanamon si bloccò. Era la prima volta che la chiamava con quel nome e le fece uno strano effetto.
- non importa, ora però so esattamente dove è Astamon
- Davvero? E come?
- pensaci genio, se io controllo l’acqua e qualcuno ne è bagnato fradicio come te, io so esattamente dove si trova
E gli fece l’occhiolino
- e dov’è?
- da quella parte. È veloce e non so per quanto riuscirò a sentire il suo segnale.
- allora vedete di muovervi!
Impmon era davanti a loro e aveva cominciato a correre nella direzione indicata da Lanamon.
- altrimenti non riusciremo più a raggiungerlo.
Lanamon stava per rispondere, ma si bloccò. Aveva percepito qualcosa, qualcosa che non le piaceva affatto...
Duncan si accorse del momento di esitazione e le toccò leggermente una spalla.
- hei, va tutto bene?
- si si... mi ero solo persa un attimo. Andiamo.
E cominciò a correre nel bosco, lasciando il punk alquanto perplesso. Non era mai stata brava a mentire.
 
- Fermi
Lanamon bloccò i due con un braccio.
- ho perso il suo segnale.
- accidenti!
- aspetta, però so esattamente dove era un attimo fa. Probabilmente è arrivato nella sua tana e per questo il segnale è stato bloccato.
- beh, allora? Dov’è il problema?
- non c’è nessun problema
- e allora perché cavolo ci hai fatto fermare?!
- perché c’è qualcuno davanti a noi stupido!
- vedo la ragazzina è brava...
Dal’albero davanti a loro videro uscire un digimon dall’aspetto alquanto singolare: sembrava un buffo tacchino bianco, con delle piume nere dietro la testa e gli occhi rossi. Le piume della coda terminavano con delle decorazioni rosse, mentre le zampe terminavano con degli artigli acuminati, per niente rincuoranti.
- e tu chi saresti scusa?
- lasciate che mi presenti, sono Kokatorimon, un fidato compagno di Sir Astamon. E per questo mi vedo costretto a eliminarvi.
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Aprì le ali piumate e si preparò all’attacco.
- vediamo chi dovrò sconfiggere... un piccolo Impmon e... huhu, come sono fortunato, la guerriera dell’acqua. Il mio padrone mi ricompenserà come si deve per la tua eliminazione.
- la mia eliminazione? E perché dovrebbe interessarli?
- come? Se te vieni eliminata e io assorbo i tuoi dati, poi saremo in grado di decretare con maggiore precisione la posizione del Templare!
- Templare?
- come vedo non siete informati... beh, peggio per voi!
- Duncan, copriti. Ci penso io a questo brutto pennuto!
- hei attenta come parli ragazza!
- è vero, è un’offesa per i pennuti essere paragonati a te
E gli fece la linguaccia ridendo
- ma come ti permetti... vieni qui!
Si catapultò correndo verso di lei, ma con estrema grazia Lanamon lo superò saltando li sopra
- sei piuttosto lento vedo...
- sei te che sei troppo veloce per i miei gusti... vediamo di rallentarti un po’!
Sul suo brutto muso si dipinse un ghigno, che fece preoccupare Lanamon. Cosa aveva in mente?
Gli occhi rossi di Kokatorimon lampeggiarono e il digimon attaccò
- Sguardo pietrificante!
Lanamon, che non si aspettava un attacco del genere, venne colpita in pieno. Lentamente, la sua pelle azzurrina cominciò a trasformarsi, Lanamon strabuzzò gli occhi e provò disperatamente a scappare, ma i suoi piedi erano ancorati a terra. Con un ultimo faticoso gesto volse la testa verso Duncan, e lo guardò disperata.
-Aiuto...
E in pochi secondi della guerriera dell’acqua non rimaneva che una statua in mezzo al bosco. Lo sguardo perso nel vuoto, e le braccia tese davanti a lei
- COURTNEY!
Duncan si precipitò verso questa, ma non appena la toccò sentì il freddo della pietra invece del tiepido calore della carne.
- Courtney riprenditi ti prego!
- Duncan attento! Super bada boom!
Kokatorimon aveva approfittato dell’attimo di distrazione per attaccare il ragazzo a tradimento, ma Impmon lo aveva intercettato.
- non è il momento di farsi prendere dal panico Duncan, abbiamo un brutto digimon da distruggere.
Ma il ragazzo non riusciva a staccare gli occhi dalla statua davanti a lui. Courtney, o Lanamon ch sia ora. La sua Courtney. Non poteva crederci. Non poteva essere lei! Eppure aveva visto chiaramente il raggio colpirla. Ma non voleva credere che fosse stato possibile...
- stai tranquilla principessa, troverò un modo per farti tornare normale, non dubitarne...
Sussurrò, e le accarezzò una guancia.
- Forza Impmon, facciamogliela vedere a questo brutto mostro!
- non aspettavo altro! Super bada boom!
- che sciocchi! I vostri patetici attacchi non mi fanno niente!
Con un’ala, deviò con facilità l’attacco del digimon demone, e si preparò ad attaccare.
- attento Impmon, se ti colpisce è la fine
- lo stesso vale per te.
I due, stavolta consapevoli di che tipo di attacco si trattasse, riuscirono a schivarlo facilmente.
- non ci facciamo catturare tanto facilmente!
- e allora cosa volete fare? I vostri deboli attacchi non mi fanno niente!
Kokatorimon aprì le ali e rise. Era una risata meschina, di chi sa di aver la vittoria in mano, che non aspettava altro che la loro resa.
Duncan sapeva che era vero, sapeva che Impmon era troppo debole per sconfiggerlo, e che lunica che poteva riuscirci era Courtney, ma lei ora...
Voltò il suo sguardo amareggiato dietro di se, verso la statua di Lanamon e gli occhi gli divennero umidi.
Istintivamente mise la mano in tasca, e tirò fuori il digivice. Non seppe perché lo fece, sentiva solo che era la cosa giusta.
- non è il momento di pensare Duncan! è il momento di agire!
Il ragazzo non lo ascoltò. Fissava ipnotizzato il digivice Azzurro, e dentro di se pregava.
“ ti prego, aiutami, aiutami  a salvare Courtney... ti prego, permettimi di aiutarla...”
Il digivice cominciò a illuminarsi debolmente, ma troppo debolmente perché la digievoluzione fosse possibile.
- va al diavolo!
E buttò il piccolo oggetto a terra con rabbia.
- Impmon, dovremo fare tutto da soli a quanto pare, quel piccolo aggeggio non ci aiuterà affatto!
- beh, cosa ti aspettavi? La digievoluzione non si esegue a comando!
- lasciamo stare, concentrati su Kokatorimon
Il digimon in questione si voltò dietro di lui e parve improvvisamente spaventato
- devo muovermi a farla finita altrimenti il mio padrone si arrabbierà...
- approfittane adesso che è distratto Impmon!
-Super bada boom!
Kokatorimon deviò nuovamente l’attacco, e si rivolse a Duncan
- senti te, non ho tempo da perdere e sono disposto a farti un’offerte, te mi lasci prendere la tatua della tua amica laggiù, e io vi lascio andare, ci state?
Duncan strabuzzò gli occhi. Lasciarli prendere Courtney per mettersi in salvo? Mai, non avrebbe mai rinunciato e lei, per lei aveva fatto di tutto, la storia del Tour ne era un chiaro esempio (N.d.A. qui vediamo i pensieri di Duncan, le spiegazioni di questi verranno più avanti, fidatevi)
 E lo avrebbe fatto ancora e ancora. Non gli avrebbe mai lasciato prendere Courtney!
- la risposta è no! Non ti cederò mai Courtney!
- e allora non mi lasciate altra scelta, ma poi non dite che non vi avevo dato una chance di scappare! Sguardo pietrificante!
L’attaccò partì dritto verso Duncan, davanti alla statua di Lanamon
- Duncan! spostati!
Lui non si mosse di un millimetro. Doveva proteggere Courtney, o quello che ne rimaneva ora, ma doveva farlo.
Non si mosse neanche quando il raggio rosso fuoco lo colpì, nonostante le urla di Impmon
- DUNCAN!
Perché? Perché non era abbastanza forte per proteggere il suo digiprescelto? Perché non era riuscito a proteggere Duncan? lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi, ma non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di rabbia. Rabbia verso se stesso, verso i suoi patetici attacchi, e verso Kokatorimon. Ho si, perché la maggior parte della rabbia che provava era per lui. Non gliela avrebbe fatta passare liscia, per niente al mondo.
Il digivice a terra si illuminò, tanto da rischiarire per un attimo la foresta dal buio della notte che ormai era scesa.
Impmon digievolve... Boogeymon!
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Duncan alzò lo sguardo con le ultime forze che gli rimanevano, e meravigliato vide un diavolo vero  e proprio, del caratteristico colore rosso con dei strani segni su tutto il corpo, atterrare davanti a lui, con delle magnifiche ali color viola che si aprivano sulla schiena, e un tridente nero stretto sulla mano destra.
- bravo Impmon...
Solo allora Duncan si accorse di una cosa alquanto strana. Aveva smesso di pietrificarsi, e anzi, stava tornando normale!
D’istinto guardò Lanamon dietro di lei, ma della ragazza nessun segno di ripresa
- stai tranquillo Duncan, dopo che avrò sistemato questo pennuto troppo cresciuto lei tornerà normale
La voce di Boogeymon sembrava proveniente dalla profondità della terra, ma conservava ancora una tonalità della voce acuta e scherzosa di Impmon.
- e ora a noi due
Boogeymon si rivolse a Kokatorimon, che aveva osservato la scena terrorizzato.
- non la passerai liscia  tridente della morte!
Cominciò a ruotare velocemente il forcone che teneva in mano, che cominciò ad scaldarsi sempre di più, fino a venire avvolto da un’aura rosso fuoco. Quindi si mosse velocemente, e colpì Kokatorimon dritto al petto, lasciandolo totalmente sorpreso e impreparato.
Solo quando i suoi dati stavano per scomparire completamente sorrise e disse
- allora siete davvero così forti come dicono...
Non appena anche l’ultimo dato si disperse, Boogeymon sentì le forze abbandonarlo, e regredì a Impmon.
Ma Duncan non ci fece caso. Fissava dritto davanti a se. Lanamon aveva cominciato a riprendere il colore “naturale”.. ma solo quando batté velocemente le palpebre stupite, Duncan le saltò al collo felice.
- Hei Duncan, lasciami andare!
Lanamon venne avvolta dal digicodice, una striscia lunga composta interamente di dati, che rendeva possibile la trasformazione tramite i digispirit.
Quando tornò a essere Courtney, guardava il ragazzo con estrema sorpresa.
- e adesso vuoi spiegarmi che ti è preso? Perché mi hai abbracciata in quel modo?
Lui non la ascoltò. L’idea di averla persa lo aveva fatto sprofondare nell’inferni più buio
- niente principessa, solo che mi sei mancata enormemente.
E l’avvolse in un tenero abbraccio, nascondendo la sua testa nei suoi capelli color caramello, così che nascondessero la lacrima che aveva comunicato a scendere dai suoi occhi color ghiaccio.
 
Angolo Autrice
 
Heiii :-)
Che ve ne pare del capitolo? L’ho dedicato alla mia coppia preferita visto che mancavano da troppo tempo e ho fatto sfogare un po’, facendolo anche morire di crepacuore già che c’ero! *risata sadica*
Va beh, comunque adesso abbiamo scoperto la digievoluzione a livello campione di Impmon, e che I due piccioncini sono sulla scia delle digiuova scomparse, inconsciamente insieme anche a Sierra e Izzy...
Ora ho una piccola domanda, i prossimi capitoli come preferite che siano? Come questo e cioè che parlino di un solo gruppo, oppure dovrei andare avanti man mano con tutti? Cioè come se questo capitolo lo avessi bloccato a metà e avrei preso a parlare anche di come se la cavano gli altri…
Fatemi sapere ok?
Saluti
_volpettina_

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Capitolo 7
*** Lotosmon ***


- allora, quanto manca?
Tsukaimon volava affianco a Heather, alquanto scocciata di quell’essere che le stava sempre intorno. Alejandro era davanti di lei, ma prestava attenzione a tutto quello che la ragazza diceva o faceva. Per finire Sora (con Pyomon) e Takuya chiudevano il gruppo.
-Non lo so Tsuk, ed non è continuando a chiedermelo che arriveremo prima
- Uno, non mi chiamo Tsuk ma Tsukaimon, secondo, sai almeno dove dobbiamo andare?
Heather sbuffò per l’ennesima volta
- dobbiamo andare dove ci porterà quella specie di palestrato davanti a noi!
Si portò velocemente le mani davanti alla bocca. Cavolo, cosa andava a dire!
Per fortuna sembrava che Alejandro non avesse sentito...
Sembrava, appunto. Perché il latino aveva sorriso alla frase di lei, evitando accuratamente di controbattere, perché sapeva già come lei si fosse pentita di averlo detto, e per il momento preferì evitare di farle fare brutta figura... per il momento.
Alejandro alzò i suoi occhi smeraldini su nel cielo, a osservare quel cielo che sapeva essere finto, virtuale. E lui? Era finto anche lui? Era solo un programma?
Sentì qualcosa muoversi nel profondo, sentiva che non era così, che sotto tutti quei muscoli c’era un cuore che batte, che era un nonnulla in confronto a tutto il resto, ma dal quale dipendeva la sua vita.
Non si era mai sentito così. Prima che quel computer lo risucchiasse, non si era mai fermato a pensare che in fondo anche lui era come gli altri. Anche lui aveva un cuore. Certo, poi magari era più bello e grande di tutti, però in fondo tutti dipendevano da quel piccolo muscolo che batteva disperatamente sotto il suo petto.
“ ma che pensieri faccio? Cosa mi sta succedendo?”
Avvertì qualcosa muoversi intorno a sé, e vide uno splendido uccello dalle ali infuocate prendere il volo, mentre spariva nel cielo così infinitamente e falsamente azzurro.
- Alejandro, ti sei imbambolato o cosa? Devo forse ricordarti che ci devi condurre te?
Heather lo aveva superato, e teneva in braccio uno stancante Tsukaimon.
- no chica, mi ero solo fermato a riflettere un attimo...
Osservò il digivice verde smeraldino che teneva in mano, e poi si voltò a guardare Sora e Takuya.
- come devo fare? Non funziona!
- vuoi dire che fino ad ora ci hai guidati a vuoto!
- no, avevo percepito qualcosa in questa direzione, ma ora è scomparso!
- ha sì? E perché?
- non ne ho idea Heather!
- ho, il grande Alejandro che non sa qualcosa!
- avete finito di bisticciare voi due? Continuando così non andrete da nessuna parte
-STAI ZITTO TU!
Risposero i due contemporaneamente a uno spavaldo Takuya
Pyomon fece cenno a Sora di accucciarci
- Sora, hai visto come stanno bene insieme quei due? Sono una coppia perfetta! Non pensi anche te?
- l’ho notato anche io Pyomon, sono proprio fatti l’uno per l’altra!
Sfortunatamente per le due, Alejandro e Heather avevano sentito tutto
- cosa avete detto?
- provate a ripeterlo!
- NOI NON SIAMO UNA COPPIA!
Sora dovette portarsi una mano al viso, per trattenere una risata
- fidatevi, se lo dice lei è vero
Si intromise a quel punto Takuya, tenendosi sempre però a distanza di sicurezza
- Tsukaimon, falli rimangiare subito quello che hanno appena detto!
- sicuro Heather!
Il digimon viola si posizionò davanti alla sua protetta, pronto ad attaccare.
- Pyomon, a quanto pare vogliono combattere, e noi non ci tireremo indietro vero?
- certo che no Sora!
Alejandro fece per intromettersi anche lui, ma Takuya lo fermò
- No, lasciale combattere tra di loro
I suoi occhi passarono dal verde acceso al rosso infuocato
- lasciarle combattere? Mi dispiace, ma io non ho ancora avuto il motivo di mostrare la mia forza, e non mi lascio sfuggire una occasione del genere!
- allora combatti contro di me!
Alejandro lo squadrò sorpreso
Non sembrava pericoloso, aveva a mala pena dai muscoli deboli sulle braccia, e quei buffi occhiali non incutevano per niente paura. Uno come lui, anche  se digievolveva, non poteva essere molto pericoloso.
- bene, allora tu sarai il mio avversario.
- sei sicuro di voler combattere contro di me?
- sicurissimo, e comunque vincerò io. Mercurymon è in assoluto il più forte di tutti i digimon!
- su questo devo darti ragione, Mercurymon non è stato affatto un avversario facile, ma alla fine il sotto scritto è riuscito a sconfiggerlo definitivamente!
- sconfiggerlo? E quando sarebbe successo questo?
- te lo spiegherò più tardi, ora combattiamo!
Entrambi presero mano ai digivice, e si trasformarono
- digievoluzione spirit!
- Mercurymon!
- Agunimon!
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La digievoluzione di Takuya lasciò il suo avversario a bocca aperta. Indossava una resistenza corazza color rosso fuoco, lo stesso colore della maschera che gli nascondeva il viso, lasciandone intravedere solo la parte inferiore e gli occhi azzurrissimi. Dietro, si muoveva una massa di capelli biondi e crespi, che gli arrivavano fino alla vita. Lì, una doppia cintura era unita da un fermaglio, con sopra impresso uno strano simbolo, mentre più sopra si poteva vedere un pettorale scolpito in quello che sembrava ferro. Ai piedi indossava invece delle strane calzature, con sole tre dita ciascuno.
Mercurymon indietreggiò leggermente alla vista di un digimon tanto imponente.
- lascia che mi presenti, sono Agunimon, il padrone del fuoco, e tuo futuro avversario!
Si preparò in posizione d’attacco, e lo stesso fece Mercurymon, gli specchi sul corpo che riflettevano il rosso delle fiamme del suo avversario.
Poco distanti da loro, le ragazze avevano già cominciato a combattere. Le loro digimon però, sembravano essere in parità.
- NUBE DI FUMO!
Pyomon schivò l’attacco con un deciso battito di ali
-FUOCO MAGICO!
Davanti a lei apparve un cerchio verde, che avanzò a spirale verso Tsukaimon, che schivò con altrettanta facilità.
-NUBE DI FUMO
Pyomon, ormai esausta, non riuscì a schivare
-PYOMON!
Sora si gettò verso il digimon, che si alzò immediatamente
- visto? Siamo noi le più forti! Non avete speranze!
- Sora, non ho intenzione di lasciare vincere queste presuntuose.
- ben detto Pyomon, allora sai cosa fare no?Ma ricorda, vacci piano, non vogliamo certo che ci rimettano le penne no?
Sora strinse quindi il digivice, e il corpo di Pyomon si illuminò
Pyomon digievolve… Birdramon
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Lo stesso uccello che Alejandro aveva visto innalzarsi poco prima, ora si ereggeva al posto del piccolo uccello rosa.
Sora guardava il suo digimon soddisfatta.
- bene, e ora vediamo di dare una lezione a queste presuntuose
Heather e Tsukaimon strabuzzarono gli occhi.
- e quello? Da dove è sbucato fuori?
- è la digievoluzione al livello campione di Pyomon
- non è leale!
- come?! In fondo è sempre il mio digimon no? Anche te puoi far digievolvere il tuo liberamente
La fronte di Heather si corrugò.
Il problema era che non sapeva minimamente come fare a far digievolvere Tsukaimon.
- e come dovrei fare scusa?
- ve lo abbiamo detto, la digievoluzione al livello campione è possibile quando il legame digimon -umano è forte, e a volte quando il suo digiprescelto è in pericolo. Pyomon ad esempio è digievoluta per la prima volta quando un digimon aveva attaccato un villaggio di digimon indifesi, e io stavo per essere colpita mentre cercavo di difenderli.
- vuoi dire che io dovrei essere in pericolo perché ciò sia possibile?
- non per forza. Il fatto è che nessuno sa esattamente come la digievoluzione sia possibile, l’unica cosa che sappiamo per certo è che il legame tra i due deve essere molto forte, altrimenti è impossibile.
Tsukaimon si voltò verso Heather.
Lei aveva dato tutta se stessa per legare con quella ragazza, ma niente. Il suo cuore si era rivelato inaccessibile. Certo, erano riuscite a stare insieme, ma lei aveva capito subito che era per finta, che Heather non la voleva davvero come amica.
- hanno ragione Heather
Tsukaimon atterrò.
- come dici scusa?
- hanno ragione, non puoi pretendere che io digievolva finché tu non credi in me, finché tu fingi solo di volermi come amica.
- n-non è vero! io non fingo!
- e allora perché non riesco a digievolvere? Heather è inutile che menti con me, io ti conosco, ti leggo nel cuore quello che pensi e che provi. I digimon sono in grado di farlo con i loro partner. Non puoi fingere con me, gli altri magari  ci cascano, ma io no.
Heather la guardò stupita. Davvero era in grado di fare questo?
 
-SPECCHI RIFLETTENTI!
L’attacco di Agunimon venne rimandato indietro al mittente.
- tutto qui quello che sai fare? Mi aspettavo molto di più da come ti vantavi prima! Dicevi di potermi sconfiggere, ma sei soltanto uno sciocco!
Nonostante stesse perdendo, Agunimon non smetteva di sorridere.
- e infatti è quello che farò. Voglio solo vedere la tua forza prima, e devo ammettere che ti sei rammollito, prima eri molto più potente!
- rammollito?! A chi hai dato del rammollito sottospecie di fiamma vivente?!
Agunimon sghignazzò. Mercurymon era sì un osso duro ma aveva un grande difetto... anzi due. Uno era che i suoi attacchi comprendevano sempre il riflettere l’attacco dell’avversario, secondo che aveva tanta, anzi troppa fiducia in se stesso. E questo era un punto a suo favore.
- beh, mi sembra intanto che io sia ancora in piedi, e pensa che non ho ancora usato la mia mossa segreta...
- mossa segrete? E di cosa si tratta?
- haha
 E fece di no con la mano
- questo è un segreto, la scoprirai al momento più opportuno.
Davvero? E allora vediamo come la prendi con questo!
Mercurymon si lanciò verso Agunimon con il braccio alzato.
-TORNADO INFUOCATO!
Cominciò a roteare ad alta velocità, e quando Mercurymon fu abbastanza vicino, il suo pugno venne facilmente bloccato dalla sua gamba avvolta dalle fiamme.
Stava per colpire quando si accorse che qualcosa non andava con le ragazze.
 
-E quindi cosa vorresti fare?
Tsukaimon si alzò lentamente in volo, senza fermarsi.
- andrò a cercare qualcuno che mi meriti!
Ed accelerò, sparendo in mezzo alla boscaglia
- No! Tsukaimon torna indietro! Non intendevo fare questo!
Sora si lanciò alla rincorsa di Tsukaimon ma Heather la bloccò.
- no, lasciala andare. Non voglio persone così deboli come compagne
- ma ti senti quando parli? Lei è il tuo digimon! Non puoi abbandonarla! Ha bisogno di te e tu hai bisogno di lei!
- io? Bisogno di quella li? Ma quando mai! Non ho bisogno di nessuno io!
Sora la guardò con gli occhi color ambra pieni di stupore e rabbia.
Come si permetteva di insultare così il legame con i digimon? I digimon sono creature meravigliose, con cui sei in grado di vivere emozioni fantastiche! Lei era la digiprescelta dell’amore, e non poteva permettere che Heather insultasse così l’amore che lega i digimon ai propri compagni.
- non te ne rendi ancora conto, ma stai facendo un grosso errore lasciandola andare
- davvero? Io non lo vedo
- ha ragione chica, non puoi lasciar andare Tsukaimon così
Alejandro le mise una mano sulla spalla.
-Tu e lei...lo sento, siete speciali, siete fatte per stare insieme!
- e chi saresti te per fare questi discorsi? Un esperto in materia per caso?
- si da il caso che io contengo dentro di me sia l’essere umano che un digimon, quindi posso permettermi di giudicare
Heather sbuffò e si arrese.
- e va bene allora! Andrò a cercarla! Ma è solo per farvi stare zitti!
In cuor suo non voleva ammettere che in realtà voleva ritrovarla perché aveva capito quando le volesse bene. Ma il suo stupido orgoglio non le avrebbe mai permesso di dimostrarlo apertamente, e quindi aveva dovuto lasciarla andare per non apparire debole.
Sora si rilassò
- bene, vuoi che ti aiutiamo nella ricerca?
- no, mi arrangio io
E detto questo la sua figura magra sparì nel folto della foresta.
 
Tsukaimon volava disperata, senza sapere dove andare. Voleva solo allontanarsi il più possibile da lei.
Dovette fermarsi solo quando il boscò finì e si trovò davanti una parete di roccia.
Per lei non sarebbe stato un problema superarla volando, ma sentì qualcosa muoversi dietro di lei, e si voltò di scatto.
Per qualche istante sperò si trattasse di Heather, che fosse venuta a cercarla e a chiederle scusa.
Stava già per chiamarla e correrle incontro, quando una figura uscì dalla foresta
- ho ho, cosa abbiamo qui... un Tsukaimon tutto solo soletto... cosa ci fai in giro nel mio territorio?
- i-io non sapevo fosse il tuo territorio
Tsukaimon batte velocemente le ali, doveva svignarsela al più presto
- no, tu non andrai proprio da nessuna parte
Sorrideva, ma il suo non era un sorriso caldo. Era un sorriso freddo, di chi ha appena trovato la sua preda, di chi aveva previsto ogni cosa
-Ti aspettavo sai? Mi chiedevo quando ti saresti deciso a lasciare quella stupida mocciosa...
Tsukaimon cercava una via di fuga disperatamente
- cosa vuoi farmi?
- per il momento assolutamente niente, prometto. Per il momento sarai sano e salvo. Poi... si vedrà
- sono una femmina
Cominciò a ghignare
- e ora devo andare
Cercò di scappare il più velocemente possibile, ma fu inutile. Il digimon dal sorriso freddo la raggiunse immediatamente
- no, non so se hai capito la tua situazione, ma ora tu verrai con me. Che lo voglia o no.
Poi Tsukaimon vide solo il buio
 
- Tsukaimon! Tsuk! Forza dai, basta giocare a nascondino!
Era ormai mezzora che Heather camminava nel bosco, e della digimon neanche l’ombra
- gli altri ci stanno aspettando! Dai vieni fuori!
Nell’aria si disperse uno strano odore, di rose e di petali, un odore fin troppo dolce. Heather non si accorse neppure di cadere atterra, ma si accorse dell’ombra apparentemente femminile che la sovrastava. Poi più nulla
 
- ma cosa...
Heather aprì debolmente gli occhi, e provò ad alzarsi ma sentì un dolore tremendo ai polsi. Questo la fece svegliare del tutto e strabuzzo gli occhi. Si trovava appesa a una parete, e delle catene appuntite le stringevano i polsi. A ogni movimento sentiva forti scariche di dolore invaderle tutto il corpo. Si trovava in una stanza scura, con un’unica luce che penetrava dalla finestra davanti a lei, e una porta socchiusa lì vicino. Non riusciva a vedere molto, vista l’ombra che regnava, ma la finestra, era sbarrata da delle pesante sbarre di ferro, e, come se non bastasse, era chiusa in una gabbia nera, e accovacciata ai suoi piedi si trovava una piccola palla viola, che la ragazza riconobbe subito.
- Tsuk! Ti ho trovata finalmente!
Il digimon non si mosse.
- Tsuk? Tsukaimon...?
Niente
Allora Heather cominciò a preoccuparsi sul serio
- Tsukaimon! Svegliati! Ti prego!
- Non urlare così Heather... stavo facendo un sogno bellissimo...
Heather si sentì immensamente sollevata. Aveva pensato il peggio.
- non è il momento di dormire Tsuk! Aiutami a liberarmi!
- non posso, ci ho provato per tutta la notte ma niente, le tue catene resistono ai miei attacchi
- vi siete svegliati vedo...
Tsukaimon si alzò di scatto e si posizionò davanti ad Heather
- cosa vuoi ancora?
- ho ho, e questo il modo per ringraziarmi? Dopo che vi ho riuniti...
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Una figura apparve dall’oscurità davanti a loro: sembrava una donna, con un vestito elegante pieno di pizzi. La gonna si apriva sul davanti, rivelando le calza viola a rete e due scarpe coi tacchi alti. Sulle spalle il vestito si apriva ancora, come a formare delle spalliere di tessuto bianco, mentre si richiudevano appena sui gomiti per poi aprirsi come un fiore sulle mani, che tenevano strette una uno scettro dorato che aveva due serpenti, uno nero e l’altro bianco, che si attorcigliavano sul bastone, fino a terminare con un’aquila dalle ali aperte. L’altra mano teneva anch’essa uno scettro, ma più delicato, col bastone d’argento e terminava con una fiore, dai petali di mille colori.
Il volto era nascosto da una maschero viola, lo stesso colore che il vestito assumeva sul petto, e lasciava intravedere solo la parte inferiore, mentre i capelli biondi erano pettinati in una acconciatura molto particolare.
Ma appena Heather poté vederla meglio, ricominciò a parlare
- non mi intaressa, liberaci subito!
- Bah, su questo devo darvi ragione, quelle catene potrebbero compromettere qualcosa...
E con un gesto della mano i polsi di Heather si liberarono e la ragazza cadde a terra, sfinita.
- Cosa vuoi farci?
-Per il momento rimarrete qui, poi si vedrà...
- ma chi sei tu?
- io sono il digimon più forte ed astuto di tutti i tempi. Io sono Lotosmon
- Lotosmon? Mai sentito
Lotosmon sghignazzò
- mi avevano detto che eri molto astuta ragazza, e speravo di riuscire a trovare una degna avversaria... ma niente, ti sei rivelata un totale fallimento. Come lui del resto
E con un gesto indicò un oggetto lì affianco.
Si trattava di uno strano cilindro pieno di un liquido che sembrava acqua, solo più denso e di un colore giallo – verde
All’interno si potevano vedere un ragazzino, poco più di un bambino, dai capelli biondi, con un casco verde in testa, e una tuta dello stesso colore. Era accovacciato in posizione fatale, e teneva gli occhi chiusi. Il viso era sereno. Sembrava stesse dormendo. Davanti a lui, si trovava un digimon in tutto e per tutto uguale a Tsukaimon, solo che invece di avere il pelo violo, il digimon ce lo aveva di un bel colore arancio acceso. Si trovava nella stessa posizione del bambino, con le ali richiuse dietro la schiena e gli occhi chiusi.
- ma... chi sono?
-uno stupido digiprescelto come te, che ha provato a sfidarmi. Ed ora sono miei prigionieri
- ma.. cosa gli hai fatto?
- ti aspetti che ti racconti tutto? Neanche per sogno. E comunque lo scoprirete fra non molto, perché farete la loro stessa patetica fine
Lotosmon alzò le braccia e lo scettro che impugnava cominciò a sfavillare
- Heather! Nasconditi!
Tsukaimon, con le ultime forze che le rimanevano, si posizionò davanti alla ragazza, in un disperato tentativo di proteggerla con il proprio corpo
Heather rimase molto sorpresa e scossa di questo gesto. Cosa stava cercando di fare?
- che cosa vuoi fare?
- proteggerti.
Fu la risposta rapita e decisa del digimon, che lasciò Heather ancora più scossa
- ma Tsuk, io...
- magari per te io sarò solo un essere insignificante, che te non apprezzerai mai, ma per me non è così. Per me te sei unica, perché sei la mia compagna. Non potrei mai trovare un’altra persona come te. E so che in fondo anche te sei speciale, lo so perché io riesco a leggerti dentro, riesco a sentire quello che provi veramente ed è su quello che mi appoggio Heather. Ed è pensando a quello, pensando che forse un giorno riuscirai ad apprezzare le persone, che voglio proteggerti.
Una lacrima scese lungo la guancia di Heather. La prima che aveva lasciato scendere dopo tanto tempo. Anni erano passati dall’ultima volta che aveva pianto. E ora non riusciva più a trattenere le lacrime.
- Tsuk…
Si lasciò sfuggire con un sospiro. Intanto lo scettro di Lotosmon aveva cominciato ad illuminarsi ancora di più, e sulla parete si andavano a proiettare vari colori.
- io ti voglio aiutare Tsukaimon!
Lo disse tutto d’un fiato, e questo bastò.
Il digivice nella sua tasca si illuminò, ma non di una luce come quella prodotta da Lotosmon, la sua era una luce più energetica, piena di forza.
Tsukaimon digievolve... Witchmon!
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Heather tossì. Tsukaimon era digievoluta, e la loro gabbia era andata in frantumi provocando un gran polverone. Lotosmon aveva smesso di alzare lo scettro, e anche di sorridere. Fissava il nuovo digimon con un’espressione alquanto enigmatica.
Witchmon non ricordava per niente Tsukaimon, anzi, aveva assunto sembianze molto più umane: sembrava una strega dal lungo vestito rosso, che lasciava intravedere le scarpe nere, decorato con catene orizzontali e varie strisce nere. Indossava un lungo paio di guanti, sempre rossi, che terminavano con delle mani stranamente grandi, mentre si poteva scorgere sopra il guanto sinistro, un tatuaggio a forma di testa di gatto. Un lungo mantello nero le adornava le spalle, chiuso da una spilla a forma di occhi sul davanti. Sopra le spalle, come a fungere da sciarpa, c’era un gatto nero, che più che un gatto sembrava uno spirito nero dalla testa di gatto. Un cappello enorme, sempre rosso sangue, era appoggiato su una testa dai capelli a caschetto, che però erano appena visibili da quella posizione. Infatti il cappello sembrava i classici cappelli da strega, con le grande falde, appunta, terminante con un sonaglio, e sulla cinghia alla base era posizionata una banda nera, fissata da una spilla a forma di testa di gatto, simile a quella che aveva tatuata sul braccio.
Witchmon si librava a un metro dl terreno, sopra una scopa, e con un movimento fluido del braccio si scostò l’enorme cappello, rivelando così due magnifici occhi azzurri, appena truccati da dell’ombretto viola, e un sorriso sprezzante reso ancora più evidente da del pesante rossetto rosso. In poche parole, Witchmon sembrò ad Heather in quel momento, bellissima. Il suo viso era aggraziato, e non sembrava affatto una strega come quella descritta nelle favole.
Witchmon osservò per un po’ la scena, pò con fare deciso issò Heather sulla sua scopa e prese il volo abbatendo la porta.
- ma... cosa fai! Dobbiamo combattere!
- no
Anche la sua voce era diversa, più suadente.
- Lotosmon è ancora troppo forte, per il momento scappiamo.
Heather fece per ribattere, ma venne nuovamente interrotta.
- torneremo, fidati, ma non è questo il momento.
Sorrise
- una grande stratega come te dovrebbe saperlo, no? Affrontare il nemico solo al momento più opportuno...
Heather si rilassò, e osservò il paesaggio sotto di loro. Sapeva che aveva ragione. Lotosmon era immensamente potente, lo dimostrava quel bambino intrappolato che aveva sei lineamenti così familiari...
- Senti Witchmon... te sai chi erano quel bambino e quel digimon così simile a Tsukaimon?
- non esattamente, posso solo fare delle ipotesi...
Il suo viso si rabbuiò.
- il digimon era un Patamon, ma non saprei dirti nulla sul bambino.
- poverino, sembrava che dormisse...
- probabilmente è così. Lotosmon è famosa per uccidere i suoi nemici dopo lunghe analisi che ne assaggino le capacità. Non è un digimon da sottovalutare.
Hather annuì nuovamente.
- e ora? Come rintracciamo gli altri?
- bhe, penso sarà più facile del previsto!
Witchmon atterrò dolcemente davanti a Alejandro e Sora, che stavano parlando animatamente.
- chica! Sei salva per fortuna!
- hei cosa pensavi? Che non fossi in grado di arrangiarmi?
- e vedo che Tsukaimon è anche riuscita a digievolvere, brava
Witchmon arrossì per qualche secondo, poi tornò improvvisamente serie.
- siamo state catturate da Lotosmon
A quel nome Sora e Takuya sobbalzarono
- ma sono riuscita a digievolvere e a scappare, così da metterci in salvo
Sembrò indecisa su quello da dire, ma poi si decise.
- mentre eravamo lì, c’era un altro prigioniero di Lotosmon. Era poco più di un bambino, dai capelli biondi ed indossava un caschetto verde. Insieme a lui c’era un Patamon.
Sora cominciò singhiozzare, e i suoi occhi divennero lucidi
- è-è a-a-ancora v-v-vivo?
- sì, da quello che abbiamo capito per essere vivo era vivo, ma non sappiamo cosa Lotosmon abbia in progetto per lui. Ma ora noi vogliamo sapere...
Heather continuò
- chi era?
Sora si asciugò gli occhi, e alzò la testa.
- si chiama TK
I suoi occhi si fecero tristi e malinconici.
- è il fratellino minore di Matt, ed era con noi durante il nostro primo viaggio a digiworld.
 
 
Angolo Autrice
Heiiii quanto tempo *silenzio*
Ho cercato di fare il prima possibile, soprattutto per Xenja che continua a recensire, e che ha pubblicizzato la mia storia... TVB <3
Comunque tornando al capitolo... Heather ha litigato con Tsukaimon, ma poi le due hanno fatto pace e lei è riuscita a digievolvere per scappare da Lotosmon, che , piccolo Spoiler, avrà un ruolo di rilievo nei prossimi capitoli. E chi è questo TK, ancora prigioniero? Ha, tanto per chiarire, Sora si è messa a piangere perché lei, a differenza di Takuya, ha viaggiato a lungo con TK, ed è entrata in foooorrrtttteeee sintonia con suo fratello, Matt *sghignazza*
Comunque abbiamo anche visto la digievoluzione di Takuya, che è riuscito a calmare gli spiriti bollenti di Alejandro...
Per oggi è tutto cari lettori, e spero di ottenere altre recensione apparte quelle di Xenja!
Ciao a tutti
_volpettina_
ed ecco un'immagine del piccolo TK http://it.tinypic.com?ref=21b9fuc" target="_blank">Image and video hosting by TinyPic
P.S. la bambina con Tk nell'imagine più grande è Kari, e il digimon che stringe è Patamon

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Capitolo 8
*** avvenimenti strani ***


Bridgette osservava rapita il mare davanti a lei.
Avevano camminato  a lungo, ma alla fine avevano optato per fermarsi in quel luogo per la notte, e lei ne era stata ben felice.
Le mancava il mare, il vento che accarezza i lunghi capelli biondi, il rumore delle onde... e poi ora aveva Dolphimon che nuotava contenta sopra e sotto il pelo dell’acqua.
Dietro di lei Geoff, Izzy J e Tommy montavano le tende su una sporgenza rocciosa poco distante, e intanto parlavano animatamente: di cosa avrebbero fatto, dove sarebbero andati, e soprattutto se fossero rimasti.
Bridgette non avrebbe voluto abbandonare Dolphimon, con lei si sentiva in sintonia e in pace, però non voleva combattere, lei era sempre stata contro le battaglie e ora invece avrebbe dovuto perfino uccidere altri digimon...
Questo pensiero la tormentava enormemente.
- cosa devo fare...
 
La sera, Izzy J e Tommy raccontarono a turno delle loro avventure a digiworld, e Bridgette si stupì di come ragazzini di dieci anni siano riusciti ad affrontare così tante avventure e pericoli.
Tommy spiegò di poter digievolvere in Kumamon, il guerriero del ghiaccio, un piccolo pupazzo di neve in grado di modellare il suo corpo come la neve. Lui, insieme ai suoi compagni, avevano sconfitto un certo Lucemon, che aveva minacciato sia digiworld e dopo averlo completamente distrutto metteva a rischio anche il mondo reale, ma fortunatamente erano riusciti a fermarlo in tempo.
Izzy J invece presentò il suo compagno, Tentomon, che poteva digievolvere in Kabuterimon (N.d.A. uno scarafaggio ancora più brutto :-b) e che insieme ai suoi compagni avevano salvato prima Digiworld, poi si erano spostati al mondo reale per fermare un digimon malvagio che era riuscito ad arrivare fin lì, e poi erano tornati a Digiworld per sconfiggere il loro vero nemico, un certo di nome Apokarimon... Bridgette non aveva capito bene.
Una cosa però le era chiara. Qui, le cose non erano mai come sembravano. Altro che Reality, questa sì che era una vera avventura!
- ma Izzy J... una cosa non ho capito...
La voce calda di Geoff la riscosse, e lei gli prese la mano.
- se voi siete così potenti, come mai non potete fermare questo nemico? Perché avete dovuto coinvolgere anche noi?
Izzy J e Tommy si rivolsero un sorriso triste, e poi risposero.
- per l’esattezza ci avevamo provato, ma... non è andata come pensavamo
Alla luce del fuoco, nessuno si accorse della lacrima che scendeva dal volto di Izzy.
-il nemico si è dimostrato più forte e ci siamo visti costretti a chiamarvi. Tutto qui
Ma Geff non era convinto.
- ma noi siamo ancora inesperti!
- migliorerete
- siamo ancora deboli
- guadagnerete altra forza
- non vogliamo combattere! Se dite che è così pericoloso non ci teniamo a rischiare
Izzy J si alzò e serrò i pugni.
- non avete altra scelta. Non l’abbiamo avuta neanche noi e non l’avrete neanche voi. È digiworld che sceglie i suoi digiprescelti, e una volta che si è chiamati, non si può sfuggire al proprio destino!
Si alzò anche Geoff
-invece noi torneremo indietro! Sono sicura che se spieghiamo a questo fantomatico nemico la situazione, ci lascerà tornare indietro senza tante storie!
- NON POTETE ABBANDONARCI!
Izzy J cominciò a singhiozzare.
- non potete abbandonarla...
Tommy gli si avvicinò e lo prese per le spalle. Anche se era più piccolo, capiva bene cosa stesse provando.
Si voltò a guardare prima Geoff, e poi Bridgette, quest’ultima ancora sconvolta e confusa.
- siete degli egoisti. Non potrete mai capire il valore dell’amicizia
Quelle parole mossero qualcosa dentro l’animo di Bridgette.
“non capire il valere dell’amicizia...”
- che cosa vuol dire?
Chiese la surfista, con una voce incerte e preoccupata. Lei aveva sempre dato molta importanza alle amicizie, e anche Geoff faceva lo stesso!
Tommy sospirò, e cominciò a raccontare.
- quando abbiamo combattuto, ci siamo dimostrati molto inferiori riguardo a potenza, e avremmo dovuto scappare, ma eravamo circondati. Ci avevano bloccato ogni via di fuga. Saremmo stati annientati completamente, se...
Tommy si fermò, e riprese a parlare Izzy J, ora più calmo.
- se alcuni di noi non si fossero sacrificati per lasciarci scappare.
Bridgette strabuzzò gli occhi. Alcuni di loro si erano sacrificati per i propri compagni...
- si trattava di quattro ragazzi: uno era JP, che aveva viaggiato insieme a Tommy, mentre gli altri tre erano del mio stesso gruppo...
Geoff si pietrificò. Come aveva potuto giudicare quei ragazzi così velocemente? Non era da lui...
- senti mi dispiace...
Fece per continuare, ma Izzy J lo interruppe.
- si chiamavano TK, Joe e Mimi. TK aveva la stessa età di Tommy e Kari, ed era il fratellino minore di Matt, al quale era molto affezionato. La sua scomparsa ha sconvolto molto il fratello. Joe invece era il più grande e per questo si era sempre sentito in dovere di essere il lider e di proteggerci. Mimi invece aveva la mia stessa età. All’inizio anche lei voleva solo tornare a casa ma poi grazie al suo digimon ha scoperto che con l’amicizia, anche le avventure più brutte potevano diventare bellissimi ricordi.
Un irreale silenzio avvolse la spiaggia, rotto solo dal crepitare del fuoco.
- ora avete capito spero perché non possiamo permettervi di scappare. Ho lavorato molto per riuscire a trovare il potere necessario per sconfiggere questo nemico, ma noi non eravamo più in grado di utilizzarlo e quindi siamo stati costretti a chiamarvi.
- mi dispiace Izzy J, ho sbagliato.
Il ragazzo sorrise.
- non importa. Era anche colpa nostra. Non avremmo voluto raccontarvi di loro perché sono l’esempio della nostra impotenza a proteggere gli amici...
Bridgette sorrise, e abbracciò il ragazzo.
- non ti preoccupare, sono sicura che riusciremo a sconfiggere questo digimon così crudele e tutto tornerà come prima
Izzy J si scostò dall’abbraccio della ragazza, e arrossì.
- quindi combatterete? Possiamo contare su di voi?
I due ragazzi si guardarono.
- ok fratello, conta pure su di me!
Bridgette invece esitò.
- io non ho mai amato combattere...
- la questione e questa Bridgette, o combattete, o verrete annientati. È molto semplice. E con voi, verrebbe annientato anche il vostro mondo.
Dolphimon si avvicinò alla sua protetta, e cominciò a fare le fusa.
- stai tranquilla Bridgette, i digimon che muoiono non si eliminano mai completamente, ma rinascono sempre in seguito.
Izzy J e Tommy si svolsero uno sguardo preoccupato.
- davvero Dolphimon? Se è così... allora accetto, combatterò anche io
- benissimo, quindi ora consiglierei di andare a dormire... faccio io il primo turno di guardia.
Tommy si alzò prese una coperta dalla tenda, e si sedette tranquillo davanti al fuoco.
- bene, allora vienimi a svegliare più tardi
Anche Izzy J si alzò, seguito da Tentomon, e andò a coricarsi dentro la tenda.
Poco dopo lo seguirono anche Geoff e Bridgette. Dolphimon invece rimase fuori.
- Non dormi con Bridgette?
- prima vi ho aiutati, ma prima o poi scopriranno la verità, e allora non posso più garantirvi che Bridgette vorrà continuare a combattere.
- e come sai che non è vero?
- lo percepisco, sento che le digiuova sono sempre meno nonostante i digimon che vengono eliminati.
Tommy sospirò sconsolato.
- il problema è che se le avessimo detto la verità si sarebbe rifiutata di combattere, e quindi addio anche a tanti altri digimon che invece potrebbero venire salvati...
Dolphimon scosse il muso, ed entrò nella tenda, andando a coricarsi vicino a Bridgette che già dormiva profondamente.
 
 
La notte proseguì tranquilla per tutti, tranne che per qualcuno che continuava a muoversi nel sonno.
 
Davanti a se vedeva un albero immenso, con una conca nel centro esatto del tronco che rivelava l’interno cavo. La cosa più assurda era che nonostante l’interno fosse cavo, i rami in cima erano pieni di foglie verde smeraldo, e qua e là si potevano vedere fiori multicolori e boccioli ancora chiusi. Peccato che non ebbe il tempo per osservare ancora quella meraviglia tanto a lungo: dietro poteva sentire i rumori violenti di una battaglia, e delle preoccupanti figure nere si stavano avvicinando all’interno dell’albero.
Seguendo l’istinto, si precipitò verso l’albero. All’interno sentiva che c’era qualcosa di potente, qualcosa che doveva andare preservato e protetto da quegli esseri crudeli.
L’interno era magnifico: le pareti erano intagliate nella corteccia, che però sembrava non soffrirne. Dal basso, si alzavano numerosi rampicanti, che finivano tutti verso la cima con delle sfere di luce di colore marroncino o verde. Il soffitto poi era pieno di petali e foglie, che componevano un mosaico ritraente delle strane figure, due delle quali li erano famigliari, ma la terza, una specie di gigantesco cavallo di legno, era sicuro di non averla mai vista.
Ma la cosa più spettacolare non era questa, ma il fatto che al centro esatto della stanza si trovava lo stesso cavallo, solo col capo chino, e il muso proteso in avanti.
Le misteriosi figure erano tutte attorno alla sua bocca, e cercavano invano di toccarla ma appena la sfioravano, questa si sgretolava in segatura, per poi ricomparire nuovamente intatta appena si allontanavano. Le sentiva arrabbiarsi sempre di più, percepiva che nella testa del cavallo c’era qualcosa di importante che si stava proteggendo da sola autodistruggendosi per poi rigenerarsi.
Si avvicinò a grandi passi, e stranamente le figure lo lasciarono passare.
Si trovava a una decina di passi dalla testa, e allungò titubante la mano. Sentiva che non si sarebbe sgretolata, sentiva che era lui che stava aspettando da tanto tempo, che finalmente avrebbe potuto prendere il tesoro.
Toccò il muso, e la bocca si aprì automaticamente, rivelando una sfera di luce con all’interno uno strano oggetto, un misto tra un albero e il cavallo.
Sentì le figure eccitarsi, le sentì buttarsi su di lui per evitarli di prenderli quella sfera, ma lui fu più veloce.
Estrasse il digivice, e l’oggetto entrò in esso,dove sarebbe stata al sicuro, per il momento.”
 
 
Geoff si svegliò col fiatone.
Era la terza volta che si svegliava, ed ogni volta faceva sempre lo stesso sogno.
Avvertì Bridgette muoversi vicino a lui, e le accarezzò i lunghi capelli biondi.
In quel momento entrò Tommy
- sei già sveglio?
Sussurò
- sì, non riesco a dormire.
- allora mi dai il cambio?
Il festaiolo annuì, e si alzò per lasciare entrare Tommy
Si posizionò davanti al fuoco, e cominciò a muovere le braci con un bastoncino. Ci gettò sopra un pezzo di legno, e cominciò a osservare le stelle nel cielo.
Era tutto così strano, così assurdo...
La sua mente cominciò a fantasticare sul sogno che aveva avuto. Il cavallo di legno, le figure nere, l’albero, la sfera di luce... che cosa voleva significare? Forse era solo troppo stressato a causa di tutte quelle avventure...
Eppure qualcosa gli diceva che il suo non era stato un sogno qualunque, non si era trattato di una semplice fantasticazione della sua mente...
No, si era trattato di qualcosa di più complesso, di più misterioso e indecifrabile...
 
 
Dolphimon mosse leggermente il corpo di Bridgette, ma lei continuava a voler dormire
- altri cinque minuti...
Il digimon però non cedette, e alla fine la ragazza fu costretta ad alzarsi.
- che succede?
Il delfino la guardò con uno sguardo pieno di preoccupazioni.
- Geoff...
- Geoff cosa?
- è sparito
Bridgette sentì il mondo crollarle addosso. Si alzò in fretta, si sistemò i capelli, e corse fuori dalla tenda.
Izzy J e Tommy stavano parlando davanti ai resti del fuoco.
- cosa succede? Dov’è Geoff?
Chiese la ragazza, preoccupata per la scomparsa del suo ragazzo.
- non lo sappiamo Bridgette, Tentomon è andato a cercarlo nei dintorni, forse si è solo assentato...
- da quanto è scomparso?
I due parvero a disagio
- vi ripeto la domanda, da quanto è scomparso!
- non lo sappiamo. Quando mi sono alzato questa mattina, mi sono accorto che Geoff non era venuto per il cambio. Sono uscito e lui non c’era. Ho svegliato Tommy e abbiamo cominciato a cercarlo mentre Dolphimon è venuta a svegliarti.
- quindi potrebbe essere scomparso da un sacco di tempo! Dobbiamo subito trovarlo!
La ragazza fece per correre nel bosco, ma Izzy la prese per un braccio.
- ora sei sconvolta, e lo capiamo. Ma non devi dimenticarti che anche noi lo vogliamo trovare, e per farlo dobbiamo rimanere calmi e ragionare.
- rimanere calmi? Il mio ragazzo potrebbe essere ovunque! Potrebbe essere ferito, potrebbe essersi fatto catturare oppure... anche di peggio! Dobbiamo trovarlo subito!
- Bridgette! Respira e calmati. Agitarti peggiorerà solo le cose. Ora fai un respiro profondo e siediti vicino a noi.
La ragazza fece come le veniva detto, e dopo cinque minuti stava seduta su una pietra a sorseggiare del te caldo procurato da Izzy.
- ora va meglio?
La ragazza annuì.
- bene, ora possiamo organizzare le ricerche
Dallo zainetto che portava in spalla, Izzy J tirò fuori un computer portatile
- tutti gli oggetti elettronici non funzionano
Izzy J sorrise
- il mio computer è particolare ed sono in grado di farlo funzionare anche qui
Cominciò a lavorare veloce sui tasti, aprendo e chiudendo cartelle e programmi vari.
- bene, ora abbiamo una mappa della zona. Grazie a questa potremo suddividere il territorio a zone ed avremo più possibilità di trovarlo...
Tommy lo interruppe.
- non penso sia una buona idea. Non ti dimenticare che anche Bridgette deve raggiungere il massimo livello di potenza, e questo potrebbe rallentarci enormemente...
Lo sguardo di fuoco della bionda lo fece continuare subito
- intendo che forse è meglio dividerci, uno di noi cercherà Geoff, e l’altro continuerà il percorso con Bridgette
- non penso, ha la precedenza trovare il templare. Magari Geoff ne ha percepito la presenza e ora si è diretto là e ci sta aspettando
- lui non lo avrebbe mai fatto
Bridgette strinse forte la tazza che teneva in mano
- lui non mi avrebbe mai lasciata qui da sola senza neanche avvertirmi... gli deve essere successo per forza qualcosa. Lui non mi avrebbe mai abbandonata
- e secondo te allora cosa è successo? Non abbiamo sentito rumori di un combattimento, e un nemico avrebbe potuto facilmente attaccarci da addormentati, quando eravamo più deboli...
- non lo so perché se ne andato, ma non lo avrebbe mai fatto di sua volontà! Di questo sono assolutamente sicura!
Izzy J si voltò di scatto verso Tommy
- Tommy, il digispirit di Geoff... cosa rappresentava?
-lui aveva Arbormon se non sbaglio…il guerriero del legno.
- il guerriero del legno...
Izzy J cominciò a lavorare velocemente col computer, sezionando delle diverse parti della mappa.
- forse ho capito cosa è successo... e se è come penso forse so anche dove si trova adesso!
Bridgette si sentì illuminata di nuova speranza
- davvero? E dov’è?
- il nuovo potere dei loro digivice consisteva nel poter utilizzare un digispirit molto particolare, che si trova appunto all’interno dei templari. Se ora noi presumiamo che anche il digispirit in questione abbia a che fare col legno, e quindi con gli alberi, come quello che ora possiede Geoff...
Tommy capì
- e se sappiamo che il digispirit vuole essere trovato per riunirsi alle altri due parti di se stesso...
- potrebbe aver condotto Geoff da se senza che il ragazzo se ne rendesse conto!
- io non capisco...
- provo a spiegartelo meglio Bridgette: il nuovo potere che è racchiuso all’interno del templare del legno, quello che stiamo cercando, ha avvertito la presenza di Geoff, e , non sappiamo ancora come, lo ha condotto a se senza che lui potesse ribellarsi.
- e quindi ora dobbiamo trovare il templare?
- esatto! Ho sezionato dei possibili luoghi e ora dobbiamo solo...
Izzy J si bloccò. Aveva sentito dei rumori di passi.
- ma che bravi, veramente bravi. Le vostre presunzioni potrebbero essere perfette, se non fosse per un piccolo dettaglio... ho catturato io il vostro amico
La voce preveniva da ogni parte, rendendo impossibile la localizzazione dell’interlocutore.
- chi sei? Esci fuori!
- la ragazza ha grinta da vendere... sai, non lo avrei mai detto. Dal tuo aspetto non si direbbe affatto...
- dove sei?! Dov’è Geoff?!
- si chiama Geoff quindi... che nome assurdo
Una risata si propagò per tutta la zona intorno a loro
- cosa vuoi da lui? Liberalo!
- non permetterti di darmi ordini così stupida essere umano!
Bridgette cadde a terra, e si strinse la pancia.
Qualcosa l’aveva colpita
- Bridgette!
Dolphimon volò a controllare come stesse la sua compagna
- sto bene, non mi ha fatto tanto male...
“non l’ho visto colpire! È molto veloce...”
- ora smettete di fare tanto i presuntuosi e consegnatemi il digimon della ragazza.
Bridgette impallidì
- che cosa? Perché ti intaressa Dolphimon?
- il perché non è importante, consegnatemelo e vedrò di restituirvi il vostro amico il prima possibile
- no! Non ti darò mai Dolphimon!
Bridgette strinse la coda del suo digimon
Tommy nel frattempo era riuscito a prendere il digivice.
- digievoluzione Spirit!
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- Kumamon!
Il digimon sembrava un vero e proprio pupazzo di neve, ed aveva un’aria innocente e coccolosa
Il digimon misterioso rise ancora
- e quindi pensi di sconfiggermi così? con una digievoluzione del genere? Mi deludete ragazzi lo sapete… mi sarei aspettato qualcosa di meglio dai leggendari guerrieri
- Pensa quello che vuoi! Ma non ti consiglio di sottovalutarmi...
Izzy J intanto prese Bridgette per il braccio.
- scappa, Kumamon lo intratterrà per il tempo necessario e ci penseremo io e Tentomon a coprirti la fuga.
- scappare? E lasciare Geoff in mano sua? Non ci penso neanche!
- non stiamo scherzando Bridgette, se non lo hai capito vuole il tuo digimon, e se lo ottiene per te è la fine, e anche per Geoff. L’unico modo per salvarvi entrambi è che fuggiate
- e dove dovrei andare? Io non...
-- scappa e basta Bridgette! Questa è la cos importante! Che te ti metta in salvo!
- ha-ha... mi dispiace, ma non posso lasciarti scappare...
Finalmente dalla foresta videro apparire il digimon.
- ora presentiamoci, io sono...
 
 
Angolo autrice:
Sorryyyyyyyyyyyyyyyy
Scusate per l’immenso ritardo, e che Bridgette e Geoff sono sempre una coppia difficile da trattare e non sapevo come proseguire!
*le lanciano pomodori*
Ho chiesto scusa ragazzi! Più di così?
Spero che almeno il capitolo vi sia piaciuto visto che ci ho messo tanto impegno...
Ricapitoliamo:Geoff e Bridgette vengono a sapere dei quattro ragazzi che si sono sacrificati, Geoff fa degli strani sogni su un cavallo e un albero immenso e quella mattina scompare misteriosamente. Appare un digimon che dice di voler Dolphimon e di aver catturato il ragazzo...
Che fine avrà fatto Geoff? Che significato ha l’albero? E le figure nere? E chi è il digimon in grado di muoversi alla velocità della luce?
Spero di avervi incuriosito, almeno un pochino <3
Quindi passiamo ai ringraziamenti: grazie a Xenja che continua a recensire i miei penosi capitoli, e grazie anche a una nuova lettrice, darkprincess_courtney131, che ha iniziato a recensire la mia storia <3
Spero che qualcun altro decida di recensire, e vi lascio con una bellissima immagine di Geoff e Bridgette...
Baci
_volpettina_
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Capitolo 9
*** Non è un capitolo ^^' ***


Ragazzi, questo non è un capitolo. mi sono solo accorta che non avevo mai messo delle immagini dai digiprescelti, mentre ero convinta di si!
Quindi per rimediare ecco le così dette "patenti" dei nostri digiprescelti.
Come noterete, ci sono alcune somiglianze nel carattere di alcuni personaggi. Infatti tutti i gruppi di digiprescelti hanno
- un lider (testardo, sempre pieno di energia, e che indossa delle lenti da aviatore)
- un amico-nemico del lider (riflessivo, solitario, responsabile)
- una ragazza ( che viene contesa tra i due)
- il più piccolo ( che all’inizio viene sempre protetto, ma in seguito matura rivelando una grande forza)
- l’ultimo arrivato ( appunto, che si è unito al gruppo dei digiprescelti per ultimo ben avendo la forza maggiore di tutti)
Poi a differenza di serie in serie si aggiungono altri personaggi, ma questi sono sempre presenti.
 

Tai
Età: 11 anni
Digiprescelto del coraggio
carattere: ragazzo avventuroso, sempre allegro, spensierato ma un po' sprovveduto, e il ruolo di digiprescelto del coraggio gli si addice perfettamente. In quanto leader, Tai si comporta sempre in modo avventato e ostinato, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni. Il suo temperamento testardo e focoso lo porta spesso a non ascoltare gli altri quando c'è bisogno di elaborare un piano. Ciò lo ha portato a momenti di astio e risentimento nei confronti del suo amico/rivale Matt
Era innamorato della sua amica d’infanzia Sora, ma si arrese quando lei ammise di preferire Matt, Capelli: sparati all’insù, castani
Occhi: marroni
Segni particolari: indossa un paio di lenti da aviatore
Partner: Agumon.
Attacchi principale: Baby meteora
Livello: intermedio
Altro: è il fratello maggiore di Kari, alla quale tiene molto e si senti in dovere di proteggerla visto che una volta la ragazza finì in ospedale a causa sua.
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Matt
Età: 11 anni
Digiprescelto dell'amicizia
Carattere: all'inizio, non si sentiva degno del suo ruolo di digiprescelto dell'amicizia. Riteneva che visto il suo carattere solitario e introverso quel ruolo non lo meritasse, ma si è dovuto ricredere in seguito quando comprese il vero significato dell'amicizia. È innamorato, e ricambiato, di Sora. Matt è molto più protettivo e preoccupato per il gruppo nella sua interezza, causando divergenze con Tai e la sua strategia avventata e poco portata alla riflessione. Uno dei motivi per cui litiga di più con Tai consiste su delle domande interiori di Matt: se Tai sarebbe un fratello migliore per TK e se Tai sia una persona migliore di Matt.
Capelli: biondi
Occhi: azzurri
Segni particolari: nessuno
Partner: Gabumon
Attacco principale: soffio infuocato
Livello:intermedio
Altro: è il fratello maggiore di TK, al quale era molto legato, e si è sempre sentito in dovere di proteggere. Quando si accorge che il fratello non ha più bisogno di lui, si allontana dal gruppo per riflettere.
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Sora
Età: 11 anni
Digiprescelta dell’amore
Carattere: all’inizio anche lei pensa di non riuscire a provare amore, e si allontana dagli altri. Nonostante questo suo periodo però rivela fin da subito la sua amicizia verso gli altri aiutandoli senza esitare durante le prove a cui erano sottoposti, senza rivelarsi mai però apertamente. È molto affettuosa e dolce con tutti, ma guai a farla arrabbiare! Diventa una vera furia e può rivelare anche un carattere piuttosto autoritario e forte. Ma è anche iperprotettiva nei confronti dei suoi amici.
Capelli: rossi, corti
Occhi: rossicci - marroni
Segni particolari: solitamente indossa un cappello blu
Partner: Pyomon
Attacco principale: fuoco magico
Livello:intermedio
Altro: è un vero maschiaccio! Le piace il calcio e gli altri sport, cosa che l’ha sempre portata a essere in contrasto con la madre, che invece insegna arte giapponese e giardinaggio.
Durante il viaggio, viene presa come una figura materna per Kari e TK tanto che quest’ultimo le chiede di non andarsene perché le ricorda la sua mamma
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Izzy:
Età: 10 anni
Digiprescelto della conoscenza
Carattere: la sua indole ansiosa di sapere, lo porta a prestare poca attenzione agli amici intorno a se. Il suo stesso digimon gli dice che è un bene la sua mente avida di sapere, ma che non deve mai dimenticare tutto quello che gli sta intorno. Dietro tutta questa sua voglia di sapere, sta che sa di essere stato adottato origliando una conversazione dei genitori, e quindi a sempre cercato di essere un figlio perfetto e di dimenticare con lo studio e i computer ciò che aveva sentito.. In realtà anche lui ha un cuore grande e tiene molto ai suoi amici.
Capelli: rosso scuro.
Occhi:neri
Segni particolari: nessuno
Partner: Tentomon
Attacco principale: minisaetta
Livello: intermedio
Altro: è il ragazzo che si tiene in maggiore contatto con Gennai, un entità che sorveglia digiworld, ed è il così detto genio del gruppo. Il suo computer è in grado di funzionare a digiworld, e possiede un analizzatore di digimon, oltre che altri programmi utili per il loro viaggio.
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Kari
Età: 8 anni
Digiprescelta della luce
Carattere: è gentile e pura di cuore, ricercando sempre la parte migliore delle persone ed evitando di combattere quando è possibile. Tuttavia, si rivela essere una ragazza molto seria, soprattutto in situazioni difficili o comunque di pericolo. ha un carattere molto docile  e tranquillo, non sopporta le prepotenze e le ingiustizie tanto che quando scoprì che era colpa sua se un digimon stava schiavizzando la città, si consegnò di sua spontanea volontà a patto che lasciasse in pace i suoi amici. Capelli: castani
Occhi: marroni
Segni particolari: porta un fischietto al collo.
Partner: Gatomon
Attacco principale: pugno felino
Livello: Campione
Altro: È lì ottava digiprescelta, e non si unì subito al gruppo come gli altri, ma solo più tardi quando un digimon riuscì a discendere sulla terra per cercarla. Il suo partner prima era un emissario del nemico, ma in seguito quando conobbe Kari e la sua dolcezza passò dalla loro parte.
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DIGIPRESCELTI SCOMPARSI:
Mimi
Età: 10 anni
Digiprescelta della purezza
Carattere:è una ragazza  viziata, svampita, vanitosa, formale e si lamenta di ogni cosa, ma è anche sensibile, ricercata, dolce e premurosa., si rifiutava di  stare a digiworld, tanto che non voleva più far evolvere la sua partner. non evita di ricorrere a sotterfugi per ottenere ciò che vuole ma poi rivela un cuore grande e un carattere gentile verso i suoi amici, pronti ad aiutarli quando ne necessitano.
Capelli:castani, lunghi
Occhi: marroni
Segni particolari: indossa un cappello da cowboy rosa
Partner: Palmon
Attacco principale: liane avvolgenti
Livello: intermedio
Altro: in una occasione arrivò a rinchiudere Tai e Joe (e anche Palmon) in una cella di un castello, perché la volevano indurre ad andarsene e continuare il viaggio per digiworld con loro. Riuscì a capire il suo errore solo dopo che Sora le parlò durante la notte
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Joe
Età: 12 anni
Digiprescelto della sincerità
Carattere: È fidato e premuroso, anche se spesso risulta pessimista. Prova ad essere la voce della ragione all'interno del gruppo, sentendosi responsabile di tutto visto che è il più grande.
Capelli: Blu (N.d.A. non chiedetemi spiegazioni, perché non saprei darvele)
Occhi: neri
Segni particolari: porta gli occhiali, senza i quali non vede niente
Partner: Gomamon
Attacco principale: pesci d’assalto
Livello: intermedio
Altro: a volta si comporta in modo strano, tanto che perfino il suo partner fa fatica a capirlo.
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TK
Età: 8 anni
Digiprescelto della speranza
Carattere: essendo il più piccolo del gruppo (almeno all’inizio) è sempre stato quello più accudito. Ma nonostante questo si rivela più di una volta forte e coraggioso, tanto che alla fine dimostra inutili le preoccupazione eccessive del fratello.
Capelli:biondi
Occhi: azzurri
Segni particolari: indossa un casco verde
Partner: Patamon
Attacco principale: bomba d’aria
Livello: intermedio
Altro:Tiene molo al fratello Matt, ma i due possono vedersi poco visto che i genitori sono divorziati: lui sta con la madre, mentre Matt col padre. Dopo la battaglia con il primo nemico, il suo carattere cambia visto che il suo digimon si era sacrificato per salvarli, e ne rimane traumatizzato a lungo.
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DIGIMON FRONTIER
Takuya
Età: 11 anni
Digispirit del fuoco
Carattere: Sempre spontaneo ed allegro, Takuya non esita a gettarsi a capofitto nel pericolo pur di seguire il suo istinto. È intelligente e perspicace e questa sua caratteristica tirerà spesso fuori dai guai il gruppo dei Digiprescelti nelle situazioni più difficili. Tuttavia, è anche molto testardo e spesso non prende troppo seriamente le avversità che si presentano al gruppo dei Digiprescelti: ciò lo porterà a frequenti alterchi con vari componenti del gruppo.
Capelli: castani
Occhi: marroni
Segni particolari: indossa anche lui un paio di lenti da aviatore e un cappello verde acido.
Forma principale: Agunimon
Attacchi principali: bolidi iperincandescenti, dardi infuocati, distorsione esplosiva
Altro: ha un fratellino più piccolo di nome Shinya con cui litiga spesso
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Koji
Età:11 anni
Digispirit della luce
Carattere: è riservato e introverso. All’inizio non vuole unirsi al gruppo, rivelando più un carattere “lupo solitario”. Piuttosto responsabile e riflessivo per natura, Koji ha sempre vissuto da solo e questo lo ha portato ad agire sempre per conto proprio e a ragionare con la propria testa. Nel gruppo dei Digiprescelti è spesso la voce della ragione nelle discussioni più animate ed i suoi compagni per questo lo stimano e lo rispettano. Ad una prima impressione Koji può sembrare una persona egoista, ma in realtà non esita mai a mettere a repentaglio la propria vita per le persone alle quali tiene; ha inoltre un forte senso della giustizia.
Occhi: blu (N.d.A. ripeto, non chiedetemi spiegazioni su certi colori perché non ne ha idea!)
Segni particolari: indossa una bandana blu a righe dorate.
Forma principale: Lobomon
Attacchi pincipali: spada luminosa, globo luminoso
Altro: non sapeva di avere un fratello gemello e considerava la madre morta. Va a digiworld per scoprire un segreto che lo avvolgeva.
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Zoe
Età: 11 anni
Digispirit del vento
Carattere: è una ragazza gentile, solare e tenace, che, per sua stessa ammissione, quando si mette in testa di fare una cosa va fino in fondo. Queste sue qualità saranno spesso molto utili alla causa dei bambini prescelti. Grazie alla sua esperienza negli Stati Uniti, Zoe conosce perfettamente l'inglese e spesso utilizza parole ed espressioni di quella lingua.
Capelli: biondi
Occhi: azzurro- verde acqua.
Segni particolari: indossa un cappellino viola e ogni tanto le scappa qualche parola in inglese.
Forma principale: Kazemon
Attacchi principali: disintegratori eolici, tornado roteante
Altro: si trasferì in America quando era piccola, e quando tornò in Giappone fece fatica a socializzare nuovamente. Si sentì profondamente tradita da una ragazza che l’aveva illusa di formare un’amicizia vera, e si porta dentro questo ricordo per tutta digiworld. Essendo l’unica ragazza nel gruppo, si è sentita sempre anche qui leggermente esclusa.
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Tommy
Età: 8 anni
Digispirit del ghiaccio
Carattere: Tommy è il più piccolo d'età del gruppo dei Digiprescelti e ciò lo porta ad essere sempre protetto dagli altri bambini prescelti, benché il bambino, soprattutto nella seconda metà della serie, dimostri più volte di essere in grado di cavarsela da solo. Nonostante tutti i Digiprescelti durante la serie vadano incontro ad una crescita ed una maturazione notevole, la quale li porta a comprendere e cercare di correggere i loro errori, Tommy è probabilmente colui che viene maggiormente influenzato da ciò. Era infatti un bambino viziato e capriccioso, che ricorreva sempre ai suoi genitori per ovviare ad ogni minima difficoltà. Tuttavia, l'esperienza a Digiworld lo costringe a far emergere le sue vere qualità: il coraggio, la fiducia negli amici e l'affidabilità. Grazie all'evoluzione del suo carattere, Tommy sarà sempre più indipendente e spesso le sue qualità saranno importanti per trarre fuori dai guai il gruppo dei Digiprescelti.
Capelli: castani
Occhi: marroni
Segni particolari: indossa un enorme cappello giallo a forma di fungo
Forma principale: Kumamon
Attacchi principali: raffica ghiacciata, ghiaccio paralizzante, stalattite infrangibile
Altro: All’inizio voleva tornare indietro come JP, ma poi cambia idea quando vede la trasformazione di Takuya. Non sarebbe mai voluto partire, ma ne viene costretto da alcuni suoi compagni che poi rivede.
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Koichi
Età: 11 anni
Digispirit delle tenebre
Carattere: è un ragazzo sincero e di buon cuore, che da quando si unisce alla causa dei bambini prescelti si fa in quattro per dare una mano, fermo e risoluto nello sconfiggere i nemici. Dopo essersi liberato del controllo nemico, Koichi matura notevolmente durante la sua esperienza a Digiworld. Cerca sempre di aiutare chiunque abbia bisogno di lui, segnato dall'infanzia non troppo felice da lui vissuta poiché sempre preoccupato per sua madre, piuttosto cagionevole di salute, che era sola e costretta a mantenerlo. Le sue qualità ed abilità si riveleranno un'aggiunta importante nella squadra dei Digiprescelti, costituendo un'arma in più in battaglia.
Capelli: blu, corti
Occhi:Blu
Segni particolari: è identico sputato a Koji, tranne per i capelli.
Forma principale: Lowemon
Attacchi principali: meteora oscura, tridente oscuro.
Altro: all’inizio dell’avventura cade dalla scale e il suo spirito raggiunge digiworld, ma viene facilmente corrotto e diventa nemico dei digiprescelti. Poi Koji e Takuya riescono a sconfiggerlo e quindi a liberalo. Nonostante questo, nella battaglia finale si sacrifica completamente per salvare i suoi amici, comprendendo che in realtà lui è morto cadendo e ora non è altro che uno spirito. Quando il fratello e gli altri sconfiggono il nemico finale, Lowemon contatta Koji e gli dice di essere sicuro che il ragazzo sia ancora vivo. Quindi i cinque si dirigono all’ospedale dove scoprono che il ragazzo è in coma. Qui riescono a risvegliarlo grazie ai loro digivice, prima che questi tornino a essere semplici telefoni cellulari.
Il suo più grande desiderio è rendere felice sua madre.
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JP
Età: 12 anni
Digispirit del tuono
Carattere:è il più grande d'età del gruppo dei Digiprescelti di Frontier e ciò lo porta spesso a sentire in modo eccessivo la responsabilità di questo ruolo. Negli anni precedenti non era mai riuscito ad avere un reale rapporto d'amicizia, poiché questi erano sempre piuttosto superficiali e basati su presupposti errati. Il ragazzo, infatti, aveva sempre cercato di assumere un comportamento da buffone nei confronti degli altri, sempre pronto allo scherzo e alla battuta, a fare qualche trucco magico o a regalare cioccolato, ma in realtà si era sempre sentito molto solo. Tuttavia, quando ha qualcosa per cui lottare, JP è molto determinato e non permette a niente e a nessuno di ostacolarlo; questa caratteristica, unita alla sua freddezza nelle situazioni più disperate e alla sua intelligenza che tirerà spesso fuori dai guai il gruppo, contribuirà all'alta stima che hanno di lui i Digiprescelti.
Capelli: castani
Occhi: marroni
Segni particolari: è piuttosto robusto.
Forma principale: Beetlemon
Attacchi principali: tuono elettrico, trivella elettrica, pugno di tuono, lampo rapido
Altro: all’inizio anche lui voleva tornare a casa, ma poi decise di restare insieme a Tommy. È stato l’ultimo a riuscire a evocare il digispirit e questo l’ha sempre scocciato nel profondo.
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E per finire ecco delle splendide foto di gruppo! Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic
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Capitolo 10
*** lo "stato dormiente" ***


Allora ragazzi, tanto per farmi perdonare per lo scorso "non capitolo", che ammetto, forse non era un granchè, ecco un capitolo nuovo nuovo fresco di qualche ora ;) spero vi piaccia <3 e vi prego, please, recensite!


Il digimon nella cella piangeva.
Piangeva perché sapeva cosa sarebbe successo.
Piangeva perché sapeva cosa gli avrebbero fatto.
Perché lo avevano già fatto.
Aveva visto decine e decine di digimon fare la stessa fine che fra poco sarebbe toccata a lui, perché controllare lui voleva dire allo stesso tempo controllare Sierra. E controllare Sierra voleva dire controllare tutto il gruppo dei ragazzi. E quindi vincere.
Non gli rimaneva che una possibilità.
Non sapeva cosa sarebbe successo né a lui, né cosa sarebbe successo a Sierra. Ma se il loro piano funzionava... sarebbe stata la fine, per tutta Digiworld, e per tutto il mondo di Sierra e degli altri.
Certo, comportava un grande sacrificio da parte sua, e non era sicuro che questo gli avrebbe fermati, ma doveva almeno tentarci. Era l’ultima possibilità che gli rimaneva.
Si avvicinò titubante al suo compagno di cella, l’altro digimon che loro erano riusciti a catturare.
Era un tipo molto vivace, che non si era ancora reso conto della pericolosità della situazione. Ma sapeva che lo avrebbe aiutato a compiere il suo folle piano.
- hei...****mon, svegliati
Cominciò a toccargli una zampa nel tentativo di svegliarlo. Aveva bisogno del suo aiuto perché il piano avesse delle remote possibilità di funzionare.
- altri cinque minuti...
- ho scelto ****mon.
Il digimon si drizzò di soprassalto.
- hai scelto? E cosa vuoi fare?
Il digimon sorrise debolmente.
- l’unica scelta possibile che abbiamo di salvarci tutti.
- ne sei sicuro? Ma è una pazzia! Non pensi alla tua compagna? Sai quali reazioni potrebbe avere ciò su di lei?
- si lo so, ma ti rendi conto che se resto qui potrebbero... potrebbero...
Non riuscì a terminare la frase ma ****mon capì.
- ma se non dovesse funzionare, ti rendi conto avrei il rimorso per tutta la vita? Avrei sempre il peso perché ti ho aiutato a farlo!
- mi avevi detto che avresti appoggiato qualsiasi fosse stata la mia scelta.
- si lo so, e infatti non ti impedirò di farlo. Ma voglio prima che tu ne sia sicuro, perché una volta che avrai cominciato non potrai più tornare indietro, per molto tempo. Ne sei sicuro?
Il digimon deglutì.
- lo sono.
- bene, e allora ti aiuterò, come promesso.
I due compagni si strinsero la mano.
- glielo dirai? A Sierra dico. So che avete la possibilità di comunicare...
- no, non glielo dirò. Non capirebbe e sarebbe troppo complicato da spiegare con questo genere di legame, spero di riuscire a spiegarglielo io di persona, un giorno.
****mon annuì.
- bene, e allora cominciamo.
 
 
- Padrone! Padrone!
Un Datamon corse in fretta nella sala centrale.
- che succede? Spero per voi che sia davvero molto importante…
- i digimon delle ragazze. Loro, loro...
- cosa è successo? Cosa hanno fatto?
- uno di loro ha azionato il programma di annullamento!
- COSA?! Il programma di annullamento? Ma così si autodistruggerà!
Il Datamon scosse la testa
- no, perché l’altro è riuscito a bloccarlo prima che il processo sia concluso.
- e quindi? Cosa è successo? Parla!
- è entrato in una specie di fase dormiente
- cosa?!
- è come se fosse addormentato, solo che il flusso di dati al suo interno si è arrestato
- spiegati meglio, voglio i fatti Datamon, i fatti!
- è in una specie di limbo, tra la vita e la morte. Riesce a sentire tutto quello che accade intorno a lui, ma non è in grado di reagire agli stimoli. In pratica, ora è inutilizzabile per gli esperimenti.
- Accidenti!
La figura sul trono sbatté violentemente il pugno.
- questa non ci voleva, eravamo così vicini Datamon... così vicini...
- mi dispiace signore.
- e le guardie? Dove erano quei pigroni mentre accadeva tutto ciò?!
- erano a fare il loro solito giro signore...
- ma sarebbero dovute stare abbastanza vicine da impedirlo!
- è successo tutto troppo velocemente, nessuno avrebbe potuto fermargli in tempo, neanche se fossero state lì davanti. I due digimon avevano pianificato tutto.
- e l’altro? Come ha fatto a bloccare il processo di annullamento? È un’operazione quasi impossibile!
- evidentemente il digimon in questione è riuscito ad approfittare di quel quasi e a salvarlo appena in tempo.
- sì ma adesso lui sta bene?
- sì, non abbiamo rilevato danni nel suo programma
- bene, quindi non è ancora tutto perduto.
- ma signore, si tratta di un digimon completamente diverso! Per ottenere i dati necessari ci vorrà un sacco di tempo! Dovremmo catalogare di nuovo tutti i dati e poi dovremmo-
- non mi intaressa quanto ci metterete, avevamo già in programma di utilizzare anche lui. Questo ha solo modificato leggermente i nostri piani iniziali.
- ma signore, per quando l’esperimento sarà completato i ragazzi saranno già arrivati! Avevamo in programma di distrarli con l’altro il tempo sufficiente per completare lui, ma ora entro due giorni e saranno qui! Sempre sempre che non cambino strada e prendano una scorciatoia. In questo caso già domani...
- e allora perché sei ancora qui a parlare? Corri a eseguire i miei ordini! Voglio che i dati siano pronti il prima possibile!
- c-certo signore, ora vado
E così fece.
- pensate di avermi fermato? Brutti sciocchi! Io non perdo mai! Parola di *****!
 
****mon guardava il corpo dell’amico chiedendosi se stesse bene. Il fatto che non si fosse trasformato in un digiuovo era un bene, ma vederlo così... immobile, gli faceva una strana sensazione. Lo aveva sempre visto così attivo e pieno di energia… vederlo dormire lo faceva stare male, soprattutto perché sapeva che era stato lui ad aiutarlo a compiere la sua folle intenzione. Se lo vedeva ancora davanti, mentre la sua figura cominciava a scomporsi in dati. Aveva agito in fretta, e aveva cominciato a tenere compatti i suoi dati. Doveva aiutarlo a prendere tempo. Alla fine lui doveva essere riuscito a bloccare l’annullamento, e ora era in quello stato. Non era più attivo, ma non era ancora completamente trasformato in un digiuovo per poi rinascere.
Ne avevano parlato a lungo. Era meglio che il processo non si completasse, altrimenti per loro sarebbe stato fin troppo facile recuperare il digiuovo e farlo schiudere nuovamente, e tutto sarebbe stato inutile.
Il così detto “stato dormiente” era una pazzia, e lo sapeva.
Non sapeva come fare per risvegliarlo. Quello che avevano fatto era già accaduto, ma pochissimi di quelli che entravano in quello stato poi riuscivano a svegliarsi. La maggior parte restava così. Per sempre.
Era un’azione folle, che compievano solo i digimon più disperati.
Ma lui aveva voluto andare fino in fondo.
Aveva insistito che era l’unico modo per offrire almeno una possibilità di salvezza a Digiworld. Fargli cambiare idea era stato completamente inutile.
Era sempre stato molto testardo.
 Non sapeva cosa fosse successo a Sierra, la sua partner, e non aveva neanche la possibilità di scoprirlo, visto che lui non possedeva quel legame speciale che aveva unito Sierra al suo digimon. Che sapesse, non esistevano digimon in grado di comunicare telepaticamente con il proprio digiprescelto, e non sapeva se ne fossero mai esisti in passato.
Per questo aveva preferito addormentarsi, perché sottomettere lui, avrebbe potuto portare anche alla sottomissione di Sierra, e se l’umano finiva in quello stato... beh, non sarebbe stato niente di buono.
Anche lui avrebbe voluto avere quel legame con la sua partner, ma non lo aveva. Non sapeva niente di lei, solo il suo nome gli era noto. Izzy. Non sapeva che aspetto aveva, ne come fosse la sua voce. Non sapeva cosa le piaceva, se era una ragazza dolce o arrogante, se fosse timida o spavalda, sempre allegra o malinconica.
Niente. Non sapeva niente della sua partner. Però erano legati.
Ho sì, questo lo percepiva.
Percepiva il legame che la univa a lei, ma non era in grado di contattarla come invece era stato in grado di fare lui.
Provò un improvviso moto di rabbia e di gelosia verso l’amico addormentato.
Lui l’aveva fatta facile. Si era giocato il tutto per tutto. Se fosse finita male, non avrebbe sofferto, se invece fosse finita bene, avrebbero trovato un modo per risvegliarlo e avrebbe potuto vivere felice, senza problemi.
Lui ora invece doveva combattere per la salvarsi. Completamente da solo.
Ora sarebbero toccati a lui tutti quegli esperimenti, e non avrebbe potuto avere nessuno che lo consolasse, che gli dicesse che andava tutto bene, che presto sarebbe finito tutto...
Perché a differenza sua, lui non avrebbe avuto un compagno di stanza.
Non avrebbe avuto nessun amico.
Sentì dei passi provenire da fuori della sua prigione, passi diversi da quelli dei digimon armati che facevano la guardia.
- e così il tuo amico ti ha abbandonato...
****mon drizzò il pelo. Aveva riconosciuto quella voce.
- tu sei...
- sì, io sono il padrone di tutto questo!
E fece un ampio gesto con le braccia, indicando lo spazio intorno a se.
- e come mai una simile “potenza” viene qui? Vuole venire a prendermi con le sua mani per portarmi in quello strano laboratorio?
- sei arrabbiato, riesco a percepirlo.
****mon ebbe un fremito. Come faceva a saperlo? E poi la sua non era proprio rabbia, era una specie di malinconia. Ti viene da piangere ma non piangi. ( N.d.A. spunto tratto da braccialetti rossi XD)
- e sei arrabbiato con il tuo amico...
Era vero? forse sì, ma poi si voltò a guardarne il corpo addormentato. No, non poteva arrabbiarsi con lui.
- non è vero, l’unica persona con cui ora sono arrabbiato sei tu!
- io? E cosa ti ho mai fatto di male?
- hehehehe e hai anche il coraggio di chiedermelo? Guarda, questa cella è proprio molto spaziosa ed arieggiata...
- ho, solo per questo? Vedi, io lo faccio solo per proteggermi, altrimenti potresti commettere qualche errore irrefrenabile... sai, e non ci tengo a perdere i miei piani!
- e se io volessi andarmene? Mi lasceresti scappare?
- purtroppo mi vedo costretto a bloccarti questa possibilità... per il momento.
- come per il momento? Intendi che in futuro mi lascerai scappare?
- scappare non è il termine esatto... ma sì, in futuro ti lascerò andare.
****mon ne rimase sconvolto.
- comunque non hai ancora risposto alla mia domanda... che ci fai qui?
- vedi, sono venuto a controllare come stesse il tuo compagno laggiù.
- non te lo lascerò portare via, che sia ben chiaro.
- ho si, questo lo so molto bene. E infatti per il momento non lo voglio prendere. Per il momento mi interessi solo te.
- io? E perché ti interesso solo ora?
- prendetelo.
Delle guardi sbucarono ai lati della prigione, aprirono la porta, e presero il digimon, nonostante le sue pretese.
- lasciatemi! Che volete farmi? Lasciatemi!
- vedi, il fatto è che non abbiamo tempo per programmare altri dati che si adattino perfettamente a te. Quindi abbiamo deciso di giocare il tutto per tutto.
- spiegati meglio!
- vogliamo verificare se i dati che avevamo raccolto col tuo amico sono applicabili anche a te. Se il risultato sarà positivo, bene, ci risparmierà un sacco di lavoro inutile. Se sarà negativo... potresti non sopravvivere.
- p-potrei morire?!
- sì, ma appunto, potresti. Non sappiamo che conseguenza possa vere tutto ciò sul tuo organismo. Potresti sopravvivere come potresti morire. Ma non abbiamo tempo per aspettare, come si è gettato il tuo amico laggiù, ci giocheremo anche noi il tutto per tutto. Portatelo via.
- lasciatemi, LASCIATEMI ANDARE! Izzy! Izzy aiutami ti prego!
“Izzy... perché questo nome è così... così...”
- fermi
Le guardi obbedirono prontamente.
- chi è Izzy?
- lei è la mia partner! Ma non permetterti di farle del male? Sono stato chiaro? Altrimenti... altrimenti...
- va bene, va bene, ho capito. Ora portatelo via
- fermi, fermi! Io non voglio venire con voi! Io...
****mon sentì un dolore alla schiena, e poi cominciò a vedere tutto sfocato.
- bene, ora possiamo cominciare.
Poi perse i sensi.
 
 
Quando si svegliò, si trovava in una gabbia. Aveva uno strano casco in testa, e cavi collegati in ogni punto del corpo. Due forti lacci gli bloccavano le zampe.
- ma cosa...
- bene sei rinvenuto. L’averti sveglio faciliterà la verifica.
- io non ho ancora capito cosa volete farmi!
- si che l’hai capito, ma non vuoi accettarlo...
Il digimon deglutì.
- bene, ora possiamo cominciare. Dai energia.
****mon sentì una fitta di dati immettersi a forza nel suo corpo.
- tenetevi pronti a stabilizzare il tutto. E ora vai con l’esperimento.
La sua mente venne colpita da una forte scarica elettrica, tanto che urlò.
 
Dorimon si alzò debolmente.
Doveva fare in fretta.
Il processo per l’annullamento era quasi completo, e ****mon non sarebbe riuscito a trattenere i suoi dati ancora per molto.
Il digimon si guardò intorno.
In realtà, non sapeva minimamente cosa fare.
Sapeva solo che doveva bloccare il processo iniziato poco prima, altrimenti sarebbe stato tutti inutile.
Si guardò intorno.
Si trovava in un prato verde, di fronte a un enorme albero dai mille colori. Tutto intorno si vedevano uova di tutti i colori e motivi: alcune erano gialle a righe azzurre, altre a cerchi bianchi su uno sfondo rosso, altre ancoro erano decorate con motivi a scacchi.
- digiuova... e quindi questa...
Si voltò a guardare l’albero.
- è la città della rinascita! Ma perché sono qui? Sono già sotto forma di digiuovo? Beh, direi di no...
Si fermò a guardare il suo corpo: le piccole zampette bianche sorreggevano il corpo violaceo, ricoperto da un folto pelo e dietro una lunga coda lo faceva assomigliare a una piccola volpe.
 
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- e allora...
- benvenuto
Il digimon si voltò di scatto. Non si era accorto di non essere solo.
- e tu chi sei?
Davanti a lui c’era un digimon gigantesco, dalle sembianze di un cavaliere dalla corazza nera e con un lunghissimo mantello che svolazzava dietro.
- chi sono io non ha importanza per adesso, lo scoprirai a tempo debito. Per il momento ti basti sapere che sono tuo amico.
E il digimon misterioso si sedette di fronte a lui.
- mio amico?
- sì, non ho intenzione di farti del male. Voglio solo aiutarti.
- aiutarmi?
- aiutarti a bloccare il processo, poi potremo parlare.
- vuoi dire che tu sai come fare?
- si, e lo sai anche te.
- io lo so?
- certo, lo hai solo dimenticato. Scava nei meandri della tua memoria e riporta a galla i tuoi ricordi scomparsi Dorimon, ricorda... ricorda...
Un flash. Si trovava davanti a delle figure incappucciate, che gli rivolgevano la parola con aria solenne.
- quindi non abbiamo altra scelta, che ne pensate?
- dico che dobbiamo agire.
La sua bocca si mosse senza che potesse controllarla. Stava vivendo un suo stesso ricordo.
- ne siete sicuro?
- sicurissimo. I digiprescelti ci hanno aiutato una volta, lo faranno di nuovo.
- quanti di noi manderemo?
- io, poi verranno anche quattro tra i digimon più potenti.
- in che senso tra i più potenti?
- nel senso che non tutti saranno buoni Omnimon (N.d.A. chi sia questo digimon lo scoprirete più avanti hehehe…).
- volete rivolgervi anche a loro?
- sì, un nemico comune più unire chiunque. E questo nemico è straordinariamente potente per noi soli, avremo bisogno di aiuto.
- non ci aiuteranno.
- si invece, so essere molto convincente se necessario. E se servirà gli eliminerò direttamente, così che non possano più opporsi.
- vuoi dire che anche voi...
- sì, anche io. Ma non preoccupatevi, poi rinascerò, e lo stesso faranno anche gli altri quattro. Poi si occuperanno i digiprescelti  di noi.
- se questi sono i vostri ordini, obbediremo.
Le figure davanti a se fecero un breve inchino e poi svanirono nel nulla.
Ora si trovava in una stanza davanti a dei digimon.
- voi siete stati scelti per la missione, dovrete andare fino in fondo senza esitare.
- per chi ci hai preso? Hihihi io non mi tiro mai indietro davanti a una sfida hihihi.
- *****mon, trattieniti ti prego. Ti ricordo che dopo che rinascerai non ricorderai niente.
Il digimon smise di ridere.
- proprio niente di niente?
- niente, ricorderai le tue nozioni fondamentali sui digimon e le varie tipologia, ma dimenticherai il tuo passato.
- ma allora è una fregatura!
- no, perché guadagnerai un futuro nuovo insieme a una nuova compagna. Potrai ricominciare.
- ricominciare? No grazie, io preferisco restare così come sono.
Fece per andarsene, ma una spada nera le trapassò velocemente il petto da parte a parte.
- ma cosa...
- mi dispiace, ma non posso lasciarti andare, tu ci servi.
Il digimon si scompose, e al suo posto sul pavimento di marmo apparve un digiuovo viola con delle strisce nere.
- mi ci hai costretto, e comunque presto ti seguiremo anche noi.
Si voltò verso gli altri tre digimon.
- siete pronti
I tre annuirono.
- bene, e allora andiamo
La scena mutò di nuovo, e lo fece tante volte ancora. Prima osservava il cielo azzurro, poi giocava con dei digimon su un ruscello, vide un digimon simile a un drago arancione che gli stringeva le zampe e gli sussurrava.
- io ci sarò sempre, non ti abbandonerò mai...
Poi si trovò improvvisamente di nuovo di fronte all’albero. Aveva il fiato corto.
- allora, come è stato?
I suoi respiri affannosi riempivano il territorio tutto intorno.
- cosa è successo?
- hai ricordato. Purtroppo non sei ancora abbastanza forte da poter riprendere completamente possesso della tua memoria, ma più avanti ne sarai capace. Quando otterrai il livello giusto.
Dorimon alzò gli occhi.
- chi sono io?
Il digimon sorrise tristemente.
- tu ora sei Dorimon. Chi fossi prima non ha più importanza. Ora hai una compagna la fuori che ti aspetta, che attende con ansia di poterti incontrare. Devi pensare al futuro amico, al passato non si può porre rimedio, ma al futuro sì. Ora però dobbiamo ancora bloccare quel processo...
Dorimon impallidì. Era vero accidenti, si era così lasciato prendere dalla foga che aveva dimenticato che il tempo stringeva!
- come devo fare?
- te l’ho detto, tu lo sai. E poi è inutile che ti agiti tanto, qua il tempo scorre in modo diverso, non ti preoccupare.
- ma io ho fatto come mi avevi detto! Ho scavato nei meandri della mia memoria ma niente! Il modo non è saltato fuori! Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto, è veramente importante...
Il cavaliere nero sospirò
- e va bene, ti aiuterò. Chiudi gli occhi.
Dorimon obbedì.
- ora non aprirli per nulla al mondo, altrimenti rinascerai come digiuovo. Ricorda, non aprire gli occhi, è importante.
- va bene, ma puoi almeno dirmi che cosa mi farai?
- shhh, ora fai silenzio, e ricorda, tieni gli occhi chiusi.
“questo me lo hai già detto…”
Davanti a se sentì sprigionarsi un improvviso calore, e poi due mani cominciarono ad accarezzargli il pelo. Fu tentato di aprire gli occhi e vedere a chi appartenessero quelle mani che non sembravano per niente come quelle nere e ferrose del suo misterioso “amico”, ma resistette e strinse ancora di più le palpebre.
Sentì il flusso di dati dentro di se che scorreva solo che ora... lo faceva al contrario! Il circolo continuò per qualche secondo, e poi si arrestò completamente.
- bene ora puoi aprire gli occhi.
-ha funzionato? Ora sto bene?
- se stai bene non saprei dirtelo, però ora non rischi più di trasformarti in digiuovo.
Dorimon aprì di scatto gli occhi.
Davanti a lui c’era solo il cavaliere vestito di nero.
- e per tornare indietro, come devo fare?
- qui non posso aiutarti amico, e poi è ora che vada.
- aspetta! Non puoi lasciarmi qui da solo!
- tu non sei solo Dorimon, ricordalo sempre.
- aspetta, ma chi era prima che mi accarezzava? Sono sicuro che non fossi tu!
- è vero, non ero io.
- e allora? Chi era?
Il digimon sorrise e si portò un dito davanti alla bocca.
- questo è un segreto, mio piccolo amico. Ora è davvero ora che vada. A presto mio piccolo amico, e ricorda: tu non sei mai da solo.
- no, aspetta, aspetta...
Ma la sua figura era già scomparsa nel nulla, lasciando Dorimon davanti all’albero della rinascita, da solo, e con mille interrogativi in più di prima.
 
 
Angolo autrice
E allora? Che ve ne pare del capitolo? Ci sono stati dei risvolti inaspettati vero?
Quando ho scritto ****mon o *****, sta a significare che non voglio svelare il nome di quel digimon... ma tranquilli, non penso dovrete aspettare ancora molto ;)
Intanto abbiamo scoperto chi è il digimon di Sierra, o forse no? Il suo nome è stato svelato, ma allo stesso tempo ne sono stati svelati anche tantiiii altri di misteri ;)
Ora lui lo metteremo da parte per un po’, visto che finalmente nel prossimo capitolo si aprirà il sipario, e verranno svelati finalmente tutti i digimon dai ragazzi! Evvaiiii ( o almeno, questa sarebbe la mia idea, ma poi si sa, non sempre le cose vengono fuori come le avevi programmate ;))
Ho fatto apposta a non mettere una descrizione dettagliata del “cavaliere nero”, in quanto la sua identità rimarrà un mistero ancora per moltooo tempo (di questo sono sicura)
Ma povero anche il compagno di Izzy, che invece è costretto a sopportare dolorosi esperimenti di questo pazzo di un nemico! Chissà come se la caverà...
Quindi, ecco le domande stile Chris! Chi è il digimon di Izzy? Dorimon riuscirà mai a svegliarsi?  chi è il misterioso cavaliere nero? chi ha aiutato Dorimon a interrompere il flusso di dati? E chi è in realtà Dorimon? Tutto questo su A tutto Reality Digimon!
Va beh, bando alle patetiche imitazioni di Chris, passiamo a qualcosa di più serio -.-
Chris: hei, patetiche imitazioni a chi? E poi quando mai te fai qualcosa di serio?
-è inutile parlare con te, andiamo ai ringraziamenti!
grazie a darkness-princess131 per i suo commenti,e grazie anche a courtneylover, che ha deciso di recensire XDXDXD grazie a tutti, e spero che presto riceverò anche i commenti di tutte quelle persone che magari hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, che non sono poche ;)
Ora baci, e alla prossima.
Ha e se avete qualche dubbio, non esitate a pormelo che lo rispiego volentieri.
_volpettina_
 
P.S. secondo voi dovrei far diventare la storia OOC? Perché dopo aver visto a tutto reality all star ecco... il carattere dei personaggi è immensamente diverso da come lo avevo previsto! Voi che ne dite?

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Capitolo 11
*** il sipario comincia a calare... ***


Hei ragazzi, vi sono mancata ?*silenzio*
va beh…Avviso che questo capitolo avrà una struttura diversa dagli altri... leggendo scoprirete il perché ;)
E finalmente ecco il tanto atteso (da chi scusa? O.o) capitolo su Izzy e Owen.
E ora basta con queste patetiche introduzioni, e passiamo al capitolo.
Buona lettura ;)
 
POV Izzy/Owen
 
- cos’è stato?
Cody si voltò verso la rossa.
- di cosa parli Izzy?
- ho sentito un urlo...
- beh, te senti sempre cose strane no? Perché ti sorprendi tanto?
- questa volta non me lo sono immaginata vi dico! Era l’urlo di qualcuno di disperato.
Tai si preoccupò.
- in effetti anche io ho sentito qualcosa.
- davvero fratellone?
- sì Kari, ma pensavo fosse solo una mia fantasia. Ma se lo ha sentito anche Izzy...
- Io non le darei troppa retta
Si intromise Cody.
- Izzy è un po’... strana ecco. Per lei sono normali certi attacchi.
- però anche io ho sentito un urlo...
Insistette Tai.
- è vero, è successo qualcosa.
Koji si avvicinò a Tai, e gli sussurrò qualcosa al ragazzo.
Il ragazzo impallidì.
- dici?
- potrebbe essere.
La pancia di Owen cominciò a brontolare.
- sentite, stiamo camminando da tutto il giorno, non sarebbe meglio se ci fermassimo un po’? giusto cinque minuti, il tempo di mangiare qualcosa e poi proseguiamo.
- non sarebbe una mossa saggia. Siamo molto vicini alla loro base, dobbiamo muoverci in fretta.
- ma si tratterebbe solo di poco tempo!
Insistette Owen.
- e sono sicuro che ne approfitteresti subito per abbuffarti, no Owen? In fondo, è quello che ti riesce meglio!
- il mio Owen non si abbuffa! Lui si limita a mangiare leggermente più degli altri.
Ribatté Izzy
- leggermente?! Sai quanti pasti è in grado di far fuori quella ciminiera? Almeno il triplo di noi tutti insieme!
- STATE UN PO’ ZITTI!
Urlò Sierra esasperata.
Era molto preoccupata, da quella mattina aveva perso il contatto con il suo digimon e aveva paura che gli fosse potuto accadere qualcosa... e poi aveva un mal di testa enorme! Era come se all’improvviso ci fossero centinai e centinai di immagini, pensieri, parole, che continuavano a bombardarle la testa...
Era come se nella sua mente si fosse formata un improvvisa lotta per decidere chi dovesse prendere il sopravventi tra tutti quei pensieri... che, era sicura, non appartenevano solo a lei.
- Sierra calmati
Cody le appoggiò un braccio intorno alle spalle.
- io sono calma.
- non è vero, è tutto il giorno che sei nervosa. Che cosa succede? Qualcosa ti preoccupa?
Sierra ebbe l’impulso di raccontargli tutto. A Cody non riusciva a mentire.
Però qualcosa le proibì di continuare.
Davanti a loro cominciarono a provenire degli strani rumori, segno inequivocabile di un digimon.
Il problema era capire se questo fosse un amico, o, Sierra sperava proprio di no, un nemico.
Le ultime fronde si mossero, e il digimon fece la sua comparsa.
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Aveva il pelo verde, con un buffo vestito di pelle di leopardo stile Tarzan. Le mani erano protette da due grossi guanti di pelle, e dietro la schiena teneva una gigantesca fionda elastica. Il volto era roseo, con due occhi neri come i carbone a forma di biglie, e delle strisce rosse ai lati delle guance, a mo di indiano. Per finire, proprio in cima alla testa teneva un ciuffo di capelli verdi, legati con una corda, che assomigliavano a un piccolo cespuglio.
- e tu chi saresti? Una specie di abitante della foresta?
- io sono Monmon, digiprescelti.
- Monmon?! Che nome assurdo! Sembra uno sciogli lingua! Mon-mon Mon-mon Mon-mon ...
- Izzy smettila.
- e perché? È divertente! Mon-mon Mon-mon Mon-mon
- smettila Izzy!
La rossa si zittì all’improvviso. Era la prima volta che qualcuno riusciva a farla stare zitta. La serietà con cui quel ragazzo, Koichi, si era rivolto, la sorprese.
- bene, ora Monmon, vuoi dirci chi sei?
Il digimon non rispose.
- ti rifaccio la domanda, chi sei? Sei un amico o un nemico?
Di nuovo silenzio.
I digimon dei ragazzi cominciarono, a questo punto, a essere inquieti.
- Tai, non mi piace...
- Kari, stai dietro di me.
- io sono Monmon, digiprescelti.
Ripeté il digimon.
- questo lo abbiamo capito, ma che intenzione hai?
- io sono Mon-
- lo abbiamo capito chi sei! Ma che cosa vuoi?
- mon, digiprescelti.
- È inutile, deve avere qualcosa che non va...
I ragazzi fecero per avanzare nuovamente, ma il digimon scimmia tirò fuori la fionda da dietro la schiena.
- io sono Monmon digiprescelti.
- e adesso che gli prende?
Chiese Owen.
- mi sa che vuole combattere.
Eppure Koji non ne sembrava tanto convinto. Qualcosa in quello sguardo gli diceva che in fondo Monmon non sembrava intenzionato a fargli del male. Però i fatti sembravano provare il contrario.
- e allora combattiamo! Cody, Owen, tirate fuori i digivice. È il momento di mostrare i vostri digispirit.
I due si diedero il cinque.
- evvai!
- finalmente è il nostro momento!
- sapete come fare vero?
- si si sappiamo tutto!
- abbiamo visto come hanno fatto gli altri, e abbiamo compreso il meccanismo!
- bene, e allora? Che aspettate?
- vado prima io Owen!
Intorno alla mano del ragazzo apparve la strisca di digicodice, che Cody fece scorrere nel digivice
- DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
 
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- Grumblemon
Al suo posto comparve una buffa imitazione di uno gnomo. Aveva un naso enorme, due orecchie appunta e due occhietti vispi e piccoli che spuntavano sotto un grosso cappello rosso, che si piegava all’indietro e terminava con un buffo sonaglio blu. Il corpo era ben protetto da una spessa corazza blu, che aveva degli spuntoni appuntiti a proteggere le spalle e le ginocchia. Sulle braccia aveva disegnati degli strani simboli, che erano riprodotti anche sul naso e sulle guance. Ai piedi indossava le stesse protezione blu, con degli spuntoni sul davanti.
Il nuovo digimon si guardò il proprio corpo, e poi sbuffò.
- uffa, mi tocca essere un buffo gnomo scavatore! Il digimon più imbarazzante di tutti!
- per me sei sempre bellissimo Cody!
Gli urlò da dietro Sierra, e lui sorrise divertito, mostrando il piccolo canino sporgente dalla bocca che si vedeva appena da sotto il grande naso.
- bene Owen, ora tocca a te!
- DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
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- Beetlemon!
La digievoluzione di Owen era molto diversa. Sembrava indossare una corazza blu elettrico su tutto il corpo, a eccezione di alcune parti giallo fosforescente, come il pettorale, i guantali e le rifiniture delle ginocchiere. Sul capo aveva un immenso corno prominente, simile a uno scarabeo. Anche le spalliere avevano due spuntoni color giallo.
Unì i due pugni tra di loro, e si formò una leggera scarica elettrica
- hei! Guardate che forza!
Grumblemon si accigliò.
“Uffa, perché a me dovevano toccare queste stupidi protezioni mentre lui ha quella splendida corazza? Non è giusto! ”
Koji e Koichi lo guardarono pieni di nostalgia.
Perché in passato Beetlemon era stato il digispirit di un loro compagno, JP. E rivederlo ora non faceva altro che ricordare loro la loro inutilità nel non averlo potuto salvare.
- bene ragazzi, ora avete evocato finalmente il digispirit della terra
E Koichi accennò a Grumblemon
- e quello del tuono
Fece un gesto verso Beetlemon.
- ma vorrei ricordarvi del perché siete digievoluti... ovvero avete un digimon da far sloggiare!
I due annuirono.
Monmon invece era nella stessa posizione di prima. La fionda stretta in mano e gli occhi fissi puntati verso di loro.
- bene Monmon, noi abbiamo bisogno di passare e tu lo impedisci, tutto qui. Niente di personale.
Beetlemon partì all’attacco pronto a sferrare un potente pugno carico di elettricità.
- pugno di tuono!
Il suo pugno fu percosso da potenti scariche, e si schiantò contro l’albero dietro Monmon.
Il digimon si era alzato sul ramo sopra di se con la sua coda, e ora aveva messo nuovamente via la fionda, ma bombardava il ragazzo con delle noci.
- sei un incapace Owen, ecco come si fa!
- martello implacabile!
Dal nulla apparve un enorme martello nelle mani del digimon, e questi cominciò a roteare velocemente, come dentro a un uragano.
Sfortunatamente mancò completamente il bersaglio, ed entrò anche lui nella mira di Monmon, che intanto aveva l’aria di divertirsi come un pazzo.
- la vuoi smettere con queste noci?! E combatti seriamente!
- io sono Monmon, digiprescelti.
- lo hai già detto!
Izzy ricominciò a ridere.
- ma come fate a non ridere?! Ha un nome buffissimo! Mon-mon, Mon-mon, Mon-
Questa volta si bloccò da sola.
Monmon la stava guardando negli occhi.
La ragazza alzò le spalle.
- ok la smetto.
Beetlemon invece ne approfittò per colpirlo.
- trivella elettrica!
La sua mano si trasformò, appunto, in una trivella, e colpì in pieno Monmon.
Questo cadde a terra, ma stranamente non urlò.
- ora è tutto tuo Cody!
-martello implacabile!
Anche questo attacco andò perfettamente a segno.
Izzy sentì un improvviso calore provenire dalla tasca dove aveva messo il digivice.
- e ora finiamolo. Trivella elettric-
- FERMI!
Izzy si mise davanti a Monmon, disteso per terra.
- ora basta lasciatelo stare!
- Izzy spostati, sai che non voglio farti male!
- no, dovete lasciarlo stare!
- Izzy calmati, è solo un digimon della foresta che vuole fare il dispettoso, non è nessuno di particolare.
- no ti sbagli.
La rossa si voltò a guardarlo. Monmon aprì in quello stesso istante gli occhi e i loro sguardi si incrociarono per la seconda volta. Gli occhi neri del digimon parvero inchiodarsi a quelli verdi della rossa, senza che nessuno dei due riuscisse a togliere lo sguardo. Sembravano come ipnotizzati l’uno dall’altra
- lui è speciale.
Monmon si alzò, senza però distaccare lo sguardo dalla ragazza.
- lui è il mio digimon.
- COSA?!!
- Izzy... come, come fai a dirlo?
Beetlemon si fece avanti e appoggiò la sua mano sulla spalla della rossa, costringendola quindi a voltarsi e a staccare gli occhi.
- Lo so è basta Owen, non chiedermi spiegazioni.
Il ragazzo vide qualcosa a quel punto che lo stupì molto.
Izzy non stava scherzando, sul suo sguardo c’era una serietà mai vista.
Monmon si fece avanti.
- io...
Tutta l’attenzione ritornò su di lui.
Tutti si aspettavano un qualsiasi tipo di spiegazione
- Io... Izzy...
Poi accadde una cosa assurda: il suo corpo fu percosso da una scarica elettrica di colore rosso. Tutto il suo corpo era elettrizzato, e il digimon urlò.
- Monmon!
La rossa si accucciò per toccarlo, ma la scossa finì improvvisamente, così com’era cominciata, e Monmon saltò indietro.
- Io sono Monmon, digiprescelti
E scomparve nella foresta, così com’era venuto.
Izzy aveva ancora la mano protesa in avanti.
- Monmon...
Si accorse tardi che il digimon se ne era andato.
- Aspetta! Torna indietro! Monmon! Monmon!
Furono necessari Beetlemon e tutti gli altri ragazzi per bloccarla e impedirle di correre nella foresta.
- Lasciatemi andare! Devo raggiungerlo! Io devo...
Izzy si accasciò a terra e cominciò a piangere.
Ok, per Owen ora le cose erano veramente troppo strane! Izzy che piange? Non pensava che sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere!
Izzy era la persona più coraggiosa e forte che conoscesse!
Non la fermava niente, e non aveva mai avuto paura.
Non si arrendeva mai, e continuava sempre a tornare, nonostante tutte le volte che veniva rispedita indietro.
Lo aveva dimostrato più e più volte durante il reality. Per quanto Chris tentasse di cacciarla, lei tornava sempre, più allegra e determinata di prima.
Non poteva essere davvero lei. Non poteva e basta.
 
********************************************************************************
POV Heather/Alejandro
 
- ci state dicendo che oltre a voi cinque c’erano altri ragazzi che hanno viaggiato a digiworld?
Sora annuì.
- si Heather. Eravamo in otto. Noi cinque più altri tre ragazzi.
- e questi tre che fine hanno fatto? Uno è prigioniero di Lotosmon, ma gli altri due?
Sora alzò le spalle scoraggiata.
- non ne ho idea. Finora avevamo pensato che fossero tutti e tre morti con i loro digimon, ma se quello che dici è vero... potrebbero essere solo prigionieri.
Heather parve rifletterci su. In effetti, Lotosmon aveva dato per scontato che conoscessero questo TK, e alla loro confusione si era stupita.
Witchmon, che nel frattempo era stata in silenzio, parlò improvvisamente.
- Voi conoscete Lotosmon, vero?
Takuya e Sora si guardarono indecisi. Forse era arrivato il momento di raccontare tutta la storia... o almeno, di raccontarne una parte.
- Si, conosciamo Lotosmon. Lei, con altri digimon potentissimi ci sconfisse. Noi siamo riusciti a metterci in salvo solo grazie al sacrificio dei nostri compagni. Ma questa è una lunga storia.
- il tempo non manca.
- è una storia complicata.
- non ci sono problemi.
- voi due sarete stanche, avete dovuto sopportare una giornata molto lunga.
- riposeremo più tardi.
- ci tenete proprio tanto, he?
Heather annuì. Voleva sapere tutto.
- ma non possiamo dirvi molto. Per il momento vi basti quello che sapete già. In futuro... si vedrà!
- forse non hai capito bambina. Io voglio sapere tutto, e SUBITO!
Heather stava veramente perdendo la pazienza.
- chica, calmati. Anche io vorrei sapere tutto, ma sono sicura che questa bella signorina ci dirà tutto al momento più propizio, no?
E lanciò un’occhiata sensuale alla ragazza rossa. Con suo enorme stupore, lei non reagì come aveva programmato.
- esatto.
Si limitò a dire.
Heather sbuffò.
- Witchmon, forza. Andiamo.
La digimon si sollevò leggermente sulla sua scopa, e caricò Heather.
- dove andate adesso?
- a cercare un posto dove poter fare un bel bagno fresco. Quella cella era piena di polvere e i miei capelli ora sono tutti rovinati!
E con un gesto della mano, ordinò a Witchmon di andare.
- aspetta, vengo anch’io!
Heather guardò la ragazza squadrandola attentamente. In effetti, anche lei sembrava dover fare un bel bagno...
- e va bene, basta che non ci intralci.
Sora annuì.
- c’è una cascata qui vicino che sarebbe perfetta. Vieni Pyomon.
Quando le due ragazze scomparvero de finitamente dalla loro visuale, Alejandro si rivolse a Takuya.
- io e te abbiamo un conto in sospeso.
Takuya alzò il sopracciglio.
- sicuro? Hai visto di cosa sono capace. Per potermi battere devi diventare molto più abile e potente.
Alejandro si batté sicuro una mano sul petto.
- non potrei mai rivelare a Heather che mi sono dovuto arrendere. Devo sconfiggerti, è una questione di principio.
Takuya sospirò.
- va bene, ma non dire poi che non ti avevo avvertito...
Stavano tirando fuori i digivice quando Takuya si bloccò improvvisamente.
- che succede, improvvisamente ci hai ripensato?
- mi sono appena ricordato una cosa...
- cosa?
- anche Lotosmon è molto orgogliosa. Non ammetterebbe mai al suo signore che Heather è riuscita a scappare. E sa di essere la più forte.
Alejandro lasciò cadere il digivice a terra.
- ma allora è in pericolo! Dobbiamo salvarla!
Il ragazzo parve esitare.
- non è detto che l’attaccherà subito. Sa che ora Heather non sarebbe nel pieno delle sue forze, e per quanto possa sembrare strano, vorrà essere sicura che sia nel pieno delle forze per sconfiggerla.
- ma perché?
- non avrebbe nessun orgoglio se si sapesse che è riuscita a sconfiggerla solo perché era stanca e affaticata. E credimi, Lotosmon sa di non avere nessuna fretta. È una grande stratega e un digimon molto potente. Non corre alcun pericolo finché Tsukaimon è in grado di digievolvere solo al livello campione. Comincerà a diventare un degno avversario solo quando raggiungerà il massimo livello. Allora si che vorrà sconfiggerla.
- ma allora potrebbe anche venir sconfitta, e questo non sarebbe un disonore ancora più grande?
- no, per lei sarebbe maggiore la vergogna di vantarsi di aver eliminato una digiprescelta solo al livello campione.
- quindi per ora Heather è salva?
- sì, ma più diventa potente più sarà in pericolo...
-allora bisognerebbe impedirle di aumentare di potenza?
- NO!
Takuya lo guardò sbalordito.
- lei DEVE diventare più forte. Solo allora sarà in grado di sconfiggerla definitivamente e sarà davvero al sicuro.
Il ragazzo fece un respiro profondo e parve calmarsi.
- quello che voglio dire è solo questo. Heather deve stare attenta. Ora, ha una nemica giurata che è molto più furba di lei...
Alejandro sghignazzò.
- anche Heather è una stratega eccellente, quasi al mio livello! E sicuramente molto di più di questo digimon vendicativo. Lei è la migliore.
Takuya alzò le spalle.
-Questo è da vedere. Combattiamo?
- non aspettavo altro.
 
Heather si stava asciugando i capelli bagnati, quando osservò un dettaglio sul petto della ragazza.
- cos’è quella?
Heather fissava un ciondolo al collo di Sora. Era un piccolo medaglione rettangolare di colore giallo-oro, con all’interno una pietra di colore rosso e sopra impresso un simbolo strano.
Non lo aveva mai notato, perché la ragazza lo teneva nascosto sotto la maglietta, ma ora che si erano cambiare aveva dovuto tirarlo fuori ed Heather l’aveva subito scorso.
- è il mio digimedaglione.
Lo strinse forte, come se si aspettasse che qualcuno volesse portarglielo via.
- digi che?
- digimedaglione. In pratica, è quello che fa di me una digiprescelta. La digiprescelta dell’amore.
- digiprescelta dell’amore? Witchmon, te ne sai qualcosa?
Il digimon alzò le spalle.
- nulla. Non avevo mai sentito parlare di questi digimedaglioni prima d’ora.
- il digimedaglione è solo una custodia. La cosa veramente importante è la digipietra che esso contiene. Io ho la digipietra dell’amore, e grazia a questa Pyomon è in grado di digievolvere al livello evoluto quando io ne comprendo il vero significato.
- ne comprendi il vero significato? Ma l’amore è sempre l’amore, no? Non ha un significato da comprendere.
La ragazza scosse la testa, facendo ondeggiare i capelli ramati.
- non è così semplice come credi. È una cosa molto più profonda e misteriosa. In effetti anche io pensavo di saperlo, e mi arrabbiai quando vidi che il mio digimedaglione non si illuminava. Ma in realtà mi sbagliavo. L’amore, è fare quello che si reputa meglio per gli altri, anche se questo non è quello che si desidera. Ti faccio un esempio. Una volta mia madre m’impedì di andare a una partita di calcio perché mi ero fatta male al ginocchio. A causa della mia assenza perdemmo e tutte le mie compagne mi esclusero dalla squadra. Io avevo sempre pensato che mia madre mi odiava per questo, ma mi sbagliavo.
Sora alzò gli occhi sul cielo azzurro e si perse nell’immensità del blu per qualche secondo.
- lei mi amava così tanto che per il mio bene accettava anche il mio odio verso di lei. Quando compresi questo, la mia digipietra s’illuminò per la prima volta.
Heather era ammutolita.
- anche noi abbiamo queste... digipietre?
Sora annuì.
- si, ma non sappiamo dove siano. Dovrete trovarle seguendo il vostro cuore. Lui vi guiderà.
- e gli latri ragazzi, che digipietre hanno?
- Tai il coraggio, Matt l’amicizia, Izzy J la conoscenza, Kari la luce.
- la luce? Ma non è un sentimento!
- e, infatti, non deve per forza essere un sentimento. In Kari risplende la possibilità di vedere del buono in tutti, nel portare la luce anche nei luoghi più oscuri.
- e TK? Lui che digipietra aveva?
- TK aveva la speranza.
- la speranza?
Ripensò al bambino che aveva visto rinchiuso. Non sembrava in grado di rispecchiare la speranza... anzi, sembrava averla persa per sempre!
- sì, la speranza. E per quanto possa sembrare strano, il suo digimon è forse il più potente di tutti. Perché la speranza è l’ultima a morire.
- però voi l’avevate persa. Voi credevate che la speranza fosse sparita per sempre!
Sora sospirò.
- hai ragione. Ma quei digimon erano veramente molto forti. Avevano un potere impossibile da descrivere.
- quindi le digipietre sono sei... Coraggio, Amicizia, Amore, Conoscenza, Luce e Speranza. Giusto?
- più due, Purezza e Sincerità. Appartenevano ad altri due nostri compagni.
- come si chiamavano?
- Mimi e Joe, ma ti prego, non chiedermi di parlare anche di loro....
Heather annuì. Ai lati dell’occhio di Sora aveva scorso un diamante luminoso. Stava piangendo.
- e la mia digipietra... avete almeno idea di cosa potrebbe rappresentare?
Sora alzò nuovamente le spalle.
- purtroppo no. Per essere sinceri, prima del vostro arrivo non sapevamo neanche che ci fossero altre digipietre.
- come fate a dire allora che ci sono? Potrebbero essere tutte già state assegnate.
- questo è da escludere. Fidati. Voi cinque avete la vostra digipietra, dovrete solo trovarla al momento opportuno.
 
 
Angolo Autrice.
Heiii J cosa ne pensate del capitolo?
Ho voluto provare una nuova tecnica di scrittura, e cioè riunire in un solo capitolo cosa accade a due diversi gruppi... in questo caso i protagonisti sono nella prima parte Izzy e Owen, mentre nella seconda vediamo Alejandro e Heather, una coppia che (mi dispiace) non mi appassiona tanto, e quindi per vederla in atti romantici bisognerà aspettare ancora un po’...
In tanto (come avevo preannunciato) è stata svelata l’identità del digimon di Izzy, che si comporta in modo piuttosto strano…*risata malefica*
Cosa volete farci, ci voleva almeno un digimon dalla parte cattiva, no? (oltre ovviamente a Lotosmon e Astamon, quest’ultimo però non si è ancora presentato apertamente...)
Ed è stato svelato anche la storia dei digiprescelti, a cui avevo accennato nel non-capitolo.
Che volete farci, ultimamente ho un po’ di confusione in testa su questa storia, e mi immagino decine e decine di fatti futuri... che a mio parere renderanno la storia un pochino *o forse anche di più* più emozionante...
E ora hai ringraziamenti...
*si guarda intorno*
Purtroppo stavolta non ci sono ringraziamenti nuovi da fare, visto che l’ultimo capitolo non è stato recensito da nessuno... peccato!
Alla prossima allora ;)
_volpettina_

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Capitolo 12
*** i ruoli si invertono?! ***


I ruoli si invertono?!

Courtney tamburellava leggermente con la mano al tronco a cui era appoggiata.
Duncan non era ancora tornato.
Dopo il combattimento contro Kokatorimon, non avevano incontrato altri nemici, ed erano riusciti a scovare la tana di Astamon.
Si trattava di un enorme palazzo costruito in quella che sembrava ossidiana nera, ma completamente ricoperto da edere e terra che lo rendeva praticamente invisibile.
Le alte torri erano state ricoperte di foglie, così che sembrassero comuni alberi, mentre il gigantesco portone di pietra era stato coperto di rami, così da renderlo visibile. Infatti l’intera costruzione era stata coperta di una terra rossiccia, così che non sembrasse altro che una collina, le torri, con altri alberi che Courtney riteneva finti, erano sulla cima, così che non sembrasse strano quel terreno sterile.
Probabilmente era così che erano riusciti a nascondersi per tutto quel tempo.
Anche loro avevano vagato a vuoto all’inizio, poi si erano resi conto che i cespugli che coprivano alcuni punti della collina erano troppo regolari per poter essere naturali.
Ne avevano spostato uno e avevano scoperto sotto di esso uno spesso strato di vetro, sotto il quale si poteva vedere un immenso salone di piastrelle nere, con un trono (sempre rigorosamente nero) al centro.
Ora che erano sicuri che ci fosse qualcosa, non ci misero molto a scoprire il trucco delle foglie, che Court definì “banale” e “di poca fantasia”. (P.S. Duncan evitò accuratamente di dirgli che aveva ingannato anche lei, innizialmente).
Comunque, dopo aver trovato una finestra meno salda delle altre, avevano deciso di intrufolarsi di nascosto nella fortezza per scoprire cosa cospiravano... ma Duncan ci stava mettendo troppo!
Non era la prima volta che andava lui da solo con Boogeymon (utile per le ali), ma non ci stava mai così a lungo...
Forse lo avevano scoperto e fatto prigioniero... e ora giaceva inerme in una delle loro celle! Oppure lo stavano torturando con chissà quali marchingegni...
O anche peggio...
Alla ragazza veniva la pelle d’oca al solo pensarci...
Si era già alzata ed aveva impugnato il digivice, quando una voce famigliare la fermò.
- sono qui Court, scusa il ritardo...
Duncan avanzava tranquillo verso di lei. Dietro di lui c’era il solito, allegro, spensierto, Impmon.
La ragazza incrociò le braccia con fare da finta offesa.
- coma mai ci avete messo tanto? Stavo cominciando a preoccuparmi!
- che vuoi farci, la conversazione si stava facendo interessante e non potevo mollare tutto!
La ragazza si tranquillizzò e si sedette.
- bene, allora forza, raccontate tutto!
Anche Duncan si sedette, davanti a lei.
- non possiamo rinviare? sono piuttosto stanco...
Lo sguardo gelido di Court lo fece proseguire.
- tuttavia penso di poter fare ancora un piccolo sforzo... Impmon forza, viene anche tu, potrai aiutarmi a spiegare meglio le cose...
Il digimon si avvicinò, ma rimase in piedi.
Visto che nessuno dei due voleva cominciare, Courtney prese l’iniziativa.
- allora, hai scoperto chi sia questo misterioso “padrone”?
Duncan e Impmon scossero la testa.
-  nasconde sempre il volto, anche quando parla ai suoi sottoposti. Per me non l’hanno mai visto neanche loro.
- ma non ti sembra strano? Saranno ormai giorni che siamo qui a spiarlo, ma ancora niente! Tutto quello che siamo riusciti a sapere e che le due digiuova si sono schiuse e i digimon ora sono in analisi per non sappiamo cosa! E in più stanno radunando digimon per trovare questi templari... che, per come la mettono loro, contengono un potere immenso e impossibile da immaginare...
- comunque ci sono delle novità piuttosto interessanti riguardo a questo...
Gli occhi della guerriera dell’acqua brillarono
- suoi templari?
- no suoi digimon di Izzy e Sierra.
- che tipo di novità?
- da quello che ho potuto capire, uno dei due è entrato in una specie di fase... come l’aveva chiamata?
- fase dormiente
- si questa, e ora è inutilizzabile per gli esperimenti.
- e quindi? Cosa gli è successo esattamente? Lo avete capito?
- da come ne parlavano era come se fosse entrato in una specie di letargo dal quale non si può svegliare.
- vuoi dire che è come morto?
- non ancora, ma non è neanche vivo. È appunto, tra una via di mezzo, tra la vita e la morte...
Nel piccolo spazio dove avevano campeggiato Duncan e Courtney piombò il silenzio.
Solo Impmon, che non poteva sopportare questa quiete così irreale, riuscì a proseguire.
- non è del tutto vero. Hanno detto che un modo per svegliarlo c’è, ma non sappiamo quale sia.
Si grattò la testa imbarazzato
- ma una possibilità c’è, quindi non dobbiamo dare tutto per perso, no? E ci rimane pur sempre anche l’altro digimon da salvare, quindi non dobbiamo mollare, non ora!
I ragazzi annuirono. Impmon era un bene per loro, con la sua allegria e irruenza era l’unico in grado di sciogliere le tensione che calavano a volte (anzi, spesso)  tra i due.
- ha si, e poi hanno detto qualcosa anche riguardo l’altro... ma proprio non mi ricordo...
- hanno detto che è sotto il loro controllo, ma che questo è ancora troppo debole. Infatti dovrebbe aver cercato di liberarsi quando lo hanno mandato contro la propria digiprescelta… e quindi ora stanno cercando di rendere il controllo più forte.
- vuoi dire che ora uno è in questo letargo, mentre l’altro e sotto il loro controllo? Non mi pare che siamo messi poi così bene!
Courtney sorrideva mentre parlava, e Duncan non poté fare a meno di pensare che fosse bellissima.
- ma lui almeno sappiamo come salvarlo?
- lui si! Mentre Boogeymon restava ad ascoltare, io sono riuscito ad inseguire uno dei suoi principali, e lui mi ha portato dritto dritto nel laboratorio da dove controllano il digimon...  Hanno una specie di antenna trasmittente che impartisce gli ordini,ma questa funziona grazie a un componente unico nel suo genere, insostituibile. E quindi se noi lo rompessimo, o basta anche sottrarlo...
Duncan sorrise malizioso.
- loro non sarebbero più in grado di controllarlo. Non ti sembra una buona notizia?
Courtney annuì.
- si dai, se era per scoprire questo avete fatto bene a tardare... ma magari la prossima volta cercate di non metterci così tanto.
E scompigliò la cresta verde del punk.
- ormai dovresti esserti abituata alle nostre scorribande, no principessa?
La ragazza non ribatté, ma alzò lo sguardo al cielo, esasperata.
- E ora? che cosa faremo?
- non lo so Courtney, non en ho la più pallida idea...
- forse dovremmo cercare di metterci in contatto con gli altri. Dovremmo informarli di quello che abbiamo scoperto... l’ultima volta che gli abbiamo visti, Astamon rubò loro le digiuova, ma non sappiamo cosa sia successo dopo!
- forse hai ragione, provare a contattarli non sarebbe male. Magari anche loro nel frattempo hanno scoperto qualcosa che noi ignoriamo...
La castana annuì, ma lo guardò senza sorridere. Anzi, sembrava avere lo sguardo perso in chissà quali pensieri.
- però allo stesso tempo non possiamo permetterci di bloccare gli appostamenti…potrebbero esserci dei risvolti interessanti...
Quindi si alzò, e si diresse nel folto della foresta.
- dove vai?
La ragazza non rispose, ma con un cenno della testa disse di non preoccuparsi.
Camminava sicura, gli occhi puntati su un punto impreciso davanti a se, e intanto pensava.
Pensava a quello che aveva percepito qualche giorno fa, a quello che avevano detto Duncan e Impmon, ma soprattutto pensava a un buon piano per riuscire a salvarsi.
Era tutto così assurdo...
All’improvviso si era sentita pervasa da un’energia che non le apparteneva, che la manteneva sempre all’erta ma che allo stesso tempo la bloccava troppo su piccoli particolari, anche insignificanti...
Tutto questo accadeva quando digievolveva, ma poteva terminare anche qualche ora dopo che la trasformazione finisse...
In questo lasso di tempo era come se... non fosse più completamente umana.
Ecco, si sentiva come divisa in due...
Duncan aveva definito che digievolvere doveva essere fantastico perché possedevi un sacco di nuovi poteri utilissimi... ma non conosceva anche l’altra metà.
C’erano domande che l’assillavano sulla digievoluzione: come aveva fatto a capire fin da subito quali fossero i suoi poteri?l’aveva guidata una specie di istinto... ma non era ancora sicura che avesse scoperto tutto.
E poi, chi era in realtà Lanamon? Si trattava solo della guerriera dell’acqua o era anche qualcosa di più?
Le era accaduto di rivivere dei flashback quando digievolveva, scene di lotta contro altri digimon e… esseri umani.
Sì, aveva visto quei ragazzi feriti dai suoi attacchi... e questo, chissà perché, l’aveva fatta rabbrividire. Perché qui ragazzi, erano una parte degli altri bambini che li avevano accolti a digiworld, cioè il gruppo che era in grado di digievolvere come lei.
Non le era mai importata più di tanto degli altri, lei viveva nel suo piccolo mondo fatto di studi, tablet, avvocati. Aveva provato a legare con qualcuno, a creare delle relazioni, ma non aveva funzionato.
Duncan era stato un completo fallimento. L’aveva solo delusa e umiliata come non aveva mai fatto prima d’allora.
Sentì gli occhi cominciare a pizzicarli, e cominciò a parlare da sola per farsi coraggio.
- ma che stai facendo Court… che ti viene in mente di fare?
Non sapeva a cosa era rivolta quella frase. Se alle lacrime, o al fatto che stava aiutando Duncan.
All’inizio voleva solo proteggerlo parchè non voleva togliere ad altri il piacere di farlo soffrire, ma poi le cose erano completamente cambiate.
Dopo che l’aveva salvata da Kokatorimon, non la perdeva mai di vista, e l’aveva scoperto più di una volta a guardarla nel sonno...
Non era la prima volta che si comportava così. Anche in passato lo faceva.
Ma tutto prima del tour... ora faceva come se non fosse mai successo niente!
Eppure se lui aveva dimenticato Gwen, lei non poteva farlo… lei non avrebbe mai potuto dimenticare quell’umiliazione...
Intanto le lacrime continuavano a scendere, e lei non sapeva più dove andare.
Cercò di capire dove si trovasse, ma il luogo le appariva del tutto sconosciuto.
- merda, e ora dove sono...
Quando all’improvviso lo vide.
Un gigantesco lupo dalla pelliccia a righe bluacee la fissava con due grandi occhi ambrati.
 
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Courtney aveva già in mano il digivice.
Aveva affrontato molti scontri, e non si lasciava più intimorire come all’inizio.
Stava per attuare la digievoluzione quando il digimon parlò.
- ne ho trovata una! Matt!
Matt...
Quel nome le era famigliare... ma certo! Era quello del ragazzo biondo e occhi azzurri con il digimon simile a un buffo cane...
Vuoi vedere che quel lupo in realtà era il suo digimon digievoluto?
Come si chiamava? Goramon?Gobamon? Gabumon?
Si ecco, doveva chiamarsi proprio Gabumon...
Courtney elaborò tutte questi pensieri in alcuni secondi, così che quando Matt apparve dietro il digimon con Zoe, quella ragazza dai capelli biondi e il cappellino viola, non si scompose.
- finalmente vi abbiamo trovati! Avete idea di quanto ci avete fatto stare in pensiero? Vi cerchiamo da giorni ormai in questa foresta! Ma l’altro dov’è?  Parlo di Duncan e il suo digimon, ti erano venuti dietro.
La ragazza si fece seria improvvisamente.
- ti hanno trovato, vero? Non è che adesso dobbiamo cercare anche loro!
Courtney scosse la testa.
- devono essere da queste parti, io mi sono allontanata un attimo per fare un giro.
Si portò istintivamente la mano agli occhi, per controllare se fossero ancora bagnati.
Per fortuna no.
 
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Bridgette provò a fare un passo indietro istintivamente.
Non sembrava un digimon pericoloso, ma qualcosa l’avvertiva di stare all’erta lo stesso.
Il semplice fatto che fosse riuscito a muoversi ad una tale velocità lo dimostrava.
Sembrava formato interamente di pietre. Grandi, piccole, tonde, allungate...
Delle pietre bianche formavano interamente il suo corpo.
Sembrava una buffa costruzione di sassi, ma l’espressione per nulla amichevole facevano intuire che non fosse tanto facile da sconfiggere, o da sottovalutare.
 
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Appena si fu mostrato, Izzy J tirò fuori il computer, e cominciò a leggere.
- Meteormon. Digimon di livello mega. Si dice che si sia formato dopo l’impatto con una cometa proveniente dallo spazio. Il suo attacco è meteora spaziale
Meteormon squadrava pensieroso i ragazzi. Poi si rivolse a Bridgette.
- allora, mi consegnerai il digimon di tua spontanea volontà o devo venire a prenderlo io? Sinceramente ti consiglio la prima opzione...
Bridgette strinse ancora più forte la coda del digimon.
- non te lo lascerò portare via... non puoi separarci!
Meteormon continuò a fissarla pensieroso.
- scegli umana. Lui, o il ragazzo?
Bridgette sentì il mondo crollarle addosso.
Non poteva chiederle una scelta del genere!
- oppure...
Meteormon sorrise sadico.
- vieni anche te insieme al digimon. Così non sarete separati. Allora, non sono veramente gentile?
I suoi occhi si illuminarono di follia.
- allora? Cosa scegli?
Bridgette sentì Izzy J e Kumamon intimarla di rifiutare, che sarebbero riusciti a sconfiggerlo e avrebbero liberato Geoff... ma invano.
- vengo anch’io.
Senza timore cominciò a camminare al fianco di Dolphimon.
- bene bene…
Gli occhi gelidi di Meteormon scintillarono nuovamente quando afferrò con una mano il braccio di Bridgette, e con l’altra il digimon
- e voi due, non immaginatevi di seguirci, altrimenti... beh, a me non intaressa per niente la ragazza, solo il so digimon. Avete capito, vero?
Tommy deglutì. Avevano capito benissimo.
Velocemente come era apparso, Meteormon sparì, portandosi dietro Bridgette e Dolphimon.
La ragazza si era sentita mancare il respiro per un terribile secondo. Intorno a lei era tutto un vorticare di colori, solo la figura di Dolphimon e Meteormon erano identificabile.
A un tratto tutto si fermò, e la ragazza si sentì catapultata in avanti.
Meteormon però continuava a tener stretta la presa, e per poco non le si slogò il braccio per quell’improvviso contrappeso.
Intorno a lei lo spazio era tutto uguale, l’unica eccezione era per una gabbia nera aperta li vicino.
Non ci mise molto a capire a cosa servisse.
Meteormon, senza esitazione, spinse la ragazza dentro insieme a Dolphimon.
- Le sbarre sono fatte del materiale più duro di tutta Digiworld, e ricoperte da una scarica elettrica. Non vi conviene provare a scappare.
Bridgette annuì.
- e ora ragazza, dammi il tuo digivice.
Bridgette sobbalzò. Il digivice? A cosa gli interessava? Voleva far digievolvere Dolphimon? Non ha senso... soprattutto perché solo lei poteva farlo! E poi inizialmente non voleva neanche portarla con loro... a cosa gli serviva allora? Aveva anche un’altra funzione quel piccolo oggetto, qualcosa che loro ignoravano?
Riluttante, lo tirò fuori dalla tasca della felpa e lo osservo attentamente.
- forza, dammelo! Non costringermi a venire a prenderlo con la forza!
La ragazza glielo porse con estrema riluttanza, e Meteormon lo afferrò velocemente. Quindi chiuse i due dentro la gabbia.
- ora libera Geoff! Lo avevi promesso!
- tutto a suo tempo ragazza mia... tutto a suo tempo...
E senza lasciarle il tempo di ribattere, sparì.
Bridgette si accasciò sul fondo della gabbia.
E ora? Cosa avrebbe fatto?
Si trovava sola, e non sapeva assolutamente come uscire da lì...
E soprattutto, non sapeva come stesse Geoff!
Abbracciò forte Dolphimon, e calde lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi azzurri.
Dolphimon guardò la sua protetta piangere, senza saper minimamente come fare per aiutarla.
 
Meteormon rideva.
Il suo piano era stato assolutamente geniale!
Non sarebbe mai riuscito ad catturare il ragazzo, in fondo, possedeva sempre un digispirit, ma ora...
Ora avrebbe fatto tutto quello che gli ordinava.
Aveva fatto in modo che si perdesse nel bosco mentre cercava di ritornare nell’accampamento, ed era riuscito a convincere la ragazza che fosse suo prigioniero...
Sapeva che non avrebbe mai lasciato il suo digimon, e l’aveva convita a seguirli.
Ora era intrappolata, e lui aveva il suo digivice...
Con quello in mano il ragazzo avrebbe fatto tutto quello che gli ordinava se teneva alla salvezza della ragazza…
Compreso localizzare il templare e prenderne il contenuto...
L’unico inconveniente ora era localizzarlo.
Cosa da non sottovalutare neanche per lui che era in grado di muoversi alla velocità della luce.
Infatti la foresta era molto vasta, e il ragazzo poteva essere ovunque.
Il digimon stava riflettendo quando sentì una voce provenire proprio davanti a lui.
A pochi metri di distanza, c’era Geoff, intanto a togliersi delle foglie dalla giacca e dai capelli.
- acc... direi che salire su un albero non è stata la migliore delle mie idee...
Meteormon non poteva crederci. Non poteva essere stato così fortunato!
- bene bene... così alla fine ti ho trovato senza problemi
Geoff si voltò di scatto, e lo fissò con occhi gelidi.
Sapeva che era colpa sua se si era perso.
Non sapeva come avesse fatto, sapeva solo che lo era.
- ora seguimi. Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me.
Il ragazzo sbuffò.
E cosa ti fa pensare che ti seguirò senza combattere? In fondo, potrei combattere e sconfiggerti, e sono sicuro che con la tua distruzione anche questo brutto scherzò finirebbe!
Completò la frase facendo un ampio gesto con le braccia, onde indicare il bosco intorno a lui.
- beh, potresti, ma in quel caso non sapresti mai dove si trovi la tua ragazza.
E gli mostrò il digivice che teneva in mano.
Geoff sbarrò gli occhi. Era quello di Bridgette, lo sapeva.
- brutto insieme di rocce! Che le hai fatto?! Se le hai anche solo torto un capello, ti farò rimpiangere di essere nato.
- quanta agitazione...ma è del tutto inutile. Per il momento non le ho fatto niente, ma se mi accadesse qualcosa, o te ti rifiuti di fare quello che ti dico…beh, non posso più garantire che i miei seguaci la lascino in pace.. sai cosa intendo, vero ?
Geoff strinse i pugni e lanciò al digimon l’occhiata più disprezzante e odiosa che riuscisse a fare in quel momento.
Doveva trovare una via d’uscita, e al più presto.
La cercò disperatamente, ma era in trappola. Non poteva far nulla per bloccare quel digimon e salvare Bridgette. Doveva solo sperare che nel frattempo lei potesse liberarsi da sola.
Appena Geoff abbassò la testa, sottomesso, Monmon gli impartì gli ordini.
- bene, intanto seguimi. Quando arriveremo in un posto, ho bisogno che tu prenda qualcosa per me... e ricorda, se proverai a ribellarti, la tua ragazza farà una fine orrenda!
Geoff strinse ancora di più i denti, ma si vide costretto a obbedire, seguendolo nella boscaglia.
 
 
 
Angolo dell’autrice
E finalmente sono di nuovo tra voi!
Mi scuso molto per l’immenso ritardo, ma la scuola mi aveva impegnato molto e sono appena tornata dalle vacanze, ma ora cercherò di recuperare il tempo perso!:)
Intanto, dopo tanta insistenza di una lettrice tantttoooo insistente (Ciao Xenja ;b ) finalmente si è risolto il mistero di Geoff... giusto in tempo perché venisse catturata Bridgette!
*risata malefica*
Lo so, questo è stato un bel colpo di scena... e ora? Cosa succederà a Bridgette? E cosa vuole Meteormon da Geoff?
Vi lascio con questi interrogativi, sperando di ricevere delle recensioni :)
Ciao
_volpettina_
 

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


AVVISO 

Ciao a tutti.
a causa di alcuni problemi, mi trovo costretta a interrompere "a tutto digimon".
La serie non è stata abbandonata, non preoccupatevi, solo che ultimamente non mi attira più molto, e invece di scrivere capitoli noiosi e ripetitivi preferisco prendermi un momento di pausa e aspettare che mi torni l'ispirazione.
Vi prometto che cercherò di continuare il prima possibile
Mi dispiace molto,
baci
_volpetina_

P.S. se nel frattempo qualcuno volesse inviarmi un messaggio, anche privato, su qualche sua idea sui segreti dei personaggi( tipo chi è il cavaliere mascherato o cose così) oppure anche alcune idee su un possibile svolgimento della storia, sarà lieta di rispondere a tutti, anche se qualcuno vuole solo dire la sua sulla trama.

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