The girl of fire

di Always Strong
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is me ***
Capitolo 2: *** A NEW BEGINNING ***
Capitolo 3: *** Preparations ***
Capitolo 4: *** First 'debut' ***
Capitolo 5: *** The phone call ***
Capitolo 6: *** A look back ***
Capitolo 7: *** Maybe I'll start thus ***
Capitolo 8: *** "I have a contract!" ***
Capitolo 9: *** Remember you ***
Capitolo 10: *** I continuing to live ***



Capitolo 1
*** This is me ***


Ciao,mi chiamo Ribel.No così non và,riproviamo.Salve a tutti sono Ribel.No così è troppo formale.Forse ci sono:
Mi chiamo Bel,ma il mio nome intero è Ribel.Ho diciotto anni,gli ho compiuti da tre mesi,e vivo a Hatfield da due anni.Hatfield è una piccola cittadina inglese,e vivo lì con una mia prozia:Clara.Visto che è da appena tre mesi che sono maggiorenne,appena feci sedici anni i miei mi mandarono a vivere con zia Clara.Sono italiana,ed anche la zia lo è,solo si traferì quì quando aveva venti anni,dove si sposò con Fred,che ora non c'è più da circa quattro anni,fù un tumore a separarli.Visto che la zia non ha figli e prima che arrivassi io era totalmente sola,fù ben felice di prendermi con sè.I miei genitori stanno in Italia.Sono nata e cresciuta in una piccola cittadina del Lazio,e fin da quando ero piccola mio padre decise che un giorno sarei andata a vivere in Inghilterra.Lui per cinque anni visse quì in Inghilterra,poi  tornò in Italia,conobbe mia madre,si sposarono e sette anni dopo arrivai io.Ho un fratello minore di tredici anni,e quando torno a casa,non ostante non ci vediamo per parecchio tempo non facciamo altro che litigare.La mia è una vita abbastanza monotona:scuola,amici e casa;è così tutti i giorni.Si può dire che nella mia famiglia ci sono abbastanza scheletri nei rispettivi armadi,ed il peggio è che non sempre stanno negli armadi.I miei si separarono quando avevo tredici anni,precisamente l'estate del 2009,ma siccome papà restò ad abitare nel mio stesso palazzo,vissi abbastanza bene la loro separazione.Sono cresciuta con mie cugine:Giuliana e Siena.Io e Giuliana siamo nate nello stesso anno con soli due mesi di differenza,lei di giugno ed io di agosto,mentre Siena è un anno più piccola di noi.Abitavamo nello stesso palazzo,e stavamo sempre insieme,anche se ci fù un periodo che ci vedevamo solo nelle feste visto che zio Francesco e papà avevano litigato di brutto.Il litigio durò per due anni,ma fortunatamente dopo fecero pace e tutto tornò alla normalità,anche se per poco.Sono sempre stata più legata a Giuliana,detta Giu.Io non ho una sorella e noi due in molte cose eravamo simili,lei per me è sempre stata un pò come una gemella,ovviamente anche a Siena tengo molto,e ricordo che in seconda media picchiai un bullo perchè aveva minacciato Siena e fatto cadere per sbaglio Giu,e per questa storia rischiai l'anno.Non sono mai stata una ragazza tranquilla,anzi direi che il mio nome mi si addice,perchè sono sempre stata ribelle e ho sempre amato sport spericolati come box,carate e motociclismo,e ricordo che c'era un periodo che volevo fare a tutti i costi paracadutismo,ma visto che agli occhi dei miei ero troppo piccola,dovetti rinunciare subito all'idea.Per nove anni feci carate,infatti non è mai convenuto stuzzicarmi,perchè spesso ero troppo violenta.Persi i miei nonni quando ero molto piccola,mi rimase solo mia nonna paterna:Liuda,che oggi non c'è più perchè quattro anni fà morì per colpa di uno stupido ictus.Quando lei se ne andò per me fù un duro colpo,lei mi aveva cresciuta,ero molto più vicina a lei che a mia madre,visto che ogni giorno stavo a casa di nonna.Ancora oggi ne sento molto la mancanza,e porto sempre al collo una sottile catenina,con una perla bianca,che mi diede lei tre giorni prima di morire,diceva che se lo sentiva che sarebbe sucesso.Caratterialmente sono piuttosto audace,ed ho una forte sensibilità che ho dovuto imparare a nascondere,perchè non ostante io sia stanca di essere forte,devo quindi non posso permettermi di crollare,devo essere forte,punto!
Ma ora lasciamo stare il passato,perchè non è una delle parti migliori della mia vita.Quì ad Hatfield ho vari amici,e Joshefin,detta Josy stà sempre a casa mia,cioè di mia zia,ma è pur sempre casa mia.Lei è la mia migliore amica,e dormiamo quasi tutte le notti una a casa dell'altra.Conosce il mio passato,dato che appena arrivata quì ero completamente spaesata e lei fù la prima persona a dirmi quel 'Ciao' e ad insegnarmi come si vive quì.Sono felicemente single da circa sette mesi.Prima stavo con un biondino di nome Jonh,siamo durati poco come coppia,sò che ora sembrerò una stronza,e forse lo sono,ma stavo con lui solo perchè aveva una cotta per me,e siccome siamo sempre stati ottimi amici,mi dispiaceva dirgli di no,avevo paura che poi ci sarebbe rimasto talmente male da non rivolgermi più la parola,e tra noi c'è stato solo qualche bacio,non siamo mai andati oltre,per prima cosa perchè sono vergine e per seconda cosa perchè la mia regola è:Mai andare con qualcuno di cui non si è completamente innamorati e di cui non ci di fidi ciecamente.
Insomma come avete capito sono una comune ragazza,ah scordavo di dirvi che stò studiando per diventare arredatrice,anche se il mio sogno è diventare una cantante ma non per la fama e ne per i soldi,ma semplicemente perchè voglio salvare vite e lo voglio fare cantando.
A scuola non vado molto bene,ho una media abbastanza comune ma non così alta da soddisfare mio padre,poi lui è architetto quindi pretende che io abbia il massimo dei voti,anche se mi dispiace per lui ma dovrà aspettare che gli asini incomincino a volare,allora si che avrò tutti dieci!I miei non vogliono che diventi cantante perchè secondo loro fallirei,e non hanno tutti i torti visto che sono abbastanza stonata,ma che dire fin da quando ero piccola ho avuto passione e tanta ma tanta determinazione in questo campo.Nonostante la mia pessima voce prendo lo stesso lezioni di canto,e il fatto di parlare due lingue mi aiuta,perchè posso cantare testi inglesi o italiani,dipende dalla difficoltà delle note.La zia crede in me,e mi ripete che se ci credo davvero posso diventare una cantante,la cantante,quella più brava,anche se io le ripeto che forse un giorno la renderò fiera di me,chissà.Ormai lei è abbastanza vecchia,ha quasi settantotto anni,e mi piacerebbe darle qualche soddisfazione.Tra poco mi trasferirò a Londra,come nei mie piani,infatti stò mettendo un pò di soldi da parte per comprarmi casa,un piccolo appartamento andrà più che bene,purchè si trovi nella fantastica Londra.Un'ultima cosa,forse una delle più importanti:sono Directioner da quattro anni,e ad essere sincera questa fù la cosa migliore che mi capitò,perchè loro,i famosi cinque fighetti che io preferisco chiamare idioti,ovviamente in modo affettivo,pur essendo all'oscuro della mia esistenza mi salvarono la vita.Ecco,vi ho detto tutto ciò che dovete sapere sù di me,questa sono io.

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Capitolo 2
*** A NEW BEGINNING ***


"And we dance all night to the best song ever,we knew every line now I can't remember" Era la sveglia che come ogni mattina faceva il suo dovere,ma ero troppo presa ad abbracciare il cuscino che presi il cellulare e lo scaraventai perterra.Sapevo di dovermi alzare ma semplicemente non mi andava,poi però arrivò la zia,e dalla cucina sentii un profumino di pancake appena sfornati,così mi alzai dal letto e come ogni persona appena sveglia e ancora insonnolita che si rispetti sembravo uno zombie.Mi sedei a tavola e incominciai a mangiare.Ad un tratto suonò il campanello,la zia andò ad aprire e dopo pochi secondi mi ritrovai davanti Josy e Cris,che mi guardarono con delle facce scocciate"Dovevamo andare a vedere gli appartamenti a Londra,e tu stai ancora così,muoviti!" mi rimproverò Josy,e mentre mi lavai stavo ancora mangiando i miei amati pancake con sopra almeno un chilo di nutella,proprio come piace a me.Finalmente ero pronta,così salutai la zia e prendemmo posto in macchina.Era Cris a guidare così io e Josy ne approfittammo per fare un pisolino.Dopo varie ore di macchina fummo finalmente arrivati.Proprio davanti a quella palazzina così fresca e nuova c'era il signor McCartey che ci aspettava per mostrarci i rispettivi appartamenti"Salve sono Bel,ha parlato con me al telefono"feci un accenno di sorriso,lui ricambiò"Salve,credevo che non arrivaste più,comunque seguitemi che vi mostro gli appartamenti ancora disponibili".Vedemmo tre appartamenti:uno troppo piccolo,l'altro troppo costoso e infine un bellissimo appartamentino con tre stanze da letto,due bagni e un salottino con il piano cottura,tutto in stile moderno,direi perfetto!Appena entrai nel terzo appartamento fù amore a prima vista,anche se ci prendemmo tempo per decidere visto che Josy riteneva che fosse troppo grande da pulire,ma io per convicerla,e ripeto solo per convincerla le promisi che l'avrei aiutata,che sarei stata ordinata e che non avrebbe trovato niente fuori posto(ovviamente mentivo,ma lo facevo a fin di bene,cioè era una pazzia non prendere quell'appartamento,capitemi!)così disse di si,e tra una settimana saremmo andati a vivere lì.Firmammo tutte le carte necessarie,poi gli dammo i rispettivi soldi e tornammo a casa.Tornati ad Hatfield andai subito dalla zia a mostrargli gli scatti che avevo fatto all'appartamento,e lei come mi aspettavo mi disse che era semplicemente stupendo. Tra me e me pensavo che fosse strano,perchè ricordo che da ragazzine io e Giu parlavamo sempre del meraviglioso attico che ci saremmo comprate un giorno a Londra,e ricordo che mi diceva sempre che poi me lo avrebbe lasciato arredare a me,si quello non era un attico ma ero sicura che le sarebbe piaciuto,e molto.Passò una settimana,e finalmente ci trasferimmo nell'appartamento.Nella scelta delle stanze fui abbastanza fortunata,anche se come nei rispettivi piani Cris e Josy si sarebbero presi la stanza più grande,ma almeno io non sarei capitata nella stanza più piccola.Ero entusiasta della mia nuova stanza,anche perchè me la arredai da sola con i soldi che papà mi regalò al compleanno.Avevo appeso le mie tre chitarre al muro:una Les paul rossa con le sfumature nere,una stratocaster blu elettrico e la mia piccola Lily,fù la mia prima chitarra e la chiamai così,me la regalarono al mio quattordicesimo Natale,ed ero molto affezionata a Lily,perchè mi accompagnava sempre e ovunque,era la mia compagna di avventure.Le pareti erano pitturate di un grigio chiaro,e si sentiva ancora l'odore della vernice fresca,che a me piace da impazzire.Avevo una piccola finestra che dava sulla piazza centrale di Londra,la vista era stupenda,per quanto riguarda il resto dei mobili della mia stanza erano tutti in tema con la musica,la mia unica vera passione.La stanza di josy e Cris era orribile,era tutto così rosa;povero Cris lui voleva fare tutto tema anni ottanta e invece come al solito aveva avuto la meglio Josy,quando lei si mette in testa una cosa quella è.Il resto della casa l'avevamo arredata insieme,e non avevo fatto fare a Josy di testa sua,senò sarebbe stato tutto rosa(lei è testarda ma io la supero)anche se riempì la casa,sopratutto i bagni,con candele aromatizzate alla cannella e ai frutti di bosco.Nella stanzetta libera ci mettemo un divano letto e la trasformammo in una piccola sala 'feste',ovviamente solo per il nostro gruppo di amici.Quella sera sentii i miei su Skype e gli mostrai la nuova casa,e non ostante mi ero raccomandata a Cris di non mettersi in mutande perchè senò mio padre avrebbe fatto domande strane,lui se ne fregò e dopo dovetti dare spiegazioni a papà che era piuttosto maligno.Quando gli spiegai che era il ragazzo di Josy si calmò,anche se mi disse 'Non portare ragazzi a casa,stai attenta e non fidarti degli estranei ma sopratutto non dargli confidenza',insomma erano le solite raccomandazioni che dà un padre preoccupato e sopratutto molto protettivo nei confronti della figlia.La mattina dopo mi svegliai e andai in cucina,trovai solo dei miseri Muffin confezionati e duri come sassi,così andai a chiedere agli altri due se gli andava di venire con me a fare colazione al bar ma notai che erano impegnati a soddisfare i loro bisogni sessuali,così mi preparai la borsa e me ne andai a fare un giro per Londra.Feci un giro in centro,e comprai anche un vaso che rispecchiava molto lo stile di Londra per la zia,ne aveva sempre desiderato uno.Feci colazione con molta calma,peccato che uno stupido cornetto ripieno di crema riuscì a rovinarmi la giornata,mi venne un mal di pancia terribile così corsi a casa.Mentre aprii il portone un idiota mi rovesciò il caffèlatte adosso,toccandomi per sbaglio il sedere,e così non fece in tempo a scusarsi che gli avevo lasciato una bella cinquina stampata su una guancia,ma non finì lì,perchè nel mio stomaco stava succedendo la terza guerra mondiale,e per sbaglio mollai una scoreggia,ma era piccola piccola,così scappai sù casa.La porta era chiusa a chiave"Brutti idioti smettetela si scopare e aprite questa porta,devo andare al bagno!"una vecchietta aprì la porta e si affacciò guardandomi molto male,quando Josy finalmente mi venne ad aprire"Calma calma,non c'è bisogno di urlare"io mi misi una mano sul sedere,strinsi le gambe e corsi in bagno uralandole"Si ma nel frattempo mi stò cagando adosso"così i due piccioncini si fecero due risate.Tirai un sospiro di sollievo quando finalmente stavo seduta su quel water,poi uscii dal bagno,sentii delle voci provenire dal salone così mi diressi lì.Davanti mi ritrovai Cris seduto sul divano con quel ragazzo con cui mi ero scontrata prima,e Josy che preparava il caffè"Ei Bel ti ricordi di Zac,il ragazzo che prima hai preso a schiaffi?"Cris fece una sottile risatina e commentò con il suo solito pessimo umorismo"E non solo"quei due si misero a ridere così gli fulminai con lo sguardo,mentre Zac era lì seduto sul divano con la sua bella tazza di caffè in mano e con un sorriso stampato in faccia,sembrava un pupazzo.Mi sedei,e Zac posando la tazza di caffè sul tavolino mi guardò divertito"Scusa per prima,comunque tiri belle sberle,ahahah"la sua risata era molto sonora,io sorrisi,ma era uno di quei sorrisi da idiota"Già,scusa sono stata un pò brusca prima,è che avevo fretta"gli veniva da ridere e si vedeva,ma si mise la mano davanti alla bocca per non far vedere che era divertito"Me ne sono accorto,comunque se ti serve qualcosa io sono al quinto piano,prima porta a destra,domani portami il conto della lavanderia,è colpa mia quindi ci penso io"mi sorrise ed io ricambiai"Ok,grazie" e me ne andai di là,nel frattempo sentii Josy e Cris che lo salutarono,poi si prepararono e uscirono,che bello avevo casa tutta per me!Accesi lo stereo e One Direction a palla.Passarono tre ore e di colpo mi ricordai di dover chiamare la zia"Eii zia,come và lì?"mi sedei sul divano"Tutto bene tesoro,fà un pò di caldo come al solito,mi stò facendo Skype così posso vederti"ero felice che la zia volesse farsi Skype per me,ma lei che usava un computer?No,non ci avrei creduto nemmeno se lo avessi visto con i miei stessi occhi.Dalla voce sembrava affanata,ma duarante la telefonata non ostante glielo chiesi sette volte mi ripetè che non era niente,era solo un pò di stanchezza dovuta dal caldo e che era normale alla sua età.Josy e Cris tornarono tardi,così io non gli aspettai e decisi di andare al letto,ero parecchio stanca anche perchè il giorno dopo avrei dovuto svegliarmi presto per andarmi a cercare un lavoro;è vero mio padre mi mandava una bella busta di soldi tutti i mesi,ma dovevo incominciare ad essere dipendete,dopotutto ero maggiorenne,e poi mi mancava poco per finire gli studi,quindi mi dovevo abituare all'idea di lavorare anche perchè gli ultimi mesi di scuola gli stavo facendo online se volevo prendere la specializzacione."Lasciami ahaha,dai amore lasciami"fui svegliata da quelle voci e risate"No,tu sei solo mia ed ora io voglio i tuoi baci perfetti" erano ancora quei due che flirtavano,non ne potevo più.Andai in cucina,e non c'era praticamente niente da mangiare,apparte i toast avanzati ieri sera,ma puzzavano terribilmente così gli buttai.Mi preparai e andai a fare la spesa,comprai almeno mezzo negozio così ero sicura che per due settimane avrei avuto la colazione assicurata.Tornai a casa per posare la spesa e vidi Zac con una piccola bimba in braccio,era così dolce e coccolosa,poi gli chiesi chi era quella dolcezza"Oh lei è Gabriela,è mia figlia"sorrise,ed io invece feci una faccia così sorpresa che a ripensarci adesso per chi mi vedeva da fuori dovevo sembrare una vera idiota."Fai ciao con la manina a Bel"io me lo guardavo spaesata"Che dolce che è"lui mise la bimba nella carozzina"Si,è la mia piccola dolce Gaby"sorrise,io invece ero tutta presa da quel batuffolo di tenerezza"Ma tu quanti anni hai?"Zac fece una faccia divertita"Ho ventuno anni,pensavi che avessi la tua età?"mi grattai la nuca e gli risposi"Beh si" lui fece un altro sorrisetto quando gli scquillò il cellulare"Scusa è Ravina,la mia fidanzata,devo andare,ci si vede" sorrise,prese la piccola e se ne andò"Ciaoo" lo salutai e me ne andai.Ero alla ricerca di un lavoro,quando vidi un cartello sù una vetrina di un bar"Cercasi nuovo personale" entrai e chiesi cosa cercavano,loro mi dissero che avevano bisogno di una barrista,così non ci pensai un secondo di più che mi feci assumere.

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Capitolo 3
*** Preparations ***


"Hai sentito?Gli One Direction faranno un altro concerto all'Emiratus Stadium"sentii dire una ragazza seduta al bancone che aveva appena ordinato un caffè,così me la guardai e mi avvicinai a lei"Scusa hai detto per caso One Direction?"la ragazza mi sorrise e posò la tazza"Si,verrano tra due mesi quì,all'Emiratus Stadium"io le sorrisi,la ringrazia e tornai al mio lavoro.Che bello!Se papà sarebbe stato d'accordo sarei potuta andare al loro concerto,quì a Londra,avevo un'espressione del tutto entusiasta.Tornai a casa,e dopo una stressante giornata di lavoro decisi di farmi un bagno caldo,tanto a casa non c'era nessuno,come al solito.Mi preparai la vasca,ci misi di tutto di più dentro:schiuma,sali,persino petali di rosa,e poi mi misi a mollo.Peccato che avevo scordato di chiudere la porta a chiave,così entrò Josy,beh sempre meglio di Cris.Si sedè sul bordo della vasca e incominciammo a parlare"Allora com'è andata oggi al lavoro?"io mi bagnai i capelli e poi le risposi"Tutto bene,ho sentito che ci sarà un concerto dei ragazzi"lei mi guardò,fece un sorrisetto da furbetta"Ah,sai ci potremmo andare insieme,io non sono proprio una Directioner ma mi piace la loro musica,e poi mi devo far perdonare visto che questi ultimi giorni mi sono assentata un pò"io la guardai sbuffai e feci una risata sonora che la contaggiò"Senti ma Cris dov'è?"lei si alzò e si avvicinò alla porta"Oh,è andato a giocare a bigliardo con dei suoi amici,mi pare si chiamino Geoff e Micheal"io la guardai indifferente e le mandai un pò di schiuma contro"Ah,ok".Quando uscii dal bagno con il mio bel pigiamone caldo caldo,andai in sala e trovai due pizze sul tavolino,una margherita e l'altra con peperoni e salsiccia,accopagnate da due bicchieroni di Coca-cola,per finire in bellezza in tv c'era 17Again;abbracciai Josy e ci buttamo sul divano come ai vecchi tempi,mentre ci riempivamo di pizza accompagnata dal nostro film preferito.Prima di andare al letto chiamai la zia per sentire come stava,e mi diede la solita risposta'Tutto bene,ho solo un pò di affanno,ma è normale alla mia età',dovevo rassegnarmi a quella solita risposta che non mi convinceva per niente.Mandai un messaggio a papà che parlava del concerto,dopo di che accordai Lily per poi spolverarla e rimetterla al suo posto,e mi infilai sotto le coperte,mentre ad addormentarmi ci pensò Taken.Il giorno dopo mi svegliai in una pozza di sague(non mi avevano ne violentata o fatto cose del genre,non pensate male),le lenzuola erano zuppe di ciclo,ed io scocciata da quella tortura che ogni donna deve subire almeno una volta al mese,mi lavai per poi cambiarmi,poi disfai il letto e andai dritta verso la lavatrice.Misi le lenzuola a lavare quando una pulce con sopra una maglietta saltò fuori dalla cesta dei panni scporchi,era un piccolo cane"E questo che ci fà quà?!"avevo una faccia un pò stralunata,quando dietro di me spuntò Cris"Lui è Hippy"guardaii Cris con una faccia abbastanza scocciata,ci mancava pure il cane!Non era finita lì,perchè scoprii che la lavatrice era rotta,così mi preparai per portare le lenzuola in lavanderia."Io esco,vado in lavanderia"i due dalla stanza mi urlarono di portare con me anche il cane,beh almeno avevo compagnia.L'ascensore era occupato,così andai per le scale,quando il cane incominciò a correre,facendomi cadere adosso ad una ragazza che avrà avuto più o meno sui venti,venticinque anni"Oddio scusa,ti giuro che non volevo!"dissi allarmata,lei aveva un'espressione seria,poi però scoppiò a ridere"Tranquilla,certo che il tuo cane corre veloce ahahah...piacere,io sono Daphine,ma puoi chiamarmi Daph"mi rialzai e ricambiai con un sorriso"Piacere mio,puoi chiamarmi Bel,comunque il cane non è mio,è del mio conquilino"lei si fece un'altra risata,era molto divertita,mentre io stavo lì come un imbecille a guardarmela spaesata,poi se ne andò.Riacchiapai il cane e portai le lenzuola in lavanderia.Andammo a fare una passegiata al parco,mi sedeii su una panchina finchè il cane non mi si avvicinò.Mi abbassai ed incominciai ad accarezzarlo"Certo che Hippy è proprio un brutto nome,Cris non ha proprio fantasia,poteva chiamarti Pip,no forse a stò punto è meglio Hippy,aspetta ti chiamerò Yp,si è carino"penso che chi passava mi prendeva per matta,insomma stavo parlando con un cane,e dopo cinque minuti quel 'genio' di Yp mi fece la cacca sulle mie amate converse,e non avevo nemmeno un fazzoletto con me.Andai in mezzo ad un cespuglio e incominciai a muovere il piede per far cadere quella pallina di cacca da lì,poi presi il cane e corsi a casa.Appena arrivai andai dritta da Cris e gli ammollai il cane e la mia povera converse.Presi Lily,la borsa e riuscii;me ne andai a fare un giro per Londra,mi fermai in una piccola piazzetta e inizia a comporre.Scrivevo canzoni dall'età di quindici anni,e nonostante le ventiquattro canzoni già scritte,appena avevo un pò di tempo mi piaceva raccontare una nuova storia con una canzone. Sono cresciuta circondata da chitarre,ovunque ti giravi in casa mia ne trovavi sempre una.Papà suona la chitarra fin da ragazzino,quindi non mi ha trasmesso solo l'amore per il disegno ma anche quello per la musica,che è qualcosa che crebbe in me sempre di più. Controllai il cellulare,ed erano le 18.30,così sobbalzai visto che il mio turno iniziava alle quattro di pomeriggio.Corsi al bar,nemmeno mi diedero tempo di parlare che fui subito licenziata.Ero stanca e stressata,così mi portai dietro Lily e tornai la sera tardi."Dove cazzo sei stata?Mi hai fatto preoccupare"si,avete capito,mi toccava anche il cazziatone di Josy,sò che si preoccupava per me,ma era esagerata,insomma avevo diciotto anni!Il giorno dopo sentii la zia,e le dissi che avevo perso il lavoro,così lei mi diede un buon suggerimento"Tesoro,hai dei testi fantastici,potresti provare a suonare nei locali"feci un sorriso appena sentii la proposta"Hai ragione zia,grazie,ora devo andare mi raccomando riguardati!",corsi da Josy e le proposi l'idea,l'approvò così mi accompagnò per la città a trovare un posto dove suonare.Arrivammo in una piccola via,dove c'era un locale messo abbastanza male,ma nonostante questo entrammo.Non c'era nessuno quando ad un tratto sentimmo una voce"Chi c'è là?"era una voce rauca e forte,quasi spaventosa"Salve,io sono Bel e lei è la mia amica Josy,volevo chiederle se le serviva qualcuno che potesse intrattenere i clienti,magari suonando"mi guardò divertito"Se riesci a far diventare questo posto decente e a portare un pò di gente,si"sorrisi e dissi tutto d'unfiato"Ci stò dammi solo due giorni"ripresi fiato mentre lui mi guardava come si guarda un matto appena uscito dal manicomio.Passai i due giorni seguenti a ripulire il locale,chiesi una mano a Cris,Josy,Zac e Daph che furono ben felici di aiutarmi,anche se a primo impatto credevo che Daph mi avrebbe risposto con un 'Sei matta' o roba del genere,e invece mi sbagliavo,era una tipa molto cordiale.Il locale era come nuovo,ora toccava organizzare l'evento da dove sarebbe partito tutto.La mattina dopo Daph venne da noi,così ci sedemmo a tavolino per organizzare l'evento,poi lo avremmo portato a Robert,il proprietario del locale,per vedere se il programma gli andava bene.Zac non c'era perchè doveva badare alla bambina visto che Ravina era impengata con il lavoro.Quel pomeriggio andammo tutti al locale,proponemmo il programma a Robert,che fù entusiasta di ciò che gli avevamo proposto,ora mancava solo spedire gli inviti.Josy corse da Cris"Amore tu mi ami,vero?"lui la prese in braccio"Certo,tu sei la mia piccola,solo mia"io me li guardavo disgustata,dio quant'erano sdolcinati,mi facevano alzare la glicemia! Josy lo baciò e poi con voce dolce ma astuta lo abbindolò"Bene amore,tu e Zac occupatevi dei biglietti,e di invitare più gente possibile,fate spargere la voce,noi andiamo a fare shopping"povero Cris,ci rimase malissimo,anche se devo amettere che la scena mi gustò parecchio,mentre li guardavo mi feci una risata di gusto.Andammo a casa a prendere i soldi,e poi dritte ai grandi magazini Harrods.Girammo almeno sette negozi,così incominciai a supplicare quelle due di fermarci in un bar per prendere qualcosa da mangiare,e Daph mi guardò con una faccia molto divertita"Wow,non solo hai una grande simpatia,ma anche un grande stomaco...ahahah...hai mangiato meno di un'ora fà"continuò a ridere,io me la guardai un pò perplessa"Beh grazie,comunque si,ho fame e voglio una crepes,ora!"Josy fece la solita faccia da rimprovero"Ora andiamo a mangiare,senza che fai i capricci eh!"io le diedi una pacca sulla spalla facendo un accenno di sorriso"Eih..non faccio i capricci io" lo dissi con un tono da bambina.Dopo aver girato dodici fottutisimi negozi,finalmente trovai il vestito,era PER-FECT!Porprio quello che faceva per me:il tubino mi arrivava fino all'ombelico,e dà lì in giù era morbido e gonfio,si fermava alle ginocchia,amavo l'effetto che dava quando giravo su me stessa,e poi era di quel blu acceso con sotto le sfumature rosse,con la fascia da mettere alla fine del tubino,rossa.Josy trovò subito il vestito 'perfetto':di seta arancione,molto sottile,e arrivava fino al ginocchio,aveva scelto una cosa conteporaneamente classica e casual,anche se la rendeva seria.Daph era semplicemente stupenda,aveva uno stile molto rock,tutto borchie e pelle,ma con quella fantasia leggera a fiorelini fuczia e verde pisello che faceva risaltare il tutto.Uscimmo dal centro commerciale,e Daph si allontanò"Eii,guarda chi si vede!"una bionda si avvicinò e le diede una pacca sulla spalla"La mia ex...ahaha...che si dice vecchia tigre?"io con il mio solito modo di fare da imbranata,urlai sorpresa"Ma sei lesbica?"Josy mi diede un colpetto alla testa e si scusò con loro,mentre Daph si fece un'altra risata di gusto"Tranquilla,si,ahaha non mi dire che non l'avevi capito,comunque vi presento Georgia"Josy allungò la mano"Piacere,io sono Josy e lei è Bel"io sorrisi,mentre la bionda afferrò la mano di Josy per ricambiare"Piacere mio"era tardi,così ci salutammo e tornammo a casa.Mi chiusi in camera mia a trovare un buon testo,magari allegro e festeialo,era quello che ci voleva,peccato che entrai in crisi"Ahh..ora divento matta,devo trovare un fottuto testo!"Josy entrò in camera e mi aiutò a cercarlo. In quel momento ripensai per un secondo,quando Giu mi dava una mano a cercare le cose nella mia stanza,ero talmente disordinata che lasciavo i vestiti sparsi per casa,e poi creavo un mucchio puzzolente sulla scrivania,e lei era l'unica a capirci qualcosa,così dopo aver trovato ciò che mi serviva mi rimetteva sempre a posto la camera,riusciva a far splendere tutto. Tirai un sospiro e sorrisi,feci uno di quei sorrisi sinceri,Josy capì e sdrammatizzo"Ahahaha certo che Cris prima ci è rimasto male,hai goduto quando hai visto la sua faccia,eh!"la guardai e mi feci una risata anch'io.Dopo tre benedettisime ore trovammo finalmente i testi adatti,ne scegliemmo tre:Overnight,Tip Top e Young people is a promise,non che la mia preferita.

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Capitolo 4
*** First 'debut' ***


"So wake me up when it's all over,when I'm wiser and I'm older"mi rigirai nel letto appena sentii questo rumore"Eii dormigliona sveglia,c'è tuo padre al telefono"iniziò a scuotermi,ma io non mi muovevo"Bel,vuoi svegliarti"le tirai un cuscino e mugolai"Cosa c'è,ho sonno!"continuai a lamentarmi,cosi Josy mi ammollò il cellulare in mano,poi mi diede una carezza sulla testa,manco fossi un cane,e se ne andò di là."Pronto"risposi lamentandomi,era mio padre,ed io avevo gli occhi che si chiudevano da soli"Eii tesoro,oggi ti dovrebbero arrivare i soldi per il biglietto e il backstage"appena sentii quelle parole mi alzai in piedi di scatto cadendo dal letto e sbattendo la testa(lo sò,sono tremendamente sfigata)e come se non bastasse mi cadde il cellulare a terra,"Và tutto bene?"ripresi il cellulare in mano"Si,è che ho fatto un balzo e sono finita con la testa per terra,lo sai sono la solita imbranata,comunque grazie papà,sai quanto ci tengo!"lui rise,mentre io feci una faccia un pò stralunata"Si lo sò,ho la figlia più imbranata del mondo,ora devo andare che devo portare tuo fratello a basket,mi raccomando tesoro,riguardati"disse con voce responsabile,mentre io ero ancora sdraiata sul pavimento"Ok papà,salutami il mostro,ciaoo"posai il cellulare,e tentai di alzarmi da terra,avevo l'osso sacro che mi faceva parecchio male,per non parlare del polso,quando arrivò Yp che mi saltò adosso perchè voleva le coccole"Possibile che capitano tutte a me!"feci una faccia un pò imbrocciata,poi chiamai Josy che mi tolse il cane da dosso,mentre Cris si appoggiò alla soglia della porta con uno sguardo fin troppo divertito"Dovresti andarti a sistemare,hai le occhiaie,un cespuglio in testa,e poi un pessimo odore,sembri uno zombie"io lo guardai male,mi alzai di colpo,così mi avvicinai a lui"Idiota,per primo mi hanno svegliato di colpo,secodno sono caduta dal letto e il tuo cane mi è saltato adosso,e terzo..."gli tirai una gomitata nello stomaco che lo fece piegare in due,e poi andai in cucina a fare colazione(capitemi,ero incazzata nera,e poi avevo ancora il ciclo,se l'era cercata!).Andai in bagno,notai il polso un pò gonfio così ci misi sù del ghiaccio.Tornai in camera per prendere il cellulare quando sentii una forte fitta al ginocchio. In passato avevo avuto dei problemi alle ginocchia.Una volta,mentre gareggiavo,il mio avversario mi fece una proiezione,ed io caddi male,così mi ruppi il ginocchio e purtroppo non tornò più snodato come prima visto che il problema dipendeva dal menisco;qualche anno dopo mi ruppi anche l'altro ginocchio,mi ero arrampicata sù una corda,quando persi la presa ed anche lì caddi male,in poche parole cadere non è una delle mie migliori abilità. Chiamai l'ortopedico e presi appuntamento.Andai di là da Josy,e trovai Cris sdraiato sul letto con lei che gli faceva la ceretta alle gambe,così scoppiai a ridere"Io esco un attimo,vado dall'ortopedico"Josy fece un'espressione piuttosto preoccupata"Che è sucesso?"io sbuffai"Il ginocchio"lei capì al volo così gli salutai e andai di là per prendere il cappotto"Eii lasciaci le tue chiavi,le mie le ho lasciate da Geoff,tanto noi non usciamo però potrebbero sempre servire"ed io come un'idiota accettai"Ok Mr.Ceretta"sia io che Josy scoppiamo a ridere,poi presi la borsa e uscii.Arrivai dall'ortopedico,e dovetti aspettare un bel pò,poi però arrivò anche il turno mio.Mi disse che era il solito problema,e che sarebbe stato meglio se per qualche giorno sarei stata al letto,in modo che la gamba si sarebbe potuta riposare,ma non potevo visto che porprio quella sera avrei dovuto esibirmi con i miei testi.Tornai a casa,trovai il portone aperto così entrai.Arrivai davanti la porta,e suonai almeno una decina di volte,ma nessuno mi aprì e come se non bastasse non avevo nemmeno un pò di credito,così tirai un calcio alla porta dalla rabbia"Aiahh"Daph che stava passando di lì mi sentì e venne da me"Ei piccoletta sei rimasta fuori casa?"chiese con tono gentile,ed io feci una faccia scocciata"Si,quegli idioti sono usciti,ed io stupida che gli ho prestato le mie chiavi!"dissi con tono scocciato,mentre lei mi lanciò un sorriso divertito e si sedè accanto a me"Dai,vieni da me,ti ospito per qualche ora"io misi un sorriso in viso e la ringrazia."Dammi il cappotto,lo metto di là"mi disse porgendomi una mano"Ok,grazie".Parlammo per circa due ore,mi raccontò di quando era bambina,così scoprii che veniva dall'America,era cresciuta lì,e poi mi spiegò anche che venne quì a Londra perchè si era stufata di ricevere critiche sul suo orienamento sessuale.Beh io al posto suo avrei fatto lo stesso,non deve essere bello essere giudicati continuamente.Suonò il campanello,ed era quella scema di Josy che chiese a Daph se mi aveva vista,io non le diedi tempo di rispondere che saltai fuori con una faccia vendicativa,poi ringraziai Daph e tornai finalmente a casa."Bel posso spiegarti"disse lei con un tono da sensi di colpa"No,non serve,davvero"avevo già in mente come vendicarmi.Erano le 18.00 così iniziammo a prepararci,io mi misi il mio bel vestitino con sotto le mie converse preferite,quelle bianche. C'ero molto affezionata perchè non ostante fossero vecchie le comprai con Siena,venivano direttamnte dall'Italia,e poi si può dire che fossero piene di ricordi. Eravamo tutti pronti,così prendemmo Lily e le altre due chitarre e andammo al locale.Zac era venuto con Ravina,mentre Georgia era al locale che aspettava Daph.Appena entrai rimasi a bocca aperta,era pieno di gente e il pensiero di esibirmi davanti a tutti quelli sconosciuti mi rendeva abbastanza nervosa.Entrai e andai subito a salutare Robert"Non credevo che saresti riuscita a portare così tanta gente"disse con tono di sfida"Eii,mai sottovalutare Bel"ci facemmo una risata insieme,e poi me ne andai lanciandogli un sorriso.Corsi in bagno a rinfrescarmi,insomma tra poco più di un'ora sarei dovuta andare ad esibirmi,ed ero abbastanza nervosa non ostante non soffrissi della famosa sindrome da 'palco scenico'.Uscendo dal bagno una ragazza venne da me"Ciao,sei una Directioner?"io la guardai con sguardo sorpreso ed entusiasto"Certo,come hai fatto?"lei sorrise"Ho notato i tuoi bracialetti,comunque io sono Emily,ma preferisco Emy"ricambiai il sorriso"Ah già è vero..io sono Bel".Per un'intera ora io e Emy parlammo tutto il tempo dei ragazzi,poi però vidi Robert salire sul palco,così Josy si avvicinò a me per darmi un pò di conforto,si vedeva anche da due km di distanza che mi stavo cagando sotto per il nervoso."Allora,se siete quì è per la ragazza di fuoco,io la chiamo così perchè una certa signorina mi ha detto che mai sottovalutarla,e che mai dubitare di lei"tutti risero,poi Robert riprese il discorso"Quindi un forte applauso per lei"presi la Les Paul e andai verso il palco,ero agitatissima.Salii sul palco,quando Robert mi passò accanto e mi fece l'occhiolino"Buona fortuna,anche se non ne hai bisogno",così in meno di tre secondi mi ritrovai lì sopra da sola,e c'era un silenzio tombale,stavano tutti aspettando che incominciassi a suonare,quando spuntò un cartello tra il pubblico'Pulce spacca i culi'era Cris,che con il suo solito umorismo idiota ma simpatico cercava di darmi supporto.Iniziai con Tip Top,nell'aria si sentiva la tensione,ma poi poco a poco la gente iniziò a ballare e a scatenarsi,come si fà ai concerti,e l'energia cominciò a tornare in me,mentre il nervoso se ne stava andando.Appena finii di suonare il pubblico iniziò ad urlare e ad appaludire,per poi gridare"Bis..bis..bis" così gli accontentai.Scesi dal palco,ma il pubblico ne voleva ancora così dovette intervenire Robert dicendo che tra un quarto d'ora sarei tornata."Forte come sempre"mi disse Josy correndomi in contro con Cris e gli altri che mi sommersero con un abbraccio"Eii cozze staccatevi non respiro"urlai affanosamente,e come al solito si misero tutti a ridere.Dovevo ancora vendicarmi di Josy,così dissi a Cris di andare nello sgabuzzino del locale per prendere un accordatore per la chitarra.Lui ci mise un pò a cercarlo,così Josy iniziò a preoccuparsi,e le dissi di andarlo a cercare,e quando stavano tutti e due là dentro,ce li chiusi per qualche oretta(Non giudicatemi,ero stata anche troppo buona nello scegliere la vendetta).Nel frattempo tornai sul palco,e mi esibii con Overnight per poi proseguire con Young people is a promise che il pubblico adorò.L'atmosfera del locale si fece abbastanza calda,così decisi di suonare Hold me close,anche se non era nel programma,ma non importò.Nel frattempo i due piccioncini si diedero da fare,ed io che credevo che si sarebbero almeno un pò infastiditi,ma invece no,gli feci un piacere.Mentre suoanavo Hold me close,sembrava tutto più romantico,la gente ballava in coppia,ognuno con la persona amata,e nel vedere tanta tenerezza tutta insieme,pensai a quando sarebbe toccato a me. Era difficile visto che io davo possibilità solo se ero innamorata di una persona,o mi piaceva,ma anche se non ve l'ho ancora detto,signori e signore,sono innamorata da ben tre fottutissimi anni di Louis Tomlison,ed il mio è sempre stato un amore impossibile,e forse mai corrisposto.Non importava se non l'avevo mai visto,tanto meno se gli avevo parlato o solo gridato quel 'Grazie' che desideravo tanto,ma veramente tanto dire a tutti e cinque,semplicemente perchè non ne avevo mai avuto l'occasione,e c'è chi per questo mi prendeva per stupida,o chi si divertiva a sfottermi,ma la mia risposta è sempre stata un 'Non m'importa di ciò che pensi tu,perchè io un giorno lo abbraccerò',sono sempre stata consapevole della difficoltà che c'era,ma io in tre anni non ho mai mollato,e per tre anni non sono uscita con nessuno apparte Jonh,e questo perchè per me c'e solo lui,il mio Peter Pan. Finii la canzone e ottenni un risultato a dir poco eccezionale.Passarono un paio di ore,e poi il locale incominciò a svuotarsi,visto che si era fatto parecchio tardi.Andai a liberare Cris e Josy dallo sgabuzzino,e prima di aprire la porta gli urlai di rivestirsi visto che ero sicura che i vestiti erano sul pavimento.Si fermarono anche Daph e Georgia,che ci diedero una mano a ripulire il locale,e quando finimmo erano le quattro e mezzo di mattina,così salutammo tutti e ce ne tornammo a casa.Nei tre giorni seguenti il locale fù pieno di gente,infatti feci più ore di lavoro,visto che davo una mano a Robert dietro al bancone,e avevamo davvero tanto da fare,era sempre pieno di gente. Come tutte le mattine mi alzai dal letto e mi preparai,solo dopo aver fatto colazione mi accorsi che in casa non c'era nessuno,ed iniziai a preoccuparmi dato che Josy andava al lavoro verso le nove,e Cris,beh Cris stava tutto il giorno a poltrire dentro casa,aspettando che Josy tornasse.La chiamai al telefono,ma non mi rispose,così andai a suonare a Daph per chiederle se l'aveva vista,ma niente.Presi la borsa e andai dritta al lavoro.Arrivata lì,notai un grande telo bianco che copriva l'insegna del locale,così entrai e li vidi tutti là,seduti sul divanetto"Ma siete mongoloidi?Mi è preso un colpo,potevate lasciare almeno un biglietto"Josy mi fece una smorfia,quando Robert mi venne incontro e mi poggiò una mano sulla spalla"Non essere rognosa,i tuoi amici sono quì per te"mi disse con tono scherzoso,poi mi condusse fuori.Tirò via il grande telo bianco che stava sopra all'insegna,e rimasi a bocca aperta,sopra la nuova insegna c'era scritto 'Girl of fire',ed era il nome con cui Robert mi aveva presentato la sera della festa"Wow,cioè è...è..."mentre parlavo saltavo come una matta"Eii bimba,risparmia pure le parole,tu sei una star e ogni star merita il suo posto!" ero troppo impegnata a sbavare davanti all'insegna,che nemmeno gli risposi.Quando realizzai definitivamente mi girai verso Robert e lo abbracciai forte,perchè quello sarebbe stato sicuramente un nuovo inizio,e come inizio era promettente,molto promettente.

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Capitolo 5
*** The phone call ***


Ero lì,beatamente sdraiata sul divano,quando Yp prorpio davanti ai miei occhi fece pipì sul quaderno dei mie testi,che avevo lasciato sul tappeto"Yyyp vai immeditamente via,O.R.A!" Josy e Cris corsero da noi"Si può sapere cosa ti ha fatto questa pulce?"quell'idiota di Cris mi rimproverò,"Senti coso,il tuo cane ha pisciato sulle mie canzoni,o lo addestri o lo addestri!"ero rossa dalla rabbia,così Josy prese il quaderno,e tentò di asciugarlo.Dopo un'ora fù asciutto anche se puzzava terribilmente di piscio,e per tutto il tempo Cris tenne il cane in braccio ripetendogli'Non ascoltarla,tu sei un gentilman'non sò se era più idiota il cane o il padrone."Ma stà piovendo?"si sentiva rumore di pioggia,poi iniziò a tuonare,così Cris se ne andò sotto le coperte,e dopo una ventina di volte che supplicò Josy di fargli compagnia lei cedette,così me ne andai in camera mia,e quando entrai vidi la mia bella Stratocaster vicino alla finestra e completamente zuppa"Aiutooo!"ero entrata nel panico,insomma quella era una delle mie chitarre preferite.Corsi da Josy,ma notai ancora una volta che erano impegnati a soddisfare i loro bisogni sessuali,così corsi da Daph.Quando mi aprì la porta era in compagnia di Georgia che se ne intendeva di chitarre,era una batterista ma sapeva suonare anche pianoforte e chitarra.Le chiesi una mano e lei mi disse che il legno era rovinato,così le ringraziai,e nel tornare a casa con la mia solita fretta,caddi e per sbaglio mi diedi la chitarra in testa,avevo un ficozzo enorme.Andai in cucina per prendere del ghiaccio,poi chiamai papà"Non c'è tempo per i saluti devi solo chiedere a zio Daniel se può rimettermi in sesto la Stratocaster mi si è fracicata"dissi tutto d'un fiato,lui prese tempo"Si,poi glielo chiedo,senti ma quindi torni un pò a casa?"io ci pensai sù due minuti"Si,per forza,mi fermo una settimana,mi fermo da mamma"lui concordò e ci salutammo.Guardai l'orologio,erano già le 19.36 così mi preparai,gli salutai anche se non mi sentirono visto che erano presi da tutto 'quell'esercizio',poi presi Lily e Yp e mi diressi al locale,peccato che pioveva quindi fui costretta a prendere il bus.Mi ero fracicata,Yp non si era stato un attimo fermo e mi aveva fatta bagnare tutta"Eii piccoletta vuoi una bella cioccolata calda?"feci un sorriso sollevato"Robert mi hai letteralmente salvata"poi presi la chitarra,l'accordai e dopo essermi goduta la mia bella cioccolata calda andai sul palco,peccato che non mi ero accorta dei baffi di cioccolata rimasti,così per mezz'ora mi esibii con quei baffi appiccicosi,finchè Robert non se ne accorse,ecco perchè la gente mi aveva squadrata per tutto quel tempo."Bei baffi che avevi"era Emily,che si mise a ridere"Avevo sete,e fretta quindi è normale!"dissi con tono da bambina un pò saputella,poi lei m'invitò a sedermi,e parlammo per un'altra mezz'ora dei ragazzi,quando mi propose di andare al concerto insieme,insomma non potevo chiedere di meglio,sarei andata al concerto dei miei idoli,dove sù quel palco c'era il ragazzo percui avevo perso la testa,con una Directioner non che sistah e molto simpatica e con la mia migliore amica,ero al settimo cielo!Andai al bancone e decisi di chiamare la zia,e come da copione mi diede la solita risposta,ed iniziavo seriamente a preoccuparmi,quindi appena sarei tornata dall'Italia sarei andata dalla zia a Hatfield.Tra due giorni sarei partita,così prima della mia partenza Josy e Robert decisero di organizzarmi una piccola festa al locale,anche se avrei preferito niente palloncini visto che me ne scoppiò uno in faccia facendomi saltare per poi rovesciare il dolce sulla maglia di Zac.Sò che sarei stata via solo una settimana,ma quei due giorni mi sembrarono infiniti,anche se era per poco sapevo che questi idioti quà mi sarebbero mancati un vero casino."Bel svegliati senò farai tardi!"era Josy che mi scuoteva per svegliarmi"No,voglio Louis"stavo sbavando sul cuscino ancora mezza addormentata,penso che ormai avete capito che di prima mattina sono letteralmente uno zombie.Dopo che mi tirò un fottutissimo bicchiere di acqua gelata in faccia,mi alzai dal letto e mi andai a preparare;"Merdaa devo ancora fare la valigia"corsi di là,e dallo spazzolino che tenevo in bocca cadde un pò di dentifricio così scivolai e atterai di sedere,e poi come se non fosse già abbastanza ci si mise Yp che mi saltò adosso per darmi il 'buongiorno'.Quando riuscii a scrollarmelo da dosso e rialzarmi(io voglio bene a Yp,ma è una peste,insomma capitemi!)corsi in camera mia e vidi Josy che mi stava facendo la valigia"Tranquilla,ci avrei scomesso che ancora non avevi fatto la valigia,così ci ho pensato io"le corsi incontro e l'abbracciai forte"Ma quanto ti posso amare io"ci guardammo e scoppiammo a ridere,finchè non vidi l'orologio appeso al muro e corsi in bagno.Ero finalmente pronta,ci avevo messo un'eternità solo per infilarmi un paio di mutande e dei jeans con una felpa,così arrafai un piccolo muffin dalla cucina,e poi Josy e Cris mi accompagnarono all'aereoporto.Ero lì,pronta a varcare la porta dell'aereoporto,quando Yp incominciò a saltarmi adosso per salutarmi(per essere un cane non era poi tanto stupido)così mi abassai e lo coccolai un pò,poi abbracciai Cris"Sarà un piacere alzarmi dal letto senza che qualcuno mi dica che sono uno zombie"lo stuzzicai con finto tono offeso,così lui mi fece un pò di solletico"Beh,per me sarà un piacere non avere per sette giorni una pulce mezza matta che gira per casa"lo guardai e sorridemmo insieme,poi diedi un forte abbraccio a Josy"Mi raccomando,non metterti nei guai,sò che starai via solo una settimana,ma sei tremenda ed io non posso guardarti dall'altra parte del mondo"aveva un tono molto materno,e dalla sua voce sentii che stava sul punto di piangere,così la guardai divertita"Esagerata,non stò dall'altra parte del mondo,e poi non ho più due anni,ed ora non metterti a piangere perchè poi attaco pure io,e inacquo tutto il paese solo per te!"ci lanciammo due sorrisi divertiti,poi ci riabbracciamo,quando Cris ci interruppe e ci ricordò che dovevo sbrigarmi senò avrei perso l'aereo.Furono le tre ore di viaggio più stancanti di sempre,avevo le ginocchia che urlavano dal dolore,per non parlare del mal di schiena che mi faceva sembrare il Gobbo di Notre Dame,insomma posso capire che era la classe economica,ma potevano metterci come minimo dei sedili con lo schienale non troppo rigido,insomma la gente viaggia in aereo per comodità,non per essere striminzita come un tovagliolo!Uscii dall'aereoporto e mi ritrovai davanti mia madre con Siena e Raul(si a mia madre piacciono i nomi 'anormali')così gli corsi incontro,e mio fratello mi toccò il fianco dicendo che ero un pò ingrassata,così gli tirai un colpetto in testa quando mia madre ci divise immediatamente.In macchina rincoglionii mia madre e Siena parlondigli dei ragazzi(One Direction)così dopo un'onora di macchina mi sclerarono di brutto.Mi faceva un pò strano non dire una parola d'inglese,mi ci ero talmente abituata,che parlare italiano per tutto il giorno,non mi era più famigliare.Appena arrivai a casa lasciai la valigia in salone,e andai di là"Mamma...mah...mah..la mia camera!"mia madre sentì le urla e corse preoccupata"Ah,beh visto che tu ormai vivi a Londra,quì ci ho fatto lo studio,comunque dormirai di sopra"io me la guardai scocciata"Cioè fammi capire,io da ragazzina ti supplicavo per farmi dormire di sopra e tu non volevi,e proprio ora che volevo semplicemente la mia stanza tu mi mandi di sopra,no ma mi prendi per il culo?!"ero molto scocciata,e lei fece spalucce e se ne andò in terrazza.La sera venne pure papà con zio Daniel e zia Tiziana,così preparammo il barbecue,io e Siena magiammo talmente tanto che al posto della pancia avevamo due palloncini.Quella sera chiamai prima josy sù Sype e poi sentii la zia al telefono,che non faceva altro che dirmi che dovevo divertirmi e che non mi dovevo preoccupare per lei perchè stava bene,e poi mi chiese di salutargli i miei,non ostante il suo'Non preoccuparti,stò bene' mi preoccupavo sempre più."And we dance all night to the best song ever,we know every line now I can't remember"era la sveglia che giustamente faceva il suo lavoro,ma ero troppo stanca così scaraventai il cellulare per terra,ma non smise di suonare"Noo...Louis..."stavo praticamente parlando nel sonno,quando mamma passò davanti la mia camera"Chi è Louis?!"dal tono si capiva che era arrabiata,così mi infilai sotto le coperte"Nessuno...è quello.."indicai il poster appeso al muro,così lei fece un sospiro sollevato.Passarono dieci minuti,e mi alzai di scatto finendo con la testa perterra,ero caduta giù dal letto,di nuovo.Dovevo andare a fare shopping con Siena,e poi sarei stata a pranzo dagli zii,così mi preparai,e poi suonai a mia cugina che era già pronta"Non cambierai mai,rimarrai sempre la solita lumaca"mi aprii la porta e mi sorrise,ed io ribattei"Io non sono una lumaca,si ok forse lo sono,ma almeno sono una lumaca simpatica"avevo il tono da bambina,e lei scoppiò in una risata contagiosa,così non potei fare a meno di farle compagnia.Finalmente stavamo passegiando per i corridoi di quel centro commerciale,a me tanto famigliare,da ragazzine io e mie cugine ci passavamo i pomeriggi,correvamo per negozi e ci riempivamo di crepes,per poi andare sotto casa di nonna e ordinare un bel bicchiere di Coca-cola.Insomma lì avevo vissuto la mia infanzia,e per me certi posti rimanevano speciali,insomma mi sembrava ancora di sentire i tre chili di profumo che Giu si metteva,e che lasciavano la scia per quei corridoi.Ci girammo più di dieci negozi,le mie gambe erano praticamente sfinite,così mi guardò e capì subito che volevo una crepes,Siena mi capiva al volo,è sempre stato così. "I'm covering my ears like a kid when your words mean notthing..."era il telefono di Siena che squillava"Eii...si...ok...ahah....ok...a dopo"io me la guardai spaesata"Insomma si è capito tutto di quello che hai detto"lei si mise a ridere"Era mamma,ha detto che tra un pò è pronto,ci conviene andare"io feci un cenno con la testa"Ok,vamos"così ci mettemo a cantare 'Vamos ala plaja' finchè non arrivammo davanti al cancello di casa.Zia Ginevra aveva preparato un banchetto,era tutto così squisito,poi io e zio Francesco ci divorammo il tiramisù,noi due andiamo ghiotti di dolci,fosse per noi li mangerremo a colazione,pranzo e cena,peccato che non possiamo.Dovevo andare in bagno,e la strada la conoscevo,così andai al piano di sopra,e passando davanti al corridoio che portava alla terrazza e alla camera di Giu,mi vennero i brividi.Era più di tre anni che non passavo per quel corridoio,e date le circostanze in cui ci passai l'ultima volta,incominciai a tremare e ricordare,mi sembrava ancora di vedere noi tre che facevamo avanti e indietro per quei corridoi,e nella mia mente rimbombavano le risate che un tempo erano la nostra parola d'ordine.Tornai giù e Siena mi vide un pò turbata,così capì subito"Eii Bel stupendo quel nuovo Jeans"io mi guardai dietro al sedere,e vidi la cartigenica che usciva dai Jeans,così scoppiamo tutti a ridere,loro ci erano abituati a vedere i miei 'incidenti' se così possiamo chiamarli.Il giorno dopo andai da zio Daniel con papà,e mi disse che la Stratocaster non poteva tornare buona come prima,e ci rimasi parecchio male visto che ci ero affezionata molto.I miei sapevano del discreto debutto che ero riuscita a fare a Londra,così visto che la mia Stratocaster era rovinata,si misero d'accordo per regalarmene una nuova:era rossa e si sfumava di nero,semplicemente S.T.U.P.E.N.D.A!Me la fecero trovare sotto il letto,e quando l'andai a prendere,diedi una botta alla rete che mi fece sembrare la testa un enorme vulcano,ovviamente l'altra Stratocaster me la sarei tenuta e l'avrei portata di nuovo con me a Londra,non l'avrei abbandonata per niente al mondo.Fù una settimana intensa e rilassante,finchè il venerdì mi arrivò una chiamata da Josy"Bel corri,zia Clara è stata ricoverata"attaccai immediatamente il telefono,corsi da mamma e papà,e gli spiegai il tutto con molta fretta.Corsi a salutare di sfuggita tutti gli altri,e mi feci immediatamente accompagnare all'aereoporto di Fiumicino,dove portai con me chitarre e valige con una manciata di soldi per prendere il primo aereo per Heatfield o d'intorni,purchè sarei tornata entro oggi dalla zia. Ero su quell'aereo piena di pensieri,pensavo a come aveva fatto per finire all'ospedale,cosa stesse facendo,e cosa mi avrebbero detto i medici appena sarei arrivata.L'aereo atterò,così appena uscii dall'aereoporto presi il primo taxi che vidi e mi feci portare all'ospedale di Heatfield.Presi i bagagli,entrai immediatamente all'ospedale dove vidi Cris che mi aspettava,così prese una chitarra e mi portò davanti la stanza della zia dove ad aspettarci c'era Josy."Che cosa è successo?"ero molto agitata"Stava a casa,quando ha setito freddo,e si è messa a tossire,poi si è stesa sul letto,la governante stava pulendo casa quando l'ha vista,così ha chiamato il 118,e poi ha chiamato a casa chiedendo di te,le ho spiegato che non c'eri,così sono venuta io,e ora eccoci quà"dei lacrimoni incominciarono a scendere sul mio viso,quando vidi il dottore uscire dalla stanza"Come stà?"chiesi insistente"Mi dispiace signorina,ma non siamo sicuri che riuscirà a superare la notte"nel sentire quelle parole tirai un pugno al muro,e mentre Josy e Cris aspettavano lì davanti impazienti,io me ne andai per i corridoi,avevo voglia di stare sola,non riuscivo a smettere di piangere.

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Capitolo 6
*** A look back ***


Ripercorsi quel corridoio almeno una decina di volte, finchè non notai una piccola finestrella da dove si vedeva l'interno della stanza. Lì c'era una ragazzina, un adolescente, e nel giro di tre secondi tutto tornò. Rividi quello stretto e freddo corridoio, da dove a mala pena scorgeva un pò di luce, con quel pavimento macchiato, che odorava di morto; ricordai quelle scomode poltroncine dove ci passai giorni, e risentivo l'odore di quei caffè senza sapore, che sembravano acqua, ma niente tornò nella mia mente come quella piccola e buia stanza con quel letto comodo e caldo, dove per settimane ci vidi l'unica persona con cui non avevo bisogno di parole per farmi capire. Giaceva lì, in quel letto bianco circondata da fili, con la mano viola per tutte le flebo, e aveva i suoi lunghi capelli castani sciolti, che spesso le pettinavo. Le sue unghie erano corte, ma ancora con il suo amato smalto Fuczia, e il polso destro era ancora pieno di braccialetti che per lei erano colmi di significati, e poi aveva ancora indosso quegli orecchini corti, ed erano ancora brillanti come una volta, a forma di aereoplanino che lei tanto amava perchè per lei rapprensentavano la libertà, e non se li toglieva mai visto che glieli aveva regalati il suo ragazzo per un anno di coppia. Non ostante tutto la sua pelle era rimasta fresca e giovane,con quel colorito dorato che non l'abbandonava mai, profumava ancora di Gucci -il suo profumo preferito. Le labbra erano rimaste rosse, e quegli occhi color nocciola, proprio come i miei, e la cosa che ricrdo di più è che non smettevano di brillare, perchè lei non intendeva arrendersi, ed io sò che non lo avrebbe mai fatto. Ogni volta che una persona l'andava a trovare e le faceva un complimento lei continuava a sorridere e ad arrossire, sembrava una principessa, e lo era, era la mia principessa che avevo promesso di proteggere. Odiavo vederla lì, sù quel letto con tutti quell'aghi nelle mani, proprio quelle mani che amavo stringere.Vederla lì, immobile senza potersi muovere mi faceva venir voglia di tirare un pugno al muro e iniziare a piangere, ma non potevo, non potevo farmi vedere piangere da lei, dovevo essere forte, dovevo esserlo per lei, dovevo renderla felice, non depressa.L'ammiravo -questo da sempre- ma sopratutto in quell'ultimo periodo, perchè non ostante doveva restare lì, non ostante non poteva più andare a divertirsi, non ostante le flebo, i dottori e tutto il resto lei continuava a sorridere, sempre e comunque.Passavamo ore a parlare, mentre le facevo i capelli o le unghie, e ricordo che mi nascondevo sempre l'iPod nelle tasche, per non far arrabiare i medici visto che non volevano che lei ascoltasse musica o semplicemente navigasse su internet, così nascondevo l'iPod e poi appena entrata in camera tiravo fuori quelle cuffiette verdi, e ricordo che mi faceva sempre l'occhiolino ,come a dire 'Missione compiuta', ma la 'missione' non era per niente 'compiuta', perchè una sera, mentre io e zio Francesco eravamo rimanemmo all'ospedale, a dormire su quelle scomode poltroncine, i medici ci svegliarono, dicendo che c'era un'emergenza, e che di tanto in poco, lei sarebbe morta. Quando sentii quelle parole caddi a terra, mi lasciai andare, e iniziai a piangere, poi però mi asciugai le lacrime e mi ricordai della promessa fatta, io dovevo proteggerla. Entrammo in stanza e lei era lì, con quei fili ovunque, e gli occhi socchiusi. Parlò prima con zio, poi arrivò anche il resto della famiglia, e lei salutò a modo suo oguno di noi, sapeva che non le sarebbe rimasto molto tempo, poi uscirono tutti dalla stanza e rimanemmo solo noi tre, come ai vecchi tempi, io Giu e Siena che ci chiudevamo in camera a parlare per ore e ore. Dopo poco Siena uscì dalla stanza salutando la sorella con un bacio sulla fronte, non riusciva più a trattenere le lacrime così preferì uscire, e le promise che dopo sarebbe tornata ad abbracciarla. Io rimasi lì con lei, e l'abbracciai forte chiedendole di non lasciarmi, ma non feci in tempo a rimettermi sù quella sedia che i battiti incominciarono a diminuire, così mi guardò e mi disse testuali parole'Non ti lascerò mai,perchè quì con te lascerò una parte di me,promettimi che sorriderai sempre cuggi,ti vogl..'nel giro di pochi secondi mi ritrovai circondata da medici, che mi spinsero in un angolino della stanza, e quando riuscii a vedere di nuovo la sua immagine, era lì stesa nel letto con gli occhi chiusi, e i medici a testa bassa pronunciarono l'ora del decesso, non fecero in tempo a dirmi quel 'Mi dispiace' che io ero già in ginocchio in una pozzanghera, quando si sentì un urlo provenire da quella stanza, e il resto della famiglia capì subito. Il cancro aveva vinto. La ricordo come la ragazza gentile, buona ma forte, tanto forte e con una grande personalità, quella innarestabile che non conosceva la parola 'impossibile', che si prendeva cura di se stessa e delle persone che amava, e che non lasciava mai che il sorriso l'abbandonasse, e il bello è che quelli non erano sorrisi finti, ma erano sorrisi veri. Lei era un mito, e non era solo mia cugina, era il mio Idolo, quella persona che non mi avrebbe lasciata per niente al mondo, eppure l'aveva fatto, ma non proprio, lei quando se ne andò portò con se una parte di me, e lasciò in me una parte di se. Iniziai a tagliarmi, niente era più come prima, avevo perso il sorriso, avevo deciso di chiudermi al mondo. Non ero più io,piena di tagli e cicatrici, con un viso cupo e scoraggiato, nessuno mi conosceva più. Zia decise di lasciare la sua stanza così, ma un giorno andando in terrazza notò una busta da lettere per terra, con sù scritto 'Per te cuggi' così capì subito e mi portò la busta. Ricordo che nemmeno feci in tempo ad aprire la busta, che già piangevo: 'Stai leggendo questo, quindi vuol dire che sono passati mesi e che ora ti stò facendo da angelo custode. Sai che io non ti ho lasciata, quindi se lo pensi, è una cazzata! Io e te l'abbiamo promesso, abbiamo promesso che mai ci saremmo lasciate, e quando sono volata sù mi sono portata via una parte di te, scusa ma dovevo. Prova a guardare oltre, prova a guardarti almeno per un attimo, in te c'è una parte di me. Non rimproverarti perchè ora sono quì, tu mi hai protetta, e continui a farlo, scema ti ricordi quando stavamo sul lettone di nonna a parlare di loro, di noi e del resto del mondo che era ignoto a tutto ciò che c'è di bello?! Non dimenticarti, non dimenticarti di me, e tutti quei sogni fatti nostri realizzali. Voglio che ti specchi ogni giorno e che ti ripeti che sei stupenda, è ora che inizi a credere a quelle parole che ti ripetevo di continuo. Continua ad essere la solita scema, che ne combina una al secondo, e prenditi cura di quell'altra matta di Siena, abbracciala anche da parte mia. Voglio che tu sorrida, sempre, perchè i sorrisi sinceri distruggono ogni forma di male. Realizza i tuoi sogni, fai conoscere al mondo la tua musica, fagli sapere di cosa sei capace, io ho ascoltato quella voce tante volte, e sò che ce la può fare. Prendi tutto, e travolgilo, trasformalo in ciò che hai sempre desiderato, perchè è ora che impari che niente è impossibile finchè sei te stessa, quindi sò che se rimani la cogliona di sempre, il mondo un giorno sarà tuo. Guai a te se stai a sentire quegli adulti bacati, tu puoi farcela, fidati di me. Ti prometto che un giorno starai su un palco, questa è una promessa, ed io sorriderò finch'è tu sorriderai, come quando eravamo piccole, e ti imboccavo con le castagnole ricoperte di nutella, oppure quando ci litigavamo il fular di zia, ecco tu lì sorridevi, sorridevi per davvero quindi continua a farlo, questa è una promessa. Per sempre tua scemotta' Dopo che lessi quella lettera tutto cambiò, lei aveva ragione, in me c'era una parte di lei. Avevo incominciato a mangiare come lei, a scrivere come lei e a volere bene alle persone come lei, così poco a poco cercai di smettere di tagliarmi, perchè la felicità stà in un sorriso, non in un taglio. Poco a poco tornò tutto normale, ma ebbi bisogno dell'aiuto di cinque idioti, mi corrego:Idoli. Grazie a loro riuscii a dimenticarmi totalmente che le lamette esistono. L'ultima volta che abbracciai mia cugina avevo quindici anni, ma ciò non significa che l'ho persa, una persona la perdi quando non la senti più tua, ed io sento che lei rimarrà mia per sempre. Mi appoggiai al muro e chiusi gli occhi. "Bel andiamo,svegliati!Zia Clara è fuori pericolo!" mi sentii strattonare, e riaprii gli occhi"Giu,dove sei?"parlai in italiano, così Josy fece una faccia totalmente spaesata "No, niente lascia stare,dov'è la zia?" Josy mi sorrise, e mi tirò sù da quell'angoletto "Vieni, stà di là in stanza con Cris".

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Capitolo 7
*** Maybe I'll start thus ***


Avevo un gran sonno, ma non vedevo l'ora di riabbracciare la zia, così con tutto il viso appiccicoso per colpa delle lacrime, piombai in camera della zia e l'abbracciai forte, appena mi vide sorrise. "Mi è preso un colpo, ma dico io, rivammi a dire che i medicinali non servono a niente e mi senti!" Poco dopo scoppiamo in una risata, finchè i dottori entrarono e mi dissero che lì non ci potevo stare perchè non avevo il camice e la cuffietta, perchè era tardi e bla bla bla; la salutai al volo e tornai a casa. La zia lascia sempre una chiave nascosta dietro il vaso che ha affianco alla porta, quindi non dovetti chiederle ne chiavi e ne niente. Quella sera ci accampammo davanti alla TV a vederci un vecchio film horror, ammetto che non smettevo un attimo di sfottere Cris "Ahahah che fifone che sei, nemmeno avessi due anni" lui mi guardava infastidito "Zitta scema" così mentre lui si nascondeva dietro a Josy per non vedere le scene, io gli fecii la linguaccia e m'ingurgitai di caramelle gommose, con tanto di liquirizia rossa, quella non può mai mancare! "Josyyy corri...porca merda, aiutooo" mi stavo preparando una camomilla quando per sbaglio diedi fuoco al filo del filtro "E' piena notte,che succede?" corse in cucina e sbarrò gli occhi "Criiis svegliati!" mentre lei lo chiamava andai di là e lo svegliai con un bicchiere d'acqua gelata "Ma che caz.." sentì l'odore del fuoco e corse di là da noi. Poco dopo prese l'estintore che si trovava al piano superirore e spense il fuoco "No, la mia povera camomilla, ne voglio un'altra!" Josy alzò gli occhi al cielo "Tranquilla, domani mattina te la vado a comprare, ora però vai a dormire e smetti di combinare casini, notte" era un pò incazzata, si vedeva dalla faccia, era così seria, così le diedi la buonanotte e senza fare polemica misi Look after you, ovviamente cantanta da Louis, e mi addormentai. La mattina dopo andai subito a trovare la zia in ospedale, le portai un sacco di cose, iniziando dal cibo fino ad arrivare ai giornali e alle varie riviste che arrivavano ogni due giorni per posta. Avevo letto che Niall usciva con una tizia, così rincoglionii la zia per circa due ore. Nel pomeriggio tornai da lei con Josy e Cris che la voelvano salutare, visto che quella sera loro due sarebbero tornati a Londra, io invece decisi di rimanere con la zia finchè non sarei stata sicura che stesse bene. Fù una settimana un pò noiosa, ma almeno stavo con la zia e ne ero felice, però si sentiva che quei due scemi non c'erano, così un giorno dalla noia svuotaii e ripulii la soffitta. Trovai un sacco di cose, tra cui i miei vecchi video di quando suonavo e cantavo le mie canzoni, così gli vidii uno ad uno, e incominciaii a sentire nostalgia di qando non m'importava di niente, certo ancora ora sono il tipo che fà solo quello che vuole, però prima era tutto più semplice. L'aria incominciava a mancare in quella casa, così presi la mia borsa, m'infilai quelle vecchie converse e andai a farmi una passegiata. Sentii delle goccioline cadermi in testa, m'infilai il cappuccio e continuai a camminare, finchè ad un tratto incominciò a diluviare -com'è giusto che sia l'ombrello non lo avevo preso perchè quello stupido meteo diceva che non avrebbe piovuto e ci sarebbe stato il sole per tutta la giornata, sincermanete potrebbero tranquillamente evitarsi tutte queste cavolate (comprendetemi, mi fracicavo sempre per colpa di quello stupido meteo), chissà come si sbalgiano sempre! Mi sedei sulla scalinata principale -coperta da un portico- di una grande palazzina. Non sò come, ma a voce molto bassa incominciai a canticchiare, quando a un certo punto un signore passò e mi lasciò una sterlina, ed io incominciai ad urlare che aveva capito male, ma credo fosse sordo. Mi era presa a cantare tutto l'Up all night, quando una signora con un ombrellone trasparente al posto dell'ombrello si fermò davanti a me (Quel coso era veramente enorme,non esagero!) io me la guardai un pò strana "Mi scusi signora, ma prima che mi lasci qualche sterlina l'avverto che ha capito male" lei si mise a ridere,mi sentii un pò presa in giro "Scusami cara ma quella che ha capito male sei tu, io sono Linnet Understood, ho lavorato con varie case discografiche e parecchi artisti che hanno sfondato sono miei alievi se così possiamo chiamarli" mi guardò negli occhi e mi fece un sorriso, sembrava una donna molto calma e sicura di sè, io continuavo a non capirci niente e a guardarmela spaesata "Vieni, se vuoi andiamo a prendere un caffè, mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con te" mi fece un pò di spazio sotto l'ombrello, io mi alzai e ricambiai con un sorriso "Grazie". Camminammo per due o tre minuti, poi arrivammo in una caffetteria, dove ci sedemmo e ordinammo un buon caffè, io però optai per un cappucino che riuscii a roversciarmi subito addosso, lo sò, sono un'eterna imbranata. Linnet mi parlò di un potenziale contratto, io non stavo nella pelle, poi mi chiese se domani ci saremmo potute rivedere, ed io senza pensarci due volte accettai. "Ziaaaaaaaaa" la mia faccia finì dritta sul pavimento, poi mi rialzai e mi misi una mano sul sedere (avevo appena preso una botta, e a quanto pare avevo un bel livido, non avevo ne scoreggiato o fatto altro, non capite male) "Ziaaaaaaaaaaaaa..." ero finalmente arrivata nel corridoio, quando un medico 'sò tutto io' mi fermò "Non si può correre, non si può urlare, non si può saltare e non si deve parlare!" Beh ammetto che forse esageraii, ma mentre parlava gli facevo le smorfie, insomma fosse per lui,tra un pò non dovevo manco respirare, e così il medico mi imbruttì, dopo di chè riuscii finalemente ad entrare in quella benedetta stanza. La zia stava ridendo, così mi fermai un attimo e la guardai spaesata "Cosa c'è?" lei continuava a ridere "Solo tu, diciottanni compiuti, ti puoi far rimproverare da un medico perchè salti" continuava a ridere, e mi guardava molto,ma molto divertita! Mi sedei e feci finta di offendermi "Tesoro, stavo scherzando, non la prendere a male" incominciai a far finta di piangere, e la zia fece una faccia preoccupata, ma dopo qualche istante alzai la testa "Una casa discografica mi vuole, una casa di scografica!!" Ora a saltare eravamo in due, e non smettevamo un attimo di urlare, così venne l'infermiera che ci rimproverò, beh sempre meglio di quello sorbutico che avevo avuto la sfortunata di incontrare prima. Passai tutto il pomeriggio a raccontare alla zia di quell'incontro, e fantasticammo come sempre, poi però si fecero le 20.00 così dovetti tornare a casa. Quella sera chiamai Siena e le diedi la notizia, stammo per un'ora a sclerare sù Skype, poi a ritmo di More Than This mi addormentai. "Si...ahh...nono...trnquilla,faccio piano...ciao" mi alzai di colpo,e presi al volo una mazza da baseball "Wuaaaaaaaatà!" convinta che fossero i ladri, stavo per dare la mazza in tasta a mio padre "Ma sei rincoglionita?! Mancava poco che mi ritrovassi la testa in due" mio padre mi squadrò, mentre io scoppiai a ridere, e ammetto che non riuscivo a smettere (Credevo fossero i ladri, quindi non per far la saputa ma avevo tutte le ragioni del mondo per reagire così, oh!). Mi scusai,gli diedi il buongiono come si deve, quindi senza una mazzata in testa, e mi divorai tutto ciò che c'era sul tavolo, manco fossi un orso! Dopo che papà mi spiegò che la zia lo aveva chiamato in modo che lui si sarebbe preso cura di lei e così io sarei potuta ritornare a Londra per incontrare Linnet (Amo mia zia!)preparai le valige, andai a salutare la zia, e il pomeriggio ero già in treno diretta a Londra. "Up all night and jump aroud until we see the sun, I wanna stay...." trovai il cellulare, era Josy"Dove sei?" io con molta fretta risposi e attaccai "Stò arrivando". Non andai subito a casa, ma corsi al locale. Una volta arrivata lì, trovai Josy a bere una birra, mentre Robert e Cris erano dietro al bancone, inutile dire che ero sbalordita, insomma quello sfaticato con i capelli da gallo si era deciso a lavorare! Entrai, ma non mi riconobbero subito, forse per le luci basse, poi però mi saltarono adosso, sommergendomi di domande. Josy per poco non faceva cadere la birra, quando le dissi di Linnet; dopo due ore passate davanti una birra, finii di raccontargli tutto ciò che era accaduto quei giorni, lontano da loro. Josy era così contenta "Sono orgogliosa di te, sò per certo che ce la farai" mi disse abbracciandomi forte, io sorrisi e la strinsi a mia volta "Ce la farò,promesso!" dopo poco Cris ci abbracciò, soffocandoci "Scimmione non respiro!" lui rise come al solito, poi però si tolse, e incominciammo a stuzzicarci come sempre. Passò qualche giorno, finchè non ricevetti una telefonata da Linnet; appena vidi il numero cominciai a saltare come una matta "Linnet?" avevo la voce che tremava, per quanto ero emozionata "Ciao cara, volevo proporti di vederci questo pomeriggio, magari verso le 16:30" io esultai e poi le diedi l'indirizzo del locale -il pomeriggio sarei stata lì per lavorare-. Avvertii Josy della telefonata, poi dissi a Cris che avrebbe dovuto tenere a bada Yp, e subito dopo corsi da Robert. Una volta da lui, gli raccontai che il pomeriggio sarebbe venuta Linnet, era entusiata così mi abbracciò e mi augurò buona fortunata, dicendomi che non ostante tutto non ne avevo bisogno. Ora non mi restava che rendere il locale più ordinato e carino alla vista, ma era praticamente impossibile con quell'imbecille di Nick che faceva lo scemo, così fui costretta a trascinarlo fuori dal locale (Capitemi, doveva essere tutto PER-FECT!). Alzai lo sguardo per vedere che ore erano, e finalmente le 16:00 erano arrivate, quando vidi una figura -a me conosciuta- entrare nel locale. Mi si avvicinò, quando capii che era Linnet, e nell'entusiasmo la salutai con un caloroso abbraccio. Ci mettemo un attimo sedute, poi prese una birra, la stappò e iniziò a spiegarmi che aveva in mente "Sai, vorrei farti una proposta, un bel contratto!" al suono di quelle due parole, mi rizzai e rimasi a bocca aperta, con gli occhi che brillavano, poi lei fece una silenziosa risata "Pensavo che potresti farti un qualcosa di tuo, come un nome, non sò se mi spiego....Ah, devo fare i complimenti al proprietario per il nome del locale, è davvero interessante" mi alzai di scatto, e le raccontai di come era stato dato quel nome al locale, e lei rimase molto contenta, dicendomi che quel nome era ciò che ci voleva per la mia futura carriera. Finimmo di parlare verso le 19:00, poi mi disse che la mattina seguente mi sarebbe venuta a prendere, e saremmo andate insieme alla casa discografica di un tizio che conoscieva molto bene -non mi volle dire il nome- inutile dire che per me era ancora tutto da realizzare. Non riuscivo a crederci!

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Capitolo 8
*** "I have a contract!" ***


Erano solo le cinque di mattina, eppure ero sveglia, ancora sotto le coperte e pensando a cosa stava facendo il mio Pan in quel momento -cosa che faccio tutte le mattine, appena apro gli occhi. Un'ora e poco più passò, quando sentii la porta aprirsi, e intravidii quella montagna rossa di capelli che Josy ha sulla testa. "Sei sveglia?" era stranamente dolce "Si, sei strana, tu a quest'ora normalmente dormi" si sedè accanto a me "Ho bisogno di parlare, ti va'?" la guardai e l'abbracciai "Ho paura di non essere abbastanza, cioè io sono così inutile, mentre Cris è..." le presi il polso, la guardai negli occhi e le dissi che se avesse detto un'altra parola l'avrei presa a calci, poi mi tirai sù con la schiena, e le spiegai quanto sia straordinaria e quanto sia rara! Una volta che i dubbi sparirono e il sorriso le tornò, andammo a fare colazione. Vidii l'ora e per poco non sputai il succo di mela, come al solito stavo in ritardo! Corsi in bagno e mi preparai, e proprio mentre mi stavo mettendo le scarpe il cellulare squillò "Arrivo subito". Presi la borsa e salutai Josy, dicendole di salutarmi quel nullafacente di Cris e di dare le coccole del 'buonbuongiorno' a Yp. Scendendo velocemente le scale, mi accapottai, 'investendo' Duph che scoppiò a ridere, poi però mi aiutò ad alzarmi e la salutai velocemente. Salutai Linnet e salimmo in macchina. Dopo una ventina di minuti arrivammo davanti a un grande edificio, poi Linnet mi trascinò dentro, portandomi in una stanza da dove si poteva ammirare London Eye; "Cara accomodati" Linnet mi sorrise "Certo che deve essere un piacere lavorare con una vista così!" lei si mise a ridere, quando si alzò per andare a slutare uno stangone biondo "Tu devi essere Bel, piacere York" mi porse la mano e gliela strinsi "Piacere mio" Linnet sorrise "Bel lui è mio fratello, è il direttore di questa casa discografica" io rimasi a bocca aperta "Cioè tu possiedi anche una casa discografica,Wooow!!" fece una risatina mentre annuì. York mi volle prima sentir cantare, poi si complimentò con me, e ci mettemmo a tavolino per parlare di questo contratto. Nel giro di un'ora firmammo le carte necessarie, e infine l'ultima firma, avevo un contratto!! Ci mettemmo d'accordo per il giorno dopo, dopodichè li salutai a me ne tornai a casa tutta felice. Appena uscita di là chiamai subito la zia "Ziaaa ho un contratto!"lei incominciò ad urlare tutta felice "Tesoro è meraviglioso, sapevo che ce l'avresti fatta!" io continuavo a saltare, ancora non ci credevo "Zia ora ti devo lasciare, appena torno ti chiamo su Skype" la salutai e presi il bus. Non c'era nessuno, così me ne andai al locale, e tanto per cambiare erano tutti là, tranne Josy. Appena entrai saltai addosso a Robert, mentre continuavo ad urlare di avere un contratto, e lui felice mi abbracciò forte. Prima di mettermi dietro al bancone ad aiutare quei due,chiamai la zia su Skype, come promesso, dove diedi la bella notizia anche a papà, quando Linnet mi chiamò "Ciao cara, stasera ci sarà una festa privata all'IceBar" accettai e la ringraziai. Ne approfittai per passare ai magazzini Harrods, dove comprai un vestito nero di pizzo per la serata, dopodichè corsi a casa. Corsi per le scale, e appena aprii la porta saltai addosso a Josy "Ho un contratto!" lei si mise a saltare con me, poi le raccontai dell'invito di Linnet all'IceBar. Mi prestò delle scarpe stupende, erano così perfette! Mi raccolsi i capelli in una treccia a spiga, e poi scappai via, salutandola con un bacino sulla fronte. Una volta arrivata notai che era pieno di gente, e feci fatica a trovare Linnet . "Loro sono Abel, Francine e Nat" Linnet mi sorrise, poi Nat mi fece segno di sedermi. Parlammo un po' quando l'atmosfera si scaldò, e Francine e Abel iniziarono a baciarsi, mentre Nat fu' portato via da una bruna snella. Mi guardai intorno e vidi che in ogni angolo c'era qualcuno con la persona amata, mi sentivo spaesata così me ne andai in bagno. Il mio riflesso nello specchio era limpido, e notai subito gli occhi, occhi scuri e tristi, tanto tristi. Sbattei i pugni sul lavandino "Basta! Non voglio più piangere, cazzo fà male! Strappatemi il cuore, trituratemelo, bruciatemelo ma distruggete questo amore, mi uccide..." mi accasciai a terra, il mio viso era completamente bagnato e gli occhi bruciavano. Linnet mi trovò lì, così mi tirò sù e mi abbracciò forte, poi mi portò in un posto più tranquillo dove mi chiese cosa stava succedendo, ma mi limitai a dirle che volevo andare a casa, così chiamò York che mi accompagnò a casa -lei non poteva, doveva per forza restare alla festa. Dopo una notte passata a piangermi addosso, per Pan, sgattaiolai in bagno per asciugarmi le lacrime, e rendere il mio viso più solare possibile. Tanto per cambiare, quell'astuta di Josy se ne accorse "Tutto bene?" io la guardai seccata "Louis" lei mi abbracciò, e poi lasciò perdere l'argomento. Il sabato mattina nessuno di noi tre lavorava, così tirammo Cris giù dal letto (letteralmente, lo prendemmo per i piedi, quello non si voleva svegliare!), poi andammo a suonare a Duph, che aveva dovuto passare una notte piuttosto piacevole, dato la presenza di Georgia, in vestaglia. Le chiedemmo se più tardi le andava di raggiungerci ai magazzni Harrods, ed entusiasta, accettò. "Fottuta cioccolata!" mi era preso un mal di pancia dopo quella squisita cioccolata calda "Sei un'ingorda" e ovviamente Josy mi rimproverò, poi scoppiammo tutti e tre a ridere. Duph e Georgia arrivarono, quando in lontananza si videro anche Micheal e Geoff, invitati da Cris. Dopo che tizio aveva salutato tizio, e tizio aveva salutato tizia e così via, Josy e Georgia vennero con me a dare un'occhiata a qualche negozio di abbigliamento, mentre gli altri quattro andarono in un negozio di videogiochi, ametto che avevo voglia di andare con loro "Cris mi prendi il nuovo videogioco di macchine, peeeeeerfavore" feci una voce da bambina e la faccia da cucciola, ci cascava sempre (capitemi, era l'ultimo uscito!). La mattinata passò in fretta, e dopo pranzo decisi di tornare a casa, tutta colpa della terza guerra mondiale che stava prendendo forma del mio povero stomaco. Verso il tardo pomeriggio, i ragazzi tornarono a casa, così ci preparammo per andare al locale. Presi la Les Paul, e mi fiondai sul palco, esibendomi con Overnight. Mentre cantavo, notai Linnet e Francine nel pubblico, così mi prese un colpo, e nel giro di pochi secondi scesi immediatamente dal palco. "Cara, ho sentito che ti esibivi stasera, e abbiamo pensato di venirti a vedere, ci sono anche York e Nat" Francine mi sorrise "Comunque sei molto brava" io ero lì impalata, manco fossi un palo "Grazie", fortunatamente arrivò Robert che mi riportò sul palco. S'era fatta mezzanotte, così decisi di scendere dal palco per fare una breve pausa, la mia voce non resisteva più. York mi si avvicinò "Quelle canzoni, le hai scritte tu?" io annui, mentre mi godevo il mio succo di mela. D'un tratto vedemmo Nat sul palco,che si mise a cantare. Il tizio aveva una bella voce, potente e ben equilibrata. Ne approfittai per andare dal gruppo, e la maggior parte di loro erano sbronzi, giusto Josy era ancora lucida, ma nel giro di un'ora anch'io ero bevuta più di una spugna. Non potevo tornare sul palco, così Josy, con l'aiuto di Duph ci riportò tutti a casa. "She's not afraid of all the attention, She's not afraid of running wild, How com...." era il cellulare che rompeva proprio quando non doveva, così aprii gli occhi e lo portai all'orecchio "Pronto" oltre che l'aspetto, avevo una voce da zombie "Cara, ti ho disturbato? Ti sento strana"io sgranai gli occhi, e poi involontarimente sbadigliai "Nono, traqnuilla, ma percaso sai che ora è?" lei sgignazzò "Sono le due del pomeriggio, comunque tra un'ora ce la faresti a venire nella casa discografica? Io e York ti dobbiamo fare una proposta"saltai appena sentii l'orario "Certo, scusa ma ora devo proprio andare, a dopo". Mi alzai dal letto e come una matta incominciai a correre per casa "Jooooosy, Joosy, Joooooooosy ma dove sei?" non rispondeva nessuno " 'Sti due staranno scopando" ero seccata, quando entrai di fretta in camera loro, dove non c'era nessuno, ma un piccolo bigliettino sul comò: 'Siamo usciti, rientreremo nel pomeriggio, tranquilla Yp è con noi, ti voglio bene. Josy' Me ne andai di là e con tanta fretta mi preparai. Mancavano pochi minuti alle quattro, e finalmente ero pronta, così presi la borsa, quando mi arrivò un messaggio da Facebook, Midnight Memories era in prevendita sù Team Word! Ero impalata a guardare lo schermo del cellulare, con sopra la copertina di Midnight Memories, quando entrando nella casa discografica, per sbaglio sbattei contro la porta a vetri, inutile dire che tutti si misero a ridere. Francine mi venne incontro ridendo, poi mi salutò e mi accompagnò nell'ufficio di York. Mi sedei, quando Linnet mi raggiunse "Allora, emozionata per questa proposta?" io la guardai, mentre in realtà pensavo a Midnight Memories "Certo!". York entrò, si sedè e senza dire niente mi passò un foglio, che diceva che avrei inciso un CD. Di scatto mi alzai e incominciai a saltare, poi saltai addosso a York ringraziandolo, lui mi sorrise e Linnet si mise a ridere. Avrei inciso Overnight, e se avrebbe avuto successo, avrei inciso un'intero album! La mattina dopo ero in sala di registrazione, e avevo il cuore a duemila, insomma da ragazzina avevo sempre sognato una cosa del genere! Dopo aver inciso, chiamai in Italia per dare la notizia, sentii la zia che tra poco era anche più felice di me, e tornai a casa saltando addosso a Josy e company. I giorni passarono, e Overnight era quinto nella classifica inglese di quel mese, dei CD più venduti in Inghilterra, ciò voleva dire che forse anche solo uno dei miei cinque sorrisi, aveva ascoltato quel CD!

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Capitolo 9
*** Remember you ***


Un mese era passato dall'uscita di Overnight, arrivato al terzo posto nella classifica britannica mensile, dei brani più ascoltati e venduti. Ovviamente non potevo essere più felice! "Cos we're on fire, we are on fire, we're on fire now, yeah we're on fir...." ed ecco che la sveglia, ovviamente come ogni santissimo, fottuto, giorno rompeva proprio nel momento meno opportuno "Si..torn..aspettami..." Cris mi passò davanti, e mi si avvicinò "Sempre a parlare nel sonno tu?" e quello scemo si mise a ridere, io lo guardai seccata "Con amore e con afetto, vaffanculo!" e me ne andai, chiudendomi in bagno, immergendomi nella vasca. Alzai lo sguardo verso l'orologio che avevo appoggiato sopra il water,ed erano già le 9:36, così uscii dalla vasca e mi vestii. "Buongiorno Linnet, un attimo e sono lì" ero in ritardo, alle dieci meno un quarto dovevo stare alla casa discografica, ma mi ero svegliata tardi, colpa di Tommo e delle sue braccia calde e ancora sconosciute. E wualà, ecco che come da copione- almeno per la milionesima volta- andai a sbattere contro la porta a vetri, mentre Carmen scoppiò a ridere e mi diede il buongiorno, dal tronde come ogni mattina. "Ribel, dobbiamo parlare" York aveva un tono così serio, e mi aveva chiamata 'Ribel', inutile dire che me la stavo facendo in mano. Mi sedei e lo guardai negli occhi, lui incrociò le braccia, tentando di nascondere un sorrisino "Inciderai un album!" spalancai prima gli occhi, dopo toccò alla bocca, e infine saltai in piedi, manco fossi una molla, ed incominciai a saltare "Incido un album, un album, cioè un album!!" poi lo ringraziai, e corsi fuori dall'ufficio, correndo per tutto il piano, mentre urlavo che avrei inciso un album, quando andai a sbattere contro una rimbabita che mi fece cadere, e sbattei l'osso sacro. "Ahia" lei mi porse la mano "Scusami, non volevo",- forse la rimbabita ero ancora io- la guardai e sorrisi, dissi che non importava, poi ognuno riprese a fare ciò che stava, appunto, facendo. "Cara! Vedo che York ti ha già dato la notizia" era Linnet che spuntò da dietro, e dalla voce sembrava molto entusiasta, io l'abbracciai e annuii, poi continuai a urlare a squarciagola per tutto l'ufficio. La mattinata la passai lì, concordando con York le canzoni da mettere nel CD, e alla fine ebbero la meglio Overnight- ovviamente-, Tip Top, Young people is a promise, The girl of fire, I want you, Don't say it, Remember, Ehy bad boy, I'll be there, I'm a song, Listen to me, Be freedom e poi avrei fatto la cover di Moments e Warrior, non che alcune delle canzoni che mi facevano impazzire di più al mondo! Appena uscita dalla casa discografica chiamai la zia e glielo dissi, così mi chiese se per il week-end sarei tornata a casa, ed io accettai entusiasta. Corsi al locale, dove entrai con fretta e furia, saltando sul bancone per dare la notizia a Robert, Cris e il resto del gruppo che stava lì, dire che Cris saltava con me era poco! "Io l'ho detto sin dall'inizio, sei una tempesta" Robert mi sorrise, mi sono sempre chiesta com'era il passato di quell'uomo, perchè ogni volta che lo guardavi negli occhi ti trasmetteva dolcezza, ma anche sofferenza. Quella sera il locale era più affollato del solito, tanto è vero che finimmo di pulire alle sei e mezzo di mattina, ciò vuol dire che quella mattinata non sarei andata alla casa discografica. Mi svegliai che erano le due di pomeriggio passate, e fuori pioveva a dirotto. Yp era impalato alla finestra e non faceva altro che scodinsolare, così lo presi in braccio e lo riempii di coccole "Allora, se ti propongo di vedere Darkeness, ci stai?" Josy mi si sedè vicino, io le risposi con tono di sfida "Certo" lei si alzò in piedi dirigendosi verso il tavolo "Tieni, è arrivata stamattina" mi diede una busta, dentro c'era un invito, era per un party, così chiamai Linnet per chiederle se ne sapeva qualcosa "Ah si cara, mi ero dimenticata di dirtelo, due giorni fà mi hanno inviato per e-mail tre inviti per un Night Party, e ho deciso di darli a te, Francine e Nath, così ve li hanno mandati a casa" io la ringraziai ed attaccai. "Avanti", entrai da Josy, disperatamente in cerca di un vestito per quella festa, quando tirò fuori un capo d'Armani che non aveva precedenti, quel vestito era letteralmente la fine del mondo! Ero pronta, pronta ad aprire quella porta, varcare quella soia, e sentire ancor di più di quanto fosse già, lo stomaco attorciliato -essere consapevoli di far almeno tre figuracce con persone che sono conosciute dal mondo intero, non è il massimo. Era pieno di gente, e tra poco non si vedeva niente per le luci da discoteca, e come se non bastasse non si respirava. Francine mi si presentò davanti -ancora ora mi chiedo come fece a trovarmi con tutta quella gente-, poi, dopo avermi salutata, mi portò in un piccolo salottino dove si trovavano Nath e York. "Cara! Vieni, ho una cosa da mostrarti" Linnet spuntò da dietro mettendomi una mano in spalla, "Aspetta, ma di cosa si tratta?" avevo una faccia da mollusco in preda al panico, povero chi mi guardava! Ad un tratto vidi una figura venirci in contro, volevo morire, era Jesy, proprio lei, era proprio Jessica Louise Nelson, componente delle Little Mix, nonchè grande amica di Perrie! Sentivo le ginocchia tremare, ero così entusiasta che non riuscivo ad aprire bocca. "Linnet, che piacere vederti!" jesy diede un abbraccio a Linnet per salutarla, poi spostò lo sguardo su di me "Piacere, Jesy" mi porse la mano e l'afferai, "Bel, cioè Ribel, ma preferisco Bel". Linnet ci portò in un angolo della grande sala, dove ci sedemmo. Passai un'ora con Jesy, e ammetto che mi sorprese, perchè non la facevo così simpatica, e finimmo persino sul palco insieme cantando What Makes You Beatiful -me la fece scegliare a me, e si, sono prevedibile. Il giorno dopo, Linnet mi mostrò la copertina che avrebbe avuto l'album. Non avevo ancora pensato al nome per l'album, e non ne avevo proprio idea, così presi Lily e andai a farmi un giro per Londra, quella città riusciva sempre a darmi ispirazione. Ci volle una serata intera, ma trovai il nome che tanto cercavo, così piombai nell'ufficio di Linnet, dove solitamente passava il martedì sera. "Remember you" Linnet si alzò dalla scrivania venendomi incontro "Mi piace, funziona come nome" io le sorrisi, e poi parlammo di quando avrei inciso l'album, anche se solitamente queste decisioni le prendeva York e non Linnet. Una settimana dopo avevo il mio album tra le mani, ed anche se inciderlo non mi aveva fatto dormire per più di tre notti, riuscivo benissimo a saltare ed urlare a squarcia gola. Chimai la zia, e quando le diedi la notizia era più felice ed entusiasta di me, quando mi passò papà, ed a mia sorpresa, Raul. Ero sotto casa, mentre parlavo con loro dell'album, e ad un tratto finii adosso al palo, scivolando per terra, quando dal portone uscirono Cris e Yp, che mi saltò addosso leccandomi il viso, "Babbano potresti anche darmi una mano invece di ridere" Cris mi si avvicinò, mi prese per un polso e mi tirò sù "Contenta? Comunque mi serve una mano", il tizio era serio, iniziavo a preoccuparmi. Arrivammo allo Starbucks che si trova dall'altra parte della strada, poi ci sedemmo a tavolino. "Ho deciso di chiedere a Josy di diventare mia moglie" feci cadere il cappucino, lo guardai con sguardo serio, e poi gli saltai addosso, "Si, si, si, lei ti sposerà, si, si, che bello!" la gente mi fissava in modo strano, credo proprio che mi avevano scambiato per una povera esaurita. Cris mi chiese una mano per scegliere l'anello, così andammo da Wint & Kidd, dove scelse un diamante che sembrava avere l'Oceano dentro, Josy lo avrebe adorato! La sera tornai a casa, e Cris mi disse che le avrebbe fatto la proposta dopo il concerto, perchè inefetti mancavano solo un paio di settimane all'evento che attendevo da tanto. "Jooosy due settimane, solo due settimane, D.U.E.S.E.T.T.I.M.A.N.E!", si mise a saltare con me, ed Yp ci veniva dietro scondizolando. Avevo preparato tutto, lo zaino era pronto, del tutto pronto, tant'è vero che trapoco nemmeno si chiudeva, inefetti l'idea della valigia non mi dispiaceva, ma Josy l'aveva bocciata subito. Ormai mancavano solo ventiquattro ore all'inizio di ciò che mi avrebbe reso più felice che mai. M'infilai sotto le coperte, fregai la sveglia a Josy e ci attaccai un bigliettino con sù scritto 'Ce l'ho fatta', impostai le cinque del mattino come orario, e poi invano, cercai di addormentarmi.

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Capitolo 10
*** I continuing to live ***


Mi riggirari nel letto ancora una volta."La sveglia" la cercai, quando mi accorsi che ormai erano le cinque di mattina, avevo dormito solo due ore, ma era più che comprensibile, insomma presto avrei potuto dire quel 'I am here' che tanto sognavo. "Josy, dobbiamo andare, svegliati..." la strattonai per il braccio, mentre lentamente, aprì un occhio "Ma che ore sono?" stava morendo di sonno, ma non m'interessava "Son le sette, muoviti e vai al bagno". Per mia fortuna non guardò l'ora, senò si sarebbe rimessa a dormire, e mentre lei si lavò io tirai giù tutti i vestiti che avevo. Dopo venti minuti per decidere la maglietta da indossare, optai per la canotta con sù un loro disegno, e ovviamente mi sarei messa le mie inseparabili Converse bianche. Ero talmente presa ad immaginare come sarebbe stato, che non mi accorsi delle mie gambe; loro tremavano come foglie, ed ora che me n'ero accorta m'era quasi difficile stare in piedi. Finalmente Josy uscì dal bagno, impregnando l'aria di deodorante alla fragola "Non ti servirà, tornerai a casa sudata come un maiale, mi dispiace baby" le lanciai un sorrisone, e lei ancora mezza addormentata ribattè "Anche tu puzzerai di maiale" girò lo sguardo verso l'orologio appogiato sul tavolo "Sei una bugiarda, sono le sei!" io l'accarezzai ridendo, poi Yp ci venne incontro scodinzolando, e finalmente, dopo che Josy lasciò un bigliettino a Cris, uscimmo di casa. Il viaggio fu lungo e snervante, e per quanto cercai di rimanere calma, mi mangiai le unghie tutto il tempo, inciampando sù persone, oggetti ed animali. "Credo di svenire" Josy mi guardò quasi con tono scherzoso " Ma non dire sciocchezze" e si mise a ridere, io invece sentivo la testa girare ed il cuore scoppiare. Josy insistì per andare al bar, così fece colazione, io invece se avrei mangiato, di sicuro avrei vomitato. I cancelli, tra poco nemmeno si vedevano più. Era pieno di ragazze che urlavano, e strepitavano, come se quella fosse la loro ultima occasione d'essere felici. Io, invece, per la prima volta mi sentivo seria, troppo seria per essere veramente la Bel di sempre. Le gambe quasi cedevano, e sentivo una leggera voglia di piangere. Josy, a mia sopresa, parlava con altre tre ragazze. "Lei è Bel. E' lei la ragione per cui sono quì, oggi.", io me le guardai tutte e tre. La bionda tinta, se non sbaglio Marlee, aveva vinto il biglietto, e si vedeva dal suo sorriso che la gratitudine era tanta, ma non smetteva di parlare di quanto fosse bella la 'tartaruga' che Zayn non ha; invece la scura, aveva uno sguardo superficiale, che già mi bastava per farmela andare sulle così dette 'scatole'. L'unica per cui, in quel momento, provavo veramente simpatia era Kezia, una tipa piuttosto curiosa ed inteligente, non ostante la compagnia che si portava dietro. Le tre tipe entrarono, e dopo dieci minuti, anche noi stavamo dall'altra parte del cancello. Quelle quattro ore erano già passate, e nemmeno m'enero accorta. Arrivate al nostro ingresso, lo staff ci strappò i biglietti, e poi facendo segno con la mano, ci disse di andare tra la massa di ragazze già scatenate. Ci mescolammò nella massa, quando delle All Star rosse, fecero capolino sul palco. Era Liam. Le gambe non le sentivo più, ed i miei occhi erano troppo presi ad ammirare quella meraviglia, in carne ed ossa, proprio lì, davanti a me. Mi sarebbe potuto venire benissimo un infarto, ma la risata di quell'angelo mi avrebbe ripreso subito. Una volta che fu tornato dietro il palco, partirono le cover dei ragazzi. Per una beata ora, ascoltando quelle cover, immaginai di stare sotto le coperte, con le cuffiette nelle orecchie.

Sento un'esplosione di parole, una canzone. E' musica. La loro musica.
E' tutto così forte, così vivo. Il cuore ha voglia di esplodermi, gli occhi invece sentono come un acido al loro interno. Posso dire che è la felicità. Ok, è tutto appannato, sento solo tanta felicità. E' per loro. Vedo quei palloncini volare, e quella luce torna a risplendere, e poi eccoli là; stanno cantando, si divertono.
Niall ha appena fatto un salto, uno di quelli suoi, di quelli alti ed energici. Vedo Zayn, sta cantando. Le sue vene! Si vedono le sue vene. E' stupendo, è un angelo.
Urlano. Tante come me urlano. Stanno urlando, urlano mentre cantano, urlano la loro felicità.
E' bellissimo. Mi sembra di essere la sù con loro. Io piango. Piango perchè ho paura che il mio cuore esploda. Inefetti sta esplodendo. Lo sento pieno, lo sento pesante, lo sento. Vuole uscire, mi sta chiedendo di uscire, me lo sta imponendo. Sono loro. Loro mi fanno scoppiare il cuore. Anne ha ragione, il cuore vuole scoppiare dall'orgoglio. Orgogliosa di loro. Ecco cosa sono, sono dannatamente orgogliosa di loro.
La maglietta nera, l'ho vista! E' appena passato Harry, sta cantando, si avvicina alle fans. Si è chinato verso di loro, si è chinato appena. Loro urlano, urlano ed alsano le mani al cielo. Si alza e si sistema i capelli. E' passato dall'altra parte del palco. Liam! L'ho sentito, è Liam! Sta cantando, canta She not afraid. Amo quella canzone. Le frecce, le ho viste. Ha i pantaloni calati, come li porta lui. Ha sorriso. Non ha prezzo, sento di volerlo abbracciare.
Due ore andate. Il concerto dura da due ore.
Dovrebbe essere quasi finito, ma io sento che andrà avanti, andrà sempre avanti. La voce incomincia ad andarmi via. Loro sono lì. Voglio solo guardarli. Per tutta la vita, si, lo farei per tutta la vita. Mi bruciano gli occhi, ho pianto troppo. Sento freddo. No, sono brividi. Sono felice, mi sento felice.
Eccolo, mi sta chiamando. Si, mi sembra di sentirgli dire il mio nome. Ma no, sono solo abbagliata da tanta bellezza. Sta cantando. Canta dell'amore. Si io lo amo, e lui, lui mi ama? Forse si, ma ora non è importante. E' importante lui, e la sua voce angelica. Mi sta facendo rinascere. Voglio alzare la mano, si l'alzo. Gli occhi l'ho socchiusi. 'Ciao Louis'. Gli manderò un bacio.
Non lo sò. Non conosco la quantità del tempo passato, ma sò che è passato. Noi stiamo continuando. Anne ha ragione. Noi continueremo sempre.


"We wanna say a massive thank you" ed ecco che hanno ringraziato, ed ecco che hanno spento i microfoni. "Jo' aspettami quà" incominciai a correre verso il bagno. Avevo bisogno di sciacquarmi la faccia, non riuscivo nemmeno più a sentire la terra sotto i piedi. Mi persi, e finii per uscire dallo stadio ed andare a sbattere contro Paul, che mi fece un lividone alla spalla, quando di colpo mi sentii tirare per un polso. Liam mi aveva acchiappato per un polso. Lo abbracciai come a dirgli che non lo avrei mai lasciato andare, e lui in un certo senso, ricambiò. Dopo avermelo sentito portar via, mi girai, e con lo sguardo cercai Josy. "L'ho abbracciato" lei non capiva, e mi squadrò; "Io e Liam ci siamo abbracciati" Josy si mise a saltare incredula, ed io avevo uno sguardo perso nel vuoto, mentre sorridevo a quattrocentoventi denti. Quella notte la passammo in un bed and breakfast, non ci andava di tornare a casa. "Bel svegliati, è tardi" la voce di Josy mi svegliò bruscamente, "Ho fatto un sogno meraviglioso" lei mi guardò e scoppiò a ridere "Non era un sogno" quella risposta mi fece scattare in piedi, e la guardai entusiasta. Dopo dieci minuti avevo fatto cadere a terra il vaso per quanto mi ero messa a saltare. Nel bel mezzo della colazione, Josy tirò fuori un pas, ed ecco che io sputai tutto il caffèlatte sul tavolo. Era un pas per un meet con loro! Non realizzavo. Un'ora era passata, ed io ero in fila per arrivare a loro. Un tizio tutto muscoli, senza aprire bocca, mi prese il pas, gli diede un'occhiata, e mi fece segno di entrare.

Oh Cristo! Sono loro. Proprio loro, i miei ragazzi.
Niall mi ha appena sorriso, mi sento svenire. Ho la sua mano sul polso, ed i suoi occhi addosso. Ora mi ha messo le mani in vita, e mi stringe a se. Non mi sono resa conto che lo sto stritolando, ma non riesco ad allentare la presa. "Sei bella principessa, non farlo più". Fanculo a me! Niall ha visto le mie vecchie cicatrici.
Il profumo di Zayn ha riempito l'aria. L'ho tra le braccia, e lui m'ha tra le braccia. Mi dice di non piangere, ma come faccio a non piangere? Ho la mia felicità tra le mie braccia! Ha ragione, forse non ha senso piangere. Gli ho appena lasciato un bacio delicato sulla guancia, e mi ha sorriso.
Eccolo! E' il mio angelo. Ha il mio riflesso negli occhi. Sta sorridendo. Il cuore mi esplode, m'impone d'uscire. Non posso reggere. E' troppo. Insomma, sta sorridendo a me! Dio mio, quanto ho desiderato essere la ragione del suo sorriso, ed eccomi quà, lui sorride davanti a me, guardando me. Mi stringe a se. Io ho solo appoggiato le mani sulle sue spalle. Devo fare qualcosa. Gli sto baciando l'angolo della bocca. "Dimmi che sono io".
Mi ritrovo davanti Harry, che mi sorride. Gli accarezzo una spalla, e poi appoggio la testa sulla mia mano, abbracciandolo. Continua a sorridermi a e dirmi che Niall ha ragione, che non devo farlo più, ma io come posso spiegargli che non lo faccio più da quando ho loro? F
inalmente, mi ributto tra le braccia di Liam. Credo che mi ha riconosciuto. Non sò perchè ma quelle sono le due braccia che in vita mia mi rassicurano più di ogni altra cosa! Mi sta sorridendo "Come ti chiami?" tra un mezzo sorriso, e un fiume di lacrime do' un accenno di voce "Bel". Mi stringe più forte, così decido di prendere fiato. "Grazie guerriero. La mia pelle è viva grazie a te, grazie a voi". Un tizio in nero, arriva e mi porta via, staccandomi ancora da Liam.
Avanzando, mi volto e incrocio quegli sguardi. Mi stanno dando ancora una volta forza. Questa non è l'ultima volta che affondo nelle loro braccia, questa è la prima volta, ma non l'ultima.

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