Realtà Multipla

di aokiba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo1 ***
Capitolo 2: *** Da uno a due, individui da sfamare! ***
Capitolo 3: *** Mafia, Assassini e ora Pirati, meglio mangiarsi la pizza. ***



Capitolo 1
*** Capitolo1 ***


CAPITOLO 1

 

Korinne stava tornando da scuola in bici: come molti altri studenti, sembrava quasi una lepre in fuga per il modo così deciso e rapido di scappare da quell'edificio antico e ormai consunto che la teneva prigioniera per cinque lunghe ore ogni giorno. Ore che, tra l'altro, erano per lei totalmente sprecate, considerando che non seguiva una lezione che fosse una dall'inizio dell'anno scolastico, e sopravviveva leggendo un paio di volte i libri di testo il giorno prima di compiti o interrogazioni. Aveva un sei spiaccicato, talvolta un sette o otto per le materie che le venivano più istintive o preferiva, ma non se ne curava: erano anni ormai che considerava la scuola solo un mezzo per raggiungere “qualcosa di più in alto”, come diceva lei.

Fatto sta che come ogni giorno all'una stava tornando a casa, veloce come la luce e pronta a lanciarsi in emozionanti viaggi mentali col computer: era un'amante delle storie, e libri e computer erano la sua fonte di salvezza dalla vita reale. All'improvviso, mentre lasciava passare degli studenti sulle strisce pedonali, un insolito individuo catturò la sua attenzione dall'altra parte della strada: era un ragazzo non troppo alto, dai capelli color turchese e dai vestiti alquanto stravaganti, e a lei molto noti. Un cappello a forma di rana gli copriva interamente la testa, e una giacca bianca e nera che gli arrivava fino a sopra il ginocchio copriva buona parte dei pantaloni scuri e attillati che indossava.

Per qualcuno avrebbe potuto essere semplicemente un tipo strano, magari qualcuno da cui tenersi alla larga. Per altri sarebbe stato riconosciuto come un ottimo cosplayer, ma non c'erano fiere in quei giorni e il modo con cui il ragazzo si guardava attorno, confuso e con lo sguardo perso tra la gente, era conferma dell'unica ipotesi che ebbe il potere di arrestare all'istante la bici di Korinne, farle attraversare la strada e farle raggiungere il ragazzo con gli occhi pieni di speranza. Questi si voltò per identificare l'origine di uno sguardo tanto intenso e si trovò faccia a faccia con lei.

Sì: anche i suoi occhi erano turchesi, e dei triangolini neri alla base lo identificavano per quello che era. Solo il vero, unico e reale Fran avrebbe potuto essere così perfetto.

-Sei davvero Fran?-domandò Korinne a brucia pelo, fissandolo con decisione. L'altro annuì.

-Sei il vero Fran?-domandò ancora Korinne, fissandolo con più decisione ancora. Anche stavolta l'altro annuì.

-Il guardiano della nebbia dei Varia, assassino illusionista, preso di mira dai coltelli di Belphegor?-domandò nuovamente Korinne, avvicinandosi e concentrando il suo sguardo persino più di prima.

-Ci conosciamo?-fece lui, in una lingua che non poteva essere l'italiano, eppure doveva esserlo, perché la ragazza capì perfettamente. Lei scosse la testa -Io ti conosco, ma tu non puoi conoscermi- spiegò -perché tu non sei di questo mondo- disse, diretta come sempre.

Fran piegò la testa di lato, confuso ma allo stesso convinto di quello che lei aveva detto-questo spiegherebbe molte cose. Quindi lei chi è senpai?-

-Mi chiamo Korinne, piacere- fece lei con un gran sorriso stampato in viso mentre allungava la mano per stringere quella dell'illusionista, che dopo qualche istante di riflessione decise di stringergliela.

-E come mi conosce, Kori-senpai? ..Significa che tutti in questo mondo mi conoscono?-domandò Fran, curioso.

-No, no.. anzi, credo ti conoscano in pochi.. Tu sei.. In questo mondo, sei un personaggio di un anime- spiegò ancora la ragazza.

-Un anime.. capisco. ..Kori-senpai, posso stare da te? La gente continua a guardarmi come se fossi un fenomeno da baraccone-poi ci pensò e aggiunse -finché non scopro come tornare indietro, s'intende-

Ecco, fu questo il principale motivo per cui la gente vide un ragazzo con un cappello da rana girare per la città e scomparire in una casa, e fu sempre questo il motivo per cui, passando davanti a quella stessa casa, la gente cominciò a sbirciare verso le finestre con curiosità. Ma forse questo fu anche dovuto alle insolite manifestazione che vi apparivano attorno: insomma, chi aveva mai visto una tigre del bengala zampettare svogliatamente in un giardino di città e improvvisamente scomparire attraverso un albero? Era piuttosto normale, che la gente fosse incuriosita.

Fu anche piuttosto normale che dopo alcuni giorni la gente cominciasse ad esserne allo stesso modo spaventata e prendesse a tenersi alla larga dall'abitazione, con grande sollievo dei due inquilini.

-Kori-senpai, la gente del tuo mondo si spaventa per cose così banali? Come fate a sopravvivere se una squadra di assassini vi attacca?-

-In realtà credo sia più la nostra città che è una specie di oasi pacifica, più o meno, ma sai gli assassini qui da noi non materializzano bestie feroci- sospirò la ragazza, da giorni costretta a sopportare le occhiate strane della gente quando usciva di casa per andare a scuola: fortunatamente era quasi finita la scuola, e l'arrivo di Fran (in qualunque modo fosse avvenuto) aveva avuto un buon tempismo.

-Che si mangia oggi senpaaai?-brontolò Fran, comodamente disteso sul divano-Sa che tra i Varia per avere il divano ci si deve scannare a vicenda? Per la poltrona no, quella è del Boss e se uno ci si avvicina soltanto rischia di saltare per aria-spiegò tranquillamente. Era piuttosto sorprendente come quel ragazzo dicesse qualunque cosa come se fosse assolutamente normale e logica. Prendeva persino le sorprese di quel nuovo mondo come se fossero state parte della sua vita da sempre, e se ne fosse semplicemente scordato. Ecco, non si poteva dire che non avesse sentimenti, ma certamente non manifestava i suoi stati d'animo con espressioni del viso o del corpo, e tanto meno con variazioni nel tono della voce.

-Ho ordinato al cinese-lo informò la sua ospite-preparati a usare le bacchette!-esclamò poi con entusiasmo. Entusiasmo che si manifestò nel ragazzo con l'esclamazione -Sìì, bacchette~ - completamente priva di tono. Korinne, abituata a sua volta a non manifestare pubblicamente i suoi stati d'animo, non ne era per nulla infastidita, e anzi, era felice di avere qualcuno che le somigliasse così tanto, per quanto la superasse di gran lunga in quella loro comune abilità. Ah, ma ovviamente non lo dava a vedere.

-Ah, Seeenpaaai~ hanno suonato alla porta-comunicò il ranocchio, sentendosi dare come risposta l'espressione -Vai tu rana, vero?- che Korinne aveva acquisito da Belphegor e ormai utilizzava frequentemente. Fran si diresse svogliatamente alla porta, il denaro in mano, e recuperò il loro pranzo.

-Certo è difficile capire perché tu sia diventato reale per questo mondo-commentò la ragazza mentre un involtino sfuggiva abilmente alla sua presa che lasciava alquanto a desiderare -hmpf- borbottò lei scocciata, infilzandolo con una bacchetta senza curarsi dello sguardo perplesso di Fran. Lui non rispose, limitandosi a guardarla: l'aveva conosciuta abbastanza in quei giorni per capire che aveva già un'idea in mente. -In fin dei conti però la fantasia deve pur venire da qualche parte, no?- aggiunse infatti lei -Gli scrittori, i mangaka.. potrebbero essere persone in grado di “vedere” all'interno di altre realtà e, senza sapere che sono persone e storie reali le raccontano come storie inventate... Dopotutto si dice che ogni storia ha un fondo di verità, no?-

-Non valeva per le leggende senpai?-

-..Non ricordo, ma ad ogni modo mi pare una spiegazione plausibile, no?-

-E allora perché così all'improvviso sono finito qua?-

-..Ok so che è un'ipotesi assurda ma..-

-..Anche quella di prima lo poteva sembrare-

-..ma potrebbe essere che quando a due persone di realtà diverse viene in mente questa stessa ipotesi, essendo un punto di contatto tra due realtà diverse, si apra una qualche specie di portale e tu potresti esserci passato attraverso..-proseguì lei, incurante dell'interruzione.

Fran tacque, pensieroso-Sembra fantascienza, senpai- disse infine-ma se così fosse tutto avrebbe senso. Abbiamo altre realtà comuni, ovviamente, ma sono principalmente dal punto di vista oggettivo, potrebbe essere che le nostre realtà siano di stampo simile ma varino per differenti aspetti le une dalle altre. Ma se io e lei stiamo pensando a questa ipotesi, ed io sono qui..-

-..Sei un ulteriore punto di contatto con la tua realtà, ciò significa che il “portale” da cui sei arrivato dovrebbe essere ancora aperto.. e che altri potrebbero arrivare!!-concluse Korinne, rischiando di strozzarsi con un pezzo di pollo.

Tacquero per un istante mentre finivano di consumare il pasto. Poi si alzarono entrambi e andarono a piazzarsi sul divano davanti alla televisione facendo un po' di zapping tra i canali.

-Senpai-

-Hm?-

-Vedo che anche tu non sai cosa fartene di questa verità che abbiamo scoperto-

-Hm.-





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Ok saaalve, micro angolino d'autrice giusto per avvisare di qualche cosa u.u
Prometto che non mi dilungo troppo eh! °°
Allooora.. sì, beh prima di tutto non so con quale frequenza pubblicherò i capitoli, per due motivi principali:
1 al momento (20 maggio 2013 owo) ho scritto solo questo primo capitolo (tan tan taaaaaan *parte musichetta catastrofica*)
2 non ho la più pallida idea di dove andrà a finire questa storia (*la musichetta si spegne come una radio rotta*)

però l'idea mi piace e proverò a ricavarne qualcosa di carino ^^

PS: se volete vedere qualche personaggio o avete idee da proporre sono ben accette insieme alle critiche e alle recensioni (recensioni? recensioni?! ahahaha *sclero time*) se conosco il personaggio sarò felice di provare a inserirlo :3 bye byee

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personaggi inseriti e provenienza:
Fran -Katekyo Hitman Reborn (Tutor Hitman Reborn)
Korinne (personaggio inventato)

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Capitolo 2
*** Da uno a due, individui da sfamare! ***


Era passata almeno una settimana dalla loro brillante deduzione sulle realtà parallele, ma ancora nessuno strano personaggio aveva deciso di manifestarsi al loro cospetto, tanto che Korinne cominciò a ritenere la sua teoria frutto di una fantasia troppo fervida. Quale, effettivamente, era la sua.
-Forse sono semplicemente troppo stupidi per pensare a una teoria così geniale Kori-senpai-suggerì il ragazzo dai capelli color del mare facendo rotolare il proprio cappello sul pavimento -D'altronde Bel senpai è ritenuto un genio nonostante l'unica cosa che fa sia appiccicare coltelli alla gente e diventare un vampiro quando vede il sangue~-
-O forse non sono abbastanza pazzi. Non crederai mica di essere tu il genio, rana?- sbottò lei, riposizionando i birilli di gomma che l'altro aveva buttato giù -Questo Bowling alternativo non mi diverte, e abbiamo finito le scorte di mais tostato. Suggerisco di uscire di casa- esclamò, stiracchiandosi e indossando le scarpe in pochi istanti.
-Bene, buona caccia Kori-senpaaai~- fece l'altro senza accennare ad alzarsi.
-Sai bene che con "suggerisco" intendo muovi il fondoschiena e seguimi, rana.- fece invece lei, fissandolo con aria contrariata in attesa che si mettesse il cappello e la precedesse fuori dalla porta.
Fran sbuffò un po', ma si rassegnò a seguirla -Posso fare qualche illusione finchè siamo in giro~?- domandò con scarso entusiasto, derivatagli dal prolungato distaccamento da una superfice morbida.
-No-
-Ma..-
-Ho detto no-
-...-
Korinne chiuse con forza il cancello malandato e si precipitò a passo spedito verso i negozi del centro, gli unici forniti della rara e paradisiaca speranza, e senza nemmeno attendere di essere raggiunta, si fiondò all'interno del primo di questi.
-Posso aiutarti?-domandò la cordiale commessa, sorridendole.
A Korinne vennero i brividi nel vedere la quantità industriale di trucchi che alloggiava sul viso della povera donna: se avessero pagato l'affitto di un solo giorno, probabilmente sarebbe stata ricca. E se li avesse tolti probabilmente sarebbe stata due volte più leggera, ragionò mentre esponeva la sua necessità all'altra.
-Mais tostato? Non credo ne abbiamo.. No, abbiamo smesso di acquistarlo..- rispose quella, causandole un probabile attacco di cuore a scoppio ritardato che avrebbe probabilmente avuto effetto in tarda età, quando, rugosa e china su qualche manga, avesse ricordato lo struggente evento.
Uscì a passo di marcia e s'infilò nel negozio successivo, scoprendo con enorme dispiacere che era passato alla sola vendita di pane, affettati e latticini.
Il negozio di frutta non vendeva frutta secca, ma verdura sì.
Il tutto-a-un-euro all'angolo non aveva cibo.
Al cinema non davano Evangelion.
In fumetteria 07 Ghost non era ancora uscito.
E al supermercato, avevano finito il mais tostato.
-Senpai~ Non è meglio andare a casa? Tra mezz'ora inizia The Big Bang Theory e non voglio perderlo~-protestò l'illusionista nel vederla incamminarsi in un'altra direzione.
-Shh, non è per il mais stavolta..- rispose lei, improvvisamente concentrata su qualcosa: stringeva gli occhi come per distinguere qualcosa di cui non era sicura e, le labbra incurvate nel tentativo di connettere le idee, si avvicinava al marciapiede dal lato opposto della strada, seguita dal ragazzo piuttosto confuso e perplesso.
-Senpai?-la richiamò di nuovo, senza ottenere risposta.
Korinne si era avvicinata silenziosamente a un ragazzo con un cellulare alquanto insolito fra le mani: lo teneva puntato verso un uomo e ne seguiva ogni passo digitando qualcosa, come se fosse una qualche sorta di detector.
-Hai intenzione di fissarmi ancora a lungo?- domandò il loro obiettivo con tono allegro, mentre abbandonava la sua attività per voltarsi a guardarli incuriosito -Ah, tu devi essere un tipo particolare!- esclamò nel vedere Fran.
-Geniale, da cosa l'hai dedotto? Dai capelli color acqua marina, il cappello a forma di rana o lo sguardo vitreo da apatico perenne?-sbottò Korinne, chiaramente offesa per non essere stata interpellata.
L'altro alzò le spalle mettendosi il cellulare in tasca, mentre Korinne riprendeva a parlare, con più garbo -Fran, fagli un discorso introduttivo su questo mondo, è come te, si chiama Sharnock ed è membro di una brigata di assassini-ordinò la ragazza, destando con quella frase l'interesse di entrambi i suoi interlocutori.
-Come lo sai?- domandò Sharnock.
-Come vuole senpai- rispose Fran: si girò verso l'altro, superandolo in altezza grazie solo al suo odiato cappello, e alzò un dito con aria saccente -Benvenuto Sharnock senpai, questa non è la sua realtà originale, ma un'altra, che probabilmente le apparirà meno degna di interesse proprio come è persa a me. La nostra teoria, che tu dovresti in qualche modo già conoscere, è che il passaggio fra realtà si apra nel momento in cui due di esse ottengono caratteristiche in comune, quali nel nostro caso, questa stessa opinione che si è aperta la via nelle nostre menti. Questo è quanto, le auguro un buon soggiorno.- Sharnock rivolse a Korinne uno sguardo perplesso, come se ritenesse Fran pronto per un manicomio, ma la ragazza annuì per confermare le parole del compagno.
-Quindi... Non sapete ancora come si può tornare indietro?-
I due ragazzi scossero la testa.
-Cavoli.. Kuroro dovrà aspettare ancora un po', temo..-
-C'è la possibilità che anche lui raggiunga questo luogo-s'intromise Korinne.
-Prego?-
-Se finisse anche lui qui, le catene di Kurapika si spezzerebbero, non potendo connettersi al loro ideatore ..oppure tirerebbero il kuruta con loro, ma ne dubito.-
-Sarebbe utile-
-Già. Peccato. Che.Non. Sappiamo. Come. Si. Fa.- sbottò Korinne con aria stizzita mentre riprendeva a guardarsi attorno alla ricerca del suo spuntino pomeridiano.
-senpai, The Big Bang Theory comincia~- fece Fran, agitandosi d'un tratto.
-La che cosa?- domandò Sharnock nuovamente confuso.
-E' una serie televisiva, una di quelle cose per cui questo mondo può continuare a servire~-spiegò il ragazzino trascinando via Korinne.
-Ah! Aspettatemi!- Sharnock dovette rincorrerli, perchè ci sono casi in cui persino una rana apatica può dimostrarsi determinata, e la sua serie preferita era evidentemente uno di quei casi: trottò(?) verso casa come un fulmine e non si fermò prima di aver acceso la televisione a tutto volume.

Inutile dire che, catapultato dalla frenesia di Fran in quella casa, Sharnock decise di stabilirvisi a sua volta sino a variazioni nel corso delle realtà.

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Zalve~
Ehm, si diciamo che è passata qualche era dal primo capitolo, ma .. come dire..
1 mi ero scordata dell'esistenza di questo crossover è_é
2 in ogni caso non avevo ispirazione per iniziarlo a rotta di capo come oggi
3 buongiorno, oggi ce l'ho fatta :D

sì, non succede nulla di che, ma siamo ancora gli inizi, voglio dire.. qualcosa dovrà pur succedere più avanti.
Credo.

Personaggi in questo capitolo:
Korinne(personaggio inventato)
Fran(Kateko Hitman Reborn)
Sharnock/Shalnarck(HunterxHunter)

ribadisco che se volete veder spuntare qualche personaggio basta chiedere e apparirà dal nulla(?)
Aokiba~

 

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Capitolo 3
*** Mafia, Assassini e ora Pirati, meglio mangiarsi la pizza. ***


Sharnock aveva preso possesso del soggiorno più o meno quanto Fran, interessato alla gloriosa collezione di videogiochi che Korinne aveva potuto accapparrarsi tramite comics e mercatini.
I due ragazzi andavano curiosamente d'accordo nonostante avessero caratteri completamente diversi, e talvolta Korinne si sentiva persino esclusa, fatto che la turbava al punto da rinchiudersi in camera fino a quando uno dei due se ne accorgeva: per sua fortuna entrambi gli ospiti erano piuttosto incuriositi dalla sua persona, che li conosceva alla perfezione e si dimostrava testarda e sfrontata nonostante fosse palesemente consapevole dei loro poteri.
Una volta Sharnock aveva provato a controllarne i movimenti attraverso il nen per farsi cucinare la cena, ma aveva dovuto rassegnarsi all'idea che non era possibile quando l'altra, pur di non essere controllata, si era opposta non tanto con la forza ma restando immobile dove si trovava: lo schermo del cellulare con cui la controllava gli aveva dato la parola ERROR e si era resettato senza alcun risultato.
-Vittoria.- aveva constatato la ragazza facendo il simbolo della vittoria con le mani-Fuori dal tuo mondo sei più debole del previsto- aveva commentato poi, come per rassicurarlo.
Sharnock sapeva benissimo che non era così: conosceva il suo potere a sufficienza per confermare che non era cambiato, tanto meno era diminuito: il problema era proprio Korinne e il suo mondo.
La sua realtà doveva aver in qualche modo compensato la totale assenza di poteri fuori dalla norma con un'eccezionale resistenza a questi ultimi, o forse tale caratteristica faceva parte proprio di quella mancanza, fatto sta che Korinne era scarsamente soggetta sia al suo controllo che alle illusioni di Fran.
-Senpai.. Sono tutti come te gli esseri di questo mondo?-domandò una volta l'illusionista, mentre mangiavano una pizza; Sharnock si voltò verso l'altra incuriosito anch'egli.
-Come me? Perchè? Come sono io?- domandò invece lei, perplessa, mentre si innervosiva per la mozzarella troppo filante-Argh, dannata mozzarella staccatiii- sbottò alzandosi sulla sedia per allungarla e spezzarla, inutilmente.
-No...... Nulla senpai, lasci perdere...- rispose l'illusionista, decidendo che non voleva saperne di più sulle persone di quella realtà: se fossero state tutte così ci sarebbe stato da preoccuparsi parecchio.
Ecco fu più o meno in quel momento che qualcuno suonò alla porta.
E fu subito dopo quel suono che i tre si impietrirono guardandosi sorpresi e confusi-Cos'era quello?- domandò Sharnock.
-Sembrava un suono di campana-
-Era un campanello-
-Un campanello? Intende il campanello senpai?-
-...- Si guardarono ancora, più perplessi di prima, poi si precipitarono di corsa verso la porta, la pizza ancora in mano e spintonandosi a vicenda-VADO IOOOOO- Korinne li superò entrambi in curva scinvolando abilmente sul marmo del corridoio.
Il filamento di mozzarella della sua fetta di pizza li superò in volo seguendo la sua proprietaria e allungandosi ulteriormente, mentre i due sgranavano gli occhi stupefatti.
Korinne tossì e aprì la porta con un'espressione seria dipinta in volto-Sì?- domandò, trovando un uomo di mezz'età che accompagnava due giovani uomini-ehm.. ecco... ho sentito che tutte le persone strane finora apparse sono venute qui, quindi ho pensato di accompagnarvi anche costoro...- balbettò il più anziano, nervoso -...Certo, grazie mille- fece Korinne confusa, facendo entrare i nuovi arrivati con riluttanza e attendendo che l'altro se ne andasse per voltarsi verso i due con un'indecifrabile espressione in viso.
-Che cosa ci fa Sanji qui?!-sbottò non appena la serratura fu scattata-Law è plausibile, potrebbe aver fatto un ragionamento sufficientemente evoluto, ma Gambanera?!?-
-Ah.- esclamarono Sharnock e Fran che durante il loro soggiorno si erano documentati in manga e affini(ovviamente non sui propri)-One Piece?- domandò il primo ricevendo la conferma del secondo.
-Dove siamo?-domandò Trafalgar Law con calma irreale, come suo solito -Ottima domanda..- commentò Sanji accendendo una sigaretta e ricevendo un calcio volante in pieno viso-NON SI FUMA IN CASA-
-Korinne fa le regole, sua è la casa, sua è la realtà e sua è la reggenza per tutti i secoli dei secoli. Amen- informò Fran con un velo di sarcasmo che Korinne non mancò di notare, scoccandogli un'occhiataccia.
La ragazza fece una rapida introduzione come aveva fatto Fran per Sharnock, poi decise che era giunto il momento di dare delle vere regole-Regole: primo. Quando io sono sotto la doccia, TU sei in cucina. Quando è orario pasti, TU sei in cucina. Quando devi fumare, TU non sei in casa. E la mia stanza è offlimits- disse al cuoco biondo, che aveva fama di essere un pervertito.
-Secondo, le stanza e gli oggetti non cambiano posizione senza il mio permesso. ...E lo stesso vale per le mie parti del corpo.- disse poi rivolta a Law.
-Terzo e Quarto- guardò Sharnock e Fran -si può sapere che ci fate voi due ricoperti di mozzarella?- domandò.
-Signorina non mi permetterei mai di introdurmi nel bagno mentre tu sei sotto la doccia, per chi mi hai preso?- s'intromise Sanji avvicinandosi a lei e mettendole il braccio attorno alle spalle-Piuttosto se volessi un compagno con cui passare le tue giornate io..- non fece in tempo a finire che Sharnock, preso il controllo del suo corpo, lo fece staccare -Mi spiace amico, ma Kori non si tocca, è il nostro biglietto di ritorno per la realtà- fece con sguardo omicida, tanto atipico nei suoi occhi.
-Wow. Che bello sapere che posso essere ancora usata da qualcuno.- fece lei con entusiasmo tanto falso da essere palese -Non prendertela Kori, ma non si può dire che tu sia questo gran talento, tuttavia in qualche modo finiamo tutti qui, è impossibile non doverti sfruttare- spiegò.
-Ha ragione Kori-senpai~ per quanto io non desideri affatto tornare tra i Varia a farmi accoltellare-
Ma Korinne se n'era già andata a finire la pizza: non aveva voglia di ascoltare quei discorsi: era già fin troppo consapevole di quanto fosse inutile, non serviva che dei personaggi immaginari divenuti realtà glielo ricordassero.
Peccato, che non avesse tenuto conto del fatto che quegli stessi personaggi che volevano sfruttarla erano anche incuriositi dal suo modo di reagire piuttosto inconsueto.
Se se ne fosse accorta si sarebbe ricordata anche di dire che non voleva essere partecipe dei loro esperimenti.

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Tan taaaan, sorpresa! Nuovo capitolo(penoso come sempre)!

Allowa:
Trafalgar Law, Sanji(One piece)
Sharnock(Hunter x Hunter)
Fran(Katekyo Hitman Reborn)
Korinne(inventato)

Tranquilla Laura, non ho scordato Kuroko u.u
Ribadisco, so che il  capitolo non ha senso, fa pena, e ha una conclusione un po' tanto deprimente(stona col resto =_=) ma così è uscito e così rimane, per ora. Poi chissà, magari era tutto un sogno u.u(?)

Aokiba

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