The game is over

di Iria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I start with... ***
Capitolo 2: *** I remember when...(Happy birthday Raissa!) ***
Capitolo 3: *** Hello my friends!(Bye Kei,bye Raissa...) ***
Capitolo 4: *** The Iceman (I haven't got any friends...) ***
Capitolo 5: *** Demolition Boys (News...) ***
Capitolo 6: *** Bladebreakers (Returns from past...)Part one ***
Capitolo 7: *** Bladebreakers (Returns from past...)Part two ***
Capitolo 8: *** And in this game you may meet your end... ***
Capitolo 9: *** Bleed it out... ***
Capitolo 10: *** I've given up (Numb...) ***
Capitolo 11: *** I died in my dreams... ***
Capitolo 12: *** ...reaching out for your hand... ***
Capitolo 13: *** ...My fatal desire (Silver Bullet) ***
Capitolo 14: *** Crawilng (Funny game) ***
Capitolo 15: *** Bittersweet Sacrifice... ***
Capitolo 16: *** Red Demon (Puppet show) ***
Capitolo 17: *** In the End (Bang-Bang,my Baby shot me down...) ***



Capitolo 1
*** I start with... ***


THE GAME IS OVER
I start with…

In una notte di luna piena, senza stelle, una figura oscura camminava barcollando per le innevate stradine di Mosca. Reggeva una pistola fumante in una mano, mentre con l’altra si teneva una spalla ferita. Ad un certo punto si fermò, poggiandosi stancamente ad uno dei muri che affiancavano il piccolo e sporco vicolo dove si trovava.
A fatica si portò l’arma ancora calda davanti al volto, la mano che sfiorava lo squarcio cremisi era ricoperta di sangue: sorrise, osservando e assaporando quel liquido scarlatto ormai freddo…
Proprio in quel mentre, una frase riaffiorò nella sua testa:
“Non esiste animale più cattivo di un lupo ferito…”
Lo sussurrò inconsciamente, ed una risata lo scosse.
“Ahahahah! Quanto è vero!” Si disse, mentre un sorriso malvagio gli deformava il volto.
Anche quella notte aveva fatto il suo dovere, però non si era aspettato una tale resistenza: la sua vittima aveva reagito.

Due figure si scrutavano in una stanza buia, una avvolta in un lungo cappotto nero, l’altra, fiera ed orgogliosa, se ne stava nell’ombra…
Due scatti, due spari: un proiettile si conficcava in una spalla, un altro, con la sua precisione mortale ed il suo sinistro sibilo, colpiva un cuore, uccidendo.

Spalancò gli occhi, risvegliandosi dallo stato di trance in cui era caduto.
Aveva rivissuto per l’ennesima volta ciò che aveva fatto qualche ora prima…
Non capiva perché la cosa gli pesasse tanto: in fondo non era la prima volta che uccideva.
Possibile che quegli occhi ametista, che per un attimo avevano mostrato delusione e poi derisione, come se quel ragazzo sapesse chi lui fosse e soprattutto per quale scopo fosse lì, lo avessero tanto colpito?
Davvero in quello sguardo aveva scorto una scintilla di affetto, anche se solo per un attimo?
No.
Assolutamente.
Lui non aveva mai compreso cosa fosse l’affetto… quindi, come avrebbe potuto riconoscerlo?
Eppure…
Scosse la testa, digrignando i denti: da quanto in qua si faceva tutti quegli schemi mentali?
Infastidito da quel martellante dubbio, si sollevò a fatica da dove si era poggiato. La pistola era nuovamente fredda fra le mani insanguinate, il dolore alla spalla lo consumava e più volte trattenne una bestemmia fra le labbra screpolate.
Con lentezza, ripose l’arma in una tasca interna del lungo cappotto che indossava; e fu a quel punto che le sue dita sfiorarono qualcosa di circolare.
Sorrise ancora, estraendo una trottolina dal colore argenteo.
Però, questa volta il suo sorriso era diverso: non un ghigno, non una smorfia di derisione, ma un'espressione nostalgica e triste.
Ma così come s'era perso in quello stato di insolita umanità, immediatamente si riscosse e, col fastidio a pulsargli nelle tempie, lentamente riprese a camminare.
Piccole gocce di sangue macchiavano la neve, lasciando chiare tracce del suo passaggio. Il dolore aumentava, ma doveva resistere: era quasi giunto alla sua meta.

Le strade quella notte avevano un’aria davvero spettrale.
Nell’ombra, una giovane donna osservava con rammarico quel ragazzo che perdeva sempre più sangue, quel ragazzo che era stato tanto importante…
Con occhi malinconici gli diede un’altra rapida occhiata e sorrise a un dolcissimo ricordo che in quel momento la sua mente aveva deciso di donarle.
Una lacrima solitaria le scivolò lungo la guancia e la ragazza scomparve nell'oscurità, sussurrando queste parole:
“Era solo uno stupido gioco, hai deciso di partecipare… ed ora stai pagando.”

Finalmente aveva raggiunto il posto… Dio quanto disgustava quel luogo!
Si trovava davanti ad un antico cancello nero, sormontato da due gargoyle in pietra, che fungeva da ingresso ad una magnifica, quanto inquietante villa. Le ombre che la struttura creava sul vialetto di ingresso erano dei fantastici giochi di forme, e chiunque si sarebbe fermato e avrebbe osservato con estrema attenzione lo scenario che aveva di fronte, ma, beh, lui non era “chiunque”.
Spinse il cancello, che si aprì facilmente, e attraversò con fatica il vialetto, fermandosi davanti alla grande porta di quercia intarsiata da mille ghirigori.
Anche quest'ultima si aprì senza troppe difficoltà sotto la sua debole e tremante spinta, ed il giovane entrò nell’ingresso della grande villa. Nonostante l’oscurità regnasse sovrana all’interno della struttura, il troppo lusso era percepibile nell’aria.
Cercando di non far rumore si avviò verso le scale, ma una voce dall’oscurità richiamò la sua attenzione:
“Sei in ritardo.”
Dall’ombra comparve un uomo di mezza età, dai lineamenti marcati, i capelli scuri e profondi occhi neri come la notte, che si rispecchiarono e vennero risucchiati dal mare di zaffiro che ricambiò lo sguardo.
“A te cosa importa?” Chiese con aria di sfida l'altro.
Grosso errore.
L’uomo gli si avventò contro, tirandolo per i lunghi capelli rossi e scagliandolo contro un muro. Il giovane non ebbe modo di rispondere all’attacco, troppo accecato dal dolore per la ferita che pulsava senza tregua.
Un rivolo di sangue gli colò dalla bocca, che subito leccò via.
Si rialzò, poggiandosi al muro ora macchiato di rosso, senza dire una parola o aggiungere un lamento, nonostante il dolore alla spalla fosse aumentato sommato, in quel momento ,alle fitte alla testa.
“Sei ferito. Hiwatari ha opposto resistenza…” Sorrise malvagio l’uomo.
Ma il ragazzo non fece caso al ghigno che si era formato su quel volto tanto odiato, perché nella sua mente risuonava quel nome appena pronunciato:

“Hiwatari, Hiwatari, Hiwatari…”

Una scossa elettrica gli attraversò la spina dorsale e un incredibile malessere si impossessò di lui. Ignorando le risate malvagie dell’uomo che godeva nel vedere lo stato in cui era caduto dopo aver sentito quelle parole, si precipitò su per le scale arrivando al secondo piano della villa, dove vi era la sua camera e, dopo aver attraversato il lungo corridoio di corsa ed aver aperto con forza l’ultima porta, corse all’interno della stanza, catapultandosi in bagno.
In quei lunghi minuti, gli sembrò di star rimettendo la fetida anima che ancora testarda si aggrappava al suo corpo.
Il dolore lo avvolgeva e la nausea masticava ogni brandello del suo corpo.
Si rialzò lentamente, non del tutto sicuro che gli fosse passata.
Ma che diavolo stava succedendo? Perché appena udito quel nome si era sentito così male? Sensi di colpa? No, lui non aveva mai visto quel tizio ed ancor meno gli importava di avergli strappato la vita.
Probabilmente, era tutto una coincidenza: d'altra parte non era nelle migliori condizioni fisiche.
Eppure c’era qualcosa di familiare…
In fondo lui non ricordava nulla del suo passato.
E se..?
Basta.
Quella notte l’immaginazione gli stava facendo troppi brutti scherzi…
Con delicatezza si tolse il cappotto e il maglione nero a collo alto zuppo di sangue che indossava, rimanendo a torso nudo.
Quindi, raccolse i lunghi capelli rossi in una coda, lasciando alcune ciocche di fili ramati libere di accarezzargli il volto.
Osservò il suo riflesso allo specchio: uno sguardo di ghiaccio lo fissava prepotentemente, ma subito quella boria si trasformò in una smorfia di dolore.
Un’improvvisa fitta lo costrinse ad appoggiarsi ai lati dello specchio ed a quel punto ritenne che fosse meglio pensare ad estrarsi quel maledetto proiettile, piuttosto che perdersi in stupide teorie senza senso…
Si chinò su un mobiletto lì di fianco e ne tirò fuori un paio di pinze, del disinfettante, dei batuffoli di cotone, ago e filo. Bagnò con l’alcool uno dei batuffoli e cercando di ignorare il dolore lo passò sulla ferita. Ripeté più volte quell'operazione senza emettere alcun suono, poi, si portò davanti al volto le pinze, che sterilizzò con la fiamma dell’accendino che portava sempre nella tasca dei pantaloni.
Il fumo era proprio uno dei suoi vizi più brutti, se non anche l’unico…
Finita quella poco adeguata opera di sterilizzazione e stringendo i denti, portò le pinze alla ferita, cominciando a cercare all’interno della carne il proiettile.
Il sangue scorreva lentamente lungo la sua schiena e il suo petto, sporcando con sottili gocce il pavimento bianco.
Finalmente, trovò ciò che stava cercando da alcuni minuti nella sua povera spalla e tirò con forza, estraendo l’odiato proiettile.
Lo ripose sul piano del lavello e riprendendo l’alcool e i batuffoli di cotone, si disinfettò ancora quello squarcio, per poi tentare di ricucire quel macello di carne.
Alla fine, nonostante il dolore continuasse ad accecarlo, riuscì a sistemare maldestramente la ferita; quindi, fra un profondo sospiro e l'altro, prestò la sua attenzione al souvenir appena tirato fuori dal suo corpo.
Lo prese tra le mani tremanti e, osservandolo attentamente, aprì l’acqua del lavandino per sciacquarlo.
Quando il sangue fu completamente defluito da quel piccolo aggeggio che con tanta facilità riusciva a strappare la vita, se lo portò davanti agli occhi.
Un ghigno divertito gli si formò sul volto.
Un proiettile d’argento! Quello era un fottuto proiettile d’argento!
Le leggende raccontavano che fosse l’unica cosa in grado di uccidere un lupo mannaro...
Osservandolo più attentamente, notò una piccola incisione in cirillico sulla sua superficie:
“Per te.”
Incredibile!
Quel tipo, quell’Hiwatari aveva caricato quel proiettile nella sua pistola apposta per lui!
Ma perché?
Lo sorprese un’altra fitta al capo e decise che per quella notte ne aveva piene le scatole.
Pensò di farsi una doccia: poco importava se i punti mal fatti alla spalla sarebbero saltati, li avrebbe ricuciti.
Al momento doveva solo riordinare le idee.

Quando, finita l'acqua calda, uscì dalla doccia,  il giovane aprì la porta del bagno ed il vapore si disperse nella sua stanza.
Fu allora che si sentì finalmente sfinito.
Quella camera, diversamente dal resto della villa, era la meno lussuosa, ma forse lo era fin troppo per i suoi gusti…
Un grande letto a baldacchino con i tendaggi di velluto rosso si trovava al centro della stanza, morbide lenzuola di seta nera, invece, fungevano da copriletto. Il legno di quercia che formava la testata e le colonne era intarsiato e  rappresentava delle magnifiche composizioni floreali.
Vi erano, poi, un cassetto ed un antico armadio dello stesso tipo, un magnifico specchio con intarsi d’oro e, infine, una bella scrivania ai piedi della finestra.
Senza soffermarsi troppo a lungo su quel lusso spettrale che lo circondava da tempo, gettò stancamente l’asciugamano che stava usando per i capelli sul letto ed andò verso l’armadio per tirarne fuori dei vestiti per la giornata: ormai era quasi l'alba.
Non facendo caso a cosa avesse preso, si ritrovò a fissare allo specchio la sua immagine vestita con una familiare, fin troppo familiare, tuta bianca…
E lui non ricordava di avere un capo simile.
Senza badare alla nausea che aveva ripreso a farsi strada nel suo stomaco, stava per sistemarsi i capelli nella sua solita coda, quando, ipnotizzato da un qualcosa che nemmeno lui riuscì a definire, si ritrovò a pettinarsi i capelli in una maniera assurda.
Erano corna, quelle..?
Rise di gusto; poi, come se si fosse reso conto di ciò che aveva appena fatto, si sfiorò le labbra con le dita…
Aveva riso?
Era davvero divertito e allo stesso tempo felice di ciò che vedeva riflesso in quello specchio?
Oh, beh, in effetti doveva ammettere che era davvero ridicolo conciato in quel modo...
Quell’immagine di se stesso, però, gli richiamava alla mente qualcosa.
Riprese la spazzola e si risistemò i capelli in modo più normale, quindi, sfinito, si gettò sul letto, cominciando ad accarezzare lentamente la seta nera delle lenzuola.
Rimase così per qualche minuto, poi la sua attenzione fu catturata da un luccichio poco distante. Si alzò lentamente, ignorando la spalla e la testa che giustamente reclamavano il riposo che meritavano, e si chinò sul pavimento per raccogliere la trottolina argentea che aveva nel cappotto.
Si ridistese sul letto, osservandola attentamente.
Probabilmente, gli era caduta mentre correva verso il bagno.
Si rigirò il beyblade tra le mani… già, sapeva benissimo cos’era quella trottolina e ricordava anche il nome che gli aveva dato: Wolborg.
Le sole e uniche certezze del suo passato.
Osservò il bit-chip del bey, dove, fiero e maestoso, si ergeva uno splendido e candido lupo alato.
Un’altra fitta al capo lo costrinse a sedere, facendogli cadere il bey, nel tentativo di tenersi la testa fra le mani.
Sbarrò gli occhi ed il suo respiro si fece sempre veloce.
Non comprendeva cosa potesse essere quella crisi, sapeva solo che avrebbe voluto morire, mentre sentiva il capo spaccato in due, il cuore correre rapido ed alcune, calde lacrime rigargli le guance.
Stava piangendo.
Lui, Yurij Ivanov, stava piangendo per la prima volta da quando aveva perso la memoria.
La ragione?
I suoi ricordi stavano tornando e lentamente, dolorosamente si facevano spazio nella sua mente, in quella notte che aveva giocato talmente sporco contro di lui.

Una figura avvolta in un mantello stava osservando la scena  da un albero di fronte alla finestra della camera del ragazzo.
Un sorriso si intravide da sotto il cappuccio del mantello, seguito da queste parole:
“Il gioco… sei quasi arrivato alla fine,Yurij: resisti, puoi farcela.”
Ci fu un bacio nel vento ed un lieve profumo di rosa addolcì il gelido inverno russo.

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Capitolo 2
*** I remember when...(Happy birthday Raissa!) ***


CAPITOLO 1

Volevo iniziare scusandomi di non aver presentato nello scorso cap una presentazione adeguata ù_ù(W i giochi di parole ^O^!)…Sapete,è stata la prima volta che ho usato l’html,e quindi solo dopo un bel casino,e grazie a Valere_Ivanov, sono riuscita a pubblicare il capitolo decentemente…Allora, per chi ha letto “Easer to run”,che Sybelle ha pubblicato per me (grazie,grazie,grazie)sa che non trovo particolarmente simpatica la figura di quel lupo spennacchiato (ho trovato 1 altro nomignolo ^O^!!!)ma stranamente la mia mente contorta non fa che sfornare ff sul quel tipo…che sia un virus O.o…Spero vivamente di no V_V…

Volevo aggiungere che da questo capitolo in poi “viaggeremo”nella testolina dell’odiato Ivanov V_V…A parte brevi interruzioni.

Concludo ringraziando tutti coloro che hanno letto e commentato “Easer to run”…Siete stati gentilissimi,grazie ç_ç…e col rassicurare Valery_Ivanov e Sybelle che non sono impazzita,ma che questa sarà davvero una ff tutta dedicata al vostro russo,rosso,cornuto,cadaverico,soggetto a crisi isterico-depressive…

                                                 CAPITOLO 1

                                             I remember when…(Happy birthday Raissa!)

Le lacrime scorrevano lente sul suo volto,gli occhi,quei due incredibili zaffiri,erano chiusi.

Respirava a fatica,la ferita aveva ripreso a sanguinare,la testa continuava a pulsare…Si alzò di scatto e andò verso il bagno,ne uscì poco dopo tenendo in mano il proiettile che aveva da poco estratto.

Si ristese sul letto,cominciando a rigirarselo tra le mani:

“Per te…per te…per te…PER TE!!!

Le parole incise sulla superficie d’argento rimbombavano nella sua mente…

Un’improvvisa raffica di immagini confuse lo travolse…Chiuse gli occhi,concentrandosi,cercando di fare ordine nella sua testa e di ricordare. Finalmente qualcosa cominciò a delinearsi nella sua mente confusa,troppo confusa…un profumo che conosceva fin troppo bene,ma che non ricordava di aver mai sentito,si impossessava di lui…

Spalancò gli occhi e un mare di zaffiro,si perse in un prato di smeraldo. Seduta al suo fianco,a poco centimetri dal suo volto,vi era una ragazza avvolta in un mantello,il cappuccio tirato indietro,i capelli castani che ricadevano delicatamente sulle spalle…E quegli occhi…Quegli occhi erano…splendidi…

La ragazza sorrise dolcemente,spostando una ciocca di capelli ramati dal viso del rosso:

“Ciao,Yuriy…”lo salutò.

La sua voce era solo un sussurro,ma il ragazzo poté giurare di averla già ascoltata…

“Chi diavolo sei tu?”chiese bruscamente,riscuotendosi dallo stato di benessere in cui era caduto,scostando la mano di lei dal suo volto…Solo dopo aver fatto questo notò che su quell’arto la ragazza aveva uno strana cicatrice…Una rosa?Ma che diavolo…?

“Non hai ancora ricordato,ma ormai siamo alla fine Yu”disse la ragazza con una punta di amarezza nella voce.

Cosa dovrei ricordare!?’’ecco,ora si stava arrabbiando,ma chi era quella!?

Ma la ragazza non l’ascoltava,la sua attenzione era caduta sul proiettile che Yuriy aveva lasciato cadere senza accorgersene.

“Non posso crederci che l’abbia fatto!”esclamò divertita,raccogliendo l’oggetto da terra.

“Ma cosa…?Ah!”tentò di alzarsi Yuriy,ma una fitta alla spalla lo costrinse a stendersi.

“Sta calmo,sei ferito…Il brutto vizio di non stare mai fermo quando ne hai bisogno non te lo sei ancora tolto?”disse in tono provocatorio la mora,mentre abbandonava il proiettile sul comodino,e aiutava Yuriy a stendersi…Sorrise ancora…

“Chi sei?”domandò nuovamente il rosso

“Ora si comincia a ragionare!”esclamò la ragazza riferendosi al tono che il ragazzo aveva usato,questa volta,per esporre la domanda.

Yuriy sbuffò,cominciava a perdere la pazienza,oltretutto il sole era ormai sorto,e la notte insonne appena trascorsa cominciava a far sentire il suo opprimente peso…

“Sono…un’amica,Yuriy…o almeno lo ero”disse con un grave peso sul cuore quelle parole,lei un’amica!?Ma non poteva dire nulla di più…il rosso doveva arrivarci da solo.

Yuriy aveva assunto un’aria incredula,cosa che fece ridere di cuore la ragazza…Lo osservò attentamente,poi cominciò ad armeggiare con una catenina che aveva intorno al collo,una volta preso il gioiello lo mostrò al rosso.

“…” Yuriy era rimasto senza parole,quel ciondolo rappresentava un…un lupo alato identico al suo Wolborg!L’unica differenza erano delle rose incise sulle ali di ghiaccio di quest’ultimo…Yuriy lo studiò attentamente,poi come da copione,un’altra fitta al capo lo costrinse a tenersi la testa tra le mani,lasciando cadere il ciondolo sulla seta nera sotto di lui…Questa volta però il dolore era maggiore,e dei lamenti gli sfuggirono dalle labbra…La ragazza sospirò,poi con delicatezza, prese il volto del giovane Ivanov tra le mani…

“Shh…Calmati Yu,non è niente…Devi solo rilassarti,non opporre resistenza,e lasciare che i ricordi scorrano lentamente…”disse questi aiutandolo a sdraiarsi nuovamente sul letto.

Il ragazzo fece come gli era stato detto.

“Adesso chiudi gli occhi Yu…” –i tuoi bellissimi occhi-aggiunse mentalmente.

“…E fa ordine nei tuoi pensieri,siamo quasi alla fine Yuriy,puoi farcela…”

Il ragazzo fece come gli era stato detto,il dolore alla testa lentamente,cominciava a scemare,lasciando posto ad un ricordo…Sorrise,sorrise quando nella sua mente intravide qualcosa…

“…Un ragazzino da i capelli color del fuoco correva per le strade di Mosca,aveva un pacchetto tra le mani,il cappotto bianco che indossava lo rendeva una sola cosa con la neve circostante…Un bellissimo sorriso gli attraversava da parte a parte il volto…Si,ne sarebbe stata sicuramente felice…E per quello non poteva che ringraziare i suoi amici,gli stavano facendo un grosso favore davvero,il monastero non perdonava i fuggiaschi o chi li aiutava,ma loro si erano offerti per coprirlo in quell’occasione tanto speciale.

Finalmente intravide la spigolosa e minacciosa figura del monastero,che nera si ergeva nel cielo bianco della città…Il sorriso scomparve dal suo volto, lasciando spazio ad un’espressione fredda e distaccata mentre studiava l’entrata del suo inferno…Sarebbe stato così semplice fuggire in quel momento…MA CHE DIAVOLO ANDAVA A PENSARE!!!I suoi amici stavano rischiando grosso,solo perché lui si era voluto concedere un giorno di libertà!

Dopo aver sistemato il pacchetto che aveva in mano in una tasca interna del cappotto,lentamente cominciò ad arrampicarsi sul cancello e con grande agilità ricadde dall’altro lato dopo essersi rimesso in piedi in seguito alla flessione delle gambe…Tutto era come previsto,non c’era la minima traccia delle guardie,sorrise divertito tra sé al pensiero di ciò che probabilmente stessero combinando i suoi compagni,tanto da tenere impegnate una dozzina di monaci…Pregava solo che Vorcov non scoprisse l’inganno,o erano guai per tutti loro…Corse verso l’ala est del monastero dove c’erano i dormitori,sarebbe stato rischioso entrare dall’entrata principale,e sperando che lei avesse lasciato la finestra aperta come al solito e che non avesse improvvisamente cambiato abitudine,cominciò ad arrampicarsi con molta agilità,e non poca fatica,sul muro del monastero…

Tre piani…doveva arrampicarsi solo per tre piani…poteva farcela!

Le dita a contatto con la fredda pietra del monastero avevano perso sensibilità,e i graffi che si era procurato sanguinavano sempre più…Dannazione!Mancava davvero poco,qualche altro metro e sarebbe stato all’interno!

Finalmente intravide la tanto sospirata finestra,e ringraziando che l’avesse lasciata aperta come nei suoi piani,entrò silenziosamente nella stanza.

La camera era come tutte le altre di quel maledetto luogo:una brandina sulla parete in fondo alla stanza,un armadio sgangherato sulla destra,e una scrivania accanto alla finestra…Sorrise notando sdraiata sul letto la ragazza dagli incredibili occhi verdi,che in quel momento erano celati al mondo. Si avvicinò piano,per non svegliarla ma quando fu a qualche passo da lei,questi parlò,aprendo gli occhi e voltandosi lentamente verso di lui:

“Dov’eri finito,Yuriy?è tutto il giorno che Kei,Boris,Ivan e Sergey ti coprono!E non è stato uno spettacolo tanto piacevole…”il suo tono era di rimprovero,velato da una nota di preoccupazione nella voce.

“Li ha puniti allora…”disse con una punta di rabbia il rosso.

“Si,e farà lo stesso con te immagino…Anche se nessuno ha parlato,credo che Vorcov abbia capito che ti stavano proteggendo…”

Sospirò interiormente,era pronto a ricevere la sua punizione,sapeva gli sarebbe toccata…Ma sperava che Kei e gli altri se la cavassero…

Comunque,c’è un motivo per il quale sono fuggito oggi e…”cercò di spiegare,ma la ragazza lo interruppe con un:

E sarebbe?”

Al quale Yuriy rispose:

“Se tu chiudessi quella fogna e ti lasciassi fare gli auguri,magari sarebbe tutto più semplice…Non ti pare?”disse estraendo dal cappotto il pacchettino che vi aveva riposto in precedenza.

“Buon compleanno Raissa!”disse sorridendo e porgendole il regalo.

La ragazza era rimasta senza parole:quel deficiente di Yuriy era uscito dal monastero rischiando l’osso del collo solo per il suo compleanno!

Sorrise prendendo con mani tremanti il pacchetto che il ragazzo ancora le tendeva…Il suo primo regalo di compleanno!

Scartò la carta argentata lentamente,come se temesse che il suo contenuto potesse dissolversi con un movimento troppo brusco, estraendone una piccola scatolina. Quando l’ebbe aperta non poté credere ai propri occhi:una sottile catenina d’argento,lasciava scivolare elegantemente sulla sua superficie un bellissimo lupo alato,sulle cui ali vi erano incise delle rose. Non poteva crederci,quel ciondolo rappresentava il suo bit-power,il lupo dei ghiacci dalle ali di rosa…

“Allora?”domandò con trepidazione Yuriy,temendo che quel silenzio rappresentasse qualcosa di negativo.

“Yuriy…è…è bellissimo,grazie!”esclamò saltandogli al collo

“Tredici anni non si compiono tutti i giorni!Oggi hai la mia stessa età.”disse semplicemente il rosso,poi aggiunse:

“Ora devo andare,non voglio che anche tu ti metta nei guai…Domani non sarà una bella giornata,almeno non credo lo sarà per me…”disse ghignando uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle…

La ragazza rimase immobile al centro della stanza ad osservare il regalo appena ricevuto…Sorrise quando,rigirandolo tra le mani notò incisa sul retro una Y…Sospirò interiormente e pensando a quanto il suo amico fosse irrecuperabile,si addormentò con il sorriso sulle labbra…”

Yuriy aprì stancamente gli occhi,trovandosi davanti il volto di quella ragazza.

“Tu sei Raissa?”chiese,sapendo già la risposta,quegli smeraldi tanto puri erano unici,su questo non c’erano dubbi.

La ragazza sorrise,carezzandogli il volto,e lui la lasciò fare…Quel tocco gli dava sicurezza,quella sicurezza che credeva perduta…

Si Yuriy,sono io Raissa”rispose la mora.

“Hai recuperato una piccola parte della tua vita…Adesso sarai sicuramente stanco,ma ti chiedo di resistere,bisogna che finisca tutto il più presto possibile…Per me,per te…”continuò lei.

Si,era stanco e il dolore alla spalla non accennava a diminuire ma sapeva,sapeva che doveva continuare a ricordare,perché sentiva che,se non l’avesse fatto quel giorno,non ne avrebbe più avuto la possibilità.

“Quel ciondolo che ti ho regalato,rappresenta il tuo bit-power,o sbaglio?”chiese con indifferenza.

“No,non sbagli…Quello è il mio bit-power…Molto simile al tuo non trovi?”

Fece un lieve cenno d’assenso col capo,poi tornò nuovamente a concentrarsi,sentì ancora quel bellissimo profumo di rosa,si,l’aveva riconosciuto,e sapeva anche a chi appartenesse,a Raissa,poi come in un bellissimo sogno,si sentì nuovamente catturato dalla spira dei suoi ricordi…

 

 FINE CAPITOLO 1

Ok,lo ammetto non è un granchè…anzi lo dico:FA SCHIFO!!!Personalmente preferisco il prologo ù_ù…Spero solo che andando avanti migliorerà O.o…Anzi ora che ci penso…Come kispios la continuo O_O!!!AHH!Qualcosa troverò V_V…Bene che dirvi,spero commenterete…Nn abbiate peli sulla lingua,sn pronta a ttt io ù_ù…Basta chiedere e se volete posso anke cancellarla,nn mi faccio mica scrupoli ù_ù…Spero commenterete,grazie!

 

X Padme86:Grazie per la tua recensione!Sono contenta che ti piaccia!E non stupirti…Io odio comunque quel cadavere di un Ivanov,ma come ho già detto la mia mente nn fa altro che sfornare ff su di lui O_O!Secondo te dovrei preoccuparmi O.o?Fammi sapere cosa pensi di questo di questo cap!Baci!

 

X Valery_Ivanov:Salve Miss Ivanov,come vede ho aggiornato…Grazie per i complimenti!Sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensa lei di questo cap…Mi faccia sapere! XD…A parte gli scherzi,davvero,fammi sapere…Kissone.

 

X DarkHiwatari:Ecco l’autrice di “Like a puppet” e “Kei of hell”…belle ff davvero,la prima mi è piaciuta un casino nonostante la presenza di Ivanov…E anche la seconda è eccezionale,nonostante Ivanov persista ancora XD!Ma davvero ti sono piaciute le mie descrizioni?Non erano un po’…noiose?Cmq sia,spero che anke questo cap. ti sia piaciuto…Fammi sapere!Baci,baci!

 

X Nissa:Ciao!L’avvio è piaciuto anche a me ma…non sono molto sicura di questo capitolo…Tu che dici?Fammi sapere presto,che se devo cancellarla faccio il prima possibile!Grazie per i complimenti,e mi raccomando,fammi sapere!Kiss!

 

X medea90:Grazie per la recens…Sn contenta che piaccia anke te…Fammi sapere di questo capitolo,che io personalmente ho nn pochi dubbi sulla sua riuscita…Baci!

 

Bene e dopo i ringraziamenti,vi saluto alla prossima!(sempre se volete che ci sia…<_<)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

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Capitolo 3
*** Hello my friends!(Bye Kei,bye Raissa...) ***


Salve ^_^

Salve ^_^!Eccomi ancora qui a rompervi…Allora inizio col dire che sono malata ç_ç:cioè vi rendete conto che sto cominciando a parlare come mia madre!!!Ho discusso la cosa con la cara Valery,e lei mi ha dato 2 soluzioni:parlare come mio fratello (neanche morta,le ho risposto)e cercare di apprezzare per 5 mesi l’odiato Ivanov…Credendo che la seconda opzione fosse la più semplice ho accettato questa cura V_V…Ed ora mi sento scoppiare perché non posso sfogare la mia rabbia su Ivanov ç_ç!Aspetta…ora ke ci penso c’è ancora il capitolo <_<…Eh,eh…Preparati Ivanov,ora si ke mi diverto ^O^! (O_O…gulp,aiuto!ndIvanov)…E adesso dopo tutte queste inutili quanto inconcludenti chiacchiere vi lascio al cap ^_^!

 

 

                                   CAPITOLO 2

                      Hello my friends!(Bye Kei,bye Raissa…)

Il sole era alto ormai,ma le tende della finestra erano state tirate,così come la  porta della stanza era stata chiusa a chiave.

Raissa si avvicinò nuovamente a Yuriy…Il ragazzo era disteso sul letto,aveva il respiro affannoso e lentamente la candida maglia della tuta che indossava,si macchiava del vitale liquido rosso che sgorgava dalla ferita alla spalla.

La ragazza si sedette al suo fianco e sfiorandogli con una mano il bel volto imperlato di sudore freddo,fece in modo che aprisse gli occhi…

“Nascondere questi occhi al mondo…è davvero un peccato sai?”disse dolcemente la mora.

“Come?”domandò il ragazzo,credendo di aver capito male.

“Quello che ho detto!”rispose sorridendo Raissa.

Yuriy la guardò sconcertato,poi l’ennesima fitta lo costrinse a tirarsi su a sedere e a tenersi la spalla. Chiuse gli occhi…

“Aspetta Yu,ti aiuto io”disse la ragazza,sfilando delicatamente la maglia al rosso…

Rimasto a torso nudo,Yuriy avvertì un brivido,mentre le calde mani di lei sfioravano delicatamente la ferita che sanguinava,e che lasciava piccole scie di sangue lungo quella pelle lattea segnata da altre cicatrici…

Cercando di ignorare lo splendido corpo del ragazzo,Raissa esaminò la ferita

 

e i punti di sutura saltati…

“Avevi fatto un buon lavoro qui…”disse seriamente,dopodiché si alzò dal letto e andò verso il bagno.

Yuriy,che fino a quel momento aveva osservato tutti i movimenti della ragazza,voltò il capo verso l’alto,riportando la mente al ricordo appena acquisito…Erano stati davvero amici…Ma com’era possibile?

Qualcosa cominciò a muoversi in lui,aveva riconosciuto quella sensazione,cercò di rilassarsi come aveva già fatto in precedenza,e lasciò che i ricordi si impossessassero di lui…

 

“La cella era buia e fredda,le alte pareti di pietra nera erano incrostate di sporco,muffa e da quello che sembrava…sangue…Una figura rannicchiata contro il muro rabbrividì…

Dolore,tanto…Ma sapeva che se voleva che i suoi amici non pagassero più di quanto avevano già pagato,doveva subire ogni tortura in religioso silenzio…In fondo la brillante idea di passare un’intera giornata fuori da quell’inferno era stata sua,e sua soltanto…Ma ne era valsa davvero la pena,lo aveva capito appena la sua amica gli era saltata addosso abbracciandolo…

La maglia che indossava era ridotta a brandelli,la schiena martoriata da numerose frustate,lividi lungo tutto il corpo,un occhio pesto,il labbro spaccato,graffi sul giovane e affascinante viso…I capelli rossi erano zuppi di sangue,sangue che probabilmente usciva dalla ferita che aveva alla testa…Lentamente,e con gambe tremanti,si alzò dal suo giaciglio…

Sapeva che stava tornando,e non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di mostrarsi sconfitto…MAI!

Sentì dei passi farsi sempre più vicini,e come previsto la porta,una volta aperta,lasciò intravedere l’oscura figura di Vorcov sulla sua soglia…

Una lunga tunica nera,frusta alla mano,un disgustoso ghigno stampato in faccio,il volto seminascosto da quell’orribile mascherina nera,che tanto avrebbe voluto fargli ingoiare…Così si presentò il finto monaco davanti a lui,pronto per ricominciare con la sua sadica punizione…

“Sei ancora in piedi…Incredibile!”disse con una nota divertita nella voce…Era di buon umore,non l’aveva sbattuto al muro appena l’aveva visto…E questo non era affatto un buon segno…

 

 

“Più ti ostini a resistere,più io mi diverto…sai?”disse estraendo dall’interno della tunica una spessa catena d’acciaio avvolta da filo spinato…

Yuriy osservò l’oggetto della tortura del giorno…Fantastico…Certo che la sadica fantasia di Vorcov lavorava proprio bene…

“N…non…mi lascio…in…timorire…da…così poco…”disse stentatamente,stava davvero male,ma quello era una scommessa con se stesso.

“Dici?”chiese il monaco avvicinandosi pericolosamente al rosso…

Una mano che si alza fendendo l’aria,un forte colpo al viso,che scaraventa il già martoriato Ivanov a terra.

Il ragazzo restò immobile,aspettando che arrivasse il resto…Cosa che non tardò a sopraggiungere:Vorcov aveva già sollevato la pesante catena e accompagnata dalla frusta,questa si infranse sulla schiena del rosso.

“AAAAAAARGHHHH!”Yuriy urlò con quanto più fiato avesse nei polmoni,mai,MAI,aveva emesso un suono…E in quel momento aveva ceduto al dolore…

Vorcov sorrise,soddisfatto della sua impresa…E colpì ancora una volta…

Una pozza di sangue si era formata ai suoi piedi,lunghi e profondi tagli sanguinavano copiosamente,tossì,tossì sputando sangue…Ormai non c’era luogo da dove non ne perdesse…Oltretutto cominciava a sentire anche freddo…Era rimasto in boxer dopo che a Vorcov era venuta la brillantissima idea di sperimentare il fuoco sulla sua pelle,con il risultato che adesso aveva anche numerose ustioni su tutto il corpo…Ustioni che potevano essere sommate ai tagli,lividi,ferite e ke già occupavano ampia superficie della sua pelle…

Era in quella stanza con quel bastardo da chissà quante ore,e questi,dopo aver sperimentato ogni sorta di punizione ancora non si era accontentato delle grida di dolore che inesorabilmente era riuscito a strappare al rosso…

Stava per ricominciare con le classiche cinquanta frustate,quando un’improvvisa esplosione sopra di loro catturò la sua attenzione:

“Ma cosa diavolo…?!”disse prima di catapultarsi fuori dalla stanza per controllare cosa stesse accadendo,lasciando finalmente in pace la cavia dei suoi esperimenti di tortura…

Una volta rimasto solo,Yuriy tentò invano di alzarsi…Come se potesse farlo…Sorrise sentendo le forze venire meno,ma delle mani che lo scuoteva lo costrinsero a risvegliarsi dallo stato di torpore in cui stava per cadere…

“Yuriy!Yuriy avanti svegliati!”un ragazzo dai capelli di un particolare colore tra il grigio e il lilla tentava di riportarlo alla realtà.

“B…Boris…m…ma…cos…?”tentò di chiedere,ma parlare gli riusciva difficilissimo…

“Niente domande,non devi affaticarti,adesso ti portiamo fuori di qui…Il diversivo creato da Kei e Raissa non durerà a lungo.”disse un alto ragazzo dai capelli biondi,Sergey.

Una volta che Boris lo ebbe preso sulle spalle,uscirono da quella stanza attraversando di fretta i corridoi…

Sentivano distintamente i passi dei monaci,che di gran fretta si avviavano verso il luogo dell’ “incidente”…Dovevano arrivare prima di loro,per recuperare i propri compagni,avviarsi nei dormitori,dove una volta arrivati,Yuriy avrebbe ricevuto le cure “adeguate”da Raissa,che riusciva sempre a guarire ogni tipo di ferita che loro le mostravano…Almeno questo era il piano…Già,perché una volta arrivati lì dove i loro amici avevano creato il diversivo,trovarono uno spettacolo che mai si sarebbero augurati di vedere…

Kei e Raissa,i loro più cari amici erano distesi per terra,inermi in un lago di sangue,lungo il corridoio…Un bey nero come la notte ruotava tra di loro creando un piccolo vortice nel liquido che lo circondava,mentre di fianco ai due ragazzi c’erano le rispettive trottole,immobili come i propri padroni…

Notando l’improvvisa immobilità di Boris che lo teneva sulle spalle,Yuriy sollevò la testa aprendo gli occhi…

Non l’avesse mai fatto…In quel momento qualcosa si spezzò dentro lui,e una strana consapevolezza cominciava a farsi strada nei suoi pensieri…Si districò dalla presa di Boris,che tentava di tenerlo fermo sulle sue spalle,e con la forza che credeva di aver completamente perso, si avviò con passo incerto verso i corpi dei due amici…

Fu in quel momento che le forze che aveva miracolosamente riacquistato lo abbandonarono,le gambe cedettero sotto il suo peso,e il freddo che prima sentiva solo sopra di se cominciò lentamente e inesorabilmente a insinuarsi all’interno del suo corpo e a quel punto fu tutto più chiaro:

Kei,il suo migliore amico,non gli avrebbe mai più rivolto la parola,non gli avrebbe più concesso nessuna rivincita a bey,non gli avrebbe più riservato i suoi rari,ma sinceri sorrisi,non gli avrebbe più risposto a monosillabi,e lui,lui non si sarebbe più arrabbiato per questo motivo,il suo amico non gli avrebbe più rivolto quelle sue enigmatiche frasi che solo lui riusciva a comprendere,semplicemente…non gli sarebbe più stato accanto…

Raissa,no,non anche lei!Non sarebbe riuscito a vivere senza i suoi sorrisi,senza le sue carezze,senza i suoi rimproveri,velati da un’infinita dolcezza,verso la sua stupida testardaggine,non avrebbero più litigato su chi dei due fosse più testone,niente più calore in quel gelido inferno russo,niente più abbracci strizza ossa,niente più lacrime versate e asciugate a causa del tanto devastante dolore che accomunava tutti loro…Semplicemente,niente più vita…

E mentre questi pensieri si imprimevano sempre più prepotentemente in lui,sentì due braccia che lo sollevavano e lo portavano via,verso i dormitori dove li attendeva un ansioso Ivan,da quel corridoio di vita spezzata…

In quel momento Vorcov era arrivato sul luogo,in quel momento Yuriy aveva smesso di vivere…”

 

Aprì gli occhi e si sollevò di scatto,mettendosi una mano sul viso e cominciando a piangere…

Raissa,che aveva appena finito di ricucire la ferita,dolcemente gli tolse le mani dal volto,osservando gli occhi lucidi del ragazzo…Sorrise,sorrise e lo abbracciò dicendo:

“Calmati Yu…Io sono qui adesso…”

Lacrime che smettono di cadere,zaffiri che lentamente riacquistano la meravigliosa luce che li caratterizza…

 

FINE CAPITOLO 2

 

 

Ed anke questa è fatta ^O^!Si lo ammetto un capitolo un pò sadico dove l’odiato Ivanov soffre abbastanza…Ma io l’avevo detto ke mi sarei divertita ^.^!!!Nn temete questo è niente in confronto a quello ke subirà nei prossimi cap…almeno psicologicamente,poi si vedrà se anke fisicamente…ed ora passo ai ringraziamenti!

 

 

X NISSA:Ciao!Ecco il nuovo capitolo…ho fatto presto,no ^_^?Allora cosa ne pensi?Ti piace?Fammi sapere ci conto!!!Baci,baci!

 

 

X Padme86:Grazie,sn davvero commossa ç_ç…tra l’altro ho visto ke mi hai aggiunto ai preferiti…Sprizzo felicità,e lacrime,da tutti i pori!Allora questo capitolo?Ke dici ho torturato troppo poco Ivanov XD!?Kissoni!

 

 

X medea90:^^”Eh,eh…cm vede ho rispettato i suoi ordini Miss…Grazie per i complimenti,e spero ke anke questo cap sia di tuo gradimento…Baci!

 

 

X Valery_Ivanov:Ho aggiornatooooo!!!Allora ke mi dici di questo cap?Come ho trattato il mio momentaneo ragazzo?Secondo me con il guanto di velluto ù_ù…tu ke dici?Fammi sapere!Baci!

 

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Capitolo 4
*** The Iceman (I haven't got any friends...) ***


Nuovo capitolo

Nuovo capitolo!!!Allora,diciamo ke l’episodio “narrato”in questo cap si svolge un anno prima dei mondiali di bey,qnd un anno dopo l’incidente,se consideriamo che Ivanov ha 15 anni al suo primo torneo…Diciamo ke,in pratica,la mia storia,nn tiene conto della terza serie,e ke sn passati 3 anni dai fatti di cui parlerò nel corso della ff…Bene,dopo questo piccolo intermezzo,dove vi ho illustrato la sistemazione spazio-temporale della ff vi lascio al cap,buona lettura!

                                         CAPITOLO 3

                                  The Iceman (I haven’t got any friends…)

Non capiva cosa diavolo gli fosse saltato in testa…Mettersi a frignare in quella maniera davanti alla causa del suo pianto,oltretutto!

Si,si era davvero reso conto di quello strano sentimento che li aveva accomunati anni fa…

Rivide,improvvisamente,la scena che poco prima aveva avuto davanti agli occhi,e la sua mente focalizzò  l’altro ragazzo che era disteso al fianco di Raissa…Gli si gelò il sangue nelle vene quando capì chi fosse.

L’aveva visto quella stessa notte,si erano guardati negli occhi,sparati,lui l’aveva ucciso,l’altro lo aveva ferito…

Ma quel tipo non era morto in quell’incidente?!Non proprio,visto che quella notte gli era sembrato alquanto vivo,prima che lui mettesse fine alla sua vita,ovvio…

In verità,anche Raissa sarebbe dovuta essere andata all’altro mondo,ma allora che diamine ci faceva lì?Non doveva tenere compagnia agli angeli?

La ragazza doveva aver intuito quello che passava per la testa del rosso,perché lo guardò divertita,cosa che irritò tantissimo Ivanov,non sopportava essere preso in giro…Specialmente se quello che aveva di fronte era un fantasma!Scartò subito quell’ipotesi,dandosi immediatamente dell’idiota…I fantasmi non esistevano…

“Non temere Yuriy,sono viva e vegeta!”esclamò allegramente Raissa.

“Non avevo dubbi al riguardo…”disse il rosso,seccato dal comportamento della ragazza.

“Allora secondo come faccio ad essere qui,se tu mi credevi morta?”disse la mora divertita da quella situazione.

“E soprattutto…Come hai fatto ad…ad uccidere Kei se…se appariva come morto nel tuo ricordo?”aggiunse,poi tristemente.

Già,come aveva fatto?Pensò rabbuiandosi…Forse cominciava a capire perché era stato tanto male…A quanto pareva erano stati grandi amici…Almeno così gli avevano suggerito i sentimenti che aveva provato alla fine del ricordo…Ma cosa stava succedendo?

“Sai Yuriy,io e Kei non siamo mai morti in quell’incidente…”cominciò Raissa.

La sua voce era ferma,ma il rosso riusciva a percepire una nota di esitazione mentre parlava…

“Eravamo semplicemente caduti in coma a causa di Blackdranzer”concluse.

Blackdranzer…quel nome gli era familiare…Non ebbe il tempo di rifletterci sopra che Raissa continuò con il suo discorso…

“Da quel momento in poi,io e Kei non ricordammo più niente,sapevamo solo che eravamo sempre stati amici,che amavamo i nostri bey e i nostri bit,e che avevamo un passato comune,anche se sconosciuto…”si interruppe un istante per poi riprendere a parlare.

“Fummo trasferiti in Giappone,altra patria di Kei,dove nella più totale freddezza verso il mondo,ma non verso di noi,ricominciammo da capo”concluse.

Ok,quella storia era davvero interessante,ma c’era una domanda che continuava a ripresentarsi nella sua testa,domanda piuttosto egoistica,doveva ammetterlo,ma davvero importante per lui…E senza rendersene conto,domandò:

“E…e io?” -IDIOTA!!!-si rimproverò nuovamente…

“Tu Yuriy,cambiasti incredibilmente…”rispose tristemente la ragazza.

“Non ne so molto,io non abitavo più al monastero,ero in Giappone,te l’ho detto,so solo che con te anche l’ultima,la più piccola scintilla di calore,fu spenta per sempre…”specificò Raissa.

Gelo,confusione,grida,un massa informe di immagini e ancora una volta il vortice dei ricordi si formò più chiaramente nella sua mente…

 

“Un anno,era passato un anno,e quel luogo non era mai parso tanto lugubre quanto disgustoso.

Un ragazzo di circa quattordici anni camminava per i bui corridoi di quel monastero,lo sguardo alto,fiero,orgoglioso,di ghiaccio…Un ghigno sadico sul volto,la soddisfazione di essere il migliore,di esserlo sempre stato,una volta riposto nell’angolo più remoto del cervello il ricordo di quei due idioti che non erano riusciti a controllare la potenza di Blackdranzer…Cosa difficile anche per lui,vero,ma era vicino al suo obbiettivo,e forse presto,molto presto,avrebbe potuto mandare al diavolo quello stupido Lupo che aveva come bit-power.

Come se si fosse reso conto di questi pensieri,il bit-chip del bey che Ivanov stringeva in una mano si illuminò,attirando l’attenzione del suo custode che l’osservò con interesse,prima di scoppiare in una malvagia,raggelante risata…

Si fermò davanti alla porta della palestra,poi lentamente l’aprì…

La stanza era davvero grande,e pensare che questa era solo una delle diverse sale di allenamento presenti lì dentro.

Al centro si trovavano sette bey-stadium,ognuno dei quali distava diversi metri l’uno dall’altro,poggiati invece lungo le pareti della stanza c’erano numerosi e svariati attrezzi,per misurare la resistenza,la forza…

Il silenzio già presente in quella sala si fece,se possibile,ancora più opprimente,appena la figura di Ivanov varcò la soglia della porta…

Entrò in palestra nell’indifferenza assoluta,l’aria strafottente,i gelidi occhi chiusi,le mani nelle tasche della candida tuta,ignorando gli sguardi ostili dei numerosi ragazzi lì presenti…

Avviatosi verso uno dei bey-stadium,caricò il suo Wolborg nel dispositivo di lancio,e con enorme potenza lo lanciò in campo…Curve eleganti,abili salti,schivate perfette,grande equilibrio,forza…Queste tutte caratteristiche che il beyblade del rosso possedeva…

Concentrato com’era sui movimenti del suo bey,non si accorse che un ragazzo gli si era avvicinato:

“Yuriy?”non poteva credere che fosse ancora lui…Che diavolo voleva adesso?!

“Si?”domandò,voltando lentamente il capo,e imprimendo il suo sguardo di ghiaccio negli occhi dell’altro.

Il ragazzo non si scompose minimamente…Tipico di Boris…Forse era per questo che conservava ancora un briciolo di considerazione verso il falborgblader…

Boris prese un lungo respiro poi,con calma disse:

“Ti sfido. Se  vinco io mi ascolterai una volta per tutte…”

“E se invece,cosa alquanto probabile,vincessi io?”domandò senza mezzi termini il rosso.

“Ti lascerò in pace,come hanno già fatto Ivan e Sergey”concluse amareggiato Boris.

“Cosa aspettiamo?Non vedo l’ora che tutto questo finisca!”disse canzonatorio Ivanov.

E dopo aver recitato la solita formula,i due bey furono lanciati sul campo di gioco…

Il primo scontro delle due trottole fu accompagnato ad un’onda d’urto che fece indietreggiare i due blader,Ivanov ghignava,Boris era concentrato al massimo sullo scontro…Yuriy nonostante tutto era suo amico,lui voleva solo aiutarlo a tornare alla ragione,voleva solo che il suo amico tornasse alla vita,voleva solo che le mura di ghiaccio si infrangessero…Illuso…

“Cosa credi fare?E quelli per te sono attacchi?Lascia che ti mostri cosa significa combattere,ma soprattutto vincere!Wolborg,Tempesta di ghiaccio…ORA!”

Ordinò autoritariamente al suo bey…Fu in quel momento che dal bit-chip scaturì quella meravigliosa figura che era il Lupo Alato dei Ghiacci…Fiero e maestoso come il suo padrone,il freddo Lupo si avventò contro l’agile Falco di Boris,azzannandolo…

Un’ultima occhiata,un ultimo ghigno,uno sguardo ferito e rassegnato…e il bey di colui che voleva solo aiutare un “amico”si disintegrò al suolo.

Yuriy si avvicinò lentamente a Boris,proprio come un lupo fa con la sua preda,e sotto l’attento sguardo di tutti i presenti raccolse ciò che rimaneva di Falborg da terra,distruggendolo con le sue stesse mani davanti agli occhi increduli di Boris…

Frammento,dopo frammento,lentamente,lasciò cadere i resti del bey avversario,sorridendo sadicamente,notando l’espressione del ragazzo,che a poco a poco andava gelandosi…

“Perché?”chiese solamente…

“Non c’è un perché,semplicemente,mi diverto”rispose,ogni parola una pugnalata violenta al cuore.

“Yu,noi eravamo amici…”tentò di dire,ma si bloccò davanti all’espressione del rosso,un’unica parola per descriverla:spaventosa.

Il viso contorto da una smorfia di derisione,il solito sorriso sadico stampato sulla bocca,i freddi occhi che non trasmettevano alcuna emozione…

Un mostro,questo era,non il ragazzo che aveva conosciuto…

“Amici?”lo schernì il rosso.

“Ti confido un segreto Hustnezov,io non ho mai avuto,ma soprattutto mai voluto amici…”disse Yuriy in un sussurro quasi impercettibile all’orecchio di Boris…

Il ragazzo sbarrò gli occhi,e Ivanov si allontanò da lui,con un’aria soddisfatta e di superiorità stampata sul volto.

Boris si chinò sui frammenti del suo Falborg,e in quel momento si fece una promessa:niente più sentimenti…

Yuriy uscì dalla sala,e lentamente si incamminò per il buio corridoio,diretto ai dormitori. Una figura comparve improvvisamente dall’ombra,parandosi innanzi a lui.

Vorcov,il finto monaco,quella disgustosa mascherina sul volto,gli sorrise malignamente.

“Ho visto quello che hai fatto contro Hustnezov…Complimenti Yuriy.”disse con un’espressione della voce che fece raggelare il rosso.

“Ho solo aggiunto un’altra vittoria a quelle finora conquistate”rispose nell’indifferenza più totale…

“Mpf…Sai Yuriy,non esiste animale più cattivo di un lupo ferito…e pensare che per te nulla è ancora cominciato…”commentò Vorcov.

Yuriy non riuscì a capire le parole dell’uomo,e come se questi non avesse detto assolutamente niente,si avviò lentamente verso i dormitori.

Rimasto solo Vorcov osservò il punto in cui il rosso era scomparso…Un ghigno sadico sul volto,una risata capace di raggelare il sangue nelle vene,una frase priva di significato.

“Si Yuriy,nulla è ancora iniziato per te…”

 

Gli occhi smeraldini di Raissa lo osservavano con attenzione,poi un bellissimo sorriso si formò sulle labbra di lei.

Il rosso,per la prima volta quel giorno,ricambiò il gesto carezzandogli,quasi inconsapevolmente,il volto.Poi,accortosi del gesto scostò la mano,divertendo così,Raissa…

Un nuovo frammento di vita spezzata che si aggiunge alla lista dei ricordi…

 

 

FINE CAPITOLO 3

 

Wow O_O!!!Non credevo di riuscire a concludere anke questo XD!Ma ke fenomeno ke sn ù_ù! ( -_-“ndlettori) (lasciate che mi illuda,almeno!XP)…Cmq noto ke molti leggono,e poki recensiscono…So ke nn è un grankè come storia un po’ di sostegno morale in più mi ci vuole ç_ç!Bene adesso passo ai ringraziamenti e commentate per favore!

X Nissa:Ciao!Cm sn felice ke tu nn mi abbia abbandonato ç_ç!!!Si,Ivanov ha una bella confusione nella sua testa bacata ù_ù…E di questo cap ke mi dici?Cm ho reso Ivanov?Baci!

 

X medea90:Allora Medea,cosa dici di questo cap?Un po’ ripetitivo?Noioso?Fammi sapere il tuo parere ci conto,sai!Kiss.

 

Molto bene dopo i ringraziamenti non mi resta ke salutarvi,alla proxima!Oh,quasi dimenticavo,per ki ha msn e per ki vuole aggiungermi,il mio contatto è Iria93@hotmail.it  bene,alla proxima per davvero!

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

  

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Capitolo 5
*** Demolition Boys (News...) ***


Eccomi qui

Eccomi qui,vostro onnipresente tormento…E siamo a quota 4!…Allora ke dire?La vera storia inizia adesso ^_^!Praticamente i capitoli che ho scritto finora dovevano introdurre la situazione e i personaggi…

Siamo a pochi giorni dall’inizio dei primi mondiali di Bey,quindi Ivanov ha 15 anni,ed è passato un anno dallo scontro contro Boris…Ok,adesso…leggete ^O^!!!

 

                                    CAPITOLO 4

                                      Demolition Boys (News...)

 

-IDIOTA,STUPIDO,CRETINO,DEFICIENTE!!!-questi erano gli unici pensieri che in quel momento lottavano per avere la meglio nella testa di Yuriy…

Da quando era così impulsivo!Improvvisamente la ragione lo aveva abbandonato,lasciando liberi,anche se solo per qualche secondo,i sentimenti confusi che aveva dentro di se.

“Quel tipo,Boris…Io l’ho ammazzato tempo fa…”esordì improvvisamente il rosso,ricordando la fatica che aveva fatto per scovarlo,in verità questo Boris era stato l’unico,oltre a Kei,a creargli casini…

“Mpf…Hai ucciso tutti i nostri compagni,Yu!”rise amaramente Raissa.

“…”Yuriy era rimasto senza parole.

-TUTTI I NOSTRI COMPAGNI…-

Non capiva l’atteggiamento di quella ragazza:lui aveva solo eseguito gli ordini di Vorcov,che a quanto pareva,aveva avuto un ruolo importante anche nel suo passato…Possibile che tutto il sangue che aveva versato era stato di persone a lui care?Una rabbia improvvisa nei confronti di quell’uomo disgustoso si impossessò di lui,strinse i pugni,ma una sua qualsiasi reazione fu interrotta dalla voce di Raissa…

“…E molto probabilmente,presto avresti fatto lo stesso con me…”continuò la ragazza rabbuiandosi.

Yuriy distolse lo sguardo dagli occhi smeraldini di lei…

Non sarebbe mai riuscito a farle del male…

-BUGIARDO!-affermò una vocina nella sua testa…E Ivanov sapeva che aveva ragione…

 

 

“Sai Yuriy,in questo momento potrei benissimo approfittare della situazione e vendicarmi…”cominciò la ragazza con una strana nota della voce.

Il rosso la osservò leggermente sconcertato,era lì per ucciderlo?

“Sei debole,non mi ci vorrebbe niente a farti fuori,ma hai bisogno di sapere e io sono qui per questo”concluse Raissa,passando una mano nei lunghi capelli rossi di Yuriy.

Ivanov in quel momento tentò di fissare il suo sguardo in quello di lei….

-Gli occhi sono lo specchio dell’anima-

Qualcuno una volta glie lo aveva detto,ed anche questa frase come tutte le altre era solo un sussurro…

E lui voleva sapere se quel sussurro aveva ragione,ma gli smeraldi di Raissa sfuggirono ai suoi zaffiri indagatori,e il ragazzo non riuscì ad intravedere i sentimenti che in quel mentre lottavano nell’animo della mora.

Dolore,gioia,tristezza,disperazione,serenità,affetto,odio…AMORE…

Tutto troppo confuso,il suo piccolo mondo di cristallo si frantumava ad ogni suo sguardo.

Prese un profondo respiro,poi lentamente estrasse da una tasca del mantello un bey di un intenso blu notte.Osservò il bit-chip…Cold Rose,il suo magnifico lupo,ricambiava il suo sguardo,le rose rosse sulle sue ali candide erano come il sangue sulla neve…

La sua attenzione fu poi catturata dalla trottolina argentea che giaceva ai piedi del letto…La raccolse e uno splendido sorriso,a parere di Yuriy,gli illuminò il volto…

I bit-chip dei due bey si illuminarono,riconoscendo a vicenda la propria nemesi…

“Non credevo l’avessi ancora”disse Raissa con un filo di voce.

“Sarà tutto più semplice…Dimmi Yuriy,tu sai cos’è questo,no?”domandò.

“Una trottola?”chiese ironicamente il rosso.

“Hai capito in che senso!”rispose irritata la ragazza.

“Si,si…è un beyblade,quel Lupo è un bit-power ed ora ricordo anche che si gareggiava con quelle trottole…”disse Yuriy sbuffando.

“Esatto!Dieci punti alla tua esauriente spiegazione!”esclamò contenta Raissa.

Ivanov era piuttosto scocciato,adesso lo prendeva pure in giro?

“Naturalmente ricordi il nome del tuo bey”affermò la mora

Yuriy annuì,il suo bey si chiamava Wolborg,e dal suo ricordo poté dire che dominava i ghiacci…

“Come ti ho già accennato prima la somiglianza tra i nostri due bit è incredibile,e anche il loro potere è simile”iniziò Raissa,caricando il suo beyblade nel dispositivo di lancio e poggiando quello di Yuriy sul comodino vicino al letto.

“Il nome del mio bey è Cold Rose…Come hai già detto tu con queste trottole si gareggiava,il beyblade era uno sport a tutti gli effetti…Era stato organizzato persino un torneo mondiale”concluse,lanciando con una potenza del tutto inaspettata il suo bey.

Queste parole,accompagnate dal ruotare quasi ipnotico di Cold Rose,ebbero l’effetto desiderato su Ivanov  che,rilassandosi,si lasciò cullare dal suo nuovo ricordo…

“Un ragazzo dai gelidi occhi cristallini se ne stava in piedi,da solo in un’enorme palestra,sulla soglia di un bey-stadium ad osservare la veloce roteazione del suo beyblade.

Aveva scacciato tutti i mocciosi da quella fredda e asettica stanza,si sarebbero allenati da un’altra parte,di palestre come quella lì dentro ce ne erano a decine,lui voleva rimanere solo,senza essere disturbato da nessuno,e per nessun motivo…

“Wolborg Mura di Ghiaccio!”ordinò con foga al bit-power del Lupo Alato,che scaturì maestosamente dal bey…Inutile dirlo,le apparizioni di quel Lupo erano uno spettacolo unico nel loro genere…

Il bit eseguì gli ordini del suo custode e agitando le candide ali ed emanando un lungo ululato,creò delle lastre di ghiaccio protettive…Il suo bey disponeva davvero di un’ottima difesa,oltre che di un attacco potentissimo…

Sorrise soddisfatto,se non poteva avere Blackdranzer allora avrebbe potenziato il suo Wolborg al massimo.

Un improvviso giramento di testa lo fece barcollare pericolosamente…Dannato Vorcov!A causa delle sue sadiche torture aveva perso un mucchio di sangue ed ora si sentiva debolissimo,senza contare che se non fosse stato per alcune sperimentazioni fatte sul suo corpo,sperimentazione a parere degli scienziati “fallite”,a quest’ora sarebbe morto dissanguato…

In effetti gli esperimenti avevano avuto risultati completamente diversi dal loro scopo su di lui,e si era ritrovato con il DNA geneticamente modificato e un’incredibile resistenza al dolore,quindi oltre ad essere la cavia perfetta per quegli scienziati pazzi,era anche diventato il passatempo preferito di Vorcov:il finto monaco,infatti,non perdeva occasione per sperimentare su di lui nuove torture,e agiva indisturbato,Yuriy si sarebbe persino lasciato bruciare vivo,il dolore ormai non rientrava più nei suoi standard…Come,in fondo,anche l’eccessiva perdita di sangue;il suo corpo aveva “imparato”a produrre una speciale tossina,che consentiva la produzione di tre quarti dei globuli rossi persi.

Certo,recuperava un’elevata quantità di sangue,ma l’altra,che era andata a farsi benedire,faceva sentire la sua mancanza e per il giovane Ivanov gli improvvisi capogiri erano all’ordine del giorno…

Ripreso l’equilibrio richiamò a se il suo bey,nello stesso istante in cui un moccioso di undici anni dai capelli dorati e gli occhi di un limpido azzurro,entrò tremante nella sala allenamenti:

“Ehm…Yuriy Ivanov?”domandò in un sussurro.

Il rosso sorrise malignamente di fronte all’insicurezza di quel bamboccio (Alla Vegeta!Vegeta for President ^O^!!!ndme)(-_-“ndlettori)(Scusate nn sn riuscita a trattenermi ^///^)(Allora torniamo alla storia!Mi stai rovinando l’atmosfera ù_ù ndIvanov)(-_-“Odioso ndme)(altrettanto ù_ù ndIvanov)e voltandosi con una lentezza snervante rispose:

“Credevo di essere stato chiaro quando ho detto che non volevo essere disturbato,o sbaglio?”chiese,avvicinandosi pericolosamente alla terrorizzata figura del ragazzino.

“C-chiarissimo,m-ma il signor V-Vorcov vuole v-v-vederla”balbettò,indietreggiando il moccioso.

Educato il ragazzino,gli stava dando del “Lei”(è frocio!Ci avrei scommesso ^O^!ndme)(Ma la pianti cn queste parentesi idiote!?ndIvanov)(ù_ù ndme)(Ecco,appunto -_-ndIvanov)

Vorcov che lo mandava a chiamare…Non era una novità,probabilmente voleva sperimentare su di lui qualche altra sadica fantasia della sua mente perversa…

“Di che arrivo subito”disse sospirando,rassegnato a ciò che lo aspettava.

“Il signor Vorcov mi ha detto di dirle di non recarsi nel solito posto,ma la vuole nel suo ufficio”continuò il ragazzino,questa volta con più sicurezza.

Yuriy aggrottò la fronte,perché mai Vorcov lo chiamava nel suo ufficio e non nei sotterranei?Mah,lo avrebbe scoperto presto…

“Allora io la sal…”cominciò il moccioso,avviandosi verso la porta,ma la voce del rosso lo fece congelare sul posto:

“Dove credi di andare?”domando a quel poveretto,e senza dargli la possibilità di difendersi,lo attaccò col suo Wolborg,procurandogli un profondo taglio sul giovane viso…

Il ragazzino rimase immobile,lì dov’era,lottando contro il bruciante dolore alla guancia. Notando l’inesistente reazione del ragazzo Yuriy disse ghignando:

“Ora puoi sparire dalla mia vista,ed eclissarti dove ti pare”

Questi non se lo fece ripetere due volte e si precipitò fuori dalla stanza. Ancora una volta Ivanov rise di quel moccioso,prima di avviarsi verso lo studio di Vorcov.

Dopo essersi chiuso la porta della palestra alle spalle,si incamminò,con la sua solita aria arrogante e strafottente,per i bui corridoi del monastero…Chissà cosa aveva in mente quel pazzo questa volta,sperava solo che la cosa non fosse lunga…Con questi pensieri raggiunse velocemente la sua meta…Se aveva intenzione di sfogarsi su di lui,era meglio essere veloci,o la cosa si sarebbe protratta a lungo…

Bussò alla porta di legno scuro,e quando la strascicata voce di Vorcov gli rispose dall’altra parte,entrò senza troppe cerimonie…Rimase piuttosto sorpreso,ma non lo diede a vedere,quando davanti a lui si presentò questa scena:Ivan,Boris e Sergey seduti alla scrivania che lo osservavano scettici,e Vorcov dietro questa,che lo guardava perfidamente e vittorioso negli occhi.

“Perché mi ha mandato a chiamare?”domandò senza giri di parole,ignorando i tizi che ancora lo guardavano.

“Yuriy!Non saluti nemmeno?”ribatté il falso monaco,con un sorriso nauseante stampato sulla bocca.

“Buonasera…Ora mi dice che succede?”ripeté scocciato il rosso.

“Vedi Yuriy,ho una bella novità da comunicarti e sono certo che ti rallegrerà”rispose il direttore del monastero.

Fantastico,quando parlava a quel modo non c’era da stare per niente tranquilli,Ivanov lo aveva scoperto a sue spese.

“Tra una settimana avrà inizio il famoso torneo di beyblade di cui si è tanto parlato in quest’ultimo anno…Parteciperanno squadre da tutto il mondo,e naturalmente ce ne sarà anche una russa…La nostra,voi:i Demolition Boys…E tu,Yuriy,sarai il capitano”

Quella era l’idiozia più grossa che quel pazzo potesse sparare…Lui non lavorava in squadra,ancor meno se nella SUA di squadra c’erano quelle mezze calzette.

Decise di esprimere questo suo pensiero:

“Mpf…Questa è bella!Dovrebbe saperlo che il lavoro di squadra non fa per me,oltretutto ha persino deciso di mettermi a capo di questi incapaci…Mi sta prendendo in giro,per caso?”

Grosso,stupido ed inutile errore…

Boris,furioso per le parole di Ivanov tentò di alzarsi e di saltargli mooolto gentilmente alla gola,ma Vorcov,che ora aveva una luce maniacale negli occhi,pregò la futura squadra di uscire dall’ufficio e di tornare nelle loro stanze:voleva rimanere solo con il loro capitano.

Il falborgblader piuttosto contrariato uscì dalla stanza,seguito dai suoi compagni,che speravano in una prematura morte del rosso.

Appena la porta si fu chiusa alle spalle dei bladers,Vorcov con un agile scatto si accanì contro Yuriy,sbattendolo contro un muro e bloccandolo ad esso.

Ivanov aveva il respiro affannoso e scrutava,con fare arrogante i neri occhi di Vorcov…Questi sorrise malignamente,poi porta la sua bocca all’orecchio del rosso e sussurrò:

“Stammi bene a sentire,Yuriy,questa è una grande occasione per me e per il signor Hito Hiwatari,e non permetterò che un moccioso arrogante come te rovini i nostri piani…Piani che immagino tu conosca…”

Yuriy annuì,conosceva molto bene i piani di quei due psicopatici:conquistare il mondo con il potere dei bit-power…

“Allora sarà meglio che tu obbedisca agli ordini,non voglio alcun tipo di problema sono stato chiaro?”continuò il sottoposto di Hito.

“Trasparente!”affermò ironicamente Ivanov.

Vorcov,sorrise,un sorriso poco raccomandabile…

“Facciamo meno gli spiritosi,signorino…O potrebbe venirmi in mente la simpatica idea di privarti del dono che accidentalmente hai avuto,e farti provare tutto ciò che fino a questo momento hai avuto il dispiacere di non provare…Se sopravvivi è logico…”concluse lasciando andare Ivanov.

Si scambiarono un’ultima occhiata di sfida,prima che il rosso uscisse chiudendosi la porta alle spalle.

Una volta che Yuriy fu fuori da quell’ufficio,Vorcov si sedette nuovamente dietro la scrivania,un perfido ghigno a deformagli quel suo già orribile(Ehi nn esageriamo!ndVorcov)(E tu ke diavolo vuoi ora?ndme)(difendo i miei diritti,è kiaro ù_ù ndVorcov)(Si,si certo…continuiamo prima ke Ivanov cominci a rompere ndme)(esatto ù_ù ndIvanov)(-_-“ ndme)volto e delle parole:

“Perfetto,va come stabilito…”

Yuriy tornò ancora una volta alla realtà,aveva riconosciuto i volti di altre due sue vittime,e questo non faceva che aumentare il nodo allo stomaco,che si era formato già da un po’ di tempo…

Osservò Raissa richiamare a sé il suo beyblade,e avvicinarsi nuovamente al magnifico letto a baldacchino…No,non sarebbe MAI riuscito a farle del male,quegli occhi,lui,li adorava troppo…

 

 

FINE CAPITOLO 4

Concluso anke questo!!!Ci ho messo un po’ di tempo,ma credo ke nn riuscirò ad aggiornare quotidianamente cm credevo…Perdono!Passo adesso ai ringraziamenti!Ah,scusatemi anke per le parentesi cretine…Ma la tentazione era davvero tanta ^//^!Ancora perdono!

 

 

X medea90:Allora?Ho soddisfatto la tua curiosità?Spero tanto ke anke qst cap ti sia piaciuto!Fammi sapere,ok?Baci!

 

X Padme86:Il fenomeno(da circo -_-“ndIvanov)(Taci >.

 

X Nissa:Ciao!Cosa dici di qst cap?Dovrei ritirarmi?Darmi all’ippica?Cos’è la cosa migliore secondo te?Fammi sapere!Baci!

 

X eagle fire:Ci sei anke tu!Ho letto ttt le tue ff,ma nn sn mai riuscita a recensire

 

 

X Valery_Ivanov:No problem!Sei perdonata!Anke se nel tuo nuovo cap Ivanov nn soffre <_<…Ma confido nel proximo!(BASTA,NE HO ABBASTANZA,MI SPIEGHI KE TI HO FATTO è_é!!! ndIvanov_decisamente_infuriato)(O_O ndme_shokkata)(è_é…^-^Perdono!ndIvanov_ghignante)Quella faccia nn mi piace per nnt,in ttt i sensi,cmq,spero ke anke qst cap ti sia piaciuto,e ke sia stato all’altezza delle tue aspettative,se così nn fosse,kiedo umilmente perdono…Fammi sapere!Baci!

 

Bene e adesso vi lascio,alla proxima,e ricordatevi di commentare!Ciao!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Bladebreakers (Returns from past...)Part one ***


Sn tornata cn un nuovo capitolo ^O^

Sn tornata cn un nuovo capitolo ^O^!!!|(lasciare loro e me in pace era troppo difficile,per caso -_-“?ndIvanov)SERGEYYYYY!?(Si ^^”?ndSergey)A ke punto siamo cn la lapide del tuo amiketto?(Ho finito,ascolta:ehm,ehm”Le rose sn rosse,le viole sn blu,l’amico migliore ke avessi mai potuto desiderare eri proprio tu…A Yuriy Ivanov,deceduto per cause REALMENTE naturali…”ù_ù ndSergey)Ke poeta -_-“…(Sn stato bravo,vero ^.^?ndSergey)…Eccezionale…(O_O ndIvanov)Ke diavolo vuoi ancora è_é!?(Non starai mica facendo sul serio O.o? ndIvanov)Tu ke dici <_

                                               CAPITOLO 5

                           Bladebreakers (Returns from past…) Part one

Yuriy Ivanov quel giorno aveva scoperto una sensazione che credeva di non aver mai provato:la confusione…

Quella ragazza era arrivata così,all’improvviso,dopo la solita notte di sangue e pretendeva di recuperare il posto che aveva e che le spettava,nella memoria del rosso.

Incredibile,ma vero,lentamente stava riaprendo la breccia di un’antica emozione che già in un perduto passato,aveva sgretolato il ghiaccio che proteggeva il cuore del giovane blader russo da un qualsiasi umano sentimento.

Raissa ripose il beyblade blu notte in una tasca interna del mantello e si avvicinò al ragazzo. Gli sorrise,un sorriso dolcissimo,poi chiese:

“Mi fai spazio,Yu?”

Il rosso,alquanto sconcertato,si spostò piano,verso il lato destro del letto,facendo spazio alla ragazza che,senza alcun indugio,si sdraiò al suo fianco.

Yuriy osservò attentamente il profilo della ragazza,i delicati lineamenti del volto,quegli occhi meravigliosi che brillavano di luce propria,i capelli castani che,dolcemente le ricadevano ai lati del viso…Era bellissima…Immediatamente,poi,scartò quel pensiero che lo faceva apparire tanto umano,dandosi per l’ennesima volta in quel giorno,dell’idiota…A pensarci bene era quella ragazza la causa dei suoi rimproveri mentali…Non se ne era mai fatti fino a quel momento…

Sbuffò in modo alquanto rumoroso,attirando l’attenzione della mora seduta al suo fianco,che ridacchiò:

“Sei in stato confusionale,Yu,non è vero?”disse divertita.

Cosa c’è di così divertente?”domandò Yuriy scocciato.

Cominciava ad essere stanco delle prese in giro di quella lì…

“Non mi sto divertendo…Sei solo buffo…”rispose Raissa,poggiando stancamente la testa sul petto,ancora nudo del rosso…

“Non senti freddo?”chiese la ragazza.

 “N-no”balbettò Ivanov,accortosi dell’imbarazzante situazione in cui era e irrigidendosi non poco…

“Benissimo”disse Raissa,accomodandosi maggiormente sul petto del russo.

Yuriy si irrigidì,ma lasciò lo stesso che la ragazza si accomodasse…Adorava il suo calore e il profuma di rosa che aveva…Lo rilassavano,facendolo sentire a casa,cominciò così ad accarezzarle i lunghi capelli…Lentamente,come se temesse di farle del male,con un movimento quasi calcolato,lo sguardo perso nel vuoto,poi in un bisbiglio appena udibile più a se stesso,che alla ragazza al suo fianco domandò:

“Come ho fatto a ridurmi così?”

Raissa lo guardò con aria interrogativa,allora Yuriy si spiegò meglio:

“Voglio dire,come ho fatto a dimenticare tutto,i miei compagni,il potere del mio bey,te…Anche nel passato sono stato agli “ordini”di Vorcov,ma perché ordinarmi di far fuori le persone che sono state importanti?A che gioco sta giocando?”

“Questo è il punto Yu”sorrise amaramente la ragazza.

Questa volta fu Ivanov ad assumere un’aria perplessa.

“Capirai…”rispose semplicemente lei,estraendo un nuovo bey dal colore molto simile a quello del rosso.

Osservando meglio l’oggetto Yuriy notò che sul bit-chip della trottola vi era raffigurata una magnifica tigre…Spostò lo sguardo dal bey al volto della ragazza,che sorrideva appena…Un flash improvviso gli annebbiò la vista,costringendolo a portarsi una mano al volto. Subito dopo cominciò a rilassarsi,e con in testa l’immagine di una sorridente Raissa poggiata sul suo petto,ricordò…

“Non riusciva a capacitarsi di quell’assurda situazione:va bene accettare di essere il capitano di quella squadra di pappamolle,va bene trasferirsi alla sede giapponese della Borg per essere meglio “reperibili”da quello schizzato di Hito Hiwatari…Ma proprio non riusciva a percepire il perché del partecipare a quell’assurda buffonata.

Questi erano i pensieri di un irritatissimo Yuriy Ivanov che,sotto gli sguardi disgustati dei suoi compagni di squadra,se ne stava poggiato al muro,con un’aria di malcelata superiorità,a spostare il suo sguardo di ghiaccio su tutti i presenti…

Sulla destra la squadra americana,gli All Stars,alla sua sinistra i White Tiger,cinesi,poi gli European Dream,la squadra europea formata da un italiano,un tedesco,un inglese e un francese…Non erano presenti tutte le squadre del torneo,la maggior parte aveva rifiutato l’invito di quel Daijntenji,la squadra giapponese poi,era in ritardo…

La certezza di essere i migliori (ed era tutto dire,visto le schiappe che si ritrovava come compagni)si era fatta ormai spazio in lui,che visibilmente annoiato chiuse gli occhi…almeno avrebbe recuperato qualche ora di sonno…

Improvvisamente la porta di quella sala si aprì lasciando entrare un gruppo di sei ragazzi…”Addio pisolino”pensò Ivanov,quando notò quanto fossero rumorosi quei tizi…

Li osservò attentamente e…non riuscì a credere ai propri occhi:insieme a quei tipi giapponesi c’erano anche loro…

No,non poteva essere,erano morti,aveva ancora davanti agli occhi quella scena…Ma loro erano lì…E dopo essersi scambiati uno sguardo lo stavano osservando,ma senza mostrarsi troppo interessati,si intende…E lui,lui ricambiava le loro occhiate,convinto che fosse tutta una coincidenza…

La ragazza somigliava tantissimo a Raissa,i capelli più lunghi e le forme,inesistenti nella ragazzina conosciuta nella sua infanzia,erano dolci e delicate curve che la rendevano bellissima…Anche gli occhi erano incredibilmente somiglianti,ma era passato tanto tempo e probabilmente tutte queste somiglianze erano solo un’illusione…Forse stava dimenticando,finalmente,quella mocciosa a cui tanto aveva tenuto…

Anche il ragazzo che la affiancava somigliava incredibilmente a una figura del suo passato…Kei Hiwatari,colui che credeva essere il suo migliore amico…Ahahahahahah,che sciocchezze…AMICIZIA…Che parola ridicola…Doveva essere proprio stanco per pensare a quelle idiozie…

Il suo sguardo si posò su un tizio con i capelli blu e un berretto…Il capitano,se non errava,dei Bladebreakers, la squadra giapponese, che stava discutendo animatamente con alcuni membri dei Withe Tigers…A quanto pareva le due squadre  già si conoscevano,visto che i cinesi si stavano rivolgendo ad un tizio con una lunga coda,anche lui cinese a quanto pareva,in modo non propriamente gentile…IDIOTI…L’unico pensiero presente nella testa di Ivanov…

L’attenzione di tutti fu catturata dall’ingresso di Daijnteji che dopo aver sorriso allegramente a tutti i ragazzi cominciò a spiegare le regole del torneo:

“Salve ragazzi,allora inizio col dirvi che questo torneo è un’ occasione unica nel suo genere,avrete modo di stringere amicizie e…”

Ma cosa stava blaterando quel vecchio?Ivanov a stento riusciva a trattenersi dal ridere,stava sparando le sciocchezze più grosse che avesse mai sentito…E lui aveva avuto a che fare con Vorcov…Decise che poteva fare anche a meno di ascoltare questa prima parte del discorso…Tornò a concentrarsi sulla voce del presidente quando questi cominciò ad illustrare per davvero le regole del torneo…

“Le squadre hanno un minimo di tre giocatori e un massimo di cinque,i round saranno tre e verranno integrati con gli “eventi speciali”…”

Molti bladers rizzarono le orecchie a queste parole,lo stesso Ivanov si mostrò interessato…Hustnezov dal canto suo ghignò sadicamente…

“Nel corso del torneo,infatti,potrebbero essere sorteggiate nuove modalità di sfida che comprendono un incontro in coppia,una sfida singola ad un round,la classica sfida quindi,e un incontro di resistenza,dove un solo giocatore lotterà per tre round consecutivi,dove non mancheranno le sorprese…”concluse allegramente il vecchio.

Adesso si che le cose si facevano interessanti…Ivanov sorrise impercettibilmente.

Tutti i bladers avevano accolto con entusiasmo la notizia…Soprattutto quel deficiente del capitano dei Bladebreakers,Takao,se non errava,che non faceva altro che strepitare e dire quanto fosse sensazionale quell’idea…Tsk,ridicolo…

“Ehi,la vuoi smettere!Stai rendendo ridicola tutta la nostra squadra”sibilò quella ragazza che tanto somigliava a Raissa…

I suoi compagni di squadra la osservarono con aria piuttosto impaurita…In effetti in quel momento la ragazza non aveva un aspetto rassicurante…

Il ragazzo che le era di fianco sorrise soddisfatto,a quanto pareva era d’accordo con lei.

Takao la guardò con aria interrogativa…Ok,questa per Yuriy era la conferma che quel tipo era proprio uno stupido…

“Perché dovrei,scusa?Tu non sei entusiasta?”domandò innocentemente il giapponese.

“Che tu sia entusiasta o meno non fa alcuna differenza,non diventi più abile col bey e io potrei sconfiggerti,ancora una volta,senza alcuna difficoltà”rispose semplicemente.

Bene,bene…la ragazza aveva lanciato una sfida…l’ennesima a quanto pareva…Chissà se quell’imbecille l’aveva capito…

Takao la guardò irritato,gli altri due ragazzi della squadra,quello biondo e quello con la cado si scambiarono un’occhiata di rassegnazione,il tipo al fianco della mora,dal canto suo,se la rideva sotto i baffi,e un nanerottolo dagli ispidi capelli castani stava preparando il suo portatile a ricevere dati sull’incontro…

“Mi stai sfidando,questo significa che mi concedi la rivincita”affermò Takao con un sorriso di sfida stampato sulle labbra.

-Perspicace il ragazzo-osservò ironicamente il rosso.

“Se vuoi che la si consideri così…”rispose sarcasticamente la mora,estraendo dalla tasca dei jeans un bey blu notte.

-Altra coincidenza-pensò fermamente il rosso.

“Accetto!Ma dove ci sfidiamo?”chiese ingenuamente quel deficiente.

Possibile che bisognasse spiegargli tutto…

“Stupido,siamo alla sede della BBA,in presenza del presidente oltretutto…”

Come volevasi dimostrare,gli aveva dato dell’idiota due volte in una sola frase…

“Ragazzi se è una sfida che volete,seguitemi…Abbiamo proprio un nuovo bey-stadium collaudare…”intervenì sorridendo il presidente.

I Bladebrakers seguiti da tutti gli altri bladers,che interessati alla sfida tra i due compagni di squadra,furono condotti in una stanza circolare,poco distante da quella in cui si trovavano…Era davvero grande,con tanto di spalti e al centro vi era uno dei bey-stadium più strani che Ivanov avesse mai visto:la superficie liscia era attraversata da spaccature che creavano degli strani movimenti all’interno del bey-stadium,mettendo alla prova l’equilibrio del bey.

Si,sarebbe stato uno spettacolo interessante…”

Ivanov aprì gli occhi dando nuovamente vita alla luce dei suoi magnifici zaffiri…Un dolce peso sul suo petto lo aveva riportato alla realtà,al presente,Raissa si era addormentata su di lui…Addormentata appariva ancora più meravigliosa…Le scostò una ciocca di capelli dal viso rilassato…Chissà se avrebbe mai capito tutta quell’assurda situazione…

 

FINE PRIMA PARTE

Ed ecco finito un altro cap!Mi sn resa conto che se lo avessi fatto tutto sarebbe stato troppo lungo e pesante…Qnd probabilmente il proximo sarà,oltre ke + leggero,forse anke + breve…Nn so vedremo <_<…Passo adesso ai soliti ringraziamenti ^O^!!!

 

X Padme86:Allora Pad,cosa pensi di qst cap?Forse può sembrare 1 po’ noioso,ma è un capitolo per così dire “introduttivo”…Fammi sapere cosa pensi!Baci,il Fenomeno XD…

 

X Valery_Ivanov:Ciao Vale!Sn commossa ç.ç…Tra i preferiti di una grande cm te…Fantasticooo!!!Per qnt riguarda il tuo consiglio devo dire ke hai fatto una giusta osservazione,ma il fatto ke tra i due c siano poki dialoghi nn è casuale,mi spiego meglio:Ivanov deve comprendere ttt qst situazione (idiota oltretutto,alla fine capirai)attraverso oggetti,gesti e frasi ke lo riportano al passato…Nn so se mi sn spiegata,ma cercherò cmq di inserire + dialoghi tra i due…Ah,ancora una cosa:la lapide è pronta,adesso devo solo organizzare il funerale <_<…Questo è il bello di averlo cm ragazzo XD!!! (Cosa  ho fatto di male per meritarmi questo -_-“…COSAAAA ç_ç!? ndIvanov disperato)Fammi sapere cosa pensi di questo cap!Baci!Ps:grazie per i complimenti sul nome,nn nego ke ne vado orgogliosa XD!

 

X Nissa:Ciao!Cm vedi nn t ho abbandonata ^_^!Nn so se darmi all’ippica O.o ma sicuramente continuerò la storia!Per sapere ttt del passato di Yuriy ci vorrà del tempo però…Spero ke tu abbia abbastanza pazienza XD!!!Fammi sapere se qst cap t piace!Accetto d ttt!Baci!

 

X medea90:Mi dispiace deluderti,ma purtroppo nn è accaduto nnt tra i due…Raissa gli si è semplicemente addormentata addosso XD!Ivanov deve essere di una noia mortale XD!!!Skerzo…Allora ke mi dici di qst cap?Piaciuto?T piacerebbe prendere il posto di Raissa sul petto di Ivanov?Fammi sapere,baci!

 

Alla proxima gente e mi raccomando,commentate!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Bladebreakers (Returns from past...)Part two ***


Ragazzi,ma vi rendete conto ke mi ero completamente dimenticata ke oggi è Halloween

Ragazzi,ma vi rendete conto ke mi ero completamente dimenticata ke oggi era Halloween!!!E pensare ke attendevo qst giorno dagli inizi di ottobre!(Ma và!Davvero avevi dimenticato ke oggi era la tua festa?Sei messa peggio di ciò ke credevamo U.U…ndIvanov e Hustnezov)Ma cos’è qst fastidioso ronzio <_

                                                   CAPITOLO 6

                           Bladebreakers (Returns from past…) Part two

Osservava rapito i dolci lineamenti rilassati della ragazza,il respiro regolare,un’espressione di invidiabile serenità sul volto…Spostò la sua attenzione sulla mano di lei che stringeva ancora il bey della tigre bianca,cercando di non svegliarla gli sfilò dalla mani la trottola che studiò attentamente…Era davvero ridotta male,aveva subito gravi danni al disco di attacco ormai inutilizzabile...Il modello doveva essere cambiato completamente…

Sorrise a quei pensieri:qualche ora prima,probabilmente,non sarebbe riuscito a formulare pareri tanto tecnici sulle condizioni di un bey…Si,stava decisamente migliorando…Si sporse verso il comodino alla sinistra del letto…Se non errava aveva ancora una sigaretta da finire,prese il pacchetto,e dopo aver estratto e accesso l’oggetto tanto sospirato,cominciò a spirare lunghe boccate…

Chiuse gli occhi poggiandosi alla testata del letto,Raissa era ancora nel mondo dei sogni…Rise,dopo tutto quel movimento non si era svegliata,doveva essere davvero stanca,probabilmente lo aveva seguito per lungo tempo…Strizzò gli occhi dal dolore quando cercò di muovere il braccio sinistro,si era completamente dimenticato della spalla ferita,troppo preso dai nuovi ricordi,ma soprattutto dai nuovi sentimenti che si agitavano in lui…

Infastidita dall’odore di fumo che lentamente si espandeva per la stanza,Raissa aprì stancamente gli occhi,ritrovandosi abbracciata ad uno stupito Ivanov…Arrossì violentemente,poi si alzò di scatto dal letto e cominciò a scusarsi,sparandone di cotte e di crude…

Ivanov rise di gusto,avrebbe potuto riscattarsi dalle precedenti prese in giro della mora…Ma non lo fece…Cavolo!Possibile che solo dopo poche ore in compagnia di quella ragazza si fosse rammollito a tal punto?!

Doveva ammettere però che non gli dispiaceva affatto…Anzi,quando poco prima la ragazza si era stretta,abbracciandolo,saldamente a lui,era rimasto piacevolmente sorpreso…

“Cerchi questo?”domandò Yuriy,notando come la ragazza si fosse agitata appena aveva scoperto di non avere più il bey bianco…

“SI!Mi hai fatto prendere un colpo,Yu!”disse strappando dalle mani del rosso la trottola.

“Che finezza!”esclamò ironicamente Ivanov,riferendosi al modo in cui la ragazza gli aveva preso il bey.

“Fumi?”domandò Raissa,ignorando il commento di Ivanov,e riferendosi alla sigaretta che aveva tra le dita.

“Si…”rispose semplicemente l’interpellato,portandosi l’oggetto del discorso alla bocca.

La ragazza concentrò lo sguardo sul ragazzo che,indifferente continuava a fumare indisturbato…Una volta che ebbe finito la ragazza gli lanciò contro il bey della tigre,Ivanov riuscì a prenderlo tra le mani solo grazie ai suoi riflessi pronti…

“Cosa significa?”chiese irritato dal comportamento della ragazza.

“Sono qui per un motivo ben preciso…E vorrei poter concludere la cosa entro stasera…Quindi vedi di impegnarti…”gli rispose distrattamente.

Ivanov la guardò accigliato:com’è che ora che non gli era più appiccicata addosso,lo trattava così?

…Valla a capire la mentalità delle donne…

Notando che Raissa non stava affatto scherzando ma che,anzi,lo guardava in  un modo poco raccomandabile,si affrettò a concentrarsi sull’oggetto che gli era stato lanciato…La ragazza a quel punto si rilassò,divertita dalla reazione istantanea del compagno…

Tsk…Non riusciva a crederci,glie l’aveva fatta ancora una volta,lo stava prendendo nuovamente in giro…Ma non ebbe il tempo per vendicarsi che fu trasportato,nuovamente,indietro nel tempo…

“Si,sarebbe stato uno spettacolo interessante…

Sotto richiesta del presidente le squadre presenti alla riunione andarono ad accomodarsi sugli spalti…Yuriy Ivanov aveva una visuale perfetta da dove si trovava,era una grande opportunità,avrebbe potuto studiare le strategie di gioco di un suo probabile avversario…

I due sfidanti,nel frattempo si erano posizionati uno di fronte all’altro ai bordi del bey-stadium…Kinomiya concentratissimo,la ragazza con una strana luce negli occhi smeraldini,che Ivanov aveva visto solo in un’altra persona…Subito dopo cestinò questo inutile,quanto stupido,pensiero…

I bladers dopo la tradizionale formula lanciarono i loro bey e la difficoltà,che quel campo di gioco presentava,non tardò ad arrivare…

La mora apparve subito in netto vantaggio sul giapponese,che dopo solo pochi minuti di gioco chiamò in campo il suo bit-power…

Ivanov rimase davvero impressionato quando vide la magnifica figura del Drago Azzurro scaturire dal bit-chip del bey di Takao…

La ragazza sorrise,più che altro ghignò,poi disse:

“Devi essere proprio disperato!Ma visto che mi hai fatto “l’onore”di mostrarmi ancora il tuo bit,perché io dovrei negartelo?Cold Rose!”

A questo grido una luce avvolse tutto lo stadio lasciando i presenti totalmente ammutoliti…tutti erano intenti ad ammirare la straordinaria creatura comparsa dal bit-chip della ragazza…Uno splendido lupo alato sulle cui candide ali vi erano delle bellissime rose rosse…I rovi dei fiori avvolgevano le ali del lupo,senza però causargli alcun apparente dolore…Era semplicemente magnifico…

Ivanov sgranò gli occhi…Ma cosa diavolo stava succedendo!!!Lei,lei non poteva essere Raissa…No…Ma quel lupo…Il bit chip del suo Wolborg si illuminò,sprigionando un’energia che Ivanov non aveva mai riconosciuto in quel bey…E questa fu la conferma che cercava…Si alzò sotto gli sguardi fintamente indifferenti dei compagni…Se lei era realmente Raissa,allora una speranza di “recuperare”il loro amico esisteva ancora…

La ragazza osservò soddisfatta il suo bit-power,adorava quel lupo,sapeva che aveva  un profondo significato per lei…Visto che il ciondolo che portava sempre al collo,nascosto dai vestiti,rappresentava quest’ultimo in tutta la sua bellezza…

Destandosi da questi pensieri ordinò l’attacco al suo bey…

“Cold Rose attacca con Tempesta di Ghiaccio!”

Il lupo eseguì l’ordine della sua padrona,aprendo le immense ali e causando una vera e propria tempesta…

Ivanov si stava avvicinando al campo di gioco quando udì che tipo di attacco stava eseguendo Cold Rose…Sorrise,quell’attacco l’avevano imparato insieme,i loro bit avevano l’elemento del ghiaccio in comune…Anche se il Lupo di Raissa aveva un poter molto particolare…Fondere il gelo della neve e del ghiaccio,con il calore e l’apparente innocenza delle rose…

Kinomiya era nei guai…Quel freddo era insopportabile e il suo Dragoon non avrebbe resistito a lungo…Decise allora di contrattaccare…

“Drago Azzurro!Attacco tornado,ora!”ordinò al suo bey,che aumentando la velocità di roteazione creò un vero e proprio tornado…

Ma la mora non si lasciò impressionare…

“Patetico…”affermò,poi aggiunse:

“Se speri di battermi così,ti sbagli di grosso mio caro,e te lo dimostrerò!Cold Rose,attacca,Rosa Spina!”

I rovi che imprigionavano le ali del Lupo si elegantemente sciolsero la loro stretta,attaccando il Drago Azzurro e mettendo così fine all’incontro…

Il beyblade di Takao lentamente smise di girare…Il suo padrone,scuro in volto lo prese tra le mani…Era stato sconfitto ancora una volta…

Yuriy Ivanov si avvicinò,seguito a distanza dai suoi compagni,alla squadra giapponese…La mora stava scambiando due parole con il suo amico tatuato,Yuriy ormai non aveva più dubbi su chi essi fossero,quando fermandosi di fronte a loro disse:

“Interessante il tuo bit…”

I due ragazzi lo fissarono e subito un’espressione confusa si formò sui loro volti…Ivanov ghignò…

“E tu saresti?”domandò sospettoso il tipo cinese con la lunga coda…

“Qualcuno che può dare ai tuoi due amici delle risposte…”disse freddamente…

“Non mi piace la tua faccia…”sibilò in risposta il cinese.

“Mi stai per caso prendendo in giro,muso giallo?”domandò Ivanov, sbeffeggiando Rei.

Il ragazzo,irritato dal modo in cui il rosso lo stava trattando,estrasse un bey bianco dalla tasca e caricandolo nel dispositivo di lancio si posizionò di fronte a Ivanov.

“Mi stai sfidando?Non ti conviene…”rispose Yuriy estraendo a sua volta il bey.

Rei,senza rifletterci su due volte lanciò il suo bey,che andò a scontrarsi immediatamente con quello argenteo del russo…Yuriy volendo mettere subito le cose in chiaro,ordinò un rapido attacco al suo bey,che danneggiò irrimediabilmente quello del cinese…

Rei osservò stupito la sua,ormai,inutilizzabile trottola…Quel ragazzo lo aveva messo fuori gioco in pochi secondi…Non poteva crederci…

Yuriy a quel punto riservò la sua attenzione al ragazzo tatuato e alla mora,che continuavano a guardarlo alquanto sospettosi…

“Ci rincontreremo…”disse loro,prima di avviarsi fuori dalla sede della BBA ignorando quel vecchiaccio del presidente che li invitava a restare ancora…

Una volta fuori Boris si avventò sul rosso:

“IVANOV!Che diavolo ti è saltato in mente?Conosci gli ordini,saremmo dovuti rimanere fino alla fine!”

“Io,invece non volevo rimanere,chiaro il concetto?”disse di rimando Yuriy…

“Non prendo ordini da te…”rispose a tono Hustnezov.

“Ma se non sbaglio prendi ordini da Vorcov…E lui mi ha nominato vostro capitano,quindi mi ha dato il potere di impartirvi degli ordini a cui dovete obbedire…E tu non vuoi trasgredire gli ordini di Vorcov,vero?”affermò Ivanov avvicinandosi pericolosamente al volto dell’altro…

Tipico del rosso,la sua capacità di rivoltare la frittata a suo favore era incredibile…

“Adesso andiamo…”disse avviandosi verso un edificio poco lontano dalla sede della BBA,ma stranamente isolato…

 La sede giapponese della Borg…Mollando i propri compagni all’esterno dell’edificio e senza alcun indugio,Ivanov varcò l’entrata avviandosi frettolosamente verso l’ufficio dello psicopatico…Una volta raggiunta la sua meta,entrò senza neanche bussare,e si sporse minacciosamente sulla scrivania,per poter scrutare meglio quegli occhi neri come una notte senza stelle:

“Mi vuole cortesemente spiegare cosa diavolo sta succedendo?”domandò senza mezzi termini…

“Prego?”chiese con un viscido sorriso Vorcov.

“Kei e Raissa non erano morti?A me non sembra,visto che quest’ultima ha sfidato il capitano della squadra,vincendo,oltretutto…”spiegò sibilando il rosso.

“Ma davvero?”chiese fintamente sorpreso Vorcov.

La rabbia accecò Ivanov,che senza pensarci su due volte,salì in ginocchio sulla scrivania del finto monaco,prendendolo per il colletto e avvicinando il suo volto a quello dell’uomo,poi sussurrò al suo orecchio:

“Mi dia delle spiegazioni,adesso…”

Vorcov sorrise,un sorriso poco raccomandabile,e la situazione si capovolse:la scrivania rovesciata e Ivanov bloccato,ancora una volta,contro il muro dal direttore del monastero:

“Calma i bollenti spiriti Yuriy,io ne so poco più di te…Il signor Hiwatari ha solo espresso l’ordine di volere nella squadra russa suo nipote e la vostra amichetta…Sta a te adesso,sapere come agire…”disse lasciandolo andare…

Dopo aver riservato al monaco uno dei suoi raggelanti sguardi,Ivanov lasciò l’ufficio…Vorcov sorrise:

“Incredibile,è stata data loro un’altra possibilità”…”

Tornò nuovamente al presente sotto lo sguardo compiaciuto di Raissa..

“Sei riuscita a prenderti il gioco di me ancora una volta”disse sorridendo il rosso…Un sorriso caldo,sincero…

“Eh,che vuoi farci,è questo il potere delle donne!”sospirò Raissa...

…E fu in quel momento che il solitario Lupo della Steppa sentì una nuovo sentimento aggiungersi a tutti quegli altri che aveva appreso attraverso i suoi ritrovati ricordi:la Felicità…

 

 

FINE SECONDA PARTE

Bene,ho concluso anke qst ^O^!!!Oggi nessuno può guastare la mia felicità!Allora nn avendo nnt da dire (Sia ringraziato il cielo!Allora i miracoli accadono per davvero ç.ç!ndIvanov ke cerca di fare dello spirito)Crepa!(-_- ndIvanov tornato alla normalità)passo subito ai ringraziamenti,e mi raccomando:COMMENTATE ^O^!!!

 

X Padme86:Ehi Pad,ciao!Allora cosa pensi di qst cap?Intenso come il precedente?Il Fenomeno è rimasto tale XD?Grazie per i tuoi complimenti e per il tuo commento!Fammi sapere la tua su qst…Baci!

 

X Nissa:Allora?Ho soddisfatto parte della tua curiosità?Di qst capitolo ke mi dici?Come t sembra il personaggio “passato” di Raissa?Fammi sapere ke ne pensi,c conto…Baci!

 

X medea90:Ciao!Ah,allora c’è qualcun altro…Ma adesso hai stuzzicato la mia curiosità cara U.U…Ma nn importa,nn voglio essere invadente,e torniamo a noi,ke ne pensi del cap?Fa skifo?è riprovevole?T piace?...Fammi sapere…Baci!

 

X Valery_Ivanov:Ciao Vale ^_^!!!Allora ke ne pensi di qst cap?T è piaciuto?Fammi sapere la cosa ne pensi d’accordo?Ah,Vale?Cerca di trattarmi meglio il caro Bobbo,in fondo è solo un incompreso e anke se nn ha bisogno di affetto…cerca almeno di comprendere le sue idiozie…Va bene?Un saluto,baci!

 

Bene e adesso vi saluto,augurandovi nuovamente Happy Halloween ^O^!!!

Ps x Redeagle86:Voglio sapere la tua su questo cap!!!C conto,mi raccomando!Anke su e-mail…Ma fatti sentire,d’accordo?Baci!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** And in this game you may meet your end... ***


Ecco a voi il nuovo capitolo

Ecco a voi il nuovo capitolo!Allora a questo punto dovete sapere ke nn descriverò il torneo di bey,ma “vivremo dietro le quinte”,se così si può definire,un’altra cosa:da questo cap in poi alcuni pensieri dei personaggi saranno accompagnati dalla canzone “You know my name”di Chris  Cornell…Alla fine dello scorso cap abbiamo assistito allo scontro tra Vorcov e Ivanov,dove il monaco chiedeva a quest’ultimo di “reclutare”Raissa e Kei sotto l’ordine di quel vecchiaccio di Hito Hiwatari…Bene,dopo avervi fatto qst riassunto,per così dire,vi lascio alla lettura del cap!

 

                                                  CAPITOLO 7

                               And in this game you may meet your end…

Una sensazione nuova,unica,indescrivibile…In quel momento era come se niente potesse turbarlo…Ma le cose belle non durano mai a lungo,e quel nuovo sentimento trovò subito la sua fine…

Nel ricordo appena vissuto quel pazzo di Vorcov gli aveva dato ordini ben precisi…E lui era davvero intenzionato a portarli a termine…

Adesso che stava vivendo la sua vita da spettatore capiva quanto fosse stato succube di quel verme…

A questi pensieri chinò il capo,chiudendo gli occhi…Una marionetta nelle mani di un pazzo burattinaio...

-Io ordino,tu esegui

-Io decido della tua vita,della tua morte,dei tuoi sentimenti

-Io manovro i fili della tua esistenza

-Io sarò in grado di decretare la fine…

Questo il lontano sussurro che la sua mente richiamava al presente…Un dolore sordo,sensazione di impotenza,la consapevolezza di aver ridotto delle anime a brandelli,e aver messo la parola fine a vite all’apparenza sconosciute…

 

*If you take a life
Do you know what you'll give?
Odds are you won't like what it is*

 

-Sei stato ingannato,si sono presi il gioco di te…Hai dimenticato chi eri,i sentimenti sono stati cancellati dal tuo animo…Hai preso numerose vite,vite di cui credevi non sapere niente…E invece hai scoperto la più dura delle verità…Dimmi,ti piace questa sensazione di vuoto che provi?Lo senti il malessere che si sta impadronendo di te?Le probabilità che la verità sarebbe stata dura erano alte…Ora sai…Dimmi,cosa farai?-

Una muta richiesta,dolore che si rispecchia negli occhi smeraldini,sapere già di non ricevere alcuna risposta…

 

*When the storm arrives
Would you be seen with me?
By the merciless eyes I’ve deceived*

-Non riesco a crederci,no questa vita non mi è mai appartenuta,è solo un’illusione…Sono solo una fredda macchina,non riconosco tutte queste sensazioni…Ma sento qualcosa,la sua vicinanza,il suo sorriso,il suo profumo,mi riconducono alla mia vita passata…E so per certo che tutte queste emozioni non possono essere maturate in un solo giorno…Sai ciò che ho fatto,ma sei ancora qui,accanto a me…Quando arriverà il momento della svolta,vorrai ancora avermi accanto?Vorrai ancora specchiare i tuoi occhi nei miei,ricchi di fredda e spietata falsità?Avrai davvero il coraggio di sporcare una cosa tanto pura mischiandola alla mia malvagità?-

Un mare di zaffiro perso nella tempesta della confusione…Troppe novità in un solo giorno,e poco il tempo che rimane per poterle comprendere appieno…

“Raissa?”chiese incerto Ivanov destandosi dai suoi pensieri…

La mora fu riportata alla realtà dalla voce di Yuriy che la chiamava…

“Si,Yu?”domandò la ragazza rivolgendosi al rosso.

“Cosa ci legava?”dritto al punto,mai una volta che girasse intorno all’argomento di cui voleva parlare…

Raissa sospirò…Era proprio come lo ricordava,un testone che otteneva tutto ciò che voleva a qualunque costo…Ma lei non era da meno,e le cose dovevano andare al loro posto con ordine,non poteva rischiare…

“Io non posso dare una risposta a tutte le tue domande”affermò.

“Ma…”cominciò Ivanov,fu però interrotto da un gesto della ragazza,che gli fece intendere che non sarebbe riuscito a scucirgli nulla…

Grandioso…pensò tra se stendendosi stancamente sul letto…

E finalmente la familiare sensazione che con impazienza aspettava,arrivò trascinandolo nel passato…

“L’hotel dei bladebreakers si trovava nel centro della città…Erano in Cina per le eliminatorie…La finale si sarebbe tenuta in Russia,a Mosca...

 

Sospirò stancamente…Non aveva alcuna intenzione di obbedire a quel pazzo...E aveva dimostrato questa sua riluttanza,con il risultato che era stato costretto a subire i nuovi sadici giochi di Vorcov...Non correva il rischio di morire dissanguato e ancor meno poteva definirsi umiliato, visto la mancanza della sensazione di dolore…Era solo un passatempo,qualcosa su cui sfogarsi…E gli era stato dimostrato tutto ciò,non era nessuno,solo uno strumento,e doveva obbedire agli ordini,gli ordini NON si discutevano,qualsiasi cosa riguardassero…

Con questi pensieri varcò la soglia del lussuoso hotel…Certo che la BBA trattava con riguardo i suoi protetti...Si avvicinò alla Reception con l’intento di chiedere informazioni circa le stanze dei bladebreakers,quando vide le cause dei suoi problemi uscire da quel posto…Ignorando la donna,che dietro il bancone,gli chiedeva cosa desiderasse,il giovane si ritrovò nuovamente all’aperto…

Due ragazzi si stavano avviando,uno di fianco all’altra,verso il parco della città…Arrivati alla meta,scelsero il posto più isolato...Dovevano parlare senza che nessuno li disturbasse…

“Kei,secondo te chi era quel tipo?”domandò la ragazza,inquadrando subito la discussione.

Il tatuato  scosse la testa in segno di diniego…La mora sbuffò…Parlasse almeno!

A quanto pare,però,lui oltre a conoscerci,sa darci delle risposte…”osservò Kei,ricordando le parole del rosso…

“Non mi fido,basti vedere come ha ridotto il bey di Rei!”esclamò la ragazza,estraendo dalla tasca dei pantaloni un beyblade piuttosto malridotto…

“Non è mica mia la colpa se il vostro amico è un incapace…”una voce li fece voltare,e si ritrovarono davanti il ragazzo dai freddi occhi azzurri,e i capelli rossi come il fuoco,che alla riunione si era rivolto a loro…

Cosa ci fai tu qui?Non dovresti essere in Russia?”lo aggredì subito  la ragazza.

“Strano che tu me lo chieda,Raissa,visto che anche tu dovresti trovarti lì…E lo stesso vale per te Kei…”rispose,sbeffeggiandoli,il rosso.

“Come sai i nostri nomi,non mi sembra ci siamo presentati,o sbaglio?”chiese il tatuato irritato dal comportamento del tizio.

“Mpf…No, non sbagli,ma l’importante è che io vi conosca”rispose ghignando Ivanov…

Oh,si…La cosa si stava rivelando  divertente…

Il ragazzo sentiva su di sé lo sguardo di Raissa…Lo scrutava,lo studiava,cercando di estrarre dalla sua anima qualcosa di più che semplice freddezza…Ma non vedeva altro che il gelido e perenne inverno…

La mora sorrise tra se,poi disse rivolto al rosso:

“Ti sfido”

Due semplici parole…Il ragazzo la guardò incerto,poi un sorriso gli si delineò sulle labbra…Stava accettando la sfida…

Un paio di ametiste scrutavano le due figure che gli stavano dinnanzi…Osservavano il rosso con sospetto,e mostravano soddisfazione verso il comportamento della mora…

I due bladers si posizionarono uno di fronte all’altra…

Prato di verde smeraldo che scruta il tempestoso mare di zaffiro…E in quegli occhi Raissa riuscì ad intravedere elementi completamente diversi…Il gelo delle azioni,delle parole,dei gesti…Il fuoco della passione,dell’indomabile carattere che il rosso possedeva…

Le due trottole furono lanciate con grande forza,lasciando profonde crepe sul terreno…

I due Lupi si scontrarono…Ali di rose…Ali di ghiaccio…Due forze opposte che scatenavano la loro potenza…Fu la Fenice,con il suo fuoco,a far si che lo scontro terminasse…

“Kei perché!?”chiese Raissa,arrabbiandosi…

Il rosso recuperò la sua trottola senza fiatare…Era da tanto che non combatteva con il cuore…

“Stavate distruggendo il parco…”rispose seccamente il tatuato.

La ragazza stava per ribattere,quando notò il “paesaggio”intorno a lei…

Di certo il loro scontro non era stato poi tanto distruttivo…Una decina di panchine saltate,qualche albero ricoperto di ghiaccio e di rose qua e là e crepe nel terreno profonde una trentina di centimetri,non potevano mica essere definite distruzione del parco?

Questi erano i pensieri di Raissa…

Ma non poté dar voce a queste convinzioni perché il rosso si stava allontanando…

“Ehi tu!Dove credi di andare!”disse la mora parandosi davanti al ragazzo.

Yuriy Ivanov la osservò…Era lei…Come aveva potuto dubitarne…

“Me ne torno in Russia”fece il rosso.

“Non ci hai ancora detto niente e pretendi che ti lasciamo andare?”domando Raissa.

“Arrivate in finale,arrivate a Mosca…Se ci riuscirete,allora saprete…Non ho ubbidito agli ordini che mi sono stati impartiti dal mio,definiamolo capo…Di sicuro non ubbidirò ai tuoi”disse sorridendo dolcemente,avvicinandosi al volto della ragazza.

Raissa era rimasta senza parole…E un immagine confusa gli si formò in testa…Si allontanò dal ragazzo,tenendosi la testa fra le mani,rischiò di cadere,ma fu sorretta dall’amico,Kei,che la tenne da dietro…

Con un ultimo sorriso e un ultimo sguardo,il rosso si allontanò non prima di aver risposto alla domanda che Kei gli rivolse:

“Come ti chiami?Dicci almeno questo…”

“Yuriy,Yuriy Ivanov…”disse,ricordando che quei due ormai non sapevano più niente di lui…

A quel nome Raissa alzò il capo,pescando da sotto la maglia il ciondolo del suo bit…Se lo rigirò tra le mani vedendo incisa quella familiare Y…

 

Era tornato al monastero,in quel lurido posto…Ora avrebbe dovuto riferire al caro Vorcov che aveva disubbidito non solo ai suoi ordini,ma anche a quelli di Hiwatari…L’avrebbe pagata cara…Lo sapeva,ma non avrebbe MAI portato con l’inganno dalla sua parte persone che gli erano state tanto care…Soprattutto non avrebbe mai ingannato la persona che amava…Credeva di non conoscere l’amore,ma si era ricreduto non appena i suoi occhi di freddo cyborg avevano rincontrato quei bellissimi smeraldi…

Si avvicinò a quel maledetto studio…Bussò alla porta e lentamente l’aprì…

Un solo sguardo per comprendere ciò che il rosso aveva fatto…Un ghigno malvagio che deforma il volto del falso monaco…

Rassegnazione,terrore,cercare di reagire,un tonfo,nessun dolore,nessun lamento,nessuna opposizione,tante lacrime…E un odiato sussurro:

-Io ordino,tu esegui

-Io decido della tua vita,della tua morte,dei tuoi sentimenti

-Io manovro i fili della tua esistenza

-Io sarò in grado di decretare la fine…

E in questo gioco tu potresti incontrare la TUA fine…

 

Il presente lo richiamò a nuovamente a se…Incrociò i suoi occhi confusi con quelli di Raissa…

 

*I've seen angels fall from blinding heights
But you yourself are nothing so divine
Just next in line*
  

-Mpf…Ho visto cadere,cedere,soccombere le persone più importanti della mia vita,e tra queste ci sei anche tu…Sei un misero mortale,non una divinità,sei solo un…sei solo un uomo…un uomo che provava sentimenti,un uomo che soffriva,un uomo che amava…Semplicemente uno dei tanti esseri umani nella fila che conduce,alla fine,davanti alle porte della morte…Sta a te decidere che fare,Angelo dalle nere ali…Come concludere questo gioco?-

Un abbraccio,un sorriso e ancora tante lacrime…

 

FINE CAPITOLO 7

Ed ecco a voi il settimo capitolo…Piuttosto deprimente…-_-“…Ho bisogno di anti-depressivi,e soprattutto di farmi visitare da uno bravo…Passo subito ai ringraziamenti,e ricordatevi di commentare!!!

 

X eagle fire:Ciao!Sn contenta ke tu segua la mia ff…Allora?cosa dici di questo cap?All’altezza delle tue aspettative?Spero di si,fammi sapere!Baci!

 

X Padme86:Ciao Pad!Allora ke ne dici d questo cap?Il Fenomeno spera in una tua risposta positiva XD!Baci!

 

X Nissa:Ciao!Ho visto ke hai messo la mia ff tra i tuoi preferiti…Sn commossa,grazie ç.ç!Allora ke m dici d questo cap?L’idea della canzone t piace?O potevo farne ameno?Fammi sapere!Baci!

 

X medea90:Ciao!Eh,eh…la curiosità aumenta…anke se forse nn conosco il tizio U.U…Allora il cap?Ke dici?Com’è l’idea della song?Fammi sapere!

 

X Valery_Ivanov:Allora Vale?Ke mi dici di questo cap?La song ci sta bene o potevo risparmiarmelo?T prego dimmi la tua,c tengo,ok?Fammi sapere…Baci!

Questa è la traduzione delle prime 3 strofe della canzone “You know my name”di Chris Cornell…

 

*Quando ti prendi una vita, lo sai cosa darai?                          
le probabilità sono che non ti piaccia quello che sarà

 

quando arriverà la tempesta,                                            
vorrai farti vedere con me?
dagli occhi spietati di falsità?

ho visto angeli cadere da altitudini abbaglianti                
ma tu non sei una divinità
sei semplicemente la prossima nella fila*

Bene,ora vi lascio,alla proxima,e mi raccomando:COMMENTATE!!!Baci!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Bleed it out... ***


Salve a tutti -_-“…Credo che questo capitolo sarà una replica dello scorso:non sarà sicuramente allegro,forse un po’ violento

Salve a tutti -_-“…Credo che questo capitolo sarà una replica dello scorso:non sarà sicuramente allegro,forse un po’ violento e molto triste…Ma dico,non esiste il genere deprimente >.

 

                                             CAPITOLO 8

                                              Bleed it out

Yuriy e Raissa erano stretti in un abbraccio…La barriera di ghiaccio ormai infranta e i sentimenti più chiari…

Dopo momenti che valsero una vita,i due si separarono,e Ivanov poté vedere le lacrime scendere dagli occhi della ragazza…Sorrise dolcemente,asciugandole le salate gocce d’acqua che le rigavano il viso…

Perché piangi?”domandò il rosso in un sussurro.

Perché sei tornato…”rispose Raissa in un soffio.

Ivanov scosse la testa…

“Non ancora…Devo capire tante altre cose,ed ho bisogno del tuo aiuto…”

“Vuoi davvero ricordare tutto?”chiese la ragazza distogliendo lo sguardo dagli occhi del rosso…

“Si.”rispose fermamente il ragazzo…

Raissa osservò a lungo Ivanov,poi decise…

“Se quello che hai scoperto fino adesso non ti è piaciuto…Non credo che il resto ti sarà più gradito…”

“Sono pronto a correre il rischio”disse con indifferenza il rosso.

“Buono a sapersi”ribatté alla stessa maniera la ragazza.

 

*Arm yourself because no one else here will save you
The odds will betray you
And I will replace you*

 

-Mi dissero che non sarebbe stato facile farti cambiare idea una volta scoperta la QUASI verità…E io sapevo che avevano ragione,ma non li ho ascoltati,ecco perché sono qui,ora,ad affrontare ciò che questa scelta comporterà…Voglio mettere la parola fine a ciò che iniziasti,voglio che questo inferno di fuoco e di sangue smetta di esistere…Le sofferenze sono state tante,troppe…E c’è un limite a tutto…Immagino sia stupido chiederti se tu sappia difenderti...Fisicamente almeno…Ma contro l’insidioso male dell’anima?Sei pronto a fronteggiarlo?...Ti do un consiglio che ti conviene ascoltare…ARMATI...Preparati,perché potresti rimanere fregato…E allora andare a sbattere contro il duro muro della verità sarà ancora più doloroso…-

Questi i gelidi pensieri che attraversavano la mente di Raissa…La ragazza era in piedi,al centro della stanza,lo sguardo basso,si rigirava tra le mani la fredda catenina regalatagli anni prima da Yuriy…E i sentimenti provati in quel momento,stavano lentamente devastando la tranquilla malinconia di quegli occhi di smeraldo…

 

*You can't deny the prize it may never fulfil you
It longs to kill you
Are you willing to die?
The coldest blood runs through my veins
You know my name*

-Non capisco perché non vuoi che io sappia tutto…Mi hai condotto per una strada,qual è il motivo per cui mi abbandoni ora?Voglio avere la soddisfazione di poter anche solo sfiorare la mia vita passata,voglio conoscere il motivo per cui non ricordo più nulla…Sono pronto a subire le conseguenze,sono pronto a vendicarmi…Lui mi ha ordinato di uccidere,io ho sempre eseguito,senza oppormi…e se l’ho fatto ho pagato caro il mio gesto…Ma come mi hai detto,poco fa,probabilmente il mio prossimo obbiettivo saresti stata tu,e allora che sarebbe successo?Cosa sarebbe accaduto se tu non fossi venuta qui,la scorsa notte?Ti avrei fatto fuori?...Non so,anche se voglio convincermi del contrario credo proprio di si…Sarei stato ancora una volta freddo e calcolatore…E avrei sparato…E tu ti saresti rassegnata alla morte?...Il ghiaccio si è sciolto,mutandosi in acqua sporca…Sai tanto su di me…Conosci la mia vita,ti è familiare la mia anima...Consenti anche a me di sapere tutto ciò…-

Le mute richieste di due decisi zaffiri…

Raissa era decisa sul da farsi…Era lui che gli chiedeva,giustamente,delle spiegazioni e lei glie le avrebbe date…

Si avvicinò nuovamente al ragazzo,sorridendo…Magari sarebbe stato anche divertente…

Lentamente gli diede un dolce bacio a fior di labbra…Ivanov la guardò ad occhi spalancati,provocando la reazione divertita della mora:

 

 

“Yuriy!Perchè ti sorprendi tanto?Non è mica il tuo primo bacio!”disse ridendo…

Il rosso voltò la testa,offeso…Aveva diciotto anni,e non sapeva nulla dei suoi primi quindici anni di vita…Di sicuro non poteva ricordare se aveva ricevuto o meno il suo primo bacio!!!

La ragazza parve capire lo stato d’animo di Ivanov,perché gli sorrise e giocosamente gli slegò i capelli…

Ivanov la guardò sconcertato,poi sospirò scuotendo la testa…

“Chissà se sono mai riuscito a capirla…”

La voce della mora catturò,poi la sua attenzione:

“Basta giocare,è venuto il momento che tu torni a concentrarti sui tuoi ricordi…Ti avevo detto che volevo concludere la cosa entro stasera…”disse tornando seria…

Ivanov fece segno di assenso col capo…

Raissa prese tra le mani il bey di Yuriy Wolborg,e dopo averlo caricato e lanciato,lasciò che il suo padrone,alzatosi ad osservarlo desse i suoi comandi…

“L’oscurità regnava sovrana in quella stanza…Una figura era stesa su di un misero letto…Le lenzuola sporche di sangue,bagnate di lacrime…Ancora una volta Vorcov aveva ottenuto ciò che voleva e la sua marionetta avrebbe presto obbedito ai suoi ordini…

Non voleva…DANNAZIONE NON VOLEVA!!!...Si alzò di scatto tirando un pugno contro la parete…Si sentiva a pezzi…A cosa serviva non provare dolore,quando invece era succube di sciocchi sentimenti?

…Era un’ingiustizia…Ripensava a ciò che era accaduto…E questo lo faceva sentire ancor peggio…

Vorcov gli si era avvicinato,e poco gentilmente lo aveva fatto cadere a terra,bloccandolo sulla fredda pietra del pavimento di quello studio…

I gelidi occhi azzurri del rosso emanavano un riconoscibile luccichio di sfida…La notte oscura di Vorcov pura,semplice e spietata malvagità…

Il ragazzo tentò di sottrarsi alla presa del monaco,che non aveva alcuna difficoltà a tenerlo bloccato…Ivanov aveva il sospetto,alle volte,che quel tizio non era del tutto umano…

“Dimmi,Yuriy,cosa dovrei fare di te adesso?”disse Vorcov,un viscido sorriso a delineargli le labbra…

“Magari mi lascia andare?”ribatté il ragazzo,con un sorrisino ironico…

“Non capisco perché non ti ho fatto ancora fuori…”rispose irritato il direttore del monastero…

 “Semplice,ha bisogno di me per realizzare i piani di Hiwatari…”affermò il rosso…

Il monaco sorrise amaramente…

“Te lo concedo…”disse spostandosi dal corpo del ragazzo…

Ivanov si rimise in piedi,barcollando…Forse l’aveva scampata…

“Questo non significa che tu non debba obbedire agli ordini,e soprattutto non illuderti…Verrai punito,come meriti…”

Ecco,appunto…Aveva parlato troppo presto…Una rabbia improvvisa lo fece voltare verso l’uomo…

“Io non eseguirò questo suo ordine,può scordarselo…”

Il monaco sospirò,con finta rassegnazione…

Gli si avvicinò lentamente,studiandolo,cercando e trovando il suo punto debole…

“Non credevo provassi sentimenti,Yuriy…”esordì,ma il suo discorso fu interrotto sul nascere…

“Non tutti sono cyborg…”disse il ragazzo con freddezza.

Ma tu lo sei stato…”tentò il finto monaco.

“Non credo,quando mai ho eseguito un suo ordine alla lettera…”

Ed ecco che si ripresentava la sua innata capacità…

Il volto di Vorcov si contrasse in una smorfia di rabbia…

Stava giocando col fuoco…Lo sapeva benissimo…Ma aveva imparato a non scottarsi…O almeno così credeva…Vorcov non era il tipo con cui si poteva scherzare…Ne era consapevole…Ma doveva tentare…

“Non credo sia saggio ricordarmi la tua poca familiarità con le mie regole…”disse il direttore del monastero,tentando di mantenere la calma…

“Le sue regole!?Non mi faccia ridere!Le regole che lei mi impone sono le stesse che le impone Hiwatari!”esclamò il rosso.

…Aveva toccato un tasto dolente…Viva lo stupido orgoglio degli uomini!...Questi i pensieri di un soddisfatto Ivanov…

Peccato che aveva giocato troppo…Ed ora si era irrimediabilmente scottato…

Il pugno di Vorcov lo aveva colpito al volto…Lui se ne era accorto solo quando aveva sentito il sapore metallico del sangue in bocca…

“Non sento niente,sanguino,ma non sento niente…L’unica cosa che le devo è questo stupido dono”disse il rosso,ripulendosi dal sangue che scorreva dalle sue labbra…

Vorcov lo guardò malamente…Non avrebbe concluso niente ferendolo nel corpo…Doveva essere l’anima che possedeva a soffrire…

Ivanov era preoccupato:l’espressione del finto monaco non prometteva nulla di buono…

…E lui aveva bisogno di parlare ai suoi compagni,forse con il loro aiuto la possibilità di evitare l’irreparabile era ancora fattibile…Non voleva trascinare nuovamente in quel disgustoso inferno le due persone a cui aveva sempre tenuto…

Vorcov sorrise intuendo i pensieri del rosso e la soddisfazione gli si dipinse sul volto…

-Molto bene…-

“Va ad allenarti Yuriy…Immagino tu debba dare delle spiegazioni alla squadra”ghignò il direttore del monastero.

Il ragazzo gli lanciò uno sguardo sospettoso…No,non era un buon segno,e uno strano presentimento si insinuò nel suo animo…

Conosceva quei corridoi come le sue tasche…Li aveva sempre percorsi con aria arrogante,ma in quel momento il suo sguardo era perso nel vuoto…Cosa aveva in mente Vorcov?

Con questi pensieri entrò nella sala allenamenti…

I suoi “compagni”si stavano allenando serenamente quando oltrepassò la soglia della porta…Subito l’aria si era fatta più tesa…I Demolition Boys avevano capito cosa stava succedendo al loro capitano…

Yuriy fece finta di niente,sentiva di essere al centro della loro attenzione,e questo lo irritava…

Stava osservando da un paio di minuti il movimento ipnotico dei bey degli altri tre ragazzi,quando Vorcov fece il suo ingresso…

Frustino alla mano,quell’orribile mascherina a coprirgli il volto,un ghigno cattivo…

Ivanov sapeva cosa stava per succedere…No,non poteva…Non lo avrebbe permesso…In fondo teneva ancora a quegli idioti…

Cosa vuole?”domandò freddamente,mentre i suoi compagni si mettevano sull’attenti…

“Solo iniziare la mia punizione…Allora Yuriy,te lo dirò un’ultima volta con le buone…Esegui il MIO ordine.”disse fermamente l’uomo.

“No”rispose a tono il ragazzo.

“L’hai voluta tu…Pavlov?”chiese rivolgendosi al più giovane dei quattro…

Ivan Pavlov,quattordici anni,avanzò tremante verso il monaco…

Yuriy osservava la scena…Che intenzioni aveva?

…Avrebbe preferito non scoprirlo…

Vorcov,aiutato dai suoi monaci aveva iniziato la sua tortura…

Prima una frusta sottile,che lacerava la carne senza il minimo accorgimento,poi una più spessa,con tanti piccoli spuntoni sulla superficie...Ma questo non bastava,no…A quanto pareva Vorcov voleva sperimentare le sue torture su qualcuno che provava realmente dolore…

Pavlov non aveva più forze…Sarebbe successo da un momento all’altro…Decise di intervenire,e nel momento in cui Vorcov aveva pensato bene di arrostire la sua vittima, Ivanov fu colpito in pieno petto dalla frusta fiammeggiante che il monaco aveva deciso di utilizzare in quel momento…

Lo sguardo basso,il candido indumento che indossava era per terra…Lacerato,bruciato,sporco…

Una ferita si era aperta sul petto del giovane,là dove era stato colpito…Un taglio profondo che sanguinava copiosamente…

Boris e Sergey,che fino a quel momento avevano cercato di ignorare,con scarsi risultati,le torture subite dall’amico,si precipitarono su di lui,cercando di capire quali erano le sue condizioni…Osservavano Yuriy,impauriti in parte…Non aveva emesso alcun suono quando era stato colpito,e una piccola pozza di sangue si era creata ai piedi del ragazzo…Ma era ancora in piedi,immobile,scuro in volto,come se non fosse accaduto nulla,come se non potesse morire dissanguato da un momento all’altro…

“Mpf…AHAHAHAHAHAHAHAH!!!Dio Yuriy!Come ti sei ridotto!”disse in preda ad un’inquietante euforia Vorcov.

Cosa significa?”domandò in un sussurro il rosso,poi esplose…

COSA DIAVOLO SIGNIFICA?!”

Che sei debole…Non l’avrei mai pensato…Sei una delusione Yuriy!Provare di questi sentimenti…AMICIZIA…Non credo tu sappia cosa significhi…”spiegò raggiante il monaco…

Yuriy Ivanov era consapevole di essere in trappola…La volpe aveva incastrato il lupo ancora una volta…

“Esegui il mio ordine Yuriy…E non farò del male a nessuno dei tuoi amichetti…Disubbidisci…E l’inferno sarà il paradiso in confronto a ciò che gli farò…E poi avete bisogno di altri componenti…Pavlov non credo sarà in grado di giocare…”concluse il discorso osservando disgustato il ragazzino ferito…

Non aveva altra scelta…Sospirò stancamente,poi disse:

“Eseguirò il suo ordine…”un sussurro.

E sotto lo sguardo incredulo dei compagni pianse calde e silenziose lacrime…

Vorcov era soddisfatto,il suo giocattolo preferito aveva deciso di giocare…

Gli si avvicinò,prendendo il mento del ragazzo fra due dita,sollevandolo per guardarlo dritto negli occhi…

“Che fai,piccolo Yuriy,piangi?”domandò malignamente…

Ivanov lo avrebbe strangolato volentieri…

“Allora è vero che hai un’anima…”affermò,sussurrando queste parole all’orecchio del giovane…

Ivanov si liberò dalla presa del monaco,guardandolo negli occhi,gli riservò la sua occhiata più acida poi disse:

“La mia anima l’ho venduta al diavolo quando ho deciso di lavorare per lei…”e con queste parole era tornato nella sua stanza,lasciando i suoi compagni,ammutoliti,sorpresi,e un Vorcov tremendamente felice…

“Ferito nel corpo,sanguino,ma non sento dolore…Ferito nell’anima,sanguino…E il dolore è straziante…Avrà ciò che vuole…Ho perso ancora una volta…La mia anima sanguina…Io sanguino…Spero solo di riuscire a guarire…”

L’oscurità di una stanza,il dolore di un’anima,un ragazzo che sanguina…”

Yuriy Ivanov era tornato al presente,un nodo allo stomaco…Ritirò il suo beyblade e con timore osservò il fiero Lupo che vi era raffigurato…

E i suoi timori avevano avuto la loro conferma:

Il Lupo della Steppa sanguinava…

FINE CAPITOLO 8

O_O…Oddio…Ma che cavolo ho scritto >.

X Padme86:Ciao!Allora com’è questo capitolo?Lo so è orribile,troppo triste!!!Ti deluso,vero Pad?Il Fenomeno non c’è più ç.ç?Ti prego dimmi la tua su questo!Ne ho bisogno!Baci!

X medea90:Ciao!Cosa mi dici su questo capitolo?Lo so,forse è deprimente,ma cosa ci posso fare ç.ç!?La storia mi sta venendo su così!Fammi sapere,ci conto,ok?P.s=curiosità in aumento XD!!!

X eagle fire:Ciao!Allora lo so,questo capitolo è penoso ç.ç…Ti prego fammi sapere la tua!!Dimmi ke ne pensi,la storia sta prendendo la strada della depressione!!!Ti piace così?Mi raccomando,ci conto!Baci!

X Nissa:Ciao!Questo capitolo cm ti sembra?Più o meno triste dell’altro?E di Ivanov?Come ho reso il personaggio?Era OOC?E il dialogo avuto cn Vorcov?Ke ne pensi?Fammi sapere!Baci!

X Valery_Ivanov:Ciao Vale!Allora,voglio sapere la tua su questo capitolo:gli anti-depressivi nn funzionano ç.ç!!!Ke dici,cm sn questa volta I pensieri della song?Ho fatto lo stesso errore della scorsa volta?Fammi sapere!!!Ah,per la lunghezza del capitolo,temo ke facendoli troppo lunghi possano essere noiosi…Tu ke ne pensi?Baci!

Bene,signore vi lascio,alla proxima e mi raccomando:COMMENTATE!!!

Questa è la traduzione delle strofe della canzone in questo capitolo:

 

*Armati, perché nessun altro qui ti salverà                    
le probabilità ti tradiranno
e io ti rimpiazzerò

 
non puoi negare il premio,
potrebbe non soddisfarti mai                                                      
lui brama di ucciderti
sei desiderosa di morire?
il gelo brucia nelle mie vene                         
conosci il mio nome*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

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Capitolo 10
*** I've given up (Numb...) ***


Questo è il nuovo capitolo

Questo è il nuovo capitolo!!!Finalmente vedremo Raissa e Ivanov “insieme”…Nello scoro capitolo ho lasciato il rosso completamente distrutto (Mwhahahah ^-^!!!)Adesso cosa accadrà?Come affronterà la venuta della ragazza nella squadra,e Raissa cosa penserà di lui?I ricordi torneranno?O dovrete sopportarmi ancora a lungo?Temo sia più fattibile la seconda ipotesi,cmq sia smetto di rompere e vi lascio al cap!!!

                                                  CAPITOLO 9

                                              I’ve given up (Numb…)

Ivanov osservava inorridito il bit-chip del suo bey ,com’ era possibile?No,forse era solo un’allucinazione…E invece era reale,le sue mani si stavano davvero macchiando di quel liquido di cui erano sempre state sporche,e per la prima volta non osò guardarlo…Si sentiva malissimo,non voleva che quella strana creatura soffrisse…Sapeva infatti che tutto ciò era dovuto ai suoi sentimenti,e furono le parole di Raissa a confermare la sua ipotesi:

“I bit-power sono creature straordinarie,Yuriy,il tuo Lupo,cerca di assorbire la tua sofferenza,e questo è il risultato”disse la ragazza accennando al bit-chip del bey …

“Non voglio che soffra”sussurrò Ivanov,sussurro al quale Raissa sorrise:

“Lui l’ha deciso,Yu…Non puoi fermare il Signore dei Ghiacci,quando si mette in testa una cosa è anche peggio di te…”

Ivanov alzò lo sguardo,incrociando quello della ragazza:

Cosa intendi?”domandò,non avendo capito le parole della mora

“Il Lupo sente che tu sei tornato,sente nuovamente i tuoi sentimenti,sente la tua confusione e vuole aiutare il suo guardiano…Ti è sempre stato vicino,raramente ha percepito sentimenti tanto umani come il dolore…Sa che è una cosa “nuova”per te,e vuole che tutto sia più sopportabile…”

“Come fai a dirlo?”chiese il rosso,scettico

“Tu mi dicesti lo stesso tempo fa”disse lei avvicinandosi al ragazzo  e scostandogli una ciocca di capelli dagli occhi…

Ivanov era sorpreso,ancora una volta quella tipa lo aveva messo nel sacco.

Raissa osservò il ragazzo,stava ridendo,non ne capiva il motivo,allora chiese spiegazioni:

Perché ridi?”

“Niente,è solo che riesci sempre a sorprendermi,sei incredibile…Non riesco a capire come possa essermi dimenticato di te”disse a pochi centimetri dalle labbra della ragazza…

Poi guidato dal suo istinto,unì le sue labbra a quelle di lei…Un bacio dolce,appassionato,un bacio che,senza rendersene conto aveva desiderato,e fu bellissimo quando,una volta separati,la ragazza gli saltò addosso abbracciandolo…

 

*If you come inside
Things will not be the same
When you return to my eyes *

-Ma cosa ho fatto!No,non posso amarti,io…Io ti ho procurato solo sofferenza,non merito il tuo amore…Che strano sentimento,è davvero così difficile?Non capisco,forse non ho mai capito,ma mi sono solo illuso di esserci riuscito…Come fai a scatenare in me tutte queste domande?In tre anni di gelo non ne ho mai avuto bisogno:c’ero solo io,la mia vita di sangue,gli ordini di quel pazzo,il mio corpo vuoto…Queste erano le uniche cose importanti…Stai stravolgendo l’instabile equilibrio del mio universo,ti sento dentro di me,ma ho paura,io ho PAURA,come te lo spieghi?Tutto è cambiato,ti ho riconosciuto,finalmente,ma non credo potrà esserci un dopo…-

-Questa volta sei stato tu a sorprendermi e la tua confusione investe anche me. Non credo tu sappia quale distruttiva tempesta scatenino in me i sentimenti che provo…TI AMO...Non capisco,perché non riesco più a dare un significato preciso a queste dolci parole?Forse hai giocato troppo,Yu…Non sono più sicura di nulla, perché non hai lasciato che mi divertissi ancora un po’ con te?Volevo vedere il tuo splendido volto imbronciato ancora per causa mia,è così divertente,sembri un bambino a cui è stato negato un gioco…Sei magnifico Yu,in passato devo avertelo detto un’infinità di volte e tu hai dimenticato tutto…Ora sei di nuovo nel mio cuore,una sola cosa con la mia anima,tu credi che possa cambiare qualcosa?-

Occhi che si incrociano,i sentimenti che vengono letti in essi…Qualcosa sta cambiando ancora…Ma l’illusione è meravigliosamente infida e quando decide di partecipare alla partita è lei che tiene in scacco gli avversari…

 

*And if you think you've won
You never saw me change
The game that we have been playing*

-I tuoi occhi,sono così belli…Ma sei confusa,riesco a leggerlo,non ti sei sottratta al mio sguardo ma mi fissi intensamente,cerchi forse di ingannarmi?Questa situazione,è talmente assurda…Se non fossi venuta,forse sarebbe stato tutto più semplice…No,è giusto così…Mi hai mostrato ciò che ero,ed hai altro da insegnarmi…Perché non continuiamo a giocare?La cosa sembra divertente,e nessuno dei due può ancora dichiararsi vincitore…Allora,accetti la mia sfida?So che lo farai,non credo tu ti sia mai tirata indietro,e ho capito che sei fatta per rischiare…Adoro lo sguardo che hai assunto,sei ancora più bella…Ma non sei ciò che mostri di essere,abbandona quella durezza,rilassati perché a questo punto saresti stupenda…-

-Cosa cerchi di dirmi,Yuriy?Hai intenzione di continuare questa farsa?Allora hai finalmente capito…Ma vuoi davvero rischiare?Vuoi davvero trovare una conferma?Perché no… In fondo la tua muta richiesta è interessante e io ti amo anche per questo,non credo sarà importante il risultato finale,il vincitore avrà comunque la sua vendetta,e nulla sarà avvenuto per caso…Il campo di gioco è sempre stato a disposizione,continuiamo,non ci costa niente e la vittoria,come la vendetta,avrà un dolce sapore…-

-Cercherai di vincere?Ricorda che non sei la sola sul campo…-

-Cercherai di vincere?Ricorda che non sei il solo sul campo…-

Lo zaffiro non ha mai mostrato tanta determinazione,lo smeraldo è soddisfatto,e forse la fine è vicina,ma c’è altro da scoprire,e il giovane Ivanov voleva le risposte che gli spettavano…

Raissa sorrideva,un bellissimo quanto inquietante sorriso,no,non era ciò che mostrava di essere,ma la sua maschera di cera era stata costruita bene…

Si tolse l’adorata catenina e la lanciò ad Ivanov,che l’afferrò al volo,sorridendo…La osservò più attentamente,e poté notare che il ciondolo era scheggiato…

“Adorava il freddo,le ricordava qualcosa,ma il ricordo sfumava appena gli si avvicinava troppo,lasciandole una sgradevole sensazione di amaro…

Osservava la scena dalla finestra della sua camera buia…Dovevano essere forti i Bladebreakers,in fondo… Erano arrivati lì,in Russia e adesso si presentavano alle porte del monastero.

Chissà se Kei e Raissa avevano riflettuto sulle sue parole…Sperava non fosse così o Vorcov avrebbe avuto campo libero…

Scrutavano la sinistra figura di quel monastero…No,non c’era da stare tranquilli,poteva benissimo essere una trappola…Ma quel ragazzo aveva scatenato la loro curiosità…Adesso pretendevano delle risposte…

Un ghigno nell’oscurità,due occhi azzurri che osservano con disgusto il viscido sorriso comparso sulle labbra dell’uomo…

Ivanov Yuriy era stato chiamato nell’ufficio del direttore di quel posto,quest’ultimo voleva solo che il suo arrendevole burattino partecipasse alla sua vittoria…Il ragazzo non era in buone condizioni,le ultime punizioni erano più dure,gli esperimenti sempre più frequenti…Sapeva che la sua mutazione stava per avere fine e non sarebbe stato piacevole,ma ora non era questo ciò che più lo preoccupava…

Quei tizi erano lì,erano davvero convinti di poter sconfiggere i loro bladers,volevano delle risposte,certo,ma non ce l’avrebbero fatta…

Più che una convinzione,questa di Ivanov era una speranza,credeva,sperava in questo mentre sentiva,come in un lontano ricordo,la frusta che gli strappava le carni…

Era stato,come al solito,invitato a dirigersi dall’ufficio di quel disgustoso uomo alle segrete dove trascorreva piacevolissime ore a lasciarsi torturare…Il bastardo aveva bisogno di sfogarsi e non poteva rischiare di ammazzare nessuno…Era quindi lui,l’unico che potesse effettivamente accontentarlo,senza dargli il dispiacere della morte…

Avevano superato tutte le prove che gli erano state poste davanti,ma adesso dove diavolo erano i Demolition Boys?

Vorcov aveva ricevuto una comunicazione importante,i Bladebreakers erano arrivati nella palestra principale,dove la squadra russa teneva i suoi allenamenti…

Sorrise alla volta di Yuriy,che si stava sollevando stancamente da dov’era caduto dopo esser stato picchiato per l’ennesima volta. Il ragazzo aveva intuito ciò che era accaduto,no,non era affatto felice anzi,si stava arrabbiando…

“Non mi sono arreso”sibilò.

“Scommettiamo?”ribatté sarcastico il falso monaco.

Ivanov ringhiò in risposta…

“Oh,il lupo tenta di sguainare le sue zanne?”chiese in tono odiosamente mieloso il monaco.

“No,tenta di sbranarla”rispose allo stesso modo il ragazzo.

Un ennesimo colpo…

“Preparati,tu e la tua squadra siete desiderati”disse dirigendosi verso la porta,poi aggiunse:

“Cerca di non fare brutti scherzi,o è la volta buona che te la faccio pagare cara…”

“Bastardo…”disse Yuriy,una volta che il monaco fu fuori dalle segrete poi rialzatosi,si diresse anche lui verso l’uscita…

Si stavano facendo attendere,quel vecchiaccio dopo aver detto che sarebbero arrivati presto,si era accomodato sugli spalti e in quel momento li osservava ghignando.

Raissa si scambiò uno sguardo di intesa con Kei,poi esordì con uno spazientito:

“Per quanto ancora dovremo aspettare?”

Fu una fredda voce a risponderle:

“La pazienza non è mai stata tra le tue virtù,Raissa,comunque noi siamo qui”

Il ragazzo dai freddi occhi di zaffiro fece la sua comparsa seguito dai suoi compagni…Raissa e Kei fissarono il loro sguardo su di lui,che sorrise beffardamente in risposta…

“Volete delle risposte?Vincete entrambi contro di me,mostratevi alla mia altezza e forse avrete ciò che desiderate”propose il rosso,posò poi lo sguardo di ghiaccio sul direttore del monastero…Non era affatto contento,ma non poteva tradirsi,Ivanov era soddisfatto…

I due accettarono la proposta del rosso,che ignorando le proteste dei suoi compagni,si preparò alla sfida…

La bellezza e la potenza del ghiaccio,il piacevole ma distruttivo calore del fuoco,l’apparente delicata innocenza delle rose si scontrarono…

La Fenice aveva subito mostrato la sua determinazione,il Lupo di Raissa preferiva giocare,quello di Yuriy aveva tutta l’intenzione di vincere…

Un dolore,improvviso,inaspettato,sconosciuto,costrinse Ivanov a piegarsi su se stesso…Sangue…No,non adesso,doveva resistere,ne andava del suo orgoglio,non avrebbe ceduto,ma lui non era più abituato a provare quella sensazione…Tossì più volte,sputando sangue,stava malissimo…La mutazione lo stava fregando,il dolore si alternava…Le ferite si riaprivano…

Raissa cominciava a preoccuparsi per quello strano ragazzo,cosa gli stava succedendo,perché sanguinava?Gli si avvicinò,uno strano sentimento la spingeva a farlo,le diceva che era la cosa giusta…

Era troppo vicina,non doveva avvicinarsi,non voleva la sua pietà…Rabbia…Un solo ordine,e il suo bey si voltò in direzione della ragazza,per allontanarla…

Raissa spalancò gli occhi,sorpresa,ma cosa stava succedendo?Il tempo per farsi questa domanda e il beyblade argenteo di Ivanov l’aveva attaccata…Chiuse gli occhi…Kei,invece non credeva alla scena che gli si era parata innanzi:

Il Lupo di Raissa aveva raggiunto la sua guardiana,l’aveva protetta,non voleva che le fosse fatto del male…Le grandi ali erano spiegate,mostrando la bellezza delle rose rosso sangue che le caratterizzava…Il candido Lupo di Yuriy si era ritratto,aveva ferito il suo compagno,non avrebbe voluto…La Fenice allora ne approfittò per attaccare,il Lupo dei Ghiacci decise di ritirarsi…

Ivanov aveva perso,il suo compagno di battaglia aveva capito il suo errore,e anche lui,adesso capiva. Il dolore si era attenuato,ma ora la sofferenza era un’altra.

Vorcov era al settimo cielo,quel moccioso l’avrebbe pagata cara per il suo affronto,gli si avvicinò con passo minaccioso:

“Noi due dobbiamo parlare,Yuriy”sibilò,poi si rivolse agli altri due ragazzi:

In quanto a voi:ben tornati alla Borg”disse sorridendo,poi con un cenno li congedò.

I nuovi arrivati furono guidati alle loro stanze dai Demolition Boys…

Yuriy Ivanov era nuovamente nei guai…

“Mpf…Vedi cosa succede Yuriy?Allora cosa hai da dire per giustificare il tuo comportamento?”domandò l’uomo,fintamente interessato,lasciando scivolare l’indice sul frustino che portava sempre con se.

“Io non mi arrendo”affermò il ragazzo.

“Rassegnati,Yuriy,non c’è via di fuga”disse l’uomo.

Il ragazzo scosse la testa...

Finché vorrò avrò sempre una via di fuga”disse convinto il rosso.

“I tuoi amichetti rischiano grosso,vuoi continuare a sfidarmi?”chiese l’uomo.

“Si”fu la decisa risposta.

Vorcov era furioso,non sopportava la testardaggine di quel ragazzo e lui voleva averla vinta…

Sorrise malignamente,poi strappò la maglia sporca di sangue al giovane…Le ferite riaperte continuavano a sanguinare,la mutazione sembrava apparentemente ristabilita…

“Punizione,Yuriy…E questa volta SOFFRIRAI”la malvagità incarnata in un essere umano.

Ancora una volta era stato usato,le ferite sul suo corpo pulsavano…No,non sentiva dolore,era solo intorpidito,un guscio vuoto…intorpidito…nessuna sensazione…intorpidito…il Lupo reclamava la sua magnificenza…intorpidito…era stufo di quella vita…intorpidito…chiudeva gli occhi,voleva riposare…intorpidito…forse non c’era una via di fuga…intorpidito…

“Mi sono arreso”un sussurro,le palpebre si facevano sempre più pesanti…

Due magnifici smeraldi che lo osservavano impauriti,due braccia che lo sostenevano,un bellissimo sorriso,il buio della notte…”

Era tornato alla realtà,aveva riaperto gli occhi cristallini ed ora scrutava la figura di Raissa…Doveva tanto a quella ragazza e forse era arrivato il momento di sdebitarsi…

FINE CAPITOLO 9

E siamo arrivati alla fine di un altro deprimente capitolo ^^!!!Mi escono tutti così,e non riesco a spiegarmi il motivo O.o…(Non ti ha mai sfiorato l’idea,ke forse e dico forse,sei pazza?ndIvanov)Ah,spiritoso -_-“…Cmq sia adesso passo ai ringraziamenti,e ricordatevi di COMMENTARE!!!

X Padme86:Ciao Pad!!!Allora cosa mi dici di questo cap?Spero ti sia piaciuto,voglio sapere la tua sui pensieri di Ivanov e Raissa…Mi raccomando,ci tengo,ok?Baci!   

X Nissa:Ciao!come ti sembra questo cap?I pensieri di Ivanov e Raissa a cosa fanno pensare?Fammi sapere la tua su questo,sono curiosa di sapere cosa ne pensi!!Cmq,mi sembra di trattare abbastanza bene Ivanov nella ff,tu ke dici XD?Dimmi la tua,ci tengo,baci!

 

X medea90:Brad Pitt *ççç*!!!!Amoreeeeee °ç°!!!...Ehm,ehm meglio ricomporsi U.U…Allora cosa mi dici di questo cap?Come ti è sembrato?Spero solo ke la fic nn Ti deprima XD!Fammi sapere,ok?Baci!

 

X eagle fire:Eh,eh,cm puoi vedere anche in questo capitolo non ho risparmiato Ivanov *___*…E soffrirà fino all’ultimo,contaci *____*!!!Allora come ti è sembrato il cap?I pensieri dei personaggi?Fammi sapere,ci tengo,ok?Baci!

 

 X Valery_Ivanov:La nostra fiera combattente XD!!!Allora,cosa mi dici di questo capitolo?Aspetto la tua opinione,cara U.U…Cosa ne pensi dei pensieri dei personaggi?Voglio la tua Vale,anzi la pretendo U.U…Skerzo dai XD!Fammi sapere,ok ci tengo,baci!!!PS:lo so,è disgustosamente corto ç.ç!!!

Molto bene,vi lascio dicendovi che alla fine della ff mancano 3 massimo 4 capitoli e ke forse,presto,arriverà il nuovo cap dell’altra mia ff ^^!!!Adesso vado,un saluto e ricordatevi:COMMENTATE!!!

Questa è la traduzione delle strofe di questo cap ^^!

 

*se entri dentro di me
le cose non saranno più le stesse                     
quando tornerai nei miei occhi*

*e se pensi che hai vinto                                         
non mi vedrai mai cambiare
il gioco è quel che abbiamo fatto fin ora*






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Capitolo 11
*** I died in my dreams... ***


Chiedo perdono

Chiedo perdono!!!So che sono in ritardissimo ma la scuola,i compiti,i compiti in classe,il greco,il latino…SCUSATEEEE >.

                                                CAPITOLO 10

                                           I died in my dreams…

Aveva recuperato il suo gioiellino,la sua mitraglietta e seduto sul letto la stava pulendo,lucidandola con una precisione quasi maniacale…

Adorava quegli oggetti,la loro bellezza fatale,il fuoco mortale che producevano,la freddezza e la semplicità con cui toglievano la vita…Amava il rumore che risuonava ogni volta che premeva il grilletto,musica per le sue orecchie, il sangue,dal romantico colore rosso,che scorreva lungo le ferite delle sue vittime lo eccitava,il suo particolare profumo,il suo sapore metallico confermavano le sue azioni,gli dicevano,gli sussurravano all’orecchio che era un assassino…

Quelle voci erano dolci,ma se ascoltava con più attenzione poteva riconoscere una sfumata nota di severità,amarezza…Come un rimprovero…Ma era una nota velata dal gelo e dall’indifferenza e il ragazzo pareva non dargli peso…Quel che era stato fatto non si poteva cancellare e tornare indietro era impossibile…

Spietato,dolce assassino

rendi il dovuto fascino alla morte,

falla tua,governala,rendila,

strappa la vita a chi non è degno di viverla,

il tuo potere,la tua dannazione…

Vita non vissuta,

Morte non sentita,

Anima già persa,

Sogni mai realizzati…

Dimmi,assassino,di cosa è fatto il tuo mondo?

Raissa osservava il ragazzo seduto sul letto,aveva uno strano sorriso,lo sguardo perso nel vuoto,i lunghi capelli rossi,sciolti,gli ricadevano davanti al pallido volto,i suoi occhi di cristallo erano gelidi…

La mora lo scrutava,preoccupata,era da quando aveva ripreso quell’arma tra le mani che pareva essersi perso in un mondo sconosciuto,e sembrava non essere intenzionato ad uscirne.

“Yu…?”lo chiamò esitando…Il ragazzo parve non ascoltarla…

Le mani erano sporche di sangue e il suo rosso tingeva allegramente le sue lunghe e bianche dita…Poteva sentirne il calore,la densità…Una sensazione gradevole…

Inferno di sangue,

o Paradiso di morte?

Valle di lacrime

o Silenzio di dolore?

Rispondi assassino…

Rendimi degno della tua attenzione…

Assassino,sei in grado di uccidermi nei sogni?

Fallo,assassino,fallo,

Cos’è per te la vita?

Un semplice impiccio di cui ti conviene disfarti…

Perché non agisci,assassino?

Lasciò scivolare la mitraglietta ai piedi del letto:la testa gli stava scoppiando…Troppo dolore,faceva tanto male…

Raissa si accorse dello stato del ragazzo,gli si avvicinò subito…Il volto stanco,gli occhi tristi,ma ancora vuoti,delle lacrime che sembravano non appartenergli si infrangevano sul pavimento…

“Yuriy,cos’hai?”domandò con una nota impaurita nella voce

“Non voglio più agire…”una risposta senza senso che la ragazza non capì…

Mi fai pena,assassino,tanta…

Il sangue sulle tue mani si è rinsecchito ormai…

La vita si sta prendendo il gioco di te…

Stupido,ingrato assassino

Porta la morte,è questo il tuo compito!

Un giorno morrai,cosa avrai ottenuto?

La tua cara,dolce e silenziosa amica

Avrà fatto di te la sua vittima perfetta…

Dolce e meschino destino,assassino

Accetta la dura realtà,non opporti,assassino.

Raissa prese il volto del ragazzo tra le mani,tremava,sudava freddo…

No,non doveva arrendersi,si stavano divertendo alle sue spalle:

“Yuriy,guardami “ disse risoluta,fissandolo dritto in quegli occhi spenti…

Un dolce profumo di rosa parve distrarlo da quello strano mondo di oscurità…Un profumo delicato,ma che nascondeva un’incredibile forza…Quella voce,quelle voci,si stavano affievolendo…Adesso erano come un sussurro al vento,e solo una era chiara,limpida,risuonava dolcemente nelle sue orecchie,sovrastando quella litania di morte…

Assassino,assassino,rispondi assassino…

“Ehi,Yu…Ci sei?”chiese Raissa,prendendo le fredde mani del ragazzo e riscaldandole.

Ivanov guardò la mora…Sembrava preoccupata…

“S-si”rispose tremante.

Ridicolo,ridicolo assassino,ridicolo…

“Cavolo Yuriy,proprio adesso dovevi lasciarti sopraffare dai sensi di colpa?”domandò la ragazza sorridendo.

Il rosso la guardò,sensi di colpa…Quelle maledette voci che ancora gli rimbombavano in testa erano i suoi sensi di colpa?Roba da stare male per anni…

Raissa si chinò a raccogliere l’arma che poco prima il ragazzo stava lucidando…Disgusto,questo esprimeva la sua espressione,puro,semplice e profondo disgusto.

“Questa non ti servirà…Per adesso”disse in tono acido,riponendo l’arma in una tasca del mantello.

La vita scivola tra le tue mani,cosa ne pensi,assassino?

“Basta…”un sussurro,poi…

“BASTAAAA!!!”gridò,alzandosi di scatto dal letto,tenendosi la testa tra le mani.

Non resisterai assassino,non ce la farai…

Le voci si affievolirono ancora,fino a scomparire…

Raissa osservava interessata la scena,sorrise soddisfatta,Yuriy era finalmente in grado di ribellarsi alla sua schiavitù fatta di inganni,bugie e false speranze…

“Cosa diavolo mi sta succedendo?”domandò arrabbiato.

“Nulla di cui preoccuparsi,Yu,adesso recupera il tuo bey”tagliò corto la ragazza.

Ivanov preferì non chiedere altre spiegazioni,si era rassegnato,avrebbe scoperto tutto poco alla volta…

Recuperò la sua trottolina,doveva ammettere che era divertente lanciare quei cosi,la caricò nel dispositivo di lancio,e una volta lanciata,ne fece scaturire dal bit-chip il suo Lupo…Una piacevole sensazione di freddo si fece strada in lui…

“La testa gli pulsava,non sentiva di appartenere a un corpo,lentamente e con molta fatica aprì gli occhi,rispecchiandosi in quelli di una ragazza…Raissa…

Scattò a sedere ignorando il dolore che era scaturito da quel gesto…In effetti avrebbe preferito non appartenere a nessun corpo…

“Ehi,sta calmo,sei ridotto male…”disse con tono di rimprovero la mora.

Il ragazzo la fissò,inclinando la testa di lato…Non avrebbe preso ordini da lei!Gli mancava solo questa!

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si apriva e richiudeva alle spalle di un ragazzo…Kei

“Come sta?”domandò il tatuato.

“Perché non gli lo chiedi tu stesso?”ribatté la mora,sorridendo.

I due ragazzi si fissarono…Il ghiaccio che decide di incontrare il fuoco…

“Tsk!Per quel che può interessarmi…”disse con asprezza Kei.

“Non vi ho chiesto io di aiutarmi,me la sarei cavata benissimo da solo”rispose freddo il rosso.

“Brrr…Yuriy che ne diresti di scioglierti un pò?”chiese Raissa ridendo.

Il ragazzo per tutta risposta cercò di alzarsi,ma Kei lo respinse poco gentilmente sul letto,strappandogli un gemito di dolore mal celato.

“Adesso tu ci spieghi che diavolo sta succedendo,o giuro che ti riduco peggio di come sei già messo.”minacciò il ragazzo.

“Provaci,avanti!Non credo potrai fare molto…”ribatté Yuriy con  tono provocatorio.

Kei parve accettare la provocazione perché caricò il suo destro migliore,ma Raissa lo bloccò.

“Ma cos…?”provò a chiedere,ma ricevette uno schiaffo in risposta.

Il ragazzo sfiorò con la punta della dita la zona colpita,posando poi uno sguardo di fuoco sulla ragazza.

“Ma che ti è preso?!”chiese.

La ragazza sorrise malignamente in risposta e Kei allora capì…Poteva dirlo benissimo che voleva essere lei a divertirsi e a demolire psicologicamente quel tipo!

“Vi lascio soli…”disse poi,uscendo nuovamente dalla stanza,non prima di aver lanciato un’occhiata minacciosa a Ivanov,che parve non coglierla.

“Devi scusarlo,è solo…”

“So com’è”la interruppe il ragazzo.

La mora lo fissò attentamente:i capelli rossi,incrostati di sangue,tra l’altro,gli ricadevano disordinati ai lati del viso,i polsi segnati,le fasciature alle braccia,che gli aveva fatto lei,si stavano lentamente tingendo di rosso,il volto era segnato da graffi,aveva un occhio pesto,per non parlare di tutta la fatica che aveva fatto per medicargli le ferite che aveva sul resto del corpo…Erano tutte particolarmente profonde,e avevano l’aria di fare un male cane,eppure il ragazzo sembrava ignorare il dolore che un normale essere umano avrebbe provato…E pensare che durante il loro incontro era stato malissimo!

“Yuriy,cosa…Cosa ti è successo?”domandò Raissa.

“Mi sono lasciato piacevolmente torturare da un pazzo,motivo?Avevo agito come mi diceva la testa durante il nostro incontro!”disse il ragazzo,avvicinando il proprio volto a quello dalla mora.

Solo allora la ragazza poté osservare più da vicino la bellezza di quegli zaffiri…Un azzurro meraviglioso,glaciale,capace di scaldarti e allo stesso tempo gelarti…Profondi,tristi,malinconici…Mostravano un’incredibile sofferenza,un grande coraggio,una forza repressa…Rassegnazione…e Raissa ebbe la netta impressione di essersi già specchiata in quel turbine di confusione e sicurezza…Il problema era che non ricordava quando e in…QUALI occasioni…

Si allontanò,quasi spaventata,quel ragazzo l’affascinava,l’intimoriva,la rassicurava…Non gli era mai successa una cosa del genere…Tentò di ricomporsi:doveva scambiarci due paroline con quel tizio.

Yuriy notò lo strano atteggiamento di Raissa,sorrise malinconico,non ricordava nulla,nulla…E lui di sicuro non avrebbe avuto il coraggio di agire…Poi notò uno scintillio e si accorse che la ragazza indossava ancora quel vecchio ciondolo che rappresentava il suo bit.

“Ce l’hai ancora”sussurrò,prendendo tra le mani il gioiello,notò che era comparsa una spaccatura dove il suo Lupo dei Ghiacci aveva colpito il Lupo di Raissa.

“L’ho sempre avuto,anche se non ricordo chi possa avermelo donato…L’unico indizio che ho è questa Y incisa sul retro!Guarda caso è l’iniziale del tuo nome!”disse entusiasta la ragazza.

 Yuriy ritrasse la mano,come se si fosse scottato e abbassò lo sguardo.

-Non illuderti di sapere amare,Yuriy sono tutte sciocchezze-

Le parole di Vorcov continuavano a tormentarlo,no,non si stava illudendo…

“Sai,sono rimasta sorpresa dal comportamento dei bit,tu sai spiegartelo?”chiese la ragazza.

“Il tuo bit aveva avvertito il pericolo che incombeva su di te…Ha voluto aiutarti.”rispose il rosso.

-Se il tuo Lupo non avesse deciso di fermarsi,avresti perso l’unica cosa per cui valeva ancora la pena vivere…Lo vedi Yuriy?Vedi che non hai un’anima?-

“Io non capisco,non era mai accaduta una cosa del genere…”cominciò,Raissa,confusa.

“Dimmi,quando mi hai visto in quelle condizioni,ti sei sentita,’male’?”chiese Ivanov.

“Io…”la ragazza non sapeva cosa dire,ricordava le sensazioni provate in quel momento…

Una stretta al cuore,no,non voleva che Yuriy soffrisse,sapeva che non lo meritava,non era giusto…Ma era confusa,sapeva di non conoscere il rosso,eppure…

Il ragazzo sorrise beffardo:

“Il Lupo sente che tu sei tornata,sente nuovamente i tuoi sentimenti,sente la tua confusione e vuole aiutare la sua guardiana…Ti è sempre stato vicino,raramente ha percepito sentimenti tanto umani come il dolore…Sa che è una cosa “nuova”per te,e vuole che tutto sia più sopportabile…”

“Perché mi dici questo?”chiese Raissa.

“Perché hai la possibilità di andartene e di tornare dai tuoi compagni,finché sei in tempo fallo,tu e Kei non meritate questo inferno”concluse Ivanov.

“Tu si?”domandò di rimando la mora.

Yuriy Ivanov a quelle parole senti il cuore mancare di un battito…

-Non meriti ciò che la vita ha da offrirti. -l’odiata voce di Vorcov continuava a palargli.

“Si”rispose convinto.

“Perché?Non capisco”continuò Raissa.

“Perché sono morto nei miei sogni”affermò il rosso.

“Yuriy,non si può morire nei sogni,i sogni sono fatti per poter vivere una vita che merita di essere vissuta!”ribatté la ragazza.

“E dimmi,tu credi che la mia vita si possa definire tale?”chiese ironico Ivanov.

-Sei un essere privo di sentimenti,la dannazione fa parte del tuo essere-Vorcov continuava ad infierire.

“Tutti meritano di vivere!Tu non sei diverso dagli altri”disse decisa Raissa.

Yuriy guardò la ragazza…La sua mano si mosse d’istinto,andando a posarsi sulla guancia di lei…Le voleva un bene dell’anima,l’amava ne era convinto,le parole di Vorcov erano solo uno stupido lamento lontano,lui era lì,stava vivendo,stava amando,soffrendo…

-La morte ti raggiungerà anche nei tuoi sogni,Yuriy-sibilava Vorcov.

-Yuriy,non si può morire nei sogni!-affermava Raissa.

Il ragazzo si alzò dal letto dov’era sdraiato fino a quel momento,le gambe gli tremavano,ma non gli importava. Voleva solo parlare a Vorcov…

“Fermo,dove credi di andare?”chiese la ragazza allarmata.

“A fare quattro chiacchiere con un amico”ghignò Ivanov.

“Stai sanguinando!”esclamò la mora.

“Nulla di cui preoccuparsi,ormai perdere sangue è diventata una mia abitudine.”disse avvicinandosi alla porta.

“Ma…!”cercò di opporsi,purtroppo per lei lo straordinario sorriso che Ivanov sfoggiava in quel momento e le dita poggiate sulla sua bocca la interruppero.

“Non potrai fermarmi…Ci vediamo domani,riposati,gli allenamenti non sono affatto piacevoli.”disse prima di uscire dalla stanza.

Raissa non riusciva a capire il comportamento di quel ragazzo,ma era questo ciò che più l’attraeva…Alzò lo sguardo sulla porta,che si aprì nuovamente,lasciando entrare ancora una volta Kei.

“Se ne è andato”disse senza che quest’ultimo aprisse bocca.

“Ti dispiace?”chiese Kei,serio.

“Cosa intendi?”domandò fingendo di non aver capito.

“Lo sai perfettamente”rispose acido Kei.

Raissa non rispose,aveva,già da tempo,raccontato a Kei,dei suoi strani sogni,dove un bambino,di cui non ricordava il nome,dai capelli di fuoco e gli occhi di ghiaccio le sorrideva…Credeva di aver ritrovato quel bambino,e insieme a lui delle risposte…

“Vieni qui…”sussurrò Kei,avvicinandosi all’amica e abbracciandola…

Forse erano davvero vicini alla soluzione del loro più grande mistero:il passato che non conoscevano…

Quello studio…Non passava giorno che non ci mettesse piede…Sorrise a quel pensiero,poi più per abitudine che per rispetto,bussò alla porta.

L’odiata voce lo invitò ad entrare…

“Oh,Yuriy!Non sai quanto le tue visite mi facciano piacere!”disse l’uomo schernendo il ragazzo.

“Il piacere è tutto suo,signore”rispose il rosso,gelando così il sorriso sulle labbra a Vorcov.

“Qual è il motivo della tua visita,Yuriy?”domandò freddamente.

“Raissa e Kei non obbediranno ai suoi ordini,bensì se vorranno ai miei.”rispose tranquillamente.

“Sei impazzito per caso!?”si arrabbiò Vorcov.

“Forse…Ora se vuole scusarmi”tentò di congedarsi il ragazzo ma il tirapiedi di Hito lo bloccò.

“Stammi bene a sentire moccioso,questo non è un gioco”cominciò il falso monaco.

“Per lei forse no,ma per me lo è…E devo ammettere che adoro giocare,anche perché non mi è mai stata data la possibilità di farlo”lo interruppe il ragazzo.

“Contro di me non hai speranze”disse Vorcov.

“Come fa a dirlo?”domandò il rosso.

“Sei morto nei tuoi sogni”rispose deciso l’uomo.

“No,non lo sono”rispose Ivanov prima di uscire dall’ufficio del suo aguzzino…

No,sentiva che in lui,in un angolo del sua,ormai marcita anima,c’era ancora qualcosa di vivo…

“Hai ragione Yuriy,non lo sei,non ancora almeno”le parole sussurrate da Vorcov quando il rosso era uscito dal suo ufficio…”

Il Lupo dei Ghiacci era ancora al suo fianco,allungò una mano,cercando di accarezzare quel pelo che appariva tanto morbido,e si sorprese quando scoprì che al tatto,a differenza delle sue aspettative,trasmetteva una forte sensazione di calore…

Raissa si avvicinò al ragazzo,facendolo voltare dalla sua parte…

“Cosa pensi dei sogni sogni,Yu?”chiese.

“Sono solo la più meravigliosa e disperata delle illusioni,Raissa”rispose il ragazzo.

“Tu credi?”domandò ancora la mora.

“Ne sono convinto”affermò il rosso a pochi centimetri dalle labbra di Raissa…Labbra che poi catturò in un bacio quasi rabbioso,in un bacio dove l’amore,l’odio,la disperazione,la gioia si fondevano in un’emozione unica,indescrivibile,che aveva deciso di scaldare il cuore di due ragazzi,rimasti troppo a lungo tra la neve del freddo inverno dell’odio…

FINE CAPITOLO 10

Siamo giunti alla fine gente!!!Come avete potuto notare in questo capitolo non ho inserito la song…Lo farò nei prossimi,questo era solo un intermezzo…In questo capitolo Ivanov è stato graziato!Sono stata davvero troppo buona…Rimedierò nel prossimo!Bene,adesso passo ai ringraziamenti,ricordatevi di COMMENTARE!!!

X Nissa:Ciao!Si,sono davvero troppo buona con Ivanov,e questo capitolo ne è la conferma!!!Oh,si,Ivanov ha intenzione di giocare la “partita” ma non è detto che sarà lui il vincitore…Sono felice che il personaggio di Raissa ti piaccia!Ti sei fatta un’idea più precisa su di lei?O ho aumentato gli interrogativi?Fammi sapere!!!Baci!

X medea90:Ciao!Oh,si,anch’io adoro Braduccio puccio!!è tra i miei attori preferiti insieme a Jhonny Depp e Nicolas Cage!!!Cosa ne pensi di questo capitolo?Spero ti piaccia!Fammi sapere!Baci!

X Valery_Ivanov:La mia maestra!!!Nonostante tu abbia abbandonato la nobile causa,sono ancora tua allieva!Allora,spero di aver,almeno in parte,seguito i tuoi preziosi consigli!Fammi sapere,ci tengo,baci!

X eagle fire:Ciao!Ho aggiornato finalmente,visto?Dimmi,che ne pensi di questo capitolo?Sono stata troppo buona con Ivanov,uffa!!!Volevo fare di peggio!Sarà per la prossima volta,contaci!Tieniti pronta quindi!Più andiamo andremo avanti più farò soffrire quel russo dalle rosse corna!!!Fammi sapere cosa pensi di questo capitolo!Baci!

X Padme86:Ciao!Forza Pad!Sei grande,vedrai,tutto si sistemerà!!Dimmi,cosa ne pensi di questo capitolo!Spero che il Fenomeno continui a darti soddisfazione!Poi devi ammetterlo,sono stata davvero buona in questo capitolo!Ivanov non soffre per niente!!Alla prossima,baci!!!

E con questo ho finito gente,mi raccomando,COMMENTATE!!!Accetto di tutto:complimenti,insulti,bestemmie,critiche…Tutto!!!Non siate timidi!!!Alla prossima!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                              

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Capitolo 12
*** ...reaching out for your hand... ***


Salve

Salve!!!Sono tornata,ecco quindi a voi il nuovo attesissimo(come no)capitolo!!!Nello scorso cap ho trattato Ivanov non bene…BENISSIMO!!!E spero che questo non si ripeterà più…In questo capitolo Ivanov e i restanti Demolition Boys affronteranno gli allenamenti Vorcov!!!!Quindi tenetevi forte,e tu Ivanov,preparati a pagare per tutti i tuoi mali!!! Non vedo l’ora di arrivare alla scena di tortura…Perché ci sarà,questa volta,credetemi…

                                                    CAPITOLO 11

                                      …reaching out for your hand…

Ivanov aveva stretto a se la ragazza,una strana sensazione di freddo aveva investito i due giovani,che sorpresi avevano ricercato calore uno nelle braccia dell’altra…Il Lupo del rosso era ancora al suo fianco,osservava quei due esseri umani tanto confusi,ma che mostravano con una chiarezza quasi innaturale i loro sentimenti …Chinò il capo,sapeva che il suo padrone provava quello strano sentimento,amore per gli uomini,verso quella fanciulla,era convinto,inoltre,che anche per la mora fosse così…Ma allora perché quella soffocante sensazione di disagio non abbandonava il suo animo…

Egli era un essere superiore,un essere che si era preso cura,fino a quel momento di quel ragazzo tanto triste e solo…Il suo guardiano meritava una vita…E ciò che stava vivendo era solo qualcosa di indefinibile…Un vuoto che si riempiva di sangue,lentamente,goccia dopo goccia,come a voler imprimere la minima differenza del suono che le lacrime rosse producevano,riempiendo il nulla di quell’anima straziata…Troppe cicatrici ancora aperte martoriavano lo spirito del giovane,troppe voci ,in quel silenzio surreale,istigavano la sua volontà…

Il Lupo non aveva alcun potere,non poteva fare altro che stare a guardare la vittoria o la sconfitta del suo padrone…Lui tanto potente,lui tanto fiero,costretto a reprimere quell’impulso che lo richiamava alla battaglia,quell’impulso che voleva conferire al suo protetto,per fargli capire che il  Lupo della Steppa non l’aveva abbandonato e che tanto meno si era arreso…La resa era per i deboli…Loro non erano deboli...

Yuriy prese tra le mani una ciocca dei capelli di Raissa…Ne assaporò il profumo,il profumo che non aveva mai dimenticato…

“Sei come un sogno…”bisbigliò il ragazzo.

“Vuoi dire che sono un’illusione?”fece la mora,stuzzicandolo.

“Una splendida illusione,Raissa,una splendida illusione”la corresse,Yuriy.

La mora sciolse l’abbraccio del rosso:

“Ehi!A me piaceva stare in quel modo!”protestò Ivanov.

“A me no!”ribatté Raissa mostrando la lingua al ragazzo.

Yuriy sorrise,uno dei suoi rari,caldi e sinceri sorrisi…La mora lo guardò affascinata…Non ricordava di avergli mai visto un’espressione del genere,e diamine,se era meraviglioso…Una di quelle rare bellezze,come l’arcobaleno,che speri che non scompaia,ma è solo un attimo,uno spettacolo ogni volta unico e inimitabile,uno spettacolo che giunge presto alla sua fine,come tutte le cose magnifiche di questo infido e subdolo mondo…

Odiava l’illusione del sereno,ed era proprio ciò che Yuriy le stava offrendo in quel momento…

Quanto era fragile il suo essere,certo,non le dispiaceva ammetterlo,ma era ugualmente umiliante…E Ivanov era la prova vivente di quella sua sciocca fragilità…

Se solo fosse stata immune all’amore,la sofferenza non l’avrebbe colta così improvvisamente,non l’avrebbe trascinata in quel baratro da cui sperava di uscire…Ma da cui non riusciva a scappare…

Incatenata da quel sentimento tanto vulnerabile,era pronta a tutto pur di tornare libera…Ma davvero voleva fuggire?...Non trovava risposta,e questo era ciò che più la spaventava...

La Paura…Qualcosa che gli uomini cercavano in ogni modo di reprimere,di estraniare dal loro universo…Ma che puntualmente ritornava a bussare alla loro porta,pretendendo il dovuto risarcimento…Il corpo viene immobilizzato da quella sensazione di impotenza che entra dentro di te,si infiltra in ogni fibra del tuo essere,ti svuota delle tue sicurezze,riempie le tue paure…E ti convinci che la tua vita è solo uno strano meccanismo,che ha bisogno di una continua manutenzione…Una presa in giro…

 

*I've seen diamonds cut through harder men
Then you yourself but if you must pretend
You may meet your end *

-Ammiro la tua determinazione,l’ho sempre fatto…Freddo,impassibile,duro,un calcolatore…La trasformazione,che tutti,prima o poi,subiscono una volta alla Borg…Ma la paura…Sei mai riuscito a cancellarla?Nel tuo mondo c’era spazio solo per l’odio?In questi anni ho potuto ammirare la caduta di uomini più duri di te…Consumati dalla paura,che ingannevole si nascondeva dietro una sottile maschera di sicurezza…Maschera spezzata,caduta in mille pezzi,lacerata,tagliata dall’acuminata,preziosa punta di diamante che è propria del terrore…Bellissima e fatale…Uno scherzo di cattivo gusto,duro da mandar giù,non trovi?...Vuoi far finta di niente?Ti conosco troppo,Yu,non puoi imbrogliarmi,non puoi farlo… Recita la tua parte,in fondo è questo il bello del gioco,non trovi?Ma non esagerare…La tua fine è alle porte,non anticipare il vostro incontro,Yu,non ne vale la pena…-

 

-In fondo al mio cuore,la paura ha spesso preso il sopravvento…Quella strana,inquietante sensazione,lacerava il mio animo con una facilità impressionante…Spaventandomi sempre più…Ma la mia maschera ha sempre retto,Raissa…Come puoi vedere,non sono ancora stato ingannato dal fascino della paura,non mi ha ancora colto di sorpresa,e se lo ha fatto,ha fallito miseramente...Non credo riuscirà mai a tagliarmi,la mia vita,la mia anima,tutto di me,sono già andate perdute:cosa posso ancora perdere?Non temo la fine,sappilo…-

-La tua fine sarà solo l’inizio di un nuovo gioco…-

-Sarebbe divertente finire per poi ricominciare…-

-Ci sarà altra sofferenza…-

-Essere spettatori…-

-No,sarebbe troppo-

-Immagina che divertimento-

Divertente?Lo trovi divertente assassino?

-Non c’è nulla di male…-

Cos’è per te il male,assassino?

-Un nemico,qualcuno da umiliare,da rendere alla pari di un verme…-

Anche i vermi hanno la loro dignità

-Essere un essere strisciante sarebbe dignitoso?-

Questo è il loro modo di affrontare il mondo…Non ti senti un po’ verme,assassino?

-Cosa intendi!?-

Ma come!?Non dirmi che dopo essere stato succube di quell’uomo non ti senti un “essere strisciante”!

-Taci,non sai quello che ho passato,e tanto meno hai il diritto di farmi la predica!!-

Oh,assassino,io sono l’unico che ha questo diritto…

-Perché mai?-

Perché io sono te…

-Basta,smettila,VATTENE VIA!!!!

La verità fa tanto male assassino e tu sei solo...

-Ho Raissa…-

Ti fidi di lei?

-Perché non dovrei?-

Cerca vendetta…

-Mi ama…-

No,ti odia…

-Come puoi dirlo?-

Come puoi essere sicuro delle tue affermazioni?

-Rispondi alla mia domanda-

Il confine tra odio e amore…è sottile,assassino,e il rischio che questo venga superato,alto…

-Voglio fidarmi-

Firmerai la tua condanna

-Non mi importa-

Cesseremo di esistere!

-Allora vorrà dire che con la MIA scomparsa,una parte di feccia umana morirà con me…-

Sciocco…

-No,so solo ciò che faccio-

Il ragazzo alzò lo sguardo di ghiaccio,dirigendolo verso la “sua” ragazza…E ancora una volta il passato gli fu più chiaro…

“Quella mattina faceva davvero freddo…Lo stesso Yuriy Ivanov se ne stava tremante,rannicchiato nel suo letto,sotto le sottili coperte…Le candide fasce che stringevano il suo corpo erano sfumate di rosso,e il dolore era nuovamente scomparso…

Si alzò stancamente,una volta pronto si diresse verso le stanze degli altri componenti della squadra…

Bussarono alla sua porta,con fare sicuro aprì l’uscio ritrovandosi davanti il volto di Ivanov…

“Spero tu sia già pronto,tra cinque minuti nella palestra principale,non tardare”disse telegraficamente.

“Fermati”ordinò il ragazzo dalle guance tatuate(già a quell’ora del mattino?ndAutrice)(Sei tu che stai scrivendo,se non sai quello che fai,chi può saperlo? ndIvanov)(Va a farti torturare ndAutrice)(…ndIvanov che si avvia verso lo studio di Vorcov)

 Il capitano dei Demolition Boys si fermò sul posto,dando le spalle a Hiwatari…

“Raissa non soffrirà a causa tua…”disse con fare minaccioso,Kei.

 Ivanov si voltò a guardarlo…

“Non preoccuparti,farò in modo che non accada”fece sicuro.

“Lo spero per te”ribatté Kei.

“Puoi contarci”rispose il rosso,incamminandosi verso la palestra.

Raissa fu svegliata da una dolce spinta,aprendo gli occhi di smeraldo,fu infatti catapultata nella lava di rubino di Kei…

“Finalmente!Avanti sbrigati,quel lupo spelacchiato di Ivanov ha già dato le prime istruzioni”disse il ragazzo.

“C-come?”fece un’assonnata Raissa,mentre si strofinava gli occhi…

“Ci vuole tutti in palestra,forza muoviti!”rispose il tatuato,schioccando un bacio sulla fronte della e uscendo dalla stanza…

La giovane sorrise in direzione dell’amico,poi deciso che era meglio non tardare…

Entrò nella palestra,e una volta posizionatosi davanti al bey-stadium lanciò la sua trottola…Il vento gelido di quella terra accompagnava la roteazione di Wolborg…

“Ottimo Yuriy,davvero…La tua potenza è straordinaria,ma non è ancora abbastanza,lo sai vero?”una voce familiare richiamò la sua attenzione,voltandosi il ragazzo si ritrovò davanti il volto di Vorcov…

“Vuole assistere all’allenamento,signore?”domandò il rosso ignorando le parole dell’uomo.

“Mi farebbe piacere,certo,voglio vedere cosa sei in grado di fare,Yuriy…Ma se noterò delle “irregolarità” non starò a guardare,sia ben chiaro”rispose il monaco,facendo intendere le sue intenzioni…

-Spero solo che quegli idioti non facciano niente di stupido…-questi erano i suoi pensieri,mentre il resto della squadra faceva il suo ingresso nella sala…

“Finalmente...Oggi sarò io ad amministrare gli allenamenti,quindi…”e a questo punto lanciò un’occhiata a Vorcov “…non voglio alcuna intromissione e tanto meno obiezioni,sono stato chiaro?”concluse.

“Limpido”rispose Boris per tutti.

“Tu fa meno lo spiritoso e cerca di impegnarti…”ribatté il rosso,poi continuò in modo che solo lui potesse sentirlo.

“Che non mi va di salvare ancora a qualcun altro il culo”sibilò.

Boris gli lanciò un’occhiata disgustata,poi iniziarono gli allenamenti con i soliti e monotoni esercizi per le braccia…

“Non ho intenzione di continuare a prendere ordini da te”scattò a metà allenamento il falborgblader.

“Come,prego?”chiese Ivanov,credendo di non aver capito bene.

“Non mi va di continuare questo stupido allenamento…Ancor meno se il mio coordinatore è quell’incapace del capitano”continuò il ragazzo.

Vorcov osservava la scena dall’alto degli spalti,un disgustoso sorriso di soddisfazione incorniciava il suo volto…Adesso iniziava a divertirsi…Cominciò a scendere le gradinate per raggiungere i suoi pupilli…

“Hustnezov,piantala di lamentarti,e lascia che Yuriy faccia il suo dovere!”si intromise Raissa.

“Certo che no!”disse il guardiano del vento.

“Sei un perfetto idiota,lascialo continuare.”tentò Sergey.

“Ih,ih…Avanti,provocare un pupazzo è divertente!”rincarò la dose Boris.

“Io lo trovo stupido.”aggiunse Kei,ricevendo una fulmina dal diretto interessato,fulminata che causò un suo ghigno soddisfatto.

“Piantatela tutti!Hustnezov se non vuoi continuare l’allenamento,va a farti un giro,così magari il freddo riuscirà ad accendere quei neuroni che dubito tu abbia...”disse il rosso,poi si rivolse alla squadra “Noi continuiamo”

“No,Yuriy,no,no…”il tono fintamente dolce di Vorcov li fece voltare tutti.

Cosa intende?”chiese il rosso.

“Semplice,non sei stato in grado di mantenere la squadra sotto il tuo controllo,quindi verrai punito,ragazzo mio…Concluderai tu gli allenamenti di tutti i tuoi compagni,loro POSSONO assistere dagli spalti”spiegò il monaco.

I ragazzi ad un cenno dell’uomo si diressero verso i posti a sedere…Sarebbe stato uno spettacolo interessante…

Era sfinito,fermo al centro della sala,come ad attendere di essere giudicato,il respiro affannoso…

Il monaco gli si avvicinò…

“Ottimo lavoro,Yuriy ma…”un pugno in pieno viso,il sapore del sangue in bocca.

“Dovrai pagare anche per l’insolenza dei tuoi compagni.”continuò,afferrando il ragazzo per il bavero della maglia e lasciandolo cadere ai suoi piedi…

Non riusciva a reagire,i muscoli non rispondevano ai suoi comandi,che in quel momento gli imponevano di ficcare in gola a quel bastardo quell’odiosa mascherina sul suo volto…

“Yuriy!”esclamò Raissa,scattando in piedi e cercando di dirigersi verso il ragazzo ferito,ma Kei,che sedeva la suo fianco,la bloccò…

“Lasciami!”tentò di liberarsi.

Il tatuato scosse la testa…

“Non puoi fare niente,sta qui,l’unico modo per aiutarlo è quello di non intromettersi,peggioreresti solo la sua situazione…”spiegò.

La ragazza chinò lo sguardo,triste,perché doveva soffrire in quel modo?Aveva cercato solo di eseguire gli ordini!Non era colpa sua se un idiota non voleva continuare ad allenarsi!

Si rimise a sedere,sotto lo sguardo indagatore di Kei…

Un calcio all’addome,uno,un altro ancora…Il dolore sembrava non volesse (fortunatamente) raggiungerlo,ma delle fitte improvvise,lo laceravano,strappandogli gemiti di dolore,e scomparivano così come erano arrivate…

“Fa male,Yuriy?”chiese Vorcov,sollevandolo da terra,e posizionandolo di fronte a lui.

“Che fai?Non rispondi?”continuò,arrabbiandosi e scheggiando il ragazzo.

“Magari,s-se,me…me ne d-dess-e la pos-sibilità”rispose Ivanov a fatica,sorridendo.

L’uomo lo lasciò cadere ancora una volta a terra,ed estrasse il suo amato frustino…

“Vediamo se hai ancora voglia di fare lo spiritoso”disse,alzando un braccio,ma…

“NO!!”fu il grido di protesta di Raissa…

Ivanov alzò lo sguardo verso la ragazza,che intenzioni aveva?

“Potresti ripetere Raissa?”

“Non lo faccia,non ne ha motivo!”affermò la mora

Kei,si sospirò interiormente…Non poteva fermare Raissa,adesso…

“Oh,ma certo che un motivo!Questo è l’unico modo che ho per divertirmi,sai Raissa,ci si annoia parecchio in questo luogo,capirai,col tempo…”rispose il monaco risollevando il frustino,la ragazza tentò ancora una volta di salvare,il rosso,ma fu quest’ultimo a zittirla.

“Lascia per-de-re e…e bada…agl-i affari tuoi…”

Una volta pronunciate queste parole,la frusta del monaco si infranse sulla sua schiena,lacerando i vestiti del rosso,strappando le fasce che ancora avvolgevano il suo corpo…

I corridoi non erano mai stati tanto bui…Dopo la prima frustata Vorcov aveva mandato gli altri ragazzi nelle loro stanze…La sua furia nell’aver visto le ferite di Yuriy curate era stata terribile…

Lo aveva picchiato,in  un modo ancor più violento,non gli aveva lasciato tregua,non aveva neanche cercato di umiliarlo!!!!Era accecato dalla rabbia,voleva solo fargli il più male possibile,e glie lo aveva fatto…

Per un momento Yuriy ebbe la fugace visione del volto furioso di Raissa che tentava di aiutarlo…Quella ragazza era straordinaria,e lui,lui era solo un povero disgraziato…

-Sto cercando di afferrare le tue mani,ma…non ci riesco,ho rifiutato il tuo aiuto,ti ho deluso,ma adesso,ne ho bisogno…Sono un bastardo,contenta?Aiutami,aiutami ti prego,sto cercando di afferrare le tue mani,ma…Sono sempre più lontane…-

Con questi pensieri il giovane Ivanov si lasciò cadere sul suo letto,il dolce colore del sangue,il rosso,ancora ad accompagnarlo nel mondo dei sogni…”

-Riuscirò a vincere la mia partita,lo giuro…-

Illuso,la sconfitta ti lascerà l’amaro in bocca…

-Voglio provarci,tentar non nuoce…-

La sconfitta sarà dura…

-La accetterò-

Cadrai sempre più in basso,toccherai il fondo…

-A quel punto risalirò…-

Altri pensieri e un ragazzo sempre più deciso a raggiungere il suo obbiettivo

FINE CAPITOLO 11

Siamo giunti alla fine!!!!Bene,passo subito ai ringraziamenti,ho pochissimo tempo!!!

X redeagle86:Ciao!!!Sono felicissima ke lo scorso capitolo ti sia piaciuto!!!!Lo so,lo so Vorcov è un bastardo,ma nn nego ke in questo caso mi piace!!!Fammi sapere di questo capitolo,appena puoi!Ci conto,un bacio!

X Valery_Ivanov:Ciao!!!Quegli strani simboli erano un problema del sito!!!Allora,cosa ne pensi di questo capitolo?Fammi sapere Vale,ok?E torna presto per favore!!!Io voglio il continuo della tua storia!!!Spero di sentirti presto,baci!

X Padme86:Ciao!!!Allora dimmi,cosa ne pensi?Il fenomeno ha soddisfatto le tue aspettative?E cosa ne pensi sul trattamento riservato ad Ivanov?Fammi sapere,un bacio!!!

X eaglefire:come puoi vedere Iria è tornata!!!Ancora + cattiva di prima!!!Cosa dici,come è stato trattato il caro Ivanov?Fammi saper del capitolo,ci tengo ok?Baci!

X Nissa:Ciao!!!Allora questo capitolo?Come puoi vedere Ivanov soffre di crisi di identità XD!!!Che ne pensi?Fammi sapere,ok?Voglio la tua!!!Baci!

X medea90:Ciao!!!!Ho ricevuto la tua sorpresa di Brad Pitt!!!Fantastikaaaaa!!!!Grazie,grazie,grazie!!!!Mi sono rifatta gli occhi!!!Tornando al capitolo,ke ne pensi?Fammi saper,un bacio!!!

Vado piuttosto di fretta quindi vi saluto,un bacio a tutti,a ki commenta e a ki rimane tanto skifato da nn farlo!Un bacio alla proxima!COMMENTATE!!!!

La traduzione della canzone!

*ho visto questo diamante tagliare
uomini più duri di te, ma se devi far finta                          
potresti incontrare la tua fine *


 

  

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** ...My fatal desire (Silver Bullet) ***



Salve a tutti!!!!!Dopo essermi fatta attendere,finalmente,sono tornata con un nuovo capitolo ^O^!!!!!In questo episodio,avremo nuovamente le crisi di identità di Yuriy Ivanov, e soprattutto verrà approfondito il rapporto di amicizia tra Kei,Yuriy e Raissa. Inoltre i ricordi di questo capitolo sono ambientati poco prima della finale,periodo in cui Kei riacquisterà i suoi ricordi e tornerà tra i Bladebreakers…Prima di lasciarvi alla lettura volevo solo dire che dedico questo capitolo a NISSA:TANTI AUGURI!!!!!!!!!!!!!!Ma non è solo un augurio,volevo farti questo “regalo” anche perché grazie alla tua “MAD WORLD” e al suo sottofondo sono riuscita finalmente,dopo tanto tempo,a piangere…In quella canzone,in quella FF,c’era qualcosa che è riuscita a smuovermi,qualcosa che mi ha davvero toccato…Anche se non so ancora cosa,ma ho finalmente sfogato,dopo tanto tempo,un po’ del dolore che avevo sempre represso,sono riuscita a versare quelle lacrime che credevo di non avere più…GRAZIE…

                                                   CAPITOLO 12  

                                      …My fatal desire (Silver Bullet)

Era quasi il tramonto,nonostante le tende fossero state tirate,la tenue luce del sole che calava all’orizzonte filtrava nella stanza,illuminando i volti di due ragazzi.

Una sola giornata per recuperare il suo passato,poi cosa sarebbe accaduto?


-Bella domanda,assassino.-

-Sei ancora qui?-

-Disturbo?-

-Affatto.-

-Falla fuori adesso!!!!-

-NO-

-Vigliacco…-

-Mi sto dimostrando più uomo di quanto abbia mai fatto-

-Cosa credi di ottenere?Non puoi recuperare ciò che è andato perduto-

-Posso trovare qualcosa di nuovo-

-La morte è l’unica cosa di cui hai bisogno.-


-E la vita è ciò che mi è stato negato e che vorrei ritrovare anche solo per un attimo.-

-Non conosci il significato della parola vita-

-Allora è venuto il momento di scoprirlo.-

-Assassino.-

-Fiero di esserlo stato.-

-Non prenderti il gioco di ME!-

-Posso fare di me stesso ciò che voglio…-

-Morte o vita?-

-…-

-Rispondi!-

-Morte…-

Luce e ombra si alternavano negli occhi cristallini del rosso,Raissa era riuscita a scorgervi sentimenti anche più profondi e pericolosi dell’odio:un odio bruciante,rabbioso,frustrante e quella strana,lenta,logorante lotta era tutto ciò che gli rimaneva,l’unico ostacolo da superare…

“Voglio farti una domanda.”Ivanov si rivolse freddamente alla mora,lo sguardo duro,che non ammetteva repliche.

“E credo che a questa potrai rispondermi.”aggiunse più dolcemente,avvicinandosi alla ragazza che lo scrutava preoccupata.

“Parla”gli concesse Raissa.

“Se dovessi scegliere tra morte e vita,che strada prenderesti?”domandò a bruciapelo il rosso,pentendosene subito.

Era stata una domanda stupida,tutti preferiscono la vita alla morte…Ma aveva bisogno di una risposta,mai come in quel momento.

“Io…Sceglierei entrambe.”disse quelle parole lentamente,come se temesse di pronunciarle.

“Cosa intendi?”domandò Yuriy interessato da quelle parole.

“La vita,come la morte non è una scelta,nasci per vivere ,per compiere ciò che sei destinato a fare…”iniziò la mora.

“Si può scegliere di morire”la interruppe il rosso.

“A cosa servirebbe scegliere la vita,a quel punto?”ribatté Raissa.

“Per poter testare quale fra le due sia meglio.”rispose con una calma snervante il ragazzo.

“E quando avrai capito che la vita fa schifo,come potrai affermare che la morte sia meglio?Una volta andato all’altro mondo non credo tu abbia la possibilità di tornare indietro.”disse freddamente e con una punta d’ironia la mora.

“Tu spiegami la tua scelta.”si impose Ivanov.

“Scelgo insieme alla vita la morte,perché sarà solo grazie alla morte che metterò a tacere il mio dolore. Ma non scelgo di morire,perché se lo facessi rinuncerei alle mille e più occasioni che la vita mi concederà.”spiegò Raissa.

“Occasioni?”domandò perplesso il compagno.

“Nonostante la sua meschinità la vita nasconde negli angoli più nascosti tanti meravigliosi segreti,basta solo saperli cogliere”rispose la ragazza.

“Questo è il problema.”sospirò il rosso.

“Non ci sarebbe sfizio,altrimenti,non trovi?”fece la mora.

Ivanov fuse il suo sguardo con quello di Raissa:aveva avuto ancora una volta l’ultima parola.

Sorrise amaramente a quelle parole prive di un qualsiasi significato...Come poteva la vita nascondere segreti,se l’unico scopo dell’essere umano era morire?

-Non credo nella vita.-

-Non hai creduto in molte cose.-

-Vorrei vivere.-

-Peccato che il tuo compito sia portare morte…-

Sentiva un peso opprimente,non lo sopportava,intorno era tutto buio,un solo ed unico desiderio,un desiderio irrealizzabile,irraggiungibile,troppo lontano per essere sfiorato da dita umane come le sue…

Umano,il termine esatto sarebbe stato mostro...

Non capiva,non concepiva ciò che stava accadendo,stava impazzendo,questo era sicuro,ma sentiva,percepiva,ogni singolo,misero mutamento del suo essere e questo poteva solo rallegrarlo…Rise...

Sentiva quella risata,ma era lontana e captare quello strano suono era quasi impossibile.

-La tua sola condanna e la tua sola via di fuga:LA VITA!!!-

Gli angoli degli occhi le pizzicavano,piangere sarebbe stata la cosa ideale,ma era difficile lasciar cadere,liberare quelle tanto odiate,tanto amate,gocce di acqua salata…

L’odio brucia,combatte all’interno dell’animo,pretende di prendere il sopravvento,l’odio è ingannevole,è in grado di mascherarsi e la sua commedia,la sua tragedia è affascinante agli occhi di un inesperto spettatore,troppo monotona per coloro che hanno già visto tanto…

-Nelle illusioni,le persone sono felici.-

-Non è la realtà.-

-Ma è molto meglio.-

-La menzogna della vita non ti renderà felice.-

-Infatti non voglio essere felice,la felicità sembra evitarmi.-

-Un solo passo falso e falliremo-

-Conviene fallire in fretta,allora!-

La sua esistenza era frantumata,i pezzi che componevano la sua vita sparsi e credeva che ormai riordinarli fosse inutile.

Nell’aria echeggiava ancora l’eco di quella risata vuota...

-Non ho mai accettato le tue decisioni,mi hai sempre detto che non capivo,che comprendere i tuoi sentimenti,la tua vita era impossibile…

…E dimmi se tu hai capito qualcosa!Come morto,non esisti,non sei mai esistito,dimenticato,cancellato,dannato…-

-Gli ordini non si discutono.

Yuriy Ivanov stringeva il suo bey.

-La tua vita è mia.

Vorcov aveva giocato bene le sue carte.

-La marionetta è pronta.

Peccato che aveva fallito…

“Due occhi di ghiaccio perforavano quell’oscurità opprimente,scagliava i pugni contro la parete che aveva di fronte,poco importava se il sangue scorreva macchiando il pavimento,il muro.

La vitale linfa rossastra era la sola testimonianza del suo essere umano…

Tutto sbagliato,ogni passo,calcolato meticolosamente,un errore e la sua vita era qualcosa di contorto,informe,un orribile mostro senza volto che avanzava attirandolo nelle sue spire mortali,soffocandolo.

Il dolore lo coglieva alla sprovvista,strizzava gli occhi e non cedeva alla sua parte ancora umana,la voce di Vorcov che insistentemente sibilava dolci parole di scherno al suo orecchio:

-Se solo fossi stato tanto furbo da rinunciare alla tua anima.-

Come se ne possedesse una…

-Ti era stato concesso un aiuto,perché l’hai rifiutato?-

E rivedeva le mani tese di Raissa,sentiva quello strano,inspiegabile,peccaminoso desiderio di afferrarle,anche solo sfiorarle,per perdersi nell’illusione di essere libero,salvo…Per poi tornare alla realtà,arrendersi,cadere,cedere al dolce oblio della sofferenza.

Scagliò un ultimo colpo,poi lentamente,quasi temesse di scottarsi,sfiorò con la punta delle dita la parete sporca di macchie rossastre.

Il suo sangue…

-La tua vita è legato solo a quello stupido liquido rosso.-

Il suo sangue…

-Alle volte lo senti bruciare,ribollire,fermarsi:non è vero?-

Il suo sangue…

-E’ il tuo cuore che permette ad esso di scorrere.-

Il suo cuore…

-Si,Yuriy hai un cuore.-

Il suo cuore…

-Morto,avvizzito,freddo,sporco,nero,ma ne possiedi uno.-

Il suo cuore…

-Hai rinchiuso,represso troppe emozioni,troppi sentimenti,sensazioni…Il tuo cuore è stanco.-

Anche il suo cuore era stanco…

-Riprendere a vivere dopo la morte è difficile,ma non impossibile.-

Continuare a vivere?

-Non sei mai morto per davvero,hai continuato ad amare.-

L’amore lo ha mantenuto davvero in vita?Ha davvero reso possibile quella lenta agonia?

-L’amore è per i deboli,Yuriy,tu sei debole?-

Vorcov continuava imperterrito,era estremamente divertente umiliare quel ragazzo.

No,non era debole!!!

Lasciò scivolare il braccio lungo il fianco,limitandosi ad osservare la sua parte umana riversata su quella parete.

Un riflesso lontano,sbiadito come l’ombra di un fantasma,che insistentemente ritorna,pronto a testimoniare la sua esistenza…

-Se tu esisti,perché non dovrei esistere anch’io?-

Rise di gusto voltandosi,dando le spalle a quella fastidiosa ombra di verità,stendendosi stancamente sul misero letto.

Nascose al mondo due cristalli di ghiaccio,si perse nella confusione dei suoi sentimenti,della sua mente,sentiva dolore,ma non capiva da dove provenisse:anima e corpo soffrivano e riconoscerne l’origine era difficile.

Un insistente bussare lo riportò alla realtà:si alzò pigramente dal suo giaciglio,con una smorfia di dolore e irritazione a contorcergli il volto,quando aprì la porta uno sguardo perplesso si sostituì prepotentemente alla sua espressione precedente.

Kei Hiwatari era davanti a lui,il fuoco dei suoi occhi si confondeva con il ghiaccio delle iridi di Yuriy.

“Mh…Perché sei qui?” chiese il rosso con indifferenza.

“Devo parlarti,e non credo di poterlo fare nel corridoi.”rispose il dranzerblader.

“Ah!Accomodati,allora,è una stanza piuttosto accogliente!”fece sarcasticamente il rosso.

Kei non badò al tono di Yuriy,ed entrò nella sua stanza:una grande finestra,che un tempo aveva fatto di quella camera la più luminosa del monastero,era chiusa,sbarrata. Una scrivania polverosa era sotto di essa,due letti e un armadio completavano l’arredamento. 

Era come la ricordava,il suo letto era ancora intatto,come se fosse rimasto lì,ad aspettarlo dopo tanto tempo. Quello di Yuriy era,invece,sfatto,disordinato,le lenzuola e il cuscino sporchi,macchiati di sangue.

Lanciò uno sguardo alla parete che aveva di fronte,e non si sorprese nel vedere che anche quella,un tempo candida,era spruzzata di macchie carminio.

Yuriy Ivanov osservò i movimenti di Hiwatari:da i suoi atteggiamenti sembrava fosse tornato a casa dopo un lungo viaggio.

Yuriy parve notare persino una sacca sulla spalla del ragazzo!

“Perché sei qui?”ripeté il wolborblader.

Kei si voltò verso il suo interlocutore e sorridendo amaramente,disse:

“Per salutarti,almeno stavolta me ne andrò con la coscienza a posto e con qualche ricordo.”

“Come?”chiese il rosso,incredulo.

“Me ne vado,Yuriy credo di aver perso fin troppo tempo qui.”rispose la Fenice guardando intensamente il compagno.

“Non ricordi nulla,Kei?”domandò bruscamente Ivanov.

“Ricordo fin troppo. Non sto scappando,ma voglio tornare dove ritengo sia più giusta la mia presenza. Vuoi fare la spia,Yuriy?”fece il nippo-russo.

“No. Ma Raissa…?”

“Sa già tutto,ha accettato la mia decisione,anche lei ha fin troppi ricordi di questo luogo,ma ha deciso di restare PER TE.”spiegò Kei.

Hiwatari estrasse dal tasca dei suoi pantaloni un bey nero come le tenebre della notte e lo porse a Yuriy.

“Non ho bisogno del suo potere,non quando esso ha rimosso il ricordo di persone a cui tenevo,non voglio che il suo potere sostituisca quello della mia Fenice,non voglio che il mio fuoco si estingua:ha ancora bisogno di sfide contro il ghiaccio della Siberia.”disse

Ivanov prese con mani tremanti la trottolina che il ragazzo gli porgeva.

“Quando crescerai,Kei?”chiese,poi.

“Quando lo farai anche tu.”rispose a tono il tatuato.

-Cedere al desiderio di potere?-

Il potere non è tutto…

“Non sei ciò vuoi far credere,Yuriy…Il Lupo ferito non ha bisogno di uccidere,ma trova nella rabbia e nel sangue lo sfogo per il suo dolore.”disse Kei.

“Non esiste al mondo animale più cattivo di un Lupo ferito.”ripeté quelle parole come ipnotizzato.

“Bingo!”disse ironicamente il ragazzo,fece per voltarsi e avviarsi alla porta quando la voce di Yuriy lo bloccò.

“Aspetta!”esclamò il rosso avviandosi alla vecchia scrivania e aprendone un cassetto:ne estrasse qualcosa che brillò vivacemente nella sua mano,lanciò l’oggetto a Kei che lo afferrò al volo.

“Ma questo è…!”

“Un proiettile d’argento,quel proiettile d’argento.”completò la frase per lui Yuriy,ricordando quando Kei gli donò quell’aggeggio:erano bambini e lui,Yuriy Ivanov,si era spaventato ascoltando una storia di Licantropi. Kei gli aveva donato quel proiettile,e il motivo era più che ovvio.

“Il proiettile d’argento è l’unica arma contro i Licantropi,contro gli uomini con la forza e la ferocia dei lupi.”ripeté le parole che il piccolo Kei Hiwatari gli disse tempo fa.

“Una morte dignitosa la loro,non credi?L’argento è in grado di fermare i battiti del loro cuore…L’argento Kei!!Uno dei metalli più preziosi al mondo!”aggiunse.

Kei si rigirò tra le mani il piccolo oggetto,sorridendo.

“Hai proprio ragione,Yuriy.”disse,infine.

“Ti conviene andare,terrò io occupato il bastardo.”fece allegramente il rosso.

“Arrivederci,Kei”disse,tendendo la mano alla Fenice.

“Arrivederci,Yuriy.”rispose il ragazzo,stringendo la mano del compagno,e allontanandosi lungo il corridoio.

-I tuoi occhi non vedono la verità delle azioni compiute,la vecchiaia sta prendendo il sopravvento,Vorcov.-

-Il Lupo ulula alla luna vittorioso.-

No,la sua vittoria segnerà la sua sconfitta.

-Non è giusto!!!!!-

Ed è ancora il sangue a tingere il suo mondo.

L’uggiolio di un Lupo ferito.

-L’amore!Che stupido desiderio!!-lo sbeffeggiava quell’uomo,ancora intento ad osservare il sangue del rosso scorrere.

“Il mio desiderio fatale.”ribatté il ragazzo,prima di reagire al colpo del monaco.

“No,è solo la tua condanna!”era furioso...

Buio…

-L’amicizia,l’amore,la sofferenza.-

-L’odio,l’invidia,la vendetta.-

“Yuriy,cosa ha nascosto la vita ai tuoi occhi?”

“Lo stupido significato dell’amore!”fece rabbioso.

Raissa sorrise tristemente.

-Desiderio di riscatto,di rivincita,di vendetta!!!-

-No,io voglio solo realizzare il mio desiderio fatale…-

FINE CAPITOLO 12

Ed eccomi giunta alla fine di questo capitolo -.-...Ivanov è pazzo XDD!!!!(E tu non sei da meno -. -ndIvanov ke viene poi scagliato lontano ^^)Anche in questo capitolo non ho inserito la strofa della canzone U.U…L’avremo nel prossimo ^_- !!!!Bene,adesso passo ai ringraziamenti e ricordatevi di COMMENTARE ^O^!!!!!!!

Iria: Ehm,Ivanov?

Ivanov:Si -.-?

Iria:Siccome è un giorno speciale,che ne diresti di far felice una tua fan,farle gli auguri e rispondere alla sua recensione <.

Ivanov:e se mi rifiutassi >.>?

Iria:Non oserai,vero ^-^?=>ghigno malefico.

Ivanov:Ok,ok -.- …

Ivanov:Ehm autrice?Cos’è questa storia del viola -.-?

Iria:Finisci di imbrattarti senza fare discussioni e rispondi alla recensione di Nissa >.

Ivanov:Uff…X Nissa:Ciao!!!!!Tanti,tantissimi auguri da parte dell’autrice a da parte mia naturalmente!!!!! Questo capitolo è tutto tuo,19 anni non si compiono tutti i giorni U.U!Ma tu per caso sei quella tipa che mi ha fatto andare il cervello in tilt con la red bull O.o?.......Che vergogna,la mia immagine sublime rovinata T_T!!!!!! Passando ad altro *l’autrice lo ha minacciato con il suo Spike ^-^!*Ma come possono piacerti i capitoli di questa schizzata?Ma soprattutto come fai dire che rende bene i miei pensieri:io non sono pazzo ç____ç!!!!!!!

Iria:Le corna dicono ben altro <.<…

Ivanov:non mi interrompere U.U

Iria:O.O

Ivanov:Dov’ero rimasto?Ah si!Ci gode a farmi del male,eppure sono solo un povero lupacchiotto ç.ç…Benissimo,tornando seri,aspettiamo la tua su questo capitolo tutto tuo!!!!!!Ancora tanti auguri dal  Lupo della Steppa Yuriy Ivanov ^_- !!!!Ah,e da quella schizzata di Iria -.-

Iria:io e te facciamo i conti più tardi -.-

Continuiamo con i ringraziamenti ^^:

X Padme86:Ciao!!!!!!Sono felice di non averti deluso!!!!!E dimmi,questo capitolo come ti è sembrato?Spero ti piaccia!!!!Un bacio!!!!

X Eagle Fire:Ciao!!!!!Sono tornata,sono tornata XD!!!!!!Dimmi ke pensi di questo!!!!!Grazie di tutto!!!!Un bacio!!!!

X Valery_Ivanov:Ciao!!!!Anke se so ke nn leggerai il capitolo subito fammi sapere cmq,appena puoi,cosa ne pensi!!!!!Un bacio alla mia grande maestra!!!!!

X medea90:Ciao!!!!Sono contenta ke lo scorso capitolo ti sia piaciuto ^^!!!!Dammi la tua su questa,ci conto!!!!!Baci!!!!

X Anghelos_bad_boy:il mio fratello idiota XDXD!!!!!Cosa pensi del cap fratellino?Spero ti piaccia,un bacio!!!!

X redeagle86:Ciao!!!!!Ed ecco la risposta (più o meno) al quesito del proiettile d’argento XDXD!!!!!Felice che il capitolo ti sia piaciuto!!!!Dammi la tua su questo!!!!Baci!!!!

Ho davvero finito!!!!!Un bacio a tutti e ricordatevi di COMMENTARE ^O^!!!!Un bacio,ciao!!!!! *Si avvia per sterminare Ivanov ^-^!!!*





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Capitolo 14
*** Crawilng (Funny game) ***



Ecco il nuovo capitolo!!!!!Forse sono stata più veloce stavolta XDXD!!!Allora,in questo capitolo assisteremo a ciò che accadrà prima che i Bladebreakers e i Demolition Boys si scontrino:LO ZIO Vorky che mi fa nero Ivanov,Raissa che presenta anche lei i primi disturbi psicologici ecc.ecc.Una ff di malati quindi ^^!!!!Devo dire che avevo preso seriamente in considerazione l’opzione di non concluderla,anzi di cancellarla proprio (E perché non l’hai fatto -. -**?ndIvanov)Ma visto che non mollo tanto facilmente e che non volevo dare questa soddisfazione ad Ivanov(-. -****ndIvanov)ecco a voi quindi il nuovo capitolo ^O^!!!!!!!Divertitevi XDXDXDXD!!!(Si fa per dire,qui l’unica che si diverte a torturarmi sei tu =_=ndIvanov)=^__^=(….ndIvanov)

 

                                                CAPITOLO 13

                                         Crawilng (Funny game)

-Hai mai avuto la sensazione che tutto fosse perso?-

“E’ il peggior incubo in cui un essere umano possa incappare.”

 

*Arm yourself  because no one else here will save you
The odds will betray you
And I will replace you
You can't deny the prize it may never fulfil you
It longs to kill you
Are you willing to die?
The coldest blood runs through my veins

You Know my name*

-Alle volte credo sia un’ingiustizia:una sola vita,ci viene concessa una sola vita,una sola possibilità e il pensiero che tu l’abbia sprecata bagnandoti del sangue dei tuoi compagni mi fa sorridere…No,non sono pazza,rido perché…Perché sto disperando,Yu e tu non te ne rendi conto...Un nemico se disarmato puoi freddarlo,non costa niente flettere il dito sul grilletto e sparare,quanto volte l’hai fatto?Hai perso il conto?-

-Semplicemente morto.-

“Inevitabilmente vivo.”

-Il mio Lupo…Quanto l’ho amato…Ma il prezzo delle sue azioni…Possibile che non lo conoscesse?E ti chiedo ancora di prepararti,sostituirti è impossibile…Rimpiazzare il mio Amore?Non credo di avere la forza e il coraggio di farlo…Preparati…-

 

-La caricatura di un essere umano…-

“…In grado di attuare le proprie scelte.”

-Le soddisfazioni della tua vita!!!Dimmi Yu,ti sei sentito appagato nel momento in cui non hai più potuto contare sulla punta delle dita le tue vittime?Il tuo stomaco spiccava un balzo?Sudavi freddo?Ti sentivi irrequieto,sciocco,un incompetente?...............................No,Yu,non fare così,non era per quei semplici e futili motivi…………………………………..Stavi ammazzando la tua vita.-

Raissa rivolse al suo amato una delicata carezza,si lasciò catturare dalle pozze ghiacciate del ragazzo,sprofondò in quel freddo,in quel dolce inferno,volentieri…

 

-Che subdola creatura…la donna.-

“E’capace di provare sentimenti così profondi e contrastanti.”

-La morte è così attraente,in fondo…Un grande mistero,ma cosa è paragonabile alla vita?Tieni gli occhi aperti…Ricordi delle sorprese di cui ti ho parlato,vero?E se qualcuna si nascondesse infidamente da qualche parte in questo momento?Chi cerca trova Yu,ma fa attenzione,quello che potresti trovare potrebbe non piacerti o più semplicemente deluderti…Ma cos’è la delusione in confronto ad una grande scoperta?Nulla…Si perde e viene dimenticata ancor prima di sorgere,talmente alto è il peso della sorpresa.-

-Lasciati morire.-

“Consenti al mio cuore di continuare a battere.”

-Sento freddo da troppo tempo…Strappa queste vene e renditene conto tu stesso!Gelano Yu,gelano e non riesco a scioglierle anche se mi illudo di poterci riuscire…Gelano,ma il mio cuore continua a pompare sangue caldo,non è sporca fanghiglia Yu,no,è solo il mo sangue:globuli rossi,globuli bianchi,piastrine e sostanze nutritive…Ma non sono nutrita,protetta o viva se ciò che manca al mio corpo è il principale componente di ogni singolo mortale:l’amore…-

 

-Reprimi l’amore,sopprimi le lacrime.-

“E l’amaro sarà ciò che di più dolce io possa mai provare.”

-Impara a leggere nei miei occhi,credi che sia felice di ciò che potresti scorgervi?………………C’è tanto rimorso,rabbia,odio ma stranamente TI AMO………Allo stesso modo sai ciò che c’è dentro di te,lo sai Yu,non fingere che non sia vero,in fondo ti conosci meglio di quanto tu voglia far credere…-

 

-Riprendi in mano quello che hai perso.-

“Indosserò la maschera che so mi appartenga.-

 

Il buio strisciava insistente nei loro cuori,infido e pieno di misteri….

Yuriy sorrideva,rigirandosi tra le mani il SUO proiettile d’argento.

“L’argento non ha concesso al mio cuore di smettere di battere,non sono degno di questa morte.”disse,con una nota di risentimento nella voce spenta.

“Sei stato solo incredibilmente fortunato Yu,o sfortunato,dipende dai punti di vista:Kei ha semplicemente sbagliato a prendere la mira,altrimenti a quest’ora staresti galleggiando in chissà quale fiume non ancora gelato,bello e morto…!”fece divertita la mora.

“E ti sarebbe dispiaciuto?”chiese maliziosamente il rosso.

“Tu non sai quanto…”sussurrò allo stesso,infido,modo Raissa.

-Sembra convincente,non trovi?-

“Non è una brava attrice.”

-Peccato che tu non la pensi così.-

Yuriy Ivanov ridacchiò sommessamente,nell’ombra,dando le spalle alla ragazza…

“Infame.”

-Sono solo te stesso…-

-Se chiudi gli occhi e cedi all’oscurità,potrai allora riconoscere nelle tenebre la mia anima,Yu….Immagina,nascosta nell’oscurità strisciante,una piccola luce fatta di speranza,sofferenza,gioia,odio e amore…Uno spettacolo che strazierebbe anche il tuo cuore morto. Vaga nell’ombra,quale credi sia il motivo?Zitto e ascolta Yu…Senti queste urla?E’ ciò che il mio cuore mi sta ordinando di fare,ma non posso dargli ascolto,no,no…Impara a conoscere la mia ombra,scoprirai che nasconde molte più verità di quante tu ne abbia scoperte.-

“Sono stanco,voglio vedere ciò che è veramente.”

 

-Come puoi pretendere che mostri ciò che realmente è,se tu stesso non sei stato sincero fino in fondo.-

“Menti…”

-La verità fa male?-

“E’ piuttosto fastidiosa.”

Il suo ghigno si perse nell’ombra inesistente della stanza,e fu ancora il passato prenderlo con sé…

 “Kei era partito…Quel ragazzo che un tempo aveva considerato suo migliore amico aveva preso l’unica decisione che ai suoi occhi appariva sensata.

Lei era rimasta in quel luogo.

Nonostante gli fosse stato chiarito il perché,ancora non riusciva a capire quell’assurdo motivo:

“Lei ha deciso di rimanere PER TE.”

Le parole di Kei suonavano prive di senso,non aveva fatto niente che potesse lasciare intendere di volere l’aiuto di quella ragazzina.

Fissò la porta che aveva di fronte,la scrutava come se riuscisse a guardare attraverso le spesso legno di quercia,lui era oltre quella porta,lo aspettava,voleva SPIEGAZIONI,non scuse,come le aveva chiamate l’uomo,da quattro soldi…Ma SPIEGAZIONI:era più semplice a dirsi che a farsi…

Come risvegliatesi da un lungo sonno,le ferite sul suo corpo presero a pulsare…

In fondo per Vorcov quelle torture erano solo “giochi divertenti”,e a chi poteva importare se dopo,nonostante la mancanza di dolore,strisciasse come un verme?

Bussò alla porta dell’ufficio,non aspettò oltre,entrò senza che gli fosse dato il permesso.

Vi era stato un migliaio di volte là dentro,ma come sempre si sorprendeva del calore che pietoso di tanto gelo,sembrava trapelasse dalle stesse pareti.

Dietro la scrivania c’era,naturalmente,lui…La mascherina copriva il volto pallido dell’uomo,nascondendo ai suoi interlocutori falsi occhi di un intenso nero,il cielo di una notte d’estate,ferma in un opprimente,inspiegabile,gelo…

Forse fu l’espressione troppo compiaciuta dell’uomo,forse fu la strana macchia purpurea che bagnava la parete alle sue spalle e forse fu lo strano odore,che sempre dopo le sue torture aleggiava nella stanza,a metterlo all’erta:ne era sicuro,l’aria in quella stanza sapeva di sangue…

“Oh Yuriy,sei qui!”disse alzandosi,un gemito malcelato si sentì alle sue spalle.

“Fa silenzio!”sibilò alla figura che il rosso non riuscì a distinguere.

“Credo di essere stato abbastanza chiaro,la scorsa sera,signore…Non so niente della fuga di Hiwatari,e poco importa:un perdente in meno a cui badare.”disse subito Ivanov ancor prima che Vorcov potesse chiedergli qualcosa.

Comportamento molto stupido…

“Lasci trasparire un nota di colpevolezza nella tua voce Yuriy.”fece il monaco indifferente chinandosi sul corpo,ormai il rosso ne era sicuro,di un povero ragazzo che aveva dovuto subire l’ira dell’uomo.

“Cosa intende?”domandò irritato digrignando i denti.

Un altro gemito,più forte,si perse nell’aria.

“Lasci in pace quel ragazzo e risponda alla mia domanda!”il suo tono di voce era autoritario,Vorcov rise di gusto.

“Credo che Hustnezov abbia sofferto abbastanza per colpa tua.”pronunciò quelle parole freddamente come se il corpo strisciante di Boris non si muovesse ai suoi piedi….

Yuriy sbarrò gli occhi…Boris?

Domanda piuttosto stupida,pensò in seguito,visto che il Falborgblader era ai suoi piedi,lo sguardo disgustato,furioso,il respiro irregolare,sanguinava,ma sorrideva beffardo in direzione del monaco.

“Ades-so…mi…di-vert-o…io…”soffiò ghignante.

“Ma che diavolo succede?”quanto ancora avrebbe aspettato per poter avere una spiegazione?

“Accidentalmente,caro Yuriy,mentre tu eri qui a blaterare su inutili e inefficienti tattiche di gioco e su inesistenti problemi alla tua squadra ed ai bey dei suoi componenti,Hustnezov aiutava Hiwatari a fuggire…Strano,nevvero?”

La cosa più assurda che avesse mai sentito…Hustnezov,quell’Hustnezov aveva cercato di aiutare Kei?

“Devo dedurre che voi due avevate programmato tutto?”chiese Vorcov viscidamente.

“No.”rispose fermamente Yuriy.

Boris gli lanciò un’occhiata sospetta,tossì sputando sangue.

“La colpa è solo mia.”continuò il rosso,chinandosi sul compagno e aiutandolo ad alzarsi.

Il Falborblader non riusciva a credere alle sue orecchie,lo Yuriy che aveva imparato,amaramente,a conoscere lo avrebbe mandato al diavolo.

“Hustnezov si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato,signore,ha rischiato di mandare a monte il mio piano…Lo lasci andare.”concluse a denti stretti,sotto le occhiate perplesse di Boris che tentò di opporsi alle parole del rosso,inutilmente,il capitano gli aveva fatto ben intendere,con un’occhiataccia di badare agli affari propri.

 

“Lui non c’entra niente?”domandò ancora il monaco.

“Niente.”confermò Ivanov.

“Molto bene,Boris puoi andare…Se sei nelle condizioni,chiaramente.”concesse l’uomo a Hustnezov.

 

Boris si allontanò lentamente dal corpo di Yuriy,poi con un’occhiata,che  il rosso non seppe interpretare,chiese:

“Ch-e dia-vol-o…Com-bini,Iva-no-v?!”

Il rosso distolse lo sguardo dagli occhi smeraldini del compagno di squadra,portando l’attenzione sulla sua mano,sporca del sangue del ragazzo:

“Torna in camera,riposati…Sei ferito.”soffiò.

Il Falborgblader rimase immobile a fissare Yuriy,poi sorrise,stancamente:

“An-drai an-co-ra via,stupido… Lu-po?”chiese.

Non incontrava quegli occhi,ma vi sfuggiva,preferendo studiare le gocce di sangue che scivolavano lungo il suo arto…Era davvero così orribile essere umani?

“Torna i camera…”ripeté.

“Hai sentito gli ordini del tuo capitano,no?Obbedisci.”lo schernì Vorcov.

Hustnezov obbedì agli ordini del monaco,era furioso e scatenare ancora la sua rabbia avrebbe significato condannare Yuriy.

“E così tu ammetti di aver aiutato Kei.”esordì il monaco.

“Se vogliamo vederla da questa prospettiva,direi di si.”fece il ragazzo studiando la mano intrisa di sangue.

“Magari ti avessi ammazzato quando eri un inutile moccioso.”ribatté rabbioso Vorcov.

“Peccato,vero?”rise amaramente il rosso.

 

Il finto monaco chiuse gli occhi,sospirando,assaporando l’odore di sangue che ancora aleggiava nell’ufficio.

 

“Se ti elimino ora posso dire addio alla vittoria,quindi a farti fuori ci penso alla fine.”concluse aprendo gli occhi e sorridendo affabilmente al ragazzo.

“Non fa una grinza!”concesse il rosso,accomodandosi sulla scrivania,accavallando le gambe (Alla Sharon Stone in Basic Istint XD! ndAutice)(-.-“””ndIvanov) incrociando le braccia al petto,e fissando l’uomo,sfidandolo a mettere in atto ciò che aveva appena detto…

 

Yuriy Ivanov riusciva sempre in tutto ciò che voleva,i suoi occhi così limpidi e freddi traforavano l’anima delle persone,leggendovi sentimenti,passioni,debolezze,rabbia,amori:un nemico pericoloso,un alleato di tutto rispetto.

Un demone dal fascino angelico,serafico,che brucia e vive tra Inferno e Paradiso…

A Yuriy Ivanov potevi affidare la tua vita,così come potevi affidarla a un demonio,l’unica differenza era che lui poteva decidere se salvarti o meno…

Strano il potere e l’influenza che quel moccioso di 15 anni aveva sull’esistenza degli uomini…

E Vorcov,misero,ingenuo mortale era caduto nella trappola di quella creatura sovrannaturale.

 

“Non tollero questo tuo comportamento,Yuriy.”fece cercando di mantenere la calma,il monaco.

“Oh,mi spiace.”fece con tono sfacciatamente divertito il rosso.

 

L’uomo sorrise in direzione del ragazzo:

“Il ghiaccio si scioglie a contatto col fuoco.”esordì.

“Lo so,non c’è bisogno che mi faccia una lezione di scienze,signore.”rispose Yuriy,sempre più divertito,poggiando il mento su una mano e il gomito sulle gambe ancora incrociate,mentre con l’altro braccio si teneva un fianco ferito che cominciava a sanguinare.

“Senti dolore?”chiese il monaco notando la macchia rossa che sporcava il candido indumento del ragazzo.

“Solo un po’ di solletico.”rispose il rosso all’erta,scendendo dalla scrivania e fronteggiando l’uomo.

“Allora è venuto il momento che tu scopra quale gioco divertente sia la sofferenza.”

Per un attimo lottarono,Ivanov deciso a non cedere ai colpi di Vorcov,l’uomo al contrario,non desiderava altro che vedere il volto del ragazzo bagnarsi del rosso del sangue:lo bloccò contro la parete dove poco prima,supponeva Yuriy,era stato bloccato Boris.

“Farà male,ma sarà divertente.”ringhiò il monaco.

“Non ne dubito.”fece il rosso cercando di districarsi dalla presa dell’uomo,che lo spinse alla scrivania.

Era in trappola,sentiva il respiro dell’uomo unirsi al suo…(Non è come pensate possa essere XD!!!!ndAutrice)

Con uno scatto fulmineo Vorcov aprì un cassetto dell’antico mobile da dove vi estrasse una siringa contente uno strano liquidino giallognolo.

“E’ da quando quegli esperimenti ti hanno sottratto la sensibilità che ci sto lavorando.”confessò soddisfatto.

“Un bel modo per impegnare il suo tempo.”rispose il rosso,tentando di sfuggire alla presa inumanamente ferrea del monaco.

“Hai paura?”domandò l’uomo.

“Ma neanche se decide di ammazzarmi in questo preciso istante.”sibilò Ivanov.

“Striscerai come un verme.”ribatté Vorcov.

“Anche i vermi hanno la loro dignità.”rispose a tono il rosso (E adesso vediamo chi arriva a capire il perché di questa frase ^.-!Ricordate?Un paio di capitoli fa la seconda personalità di Ivanov ha pronunciato le stesse parole!!!Magari vi fate un’idea più chiara sull’origine del suo alter ego ^^!!ndAutrice)

“Vedremo cosa penserai dopo questo…”fece l’uomo,preparando la siringa e costringendo il ragazzo a mostrare il collo:affondò l’ago nella vena pulsante.

 

Fu come se un prima piacevole,poi bruciante,calore si espandesse in tutto il suo corpo a partire dal luogo dove era stato punto:cadde in ginocchio,il respiro perdeva regolarità,alle volte era rado,alle volte troppo veloce,il volto livido e una strana sensazione che si faceva largo,strisciando,sotto la sua pelle.

“Come ci si sente,Yuriy?”chiese il monaco calandosi di fronte al ragazzo e sollevando il mento di quest’ultimo.

 

Non riusciva a rispondere,sudava freddo,sanguinava,soffriva…

 

“E’ un gioco divertente,non trovi?La sofferenza,intendo.”continuò l’uomo voltando il volto del ragazzo,per osservare meglio la malcelata smorfia di dolore del rosso.

“Lo faccia smettere!”ringhiò Ivanov con voce roca.

“No,Yuriy,no,no.”fece l’uomo scuotendo la testa e passando una mano tra i capelli rosso fuoco del giovane.

“Non ora che posso divertirmi sul serio.”soffiò all’orecchio del ragazzo.

“Sa che non mi importa ciò che farà?”continuò a fatica il rosso,la sua voce era un sussurro velato di sofferenza.

“Lo so,ma visto che non posso farti fuori e sono molto arrabbiato,ho bisogno di sfogarmi,e vedi,ho la causa della mia rabbia davanti agli occhi sofferente quindi come posso non godermi lo spettacolo?”spiegò cautamente l’uomo come se stesse parlando ad un bambino molto ottuso.

“Ed ora,lascia che mi diverta con questo gioco divertente.”concluse,ridendo malignamente.

 

-Strisciando ho perso la mia dignità…-

 

“Yuriy che hai?”chiese la mora portando il suo sguardo indagatore agli occhi vacui del ragazzo.

“Nulla.”una risposta che non convinse nessuno,ancor meno se accompagnato dal ghigno sadico di Vorcov:

“Non badate al suo comportamento,piuttosto preparatevi,o arriveremo in ritardo all’incontro.”fece prima di voltarsi e scomparire nei bui corridoi.

 

-Il dolore,strisciando sotto la mia pelle,ha annullato ciò che ero diventato...Vuoto,distrutto,perso,automa….La sofferenza,gioco divertente,ha vinto…-

Stringeva fra le mani la sua trottolina,sembrava che il vento gelido della Siberia volesse approfittare di quel momento di debolezza,per poter finalmente guarire le ferite del suo Signore,il dolce profumo di rosa non lasciava la stanza,era un profumo molto particolare:il profumo di una rosa nera bagnata di sangue e generato da esso.

-La mia ombra,Yu…-

 

FINE CAPITOLO 13

Oh mio Dio -.-!Cosa da tagliarsi le vene =ç=!!!(A chi lo dici -_- ndIvanov)Vabbhè dai siate felici ^^!!(Con quello che hai scritto -.-?ndIvanov)No,no,nel senso che altri tre capitoli ed è tutto finito ^.^!!!!(Davvero *_*?ndIvanov)Davvero si ^^!!!!!Tanto ho la FF a quattro mani con Nehi con posso rompervi XDXDXDXD!!!!!Comunque tornando a noi,passo ai ringraziamenti e ricordatevi di COMMENTARE ^^!!!

 

X aya:Ciao!!!!Grazie dei complimenti ^//^!!!Sono felice che la storia ti piaccia,spero potrai darmi la tua su questo nuovo capitolo ^^!!!Ci tengo,un bacione!!!!!

X medea90:Ciao!!!!Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,ed è stato un piacere leggere e recensire la tua FF ^^!!!!Mi è piaciuta molto ^O^!!!Spero scriverai qualcos’altro ^^!!!!Fammi sapere che pensi di questo capitolo ^^!!!Un bacio!!!!

X Valery_Ivanov:Magistra ç___ç!!!!!Ci sei anche tu!!!!!................XDXDXDXD!!!!!Bene,spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,sai credo che in alcuni punti sia un po’ ambiguo il capitolo °°’’!!!Devo smetterla di leggere yaoi XDXDXD!!!!Ma ne sto anche scrivendo una O.O!!!!Si,ormai mi sono appassionata al genere XDXDXD!!!!................Non sono impazzita ^^””!!!!!Mettiamo in chiaro le cose U.U!Comunque dammi la tua su questo!!!!!Un bacio!!!Ah,credo che Ivanov non smetterà mai di lamentarsi,non ora che io e Kat l’abbiamo sotto torchio qui con noi ^.-!!!!(ç_________çndIvanov)(+______+ ndAutrice e Kat)Baciiii!!!!

X Nissa:Sono felice che il regalo di compleanno ti sia piaciuto ^^!!!!Dammi la tua su questo capitolo,come già ti ho detto in alcuni punti è ambiguo °°’’!!!Mentre in altri possiamo riconoscere un’altra (o la vera?) personalità di Raissa…Ah,Ivanov ti informa che a causa della grossa figura di,ehm,cacca che gli hai fatto fare con la Red Bull,è stato costretto ad andare in giro per Mosca con un sacchetto di carta in faccia per 3 settimane!!!!Ottimo lavoro ragazza ^.-!!!!XDXDXDXD!!!Baciii!!!!!

X eagle fire:Ciaoooo!!!!!!!!Come vedi in questo Ivanov continua a soffrire +_+!!!Come sono cattiva XDXDXDXD!!!Spero ti sia piaciuto!!!Fammi sapere un bacione!!!!

X Padme86:Ciao Pad!!!!!!Il tuo fenomeno è tornato,anche se Internet va a capoccia sua ç___ç!!!!Fammi sapere cosa pensi di questo nuovo capitolo!!!!E quale è stata la tua parte preferita!!!!!!!Un bacione!!!!!

X REDEAGLE86:SCUSAMIIIIIIIIIIIIIIIII ç____ç!!!!!!!!!!!Non riesco ad aprire la casella di posta elettronica,ergo non riesco a rispondere alla tua mail,che come sempre è stato un piacere ricevere ç__ç!!!!!Grazie dei complimenti!!!!Ne approfitto per ricambiarli,la tua storia di Yu-gi-oh è stupenda!!!!La adoro!!!!Ma non sono ancora riuscita a recensire gli ultimi capitoli,e non so se hai aggiornato,perché Internet fa i capricci ç___ç!!!!!!Spero mi darai la tua su questo capitolo!!!Un bacione e scusa ancora ç_ç!!!!!

Traduzione della strofa della song ^^:

*Armati, perché nessun altro qui ti salverà                   
le probabilità ti tradiranno
e io ti rimpiazzerò

 non puoi negare il premio,
potrebbe non soddisfarti mai                                                     
lui brama di ucciderti
sei desiderosa di morire?
il gelo brucia nelle mie vene                        
conosci il mio nome*


 

 

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Capitolo 15
*** Bittersweet Sacrifice... ***



Ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!Ebbene si,sono tornata (ancora) a rompervi XDXD!!!!!Terzultimo capitolo gente *-*!!!!!Non posso ancora crederci!!Allora che dire?Ecco che inizia la finale,ricordate il capitolo “Bladebreakers (return from past) Part one”?Se così non fosse vi ricordo che il presidente Dainteji durante il discorso ai blader aveva annunciato gli “eventi speciali”,eventi speciali presenti in questo capitolo ^^!!!!!!Vorcov ha trovato il modo di annullare l’insensibilità di Ivanov al dolore,credete che quella siringa sia servito solo a questo?Non credo proprio,altrimenti non ci sarebbe stato sfizio,no XD?Bene,poche chiacchiere e iniziamo il capitolo……….Non so che titolo dare ^^’’’!(Di male in peggio =ç= ndIvanov)Si trovato *O*!!!!!!!

CAPITOLO 14

Bittersweet Sacrifice…

 

-Senza sacrificio l’uomo non può ottenere nulla:per ottenere qualcosa è necessario dare qualcos’altro in cambio che abbia il medesimo valore…

In Alchimia è chiamato “Il Principio dello Scambio Equivalente”…

A quel tempo,noi,eravamo sicuri che fosse anche la verità della vita-

                                                                                Dal manga Full Metal Alchemist

L’importante era arrivare vivi alla fine…

Strano è il modo di pensare dell’uomo quando sente,quando sa della morte imminente…

 

-Ti sei sempre distinto per la tua stupidità,l’unico tuo problema era la vita,la VITA!!!!!Sacrificio,ma non puoi essere stato tanto sciocco,tanto stupido…Eppure è stato proprio così,mi rammarico dei tuoi errori,dei tuoi sbagli…-

 

*Try to hide your hand
Forget how to feel (forget how to feel)
Life is gone
At just a spin of the wheel (spin of the wheel)*

 

Il misero punto di vista di semplici e poveri esseri umani non è mai importato  a nessuno:cosa importa di sacrifici,vite spezzate,annullate,quando in gioco c’è anche il potere e la sua fame insaziabile?

Nulla…

Ed è forse vero che gli esseri umani sono bestie primordiali,private della ragione quando questa è offuscata dal desiderio di vendetta,di rivalsa…

 

-Nascondi al mondo i tuoi occhi,il tuo volto,cancella il tuo nome,la tua identità…-

 

-Confermi così la tua vuota e sporca vita.-

 

“Questo vento gelido…Sai Raissa,non credevo riuscissi ancora a sentire freddo,mi sbagliavo.”soffiò il rosso,rivolgendo alla mora un sorrisino di scherno,portando poi gli occhi nuovamente sulla trottolina.

“Eri troppo impegnato a distruggerti per poter prestare attenzione ad un elemento così futile come il vento.”

 

-Dimentica,dimentica,dimentica…………DIMENTICAAA!!!!!!Ti è stato chiesto solo questo!!!!!!E allora perché non provi a cancellare  il percorso intrapreso finora?-

 

 -Le emozioni che non ho mai nemmeno pensato di provare…Dimenticate.-

 

Se l’uomo fosse davvero in grado di nascondere le sue emozioni,perché mai dovrebbe essere definito essere vivente?

…E cancellare una vita appare davvero troppo facile…

 

L’arena era gremita di spettatori,da tutto il mondo ragazzi e ragazze,adulti e bambini erano arrivati lì a Mosca per assistere alla finale del primo campionato mondiale di Beyblade…

Una finale attesissima che aveva attirato la curiosità dei più e che aveva,inevitabilmente,scatenato quel meraviglioso (malvagio,malato) desiderio di potere…

Una trottola governata da un spirito leggendario poteva davvero annullare la libertà dell’uomo…

Dio che pazzia…

O meglio,che delusione…

L’essere umano annullato dalla futilità,perché avanti,cos’erano quelle trottole se non giocattoli per stupidi bambocci?

Sottovalutare ciò che è innocuo è sempre stato l’errore (per eccellenza) da cui l’uomo non è mai riuscito ad imparare.

 

Yuriy Ivanov sedeva nello spogliatoio  dei Demolition Boys,il volto chino,intento a studiare il suo Bey per le ultime modifiche.

Che umiliazione…

Vorcov,Dio quanto odiava quell’uomo:se solo avesse potuto ammazzarlo lo avrebbe fatto nel modo più lento e doloroso possibile;perché no?Magari bruciarlo poco alla volta nell’acido solforico,sarebbe stata una buona idea,e poi,fargli ingoiare poco alla volta quella mascherina…Mica male…E per finire fargli saltare in aria quella testa di cazzo con della nitroglicerina…

…Stava galoppando troppo con la fantasia…

“Come mai solo,Yuriy?”sorrise riconoscendo quella voce.

“Con la solitudine riusciamo a creare barriere impenetrabili,è uno dei tanti doni che l’essere umano ha imparato a sfruttare al meglio…”rispose rimanendo concentrato sui pezzi del suo Bey.

Un nuovo disco di attacco,base più ampia per una roteazione ottimizzata,componenti più leggeri per una  maggiore stabilità…

“Vorcov ci è andato giù pesante?”ridacchiò il compagno.

“Nella norma.”ribatté a tono il rosso.

“Ah,posso solo immaginare quello che ti ha combinato,allora Yura*”lo prese in giro.

“Non stuzzicare il Lupo (Un po’ fissato con ‘sti Lupi,non trovi O.o?ndAutrice)(Io seguo solo il copione -.-** ndIvanov)(Oh,bhè,si certo,naturalmente ù.u ndAutrice)che dorme,potresti pentirtene.”disse il ragazzo,intento a decidere quali tra due dischi di attacco (Spesso o sottile?) aggiungere ai componenti di Wolborg.

“Piuttosto,cosa ci fai tu qui?”chiese,guardando il compagno,per la prima volta da quando era entrato nello spogliatoio,negli occhi.

“Cercavo Raissa…”

“E’ una ragazza Kei...”gli fece notare il rosso.

“E con questo?”chiese confuso il tatuato.

“Uno spogliatoio a parte è più che dovuto.”rise Ivanov.

“E gli altri?”domandò distrattamente Kei,prendendo dalle mani di Yuriy  e osservando con occhio critico il disco di attacco che il ragazzo cercava di montare al suo bey.

“In riunione col bastardo…”rispose semplicemente il Wolborgblader recuperando il componente e mettendolo da parte (doveva sceglierne un altro,Kei aveva avuto la possibilità di studiarlo).

“Vorcov sta dando le ultime dritte anche a loro.”

“E tu?”chiese ironico il Dranzerblader.

Yuriy rise di gusto,rispondendo:

“Quel pazzo non ha ritenuto opportuno farmi partecipe dell’ultima riunione a causa dei casini che ho,che gli ho combinato…Probabilmente crede che possa ammutinarmi contro di lui durante l’incontro…”poi aggiunse in un sussurro quasi impercettibile:

“E non ha tutti i torti…”

Kei si avviò alla porta,il capo chino e un ghigno malefico stampato in volto…

“Non fare sciocchezze Ivanov.”soffiò,prima di uscire dalla stanza.

“Non credo ne avrò l’occasione.”ribatté tristemente Yuriy,alla porta chiusa alle sue spalle…

 

Kei Hiwatari era felice,una gioia insana,malata…Ma gioiva.

Gioiva attendendo il suo scontro,la sua finale…

 

L’ardente Fuco della Fenice era pronto a sciogliere,a tramutare in Ignobile acqua il Nobile Ghiaccio del Lupo Alato…

…E non sapeva che il suo desiderio sarebbe stato presto esaudito…

 

-Yuriy Ivanov non merita di vincere,nella sua vita la vittoria è l’unica cosa di cui si sia mai nutrito…E Yuriy Ivanov non deve più nutrirsi.-

 

I Demolition Boys erano pronti…

Wolborg gelava tra le mani di Yuriy,Falborg si agitava,sentiva che avrebbe,per primo,spiccato il volo,Cold Rose emetteva il suo dolce,perforante,infido profumo di rosa,Seaborg manteneva la calma,nel mare in tempesta…

…Vorcov sorrideva soddisfatto e il giovane Ivanov non poté evitare che  un brivido gli risalisse lungo la schiena…

 

Il pubblico fremeva di eccitazione,nonostante l’allegria degli spettatori e gli annunci entusiasti di Dj Man,nell’aria poteva percepirsi quella tensione,quell’elettricità,che avrebbe caratterizzato ogni normalissima competizione sportiva,ma la parola normalità non poteva essere associata al Beyblade,e quell’atmosfera di sportività era,come tutto del resto,solo una farsa.

 

“Signore e signori siamo qui a presentarvi la finale del primo torneo mondiale di Beyblade!!!!!Un applauso per salutare i padroni di casa,pubblico!!!I temibili (‘sto tizio è un gran pirla anche nelle fics -.- ndIvanov)(Nooooo ç_ç!!!!Ivanov tappati quella bocca!!!!Mi rovini l’atmosfera èOé!!!!ndAutrice)(Capirai…!ndIvanov che viene imbavagliato dalla sottoscritta)(Ah no…Dimenticavo che mi servi -.-“ ndAutrice che lo libera)Demolition Boys!!!!”annunciò con foga Dj Man.

 

Gli spettatori accolsero con un grande (ignaro) applauso la squadra russa,che avanzava fredda e priva di reazione verso la propria panchina.

 

“Non ne conosciamo le motivazioni  ma sappiamo che alla squadra russa si è aggiunto un,ormai,ex membro dei BladeBreakers…Raissa Valkov (Tala Valkov è Yuriy Ivanov nella serie inglese ^^!ndAutrice)…”continuò il presentatore indicando quest’ultima,mentre sedeva accanto al capitano.

 

“E adesso passiamo alla squadra giapponese!!!Signori ecco a voi i mitici (Ma dove O.o?ndIvanov)(Ah ma stai zitto èOé!!!ndAutrice)(Mica è colpa mia se quel tizio multicolore spara cazzate a raffica è_é!!ndIvanov)(Tu non badarci è_é!!ndIria)(Ma…!ndIvanov che viene zittito dall’autrice che gli ha tanto gentilmente ficcato una pallina di carta in gola)BladeBreakers!!!!” 

 

La squadra entrò nell’arena…Takao Kinomiya salutava allegro il suo  pubblico,Kei Hiwatari,freddo e impassibile alla pari dei suoi connazionali,era infastidito da tutto quel baccano,Max Mizuhara moderava i suoi saluti entusiasti,tanto diversi da quelli di Takao,Rei Kon accennava timidi sorrisi e saluti...

 

Yuriy Ivanov respirava  a fatica,nella sua testa immagini confuse di eventi rimossi con la forza dal suo subconscio,tornavano a calpestare quell’orgoglio infrangibile…

In quel momento Dj Man aveva appena annunciato il primo incontro:

 

-Boris Hustnezov Vs Rei Kon

 

Il vento tagliente del Falco di Boris,contro il Fulmine della Tigre Bianca di Rei…

 

Il Falborgblader,come un freddo e sterile automa,prese posizione sul suo fronte,il Drigerblader non si fece pregare e,con gli occhi dorati in cui luccicava quella folle,meravigliosa luce della sfida,caricò anch’egli il suo Bey.

 

Povero cinese…Poteva benissimo dire le sue ultime preghiere…O almeno questo era ciò che pensò Yuriy nello stesso istante in cui i Bey dei due sfidanti si scontrarono…

 

“Se vuoi vincere contro di me,sappi che non dovrai limitarti alla difesa e all’attacco!”esclamò Boris,il suo Bey percorreva agilmente il perimetro del campo di gioco,circondava Driger,lo attaccava da più direzioni,sfiniva il blader.

 

“Non ti lascerò vincere!DRIGER!!!!!”esclamò,partendo all’inseguimento dell’avversario.

 

Lo spettacolo di quello scontro fu indescrivibile:gli spettatori erano impietriti,ammirati,entusiasti,impauriti da tanta potenza…

 

E se Takao e Max disperavano per le condizioni in cui Boris stava riducendo Rei,Kei e Ivanov sorridevano a quello spettacolo:il primo per una sua constatazione;non potevi giocare con i Demolition Boys,il secondo per suo piacere personale,chissà quanto ancora avrebbe resistito il cinese…

Vorcov era soddisfatto,uno tra i suoi burattini preferiti avevo deciso di giocare…

Lanciò un’occhiata  a Yuriy,il rosso parve intercettare lo sguardo del monaco,non si voltò,temeva quelle iridi scure,temeva ciò che avrebbe potuto leggervi e lui non doveva temere Vorcov.

Raissa assisteva assente alla tortura del giovane Rei Kon,tagli sempre più profondi si aprivano ad ogni nuova,violenta folata di vento,e Boris ghignava soddisfatto del suo lavoro.

 

…E Rei,Rei era sfinito,il mondo appariva sfocato ai suoi occhi,le ferite bruciavano,i ruggiti della Tigre Bianca lo pregavano di resistere,c’era ancora una misera,piccola,luce di speranza…

 

“Non hai speranze contro di me!!!Falborg ora!!!LAMINE DI VENTO!!!!!”

 

Boris Hustnezov si crogiolava nel dolore del suo avversario;il cinese giaceva sfinito in ginocchio,i capelli lasciati liberi dalla coda che fino a qualche istante prima li aveva domati…

 

“REI!!!Non importa se non vinciamo questo primo incontro!Non fare cose stupide,ritirati!Recupereremo!!REI!!!”Takao cercava,inutilmente di dissuadere il compagno dal continuare la sfida:ma la fiera Tigre non si arrendeva,la battaglia poteva ancora essere vinta,doveva essere vinta…

 

“Io sono ancora in piedi.”affermò risoluto il cinese,alzandosi,barcollando.

“Tsk!Stupido,non farai che aumentare le tue sofferenze!”esclamò Hustnezov.

“Questo lo credi tu,amico!”

Sorrise,i suoi occhi d’ambra brillarono,la Tigre ruggì furiosa…

“DRIGER!ARTIGLIO DI TIGRE,MASSIMA POTENZA!!!!”urlò con quanto più fiato avesse in gola quelle parole.

“Ma cos..!?”

La Tigre Bianca si mosse sinuosamente verso il Falco,agitò le zampe cercando di afferrare l’agile volatile,che inaspettatamente finì tra le grinfie del felino affamato,che lo azzannò…

“NO!FALBORG!!”esclamò Boris,mentre il suo bey,semi-distrutto veniva scaraventato al suolo.

Boris Hustnezov aveva perso:uno a zero per i BladeBreakers.

Il mondo intorno a Rei si fece nitido,sfocato poi buio,la Tigre cadde al suolo priva di sensi.

Tutti troppo impegnati ad accertarsi delle condizioni di Rei per poter notare la piccola lotta sorta alla panchina dei futuri Neoborg:Boris era tornato da sconfitto e come tale doveva pagare,Vorcov non tollerava i perdenti.

“Come giustifichi il tuo errore!?”sbraitò colpendolo in pieno viso.

“Non lo so,signore.”soffiò il giovane.

L’uomo stava per colpire nuovamente ragazzo,quando intervenne Raissa:

“Lo lasci in pace:abbiamo ancora la possibilità di vincere,il secondo incontro è quel che conta. Se vorrà punirlo lo farà quando saremo tornati al monastero:anche perché se si accorgessero di quello che sta facendo,non ci farebbe una bella figura…”sibilò la mora.

Vorcov scrutò indagatore gli occhi della ragazza:brillavano di una luce meravigliosa,rabbia,vendetta,amarezza,furia,odio…

Sorrise mollando Hustnezov,che cadde a terra,e fissò prima Raissa,poi il suo sguardo si posò su di lui:Yuriy Ivanov…

“Allora Yuriy?Seguiamo il consiglio di Raissa?”chiese con un ghigno il monaco.

 

-Certo che no,certo che no!!!!Hustnezov ha perso,Hustnezov deve pagare per la sua inutilità!Che venga punito!Che venga condannato!-

 

Scacciò dalla sua testa quei pensieri che non gli appartenevano:sembravano il frutto di una mente estranea alla sua,e questa ipotesi lo inorridiva,disgustava.

 

“Io…io credo sia meglio fare…fare come dice Raissa.”disse a fatica quelle parole,era frenato dal pronunciarle,voleva sputare solo veleno su quell’essere penoso di Hustnezov.

 

-Stupido,stupido!!!!La ragazzina ha torto marcio!Che paghi,CHE PAGHI!”

 

Aprì gli occhi,furioso,folle,la sua mano si mosse e si chiuse di scatto,irosa,contro la gola di Boris Hustnezov,stringeva il collo del ragazzo con l’unico desiderio di spezzarlo…

 

“Yu-Yu…Yu-riy!!!!!!”Arrancò il Falborgblader,lottando contro il compagno.

 

 -Uccidi il bastardo!Uccidi il perdente!-

 

Vorcov non riuscì a reprimere una risata di scherno,mentre Raissa,aiutata da Sergey allontanava il rosso da Hustnezov.

 

Yuriy cercò di dimenarsi dalla salda presa che i due avevano sulle sue spalle,con scarsi risultati:si calmò,ansante,nel momento stesso in cui Raissa lo aveva stretto a se,nascondendo il volto tra le sue scapole e sussurrando:

 

“Fermati…ti prego,Yu.”

 

-Debole è solo una stupida ragazzina…-

 

Si allontanò dalla ragazza,confuso,osservando Boris che,a fatica,si rialzava…

Rei era stato portato via dai medici,Hustnezov aveva comunque fatto un buon lavoro…

Si sedette al suo posto,in silenzio,come se nulla fosse accaduto,come se non avesse cercato di ammazzare un compagno di squadra…

…E Vorcov godeva,godeva di una gioia insana,malata…

 

“Bene signori e dopo gli imprevisti di questo primo incontro,che ha visto trionfare i Bladebreakers,passiamo al secondo round!!!”annunciò Dj Man.

 

-Sergey Avakov* Vs Max Mizuhara

 

La forza dei mari in tempesta scatenata su uno campo di bey…

 

Sergey avanzò silenzioso verso il Bey-stadium,gli occhi fissi sul bit-chip del suo bey…

 

-Non perdere la concertazione…-

 

I due ragazzi si squadrarono con severità,Max stringeva il suo Draciel,credeva nella forza della sua Tartaruga,credeva nella sua difesa invalicabile…

 

-La miglior difesa è l’attacco…-

 

L’amarezza che opprimeva il cuore del giovane Ivanov giocava con gli impulsi nervosi trasmessi al suo cervello (giocava con le sue sensazioni),lanciava occhiate nervose al Falborgblader,che ancora si teneva una mano intorno alla gola dove,sotto gli sguardi di un soddisfatto Vorcov,cominciavano a comparire dei sottili segni rossi,là dove la mano di Yuriy si era serrata con forza inaspettata..

 

Erano uno di fronte all’altro,pronti a dare il meglio…

In fondo era questo uno degli scopi dell’uomo,no?Dare il meglio,sempre e comunque…Fino a quando anche l’ultimo,sporco,barlume di speranza brillava ancora...

 

I due Beyblade danzavano all’interno dello stadio,giocavano a rincorrersi,si colpivano,si allontanavano,tornavano vicini e ancora percorrevano l’intero perimetro della piccola conca…

La resistenza di Draciel agli attacchi di Seaborg era notevole,Takao incoraggiava il compagno,gli urlava dietro che era un grande,che poteva farcela,che avrebbe vinto…

Kei non poteva fare a meno di sorridere;provocando l’irritazione del giapponesino,che credeva che il nippo-russo non avesse fiducia nelle capacità di Max…

…Oh,no che Kei non avesse fiducia nelle capacità e potenzialità del biondino,affatto...Il problema era che contro Sergey non aveva speranze…

L’americano giocava sulla difesa,mettendo da parte attacco e velocità:ed era proprio quest’ultima l’arma vincente del gigante russo…

 

Draciel parve per un attimo avere la meglio…

Sergey sorrise amaramente,aveva in pugno quel moccioso,Seaborg avrebbe schiacciato gli inutili sforzi del ragazzino.

“Non pensavo fossi a questo livello…”iniziò,chiudendo gli occhi e incrociando le braccia.

“Sta di fatto che non potrai MAI battermi se sosterai ancora nella mediocrità!”esclamò aprendo sbarrando gli occhi,quasi fosse furioso.

“Oh no…Draciel!”

Troppo tardi…

Seaborg era partito all’attacco:implacabile,rabbioso…

Scalfiva,danneggiava,annientava il Bey di Max:la Balena aveva in pugno la Tartaruga;era finita ormai…

La trottolina dell’americano fu scaraventata fuori dal campo di gioco con violenza,piantandosi nella parete di fianco la panchina dei Bladebreakers…

Inutile…Max si sentiva…Inutile:aveva perso,avevo permesso al nemico di pareggiare,e se avessero vinto,se i Demolition Boys avessero vinto anche l’ultimo incontro sarebbe finita…

Si sentiva il solo responsabile,macchiato,sporcato dalla lorda umiliazione della sconfitta.       

Tornò alla sua panchina,il capo chino.

“Max non preoccuparti!Ci penserò io a vincere,vedrai!Hai portato a termine un incontro eccezionale!Sei stato grande!”lo accolse Takao e Mizuhara non poté  fare a meno di mostrare imbarazzo,sorridendo all’amico.

 

Situazione assai diversa era quella alla panchina dei freddi blader russi.

“Un lavoro mediocre,Avakov,ma molto probabilmente non sai fare di meglio.”

Vorcov accolse con queste parole il vincitore dello scontro:Sergey non vi badò,in quel momento era meglio tacere,assentì alle parole del monaco e si sedette,in silenzio,al suo posto…Stringendo i pugni dalla rabbia,affondando le unghie nella carne fino a sanguinare…

 

Uno pari per entrambe le squadre.

 

“Bene signori e adesso passiamo all’incontro decisivo!Il presidente Dainteji mi comunica che quest’ultimo match si svolgerà secondo le modalità degli eventi speciali,che in questo caso consiste in un…INCONTRO DI COPPIA,SIGNORI!!!!Fantastico,gente!!!Prepariamoci ad assistere ad un grande scontro!!!”esclamò entusiasta il presentatore.

“E a questo punto le due squadre schierano gli elementi rimanenti,signori!Takao Kinomiya e Kei Hiwatari per i Bladebreakers e Yuriy Ivanov con Raissa Valkov per i Demolition Boys!!!!”continuò,indicando gli sfidanti.

Takao era pronto:avrebbe dimostrato il suo valore,avrebbe vinto per la sua squadra,per Rei,per Max .

Kei si alzò lentamente,un sorriso di sfida sul volto di alabastro,anche lui era pronto,era pronto per la sfida contro il ghiaccio,era pronto a sconfiggere Yuriy e Raissa.

Ivanov dal canto suo era costretto alla vittoria,i suoi occhi,i suoi meravigliosi occhi azzurri (Argh!Spero che il gattaccio della malora non arrivi a leggere questo capitolo T_T!!!ndAutrice)(Ma che dici O.o?ndIvanov)(Capirai quando sarai più grande T_T!ndAutrice)scrutavano severi (malinconici) i volti dei suoi sfidanti.

 

-Non vincerai mai,moccioso:la vittoria non è adatta ai deboli,non veste della sua gloria poveri illusi come te…-

 

Raissa era entusiasta:sfidava Takao,sfidava Takao!!E avrebbe vinto ne era sicura;era sempre riuscita a sconfiggere il giapponese e questa non sarebbe stata un’eccezione...

 

…Gli occhi di Vorcov brillarono di una luce cattiva…

 

Sarebbe stato uno spettacolo meraviglioso,la loro battaglia…Peccato per il grande prezzo che avrebbero pagato…

Come in un sogno,la luce moriva e fu il ghiaccio a tenere loro compagnia…

 

Yuriy Ivanov attaccava,attaccava ferocemente,follemente,l’unico obbiettivo era vincere,non importava come,non importava in quanto tempo,non importavano le conseguenze;liberando il suo Lupo,combinando il potere di quest’ultimo con quello di Raissa riuscì a formare una distorsione spazio-temporale…

…Erano in trappola…

La Fenice si alzava in volo,portando una calda luce in quell’inferno di oscurità e ghiaccio,il Drago Azzurro scatenava il potere dei venti...

 

-Se credi di non poter vincere non partecipare:la vita è fatta per essere giocata fino all’ultimo respiro,se ti arrendi prima,nessun si ricorderà di te…-

 

Cold Rose aveva liberato le proprie ali di ghiaccio dai rovi delle rose,una furiosa tempesta di neve si scatenò in quel mondo parallelo.

Takao Kinomiya non riuscì a credere ai propri occhi,alla bellezza della creatura che combatteva contro il suo Dragone,eppure era lì,non era un sogno,non era un’illusione,quel Lupo esisteva,quel Lupo attaccava il suo Bit…

“Cold Rose,PRIGIONE DI ROVI,ORA!”

Il Lupo di Raissa si mosse elegantemente verso il Drago Azzurro di Takao,le zanne del cacciatore brillarono mentre questo si slanciava sul bit del giapponese:le spine avvolsero il corpo serpentino del Drago,imprigionandolo,facendo sanguinare la creatura,lasciando che il gelo creasse una bara di ghiaccio intorno alle spire del bit.

“No,DRAGOON!!!”gridò disperato Kinomiya.

“Non sei migliorato affatto Takao!!!Non potrai mai sconfiggermi in queste condizioni!Cold Rose,stritola quella Lucertola gigante!”

Il Bit eseguì l’ordine…

Un’esplosione lontana...

Quell’universo non aveva confini…

“Inceneriscilo Dranzer!”

“Wolborg evitalo!”

Era tutto così…Strano…

Kei Hiwatari stava dando l’anima in quel combattimento,la sua passione bruciava tra le nevi di quel luogo lontano,bruciava rallegrando con i caldi colori delle fiamme,il biancore monotono delle distese di ghiaccio e neve;al contrario,imperturbabile come una scultura di marmo,Yuriy Ivanov osservava l’avversario.

Nessun sorriso…

Non una parola veniva liberata dalle sue sottili labbra,solo ordini,sterili ordini…

Solo l’ombra lontana di quel che sarebbe potuto essere.

Abbassò lo sguardo,concentrandolo per la prima volta su quella trottolina che roteava energicamente.

“Per cosa combatti,Kei?”chiese improvvisamente.

“Io combatto per vincere,per poter sempre godere del calore delle fiamme rigeneranti della mia Fenice…E tu per cosa combatti,Yuriy?”chiese con un pizzico di malignità il tatuato.

 

-Tu per cosa combatti,Yuriy?Combatti per non soffocare,per non morire nell’inutilità…-

 

Silenzio,quella domanda non meritava una risposta…

E nel frattempo la sfida tra Raissa e Takao si era fusa alla loro;le quattro trottoline danzavano insieme sul suolo di ghiaccio.

“Allora vuoi rispondere alla mia domanda,Raissa?!Per cosa combatti!?Per cosa combatti!?Non posso credere che tu aspiri al potere fino a questo punto!Rispondi!”

Takao gridava quelle parole,delle lacrime si erano formate agli angoli degli occhi blu del giapponese.

“Io combatto per le persone che amo…”soffiò la mora.

 

-Non combatte per riempire la sua esistenza?-

 

Gli occhi azzurri del rosso si posarono sul volto di Raissa.

 

“Io combatto per le persone che amo.”

 

“Non voglio più combattere.”bisbigliò Ivanov.

 

-Ti arrendi?-

“Si”

 

“C-cosa!?”esclamò la ragazza,mentre  il suo Bey subiva,indifeso,gli attacchi di Takao.

La luce bianca della neve splendeva nei suoi occhi freddi,nei suoi vuoti occhi,Kei si morse un labbro,la Fenice percepiva dei cambiamenti nel Lupo,Takao guardava confuso a turno prima Yuriy poi Raissa e ancora una volta il rosso,non capiva,e i loro Bey continuavano a roteare,lottare…

I due Lupi continuavano ad alimentare la tempesta di ghiaccio di quell’Universo.

“Ritira il tuo Bey Raissa.”continuò,richiamando a se Wolborg.

“Yuriy no!Vorcov te la farà pagare cara questa!”esclamò la ragazza.

“Tutte ciò che ho fatto l’ho pagato a caro prezzo.”disse affogando negli occhi verdi della mora,che ancora lo guardava confusa.

“Odio ripetermi,fa ciò che ho detto Raissa.”

Era titubante,cercò con lo sguardo l’aiuto di Kei,che assentì col capo.

Non c’era bisogno di parole,anche i soli gesti parlavano…

Sotto gli occhi esterrefatti di Takao anche Raissa chiamò a sé Cold Rose.

 

L’Universo creato dalla potenza dei due bit di ghiaccio ritirò le sue distese innevate,il freddo abbandonava i loro corpi,davanti agli occhi la figura dell’arena gremita di spettatori riprendeva forma e colore.

 

“Signori!Non avendo seguito lo scontro direttamente dal vivo non sappiamo quello che è accaduto ma…una cosa è certa:I BLADEBREAKERS VINCONO QUESTO CAMPIONATO!!!”

 

Il boato gioioso proveniente dagli spalti non toccò minimamente i cuori dei blader russi,che con sorrisi di rassegnazione lanciavano sguardi al loro capitano.

 

“Perché lo hai fatto Yuriy!?PERCHE’!?!?”Raissa aveva afferrato per le spalle il giovane Ivanov,lo sguardo rabbioso,disperato,che celava amore e preoccupazione verso quella creatura che,con il sorriso più dolce che avesse mai visto,la zittiva.

“E’ giusto così…”disse,posandole un dito sulle labbra.

“Sei un egoista!!Ti odio Ivanov!”esclamò allontanando la mano del rosso.

…E nonostante quelle parole,nonostante quei gesti Yuriy Ivanov strinse a se la ragazza…

“Io ti amo”disse baciandola.

 

Il sapore delle sue labbra era come l’aveva sempre immaginato,di quella dolce amarezza che solo delle lacrime versate per amore (per odio) potevano donare.

Voleva che quel casto,timido,leggero tocco donato alla mora le raccontasse di quanto amore,di quanta gioia,di quanto dolore e odio il suo cuore era in grado di provare,di come non era stato prosciugato di sentimenti,nemmeno del più banale,di come l’amava,di quanto l’amava…

Quell’amore che sfiorava,rabbrividendo,l’odio…

 

-La vita non è un gioco adatto ai deboli di cuore…-

 

Lasciò che il calore delle sue labbra abbandonassero poco alla volta quelle di Raissa,che con quei grandi occhioni verde smeraldo lucidi,lo osservava incredula.

“Ti ucciderà.”soffiò,mordendosi un labbro.

“Poco importa.”rispose il ragazzo,sorridendo e voltandosi.

 

-Avresti dovuto agire secondo gli ordini!!!!-

 

Raissa mosse un passo verso il rosso,ma fu bloccata per una mano:girandosi vide gli occhi rossi di Kei ardere;le ordinavano di starsene buona al suo posto,le imponevano di non agire.

“Lascia che agisca come meglio crede.”disse,telegrafico.

“E perché io non potrei?”ribatté acidamente.

“E’ la sua battaglia.”rispose il tatuato.

…Odiava quando Kei aveva ragione:non avevi modo di rispondergli a dovere,e l’unica cosa che eri in grado di fare era solo quella di chinare il capo,combattuto e aspettare…

 

-Sanguina!Sanguina lasciando scorrere via la tua umiliazione!La tua vita!-

 

Cadde in ginocchio davanti a Vorcov,il suono ovattato di qualcosa che si spezza,un lamento,l’uggiolio di un Lupo in fin di vita.

 

“Mi assumo io ogni responsabilità della sconfitta:non ho eseguito gli ordini,a differenza loro.”confessò indicando con lo sguardo i suoi compagni.

 

-Gli ordini sono ordini e non si discutono.-

 

“Perché esistono le regole,le leggi,Yuriy?”chiese il monaco chinandosi sul rosso.

Il silenzio opprimeva lo stadio,i festeggiamenti della vittoria dei giapponesi si erano spostati all’esterno dell’arena:al suo interno solo i Demolition Boys più Kei Hiwatari erano spettatori di quel nuovo spettacolo.

“Per essere infrante,signore.”rispose,non riuscendo a trattenere una risata.

“E’ proprio questo l’atteggiamento che più odio di te.”ringhiò Vorcov.

“…E allora mi punisca.”ribatté quasi con malizia il rosso (Mi sto divertendo troppo X°D!ndAutrice).

“Oh lo farò.”soffiò l’uomo,sollevando il ragazzo per il bavero della maglia,fissandolo negli occhi,sorridendo malignamente.

Raissa si agitava tra le braccia di Kei,non voleva che Yuriy facesse sciocchezze,non voleva perderlo…

“Basta Raissa,smettila”bisbigliò Kei al suo orecchio.

La mora scosse la testa,no…

“Ti prego.”

Si rilassò,a malincuore,lasciò che la forte stretta di Kei la proteggesse.

 

“Lasci andare il resto della squadra,non hanno osato disubbidirla,hanno rispettato gli ordini...e poi lo ammetta,affrontandoli,punendoli non si divertirebbe come che con me…”sussurrò Ivanov:voleva che l’uomo cedesse alle sue parole;sapeva che il monaco si stava divertendo.

“Come desideri,Yuriy.”disse rivolgendo uno sguardo ai Demolition Boys.

“Ringraziate il vostro capitano,ragazzi,siete liberi.”pronunciò quelle parole con sarcasmo,fissando divertito i loro volti sconvolti. 

Yuriy Ivanov chinò il volto,sorridendo,lanciando un ultimo sguardo alla sua Raissa,al suo visino sconvolto,ai suo occhi di smeraldo sbarrati.

Seguì Vorcov all’uscita dell’arena,lasciando alle sue spalle la Fenice che bruciava di rabbia,nell’indecisione tra amicizia e odio…

Due occhi verdi si indurirono,gelandosi…

“Non mi scappi.”

 

…Sulle sue labbra ancora sentiva,l’inebriante aroma,profumo,sapore di quel dolce amaro sacrificio,di quell’arido amore,di quel nutrito odio…

 

-Sei davvero sicuro che il tuo sacrificio abbia fruttato qualcosa?-

 

“Raissa,mi hai davvero odiato in quel momento?”chiese Yuriy,riaprendo gli occhi.

“Non credo di averti mai odiato,Yuriy…”bisbigliò fissando un punto indefinito a sé.

-Ma non so se lo stesso valga per il mio amore…-aggiunse mentalmente.

“Siamo arrivati finalmente alla fine?”chiese,sinceramente curioso.

“Un ultimo passo,solo un ultimo passo.”sussurrò alzando il capo e chiudendo gli occhi.

 

-Ormai sei un maestro,sai confonderti nell’oscurità con abilità impressionante,annulla la tua vita:è trascorsa,volata via davvero troppo in fretta,amor mio…-

 

FINE CAPITOLO 14

 

*O*…………………Wow per me è un record:non ho mai scritto tanto,dovrò segnarmela X°D!!Dai questo capitolo non è deprimente ù.u…Anzi,per i miei standard è piuttosto allegro,no ^^?Il prossimo capitolo sarà il penultimo *O*!!!!E poi FINALE °O°!!!!!!!!!(Sigh ç.ç!ndIvanov)Bhè che hai O.o?(Sono commosso:EVVAI E’ QUASI FINITA ^O^!!!!!!!ndIvanov che prepara champagne e vivande varie)Aspetta a festeggiare +_+!(Gulp O_O!ndIvanov che rimane bloccato nell’atto di infilarsi un capellino di carta)Bene passo ai ringraziamenti e ricordatevi di COMMENTARE *O*!!!!!

 

X Sybelle:Oh ci sei anche tu ç_ç!!!Grazie per i complimenti,troppo buona O/////O!!!!!!!Grazie,grazie,grazie!!!!!!Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^!!!Fammi sapere,ok ^.-?Spero che anche la gita sia andata bene ^^!!!Baci!

X eagle fire: Ciao *O*!!!!!Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento *O*!!!!!Fammi sapere!!Ci conto eagle!!!Un bacio ^O^!!!!Spero di poter riprendere le tue fics il prima possibile ç_ç!!!Bacii!!!

 

X Redeagle86:Ciao!Ho ricevuto la tua mail col tuo nuovo indirizzo ^^!!!E’ stato un miracolo che sia riuscita ad aprire la casella delle mail  -_-,spero di risentirti presto ^.-!Comunque sia:che mi dici di questo capitolo?Spero sia stato di tuo gradimento ^^!Spero di leggere a brave il nuovo capitolo di “Sotto al Ghiaccio” *O*!!!Un bacio!

 

X Valery_Ivanov:Somma maestra *O*!!!Ci siete anche voi ^^!!!!!Sono felice che lo scorso capitolo vi sia piaciuto ^^!!!E confido che anche questo sia di vostro gradimento ^^!!!Raissa mi ha comunicato che non ci pensa nemmeno a buttarsi giù da un palazzo “Che lo faccia Yuriy” mi ha detto XD!!!Fammi sapere la tua questo capitolo,ci conto baci!!!

 

X Nissa:Oh ma ciao *O*!!!!!Sono stra-felice che la figura di Raissa continui a piacerti ^^!!Conto di farvela conoscere ancor meglio nel prossimo capitolo ^^!Passando ad altro:che mi dici di questo capitolo *O*?Ti è piaciuto *O*?Fammi sapere!!!!Un bacio ^.^!

 

X Padme86:Ciao Pad!!!Se oggi internet non mi da noie conto di recuperare con la tua Fics ç_ç!!!Allora che mi dici del capitolo *O*?Ti è piaciuto?Faceva schifo *O*?Spero mi darai la tua su questo,ci conto!!!!Un bacio dal tuo fenomeno ^.-!

 

X  medea90:Ciao *O*!!!!!Oh si spero aggiungerai presto una tua nuova Fics o aggiornerai le tue interviste!!!Voglio assolutamente leggere altri tuoi scritti,punto e stop ù.u…Allora come ti è sembrato questo capitolo *O*?Spero ti sia piaciuto!Dammi la tua ci conto ^.-!Un bacio ^.^!!!

 

Un grazie anche al Gattaccio della Malora XD (Burekko Catto) che pian piano ci sta raggiungendo XD!Forza e coraggio micio che prima o poi ce la farai XD!Un bacio!

(*)Yura: vezzeggiativo di Yuriy ^^!

(*)Avakov: non sdo quale sia il cognome di Ser ^^”!Gli ho donato questo XD!

 
Bene ecco la strofa della song *O*:

 

*prova a nascondere la mano
dimenticati come provare emozioni                                
dimenticati come provare emozioni
la vita è passata, con una perdita di tempo*                        

Alla prossima gente e ricordatevi di commentare *O*!!Baci!

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Capitolo 16
*** Red Demon (Puppet show) ***



Hola *O*!!!!!Sono qui che vi presento il penultimo capitolo della mia Fics ç_ç!...................................Tanto devo terminare No More Sorrow con Nehi,ho una one-shot che gironzola nella mia testolina e una nuova storia *O*!!!!!!!-Ride malvagiamente-  Ma pensiamo al presente ù.u…Allora *O*!In questo capitolo ci tuffiamo subito nella testolina di Ivanov il lupastro,recuperando gli ultimi ricordi che erano stati cancellati…Scontro con Vorcov e nel finale *O*…Non ve lo dico ù.u…Ve lo leggete il capitolo se volete sapere ;P!XD

CAPITOLO 15

Red Demon (Puppet show)

 

Ho sentito dire che il rosso è il colore della penitenza…

Penitenza di chi?Di Dio?

Dio non salva nessuno,ricordalo:tu sei l’unico in grado di salvare te stesso.

Sei libero di morire,è una buona via di fuga…

Nel caso tu morissi le cose rimerebbero immutate.

Se invece tu decidessi di vivere,qualcosa potrebbe cambiare…

                                                                                                   Dal manga Saiyuki

 

Yuriy Ivanov tese la mano alla ragazza amata che lo fronteggiava,Raissa lo squadrò confusa,poi chiese in un sussurro:

“Cosa vuoi che faccia?”

“Prendimi la mano,vieni con me Raissa:sei disposta ad aiutarmi,ancora?”le rispose il ragazzo,sorridendo.

Aiutarlo ancora…

La mora fissò il giovane davanti a lei,la sera calava e l’innaturale silenzio di quel posto strepitava nelle loro orecchie,troppo rumoroso per essere anche solo ascoltato.

“Yuriy,chiedere aiuto è una cosa difficile da fare.”disse la ragazza.

“Lo so.”

“Sai se il mio aiuto ha un prezzo?”continuò Raissa.

“Non mi importa.”fu coinciso.

“Tutto ha un prezzo,Yuriy,e volente o nolente devi pagarne le amare spese.”pronunciò con una punta di perfida freddezza quelle parole,cacciate lì quasi per caso.

“Sono indebitato fino al collo allora..!”esclamò ridacchiando divertito,il rosso.

Raissa prese la sua mano ancora tesa…

…Yuriy Ivanov smise di ridere,posando lo sguardo di cristallo sulle loro mani intrecciate…

“Grazie..”bisbigliò,posando un bacio sulla mano della ragazza,che arrossì lievemente.

 

-Sei stato solo una stupida marionetta nelle mani del destino…Te ne rendi conto,vero?-

 

-Alla fine che importa?-

 

-Senza cuore e senza sentimenti,povero burattino…Rotto,spezzato,distrutto,mandato al rogo…-

 

-Parli di fallimenti e disperazione,ma nulla è stato ancora perduto…-

 

…E fu il gelido tocco di candide mani di donna a riportarlo alla ragione…

“Andiamo,Yuriy?”chiese,carezzando una guancia del rosso col dorso della mano.

Il ragazzo annuì sorridendo,aprendo la porta della sua stanza:la pelle del suo volto ardeva dove era stata sfiorata da quelle mani di fata,il suo corpo era stato attraversato da brividi che nella sua anima imprimevano sentimenti discordanti e devastanti…

 

Il monastero,come un’illusione di sbiadita speranza,lo invitava a rientrare,ad avventurarsi nuovamente tra quelle mura di fredda pietra grigia,tra quelle mura che avevano represso,ascoltato ed assistito,impotenti,ad orrore e sofferenza.

Il lamento del vento penetrava le pareti di quella prigione,la sua voce,un tempo,si era confusa con le grida e i pianti dei suoi abitanti…

…E adesso cosa rimaneva di qull’angusto edificio?

Solo la dimora di una povera anima condannata a pagare…

Pagare per cosa,poi?

Aveva preso la strada che molti uomini maturi cercavano di sviare,sempre e comunque:scegliere di sbagliare con la propria testa conoscendo le amare conseguenze…

…Ma non era un uomo maturo chi aveva preso questa decisione:Yuriy Ivanov era solo un quindicenne dagli occhi di ghiaccio e i capelli di fuoco…

 

Povero ragazzo…

Il suo carceriere godeva nell’ammirare i progressi degli esperimenti che attuava sul corpo del giovane:giorno per giorno l’insensibilità diminuiva,ma il dolore…Il dolore bussava prepotentemente alle porte sbarrate del suo cuore…

…E lo spettacolo che incantava,affascinava il monaco,ricominciava più crudele e meraviglioso…

 

Fuori dalla struttura,delle figure incappucciate osservavano con sdegno e disgusto l’edificio,una di queste figure,la più esile (e la più forte) tremava di rabbia:il suo amore (e il suo odio) non avrebbe più sofferto...

Il ragazzo dagli occhi ardenti al suo fianco le sorrise dolcemente,posandole una mano sulla spalla,portando poi,nuovamente lo sguardo al monastero e alle sue finestre scure. Infine si diressero all’entrata con il resto dei loro compagni…

 

“Sono qui,Yuriy…”bisbigliò l’uomo nell’ombra.

Il ragazzo dagli occhi cerulei aveva lo sguardo basso,il suo cuore premeva per poter fuggire da quel debole corpo,non aveva la forza per muovere autonomamente le sue membra;una marionetta ha bisogno di sottili fili per poter recitare e Yuriy Ivanov sprecava importanti energie per districarsi da quelle orribili corde…

“Devo occuparmene io?”chiese alzando il viso,scoprendo gli occhi privati di luce.

“E’ la tua vita.”

“No:è uno spettacolo di burattini,è un gioco”ribatté,squadrando senza in realtà vederlo,Vorcov.

 

“Volete davvero rischiare tutto per salvarlo?”la voce di Takao spezzò il silenzio che accompagnava l’attraversata dei ragazzi.

I Bladebreakers avevano imposto la loro presenza alla squadra russa per poter salvare il loro capitano e non sembravano essersene pentiti,ma il rischio di fallire era alto e la loro era solo una  volubile anima di adolescenti…

“Bhè per quello che potremo fare noi…Vogliamo almeno provarci!”disse Boris,fermandosi di colpo,lanciando un’occhiata alla telecamera che muoveva il suo occhio meccanico verso di loro…

“Il vecchiaccio sa già che siamo qua.”soffiò,rivolgendosi a Kei e a Raissa,che sorridevano soddisfatti.

“Perché allora non ci impedisce di arrivare a Yuriy?”chiese confuso,Rei.

“Perché vuole divertirsi.”rispose Boris,guardando negli occhi il cinese.

Hustnezov non immaginava che potesse esistere una persona talmente buona come Rei:nonostante lo avesse mandato all’ospedale,nonostante lo avesse ridotto in fin di vita,il custode della Tigre Bianca sembrava non nutrire alcun rancore contro il russo,parlandogli con pacata gentilezza e dolcezza…Che fosse paura?No,non poteva essere possibile:Kon aveva dimostrato di aver grande coraggio ed era per questo che Boris lo apprezzava…

…Si,Boris Hustnezov apprezzava un essere che non fosse la sua stessa persona…

 

-Perché continuare?In fondo tu…Tu che ci guadagni?-

 

“Tenete pronti i bey…”ordinò in un sussurro Kei.

“Non abbassate la guardia.”aggiunse Raissa.

“E qualunque cosa accada…”iniziò Boris.

“Non fatevi prendere dal panico.”concluse Sergey.

 

Incredibile come le loro espressioni ferme,esprimevano paura e determinazione,odio e ,nonostante tutto,una malata attrazione per quel luogo…

…Erano legati al monastero e in parte sapevano di non poterne fare a meno.

Come una droga,ne avevano bisogno e il loro destino sembrava incrociarsi sempre e comunque con quel posto.

 

-Non essere impaziente,aspetta,aspetta e vedrai finalmente scorrere il sangue dei nemici…-

 

Yuriy Ivanov era seduto sul bordo del bey-stadium,osservava con un sorriso di folle speranza la trottolina roteare…

-Non fermarti mai.. -pregò il piccolo oggettino.

Ma il suo beyblade,contro le sue speranze più rosee,si fermò al centro della piccola arena.

Sospirò rassegnato.

 

-Tutto deve fermarsi,prima o poi…-

 

Si alzò lentamente,un’espressione di rassegnata freddezza gli incorniciava il bel viso,tremava dalla rabbia,tremava per la malsana eccitazione al pensiero di quello che sarebbe accaduto,tremava di paura…

Uscì pacatamente dalla palestra,soffermandosi sull’uscio,attendendo i suo amici,i suoi rivali,la sua amata (e la sua odiata)…

“Non credevo veniste,speravo che almeno questa volta avreste avuto il buon senso di impicciarvi degli affari vostri.”bisbigliò,guardando fisso davanti a sé,mentre alla sua destra giungevano i blader.

“Quando imparerete?”chiese,poi

 

-Non conoscono la gravità delle loro azioni e tu non puoi far niente per renderli consapevoli della loro stoltezza:che paghino…-

 

“Yuriy..”lo chiamò Raissa,calandosi il cappuccio,mostrando al rosso la bellezza di quegli occhi di smeraldo.

Yuriy sorrise tristemente,volgendo lo sguardo alla ragazza.

“Avete sbagliato tutto,tutto…”disse avvicinandosi.

“Quanto sei disposta a pagare per i tuoi sbagli,Raissa?”chiese ponendosi di fronte alla mora e ai suoi compagni.

“Quanto siete disposti a pagare?”fece poi rivolgendosi agli altri ragazzi.

“Gli esperimenti di Vorcov ti hanno fritto il cervello?!”ringhiò Kei.

“Probabile.”rispose con calma serafica il rosso.

“Yuriy combatti Vorcov con noi,ha disintegrato la nostra vita,vendichiamoci di lui!”lo incitò Boris.

“Vendetta,Boris?”rivolse lo sguardo di ghiaccio al Falborgblader.

 

-Che colpa ne hanno loro,alla fine?-

 

“Che ne sai tu della vendetta?!”lo aggredì con calma malvagia.

“Che ne sai tu della libertà?!”ribatté Boris.

Yuriy Ivanov si immobilizzò,le labbra serrate,gli occhi che brillavano di una luce tagliente e pericolosa.

“Hai paura Yuriy,hai paura di essere libero…Perché avanti,ammettilo,in fondo ti piace farti trattare da cavia,da burattino;non sapresti cosa fare o dire senza

qualcuno che ti dia ordini in proposito,non è così Yuriy?NON E’ COSI’!?!?”fece Boris.

Il rosso fissava con educata curiosità il Falborgblader,che ancora rabbioso respirava affannosamente.

“Probabilmente hai ragione Boris,ma a me non importa.”si voltò dirigendosi verso la porta della palestra.

“Io voglio combattere,ancora.”continuò entrando.

 I ragazzi si guardarono confusi,poi seguirono il Wolborgblader nella sala. Il giovane Ivanov si posizionò di fronte a loro,il bey caricato nel dispositivo di lancio,puntato contro gli altri blader.

“Una ‘partitella’ a bey?”chiese retorico.

Raissa si fece avanti pronta ad accettare la sfida,ma fu Takao a posizionarsi per primo.

“Cosa vuoi buffone?”domandò accigliato.

“Sfidarti,voglio combattere io contro di te!”annunciò Takao.

“Non ho tempo da perdere con i mocciosi,Kinomiya.”sibilò in risposta il rosso.

“Non perderai il tuo tempo.”ribatté il giapponese.

 

-Una preda molto più semplice da stanare…Mostrati per il malvagio predatore quale sei,sconfiggilo,battilo!-

 

Raissa sospirò rassegnata,non si oppose,stanca delle discussioni che,numerose,erano sorte col giapponesino,dopo la finale:sapeva che Yuriy avrebbe vinto facilmente contro il loro amico,ma non temeva questo risultato;era convinta che il giovane Ivanov avrebbe risparmiato colpi sul Dragoonblader…

…Povera,illusa…

 

-Non trattenere la tua rabbia…Non farlo mai.-

 

Il beyblade argenteo del russo correva freneticamente per il campo,rincorrendo,raggiungendo e attaccando Dragoon:Takao aveva fatto enormi progressi,due tre volte parve mettere in difficoltà il Signore dei Ghiacci e la sfida tra i due capitani si rilevò essere più entusiasmante di quanto Raissa avesse potuto credere.

Kei Hiwatari al fianco della mora osservava in silenzio la sfida,studiando i movimenti delle trottoline che frenetiche danzavano nella piccola conca.

“Yuriy lo sta prendendo in giro”il suo pensiero venne espresso da Sergey.

“Ma sono praticamente alla pari!”esclamò confuso Max.

“E invece Sergey ha ragione,amico:il mio portatile segnala una fuoriuscita minima di energia dal bey di Yuriy..”annunciò con ansiosa preoccupazione il prof K (mi ero accorta di non averlo minimamente considerato °°!ndAutrice)(Bwaaaaah!!!Perchè vengo sempre scartato ç____ç?!ndProf K)(Ehm ^^”..Torniamo alla storia che è meglio n_n ndAutrice).

L’attenzione dei blader fu nuovamente riportata ai due sfidanti.

Raissa si mordicchiò le labbra…

-Ti prego non farlo…- fu la sua muta supplica.

 

Il Lupo della Steppa si ergeva con maestosità davanti alla figura serpentina del fiero Drago di Takao.

I corpi dei due Animali si scontravano,combattevano,lievi ferite si aprivano sui loro manti.

…E Yuriy Ivanov sorrideva con cupa soddisfazione mentre il Drago Azzurro tentava di azzannare il suo Lupo.

“Complimenti Takao,hai fatto progressi…Ma non puoi battermi,te ne rendi conto,vero?”domandò al giapponese.

“Ti sbagli,invece!Dragoon attacca!!!”

Yuriy Ivanov sospirò stancamente.

“Non mi lasci altra scelta…”bisbigliò.

 

-Cos’è la vita?Credi di poter rispondere a questo quesito,Yuriy Ivanov?-

 

Celò i suoi occhi di cristallo alla vista del giovane Kinomiya,assaporò l’aria gelida prodotta dagli attacchi del suo Lupo.

Uno scatto fulminante,un grido…

“LAMA DI GHIACCIO!!!!”

Takao indietreggiò spaventato dalla figura del Lupo che…che si stava avventando su di lui:non avrebbe colpito il bey,non avrebbe colpito il suo Drago,avrebbe colpito lui.

“TAKAO LEVATI DA LI’!!!”esclamarono in coro Rei e Max.

Fu inutile,purtroppo…

Yuriy Ivanov rise pacatamente potendo ammirare il suo Lupo azzannare il giapponese.

Fu un attimo,eppure parve durare ore,il Drago Azzurro non poté nulla contro il potere distruttivo di Wolborg,il bey del giapponese si bloccò di scatto,rimanendo per qualche secondo in equilibrio sulla sottile punta per poi cadere e…distruggersi…

“Mi di spiace Takao,io ti avevo avvertito.”disse Ivanov richiamando a sé la sua trottolina.

“Takao,NO!!!!”Max,Rei e il prof K si diressero impauriti e ansiosi verso il loro compagno,che steso sulla fredda pietra del pavimento della palestra,sanguinava. Una piccola macchia carminio si era formata sulla sua maglia,il sangue scorreva a fiotti,il ragazzo tremava,tremava e piangeva…

…Piangeva,ma non era per l’insopportabile dolore…

Piangeva,ma non era per la sconfitta subita…

Piangeva perché,perché il suo bey era a pezzi,perché il suo bit era ferito…

-Cosa hai fatto Yuriy?- si chiese disperata Raissa,chinandosi al fianco di Takao.

Dagli spalti si levò un lieve applauso e Vorcov comparve dall’ombra…

 

-Cos’è la vita,Yuriy Ivanov!?-

 

“Notevole,davvero notevole Yuriy:devo dire che hai fatto progressi.”affermò amabilmente il monaco.,avvicinandosi al rosso.

“Grazie signore…”sussurrò Ivanov,chinando il capo.

“Cosa significa,Yuriy?!COSA SIGNIFICA?!”chiese furioso Boris,mentre,sotto gli sguardi stupiti dei presenti Raissa raggiungeva il ragazzo.

Takao sarebbe sopravvissuto,era forte,in fondo…O almeno sperava resistesse.

Kei tenne a bada Boris e Sergey che fremevano,desideravano spaccare la faccia a Ivanov.

Raissa voleva incontrare ancora i meravigliosi occhi di Yuriy...

“Perché?”chiese in soffio.

“Trovatela da sola la risposta...Come ha già fatto quell’idiota di Hustnezov  .”le rispose ridendo malignamente.

“E’ questo il tuo amore,Yuriy Ivanov?”domandò ancora,lo smeraldo dei suoi occhi bruciava furioso.

Yuriy Ivanov la studiò a lungo prima di rispondere:desiderava imprimere nella memoria la meravigliosa figura della ragazza.

“Mi sono solo illuso di sapere amare,mi sono illuso di parecchie cose.”rispose meccanicamente,come un automa.

“E cosa ne sarà della tua vita?”ribatté amaramente la mora.

Il giovane Ivanov sorrise tristemente,poi con calma snervante si avvicinò alla ragazza,che continuava a combatterlo con le fiamme dei suoi occhi.

 

-Cos’è la vita!?-

 

“La vita è solo uno stupido gioco a cui ho deciso di partecipare…Regola numero uno?Sopravvivere…”le sussurrò all’orecchio,dopo aver posato le labbra sulla candida pelle della sua guancia…

…Il sapore più dolce e salato,fu quello delle sue lacrime…

Il rosso tingeva ancora il pavimento,mentre Takao lottava tra la vita e la morte,il rosso tingeva ancora la sua vita,mentre stringeva tra la braccia la furia della sua amica,il rosso fu una macchia indistinta mentre il Demone dagli occhi di ghiaccio scompariva tra i bui corridoi del monastero…

 

Il rosso delle fiamme aveva ridotto ad uno scheletro di nero carbone l’odiato edificio…

…E dov’era?Dov’era il Demone Rosso che lo aveva abitato?

 

-Cosa ne sai tu della vendetta?!-

-Cosa ne sai tu della libertà?!-

 

“Dimentica quello che eri e vivi grazie a quello che diventerai…”le labbra dell’uomo si mossero nell’oscurità di quella stanza sconosciuta.

In quella confusione fatta di immagini e di parole fu la figura di una ragazza dagli occhi di gelido smeraldo a scomparire,dissolversi per ultima.

 

Vuoto,gelo…E la sola compagnia di una Glock 17L*

 

-Demone di Rosso sangue,incatenato dalla vendetta,impaurito dalla libertà…-

 

Correvano insieme per i corridoi di quella villa buia,la stanza del suo carceriere era vicina,sentiva l’eccitazione crescere al solo pensiero del suo sangue che scorreva. Raissa al suo fianco si muoveva abile e silenziosa,come l’ombra di un fantasma.

Si fermarono davanti alla porta di quercia intarsiata,Ivanov calciò la porta con violenza,spalancandola:dietro la scrivania c’era lui,lui e il suo odioso sorrisino,lui e la sua maledetta maschera,lui,lui e l’odio profondo che covava nei confronti del suo pupillo.

 

*Arm yourself because no one else here will save you
The odds will betray you
And I will replace you
You can't deny the prize it may never fulfil you
It longs to kill you
Are you willing to die?
The coldest blood runs through my veins
You know my name*

 

“Buonasera,ragazzi.”li salutò,ghignando.

“Stia zitto.”ringhiò Yuriy.

Vorcov sospirò pazientemente,come se stesse trattando con un bambino molto ottuso,poi si alzò fronteggiando Yuriy e Raissa.

“Oh!Ci sei anche tu…”pronunciò notando la ragazza.

“Infelice di rivederla.”disse tagliente la mora.

“Sapevo che tu e i tuoi compagni cercavate me e Yuriy.”sussurrò nell’ombra.

“I miei compagni non ci sono più.”ringhiò a denti stretti la ragazza.

“Oh vero…Dimenticavo gli ordini impartiti a Yuriy.”ghignò malignamente,portando i suoi occhi sul ragazzo dagli occhi cristallini.

“Hai ricordato tutto,Yuriy?”domandò,poi.

 

-La causa della tua infelicità e solitudine:stringere una mano intorno alla sua gola non può essere così difficile,non trovi?-

 

“Tutto quello che avevo bisogno di sapere.”rispose.

“Eri un mostro anche allora,io ho solo completato la tua metamorfosi.”parve quasi giustificarsi.

Yuriy Ivanov cominciò a ridere istericamente,poi con un agile scatto,puntò contro l’uomo l’arma che lo stesso monaco gli aveva donato.

“Vuoi uccidermi,Yuriy?”

“Sarebbe un’idea…”caricò la pistola.

Raissa ridacchiava,quasi divertita da quella situazione così stramba,da quell’atmosfera nonostante tutto tranquilla.

“Ho ancora in mano i fili della tua esistenza,Yuriy..”sussurrò,cattivo.

“Ti sbagli,la marionetta li ha tagliati da tempo:lo spettacolo è finito,burattinaio…”gli puntò contro la sua Glock 17L…

…Uno sparo,la canna fumante dell’arma,il suo sangue…

Rise,rise di gusto chinandosi sul corpo dell’uomo…

“In fondo eri solo un pazzo bastardo..”soffiò all’orecchio sordo del cadavere,immergendo due dita nel sangue che sgorgava dalla ferita mortale.

Si alzò di scatto,dopo aver goduto di quello spettacolo…

Puntò la sua arma contro la ragazza alle sue spalle…

…Rise…

…Lei aveva fatto lo stesso…

 

-Non godrai della salvezza,non più,non più,lei sa ciò che sei,tu ricordi quello che eri…Cosa rimane se non il passato e i suoi errori?Nessun interverrà questa volta:solo tu e lei,alla fine…E’ qui per ucciderti?E tu?Tu cosa farai?Se la morte può essere la soluzione alle tue sofferenze,allora sei pronte ad abbracciarla…Il freddo ha bruciato il tuo Inferno di ghiaccio e il tuo corpo…Ora sai ciò che eri…-

 

FINE CAPITOLO 15

 

(*)Glock 17L: Un modello delle pistole Glock con canna da sei pollici e grilletto perfezionato XDD!

Gente siamo alla fine **...Il prossimo capitolo sarà l’ultimo **!!!!!!!Ma tanto ritornerò ù.u…Bene passo immediatamente ai ringraziamenti,e ricordatevi di COMMENTARE ^^!!!!Baci!

 

X Padme86:Ciao Pad!!!!!Eh si,la fics è proprio finita XDD!!!!Il prossimo sarà l’ultimo capitolo!!!!!Piuttosto,che ne pensi di questo?Come si è comportato il caro Ivanov XD?Un bacio aspetto il tuo commento!!!

 

X Nissa:Oh ma ciao!!!!Anche questa volta vi ho mollato in un punto cruciale *-*!!Me cattiva +_+!!!!XDD!!Cosa ne pensi di questo capitolo?Cosa ne pensi della ‘scena finale’ ^^?Un bacio!!!!Aspetto la tua ^.-!

 

X Sybelle: Oh ma salve *-*!!!!!I tuoi commenti mi lasciano sempre abbastanza imbarazzata O///O…Non sono così brava,ma mi fa piacere che tu la pensi così..!XDD..A parte gli scherzi spero in un tuo commento ^^!!!!Un bacio!!Alla prossima!

 

X eagle fire: Ciao Eagle!!!!!!Eh,eh..Che pensi di questo capitolo?Vorcov è schiattato XDD!!!!E adfesso?Cosa accadrà?Si intravede aria di sparatoria XDD!!!!!!Vabbhè dai!!!Aspetto il tuo commento!!Un bacio!!!!

 

Un saluto a Valery_Ivanov (Sempei torna ç_ç!!!!!),medea90(Dove sei finita anche tu ç.ç?)ReadEagle (E tu?Io aspettavo la tua recensione ç.ç!!!)e Burekko Catto (Micio!!Qui la storia è finita quando ci raggiungi XDD?)

 

Un bacio e al prossimo capitolo,che sarà l’ultimo..!Ciao e COMMENTATE!!!

 

Traduzione strofa ^^:

*armati, perché nessun altro qui ti salverà                  
le probabilità ti tradiranno
e io ti rimpiazzerò
non puoi negare il premio,
potrebbe non soddisfarti mai                                                       
lui brama di ucciderti
sei desiderosa di morire?
il gelo brucia nelle mie vene                               
conosci il mio nome*

 



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Capitolo 17
*** In the End (Bang-Bang,my Baby shot me down...) ***



Oddio ragazzi,siamo arrivati davvero alla fine:non riesco ancora a crederci;la mia prima fics si sta concludendo…Sinceramente credevo di non riuscire a farcela,pensavo di mollarla a metà e invece vi ho scocciato fino alla fine XD!!!Devo dire che grazie a questa storia completamente senza senso ho avuto modo di poter conoscere meglio voi,che mi avete seguito dall’inizio ^^…Vi adoro,forse ho continuato la fics perché mi sono sentita anche incoraggiata dalle vostre recensioni…Bhè cosa posso dirvi di questo finale?Finale amaro,mi spiace…A un certo punto ero stata tentata di cambiare tutto,ma va bene così,anche perché a quel punto tutto avrebbe perso senso…E questa storia già ne ha poco..!Non voglio annoiarvi con le mie parole,riprenderò alla fine a scocciarvi ^^…Godetevi quest’ultimo capitolo,spero vi piaccia…Cala il sipario,gente,silenzio ^.-!

 

CAPITOLO 16

In The End (Bang-Bang, my Baby shot me down…)

 

Osserva con quanta previdenza,la Natura,madre del genere umano,ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.

Infuse nell’uomo più passione che ragione,perché fosse tutto meno triste,difficile,brutto,insipido,fastidioso;se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza,la vecchiaia neppure ci sarebbe…Se solo fossero più fatui,allegri e dissennati godrebbero,felici,di un’eterna giovinezza.

La vita umana non è altro che un gioco della follia.

Il cuore vuol battere ancora…

                                                                                                Erasmo da Rotterdam

 

“Mpf…Aahahahahah!!!!”rise,divertito dalla piacevole situazione che si era creata.

Il cadavere di Vorcov era alle sue spalle,il sangue sporcava le suole delle scarpe del ragazzo,che ancora fissava con amore il volto della sua ragazza.

“Perché ridi,Yuriy?”chiese confusa la mora,abbassando cautamente l’arma.

“E’ divertente,non trovi?”ribatté,indicando con un gesto vago della mano armata la stanza intorno a loro,la situazione creatasi.

“Buffo…”concesse la ragazza,senza distogliere gli occhi dal giovane.

 

I was five and he was six…

 

Che strano,in quell’istante la stanza parve ingrandirsi,loro erano lì…Si guardavano e si studiavano,Yuriy sorrideva con dolcezza,eppure dietro quel dolce velo,la sua tristezza era percettibile al solo sguardo…

…Raissa lo guardava colma di amore e…e rancore…

Il destino era stato crudele con la loro vita,si amavano ma allora perché c’era anche l’odio nei loro occhi?

Il mistero dei cristalli di Yuriy era un antico tesoro,e poter rimirare quelle gemme brillare di gioia poteva solo rallegrare lo spettatore…

…Ma lo spettatore aveva assistito ai mutamenti di quell’anima incrinata e voleva solo che la luce si spegnesse in quelle fiamme di ghiaccio…

 

We rode on horses made of sticks

 

Era stata una piacevole illusione la meschina tranquillità velata da orrori della loro infanzia…

Cresciuti nella sofferenza,avevano amato in silenzio,covando un odio indicibile e un amore di proibite speranze…

Correvano,correvano su una strada di vie fasulle e mai esistite,dove  i suoni di nomi ascoltati per caso si confondevano a parole di vitale importanza o di straordinaria bellezza,la confusione del silenzio e la compagnia della morte…

…Il sangue scorreva ancora dal corpo fermo di Vorcov…

 

“Raissa,vuoi spararmi?”chiese,muovendosi di lato.

“E se ti dicessi che è mia intenzione risparmiarti,mi crederesti?”ribatté furbamente la mora.

Yuriy Ivanov chinò il capo,quel suo enigmatico sorrisino stampato sul giovane viso.

“Non prendermi in giro…Non credo di meritarlo.”bisbigliò.

“Non fare domande di cui credi di sapere la risposta,allora.”lo zittì la ragazza.

 

He wore black and I wore white

 

Dai loro occhi scaturiva una luce preziosa,raccontava una storia fatta di impazienza e amorevoli cure,di dolore,tanto e troppo per i loro giovani cuori e di un cuore,appunto,che straripava di amore e infamia.

Si rincorrevano,si rincorrevano follemente…E in questo caso gli opposti non erano mai stati talmente simili,uguali.

Quegli occhi di zaffiro brillavano,brillavano,riflettendosi in due pozze di smeraldo,creando un’alchimia quasi perfetta con lo splendore dell’altra pietra preziosa.

E quella folle corsa,dove bramavano e temevano di incontrarsi,li sfiancava…

 

He would always win the fight

 

Yurij odiava perdere,il sapore della vittoria era qualcosa di unico e inimitabile,dolce,ma non abbastanza per soddisfarti del tutto. Anche la più stupida della battaglie doveva essere vinta,la più futile delle lotte,il più banale combattimento…

“Yuriy,non puoi pretendere di vincere…ancora.”soffiò Raissa.

 

Bang-Bang, he shot me down

 

Raissa sorrise,sentì quei colpi sfiorarla…

In fondo un assassinio da aggiungere alla lista non contava nulla,no?

Yuriy aveva ucciso.

Le mani di Raissa mai si erano sporcate di sangue…

Perché non potevano semplicemente soffocare nel dolore?Vivere,gioire come persone normali..?

 

Bang-Bang, I hit the ground

 

Cadeva…

-E cosa ne sarà della tua vita?-

Non avrebbe pianto…

Si accasciò contro una parete,scivolando sul pavimento di marmo pregiato…

Perché tremava?

Guardò disgustata il sangue scorrere dal corpo di Vorcov…

E le sue ferite?

 

Bang-Bang,that awful sound

 

La sua voce calma,bassa risuonava nelle sue orecchie come il terribile verso di un animale ferito.

Quel suono era dolcissimo,lo aveva sempre amato:perché allora rabbrividiva nell’ascoltare le soffici (dure) note della sua voce?

La canna della Glock di Yuriy,fumava…

Vorcov sanguinava…

Raissa piangeva..?

Yuriy contemplava tristemente la bellezza della ragazza sofferente.

 

Bang-Bang, my baby shot me down…

 

Aveva sparato…In fondo importava qualcosa?

L’amore si dissolveva come quella piccola nube grigia che sapeva di sangue…

L’odio non era abbastanza intenso,ma bruciava ugualmente…

Consumava quegli involucri di soli organi e di solo sangue che erano gli esseri umani…

…E i sentimenti?

Il sentimento più nobile violato da quello più viscido e colpevole…

E il suo amore dagli occhi di cristallo le aveva sparato…

…E il suo più disgustoso desiderio dagli occhi sudici le aveva sparato…

 

Season came and changed the time…

Il tempo…Oh il tempo..!Li aveva presi in giro,giocando con le loro anime e i loro destini…

Godendo delle rare lacrime,sorridendo alle continue vittorie,schernendoli innanzi alle disastrose sconfitte.

L’animo mutava,ogni inverno gelava sempre di più tra le Steppe russe e i deboli,tiepidi raggi delle estati brevi non scioglievano quelle mura solide,quelle mura inevitabilmente incrinate…

Perché il sangue non scorreva più dal corpo di Vorcov?

Il suo Demone rise selvaggiamente…

...Il suo Angelo pianse lacrime disperate…

 

“Ricorda come si uccide un uomo con la forza di un Lupo,Kei…”

 

Perché il tempo tornava ancora una volta indietro?

 

-Il ragazzo dagli occhi di rubino sorrise…-

 

Non voleva…

 

“E’ il nostro segreto…”il giovane Hiwatari stringeva il proiettile d’argento nel pugno della mano.

 

Perché non poteva avere pace?

 

“Kei...Mi affido a te…”sussurrò Yuriy Ivanov,prima di fuggire nell’oscurità.

 

Non ne poteva più di stupide lacrime e banali sentimenti…

 

-Il custode della Fenice alzò lo sguardo,il suo compagno era già sparito…Sparito e cancellato come i ricordi di giochi folli nella sua mente…-

 

“Assassino?Ricordi cos’è la vita assassino?”

 

Un malsano desiderio…

 

When I grew up, I called him mine

 

Il passato tornava sempre…

Pretendeva di essere ascoltato…

Non era proprietario del suo cuore:inevitabilmente amava Raissa…

Non era proprietario della sua anima:inevitabilmente era stata corrotta…

Non era proprietario del suo corpo:inevitabilmente era stato usato…

…Era però proprietario dei suoi ritrovati ricordi…

…Inevitabilmente pregava per dimenticare,ancora…

 

He would always laugh and say,

“Remember when we used to play?”

 

Lasciava ricadere il suo braccio lungo un fianco…

..Non aveva più bisogno di tendere l’arma contro la ragazza…

Gli occhi di Raissa vollero incontrare ancora le iridi tanto amate...

Sorrideva,sorrideva mentre invitava quell’Angelo a rialzarsi…

-Perché ridi,assassino?-

“Fa quello che devi…”soffiò alla mora che rimase impietrita,quando sentì il peso della pistola di Yuriy tra le sue mani.

Si allontanò da lei,indietreggiando,continuando a sorridere di quella dolce amarezza.

I suoi occhi brillavano...

...Raissa li immaginò privi di luce...

Si sorprese soddisfatta di quella raccapricciante e meravigliosa visione…

“Perché vuoi che lo faccia?Avevi la possibilità tu di uccidermi…”chiese confusa la ragazza,puntando l’arma contro il petto del rosso.

 

 

Ivanov estrasse dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette e un accendino d’argento (non poté fare a mano di sbuffare divertito al contatto con quel materiale ‘fatale’)…Accese pacatamente una sigaretta..

“Raissa,ricordi ciò che ti dissi sulla vita,vero?”domandò retorico.

Che cos’è la vita?

“Solo uno stupido gioco a cui ho deciso di partecipare.”bisbigliò la mora,ricordando le parole del ragazzo.

Il rosso annuì sorridendo.

“Regola numero uno,Raissa?”chiese ancora,come se stessero discorrendo sulla rivoluzione russa,con domande ben precise e con risposte adatte.

“Sopravvivere…”soffiò.

“E’ venuto il momento che tu conosca la regola numero due…bada bene,è la più importante.”si avvicinò alla sua bocca di rosa.

“Morire…per continuare a vivere…”soffiò a pochi centimetri dalle labbra della ragazza.

La baciò…la baciò ancora,bruciandola,scottandola col suo freddo,fragile amore di cristallo.

 

-Che cos’è la vita?-

 

Bang-Bang, I shot you down.

 

-E’ solo uno stupido gioco a cui ho deciso di partecipare…-

 

Bang-Bang, you hit the ground.

 

-Regola numero uno?-

 

-Sopravvivere…-

 

 Bang-Bang, that awful sound

 

-Regola numero due,e bada bene,è la più importante.-

 

Caricò l’arma.

 

-Morire…-

 

Puntò la pistola al petto del ragazzo,che sorrise:

“Ci vediamo,Raissa…”bisbigliò…

“Ti amo..”

“Non credo proprio…”

 

Bang-Bang, I used shot you down…

 

-…Per continuare a vivere…-

 

La canna della pistola fumò ancora,solo tre colpi,tre dolci,terribili,fatali,mortali colpi al petto…

Il sangue scorreva…

…si mischiava a quello di Vorcov…

Il corpo dell’uomo era esangue,freddo…

 …E Yuriy?

 

Music played ,and people sang

Just for me the church bells rang…

 

Il suono della sua voce,della sua meravigliosa voce era un sussurro lontano,perso nel vento e nel rumore sordo di una caduta.

 

-Ti amo,ti amo e non andrai più via,non scapperai…-

-Tu mi ami?-

-Non credo proprio…-

-Ci rivedremo?-

-Non credo proprio…-

 

Quel rosso meraviglioso che bagnava le sue mani…

Raissa aveva ucciso…

…Yuriy avrebbe potuto farlo ancora..?

 

Now he’s gone, I don’t know why…

And till this day, sometimes I cry.

 

Yuriy era ancora lì,allora perché non apriva i suoi occhi di cristallo,sorridendo amaramente?

…Raissa era confusa…

Pianse…

Perché non rispondeva?

Cos’era accaduto?

Il sangue le sporcava le mani,il sangue le macchiava una guancia,il sangue la soffocava…

 

He didn’t even say goodbye

He didn’t take the time to lie…

 

Raissa non ricordava le parole di addio del ragazzo…

Non aveva salutato…

…Perché non provava a farlo adesso che era tra le sue braccia?

Posò due dita sulle labbra tiepide di Yuriy…

“Niente più bugie,amor mio”sussurrò baciando il ragazzo dormiente…

…Che menzogna quel suo sonno profondo…

 

Bang-Bang, he shot me down

 

Le aveva sparato,l’aveva ferita,resa forte,debole…

Il suo cuore pulsava.

Il sangue riluceva sul pavimento.

Le labbra di Yuriy erano splendide.

 

Bang-Bang,I hit the ground

 

Cadeva ancora…

…non aveva intenzione di alzarsi…

…Era al suo fianco,adesso…

…Le labbra di Yuriy erano morbide…

 

Bang-Bang, that awful sound

 

La sua voce non avrebbe più pronunciato parole di scherno o dolci sussurri di amore…

La sua voce non sarebbe più stata così terribile…

…E il rumore di uno sparo non poteva che rallegrarla…

 

Bang-Bang, my baby shot me down…

 

Da qualsiasi prospettiva la si vedesse l’amore come l’odio l’aveva colpita…

…Il volto di Yuriy e il sapore delle sue labbra,ora ghiacciate…

…I suoi occhi di smeraldo che,per un’ultima volta,si fusero con gli zaffiri del rosso…

 

…E da lontano,troppo distante per essere anche solo udita o vista,dagli occhi di rubino della figura,scese una lacrima nera come la morte…

 

“Il nostro segreto…”

 

FINE

 

Oddio che finale deprimente O_________O’’’!!!!!!!

Ivanov: Io andrei a centrare il discorso sulla NORMALITA’ del capitolo,non so se mi spiego -_-.

So anche che non è normale -_-

Ivanov:non si è capito niente di come è finita -__-…

-__-

Ivanov: -__-

Sai che ti dico ^^?

Ivanov: Cosa O.o?

Visto che mi stai leggermente più simpatico;sarai protagonista anche nella prossima Fics ^^!Contento?

*Ivanov si prepara al suicidio*

No,caro mio U.U *Iria lo blocca* mi servirai ancora per MOOOOOLTO,ho un paio di sperimentazioni da fare,fics yaoi e no in cui ti violentano,ti feriscono,sparano,muori,ti torturano,ti trucidano,ti sterminano,ti…

Ivanov: e si può sapere qual è la differenza tra quando mi odiavi e adesso ç_ç?

Che se prima avevi una possibilità di scampo,adesso non l’avrai più ^__^!

Ivanov: Nuooooooooo ç____ç!!!!!!!1 *Scompare nelle nubi della depressione*

 

Grazie a tutti coloro che mi hanno seguito fino a qui,che mi hanno sopportato e sostenuto ^_^!

Quindi un grazie a:

-Nissa che ho conosciuto proprio grazie a questa FF

-Padme86,la cara Pad a cui voglio tanto bene ^^

-Eagle Fire: Tesssssoooora *-*

-Sybelle: La Boss *____*

-Valery_Ivanov: Sempei *_*! –si prostra-

-medea90: che ringrazio e che spero ritorni **!

-Burekko Catto: che non sappiamo quando raggiungerà questo capitolo XD!

-C18_The_Best che ha messo la fics tra i preferiti e che spero commenterà presto **!

-Redeagle:La Grande *O*|!!!

 

Un bacio,alla prossima fics senza senso ^.^!Ah stavo dimenticando:COMMENTATE ^O^!!!!

 

Ecco la traduzione della song ^^:

 

Io avevo 5 anni e lui 6
cavalcavamo cavalli fatti con bastoncini di legno
lui vestiva in nero io vestivo in bianco
lui vinceva sempre nel combattimento

bang bang, mi ha sparato
bang bang, sono caduta a terra
bang bang, quel suono orribile
bang bang, il mio tesoro mi ha sparato

le stagioni sono arrivate e hanno cambiato il tempo
mentre crescevo, lo consideravo mio
lui rideva sempre e diceva
"ricordi quando giocavamo?"

bang bang, gli ho sparato
bang bang, è caduto a terra
bang bang, quel suono orribile
bang bang,ti sparavo

 

 

la musica suonava e la gente cantava
solo per me, le campane della chiesa suonavano

ora lui é andato, non so perché
e ancora oggi, a volte piango
non ha nemmeno detto addio
non ha preso il tempo per mentire

bang bang, mi ha sparato
bang bang, sono caduta a terra
bang bang, quel suono orribile
bang bang, il mio tesoro mi ha sparato


 

 

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