Lost and insecure, you found me.

di harrysbigsmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1; ***
Capitolo 2: *** Cap 2; ***



Capitolo 1
*** Cap 1; ***


Mi sdraiai lentamente sul letto e rilassai i muscoli uno ad uno, concentrandomi su ogni parte del mio corpo. 
Lasciai l'iPhone libero di scegliere una canzone con la riproduzione casuale e tirai un sospiro di sollievo quando partì Stop Crying Your Heart Out degli Oasis al posto di una canzone movimentata.
Provai a chiudere gli occhi. Cattiva decisione: sentivo girare la testa più di quanto lo facesse quando guardavo il soffitto.
Mi girai verso mio fratello e notai che mi stava fissando.
"Sei bellissima" disse a mezza voce.
Vidi il mio sorriso riflesso nei suoi occhi verdi.
"E tu sei ubriaco" finsi un tono acido.
"Se è per questo lo sei pure tu" rispose, facendomi la linguaccia.
Lo guardai per un arco di tempo infinito, mentre le sue fossette sparivano lentamente dai lati della sua bocca.
Posai con delicatezza le mie labbra sulla sua fronte, e mi addormentai tra le sue braccia.

Mi svegliai con il rumore delle pentole al piano di sotto, ma decisi di aspettare un po' prima di aprire gli occhi.
Mi concentrai sul rumore degli uccellini che arrivava da qualche parte nella stanza, e un suono di una chitarra. Con movimenti lenti delle mani cercai il telefono intorno a me e spensi la musica di malavoglia. La mia testa non poteva reggere The A Team di prima mattina.
Mi stirai lentamente e mi misi a sedere sul bordo del letto. Dallo specchio si intravedeva una ragazza dai capelli biondi e arrufati, con due pesanti occhiaie sotto gli occhi innocentemente rossi.
Decisi che una doccia, prima di scendere al piano di sotto dove c'erano i ragazzi, era d'obbligo.
Mi infilai sotto l'acqua calda e mi lasciai bagnare da capo a piedi, avvolta in una nuvola di vapore.
Ricostruii mentalmente la serata.
Alcool. Precisamente vino a cena e shottini di sambuca e vodka liscia durante il party di fine tour.
Erba. Una canna di gruppo. Con giro della morte, io e Zayn.
Due corpi avvolti che ne formavano uno solo. Un bacio lento dal sapore tipicamente delle feste adolescenziali.
Rimossi il bacio con Zayn e tutto ciò che lo riguardava. Le sue labbra morbide, le sue mani sui miei fianchi e le mie strette attorno al suo collo. Le nostre lingue che si muovevano sinuose. Il mio batticuore.
Afferrai due asciugamani: uno per il mio corpo esile e chiaramente colpito dal post-sbornia e uno per quel cesto di nodi che avevo in testa.
Feci partire il disco che poco tempo prima mi aveva regalato Louis, e me ne accorsi perché partì Look After You dei The Fray, il suo gruppo musicale preferito.
Andai verso l'armadio e scelsi un paio di pantaloni della tuta della Hollister che mio fratello aveva comprato dopo essere uscito da X Factor. Mi mancava andare a fare shopping con lui e Louis, ma era praticamente impossibile per loro trovare un po' di tempo libero da dedicare alla sorella di Harry.
Indossai un maglione di mio cugino e raccolsi i capelli ancora umidi in uno chignon. Il phon faceva troppa confusione e il mio mal di testa non reggeva niente, tranne la musica.
Sbadigliai e affondai la mano nella maniglia della porta.
Mi scontrai con Zayn appena uscito dal bagno. A petto nudo.
"Buongiorno" mi disse sorridendo.
Feci un gesto con la mano e mi avviai di sotto, ma mi bloccò appoggiando le mani sui fianchi. Mi fece voltare e lo guardai con aria stravolta.
Mi lasciò un lieve bacio sulle labbra ed io rimasi impassibile. Sentivo le gambe cedermi sotto al peso del mio corpo. Non riuscivo a parlare, volevo soltanto baciarlo.
Erano un po' di mesi che il mio interesse verso Zayn era diventato molto più di sana amicizia. Passai dal considerarlo un bel ragazzo a vederlo come una specie di Dio greco sul monte Olimpo. Cominciai a dipendere dalla sua voce e dai suoi sguardi maliziosi che mi lanciava ogni volta che li raggiungevo durante il loro tour. 
"Buongiorno" dissi con voce spezzata.
Scendemmo le scale in silenzio e arrivammo in cucina. 
Niall leggeva il giornale. Lo guardai attraverso gli occhiali da vista e sorrisi perdendomi nei suoi occhi celesti. Gli spettinai i capelli e lo baciai sulla guancia. Louis era ai fornelli, in preda ai pancakes mentre Harry era sdraiato sul divano, sotto una pesante coperta di pile.
Mi accomodai al bancone e bevvi tutto d'un sorso il caffè che mi avevano preparato i ragazzi. C'era uno strano silenzio imbarazzante in quella casa.
"Insomma vi siete divertiti ieri?". Chiese Louis, affogando i pancakes nello sciroppo d'acero.
Sorrisi involontariamente e incrociai lo sguardo di Zayn. Non riuscii a non abbassare lo sguardo. 
Gli altri ci raggiunsero commentando il party e le varie ragazze conquistante, mentre divoravamo in poco tempo tutto ciò che giaceva sui nostri piatti.
Aiutai Harry a pulire le stoviglie e piano piano la cucina divenne deserta.
"Insomma come è andata la serata?" chiese scrutandomi. Il suo sguardo mi perforava e sentivo che cercava di leggermi nel pensiero.
La mia risposta fu molto vaga: bella musica, barista carino, gente a posto e simpatica. Non volevo rovinarmi la giornata con un litigio, tipico da fratello geloso della sorella che si è baciata con uno dei suoi migliori amici.
Mi asciugai le mani in fretta e raggiunsi camera mia. Aprii la borsa e tirai fuori accendino e una marlboro solitaria.
Uscii nel balcone e rimasi pietrificata davanti a Zayn, anche lui lì per fumare.
Mi appoggiai alla ringhiera, accesi la sigaretta e mi persi nel suo sguardo profondo.



Buongiorno belle ragazze.
Stamani avevo molta voglia di scrivere e ho deciso di intraprendere una nuova storia, nella speranza di riuscire a continuarla.
Che dire? Spero che vi piaccia, anche se nei primi capitoli non succederà niente di veramente esaltante.
Lasciate una recensione, bella o brutta che sia, e se volete essere aggiornate su twitter lasciatemi i vostri nick :)
Buona giornata!

Ps per chi non sapesse cosa è il giro della morte: le varie persone si passano la canna velocemente e devono trattenere il più possibile il fumo dentro.

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Capitolo 2
*** Cap 2; ***


"Potresti toglierti quel sorriso beffardo dal viso? Non ci riesci a fare il 'Bad Boy'".
I suoi occhi castani mi scrutarono mentre tiravo nervosamente la sigaretta.
Appoggiò i gomiti alla ringhiera e chiuse gli occhi per godersi il raro sole londinese, e io appoggiai la schiena alla ringhiera e guardai distrattamente mio fratello sdraiato sul divano al di là della porta-finestra.
"Dovremmo far finta di niente".
Queste furono le parole che interruppero il silenzio per niente imbarazzante e quando arrivarono dritte alle mie orecchie il mio cuore saltò un battito. Corrugai la fronte, girandomi verso di lui.
Lo guardai con aria confusa e forse un po' delusa.
"Non credo che sia legale".
Lo guardai esterrefatta da cotanta bellezza. 
Mi faceva impazzire tutto di lui; dai suoi occhi color nocciola ai suoi capelli spettinati appena sveglio.
Sorrise, mettendo la lingua tra i denti. 
Quel ragazzo mi stava facendo letteralmente impazzire.
"Sei tu - presi un po' di coraggio - che sei illegale"
Scoppiò nella mia risata preferita, quella che avrei messo come sveglia di prima mattina e come ninna-nanna la sera.
Tornò subito serio e si irrigidì.
Sospirai, spensi la sigaretta con il piede destro e feci per andarmene, ma Zayn mi bloccò per un braccio.
"Se spegni la sigaretta con la gamba destra, la scopata è persa."
Lo osservai per illimitati secondi e dalla mia bocca riuscì ad uscire soltanto un "ma vaffanculo".
Entrai in casa imprecando internamente per non far notare a mio fratello il repentino cambio di umore. 
Raggiunsi la mia stanza, e dopo aver sistemato la confusione - vestiti sotto al letto, cassetti aperti e calzini ovunque - mi distesi sul piccolo divano che dava sulla finestra e osservai la mia Londra.

Perché doveva essere così lunatico? Perché prima mi baciava, e poi chiedeva - o mi imponeva - di dover far finta di niente? Perché Zayn Malik mi doveva prendere così tanto?
Afferrai il libro dal comodino e lo appoggiai sulle gambe incrociate, cercando di immergere i miei pensieri nello studio approfondito che dovevo affrontare per superare l'esame.
Con l'evidenziatore cercavo di mettere in risalto i concetti che più mi sarebbero serviti, ma non riuscivo neanche a capire una parola di tutto ciò che c'era scritto. 
Guardai l'orologio e segnava le 11.11; costrinsi me stessa a non pensare a niente per un minuto intero.
"Gemma - dissi tra me e me - hai 23 fottutissimi anni! Non puoi ancora esprimere i desideri quando le cifre delle ore sono uguali a quelle dei minuti. Sei ridicola"
Scossi la testa e abbandonai l'idea di studiare.
Raccolsi l'iPhone dal tappeto e mi sdraiai sul letto a pancia in sù, fissando il soffitto.
Dopo un tempo indeterminato ricevetti un messaggio da Louis, che probabilmente era fuori dalla mia porta.
Diceva: "abbraccio?".
Risposi con una emoticon sorridente e lo vidi entrare di corsa in camera mia buttandosi di pancia sul letto. 
Si sistemò il cuscino alla testiera del letto e mi fece appoggiare la testa proprio sul suo braccio mascolino.
Era sempre così quando uno dei due aveva qualche problema e ci trovavamo a pochi metri di distanza: bastava un messaggio e l'altro accorreva in aiuto. Avevamo applicato questa tecnica dopo aver visto insieme "Lol - Pazza Del Mio Miglior Amico". Ed era un po' così, ero pazza di Louis. Proprio come lo era mio fratello.
"Che ti turba Gem? - disse accarezzandomi i lunghi capelli biondi - Qualche ragazzo ti fa star male?"
Sospirai voltandomi verso i suoi occhi color cristallo. Ci misi un po' ad immagazzinare la domanda, tipico di chi si perde nell'oceano degli occhi di Louis.
"Ci sta, ma per ora non è niente di serio. Qualcuno di troppo lunatico, direi."
Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dalle sue ninna-nanne che funzionavano sempre quando avevo bisogno di calmarmi. 
Purtroppo quel momento di dolcezza fu interrotto dalla vibrazione del mio telefono. Era un messaggio da Ashton.
"Pranzo fuori e passeggiata al parco, ci stai?"
Bloccai il telefono senza neanche rispondergli.
Mi dispiaceva trattare così un buon amico, nonostante lui avesse frainteso il mio concetto di "amicizia". 
Avvolsi le mie braccia intorno a Louis sbuffando, mentre lui mi chiedeva quale fosse il problema.
Capì che non volevo assolutamente parlarne e afferrò il mio telefono. Vide il messaggio di Ashton e lo bloccò di nuovo.
"Sta diventando troppo stressante?"
Ci pensai un po' prima di rispondere, e optai di incolpare Ash del mio nervosismo, nonostante le sue attenzioni mi facessero piacere - ma non sempre.

Verso mezzogiorno la casa si svuotò. Harry e Louis erano andati a fare shopping fuori città, Liam era in biblioteca a comprare qualche libro e Niall era in palestra, ma non mi preoccupai di dove potesse essere Zayn.
Raggiungi l'armadio e decisi di indossare il vestito a fiori che mio fratello mi aveva regalato per il compleanno, abbinato a un paio di ballerine. Legai i capelli in uno chignon e misi un po' di trucco per ravvivare la mia faccia smorta.
Dopo aver preso le chiavi dalla scrivania uscii, avviandomi verso la porta di casa. Ashton era al portone che mi aspettava con la sua moto.
Ero a due passi dalla porta quando sentii un colpo di tosse. Mi voltai velocemente e vidi Zayn sdraiato sul divano che mi guardava mentre uscivo.
"Stai cercando di dirmi qualcosa Zaynie?". Stavo applicando la sua regola: fare finta di niente.
Scosse la testa, ma era troppo ovvio il fatto che lui avesse represso il pensiero di dire qualcosa.
Mi chiusi la porta alle spalle e feci due bei respiri profondi.

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