You Are My Hope di SherryKyuubiNoYoko (/viewuser.php?uid=26354)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
YOU
ARE MY HOPE
Prologo
Harry Potter se ne stava seduto ad osservare il meraviglioso panorama
che si stendeva dalla sua camera di Privet Drive.
I Dursley se ne erano andati in vacanza lasciandolo in casa da solo ed
aveva uno strano presentimento.
Ormai la battaglia contro Voldemort era terminata e la professoressa
McGranitt aveva deciso di far ripetere l'ultimo anno a coloro che, per
vari motivi, non avevano potuto frequentarlo.
Ma Harry lo sapeva, non poteva tornare a scuola con un bambino a
carico. Infatti, Remus gli aveva affidato il piccolo Teddy.
Doveva fare da padre a diciasette anni ed alcune volte si era trovato
ad odiare il vecchio amico di suo padre.
Sentì qualcuno bussare alla porta.
-Arrivo subito!- corse ad aprire la porta. Si trovò davanti
un uomo bassa e pancione.
-Ciao Harry, ragazzo mio!-
-Professor Lumacorno? Prego si accomodi!- esclamò sorpreso.
-Come stai ragazzo?-
-Non posso dire di passarmela bene, ma di certo non male. E lei
professore?-
-Sto bene. Comunque dov'è il piccolo?-
-E' con sua nonna. Posso offrirle qualcosa?-
-Molto gentile Harry, hai un po' di idromele?-
-Certamente glielo porto subito!- si avviò in cucina e
tornò due minuti dopo con due bicchieri di liquido ambrato.
-Grazie!- prese il bicchiere e disse - Harry, la mia visita ha uno
scopo preciso!-
-Mi dica...-
-La professoressa McGranitt vorrebbe che tu tornassi ad Hogwarts per il
tuo ultimo anno.-
-Sono spiacente professore ma non posso tornare a scuola senza Ted!-
-La nostra nuova preside, vorrebbe vederti per parlare del tuo ritorno
a scuola e del bambino!-
-Quando vorrebbe vedermi?-
-Appena la signora Tonks ripoterà il piccolo Teddy.-
-E va bene. Ci sarò!-
-Perfetto, per me è arrivato il momento di andare. Ci
rivediamo il primo settembre, Harry.-
Il ragazzo sospirò ed accompagnò il professore
all'uscita.
******
Si materializzò nel camino dell'ufficio della preside.
-Buon pomeriggio Potter!-
-Salve professoressa McGranitt.-
-Prego si sieda signor Potter.-
Il ragazzo ubbidì e si sedette di fronte alla preside.
Dopo un attimo di silenzio la professoressa McGranitt esordì
- Potter ascolta, tu devi recuperare l'ultimo anno di scuola. Devo
ammettere che sono rimasta sorpresa dal fatto che tu abbia rifiutato
questa opportunità. Pensavo che volessi diventare auror.-
-Infatti, volevo diventarlo. Ma adesso devo fare il padre e non posso
ripetere l'anno senza portare Teddy con me!-
-Harry...- la professoressa McGranitt lo chiamò per nome.
-... se ti dicessi che puoi portare il piccolo Ted con te torneresti?-
-Non saprei... può darsi!-
-Bene, dato che Hogwarst è libera dall'assedio del Signore
Oscuro grazie a te penso che si possa fare uno strappo alla regola.-
-Va bene!- capitolò infine.
-Perfetto!- disse compiaciuta la McGranitt. -Ci vediamo l'1 settembre.-
Continua...
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Capitolo
1
Sdraiato sul suo letto, Harry James Potter, non si accorse che i
Dursley avevano fatto ritorno alla loro dimora.
-POTTER!!!- l'urlo di suo zio Vernon non gli fece né caldo
né freddo, però decise comunque di rispondere.
Scese le scale e incontrò la faccia furente di Vernon
Dursley.
-Sei ancora qui? Non dovevi andartene?- fece zia Petunia.
-Me ne andrò il 1° Settembre e non
metterò mai più piede in casa vostra! Anche
se...- rispose calmo.
-Cos'è quello? Chi ti ha dato il permesso di portare
mocciosi in casa mia?- lo interuppe il Dursley più anziano.
-Stammi a sentire, lui vivrà con me, quindi con voi! Non
posso abbandonarlo visto che sono il suo padrino e né tanto
meno lo lascerò da qualche parte. E' un mago e
diventerà sicuramente abile come suo padre!-
ribattè sempre con la stessa calma.
Zio Vernon assunse un'interessante tonalità di viola e una
vena pulsava sul suo collo: pericolo in vista.
-POTTER! SE VUOI VIVERE QUI DEVI ATTENERTI ALLE NOSTRE DECISIONI! SE HO
DETTO CHE LUI NON VIVRà QUI, NON LO FARà! MI HAI
CAP...- ma il suo discorso venne interroto dal più giovane
dei Dursley.
-Papà, lascialo stare. L'abbiamo trattato molto male in
tutti questi anni senza capire che lui era l'unico in grado di poterci
salvare! Se noi non siamo morti è solo grazie a lui, quindi
lasciamoli fare quello che vuole!-
Harry rimase sorpreso da tale affermazione. Possibile che Dudley fosse
cambiato così tanto?
Si ricordò la conversazione avvenuta prima della sua
partenza alla ricerca degli Horcrux:
FlashBack
-Ma... naturalmente sapete dove va vostro nipote, vero?-
domandò Hestia Jones, esterefatta.
-Certo che lo sappiamo- rispose Vernon Durslay. -Va via con qualcuno
dei vostri, no? Bene Dudley, saliamo in macchina, hai sentito quello,
siamo di fretta!-
-Via con qualcuno dei nostri?- Hestia era offesa.
Harry aveva già osservato questa reazione: maghi e streghe
rimanevano sbalorditi dal fatto che i suoi parenti più
stretti fossero così poco interessati al celebre Harry
Potter.
-Va tutto bene- la rassicurò Harry. -Non importa, sul serio.-
-Non importa?- ripetè Hestia, alzandò il tono di
voce, minacciosa. -Questa gente non capisce quello che hai passato? Che
pericolo corri? La posizione unica che occupi nei cuori di chi combatte
contro Voldemort?-
-Ehm... no, veramente no- rispose Harry. -Credono che io sia inutile,
ma ci sono abituato...-
-Io non credo che sei inutile!-
Se Harry non avesse visto le labbra di Dudley muoversi, non ci avrebbe
creduto. Fissò il cugino a lungo prima di accettare l'idea
che fosse stato lui a parlare; intanto, Dudley era diventato tutto
rosso. Anche Harry era imbarazzato.
-Be'... ehm... grazie, Dudley.-
Fine FlashBack
-Grazie mille, Dudley!- esclamò.
-E va bene, ma entro l'1 vi voglio tutti e due fuori da casa mia!-
capitolò, infine, Vernon.
-Perfetto, allora volete mangiare qualcosa?- chiese Harry un po'
più gentile. Dopotutto zio Vernon staava facendo un favore
ad Harry quindi anche lui avrebbe fatto un piccolo sacrificio.
-Posso preparare quello che volete. So che non sono stato ben accettato
in casa vostra ma almeno mi avete permesso di vivere per 16 anni ed
è per questo che vi ringrazio! In questo ultimo periodo che
passeremo insieme vorrei che ci fosse un po' più di
unità fra noi, così posso ringraziarvi come si
deve.- si interuppe prese un bel respirò e
continuò. -Grazie zia Petunia per avermi permesso di vivere
sotto il vostro tetto, sono sicuro che mia madre sarebbe stata molto
felice di questo. Inoltre volevo chiederti scusa per una cosa successa
molto tempo addietro, ancor prima che io nascessi. Ho visto i ricordi
di Severus Piton, so quello che è successo ma purtroppo
Voldemort ha ucciso pure il vecchio amico della mia mamma
così non ha potuto scusarsi; ma non preoccuparti lo
farò io per lui!-
La donna era molto sorpresa e per la prima voltà
scoppiò a piangere abbracciando Harry.
-F-fo-se no-non a-avrei d-dov-uto tra-trat-tarti così
m-male, mi di-dispiace Harry!- riuscì a balbettare.
-Zio Vernon, ti ringrazio per avermi accolto in casa vostra,
anche se non sono stato molto bene, qui con vuoi mi avete lasciato
vivere e non mi avete abbandonato al mio destino. Grazie!-
Anche l'uomo era sorpreso ma riuscì a tendere la mano per
stringere quella del ragazzo.
-Be' Dudley, credo che noi due potremmo anche andare un po' d'accordo.
Cosa ne pensi?-
-Che sarò lieto di provare ad essere tuo amico. Senti
perchè non mi racconti quello che è successo dopo
che siamo partiti? Voglio sapere come hai fatto ad uccidere quel mago.-
-Se hai tempo da perdere te lo racconterò molto volentieri,
ho bisogno di sfogarmi un po'.-
Finalmente, Harry riuscì ad ottenere un po' di stima dai
Dursley e fu molto felice per questo. Si diresse insieme al cugino in
salotto dove dopo aver chiamato a se dei bicchieri e una bottiglia di
idromele Harry ne consegnò un po' al Dursley più
giovane.
-La volta scorsa, non l'hai bevuto. Ti conviene assaggiarlo
è molto buono. Prima di iniziare il mio racconto vorrei
farti conoscere l'elfo domestico che Silente aveva chiamato. Te lo
ricordi vero?-
-Sì, non sono mai riuscito a capire cosa fosse ma non
può essere pericoloso vero?-
-No, non è pericoloso, anzì ultimamente
è molto efficiente. Kreacher!- chiamò.
Si sentì un sonoro crac
e un elfo domestico comparve al centro del salotto.
Individuò Harry e fece un porfondo inchino. -Padron Harry ha
chiamato Kreacher?-
-Sì Kreacher, quest'anno tornerò ad Hogwarts
quindi puoi lasciare la casa di Grimmauld Place e trasferirti a scuola,
mi servirà il tuo aiuto quindi mi raccomando.-
-Certemente padron Harry! Kreacher non ha dimenticato come padron Harry
si comporta con Kreacher!-
-Bene, un ultima cosa, lui è mio cugino Dudley vorrei che tu
restassi qui a darci una mano fino a quando non torneremo ad Hogwarts.-
-Subito, padrone! Cosa può fare Kreacher per lei?-
-Perchè non vai a preparare la cena Kreacher, per favore?-
-Kreacher è felice di poter aiutare il padrone!-
esclamò saltellando fino alla cucina allegro.
-E così hai anche conosiuto Kreacher. Comunque vuoi sapere
come è andata contro Voldemort?-
-Sì.- rispose il cugino.
-Perfetto, dunque... dopo che ve ne siete andati sono arrivati dei
membri dell'Ordine Della Fenice...-
per l'interò pomeriggio raccontò della sua
avventura insieme ai suoi due migliori amici.
Quando fu ora di cena Harry aveva concluso il suo affascinante racconto.
Dudley aveva ascoltato ogni singola parola e alla fine non sapeva se
aveva un'espressione sorpresa o disgustata.
-Accidenti Harry, e tu hai affrontato tutti questi orrori? Avevi solo
17 a quest'età avresti dovuto passare la vita in altro modo.
Sei stato u vero eroe. Ma c'è una cosa che non mi
è chiara...-
-Cosa c'è che non va?- chiese Potter.
-Ecco... mi chiedevo... perchè ha creato gli...
com'è che si chiamano... ah sì, gli Horcrux?
Perchè non ha lasciato la sua anima intatta? Se sapeva che
nessun mago avrebbe potuto ucciderlo perchè gli ha creati?-
-Questa è una bella domanda, Dudley! Immagino che sia a
causa della profezia... Sai, la profezia spiegava che c'era un essere
umano che avrebbe sconfitto Lord Voldemort per sempre così,
ha preso di mira i miei genitori e gli ha uccisi ma quando ha provato
ad uccidere me non ci è riuscito, credo che abbia creato
l'Horcrux in caso in cui che qualcuno lo avrebbe affrontato. Immagino
che abbia avuto paura della profezia. Comunque la cena è
quasi pronta, direi che possiamo andare a mangiare le lecornie che
Kreacher ha preparato.-
E così i tre Dursley ed Harry si misero a tavola dove
Kreacher aveva apparecchiato e stava versando la sua speciale zuppa di
cipolle che tanto Harry adorava.
-Grazie mille Kreacher, mangia qualcosa anche tu!-
-Grazie padron Harry!-
Mangiarono tutto quello che c'era nel piatto ed Harry riuscì
a cogliere un piccolo sorriso da parte di zia Petunia verso l'elfo.
Sorridendo tra sè, si mise a chiaccherare con Dudley.
Continua...
Eccomi
qui, dopo molto tempo, ad ggiornare questa fanfiction.
Ho voluto fare un capitolo in cui Harry e i Dursley potessero andare un
po' d'accordo, visto che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che
avrebbero vissuto tutti sotto lo stesso tetto.
Passiamo hai
ringraziamenti.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la FF senza recensire e un
saluto speciale a quelli che hanno recensito: kisa86; potterfanlalla17;
Lally_the best; DilettaWCG; ninni, lily_94
E
grazie anche a chi ha messo la FF tra i preferiti:
acdcman
cougar
hikari92
kisa86
Lally_the
best
maryrobin
ninny
vali_abex
Baci
AmyGoku
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Capitolo
2
1° Settembre, Stazione di King Cross, Binario 9 e ¾.
Stava attraversando la barriera con il piccolo in un braccio e
l’altra mano che spingeva il carrello.
-Ciao Harry!- esclamò una voce conosciuta.
-Neville! Come stai?-
-Bene, e tu?-
-Bene! Senti mi daresti una mano per portare il mio baule sul treno?
Come puoi notare il mio braccio è occupato!-
-Non c’è problema!- caricarono il baule sul treno
poi cercarono uno scompartimento vuoto ed entrarono.
-Hai passato belle vacanze?- chiese Potter.
-Sì, ho raccontato a mamma e papà quello che
è successo. Anche se non mi hanno capito sono sicuro che
sono fieri di me!-
-Già, tutti sono fieri di te, Neville, potresti diventare un
grande auror come i tuoi genitori se non avessi paura della McGranitt-
fece Harry.
-Ciao ragazzi!- una voce eccitata fece capolino dalla porta.
-Hermione!- salutarono i due ragazzi.
-Ciao a tutti!- disse un’altra voce.
-Ciao, Luna!- esclamò Harry, euforico. Stava per toccare il
cielo con un dito.
Mancavano solo due persone all’appello per renderlo ancora
più felice ed eccoli arrivare.
-Ehilà, ciao!- esclamò Ronald.
-Ciao a tutti!- disse Ginny.
-Ron, Ginny, che bello rivedervi!-
-Harry amico, passato bene le vacanze?-
-Sì, tu?-
-Benissimo, sono stato talmente preso da scordarmi che dobbiamo
affrontare l’ultimo anno! A proposito, Neville, come mai lo
ripeti?-
-Perché non l’ho potuto concludere,
così ho ricominciato!-
-Hai fatto bene!- disse Harry.
-Comunque è da un po’ che ti volevo chiedere, chi
è?- chiese Paciock indicando il fagotto tra le braccia del
ragazzo.
-Ah, lui è Teddy John Lupin. Remus l’ha lasciato a
me-
-Ma non possiamo portare bambini ad Hogwarts!- fece Ron.
-La professoressa McGranitt mi ha concesso di portare con me, Ted
perché vorrei diventare auror.-
-Capisco beh… noi dobbiamo andare nello scompartimento dei
prefetti ci vediamo dopo- disse Hermione.
-Ok, ciao!- Potter si voltò verso i compagni.
-A quanto pare saremo in classe insieme, ragazzi!-
-E’ vero, Ginny ed io siamo del settimo anno con voi. Ci
hanno valutato fino a dove siamo arrivati con il programma e ci daranno
lezioni supplementari per non dover restare un anno in più.-
disse Luna sognante.
-Come avete passato le vacanze?- chiese Harry.
-Oh, papà ed io siamo andati a caccia di riciocorni
schiattosi, è stato divertente, purtroppo non ne abbiamo
trovati!- disse la Lovegood.
-E a te com’è andata, Harry?-
-Niente di che, mi sono occupato di Teddy per quasi tutta
l’estate! E tu Ginny?-
-Io? Sono andata in Romania da Charlie con mamma, papà e gli
altri.-
-E ti sei divertita?-
-Sì!- disse. La presenza del suo ex ragazzo le metteva
disagio. Aveva paura che Harry si trovasse un’altra e questo
non la aiutava.
-Qualcosa dal carrello? Qualcosa dal carrello, cari?- chiese la donna
che portava i dolci.
-Sì, prendiamo un po’ di tutto!- disse Harry. Si
alzò e prese ciò che voleva poi pagò.
Mezz’ora dopo…
Ron entrò esausto e si lasciò cadere accanto alla
sorella. Prese una ciocco rana e la inghiottì in un sol
boccone.
-Quest’anno sarà una tortura!- cominciò
Hermione.
-Già!- affermò Ronald. –Comunque spero
sia più divertente del 5 e 6 anno!-
-Non penso- disse Harry. –Immagino che studieremo di
più! Chissà chi sarà il nuovo
insegnante di difesa contro le arti oscure. E quella di babbanologia?-
-Hai ragione, via i Carrow chi ci sarà?- fece Neville.
La porta dello scompartimento si aprì e fece il suo ingresso
Draco Malfoy accompagnato da Gregory Goyle e Blaise Zabini.
-Potter!- fece il biondo ghignando. –Bello vederti vivo anche
se avrei preferito ballare sulla tua tomba.-
-Sta zitto, Malfoy, se Harry non avesse battuto Tu-Sai-Chi, saresti
ancora suo schiavo!- disse Neville facendo appello a tutto il suo
ccoraggio.
-Tu non devi neanche fiatare, Paciock!-
Harry cominciò a ridere, tutto tornava alla
normalità.
Tutti lo guardarono allibiti e Malfoy esclamò
–E’ uscito fuori di zucca! Ci vediamo Potter e sta
attento alle punizioni!-
Per tutta risposta il ragazzo continuò a sghignazzare.
-Mi mancavano le litigate con Malfoy!- disse contento.
-Sì ed io ballo la salsa nudo!- replicò Ron
sarcastico.
-Guarda che non sto scherzando. Dopo quello che abbiamo passato
l’anno scorso sono felice di essere tornato alla
normalità. Quest’anno poi è
l’ultimo quindi voglio godermelo. Devo anche ricostruire la
squadra di Quiddich!-
-Davvero? Quindi posso fare la prova?- chiese Ron.
-Certo, tu, Ginny, Demelza, Coote, Peakes e poi dobbiamo trovare una
nuova cacciatrice!-
-E’ vero, ora che Kathie Bell non c’è
più, dobbiamo trovarne un’altra o altro!- disse
Ronald.
-Ah, guardate cosa ho comprato quest’estate…-
disse Harry. Tirò fuori un quadro dal baule e lo diede ai
compagni –Il professor Silente! In caso avessi bisogno di
lui.- disse Potter sorridendo.
-Comunque ci conviene indossare le divise. Manca poco
all’arrivo!- esclamò Hermione.
Tutti si prepararono e poco dopo il treno rallentò poi si
fermò.
Presero tutte le loro cose e scesero dal treno sentendo il famigliare
vocione di Hagrid che tuonava –PRIMO ANNO! PRIMO ANNO DA
QUESTA PARTE!-
Harry e gli altri andarono a salutarlo –Ciao, Hagrid!-
-Harry, Ron, Hermione, Ginny, Luna, Neville! Ciao! Ci vediamo dopo!-
I sei andarono a prendere una carrozza per raggiungere il castello
chiacchierando spensieratamente.
Continua…
Sono imperdonabile,
lo so! Scusatemi tanto ma ho avuto dei problemi incredibili, tra la
scuola, la salute ed un po' di mancanza di ispirazione hanno avuto
questo effetto.
Sono tornata con questo nuovo capitolo sperando che non sia stato
scritto da cani ma al momento ho molto poco tempo.
Perdonatemi per questo gigantesco ritardo, prometto che il prossimo
chappy sarà postato il più presto possibile.
Grazie a tutti voi che mi seguite.
Un bacio AmyGoku
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Capitolo
3
Colazione. Ore 7:30
La distribuzione degli orari fu molto difficile.
-Potter, ho parlato con Madama Chips, ha acconsentito ad occuparsi di
Teddy quando sei in classe. Puoi lasciare il bambino in infermeria
prima di andare in classe. Infine ho parlato con i professori e abbiamo
stabilito che non ci saranno punizioni in caso di ritardo!- fece
Minerva McGranitt dandogli il suo orario.
-Grazie professoressa. Adesso ho un’ora buca. Perfetto!-
2° ORA
-Salve Potter!- la voce di Draco Malfoy giunse alle orecchie del
ragazzo.
-Malfoy!- rispose il moro. –Qual buon vento?-
-L’ora della McGranitt è purtroppo con voi
Grifondoro- esclamò il ragazzo con aria altezzosa.
-Fantastico!- esultò fintamente Harry –Promettimi
che ci siederemo vicini vicini!- lo prese in giro.
Il biondo assunse una faccia disgustata spalancò la bocca
per replicare ma la porta dell’aula si aprì e la
McGranitt li invitò ad entrare.
-Buongiorno a tutti!- cominciò la preside nonché
insegnante di trasfigurazione. –Innanzitutto voglio dirvi che
quest’anno sarà un anno molto duro. I M.A.G.O non
sono una passeggiata e se volte strappare un M.A.G.O in tutte le
materie vi consiglio caldamente di cominciare a studiare sin da ora.
Bene, cominciamo con un ripasso generale di tutti gli incantesimi
appresi fino ad ora!-
Passarono quasi due ore a ripassare poi la McGranitt gli
congedò con un compito sull’incantesimo
evanescente lungo venti centimetri di pergamena.
I Grifondoro si precipitarono nell’aula di difesa contro le
arti oscure ansiosi di conoscere il nuovo insegnante.
-Ciao Harry, Ron, Hermione!-
-Ehi Luna. Sei in classe con noi?- chiese Hermione.
-Sì- rispose la bionda sorridente. –Ginny?-
-E’ con Neville. Stavano parlando di qualcosa su erbologia!-
-Chissà chi è il nuovo insegnante?-
La porta si aprì ed entrò un ragazzo dai corti
capelli neri, ondulati e gli occhi del medesimo colore. Il suo viso era
perfetto.
Harry sgranò gli occhi spaventato e confuso. Quel viso era
dannatamente familiare e… era il volto di qualcuno che
avrebbe preferito non vedere più.
-Salve a tutti. Mi chiamo Tom Riddle e sarò il vostro
insegnante!- si presentò il ragazzo.
Harry fissò i suoi due migliori amici incredulo. Non poteva
essere. Tom Riddle ERA morto. Lui lo sapeva bene. Era stato lui ad
ucciderlo.
Chi era questo ragazzo che si spacciava per Lord Voldemort?
-Tirate fuori il libro e cominciamo a ripassare tutto ciò
che avete imparato fino ad ora-
Voltò lo sguardo verso Ginny e la vide tremare. I suoi occhi
esprimevano terrore.
*****
-Ehi Potty!- Come mai quella faccia afflitta? Sei già
indietro con i compiti? Oppure sei svenuto ancora?-
-Sta zitto, Malfoy! Vai a scocciare a qualcun altro- rispose Harry
sgarbatamente.
-Sii educato, Potter. Ricorda che sono un prefetto!-
-Oh… certo. Allora devo stare attento altrimenti il
precettino Malfoy mi mette in punizione!-
-Dieci punti in meno a Grifondoro, Potter! Altri cinque punti in meno
per te Weasley. Hai la camicia fuori dai pantaloni. Dieci a te Granger
perché sei una mezzosangue e perché mi sei
antipatica. Cinque in meno a te Paciock, hai osato superarmi in difesa
contro le arti oscure. Cinque a te altra Weasley per essere la sorella
di quel Weasel.-
-Non puoi abusare dei tuoi poteri!- esclamò Ronald
infastidito.
-Ed oltretutto non puoi togliere punti a noi prefetti! Non so come
erano le cose l’anno scorso ma ora è la
professoressa McGranitt a scegliere le regole- concluse Hermione.
-E’ l’abitudine, mezzosangue!- Si
giustificò il biondo mentre un leggero rossore prendeva
possesso delle sue guance.
-Beh… io ora me ne torno al dormitorio!- fece
l’erede dei Potter.
Si mise a correre poi dopo aver detto la password al ritratto della
signora grassa si fiondò nel dormitorio maschile.
Harry raggiunse il suo baule e ne tirò fuori un grande
quadro.
Silente lo fissava da dietro gli occhiali a mezzaluna sorridendo
divertito. –Non sono sorpreso di vederti qui!-
esclamò –Presumo dal tuo stato sconvolto che si
tratta del nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, vero?-
-Quindi quello è davvero, Voldemort!?- affermò
Harry.
-Non esattamente. Quello è Tom Riddle, Harry! Dopo la caduta
di Lord Voldemort credo che la sua parte buona sia…
riapparsa-
-Non capisco!-
Silente si tolse gli occhiali e gli pulì sul mantello viola
poi lentamente se gli rimise sul naso.
-Devi capire che nessuno nasce malvagio. Molto tempo fa anche Voldemort
era una brava persona. Il professor Riddle è stato
imprigionato da Voldemort stesso in un’altra dimensione.
Vedi… Tom Riddle e Lord Voldemort sono due persone diverse.
Tom rappresenta i buoni sentimenti, Voldemort i cattivi propositi.
Quando ha deciso di abbandonare il suo nome e di divenire Lord
Voldemort, il Tom Riddle/Voldemort ha dovuto sbarazzarsi di quella
parte umana. Alla morte di Voldemort ovviamente Tom si è
liberato. Questo è un Tom buono!-
Harry che ad ogni parola di Silente aveva spalancato la bocca
sgranò gli occhi. –Un Riddle, buono?-
-Direi di sì. Harry conto su di te per far in modo che il
Signor Weasley non si scagli contro di lui o che la signorina Weasley
rimanga troppo sconvolta. Spiega pure la situazione ai tuoi compagni.
Conto su di te-
-D’accordo professore, farò del mio meglio.
Andrò a parlare con lui prima o poi!-
-Harry un avvertimento. Tom non conosce tutte le azioni malvagie che
Voldemort a compiuto. Conosce le azione che ha compiuto quando era
giovane ma le azioni degli ultimi quarant’anni non ne ha
idea. Confido nella tua saggezza e che tu o i tuoi amici non gli
riserviate rancore o gli rinfacciate cose che non sa nemmeno di aver
fatto!-
-Va bene, professore. Come al solito mi fido di lei-
-Grazie, Harry!-
Il moro sorrise rimettendo il quadro nel baule ed uscendo dal
dormitorio.
*****
-Potter, Weasley, Granger!- la voce della McGranitt li fece voltare.
–Venite con me!-
Sorpresi, i tre seguirono la preside fino al suo ufficio.
-Sedetevi!- disse sbrigativa.
-Professoressa…- cominciò Harry.
-Quest’anno…- lo interruppe l’insegnante
–Hogwarts ospiterà un evento simile al Torneo tre
Maghi. Si tratta di una serie di competizioni che si faranno
all’interno della scuola e che riguarda solo la nostra
scuola. Diciamo che è tradizione che gli alunni ogni venti
anni si sfidino a dei giochi che mettono in prova
l’intelletto, la forza, il coraggio e lo spirito del
sacrificio. Voi tre collaborerete con gli altri prefetti e gli altri
caposcuola per rendere questa gara divertente e sicura per tutti voi.
-Mi scusi… ma cosa c’entro io?- chiese Harry
–Io non sono un prefetto!-
-Sei appena stato nominato caposcuola, signor Potter e inoltre come
salvatore del mondo magico e di questa storica scuola è tuo
dovere aiutare i tuoi coetanei.-
-Sì professoressa!- esclamò abbattuto.
-Potete andare!- fece la preside.
*****
-Harry!- gridò Ginny.
Il moro si voltò –Sì?-
-E’ arrivato un gufo da parte di tuo cugino!-
Harry prese la lettera, stupito e andò a sedersi il
più lontano possibile da tutti.
“Caro Harry,
spero che questa lettera ti sia giunta anche se non sono molto sicuro
di aver affidato questa lettera alle poste non magiche.
Qui stanno
succedendo cose terribili. Continua a piovere ed è pieno di
nebbia, inoltre provo la stessa sensazione di tre anni fa quando i
Dissennatori ci attaccarono. Papà e mamma sono preoccupati.
Vogliono andare via da qui. Harry, se leggi questa lettera informa
qualcuno di questa storia.
Spero che la
tua prima settimana di scuola sia andata bene.
Ciao cugino.
Dudley”
Harry sospirò e si alzò prendendo una penna
d’oca e un foglio.
“Dudley,
qui le cose sono un po’ complicate. Il mondo magico
è nel caos più totale dopo la guerra e non
abbiamo ancora un ministero competente.
Purtroppo
è tutto in uno stato confusionale. Perfino Hogwarts non
è più la stessa di prima. Stiamo cercando di
rimettere tutto a posto.
Posso
aiutarti con il problema dei Dissennatori vicino casa tua ma non sono
sicuro se funzionerà o meno.
Ti
aspetto a Londra alla stazione di King’s Cross Sabato alle
12:30.
Salutami
gli zii.
A presto,
Big D.
Harry”
Harry si diresse verso la Guferia e appena individuò Edvige
stese il braccio.
-Ciao bella!- disse –Porta questa a Dudley e mi raccomando
attenta ai Dissennatori. Buon viaggio-
La civetta prese il volo e Harry la fissò finché
divenne un puntino indefinito nel cielo.
Tornò nella sala comune dei Grifondoro dove subì
il terzo grado dai suoi amici.
-Stavo rispondendo alla lettera di Dudley!- ringhiò ad un
certo punto, infastidito.
-Woa… scusa mate, non volevo infastidirti così
tanto. Cosa succede?-
-Dissennatori a Little Whinging. Stanno infastidendo i Babbani.- Ho
detto a Dudley di incontrarmi a King’s Cross, sabato. Credo
che andremo da Olivander e cercheremo di fargli utilizzare una
bacchetta. Dopotutto è mio cugino. Dovrebbe essere in grado
di usare la magia. E poi Lily Potter era sua zia. Una strega. Zia
Petunia ha un potere latitante. Nessuno che è imparentato ad
mago o strega è completamente privo di magia. Silente non ha
visto il suo potenziale. Non mi stupirebbe… Silente ha dato
per scontato molte cose. Era un grandissimo mago ma se avesse dato
più retta ai suoi alunni forse Tom Riddle non sarebbe mai
diventato Lord Voldemort. A proposito di questo… Silente
vuole che noi non considerassimo il professor Riddle Lord Voldemort.
Dice che questo Tom Riddle è la parte che rappresenta i
buoni sentimenti che un tempo appartenevano a Lord Voldemort prima di
diventare il Signore Oscuro spietato che noi conosciamo. Spera che
nessuno di noi lo incolpi per le cose che Voldemort ha fatto.-
-Cosa faremo, Harry?- chiese Hermione.
-Mi sono sempre fidato di Silente e sicuramente continuerò a
farlo. Andiamo, dobbiamo cominciare quei preparativi per quel torneo
scolastico-
-Muoviamoci!- fece Ron d’accordo.
-Vado a vedere come sta Teddy in infermeria. Ci vediamo nella Sala
Grande con gli altri prefetti e caposcuola, ok?-
-A dopo Harry- dissero i due e si congedarono mentre il giovane Potter
si incamminava verso l’altra direzione.
Continua...
Eccomi qui con un
nuovo capitolo. Spero che vi piaccia.
Beh... che dire...
spero che sia rimasto qualcuno a leggere questa fanfiction.
A presto. Baci
SherryKyuubiNoYoko
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