Gabriel... Sylar non può

di Mala_tenera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 capitolo ***
Capitolo 7: *** 7 capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 Capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 Capitolo ***
Capitolo 14: *** 14 Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


Gabriel, Gabriel Gray

 

 

Gabriel, Gabriel Gray

Un nome che non si addice alla persona che sono o che, per meglio dire sono diventato….

Ed è per questo che sono diventato Sylar.

Tuttavia alcune volte Gabriel riesce ancora a fare capolino in me come quando mi lascio trascinare dalla voglia di gelato.

Sylar è forte, io sono forte, ma Gabriel è sempre lì in modo persistente e temo che prima o poi riesca a fare capolino e a mandare in fumo tutti i miei piani.

Forza, determinazione, spietatezza e incuranza dei sentimenti altrui: questo è Sylar.

Timidezza , sottomissione, normalità e tenerezza(come diceva mia madre): questo è Gabriel Gray.

E stranamente Gabriel è ciò che mi fa più paura:ebbene si, Sylar ha paura….

Ha paura di Gabriel.

Ho paura che Gabriel possa farmi tornare succube dei sentimenti umani che tanto mi hanno fatto soffrire tempo fa.

Amicizia, fedeltà, simpatia e amore…no!

Non dovrà succedere!

 

14 novembre

Stanza di Sylar, ore 17.26 

Nella stanza regna il caos più assoluto.

Ci sono foto, fogli e linee ovunque per la ricerca di persone a cui prelevare i poteri che mi potrebbero servire.

Ho sete….chissà perché, non ho parlato….forse pensare fa venir sete….

Con un minimo cenno della mia mano una bottiglietta di acqua naturale si avvicina a me….

Sembra reticente mentre tocca pian piano il palmo della mia mano….come tutti del resto.

Sono solo, eppure se c’è qualcosa con cui ho convissuto da sempre è appunto uno strano senso di reticenza e quasi repulsione con cui la gente si è sempre avvicinata a Gabriel.

Strano…prima non ne avevano motivo….

Ma l’orrore, la paura e la morte accompagnano Sylar.

Adesso si che c’è un buon motivo per provare repulsione per me.

L’orologio che ho al polso comincia a  suonare di colpo.

Prima di spegnerlo lo guardo….tutto nero con i numeri bianchi porta inciso il nome del costruttore ,nella parte superiore, bianco anch’esso:SYLAR

L’ho fatto io, letteralmente.

L’ho montato pezzo per pezzo ed ora è perfetto.

Guardo l’orario: 17.30

Un’orario come tanti di un giorno come tanti.

Ma oggi ho da fare, devo andare a fare una visitina alla scuola locale.

 

Casa Bennet. Ore 17.30

“Mamma io scappo! Vado all’allenamento delle cheerleader e….ops, arriverò di sicuro in ritardo! Ciao!”

“Ciao Claire. In bocca al lupo”

Ritardassimo!

Prendo la macchina, la chiudo (ovviamente) e vado in campo.

“Eccomi! Scusate il ritardo”

“Ritrardo?!” risponde la capo cheerleader “Non ho portato l’orologio oggi. Allora sei in ritardo Claire?”

Cavolo! L’ho sempre detto che essere gentili è una fregatura

“Ritardo? Hem…intendevo il “ritardo” che avrei fatto se non fossi venuta di corsa”

Quante possibilità ci sono che se la beva?

“Claire non sei molto brava a trovare scuse”

Possibilità? Parlavo di possibilità?

“Eh no, figurati che l’ultima volta che dovetti uscire con un ragazzo e mio padre mi chiese dove fossi andata gli risposi che ero stata dal ginecologo e stava quasi per morire d’infarto. Ma lasciamo stare questo punto dolente per  favore”

“Già Claire forse è meglio” mi dice il capo con faccia fra l’impaurito ed il perplesso “Avanti ragazze iniziamo”

Mi metto in posizione e la musica parte….

Uno, due, un, due, tre….

Comincio quasi meccanicamente a ripetere quei passi che ormai so a memoria.

 

Un’ora e mezzo dopo

“Ok ragazze basta per oggi”

“Finalmente!” grido istintivamente

“Finalmente cosa Claire?”dice la capo cheerleader

Wow che udito….

“Finalmente….finalmente si va a casa? No, no un attimo mi rimangio tutto!”

“Claire questa volta ti perdono perché sono stanca anche io”

“Grazie. Arrivederci!”

Con le ragazze mi fermo un attimo sul campo a chiacchierare mentre il cielo si tinge di un rosso fuoco.

Non so perché ma oggi non ho voglia di unirmi agli stupidi discorsi post-allenamento.

Mi metto un po’ in disparte a guardare….il nulla.

 

Ore 21.00 stanza di Sylar

Che uscita infruttuosa.

Del tutto infruttuosa, maledizione!

Sono stato quasi due ore a guardare delle ragazzine che sventolavano pon-pon su giù, a destra e a sinistra indossando un vestito microscopico.

Non che guardare delle ragazze con un vestito microscopico sia inutile….ma considerando ciò che più mi premeva è stato inutile.

Però sono rimasto a guardare nascosto nell’ombra sperando….e invece sono stato disilluso.

Ah…basta!

Già questa città non la capisco….California….io vengo da New York…che ci faccio in California?

Per i poteri che potrei trarne.

In questa città mi sono perso troppe volte!

Anche mentre tornavo a casa….che mi serva di lezione, la prossima volta o vado a colpo sicuro o non esco.

Dunque….cena….già che mangio?

 

Ore 21.00 casa Bennet

“Rieccomi mamma”

“Ciao Claire! Allora com’è andata dal ginecologo?”

“Come mamma?”

“No, sai com’è vorrei evitare che tu dicessi di nuovo a tuo padre che sei stata dal ginecologo…non è più tanto giovane e vorrei evitare che tu lo uccidessi!”

“Simpatica mamma….simpatica….che si mangia mamma?”

“Ti chiamo fra poco Claire”

“Vado in camera!”

 

 

Ok il primo capitolo è fatto….che ne dite????

Scorrendo le fanfiction su Heroes non ci credevo che non ne esistesse una fra Sylar e Claire….

Anche perché il personaggio di Sylar è troppo figo e l’attore….non ne parliamo….

Beh? Che ne dite? Vi piace come idea o blocco tutto?

Fatemi sapere =)

Grazie in anticipo a chi leggerà e per favore commentate =)

                                                                                                  Mala =)

 

p.s. vorre sottolineare che qui Claire non ha mai visto Sylar in volto….non si conoscono!

 

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Capitolo 2
*** 2 Capitolo ***


2 capitolo

2 capitolo

 

14 novembre

 

Casa Bennet ore 7.00

“Buon giorno mamma!”dice la cheerleader con un frettoloso movimento della mano

“Buon giorno papà!”questa volta la ragazza schiocca un bacio alquanto rumoroso sulla guancia del padre.

“Buon giorno Claire. Oggi ti sei svegliata presto, di solito scendi gridando “ma è tardissimo!!!!” e poi fuggi via”

“Oggi voglio fare colazione fuori se non vi dispiace…”

Il signor Bennet scorge delle dita incrociate dietro la schiena della figlia quindi decide di accettare….tuttavia con qualche perplessita:

“Vai pure cuccioletta, ma perché non mi dici il motivo? Devi incontrarti forse con qualche ragazzo? Dimmi la verità….”

“No, no papà, assolutamente” dice Claire un po’ più sollevata “è solo che visto che ormai ci siamo stabiliti in questa città volevo conoscerla meglio e, non avendo molto tempo libero, ho deciso di fare un giro questa mattina anche, anzi soprattutto, per evitare di perdermi un’altra volta”

“Concordo” dice il fratello di Claire, solitamente più mattiniero di lei “sono stanco di trovarla vagante per la città e riportarla a casa spiegandole ogni volta la strada per arrivare a casa. Lasciatela andare, sarebbe la cosa migliore”

“Papà mi ha già detto di si, scemo! E comunque non mi perdo sempre! Alcune volte ti aspetto per fare un po’ di strada insieme….infondo siamo fratello e sorella, anzi sorella e fratello visto che sono la più grande!”

Bla bla bla Claire….non dovevi andare?”

Stò andando. Allora buona giornata a tutti! Ci vediamo oggi pomeriggio!”

 

….Da qualche parte in città….

(Claire)….ma dove cavolo sono finita? Eppure ero convinta che qui vicino ci fosse una gelateria e una pasticceria….

Ah già devo andare di qui…ahahahah fratellone! Allora chi è che non ha il senso dell’orientamento?

Non vedo l’ora di poter essere a tu per tu con un bel gelatone…anzi meglio con una coppetta con un bel cucchiaino così non lo devo mangiare velocemente ma me lo posso gustare il gelato.

 

Stanza di Sylar ore 7.09

Cavolo non riesco più a dormire bene!

Li rivedo ogni notte, i visi di coloro che ho dovuto uccidere per acquistare i miei poteri.

Ho dovuto farlo…

Insomma se il mio potere è quello di rubarne altri e per farlo devo uccidere non è colpa mia…la colpa è di chi mi ha dato questo potere, non mia!

Non mia!

Ma perché continuate a tormentarmi?

Forse è meglio uscire da questa stanza….

In fondo devo fare colazione no?

Beh Gabriel stavolta ti accontento di mia spontanea volontà….anche Sylar desidera un gelato.

Il solo problema è cercare una gelateria….

Maledetta città!

Al massimo chiederò a qualcuno….

 

Claire….da qualche parte per strada….

(Claire)Eccomi gelato stò arrivando!

“Mi scusi signorina…”

(Claire)Un gelato alla fragola e al limone! Perefetto

“Signorina?....”

“Dice a me?”

Claire si volta per guardare chi l’ha appena chiamata e la sviata dal pensiero del gelato….

Un “uomo” strano le si para davanti…strano e stranamente intrigante…

“Si dico a lei. Vorrei un’indicazione”

“Da me?! Ma stà scherzando?...”

 (Claire)Avanti Claire ce la puoi fare. Dimostra la tua maturità.

“Ovviamente non scherza signore…. Mi dica, cosa vuole sapere?”

Innanzitutto vorrei sapere dove posso trovare una gelateria.Poi….signore? ho trent’anni e non penso che sia giusto chiamarmi signore…”

(Claire)Trent’anni…allora poiché io ne ho 18...12 anni di differenza…

Beh, c’è di peggio!

“Allora, uno: per quanto riguarda la gelateria ci stò andando proprio ora quindi se vuole possiamo fare la strada insieme, altrimenti hem, proverò  ad indicargliela. Punto secondo: mi scusi…giovane”

(Claire) Avanti accetta!!!!

(Sylar)Andare con lei a prendere un gelato…beh, non ci vedo nulla di male…

         Ma che stò dicendo? Sylar che va a prendere un gelato con una ragazza?

        Ma che stà facendo?

       Perché mi sorride? Non le ho ancora risposto…

“Allora giovane che ne dice?”

(Sylar) Perché mi sorride ancora…

          Tanto non ho nulla di meglio da fare…

         Ma tu guarda, Gabriel, che cosa mi stai facendo fare…

“Va bene andiamo

“Perfetto hem…giovane? Approposito mi chiamo Claire e tu?....”

(Sylar)…………ho in mente un solo nome in questo momento…………

         L’altro non sarebbe appropriato al sorriso che mi stà rivolgendo…

        Gabriel ma che stai facendo?

        Smettila Gabriel…

       Diglielo…digli come ti chiami realmente…

“Mi chiamo….Gabriel, Gabriel Gray

“Gabriel? Come l’arcangelo? Che bel nome….già mi piace davvero!”

(Sylar)Come l’arcangelo……

“G…Grazie…Claire

Allora andiamo Gabriel”

(Claire) Cos’ha?

          È davvero affascinante…ma ha qualcosa di strano…sembra…triste…………

 

Casa Bennet

Il signor Bennet è intento a leggere il giornale sulla poltrona.

In casa regna il silenzio fino a quando il cellulare del signor Bennet comincia a suonare.

Mohinder….” dice il signor Bennet perplesso dopo aver osservato il numero che lo stava cercando

Noah….la diffusione del visus è peggiore di quanto avessimo mai pensato?”

“Di quanto peggiore Mohinder?”

“Tanto da dover venire da te….”

“Non se ne parla nemmeno! La mia famiglia stà riacquistando pian piano la normalità, Sylar è ancora in giro chissà dove….cosa pensi che farebbe se voi vi trasferiste tutti qui? Te lo ripeto, non se ne parla nemmeno!”

Noah, per quanto ti possa sembrare strano stavolta Sylar non può esserci nemico….se non ci aiuta…beh,morirebbe anche lui….”

E allora dov’è il proble….”

“Come tua figlia d'altronde….”

Quando arrivate Mohinder?”

“Ho avvisato tutti….c’è una sede della nostra Compagnia nella tua città….

Mohinder sai che non mi fido!”

“E’ l’unico modo purtroppo….”

“….Allora fate presto se so qualcosa ti faccio sapere!”

“Va bene…”

Mohinder….”

“Si?”

“….Grazie”

Il signor Bennet chiuse di colpo la chiamata come se volesse togliere Mohinder dall’imbarazzante necessità di biascicare un “Prego”.

Del resto Noah Bennet non diceva mai “Grazie”….ma se si trattava di sua figlia….

 

Alla gelateria di fronte al parco

“Allora tu sai costruire orologi Gabriel?”

Si te l’ho detto, mio padre era un orologiaio e quindi ho dovuto continuare l’arte di famiglia”

“Capisco…beh,allora che ne dici di dare un’occhiata al mio?!”

“Va in ritardo di 2 minuti e 20 secondi….

Ma come….”

“L’ho visto mentre eri con la faccia premuta sul vetro a scegliere i gusti e con l’orologio in bella vista”

“….scegliere i gusti è complicato! Ce ne sono sempre così tanti….anche se poi finisco sempre per prendere fragola e limone”

“Già lo vedo dalla coppetta e dalla tua manica….

“Manica?”

La Bettet si osserva la manica del maglioncino celestino e nota due belle macchiette; una bianca e una rosa.

Noooooooooo….ecco Gabriel anche questo succede sempre! Rimangono tracce della mia golosità ovunque”

“Già anche sul naso infatti!”

“Eh no! Il naso no! Non mi succede dal tempo della scuola elementare!”

(Claire)Non succede dai tempi della scuola elementare!!!! Perché deve succedermi proprio davanti a questo tipo così affascinante!

Maledetta sbadataggine!

“Sai Claire…se lo strofini con forza credo che venga via! Ma fa veloce perché si è quasi asciugato….

E me lo dici ora?”

Dicendo questo Claire comincia a strofinarsi con forza il naso….poi lo mostra con viso soddisfatto a Sylar che fa un segno di diniego con la testa.

Claire sgrana gli occhi e ricomincia….

La cosa si ripete per tre volte….alla quarta Claire insospettita guarda lo specchio e vede il suo naso tutto arrossato e sul viso del suo compagno di gelato è dipinto un sorriso sbeffeggiante.

“Tanto per sapere….ma mi hai fatto strofinare il naso inutilmente dall’inizio o l’idea malsana ti è venuta più tardi….bada a quello che dici!”

“Dall’inizio”risponde GabrielSylar senza paura.

“Lo immaginavo” e detto questo Claire gli sporca il naso con la fragola

“Oh ma quanto sei tenero con il naso sporco Gabriel!” e Claire scoppia in una fragorosa risata.

Sylar è rimasto per esterrefatto dal comportamento della ragazza.

(Sylar)Ma che ci faccio ancora qui?

         Io che ora dovrei essere ad uccidere qualcuno o prendere qualche potere sono qui a farmi deridere da una ragazzina qualsiasi?Perchè…

“Oh abbiamo qui un tenero angioletto dalla pelle scura!”

(Sylar)Un angelo…ecco perché sono qui…

Hey, è tardissimo!”urla di colpo Claire guardando l’orario dal polso di Gabriel, poi stringendo il polso ripete “E’ tardissimo!!!!

“Tardissimo per cosa?”

“La scuola! Se non mi sbrigo arriverò in ritardo!”

“Vai via?”dice Sylar e un velo di tristezza tradisce per un attimo i sentimenti che si erano attivati dentro di lui.

“Devo….”

“E….e se mi perdessi di nuovo?”dice l’ “uomo” stupendosi anche di sé stesso.

Claire gli infila una mano in tasca ed estrae di colpo il cellulare senza che lui potesse fare qualunque cosa per evitarlo.

“Allora signor-mi-potrei-perdere-in-qualunque-momento allora….questo….qui….ecco….dicevo questo qui è il mio numero se ti perdessi o avessi voglia di un altro gelato fatti sentire!”

“….ok

“Te lo salvo sotto il nome di Claire

E se lo modificassi in “sporcacciona”?”

Direi che ti sei appena fatta un nemico di gelato!Comunque ora vado sul serio! Piacere di averti conosciuto Gabriel” e Claire gli porge la mano che dopo un attimo di tentennamenti Sylar afferrà biascicando un incerto: “Il piacere è tutto mio Claire-sporcacciona

 

 

ALLORA…. Ecco qui il secondo capitolo =) che ne dite? Ora visto che non ho nulla da fare inizio a scrivere il terzo!

Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate….per favore =(  

Vorrei ringraziare innanzitutto

BlackPearl

E Ino chan

che hanno recensito =)

ora vado a scrivere il terzo capitolo allora =) buona lettura… mala

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


3 capitolo

3 capitolo

 

Scuola statale della california ore 12.55

“Signorina Bennet è con noi?

  Terra chiama la signorina Claire Bennet!”

E la signorina risponde…mi scusi professore sono stanca”

“Come tutti noi del resto! Provi per lo meno ad appuntarsi i compiti poi potrà andare a casa….

Hem….certo professore. Mi scusi ancora”

“Allora con il permesso della signorina Bennet dire che si studia….”

(Claire)Cavolo che figura che ho fatto!

Ma il fatto è che non riesco a togliermi dalla testa una certa persona…

Devo smetterla e ricordarmi che non posso iniziare alcuna relazione sentimentale o amicizia troppo stretta perché rischierei di farmi scoprire e di conseguenza dovrei ancora lasciare la mia vita con la mia famiglia costringendoli tutti ad un esodo forzato verso una meta indefinita da destinarsi!

Eppure non riesco a dimenticare o almeno a togliermi dalla testa Gabriel…

E per giunta gli ho anche lasciato il mio numero in modo avventato…ma come mi sarà venuto in mente?!

E se non lo avesse voluto?

Se non si facesse sentire e un giorno lo incontrassi per strada e sarei così imbarazzata da non riuscire nemmeno a salutarlo?

Ma come mi vengono in mente certe idee?

Stupida Claire Bennet e oltre tutto non ho nemmeno preso il suo numero…beh, forse questa è stata la cosa più intelligente che abbia fatto! Almeno non si sentirà in dovere di chiamarmi o io non sentirò la necessità di farmi sentire.

C’è qualcosa in quella persona che mi ha sconvolto…saranno stati i suoi vestiti?

Una maglietta nera, una giacca semi-elegante,  un paio di converse nere e bianche…

No non credo…sono…sono stati i suoi occhi che mi hanno lasciato sconcertata, erano così…tristi e nel contempo sembravano carichi di rancore.

Chissà che cosa gli sarà successo…

Lascia stare Claire, ti porrai questi interrogativi solo se lui si farà sentire…

Driiiin, driiiin

Finita l’ora Claire si dirige in modo….svampito e alquanto insicuro verso casa.

Dopo venticinque minuti trova la casa immersa in un silenzio troppo profondo.

Con un misto di curiosità e paura la ragazza entra….arrivata all’entrata della cucina si ferma.

“C’è qualcuno?”

Claire sei tu?”

“Ah papà, non sai che paura che ho avuto…. Ma come mai sei nella penombra? È per caso successo qualcosa?”

No Claire, ma siediti dobbiamo parlare….”

“Ti ascolto” disse la ragazza con un misto di paura e curiosità crescente….

È da molto che non vedeva suo padre così serio….all’incirca da quando le comunicò che sarebbero dovuti partire ed andare in California.

(Claire)No, non di nuovo per favore!

Intanto il signor Bennet cominciò a parlare.

 

Stanza di Sylare ora 12.45

(Sylar)Perché non riesco a padroneggiare il potere per spostare gli oggetti?

Riesco alla perfezione solo con oggetti piccoli!

Ma come diavolo si usa questa tecnica?!

Detto ciò Sylar si lasciò cadere sul divano che aveva disperatamente tentato di spostare nelle ultime due ore, riuscendo a farlo spostare solo di mezzo metro utilizzando uno sforzo quasi sovraumano.

con la manica della maglietta si ripulì dalle gocce di sudore che gli imperlavano la fronte.

Se c’era qualcosa che Sylar odiava (oltre Gabriel) era in generale il “non riuscire” in qualcosa, qualsiasi cosa!

Risentiva la voce di sua madre che gli ripeteva costantemente: “Sei un fallito Gabriel! Lavora con tuo padre, è l’unico futuro possibile per te!” o di suo padre che gli diceva quanto fosse deluso dal suo modo di essere: “Quanto vorrei aver avuto un’altra chance con te! Di sicuro non avrei commesso quelli stupidi errori che mi hanno portato ad avere di fronte un tale fallimento!”

Lui ripeteva altrettanto costantemente a se stesso che i suoi genitori si sbagliavano!

Che non era un fallito….che gliel’avrebbe fatta vedere lui chi era Gabriel Gray, o meglio, chi era Sylar!

Ancora un po’ scosso dallo sforzo che aveva appena terminato, Gabriel si alzo in piedi un po’ barcollante gridando: “IO CE LA FARO’!”

Poi pose il braccio dritto di fronte a se e il palmo della mano rivolto verso il divano, mosse  il braccio ancora teso all’indietro e il divano volò contro la parete alle sue spalle.

Ci fu un rumore fortissimo e il divano qualche secondo dopo ricadde pesantemente a terra soltanto sul suo scheletro visto che ormai i cuscini erano volanti da tutt’altra parte.

Fatto ciò Sylar si voltò lentamente ad osservare ciò che era riuscito a compiere e animato da una nuova forza si mise in posizione eretta e ripetendo il gesto che aveva creato tutto quel disordine dimise lo scheletro del divano alla posizione originaria.

Poi cominciò ad avviarsi a raccogliere i cuscini per terra quando qualcuno bussò alla porta….

“Chi è?” chiese un po’ sospettoso

“Signor Gray sono l’amministratore del condominio, ho sentito un rumore forte e sono salito per chiederle come stà

Stò bene non si preoccupi stavo solo spostando il divano che si è capovolto. Mi scusi per averla fatta preoccupare!”

“Ha bisogno d’aiuto? Non vorrei che si facesse male”

“No….no”la stanchezza cominciava a rifarsi sentire “ora mi riposo e poi finisco di fare ciò che devo. Grazie ancora dell’interessamento! Ora vada tranquillo”

“Va bene ma se ha bisogno ricordi di chiamarmi”

“Certo!”

(Sylar)Cavolo mi conviene stare più attento ai miei esperimenti.

Comunque credo sia meglio andarmi a stendere un attimo.

Questo potere è davvero difficile da imparare…

E pensare che l’ho acquisito già da due mesi e ancora non sono riuscito a fare grandi progressi!

 

Gabriel va sul letto e ci si siede in modo poco rumoroso poggiando accuratamente il cappello sul comodino che rappresentava uno dei pochi ornamenti canonici della sua stanza.

In resto dell’arredamento era rappresentato da foto, nomi e linee che appartenevano al mondo e alla vita di Sylar.

Mentre ancora il dolore e la pesantezza lo investivano sentì un fastidio in tasca e molto lentamente estrasse il cellulare.

Come un flash gli passo in mente la mezz’ora o poco più trascorsa con la singolare ragazza incontrata quella stessa mattina.

(Sylar)Claire ….

Sono stato proprio uno stupido…cosa mi è venuto in mente?

Andare in giro a mangiare un gelato con una ragazza!

Dov’era il doppio fino Sylar?

Ci dev’essere necessariamente un doppio fine!

Ormai non faccio più nulla per il semplice piacere da…molto…forse troppo tempo!

Claire…che strana ragazza…

Fino a quella mattina non l’aveva mai incontrata eppure durante il tempo che siamo stati insieme non sono riuscito a fuggire da quella situazione, ma soprattutto da Quella ragazza!

Mi stò rammollendo…

Mentre era immerso in questi pensieri lentamente il sonno ebbe il sopravvento sulla sua razionalità e Gabriel si abbandonò al riposo…

 

Casa Bennet ore 15.00

Il signor Bennet era seduto sulla poltrona con i gomiti poggiati sulle gambe e le mani quasi giunte e in alcuni momenti poggiava il mento in bilico sui pugni chiusi, di fronte a lui c’era la sua “primo genita”, Claire.

La posizione della ragazza (alquanto rilassata e che dimostrava poco della tensione palpabile che si avvertiva dal padre) era del tutto diversa….

Dopo che Noah Bennet ebbe finito il racconto dell’imminente arrivo dei suoi amici, la quasi totalità aveva un potere, Claire emise uno sbuffo di rilassamento…

“Ma papà” disse mentre un sorriso faceva capolino fra le sue labbra “e questa sarebbe la tremenda notizia che avevi da darmi? Per un attimo ho temuto addirittura che dovessimo di nuovo traslocare”

Per un attimo nella mente della ragazza comparve il volto felice ma segnato da un’ insolito velo di tristezza del ragazzo che aveva conosciuto quella mattina ed a fior di labbra sospirò in modo quasi involontario un nome: Gabriel.

Tuttavia riuscì a riprendersi tanto velocemente dai suoi pensieri che non le sfuggì una frase pronunciata quasi a sé stesso dal suo padre adottivo:

“Traslocare? Dovremmo cambiare pianeta per sfuggire….”

Un dubbio cominciò ad invadere la ragazza….

(Claire) Altre bugie? Mi stà forse nascondendo dell’ altro?

Che cosa hai detto papà?”

“Come…io” disse Noah Bennet preso del tutto alla sprovvista, non era da lui del resto restare senza parole “no niente stavo pensando a quello che succederà al loro arrivo”

(Claire) Che bugiardo!

“Ah ok papà. Beh comunque credo che il loro arrivo sia una cosa positiva….del resto qui non ho ancora fatto amicizie….”

Era ormai da tempo che la ragazza cercava il permesso di poter stringere vere e proprie amicizie….del resto il senso della solitudine è comune a tutti gli uomini, sin dall’antichità si diceva che l’uomo era “zoon politikòn”(=animale sociale dal greco).

Ma la risposta che riceveva era sempre la stessa: “Lo so, cucciola, che è difficile ma bisogna tenere duro perché non possiamo farci notare ora come ora”

Invece la risposta che ebbe questa volta fu un semplice: “Scusami, Claire, sai ci ho riflettuto ed è disumano per me chiederti di non stringere amicizie….perdonami….da oggi fai ciò che più ti rende felice….ma naturalmente il divieto di esporsi troppo e di non farsi notare troppo vige ancora!”

La risposta inattesa rese la ragazza felicissima che si propose addirittura di preparare la cena più tardi….proposta che fu gentilmente declinata dai suoi genitori:

“Oh no amore, tranquilla, sono la mamma che ci stò a fare qui altrimenti….vero caro?!”

“Oh…hem, si amore…devi cucinare tu….Claire è solo una ragazza e non deve fare anche questo dopo tutto ciò che deve già sopportare”

La proposta fu declinata in modo “meno” gentile dal fratello che dopo esserle scoppiato a ridere in faccia le disse:

“Tu che cucini Claire? Oh no, no ti prego! Quando lei lo farà voglio che mi asportiate le papille gustative!”

“Ah….quindi pensate che io non sappia cucinare? Bene allora vado in camera”.

Ma nessuno dei genitori si allarmò perché mentre il piede della ragazza era poggiato sullo scalino si voltò e regalò a tutti una linguaccia e un sorriso il che fece naturalmente intendere che non era in alcun modo arrabbiata perché….del resto era cosciente anche lei di non essere un granchè in cucina quindi di solito era relegata alla pulizia e la risistemazione della casa.

 

Stanza di Claire Bennet ore 15.15

(Claire) Beh, ora eccomi in camera…senza avere nulla da fare!

Non ho compiti per domani e non so cosa fare stasera come non sapevo cosa fare ieri e come ovviamente non saprò cosa fare domani…bella vita per una diciottenne.

Beh, almeno con l’arrivo degli altri avrò qualcosa da fare…almeno potrò dare fastidio a Mohinder…visto che non ho nessun’altro con cui stringere rapporti…

Mentre pensieri di solitudine affollavano la sua mente si sentì vibrare sulla gamba….

(Claire)Ah già, non ho acceso la suoneria quando sono uscita da scuola…tanto sarà uno dei soliti messaggi della compagnia telefonica…se è un altro per cercare amici in chat o via messaggi giuro che stavolta mi iscrivo perché è un segno! Me ne sono arrivati a milioni…

Hey, di chi è questo numero?

Il messaggio che la ragazza lesse qualche secondo dopo e che le causò un’accellerazione istantanea del battito cardiaco fu:

 

“Sporcacciona! Questo è il mio numero! In quanto studentessa sei tu a dovermi dire quando hai un momento libero se vogliamo rivederci…e se te ne fossi dimenticata sono Gabriel! Buona serata e attenta a non sporcarti troppo”

 

(Claire)Mi ha sul serio mandato un messaggio…questo è il suo numero…

Ok prima cosa necessaria da fare salvarlo poi…rispondere…

E che gli dico? Che non avrò una buona serata perché sono forzatamente associale?

Allora innanzitutto lo salvo…Ok ora ripondo

Avanti Claire hai parlato con tanti ragazzi via sms, perché questa volta è così difficile e diverso?

Se sei riuscita ad arrivare sana e salva alla gelateria con addirittura un’altra persona, anch’essa incolume, puoi fare anche questo!

 

Stanza di Sylar 15.00

Appena sveglio Gabriel si era stiracchiato poi aveva poggiato inavvertitamente la mano su qualcosa di piccolo e freddo che giaceva inerme lì vicino.

Dopo qualche secondo si rese conto che era il suo stesso cellulare.

Il sonno del ragazzo era stato continuo e inframezzato da flash riguardanti quel pomeriggio….quindi capì che l’unica cosa da fare era parlare con quella ragazza che aveva dominato i suoi sogni.

Una lotta interiore tuttavia imperversava in lui: da una parte c’era Gabriel che era rimasto colpito da quella ragazza, Gabriel che amava sorridere e….vivere; dall’altro c’era Sylar che considerava solo coloro i quali avevano dei poteri e anche questi erano comunque considerati carne da macello per aumentare i suoi poteri.

Tuttavia la ragazza conosciuta alcune ore prime era stata come un toccasana in tutta quella vita di morte e dolore….come una boccata d’aria fresca, ed è per questo che in poco tempo Gabriel scrive alcune parole e le inviò al numero della rubrica salvato sotto il nome di “Sporcacciona”.

Anche la lettura di quel semplice nomignolo lo fece sorridere.

Anzi LI fece sorridere.

Perché questo è ciò che è maggiormente strano….quella ragazza non era stata un tocca sana solo per Gabriel, ma anche per Sylar.

Fu così che in un attimo Sylar si mise a sedere sul letto e pronunciò con un filo di voce da cui si evinceva anche paura: “Non sarà che quella ragazza….no, non può essere”.

Perché il motivo di tutte quelle linee e di tutte quelle foto nella sua stanza e del suo spostamento da New York in California era solo uno: trovare l’associazione dove erano contenuti moltissimi nomi di persone dotate di poteri e poi….andarli a prendere uno per uno.

Ma se trovarla significava necessariamente uccidere….

Uccidere….

“Non voglio che il suo viso si sommi a quelli degli altri….

In quel momento sentì un familiare bip-bip provenire dal suo cellulare.

Un suono che lo spinse a recuperare freneticamente il cellulare fra le lenzuola in disordine e leggere con il fiato sospeso delle semplici parole che lo fecero sorridere….

Sylar e Gabriel sorrisero, insieme:

 

Hey ciao nemico di gelati! Ok ora ho il tuo numero. Ti ringrazio per l’augurio ma non credo che è esatto perché il mio programma serale è….proprio qui dove sono: sul letto di casa mia e, chissà, forse più tardi mangiando un gelato sporcherò qualcos’altro oltre la mia manica e il tuo naso e penserò in un certo qual modo al gelato di questa mattina. Piuttosto, buona serata a te e alla tua probabile ragazza!”

 

Sylar ripetè mentalmente il messaggio più volte poi chiuse il cellulare e lo lanciò da qualche parte nel letto.

Non aveva ancora toccato le lenzuola che già con un minimo tocco di mano il cellulare era ritornato aperto nella sua mano con il messaggio di Claire che svettava e lo chiamava come un invito necessario.

Sylar prese il cappello dal comò, lo indosso poi schiacciò il tasto in alto a sinistra e scorse fino alla voce: “Rispondi” e scrisse:

 

“Nulla da fare? No così non va! Allora che ne dici se io, la mia ragazza inesistente e tu ci andiamo a prendere un gelato insieme? Ma stavolta porto un pacco di fazzolettini….non si sa mai cosa potresti combinare. Allora?”

 

Appena sul cellulare comparve la scritta “Messaggio inviato” il cellulare fu prontamente ri-lanciato verso le coperte….

(Sylar) io che chiedo ad una ragazzina di uscire?

Una ragazzina di 18 anni e Sylar il pluri-omicida efferato?

Cos’è questa pazzia?

Dovrei concentrarmi sull’associazione che so essere dislocata anche qui, proprio in questa città e invece…

Magari se quella ragazza è ciò che penso potrei servirmi di lei per poter raggiungere l’associazione e poi dovrei…

Quando ormai non mi servirà più, naturalmente sempre SE potrò servirmi di lei, dovrò farlo…forse…

 

In quel momento un nuovo bip-bip si intromise fra i suoi pensieri, ripescato il cellulare fu lanciato qualche secondo dopo su comò dove rimase in bilico e Sylar….beh, si preparò per la serata.

Il cellulare era ancora in bilico quando poco tempo dopo, uscito dal bagno tutto bagnato mentre si asciugava i capelli, l’occupante lo spinse più al centro del comò e mentre compì quest’azione non fu difficile leggere:

 

“Wow! Un gelato? Certo, mi va di sicuro….e ovviamente porta i fazzoletti….sai com’è potresti inavvertitamente sporcarti “in qualche modo”. Io direi che noi tre potremmo vederci fra un’ora alla gelateria di stamattina….confido sul fatto che un “uomo” come te riesca a trovare la strada per poter ritornarci….altrimenti….beh, ci vediamo per strada! A tra poco allora Gabriel!

 

Casa Bennet

“Papà stasera esco!”

Ok va bene te l’ho detto!”

Ma non era una domanda….”

.Lo so ma facciamo finta che lo sia….allora con chi esci?”

(Claire)Oh no! Le bugie non sono mai state il mio forte…

Non posso mica rispondergli: con un ragazzo dal nome s’angelo anzi d’arcangelo, un fisico niente male e due occhi che in poco tempo mi hanno fatto letteralmente impazzire!

“Nuovi amici ovviamente”

Ok allora ma non fare troppo tardi!”

“Certo, vado a prepararmi”

 

Il cellulare di Noah Bennet vibrò e comparve la scritta: “Nuovo messaggio”

Il testo diceva:

Siamo in partenza ci vediamo domani mattina alle sei all’aeroporto….a domani Noah!”

Frà se e sé, stavolta non ascoltato da nessuno, il signor Bennet mormorò: “A domani Mohinder….e vediamo di salvare milioni di vite da domani….

 

 

 

Eccoci qui! Il terzo capitolo è finito!!!! Sono stata velocissima vero?!?!?!

 

Comunque ringrazio

MewAlexis

per aver commentato comunque Mew già Sylar è davvero dolcissimo! In fondo non posso immaginare che una persona-personaggio sia del tutto cattivo no?

E ringrazio anche i lettori che tacciono comunque chiedo ancora di lasciare dei commentini per favore solo per farmi sapere se vi piace la storia o se stò sbagliando ok????

E daiiiiiiiiii =)

 

Ciao a tutti! Al prossimo capitolo allora =)

 

 

 

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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***


4 capitolo

4 capitolo

 

Casa Bennet stanza di Claire ora 15.06

(Claire)Ok devo uscire con un ragazzo...

È una cosa già fatta, adesso mi metto le prime cose che trovo nell’armadio e poi mi avvio lentamente verso la gelateria.

Dov’è il problema?

Devo soltanto convincere il cuore a rallentare il battito!

Ma perché sono così agitata poi?

Ma mi stò veramente ponendo questa domanda?

La risposta è troppo lampante…non stò per uscire con un ragazzo qualsiasi, stò per uscire con Gabriel, Gabriel Gray!

Va bene ora mi vesto così non perdo tempo.

La preparazione sarà facile e veloce…

 

Quella che a detta della ragazza sarebbe dovuta essere una preparazione veloce e facile si rivelò decisamente meno facile e veloce del previsto.

La stanza di Claire era una camera abbastanza ampia con le pareti dipinte di rosa antico (il suo colore preferito), delle tende del medesimo colore, un armadio alquanto capiente e sempre troppo piccolo per le necessità della ragazza, uno specchio da terra che dava una visione totale di chi si specchiava e vari oggetti che rappresentavano le varie fasi della sua vita, fra cui la divisa da cheerleader della sua vecchia scuola a New York.

Molto spazio era occupato da cornici che la ritraevano con la sua famiglia in tutte le località che avevano visitato nel periodo in cui la fuga forzata da tutti gli affetti non era nemmeno lontanamente concepibile per la ragazza…insomma erano un monito per qualsiasi avventatezza le fosse venuta in mente.

Fra le varie foto tre la ritraevano con una persona estranea alla sua famiglia e che sarebbe arrivato fra poco tempo proprio in California: Mohinder Suresh, il suo più caro amico.

La loro amicizia era nata quando, inseguito alla collaborazione fra il signor Bennet e la Compagnia, Mohinder fu invitato a lavorare in coppia con il signor Bennett quindi capitava spesso che restasse a cena o finanche dormisse presso la casa del suo collaboratore: era diventato una sorta di ospite fisso.

In fondo per Claire, Mohinder era un buon amico…ma come diceva la ragazza:

“Diventi odioso appena si sfiora il discorso sulla Compagnia!”

“Non è questione di amicizia o fiducia, Claire, è solo che non posso proprio parlare del mio lavoro ora. Scusami”le rispondeva il ragazzo.

In seguito a questa risposta il volto della ragazza si dipingeva immediatamente da un senso di irritazione e le sopracciglia si aggrottavano immancabilmente; ma bastava un’occhiata sinceramente rattristata da parte del suo amico indiano per farle scomparire qualsiasi sentimento negativo nato in lei.

Molte volte Claire si era soffermata a guardare le foto che la ritraevano felice con Mohinder a New York, ma nello stato attuale era possibile guardare soltanto una delle tre foto perché le altre erano coperte da indumenti che la ragazza stava lanciando a casaccio nella stanza nel tentativo di trovare qualcosa da indossare per quella serata.

“Non è possibile! Non ho nulla da indossare!”

“Cosa c’è tesoro?” disse la madre entrando quatta quatta nella stanza con il timore di essere assalita da chissà cosa .

“Non ho nulla da mettermi mamma e molte di queste cose non credo che le indosserò mai! Ma perché mai le avrò comprate?”

“Beh tesoro, se ti riferisci a quel vestito verde….beh, è un vestito di Carnevale e almeno che tu non debba andare ad una festa in maschera non credo sia appropriato….”

“Ah giusto è un vestito da….Tartaruga Ninja….ma questo non è mio!”

Lascia stare cara ora ti aiuto io! Tu intanto va a lavarti e a prepararti, ai vestiti ci pensiamo più tardi”

Ok mamma e se ti venisse in mente ancora quel maglioncino rosa orribile che mi regalò papà…no!”

Ma non lo indossi mai! Papà potrebbe capire che non ti piace!”

Ok lo indosserò, ma non oggi per favore!”

Il maglioncino-del-dibattito era di un rosa acceso e sul retro era disegnato un ippopotamo, e regalare una maglietta con un ippopotamo ad una ragazza di diciotto anni non è una saggia idea, sul davanti c’era invece una scritta nera “The sweetiest girl”(=la ragazza più dolce).

Insomma Claire lo considerava un abominio della moda ed era convinta che ne esistesse un solo esemplare….comprato ovviamente da suo padre.

Ok tesoro ora vedo io” rispose quasi affranta la madre.

“Ti ringrazio mamma!” e corse a prepararsi….

 

Stanza di Sylar

Appena uscito dal bagno Gabriel si asciugò poi si diresse al suo armadio si grattò la paste posteriore della testa con fare pensieroso ed estrasse dopo poco una maglietta a righe larghe bianco-nera con un collo a “V”, dei pantaloni di jeans scuri, una giacca semi elegante prese delle converse che erano disposte in ordine all’esterno dell’armadio e si vestì.

Dopo essersi vestito si tastò in modo quasi involontario il polso e non sentendo nulla sgranò gli occhi:

(Sylar)Dov’è finito l’orologio?

In un secondo si catapultò in bagno e vide sulla specchiera l’agognato oggetto, lo prese con una dolcezza quasi innaturale per le sue mani e lo mise intorno al polso.

Spostatosi in cucina si soffermò a guardarlo e notò che il vetrino era appannato, un lieve sorriso incorniciò il suo volto e con calma lo ripulì; osservando l’orario si rese conto di essere in netto anticipo quindi si sedette vicino al tavolo rotondo che si trovava al centro della cucina e si passò una mano davanti agli occhi.

(Sylar)Sono ancora le 15.25…

E devo smetterla di essere così teso perché non c’è n’è motivo!

Non c’è n’è alcun motivo!

È solo una ragazza!

È solo…Claire

Con passo fermo si diresse nella sua camera e si pose di fronte alla parete piena di linee, volti e punti interrogativi; in altro, sul muro era stata tracciata una scritta con una grafia strana, essenziale e tuttavia sembrava quasi antica infatti le lettere erano tutte spostate verso destra; dalla strana scrittura traspariva calma ed eleganza.

Era possibile leggere nell’insieme di quelle morbide lettere: “The Company”, e proprio quelle linee, quei punti e quelle foto racchiudevano tutta la sua vita attuale….e tuttavia tutte le sue priorità quel giorno passavano in secondo piano perché c’era qualcosa di meglio di cui occuparsi: una ragazza anzi, Claire.

Mentre il suo pensiero vagava inevitabilmente in direzione della ragazza non riuscì a trattenere una risata e con passo svelto andò in cucina e aperta un’anta ne estrasse un pacco di fazzoletti, anzi ne estrasse due:

“Non si sa mai” disse rivolto ad un interlocutore immaginario “cosa potrebbe fare quella ragazza”.

Mise i due pacchetti nelle tasche, prese il portafoglio, si posizionò il cappello sulla testa e uscì di casa.

(Sylar)Adesso devo arrivare a quella maledetta gelateria.

Da che parte sarà?

E se chiedessi?

Non vorrei darla vinta a quella ragazza: la troverò da solo.

 

Casa Bennet ora 15.20

“Io direi che ci siamo tesoro”

Il “tesoro” era posizionato di fronte allo specchio e si stava guardando con fare critico, e nel complesso si trovò carina con i suoi jeans scuri, la sua maglietta a maniche lunghe blu scuro,un cappotto nero e delle comode scarpe nere.

“Già mamma, approposito….”

“Dimmi cara”

“….Grazie!”disse poi abbracciandola

Non era facile esternare i propri sentimenti con la signora Bennet, era più una mamma che ti aiuta in silenzio, ti chiama con nomignoli da bambinetta e poi va via senza sentire la necessità di ricevere ringraziamenti.

Ma figurati Claire” disse ricambiando in modo freddo l’abbraccio “Adesso vai o arriverai tardi dal tuo amico”

Ok….come? Guarda che esco con degli amici, non esco mica da sola con un ragazzo! L’ho detto anche a papà. Ma che vai a pensare”

La dichiarazione fu seguita da una risata isterica della ragazza.

“Si, si certo cara”disse la mamma in modo poco convinto

“Che cosa intendi mamma”disse Claire in preda al terrore che sua madre sapesse o sospettasse qualcosa, non voleva che suo padre sapesse alcunché….

“Intendo solo che ti conosco, Claire, e che sono stata una ragazza anche io, tranquilla non dirò nulla a papà”

Le due si scambiarono un sorriso complice, poi la ragazza si diresse con passo spedito verso la gelateria….

 

Sylar , davanti alla gelateria ore 15.55

(Sylar)Ce l’ho fatta a trovare la strada!

Mi stò ambientando bene

“Allora ce l’hai fatta a trovare la strada eh?” disse una voce alle sua spalle mentre una mano gli dava due colpetti sulla spalla

“Pensavi che non c’è l’avrei fatta?”

(Sylar)Però, niente male la ragazzina…

“Beh, sinceramente non ci confidavo tanto!”

“Come vedi eccomi qui….Sporcacciona”

“Si, ti vedo, ma non vedo la tua ragazza….”disse Claire guardandosi attorno

“Oh, ma è qui accanto a me”disse Sylar abbracciando l’aria

Hum vedo…allora che si fa?”

“Non saprei….”

(Sylar) Cavolo non lo so davvero!

Sono secoli che non esco con una ragazza…

Hum…che ne diresti di andare al cinema?”

“Cinema? Ok ma solo se vediamo un horror

(Claire) Horror????

Noooo e adesso che gli dico?

Che al 90% dei film horror ho sempre una mano davanti agli occhi modello vedo-non vedo?

Sii forte Claire…fallo per questo bel ragazzo che hai di fronte!

Bel ragazzo sarebbe anche riduttivo…

“Cos’è troppa paura?”disse Sylar

(Sylar) Come mi è venuto in mente un film horror?

Magari adesso l’ho spaventata!

Ma perché non ho atto pensare a Gabriel prima di parl

“Horror? È il mio genere preferito!” risponde la ragazza con finto coraggio “Avanti andiamo”

“Ne sei sicura?”disse Sylar con la faccia di chi aveva capito ciò che era stato taciuto dalla ragazza

“Sicurissima!”

 

Sylar e Claire dopo aver comprato il biglietto andarono a sedersi…

“Wow, allora vediamo cosa dice la recensione su questo film…”

Claire aprì uno depliant che aveva preso alla biglietteria e cercò il nome del film che erano in procinto di guardare, pose il foglio al centro fra lei e Sylar e si sporse con fare innocente verso di lui, affinchè anche lui potesse leggere,tenendo gli occhi fissi e bassi sul biglietto.

Sylar non essendosi accorto del cambio di posizione della ragazza, poiché era intento a guardarsi intorno con fare indispettito, si voltò velocemente ed essendo, per fortuna, più alto di Claire si trovò di colpo a sovrastare la testa della ragazza che ormai era proprio vicina al suo torace.

“Ma bene Gabriel, leggi qui:  Il film è caratterizzato da scene molto violente, si potrebbe addirittura definirlo un film splatter, di sicuro è uno dei migliori in circolazione. Tuttavia è da sconsigliare a chi non è abituato al genere. Voto 9. Insomma Gabriel, è proprio il film che fa per noi amanti del genere horror

Gabriel a poca distanza da lei non era molto concentrato sulla recensione e guardava in modo rapito il volto della ragazza.

(Sylar)Cavolo!

Ma come ho fatto a trovarmi in questa situazione?!

Certo che fa proprio caldo…

Ma perché ha messo il biglietto così al centro…se mi fossi mosso più a destra le sarei finito addosso!

Cavolo Claire renditi conto di ciò che hai fatto avvicinandoti così tanto!

Un attimo!

Ma che stò dicendo?

Meglio che mi riprendo così da non fare proprio la parte dello scemo…

Perché questo silenzio?

E perché mi stà guardando…forse dovrei rispondere…

“Certo Claire!”

(Claire)Ahhhh!

Quando mi si è avvicinato così tanto!

Riesco a sentire in suo profumo e manca poco che sento i suoi battiti…spero che non riesca a sentire i miei altrimenti…meglio non pensarci…

Gli occhi…sono davvero…stupendi a dir poco…

Non so come o perché ma riescono a trasmettermi tranquillità e un senso di protezione che non avevo mai provato.

Frena Claire, sei solo al primo appuntamento…

E se ne rimanesse deluso?

“Allora Sporcacciona, sei pronta? Il film stà per iniziare!”

“Certo che sono pronta!...E comunque”dice Claire abbassando di colpo la voce “potresti evitare di chiamarmi sporcacciona qui? Sai c’è quell’uomo dietro di noi che mi stà occhieggiando…non vorrei che avesse capito…altro….diciamo…”

“Chi è che ti stà occhieggiando?” risponde Sylar voltandosi di colpo e lanciando uno sguardo sprezzante a tutti coloro che erano dietro di loro.

“Nulla Gabriel lascia stare” dicendo ciò Claire gli poggia una mano sulla spalla e lo fa voltare.

“Ah ecco che inizia….Claire….”e mentre pronuncia il nome della ragazza si volta di colpo facendo lo sguardo arcigno che causa una risata incontrollata nella ragazza

Che c’è Gabriel? Geloso?” risponde la ragazza ancora ridendo.

“Geloso io? E di chi? Dell’uomo con il riporto lì dietro? E poi….geloso di te? Perché dovrei?”

(Sylar)Cavolo…Geloso…

Temo che la Sporcacciona abbia colto nel segno…

Gelosia…è solo che mi ha dato fastidio…

Ma non era gelosia!

(Claire)E se fosse sul serio geloso?

Calma Claire non saltare a conclusioni affrettate!

Ora cerca riguardare il film e cogliere i momenti in cui ci saranno delle scene che non riesci a guardare per chiudere prontamente gli occhi!

Nella sala si spengono istantaneamente le luci il che causa un altrettanto istantaneo senso di disagio nei due che evitano di voltarsi.

 

Tre quarti d’ora dopo…

 

Le luci di colpo si riaccendono e Sylar, voltandosi di colpo verso Claire, riuscì a cogliere il momento in cui lei stava aprendo timidamente gli occhi e non riuscì a trattenere una risata…una risata pura e di gusto.

Che c’è Claire…paura?”

“Paura chi? Io?”dice Claire mentre tenta ancora di riprendersi”Certo che ho paura!!!! C’è sangue ovunque e morte e….dolore! Menomale che è solo un film”

(Sylar)Un film…certo!

Perché la realtà è molto peggio di un film

“Già! Beh vuoi che ti vada a prendere qualcosa da mangiare “paurosa”?”

Ok tieni”dice la ragazza estraendo il borsellino con i soldi “dei pop-corn per favore”

Nel momento in cui la ragazza si voltò per dargli i soldi si rese conto che Gabriel si era tolto la giacca e contemporaneamente lui si rese conto che la ragazza aveva tolto il maglione….

(Claire)Quando ha tolto la giacca?

Non ero preparata a questo!

Oh no, è peggio di quanto pensassi

Ero convinta che avesse un bel fisico, ma accidenti non ero preparata a questo

(Sylar)Ma quando ha tolto il maglione?

Certo che quell’espressione tenera che ha sul volto le si addice molto bene…

Claire, Claire è la prima uscita e guarda cosa mi hai portato a pensare!

Sono impazzito del tutto!

Ormai è un dato di fatto…

HemClaire che fai con quei soldi? Offro io!”

“Ma…ma…”tenta di dire la ragazza che spostando lo sguardo dal torace al volto del suo accompagnatore aveva peggiorato la situazione

“Torno subito”

Ma prima di andare Gabriel si toglie il cappello e lo poggia sulla sedia, mentre era ancora a metà fila Claire lo vede tornare bruscamente indietro.

Sylar le si piazza di fronte e guardando nelle file dietro di lei dice a voce più alta del normale:

“Torno fra pochissimo Claire!”

Poi va via.

Claire avendo capito a cosa era mirato quel gesto scoppia a ridere e per evitare di far brutte figure senza rendersene conto si infila il cappello di Sylar, abbassa la visiera mentre continua ad essere scossa da continue risatine, come delle convulsioni.

Due minuti dopo Sylar torna e trova la ragazza ancora tutta presa dalle convulsioni…

“Tutto bene Claire?”poi alzandosi e osservando le file posteriori “Sono tornato”

La ragazza scoppia a ridere senza più trattenersi questa volta e Sylar vedendo quella ridata così cristallina e gioiosa ride anch’egli contagiato.

“Ecco a te Claire” dice Sylar dopo essersi ricomposto

“Ah grazie!”dice la ragazza sistemandosi meglio il cappello sulla testa

“Sai, ti stà bene….”

“Eh cosa?”dice la ragazza presa alla sprovvista

“Intendo il cappello” dice il ragazzo indicando il berretto che lei aveva sopra la testa

Mentre Claire tentava di sfilarselo per riconsegnarglielo lui mettendo una mano su quella indaffarata della ragazza la blocca dicendo:

“Tienilo pure ti stà bene”

(Claire) Questo è un complimento no?

È proprio un complimento!

Gabriel Gray mi ha fatto un complimento!

(Sylar)Le ho fatto un complimento…

Era proprio un complimento in piena regola…

Beh,del resto se lo meritava…stà veramente bene la ragazza!

“Grazie Gabriel!”

Approposito Claire guarda qui…” e Sylar estrae un pacco di fazzoletto che la ragazza gli sfila dalle mani e con espressione contrariata lancia via

Claire ero preparato a questo e infatti” estrae il secondo pacco

“Ah Gabriel, hai fatto le cose per bene vedo! Ma che bravo….allora non posso rifiutare…sei il mio angelo!”

(Sylar) Un angelo…

Se solo sapesse chi convive con Gabriel Gray non la penserebbe allo stesso modo…

“Ah ecco il secondo tempo….ce la farai?” dice Sylar sogghignando

“Certo che ce la farò….”

Solo dopo cinque minuti del secondo tempo Gabriel sentì una pressione attorno al suo braccio poi un intenso profumo gli appannò per un attimo la mente finchè una voce familiare lo riportò alla realtà, una voce che gli diceva:

Ok è più difficile del previsto con gli occhi aperti”

Una scena particolarmente orripilante fece sobbalzare la ragazza che nel tentativo di riprendere il braccio afferrò invece la mano del suo vicino.

Sylar rimase paralizzato da quel gesto…

Non ricordava più da quanto tempo qualcuno non gli teneva stretta la mano.

(Sylar) Ma che fa?

Questa cosa non doveva succedere!

Ho smesso di colpo di ragionare!

Ma non posso, e non voglio, tirarmi indietro…infondo si fida di me…

…si fida di me …

L’unica cosa che Sylar riuscì a fare fu stringere la mano della ragazza che si sistemò in alto la visiera del berretto e gli strinse la mano di rimando.

 

E in quel momento Gabriel non pensò a Sylar, alla morte, all’odio, al potere….pensava solo alla sua compagna….

Pensava alla ragazza che, trovandosi vicino a lui, gli aveva stretto la mano perché….si fidava di lui.

E anche se il sentimento non arrivò in superficie e non fu esternato, un senso di felicità lo pervase….sentiva la necessità di proteggere quella ragazza….

E anche se dopo quell’attimo lo avesse disprezzato, solo quel sentimento che era riuscita a suscitare in lui bastava per far nascere in Sylar un sentimento che non aveva mai provato….più intenso della felicità e imparagonabile all’amicizia.

“Penso di farcela ora Gabriel”gli disse la ragazza avvicinatasi al suo orecchio

“Sono contento”

E ciò che Sylar in quel momento non capì, perché troppo preso a capire stesso, fu che alla la ragazza era persa nei medesimi pensieri.

 

Casa Bennet ore 23.00

Ciamo papà, ciao mamma”

Ciao cuccioletta!” le disse dolcemente il padre chinando di lato il viso in attesa di un bacio che arrivò prontamente “Allora com’è andata con i tuoi amici”

“Bene…benissimo. Ora se non ti dispiace vado a dormire”

Ma certo cucciola buona notte e sogni d’oro”

 

Arrivata in camera la Bennet si stese sul letto e lesse il messaggio che aveva ricevuto, poi al culmine della gioia osservando il cappello che aveva tenuto nascosto dal momento in cui era entrata in casa ripensò alla fine della sua serata:

     ....davanti ad un gelato….

       “Beh film, per quel che ho visto insomma” disse la ragazza mentre si sventolava tentando di farsi aria con il cappello

       “Già…beh, forse è ora che tu vada a casa”

       “Giusto allora buona….”

       “Eh no, signorina, non ti lascio andare mica da sola a casa….

       “Gabriel non ti preoccupare….”

       E se invece lo facessi? Avanti fammi strada sporcacciona”

       “Bene….approposito, come mai ti trovi qui in California? Abiti qui con la tua famiglia?”

       “La mia famiglia? No….sono qui per fare un lavoro di ricerca….

       Quindi sei una sorta di ricercatore bene, bene”

       “Esattamente….una sorta di ricercatore…….

 

      ….a qualche metro dalla casa di Claire….

       “Beh grazie della serata Gabriel, ti rendo il cappello”

       “Ah no….ti stà bene, tienilo tu”

       Ook grazie”

       “Allora buona notte Claire

       “Buona notte….”

       (Claire) Avanti Claire per una volta comportati da donna e fallo…

      Ok baciarlo e fuori questione ma almeno…

      E con uno slancio che sorprese perfino se stessa si lanciò fra le braccia di Gabriel e lo abbracciò….

      A Sylar per un attimo mancò il fiato….il suo primo abbraccio, il primo vero abbraccio della sua vita gli era stato donato da quella ragazza.

      Di tutte le sorprese e le incertezze di quella serata una cosa era certa: non l’avrebbe mai dimenticata!

      Sorprendendo perfino stesso Sylar le restituì l’abbracciò poi le accarezzò lievemente la testa e la ragazza corse via….

 

La ragazza sospirò poi pian piano di addormentò….

Con ancora fra le mani il cappello….

 

Stanza di Sylar ore 23.30

Non c’era stato modo per togliersi, anche solo per un secondo, quella ragazza dalla testa….

Ma forse GabrielSylar non voleva farlo, quella ragazza era ciò che di più incerto aveva in quel momento….ma era ciò a cui non voleva rinunciare.

Si distese sul letto e le sue labbra si arricciarono in un involontario sorriso, Sylar mosse le mani fino ad incontrare il sorriso.

Era proprio il suo.

Stava sorridendo, perché era FELICE….

Nella prima volta per la sua vita era “felice”: questa non è la sadica felicità derivante dall’acquisizione di un nuovo potere….quella che provava era la felicità pura, semplice e genuina che gli era stata negata sempre, perfino dai suoi genitori.

Una ragazza, in un giorno era riuscita a fargli provare le più belle e intense sensazioni della sua vita.

Claire, Claire, Claire, Claire,….

Non l’avrebbe perduta per nessun motivo….

Fu un’azione istintiva quella di prendere il cellulare, scorrere fino ai messaggi, poi trovare l’opzione “Inviare messaggio” e comporre delle semplici parole che per lui significavano molto: 

 “Grazie per tutto! Buona notte Claire! ….Spero di poterti rivedere presto!”

 

Dopo qualche minuto ricevette la riposta

“Grazie a te! È stata la più bella serata che abbia mai trascorso! Ovviamente ci vediamo presto! Buona notte e sogni d’oro! Smack!!”

Sylar sorrise per lo “Smack!!” finale spense il cellulare e si addormentò e nessun volto quella notte tormentò i suoi sogni….tranne uno….

 

 

..ore 6.00 Aeroporto….

“Ciao Noah!”

“Salve Mohinder!”

“Avete viaggiato bene?”

“Benissimo! Guarda la bambina si è anche addormentata” disse Matt, il poliziotto, sorreggendo la bambina

“Vedo” disse il signor Bennet accennando un sorriso….

“Ora andiamo alle Compagnia….vieni con noi Noah” disse Mohinder tornando serio

“Si, ma solo come visitatore ovviamente”

“Va bene andiamo

 

 

Intanto alla “Compagnia”

“Elle ho un lavoro per te….”

“Per te qualunque cosa papà”

“Sai che quella ragazza deve venire qui….”

“Si, e anche Sylar….lo voglio io!”

“Va bene, tesoro mio, ricordati chi stà arrivando….mi raccomando comportati come sai e vedrai che presto li avremo entrambi”

“Certo papà, ma Sylar posso averlo in modo….personale?”

“Quello che vuoi tesoro mio, quello che vuoi….”

“Bene, ho deciso. Sarà mio!”….

 

 

ECCOMI QUI ho finito un altro capitolo….ebbene si fra ieri e oggi non avevo compiti da fare quindi mi sono adoperata.

 

Allora vorrei ringraziare

MewAlexis visto? Non si è perso…però è tenero no????

E Ino chan tranquilla anche io mi sono accorta tardissimo che hai aggiunto il dodicesimo capitolo alla tua storia. Ah, per favore , non me lo trattare troppo male Sylar per favore :P

 

Inoltre ringrazio le suddette per avermi aggiunto fra i preferiti smackkkkkkkkk!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Poi ringrazio anche chi legge e non commenta =) ma se mi lasciate un commento come le brave MewAlexis e Ino chan è meglio =P

 

Beh, ciao a tutti quanti a presto e gia che ci sono vado a vedere le puntate che ho scaricato di Heroes 2 serie con i sottotitoli ovviamente =)

E a chi piace Sylar e non le ha viste voglio solo dire….ve lo troverete sudato e in canottiera!!!! Grandissimi sceneggiatori =)

 

Ciao ciao Mala

 

 

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Capitolo 5
*** 5 Capitolo ***


5 capitolo

5 capitolo

 

Ore 6.30 casa Bennet

 

(Claire) Non ci credo!

Sono stata la prima a svegliarmi!

Non era mai successo in 18 anni!

Che tranquillità

La ragazza con calma si reca in cucina a preparare la colazione.

“Vediamo cosa dice il giornale di oggi Claire”dice la ragazza a sé stessa ridacchiando.

Dopo un’uscita momentanea che la raggelò, Claire si sedette in cucina di fronte ad una tazza di cereali, latte, biscotti e nutella.

Alle 7.00 aveva ormai terminato la colazione ed aveva “finito di leggere” in modo molto approssimativo il giornale.

E adesso che faccio?”

In quel momento, come durante tutta la notte, pensò a Gabriel e prendendo il cellulare scrisse in fretta e furia:

“Dormiglione! Guarda un po’ chi è già sveglia! Fatti sentire quando vuoi! Buona giornata! Smack!….” poi sentendosi troppo sfacciata corresse il “quando” con un “se” e lo inviò al suddetto ragazzo con il sorriso sulle labbra.

 

Alla Compagnia

“Salve signor Bennet! Mi chiami pure Bob”

“La chiamerò signore comunque non si faccia strane idee sono qui solo come ospite”

“Peccato…comunque questo non significa che noi la manderemo via. Salve a tutti voi e ovviamente ben tornato Mohinder” disse il capo della Compagnia stringendo la mano a tutti i presenti, il signor Bennet la strinse in modo reticente, ed infine al dottor Suresh

“Grazie…comunque sai perché siamo qui Bob….vogliamo sapere del virus” disse Suresh stringendo di rimando la mano

Certo…prego entrate pure in questa camera” disse il capo indicando e aprendo la porta di una stanza ben illuminata che sembrava una stanza per conferenze “Hem…un attimo Mohinder dovrei parlarti da solo”

Suresh si scambiò un’occhiata veloce con il signor Bennet, poi rispose con cortesia:

“Certo Bob” e poi rivolto agli altri “Andate avanti voi, io vi raggiungo subito”

Dopo che tutti gli altri erano entrati Mohinder fu condotto in un’altra stanza, seguendo l’esempio di Bob si sedette alla sedia di fronte a quest’ultimo.

“Dimmi pure”

Mohinder sai di cosa voglio parlarti….”

“Sinceramente non credo sia una scelta giusta Bob”

Invece è Necessaria Mohinder…Necessaria! Chiamare colui che si fa chiamare Sylar è del tutto Necessario”

“Non capisco il motivo sinceramente. Certo, hai detto che sarebbe estremamente utile Bob ma finchè non mi spiegherai il motivo non lo chiamerò e non prenderò nemmeno in considerazione la possibilità di farlo, lo sai bene.”

“Certo, te lo spiego subito. Immagina, Mohinder, Sylar è un agglomerato vivente di poteri….alcuni dei quali sarebbero estremamente utili per la nostra ricerca e il suo sangue come quello di Peter Petrelli e Claire Bennet potrebbero essere fondamentali per la buona riuscita del nostro piano che tu sai alla perfezione….”

“Certo: creare una cura per il virus Shanty. Comunque Bob sai che Sylar potrebbe essere pericolosissimo se…innescato….letteralmente, quindi io ci penserei due volte prima di chiamarlo”

“Ovviamente sai che non siamo degli sprovveduti, al suo arrivo aumenteremmo grandemente la sicurezza”

“…non so Bob, ci devo pensare….”

“Certo Mohinder ma la risposta mi serve il più presto possibile perché la ricerca deve essere iniziata al-più-presto”disse Bob scandendo le ultime tre parole

“Lo so Bob, lo so

“Bene Mohinder, ora andiamo a parlare anche con gli altri. Anche se so già che sorgeranno problemi con il signor Bennet
”Oh Bob, puoi esserne certo!”

E i due si avviarono nella stanza dov’erano riuniti gli altri.

Intanto Mollie, seduta sulle gambe del poliziotto Matt Parkman si stava stiracchiando assonnata.

“Salve a tutti” disse entrando Bob “e ovviamente buongiorno a te Mollie” continuò sorridendo e accarezzando amorevolmente sulla testa la bambina.

“Arriva al punto….Bob” concluse quasi con disgusto il signor Bennet

“Certo! Dunque….”

 

Stanza di Sylar ore 7.30

La sveglia cominciò a suonare in modo continuo e in parte fastidioso.

Con un rumore indistinto, come uno sbuffo, Sylar si alzò dal letto e grattandosi il retro della testa si recò in cucina.

Qui prese il bollilatte e senza rendersene conto lo sciolse in un attimo….

(Sylar)Perfetto!

È il terzo in questa settimana!

Quindi aprì un’anta in basso estrasse un pentolino, vi versò del latte e con calma lo mise sul fuoco, preparò la tavola e in solitudine cominciò la colazione.

Una silenziosa colazione solitaria….

“Signor Gray, Signor Gray è sveglio?” disse una voce da dietro la porta… “sono l’amministratore signor Gray

(Sylar)E basta!

Stavolta non ho fatto rumore…

“Signor Gray! È sveglio?”

(Sylar)Anche se lo non lo fossi stato ora di sicuro lo sarei…

“Certo…arrivo in un attimo”

“Va bene”

Con molta calma Sylar cercò una maglietta e la indossò….voleva evitare di farsi vedere con addossò solo i pantaloni del pigiama dall’amministratore.

“Mi dica” disse poi aprendo la porta ancora assonnato tuttavia accennando un sorriso forzato, molto diverso da quello che aveva elargito la sera precedente….

“Signor Gray mi scusi per l’ora”

(Sylar) Ci poteva pensare prima…

“Non si preoccupi, mi dica” disse Gabriel passandosi una mano sugli occhi

“Signor Gray volevo avvisarla che oggi ci sarà la riunione….

(Sylar)…NO!

“….di condominio, e visto che è mancato alle ultime tre….”

(Sylar) Chissà perché…

“….vorremmo che partecipasse almeno a questa”

“Il fatto è che non so se posso….a che ora è?”

“Non l’abbiamo ancora deciso proprio per darle la possibilità di essere presente”

(Sylar)…………

Ma che gentili….va bene alle 17.00?”

“Sarebbe meglio alle 18.00”

(Sylar)…ma che cortesia!

“….certo certo ci sarò questa volta”

“Ne sono convinto. Arrivederci e buona giornata”

“Grazie…altrettanto!”

Sylar chiuse la porta con un tonfo poi ritornò alla sua colazione….

(Sylar) Chissà quanto durerà…

Io volevo vedermi con la sporcacciona anche stasera…

Non avevo mai dormito così bene e così in pace prima di ieri sera…

Mentre era intento a pensare ciò notò che il cellulare sulle coperte lampeggiava….

Sylar si avviò lentamente a prenderlo poi ritornò a tavola….vide che era una chiamata….

“Pronto?”

“Gabriel? Sono….Mohinder

“….”

“Gabriel?”

“Qui c’è solo SYLAR….per te….”

“Certo….volevo chiederti se ci potessimo vedere….devo parlarti”

“Beh Mohinder, puoi anche parlarmi ora….”

“No, la questione è lunga e delicata ed è necessario che te la dica di persona”

Mohinder…. Lo sai, a me piacciono le donne!”

Cosa c’è Ga….Sylar?” disse Mohinder correggendosi subito appena aveva avvertito lo sbuffo infastidito del suo interlocutore dall’altro capo del telefono “Siamo di buon umore oggi?”

“Forse”

(Sylar)Come potrei non esserlo!

“Ci vediamo oggi alle sei?”

(Sylar) E’  una congiura per caso?

“Ho da fare….”

“Devi prendere qualche potere per caso?”

“No, è qualcosa di più “normale”, che comunque non deve interessarti….”

Va bene facciamo domani alle 11.00 allora?  Di fronte al cinema….c’è una gelateria….andiamo lì?”

Mohinder, Mohinder….te lo ripeto: solo donne!”

(Sylar) Solo Claire per la precisione…

“Sei proprio di buon umore Sylar

“….a domani!”

Poi Gabriel chiuse la chiamata e si accorse solo in quel momento della presenza di un sms….

Ma che?”

Poi dopo averlo letto:

Claire….” Sussurrò sorridendo

Poi passò subito in rassegna la rubrica fino a raggiungere la voce “sporcacciona” e….chiamò con la tensione ce aumentava ad ogni squillo, infine sentì semplicemente

“Gabriel?”

“Sporcacciona! Buongiorno….non solo mi faccio sentire, ma ti propongo anche di uscire, che ne dici?”

“Buongiorno anche a te! Non vedo l’ora….dimmi dove e quando”

“Il problema è che avrei una riunione di condominio….alle 18.00….”

Ok se vuoi vengo a salvarti….che ne dici se vengo con te alla riunione?”

(Sylar) Lei alla riunione del mio condominio?

Che strana idea…del resto…

Perché no, è l’unica persona che vorrei avere nella mia vita…ed è l’unica che, almeno per ora, vuole esserci…

“Per me va bene sporcacciona….prima però devo andare urgentemente a comprare una cosa….”

“Esattamente cosa Gabriel? Se non sono indiscreta”

“Un bollilatte per la verità”

“Un bollilatte? Stai scherzando? Non c’è problema….vediamoci alle 18.00 all’angolo di casa mia”

“Va bene…Allora ci vediamo più tardi nemico-di-gelato

Okhey, sporcacciona?”

“Sì?”

Buonagiornata!”

Quest’augurio fu seguito da una brave risatina a cui seguì infine la risposta:

 Buonagiornata anche a te Gabriel!”

Qui si concluse la chiamata.

Sylar pose il cellulare sul tavolo poi si spallò (=appoggiò la schiena sulla sedia e si stese un pochino…non so se il termine esista o sia dialettale….per sicurezza lo spiego) e incrociò le braccia dietro la schiena.

“Un bollilatte….e se salisse qui? Devo assolutamente rendere questa casa….normale!”disse infine Sylar spalancando gli occhi

 

Ore 16.45 Casa Bennet

“Amore?”

“Dimmi mamma”

Perché hai comprato questo? Ce l’abbiamo già sai?”

Si lo so….diciamo che è un regalo….”

“Ah capisco….è il ragazzo dell’altra sera”

“Mamma….” Disse la ragazza scocciata e anche un po’ in imbarazzo

Ok, ok non dico più nulla….per ora”

“Bene ora lo incarto e poi corro a vestirmi”

 

Ore 18.00 All’angolo di Casa Bennet

Claire”disse Sylar con galanteria

“Gabriel” ripose lei con lo stesso tono

“Credo che dovremmo fare una corsa….perchè la riunione inizia ora e devo comprare il bollilatte”

“Non preoccuparti per quello” disse lei porgendo una busta( di quelle rigide e colorate tipiche dei regali)

“Cos’è?”

“Un regalo no?”

“Un regalo?” ripetè lui sorpreso

Si Gabriel un regalo per te!”

(Sylar) Mi ha fatto un regalo…

Non è possibile Claire…perché mi stai facendo questo?

Claire

“Beh….grazie” disse imbarazzato “Ma cos’è?”

E guarda invece di parlare”

Gabriel estrasse un bollilatte con una coccarda rossa sopra.

“Ti piace?”

(Sylar)Questa ragazza non finirà mai di stupirmi

“Ti ringrazio” disse lui poi spinto da chissà quale forza occulta….la abbracciò, così, d’impulso.

Claire anche se all’inizio ne rimase sconcertata, ricambiò infine l’abbraccio mormorando al suo orecchio:

“Grazie a te!”

Dopo essersi separati Gabriel disse:

“Allora andiamo?”

Ok ma prepariamoci a dar battaglia….non ho mai visto una riunione di condominio che non sia burrascosa”

“Già!”

 “Non ti preoccupare Gabriel. Ci sono io a difenderti” e così dicendo Claire abbracciò il suo vicino

Il “vicino” rigido rispose all’abbraccio, poi quasi sciogliendosi disse:

“Tu? E che vorresti fare?”

“Difenderti, solo questo”

(Sylar) Difendermi…

Come potrei mai dire a questa ragazza che è la cosa più bella che abbia mai avuto in trent’anni di vita?

Grazie Claire

Io ti…voglio bene…forse…

“Sai Claire? Ti stà bene quel cappello….”

“Dici?” disse lei toccandosi la visiera

Si te l’ho già detto una volta no?”

“Già me lo ricordo Gabriel, me lo ricordo bene”

 

Alla Compagnia Mohinder Suresh e Bob

“Ha fatto la cosa giusta signor Mohinder” disse il suo capo dopo aver ascoltato la chiamata fatta dal genetista

“Lo spero”

Bob si voltò verso un vetro scuro alle sue spalla e senza essere notato annuì e sorrise.

Mohinder era all’oscuro del fatto che dietro quel vetro ci fosse Elle, estremamente interessata alla chiamata appena avvenuta che sorrideva in modo quasi sadico e come chi avesse appena vinto qualcosa d’importante.

 

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Allora innanzitutto vorrei scusarmi per il ritardo ma come al solito il mio Internet ha sventolato bandiera bianca per qualche giorno.

Comunque sappiate che ne ho approfittato per scrivere qualche capitoletto in più =)

Allora, come consuetudine passo ai ringraziamenti:

MewAlexis, ciao amora!!!! Scusami per il ritardo comunque ti conviene scaricarti le puntate nuove…non voglio anticiparti nulla…comunque sappi che alle 210 lo vedrai appena uscito dalla doccia che si asciuga i capelli XD dolviccio!!!!

Ino chan hey grazie!!!! Non so che dire…. Comunque dai entra anche tu nel funclub SylarClaire XD comunque anche la tua storia mi piace un sacco? Continua ad aggiornare infatti proprio ora vado a leggere i capitoli nuovi che, diciamo per cause di forza maggiore, non ho potuto leggere e commentare prima!!!!

aras5 Sylar da me?!?! Ok ero tentata non solo di non postare più nessun capitolo….ma di segnalarla come conclusa!!!! Approposito…la 2x10 mammamia!!!! Dai su che stasera c’è l’undicesima!!!! Comunque se me lo mandi anche se ho postato un nuovo capitolo mi fai un piacere ;)

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST ti ringrazio ovviamente per i complimenti….ma ti giuro chem i sento anche molto onorata che la mia storia venga apprezzata da una ragazza con il nickSylarTheBest” è fenomenale sai? Complimenti

 

Ok grazie anche naturalmente a chi legge soltanto =)

Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!

Ciao ciao a tutti quanti un bacione =*             Mala XD

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Capitolo 6
*** 6 capitolo ***


6 capitolo

6 capitolo

 

Casa Bennet 18.15

Ciao cara” disse il signor Bennet appena rientrato a casa

“Ciao tesoro! Ma che fine hai fatto stamattina? Mi sono svegliata intorno alle 8.00 e tu non c’eri, come mai non mi hai svegliato?”

“Scusami ma sai è successo un problema in azienda e sono stato costretto ad andare lì già dalle….7.00 ed ho pranzato lì”

“Ah, non lo sapevo….beh, hai risolto questo problema?”

“Non lo so….non so proprio come poterlo risolvere….”

“Beh, parlane con i diretti o il diretto interessato o con qualcuno che comunque può darti una mano….”

“Il diretto interessato….giusto….dov’è Claire?”

“Oh, è uscita un quarto d’ora fa….”

“È uscita a quest’ora? E come mai? Dov’è andata?”

“Con….degli amici della nuova scuola ha detto”

“Ah….va bene, quando torna le parlerò”

“A che proposito amore?”

“Nulla di importante”

 

Condominio di Gabriel Gray

“La questione è che io ho bisogno di silenzio e ordine e queste scale sono sempre sporche” disse una signora tarchiata che Claire odiò a primo impatto

“Si ha ragione signora! La cosa non può continuare in questo modo….ci conviene cambiare impresa di pulizia….allora chi vota a favore di questo?” disse l’amministratore concitatamente

Tutte le mani si alzare simultaneamente, fra le quale quella di Gabriel Gray.

“Il mio piano è sempre pulito per la verità” sussurrò Gabriel all’orecchio della ragazza

“Chissà” sussurrò la ragazza al suo compagno “forse lasciano sporco solo il piano di quella signora per farle un dispetto e sinceramente hanno tutto il mio appoggio…. Ma sei sicuro che abbia un piano tutto per lei?”

Gabriel fece due accenni veloci poi mentre stava per sussurrare sentì qualcuno pronunciare il suo nome.

Approposito signor Gray” disse la stessa signora tarchiata

“Mi dica”

“Vorrei che lei la smettesse di fare tanto rumore….sa i miei piccoli Kitty, Titty, Sasha e  Mr Pluffy non riescono a dormire bene”

“Ha chiamato i suoi figli Kitty, Titty, Sasha e Mr Pluffy?” disse Claire senza riuscire a trattenersi

(Claire) Non ho mai sentito dei nomi tanto ridicoli

“Certo che no ragazzina: Kitty è un pastore tedesco, Titty è un pappagallo, Sasha è un pechinese e Mr Pluffy è un terranova”

(Claire) Ora capisco la necessità di avere un piano tutto per sé!

Questa donna stà mettendo su un negozio di animali abusivo praticamente!

“Complimenti signora!” continuò Claire non riuscendo a dire nient’altro perché tratteneva ormai a stento le risate

“Tornando a lei signor Gray, sempre se la sua ragazza lo permette ovviamente”

“Non…non sono la sua ragazza” disse Claire tornando subito seria

“Non lo è signora Mc Kenzie”intervenne Sylar

“Non lo è? E allora perché le stà tenendo una mano sulla spalla?” rispose interrogativa la signora Mc Kenzie

I due ragazzi notarono solo al momento la posizione in cui si trovavano e anche se Claire ormai diventata tutta rossa aveva cominciato ad allontanarsi, Gabriel  mantenne la stretta sulla sua spalla e anzi la rafforzò mentre diceva:

“Non la riguarda” senza mai voltarsi verso Claire che ritornò prontamente alla posizione precedente con un sorriso

Comunque signor Gray, dicevo, vorrei che la smettesse di fare tanto rumore perché i miei animaletti non riescono a dormire”

(Sylar) Ma cosa dice?

Ma se i suoi animali abbaiano, miagolano e beh,Titty urla tutta il giorno!

Mentre la rabbia cominciava a ribollire Gabriel, dopo aver dato un’occhiata veloce alla ragazza stretta accanto a lui, decise di mantenere la calma e rispose in modo piatto:

“Certo, mi scusi signora….”

In quel momento si sentì abbaiare molto forte e la signora voltatasi di colpo con un sorriso disse:

“Oh Mr Pluffy vuole la mamma” e mentre la signora Mc Kensie cominciò a descrivere le caratteristiche di tutti i suoi animali mentre sbuffi contenuti provenivano un po’ da tutti i presenti, segno che era una descrizione che avveniva spesso, Claire si sporse verso Gabriel e gli fece segno di avvicinarsi:

Ma abbiano spesso?”

“Di continuo Claire, di continuo!”

“Bene Gabriel. Adesso manterrò la promessa”

Cosa?”

“Signora Mc Kenzie, signora….ecco mi scusi” la interruppe Claire

Cosa c’è ancora ragazzina?”

“Vorrei solo farle notare che di qualunque entità sia il rumore prodotto da Gabriel, insomma da lui per intenderci” disse Claire indicando Sylar che la guardava quasi sbigottito “non potrà mai raggiungere l’abbaiare di….Mr Pluffy! Quindi prima di criticare gli altri tenga buoni i suoi animali!”

In quel momento ci fu uno scroscio di applausi e molto addirittura si andarono a complimentare con la ragazza….

“Bene bene” intervenne l’amministratore “direi di concludere qui la riunione: chiedendo alla signora Mc Kenzie di tener buoni i suoi animali. Ora andiamo…e di fretta anche!” disse l’amministratore notando la rabbia crescente nella donna bassa e tarchiata.

Claire naturalmente non sapendo che fare guardò Gabriel che le indicò le scale e lei lo seguì….

(Claire) Stò davvero salendo a casa di Gabriel Gray?

Non ci credo…adesso magari trovo una ragazza e lui mi farà:

“Vorresti essere la madamigella d’onore al nostro matrimonio?”

Io a quel punto morirei e…e nulla a quel punto sarei morta!

Persa in questi pensieri non si accorse di essere entrata ormai in casa di Gabriel e trovarsi sull’uscio mentre lui le faceva segno d’entrare.

(Claire) Avanti Claire!

Come fosso rifiutare l’invito di un ragazzo del genere

“È permesso?” disse timidamente la ragazza

“Guarda che non c’è nessuno Claire

“Era per sicurezza” disse la ragazza aprendosi in un vasto sorriso

Prego Claire, siediti pure….allora hem….gradisci qualcosa?”

(Sylar) Che cavolo faccio adesso?

Spero di non aver dimenticato nulla di compromettente in giro per casa…

Calmati Sylar, Claire è solo…la prima persona che entra in casa tua…

Cavolo!

Hem….non saprei….che ne dici di un cappuccino visto che adesso hai il bollilatte e lo strumento che fa la panna?”

“Ho uno strumento che fa la panna?”disse Sylar sbigottito

“Si è nella confezione del bollilatte….forse prima non l’hai notato, ma c’è”

“Come? A ecco….beh, io non lo so fare….”disse Gabriel timidamente grattandosi la parte anteriore del capo

“Dai vieni qui Gabriel ora ti insegno io….dov’è la cucina? Fammi strada per piacere”

Dopo 5 minuti Gabriel era poggiato alla porta e guardava rapito Claire che si adoperava per preparare due cappuccini.

Dove sono le tazze Gabriel?”

“In alto a destra”

“Ecco….bene….che c’è? Perché mi guardi così?” disse Claire notando il modo rapito in cui Sylar la guardava

“Come? Ti stò solo guardando normalmente. Non posso?”

“….perchè no” disse Claire facendo finta di pensarci “Approposito vai a preparare la tavola che ci beviamo questi cappuccini”

(Claire) Menomale che sono solo cappuccini!

Se avessi dovuto cucinare la pasta avrei fatto una figura…

E così è qui che abita Gabriel?

Bella casa…si vede naturalmente che abita solo, per fortuna!

Pperò è proprio un bel posto.

Forse non sarei dovuta salire, ma non è un ragazzo qualunque è Gabriel.

Il miglior ragazzo che abbia mia incontrato.

Il migliore…tuttavia anche il più misterioso da un certo punto di vis…

“Ho finito” disse Gabriel tornando in cucina “Hai fatto? Bene porto io….”

Sedutisi al tavolo, i dire ragazzi cominciarono a parlare del più e del meno.

Finiti i cappuccini….

Che si fa ora?” chiese il ragazzo “vuoi uscire?”

“Uscire?” disse la ragazza “Per andare dove?”

“Non lo so sinceramente….”disse Gabriel pensieroso

“Un attimo Gabriel mi squilla il cellulare”

 

Claire andò in disparte ed aprì la conversazione:

“Pronto?”

Claire sono papà….dove sei?”

“Ciao papà! Sono…in giro con degli amici….è successo qualcosa per caso?”

“No nulla, volevo solo chiederti se potevi tornare un po’ prima stasera a casa perché avrei bisogno di parlarti”

“Certo papà….farò in modo di tornare prima. Ma sei veramente sicuro che non sia successo proprio nulla?”

“Davvero Claire, devo solo farti una proposta….

“C’è il rischio che ripartiamo vero?”

“…..”

“Rispondimi papà”

“….si, si potrebbe esserci. Ma ne riparliamo stasera a casa e…goditi la serata, tranquilla amore”

(Claire) C’è il rischio che io parta…

Ancora…dovrei lasciare tutto ciò che ho costruito, e che stò costruendo qui…

…Gabriel…se partissi dovrei dirgli addio per sempre

Per quanto probabilmente sia la cosa più avventata ed irrazionale che abbia mai fatto…

Non posso tirarmi indietro…devo dirglielo…Ora!

 

“Allora tutto a posto Claire?” disse Gabriel quando la vide ritornare pensierosa “Cos’è? Uno spasimante?” aggiunse poi sorridendo pensieroso

“Gabriel” disse la ragazza senza aver accennato un sorriso “Devo dirti una cosa importante”

“Importante? Che cosa è successo, Claire?”ripose Gabriel preoccupato

“Lo so che se mio padre venisse a sapere ciò che stò per fare le conseguenze sarebbero catastrofiche, ma ritengo necessario farlo”

Claire….spiegami tutto” disse il ragazzo sospettando ormai qualcosa di grave

“Non è semplice da spiegare Gabriel, perché mi è stato proibito di riferirlo a chiunque, ma sento la necessità di dirlo a te….so che posso fidarmi vero?”

“Certo che puoi fidarti di me Claire, per qualunque cosa. Siediti pure, ti ascolto”

La ragazza si sedette di fronte a Sylar gli prese le mani e lo fissò intensamente.

“Io non sono precisamente ciò che tu pensi Gabriel, ho delle capacità….

“Capacità?” disse Gabriel

Poi Claire lo guardò negli occhi è incominciò a raccontare….

 

Alla Compagnia

Mohinder come puoi pensare di tentare di portare Sylar dalla nostra parte?!

Rispose arrabbiato e sbigottito Matt dopo aver appreso della telefonata fatta tempo prima e del motivo che aveva spinto il genetista a mettersi in contatto con Sylar.

Matt devi capire che il virus Shanty potrebbe uccidere anche lui, quindi è nel suo interesse collaborare, no?”

Mohinder, stiamo parlando di Sylar….te lo ricordi?”

Matt, non sono un sentimentalista lo sai, sono un uomo di scienza dunque mi baso sui fatti, ma so cosa ha subito Sylar durante la sua vita e sai, forse ti sembrerà strano sentirlo proprio dalla persona che ha perso suo padre a causa di Sylar, ma io credo che bisogna concedergli un’altra possibilità”

“Possibilità? Ad un uomo che voleva distruggere mezza New York? Non vedo l’ora! Anzi, visto che ti fidi tanto, perché appena lo vediamo non gli affidiamo Mollie? Che ne dici? Ti piace l’idea Mohinder?”

Matt non stò dicendo di concedergli la nostra piena fiducia….però io….”

Mohinder, Mohinder basta! Ho capito cosa vuoi dire. Lo sai, sei il mio migliore amico e per una volta voglio darti retta, questa volta soltanto però…sappilo! Ma, ma e dico “ma” qualora la sua presenza minacciasse anche in minima parte la vita di Mollie sai che non esiterei a farlo fuori in un attimo” Così dicendo Matt accarezzò la canna della sua pistola

“Concordo pienamente con te Matt e lo sai. Anche per me la sicurezza e la felicità di Mollie vengono al primo posto” rispose convinto Mohinder

Approposito Mohinder c’è una domanda che voglio farti da quando siamo arrivati”

“Dimmi Mattdisse curioso Mohinder

Cosa ne pensi di questa Compagnia?”

“In che senso Matt?”

“Mi spiego meglio, insomma gli ideali di cui ci hanno parlato sono….giusti, anche se ritengo i loro metodi discutibili….ma, non so come dire, c’è qualcosa che non mi torna sinceramente”

“Stavolta, Matt, sono io a doverti dare ragione, tuttavia ora la Compagnia rappresenta la nostra maggiore forma di protezione, e per ora preferisco non rinunciarci, ma stà tranquillo sai che rimango sulla difensiva”

“Esattamente Mohinder, speriamo bene”

 

Casa Bennet

Hey Claire tesoro! Ben tornata!”

“Ciao papà, scusa ma ti dispiacerebbe se parlassimo domani?”

“È forse successo qualcosa con i tuoi nuovi amici?”

“Preferisco non parlarne….

“Va bene amore, allora buona notte. E ricordati che se hai bisogno di me vieni pure a chiamarmi in qualunque momento”

“Lo so papà buona notte”

Salita in camera la ragazza chiuse gli occhi e ripensò a come era riuscita a raccontare a Gabriel dei suoi poteri e di come, dopo essersi ferita, gli aveva mostrato la rimarginazione istantanea della sua pelle, ripensò alla faccia sbigottita di Gabriel dopo aver visto ciò che era capace di fare e copiose lacrime le bagnarono le guance e scesero fino al collo.

Un profondo senso di vuoto incolmabile aveva stretto la ragazza come in una morsa, era qualcosa di insostenibile e lacerante…più di qualsiasi altre ferita o dolore fisico a cui fosse stata mai sottoposta.

Ma il cellulare all’improvviso….vibrò….

 

Stanza di Sylar

Gabriel era seduto in cucina con i gomiti poggiate sul tavolo e la testa fra le braccia.

(Sylar) Claire

Dunque anche lei ha un potere, di grande importanza per me.

Ma…lei è Claire

Lei è la prima persona che si è fidata di me, la prima che mi ha reso veramente felice, la prima che mi ha abbracciato, la prima che mi ha fatto un regalo…l’unica a cui abbia mai tenuto.

Eppure l’ho lasciata andare via…ho visto la paura sul suo volto dopo avermi mostrato ciò che è capace di fare…e l’ho lasciata andare via.

So cosa stà passando, successe anche a me quando mostrai a mia madre e a mio padre ciò che ero capace di fare.

Volevo renderli felici e orgogliosi di me, invece prima mi rivolsero lo stesso sguardo disgustato con cui mi hanno sempre guardato e poi ho udito le loro urla:

         “Sei un mostro”,

         “Com’è possibile che esistano persone, se così posso definirti, come te? Se lo avessi saputo alla tua nascita a quest’ora non saresti qui”

         “Mamma, papà lasciatemi spiegare, per favore…non è colpa mia e nemmeno vostra. Questi poteri li ho “guadagnati” per rendervi felice.

             Ho fatto tutto per voi! Voglio che per una volta nella vita siate orgogliosi di me, vostro figlio. Per favore!”

         “Orgoglio…Gabriel non puoi davvero credere che noi potessimo essere orgogliosi di te!  Hai delle capacità fuori dal comune, è vero; ma questo      non ti rende migliore di nessun altro”

        “Mamma, papà…vi prego! Per una volta…cercate di ricordare che sono vostro figlio…Vostro Figlio…VOSTRO FIGLIO!”

       “Non siamo mai stati orgogliosi di nostro figlio, ed ora…non ne abbiamo più uno”

        “Come?”

       via Gabriel e non tornare. Questa è l’ultima volta che intendiamo rivolgerti la parola. Via!”

E come sono andato via io ho lasciato che fuggisse anche Claire

Non posso farlo.

Non intendo perdere quella ragazza

Sollevò lentamente la testa e due occhi marroni pieni di lacrime brillavano sulla carnagione scura.

Chiunque l’avesse visto in quel momento avrebbe considerato difficile comprendere se fosse un angelo o un demonio.

Velocemente Gabriel prese il cellulare e compose un messaggio, lo inviò a Claire è uscì di corsa da casa.

Il messaggio era semplice e poco chiaro….ma dava precise istruzioni:

“Non muoverti assolutamente da casa”

 

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Eccomi qui!

Un altro capitoletto è finito…

Come al solito parto con i ringraziamenti:

Ino chan eh eh anche tu sei rimasta sbigottita come me!!!! Mammamia, ti capisco perfettamente! Comunque grazie per i complimenti, ma vorrei aggiungere che non è vero che non sei brava nei dialoghi, mi piace molto il tuo modo di scrivere! (figurati che ho messo due delle tue ff nei preferiti!) ciao tesora mi raccomando continua le tue ff e recensisci =*

MewAlexis allora praticamente ho invertito un po’ la situazione cioè la diffusione del virus è precedente alla bomba =P e comunque…siiii dai scrivi qualcosa sulla coppia pucciosa anche tu dai!!!! I pucciosi forever! Io aspetto impaziente ;)

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST grazie colei-che-ha-il-nick-più-bello =) grazie tante!!!! Mi raccomando continua a recensire =)

aras5 si, ti saluta Gabriel che è qui con me (= nei sogni ovviamente) ihihihih io stò già scaricando la 2x11 speriamo sul serio che finisce presto stò sciopero altrimenti volo in america e vado a tirare le orecchie a tutti gli sceneggiatori… e hem, già che ci sono una capatina a Zachary la faccio e poi…mi trasferisco lì ovviamente (e chi mi schioda più) grazie per il commento =*

 

ci vediamo al prossimo capitolo

 

 Mala XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** 7 capitolo ***


7 capitolo

7 capitolo

 

Casa Bennet

“Non muoverti assolutamente da casa….non muoverti assolutamente da casa”

Claire rilesse più volte ad alta voce il messaggio che le era appena arrivato senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso.

Nonostante avesse riletto più volte il messaggio non riusciva a darsi una risposta certa sul significato di quelle parole: volevano forse significare che lui la accettava per quel che era? O forse voleva dirle una volta per tutte di lasciarlo in pace e di uscire definitivamente dalla sua vita?

Più queste domande rimbombavano nella sua mente più il messaggio veniva riletto con insistenza.

Quelle poche parole stavano torturando la giovane cheerleader.

La situazione continuò a peggiorare finchè non sentì un familiare “dlin dlon” della porta di casa e dei passi che sicuramente si dirigevano solleciti in direzione della porta:

“Salve!” sentì dire Claire dalla voce di sua madre

Poi udì una voce più bassa che rispondeva e formulava qualche altra parola ma non comprendeva perfettamente di chi fosse…

“Oh, forse cercava mio marito? Sa è uscito da….”

Ancora brusii indistinti

“Ah, mi scusi! Sa pensavo fosse un dipendente di mio marito…ormai vengono solo loro a trovarci a casa….comunque può salire se vuole è la terza porta a destra”

(Claire) La terza a destra?

A casa mia c’è una terza porta a destra?

Cos’è? Qui c’è l’entrata per Narnja e non ne ero a conoscenza?

“No…scusi, è la terza a sinistra!”

Per la prima volta da quando era tornata a casa Claire sorrise con le lacrime agli occhi che accennavano ad uscire, ma per chissà quale motivo rimanevano in bilico fra le sue palpebre, appannando la visuale della ragazza e costringendola a stropicciarsi spesso gli occhi in modo fastidioso.

Mentre Claire si stava stropicciando gli occhi per l’ennesima volta sentì due leggeri colpetti sulla porta che le indicavano che qualcuno aveva bisogno di lei…

Narnja non è dietro questa porta!” disse Claire senza rendersene conto

I colpetti sulla porta si ripetettero.

“Chiunque tu sia non sono dell’umore giusto per mangiare o nemmeno per parlare!”

Uno sbuffò impaziente seguì la risposta perentoria della ragazza che udì la serratura della porta scattare.

(Claire) Non è possibile che qualcuno l’abbia aperta!

L’ho chiuso appena sono entrata e la chiave e dietro la porta

La porta si aprì di scatto….

Pechè non mi hai aperto subito la porta?” disse Gabriel sorridendo

Perché….come hai fatto ad aprire la porta? Ero sicura di averla chiusa a chiave!” rispose la ragazza imbarazzatissima, mentre si tormentava le maniche del pigiama

(Claire) Cavolo! Come mi è venuto in mente di cambiarmi?

E adesso che faccio? Qualunque cosa sia venuto a dirmi è meglio che me la dice subito perchè sono troppo sulle spine.

Ti prego Gabriel!

“Come ho fatto Claire? Così guarda!”

Il ragazzo tese la mano in avanti e un peluche poggiato sulla scrivania della ragazza si alzò in volo e si avvicinò alla ragazza volteggiando incurante dello sguardo sbigottito della ragazza.

Claire spostò lo sguardo dal peluche a Gabriel che guardava l’orsetto volteggiante in modo molto concentrato.

Il peluche era intanto arrivato accanto alla ragazza e cominciò a girare su sé stesso come una trollola….

“Gabriel….”sussurrò la ragazza

Sylar scosse per un attimo la testa e abbassò la mano, contemporaneamente il peluche caddè inanimato per terra come….un normale peluche….

“Gabriel…tu….”cercò di dire la ragazza

“Scusami se non te l’ho detto prima, ma quando ho visto il tuo potere sono rimasto così….

“Sconcertato?” suggerì Claire mentre le lacrime cominciarono nuovamente ad affacciarsi

“….sorpreso Claire. Non immaginavo minimamente che anche tu avessi dei poteri. Tutto qui!”

Quindi?” Claire era impaziente di sapere avrebbe comportato questo nella loro “amicizia”

“Quindi cosa?” ripetè Gabriel accennando un sorriso

“Adesso?” chiese Claire sollevata

“Adesso? Come prima Claire! Credi davvero che ti avrei lasciato andare nel mondo a combinare danni senza che io fossi lì a salvarti? Chi ti porterà io fazzolettini?” disse Sylar avvicinandosi alla ragazza

“Chi mi proteggerà dall’uomo con il riporto al cinema?”

“Allora era davvero lui quello che occhieggiava?”disse Sylar fermandosi come se avesse avuto una rivelazione sconcertante “Maledetto” disse voltando lo sguardo a destra e stringendo il pugno in alto

Claire si avvicinò al ragazzo di fronte a lei e strinse il pugno fra le sue mani.

Sylar voltò istantaneamente la testa vesto di lei e trattenne il respiro.

Claire gli pose le mani ai lati della testa.

Gabriel la guardò negli occhi, le mani gli caddero rigidamente lungo i fianchi.

Claire gli sorrise.

Gabriel…cominciò a sentire caldo ovunque, d’improvviso la maglietta e il giubbotto erano troppo stretti.

Claire si alzò sulle punte e con una minima pressione delle mani gli chiese implicitamente di chinare la testa.

Gabriel obbedì oramai del tutto inebetito e impotente di fronte a quella ragazza che aveva vinto ogni reticenza del suo io.

Claire si avvicinò al ragazzo, alzò il mento e posizionò un leggero bacio sulla fronte del ragazzo.

Gabriel chiuse gli occhi e in un attimo si strinse a lei.

“Come farei senza di te Gabriel!” disse Claire poggiando la testa nell’incavo del suo collo.

In quel momento sentirono dei passi che si dirigevano al piano superiore e si distaccarono imbarazzati.

Hey ragazzi!” disse la mamma di Claire

“Dimmi mamma” rispose la ragazza evitando di sfiorare gli occhi del ragazzo di fronte a lei che invece quasi sadico cera in tutti i modi di indurla anche involontariamente a guardarlo muovendo le sopracciglia o spalancando di colpo gli occhi

“Vi ho preparato qualcosa….venite giù?”

Certo mamma

Certo signora” disse Gabriel sentendosi toccare la spalla dalla signora Bennet

Ok, allora vi aspetto giù….” Detto questo la signora Bennet andò via….

“Allora andiamo da tua madre Claire?”

“Certo Gabriel”

La ragazza lo precedette, ma mentre stava per aprire la porta Gabriel con uno scatto fulmineo la spinse fra le sue braccia e abbracciandola le disse:

“Come farei senza di te Claire…sai, prima non ho avuto tempo di rispondere”disse Gabriel con uno sguardo da cucciolo smarrito

“Non c’è assolutamente problema” disse Claire con uno sguardo furbo

(Claire) Problemi!?!?

“Allora ragazzi? La crostata si raffredda! Ah Gabriel vuoi qualcosa di particolare da bere?Non so qualcosa di alcolico?”

“No signora, sono astemio!”

Ma bene! Che bravo ragazzo! Mi piaci molto sai?”

“NO!” disse Sylar rivolto alla ragazza

Cosa c’è Gabriel?”

“Io non voglio mica piacere alla mamma!”

“Ti assicuro che alla figlia piaci anche se non te l’ha detto”

Hum, chiederò appena possibile”

Detto questo i due ragazzi scesero in cucina….

 

In città

Cosa c’è di così importante Mohinder?”

“L’ho fatto Noah

“….non starai dicendo sul serio”

“E’ qui Noah, lo incontro domani”

“Sai che lo ucciderò se posso vero?”

“….non lo farai Noah, lui e Claire sono gli unici che possono salvarci tutti quanti dal virus Shanty

“Mia figlia non starà mai a contatto con…con quell’essere Mohinder

“Tranquillo….fidati di me Noah. Ti ho mai tradito?”

No incominciare da ora….ok ok ci riprovo….no Mohinder, non mi hai mai tradito, e sono sicuro che non lo farai neanche stavolta perché altrimenti….”

“Fermo Noah

“Va bene stò zitto”

Noah?”

“Tu hai fiducia nelle persone?”

“Non credo proprio Mohinder. La mia vita mi ha insegnato a diffidare di chiunque….perchè?”

Perché voglio sperare su una persona”

“Beh, ci puoi provare”

E se fosse difficile?”

“Nessuno ti vieta di provare, ma di andare con i piedi di piombo anche Mohinder

“Piedi di piombo….devo andare Noah….ho da fare”

 

Stanza di Gabriel Gray

“Cavolo!” disse Gabriel tentando di aprire la porta di casa con in mano una busta piena di pezzetti di crostata che gli aveva dato la mamma di Claire

Dopo aver vinto l’impresa il ragazzo poggiò il tutto sul tavolo.

Mohinder?” disse Sylar senza nemmeno voltarsi avendo udito il suo respiro

Sylar….”

“Non era domani alle sei alla gelateria?”

“Ho bisogno di parlarti immediatamente….”

“Sei impaziente Mohinder? Che cosa c’è?”

“Allora….”

“Vediamo…la Compagnia Mohinder?”

“Come…come lo sai?”

“Non stò con le mani in mano Mohinder….siediti”

Mohinder lo guardò sbigottito.

Gra….grazie. a cosa devo tutta questa gentilezza?”

“Al fatto che ho bisogno di te Mohinder. Voglio rimanere in vita….e anche tu se ci pensi bene quindi smettila con queste domande insensate”

“Va bene….ora ti spiego tutto. Comunque vorrei sapere chi devo ringraziare per questo tuo cambiamento”

Che cambiamento Mohinder? Sono sempre lo stesso Sylar!”

“Va bene….allora….”

Crostatina alla cioccolata?” disse Sylar porgendogli il piatto della signora Bennet

“Come?!?!” disse Mohinder convinto di non aver sentito bene

Crostatina?”

“Non l’avrai fatta tu?! Guarda che per quella storia del veleno nei cibi… io scherzavo….”

Mohinder non l’ho fatta io….”

“Intrattieni normali rapporti adesso, Sylar?”

“A quanto pare si….”

Un’ora dopo….

Se è l’unico modo….ci sono Mohinder

“Verrai alla Compagnia allora?”

“Si….quando dovrei venire?”

“Domani….”

“Ci sarò!”

“Buona la crostata comunque! E’ da un po’ che non uccidi nessuno Sylar che ti è successo?”

“Cos’è vuoi che riprenda le vecchie abitudini?”

“Vorrei vederti cambiare Sylar….”

“Chi ti dice che non è già successo Mohinder?”

“Chi è lei?”

“Come?” disse Sylar preso alla sprovvista

“C’è sempre una lei Sylar….avanti chi è?”

“Non c’è nessuna lei Mohinder e ora via, non te lo chiederò una seconda volta!”

“Passo a prenderti domani alle 18.30”

“Vai via subito Mohinder

 

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Hey scusate per il ritardo ma la scuola mi ha chiamato a rapporto.

Allora ci sono alcune cose che devo dire su questo capitolo:

1)Mohinder come avrete capito mi piace un bel po’ come personaggio….quindi vorrei dargli un bel ruolo anche qui….

2)Come avrete notato Elle è stata nominata una sola volta….però si capisce che (quella ruba fidanzati) ha una cotta per (il mio) Sylar….qui sorge la domanda: vi piace come idea?

3)Zachary Quinto è proprio …..sbav sbav” (questa non ha attinenza con la storia ma è una postilla comunque degna di nota)

4)Al 7° rigo c’è il rumore per il campanello…allora, non so il vostro ( il mio forse è rotto) ma il mio fa un rumore sordo che può essere interpretato ssolo come un “dlin dlon” quindi ho voluto dare importanza anche al mio campanello che sopravvive da secoli immemori….

 Ok quindi come avrete capito ho intenzione di chiedere consigli per rendere la storia meno “privata” vi piace come idea?

 

Ora passo ai ringraziamenti:

aras5: foto autografata?? Va bene va bene ma solo se continui a commentare (sono a metà frà il sadismo e la depressione da ultimo anno scolastico perdonami….sono più vulnerabile di una donna in cinta ihihihih)comunque grazie del commento!!!! =*

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST, macchè grazie!!!! La tua storia merita!!!! E come ho già scritto nella recensione perché non scrivi un’altra storiasu Sylar???? Magari romanticona?*_*  grazie per i complimenti!!!! =)

MewAlexis brava brava Alexis mettiti al lavoro XD siiii sono pucciosissimi insieme!!!! Grazie per la recensione tesora =*

Ino chan Ino (ora posso chiamarti Ino liberamente perché mi hai dato la tua benedizione e me ne servirò) olè stò creando proseliti delle SylarClaire….comunque tesò bellissime le tue storie =) Sono onorata di aver te come lettrice e commentatrice =)

 

Alla prossima uagliò (Si…si…stò salutando come lo speaker di Candid Camera….e allora? Mi piace quel programma XD)

Mala XD

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Capitolo 8
*** 8 Capitolo ***


8 capitolo

8 capitolo

 

Casa Bennet (sera)

“Bentornato papà” disse Claire pimpante andandogli incontro

“Ciao cuccioletta mia!” rispose il signor Bennet stringendola a

“Allora dove sei andato?”

“A fare alcune cose” rispose in modo superficiale il signor Bennet poi aggiunse sotto voce rivolto a sua figlia “Claire, avrei bisogno di parlarti da solo….il più presto possibile”

“Anche adesso possiamo parlare papà….seguimi” gli rispose con lo stesso tono la ragazza

“Mamma io e papà andiamo in salasso a guardare la tv se non ti dispiace”

Ma come? E chi cucina qui?”

(Claire) C’è un solo modo per potermi liberare momentaneamente della mamma…

Naturalmente ne andrà della mia dignità…ma devo farlo…

Certo mamma! Scusami adesso vengo ad aiutarti….papà parliamo più tardi”

Claire raggiunse la mamma dove aver fatto l’occhiolino a suo padre dando le spalle alla donna intenta ai fornelli…

“Allora mamma cosa cucino?”

La signora Bennet spalancò gli occhi poi disse con non-chalance:

“Tranquilla tesoro ce la faccio da sola, stavo scherzando, vai pure con tuo padre”

E va bene mamma. Andiamo papà”

(Nel salotto di casa Bennet)

“Allora papà dimmi tutto” disse Claire dopo aver acceso la televisione ed aver alzato il volume ad un livello più alto del normale in modo che coprisse totalmente i loro bisbigli

“Ecco Claire….ti ricordi quando ti parlai del virus Shanty? E ti dissi che non c’era cura?”

“Come potrei dimenticarlo papà visto che so di rischiare la vita a causa di quel virus?”

“Ebbene Claire….a quanto pare esiste una cura”

“DAVVERO?” urlò di colpo la ragazza

“EH GIA’ TESORO….QUESTO PROGRAMMA E’ DAVVERO ORRIBILE….AVANTI CAMBIAMO CANALE…Non gridare per favore Claire, comunque si, c’è una cura…ma c’è un problema”

“C’è sempre un problema papà…avanti spara il problema quotidiano”

“La cura è data dalla somma del sangue di due persone”

“Bene, una naturalmente sono io papà, altrimenti come al solito non mi avresti detto nulla….e l’altra persona invece è….”

“….Sylar….”

“CHI?”

“COME CHI TESORO? QUESTO PRESENTATORE E’ FAMOSISSIMO….Claire controllati!”

“Scusami ancora….ma papà, Sylar non accetterà mai!”

“Qui ti sbagli tesoro mio….ti sbagli”

“Ha accettato?”

“Ho parlato da poco con Mohinder

Mohinder è qui e non mi hai detto nulla?” sibilò la ragazza portando il viso più vicino a quello del padre tentando di fargli paura

Claire dovevamo risolvere una piccola faccenda….e comunque è arrivato da poco tranquilla”

“Va bene, va bene…e quando dovrò venire a dare il mio sangue?”

Claire non è così facile…Le, diciamo sedute, non saranno una sola perché bisogna sperimentare per le diverse tipologie di virus, sai ti ho già spiegato che ci sono state diverse ramificazioni del virus”

“Ho capito….quindi io dovrei incontrarmi con Sylar….”

“Si Claire, temo proprio che ti dovrai incontrare con Ga….Sylar….”

Ok, quando la prima seduta?”

“Domani tesoro….domani alle 18.00”

(Claire) Non potrò vedermi con Gabriel…

Magari se gli spiegassi tutto…capirebbe…

Venite a tavola è pronto, tanto oggi siamo solo in tre….ma che state guardando? Una telenovela sdolcinata?” intervenne la signora Bennet affacciatasi dalla cucina mentre portava in tavola le ultime cose

Hem, stavamo proprio per cambiare mamma, ora arriviamo”

(La famiglia Bennet è riunita a tavola)

“Allora che avete fatto stasera?” chiese il signor Bennet

Sai tesoro…Claire mi ha fatto conoscere un suo amico….non frequenta evidentemente la sua scuola….ma è comunque un ragazzo molto affascinante….anche se un po’ chiuso….ma a me piacciono così….basta vedere chi ho per marito: un uomo che mi ha mentito per più di vent’anni sulla sua professione….comunque, chi vuole altra insalata?”

“E chi sarebbe questo ragazzo Claire??” chiese il signor Bennet che aveva abilmente eluso la critica della moglie con un cambio repentino di discorso

E un ragazzo che ho conosciuto, si chiama Gabriel”

“Come si chiama?” chiese il signor Bennet allarmato fermando a mezz’aria il boccone

“Gabriel….stà tranquillo non beve e non fuma caro” ripetè la signora Bennet per comprovare le sue parole dette in precedenza

“E il cognome?” chiese con urgenza il signor Bennet

“Beh il cognome è….un attimo mi squilla il cellulare. Arrivo subito….Pronto?” Claire si interruppe avendo sentito la sua gamba vibrare….

“Tesoro qual è il cognome?” chiese il signor Bennet osservando sua moglie molto seriamente

“Allora Gabriel….Gabriel….non ti so dire….chiedilo a Claire appena torna….”

(Noah) Gabriel…Gabriel…

E se fosse?... Ma non può essere…se fosse Sylar le avrebbe già uccise come al suo solito

 

“Pronto” disse Claire

Claire, sono Sy….Gabriel” Claire per un attimo spostò il telefono lontano dal suo volto e coprì il ricevitore con la mano, per emettere un suono strozzato in gola che sarebbe potuto essere uno degli urli più forte che siano mai stati percepiti, prima di rispondere

“Ciao Gabriel….allora hai mangiato la crostatina di mia madre?”

“Ottima! Ringraziala”

“Lo farò….allora è successo qualcosa?”

“Qualcosa? No Claire….ho chiamato per parlare un po’ con te….”

 

Stanza di Sylar

“Qualcosa? No Claire….ho chiamato per parlare un po’ con te….”

(Sylar) Ed è la verità…ormai sento che questa casa, queste mura, non mi appartengono più.

A quanto pare Gabriel ha avuto il sopravvento…

Mi sono addirittura ridotto a telefonare ad una ragazzina perché ne sentivo la mancanza…

“Grazie…allora hai già cenato?”

“Si, ho mangiato qualcosa….allora tutto bene?”

“Certo, approposito…domani alle 18.00 ho un appuntamento Gabriel….quindi non credo che potremmo vederci….ma vorrei che ti facessi….”

“Come hai un appuntamento alle 18.00?! E con chi?!….Beh, anch’io comunque ho da fare….tu cos’hai da fare?”

“….una ricerca….tu invece? Ragazze in vista?”

“Già” a Claie il cuore balzò in gola in un secondo “sai devo fare un….colloquio di lavoro….”

“Ah bene” il cuore ritornò al posto giusto (e conoscendo la ragazza forse la situazione è alquanto realizzabile) “Credevo….comunque ti farai sentire vero?”

“Certo che mi faccio sentire Claire….ci mancherebbe! Ora a letto che è tardi….”

“Agli ordini…. Buona notte e sogni d’oro Gabriel”

 

“Buona notte a te Claire! Approposito io e te dobbiamo terminare un discorso appena possibile… ‘notte!” Gabriel riattaccò prontamente il telefono

(Gabriel)…BUONA notte e sogni D’ORO…

Tentar non nuoce…

Detto questo Gabriel si addormentò velocemente….e fu l’inico.

Claire riuscì a far finta di dormire quando il padre entrò in camera, certa ovviamente che volesse discutere di Gabriel, eludendo in questo modo qualsiasi tentativo di discussione

 

La mattina del giorno seguente trascorse in modo del tutto normale.

Claire si svegliò in ritardo, corse in modo forsennato a scuola e mandò qualche messaggio a Gabriel ed uno a Mohinder

Hey, sei tornato! E non mi hai detto nulla….cattivo! Fatti sentire appena ti svegli pigrone….tranquillo so tutto….”.

Gabriel si svegliò intorno alle 6.00 e riprovò a imparare ad utilizzare al meglio il potere di spostare gli oggetti….l’unico momento in cui aveva avuto padronanza completa di qual potere fu nella stanza di Claire….

La mattinata trascorse veloce fra qualche riprovero alla ragazza: “Signorina Bennet, sa la visita dall’otorino costa poco….ora ascolti per favore!”,

“Signorina Bennet, non so cosa significa questa G che stà scrivendo dappertutto ma la smetta….”

E qualche rimprovero anche a Gabriel da parte di una grassa signora.

Le fatidiche ore 18.00 arrivarono e furono annunciate dal signor Bennet che entrò nella stanza di Claire, che era seduta rigida alla scrivania, dicendo:

“E’ ora di andare”

 

Alla Compagnia

“Elle stanno arrivando. Che bel vestito hai indossato….”

“Grazie papà….”

Elle da molto tempo ormai gironzolava solitaria per la Compagnia, essendo “la figlia del capo” nonché membro attivo della compagnia e oltretutto essendo nel luogo che era stato la sua casa per 22 anni, pochissimi luoghi le erano ancora tassativamente preclusi.

Entrò nelle camera delle conferenze e si osservò ad uno specchio che era posizionato sulla parete….

Aveva passato gran parte della giornata a specchiarsi appena ne aveva avuto modo e appena le era possibile, era strano osservarsi vestita e truccata come una ragazza “normale”, proprio lei che normale non lo era mai stata….

Ma ogni momento in cui si sentiva sola o abbattuta ripensava a cosa avrebbe detto suo padre se avesse trasgredito ad un ordine o avesse espresso il desiderio di vivere normalmente….di sicuro ne sarebbe stato deluso….

E l’ultima cosa che Elle desiderava era deludere suo padre in una cosa qualsiasi.

Suo padre, l’unica persona con cui aveva potuto intrattenere rapporti nella sua vita, perché i medici e i ricercatori con i camici bianche che le sfilavano giorno dopo giorno erano solo ombre passeggere.

Certo, ci sono stati periodo in cui è rimasta colpita da un medico in particolare….come il vecchio medico anziano che le sorrideva ogni qual volta le passava accanto….poi….tutt’ ad un tratto….non passo più, non le sorrise più, sparì dalla Compagnia.

Elle si informò presso suo padre circa le sorti del medico ma l’unica risposta che ottenne fu:

Ha abbandonato la Compagnia Elle, non sappiamo più nulla di lui. Mi dispiace. Comunque non ti preoccupare è stato prontamente sostituito con un medico altrettanto valido”.

La cosa si era ripetuta alcune volte….e tutte le volte le risposte erano dello stesso genere:

“Non lo so piccola mia, ma abbiamo trovato un degno sostituto per sostituirlo Elle, on è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta”

“Ha abbandonato la ricerca Elle, l’abbiamo sostituito ormai”

Abbiamo dovuto, a malincuore, mandarlo via, non rispondeva più ai nostri standard e alle nostre necessità attuali. Tranquilla Elle, è già stato sostituito”

“Sostituito”….”Sostituito” più volte la ragazza avrebbe voluto far domande ma aveva sempre paura che suo padre le dicesse:

“Non ti fidi di me piccolina mia?”

Certo, certo che si fidava di suo padre.

Proprio per questo le porte chiuse, rimanevano chiuse….le allusioni incomprensibili, rimanevano incomprensibili....le domande, rimaneva senza risposte….i segreti, rimanevano occulti.

Questo era la Compagnia….segreti, bugie….e Elle ne faceva parte….e, in un certo senso, era fiera di esserlo.

Un giorno aveva sentito parlare di Sylar….poi quel nome fu ripetuto più volte….

Le sue domande come al solito rimanevano silenziose nella sua mente finchè un giorno fu proprio suo padre a parlarle di quell’uomo.

Sylar: l’assassione e fu proprio da quel momento che Elle non riuscì più a toglierselo dalla mente….ed ora era finalmente giunto il giorno in cui l’avrebbe conosciuto di persona.

 

Stanza di Sylar ore 17.54

Gabriel Gray sedeva impaziente in cucina attendendo l’arrivo di Mohinder.

I secondi erano scanditi dal picchiettare del piede del “ragazzo” per terra e dal rumore delle lancette dell’orologio…

Alle 17.55  due colpetti veloci alla porta fecero capire che il genetista lo stava attendendo….

Gabriel prese il giubbotto posto su una poltrona accanto alla porta e in un attimo fu fuori dalla sua camera….pronto a seguire Mohinder.

Entrarono in una macchina scura piuttosto costosa:

Mohinder, ne è passato di tempo da quando fingevi di essere un tassista”

“E’ una macchina della Compagnia Sylar….me l’hanno prestata per accompagnarti da loro”

“Bene” rispose Gabriel in modo conclusivo….

“Allora cos’hai fatto oggi?”

Mohinder ti interessi a quello che faccio?”

“Era solo per fare conversazione Sylar

“Niente….”

“Va bene stò zitto….” Rispose Mohinder pensando a quanto fosse stato stupido da parte sua pensare che Gabriel Gray, alias Sylar, avrebbe discusso con lui circa la sua giornata.

“No, niente sul serio. Sono stato in casa a non far nulla praticamente

“Ah…ok, bene”

Mohinder non pensava che sarebbe mai stato così imbarazzato da una discussione normale con l’uomo a cui aveva dato la caccia per anni ed anni.

Comunque non so se te l’ho detto ma la sperimentazione verrà fatta con il tuo sangue e quello di un’altra persona”

“Chi precisamente” disse seriamente interessato Gabriel

Claire Bennet

“Ah, la cheerleader….”

“Esattamente Sylar quindi stà attento a ciò che farai, ci sarà anche suo padre”

“Certo certo, non voglio mica scatenare quella belva. Sai Mohinder” continuò Sylar dopo un attimo di silenzio “ho conosciuto una ragazza con lo stesso nome che fa anche lei la cheerleader

“Chissà forse si conoscono” rispose Mohinder stralunato da quella sorta di confessione personale dell’assassino che stava comodamente spaparanzato sul sedile accanto al suo, con le gambe rannicchiate sul cruscotto e lo osservava con uno sguardo tutt’altro che pauroso e temibile, anzi piuttosto….divertito.

Per questo Mohinder volle esagerare continuando:

“Ah ora ho capito….”disse sghignazzando “allora è lei la fatidica ragazza!”

Sylar per qualche motivo a lui inspiegabile non tentò nemmeno di vanificare la proposta del genetista limitandosi a biascicare un secco:

“Chissà….” Poi voltò lo sguardo verso la strada di fronte a sé e rimase in silenzio.

 

Claire Bennet era appena giunta con suo padre alla Compagnia e si guardava in torno spaesata.

(Claire) Davvero esistono posti del genere in California?

Beh, è la prima volta che entro in un luogo  privato e ci sono arrivata soltanto perché devo prelevarmi del sangue…

Che vita!

Comunque ormai Sylar dovrebbe essere qui…

Sylar…chissà com’è il volto della persona che ha ucciso tante vite ed ora si stà adoperando per salvare il mondo intero…

Sylar

“Ben arrivati!” i due Bennet furono accolti da una ragazza bionda di vent’anni circa fasciata in un vestito nero pece che stonava in quel luogo dove il bianco regnava padrone “Io sono Elle! Piacere di conoscerti! Tu devi essere Claire, no?” disse la ragazza stringendo calorosamente la mano della cheerleader spaesata.

“Si sono proprio io”

“Pochi preamboli Claire, voglio soltanto sapere dove deve andare Elle” le interruppe bruscamente il signor Bennet

“Bene, venite pure con me, vi faccio strada”

Giunsero in un laboratorio attrezzato di microscopi, computer, provette, strani liquidi, schermi che mostravano nomi e numeri che a Claire non dicevano nulla.

Eccoci qui, questo è il laboratorio del dottor Suresh….

Mohinder lavora qui?”chiese di colpo Claire spostando poi lo sguardo verso suo padre e sillabando lentamente “I-o n-o-n l-o s-a-p-e-v-o!”

Il signor Bennet resse lo sguardo, poi riferendosi ad Elle chiese:

“Sono già arrivati?”

“No, non ancora. Anzi sono proprio qui fuori, sento i loro passi”

Claire vide la sua nuova conoscente lisciarsi in modo frenetico i capelli e il vestito e tirare un profondo sospiro.

In un secondo Claire vide Mohinder attraverso i pannelli trasparenti che li raggiungeva a passo svelto.

Claire!” urlò il genetista appena entrato

Mohinder vecchio mio!” rispose Claire lanciandosi fra le sue braccia

“Vecchio a chi?” disse Mohinder sorridendo e sprimacciando il viso paffuto della sua amica

“Finiti i convenevoli Mohinder? Non so chi sia la ragazza, ma vorrei iniziare se non vi spiace”

Claire pur essendo stretta nell’abbraccio saldo di Mohinder udendo quella voce riuscì in un attimo a divincolarsi….

(Claire) Non è possibile…lui…

In un attimo la ragazza spostò di colpo Mohinder dalla sua visuale e guardò la persona di fronte a sé che era di profilo, intento a guardarsi attorno con sguardo indagatore.

“Gabriel….” disse in un sospiro la ragazza

Sylar si voltò così velocemente che sentì un dolore al collo che fu ignorato perché troppo interessato ad osservare lo sguardo stupito della ragazza di fronte a sé.

Sylar in un attimo ricollegò tutti i tasselli sulla sua “amica”:

1.      Cheerleader

2.      Si chiama Claire

3.      Da poco trasferitasi in California

Chi altri poteva essere se non….

“Signorina Bennet” disse Bob appena entrato osservando la ragazza….

“Ben tornato signor Gray, lei è già stato qui, no?”

Il signor Bennet che aveva sperato fino all’ultimo che le sue parole fossero infondate osservò lo sguardo di sua figlia e capì subito chi fosse il “Gabriel” di cui avevano discusso la sera precedente.

Poi osservò anche Sylar e arretrò quasi spaventato osservando lo sguardo pieno di paura e tristezza dell’ efferato assassino.

(Noah) Che stà succedendo qui?

Non ho mai visto Sylar con un simile sguardo, non sarà che?

Non è possibile…è un assassino.

Non può amare…non può...non mia figlia…

Non la mia Claire

“Gabriel” ripetè Claire

Claire…io….” Tentò di dire Gabriel incurante del fatto che tutti lo stessero guardando e lo ascoltassero balbettare

“Uscite….TUTTI!” urlò il signor Bennet

Claire, né Gabriel avevano accennato a muoversi.

Il signor Bennet osservò Mohinder che non era ancora riuscito a mettere insieme i diversi elementi e gli fece segno di andar via.

Mohinder avendo intuito il piano del signor Bennet si mosse velocemente portando con se Bob e trascinando (letteralmente) Elle.

Claire convinta che l’ordine fosse rivolto anche a lei cominciò a muoversio come se il suo corpo pesasse tonnellate.

“Non tu Claire, non tu….” Disse il signor Bennet poggiandole una mano sulla schiena “Arriviamo tra poco”….

Poi Noah Bennet si sporse all’orecchio di sua figlia dicendo:

“A quanto pare nemmeno tu mi hai detto tutto riguardo le tue faccende. Ti dirò solo una cosa Claire….stà attenta”

“Andiamo via….”fu ribadito per l’ultima volta dal genetista che era tornato per chiudere la porta ai due ragazzi e dopo aver fatto uscire il signor Bennet la porta fu chiusa.

“Spiegami perché” furono le prime parole pronunciate in quella stanza dopo tanto tempo dalla ragazza

Perché non te l’ho detto dici?”

“Si….Gabriel….si. io te l’ho detto….tu….”

Cosa avrei dovuto dirti Claire!” disse Gabriel cominciando a percorrere a falcate la stanza “Cosa avrei dovuto dirti? Che sono stato un assassino? Che acquisto i poteri soltanto togliendo il cervello ad altre persone? Che….rivedo i loro ogni ogni notte? Che sono stato cacciato da mia madre e da mio padre perché mi ritenevano un mostro? Che tutto ciò che ho avuto dalla mia vita non è stato felice? Che cosa volevi sentirti dire? Che sono Sylar….l’assassino”

“Sei Sylar l’assassino?” disse Claire rivolta a stessa

Che…” disse poi Gabriel Gray fermandosi di colpo di fronte alla ragazza che aveva gli occhi rivolti al pavimento “….che l’unica cosa bella della mia vita saei stata tu? Che l’unica persona con cui sono riuscito ad instaurare un rapporto sei tu? Che da quando ti conosco sono in pace?....” aggiunse poi con il fiatone “E’….questo ….che volevi….sentirti….dire?”

“No….ma dimmi una cosa….chi sei tu? Ora….chi vuoi essere?”

“Con te sono Gabriel Gray, Claire lo sai”

“Non mi basta!” disse la ragazza in tono perentorio

“….che sono stanco di uccidere….sapere che posso salvare il genere umano mi ha reso più felice di qualsiasi altro potere acquisito, e sapere di poterlo fare insieme a te….”

“….non ha valore….”intervene la ragazza sorridendo con gli occhi lucidi

In quel momento la porta fu aperta da Matt che portava fra le braccia….

Molly! Molly ascoltami ti prego!” disse Matt seguito da un trafelato Mohinder

Che è successo Matt? Che cos’ha?”

Matt non disse nulla ma si sedette accando alla bambina prima strinse le sue mani, grandi ma dolci, attorno alle piccole manine di Molly, poi si coprì il viso con una delle due.

 

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Eccomi finalmenteeeeeeeee

Sono in ritardo ma avevo bisogno di finire il capitolo ora che avevo l’idea di come fare XD

 

Allora

Innanzitutto:

INO: siii voglio una tua ff su SylarClaire… e poi già anche io ce li vedo bene Mohinder ed Elle insieme “Mala va via fischiettando” grazie della recensione tesò =* approposito il modo in cui rendi Zach (nella ff su Milo e Heyden) mi fa morire davvero….un mito di scrittrice XD

ARAS:si fra qualche mese è finita ma io ho gli esami quest’anno e poi il test per l’università….mammamia XD comunque grazie per la recensione e beh, ti chiedo lo ste4sso di continuare =*

ALEXIS:Uccidere Elle….buona idea ma che ne dici di seguire l’idea di Ino che frullava nella mente anche a me? Io invece stò progettando di uccidere metà del corpo insegnante lasciando in vita qualcuno per esempio quello di greco che fa morire on le sue battute XD Che mega prof =* commenta eh!

PSICHO: Grandissima la tua storia su Sylar e Claireho già commentato hai visto? Hai visto? Eh eh XD non vedo l’ora che posti il nuovo capitolo! Io aspetto eh! Continua mi raccomando

 

 

Beh al prossimo capitolo XD

P.s. Matt è proprio puccioso *_*

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Capitolo 9
*** 9 Capitolo ***


Capitolo 9

Capitolo 9

 

(Alla Compagnia)

All’entrata di Matt, Claire e Gabriel trasalirono, presi com’erano da loro stessi.

Mentre Matt afferrava le mani della bambina tutti si avvicinarono a quella scena struggente desiderosi di poter aiutare quel piccolo angelo steso delicatamente su un tavolo, ma intimoriti dal profondo legame che si era instaurato fra il grande uomo e la piccola, un legame visibile ad occhio nudo e quasi palpabile.

Cosa è successo Matt?” disse Mohider sentendo il battito della bambina, posizionando il dito indice sul piccolo polso.

“Non lo so Mohinder! Non lo so….” Disse Matt disperato e alzando il capo rivelò a tutti le lacrime che erano malamente frenate dagli occhi addolorati

“Spiegami, non so, com’è successo….quando…dimmi qualcosa insomma! Un indizio Matt! Qualcosa!” disse Mohinder disperatamente, afferrando il poliziotto per le spalle e strattonandolo leggermente

“Stava….stava tornando a casa, perché….era andata a prendere un gelato….e io, la aspettavo sulla porta…di punto in bianco ho visto che si accasciava per terra….poi….sono corso qui, perché tutti i tentativi di rianimarla si sono rivelati vani. Allora cos’è Mohinder?” chiese Matt speranzoso di poter avere una risposta esauriente

“Semplice Matt” disse il genetista prendendo delicatamente la bambina e adagiandola su un lettino nella stanza accanto, dove tutti lo seguirono impazienti “….il virus….per ora, non ho la cura, ma stiamo provvedendo vero?” disse rivolto a Claire e Sylar che si trovavano lì vicino.

“Certo” rispose Claire alzandosi prontamente la manica destra

Sylar accennò soltanto un “si” con la testa, molto deciso.

E quindi?” Intervenne ancora Matt andandosi a sistemare con una sedia accanto al letto di Molly “Quindi non puoi fare proprio nulla?”

“Beh, Matt” disse Mohinder grattandosi le mani, come se si sentisse in imbarazzo per la sua impotenza di fronte a quella lecita richiesta “ora le faccio una siringa che dovrebbe farla stare temporaneamente bene….ovviamente è solo un palliativo….serve la cura al più presto. Mi metterò, anzi! Ci metteremo subito al lavoro”

Mohinder tornò nella stanza attigua e prese una boccetta, aspirò tutto il liquido all’interno di una siringa e tornò prontamente dalla bambina e glielo iniettò.

Passarono un paio di minuti durante i quali l’unico a muoversi fu Mohinder che buttava la siringa e la boccetta.

E allora?” ruppe così il silenzio Matt

“Beh, devi dare tempo alla medicina di entrare in circolo. Vedrai che fra poco starà bene” rispose Mohinder avvicinandosi a Matt

“Grazie Mohinder disse Matt voltandosi un attimo verso il genetista

“Di che….orsacchiottone” disse Mohidner sorridendo, per spezzare la tensione, e poggiando una mano sulla spalla di Matt che gli sorrise di rimando pur tuttavia lanciandogli immediatamente dopo uno sguardo cattivo, palesemente finto.

“Bene, allora Claire, Sylar per favore stendetevi sui lettini nella stanza accanto. Tutti coloro che non sono stati nominati sono pregati di uscire. Si, Noah, anche tu, per favore” disse Mohinder prevedendo già la dura replica del padre di Claire che si era avviato insieme alla figlia e a Sylar nella stanza accanto, ma era stato prontamente fermato da un braccio di Mohinder che si era andato a posare dall’altra parte della porta, bloccando così perentoriamente il passaggio al signor Bennet “Per favore Noah….”

Poi continuò avvicinandosi al suo orecchio “Baderò io a Claire. Tranquillo!”

Mentre tutti, fuorché Matt (“E’ meglio se resti qui Matt” aveva detto Mohinder “sarebbe meglio che Molly ti trovasse accanto a lei al suo risveglio, potrebbe essere giustamente spaventata”) si avviarono verso l’uscita, Mohinder andò nella stanza accanto.

Nessun suono seguì all’ordine del genetista, che raramente usava il tono imperioso, ma quando lo usava era meglio obbedire prontamente; l’unico suono percepito furono gli sbuffi contrariati di Elle che proprio non ne voleva sapere di andare via:

“Insomma dottor Suresh, potrei aiutarla!” replicò stizzita quando le fu richiesto nuovamente di andare via insieme agli altri dal genetista, tornato al suo normale tono vocale

“Non ho bisogno di nessuno non si preoccupi” aveva replicato Mohinder

Elle era pronta a ribattere contro il genetista mentre il suo sguardo vagava altrove (precisamente nella stanza accanto dove Claire era già stesa sul lettino e tentava di fare le pieghe alle maniche della maglietta e Sylar stava lentamente poggiando all’attaccapanni il giubbotto mentre il suo sguardo era rivolto in modo costante alla ragazza) ma ad un cenno del padre verso la porta, la ragazza ammutolì istantaneamente e uscì silenziosamente.

L’ultimo ad uscire fu Bob, capo della Compagnia, che chiuse la porta dicendo:

“Buon lavoro, allora, dottor Suresh

Il dottor Suresh entrò nella camera dove Gabriel stava seduto sul lettino, accanto a quello di Claire, ed era rivolto verso di lei e sogghignava osservando i vani tentativi della ragazza di piegare ordinatamente le maniche con una mano e….i denti.

Mohinder si recò ad un tavolo poco distante per preparare delle siringhe per prelevare dei campioni di sangue e la sacca per la trasfusione, si posizionò in modo tale da avere il viso rivolto verso i due ragazzi e chinò il capo facendo finta di essere intento alla preparazione del materiale.

Sylar, ancora seduto, osservava Claire sempre più divertito, finchè la ragazza, sentendosi osservata, voltò di colpo lo sguardo e sorrise.

Che c’è?” domandò Claire

“Niente, ti stavo osservando. Sei buffa…. tenera anche”disse Sylar alzandosi dal lettino con uno slancio e si avvinò al lettino della ragazza

“Dai, dammi un po’ queste maniche che ti aiuto. Ah, cosa faresti se non ci fossi io!” disse Sylar srotolando la “matassa”, che all’inizio era una manica, e ricominciando a piegarla ordinatamente

“Chissà. Ma non è questo il problema, no? Ora sei qui. Piega più in alto, Gabriel, per favore”

“Non posso mica farti una maglietta a giro maniche!” ribattè ridendo Sylar

“Avanti, mammina, so che potresti se volessi!” disse Claire alzando più volte le sopracciglia e sgomitando il fianco del suo vicino

Innanzitutto” disse Sylar lasciando la manica e mettendo le braccia ai due lati del lettino, bloccando così Claire “anche se potessi farlo non lo farei perché credo che basti così, e secondo….non sono la tua mammina!”

“Già” ribattè ridendo Claire “non voglio avere parentele con te, nemmeno lontane!”

“Eh, lo spero proprio” disse poi Syar aggirando il lettino per andare ad occuparsi dell’altra manica

Mohinder intanto aveva sollevato la testa ed era rimasto allibito quando aveva visto che Sylar si era alzato per andare ad aiutare Claire a rimboccarsi le maniche e poi avevano cominciato a ridere insieme e si era addirittura chinato su di lei senza che la ragazza desse il minimo segno di paura.

…….E in quel momento Mohinder Suresh capì……..

Gli ritornavano in mente le parole dette da Sylar:

·        “Intrattieni normali rapporti adesso, Sylar?”(Mohinder)

      “A quanto pare si….”

·        “….ho conosciuto una ragazza con lo stesso nome che fa anche lei la cheerleader

·        “Ah ora ho capito….”disse sghignazzando “allora è lei la fatidica ragazza!”(Mohinder)

            “Chissà….”

(Mohinder) E’ Claire…è lei “la fatidica ragazza”.

Di tutte le ragazze al mondo Sylar doveva proprio innamorarsi di Claire

E comunqueSylar doveva proprio innamorarsi di qualcuna?

Prevedo guai…

“Allora” disse Mohinder solo dopo che Sylar era tornato al suo lettino “ora vi preleverò un po’ di sangue, poi una sacca di sangue e comincerò la ricerca, ma avrei comunque bisogno che rimaneste qui”

“Tanto non abbiamo nulla da fare Moinder” ripose Claire facendogli l’occhiolino….

L’occhiolino fu notato da Sylar che replicò…

“Io rimango solo finchè resta lei” disse Sylar indicando con il dio la ragazza accanto a lui

“Bene Claire, prima tu allora, porgimi il braccio per favore” disse il genetista

Claire gli porse il braccio e il sangue fu prelevato, la stessa cosa fu fatta a Sylar.

Hey Mohinder, ieri mattina ti mandai un messaggio. Perché non mi hai risposto” disse Claire con il viso fintamente offeso

“Ah già scusa Claire, il fatto è che non avevo un attimo libero e…. beh, sapevo che oggi saresti venuta qui e ti avrei rivista. Quindi  preferito fare l’effetto sorpresa”

“Si, sei divertentissimo Mohinder, avanti dissanguaci velocemente” intervenne Sylar sprezzante

(Sylar) Claire conosce Mohinder meglio di quanto credessi

Certo immaginavo che lo conoscesse visto il modo in cui si sono salutati.

Di sicuro eviterò che si ripeta quella scena quando sono presente.

Insomma! Come si permette di abbracciare e baciare così Claire

Dovrò tenerlo d’occhio…

(Claire) Strano ma vero…dovrei essere preoccupata per la mia possibile morte, eppure…

Sono con Gabriel e Mohinder.

Gabriel è la prima persona che sa tutto di me!

Gabriel…ormai non ho più scampo.

Claire Bennet, la persona meno ordinaria di questo mondo si è innamorata!…e di chi, se non di un ex-pluriomicida, nonché la persona più dolce che abbia mai conosciuto: Gabriel Gray, alias Sylar?

ClaireClaire…qualcuno di più semplice no? Eh?

 

“Scusi dottor Susesh” disse una ragazza bionda con un vestito nero

“Si, Elle dimmi…” disse Mohinder un po’ preoccupato

“Mio padre mi ha detto che forse queste potrebbero esserle utile” aggiunse Elle porgendo al genetista dei fascicoli

Claire Bennet e….Gabriel Gray….” Lesse Mohinder sul frontespizio delle cartelle che contenevano un bel numero di fogli….soprattutto quella di Sylar “So già tutto ciò che c’è da sapere….e forse anche di più….comunque grazie lo stesso”

Ma Elle non stava ascoltando il medico, era tutta presa dalla figura sul divano….

“Ciao Claire” disse immediatamente Elle

Claire rispose con un gesto della mano

“Piacere io sono Elle” disse poi la ragazza emozionata rivolta a Sylar

“Io sono Sylar” rispose in modo asciutto la persona stesa sul lettino

Ma che dici! Lo rimproverò Claire….Elle, lui è Gabriel, Gabriel Gray. Avanti diglielo come ti chiami veramente, Gabriel” aggiunse Claire

“….Sylar, Claire….Sono Sylarrispose con lo steso tono asciutto guardando prima Claire poi Elle, come sfidando la seconda a chiamarlo come aveva detto Claire.

Mohinder osservava la scena sorpreso.

Prima Sylar aveva aiutato Claire a rimboccarsi le maniche, adesso Mohinder aveva intuito che Claire fosse l’unica che avesse il permesso di chiamarlo con il suo vero nome, non solo l’unica in quel momento ma anche la prima persona cha avesse potuto farlo….dopo che era stato cacciato dalla sua famiglia.

Mohinder si rese conto in quel momento che Sylar aveva imparato ad amare, o forse aveva ricominciato ad amare….

….

“Allora…ora che abbiamo finito Mohinder, che cosa possiamo fare?”chiese Claire rialzandosi dal lettino

“Ora? Nulla avrei bisogno che rimaneste qui, in caso avessi bisogno di altre eventuali quantità di sangue” disse in tono pratico Mohinder

“Va bene….”

Mohinder! Ciao” disse una piccola bambina lanciandosi fra le braccia del genetista

Molly! Sei sveglia finalmente! E ti trovo in ottima forma!” disse Mohinder baciando e accarezzando la piccola

“Si…si! E Matt mi ha detto che è grazie a voi se sono qui ora” disseMolly rivolta ai due ragazzi

Di nulla piccolina” disse Claire abbracciandola

“Di nulla” rispose Sylar non accennando nemmeno a guardare la piccola creatura alla quale aveva contribuito a salvare la vita.

Molly avendo intuito che non ci sarebbe stata risposta da parte del suo salvatore si lanciò contro di lui e lo abbracciò

Che fa?” disse stupito Sylar

“Ti abbraccia….a-b-b-r-a-c-c-i-o  Gabriel….hai presente?” disse Claire abbracciando anch’essa il giovane, dopo che la bambina si fu allontanata da lui

“Ah si….ora ricordo” disse Sylar battendosi una mano sulla fronte e poi abbracciando la ragazza stretta attorno al suo torace con il volto molto….troppo vicino al suo

La scena intima stupì così tanto Mohinder che le provette gli caddero dalle mani e si infransero per terra sporcando parte del pavimento di sangue.

Cre…credo che avrò bisogno di altro sangue” disse Mohinder imbarazzato

“No problem” disse Claire

“Avanti dissanguaci ancora Mohinder” disse Sylar avviandosi verso il lettino

….

“Grazie per il sangue….e scusatemi non avverrà più”

Hey Mohinder” disse Claire avvicinandosi al genetista abbattuto “non ti preoccupare” aggiunse poggiando il capo sulla sua spalla destra non appena Mohinder si fu seduto ad un tavolo.

“Qualcuno dovrà pulire” disse Sylarguarda cosa hai combinato Mohinder! Claire avanti vieni qui e lascia che pulisca il pavimento” continuò l’ex-pluriomicida affondando il dito nella piaga.

Ma no Gabriel! Mohinder tu continua pure….faccio io” disse Claire

La cheerleader corse ad una sedia dov’era poggiato uno zaino e ne estrasse un cappello, raccolse i capelli con cura al di sotto poi tornò dai due giovani e dalla bambina:

“Dov’è uno straccio?” chiese contenta Claire

“Da quando indossi cappelli tu?” disse Mohinder porgendole uno straccio

“Grazie Mohinder! Hem…io non porto i cappelli…io porto Questo Cappello!” ribattè sorridente la ragazza

Eppure ricordo di averlo già visto….” Mohinder pensieroso continò a scrutare il cappello massaggiandosi il mento

“Non….non sarà il TUO cappello, Sylar” disse Mohinder colto alla sprovvista dall’istantanea comprensione della provenienza dell’oggetto

“Esattamente Mohinder….ed ora mettiti al lavoro”

 

Mentre Mohinder aveva cominciato il lavoro sentì una voce nella sua mente….

    “A quanto pare….avevi ragione Mohinder….forse Sylar ha qualche speranza” la voce dell’agente Parkman gli procurò un’involontario sorriso

    “Eh, già Matt…ma non certo grazie a me….” Disse Mohinder guardando verso la porta dove incontrò gli occhi di Matt

    Cosa importa l’arma? L’importante è il risultato. Odio darti ragione Mohinder” pensò Matt facendo un gesto spazientito

    “Non è vero Matt

Hey voi due la smettete di parlare fra le vostre menti!” disse Claire che aveva colto gli sguardi e i gesti dei due

“Scusa Claireripetettero contemporaneamente l’agente di polizia e il genetista

Claire  Gabriel si sentirono afferrare una mano e videro Molly che li tirava pian piano dicendo:

“Venite con me….voglio farvi dei disegni per ringraziarvi per avermi salvato la vita, visto che non posso darvi nient’altro, e tu” disse indicando Sylar con un piccolo ditino “….tu non sai ricevere gli abbracci”

Sylar spalancò la bocca per la faccia tosta della bambina a cui seguì una constatazione di Matt:

“Ha ragione sai?”

In quel momento si vide un vaso sorvolare la testa dell’agente.

“Fermo Gabriel”  disse Claire dando una pacca al braccio del giovane

Matt si sentì picchiettare dolcemente la testa e vide il vaso su di sé.

“E questo è nulla agente Parkman” disse quasi con disprezzo Sylar

            “Non gli riesce ancora bene la parte del buono vero?” si sentì dire nella mente Mohinder

            “Imparerà grazie all’aiuto di Claire” rispose nello stesso modo Mohinder

Intanto Sylar e Claire erano trascinati da Molly nella stanza di quest’ultima.

Molly vieni qui un attimo” disse Mohinder quasi preoccupato

“Dimmi Mohinder” rispose Molly andandosi a sedere sulle gambe del giovane che insieme a Matt era la sua famiglia ormai

“Come mai ti comporti così gentilmente con Sylar…ti ricordi che è l’uomo che ha fatto del male ai tuoi genitori? No?”

“Certo Mohinder. Ma ascolta, voglio rivelarti un segreto che sa solo Matt

“Dimmi piccola”

Io-posso-sentire-i-sentimenti-delle-persone-oltre-a-localizzarli-adesso-e-in-lui-non-c’è-nessun-sentimento-cattivo”bisbiglio la bamibina, poi continuò a voce normale:

“Me l’hai detto tu che tutti devono avere una seconda possibilità….no?”

“Già piccola…l’ho detto io….”

La ragazza scese dalle gambe del genetista dopo averlo stretto forte, secondo le sue possibilità, ed avergli schioccato un bacio sulla guancia, poi corse verso Mat, gli tirò al camicia facendolo abbassare e ripetè gli stessi gesti, infine entrò nella sua camera dove Sylar e Claire la attendevano seduti ad un tavolo pieno di colori e fogli….

   

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Ecco qui un altro capitolo è fatta…mammamia spero di non farvi i capitoli troppo lunghi ma ogni qual volta stò per concludere il capitolo….vengono fuori nuove idee e il “brodo si allunga” XD

Allora come di consuetudine inizio con i ringraziamenti:

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST grazie grazie, ma i complimenti vanno anche a te che stai scrivendo una bella ff sulla coppia (x me) più bella (SylarClaire ovviamente =P)

MewAlexis Guai? Eh eh….non sai che cosa mi è venuto in mente….perchè non dimenticare che Elle non molla facilmente (anche se Mohinder forse l’attende a braccia spalacate con un bel mazzo di rose rosse in mano). Non vedo l’ora di vedere una ff con il tuo nome su i pucciosissimi SylarClaire….dai perché non la inizi questa settimana…non so tu ma la mia preside ha concesso la “congestione” (che per gli amici è “coogestione” XD). Io aspetto la tua ff non mi deludere eh! Altrimenti mi vendicherò sui pucciosi (no….non è vero….non lo farei mai però mi intristirei e i capitoli sarebbero al limite del suicidio =( ). Mi fido eh!

aras5 Siiii Matt ( devo dire la verità) è un personaggio che avevo sottovalutato….mannaggia a me….allora che ne dici di questo capitolo? Ti sconfinfera (significherebbe “ ti piace?”….solo che il verbo sconfinferare è troppo tenero!)

..ma sono comunque triste….non c’è la recensione di Ino_chan….Inooooooooooo dove sei!?!?! Non ti è piaciuto il capitolo?!?!?! Ino!!!!!!! Urla, bestemmia, batti un colpo, mandami a quel paese ma fatti sentire e commenta.

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Capitolo 10
*** 10 Capitolo ***


10 capitolo

10 capitolo

 

24 dicembre…. Casa Bennet ora 18.00

“Lo preparo io” dice Claire osservando un pesce spada posto sul tinello della cucina

Claire…ti prego no….voglio vivere altri natali! Per favore Claire! CLAIRE! NOOOO!” il fratello di Claire si era raggomitolato per terra e si dondolava come un autistico

“Non sei simpatico sai. Per nulla” disse Claire lanciandosi su di lui e cominciando a fargli il solletico

Mentre i ragazzi si rotolavano per terra, la signora Bennet brandiva in modo minaccioso il pesce entrarono il signor Bennet, i fratelli Petrelli, Ando, Hiro e Matt che guardarono i due ragazzi allibiti.

“Com’era la cosa Peter?” intervenne ridendo Nathan

“ Salva la cheerleader salva il mondo, Nathan…. Rispose Peter

Ma siamo proprio sicuro che sia questa qui la cheerleader?” continuò in tono sarcastico il maggiore dei fratelli

Putroppo si Nat….purtroppo si!”

“Che avete da dire voi due?” disse Claire aggrovigliata fra il fratello

Uomo-volante non è convinto che tu sia la cheerleader da salvare” disse Hiro, posizionandosi meglio gli occhiali sul naso

“E’ vero…confermo” intervenne Ando toccando la spalla di Hiro

“Ah già…”disse Claire sorridendo e alzando le braccia “….abbiamo qui l’uomo-volante eh?”

No Claire, non farlo….” Disse impaurito Nathan.

Prima che l’ex-candidato potesse aggiungere altro Hiro gli si pose dinanzi e cominciò con una serie interminabile e ripetitiva di “Uomo-volante! Uomo-volante” alzando e abbassando aritmicamente le mani, Nathan lo seguì per i primi cinque, poi abbattuto disse di doversi sedere  e fu seguito prontamente da Hiro che gli trotterellava intorno gridando e muovendo le braccia e da Ando che annuiva vigorosamente accennando alcune volte i movimenti del suo amico.

“Uno in meno” disse Claire alzandosi e posizionandosi come un guerriero ( a gambe leggermente piegate, divaricate e di profilo) poi tese la mano e alzò il palmo ripetutamente “chi vuol essere il prossimo”

“Ah! Io non ci tengo proprio sinceramente!” disse Peter Petrelli

“Ne rimarrà solo uno” rispose Claire facendo finta di brandire una spada

zzzzzzzzum, zuuuuuuuuuuuum” disse Peter battendosi con Claire con una spada immaginaria

Claire si fermò dicendo:

Peter…. zuuuuuum cosa sarebbe? Non sei un buon rumorista!”

Peter spalancò gli occhi, le si avvicinò e ripetette a pochi centimetri dal suo viso:

“Ho detto zuuuuuuuuuuum

Hey, basta voi…approposito che facciamo stasera?” intervenne il signor Bennet

“Beh, io devo stare con Mollie” disse Matt sorridendo teneramente

“Noi siamo liberi” disse Peter indicando suo fratello che stava tornando con Hiro e Ando ormai fermi ma euforici

Anche-noi-nulla. No, nulla” disse Hiro

“Niente!” concordò Ando

“Io ho da fare con i miei amici” disse il fratello di Claire

Mohinder?” si informò Claire

“Nulla come al solito….” Rispose in sua assenza Matt

“Allora…tutti qui? Basteranno le sedie?” disse pensierosa la signora Bennet

Si cara, tranquilla….Matt per favore vai a prendere Mollie etrascina Mohinder, volente o nolente deve stare qui”

Ok allora è deciso” disse Nathan

Si certo” risposero in coro Hiro e Ando

“Per me va benissimo, vado e torno” disse Matt

Zuuuum, Zuuuum” rispose Peter annuendo verso Claire, ma la ragazza non ci fece caso, persa com’era nei suoi pensieri

Hem, scusate…non abbiamo dimenticato qualcuno?”

“….chi?” chiese tutti fuorché Matt che rispose “….già….”

“Beh….io veramente pensavo….” Disse timidamente Claire “…a Gabriel….Sylar insomma….

Tutti guardarono in direzione di Noah Bennet che era fermo con il viso imperturbabile….

Il signor Bennet aprì il frigo, estrasse un cartone con succo di frutta all’arancia, né versò un po’ nel bicchiere….

“Perfetto!” disse Matt “allora vado”

Tutti guardarono l’agente sorpresi….”Scusa Noah, misà che ho rovinato l’atmosfera…comunque tuo padre è d’accordo Claire, chiamalo pure”

 

Gabriel Gray, per strada

Sylar si aggirava guardingo per le strade senza avere una meta fissa.

Più volte si era chiesto cosa l’aveva spinto ad uscire con quel gelo, e ancora non si era dato una risposta e non si era deciso a tornare a casa.

Si sarebbe detto che lui era un misto fra il protagonista della celebre storia di Edgar Allan Poe “L’uomo della folla” e Mr Scrooge di Dickens, infatti seguiva la folla in tutti i suoi movimenti ripensando ai suoi natali passati….

   Mammina? Papino?”

   Che c’è Gabriel?” disse il signor Gray

   “Ho fatto la letterina per Natale. Con tutti i buoni propositi, le speranze e le richieste per Babbo Natale”

   “Bene Gabriel, dammi qui… allora vediamo…”

   Ma no papà! È per Babbo Natale! Non per te!”

   “Allora Caro…bla bla bla…che mamma e papà mi vogliano più bene…e vuoi? Cos’è l’allegro chirurgo?”

  “È un gioco, dove si gioca a fare il dottore caro”

  “Dottore? Chi? Tu Gabriel? L’orologiaio Gabriel, tu sarai un semplice orologiaio

  Oppure potrà diventare un personaggio politico importante no?”

  “Mi dispiace deluderti cara…ma non credo che succederà conoscendolo. Comunque ora vai Gabriel ti faremo sapere”

Sylar ricordò quanto pianse quel Natale quando sotto l’albero non ricevette regali perché aveva chiesto troppe volte se gli avessero comprato l’Allegro chirurgo.

    Sylar, fermo di fronte ad una vetrina, si ritrovò a pensare al Natale dell’anno passato:

    Solo nella sua stanza, la mezzanotte lo trovò riverso per terra madido di sudore e sporco di terra e…non solo.

    “Cavolo, prendere la telecinesi ad un telecineta non è una cosa da tutti”pensò

    Nel momento in cui alla mezzanotte rintoccarono le campane le palpebre si fecero pesanti e Gabriel si addormentò.

“Chi sono?” due mani coprirono gli occhi dell’ex-pluriomicida

“Ma che?” disse Gabriel forzando la minima presa sui suoi occhi e trovandosi fra le mani i polsi di Claire che gli sorrideva.

In quel momento a Gabriel sembrò la ragazza più adorabile che avesse mai visto, imbaccuccata in un cappottino nero sfiancato, attorcigliata in una sciarpa rossa, un cappellino con il bon, bianco, pantalone jeans scuri e scarpe da ginnastica bianche.

Hey, ciao Claire. Come mai da queste parti?”

“Sono venuta a casa tua per cercarti ma non c’eri così nell’attesa che tornassi sono andata a fare compere” rispose Claire guardando verso il basso, solo in quel momento Gabriel si accorse della miriade di pacchetti, buste e pacchettini sparse per terra

“Vedo” disse Gabriel Sorridendole e aiutandola a raccogliere i pacchi e le buste da terra. “Ti è forse successo qualcosa?”

“No nulla, sono qui….mammamia quanto pesano…ah, grazie, tieni anche questa busta….no, no questa la tengo io! Dicevo sono qui per invitarti a casa mia per Natale”

“Come? Da te?” rispose Gabriel sorpreso

Ebbene si. Tranquillo non cucino io! Siamo tutti d’accordo…allora? Verrai vero”

“Oh, perché no. A che ora?”

“Alle 20.00 a casa mia…. Sai dov’è no?”

“Certo….ma chi ci sarà? Non ho fatto i regali….”

“Ti aiuto io no?...Ma, hai già un pacco in mano….per chi è?” disse Claire sospettosa

“Chissà!” Sylar aveva comprato solo una cosa, un braccialetto di argento con incisa una C in oro bianco al centro e un cuore nella parte posteriore, l’aveva visto poco prima in una gioielleria e non era riuscito a non comprarlo, preso com’era dall’atmosfera natalizia….e non solo….

“Per me?!

“Ci sono buone possibilità….” Rispose vago Gabriel

“Oh, e questo è per te” disse Carie dopo aver frugato in una busta ed aver estratto un pacchetto rettangolare“….una cosetta….

Gabriel sorrise al modo buffo in cui la ragazza si atteggiava da saccente.

Ma io non so chi verrà a casa tua….” Disse Gabriel guardando il pacchetto fisso come per poter penetrare la barriera della scatolina che gli impediva di conoscerne il contenuto

Ma per questo ci sono io Gabriel….” Claire preso a braccetto il suo vicino “partiamo da mia madre, mio padre, Peter, Matt, Mohinder….

Anche Mohinder no!” disse esasperato Gabriel….non che gli mancasse la sostanza ma….

 

Ore 20.00 Casa Bennet

Matt, Mollie, Mohinder, Peter, Nathan, Hiro, Ando; siete tutti qui! Avanti entrate prego” disse Claire raggiante nel suo vestitino celeste cielo, dello stesso colore dei suoi occhi

“Bellissima questa casa….” Commentò Peter lanciando il cappotto su Claire “ e guardati Claire….SEI UNA RAGAZZA! O per lo meno lo sembri”

“Bellissima- ragazza” intervenne Hiro consegnandole un mazzo di rose dal nulla

“Grazie, grazie…sedetevi a tavola prego e poggiate i regali sotto l’albero”

“Già stai davvero bene sporcacciona” una voce raggiunse Claire dalla porta socchiusa che venne prontamente spalancata

“Gabriel!” la ragazza gli volò fra le braccia…. Buon Natale! Entra, entra e dammi un po’ di regali che li mettiamo sotto l’albero”

Mentre passavano per il salotto Claire annunciò l’arrivo dell’ultimo ospite che fu accolto con saluti alquanto cordiali….che sorpresero molto Sylar….

“È Natale Gabriel” gli disse all’orecchio la ragazza “ sono tutti più buoni

Claire, potrei darti prima il mio regalo? Vedo che ti manca….” Le disse Gabriel e subito la trascinò fuori di casa senza che nessuno li vedesse.

Claire per fortuna riuscì a prendere il soprabito….

E questo è il mio regalo Gabriel….” Disse Claire porgendoglielo

“Prima tu Gabriel…..lo costrinse Claire

Nel pacchettino Sylar trovò un album di foto….pienissimo di foto di Natale….di quella stessa sera….

Ma come?” chiese Sylar sfogliandolo

“Con un piccolo aiuto di Hiro….”

L’ultima foto ritraeva Gabriel e Claire abbracciati sotto la neve mentre dietro evidentemente imperversava una cruenta battaglia di neve (si notavano Peter con i piedi a mezz’aria in procinto di cadere mentre rideva, Hiro con le braccia alzate, Ando piegato in due che rideva,  Nathan di fronte a Hiro che rispondeva con le braccia alzate, Mohinder che stava lanciando una palla verso Nathan, Matt che lanciava una grande palla di neve verso il collo di
Mohinder, Mollie che ritoccava un pupazzo di neve, la signora Bennet e Noah che sulla porca guardavano divertiti quella scena).

Claire aveva scritto sulla foto “Tanti auguri Gabriel! Tua Claire =)” con una piccola faccina felice alla fine

Gabriel si guardò attorno e non vide la neve, ma capì subito che mancava poco alla nevicata, alla battaglia di neve e alla loro foto.

“Tante grazie piccola sporcacciona” disse Gabriel abbracciandola “Tieni piccola….e tanti auguri….

Claire scartò il piccolo pacchettino, guardò il bracciale e chiese subito a Gabriel di poterlo indossare dicendo:

“E’ bellissimo Gabriel….grazie!” e lei lo abbracciò stampandogli un bacio su entrambe le guance

Una voce interruppe la loro felice solitudine:

“Tutti a tavola è pronto!” era la mamma di Claire

“Andiamo a mangiare su!” disse Claire prendendo per mano Gabriel e trascinandolo verso la casa

Claire notò che trascinare Gabriel diventava più difficile ogni secondo, finchè uno strattone non la spinse nelle sue braccia o per meglio dire….sulla sua bocca….

Claire rimase esterfatta, ma nel momento in cui incontrò le sue labbra dimenticò ogni cosa….

Gabriel & Claire….

Claire & Gabriel….

In quel momento c’erano solo loro.

Nel momento in cui le labbra della ragazza toccarono quelle di Gabriel, quest’ultimo si sentì invadere da un sentimento mai provato e sentì che quella ragazza rappresentava ormai la sua vita….sempre e comunque.

Quando dopo alcuni minuti si staccarono Claire gli sorrise e Gabriel sussurrò “tanti auguri” a fior di labbra, il che fece arrossire la ragazza a dismisura, tanto che gli dette un piccolo bacio veloce sulle labbra per non farsi vedere in quella situazione imbarazzante (la faccina della cheerleader era viola).

.poi si avviarono in sala da pranzo.

Eccovi Claire, Sylar….vi volevamo aspettare ma qualcuno” e qui indicò Peter che si ingozzava “….non c’è l’ha fatta….” Disse Nathan facendo l’occhiolino a suo fratello

Sylar vicino a me….devo fargli un bel discorsetto…. Disse Noah spostandogli la sedia….

“Eh no! Fra me e Claire” intervenne la signora Bennet spingendo Gabriel verso una sedia vicino a quella di Claire e dall’altra parte un posto libero.

Claire e Sylar si guardarono un attimo e proprio in quel momento sentirono Matt che si strozzava e che li guardava allibiti.

“Tranquilla Claire. Non dirò nulla…buona fortuna!” Claire sentì queste semplici parole nella sua mente che la rincuoravano

“Bella scelta Sylar…ma se la farai soffrire te la vedrai con tutti noi…Buon Natale”Gabriel sentì queste semplici parole nella sua mente che li fecero capire una semplice cose, e finalmente capì cos’era quel sentimento avvertito quando era entrato in casa con Claire….si sentiva a casa….per la prima volta si sentiva a casa.

 

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Eccomi quiil 24122007 a scrivere un altro capitolo, ebbene si ho deciso di ambientarlo nello stesso giorno =P

Mi sembrava un degno tributo alla giornata di oggi.

E finalmente….( rullo di tamburi) il FATIDICO BACIO!

Ma non crediate che d’ora in poi sia tutto in discesa….eh no!

Allora:

 

MewAlexis Mi dispiace Alexis! Mannaggia queste punizioni! Hey, poi voglio vedere il manoscritto della tua ff mi raccomando XD Tanti auguri tesò =*

 

aras5 Mannaggia a ‘sti operai! Vabbè spero che riuscirai a seguire tutta la storia e che non ti perdi il capitolo del bacio….inoltre le tue recensioni mi sconfinferano tanto tanto =) Auguriiiii =*

 

Ino chan Tenero il- Matt-peluches XD io lo comprerei XD comunque è successo anche a me di perdere due capitoli delle tue storie perché internet era partito e potevo leggerle solo da scuola oppure dal pc a casa del mio ragazzo….guarda cosa mi hai fatto fare XD Auguri!!!! =*

 

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST La prima a recensire! Grandissima! E bravissima!!!! Siiii Sylar è un dolcissimo XD….chissà se anche Zachary è così…. Misà che volo e vado a verificare ihihihihihih complimentosi anche per la tua storia! Tanti Tanti auguri  =*

 

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Capitolo 11
*** 11 Capitolo ***


11 capitolo

11 capitolo

 

Erano passati alcuni mesi dal fatidico 24 dicembre, una data indimenticabile per Claire e Gabriel.

Molti degli antichi preconcetti si stavano lentamente disperdendo: ormai Sylar era ospite fisso a casa Bennet, ormai Claire  e Gabriel erano una coppia fissa….anche se nessuno ne era a conoscenza, tranne Matt ovviamente.

Le ricerche del dottor Suresh progredivano costantemente.

Sylar ormai sembrava sopito, più volte Gabriel si era ritrovato a specchiarsi in modo quasi inconscio allo specchio della camera di Claire e ciò che vedeva non era più l’ombra di ciò che avrebbe voluto essere, ma la persona che aveva sempre sognato di diventare.

Le immagini che spesso si affollavano nella sua mente procurandogli dolore adesso erano figure evanescenti che costantemente scomparivano sempre più, salvo naturalmente per il senso di dolore che le sue azioni passate ancora gli procuravano.

La signora Bennet era talmente affascinata da lui che più volte aveva minacciato il signor Bennet di andare via con “il grazioso ragazzo” se le avesse tenuto segreti riguardo il suo lavoro.

 

Casa Bennet ore 17.53

25 Maggio 2007

“Oh Sylar, per favore potresti continuare a girare l’impasto per evitare che si formino i grumi? Scusa ma devo proprio rispondere al telefono caro” disse la signora Bennet poggiando sul tavolo una scodella piena di impasto giallognolo e andando a posare una mano sulla spalla sinistra del ragazzo

Certo signora Bennet….stà facendo i biscotti?” disse Gabriel poggiando il giornale che stava leggendo e cominciando a girare l’impasto melmoso

“Si scusami ora tesoro, gira un po’ più veloce….torno subito” dopo aver fatto l’ultima raccomandazione la signora Bennet veleggiò verso il telefono che continuava a squillare

Gabriel guardò l’impasto  e alzando il mestolo ne fece cadere un pochino nella scodella come fosse una pappina, poi tornò a girare in modo febbrile l’impasto

Hey!” disse una voce alle spalle del ragazzo “Gabriel, puoi anche rallentare il ritmo sai?” Claire si guardò attorno poi gli posò un delicato bacio a fior di labbra “Vuoi che continuo io?” chiese gentilmente la ragazza sedendosi vicina a lui

“No, tu sporcheresti tutto perché sei sporcacciona” disse sorridendo Sylar

“….hai ragione....”disse la ragazza facendo la linguaccia

Sylar! È per te! Al telefono” urlò la signora Bennet

Sylar lasciò l’impasto a Claire e dopo averle posato un bacio sulla testa si avviò al telefono.

“Chi è?” disse poco dopo il ragazzo con la cornetta del telefono poggiata sull’orecchio.

Hem, Sylar sono Elle. Non so se ti ricordi di me, i siamo visti qualche mese fa alla Compagnia” disse la persona dall’altro capo del telefono

“No, non direi di ricordarmene….comunque qual è il problema?” chiese Sylar quasi sorridendo mentre guardava Claire che gli faceva le boccacce poco lontano

“Si, ecco….chiamo da parte del dottor Suresh. Ha detto di riferire a te e Claire, di venire alla Compagnia per le 17.00 e non per le 18.00 come d’accordo”

“E perché non ha chiamato lui?” chiese Sylar sospettoso, vero è che aveva proibito a Mohinder di chiamare Claire quando voleva (cosa per cui si era guadagnato l’appellativo di “gelosone” da parte di Claire, che aveva prontamente rinnegato), ma per lavoro poteva ancora parlare con  la sua ragazza

“Ha detto che è molto impegnato e che….”

Va bene, va bene….digli che per le cinque saremo lì” poi chiuse di colpo il telefono

Hey, che stai facendo Claire?” chiese felice

“Ti stò dando fastidio Gabriel” disse ClaireComunque chi era?”

“Una certa Elle….ha detto che Mohinder ci vuole alla Compagnia un’ora prima” rispose Sylar poco interessato

“Va bene” rispose la ragazza che intanto si era accoccolato fra le braccia magre ma forti del suo ragazzo “Ti amo sai?”

“Mai quanto me ovviamente” disse Gabriel

Se qualcuno avesse assistito alla scena avrebbe pensato che sicuramente era uno scherzo, e che qualcuno si era travestito da Claire e da Sylar.

Gabriel guardava un punto indefinito del corridoio pensieroso.

“Guarda che mamma è uscita a prendere lo zucchero a velo….tranquillo” disse la ragazza

“Non è per quello….è solo che..boh, la chiamata mi è sembrata strana, sospetta diciamo. Non so perché”

“Tranquillo Ga….” Stava per rispondere la ragazza

Hey ragazzi sono tornata! Gabriel mi faresti il favore di cuocerli tu? Sai ho provato una ricetta nuova e sono proprio curiosa di assaggiarli” disse da lontano la voce della signora Bennet

Certo signora Bennet” urlò Sylar, poi continuò sottovoce in modo che solo Claire potesse sentire “E’ in arrivo il forellino da campo portatile, marca Sylar funziona sai? Te lo consiglio” disse sorridendo e mostrando felice una fiammella che scaturiva dal suo dito indice

“Oh Gabriel ne sono sicura”

 

Alla Compagnia

“Allora cara?”

“Ho appena concluso la chiamata papà….saranno qui alle 17.00 come previsto”

“Brava cucciola. Mi faresti un piacere?”

“Tutti ciò che vuoi papà”

“Fa preparare le due celle per favore. Non vogliamo farci trovare impreparati”

“Mai papà!” poi sorridendo e muovendo i lunghi capelli biondi Elle lasciò lo studio di suo padre

 

Casa di Mohinder Suresh

Mohinder, Matt, Molly

 

Mohinder! Aiutami! Matt mi insegue!” disse Molly ridendo andandosi a riparare dietro le gambe dell’indiano

Matt che stai facendo?” dice ridendo Mohinder poggiando la tazza di caffè sul tavolo

“Stavo semplicemente cercando di prendere la bricconcella” disse Matt alzando le braccia e muovendosi lentamente

“Ah si? Ma così la spaventi! Sembri Gozzila” disse Mohinder facendo l’occhiolino alla bambina che prendendo coraggio si era seduta al tavolo

Cosa? Ah, allora vengo a prendere anche te Mohinder! Ahhhhhh” e Matt ricominciò ad avanzare inesorabile verso i sue seduti comodamente al tavolo…Molly si alzò e fuggì nella sua stanza e chiuse la porta.

“Da quando ha paura di me Mohinder?” chiese Matt triste sedendosi al tavolo e rubando la tazza dalle mani del genetista che stava per sorseggiare speranzoso

“Da quando? Da quando sembri un puffo con le dimensioni di Gargamella, ma grasso per dieci!” disse con risentimento Mohinder che si era visto portar via il suo caffè aromatizzato

Ma è aromatizzato! Bleah!” detto ciò Matt lo versò nel lavandino sotto lo sguardo stupito del suo amico indiano “Ma sono blu? Ah già, stavo riverniciando il salotto….non mi sono accordo di essere sporco! Hey Molly!”

“Dimmi papà Matt!” disse la bambina portando con sé un piccolo bambolotto

“Sono così brutto?” disse triste il poliziotto

Si e tanto anche” disse Mohidner voltandosi risentito dall’altra parte e dando le spalle a Matt

“No, ti stavo aspettando in camera per giocare” rispose la piccola sorridendo

“Vedi Mohinder? Tzè Gargamella

“Scusate mi squilla il telefono”

“Pronto?” disse Mohinder

“Dottor Suresh? Sono Bob. Oggi potrebbe venire più tardi? Sa stiamo pulendo il suo laboratorio. Diciamo per le 18.30?”

“Certo non si preoccupi! Avviso subito Sylar e Claire

“Li avviseremo noi, non si preoccupi. A più tardi dottor Suresh e mi scusi per l’inconveniente”

“Grazie. A più tardi”

“Chi era Mohinder?” chiese Matt mentre Molly gli punzecchiava la pancia

“Bob, ha detto che lavorerò più tardi”

Matt lo guardò inarcando un sopracciglio “Pulire il laboratorio? Bah, sicuro che non sia una scusa?”

“Una scusa? Ma no dai! Brava Molly punzecchia la pancia a Matt e fagli vedere quanto è grassottello” disse con finta cattiveria il genetista

“Grassottello io? Ma se sono dimagrito di due chili…. Sono bello! Vero Molly” disse fiero il poliziotto facendo uno sguardo sornione verso la bambina

Si si, i miei papà sono belli entrambi” disse Moly fermando la punzonatura

“I tuoi papà? Hey Mohinder, sembra che stia parlando di una coppia di gay! Avanti vieni qui e dammi un bacio” disse Matt protendendosi verso il suo amico

Mohinder allontanandosi disse con il viso trasfigurato in una smorfia di disgusto: “Eh no! Un bacio no! Che schifo! Matt, fermati!”

 

Ore 16.55 Davanti alla Compagnia

Sylar, Claire

“Siamo in anticipo Gabriel” disse Claire pimpante mentre Sylar la raggiungeva alle spalle e le cingeva il collo con le braccia

“Gabriel! Non qui! Potrebbero vederci”disse Claire fornendo poca forza al tentativo di allontanare il suo ragazzo

Ma io non ti stò abbracciando! Mi stò poggiando perché ho sonno”

“Ah Sylar, Claire! Benvenuti entrate!” li accolse Bob che era appena arrivato con una lunga macchina nera

“Ciao Bob” disse Claire “Ti seguiamo”

Appena entrati Sylar sentì nuovamente uno strano senso di irrequietezza che lo attanagliava anche perché diversamente dal solito non c’era nessuno in giro per i corridoi….

Ad un certo punto del corridoio Bob poggiò la borsa per terra e la aprì estraendone una maschera, si fermò, si voltò verso i due ragazzi e guardandoli seriamente mentre indossava la maschera disse:

“Signor Gabriel Gray, per l’incolumità di tutto il genere umano sono costretto a trattenerla qui finchè la rieducazione non sarà completata….” Mentre pronunciava queste parole si legava accuratamente la maschera e intanto del fumo prese a uscire da delle piccole prese d’aria poste per terra “Signorina Claire Bennet, lei non ha ancora commesso reati, ma al pari di Adam lei potrebbe diventare un pericolo per il mondo, quindi la tratterremo finchè non saremo certi che lei non costituisce un pericolo”

Claire e Sylar non riuscivano a rispondere perché pian piano si sentivano pesanti….insonnoliti…..

L’ultima immagine che Gabriel vide fu Claire che si adagiava lentamente al suolo cercando di afferrare la sua mano, Sylar pronunciò il nome della ragazza con un filo di voce infine il buio totale lo vinse e non udì più nulla.

 

Eh eh!

Lo so che ho troncato il capitolo alla Beautiful ma preferisco  chiarire il tutto nel prossimo =P

Allora che ne dite?

Ringrazio ovviamente Ino chan, aras5, PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST per aver recensito

E saluto anche MewAlexis che è alle prese con una punizione! Hai il mio supporto morale tesora ;)

 

A presto…approposito Ino…. Hai visto che i guai li faccio pure io? ;)

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Capitolo 12
*** 12 Capitolo ***


Capitolo 12

Capitolo 12

 

Ore 18.00 Cella di Gabriel Gray

“Ma che diavo…ahi!” Gabriel appena sveglio mentre tentava stancamente di alzarsi sentì una fitta sul retro della testa e non riuscì a trattenere un piccolo verso

“Ma dove diavolo sono?” continuò il ragazzo guardandosi intorno, ma non smettendo di massaggiarsi la testa

E tu….chi diavolo saresti? Parla!” continuò infine con un tono imperioso il giovane dopo essersi guardato intorno ed aver notato una ragazza bionda nell’angolo destro.

La ragazza era seduta su una sedia in ferro vicino ad una piccola scrivania di ferro dipinto di bianco, lei gli sorrise incoraggiante e disse:

“Ben svegliato signor Gray, io son….”

“Non mi interessa chi tu sia voglio sapere dove mi trovo ho detto…” poi ebbe un flash dell’ora passata e in particolare dell’ultima scena che i suoi occhi avevano colto, una ragazza, anzi no, la sua ragazza, la sua Claire che cadeva e tendeva la mano verso di lui “…..Claire!” disse tutt’ ad un tratto “dov’è dimmelo subito” mentre diceva ciò si avvicinò pericolosamente alla ragazza.

Vedendo che la risposta di quest’ultima si faceva attendere la strattonò prendendola per le spalle, ma in un’attimo fu invaso da una piccola scarica elettrica.

Hey!  Sei stata tu?” le disse pensieroso

“Si!” rispose la ragazza felice sistemandosi la maglietta stropicciata “Comunque non ti scaldare, tanto non potresti fare nulla comunque” detto questo la ragazza gli indicò la sedia invitandolo a sedersi.

Dopo aver ignorato l’invito della ragazza Gabriel chiese subito “Dov’è Claire?”

Claire, Claire….sempre questa Claire….io comunque sono Elle”rispose la ragazza tendendogli la mano che lui né guardò né afferrò

“E perché dovrebbe interessarmi?” chiese Gabriel guardandola con superficialità….i suoi pensieri vagavano altrove

“Perché se non lo fai non potrai mai rivedere Claire” disse ridendo la ragazza

Gabriel anche se reticente si sentì costretto a stringere la mano che la ragazza ancora le rivolgeva imperterrita.

“Allora ora che abbiamo finito i convenevoli mi dici dov’è Claire….”rivelò ciò che più gli premeva “Elle” aggiunse in fine sperando di addolcire la ragazza di fronte a lui

“E’ in una cella, proprio come te, precisamente due celle dopo di te, cioè due celle alla tua sinistra” continuò la ragazza indicando la sinistra con un braccio magro e ben teso

Perché l’avete fatto? Stà bene? Se le fate qualcosa io vi….” Ma Gabriel non continuò perché la rabbia si stava nuovamente impossessando di lui e nonostante tutto non voleva dar libero sfogo a Sylar….non ancora per lo meno….

“Allora beh, i motivi ve li ha riferiti mio padre….e per quanto riguarda la ragazza….beh, credo stia bene….”

Claire….” Disse Gabriel andando a poggiare la fronte sulla parete sinistra

 

Cella di Claire

“Gabriel!” la ragazza si svegliò di colpo urlando….”GABRIEL!” ripetè con più voce

Shhhh Claire….non gridare per favore….” Una voce la raggiunse alle sue spalle…una voce conosciuta….

“Mo….Mohinder tu….perchè…Gabriel….dov’è Gabriel?” continuò la ragazza

Stà bene Claire….per favore calmati….so che la situazione è terribile ma ti assicuro che non ne sapevo nulla….”

“Fammi andare via con Gabriel….ti prego…. Disse Claire avvicinandosi al suo amico e lanciandogli le braccia al collo….

“Non posso piccola, mi dispiace” aggiunse il genetista con un sospiro

“Come non puoi? “ disse la ragazza staccandosi prontamente da lui

“Non so cosa Bob voglia fare….per ora mi ha chiesto di controllarti per sapere se può darmi fiducia….dovremo resistere solo il tempo necessario per farmi svelare i suoi piani, tranquilla….presto potrai riabbracciare tuo padre….e Gabriel”

Ma….quindi vorresti dirmi che devo rimanere imprigionata qui dentro….fino a….data da destinarsi? Ah! Stai scherzando vero Mohinder?” chiese la ragazza con un sorriso quasi sadico sperando che il suo amico stesse scherzando

“Purtroppo no Claire….mi spiace….ma ti prometto….no Claire per favore” disse Mohinder avvicinandosi a lei e abbracciandola stretta accarezzandole la testa “ti prometo che appena possibile ti porterò via di qui….anche a costo di farti evadere….”

Mohinder….” Disse Claire sollevando lo sguardo acquoso verso il genetista “….mi sono sempre fidata di te senza riserve….e lo sai….ok, io accetto di fidarmi anche questa volta….ma per favore…portare appena puoi e costantemente notizie di Gabriel” Mohinder accennò un ‘si’ con la testa “Promettilo!” disse la ragazza con foga….

“Te lo prometto Claire!”

Dopo un attimo di silenzio che i ragazzi passarono a squadrarsi Mohinder disse distogliendo lo sguardo da Claire….il suo sguardo lo stava uccidendo….gli penetrava l’anima:

“Ora vado Claire e cerco di sapere quante più notizie posso…anche su Gabriel” disse intuendo il suo sguardo speranzoso “e…poi torno appena posso….intanto stai qui e….cerca di dormire ok?”

“Va….va bene. Grazie Mohinder!”

Mohinder era già sulla porta con la mano sulla maniglia e voltandosi verso di lei le disse: Non dirmi grazie, non avrei mai dovuto fidarmi di questi pazzi….perdonami….”poi andò via….lasciando la ragazza nella più completa solitudine

 

Stanza di Gabriel Gray

Nella stanza di Gabriel regnava un profondo silenzio scandito dagli sbuffi costanti di Elle che, seduta sul letto con le gambe incrociate sbuffava in direzione di Gabriel che l’unica cosa che aveva fatto da quando aveva poggiato la fronte verso la parete destra era stata prendere una sedia e porla in direzione della stessa parete e sedercisi sopra….

“Hai intenzione di dirmi qualcosa?” sbottò infine Elle

“Perché dovrei?” disse Gabriel senza nemmeno osservarla o darle il minimo segno di interesse

Perché….se vuoi notizie costanti di Claire devi rivolgerti a me…..”disse con voce suadente la ragazza

Ahhhh…va bene, ho capito” disse Sylar voltandosi i malavoglia e guardandola con gli occhi penetranti “Allora, cosa vuoi in cambio?”

Hum…” fece la ragazza portandosi un dito sotto il mento fingendo un’espressione pensierosa “direi che voglio te!”

“Me?” disse meravigliato il ragazzo

“Te…..esattamente Sylar! Ho sentito molto parlare di te….ti ho visto….sei un bel ragazzo, forte, intelligente e io….ti voglio…. Disse semplicemente la ragazza guardandolo in modo complice

“Beh, non puoi avermi….mi dispiace….” Disse Gabriel semplicemente poi tornando a rivolgere l’attenzione al muro sinistro

“E perché?” disse la ragazza incrociando le braccia e mettendo il broncio

Perché….” Iniziò Gabriel alzandosi “Io” cominciò a camminare verso di lei “sono” avanzava “soltanto” ormai erano vicinissimi “di Claire” la spinse sul muro bloccandola con un braccio “Ci siamo capiti no?” disse poi tornando alla sedia

“No!” disse la ragazza con il viso tutto arrossato”Assolutamente no!”

La ragazza si pose di fronte a Gabriel:

“Dunque Sylar” disse avvicinandosi, con lo stesso gioco che aveva iniziato Gabriel, ma con il vero tentativo di provocarlo “non ti interessa nulla” e gli si sedette in braccio “della tua Claire?” e cominciò a passargli il dito sulla maglietta “Sai, io potrei dirti molte cose su di lei” disse infine avvicinando il suo volto a quello del giovane…ormai i loro nasi si sfioravano

Ok” disse Gabriel alzandosi così velocemente che fece quasi cadere la ragazza, poi si appoggiò al muro sinistro con le braccia incrociate e fissò lo sguardo per terra “sono tutto orecchie” aggiunse guardandola e alzando le sopracciglia poi sospirò rivolto al muro sinistro

“Eh no, mio caro Sylar” disse Elle avvicinandosi in modo provocante “qui le regole le faccio io”

In quel momento Gabriel sentì unbip’ e vide Elle prendere il cerca persone dalla tasta.

Dopo averlo riposto la ragazza lo guardò e disse:

“Ora devo proprio andare….” E andò verso la porta “…ma la discussione non finisce qui” e la porta fu chiusa

 

Ufficio di Bob

CHE HAI FATTO!” Mohinder urlava contro il suo ‘capo’

“Come che ho fatto? Stò preservando  la sicurezza del mondo dottor Suresh

“LE HO GIA’ DETTO CHE SYLAR NON E’ PIU’ CHI LEI CREDE E CLAIRE NON HA FATTO NULLA DI MALE!”continuò Mohinder sbattendo i palmi delle mani sul grande tavolo che fungeva da scrivania

“Mi hai fatto chiama…papà. Salve dottor Suresh” disse Elle appena entrata e vedendo il volto arrabbiato del genetista

“Allora Elle” disse Bob disinteressandosi di Mohinder e rivolgendo un sorriso a sua figlia

Sylar si è svegliato e stà bene papà” rispose con sguardo quasi sognante la ragazza

“Brava piccola mia….adesso fa quel che vuoi…torna pure da lui se desideri”

Congedata la figlia Bob tornò a interessarsi di Mohinder che ascoltate le ultime parole aveva aggrottato la fronte….

“Vai Mohinder, da Claire potrà avere bisogno di te” disse Bob

Mohinder pur pronto a ribattere per chiedere chiarimenti si fermò e decise che era meglio andare da Claire…chissà com’era scossa….ma prima….sarebbe passato a vedere come stava Gabriel…doveva pur dire qualcosa a quella povera ragazza

 

 

 

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Quanto mi odiate per l’attesa? Oppure siete felici che non vi ho rotto le scatole con nuovi capitoli? Ihihihi

Comunque chiedo umilmente perdono a chi legge ma avevo il pc in panne e poi dovevo riprendermi dalla notizia delle materie d’esame (ebbene si quest’anno affronterò gli esami di maturità)…andate a vedere il liceo classico e vedrete perché sono così disperata comunque!

Bando alle ciance!

 

 

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST heilà!!!!! Hehehe chissà che succederà ai due piccioncini :D scusa per il ritardo :P

aras5 che ne dici dell’idea di Bob e quella sadica di Elle comunque anch’io voglio assaggiare i Sylarbiscotti =’(

perdono per il mega ritardane

MewAlexis per favore non scrivere cose drammatiche perché le leggerò sicuro ma poi mi intristisco…fammi qualcosa di felice con un tino tipo mmmmm mazurca ihihihihi scusa scusa scusa scusa per il ritardo

Ino chan amoraaaaaa come stai? *_* tutto ok? *_* Non ho messo Noah ne MollyMatt perché volevo incentrare il capitolo su quella sadica di Elle sai…stò premeditando di ucciderla o farle fare una brutta fine e far mettere quel tenero di Mohinder con….un ritorno dall’aldilà …hem….ho detto troppo beh dimmi che ne pensi ok? Ti chiedo venia per il ritardone tesò!!!!

 

 

 

 

 

A prestoooooo e commentate ok????    Mala XD

 

 

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Capitolo 13
*** 13 Capitolo ***


Capitolo 13

 

 

 

Capitolo 13

 

Gabriel era seduto sul letto con la testa fra le mani.

(Sylar) Come è potuto succedere?

Com’è possibile che sono passato da uno stato di massima felicità ad una tristezza che…insomma, ad uno dei momenti più brutti che abbia mai passato?

Anzi! Questo è IL momento più brutto che abbia mai passato perché oltre a preoccuparmi della mia esistenza, della mia misera esistenza, mi sento colpevole e responsabile dell’esistenza di un'altra persona.

Ho spinto la persona più dolce che abbia  mai conosciuto fra le braccia di un gruppo di pazzi!

Ho spinto la MIA ragazza in questo luogo, in un luogo di cui non avrebbe mai dovuto nemmeno conoscere l’esistenza…

La mia ragazza, la MIA Claire

Non riesco ancora a credere che questo non sia un sogno o che non sia una di quelle stupide o insulse commedie che vedevo ogni tanto in tv.

Sylar pur rimanendo ancora seduto alzò il viso dalle mani, mosse la testa a destra e sinistra poi lasciò che un sorriso appena accennato gli increspasse le labbra e tutto il volto mentre guardava in alto senza osservare un punto preciso…guardava così nel vuoto….lasciando che i ricordi e la sua coscienza lo trasportassero per qualche per un po’ in quei momenti felici che avevano caratterizzato la sua vita da quando, innocentemente, chiese ad una ragazza sconosciuta dove fosse una gelateria.

Gabriel ripensò alla prima volta che uscirono, a quando scoprì il potere della ragazza, alla famiglia di lei e allo strano Natale che aveva trascorso…

Hey, hey Claire! Claireeeeeee” chiamò Petrelli Junior bussando con il dito indice sulla spalla della sua ragazza con la voce impastata

Che c’è Peter? Non vedi che stò sparecchiando? Perché non vai come tutti gli altri a guardare la televisione stravaccato sul divano?” rispose la ragazza prendendo qualche piatto e impilandolo

Claire….ClaireClaire” sogghignò Peter mettendo una mano davanti alla bocca

“Avanti che c’è?” disse la ragazza fingendosi spazientita e incrociando le braccia mentre aveva ancora in mano da una parte dei coltelli, dall’altra delle forchette

“Vuoi vedere un incidente?” disse il ragazzo con il viso di colpo serio

“Un….un incidente?” la ragazza gli si avvicinò poggiando sul tavolo le posate

“Guarda qui…Bleah!!!!!Peter aprì la bocca e le mostrò un bel pezzo di panettone mangiucchiato

MA CHE SCHIFO PETER!” la ragazza si voltò verso il salotto e urlò:

“NATHAN! POTRESTI PORTARTI VIA QUESTO SCHIFO UMANO, PER FAVORE?”

“Stai parlando di Peter?” chiese Nathan di rimando

“Si….chi sennò?” rispose Claire evitando accuratamente di guardare verso Peter che, ne era sicura, era ancora con la bocca aperta e ogni tanto masticava….tanto per rendere la poltiglia ancora più schifosa

Stà facendo di nuovo il gioco dell’incidente per caso?” chiese Nathan ridendo

“Si!” rispose Claire poi voltandosi inavvertitamente verso il ragazzo: “E BASTA PETER!”

Sylar ricordò ancora la battaglia con le palle di neve poco dopo la mezzanotte

“Papà Mohinder, Papà Matt venite a vedere!” disse Mollie che si era arrampica su un divano e guardava fuori dalla finestra

“Che c’è Piccolina?” disse Matt avvicinandosi seguito da Mohinder che sorrideva felice

Neveeeeee!” gridò la ragazzina voltandosi verso di loro e indicando con un dito la finestra

“Davvero?!” disse Matt poi si mise anche lui a cavalcioni sul divano

Matt….alzati subito da quel divano….lo stai sfondando!”disse Mohinder scuotendo Matt che guardava interessato la neve più di Mollie, al grande uomo era sempre piaciuta….lo rendeva estremamente felice e lo faceva ritornare bambino…..

“Ancora con questa storia Mohinder? Vuoi proprio che tento di baciarti di nuovo?” disse Matt non voltandosi

“Ma che dici, dai Mollie vestiti e andiamo fuori” dettò ciò dette una piccola spinta amichevole a Matt che andò a sbattere la testa sul vetro che vibrò pericolosamente….

“Aia! Mohinder sei impazzito?” chiese Matt scendendo dal divano e andando a prendere il cappotto

“Scusa….” disse Mohinder sbellicandosi vedendo un bernoccolo crescere sulla testa del poliziotto….

Arrivati agli attaccapanni Mohinder stava tentando di prendere il suo giaccone che era sotto altri 5 intanto Matt aspettava il suo turno lì vicino con le braccia incrociate.

“Ti muovi Mohinder?” chiese spazientito

“Beh si è blocca…ops!” e l’attaccapanni di legno andò a finire su Matt che venne sommerso da un fiume di giacconi, giacche, sciarpe e cappelli

“Aiuto! Stò annegando!” gridò l’uomo dimenandosi mentre Mohinder e Mollie ridevano a crepapelle.

Poi Sylar si trovò a ricordare il bacio con Claire….

Mentre era ancora perso in questi pensieri sentì la serratura scattare e vide che Elle stava rientrando

(Sylar) Che vorrà ancora questa pazza da me?

Hey! Ciao Sylar!” disse felice la ragazza

“Devo proprio risponderti?” disse scocciato Gabriel

Mmm potresti….comunque ho saputo che Claire stà bene….” Disse Elle buttando lì la notizia come se nulla fosse

Stà bene? Davvero? Cos’altro puoi dirmi?” chiese Gabriel impaziente di avere nuove notizie sulla sua Claire.

La ragazza non aggiunse altro perché in quel momento entrò Mohinder che vedendo i due ragazzi insieme in camera non riuscì a non far trasparire un senso di….apprensione? preoccupazione?  Paura? ….in realtà tutte quante le emozioni.

“Elle….che ci fai qui?” chiese il genetista

“Non si vede?” rispose lei “Stò tenendo compagnia al nostro ospite. Si fa così, no?”

“Lasciaci soli….ho bisogno di parlare con lui…da-solo” l’uomo aprì la porta per far uscire la ragazza che andò via con un’alzata di spalle e uno sguardo molto accattivante verso Gabriel che non la stava guardando, guardava anzi Mohinder sperando che gli potesse dire qualcosa di più su Claire.

“Che stavi facendo Gabriel?” domandò subito Mohinder

“Niente ovvio! È lei che mi si è incollata come una seppia….terribile! Allora,dimmi qualcosa su Claire poi dammi un buon motivo per cui stai collaborando prima che ti spacchi la faccia prima per conto mio, poi per Claire, poi….ancora per me!” rispose facendo schicciolare le nocche

“Devo capire cosa vogliono, non vi torceranno un capello….lo prometto….sarete fuori appena possibile….Claire comunque stà bene è solo….molto triste ovviamente” Mohinder concluse la risposta con un sospiro….non voleva rivelare il vero stato della ragazza….sapeva che Gabriel stava soffrendo per lei….e non voleva peggiorare la situazione.

“Stava piangendo quindi, no? Lei lo fa sempre!” disse Sylar guardando il muro sinistro cercando di perforarlo con lo sguardo per raggiungere la sua ragazza “Mohinder….non farla piangere….abbracciala…..anzi no! Non ti azzardare ad abbracciarla indiano! Battile il palmo della mano delicatamente sulla schiena poi basta!…non abbracciarla, non accarezzarla, non darle a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e baci di nessun tipo e da nessuna parte!” lo minacciò infine con l’indice destro.

“Non ti preoccupare Gabriel, lo so che la….la ami, per quanto mi fosse difficile crederlo, adesso devo proprio ammettere che è vero” disse Mohinder guardandolo negli occhi come sondando la sua anima

“Te l’ha detto il cicciotello che stiamo insieme vero?” disse Gabriel ormai arresosi all’evidenza

“No, veramente l’ho capito da solo. Comunque ora vado e mi raccomando….stai attento a quella Elle….ricordatelo” concluse Mohinder

“Tranquillo Mohindercaro’ io lo so bene e tu….resta al tuo posto ci siamo intesi?” disse infine Gabriel “E….Mohinder” aggiunse infine Gabriel prima che il genetista chiudesse la porta “….Mohinder….và….cioè, per favore, và da Claire e dille che ‘la amo’….Intendiamoci devi dirle che IO la amo non dirle ‘Ti Amo’ altrimenti quando esco di qui….ti uccido”

“Certo Gabriel” disse il genetista accennando un sorriso poi andò via.

 Mentre Mohinder andava verso la cella della ragazza ripensò alle parole di Sylar, lui allora la amava, ci aveva visto giusto allora!

 

..Il tempo intanto passava…..

Erano circa due settimane che i ragazzi erano lì….erano due settimane che si scambiavano solo brevi messaggi grazie a Mohinder che faceva di continuo la spola fra le due celle.

Il signor Bennet appena aveva saputo la notizia aveva sferrato un pugno in faccia a Mohinder e nessuno di quelli che erano presenti al pranzo di Natale, e che si erano ritrovati in casa del signor Bennet dove Mohinder aveva dato a tutti appuntamento, tentò di fermarlo.

Anche Hiro, di solito dal cuore d’oro, fece nulla per lui, nemmeno quando Mohinder si alzò e il signor Bennet gli sferrò un nuovo pugno dritto sul naso già sanguinante.

La signora Bennet pianse molto ma, nonostante tutto, continuava a fidarsi di Mohinder, “Riportameli sani e salvi Mohinder….per favore” chiese supplicante la signora Bennet

Peter quando vide il signor Bennet colpire per la seconda volta Mohinder cominciò a diventare iridescente ma un “Fermo Peter!” da parte di suo fratello lo bloccò in extremis.

Due settinane dopo, casa Bennet era diventata ormai il quartier generale e mentre tutti erano riuniti in silenzio a bere un thè, offerto gentilmente dalla signora Bennet, Mohinder entrò in casa gridando:

“E’ il momento di portarli via finalmente!” gridò Mohinder lanciando il cappotto sul divano, o per meglio dire su Hiro

“Davvero? Bene, fallo subito Mohider! Vi voglio tutti e….tre qui tra un’oretta…. Disse il signor Bennet, che convinto dalla moglie, aveva deciso di ridare fiducia all’indiano

“In un’ora no, Noah….non posso promettertelo….ma entro oggi….CI PUOI CONTARE! DIAVOLO!”

“Non essere volgare in casa mia Mohinder” la signora Bennet felice e speranzosa lo redarguì con uno scappellotto dietro la testa

 

Alla Compagnia

Cella di Sylar

“….quindi come ti dicevo a mio padre non servite più….”continuò Elle che era stata sempre in camera di Gabriel in quelle due settimane, dalla mattina alla sera….tranne quando non entrava Mohinder

Ma se non ci avete fatto mai nulla Elle….avanti dimmi tutto” disse Gabriel con fare seducente….aveva capito il debole che la ragazza aveva per lui, quindi aveva deciso di sfruttarlo per sapere quanto più è possibile….e ne era valsa la pena….

“Beh quando dormivi vi facevano una specie di raggio e qualche intruglio era nei cibi tuoi e della ragazzina” continuò Elle seduta sulle gambe di Gabriel che tuttavia con noncuranza continuava a guardare verso la camera di Claire

“Quindi ora che non serviamo più che ci farete?” chiese Gabriel guardando la ragazza e sorridendole con cattiveria

“Ci sono due possibilità: la prima è che vi uccidano” e qui Gabriel aveva spalancato gli occhi e aveva urlato un’NO’ secco “oppure la seconda possibilità è….beh, semplicemente che qualcuno vi faccia fuggire….che ne dici Gabriel?” Elle aveva passato un braccio dietro la nuca del ragazzo

E tu quindi vorresti aiutarci a fuggire….bene bene….che cosa vuoi in cambio Elle?” chiese Gabriel prevedendo che la ragazza avrebbe voluto qualcosa necessariamente….ormai ogni qual volta doveva chiederle qualcosa non doveva far altro che farla poggiare su di sé e lasciarsi accarezzare

“Te l’ho detto due settimane fa Gabriel…io-voglio-te….ora!” terminò Elle con un chigno che voleva essere seducente

 

Contemporaneamente nella cella di Claire

Mohinder finalmente!” disse la ragazza saltando giù dal letto e lanciandosi nelle braccia di Mohinder che a quanto pare aveva trasgredito alle regole dettate da Sylar (“Beh, devo dire a Carie di non rivelare questo a Sylar….altrimenti questa è la volta buona che mi fa secco sul serio”)

Claire calmati per favore….devo dirti una cosa” disse Mohinder allorantanandola un po’ da sé prendendola per i polsi

“Che è successo?” cominciò Claire preoccupata

“Niente di che piccola….possiamo andare via” disse sorridendo il genetista

“Davvero?! Oh Mohinder è stupendo! E Gabriel? Lo sa già? Che ha detto?” chiese Claire

No Claire non lo sa….gli faremo una sorpresa….e comunque non ho tempo di dirglielo….dovremo andare via fra mezz’ora….aprirò la sua cella e poi correremo via ok?” chiese il genetista pur conoscendo già la risposta

“Certo, sono pronta! E non vedo l’ora di rivedere Gabriel” aggiunse infine Claire arrossendo

Mohinder rimase spiazzato, la seconda parte non se l’aspettava proprio….

 

 

Intanto nella cella di Gabriel Gray

 

Elle dette una spinta a Gabriel che lo fece sedere con un tonfo e un paio di piccoli rimbalzi sul letto.

Ma che?” disse Gabriel

Shhhhdisse Elle mettendogli un dito sulle labbra “Hai ancora intenzione di vedere la tua Claire?”

Ma certo…ma che….” cominciò Gabriel

“Bene allora collabora” disse Elle, poi alzando una mano e facendo uscire delle picole scintille dalla sua mano continuò dicendo “…perché altrimenti….beh, non so come la ritroverai” infine con un bacio tappò la bocca a Sylar che aveva gli occhi sgranati.

Gabriel si trovò la ragazza avvinghiata a lui….

In un primo momento pensò di scansarla, spingerla via, allontanarla in qualche modo….farle male!

Poi pensò a Claire….

Pensò che quel piccolo tradimento le avrebbe risparmiato tanti dolori, anche se adesso era lui a provare dolore.

Già, mentre Elle lo baciava non sentiva nemmeno uno delle miriadi di sentimenti che si agitavano in lui anche quando Claire teneva semplicemente le dita intrecciate con le sue.

Gabriel chiuse gli occhi….

Qualunque cosa quella ragazza voleva da lui la avrebbe assecondata poi….sarebbe corso dalla sua Claire, l’avrebbe portata in salso e….

AL DIAVOLO TUTTO….

Avrebbe ucciso Bob, sua figlia o chiunque altro avrebbe tentato di fare ancora del male e di far soffrire la sua Claire….

Quindi Gabriel chiuse gli occhi, come per dimenticare che la ragazza che lo baciava e che era stretta a lui non era Claire, e strinse Elle con forza e assecondò i suoi baci.

Non c’era passione, non c’era amore e nemmeno un briciolo di affetto nei suoi gesti….c’era odio, disperazione e rabbia….

Tanta, tanta rabbia….

 

 

 

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Rieccomi!!!!

Posto il capitolo a San Valentino….anche se questo capitolo potrebbe essere definito piuttosto un capitolo “Anti-San Valentino”.

Bene bene le cose si complicano e attenzione ho scritto che mentre Mohinder rivelava a Claire che potevano fuggire di lì a mezz’ora CONTEMPORANEAMENTE Elle si lanciava sul Gabriellucciolo mio *_*

Mannaggia quanto la stò complicando stà storia….ma non preoccupatevi prima o poi finirà, ma il problema è che non ho uno straccio di schema >.< scrivo le cose come e quando ne ho ispirazione

Comunque! Passiamo ai ringraziamenti:

 

Ino chan Ino! Come avrei mai potuto dimenticarmi di voi?!?!?! Grazie per il complimento per il capitolo ^_^ Ho aggiornato subito visto? Però con il pastrocchio che ho combinato era meglio che non aggiornavo ihihihih a presto . Comunque voglio chiederti una cosa. Sei tu che hai scritto la ff “Un anno per innamorarsi”? Cioè una storia fra Mohinder e Claire? Avevo letto il 1° capitolo ma non avevo avuto il tempo di scrivere una recensione, e quando sono andata a rileggerla non ho più trovato la ff!!!!

Se l’hai scritta tuTI PREGO!!!! RI-POSTALA E CONTINUALA OVVIAMENTE!!!! FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI!!!!

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST Mannaggia Psycho! Misà che ho fatto avvicinare Elle più di quanto avresti voluto.ma questa cosa c’è l’avevo in mente da troppo tempo per non metterla sul web ihihiih Continuando.ma come si fa a mettere ad un Liceo Classico: Italiano.Esterna vabbè pazienza ma soprattutto MATEMATICA E FISICA ESTERNI!!!! Ma siamo impazziti?!?!?! Bah, speriamo bene !!!! Beh dimmi che ne pensi di questo capitolo =P

MewAlexis Beh Mew non si può dire che abbia ceduto di sua spontanea volontsirei piuttosto che è stato costretto.menneg! Che vado combinando a questi due teneroni.però del resto come dare torno a Elle.chi non avrebbe fatto carte con un tipo del genere.

Avanti! Scagli la prima pietra chi è senza peccato.

Mammamia misà che stò scadendo nella blasfemia.meglio che mi fermo qua ! ihihihihihihihihihi

aras5AHHHHHHHHH i Sylarbiscottucci che dolci!!!! Comunque grazie per il complimento mia fedelissima XD

Comunque non credp che per il momento andrà bene.non so se hai notato ma beh.cavolo.come si suol dire Mohinder è fuori luogo fuori tempo.anche se l’attore è un figo da paura ^_^ MA Zachary resta sempre Zachaty =D

 

Infine vorrei ringraziare anche Achiko ed eilinn che hanno aggiunto la ff fra le loro preferite grazie grazie!!!!

Anche se non commentate grazie.però i commenti fanno sempre piacere.

 

Beh, infine dopo questo sproloquio per chi arriverà alla fine ho deciso che quando trovo dei bei video su youtube (non necessariamente SylarClaire) ve li faccio notare.

Allora parto con l’indicarvi un video:

http://youtube.com/watch?v=CF6UYl-SxzU

è un SylarClaire.

Il video è davvero bella, la storia anche e poi la canzone è una delle mie preferite =P

Ditemi che ne pensate.

A presto ragà         Mala XD

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Capitolo 14
*** 14 Capitolo ***


14 capitolo

 

INO_CHAN: LEGGI A FINE CAPITOLO CHE C’E’ UNA DOMANDA X TE ^_^

 

14 capitolo

 

Cella di Claire Benner

Mohinder dopo aver annunciato a Claire la possibilità di essere fuori da quell’inferno fra mezz’ora le aveva consegnato dei vestiti:

“Non vorrai andare in giro con quello che indossi…sembra una vestaglia da ospedale!” le aveva detto sorridendo tentando di sdrammatizzare, poteva solo immaginare quanto la ragazza fosse tesa e voleva tentare in qualche modo di rasserenarla.

“Certo Mohinder!” disse felice la ragazza prendendo delicatamente i vestiti che l’indiano le porgeva“E poi non posso mica farmi vedere da Gabriel in queste condizioni!”

Mohinder rimase spiazzato, la schiettezza e la tenerezza di Claire lo sorprendevano spesso : “Eh certo! Che ti vuoi fare vedere così? Eh!”

….Mohinder tuttavia non era riuscito a rispondere in modo convincente….

“Adesso girati che mi cambio Mohinder” dopo aver visto che l’indiano era arrossito Claire cominciò a sbottonarsi il vestito dando ovviamente le spalle al ragazzo e allontanandosi quanto più le era possibile

“Questo però non lo diciamo a Sylar, vero Claire? Altrimenti tra qualche ora dovresti rimpiangere un amico!” disse Mohinder con un velo di preoccupazione, ridendo mentre incrociava le braccia sul petto

“Certo Mohinder! Non l’avrei comunque mai fatto tranquillo” disse la ragazza pregustando il momento in cui avrebbe potuto vedere il suo Gabriel e stringerlo fra le sue braccia

“Bene….approposito Claire, come ti senti?” le chiese il genetista, voleva evitare che la discussione cadesse in un imbarazzante silenzio in cui si sarebbe sentito solo il fruscio dei vestiti che Claire stava indossando

“Bene Mohinder, ho solo un leggero mal di testa da questa mattina, ma per il resto è tutto ok!”

“Quando saremo fuori, sotto lo stretto controllo di Sylar vedrò di darti qualcosa” le rispose il genetista voltandosi poiché aveva sentito una mano poggiarsi sulla sua spalla

“Grazie” gli disse Claire ormai vestita

“Sei pronta piccola?” le disse Mohinder poggiando a sua volta una mano sulla sua spalla

Hey, io sono nata pronta!”  rispose Claire

“Vieni degna-figlia-di-tuo-padre” disse Mohinder aprendo lentamente la porta e sporgendo la testa fuori per controllare che non ci fosse nessuno.

Claire, che in altri casi avrebbe chiesto spiegazione per quell’appellativo, in quel momento non riuscì a rispondere un sentimento di paura misto ad apprensione e felicità per il prossimo incontro con il suo Gabriel stava montando in lei.

 

 

Cella di Gabriel Gray

Elle era ormai stesa sul ragazzo e non accennava a voler smettere di baciarlo…

Gabriel intanto stava ancora cercando di autoconvincersi che il suo non era un tradimento ma l’unico modo per salvare Clairee uscire finalmente con lei da quella prigione.

“DIAVOLO nessuno lo saprà mai, men che meno Claire, perché se questa bamboccia (ovviamente è riferito ad Elle ndMala)  prova anche solo a farne parola…si consideri già morta!” pensava Gabriel con la ferocia di Sylar

E detto questo la strinse di più a sé , sperando in questo modo di far finire il prima possibile quel supplizio.

Elle intanto non aveva capito i sentimenti che si agitavano nell’uomo sotto di lei e la stretta l’aveva colpa piacevolmente di sorpresa essendo ormai certa che Gabriel era alla sua totale mercè.

Inoltre il pensiero che non aveva espresso è che ovviamente non aveva intenzione di lasciarlo andare dopo ciò che stava accadendo….ma questo Gabriel Gray non poteva saperlo.

 

Mentre questi pensieri si succedevano nella mente dei due ragazzi nella cella, intanto nel corridoio Mohinder aveva preso per mano Claire che, avendo sentito un rumore, si era bloccata dal terrore.

Claire per tutta risposta era riuscita a respirare solo quando il suo amico indiano aveva stretto la sua mano nella propria e lei gli aveva stretto il braccio leggermente facendogli un cenno di assenso, quando questo, con uno sguardo, le aveva fatto capire che era necessario andare avanti.

Fermi di fronte alla stanza di Gabriel Gray, il cuore di Claire aveva cominciato a battere così forte che la ragazza temeva che anche Mohinder lo potesse sentire.

Il genetista poggiò la mano sulla maniglia, ma un attimo dopo la tolse con sommo dispiacere di Claire.

“Tocca a te piccola” le aveva detto con un sussurro il giovane, rassicurandola con uno sguardo

Claire incapace di dire alcunchè si trincerò dietro la sua infantilità facendo una linguaccia mista ad un sorriso.

Claire poggiò la mano sulla maniglia con trepidazione.

Claire abbassò la maniglia con apprensione.

Claire aprì la porta con una lentezza quasi esasperante.

 

Claire sentì il suo cuore frantumarsi con un solo sguardo.

Claire richiuse di velocemente la porta, riuscendo miracolosamente a non fare rumore.

“Che succede Claire?” le chiese Mohinder con angoscia

Dopo un attimo di silenzio in cui milioni di pensieri e sentimenti percorsero Claire come scariche elettriche, la ragazza rispose abbassando la testa con voce così bassa da sembrare un sussurro:

“Apri Mohinder, porta fuori Gabriel e poi andiamo via di qui il più presto possibile”

Mohinder in un primo momento temette il peggio, ma, dopo aver avuto la certezza dalla parole di Claire che Sylar fosse per lo meno vivo, cominciò a chiedersi cosa avesse potuto spingere Claire a richiudere la porta e a ridurla in un tale stato di sbigottimento e tristezza, che mai aveva visto in quella dolce ragazza.

Dopo poco gli venne in mente Elle…

Credette che la ragazza avesse visto Elle fare la civettuosa con il suo ragazzo, ma non poteva credere che questo sarebbe bastato per ridurre Claire in quel modo.

“MA COSA DIAVOLO HA VISTO CLAIRE IN QUELLA…. Mentre pensava queste parole apriva lentamente la cella.

La scena che gli si parò davanti agli occhi fu una spiegazione più che eloquente.

Sylar!” lo richiamò Mohinder per fagli sentire la sua presenza

 

 

Sylar!” sentì Gabriel dalla sua cella e dopo aver guardato la porta strattonò Elle spingendola fuori dal suo letto e si alzò in piedi.

Gabriel si sentiva sporco come non lo era mai stato e colpevole quanto nemmeno riusciva ad ammettere a stesso.

Mohinder” disse Gabriel con lo stesso tono del genetista che intanto da sbigottimento aveva mutato la sua espressione in rassegnazione.

Mohinder entrò nella stanza si abbassò sulla ginocchia in modo da pararsi di fronte ad Elle che intanto non aveva smesso di ridere dall’entrata del genetista e infilò una mano nella tasca.

“Perché l’hai fatto?” le disse l’indiano prima di spruzzarle un liquido da una bottiglietta che aveva tirato fuori dalla tasca.

Elle svenne nello stesso istante in cui il liquido toccò la sua pelle e si accasciò a terra con ancora il ghigno sadico stampato sul volto grazioso ma che in quel momento aveva un che di feroce.

Mohinder io….” Cominciò Sylar, si sentiva obbligato a dare spiegazioni a quel giovane che tanto aveva fatto per lui e per la sua Claire.

“Non devi dare alcuna spiegazione Sylar” non lo lasciò finire Mohinder “o per lo meno non devi darla a me, “ continuò il genetista alzandosi e fissando i propri occhi in quelli dell’ex.assassino “….ma alla persona a cui hai appena spezzato il cuore”

Sylar dopo aver ascoltato le ultime parole dell’indiano si catapultò fuori dalla stanza dove trovò l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.

 

Claire io….”

La ragazza fino a quel momento si era isolata da quel luogo richiudendosi nel suo cuore infranto tentando di rimettere insieme e pezzi riuscendo a evitare alle lacrime di farsi strada sul suo volto.

Non appena sentì quella voce, la voce del suo Gabriel, fu come se qualcos’altro si spezzò nuovamente in lei e copiose lacrime solcarono i suoi lineamenti dolci.

Claire io….”

Ripetè nuovamente il ragazzo

Mohinder che intanto era rimasto fermo sulla porta avendo visto una lacrima cadere dal volto rivolto verso il basso della sua amica si permise di bloccare nuovamente Gabriel dicendo:

“Ora dobbiamo andare, questo non è né il luogo né il momento più giusto per fornire spiegazioni”

Detto ciò Mohinder si avvicinò a Claire e con dolcezza la spinse avanti e i tre nel silenzio più totale raggiunsero quasi incoscienti l’uscita.

Dopo essere montati in macchina, Mohinder la mise in moto e superando di molto i limiti di velocità imposti in un luogo abitato si fermarono soltanto di fronte a casa del signor Bennet dove trovarono tutti seduti in religioso silenzio in salotto dove si erano accampati su poltrone, sedie, divanetti.

 

Claire, tesoro mio!” il signor Bennet fu il primo a parlare e corse ad abbracciare sua figlia con foga stritolandola in un “sano” abbraccio paterno

“Tesoro mio!” disse la signora Bennet correndo da sua figlia

Nanetta!” disse Peter accorrendo da Claire e abbrandola e stritolandole le ossa….qualcuna probabilmente si ruppe anche in quel momento ma bastarono pochi secondi per bloccare il dolore

Claire Bennet bentornata bentornata!” dissero con un inglese stentato in coro Hiro e Ando

Matt si avvicinò sorreggendo la sua figlia ( è così che ormai considerava la piccola Mollie)e abbracciando con il braccio libero Claire senza dir nulla perché lui aveva….letto e sentito qualcosa che non andava.

Lo stato di quieta passività in cui si era chiusa Claire vene infranto nel momento in cui sua madre corse ad abbracciare Gabriel dicendo ad alta voce:

“Bentornato anche tu Gabriel ovviamente! Scusa se ci siamo dimenticati di te! Avanti correte tutti ad abbracciare anche lui! Su veloci e senza sbuffi!”

Tutti in fila, più come per un funerale che un ritorno, andarono ad abbracciare Gabriel che rispondeva con abbracci minuscoli e un “Grazie” sibilato fra i denti.

Claire era rimasta con lo sguardo chino ma quando per caso i loro occhi si incontrarono Gabriel vide le lacrime e sgranò gli occhi, il gioco fuggevole di sguardi, ma soprattutto le lacrime non sfuggirono a papà Matt e a Mollie che, diversamente dagli altri, avevano capito come interpretare quelle lacrime, che tutti consideravano lacrime di gioia.

Quando arrivò il turno di Matt di abbracciare Gabriel, posò la bimba per terra con delicatezza e abbracciò Gabriel, ma quando questo si stava allontanando strinse maggiormente la presa sull’ex-assassino e gli sussurrò all’orecchio:

“Ho capito tutto….per una volta non riesco a trovare nulla di cattivo da dirti. Non puoi negare nemmeno a te stesso che fosse un tradimento ma l’hai fatto per lei, per voi….questo devi farglielo capire prima che prenda la decisione che stà ponderando” detto questo Matt andò via senza lasciare la possibilità a Gabriel di fermarlo e chiedere spiegazioni.

“La decisione che stà ponderando…la decisione che stà ponderando: starà pensando di lasciarmi?” questi erano i pensieri di Sylar che furono prontamente captati da Matt che gli rispose parlandogli nella mente:

“No, fosse solo quello sarebbe il minore dei mali”

Queste parole non fecero altro che peggiorare l’inquietudine di Sylar, ma Matt nonostante avesse compreso decise di non parlare ancora.

Intanto Gabriel aveva dimenticato di salutare una persona che ora con il viso rivolto in alto gli tirava la maglietta.

Hey bentornato Gabriel” gli disse Mollie che dopo aver allungato le braccia verso Gabriel era stata issata da lui vicino al suo volto con un braccio solo

“Grazie” disse Gabriel accennando un sorriso

Mollie mise le mani a imbuto con fare cospiratore, Gabriel avvicinò l’orecchio all’imbuto e sentì la piccola che gli diceva:

“Gabriel mi raccomando. Tu sei una brava persona e io ti voglio bene. Mi raccomando diglielo con il tuo cuoricino ciò che devi non con la testa”

Poi dopo aver slegato le mani la piccola diede un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo, si fece poggiare in basso e corse ad abbracciare:

“Papà Mohinder! Papà Mohinder!”

“Allora piccola che mi racconti? Come si è comportato l’orsacchiottone in questo periodo?” disse il genetista vedendo che Matt si avvicina con un sorriso appena accennato

“Bene papà Mohinder! Ha mangiato tantissimo!” disse Mollie ridendo

“Questo lo immaginavo!” disse Mohinder ridendo e contagiando qualcun altro dei presenti

“Figurati, papà Mohinder, che è anche ingrassato di un paio di chili!” disse Mollie ridendo e abbracciando Mohinder

Ma bravo papà Matt!” disse Mohinder stavolta rivolto al suo più caro amico, anche se non lo aveva mai ammesso “Vado via due giorni e tu ingrassi di un paio di chili!”

Si lo ammetto” disse Mattalzando le mani con fare sconfitto “Ma questo non significa che io siagrasso” disse mettendosi di profilo “Non trovi che la mia silhuette sia sexy?” dimme Matt toccandosi la pancia

Dopo questa frase tutti furono contagiati dalle risate e Matt mise su un broncio da finto arrabbiato.

 

Claire e Gabriel intanto furono gli unici a non ridere troppo presi dai loro pensieri.

Gabriel osservò Claire e le si avvicinò lentamente e senza che nessuno si accorgesse della sua manovrà poggiò la esta sulla sua spalla, questo gesto fece notare a Claire la posizione del ragazzo e subito si irrigidì.

“Non nego ciò che ho fatto….” cominciò a dire Gabriel, questo fece scendere le lacrime ancora più copiose sul viso della ragazza

“….ma devo darti delle spiegazioni per ciò che hai visto….e se non mi crederai potrai chiedere a MattClaire annuì in modo quasi impercettibile.

Se c’era una spiegazione, per quanto futile e forse superficiale lei voleva ascoltarla, soprattutto aveva BISOGNO di ascoltare una spiegazione di qualche tipo.

Approposito Claire” continuò Gabriel “qual è la decisione che stai ponderando?”

La ragazza per la prima volta alzò lo sguardo crucciato su di lui, le lacrime e gli occhi rossi erano più che evidenti e questo fece fare una capriola allo stomaco di SylarGabriel che si sarebbe punito in quello stesso momento per far placare il senso di colpa dentro di lui

Matt” rispose semplicemente il ragazzo con una veloce alata di spalle

“Beh, io stavo pensando di….” la pausa della ragazza aumentò l’apprensione di Gabriel “….partire per un po’ di tempo con Mohinder ed andare con lui quando tornerà in India per fare alcune ricerche. Potrei essergli utile e inoltre….vorrei cercare di rimettere ordine dentro di me”

“E….e noi?” la confessione di Claire fu come se una bomba gli fosse esplosa nel petto

“Noi? Non lo so….dipende da te e dalla spiegazione che mi darai su ciò che ho visto” fu la risposta della ragazza

Gabriel non riuscì più a trattenersi e abbracciò la sua Claire (“Sua per sempre, per sempre” continuava a ripetersi Gabriel tentando di darsi speranza e di auto convincersi che quella situazione si sarebbe risolta a breve)che non riuscì ad opporre resistenza, nemmeno l’immagine di Elle abbracciata al suo Gabriel riuscì a non farle godere quel momento che tanto aveva sognato nei duri giorni di prigionia.

 

 

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Holà holà mi care lettrici,

scusate per il mega ritardo, finalmente sono riuscita a finire il fatidico capitolo!

Ditemi che cosa ne pensate ok?

Ora visto che ho il pc devo rimettermi in paro leggendo le vostre ff!

Non vi preoccupate non mi sono dimenticata di voi mie care.

Come nell’altro capitolo mi metto il link di un video che mi piace tantissimo:

 

http://it.youtube.com/watch?v=yUxLbLWNZL8

 

 

ALLORA INO SENTI MA SEI TU CHE AVEVI POSTATO UNA FF CHE SI CHIAMA “UN ANNO X INNAMORARSI” FRA CLAIRE E MOHINDER? C’ERA SOLO IL PRIMO CAPIOLO E MI PIACEVA TANTISSIMO!!!! SE L’AVEVI PUBBLICATA TU POTRESTI RI-PUBBLICARLA?!?!?!

 

un saluto a tutte quelle che hanno recensito e che hanno messo la mia ff tra le preferite.

Grazie ragazze a presto ^_^

Tenterò di aggiornare il prima possibile!

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