The Anathomy of a Heart

di _HipstaPlease_
(/viewuser.php?uid=307833)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






                                                                                                                                                                 





 






Non puoi andare avanti finchè non hai lasciato andare il passato.
Lasciare andare è la parte facile.

Andare avanti invece è doloroso. 

-Grey's Anatomy
 

London Hospital
Primo giorno di lavoro
Secondo anno da specializzanda
Sembra come il primo giorno di scuola
Stesso nervosismo stessa ansia che ti attanaglia lo stomaco
Stesso inspiegabile senso di nausea che ti impedisce quasi di respirare
In poche parole: uno schifo totale!
Il motivo è uno solo, troppa paura dei cambiamenti.
Insomma ho solo 24 anni e nonostante questo lavoro è quello che sogno da una vita, la mia risposta ferma e decisa al tipico ‘’cosa vuoi fare da grande?’’, nonostante abbia lavorato sodo per arrivare fino a qui per ottenere il trasferimento in uno degli ospedali più qualificati del regno unito è inevitabile che il nervosismo e l'ansia mi mangino viva.
Mi avvicino al banco informazioni per chiedere in quale gruppo sono stata inserita:
- ehm salve vorrei sapere in che gruppo sono stata inserita.- dico gentilmente alla ragazza bionda che si trova dietro la scrivania.
Al suono della mia voce quest'ultima alza la testa dalla sua rivista e mi rivolge uno sguardo scocciato:
- li ci sono i gruppi cerca il tuo nome.- dice prima di ritornare a rivolgere lo sguardo al suo articolo riguardante l'untimo modello di jeans di armani, pff che gente.
Inizio a guardare i vari gruppi ma tra essi non compare il mio nome, inizio a preoccuparmi quando finalmente  nell'ultimo gruppo compare il mio nome, sembra che sono nel gruppo del primario di pediatria, un certo Liam Payne, bene non mi resta che trovarlo.
- scusa sapresti dirmi dove posso trovare il dottor Payne ?- chiedo gentilmente alla stessa ragazza di prima.
- e io che ne so!- mi dice con fare ovvio ritornando alla sua maledetta rivista, che nervoso, mi giro velocemente e sento qualcuno venirmi addosso e un bruciore espandersi sul mio petto, ma sono troppo impegnata a fissare il bellissimo ragazzo che mi sta davanti per poter accorgermi che lo sconosciuto venendomi addosso ha rovesciato il suo intero caffè sulla mia camicetta bianca.
Mi risveglio e per un attimo smettiamo di guardarci negli occhi:
- scusa non ti ho vista, mi dispiace ti ripago del danno!- dice guardandomi dispiaciuto.
-non preoccuparti anche io ero di fretta, e il personale inefficente e scorbutico di quest'ospedale non fa che gravare sul mio umore e in più nessuno sa dove si trovi questo maledetto Liam Payne.- dico passandomi una mano tra la lunga chioma.
- beh si da il caso che lo hai appena trovato!- dice sorridendomi ed io desidero solo essere inghiottita dal pavimento.
-m-mi scusi non penso questo di lei è solo che questo è il mio primo giorno qui e non s.-
- hey non preoccuparti e non darmi del lei ho solo 28 anni mi fai sentire vecchio.- ride -ed ora posso sapere perchè mi stavi cercando?- chiese con quel fantastico sorriso ad illuminargli il viso, quel leggero strato di barba poi è un qualcosa di fantastico.
- oh ehm sono nel tuo gruppo sono una specializzanda sono stata trasferita da Bradford questo è il mio secondo anno da specializzanda .- spiego mentre lui mi sorride.
- perfetto, allora staremo tutti i giorni insieme!- dice sorridendomi, si può amare un sorriso dopo solo due minuti ? perchè io sono follemente innamorata del suo.
- beh si, ora mi sa che è meglio che mi cambi questa camicia è diventata una seconda pelle.- dico ridacchiando.
- colpevole! te la ripagherò, ora vieni ti mostro gli spogliatoi.- mi dice mettendo una mano sulla mia schiena mentre mi accompagna nell'ala est dell'ospedale, provocando in me una scarica elettrica senza precedenti.
- eccoci arrivati, ci ritroviamo nell'atrio dove ci sono gli altri tra 2 minuti.- mi dice sorridendomi e lasciandomi davanti allo spogliatoio entro e trovo solo una ragazza intenta a legarsi i capelli biondi in una coda.
- ciao!- dico sorridendole.
- ciao!- mi risponde sorridendomi calorosamente.
- piacere Nicole.- le porgo la mano.
- piacere mio io sono Kathrine ma puoi chiamarmi Kath.- dice sorridendomi.
- e tu Nicki.- dico sorridendole di rimando mentre apro l'armadietto che porta il mio nome e riponendo tutte le mie cose al suo interno e liberarmi successivamente della camicia sporca.
-allora Nicki cosa ti porta qui?- dice allacciandosi le scarpe.
- sono stata trasferita da Manchester è il mio secondo anno di specializzanda in pediatria.- dico sorridendole.
- oh allora sei nel gruppo del mio fidanzato.- a quelle parole il mondo mi crolla addosso, Liam è fidanzato.
- l-liam?- chiedo mentre lo sconforto inizia a impardonirsi di me e non so nemmeno il perchè.
- o no! lui è mio fratello! il mio ragazzo sta nel suo gruppo si chiama Louis- dice sorridendo.
tiro un sospiro di sollievo:
- oh sei sua sorella?- dico sorridendo rilassata, mentre finisco di indossare la divisa colorata, tipico della pediatria penso.
- sisi, o dio ma è tardissimo!- dice alzandosi di botto e trascinandomi con lei mentre ho appena finito di legare i miei capelli in una coda seguendo il suo esempio.
- hey!- dico ridendo mentre mi trascina dietro di lei, sento già che diventeremo ottime amiche.
- scusa e che mio fratello ci uccide, prima me per averti fatto tardare e te per essere in ritardo.-
- ma tu non sei nel mio gruppo ?- chiedo mentre inizia a rallentare.
- o no! io sono nel gruppo di Harry il primario di ortopedia, oh ecco mio fratello! vieni- mi trascina ancora una volta per poi fermarsi una volta di fronte a suo fratello.
- Ecco perchè era in ritardo è opera tua Kat dovevo immagginarlo.- dice Liam assottigliando lo sguardo per poi ridacchiare.
- scusa è che è così simpatica che non ho potuto fare a meno di scambiare due chiacchiere con lei.- dice sorridendomi mentre io ricambio.
- che non si ripeti signorina e ora fila Harry è già nel reparto.- dice Liam
- oh cazzo, ciao amore! ciao Nicki ciao Liam.- dice Kat salutando noi due e un altro ragazzo che devessere Louis prima di correre come una furia verso il suo reparto.
- Il linguaggio!- le urla il fratello dietro.
- che personaggio.- sussurro ridacchiando per l'esuberanza di quella ragazza.
- bene ora facio un appello e poi dividerò i compiti.- dice prendendo una cartelletta con un elenco.
- Tomlinson?-
- presente- Louis alza la mano sorridendo, beh se tutti in questo ospedale sono così stupendi devo dedurre di aver fatto un ottimo affare a trasferirmi.
- Higgins?-
- presente- una bionda con le tette quasi sicuramente rifatte alza la mano cercando di ottenere l'attenzione di Liam che invece è concentrata sull'elenco, patetica.
- Lester?-
- presente!- esclama una ragazza che dev'essere simpatica a giudicare dal suo sorriso contagioso.
- Malik?- chiede
- presente.- dico per poi sorridergli quando nota che la voce è la mia.
- finalmente so il tu nome.- dice sorridendomi così calorosamente da farmi quasi sciogliere.
- già.- dico sorridendogli incantata ancora una volta dai suoi  dolci.
- bene direi che possiamo dividere i compiti, Lester stanza 105, Higgins stanza 110, Tomlinson stanza 101 e Malik con me.- dice guardandomi per un attimo.
Ovviamente la bionda sbuffa infelice del compito che gli è stato assegnato:
- ma dottore, non posso venire con lei invece di questa Malik!- dice guardandomi schifata, ho sempre odiato questo genere di persona.
-no Higgins è il suo primo giorno ed ha bisogno di una guida ed ora tutti a lavoro forza!- dice prima di voltarsi lasciandomi sconvolta per la sua severità.
- hey perchè non hai voluto scambiarmi con lei.- dico affiancandolo.
- perchè ho bisogno di qualcuno di qualificato e no di qualcuno che passasse la giornata ad ammirarmi, e poi volevo conoscerti meglio Nicole.- il mio nome  da lui suona così bene e non posso fare a meno di sorridergli  felice delle sue parole.
- anche io Liam, e poi devo familiarizzare con colui che mi ha lavato la camicia col caffè!- dico ridacchiando.
- che ne dici se quando usciamo di qua andiamo a prendere qualcosa da bere, così posso ripagarti.- dice impacciato, mi stà chiedendo di uscire?
- può  darsi Payne.- dico sorridendo.
- bene Malik ora all'opera, dobbiamo fare alcuni prelievi nella stanza 112.- mi dice sorridendomi per poi avviarsi verso una specie di deposito per il materiale ospedaliero.
- potresti prendermi gli aghi a farfalla per favore?- mi chiede mentre io annuisco avviandomi verso lo scaffale in cui ci sono gli aghi, c'è solo un problema sono troppo alti per il mio metro e 69:
- ehm, Liam sono un pò troppo alti per me.- dico mentre tento inutilmente di prendere quiei maledetti aghi, ad un tratto sento un calore dietro la schiena e un braccio superare il mio e prendere gli aghi.
-tieni  nanetta.- mi sussurra facendomi venire i brividi.
- io non sono una nana e non è colpa mia se tenete gli aghi così in alto.- dico mentre commetto l'errore di voltarmi trovandomi così a due centimetri da lui, mentre il suo braccio appoggiato allo scaffale mi intrappola tra quest'ultimo e il suo corpo.
- Payne ti dai da  fare eh?- una voce ci intere rompe, presto associo questa voce ad un volto quello di Louis .
- smettila di fare il coglione, stavamo semplicemente prendendo degli aghi e poi che ci fai tu qui?- dice Liam nervoso alllontanandosi da me.
- servivano delle nuove fasciature per George.- dice prendendole.
- ok torna al tuo lavoro finiti i prelievi verrò a controllarlo.- dice mentre esce dal deposito.
- Hey Nicole!- mi saluta sorridente.
- ciao Louis.- ricambio il sorriso per poi seguire Liam.
Appena entro vedo Liam seduto accanto ad una bambina che trema dalla paura:
- hey Sophie tranquilla non ti farò del male.- dice rassicurante.
- Dottor Liam ho tanta paura.- dice prima di mettersi a piangere.
- Hey Sophie vuoi che ti racconti una bella favola??- chiedo alla bambina  sorridendole per poi prendere una sedia per sedermi accanto il letto.
- con le principesse e i principi?- mi chiede entusiasta, mentre Liam sorride avendo capito le mie intenzioni.
- certo, allora c'era una volta una principessa, questa principessa aveva un bel vestito rosa, mentre passeggiava andò a sbattere contro un bel giovanotto che le rovesciò una bevanda addosso rovinandole il vestito.- mentre parlavo ottenendo l'attenzione della bimba Liam stava eseguendo il prelievo guardandomi con la coda dell'occhio.
- e poi??- chiede Sophie curiosa.
- poi il bel govanotto le chiese scusa, invitandola ad uscire quella sera stessa, la principessa accettò e quella sera indossò il  vestito più bello che aveva, il principe si innamorò di lei e quella sera si baciarono e vissero felici e contenti.- conclusi nel momento in cui Liam aveva finito di attaccare il cerotto al braccino della bimba.
- che bella storia!! ma tu chi sei??- chiede la bambina curiosa.
- io mi chiamo Nicole e sono una nuova dottoressa.- dico sorridendole.
- Nicole sei la fidanzata del dottor Liam??- chiede la bimba innocentemente, a quelle parole io arrossisco e Liam alza di botto la testa.
- Sophie smettila di fare domande a questa signorina, scusala ma è molto curiosa.- disse quella che credo sia la mamma  di Sophie.
- o non  si preoccupi è una bambina così dolce.- dico scompigliando i capelli della bimba.
- Nicole dobbiamo andare.- dice Liam alzandosi.
- è vero che verrai a trovarmi di nuovo?- chiede Sophie tenendo la mia mano.
- certo Sophie, a dopo signore.- dico sorridendo ad entrambe.
- arrivederci.- dice la mamma sorridendomi.
 Appena esco dalla stanza trovo Liam parlare con Louis:
- ci vediamo a pranzo Louis.- dice congedandolo
- sei stata fantastica prima.- dice sorridendomi.
- adoro i bambini, che cos'ha Sophie.- chiedo avendo paura della risposta.
- ha avuto un trapianto di midollo.-
- si sta rimettendo vero?- chiedo preocupata.
- certo, l'abbiamo presa in tempo fortunatamente, le analisi sono solo per controllare che tuto vada bene.- mi rassicura Liam sorridendomi e scaldandomi subito il cuore.
 
 
 
 
- allooora racconta com'è mio fratello?- chiede kat mentre siamo sedute nella mensa a pranzare.
- Kat, come vuoi che sia e poi è il mio superiore!- dico mentre inizio a condire la mia insalata.
- nessuno ti vieta di stare con lui!- dice addentando il suo panino al prosciutto.
- smettila nessuno ha parlato di fidanzarsi con nessuno.-
- parli del diavolo!- mi volto e vedo Liam avvicinarsi al nostro tavolo seguito da Louis
- vado un attimo a fare una telefonata.- dico alzandomi e avviandomi verso la finestra.
- Pronto?- risponde subito.
- Zayn sono io-
- dimmi sistaah-
- non fare lo scemo, mi serve un favore-
- lo sapevo non chiedi mai per sapere come sto, comunque spara!- dice mio fratello.
- dopo quando vieni a prendermi potresti portarmi una camicia pulita, mi hanno gettato il caffè addosso e si è macchiata tutta.- dico riferendomi all'episodio accaduto qualche ora fa con Liam.
- va bene, a che ora stacchi?- chiede poi.
- penso per le 20:00.-
- ok ci vediamo dopo.-
- grazie stupido.- dico ormai vicina al tavolo.
- mi tratti sempre male, non mi dici mai che mi vuoi bene!- si lamenta.
- sembri una donna col ciclo, ti voglio bene idiota.- dico ridacchiando.
- anche io sistaaah.- mi urla prima di chiudere, che idiota.
Mi siedo sotto lo sguardo insistente di Liam :
- ragazzi scusate, ma una signora si era rotta il femore e l'intervento è durato più del previsto.- dice una voce affannata, quella voce, non può essere.
Mi volto e verifico le mie ipotesi:
- H-Harry.- dico prossima alle lacrime.
- Nicole?- chiede incredulo.
- vi conoscete?- chiede Liam alternando lo sguardo da me a lui.





HOLAAAAAA 
eccomi qui con una nuova storia
che spero abbia più successo dell'altra
ma questo sta a chi recensisce ;)
detto questo che ne pensate
questo prologo è di vostro gradimento ?
fatemi sapere 11 semplici parole anche
per insultarmi e mi farete felice :D
vi lascio con i nostri protagonisti :

la nostra bellissima Nicole ( Nina Dobrev)


il nostro Liam :3



La nostra Kat ( Teresa Palmer)

e per finire il nostro Louis :)


alla prossima :3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


 

                             

 "Non sforzarti di essere migliore degli altri,
cerca di essere migliore di te stesso"
 

 Capitolo 1 



-O Dio Nicole sei tu?.- fa per afferrarmi ma mi sottraggo alla sua imminente presa.
- n-non mi toccare.- indietreggio mentre la prima lacrima comincia a solcare la mia guancia.
Mi volto iniziando a correre verso una parte a me sconosciuta dell’ospedale un piccolo giardino con una fontana e delle panchine mi siedo su una di esse e do libero sfogo a tutta quel dolore che era stato accumulato alla sua vista.
Flashback
Ritorno a casa dopo una stressante giornata di lavoro all’ospedale di Bradford.
-c’è nessuno in casa?- chiesi non aspettandomi nessuna risposta.
Sentii solo delle urla provenienti dal piano di  sopra:
-Ti ho detto che glielo dirò ora stiamo per sposarci non avrebbe senso rovinare tutto per una sciocchezza!- questo era Harry  
- Sarah ti ho detto di lasciarmi in pace, NO! Non azzardarti a farne parola con Nicole.-
- HO DETTO DI NO E’ SUCCESSO 5 MESI FA ED ERAVAMO UBRIACHI QUELLA NOTTE NON HA CONTATO NULLA PER ME!- urlò il mio ormai ex fidanzato, il mio cuore iniziò a frantumarsi, mi aveva tradita, un mese prima che mi chiedesse di diventare sua moglie.
Le lacrime iniziarono a scorrere per il mio viso, la porta si spalancò rivelando Harry:
-H-Hai sentito?- mi chiese preoccupato.
- si e sai che ti dico? spero tu ti sia divertito con Sarah, mi fate schifo.- dissi sfilandomi l’anello di fidanzamento e lanciandoglielo addosso prima di uscire da quella casa che ormai mi stava troppo stretta. 
Fine flashback 

-Nicoleee!- urla qualcuno, quel qualcuno si siede affianco a me e mi abbraccia, riconosco che è kat.
- Mi hai fatto preoccupare.- per fortuna non aggiunge nulla e gliene sono silenziosamente grata, quando ce la farò sarà la prima a sapere cosa è successo con Harry.
- Vieni andiamo, dobbiamo tornare a lavoro.- mi dice sorridendomi mentre asciuga l'ultima lacrima.
- Grazie.- dico afferrando la mano appoggiata ancora sulla mia guancia per poi sorriderle riconoscente .
- andiamo mio fratello ti aspetta.- dice la bionda accanto a me guadagandosi un occhiataccia.
- scherzavo!- aggiunge alzando le braccia in segno di scusa.
Ridiamo e dopodichè entriamo e nell'atrio trovo i ragazzi ed Harry.
Fa per avvicinarsi ma lo precedo avvicinandomi a Liam:
- andiamo?- chiedo.
- certo, a dopo ragazzi!- li saluta prima di condurmi in un altra stanza per continuare con le visite.



Sono di girata di spalle a chiacchierare con Liam quando qualcuno mi tocca la spalla, pensando sia Harry mi giro urlando:
- la devi smettere, non voglio avere niente a che fare con te!- 
- e ora che ti ho fatto?- mi chiede Zayn alzando lo sguardo al cielo.
- scusa pensavo fossi harry.- mi giustifico facendo spallucce.
- Harry, quel bastardo è ancora in giro?- inizia ad innervosirsi così gli prendo il viso tra le mani.
- calmati Zayn.- dico accarezzandogli le guance con i pollici.
- solo per ora, quel riccio ha le ore contate.- dice stringendomi a lui.
- mi hai portato quello che ti avevo chiesto vero ?- chiedo alzando lo sguardo.
- certo per chi mi hai preso!- dice dandomi una busta.
- semplicemente ti conosco.- ridacchio.
Improvvisamente mi ricordo di Liam già cambiato che osserva la scena con uno sguardo serio e la mascella rigida:
- Liam torno subito, vado a cambiarmi.- dò un bacio sulla guancia di Zayn prima di correre a cambiarmi, dopo aver preso tutto esco ritornando da Liam e Zayn.
- Liam ti presento zayn.- dico indicando mio fratello.
- si il tuo ragazzo.- dice stringendogli forse un pò troppo forte la mano, vista la smorfia di mio fratello.
- oh nono, lui è mio fratello.- dico ridendo seguita da Zayn.
-ooh ehm piacere.- dice imbarazzato per la figura appena fatta.
- allora andiamo?- mi chiede Liam.
- si, Zayn torni a casa stasera?.- chiedo a Mio fratello.
- si ma non so per che ora, vado da Perrie.- Perrie è la sua fidanzata, andiamo molto daccordo, è un amore.
- salutamela, io vado con Liam e gli altri a bere qualcosa.-
- va bene a stasera e fai la brava.- mi fa l'occhiolino prima di uscire dall'ospedale.
- andiamo?- chiede liam.
- si andiamo.- dico sorridendogli mentre infilo cappotto e sciarpa.
 


- sei stata fantastica oggi.- dice mentre guida e un meraviglioso sorriso si apre sul suo volto.
- amo i bambini, deduco anche tu, sei l'eroe di quei bambini.- dico sorridendogli felice ti essere capitata sotto la sua supervisione.
- e loro sono i miei, sono così forti.- dice mentre parcheggiamo vicino un pub.
-già.- dico guardandolo così concentrato in quello che sta facendo, è davvero un bell'uomo.
-siamo arrivati.- dice spegnendo il motore.
- ma Kat e Lou?- chiedo una volta scesi dalla macchina.
- ci aspettano dentro.- mi dice mettendomi una mano dietro la schiena per accompagnarmi dentro, ormai ci avevo fatto l’abitudine a quel contatto, era come se ogni scusa fosse buona per avere un contatto fisico con me e mi piaceva, eccome se mi piaceva.
Appena entrati vidi i ragazzi seduti ad un tavolo e purtroppo non erano soli:
-Liam ascolta io torno a casa.- dico bloccandolo per un braccio.
- come? Dai ormai siamo qui devo ripagare il danno che ho fatto oggi!- dice sorridendomi dolce.
- lo so ma no.- non finisco di parlare che Kat ci chiama,  facendo fallire tutti i miei tentativi di fuga.
- Ragazzi siete arrivati!- urla a gran voce richiamando non solo la nostra attenzione bensì quella di tutto il locale, Louis la fa sedere e le intima di star zitta mentre lui stesso ride, sono veramente una bella coppia.
- Dai andiamo, ti riaccompagno io  quando vuoi.- dice sorridendomi incoraggiante mentre  con la mano ancora posata sulla mia schiena mi accompagna ai nostri posti  tutti gli occhi sono puntati su di noi, tra questi ne riconosco un paio che cercano di sfuggire al mio sguardo: è Sarah.
- ce ne avete messo di tempo.- dice Kat sorridendomi mentre io e Liam prendiamo posto di fronte la coppia dell’anno.
- ho dovuto aspettare che mio fratello mi portasse una camicia pulita.- dico mentre Liam mi sorride complice.
- come sta Zayn?- chiede Harry faccio finta di non sentirlo mentre arriva il cameriere.
- cosa ordinate?- chiede
- per me una birra.- dice Louis
- anche per me.- dice Harry.
-io una coca.- dice Liam sorprendendomi.
- anche per me, tu kat?- chiedo alla mia nuova amica.
- un’aranciata.- dice al cameriere.
- hey ci sono anch’io!- dice Sarah.
- beh la voce ce l’hai puoi benissimo ordinare da sola.- dico guardandola.
-hey che succede?- mi chiede Liam.
- oh niente perché non lo chiedi al tuo amico?- dico sorridendo amara.
Intanto arriva ciò che abbiamo ordinato e iniziamo a bere:
-oh avanti nicky è successo tanto tempo fa perché non metterci una pietra sopra? Eravamo amiche- dice Sarah.
- hai detto bene ERAVAMO, le persone cambiano! Io vado via grazie ragazzi.- dico prendendo il cappotto.
- ecco brava scappa come al tuo solito! È la cosa che sai fare meglio!- mi urla Sarah mentre sono girata di spalle.
- senti, non ne voglio parlare qui sei tu la troia non io! Sei tu l’infame! Sei tu quella che si nasconde insieme a quel codardo di fianco a te! Non io, io sono stata solo troppo buona con voi due!- urlo avvicinandomi a loro
- Liam mi accompagneresti per favore- 
- certo pago e andiamo.- dice Liam mentre infila il giubbino e si alza.
- è stato un piacere ragazzi!- dico salutando Louis e Kat avviandomi verso Liam.
- andiamo ho finito.- dice sorridendo e accompagnandomi alla macchina.
- mi dispiace averti fatto andar via così presto ma non me la sentivo di rimanere con quei due.- dico mentre lui mette in moto.
- tranquilla, tra poco sarei andato via comunque domani mattina ho un intervento presto.- dice mentre gli indico di girare a destra.
- Liam non sai dire le bugie.- dico ridacchiando.
-smettila, non mettermi in imbarazzo! Ho veramente un intervento domani mattina.- dice mentre si ferma. 
-umh ok allora  a domani?- dico mentre la mia mano si posa sullo sportello.
-certo.- mi sorride come solo lui sa fare.
- allora buonanotte e grazie ancora.- dico ricambiando il sorriso e voltandomi per uscire ma lui mi blocca per un braccio e mi fa voltare lasciandomi un dolce bacio sulla guancia.
-notte.-mi sussurra all'orecchio facendomi venire i brividi.
scendo dalla macchina e lo guardo andare via, dopo essermi preparata per andare  a letto mi infilo tra le calde coperte, non pensando ad Harry bensì a quell'innocuo bacio che mi ha donato Liam e che in me a scatenato emozioni che non credevo potessi provare facendo in modo che sul mio volto comparisse un sorriso.
                                         
                                                                                 ***


-Zaaaayn!!!- urlo innervosendomi dopo la quarta volta che non ricevo risposta.
-cos'hai da urlare a quest'ora indecente??- mio fratello fa capolino in cucina con solo i boxer addosso mentre si stropiccia gli occhi come un bambino.
- uno sono le 10.00 e due si può sapere dove sono le chiavi della macchina?! sto facendo tardi!- 
alla mia domanda la faccia di mio fratello cambia visibilmente colore:
- io ehm, beh credo di averle lasciate da Perrie.- ridacchia nervoso.
-ZAYN JAWAAD MALIK!!- urlo avventandomi su di lui colpendolo ripetutamente con la mia cartella.
-ahi smettila! prendi un pulman!- cerca inutilmente di ripararsi dai miei colpi senza riuscirci.
-un pulman! sentitelo!- dico sdegnata- giuro che questa me la paghi!- e dopo aver preso la borsa uscii di casa.
iniziai a camminare verso la fermata dell'autobus, la giornata era iniziata decisamente male!
-hey bella! un passaggio?- una macchina si accosta al marciapiede su cui sto camminando, già pronta a rispondere male per il mio precario umore mi giro, calmandomi all'istante vedendo chi è il proprietario di  quella voce angelica.
- stavo per linciarti.- dico rilassando le spalle notendo il sorriso di Liam.
- e perchè mai? dai sali ti do un passaggio.- mi apre lo sportello dall'interno facendomi l'occhiolino.
-quell'idiota di Zayn ha dimenticato le chivi dell'auto a casa della sua ragazza.- dico allacciandomi la cintura di sicurezza.
-avrà avuto i suoi buoni motivi.- ridacchia mentre si ferma ad un semaforo.
-sempre a darvi ragione l'un l'altro voi uomini eh?.- ridacchio mentre  sistemo i miei capelli che a causa del vento avevano la forma di un cespuglio.
-ovviamente.- ride mentre entra nel parcheggio dell'ospedale.
- ma tu non avevi un intervento stamattina?- chiedo ricordandomi della conversazione di ieri sera.
-è stato rimandato.-
-certamente.- rido rendendomi conto del fatto che non sappia mentire.
     
                                                                  ***

-E quindi tu e mio fratello eh!- mi spinge col gomito Kat mentre prendiamo posto al nostro tavolo.
-mi ha semplicemente dato un passaggio.- dico facendo spallucce.
-e casualmente lui passava proprio vicino casa tua.- 
-smettila Kat, non puoi sapere se la strada che fa di solito è stata chiusa per lavori.- dico aprendo la bottiglietta dell'acqua.
-certamente lui è cotto di te.- continua con la sua tesi mentre io inizio a sorseggiare la mia acqua.
-hey di che parlate?- chiede Liam sedendosi di fronte a me e sorridendomi.
-della tua cotta per Nicky.- dice tranquilla aprendo la sua insalata.
A quelle parole l'acqua che stavo bevendo mi va di traverso facendomi quasi strozzare.
- va meglio?- chiede Liam dandomi delle pacche sulla schiena.
-si grazie.- dico fulminando Kat che ghigna divertita.
Questo sarà il primo di una lunga serie di momenti imbarazzanti ne sono certa!




BUONSALVEEE
Non so come iniziare
forse col chiedervi scusa per questo deplorevole ritardo
ma tra la scuola e problemi in famiglia non ho avuto il tempo di aggiornare
e vi chiedo scusa anche per questa sottospecie di capitolo
ma vi prometto che il prossimo sarà migliore di questo :)
Grazie a tutte per le recensioni dello scorso capitolo 
sono felice che vi piaccia la mia storia, che spero continuiate a seguire ;)
Ora mi dileguo e vi lascio i nostri Ragazzi :)
ciaooo <3




* la frase che dice Nicky a Sarah :3


il nostro Liamo *3*


 and finally il nostroo Harry :D

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


                                                                          
                                                                                                            
 
            



Guardandoci indietro, è facile capire quando è stato commesso un errore.
Pentirsi di un'idea che prima ci sembrava buona,
ma se sappiamo usare la ragione ed impariamo ad ascoltare il cuore
è più probabile scoprire che le scelte che abbiamo fatto erano quelle giuste,
evitando il rimorso più profondo e doloroso di tutti.
Il rimorso che ti viene quando ti lasci sfuggire qualcosa di fantastico.
Meredith Grey -"Grey's Anatomy''
 
Capitolo 2





Un mese ormai è volato siamo a Dicembre ormai e manca esattamente una settimana a Natale, la mia festività preferita in assoluto!
- Buongiorno fratellooo!- urlo felice entrando in cucina dove mio fratello mezzo addormentato tenta di fare un caffe, peccato che al posto dell'acqua stia mettendo il succo d'arancia.
- Come fai ad essere così sveglia, a quest'ora?- mi chiede mettendo il sale nella sua tazza anzichè lo zucchero.
- magari perchè io non passo la nottata in giro col mio fidanzato.- dico avvicinandomi- e ti consiglio di non berlo visto quello che ci hai messo dentro, dai qua che lo preparo io.- continuo levandogli la tazza dalle mani.
- oggi che turni hai ?- mi chiede mentre si siede alla penisola.
- notte, mi accompagneresti a comprare i regali di Natale e magari anche un albero ?- chiedo speranzosa.
- va bene, solo perchè mi hai appena evitato di bere quella cosa.- finalmente è più sveglio! - ho davvero messo il succo d'arancia al posto dell'acqua?!- chiede sconvolto.
- non dimenticare il sale al posto dello zucchero.- dico passandogli la tazza con del vero caffè.
- devo assolutamente dormire di più.- dice ridaccchiando.
- vado a fare la doccia, 20 minuti e andiamo.- dico prima di avviarmi su per le scale.
            
                                                 ***

- che te ne pare di questo?- mi chiede Zayn indicandomi un albero, che di albero non ha niente.
- Zay sembra essere sopravvissuto ad un tornado! Quello ! Quello è assolutamente perfetto!- inizio a saltellare verso l'albero, contenta di aver trovato l'albero perfetto.
- si e chi ce lo porta fino in macchina?- 
- sfaticato che non sei altro! dai prendiamolo, ti pregoo!- è geneticamente impossibile che io e lui siamo fratelli.
- solo se la smetti con quel broncio adorabile e mi lasci il braccio.- acconsente alzando gli occhi al cielo.
- yaaaay.- improvviso un balletto sotto gli sguardi sconvolti del commesso che si sta avvicinando a noi per aiutarci a mettere l'albero sulla macchina.
Ho già detto che amo il Natale ?? 
                                            
                 
                                                                                                                                                    
***


- Zay mettilo nell'angolo accanto alla finestra io corro a prendere le decorazioni in soffitta.- dico avviandomi al piano di sopra,una volta arrivati a casa.
- certo tanto io sono tanto forte da portare un'albero di un quintale fino a quel punto lontanissimo del salotto.- si lamenta Zayn come al solito.
- smettila di lamentarti che non è così pesante!- dico mentre controllo tutte le scritte sulle scatole, fino a travarne una con su scritto Natale ma appena la apro una foto cade dalla scatola, la prendo in mano ma mi accorgo che non è una foto di famiglia, bensì una mia e di Harry del nostro primo Natale insieme nella nostra casa.
Mi ritrovo a soffocare le lacrime, chiudendo di scatto la foto all'interno della scatola:
- Hey Nì tutto bene?.- mi chiede Zayn.
-sisi ho trovato le decorazioni.- e lanciando un ultimo sguardo a quella scatola prendo quella giusta mi avvio  al piano di sotto chiudendomi letteralmente il passato alle spalle, pronta a dare un tocco natalizio alla nostra casa.
                                                   

                                                                                                                                                                       ***




- Zay io vado ci vediamo domani sera!- urlo prima di uscire di casa avvolta nel mio cappotto pesante e nella mia sciarpona.
Mi avvio verso il garage e dopo averlo aperto entro nella mia mini- cooper.
- Dio! si gela.- esclamo mettendo in moto accendendo poi l'aria calda.
Dopo una decina di minuti arrivai in ospedale parcheggiai e dopo aver preso il borsone con il cambio e chiuso la macchina, entrai nell'ospedale pronta ad affrontare le 48 ore di turno che mi aspettavano.
- buonasera tesoro.- 
-hey Kath.- rispondo sorridente voltandomi verso quella che ormai è quello di più vicino ad una migliore amica per me.
- fa freddo fuori eh? ops scusa il cercapersone devo scappare!- detto questo dopo un veloce bacio sulla guancia scappa via dallo spogliatoio.
Dopo aver finito di legare i capelli in una coda alta il mio cercapersone inizia a suonare, segno che c'è bisogno di me.
Scappo velocemente in pediatria e trovo Liam con ancora il camice da operazione:
- cos'è successo?- chiedo.
- ho bisogno di te un bambino è appena nato, ma non del tutto sano ha la Gastroschisi, sai cos'è vero ?- mi chiede, appena sento il nome della patologia è come se un libro si aprisse nella mia mente.
- certo, è nato con l'intestino al di fuori del corpo a causa di un difetto all'interno della parete addominale anteriore.-
-esattamente adesso dobb.-
- dobbiamo fare tutti gli accertamenti, successivamente dovrà essere operato per l'inserimento di un catetere venoso centrale  attraverso il quale verrà nutrito fino a quando sarà in grado di nutrirsi attraverso il suo apparato digerente, poi allora potrà essere operato nuovamente per inserire gli organi all'interno della cavità addominale.- dico senza nemmeno fargli finire la frase.
- sei fantastica, ed è per questo che sarai con me ad operare! Ora inizia a fare le analisi che Higgins ha chiesto così potremo operarlo per le 2:00 pm.- dice sorridendomi.
- perfetto!- dico allontanandomi e quando supero l'angolo e il suo raggio visivo inizio ad esultare, chi l'avrebbe mai detto che avrei potuto operare in sua compagnia? Ha detto che sono fantastica!
- si può sapere perchè hai quel sorriso in faccia?- mi chiede Kath che stava seduta su una barella in corridoio.
- Ha detto che sono fantastica!- dico sorridendo.
- okay sei partita per il pianeta Liam ma ti devo avvertire di una cos.- 
- no! non c'è tempo devo scappare a fare le analisi!- la interrompo correndo nella direzione opposta nella quale stavo andando prima di riprendere la cognizione della realtà.
Entro in neonatologia ed inizio ad eseguire i vari esami:
- povero piccolo.- mormoro accarezzandogli la guancia una volta terminate le analisi.
- ma lui guarirà è un campione.- una voce roca che conoscerei ovunque.
- cosa ci fai qui?- dico freddamente recuperando la cartella del piccolo Joe.
- ci lavoro, tu piuttosto che ci fai con il mio paziente?- 
- si da il caso che questo sia il MIO paziente.- dico commettendo lo sbaglio di guardarlo negli occhi.
- operi con Liam?- mi chiede intrappolando il mio sguardo nei suoi smeraldi verdi.
- non vedo come possa interessarti e poi non vedo come possa aiutare tu dato che non c'è nessun osso rotto.- dico voltandomi ed iniziando ad avviarmi verso la porta.
- ha una costola rotta.- dice seguendomi - Nicki potremmo parlare, perfavore!- mi afferra da un braccio.
- no, e non toccarmi.- dico duramente liberando il mio braccio dalla sua presa.
- m.- mentre sta per continuare il mio cercapersone suona.
- codice rosso! chiama Liam immediatamente!- urlo correndo verso il piccolo Joe.
- soluzione fisiologica, garze sterili e bende a rete subito!- urlo mentre qualcuno mi passa la soluzione con la quale tento di mantenere chiusa per quanto possibile la sacca lacerata che conteneva l'intestino.
- cosa succede!- urla Liam entrando trafelato nella stanza.
- la sacca si è lacerata sto applicando la soluzione fisiologica e sto per fasciare il tutto con le garze sterili e poi le bende a rete.- dico mentre inizio a ''creare'' una nuova sacca con le garze, finisco applicando le bende a rete.
- ora sai che dobbiamo fare?- mi chiede mentre controlla la cartella del piccolo Joe.
- dovremo fare un doppio innesto una volta in sala operatoria e poi dovrà stare sotto osservazione tutta la notte.- dico coprendo il bambino con la copertina per poi passarmi una mano sulla fronte già stanca dopo due ore di turno.
- perfetto, te la sei cavata alla grande! c'è qualcosa che non va?- mi chiede posando una mano sulla mia spalla.
- è che se non fossi stata distratta da Harry la sacca non si sarebbe rotta.- ammetto guardandolo negli occhi.
- Harry?- mi chiede irrigidendosi e togliendo la mano dalla mia spalla.
- si.- sussurro.
- ti sei lasciata distrarre e per poco un neonato non moriva! Malik non accetto ne' tollero distrazioni nei miei specializzandi, farai bene a stare attenta la prossima volta!- mi urla contro.
Questo non è l'uomo premuroso e dolce che conosco, incasso il colpo chiudendomi nelle spalle.
- s-scusami non accadrà più.- mormoro abbassando la testa.
- bene!- dice duramente prima di uscire dalla terapia intensiva neonatale.
Mi siedo in un angolo vicino alla culletta del piccolo Joe, pronta per tenerlo sotto osservazione per tutta la notte:
- scusami tanto piccolo, è solo colpa mia.- gli accarezzo una mano e soffoco le lacrime che tentano di uscire per la seconda volta nell'arco della giornata , mentre maledico per l'ennesima volta  Harry ma soprattutto me stessa per le scelte che ho fatto.





''Se usassimo il buon senso e ascoltassimo il nostro cuore, forse ci accorgeremmo di aver scelto in modo saggio ed eviteremmo il rimpianto più profondo e doloroso di tutti: il rimpianto di esserci lasciati sfuggire una cosa meravigliosa.''

Magari fosse così facile..

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


                       

 


 
Ti colpiscono sbucando dal nulla.
Quando le cose brutte arrivano, arrivano all'improvviso, senza avvertire.
È raro vedere che la catastrofe si avvicina.
Non importa quanto ci prepariamo ad affrontarla.
Facciamo del nostro meglio, ma a volte non è abbastanza.
Allacciamo le cinture, indossiamo il casco, scegliamo strade illuminate... cerchiamo di difenderci.
Cerchiamo di proteggerci con tutte le forze, ma non fa alcuna differenza.
Perché quando e cose brutte arrivano sbucano dal nulla.
Le cose brutte arrivano all'improvviso, senza avvertire.
Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle.
 
 




Capitolo 3

 

Il piccolo Joe per fortuna ha passato una notte tranquilla, non si può dire lo stesso di me, continuavo a tormentarmi ripercorrendo la discussione con Liam e tentando di comprendere il perchè del suo comportamente e ovviamente cos'ho sbagliato questa volta, credo sia colpa mia se la mia vita a volte sembra andare a rotoli e col passare del tempo ogni volta che qualcuno mi incolpa di qualcosa a partire da mia madre a finire ai miei amici, ho iniziato a crederci, a credere che io sono la causa di tutto, che inevitabilmente rovino ogni cosa che mi circonda distruggendo tutto ciò di bello che mi capita.
Zayn e Skyler mia sorella, continuano a ripetermi che sono io a voler incolparmi di tutto, che ho una vita fantastica e che ho loro che mi amano con tutto il cuore, che mi sostengno che sono le mie ancore, che mi aiutano a non affondare, che mi ricordano ciò che di buono c'è in me e la cosa più fondamentale che quando qualcosa non va anche se siamo a km di distanza mi riportano a casa, facendomi sentire meglio, loro sono la mia casa.
Non so che farei senza loro due, mi hanno sempre aiutata, amata e salvata, si salvata, come quando scoprii che il mio futuro marito mi aveva tradito con la mia migliore amica, mi avevano aiutata quando neanche lo psicologo non era riuscito ad essermi di aiuto se non per prescrivermi farmaci antidepressivi che non avrei mai preso, perchè infondo io ce li avevo già i miei farmaci: Zayn e Skyler i miei due angeli custodi che anche in quella volta mi salvarono, facendomi tornare me stessa e non uno zombie ambulante.
A distrarmi dai miei pensieri è un bicchiere di Caffè che entra nella mia visuale:
-Hey Nicky ho pensato ne avessi bisogno.- Louis mi porge il bicchiere e lo ringrazio iniziando a sorseggiare quel nettare Divino.
- sei il mio angelo.- dico posando la mano libera sul suo braccio sorridendogli.
- nah sono solo un ottimo amico.- mi fa l'occhiolino - e il mio radar da ottimo amico mi dice che oltre alla stanchezza c'è dell'altro.- continua guardandomi seriamente.
- ho discusso con Liam.- dico posando lo sguardo sul bicchiere ormai vuoto.
- penso che allora dovresti parlarne con Kat, ora va a riposarti prima dell'operazione, ci penso io a questo campione.- dice sorridendo in direzione della culletta di Joe.
- grazie mille ottimo amico.- sorrido alzandomi dalla sedia diretta verso la stanza per i dottori di turno non prima di aver stretto Louis in un abbraccio veloce.
Getto il bicchiere vuoto nel cestino dei rifiuti e mi ritiro nella stanza, per fortuna non c'è nessuno sono solo le 6 di mattina , ora posso dormire almeno 6 ore se tutto fila liscio e poi mi preparo per l'intervento delle 2 di questo pomeriggio.
Slego i capelli e dopo  aver messo il cercapersone di fianco a me, mi stendo addormentandomi nel giro di pochi minuti.



                                                                                                                                           ***


Qualcuno mi scuote leggermente la spalla e io mi sveglio di soprassalto per paura di aver fatto tardi:
- Hey, tranquilla sono sono le 12.00 volevo parlare con te.- mi dice Kat sedendosi di fianco a me.
Annuisco legando i capelli in una coda alta:
- Louis mi ha detto che hai discusso con Liam, se ti va puoi sfogarti con me.- dice sorridendomi mentre tiene le mie mani tra le sue.
Inizio a raccontarle l'episodio accaduto qualche ora prima:
- io ho paura di aver sbagliato e che ora Liam mi creda un'incompetente con cui non vuole avere nulla a che fare.- dico mentre le lacrime che ho trattenuto il giorno precedente trovano libero sfogo.
-non devi aver paura, Liam è molto premuroso e dolce, devi interessargli veramente, non ha mai fatto una sfuriata del genere nemmeno a Sophia, vedrai che appena ne avrà l'occasione ti chiederà scusa!- dice sorridendomi.
- punto primo non gli interesso, punto secondo lo spero per lui che mi chieda scusa, e punto terzo chi è Sophia ?-
- ehm te lo dirò dopo! ora devo scappare il cercapersone suona! ciao tesoro- urla scappando via.
ok che è un pò fumata, ma non credo a questi livelli, devo assolutamente scoprire chi è questa Sophia.

                                                           

                                                                                                                                                           ***



Sono le 13.45 ed io mi sto preparando all'operazione Liam è già dentro mentre io ed Harry siamo a lavarci nella ''stanzetta'' che precede la sala operatoria.
- senti Ni.-
- no senti tu, non voglio più sentire la tua voce mi hai già causato abbastanza problemi.- lo interrompo e dopo aver indossato camice, mascherina e aver lavato mani e le braccia fino al gomito entro nella sala operatoria dove il piccolo Joe è disteso collegato ad una miriade di tubicini per monitorarlo durante l'operazione.
- Malik ho bisogno di lei.- dice Liam con un tono di voce terribilmente serio  e formale.
- si.- dico avviandomi verso il tavolo a metà dell'operazione quando abbiamo terminato il nostro lavoro con il catetere venoso, ed Harry sta sistemando la costola del piccolo, Liam inizia a parlare.
- io, beh ecco volevo chiederti scusa per averti trattata male ieri sera.- dice Liam mentre stiamo preparando per la sutura.
- non preoccuparti ormai sono abituata ad essere trattata male.- dico lanciando un occhiata ad Harry che ricambia con uno sguardo carico di dispiacere.
- non era mia intenzione, ma quando hai detto che ti eri distratta a causa di Harry, mi sono innervosito perchè non ammetto questi errori e non me lo sarei mai aspettato da te.- dice Liam porgendomi le pinze e il filo, mentre inizio a suturare.
- guardate che io sono qui! e poi Ni te l'ho già detto che non ha significato nulla per me!- continua Harry io ho quasi terminato.
- Harry cazzo ero incinta!- urlo non appena terminato la sutura.
Harry mi garda scioccato, Liam sta per svenire e io sto per avere una crisi delle mie.
- i-io con permesso, ho finito.- dico correndo nella saletta dove mi disfo di guanti mascherina e camice e mi lascio scivolare per terra prendendomi la testa tra le mani e desiderando solo scomparire in quel momento.
Sono scossa dai singhiozzi quando una mano si appoggia sulla mia spalla:
- Harry ti prego va' via!- dico tra i singhiozzi.
- sono io.- dice Liam dolcemente mentre si siede di fianco a me.
- volevo vedere come stavi, eri abbastanza scioccata.- continua accarezzandomi la schiena.
- i-io n-non.- non riesco a proseguire oltre il respiro si fa pesante e affrettato ed è come se qualcuno stesse facendo la boxe con i miei polmoni.
- hey hey Nicky tranquilla, respira profondamente.- dice Liam improvvisamente sull'attenti.
Io inizio a vedere sfuocato per la mancanza di ossigeno quando Harry cade in ginocchio davanti a me.
- hey Ni ascoltami, respira profondamente, insieme a me ce la puoi fare.- dice Harry prendendomi la testa tra le mani, io provo a seguire il suo consiglio e dopo due minuti il mio respira si stabilizza ed Harry mi stringe a se.
- è passato tranquilla.- mi tranquillizza cullandomi mentre mi stringe nel suo abbraccio.
- io ehm, vado ..si.- dice Liam con uno sguardo addolorato mentre ci lascia soli.
- hai mangiato.- mi chiede Harry premuroso.
-n-non ho avuto il tempo.- dico mentre mi aiuta ad alzarmi.
- nemmeno io ti va di andare a pranzare insieme nella mensa e a parlare?- mi chiede speranzoso.
Ci rifletto due secondi e mi sorprendo ad annuire.
                                     


                                                                                                                                                     ***



-Io ehm, io volevo chiederti scusa.. anche se so che ormai non servirà più a nulla.-  dice una volta seduti ad un tavolo della mensa.
- hai ragione ormai abbiamo preso strade diverse ed è meglio così evidentemente non eravamo fatti per stare insieme.- dico alzando finalmente lo sguardo dalla mia insalata di pollo.
- volevo comunque chiederti se potevamo provare almeno ad essere amici.- chiede speranzoso.
-io, Harry devo pensarci.- dico guardandolo negli occhi.
- si tranquilla.. beh volevo sapere del bambino se non ti dispiace.- dice quasi sussurrando per paura della mia reazione.
- lo avevo scoperto quella mattina avevo un ritardo, nausea e capogiri, così ho collegato le cose e ho deciso di fare un test, ovviamente era positivo, e avevo preso un appuntamento per il giorno dopo dalla ginecologa.- mi fermo per prendere un sorso d'acqua.
- ti refisci al girono in cui mi hai lasciato?- chiede con amarezza.
- si Harry, il giorno della visita ero distrutta per quello che era successo tra noi due e perchè avrei dovuto crescere il bambino da sola, poi quando pensavo di essere già distrutta abbastanza è arrivato il colpo di grazia.- dico mente le lacrime iniziano a pungermi agli angoli degli occhi.
- Nicky cos'è successo?- mi chiede preoccupato tenendomi la mano.
- ho fatto l'ecografia e.- balbetto 
-e ?- mi chiede Harry con gli occhi lucidi.
- non si era formato il cuore e così beh sai cos'è successo dopo.- dico iniziando a singhiozzare.
- oh Nicky, hai dovuto affrontare tuto questo da sola, non me lo perdonerò mai.- dalla voce sento che sta piangendo anche lui e subito dopo mi ritrovo a singhiozzare sul suo petto e lui con me.
                                                                                     


                                                                                                                                                              ***

Dopo il momento delle confessioni ritorno alla realtà grazie al mio cercapersone:
- Liam cos'è successo a Joe ?- chiedo vedendolo vicino alla culletta.
- ce la sta facendo guarda! sta iniziando a mangiare da solo.- esclama felice come un bambino.
- sapevo che ce l'avrebbe fatta.- dico abbracciando Liam con trasporto.
- bel lavoro dottoressa Malik.- sussura stringendomi.
- anche lei non è stato male dottor Payne.- dico mentro  nascondo il viso nel suo petto per non mostrargli il rossore.
- ehm, Nicky hai dimenticato questo sul tavolo.- dice Harry interrompendoci, mentre ci stacchiamo imbarazzati. 
- io ehm..- tento di spiegarmi ma mi interrompe.
- tranquilla Nicky strade diverse.- dice dandomi il cellulare per poi farmi l'occhiolino e scomparire.
- ma no che hai capito?- urlo per farmi sentire ma è già lontano. Dannazione!
-io so che non sono affari miei ma state insieme?- mi chiede incerto Liam.
- ne parleremo quando saremo lontano da tutte queste infermiere impiccione.- dico a bassa voce in modo che mi senta solo lui e non l'infermiera che è appena entrata.
-Malik stacchiamo entrambi tra due ore che ne dice di una pizza?- mi sussurra per lo stesso motivo di prima, ed io sento le gambe di gelatina. 
-ehm ok a dopo.- dico allontanandomi per andare a fare la visita di controllo di un altro paziente.

                                                                                                                                                                                   ***

- e così ti ha invitato per una pizza?- dice Kat maliziosa mentre ci stiamo cambiando per tornare a casa.
-smettila Kat vuole solo sapere di me ed Harry e ho deciso di raccontargli tutto.-  le dico.
- tutto ma prima non dovevi dire ad Harry della gravidanza?- lei sa tutto gà da un pò.
- gli ho parlato a pranzo.- dico mentre infilo i miei Huggs
- cosa? okay abbiamo entrambe sabato e domenica liberi, andiamo a fare shopping e mi racconterai tutto! ora va' non voglio farti ritardare.- dice dandomi una pacca sul sedere mentre mi infilo il cappotto.
- kat!- strillo mentre entrambe usciamo dallo spogliatoio.
- a domani .- mi sorride scoccandomi un bacio sulla guancia prima di correre verso il povero Louis che l'afferra in tempo prima di essere trascinando al suolo da quel terremoto biondo.
sorrido scuotendo la testa.
- signorina Malik, abbiamo una pizza che ci aspetta.- la voce di Liam mi fa sobbalzare.
- smettila di sorprendermi alle spalle.- dico guardandolo male per lo spavento.
- io ti sorprendo sempre e comunque, non solo alle spalle.- dice sorridendomi.
- sbruffone.- dico alzando gli occhi al cielo.
- vedremo chi è lo sbruffone.- dice prima di iniziare a farmi il solletico.
- no, no liam smettila!- tento inutilmente di fermarlo, mentre continuo a ridere.
- Liam?- una voce femminile lo fa fermare.
Si volta e si irrigidisce :
- Liam, tutto ok ?- chiedo posandogli una mano sulla spalla.
- Tesoro non mi presenti alla tua amica?- ok questa non mi piace per niente.
Lo guardo in attesa di un chiarimento.
- Lei è Sophia, mia moglie.- dice guardando la donna che ci sta davanti, che ora ha un sorriso trionfante, e Dio solo sa quanto vorrei toglierlo dalla sua faccia.
Non può essere, perchè non me lo ha detto prima ? lo stesso nome che aveva pronunciato Kat! Lo guardo delusa e amareggiata prima di voltarmi pronta ad andare via.






 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2293836