As long as you believe everithing is possible di ___Mery (/viewuser.php?uid=197796)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Stay Strong. ***
Capitolo 3: *** 2.You're beautiful and strong ***
Capitolo 4: *** 3.A dream come true. ***
Capitolo 5: *** 4. What's happening to me?!? ***
Capitolo 6: *** 5.Lifeseaver ***
Capitolo 7: *** As long as I'm the name on your tattoed heart. ***
Capitolo 8: *** 7. Believe Tour ***
Capitolo 9: *** Tonight is my birthday. ***
Capitolo 10: *** The brother. ***
Capitolo 11: *** 10. My boyfiend ***
Capitolo 12: *** The name on your tattoed heart, again. ***
Capitolo 13: *** 12. thank you. ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
prologo storia
AS
LONG AS YOU BELIEVE EVERYTHING IS POSSIBLE.
Prologo.
Mi chiamo Mery
Santiago ho sedici anni e vivo a Brooklyn città
che molti ritengono bellissima ma a me sembra solo una Londra moderna
con i grattacieli, una specie di gabbia per me.
Le persone che mi
incontrano per strada possono pensare che sono una
ragazza normale, ma non sanno che io nascondo tanto dolore in un corpo
che ora è abbastanza piccolo.
Mio padre
è andato via prima che io nascessi, lui non ne vuole sapere
di me e io non voglio sapere nulla di lui.
Come se non
bastasse l' assenza di mio padre ero anche cicciottella e
molto molto sensibile quindi le persone si divertivano a prendermi in
giro pesantemente, dicevano cose del tipo se Dio ti vedesse ti dovrebbe
sciogliere e fare da capo, oppure mi chiamavo balena e altre cose varie
e molte volte mi picchiavano anche, come se io fossi un sacco da box
che loro potevano usare per sfogarsi quando le cose andavano male.
A tredici anni
incominciai a ritenermi brutta, stupida e inutile per
esistere, passavo le mie giornate vicino al computer cercando metodi
veloci per dimagrire, cercando di essere perfetta perchè
tutto
quello che volevo era la perfezione, volevo essere impeccabile in modo
da zittire tutti i cretini che osavano prendermi in giro.
Molte volte
pensavo anche di farla finita ma a quale scopo? Così loro
avrebbero raggiunto il loro di scopo?
Un bel giorno poi
vidi un ragazzino su youtube che cantava, era felice
e allo stesso tempo mi faceva stare bene, tre anni dopo lui
è
diventato il mio idolo ed è l' unica persona che mi rende
felice.
Per mia fortuna
ho anche due migliori amiche, Scarlett ed Emily.
Sono come una
sorelle per me, Emily la conosco sin da quando avevamo
due anni e Scarlett l' ho conosciuta l' anno scorso con Emily,
è
una persona speciale, con un gran cuore, inoltre ha due anni in
più a noi, ha diciotto anni.
Loro per me ci
saranno sempre, ci sono sempre state, anche ora che sono chiusa in un
centro di reabilitazione.
Anche quando un
giorno relizzerò il mio sogno loro ci
saranno, perchè quando quel giorno arriverà noi
saremo felici insieme.
Beh questa
è la mia bellissima vita.
Mery
Scarlett
Emily
Justin Bieber
HEY
BELIEBERS,
questa è la mia ff, spero che vi piaccia perchè
mi
rappresenta molto, io mi chiamo Mery e questa storia si basa sulla mia
vita, vi assicuro che mio pardre è sempre stato vicino a me,
e vi assicuro che non mi sono mai tagliata in vita mia, ma insomma ho
sofferto proprio perchè alle persone non andavo bene, forse.
Mi
hanno sempre presa in giro sin dalle elementari, tornavo sempre a casa
piangendo, ora sono alle superiori e faccio "la dura" quella che ride
agli insulti che le fanno, e così tiro avanti, apetto il
momento
giusto per realizzare il mio sogno, io sto imparando da autodidatta a
suonare la chitarra perchè voglio fare musica, canto anche
un
po' soprattutto le canzoni di Justin, Demi e Ariana Grande che sono
quelle che mi vengono meglio, non fraintendetemi non sono un talento,
ma voglio relizzare il mio sogno e quel che mi rimane è
sognare,
per questo ho scelto di scrivere una ff.
Spero che vi piaccia, fatemi
sapere...
grazie, vi mando un bacio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** 1. Stay Strong. ***
As long as you believer everything is possible
1. Stay Strong.
Una chitarra acustica e la mia voce, bastano
davvero poche
cose per rendermi felice.
Ora ho sedici anni ma fino a tre anni fa le persone non facevano altro
che
giudicarmi, prendermi in giro e farmi piangere.
Per tutta la mia infanzia ho dovuto sopportare atti di bullismo
giornaliero, e
tutto questo perchè? Per qualche chilo in più.
Delle volte penso che questo mondo è sbagliato, o forse che
io sono
sbagliata... delle volte ho anche desiderato morire e proprio quando
ero allo
stremo delle forze e credevo di non poter più andare avanti
ho scoperto un
ragazzino biondo con gli occhi color nocciola e un grande sorriso, che
con la sua
voce e qualche faccia buffa mi ha tirato su.
All' inizo il suo nome non diceva molto, ora è il
più conosciuto al mondo,
Justin Bieber.
Grazie a lui ho trovato me stessa e ho capito che per esserlo non ho
bisogno di
tanti amici e di vestiti di marca, ma solo della mia voce e la mia
chitarra
acustica.
Ed è per questo che ora so che io non sono nata per essere
una persona normale
ma sono nata per essere qualcuno, nata per aiutare
le persone in
difficoltà, nata per fare del bene, per essere felice, per
vivere la mia vita
al meglio, ma soprattutto io sono nata per cantare.
Queste, credo, sono tutte cose speciali perchè ognuna di
queste si fa col
cuore.
Comunque crescendo ho imparato che la gente crede che sminuendo gli
altri
valorizzi se stessa, quindi li lascio pensare di essere migliori di
me,non mi
importa quello che dicono, ma il dolore che sento nel cuore, quello
rimarrà per
sempre.
I miei problemi non sono assolutamente da sottovalutare, io sono
bulimica, mi
taglio, e per di più ho dovuto lasciare la scuola per
continui atti di
bullismo, ogni giorno tornavo a casa tutta sanguinante, e come se non
bastasse
quando ero sola a casa mi tagliavo, a volte era per mettere un fermo
alla mia
sofferenza, delle volte volevo davvero farla finita, tanto al mio
funerale
sarebbe stata presente solo mia madre e le mie migliori amiche Emily e
Scarlett, non sarei mancata a nessuno, ma ogni volta c' era qualcosa
che mi
fermava, pensavo a lui, colui che io definisco l' amore della mia vita,
il mio
salvatore, colui che mi tira su, ogni volta.
Continuando posso dire che la mia vita è un vero schifo, a
undici anni venivo
definita "la figlia di nessuno" perchè mia madre stava
sempre a
lavoro e mio padre.. che ne parliamo a fere, lui non l' ho mai
conosciuto, è
andato via prima che io nascessi, e mia madre ha dovuto affrontare
sempre tutto
da sola, per questo da un lato io l' ammiro, siamo sempre state
io e
mamma contro il mondo.
Ora mi trovo in una struttura ospedaliera, sono in reabilitazione, ho
incontri
giornalieri con gli strizzacervelli, anche se mi sento a disagio a
parlare con
loro, mi aiutano e lo apprezzo.
Ogni giorno Emily e Scarlett vengono a trovarmi, io gli canto qualche
canzone
accompagnata da Natalie, la mia chitarra, loro dicono che ho un gran
talento,
ma anche se fosse nessuno mi penserebbe e per come sono fatta io, tutta
timida
e impacciata nessuna casa discografica vorrà mai offrirmi un
contratto.
Così rimango nel mondo dei sogni.
Le mie mattinate non erano molto interessanti, mi svegliavo, mi lavavo,
mi
facevano fare colazione, anche se non mangiavo molto, e poi mi toccava
andare a
fare la prima seduta dalla psicologa.
Lei era una donna ammirevole, mi fidavo di lei, bionda con gli occhi
azzurri,
aveva una quarantina di anni, da un lato mi piaceva parlare con lei,
era come
avere un' altra migliore amica, un po' più grande.
-buongiorno Eleonor- dissi entrando nella stanza,
sedendomi su una
poltroncina rossa.
-buongiorno Mery, tutto bene oggi?- disse, mentre
io annuii
semplicemente
-Eleonor.. io l' ho sognato ancora- incominciai
già a fare gli occhi
lucidi, ogni notte faccio lo stesso sogno, delle persone mi picchiano,
mi
offendono e poi mi rimangono a terra sanguinante, sputandomi addosso.
-Mery questo accade perchè il tuo passato
è fatto di cose orribili, tu hai
subito atti terribli, perchè questo non è solo un
sogno, lo so che è veramente
accaduto, e per poter vivere bene devi andare avanti, ma questo non
può
accadere se non sei tu a deciderti.
So che sei brava a cantare, perchè non provi a cantare per i
bambini piccoli
nella sala grande, magari potrai distrarti un po', forse potresti
diventare
anche più sicura di te, devi pensare che nessuno
è meglio di te- disse
Eleonor
-Posso capire che nessuno è meglio di me, ma le
persone sono cattive, mi
fanno sentire come uno scarto del mondo- a quel punto
cominciai a piangere,
Eleonor mi abbracciò continuando a spiegare che io non sono
uno scarto del
mondo e facendo tutti i suoi discorsi che infondo avevano sempre una
logica
dietro.
Quando uscii dalla stanza avevo fatto un patto con Eleonor, il sabato
avrei
cantato per i bambini, lei era convinta che così facendo
avrei potuto aumentare
la mia autostima.
Beh il sabato arrivò in fretta e la mattina mi
svegliai presto, mi lavai
e mi vestii con un jeans e una maglietta.
Presi la mia Natalie, la chitarra , e insieme a mia madre mi avviai
nella sala
grande, c' erano anche le mie due migliori amiche, volevano assistere a
questo
"simpatico e dolce" momento, è così che lo
definivano loro, per me
era un incubo, anche se erano solo bambini ero terribilmente in ansia.
Arrivata nella sala mi guardai intorno, c' erano tanti bambini, alcuni
molto
pallidi, solo dopo un po' capii che malattia avevano,erano malati
di
tumore, la malattia che io ritengo più infame e
più brutta sulla faccia della terra.
Se ne stavano seduti tutti su delle poltroncine, erano circa 20 bambini
con i
genitori, guardandoli tutta la paura che avevo prima andò
via.
Provavo compassione per loro.
Anche se non li conoscevo mi veniva da piangere perchè erano
solo bambini di 7-8
anni e dovevano soffrire così tanto.
Più di quanto avevo sofferto io.
Facemmo conoscenza, io, Scarlett ed Emily ci mettemmo prima a giocare
con loro,
dopodichè cantai qualche canzoncina per loro.
Scelsero loro le canzoni, cantai be alright di Justin Bieber,
Scayscraper di
Demi, Firework di Katy Perry e altre..
Rimasi sorpresa dal fatto che bambini così piccoli
conoscevano canzoni del
genere.
Quando finii di cantare Eleonor, la mia psicologa, mi chiamò
verso di lei.
-Voglio mostrarti una cosa- disse per poi farmi
andare con lei
Si sentiva una ragazza che piangeva e urlava, ma non urli di paura o
altro,
urli di dolore.
-Questa ragazza si chiama Janette, ha quindici anni, e sai
perchè urla?-
io scossi la testa per dire no e El continuò dicendo -
il tumore causa forti
dolori, dolori che una persona che non ne è affetta non
può nemmeno immaginare,
pensa lei come soffre, lei tutto questo non lo ha chiesto,
perchè tu vuoi
soffrire?- questa domanda la fece con un tono dolce ma non
potevo
rispondere, sentire quella ragazza urlare mi faceva star male, mi
trafiggeva il
cuore, è una cosa orribile.
Corsi via, diritta nella mia stanza, le parole di Eleonor mi fecero
riflettere,
aveva ragione.
Decisi che il giorno dopo sarei andata a trovare quella ragazza, volevo
che avesse
un' amica su cui contare, volevo aiutarla, insomma quel che potevo.
Così la mattina seguente feci tutto quello che facevo tutte
le mattine, scoprii
che Eleonor era anche la sua psicologa, così mi diressi
insieme a lei nella
stanza di Janette.
Da quanto ho capito lei è affetta da tumore da un anno, ora
sta peggiorando.
Dopo aver avuto queste notizie mi sentivo peggio ma ero ancora
più determinata
a diventare amica di questa ragazza per renderla felice, facendo quel
che si
può fare.
Arrivate fuori la sua stanza El aprì piano piano la porta
controllando se
Janette era sveglia.
Beh era sveglia ed entrammo nella stanza, c' erano anche i genitori di
Janette.
-Dottoressa, buongiorno, ma non c' era oggi pomeriggio la
seduta?- disse
una signora che penso che sia la madre della ragazza.
-si ma ci tenevo far conoscere questa ragazza a Janette,
vedete lei si
chiama Mery ed è ricoverata anche lei qui, ieri ha cantato
per i bambini, io
penso che farebbe bene ad entrambe fare conoscenza- la
ragazza sorrise.
-vieni pure, siediti, io sono Janette e scusa per il mio
aspetto- disse
Janette con un sorriso stampato in volto nonostante le sue condizioni.
-io sono Mery e non ti scusare, sei comunque bellissima,
già solo il tuo
sorriso illumina la stanza, davvero- aveva un sorriso
bellissimo.
Mi fece accomodare affianco a lei e mentre i suoi genitori andarono
fuori per
parlare con i dottori.
Era davvero divertente, ci facemmo tante risate, lei sembrava essersi
dimenticata di essere malata e io mi sentivo davvero felice.
Quello fu il momento più bello e felice che io abbia mai
avuto.
Quando i genitori entrarono e la videro felice che rideva, quasi
piangevano
dalla felicità, per tutta la mattinata non aveva avuto
dolori e stava meglio,
così diceva lei e così dicevano i dottori, ero
davvero contenta di averla resa
felice.
HEY BELIEBERS,
ecco il primo capitolo, spero che sia soddisfacente, io lo
trovo abbastanza
corto ma vi prometto che più in avanti la storia
sarà migliore, soprattutto
perchè più avanti ci sarà Justin.
Vi prego fatemi sapere se vi piace è importante per
me.
VI MANDO UN GRANDE BACIO ALLA PROSSIMA :*
-Mery.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** 2.You're beautiful and strong ***
22
2.
You're beautiful and strong.
Era
già passato un mese, Janette era diventata una mia grande amica,
era migliorata, ora riusciva anche a camminare, l' avevo presentata
anche alle mie amiche.
Ero
felice sia per lei che per me stessa, ora mangiavo, mi sentivo bene, e
mi vedevo anche bene, anche se i miei polsi erano pieni di cicatrici la
mia anima era pulita, finalmente mi sentivo in pace con me stessa.
Quando mi guardo allo specchio non vedo più una ragazza
grassa
ma vedo una ragazza felice e in forma, potrei dire.
Era
sabato, questa volta anche Janette era venuta nella sala grande a
sentirmi cantare e per giocare con i bambini.
C'erano
sempre più persone sabato dopo sabato e cantare davanti a
loro non era più un problema per me.
Come
ogni sabato cantai qualche canzone e poi andai nella mia stanza, oltre
a sentirmi bene quella giornata mi sentivo anche creativa, c'era un
ragazzo nella stanza che aveva catturato la mia attenzione, non era mai
venuto lì prima d' ora eppure in un attimo pur non
conoscendo
nessuno aveva strappato un sorriso a quei bamibini.
Seduta
sul letto della mia stanza con gli spartiti e dei fogli cominciai a
scrivere qualche parola, ad unire degli accordi.
You
walked in
Caught
my attention
Hai
camminato
catturato
la mia attenzione
I've
never seen
A
man with so much dimension
Non
ho mai visto
un
uomo con tanta dimensione
It's
the way you walk
The
way you talk
The
way you make me feel inside
è
il modo di camminare
il
modo fi parlare
il
modo in cui mi fa sentire dentro
Canticchiavo.
-se mi posso permettere..... hai
un gran talento- una
voce all' improvviso aveva interrotto il mio momento creativo, la
canzone era rivolta a lui, il ragazzo che avevo visto questa mattina,
il ragazzo che ora è fuori alla porta della mia stanza.
-g-g--grazie- abbozzai
un sorriso mantenendo la testa bassa, non sonobrava a
socializzare, soprattutto con il sesso opposto.
-ohh
non c'è di che, immagino che te l' avranno detto milioni di
volte-
-veramente no, questa
è la prima volta- spiegai
per poi continuare -
comunque se vuoi entra, non stare sulla porta- lo
"ospitai" nella mia camera.
-sono sconvolto, davvero nessuno
ti ha mai fatto i complimenti per la tua magnifica voce?- disse
con la faccia abbastanza stupefatta
scossi
la testa
-penso che sia anche perche io
fino a qualche mese fa non avevo mai cantato difronte a nessuno se non
alle mie due amiche- spiegai
-tu,
sei, ricoverata qui?- mi
chiese, io semplicemente annuii
-perchè?- mi
domandò
-beh
penso che la spiegazione più adatta sia: perchè
la gente
è cattiva, sono sempre stata presa in giro, mi hanno
picchiata,
emarginata, sono stata costretta a ritirarmi dalla scuola, ora sono in
reabilitazione perchè avevo problemi di bulimia e...
autolesionismo..... sai non so' nemmeno perchè ti sto
raccontando queste cose, non so dove ho trovato il coraggio di dirtele
e se potresti andare via mi faresti un piacere- dissi
imbarazzata "accompagnandolo" alla porta, arrivati sullo stipite della
porta lui abbozza un sorriso, un sorriso fin troppo familiare, sposto
il mio sguardo al lato della bocca e trovo un piccolo neo, mi portai
automaticamente la mano sulla bocca e sussurrai - Justin?!?!?!!-
-come ti sei accorta che sono io?- corrugò
le sopracciglia, anche se era vestito diversamente e con il volto quasi
tutto coperto, il suo sorriso e quella bocca angelica li avrei
riconosciuti ovunque anche se con qualche piccolo accorgimento.
-dal tuo sorriso e.. dal neo che
hai al lato della bocca- a
quel puto qualche lacrima rigò il mio volto, lo abbracciai
d' istinto
-grazie, grazie per avermi
salvata- dissi
semplicemente e lui mi strinse nell' abbraccio.
#Justin
Quella
ragazza mi fece sciogliere il cuore, aveva sofferto tanto e diceva che
io l' avevo salvata.
Mi
abbracciò e io ricambiai l' abbraccio, mi sentivo bene, non
ho
parole per descrivere quel momento, è stato, magico.
Pensare
che delle persone hanno fatto del male ad un essere così
dolce e tenero mi sembrava così incoerente.
Mi
staccai dall' abbraccio.
-ora
devo andare, mi dispiace, mi raccomando, sii forte, tu sei bellissima,
non pensare a quello che dicono gli altri, sono invidiosi di
così tanta perfezione- le
stampai un bacio sulla guancia e andai via salutandola con un "ciao
piccola"
#Mery
Avevo
raccontato di Justin solo alle mie amiche e a mia madre.
Da
quel giorno ben cinque giorni erano passati ed ero tornata a casa
già da un giorno, ma sarei andata comunque tutti i giorni
alla
clinica per stare con Janette, non l' avrei mai abbandonata.
Quel
martedì posso solo dire che fu il più bello della
mia
vita, ero andata a mangiare un gelato insieme ad Emily e Scarlett
quando mia madre mi chiama e mi dice di correre a casa.
Aperta
la porta trovai il mio idolo e Scooter seduti al tavolo del soggiorno
che bevevano una limonata.
-c--ciao... ehmm sono abbastanza
confusa- dissi
io mentre le due ragazze dietro di me erano paralizzate dall' emozione
-Hey Mery ti ricordi di me, alla
clinica- mi
disse Justin
-si,
e come dimenticare... ma come sai il mio nome? E perchè
siete qua?-
-vedi
Justin mi ha parlato di te e ha detto che hai un gran talento e dato
che io mi fido di lui volevo sentirti cantare se ti va, poi le
informazioni su di te le abbiamo avute in clinica- mi
spiego Scooter
-oh.. è un piacere
conoscerti- strinsi
la mano ad entrambi e cantai qualche canzone
accompagnata dalla chitarra.
Subito
dopo mamma e Scooter si chiusero in cucina a parlare e io Justin, Emily
e Scarlett ci conoscemmo meglio.
Scooter
aveva dei piani per me, almeno così aveva detto.
Venerdì
sarebbero passati a prendermi per poi andare non so dove a conoscere LA
Reid.
Nei
giorni successivi feci un po' di shopping pomeridiano con le mie due
amiche, andammo a New York a comprare le cose, così non
avremmo
incontrato nessuno che mi avrebbe potuto fare del male.
Comprai
molte gonne e vestitini, volevo cambiare, volevo far uscire la vera me.
Quando
tornai a casa feci vedere quello che avevo comprato a mia madre, rimase
sorpresa e contenta.
Poi
sempre in quei giorni cercai di terminare la canzone che avevo
cominciato a scrivere in clinica, anche se l' avevo finita non ero
molto sicura della base, vabbè poi si
vedrà.
Comunque
venerdì mattina mi preparai accuratamente, Justin mi aveva
dato
delle informazioni su dove dovevamo andare, precisamente avremmo preso
un volo per Los Angeles, dato che era appena cominciata l' estate e
faceva abbastanza caldo oprtai per dei pantaloncini:
Per
quanto riguarda il trucco misi solo un po' di matita nera e un po' di
mascara, mi guardai allo specchio ed ero fiera di me, finalmente mi
sentivo accettabile, serena e soprattutto ero me stessa.
-Mery scendi, dobbiamo andare- mia
madre mi chiamò dal piano di sotto, erano le otto di
mattina,
erano venuti a prenderci così presto perchè
logicamente
dovevamo arrivare a Los Angeles, c'erano due ore di volo che ci
aspettavano.
Scesi
e salutai Justin e Scooter, quando uscimmo di casa ci fecero salire su
un furgoncino nero con i vetri oscuranti, misero le nostre valigie nel
cofano e partimmo, nel furgoncino c' era anche Kenny e un signore che
penso sia l' autista.
In
poco tempo arrivammo all' aereoporto dove prendemmo il jet privato di
justin, ero felicissima non ero mai andata in su un jet privato.
Durante
quelle sue ore facemmo colazione, e poi chiacchierammo un po
-se tutto va bene oggi, tu sarai
una delle cantanti più famose al mondo- disse
Scooter
-tu dici?- dissi
io insicura
- certo, sei bravissima Mery non
essere insicura- affermò
Justin, abbozzai un sorriso e guardai mia madre
-sii felice amore mio, il tuo
sogno si sta avverando- a
quella frase mi tranquillizzai moltissimo.
Arrivati
a LA ci dirigemmo alla Island def jam, salimmo al quinto piano e ci
dirigemmo nell' ufficio del signor LA Reid.
-piacere di conoscerla, io sono
Mery Santiago e lei è mia madre Rose Santiago- si, io
porto il cognome di mia madre.
-il piacere è mio,
Scooter mi ha parlato di te- disse
LA, salutando Scoott e Justin,
-bene allora,
vorrei sntire qualche canzone ti va di cantare?- mi
disse in seguito
- certo, sto lavorando anche a
qualche canzone scritta da me però non è nulla di
finito- dissi
mentre lui mi fece un cenno con la testa e a seguire un sorriso
-allora, canto.. be alright- la
cantai accompagnata dalla mia chitarra, avevo gli occhi chiusi ma
sentivo LA dire "wow"
-wow, se vuoi puoi cantare anche
qualche altra canzone- annuii
cantai Emotions di Mariah Carey, la cantai accappella, la mia voce
rimbombava nel silenzio della stanza, mia madre non la smetteva di
sorridere mentre Justin era con il cellulare rivolto verso di me, penso
che mi stesse facendo un video.
-okkeii, mai sentita una voce
come la tua, sono..... wow, mi sento wow, e scusami, non mi hai detto
quanti anni hai??-disse LA che era rimasto senza parole.
-oh, ne ho sedici- a
quella frase LA rimase paralizzato
-
ooookkeii, hai una voce così matura per la tua
età,
è davvero fantastico, venite domani pomeriggio a questo
indirizzo, c' è un ristorante ci vediamo lì e ne
parliamo-. ci
diede un bigliettino con l' indirizzo
-grazie- dicemmo
all' unisona e poi ci ritirammo nell' albergo.
-piacere tu devi essere Mery? Io
sono..- la
fermai come potevo non conoscerla
-si lo so Pattie Mallette,
è un piacere- mi
abbracciò poi lei e mia madre si sedettero su un divanetto e
Scooter stava vedendo delle cose al computer, eravamo rimasti io e
Justin.
-hey, sei stata magnifica oggi, ho
fatto anche dei video, e li ho messi su twetter e ti ho taggata- mi
disse.
io
misi il mio profilo twetter e sentii il mio cuore uscire dalla gabbia
toracica, avevo già un milione di follower, fino a ieri ne
erano
quattordici! Guardai tra i tweet e vidi una certa Mariah Carey che
diceva "magnifa cover, magnifica voce, buona fortuna @MerySantiago"
Cominciai
a lacrimare e corsi da mia madre urlando "mamma Mariah Carey mi ha
fatto i complimenti su twetter"
Mi
stavo rendendo ridicola avanti a Justin però era inevitabile
essere euforica per una cosa del genere.
-okkei, ora calmati, questo
è il primo di tanti complimenti- disse
Justin ridendo
- si, beh grazie- lo
abbracciai - ti
va darmi una mano a finire una canzone, il testo c'è ma mi
seve
la base e dato che non so suonare il pianoforte ma solo la chitarra mi
servirebbe un' aiutino-
-ma certo, vieni, di
là ho la tastiera, possiamo provare lì- andammo
nella stanza accanto e ci sedemmo sul letto
- guarda qui ci sono gli spartiti
della base che ho fatto con la chitarra- Justin
li prese e li guardò per bene, poi iniziò a
suonare, era
tutto concentrato, io lo guardavo, finora non mi ero ancora soffermata
a pensare che l' avevo finalmente conoscciuto, lui era davanti a me, in
tutta la sua bellezza, con il suo magnifico sorriso, con il suo
grandioso talento, ed ero felice perchè lui credeva in me.
HEY
BELIEBERS,
salve...... domani esce il video di All That Matters, sono felicissima,
in più vi invito a sentire questa cover di Emotions fatta da
Ariana Grande io sono rimasta così: *.*
Qui
c'è il link per chi la volesse ascoltare, io la trovo
grandiosa:
http://www.youtube.com/watch?v=UjzENV7rhhI
comunque
ringrazio la ragazza che ha recensito per ben due volte <3
Spero che recensiate perchè vorrei sapere che ne pensate
della storia, insomma se ne vale la pena continuare.
Grazie.. un bacio.
-Mery.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** 3.A dream come true. ***
3
#Scooter
mi svegliai
tutto indolenzito, mi ero addormentato sulla poltroncina con il
computer ancora sulle gambe, per fortuna non è caduto!
Guardai l' ora sul cellulare erano le 9:15, dato che nessuno si era
ancora svegliato andai a lavarmi e alle 9:45 ero pronto, trovai Pattie
e Rose che facevano colazione
-buongiorno-
dissi
-buongiorno-
dissero all' unisona
-Scooter
sveglia i ragazzi per piacere- disse Pattie
-si,
stavo andando-
risposi e mi avviai nell' altra stanza, appena entrai vidi i ragazzi
che dormivano abbracciati con milioni di fogli sparsi in giro, ne presi
uno e notai che era lo spartito di una canzone, avevano passato la
nottata a lavorare sulla canzone, sono fiero di loro!
Mi avvicinai all' orecchio di Justin e gli dissi di svegliarsi, lo
scossi un po' e poi finalmente ci riuscii
-Justin
sveglia anche Mery e muovetevi che abbiamo tante cose da fare oggi- dissi
per poi uscire dalla stanza
#Justin
Cercai di svegliarmi, ripensai alla sera precedente, io e Mery avevamo
finito la sua prima canzone, mi ricordo la sua voce, era bellissima
mentre cantava...
La guardai, dormiva, appoggiata al mio petto, sembrava un angelo.
All' improvviso sentii il mio cellulare squillare, cercai di alzarmi
senza svegliare Mery e corsi a prendere il cellulare sulla scrivania,
guardai lo schermo e vidi che c' era scritto: Selena
<3.
Decisi di non rispondere perchè non avevo voglia di
litigare,
ultimamente facciamo solo questo e tutto perchè lei si fa
degli
stupidi complessi in testa!
-che
ore sono? perchè non mi hai svegliata?- disse
Mery con una vocina assonnata, mi girai e la vidi che sbadigliava e si
strofinava gli occhi come una bambina di tre anni.
-sono
le dieci ci conviene prepararci- dissi io
sorridendole
-okkeii,
vado a prepararmi, ci vediamo dopo- si alzò dal
letto e mi schioccò un bacio sulla guancia -grazie per
avermi aiutata ieri sera- disse per poi andarsene
Nel frattempo raccolsi tutti gli spartiti che c' erano sul pavimento e
li misi sulla scrivania, poi andai anche io a prepararmi.
Erano le 11 e alle 13 dovevamo incontrare LA ad un ristorante per
sapere se Mery entrerà nella grande famiglia della Island
Def
Jam.
#Mery
da un momento all' altro perderò i sensi, come si fa a
restare calmi in un momento come questo?!?!
arrivammo fuori ad un ristorante che a mio parere era molto elegante,
si chiamava Louise.
Ci affrettammo ad entrare e trovammo LA seduto ad un tavolo che ci
sorrise mentre noi raggiungevamo il tavolo.
-salve signor Reid- dissi io stringendogli la mano
-ohh ma quale signor Reid, chiamami LA!- disse tirandomi
in un caloroso
abbraccio mentre io annuii, quando finirono i "saluti" ci sedemmo a
tavola e ordinammo da mangiare.
Mentre aspettavamo le nostre ordinazioni LA cominciò a fare
un discorso
-Allora
Mery io voglio essere onesto con te- ci fu un lungo tempo
di silenzio e suspance -gli altri
cantanti dovranno temerti perchè hai un talento innato!
Benvenuta alla Islan Def Jam!- a momenti sevenivo, corsi
ad abbracciarlo poi lo ringraziai e, come sempre, scoppiai in lacrime.
-congratulazioni
nanetta- disse Justin per poi abbracciarmi, solo dopo un
po mi resi conto che mi aveva chiamata nanetta... bhe infondo era vero.
Firmai il contratto che LA mi diede e poi mangiammo, questa era in
assoluto la giornata migliore della mia vita!
Due giorni dopo avevamo scritto un' altra canzone, bhe io avevo
scritto, Justin come sempre mi aiutava con la base, era molto carina si
chiamava The way.
Scooter mi presentò un "ragazzo" si chiamava Mac Miller era
un
rapper con cui avrei collaborato per the way, era davvero simpatico,
solo che per la prossima settimana aveva impegni lavorativi quindi non
poteva, per il momento, rimanere con noi e incidere la canzone, ma la
provai più volte con Justin.
Erano passati tre giorni da quando Scooter mi aveva presentato Mac
Miller.
Io stavo seduta sul divano a casa di Justin mentre lui stava mangiando
in cucina, era diventato più del mio migliore amico, era
come un
fratello per me, ormai avevamo confidenza.
Improvvisamente entra Scoott -Mery oggi
pomeriggio abbiamo le audizioni per i tuoi ballerini, ricordi?-
mi chiese sendendosi sul divano affianco a me
-ahh
si, sono emozionata, quanti hai detto che ne dobbiamo scegliere?- gli
chiesi
-quattro
due ragazze e due ragazzi-
rispose -ah
e incontrerai anche colui che sarà il tuo
coreografo, si chiama Isaac Calpito- mi diede delle
informazioni su
questa persona e da come ne parlava sembrava simpatico, ero davvero
felice!
Alle 16 andammo alla Los Angeles ballett studio, appena entrai un
ragazzo moro venne vicino a noi e allungò la mano verso di me
-ciao
tu devi essere Mery, io sono Isaac, piacere- disse
sorridendomi, io ricambiai il sorriso e gli strinsi la mano
-Scooter
mi ha parlato di te, comunque piacere- ci
sedemmo dietro un "tavolino" eravamo io, Isaac e Scooter, Justin non
era venuto perchè aveva degli impegni, non so di che tipo.
Cominciammo a chiamare un gruppo di 10 ballerini alla volta erano 6
gruppi, la scelta era davvero difficile, erano tutti bravissimi.
Tra tutti i ballerini notai due gemelli, si muovevano davvero bene, li
adoravo!
Alla fine della giornata decidemmo chi erano i miei nuovi ballerini
La
mia crew: Brian e Scott Nicholson i due gemelli, la cinesina
è
Tracy e l' altra è Nekai, invece la ragazza in piedi dietro
era
una mia corista e il ragazzo con gli occhiali al centro è
Isaac,
ho passato una sola serata con loro e li ho subito adorati.
La mattina seguente avremmo registrato The way, finalmente Mac Miller
aveva del tempo per me.
Ci mettemmo svariate ore per registrare ma il risultato era davvero
ottimo.
Dopodichè io e Mac andammo a prendere un gelato, penso che
saremmo diventati ottimi amici.
-non
so ancora da dove vieni- disse lui mentre camminavamo
mangiando il gelato
-Brooklyn
e tu?- chiesi
-Pittsburgh-
mi sorride -sai...
hai davvero talento, ho visto il video che ha pubblicato Justin Bieber
della cover di emotions, è qualcosa di spettacolare- dice
-grazie,
ma anche
tu sei bravo, ho ascoltato qualche tua canzone, beh certo non si
può negare che hai davanti la regina della musica-
dissi vantandomi scherzosamente
-hey
hey non incominciare già a montarti la testa, la strada
è ancora lunga- disse dandomi una piccola spinta
-stavo
cercando di essere sarcastica, non mi stavo montando la testa-
dissi dandogli una spinta anche io ma lui non si smosse di un
millimetro così cominciò a prendermi in giro sul
fatto
che io non avevo neanche un minimo di forza.... era bello passare del
tempo con lui.
Dato che per ora alloggiavo a casa di Justin, Mac mi
riaccompangò lì, il giorno dopo sarebbe partito,
mi
lasciò il suo numero e un suo abbraccio per poi andar via.
Quando entrai in casa Justin non c' era, erano quasi due giorni che non
lo vedevo, ieri sera si era ritirato tardi, mamma e Pattie non c'erano,
ero sola in una casa enormemente enorme, decisi di aprire un po' il pc
e vedere che si diceva su facebook, avevo un profilo falso ora.
Apparve una foto di ieri sera che raffigurava Justin e Selena in un
ristorante, il post diceva:
Ecco
i due piccioncini Justin e
Selena che finalmente stanno chiarendo, l' amore non è bello
se
non è litigarello ma speriamo che le liti siano finite.
Non
so perchè ma il mondo mi cadde addosso, non so se sono
innamorata di Justin ma è il mio idolo e il mio "big
bro",
nonostante tutto mi fa male vederlo con un' altra ragazza, soprattutto
se quella ragazza è Selena Gomez.
Heeey beliebers....
VI
PREGO, VI SUPPLICO R E C E N S I T E !!!
mi interessa solo sapere se la storia vi piace.
Comunque mi dispiace per il ritardo nel pubblicare il capitolo e mi
dispiace per il fatto che è orribile ma ultimamente ho avuto
dei
problemi in famiglia e non mi sono tanto concentrata sulla ff, prometto
che i prossimi saranno migliori.
Ftemi sapere...
un bacio <3
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** 4. What's happening to me?!? ***
4
4. What's happening to me? .
Justin ritornò a casa, erano due giorni che non ci vedevamo
-hey nanetta,
è tatno che non ci vediamo, vieni qui e abbracciami- disse
allargando le braccia
-dove sei sato? Ho scelto
i ballerini e ho inciso the way e tu non mi hai proprio pensata-
dissi un po' infuriata
-che c'è sei
gelosa?- disse venendo vicino a me con un sorrisetto
sulle labbra, mettendo le sue mani sulla mia vita
-no sono dispiaciuta,
volevo almeno un tuo aiuto per scegliere i ballerini, insomma il tuo
parere per me conta tanto- tolsi le sue mani dalla mia
vita e continuai a dire -
ma daltronde tu hai una ragazza e capisco che non puoi pensare sempre a
me- abbassai la testa dispiaciuta, ma lui aveva
la sua vita
-beh non sono proprio
fidanzato, io e Selena stiamo attraversando un brutto periodo-
disse
-mi dispiace, comunque
vada io ci sarò, sappilo- sorrisi e con le
braccia incrociate continuai a fissarlo.
-invece di continuare a
fissarmi perchè non mi abbracci nana- disse
abbracciandomi e facendomi girare.
Non so se lo amo, ma gli voglio un bene dell' anima.
La sera ci trovammo tutti a tavola, eravamo: Pattie, mia mamma,
Scooter, io e Justin.
-Dato che siamo tutti qui
voglio
approfittare del momento per dire che tra due settimane Mery si
eisibirà all' ellen show, poi tra un mese
comincerà la
seconda parte del Believe Tour e tu farai il primo atto di apertura,
con quattro canzoni, le puoi scegliere tu e possono anche essere
diverse ogni serata- io sorrisi automaticamente
-oh grazie,
più giorni passano
e più mi sento vicina alla realizzazione del mio sogno,
davvero,
se non avessi incontrato voi ora la mia vita sarebbe uno schifo-
non riuscivo a togliermi il sorriso dal volto.
Il giorno successivo avrei fatto delle foto per la copertina di the way.
Quando arrivammo nello studio fotografico mi fecero trucco e parrucco e
mi sistemarono i vestiti.
Arrivato il momento delle foto i fotografi mi davano delle indicazioni
su come mi dovevo posizionare.
Era divertente!
Gli impegni erano molti e finalmente incominciammo a girare il video di
the way, il fatto preoccupante era che dovevo baciare Mac, ma non l'
avevo mai fatto prima d'ora.
Durante la pausa presi Justin e lo portai in disparte, precisamente
nello sgabbuzzino, senza farci vedere da nessuno.
-Mery che ti prende?
perchè siamo qui dentro?- disse confuso
-Ecco non so come
dirtelo..... non voglio baciare Mac perchè non lo so fare!- dissi
l' ultima frase velocemente, perchè logicamente avevo
vergogna
- non è un
problema, posso insegnartelo- disse malizioso ma io
pensai alle conseguenze e lo fermai
-e Selena? Non si
arrabierà?- lui si fermò a pensare
-senti Mery, Selena ed io
non stiamo più insieme e poi anche se fosse non ci sono
sentimenti ed è solo tra amici-
-non devi pensarla
così Justin, vabbè Mac capirà, lascia
stare, non voglio problemi- uscimmo dallo
sgabuzzino e poco dopo Mac ci raggiunse
-Mery ma dove eri finita?-
disse
-Penso che ti debba dire
una cosa, vi lascio soli- disse Justin, quasi deluso
-si beh, è una
lunga storia, lascia stare- dico quando Scooter ci viene
vicino
-ehi ragazzi le riprese
le continuiamo
domani, ci sono dei problemi tecnici, eh Mery sai cosa è
successo a Justin, è andato via senza dire niente-
disse
-non non ne ho la
più pallida idea, comunque noi andiamo a farci un giro, ci
veidiamo dopo- andai
a cambiarmi e lo stesso fece Mac, sinceramente penso che Justin se la
sia presa perchè io non volevo baciarlo, ma io volevo,
perchè insomma.. è Justin Bieber, penso di essere
l'
unica stupida sulla faccia della terra a non cogliere l' occasione di
baciarlo, solo che non voglio problemi.
Io e Mac giravamo per Los Angeles senza una meta, gli raccontai tutto
di me, come mi avevano scoperto, e tutto quello che avevo sopportato,
la cosa bella è che lui mi aveva ascoltata e la sua risposta
è stata "se
ne hai bisogno io ci sarò sempre, conta su di me".
Gli avevo anche spiegato il fatto del bacio e lui invece di prendermi
in giro mi rassicurò dicendo che dovevo solo seguirlo, che
non
era difficile.
Il giorno dopo arrivò il momento in cui ci dovevamo baciare,
fu imbarazzante tutti ci guardavano, anche Justin.
#Justin.
Guardando quel bacio il mio cuore sprofondava, io non
provavo
nulla per lei, ne ero convinto, almeno credo, insomma non mi spiegavo
perchè ultimamente mi sentivo così strano quando
lei mi
stava accanto.
Decisi di parlare con Alfredo così lo chiamai, è
da un
mese che lui è andato dalla sua famiglia a fare non so cosa,
ma
non ha nemmeno avuto l' opportunità di conoscere Mery!
-hey fredo quando torni?-
gli dissi senza nemmeno farlo riuscire a rispondere
-non lo so
perchè questa chiamata?- si mise a ridere
-fredo ho bisogno di te,
ti devo
parlare, stanno succedendo troppe cose che non mi so spiegare e ho
bisogno di parlarne con qualcuno- dissi
-e non c' è
quella ragazza, .... Mery Santiago?-
-no perchè
è di lei che
ti devo parlare, mi fa sentire strano, nemmeno Sel mi fa sentire come
lei, e poi la mia relazione sta andando a puttane e sai che io farei di
tutto per Selena, ma... non so ho bisogno di parlare con te-
dissi
-okkeei volevo farvi una
sorpresa venendo domani ma te lo dico per rassicurarti, domani
sarò lì- sorrisi
-ohh sei un grande,
grazie Fredo!- attaccai e raggiunsi gli altri, avevano
finito le riprese e finalmente tornammo a casa e Mac non c' era.
Eravamo seduti sul divano, io e Mery intendo, stavamo guardando Harry
Potter, a quanto pare lei ama quella saga.
-scusami se ti ho urtato
l' altro
giorno, non ne avevo intenzione, volevo solo salvare quello che resta
della tua relazione, non che siano affari miei.. ma..-
disse lei all' improvviso
-non ti devi scusare
anzi, sono io che mi devo scusare-
la guardai.. aveva degli occhi bellissimi, non è detto che
per
essere belli gli occhi debbano essere chiari, i suoi sono marrone scuro
e sono i più belli che io abbia mai visto.
-se hai bisogno di
parlare o di
qualche consiglio puoi aprirti con me, non farei niente per offenderti
o farti del male, ho sempre voluto conoscere Justin il ragazzo di
Stratford che aveva un sogno e non Justin Bieber il cantante
internazionale... Justin , davvero, puoi fidarti di me, ti voglio bene-
disse abbracciandomi
-anche io te ne voglio,
sono poche le persone di cui mi posso fidare per questo non mi apro con
gli altri- dissi continuando a starle abbracciato
-puoi fidarti di me-
disse
Il giorno dopo mentre Mery finiva le riprese del video, oggi lo
avrebbero caricato, Fredo tornò a casa e ci mettemmo a
parlare.
-Allora il tuo cuore che
dice: Mery o Selena?-
Hey,
ecco il nuovo capitolo, scusate il ritardo.
grazie per le recensioni e per chi ha seguito o preferito la mia
storia, davvero grazie!
Beh... che dire, spero che abbiate passato un buon natale.
Spero che l' anno nuovo porti solo cose belle.
E logicamente, spero che questo capitolo vi piaccia.
Vi prego, dimostratemi un
po' d'
affetto e recensite, ditemi che ve ne pare e soprattutto secondo voi
Justin chi sceglierà: Mery o Selena???
Alla prossima, vi prego recensite.
Un bacio.
-Mery
.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** 5.Lifeseaver ***
5
5. Lifeseaver.
Fredo mi aveva davvero messo in difficoltà con quella
domanda, chi scegliere tra Selena e Mery.
Era la cosa più difficile del mondo, scegliere.
Selena, lei, la conosco da anni e la amo, certo, molte volte
litighiamo, ma come lasciare una persona che ami, non c'è
modo!
Mery, lei è bellissima, dolcissima, e anche se la conosco da
poco, le voglio già un bene dell' anima.
Quello di cui ho paura è fare la scelta sbagliata.
Sono poche le persone di cui mi posso fidare, non voglio perderle per
un mio errore, e tanto meno, non voglio far soffrire nessuno.
-ho deciso Fredo...
è meglio lasciare le cose come stanno, così
nessuno soffrirà- dissi
-e allora?- disse
Fredo
-e allora.. devo salvare
il mio rapporto con Selena- dissi per poi prendere il
cellulare e chiamare quest' ultima per una cena.
#Mery
Nelle ultime settimane io e Justin non ci vedevamo quasi
più,
lui stava con Selena e io passavo la maggior parte del mio tempo con
Mac, che ormai era diventato il mio migliore amico.
Avevo conosciuto anche Alfredo Flores, che mi ha insegnato ad andare
sul sugway, quel motorino a due ruote.
In pratica i membri della crew di Justin e soprattutto Justin campavano
sul quel coso e io ho sempre desiderato andarci, all' inizio sembrava
complicato, invece è la cosa più divertente del
mondo.
Rividi Justin solo la sera prima dell' ellen show, dove mi avrebbe
accompagnata.
Selena era partita per lo Stars dance tour, andava in Italia e
finalmente avevo un po' di tempo da passare con Justin, mi mancava
tantissimo.
Quella serata era speciale perchè c'era anche il padre di
Justin
ed essendoci il padre c'erano anche i fratellini, i bambini
più
belli del mondo!
Jaxon si affezionò subito a me, si era seduto sul divano
acanto a me e mi stringeva il braccio, era un cucciolotto!
Per l' occasione guardammo cattivissimo me 1 e 2.
Le risate risuonavano in tutta la stanza, era un ottimo film per grandi
e piccini, tanto che lo videro anche mia madre, Pattie e Scooter...
hahaha.
Devo ammettere che era la prima volta che vedevo cattivissimo me e all'
inizio del film c'era un bambino di nome Justin, un piccolo ribelle che
combinava guai.
Tutti, cominciammo a ridere come pazzi.
-beh, tutti i Justin
combinano guai, ora si spiega tutto- continuavo a ridere,
tanto che mi mancava l' aria.
E la serata passò così.. con tante risate.
La mattina seguente mi svegliai presto, mi lavai e mi vestii
velocemente.
Era una settimana che aspettavo di indossare quel grazioso vestito di
dolce&gabbana.
Arrivati allo studio di ellen mi feci fare trucco e parrucco e in poco
tempo ero pronta.
Li c' erano tutti, mia madre, Scoott, Mac e soprattutto c'era Justin.
Ci tengo a lui, perchè oltre che essere la mia fonte di
ispirazione, io gli devo la vita, lui mi ha salvata.
Lo vidi avvicinarsi a me, io ero tutta un fascio di nervi, la mia prima
apparizione in tv, la mia prima volta all' ellen show.
-non essere
così tesa, rilassati- disse sorridendomi, io
ricambiai il sorriso, lui prese la mia mano e mi fece fare un giro su
me stessa
-sei bellissima, non devi
avere timore di niente, va lì fuori e sorprendili con il tuo
talento- mi disse sicuro di se, io istintivamente lo
abbracciai e gli sussurrai un "ti voglio bene".
Mi preparai per uscire, feci un respiro profondo mentre sentii ellen
parlare.
-Ed ecco con il suo primo
singolo, The way, Mery Santiago!!!- tutti
applaudivano, mi ritrovai lì sulla scena, cantai, ci misi
tutta
me stessa, ho impiegato una vita a prepararmi per questo e ora era
arrivato il momento di brillare!
Finita la canzone non riuscivo a togliermi il sorriso dal volto.
Ellen mi fece sedere su una poltroncina rossa, mi era sembrata la
poltroncina della mia psicologa.
Incominciò a fare tante domande, come suo solito.
-posso chiederti una
cosa?- disse
-anche due se vuoi- dissi
io abbozzando una piccola risata
-quando hai iniziato ad
interessarti alla musica?- disse
-beh cantare è
tutta la mia
vita, ogni nota, ogni armonia, ogni melodia, fa parte di me. Quando
avevo tre anni ricordo che mia mamma ascoltava sempre canzoni di Mariah
Carey o Michael Jackson io mi divertivo ad imitarli, niente di che-
risposi seriamente
-quindi quali sono i tuoi
punti di riferimento?- mi chiese
- Mariah e devo ammettere
anche Justin Bieber, mi ha "salvata"- sorrisi
-Justin Bieber? Okkey ora
devi spiegarmi come fa un idolo a "salvare" una persona!?!- disse
in modo curioso
-Beh per dirtelo dovrei
raccontarti la mia storia.. è un po' noiosa- dissi
-noiosa o no, voglio
sentirla, tutti vogliamo, tutti vogliono sapere chi è Mery
Santiago- affermò
-Okkey- feci
una piccola pausa e seriamente dissi.
-Mery Santiago è una bambina di otto anni che viene presa in
giro perchè non ha il padre e perchè la madre non
è presente per motivi di lavoro.
Mery Santiago
è una ragazzina
di dodici anni che viene presa in giro per qualche chilo in
più,
che viene picchiata per qualche chilo in più.
Mery Santiago
è una ragazza che
per mezzo di tutto quello che ha dovuto passare nella sua vita
è
diventata bulimica e autolesionista....-
-Mery Santiago non
è più
questo, lei è una ragazza che è diventata donna
troppo in
fretta, la donna più coraggiosa che io abbia mai visto e
sono io
ad ammirarla- Justin mi interruppe, io ero in lacrime,
non mi aspettavo tutto questo, ma il mondo doveva conoscermi per quello
che ero.
Ellen era shokkata da tutto questo.
Io mi alzai semplicemente abbracciando Justin, la mia corazza, e poi la
gente si chiede perchè è il mio salvatore.
-oh, ciao Justin,
accomodati anche tu- disse Ellen per smorzare la tensione,
fecero entrare un' altra poltroncina e Justin si sedette accanto a me.
-ciao Ellen, voglio
scusarmi per l' interruzione ma sentivo il bisogno di dire questa cosa-
era davvero dolcissimo
- allora, tornando a noi,
premetto che non voglio farti stare male, ma se ne vuoi parlare,
nessuno ti giudicherà- disse abbracciandomi
-si, beh, volevo essere
perfetta, ho
sempre lottato per essere come una barbie, perfetta, ma sorpresa
sorpresa, io non sono così! Volevo la perfezione in modo da
non
dare agli altri lì fuori qualcosa da giudicare, facevo finta
di
non ascoltarli ma le loro offese mi trafiggevano il cuore, dovevo
sempre nascondere tutto con un sorriso ed era difficile, ora so che
loro non sono meglio di me e ne vado fiera- dissi
sorridendo alla fine
- e non avevi amici che
ti potessero aiutare?- mi chiese Ellen
-si ho le mie due
migliori amiche,
Scarlett ed Emily, tutt' ora le sento, ora che sto acquisendo un po' di
fama devo capire chi sono i miei veri amici e loro ci sono state nei
momenti brutti e ci saranno anche in quelli belli- il
sorriso mi ritornò del tutto
-gli ho insegnato io
queste cose sai Ellen- disse Justin vantandosi
-Justin devi proteggerla,
anche se c' è Selena, devi starle accanto e non l'
abbandonare mai!- disse Ellen
-è la mia
sorellina, non ti preoccupare Ellen la proteggerò-
sorrise, mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Così si concluse l' Ellen show, la mia prima volta in tv,
un' emozione fantastica!
Quella sera con il team andammo a cenare ad un ristorante a Calabasas,
era sulla spiaggia, vicino casa.
Ci cambiammo vestendoci più comodi
io mi misi degli shorts a vita alta con una magliettina bianca e le
converse basse del medesimo colore
Arrivammo
in quel ristorante, nonostante fosse settembre e il clima ancora
tiepido, prendemmo un tavolo all' interno.
Alla fine della cena mentre gli altri discutevano fra di loro io e
Justin andammo a fare una passeggiata sulla spiaggia.
-grazie per quello che
hai detto oggi all' ellen show- dissi
-è la
verità, poi ti ho vista un pò in
difficoltà e allora..- disse cercando di
prendermi in giro, io feci una piccola risata
-ohh mio dioo sto
congelando!- dissi dopo che il vento mi travolse
-haha non hai sangue
nelle vene! Comunque tieni la mia giacca- si tolse la
giacca poggiandola sulle spalle
-e tu?? non hai freddo??-
dissi
-perfavore.. vengo dal
canada, lì si gela, questo non è niente per me- disse
vantandosi
-ah allora congelati
pinguino, io intanto mi ifilo la giacca- dissi ridendo,
anche lui rideva fragorosamente
-come mi hai chiamato?-
disse continuando a ridere
-pinguino e allora?-
risi anche io
-allora.. nessuno
può darmi del pinguino, sarà meglio che scappi
altrimenti..-
-altrimenti cosa?-
dissi interrompendolo
-alrimenti mi riprendo la
giacca!-
-noo la voglio! ormai
è mia! Mi piace tantissimo!- esclamai come una
bambina, amavo quella giacca
-allora rimangiati quello
che hai detto!?!- disse lui
-no!-
affermai io ridendo e cominciando a correre.
Corsi più che potevo ma lui era troppo veloce per me, mi
prese
per i fianchi ma cademmo tutti e due a terra, io ero completamente
distesa sulla sabbia e lui era su di me, i suoi occhi al buio
luccicavano ed erano altrettanto fantastici.
#Justin
Ero su di lei, potevo sentire l' odore della sua pelle, così
dolce.
I suoi occhioni marroni brillavano al buio.
La sua bocca rosea era così vicina alla mia che non potetti
evitarlo, poggiai le mie labbra sulle sue e quel bacio dolce
che
avevo tanto atteso arrivò.
Era diverso da tutti gli altri baci, era piacevole, dolce, tenero,
romantico, il miglior bacio del mondo.
Quando le nostre labbra si staccarono capii che la mia scelta era
sbagliata e dovevo rimediare a tutto.
Dopo un silenzio imbarazzante io cominciai a parlare
-Mery, non dico che
quello che sia
successo è uno sbaglio, perchè non lo
è... ma devo
sistemare le cose, ti dirò io quando sarò pronto
va bene?- dissi
Lei si volto verso di me e disse un flebile -va bene- per poi
rimettersi a guardare le stelle.
#Mery
quella serata fu magicamente strana, dopo quel magico bacio mi aveva
lasciata con quella strana frase "
ti dirò io quando sarò pronto va bene?".
HEY
BELIEBERS,
grazie per le recensioni, grazie per tutto.
Credo
che questo sia il mio capitolo preferito.
Spero
che a voi piaccia altrettanto e spero che recensiate.
Io
non saprei che altro dire tranne grazie ancora.
Un bacio
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** As long as I'm the name on your tattoed heart. ***
6
6.As
long as I'm the name on your tattoed heart.
Ritornammo
dentro, dopo aver passato svariati minuti a guardare le stelle, mi
veniva
voglia di cantare Up, ma date le circostanze mi trattenni.
-hey, finalmente siete
tornati! Dai andiamo a casa- disse Scooter per poi pagare
il conto.
Per il resto della serata io e Justin non ci degnammo neanche di uno
sguardo, prendemmo anche macchine diverse.
Appena tornati a casa andai diritta nella stanza in cui dormivo, che
non poteva essere definita "mia" perchè la casa era di
Justin, e
mi misi a pensare, sinceramente non voglio che sia sempre
così
tra noi d'ora in poi, se lui non vuole stare con me non significa che
deve
rovinare la nostra amicizia, anche se un po' è
già
rovinata.
Lentamente tra i miei pensieri nervosi e confusi mi
addormentai, lasciandomi per un po' tutto alle spalle.
#Justin
Non riuscivo a dormire, il pensiero di dover lasciare Selena mi stava
divorando, ma una cosa l' avevo capita, avevo capito il
perchè
di tutta questa complicità tra me e Mery, noi siamo fatti
per
stare insieme, è un po' come Voldemort e Harry Potter,
nessuno
vive se l' altro muore.. (?)
Sento il bisogno di proteggerla, sento il bisogno di stingerla a me,
sento il bisogno di baciarla, sento il bisogno di averla tutta per me,
senza altre distrazioni.
Credo di aver bisogno d' amore, un amore diverso, un amore vero.
Comunque tornando a Selena aspetterò che lei ritorni dall'
Italia, non sono il tipo che lascia tramite messaggio, le cose vanno
affrontate a viso aperto.
Cercai di svuotare la mente dai pensieri, mi misi a contare le pecore,
in un modo o nell' altro dovevo dormire, e pian piano ci riuscii.
#Mery
Mi svegliai nel bel mezzo della notte, avevo fatto un sogno
strano, avevo sognato tutti i momenti vissuti con Justin, quando ci
addormentammo abbracciati, quando appunto lui mi prestò la
sua
giacca, della quale ormai mi ero impossessata, e soprattutto di quando
mi aveva baciata, su quella splendida spiaggia al chiaro di luna, ma
poi il sogno si trasformò in un incubo, lui si stava
dimenticando di me, alla fine io gli sussurrai all' orechio con un tono
flebile -
finchè sarò il nome tatuato sul tuo cuore-
.
Quella frase mi piaceva, la scrissi su un blocchetto che avevo sul
comodino "As
long as I'm the name on your tattoed heart".
Ripresi a dormire subito dopo.
La mattina seguente mi svegliai alle nove, aprii l' armadio e scelsi i
vestiti da mettere presi una gonna bianca con una stampa a fiori molto
graziosa e un maglioncino color panna sopra, al piede avevo delle dr.
martens in pelle nere, con dei calzini che uscivano fuori dalle scarpe.
Mi
lavai, uscii dalla doccia e avvolsi un asciugamano intorno alla mia
testa, in seguito misi l' accappatoio e mi diressi nella stanza, c'era
un gran silenzio in tutta la casa, era così pacifico.
Feci tutto con calma, mi sistemai i capelli con il ferro e mi truccai
come ero solita fare prima di acquisire un po' di fama.
Quando fui pronta presi il mio telefono, un nokia di vecchia data, era
spento, provai ad accenderlo ma niente...
Scesi
giù e notai che Justin e Fredo facevano colazione
tranquillamente con pancarrè e nutella, io interruppi la
loro
quiete sbattendo il mio inutile telefono sul palmo della mano
-Mery che fai??-
disse Fredo
-Il telefono.. si
è rotto, non si accende più!- dissi
lamentandomi, quasi mettendomi a piangere
-fammi vedere-
disse Justin
allungando la mano, non incrociammo i nostri sguardi, forse per
imbarazzo, io gli diedi il telefono e quando le nostre mani si
toccarono i nostri occhi si incrociarono, mi ritrovai immersa in un
bellissimo mondo color nocciola.
Rimanemmo così per qualche secondo finchè Fredo
non diede
un colpo di tosse, io lasciai la presa e Justin tirò a se il
cellulare, facendo non so cosa, togliendo e mettendo batteria e non so
cosa.
-non c'è
niente da fare, è rotto!- affermò
alla fine
-e ora?-
dissi io
-e ora cosa? Non
è più come prima, ora i soldi li hai, puoi anche
prenderti un Iphone- affermò poi
Justin.
-Si, facciamo colazione e
andiamo a comprare un telefono- disse Alfredo
-okkeii... ma gli altri
dove sono?- chiesi
-Scooter è con
LA Reid, "cose di lavoro" ha detto e Rose e Pattie sono andate a farsi
la
manicure e cose da donne- spiegò Fredo mentre
Justin
annuiva per poi moredre una fetta di pancarrè e
nutella.
Mi sedetti con loro e feci colazione, subito dopo prendemmo la macchina
di Justin e andammo in un centro commerciale, ci facemmo accompagare da
Kenny perchè di solito i centri commerciali sono i luoghi
con
più ragazzine e si sa poi come andrebbe a finire, essendoci
anche Justin Bieber.
Era
uscito da poco l' Iphone 5s, Justin ne aveva due perchè non
sapeva che colore prendere.. non so come definire questo gesto?!?!
Beh.. lui può!
Dopo svariati minuti scelsi finalmente il colore, lo presi bianco ed
oro, era il mio primo Iphone, ero una vergine della apple!
Quando tornammo a casa mi tolsi le scarpe e corsi a sedermi all' angolo
di un divano.
Il divano è sempre stato il mio posto preferito, dove
scartavo
tuttti i regali e dove imparavo ad usare tutti i telefoni che ho avuto,
anche se non sono stati molti. Justin e Fredo si misero a darmi
consigli su quali programmi scaricare e il primo programma sulla lista
era: Instagram.
Lo scaricai come dissero loro e mi creai il profilo, feci anche un
tweet dove ne postavo il link e in pochi minuti avevo già
circa
un milione di seguaci, cominciai a seguire i miei ballerini, le mie
amiche, insomma tutti quelli che conoscevo e quelli che ammiravo.
Mi piacque subito quel programma, facevo foto a caso e con quegli
effetti mi sentivo come una fotografa, anzi meglio!
-hey Justin, ci facciamo
una foto?- dissi
-come vuoi- sorrise
venendomi vicino
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
@MerySantiago: Love
my big bro! @Justinbieber.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Questa era la
prima foto che facevo con lui, forse
non era bellissima, ma per me contava molto, io lo amavo, lo ammetto e
ammetto anche che non avrei mai smesso
di guardare quella foto.
Improvvisamente mi venne in mente il sogno di stanotte e corsi sopra a
prendere
il blocco, vedendo la mia reazione Fredo e Justin rimasero forse,
confusi.
Scesi nuovamente giù.
-perchè sei
corsa sopra?- chiese Fredo non appena mi vide scendere
-mi era venuta in mente
una cosa, sto
lavorando ad una nuova canzone, ma nessuno dovrà sentirla,
ci
voglio lavorare da sola- spiegai mentre loro due
annuivano, in
realtà avevo paura di svelare il testo a Justin per paura di
fargli capire che era dedicata a lui.
La scena era
questa.
Justin giocava con il mio nuovo telefono, come se il mio fosse diverso
dal suo, Fredo guardava un film e io scrivevo il testo della canzone.
Eravamo tutti e tre seduti sul divano molto spensieratamente.
Attorno a me c'erano tanti pezzettini di gomma da cancellare consumata,
volevo che quella canzone fosse perfetta.
Verso le 13:00 Scooter tornò a casa e io gli spiegai quello
a cui stavo lavorando.
Gli chiesi se era possibile andare in studio domani,
cosicchè mi
sarei accordata con la band che mi aiutava con le basi, per creare
appunto la base della canzone.
-okkei, per domani alle
10, ho parlato con Ben e ha detto che va bene- disse
sorridendo dopo essersi accordato appunto con Ben, sorrise nuovamente,
come se fosse fiero di me.
La mattina seguente mi alzai alle otto per essere puntuale, piastrai i
capelli misi un filo di trucco.
Come vestiti misi un semplice jeans strappato sulle gambe con una
maglia in cotone grigia semplice e delle converse con la bandiera
americana, volevo sentirmi comoda, c'era molto da fare.
Peronta alle
nove e mezza uscii di casa, dando il buon giorno a tutti, Kenny mi
accompagnò allo studio.
Alle dieci precise mi trovai lì pronta ad una giornata di
lavoro. Il mio lavoro. Il più bello di tutti.
Creata la base mancava solo registrarla erano le 20.00, le otto di
sera, ed ero ancora in quello studio, mi stavo impegnando, volevo
metterci tutta me stessa in quella canzone, perchè, in un
certo
senso è la più importante.
You
don’t need a lot of money
Non hai
bisogno di molti soldi
And you don’t have to play no games
E non
hai bisogno di fare dei
giochini
All I need is all your lovin’
Tutto quello di cui ho bisogno
è il tuo amore
To get the blood rushing through my veins
E
che il sangue scorra veloce nelle mie vene
.....
.....
It doesn’t have to be forever
Non è detto che debba durare persempre
Just as long as I’m the name on your tattooed heart, ohh
Ma finchè sarò il nome tatuato sul tuo
cuore, ohh.
......
......
Wrap
me in your jacket, my baby
Stringimi nella tua giacca,
mio amore
And lay me in your bed
Fammi stare nel tuo letto
And kiss me underneath the moonlight
E baciami al chiaro di luna
And let me trace the lines on your tattooed heart, ohh
E permettimi di tracciare le linee sul
tuo cuore
tatuato, ohh
As long as I’m the name
on your tattooed heart.
Finchè sarò il nome
tatuato sul tuo cuore.
Hey,
Volevo ringraziarvi per le recensioni fatte, grazie a tutte.
Questo capitolo è orrendo, scusate ma non avevo molte idee.
:(
Volevo farvi delle domande.
1) Che ne
pensate del capitolo?
2)Preferite
che le foto dei vestiti le metta qui giù nello spazio
autrice o durante la storia?
Inoltre ho deciso di
continuare solo se troverò 5-6 recensioni.
Di nuovo grazie mille a coloro che hanno recensito, i vostri consigli
mi servono molto.
Se non riusciremo a sentirci, buona befana! :P
Un bacio.
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** 7. Believe Tour ***
7
AS LONG AS YOU BELIEVE EVERYTHING IS POSSIBLE.
7.
Believe tour.
Era arrivato il momento di partire per il Believe tour.
Non ci potevo ancora credere, il mio sogno si faceva sempre
più reale.
Avevo anche scritto nuove canzoni e sapevo suonare finalmente il
pianoforte.
Tutti i giorni facevo le prove con i ballerini, in quel periodo ho
avuto davvero modo di conoscerli bene e di volergli bene.
Tra "vita privata", prove, studio, e quant'altro non avevo nemmeno il
tempo per mangiare, la frenesia per il tour si faceva sentire.
Arrivò il momento, il mio momento.
Dietro le quinte Scrappy mi aggiustava i fili del microfono, io con il
mio candido vestitino bianco e le mie zeppe bianche sembravo un fiocco
di neve e sentivo che a momenti mi scioglievo dalla paura.
Milioni di ragazze e ragazzi lì fuori stavano per vedere me,
per giudicare me.
-è il tuo momento, buona fortuna piccola- disse
Justin
abbracciandomi per poi allontanarsi, iniziarono il conto alla rovescia,
per il mio atto di apertura avevano aggiunto più canzoni,
per
farmi notare.
Mery's JB setlist:
The way
My
piano
You will never Know
Daydreamin
Emotions - cover
Only girl (in the world) cover
La piattaforma si alzava e una luce abbagliante era puntata su di me,
le urla delle persone lì presenti mi stavano facendo venire
la
pelle d'oca.... era tutto così pazzesco.
La base di the way partì e senza pensarci troppo cominciai
ad esibirmi.
Canzone dopo canzone mi convincevo sempre di più che quello
era
il mio posto, il palco, dove sarei stata per tutta la vita.
Finite le canzoni feci la mia uscita di scena urlando un "grazie".
Dopo di me si esibì Cody Simpson.
Io andai diritta in camerino a mettermi un cardigan.
Guardai insieme agli altri le performance di Cody, subito dopo lui
cominciò Justin.
Non avevo ancora avuto modo di parlare con lui ma sono sicura che dopo
il concerto qualche parolina l' avremmo scambiata.
Tutti si congratularono con me e Cody.
Mentre Justin cantava io ero intenta a cercare commenti su di me e
trovai una foto molto carina che mi ritraeva decisi di pubblicarla su
instagram.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
@MerySantiago: Grazie a @Scooterbrown e
@Justinbieber per avermi inclusa nel Believe tour, è un
sogno.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ascoltai tutto il
concerto come se fossi una fan urlavo quando si
doveva urlare, e mi scappò qualche lacrimuccia qualche volta.
Alla fine del concerto tutti battemmo le mani, quasi come buon
auspicio, per autocongratularci per l' ottimo lavoro svolto.
Nella stanza dove c'erano tutte le cose da mangiare, da bere ed
eventuali divanetti Justin si mise a giocare con lo skate.
-sembra facile andarci-
affermai io tra qualche risata
-perchè non
sai andarci?- disse Justin mentre io scossi la testa per
dire no.
-allora vieni qua ti
insegno io- questa frase mi sorprese e non poco, mi alzai
e mi diressi verso di lui che era rigorosamente senza maglietta
-ho i tacchi penso che
potrei farmi male- dissi io
- naaah ci sono io a
mantenerti, fidati di me- disse
molto dolcemente, io salii sullo skate e Justin mi manteneva la vita,
piano piano ci spostavamo ma io avevo il terrore di cadere, Scoott ci
fece una foto.
E,non l’avessi mai fatto,
per
guardare Scooter cademmo.
La situazione era questa: Il cinturino della mia scarpa destra rotto,
Justin steso a terra e io sopra di lui.
La scena era da ridere, infatti era quello che facevano tutti quelli
intorno a noi, ma noi due eravamo intenti a guardarci negli occhi,
avrei voluto tanto baciarlo, anche solo un piccolo bacio a stampo ma
non potevo, per Selena e poi c'erano tante persone intorno a noi.
Poco dopo ci alzammo e cominciammo a ridere anche noi.
Ci ritirammo in albergo per dormire, il giorno dopo ci sarebbe
stato il meet and greet poi saremmo partiti per un' altra tappa.
La mattina seguente al meet and greet mi misi dietro ad una tenda a
guardare tutte quelle ragazzine super felici di incontrare il loro
idolo, era stupendo tutto quell' amore, loro avrebbero fatto di tutto
per lui e se è per questo anche io.
Quasi alla fine del meet and greet arrivò un gruppo di
ragazze
che chiedeva di me, io rimasi sorpresa, non sapevo che fare, se uscire
o rimanere dietro al tendone con Cody e il testo della troupe.
-Ti prego Justin puoi
chiamarla, voglio davvero incontrarla- disse una ragazza
rivolgendosi a Justin
-okkeii la faccio
chiamare- disse Justin arrendendosi, poco dopo venne Matt
,una delle guardie del corpo di Justin, a chiamarmi.
Mi diressi dove in pratica si facevano le foto e la stessa ragazzina di
prima con un gesto veloce mi abbracciò, io sorrisi
istintivamente
-sai non so se si
è notato ma
ti ammiro tantissimo, insieme a Justin sei il mio idolo, sei bella,
talentuosa e soprattutto sei molto forte, ti voglio bene-
disse
-Ohh.. ti voglio bene
anch'io e grazie per le belle cose che hai detto- la
ringraziai e poi lei si staccò dall' abbraccio, facemmo
alcune foto e così il meet and greet si concluse.
La mia prima foto con i fan!
Cody ci raggiunse
-che ne dite di fare un'
ultima foto tutti e tre insieme- affermò
quest'ultimo, io e Justin acconsentimmo e Cody pubblicò la
foto sul suo profilo instagram
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Cody
Simpson:
con @justinbieber e @MerySantiago molto eccitato per il Believe Tour.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
#Justin
Eravamo partiti per la Florida, Selena mi avrebbe raggiunto
lì,
era arrivato il momento più duro di tutti.. lasciarla.
Si è vero, sono Justin Bieber ma sono anche un umano e non
nego di essere nervoso e terrorizzato.
Il giorno dopo arrivammo in Florida, lasciai tutti in albergo per
dirigermi nel ristorante dove c'era Selena.
Appena arrivai lei mi sorrise e mi baciò.
Prendemmo un tavolo e dopo aver ordinato cominciammo a parlare un po'
-Sel ti devo parlare,
è una cosa seria-
-okkeii dimmi- mi
sorrise
-Sel, io ti voglio bene
ma... credo che i mei sentimenti verso di te siano un po' cambiati e..-
mi interruppe all' improvviso
-aspetta, aspetta, cosa
vuol dire che sono un po' cambiati?!?- si stava
innervosendo ma io dovevo mettere fine a questa relazione
-Selena io non ti amo
più- dissi, non in modo freddo ma in modo da
farle capire che per me era finita
-tu non puoi lasciarmi,
chiaro?!? Giuro che se lo farai io ti renderò la vita
impossibile!-
disse per poi alzarsi ed andarsene, tentai di seguirla ma non riuscii a
raggiungerla, distrutto tornai nel ristornate, pagai quello che avevamo
ordinato, anche se nessuno aveva mangiato e poi tornai in albergo.
Non avevo la forza di parlare con nessuno, andai diritto nella mia
stanza, chiusi gli occhi e mi addormentai, non sapevo più
cosa
fare.
HEY.
So che il capitolo è corto ed orribile e che è
arrivato
dopo taaaaaaanto tempo, ho deciso di postare comunque il capitolo anche
se quello precedente non è arrivato a 5-6 recensioni e mi
dispiace tanto.
Vi volevo
inoltre avvisare che sto scrivendo anche un' altra storia su Justin
intitolata "Remember, I live in you".
Se mi lasciate qualche
recensione mi farete taanto felice, grazie.
Un bacio.
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Tonight is my birthday. ***
8
8. Tonight is my birthday.
#Justin.
Dopo il mio primo tentativo di lasciare Selena lei aveva fatto di tutto
per rendermi la vita impossibile, come ad esempio un bel giorno aveva
chiamato mia madre piangendo dicendole che mi aveva scoperto mentre mi
stavo facendo una canna, e questo non è niente, ha mandato a
TMZ
una mia foto dove fumavo, con foto mia intendevo dire un mio
fotomontaggio, fatto abbastanza bene, fatto sta che ho capito che razza
di persona è lei, ho capito che lei non mi ha mai amato
davvero,
stava e continua a stare con me solo per la fama, ma stasera non voglio
pensare a lei, questo è un giorno speciale, oggi Mery compie
17
anni, e voglio farle passare la serata più bella del mondo.
#Mery
Oggi il giorno del mio compleanno, siamo tornati a Calabasas, non so
che programmi hanno per questa sera ma fatto sta che non potrei essere
più felice perchè le mie due migliori amiche
sarebbero
venute a trovarmi.
Alle dieci andai le andammo a prendere io e Justin all' areoporto, e
con io e Justin intendevo io, Justin e tre guardie del corpo.
Appena le vidi arrivare le corsi incontro con la velocità di
una
gazzella e mi fiondai tra le loro braccia urlando a squarciagola per la
felicità e lo stesso fecero anche loro
-Buon compleanno!-
mi dissero all' unisona
-grazie. Mi siete mancate
da morire- dissi tornando ad abbracciarle, mi girai e
vidi Justin che ci stava aspettando vicino alla macchina.
Justin e le ragazze già si conoscevano, infatti, si
conobbero quando lui e Scooter vennero a casa mia.
Salimmo nel suv, dopo aver posato le valige nel cofano.
-ah, Mery per stasera
verranno anche Ryan e Chaz, spero non ti dispiaccia- mi
disse Justin
-no che non mi dispiace, anzi, ho sepre voluto conoscerli-
dissi io,
continuammo a parlare per tutto il viaggio di ritorno e appena arrivati
a casa mia madre dopo aver salutato Emily e Scarlett mi disse che mi
era arrivato un pacco e che lo aveva messo sul mio letto, corsi di
sopra con le mie amiche e come aveva detto mia madre il pacco era sul
letto, feci in fretta a scartarlo e notai la scritta gigantesca
"swaroski" sul pacco, lo aprii e trovai con mia grande
sorpresa
delle scarpe argentate piene di swaroski:
stupita presi le scarpe dal pacco, controllai il numero ed era il mio!
Scorsi in fondo alla scatola un bigliettino che diceva:
"scusa se sono stato tanto codardo, non sono riuscito a portartele di
persona... è un piccolo pensierino, spero ti piacciano e
soprattutto spero che siano il numero giusto, buon copleanno.
Ps: ti ho sempre voluta bene."
Cercai di capire chi me le avesse mandate, pensai a Justin...
In seguito io e le ragazze uscimmo per fare un po' di shopping, dovevo
ancora comprare il vestito per la festa.
Comprammo svariati vestiti e ci divertimmo davvero molto, mi erano
mancate tantissimo.
Quando tornammo a casa erano tutti a prepararsi e lo stesso facemmo
anche noi, tre ragazze chiuse in un bagno a prepararsi, le risate, le
stupidagini,le chiacchiere, l' amore, l' amicizia, questo
mi era mancato.
Fui l' ultima a scendere, avevo indossato le scarpe che mi erano state
appena regalate e il vestito abbinato di dolce e gabbana che avevo
appena comprato, era abbastanza corto, abbastanza attillato e abbellito
con dei diamanti,
Erano tutti giu ad
aspettarmi, mamma, Pattie, Scooter, le mie amiche, Ryan, Chaz, Alfredo
e Justin.
Avrei giurato di aver visto gli occhi di Justin illuminarsi quando sono
scesa dalle scale, ma so che forse è solo una mia illusione.
Arrivammo al ristorante e facemmo una bella cena dopodichè
Justin mi chiamò in disparte per parlarmi, uscimmo e andammo
sulla spiaggia, quello era lo stesso ristorante nel quale ci baciammo
per la prima volta.
-Ho una sorpresa per te,
girati-
con un sorriso stampato in faccia mi girai e come presumevo lui mi mise
una collana quando aprii gli occhi vidi la collana più bella
del
mondo.
Certamente
era la più bella ma mi domandavo, perchè una
supra con
scritto believe e avevo la faccia un po' perplessa
-perchè questa
faccia? Non ti piace?- mi chiese lui
-ma stai scherzando, la
amo! Solo non ho capito perchè il believe tour?!?-
dissi
-La supra
perchè mi rappresenta
e il believe tour perchè da lì è
partito tutto, la
tua carriera, la nostra amicizia e... - ci fu qualche
secondo di silenzio -
e tutto quello che provo per te. Mi devi scusare se qualche volta mi
sono dimostrato distante ma il fatto sta che ho bisogno di te, e.. ti
prego non mettere in mezzo Selena perchè so che anche tu mi
vuoi, ti giuro che ho provato a parlare con lei e lei mi sta ricattando
pur di rimanere insieme a me, ma so che è solo per fama, di
lei
non mi interessa più si, l' ho amata in passato ma non come
amo
te, ho scelto di venire in questo ristorante sta sera per ricordare, il
nostro primo bacio, noi. Sei l' amore della mia vita, la mia piccola
principessa e io ti amo come non ho mai amato nessuno, grazie di
esistere-
mi fece quel discorso guardandomi diritto negli occhi, le sue mani,
grandi, erano posate sulle mie guance e il nostro secondo
baciò
arrivò, ancora più bello e passionale del primo,
in
quella notte capii che lo amavo, e nessuno poteva separarci.
Hey,
mi
dovete davvero scusare se con estremo ritardo pubblico questo capitolo
che è anche abbastanza corto.
Solo
ora ho avuto del tempo per scriverlo e davvero mi dispiace per aver
trascurato questa ff.
Ne
sto scrivendo anche un' altra se vi interessa s' intitola : Remember, I
live in you.
se
vi può interessare passateci.
Come
ultima cosa IO VOGLIO QUELLA COLLANA DEL BELIEVE TOUR!!!
stavo
girovagando alla ricerca di
una bella collana da mettere per la storia, e mi ritrovo questa
bellezza avanti e io la voglio troppoooooooooooooooo.
Okkeiiii
Vi
mando un bacio.
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** The brother. ***
9
9. The brother.
Amore.
La sensazione più bella del mondo!
Dopo quella sera tutti i presenti al mio compleanno erano venuti a
conoscenza di noi, del nostro amore, anche se non eravamo pronti a
farlo sapere al mondo.
Comunque Justin mi disse di postare su instagram una nostra foto che
era magicamente sbucata sul mio telefono dopo la festa.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
MarySantiago:
Love the way you make me feel... yes, I love it.
@justinbieber
my big bro!
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Era decisamente la nostra foto più bella, beh,
una delle poche che avevamo.
La misi anche come sfondo del cellulare tanto che l' amavo.
Alle 16 eravamo comodamente seduti sul divano, faceva freschetto, io
avevo un plaid sulle gambe che erano comodamente appoggiate su quelle
di Justin.
-a proposito, non ti ho
ringraziato per le scarpe che mi hai regalato- dissi io a
Justin
-ma lui non ti ha
regalato delle scarpe!- esclamò Ryan
-come no?-
chiesi io guardando Justin che sembrava confuso
-ieri ha ricevuto un
pacco con delle scarpe di swaroski e c'era un bigliettino, noi abbiamo
subito pensato a te- disse Emily
-ma l'unica scarpa che ti
ho regalato è quella del ciondolo!- esclamò
Justin, era confuso tanto quanto me.
-aspetta ora ti faccio
vedere quello che mi è arrivato- mi alzai e
salii al piano superiore a prendere la scatola dove c'erano le scarpe e
il bglietto.
-vedi?!?!-
dissi porgendo la scatola a Justin, lui lesse il biglietto ad alta voce
ma nessuno ne sapeva niente, il che era strano.
-forse un ammiratore
segreto- disse Chaz per scherzare
-ma quale ammiratore
segreto- lo risposi ridendo
-bha!-
affermò Justin un tantino disturbato.
nonostante il dubbio passammo il pomeriggio tra risate e chiacchiere,
dopo un po' c'eravamo scordati delle scarpe, fino ad una settimana dopo
quando mi arrivò una lettera che sconvolse tutti in casa.
La lettera diceva:
Cara Mery,
sono passati anni
dall' ultima
volta che ci siamo visti, forse io e te non ci siamo mai visti, ma
c'è qualcosa di più forte che ci lega.
Scusa se al tuo
compleanno non
ho avuto il coraggio di venire a darti il pacco di persona, sono stato
un codardo ma ho deciso di mandarti questa lettera per farti capire che
ho la necessità di parlarti, di vederti, credimi non te ne
pentirai, questa è una cosa importante per me quanto per te.
Ti chiedo di
incontrarci questo sabato alle
nove del mattino al ristorante sulla
sessantasettesima, il nome del ristorante è The Russo.
Ti prego
è importante che tu venga.
Con
affetto, il codardo.
Non era lunga, più che una lettera era un messaggio, ma
decisi
di andarci, Justin e Kenny sarebbero venuti con me, non correvo alcun
pericolo ma volevo scoprire l' identità di questo tizio che
mi
faceva regali e chiedeva di vedermi, che c'era di così
importante da farmi sapere?
Il sabato arrivò in fretta e alle nove del mattino noi tre
eravamo lì.
Vidi un ragazzo con dei capelli biondi tinti, si vedeva da lontano un
miglio che erano tinti, lui si avvicinò a noi e si
presentò
-Io sono Frankie
Santiago, è un piacere conoscerti sorellina- affermò,
io rimasi di sasso e lo stesso Justin
-c-c-ccosa?-
balbettai senza parole
-siamo fratelli, tua
madre è mia madre, abbiamo lo stesso sangue che scorre nelle
vene, chiaro adesso?- sorrise dolcemente
-scusa ma non so che
dire- mi sedetti ancora scioccata, lo stesso fecero lui,
Kenny e Justin che non aveva ancora detto una parola,
-potresti spiegarmi come
facciamo ad essere fratelli se non ci siamo mai visti?-
chiesi
- semplice, nacqui io,
nacesti tu e i
nostri genitori divorziarono, e ci divisero, se non mi credi posso fare
il test del DNA con tua madre, ma credimi, non ti sto mentendo Mery-
disse
-scusa se mi intrometto
Mery ma non ci vuole molto a capirlo, vi assomigliate davvero tanto-
disse Kenny, mentre Justin se ne stava zitto ad osservare tutto quello
che succedeva.
-e io ho un padre?-
chiesi
-si- mi
rispose Frankie
- e tu sapevi di me all'
inizio?-
-no sono venuto a
conoscenza di te
quando ti abbiamo visto all ellen show e papà si
è messo
a piangere appena ti ha visto, quindi, qualcosa sbotta a quel punto,
gli ho chiesto di quella bella ragazza con quella bella voce e lui ha
ceduto e mi ha raccontato tutto- stetti per qualche
minuto a
riflettere, cominciarono a salirmi le lacrime agli occhi e mi si
presentò quel fastidioso nodo alla gola che si forma quando
ti
viene da piangere ma non vuoi, pensai a mia madre, perchè
non mi
aveva raccontato di mio fratello, di mio padre, insomma, lei sapeva che
ne avevo bisogno, eppure mi ha guardata soffrire!
-è stato un
piacere conoscerti Frankie, ma devo andare, scusami-
mi alzai e corsi fuori dal locale, aspettai Justin e Kenny che ci
misero ore per uscire, cioè una buona mezz'ora la persero
lì dentro.
Appena arrivammo a casa corsi da mia madre piangendo, la sua faccia era
sconvolta
-Mery che cos'
è successo?- chiese preoccupata
-perchè non mi
hai mai detto che avevo un fratello? Che avevo ancora un padre?-
dissi
- cosa?-
-e non dirmi che era per
il mio bene,
perchè tu e papà avete pensato solo ai fatti
vostri,
separandoci, diciassette anni senza sapere di avere un fratello,
è una vergogna!- dissi per poi salire nella mia
stanza, facendo una sceneggiata di fronte a tutti.
Dopo un po' di tempo Justin entrò nella mia camera, io avevo
smesso di piangere ma ero rimasta comunque a pancia sotto, sentii i
suoi passi farsi sempre più vicini e poi una parte del letto
si
abbassò, capii che si era seduto, cominciò a
passarmi la
mano dietro la schiena, d' un trattò si fermò e e
si
alzò, io non mi girai, improvvisamete un sentii un peso su
di
me, si stese letteralmente a pancia sotto su di me e arrivò
a
darmi un bacio sulla guancia
-dovresti ascoltare la versione dei fatti di tua madre invece di
scappare via piangendo, ma se ora vuoi che ti ricopra di baci non
c'è problema- disse lui dolciosamente nella
sua dolcezza
-non ho voglia di parlarle ora e dei tuoi baci non so che farmene-
affermai ridacchiando, girandomi a pancia all' aria,
decisi di
stuzzicarlo un po'
-ah, è così? Dei miei baci non sai che fartene?-
disse ridendo mentre io annuii
-sai che io ho un' arma segreta?- dichiarò
sorridendo maliziosamente
- ah si è quale Bizzle?- chiesi
- il solleticooooo- in un attimo me lo ritrovai sopra di
me a farmi il
solletico e mi fece ridere così tanto che dopo mi facevano
male
le mascelle.
Ribaltai la situazione, mi misi a cavalcioni su di lui e lentamente ci
baciammo. Lo amavo tanto.
Justin Bieber è stato creato per salvarmi la vita, per
rendermi felice, ora ne ero convinta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** 10. My boyfiend ***
10
10. My boyfriend.
Successivamente andai a parlare con mia madre, lei mi
spiegò che quando divorziarono in tribunale, la legge decise
che
io sarei andata con mia madre e Frenkie con mio padre.
Poi lei e mio padre decisero che sarebbe stato meglio separarci, ma
anche gli adulti possono sbagliare.
La cosa che più mi aveva delusa di mia madre, e anche quella
che
non riuscivo a spiegarmi, era: ma a lei non pesava non veder crescere
il suo primogenito?
Quando le posi questa domanda lei scoppiò in lacrime e mi
disse
che pensava a lui ogni giorno della sua vita, ma non sapeva
più
nulla di mio padre, e qui mi sorse un' altro dubbio, cioè:
ma
mio padre si è mai interessato a me?
A questa domanda stavo per dare una risposta dato che da lì
a
poco avrei incontrato per la prima volta quello che si dice sia mio
padre.
Io e mia madre avevamo preso un accordo con Frenkie, saremo andate a
casa loro.
Fortunatamente Justin aveva preso il suo numero prima di andare via dal
bar la scorsa volta, altrimenti non l' avrei potuto risentire il giorno
dopo.
Alle 15 ci dirigemmo all' indirizzo che ci era stato dettato e davanti
a noi si presentò una villa abbastanza grande, il cancello
si
aprì e noi entrammo, con disinvoltura bussammo alla porta e
la
figura di Frenkie ci apparve d'avanti.
Questo sicuramente era il pomeriggio più
imbarazzante della
mia vita, lo capii dal modo in cui si guardarono mia madre e mio
fratello.
Nel momento in cui vidi mio padre un senso di felicità misto
a
molte altre emozioni si scatenò in me, alla fine Justin
aveva
ragione,dovevo ascoltare la loro versione prima di scappare, non ero
più tanto arrabbiata con loro.
In un solo pomeriggio riuscii a legare molto con i miei "nuovi"
familiari e mi scapparono anche delle lacrime qundo gli raccontai dei
problemi che avevo avuto, ma la cosa che mi sorprese e che mi
scaldò il cuore, nonostante il freddo che faceva il mese di
novembre, era che loro non sembrarono delusi da me, ma più
che
altro dispiaciuti.
Alla fine delle serata ci scambiammo i numeri e ci promettemmo che ci
saremo visti al più presto, per quanto riguarda me, volevo
passare del tempo con mio fratello, per conoscerlo meglio, per
instaurare un bel rapporto, insomma.
La sera seguente io e Justin uscimmo per una passeggiata, andammo nei
posti meno frequentati, per non attirare le persone ma nonostante tutto
dovettimo comunque fermarci una decina di volte, non che mi dispiaccia
stare con i fan, anzi tutt' altro, solo che in questo momento avevo
bisogno del mio ragazzo, non ci potevo credere, il mio idolo era il mio
ragazzo!
-sai mi sembra simpatico tuo fratello- disse Justin
-si e peso che anche tu gli stai simpatico, comunque vorrei tanto farti
sentire un pezzo di una canzone che ho scritto-
-grande! Appena arriviamo a casa se vuoi ci lavoriamo, sai mi mancano
quei tempi non così lontani in cui lavoravamo insieme alle
canzoni- era così dolce, per anni ho sognato
una persona del genere al mio fianco.
Quando tornammo a casa ci mettemmo subito a lavorare sulla mia nuova
canzone: Right There.
Con questa avevo 10 canzoni, quasi pronta per il mio primo album.
Ero talmente felice che mi veniva voglia di urlare.
Il giorno dopo io, Justin e Ryan andammo in studio per registrarla.
Ryan riprese tutto, odiavo quando lo faceva, ma ultimamente non si
staccava da quella telecamera e quindi... contento lui.
Cominciai a cantare, ci misi tutta me stessa.
Boy
you make me feel so luky,
Ragazzo mi fai sentire
fortunata,
Finally the stars alling
Finalmente le stelle si
allineno
Never
has it been so easy, tell me you love
Non è mai stato
facile, dimmi che mi ami
And
to give you this heart of mine ...
E ti darò il mio
cuore ...
... And I'll never
let you go
...
E non ti
lascerò mai andare via
You
should know
Dovresti saperlo
I'm
never gonna change
Non cambierò mai
I'm
always gonna stay ...
starò sempre qui ...
...
'Cause you listen
...
Perchè ascolti
And
you care
E t' importa
It's
all difrent
è tutto diverso
No
one compares
Nessuno può compararsi
And
if you never change
E se tu non cambi mai
I'm
gonna stay right there.
Starò proprio qui.
#Justin
Mentre cantava mi sembrava un angelo, mi sentii un po' un soggezione
perchè capii che quelle parole erano riferite a me.
Lei era una persona tanto dolce, nessuno al mondo mi aveva mai fatto
sentire tanto speciale, tanto amato, e per questo non
smetterò
mai di ringraziarla.
Ovviamente era tutto reciproco, l' amore, e tutto l' affetto.
Non riuscivo ad immaginare una vita senza lei, anche se dovevo
cominciare a farlo perchè tra poco sarebbe ripartito il
Believe
tour e mentre io girerò il mondo, lei sarà qui a
scrivere
canzoni, a pensare alla sua carriera, sono triste, certo, ma molto
orgoglioso di lei.
Hey guys,
Eccomi di nuovo, con un orribile capitolo!
Ultimamente non ho idee, e mi odio per questo.
Spero comunque di non deludervi con questo minuscolo capitolo.
Vi prometto che saranno migliori.
Voglio ringraziare una persona speciale e simpaticissima, che scrive in
modo a dir poco bellissimo... jbsgjelena94
Non chiedermi perchè ma voglio ringraziarti. :)
Comunque, grazie per le recensioni.
Un bacio, alla prossima.
XOXO
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** The name on your tattoed heart, again. ***
11
11. The name on
your tattoed heart, again.
Il giorno dopo Justin ripartì per
la seconda parte
del believe tour, mentirei se dicessi che ero felice, la
verità
è che sentii il mondo cadermi addosso, dovevamo stare
lontani
per mesi quando questo era il momento migliore per stare insieme.
Non ero mai stata lontana da lui per così tanto tempo ed ora
mi
sentivo un peso a dover alloggiare a casa sua, ma daltronde non sapevo
dove andare.
Scooter partiva con lui mentre con me rimanevano mia madre, Pattie e le
mie guardie del corpo.
Potevo, giustamente, essere libera per un po', focalizzarmi sulla mia
musica e cosa più importante, sulla mia famiglia.
Quello stesso giorno decisi di uscire un po' con mio fratello, lo
chiamai e non esitò ad accettare.
Dato che lui aveva la macchina mi venne a prendere.
-hey, come siamo carine
oggi- disse
guardando il mio outfit composto da una semplice gonna nera con delle
calze del medesimo colore velato, un bel maglioncino bianco ed una
sciarpa nera.
lo
ringraziai.
- Frenkie,
perchè non andiamo a piedi, è anche una bella
giornata-
-ahh ok-
rispose semplicemente, poi insieme ci avviammo verso una meta a noi
sconosciuta.
Prendemmo un gelato e beh posso dire solo che insieme ci divertimmo
tantissimo, era come se avessi vissuto una vita intera insieme a lui,
tra noi non c'è mai stata timidezza, fin dal primo momento
era
come se ci conoscessimo da una vita.
Passarono ber tre mesi da quando Justin era partito.
Stava per arrivare marzo e con esso anche il suo compleanno.
Avevo completato il mio primo album con 13 canzoni, lui questo non lo
sapeva, gli volevo fare una sorpresa.
Ci fece andare tutti a Panama, uno stato vicino alla Costa Rica.
Voleva un compleanno sulla spiaggia così io, i
miei
familiari, sua madre, Ryan e Chaz, Emily e Scarlett, lo raggiungemmo
lì, dove c'erano il resto dei nostri amici come Fredo ed
altra
gente alla quale Justin si era legato molto ultimamente.
Appena il jet privato atterrò fui la prima a scendere, lo
vidi difronte a me con un mega sorriso sulle labbra.
Velocemente scesi i pochi gradini e gli corsi incontro, lui mi
aspettava con le braccia aperte.
Arrivata vicino a lui, mi cinse la vita con le sue braccia che erano
diventate ancora più muscolose.
Mi erano mancati i suoi abbracci.
Mi fece girare su me stessa poi i miei piedi toccarono dinuovo il
terreno, mi lasciò un piccolo bacio a stampo e continuando
ad
abbracciarmi sorrise.
Mi erano mancati i suoi baci.
Mi era mancato lui e tutto il suo amore.
La sera ci vedemmo tutti sul terrazzo del casa al mare che Justin aveva
affittato lì.
C'erano anche i suoi "nuovi amici"
Ryan e Chaz, non so come, ma già li conoscevano.
A prima vista mi sembrarono molto simpatici, ma anche un po' montati.
Sinceramente avevo paura che loro potessero cambiare Justin.
Avevamo fatto montare delle casse e dei microfoni.
Ne presi uno e cominciai a dire -
hey,
ti ricordi quel giorno in cui andammo a comprare il mio telefono?-
dissi mentre Justin fece un cenno di approvazione con la testa - beh
stavo scrivendo una canzone ricordi? Ho aspettato tanto per fartela
sentire, è la più importante dell' album, spero
che la
capirai-
Cominciai a cantare seguendo la base musicale, volevo che lui capisse
cosa significava per me.
You
don’t need a lot of money
Non hai
bisogno di molti soldi
And you don’t have to play no games
E non
hai bisogno di fare dei
giochini
All I need is all your lovin’
Tutto quello di cui ho bisogno
è il tuo amore
To get the blood rushing through my veins
E
che il sangue scorra veloce nelle mie vene
.....
.....
It doesn’t have to be forever
Non è detto che debba durare persempre
Just as long as I’m the name on your tattooed heart, ohh
Ma finchè sarò il nome tatuato sul tuo
cuore, ohh.
......
......
Wrap
me in your jacket, my baby
Stringimi nella tua giacca,
mio amore
And lay me in your bed
Fammi stare nel tuo letto
And kiss me underneath the moonlight
E baciami al chiaro di luna
And let me trace the lines on your tattooed heart, ohh
E permettimi di tracciare le linee sul
tuo cuore
tatuato, ohh
As long as I’m the name
on your tattooed heart.
Finchè sarò il nome
tatuato sul tuo cuore.
Quando la canzone finì Justin mi venne vicino, mi prese per
il polso e mi trascinò fuori.
- hey, l'ho capita la
canzone e non posso far altro che dirti che mi sei mancata troppo- mi
abbracciò nuovamente
- ho un piccolo regalino
per te, non
sapevo che regalarti, tu sei Justin Bieber hai tutto! Volevo che fosse
qualcosa di speciale- gli spiegai staccandomi dall'
abbraccio e
porgendogli una piccola scatolina, appena l' aprì c'era una
semplice dog tag con il titolo della mia canzone e l' iniziale del mio
nome
-è il titolo
della canzone?- mi chiese
-si, ti piace?-
-è stupenda,
grazie, ma non dovevi, e poi ti sbagli ho tutto solo quando io e te
stiamo insieme-
appoggiò la sua mano sulla mia guancia e poggiò
le sue
labbra sulle mie, da un piccolo bacio a stampo le nostre bocche si
schiusero e ci fu il vero bacio.
Mi era mancato il mio unico amore.
La
serata passò tra tante risate, dissi a Justin che a breve
sarebbe uscito il mio primo album, ne fu felicissimo.
Hey,
Sono tornata con un' altro capitolo.
Spero vivamente che
vi piaccia, il titolo non è un granchè.... e
sinceramente nemmeno il capitolo.
Anyway, fatemi
sapere che ne pensate.
Io vi lascio.
Un bacio.
xoxo.
-Mery
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** 12. thank you. ***
12
12.Thank
you.
Dopo quella sera ci dividemmo nuovamente, Justin
tornò al suo lavoro ed io tornai al mio.
Mi aveva promesso che alla fine del Believe Tour mi avrebbe fatto una
sorpresa, io dovevo vivere con l' ansia per un mese intero, ma l' avrei
sopportato.
Il mio album era uscito, milioni di copie vendute in qualche ora.
Scooter mi disse che dovevamo andare di città in
città
per promuovere l' album, decisi di iniziare da casa mia, Brooklyn, era
tanto tempo che non ci tornavo.
Due giorni dopo mi ritrovai lì dove tutto era cominciato.
Erano tutti con me, Frankie, mia madre, le mie migliori amiche,
Scooter, ma sentivo ancora il dolore e la paura che mi assalivano
camminando lungo quella strada, come se non fosse accaduto nulla, come
se io fossi ancora Mery quella ragazzina che veniva picchiata da tutti.
Mi fermai a specchiarmi nella vetrina di un bar, guardai i miei
capelli, sistemati ricadevano sulle mie spalle, guardai i miei vestiti,
indossavo un semplice vestitino bianco con piccole decorazioni floreali
azzurre, guadai i miei piedi, i miei soliti tacchi alti che mi
servivano a nascondere il mio essere bassa ed infine guardai i miei
polsi, quasi completamente puliti, come se piano piano la mia vita
stesse prendendo una piega diversa, come se stesse diventando la vita
che avevo sempre desiderato.
Solo in quel momento mi resi davvero conto che io ero cambiata, avevo
acusito sicurezza.
Delle urla mi riportarono alla realtà, mi girai e
vidi una
folla di ragazzi e ragazze che erano lì per me, di colpo la
paura svanì.
Capii che dopo tanto tempo potevo essere la vera me, perchè
c'erano persone che la aprezzavano, alle quali non faceva pena la mia
storia, anzi la vivevano, quelle persone, volti sconosciuti che
rimanevano forti per me e con me.
Sorrisi istintivamente, da quel sorriso si poteva vedere la mia anima.
Le guardie del corpo cercavano di domare quella mandria di adolescenti
euforici, io invece di stargli lontano mi gettai tra di loro, cercai di
abbracciare la maggior parte di loro, volevo renderli felici come loro
avevano reso felice me quel giorno.
Non li avrei mai ringraziati abbastanza.
La prima cosa che feci dopo quel momento d' amore con i miei fan fu
andare alla clinica.
Mi sentivo tutti i giorni con Janette, tramite skype, ma volevo tanto
riabbracciarla.
-buongiorno, signorina
Collins, oggi le faremo una dose di felicità ed abbracci!- dissi
entrando dalla porta con fare da dottore.
Lei rimase sconvolta vedendoci tutte e tre insieme, le quattro amiche
finalmente riunite.
-che ci fate qui?
Soprattutto tu, che ci fai?- mi indicò ancora
stupita.
-niente dovevo promuovere
il mio primo album qui e tu sei stata la mia priorità- mi
gettai su di lei abbracciandola molto forte -mi sei mancata tanto- conclusi
-anche tu-
-come stai Janette?-
disse Scarlett
-meglio, tra qualche
settimana mi
dimettono, verrò qui qualche volta al mese per continuare a
fare
le chemio ma dicono che stanno funzionando- disse
sorridendo, delle lacrime rigarono il mio volto, ero troppo felice
-così canterai
con me sul
palco, verrai ai miei concerti e faremo tutte quelle cose pazze che ci
eravamo promesse di fare- l' abbracciai nuovamente
-sicuro-
rispose
-abbiamo dei piccoli
regali per te!- esclamò felice Emily
-si, quasi me ne
dimenticavo, allora
questo è il più insignificante, il primo, il mio
CD, il
secondo è questo- dissi dandole un pacco,
volevo che fosse lei ad aprirlo.
La sua faccia fu talmente meravigliata alla vista di quell' abito che
lei aveva ardentemente desiderato, un semplice abitino bianco con una
gonna molto larga, corta, a monospalla.
-oddio ragazze vi
ringrazio!- quasi piangeva dalla gioia
-l' abbiamo visto in una
vetrina a Los Angeles e l' abbiamo subito comprato, te lo meriti
piccola- disse dolcemente Scarlett
Ci abbracciammo tutte insieme, era bello stare tra donne, tra amiche
delle quali potevi fidarti.
Da Brooklyn continuai con altre città ed altre regioni dell'
america, le radio mi attendevano, facevo interviste su interviste,
molte volte mi chiedevano di Justin ma io gli rispondevo solo che
eravamo ottimi amici, che lui mi aveva aiutata in tutto e per tutto,
cose così insomma.
Era passato un mese, finalmente io ed il mio amoroso potevamo stare
insieme.
Yours Truly, il mio album aveva avuto più sucesso del
previsto.
LEGGETE QUESTE MIE INUTILI SCUSEE
:p
Hey,
comprendo
benissimamente che vorreste fucilarmi, sono praticamente scomparsa, lo
so.
Dovete
perdonarmi, ho fatto il possibile per postare questa sottospecie di
capitolo e dico sottospecie perchè mi rendo conto di aver
deluso molte aspettative, mi rendo corto che è cortissimo e
non dive praticamente niente.
Però
ho un ottima giustificazione.
Il
mio computer è impazzito, letteralmente.
Fa
tutto quello che vuole, si blocca e si spegne improvvisamente anche se
è sotto carica.
Questo
problema non saràè risolvibile in poco tempo,
devo aspettare un po' per avere un pc nuovo, volevo farlo aggiustare il
mio, ma non ne valeva la pena, l' ho riparato già molte
volte in sette anni, ormai è venuta la sua ora.
Spero
che possiate perdonarmi, mi dispiace, cercherò di fare il
possibile per aggiornare.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2294609
|