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Un nome che non si addice alla persona che sono o che, per
meglio dire sono diventato….
Ed è per questo che sono diventato Sylar.
Tuttavia alcune volte Gabriel riesce ancora a fare capolino
in me come quando mi lascio trascinare dalla voglia di gelato.
Sylar è forte, io sono forte, ma Gabriel è sempre lì in modo
persistente e temo che prima o poi riesca a fare capolino e a mandare in fumo
tutti i miei piani.
Forza, determinazione, spietatezza e incuranza dei
sentimenti altrui: questo è Sylar.
Timidezza , sottomissione, normalità e tenerezza(come diceva
mia madre): questo è Gabriel Gray.
E stranamente Gabriel è ciò che mi fa più paura:ebbene si,
Sylar ha paura….
Ha paura di Gabriel.
Ho paura che Gabriel possa farmi tornare succube dei sentimenti
umani che tanto mi hanno fatto soffrire tempo fa.
Amicizia, fedeltà, simpatia e amore…no!
Non dovrà succedere!
14 novembre
Stanza di Sylar, ore 17.26
Nella stanza regna il caos più assoluto.
Ci sono foto, fogli e linee ovunque per la ricerca di
persone a cui prelevare i poteri che mi potrebbero servire.
Ho sete….chissà perché, non ho parlato….forse pensare fa
venir sete….
Con un minimo cenno della mia mano una bottiglietta di acqua
naturale si avvicina a me….
Sembra reticente mentre tocca pian piano il palmo della mia
mano….come tutti del resto.
Sono solo, eppure se c’è qualcosa con cui ho convissuto da
sempre è appunto uno strano senso di reticenza e quasi repulsione con cui la
gente si è sempre avvicinata a Gabriel.
Strano…prima non ne avevano motivo….
Ma l’orrore, la paura e la morte accompagnano Sylar.
Adesso si che c’è un buon motivo per provare repulsione per
me.
L’orologio che ho al polso comincia a suonare di colpo.
Prima di spegnerlo lo guardo….tutto nero con i numeri
bianchi porta inciso il nome del costruttore ,nella parte superiore, bianco
anch’esso:SYLAR
L’ho fatto io, letteralmente.
L’ho montato pezzo per pezzo ed ora è perfetto.
Guardo l’orario: 17.30
Un’orario come tanti di un giorno come tanti.
Ma oggi ho da fare, devo andare a fare una visitina alla
scuola locale.
Casa Bennet. Ore 17.30
“Mamma io scappo! Vado all’allenamento delle cheerleader
e….ops, arriverò di sicuro in ritardo! Ciao!”
“Ciao Claire. In bocca al lupo”
Ritardassimo!
Prendo la macchina, la chiudo (ovviamente) e vado in campo.
“Eccomi! Scusate il ritardo”
“Ritrardo?!” risponde la capo cheerleader “Non ho portato
l’orologio oggi. Allora sei in ritardo Claire?”
Cavolo! L’ho sempre detto che essere gentili è una fregatura
“Ritardo? Hem…intendevo il “ritardo” che avrei fatto se non
fossi venuta di corsa”
Quante possibilità ci sono che se la beva?
“Claire non sei molto brava a trovare scuse”
Possibilità? Parlavo di possibilità?
“Eh no, figurati che l’ultima volta che dovetti uscire con
un ragazzo e mio padre mi chiese dove fossi andata gli risposi che ero stata
dal ginecologo e stava quasi per morire d’infarto. Ma lasciamo stare questo
punto dolente per favore”
“Già Claire forse è meglio” mi dice il capo con faccia fra
l’impaurito ed il perplesso “Avanti ragazze iniziamo”
Mi metto in posizione e la musica parte….
Uno, due, un, due, tre….
Comincio quasi meccanicamente a ripetere quei passi che
ormai so a memoria.
Un’ora e mezzo dopo
“Ok ragazze basta per oggi”
“Finalmente!” grido istintivamente
“Finalmente cosa Claire?”dice la capo cheerleader
Wow che udito….
“Finalmente….finalmente si va a casa? No, no un attimo mi
rimangio tutto!”
“Claire questa volta ti perdono perché sono stanca anche io”
“Grazie. Arrivederci!”
Con le ragazze mi fermo un attimo sul campo a chiacchierare
mentre il cielo si tinge di un rosso fuoco.
Non so perché ma oggi non ho voglia di unirmi agli stupidi
discorsi post-allenamento.
Mi metto un po’ in disparte a guardare….il nulla.
Ore 21.00 stanza di Sylar
Che uscita infruttuosa.
Del tutto infruttuosa, maledizione!
Sono stato quasi due ore a guardare delle ragazzine che
sventolavano pon-pon su giù, a destra e a sinistra indossando un vestito
microscopico.
Non che guardare delle ragazze con un vestito microscopico
sia inutile….ma considerando ciò che più mi premeva è stato inutile.
Però sono rimasto a guardare nascosto nell’ombra sperando….e
invece sono stato disilluso.
Ah…basta!
Già questa città non la capisco….California….io vengo da New
York…che ci faccio in California?
Per i poteri che potrei trarne.
In questa città mi sono perso troppe volte!
Anche mentre tornavo a casa….che mi serva di lezione, la
prossima volta o vado a colpo sicuro o non esco.
Dunque….cena….già che mangio?
Ore 21.00 casa Bennet
“Rieccomi mamma”
“Ciao Claire! Allora com’è andata dal ginecologo?”
“Come mamma?”
“No, sai com’è vorrei evitare che tu dicessi di nuovo a tuo
padre che sei stata dal ginecologo…non è più tanto giovane e vorrei evitare che
tu lo uccidessi!”
“Simpatica mamma….simpatica….che si mangia mamma?”
“Ti chiamo fra poco Claire”
“Vado in camera!”
Ok il primo capitolo è fatto….che ne dite????
Scorrendo le fanfiction su Heroes non ci credevo che non ne
esistesse una fra Sylar e Claire….
Anche perché il personaggio di Sylar è troppo figo e
l’attore….non ne parliamo….
Beh? Che ne dite? Vi piace come idea o blocco tutto?
Fatemi sapere =)
Grazie in anticipo a chi leggerà e per favore commentate =)
Mala
=)
p.s. vorre sottolineare che qui Claire non ha mai visto
Sylar in volto….non si conoscono!
“Buon giorno mamma!”dice la cheerleader
con un frettoloso movimento della mano
“Buon giorno papà!”questa volta la ragazza
schiocca un bacio alquanto rumoroso sulla guancia del padre.
“Buon giorno Claire. Oggi ti sei
svegliata presto, di solito scendi gridando “ma è
tardissimo!!!!” e poi fuggi via”
“Oggi voglio fare colazione fuori se non vi dispiace…”
Il signor Bennet scorge delle dita
incrociate dietro la schiena della figlia quindi decide di accettare….tuttavia
con qualche perplessita:
“Vai pure cuccioletta, ma perché non mi dici
il motivo? Devi incontrarti forse con qualche ragazzo? Dimmi
la verità….”
“No, no papà, assolutamente” dice Claire
un po’ più sollevata “è solo che visto che ormai ci siamo stabiliti in questa
città volevo conoscerla meglio e, non avendo molto tempo libero, ho deciso di
fare un giro questa mattina anche, anzi soprattutto, per evitare di perdermi
un’altra volta”
“Concordo” dice il fratello di Claire, solitamente più mattiniero di lei “sono
stanco di trovarla vagante per la città e riportarla a casa spiegandole ogni
volta la strada per arrivare a casa. Lasciatela andare,
sarebbe la cosa migliore”
“Papà mi ha già detto di si, scemo!
E comunque non mi perdo sempre! Alcune volte ti
aspetto per fare un po’ di strada insieme….infondo siamo
fratello e sorella, anzi sorella e fratello visto che sono la più
grande!”
“BlablablaClaire….non dovevi andare?”
“Stò andando. Allora buona
giornata a tutti! Ci vediamo oggi pomeriggio!”
….Da qualche parte in città….
(Claire)….ma
dove cavolo sono finita? Eppure
ero convinta che qui vicino ci fosse una gelateria e una pasticceria….
Ah già devo andare di
qui…ahahahahfratellone!
Allora chi è che non ha il senso dell’orientamento?
Non vedo l’ora di
poter essere a tu per tu con un bel gelatone…anzi
meglio con una coppetta con un bel cucchiaino così non lo devo mangiare
velocemente ma me lo posso gustare il gelato.
Stanza di Sylar ore 7.09
Cavolo non riesco più a dormire
bene!
Li rivedo ogni notte, i visi di coloro che
ho dovuto uccidere per acquistare i miei poteri.
Ho dovuto farlo…
Insomma se il mio potere è quello di rubarne altri e per
farlo devo uccidere non è colpa mia…la colpa è di chi
mi ha dato questo potere, non mia!
Non mia!
Ma perché continuate a tormentarmi?
Forse è meglio uscire da questa stanza….
In fondo devo fare colazione no?
Beh Gabriel stavolta ti accontento
di mia spontanea volontà….ancheSylar
desidera un gelato.
Il solo problema è cercare una gelateria….
Maledetta città!
Al massimo chiederò a qualcuno….
Claire….da qualche parte per
strada….
(Claire)Eccomi
gelato stò arrivando!
“Mi scusi signorina…”
(Claire)Un
gelato alla fragola e al limone! Perefetto…
“Signorina?....”
“Dice a me?”
Claire si volta per guardare chi
l’ha appena chiamata e la sviata dal pensiero del gelato….
Un “uomo” strano le si para
davanti…strano e stranamente intrigante…
“Si dico a lei. Vorrei un’indicazione”
“Da me?! Ma stà
scherzando?...”
(Claire)Avanti
Claire ce la puoi fare. Dimostra la tua maturità.
“Ovviamente non scherza signore…. Mi dica, cosa vuole
sapere?”
“Innanzitutto vorrei sapere dove
posso trovare una gelateria.Poi….signore? ho trent’anni e non penso che sia giusto chiamarmi signore…”
(Claire)Trent’anni…allora poiché io ne ho 18...12 anni di
differenza…
Beh, c’è di peggio!
“Allora, uno: per quanto riguarda la gelateria ci stò andando proprio ora quindi se vuole possiamo fare la
strada insieme, altrimenti hem, proveròad
indicargliela. Punto secondo: mi scusi…giovane”
(Claire)
Avanti accetta!!!!
(Sylar)Andare
con lei a prendere un gelato…beh, non ci vedo nulla di male…
Ma che stò dicendo? Sylar che va a
prendere un gelato con una ragazza?
Ma che stà facendo?
Perché mi
sorride? Non le ho ancora risposto…
“Allora giovane che ne dice?”
(Sylar)
Perché mi sorride ancora…
Tanto non ho nulla di meglio da fare…
Ma tu guarda, Gabriel, che cosa mi stai facendo fare…
“Va bene andiamo”
“Perfetto hem…giovane? Approposito mi chiamo Claire e tu?....”
(Sylar)…………ho
in mente un solo nome in questo momento…………
L’altro non sarebbe appropriato al
sorriso che mi stà rivolgendo…
Gabriel ma che stai facendo?
Smettila
Gabriel…
Diglielo…digli come ti chiami realmente…
“Mi chiamo….Gabriel, Gabriel Gray”
“Gabriel? Come l’arcangelo? Che bel
nome….già mi piace davvero!”
(Sylar)Come
l’arcangelo……
“G…Grazie…Claire”
Allora andiamo Gabriel”
(Claire)
Cos’ha?
È davvero affascinante…ma
ha qualcosa di strano…sembra…triste…………
Casa Bennet
Il signor Bennet è intento a
leggere il giornale sulla poltrona.
In casa regna il silenzio fino a quando
il cellulare del signor Bennet comincia a suonare.
“Mohinder….” dice
il signor Bennet perplesso dopo aver osservato il
numero che lo stava cercando
“Noah….la diffusione del visus è
peggiore di quanto avessimo mai pensato?”
“Di quanto peggiore Mohinder?”
“Tanto da dover venire da te….”
“Non se ne parla nemmeno! La mia famiglia stà riacquistando pian piano la normalità, Sylar è ancora in giro chissà dove….cosa
pensi che farebbe se voi vi trasferiste tutti qui? Te lo ripeto,
non se ne parla nemmeno!”
“Noah, per quanto ti possa sembrare strano stavolta Sylar
non può esserci nemico….se non ci aiuta…beh,morirebbe
anche lui….”
“E allora dov’è il proble….”
“Come tua figlia d'altronde….”
“Quando arrivate Mohinder?”
“Ho avvisato tutti….c’è una sede della nostra Compagnia
nella tua città….”
“Mohinder sai che non mi fido!”
“E’ l’unico modo purtroppo….”
“….Allora fate presto se so qualcosa ti faccio
sapere!”
“Va bene…”
“Mohinder….”
“Si?”
“….Grazie”
Il signor Bennet chiuse di colpo
la chiamata come se volesse togliere Mohinder
dall’imbarazzante necessità di biascicare un “Prego”.
Del resto NoahBennet
non diceva mai “Grazie”….ma se si trattava di sua figlia….
Alla gelateria di fronte al parco
“Allora tu sai costruire orologi Gabriel?”
“Si te l’ho detto, mio padre era un
orologiaio e quindi ho dovuto continuare l’arte di famiglia”
“Capisco…beh,allora che ne dici di
dare un’occhiata al mio?!”
“Va in ritardo di 2 minuti e 20 secondi….”
“Ma come….”
“L’ho visto mentre eri con la
faccia premuta sul vetro a scegliere i gusti e con l’orologio in bella vista”
“….scegliere i gusti è complicato! Ce ne sono sempre così
tanti….anche se poi finisco sempre per prendere
fragola e limone”
“Già lo vedo dalla coppetta e dalla tua manica….”
“Manica?”
La Bettet si osserva la manica del maglioncino celestino e nota due belle macchiette; una
bianca e una rosa.
“Noooooooooo….ecco Gabriel anche
questo succede sempre! Rimangono tracce della mia golosità ovunque”
“Già anche sul naso infatti!”
“Eh no! Il naso no! Non mi succede dal tempo della scuola
elementare!”
(Claire)Non
succede dai tempi della scuola elementare!!!! Perché
deve succedermi proprio davanti a questo tipo così affascinante!
Maledetta
sbadataggine!
“Sai Claire…se lo strofini con
forza credo che venga via! Ma fa veloce perché si è quasi asciugato….”
“E me lo dici ora?”
Dicendo questo Claire comincia a
strofinarsi con forza il naso….poi lo mostra con viso
soddisfatto a Sylar che fa un segno di diniego con la
testa.
Claire sgrana gli occhi e
ricomincia….
La cosa si ripete per tre volte….alla quarta Claire insospettita guarda lo specchio e vede il suo naso
tutto arrossato e sul viso del suo compagno di gelato è dipinto un sorriso
sbeffeggiante.
“Tanto per sapere….ma mi hai fatto
strofinare il naso inutilmente dall’inizio o l’idea malsana ti è venuta più
tardi….bada a quello che dici!”
“Dall’inizio”risponde GabrielSylar
senza paura.
“Lo immaginavo” e detto questo Claire
gli sporca il naso con la fragola
“Oh ma quanto sei tenero con il naso sporco Gabriel!” e Claire scoppia in una fragorosa risata.
Sylar è rimasto per esterrefatto
dal comportamento della ragazza.
(Sylar)Ma
che ci faccio ancora qui?
Io che ora dovrei essere ad uccidere
qualcuno o prendere qualche potere sono qui a farmi
deridere da una ragazzina qualsiasi?Perchè…
“Oh abbiamo qui un tenero angioletto dalla pelle scura!”
(Sylar)Un
angelo…ecco perché sono qui…
“Hey, è tardissimo!”urla di colpo Claire guardando l’orario dal polso di Gabriel, poi stringendo
il polso ripete “E’ tardissimo!!!!”
“Tardissimo per cosa?”
“La scuola! Se non mi sbrigo
arriverò in ritardo!”
“Vai via?”dice Sylar e un velo di
tristezza tradisce per un attimo i sentimenti che si erano
attivati dentro di lui.
“Devo….”
“E….e se mi perdessi di nuovo?”dice l’ “uomo”
stupendosi anche di sé stesso.
Claire gli infila una mano in
tasca ed estrae di colpo il cellulare senza che lui potesse
fare qualunque cosa per evitarlo.
“Allora signor-mi-potrei-perdere-in-qualunque-momento
allora….questo….qui….ecco….dicevo questo qui è il mio numero se ti perdessi o
avessi voglia di un altro gelato fatti sentire!”
“….ok”
“Te lo salvo sotto il nome di Claire”
“E se lo modificassi in
“sporcacciona”?”
“Direi che ti sei appena fatta un
nemico di gelato!Comunque ora vado sul serio! Piacere di averti conosciuto
Gabriel” e Claire gli porge la mano che dopo un
attimo di tentennamenti Sylarafferrà
biascicando un incerto: “Il piacere è tutto mio Claire-sporcacciona”
ALLORA…. Ecco qui il secondo capitolo =) che ne dite? Ora
visto che non ho nulla da fare inizio a scrivere il terzo!
Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate….per favore =(
“E la signorina risponde…mi scusi
professore sono stanca”
“Come tutti noi del resto! Provi per lo meno ad appuntarsi i
compiti poi potrà andare a casa….”
“Hem….certo professore. Mi scusi
ancora”
“Allora con il permesso della signorina Bennetdire che si studia….”
(Claire)Cavolo
che figura che ho fatto!
Ma il fatto è che non riesco a togliermi dalla
testa una certa persona…
Devo smetterla e
ricordarmi che non posso iniziare alcuna relazione sentimentale o amicizia
troppo stretta perché rischierei di farmi scoprire e di conseguenza dovrei
ancora lasciare la mia vita con la mia famiglia
costringendoli tutti ad un esodo forzato verso una meta indefinita da
destinarsi!
Eppure non riesco a dimenticare o almeno a togliermi
dalla testa Gabriel…
E per giunta gli ho
anche lasciato il mio numero in modo avventato…ma come mi sarà
venuto in mente?!
E se non lo avesse voluto?
Se non si facesse sentire e un giorno lo
incontrassi per strada e sarei così imbarazzata da non riuscire nemmeno a
salutarlo?
Ma come mi vengono in mente certe idee?
Stupida ClaireBennet e oltre tutto non ho nemmeno preso il suo numero…beh, forse
questa è stata la cosa più intelligente che abbia fatto! Almeno non si sentirà
in dovere di chiamarmi o io non sentirò la necessità di farmi sentire.
C’è qualcosa in quella
persona che mi ha sconvolto…saranno stati i suoi
vestiti?
Una maglietta nera,
una giacca semi-elegante,un paio di converse nere e bianche…
No non credo…sono…sono
stati i suoi occhi che mi hanno lasciato sconcertata, erano così…tristi e nel contempo sembravano carichi di rancore.
Chissà che cosa gli
sarà successo…
Lascia stare Claire, ti porrai questi interrogativi solo
se lui si farà sentire…
Driiiin, driiiin
Finita l’ora Claire si dirige in
modo….svampito e alquanto insicuro verso casa.
Dopo venticinque minuti trova la casa immersa in un silenzio
troppo profondo.
Con un misto di curiosità e paura la ragazza entra….arrivata
all’entrata della cucina si ferma.
“C’è qualcuno?”
“Claire sei tu?”
“Ah papà, non sai che paura che ho avuto…. Ma come mai sei nella penombra? È per caso successo
qualcosa?”
“NoClaire,
ma siediti dobbiamo parlare….”
“Ti ascolto” disse la ragazza con un misto di paura e
curiosità crescente….
È da molto che non vedeva suo padre così serio….all’incirca da quando le comunicò che sarebbero dovuti partire ed andare
in California.
(Claire)No,
non di nuovo per favore!
Intanto il signor Bennet cominciò
a parlare.
Stanza di Sylare ora 12.45
(Sylar)Perché
non riesco a padroneggiare il potere per spostare gli oggetti?
Riesco alla perfezione
solo con oggetti piccoli!
Ma come diavolo si usa
questa tecnica?!
Detto ciò Sylar si lasciò cadere
sul divano che aveva disperatamente tentato di spostare nelle ultime due ore,
riuscendo a farlo spostare solo di mezzo metro utilizzando uno sforzo quasi sovraumano.
con la manica della maglietta si
ripulì dalle gocce di sudore che gli imperlavano la fronte.
Se c’era qualcosa che Sylar odiava (oltre Gabriel) era in generale il “non
riuscire” in qualcosa, qualsiasi cosa!
Risentiva la voce di sua madre che gli ripeteva
costantemente: “Sei un fallito Gabriel! Lavora con tuo padre, è l’unico futuro
possibile per te!” o di suo padre che gli diceva quanto fosse deluso dal suo
modo di essere: “Quanto vorrei aver avuto un’altra
chance con te! Di sicuro non avrei commesso quelli stupidi errori che mi hanno
portato ad avere di fronte un tale fallimento!”
Lui ripeteva altrettanto costantemente a se stesso che i
suoi genitori si sbagliavano!
Che non era un fallito….che gliel’avrebbe fatta vedere lui chi era Gabriel Gray, o meglio, chi era Sylar!
Ancora un po’ scosso dallo sforzo che aveva appena
terminato, Gabriel si alzo in piedi un po’ barcollante
gridando: “IO CE LA FARO’!”
Poi pose il braccio dritto di fronte a se e il palmo della
mano rivolto verso il divano, mosseil braccio ancora teso all’indietro e il
divano volò contro la parete alle sue spalle.
Ci fu un rumore fortissimo e il divano qualche secondo dopo
ricadde pesantemente a terra soltanto sul suo scheletro visto che ormai i
cuscini erano volanti da tutt’altra parte.
Fatto ciò Sylar si voltò
lentamente ad osservare ciò che era riuscito a compiere e animato da una nuova
forza si mise in posizione eretta e ripetendo il gesto che aveva creato tutto
quel disordine dimise lo scheletro del divano alla posizione originaria.
Poi cominciò ad avviarsi a raccogliere i cuscini per terra quando qualcuno bussò alla porta….
“Chi è?” chiese un po’ sospettoso
“Signor Gray sono l’amministratore
del condominio, ho sentito un rumore forte e sono salito per chiederle come stà”
“Stò bene non si preoccupi stavo solo spostando il divano che si è capovolto. Mi scusi
per averla fatta preoccupare!”
“Ha bisogno d’aiuto? Non vorrei che si facesse male”
“No….no”la stanchezza cominciava a rifarsi sentire “ora mi
riposo e poi finisco di fare ciò che devo. Grazie
ancora dell’interessamento! Ora vada tranquillo”
“Va bene ma se ha bisogno ricordi di chiamarmi”
“Certo!”
(Sylar)Cavolo
mi conviene stare più attento ai miei esperimenti.
Comunque credo sia meglio andarmi a stendere un
attimo.
Questo potere è
davvero difficile da imparare…
E pensare che l’ho acquisito già da due mesi
e ancora non sono riuscito a fare grandi progressi!
Gabriel va sul letto e ci si siede in modo poco rumoroso
poggiando accuratamente il cappello sul comodino che rappresentava uno dei
pochi ornamenti canonici della sua stanza.
In resto dell’arredamento era rappresentato da foto, nomi e
linee che appartenevano al mondo e alla vita di Sylar.
Mentre ancora il dolore e la pesantezza lo investivano sentì un fastidio in tasca e molto lentamente
estrasse il cellulare.
Come un flash gli passo in mente la
mezz’ora o poco più trascorsa con la singolare ragazza incontrata quella stessa
mattina.
(Sylar)Claire ….
Sono stato proprio uno stupido…cosa mi è venuto in mente?
Andare in giro a
mangiare un gelato con una ragazza!
Dov’era il doppio fino Sylar?
Ci dev’essere
necessariamente un doppio fine!
Ormai non faccio più
nulla per il semplice piacere da…molto…forse troppo tempo!
Claire…che strana ragazza…
Fino a quella mattina
non l’aveva mai incontrata eppure durante il tempo che siamo
stati insieme non sono riuscito a fuggire da quella situazione, ma soprattutto
da Quella ragazza!
Mi stò
rammollendo…
Mentre era immerso in questi pensieri
lentamente il sonno ebbe il sopravvento sulla sua razionalità e Gabriel si
abbandonò al riposo…
Casa Bennet ore 15.00
Il signor Bennet era seduto sulla
poltrona con i gomiti poggiati sulle gambe e le mani quasi giunte e in alcuni
momenti poggiava il mento in bilico sui pugni chiusi, di fronte a lui c’era la
sua “primo genita”, Claire.
La posizione della ragazza (alquanto rilassata e che
dimostrava poco della tensione palpabile che si avvertiva dal padre) era del tutto diversa….
Dopo che NoahBennet
ebbe finito il racconto dell’imminente arrivo dei suoi amici, la quasi totalità
aveva un potere, Claire emise uno sbuffo di
rilassamento…
“Ma papà” disse mentre un sorriso
faceva capolino fra le sue labbra “e questa sarebbe la tremenda notizia che
avevi da darmi? Per un attimo ho temuto addirittura che dovessimo di nuovo
traslocare”
Per un attimo nella mente della ragazza comparve il volto felice ma segnato da un’ insolito velo di tristezza del
ragazzo che aveva conosciuto quella mattina ed a fior di labbra sospirò in modo
quasi involontario un nome: Gabriel.
Tuttavia riuscì a riprendersi tanto velocemente dai suoi
pensieri che non le sfuggì una frase pronunciata quasi
a sé stesso dal suo padre adottivo:
“Traslocare? Dovremmo cambiare pianeta per sfuggire….”
Un dubbio cominciò ad invadere la ragazza….
(Claire)
Altre bugie? Mi stà forse nascondendo dell’ altro?
“Che cosa hai detto papà?”
“Come…io” disse NoahBennet preso del tutto alla sprovvista, non era da lui del
resto restare senza parole “no niente stavo pensando a
quello che succederà al loro arrivo”
(Claire)
Che bugiardo!
“Ah ok papà. Beh comunque credo che il loro arrivo sia una cosa positiva….del resto qui non ho ancora fatto amicizie….”
Era ormai da tempo che la ragazza cercava il permesso di
poter stringere vere e proprie amicizie….del resto il
senso della solitudine è comune a tutti gli uomini, sin dall’antichità si
diceva che l’uomo era “zoonpolitikòn”(=animale
sociale dal greco).
Ma la risposta che riceveva era sempre la stessa: “Lo so,
cucciola, che è difficile ma bisogna tenere duro
perché non possiamo farci notare ora come ora”
Invece la risposta che ebbe questa volta fu un semplice:
“Scusami, Claire, sai ci ho
riflettuto ed è disumano per me chiederti di non stringere
amicizie….perdonami….da oggi fai ciò che più ti rende felice….ma naturalmente il divieto di esporsi troppo e di non farsi
notare troppo vige ancora!”
La risposta inattesa rese la ragazza felicissima che si propose
addirittura di preparare la cena più tardi….proposta
che fu gentilmente declinata dai suoi genitori:
“Oh no amore, tranquilla, sono la
mamma che ci stò a fare qui altrimenti….vero caro?!”
“Oh…hem, si
amore…devi cucinare tu….Claire è solo una ragazza e
non deve fare anche questo dopo tutto ciò che deve già sopportare”
La proposta fu declinata in modo
“meno” gentile dal fratello che dopo esserle scoppiato a ridere in faccia le
disse:
“Tu che cucini Claire? Oh no, no
ti prego! Quando lei lo farà voglio che mi asportiate
le papille gustative!”
“Ah….quindi pensate che io non
sappia cucinare? Bene allora vado in camera”.
Ma nessuno dei genitori si allarmò
perché mentre il piede della ragazza era poggiato sullo scalino si voltò e
regalò a tutti una linguaccia e un sorriso il che fece naturalmente intendere
che non era in alcun modo arrabbiata perché….del resto
era cosciente anche lei di non essere un granchè in
cucina quindi di solito era relegata alla pulizia e la risistemazione
della casa.
Stanza di ClaireBennet ore 15.15
(Claire)
Beh, ora eccomi in camera…senza avere nulla da fare!
Non ho compiti per
domani e non so cosa fare stasera come non sapevo cosa
fare ieri e come ovviamente non saprò cosa fare domani…bella vita per una
diciottenne.
Beh, almeno con
l’arrivo degli altri avrò qualcosa da fare…almeno potrò
dare fastidio a Mohinder…visto che non ho nessun’altro con cui stringere rapporti…
Mentre pensieri di solitudine affollavano la sua mente si sentì vibrare sulla gamba….
(Claire)Ah
già, non ho acceso la suoneria quando sono uscita da scuola…tanto sarà uno dei
soliti messaggi della compagnia telefonica…se è un altro per cercare amici in chat o via messaggi giuro che stavolta mi iscrivo perché è
un segno! Me ne sono arrivati a milioni…
Hey, di chi è questo numero?
Il messaggio che la ragazza lesse qualche
secondo dopo e che le causò un’accellerazione
istantanea del battito cardiaco fu:
“Sporcacciona! Questo è il mio numero! In quanto studentessa sei tu a dovermi dire quando hai un momento
libero se vogliamo rivederci…e se te ne fossi dimenticata sono Gabriel! Buona
serata e attenta a non sporcarti troppo”
(Claire)Mi
ha sul serio mandato un messaggio…questo è il suo numero…
Ok prima cosa necessaria da fare salvarlo
poi…rispondere…
E che gli dico? Che
non avrò una buona serata perché sono forzatamente associale?
Allora innanzitutto lo salvo…Ok ora ripondo…
Avanti Claire hai parlato con tanti ragazzi via sms, perché questa volta è così difficile e diverso?
Se sei riuscita ad
arrivare sana e salva alla gelateria con addirittura un’altra persona,
anch’essa incolume, puoi fare anche questo!
Stanza di Sylar 15.00
Appena sveglio Gabriel si era stiracchiato poi aveva
poggiato inavvertitamente la mano su qualcosa di piccolo e freddo che giaceva
inerme lì vicino.
Dopo qualche secondo si rese conto che era il suo stesso
cellulare.
Il sonno del ragazzo era stato continuo e inframezzato da flash riguardanti quel pomeriggio….quindi capì che l’unica cosa da fare era parlare con quella
ragazza che aveva dominato i suoi sogni.
Una lotta interiore tuttavia imperversava in lui: da una
parte c’era Gabriel che era rimasto colpito da quella ragazza, Gabriel che
amava sorridere e….vivere; dall’altro c’era Sylar che
considerava solo coloro i quali avevano dei poteri e anche questi erano comunque considerati carne da macello per aumentare i suoi
poteri.
Tuttavia la ragazza conosciuta alcune ore prime era stata
come un toccasana in tutta quella vita di morte e dolore….come una boccata
d’aria fresca, ed è per questo che in poco tempo Gabriel
scrive alcune parole e le inviò al numero della rubrica salvato sotto il nome
di “Sporcacciona”.
Anche la lettura di quel semplice
nomignolo lo fece sorridere.
Anzi LI fece sorridere.
Perché questo è ciò che è
maggiormente strano….quella ragazza non era stata un
tocca sana solo per Gabriel, ma anche per Sylar.
Fu così che in un attimo Sylar si
mise a sedere sul letto e pronunciò con un filo di voce da cui si evinceva
anche paura: “Non sarà che quella ragazza….no, non può
essere”.
Perché il motivo di tutte quelle
linee e di tutte quelle foto nella sua stanza e del suo spostamento da New York
in California era solo uno: trovare l’associazione dove erano contenuti
moltissimi nomi di persone dotate di poteri e poi….andarli
a prendere uno per uno.
Ma se trovarla significava necessariamente
uccidere….
Uccidere….
“Non voglio che il suo viso si sommi a quelli degli altri….”
In quel momento sentì un familiare bip-bip provenire dal suo
cellulare.
Un suono che lo spinse a recuperare freneticamente il
cellulare fra le lenzuola in disordine e leggere con il fiato sospeso delle
semplici parole che lo fecero sorridere….
Sylar e Gabriel sorrisero,
insieme:
“Hey ciao nemico di gelati! Ok ora ho il tuo numero. Ti ringrazio per l’augurio ma non credo che è esatto perché il mio programma
serale è….proprio qui dove sono: sul letto di casa mia
e, chissà, forse più tardi mangiando un gelato sporcherò qualcos’altro oltre la
mia manica e il tuo naso e penserò in un certo qual modo al gelato di questa
mattina. Piuttosto, buona serata a te e alla tua probabile ragazza!”
Sylarripetè
mentalmente il messaggio più volte poi chiuse il cellulare e lo lanciò da qualche parte nel letto.
Non aveva ancora toccato le lenzuola che già con un minimo
tocco di mano il cellulare era ritornato aperto nella sua mano con il messaggio
di Claire che svettava e lo chiamava come un invito
necessario.
Sylar prese il cappello dal comò, lo indosso poi schiacciò il tasto in
alto a sinistra e scorse fino alla voce: “Rispondi” e scrisse:
“Nulla da fare? No così non va! Allora che ne dici se io, la
mia ragazza inesistente e tu ci andiamo a prendere un
gelato insieme? Ma stavolta porto un pacco di
fazzolettini….non si sa mai cosa potresti combinare.
Allora?”
Appena sul cellulare comparve la scritta “Messaggio
inviato” il cellulare fu prontamente ri-lanciato verso le coperte….
(Sylar) io
che chiedo ad una ragazzina di uscire?
Una ragazzina di 18
anni e Sylar il pluri-omicida
efferato?
Cos’è questa pazzia?
Dovrei concentrarmi
sull’associazione che so essere dislocata anche qui, proprio in questa città e
invece…
Magari se quella
ragazza è ciò che penso potrei servirmi di lei per poter
raggiungere l’associazione e poi dovrei…
Quando ormai non mi servirà più, naturalmente
sempre SE potrò servirmi di lei, dovrò farlo…forse…
In quel momento un nuovo bip-bip si intromise
fra i suoi pensieri, ripescato il cellulare fu lanciato qualche secondo dopo su
comò dove rimase in bilico e Sylar….beh, si preparò
per la serata.
Il cellulare era ancora in bilico quando poco tempo dopo,
uscito dal bagno tutto bagnato mentre si asciugava i capelli, l’occupante lo
spinse più al centro del comò e mentre compì quest’azione
non fu difficile leggere:
“Wow! Un gelato? Certo, mi va di sicuro….e ovviamente porta
i fazzoletti….sai com’è potresti inavvertitamente
sporcarti “in qualche modo”. Io direi che noi tre
potremmo vederci fra un’ora alla gelateria di stamattina….confido
sul fatto che un “uomo” come te riesca a trovare la strada per poter
ritornarci….altrimenti….beh, ci vediamo per strada! A tra
poco allora Gabriel!
Casa Bennet
“Papà stasera esco!”
“Okva bene te
l’ho detto!”
“Ma non era una domanda….”
“….Lo so ma
facciamo finta che lo sia….allora con chi esci?”
(Claire)Oh
no! Le bugie non sono mai state il mio forte…
Non posso mica rispondergli:
con un ragazzo dal nome s’angelo anzi d’arcangelo, un fisico niente male e due
occhi che in poco tempo mi hanno fatto letteralmente impazzire!
“Nuovi amici ovviamente”
“Ok allora ma non fare troppo
tardi!”
“Certo, vado a prepararmi”
Il cellulare di NoahBennet vibrò e comparve la scritta: “Nuovo messaggio”
Il testo diceva:
“Siamo in partenza ci vediamo
domani mattina alle sei all’aeroporto….a domani Noah!”
Frà se e sé, stavolta non
ascoltato da nessuno, il signor Bennet mormorò: “A
domani Mohinder….e vediamo di salvare milioni di vite
da domani….”
Eccoci qui! Il terzo capitolo è
finito!!!! Sono stata velocissima vero?!?!?!
per
aver commentato comunque Mew già Sylar
è davvero dolcissimo! In fondo non posso immaginare che una persona-personaggio
sia del tutto cattivo no?
E
ringrazio anche i lettori che tacciono comunque chiedo
ancora di lasciare dei commentini per favore solo per
farmi sapere se vi piace la storia o se stò
sbagliando ok????
È una cosa già fatta,
adesso mi metto le prime cose che trovo nell’armadio e poi mi avvio lentamente
verso la gelateria.
Dov’è il problema?
Devo soltanto
convincere il cuore a rallentare il battito!
Ma perché sono così agitata poi?
Ma mi stò veramente
ponendo questa domanda?
La risposta è troppo
lampante…non stò per uscire con un ragazzo qualsiasi,
stò per uscire con Gabriel, Gabriel Gray!
Va
bene ora mi vesto così non
perdo tempo.
La preparazione sarà
facile e veloce…
Quella che a detta della ragazza sarebbe dovuta essere una
preparazione veloce e facile si rivelò decisamente
meno facile e veloce del previsto.
La stanza di Claire era una camera
abbastanza ampia con le pareti dipinte di rosa antico (il suo colore
preferito), delle tende del medesimo colore, un
armadio alquanto capiente e sempre troppo piccolo per le necessità della
ragazza, uno specchio da terra che dava una visione totale di chi si specchiava
e vari oggetti che rappresentavano le varie fasi della sua vita, fra cui la
divisa da cheerleader della sua vecchia scuola a New
York.
Molto spazio era occupato da cornici che la ritraevano con
la sua famiglia in tutte le località che avevano visitato nel periodo in cui la
fuga forzata da tutti gli affetti non era nemmeno
lontanamente concepibile per la ragazza…insomma erano un monito per qualsiasi
avventatezza le fosse venuta in mente.
Fra le varie foto tre la ritraevano con una persona estranea
alla sua famiglia e che sarebbe arrivato fra poco tempo proprio in California: MohinderSuresh, il suo più caro
amico.
La loro amicizia era nata quando, inseguito alla
collaborazione fra il signor Bennet e la Compagnia, Mohinder fu invitato a lavorare in coppia con il signor Bennett quindi capitava spesso che restasse a cena o
finanche dormisse presso la casa del suo collaboratore: era diventato una sorta
di ospite fisso.
In fondo per Claire, Mohinder era un buon amico…ma come diceva la ragazza:
“Diventi odioso appena si sfiora il discorso sulla
Compagnia!”
“Non è questione di amicizia o
fiducia, Claire, è solo che non posso proprio parlare
del mio lavoro ora. Scusami”le rispondeva il ragazzo.
In seguito a questa risposta il volto della ragazza si
dipingeva immediatamente da un senso di irritazione e le
sopracciglia si aggrottavano immancabilmente; ma bastava un’occhiata
sinceramente rattristata da parte del suo amico indiano per farle scomparire
qualsiasi sentimento negativo nato in lei.
Molte volte Claire si era
soffermata a guardare le foto che la ritraevano felice con Mohinder
a New York, ma nello stato attuale era possibile
guardare soltanto una delle tre foto perché le altre erano coperte da indumenti
che la ragazza stava lanciando a casaccio nella stanza nel tentativo di trovare
qualcosa da indossare per quella serata.
“Non è possibile! Non ho nulla da indossare!”
“Cosa c’è tesoro?” disse la madre entrando quatta quatta nella stanza con il
timore di essere assalita da chissà cosa .
“Non ho nulla da mettermi mamma e molte di queste cose non credo che le indosserò mai! Ma perché mai
le avrò comprate?”
“Beh tesoro, se ti riferisci a quel vestito verde….beh, è un
vestito di Carnevale e almeno che tu non debba andare
ad una festa in maschera non credo sia appropriato….”
“Ah giusto è un vestito da….Tartaruga Ninja….ma questo non è mio!”
“Lascia stare cara ora ti aiuto io!
Tu intanto va a lavarti e a prepararti, ai vestiti ci
pensiamo più tardi”
“Ok mamma e se ti venisse in mente
ancora quel maglioncino rosa orribile che mi regalò
papà…no!”
“Ma non lo indossi mai! Papà
potrebbe capire che non ti piace!”
“Ok lo indosserò, ma non oggi per
favore!”
Il maglioncino-del-dibattito
era di un rosa acceso e sul retro era disegnato un ippopotamo, e regalare una
maglietta con un ippopotamo ad una ragazza di diciotto anni non è una saggia
idea, sul davanti c’era invece una scritta nera “The sweetiest
girl”(=la ragazza più dolce).
Insomma Claire lo considerava un
abominio della moda ed era convinta che ne esistesse
un solo esemplare….comprato ovviamente da suo padre.
“Ok tesoro ora vedo io” rispose
quasi affranta la madre.
“Ti ringrazio mamma!” e corse a prepararsi….
Stanza di Sylar
Appena uscito dal bagno Gabriel si asciugò poi si diresse al
suo armadio si grattò la paste posteriore della testa
con fare pensieroso ed estrasse dopo poco una maglietta a righe larghe
bianco-nera con un collo a “V”, dei pantaloni di jeans scuri, una giacca semi
elegante prese delle converse che erano disposte in ordine all’esterno
dell’armadio e si vestì.
Dopo essersi vestito si tastò in modo quasi involontario il
polso e non sentendo nulla sgranò gli occhi:
(Sylar)Dov’è
finito l’orologio?
In un secondo si catapultò in bagno e vide sulla specchiera
l’agognato oggetto, lo prese con una dolcezza quasi innaturale per le sue mani
e lo mise intorno al polso.
Spostatosi in cucina si soffermò a guardarlo e notò che il
vetrino era appannato, un lieve sorriso incorniciò il suo volto e con calma lo
ripulì; osservando l’orario si rese conto di essere in netto anticipo quindi si
sedette vicino al tavolo rotondo che si trovava al centro della cucina e si
passò una mano davanti agli occhi.
(Sylar)Sono
ancora le 15.25…
E devo smetterla di essere così teso perché
non c’è n’è motivo!
Non c’è n’è alcun motivo!
È solo una ragazza!
È solo…Claire…
Con passo fermo si diresse nella sua camera e si pose di
fronte alla parete piena di linee, volti e punti interrogativi; in altro, sul
muro era stata tracciata una scritta con una grafia strana, essenziale e
tuttavia sembrava quasi antica infatti le lettere
erano tutte spostate verso destra; dalla strana scrittura traspariva calma ed
eleganza.
Era possibile leggere nell’insieme di
quelle morbide lettere: “The Company”, e proprio quelle linee, quei punti e
quelle foto racchiudevano tutta la sua vita attuale….e tuttavia tutte le sue
priorità quel giorno passavano in secondo piano perché c’era qualcosa di meglio
di cui occuparsi: una ragazza anzi, Claire.
Mentre il suo pensiero vagava inevitabilmente in direzione
della ragazza non riuscì a trattenere una risata e con
passo svelto andò in cucina e aperta un’anta ne estrasse un pacco di
fazzoletti, anzi ne estrasse due:
“Non si sa mai” disse rivolto ad un interlocutore
immaginario “cosa potrebbe fare quella ragazza”.
Mise i due pacchetti nelle tasche, prese il portafoglio, si posizionò il cappello sulla testa e uscì di casa.
(Sylar)Adesso
devo arrivare a quella maledetta gelateria.
Da che parte sarà?
E se chiedessi?
Non vorrei darla vinta
a quella ragazza: la troverò da solo.
Casa Bennet ora 15.20
“Io direi che ci siamo tesoro”
Il “tesoro” era posizionato di fronte allo specchio e si
stava guardando con fare critico, e nel complesso si trovò carina con i suoi
jeans scuri, la sua maglietta a maniche lunghe blu scuro,un
cappotto nero e delle comode scarpe nere.
“Già mamma, approposito….”
“Dimmi cara”
“….Grazie!”disse poi abbracciandola
Non era facile esternare i propri sentimenti con la signora Bennet, era più una mamma che ti aiuta in silenzio, ti chiama con nomignoli da bambinetta
e poi va via senza sentire la necessità di ricevere ringraziamenti.
“Ma figurati Claire”
disse ricambiando in modo freddo l’abbraccio “Adesso vai o arriverai tardi dal
tuo amico”
“Ok….come? Guarda che esco con
degli amici, non esco mica da sola con un ragazzo!
L’ho detto anche a papà. Ma che vai a pensare”
La dichiarazione fu seguita da una risata isterica della
ragazza.
“Si, si certo cara”disse la mamma in
modo poco convinto
“Che cosa intendi mamma”disse Claire
in preda al terrore che sua madre sapesse o sospettasse
qualcosa, non voleva che suo padre sapesse alcunché….
“Intendo solo che ti conosco, Claire,
e che sono stata una ragazza anche io, tranquilla non dirò nulla a papà”
Le due si scambiarono un sorriso complice,
poi la ragazza si diresse con passo spedito verso la gelateria….
Sylar ,
davanti alla gelateria ore 15.55
(Sylar)Ce
l’ho fatta a trovare la strada!
Mi stò
ambientando bene
“Allora ce l’hai fatta a trovare la
strada eh?” disse una voce alle sua spalle mentre una mano gli dava due
colpetti sulla spalla
“Pensavi che non c’è l’avrei
fatta?”
(Sylar)Però,
niente male la ragazzina…
“Beh, sinceramente non ci confidavo tanto!”
“Come vedi eccomi qui….Sporcacciona”
“Si, ti vedo, ma non vedo la tua ragazza….”disse Claire guardandosi attorno
“Oh, ma è qui accanto a me”disse Sylar
abbracciando l’aria
“Hum vedo…allora che si fa?”
“Non saprei….”
(Sylar)
Cavolo non lo so davvero!
Sono secoli che non esco con una ragazza…
“Hum…che ne diresti di andare al
cinema?”
“Cinema? Ok ma solo se vediamo un horror”
(Claire)
Horror????
Noooo e adesso che gli dico?
Che al 90% dei film
horror ho sempre una mano davanti agli occhi modello
vedo-non vedo?
Sii forte Claire…fallo per questo bel ragazzo che hai di fronte!
Bel ragazzo sarebbe
anche riduttivo…
“Cos’è troppa paura?”disse Sylar
(Sylar)
Come mi è venuto in mente un film horror?
Magari adesso l’ho
spaventata!
Ma perché non ho atto
pensare a Gabriel prima di parl…
“Horror? È il mio genere preferito!” risponde la ragazza con
finto coraggio “Avanti andiamo”
“Ne sei sicura?”disse Sylar con la
faccia di chi aveva capito ciò che era stato taciuto dalla ragazza
“Sicurissima!”
Sylar e Claire
dopo aver comprato il biglietto andarono a sedersi…
“Wow, allora vediamo cosa dice la recensione su questo
film…”
Claire aprì uno
depliant che aveva preso alla biglietteria e cercò il nome del film che erano
in procinto di guardare, pose il foglio al centro fra lei e Sylar
e si sporse con fare innocente verso di lui, affinchè
anche lui potesse leggere,tenendo gli occhi fissi e bassi sul biglietto.
Sylar non essendosi accorto del
cambio di posizione della ragazza, poiché era intento
a guardarsi intorno con fare indispettito, si voltò velocemente ed essendo, per
fortuna, più alto di Claire si trovò di colpo a
sovrastare la testa della ragazza che ormai era proprio vicina al suo torace.
“Ma bene Gabriel, leggi qui:Il film è caratterizzato da scene
molto violente, si potrebbe addirittura definirlo un film splatter, di sicuro è
uno dei migliori in circolazione. Tuttavia è da
sconsigliare a chi non è abituato al genere. Voto 9. Insomma Gabriel, è proprio
il film che fa per noi amanti del genere horror”
Gabriel a poca distanza da lei non era molto concentrato
sulla recensione e guardava in modo rapito il volto della ragazza.
(Sylar)Cavolo!
Ma come ho fatto a
trovarmi in questa situazione?!
Certo che fa proprio
caldo…
Ma perché ha messo il
biglietto così al centro…se mi fossi mosso più a
destra le sarei finito addosso!
Cavolo Clairerenditi conto di ciò che
hai fatto avvicinandoti così tanto!
Un attimo!
Ma che stò dicendo?
Meglio che mi riprendo
così da non fare proprio la parte dello scemo…
Perché questo silenzio?
E perché mi stà
guardando…forse dovrei rispondere…
“Certo Claire!”
(Claire)Ahhhh!
Quando mi si è
avvicinato così tanto!
Riesco a sentire in
suo profumo e manca poco che sento i suoi battiti…spero che non riesca a
sentire i miei altrimenti…meglio non pensarci…
Gli occhi…sono
davvero…stupendi a dir poco…
Non so come o perché
ma riescono a trasmettermi tranquillità e un senso di protezione che non avevo
mai provato.
Frena Claire, sei solo al primo appuntamento…
E se ne rimanesse deluso?
“Allora Sporcacciona, sei pronta? Il film stà per iniziare!”
“Certo che sono pronta!...E
comunque”dice Claire abbassando di colpo la voce
“potresti evitare di chiamarmi sporcacciona qui? Sai c’è quell’uomo
dietro di noi che mi stà occhieggiando…non vorrei che avesse capito…altro….diciamo…”
“Chi è che ti stà occhieggiando?”
risponde Sylar voltandosi di colpo e lanciando uno
sguardo sprezzante a tutti coloro che erano dietro di
loro.
“Nulla Gabriel lascia stare” dicendo ciò Clairegli poggia una mano sulla spalla e lo fa voltare.
“Ah ecco che inizia….Claire….”e
mentre pronuncia il nome della ragazza si volta di
colpo facendo lo sguardo arcigno che causa una risata incontrollata nella
ragazza
“Che c’è Gabriel? Geloso?” risponde
la ragazza ancora ridendo.
“Geloso io? E di chi? Dell’uomo con
il riporto lì dietro? E poi….geloso
di te? Perché dovrei?”
(Sylar)Cavolo…Geloso…
Temo che la Sporcacciona abbia
colto nel segno…
Gelosia…è solo che mi
ha dato fastidio…
Ma non era gelosia!
(Claire)E
se fosse sul serio geloso?
Calma Claire non saltare a conclusioni affrettate!
Ora cerca riguardare
il film e cogliere i momenti in cui ci saranno delle scene che non riesci a guardare per chiudere prontamente gli occhi!
Nella sala si spengono istantaneamente le luci il che causa un altrettanto istantaneo senso di disagio nei
due che evitano di voltarsi.
Tre quarti d’ora dopo…
Le luci di colpo si riaccendono e Sylar,
voltandosi di colpo verso Claire, riuscì
a cogliere il momento in cui lei stava aprendo timidamente gli occhi e non
riuscì a trattenere una risata…una risata pura e di gusto.
“Che c’è Claire…paura?”
“Paura chi? Io?”dice Claire mentre tenta ancora di riprendersi”Certo che ho paura!!!!
C’è sangue ovunque e morte e….dolore! Menomale che è
solo un film”
(Sylar)Un
film…certo!
Perché la realtà è
molto peggio di un film
“Già! Beh vuoi che ti vada a prendere qualcosa da mangiare
“paurosa”?”
“Ok tieni”dice la ragazza
estraendo il borsellino con i soldi “dei pop-corn per favore”
Nel momento in cui la ragazza si voltò per dargli i soldi si rese conto che Gabriel si era tolto la giacca e
contemporaneamente lui si rese conto che la ragazza aveva tolto il maglione….
(Claire)Quando
ha tolto la giacca?
Non ero preparata a
questo!
Oh no, è peggio di
quanto pensassi…
Ero convinta che
avesse un bel fisico, ma accidenti non ero preparata a
questo
(Sylar)Ma
quando ha tolto il maglione?
Certo che quell’espressione tenera che ha sul volto le si addice molto bene…
Claire, Claire è la
prima uscita e guarda cosa mi hai portato a pensare!
Sono impazzito del
tutto!
Ormai è un dato di
fatto…
“Hem…Claire
che fai con quei soldi? Offro io!”
“Ma…ma…”tenta di dire la ragazza che spostando lo sguardo
dal torace al volto del suo accompagnatore aveva peggiorato
la situazione
“Torno subito”
Ma prima di andare Gabriel si
toglie il cappello e lo poggia sulla sedia, mentre era ancora a metà fila Claire lo vede tornare bruscamente indietro.
Sylarle si
piazza di fronte e guardando nelle file dietro di lei dice a voce più
alta del normale:
“Torno fra pochissimo Claire!”
Poi va via.
Claire avendo capito a cosa era
mirato quel gesto scoppia a ridere e per evitare di far brutte figure senza
rendersene conto si infila il cappello di Sylar, abbassa la visiera mentre continua ad essere scossa
da continue risatine, come delle convulsioni.
Due minuti dopo Sylar torna e
trova la ragazza ancora tutta presa dalle convulsioni…
“Tutto bene Claire?”poi alzandosi
e osservando le file posteriori “Sono tornato”
La ragazza scoppia a ridere senza più
trattenersi questa volta e Sylar vedendo quella
ridata così cristallina e gioiosa ride anch’egli contagiato.
“Ecco a te Claire” dice Sylar dopo essersi ricomposto
“Ah grazie!”dice la ragazza sistemandosi meglio il cappello
sulla testa
“Sai, ti stà bene….”
“Eh cosa?”dice la ragazza presa alla sprovvista
“Intendo il cappello” dice il ragazzo indicando il berretto
che lei aveva sopra la testa
Mentre Claire tentava di
sfilarselo per riconsegnarglielo lui mettendo una mano su quella
indaffarata della ragazza la blocca dicendo:
“Tienilo pure ti stà bene”
(Claire) Questo
è un complimento no?
È proprio un
complimento!
Gabriel Gray mi ha fatto un complimento!
(Sylar)Le
ho fatto un complimento…
Era proprio un
complimento in piena regola…
Beh,del
resto se lo meritava…stà veramente bene la ragazza!
“Grazie Gabriel!”
“AppropositoClaire
guarda qui…” e Sylar estrae un pacco di fazzoletto
che la ragazza gli sfila dalle mani e con espressione contrariata lancia via
“Claire ero preparato a questo e infatti” estrae il secondo pacco
“Ah Gabriel, hai fatto le cose per bene
vedo! Ma che bravo….allora
non posso rifiutare…sei il mio angelo!”
(Sylar) Un
angelo…
Se solo sapesse chi convive con Gabriel Gray non la penserebbe allo stesso modo…
“Ah ecco il secondo tempo….ce la
farai?” dice Sylar sogghignando
“Certo che ce la farò….”
Solo dopo cinque minuti del secondo tempo Gabriel sentì una
pressione attorno al suo braccio poi un intenso profumo gli appannò per un
attimo la mente finchè una voce familiare lo riportò
alla realtà, una voce che gli diceva:
“Ok è più difficile del previsto
con gli occhi aperti”
Una scena particolarmente orripilante fece sobbalzare la
ragazza che nel tentativo di riprendere il braccio afferrò invece la mano del
suo vicino.
Sylar rimase paralizzato da quel
gesto…
Non ricordava più da quanto tempo qualcuno non gli teneva
stretta la mano.
(Sylar) Ma
che fa?
Questa cosa non doveva
succedere!
Ho smesso di colpo di
ragionare!
Ma non posso, e non voglio, tirarmi
indietro…infondo si fida di me…
…si fida di me …
L’unica cosa che Sylar riuscì a
fare fu stringere la mano della ragazza che si sistemò in alto la visiera del
berretto e gli strinse la mano di rimando.
E in quel momento Gabriel non pensò
a Sylar, alla morte, all’odio, al potere….pensava solo alla sua compagna….
Pensava alla ragazza che, trovandosi vicino a lui, gli aveva
stretto la mano perché….si fidava di lui.
E anche se il sentimento non arrivò
in superficie e non fu esternato, un senso di felicità lo pervase….sentiva la necessità di proteggere quella ragazza….
E anche se dopo quell’attimo lo avesse disprezzato, solo quel sentimento che era riuscita a
suscitare in lui bastava per far nascere in Sylar un
sentimento che non aveva mai provato….più intenso
della felicità e imparagonabile all’amicizia.
“Penso di farcela ora Gabriel”gli disse la ragazza
avvicinatasi al suo orecchio
“Sono contento”
E ciò che Sylar in quel momento
non capì, perché troppo preso a capire sé stesso, fu
che alla la ragazza era persa nei medesimi pensieri.
Casa Bennet ore 23.00
“Ciamo papà, ciao mamma”
“Ciao cuccioletta!” le disse
dolcemente il padre chinando di lato il viso in attesa di un bacio che arrivò
prontamente “Allora com’è andata con i tuoi amici”
“Bene…benissimo. Ora se non ti dispiace vado a dormire”
“Ma certo cucciola buona notte e
sogni d’oro”
Arrivata in camera la Bennet si stese sul
letto e lesse il messaggio che aveva ricevuto, poi al culmine della gioia osservando
il cappello che aveva tenuto nascosto dal momento in cui era entrata in casa ripensò
alla fine della sua serata:
....davanti ad un gelato….
“Beh film, per quel che ho visto insomma”
disse la ragazza mentre si sventolava tentando di
farsi aria con il cappello
“Già…beh, forse è ora che tu vada a casa”
“Giusto allora buona….”
“Eh no, signorina, non ti lascio andare mica
da sola a casa….”
“Gabriel non ti preoccupare….”
“E se invece lo facessi? Avanti fammi
strada sporcacciona”
“Bene….approposito, come mai ti trovi qui in California? Abiti qui
con la tua famiglia?”
“La mia
famiglia? No….sono qui per fare un lavoro di ricerca….”
“Quindi sei una sorta di ricercatore bene, bene”
“Esattamente….una sorta di ricercatore…….”
….a qualche
metro dalla casa di Claire….
“Beh grazie
della serata Gabriel, ti rendo il cappello”
“Ah no….ti stà bene, tienilo tu”
“O…ok grazie”
“Allora buona
notte Claire”
“Buona notte….”
(Claire) Avanti Claire
per una volta comportati da donna e fallo…
Ok baciarlo e
fuori questione ma almeno…
E con uno slancio
che sorprese perfino se stessa si lanciò fra le braccia di Gabriel e lo
abbracciò….
A Sylar per un attimo mancò il fiato….il suo primo abbraccio,
il primo vero abbraccio della sua vita gli era stato
donato da quella ragazza.
Di tutte le
sorprese e le incertezze di quella serata una cosa era
certa: non l’avrebbe mai dimenticata!
Sorprendendo
perfino sé stesso Sylar le
restituì l’abbracciò poi le accarezzò lievemente la testa e la ragazza corse
via….
La ragazza sospirò poi pian piano di
addormentò….
Con ancora fra le mani il
cappello….
Stanza di Sylar ore 23.30
Non c’era stato modo per togliersi, anche solo per un
secondo, quella ragazza dalla testa….
Ma forse GabrielSylar
non voleva farlo, quella ragazza era ciò che di più incerto aveva in quel
momento….ma era ciò a cui non voleva rinunciare.
Si distese sul letto e le sue labbra si arricciarono in un
involontario sorriso, Sylar mosse le mani fino ad
incontrare il sorriso.
Era proprio il suo.
Stava sorridendo, perché era FELICE….
Nella prima volta per la sua vita era
“felice”: questa non è la sadica felicità derivante dall’acquisizione di
un nuovo potere….quella che provava era la felicità
pura, semplice e genuina che gli era stata negata sempre, perfino dai suoi
genitori.
Una ragazza, in un giorno era riuscita a fargli provare le
più belle e intense sensazioni della sua vita.
Claire, Claire,
Claire, Claire,….
Non l’avrebbe perduta per nessun motivo….
Fu un’azione istintiva quella di prendere il cellulare,
scorrere fino ai messaggi, poi trovare l’opzione
“Inviare messaggio” e comporre delle semplici parole che per lui significavano
molto:
“Grazie per tutto!
Buona notte Claire! ….Spero di poterti rivedere
presto!”
Dopo qualche minuto ricevette la riposta
“Grazie a te! È stata la più bella serata che abbia mai
trascorso! Ovviamente ci vediamo presto! Buona notte e sogni d’oro! Smack!!”
Sylar sorrise per lo “Smack!!” finale spense il
cellulare e si addormentò e nessun volto quella notte tormentò i suoi sogni….tranne uno….
…..ore 6.00 Aeroporto….
“Ciao Noah!”
“Salve Mohinder!”
“Avete viaggiato bene?”
“Benissimo! Guarda la bambina si è anche addormentata” disse
Matt, il poliziotto, sorreggendo la bambina
“Vedo” disse il signor Bennet
accennando un sorriso….
“Ora andiamo alle Compagnia….vieni con noi Noah” disse Mohinder tornando serio
“Si, ma solo come visitatore ovviamente”
“Va bene andiamo”
Intanto alla “Compagnia”
“Elle ho un lavoro per te….”
“Per te qualunque cosa papà”
“Sai che quella ragazza deve venire qui….”
“Si, e anche Sylar….lo voglio io!”
“Va bene, tesoro mio, ricordati chi stà
arrivando….mi raccomando comportati come sai e vedrai che presto li avremo
entrambi”
“Certo papà, maSylar
posso averlo in modo….personale?”
“Quello che vuoi tesoro mio, quello che vuoi….”
“Bene, ho deciso. Sarà mio!”….
ECCOMI QUI ho finito un altro capitolo….ebbene si fra ieri e oggi non avevo compiti da fare quindi mi sono
adoperata.
Allora vorrei ringraziare
MewAlexis
visto? Non si è perso…però è tenero no????
EIno chan
tranquilla anche io mi sono accorta tardissimo che hai aggiunto il dodicesimo
capitolo alla tua storia. Ah, per favore , non me lo
trattare troppo male Sylar per favore :P
Inoltre
ringrazio le suddette per avermi aggiunto fra i preferiti smackkkkkkkkk!!!!!!!!!!!!!!!!!
Poi
ringrazio anche chi legge e non commenta =) ma se mi lasciate un commento come
le brave MewAlexis e Ino chan
è meglio =P
Beh,
ciao a tutti quanti a presto e gia che ci sono vado a vedere le puntate che ho
scaricato di Heroes 2 serie con i sottotitoli
ovviamente =)
E a chi
piace Sylar e non le ha viste voglio solo dire….ve lo troverete sudato e in canottiera!!!! Grandissimi
sceneggiatori =)
La ragazza con calma si reca in cucina a preparare la
colazione.
“Vediamo cosa dice il giornale di oggi
Claire”dice la ragazza a sé stessa ridacchiando.
Dopo un’uscita momentanea che la raggelò, Claire si sedette in cucina di fronte ad una tazza di
cereali, latte, biscotti e nutella.
Alle 7.00 aveva ormai terminato la colazione ed aveva
“finito di leggere” in modo molto approssimativo il giornale.
“E adesso che faccio?”
In quel momento, come durante tutta la notte, pensò a
Gabriel e prendendo il cellulare scrisse in fretta e furia:
“Dormiglione! Guarda un po’ chi è già sveglia! Fatti sentire
quando vuoi! Buona giornata! Smack!….” poi sentendosi troppo sfacciata corresse il “quando” con un
“se” e lo inviò al suddetto ragazzo con il sorriso sulle labbra.
Alla Compagnia
“Salve signor Bennet! Mi chiami
pure Bob”
“La chiamerò signore comunque non
si faccia strane idee sono qui solo come ospite”
“Peccato…comunque questo non
significa che noi la manderemo via. Salve a tutti voi e ovviamente ben tornato Mohinder” disse il capo della Compagnia stringendo la mano
a tutti i presenti, il signor Bennet la strinse in
modo reticente, ed infine al dottor Suresh
“Grazie…comunque sai perché siamo
qui Bob….vogliamo sapere del virus” disse Suresh stringendo di rimando la mano
“Certo…prego entrate pure in questa
camera” disse il capo indicando e aprendo la porta di una stanza ben illuminata
che sembrava una stanza per conferenze “Hem…un attimo
Mohinder dovrei parlarti da solo”
Suresh si scambiò
un’occhiata veloce con il signor Bennet, poi rispose
con cortesia:
“Certo Bob” e poi rivolto agli altri “Andate avanti voi, io vi raggiungo subito”
Dopo che tutti gli altri erano entrati Mohinder
fu condotto in un’altra stanza, seguendo l’esempio di Bob si sedette alla sedia
di fronte a quest’ultimo.
“Dimmi pure”
“Mohinder sai di cosa voglio
parlarti….”
“Sinceramente non credo sia una scelta giusta Bob”
“Invece è Necessaria Mohinder…Necessaria! Chiamare colui che
si fa chiamare Sylar è del tutto Necessario”
“Non capisco il motivo sinceramente. Certo, hai detto che sarebbe estremamente utile Bob ma finchè non mi spiegherai il motivo non lo chiamerò e non prenderò
nemmeno in considerazione la possibilità di farlo, lo sai bene.”
“Certo, te lo spiego subito. Immagina, Mohinder, Sylar è un
agglomerato vivente di poteri….alcuni dei quali
sarebbero estremamente utili per la nostra ricerca e il suo sangue come quello
di PeterPetrelli e ClaireBennet potrebbero essere
fondamentali per la buona riuscita del nostro piano che tu sai alla
perfezione….”
“Certo: creare una cura per il virus Shanty.
Comunque Bob sai che Sylar
potrebbe essere pericolosissimo se…innescato….letteralmente, quindi io ci
penserei due volte prima di chiamarlo”
“Ovviamente sai che non siamo degli sprovveduti, al suo
arrivo aumenteremmo grandemente la sicurezza”
“…non so Bob, ci devo pensare….”
“Certo Mohinder ma la risposta mi
serve il più presto possibile perché la ricerca deve essere iniziata al-più-presto”disse Bob scandendo le ultime tre parole
“Lo so Bob, lo so”
“Bene Mohinder, ora andiamo a
parlare anche con gli altri. Anche se so già che
sorgeranno problemi con il signor Bennet”
”Oh Bob, puoi esserne certo!”
E i due si avviarono nella stanza
dov’erano riuniti gli altri.
Intanto Mollie, seduta sulle gambe
del poliziotto MattParkman
si stava stiracchiando assonnata.
“Salve a tutti” disse entrando Bob “e
ovviamente buongiorno a te Mollie” continuò
sorridendo e accarezzando amorevolmente sulla testa la bambina.
“Arriva al punto….Bob” concluse quasi con disgusto il signor
Bennet
“Certo! Dunque….”
Stanza di Sylar ore 7.30
La sveglia cominciò a suonare in modo continuo e in parte
fastidioso.
Con un rumore indistinto, come uno sbuffo, Sylar si alzò dal letto e grattandosi il retro della testa
si recò in cucina.
Qui prese il bollilatte e senza rendersene conto lo sciolse
in un attimo….
(Sylar)Perfetto!
È il terzo in questa
settimana!
Quindi aprì un’anta in basso
estrasse un pentolino, vi versò del latte e con calma lo mise sul fuoco,
preparò la tavola e in solitudine cominciò la colazione.
Una silenziosa colazione solitaria….
“Signor Gray, SignorGray è sveglio?” disse una voce da dietro la porta… “sono
l’amministratore signor Gray”
(Sylar)E
basta!
Stavolta non ho fatto
rumore…
“Signor Gray! È sveglio?”
(Sylar)Anche
se lo non lo fossi stato ora di sicuro lo sarei…
“Certo…arrivo in un attimo”
“Va bene”
Con molta calma Sylar cercò una
maglietta e la indossò….voleva evitare di farsi vedere
con addossò solo i pantaloni del pigiama dall’amministratore.
“Mi dica” disse poi aprendo la
porta ancora assonnato tuttavia accennando un sorriso forzato, molto diverso da
quello che aveva elargito la sera precedente….
“Signor Gray mi scusi per l’ora”
(Sylar) Ci
poteva pensare prima…
“Non si preoccupi, mi dica” disse Gabriel passandosi una
mano sugli occhi
“Signor Gray volevo avvisarla che
oggi ci sarà la riunione….
(Sylar)…NO!
“….di condominio, e visto che è
mancato alle ultime tre….”
(Sylar)
Chissà perché…
“….vorremmo che partecipasse almeno a questa”
“Il fatto è che non so se posso….a che ora è?”
“Non l’abbiamo ancora deciso proprio per darle la
possibilità di essere presente”
(Sylar)…………
“Ma che gentili….va
bene alle 17.00?”
“Sarebbe meglio alle 18.00”
(Sylar)…ma
che cortesia!
“….certocerto
ci sarò questa volta”
“Ne sono convinto. Arrivederci e buona giornata”
“Grazie…altrettanto!”
Sylar chiuse la porta
con un tonfo poi ritornò alla sua colazione….
(Sylar)
Chissà quanto durerà…
Io volevo vedermi con
la sporcacciona anche stasera…
Non avevo mai dormito
così bene e così in pace prima di ieri sera…
Mentre era intento a pensare ciò
notò che il cellulare sulle coperte lampeggiava….
Sylar si avviò
lentamente a prenderlo poi ritornò a tavola….vide
che era una chiamata….
“Pronto?”
“Gabriel? Sono….Mohinder”
“….”
“Gabriel?”
“Qui c’è solo SYLAR….per te….”
“Certo….volevo chiederti se ci potessimo vedere….devo
parlarti”
“Beh Mohinder, puoi anche parlarmi
ora….”
“No, la questione è lunga e delicata ed è necessario che te
la dica di persona”
“Mohinder…. Lo sai,
a me piacciono le donne!”
“Cosa c’è Ga….Sylar?” disse Mohinder
correggendosi subito appena aveva avvertito lo sbuffo infastidito del suo
interlocutore dall’altro capo del telefono “Siamo di buon umore oggi?”
“Forse”
(Sylar)Come
potrei non esserlo!
“Ci vediamo oggi alle sei?”
(Sylar)
E’una congiura per caso?
“Ho da fare….”
“Devi prendere qualche potere per
caso?”
“No, è qualcosa di più “normale”, che comunque
non deve interessarti….”
“Va bene facciamo domani alle 11.00
allora?Di fronte al cinema….c’è una
gelateria….andiamo lì?”
“Mohinder, Mohinder….te
lo ripeto: solo donne!”
(Sylar)
Solo Claire per la precisione…
“Sei proprio di buon umore Sylar”
“….a domani!”
Poi Gabriel chiuse la chiamata e si accorse solo in quel
momento della presenza di unsms….
“Ma che?”
Poi dopo averlo letto:
“Claire….” Sussurrò sorridendo
Poi passò subito in rassegna la rubrica fino a raggiungere
la voce “sporcacciona” e….chiamò con la tensione ce
aumentava ad ogni squillo, infine sentì semplicemente
“Gabriel?”
“Sporcacciona! Buongiorno….non solo mi faccio sentire, ma ti
propongo anche di uscire, che ne dici?”
“Buongiorno anche a te! Non vedo l’ora….dimmi dove e quando”
“Il problema è che avrei una riunione di condominio….alle
18.00….”
“Ok se vuoi vengo a salvarti….che ne dici se vengo con te alla riunione?”
(Sylar) Lei
alla riunione del mio condominio?
Che strana idea…del resto…
Perché no, è l’unica persona che vorrei avere
nella mia vita…ed è l’unica che, almeno per ora, vuole esserci…
“Per me va bene sporcacciona….prima
però devo andare urgentemente a comprare una cosa….”
“Esattamente cosa Gabriel? Se non
sono indiscreta”
“Un bollilatte per la verità”
“Un bollilatte? Stai scherzando? Non c’è problema….vediamoci
alle 18.00 all’angolo di casa mia”
“Va bene…Allora ci vediamo più tardi nemico-di-gelato”
“Ok…hey,
sporcacciona?”
“Sì?”
“Buonagiornata!”
Quest’augurio fu seguito da una brave risatina a cui seguì infine la risposta:
“Buonagiornata
anche a te Gabriel!”
Qui si concluse la chiamata.
Sylarpose il
cellulare sul tavolo poi si spallò (=appoggiò la schiena sulla sedia e
si stese un pochino…non so se il termine esista o sia dialettale….per sicurezza lo spiego) e incrociò le braccia dietro la
schiena.
“Un bollilatte….e se salisse qui? Devo assolutamente rendere
questa casa….normale!”disse infine Sylar spalancando
gli occhi
Ore 16.45 Casa Bennet
“Amore?”
“Dimmi mamma”
“Perché hai comprato questo? Ce l’abbiamo già sai?”
“Si lo so….diciamo
che è un regalo….”
“Ah capisco….è il ragazzo dell’altra sera”
“Mamma….” Disse la ragazza scocciata e anche un po’ in imbarazzo
“Ok, ok
non dico più nulla….per ora”
“Bene ora lo incarto e poi corro a vestirmi”
Ore 18.00 All’angolo di Casa Bennet
“Claire”disse Sylar
con galanteria
“Gabriel” ripose lei con lo stesso tono
“Credo che dovremmo fare una corsa….perchè la riunione
inizia ora e devo comprare il bollilatte”
“Non preoccuparti per quello” disse lei porgendo una busta(
di quelle rigide e colorate tipiche dei regali)
“Cos’è?”
“Un regalo no?”
“Un regalo?” ripetè lui sorpreso
“Si Gabriel un regalo per te!”
(Sylar) Mi
ha fatto un regalo…
Non è possibile Claire…perché mi stai facendo questo?
Claire…
“Beh….grazie” disse imbarazzato “Ma
cos’è?”
“E guarda invece di parlare”
Gabriel estrasse un bollilatte con una coccarda rossa sopra.
“Ti piace?”
(Sylar)Questa
ragazza non finirà mai di stupirmi
“Ti ringrazio” disse lui poi spinto da chissà quale forza
occulta….la abbracciò, così, d’impulso.
Claire anche se all’inizio ne
rimase sconcertata, ricambiò infine l’abbraccio mormorando al suo orecchio:
“Grazie a te!”
Dopo essersi separati Gabriel disse:
“Allora andiamo?”
“Ok ma prepariamoci a dar
battaglia….non ho mai visto una riunione di condominio
che non sia burrascosa”
“Già!”
“Non ti preoccupare
Gabriel. Ci sono io a difenderti” e così dicendo Claire
abbracciò il suo vicino
Il “vicino” rigido rispose all’abbraccio, poi quasi
sciogliendosi disse:
“Tu? E che vorresti fare?”
“Difenderti, solo questo”
(Sylar)
Difendermi…
Come potrei mai dire a
questa ragazza che è la cosa più bella che abbia mai avuto in trent’anni di vita?
Grazie Claire…
Io ti…voglio
bene…forse…
“Sai Claire? Ti stà bene quel cappello….”
“Dici?” disse lei toccandosi la
visiera
“Si te l’ho già detto una volta
no?”
“Già me lo ricordo Gabriel, me lo
ricordo bene”
Alla Compagnia MohinderSuresh e Bob
“Ha fatto la cosa giusta signor Mohinder”
disse il suo capo dopo aver ascoltato la chiamata fatta dal genetista
“Lo spero”
Bob si voltò verso un vetro scuro alle sue
spalla e senza essere notato annuì e sorrise.
Mohinder era all’oscuro del fatto
che dietro quel vetro ci fosse Elle, estremamente
interessata alla chiamata appena avvenuta che sorrideva in modo quasi sadico e
come chi avesse appena vinto qualcosa d’importante.
Allora innanzitutto vorrei scusarmi
per il ritardo ma come al solito il mio Internet ha sventolato bandiera bianca
per qualche giorno.
Comunque sappiate che ne ho
approfittato per scrivere qualche capitoletto in più =)
Allora, come consuetudine passo ai
ringraziamenti:
MewAlexis, ciao amora!!!!
Scusami per il ritardo comunque ti conviene scaricarti
le puntate nuove…non voglio anticiparti nulla…comunque sappi che alle 210 lo
vedrai appena uscito dalla doccia che si asciuga i capelli XD dolviccio!!!!
Ino chanhey grazie!!!! Non so che
dire…. Comunque dai entra anche tu nel funclubSylarClaire XD comunque anche
la tua storia mi piace un sacco? Continua ad aggiornare infatti
proprio ora vado a leggere i capitoli nuovi che, diciamo per cause di forza
maggiore, non ho potuto leggere e commentare prima!!!!
aras5Sylar da me?!?! Ok ero
tentata non solo di non postare più nessun capitolo….ma di segnalarla come
conclusa!!!!Approposito…la
2x10 mammamia!!!! Dai su che stasera c’è l’undicesima!!!!Comunque se me lo mandi anche
se ho postato un nuovo capitolo mi fai un piacere ;)
PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST
ti ringrazio ovviamente per i complimenti….ma ti giuro chem
i sento anche molto onorata che la mia storia venga
apprezzata da una ragazza con il nick “SylarTheBest” è fenomenale sai? Complimenti
Ok grazie
anche naturalmente a chi legge soltanto =)
“Ciao cara” disse il signor Bennet appena rientrato a casa
“Ciao tesoro! Ma che fine hai fatto
stamattina? Mi sono svegliata intorno alle 8.00 e tu non c’eri,
come mai non mi hai svegliato?”
“Scusami ma sai è successo un problema in azienda e sono
stato costretto ad andare lì già dalle….7.00 ed ho pranzato lì”
“Ah, non lo sapevo….beh, hai risolto questo problema?”
“Non lo so….non so proprio come
poterlo risolvere….”
“Beh, parlane con i diretti o il diretto interessato o con
qualcuno che comunque può darti una mano….”
“Il diretto interessato….giusto….dov’è Claire?”
“Oh, è uscita un quarto d’ora fa….”
“È uscita a quest’ora? E come mai? Dov’è andata?”
“Con….degli amici della nuova
scuola ha detto”
“Ah….va bene, quando torna le parlerò”
“A che proposito amore?”
“Nulla di importante”
Condominio di Gabriel Gray
“La questione è che io ho bisogno di silenzio e ordine e
queste scale sono sempre sporche” disse una signora tarchiata che Claire odiò a primo impatto
“Si ha ragione signora! La cosa non può continuare in questo
modo….ci conviene cambiare impresa di pulizia….allora
chi vota a favore di questo?” disse l’amministratore concitatamente
Tutte le mani si alzare simultaneamente,
fra le quale quella di Gabriel Gray.
“Il mio piano è sempre pulito per la verità” sussurrò
Gabriel all’orecchio della ragazza
“Chissà” sussurrò la ragazza al suo compagno “forse lasciano sporco solo il piano di quella signora per farle un
dispetto e sinceramente hanno tutto il mio appoggio…. Ma
sei sicuro che abbia un piano tutto per lei?”
Gabriel fece due accenni veloci poi mentre
stava per sussurrare sentì qualcuno pronunciare il suo nome.
“Approposito signor Gray” disse la stessa signora tarchiata
“Mi dica”
“Vorrei che lei la smettesse di fare tanto rumore….sa i miei piccoli Kitty, Titty, Sasha eMrPluffy non riescono a dormire
bene”
“Ha chiamato i suoi figli Kitty,
Titty, Sasha e MrPluffy?” disse Claire senza
riuscire a trattenersi
(Claire)
Non ho mai sentito dei nomi tanto ridicoli
“Certo che no ragazzina: Kitty è
un pastore tedesco, Titty è un pappagallo, Sasha è un
pechinese e MrPluffy è un
terranova”
(Claire)
Ora capisco la necessità di avere un piano tutto per sé!
Questa donna stà mettendo su un negozio di animali
abusivo praticamente!
“Complimenti signora!” continuò Claire
non riuscendo a dire nient’altro perché tratteneva ormai a stento le risate
“Tornando a lei signor Gray,
sempre se la sua ragazza lo permette ovviamente”
“Non…non sono la sua ragazza” disse Claire
tornando subito seria
“Non lo è signora McKenzie”intervenne Sylar
“Non lo è? E allora perché le stà
tenendo una mano sulla spalla?” rispose interrogativa la signora McKenzie
I due ragazzi notarono solo al momento la posizione in cui
si trovavano e anche se Claire ormai diventata tutta
rossa aveva cominciato ad allontanarsi, Gabrielmantenne la stretta sulla sua spalla e
anzi la rafforzò mentre diceva:
“Non la riguarda” senza mai voltarsi verso Claire che ritornò prontamente alla posizione precedente
con un sorriso
“Comunque signor Gray, dicevo, vorrei che la smettesse di fare tanto rumore
perché i miei animaletti non riescono a dormire”
(Sylar) Ma
cosa dice?
Ma se i suoi animali
abbaiano, miagolano e beh,Titty urla tutta il giorno!
Mentre la rabbia cominciava a ribollire Gabriel, dopo aver dato un’occhiata veloce alla ragazza stretta accanto a lui,
decise di mantenere la calma e rispose in modo piatto:
“Certo, mi scusi signora….”
In quel momento si sentì abbaiare molto forte e la signora
voltatasi di colpo con un sorriso disse:
“Oh MrPluffy
vuole la mamma” e mentre la signora McKensie cominciò a descrivere le caratteristiche di tutti i
suoi animali mentre sbuffi contenuti provenivano un
po’ da tutti i presenti, segno che era una descrizione che avveniva spesso, Claire si sporse verso Gabriel e gli fece segno di
avvicinarsi:
“Ma abbiano spesso?”
“Di continuo Claire, di continuo!”
“Bene Gabriel. Adesso manterrò la promessa”
“Cosa?”
“Signora McKenzie,
signora….ecco mi scusi” la interruppe Claire
“Cosa c’è ancora ragazzina?”
“Vorrei solo farle notare che di qualunque entità sia il
rumore prodotto da Gabriel, insomma da lui per intenderci” disse Claire indicando Sylar che la
guardava quasi sbigottito “non potrà mai raggiungere l’abbaiare di….MrPluffy! Quindi prima di
criticare gli altri tenga buoni i suoi animali!”
In quel momento ci fu uno scroscio di applausi
e molto addirittura si andarono a complimentare con la ragazza….
“Bene bene” intervenne
l’amministratore “direi di concludere qui la riunione:
chiedendo alla signora McKenzie
di tener buoni i suoi animali. Ora andiamo…e di fretta anche!” disse l’amministratore notando la rabbia crescente nella
donna bassa e tarchiata.
Claire naturalmente non sapendo che fare guardò Gabriel che le indicò le
scale e lei lo seguì….
(Claire) Stò davvero salendo a casa di Gabriel Gray?
Non ci credo…adesso
magari trovo una ragazza e lui mi farà:
“Vorresti essere la
madamigella d’onore al nostro matrimonio?”
Io a quel punto
morirei e…e nulla a quel punto sarei morta!
Persa in questi pensieri non si accorse di essere entrata
ormai in casa di Gabriel e trovarsi sull’uscio mentre lui le faceva segno
d’entrare.
(Claire)
Avanti Claire!
Come fosso rifiutare
l’invito di un ragazzo del genere
“È permesso?” disse timidamente la ragazza
“Guarda che non c’è nessunoClaire”
“Era per sicurezza” disse la ragazza aprendosi in un vasto
sorriso
Spero
di non aver dimenticato nulla di compromettente in giro per casa…
Calmati Sylar, Claire è solo…la prima
persona che entra in casa tua…
Cavolo!
“Hem….non saprei….che ne dici di un cappuccino visto che adesso hai il
bollilatte e lo strumento che fa la panna?”
“Ho uno strumento che fa la panna?”disse Sylarsbigottito
“Si è nella confezione del bollilatte….forse prima non l’hai
notato, ma c’è”
“Come? A ecco….beh, io non lo so
fare….”disse Gabriel timidamente grattandosi la parte anteriore del capo
“Dai vieni qui Gabriel ora ti
insegno io….dov’è la cucina? Fammi strada per piacere”
Dopo 5 minuti Gabriel era poggiato alla porta e guardava
rapito Claire che si adoperava per preparare due
cappuccini.
“Dove sono le tazze Gabriel?”
“In alto a destra”
“Ecco….bene….che c’è? Perché mi guardi
così?” disse Claire notando il modo rapito in cui Sylar la guardava
“Come? Ti stò solo guardando
normalmente. Non posso?”
“….perchè no” disse Claire facendo
finta di pensarci “Approposito vai a preparare la
tavola che ci beviamo questi cappuccini”
(Claire)
Menomale che sono solo cappuccini!
Se avessi dovuto
cucinare la pasta avrei fatto una figura…
E così è qui che abita Gabriel?
Bella casa…si vede
naturalmente che abita solo, per fortuna!
Pperò è proprio un bel posto.
Forse non sarei dovuta
salire, ma non è un ragazzo qualunque è Gabriel.
Il miglior ragazzo che
abbia mia incontrato.
Il
migliore…tuttavia anche il più misterioso da un certo punto di vis…
“Ho finito” disse Gabriel tornando in
cucina “Hai fatto? Bene porto io….”
Sedutisi al tavolo, i dire ragazzi cominciarono a parlare
del più e del meno.
Finiti i cappuccini….
“Che si fa ora?” chiese il ragazzo
“vuoi uscire?”
“Uscire?” disse la ragazza “Per andare dove?”
“Non lo so sinceramente….”disse Gabriel pensieroso
“Un attimo Gabriel mi squilla il cellulare”
Claire andò in disparte ed aprì la
conversazione:
“Pronto?”
“Claire sono papà….dove sei?”
“Ciao papà! Sono…in giro con degli
amici….è successo qualcosa per caso?”
“No nulla, volevo solo chiederti se potevi tornare un po’
prima stasera a casa perché avrei bisogno di parlarti”
“Certo papà….farò in modo di tornare prima. Ma sei veramente sicuro che non sia successo proprio nulla?”
“Davvero Claire, devo solo farti
una proposta….”
“C’è il rischio che ripartiamo vero?”
“…..”
“Rispondimi papà”
“….si, si potrebbe esserci. Ma ne
riparliamo stasera a casa e…goditi la serata, tranquilla amore”
(Claire)
C’è il rischio che io parta…
Ancora…dovrei lasciare
tutto ciò che ho costruito, e che stòcostruendo qui…
…Gabriel…se partissi
dovrei dirgli addio per sempre
Per quanto
probabilmente sia la cosa più avventata ed irrazionale che abbia mai fatto…
Non posso
tirarmi indietro…devo dirglielo…Ora!
“Allora tutto a posto Claire?”
disse Gabriel quando la vide ritornare pensierosa
“Cos’è? Uno spasimante?” aggiunse poi sorridendo pensieroso
“Gabriel” disse la ragazza senza aver accennato un sorriso
“Devo dirti una cosa importante”
“Importante? Che cosa è successo, Claire?”ripose Gabriel preoccupato
“Lo so che se mio padre venisse a sapere ciò che stò per fare le conseguenze sarebbero catastrofiche, ma
ritengo necessario farlo”
“Claire….spiegami
tutto” disse il ragazzo sospettando ormai qualcosa di grave
“Non è semplice da spiegare Gabriel, perché mi è stato
proibito di riferirlo a chiunque, ma sento la necessità di dirlo a te….so che
posso fidarmi vero?”
“Certo che puoi fidarti di me Claire,
per qualunque cosa. Siediti pure, ti ascolto”
La ragazza si sedette di fronte a Sylar
gli prese le mani e lo fissò intensamente.
“Io non sono precisamente ciò che tu pensi Gabriel, ho delle
capacità….”
“Capacità?” disse Gabriel
Poi Claire lo guardò
negli occhi è incominciò a raccontare….
Alla Compagnia
“Mohinder come puoi pensare di
tentare di portare Sylar dalla nostra parte?!”
Rispose arrabbiato e sbigottito Matt
dopo aver appreso della telefonata fatta tempo prima e
del motivo che aveva spinto il genetista a mettersi in contatto con Sylar.
“Matt devi capire che il virus Shanty potrebbe uccidere anche lui, quindi è nel suo
interesse collaborare, no?”
“Mohinder, stiamo parlando di Sylar….te lo ricordi?”
“Matt, non sono un sentimentalista
lo sai, sono un uomo di scienza dunque mi baso sui fatti, ma so cosa ha subito Sylar durante la sua vita e sai, forse ti sembrerà strano
sentirlo proprio dalla persona che ha perso suo padre a causa di Sylar, ma io credo che bisogna concedergli un’altra
possibilità”
“Possibilità? Ad un uomo che voleva distruggere mezza New York? Non vedo l’ora! Anzi, visto che ti fidi tanto,
perché appena lo vediamo non gli affidiamo Mollie? Che ne dici? Ti piace
l’idea Mohinder?”
“Matt non stò
dicendo di concedergli la nostra piena fiducia….però
io….”
“Mohinder, Mohinder
basta! Ho capito cosa vuoi dire. Lo sai, sei il mio migliore amico e per una
volta voglio darti retta, questa volta soltanto
però…sappilo! Ma, ma e dico “ma” qualora la sua presenza minacciasse
anche in minima parte la vita di Mollie sai che non
esiterei a farlo fuori in un attimo” Così dicendo Matt
accarezzò la canna della sua pistola
“Concordo pienamente con te Matt e
lo sai. Anche per me la sicurezza e la felicità di Mollie
vengono al primo posto” rispose convinto Mohinder
“AppropositoMohinder
c’è una domanda che voglio farti da quando siamo
arrivati”
“Dimmi Matt” disse
curioso Mohinder
“Cosa ne pensi di questa
Compagnia?”
“In che senso Matt?”
“Mi spiego meglio, insomma gli ideali di cui ci hanno
parlato sono….giusti, anche se ritengo i loro metodi discutibili….ma,
non so come dire, c’è qualcosa che non mi torna sinceramente”
“Stavolta, Matt, sono io a doverti
dare ragione, tuttavia ora la
Compagnia rappresenta la nostra maggiore forma di protezione,
e per ora preferisco non rinunciarci, ma stà
tranquillo sai che rimango sulla difensiva”
“Esattamente Mohinder, speriamo
bene”
Casa Bennet
“HeyClaire
tesoro! Ben tornata!”
“Ciao papà, scusa ma ti dispiacerebbe se parlassimo domani?”
“È forse successo qualcosa con i tuoi nuovi amici?”
“Preferisco non parlarne….
“Va bene amore, allora buona notte. E
ricordati che se hai bisogno di me vieni pure a chiamarmi in qualunque momento”
“Lo so papà buona notte”
Salita in camera la ragazza chiuse gli occhi e ripensò a come era riuscita a raccontare a Gabriel dei suoi poteri e
di come, dopo essersi ferita, gli aveva mostrato la rimarginazione
istantanea della sua pelle, ripensò alla faccia sbigottita di Gabriel dopo aver
visto ciò che era capace di fare e copiose lacrime le bagnarono le guance e
scesero fino al collo.
Un profondo senso di vuoto incolmabile aveva stretto la
ragazza come in una morsa, era qualcosa di insostenibile
e lacerante…più di qualsiasi altre ferita o dolore fisico a cui fosse stata mai
sottoposta.
Ma il cellulare all’improvviso….vibrò….
Stanza di Sylar
Gabriel era seduto in cucina con i gomiti poggiate sul
tavolo e la testa fra le braccia.
(Sylar) Claire…
Dunque anche lei ha un potere, di grande
importanza per me.
Ma…lei è Claire…
Lei è la prima persona
che si è fidata di me, la prima che mi ha reso veramente felice, la prima che
mi ha abbracciato, la prima che mi ha fatto un
regalo…l’unica a cui abbia mai tenuto.
Eppure l’ho lasciata andare via…ho visto la paura
sul suo volto dopo avermi mostrato ciò che è capace di fare…e l’ho lasciata
andare via.
So cosa stà passando, successe anche a me quando mostrai a mia
madre e a mio padre ciò che ero capace di fare.
Volevo renderli felici
e orgogliosi di me, invece prima mi rivolsero lo stesso sguardo disgustato con
cui mi hanno sempre guardato e poi ho udito le loro urla:
“Sei un mostro”,
“Com’è possibile che esistano
persone, se così posso definirti, come te? Se lo avessi saputo alla tua nascita
a quest’ora non saresti qui”
“Mamma, papà lasciatemi spiegare, per favore…non è colpa mia e nemmeno
vostra. Questi poteri li ho “guadagnati” per rendervi
felice.
Ho fatto tutto per voi! Voglio che per una volta nella vita siate
orgogliosi di me, vostro figlio. Per favore!”
“Orgoglio…Gabriel non puoi davvero credere che
noi potessimo essere orgogliosi di te! Hai delle capacità fuori dal
comune, è vero; ma questonon ti
rende migliore di nessun altro”
“Mamma, papà…vi prego! Per una volta…cercate di
ricordare che sono vostro figlio…Vostro Figlio…VOSTRO FIGLIO!”
“Non siamo mai stati orgogliosi di nostro figlio, ed ora…non ne abbiamo più uno”
“Come?”
“Và via Gabriel e non tornare. Questa è
l’ultima volta che intendiamo rivolgerti la parola. Via!”
E come sono andato via io ho lasciato che
fuggisse anche Claire…
Non posso farlo.
Non intendo perdere quella ragazza
Sollevò
lentamente la testa e due occhi marroni pieni di
lacrime brillavano sulla carnagione scura.
Chiunque
l’avesse visto in quel momento avrebbe considerato
difficile comprendere se fosse un angelo o un demonio.
Velocemente
Gabriel prese il cellulare e compose un messaggio, lo inviò a Claire è uscì di corsa da casa.
Il messaggio
era semplice e poco chiaro….ma dava precise
istruzioni:
Ino chaneh eh anche tu sei rimasta sbigottita come me!!!! Mammamia, ti capisco
perfettamente! Comunque grazie per i complimenti, ma
vorrei aggiungere che non è vero che non sei brava nei dialoghi, mi piace molto
il tuo modo di scrivere! (figurati che ho messo due
delle tue ff nei preferiti!) ciao tesora
mi raccomando continua le tue ff e recensisci =*
MewAlexisallora praticamente ho
invertito un po’ la situazione cioè la diffusione del virus è precedente alla
bomba =P e comunque…siiii dai scrivi qualcosa sulla
coppia pucciosa anche tu dai!!!! I pucciosiforever! Io aspetto
impaziente ;)
PsYcHoGIRL_SYLARtheBESTgrazie colei-che-ha-il-nick-più-bello
=) grazie tante!!!! Mi raccomando continua a recensire
=)
aras5si, ti saluta Gabriel che è qui con me (= nei sogni
ovviamente) ihihihih io stò
già scaricando la 2x11 speriamo sul serio che finisce presto stò sciopero altrimenti volo in america e vado a tirare le
orecchie a tutti gli sceneggiatori… e hem, già che ci
sono una capatina a Zachary la faccio e poi…mi
trasferisco lì ovviamente (e chi mi schioda più) grazie per il commento =*
“Non muoverti assolutamente da casa….non muoverti
assolutamente da casa”
Claire rilesse più volte ad alta
voce il messaggio che le era appena arrivato senza riuscire a staccargli gli
occhi di dosso.
Nonostante avesse riletto più volte il messaggio
non riusciva a darsi una risposta certa sul significato di quelle parole:
volevano forse significare che lui la accettava per quel che era? O forse
voleva dirle una volta per tutte di lasciarlo in pace
e di uscire definitivamente dalla sua vita?
Più queste domande rimbombavano nella sua mente più il
messaggio veniva riletto con insistenza.
Quelle poche parole stavano torturando la giovane cheerleader.
La situazione continuò a peggiorare finchè
non sentì un familiare “dlindlon”
della porta di casa e dei passi che sicuramente si dirigevano solleciti in
direzione della porta:
“Salve!” sentì dire Claire dalla
voce di sua madre
Poi udì una voce più bassa che rispondeva e formulava
qualche altra parola ma non comprendeva perfettamente
di chi fosse…
“Oh, forse cercava mio marito? Sa è
uscito da….”
Ancora brusii indistinti
“Ah, mi scusi! Sa pensavo fosse un
dipendente di mio marito…ormai vengono solo loro a trovarci a casa….comunque può salire se vuole è la terza porta a destra”
(Claire) La
terza a destra?
A casa mia c’è una terza porta a destra?
Cos’è? Qui c’è
l’entrata per Narnja e non ne ero
a conoscenza?
“No…scusi, è la terza a sinistra!”
Per la prima volta da quando era tornata a casa Claire sorrise con le lacrime agli occhi che accennavano ad
uscire, ma per chissà quale motivo rimanevano in
bilico fra le sue palpebre, appannando la visuale della ragazza e
costringendola a stropicciarsi spesso gli occhi in modo fastidioso.
Mentre Claire si stava
stropicciando gli occhi per l’ennesima volta sentì due
leggeri colpetti sulla porta che le indicavano che qualcuno aveva bisogno di
lei…
“Narnja non è dietro questa porta!” disse Claire senza
rendersene conto
I colpetti sulla porta si ripetettero.
“Chiunque tu sia non sono
dell’umore giusto per mangiare o nemmeno per parlare!”
Uno sbuffò impaziente seguì la risposta perentoria della
ragazza che udì la serratura della porta scattare.
(Claire)
Non è possibile che qualcuno l’abbia aperta!
L’ho chiuso appena
sono entrata e la chiave e dietro la porta
La porta si aprì di scatto….
“Pechè non mi hai aperto subito la
porta?” disse Gabriel sorridendo
“Perché….come
hai fatto ad aprire la porta? Ero sicura di averla
chiusa a chiave!” rispose la ragazza imbarazzatissima,
mentre si tormentava le maniche del pigiama
(Claire)
Cavolo! Come mi è venuto in mente di cambiarmi?
E adesso che faccio? Qualunque cosa sia venuto a dirmi è meglio che me la dice subito perchè sono
troppo sulle spine.
Ti prego Gabriel!
“Come ho fatto Claire? Così
guarda!”
Il ragazzo tese la mano in avanti e un
peluche poggiato sulla scrivania della ragazza si alzò in volo e si
avvicinò alla ragazza volteggiando incurante dello sguardo sbigottito della
ragazza.
Claire spostò lo sguardo dal peluche a Gabriel che guardava l’orsetto volteggiante in
modo molto concentrato.
Il peluche era intanto arrivato
accanto alla ragazza e cominciò a girare su sé stesso come una trollola….
“Gabriel….”sussurrò la ragazza
Sylar scosse per un attimo la
testa e abbassò la mano, contemporaneamente il peluchecaddè inanimato per terra come….un
normale peluche….
“Gabriel…tu….”cercò di dire la ragazza
“Scusami se non te l’ho detto prima, ma quando ho visto il
tuo potere sono rimasto così….”
“Sconcertato?” suggerì Claire mentre le lacrime cominciarono nuovamente ad affacciarsi
“….sorpreso Claire. Non immaginavo
minimamente che anche tu avessi dei poteri. Tutto qui!”
“Quindi?” Claire
era impaziente di sapere avrebbe comportato questo nella loro “amicizia”
“Quindi cosa?” ripetè Gabriel
accennando un sorriso
“Adesso?” chiese Claire sollevata
“Adesso? Come prima Claire! Credi
davvero che ti avrei lasciato andare nel mondo a
combinare danni senza che io fossi lì a salvarti? Chi ti porterà
io fazzolettini?” disse Sylar avvicinandosi alla
ragazza
“Chi mi proteggerà dall’uomo con il riporto al cinema?”
“Allora era davvero lui quello che occhieggiava?”disse Sylar fermandosi come se avesse avuto una rivelazione
sconcertante “Maledetto” disse voltando lo sguardo a destra e stringendo il
pugno in alto
Claire si avvicinò al ragazzo di
fronte a lei e strinse il pugno fra le sue mani.
Sylar voltò istantaneamente la
testa vesto di lei e trattenne il respiro.
Claire gli pose le mani ai lati
della testa.
Gabriel la guardò negli occhi, le mani gli
caddero rigidamente lungo i fianchi.
Clairegli
sorrise.
Gabriel…cominciò a sentire caldo ovunque, d’improvviso la
maglietta e il giubbotto erano troppo stretti.
Claire si alzò
sulle punte e con una minima pressione delle mani gli chiese
implicitamente di chinare la testa.
Gabriel obbedì oramai del tutto inebetito e impotente di
fronte a quella ragazza che aveva vinto ogni reticenza del suo io.
Claire si avvicinò al ragazzo,
alzò il mento e posizionò un leggero bacio sulla
fronte del ragazzo.
Gabriel chiuse gli occhi e in un attimo si strinse a lei.
“Come farei senza di te Gabriel!” disse Claire
poggiando la testa nell’incavo del suo collo.
In quel momento sentirono dei passi che si dirigevano al
piano superiore e si distaccarono imbarazzati.
“Hey ragazzi!” disse la mamma di Claire
“Dimmi mamma” rispose la ragazza evitando di sfiorare gli
occhi del ragazzo di fronte a lei che invece quasi sadico cera in tutti i modi
di indurla anche involontariamente a guardarlo muovendo le sopracciglia o
spalancando di colpo gli occhi
“Vi ho preparato qualcosa….venite giù?”
“Certo mamma”
“Certo signora” disse Gabriel
sentendosi toccare la spalla dalla signora Bennet
“Ok, allora vi aspetto giù….”
Detto questo la signora Bennet andò via….
“Allora andiamo da tua madre Claire?”
“Certo Gabriel”
La ragazza lo precedette, ma mentre stava per aprire la
porta Gabriel con uno scatto fulmineo la spinse fra le sue braccia e
abbracciandola le disse:
“Come farei senza di te Claire…sai,
prima non ho avuto tempo di rispondere”disse Gabriel con uno sguardo da
cucciolo smarrito
“Non c’è assolutamente problema” disse Claire
con uno sguardo furbo
(Claire)
Problemi!?!?
“Allora ragazzi? La crostata si raffredda! Ah Gabriel vuoi qualcosa di particolare da bere?Non so qualcosa di
alcolico?”
“No signora, sono astemio!”
“Ma bene! Che
bravo ragazzo! Mi piaci molto sai?”
“NO!” disse Sylar
rivolto alla ragazza
“Cosa c’è Gabriel?”
“Io non voglio mica piacere alla mamma!”
“Ti assicuro che alla figlia piaci anche
se non te l’ha detto”
“Hum, chiederò appena possibile”
Detto questo i due ragazzi scesero in cucina….
In città
“Cosa c’è di così importante Mohinder?”
“L’ho fatto Noah”
“….non starai dicendo sul serio”
“E’ qui Noah, lo
incontro domani”
“Sai che lo ucciderò se posso vero?”
“….non lo farai Noah, lui e Clairesono gli unici che possono
salvarci tutti quanti dal virus Shanty”
“Mia figlia non starà mai a contatto con…con quell’essere Mohinder”
“Tranquillo….fidati di me Noah. Ti
ho mai tradito?”
“No incominciare da ora….okok ci riprovo….noMohinder, non mi hai mai
tradito, e sono sicuro che non lo farai neanche stavolta perché altrimenti….”
“Fermo Noah”
“Va bene stò zitto”
“Noah?”
“Tu hai fiducia nelle persone?”
“Non credo proprio Mohinder. La
mia vita mi ha insegnato a diffidare di chiunque….perchè?”
“Perché voglio sperare su una
persona”
“Beh, ci puoi provare”
“E se fosse difficile?”
“Nessuno ti vieta di provare, ma di andare con i piedi di piombo anche Mohinder”
“Piedi di piombo….devo andare Noah….ho
da fare”
Stanza di Gabriel Gray
“Cavolo!” disse Gabriel tentando di aprire la porta di casa con in mano una busta piena di pezzetti di crostata che gli
aveva dato la mamma di Claire
Dopo aver vinto l’impresa il ragazzo poggiò il tutto sul
tavolo.
“Mohinder?” disse Sylar senza nemmeno voltarsi avendo udito il suo respiro
“Sylar….”
“Non era domani alle sei alla gelateria?”
“Ho bisogno di parlarti immediatamente….”
“Sei impaziente Mohinder? Che cosa c’è?”
“Allora….”
“Vediamo…la CompagniaMohinder?”
“Come…come lo sai?”
“Non stò con le mani in manoMohinder….siediti”
Mohinder lo guardò sbigottito.
“Gra….grazie. a cosa devo tutta
questa gentilezza?”
“Al fatto che ho bisogno di te Mohinder.
Voglio rimanere in vita….e anche tu se ci pensi bene quindi smettila con queste
domande insensate”
“Va bene….ora ti spiego tutto. Comunque
vorrei sapere chi devo ringraziare per questo tuo cambiamento”
“Che cambiamento Mohinder? Sono sempre lo stesso Sylar!”
“Va bene….allora….”
“Crostatina alla cioccolata?”
disse Sylar porgendogli il piatto della signora Bennet
“Come?!?!” disse Mohinder convinto di non aver sentito bene
“Crostatina?”
“Non l’avrai fatta tu?! Guarda che
per quella storia del veleno nei cibi… io scherzavo….”
“Mohinder non l’ho fatta io….”
“Intrattieni normali rapporti adesso, Sylar?”
“A quanto pare si….”
Un’ora dopo….
“Se è l’unico modo….ci sono Mohinder”
“Verrai alla Compagnia allora?”
“Si….quando dovrei venire?”
“Domani….”
“Ci sarò!”
“Buona la crostata comunque! E’ da
un po’ che non uccidi nessuno Sylar che ti è
successo?”
“Cos’è vuoi che riprenda le vecchie abitudini?”
“Vorrei vederti cambiare Sylar….”
“Chi ti dice che non è già successo
Mohinder?”
“Chi è lei?”
“Come?” disse Sylar preso alla
sprovvista
“C’è sempre una lei Sylar….avanti chi è?”
“Non c’è nessuna lei Mohinder e
ora và via, non te lo chiederò una seconda volta!”
Hey scusate per il ritardo ma la scuola mi ha chiamato a rapporto.
Allora ci sono alcune cose che devo dire su questo capitolo:
1)Mohinder come avrete capito mi
piace un bel po’ come personaggio….quindi vorrei
dargli un bel ruolo anche qui….
2)Come avrete notato Elle è stata nominata una sola volta….però si capisce che (quella ruba fidanzati) ha una cotta per
(il mio) Sylar….qui sorge la
domanda: vi piace come idea?
3)Zachary Quinto è proprio ….. “sbavsbav”
(questa non ha attinenza con la storia ma è una postilla comunque degna di
nota)
4)Al 7° rigo c’è il rumore per il campanello…allora, non so
il vostro ( il mio forse è rotto) ma il mio fa un
rumore sordo che può essere interpretato ssolo come
un “dlindlon” quindi ho
voluto dare importanza anche al mio campanello che sopravvive da secoli
immemori….
Ok
quindi come avrete capito ho intenzione di chiedere
consigli per rendere la storia meno “privata” vi piace come idea?
Ora passo ai ringraziamenti:
aras5: foto autografata??
Va bene va bene ma solo se continui a commentare (sono
a metà frà il sadismo e la depressione da ultimo anno
scolastico perdonami….sono più vulnerabile di una
donna in cinta ihihihih)comunque grazie del
commento!!!! =*
PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST, macchè grazie!!!! La tua storia
merita!!!! E come ho già scritto nella recensione
perché non scrivi un’altra storiasuSylar???? Magari romanticona?*_*grazie per i complimenti!!!! =)
MewAlexisbrava bravaAlexis mettiti al lavoro XD siiii sono pucciosissimi
insieme!!!! Grazie per la recensione tesora =*
Ino chanIno (ora posso chiamarti Ino
liberamente perché mi hai dato la tua benedizione e me ne servirò) olèstò creando proseliti delle SylarClaire….comunque tesò
bellissime le tue storie =) Sono onorata di aver te come lettrice e
commentatrice =)
Alla
prossima uagliò (Si…si…stò
salutando come lo speaker di Candid Camera….e allora?
Mi piace quel programma XD)
“Bentornato papà” disse Claire
pimpante andandogli incontro
“Ciao cuccioletta mia!” rispose il signor Bennet stringendola a sé
“Allora dove sei andato?”
“A fare alcune cose” rispose in modo
superficiale il signor Bennet poi aggiunse
sotto voce rivolto a sua figlia “Claire, avrei
bisogno di parlarti da solo….il più presto possibile”
“Anche adesso possiamo parlare papà….seguimi”
gli rispose con lo stesso tono la ragazza
“Mamma io e papà andiamo in salasso a guardare la tv se non
ti dispiace”
“Ma come? E chi
cucina qui?”
(Claire)
C’è un solo modo per potermi liberare momentaneamente della mamma…
Naturalmente ne andrà della mia dignità…ma devo farlo…
“Certo mamma! Scusami adesso vengo
ad aiutarti….papà parliamo più tardi”
Claire raggiunse la mamma dove
aver fatto l’occhiolino a suo padre dando le spalle alla donna intenta ai
fornelli…
“Allora mamma cosa cucino?”
La signora Bennetspalancò gli occhi poi disse con non-chalance:
“Tranquilla tesoro ce la faccio da sola, stavo scherzando,
vai pure con tuo padre”
“E va bene mamma. Andiamo papà”
(Nel salotto di casa Bennet)
“Allora papà dimmi tutto” disse Claire
dopo aver acceso la televisione ed aver alzato il volume ad un livello più alto
del normale in modo che coprisse totalmente i loro bisbigli
“Ecco Claire….ti
ricordi quando ti parlai del virus Shanty? E ti dissi che non c’era cura?”
“Come potrei dimenticarlo papà visto che so di rischiare la
vita a causa di quel virus?”
“Ebbene Claire….a
quanto pare esiste una cura”
“DAVVERO?” urlò di colpo la ragazza
“EH GIA’TESORO….QUESTO PROGRAMMA E’ DAVVERO ORRIBILE….AVANTI
CAMBIAMO CANALE…Non gridare per favore Claire, comunque si, c’è una cura…ma c’è un problema”
“C’è sempre un problema papà…avanti spara il problema quotidiano”
“La cura è data dalla somma del sangue di due persone”
“Bene, una naturalmente sono io papà, altrimenti come al solito non mi avresti detto nulla….e l’altra persona invece
è….”
“….Sylar….”
“CHI?”
“COME CHI TESORO? QUESTO PRESENTATORE E’ FAMOSISSIMO….Claire controllati!”
“Scusami ancora….ma papà, Sylar non accetterà mai!”
“Qui ti sbagli tesoro mio….ti sbagli”
“Ha accettato?”
“Ho parlato da poco con Mohinder”
“Mohinder è qui e non mi hai detto
nulla?” sibilò la ragazza portando il viso più vicino a quello del padre
tentando di fargli paura
“Claire dovevamo risolvere una
piccola faccenda….e comunque è arrivato da poco
tranquilla”
“Va bene, va bene…e quando dovrò
venire a dare il mio sangue?”
“Claire non è così facile…Le,
diciamo sedute, non saranno una sola perché bisogna sperimentare per le diverse
tipologie di virus, sai ti ho già spiegato che ci sono state diverse
ramificazioni del virus”
“Ho capito….quindi io dovrei
incontrarmi con Sylar….”
“Si Claire, temo proprio che ti
dovrai incontrare con Ga….Sylar….”
“Ok, quando la prima seduta?”
“Domani tesoro….domani alle 18.00”
(Claire)
Non potrò vedermi con Gabriel…
Magari se gli
spiegassi tutto…capirebbe…
“Venite a tavola è pronto, tanto
oggi siamo solo in tre….ma che state guardando? Una
telenovela sdolcinata?” intervenne la signora Bennet
affacciatasi dalla cucina mentre portava in tavola le
ultime cose
“Hem, stavamo proprio per cambiare
mamma, ora arriviamo”
(La famiglia Bennet
è riunita a tavola)
“Allora che avete fatto stasera?” chiese il signor Bennet
“Sai tesoro…Claire
mi ha fatto conoscere un suo amico….non
frequenta evidentemente la sua scuola….ma è comunque
un ragazzo molto affascinante….anche se un po’
chiuso….ma a me piacciono così….basta
vedere chi ho per marito: un uomo che mi ha mentito per più di vent’anni sulla sua professione….comunque, chi vuole altra
insalata?”
“E chi sarebbe questo ragazzo Claire??” chiese il signor Bennet che
aveva abilmente eluso la critica della moglie con un cambio repentino di
discorso
“E un ragazzo che ho conosciuto, si
chiama Gabriel”
“Come si chiama?” chiese il signor Bennet
allarmato fermando a mezz’aria il boccone
“Gabriel….stà tranquillo non beve
e non fuma caro” ripetè la signora Bennet per comprovare le sue parole dette in precedenza
“E il cognome?” chiese con urgenza il signor Bennet
“Beh il cognome è….un attimo mi squilla il cellulare. Arrivo
subito….Pronto?” Clairesi interruppe
avendo sentito la sua gamba vibrare….
“Tesoro qual è il cognome?” chiese il signor Bennet osservando sua moglie molto seriamente
“Allora Gabriel….Gabriel….non ti so dire….chiedilo
a Claire appena torna….”
(Noah)
Gabriel…Gabriel…
E se fosse?... Ma non può essere…se fosse Sylar
le avrebbe già uccise come al suo solito
“Pronto” disse Claire
“Claire, sono Sy….Gabriel”
Claire per un attimo spostò il telefono lontano dal
suo volto e coprì il ricevitore con la mano, per emettere un suono strozzato in
gola che sarebbe potuto essere uno degli urli più forte
che siano mai stati percepiti, prima di rispondere
“Ciao Gabriel….allora hai mangiato la crostatina
di mia madre?”
“Ottima! Ringraziala”
“Lo farò….allora è successo qualcosa?”
“Qualcosa? NoClaire….ho chiamato per parlare un po’ con te….”
Stanza di Sylar
“Qualcosa? NoClaire….ho chiamato per parlare un po’ con te….”
(Sylar) Ed
è la verità…ormai sento che questa casa, queste mura, non mi appartengono più.
A quanto pare Gabriel
ha avuto il sopravvento…
Mi sono addirittura
ridotto a telefonare ad una ragazzina perché ne sentivo la mancanza…
“Grazie…allora hai già cenato?”
“Si, ho mangiato qualcosa….allora tutto bene?”
“Certo, approposito…domani alle
18.00 ho un appuntamento Gabriel….quindi non credo che
potremmo vederci….ma vorrei che ti facessi….”
“Come hai un appuntamento alle 18.00?!
E con chi?!….Beh, anch’io comunque ho da fare….tu
cos’hai da fare?”
“….una ricerca….tu invece? Ragazze in vista?”
“Già” a Claie il cuore balzò in gola in un secondo “sai devo fare un….colloquio di lavoro….”
“Ah bene” il cuore ritornò al posto giusto
(e conoscendo la ragazza forse la situazione è alquanto realizzabile) “Credevo….comunque ti farai sentire vero?”
“Certo che mi faccio sentire Claire….ci
mancherebbe! Ora và a letto che è tardi….”
“Agli ordini…. Buona notte e sogni d’oro Gabriel”
“Buona notte a te Claire! Approposito io e te dobbiamo
terminare un discorso appena possibile… ‘notte!” Gabriel riattaccò prontamente
il telefono
(Gabriel)…BUONA notte e sogni D’ORO…
Tentar non nuoce…
Detto questo Gabriel si addormentò velocemente….e fu l’inico.
Claire riuscì a far finta di dormire quando il padre entrò in camera, certa ovviamente
che volesse discutere di Gabriel, eludendo in questo modo qualsiasi tentativo
di discussione
La mattina del giorno seguente trascorse in modo del tutto
normale.
Claire si svegliò in ritardo,
corse in modo forsennato a scuola e mandò qualche messaggio a Gabriel ed uno a Mohinder
“Hey, sei tornato! E non mi hai
detto nulla….cattivo! Fatti sentire appena ti svegli
pigrone….tranquillo so tutto….”.
Gabriel si svegliò intorno alle 6.00 e riprovò a imparare ad utilizzare al meglio il potere di spostare gli
oggetti….l’unico momento in cui aveva avuto padronanza completa di qual potere
fu nella stanza di Claire….
La mattinata trascorse veloce fra
qualche riprovero alla ragazza: “Signorina Bennet, sa la visita dall’otorino costa poco….ora ascolti per favore!”,
“Signorina Bennet, non so cosa
significa questa G che stà scrivendo dappertutto ma la smetta….”
E qualche rimprovero anche a Gabriel da
parte di una grassa signora.
Le fatidiche ore 18.00 arrivarono e furono annunciate dal
signor Bennet che entrò nella stanza di Claire, che era seduta rigida alla scrivania, dicendo:
“E’ ora di andare”
Alla Compagnia
“Elle stanno arrivando. Che bel
vestito hai indossato….”
“Grazie papà….”
Elle da molto tempo ormai gironzolava solitaria per la Compagnia, essendo “la
figlia del capo” nonché membro attivo della compagnia
e oltretutto essendo nel luogo che era stato la sua casa per 22 anni,
pochissimi luoghi le erano ancora tassativamente preclusi.
Entrò nelle camera delle conferenze
e si osservò ad uno specchio che era posizionato sulla parete….
Aveva passato gran parte della giornata a specchiarsi appena
ne aveva avuto modo e appena le era possibile, era
strano osservarsi vestita e truccata come una ragazza “normale”, proprio lei
che normale non lo era mai stata….
Ma ogni momento in cui si sentiva
sola o abbattuta ripensava a cosa avrebbe detto suo padre se avesse trasgredito
ad un ordine o avesse espresso il desiderio di vivere normalmente….di sicuro ne sarebbe stato deluso….
E l’ultima cosa che Elle desiderava
era deludere suo padre in una cosa qualsiasi.
Suo padre, l’unica persona con cui aveva potuto intrattenere
rapporti nella sua vita, perché i medici e i ricercatori con
i camici bianche che le sfilavano giorno dopo giorno erano solo ombre
passeggere.
Certo, ci sono stati periodo in cui
è rimasta colpita da un medico in particolare….come il
vecchio medico anziano che le sorrideva ogni qual volta le passava
accanto….poi….tutt’ ad un tratto….non
passo più, non le sorrise più, sparì dalla Compagnia.
Elle si informò presso suo padre
circa le sorti del medico ma l’unica risposta che ottenne fu:
“Ha abbandonato la Compagnia Elle, non sappiamo
più nulla di lui. Mi dispiace. Comunque non ti
preoccupare è stato prontamente sostituito con un medico altrettanto valido”.
La cosa si era ripetuta alcune volte….e tutte le volte le
risposte erano dello stesso genere:
“Non lo so piccola mia, ma abbiamo trovato un degno
sostituto per sostituirlo Elle, on è stato facile, ma ce l’abbiamo
fatta”
“Ha abbandonato la ricerca Elle, l’abbiamo sostituito ormai”
“Abbiamo dovuto, a malincuore, mandarlo
via, non rispondeva più ai nostri standard e alle nostre necessità
attuali. Tranquilla Elle, è già stato sostituito”
“Sostituito”….”Sostituito” più volte la ragazza avrebbe
voluto far domande ma aveva sempre paura che suo padre
le dicesse:
“Non ti fidi di me piccolina mia?”
Certo, certo che si fidava di suo padre.
Proprio per questo le porte chiuse, rimanevano chiuse….le allusioni
incomprensibili, rimanevano incomprensibili....le domande, rimaneva senza
risposte….i segreti, rimanevano occulti.
Questo era la
Compagnia….segreti, bugie….e Elle ne
faceva parte….e, in un certo senso, era fiera di esserlo.
Un giorno aveva sentito parlare di Sylar….poi
quel nome fu ripetuto più volte….
Le sue domande come al solito
rimanevano silenziose nella sua mente finchè un
giorno fu proprio suo padre a parlarle di quell’uomo.
Sylar: l’assassione
e fu proprio da quel momento che Elle non riuscì più a toglierselo dalla
mente….ed ora era finalmente giunto il giorno in cui
l’avrebbe conosciuto di persona.
Stanza di Sylar ore 17.54
Gabriel Gray sedeva impaziente in
cucina attendendo l’arrivo di Mohinder.
I secondi erano scanditi dal picchiettare del piede del
“ragazzo” per terra e dal rumore delle lancette dell’orologio…
Alle 17.55due colpetti veloci alla porta fecero capire che il genetista lo
stava attendendo….
Gabriel prese il giubbotto posto su
una poltrona accanto alla porta e in un attimo fu fuori dalla sua camera….pronto a seguire Mohinder.
Entrarono in una macchina scura piuttosto costosa:
“Mohinder, ne è
passato di tempo da quando fingevi di essere un tassista”
“E’ una macchina della Compagnia Sylar….me
l’hanno prestata per accompagnarti da loro”
“Bene” rispose Gabriel in modo conclusivo….
“Allora cos’hai fatto oggi?”
“Mohinderti interessi
a quello che faccio?”
“Era solo per fare conversazione Sylar”
“Niente….”
“Va bene stò zitto….” Rispose Mohinder pensando a quanto fosse stato
stupido da parte sua pensare che Gabriel Gray, alias Sylar, avrebbe discusso con lui circa la sua giornata.
“No, niente sul serio. Sono stato in casa a non far nulla praticamente”
“Ah…ok, bene”
Mohinder non pensava che sarebbe
mai stato così imbarazzato da una discussione normale con l’uomo a cui aveva
dato la caccia per anni ed anni.
“Comunque non so se te l’ho detto
ma la sperimentazione verrà fatta con il tuo sangue e quello di un’altra
persona”
“Chi precisamente” disse seriamente interessato Gabriel
“ClaireBennet”
“Ah, la cheerleader….”
“Esattamente Sylar quindi stà attento a ciò che farai, ci sarà anche suo padre”
“Certo certo, non voglio mica
scatenare quella belva. Sai Mohinder” continuò Sylar dopo un attimo di silenzio “ho conosciuto una ragazza
con lo stesso nome che fa anche lei la cheerleader”
“Chissà forse si conoscono” rispose Mohinder
stralunato da quella sorta di confessione personale dell’assassino che stava
comodamente spaparanzato sul sedile accanto al suo, con le gambe rannicchiate
sul cruscotto e lo osservava con uno sguardo tutt’altro
che pauroso e temibile, anzi piuttosto….divertito.
Per questo Mohinder volle
esagerare continuando:
“Ah ora ho capito….”disse sghignazzando
“allora è lei la fatidica ragazza!”
Sylar per qualche motivo a lui
inspiegabile non tentò nemmeno di vanificare la proposta del genetista
limitandosi a biascicare un secco:
“Chissà….” Poi voltò lo sguardo verso la strada di fronte a
sé e rimase in silenzio.
ClaireBennet
era appena giunta con suo padre alla Compagnia e si guardava in
torno spaesata.
(Claire)
Davvero esistono posti del genere in California?
Beh, è la prima volta
che entro in un luogoprivato
e ci sono arrivata soltanto perché devo prelevarmi del sangue…
Che vita!
Comunque ormai Sylar
dovrebbe essere qui…
Sylar…chissà com’è il volto della persona che ha
ucciso tante vite ed ora si stà adoperando per
salvare il mondo intero…
Sylar…
“Ben arrivati!” i due Bennet
furono accolti da una ragazza bionda di vent’anni
circa fasciata in un vestito nero pece che stonava in quel luogo dove il bianco
regnava padrone “Io sono Elle! Piacere di conoscerti!
Tu devi essere Claire, no?” disse
la ragazza stringendo calorosamente la mano della cheerleader
spaesata.
“Si sono proprio io”
“Pochi preamboli Claire, voglio
soltanto sapere dove deve andare Elle” le interruppe bruscamente il signor Bennet
“Bene, venite pure con me, vi faccio
strada”
Giunsero in un laboratorio attrezzato di microscopi,
computer, provette, strani liquidi, schermi che mostravano nomi e numeri che a Claire non dicevano nulla.
“Eccoci qui, questo è il
laboratorio del dottor Suresh….”
“Mohinder lavora qui?”chiese di
colpo Claire spostando poi lo sguardo verso suo padre
e sillabando lentamente “I-o n-o-n l-o s-a-p-e-v-o!”
Il signor Bennet resse lo sguardo,
poi riferendosi ad Elle chiese:
“Sono già arrivati?”
“No, non ancora. Anzi sono proprio
qui fuori, sento i loro passi”
Claire vide la sua nuova
conoscente lisciarsi in modo frenetico i capelli e il vestito e tirare un
profondo sospiro.
In un secondo Claire vide Mohinder attraverso i pannelli trasparenti che li raggiungeva a passo svelto.
“Claire!” urlò il genetista appena
entrato
“Mohinder vecchio mio!” rispose Claire lanciandosi fra le sue braccia
“Vecchio a chi?” disse Mohinder
sorridendo e sprimacciando il viso paffuto della sua amica
“Finiti i convenevoli Mohinder?
Non so chi sia la ragazza, ma vorrei iniziare se non
vi spiace”
Claire pur essendo stretta
nell’abbraccio saldo di Mohinder udendo quella voce
riuscì in un attimo a divincolarsi….
(Claire)
Non è possibile…lui…
In un attimo la ragazza spostò di colpo Mohinder
dalla sua visuale e guardò la persona di fronte a sé che era di profilo,
intento a guardarsi attorno con sguardo indagatore.
“Gabriel….” disse in un sospiro la
ragazza
Sylar si voltò così velocemente
che sentì un dolore al collo che fu ignorato perché troppo interessato ad
osservare lo sguardo stupito della ragazza di fronte a sé.
Sylar in un attimo ricollegò tutti
i tasselli sulla sua “amica”:
1.Cheerleader
2.Si
chiama Claire
3.Da
poco trasferitasi in California
Chi altri poteva essere se non….
“Signorina Bennet” disse Bob
appena entrato osservando la ragazza….
“Ben tornato signor Gray, lei è
già stato qui, no?”
Il signor Bennet che aveva sperato
fino all’ultimo che le sue parole fossero infondate osservò lo sguardo di sua
figlia e capì subito chi fosse il “Gabriel” di cui
avevano discusso la sera precedente.
Poi osservò anche Sylar e arretrò
quasi spaventato osservando lo sguardo pieno di paura e tristezza dell’ efferato assassino.
(Noah) Che stà succedendo qui?
Non ho
mai visto Sylar con un simile sguardo, non sarà
che?
Non è
possibile…è un assassino.
Non può
amare…non può...non mia figlia…
Non la mia Claire…
“Gabriel” ripetèClaire
“Claire…io….” Tentò di dire
Gabriel incurante del fatto che tutti lo stessero guardando e lo ascoltassero balbettare
“Uscite….TUTTI!” urlò il signor Bennet
Né Claire, né Gabriel avevano accennato a muoversi.
Il signor Bennet osservò Mohinder che non era ancora riuscito a mettere insieme i
diversi elementi e gli fece segno di andar via.
Mohinder avendo intuito il piano
del signor Bennet si mosse velocemente portando con
se Bob e trascinando (letteralmente) Elle.
Claire convinta che l’ordine fosse
rivolto anche a lei cominciò a muoversio come se il
suo corpo pesasse tonnellate.
“Non tu Claire, non tu….” Disse il
signor Bennet poggiandole una mano sulla schiena
“Arriviamo tra poco”….
Poi NoahBennet
si sporse all’orecchio di sua figlia dicendo:
“A quanto pare nemmeno tu mi hai detto tutto riguardo le tue faccende. Ti dirò solo una cosa Claire….stà attenta”
“Andiamo via….”fu ribadito per
l’ultima volta dal genetista che era tornato per chiudere la porta ai due
ragazzi e dopo aver fatto uscire il signor Bennet la
porta fu chiusa.
“Spiegami perché” furono le prime parole pronunciate in
quella stanza dopo tanto tempo dalla ragazza
“Perché non te l’ho detto dici?”
“Si….Gabriel….si. io te l’ho detto….tu….”
“Cosa avrei dovuto dirti Claire!” disse Gabriel cominciando a percorrere a falcate
la stanza “Cosa avrei dovuto dirti? Che sono stato un
assassino? Che acquisto i poteri soltanto togliendo il
cervello ad altre persone? Che….rivedo i loro ogni ogni notte? Che sono stato
cacciato da mia madre e da mio padre perché mi ritenevano un mostro? Che tutto ciò che ho avuto dalla mia vita non è stato
felice? Che cosa volevi sentirti dire? Che sono Sylar….l’assassino”
“Sei Sylar l’assassino?” disse Claire rivolta a sé stessa
“Che…” disse poi Gabriel Gray fermandosi di colpo di fronte alla ragazza che aveva
gli occhi rivolti al pavimento “….che l’unica cosa
bella della mia vita saei stata tu? Che l’unica
persona con cui sono riuscito ad instaurare un rapporto
sei tu? Che da quando ti conosco sono in pace?....” aggiunse poi con il fiatone “E’….questo ….che
volevi….sentirti….dire?”
“No….ma dimmi una cosa….chi sei tu? Ora….chi vuoi essere?”
“Con te sono Gabriel Gray, Claire lo sai”
“Non mi basta!” disse la ragazza in tono perentorio
“….che sono stanco di uccidere….sapere che posso salvare il genere umano mi ha reso più
felice di qualsiasi altro potere acquisito, e sapere di poterlo fare insieme a
te….”
“….non ha valore….”intervene la
ragazza sorridendo con gli occhi lucidi
In quel momento la porta fu aperta da Matt
che portava fra le braccia….
“Molly! Molly
ascoltami ti prego!” disse Matt seguito da un
trafelato Mohinder
“Che è successo Matt?
Che cos’ha?”
Matt non disse nulla
ma si sedette accando alla bambina prima
strinse le sue mani, grandi ma dolci, attorno alle piccole manine di Molly, poi si coprì il viso con una delle due.
Sono in ritardo ma avevo bisogno di
finire il capitolo ora che avevo l’idea di come fare XD
Allora
Innanzitutto:
INO: siii voglio una tua ff su SylarClaire… e poi già
anche io ce li vedo bene Mohinder ed Elle insieme
“Mala va via fischiettando” grazie della recensione tesò =* approposito
il modo in cui rendiZach
(nella ff su Milo e Heyden)
mi fa morire davvero….un mito di scrittrice XD
ARAS:si fra qualche mese è finita
ma io ho gli esami quest’anno e poi il test per
l’università….mammamia XD comunque grazie per la
recensione e beh, ti chiedo lo ste4sso di continuare =*
ALEXIS:Uccidere Elle….buona idea ma che ne dici di seguire l’idea di Ino che
frullava nella mente anche a me? Io invece stò
progettando di uccidere metà del corpo insegnante lasciando in vita qualcuno
per esempio quello di greco che fa morire on le sue battute XD Che mega prof =* commenta eh!
PSICHO: Grandissima la tua storia su Sylar
e Claire…ho già commentato
hai visto? Hai visto? Eh eh
XD non vedo l’ora che posti il nuovo capitolo! Io aspetto eh! Continua mi raccomando
All’entrata di Matt, Claire e Gabriel trasalirono,
presi com’erano da loro stessi.
Mentre Matt afferrava le mani
della bambina tutti si avvicinarono a quella scena
struggente desiderosi di poter aiutare quel piccolo angelo steso delicatamente
su un tavolo, ma intimoriti dal profondo legame che si era instaurato fra il
grande uomo e la piccola, un legame visibile ad occhio nudo e quasi palpabile.
“Cosa è successo Matt?” disse Mohider sentendo il
battito della bambina, posizionando il dito indice sul piccolo polso.
“Non lo so Mohinder! Non lo so….”
Disse Matt disperato e alzando il capo rivelò a tutti le lacrime che erano malamente frenate dagli occhi
addolorati
“Spiegami, non so, com’è successo….quando…dimmi qualcosa
insomma! Un indizio Matt! Qualcosa!” disse Mohinder disperatamente, afferrando il poliziotto per le
spalle e strattonandolo leggermente
“Stava….stava tornando a casa, perché….era
andata a prendere un gelato….e io, la aspettavo sulla porta…di punto in bianco
ho visto che si accasciava per terra….poi….sono corso qui, perché tutti i
tentativi di rianimarla si sono rivelati vani. Allora cos’è Mohinder?”
chiese Matt speranzoso di poter avere una risposta
esauriente
“Semplice Matt” disse il genetista
prendendo delicatamente la bambina e adagiandola su un lettino nella stanza
accanto, dove tutti lo seguirono impazienti “….il virus….per
ora, non ho la cura, ma stiamo provvedendo vero?” disse rivolto a Claire e Sylar che si trovavano
lì vicino.
“Certo” rispose Claire alzandosi prontamente
la manica destra
Sylar accennò soltanto un “si” con
la testa, molto deciso.
“E quindi?” Intervenne ancora Matt andandosi a sistemare con una sedia accanto al letto
di Molly “Quindi non puoi fare proprio nulla?”
“Beh, Matt” disse Mohinder grattandosi le mani, come se si sentisse in
imbarazzo per la sua impotenza di fronte a quella lecita richiesta “ora le faccio una siringa che dovrebbe farla stare temporaneamente
bene….ovviamente è solo un palliativo….serve la cura al più presto. Mi metterò, anzi! Ci metteremo
subito al lavoro”
Mohinder tornò nella
stanza attigua e prese una boccetta, aspirò tutto il liquido all’interno
di una siringa e tornò prontamente dalla bambina e glielo iniettò.
Passarono un paio di minuti durante i quali l’unico a
muoversi fu Mohinder che buttava la siringa e la
boccetta.
“E allora?” ruppe così il silenzio Matt
“Beh, devi dare tempo alla medicina
di entrare in circolo. Vedrai che fra poco starà bene” rispose Mohinder avvicinandosi a Matt
“Grazie Mohinder disse Matt voltandosi un attimo verso il genetista
“Di che….orsacchiottone” disse Mohidner sorridendo, per spezzare la tensione, e poggiando
una mano sulla spalla di Matt che gli
sorrise di rimando pur tuttavia lanciandogli immediatamente dopo uno
sguardo cattivo, palesemente finto.
“Bene, allora Claire, Sylar per favore stendetevi sui lettini nella stanza
accanto. Tutti coloro che non sono stati nominati sono
pregati di uscire. Si, Noah, anche tu, per favore”
disse Mohinder prevedendo già la dura replica del
padre di Claire che si era avviato insieme alla
figlia e a Sylar nella stanza accanto, ma era stato prontamente fermato da un braccio di Mohinder che si era andato a posare dall’altra parte della
porta, bloccando così perentoriamente il passaggio al signor Bennet “Per favore Noah….”
Poi continuò avvicinandosi al suo orecchio
“Baderò io a Claire. Tranquillo!”
Mentre tutti, fuorché Matt (“E’ meglio se resti qui Matt”
aveva detto Mohinder “sarebbe meglio che Molly ti trovasse accanto a lei al suo risveglio, potrebbe
essere giustamente spaventata”) si avviarono verso l’uscita, Mohinder andò nella stanza accanto.
Nessun suono seguì all’ordine del genetista, che raramente
usava il tono imperioso, ma quando lo usava era meglio obbedire prontamente;
l’unico suono percepito furono gli sbuffi contrariati
di Elle che proprio non ne voleva sapere di andare via:
“Insomma dottor Suresh, potrei
aiutarla!” replicò stizzita quando le fu richiesto
nuovamente di andare via insieme agli altri dal genetista, tornato al suo
normale tono vocale
“Non ho bisogno di nessuno non si preoccupi” aveva replicato
Mohinder
Elle era pronta a ribattere contro il genetista
mentre il suo sguardo vagava altrove (precisamente nella stanza accanto
dove Claire era già stesa sul lettino e tentava di
fare le pieghe alle maniche della maglietta e Sylar
stava lentamente poggiando all’attaccapanni il giubbotto mentre il suo sguardo
era rivolto in modo costante alla ragazza) ma ad un cenno del padre verso la
porta, la ragazza ammutolì istantaneamente e uscì silenziosamente.
L’ultimo ad uscire fu Bob, capo della Compagnia, che chiuse la porta dicendo:
“Buon lavoro, allora, dottor Suresh”
Il dottor Suresh entrò nella
camera dove Gabriel stava seduto sul lettino, accanto a quello di Claire, ed era rivolto verso di lei e sogghignava osservando
i vani tentativi della ragazza di piegare ordinatamente le maniche con una mano
e….i denti.
Mohinder si recò ad un tavolo poco
distante per preparare delle siringhe per prelevare dei campioni di sangue e la
sacca per la trasfusione, si posizionò in modo tale da
avere il viso rivolto verso i due ragazzi e chinò il capo facendo finta di
essere intento alla preparazione del materiale.
Sylar, ancora seduto, osservava Claire sempre più divertito, finchè la ragazza, sentendosi osservata, voltò di
colpo lo sguardo e sorrise.
“Che c’è?” domandò Claire
“Niente, ti stavo osservando. Sei buffa…. tenera
anche”disse Sylar alzandosi dal lettino con uno
slancio e si avvinò al lettino della ragazza
“Dai, dammi un po’ queste maniche
che ti aiuto. Ah, cosa faresti se non ci fossi io!” disse Sylar
srotolando la “matassa”, che all’inizio era una manica, e ricominciando a
piegarla ordinatamente
“Chissà. Ma non è questo il problema,
no? Ora sei qui. Piega più in alto, Gabriel, per favore”
“Non posso mica farti una maglietta a giro maniche!” ribattè ridendo Sylar
“Avanti, mammina, so che potresti
se volessi!” disse Claire alzando più volte le
sopracciglia e sgomitando il fianco del suo vicino
“Innanzitutto” disse Sylar lasciando la manica e mettendo le braccia ai due lati
del lettino, bloccando così Claire “anche se potessi
farlo non lo farei perché credo che basti così, e secondo….non
sono la tua mammina!”
“Già” ribattè ridendo Claire “non voglio avere parentele con te, nemmeno
lontane!”
“Eh, lo spero proprio” disse poi Syar
aggirando il lettino per andare ad occuparsi dell’altra manica
Mohinder intanto aveva sollevato
la testa ed era rimasto allibito quando aveva visto
che Sylar si era alzato per andare ad aiutare Claire a rimboccarsi le maniche e poi avevano cominciato a
ridere insieme e si era addirittura chinato su di lei senza che la ragazza
desse il minimo segno di paura.
…….E in quel momento MohinderSuresh capì……..
Gli ritornavano in mente le parole dette da Sylar:
·“….ho conosciuto una ragazza con lo stesso nome che fa
anche lei la cheerleader”
·“Ah ora ho capito….”disse sghignazzando
“allora è lei la fatidica ragazza!”(Mohinder)
“Chissà….”
(Mohinder) E’ Claire…è lei “la fatidica ragazza”.
Di tutte le ragazze al
mondo Sylardoveva proprio
innamorarsi di Claire…
E comunque…Sylar doveva proprio innamorarsi di qualcuna?
Prevedo guai…
“Allora” disse Mohinder solo dopo
che Sylar era tornato al suo lettino “ora vi
preleverò un po’ di sangue, poi una sacca di sangue e comincerò la ricerca, ma
avrei comunque bisogno che rimaneste qui”
“Tanto non abbiamo nulla da fare Moinder”
ripose Clairefacendogli
l’occhiolino….
L’occhiolino fu notato da Sylar
che replicò…
“Io rimango solo finchè resta lei”
disse Sylar indicando con il dio la ragazza accanto a
lui
“Bene Claire, prima tu allora,
porgimi il braccio per favore” disse il genetista
Claire gli porse il braccio e il
sangue fu prelevato, la stessa cosa fu fatta a Sylar.
“HeyMohinder,
ieri mattina ti mandai un messaggio. Perché non mi hai
risposto” disse Claire con il viso fintamente
offeso
“Ah già scusa Claire, il fatto è
che non avevo un attimo libero e…. beh, sapevo che
oggi saresti venuta qui e ti avrei rivista. Quindipreferito fare l’effetto sorpresa”
“Si, sei divertentissimo Mohinder,
avanti dissanguaci velocemente” intervenne Sylarsprezzante
(Sylar) Claire conosce Mohinder meglio di
quanto credessi
Certo immaginavo che
lo conoscesse visto il modo in cui si sono salutati.
Di sicuro eviterò che
si ripeta quella scena quando sono presente.
Insomma! Come si
permette di abbracciare e baciare così Claire…
Dovrò tenerlo
d’occhio…
(Claire)
Strano ma vero…dovrei essere preoccupata per la mia possibile morte, eppure…
Sono con Gabriel e Mohinder.
Gabriel è la prima
persona che sa tutto di me!
Gabriel…ormai non ho
più scampo.
ClaireBennet, la
persona meno ordinaria di questo mondo si è innamorata!…e
di chi, se non di un ex-pluriomicida, nonché la
persona più dolce che abbia mai conosciuto: Gabriel Gray,
alias Sylar?
Claire…Claire…qualcuno
di più semplice no? Eh?
“Scusi dottor Susesh” disse una
ragazza bionda con un vestito nero
“Si, Elle dimmi…” disse Mohinder
un po’ preoccupato
“Mio padre mi ha detto che forse
queste potrebbero esserle utile” aggiunse Elle porgendo al genetista dei
fascicoli
“ ClaireBennet
e….Gabriel Gray….” Lesse Mohinder
sul frontespizio delle cartelle che contenevano un bel numero di fogli….soprattutto quella di Sylar “So
già tutto ciò che c’è da sapere….e forse anche di più….comunque
grazie lo stesso”
Ma Elle non stava ascoltando il
medico, era tutta presa dalla figura sul divano….
“Ciao Claire” disse immediatamente
Elle
Claire rispose con un gesto della
mano
“Piacere io sono Elle” disse poi la ragazza emozionata rivolta
a Sylar
“Io sono Sylar” rispose in modo
asciutto la persona stesa sul lettino
“Ma che dici! Lo rimproverò
Claire….Elle, lui è Gabriel, Gabriel Gray. Avanti diglielo come ti chiami veramente, Gabriel”
aggiunse Claire
“….Sylar, Claire….Sono
Sylar” rispose con lo steso
tono asciutto guardando prima Claire poi Elle, come
sfidando la seconda a chiamarlo come aveva detto Claire.
Mohinder osservava la scena sorpreso.
Prima Sylar aveva aiutato Claire a rimboccarsi le maniche, adesso Mohinder
aveva intuito che Claire fosse l’unica che avesse il
permesso di chiamarlo con il suo vero nome, non solo l’unica in quel momento ma
anche la prima persona cha avesse potuto farlo….dopo che era stato cacciato dalla sua famiglia.
Mohinder si rese conto in quel
momento che Sylar aveva imparato ad amare, o forse aveva ricominciato ad amare….
….
“Allora…ora che abbiamo finito Mohinder,
che cosa possiamo fare?”chiese Claire rialzandosi dal
lettino
“Ora? Nulla avrei bisogno che rimaneste
qui, in caso avessi bisogno di altre eventuali quantità di sangue” disse in
tono pratico Mohinder
“Va bene….”
“Mohinder! Ciao” disse una piccola
bambina lanciandosi fra le braccia del genetista
“Molly! Sei sveglia finalmente! E
ti trovo in ottima forma!” disse Mohinder baciando e
accarezzando la piccola
“Si…si! E Matt mi ha detto che è grazie a voi se sono qui ora” disseMolly rivolta ai due ragazzi
“Di nulla piccolina” disse Claire abbracciandola
“Di nulla” rispose Sylar non
accennando nemmeno a guardare la piccola creatura alla quale aveva contribuito
a salvare la vita.
Molly avendo intuito che non ci
sarebbe stata risposta da parte del suo salvatore si
lanciò contro di lui e lo abbracciò
“Che fa?” disse stupito Sylar
“Ti abbraccia….a-b-b-r-a-c-c-i-oGabriel….hai presente?” disse Claire
abbracciando anch’essa il giovane, dopo che la bambina si fu allontanata da lui
“Ah si….ora ricordo” disse Sylar
battendosi una mano sulla fronte e poi abbracciando la ragazza stretta attorno
al suo torace con il volto molto….troppo vicino al suo
La scena intima stupì così tantoMohinder che le provette gli caddero dalle mani e si
infransero per terra sporcando parte del pavimento di sangue.
“Cre…credo che avrò bisogno di altro sangue” disse Mohinder
imbarazzato
“No problem” disse Claire
“Avanti dissanguaci ancora Mohinder” disse Sylar avviandosi
verso il lettino
….
“Grazie per il sangue….e scusatemi non avverrà più”
“HeyMohinder”
disse Claire avvicinandosi al genetista abbattuto
“non ti preoccupare” aggiunse poggiando il capo sulla sua spalla destra non
appena Mohinder si fu seduto ad un tavolo.
“Qualcuno dovrà pulire” disse Sylar
“guarda cosa hai combinato Mohinder!
Claire avanti vieni qui e
lascia che pulisca il pavimento” continuò l’ex-pluriomicida
affondando il dito nella piaga.
“Ma no Gabriel! Mohinder
tu continua pure….faccio io” disse Claire
La cheerleader corse ad una sedia
dov’era poggiato uno zaino e ne estrasse un cappello,
raccolse i capelli con cura al di sotto poi tornò dai due giovani e dalla
bambina:
“Dov’è uno straccio?” chiese contenta Claire
“Da quando indossi cappelli tu?” disse Mohinder
porgendole uno straccio
“Grazie Mohinder! Hem…io non porto i cappelli…io porto Questo Cappello!” ribattè sorridente la ragazza
“Eppure ricordo di averlo già
visto….” Mohinder pensieroso continò
a scrutare il cappello massaggiandosi il mento
“Non….non sarà il TUO cappello, Sylar”
disse Mohinder colto alla sprovvista dall’istantanea
comprensione della provenienza dell’oggetto
“Esattamente Mohinder….ed ora mettiti al lavoro”
MentreMohinder
aveva cominciato il lavoro sentì una voce nella sua mente….
“A quanto
pare….avevi ragione Mohinder….forse Sylar ha qualche speranza” la voce dell’agente Parkman gli procurò un’involontario sorriso
“Eh, già Matt…ma non certo grazie a me….” Disse Mohinder
guardando verso la porta dove incontrò gli occhi di Matt
“Cosa importa l’arma? L’importante è il risultato. Odio darti
ragione Mohinder” pensò Matt
facendo un gesto spazientito
“Non è vero Matt”
“Hey voi due la smettete di
parlare fra le vostre menti!” disse Claire che aveva
colto gli sguardi e i gesti dei due
“Scusa Claire” ripetettero
contemporaneamente l’agente di polizia e il genetista
ClaireGabriel si sentirono afferrare una
mano e videro Molly che li tirava pian piano dicendo:
“Venite con me….voglio farvi dei disegni per ringraziarvi per
avermi salvato la vita, visto che non posso darvi nient’altro, e tu” disse indicando Sylar con un
piccolo ditino “….tu non sai ricevere gli abbracci”
Sylar spalancò la bocca per la
faccia tosta della bambina a cui seguì una constatazione
di Matt:
“Ha ragione sai?”
In quel momento si vide un vaso sorvolare la testa
dell’agente.
“Fermo Gabriel”disse Claire
dando una pacca al braccio del giovane
Matt si sentì picchiettare
dolcemente la testa e vide il vaso su di sé.
“E questo è nulla agente Parkman”
disse quasi con disprezzo Sylar
“Non gli
riesce ancora bene la parte del buono vero?” si sentì
dire nella mente Mohinder
“Imparerà
grazie all’aiuto di Claire” rispose nello stesso modo
Mohinder
Intanto Sylar e Claire erano trascinati da Molly
nella stanza di quest’ultima.
“Molly vieni qui
un attimo” disse Mohinder quasi preoccupato
“Dimmi Mohinder” rispose Molly andandosi a sedere sulle gambe del giovane che
insieme a Matt era la sua famiglia ormai
“Come mai ti comporti così gentilmente con Sylar…ti ricordi che è l’uomo che ha fatto del male ai tuoi
genitori? No?”
“Certo Mohinder. Ma ascolta, voglio rivelarti un segreto che sa solo Matt”
“Dimmi piccola”
“Io-posso-sentire-i-sentimenti-delle-persone-oltre-a-localizzarli-adesso-e-in-lui-non-c’è-nessun-sentimento-cattivo”bisbiglio
la bamibina, poi continuò a voce normale:
“Me l’hai detto tu che tutti devono avere una seconda
possibilità….no?”
“Già piccola…l’ho detto io….”
La ragazza scese dalle gambe del genetista dopo averlo
stretto forte, secondo le sue possibilità, ed avergli schioccato un bacio sulla
guancia, poi corse verso Mat, gli tirò al camicia facendolo abbassare e ripetè
gli stessi gesti, infine entrò nella sua camera dove Sylar
e Claire la attendevano seduti ad un tavolo pieno di
colori e fogli….
Ecco qui un altro capitolo è fatta…mammamia
spero di non farvi i capitoli troppo lunghi ma ogni qual volta stò per concludere il capitolo….vengono
fuori nuove idee e il “brodo si allunga” XD
Allora come di consuetudine inizio con i ringraziamenti:
PsYcHoGIRL_SYLARtheBESTgrazie grazie, ma i complimenti vanno anche a
te che stai scrivendo una bella ff sulla coppia (x
me) più bella (SylarClaire ovviamente =P)
MewAlexis Guai? Eh eh….non sai che
cosa mi è venuto in mente….perchè non dimenticare che Elle non molla facilmente (anche seMohinder
forse l’attende a braccia spalacate con un bel mazzo
di rose rosse in mano). Non vedo l’ora di vedere una ff con il tuo nome su i pucciosissimiSylarClaire….dai perché non
la inizi questa settimana…non so tu ma la mia preside ha concesso la
“congestione” (che per gli amici è “coogestione” XD).
Io aspetto la tua ff non mi deludere eh! Altrimenti
mi vendicherò sui pucciosi (no….non è vero….non lo
farei mai però mi intristirei e i capitoli sarebbero
al limite del suicidio =( ). Mi fido eh!
aras5SiiiiMatt (
devo dire la verità) è un personaggio che avevo sottovalutato….mannaggia a me….allora che ne dici
di questo capitolo? Ti sconfinfera (significherebbe “
ti piace?”….solo che il verbo sconfinferare è troppo
tenero!)
…..ma sono comunque triste….non c’è
la recensione di Ino_chan….Inooooooooooo
dove sei!?!?! Non ti è piaciuto il capitolo?!?!?!
Ino!!!!!!! Urla, bestemmia, batti un colpo, mandami a
quel paese ma fatti sentire e commenta.
“Lo preparo io” dice Claire
osservando un pesce spada posto sul tinello della cucina
“Claire…ti prego no….voglio vivere
altri natali! Per favore Claire! CLAIRE! NOOOO!” il
fratello di Claire si era raggomitolato per terra e
si dondolava come un autistico
“Non sei simpatico sai. Per nulla” disse Claire
lanciandosi su di lui e cominciando a fargli il solletico
Mentre i ragazzi si rotolavano per terra, la signora Bennet brandiva in modo minaccioso il pesce entrarono il signor Bennet, i
fratelli Petrelli, Ando, Hiro
e Matt che guardarono i due ragazzi allibiti.
“Com’era la cosa Peter?”
intervenne ridendo Nathan
“ Salva la cheerleader salva il
mondo, Nathan….” Rispose Peter
“Ma siamo proprio sicuro che sia
questa qui la cheerleader?” continuò in tono
sarcastico il maggiore dei fratelli
“PutropposiNat….purtroppo si!”
“Che avete da dire voi due?” disse Claire
aggrovigliata fra il fratello
“Uomo-volante non è convinto che
tu sia la cheerleader da salvare” disse Hiro, posizionandosi meglio gli
occhiali sul naso
“E’ vero…confermo” intervenne Ando toccando la spalla di Hiro
“Ah già…”disse Claire sorridendo e
alzando le braccia “….abbiamo qui l’uomo-volante eh?”
“NoClaire,
non farlo….” Disse impaurito Nathan.
Prima che l’ex-candidato potesse aggiungere altro Hiro gli si pose dinanzi e
cominciò con una serie interminabile e ripetitiva di “Uomo-volante!
Uomo-volante” alzando e abbassando aritmicamente le
mani, Nathan lo seguì per i primi cinque, poi
abbattuto disse di doversi sederee fu seguito prontamente da Hiro che gli trotterellava intorno gridando e muovendo le
braccia e da Ando che annuiva vigorosamente accennando alcune volte i movimenti
del suo amico.
“Uno in meno” disse Claire
alzandosi e posizionandosi come un guerriero ( a gambe
leggermente piegate, divaricate e di profilo) poi tese la mano e alzò il palmo
ripetutamente “chi vuol essere il prossimo”
“Ah! Io non ci tengo proprio sinceramente!” disse PeterPetrelli
“Ne rimarrà solo uno” rispose Claire
facendo finta di brandire una spada
“zzzzzzzzum, zuuuuuuuuuuuum”
disse Peter battendosi con Claire
con una spada immaginaria
Claire si fermò dicendo:
“Peter…. zuuuuuum
cosa sarebbe? Non sei un buon rumorista!”
Peter spalancò gli occhi, le si avvicinò e ripetette a pochi
centimetri dal suo viso:
“Ho detto zuuuuuuuuuuum”
“Hey, basta voi…approposito che facciamo stasera?” intervenne il signor Bennet
“Beh, io devo stare con Mollie”
disse Matt sorridendo teneramente
“Noi siamo liberi” disse Peter
indicando suo fratello che stava tornando con Hiro e
Ando ormai fermi ma euforici
“Anche-noi-nulla. No, nulla” disse
Hiro
“Niente!” concordò Ando
“Io ho da fare con i miei amici” disse il fratello di Claire
“Mohinder?” si informò
Claire
“Nulla come al solito….” Rispose in
sua assenza Matt
“Allora…tutti qui? Basteranno le sedie?” disse pensierosa la
signora Bennet
“Si cara, tranquilla….Matt per favore vai a prendere MollieetrascinaMohinder, volente
o nolente deve stare qui”
“Ok allora è deciso” disse Nathan
“Si certo” risposero in coro Hiro e Ando
“Per me va benissimo, vado e torno”
disse Matt
“Zuuuum, Zuuuum”
rispose Peter annuendo verso Claire,
ma la ragazza non ci fece caso, persa com’era nei suoi
pensieri
“Hem, scusate…non
abbiamo dimenticato qualcuno?”
“….chi?” chiese tutti fuorché Matt
che rispose “….già….”
“Beh….io veramente pensavo….” Disse timidamente Claire “…a Gabriel….Sylar
insomma….”
Tutti guardarono in direzione di NoahBennetche era fermo con il
viso imperturbabile….
Il signor Bennet aprì il frigo,
estrasse un cartone con succo di frutta all’arancia, né versò un po’ nel
bicchiere….
“Perfetto!” disse Matt “allora
vado”
Tutti guardarono l’agente sorpresi….”Scusa
Noah, misà che ho rovinato
l’atmosfera…comunque tuo padre è d’accordo Claire,
chiamalo pure”
Gabriel Gray, per strada
Sylar si aggirava guardingo per le
strade senza avere una meta fissa.
Più volte si era chiesto cosa l’aveva spinto ad uscire con
quel gelo, e ancora non si era dato una risposta e non si era deciso a tornare
a casa.
Si sarebbe detto che lui era un
misto fra il protagonista della celebre storia di EdgarAllan Poe “L’uomo della folla” e MrScrooge di Dickens, infatti
seguiva la folla in tutti i suoi movimenti ripensando ai suoi natali passati….
“Mammina? Papino?”
“Che c’è Gabriel?”
disse il signor Gray
“Ho fatto la letterina per Natale. Con tutti i buoni propositi, le speranze e le richieste per Babbo
Natale”
“Bene Gabriel, dammi qui…
allora vediamo…”
“Ma no papà! È per
Babbo Natale! Non per te!”
“Allora Caro…blablabla…che mamma e papà mi vogliano più bene…e vuoi?
Cos’è l’allegro chirurgo?”
“È un gioco, dove si gioca a fare il dottore
caro”
“Dottore? Chi? Tu Gabriel? L’orologiaio
Gabriel, tu sarai un semplice orologiaio”
“Oppure potrà
diventare un personaggio politico importante no?”
“Mi dispiace deluderti cara…ma
non credo che succederà conoscendolo. Comunque ora vai
Gabriel ti faremo sapere”
Sylar ricordò quanto pianse quel Natale quando sotto l’albero non ricevette regali perché
aveva chiesto troppe volte se gli avessero comprato l’Allegro chirurgo.
Sylar, fermo di
fronte ad una vetrina, si ritrovò a pensare al Natale dell’anno passato:
Solo
nella sua stanza, la mezzanotte lo trovò riverso per terra
madido di sudore e sporco di terra e…non solo.
“Cavolo, prendere
la telecinesi ad un telecineta
non è una cosa da tutti”pensò
Nel momento in cui
alla mezzanotte rintoccarono le campane le palpebre si
fecero pesanti e Gabriel si addormentò.
“Chi sono?” due mani coprirono gli occhi dell’ex-pluriomicida
“Ma che?” disse Gabriel forzando la minima presa sui suoi
occhi e trovandosi fra le mani i polsi di Claire che
gli sorrideva.
In quel momento a Gabriel sembrò la ragazza più adorabile
che avesse mai visto, imbaccuccata in un cappottino
nero sfiancato, attorcigliata in una sciarpa rossa, un cappellino con il bon,
bianco, pantalone jeans scuri e scarpe da ginnastica bianche.
“Hey, ciao Claire.
Come mai da queste parti?”
“Sono venuta a casa tua per cercarti ma
non c’eri così nell’attesa che tornassi sono andata a fare compere” rispose Claire guardando verso il basso, solo in quel momento
Gabriel si accorse della miriade di pacchetti, buste e pacchettini sparse per
terra
“Vedo” disse Gabriel Sorridendole e aiutandola a raccogliere
i pacchi e le buste da terra. “Ti è forse successo qualcosa?”
“No nulla, sono qui….mammamia
quanto pesano…ah, grazie, tieni anche questa busta….no, no questa la tengo io! Dicevo sono qui per invitarti a casa mia per Natale”
“Come? Da te?” rispose Gabriel sorpreso
“Ebbene si. Tranquillo non cucino
io! Siamo tutti d’accordo…allora? Verrai vero”
“Oh, perché no. A che ora?”
“Alle 20.00
a casa mia…. Sai dov’è no?”
“Certo….ma chi ci sarà? Non ho
fatto i regali….”
“Ti aiuto io no?...Ma, hai già un
pacco in mano….per chi è?” disse Claire
sospettosa
“Chissà!” Sylar aveva comprato
solo una cosa, un braccialetto di argento con incisa
una C in oro bianco al centro e un
cuore nella parte posteriore, l’aveva visto poco prima in una gioielleria e non
era riuscito a non comprarlo, preso com’era dall’atmosfera natalizia….e non
solo….
“Per me?!”
“Ci sono buone possibilità….” Rispose vago Gabriel
“Oh, e questo è per te” disse Carie dopo aver frugato in una
busta ed aver estratto un pacchetto rettangolare“….una cosetta….”
Gabriel sorrise al modo buffo in cui la ragazza si
atteggiava da saccente.
“Ma io non so chi verrà a casa
tua….” Disse Gabriel guardando il pacchetto fisso come per poter penetrare la
barriera della scatolina che gli impediva di conoscerne il contenuto
“Ma per questo ci sono io Gabriel….”
Claire preso a braccetto il suo vicino “partiamo da
mia madre, mio padre, Peter, Matt,
Mohinder….”
“AncheMohinder
no!” disse esasperato Gabriel….non che gli mancasse la
sostanza ma….
Ore 20.00 Casa Bennet
“Matt, Mollie,
Mohinder, Peter, Nathan, Hiro, Ando; siete tutti
qui! Avanti entrate prego” disse Claire raggiante nel
suo vestitino celeste cielo, dello stesso colore dei suoi occhi
“Bellissima questa casa….” Commentò Peter
lanciando il cappotto su Claire “ e guardati Claire….SEI UNA RAGAZZA! O per lo
meno lo sembri”
“Bellissima- ragazza” intervenne Hiro
consegnandole un mazzo di rose dal nulla
“Grazie, grazie…sedetevi a tavola prego e poggiate i regali
sotto l’albero”
“Già stai davvero bene sporcacciona” una voce raggiunseClaire dalla porta
socchiusa che venne prontamente spalancata
“Gabriel!” la ragazza gli volò fra le braccia…. Buon Natale!
Entra, entra e dammi un po’ di regali che li mettiamo
sotto l’albero”
Mentre passavano per il salotto Claire annunciò l’arrivo dell’ultimo ospite che fu
accolto con saluti alquanto cordiali….che sorpresero
molto Sylar….
“È Natale Gabriel” gli disse all’orecchio la ragazza “ sono
tutti più buoni
“Claire, potrei darti prima il mio
regalo? Vedo che ti manca….” Le disse Gabriel e subito la trascinò fuori di
casa senza che nessuno li vedesse.
Claire per fortuna riuscì a
prendere il soprabito….
“E questo è il mio regalo
Gabriel….” Disse Claire porgendoglielo
“Prima tu Gabriel…..” lo costrinse Claire
Nel pacchettino Sylar trovò un
album di foto….pienissimo di foto di Natale….di quella stessa sera….
“Ma come?” chiese Sylar sfogliandolo
“Con un piccolo aiuto di Hiro….”
L’ultima foto ritraeva Gabriel e Claire
abbracciati sotto la neve mentre dietro evidentemente imperversava una cruenta
battaglia di neve (si notavano Peter con i piedi a
mezz’aria in procinto di cadere mentre rideva, Hiro con le braccia alzate, Ando piegato in due che
rideva,Nathan
di fronte a Hiro che rispondeva con le braccia
alzate, Mohinder che stava lanciando una palla verso Nathan, Matt che lanciava una
grande palla di neve verso il collo di Mohinder, Mollie che
ritoccava un pupazzo di neve, la signora Bennet e Noah che sulla porca guardavano divertiti quella scena).
Claire aveva scritto sulla foto
“Tanti auguri Gabriel! Tua Claire =)” con una piccola
faccina felice alla fine
Gabriel si guardò attorno e non vide la neve, ma capì subito
che mancava poco alla nevicata, alla battaglia di neve e alla loro foto.
“Tante grazie piccola sporcacciona” disse Gabriel
abbracciandola “Tieni piccola….e tanti auguri….”
Clairescartò il
piccolo pacchettino, guardò il bracciale e chiese subito a Gabriel di
poterlo indossare dicendo:
“E’ bellissimo Gabriel….grazie!” e lei lo abbracciò
stampandogli un bacio su entrambe le guance
Una voce interruppe la loro felice solitudine:
“Tutti a tavola è pronto!” era la mamma di Claire
“Andiamo a mangiare su!” disse Claire
prendendo per mano Gabriel e trascinandolo verso la casa
Claire notò che trascinare Gabriel
diventava più difficile ogni secondo, finchè uno
strattone non la spinse nelle sue braccia o per meglio dire….sulla sua bocca….
Claire rimase esterfatta,
ma nel momento in cui incontrò le sue labbra dimenticò ogni cosa….
Gabriel & Claire….
Claire & Gabriel….
In quel momento c’erano solo loro.
Nel momento in cui le labbra della ragazza toccarono quelle
di Gabriel, quest’ultimo si sentì invadere da un sentimento
mai provato e sentì che quella ragazza rappresentava ormai la sua vita….sempre
e comunque.
Quando dopo alcuni minuti si staccarono Clairegli sorrise e Gabriel sussurrò “tanti auguri” a fior
di labbra, il che fece arrossire la ragazza a dismisura, tanto che gli dette un
piccolo bacio veloce sulle labbra per non farsi vedere in quella situazione
imbarazzante (la faccina della cheerleader era
viola).
….poi si
avviarono in sala da pranzo.
“EccoviClaire,
Sylar….vi volevamo aspettare ma qualcuno” e qui
indicò Peter che si ingozzava
“….non c’è l’ha fatta….” Disse Nathan
facendo l’occhiolino a suo fratello
“Sylar vicino a me….devo fargli un
bel discorsetto….” Disse Noah spostandogli la sedia….
“Eh no! Fra me e Claire”
intervenne la signora Bennet spingendo Gabriel verso
una sedia vicino a quella di Claire e dall’altra parte un posto libero.
Claire e Sylar
si guardarono un attimo e proprio in quel momento sentirono Matt
che si strozzava e che li guardava allibiti.
“Tranquilla Claire. Non dirò nulla…buona fortuna!” Claire sentì queste semplici parole nella sua mente che la rincuoravano
“Bella scelta Sylar…ma se la farai soffrire te la vedrai con tutti noi…Buon
Natale”Gabriel sentì queste semplici parole nella sua mente che li fecero
capire una semplice cose, e finalmente capì cos’era
quel sentimento avvertito quando era entrato in casa con Claire….si sentiva a casa….per la prima
volta si sentiva a casa.
Eccomi quiil 24122007 a scrivere
un altro capitolo, ebbene si ho deciso di ambientarlo nello stesso giorno =P
Mi sembrava un degno tributo alla giornata di oggi.
E finalmente….( rullo di tamburi)
il FATIDICO BACIO!
Ma non crediate che d’ora in poi sia
tutto in discesa….eh no!
Allora:
MewAlexisMi dispiace Alexis!
Mannaggia queste punizioni! Hey,
poi voglio vedere il manoscritto della tua ff mi
raccomando XD Tanti auguri tesò =*
aras5Mannaggia a ‘sti operai! Vabbè
spero che riuscirai a seguire tutta la storia e che non ti perdi il capitolo
del bacio….inoltre le tue recensioni mi sconfinferanotanto tanto =) Auguriiiii =*
Ino chanTenero il- Matt-peluches XD io lo comprerei XD comunque
è successo anche a me di perdere due capitoli delle tue storie perché internet
era partito e potevo leggerle solo da scuola oppure dal pc
a casa del mio ragazzo….guarda cosa mi hai fatto fare
XD Auguri!!!! =*
PsYcHoGIRL_SYLARtheBESTLa prima a
recensire! Grandissima! E bravissima!!!!SiiiiSylar è un dolcissimo
XD….chissà se anche Zachary è così…. Misà che volo e vado a verificare ihihihihihih
complimentosi anche per la tua storia! Tanti Tanti auguri=*
Erano passati alcuni mesi dal fatidico 24 dicembre, una data
indimenticabile per Claire e Gabriel.
Molti degli antichi preconcetti si stavano lentamente
disperdendo: ormai Sylar era ospite fisso a casa Bennet, ormai Clairee Gabriel erano una
coppia fissa….anche se nessuno ne era a conoscenza,
tranne Matt ovviamente.
Le ricerche del dottor Suresh
progredivano costantemente.
Sylar ormai sembrava sopito, più
volte Gabriel si era ritrovato a specchiarsi in modo quasi inconscio allo
specchio della camera di Claire e ciò che vedeva non
era più l’ombra di ciò che avrebbe voluto essere, ma la persona che aveva
sempre sognato di diventare.
Le immagini che spesso si affollavano nella sua mente
procurandogli dolore adesso erano figure evanescenti
che costantemente scomparivano sempre più, salvo naturalmente per il senso di
dolore che le sue azioni passate ancora gli procuravano.
La signora Bennet era talmente
affascinata da lui che più volte aveva minacciato il signor Bennet
di andare via con “il grazioso ragazzo” se le avesse tenuto
segreti riguardo il suo lavoro.
Casa Bennet ore 17.53
25 Maggio 2007
“Oh Sylar, per favore potresti
continuare a girare l’impasto per evitare che si formino i grumi? Scusa ma devo proprio rispondere al telefono caro” disse la
signora Bennet poggiando sul tavolo una scodella
piena di impasto giallognolo e andando a posare una mano sulla spalla sinistra
del ragazzo
“Certo signoraBennet….stà facendo i biscotti?” disse Gabriel poggiando il
giornale che stava leggendo e cominciando a girare l’impasto melmoso
“Si scusami ora tesoro, gira un po’ più veloce….torno
subito” dopo aver fatto l’ultima raccomandazione la signora Bennet
veleggiò verso il telefono che continuava a squillare
Gabriel guardò l’impastoe alzando il mestolo ne fece cadere un
pochino nella scodella come fosse una pappina, poi tornò a girare in modo
febbrile l’impasto
“Hey!” disse una voce alle spalle
del ragazzo “Gabriel, puoi anche rallentare il ritmo sai?” Claire
si guardò attorno poi gli posò un delicato bacio a fior di labbra “Vuoi che
continuo io?” chiese gentilmente la ragazza sedendosi vicina a lui
“No, tu sporcheresti tutto perché sei sporcacciona” disse
sorridendo Sylar
“….hai ragione....”disse la ragazza
facendo la linguaccia
“Sylar! È per te! Al telefono”
urlò la signora Bennet
Sylar lasciò l’impasto
a Claire e dopo averle posato un bacio sulla
testa si avviò al telefono.
“Chi è?” disse poco dopo il ragazzo con la cornetta del
telefono poggiata sull’orecchio.
“Hem, Sylar
sono Elle. Non so se ti ricordi di me, i siamo visti
qualche mese fa alla Compagnia” disse la persona dall’altro capo del telefono
“No, non direi di ricordarmene….comunque
qual è il problema?” chiese Sylar quasi sorridendo
mentre guardava Claire che gli faceva le boccacce
poco lontano
“Si, ecco….chiamo da parte del dottor Suresh.
Ha detto di riferire a te e Claire, di venire alla
Compagnia per le 17.00 e non per le 18.00 come d’accordo”
“E perché non ha chiamato lui?” chiese Sylar
sospettoso, vero è che aveva proibito a Mohinder di chiamare Claire
quando voleva (cosa per cui si era guadagnato l’appellativo di “gelosone” da parte di Claire, che
aveva prontamente rinnegato), ma per lavoro poteva ancora parlare conla sua ragazza
“Ha detto che è molto impegnato e
che….”
“Va bene, va bene….digli che per le cinque saremo lì” poi chiuse di colpo il
telefono
“Hey, che stai facendo Claire?” chiese felice
“Ti stò dando fastidio Gabriel”
disse Claire “Comunque chi
era?”
“Una certa Elle….ha detto che Mohinder ci vuole alla Compagnia un’ora prima” rispose Sylar poco interessato
“Va bene” rispose la ragazza che intanto si era accoccolato
fra le braccia magre ma forti del suo ragazzo “Ti amo
sai?”
“Mai quanto me ovviamente” disse
Gabriel
Se qualcuno avesse assistito alla
scena avrebbe pensato che sicuramente era uno scherzo, e che qualcuno si era
travestito da Claire e da Sylar.
Gabriel guardava un punto indefinito del corridoio
pensieroso.
“Guarda che mamma è uscita a prendere lo zucchero a
velo….tranquillo” disse la ragazza
“Non è per quello….è solo che..boh, la chiamata mi è sembrata
strana, sospetta diciamo. Non so perché”
“Tranquillo Ga….” Stava per
rispondere la ragazza
“Hey ragazzi sono
tornata! Gabriel mi faresti il favore di cuocerli tu? Sai ho
provato una ricetta nuova e sono proprio curiosa di assaggiarli” disse da
lontano la voce della signora Bennet
“Certo signoraBennet”
urlò Sylar, poi continuò sottovoce in modo che solo Claire potesse sentire “E’ in arrivo il forellino da campo
portatile, marca Sylarfunziona sai? Te lo consiglio” disse
sorridendo e mostrando felice una fiammella che scaturiva dal suo dito indice
“Oh Gabriel ne sono sicura”
Alla Compagnia
“Allora cara?”
“Ho appena concluso la chiamata
papà….saranno qui alle 17.00 come previsto”
“Brava cucciola. Mi faresti un piacere?”
“Tutti ciò che vuoi papà”
“Fa preparare le due celle per favore. Non vogliamo farci
trovare impreparati”
“Mai papà!” poi sorridendo e muovendo i lunghi capelli
biondi Elle lasciò lo studio di suo padre
Casa di MohinderSuresh
Mohinder, Matt,
Molly
“Mohinder! Aiutami! Mattmi insegue!” disse Molly ridendo andandosi a riparare dietro le gambe
dell’indiano
“Matt che stai facendo?” dice
ridendo Mohinder poggiando la tazza di caffè sul tavolo
“Stavo semplicemente cercando di prendere la bricconcella”
disse Matt alzando le braccia e muovendosi lentamente
“Ah si? Ma così la spaventi! Sembri
Gozzila” disse Mohinder
facendo l’occhiolino alla bambina che prendendo coraggio si era seduta al tavolo
“Cosa? Ah, allora vengo a prendere
anche te Mohinder! Ahhhhhh”
e Matt ricominciò ad avanzare inesorabile verso i sue seduti comodamente al tavolo…Molly
si alzò e fuggì nella sua stanza e chiuse la porta.
“Da quando ha paura di me Mohinder?”
chiese Matt triste sedendosi al tavolo e rubando la
tazza dalle mani del genetista che stava per sorseggiare speranzoso
“Da quando? Da quando sembri un
puffo con le dimensioni di Gargamella, ma grasso per
dieci!” disse con risentimento Mohinder che si era
visto portar via il suo caffè aromatizzato
“Ma è aromatizzato! Bleah!” detto ciò Matt lo versò
nel lavandino sotto lo sguardo stupito del suo amico indiano
“Ma sono blu? Ah già, stavo riverniciando il salotto….non mi sono
accordo di essere sporco! HeyMolly!”
“Dimmi papà Matt!” disse la
bambina portando con sé un piccolo bambolotto
“Sono così brutto?” disse triste il poliziotto
“Si e tanto anche” disse Mohidner voltandosi risentito dall’altra parte e dando le
spalle a Matt
“No, ti stavo aspettando in camera per giocare” rispose la
piccola sorridendo
“Vedi Mohinder? TzèGargamella”
“Scusate mi squilla il telefono”
“Pronto?” disse Mohinder
“Dottor Suresh? Sono Bob. Oggi
potrebbe venire più tardi? Sa stiamo pulendo il suo
laboratorio. Diciamo per le 18.30?”
“Certo non si preoccupi! Avviso subito Sylar
e Claire”
“Li avviseremo noi, non si preoccupi.
A più tardi dottorSuresh e
mi scusi per l’inconveniente”
“Grazie. A più tardi”
“Chi era Mohinder?” chiese Matt mentreMolly gli punzecchiava la pancia
“Bob, ha detto che lavorerò più
tardi”
Matt lo guardò inarcando un
sopracciglio “Pulire il laboratorio? Bah, sicuro che non sia
una scusa?”
“Una scusa? Ma no dai! Brava Molly punzecchia la pancia a Matt
e fagli vedere quanto è grassottello” disse con finta cattiveria il genetista
“Grassottello io? Ma se sono
dimagrito di due chili…. Sono bello! Vero Molly”
disse fiero il poliziotto facendo uno sguardo sornione verso la bambina
“Sisi, i
miei papà sono belli entrambi” disse Moly fermando la
punzonatura
“I tuoi papà? HeyMohinder, sembra che stia parlando di una coppia di gay! Avanti vieni qui e dammi un
bacio” disse Matt protendendosi verso il suo amico
Mohinder allontanandosi disse con
il viso trasfigurato in una smorfia di disgusto: “Eh no! Un bacio no! Che schifo! Matt, fermati!”
Ore 16.55 Davanti alla Compagnia
Sylar, Claire
“Siamo in anticipo Gabriel” disse Clairepimpante mentreSylar la
raggiungeva alle spalle e le cingeva il collo con le braccia
“Gabriel! Non qui! Potrebbero vederci”disse Claire fornendo poca forza al tentativo di allontanare il
suo ragazzo
“Ma io non ti stò
abbracciando! Mi stò poggiando perché ho sonno”
“Ah Sylar, Claire!
Benvenuti entrate!” li accolse Bob che era appena
arrivato con una lunga macchina nera
“Ciao Bob” disse Claire “Ti
seguiamo”
Appena entrati Sylar sentì
nuovamente uno strano senso di irrequietezza che lo
attanagliava anche perché diversamente dal solito non c’era nessuno in giro per
i corridoi….
Ad un certo punto del corridoio Bob poggiò la borsa per
terra e la aprì estraendone una maschera, si fermò, si voltò verso i due
ragazzi e guardandoli seriamente mentre indossava la maschera disse:
“Signor Gabriel Gray, per l’incolumità
di tutto il genere umano sono costretto a trattenerla
qui finchè la rieducazione non sarà completata….”
Mentre pronunciava queste parole si legava accuratamente la maschera e intanto
del fumo prese a uscire da delle piccole prese d’aria
poste per terra “Signorina ClaireBennet,
lei non ha ancora commesso reati, ma al pari di Adam lei potrebbe diventare un
pericolo per il mondo, quindi la tratterremo finchè
non saremo certi che lei non costituisce un pericolo”
Claire e Sylar
non riuscivano a rispondere perché pian piano si sentivano
pesanti….insonnoliti…..
L’ultima immagine che Gabriel vide fu Claire
che si adagiava lentamente al suolo cercando di afferrare la sua mano, Sylar pronunciò il nome della ragazza con un filo di voce
infine il buio totale lo vinse e non udì più nulla.
Eh eh!
Lo so che ho troncato il capitolo alla Beautiful
ma preferiscochiarire il tutto
nel prossimo =P
“Ma che diavo…ahi!” Gabriel appena
sveglio mentre tentava stancamente di alzarsi sentì
una fitta sul retro della testa e non riuscì a trattenere un piccolo verso
“Ma dove diavolo sono?” continuò il ragazzo guardandosi
intorno, ma non smettendo di massaggiarsi la testa
“E tu….chi
diavolo saresti? Parla!” continuò infine con un tono
imperioso il giovane dopo essersi guardato intorno ed aver notato una ragazza
bionda nell’angolo destro.
La ragazza era seduta su una sedia in
ferro vicino ad una piccola scrivania di ferro dipinto di bianco, lei gli
sorrise incoraggiante e disse:
“Ben svegliato signor Gray, io son….”
“Non mi interessa chi tu sia voglio
sapere dove mi trovo ho detto…” poi ebbe un flash dell’ora passata e in
particolare dell’ultima scena che i suoi occhi avevano colto, una ragazza, anzi
no, la sua ragazza, la sua Claire che cadeva e
tendeva la mano verso di lui “…..Claire!” disse tutt’
ad un tratto “dov’è dimmelo subito” mentre diceva ciò si avvicinò pericolosamente
alla ragazza.
Vedendo che la risposta di quest’ultima si faceva attendere
la strattonò prendendola per le spalle, ma in un’attimo fu invaso da una piccola scarica elettrica.
“Hey!Sei stata tu?” le disse
pensieroso
“Si!” rispose la ragazza felice sistemandosi la maglietta
stropicciata “Comunque non ti scaldare, tanto non
potresti fare nulla comunque” detto questo la ragazza gli indicò la sedia
invitandolo a sedersi.
Dopo aver ignorato l’invito della ragazza Gabriel chiese
subito “Dov’è Claire?”
“Claire, Claire….sempre
questa Claire….io comunque
sono Elle”rispose la ragazza tendendogli la mano che lui né guardò né afferrò
“E perché dovrebbe interessarmi?” chiese Gabriel guardandola
con superficialità….i suoi pensieri vagavano altrove
“Perché se non lo fai non potrai mai rivedere Claire” disse ridendo la ragazza
Gabriel anche se reticente si sentì costretto a stringere la
mano che la ragazza ancora le rivolgeva imperterrita.
“Allora ora che abbiamo finito i convenevoli mi dici dov’è Claire….”rivelò ciò che più gli premeva “Elle” aggiunse in
fine sperando di addolcire la ragazza di fronte a lui
“E’ in una cella, proprio come te, precisamente due celle
dopo di te, cioè due celle alla tua sinistra” continuò
la ragazza indicando la sinistra con un braccio magro e ben teso
“Perché l’avete fatto? Stà bene? Se le fate qualcosa io
vi….” Ma Gabriel non continuò perché la rabbia si
stava nuovamente impossessando di lui e nonostante tutto non voleva dar libero
sfogo a Sylar….non ancora
per lo meno….
“Allora beh, i motivi ve li ha
riferiti mio padre….e per quanto riguarda la ragazza….beh, credo stia bene….”
“Claire….” Disse Gabriel andando a
poggiare la fronte sulla parete sinistra
Cella di Claire
“Gabriel!” la ragazza si svegliò di colpo
urlando….”GABRIEL!” ripetè con più voce
“ShhhhClaire….non
gridare per favore….” Una voce la raggiunse alle sue spalle…una voce
conosciuta….
“Mo….Mohinder
tu….perchè…Gabriel….dov’è Gabriel?” continuò la ragazza
“Stà bene Claire….per favore calmati….so che la
situazione è terribile ma ti assicuro che non ne sapevo nulla….”
“Fammi andare via con Gabriel….ti prego….”
Disse Claire avvicinandosi al suo amico e
lanciandogli le braccia al collo….
“Non posso piccola, mi dispiace” aggiunse il genetista con
un sospiro
“Come non puoi? “ disse la ragazza staccandosi prontamente
da lui
“Non so cosa Bob voglia fare….per ora mi ha chiesto di controllarti per sapere se può
darmi fiducia….dovremo resistere solo il tempo
necessario per farmi svelare i suoi piani, tranquilla….presto
potrai riabbracciare tuo padre….e Gabriel”
“Ma….quindi
vorresti dirmi che devo rimanere imprigionata qui dentro….fino
a….data da destinarsi? Ah! Stai scherzando vero Mohinder?” chiese la ragazza con un sorriso quasi sadico
sperando che il suo amico stesse scherzando
“Purtroppo noClaire….mi spiace….ma ti prometto….noClaire per favore” disse Mohinder avvicinandosi a lei e abbracciandola stretta
accarezzandole la testa “ti prometo che appena
possibile ti porterò via di qui….anche a costo di
farti evadere….”
“Mohinder….” Disse Claire sollevando lo sguardo acquoso verso il genetista
“….mi sono sempre fidata di te senza riserve….e lo sai….ok,
io accetto di fidarmi anche questa volta….ma per
favore…portare appena puoi e costantemente notizie di Gabriel” Mohinder accennò un ‘si’ con la testa “Promettilo!” disse
la ragazza con foga….
“Te lo prometto Claire!”
Dopo un attimo di silenzio che i ragazzi passarono a
squadrarsi Mohinder disse distogliendo lo sguardo da Claire….il suo sguardo lo stava uccidendo….gli penetrava
l’anima:
“Ora vado Claire e cerco di sapere
quante più notizie posso…anche su Gabriel” disse intuendo il suo sguardo
speranzoso “e…poi torno appena posso….intanto stai qui e….cerca di
dormire ok?”
“Va….va bene. Grazie Mohinder!”
Mohinder era già sulla porta con
la mano sulla maniglia e voltandosi verso di lei le disse: Non dirmi grazie, non avrei mai dovuto fidarmi di questi
pazzi….perdonami….”poi andò via….lasciando la ragazza
nella più completa solitudine
Stanza di Gabriel Gray
Nella stanza di Gabriel regnava un profondo silenzio
scandito dagli sbuffi costanti di Elle che, seduta sul
letto con le gambe incrociate sbuffava in direzione di Gabriel che l’unica cosa
che aveva fatto da quando aveva poggiato la fronte verso la parete destra era
stata prendere una sedia e porla in direzione della stessa parete e sedercisi sopra….
“Hai intenzione di dirmi qualcosa?” sbottò infine Elle
“Perché dovrei?” disse Gabriel senza nemmeno osservarla o
darle il minimo segno di interesse
“Perché….se
vuoi notizie costanti di Claire devi rivolgerti a
me…..”disse con voce suadente la ragazza
“Ahhhh…va bene, ho capito” disse Sylar voltandosi i malavoglia e
guardandola con gli occhi penetranti “Allora, cosa vuoi in cambio?”
“Hum…” fece la ragazza portandosi
un dito sotto il mento fingendo un’espressione pensierosa “direi
che voglio te!”
“Me?” disse meravigliato il ragazzo
“Te…..esattamente Sylar! Ho sentito molto parlare di te….ti ho visto….sei un
bel ragazzo, forte, intelligente e io….ti voglio….”
Disse semplicemente la ragazza guardandolo in modo complice
“Beh, non puoi avermi….mi dispiace….” Disse Gabriel
semplicemente poi tornando a rivolgere l’attenzione al muro sinistro
“E perché?” disse la ragazza incrociando le braccia e
mettendo il broncio
“Perché….” Iniziò Gabriel alzandosi
“Io” cominciò a camminare verso di lei “sono” avanzava “soltanto” ormai erano
vicinissimi “di Claire” la spinse sul muro
bloccandola con un braccio “Ci siamo capiti no?” disse poi tornando alla sedia
“No!” disse la ragazza con il viso tutto
arrossato”Assolutamente no!”
La ragazza si pose di fronte a Gabriel:
“Dunque Sylar” disse
avvicinandosi, con lo stesso gioco che aveva iniziato Gabriel, ma con il vero
tentativo di provocarlo “non ti interessa nulla” e gli
si sedette in braccio “della tua Claire?” e cominciò
a passargli il dito sulla maglietta “Sai, io potrei dirti molte cose su di lei”
disse infine avvicinando il suo volto a quello del giovane…ormai i loro nasi si
sfioravano
“Ok” disse Gabriel alzandosi così
velocemente che fece quasi cadere la ragazza, poi si appoggiò al muro sinistro
con le braccia incrociate e fissò lo sguardo per terra “sono tutto orecchie”
aggiunse guardandola e alzando le sopracciglia poi sospirò rivolto al muro sinistro
“Eh no, mio caro Sylar” disse Elle
avvicinandosi in modo provocante “qui le regole le faccio io”
In quel momento Gabriel sentì un ‘bip’
e vide Elle prendere il cerca persone dalla tasta.
Dopo averlo riposto la ragazza lo guardò e disse:
“Ora devo proprio andare….” E andò verso la porta “…ma la discussione non finisce qui” e la porta fu
chiusa
Ufficio di Bob
“CHE HAI FATTO!” Mohinder urlava contro il suo ‘capo’
“Come che ho fatto? Stò
preservandola
sicurezza del mondo dottor Suresh”
“LE HO GIA’ DETTO CHE SYLAR NON E’
PIU’ CHI LEI CREDE E CLAIRE NON HA FATTO NULLA DI
MALE!”continuò Mohinder sbattendo i palmi delle mani
sul grande tavolo che fungeva da scrivania
“Mi hai fatto chiama…papà. Salve dottor Suresh”
disse Elle appena entrata e vedendo il volto arrabbiato del genetista
“Allora Elle” disse Bob disinteressandosi di Mohinder e rivolgendo un sorriso a sua figlia
“Sylar si è svegliato e stà bene papà” rispose con sguardo quasi sognante la ragazza
“Brava piccola mia….adesso fa quel che vuoi…torna pure da
lui se desideri”
Congedata la figlia Bob tornò a
interessarsi di Mohinder che ascoltate le ultime
parole aveva aggrottato la fronte….
“Vai Mohinder, và
da Claire potrà avere bisogno di te” disse Bob
Mohinder pur pronto a ribattere
per chiedere chiarimenti si fermò e decise che era meglio andare da Claire…chissà com’era scossa….ma
prima….sarebbe passato a vedere come stava
Gabriel…doveva pur dire qualcosa a quella povera ragazza
Quanto mi odiate per l’attesa? Oppure siete felici che non vi ho rotto le scatole con nuovi
capitoli? Ihihihi
Comunque chiedo umilmente perdono a
chi legge ma avevo il pc in panne e poi dovevo
riprendermi dalla notizia delle materie d’esame (ebbene si quest’anno
affronterò gli esami di maturità)…andate a vedere il liceo classico e vedrete
perché sono così disperata comunque!
Bando alle ciance!
PsYcHoGIRL_SYLARtheBESTheilà!!!!!Hehehe chissà che succederà ai due piccioncini :D scusa per il ritardo :P
aras5 che ne dici
dell’idea di Bob e quella sadica di Elle comunque anch’io voglio assaggiare i Sylarbiscotti =’(
perdono per il mega ritardane
MewAlexisper favore non
scrivere cose drammatiche perché le leggerò sicuro ma
poi mi intristisco…fammi qualcosa di felice con un tino tipo mmmmm mazurca ihihihihi scusa scusascusascusa
per il ritardo
Ino chanamoraaaaaa come stai? *_* tutto ok? *_* Non ho messo NoahneMolly né Matt
perché volevo incentrare il capitolo su quella sadica di Elle sai…stò premeditando di ucciderla o farle fare una brutta fine
e far mettere quel tenero di Mohinder con….un ritorno dall’aldilà …hem….ho detto troppo beh dimmi che ne pensi ok?
Ti chiedo venia per il ritardone tesò!!!!
Gabriel era seduto sul letto con la testa fra le mani.
(Sylar)
Come è potuto succedere?
Com’è possibile che sono passato da uno stato di massima felicità ad una
tristezza che…insomma, ad uno dei momenti più brutti che abbia mai passato?
Anzi! Questo è IL
momento più brutto che abbia mai passato perché oltre
a preoccuparmi della mia esistenza, della mia misera esistenza, mi sento
colpevole e responsabile dell’esistenza di un'altra persona.
Ho spinto la persona
più dolce che abbiamai
conosciuto fra le braccia di un gruppo di pazzi!
Ho spinto la MIA ragazza in questo luogo,
in un luogo di cui non avrebbe mai dovuto nemmeno
conoscere l’esistenza…
La mia ragazza, la
MIAClaire…
Non riesco ancora a
credere che questo non sia un sogno o che non sia una di quelle stupide o
insulse commedie che vedevo ogni tanto in tv.
Sylar pur rimanendo ancora seduto
alzò il viso dalle mani, mosse la testa a destra e sinistra poi lasciò che un sorriso appena accennato gli increspasse le
labbra e tutto il volto mentre guardava in alto senza osservare un punto
preciso…guardava così nel vuoto….lasciando che i
ricordi e la sua coscienza lo trasportassero per qualche per un po’ in quei
momenti felici che avevano caratterizzato la sua vita da quando,
innocentemente, chiese ad una ragazza sconosciuta dove fosse una gelateria.
Gabriel ripensò alla prima volta che uscirono, a quando scoprì il potere della ragazza, alla famiglia di
lei e allo strano Natale che aveva trascorso…
“Hey, heyClaire! Claireeeeeee”
chiamò Petrelli Junior bussando con il dito indice
sulla spalla della sua ragazza con la voce impastata
“Che c’è
Peter? Non vedi che stò
sparecchiando? Perché non vai come tutti gli altri a guardare la televisione stravaccato sul divano?” rispose la ragazza
prendendo qualche piatto e impilandolo
“Claire….Claire…Claire” sogghignò Peter mettendo una mano davanti alla bocca
“Avanti che c’è?” disse la
ragazza fingendosi spazientita e incrociando le braccia mentre aveva ancora in
mano da una parte dei coltelli, dall’altra delle forchette
“Vuoi vedere un incidente?” disse
il ragazzo con il viso di colpo serio
“Un….un
incidente?” la ragazza gli si avvicinò poggiando sul tavolo le posate
“Guarda qui…Bleah!!!!!” Peter aprì la bocca e le
mostrò un bel pezzo di panettone mangiucchiato
“MA CHE
SCHIFO PETER!” la ragazza si voltò verso il salotto e urlò:
“NATHAN! POTRESTI PORTARTI VIA
QUESTO SCHIFO UMANO, PER FAVORE?”
“Stai parlando di Peter?” chiese Nathan di rimando
“Si….chi
sennò?” rispose Claire evitando accuratamente di
guardare verso Peter che, ne era sicura, era ancora
con la bocca aperta e ogni tanto masticava….tanto per
rendere la poltiglia ancora più schifosa
“Stà
facendo di nuovo il gioco dell’incidente per caso?” chiese Nathanridendo
“Si!” rispose Claire
poi voltandosi inavvertitamente verso il ragazzo: “E BASTA PETER!”
Sylar ricordò ancora la battaglia
con le palle di neve poco dopo la mezzanotte
“Papà Mohinder,
Papà Matt venite a vedere!” disse Mollie
che si era arrampica su un divano e guardava fuori
dalla finestra
“Che c’è Piccolina?” disse Matt avvicinandosi seguito da Mohinder
che sorrideva felice
“Neveeeeee!”
gridò la ragazzina voltandosi verso di loro e indicando con un dito la finestra
“Davvero?!”
disse Matt poi si mise anche lui a cavalcioni sul divano
“Matt….alzati
subito da quel divano….lo stai sfondando!”disse Mohinder scuotendo Matt che
guardava interessato la neve più di Mollie, al grande
uomo era sempre piaciuta….lo rendeva estremamente
felice e lo faceva ritornare bambino…..
“Ancora con questa storia Mohinder? Vuoi proprio che tento di baciarti di nuovo?”
disse Matt non voltandosi
“Ma che dici, dai Mollie vestiti e andiamo fuori” dettò ciò dette una piccola
spinta amichevole a Matt che
andò a sbattere la testa sul vetro che vibrò pericolosamente….
“Aia! Mohinder
sei impazzito?” chiese Matt scendendo dal divano e
andando a prendere il cappotto
“Scusa….” disseMohinder sbellicandosi vedendo un bernoccolo crescere
sulla testa del poliziotto….
Arrivati agli attaccapanni Mohinder stava tentando di prendere il suo giaccone che era
sotto altri 5 intanto Mattaspettava
il suo turno lì vicino con le braccia incrociate.
“Ti muovi Mohinder?”
chiese spazientito
“Beh si è blocca…ops!” e l’attaccapanni di legno andò a finire su Matt che venne sommerso da un
fiume di giacconi, giacche, sciarpe e cappelli
“Aiuto! Stò
annegando!” gridò l’uomo dimenandosi mentre Mohinder
e Mollie ridevano a crepapelle.
Poi Sylar si trovò a ricordare il
bacio con Claire….
Mentre era ancora perso in questi pensieri
sentì la serratura scattare e vide che Elle stava rientrando
(Sylar) Che
vorrà ancora questa pazza da me?
“Hey! Ciao Sylar!”
disse felice la ragazza
“Devo proprio risponderti?” disse scocciato Gabriel
“Mmm potresti….comunque
ho saputo che Clairestà
bene….” Disse Elle buttando lì la notizia come se nulla fosse
“Stà bene? Davvero? Cos’altro puoi dirmi?” chiese Gabriel impaziente di avere
nuove notizie sulla sua Claire.
La ragazza non aggiunse altro perché in quel momento entrò Mohinder che vedendo i due ragazzi insieme in camera non
riuscì a non far trasparire un senso di….apprensione? preoccupazione?Paura? ….in realtà
tutte quante le emozioni.
“Elle….che ci fai qui?” chiese il
genetista
“Non si vede?” rispose lei “Stò
tenendo compagnia al nostro ospite. Si fa così, no?”
“Lasciaci soli….ho bisogno di
parlare con lui…da-solo” l’uomo aprì la porta per far
uscire la ragazza che andò via con un’alzata di spalle e uno sguardo molto
accattivante verso Gabriel che non la stava guardando, guardava anzi Mohinder sperando che gli potesse dire qualcosa di più su Claire.
“Che stavi facendo Gabriel?” domandò subito Mohinder
“Niente ovvio! È lei che mi si è
incollata come una seppia….terribile! Allora,dimmi
qualcosa su Claire poi dammi un buon motivo per cui
stai collaborando prima che ti spacchi la faccia prima per conto mio, poi per Claire, poi….ancora per me!”
rispose facendo schicciolare le nocche
“Devo capire cosa vogliono, non vi torceranno un capello….lo
prometto….sarete fuori appena possibile….Claire comunque stà bene è solo….molto triste ovviamente” Mohinder
concluse la risposta con un sospiro….non voleva
rivelare il vero stato della ragazza….sapeva che
Gabriel stava soffrendo per lei….e non voleva peggiorare la situazione.
“Stava piangendo quindi, no? Lei lo fa sempre!” disse Sylar guardando il muro sinistro cercando di perforarlo con
lo sguardo per raggiungere la sua ragazza “Mohinder….non
farla piangere….abbracciala…..anzi no! Non ti
azzardare ad abbracciarla indiano! Battile il palmo della
mano delicatamente sulla schiena poi basta!…non abbracciarla, non accarezzarla,
non darle a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e baci di nessun
tipo e da nessuna parte!” lo minacciò infine con l’indice destro.
“Non ti preoccupare Gabriel, lo so che la….la ami, per
quanto mi fosse difficile crederlo, adesso devo proprio ammettere che è vero”
disse Mohinder guardandolo negli occhi come sondando
la sua anima
“Te l’ha detto il cicciotello che stiamo insieme vero?”
disse Gabriel ormai arresosi all’evidenza
“No, veramente l’ho capito da solo. Comunque
ora vado e mi raccomando….stai attento a quella
Elle….ricordatelo” concluse Mohinder
“Tranquillo Mohinder ‘caro’ io lo so bene e tu….resta
al tuo posto ci siamo intesi?” disse infine Gabriel “E….Mohinder”
aggiunse infine Gabriel prima che il genetista chiudesse la porta “….Mohinder….và….cioè, per favore, và da Claire
e dille che ‘la amo’….Intendiamoci devi dirle che IO la amo non dirle ‘Ti Amo’
altrimenti quando esco di qui….ti uccido”
“Certo Gabriel” disse il genetista
accennando un sorriso poi andò via.
Mentre Mohinder andava verso la cella della ragazza
ripensò alle parole di Sylar, lui allora la amava, ci
aveva visto giusto allora!
…..Il tempo intanto passava…..
Erano circa due settimane che i ragazzi erano lì….erano due
settimane che si scambiavano solo brevi messaggi grazie a Mohinder
che faceva di continuo la spola fra le due celle.
Il signor Bennet appena aveva
saputo la notizia aveva sferrato un pugno in faccia a Mohinder
e nessuno di quelli che erano presenti al pranzo di Natale, e che si erano
ritrovati in casa del signor Bennet dove Mohinder aveva dato a tutti
appuntamento, tentò di fermarlo.
Anche Hiro, di solito dal cuore
d’oro, fece nulla per lui, nemmeno quandoMohinder si alzò e il signor Bennet
gli sferrò un nuovo pugno dritto sul naso già sanguinante.
La signora Bennet pianse molto ma,
nonostante tutto, continuava a fidarsi di Mohinder, “Riportameli sani e salvi Mohinder….per favore” chiese supplicante la signora Bennet
Peter quando vide il signor Bennet colpire per la seconda
volta Mohinder cominciò a diventare iridescente ma un
“Fermo Peter!” da parte di suo fratello lo bloccò in
extremis.
Due settinane dopo, casa Bennet era diventata ormai il quartier
generale e mentre tutti erano riuniti in silenzio a bere un thè,
offerto gentilmente dalla signora Bennet, Mohinderentrò in casa gridando:
“E’ il momento di portarli via finalmente!” gridò Mohinder lanciando il cappotto sul divano, o per meglio
dire su Hiro
“Davvero? Bene, fallo subito Mohider!
Vi voglio tutti e….tre qui tra un’oretta….” Disse il
signor Bennet, che convinto dalla moglie, aveva
deciso di ridare fiducia all’indiano
“Non essere volgare in casa mia Mohinder”
la signora Bennet felice e speranzosa lo redarguì con
uno scappellotto dietro la testa
Alla Compagnia
Cella di Sylar
“….quindi come ti dicevo a mio
padre non servite più….”continuò Elle che era stata sempre in camera di Gabriel
in quelle due settimane, dalla mattina alla sera….tranne
quando non entrava Mohinder
“Ma se non ci avete fatto mai nulla
Elle….avanti dimmi tutto” disse Gabriel con fare
seducente….aveva capito il debole che la ragazza aveva
per lui, quindi aveva deciso di sfruttarlo per sapere quanto più è possibile….e
ne era valsa la pena….
“Beh quando dormivi vi facevano una specie di raggio e
qualche intruglio era nei cibi tuoi e della ragazzina” continuò Elle seduta
sulle gambe di Gabriel che tuttavia con noncuranza continuava a guardare verso
la camera di Claire
“Quindi ora che non serviamo più che ci farete?” chiese
Gabriel guardando la ragazza e sorridendole con cattiveria
“Ci sono due possibilità: la prima è che vi uccidano” e qui
Gabriel aveva spalancato gli occhi e aveva urlato un’NO’
secco “oppure la seconda possibilità è….beh, semplicemente che qualcuno
vi faccia fuggire….che ne dici Gabriel?” Elle aveva
passato un braccio dietro la nuca del ragazzo
“E tu quindi vorresti aiutarci a
fuggire….bene bene….che cosa vuoi in cambio Elle?” chiese Gabriel prevedendo che
la ragazza avrebbe voluto qualcosa necessariamente….ormai
ogni qual volta doveva chiederle qualcosa non doveva far altro che farla
poggiare su di sé e lasciarsi accarezzare
“Te l’ho detto due settimane fa Gabriel…io-voglio-te….ora!”
terminò Elle con un chigno che voleva essere seducente
Contemporaneamente nella cella di Claire
“Mohinder finalmente!” disse la
ragazza saltando giù dal letto e lanciandosi nelle braccia di Mohinder che a quanto pare aveva
trasgredito alle regole dettate da Sylar (“Beh, devo
dire a Carie di non rivelare questo a Sylar….altrimenti questa è la volta buona che mi fa secco sul serio”)
“Claire calmati per favore….devo
dirti una cosa” disse Mohinderallorantanandola
un po’ da sé prendendola per i polsi
“Che è successo?” cominciò Clairepreoccupata
“Niente di che piccola….possiamo andare via” disse
sorridendo il genetista
“Davvero?! Oh Mohinder è stupendo!
E Gabriel? Lo sa già? Che ha detto?”
chiese Claire
“NoClaire
non lo sa….gli faremo una sorpresa….e comunque non ho
tempo di dirglielo….dovremo andare via fra
mezz’ora….aprirò la sua cella e poi correremo via ok?”
chiese il genetista pur conoscendo già la risposta
“Certo, sono pronta! E non vedo l’ora di rivedere Gabriel”
aggiunse infine Clairearrossendo
Mohinderrimase
spiazzato, la seconda parte non se l’aspettava proprio….
Intanto nella cella di Gabriel Gray
Elle dette una spinta a Gabriel che
lo fece sedere con un tonfo e un paio di piccoli rimbalzi sul letto.
“Ma che?” disse Gabriel
“Shhhh” disse
Elle mettendogli un dito sulle labbra “Hai ancora intenzione di vedere
la tua Claire?”
“Ma certo…ma che….” cominciò Gabriel
“Bene allora collabora” disse Elle, poi alzando una mano e
facendo uscire delle picole scintille dalla sua mano continuò dicendo “…perché altrimenti….beh, non so come la
ritroverai” infine con un bacio tappò la bocca a Sylar
che aveva gli occhi sgranati.
Gabriel si trovò la ragazza avvinghiata a lui….
In un primo momento pensò di scansarla, spingerla via,
allontanarla in qualche modo….farle male!
Poi pensò a Claire….
Pensò che quel piccolo tradimento le avrebbe risparmiato
tanti dolori, anche se adesso era lui a provare
dolore.
Già, mentre Elle lo baciava non sentiva nemmeno uno delle
miriadi di sentimenti che si agitavano in lui anche quando Claire
teneva semplicemente le dita intrecciate con le sue.
Gabriel chiuse gli occhi….
Qualunque cosa quella ragazza voleva da lui la avrebbe
assecondata poi….sarebbe corso dalla sua Claire,
l’avrebbe portata in salso e….
AL DIAVOLO TUTTO….
Avrebbe ucciso Bob, sua figlia o chiunque altro avrebbe
tentato di fare ancora del male e di far soffrire la
sua Claire….
Quindi Gabriel chiuse gli occhi,
come per dimenticare che la ragazza che lo baciava e che era stretta a lui non
era Claire, e strinse Elle con forza e assecondò i
suoi baci.
Non c’era passione, non c’era amore e nemmeno un briciolo di affetto nei suoi gesti….c’era odio, disperazione e rabbia….
Posto il capitolo a San Valentino….anche
se questo capitolo potrebbe essere definito piuttosto un capitolo “Anti-San
Valentino”.
Bene bene le cose si complicano e
attenzione ho scritto che mentre Mohinder
rivelava a Claire che potevano fuggire di lì a mezz’ora
CONTEMPORANEAMENTE Elle si lanciava sul Gabriellucciolo
mio *_*
Mannaggia quanto la stò complicando stà storia….ma non preoccupatevi prima o poi finirà, ma il problema è
che non ho uno straccio di schema >.< scrivo le cose come e quando ne ho
ispirazione
Comunque! Passiamo ai
ringraziamenti:
Ino chanIno! Come avrei
mai potuto dimenticarmi di voi?!?!?! Grazie per il
complimento per il capitolo ^_^ Ho aggiornato subito visto? Però
con il pastrocchio che ho combinato era meglio che non aggiornavo ihihihih a presto …. Comunque voglio chiederti una cosa…. Sei tu che hai scritto la ff “Un anno per
innamorarsi”? Cioè una storia fra Mohinder
e Claire? Avevo letto il 1° capitolo ma non
avevo avuto il tempo di scrivere una recensione, e quando sono andata a
rileggerla non ho più trovato la ff!!!!
Se l’hai scritta
tu…TI PREGO!!!! RI-POSTALA E CONTINUALA OVVIAMENTE!!!!
FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI!!!!
PsYcHoGIRL_SYLARtheBESTMannaggiaPsycho! Misà che ho fatto avvicinare Elle più di quanto avresti
voluto….ma questa cosa c’è l’avevo
in mente da troppo tempo per non metterla sul web ihihiih
Continuando….ma come si fa a mettere ad
un Liceo Classico: Italiano….Esterna vabbè
pazienza ma soprattutto MATEMATICA E FISICA ESTERNI!!!!
Ma siamo impazziti?!?!?! Bah, speriamo bene và!!!! Beh dimmi che ne pensi di
questo capitolo =P
MewAlexisBeh Mew non si può dire che abbia
ceduto di sua spontanea volont…sirei piuttosto che è
stato costretto….menneg! Che vado
combinando a questi due teneroni….però del resto come dare torno a Elle….chi non avrebbe fatto carte con un tipo del
genere….
Avanti! Scagli la prima pietra chi è
senza peccato….
Mammamia misà
che stò scadendo nella blasfemia….meglio che mi fermo qua và! ihihihihihihihihihi
aras5AHHHHHHHHH i Sylarbiscottucci che dolci!!!! Comunque
grazie per il complimento mia fedelissima XD
Comunque non credp che per il momento andrà bene….non so se hai notato ma beh….cavolo….come si suol dire Mohinder è fuori luogo fuori tempo….anche se l’attore è un figo
da paura ^_^ MA Zachary resta sempre Zachaty =D
Infine vorrei ringraziare anche Achikoed eilinnche
hanno aggiunto la ff fra le loro preferite grazie grazie!!!!
Anche se non commentate grazie….però i commenti
fanno sempre piacere….
Beh, infine dopo questo sproloquio per chi arriverà alla fine ho
deciso che quando trovo dei bei video su youtube (non
necessariamente SylarClaire) ve li faccio notare….
INO_CHAN: LEGGI A FINE CAPITOLO CHE C’E’ UNA DOMANDA X TE ^_^
14 capitolo
Cella di ClaireBenner
Mohinder dopo aver annunciato a Claire la possibilità di essere fuori daquell’inferno fra mezz’ora le aveva consegnato dei
vestiti:
“Non vorrai andare in giro con quello che indossi…sembra una
vestaglia da ospedale!” le aveva detto sorridendo tentando di sdrammatizzare,
poteva solo immaginare quanto la ragazza fosse tesa e
voleva tentare in qualche modo di rasserenarla.
“Certo Mohinder!” disse felice la
ragazza prendendo delicatamente i vestiti che l’indiano le porgeva“E poi non posso mica farmi vedere da Gabriel in queste condizioni!”
Mohinder rimase spiazzato, la
schiettezza e la tenerezza di Claire lo sorprendevano
spesso : “Eh certo! Che ti
vuoi fare vedere così? Eh!”
….Mohinder tuttavia non era
riuscito a rispondere in modo convincente….
“Adesso girati che mi cambio Mohinder”
dopo aver visto che l’indiano era arrossito Claire
cominciò a sbottonarsi il vestito dando ovviamente le spalle al ragazzo e
allontanandosi quanto più le era possibile
“Questo però non lo diciamo a Sylar,
vero Claire? Altrimenti tra qualche ora dovresti
rimpiangere un amico!” disse Mohinder con un velo di
preoccupazione, ridendo mentre incrociava le braccia
sul petto
“Certo Mohinder! Non l’avrei comunque mai fatto tranquillo” disse la ragazza pregustando
il momento in cui avrebbe potuto vedere il suo Gabriel e stringerlo fra le sue
braccia
“Bene….appropositoClaire, come ti senti?” le chiese il genetista, voleva
evitare che la discussione cadesse in un imbarazzante silenzio in cui si
sarebbe sentito solo il fruscio dei vestiti che Claire
stava indossando
“Bene Mohinder, ho solo un leggero
mal di testa da questa mattina, ma per il resto è tutto ok!”
“Quando saremo fuori, sotto lo stretto controllo di Sylar vedrò di darti qualcosa” le rispose il genetista voltandosi poiché aveva sentito una mano poggiarsi sulla sua
spalla
“Grazie” gli disse Claire ormai
vestita
“Sei pronta piccola?” le disse Mohinder
poggiando a sua volta una mano sulla sua spalla
“Hey, io sono nata pronta!”rispose Claire
“Vieni degna-figlia-di-tuo-padre”
disse Mohinder aprendo lentamente la porta e
sporgendo la testa fuori per controllare che non ci fosse nessuno.
Claire, che in altri casi avrebbe
chiesto spiegazione per quell’appellativo, in quel
momento non riuscì a rispondere un sentimento di paura misto ad apprensione e
felicità per il prossimo incontro con il suo Gabriel
stava montando in lei.
Cella di Gabriel Gray
Elle era ormai stesa sul ragazzo e non accennava a voler
smettere di baciarlo…
Gabriel intanto stava ancora cercando di autoconvincersi che il suo non era un tradimento ma l’unico
modo per salvare Clairee uscire finalmente con lei da
quella prigione.
“DIAVOLO nessuno lo saprà mai, men
che meno Claire, perché se questa bamboccia
(ovviamente è riferito ad Elle ndMala)prova anche solo a farne parola…si consideri
già morta!” pensava Gabriel con la ferocia di Sylar
E detto questo la strinse di più a sé ,
sperando in questo modo di far finire il prima possibile quel supplizio.
Elle intanto non aveva capito i sentimenti che si agitavano
nell’uomo sotto di lei e la stretta l’aveva colpa piacevolmente di sorpresa
essendo ormai certa che Gabriel era alla sua totale mercè.
Inoltre il pensiero che non aveva espresso
è che ovviamente non aveva intenzione di lasciarlo andare dopo ciò che stava
accadendo….ma questo Gabriel Gray
non poteva saperlo.
Mentre questi pensieri si
succedevano nella mente dei due ragazzi nella cella, intanto nel corridoio Mohinder aveva preso per mano Claire
che, avendo sentito un rumore, si era bloccata dal terrore.
Claire per tutta risposta era
riuscita a respirare solo quando il suo amico indiano
aveva stretto la sua mano nella propria e lei gli aveva stretto il braccio
leggermente facendogli un cenno di assenso, quando questo, con uno sguardo, le aveva
fatto capire che era necessario andare avanti.
Fermi di fronte alla stanza di Gabriel Gray,
il cuore di Claire aveva cominciato a battere così
forte che la ragazza temeva che anche Mohinder lo
potesse sentire.
Il genetista poggiò la mano sulla maniglia, ma un attimo
dopo la tolse con sommo dispiacere di Claire.
“Tocca a te piccola” le aveva detto con un sussurro il
giovane, rassicurandola con uno sguardo
Claire incapace di dire alcunchè si trincerò dietro la sua infantilità
facendo una linguaccia mista ad un sorriso.
Claire poggiò la mano sulla
maniglia con trepidazione.
Claire abbassò la maniglia con
apprensione.
Claire aprì la porta con una
lentezza quasi esasperante.
Claire sentì il suo cuore
frantumarsi con un solo sguardo.
Claire richiuse di velocemente la porta, riuscendo miracolosamente a non
fare rumore.
“Che succede Claire?” le chiese Mohinder con angoscia
Dopo un attimo di silenzio in cui milioni di pensieri e
sentimenti percorsero Claire come scariche
elettriche, la ragazza rispose abbassando la testa con voce così bassa da
sembrare un sussurro:
“Apri Mohinder, porta fuori
Gabriel e poi andiamo via di qui il più presto possibile”
Mohinder in un primo momento
temette il peggio, ma, dopo aver avuto la certezza dalla
parole di Claire che Sylar
fosse per lo meno vivo, cominciò a chiedersi cosa avesse potuto spingere Claire a richiudere la porta e a ridurla in un tale stato
di sbigottimento e tristezza, che mai aveva visto in quella dolce ragazza.
Dopo poco gli venne in mente Elle…
Credette che la ragazza avesse
visto Elle fare la civettuosa con il suo ragazzo, ma
non poteva credere che questo sarebbe bastato per ridurre Claire
in quel modo.
“MA COSA DIAVOLO HA VISTO CLAIRE IN QUELLA….”Mentre pensava queste parole
apriva lentamente la cella.
La scena che gli si parò davanti agli occhi fu una
spiegazione più che eloquente.
“Sylar!” lo richiamò Mohinder per fagli sentire la sua
presenza
“Sylar!” sentì Gabriel dalla sua
cella e dopo aver guardato la porta strattonò Elle spingendola fuori dal suo letto e si alzò in piedi.
Gabriel si sentiva sporco come non lo era mai stato e
colpevole quanto nemmeno riusciva ad ammettere a sé
stesso.
“Mohinder” disse Gabriel con lo
stesso tono del genetista che intanto da sbigottimento aveva mutato la sua
espressione in rassegnazione.
Mohinder entrò nella stanza si
abbassò sulla ginocchia in modo da pararsi di fronte
ad Elle che intanto non aveva smesso di ridere dall’entrata del genetista e
infilò una mano nella tasca.
“Perché l’hai fatto?” le disse l’indiano
prima di spruzzarle un liquido da una bottiglietta che aveva tirato
fuori dalla tasca.
Elle svenne nello stesso istante in cui il liquido toccò la
sua pelle e si accasciò a terra con ancora il ghigno sadico stampato sul volto
grazioso ma che in quel momento aveva un che di feroce.
“Mohinder io….” Cominciò Sylar, si sentiva obbligato a dare spiegazioni a quel
giovane che tanto aveva fatto per lui e per la sua Claire.
“Non devi dare alcuna spiegazione Sylar”
non lo lasciò finire Mohinder “o
per lo meno non devi darla a me, “ continuò il genetista alzandosi e
fissando i propri occhi in quelli dell’ex.assassino
“….ma alla persona a cui hai appena spezzato il cuore”
Sylar dopo aver ascoltato le
ultime parole dell’indiano si catapultò fuori dalla
stanza dove trovò l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.
“Claire io….”
La ragazza fino a quel momento si era isolata da quel luogo richiudendosi
nel suo cuore infranto tentando di rimettere insieme e pezzi riuscendo a evitare alle lacrime di farsi strada sul suo volto.
Non appena sentì quella voce, la voce del suo Gabriel, fu
come se qualcos’altro si spezzò nuovamente in lei e
copiose lacrime solcarono i suoi lineamenti dolci.
“Claire io….”
Ripetè nuovamente il ragazzo
Mohinder che intanto era rimasto
fermo sulla porta avendo visto una lacrima cadere dal volto rivolto verso il
basso della sua amica si permise di bloccare
nuovamente Gabriel dicendo:
“Ora dobbiamo andare, questo non è né il luogo né il momento
più giusto per fornire spiegazioni”
Detto ciò Mohinder si avvicinò a Claire e con dolcezza la spinse avanti e i tre nel silenzio
più totale raggiunsero quasi incoscienti l’uscita.
Dopo essere montati in macchina, Mohinder
la mise in moto e superando di molto i limiti di velocità imposti in un luogo
abitato si fermarono soltanto di fronte a casa del signor Bennet
dove trovarono tutti seduti in religioso silenzio in salotto dove si erano
accampati su poltrone, sedie, divanetti.
“Claire, tesoro mio!” il signor Bennet fu il primo a parlare e corse ad abbracciare sua
figlia con foga stritolandola in un “sano” abbraccio paterno
“Tesoro mio!” disse la signora Bennet
correndo da sua figlia
“Nanetta!” disse Peter accorrendo da Claire e abbrandola e stritolandole le ossa….qualcuna probabilmente
si ruppe anche in quel momento ma bastarono pochi secondi per bloccare il dolore
“ClaireBennetbentornata bentornata!”
dissero con un inglese stentato in coro Hiro e Ando
Matt si avvicinò sorreggendo la sua figlia ( è così che ormai considerava la piccola Mollie)e abbracciando con il braccio libero Claire senza dir nulla perché lui aveva….letto
e sentito qualcosa che non andava.
Lo stato di quieta passività in cui si era chiusa Claire vene
infranto nel momento in cui sua madre corse ad abbracciare Gabriel
dicendo ad alta voce:
“Bentornato anche tu Gabriel ovviamente! Scusa se ci siamo dimenticati di te! Avanti correte tutti ad abbracciare
anche lui! Su veloci e senza sbuffi!”
Tutti in fila, più come per un funerale che un ritorno,
andarono ad abbracciare Gabriel che rispondeva con abbracci minuscoli e un “Grazie”
sibilato fra i denti.
Claire era rimasta con lo sguardo
chino ma quando per caso i loro occhi si incontrarono
Gabriel vide le lacrime e sgranò gli occhi, il gioco fuggevole di sguardi, ma
soprattutto le lacrime non sfuggirono a papà Matt e a
Mollie che, diversamente dagli altri, avevano capito
come interpretare quelle lacrime, che tutti consideravano lacrime di gioia.
Quando arrivò il turno di Matt di abbracciare Gabriel, posò la bimba per terra con
delicatezza e abbracciò Gabriel, ma quando questo si stava allontanando strinse
maggiormente la presa sull’ex-assassino e gli sussurrò all’orecchio:
“Ho capito tutto….per una volta non riesco a trovare nulla
di cattivo da dirti. Non puoi negare nemmeno a te stesso che fosse
un tradimento ma l’hai fatto per lei, per voi….questo
devi farglielo capire prima che prenda la decisione che stà
ponderando” detto questo Matt andò via senza lasciare
la possibilità a Gabriel di fermarlo e chiedere spiegazioni.
“La decisione che stà
ponderando…la decisione che stà ponderando: starà
pensando di lasciarmi?” questi erano i pensieri di Sylar
che furono prontamente captati da Matt che gli
rispose parlandogli nella mente:
“No, fosse solo quello sarebbe il minore dei mali”
Queste parole non fecero altro che peggiorare l’inquietudine
di Sylar,
maMatt nonostante avesse compreso decise di
non parlare ancora.
Intanto Gabriel aveva dimenticato di salutare una persona
che ora con il viso rivolto in alto gli tirava la maglietta.
“Hey bentornato Gabriel” gli disse
Mollie che dopo aver allungato le braccia verso
Gabriel era stata issata da lui vicino al suo volto con un braccio solo
“Grazie” disse Gabriel accennando un sorriso
Mollie mise le mani a imbuto con fare cospiratore, Gabriel avvicinò l’orecchio
all’imbuto e sentì la piccola che gli diceva:
“Gabriel mi raccomando. Tu sei una brava persona e io ti
voglio bene. Mi raccomando diglielo con il tuo cuoricino ciò che devi non con la testa”
Poi dopo aver slegato le mani la piccola diede
un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo, si fece poggiare in basso e
corse ad abbracciare:
“Papà Mohinder! Papà Mohinder!”
“Allora piccola che mi racconti? Come si è comportato l’orsacchiottone in questo periodo?” disse il genetista
vedendo che Matt si avvicina con un sorriso appena accennato
“Bene papà Mohinder! Ha mangiato
tantissimo!” disse Mollieridendo
“Questo lo immaginavo!” disse Mohinder
ridendo e contagiando qualcun altro dei presenti
“Figurati, papà Mohinder, che è
anche ingrassato di un paio di chili!” disse Mollie
ridendo e abbracciando Mohinder
“Ma bravo papà Matt!”
disse Mohinder stavolta rivolto al suo più caro
amico, anche se non lo aveva mai ammesso “Vado via due giorni e tu ingrassi di
un paio di chili!”
“Si lo ammetto” disse Mattalzando le mani con fare sconfitto “Ma questo non
significa che io siagrasso” disse mettendosi di
profilo “Non trovi che la mia silhuette sia sexy?” dimmeMatt toccandosi la pancia
Dopo questa frase tutti furono contagiati dalle risate e Matt mise su un broncio da finto arrabbiato.
Claire e Gabriel intanto furono gli unici a non ridere troppo presi dai loro
pensieri.
Gabriel osservò Claire e le si avvicinò lentamente e senza che nessuno si accorgesse
della sua manovrà poggiò la esta
sulla sua spalla, questo gesto fece notare a Claire
la posizione del ragazzo e subito si irrigidì.
“Non nego ciò che ho fatto….” cominciò
a dire Gabriel, questo fece scendere le lacrime ancora più copiose sul viso
della ragazza
“….ma devo darti delle spiegazioni
per ciò che hai visto….e se non mi crederai potrai chiedere a Matt” Claire annuì in modo quasi
impercettibile.
Se c’era una spiegazione, per
quanto futile e forse superficiale lei voleva ascoltarla, soprattutto aveva
BISOGNO di ascoltare una spiegazione di qualche tipo.
“AppropositoClaire”
continuò Gabriel “qual è la decisione che stai
ponderando?”
La ragazza per la prima volta alzò lo sguardo crucciato su
di lui, le lacrime e gli occhi rossi erano più che evidenti e questo fece fare una capriola allo stomaco di SylarGabriel
che si sarebbe punito in quello stesso momento per far placare il senso di
colpa dentro di lui
“Matt” rispose semplicemente il
ragazzo con una veloce alata di spalle
“Beh, io stavo pensando di….” la pausa
della ragazza aumentò l’apprensione di Gabriel “….partire
per un po’ di tempo con Mohinder ed andare con lui
quando tornerà in India per fare alcune ricerche. Potrei essergli utile e
inoltre….vorrei cercare di rimettere ordine dentro di me”
“E….e noi?” la confessione di Claire
fu come se una bomba gli fosse esplosa nel petto
“Noi? Non lo so….dipende da te e dalla spiegazione che mi
darai su ciò che ho visto” fu la risposta della ragazza
Gabriel non riuscì più a trattenersi e abbracciò la sua Claire (“Sua per sempre, per sempre” continuava a ripetersi
Gabriel tentando di darsi speranza e di auto
convincersi che quella situazione si sarebbe risolta a breve)che non riuscì ad
opporre resistenza, nemmeno l’immagine di Elle abbracciata al suo Gabriel riuscì
a non farle godere quel momento che tanto aveva sognato nei duri giorni di
prigionia.
ALLORA INO SENTI
MA SEI TU CHE AVEVI POSTATO UNA FF CHE SI CHIAMA “UN ANNO X INNAMORARSI”
FRA CLAIRE E MOHINDER? C’ERA SOLO IL PRIMO CAPIOLO E MI PIACEVA TANTISSIMO!!!! SE L’AVEVI PUBBLICATA TU
POTRESTI RI-PUBBLICARLA?!?!?!
un saluto a tutte quelle che hanno recensito e che hanno
messo la mia ff tra le preferite.