Profumo di menta

di Miki_Yukihara
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Prologo ***
Capitolo 2: *** Strane sensazioni ***
Capitolo 3: *** Hogsmeade ***
Capitolo 4: *** nuove e vecchie amicizie ***
Capitolo 5: *** Partenza e primi preparativi ***
Capitolo 6: *** Party di Natale (parte 1) ***
Capitolo 7: *** Party di Natale (parte 2) ***
Capitolo 8: *** Ci sono decisioni che è difficile prendere ***
Capitolo 9: *** Qualcosa di inaspettato ***
Capitolo 10: *** Una serpe tradita è una serpe pericolosa ***
Capitolo 11: *** i veri amici saranno sempre al tuo fianco ***
Capitolo 12: *** e questo come si affronta? ***
Capitolo 13: *** Non era un appuntamento! ***
Capitolo 14: *** il mio egoista preferito ***
Capitolo 15: *** Anche un Dra...co può essere geloso ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Prologo ***


Prologo



Sospirò portandosi il lenzuolo sul viso. Rimase così per un po' completamente coperta. Immobile, solo respirando di tanto in tanto. Poi con un gesto repentino scanso via il morbido tessuto bianco e si mise a sedere sul letto con gli occhi spalancati e le mani tra i capelli.

-Oddio....Oddio....Oddio!- ripete tra se come fosse una cantilena. Chiunque l'avesse vista in quel momento, nello stato in cui era, avrebbe pensato che lei, Hermione Jane Granger, era completamente pazza. Forse dopo quello che aveva fatto, pazza lo era davvero. Strinse le mani così tanto da farsi diventare le nocche bianche.

-Cosa diavolo mi è venuto in mente? A che stavo pensando per Merlino!- imprecò sottovoce calciando via una delle scarpe che erano vicino al letto. Già il letto, quell'enorme letto a baldacchino, che aveva ospitato la sua performance o forse era più corretto dire la loro performance. Perché quello che Hermione aveva fatto non era qualcosa che si poteva fare da soli. Si alzò in piedi, completamente nuda e andò davanti allo specchio. Non si era mai vista bella, no in realtà non si era mai vista e basta. Tutte le sue attenzioni andavano allo studio, aveva passato tutti quegli anni talmente concentrata a dimostrare di essere la studentessa migliore, fregandosene totalmente del suo aspetto. Intanto il suo fisico era cambiato, non era più la ragazzina acerba, dai capelli ricci sempre crespi continuamente china sui libri. Era maturata, aveva acquisito più forme e la sua chioma un tempo ribelle ora erano dei morbidi boccoli color miele. Un movimento proveniente dal letto la distolse dai suoi pensieri.

Oh no! Non può svegliarsi ora!” pensò in preda al panico mentre veloce raccoglieva i suoi vestiti e li indossava il più veloce possibile. Dopo pochi minuti mancava solo una cosa, la sua bacchetta. Fece vagare lo sguardo per la stanza ma non riuscì ad individuarla. Dove era finita? Non poteva andarsene senza. Di nuovo, la figura rannicchiata sotto le coperte si mosse mettendo in mostra una gamba e li proprio nello spazio che si era creato vide la sua bacchetta.

Come ci è finita li la mia bacchetta?” sapeva già che non avrebbe mai trovato risposta a quel pensiero. Con passo furtivo raggiunse il letto e piano allungo un braccio verso la sua bacchetta. L'aveva appena presa quando sentì chiaramente due occhi color ghiaccio posarsi su di lei e fissarla con un intensità tale da farle sudare freddo.

-che stai facendo?- la voce era tranquilla, pacata eppure lei avvertì un brivido lungo la schiena.

-p...prendevo le mie cose...- rispose allontanandosi di qualche passo.

-stai scappando- non era una domanda ma una constatazione.

-n...non è vero!- rispose piccata

-invece si, ieri notte sei venuta a letto con me, ti sei rotolata con me tra queste lenzuola gemendo di piacere, e ora ti stai pentendo ma piuttosto che affrontare la verità preferisci scappare- mentre parlava si era alzato e avanzava verso di lei, chiaramente nudo.

-Non mi sono pentita, ma lo sai meglio di me che tutto ciò è sbagliato...voglio dire...io e te! Noi due che andiamo a letto insieme! Non si è mai visto una cosa del genere!-

-per forza, è stata la prima volta...ma possiamo sempre rimediare- disse passandosi la lingua sulle labbra avvicinandosi ulteriormente a lei.

-Non ti avvicinare!- scattò come una molla puntandogli la bacchetta.

Lui si fermò, ma sul suo viso sempre quel sorriso.

-e dimmi cosa vorresti fare con quella?-

Già, cosa voleva fare? Tramortirlo? Punirlo? E per cosa? Quello che era successo lei lo aveva voluto, lo aveva voluto con tutta se stessa. La notte che avevano passato insieme, quella notte non si era mai sentita cosi viva. Ma adesso che era giorno si rendeva conto che non era pronta ad affrontare tutto ciò. Perché lei non era la ragazza tanto coraggiosa che tutti credevano. Perché l'idea di essere andata a letto, di aver amato, anche se solo per poche ore, la persona che per tutti quegli anni l'aveva derisa e offesa era qualcosa che lei non poteva o forse non voleva affrontare.

-voglio fare questo....Oblivion-

Non appena il ragazzo cadde supino sul letto, lei si girò e velocemente uscì dalla stanza delle Necessità.

Si guardò attorno per essere sicura che non passasse nessuno in quel momento. Non una persona, professore o studente che sia avrebbe dovuto scoprire che lei Hermione Granger aveva fatto sesso con Draco Malfoy.

e che sesso” penso mentre sgattaiolava verso il suo dormitorio.

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Capitolo 2
*** Strane sensazioni ***


Salve gente! Con questo capitolo si entra nel vivo della storia. I protagonisti come avrete capito sono Draco ed Herm. Chissà come si evolveranno le cose tra loro. Ancora non so con quale frequenza aggiornerò la storia che conto però non superi i 20 capitoli. Accetto qualsiasi suggerimento e critica e se la storia vi piace fatemelo notare!

Un saluto a tutti!
Miki





Finalmente era arrivato Dicembre, mese di festività e di gite ad Hogsmeade. Molti studenti sarebbero ritornati a casa per le vacanze natalizie cosi da poter passare la vigilia con i propri cari. Altrettanti però sarebbero restati li a godersi la scuola e i suoi addobbi natalizi. Tra gli studenti che avevano deciso di restare c'erano Harry, Ron ed Hermione. Che adesso insieme a Ginny sedevano al loro tavolo nella Sala Grande, gustandosi un abbondante colazione.

-E cosi tra due settimane partirete- disse Hermione

Avevano deciso che sarebbero andati via solo la settimana della vigilia e che sarebbero rientrati prima della fine dell'anno.

-Umh...Shi....infasshi- boffonchiò Ron ingurgitando una fetta quasi intera di panettone.

-Ronald!- lo riprese sua sorella dandogli una pacca sulla schiena che quasi rischiò di farlo strozzare.

Scoppiarono tutti a ridere, mentre il rosso li fulminava con lo sguardo.

-è un peccato Herm che tu non venga con noi- disse Harry deluso.

Quell'anno per la prima volta lei non avrebbe passato le festività con loro. Non che si trovasse male alla Tana, tutt'altro, ma voleva passare un po di tempo da sola e poi si trattava solo di una settimana.

-Starete bene anche senza di me, e poi io sarò qui ad attendervi per la festa di fine anno!- disse passandogli una mano tra i capelli arruffandoglieli.

Finita la colazione si alzarono diretti ai dormitori per prendere i libri. Quel giorno prima lezione era Pozioni.

-Ancora pochi giorni e sarà ufficialmente vacanze!- esclamò Ron.

Si stavano avviando verso i sotterranei dove sicuramente Piton li stava aspettando e probabilmente si era alzato con il piede sbagliato come sempre.

-Se in questi giorni mangerai come hai fatto questa mattina, Ron, sembrerai un tacchino ripieno a Natale!- disse Harry ridendo.

Anche Ron ed Hermione scoppiarono a ridere. Ma proprio in quel momento passarono loro davanti due Serpeverde e la riccia finì addosso ad uno di loro.

-ehi! Guarda un po dove vai!-

-sc...Malfoy!-

-Mezzosangue, sei sempre tra i piedi- disse tra i denti

-Malfoy finiscila!- si intromise Harry mettendosi in mezzo.

-No Harry. Ha ragione è stata colpa mia-

Per un attimo il tempo sembrò fermarsi, e solo quando vide quattro paia di occhi fissarla tra lo sconcerto e lo stupore si rese conto di cosa aveva detto.

-Emh...cioè voglio dire, avete visto anche voi che sono io che gli sono finita addosso. Quindi, datosi che, io sono una persona educata a differenza di qualcuno...mi pareva d'obbligo scusarmi!- disse cercando di salvare la situazione.

-Andiamo a lezione- disse Ron lanciando un ultima occhiataccia ai due Serpeverde.

Quando Hermione passò vicino a Draco sentì penetrargli nelle narici un intenso profumo di menta.

E fu solo un attimo, ma le parve che Draco avesse cercato di trattenerla. Ma forse se l'era solo immaginato.

-Stai bene Draco?-

-Che intendi Blaise?-

-Nulla, è solo che sei strano....sai da quando...si insomma hai capito-

-vuoi dire da quando mi sono risvegliato nudo, nella stanza delle Necessità, senza avere nemmeno il minimo ricordo di come e perché ero li?-

-esatto, è passata una settimana, davvero non ricordi nulla?-

-vuoto totale- rispose il biondo

-comunque, cambiando discorso, l'hai vista la Granger?-

-quella che mi è finita addosso poco fa? Si Blaise, ce l'avevo così vicino che mi era impossibile non vederla- Il solo pensiero di averla toccata gli faceva prudere le mani, ma allo stesso tempo, non riusciva a togliersi quella sensazione di calore che aveva provato nel sentire i loro corpi a contatto, anche se per pochi secondi.

-No Draco, quello che voglio dire è che da qui a qualche tempo Hermione è diventata davvero bella!- esclamò Blaise con aria sognante

-Blaise, lasciatelo dire...quello che non sta bene, sei tu!-

I due amici scoppiarono a ridere, e veloci entrarono in aula.

Era passata già una settimana da quando era successo. Nessuno l'aveva scoperto. Aveva passato giorni interi in preda all'ansia, aspettando di sentirsi dire da un momento all'altro da qualcuno che sapeva tutto. Ma per fortuna era rimasto solo una sua preoccupazione, perché nessuno a scuola, sospettava che lei potesse fare una cosa del genere.

Quel che è fatto è fatto Herm. Basta stare in ansia” pensò mentre mescolava la sua pozione.

Quel giorno sfortunatamente Piton aveva deciso di mischiare un po le carte e così lei si era ritrovata in coppia con Malfoy e Zabini. Mentre la Greengass era finita con Harry e Ron.

-Per Merlino Granger! Ti ho detto che va triturato non sminuzzato!-

-e invece no! Qui c'è scritto chiaramente sminuzzare!-

-lascia perdere cosa c'è scritto li!-

-e certo Malfoy, l'hai creata tu questa pozione?-

-no, ma sono il migliore a pozioni, so quello che faccio!- disse incrociando le braccia.

ma di tanti proprio lui?” pensò scuotendo la testa, mentre imperterrita sminuzzava le erbe.

-invece di litigare voi due, cerchiamo di terminare la pozione, prima che Piton si innervosisca e tolga punti a tutti- disse Blaise cercando di calmare le acque.

Alla fine nonostante, le frecciatine e il cercare di sabotarsi a vicenda la pozione riuscì alla perfezione.

Hermione fu contenta di vedere che anche ai suoi migliori amici era filato tutto liscio.

Harry e Ron la precedettero fuori dall'aula, mentre lei raccoglieva le sue cose.

Con la coda dell'occhio vide una figura vicino a lei, con la divisa di Serpeverde.

-Che vuoi furetto?- chiese scocciata. Ma quando alzò lo sguardo, vide che non era chi si aspettava.

-Zabini...-

-delusa Granger?- chiese sorridendo

-cosa....no e perché poi?, ti serve qualcosa?-

-veramente volevo farti una domanda...-

Oddio...lo sa! Che faccio? Cosa mi invento?” pensò mentre già sentiva il panico salirgli.

-ecco vedi...la settimana....-

-io non ho fatto niente!- esclamò senza riuscire a trattenersi

Blaise la fissò arcuando un sopracciglio

-e ci credo, sto parlando della settimana prossima-

-ah...ovvio...che succede la settimana prossima?-

-c'è la gita ad Hogsmeade, e volevo chiederti se ti andava di venirci con me?- chiese sfoderando il suo sorriso migliore.

-dici sul serio? Ti ricordo che io sono una mezzosangue...-

-e allora? Non mi sono mai interessate quelle cose, sarà un buon modo per conoscersi meglio, per favore Hermione, mi renderesti davvero felice!- disse prendendole la mano e stringendola tra le sue.

L'aveva chiamata per nome! Quel ragazzo era incredibile. Alla fine non poté fare altro che accettare.

Poi veloce, prima che i suoi amici entrassero dentro per trascinarla via, prese le sue cose e lasciò l'aula.

-Ci vediamo tra una settimana, fuori dai cancelli, alle 11!- le gridò Zabini un attimo prima che lei salisse le scale.

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Capitolo 3
*** Hogsmeade ***


Quella mattina, venne svegliata presto dall'urlo della sua, ancora per poco, migliore amica.

-Ginny! Che ti urli sono le 8 del mattino!- esclamò lanciandole un cuscino. Di solito a quell'ora si trovava già in Sala Grande. Ma era Domenica e la sera prima era rimasta sveglia fino a tardi per studiare.

-Herm! Vieni presto!- rispose Ginny. Incurante del fatto che la sua amica era li li per strozzarla.

Controvoglia si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra. Cosa poteva esserci di così interessante per far si che Ginny fosse già in piedi?

Guardò fuori e quello che vide fu un enorme, soffice e candido manto di neve, che ricopriva tutto il giardino della scuola e parte della struttura.

-Questa notte deve aver nevicato! Non è bellissimo Herm?-

-Si...ma dove sono le altre?- si era appena resa conto che nella stanza c'erano solo lei e Ginny.

-Sono fuori, a giocare con la neve, andiamo anche noi?- domando la rossa facendo gli occhioni.

-Va bene, fammi preparare-.

Una mezz'ora dopo era pronta per uscire.

Proprio come aveva detto Ginny le altre ragazze del dormitorio e anche altri studenti erano fuori a divertirsi con la neve.

-Ehi Ron!- disse Ginny lanciando una palla di neve al fratello che preso di sorpresa non riuscì ad evitarla.

Quello fu il gesto che diede vita ad una guerra di palle di neve. Che coinvolse almeno 10 studenti.

In un primo momento Hermione si era tenuta da parte ma poi, aveva schivato per un pelo, una palla lanciata da Lavanda e allora aveva preso anche lei parte alla battaglia.

Alla fine erano tutti ricoperti di neve. Ridendo Ginny si butto a terra imitata da Harry e Ron. Agitando le braccia e le gambe nella neve crearono tre sagome di angeli.

Hermione sorrise, pensando che era bello, di tanto in tanto, svagarsi in quel modo.

Proprio in quel momento vide passare sotto il porticato Malfoy e Zabini. Si ricordò l'appuntamento che aveva con quest'ultimo, mancava ancora un ora. Giusto il tempo di tornare in dormitorio a sistemarsi.

-Oggi c'è la gita ad Hogsmeade-

-Lo so, chissà quanti ci andranno-

-Ecco Draco....non so quanti saranno, so solo che io sarò tra questi-

-Vai ad Hogsmeade e non mi dici niente Blaise? Aspetta fammi indovinare hai un appuntamento?- chiese dandogli una pacca sulla spalla

-Una cosa del genere...-

-E chi è la fortunata?-

-La Granger-

A quella risposta Draco si zittì, a lui della Mezzosangue non fregava proprio nulla, e allora cos'era quella sensazione di fastidio?

-Tutto bene Dra?-

-Perché proprio la Mezzosangue?-

-Perché la trovo interessante, e una gita sarà utile per conoscersi meglio- rispose allegro.

-Come vuoi- rispose mettendo le mani in tasca ed allontanandosi.

Blaise avrebbe voluto sapere cosa passava per la tesa del suo migliore amico, ma tra mezz'ora doveva trovarsi fuori dai cancelli, non aveva tempo da perdere.

Alle 11 in punto arrivarono entrambi al punto di incontro.

-Sempre precisi eh Granger-

-Potrei dire lo stesso Zabini-

Andarono dalla McGrannith a firmare il permesso di uscita e insieme ad altri studenti si avviarono verso il paese dei maghi.

Faceva freddo, ma il sole splendeva ed il paese ricoperto di neve e addobbi natalizi era davvero suggestivo.

-La giornata perfetta per uscire- disse Hermione guardandosi attorno.

Faceva un po di fatica a camminare nella neve, il ragazzo se ne accorse e le porse il braccio.

-Permetti?-

-Volentieri- rispose aggrappandosi a lui.

Era la prima volta che stava così a contatto con lui. Prima di allora non si erano mai scambiati nient'altro che non fossero i saluti. 

Doveva ammettere che Zabini era davvero interessante. Uno dei pochi Serpeverde, se non addirittura l'unico, che non dava peso al suo essere Babbana.

Inoltre aveva dei modi di fare da perfetto gentiluomo.

-Dove vogliamo andare?- domandò mentre camminavano.

Alla fine furono entrambi d'accordo di recarsi ai Tre Manici di Scopa.

Quel giorno il locale era pieno di studenti. Vista la bella giornata, molti avevano approfittato di quella gita per uscire dalla scuola.

-Cosa vi porto?- chiese una giovane cameriara.

-per me della cioccolata alla cannella- rispose Blaise

-io invece vorrei un cappuccino- disse Hermione.

La ragazza prese le ordinazioni e si allontanò

-Sono felice che tu abbia accettato di uscire con me-

-Non avevo motivo per non accettare-

-Magari mi odiavi...-

-Sono poche le persone che odio e tu non rientri tra loro-

-Questo mi lusinga- rispose sfoderando il suo sorriso migliore.

In quel momento arrivò la loro ordinazione. Restarono in silenzio per un po. Ognuno a gustare il caldo tepore delle loro bevande. 

Per un attimo Hermione immaginò Draco al posto di Blaise, ma scacciò subito quel pensiero.

Smettila di pensare a lui o ti ritorna l'ansia!” pensò corrugando la fronte.

Quel piccolo gesto non passo inosservato all'occhio attento del serpeverde.

-C'è qualcosa che ti preoccupa?-

-Cos...no niente!- si affrettò a rispondere

-Io invece sono preoccupato per Draco-

-Malfoy?-

-Quanti conosci con quel nome?-

-gli è successo qualcosa? Cioé non che mi interessi, così tanto per parlare-

In realtà gli interessava moltissimo, ma non lo avrebbe mai ammesso.

-è da prima delle vacanze che è strano, ma non capisco il motivo. La cosa strana è che nemmeno lui sembra essere a conoscenza del suo problema...-

-che intendi dire?-

-Forse non ci crederai, ma il mese scorso si è svegliato nella stanza delle Necessità, senza sapere perché si trovava li!-

-Non mi dire!-

-Giuro! È come se qualcuno gli avesse cancellato la memoria!-

-Impossibile! Chi potrebbe fare una cosa del genere?-

Si accorse che iniziavano a sudarle le mani e le nascose sotto il tavolo.

-Mi dispiace solo vederlo così, sai è il mio migliore amico e anche se a volte lo trovo insopportabile perfino io, per me è come un fratello-

Hermione annuì. A scuola tutti erano a conoscenza del forte legame che c'era tra i due, erano molto più che amici e anche se lei Draco lo sopportava poco, era certa del fatto che alle poche persone a cui voleva bene dava tutto se stesso. 

In realtà anche a lei aveva dato tutto se stesso, letteralmente. Ma era una questione chiusa, un errore che non si sarebbe ripetuto.

Chissà come sarebbero andate le cose se non gli avessi cancellato la memoria”

Finirono di bere e lasciarono il pub.

Fuori il tempo si era annuvolato e visto che mancava poco all'ora del rientro decisero di avviarsi al punto di ritrovo.

-Andrai via la prossima settimana?- le chiese ad un tratto il ragazzo.

-No, resterò qui ad Hogwarts-

A quelle parole vide il volto di Blaise illuminarsi

-Ottimo! Allora devi assolutamente venire alla festa della vigilia che organizziamo noi Serpeverde nei sotterranei-

-Non credo sarei ben accetta-

-Se ti invito io nessuno oserà dire di no-

-Una persona che potrebbe opporsi ce l'avrei...-

Non dovette fare nomi, ma entrambi sapevano a chi alludeva.

-Convincerò anche lui vedrai-

Alla fine Zabini la accompagnò fino davanti alla Sala Grande.

-Sono felice di aver passato del tempo con te. Spero ci saranno altre occasioni-

Si chinò a darle un bacio sulla guancia. Suo malgrado si ritrovò ad arrossire.

-Emh...si grazie! Alla prossima!- disse allontanandosi.

Sapeva già che Ginny la stava aspettando per sapere per filo e per segno com'era andata la gita.

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Capitolo 4
*** nuove e vecchie amicizie ***


E mentre fuori piove e fa freddo io me ne sto chiusa in casa a scrivere. Approfitto di questo periodo che ho un po di tempo libero perché tra un po non so con che frequenza potrò aggiornare. Voglio ringraziare tutti quelli che seguono la storia, non dimenticate di lasciare un commento!

Adesso vi lascio al prossimo capitolo un bacio!

Miki



Dal giorno dell'uscita ad Hogsmeade, Hermione e Blaise avevano passato gran parte del loro tempo insieme. Si salutavano ogni volta che si incrociavano, scambiavano due parole prima di entrare in aula e una volta dentro facevano in modo di sedere vicini. La cosa sembrava preoccupare parecchio Harry e Ron che avevano addirittura tentato di trascinare Hermione in infermeria, temendo potesse avere qualche grave malattia. La ragazza però si era divincolata e fulminandoli con lo sguardo si era allontanata borbottando su quanto fossero idioti. Il giorno dopo la gita si erano ritrovati quasi per caso davanti la fontana. Un sorriso di lui, un saluto di lei e la conversazione era iniziata. Hermione era sorpresa di come riuscisse a parlare tranquillamente con quel ragazzo. Si trovava a suo agio vicino a lui e il tempo sembrava volare. Blaise era un ragazzo d'oro, mai una parola di scherno nei suoi confronti, si mostrava sempre interessato a quello che lei diceva e prima di parlare aspettava paziente che lei avesse finito. Era anche divertente e le sue battute mai scontate. Entrambi erano ignari del fatto che un bel biondino li stava osservando mentre si faceva rodere il fegato. “è solo perché non mi piace che il mio migliore amico passi del tempo con quella li!” ripeteva a se stesso ogni volta che la rabbia gli montava addosso alla vista di quei due che ridevano e scherzavano.

-Si può sapere perché con te ride e ogni volta che gli rivolgo io la parola, sembra debba sbranarmi?- sbottò una sera mentre appoggiato alla finestra del dormitorio fumava la sua sigaretta serale.

-Tu non gli rivolgi la parola, tu la offendi- rispose tranquillo il bel moro.

-Che poi io ancora non capisco, perché perdi il tuo tempo con quella li?- domandò buttando fuori un po di fumo.

-Quella li ha un nome, ed è Hermione. Che tu lo voglia o no è una ragazza fantastica e una strega brillante. Sarebbe migliore di noi due messi insieme in qualsiasi materia-

-Non Pozioni-

-Va bene, il re indiscusso delle pozioni sei tu- disse mimando un inchino.

Draco buttò il mozzicone di sigaretta e chiuse la finestra.

-Era ora che la chiudessi, mi stavo gelando i piedi!- si lamentò Blaise

-Non fare la prima donna! Piuttosto parliamo di cose serie, quest'anno ci occupiamo noi due della festa per la vigilia?-

L'altr'anno se ne erano occupate Daphne e Pansy.

-A proposito di questo...ci sarebbe una persona che vorrei invitare...ma non è di Serpeverde-

-Chi è? Spero una bella ragazza-

-Certo, si tratta di Hermione-

Nella stanza calò il silenzio, faceva quasi più freddo di quando era aperta la finestra.

-Quale parte di “Spero sia una bella ragazza” non hai capito?-

-ma Hermione è una bella ragazza!-

-Io alla nostra festa non ce la voglio!-

-Invece ci verrà perché l'ho invitata io e sono uno degli organizzatori- disse incrociando le braccia.

-Sono sicuro che gli altri saranno dalla mia parte, anzi perché non glielo domandiamo subito?-

Mezz'ora dopo erano tutti riuniti in Sala Comune a discutere sulla cosa.

-Io non ho problemi se viene la Granger, mi ha sempre incuriosito con quell'aria da secchiona- disse Nott

-La Granger mi piace, se solo si curasse un po di più, se viene alla festa potrei darle qualche consiglio- disse Daphne

-Qualche giorno fa mi ha aiutato con incantesimi, quindi anche io voto a suo favore- aggiunse Pansy. Alla fine erano tutti d'accordo ad invitarla.

-Vittoria schiacciante per Zabini!- esclamò Blaise.

A quel punto Draco si alzò e sbraitando che era tutto un complotto contro di lui si chiuse in camera sbattendo la porta.

Togliendosi la camicia si butto sul letto. Perché da quando si era risvegliano nella stanza delle Necessità, non faceva che pensare alla mezzosangue? Non voleva avere niente a che fare con lei, più ci stava lontano e meglio era ma non c'era giorno che in un modo o nell'altro finiva per pensare a lei. A complicare tutto ora ci si metteva Blaise che sembrava nutrire un sincero interesse per lei.

Qualche piano sopra, il soggetto dei suoi pensieri era seduta davanti il camino a leggere un libro. Dietro di lei Harry e Ron si sfidavano a scacchi magici.

-Si ho vinto!- esclamò Ron

-Sai che novità- disse Harry sbuffando.

In quel momento entrò Ginny tenendo in mano due maglioni.

-Herm! Maglione rosso o maglione senape?-

La riccia alzò un attimo gli occhi dal libro.

-Rosso, decisamente rosso-

-perfetto grazie!-

-Cosa sta combinando mia sorella?- chiese Ron

-Credo stia preparando la valigia...- rispose Hermione.

-Deve partire?-

Harry si sbatte una mano in faccia

-Si Ron, dobbiamo partire, passiamo la vigilia a casa tua- disse l'amico

-Per Merlino! Devo ancora farla la valigia io!- scattò in piedi Ron correndo via.

A quel punto erano rimasti solo lei ed Harry. Il ragazzo si alzò e andò a sedersi vicino a lei. Hermione chiuse il libro, avrebbe letto più tardi.

-Tu l'hai già fatta la valigia?-

-Si questa mattina-

-Partite domani?- chiese appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Dopo pranzo, non sarà lo stesso questo Natale senza di te-

-Salutami la famiglia Weasly, sta tranquillo io me la caverò, aspettatevi i mie auguri di natale-

-Certo, tu invece aspettati tanti regali!- disse scompigliandole i capelli.

Restarono cosi per un po, stretti l'uno all'altra, davanti il camino. Quello sarebbe stato il primo Natale che lei Harry, Ron e Ginny non passavano insieme.


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Capitolo 5
*** Partenza e primi preparativi ***


Sono contenta che la storia piaccia! questo mi invoglia ad andare avanti, la festa della Vigilia si avvicina ma dovrete aspettare il prossimo capitolo. In questa storia, anche se i personaggi principali sono Draco ed Hermione, Blaise avrà parecchio spazio, perché secondo me è un personaggio che meritava molto di più del misero spazio che gli hanno concesso non solo nei film ma anche nei libri. Continuate a seguirmi e commentate!

Baci Miki



Quella notte ci fu un bel temporale e l'indomani gran parte della neve che aveva ricoperto Hogwarts si era sciolta. Hermione non voleva darlo a vedere ma era un po giù per la partenza dei suoi amici. Da li a qualche ora quasi tutta la torre di Grifondoro si sarebbe svuotata. Sarebbero rimasti solo lei e Neville, quest'ultimo però sarebbe andato via il 24 e 25 per stare dalla nonna e fare visita ai genitori al San Mungo.

-Mione, posso prendere la tua fetta di torta di zucca?- chiese Ron mentre in due morsi finiva la sua. Solitamente lo avrebbe rimproverato di essere un ingordo, ma quel giorno non aveva molta fame.

-Certo Ron, ma vedi di non esagerare o ti verrà mal di stomaco!-

-Figurati mio fratello ne ha due di stomaci- disse Ginny suscitando l'ilarità degli amici.

Hermione si guardò attorno. La Sala Grande non era piena come al solito. Alcuni studenti erano già partiti ed altri stavano facendo la valigia. Ovunque guardasse c'erano piccoli gruppi che parlavano tra loro raccontandosi cosa avrebbero fatto quel Natale. Mancavano due giorni e lei non sapeva ancora che fare.

-Hermione...è una mia impressione o Malfoy ti sta fissando?- chiese Ginny richiamando la sua attenzione.

Guardando verso il tavolo dei Serpeverde, l'unico con ancora quasi tutti gli studenti, si accorse che in effetti il furetto la stava guardando. La cosa la infastidiva ma restituì lo sguardo.

-Adesso vado a dirgliene quattro!- anche Harry si era accorto dello scambio di sguardi

-No Harry non ce n'è bisogno- disse Hermione frenando l'amico che sbuffando tornò a sedersi.

Hermione riportò lo sguardo sul biondo ma lui non era più al tavolo.

"ma dove...?"

-Granger-

Quasi le venne un colpo quando se lo vide apparire davanti.

-Maledizione Malfoy! cosa vuoi?-

-Parlarti-

-Va bene, dì quello che devi e poi vattene-

-Non mi sono spiegato bene, intendevo parlare da soli-

La ragazza si alzò e ignorando gli sguardi preoccupati di Harry e Ron e quello sorpreso di Ginny si avvicinò a Draco.

-Andiamo, ti concedo 10 minuti-

-Stai al tuo posto mezzosangue, sono io che prendo le decisioni qui- disse precedendola in corridoio.

Una volta fuori lui si appoggiò con la schiena al muro ed incrociò le braccia. Hermione invece rimase distante qualche passo dondolando sui piedi. Ora che erano soli, iniziava a sentirsi un po nervosa.

-Blaise mi ha detto della sua "fantastica" idea-

-Non so di cosa parli-

-Invece si-

Certo che lo sapeva, parlava della festa della Vigilia a cui Blaise l'aveva invitata.

-La cosa non mi ha reso contento, per niente-

-Non fatico ad immaginarlo, ma deluderei un amico se non accettassi- disse scrollando le spalle.

Draco si mosse veloce verso di lei afferrandole il mento tra le dita.

-Non mi piace quello che sta accadendo tra te e Blaise, mi infastidisce parecchio-

-Problemi tuoi, smettila di stringermi Malfoy-

Ma lui non lasciò la presa.

-Se vuoi venire alla festa, libera di farlo, ma ricorda li sei nel mio regno-

Disse avvicinandosi pericolosamente a lei che d'istinto indietreggiò ma lui le mise un braccio dietro la schiena impedendole di muoversi

-Ci vediamo alla festa, Mezzosangue- le sussurrò in un orecchio.

Hermione sentì il suo respiro che sapeva di menta. Poi senza dire nulla se ne andò lasciandola li.
Aveva resistito fino a quel momento ma una volta da sola dovette appoggiarsi al muro.

"Ma che gli prende tutto d'un tratto? Quell'ultima frase sembrava quasi una minaccia" pensò mentre troppo scioccata per tornare al tavolo si diresse nella Sala Comune.

Poco dopo la raggiunsero Harry e Ron.

-Cosa voleva Malfoy?- chiesero quasi in coro.

Hermione scosse la testa.

-Tra due ore partirete, possiamo evitare di parlare del furetto?-

L'unica cosa che voleva in quel momento era trascorrere quelle due ore con i suo migliori amici. Senza pensare a nient'altro.

-Non ti sentirai sola senza di noi?- chiese Ron sedendosi sul divano e facendole segno di sedersi vicino a lui.

-Me la caverò, voi pensate a divertirvi senza preoccuparvi di me-

Erano tutti e tre seduti sul divano, vicini per darsi calore. Fu in quel momento che pensò se non avesse cominciato quella strana amicizia con Blaise, se si sarebbe sentita veramente sola?

In quel momento entrò Ginny.

-Ero certa di trovarvi così, andiamo ragazzi si tratta solo di una settimana- disse la rossa

-Vuoi dire che a te non mancherò Ginny?- chiese Hermione facendo gli occhioni.

Per tutta risposta l'amica le si gettò tra le braccia.

-Mi mancherai moltissimo, ma so che non ti sentirai sola- disse facendole l'occhiolino.

Ginny era stata l'unica che aveva reagito bene alla sua nuova amicizia con Blaise. Per un attimo aveva anche pensato di rivelerle il suo piccolo segreto, almeno per togliersi un po di quel peso che sentiva addosso. Ma poi aveva preferito non farlo. Blaise era anomalo come Serpeverde. Perciò non era difficile immaginare che una Grifondoro potesse andare tanto daccordo con lui. Ma quella con Malfoy era un altra questione. Chissà come l'avrebbero presa Harry e Ron se lo avessero saputo.

"Meglio non pensarci"

Il momento della partenza era arrivato. Accompagnò i suoi amici fino ai cancelli di Hogwarts.

-Passete un buon Natale!- disse abbracciandoli.

Restarono tutti e quattro abbracciati per qualche secondo poi si staccarono e sorridendo li guardò allontanarsi.

Era ancora li quando iniziò a piovere. Ma lei non se ne accorse, solo quando la mano di Blaise le si posò su una spalla distogliendola dai suoi pensieri si accorse dei nuvoloni che si addensavano sopra di loro e l'acqua che iniziava a cadere.

-Non vorrai prenderti un malanno proprio prima della festa- disse accompagnandola dentro senza mai lasciare la sua spalla.

-Daphne vorrebbe andassi nella sua stanza-

-Perché? non avrà in mente qualcosa?-

Blaise scoppiò a ridere

-Daphne ha sempre in mente qualcosa, ma tranquilla a quanto pare le sei simpatica e vuole aiutarti per la festa-

-Non vorrà consigliarmi cosa mettere?-

-Temo di si, dammi retta Daphne è una brava ragazza ma per nessun motivo al mondo metti in dubbio il suo gusto per la moda. Diventa peggio di una Banshee-

-Da come ne parli sembra tu abbia verificato di persona-

-Un giorno ho avuto la pessima idea di dirle che gli orecchini che indossava non stavano bene con la forma del suo viso, mi sono dovuto nascondere per il resto della giornata fino a quando non ha trovato qualcosa più interessante del farmi fuori-

Hermione si mise a ridere immaginando Blaise braccato dalla bionda in preda ad una crisi isterica.

-Seguirò il tuo consiglio, ma tu mi prometti che correrai in mio soccorso se le cose si mettono male?-

-Certo, devo solo trovare un armatura...

-Blaise!-

-Scherzo, andrà tutto bene, nelle mani di Daphne sarai bellissima....non che tu ora non lo sia- disse sorridendo

-Emh...grazie, ora sarà meglio che vada-

Proprio come le aveva detto Blaise, Daphne la stava aspettando nella sua stanza.

-Hermione! vedo che Blaise ti ha riferito il mio messaggio, entra non abbiamo un minuto da perdere!- disse praticamente trascinandola dentro la stanza.

Hermione si ritrovò catapultata in un mondo di vestiti lunghi, corti, paillettes, trucchi, scarpe con il tacco, gioelli. Praticamente il suo incubo peggiore. Cosa peggiore, Daphne la fissava come uno scenziato che fissa la sua cavia preferita sul quale provare i suoi folli esperimenti.

-Abbi pietà- mormorò mentre la bionda brandiva una spazzola come fosse un arma

-Poche chiacchiere e mettiamoci all'opera! Pansy!- La sua voce salì di diversi decibel.

Poco dopo la porta si aprì e la brunetta fece il suo ingresso. Guardò prima Daphne poi posò il suo sguardo su Hermione e sospirando le si avvicinò

-Non sarà così terribile come sembra, l'importante che tu resti ferma, mai intralciare il lavoro di Daphne-

-Si, mi hanno già messo al corrente-

Ne era certa quella giornata sarebbe stata la più lunga della sua vita.

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Capitolo 6
*** Party di Natale (parte 1) ***


Buongiorno! Lo so avevo detto che questo sarebbe stato il capitolo della festa, ma ho deciso di posticiparla al capitolo successivo, spero comunque che anche questo capitolo vi piaccia e che continuate a seguirmi!

Baci Miki




Quanto tempo era passato da quando si trovava in quella stanza? Iniziava a non poterne più, aveva provato più vestiti quel giorno che in tutta la sua vita fino ad allora . Per non parlare delle scarpe, sempre che di scarpe si poteva parlare, con quei tacchi avrebbe potuto uccidere qualcuno solo con un calcio. Ma era più probabile che si uccidesse lei cadendoci.

-Basta! Io ti denuncio per sequestro di persona!- provò ad alzarsi ma Daphne l'afferrò per le spalle ributtandola sulla sedia.

-Stammi a sentire Granger, la festa è dopo domani, ho deciso che ti avrei trovato il vestito perfetto e così sarà, quindi lasciami fare il mio lavoro!-

-Ne avrò provati 50 di vestiti! Ce ne sarà tra questi almeno uno che ti piace!-

Fosse stato per lei si sarebbe fermata al primo, le entrava ed era comodo, ma Daphne era di tutt'altro avviso.

Qualcuno bussò alla porta e Pansy andò ad aprire.

-Draco!-

oh no ci mancava solo lui!” pensò Hermione

-Ancora qui dentro siete? Sono passate 6 ore non vi sembra di esagerare?-

-6 ore?!- esclamò Hermione scattando in piedi

-Mezzosangue, vedo che ti stai divertendo- disse sorridendo beffardo

-Certo furetto, che non si vede?-

Draco non le rispose ma fece vagare lo sguardo per la stanza.

-Sembra che sia passato un tornado, tutti questi vestiti e nemmeno uno che sta bene alla Granger?-

Era pronta a ribattere ma Daphne fu più veloce

-ti sbagli Draco, il problema è che le stanno tutti troppo bene ma ancora nessuno è quello perfetto-

Il ragazzo scrollò le spalle e si voltò, ma prima di andarsene indicò un vestito gettato in un angolo in mezzo ad altri vestiti.

-Magari mi sbaglio,forse quello potrebbe starle bene-

Poi se ne andò senza aggiungere altro. Le tre ragazze si guardarono, poi guardarono il vestito.

-Che ne dici Hermione?- chiese Pansy

La riccia sospirò -Ne ho provati cosi tanti uno in più non farà differenza-

Daphne lo prese e l'aiutò ad indossarlo. Poi si allontanò di qualche passo guardandola con soddisfazione.

-Guarda Pansy, è perfetto!-

-Si è fantastico-

le due amiche si diedero il cinque mentre Hermione si ammirava allo specchio senza riuscire a parlare. Non si era mai vista cosi bella, l'abito era un tubino bianco ricoperto di strass, più fitti sul corpetto mentre si diradavano via via che scendevano verso la gonna. Era aderente e arrivava fino a metà coscia. Dai fianchi partiva una gonna bianca completamente aperta sul davanti che scendendo fino a terra rendeva l'abito meno volgare.

-Adesso però toglilo, deve essere una sorpresa fino alla festa- le disse Daphne.

Ora che avevano trovato il vestito adatto mancavano solo le scarpe e l'acconciatura ma a quelle avrebbero pensato poco prima della festa.

-Vi ringrazio, ma adesso devo proprio andare-

Salutò le ragazze e si diede appuntamento con loro il pomeriggio della Vigilia per finire di preparasi.

Era felice di essere finalmente fuori da quella stanza. Ma non riusciva a togliersi dalla testa il fatto che fosse stato Draco a scegliere quel vestito. Quando l'aveva visto indicare l'abito era certa che si trattasse di qualcosa di orribile e che Draco voleva farglielo indossare solo per dispetto. Perciò era rimasta senza parole vedendo quanto l'abito fosse bello e come le stesse bene.

Non aveva mai visto la torre di Grifondoro così vuota. Gli unici rimasti erano lei e Neville e tra poco sarebbe partito anche lui.

-Cosa farai per la Vigilia Herm?-

Hermione non rispose subito, indecisa se dire o meno la verità. Alla fine decise di essere sincera.

-Andrò ad una festa organizzata dai Serpeverde giù nei sotterranei-

-Sarà che ultimamente ti vedo spesso in compagnia di Zabini, ma la cosa non mi sorprende, spero tu ti diverta-

-Lo spero anche io-

Dopo la tortura a cui l'aveva sottoposta Daphne, che riuscisse a divertirsi era il minimo.

Intanto nei sotterranei i preparativi per la festa erano in fermento. Anche se i due amici non che organizzatori non perdevano occasione per discutere

-Blaise, ti dico che un tavolo solo non basta-

-Invece si!-

-Ce ne servirebbe uno troppo lungo, meglio due piccoli-

-No, così occuperemo solo spazio in più, la sala deve essere lasciata libera per ballare-

-Perché tu sai ballare Blaise?-

-Scherzi? Io sono il Re del ballo, come muovo i fianchi io non li muove nessuno!-

I due ragazzi scoppiarono a ridere. Alla fine Draco cedette all'idea di Blaise di mettere un solo lungo tavolo per le vivande. Dopo tre ore avevano deciso dove disporre il tavolo, i divanetti, come sistemare le luci per creare atmosfera e quali alcolici rimediare. Soddisfatti si sedettero sul divano a sorseggiare birra.

-Sento che sarà una festa grandiosa-

-Qualsiasi cosa facciamo noi Serpeverde è grandioso Bla-.

Poco dopo li raggiunsero anche Nott, Pansy e Daphne e passarono il resto della serata a bere birra e chiacchierare.

-Mi spieghi Draco come facevi a sapere che ad Hermione sta bene il colore bianco?-chiese ad un tratto Pansy

-L'ho buttata li, infondo il bianco sta bene quasi a tutti- mentì.

La verità era che quel vestito bianco anche se buttato li per terra, lo aveva fatto sentire strano e per un attimo aveva avuto la visione della Granger che indossava qualcosa di bianco e lui non aveva potuto fare a meno di constatare che quel colore le donasse particolarmente.

Eppure sono quasi sicuro di non averla mai vista indossare qualcosa di bianco, se non si tiene conto della camicia della divisa”.

Aveva approfittato di essere da sola per dare una sistemate alle sue cose. Mentre ripiegava alcune magliette lo sguardo le cadde su un vestito bianco, in realtà era una maglia extra long ma a lei piaceva indossarla sopra i leggins come fosse un abito.

Era un indumento semplice, completamente bianco sul davanti ma con ricamo floreale dietro la schiena. Per lei però aveva un significato particolare, perché lo indossava la sera che aveva passato la notte con Malfoy. Prima che potesse reprimerlo un sorrisetto si dipinse sul suo volto e si ritrovò ad abbracciare la maglietta. Non era più forte, ma ancora poteva avvertire, se la premeva contro il naso, un lieve odore di menta. Per lei ormai quel profumo rappresentava Draco. Lui profumava sempre di menta e quando quella sera l'aveva abbracciata, il tessuto della sua maglia si era impregnato di quel profumo.

Ma ormai è acqua passata!” ripose l'indumento nel baule e si cambiò per la notte. Prima di dormire però ripassò un po di materie.

Finalmente il giorno della festa era arrivato, non pensava che l'avrebbe mai detto, ma non vedeva Blaise da due giorni e iniziava a mancarle. Sapeva però che il ragazzo era stato impegnato con i preparativi per la festa e in fondo anche lei aveva passato gran parte del suo tempo in biblioteca. Anche il giorno della festa dopo colazione era andata in biblioteca per poter studiare tranquilla. Perché Hermione non smetteva di ripassare e studiare nemmeno il giorno della Vigilia.

A pranzo venne invitata da Pansy al tavolo dei Serpeverde. Un po titubante accettò e si sedette vicino a Blaise, mentre Draco le stava di fronte.

-Come ti senti ad essere l'unica Grifondoro adesso qui a scuola?- le chiese Nott

-Mi fa strano, ma non mi pesa più di tanto-

-Questa sera voglio che tu mi conceda l'onore di ballare con te-

Hermione rimase un po spiazzata dalle parole del ragazzo, sopratutto perché lo aveva detto restando serio. Vedendo però lo sguardo truce di Draco decise di stare al gioco.

-Volentieri! Non vedo l'ora che arrivi stasera- disse sorridendo e per un attimo le sembro di vedere Draco che stringeva il bicchiere più del dovuto.

Finito di mangiare disse che sarebbe andata in camera a riposare e che si sarebbe presentata da Daphne verso le sei cioé tre ore prima dell'inizio della festa.

Dormì quasi 3 ore e visto che aveva ancora 2 ore prima di recarsi nei sotteranei decise di farsi una doccia.

Quando raggiunse Daphne vide che il suo vestito era già pronto sul letto.

-Bene, ho tre ore per fare il miracolo, per fortuna che ho già un ottima base di partenza-

Con un attenzione meticolosa Daphne le sistemò i capelli, le sopracciglia, il trucco, scelse gli accessori che meglio si intonavano all'abito e riuscì perfino a convincerla ad indossare dei sandali argentati open toe più alti di 5 centimetri.

Quando fu pronta e si ammirò allo specchio faticava a riconoscersi. I capelli erano pettinati in morbide onde e su un lato erano trattenuti da un fermaglio ricoperto di strass. L'abito slanciava la sua figura e il trucco, delicato come piaceva a lei, faceva risaltare sopratutto gli occhi. Solo le scarpe la preoccupavano un po, non perché non gli piacessero ma temeva di non saperci camminare. Infatti le basto fare qualche passo per barcollare e perdere l'equilibrio.

Daphne sospirando chiamò Pansy.

Quando entrò la ragazza era già vestita per la festa e indossava un abito grigio perla, mono spalla a frange che le arrivava al ginocchio.

-Ho bisogno di te, intanto che io mi preparo dovresti darle qualche lezione veloce di camminata sui tacchi-

-Pessima?-

-Mai visto qualcuno camminarci cosi male, non so come farà alla festa-

-Ehi! Io sono ancora qui!-

Non le piaceva quando la gente parlava di lei come se non ci fosse.

Dopo un ora di prove, non sapeva ancora camminare sui tacchi ma almeno non rischiava più di ammazzarsi ad ogni passo.

Mancavano 20 minuti alla festa e finalmente anche Daphne era pronta, era bellissima in quell'abito celeste che cadeva leggero fino a terra, con un profondo spacco laterale e una cinta d'oro in vita.

-Sento che faremo girare parecchie teste questa sera- disse Pansy.

-Preparati Granger, alla serata migliore della tua vita-

Non credo potrà superare quella che ho passato con Malfoy”.

Daphne le prese entrambe a braccetto e tutte e tre insieme lasciarono la stanza.


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Capitolo 7
*** Party di Natale (parte 2) ***


Eccosi arrivati finalmente al capitolo della festa! Buona lettura e commentate!

Baci Miki.




Avvicinò il calice alle labbra mandando giù un lungo sorso di vino. Era decisamente soddisfatto, lui e Blaise si erano impegnati tanto per quella festa e il risultato era davanti ai suoi occhi. C'erano parecchi studenti, ovviamente la maggior parte era Serpeverde, ma era presente anche qualche Corvonero. I due amici però stavano aspettando tre ragazze in particolare.

-Ehi ragazzi!- Theodore li raggiunse.

Le ragazze ancora non si vedevano probabilmente stavano finendo di prepararsi. Loro non vedevano l'ora di vederle nei loro abiti da sera.

-Oh cavolo!-

-Che succede Blaise?-

-Guarda verso l'entrata, che visione!-

Seguì con lo sguardo la mano di Blaise e quello che vide lo lasciò senza fiato.

Davanti alla porta c'erano Pansy, Daphne ed Hermione. Tutte e tre eleganti e bellissime ma fu proprio la riccia ad attirare la sua attenzione, indossava un abito bianco, lo stesso abito che aveva indicato lui. E per Merlino, le stava da Dio!

-Richiudi la bocca Draco o ci entreranno le mosche-

-Sta zitto Blaise e andiamo da loro-

Si fecero largo tra gli invitati fino alla porta. La prima a notarli fu Pansy che trascinandosi dietro le altre due ragazze, andò incontro ai tre amici.

-Ragazze siete fantastiche!- disse Theodore

-Avevi forse dubbi?- ribatté Daphne.

-Ho notato che c'è anche qualche Corvonero- disse Pansy

A quelle parole il volto di Hermione si illuminò

-C'è anche Luna?-

-Si, l'ho vista prima vicino al tavolo del buffet, con quel vestito poi è difficile non notarla- disse Blaise.

Poi lui e Daphne si allontanarono a prendere da bere e poco dopo li seguirono anche Theodore e Pansy.

Draco ed Hermione erano l'uno difronte all'altra ma nessuno dei due sembrava intenzionato a dire qualcosa. Il silenzio iniziava a farsi imbarazzante e non reggendo più la situazione Hermione decise che era meglio allontanarsi.

-Emh...vado a salutare Luna....a dopo-

Aveva fatto solo pochi passi quando con due falcate Draco la raggiunse afferrandola per il polso.

-Aspetta...-

-Devi dirmi qualcosa?-

-Io...-

Quel vestito è perfetto su di te e questa sera sei più bella del solito” questo è quello che avrebbe voluto dirle ma la voce sembrava non voler uscire

-Nulla, io vado dagli altri, siamo sui divanetti, raggiungici dopo che hai salutato Luna- poi senza dire altro si allontanò lasciandola sola.

Sono un coglione”

Un po delusa andò a cercare Luna. Ci impiegò meno di un minuto ad individuarla, con quell'abito arancione spiccava su tutti.

Era felice di vedere un volto familiare, ma sopratutto un volto amico.

-Luna!-

la ragazza se ne stava vicino al buffett, con lo sguardo perso nel vuoto a dondolarsi sui piedi.

-Oh Hermione, che bello vederti-

-Ciao Luna, bel vestito- sorrise Hermione. Solo Luna avrebbe potuto indossare quell'abito, con quel colore cosi acceso, la gonnellina vaporosa e starci tanto bene.

-Sembri una bambolina- questo le ricordava in quel momento l'amica.

-A te invece dona molto il bianco, è tuo questo vestito?-

-No, a dire il vero è di Daphne, è lei che mi ha aiutato a farmi bella-

-Molto gentile da parte sua, ho saputo che ultimamente ai legato con quelli di Serpeverde- non l'aveva detto con disprezzo, solo un pizzico di curiosità

-Già, soprattutto Blaise-

In quel momento si avvicinò uno studente di Corvonero.

-Luna vuoi ballare con me?-

La ragazza guardò Hermione

-Va pure, tanto stavo per andare pure io-

Salutò l'amica e si diresse verso i divanetti. Mentre si avvicinava si prese un po di tempo per osservare i ragazzi e solo in quel momento si rese conto di quanto fossero belli ed elenganti.

Theodore, che in quel momento stava ridendo e scherzando con Pansy, indossava uno smoking grigio scuro, la giacca era allacciata solo al bottone centrale e sotto si intravedeva una camicia azzurro chiaro con delle finissime righe grige. I capelli erano lasciati volutamente spettinati.

Blaise invece indossava un completo blu notte che metteva in risalto il suo fisico pressoché perfetto. Sotto una camicia blu più chiaro, era l'unico a portare anche la cravatta.

Poi c'era Draco, indossava un elegante completo grigio chiaro, la giacca completamente aperta e la camicia sotto bianco immacolata. Se ne stava un po in disparte rispetto agli altri e aveva un aria imbronciata.

Hermione non poté fare a meno di pensare che anche arrabbiato era tremendamente bello.

-Ehi Hermione!- Blaise si era accorto di lei e la invitò a sedersi con loro.

-Devi assolutamente assaggiare questo drink- disse Daphne riempendole un bicchiere.

Non amava molto bere, ma quello doveva ammettere che era davvero buono, molto fruttato.

-Incontrato la tua amica?- le chiese Draco accendendosi una sigaretta.

-Si, sono contenta che abbiate invitato anche lei,ora è a ballare con un compagno di casata- nel frattempo si era già riempita il secondo bicchiere.

-Non esagerare Granger-

-Non darmi ordini Malfoy-

Il silenzio calò per un attimo. Ma Blaise si affrettò ad interromperlo

-è una festa ragazzi! Alzatevi e andiamo a ballare!-

-Sono d'accordo con Blaise e poi Hermione mi ha promesso un ballo- disse gongolando Nott.

-Io per ora passo mi unirò a voi tra un po- disse Daphne.

-Scusate ma io ancora non ho mangiato- rispose Pansy alzandosi.

-Draco, tu che fai?- chiese Blaise

Andare a ballare per vedere la mezzosangue ballare con Nott? No grazie.

-Adesso non mi va- e si girò dall'altra parte continuando a fumare.

Hermione lo guardò dispiaciuta.

-Andiamo Herm, sai com'è fatto- le disse Blaise posandole una mano su una spalla.

Lei, Blaise e Nott camminarono fino al centro della pista, aveva un po paura a ballare con quelle scarpe, già faticava a camminarci. Ma la musica era travolgente e i due ragazzi ballavano davvero bene, soprattutto Blaise e alla fine si lasciò trascinare anche lei.

-Herm dove hai imparato a ballare cosi?- le chiese Nott facendole fare una giravolta.

-Grazie, ma non credo di essere cosi brava-

-Smettila di fare la modesta!- disse ridendo Blaise.

Era divertente ballare con quei due. Non smettevano di farla volteggiare, e merito anche dei due drink che si era fatta poco prima, la testa iniziava a girarle. Rischiò di inciampare un paio di volte, per fortuna, sempre sorretta da uno dei due.

-Stanca?-

-Un po, forse è meglio che mi siedo riprenderò a ballare dopo-

Lasciò i due amici, che intanto erano stati raggiunti da Pansy e Daphne e andò a sedersi davanti a Draco.

-Ti stai divertendo?-

-Si molto, ma non mi sembra di poter dire lo stesso di te...-

-Ti sbagli, mi sto divertendo un sacco-

-Lo vedo, da solo sul divano a fumare, nessuno si sta divertendo più di te-

-Esattamente-

Hermione alzò gli occhi al cielo. Certe volte faceva davvero fatica a capirlo.

-Granger?-

-Si?-

-Perché hai scelto proprio quel vestito?-

Per la prima volta Hermione non ebbe la risposta pronta.

-Era quello che mi piaceva di più e quello che mi stava meglio- disse lisciandosi la gonna.

Per la prima volta vide Draco sorridere, poi il ragazzo spense la sigaretta e si alzò.

-Mi accompagni a prendere da mangiare?-

Hermione annuì, aveva un po di fame anche lei.

Con sua grande sorpresa il ragazzo le porse il braccio.

-So che non ti senti molto stabile con quelle scarpe, non vorrei cadessi-

-Grazie-

Hermione non aveva mai conosciuto un ragazzo dall'umore più volubile. Un attimo prima sembrava avercela con il mondo intero, l'attimo dopo era gentile e attento.

altro che donne chi le capisce è bravo....Draco chi lo capisce è bravo!”.

I vassoi sul tavolo erano incantati per fare in modo che fossero sempre pieni finché la festa non fosse finita.

Draco prese due panini, qualche tartina e un po di insalata.

Lei invece delle pizzette, del salmone e riso con verdure.

Uno studente di Corvonero le offrì un drink, era forte ma lo mando giù velocemente. Per un attimo le pizzicò la gola e le venne da tossire. Si affrettò a mettere in bocca una pizzetta. In quel momento la musica cambiò e nella sala risuonò una musica più dolce, adatta per un lento. Hermione vide formarsi le coppie. Mentre altri che non volevano ballare andarono a sedersi.

-Mi concedi questo ballo?-

-Come?- quasi non credeva alle sue orecchie

-Granger ti ho chiesto se vuoi ballare, non farmi ripetere- Draco le stava porgendo la mano.

-Va bene- disse posando la mano sulla sua.

Tenendola per mano la porto verso la pista. Poco distanti ballavano Blaise con Daphne e Pansy con Nott.

La cinse per i fianchi e lei, un po titubante, appoggiò la testa sulla sua spalla.

Pensò che era bello stare cosi vicini, in silenzio, lasciandosi solo guidare dalla melodia.

Draco dal canto suo, sperava che lei non si accorgesse di quanto il suo cuore battesse forte. Hermione era bellissima quella sera e lui era felice di poterla avere cosi vicina.

Se solo non fossimo cosi diversi...”

A quel pensiero si bloccò

-Malfoy?- Hermione lo stava guardando preoccupata

-Non posso...- disse allontanandola

-Di cosa parli?-

-Non voglio più ballare, vado a fumare-

Doveva allontanarsi da lei, subito, perché tra loro le cose non sarebbero mai potute andare bene.

Mi ha lasciato da sola” Hermione sentiva gli occhi pizzicarle, ma non voleva piangere. Si affrettò a lasciare la pista e andò a riempirsi un bicchiere di quel drink tanto forte. Altro che principe, Malfoy era un maleducato, la musica non era nemmeno finita. Ormai se n'era già scolati 3

devo fermarmi!”

Ma ormai era troppo tardi, la testa aveva già iniziato a girarle, la sentiva pesante, e aveva tremendamente caldo. Iniziò a sventolarsi con un tovagliolo, ma non migliorò la situazione. Le luci, la musica, le voci, tutto all'improvviso le dava un gran mal di testa. Provò a fare qualche passo, ma barcollò e quasi cadde in avanti. Qualcuno la prese al volo.

-Hermione!- riconobbe la voce di Blaise, ma lo vedeva sfocato

-Hermione rispondi! Come ti senti?- la teneva stretta per evitare che cadesse di nuovo.

Lei avrebbe voluto rispondere “uno schifo” ma temeva che se avesse aperto bocca avrebbe dato di stomaco sul completo, sicuramente molto costoso, di Blaise.

-Portiamola fuori di qui- Si era aggiunta un altra voce e due braccia che non erano quelle di Blaise la sollevarono prendendola in braccio.

Quando si accorse che era Draco ebbe un sussulto e cercò di ribellarsi ma si sentiva troppo debole. Alla fine decise di restare buona e appoggiò la testa al petto del ragazzo chiudendo gli occhi.

Era stata una fortuna che Daphne avesse notato Hermione e gliela avesse indicata, cosi Blaise aveva fatto appena in tempo ad avvicinarsi prima che cadesse.

Draco aveva visto la scena dal divano e senza pensarci due volte si era precipitato da loro. Avevano deciso di portarla fuori ma la ragazza si era addormentata e loro non potevano certo tenerla con loro nel Dormitorio. Alla fine erano stati d'accordo a portarla nella stanza delle Necessità.

-Le avevo detto di non bere troppo- disse Draco adagiandola sul letto. Faticò un po perché la ragazza si era aggrappata alla sua giacca.

-Probabilmente non è abituata e si è lasciata prender un po la mano- disse Blaise togliendole le scarpe. Stava per sfilarle anche il vestito quando Draco lo fermò bruscamente.

-Cosa pensi di fare?-

-Voglio farla stare comoda-

-Non c'è bisogno di spogliarla, useremo la magia-

Draco trasfigurò l'abito in un morbido pigiama di pile.

Hermione aveva le guance rosse e si agitava nel sonno. Tutte e due i ragazzi si sedettero vicino a lei. Ma quando Draco le sfiorò la fronte per toglierle i capelli dal viso sentì come una fitta alla testa. Per un attimo aveva visto lui e la Granger da soli, abbracciati. Scosso si alzò portandosi una mano tra i capelli.

-Che ti prende?-

-Resta tu...-

-Come?-

-Blaise, resta tu con lei, io devo andare-

-Draco aspetta!-

Ma il ragazzo era già uscito. Blaise sospirò tornando a guardare Hermione.

Poco dopo la ragazza si svegliò.

-Dove sono?-

-Nella stanza delle Necessità, ti abbiamo portato io e Draco-

-Ah grazie...e lui dov'è ora?-

-Se ne è andato poco fa-

Hermione abbassò lo sguardo e nonostante fece di tutto per trattenersi questa volta non riuscì ad impedire alle lacrime di uscire.

-Hermione! Ti senti male?- chiese Blaise preoccupato.

Lei scosse la testa.

-Puoi dirmi che cos'hai?-

Di nuovo fece segno di no. Le piaceva parlare con Blaise, ma parlare di quello non poteva proprio. Perché la verità era che nonostante tutte le offese, le critiche, nonostante fosse uno stupido furetto platinato, lei era, irrimediabilmente, innamorata di Draco Malfoy.

Blaise sospirò, gli faceva quasi male fisicamente vederla in quello stato. Aveva un sorriso tanto bello che era orribile vederla piangere.

-Va bene non ti chiederò nulla, mi permetti almeno di abbracciarti?-

Hermione non se lo fece ripetere due volte e si gettò tra le sue braccia. Blaise la cullò fino a quando lei dopo aver tanto pianto si riaddormentò di nuovo. Stava quasi per addormentarsi pure lui quando entrò Draco.

-Grazie Blaise, adesso puoi andare- disse posandogli una mano sulla spalla.

-Sei sicuro?-

-Resto io con lei, vai tranquillo non scapperò di nuovo-

Blaise sorrise, poi prima di andarsene diede un leggero bacio sulla guancia ad Hermione.

Era mezz'ora che la osservava dormire, sembrava un angelo. Le accarezzò il viso, poi posò due dita sulle labbra. Poteva sentire il respiro caldo della ragazza. Lei nel sonno gli afferrò la camicia e lui si ritrovò sopra di lei tenendosi sui gomiti per non gravarle con il peso.

Ma tu guarda questa!” pensò sorridendo. Poi però lo sguardo gli si posò sulla bocca, fin troppo vicina della ragazza. Non riusci a resistere e premette le labbra su quelle di lei. Fu solo un attimo ma bastò a dargli come la scossa. Facendo leva su tutto il suo autocontrollo si staccò e preferì allontanarsi. Non poteva andarsene lasciandola sola cosi fece apparire un altro letto e ci si distese.

Buonanotte Mezzosangue, domani io e te dovremo parlare”.

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Capitolo 8
*** Ci sono decisioni che è difficile prendere ***


Ed ecco all'ottavo capitolo. Ho un po faticato a scriverlo e spero che non si noti molto. Vi ricordo ancora una volta di farmi sapere se la storia vi piace o meno e se avete qualche consiglio o critica esponetela pure, solo cosi potrò migliorare!

Baci Miki




La prima cosa che pensò quando aprì gli occhi, fu che doveva esserle passato sopra un carrarmato, perché non si era mai sentita cosi da schifo.

Aveva un mal di testa terribile e residui di nausea.

A fatica riuscì a tirarsi su.

Ma dove sono?” quella non era la sua stanza nel dormitorio.

Poi con un flash ricordò che si trovava nella stanza delle Necessità.

Di nuovo qui, di nuovo su un letto...ma questa volta sono sola”

-Ti sei svegliata-

Per poco non le venne un infarto. Davanti a lei Malfoy la fissava a braccia incrociate.

-Cosa...cosa ci fai qui?-

-Ci ho dormito- rispose tranquillo.

-Abbiamo dormito qui? Cioè insieme?-

Non può essere successo di nuovo...”

-Tu hai dormito in quel letto, io in quell'altro- rispose indicando un secondo letto che lei notò solo in quel momento.

Sentì come un peso levarsi dal suo stomaco. Tra loro non era successo niente.

-Ora sei più tranquilla?-

Quasi non si era accorta di averlo seduto vicino. Quello che non capiva era come facesse ad essere così calmo dopo aver dormito nella stessa stanza di una mezzosangue.

Probabilmente dopo si andrà a disinfettare”

-Come è andata la festa?-

-Daphne e Pansy si sono occupate di concluderla, hanno detto che alla fine sono rimasti tutti soddisfatti e che sono dispiaciute che tu non te la sia goduta fino alla fine-

-Dispiace anche a me, non avrei voluto ubriacarmi- disse abbassando lo sguardo.

-Perché hai bevuto tanto se non sei abituata?-

-Perché ero arrabbiata con te! Come hai potuto lasciarmi sola nel bel mezzo del lento? Non mi hai nemmeno fatto i complimenti sull'abito ed io che l'avevo indossato proprio perché pensavo piacesse a te!- le parole erano uscite fuori prima che riuscisse a fermarle e ormai il dado era tratto.

Imbarazzata si allontanò da lui.

-Io...devo andare, devo scrivere delle lettere- l'aveva detto dandogli le spalle.

Era stata una sciocca a dirgli quelle cose, un motivo in più per prenderla in giro.

Lui però contro ogni aspettativa l'avvolse in un abbraccio.

-Ieri eri bellissima, avrei voluto dirtelo ma ero come bloccato-

Hermione era come impietrita, quasi non respirava.

Si concentrò sul respiro caldo del ragazzo per cercare di rilassarsi.

Draco la strinse ancora di più e lei sentì il cuore aumentare i battiti.

Restarono così per un po, abbracciati e senza che nessuno dei due dicesse niente.

Poi lui, lentamente, sciolse l'abbraccio e la fece voltare.

-Ho bisogno del tuo aiuto-

-devo aiutarti?- era sorpresa da una richiesta del genere.

Malfoy che chiedeva aiuto proprio a lei.

-Da qui a qualche tempo mi sento strano, spesso ho come dei deja vu...e la cosa strana è che li ho solo quando sono con te....Hermione stai trattenendo il respiro?-

Nemmeno se n'era accorta, tanta era la preoccupazione che lui scoprisse tutto.

-Non so cosa dire...-

-Hermione, se sai qualcosa devi dirmelo- disse afferrandola per le spalle.

Era difficile che si lasciasse condizionare ma in quel momento lui la stava fissando con una tale intensità che temette di non riuscire a nascondergli la verità.

Tuttavia non era ancora pronta a parlare, era passato quasi un mese da allora, era stata tranquilla fino a quel momento e ora non era pronta ad affrontare la situazione nel caso lui avesse ricordato tutto.

-Ascolta, cercherò di aiutarti ma ora devo andare saranno sicuramente arrivati dei regali per me-

Non gli diede nemmeno il tempo di ribattere che era già corsa via.

Faticò un po a raggiungere il suo dormitorio perché quel giorno le scale sembravano volersi divertire parecchio a cambiare continuamente direzione.

-Finalmente!- esclamò quando raggiunse la torre di Grifondoro.

Proprio come previsto trovò sul suo letto due regali. Uno era da parte di Harry, Ron e Ginny e consisteva in un ferma libri. L'altro pacco invece era un braccialetto di cuoio con dei pendenti ed era da parte di tutta la famiglia Weasly. Trovò anche un pacco con dei dolci.

Le faceva uno strano effetto vedere il dormitorio così vuoto.

Chissà come stavano passando le feste i suoi amici, sicuramente Molly li avrà riempiti di cibo fino a scoppiare.

Sperò che la lettera di auguri che aveva inviato due giorni fa era riuscita ad arrivare a destinazione.

Non aveva motivo di restare ancora li, così decise di andare in biblioteca.

Non prima però di aver assaggiato una barretta di cioccolato all'arancia, il suo preferito.

Di solito andava in biblioteca per studiare o per rilassarsi.

Ma quel giorno non aveva nulla da studiare si era già messa in paro con tutte le materie. Di rilassarsi invece proprio non ci riusciva.

Continuava a pensare alle parole di Draco, cosa sarebbe successo se lui avesse scoperto tutto?

Inoltre lei era sicura dei suoi sentimenti, ma non riusciva a capire cosa passasse per la testa del ragazzo.

perché dovevo innamorarmi proprio di uno come lui?”.

Era appena uscita dalla biblioteca quando vide Blaise venirle incontro.

-Ehi Hermione!-

-Ciao Blaise!-

-Come stai? Ti sei ripresa?-

-Si grazie, mi è rimasto solo un po di mal di testa-

-Mi hai fatto prendere un colpo quando mi sei quasi collassata tra le braccia!-

-Mi dispiace- disse imbarazzata.

Blaise le accarezzò la testa.

-Blaise posso chiederti una cosa?-

-Certo, tutto quello che vuoi-

Hermione si guardò attorno, voleva essere certa di non essere ascoltata da nessun'altro.

-Tu conosci Draco da tanto vero?-

-Praticamente dalla culla-

-Allora tu che lo conosci cosi bene come pensi reagirebbe ad una cosa che proprio non si aspetta?-

-Dipenda da cosa si tratta, ti sarai accorta pure te che Draco è uno che perde facilmente la pazienza-

-Si l'avevo notato-

-Ma perché vuoi saperlo?-

-Io...non so se faccio bene a dirtelo, ma devo parlarne almeno con qualcuno, perché non ce la faccio più a portarmi questo peso dietro! Tutti i problemi che ha avuto Draco, il fatto che non ricordasse nulla del perché era solo nella stanza delle Necessità, tutto quanto è colpa mia! Io non volevo cancellargli la memoria, ma avevo paura...è successo tutto cosi all'improvviso e....Blaise?-

Si accorse che il ragazzo non la stava ascoltando, fissava fuori dalla finestra.

Poi senza preavviso la prese per mano e iniziò a correre verso il cortile.

-Aspetta! Blaise che ti prende?-

-Sta nevicando Hermione!-

Non appena uscirono fuori un fiocco di neve si posò sul suo naso.

Proprio come aveva detto Blaise aveva iniziato a nevicare.

Blaise sorrideva come un bambino e ad ogni respiro il fiato si congelava.

-Ah giusto! Cosa mi stavi dicendo?-

-N...non....i...imp....orta- disse battendo i denti.

Quando era uscita dal dormitorio non aveva pensato a portarsi qualcosa di pesante dietro.

-Metti questa non voglio che ti ammali- disse Blaise passandole la sua sciarpa intorno al collo.

-Grazie-

Blaise era sempre cosi premuroso, si domandò com'era possibile che fosse ancora single. Anche prima che diventassero amici non l'aveva mai presa in giro, mai una parola offensiva su di lei.

La palla di neve arrivò all'improvviso e la colpì dritta in faccia.

-Ehi!-

-Attenta ad essere cosi pensierosa Hermione o non ti accorgi di quello che ti succede intorno- disse Blaise ridendo mentre si puliva le mani dalla neve.

-Non posso che essere d'accordo con te- disse Hermione mentre con un leggero movimento della bacchetta sollevava un po di neve per poi farla precipitare sulla testa del ragazzo.

-Mia cara Hermione....comincia a correre- disse con una calma gelida.

Lei non se lo fece ripetere due volte. Correva ma il ragazzo era più veloce e in poco la raggiunse.

-Presa!- disse afferrandola da dietro e iniziando a farle il solletico.

-Nooo! Aiuto! Basta!- disse ridendo.

Non solo soffriva terribilmente il solletico, Blaise glielo stava facendo proprio dove lo soffriva di più, i fianchi.

-Ti prego...non respiro, basta- disse mentre aveva le lacrime dal troppo ridere.

Il ragazzo finalmente si fermò, continuando però ad abbracciarla e lei pote riprendere fiato.

-Non...farlo...mai...più-

Per tutta risposta il ragazzo si lasciò cadere sulla neve trascinandola con se.

Arrossì quando si rese conto di essere praticamente sopra di lui.

Sentiva le sue braccia forti stringerla e il suo respiro sul collo.

Blaise aveva il potere di rilassarla solo standole vicino.

Così come Draco aveva il potere di agitare il suo cuore.

-Qualunque cosa tu debba dire a Draco fallo prima che sia troppo tardi-

aveva accompagnato quelle parole con il gesto di liberarla dal suo abbraccio.

Si sedettero l'uno difronte all'altra.

-Ho paura di come possa reagire-

-Draco all'inizio tende a reagire sempre male ed in modo aggressivo ma se saprai comprendere la sua posizione e dargli tempo di metabolizzare poi sarà molto più semplice affrontarlo...poi se vedi che non vuole ragionare vieni dal tuo caro Blaise e ci penso io a farlo ragionare a suon di calci!-

-Spero di non arrivare a quel punto-

Parlare con Blaise l'aveva aiutata a riflettere e a prendere una decisione.

Ora sapeva cosa doveva fare.

-Vedo che voi due vi divertite parecchio insieme-

La voce arrivò gelida, più della neve che li circondava.

-Draco!-

-Granger, credevo stessi cercando un modo di aiutarmi e invece ti trovo qui a spassartela con il mio migliore amico-

Era una sua impressione o aveva calcato la voce sulla parola “mio”?

-Draco non hai il diritto di trattarla cosi!- intervenne Blaise

-Sta zitto Blaise, ora le dai anche la tua sciarpa?-

-Stava tremando cosa avrei dovuto fare?-

Ora entrambi i ragazzi erano in piedi e si fronteggiavano.

Hermione guardò preoccupata entrambi.

L'ultima cosa che voleva era che i due litigassero per colpa sua.

-Cosa c'è tra voi due?-

-Stai delirando Draco-

-Rispondimi!-

-Siamo solo amici! Deve esserci per forza qualcosa?-

Draco lo afferrò per il colletto.

-Io ti conosco meglio di chiunque altro, potrai pure sembrare gentile e premuroso ma non ti comporti mai cosi se non ci sono dietro degli interessi personali!-

-Quello che pensa solo ai suoi interessi sei tu!- disse Blaise spingendolo via.

Successe tutto in un attimo, vide la mano di Draco serrarsi, il braccio piegarsi prima all'indietro e poi scattare in avanti dritta verso il volto di Blaise.
Le sue gambe si mossero da sole e senza quasi accorgersene si ritrovo nella traiettoria del pugno. Draco se ne accorse ma ormai era troppo tardi e riuscì solo a metterci meno forza.

Sentì solo un improvviso bruciore alla guancia poi il buio.

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Capitolo 9
*** Qualcosa di inaspettato ***


Eccoci arrivati al nono capitolo. Per Hermione le cose si stanno per complicare...

buona lettura!

Miki.




Quando riaprì gli occhi la prima cosa che notò fu il soffitto bianco.

Si guardò attorno e capì subito di essere in infermeria.

L'ultima cosa che ricordava era Malfoy che le tirava un pugno.

Doveva essere quello il motivo per cui si trovava stesa in un letto dell'infermeria.

-Menomale, ti sei svegliata- Blaise la guardava preoccupato ma sorridente.

-Quanto sono rimasta incosciente?-

-Non molto per fortuna- disse accarezzandole una mano.

Anche se non poteva vedersi, sentiva di avere un lato del viso più gonfio, sul quale probabilmente Madama Chips le aveva applicato un grosso cerotto.

-Ho un aspetto orribile?-

-Solo un pochino.....mi dispiace- disse abbassando il capo.

La ragazza scosse la testa e cercò di tirarsi più su ed assumere una posizione quasi seduta.

-Non avercela con lui-

-Non ho intenzione di abbandonarlo se è quello che temi, però quello che ha fatto è grave e non posso nemmeno perdonarlo cosi facilmente-

-Sai che non l'ha fatto a posta-

Non sapeva nemmeno lei perché lo stava difendendo.

Quell'idiota l'aveva stesa con un pugno e lei lo difendeva.

In realtà era arrabbiata con lui, ma non voleva che ci andasse di mezzo l'amicizia tra Draco e Blaise.

-Apposta o no, non doveva farlo. Draco deve imparare a pensare prima di agire-

Il moro si chinò a posarle un bacio sulla fronte.

-Adesso devo andare, lui è qui fuori, vuoi che gli dica di entrare?-

Hermione annuì.

-Grazie Blaise-

-Per cosa?-

-Per avermi portata qui...-

Blaise sorrise scuotendo la testa.

-Non è me che devi ringraziare-

poi uscì dall'infermeria.

Quindi era stato Malfoy a portarla, svenuta, li. Quello poteva essere un segno del fatto che era pentito del suo gesto.

-Granger...-

Draco Malfoy aveva varcato la soglia dell'infermeria ed avanzava verso di lei.

-Malfoy-

-Ascolta, mi dispiace non avrei voluto colpirti-

Hermione si accorse che a stento la guardava negli occhi e la cosa la infastidì

-No infatti, volevi colpire il tuo migliore amico-

-Che a quanto pare è diventato quasi più il tuo migliore amico visto tutto il tempo che passate insieme- aveva quasi sibilato quelle parole.

Hermione scoppiò a ridere e questo le provocò un po di dolore alla guancia, con una smorfia si toccò la parte offesa.

-Blaise è mio amico, un buon amico, ma tra noi non c'è nulla di comparabile con il rapporto che avete voi-

-Sei sicura che sia solo un amico? State spesso insieme, ridete e scherzate, vi abbracciate...-

Hermione lo interruppe con un gesto della mano.

-Anche con Harry e Ron mi comporto così ma non significa che mi piacciano, sono solo due delle persone più importanti della mia vita-

-Hermione, tu mi odi?-

Quella domanda la colse di sorpresa. Tuttavia non aveva dubbi su cosa rispondere.

-No Draco, sono arrabbiata con te, ma non ti odio-

-Non avrei mai voluto colpirti- disse sedendosi vicino a lei e sfiorandole la guancia, nel punto in cui l'aveva colpita.

Hermione appoggiò una mano sulla sua.

Non riusciva proprio ad avercela con lui, non come avrebbe dovuto.

In quel momento entrò l'infermiera a controllare la ferita e vide che era tutto a posto.

-Signorina Granger, se lo desidera è libera di andare, avrà solo un livido per qualche giorno- disse Madama Chips

-Sei libero tra due ore?-

-Credo di si, perché?-

-Allora ci vediamo tra due ore nella stanza delle Necessità- disse mentre si era già alzata ed infilata le scarpe

-Hai scoperto qualcosa?-

-Io...credo di si-

-Grazie Hermione-

Aspetta a ringraziarmi”.

Subito dopo essere uscita dall'infermeria si era diretta nel dormitorio.

Aveva deciso di rivelare tutto a Draco, aveva paura ma ormai non poteva più nascondersi.

Quello che stava per fare poteva essere la salvezza o la rovina del loro rapporto.

Indossò la maglia bianca, la stessa che indossava quella sera.

Mentre si dirigeva alla stanza delle Necessità pensava al modo migliore per affrontare la questione. Voleva trovare un modo per farlo arrabbiare il meno possibile ma con Draco non si avevano mai certezze.

Ricreò la stessa stanza che era stata testimone della loro notte insieme.

Cosi facendo sperava di aiutarlo nel processo di riacquistare i ricordi.

Trascorse l'ultima mezz'ora a fare avanti e indietro per la stanza torturandosi una ciocca di capelli.

Erano appena passate due ore e un minuto quando la porta si aprì.

Il ragazzo si guardò intorno e per un attimo nei suoi occhi vi lesse stupore.

-Cosa significa tutto questo?-

-Guardati attorno Draco, questo luogo ti dice niente?-

-Io...non lo so, mi è familiare ma non capisco perché-

-Perché ci sei già stato ecco perché-

Hermione che fino a quel momento era rimasta nella penombra avanzò qualche passo verso di lui.

-Quella maglietta...io l'ho già vista-

Ora erano l'uno di fronte all'altro. Lei tesa come una corda di violino, lui piuttosto confuso.

Hermione sapeva che era inutile tergiversare, aveva deciso di dirgli tutta la verità quindi perdere tempo faceva solo aumentare la sua ansia.

-I problemi che hai avuto sono stati causati dalla tua perdita di memoria-

-Questo lo sapevo già-

-Si...quello che non sapevi è che sono stata io a cancellartela-

Cercò di capire la sua reazione, di cogliere anche il più piccolo movimento che le facesse intendere che era arrabbiato ma Draco continuava a fissarla immobile.

-Un mese fa siamo stati in questa stessa stanza e abbiamo passato la notte insieme...-

-Cosa intendi con “passato la notte insieme?”-

-Siamo stati a letto insieme...-

-Abbiamo dormito in questa stanza?-

-no Draco abbiamo fatto sesso! Io e te!- esclamò esasperata.

In realtà il ragazzo glielo stava facendo apposta ma lei era troppo agitata per rendersene conto.

-Mi dispiace...non avrei voluto cancellartela ma ero spaventata...se potessi ritornare indietro non lo rifarei- disse sincera.

Ecco ora era pronta ad affrontare tutte le reazione del ragazzo.

Tutte, ma non quella, perché quando vide Draco scoppiare a ridere pensò che c'era qualcosa di estremamente sbagliato.

-Perché stai ridendo?-

-Mi chiedevo quand'è che ti saresti decisa a dirmelo-

-Vuoi...vuoi dire che tu...lo sapevi già?- ora era lei quella confusa.

-No, in realtà avevo solo dei sospetti dovuti a qualche visione, ma avevo bisogno della tua conferma-

-Ma io...ti ho obliviato non avresti dovuto ricordare nulla prima che io annullassi l'incantesimo-

-Granger...Granger. Quando lanci un incantesimo devi farlo con convinzione e a te è mancata quasi del tutto. Sei una delle streghe migliori ma quell'Obliviate lasciava proprio a desiderare-

-Ma io volevo cancellarti la memoria!-

-Può darsi, ma dentro di te sapevi che non era la cosa giusta da fare e questo a fatto si che l'incantesimo non fosse poi cosi potente, anche se devo dire ci ho messo parecchio prima di ricordare....-

-Da quanto te ne sei reso conto?-

-In realtà solo dal giorno della festa-

Iniziava a farle male la testa, tutta quella situazione era assurda.

Nell'ultimo mese si era preoccupata tanto di essere scoperta, di come dirgli la verità per poi scoprire che lui aveva già dei sospetti da tempo e che da due giorni sapeva già la verità.

-Allora...è tutto a posto?- chiese torturandosi le mani

Le braccia forti di Draco l'avvolsero in un abbraccio.

Sentì i capelli biondi di lui solleticarle la guancia, il respiro vicino all'orecchio.

-No Mezzosangue....la situazione è molto lontana dall'essere tutto a posto...-

-Ma...-

-Quello che hai fatto...mi hai offeso Mezzosangue, non ti sei fidata di me...non hai pensato nemmeno per un attimo che con me potevi essere felice...in quel momento hai visto solo il Principe delle Serpi...non Draco Malfoy-

-No aspetta...-

-Ma quello che non sai, mia piccola Mezzosangue, è che Draco Malfoy può essere molto più pericoloso- la sua voce calma, simile ad un sibilo, la fece rabbrividire.

Draco sciolse l'abbraccio e le accarezzò il volto.

Hermione era come ipnotizzata e non riusciva a smettere di fissarlo.

Fu un attimo e le labbra di lui si posarono sulle sue.

Ma era ben lontano dall'essere un bacio dolce, Draco era irruento.

La spinse contro il muro, mentre insinuava una mano sotto la gonna accarezzandole l'interno coscia.

Lei gemette e lui le morse il labbro che divenne subito gonfio.

-Draco basta...-

Con un gesto rapido le scansò una bretellina lasciando scoperta una spalla.

Iniziò a baciarla, poi si spostò verso il collo.

Vi soffiò sopra, lo baciò e succhiò la pelle, mentre con una mano accarezzava la schiena di Hermione.

La ragazza era più rilassata, aveva smesso di provare ad allontanarlo e ora se ne stava inerme contro il muro con la testa reclinata.

Fu a quel punto che lui si allontanò da lei.

Hermione lo guardò confusa e anche un po dispiaciuta.

-Non credere che ti abbia perdonata-

disse accarezzando il segno che le aveva lasciato sul collo.

Prima che Hermione riuscisse a dire qualcosa lui se n'era già andato.

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Capitolo 10
*** Una serpe tradita è una serpe pericolosa ***


Salve gente! Ecco qui un altro capitolo, ci ho messo un po più del previsto stavolta ma finalmente sono pronta per postarlo. Spero che vi piaccia e non dimenticate di lasciare un commentino.


Baci Miki.


Ps: dopo di questo scriverò un altro capitolo e poi uno speciale per le feste incentrato su cosa è accaduto prima del prologo.




Passarono alcuni secondi prima che riuscisse a riprendersi.

Era rimasta immobile a fissare la porta dalla quale lui era appena uscito.

Quindi lui sapeva già tutto, lei glielo aveva solo confermato.

Si porto l'indice alle labbra, ancora rosse e accaldate per il bacio di poco prima.

Quel bacio sembrava gridare “vendetta” ed Hermione sapeva che da uno come Draco poteva aspettarsi di tutto.

Quel piccolo segno rosso sul suo collo era solo la punta dell'iceberg perché nessuno poteva fargli un torto senza pagarne le conseguenze.

Ma quello che assurdamente preoccupava la giovane ragazza non era la paura di una vendetta ma la paura che lui si fosse allontanato da lei per sempre.

Se c'era una cosa che però Hermione non era capace, quella era arrendersi.

Draco aveva tutte le ragioni di avercela con lei, ma avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per riconquistare la sua fiducia.
Hermione voleva, ancora una volta, sentire quelle labbra, sentire le sue braccia che la stringevano.

In quel momento però non era solo Draco a preoccuparla, c'era qualcun altro che lei temeva non avrebbe preso bene la situazione se ne fosse venuto a conoscenza.

Veloce uscì dalla stanza, doveva trovarlo e parlargli.

dove può essere?” pensò mentre lo cercava per tutti i corridoi.

Doveva riuscire a parlarci, per lei era troppo importante che lui comprendesse tutto, perché anche se era da poco che avevano iniziato a conoscersi non voleva perderlo.

Alla fine pensò che il posto dove poteva trovarlo era anche il più ovvio, si diede de la stupida a non averci pensato subito.

Bloccò la sua corsa e cambiò subito direzione.

Scese verso i sotterranei, incurante dei Serpeverde che la indicavano e bisbigliavano dietro di lei.

Finalmente lo vide, davanti l'aula di pozioni.

-Bla....-

Stava per chiamarlo quando qualcosa, o meglio qualcuno si frappose tra loro.

Hermione si bloccò non appena vide Draco darle le spalle a parlare con l'amico.

Si acquattò contro il muro e restò in ascolto.

Non riusciva a sentire bene ma poteva vedere le espressioni di Blaise.

Il volto del ragazzo era passato dalla serietà, alla sorpresa e infine perfino alla tristezza.

Lo vide alzare le spalle e scuotere la testa.

Fu solo quando Draco lo lasciò da solo che Hermione si arrischiò a farsi avanti.

Gli era quasi davanti non poteva non notarla.

Gli sorrise, era cosi che di solito iniziavano una conversazione.

Ma quella volta fu diverso, Blaise non le rispose con un gesto della mano come faceva di solito, non le disse nulla. Si limitò a fissarla per qualche secondo, sul volto nemmeno l'ombra di un sorriso, poi, semplicemente le diede le spalle e se ne andò.

Era successo quello che temeva, Draco gli aveva raccontato tutto e lui non sembrava averla presa bene.

Con la coda tra le gambe se ne tornò al suo dormitorio.

Mai come in quel momento le mancarono i suoi due migliori amici e quel tornado di Ginny.

Era stata una stupida ad obliviare Malfoy e quelle ne erano le conseguenze. Non solo non sarebbe stato facile riconquistare la fiducia di un Serpeverde, ma a lei toccava addirittura riconquistarne due.

Prese un libro e si diresse in cortile.

Non era un libro di studio, ma una semplice lettura, una raccolta di favole della tradizione celtica.

Era stato un regalo di Molly e lei ci era particolarmente affezionata.

Forse perché quel libro era un oggetto babbano e a regalarglielo era stata Molly, una purosangue.

Si sedette ai piedi della fontana. La schiena appoggiata contro la pietra e il libro aperto sulle ginocchia.

Lesse di nuovo la sua fiaba preferita “la figlia del sarto ed il ricco mercante”

Quella storia le piaceva e si rivedeva nella figlia minore, la più intelligente delle tre figlie del sarto. Era stata proprio grazie alla sua intelligenza che aveva conquistato il cuore del figlio del mercante.

Era persa nella lettura e non si accorse di qualcuno che si era fermato proprio davanti a lei. Solo quando si chinò facendole ombra capì che non era più sola.

Alzò gli occhi incontrandone due azzurri, accompagnati da un sorriso che pareva più un ghigno.

-Mezzosangue-

-Malfoy, cosa fai qui?-

-Passeggiavo e ti ho visto, sempre a studiare eh?-

-Ti sbagli, è una lettura di piacere- disse mostrandogli la copertina del libro.

-Roba babbana immagino- disse storcendo il naso.

Senza troppi complimenti la tirò su afferrandola per un polso, colta di sorpresa non riuscì a trattenere il libro che cadde a terra.

-Lascia perdere quella roba...- disse passandole un braccio intorno a fianchi stringendola un po troppo.

Hermione percepì il solito profumo di menta.

-Si può sapere che ti prende? Fino a poco fa eri arrabbiato con me-

Il ragazzo rise scuotendo la testa.

-Mezzosangue, io non sono arrabbiato con te, tu non meriti la mia rabbia. Quello che voglio Granger è portarti all'esasperazione, diventerò per te come l'aria che respiri ancora prima che tu te ne renda conto- gli soffiò tenendola stretta contro il suo petto.

-Perché hai detto tutto a Blaise?-

-è il mio migliore amico, doveva sapere-

-Volevo essere io a dirglielo, ora non mi vuole nemmeno parlare-

-Ti manca?-

Hermione annuì.

Draco le strinse il mento tra le dita costringendola a sollevare il volto.

Si fissarono per un po, poi lui la baciò

Non era il bacio rude che si erano scambiati nella stanza delle necessità.

Hermione però si irrigidì al pensiero che erano li fuori, alla portata di tutti.

Chiunque anche solo affacciandosi avrebbe potuto vedere lei e Draco che si baciavano.

Premette le mani contro il suo petto cercando di allontanarlo da se.

Ma il ragazzo continuava a stringerla e a baciarla con sempre più foga.

Si staccò da lei e l'afferrò per i capelli.

Gemendo buttò la testa all'indietro scoprendo il collo che subito fu catturato dalle labbra del ragazzo.

Si aggrappò a lui per paura di cadere all'indietro.

Fu allora che lo sentì, un “clic” proprio dietro di lei.

Draco la lasciò andare e lei poté finalmente riprendere fiato.

Vide il biondo sorridere a qualcuno dietro di lei.

Si girò di scatto e vide Colin con la sua inseparabile macchinetta fotografica.

Hermione sbiancò quando capì che l'aveva appena usata proprio per fotografare loro due.

In realtà però temeva più per quello che Draco avrebbe potuto fare al ragazzino.

Quando lo vide avanzare verso di lui tento di trattenerlo, ma inutilmente.

-Draco non fargli del male!- esclamò preoccupata.

Contro ogni previsione però Malfoy afferrò il giovane per le spalle e gli sorrise, Hermione quasi non credeva a quello che stava vedendo, Malfoy che sorrideva ad un altro studente che non fosse di Serpeverde.

-Ben fatto, come promesso per il prossimo mese nessun studente della mia casata ti darà fastidio, adesso sai qual'è il prossimo passo-

Colin annuì sorridendo e corse via, passando accanto ad un al quanto allibita Hermione.

-Tu...tu l'hai fatto apposta! Mi hai baciato solo per far scattare a Colin una foto di noi due!-

-Può darsi...-

-Perché lo hai fatto?-

-Te l'ho detto, voglio farti esasperare. La foto non è niente aspetta di vederne tante copie sparse per Hogwarts-

-Non oserai!-

-Non ci scommetterei fossi in te-

Si chinò a raccogliere il libro e glielo porse.

-Buona giornata-.

Hermione dovette far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non gettarsi a terra ed urlare tutta la sua frustrazione.

Malfoy era pazzo, non poteva davvero voler tappezzare la scuola con la foto di loro due in atteggiamenti intimi.

Hermione prese un lungo respiro per calmarsi.

Probabilmente Malfoy l'aveva detto solo per spaventarla, non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Stringendo il libro tra le mani rientrò nella scuola.

Non aveva nemmeno varcato il ritratto della Signora Grassa che già sentì dei mormorii dall'altra parte, tre voci.

Emozionata attraversò il quadro e li vide.

Harry, Ron e Ginny. In piedi al centro della Sala Comune.

Il mantello ancora addosso, Ron teneva perfino ancora la valigia.

Segno che erano appena tornati.

-Ragazzi!- esclamò felice.

Tutti e quattro si abbracciarono.

-Siete tornati che bello!- disse dando un bacio sulla guancia a tutti e tre.

-Proprio ora, ci stavamo giusto chiedendo dove fossi-

-ero a leggere in cortile Ron-

-Come sempre-

-Già...allora come sono andati questi giorni alla tana?-

-Benissimo, Molly ci ha rimpinzato di cibo come al solito, abbiamo giocato a quidditch e provato qualche nuovo scherzo di Fred e George. È dispiaciuto a tutti che non ci fossi anche tu- disse Harry passando un braccio intorno alle spalle dell'amica.

-Tu invece spero non ti sarai annoiata troppo-

Hermione scosse la testa.

-Mi mancavate, ma mentirei se vi dicessi che mi sono annoiata-

-Ragazzi, ci racconteremo tutto dopo adesso sarà meglio se andiamo a disfare le valige- disse Ginny.

Harry e Ron andarono nel dormitorio maschile mentre Hermione seguì Ginny in quello femminile.

-Va bene Herm, adesso puoi dirmi tutto- disse seria.

La riccia la fissò senza capire.

-Sono tua amica e sono una ragazza come te, chiamalo sesto senso ma sento che hai qualcosa che non va...-

Ginny si sedette sul letto e la invitò a fare lo stesso.

Hermione sospirò e si sedette vicino a lei.

-Va bene ti dirò tutto-

E cosi fece. Le raccontò di quello che c'era stato tra lei e Draco, della festa nei sotterranei, di come Blaise fosse diventato più di un semplice conoscente e che ora temeva di averlo perso.

Le disse anche che era preoccupata per quello che le aveva detto Draco.

Ginny ascoltò tutto con pazienza, senza mai interromperla.

Herm non lesse rabbia sul suo volto, solo sorpresa.

-Non ce l'hai con me per essere andata a letto con Malfoy?-

Ginny scosse la testa.

-Perché dovrei? Malfoy è un bel tipo, intelligente, di famiglia ricca, lo studente migliore in pozioni...-

-Ginny, non è che interessa a te?-

-Sappiamo bene che io ho occhi solo per Harry-

Hermione rise. Era felice che la sua migliore amica l'avesse presa bene.

Temeva però che per Harry e Ron non sarebbe stato lo stesso.

-Hermione tu provi qualcosa per Draco vero?-

Lei abbassò lo sguardo.

-Ti conosco e so che non sei tipo da andare a letto con qualcuno solo per sesso, Draco deve piacerti molto-

-Ginny io ho paura...di amarlo- confessò arrossendo.

-oh wow! Bene Herm sappi che io sono dalla tua parte!-

Le due amiche si abbracciarono.

Hermione si sentì un po più sollevata di sapere che Ginny l'avrebbe aiutata.

Le diede una mano a sistemare le cose. Poi aspettò che l'amica si facesse una doccia.

Quella sera, in Sala Grande era di nuovo seduta tra Ron e Neville.

Davanti a loro Harry e Ginny.

Parlarono del più e del meno, contenti di essere di nuovo tutti insieme.

Di tanto in tanto Herm senza farsi vedere lanciava uno sguardo al tavolo delle serpi.

Draco se ne accorse e senza smettere di fissarla passò un braccio intorno alla vita di Pansy.

Blaise invece sembrava fin troppo interessato a quello che aveva nel piatto perché non aveva smesso un attimo di fissarlo.

Herm avrebbe voluto tanto parlare con lui in quel momento, chiarire, dirgli quanto gli mancava.

-Per te va bene? Herm...Hermione!-

-Cos...che c'è Harry?-

-Ma non mi stavi ascoltando? Va beh stavo dicendo, prima sono stato chiamato da Silente ha affidato a me il compito di organizzare la festa di fine anno. Da solo non posso fare molto, cosi ho pensato che potresti darmi una mano tu-

-Certo, ti aiuterò volentieri Harry-

-Conta anche su di me e Ron!- disse Ginny

-Perfetto più siamo e meglio è!-.

La cena proseguì tranquilla, mentre si scambiavano le loro idee per la festa.

Avevano quasi finito quando Herm notò che Blaise si era alzato e la stava fissando.

Fu solo un attimo ma Herm era certa di avergli visto indicare la porta.

Poco dopo vide il ragazzo lasciare la sala.

-Scusate, sono davvero piena, vi precedo in Sala Comune- disse alzandosi anche lei.

Blaise la stava aspettando appoggiato al muro subito fuori dalla Sala Grande.

-Blaise io...- iniziò ma venne subito interrotta dal ragazzo.

-No Herm, voglio che tu mi ascolti-

Lei annuì con decisione.

-Rinuncio a te Herm...-

-Blaise ti prego!-

-Fammi finire! Rinuncio a te perché so quanto è forte ciò che provi per Draco e che non proverai mai per me. Rinuncio a te come ragazza...ma non riesco a rinunciare a te come amica. Non potrò mai sostituire Harry e Ron. Ma non voglio essere un semplice amico, quello che saluti il giorno prima ed ignori il giorno dopo. Permettimi Herm di essere quell'amico davanti a cui non hai vergogna di piangere, voglio essere quell'amico a cui confidi tutto, voglio essere quell'amico da cui ti rifugi quando ti sembra che vada tutto storto, voglio che con me tu ti senta libera di ridere o di piangere a seconda della situazione. Se non sempre almeno qualche volta.

Concedimi almeno questo Herm perché nonostante quello che che mi ha raccontato Draco mi ha lasciato un vuoto dentro, nonostante dovrei avercela con te per non avermi detto la verità non voglio che l'amicizia tra noi finisca...-

Il ragazzo si bloccò quando vide gli occhi di lei farsi lucidi un attimo dopo se la ritrovò quasi in braccio.

-Stupido Blaise! Avevo paura che non volessi più vedermi-

Lui le asciugò le lacrime con i pollici.

-Vedo che inizi già a prendere in parola quello che ti ho detto- disse riferendosi al fatto che non doveva aver vergogna a piangere davanti a lui.

Lei rise dandogli un leggero pugno sul braccio.

Lo sguardo del ragazzo cadde sul collo e più precisamente sul segno rosso al lato di questo.

-Draco?-

-Già...-

-Dopo mi sente...-

-Blaise no! Ti chiedo per favore di starne fuori- disse fissandolo

-Ma Herm....d'accordo se è quello che vuoi-

Lei sorrise abbracciandolo.

Era felice che nonostante le cose tra lei e Draco non si stavano mettendo bene come aveva sperato aveva di nuovo l'amicizia di Blaise.

Proprio in quel momento un urlo proveniente dalla Sala Grande alle loro spalle attirò la loro attenzione.

Veloci andarono a vedere cosa succedeva.

Non appena varcò la soglia Hermione vide tantissime pergamene svolazzare qua e la, diversi studenti ne avevano raccolta una e la fissavano allibiti.

Hermione corse verso il suo tavolo dove notò Ron con la bocca spalancata come fosse stato colpito da un Pietrifucus Totalus, evidentemente era stato lui ad urlare.

Quando raccolse una delle pergamene capì anche perché: la foto di lei e Draco.

Lasciò cadere quel pezzo di carta come se l'avesse scottata.

Fissò il tavolo di Serpeverde assottigliando lo sguardo.

Draco se ne stava tranquillo e sorridente con le mani in tasca.

Mimò uno “stronzo” sicura che lui lo capisse e poi corse via.

Ignara che proprio lo “stronzo” in questione senza troppa fretta si era alzato per seguirla.

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Capitolo 11
*** i veri amici saranno sempre al tuo fianco ***


Sono felice che la storia vi piaccia! Continuate a leggere e commentare che cosi mi invogliate a scrivere sempre di più.

Buona lettura!

Baci Miki




Correva, Hermione, correva ma non sapeva dove andare.

L'unica cosa certa era che voleva mettere più distanza possibile tra lei e la Sala Grande. Chissà cosa avrebbero pensato di lei adesso dopo aver visto quella foto.

Correva, ma non voleva tornare in dormitorio.

Se lo avesse fatto significava affrontare Harry e Ron e non era sicura di essere pronta.

In quel momento avrebbe solo voluto sparire, essere lontana da li.

Non si era mai sentita cosi umiliata, tutto per colpa di quel furetto!.

-Mezzosangue quand'è che ti stancherai di correre?-

Si voltò non appena sentì quella voce.

Draco era davanti a lei, le mani in tasca, un espressione rilassata in volto.

-Tu!- esclamò Hermione scagliandosi su di lui, iniziando a tempestarlo di pugni.

-Come hai potuto?! Perché hai dovuto umiliarmi cosi?-

Draco si beccò qualche pugno sul petto ed uno sulla spalla prima che riuscisse a bloccarla stringendole i polsi.

-Mezzosangue sta un po ferma!- disse spingendola contro il muro sempre tenendole le mani ferme.

-Tu parli a me di umiliazione? Hai anche solo la minima idea di come mi sono sentito io quella sera? Risvegliarmi in quella stanza solo e completamente nudo. Senza avere memoria di quello che era successo. Ora che ricordo, so che ero stato bene quella sera con te, avrei voluto poterci ripensare il giorno dopo ma tu non me l'hai permesso!-

Le strinse i polsi con più forza e lei gemette.

-Per te era solo sesso!-

-Non è stato solo sesso! Sono cambiato Granger, te l'avrei dimostrato, avresti visto la parte migliore di me, la mattina dopo avremo potuto svegliarci insieme abbracciati e parlare. Avremo ripensato alla notte appena passata insieme, io ti avrei stuzzicato e tu saresti arrossita. Ma tutto questo non è successo a causa tua!-

La spinse sempre di più contro il muro bloccandola con il proprio corpo.

Hermione sussultò quando sentì il muro freddo contro la schiena.

Draco la baciò, le mordicchiò le labbra per fargliele dischiudere.

Hermione sentì la lingua di lui invaderle la bocca.

Draco baciava da Dio ed era difficile non assecondarlo.

Le mani di lui si muovevano esperte, poteva sentirle ovunque.

Dietro la schiena, sui fianchi, tra i capelli, dentro la camicia, sotto la gonna...

sotto la gonna?”

Solo allora si accorse che il ragazzo si era spinto un po troppo in la e le sue mani già armeggiavano con l'orlo degli slip.

-No! Fermati!- disse iniziando ad agitarsi.

Lui si bloccò senza però allontanare le mani dai suoi fianchi.

-Che succede?-

-Succede che siamo nel bel mezzo del corridoio!- rispose acida guardandosi freneticamente intorno, aspettando di veder spuntare Colin da un momento all'altro pronto a scattare un altra foto.

non voglio essere la causa del funerale dei miei due migliori amici”

pensò, perché era certa che se Harry e Ron avessero visto una scena del genere sarebbero crepati seduta stante.

-Quindi il problema è solo che qui siamo troppo allo scoperto?-

Hermione non fece in tempo a rispondere che Draco la trascinò in un aula vuota che si trovava li vicino.

-Qui dentro non verrà a disturbarci nessuno Granger- disse il biondo.

Riprese a dedicare attenzioni al corpo della ragazza, questa volta però partì dalla parte superiore.

In breve Hermione si ritrovò con la camicia aperta, erano perfino saltati due bottoni, mentre il gilet giaceva da qualche parte ai suoi piedi.

Ora il suo reggiseno color crema era in bella mostra davanti al biondo, che non nascose un espressione di apprezzamento nel constatare che aveva l'apertura davanti.

Una semplice pressione ed ecco che adesso era il suo seno ad essere in bella mostra.

-A...aspetta!- tentò di coprirsi, ma lui glielo impedì.

-Abbiamo già fatto di peggio quindi non vergognarti con me-

Lei arrossì ma poi lo lasciò fare.

Draco le sfiorò il seno, prima solo con la punta delle dita, poi vi appoggiò le mani a coppa palpandolo. Si chino su di lei lasciando una scia di baci lungo il collo, fino a raggiungere il seno. Lo baciò e leccò. Strinse una porzione di pelle tra i denti finché non la vide arrossarsi.

-Ahi!- esclamò Hermione.

Draco la issò senza fatica fino a farle aderire la schiena contro il muro, lei gli allacciò le gambe intorno ai fianchi e le braccia intorno al collo e lo baciò.

Il suo seno schiacciato contro il petto del ragazzo, l'eccitazione di lui che premeva contro la sua intimità, ebbero l'effetto, suo malgrado, di farla eccitare.

-Dimmi Hermione...mi vuoi?- gli sussurrò lui vicino l'orecchio.

-D...Draco...si...-

-Nulla da fare mezzosangue- disse con un ghigno prima di lasciarla scivolare a terra.

Lei lo fissò confusa, non capendo dove volesse andare a parare, solo quando lo vide risistemarsi e lasciare l'aula comprese quello che aveva fatto.

L'aveva lasciata li sola, mezza nuda e sopratutto in balia dell'eccitazione.

Appena uscito il ragazzo sentì alle sue spalle la ragazza gridare di frustrazione e subito dopo il rumore di qualcosa che andava in frantumi.

Ancora scossa e con il fiato corto sistemò tutto e poi lasciò l'aula per tornare in dormitorio.

Era inutile rimandare il momento, doveva affrontare i suoi amici.

Si assicurò di essere presentabile, e detta la parola magica attraversò il ritratto.

Subito Ginny le andò incontro e l'abbracciò.

-Herm! Dov'eri finita? Sei sparita cosi all'improvviso, ero preoccupata!-

-Sto bene, avevo solo bisogno di stare un po' tranquilla-

Si guardò attorno, li c'erano solo Ginny ed Harry.

Ma mentre la ragazza sembrava tranquilla come si aspettava.

Il moro se ne stava sul divano con lo sguardo vitreo.

-Ginny dov'è tuo fratello?-

-Ecco...in questo momento è in infermeria...-

-Oddio e perché?- domandò allarmata.

-Non preoccuparti, ha solo avuto una specie di esaurimento, adesso sta dormendo,Madama Chips gli ha dato un calmante, ha detto che potrà uscire tranquillamente quando si sveglierà-

Hermione si passò una mano tra i capelli fissando l'amica sconvolta.

Sapeva che non l'avrebbero presa bene ma non si aspettava che addirittura Ron fosse finito in infermeria e che Harry continuava a fissare il vuoto senza muoversi.

-Emh Ginny...da quant'è che è in quelle condizioni?- domandò accennando allo stato di Harry.

-Più o meno da quando siamo qui, una mezz'ora direi-

sospirò Ginny.

Hermione si avvicinò all'amico. Si chinò fino ad arrivare alla sua altezza.

-Harry come ti senti?- chiese poggiandogli le mani sulle ginocchia.

Il ragazzo smise di fissare il vuoto e si concentrò su di lei.

Sembrò riprendere lucidità non appena la vide.

-Hermione!-

-Si Harry, sono io...ti sei ripreso?-

Si scansò permettendo così al ragazzo di alzarsi.

-Herm, ti prego dimmi che quello che ho visto, quello che tutti abbiamo visto, era solo un brutto scherzo- Harry la stava quasi implorando.

Lei non poté fare a meno di abbassare lo sguardo, improvvisamente le sue scarpe erano diventate qualcosa di davvero interessante.

-Herm...per favore-

-Mi dispiace Harry...ma è tutto vero...-

Vide il volto, già chiaro dell'amico impallidire ulteriormente.

Poi si allontanò da lei e mise una mano in tasca.

Tirò fuori una di quelle pergamene.

Era tutta spiegazzata e strappata in alcuni punti.

Ma l'immagine era ancora ben visibile.

Gliela porse e lei la prese un po titubante.

-Vorrei davvero credere che Malfoy ti abbia costretto, ma più guardo la tua espressione in questa foto e più capisco che tu lo volevi-

Hermione osservò la foto. Era stata scattata nel momento in cui Draco le stava baciando, anzi era più appropriato dire, leccando il collo. Il volto del ragazzo era nascosto per via della posizione e dei capelli che gli ricadevano sul viso. Quello di lei invece era in bella mostra. Aveva la schiena inarcata, il collo piegato da un lato, gli occhi erano socchiusi mentre le labbra leggermente dischiuse, in un espressione di beatitudine.

Sbuffò, ripiegando la pergamena. Se solo in quel momento si fosse mostrata arrabbiata, o per lo meno avesse fatto vedere che stava tentando di allontanarlo adesso Malfoy sarebbe stato l'unico nei guai.

-Harry ascolta, so che la cosa ti sconvolge, ma credimi io sono sempre la stessa! Anche se ho baciato il furetto!-

Ma il ragazzo aveva smesso di ascoltarla e fissava, con un po troppa insistenza, lo scollo della riccia.

Li dove Draco aveva fatto saltare due bottoni, si intravedeva una porzione di seno quella lasciata scoperta dal reggiseno e in bella mostra c'era il segno lasciato dai denti di Draco quando l'aveva morsa.

-Lui...lui...- Harry aveva iniziato a respirare troppo velocemente.

-Harry calmati...respira piano-

Non voleva dover portare pure lui in infermeria.

Ma il ragazzo non accennava a volersi calmare, ora stringeva convulsamente la bacchetta e continuava a blaterare cose senza senso mentre il respiro era sempre più affannoso.

-Harry!-

All'improvviso lo vide accasciarsi a terra come un sacco di patate.

Dietro di lui Ginny teneva in mano un grosso e pesante libro, con cui l'aveva appena colpito in testa.

-Ma...Ginny!- esclamò allibita

La rossa si limitò ad alzare le spalle e posare il libro sul divano.

-Non preoccuparti, mi ama, mi farò perdonare quando si riprenderà- disse come se fosse la cosa più normale del mondo tramortire il proprio ragazzo colpendolo in testa con un libro.

Poi sotto lo sguardo esterrefatto di Hermione che era rimasta a bocca aperta, portò via Harry utilizzando un incantesimo di Levicorpus.

-Herm...ci parlerò io con lui non preoccuparti- disse prima di sparire al piano di sopra.

Il mondo stava girando al contrario.

Lei che baciava Malfoy e Ginny che quasi faceva secco Harry

e Ron...

Oddio Ron!”

Si era dimenticata che l'amico era ancora in infermeria.

Decise di andarlo a trovare, anche se aveva paura della sua reazione dopo aver visto quella di Harry.

Raggiunse l'infermeria, un paio di volte incrociò qualche gruppetto di studenti che si fermava a bisbigliare appena lei passava.

Cercò di non dargli troppo peso.

Per fortuna Ron era solo in infermeria. Almeno si sarebbe evitata ulteriori sguardi.

Il ragazzo doveva essersi appena svegliato perché aveva un espressione confusa e si guardava attorno cercando di capire perché si trovasse li.

Fece qualche passo fino a trovarsi davanti a lui.

-Ron...-

-Hermione!- il volto del ragazzo si illuminò e un attimo dopo scoppiò a ridere tenendosi la pancia.

è impazzito!” pensò la ragazza preoccupata.

-Per Merlino! Non ci crederai Herm, ho fatto un sogno assurdo...c'erano tutte queste pergamene...ma in realtà erano foto...- dovette fermarsi perché le risate gli impedivano di parlare.

-in quella foto c'eravate te e Malfoy!...assurdo vero?-

Per un attimo Hermione abbracciò l'idea di lasciar credere a Ron che fosse stato tutto solo un sogno, ma sapeva che non era giusto, prima o poi avrebbe scoperto la verità.

-Ron...-

ma il ragazzo non le prestava ascolto continuando a ridere

-Ron mi ascolti?- iniziava a perdere la pazienza.

-Assurdo...è troppo assurdo...-

-Ronald Bilius Weasley!- l'aver alzato la voce ed aver pronunciato il suo nome completo sortì l'effetto voluto, Ron si era bloccato di colpo e la fissava sorpreso.

Hermione sospirò e prima che gli tornasse un'altra crisi di risata isterica preferì vuotare il sacco.

-Non era un sogno, quella pergamena l'hai vista davvero, tutta la scuola le ha viste-

-Mione...è stato uno sbaglio? Quell'idiota ti ha costretto? È cosi vero?-

La ragazza si morse il labbro, cosa doveva dirgli?

-No Ron, lui non mi ha costretto...io l'ho voluto-

faticava quasi a guardarlo in faccia.

Il ragazzo ora non rideva più, si vedeva che ridere era l'ultima cosa a cui pensava in quel momento.

Tese una mano verso di lui che però indietreggiò bruscamente.

-Mi...mi odi?-

-No Herm, non potrei mai...però voglio che ora tu te ne vada-

Quelle parole furono come una pugnalata.

Ron la stava cacciando, voleva che lei se ne andasse.

-Ron ascoltami per favore...-

-Non ne ho voglia! Anzi sai che ti dico, ora mi sento meglio posso tornare tranquillamente al dormitorio, tu Herm fa quello che vuoi vai a cercare il furetto se lo desideri!-

La ragazza non riuscì a dire nulla mentre lo osservava rimettersi le scarpe afferrare il mantello e lasciare l'infermeria.

Non aveva motivo di restare li perciò uscì anche lei.

Si sedette sul muretto del porticato.

Restando in disparte, perché l'ultima cosa che voleva in quel momento era che qualche studente la importunasse.

Non sapeva davvero come uscire da quella situazione. Ma cosa secondo lei ancora peggiore era che dopo quello che le aveva fatto, invece di odiarlo come avrebbe fatto qualsiasi ragazza sana di mente lei sentiva di amarlo ancora.

Sono un caso disperato! Dovrei odiarlo non sentire il cuore battere ogni volta che penso a lui!”.

Intanto giù nei sotterranei un ragazzo stava pensando ad un valido motivo per non strozzare il suo migliore amico.

-Stavolta ai superato il limite Draco-

-Sai anche tu quello che mi ha fatto, non poteva passarla liscia-

-Era proprio necessario umiliarla davanti a tutta la scuola? E non pensi alla tua reputazione?-

Il biondo scrollò le spalle e si accese una sigaretta.

-Io non avrò molti problemi, sarà facile far credere a tutti che l'ho fatto solo per dimostrare che nemmeno la mezzosangue può resistermi-

-Hermione non se lo meritava...-

Draco si avvicinò fino ad essergli ad un palmo dal naso.

-Ma tu, da che parte stai? Sei il mio migliore amico? Allora smettila di difenderla!-

-Si Draco sono il tuo migliore amico, ma voglio bene ad Hermione e sono sicuro che in questo momento sta soffrendo, vorrei andare da lei a consolarla e invece sono qui a cercare di far rinsavire te!-

-Nemmeno io mi meritavo di essere obliviato...quella notte Blaise...ho fatto il sesso migliore della mia vita. Un esperienza fantastica che mi è stata strappata via-

Lo sguardo di Blaise si addolcì.

-Draco...va da lei e scusati, lei ci tiene a te sono certa che saprà ascoltarti-

Il biondo scosse la testa e si allontanò.

-In questo momento provo solo tanta rabbia verso di lei mista al desiderio di possederla...non voglio scusarmi, non ancora, prima deve capire che anche io ho sofferto-

Blaise scosse la testa, era inutile farlo ragionare in quel momento.

-Cerca di pensare alla cosa giusta da fare- disse posandogli una mano sulla spalla prima di lasciarlo solo.

Draco attese che l'amico si fosse allontanato poi scagliò un pugno contro la parete.

Iniziava a fare freddo ed ormai era buio fuori.

Presto ci sarebbe stato il coprifuoco, forse era il caso di tornare al dormitorio.

-Herm...-

Harry l'aveva raggiunta e sembrava molto più tranquillo rispetto a prima

-Harry! Come...come ti senti?-

-A parte un leggero mal di testa sto bene, Ginny ci è andata giù pesante con quel libro!-

-Ora capisci il senso del detto “il peso della cultura”-

I due amici non poterono fare a meno di ridere, ma durò poco, infatti tornarono entrambi subito seri.

-Ho parlato con Ginny e mi ha fatto capire che tu sei la nostra migliore amica, ma sei anche una ragazza che è libera di fare le scelte che desidera, nonostante a volte non tutti le apprezzino...mi dispiace di aver reagito male, avrei dovuto ascoltarti e capire le tue motivazioni, come amico ho sbagliato-

Hermione lo abbracciò appoggiando la testa contro il suo petto.

-Però Hermione...proprio Malfoy? Sul serio? Ho capito il potere dei soldi!-

Hermione rise fingendo di picchiarlo.

-Ehi! Non sono quel tipo di ragazza!-

Harry la strinse a se accarezzandole i capelli.

Era felice che le cose almeno con lui si erano sistemate, degli altri studenti non le importava quello che potevano pensare di lei.

-Parleremo a Ron insieme, vedrai che riusciremo a farlo ragionare, ti vuole troppo bene per avercela con te-

Tenendosi a braccetto tornarono in dormitorio, cinque minuti prima del coprifuoco.


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Capitolo 12
*** e questo come si affronta? ***


Non so che parole usare per scusarmi! Sono sparita cosi all'improvviso e senza dare spiegazioni >.< . Se non vorrete più seguire la mia storia vi capirò. Tornerò a postare una o due volte la settimana. Ogni due settimane quando ho altri impegni.

Ovviamente la mia idea di non far durare la storia più di 15 capitoli è andata ampiamente a farsi benedire, qui arriviamo come minimo a 30.

Per chi volesse continuare a seguirmi nonostante la lunga assenza, dico Grazie!


Buona Lettura

Miki.






Ad occhi estranei tutto sembrava essere tornato alla normalità. Il trio dei miracoli era di nuovo riunito, anche se con la presenza ormai fissa di Ginny, non era più corretto parlare di trio. In realtà le cose erano ben lontane dall'essere come prima. Con Harry aveva recuperato bene il rapporto, lui sembrava aver assimilato ed in parte accettato il fatto che a lei piacesse Draco. Da quando si era confidata con lui, era tornato ad essere il solito Harry, sempre troppo preoccupato e premuroso verso di lei, ma anche sempre pronto ad appoggiarla. Con chi invece aveva ancora problemi, era Ron. Si parlavano, passavano del tempo insieme, ma c'era una specie di muro invisibile tra loro. Muro che aveva eretto il giovane. In Sala Grande non correva più per prendere il posto vicino a lei, non cercava più di rubarle il cibo dal piatto quando credeva che fosse distratta e se aveva bisogno di aiuto con qualche materia si rivolgeva a lei con più imbarazzo del solito. Per fortuna c'era Ginny che almeno non era mai cambiata, aveva sempre potuto sfogarsi con lei senza paura di essere giudicata.


-Lo sai che mio fratello a volte è proprio idiota- le disse la rossa mentre facevano colazione in Sala Grande.


-Si, lo so da quando frequento questa scuola, però essendo amici da tanto credevo che non sarebbero state questo genere di cose ad allontanarci- sospirò versandosi del succo di zucca.


-il fatto è che Ron ti vuole davvero molto bene Herm, questa cosa di Malfoy l'ha un po destabilizzato, dagli ancora un po vedrai che gli passerà-


Non appena sentì nominare “Malfoy” istintivamente alzò lo sguardo verso il tavolo di Serpeverde. Lui però non la guardò nemmeno un secondo, continuando a parlare con Pansy. La cosa non la disturbò più di tanto e tornò a dedicarsi alla sua colazione.

Fu solo dopo la fine delle lezioni, durante il quale non c'era stato nemmeno uno scambio di sguardi, una parola, un insulto, un tentativo di sabotaggio reciproco, che Hermione comprese quello che stava succedendo: Draco la stava ignorando!

La cosa la sconvolse più di quanto credeva, si aspettava di dover controbattere a qualche insulto, che lui si sarebbe vendicato con qualche altro scherzo come quello delle pergamene, era pronta a tutto, tranne che ad essere ignorata.


-Herm!- Blaise correva verso di lei, la raggiunse a metà del corridoio

-Blaise ciao! Come mai cosi di corsa?-

-volevo ricordarti che questa sera c'è la riunione nella Stanza delle Necessità per decidere della festa di Capodanno-

-è vero! Menomale che me lo hai ricordato, già me l'ero scordato- disse battendosi una mano sulla fronte.

-Abbiamo poco più di 48 ore speriamo di caverne qualcosa di buono tutti insieme-


Fecero un pezzo di strada insieme prima di separarsi, dandosi appuntamento a quella sera.


-Andiamo Ginny, siamo in ritardo!- esclamò bussando per l'ennesima volta alla porta del bagno, dove la rossa era rinchiusa da più di mezz'ora.

-Arrivo un attimo!-

-me lo hai già detto cinque volte! Quanto dura questo attimo?-

Finalmente la porta del bagno si aprì

-sono pronta possiamo andare-.


Quando raggiunsero la Stanza delle Necessità erano le 22 circa e gli altri erano già tutti li.


Nella stanza era apparso un grosso tavolo ovale con 8 sedie intorno.


-Scusate il ritardo- disse Herm prendendo posto tra Blaise e Luna.

-Colpa mia- ammise Ginny, sedendosi vicino a Harry.


-Bene, adesso che siamo tutti, direi di iniziare a buttare giù qualche idea per il nostro progetto- prese la parola Daphne.


Ognuno iniziò a dire la sua, e ben presto le cose si incasinarono terribilmente. Tutti parlavano insieme, le frasi si accavallavano e ad Hermione stava venendo un terribile mal di testa.


-Ragazzi per favore! Così non concludiamo nulla, il tempo a nostra disposizione non è molto e se vogliamo fare qualcosa di speciale è il caso che iniziamo a collaborare seriamente- disse alzandosi per farsi udire da tutti.


-tu cosa proponi?- domandò Ginny


-prima di tutto, chi vuole occuparsi delle decorazioni?-


Luna alzò subito la mano -posso farlo io, sono brava in queste cose-


-Mi offro di darle una mano- disse Ginny.


Hermione fece apparire una pergamena ed una piuma su cui prese alcuni appunti.


-Io e Daphne vorremo occuparci della musica- disse Blaise


-Perfetto, chi si offre per il cibo?-


-possiamo farlo io e Ron, per te va bene?- disse Harry guardando l'amico


-certo! Lasciate fare a noi!- disse Ron battendosi una mano sul petto.


-Finalmente le cose si stanno sistemando....ricapitolando: Luna e Ginny si occuperanno delle decorazioni, Blaise e Daphne della musica, Harry e Ron del cibo. Quindi manchiamo solo io e....Draco-

All'improvviso le venne il dubbio che gli altri l'avessero fatto a posta a farla finire in coppia con lui.


-Potremo occuparci del bere- disse il biondo che era rimasto in silenzio fino a quel momento.


-E sia, ma non esagereremo con l'alcool- lo ammonì Hermione.


-Che ne dite di pensare ad un tema per la festa?- propose Daphne


Si consultarono per un po e alla fine concordarono tutti per un tema da 1000 e una notte.

-Adesso resta solo una cosa da fare, mandare gli inviti agli altri studenti-


-Se non è un problema potrei occuparmene io, ho già un idea sui biglietti da creare- disse Luna.


-Perfetto, direi che è tutto, inizieremo da domani abbiamo due giorni prima della festa-.


Un po alla volta lasciarono tutti la stanza. Draco stava varcando la soglia per seguire Blaise, quando facendosi coraggio Hermione lo afferrò per un polso.


-Che vuoi?-


-A che gioco stai giocando?-


-Ma di cosa parli? E lasciami il polso-


Solo allora si rese conto che lo stava ancora stringendo.


-Prima mi baci, mi spogli, poi lo scherzo delle pergamene ed ora....mi ignori totalmente, cosa speri di ottenere?-


-Ti brucia che io ti stia ignorando? Che non cerchi più le tue labbra?....Che non brami più il tuo corpo?- ad ogni domanda si fece sempre più vicino fino ad imprigionarla contro il muro.


-Smettila!- disse allontanandolo da se, prima che potesse dire o fare altro era già corsa via.



Draco si disegnò un sorriso beffardo sul volto prima di lasciare la stanza e raggiungere i dormitori. Il suo piano stava procedendo esattamente come doveva e la Granger non sospettava nulla, troppo presa a farsi rodere il fegato dal fatto che lui la ignorasse.


-Cosa stai macchinando Draco?-

-Affari miei, Blaise-

-è di Hermione che stiamo parlando, è una mia amica-


Draco alzò gli occhi al cielo. Ormai si era abituato all'idea che Blaise passasse quasi più tempo con Hermione che con lui.


-Nulla di pericoloso se può tranquillizzarti-

-Non mi dirai altro vero?-

-Non questa volta, almeno per ora-.


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Capitolo 13
*** Non era un appuntamento! ***


Ormai ad Hogwarts non si parlava d'altro che della festa di Capodanno. Ginny e Luna avevano fatto un lavoro egregio con gli inviti. Ovunque nella scuola era possibile trovare gruppi di studenti che si confidavano tra loro cosa avrebbero indossato e cosa ne pensavano di questo tema così particolare.


-Ehi Granger, vediamoci tra mezz'ora davanti i cancelli, andiamo a comprare le bevande per la festa- le disse Malfoy mentre uscivano dall'aula di Incantesimi. Per quel giorno era l'ultima materia.


-E cosi oggi avrai un appuntamento con Draco-


-Io e Malfoy non avremo nessun appuntamento, Ginny- rispose la riccia mentre riponeva i libri nell'armadio del dormitorio.


-Però sarete solo tu e lui- insisté la ragazza


-Si perché tu e gli altri avete deciso di metterci in coppia per questo progetto- le fece notare Hermione.


-Come se ti dispiaccia!-


Hermione le lanciò un cuscino in faccia poi prima che l'amica potesse contraccambiare lasciò il dormitorio per raggiungere i cancelli.


-Sei in ritardo Granger-


-Solo di un minuto Malfoy, non cominciare-.


In silenzio e distanti si recarono ad Hogsmeade.

Il paese era ancora addobbato con le decorazioni natalizie.

E ovunque si avvertiva un aria di festa.


-Seguimi- disse all'improvviso il ragazzo afferrandola per un polso.


Hermione sentì chiaramente la sensazione di capovolgimento di quando ci si smaterializza.


Un attimo dopo non erano più ad Hogsmeade ma in una via poco trafficata di Diagon Alley.


-Che ci facciamo qua Malfoy?-


-Compriamo le bevande ovviamente, per quello che ho in mente io Hogsmeade non andava bene-.


Draco si muoveva sicuro tra le vie della città, a passo svelto, ed Hermione faticava a stargli dietro.


Circa due ore dopo avevano ordinato tre casse di alcolici e quattro di analcolici che sarebbero state direttamente recapitate ad Hogwarts l'indomani mattina.


-Abbiamo ancora un po di tempo Granger, che ne dici di un salto ai Tre manici di scopa?-


-Solo se offri tu-


-Sono un gentiluomo, come potrei rifiutare?-


Si smaterializzarono ad Hogsmeade tenendosi per mano.


Quel giorno il locale era parecchio affollato ma riuscirono comunque a trovare un tavolo libero in un angolo della sala.


-Come mai hai scelto il tema delle mille e una notte?-


-Non l'ho scelto io, l'ho solo proposto e siete stati tutti d'accordo-


La cameriera portò loro le ordinazioni: una burrobirra per Draco e cioccolata alla cannella per Hermione.


-Sai Granger, l'idea di vederti indossare un abito da Odalisca mi alletta parecchio-

disse con il solito ghigno dipinto in volto.


Ci mancò poco che Hermione si strozzasse con la cioccolata.


-E come mai? Se posso saperlo- chiese tossendo


-Perché mi immagino come sarebbe potertelo levare- le sussurrò sporgendosi verso di lei.


Hermione gli avrebbe volentieri tirato uno schiaffo se non fossero stati in pubblico.


Quando uscirono dal pub era ormai ora di rientrare. La loro parte l'avevano fatta e speravano che anche gli altri fossero riusciti a svolgere i loro compiti.


Si erano appena allontanati dai Tre manici di scopa quando uno studente si parò davanti a loro. Era il capitano della squadra di Quidditch di Corvonero.


-Ciao Granger- disse il giovane che sembrava non aver notato la presenza di Malfoy


-Ciao Davies, hai bisogno di qualcosa?-


-Si, mi stavo chiedendo se ti andrebbe di venire con me alla festa di Capodanno-


Quella proposta lasciò Hermione spiazzata che ci mise un po a rispondere.


-Accidenti, hai già qualcuno?-


-No, veramente io....si insomma mi piacer...-


-Ciao anche a te Davies, come stai? Oh io sto bene! Grazie per l'interessamento, mi spiace dirtelo ma Hermione è già impegnata con me, buona giornata-


Prima che potesse fare o dire qualcosa venne trascinata via da Malfoy sotto lo sguardo sbigottito del giovane Corvonero.


-Malfoy! Non farlo più!-


-Fare cosa?-


-Decidere per me-


-Mi vuoi dire che eri d'accordo ad andare con lui?-


-Se anche fosse?-


-Beh mi spiace deluderti ma tu ci verrai con me-


-Lo stai facendo di nuovo! Non ti sopporto quando fai cosi! Io sono libera di andare alla festa con chi.....- dovette interrompersi bruscamente perché il ragazzo l'aveva appena afferrata per le spalle e baciata.


-M...Malfoy!- esclamò dopo qualche secondo allontanandosi da lui.


-Era l'unico modo che avevi per zittirmi?-


-Non è per quello...-


-Cosa?-


-Non ti ho baciata per zittirti- disse il ragazzo sorridendo indicando un punto sopra le loro teste


Hermione lo seguì con lo sguardo e vide che erano fermi davanti una porta sopra la quale era appeso del vischio.

Senza dire una parola e arrossendo fino alla punta dei capelli Hermione riprese la strada del ritorno.


-Sto ancora aspettando una risposta Granger, verrai con me alla festa?-


-Ho scelta?-


-No, ma non te ne pentirai- disse passandole un braccio intorno alle spalle mentre passavano vicino un gruppo di studenti di Tassorosso del terzo anno.


-Ci vediamo dopo, è stato proprio un bell'appuntamento non trovi?-


-Quello non era un appuntamento!-.


Quella sera dopo cena si ritrovarono tutti per discutere dei loro compiti.


Luna e Ginny avevano terminato con gli inviti e si stavano occupando delle decorazioni.


Daphne e Blaise erano a buon punto con la musica.

Così come Harry e Ron lo erano con il cibo.


-Ormai è quasi tutto pronto. Ma c'è una cosa che manca e senza la quale questo tema non può esistere- disse Hermione


-sarebbe?- chiese Harry fissando l'amica


-Il narghilè-


Vedendo i loro volti perplessi Hermione si affrettò a spiegare di che cosa si trattava


-Sembra interessante, ma come ce lo procuriamo?- domandò Blaise


-Lasciate fare a me- disse Draco


A differenza degli altri sapeva di cosa stava parlando Hermione e sapeva anche dove andare per prenderne qualcuno.


Per tutto il tempo della cena e anche dopo, durante l'incontro con gli altri, Hermione aveva cercato di non pensare al bacio. Non era il primo che si davano, ma un bacio sotto al vischio era qualcosa che non si sarebbe mai aspettata da Draco.


Quella notte però quasi non chiuse occhio, non riuscendo a smettere di pensarci.

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Capitolo 14
*** il mio egoista preferito ***


Eccoci ad un nuovo capitolo, ci ho messo un po a scriverlo, spero vi piaccia come è piaciuto a me scriverlo. Come sempre ricordate di lasciare un commento, anche una critica può essere utile a volte.

Baci Miki.




-Ragazze, qualcuna aveva avvertito Luna?- domandò Hermione, mentre aiutava

Pansy ad indossare una collana ricca di pendenti.

-Ci ho pensato io, ma ha detto che preferiva prepararsi nel suo dormitorio- rispose Ginny.

Le due Grifondoro erano nel dormitorio Serpeverde dove Daphne e Pansy le aspettavano per prepararsi.

-Wow Hermione! Questi abiti sono stupendi! Con questi colori sgargianti, le decorazioni poi cosi elaborate- esclamò Daphne ammirandosi nello specchio nel suo completo da odalisca blu cobalto ricco di decorazioni argentate.

-Daphne a te starebbe bene qualsiasi cosa- disse Ginny.

Le quattro ragazze indossavano lo stesso abito, composto da un top finemente decorato e da una gonna formata da più strati sovrapposti, per non essere troppo uguali avevano scelto ognuna un colore diverso: Daphne blu, Pansy verde chiaro, Ginny giallo, Hermione era quella che aveva avuto più difficoltà a scegliere, ma alla fine aveva optato per uno bianco con decorazioni dorate.

-Faremo faville questa sera!- disse Pansy.

Hermione non voleva darlo a vedere, ma era un po nervosa, l'idea del tema della festa era stata sua. Se le cose non fossero andate per il meglio alla fine si sarebbe sentita in parte responsabile. La festa però non era l'unico motivo del suo nervosismo. La causa principale in realtà era un altra, ed aveva un nome un cognome: Draco Malfoy. Si perché da una settimana circa Hermione non sapeva più che pesci prendere con lui. Non erano amici, gli amici non si baciavano sotto il vischio, anzi non si baciavano in generale. Non erano una coppia. Almeno lei non lo credeva, non era tipo da relazioni occasionali ed era abbastanza certa che nemmeno Draco lo fosse, il comportamento del ragazzo poi non l'aiutava certo a fare chiarezza nella sua testa. Prima le dice che gliela avrebbe fatta pagare per averlo privato della memoria, poi qualche tempo dopo la bacia sotto il vischio.

-Hermione....Hermione scendi dalle nuvole!-

Era così concentrata sul suo monologo interiore che le ci volle un po prima di accorgersi che Ginny la stava chiamando, data la posizione con le mani sui fianchi, anche più di una volta.

-Che c'è?-

-C'è che se non la smetti di stare con la testa fra le nuvole alla festa ci andavi con la gonna al rovescio-

Con le guance tinte d'imbarazzo Hermione si sistemò la gonna e ringrazio l'amica per averle evitato una figuraccia.

Quando mezz'ora dopo varcarono la porta della stanza delle Necessità quasi stentavano a credere di essere ancora ad Hogwarts. Tutto in quella stanza, richiamava al mondo arabo, il mondo delle mille e una notte.

Vi era un turbinio di colori, profumo d'incenso, il fumo leggero che usciva dai narghilè, la musica di sottofondo e le chiacchiere e le risate degli studenti, tutti con i loro abiti a tema per l'occasione.

-Granger! Questi Narghicosì sono fantastici! Uno sballo!- disse Nott vestito come un genio della lampada e già un po su di giri.

-Contenta che ti piaccia- rispose Hermione mentre con lo sguardo già vagava per la stanza alla ricerca di lui.

-Cercavate forse me con cosi tanto interesse?-

Blaise era apparso dietro di lei, bellissimo nel suo abito da guerriero arabo.

-Desolata mio bel guerriero ma il mio sguardo era per qualcun altro-

-Cosi mi costringe a rivolgere la lama della mia sciabola verso la gola di questa persona, chi è costui che osa rubarvi a me?- disse facendo la voce grossa, mentre con un braccio le cingeva i fianchi e l'attirava a se.

Pochi attimi dopo scoppiarono entrambi a ridere.

-Stai benissimo vestita cosi, lasciatelo dire, il tuo principe arabo è poco più giù a fumare un narghilè- disse schioccandole un bacio sulla guancia.

Hermione lo ringraziò e si allontanò lasciandolo a parlare con Pansy e Daphne.

Mentre Ginny si allontanò alla ricerca di suo fratello e di Harry.

Proprio come le aveva detto Blaise, trovò Draco poco distante seduto su dei cuscini color turchese, intento a fumare un narghilè. Anche da seduto, era impossibile non constatare quanto quel costume da principe arabo gli donasse. Il ragazzo se ne stava ad occhi chiusi, con la schiena appoggiata alla parete e le gambe incrociate.

Hermione si sedette davanti a lui imitandone la posizione delle gambe e senza dire nulla iniziò a fumare anche lei il narghilè.

-Non pensavo che oltre a conoscerli li fumassi anche- disse Draco aprendo gli occhi.

-Come sapevi che ero io?-

-Il tuo profumo, sei l'unica in questa scuola ad usare quel profumo: vaniglia e ribes-

-Anche tu hai un profumo unico, sai di menta-

Era piacevole conversare cosi, senza per una volta lanciarsi frecciatine ed insulti.

-Sono tutti entusiasti di questa festa, hai avuto un ottima idea, devo riconoscerlo-

-è riuscita grazie alla collaborazione di tutti- rispose Hermione.

Un fantasma si avvicinò a loro con un vassoio di tartine.

-Grazie- disse Hermione prendendone un po per lei e per Draco.

-Di nuovo bianco...-

-Cosa?-

-il colore che hai scelto per l'abito è di nuovo il bianco, l'avrai mica fatto per me?-

-Ma figurati! L'ho fatto solo perché è un colore che mi dona-

In realtà il ragazzo ci aveva preso in pieno, ma non l'avrebbe ammesso.

-Tu piuttosto, un costume da principe, scontato-

-Che altro potevo scegliere? Sono o non sono il Principe delle serpi?-

Stava per ribattere, quando l'improvviso alzarsi della musica, seguito dal brusio degli studenti che si faceva via via sempre più fitto, attirò la sua attenzione.

-Vado a vedere che succede, vuoi venire?-

Draco scosse la testa e lei si allontanò senza aggiungere altro.

Si avvicinò alla folla che si era formata e vi trovò anche Harry, Ron e Ginny. Entrambi i ragazzi erano vestiti da guerrieri.

-Ciao ragazzi, che succede?-

-Guarda tu stessa- disse Harry sorridendo.

Hermione si fece un po di spazio tra la folla per riuscire a vedere meglio.

Al centro dello spazio che si era creato c'era Luna, sgargiante nel suo abito fucsia, che volteggiava e saltellava da una parte all'altra a ritmo della musica e del battito di mani degli studenti che assistevano al suo improvvisato spettacolo.

-Luna è sempre una sorpresa- disse Ron guardandola ammirato.

Fino ad allora nessuno stava ballando, ma dopo aver visto Luna, si erano formate alcune coppie e gruppetti che avevano iniziato a ballare.

-Vuoi ballare?- le chiese Harry.

Hermione lanciò uno sguardo a Ginny, cercando la sua approvazione, ma la ragazza aveva già agguantato suo fratello per trascinarlo in pista.

-Volentieri-.

Per permettere a tutti di ballare, almeno per quanto riguardava la musica, avevano optato per qualcosa che si discostasse un po dal tema arabo.

-Avresti dovuto vedere prima Ron, si è fiondato sul buffet non appena siamo entrati, quasi si strozzava a furia di ingoiare cibo-

-Non mi stupisce affatto, quando morirà rinascerà aspirapolvere-.

Stava ancora ballando con Harry quando due braccia le cinsero i fianchi allontanandola da lui.

L'inconfondibile profumo di menta le investi le narici.

-Draco...è finito il narghilè?- chiese mentre si voltava e gli cingeva il collo con le braccia.

-Al diavolo il narghilè, non ne potevo più di vederti ballare con lo Sfregiato-

Hermione gli pestò un piede.

-Smettila di chiamarlo cosi- disse imbronciata.

-E va bene, ma solo per questa sera-

Draco la portò via dalla pista da ballo, verso un angolo della sala.

-Almeno per cinque minuti ti voglio solo per me, li c'erano troppi studenti a guardarti- disse abbracciandola, poggiando le labbra sul suo collo.

Lei si strinse a lui sospirando.

-Cosa siamo?- chiese allontanandolo per guardarlo negli occhi.

-A cosa ti riferisci?-

-A noi due, è da un po che ci penso, non siamo più nemici, non siamo amici, non siamo una coppia....ma allora cosa siamo?-

Doveva fare chiarezza su questa cosa o non avrebbe più dormito la notte.

Draco però invece di rispondere la prese per mano e la trascinò via dalla festa.

-Dove stiamo andando?-

-Alla torre di Astronomia-

Hermione era sempre più confusa ma decise di non fare altre domande limitandosi a seguirlo.

La torre era ovviamente deserta, solo quando furono davanti la finestra Draco le lasciò la mano.

-Cosa ci facciamo qui?-

-Tra poco lo scoprirai-

Passarono secondi che a lei parvero interminabili. Poi all'improvviso nel cielo apparve una luce abbaiante e un boato, poco dopo dei fuochi d'artificio esplosero illuminando tutto con i loro colori.

Il rumore è assordante e aveva attirato anche gli altri studenti che un po alla volta si era riversati in giardino, tutti con il naso all'insù ad ammirare lo spettacolo.

Loro due avevano una posizione privilegiata. Hermione era rimasta incantata, ma c'era una cosa che non le tornava, nell'organizzazione non erano stati previsti i fuochi d'artificio.

-Hai fatto tutto da solo...- mormorò fissando Draco.

-L'ho fatto per te, per me cambiare quel che sono è difficile, sono un egoista ed uno stronzo e tale resterò, ma tu riesci a tirare fuori sempre la parte migliore di me, Hai visto in me qualcosa che nemmeno io riuscivo a vedere, non so se sono davvero il ragazzo che meriti, ma adesso l'unica cosa che voglio è poterti stringere tra le braccia, l'ho già detto no che sono egoista?-

Hermione non gli diede tempo di proseguire e si gettò tra le sue braccia.

-Sei il mio egoista preferito- disse premendo le labbra sulle sue.

Il bacio si fece presto più passionale, i loro corpi che si toccavano, le mani che si cercavano. Ben presto la foga prese il sopravvento e quello che doveva essere solo un bacio divenne un turbinio di sospiri, morsi sulle spalle, mani che vagavano su ogni centimetro di pelle. Faceva freddo li su, e questo la spingeva a cercare sempre di più il calore del corpo di Draco. Il ragazzo la stringeva tra le braccia, inebriandosi del suo profumo. Sapeva che non sarebbe stato sazio finché non l'avrebbe posseduta.

La trascinò con se a terra, a nessuno dei due sembrava importare del pavimento freddo. Draco la imprigionò sotto di se, le sfilò il top e le baciò il seno, nello stesso momento le allargò le gambe posizionandosi tra di esse.

-Fermami ora, perché tra poco non riuscirò più a tornare indietro-

Hermione si sollevò baciandogli la fronte e accarezzandogli i capelli

-Io sono già al punto di non ritorno-.

Un boato più forte annunciò che lo spettacolo di fuochi d'artificio era terminato, ma annunciava anche che l'anno nuovo era arrivato.

-Buon Anno- le sussurrò sulle labbra prima di baciarla, mentre con una spinta entrava in lei.

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Capitolo 15
*** Anche un Dra...co può essere geloso ***


Emh...ciao a tutti! Si sono quella che era sparita di punto in bianco, si quella che non aggiornava da Maggio, proprio io esatto. Non so davvero come scusarmi. Volevo prendermi una pausa breve dalla storia e ho finito per far passare 6 mesi. In realtà più di una volta ho cercato di riprenderla in mano, ma con scarsi risultati. Poi finalmente ho capito, avevo bisogno che la storia prendesse una piega un po diversa. E finalmente dopo 6 mesi ho fatto pace con il cervello ed ho capito come volevo che questa storia andasse avanti.

So che è passato tanto tempo, ma se vorrete anche solo dargli un occhiata ne sarò felice.

Prima di lasciarvi alla lettura però devo avvertirvi di due piccole modifiche:

  1. La storia non si svolge più al terzo anno come avevo detto all'inizio, ma ben si al sesto.

    Per il resto tutto quello che è successo finora, è successo

  2. Più in la probabilmente il rating diventerà rosso.


Nella speranza che continuiate a seguirmi, vi saluto e alla prossima!

Miki.



Capitolo 15: Anche un Dra...co può essere geloso


-Ma allora stiamo insieme davvero?-

-Si Granger, io e te stiamo insieme, smettila di chiedermelo-

-Lo so ma mi sembra così irreale...-

-Potevo capire all'inizio, ma ormai è passato un mese, non puoi continuare a chiedermi se stiamo insieme- disse Draco passandosi una mano tra i capelli mentre l'altra scendeva ad accarezzare la coscia della ragazza. Che per tutta risposta si accoccolò ancora di più contro di lui.

Erano in camera di Draco, seduti ed abbracciati sul letto. Dopo aver finito la loro sessione di “esercizi” mattutini.

-Cosa voleva da te quel Tassorosso ieri?- domandò ad un tratto il ragazzo

-Cosa?-

-Ieri ho visto che parlavi con un ragazzo di Tassorosso, o meglio tu parlavi, lui ti mangiava con gli occhi-

Hermione si tirò su sui gomiti e lo fissò

-Non ci credo, lo stai facendo di nuovo-

-fare cosa?-

-Sei geloso!-

-No che non sono geloso!- ribatté punto sul vivo.

Hermione era felicissima di poter dire a tutti che era la ragazza di Draco Malfoy, che le cose tra loro andavano a gonfie vele, che il sesso insieme era fantastico e tante altre belle cose. C'era però una cosa con cui non aveva fatto subito i conti: la terribile gelosia di Draco.

Da quando stavano ufficialmente insieme, in alcuni momenti, lui più che un fidanzato sembrava un cane da guardia. Non sopportava che altri ragazzi al di fuori di Harry, Ron, Neville, Blaise e Nott si azzardassero a rivolgerle parole più lunghe che non fossero “Buongiorno” e “Buonasera”. Se qualcuno la chiamava per nome in sua presenza lui prima fulminava il poveretto con uno sguardo e poi lo informava che per lui era solo “Granger”.

-Si che lo sei, e questa cosa deve finire- disse mettendo il broncio

Il ragazzo la strinse a se massaggiandole la schiena.

-Prometto che cercherò di essere un po meno geloso, ma tu promettimi che non mi chiederai più conferma sul fatto che stiamo insieme o meno-

-Affare fatto!-

Si strinsero la mano sorridendo

-Comunque...-

-Si Draco?-

-Insomma che voleva quell'idiota?-

Un cuscino lo colpì dritto in faccia.

-Scherzavo!- disse parandosi il volto mentre un altra cuscinata piombava su di lui.



Gennaio passò in un clima di tranquillità, quasi ozioso. Perfino lo scoop della nuova coppia Granger-Malfoy che aveva destato tanto scalpore tra gli studenti, aveva lentamente perso d'interesse.

L'unico che non sembrava darsi pace era Ron Weasly.

Anche quella mattina discuteva con il suo migliore amico sul fatto che secondo lui era stava una decisione troppo avventata.

-Ron non ti sembra il caso di finirla con questa storia?-

domandò esasperato Harry mentre sbocconcellava un tortino di zucca.

-Tu che ne pensi Harry?- insistette quello

-Lo sai cosa ne penso, Hermione è mia amica, lei sembra felice, va bene così-

Proprio in quel momento Hermione entrò in sala grande, ovviamente accompagnata da Draco. Si salutarono con un bacio veloce e poi ognuno ai loro tavoli.

-Ciao ragazzi, che c'è oggi di buono a pranzo?-

domandò sedendosi accanto a Ginny.

-Pollo alla castagne e tortino di zucca- rispose Ginny.

Hermione afferrò una coscia di pollo e la mangiò con gusto. Era appena stata a letto con Draco, e il sesso le metteva una fame terribile.

-Da quando stai con Draco mangi di più- le fece notare infatti Harry

-Hai ragione ma sai mi fa rotolare così tanto tra le lenzuola con lui che poi mi si smuove sempre la fame-

A sentire quelle parole Ron, che stava bevendo, ci mancò poco sputasse tutto in faccia alla sorella.

Harry gli batte una mano sulla schiena trattenendo a stento le risate.

Fu in quel momento che Silente, si alzò dal tavolo dei professori e richiamò l'attenzione di tutti.

-Studenti, scusate l'interruzione, ma ho una notizia importante da comunicarvi-

In pochi secondi era calato il silenzio e tutti erano voltati verso il preside.

Il volto dell'anziano si aprì in un largo sorriso.

-Come saprete tra due settimane è S. Valentino, la festa degli innamorati. Per questa ragione, quel giorno, è stata organizzata una gita a Diagon Alley. Ci sarà inoltre un altra sorpresa che però vi verrà comunica soltanto il giorno stesso. Detto ciò potete tornare al vostro pranzo, il tortino di zucca oggi è particolarmente buono-

Non appena il preside tornò a sedersi, un fitto brusio invase tutta la sala.

C'era chi già pensava a cosa indossare. Chi sbuffava perché non aveva una compagna o un compagno. Chi si domandava di quale sorpresa parlasse.

Gli occhi di Hermione vagarono per la sala, fino a raggiungere il tavolo dei Serpeverde, dove Draco ricambiò il suo sguardo.

Si sorrisero, poi qualcuno le posò una mano sulla spalla e lei interruppe il contatto visivo.

Era Neville in piedi vicino a lei e dall'espressione sembrava volesse chiederle qualcosa di estremamente importante.

Il pranzo poteva ritenersi ormai concluso, così si alzò anche lei.

-Che ne dici di fare due passi in cortile?-

Il ragazzo annuì con energia e la seguì fuori.

-Allora Neville, di cosa volevi parlarmi?-

-Si tratta più di un consiglio...-

-Sono tutta orecchi-

Il giovane si fermò ed iniziò a stropicciarsi la camicia, cercando di articolare un discorso sensato.

-Si tratta di Luna, mi sono accorto di provare qualcosa per lei...-

-ma è fantastico!...no scusa, continua pure-

-si, dicevo che è da un po che provo qualcosa per lei ma non trovo il coraggio di confessarglielo, ho paura-

Mentre parlavano avevano continuato a camminare ed ora erano giunti davanti ad una panchina.

-paura di cosa?- domandò Hermione mentre si sedevano.

-Che a lei io possa non piacere, si insomma che le interessi altro genere...-

-Tipo?-

-Beh...un genere tipo Malfoy, non potrei mai diventare uno come lui-

-No hai ragione, non potresti mai somigliare a Draco nemmeno se ti facessi biondo come lui!-

Scoppiarono entrambi a ridere, immaginandosi la scena.

-Scherzi a parte, conosco Luna e so per certo che non c'è speranza le possa piacere uno come Draco. Ognuno è unico, lo è lui così come lo sei te. Non forzare le cose, si te stesso, sei un ragazzo d'oro e sono certa che anche Luna se n'è resa conto. Quindi vai e conquistala!-

Neville l'abbracciò stretta.

-Grazie Herm, parlare con te mi ha fatto bene, ora mi sento più sicuro-

-Poi però voglio sapere come è andata- disse sorridendo.

In quel momento vide Blaise che con un gesto della mano la richiamava.

Salutò Neville con un bacio sulla guancia e raggiunse Blaise.

Non appena furono una di fronte all'altro si abbracciarono stretti.

Anche se ultimamente si vedevano di meno, Blaise restava sempre una delle persone a lei più care.

-Finalmente dopo una settimana sono riuscito a beccarti senza Draco alle calcagna-

disse passandole un braccio intorno alle spalle.

-Mi ha promesso che non sarebbe stato più tanto geloso-

-Credici-

-Dai, si ottimista!- disse sorridendo.

Camminarono così abbracciati fin dentro la scuola, a quel punto si separarono poiché lei aveva trasfigurazione e lui doveva allenarsi a Quidditch.

-Se ti va dopo fai un salto nella nostra Sala Comune, mi devi ancora la rivincita a scacchi- disse schioccandole un bacio sulla guancia.

-Volentieri-

disse Hermione dirigendosi poi dalla parte opposta.

Come al solito era arrivata in anticipo.

Prese posto aspettando che Harry e Ron la raggiungessero.

Quei dieci minuti che anticipavano l'inizio della lezione li usò per riflettere su come stava andando la sua vita ultimamente.

Era pressoché perfetta, e anche se era un pensiero sciocco, di tanto in tanto non poteva evitare di pensare se qualcosa avrebbe potuto rovinarla.


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