Death Games

di Dragone97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Tributi- 1°Parte ***
Capitolo 2: *** I tributi 2°Parte ***
Capitolo 3: *** L'inizio dei giochi ***
Capitolo 4: *** Alleanze ***
Capitolo 5: *** Labirinto ***
Capitolo 6: *** Sole del deserto ***
Capitolo 7: *** Luna piena ***
Capitolo 8: *** Scontro sotto le stelle ***
Capitolo 9: *** Cuore di ghiaccio ***
Capitolo 10: *** Attese ***
Capitolo 11: *** Incontri inaspettati ***
Capitolo 12: *** Ultimo bacio ***
Capitolo 13: *** Tre colpi di cannone ***
Capitolo 14: *** Primule al tramonto ***
Capitolo 15: *** Cambiamento nelle regole ***
Capitolo 16: *** La vera Bella ***
Capitolo 17: *** Il primo vincitore ***
Capitolo 18: *** La seconda vincitrice ***
Capitolo 19: *** Sin Games ***



Capitolo 1
*** I Tributi- 1°Parte ***


Bellatrix rise, guardando la sua avversaria, Molly, lanciare l’anatema che uccide, come poteva sperare quella strega da quattro soldi di sconfiggere lei, la preferita dell’oscuro signore? Ma quando il raggio verde la colpì in pieno petto la sua ilarità si tramutò in rabbia per il suo fallimento. Solo una cosa le fu di consolazione, il suo ultimo pensiero era rivolto a colui che lei realmente amava per il quale era fiera di morire.

La sua fede era più grande della maledizione della sua avversaria. Si ripeteva Rekla, mentre tentava di opporsi al suo massacro. Dubhe, la sua più grande nemica, era diventata la bestia e la stava aggredendo con una forza tale da impedirle ogni contromossa. La guardia dei veleni morì piena di desiderio di vendetta per colei che la aveva battuta per troppe volte.

Drogo si era sempre considerato un uomo forte, come era naturale che un vero kahal fosse. Per questa ragione trovava la sua morte non dignitosa, morire per una ferita infetta, aggravata da una maegi! Aveva sempre immaginato la sua morte in battaglia. Tossì, e pensò a sua moglie Daenerys, l’unica donna che avesse mai amato in tutta la sua vita e che non voleva abbandonare.

Anche Finnick, mentre morì, pensò alla sua Annie e al loro bambino che non avrebbe mai conosciuto. In quel istante si chiese quale senso avesse avuto la sua vita, morire così sbranato dagli ibridi, quando avrebbe potuto essere nel suo distretto con la donna che amava. L’ultima cosa che sentì fu un forte profumo di rose.

Igor si strinse ad Alisa, profumava di mare come il giorno in cui la aveva uccisa. Quando aveva scoperto che la sua amata apparteneva alle tenebre, per rabbia la aveva sfidata a duello e disincarnata. In seguito anche lui per stare con lei aveva optato per la disincarnazione, per starle vicino. Purtroppo, i due erano rimasti prigionieri del crepuscolo, costretti a vivere una mezza vita, fino alla liberazione finale.

Rain sentiva dolore in tutto il corpo, il virus-T stava avanzando, ma lei era un soldato non avrebbe ceduto o almeno così voleva credere. Non sarebbe diventata una di quelle cose, non lo avrebbe mai permesso… lei era un soldato… lei… aveva fame. Una fame incontrollabile. Di colpo i suo compagni divennero prede e Rain vide solo bianco.

Jadis fissava attonita Aslan, con una faccia bianca di terrore e meraviglia. Il leone in un attimo le fu addosso e la regina di Narnia, imperatrice delle isole solitarie e prima ancora regina delle regine di Charn, comprese che era giunta la sua fine. Venne uccisa dallo stesso nemico che aveva già eliminato e comprese che tutti i suoi sforzi per ottener il potere si erano rivelati vani.

Kurt accettava la sua fine, credeva nel suo Dio e credeva in Hope. Quando andò incontro alla morte per salvarla, lo fece senza obbiettare, mentre il braccio meccanico di Bastion gli si era conficcato nel petto, ebbe il tempo di dire alla giovane messia mutante la verità.

Brom non ebbe mai il coraggio di dire la verità al figlio Eragon, per quanto lo volesse, aveva paura di perderlo e inoltre, considerando le circostanze poteva dire che la sua fosse una bella morte accanto a colui che amava, il quale non smise per un momento di vegliare su di lui. Il vecchio cavaliere era certo che un giorno, il ragazzo lo avrebbe reso orgoglioso

Trinity diede un ultimo bacio a Neo, l’uomo che amava, era stato il destino ad unirli, da quando l’Oracolo le aveva rivelato che si sarebbe innamorata dell’eletto aveva preso parte alla sua ricerca, ma mai avrebbe immaginato di provare un amore così forte. Con questo pensiero chiuse gli occhi.

Kelsier, il sopravvissuto di Hatshin, poteva anche morire ma quello che rappresentava, la speranza, era invincibile. Sapeva bene che il suo sacrificio sarebbe stato necessario perché gli skaa, trovassero la forza di ribellarsi. Penso ai membri della sua banda e soprattutto a Vin, la figlia che lui e Mare non avevano mai avuto. La ragazza era proprio come la donna che si era sacrificata per lui, doveva soltanto capirlo. Così avrebbe potuto raccogliere la sua eredita.

Bianca strinse la statuetta di Ade e la porse a Percy, dicendogli di darla a suo fratello Nico, la persona più importante del mondo anche ora che era una cacciatrice di Artemide. Poi attirò l’attenzione di Talo per distrarlo dai suoi compagni ed entrò all’interno del mostro meccanico. In seguito sentì solo un’esplosione.
 
-Ho selezionato i primi dodici tributi. – Disse la prima voce
-Ottimo! – Rispose la seconda.
-Capo, però non capisco una cosa… -
-Ovvero?
-Perché questi Death Games? –
-Per dare una seconda possibilità a tutti. Ed ora va a prelevare i tributi mancanti –
-Emh fantastico… D’accordo, capo. -
 

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Capitolo 2
*** I tributi 2°Parte ***


Capitolo II
 
Carlos stava per morire. Del resto preferiva farsi saltare in aria piuttosto che diventare uno zombie. Sperava che il gruppo di Claire ed Alice riuscissero a sopravvivere, in fondo lui la sua parte la stava per fare e ma almeno poteva fumare…
 
Rue sentiva il dolce profumo dei fiori e la voce di Katniss che la cullava. Si sentiva rilassata e felice, in armonia con il mondo. Chiuse gli occhi e penso alla sua vita al distretto undici, tutto sarebbe passato come le note di una canzone…
 
Tu hai creato la cosa che può ucciderti, Rovina,- disse Vin. – E hai commesso un ultimo madornale errore. Non avresti dovuto uccidere Elend. Vedi, lui era l’unica ragione che mi rimaneva per vivere. – E lo pensava davvero le mancava l’uomo che amava, con il suo idealismo. Allora distrusse il suo nemico ottenendo la sua serenità.
 
Fen volava sul suo drago, Gaart, la battaglia, il suo vero elemento, impazzava. Scendeva e portava morte tra i nemici dei popoli liberi del Mondo Emerso. Poi la vide la sfera di fuoco lanciata da una catapulta nemica, si abbatté sul suo drago facendolo precipitare. Passò gli ultimi istanti della sua vita a pensare alla sua Soana.
 
Alisa si strinse ad Igor, il mago della luce che amava, aspettavano entrambi la loro liberazione. Gli si strinse forte e pensò al giorno in cui lo aveva conosciuto, sulla spiaggia dell’Artek. Allora, non avrebbe mai immaginato quanto la vita di lei, strega della guardia di giorno di Mosca e amante di Zavoulon sarebbe cambiata.
 
Remus combatteva contro Antonin Dolohov, un mangiamorte, ma nonostante la sua abilità come duellante non riusciva a reggere il passo contro il suo avversario, che stava per scagliargli la sua temibile maledizione. Il mago non riuscì a parare il colpo e sentì dei dolori terribili. Non era riuscito a vincere per la sua Tonks e il piccolo Teddy.
 
Selena era malata… molto malata… da due settimane era rimasta confinata a letto, coi guaritori di Morzan che si prendevano cura di lei… ma lei sapeva che era tutto inutile… per lo meno era riuscita a portare in salvo suo figlio Eragon. Era certa che suo fratello si sarebbe preso cura di lui. Sospirò. Se almeno avesse potuto vedere Brom almeno un’ultima volta…
 
 
Cypher bruciava. Sentì una scarica e poi basta… quel bastardo lo aveva ucciso. E dire che lui voleva solo essere rinserito in Matrix…ma la morte gli sembrava comunque una valida alternativa.
 
Ethan voleva solo mantenere l’equilibrio ma l’equilibrio è diverso dalla distruzione. Decise di tradire Crono. Si lancio contro il titano. Inutile dire che non ebbe successo… dopo che il nemico lo trafisse con la sua stessa spada, lo lanciò dall’Empire Street Building. Ethan voleva solo giustizia.
 
Jean stava morendo, il suo cuore si stava fermando, tutta colpa di Xorn. Ma prima di morire aveva un compito da svolgere esortare Scott a vivere. Certo lei c’era rimasta male quando il compagno aveva iniziato una relazione con Emma Frost, ma ora era acqua passata … comunque non era la prima volta che moriva, magari stavolta sarebbe stata l’ultima.
 
Miraz era stato tradito. Ucciso dai suoi luogotenenti per permettere una battaglia che lui avrebbe dovuto combattere... lui avrebbe dovuto dare una bella lezione a suo nipote e a quel ragazzino convinto di essere un re, invece stava morendo… tutti i suoi piani cominciando dall’uccidere il fratello era falliti e da allora sarebbe stato bollato come un tiranno fratricida.
 
Spazio autore
Mi scuso per chi lo visualizzerà come nuovo capitolo, in realtà si tratta del secondo che avevo cancellato tempo addietro.

 

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Capitolo 3
*** L'inizio dei giochi ***


Rue aprì gli occhi, non aveva idea di dove fosse o come ci fosse arrivata. Provò a guardarsi intorno ma era tutto buio. Poi sentì una voce meccanica dire –Tributo femmina dell’universo 1 attiva. -                                                              Tributo. Che parola strana. Eppure era certa di averla già sentita… forse in un’altra vita… prima che morisse… un momento! Era morta? Quando e come?
 
Improvvisamente ebbe consapevolezza di tutta la sua vita, da quando era bambina nel distretto 11 a quando cantava per avvisare gli altri lavoratori che il loro turno era finito e soprattutto ricordo gli Hunger Games. La paura quando era stata mietuta e poi dentro l’arena era sempre in fuga finchè non trovò un alleata Katniss Everdeen del distretto 12. Il periodo con la ragazza si era rivelato bello, piacevole anche se erano sempre gli Hunger Games. Ricordò la trappola e la lancia del ragazzo del distretto 1 che la trafiggeva… poi Katniss la aveva ricoperta di fiori e aveva cantato per lei…
 
Di colpo comparve la luce, si trovava in una specie di macchinario, in un posto buio dove scorgeva altri macchinari simili. Quello di fronte a lei era completamente nero, ma quello accanto a destra conteneva una donna bella anche se di una bellezza che sembrava rovinata. Aveva lunghi capelli neri spettinati e gli occhi scuri, la pelle era pallida. Indossava una maglia nera, una giacca verde e dei pantaloni neri. Sulla maglia era disegnato un serpente verde scuro. Aveva uno sguardo folle che spaventò Rue. Al di sopra del macchinario era scritto tributo femmina dell’universo 2
 
Diede un rapido sguardo agli altri macchinari, anche se la maggior parte era oscurata, tutti aveva sulla sommità una scritta che identificava il sesso e l’universo di provenienza del tributo. Perfetto. Un altro Hunger Games proprio quello di cui aveva bisogno. Capitol City non solo le aveva rovinato la vita ma ora voleva rovinarle anche la morte!
 
Mentre pensava questo, sentì una voce. –Benvenuti tributi della prima edizione dei Death Games! –
-Voglio che sappiate che siete tutti morti… ma io il Presidente Ancestrale, vi ho riportato in vita! Per combattere ovviamente… -
-Un nuovo Hunger Games con un altro nome- Sospirò Rue.
-Ovviamente, molti di voi penseranno: perché dovremmo? –
-Hai centrato il punto-
-È molto semplice. Perché il vincitore verrà riportato in vita nel suo universo di appartenenza. Dopo le battaglie che hanno infuriato in esso in un epoca di pace e prosperità!                                                            
 
Questo era interessante. Se si fosse trattato di tornare in vita con Capitol City ancora in potere Rue avrebbe perso volontariamente ma così cambiava tutto…
 
-Vi riassumo le regole: in questa arena verranno trasportati ventiquattro tributi. Un maschio e una femmina per universo. Questi tributi dovranno combattere fino alla morte. In questo momento vi trovate in delle capsule vicino alla cornucopia. –
 
-Dopo che avrò finito di spiegarvi le regole avrete sessanta secondi di tempo in cui pensare alla strategia da adottare. Vi dico solo questo: avrete bisogno di acqua, cibo e armi per sopravvivere e questi sono più abbondanti man mano che ci si avvicina. –
 
-Ogni volta che un tributo verrà eliminato partirà un colpo di cannone. Tuttavia, oggi li sentirete solo dopo che tutti i combattimenti alla cornucopia verranno terminati. Ogni sera verranno proiettati in cielo i caduti del giorno. –
 
-Potete stringere alleanze con gli altri tributi ma ricordate che il vincitore sarà uno solo! –
 
-Ed ora che la prima edizione dei Death Games abbia inizio e possa la fortuna sempre essere a vostro favore! –
 
Rue fissò il contatore in sessanta secondi avrebbe dovuto scegliere la sua strategia, chissà forse stavolta avrebbe vinto.
 
10…9…8…7…6..5…4…3…2…1.. Via!
 
Trinity si lanciò in direzione della cornucopia, aveva assolutamente bisogno di un’arma e quella spada che aveva visto sembrava perfetta. La raggiunse e poi lo vide. Cypher, il traditore, la donna si sentì montare di un odio cieco per il nemico.
 
Chypher scappò. Aveva capito che contro Trinity avrebbe potuto fare ben Poco. Corse più veloce che poté ma la donna lo raggiunse e lo colpì in pieno petto con la spada. Il sangue sgorgò sporcando l’erba. Cypher urlò di dolore ma lei lo ignoro e lo decapitò
 
Jean era stanca di combattere, non aveva voglia di tornare un’altra volta in vita e decise di non uscire dalla capsula aspettando il momento in cui un altro tributo la avrebbe uccisa. Provò a saggiare la mente dei suoi avversari: alcuni erano dei sadici spietati, altri grandi guerrieri ma altri le era sembrati delle belle persone. Poi percepì lei. L’altra telepate. La chiamavano la “Mano Nera” in passato era stata una donna malvagia al servizio di uomini peggiori di lei. Poi aveva conosciuto l’amore ed aveva cambiato schieramento.
-Uccidimi – Disse. - Non opporrò resistenza. Sono tornata dalla morte troppe volte e tempo che lasci il posto a qualcun altro. La donna ubbidì.
 
Rain corse versò la cornucopia mirando ad un fucile. L’idea di tornare in vita la stuzzicava e se per farlo doveva uccidere ventitré persone che non conosceva era disposta a farlo. Sentì un urto. Una donna altissima con lunghi capelli biondi la aveva afferrata e cominciò a sbatterle la testa contro il muro ripetutamente facendole perdere i sensi.
 
Jadis stava per eliminare un tributo avversario, quando sentì una voce femminile dietro di lei urlare –Avada Kedavra! –
 
Bellatrix aveva colpito in pieno la gigantessa con l’anatema che uccide. Stava per colpire anche la donna tributo stesa a terra quando una moneta per poco non le sfiorò la testa. Un uomo biondo stava volando sopra di lei e urlò –Prova a prendertela con me! - . Sarà un piacere penso la mangiamorte, mentre lo schiantava a terra. – Avada Kedavra! -
 
Vin vide Kelsier cadere, colpito dal colpo della sua nemica e provò la stessa rabbia del giorno in cui era morto la prima volta. Si gettò contro di lei ma la donna fuggì, volando in una nuvola di fumo nero.
 
Rekla decise per un approccio tattico. Raggiunse velocemente il centro della cornucopia e prese dei pugnali e uno zaino con cibo ed acqua e scappò nel bosco. Salì su un albero e osservò i suoi avversari combattere come un ragno le mosche cadute nella sua ragnatela. Finalmente una donna tributo coi capelli rossi passò e l’assassina le saltò addosso accoltellandola ripetutamente.
 
Drogo si lanciò fiero in battaglia, prese uno spadone, diverso da quello utilizzava solitamente e si gettò nella mischia. Combattè con un ragazzo coi capelli rossi che sembrava un forte avversario. Colpo dopo colpo riuscì ad avere la meglio ed ucciderlo. Alzò gli occhi e si accorse di essere rimasto l’unico alla cornucopia. 


Finnick sentì sei colpi di cannone, segno che i combattimenti erano terminati. Questa era stata la prima volta che Finnick non combattè agli scontri della cornucopia. Forse perche aveva deciso di essere più cauto per Annie o forse perchè i suoi avversari non erano mai stati così forti. Ma alla fine prese uno zaino e un tridente e scappò nei boschi.
 

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Rue, Trinity, Cypher, Jean, Rain, Jadis, Bellatrix, Vin , Rekla, Drogo e Finnick
Personaggi Eliminati: Cypher (Matrix), Jean (X-Men), Jadis (Cronache di Narnia), Kelsier (Mistborn), Donna coi capelli rossi (Game of Thrones) ed Igor (I guardiani della notte)
Tributi rimasti: 18


Spazio Autore
E finalmente siamo giunti all'inizio di questi giochi della morte! Ora le cose si fanno interessanti... Chi sarà il prossimo a morire e chi vincerà? Cosa ne pensate dei tributi rimasti? 
Recensitemi per comunicarmi le vostre opinioni su questa ff.
Non sono riuscito a far comparire tutti i personaggi in questo capitolo ma quelli che mancano saranno i protagonisti del prossimo capitolo.
A presto
Dragone97

 
 
                   
 

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Capitolo 4
*** Alleanze ***


  
Remus pensò alla sua Tonks e decise di vincere questi Death Games per vendicarla, infatti nella capsula di fronte a lui vide Bellatrix Lestrange, l’assassina di sua moglie. Ma decise di riflettere con lucidità e non lanciarsi subito in una lotta che sapeva di non potere vincere. Osservò la cornucopia era situata al centro di una pianura erbosa circondata da un circolo di alberi in cui erano sparsi alcuni zaini ed armi di vario tipo tra cui spiccava una bacchetta argentata.                                                                                                                                                         
 
Quando il contatore raggiunse lo zero, il tributo si precipitò verso la bacchetta ma si scontro contro una ragazzina che non doveva avere più di dodici anni, indossava una maglietta azzurra e bianca e dei pantaloni chiari. Remus sapeva di non potere uccidere la ragazzina, lui non era un assassino, quindi continuò a correre, ma vide che Bellatrix aveva già preso la bacchetta. Allora afferrò uno zainetto e scappò nei boschi.
 
 
Mentre, correva per allontanarsi dal bagno di sangue, sentì un rumore provenire dai rami dell’albero sopra di lui. Alzò lo sguardo e vide la ragazzina, sembrava spaventata, ma lo fissava incuriosita.
-Puoi anche scendere non intendo ucciderti. – Urlò lui.
-Se non intendi uccidermi, allora vuoi allearti con me? – Disse la ragazzina.
Remus rifletté per un secondo, quella ragazzina non sembrava offrire nessun particolare vantaggio ma il suo istinto gli disse di accettare l’offerta.
-D’accordo. Il mio nome è Remus. Invece, tu come ti chiami? –
-Rue. – Disse la ragazzina scendendo dall’albero.
In quel momento sentirono sei colpi di cannone, allora Remus prese la mano di Rue e insieme scapparono nei boschi.
 
 
Mentre, Ethan correva verso la cornucopia, si imbatte in una ragazza con la carnagione olivastra e i capelli scuri, indossava una giacca marrone, una maglietta verde e dei pantaloni azzurri, portava sulle spalle una faretra con una dozzina di frecce. Aveva in mano un arco nero che teneva puntato verso di lui. Ethan riuscì, per un soffio, ad evitare il colpo, ma inciampò e cadde a terra. Chiuse l’occhio aspettando un colpo che non arrivò mai.                                                                                                 
 
-Semidio? – Chiese la ragazza.
-Figlio di Nemesi. – Rispose lui.
-Io sono Bianca Di Angelo, figlia di Ade. Vuoi allearti con me? –
 
Ethan guardo gli occhi scuri e misteriosi della ragazza, in cui ci si poteva perdere senza mai più ritrovarsi erano come un pozzo senza fondo. Certo un pozzo in cui Ethan sarebbe stato ben lieto di cadere.                             
–Certo Bianca. Il mio nome è Ethan Nakamura e… attenta dietro di te! – Urlò.
Dietro la semidea, vi era un uomo alto coi capelli scuri e la barba, indossava una maglia gialla, una giacca blu e dei pantaloni neri. In mano aveva un’ascia indirizzata alla schiena di Bianca, che scartò di lato e incoccò una freccia diretta al suo nemico che si riparò con uno scudo. Allora usò i suoi poteri geocinetici per far emergere dal terreno una roccia che impedì al suo avversario di avvicinarsi, poi intimò ad Ethan di correre e fuggirono più velocemente che poterono.
 
Brom vide Selena, mentre ingaggiava un duello psichico con una donna vestita di rosso. La sua amata non gli era mai sembrata tanto bella. Era alta, con lunghi capelli scuri e indossava un veste blu tranne per i guanti che erano nero intenso. L’avversaria della “Mano Nera” era caduta a terra e lei si girò nella sua direzione. Lei era bella e giovane, come prima che morisse. Per un breve secondo sembrò non riconoscerlo. Certo era un vecchio e lei era bellissima. Ma alla fine lo saluto ammiccando e disse –Alleanza? –
 
Per Carlos il poter ritornare in vita era un’offerta davvero interessante e l’idea della sfida lo gasava. Quindi appena il contatore raggiunse lo zero corse verso il fucile che aveva adocchiato. Purtroppo non era l’unico che sembrava interessato all’arma, anche una donna completamente vestita di nero, decisamente più veloce di Carlos stava per raggiungerlo. Ma improvvisamente, una donna altissima vestita di bianco le saltò addosso e cominciò a sbatterle la testa contro il muro fino a farle perdere i sensi. Questo diede il tempo al tributo di prendere il fucile e uno zainetto.
 
Carlos si girò quando senti una voce femminile urlare –Avada Kedavra! – Vide una donna puntare una specie di bastoncino, da cui scaturì un fulmine verde che colpì la gigantessa uccidendola.  Carlos allora prese la mira con i fucile per colpire la donna che aveva ucciso la gigantessa, ma il proiettille venne deviato da un uomo biondo che lo attirò verso di sé. Ma la donna puntò di nuovo il bastoncino contro l’uomo urlando- Stupeficium! Avada Kedavra! – poi rise e cominciò a volare in una nube di fumo nero, inseguita da una ragazza bruna.
 
L’ex agente dell’UBCS, allora si avvicinò alla donna che rinvenne e urlò- Avanti sparami! Tanto ho già perso questi fottuti Death Games! –
Carlos sapeva che avrebbe dovuto sparare alla donna tributo, ma non voleva. Le sue mani erano da troppo tempo sporche di sangue. Il suo mondo era stato distrutto dall’odio che aveva portato alla creazione di armi batteriologiche e alla sua morte. Lui era stanco di essere solo un soldato, forse la morte lo aveva cambiato più di quanto immaginasse…
-Alzati prima che cambi idea. – Disse porgendole la mano.
-Non ho bisogno del tuo aiuto riesco ad alzarmi da sola! – Ringhiò lei alzandosi a fatica.
-Allora vieni Wonder Woman! –
-Non chiamarmi Wonder Woman. -
-Okay, allora dimmi il tuo nome. -
 -Rain. –
-Io mi chiamo Carlos Oliveira. –
I due tributi dell’universo dieci corsero allontanandosi dalla cornucopia, dirigendosi nei boschi quando incontrarono una ragazza vestita con un abito nero molto sexy e che stringeva tra le mani una pistola che puntava contro di loro. La ragazza aveva visibilmente pianto e le tremavano le mani.
-Aveva detto che saremmo stati insieme questa volta. Ho perso per sempre il mio Igor. Era l’ultima occasione che avevamo per stare insieme. – Disse singhiozzando premendo il grilletto.
Carlos vide il proiettile colpire Rain in piena testa e rimase incapace di muoversi, finché non sentì il colpo di cannone e poi urlò.
-Perché lo hai fatto? –
-Per non farla soffrire. Sarebbe morta comunque. – Disse poi si puntò la pistola alla tempia e si sparò.
Allo sparo si aggiunse un colpo di cannone.
 
 
Il Presidente Ancestrale fissava gli schermi in cui erano mostrati i combattimenti. I tributi morti per il momento ammontavano ad otto. Per i suoi standard erano troppo pochi. Si aspettava molto più sangue, molta più azione e molto più dramma. Doveva prendere provvedimenti.
-Servo! –
-Si capo? –
-Libera gli ibridi meccanici. Voglio almeno altri dieci tributi morti entro la fine di questa giornata.
-Certo capo. –
 

Kurt stava sulla cornucopia, tutti i tributi ormai si erano allontanati ed era rimasto da solo. Appena il bagno di sangue era cominciato si era teletrasportato il più lontano possibile e si era ritrovato in una pianura fiorita, poi appena aveva sentito i primi spari si era ritrasportato al punto di partenza per raccogliere ciò che gli altri avevano dimenticato.
 
Sentì un ringhio dietro di lui e un mostro gli fu rapidamente addosso fino a sbranarlo.
 
Poco dopo partì il colpo di cannone.


Riepilogo Capitolo
Personaggi POV: Remus, Ethan, Brom, Carlos e Kurt

Personaggi Eliminati: Rain (Resident Evil), Alisa (I Guardiani della notte) e Kurt (X-Men)
Tributi rimasti: 15


Spazio Autore
In questo capitolo abbiamo visto che i nostri nuovi tributi hanno incominciato a stringere delle alleanze, che proseguiranno nel prossimo capitolo, in cui tra l'altro verrà descritta l'arena.
Come sempre vi esorto a recensire in tanti la mia fanfiction e di dirmi le vostre opinioni sui personaggi.
A presto e grazie di aver letto,
Dragone97
 

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Capitolo 5
*** Labirinto ***


Bianca si trovava davanti ad un muro in mattoni che le ostruiva il passaggio ed emise un sospiro voltandosi verso il suo alleato Ethan. Era la terza volta da quando erano sopravvissuti ai combattimenti alla cornucopia che sbagliavano strada. Ormai era chiaro si trovavano in un labirinto e si erano persi. L’unico lato positivo di tutta la faccenda era essersi persa con il figlio di Nemesi.
-Un’altra volta? – Disse lui.
-Già, torniamo indietro. La prossima volta andrà meglio. – Disse Bianca, tentando di sollevargli il morale.
 
In quel momento sentirono un ruggito e dei rumori metallici e contro di loro si pararono degli esseri che somigliavano ad enormi lupi, ma che avevano degli innesti meccanici e si reggevano su due zampe.
 
Bianca estrasse una freccia dalla faretra e la incoccò nell’arco nero, mentre Ethan sfoderava la spada. Immediatamente uno dei lupi, il più grosso si gettò su di lei, ma la ragazza riuscì a colpirlo in un occhio e ad ucciderlo. Poi scatto in avanti estraendo un paio di coltelli dalla cintura e aspetto che il secondo lupo la caricasse, per colpirlo in pieno petto. Dopo averlo eliminato, si girò verso Ethan che aveva già abbattuto un lupo e stava combattendo con l’ultimo. Fisso il tributo. Si muoveva bene per essere un maschio. Tanto bene che dopo qualche secondo anche il quarto lupo giaceva a terra morto.
 
-Ma cosa erano quei cosi? – Urlo Ethan.
-Non lo so. Di certo non erano i mostri del nostro mondo.
-Beh, questo mondo è davvero strano… -
-Concordo e sottoscrivo. –
-Bianca, posso dirti una cosa? –
-Certo. –
-Sei bellissima. –
Bianca abbracciò Ethan e si scambio con lui un bacio. Era il primo che aveva mai dato… insomma prima era una cacciatrice di Artemide, queste cose non la interessavano. Ma ora era diverso. Ethan le piaceva davvero e se doveva morire una seconda volta, tanto valeva farlo insieme a lui.
 
Fen sorrise, come faceva sempre prima di una battaglia e fissò i suoi due nemici, sembravano due cinghiali ma avevano parti in metallo e inoltre, camminavano su due zampe impugnando un’ascia.
L’ex cavaliere decapitò il primo senza fare alcun particolare sforzo. Poi si lanciò contro il secondo urlando. In fondo come aveva pensato poco prima di morire la guerra era il suo vero elemento. L’unica cosa che lo facesse sentire davvero vivo. L’unica cosa a parte Soana, l’ex consigliera della Terra del Vento, che lui amava profondamente. Gli sarebbe piaciuto poterle dire addio prima di morire. Ma se fosse tornato in vita avrebbe potuto riabbracciarla. Doveva vincere per lei. Pensò mentre colpiva il petto del secondo mostro.
 
Fen si guardò intorno, era in uno sterminato labirinto di siepi, il terreno sotto di lui era ricoperto da erba e fiori multicolori e il cielo era azzurro. -Questo posto piacerebbe a Gaart. - Penso riferendosi al suo drago. Quanto avrebbe voluto che il suo drago fosse tornato in vita insieme a lui! Sospirò scegliendo la strada da intraprendere.
 
Selena passò una mano sul ghiaccio che componeva le pareti del labirinto in cui si trovava e disse a Brom.
-Sento qualcosa. –
-Cosa? – Rispose il cavaliere irrigidendosi.
-Non è facile da descrivere. Ma so che odiano. –
-Chi odia? E che cosa? –
-Girati. –
Selena colpì il tributo con una palla di neve. Lui rise e gliene tirò una a sua volta.
-Non farmi più questi scherzi. –
-D’accordo amore mio. –
 
Selena si era accorta di amare Brom, molto più intensamente di quando credesse, doveva perderlo una volta per capire quanto fosse importante per lei. Amare Brom e amore Morzan erano due cose diverse. Forse perché il secondo riteneva che l’amore avesse a che fare con il possedere una persona.
 
Selena aveva paura di chiedere a Brom del loro figlio, che lei aveva visto solo quando era molto piccolo e quando stava per decidersi, uno mostro a metà tra un orso e qualcosa si meccanico si avvento su di loro.
La donna tributo usò i suoi poteri mentali, il suo dono per immobilizzare l’orso, mentre Brom gli staccava la testa.
-Sai Brom, questi giochi mi intrigano. –
-Ah sì? – Disse lui sorridendo.
-Uccidere o essere uccisi. È un concetto molto interessante. Che ne dici di iniziare a farlo con qualche tributo avversario? – Disse strizzandogli l’occhio.
 
Bellatrix era in un deserto in cui il vento imperversava e il sole le batteva la testa. Decise di ripararsi in un edificio roccioso che scorgeva all’orizzonte. Ma sapeva che per raggiungerlo avrebbe dovuto sconfiggere i suoi guardiani: una sorta di ibrido tra aquile e macchine. Allora, la strega usò i suoi poteri per volare in direzione dell’obbiettivo. Provando a colpire con l’anatema che uccide i nemici.
 
Purtroppo l’incantesimo non ebbe successo e il mostro scese in picchiata per abbatterla. Ma improvvisamente si bloccò a mezz’aria e le fece un inchino seguita da tutte le altre aquile. Bellatrix rise.
 
Miraz era in un labirinto di siepi, in cui si era rifugiato dopo che i due ragazzini erano riusciti a sfuggirgli usando la magia. Sospirò. Era giunta la sera e lui non aveva idea di dove si trovasse ma sapeva di dover vincere i Death Games per avere giustizia.
 
Improvvisamente, vide in cielo comparire un’immagine. Doveva essere quella che riepilogava i caduti della giornata: la prima era la ragazza del quattro, aveva i capelli rossi, la faccia rotonda e i denti bianchi ma storti. Poi comparve la donna del sette era bionda e di una bellezza particolare. Poi fu il turno dei due tributi dell’otto: una ragazza molto attraente ed un uomo coi capelli rossi. In seguito toccò all’uomo biondo dal volte sorridente del nove. Poi a una donna bruna del dieci e all’uomo calvo dell’undici. Infine comparvero i due tributi del dodici: una donna coi capelli rossi e un uomo con la pelle blu.
 
-Meno nove. Ne restano quattordici. – Disse cupo.

Riepilogo Capitolo
Personaggi POV: Bianca, Fen, Selena, Bellatrix e Miraz
Personaggi Eliminati: nessuno
Tributi rimasti: 15


Spazio Autore
Un saluto a tutti quelli che seguono la mia storia. Questo nonostante non abbia ucciso nessun tributo è un capitolo cruciale.
Come avrete capito l'arena è un labirinto diviso in quattro parti: città, siepi, ghiaccio e deserto.
So che molto di voi si porrano la domanda -Ma come ha fatto Bellatrix a prendere il controllo degli ibridi aquila? - Beh questa è una domanda alla quale per il momento non posso rispondere.
Discorso ben diverso va fatto per la numerazione data ai tributi, infatti come in Hunger Games i distretti hanno un numero, in Death Games ne hanno uno anche gli universi. Vi comunico i numeri degli universi che per il momento sono rimasti incolumi: Hunger Games (1), Harry Potter (2), Cronache Mondo Emerso (3), Eragon (5), Percy Jackson (6).

Per finire vi ricordo che come sempre voglio sapere le vostre opinioni riguardo la storia e i personaggi di questa fan fiction, pertanto recensite in tanti!!!!
A presto,
Dragone97

 

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Capitolo 6
*** Sole del deserto ***


Il sole del deserto picchiava sulla sua testa, mentre il vento gli sferzava e la sabbia gli entrava negli occhi. Drogo era stanco. Era ormai quasi da un giorno che vagava senza una meta e soprattutto senza un cavallo cosa che per i dothraki era inaccettabile. Le condizioni atmosferiche variavano dal giorno alla notte in maniera impressionante: così avendo il giorno prima aveva abbandonato la giacca con cui si era risvegliato alla cornucopia la sera precedente aveva rischiato l’assideramento. Ma aveva resistito per la luna della sua vita.
 
Improvvisamente, un branco di esseri simili in parte leoni e in parte metallici lo attaccarono ruggendo. Drogo fece appena in tempo ad estrarre lo spadone con cui aveva ucciso il tributo dell’universo otto e a colpire il primo ibrido che stramazzo a terra, quando gli altri due li furono addosso e lo graffiarono sul petto e sulle braccia, fino a che lui riuscì a sfuggire alla loro presa e colpire uno dei due mostri con un coltello che aveva trovato il giorno prima. Infine, colpi l’ultimo in piena testa con la spada poi si accasciò a terra.
 
Il khal era ormai convinto di essere spacciato, quando improvvisamente un cavallo bianco comparve dal nulla e lo guardò come per dirgli di salire su di lui. Drogo montò sull’animale e corse al galoppo finché non giunse ad un oasi circondate da palme. Scese da cavallo e si sedette all’ombra di una di esse. Non senti la lama che gli tagliava la gola.
 
Rekla sentì il colpo di cannone. Era il secondo tributo che eliminava nei giochi, che in fondo erano molto nello stile di Thennar. L’omicidio però era una cosa da vittoriosi come lei per questo i suoi avversari per quanto forti non avevano nessuna possibilità di sconfiggerla. La donna frugò tra gli zaini del suo avversario, vi erano il cibo e l’acqua di cui aveva bisogno. Thennar aveva esaudito le sue preghiere.
 
L’assassina aveva raggiunto l’oasi il giorno precedente dopo i combattimenti alla cornucopia in cui aveva eliminato la ragazza dell’universo quattro. Era stato semplice, anche se la sua avversaria aveva combattuto fino alla fine. Comunque insieme all’uomo che avevo appena ucciso facevano due vittime per lei, su un totale di dieci: completamente inaccettabile per una vittoriosa.
 
Rekla si specchiò nell’acqua della pozza al centro dell’oasi. Aveva lunghi capelli biondi, il suo viso era grazioso e ricoperto di efelidi. Dimostrava un’età inferiore a quella che realmente possedeva. Cosa di cui si sarebbe dovuta preoccupare, perché sapeva che l’effetto della pozione che prendeva non durava a lungo e anche se fortunatamente ne aveva trovata una fiala nello zaino che aveva preso alla cornucopia. Comunque era un problema che avrebbe risolto e che non le avrebbe impedito la vittoria. Nessuno tranne forse Yeshol era superiore a lei come assassino.
 
 
Vin bruciò acciaio e ferro. Volava spingendo e tirando contro le monete che aveva trovato Kelsier nello zaino che aveva preso alla cornucopia. Aveva a lungo inseguito l’assassina del suo maestro, ma ormai lei la aveva seminata e la giovane mistborn non era stata più in grado di raggiungerla.
 
Vin sentì un rumore sopra la sua testa. Un essere per metà aquila e metà macchina era sceso in picchiata contro di lei. La ragazza sorrise. –Stai scherzando sei fatto di metallo. – Spinse acciaio e schiantò l’essere a terra distruggendolo. Sentì una risata dietro di sé. Si voltò e vide la sua nemica in groppa ad uno di quei mostri aquila.
-Attaccatela miei servitori. – Urlò ridacchiando coi capelli neri che volavano al vento.
Vin tirò ferro, facendo i modo che due aquile si scontrassero e precipitassero nel vuoto. Poi spinse l’aquila su cui volava l’assassina di Kelsier e la schianto al suolo. La donna cadde a terra e Vin le fu subito addosso, minacciandola con un coltello.
-Adesso ti ammazzo! – Ringhiò.
-Eh eh eh! Dovresti provarci ma non ne sei in grado! –
-E se invece vi ammazzo entrambe? – Disse una voce dietro di lei.
Era una donna bionda dall’aria atletica che la guardava con due occhi di ghiaccio. Vin bruciò peltro e si gettò contro la nuova avversaria, che le si oppose strenuamente.
Le due donne combatterono violentemente per alcuni minuti, poi però Vin sentì la donna bruna urlare.
-Crucio! –
Vin sentì un dolore fortissimo mentre la donna bruna diceva alla bionda.
-Siamo favorite che ne dici di un’alleanza? –
-D’accordo. – Rispose la bionda.
-Avada Kedavra! – Vidè il sole del deserto e poi un raggio verde.
 
Riepilogo Capitolo
Personaggi POV:Drogo, Rekla e Vin
Personaggi Eliminati: Drogo, Vin
Tributi rimasti: 13


Spazio Autore
E così il sesto capitolo dei Death Games termina con un'alleanza tra le due donne tributo più spietate dell'arena. Vi anticipo che mentre il tema di questo capitolo è stato il sole, il prossimo riguarderà la luna... a voi le conclusioni...
Sono molto contento che la mia fan fiction stia riscuotendo un discreto successo e spero che continuate a seguirla, cosa per cui vi ringrazio moltissimo ... :)
Come sempre vi invito a inviarmi tante recensioni sulla storia e sulle vostre preferenze riguardo ai personaggi. Riguardo ai quali a proposito vi comunico che tra due capitoli partirà i sistema degli sponsor.
A rileggerci,
Dragone97

 

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Capitolo 7
*** Luna piena ***


POV Remus
Remus ululava alla luna piena. Nell’arena il corpo celeste era ancora più grande e luminoso di quanto fosse sulla Terra. Improvvisamente, partì una musica e in cielo comparvero i volti dei due tributi sconfitti quel giorno. Il primo era un uomo alto e muscoloso dell’universo quattro, portava i capelli scuri raccolti in una treccia e aveva un aria dura. Poi comparve la ragazza dell’universo nove, era bassa con i capelli scuri, aveva un volto graziosa ma anch’esso segnato dalla durezza.  Dopo che la musica finì, Remus si girò verso Rue, che gli disse:
-Altri due tributi morti. Siamo rimasti in tredici… -
Remus annuì. Da quando la sera prima si era trasformato in lupo non poteva più parlare ma dato che prima di scendere nell’arena quando si trasformava perdeva completamente il controllo della sua mente, poteva considerarlo uno scambio equo. Non era l’unica caratteristica da lupo mannaro, infatti, invece che trasformarsi in un lupo completo sembrava molto più umano.
 
-Remus fa davvero freddo stasera … - Disse la ragazzina battendo i denti.
 
Il licantropo non lo sentiva, aveva la pelliccia e l’uniforme con cui si era risvegliato nell’arena, che inspiegabilmente non si era strappata dopo la sua trasformazione. Allora si strinse a Rue per riscaldarla.
 
-Grazie lupacchiotto. – Disse lei prima di addormentarsi.
 
Remus sapeva, che per tornare a casa, avrebbe dovuto uccidere la ragazzina, ma preferiva non pensarci, in fondo nell’arena c’erano altri undici tributi che avrebbero potuto eliminarla con facilità e lui di certo non voleva essere quello che uccideva la sua unica alleata, soprattutto se quest’ultima avesse dodici anni. Mentre, rimuginava su questi pensieri si addormentò.
 
Il giorno dopo, i due tributi decisero di proseguire verso Sud, ovvero il più lontano possibile dalla cornucopia e dagli altri tributi, fino a quel momento a parte qualche ibrido, prontamente eliminato da Remus, non avevano ancora incontrato nessuno. La città in cui si trovavano era immensa ed era composta da edifici che oltre ad essere in rovina, non avevano niente in comune. Si poteva vedere edifici in mattoni, in cemento, in pietra, in legno, in marmo e in ogni altro materiale conosciuto dall’uomo.                                
 
Di colpo un tridente volò verso di loro, scagliato da un ragazzo alto e muscoloso e atletico, con capelli biondi e occhi verdi. Si lanciò verso di loro, ma immediatamente Remus gli fu addosso e lo immobilizzò.
 
POV Finnick
Finnick sentì la voce della ragazzina dire:
-Tu sei Finnick Odair! –
-E tu sei Rue… tutta Panem ha pianto per la tua morte. – Disse lui sorridendo.  
Il licantropo ringhiò.
-Fa il bravo Finnick! Altrimenti, Remus di sbrana il tuo bel faccino. –
-Si ho notato il tuo cagnolino! Digli di stare a cuccia. –
Improvvisamente, Finnick sentì un boato, mentre il licantropo scattava in avanti ululando. Poco dopo il tributo vide altri due tributi che correvano nella loro direzione. Stavano scappando da un esercito di ibridi-scimmia, che gli inseguivano. Allora, Finnick raccolse il tridente e si gettò nella mischia.
Mentre combatteva, capì che l’unico modo per sopravvivere e tornare da Annie era allearsi con i quattro tributi che si trovava davanti, che erano tutti molto forti. Per esempio, il ragazzo con la benda sull’occhio era un combattente eccezionale, come pochi ne aveva visti in ventiquattro edizioni di Hunger Games. Anche la ragazza era eccezionali, poteva rivaleggiare con Katniss Everdeen per le sue capacità di arciera. Certamente, il lupo mannaro era un nemico pericoloso che non sapeva come affrontare e infine, riguardo a Rue era dotata di una grandissima agilità che la potevano rendere un’avversaria ostica.
 
Dopo, il combattimento i cinque tributi si fissarono l’un altro e alla fine, lui disse ridendo.
-Beh gente. Che ne dite di un’alleanza invece che di massacrarci tra di noi? –
-D’accordo. – Disse Rue.
-Per me va bene. Mi chiamo Bianca Di Angelo, figlia di Ade e lui è Ethan Nakamura, figlio di Nemesi. – Disse la ragazza arciera indicando il suo compagno. Era ovvio che tra i due era decisamente il capo.
-Piacere Bianca e Ethan, io sono Finnick Odair. – Disse il ragazzo, mostrandole una delle sue espressione più sensuali.
-Lui è Remus. Non può parlare ma credo sia d’accordo pure lui. Vero? -

Il licantropo annuì.

-Molto bene. Quest’alleanza può dichiararsi ufficialmente iniziata. - Disse sorridendo.

Remus ululava alla luna piena. Nell’arena il corpo celeste era ancora più grande e luminoso di quanto fosse sulla Terra. Improvvisamente, partì una musica e in cielo comparvero i volti dei due tributi sconfitti quel giorno. Il primo era un uomo alto e muscoloso dell’universo quattro, portava i capelli scuri raccolti in una treccia e aveva un aria dura. Poi comparve la ragazza dell’universo nove, era bassa con i capelli scuri, aveva un volto graziosa ma anch’esso segnato dalla durezza.  Dopo che la musica finì, Remus si girò verso Rue, che gli disse:
-Altri due tributi morti. Siamo rimasti in tredici… -
Remus annuì. Da quando la sera prima si era trasformato in lupo non poteva più parlare ma dato che prima di scendere nell’arena quando si trasformava perdeva completamente il controllo della sua mente, poteva considerarlo uno scambio equo. Non era l’unica caratteristica da lupo mannaro, infatti, invece che trasformarsi in un lupo completo sembrava molto più umano.
 
-Remus fa davvero freddo stasera … - Disse la ragazzina battendo i denti.
 
Il licantropo non lo sentiva, aveva la pelliccia e l’uniforme con cui si era risvegliato nell’arena, che inspiegabilmente non si era strappata dopo la sua trasformazione. Allora si strinse a Rue per riscaldarla.
 
-Grazie lupacchiotto. – Disse lei prima di addormentarsi.
 
Remus sapeva, che per tornare a casa, avrebbe dovuto uccidere la ragazzina, ma preferiva non pensarci, in fondo nell’arena c’erano altri undici tributi che avrebbero potuto eliminarla con facilità e lui di certo non voleva essere quello che uccideva la sua unica alleata, soprattutto se quest’ultima avesse dodici anni. Mentre, rimuginava su questi pensieri si addormentò.
 
Il giorno dopo, i due tributi decisero di proseguire verso Sud, ovvero il più lontano possibile dalla cornucopia e dagli altri tributi, fino a quel momento a parte qualche ibrido, prontamente eliminato da Remus, non avevano ancora incontrato nessuno. La città in cui si trovavano era immensa ed era composta da edifici che oltre ad essere in rovina, non avevano niente in comune. Si poteva vedere edifici in mattoni, in cemento, in pietra, in legno, in marmo e in ogni altro materiale conosciuto dall’uomo.                                
 
Di colpo un tridente volò verso di loro, scagliato da un ragazzo alto e muscoloso e atletico, con capelli biondi e occhi verdi. Si lanciò verso di loro, ma immediatamente Remus gli fu addosso e lo immobilizzò.
 
Finnick sentì la voce della ragazzina dire:
-Tu sei Finnick Odair! –
-E tu sei Rue… tutta Panem ha pianto per la tua morte. – Disse lui sorridendo.  
Il licantropo ringhiò.
-Fa il bravo Finnick! Altrimenti, Remus di sbrana il tuo bel faccino. –
-Si ho notato il tuo cagnolino! Digli di stare a cuccia. –
Improvvisamente, Finnick sentì un boato, mentre il licantropo scattava in avanti ululando. Poco dopo il tributo vide altri due tributi che correvano nella loro direzione. Stavano scappando da un esercito di ibridi-scimmia, che gli inseguivano. Allora, Finnick raccolse il tridente e si gettò nella mischia.
Mentre combatteva, capì che l’unico modo per sopravvivere e tornare da Annie era allearsi con i quattro tributi che si trovava davanti, che erano tutti molto forti. Per esempio, il ragazzo con la benda sull’occhio era un combattente eccezionale, come pochi ne aveva visti in ventiquattro edizioni di Hunger Games. Anche la ragazza era eccezionali, poteva rivaleggiare con Katniss Everdeen per le sue capacità di arciera. Certamente, il lupo mannaro era un nemico pericoloso che non sapeva come affrontare e infine, riguardo a Rue era dotata di una grandissima agilità che la potevano rendere un’avversaria ostica.
 
Dopo, il combattimento i cinque tributi si fissarono l’un altro e alla fine, lui disse ridendo.
-Beh gente. Che ne dite di un’alleanza invece che di massacrarci tra di noi? –
-D’accordo. – Disse Rue.
-Per me va bene. Mi chiamo Bianca Di Angelo, figlia di Ade e lui è Ethan Nakamura, figlio di Nemesi. – Disse la ragazza arciera indicando il suo compagno. Era ovvio che tra i due era decisamente il capo.
-Piacere Bianca e Ethan, io sono Finnick Odair. – Disse il ragazzo, mostrandole una delle sue espressione più sensuali.
-Lui è Remus. Non può parlare ma credo sia d’accordo pure lui. Vero? -
Il licantropo annuì.
-Molto bene. Quest’alleanza può dichiararsi ufficialmente iniziata. -
 
Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Remus, Finnick

Personaggi eliminati: /
Tributi Rimasti: 13


Spazio Autore
Come avete visto anche questo capitolo termina con un'alleanza. Il prossimo capitolo avrà come tema centrale le stelle.
Infine, vi voglio comunicare che è ora possibile sponsorizzare i tributi rimasti: per farlo dovete scrivermi un mesaggio privato con scritto SPONSOR e il nome del tributo scelto. Soltanto i primi cinque sponsor a venire "comprati" saranno attivi nella storia.
Quindi vi invito a mandarmi al più presto, i vostri voti e le vostre recensioni.
A rileggerci,

Dragone97

 
 
 

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Capitolo 8
*** Scontro sotto le stelle ***



Pov Fen
Fen guardò il cielo stellato per la terza volta da quando era entrato nell’arena, aspettandosi di vedere in cielo i volti dei tributi sconfitti quel giorno, ma inaspettatamente quando la musica partì non comparve nessuno caduto. Ma al termine della musica vide cinque raggi bianco-argenteo partire dal cielo e cadere in varie direzioni: i primi quattro erano indirizzati a Sud mentre l’ultimo verso Ovest.
 
Vedere quelle stelle cadenti gli portava alla mente il giorno in cui aveva conosciuto la sua Soana. Prestava servizio nella Terra del Mare, dove in quell’anno si riuniva il consiglio dei maghi. Era sera e si trovava sulle rive a guardare il mare con il suo Gaart. Quando improvvisamente, comparve una stella cadente e lui sentì una voce dietro di lui dire:
-Bella vero? Dicono che quando ne vedi una se esprimi un desiderio si avvera. – Era la nuova consigliera della Terra del Vento di cui si era innamorato dalla prima volta che la aveva vista.

-Allora ci devo pensare perchè il mio più grande desiderio si è appena realizzato.-


POV Miraz
I ricordi di Fen furono interrotti dalla comparsa di un uomo alto coi capelli scuri e la barba, indossava una maglia gialla, una giacca blu e dei pantaloni neri. Impugnava un’ascia che stringeva saldamente.
-Sono Miraz di Telmar, legittimo re di Narnia e ti sfido a duello! – Grido ad ampia voce.
-Io son Fen, cavaliere del drago del Mondo Emerso e non ho mai rifiutato una sfida. In guardia. – Urlò parandosi contro il suo avversario.
 
Il re fu il primo a fare la sua mossa, gettandosi con l’ascia contro il suo avversario che provo a parare il colpo con il suo scudo, che venne distrutto dall’impatto, poi rispose mirando alla costola di Miraz facendolo cadere a terra.  Fen era un guerriero impareggiabile, aveva vinto innumerevoli battaglie e avrebbe vinto anche questa o almeno così credeva. Infatti, dalle braccia di Miraz era scaturito un raggio dorato che lo aveva avvolto e immobilizzato.
-Soana ti amo, mi spiace di averti deluso anche questa volta! – Penso mentre il suo avversario si ergeva su di lui colpendolo con l’ascia.
 
Miraz sentì il colpo di cannone che decretava la morte del tributo che aveva appena eliminato, quindi si avvicino frugando tra i suo oggetti, quando senti una lama che gli veniva puntata alla gola.
-Hai un dono interessante. Potresti esserci di aiuto nella nostra alleanza. – Disse una voce femminile dietro di lui.  –Penso che ti metterò alla prova. –
 
Sentì un sibilo e vide una donna bionda, con il volto coperto di efelidi comparire di fronte a lui. -Se riesci a toccarmi ti lascerò in vita altrimenti ti ucciderò. Hai tre tentativi. – Disse con voce gelida.
 
Miraz le si gettò addosso con l’ascia, ma mentre stava per colpire la donna, lei divento un’ombra e scomparve alla vista.
-Che stregoneria è questa? - Urlò lui-
-Prima tentativo fallito. Un consiglio prova ad usare il tuo dono. –
 L’usurpatore provò a riusare la magia che aveva usato contro il cavaliere. Fino a che una luce dorata si scaturì dalle sue mani. Allora tentò nuovamente di colpire la donna, anche stavolta senza successo.
-Ultimo tentativo. –
Miraz ripensò alla sua vita e a suo fratello Caspian. L’’invidia e la brama di potere che lo avevano accecato fino a quanto la luce dorata divenne tanto intensa che la donna rimase immobilizzata. Allora, Miraz le sfiorò la faccia con un dito.
-Ho vinto io. –
-Benvenuto nella nostra alleanza. Io sono Rekla. – Disse scoprendo i denti bianchi come stelle

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Fen, Miraz
Personaggi eliminati: Fen
Tributi rimasti: 12

Spazio autore,
Prima di tutto ringrazio magicadark007, ilgladiatore99, CATOdistrict2 e SonoDiversaDagliAltri per aver "acquistato" gli sponsor che sono comparsi come stelle cadenti all'inizio di questo capitolo. Mi sono preso la libertà di inventare l'origine della storia d'amore tra Fen e Soana, spero che vi sia piaciuto quel pezzo.

Ma in questo capitolo la cosa più importante è stata l'introduzione dei "Doni", ovvero dei "poteri della morte" che i nostri tributi hanno ricevuto. Ma spiegherò tutto meglio nel prossimo capitolo.
Sono molto felice che questa ff stia ricevendo un discreto successo essendo la prima che abbia mai scritto e spero che continuiate a leggere fino alla fine,
a presto,
Dragone97



 

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Capitolo 9
*** Cuore di ghiaccio ***


POV Carlos
Anche per un soldato esperto come Carlos, l’arena era un luogo estremamente pericoloso e probabilmente la regione dei ghiacci era decisamente la più temibile. Infatti, era un vero e proprio labirinto con muri di ghiaccio riflettente, il suolo era innevato e privo di vegetazione, a parte i tributi ed i rari ibridi meccanici non vi era traccia di forme di vita. Tutto questo rendeva impossibile procurarsi cibo da fonti diverse dalla cornucopia e dagli sponsor. 
 
Fortunatamente, il tributo portava con sé il contenuto di ben tre zaini che gli avrebbero permesso di andare avanti per almeno una settimana in maniera autonoma, ma si chiedeva che cosa sarebbe successo in seguito. Per qualche strana ragione anche se desiderava la vittoria con tutte le sue forze non voleva uccidere gli altri tributi. In effetti, da quando si trovava nell’arena si sentiva diverso e non soltanto mentalmente, era molto più forte, veloce e agile di quanto non fosse mai stato. Inoltre anche i suoi sensi erano migliorati. Per esempio normalmente non avrebbe dovuto sentire i passi di una figura che si muoveva circospetta contro di lui.
 
Pov Trinity
Trinity non aveva cibo, non aveva acqua, non aveva ricevuto sponsor. Se voleva vincere doveva davvero avvenire un miracolo. Per ore vago nei gelidi corridoi del labirinto, fino a quando la fortuna si dimostrò essere dalla sua. Infatti era riuscita a raggiungere un tributo, il primo che incontrava da giorni e ad arrivargli alle spalle. Tentò di saltargli addosso con la spada ma lui estrasse una pistola dalla fondina e gliela punto contro dicendo.
-Ma guarda che cosa si trova qui tra i ghiacci. –
Trinity capì di essere spacciata. Sarebbe morta, non avrebbe mai più rivisto Neo e tutto sarebbe stato vano. Chiuse gli occhi mentre aspettava il colpo, che non arrivò mai.

Pov Brom 
Brom si strinse a Selena, era ormai la quarta da sera da quando si trovavano di nuovo insieme nell’arena e dato che avevano poco tempo a disposizione avevano deciso di cogliere l’attimo. Praticamente per loro due i Death Games somigliavano più ad un appuntamento romantico che ad una battaglia per la sopravvivenza. L’unico problema era che Selena era ancora giovane, mentre lui era invecchiato e questo portava alcuni piccoli “svantaggi”. Ma a lei non sembrava importare, quindi doveva farsi coraggio.
-Brom fa freddo. – Disse lei.
-Che strano siamo tra i ghiacci. – rispose lui sarcasticamente.
-Già mi riscaldi tu? –
-Certo. –
Improvvisamente, sentirono un ruggito, si trattava di un ibido orca, che ruggiva mostrando i denti.
-Non è possibile. Sempre nel momento meno adatto. – Sbuffo Selena.
-Già che scocciatore. – Commento Brom, estraendo la spada. –Tu bloccalo con la telepatia, mentre lo                sistemo.
Il mostro si gettò ringhiando su di loro, ma immediatamente cadde a terra immobilizzato e Brom ne approfitto per decapitarlo.
-Lavoro di squadra perfetto! – Sentenziò Brom.
-Attento dietro di te. – Brom si maledisse i mostri erano due. Improvvisamente, sentì un rumore forte e il mostro stramazzò a terra. Si girò e vide un uomo con in un mano un pezzo di ferro e una donna con una spada.
-Ehi vi ho salvato la vita! –
-C’è l’avrei fatta benissimo anche da solo. – Rispose burbero.
-Certo come no. Beh… io sono Carlos e lei si chiama Trinity che ne dite di un’alleanza a quattro? - disse sorridendo a Selena, che ricambio il sorriso aggiungendogli. – Certo. –
 
POV Sorpresa
Aprì gli occhi, non aveva idea di dove si trovasse, né di come ci fosse arrivato sentiva soltanto le voci di due persone.
-Tutto questo è inaccettabile! Gli ho messi in quell’arena per ammazzarsi tra di loro, non per fare amicizia! Sai di chi è la colpa servo? Dei tuoi ibridi meccanici! Sono troppo stupidi e non sono efficienti. Se vuoi fare una cosa bene devi farla da solo! – Urlò la prima voce.
-Ma… ma… io… beh… insomma… non è colpa mia! – Piagnucolo la seconda voce.
-Taci! Per fortuna uno di noi ha un po’ di cervello e oh! – Si interruppe guardando verso di lui.
-Vedo che si è svegliato. Servo, porgigli uno specchio. –
Lui vide il suo volto, ma era diverso da come se lo ricorda, i capelli erano grigi e la pelle bianchissima.
-Eccezionale vero? Ma non ho fatto solo modifiche estetitiche, sei una macchina da guerra ora, hai un cuore di ghiaccio… posso sapere il tuo nome. – Disse la prima voce
-Cato, il mio nome è Cato. –
-E cosa vuoi Cato? -
-Uccidere. –
-Molto bene, sveglierò i tuoi fratelli Raider. – Disse sorridendo.


Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Carlos, Trinity, Brom, Cato (Raider)
Personaggi eliminati: /
Tributi rimasti: 12

Spazio autore
Come avete visto ormai i tributi fanno parte tutti di un'alleanza, questo secondo voi è positivo o negativo?
Un'altra introduzione di questo capitolo è quello dei Raider, degli ibridi ottenuti da personaggi morti che desiderano unicamente uccidere i tributi. Riguarda a questo vi chiedo di inviarmi suggerimenti sui raider da inviare nell'arena insieme a Cato. (questi possono essere sia maschi che femmine e provenire da qualunque universo), cercherò per quanto possibile di accontentare tutti.
Infine, vi comunico che per questo capitolo il servizio sponsor sarà nuovamente attivo: ognuno di voi potrà esprimere 1 e solo una preferenza. Saranno considerati validi solo i primi otto sponsor che verrano comprati (scrivendomi un messaggio privato)..
Infine, vi invito a recensire questa storia in tanti,
a presto.
Dragone97


 

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Capitolo 10
*** Attese ***


POV Bellatrix
Bellatrix era stanca di aspettare l’arrivo della sua alleata Rekla, da cui temeva il tradimento.  Ma la giornata prima non aveva avuto molta scelta, infatti dopo che la mangiamorte aveva scoperto di possedere il potere di controllare la mente primitiva degli ibridi meccanici, il presidente ancestrale aveva ordinato la distruzione dell’intera regione desertica, per privarla di questo vantaggio.
 
Per fortuna, in quel momento si trovavano al confine con la regione pianeggiante che avevano raggiunto perdendo però le provviste che avevano ottenuto alla cornucopia e rubato all’uomo del quattro e alla donna del nove. Ritrovandosi in condizioni critiche, le due donne si erano viste costrette a dividersi per ottenere del cibo, con la promessa di rincontrarsi il giorno dopo. Ma ormai si stava facendo sera e Rekla tardava all’appuntamento. Forse Bellatrix aveva sbagliato a sceglierla come alleata per il semplice fatto che possedesse un potere della morte piuttosto interessante: la capacità di trasformarsi in ombra.
 
Finalmente, Rekla si fece vedere, ma non da sola. Era insieme ad un uomo coi capelli neri e la barba scura, aveva una camminata elegante e uno sguardo serio.
-Salve Rekla, chi porti con te? – Chiese.
-Un potenziale alleato, Miraz. Ha un dono che potresti ritenere interessante. – Disse Rekla in tono misterioso.
-Umh… vedremo. Posso avere una dimostrazione? –
-Speravo che lo chiedessi. Su vostra maestà non faccia il timido, dia alla signora ciò che chiede. –
Dalle mani di Miraz scaturì una luce gialla, che avvolse Bellatrix impedendole di muoversi.
-Bella dimostrazione eh? –
-Direi di sì. Benvenuto nella nostra alleanza Miraz! – Disse Bellatrix alzando le mani al cielo.
 
POV Ethan 
Ethan scrutava il cielo, quella sera comparve il volto di un uomo coi capelli castani e gli occhi verdi che apparteneva all’universo tre. Quella visione significava che erano rimasti in dodici e che le sue possibilità di vincere erano sempre più alte. Ma non era per quello che guardava il cielo, ma perché sperava che come la sera prima sarebbero piovuti dal cielo gli sponsor.
 
Alla sua alleanza infatti, ne erano stati consegnati quattro: cibo per Bianca, acqua per Finnick e due tende canadesi per Rue e Remus. Tutti erano stati felici di quell’avvenimento, tranne lui. Era l’unico a non aver ricevuto niente. Per il pubblico una ragazzina di undici anni aveva più possibilità di vincere di lui. Ma non era questo a infastidirlo, tanto era stato sottovalutato per tutta la sua vita, ma per Bianca. Temeva che la ragazza non lo considerasse alla sua altezza e che lo abbandonasse come tutti gli altri.
 
Mentre si tormentava con questi funesti pensieri, dal cielo caddero otto stelle cadenti. Tre di queste atterrarono a piedi della sua Bianca, del belloccio e dell’uomo lupo. Contenevano solo armi: delle frecce, un tridente azzurro e un coltellino. 
 
Ethan ammirò la ragazza mentre riponeva le frecce nella faretra. La trovava bella, intelligente e simpatica. Detto in altre parole tutto l’opposto di lui. Non riusciva a comprendere perché lo amasse. Decise di distogliere lo sguardo, girandosi verso Remus che stava regalando a Rue il suo coltellino.
-Grazie. Quindi non abbiamo ricevuto cibo? – Stava chiedendo la ragazzina.
-A quanto pare no. – Commento brusco Ethan.
-Beh mi sembra un messaggio piuttosto chiaro. – Disse Finnick.
-Ovvero? – Disse Bianca interessata.
-Siamo la metà, vogliono spingerci a combattere per far finire questi giochi. –
-Non ci avevo pensato. – Disse Bianca, guardando Finnick stupita e provocando le gelosie di Ethan.
-Perché tu non sei di Panem, altrimenti vedresti gli Hunger Games ogni anno e faresti maggior attenzione a queste cose. –
-Uff… ecco che ricomincia. – Borbottò Ethan. –
-Sai Ethan se a tua madre di te non è mai importato nulla non dovresti scaricare la cosa su di noi.  – Disse Finnick sorridendo malignamente.
Ethan urlò contro Finnick e gli sarebbe saltato addosso se Bianca e Remus non lo avessero fermato.
-Non prendertela Ethan non ne vale la pena. – Disse Bianca con un tono dolce.
-Non ho bisogno di essere trattato come un bambino da te! –
-Non ti sto trattando come un bambino! –
-No, mi stai compatendo che è decisamente peggio. –
-Ethan… -
-Sta zitta! Lo so che non merito una ragazza come te non c’è bisogno di farmelo pesare. –
-Ma io… -
-Se stai per dire che non è vero, stai solo mentendo. -
-Stai zitto tu! Sei un vero idiota! Non riesci a capire che io ti amo? Credi che la mia vita sia stata facile? Mia madre è morta quando ero una bambina e da allora mi sono sempre occupata di mio fratello! Ma a te non importa! Vuoi solo che ti dicano quanto poco vali! Ma non è vero. Questo è solo quello che ti piace raccontarti! –
Ethan stette immobile e in silenzio fino alla fine, poi abbassò lo sguardo.
-Basta così! Ora andate a dormire. Faccio io il primo turno. – Disse una voce sconosciuta dietro di loro.
-Remus. Puoi parlare! – Grido Rue al licantropo. –
-Si Rue, ora andate tutti a dormire. –
Ethan e gli altri ubbidirono. Bianca entrò piangendo in una tenda con Rue, mentre Finnick e Ethan entrarono nell’altra, senza rivolgersi una parola.
 POV Selena
Selena decise di scambiare qualche parola con i suoi nuovi alleati Carlos e Trinity. Così scopri che entrambi provenivano da universi tecnologicamente avanzati rispetto al suo, ma completamente priva di magia. L’idea a incuriosiva, era qualcosa a cui non aveva mai pensato.
-E nei vostri universi come si sta? –
-Nel mio non benissimo, diciamo che basta fare due passi per venire aggrediti da degli zombie. – Disse Carlos ridacchiano.
-Cos’è uno zombie? –
-Un corpo morto rianimato da un virus che vuole solo nutrirsi. –
-Carino. – Ammiccò Selena. – Invece tu Trinity? –
-Nel mio universo, gran parte dell’umanità è prigioniera delle macchine in una simulazione della realtà. – Disse lei.
-Non ho ben capito ma non mi sembra bello. –
-Esatto non lo è. –
-Vabbè anche il nostro non è messo benissimo, abbiamo un imperatore che…. –
Fu interrotta dalla musica e dalla comparsa dei caduti del giorno. C’è ne era uno solo, carino con dei bei occhi verdi. Poi caddero gli sponsor, di cui tre andarono verso di loro: due per lei e uno per Brom.
Contenevano solo armi e niente cibo. La cosa di cui avevano più bisogno.
 POV Cato (Raider)
-Non vi preoccupate miei Raiders! Tra poco potrete soddisfare il bisogno di uccidere. – Disse il presidente ancestrale.
Cato sorrise e disse alla sua compagna Raider Clove. – Sei pronta? –
-Sono nata pronta dovresti saperlo ormai. – Disse prima di stampargli un bacio in bocca.
-Ehi voi due risparmiatevi per l’arena! – Gridò il presidente.

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Bellatrix, Ethan, Selena e Cato (Raider)
Personaggi eliminati: /
Tributi rimasti: 12


Spazio autore
Mi scuso se queste parti possono essere prive di azione, ma vi posso assicurare che già dal prossimo capitolo il sanue cominicerà a scorrere, sopratutto grazie ai raiders...
Ringrazio LolaBlack, MagicaDark007, Riario1, Ilgladiatore99, Querth99, AnnieOdair, CatoDistrict2 e SonoDiversaDagliAltri per aver sponsorizzato i tributi. Mentre, invece per tutti coloro che non sono arrivati in tempo, sarà possibile sponsorizzare nel prossimo capitolo.
Come sempre aspetto le vostre recensioni e commenti sulla storia,
a presto,
Dragone97

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Capitolo 11
*** Incontri inaspettati ***


POV Rekla
Rekla strinse tra le mani la boccetta che conteneva la pozione che aveva ricevuto come sponsor e ne bevve avidamente. Temeva che se si fosse dimostrata debole e vecchia, Bellatrix ne avrebbe approfittato per ucciderla. Al suo posto avrebbe fatto lo stesso, anzi il suo piano originale consisteva in questo, ma la strega le si era mostrata utile. Se fosse nata nel Mondo Emerso molto probabilmente sarebbe stata una vittoriosa. Quanto al suo nuovo alleato Miraz, non lo aveva ancora inquadrato, soprattutto per il potere che la morte gli aveva donato, ma sembrava un buon guerriero, perfetto per un’alleanza temporanea e facile da eliminare una volta finita la sua utilità.
 
Rekla si alzò per sgranchirsi le gambe e disse. –Ragazzi credo proprio che farò il primo turno di guardia.–
-Scordatelo! – Replicò Bellatrix. –Lo farò io. –
-Non ho sonno lasciate fare a me! –
-Senti babbana! Non ho intenzione di svegliarmi con la gola tagliata. –
-Ora basta! – Sentenziò Miraz. – Nessuno di noi si fida degli altri. Se siamo vivi in questa arena ci sarà pure una ragione! Siamo tutti assassini e allora? Lo sono anche i nostri avversari e io non ho intenzione di restare da solo quando potrei avere un vantaggio sugli altri. –
-Ma a che pro allearsi quando poi ci dovremo uccidere? – Disse Rekla sorpresa.
-Beh mettetela così: il vincitore sarà il migliore. Elimineremo gli altri nove e poi ci scontreremo tra di noi. –
-Secondo me è una sciocchezza, perché non sbarazzarsi subito dell’avversario migliore? –
-Non mi hai ascoltato: qui tutti sono assassini pericolosi e nessuno di noi sa chi è veramente il migliore. Non fare quella faccia, forse nel tuo mondo sarai la migliore ma qui non siamo nel tuo mondo e nemmeno nel mio né in quello di Bellatrix. Capisci adesso? Se vogliamo eliminare gli avversari più pericolosi è meglio essere in tre. –
Rekla restò realmente colpita dalla capacità oratoria dell’uomo. Ma non era convinta del tutto ma per il momento decise di assecondarlo.
-D’accordo per me va bene. – Disse Rekla
-Anche per me. – Aggiunse Bellatrix
Miraz sorrise e disse. – Ottimo vedo che siete persone intelligenti. Comunque per risolvere la faccenda dei turni di guardia ho un’idea. Vedete la pozione che è giunta a Bellatrix come sponsor?  Serve a impedire di dormire. Se la beviamo nessuno di noi sarà in una posizione di vantaggio sugli altri.
-Sono la guardia dei veleni, so a che serve quella pozione e ha degli effetti collaterali: dopo dormiremo per lo stesso tempo che abbiamo passato svegli sotto il suo effetto. –
-Se ne beviamo un’altra dose no. –
-Prima di tutto non è sicuro che ne arrivino altre dosi e poi causa assuefazione. L’effetto durerà sempre meno fino a sparire del tutto. –
-Se è l’unica soluzione non abbiamo molte alternative. – Disse Bellatrix.
-Io non la prenderò. –
-Se ti fidi di noi a questo punto. –
-So badare a me stessa non ho paura di voi. – Sentenziò.
-Fa come ti pare. – Disse Bellatrix bevendo il contenuto della pozione.
-Aspetta lasciane un po’ anche a me! – Urlò Miraz.
-Ops troppo tardi! – Ridacchiò la strega.
-Sei proprio una stronza. – Mormorò Rekla.
-Che cosa vuoi? Tu hai tenuto per te il tuo sponsor e io tengo per me il mio. –
-Non ti ammazzo solo perché sono stanca. Prova a avvicinarti a me e vedrai come ti riduco. –
Bellatrix scrollò le spalle, mentre l’assassina si allontanava.
Rekla dormì un sonno agitato, non doveva fidarsi dei suo alleati ma come aveva detto Miraz, non aveva scelta. Fu svegliata da un frusciò impercettibile proveniente dalla siepe dietro di lei. L’assassina si trasformò in un’ombra e si trasportò alle spalle del suo avversario. Che si sottrasse alla sua presa sorridendo. Era un uomo calvo con la pelle bianchissima che le sorrise. – Ciao Rekla ti ricordi di me? –
Rekla arretrò: era Sherva.

POV Selena 
Selena era in trappola, dietro di lei c’erano mura di ghiaccio. Davanti a lei Morzan con una spada in pugno. Era ancora confusa. Era successo tutto così in fretta: lei e i suoi compagni erano stati circondati da alcuni ibridi umani capeggiati dall’ultima persona che avrebbe voluto rivedere.
-Stai per morire Selena, non avresti dovuto tradirmi. – Disse in tono calmo. Non sembrava più la stessa persona e non solo nell’aspetto ma anche nel carattere: era calmo e completamente apatico. –
-Morzan tu non capisci… -
-Sta zitta! Ora morirai con tutti i tuoi amici. –
-Non sei cambiato affatto, sempre prepotente e melodrammatico. Questa cosa e tra me e te. Lascia in pace gli altri. –
-Non posso ma dato che ci tieni tanto a loro gli vedrai morire. – Disse avvicinandosi a Brom. – Amico mio sto per compiere la mia vendetta su di te! –
Selena chiuse gli occhi. Non stava accadendo, non poteva stare accadendo: era il suo peggior incubo. Ma non poteva arrendersi. Doveva affrontare Morzan. Rappresentava una parte di lei con cui doveva fare i conti.  Aprì gli occhi e guardò le sue mani da cui era scaturita una luce azzurra, che sciolse i ghiaccio facendo finire in acqua sia gli altri tributi sia i raiders. Poi svenne e cadde in acqua.

POV Brom
Brom afferrò Selena e la issò sopra la lastra di ghiaccio su cui aveva trovato un riparo.  La donna che amava aveva appena affrontato una battaglia importantissima e gli aveva salvato la vita. Non era mai stato così fiero di lei. In quel momento, vide Trinity che stava nuotando nell’acqua gelida.
-Carlos è rimasto sotto non ho idea di dove sia! – Urlò. –
-Cosa? – Disse porgendogli una mano. –
-Non so dove sia. –
-Vedrai che si salverà. È un uomo in gamba se la cav… -
La sua voce venne interrotta da un colpo di cannone.

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Rekla, Selena, Brom
Personaggi eliminati: Carlos (Resident Evil)
Tributi rimasti: 11


Spazio Autore
Prima di tutto vi auguro un buon capodanno e buone feste! So che direte: -Ma è pazzo a pubblicare oggi?- ma devo ammettere che mi mancava troppo scrivere.
Immagino che i fan di Eragon si stiano chiedendo se Morzan sia morto e la mia risposta a riguardo è no. Lo rivedremo non vi preoccupate. Destino diverso tocca a Carlos, prima vittima di questo nuovo bagno di sangue composto da quattro capitoli in cui in ognuno morirà sempre un tributo diverso. Chi sarà il prossimo?
Come sempre vi invito a recensire,
di nuovo buone feste,
Dragone97



 
 

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Capitolo 12
*** Ultimo bacio ***


POV Remus
Remus montava la guardia ormai da due ore, quando vide una figura misteriosa in lontananza. Subito si lanciò contro il nemico inchiodandolo al suolo, ma restò sorpreso quando scoprì che si trattava di Ethan Nakamura, il ragazzino dell’Universo sei.
-Dove stai andando? – Ringhiò.
-Vado via. Non sentirete la mia mancanza e credimi Bianca starebbe molto meglio così. –
-Ma smettila! –
- È la verità! –
-No non lo è. Stai solo scappando. -
-… -
-Credimi ti capisco ci sono passato anch’io e ti posso assicurare scappare dai problemi non è mai una soluzione. –
-Remus onestamente ma a te che te ne fotte se rimango? –
-Prima di tutto siamo una squadra. Se te ne vai ci indeboliamo e poi mi importa di te perché mi ricordi molto una persona. -
-Chi? –
-Chiamiamolo Lunastorta. Sai quando era piccolo gli era successa una cosa orribile… talmente brutta che si meravigliava che le persone lo trattassero come una persona normale. Poi un giorno a conosciuto una donna di cui si è innamorato. Sono stati felici fino a quando lei non ha scoperto di aspettare un bambino. Allora lui è scappato. –
-E poi cos’è successo? –
-Alla fine è tornato indietro e tutto si è rimesso apposto. –
-Come si chiama tuo figlio? –
-Ted. –
-Bel nome. –
-Grazie. –
-E ora lui dov’è? -
-L’ultima volta che lo ho visto era con sua nonna. –
-E sua madre? –
-Lei è …. –
-Oh! –
-Capisci perché ti dico di goderti Bianca finchè puoi? Perché non puoi sapere quanto tempo avrete a disposizione. –
Remus sentì una lacrima scendergli su una guancia.
POV Miraz
Miraz e Bellatrix era circondati da tre raiders e non avevano idea di dove si trovasse Rekla e avendo sentito un colpo di cannone temevano il peggio.
Miraz si protrasse in avanti, colpendo con l’ascia una raider, mentre Bellatrix usava la sua magi facendo crollare al suolo gli altri due. Poi si precipitò tra i boschi in cerca dell’assassina, che trovava di fronte a un raider.
-Ciao Rekla. –
-Ciao Sherva. Non sapevo che fossi morto. –
-Purtroppo si e ho un’altra brutta notizia: devo ucciderti. –
-Non crederai mica che te lo permetterò. –
-Spero di no, altrimenti non mi divertirei. – Disse l’uomo prima di scattare.
Miraz vide la l’assassina schivare il colpo e dare vita a un combattimento mozzafiato con il suo avversario. Non aveva mai visto due persone così in sintonia, sembrava che ognuno conoscesse in anticipo le mosse dell’altro. Erano in perfetta armonia e Miraz provò una forte gelosia per quel rapporto.
Alla fine, l’uomo riuscì a colpire e a far crollare a terra la donna.
-Mi dispiace Rekla, ma doveva finire così. Hai un ultimo desiderio? –
-Si, un ultimo bacio. –
POV Joffrey (Raider)
-La smettete di baciarvi voi due? – Urlò Joffrey a Cato e Clove.
-Ti disturba sua maestà? – Disse Cato.
-Siamo qui per massacrare i tributi non per sbaciucchiarci. –
-Una cosa non esclude necessariamente l’altra. –Disse Clove.
-Lascia perdere. – Disse Robb Stark.
-Lascia perdere lo dici a qualcun altro! Ricordi com’è finita l’ultima volta che mi hai sfidato Stark? O che lo ha fatto tuo padre? –
-Sta zitto brutto verme! O ti… -
-Ragazzi ora basta o il licantropo ci sentirà. – Disse Cedric Diggory.
-Infatti e non sarebbe piacevole se succedesse. Forse voi volete morire un’altra volta ma io no– Disse la ragazza con il cappuccio e tutti si zittirono. Lei era diversa dagli altri raiders era più pericolosa e più malvagia. Il presidente ancestrale la aveva definita il suo braccio nella manica.
 
Joffrey chiese. – Come ci disponiamo? –
-Le nostre prede sono in quelle tende dentro l’edificio che ricorda il Partenone. – Disse la donna del cappuccio. – Non possiamo sperare di coglierli di sorpresa fino a che il tributo maschio del distretto due monta la guardia e non conviene attaccarli di giorno.
-Allora cosa proponi? – Chiese Robb.
-Diamo fuoco all’edificio e costringiamoli a scappare verso i boschi della Cornucopia, una volta lì potremmo massacrarli tendendogli un’imboscate. Un lavoro facile e cinque colpi di cannone. –
-Non mi piace. – Disse Robb.
-Risparmiati l’onore negli Hunger Games non serve a niente. – Disse Clove.
Joffrey posò lo sguardo sulla ragazza, non ne aveva mai conosciuta una come lui e non poteva sopportare che stesse con un altro. Era un problema che andava risolto, ma ci avrebbe pensato dopo, in quel momento doveva placare la sua fame di morte.
-Allora ci dovremmo dividere in due gruppi. Cato, Clove e Joffrey appiccherete l’incendio, mentre io Robb e Cedric tenderemo l’imboscata. Tutto chiaro? –
POV Bianca
Bianca non era riuscita a dormire per tutta la notte, così si era alzata per dare il cambio nel turno di guardia a Remus. Ma l’uomo aveva rifiutato dicendole che doveva riposare. Stava per allontanarsi quando guardando nella boscaglia vide tre chiazze grigie. Erano morte ma si muovevano e la cosa non le piaceva per niente.
Era troppo buio perché potesse colpirle con una freccia, quindi estrasse il coltellino che portava alla cintura e disse a Remus.
-Le vedi anche tu. –
-Cosa? –
-I morti che camminano. –
-Bianca sei stanca vai a riposare. –
-No Remus guarda!  Hanno appiccato il fuoco! –
-Ragazzi svegliatevi! -Urlò Remus.
Bianca vide uscire dalle tende affrettati Rue, Finnick e il suo Ethan. I tre erano tutti in posizione di combattimento.
-Cosa succede? - Disse Finnick impugnando il tridente.
-Niente state solo per morire. – Disse la voce di una ragazza che aveva la pelle bianchissima e i capelli grigi raccolti in una coda di cavallo. –
-Clove che fai non erano questi i piani? – Ringhiò un ragazzo dietro di lei.
-Beh Cato tanto sono lì possiamo pure ammazzarli. –
-Ha ragione lei. – Disse Joffrey.
Ora morirete disse la ragazza lanciando un coltello contro la faccia di Bianca. Era troppo rapido perché lei potesse schivarlo. Lei chiuse gli occhi temendo il peggio.
-Non toccare la mia ragazza! –
-Boom. -
Quando li riaprì vide Ethan a terra e lei non avrebbe potuto dargli un ultimo bacio.

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Remus, Miraz, Joffrey (Raider) e Bianca
Personaggi eliminati: Ethan (Percy Jackson)
Tributi rimasti: 10


Spazio autore
Buona sera a tutti! Ormai siamo nel vivo dei giochi e ad ogni capitolo vediamo un personaggio abbandonarci, stavolta è toccato a Ethan e la prossima volta a chi toccherà?
Come avete visto sono comparsi altri raiders Joffrey, Robb (Game of Thrones) e Cedric (Harry Potter) a loro si aggiunge la ragazza incappucciata. Chi sarà mai?  Vi anticipo solo che la rivelazione vi lascerà sconvolti. Potete sponsorizzare dieci tributi.
Infine, voglio comunicarvi che sono diventato giudice sul forum di EFP e ho indetto un contest su Hunger Games se siete interessati ci sono ancora sei posti liberi.
Adesso vi saluto,
Dragone97

 

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Capitolo 13
*** Tre colpi di cannone ***


POV Rekla
Rekla giaceva a terra, aveva perso molto sangue e la vista le si stava annebbiando, mentre Sherva si avvicinava inesorabilmente.
-Cosa hai detto? –
-Baciami, sento il veleno nella tua lama e so che ormai per me non c’è più speranza, perciò ti chiedo un bacio. –
-Perché questa richiesta? –
-Beh… mi sei sempre piaciuto e sei un grandissimo assassino. – Disse lei.
-Umh… - Replicò l’assassino. – D’accordo. –
Rekla posò lo sguardo sul volto bianchissimo del raider. La trasformazione lo aveva reso decisamente più attraente.
L’uomo avvicinò le labbra alle sue e si scambiarono un bacio appassionato.
-Miraz adesso! – Urlò dopo essersi staccata.
Il tributo colpì Sherva con la sua ascia facendolo cadere a terra. Il suo piano aveva avuto buon esito.
-Stai bene? – Le chiese il tributo.
-No, ho perso molto sangue e sono stata avvelenata. –
-Che cosa posso fare? –
-Pregare Thennar perché il veleno fa effetto in pochi minuti. -
-Oh! Cosa ti è successo Rekla? Stavi giocando con dei coltelli e ti sei colpita da sola? – Disse Bellatrix che era sopraggiunta in quello stesso istante.
-Chiudi il becco Bella! –
-Avrei preferito ucciderti io, ma va bene anche così. –
-Se avessimo degli sponsor magari… - Intervenne Miraz.
-Arrivano la sera dopo la proiezione dei caduti. Adesso è mezzogiorno. – Sospirò Rekla.
Ma non aveva nemmeno finito di pronunciare la frase che tre paracadute caddero nella loro direzione. Due si posarono vicino a Bellatrix, mentre l’ultimo al fianco di Rekla.
-Credo che Thennar abbia risposto alle tue preghiere. – Disse Miraz.
-Che fortuna sfacciata! – Urlò Bellatrix.
Rekla sorrise, allora il suo Dio non la aveva dimenticata. –Forza aprilo e fammelo be… -
-Bombarda Maxima. – Urlò una voce che non aveva nulla di umano.
Rekla si girò. Un uomo che somigliava a un serpente aveva lanciato un incantesimo e distrutto lo sponsor che avevano appena ricevuto.
-Mio signore! – Urlò Bellatrix gettandosi in ginocchio.
-Salve mia cara Bellatrix. Adesso ti ucciderò. Avada Kedavra! –
Bellatrix restò immobile terrorizzata e l’unica ragione per cui sopravvisse all’impatto era che Miraz la aveva spinta di lato e nell’urto aveva aperto uno degli sponsor che conteneva una passaporta che trasportò entrambi lontano dal nemico.
-Beh mia cara. Sei rimasta solo tu. Crucio! –
Rekla sentì un dolore fortissimo in tutto il corpo, iniziando a contorcersi.
-Crucio! Crucio! Crucio! Non smettero fino a quando non mi chiederai di farlo.  –
Ogni volta il dolore aumentava ma lei non avrebbe mai concesso questa soddisfazione al suo avversario.
-Crucio!  Non cedi vero? Sei una dura ma mi sono stancato. Avada Kedavra!
POV Trinity
Trinity sentì un colpo di cannone eccheggiare per l’arena.
-Un altro tributo morto. Siamo rimasti in nove. – Pensò
-Dobbiamo muoverci. Morzan è ancora vivo e ci troverà. – Disse Selena che era appena rinvenuta e stringeva uno sponsor tra le mani.
-Non lo farà. Saro io a uccidervi. – Disse un uomo dietro di lei.
La donna si girò e vide un uomo anziano con la pelle bianchissima e lunghi capelli grigi.
-Il mio nome è Saruman, il multicolore. –
-Che nome ridicolo. – Obbiettò Trinity.
-Come osi rivolgerti cosi a me donna? – Ringhiò impugnando il suo bastone. – Penso che ti darò una lezione. – Disse puntandolo verso di lei.
Trinity si infuriò e tese la mano contro lo stregone che venne spinto di lato, cadendo nelle acque ghiacciate.
-Cosa era quello? – Chiese Brom.
-Non lo so. Lo ho fatto e basta. Carlos ieri mi ha detto che da quando si è svegliato si sentiva un uomo diverso e anch’io penso di essere cambiata. –
-Beh… in effetti neanch’io sparavo palle di fuoco blu. –
Improvvisamente, il ghiaccio sotto di lei si ruppe e Trinity precipitò negli abissi.
Saruman le si era scagliato addosso e la stava tirando sotto e lei stava per finire l’ossigeno. Chiuse gli occhi.
POV Finnick
Finnick guardo Ethan che giaceva a terra inerte, poi passò lo sguardo su Bianca che era scoppiata in lacrime.
-Ops ho appena ucciso il tuo grande amore? Quanto mi dispiace. – Ridacchiava l’ibrido Clove.
Finnick si chiese se Annie avesse pianto così quando seppe della sua morte.
-Tu stronza! Figlia di una cagna! Ti ucciderò. – Urlò Bianca. Era furente e Finnick per la prima volta ebbe davvero paura di lei.
-Bianca sta calma. – Le disse.
-No Finnick! Lui era la mia unica ragione di vita! Lo capisci? Non c’è nessuna ragione per cui dovrei continuare a vivere, ma per voi è diverso… scappate io li tratterrò.
-Non dire sciocchezze! – Urlo Remus.
-Non devi farlo! – Disse Rue.
-Oh guarda! La piccola Rue! Ti ricordi Cato? Le piaceva arrampicarsi sugli alberi e cantare… Perché non ci canti una canzoncina? – Rise Clove.
Finnick sentì la ragazzina cantare e vide una sfera d’aria avvolgerli e trasportarli nel cielo. Come aveva fatto la ragazzina?
-Che stai facendo Bianca resta dentro la bolla!  - Urlò.
-No, Finnick tu mi puoi capire e sai che è la cosa giusta. –
Finnick vide la ragazzina gettarsi sugli ibridi e facendo cadere Cato nelle fiamme. Ma il tributo non morì e insieme ai suoi compagni si gettò sulla ragazzina. Ma loro ormai erano lontani.
Sentì un colpo di cannone e poi solo la voce di Rue.

Riepilogo capitolo:
Personaggi POV: Rekla, Trinity e Finnick.
Personaggi eliminati: Rekla (Mondo Emerso), Trinity (Matrix) e Bianca (Percy Jackson).
Tributi rimasti: 7


Spazio Autore
Buona sera a tutti! Questo capitolo è stato davvero difficile da scrivere per tutte le morti in esse contenute. Fan di Rekla, Trinity e Bianca sappiate che mi dispiace davvero ma che non potevo far altrimenti. Comunque, in questo capitolo sono comparsi altri "poteri della morte" vi sono piaciuti? Spero che vi seguirete ancora questa storia perchè ormai siamo quasi al gran finale. Sei tributi moriranno mentre uno vincerà. Chi sarà?

A presto,
Dragone97
 

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Capitolo 14
*** Primule al tramonto ***


POV Bellatrix
Bellatrix non poteva credere a quello che era appena successo. Il suo signore era arrivato e aveva tentato di uccidere lei, la sua serva più devota. Come era possibile?
-Bella stai bene? – Chiede Miraz, il suo unico alleato rimasto in gara.
-Si… come mi hai chiamato? Stupido Babbano! – Strepita lei.
-Bella diminutivo di Bellatrix. Non ti piace? – Dice lui alzando le mani. In qualche modo quel babbano la calmava e non sapeva come spiegarselo-
-Si, però solo le mie sorelle mi chiamavano così. –
-Avevi delle sorelle? –
-Si due. Narcissa, la mia preferita e Andromeda… lei ha disonorato la famiglia sposando un mezzosangue. Da allora non ci parlo. –
-Anch’io avevo un fratello e abbiamo smesso di parlarci. –
-Perché cosa è successo? –
-Lo ho ucciso. –
Bellatrix lo guarda in faccia e non dice niente.
-Sai era lui il re e io ero terribilmente geloso così… ho preso il suo posto. –
-Anch’io ho fatto tante cose… discutibili. –
-Miraz ti posso chiedere una cosa? –
-Certo. –
-Uccidimi. –
-Cosa? –
-L’unica ragione di vita che avevo era il Signore Oscuro e se lui è qui vuol dire che è morto e che tutto quello che aveva realizzato andrà in fumo e io non voglio vivere in un mondo così.
Il tributo la fissa per alcuni minuti, come se fosse un enigma da risolvere. Poi alla fine le dice. – Bella sarò onesto con te. Neanch’io ho niente a cui tornare nel mio mondo ma resisto e sai perché? –
-No. –
-Perché qui ho diritto ad una seconda possibilità. Posso essere chi voglia e posso stare con te. Perché ti amo, Bellatrix Lestrange, sei la donna più straordinaria che abbia mai conosciuto. –
A Bellatrix girò la testa. Miraz la amava? Era vero oppure era tutta una strategia? E anche se la amasse, lei avrebbe potuto disonorare la sua famiglia?
-Bellatrix Black. –
-Cosa? –
-Il mio cognome da nubile. Non ho mai amato mio marito. Era un matrimonio d’interesse. –
-Cosa vuol dire questo? – Chiese lui confuso.
-Che ti amo anch’io, caro Miraz.  Ora non fare lo stupido e dammi un bel bacio.
Lui avvicinò le labbra alle sue e fu un bacio così appassionato che non si accorsero nemmeno dei tre sponsor caduti dal cielo.
POV Brom
Brom vide il ghiaccio sotto i piedi di Trinity spaccarsi facendola sprofondare negli abissi. Poco dopo il colpo di cannone le confermo che la loro alleata non c’è la aveva fatta.  Poco dopo era arrivato uno sponsor.
-Selena, qualunque cosa abbia attaccato Trinity e ancora qui sotto e aspetta di attaccarci… -
-Brom! –
-Cosa c’è? –
-Sei … giovane. – Disse lei
-Eh? –
-Ti giuro sei tornato giovane e figo… -
-Che vuol dire figo? –
-Me lo ha insegnato Carlos, credo voglia dire bello… ma non ne sono sicurissima. –
In quel momento il ghiaccio intorno a loro si ruppe e il vecchio uscì dalle acque lanciandosi contro di loro. Lui non aveva fatto in tempo a sguainare la spada che Selena aveva creato una sfera di luce azzurra e lo aveva colpito polverizzandolo.
-Però sei brava! –
-A quanto pare… -
-Si bravissima… - Brom si girò e vide Morzan.
POV Rue
La sfera volante sostenuta da Rue si muoveva sospinta dal vento. Ormai avevano sorvolato i territori della cornucopia e stavano atterrando in una piana fiorita.
-Bel lavoro ragazzina. Ci hai salvati tutti! –Commentò il licantropo mettendole una zampa sulla spalla.
-Non tutti… Se non fosse stato per Bianca… -
-Sapeva quello che faceva. È stata una sua scelta. – Cercò di rassicurarla.
--E poi Rue tu sai benissimo che la sua morte come quella di Ethan non può che essere un bene per noi… un rivale in meno. –
-Ma che cazzo stai dicendo Finnick? – Sbraitò Remus. –Noi siamo una squadra. –
-Si ma il vincitore sarà uno solo e voi due lo sapete bene. Stiamo insieme perché sennò quegli ibridi umani ci ucciderebbero. Stiamo insieme solo perché condividiamo gli sponsor che altrimenti non riceveremo. Ma alla fine due di noi moriranno. –
-Se vuoi così tanto che uno di noi muoia, posso provvedere subito! – Ringhiò Remus.
-Cosa vorresti farmi cagnaccio? –
-Ora basta! Smettetela. Finnick tu sei diverso da come fingi di essere. Qui non siamo a Panem, non devi interpretare nessun ruolo e non devi uccidere i tuoi amici. –
-La sostanza è la stessa. –
-No non lo è… -
-Io voglio tornare da Annie di voi due me ne fotto! Lo capite? –
-Si lo capisco Finnick, mia moglie è morta e anch’io vorrei rivederla. – Iniziò Remus. -
-Non è la stessa cosa. –
-Finnick apri gli occhi! Non siamo a Panem te lo ho già detto! Qui possiamo essere chi vogliamo! –
-Io… -
-E comunque lo sappiamo tutti quanto siano scarse le nostre probabilità di vittoria, probabilmente saremmo morti prima di stasera, ma che importanza ha? Io voglio godermi il poco tempo rimasto chiaro? –
-Si. –
-Oh guarda due sponsor per te, Finnick! –
POV La ragazza incappucciata.
-Che cosa è successo? – Disse lei squadrando i due raiders superstiti, Cato e Clove.
-Joffrey ha attaccato i nostri nemici. Non si sapeva controllare ed è morto nel fuoco. – Disse Cato.
-Sono morti tutti almeno? –
-No, solo i due tributi del sei. Gli altri sono scappati. – Disse Clove.
-Che bugiardi matricolati! – Disse il presidente ancestrale che era appena comparso in uno schermo luminoso. –Mia cara è stata la ragazza ad attaccare i tributi e rovinare tutto il tuo piano. Dovresti punirli ma non importa. –
La ragazza si inginocchiò. –Certo presidente. –
-Ho un incarico per te. Devi uccidere un tributo specifico, una di quelli che ti è scappata. La femmina dell’uno. Mi sta causando dei problemi. Prima sarà sottoterra meglio è.
-Si presidente. –
-Comunque anche se non ci conviene uccidere questi due, uccidi gli altri due membri della tua squadra non mi servono. –
-Come desidera presidente. –
La ragazza afferrò Robb Stark e gli staccò la testa, poi inseguì Cedric che stava scappando e lo schiantò al suolo con un calcio.
-No ti prego, nooooooo! – Implorò.
La ragazza stacca la testa anche a lui. Poi si girò in direzione di Cato e Clove illuminata dalla luce del tramonto. Primrose Everdeen non era mai stata così bella e letale.

Riepilogo capitolo
Personaggi POV: Bellatrix, Brom, Rue e Prim (Raider)
Personaggi eliminati: /
Tributi rimasti: 7


Spazio autore
E finalmente dopo tanti capitoli non muore nessun tributo! Yeah (non sembrerà ma a me uccidere non piace)!
Siete rimasti sconvolti dalla vera identità della ragazza con il cappuccio?
Bellatrix e Miraz vi sembrano una bella coppia?

Brom e Selena riusciranno a sconfiggere Morzan?
Rue riuscirà a mantenere unita la sua alleanza?
Restate con noi per saperlo! Questa volta potrete sponsorizzare due tributi! E se vi piacciono le mie storie ne ho iniziato una nuova con personaggi di vari universi che si sfidano in un torneo. Si chiama il torneo dei sedici.
A presto,
Dragone97

 

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Capitolo 15
*** Cambiamento nelle regole ***


POV Rue
Rue era nervosa, fino a quel momento non aveva mai pensato di arrivare così avanti nella gara, ma ormai era tra i primi sette. La stessa posizione che aveva raggiunto nella precedente edizione dei giochi.  Si chiedeva se i suoi alleati avrebbero sciolto l’alleanza o se doveva temere nuovi attacchi da parte dei raiders.
-Finnick, posso chiederti una cosa? –
-Certo. –
-Perché vuoi vincere? –
-Per tornare da Annie. –
-Annie Cresta? Quella pazza? –
-Si, proprio lei. –
-Ah… capisco. –
-E tu Rue? Perché vuoi vincere? –
-Io non vincerò Finnick. Alla fine verrò eliminata. –
-Non è detto e comunque non hai risposto. –
-Io… beh… insomma… -
Rue si accorse di non esserselo mai chiesto.
-Forse perché ho perso la vita troppo presto e vorrei viverne una vera. –
-Mi sembra una motivazione più che valida. –
-Grazie anche la tua. Finnick perché ti comporti così? –
-Così come? –
-Non so spiegarlo. Conoscendoti sei molto diverso da come ti si vede in tv. –
-Non lo so Rue. –
-Cambiamo argomenti. I raiders che abbiamo visto non erano Cato e Clove della mia edizione? –
-Si. –
-Allora non hanno vinto. Chi lo ha fatto? –
-Katniss e Peeta. –
-Ci può essere un solo vincitore Finnick. –
-Per la vostra edizione no. –
-Chissa cosa succederà per questa… -
-Ve lo dico io! Il vincitore non sarà nessuno di voi due. – Disse una voce femminile proveniente dalla siepe davanti a loro.
-Oh no! Remus! Ci sono i raiders! -
- Sai Rue, il presidente ancestrale in persona mi ha ordinato di ucciderti personalmente. - Disse Prim.
-Molto bene. Allora vieni a provarci. – Ringhiò Remus.
-Oh beh se devo prima abbattere le tue guardie del corpo lo farò… - Disse lanciandosi verso Remus e Finnick.
I licantropo tirò fuori una bacchetta magica che aveva ricevuto dagli sponsor e tentò di lanciare un incantesimo alla nemica. –Stupeficium! –
Un fiotto di luce rossa colpì la ragazza senza fare danni.
 –La magia non funziona con me! – Urlò lei.
-Proviamo con un tridente allora! – Urlo Finnick lanciandoglielo.
La ragazza però lo afferrò al volo e lo rilanciò al mittente perforandogli il torace.
Un colpo di cannone rimbombò per l’arena e Rue lo vide accasciarsi al suolo.
-No! –
-Oh stai tranquilla… se ti manca già così tanto provvedo subito. – Disse Prim creando una sfera viola dalla mano e lanciandola sul cadavere di Finnick.
-Sai mia cara Rue. Io non sono come gli altri Raiders. Sono la favorita del presidente ancestrale. Mi ha regalato il potere di riportare in vita come uno di noi una persona. Speravo in te… ma Finnick Odair andrà bene ugualmente. –
Sotto gli occhi terrorizzati di Rue, Finnick si rialzò in piedi… ma era diverso. Aveva la pelle bianca e i capelli grigi e si gettò su di lei tentando di strangolarla, mentre Primrose ridendo combatteva con Remus.
Rue sentì l’aria mancarle e la vista che si offuscava, ma scalciò il suo ex-amico e fece l’ultima cosa che avrebbe dovuto fare: cantare.
Finnick e Prim si buttarono a terra. Remus approfittò del momento per staccare la testa alla raider.
-Grazie… Vi voglio bene. Vincete per me. – Disse Finnick prima di dissolversi nell’aria.
Rue sprofondo tra le braccia pelose di Remus e piangendo si addormentò.
POV Brom
Brom non era un codardo. Ma se non fossero scappati da Morzan avrebbero fatto una gran brutta fine.  Così Selena aveva attivato un esplosivo che avevano ricevuto come sponsor ed erano scappati dalla regione ghiacciata distruggendola. Sperando anche questa volta di essersi liberati di Morzan.
Ormai era entrati nella regione del labirinto di siepi e stavano aspettando il riepilogo dei caduti della giornata. Non aveva tenuto il conto ma sapeva che erano molti. Poco dopo sentì una musica e vide comparire il volto dell’uomo dell’uno, la donna bionda del tre, dei due ragazzini del sei e dei suo alleati Carlos e Trinity, dal dieci e dall’undici.
-Siamo rimasti in sei… la metà di quanto eravamo ieri e domani quanti saremo? – Chiese Selena. – E poi c’è Morzan come faremo con lui… non credo sia morto. –
-Speriamo in meglio Selena. –
-Quanto vorrei che potessimo vincere entrambi.
In quel momento con l’altoparlante il presidente annunciò. – Ci sarà un cambiamento delle regole. Potranno esserci due vincitori a patto che siano un maschio e una femmina. –
POV Bellatrix
Bellatrix e Miraz avevano fatto l’amore e avevano visto i morti del giorno. Speculando su chi mancasse ancora alla gara.
– Manca sicuramente il licantropo che viene dal mio universo. È un debole non credevo arrivasse così avanti… poi? –
-La femmina dell’uno e i due tributi del cinque. – Aggiunse Miraz.
-Ah sì! La bambina, l’ultracentenario e quella bella… Nessuno di loro mi sembra pericoloso – Ridacchio la strega.
-Meglio non sottovalutare nessuno. Le cose non sono mai come sembrano, se non fossero forti non sarebbero sopravvissuti. –
-Hai ragione. –
– Ci sarà un cambiamento delle regole. Potranno esserci due vincitori a patto che siano un maschio e una femmina. – Annunciò la voce del presidente.
-L’ultima volta che ho controllato eri un maschio… ma forse è meglio che me lo dimostri di nuovo. – Disse Bellatrix.
Miraz le si strinse sorridendo.

Riepilogo Capitolo
Personaggi POV: Rue, Brom e Bellatrix
Personaggi eliminati: Finnick (Hunger Games)
Tributi rimasti: 6


Spazio autore
Chiedo scusa per non aver pubblicato questo capitolo prima ma non ne ho avuto il tempo.
Molti di voi si saranno infuriati per la morte di Finnick, ma arrivato a questo punto dovevo ucciderlo.
Vi è piaciuto il cambio nelle regole? Per voi chi saranno i due vincitori?
Presto pubbicherò il prossimo capitolo, in cui darò maggiore spazio alle coppie Selena/Brom e Bellatrix/Miraz.
Siamo quasi alle fine dei giochi e io come sempre aspetto che recensiate in tanti,
Dragone97

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Capitolo 16
*** La vera Bella ***


POV Miraz
Erano ormai quasi mezzogiorno quando il presidente ancestrale mandò un nuovo messaggio ai tributi.
-Siete tutti convocati ad un festino alla cornucopia! Ormai non verranno inviati più sponsor quindi per voi sarà vitale parteciparvi. Ci saranno i raiders a darvi il benvenuto.  –
-Che dici andiamo? – Chiese Miraz.
-Sai con chi stai parlando? –
-Scusa me ne ero dimenticato. Allora andiamo? –
-Certo. –
-Anche se ci saranno i raiders? –
-Non ho mica paura di loro. – Disse lei facendo le spallucce.
-Neanche di Lord Vold… -
-Non osare pronunciare il suo nome! – Urlò Bellatrix.
-Per l’appunto. – Disse Miraz impassibile. – Se dovessimo andare dovremmo combattere con lui e non mi sembra che sia quello che tu voglia. –
-Lo è! –
-Non sembra proprio! Sai? –
-Non è facile come sembra. –
-Lo capisco ma è chiaro che tu non sia pronta per questo! Ci conosciamo soltanto da due giorni in fondo! –
-Due giorni fantastici. –
-Ma sono sempre due giorni. Troppo pochi perché tu possa dimenticarlo. –
-Non è così e te lo dimostrerò andando alla cornucopia! –
-Ma ci andresti per me o per incontrare lui? –
-Cosa vorrebbe dire questo? –
-Come ho già detto due giorni sono troppo pochi. –
-Vuoi lasciarmi! –
-Non ho detto questo! –
Miraz guardò negli occhi Bellatrix, la donna di cui si era innamorato. Ma lei aveva assunto un’espressione terrificante e sembra pronta al peggio.
-Invece sì! Stupido babbano che non sei altro! Sapevo che avresti causato problemi e ora ne ho la dimostrazione per questo non avrò alcun rimorso a fare questo.
Miraz vide Bellatrix estrarre un coltello e lanciarsi su di lui. Decise di non opporre resistenza e venne colpito una volta e poi due, tre, quattro, cinque colpi.
Alla fine prima di morire le disse. –. Io ti amato anche se per poco. Spero di rivederti e soprattutto di rivederti libera. In fondo sai che tu di essere diversa da così
-Ti sbagli Miraz. La donna che conoscevi non è mai esistita. Io sono la vera Bella! E vincerò per dimostrarlo. -
Bellatrix scoppiò in una risata folle e si allontanò in direzione della cornucopia e poi tutto divenne buio.
POV Brom
Brom stava correndo alla cornucopia quando sentì il colpo di cannone. Un altro tributo doveva essere morto. Se fosse stato un maschio sarebbero aumentate le sue probabilità di vittoria, mentre se fosse stata una femmina sarebbero state quelle di Selena ad aumentare. In entrambi i casi, era una buona notizia.
Ma ciò che realmente desiderava era lo scontro con Morzan, che era stato posticipato per troppo tempo. Così quando lo vide montare la guardia agli zainetti, insieme agli altri tre raiders superstiti si sentì ribollire la rabbia.
-Ora che facciamo? – Chiese Selena.
-Dobbiamo escogitare un piano… -
-Forse non c’è ne sarà bisogno. Guarda! – Replicò lei indicando uno dei raider che si stava allontanando nei boschi vicini alla cornucopia. – Forse se attiriamo gli altri possiamo prendere uno zaino. –
I due aspettaron qualche secondo e anche la raider femmina andò correndo nella stessa direzione.
Selena esultò e disse. -Un’idea c’è l’avrei e credo proprio che ti piacerà… del tizio serpente e a tu di Morzan… -
-Non vedo l’ora. – Disse sorridendo
POV Bellatrix
Bellatrix aveva la sua bacchetta, ma se non fosse bastata poteva comunque combattere usando il coltello con cui aveva ucciso Miraz. Continuava a chiedersi perché lo avesse fatto e non riusciva a comprendere perché le fosse dispiaciuto. Non era stata certamente il suo primo assassinio e sicuramente neanche l’ultimo.
Sospirò e si concentrò sul raider più vicino. Voleva provare a dominarne la volontà come con gli ibridi meccanici. In fondo non poteva essere così diverso…
-Vieni da me! –
Il raider si avvicinò a lei.
-Ora fai il bravo e uccidi i tuoi compagni. –
-Non credo proprio. - Disse lui avventandosi su di lei.
-Non ci provare disse lei estraendo la bacchetta. –
-Avada Kedavra! –
-La magia non funziona. –
Bellatrix rise.  –Allora ti eliminerò in un altro modo e lo colpi con il coltello.
-Oh. Tutto qui? Ma cosa! –
-La lama è avvelenata tra poco morirai. – Disse Bellatrix.
-Clove! Clove aiutami! – Urlò il raider a squarciagola.
-Shhh… stai zitto. –
-Cato! – Urlò una raider femmina correndo nella loro direzione.
-Troppo tardi ragazzina! – Disse Bellatrix sgozzando Cato.
-No! – Urlò lei di rabbia, lanciandole un coltello che la mangiamorte schivò prontamente.
Le due avversarie si guardarono negli occhi per un secondo, poi si lanciarono l’una sull’altra. Alla fine la vincitrice fu Bellatrix, che guardò Clove morire ridendo e si fermo solo quando sentì la voce di Voldemort dire.  -Ma che brava Bellatrix. Cominciavo a temere che ti fossi rammollita. Mi fa piacere che non sia così, ma comunque mi tocca ucciderti. Avad.
Una sfera di luce azzurra trapassò il petto del oscuro signore, facendolo esplodere sotto gli occhi di Bellatrix.
POV Selena
Selena usò il suo potere contro il suo avversario che le voltava le spalle. Non era molto onorevole ma non le restava altra scelta. Doveva eliminarlo per Brom che affrontava Morzan poco lontano
-Che hai fatto lurida bastarda! – Urlò una donna tributo.
-Mi sembra di averti appena salvato la vita. –
-Hai ucciso l’Oscuro Signore! Pagherai con la vita per questo.
-Avada Kedavra! –
Selena schivò il colpo per un soffio e si preparò al combattimento.
 

Riepilogo Capitolo
Personaggi POV: Miraz, Brom, Bellatrix e Selena.
Personaggi eliminati: Miraz (Cronache di Narnia)
Tributi rimasti: 5


Spazio autore
Come promesso sono riuscito a postare questo capitolo in una settimana. Come avrete notato ormai siamo alle strette e ci tocca salutare personaggi come Miraz, Cato, Clove e Voldemort. Ma in compenso abbiamo scene piene di tensione. Come avrete notato in questo capitolo non compaiono Remus e Rue perchè ho preferito dare spazio agli altri.
Nel prossimo capitolo gli scontri Brom/Morzan e Selena/Bellatrix esploderanno.
Riguardo all'ultima riuscirà a superare di aver ucciso Miraz?
Come sempre aspetto le vostre recensioni,
a presto,
Dragone97

 
 
 

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Capitolo 17
*** Il primo vincitore ***


POV Remus
Remus e Rue avevano deciso di non recarsi alla cornucopia per il festino. Infatti, ritenevano che il gioco non valesse la candela. Perché arrischiarsi quando i loro avversari avrebbero potuto eliminarsi a vicenda?
Improvvisamente, sentirono un colpi di cannone.
-E ne rimasero solo cinque… - Commentò Remus.
-Già. –
-Chissà chi è morto. Se fosse un maschio sono appena aumentate le mie possibilità di vittoria, mentre se si trattasse di una femmina aumenterebbero le tue. –
-Immagino di sì. – Disse Rue apatica.
-Cosa pensi? –
-Sto pensando a Bianca, Ethan e Finnick… ora loro non ci sono più. –
-Purtroppo si. –
-Sai ormai dovrei essere abituata agli Hunger Games… ma la loro morte mi fa soffrire. –
-Credo che sia perfettamente normale.  Anzi troverei orribile il contrario. –
-Ma al contempo, non riesco a smettere di pensare che se sono così vicina a riavere la mia vita. È solo perché loro sono morti. –
-Rue ascoltami. Tu sei una brava persona e lo erano anche loro. –
-Si, ma… -
-Ma loro hanno scelto di sacrificarsi per noi. Questo è il più grande atto d’amore esiste. –
-I morti sono solo morti. –
--Puoi uccidere un uomo, ma non quello in cui credeva. Rue loro hanno fatto la loro scelta. Non crucciarti di questo. Prova a conquistare la vita che meriti e soprattutto fallo per loro.
-Ma che bel discorso Lunastorta! Ci sai proprio fare. –
-No! Non tu! – Urlò Remus.
-Proprio io. Il tuo amico Felpato… Non sapevo che fossi diventato un codardo. Al posto tuo sarei già alla Cornucopia a massacrare i miei avversari. Ma è evidente che non siamo fatti della stessa pasta. – Disse Sirius.
-Perché? –
-Perché devo massacrare te e la tua piccola alleata… niente di personale sono comandato dall’istinto. Cosa di cui tu dovresti essere un esperto suppongo… comunque ho qui la mia bacchetta ma non la userò. Almeno non contro di te. Pensavo di fare ciò che devo in altre vesti… - Disse prima di trasformarsi in un cane grigio che si avventò su Remus.
Il licantropo si gettò sull’ex amico e i due ingaggiarono una dura battaglia. Purtroppo dopo poco tempo si accorse che non avrebbe potuto resistere a lungo. –Rue scappa! –
-No. –
Il cane si avventò sul lupo facendolo cadere a terra.
-Fermo. – Disse Rue iniziando a cantare.
Sirius si accasciò al suolo, mentre la ragazzina si avvicinava e alla fine estrasse il suo coltellino e glielo conficcò nel collo uccidendolo.
-Hai ragione Remus... Dobbiamo vincere per loro. Andiamo alla cornucopia. –
POV Brom
Affondo. Parata. Affondo. Parata.
Tutto si era ridotto a questo. Aveva già sconfitto Morzan in passato e poteva rifarlo. Doveva solo impegnarsi di più.
-Tutto qui quello che sai fare traditore? –
-Pfui… mi sto solo scaldando. –
-Beh anch’io. – Disse Brom consapevole di quanto fosse ridicola la loro conversazione. –
-Ci speravo. – Disse Morzan, colpendolo con un raggio nero. – Ma vedi io ho la magia oscura dalla tua parte, mentre tu non hai niente… -
Brom rovinò al suolo e capì che per lui sarebbe giunta la fine. Allora, decise che l’ultima cosa che avrebbe voluto vedere sarebbe dovuta essere Selena che combatteva con la sua nemica. Non voleva perderla di nuovo. -
-Hai perso. –
-Non credo proprio… il mio potere della morte non è solo la giovinezza… -
-Cosa stai farneticando? –
-Questo. – Disse prima di trasformarsi in un drago color zaffiro
-No! Non puoi! – Urlò Morzan prima di essere investito da una fiammata.
POV Bellatrix
Mentre Bellatrix e Selena combattevano. La mangiamorte capì di avere trovato un’avversaria degna di lei. Ma questo rendeva tutto più divertente…
-Avada kedavra! –
-Luce blu! –
I due incantesimi si scontrarono a mezz’aria, generando un’esplosione. Era ormai la quarta volta che succedeva e lei non ne poteva più.
-Ora basta. – Urlò. Ma in quell’istante la sua avversaria la colpì al petto schiantandola.
-Hai perfettamente ragione… Brom! –
La donna si girò in direzione del suo alleato che stava avendo la peggio e i due si guardarono negli occhi per un secondo.
Tempo che fu sufficiente a Bellatrix per colpire con il coltello la spalla di Selena.
-Adesso ti ucciderò e morirà anche il tuo amichetto. – Ridacchiò lei.
Ma in quell’istante Brom si tramutò in un drago zaffiro e incenerì il raider con una fiammata.
-Oh! Sembra che la situazione si stia volendo a tuo sfavore. – La schernì Selena. –
-Prova ad avvicinarti e la ammazzo! –
Il drago esitò per un istante. Poi si ritrasformò in umano e mise le mani in alto. –
-Bravo non mi serve a niente ucciderti… però non mi servi neanche da vivo. –
Brom approfittò del gongolare della strega per afferrare la sua spada e attaccarla, ma lei fu più veloce e lo pugnalo all’altezza dell’anca.
-Stupido… - Commentò lei. – Ora morirai insieme a lei. – Ringhiò Bellatrix ai suoi avversari che si stavano accasciando a terra.
-Bellatrix hai dimenticato un piccolo particolare… Noi. – Disse Remus Lupin
POV Rue
Rue e Remus arrivarono alla cornucopia e videro Bellatrix che stava combattendo con i due tributi del cinque.
Subito decisero di intervenire e di combatterla.
-Ma guarda il lupacchiotto! Come sta la tua cara mogliettina? Oh è morta! – Rise Bellatrix.
-Sei proprio un mostro. – Disse Remus scuotendo la testa.
-Detto da un uomo lupo suona molto divertente. Comunque non immischiarti ti sto facendo un favore… -
-Grazie ma non lo voglio. –
-D’accordo. Avada Kedavra! –
L’incantesimo si scagliò su Rue che cominciò a cantare rispedendolo al mittente e distruggendo la bacchetta della strega. Non credeva di essere così capace… -
-Come osate voi? –
Remus allora si avvicinò minaccioso alla sua avversaria, mentre l’altra donna tributo disse. – No, lasciala a me. Luce Blu! –
Rue vide l’incantesimo colpire la strega, poi sentì un colpo di cannone.
-E ne rimasero soltanto quattro. –Disse cupa.
POV Selena
Selena aveva vinto la sua avversaria, ma era consapevole di stare per morire. La sua unica e misera consolazione era che stavolta almeno sarebbe successo con Brom.
La ragazzina dell’uno le si avvicinò e le porse la fiala contenuta in uno degli zaini della cornucopia. Era una pozione curativa. –
-Perché? Noi non vogliamo vincere così… -
Improvvisamente, dal cielo cadde un fulmine che rovesciò la boccetta. La ragazzina la riafferrò più velocemente che poté, ma gran parte del liquido era andato disperso.
-Mi spiace. Ne è rimasto per una sola persona. –
-Dammelo lo darò a Brom.
Selena afferrò la boccetta e tentò di versarla sulla ferita del suo amore.
-No! – Urlò lui ponendo le mani avanti.  –Prendila tu! –
-Non dire sciocchezze. – Tossì lei.
-Dategliela! – Implorò Brom
-Va bene! – Disse Rue
-Ma Rue no! – Tentò di fermarla Remus.
-Ferma ti prego! – Pianse Selena. Ma la ragazzina le aveva già versato il liquido sulla spalla, guarendola.
-Tu piccola… -
-Selena è stato giusto così. Stavolta tocca a me dirti addio. Dammi solo un ultimo bacio prima.
Lei si avvicinò e lo bacio fino a quando non sentì il colpo di cannone, poi comincio a piangere.
-Il vincitore maschio della prima edizione dei Deah Games è Remus Lupin dall’universo due. – Sentenziò il presidente ancestrale.
Selena vide il licantropo assumere aspetto umano e venire sollevato da terra da un macchinario come quelli che li avevano portati nell’arena.
-Mi dispiace. – Mormorò.
-Lo so. Non è colpa tua. –
-Addio Remus. –
-Addio Rue. –
Selena iniziò a piangere a dirotto per alcuni minuti, poi si alzò e disse. – Non ti uccido solo perché mi hai salvato la vita. Ma tu sai bene che una di noi deve pur vincere. Perciò domani ti darò la caccia. Ora va! -

Riepilogo Capitolo
Vincitore maschile: Remus Lupin (Harry Potter)
Vincitore femminile: ???
Tributi rimasti nell'arena: 2
Tributi eliminati: Bellatrix Lestrange (Harry Potter) e Brom Holcombsson (Eragon)
Personaggi POV: Remus, Brom, Bellatrix, Rue e Selena


Spazio Autore
E così Remus Lupin è il primo vincitore dei Death Games. Onestamente, mi tocca ammettere che avevo deciso la sua vittoria da un sacco di tempo, ma ho comunque programmato un cambiamento nelle regole per avere un'altro vincitore.
Secondo voi chi sarà Rue o Selena? Cosa ne avete pensato di questo capitolo? Cosa pensate accadrà nel prossimo?

Vi rivelo che nel prossimo capitolo saprete il nome dell'altra vincitrice, ma che ci sarà un'ulteriore capitolo di epilogo.
Fino ad allora,
a presto 
Dragone97


 

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Capitolo 18
*** La seconda vincitrice ***


POV Rue
Ormai si stava facendo buio e Rue doveva assolutamente trovare un posto dove passare la prima notte sola nell’arena. Purtroppo l’unico posto sicuro era la zona del labirinto composta da siepi, che non forniva alcuna protezione e in cui era difficile orientarsi. Alla fine, decise di sdraiarsi in mezzo all’erba e aspettare.
Improvvisamente, partì la solita musica e in cielo comparvero i volti dei caduti del giorno: Bellatrix, la donna malvagia del due, il compagno della sua avversaria e l’uomo del sette.
-E ne rimasero soltanto due. – Disse in tono cupo. –Loro sono morti e io sono ancora qui. –
Perché lei era ancora viva? Le sembrava tutto così assurdo. Non voleva più vivere.
Si addormentò piangendo.
 
POV Selena
Selena guardò per l’ultima volta Brom proiettato in cielo e scoppiò in lacrime come mai aveva fatto prima di quel momento.
-Perché io sono viva e tu sei morto? Perché ti si sacrificato per me? Quella ragazzina pagherà per quello che ti ha fatto! La ucciderò molto lentamente. –
In quel momento, la donna sentì un fruscio e scattò in piedi.
-Chi va là! – Urlò.
Dal buio comparve Rue con le lacrime agli occhi.
 
POV Remus
Remus era in una stanza completamente bianca, dove c’era uno schermo enorme che trasmetteva le immagini dell’arena.
Era preoccupato per Rue: sapeva che da sola non avrebbe avuto nessuna possibilità di vittoria.
-A cosa pensi? – Disse una voce fredda e metallica. –
-Chi sei? – Chiese il mago.
-Il presidente ancestrale Coriolanus Snow, ovviamente. –
-Sei stato tu ad orchestrare tutto questo? –
-Si, immagino che tu sia adirato con me, ma cerca di capire… -
-Cosa dovrei capire? Hai costretto delle persone ad uccidersi, affinché, tu ti diverta! –
-Non è esatto. Devi sapere che anch’io sono morto, però un’amica mi ha aiutato a tornare. –
-Una buona amica. – Disse Remus.
-Non saprei dire questo… mi ha ingannato. –
-Oh poverino! –
-Mi ha promesso di governare il regno dei morti e così è stato… ma non quello che mi aveva promesso. –
-In che senso? –
-Questo è un regno abitato da mostri orribili che mi massacrerebbero se non trovassi un modo di intrattenerli. Quindi, ho fatto esattamente quello che so fare meglio: Panem et Circensem. –
-Quindi ci hai fatto massacrare per salvarti la vita? –
-Esattamente. –
-Questo è squallido. –
-Può essere, ma così lei può tornare in vita.
-E Rue? –
-Se vincerà i giochi, cosa che non spero, tornerà anche lei. –
POV Rue
Rue fissò Selena, piangendo.
-Sappiamo tutte e due che vuoi uccidermi. –
La donna sorrise.
-Così ti do la possibilità di farlo. –
-Se ci tieni tanto… - Disse Selena, lanciandole una sfera azzurra, che colpì Rue in pieno petto, ma la ragazzina restò in piedi.
-E tutto quello che sai fare? –
-No, fammi riprovare! – Urlò la mano nera.
-Coraggio colpiscimi di nuovo! –
 
POV Remus
-Patetico, non trovi? – Disse il presidente.
Remus non rispose.
-Non capisco a che gioco stia giocando la tua amichetta... sembra quasi che voglia davvero sacrificarsi… -
Remus abbassò lo sguardo.
-Forse se vuole tanto la morte e il caso che le dia una mano… - Rise il presidente Snow.
Remus chiuse gli occhi.
POV Selena
-Brom, mi manchi… con te sono una donna migliore. – Pensò Selena.
Lanciò un’altra sfera contro Rue, che cadde ma si rialzò in piedi nuovamente. –
-Ancora non basta… dovresti impegnarti di più. – Disse sputando sangue.
-Brom, tu non uccideresti mai questa ragazzina. – Pensò Selena.
In quel momento, si sentì un boato e un enorme essere mostruoso corse incontro alle due combattenti.
Selena vide Rue, lanciarsi contro il mostro. –Tu scappa! A lui penso io. –
-Brom tu non abbandoneresti una bambina, in balia di un mostro solo per salvarti.
Rue iniziò a cantare e il mostro si tappò le orecchio come se sentisse un suono insopportabile.
-Però io non sono te. Io voglio vendetta. –
La donna scappò lontano.
 
POV Rue
Rue vide il mostro rialzarsi e saltarle addosso, stringendole il collo.
Sentì l’aria mancarle e iniziò a rivedere tutta la sua vita nel Distretto undici.
-Addio Remus! Addio Selena! Spero che ora possiate vivere le vostre nuove vite. –
 
POV Remus
Remus guardo lo schermo impotente, fino a quando non sentì il colpo di cannone.
-La vincitrice femmina della prima edizione degli Hunger Games è Selena. – Dichiarò il presidente in tono freddo.
 
Spazio autore
Ed è così che finisce... Remus e Selena hanno vinto i giochi della morte, ma manca ancora un capitolo alla fine di questa storia, cosa succederà?
Innanzitutto, mi scuso con voi per il ritardo, sono inqualificabile.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto le vostre recensioni,
a presto,
Dragone97

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Capitolo 19
*** Sin Games ***


POV Remus
Remus aprì gli occhi e tossì, ritrovandosi nella sala grande di Hogwarts: il presidente ancestrale aveva mantenuto la promessa. Si girò su un fianco e vide la cosa più orribile che avesse mai visto in tutta la sua vita: il cadavere di sua moglie con la mano protesa in direzione della sua e non riuscì a trattenere le lacrime.
A cosa serviva ritornare in vita senza di lei?
Perché proprio lui? Ripenso a Ethan, Bianca, Finnick e Brom, tutti e quattro morti per amore e per dargli la possibilità di sopravvivere.
Sotto gli sguardi di tutti tento di rialzarsi, ricadendo al suolo.
-Anche i maghi considerano la resurrezione qualcosa di impossibile. – Penso lui.
 
POV Selena
Selena era scappata, aveva abbandonato Rue al suo destino e ora aveva vinto i giochi della morte.Certo molti avrebbero criticato il suo gesto, anche se probabilmente al suo posto si sarebbe comportati allo stesso modo.
Chi avrebbe rinunciato alla possibilità di resuscitare se per farlo bastava far uccidere a persona che aveva causato la morte del suo compagno?
Pertanto, non era affatto dispiaciuta per la ragazza.
L’unica cosa che le dispiaceva era l’aver perso Brom… avrebbe voluto che lui fosse lì con lei, perché senza di lui si sentiva persa e non sapeva più cosa fare. Ma in fondo perché pensarci? Era una vincitrice, anzi era la vincitrice e questo nessuno avrebbe potuto cambiarlo.
Quando si sentì abbastanza in forza per alzarsi in piedi, inizio a camminare per i gelidi corridoi del palazzo di Morzan, il luogo in cui era morta.
-Devo trovare i miei figli. – Disse.
 
POV Coriolanus
Coriolanus Snow aveva soddisfatto i suoi aguzzini versando il sangue di ventidue persone, sicuramente non avrebbero divorato la sua anima per un altro anno.
-Ciao amico mio… - Disse una voce di donna. –Vedo che tutto sommato sei ancora qui. –
-Purtroppo per te è ancora così. –
-Come sei melodrammatico… io non ti voglio morto. –
-Eppure mi hai bandito in questa dimensione… -
-Ti ho dato quello che mi hai chiesto, amico mio, il potere sulla morte. –
-Non intendevo certo questo. –
-La prossima volta prova a pensare prima di desiderare qualcosa… potresti ottenerla. -
-Ora ho imparato la lezione, amica mia. –
-E lo faranno anche i tuoi vincitori? –
 
POV Selena
Selena era uscita dal castello a fatica ed era stata investita da una folata di vento che le aveva scompigliato i capelli.
Quel giorno il sole era alto nel cielo e lei si trovava circondata da una sterminata pianura erbosa.
Non aveva idea di dove dirigersi e pertanto camminò per un’ora in una direzione a caso, pensando a cio che le aveva detto il presidente prima di mandarla in Alagaesia.
-Avete vinto, ma purtroppo ci sono delle condizioni. –
-Che tipo si condizioni? – Aveva chiesto Remus Lupin. –
-Niente di pericoloso o almeno non per voi. –
-In che senso? – Chiese Selena.
-Beh mettiamola così: ho creato questi giochi sul modello degli Hunger Games… –
I pensieri di Selena furono interrotti dal battito d’ali di un drago rosso che volava verso est.
-Non può essere! Morzan è morto. –
La donna corse nella direzione della creatura, ma fu troppo lenta e la vide sparire tra le nuvole come all’inseguimento di qualche preda.
-Maledizione! – Ansimò.
 
POV Remus
Remus era stanco e non era certo di voler rispettare le condizioni imposte del presidente ancestrale e comunque fosse al momento aveva altro a cui pensare.
Ad esempio, festeggiare la sconfitta di Voldemort e il suo ritorno dal mondo dei morti…
Tutti non facevano che chiedergli come ci fosse riuscito e lui inizialmente aveva deciso di non rivelare come fosse accaduto per rispetto ai caduti, ma poi… beh aveva pensato che sarebbero stati molto più rispettati se si fosse conservato il loro ricordo e così dopo i festeggiamenti fece un discorso davanti a tutti coloro che avevano combattuto.
Parlo di come si fosse risvegliato nell’arena, dell’aver conosciuto Rue, della sua nuova capacità di controllare le trasformazioni, dell’alleanza allargata, dei raiders, del sacrificio di Ethan e Bianca, dell’attacco di Prim e della conseguente morte di Finnick, del cambiamento nelle regole, della morte di Brom e di quella di Rue.
Non tralasciò neanche un dettaglio nemmeno quello dell’accordo con il presidente…
 
POV Coriolanus
-In che senso? – Chiese Selena.
-Beh mettiamola così: ho creato questi giochi sul modello degli Hunger Games… i quali prevedono più di un’edizione. –
-Non vorrà mica farci tornare nell’arena? – Ringhiò Remus.
-Certo che no! Un contratto magico non si può rompere. –
-E allora non capisco. – Disse Selena.
-Negli Hunger Games esiste una figura chiamata “Mentore”, un vincitore di una passata edizione che aiuta i tributi di quelle successive. -
 
POV Remus
-Voi probabilmente immaginate che mi sia rifiutato… insomma chi farebbe mai una cosa del genere! Ma non lo ho fatto. – Disse Remus.
-Perché mai? – Chiese Luna Lovegood.
-Perché non ho potuto salvare le persone a cui tenevo, soprattutto Rue, e non me la sono sentita condannarne a morte delle altre. – Disse in tono triste.
In realtà, questa era solo parte della verità: infatti, il presidente aveva detto un’altra cosa. –
-Sappiate che un mentore può scegliere uno dei due tributi del suo Universo d’origine che altrimenti dovrebbe essere estratto cosa che non è molto probabile che accada. –
Remus avrebbe aspettato un anno pur di riavere con sé Nymphadora.
 
POV Selena
Il drago era volato come le speranze di Selena di riunirsi con Brom e i suoi figli…
- Selena ripensò a ciò che le aveva detto il presidente. – Abbiamo deciso di cambiare la formula dello Show, dato che il pubblico ha apprezzato moltissimo le alleanze: ci saranno due grandi alleanze una controllata da te e una dal tuo collega vincitore. –
-Ma se i vincitori sono solo due a che serve cooperare? –
-Abbiamo bisogno di mentori… i vincitori saranno tutti i membri di una squadra ancora in vita dopo la dipartita di tutti i membri dell’altra. – Sorrise lui. –Ma vorrei parlare in privato con lei personalmente. –
Così il presidente l’aveva presa da parte e le aveva detto. – Mia cara Selena, lei sta tornando malvagia. –
-Questo lo crede lei… sono solo furba! –
-Sarà comunque sappia che i membri della sua squadra saranno soltanto persone ritenute malvagie. –
-Quelle che il pubblico ama. –
-Chi siamo noi per giudicare? –
-Infatti… avrei proposta da farle presidente… - Disse Selena.
-Sono tutto orecchi. –
 
Selena sorrise pensando a cosa avrebbe ottenuto l’anno prossimo.
 
POV Coriolanus
-E cosi, amico mio, l’anno prossimo tutto rinizierà? –
-Già... entrambi i mentori hanno buoni motivi per… collaborare. –
-Sono contenta. Stai già pensando a come gestire gli Universi? –
-Sì, manterremo quelli dal numero 1 al numero 6, mentre gli altri cambieranno completamente. –
-Sarà un bel lavoraccio. –
-Proprio così… tu inizi domani, vero? –
-Esatto. –
-Sei invecchiata, amica mia. –
-Le tue parole non mi toccano. –
-Oh lo so bene! Piuttosto servo! Vieni qui! –
Il servo ubbidì. – Desierà padrone? –
-Mostra alla “signora” l’arena che stiamo progettando. –
-Subito signore. –
L’essere schiacciò un pulsante su un telecomando e comparirono sette immagini: un giardino fiorito, un vulcano attivo, un insieme di isole collegate da ponti, una deserto, una regione coperta dalle tenebre, un palazzo dorato e un fitto bosco.
-Straordinario! Saranno dei fantastici Death Games! – Commento la donna.
-In realtà, saranno dei fantastici Sin Games, i giochi del peccato! –
-Molto bene, amico mio. -
 

SPAZIO AUTORE
E così giunge a compimento la mia prima long-fic... o forse no dato che prestò pubblicherò la seconda parte "Sin Games"!
Riguardo a questi giochi del peccato ho già svelato molto: saranno una sfida a squadre in un'arena divisa in sette aree. Gli universi da 1 a 6 resteranno invariati (Hunger Games, Harry Potter, Cronache del Mondo Emerso, Game of Thrones, Ciclo dell'Eredità e Gli dei dell'Olimpo), mentre quelli dal 5 al 11 cambieranno e sono già stati scelti (Divergent, La ragazza drago, C'era una volta, Naruto e Diablo). E a questo punto voi direte -e il 12? -


L'universo 12 sarà scelto dai lettori: chiunque di voi ne potrà proporre uno che poi sarà votato sempre da voi!

Inoltre, per evitare che la mia pigrizia mi impedisca di postare, scriverò i capitolo durante l'estate (se tutto va bene con la scuola) e li posterò in differita a Settembre!
Se volete essere contattati quando pubblicherò la storia chiedetemelo in un messaggio privato o in una recensione.


Vorrei sapere che cosa ve ne è parso di questa storia? Cosa vi ha colpito? Cosa non vi è piaciuto? Quali sono i miei punti forti e in quali dovrei migliorare? Qual'è stato il vostro momento preferito?
Spero che la storia vi sia piaciuta e che recensiate in tanti per rispondere alle mie domande,

A SETTEMBRE,
DRAGONE97


 
 
 
 

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