Profumo di menta di Miki_Yukihara (/viewuser.php?uid=88818)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Prologo ***
Capitolo 2: *** Strane sensazioni ***
Capitolo 3: *** Hogsmeade ***
Capitolo 4: *** nuove e vecchie amicizie ***
Capitolo 5: *** Partenza e primi preparativi ***
Capitolo 6: *** Party di Natale (parte 1) ***
Capitolo 7: *** Party di Natale (parte 2) ***
Capitolo 8: *** Ci sono decisioni che è difficile prendere ***
Capitolo 9: *** Qualcosa di inaspettato ***
Capitolo 10: *** Una serpe tradita è una serpe pericolosa ***
Capitolo 11: *** i veri amici saranno sempre al tuo fianco ***
Capitolo 12: *** e questo come si affronta? ***
Capitolo 13: *** Non era un appuntamento! ***
Capitolo 14: *** il mio egoista preferito ***
Capitolo 15: *** Anche un Dra...co può essere geloso ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1: Prologo ***
Prologo
Sospirò
portandosi il lenzuolo sul viso. Rimase così per un po'
completamente coperta. Immobile, solo respirando di tanto in tanto.
Poi con un gesto repentino scanso via il morbido tessuto bianco e si
mise a sedere sul letto con gli occhi spalancati e le mani tra i
capelli.
-Oddio....Oddio....Oddio!-
ripete tra se come fosse una cantilena. Chiunque l'avesse vista in
quel momento, nello stato in cui era, avrebbe pensato che lei,
Hermione Jane Granger, era completamente pazza. Forse dopo quello che
aveva fatto, pazza lo era davvero. Strinse le mani così
tanto da
farsi diventare le nocche bianche.
-Cosa
diavolo mi è venuto in mente? A che stavo pensando per
Merlino!-
imprecò sottovoce calciando via una delle scarpe che erano
vicino al
letto. Già il letto, quell'enorme letto a baldacchino, che
aveva
ospitato la sua performance o forse era più corretto dire la
loro
performance. Perché quello che Hermione aveva fatto non era
qualcosa
che si poteva fare da soli. Si alzò in piedi, completamente
nuda e
andò davanti allo specchio. Non si era mai vista bella, no
in realtà
non si era mai vista e basta. Tutte le sue attenzioni andavano allo
studio, aveva passato tutti quegli anni talmente concentrata a
dimostrare di essere la studentessa migliore, fregandosene totalmente
del suo aspetto. Intanto il suo fisico era cambiato, non era
più la
ragazzina acerba, dai capelli ricci sempre crespi continuamente china
sui libri. Era maturata, aveva acquisito più forme e la sua
chioma
un tempo ribelle ora erano dei morbidi boccoli color miele. Un
movimento proveniente dal letto la distolse dai suoi pensieri.
“Oh
no! Non può svegliarsi ora!” pensò in
preda al panico mentre
veloce raccoglieva i suoi vestiti e li indossava il
più veloce possibile. Dopo pochi minuti mancava solo una
cosa, la
sua bacchetta. Fece vagare lo sguardo per la stanza ma non
riuscì ad
individuarla. Dove era finita? Non poteva andarsene senza. Di nuovo,
la figura rannicchiata sotto le coperte si mosse mettendo in mostra
una gamba e li proprio nello spazio che si era creato vide la sua
bacchetta.
“Come
ci è finita li la mia bacchetta?” sapeva
già che non avrebbe mai
trovato risposta a quel pensiero. Con passo furtivo raggiunse il
letto e piano allungo un braccio verso la sua bacchetta. L'aveva
appena presa quando sentì chiaramente due occhi color
ghiaccio
posarsi su di lei e fissarla con un intensità tale da farle
sudare
freddo.
-che
stai facendo?- la voce era tranquilla, pacata eppure lei
avvertì un
brivido lungo la schiena.
-p...prendevo
le mie cose...- rispose allontanandosi di qualche passo.
-stai
scappando- non era una domanda ma una constatazione.
-n...non
è vero!- rispose piccata
-invece
si, ieri notte sei venuta a letto con me, ti sei rotolata con me tra
queste lenzuola gemendo di piacere, e ora ti stai pentendo ma
piuttosto che affrontare la verità preferisci scappare-
mentre
parlava si era alzato e avanzava verso di lei, chiaramente nudo.
-Non
mi sono pentita, ma lo sai meglio di me che tutto ciò
è
sbagliato...voglio dire...io e te! Noi due che andiamo a letto
insieme! Non si è mai visto una cosa del genere!-
-per
forza, è stata la prima volta...ma possiamo sempre
rimediare- disse
passandosi la lingua sulle labbra avvicinandosi ulteriormente a lei.
-Non
ti avvicinare!- scattò come una molla puntandogli la
bacchetta.
Lui
si fermò, ma sul suo viso sempre quel sorriso.
-e
dimmi cosa vorresti fare con quella?-
Già,
cosa voleva fare? Tramortirlo? Punirlo? E per cosa? Quello che era
successo lei lo aveva voluto, lo aveva voluto con tutta se stessa. La
notte che avevano passato insieme, quella notte non si era mai
sentita cosi viva. Ma adesso che era giorno si rendeva conto che non
era pronta ad affrontare tutto ciò. Perché lei
non era la ragazza
tanto coraggiosa che tutti credevano. Perché l'idea di
essere andata
a letto, di aver amato, anche se solo per poche ore, la persona che
per tutti quegli anni l'aveva derisa e offesa era qualcosa che lei
non poteva o forse non voleva affrontare.
-voglio
fare questo....Oblivion-
Non
appena il ragazzo cadde supino sul letto, lei si girò e
velocemente
uscì dalla stanza delle Necessità.
Si
guardò attorno per essere sicura che non passasse nessuno in
quel
momento. Non una persona, professore o studente che sia avrebbe
dovuto scoprire che lei Hermione Granger aveva fatto sesso con Draco
Malfoy.
“e
che sesso” penso mentre sgattaiolava verso il suo dormitorio.
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Capitolo 2 *** Strane sensazioni ***
Salve
gente! Con questo capitolo si entra nel vivo della storia. I
protagonisti come avrete capito sono Draco ed Herm. Chissà
come si
evolveranno le cose tra loro. Ancora non so con quale frequenza
aggiornerò la storia che conto però non superi i
20 capitoli.
Accetto qualsiasi suggerimento e critica e se la storia vi piace
fatemelo notare!
Un
saluto a tutti!
Miki
Finalmente
era arrivato Dicembre, mese di festività e di gite ad
Hogsmeade.
Molti studenti sarebbero ritornati a casa per le vacanze natalizie
cosi da poter passare la vigilia con i propri cari. Altrettanti
però
sarebbero restati li a godersi la scuola e i suoi addobbi natalizi.
Tra gli studenti che avevano deciso di restare c'erano Harry, Ron ed
Hermione. Che adesso insieme a Ginny sedevano al loro tavolo nella
Sala Grande, gustandosi un abbondante colazione.
-E
cosi tra due settimane partirete- disse Hermione
Avevano
deciso che sarebbero andati via solo la settimana della vigilia e che
sarebbero rientrati prima della fine dell'anno.
-Umh...Shi....infasshi-
boffonchiò Ron ingurgitando una fetta quasi intera di
panettone.
-Ronald!-
lo riprese sua sorella dandogli una pacca sulla schiena che quasi
rischiò di farlo strozzare.
Scoppiarono
tutti a ridere, mentre il rosso li fulminava con lo sguardo.
-è
un peccato Herm che tu non venga con noi- disse Harry deluso.
Quell'anno
per la prima volta lei non avrebbe passato le festività con
loro.
Non che si trovasse male alla Tana, tutt'altro, ma voleva passare un
po di tempo da sola e poi si trattava solo di una settimana.
-Starete
bene anche senza di me, e poi io sarò qui ad attendervi per
la festa
di fine anno!- disse passandogli una mano tra i capelli
arruffandoglieli.
Finita
la colazione si alzarono diretti ai dormitori per prendere i libri.
Quel giorno prima lezione era Pozioni.
-Ancora
pochi giorni e sarà ufficialmente vacanze!-
esclamò Ron.
Si
stavano avviando verso i sotterranei dove sicuramente Piton li stava
aspettando e probabilmente si era alzato con il piede sbagliato come
sempre.
-Se
in questi giorni mangerai come hai fatto questa mattina, Ron, sembrerai
un tacchino ripieno a Natale!- disse Harry ridendo.
Anche
Ron ed Hermione scoppiarono a ridere. Ma proprio in quel momento
passarono loro davanti due Serpeverde e la riccia finì
addosso ad
uno di loro.
-ehi!
Guarda un po dove vai!-
-sc...Malfoy!-
-Mezzosangue,
sei sempre tra i piedi- disse tra i denti
-Malfoy
finiscila!- si intromise Harry mettendosi in mezzo.
-No
Harry. Ha ragione è stata colpa mia-
Per
un attimo il tempo sembrò fermarsi, e solo quando vide quattro
paia di
occhi fissarla tra lo sconcerto e lo stupore si rese conto di cosa
aveva detto.
-Emh...cioè
voglio dire, avete visto anche voi che sono io che gli sono finita
addosso. Quindi, datosi che, io sono una persona educata a differenza
di qualcuno...mi pareva d'obbligo scusarmi!- disse cercando di
salvare la situazione.
-Andiamo
a lezione- disse Ron lanciando un ultima occhiataccia ai due
Serpeverde.
Quando
Hermione passò vicino a Draco sentì penetrargli
nelle narici un
intenso profumo di menta.
E
fu solo un attimo, ma le parve che Draco avesse cercato di
trattenerla. Ma forse se l'era solo immaginato.
-Stai
bene Draco?-
-Che
intendi Blaise?-
-Nulla,
è solo che sei strano....sai da quando...si insomma hai
capito-
-vuoi
dire da quando mi sono risvegliato nudo, nella stanza delle
Necessità, senza avere nemmeno il minimo ricordo di come e
perché
ero li?-
-esatto,
è passata una settimana, davvero non ricordi nulla?-
-vuoto
totale- rispose il biondo
-comunque,
cambiando discorso, l'hai vista la Granger?-
-quella
che mi è finita addosso poco fa? Si Blaise, ce l'avevo
così vicino
che mi era impossibile non vederla- Il solo pensiero di averla
toccata gli faceva prudere le mani, ma allo stesso tempo, non
riusciva a togliersi quella sensazione di calore che aveva provato
nel sentire i loro corpi a contatto, anche se per pochi secondi.
-No
Draco, quello che voglio dire è che da qui a qualche tempo
Hermione
è diventata davvero bella!- esclamò Blaise con
aria sognante
-Blaise,
lasciatelo dire...quello che non sta bene, sei tu!-
I
due amici scoppiarono a ridere, e veloci entrarono in aula.
Era
passata già una settimana da quando era successo. Nessuno
l'aveva
scoperto. Aveva passato giorni interi in preda all'ansia, aspettando
di sentirsi dire da un momento all'altro da qualcuno che sapeva
tutto. Ma per fortuna era rimasto solo una sua preoccupazione,
perché
nessuno a scuola, sospettava che lei potesse fare una cosa del
genere.
“Quel
che è fatto è fatto Herm. Basta stare in
ansia” pensò mentre
mescolava la sua pozione.
Quel
giorno sfortunatamente Piton aveva deciso di mischiare un po le carte
e così lei si era ritrovata in coppia con Malfoy e Zabini.
Mentre la
Greengass era finita con Harry e Ron.
-Per
Merlino Granger! Ti ho detto che va triturato non sminuzzato!-
-e
invece no! Qui c'è scritto chiaramente sminuzzare!-
-lascia
perdere cosa c'è scritto li!-
-e
certo Malfoy, l'hai creata tu questa pozione?-
-no,
ma sono il migliore a pozioni, so quello che faccio!- disse
incrociando le braccia.
“ma
di tanti proprio lui?” pensò scuotendo la testa,
mentre
imperterrita sminuzzava le erbe.
-invece
di litigare voi due, cerchiamo di terminare la pozione, prima che
Piton si innervosisca e tolga punti a tutti- disse Blaise cercando di
calmare le acque.
Alla
fine nonostante, le frecciatine e il cercare di sabotarsi a vicenda
la pozione riuscì alla perfezione.
Hermione
fu contenta di vedere che anche ai suoi migliori amici era filato
tutto liscio.
Harry
e Ron la precedettero fuori dall'aula, mentre lei raccoglieva le sue
cose.
Con
la coda dell'occhio vide una figura vicino a lei, con la divisa di
Serpeverde.
-Che
vuoi furetto?- chiese scocciata. Ma quando alzò lo sguardo,
vide che
non era chi si aspettava.
-Zabini...-
-delusa
Granger?- chiese sorridendo
-cosa....no
e perché poi?, ti serve qualcosa?-
-veramente
volevo farti una domanda...-
“Oddio...lo
sa! Che faccio? Cosa mi invento?” pensò mentre
già sentiva il
panico salirgli.
-ecco
vedi...la settimana....-
-io
non ho fatto niente!- esclamò senza riuscire a trattenersi
Blaise
la fissò arcuando un sopracciglio
-e
ci credo, sto parlando della settimana prossima-
-ah...ovvio...che
succede la settimana prossima?-
-c'è
la gita ad Hogsmeade, e volevo chiederti se ti andava di venirci con
me?- chiese sfoderando il suo sorriso migliore.
-dici
sul serio? Ti ricordo che io sono una mezzosangue...-
-e
allora? Non mi sono mai interessate quelle cose, sarà un
buon modo
per conoscersi meglio, per favore Hermione, mi renderesti davvero
felice!- disse prendendole la mano e stringendola tra le sue.
L'aveva
chiamata per nome! Quel ragazzo era incredibile. Alla fine non
poté
fare altro che accettare.
Poi
veloce, prima che i suoi amici entrassero dentro per trascinarla via,
prese le sue cose e lasciò l'aula.
-Ci
vediamo tra una settimana, fuori dai cancelli, alle 11!- le
gridò
Zabini un attimo prima che lei salisse le scale.
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Capitolo 3 *** Hogsmeade ***
Quella
mattina, venne svegliata presto dall'urlo della sua, ancora per poco,
migliore amica.
-Ginny!
Che ti urli sono le 8 del mattino!- esclamò lanciandole un
cuscino.
Di solito a quell'ora si trovava già in Sala Grande. Ma era
Domenica
e la sera prima era rimasta sveglia fino a tardi per studiare.
-Herm!
Vieni presto!- rispose Ginny. Incurante del fatto che la sua amica
era li li per strozzarla.
Controvoglia
si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra.
Cosa poteva esserci
di così interessante per far si che Ginny fosse
già in piedi?
Guardò
fuori e quello che vide fu un enorme, soffice e candido manto di
neve, che ricopriva tutto il giardino della scuola e parte della
struttura.
-Questa
notte deve aver nevicato! Non è bellissimo Herm?-
-Si...ma
dove sono le altre?- si era appena resa conto che nella stanza
c'erano solo lei e Ginny.
-Sono
fuori, a giocare con la neve, andiamo anche noi?- domando la rossa
facendo gli occhioni.
-Va
bene, fammi preparare-.
Una
mezz'ora dopo era pronta per uscire.
Proprio
come aveva detto Ginny le altre ragazze del dormitorio e anche altri
studenti erano fuori a divertirsi con la neve.
-Ehi
Ron!- disse Ginny lanciando una palla di neve al fratello che preso
di sorpresa non riuscì ad evitarla.
Quello
fu il gesto che diede vita ad una guerra di palle di neve. Che
coinvolse almeno 10 studenti.
In
un primo momento Hermione si era tenuta da parte ma poi, aveva
schivato per un pelo, una palla lanciata da Lavanda e allora aveva
preso anche lei parte alla battaglia.
Alla
fine erano tutti ricoperti di neve. Ridendo Ginny si butto a terra
imitata da Harry e Ron. Agitando le braccia e le gambe nella neve
crearono tre sagome di angeli.
Hermione
sorrise, pensando che era bello, di tanto in tanto, svagarsi in quel
modo.
Proprio
in quel momento vide passare sotto il porticato Malfoy e Zabini. Si
ricordò l'appuntamento che aveva con quest'ultimo, mancava
ancora un
ora. Giusto il tempo di tornare in dormitorio a sistemarsi.
-Oggi
c'è la gita ad Hogsmeade-
-Lo
so, chissà quanti ci andranno-
-Ecco
Draco....non so quanti saranno, so solo che io sarò tra
questi-
-Vai
ad Hogsmeade e non mi dici niente Blaise? Aspetta fammi indovinare
hai un appuntamento?- chiese dandogli una pacca sulla spalla
-Una
cosa del genere...-
-E
chi è la fortunata?-
-La
Granger-
A
quella risposta Draco si zittì, a lui della Mezzosangue non
fregava
proprio nulla, e allora cos'era quella sensazione di fastidio?
-Tutto
bene Dra?-
-Perché
proprio la Mezzosangue?-
-Perché
la trovo interessante, e una gita sarà utile per conoscersi
meglio-
rispose allegro.
-Come
vuoi- rispose mettendo le mani in tasca ed allontanandosi.
Blaise
avrebbe voluto sapere cosa passava per la tesa del suo migliore
amico, ma tra mezz'ora doveva trovarsi fuori dai cancelli, non aveva
tempo da perdere.
Alle
11 in punto arrivarono entrambi al punto di incontro.
-Sempre
precisi eh Granger-
-Potrei
dire lo stesso Zabini-
Andarono
dalla McGrannith a firmare il permesso di uscita e insieme ad altri
studenti si avviarono verso il paese dei maghi.
Faceva
freddo, ma il sole splendeva ed il paese ricoperto di neve e addobbi
natalizi era davvero suggestivo.
-La
giornata perfetta per uscire- disse Hermione guardandosi attorno.
Faceva
un po di fatica a camminare nella neve, il ragazzo se ne accorse e le
porse il braccio.
-Permetti?-
-Volentieri-
rispose aggrappandosi a lui.
Era
la prima volta che stava così a contatto con lui. Prima di
allora
non si erano mai scambiati nient'altro che non fossero i
saluti.
Doveva
ammettere che Zabini era davvero interessante. Uno dei pochi
Serpeverde, se non addirittura l'unico, che non dava peso al suo
essere Babbana.
Inoltre aveva dei modi di fare da perfetto
gentiluomo.
-Dove
vogliamo andare?- domandò mentre camminavano.
Alla
fine furono entrambi d'accordo di recarsi ai Tre Manici di Scopa.
Quel
giorno il locale era pieno di studenti. Vista la bella giornata,
molti avevano approfittato di quella gita per uscire dalla scuola.
-Cosa
vi porto?- chiese una giovane cameriara.
-per
me della cioccolata alla cannella- rispose Blaise
-io
invece vorrei un cappuccino- disse Hermione.
La
ragazza prese le ordinazioni e si allontanò
-Sono
felice che tu abbia accettato di uscire con me-
-Non
avevo motivo per non accettare-
-Magari
mi odiavi...-
-Sono
poche le persone che odio e tu non rientri tra loro-
-Questo
mi lusinga- rispose sfoderando il suo sorriso migliore.
In
quel momento arrivò la loro ordinazione. Restarono in
silenzio per
un po. Ognuno a gustare il caldo tepore delle loro bevande.
Per
un
attimo Hermione immaginò Draco al posto di Blaise, ma
scacciò
subito quel pensiero.
“Smettila
di pensare a lui o ti ritorna l'ansia!” pensò
corrugando la
fronte.
Quel
piccolo gesto non passo inosservato all'occhio attento del
serpeverde.
-C'è
qualcosa che ti preoccupa?-
-Cos...no
niente!- si affrettò a rispondere
-Io
invece sono preoccupato per Draco-
-Malfoy?-
-Quanti
conosci con quel nome?-
-gli
è successo qualcosa? Cioé non che mi interessi,
così tanto per
parlare-
In
realtà gli interessava moltissimo, ma non lo avrebbe mai
ammesso.
-è
da prima delle vacanze che è strano, ma non capisco il
motivo. La
cosa strana è che nemmeno lui sembra essere a conoscenza del
suo
problema...-
-che
intendi dire?-
-Forse
non ci crederai, ma il mese scorso si è svegliato nella
stanza delle
Necessità, senza sapere perché si trovava li!-
-Non
mi dire!-
-Giuro!
È come se qualcuno gli avesse cancellato la memoria!-
-Impossibile!
Chi potrebbe fare una cosa del genere?-
Si
accorse che iniziavano a sudarle le mani e le nascose sotto il
tavolo.
-Mi
dispiace solo vederlo così, sai è il mio migliore
amico e anche se
a volte lo trovo insopportabile perfino io, per me è come un
fratello-
Hermione
annuì. A scuola tutti erano a conoscenza del forte legame
che c'era
tra i due, erano molto più che amici e anche se lei Draco lo
sopportava poco, era certa del fatto che alle poche persone a cui
voleva bene dava tutto se stesso.
In
realtà anche a lei aveva dato
tutto se stesso, letteralmente. Ma era una questione chiusa, un
errore che non si sarebbe ripetuto.
“Chissà
come sarebbero andate le cose se non gli avessi cancellato la
memoria”
Finirono
di bere e lasciarono il pub.
Fuori
il tempo si era annuvolato e visto che mancava poco all'ora del
rientro decisero di avviarsi al punto di ritrovo.
-Andrai
via la prossima settimana?- le chiese ad un tratto il ragazzo.
-No,
resterò qui ad Hogwarts-
A
quelle parole vide il volto di Blaise illuminarsi
-Ottimo!
Allora devi assolutamente venire alla festa della vigilia che
organizziamo noi Serpeverde nei sotterranei-
-Non
credo sarei ben accetta-
-Se
ti invito io nessuno oserà dire di no-
-Una
persona che potrebbe opporsi ce l'avrei...-
Non
dovette fare nomi, ma entrambi sapevano a chi alludeva.
-Convincerò
anche lui vedrai-
Alla
fine Zabini la accompagnò fino davanti alla Sala Grande.
-Sono
felice di aver passato del tempo con te. Spero ci saranno altre
occasioni-
Si
chinò a darle un bacio sulla guancia. Suo malgrado si
ritrovò ad
arrossire.
-Emh...si
grazie! Alla prossima!- disse allontanandosi.
Sapeva
già che Ginny la stava aspettando per sapere per filo e per
segno
com'era andata la gita.
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Capitolo 4 *** nuove e vecchie amicizie ***
E
mentre fuori piove e fa freddo io me ne sto chiusa in casa a
scrivere. Approfitto di questo periodo che ho un po di tempo libero
perché tra un po non so con che frequenza potrò
aggiornare. Voglio
ringraziare tutti quelli che seguono la storia, non dimenticate di
lasciare un commento!
Adesso
vi lascio al prossimo capitolo un bacio!
Miki
Dal
giorno dell'uscita ad Hogsmeade, Hermione e Blaise avevano passato
gran parte del loro tempo insieme. Si salutavano ogni volta che si
incrociavano, scambiavano due parole prima di entrare in aula e una
volta dentro facevano in modo di sedere vicini. La cosa sembrava
preoccupare parecchio Harry e Ron che avevano addirittura tentato di
trascinare Hermione in infermeria, temendo potesse avere qualche
grave malattia. La ragazza però si era divincolata e
fulminandoli
con lo sguardo si era allontanata borbottando su quanto fossero
idioti. Il giorno dopo la gita si erano ritrovati quasi per caso
davanti la fontana. Un sorriso di lui, un saluto di lei e la
conversazione era iniziata. Hermione era sorpresa di come riuscisse a
parlare tranquillamente con quel ragazzo. Si trovava a suo agio
vicino a lui e il tempo sembrava volare. Blaise era un ragazzo d'oro,
mai una parola di scherno nei suoi confronti, si mostrava sempre
interessato a quello che lei diceva e prima di parlare aspettava
paziente che lei avesse finito. Era anche divertente e le sue battute
mai scontate. Entrambi erano ignari del fatto che un bel biondino li
stava osservando mentre si faceva rodere il fegato.
“è solo perché
non mi piace che il mio migliore amico passi del tempo con quella
li!” ripeteva a se stesso ogni volta che la rabbia gli
montava
addosso alla vista di quei due che ridevano e scherzavano.
-Si
può sapere perché con te ride e ogni volta che
gli rivolgo io la
parola, sembra debba sbranarmi?- sbottò una sera mentre
appoggiato
alla finestra del dormitorio fumava la sua sigaretta serale.
-Tu
non gli rivolgi la parola, tu la offendi- rispose tranquillo il bel
moro.
-Che
poi io ancora non capisco, perché perdi il tuo tempo con
quella li?-
domandò buttando fuori un po di fumo.
-Quella
li ha un nome, ed è Hermione. Che tu lo voglia o no
è una ragazza
fantastica e una strega brillante. Sarebbe migliore di noi due messi
insieme in qualsiasi materia-
-Non
Pozioni-
-Va
bene, il re indiscusso delle pozioni sei tu- disse mimando un
inchino.
Draco
buttò il mozzicone di sigaretta e chiuse la finestra.
-Era
ora che la chiudessi, mi stavo gelando i piedi!- si lamentò
Blaise
-Non
fare la prima donna! Piuttosto parliamo di cose serie, quest'anno ci
occupiamo noi due della festa per la vigilia?-
L'altr'anno
se ne erano occupate Daphne e Pansy.
-A
proposito di questo...ci sarebbe una persona che vorrei invitare...ma
non è di Serpeverde-
-Chi
è? Spero una bella ragazza-
-Certo,
si tratta di Hermione-
Nella
stanza calò il silenzio, faceva quasi più freddo
di quando era
aperta la finestra.
-Quale
parte di “Spero sia una bella ragazza” non hai
capito?-
-ma
Hermione è una bella ragazza!-
-Io
alla nostra festa non ce la voglio!-
-Invece
ci verrà perché l'ho invitata io e sono uno degli
organizzatori-
disse incrociando le braccia.
-Sono
sicuro che gli altri saranno dalla mia parte, anzi perché
non glielo
domandiamo subito?-
Mezz'ora
dopo erano tutti riuniti in Sala Comune a discutere sulla cosa.
-Io
non ho problemi se viene la Granger, mi ha sempre incuriosito con
quell'aria da secchiona- disse Nott
-La
Granger mi piace, se solo si curasse un po di più, se viene
alla
festa potrei darle qualche consiglio- disse Daphne
-Qualche
giorno fa mi ha aiutato con incantesimi, quindi anche io voto a suo
favore- aggiunse Pansy. Alla fine erano tutti d'accordo ad invitarla.
-Vittoria
schiacciante per Zabini!- esclamò Blaise.
A
quel punto Draco si alzò e sbraitando che era tutto un
complotto
contro di lui si chiuse in camera sbattendo la porta.
Togliendosi
la camicia si butto sul letto. Perché da quando si era
risvegliano
nella stanza delle Necessità, non faceva che pensare alla
mezzosangue? Non voleva avere niente a che fare con lei, più
ci
stava lontano e meglio era ma non c'era giorno che in un modo o
nell'altro finiva per pensare a lei. A complicare tutto ora ci si
metteva Blaise che sembrava nutrire un sincero interesse per lei.
Qualche
piano sopra, il soggetto dei suoi pensieri era seduta davanti il
camino a leggere un libro. Dietro di lei Harry e Ron si sfidavano a
scacchi magici.
-Si
ho vinto!- esclamò Ron
-Sai
che novità- disse Harry sbuffando.
In
quel momento entrò Ginny tenendo in mano due maglioni.
-Herm!
Maglione rosso o maglione senape?-
La
riccia alzò un attimo gli occhi dal libro.
-Rosso,
decisamente rosso-
-perfetto
grazie!-
-Cosa
sta combinando mia sorella?- chiese Ron
-Credo
stia preparando la valigia...- rispose Hermione.
-Deve
partire?-
Harry
si sbatte una mano in faccia
-Si
Ron, dobbiamo partire, passiamo la vigilia a casa tua- disse l'amico
-Per
Merlino! Devo ancora farla la valigia io!- scattò in piedi
Ron
correndo via.
A
quel punto erano rimasti solo lei ed Harry. Il ragazzo si
alzò e
andò a sedersi vicino a lei. Hermione chiuse il libro,
avrebbe letto
più tardi.
-Tu
l'hai già fatta la valigia?-
-Si
questa mattina-
-Partite
domani?- chiese appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Dopo
pranzo, non sarà lo stesso questo Natale senza di te-
-Salutami
la famiglia Weasly, sta tranquillo io me la caverò,
aspettatevi i
mie auguri di natale-
-Certo,
tu invece aspettati tanti regali!- disse scompigliandole i capelli.
Restarono
cosi per un po, stretti l'uno all'altra, davanti il camino. Quello
sarebbe stato il primo Natale che lei Harry, Ron e Ginny non
passavano insieme.
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Capitolo 5 *** Partenza e primi preparativi ***
Sono
contenta che la storia piaccia! questo mi invoglia ad andare avanti,
la festa della Vigilia si avvicina ma dovrete aspettare il prossimo
capitolo. In questa storia, anche se i personaggi principali sono
Draco ed Hermione, Blaise avrà parecchio spazio,
perché secondo me
è un personaggio che meritava molto di più del
misero spazio che
gli hanno concesso non solo nei film ma anche nei libri. Continuate a
seguirmi e commentate!
Baci
Miki
Quella
notte ci fu un bel temporale e l'indomani gran parte della neve che
aveva ricoperto Hogwarts si era sciolta. Hermione non voleva darlo a
vedere ma era un po giù per la partenza dei suoi amici. Da
li a
qualche ora quasi tutta la torre di Grifondoro si sarebbe svuotata.
Sarebbero rimasti solo lei e Neville, quest'ultimo però
sarebbe
andato via il 24 e 25 per stare dalla nonna e fare visita ai genitori
al San Mungo.
-Mione,
posso prendere la tua fetta di torta di zucca?- chiese Ron mentre in
due morsi finiva la sua. Solitamente lo avrebbe rimproverato di
essere un ingordo, ma quel giorno non aveva molta fame.
-Certo
Ron, ma vedi di non esagerare o ti verrà mal di stomaco!-
-Figurati
mio fratello ne ha due di stomaci- disse Ginny suscitando
l'ilarità
degli amici.
Hermione
si guardò attorno. La Sala Grande non era piena come al
solito.
Alcuni studenti erano già partiti ed altri stavano facendo
la
valigia. Ovunque guardasse c'erano piccoli gruppi che parlavano tra
loro raccontandosi cosa avrebbero fatto quel Natale. Mancavano due
giorni e lei non sapeva ancora che fare.
-Hermione...è
una mia impressione o Malfoy ti sta fissando?- chiese Ginny
richiamando la sua attenzione.
Guardando
verso il tavolo dei Serpeverde, l'unico con ancora quasi tutti gli
studenti, si accorse che in effetti il furetto la stava guardando. La
cosa la infastidiva ma restituì lo sguardo.
-Adesso
vado a dirgliene quattro!- anche Harry si era accorto dello scambio
di sguardi
-No
Harry non ce n'è bisogno- disse Hermione frenando l'amico
che
sbuffando tornò a sedersi.
Hermione
riportò lo sguardo sul biondo ma lui non era più
al tavolo.
"ma
dove...?"
-Granger-
Quasi
le venne un colpo quando se lo vide apparire davanti.
-Maledizione
Malfoy! cosa vuoi?-
-Parlarti-
-Va
bene, dì quello che devi e poi vattene-
-Non
mi sono spiegato bene, intendevo parlare da soli-
La
ragazza si alzò e ignorando gli sguardi preoccupati di Harry
e Ron e
quello sorpreso di Ginny si avvicinò a Draco.
-Andiamo,
ti concedo 10 minuti-
-Stai
al tuo posto mezzosangue, sono io che prendo le decisioni qui- disse
precedendola in corridoio.
Una
volta fuori lui si appoggiò con la schiena al muro ed
incrociò le
braccia. Hermione invece rimase distante qualche passo dondolando sui
piedi. Ora che erano soli, iniziava a sentirsi un po nervosa.
-Blaise
mi ha detto della sua "fantastica" idea-
-Non
so di cosa parli-
-Invece
si-
Certo
che lo sapeva, parlava della festa della Vigilia a cui Blaise l'aveva
invitata.
-La
cosa non mi ha reso contento, per niente-
-Non
fatico ad immaginarlo, ma deluderei un amico se non accettassi- disse
scrollando le spalle.
Draco
si mosse veloce verso di lei afferrandole il mento tra le dita.
-Non
mi piace quello che sta accadendo tra te e Blaise, mi infastidisce
parecchio-
-Problemi
tuoi, smettila di stringermi Malfoy-
Ma
lui non lasciò la presa.
-Se
vuoi venire alla festa, libera di farlo, ma ricorda li sei nel mio
regno-
Disse
avvicinandosi pericolosamente a lei che d'istinto
indietreggiò ma
lui le mise un braccio dietro la schiena impedendole di muoversi
-Ci
vediamo alla festa, Mezzosangue- le sussurrò in un orecchio.
Hermione
sentì il suo respiro che sapeva di menta. Poi senza dire
nulla se ne
andò lasciandola li.
Aveva resistito fino a quel momento ma una
volta da sola dovette appoggiarsi al muro.
"Ma
che gli prende tutto d'un tratto? Quell'ultima frase sembrava quasi
una minaccia" pensò mentre troppo scioccata per tornare al
tavolo si diresse nella Sala Comune.
Poco
dopo la raggiunsero Harry e Ron.
-Cosa
voleva Malfoy?- chiesero quasi in coro.
Hermione
scosse la testa.
-Tra
due ore partirete, possiamo evitare di parlare del furetto?-
L'unica
cosa che voleva in quel momento era trascorrere quelle due ore con i
suo migliori amici. Senza pensare a nient'altro.
-Non
ti sentirai sola senza di noi?- chiese Ron sedendosi sul divano e
facendole segno di sedersi vicino a lui.
-Me
la caverò, voi pensate a divertirvi senza preoccuparvi di me-
Erano
tutti e tre seduti sul divano, vicini per darsi calore. Fu in quel
momento che pensò se non avesse cominciato quella strana
amicizia
con Blaise, se si sarebbe sentita veramente sola?
In
quel momento entrò Ginny.
-Ero
certa di trovarvi così, andiamo ragazzi si tratta solo di
una
settimana- disse la rossa
-Vuoi
dire che a te non mancherò Ginny?- chiese Hermione facendo
gli
occhioni.
Per
tutta risposta l'amica le si gettò tra le braccia.
-Mi
mancherai moltissimo, ma so che non ti sentirai sola- disse facendole
l'occhiolino.
Ginny
era stata l'unica che aveva reagito bene alla sua nuova amicizia con
Blaise. Per un attimo aveva anche pensato di rivelerle il suo piccolo
segreto, almeno per togliersi un po di quel peso che sentiva addosso.
Ma poi aveva preferito non farlo. Blaise era anomalo come Serpeverde.
Perciò non era difficile immaginare che una Grifondoro
potesse
andare tanto daccordo con lui. Ma quella con Malfoy era un altra
questione. Chissà come l'avrebbero presa Harry e Ron se lo
avessero
saputo.
"Meglio
non pensarci"
Il
momento della partenza era arrivato. Accompagnò i suoi amici
fino ai
cancelli di Hogwarts.
-Passete
un buon Natale!- disse abbracciandoli.
Restarono
tutti e quattro abbracciati per qualche secondo poi si staccarono e
sorridendo li guardò allontanarsi.
Era
ancora li quando iniziò a piovere. Ma lei non se ne accorse,
solo
quando la mano di Blaise le si posò su una spalla
distogliendola dai
suoi pensieri si accorse dei nuvoloni che si addensavano sopra di
loro e l'acqua che iniziava a cadere.
-Non
vorrai prenderti un malanno proprio prima della festa- disse
accompagnandola dentro senza mai lasciare la sua spalla.
-Daphne
vorrebbe andassi nella sua stanza-
-Perché?
non avrà in mente qualcosa?-
Blaise
scoppiò a ridere
-Daphne
ha sempre in mente qualcosa, ma tranquilla a quanto pare le sei
simpatica e vuole aiutarti per la festa-
-Non
vorrà consigliarmi cosa mettere?-
-Temo
di si, dammi retta Daphne è una brava ragazza ma per nessun
motivo
al mondo metti in dubbio il suo gusto per la moda. Diventa peggio di
una Banshee-
-Da
come ne parli sembra tu abbia verificato di persona-
-Un
giorno ho avuto la pessima idea di dirle che gli orecchini che
indossava non stavano bene con la forma del suo viso, mi sono dovuto
nascondere per il resto della giornata fino a quando non ha trovato
qualcosa più interessante del farmi fuori-
Hermione
si mise a ridere immaginando Blaise braccato dalla bionda in preda ad
una crisi isterica.
-Seguirò
il tuo consiglio, ma tu mi prometti che correrai in mio soccorso se
le cose si mettono male?-
-Certo,
devo solo trovare un armatura...
-Blaise!-
-Scherzo,
andrà tutto bene, nelle mani di Daphne sarai
bellissima....non che
tu ora non lo sia- disse sorridendo
-Emh...grazie,
ora sarà meglio che vada-
Proprio
come le aveva detto Blaise, Daphne la stava aspettando nella sua
stanza.
-Hermione!
vedo che Blaise ti ha riferito il mio messaggio, entra non abbiamo un
minuto da perdere!- disse praticamente trascinandola dentro la
stanza.
Hermione
si ritrovò catapultata in un mondo di vestiti lunghi, corti,
paillettes, trucchi, scarpe con il tacco, gioelli. Praticamente il
suo incubo peggiore. Cosa peggiore, Daphne la fissava come uno
scenziato che fissa la sua cavia preferita sul quale provare i suoi
folli esperimenti.
-Abbi
pietà- mormorò mentre la bionda brandiva una
spazzola come fosse un
arma
-Poche
chiacchiere e mettiamoci all'opera! Pansy!- La sua voce salì
di
diversi decibel.
Poco
dopo la porta si aprì e la brunetta fece il suo ingresso.
Guardò
prima Daphne poi posò il suo sguardo su Hermione e
sospirando le si
avvicinò
-Non
sarà così terribile come sembra, l'importante che
tu resti ferma,
mai intralciare il lavoro di Daphne-
-Si,
mi hanno già messo al corrente-
Ne
era certa quella giornata sarebbe stata la più lunga della
sua vita.
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Capitolo 6 *** Party di Natale (parte 1) ***
Buongiorno!
Lo so avevo detto che questo sarebbe stato il capitolo della festa,
ma ho deciso di posticiparla al capitolo successivo, spero comunque
che anche questo capitolo vi piaccia e che continuate a seguirmi!
Baci
Miki
Quanto
tempo era passato da quando si trovava in quella stanza? Iniziava a
non poterne più, aveva provato più vestiti quel
giorno che in tutta
la sua vita fino ad allora . Per non parlare delle scarpe, sempre che
di scarpe si poteva parlare, con quei tacchi avrebbe potuto uccidere
qualcuno solo con un calcio. Ma era più probabile che si
uccidesse
lei cadendoci.
-Basta!
Io ti denuncio per sequestro di persona!- provò ad alzarsi
ma Daphne
l'afferrò per le spalle ributtandola sulla sedia.
-Stammi
a sentire Granger, la festa è dopo domani, ho deciso che ti
avrei
trovato il vestito perfetto e così sarà, quindi
lasciami fare il
mio lavoro!-
-Ne
avrò provati 50 di vestiti! Ce ne sarà tra questi
almeno uno che ti
piace!-
Fosse
stato per lei si sarebbe fermata al primo, le entrava ed era comodo,
ma Daphne era di tutt'altro avviso.
Qualcuno
bussò alla porta e Pansy andò ad aprire.
-Draco!-
“oh
no ci mancava solo lui!” pensò Hermione
-Ancora
qui dentro siete? Sono passate 6 ore non vi sembra di esagerare?-
-6
ore?!- esclamò Hermione scattando in piedi
-Mezzosangue,
vedo che ti stai divertendo- disse sorridendo beffardo
-Certo
furetto, che non si vede?-
Draco
non le rispose ma fece vagare lo sguardo per la stanza.
-Sembra
che sia passato un tornado, tutti questi vestiti e nemmeno uno che
sta bene alla Granger?-
Era
pronta a ribattere ma Daphne fu più veloce
-ti
sbagli Draco, il problema è che le stanno tutti troppo bene
ma
ancora nessuno è quello perfetto-
Il
ragazzo scrollò le spalle e si voltò, ma prima di
andarsene indicò
un vestito gettato in un angolo in mezzo ad altri vestiti.
-Magari
mi sbaglio,forse quello potrebbe starle bene-
Poi
se ne andò senza aggiungere altro. Le tre ragazze si
guardarono, poi
guardarono il vestito.
-Che
ne dici Hermione?- chiese Pansy
La
riccia sospirò -Ne ho provati cosi tanti uno in
più non farà
differenza-
Daphne
lo prese e l'aiutò ad indossarlo. Poi si
allontanò di qualche passo
guardandola con soddisfazione.
-Guarda
Pansy, è perfetto!-
-Si
è fantastico-
le
due amiche si diedero il cinque mentre Hermione si ammirava allo
specchio senza riuscire a parlare. Non si era mai vista cosi bella,
l'abito era un tubino bianco ricoperto di strass, più fitti
sul
corpetto mentre si diradavano via via che scendevano verso la gonna.
Era aderente e arrivava fino a metà coscia. Dai fianchi
partiva una
gonna bianca completamente aperta sul davanti che scendendo fino a
terra rendeva l'abito meno volgare.
-Adesso
però toglilo, deve essere una sorpresa fino alla festa- le
disse
Daphne.
Ora
che avevano trovato il vestito adatto mancavano solo le scarpe e
l'acconciatura ma a quelle avrebbero pensato poco prima della festa.
-Vi
ringrazio, ma adesso devo proprio andare-
Salutò
le ragazze e si diede appuntamento con loro il pomeriggio della
Vigilia per finire di preparasi.
Era
felice di essere finalmente fuori da quella stanza. Ma non riusciva a
togliersi dalla testa il fatto che fosse stato Draco a scegliere quel
vestito. Quando l'aveva visto indicare l'abito era certa che si
trattasse di qualcosa di orribile e che Draco voleva farglielo
indossare solo per dispetto. Perciò era rimasta senza parole
vedendo
quanto l'abito fosse bello e come le stesse bene.
Non
aveva mai visto la torre di Grifondoro così vuota. Gli unici
rimasti
erano lei e Neville e tra poco sarebbe partito anche lui.
-Cosa
farai per la Vigilia Herm?-
Hermione
non rispose subito, indecisa se dire o meno la verità. Alla
fine
decise di essere sincera.
-Andrò
ad una festa organizzata dai Serpeverde giù nei sotterranei-
-Sarà
che ultimamente ti vedo spesso in compagnia di Zabini, ma la cosa non
mi sorprende, spero tu ti diverta-
-Lo
spero anche io-
Dopo
la tortura a cui l'aveva sottoposta Daphne, che riuscisse a
divertirsi era il minimo.
Intanto
nei sotterranei i preparativi per la festa erano in fermento. Anche
se i due amici non che organizzatori non perdevano occasione per
discutere
-Blaise,
ti dico che un tavolo solo non basta-
-Invece
si!-
-Ce
ne servirebbe uno troppo lungo, meglio due piccoli-
-No,
così occuperemo solo spazio in più, la sala deve
essere lasciata
libera per ballare-
-Perché
tu sai ballare Blaise?-
-Scherzi?
Io sono il Re del ballo, come muovo i fianchi io non li muove
nessuno!-
I
due ragazzi scoppiarono a ridere. Alla fine Draco cedette all'idea di
Blaise di mettere un solo lungo tavolo per le vivande. Dopo tre ore
avevano deciso dove disporre il tavolo, i divanetti, come sistemare
le luci per creare atmosfera e quali alcolici rimediare. Soddisfatti
si sedettero sul divano a sorseggiare birra.
-Sento
che sarà una festa grandiosa-
-Qualsiasi
cosa facciamo noi Serpeverde è grandioso Bla-.
Poco
dopo li raggiunsero anche Nott, Pansy e Daphne e passarono il resto
della serata a bere birra e chiacchierare.
-Mi
spieghi Draco come facevi a sapere che ad Hermione sta bene il colore
bianco?-chiese ad un tratto Pansy
-L'ho
buttata li, infondo il bianco sta bene quasi a tutti- mentì.
La
verità era che quel vestito bianco anche se buttato li per
terra, lo
aveva fatto sentire strano e per un attimo aveva avuto la visione
della Granger che indossava qualcosa di bianco e lui non aveva potuto
fare a meno di constatare che quel colore le donasse particolarmente.
“Eppure
sono quasi sicuro di non averla mai vista indossare qualcosa di
bianco, se non si tiene conto della camicia della divisa”.
Aveva
approfittato di essere da sola per dare una sistemate alle sue cose.
Mentre ripiegava alcune magliette lo sguardo le cadde su un vestito
bianco, in realtà era una maglia extra long ma a lei piaceva
indossarla sopra i leggins come fosse un abito.
Era
un indumento semplice, completamente bianco sul davanti ma con ricamo
floreale dietro la schiena. Per lei però aveva un
significato
particolare, perché lo indossava la sera che aveva passato
la notte
con Malfoy. Prima che potesse reprimerlo un sorrisetto si dipinse sul
suo volto e si ritrovò ad abbracciare la maglietta. Non era
più
forte, ma ancora poteva avvertire, se la premeva contro il naso, un
lieve odore di menta. Per lei ormai quel profumo rappresentava Draco.
Lui profumava sempre di menta e quando quella sera l'aveva
abbracciata, il tessuto della sua maglia si era impregnato di quel
profumo.
“Ma
ormai è acqua passata!” ripose l'indumento nel
baule e si cambiò
per la notte. Prima di dormire però ripassò un po
di materie.
Finalmente
il giorno della festa era arrivato, non pensava che l'avrebbe mai
detto, ma non vedeva Blaise da due giorni e iniziava a mancarle.
Sapeva però che il ragazzo era stato impegnato con i
preparativi per
la festa e in fondo anche lei aveva passato gran parte del suo tempo
in biblioteca. Anche il giorno della festa dopo colazione era andata
in biblioteca per poter studiare tranquilla. Perché Hermione
non
smetteva di ripassare e studiare nemmeno il giorno della Vigilia.
A
pranzo venne invitata da Pansy al tavolo dei Serpeverde. Un po
titubante accettò e si sedette vicino a Blaise, mentre Draco
le
stava di fronte.
-Come
ti senti ad essere l'unica Grifondoro adesso qui a scuola?- le chiese
Nott
-Mi
fa strano, ma non mi pesa più di tanto-
-Questa
sera voglio che tu mi conceda l'onore di ballare con te-
Hermione
rimase un po spiazzata dalle parole del ragazzo, sopratutto
perché
lo aveva detto restando serio. Vedendo però lo sguardo truce
di
Draco decise di stare al gioco.
-Volentieri!
Non vedo l'ora che arrivi stasera- disse sorridendo e per un attimo
le sembro di vedere Draco che stringeva il bicchiere più del
dovuto.
Finito
di mangiare disse che sarebbe andata in camera a riposare e che si
sarebbe presentata da Daphne verso le sei cioé tre ore prima
dell'inizio della festa.
Dormì
quasi 3 ore e visto che aveva ancora 2 ore prima di recarsi nei
sotteranei decise di farsi una doccia.
Quando
raggiunse Daphne vide che il suo vestito era già pronto sul
letto.
-Bene,
ho tre ore per fare il miracolo, per fortuna che ho già un
ottima
base di partenza-
Con
un attenzione meticolosa Daphne le sistemò i capelli, le
sopracciglia, il trucco, scelse gli accessori che meglio si
intonavano all'abito e riuscì perfino a convincerla ad
indossare dei
sandali argentati open toe più alti di 5 centimetri.
Quando
fu pronta e si ammirò allo specchio faticava a riconoscersi.
I
capelli erano pettinati in morbide onde e su un lato erano trattenuti
da un fermaglio ricoperto di strass. L'abito slanciava la sua figura
e il trucco, delicato come piaceva a lei, faceva risaltare sopratutto
gli occhi. Solo le scarpe la preoccupavano un po, non perché
non gli
piacessero ma temeva di non saperci camminare. Infatti le basto fare
qualche passo per barcollare e perdere l'equilibrio.
Daphne
sospirando chiamò Pansy.
Quando
entrò la ragazza era già vestita per la festa e
indossava un abito
grigio perla, mono spalla a frange che le arrivava al ginocchio.
-Ho
bisogno di te, intanto che io mi preparo dovresti darle qualche
lezione veloce di camminata sui tacchi-
-Pessima?-
-Mai
visto qualcuno camminarci cosi male, non so come farà alla
festa-
-Ehi!
Io sono ancora qui!-
Non
le piaceva quando la gente parlava di lei come se non ci fosse.
Dopo
un ora di prove, non sapeva ancora camminare sui tacchi ma almeno non
rischiava più di ammazzarsi ad ogni passo.
Mancavano
20 minuti alla festa e finalmente anche Daphne era pronta, era
bellissima in quell'abito celeste che cadeva leggero fino a terra,
con un profondo spacco laterale e una cinta d'oro in vita.
-Sento
che faremo girare parecchie teste questa sera- disse Pansy.
-Preparati
Granger, alla serata migliore della tua vita-
“Non
credo potrà superare quella che ho passato con
Malfoy”.
Daphne
le prese entrambe a braccetto e tutte e tre insieme lasciarono la
stanza.
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Capitolo 7 *** Party di Natale (parte 2) ***
Eccosi
arrivati finalmente al capitolo della festa! Buona lettura e
commentate!
Baci
Miki.
Avvicinò
il calice alle labbra mandando giù un lungo sorso di vino.
Era
decisamente soddisfatto, lui e Blaise si erano impegnati tanto per
quella festa e il risultato era davanti ai suoi occhi. C'erano
parecchi studenti, ovviamente la maggior parte era Serpeverde, ma era
presente anche qualche Corvonero. I due amici però stavano
aspettando tre ragazze in particolare.
-Ehi
ragazzi!- Theodore li raggiunse.
Le
ragazze ancora non si vedevano probabilmente stavano finendo di
prepararsi. Loro non vedevano l'ora di vederle nei loro abiti da
sera.
-Oh
cavolo!-
-Che
succede Blaise?-
-Guarda
verso l'entrata, che visione!-
Seguì
con lo sguardo la mano di Blaise e quello che vide lo lasciò
senza
fiato.
Davanti
alla porta c'erano Pansy, Daphne ed Hermione. Tutte e tre eleganti e
bellissime ma fu proprio la riccia ad attirare la sua attenzione,
indossava un abito bianco, lo stesso abito che aveva indicato lui. E
per Merlino, le stava da Dio!
-Richiudi
la bocca Draco o ci entreranno le mosche-
-Sta
zitto Blaise e andiamo da loro-
Si
fecero largo tra gli invitati fino alla porta. La prima a notarli fu
Pansy che trascinandosi dietro le altre due ragazze, andò
incontro
ai tre amici.
-Ragazze
siete fantastiche!- disse Theodore
-Avevi
forse dubbi?- ribatté Daphne.
-Ho
notato che c'è anche qualche Corvonero- disse Pansy
A
quelle parole il volto di Hermione si illuminò
-C'è
anche Luna?-
-Si,
l'ho vista prima vicino al tavolo del buffet, con quel vestito poi
è
difficile non notarla- disse Blaise.
Poi
lui e Daphne si allontanarono a prendere da bere e poco dopo li
seguirono anche Theodore e Pansy.
Draco
ed Hermione erano l'uno difronte all'altra ma nessuno dei due
sembrava intenzionato a dire qualcosa. Il silenzio iniziava a farsi
imbarazzante e non reggendo più la situazione Hermione
decise che
era meglio allontanarsi.
-Emh...vado
a salutare Luna....a dopo-
Aveva
fatto solo pochi passi quando con due falcate Draco la raggiunse
afferrandola per il polso.
-Aspetta...-
-Devi
dirmi qualcosa?-
-Io...-
“Quel
vestito è perfetto su di te e questa sera sei più
bella del solito”
questo è quello che avrebbe voluto dirle ma la voce sembrava
non
voler uscire
-Nulla,
io vado dagli altri, siamo sui divanetti, raggiungici dopo che hai
salutato Luna- poi senza dire altro si allontanò lasciandola
sola.
“Sono
un coglione”
Un
po delusa andò a cercare Luna. Ci impiegò meno di
un minuto ad
individuarla, con quell'abito arancione spiccava su tutti.
Era
felice di vedere un volto familiare, ma sopratutto un volto amico.
-Luna!-
la
ragazza se ne stava vicino al buffett, con lo sguardo perso nel vuoto
a dondolarsi sui piedi.
-Oh
Hermione, che bello vederti-
-Ciao
Luna, bel vestito- sorrise Hermione. Solo Luna avrebbe potuto
indossare quell'abito, con quel colore cosi acceso, la gonnellina
vaporosa e starci tanto bene.
-Sembri
una bambolina- questo le ricordava in quel momento l'amica.
-A
te invece dona molto il bianco, è tuo questo vestito?-
-No,
a dire il vero è di Daphne, è lei che mi ha
aiutato a farmi bella-
-Molto
gentile da parte sua, ho saputo che ultimamente ai legato con quelli
di Serpeverde- non l'aveva detto con disprezzo, solo un pizzico di
curiosità
-Già,
soprattutto Blaise-
In
quel momento si avvicinò uno studente di Corvonero.
-Luna
vuoi ballare con me?-
La
ragazza guardò Hermione
-Va
pure, tanto stavo per andare pure io-
Salutò
l'amica e si diresse verso i divanetti. Mentre si avvicinava si prese
un po di tempo per osservare i ragazzi e solo in quel momento si rese
conto di quanto fossero belli ed elenganti.
Theodore,
che in quel momento stava ridendo e scherzando con Pansy, indossava
uno smoking grigio scuro, la giacca era allacciata solo al bottone
centrale e sotto si intravedeva una camicia azzurro chiaro con delle
finissime righe grige. I capelli erano lasciati volutamente
spettinati.
Blaise
invece indossava un completo blu notte che metteva in risalto il suo
fisico pressoché perfetto. Sotto una camicia blu
più chiaro, era
l'unico a portare anche la cravatta.
Poi
c'era Draco, indossava un elegante completo grigio chiaro, la giacca
completamente aperta e la camicia sotto bianco immacolata. Se ne
stava un po in disparte rispetto agli altri e aveva un aria
imbronciata.
Hermione
non poté fare a meno di pensare che anche arrabbiato era
tremendamente bello.
-Ehi
Hermione!- Blaise si era accorto di lei e la invitò a
sedersi con
loro.
-Devi
assolutamente assaggiare questo drink- disse Daphne riempendole un
bicchiere.
Non
amava molto bere, ma quello doveva ammettere che era davvero buono,
molto fruttato.
-Incontrato
la tua amica?- le chiese Draco accendendosi una sigaretta.
-Si,
sono contenta che abbiate invitato anche lei,ora è a ballare
con un
compagno di casata- nel frattempo si era già riempita il
secondo
bicchiere.
-Non
esagerare Granger-
-Non
darmi ordini Malfoy-
Il
silenzio calò per un attimo. Ma Blaise si
affrettò ad interromperlo
-è
una festa ragazzi! Alzatevi e andiamo a ballare!-
-Sono
d'accordo con Blaise e poi Hermione mi ha promesso un ballo- disse
gongolando Nott.
-Io
per ora passo mi unirò a voi tra un po- disse Daphne.
-Scusate
ma io ancora non ho mangiato- rispose Pansy alzandosi.
-Draco,
tu che fai?- chiese Blaise
Andare
a ballare per vedere la mezzosangue ballare con Nott? No grazie.
-Adesso
non mi va- e si girò dall'altra parte continuando a fumare.
Hermione
lo guardò dispiaciuta.
-Andiamo
Herm, sai com'è fatto- le disse Blaise posandole una mano su
una
spalla.
Lei,
Blaise e Nott camminarono fino al centro della pista, aveva un po
paura a ballare con quelle scarpe, già faticava a
camminarci. Ma la
musica era travolgente e i due ragazzi ballavano davvero bene,
soprattutto Blaise e alla fine si lasciò trascinare anche
lei.
-Herm
dove hai imparato a ballare cosi?- le chiese Nott facendole fare una
giravolta.
-Grazie,
ma non credo di essere cosi brava-
-Smettila
di fare la modesta!- disse ridendo Blaise.
Era
divertente ballare con quei due. Non smettevano di farla volteggiare,
e merito anche dei due drink che si era fatta poco prima, la testa
iniziava a girarle. Rischiò di inciampare un paio di volte,
per
fortuna, sempre sorretta da uno dei due.
-Stanca?-
-Un
po, forse è meglio che mi siedo riprenderò a
ballare dopo-
Lasciò
i due amici, che intanto erano stati raggiunti da Pansy e Daphne e
andò a sedersi davanti a Draco.
-Ti
stai divertendo?-
-Si
molto, ma non mi sembra di poter dire lo stesso di te...-
-Ti
sbagli, mi sto divertendo un sacco-
-Lo
vedo, da solo sul divano a fumare, nessuno si sta divertendo
più di
te-
-Esattamente-
Hermione
alzò gli occhi al cielo. Certe volte faceva davvero fatica a
capirlo.
-Granger?-
-Si?-
-Perché
hai scelto proprio quel vestito?-
Per
la prima volta Hermione non ebbe la risposta pronta.
-Era
quello che mi piaceva di più e quello che mi stava meglio-
disse
lisciandosi la gonna.
Per
la prima volta vide Draco sorridere, poi il ragazzo spense la
sigaretta e si alzò.
-Mi
accompagni a prendere da mangiare?-
Hermione
annuì, aveva un po di fame anche lei.
Con
sua grande sorpresa il ragazzo le porse il braccio.
-So
che non ti senti molto stabile con quelle scarpe, non vorrei cadessi-
-Grazie-
Hermione
non aveva mai conosciuto un ragazzo dall'umore più volubile.
Un
attimo prima sembrava avercela con il mondo intero, l'attimo dopo era
gentile e attento.
“altro
che donne chi le capisce è bravo....Draco chi lo capisce
è bravo!”.
I
vassoi sul tavolo erano incantati per fare in modo che fossero sempre
pieni finché la festa non fosse finita.
Draco
prese due panini, qualche tartina e un po di insalata.
Lei
invece delle pizzette, del salmone e riso con verdure.
Uno
studente di Corvonero le offrì un drink, era forte ma lo
mando giù
velocemente. Per un attimo le pizzicò la gola e le venne da
tossire.
Si affrettò a mettere in bocca una pizzetta. In quel momento
la
musica cambiò e nella sala risuonò una musica
più dolce, adatta
per un lento. Hermione vide formarsi le coppie. Mentre altri che non
volevano ballare andarono a sedersi.
-Mi
concedi questo ballo?-
-Come?-
quasi non credeva alle sue orecchie
-Granger
ti ho chiesto se vuoi ballare, non farmi ripetere- Draco le stava
porgendo la mano.
-Va
bene- disse posando la mano sulla sua.
Tenendola
per mano la porto verso la pista. Poco distanti ballavano Blaise con
Daphne e Pansy con Nott.
La
cinse per i fianchi e lei, un po titubante, appoggiò la
testa sulla
sua spalla.
Pensò
che era bello stare cosi vicini, in silenzio, lasciandosi solo
guidare dalla melodia.
Draco
dal canto suo, sperava che lei non si accorgesse di quanto il suo
cuore battesse forte. Hermione era bellissima quella sera e lui era
felice di poterla avere cosi vicina.
“Se
solo non fossimo cosi diversi...”
A
quel pensiero si bloccò
-Malfoy?-
Hermione lo stava guardando preoccupata
-Non
posso...- disse allontanandola
-Di
cosa parli?-
-Non
voglio più ballare, vado a fumare-
Doveva
allontanarsi da lei, subito, perché tra loro le cose non
sarebbero
mai potute andare bene.
“Mi
ha lasciato da sola” Hermione sentiva gli occhi pizzicarle,
ma non
voleva piangere. Si affrettò a lasciare la pista e
andò a riempirsi
un bicchiere di quel drink tanto forte. Altro che principe, Malfoy
era un maleducato, la musica non era nemmeno finita. Ormai se n'era
già scolati 3
“devo
fermarmi!”
Ma
ormai era troppo tardi, la testa aveva già iniziato a
girarle, la
sentiva pesante, e aveva tremendamente caldo. Iniziò a
sventolarsi
con un tovagliolo, ma non migliorò la situazione. Le luci,
la
musica, le voci, tutto all'improvviso le dava un gran mal di testa.
Provò a fare qualche passo, ma barcollò e quasi
cadde in avanti.
Qualcuno la prese al volo.
-Hermione!-
riconobbe la voce di Blaise, ma lo vedeva sfocato
-Hermione
rispondi! Come ti senti?- la teneva stretta per evitare che cadesse
di nuovo.
Lei
avrebbe voluto rispondere “uno schifo” ma temeva
che se avesse
aperto bocca avrebbe dato di stomaco sul completo, sicuramente molto
costoso, di Blaise.
-Portiamola
fuori di qui- Si era aggiunta un altra voce e due braccia che non
erano quelle di Blaise la sollevarono prendendola in braccio.
Quando
si accorse che era Draco ebbe un sussulto e cercò di
ribellarsi ma
si sentiva troppo debole. Alla fine decise di restare buona e
appoggiò la testa al petto del ragazzo chiudendo gli occhi.
Era
stata una fortuna che Daphne avesse notato Hermione e gliela avesse
indicata, cosi Blaise aveva fatto appena in tempo ad avvicinarsi
prima che cadesse.
Draco
aveva visto la scena dal divano e senza pensarci due volte si era
precipitato da loro. Avevano deciso di portarla fuori ma la ragazza
si era addormentata e loro non potevano certo tenerla con loro nel
Dormitorio. Alla fine erano stati d'accordo a portarla nella stanza
delle Necessità.
-Le
avevo detto di non bere troppo- disse Draco adagiandola sul letto.
Faticò un po perché la ragazza si era aggrappata
alla sua giacca.
-Probabilmente
non è abituata e si è lasciata prender un po la
mano- disse Blaise
togliendole le scarpe. Stava per sfilarle anche il vestito quando
Draco lo fermò bruscamente.
-Cosa
pensi di fare?-
-Voglio
farla stare comoda-
-Non
c'è bisogno di spogliarla, useremo la magia-
Draco
trasfigurò l'abito in un morbido pigiama di pile.
Hermione
aveva le guance rosse e si agitava nel sonno. Tutte e due i ragazzi
si sedettero vicino a lei. Ma quando Draco le sfiorò la
fronte per
toglierle i capelli dal viso sentì come una fitta alla
testa. Per un
attimo aveva visto lui e la Granger da soli, abbracciati. Scosso si
alzò portandosi una mano tra i capelli.
-Che
ti prende?-
-Resta
tu...-
-Come?-
-Blaise,
resta tu con lei, io devo andare-
-Draco
aspetta!-
Ma
il ragazzo era già uscito. Blaise sospirò
tornando a guardare
Hermione.
Poco
dopo la ragazza si svegliò.
-Dove
sono?-
-Nella
stanza delle Necessità, ti abbiamo portato io e Draco-
-Ah
grazie...e lui dov'è ora?-
-Se
ne è andato poco fa-
Hermione
abbassò lo sguardo e nonostante fece di tutto per
trattenersi questa
volta non riuscì ad impedire alle lacrime di uscire.
-Hermione!
Ti senti male?- chiese Blaise preoccupato.
Lei
scosse la testa.
-Puoi
dirmi che cos'hai?-
Di
nuovo fece segno di no. Le piaceva parlare con Blaise, ma parlare di
quello non poteva proprio. Perché la verità era
che nonostante
tutte le offese, le critiche, nonostante fosse uno stupido furetto
platinato, lei era, irrimediabilmente, innamorata di Draco Malfoy.
Blaise
sospirò, gli faceva quasi male fisicamente vederla in quello
stato.
Aveva un sorriso tanto bello che era orribile vederla piangere.
-Va
bene non ti chiederò nulla, mi permetti almeno di
abbracciarti?-
Hermione
non se lo fece ripetere due volte e si gettò tra le sue
braccia.
Blaise la cullò fino a quando lei dopo aver tanto pianto si
riaddormentò di nuovo. Stava quasi per addormentarsi pure
lui quando
entrò Draco.
-Grazie
Blaise, adesso puoi andare- disse posandogli una mano sulla spalla.
-Sei
sicuro?-
-Resto
io con lei, vai tranquillo non scapperò di nuovo-
Blaise
sorrise, poi prima di andarsene diede un leggero bacio sulla guancia
ad Hermione.
Era
mezz'ora che la osservava dormire, sembrava un angelo. Le
accarezzò
il viso, poi posò due dita sulle labbra. Poteva sentire il
respiro
caldo della ragazza. Lei nel sonno gli afferrò la camicia e
lui si
ritrovò sopra di lei tenendosi sui gomiti per non gravarle
con il
peso.
“Ma
tu guarda questa!” pensò sorridendo. Poi
però lo sguardo gli si
posò sulla bocca, fin troppo vicina della ragazza. Non
riusci a
resistere e premette le labbra su quelle di lei. Fu solo un attimo ma
bastò a dargli come la scossa. Facendo leva su tutto il suo
autocontrollo si staccò e preferì allontanarsi.
Non poteva
andarsene lasciandola sola cosi fece apparire un altro letto e ci si
distese.
“Buonanotte
Mezzosangue, domani io e te dovremo parlare”.
|
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Capitolo 8 *** Ci sono decisioni che è difficile prendere ***
Ed
ecco all'ottavo capitolo. Ho un po faticato a scriverlo e spero che
non si noti molto. Vi ricordo ancora una volta di farmi sapere se la
storia vi piace o meno e se avete qualche consiglio o critica
esponetela pure, solo cosi potrò migliorare!
Baci
Miki
La
prima cosa che pensò quando aprì gli occhi, fu
che doveva esserle
passato sopra un carrarmato, perché non si era mai sentita
cosi da
schifo.
Aveva
un mal di testa terribile e residui di nausea.
A
fatica riuscì a tirarsi su.
“Ma
dove sono?” quella non era la sua stanza nel dormitorio.
Poi
con un flash ricordò che si trovava nella stanza delle
Necessità.
“Di
nuovo qui, di nuovo su un letto...ma questa volta sono sola”
-Ti
sei svegliata-
Per
poco non le venne un infarto. Davanti a lei Malfoy la fissava a
braccia incrociate.
-Cosa...cosa
ci fai qui?-
-Ci
ho dormito- rispose tranquillo.
-Abbiamo
dormito qui? Cioè insieme?-
“Non
può essere successo di nuovo...”
-Tu
hai dormito in quel letto, io in quell'altro- rispose indicando un
secondo letto che lei notò solo in quel momento.
Sentì
come un peso levarsi dal suo stomaco. Tra loro non era successo
niente.
-Ora
sei più tranquilla?-
Quasi
non si era accorta di averlo seduto vicino. Quello che non capiva era
come facesse ad essere così calmo dopo aver dormito nella
stessa
stanza di una mezzosangue.
“Probabilmente
dopo si andrà a disinfettare”
-Come
è andata la festa?-
-Daphne
e Pansy si sono occupate di concluderla, hanno detto che alla fine
sono rimasti tutti soddisfatti e che sono dispiaciute che tu non te
la sia goduta fino alla fine-
-Dispiace
anche a me, non avrei voluto ubriacarmi- disse abbassando lo sguardo.
-Perché
hai bevuto tanto se non sei abituata?-
-Perché
ero arrabbiata con te! Come hai potuto lasciarmi sola nel bel mezzo
del lento? Non mi hai nemmeno fatto i complimenti sull'abito ed io
che l'avevo indossato proprio perché pensavo piacesse a te!-
le
parole erano uscite fuori prima che riuscisse a fermarle e ormai il
dado era tratto.
Imbarazzata
si allontanò da lui.
-Io...devo
andare, devo scrivere delle lettere- l'aveva detto dandogli le
spalle.
Era
stata una sciocca a dirgli quelle cose, un motivo in più per
prenderla in giro.
Lui
però contro ogni aspettativa l'avvolse in un abbraccio.
-Ieri
eri bellissima, avrei voluto dirtelo ma ero come bloccato-
Hermione
era come impietrita, quasi non respirava.
Si
concentrò sul respiro caldo del ragazzo per cercare di
rilassarsi.
Draco
la strinse ancora di più e lei sentì il cuore
aumentare i battiti.
Restarono
così per un po, abbracciati e senza che nessuno dei due
dicesse
niente.
Poi
lui, lentamente, sciolse l'abbraccio e la fece voltare.
-Ho
bisogno del tuo aiuto-
-devo
aiutarti?- era sorpresa da una richiesta del genere.
Malfoy
che chiedeva aiuto proprio a lei.
-Da
qui a qualche tempo mi sento strano, spesso ho come dei deja vu...e
la cosa strana è che li ho solo quando sono con
te....Hermione stai
trattenendo il respiro?-
Nemmeno
se n'era accorta, tanta era la preoccupazione che lui scoprisse
tutto.
-Non
so cosa dire...-
-Hermione,
se sai qualcosa devi dirmelo- disse afferrandola per le spalle.
Era
difficile che si lasciasse condizionare ma in quel momento lui la
stava fissando con una tale intensità che temette di non
riuscire a
nascondergli la verità.
Tuttavia
non era ancora pronta a parlare, era passato quasi un mese da allora,
era stata tranquilla fino a quel momento e ora non era pronta ad
affrontare la situazione nel caso lui avesse ricordato tutto.
-Ascolta,
cercherò di aiutarti ma ora devo andare saranno sicuramente
arrivati
dei regali per me-
Non
gli diede nemmeno il tempo di ribattere che era già corsa
via.
Faticò
un po a raggiungere il suo dormitorio perché quel giorno le
scale
sembravano volersi divertire parecchio a cambiare continuamente
direzione.
-Finalmente!-
esclamò quando raggiunse la torre di Grifondoro.
Proprio
come previsto trovò sul suo letto due regali. Uno era da
parte di
Harry, Ron e Ginny e consisteva in un ferma libri. L'altro pacco
invece era un braccialetto di cuoio con dei pendenti ed era da parte
di tutta la famiglia Weasly. Trovò anche un pacco con dei
dolci.
Le
faceva uno strano effetto vedere il dormitorio così vuoto.
Chissà
come stavano passando le feste i suoi amici, sicuramente Molly li
avrà riempiti di cibo fino a scoppiare.
Sperò
che la lettera di auguri che aveva inviato due giorni fa era riuscita
ad arrivare a destinazione.
Non
aveva motivo di restare ancora li, così decise di andare in
biblioteca.
Non
prima però di aver assaggiato una barretta di cioccolato
all'arancia, il suo preferito.
Di
solito andava in biblioteca per studiare o per rilassarsi.
Ma
quel giorno non aveva nulla da studiare si era già messa in
paro con
tutte le materie. Di rilassarsi invece proprio non ci riusciva.
Continuava
a pensare alle parole di Draco, cosa sarebbe successo se lui avesse
scoperto tutto?
Inoltre
lei era sicura dei suoi sentimenti, ma non riusciva a capire cosa
passasse per la testa del ragazzo.
“perché
dovevo innamorarmi proprio di uno come lui?”.
Era
appena uscita dalla biblioteca quando vide Blaise venirle incontro.
-Ehi
Hermione!-
-Ciao
Blaise!-
-Come
stai? Ti sei ripresa?-
-Si
grazie, mi è rimasto solo un po di mal di testa-
-Mi
hai fatto prendere un colpo quando mi sei quasi collassata tra le
braccia!-
-Mi
dispiace- disse imbarazzata.
Blaise
le accarezzò la testa.
-Blaise
posso chiederti una cosa?-
-Certo,
tutto quello che vuoi-
Hermione
si guardò attorno, voleva essere certa di non essere
ascoltata da
nessun'altro.
-Tu
conosci Draco da tanto vero?-
-Praticamente
dalla culla-
-Allora
tu che lo conosci cosi bene come pensi reagirebbe ad una cosa che
proprio non si aspetta?-
-Dipenda
da cosa si tratta, ti sarai accorta pure te che Draco è uno
che
perde facilmente la pazienza-
-Si
l'avevo notato-
-Ma
perché vuoi saperlo?-
-Io...non
so se faccio bene a dirtelo, ma devo parlarne almeno con qualcuno,
perché non ce la faccio più a portarmi questo
peso dietro! Tutti i
problemi che ha avuto Draco, il fatto che non ricordasse nulla del
perché era solo nella stanza delle Necessità,
tutto quanto è colpa
mia! Io non volevo cancellargli la memoria, ma avevo
paura...è
successo tutto cosi all'improvviso e....Blaise?-
Si
accorse che il ragazzo non la stava ascoltando, fissava fuori dalla
finestra.
Poi
senza preavviso la prese per mano e iniziò a correre verso
il
cortile.
-Aspetta!
Blaise che ti prende?-
-Sta
nevicando Hermione!-
Non
appena uscirono fuori un fiocco di neve si posò sul suo
naso.
Proprio
come aveva detto Blaise aveva iniziato a nevicare.
Blaise
sorrideva come un bambino e ad ogni respiro il fiato si congelava.
-Ah
giusto! Cosa mi stavi dicendo?-
-N...non....i...imp....orta-
disse battendo i denti.
Quando
era uscita dal dormitorio non aveva pensato a portarsi qualcosa di
pesante dietro.
-Metti
questa non voglio che ti ammali- disse Blaise passandole la sua
sciarpa intorno al collo.
-Grazie-
Blaise
era sempre cosi premuroso, si domandò com'era possibile che
fosse
ancora single. Anche prima che diventassero amici non l'aveva mai
presa in giro, mai una parola offensiva su di lei.
La
palla di neve arrivò all'improvviso e la colpì
dritta in faccia.
-Ehi!-
-Attenta
ad essere cosi pensierosa Hermione o non ti accorgi di quello che ti
succede intorno- disse Blaise ridendo mentre si puliva le mani dalla
neve.
-Non
posso che essere d'accordo con te- disse Hermione mentre con un
leggero movimento della bacchetta sollevava un po di neve per poi
farla precipitare sulla testa del ragazzo.
-Mia
cara Hermione....comincia a correre- disse con una calma gelida.
Lei
non se lo fece ripetere due volte. Correva ma il ragazzo era
più
veloce e in poco la raggiunse.
-Presa!-
disse afferrandola da dietro e iniziando a farle il solletico.
-Nooo!
Aiuto! Basta!- disse ridendo.
Non
solo soffriva terribilmente il solletico, Blaise glielo stava facendo
proprio dove lo soffriva di più, i fianchi.
-Ti
prego...non respiro, basta- disse mentre aveva le lacrime dal troppo
ridere.
Il
ragazzo finalmente si fermò, continuando però ad
abbracciarla e lei
pote riprendere fiato.
-Non...farlo...mai...più-
Per
tutta risposta il ragazzo si lasciò cadere sulla neve
trascinandola
con se.
Arrossì
quando si rese conto di essere praticamente sopra di lui.
Sentiva
le sue braccia forti stringerla e il suo respiro sul collo.
Blaise
aveva il potere di rilassarla solo standole vicino.
Così
come Draco aveva il potere di agitare il suo cuore.
-Qualunque
cosa tu debba dire a Draco fallo prima che sia troppo tardi-
aveva
accompagnato quelle parole con il gesto di liberarla dal suo
abbraccio.
Si
sedettero l'uno difronte all'altra.
-Ho
paura di come possa reagire-
-Draco
all'inizio tende a reagire sempre male ed in modo aggressivo ma se
saprai comprendere la sua posizione e dargli tempo di metabolizzare
poi sarà molto più semplice affrontarlo...poi se
vedi che non vuole
ragionare vieni dal tuo caro Blaise e ci penso io a farlo ragionare a
suon di calci!-
-Spero
di non arrivare a quel punto-
Parlare
con Blaise l'aveva aiutata a riflettere e a prendere una decisione.
Ora
sapeva cosa doveva fare.
-Vedo
che voi due vi divertite parecchio insieme-
La
voce arrivò gelida, più della neve che li
circondava.
-Draco!-
-Granger,
credevo stessi cercando un modo di aiutarmi e invece ti trovo qui a
spassartela con il mio migliore amico-
Era
una sua impressione o aveva calcato la voce sulla parola
“mio”?
-Draco
non hai il diritto di trattarla cosi!- intervenne Blaise
-Sta
zitto Blaise, ora le dai anche la tua sciarpa?-
-Stava
tremando cosa avrei dovuto fare?-
Ora
entrambi i ragazzi erano in piedi e si fronteggiavano.
Hermione
guardò preoccupata entrambi.
L'ultima
cosa che voleva era che i due litigassero per colpa sua.
-Cosa
c'è tra voi due?-
-Stai
delirando Draco-
-Rispondimi!-
-Siamo
solo amici! Deve esserci per forza qualcosa?-
Draco
lo afferrò per il colletto.
-Io
ti conosco meglio di chiunque altro, potrai pure sembrare gentile e
premuroso ma non ti comporti mai cosi se non ci sono dietro degli
interessi personali!-
-Quello
che pensa solo ai suoi interessi sei tu!- disse Blaise spingendolo
via.
Successe
tutto in un attimo, vide la mano di Draco serrarsi, il braccio
piegarsi prima all'indietro e poi scattare in avanti dritta verso il
volto di Blaise.
Le sue gambe si mossero da sole e senza quasi
accorgersene si ritrovo nella traiettoria del pugno. Draco se ne
accorse ma ormai era troppo tardi e riuscì solo a metterci
meno
forza.
Sentì
solo un improvviso bruciore alla guancia poi il buio.
|
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Capitolo 9 *** Qualcosa di inaspettato ***
Eccoci
arrivati al nono capitolo. Per Hermione le cose si stanno per
complicare...
buona
lettura!
Miki.
Quando
riaprì gli occhi la prima cosa che notò fu il
soffitto bianco.
Si
guardò attorno e capì subito di essere in
infermeria.
L'ultima
cosa che ricordava era Malfoy che le tirava un pugno.
Doveva
essere quello il motivo per cui si trovava stesa in un letto
dell'infermeria.
-Menomale,
ti sei svegliata- Blaise la guardava preoccupato ma sorridente.
-Quanto
sono rimasta incosciente?-
-Non
molto per fortuna- disse accarezzandole una mano.
Anche
se non poteva vedersi, sentiva di avere un lato del viso più
gonfio,
sul quale probabilmente Madama Chips le aveva applicato un grosso
cerotto.
-Ho
un aspetto orribile?-
-Solo
un pochino.....mi dispiace- disse abbassando il capo.
La
ragazza scosse la testa e cercò di tirarsi più su
ed assumere una
posizione quasi seduta.
-Non
avercela con lui-
-Non
ho intenzione di abbandonarlo se è quello che temi,
però quello che
ha fatto è grave e non posso nemmeno perdonarlo cosi
facilmente-
-Sai
che non l'ha fatto a posta-
Non
sapeva nemmeno lei perché lo stava difendendo.
Quell'idiota
l'aveva stesa con un pugno e lei lo difendeva.
In
realtà era arrabbiata con lui, ma non voleva che ci andasse
di mezzo
l'amicizia tra Draco e Blaise.
-Apposta
o no, non doveva farlo. Draco deve imparare a pensare prima di agire-
Il
moro si chinò a posarle un bacio sulla fronte.
-Adesso
devo andare, lui è qui fuori, vuoi che gli dica di entrare?-
Hermione
annuì.
-Grazie
Blaise-
-Per
cosa?-
-Per
avermi portata qui...-
Blaise
sorrise scuotendo la testa.
-Non
è me che devi ringraziare-
poi
uscì dall'infermeria.
Quindi
era stato Malfoy a portarla, svenuta, li. Quello poteva essere un
segno del fatto che era pentito del suo gesto.
-Granger...-
Draco
Malfoy aveva varcato la soglia dell'infermeria ed avanzava verso di
lei.
-Malfoy-
-Ascolta,
mi dispiace non avrei voluto colpirti-
Hermione
si accorse che a stento la guardava negli occhi e la cosa la
infastidì
-No
infatti, volevi colpire il tuo migliore amico-
-Che
a quanto pare è diventato quasi più il tuo
migliore amico visto
tutto il tempo che passate insieme- aveva quasi sibilato quelle
parole.
Hermione
scoppiò a ridere e questo le provocò un po di
dolore alla guancia,
con una smorfia si toccò la parte offesa.
-Blaise
è mio amico, un buon amico, ma tra noi non c'è
nulla di comparabile
con il rapporto che avete voi-
-Sei
sicura che sia solo un amico? State spesso insieme, ridete e
scherzate, vi abbracciate...-
Hermione
lo interruppe con un gesto della mano.
-Anche
con Harry e Ron mi comporto così ma non significa che mi
piacciano,
sono solo due delle persone più importanti della mia vita-
-Hermione,
tu mi odi?-
Quella
domanda la colse di sorpresa. Tuttavia non aveva dubbi su cosa
rispondere.
-No
Draco, sono arrabbiata con te, ma non ti odio-
-Non
avrei mai voluto colpirti- disse sedendosi vicino a lei e sfiorandole
la guancia, nel punto in cui l'aveva colpita.
Hermione
appoggiò una mano sulla sua.
Non
riusciva proprio ad avercela con lui, non come avrebbe dovuto.
In
quel momento entrò l'infermiera a controllare la ferita e
vide che
era tutto a posto.
-Signorina
Granger, se lo desidera è libera di andare, avrà
solo un livido per
qualche giorno- disse Madama Chips
-Sei
libero tra due ore?-
-Credo
di si, perché?-
-Allora
ci vediamo tra due ore nella stanza delle Necessità- disse
mentre si
era già alzata ed infilata le scarpe
-Hai
scoperto qualcosa?-
-Io...credo
di si-
-Grazie
Hermione-
“Aspetta
a ringraziarmi”.
Subito
dopo essere uscita dall'infermeria si era diretta nel dormitorio.
Aveva
deciso di rivelare tutto a Draco, aveva paura ma ormai non poteva
più
nascondersi.
Quello
che stava per fare poteva essere la salvezza o la rovina del loro
rapporto.
Indossò
la maglia bianca, la stessa che indossava quella sera.
Mentre
si dirigeva alla stanza delle Necessità pensava al modo
migliore per
affrontare la questione. Voleva trovare un modo per farlo arrabbiare
il meno possibile ma con Draco non si avevano mai certezze.
Ricreò
la stessa stanza che era stata testimone della loro notte insieme.
Cosi
facendo sperava di aiutarlo nel processo di riacquistare i ricordi.
Trascorse
l'ultima mezz'ora a fare avanti e indietro per la stanza torturandosi
una ciocca di capelli.
Erano
appena passate due ore e un minuto quando la porta si aprì.
Il
ragazzo si guardò intorno e per un attimo nei suoi occhi vi
lesse
stupore.
-Cosa
significa tutto questo?-
-Guardati
attorno Draco, questo luogo ti dice niente?-
-Io...non
lo so, mi è familiare ma non capisco perché-
-Perché
ci sei già stato ecco perché-
Hermione
che fino a quel momento era rimasta nella penombra avanzò
qualche
passo verso di lui.
-Quella
maglietta...io l'ho già vista-
Ora
erano l'uno di fronte all'altro. Lei tesa come una corda di violino,
lui piuttosto confuso.
Hermione
sapeva che era inutile tergiversare, aveva deciso di dirgli tutta la
verità quindi perdere tempo faceva solo aumentare la sua
ansia.
-I
problemi che hai avuto sono stati causati dalla tua perdita di
memoria-
-Questo
lo sapevo già-
-Si...quello
che non sapevi è che sono stata io a cancellartela-
Cercò
di capire la sua reazione, di cogliere anche il più piccolo
movimento che le facesse intendere che era arrabbiato ma Draco
continuava a fissarla immobile.
-Un
mese fa siamo stati in questa stessa stanza e abbiamo passato la
notte insieme...-
-Cosa
intendi con “passato la notte insieme?”-
-Siamo
stati a letto insieme...-
-Abbiamo
dormito in questa stanza?-
-no
Draco abbiamo fatto sesso! Io e te!- esclamò esasperata.
In
realtà il ragazzo glielo stava facendo apposta ma lei era
troppo
agitata per rendersene conto.
-Mi
dispiace...non avrei voluto cancellartela ma ero spaventata...se
potessi ritornare indietro non lo rifarei- disse sincera.
Ecco
ora era pronta ad affrontare tutte le reazione del ragazzo.
Tutte,
ma non quella, perché quando vide Draco scoppiare a ridere
pensò
che c'era qualcosa di estremamente sbagliato.
-Perché
stai ridendo?-
-Mi
chiedevo quand'è che ti saresti decisa a dirmelo-
-Vuoi...vuoi
dire che tu...lo sapevi già?- ora era lei quella confusa.
-No,
in realtà avevo solo dei sospetti dovuti a qualche visione,
ma avevo
bisogno della tua conferma-
-Ma
io...ti ho obliviato non avresti dovuto ricordare nulla prima che io
annullassi l'incantesimo-
-Granger...Granger.
Quando lanci un incantesimo devi farlo con convinzione e a te
è
mancata quasi del tutto. Sei una delle streghe migliori ma
quell'Obliviate lasciava proprio a desiderare-
-Ma
io volevo cancellarti la memoria!-
-Può
darsi, ma dentro di te sapevi che non era la cosa giusta da fare e
questo a fatto si che l'incantesimo non fosse poi cosi potente, anche
se devo dire ci ho messo parecchio prima di ricordare....-
-Da
quanto te ne sei reso conto?-
-In
realtà solo dal giorno della festa-
Iniziava
a farle male la testa, tutta quella situazione era assurda.
Nell'ultimo
mese si era preoccupata tanto di essere scoperta, di come dirgli la
verità per poi scoprire che lui aveva già dei
sospetti da tempo e
che da due giorni sapeva già la verità.
-Allora...è
tutto a posto?- chiese torturandosi le mani
Le
braccia forti di Draco l'avvolsero in un abbraccio.
Sentì
i capelli biondi di lui solleticarle la guancia, il respiro vicino
all'orecchio.
-No
Mezzosangue....la situazione è molto lontana dall'essere
tutto a
posto...-
-Ma...-
-Quello
che hai fatto...mi hai offeso Mezzosangue, non ti sei fidata di
me...non hai pensato nemmeno per un attimo che con me potevi essere
felice...in quel momento hai visto solo il Principe delle Serpi...non
Draco Malfoy-
-No
aspetta...-
-Ma
quello che non sai, mia piccola Mezzosangue, è che Draco
Malfoy può
essere molto più pericoloso- la sua voce calma, simile ad un
sibilo,
la fece rabbrividire.
Draco
sciolse l'abbraccio e le accarezzò il volto.
Hermione
era come ipnotizzata e non riusciva a smettere di fissarlo.
Fu
un attimo e le labbra di lui si posarono sulle sue.
Ma
era ben lontano dall'essere un bacio dolce, Draco era irruento.
La
spinse contro il muro, mentre insinuava una mano sotto la gonna
accarezzandole l'interno coscia.
Lei
gemette e lui le morse il labbro che divenne subito gonfio.
-Draco
basta...-
Con
un gesto rapido le scansò una bretellina lasciando scoperta
una
spalla.
Iniziò
a baciarla, poi si spostò verso il collo.
Vi
soffiò sopra, lo baciò e succhiò la
pelle, mentre con una mano
accarezzava la schiena di Hermione.
La
ragazza era più rilassata, aveva smesso di provare ad
allontanarlo e
ora se ne stava inerme contro il muro con la testa reclinata.
Fu
a quel punto che lui si allontanò da lei.
Hermione
lo guardò confusa e anche un po dispiaciuta.
-Non
credere che ti abbia perdonata-
disse
accarezzando il segno che le aveva lasciato sul collo.
Prima
che Hermione riuscisse a dire qualcosa lui se n'era già
andato.
|
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Capitolo 10 *** Una serpe tradita è una serpe pericolosa ***
Salve
gente! Ecco qui un altro capitolo, ci ho messo un po più del
previsto stavolta ma finalmente sono pronta per postarlo. Spero che
vi piaccia e non dimenticate di lasciare un commentino.
Baci
Miki.
Ps:
dopo di questo scriverò un altro capitolo e poi uno speciale
per le
feste incentrato su cosa è accaduto prima del prologo.
Passarono
alcuni secondi prima che riuscisse a riprendersi.
Era
rimasta immobile a fissare la porta dalla quale lui era appena
uscito.
Quindi
lui sapeva già tutto, lei glielo aveva solo confermato.
Si
porto l'indice alle labbra, ancora rosse e accaldate per il bacio di
poco prima.
Quel
bacio sembrava gridare “vendetta” ed Hermione
sapeva che da uno
come Draco poteva aspettarsi di tutto.
Quel
piccolo segno rosso sul suo collo era solo la punta dell'iceberg
perché nessuno poteva fargli un torto senza pagarne le
conseguenze.
Ma
quello che assurdamente preoccupava la giovane ragazza non era la
paura di una vendetta ma la paura che lui si fosse allontanato da lei
per sempre.
Se
c'era una cosa che però Hermione non era capace, quella era
arrendersi.
Draco
aveva tutte le ragioni di avercela con lei, ma avrebbe fatto tutto
ciò che era in suo potere per riconquistare la sua fiducia.
Hermione voleva, ancora una volta, sentire quelle labbra, sentire
le sue braccia che la stringevano.
In
quel momento però non era solo Draco a preoccuparla, c'era
qualcun
altro che lei temeva non avrebbe preso bene la situazione se ne fosse
venuto a conoscenza.
Veloce
uscì dalla stanza, doveva trovarlo e parlargli.
“dove
può essere?” pensò mentre lo cercava
per tutti i corridoi.
Doveva
riuscire a parlarci, per lei era troppo importante che lui
comprendesse tutto, perché anche se era da poco che avevano
iniziato
a conoscersi non voleva perderlo.
Alla
fine pensò che il posto dove poteva trovarlo era anche il
più
ovvio, si diede de la stupida a non averci pensato subito.
Bloccò
la sua corsa e cambiò subito direzione.
Scese
verso i sotterranei, incurante dei Serpeverde che la indicavano e
bisbigliavano dietro di lei.
Finalmente
lo vide, davanti l'aula di pozioni.
-Bla....-
Stava
per chiamarlo quando qualcosa, o meglio qualcuno si frappose tra
loro.
Hermione
si bloccò non appena vide Draco darle le spalle a parlare
con
l'amico.
Si
acquattò contro il muro e restò in ascolto.
Non
riusciva a sentire bene ma poteva vedere le espressioni di Blaise.
Il
volto del ragazzo era passato dalla serietà, alla sorpresa e
infine
perfino alla tristezza.
Lo
vide alzare le spalle e scuotere la testa.
Fu
solo quando Draco lo lasciò da solo che Hermione si
arrischiò a
farsi avanti.
Gli
era quasi davanti non poteva non notarla.
Gli
sorrise, era cosi che di solito iniziavano una conversazione.
Ma
quella volta fu diverso, Blaise non le rispose con un gesto della
mano come faceva di solito, non le disse nulla. Si limitò a
fissarla
per qualche secondo, sul volto nemmeno l'ombra di un sorriso, poi,
semplicemente le diede le spalle e se ne andò.
Era
successo quello che temeva, Draco gli aveva raccontato tutto e lui
non sembrava averla presa bene.
Con
la coda tra le gambe se ne tornò al suo dormitorio.
Mai
come in quel momento le mancarono i suoi due migliori amici e quel
tornado di Ginny.
Era
stata una stupida ad obliviare Malfoy e quelle ne erano le
conseguenze. Non solo non sarebbe stato facile riconquistare la
fiducia di un Serpeverde, ma a lei toccava addirittura riconquistarne
due.
Prese
un libro e si diresse in cortile.
Non
era un libro di studio, ma una semplice lettura, una raccolta di
favole della tradizione celtica.
Era
stato un regalo di Molly e lei ci era particolarmente affezionata.
Forse
perché quel libro era un oggetto babbano e a regalarglielo
era stata
Molly, una purosangue.
Si
sedette ai piedi della fontana. La schiena appoggiata contro la
pietra e il libro aperto sulle ginocchia.
Lesse
di nuovo la sua fiaba preferita “la figlia del sarto ed il
ricco
mercante”
Quella
storia le piaceva e si rivedeva nella figlia minore, la più
intelligente delle tre figlie del sarto. Era stata proprio grazie
alla sua intelligenza che aveva conquistato il cuore del figlio del
mercante.
Era
persa nella lettura e non si accorse di qualcuno che si era fermato
proprio davanti a lei. Solo quando si chinò facendole ombra
capì
che non era più sola.
Alzò
gli occhi incontrandone due azzurri, accompagnati da un sorriso che
pareva più un ghigno.
-Mezzosangue-
-Malfoy,
cosa fai qui?-
-Passeggiavo
e ti ho visto, sempre a studiare eh?-
-Ti
sbagli, è una lettura di piacere- disse mostrandogli la
copertina
del libro.
-Roba
babbana immagino- disse storcendo il naso.
Senza
troppi complimenti la tirò su afferrandola per un polso,
colta di
sorpresa non riuscì a trattenere il libro che cadde a terra.
-Lascia
perdere quella roba...- disse passandole un braccio intorno a fianchi
stringendola un po troppo.
Hermione
percepì il solito profumo di menta.
-Si
può sapere che ti prende? Fino a poco fa eri arrabbiato con
me-
Il
ragazzo rise scuotendo la testa.
-Mezzosangue,
io non sono arrabbiato con te, tu non meriti la mia rabbia. Quello
che voglio Granger è portarti all'esasperazione,
diventerò per te
come l'aria che respiri ancora prima che tu te ne renda conto- gli
soffiò tenendola stretta contro il suo petto.
-Perché
hai detto tutto a Blaise?-
-è
il mio migliore amico, doveva sapere-
-Volevo
essere io a dirglielo, ora non mi vuole nemmeno parlare-
-Ti
manca?-
Hermione
annuì.
Draco
le strinse il mento tra le dita costringendola a sollevare il volto.
Si
fissarono per un po, poi lui la baciò
Non
era il bacio rude che si erano scambiati nella stanza delle
necessità.
Hermione
però si irrigidì al pensiero che erano li fuori,
alla portata di
tutti.
Chiunque
anche solo affacciandosi avrebbe potuto vedere lei e Draco che si
baciavano.
Premette
le mani contro il suo petto cercando di allontanarlo da se.
Ma
il ragazzo continuava a stringerla e a baciarla con sempre
più foga.
Si
staccò da lei e l'afferrò per i capelli.
Gemendo
buttò la testa all'indietro scoprendo il collo che subito fu
catturato dalle labbra del ragazzo.
Si
aggrappò a lui per paura di cadere all'indietro.
Fu
allora che lo sentì, un “clic” proprio
dietro di lei.
Draco
la lasciò andare e lei poté finalmente riprendere
fiato.
Vide
il biondo sorridere a qualcuno dietro di lei.
Si
girò di scatto e vide Colin con la sua inseparabile
macchinetta
fotografica.
Hermione
sbiancò quando capì che l'aveva appena usata
proprio per
fotografare loro due.
In
realtà però temeva più per quello che
Draco avrebbe potuto fare al
ragazzino.
Quando
lo vide avanzare verso di lui tento di trattenerlo, ma inutilmente.
-Draco
non fargli del male!- esclamò preoccupata.
Contro
ogni previsione però Malfoy afferrò il giovane
per le spalle e gli
sorrise, Hermione quasi non credeva a quello che stava vedendo,
Malfoy che sorrideva ad un altro studente che non fosse di
Serpeverde.
-Ben
fatto, come promesso per il prossimo mese nessun studente della mia
casata ti darà fastidio, adesso sai qual'è il
prossimo passo-
Colin
annuì sorridendo e corse via, passando accanto ad un al
quanto
allibita Hermione.
-Tu...tu
l'hai fatto apposta! Mi hai baciato solo per far scattare a Colin una
foto di noi due!-
-Può
darsi...-
-Perché
lo hai fatto?-
-Te
l'ho detto, voglio farti esasperare. La foto non è niente
aspetta di
vederne tante copie sparse per Hogwarts-
-Non
oserai!-
-Non
ci scommetterei fossi in te-
Si
chinò a raccogliere il libro e glielo porse.
-Buona
giornata-.
Hermione
dovette far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non gettarsi a
terra ed urlare tutta la sua frustrazione.
Malfoy
era pazzo, non poteva davvero voler tappezzare la scuola con la foto
di loro due in atteggiamenti intimi.
Hermione
prese un lungo respiro per calmarsi.
Probabilmente
Malfoy l'aveva detto solo per spaventarla, non avrebbe mai fatto una
cosa del genere.
Stringendo
il libro tra le mani rientrò nella scuola.
Non
aveva nemmeno varcato il ritratto della Signora Grassa che
già sentì
dei mormorii dall'altra parte, tre voci.
Emozionata
attraversò il quadro e li vide.
Harry,
Ron e Ginny. In piedi al centro della Sala Comune.
Il
mantello ancora addosso, Ron teneva perfino ancora la valigia.
Segno
che erano appena tornati.
-Ragazzi!-
esclamò felice.
Tutti
e quattro si abbracciarono.
-Siete
tornati che bello!- disse dando un bacio sulla guancia a tutti e tre.
-Proprio
ora, ci stavamo giusto chiedendo dove fossi-
-ero
a leggere in cortile Ron-
-Come
sempre-
-Già...allora
come sono andati questi giorni alla tana?-
-Benissimo,
Molly ci ha rimpinzato di cibo come al solito, abbiamo giocato a
quidditch e provato qualche nuovo scherzo di Fred e George.
È
dispiaciuto a tutti che non ci fossi anche tu- disse Harry passando
un braccio intorno alle spalle dell'amica.
-Tu
invece spero non ti sarai annoiata troppo-
Hermione
scosse la testa.
-Mi
mancavate, ma mentirei se vi dicessi che mi sono annoiata-
-Ragazzi,
ci racconteremo tutto dopo adesso sarà meglio se andiamo a
disfare
le valige- disse Ginny.
Harry
e Ron andarono nel dormitorio maschile mentre Hermione seguì
Ginny
in quello femminile.
-Va
bene Herm, adesso puoi dirmi tutto- disse seria.
La
riccia la fissò senza capire.
-Sono
tua amica e sono una ragazza come te, chiamalo sesto senso ma sento
che hai qualcosa che non va...-
Ginny
si sedette sul letto e la invitò a fare lo stesso.
Hermione
sospirò e si sedette vicino a lei.
-Va
bene ti dirò tutto-
E
cosi fece. Le raccontò di quello che c'era stato tra lei e
Draco,
della festa nei sotterranei, di come Blaise fosse diventato
più di
un semplice conoscente e che ora temeva di averlo perso.
Le
disse anche che era preoccupata per quello che le aveva detto Draco.
Ginny
ascoltò tutto con pazienza, senza mai interromperla.
Herm
non lesse rabbia sul suo volto, solo sorpresa.
-Non
ce l'hai con me per essere andata a letto con Malfoy?-
Ginny
scosse la testa.
-Perché
dovrei? Malfoy è un bel tipo, intelligente, di famiglia
ricca, lo
studente migliore in pozioni...-
-Ginny,
non è che interessa a te?-
-Sappiamo
bene che io ho occhi solo per Harry-
Hermione
rise. Era felice che la sua migliore amica l'avesse presa bene.
Temeva
però che per Harry e Ron non sarebbe stato lo stesso.
-Hermione
tu provi qualcosa per Draco vero?-
Lei
abbassò lo sguardo.
-Ti
conosco e so che non sei tipo da andare a letto con qualcuno solo per
sesso, Draco deve piacerti molto-
-Ginny
io ho paura...di amarlo- confessò arrossendo.
-oh
wow! Bene Herm sappi che io sono dalla tua parte!-
Le
due amiche si abbracciarono.
Hermione
si sentì un po più sollevata di sapere che Ginny
l'avrebbe aiutata.
Le
diede una mano a sistemare le cose. Poi aspettò che l'amica
si
facesse una doccia.
Quella
sera, in Sala Grande era di nuovo seduta tra Ron e Neville.
Davanti
a loro Harry e Ginny.
Parlarono
del più e del meno, contenti di essere di nuovo tutti
insieme.
Di
tanto in tanto Herm senza farsi vedere lanciava uno sguardo al tavolo
delle serpi.
Draco
se ne accorse e senza smettere di fissarla passò un braccio
intorno
alla vita di Pansy.
Blaise
invece sembrava fin troppo interessato a quello che aveva nel piatto
perché non aveva smesso un attimo di fissarlo.
Herm
avrebbe voluto tanto parlare con lui in quel momento, chiarire,
dirgli quanto gli mancava.
-Per
te va bene? Herm...Hermione!-
-Cos...che
c'è Harry?-
-Ma
non mi stavi ascoltando? Va beh stavo dicendo, prima sono stato
chiamato da Silente ha affidato a me il compito di organizzare la
festa di fine anno. Da solo non posso fare molto, cosi ho pensato che
potresti darmi una mano tu-
-Certo,
ti aiuterò volentieri Harry-
-Conta
anche su di me e Ron!- disse Ginny
-Perfetto
più siamo e meglio è!-.
La
cena proseguì tranquilla, mentre si scambiavano le loro idee
per la
festa.
Avevano
quasi finito quando Herm notò che Blaise si era alzato e la
stava
fissando.
Fu
solo un attimo ma Herm era certa di avergli visto indicare la porta.
Poco
dopo vide il ragazzo lasciare la sala.
-Scusate,
sono davvero piena, vi precedo in Sala Comune- disse alzandosi anche
lei.
Blaise
la stava aspettando appoggiato al muro subito fuori dalla Sala
Grande.
-Blaise
io...- iniziò ma venne subito interrotta dal ragazzo.
-No
Herm, voglio che tu mi ascolti-
Lei
annuì con decisione.
-Rinuncio
a te Herm...-
-Blaise
ti prego!-
-Fammi
finire! Rinuncio a te perché so quanto è forte
ciò che provi per
Draco e che non proverai mai per me. Rinuncio a te come ragazza...ma
non riesco a rinunciare a te come amica. Non potrò mai
sostituire
Harry e Ron. Ma non voglio essere un semplice amico, quello che
saluti il giorno prima ed ignori il giorno dopo. Permettimi Herm di
essere quell'amico davanti a cui non hai vergogna di piangere, voglio
essere quell'amico a cui confidi tutto, voglio essere quell'amico da
cui ti rifugi quando ti sembra che vada tutto storto, voglio che con
me tu ti senta libera di ridere o di piangere a seconda della
situazione. Se non sempre almeno qualche volta.
Concedimi
almeno questo Herm perché nonostante quello che che mi ha
raccontato
Draco mi ha lasciato un vuoto dentro, nonostante dovrei avercela con
te per non avermi detto la verità non voglio che l'amicizia
tra noi
finisca...-
Il
ragazzo si bloccò quando vide gli occhi di lei farsi lucidi
un
attimo dopo se la ritrovò quasi in braccio.
-Stupido
Blaise! Avevo paura che non volessi più vedermi-
Lui
le asciugò le lacrime con i pollici.
-Vedo
che inizi già a prendere in parola quello che ti ho detto-
disse
riferendosi al fatto che non doveva aver vergogna a piangere davanti
a lui.
Lei
rise dandogli un leggero pugno sul braccio.
Lo
sguardo del ragazzo cadde sul collo e più precisamente sul
segno
rosso al lato di questo.
-Draco?-
-Già...-
-Dopo
mi sente...-
-Blaise
no! Ti chiedo per favore di starne fuori- disse fissandolo
-Ma
Herm....d'accordo se è quello che vuoi-
Lei
sorrise abbracciandolo.
Era
felice che nonostante le cose tra lei e Draco non si stavano mettendo
bene come aveva sperato aveva di nuovo l'amicizia di Blaise.
Proprio
in quel momento un urlo proveniente dalla Sala Grande alle loro
spalle attirò la loro attenzione.
Veloci
andarono a vedere cosa succedeva.
Non
appena varcò la soglia Hermione vide tantissime pergamene
svolazzare
qua e la, diversi studenti ne avevano raccolta una e la fissavano
allibiti.
Hermione
corse verso il suo tavolo dove notò Ron con la bocca
spalancata come
fosse stato colpito da un Pietrifucus Totalus, evidentemente era
stato lui ad urlare.
Quando
raccolse una delle pergamene capì anche perché:
la foto di lei e
Draco.
Lasciò
cadere quel pezzo di carta come se l'avesse scottata.
Fissò
il tavolo di Serpeverde assottigliando lo sguardo.
Draco
se ne stava tranquillo e sorridente con le mani in tasca.
Mimò
uno “stronzo” sicura che lui lo capisse e poi corse
via.
Ignara
che proprio lo “stronzo” in questione senza troppa
fretta si era
alzato per seguirla.
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Capitolo 11 *** i veri amici saranno sempre al tuo fianco ***
Sono
felice che la storia vi piaccia! Continuate a leggere e commentare
che cosi mi invogliate a scrivere sempre di più.
Buona
lettura!
Baci
Miki
Correva,
Hermione, correva ma non sapeva dove andare.
L'unica
cosa certa era che voleva mettere più distanza possibile tra
lei e
la Sala Grande. Chissà cosa avrebbero pensato di lei adesso
dopo
aver visto quella foto.
Correva,
ma non voleva tornare in dormitorio.
Se
lo avesse fatto significava affrontare Harry e Ron e non era sicura
di essere pronta.
In
quel momento avrebbe solo voluto sparire, essere lontana da li.
Non
si era mai sentita cosi umiliata, tutto per colpa di quel furetto!.
-Mezzosangue
quand'è che ti stancherai di correre?-
Si
voltò non appena sentì quella voce.
Draco
era davanti a lei, le mani in tasca, un espressione rilassata in
volto.
-Tu!-
esclamò Hermione scagliandosi su di lui, iniziando a
tempestarlo di
pugni.
-Come
hai potuto?! Perché hai dovuto umiliarmi cosi?-
Draco
si beccò qualche pugno sul petto ed uno sulla spalla prima
che
riuscisse a bloccarla stringendole i polsi.
-Mezzosangue
sta un po ferma!- disse spingendola contro il muro sempre tenendole
le mani ferme.
-Tu
parli a me di umiliazione? Hai anche solo la minima idea di come mi
sono sentito io quella sera? Risvegliarmi in quella stanza solo e
completamente nudo. Senza avere memoria di quello che era successo.
Ora che ricordo, so che ero stato bene quella sera con te, avrei
voluto poterci ripensare il giorno dopo ma tu non me l'hai permesso!-
Le
strinse i polsi con più forza e lei gemette.
-Per
te era solo sesso!-
-Non
è stato solo sesso! Sono cambiato Granger, te l'avrei
dimostrato,
avresti visto la parte migliore di me, la mattina dopo avremo potuto
svegliarci insieme abbracciati e parlare. Avremo ripensato alla notte
appena passata insieme, io ti avrei stuzzicato e tu saresti
arrossita. Ma tutto questo non è successo a causa tua!-
La
spinse sempre di più contro il muro bloccandola con il
proprio
corpo.
Hermione
sussultò quando sentì il muro freddo contro la
schiena.
Draco
la baciò, le mordicchiò le labbra per fargliele
dischiudere.
Hermione
sentì la lingua di lui invaderle la bocca.
Draco
baciava da Dio ed era difficile non assecondarlo.
Le
mani di lui si muovevano esperte, poteva sentirle ovunque.
Dietro
la schiena, sui fianchi, tra i capelli, dentro la camicia, sotto la
gonna...
“sotto
la gonna?”
Solo
allora si accorse che il ragazzo si era spinto un po troppo in la e
le sue mani già armeggiavano con l'orlo degli slip.
-No!
Fermati!- disse iniziando ad agitarsi.
Lui
si bloccò senza però allontanare le mani dai suoi
fianchi.
-Che
succede?-
-Succede
che siamo nel bel mezzo del corridoio!- rispose acida guardandosi
freneticamente intorno, aspettando di veder spuntare Colin da un
momento all'altro pronto a scattare un altra foto.
“non
voglio essere la causa del funerale dei miei due migliori
amici”
pensò,
perché era certa che se Harry e Ron avessero visto una scena
del
genere sarebbero crepati seduta stante.
-Quindi
il problema è solo che qui siamo troppo allo scoperto?-
Hermione
non fece in tempo a rispondere che Draco la trascinò in un
aula
vuota che si trovava li vicino.
-Qui
dentro non verrà a disturbarci nessuno Granger- disse il
biondo.
Riprese
a dedicare attenzioni al corpo della ragazza, questa volta
però
partì dalla parte superiore.
In
breve Hermione si ritrovò con la camicia aperta, erano
perfino
saltati due bottoni, mentre il gilet giaceva da qualche parte ai suoi
piedi.
Ora
il suo reggiseno color crema era in bella mostra davanti al biondo,
che non nascose un espressione di apprezzamento nel constatare che
aveva l'apertura davanti.
Una
semplice pressione ed ecco che adesso era il suo seno ad essere in
bella mostra.
-A...aspetta!-
tentò di coprirsi, ma lui glielo impedì.
-Abbiamo
già fatto di peggio quindi non vergognarti con me-
Lei
arrossì ma poi lo lasciò fare.
Draco
le sfiorò il seno, prima solo con la punta delle dita, poi
vi
appoggiò le mani a coppa palpandolo. Si chino su di lei
lasciando
una scia di baci lungo il collo, fino a raggiungere il seno. Lo
baciò
e leccò. Strinse una porzione di pelle tra i denti
finché non la
vide arrossarsi.
-Ahi!-
esclamò Hermione.
Draco
la issò senza fatica fino a farle aderire la schiena contro
il muro,
lei gli allacciò le gambe intorno ai fianchi e le braccia
intorno al
collo e lo baciò.
Il
suo seno schiacciato contro il petto del ragazzo, l'eccitazione di
lui che premeva contro la sua intimità, ebbero l'effetto,
suo
malgrado, di farla eccitare.
-Dimmi
Hermione...mi vuoi?- gli sussurrò lui vicino l'orecchio.
-D...Draco...si...-
-Nulla
da fare mezzosangue- disse con un ghigno prima di lasciarla scivolare
a terra.
Lei
lo fissò confusa, non capendo dove volesse andare a parare,
solo
quando lo vide risistemarsi e lasciare l'aula comprese quello che
aveva fatto.
L'aveva
lasciata li sola, mezza nuda e sopratutto in balia dell'eccitazione.
Appena
uscito il ragazzo sentì alle sue spalle la ragazza gridare
di
frustrazione e subito dopo il rumore di qualcosa che andava in
frantumi.
Ancora
scossa e con il fiato corto sistemò tutto e poi
lasciò l'aula per
tornare in dormitorio.
Era
inutile rimandare il momento, doveva affrontare i suoi amici.
Si
assicurò di essere presentabile, e detta la parola magica
attraversò
il ritratto.
Subito
Ginny le andò incontro e l'abbracciò.
-Herm!
Dov'eri finita? Sei sparita cosi all'improvviso, ero preoccupata!-
-Sto
bene, avevo solo bisogno di stare un po' tranquilla-
Si
guardò attorno, li c'erano solo Ginny ed Harry.
Ma
mentre la ragazza sembrava tranquilla come si aspettava.
Il
moro se ne stava sul divano con lo sguardo vitreo.
-Ginny
dov'è tuo fratello?-
-Ecco...in
questo momento è in infermeria...-
-Oddio
e perché?- domandò allarmata.
-Non
preoccuparti, ha solo avuto una specie di esaurimento, adesso sta
dormendo,Madama Chips gli ha dato un calmante, ha detto che
potrà
uscire tranquillamente quando si sveglierà-
Hermione
si passò una mano tra i capelli fissando l'amica sconvolta.
Sapeva
che non l'avrebbero presa bene ma non si aspettava che addirittura
Ron fosse finito in infermeria e che Harry continuava a fissare il
vuoto senza muoversi.
-Emh
Ginny...da quant'è che è in quelle condizioni?-
domandò accennando
allo stato di Harry.
-Più
o meno da quando siamo qui, una mezz'ora direi-
sospirò
Ginny.
Hermione
si avvicinò all'amico. Si chinò fino ad arrivare
alla sua altezza.
-Harry
come ti senti?- chiese poggiandogli le mani sulle ginocchia.
Il
ragazzo smise di fissare il vuoto e si concentrò su di lei.
Sembrò
riprendere lucidità non appena la vide.
-Hermione!-
-Si
Harry, sono io...ti sei ripreso?-
Si
scansò permettendo così al ragazzo di alzarsi.
-Herm,
ti prego dimmi che quello che ho visto, quello che tutti abbiamo
visto, era solo un brutto scherzo- Harry la stava quasi implorando.
Lei
non poté fare a meno di abbassare lo sguardo,
improvvisamente le sue
scarpe erano diventate qualcosa di davvero interessante.
-Herm...per
favore-
-Mi
dispiace Harry...ma è tutto vero...-
Vide
il volto, già chiaro dell'amico impallidire ulteriormente.
Poi
si allontanò da lei e mise una mano in tasca.
Tirò
fuori una di quelle pergamene.
Era
tutta spiegazzata e strappata in alcuni punti.
Ma
l'immagine era ancora ben visibile.
Gliela
porse e lei la prese un po titubante.
-Vorrei
davvero credere che Malfoy ti abbia costretto, ma più guardo
la tua
espressione in questa foto e più capisco che tu lo volevi-
Hermione
osservò la foto. Era stata scattata nel momento in cui Draco
le
stava baciando, anzi era più appropriato dire, leccando il
collo. Il
volto del ragazzo era nascosto per via della posizione e dei capelli
che gli ricadevano sul viso. Quello di lei invece era in bella
mostra. Aveva la schiena inarcata, il collo piegato da un lato, gli
occhi erano socchiusi mentre le labbra leggermente dischiuse, in un
espressione di beatitudine.
Sbuffò,
ripiegando la pergamena. Se solo in quel momento si fosse mostrata
arrabbiata, o per lo meno avesse fatto vedere che stava tentando di
allontanarlo adesso Malfoy sarebbe stato l'unico nei guai.
-Harry
ascolta, so che la cosa ti sconvolge, ma credimi io sono sempre la
stessa! Anche se ho baciato il furetto!-
Ma
il ragazzo aveva smesso di ascoltarla e fissava, con un po troppa
insistenza, lo scollo della riccia.
Li
dove Draco aveva fatto saltare due bottoni, si intravedeva una
porzione di seno quella lasciata scoperta dal reggiseno e in bella
mostra c'era il segno lasciato dai denti di Draco quando l'aveva
morsa.
-Lui...lui...-
Harry aveva iniziato a respirare troppo velocemente.
-Harry
calmati...respira piano-
Non
voleva dover portare pure lui in infermeria.
Ma
il ragazzo non accennava a volersi calmare, ora stringeva
convulsamente la bacchetta e continuava a blaterare cose senza senso
mentre il respiro era sempre più affannoso.
-Harry!-
All'improvviso
lo vide accasciarsi a terra come un sacco di patate.
Dietro
di lui Ginny teneva in mano un grosso e pesante libro, con cui
l'aveva appena colpito in testa.
-Ma...Ginny!-
esclamò allibita
La
rossa si limitò ad alzare le spalle e posare il libro sul
divano.
-Non
preoccuparti, mi ama, mi farò perdonare quando si
riprenderà- disse
come se fosse la cosa più normale del mondo tramortire il
proprio
ragazzo colpendolo in testa con un libro.
Poi
sotto lo sguardo esterrefatto di Hermione che era rimasta a bocca
aperta, portò via Harry utilizzando un incantesimo di
Levicorpus.
-Herm...ci
parlerò io con lui non preoccuparti- disse prima di sparire
al piano
di sopra.
Il
mondo stava girando al contrario.
Lei
che baciava Malfoy e Ginny che quasi faceva secco Harry
e
Ron...
“Oddio
Ron!”
Si
era dimenticata che l'amico era ancora in infermeria.
Decise
di andarlo a trovare, anche se aveva paura della sua reazione dopo
aver visto quella di Harry.
Raggiunse
l'infermeria, un paio di volte incrociò qualche gruppetto di
studenti che si fermava a bisbigliare appena lei passava.
Cercò
di non dargli troppo peso.
Per
fortuna Ron era solo in infermeria. Almeno si sarebbe evitata
ulteriori sguardi.
Il
ragazzo doveva essersi appena svegliato perché aveva un
espressione
confusa e si guardava attorno cercando di capire perché si
trovasse
li.
Fece
qualche passo fino a trovarsi davanti a lui.
-Ron...-
-Hermione!-
il volto del ragazzo si illuminò e un attimo dopo
scoppiò a ridere
tenendosi la pancia.
“è
impazzito!” pensò la ragazza preoccupata.
-Per
Merlino! Non ci crederai Herm, ho fatto un sogno assurdo...c'erano
tutte queste pergamene...ma in realtà erano foto...- dovette
fermarsi perché le risate gli impedivano di parlare.
-in
quella foto c'eravate te e Malfoy!...assurdo vero?-
Per
un attimo Hermione abbracciò l'idea di lasciar credere a Ron
che
fosse stato tutto solo un sogno, ma sapeva che non era giusto, prima
o poi avrebbe scoperto la verità.
-Ron...-
ma
il ragazzo non le prestava ascolto continuando a ridere
-Ron
mi ascolti?- iniziava a perdere la pazienza.
-Assurdo...è
troppo assurdo...-
-Ronald
Bilius Weasley!- l'aver alzato la voce ed aver pronunciato il suo
nome completo sortì l'effetto voluto, Ron si era bloccato di
colpo e
la fissava sorpreso.
Hermione
sospirò e prima che gli tornasse un'altra crisi di risata
isterica
preferì vuotare il sacco.
-Non
era un sogno, quella pergamena l'hai vista davvero, tutta la scuola
le ha viste-
-Mione...è
stato uno sbaglio? Quell'idiota ti ha costretto? È cosi
vero?-
La
ragazza si morse il labbro, cosa doveva dirgli?
-No
Ron, lui non mi ha costretto...io l'ho voluto-
faticava
quasi a guardarlo in faccia.
Il
ragazzo ora non rideva più, si vedeva che ridere era
l'ultima cosa a
cui pensava in quel momento.
Tese
una mano verso di lui che però indietreggiò
bruscamente.
-Mi...mi
odi?-
-No
Herm, non potrei mai...però voglio che ora tu te ne vada-
Quelle
parole furono come una pugnalata.
Ron
la stava cacciando, voleva che lei se ne andasse.
-Ron
ascoltami per favore...-
-Non
ne ho voglia! Anzi sai che ti dico, ora mi sento meglio posso tornare
tranquillamente al dormitorio, tu Herm fa quello che vuoi vai a
cercare il furetto se lo desideri!-
La
ragazza non riuscì a dire nulla mentre lo osservava
rimettersi le
scarpe afferrare il mantello e lasciare l'infermeria.
Non
aveva motivo di restare li perciò uscì anche lei.
Si
sedette sul muretto del porticato.
Restando
in disparte, perché l'ultima cosa che voleva in quel momento
era che
qualche studente la importunasse.
Non
sapeva davvero come uscire da quella situazione. Ma cosa secondo lei
ancora peggiore era che dopo quello che le aveva fatto, invece di
odiarlo come avrebbe fatto qualsiasi ragazza sana di mente lei
sentiva di amarlo ancora.
“Sono
un caso disperato! Dovrei odiarlo non sentire il cuore battere ogni
volta che penso a lui!”.
Intanto
giù nei sotterranei un ragazzo stava pensando ad un valido
motivo
per non strozzare il suo migliore amico.
-Stavolta
ai superato il limite Draco-
-Sai
anche tu quello che mi ha fatto, non poteva passarla liscia-
-Era
proprio necessario umiliarla davanti a tutta la scuola? E non pensi
alla tua reputazione?-
Il
biondo scrollò le spalle e si accese una sigaretta.
-Io
non avrò molti problemi, sarà facile far credere
a tutti che l'ho
fatto solo per dimostrare che nemmeno la mezzosangue può
resistermi-
-Hermione
non se lo meritava...-
Draco
si avvicinò fino ad essergli ad un palmo dal naso.
-Ma
tu, da che parte stai? Sei il mio migliore amico? Allora smettila di
difenderla!-
-Si
Draco sono il tuo migliore amico, ma voglio bene ad Hermione e sono
sicuro che in questo momento sta soffrendo, vorrei andare da lei a
consolarla e invece sono qui a cercare di far rinsavire te!-
-Nemmeno
io mi meritavo di essere obliviato...quella notte Blaise...ho fatto
il sesso migliore della mia vita. Un esperienza fantastica che mi
è
stata strappata via-
Lo
sguardo di Blaise si addolcì.
-Draco...va
da lei e scusati, lei ci tiene a te sono certa che saprà
ascoltarti-
Il
biondo scosse la testa e si allontanò.
-In
questo momento provo solo tanta rabbia verso di lei mista al
desiderio di possederla...non voglio scusarmi, non ancora, prima deve
capire che anche io ho sofferto-
Blaise
scosse la testa, era inutile farlo ragionare in quel momento.
-Cerca
di pensare alla cosa giusta da fare- disse posandogli una mano sulla
spalla prima di lasciarlo solo.
Draco
attese che l'amico si fosse allontanato poi scagliò un pugno
contro
la parete.
Iniziava
a fare freddo ed ormai era buio fuori.
Presto
ci sarebbe stato il coprifuoco, forse era il caso di tornare al
dormitorio.
-Herm...-
Harry
l'aveva raggiunta e sembrava molto più tranquillo rispetto a
prima
-Harry!
Come...come ti senti?-
-A
parte un leggero mal di testa sto bene, Ginny ci è andata
giù
pesante con quel libro!-
-Ora
capisci il senso del detto “il peso della cultura”-
I
due amici non poterono fare a meno di ridere, ma durò poco,
infatti
tornarono entrambi subito seri.
-Ho
parlato con Ginny e mi ha fatto capire che tu sei la nostra migliore
amica, ma sei anche una ragazza che è libera di fare le
scelte che
desidera, nonostante a volte non tutti le apprezzino...mi dispiace di
aver reagito male, avrei dovuto ascoltarti e capire le tue
motivazioni, come amico ho sbagliato-
Hermione
lo abbracciò appoggiando la testa contro il suo petto.
-Però
Hermione...proprio Malfoy? Sul serio? Ho capito il potere dei
soldi!-
Hermione
rise fingendo di picchiarlo.
-Ehi!
Non sono quel tipo di ragazza!-
Harry
la strinse a se accarezzandole i capelli.
Era
felice che le cose almeno con lui si erano sistemate, degli altri
studenti non le importava quello che potevano pensare di lei.
-Parleremo
a Ron insieme, vedrai che riusciremo a farlo ragionare, ti vuole
troppo bene per avercela con te-
Tenendosi
a braccetto tornarono in dormitorio, cinque minuti prima del
coprifuoco.
|
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Capitolo 12 *** e questo come si affronta? ***
Non
so che parole usare
per scusarmi! Sono sparita cosi all'improvviso e senza dare
spiegazioni >.< . Se non vorrete più seguire
la mia storia vi
capirò. Tornerò a postare una o due volte la
settimana. Ogni due
settimane quando ho altri impegni.
Ovviamente
la mia idea di
non far durare la storia più di 15 capitoli è
andata ampiamente a
farsi benedire, qui arriviamo come minimo a 30.
Per
chi volesse continuare
a seguirmi nonostante la lunga assenza, dico Grazie!
Buona
Lettura
Miki.
Ad
occhi estranei tutto
sembrava essere tornato alla normalità. Il trio dei miracoli
era di
nuovo riunito, anche se con la presenza ormai fissa di Ginny, non era
più corretto parlare di trio. In realtà le cose
erano ben lontane
dall'essere come prima. Con Harry aveva recuperato bene il rapporto,
lui sembrava aver assimilato ed in parte accettato il fatto che a lei
piacesse Draco. Da quando si era confidata con lui, era tornato ad
essere il solito Harry, sempre troppo preoccupato e premuroso verso
di lei, ma anche sempre pronto ad appoggiarla. Con chi invece aveva
ancora problemi, era Ron. Si parlavano, passavano del tempo insieme,
ma c'era una specie di muro invisibile tra loro. Muro che aveva
eretto il giovane. In Sala Grande non correva più per
prendere il
posto vicino a lei, non cercava più di rubarle il cibo dal
piatto
quando credeva che fosse distratta e se aveva bisogno di aiuto con
qualche materia si rivolgeva a lei con più imbarazzo del
solito. Per
fortuna c'era Ginny che almeno non era mai cambiata, aveva sempre
potuto sfogarsi con lei senza paura di essere giudicata.
-Lo
sai che mio fratello a
volte è proprio idiota- le disse la rossa mentre facevano
colazione
in Sala Grande.
-Si,
lo so da quando
frequento questa scuola, però essendo amici da tanto credevo
che non
sarebbero state questo genere di cose ad allontanarci-
sospirò
versandosi del succo di zucca.
-il
fatto è che Ron ti
vuole davvero molto bene Herm, questa cosa di Malfoy l'ha un po
destabilizzato, dagli ancora un po vedrai che gli passerà-
Non
appena sentì nominare
“Malfoy” istintivamente alzò lo sguardo
verso il tavolo di
Serpeverde. Lui però non la guardò nemmeno un
secondo, continuando a parlare con Pansy. La cosa non la
disturbò più di tanto e tornò
a dedicarsi alla sua colazione.
Fu
solo dopo la fine delle
lezioni, durante il quale non c'era stato nemmeno uno scambio di
sguardi, una parola, un insulto, un tentativo di sabotaggio
reciproco, che Hermione comprese quello che stava succedendo: Draco
la stava ignorando!
La
cosa la sconvolse più
di quanto credeva, si aspettava di dover controbattere a qualche
insulto, che lui si sarebbe vendicato con qualche altro scherzo come
quello delle pergamene, era pronta a tutto, tranne che ad essere
ignorata.
-Herm!-
Blaise correva
verso di lei, la raggiunse a metà del corridoio
-Blaise
ciao! Come mai
cosi di corsa?-
-volevo
ricordarti che
questa sera c'è la riunione nella Stanza delle
Necessità per
decidere della festa di Capodanno-
-è
vero! Menomale che me
lo hai ricordato, già me l'ero scordato- disse battendosi
una mano
sulla fronte.
-Abbiamo
poco più di 48
ore speriamo di caverne qualcosa di buono tutti insieme-
Fecero
un pezzo di strada
insieme prima di separarsi, dandosi appuntamento a quella sera.
-Andiamo
Ginny, siamo in
ritardo!- esclamò bussando per l'ennesima volta alla porta
del
bagno, dove la rossa era rinchiusa da più di mezz'ora.
-Arrivo
un attimo!-
-me
lo hai già detto
cinque volte! Quanto dura questo attimo?-
Finalmente
la porta del
bagno si aprì
-sono
pronta possiamo
andare-.
Quando
raggiunsero la
Stanza delle Necessità erano le 22 circa e gli altri erano
già
tutti li.
Nella
stanza era apparso
un grosso tavolo ovale con 8 sedie intorno.
-Scusate
il ritardo- disse
Herm prendendo posto tra Blaise e Luna.
-Colpa
mia- ammise Ginny,
sedendosi vicino a Harry.
-Bene,
adesso che siamo
tutti, direi di iniziare a buttare giù qualche idea per il
nostro
progetto- prese la parola Daphne.
Ognuno
iniziò a dire la
sua, e ben presto le cose si incasinarono terribilmente. Tutti
parlavano insieme, le frasi si accavallavano e ad Hermione stava
venendo un terribile mal di testa.
-Ragazzi
per favore! Così
non concludiamo nulla, il tempo a nostra disposizione non è
molto e
se vogliamo fare qualcosa di speciale è il caso che iniziamo
a
collaborare seriamente- disse alzandosi per farsi udire da tutti.
-tu
cosa proponi?- domandò
Ginny
-prima
di tutto, chi vuole
occuparsi delle decorazioni?-
Luna
alzò subito la mano
-posso farlo io, sono brava in queste cose-
-Mi
offro di darle una
mano- disse Ginny.
Hermione
fece apparire una
pergamena ed una piuma su cui prese alcuni appunti.
-Io
e Daphne vorremo
occuparci della musica- disse Blaise
-Perfetto,
chi si offre
per il cibo?-
-possiamo
farlo io e Ron,
per te va bene?- disse Harry guardando l'amico
-certo!
Lasciate fare a
noi!- disse Ron battendosi una mano sul petto.
-Finalmente
le cose si
stanno sistemando....ricapitolando: Luna e Ginny si occuperanno delle
decorazioni, Blaise e Daphne della musica, Harry e Ron del cibo.
Quindi manchiamo solo io e....Draco-
All'improvviso
le venne il
dubbio che gli altri l'avessero fatto a posta a farla finire in
coppia con lui.
-Potremo
occuparci del
bere- disse il biondo che era rimasto in silenzio fino a quel
momento.
-E
sia, ma non esagereremo
con l'alcool- lo ammonì Hermione.
-Che
ne dite di pensare ad
un tema per la festa?- propose Daphne
Si
consultarono per un po
e alla fine concordarono tutti per un tema da 1000 e una notte.
-Adesso
resta solo una
cosa da fare, mandare gli inviti agli altri studenti-
-Se
non è un problema
potrei occuparmene io, ho già un idea sui biglietti da
creare- disse
Luna.
-Perfetto,
direi che è
tutto, inizieremo da domani abbiamo due giorni prima della festa-.
Un
po alla volta
lasciarono tutti la stanza. Draco stava varcando la soglia per
seguire Blaise, quando facendosi coraggio Hermione lo
afferrò per un
polso.
-Che
vuoi?-
-A
che gioco stai
giocando?-
-Ma
di cosa parli? E
lasciami il polso-
Solo
allora si rese conto
che lo stava ancora stringendo.
-Prima
mi baci, mi spogli,
poi lo scherzo delle pergamene ed ora....mi ignori totalmente, cosa
speri di ottenere?-
-Ti
brucia che io ti stia
ignorando? Che non cerchi più le tue labbra?....Che non
brami più
il tuo corpo?- ad ogni domanda si fece sempre più vicino
fino ad
imprigionarla contro il muro.
-Smettila!-
disse
allontanandolo da se, prima che potesse dire o fare altro era
già
corsa via.
Draco
si disegnò un
sorriso beffardo sul volto prima di lasciare la stanza e raggiungere
i dormitori. Il suo piano stava procedendo esattamente come doveva e
la Granger non sospettava nulla, troppo presa a farsi rodere il
fegato dal fatto che lui la ignorasse.
-Cosa
stai macchinando
Draco?-
-Affari
miei, Blaise-
-è
di Hermione che stiamo
parlando, è una mia amica-
Draco
alzò gli occhi al
cielo. Ormai si era abituato all'idea che Blaise passasse quasi
più
tempo con Hermione che con lui.
-Nulla
di pericoloso se
può tranquillizzarti-
-Non
mi dirai altro vero?-
-Non
questa volta, almeno
per ora-.
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Capitolo 13 *** Non era un appuntamento! ***
Ormai
ad Hogwarts non si
parlava d'altro che della festa di Capodanno. Ginny e Luna avevano
fatto un lavoro egregio con gli inviti. Ovunque nella scuola era
possibile trovare gruppi di studenti che si confidavano tra loro cosa
avrebbero indossato e cosa ne pensavano di questo tema così
particolare.
-Ehi
Granger, vediamoci
tra mezz'ora davanti i cancelli, andiamo a comprare le bevande per la
festa- le disse Malfoy mentre uscivano dall'aula di Incantesimi. Per
quel giorno era l'ultima materia.
-E
cosi oggi avrai un
appuntamento con Draco-
-Io
e Malfoy non avremo
nessun appuntamento, Ginny- rispose la riccia mentre riponeva i libri
nell'armadio del dormitorio.
-Però
sarete solo tu e
lui- insisté la ragazza
-Si
perché tu e gli altri
avete deciso di metterci in coppia per questo progetto- le fece
notare Hermione.
-Come
se ti dispiaccia!-
Hermione
le lanciò un
cuscino in faccia poi prima che l'amica potesse contraccambiare
lasciò il dormitorio per raggiungere i cancelli.
-Sei
in ritardo Granger-
-Solo
di un minuto Malfoy,
non cominciare-.
In
silenzio e distanti si
recarono ad Hogsmeade.
Il
paese era ancora
addobbato con le decorazioni natalizie.
E
ovunque si avvertiva un
aria di festa.
-Seguimi-
disse
all'improvviso il ragazzo afferrandola per un polso.
Hermione
sentì
chiaramente la sensazione di capovolgimento di quando ci si
smaterializza.
Un
attimo dopo non erano
più ad Hogsmeade ma in una via poco trafficata di Diagon
Alley.
-Che
ci facciamo qua
Malfoy?-
-Compriamo
le bevande
ovviamente, per quello che ho in mente io Hogsmeade non andava bene-.
Draco
si muoveva sicuro
tra le vie della città, a passo svelto, ed Hermione faticava
a
stargli dietro.
Circa
due ore dopo avevano
ordinato tre casse di alcolici e quattro di analcolici che sarebbero
state direttamente recapitate ad Hogwarts l'indomani mattina.
-Abbiamo
ancora un po di
tempo Granger, che ne dici di un salto ai Tre manici di scopa?-
-Solo
se offri tu-
-Sono
un gentiluomo, come
potrei rifiutare?-
Si
smaterializzarono ad
Hogsmeade tenendosi per mano.
Quel
giorno il locale era
parecchio affollato ma riuscirono comunque a trovare un tavolo libero
in un angolo della sala.
-Come
mai hai scelto il
tema delle mille e una notte?-
-Non
l'ho scelto io, l'ho
solo proposto e siete stati tutti d'accordo-
La
cameriera portò loro
le ordinazioni: una burrobirra per Draco e cioccolata alla cannella
per Hermione.
-Sai
Granger, l'idea di
vederti indossare un abito da Odalisca mi alletta parecchio-
disse
con il solito ghigno
dipinto in volto.
Ci
mancò poco che
Hermione si strozzasse con la cioccolata.
-E
come mai? Se posso
saperlo- chiese tossendo
-Perché
mi immagino come
sarebbe potertelo levare- le sussurrò sporgendosi verso di
lei.
Hermione
gli avrebbe
volentieri tirato uno schiaffo se non fossero stati in pubblico.
Quando
uscirono dal pub
era ormai ora di rientrare. La loro parte l'avevano fatta e speravano
che anche gli altri fossero riusciti a svolgere i loro compiti.
Si
erano appena
allontanati dai Tre manici di scopa quando uno studente si
parò
davanti a loro. Era il capitano della squadra di Quidditch di
Corvonero.
-Ciao
Granger- disse il
giovane che sembrava non aver notato la presenza di Malfoy
-Ciao
Davies, hai bisogno
di qualcosa?-
-Si,
mi stavo chiedendo se
ti andrebbe di venire con me alla festa di Capodanno-
Quella
proposta lasciò
Hermione spiazzata che ci mise un po a rispondere.
-Accidenti,
hai già
qualcuno?-
-No,
veramente io....si
insomma mi piacer...-
-Ciao
anche a te Davies,
come stai? Oh io sto bene! Grazie per l'interessamento, mi spiace
dirtelo ma Hermione è già impegnata con me, buona
giornata-
Prima
che potesse fare o
dire qualcosa venne trascinata via da Malfoy sotto lo sguardo
sbigottito del giovane Corvonero.
-Malfoy!
Non farlo più!-
-Fare
cosa?-
-Decidere
per me-
-Mi
vuoi dire che eri
d'accordo ad andare con lui?-
-Se
anche fosse?-
-Beh
mi spiace deluderti
ma tu ci verrai con me-
-Lo
stai facendo di nuovo!
Non ti sopporto quando fai cosi! Io sono libera di andare alla festa
con chi.....- dovette interrompersi bruscamente perché il
ragazzo
l'aveva appena afferrata per le spalle e baciata.
-M...Malfoy!-
esclamò
dopo qualche secondo allontanandosi da lui.
-Era
l'unico modo che
avevi per zittirmi?-
-Non
è per quello...-
-Cosa?-
-Non
ti ho baciata per
zittirti- disse il ragazzo sorridendo indicando un punto sopra le
loro teste
Hermione
lo seguì con lo
sguardo e vide che erano fermi davanti una porta sopra la quale era
appeso del vischio.
Senza
dire una parola e
arrossendo fino alla punta dei capelli Hermione riprese la strada del
ritorno.
-Sto
ancora aspettando una
risposta Granger, verrai con me alla festa?-
-Ho
scelta?-
-No,
ma non te ne
pentirai- disse passandole un braccio intorno alle spalle mentre
passavano vicino un gruppo di studenti di Tassorosso del terzo anno.
-Ci
vediamo dopo, è stato
proprio un bell'appuntamento non trovi?-
-Quello
non era un
appuntamento!-.
Quella
sera dopo cena si
ritrovarono tutti per discutere dei loro compiti.
Luna
e Ginny avevano
terminato con gli inviti e si stavano occupando delle decorazioni.
Daphne
e Blaise erano a
buon punto con la musica.
Così
come Harry e Ron lo
erano con il cibo.
-Ormai
è quasi tutto
pronto. Ma c'è una cosa che manca e senza la quale questo
tema non
può esistere- disse Hermione
-sarebbe?-
chiese Harry
fissando l'amica
-Il
narghilè-
Vedendo
i loro volti
perplessi Hermione si affrettò a spiegare di che cosa si
trattava
-Sembra
interessante, ma
come ce lo procuriamo?- domandò Blaise
-Lasciate
fare a me- disse
Draco
A
differenza degli altri
sapeva di cosa stava parlando Hermione e sapeva anche dove andare per
prenderne qualcuno.
Per
tutto il tempo della
cena e anche dopo, durante l'incontro con gli altri, Hermione aveva
cercato di non pensare al bacio. Non era il primo che si davano, ma
un bacio sotto al vischio era qualcosa che non si sarebbe mai
aspettata da Draco.
Quella
notte però quasi
non chiuse occhio, non riuscendo a smettere di pensarci.
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Capitolo 14 *** il mio egoista preferito ***
Eccoci
ad un nuovo
capitolo, ci ho messo un po a scriverlo, spero vi piaccia come
è
piaciuto a me scriverlo. Come sempre ricordate di lasciare un
commento, anche una critica può essere utile a volte.
Baci
Miki.
-Ragazze,
qualcuna aveva
avvertito Luna?- domandò Hermione, mentre aiutava
Pansy
ad indossare una
collana ricca di pendenti.
-Ci
ho pensato io, ma ha
detto che preferiva prepararsi nel suo dormitorio- rispose Ginny.
Le
due Grifondoro erano
nel dormitorio Serpeverde dove Daphne e Pansy le aspettavano per
prepararsi.
-Wow
Hermione! Questi
abiti sono stupendi! Con questi colori sgargianti, le decorazioni poi
cosi elaborate- esclamò Daphne ammirandosi nello specchio
nel suo
completo da odalisca blu cobalto ricco di decorazioni argentate.
-Daphne
a te starebbe bene
qualsiasi cosa- disse Ginny.
Le
quattro ragazze
indossavano lo stesso abito, composto da un top finemente decorato e
da una gonna formata da più strati sovrapposti, per non
essere
troppo uguali avevano scelto ognuna un colore diverso: Daphne blu,
Pansy verde chiaro, Ginny giallo, Hermione era quella che aveva avuto
più difficoltà a scegliere, ma alla fine aveva
optato per uno
bianco con decorazioni dorate.
-Faremo
faville questa
sera!- disse Pansy.
Hermione
non voleva darlo
a vedere, ma era un po nervosa, l'idea del tema della festa era stata
sua. Se le cose non fossero andate per il meglio alla fine si sarebbe
sentita in parte responsabile. La festa però non era l'unico
motivo
del suo nervosismo. La causa principale in realtà era un
altra, ed
aveva un nome un cognome: Draco Malfoy. Si perché da una
settimana
circa Hermione non sapeva più che pesci prendere con lui.
Non erano
amici, gli amici non si baciavano sotto il vischio, anzi non si
baciavano in generale. Non erano una coppia. Almeno lei non lo
credeva, non era tipo da relazioni occasionali ed era abbastanza
certa che nemmeno Draco lo fosse, il comportamento del ragazzo poi
non l'aiutava certo a fare chiarezza nella sua testa. Prima le dice
che gliela avrebbe fatta pagare per averlo privato della memoria, poi
qualche tempo dopo la bacia sotto il vischio.
-Hermione....Hermione
scendi dalle nuvole!-
Era
così concentrata sul
suo monologo interiore che le ci volle un po prima di accorgersi che
Ginny la stava chiamando, data la posizione con le mani sui fianchi,
anche più di una volta.
-Che
c'è?-
-C'è
che se non la smetti
di stare con la testa fra le nuvole alla festa ci andavi con la gonna
al rovescio-
Con
le guance tinte
d'imbarazzo Hermione si sistemò la gonna e ringrazio l'amica
per
averle evitato una figuraccia.
Quando
mezz'ora dopo
varcarono la porta della stanza delle Necessità quasi
stentavano a
credere di essere ancora ad Hogwarts. Tutto in quella stanza,
richiamava al mondo arabo, il mondo delle mille e una notte.
Vi
era un turbinio di
colori, profumo d'incenso, il fumo leggero che usciva dai
narghilè,
la musica di sottofondo e le chiacchiere e le risate degli studenti,
tutti con i loro abiti a tema per l'occasione.
-Granger!
Questi
Narghicosì sono fantastici! Uno sballo!- disse Nott vestito
come un
genio della lampada e già un po su di giri.
-Contenta
che ti piaccia-
rispose Hermione mentre con lo sguardo già vagava per la
stanza alla
ricerca di lui.
-Cercavate
forse me con
cosi tanto interesse?-
Blaise
era apparso dietro
di lei, bellissimo nel suo abito da guerriero arabo.
-Desolata
mio bel
guerriero ma il mio sguardo era per qualcun altro-
-Cosi
mi costringe a
rivolgere la lama della mia sciabola verso la gola di questa persona,
chi è costui che osa rubarvi a me?- disse facendo la voce
grossa,
mentre con un braccio le cingeva i fianchi e l'attirava a se.
Pochi
attimi dopo
scoppiarono entrambi a ridere.
-Stai
benissimo vestita
cosi, lasciatelo dire, il tuo principe arabo è poco
più giù a
fumare un narghilè- disse schioccandole un bacio sulla
guancia.
Hermione
lo ringraziò e
si allontanò lasciandolo a parlare con Pansy e Daphne.
Mentre
Ginny si allontanò
alla ricerca di suo fratello e di Harry.
Proprio
come le aveva
detto Blaise, trovò Draco poco distante seduto su dei
cuscini color
turchese, intento a fumare un narghilè. Anche da seduto, era
impossibile non constatare quanto quel costume da principe arabo gli
donasse. Il ragazzo se ne stava ad occhi chiusi, con la schiena
appoggiata alla parete e le gambe incrociate.
Hermione
si sedette
davanti a lui imitandone la posizione delle gambe e senza dire nulla
iniziò a fumare anche lei il narghilè.
-Non
pensavo che oltre a
conoscerli li fumassi anche- disse Draco aprendo gli occhi.
-Come
sapevi che ero io?-
-Il
tuo profumo, sei
l'unica in questa scuola ad usare quel profumo: vaniglia e ribes-
-Anche
tu hai un profumo
unico, sai di menta-
Era
piacevole conversare
cosi, senza per una volta lanciarsi frecciatine ed insulti.
-Sono
tutti entusiasti di
questa festa, hai avuto un ottima idea, devo riconoscerlo-
-è
riuscita grazie alla
collaborazione di tutti- rispose Hermione.
Un
fantasma si avvicinò a
loro con un vassoio di tartine.
-Grazie-
disse Hermione
prendendone un po per lei e per Draco.
-Di
nuovo bianco...-
-Cosa?-
-il
colore che hai scelto
per l'abito è di nuovo il bianco, l'avrai mica fatto per me?-
-Ma
figurati! L'ho fatto
solo perché è un colore che mi dona-
In
realtà il ragazzo ci
aveva preso in pieno, ma non l'avrebbe ammesso.
-Tu
piuttosto, un costume
da principe, scontato-
-Che
altro potevo
scegliere? Sono o non sono il Principe delle serpi?-
Stava
per ribattere,
quando l'improvviso alzarsi della musica, seguito dal brusio degli
studenti che si faceva via via sempre più fitto,
attirò la sua
attenzione.
-Vado
a vedere che
succede, vuoi venire?-
Draco
scosse la testa e
lei si allontanò senza aggiungere altro.
Si
avvicinò alla folla
che si era formata e vi trovò anche Harry, Ron e Ginny.
Entrambi i
ragazzi erano vestiti da guerrieri.
-Ciao
ragazzi, che
succede?-
-Guarda
tu stessa- disse
Harry sorridendo.
Hermione
si fece un po di
spazio tra la folla per riuscire a vedere meglio.
Al
centro dello spazio che
si era creato c'era Luna, sgargiante nel suo abito fucsia, che
volteggiava e saltellava da una parte all'altra a ritmo della musica
e del battito di mani degli studenti che assistevano al suo
improvvisato spettacolo.
-Luna
è sempre una
sorpresa- disse Ron guardandola ammirato.
Fino
ad allora nessuno
stava ballando, ma dopo aver visto Luna, si erano formate alcune
coppie e gruppetti che avevano iniziato a ballare.
-Vuoi
ballare?- le chiese
Harry.
Hermione
lanciò uno
sguardo a Ginny, cercando la sua approvazione, ma la ragazza aveva
già agguantato suo fratello per trascinarlo in pista.
-Volentieri-.
Per
permettere a tutti di
ballare, almeno per quanto riguardava la musica, avevano optato per
qualcosa che si discostasse un po dal tema arabo.
-Avresti
dovuto vedere
prima Ron, si è fiondato sul buffet non appena siamo
entrati, quasi
si strozzava a furia di ingoiare cibo-
-Non
mi stupisce affatto,
quando morirà rinascerà aspirapolvere-.
Stava
ancora ballando con
Harry quando due braccia le cinsero i fianchi allontanandola da lui.
L'inconfondibile
profumo
di menta le investi le narici.
-Draco...è
finito il
narghilè?- chiese mentre si voltava e gli cingeva il collo
con le
braccia.
-Al
diavolo il narghilè,
non ne potevo più di vederti ballare con lo Sfregiato-
Hermione
gli pestò un
piede.
-Smettila
di chiamarlo
cosi- disse imbronciata.
-E
va bene, ma solo per
questa sera-
Draco
la portò via dalla
pista da ballo, verso un angolo della sala.
-Almeno
per cinque minuti
ti voglio solo per me, li c'erano troppi studenti a guardarti- disse
abbracciandola, poggiando le labbra sul suo collo.
Lei
si strinse a lui
sospirando.
-Cosa
siamo?- chiese
allontanandolo per guardarlo negli occhi.
-A
cosa ti riferisci?-
-A
noi due, è da un po
che ci penso, non siamo più nemici, non siamo amici, non
siamo una
coppia....ma allora cosa siamo?-
Doveva
fare chiarezza su
questa cosa o non avrebbe più dormito la notte.
Draco
però invece di
rispondere la prese per mano e la trascinò via dalla festa.
-Dove
stiamo andando?-
-Alla
torre di Astronomia-
Hermione
era sempre più
confusa ma decise di non fare altre domande limitandosi a seguirlo.
La
torre era ovviamente
deserta, solo quando furono davanti la finestra Draco le
lasciò la
mano.
-Cosa
ci facciamo qui?-
-Tra
poco lo scoprirai-
Passarono
secondi che a
lei parvero interminabili. Poi all'improvviso nel cielo apparve una
luce abbaiante e un boato, poco dopo dei fuochi d'artificio esplosero
illuminando tutto con i loro colori.
Il
rumore è assordante e
aveva attirato anche gli altri studenti che un po alla volta si era
riversati in giardino, tutti con il naso all'insù ad
ammirare lo
spettacolo.
Loro
due avevano una
posizione privilegiata. Hermione era rimasta incantata, ma c'era una
cosa che non le tornava, nell'organizzazione non erano stati previsti
i fuochi d'artificio.
-Hai
fatto tutto da
solo...- mormorò fissando Draco.
-L'ho
fatto per te, per me
cambiare quel che sono è difficile, sono un egoista ed uno
stronzo e
tale resterò, ma tu riesci a tirare fuori sempre la parte
migliore
di me, Hai visto in me qualcosa che nemmeno io riuscivo a vedere, non
so se sono davvero il ragazzo che meriti, ma adesso l'unica cosa che
voglio è poterti stringere tra le braccia, l'ho
già detto no che
sono egoista?-
Hermione
non gli diede
tempo di proseguire e si gettò tra le sue braccia.
-Sei
il mio egoista
preferito- disse premendo le labbra sulle sue.
Il
bacio si fece presto
più passionale, i loro corpi che si toccavano, le mani che
si
cercavano. Ben presto la foga prese il sopravvento e quello che
doveva essere solo un bacio divenne un turbinio di sospiri, morsi
sulle spalle, mani che vagavano su ogni centimetro di pelle. Faceva
freddo li su, e questo la spingeva a cercare sempre di più
il calore
del corpo di Draco. Il ragazzo la stringeva tra le braccia,
inebriandosi del suo profumo. Sapeva che non sarebbe stato sazio
finché non l'avrebbe posseduta.
La
trascinò con se a
terra, a nessuno dei due sembrava importare del pavimento freddo.
Draco la imprigionò sotto di se, le sfilò il top
e le baciò il
seno, nello stesso momento le allargò le gambe
posizionandosi tra di
esse.
-Fermami
ora, perché tra
poco non riuscirò più a tornare indietro-
Hermione
si sollevò
baciandogli la fronte e accarezzandogli i capelli
-Io
sono già al punto di
non ritorno-.
Un
boato più forte
annunciò che lo spettacolo di fuochi d'artificio era
terminato, ma
annunciava anche che l'anno nuovo era arrivato.
-Buon
Anno- le sussurrò
sulle labbra prima di baciarla, mentre con una spinta entrava in lei.
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Capitolo 15 *** Anche un Dra...co può essere geloso ***
Emh...ciao
a tutti! Si sono
quella che era sparita di punto in bianco, si quella che non
aggiornava da Maggio, proprio io esatto. Non so davvero come
scusarmi. Volevo prendermi una pausa breve dalla storia e ho finito
per far passare 6 mesi. In realtà più di una
volta ho cercato di
riprenderla in mano, ma con scarsi risultati. Poi finalmente ho
capito, avevo bisogno che la storia prendesse una piega un po
diversa. E finalmente dopo 6 mesi ho fatto pace con il cervello ed ho
capito come volevo che questa storia andasse avanti.
So che
è passato tanto
tempo, ma se vorrete anche solo dargli un occhiata ne sarò
felice.
Prima
di lasciarvi alla
lettura però devo avvertirvi di due piccole modifiche:
-
La
storia non si svolge più al terzo anno come avevo detto
all'inizio, ma ben si al sesto.
Per
il resto tutto quello che è successo finora, è
successo
-
Più
in la probabilmente il rating diventerà rosso.
Nella
speranza che
continuiate a seguirmi, vi saluto e alla prossima!
Miki.
Capitolo
15: Anche un
Dra...co può essere geloso
-Ma
allora stiamo insieme
davvero?-
-Si
Granger, io e te stiamo
insieme, smettila di chiedermelo-
-Lo so
ma mi sembra così
irreale...-
-Potevo
capire all'inizio,
ma ormai è passato un mese, non puoi continuare a chiedermi
se
stiamo insieme- disse Draco passandosi una mano tra i capelli mentre
l'altra scendeva ad accarezzare la coscia della ragazza. Che per
tutta risposta si accoccolò ancora di più contro
di lui.
Erano
in camera di Draco,
seduti ed abbracciati sul letto. Dopo aver finito la loro sessione di
“esercizi” mattutini.
-Cosa
voleva da te quel
Tassorosso ieri?- domandò ad un tratto il ragazzo
-Cosa?-
-Ieri
ho visto che parlavi
con un ragazzo di Tassorosso, o meglio tu parlavi, lui ti mangiava
con gli occhi-
Hermione
si tirò su sui
gomiti e lo fissò
-Non ci
credo, lo stai
facendo di nuovo-
-fare
cosa?-
-Sei
geloso!-
-No che
non sono geloso!-
ribatté punto sul vivo.
Hermione
era felicissima di
poter dire a tutti che era la ragazza di Draco Malfoy, che le cose
tra loro andavano a gonfie vele, che il sesso insieme era fantastico
e tante altre belle cose. C'era però una cosa con cui non
aveva
fatto subito i conti: la terribile gelosia di Draco.
Da
quando stavano
ufficialmente insieme, in alcuni momenti, lui più che un
fidanzato
sembrava un cane da guardia. Non sopportava che altri ragazzi al di
fuori di Harry, Ron, Neville, Blaise e Nott si azzardassero a
rivolgerle parole più lunghe che non fossero
“Buongiorno” e
“Buonasera”. Se qualcuno la chiamava per nome in
sua presenza lui
prima fulminava il poveretto con uno sguardo e poi lo informava che
per lui era solo “Granger”.
-Si che
lo sei, e questa
cosa deve finire- disse mettendo il broncio
Il
ragazzo la strinse a se
massaggiandole la schiena.
-Prometto
che cercherò di
essere un po meno geloso, ma tu promettimi che non mi chiederai
più
conferma sul fatto che stiamo insieme o meno-
-Affare
fatto!-
Si
strinsero la mano
sorridendo
-Comunque...-
-Si
Draco?-
-Insomma
che voleva
quell'idiota?-
Un
cuscino lo colpì dritto
in faccia.
-Scherzavo!-
disse parandosi
il volto mentre un altra cuscinata piombava su di lui.
Gennaio
passò in un clima
di tranquillità, quasi ozioso. Perfino lo scoop della nuova
coppia
Granger-Malfoy che aveva destato tanto scalpore tra gli studenti,
aveva lentamente perso d'interesse.
L'unico
che non sembrava
darsi pace era Ron Weasly.
Anche
quella mattina
discuteva con il suo migliore amico sul fatto che secondo lui era
stava una decisione troppo avventata.
-Ron
non ti sembra il caso
di finirla con questa storia?-
domandò
esasperato Harry
mentre sbocconcellava un tortino di zucca.
-Tu che
ne pensi Harry?-
insistette quello
-Lo sai
cosa ne penso,
Hermione è mia amica, lei sembra felice, va bene
così-
Proprio
in quel momento
Hermione entrò in sala grande, ovviamente accompagnata da
Draco. Si
salutarono con un bacio veloce e poi ognuno ai loro tavoli.
-Ciao
ragazzi, che c'è oggi
di buono a pranzo?-
domandò
sedendosi accanto a
Ginny.
-Pollo
alla castagne e
tortino di zucca- rispose Ginny.
Hermione
afferrò una coscia
di pollo e la mangiò con gusto. Era appena stata a letto con
Draco,
e il sesso le metteva una fame terribile.
-Da
quando stai con Draco
mangi di più- le fece notare infatti Harry
-Hai
ragione ma sai mi fa
rotolare così tanto tra le lenzuola con lui che poi mi si
smuove
sempre la fame-
A
sentire quelle parole Ron,
che stava bevendo, ci mancò poco sputasse tutto in faccia
alla
sorella.
Harry
gli batte una mano
sulla schiena trattenendo a stento le risate.
Fu in
quel momento che
Silente, si alzò dal tavolo dei professori e
richiamò l'attenzione
di tutti.
-Studenti,
scusate
l'interruzione, ma ho una notizia importante da comunicarvi-
In
pochi secondi era calato
il silenzio e tutti erano voltati verso il preside.
Il
volto dell'anziano si
aprì in un largo sorriso.
-Come
saprete tra due
settimane è S. Valentino, la festa degli innamorati. Per
questa
ragione, quel giorno, è stata organizzata una gita a Diagon
Alley.
Ci sarà inoltre un altra sorpresa che però vi
verrà comunica
soltanto il giorno stesso. Detto ciò potete tornare al
vostro
pranzo, il tortino di zucca oggi è particolarmente buono-
Non
appena il preside tornò
a sedersi, un fitto brusio invase tutta la sala.
C'era
chi già pensava a
cosa indossare. Chi sbuffava perché non aveva una compagna o
un
compagno. Chi si domandava di quale sorpresa parlasse.
Gli
occhi di Hermione
vagarono per la sala, fino a raggiungere il tavolo dei Serpeverde,
dove Draco ricambiò il suo sguardo.
Si
sorrisero, poi qualcuno
le posò una mano sulla spalla e lei interruppe il contatto
visivo.
Era
Neville in piedi vicino
a lei e dall'espressione sembrava volesse chiederle qualcosa di
estremamente importante.
Il
pranzo poteva ritenersi
ormai concluso, così si alzò anche lei.
-Che ne
dici di fare due
passi in cortile?-
Il
ragazzo annuì con
energia e la seguì fuori.
-Allora
Neville, di cosa
volevi parlarmi?-
-Si
tratta più di un
consiglio...-
-Sono
tutta orecchi-
Il
giovane si fermò ed
iniziò a stropicciarsi la camicia, cercando di articolare un
discorso sensato.
-Si
tratta di Luna, mi sono
accorto di provare qualcosa per lei...-
-ma
è fantastico!...no
scusa, continua pure-
-si,
dicevo che è da un po
che provo qualcosa per lei ma non trovo il coraggio di
confessarglielo, ho paura-
Mentre
parlavano avevano
continuato a camminare ed ora erano giunti davanti ad una panchina.
-paura
di cosa?- domandò
Hermione mentre si sedevano.
-Che a
lei io possa non
piacere, si insomma che le interessi altro genere...-
-Tipo?-
-Beh...un
genere tipo
Malfoy, non potrei mai diventare uno come lui-
-No hai
ragione, non
potresti mai somigliare a Draco nemmeno se ti facessi biondo come
lui!-
Scoppiarono
entrambi a
ridere, immaginandosi la scena.
-Scherzi
a parte, conosco
Luna e so per certo che non c'è speranza le possa piacere
uno come
Draco. Ognuno è unico, lo è lui così
come lo sei te. Non forzare
le cose, si te stesso, sei un ragazzo d'oro e sono certa che anche
Luna se n'è resa conto. Quindi vai e conquistala!-
Neville
l'abbracciò
stretta.
-Grazie
Herm, parlare con te
mi ha fatto bene, ora mi sento più sicuro-
-Poi
però voglio sapere
come è andata- disse sorridendo.
In quel
momento vide Blaise
che con un gesto della mano la richiamava.
Salutò
Neville con un bacio
sulla guancia e raggiunse Blaise.
Non
appena furono una di
fronte all'altro si abbracciarono stretti.
Anche
se ultimamente si
vedevano di meno, Blaise restava sempre una delle persone a lei
più
care.
-Finalmente
dopo una
settimana sono riuscito a beccarti senza Draco alle calcagna-
disse
passandole un braccio
intorno alle spalle.
-Mi ha
promesso che non
sarebbe stato più tanto geloso-
-Credici-
-Dai,
si ottimista!- disse
sorridendo.
Camminarono
così
abbracciati fin dentro la scuola, a quel punto si separarono
poiché
lei aveva trasfigurazione e lui doveva allenarsi a Quidditch.
-Se ti
va dopo fai un salto
nella nostra Sala Comune, mi devi ancora la rivincita a scacchi-
disse schioccandole un bacio sulla guancia.
-Volentieri-
disse
Hermione dirigendosi
poi dalla parte opposta.
Come al
solito era arrivata
in anticipo.
Prese
posto aspettando che
Harry e Ron la raggiungessero.
Quei
dieci minuti che
anticipavano l'inizio della lezione li usò per riflettere su
come
stava andando la sua vita ultimamente.
Era
pressoché perfetta, e
anche se era un pensiero sciocco, di tanto in tanto non poteva
evitare di pensare se qualcosa avrebbe potuto rovinarla.
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