Un sogno da raggiungere.

di heiiperrie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Taylor. ***
Capitolo 2: *** High School. ***
Capitolo 3: *** Sorpresa! ***
Capitolo 4: *** Mini-concerto. ***
Capitolo 5: *** Iniziamo. ***
Capitolo 6: *** Big Machine Records. ***



Capitolo 1
*** Taylor. ***


Musica. Pensavo solo a questo. Ogni momento della mia vita era come se fosse ispirato a quelle note. Chitarra. La mia ISPIRAZIONE. Non ricordo mai di aver pensato ad altro sin da quando ero piccola, a quel sogno, irraggiungibile. Gli adulti da piccola mi dicevano sempre si INSEGURLI.
Ma cosa vorranno mai dire?
 
Avrete sicuramente capito che il mio sogno è collegato con la musica. Le melodie. Le note. Ogni volta che pensavo a qualcosa di dolce pensavo alle note, a tutti gli strumenti. Un mondo per inspiegabile. Credo che non troverò mai le parole per descrivere tutto ciò.
 
Oh! Non mi sono ancora presentata! Dovrete fare l’abitudine, quando inizio a parlare di ciò che amo fare è la fine, non smetto mai. Cerco sempre di finire ciò che inizio. Mi chiamo Taylor. Ho diciassette anni. Molti mi considerano fin troppo matura per la mia età.
Scrivo canzoni dall'età di 12 anni, in pratica da quando ho imparato a suonare la chitarra. Da lì, tutto ha avuto un senso. Credo che l’età che precede l’adolescenza sia un periodo strano, ma anche l’adolescenza stessa. Sei un misto tra una ragazza ribelle che cerca di conquistare il mondo e le persone stesse e  una ragazza timida che cerca di capire veramente chi è.
 
Ho capito fin da subito chi ero e che avrei voluto fare da grande. Quando la maestra chiedeva ‘ Che lavoro volete fare da grandi ? ‘, tutti rispondevano con le solite domande: ballerina, avvocato, la mantenuta!
L’unica ero io: la cantante. Quando dicevo questo, la stessa maestra mi rispondeva ‘ vedrai tesoro che non ci riuscirai. Solo le persone con molta fortuna possono intraprendere quella strada ‘.
 
Ora ho 17 anni, ho vissuto la mia pre-adolescenza ascoltando tutti i giudizi degli altri, ma ora è arrivato il momento di riuscire a SFONDARE. Sfondare nel vero senso della parola. Voglio riuscire solo a realizzare il mio sogno.

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Capitolo 2
*** High School. ***


Un giorno normale come tutti gli altri. Sposto il lenzuolo e come ogni mattina, con molta calma, mi preparo per andare a scuola.
Studio a Wyomissing, in Pennsylvania, in un High School, ancora al quarto anno. La scuola mi piaceva, diciamo che mi sono data da fare per passare l’anno con volti abbastanza alti. La cosa che più mi piace in questa scuola, è sicuramente la scelta di poter scegliere di fare qualche corso pomeridiano dopo la scuola, un po’ come il GLEE CLUB. Ebbene si, anche qui vi stresso con i miei pensieri sulla musica e su tutto quello che mi gira per la testa.  I corsi erano tanti: canto, arte, cheerleader, football, rugby. Per una ovvia ragione scelsi il canto. In quel club non vi partecipano molte persone, si e no tre, massimo quattro persone. Pochi ma buoni, dico sempre. Ma a questo discorso ci torniamo dopo.
Faccio colazione, una sana colazione come sempre prima di andare a scuola. Salto raramente la colazione, le mie giornate sono molto dettagliate e se voglio rimanere in forma, devo mangiare sano. Tengo molto alla mia forma fisica.
A casa di certo non vivevo sola, ma con i miei splenditi genitori: Scott e Andrea. Ho sempre ricevuto affetto da parte loro, mi piacerebbe molto ringraziarli in qualche modo per tutto quello che hanno fatto e continuano a fare per me.
‘ Taylor, hai finito? ‘ ebbene si, avvolte anche mia madre mi torturava per andare presto a scuola o per finire prima lo spuntino.

‘ No, mamma. Ancora un minuto ‘
Non ero in ritardo, avevo ancora tutto il tempo del mondo. Mi preparo con calma, mi lavo e mi sistemo pulita e ordinata. Se c’è una cosa che non posso vedere, sono sicuramente tutte quelle ragazze disordinate. Tengo molto anche al mio aspetto, oltre che alla forma fisica.
Avevo un’amica, solo una. Tento a non fidarmi troppo delle persone, spesso e volentieri deludono. Lei si chiama Allyson, Ally per le amiche. Ci conosciamo dalle elementari, sa tutto di me. E io di lei. Spero che l’affetto sia reciproco.
Oggi ci sarebbe stato il club di canto, immaginiate quanto io sia felice :D Dopo le sei ore di noiosa scuola, o meglio, noiose materie, mi dirigo verso l’aula di canto. Le persone che vi partecipano sono sempre state molto carine e sincere con me.  L’unica passione che ci accomuna è sicuramente il canto e la voglia di fare musica.
« Elevator buttons and morning air,
strangers’ silence makes me wanna take the stairs:
if you were here we’d laugh about their vacant stares,
but right now, my tongue is theirs.
Seems like there’s always someone who disapproves:
they’ll judge it like they know about me and you.
And the verdict comes from those with nothing else to do:
the jury’s out, but my choice is you »
Un piccolo testo della mia nuova canzone, scritta da me. Appena finita di cantarla insieme alla mia chitarra. Alzai lo sguardo, il mio insegnante e gli altri membri, battevano le mani. Sorrisi stampati in faccia. Ecco perché amo far parte di questo club insieme a queste persone. 

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Capitolo 3
*** Sorpresa! ***


Tutto quello che succedeva all’interno del club,piccoli gesti, era tutto una soddisfazione per me. Mi bastavano poche parole e pochi sorrisi per avere una bella giornata.
 
‘ Come sono andata? ‘ di solito facevo sempre questa domande con tono un po’ insicuro, anche se dalle loro facce, si capiva tutto.
 
‘ Non lo chiedere mai più, cara ‘ questa era la solita risposta che dava il maestro.

Il ritorno a casa dopo le prove, erano sempre piacevoli. Entro a casa, mamma era solita ad aspettarmi e fare due chiacchiere. E’ fatta così.

‘ Tesoro ! ‘

‘ Ciao mamma! ‘

‘ Come sono andate le prove? ‘

‘ Come sempre ‘  nel mio vocabolario vuol dire MAGNIFICAMENTE BENE.

‘ Bene. Ho un regalo per te. Chiudi gli occhi ‘

Obbedì. Mi stava portando nel garage. Sapevo la casa e intuivo un po’ dov’ero toccando oggetti e quant’altro.  Lei aveva le sue mani calde nel mio viso. Ero tanto curiosa di sapere cos’era!
 
‘Apri pure ‘
Scoprì gli occhi. Non ci potevo credere! Un mini studio di registrazione! Ricordo che da piccola lo desideravo così tanto dopo aver imparato a suonare la chitarra e aver composto la mia prima canzone. Magicamente, tutti i miei desideri, piano piano, si stavano realizzando. Abbracciai la mamma. Sorrideva come una matta, e io dopo di lei. Iniziai a toccare tutto e ovviamente a provare la mia prima registrazione. Ora ero più decisa che mai sul lavoro che volessi fare da grandi, non un ‘ lavoro ‘ qualunque, il mio sogno. 

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Capitolo 4
*** Mini-concerto. ***


Nuovo giorno. Le giornate non potevano andare meglio di così. Provavo tutti i giorni a registrare, registrare e registrare. Non avendo una band per la base, registravo solo con la mia chitarra.
Avevo intenzione di fare un DEMO con delle mie canzoni. Era una scelta davvero difficile. Volevo che tutti scoprissero del mio dono, della mia voce, della mia passione. Avevo molti impegni, di solito il fine settimana mi esibivo con due o tre canzoni in qualche locale. Non ho mai avuto la fortuna di aver presente qualcuno con una casa discografica.

Era finalmente arrivato il fine settimana! Ero sempre eccitata ed emozionata per questo. La giornata era sempre la stessa il Venerdì:  a casa, uscire con mia mamma e solite cose.
Era già sera. Non ero molto in ansia, ma molto felice. Di solito nei locali c’era un piccolo palco, se suonavi lo sgabello e il microfono con l’asta. Il ‘pubblico’,( in molti di solito neanche ti ascoltavano, altri si congratulano con te) stava seduti al tavolo con amici o qualche familiare.
Indosso uno dei miei vestitini. Semplici. Lascio i capelli sciolti e indosso scarpe basse. Prendo la mia cara chitarra e insieme ai miei genitori, ci dirigiamo nel backstage del locale.
Entro in scena con una bel sorriso tenendo la chitarra stretta stretta. Mentre raggiungevo lo sgabello, ero accompagnata da un applauso. Era bello sentire tutte quelle mani e occhi puntati su di me.

‘ Grazie mille *con un mega-sorriso*! Sono molto felice di essere qui, ancora una volta, ad esibirmi per voi. Sono molto grata a tutto questo ‘

La gente sembrava interessata.

‘ Questa è una nuova canzone che ho scritto alcuni mesi fa, mi è molto al cuore e non posso non cantarla a voi. Questa è COLD AS YOU’

« You have a way of coming easily to me 
And when you take, you take the very best of me 
So I start a fight cause I need to feel something 
And you do what you want cause I'm not what you wanted ..»

Mi stavo divertendo, come sempre d’altronde. Mamma cantava e papà teneva il ritmo con le mani. E’ così bello avere il supporto dei miei genitori.

‘ Sono così felice, grazie mille. La prossima canzone, come sempre è stata scritta da me, ed è STAY BEAUTIFUL ‘
 
«Corey's eyes are like a jungle 
he smiles, it's like the radio 
he whispers songs into my window 
in words nobody knows 
there's pretty girls on every corner 
that watch him as he's walking home 
saying, does he know 
will you ever know 

CHORUS 
you're beautiful 
every little piece, love, don't you know 
you're really gonna be someone, ask anyone 
when you find everything you looked for 
i hope your life leads you back to my door 
oh but if it don't, stay beautiful »


L’ultima corda finisce di vibrare. Alzo il viso con un mega sorriso. La miglior serata di sempre. Per me era sempre in dispiacere scendere da quel palco, anche se piccolo, ma per me non aveva importanza. L’importante è scrivere e cantare finché posso. Non sprecherò questa opportunità. 

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Capitolo 5
*** Iniziamo. ***


Il mio Demo era pronto. Avevo finito di registrare, scrivere e trovare accordi. Era tutto così magnifico. Mi preparo, sapevo già che sarebbe stata una giornata faticosa. Ormai il mio obiettivo e pensiero, era solo quello di poter cantare. Non so dove ho letto o quale sia la pazzia che stia per fare, ma, mamma oggi mi avrebbe portato in qualche locale ad esibirmi, lasciare il mio Demo e andare in qualche casa discografica. Ero pronta a tutto. Anche ad un no. Volevo trovare una casa discografica dove mi avrebbero lasciata libera, senza pesi addosso, senza problemi. Insomma, lasciar desiderare spazio alla mia espirazione.

‘ Pronta? ‘

Che domande!

‘ Si, mamma. Andiamo ‘

Il mio demo era composto da 11 testi. Tutti molto personali. Il mio genere era il COUNTRY. Già, proprio quello. Sin da piccola me ne innamorai e capii subito che genere avrei voluto fare. Ma non il ‘country’ che fanno tutti, qualcosa di diverso. Che lascia le persone senza parole, anche gli artisti. Qualcosa di grande. Di magico. Un po’come una fiaba.
Entro in macchina un po’agitata, ma non so chi, ma qualcuno mi aveva detto che l’agitazione porta dei bei risultati. Prima fermata in un piccolo e conosciuto locale. Speravo che ci fosse qualche discografico, chissà, forse sarà messo tra la folla e non dice del suo lavoro. Non sapevo ancora bene come funzionava, ma l’avrei imparato e saputo presto.

‘ Lei è una bellissima ragazza. Alta, bionda, talentuosa. Taylor Swift.’

Ecco come mi avevano presentato sul piccolo palco. Entro con un bel sorriso, sempre con la chitarra e mi sedetti come sempre nello sgabello.

‘ Grazie mille. Questa è una canzone scritta da me, Tim McGraw. Spero vi piaccia ‘

« He said the way my blue eyes shined 
Put those Georgia stars to shame that night 
I said: "That's a lie." 
Just a boy in a Chevy truck 
That had a tendency of gettin' stuck 
On backroads at night 
And I was right there beside him all summer long 
And then the time we woke up to find that summer gone 

But when you think Tim McGraw 
I hope you think my favorite song 
The one we danced to all night long 
The moon like a spotlight on the lake 
When you think happiness 
I hope you think that little black dress 
Think of my head on your chest 
And my old faded blue jeans 
When you think Tim McGraw 
I hope you think of me  »

Non c’erano molte persone, ma non mi importava molto.

‘ Grazie mille. Spero che vi sia piaciuto, ho messo il cuore a scriverla. Questa è una copia del mio disco che ho personalmente creato da sola con una chitarra e una penna ‘ sorriso tenendolo in mano.

Continuo:
 
‘ Voglio davvero raggiungere il mio sogno. ‘
 
Non so perché, ma dire cosa penso e come ho creato qualcosa, era bello. Specialmente dirlo a persone sconosciute, e chissà se sarei diventata famosa, sarebbero diventati miei fan.

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Capitolo 6
*** Big Machine Records. ***


‘ E’ arrivata una lettera per te ‘

Era mamma che gridava dalla scala. Scendo immediatamente sotto e leggo la lettera. Questa lettera è stata mandata dalla BIG MACHINE RECORDS, dicevano che volevano fissare un appuntamento per parlare. Non so chi siano, ma per mandare una lettera, è importante, almeno per me.
Mi preparo. L’appuntamento era in un locale davvero carino.  Ero un po’ ansiosa, ma con il mio sorriso esco via di casa e mi incammino verso il locale dove prendo posto.

Due persone adulte vestiti bene ed eleganti mi strinsero la mano:

‘ Noi siamo della Big Machine Records. Siamo davvero contenti di conoscerla signorina Swift ‘

‘ Piacere mio. In realtà cos’è la BMR? ‘

‘ Una casa discografica ‘

A quelle parole il cuore iniziò a battere forte e gli occhi diventarono lucidi. Avevo un sorriso di 360°.

‘ Mio dio’

Quelle furono le mie uniche parole. Sorpresa.

‘ Non abbiamo una casa discografica. Vogliamo aprine una nuova. Se accetti sarai la nostra prima artista ‘

Non sapevo che dire.

‘ Abbiamo assistito al tuo piccolo concerto. Vediamo la tua grinta sul quel palco. I tuoi testi ci sono piaciuti davvero molto, per avere 17 anni, sei bravissima! Noi vogliamo assolutamente averti con noi ‘

‘ Non sono molto preparata a questo, ma.. Come mi lascerete lavorare? Non voglio che qualcuno mi stia addosso o che mi dica cosa fare ‘
‘ Ti assicuriamo che non ti staremo tra i piedi in studio. Ti daremo qualche consiglio, ma dovrai essere indipendente. ‘

‘ Accetto. ‘

Scusate se è molto corto, ma non ho avuto molto tempo.

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