He is the danger.

di Philofobia_Love u
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** London.. ***
Capitolo 2: *** Who are those guys? ***
Capitolo 3: *** The Friends Of My Brother. ***
Capitolo 4: *** Oh Liam,you're amazing. ***
Capitolo 5: *** Harry,i hate you. ***
Capitolo 6: *** I Like Him? ***
Capitolo 7: *** Baby.. ***
Capitolo 8: *** Alex,David is not for you. ***
Capitolo 9: *** Telephone number.. ***
Capitolo 10: *** Mark.. ***
Capitolo 11: *** Everyone can love.. ***
Capitolo 12: *** I Would Like Someone Who Really Love Me And You Do Not Do It. ***
Capitolo 13: *** Love Will Remember.. ***
Capitolo 14: *** Can I? ***
Capitolo 15: *** -Party..- ***
Capitolo 16: *** -It is not the true- ***
Capitolo 17: *** A dinner with in-laws ***
Capitolo 18: *** -I have a question: i love him?- ***
Capitolo 19: *** -Shopping Center- ***
Capitolo 20: *** We have something and that something like both ***
Capitolo 21: *** You are mine. ***
Capitolo 22: *** Stars.. ***
Capitolo 23: *** No,you can not be you. ***
Capitolo 24: *** You can't hurt me. ***
Capitolo 25: *** Alisten.. ***
Capitolo 26: *** I love you ***
Capitolo 27: *** Soulmate.. ***
Capitolo 28: *** Are you pregnant? ***
Capitolo 29: *** Harry,stop it please. ***
Capitolo 30: *** Caveman ***
Capitolo 31: *** Sorry.. ***
Capitolo 32: *** You and I ***
Capitolo 33: *** Theme ***
Capitolo 34: *** The end.. ***



Capitolo 1
*** London.. ***


Chapter 1.

-London...-

 

Chiusi violentemente la porta,odiavo Londra e il suo tempo. Era un bella giornata,almeno fino a qualche minuto prima visto che,proprio quando uscii da scuola,decise di iniziare a diluviare. Ovviamente non avevo l'ombrello o qualsiasi altra cosa con cui ripararmi,così tornai a casa completamente zuppa. Nella piccola cittadina dove eravamo prima invece,era tutto perfetto. Il sole splendeva alto nel cielo e ogni mattina si poteva ascoltare il canto degli usignoli. Mi piaceva alzarmi presto e uscire con i piedi che sfioravano la terra,il prato pieno di rugiada che mi solleticava le caviglie,respirare aria nuova,pulita. Mi piaceva stringermi nel mio giacchetto caldo per il leggero venticello mattutino,guardarmi intorno e vedere gli uccellini che allargavano le loro ali,pronti a volare. Mentre li osservavo,mi sarebbe piaciuto essere uno di loro..avrei potuto volare via in ogni momento,sentirmi libera davvero. Dopo qualche minuto,il tempo si assaporare la nascita di un nuovo giorno,tornavo in casa e mi preparavo psicologicamente per andare a scuola.
Scossi la testa per scacciare quei piccoli ricordi che spesso tornavano nella mia mente e mi guardai intorno. Caotica,fredda e uggiosa,questa era Londra. Una di quelle città dove io,una ragazza semplice vissuta in un paesino dove si conoscevano tutti,non centravo nulla.
Inserii la chiave nella serratura e aprii la porta,bagnando quasi tutto il tappetino.
-Sta piovendo?-chiese mio fratello,anzi,il mio fratellastro,vedendomi. Quel ragazzo era davvero intuitivo..
-No,ho fatto un tuffo in piscina e ho dimenticato di togliere i vestiti.-risposi ironicamente mentre sfilavo le scarpe per non far arrabbiare mia madre,se le avessi lasciate ci sarebbero state le impronte ovunque.
-Cosa? E perché non mi hai invitato?-chiese alzando leggermente la testa dal cuscino del divano per osservarmi meglio. Spesso mi chiedevo se fosse così o se lo facesse per farmi arrabbiare,ancora non ho avuto risposta.
-Cambiando argomento,sai a che ora tornano mamma e Josh?-chiesi sfilando il giacchetto e posando la borsa a terra.
-No, però penso che ritornino verso le otto.-mi informò alzandosi per mettere le mie scarpe nella scarpiera. Ammetto che su alcune cose era molto ordinato e odiava vedere le scarpe davanti alla porta così quando io le toglievo,c'era lui che prontamente me le sistemava.
-Vado in camera per cambiarmi.-lo informai mentre salivo le scale,dovevo togliermi quei vestiti o mi sarei ammalata. Entrai in bagno con un paio di leggins e una felpa,mi cambiai e asciugai i lunghi capelli castano scuro che si erano leggermente bagnati. Presi i vestiti bagnati e scesi giù,avevo in mente un bellissimo scherzo per il mio adorato fratellino.
-Volevi venire in piscina? Non c'è problema,ti accontento subito.-sorrisi beffarda e gli lanciai i vestiti bagnati,sapendo che si sarebbe vendicato da lì a poco. Mi prese per la felpa e mi tirò a sé,facendomi cadere sul divano e strizzandomi addosso i vestiti pieni di acqua.
-Ma no,mi ero appena asciugata!-mi lamentai spingendolo leggermente per allontanarlo.
-Mi hai provocato..-si giustificò.
-Ora siamo pari eh..-dissi,aveva in serbo moltissimi scherzi per me e non volevo subirne altri,non quello stesso giorno almeno.
-Vedremo..-mormorò ghignando.
Mi rannicchiai accanto a lui,mi piaceva passare i pomeriggi chiacchierando o vedendo un film. Era il fratello che avevo desiderato da sempre ma che realmente non avevo mai avuto,è arrivato in un momento particolare della mia vita e mi ha aiutato molto avere il suo supporto in quel periodo,sentirlo vicino. Ammetto che quando lo conobbi all'inizio,non provavo moltissima simpatia nei suoi confronti. Mi sembrava sfacciato,maleducato,pieno di sé e davvero troppo,troppo arrogante. In realtà non si è rivelato tanto diverso da quanto mi aspettavo ma è riuscito a farsi voler bene,riusciva ad essere maturo quando ce n'era bisogno e mi ha sempre dato ottimi consigli. Mi ricredetti soprattutto quando cominciai a viverci insieme,viverlo giorno per giorno fece cambiare molto rapidamente la mia opinione. Ora scherziamo,ci stuzzichiamo a vicenda ma in fondo ci vogliamo bene.
Gli diedi un dolce bacio sulla guancia e sgattaiolai in camera mia. Entrandovi,i miei occhi caddero su uno dei tanti libri risposti sul mio scaffale. Amavo leggere,sin da quando ero bambina,mi trasportava in un mondo dove,di solito,tutto finiva bene. Mi piacevano i finali felice,sono così distanti dalla realtà che ci circonda..Raramente nel mondo di oggi le cose vanno come si vuole,come si desidera che vadano. Ci sono persone che si uccidono perché non riescono ad arrivare a fine mese,ragazzi e ragazze discriminati perché con un orientamento sessuale diverso dal nostro o perché considerano idolo una persona che per noi non lo è. Trovatemi qualcuno che la società accetta,è impossibile. La gente viene discriminata per il peso,per l'aspetto esteriore,per le proprie passioni..ormai ogni scusa è buona per insultare qualcuno e non farlo sentire abbastanza. Amo leggere perché i libri raccontano la realtà,con qualche bugia..bugie che però rendono il tutto migliore. I libri non raccontano delle discriminazioni,dei suicidi per mancanza di soldi o perché una persona è gay,del dolore che il popolo prova. Alla fine tutto si sistema mentre qui,nel mondo reale,non si sistema e probabilmente non si sistemerà mai nulla del tutto.
Oltre a leggere amo scrivere,è una delle mie più grandi passioni. Tendo ad essere molto silenziosa se non interpellata,timida e riservata. Ovviamente il mio carattere si stravolge se qualcuno mi insulta o fa si che io sia posta ad un piano più basso rispetto al suo. Nessuno può essere superiore a te,a ciò che sei perché nessuno può uguagliarti. C'è una sola me al mondo e nessuno può dirmi che non sono abbastanza per qualcosa. Decido io se esserlo o no,se migliorare o rimanere nella mia posizione. Amo scrivere perché tutto ciò che metto per iscritto su un foglio di carta bianco come le nuvole,mi rappresenta; amo scrivere perché le parole volano via,anche se a volte possono fare più male di quanto si pensi e in quel caso restano incise nella mente,nel cuore. Le parole vengono trascinate via dal vento della vita,vengono portate chissà dove mentre ciò che è scritto,resta per sempre. Amo scrivere perché riesco a mostrare una parte di me che,nella vita,mostro raramente. È difficile riuscire ad esprimersi del tutto davanti agli altri,hai sempre il terrore che non ti apprezzino,che qualcosa vada storto,che non ti accettino più per come sei,magari perché pensavano che fossi diversa. Non dico di aver imparato a fregarmene perché purtroppo non è così,però ammetto che non gli do così tanto peso come facevo prima. Non sto più male per loro,non penso di essere sbagliata per loro,assolutamente no. Io sono così,non voglio cambiare e nessuno può dirmi che non vado bene. Chi ha stabilito cosa va e cosa non va bene? La società? Beh,che si fotta. La televisione ci mostra ragazza in perfetta forma,perfettamente truccati e con capelli che farebbero invidia a chiunque..Ma quelle ragazze sono davvero così come ce le fanno vedere? Magari prima avevano dei problemi alimentari e ora soffrono di anoressia,magari devono truccarle in modo esagerato perché altrimenti non farebbero lo stesso effetto,magari hanno pochi capelli e hanno dovuto fare dei trattamenti per migliorarli,magari indossano una parrucca,magari ciò che ci mostrano non è esattamente come noi lo vediamo. Credo che la gente dovrebbe soffermarsi più su ciò che una persona può darti,in termini d'amore,di felicità,e non su cosa mostra. Tutti possono mostrare facilmente ciò che hanno ma poche persone riescono a mentire sui sentimenti,sono cose troppo superiore alla mentalità umana per riuscire a mentire. C'è chi ci riesce ma è davvero davvero difficile..
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussò violentemente alla porta e ovviamente io sapevo chi fosse quel qualcuno. C'era un unico energumeno che bussava con così tanta prepotenza e quello era mio fratello.
-Che diavolo vuoi?-chiesi seccata,odiavo essere interrotta mentre ero sovrappensiero o mentre leggevo un libro,soprattutto se il mio libro preferito.
-È pronta la cena-mi informò continuando a bussare con insistenza.
-Smettila di bussare,mi innervosisci-ordinai posando il libro sul letto e alzandomi per picchiarlo. Se il suo intento era quello di farmi arrabbiare ci stava riuscendo alla grande. Mi fiondai davanti alla porta e l'aprii così violentemente da farla sbattere.
-Hai finito?-chiesi scocciata mentre lui sorrideva beffardo. Odiavo quel sorriso,non prometteva niente di buono.
-Forse.-rispose. In una frazione di secondo mi ritrovai di nuovo bagnata,dalla punta dei capelli a quella dei piedi. Mi aveva rovesciato tutta l'acqua del vaso in testa.
-Sei un grandissimo stronzo!-esclamai dandogli una leggera spinta mentre lui rideva beato.
-Sorellina,ti conviene pulire,è tutto bagnato-si prese gioco di me indicando il pavimento ormai pieno d'acqua. Si voltò per scendere le scale ma si bloccò al quarto gradino circa,facendo marcia indietro.
-Oh,riempi quel vaso,i fiori stanno appassendo.-mi ordinò ghignando.
-Sei così simpatico,fratellino. Invece di continuare a fare l'imbecille,cosa che probabilmente ti riesce meglio dato che lo sei,perché non mi aiuti andandomi a prendere dei vestiti puliti?-chiesi nella speranza che il suo animo gentile e altruista si risvegliasse in quel sonno profondo in cui calato.
-Pensi davvero che sprecherò il mio tempo per prendere i tuoi vestiti? Non mi conosci ancora..-mormorò scuotendo il capo.
-Brutto bastardo che non sei altro,quando mi vedrai con un coltello in mano,cosa che accadrà fra poco,ti consiglio di scappare-lo avvertii,sapevo comunque che le mie minacce non gli facevano nessun effetto.
-Non ho paura di una nana come te,sei alta un metro e una vigorsol-constatò cominciando a ridere,si credeva davvero così spiritoso? Avevamo la stessa età ma ammetto che lui era molto più alto di me,quando eravamo vicini mi sentivo estremamente a disagio,sembravo così piccola.
-Eih,non è colpa mia se sei un gigante!-ribattei. -E poi è meglio essere piccoli di statura e intelligenti che giganti e sottosviluppati come te.-
-C'è gente più stupida di me,sei fortunata ad avere un fratello con un quoziente intellettivo nella media e altamente ed estremamente sexy.-ammise vantandosi.
-Quoziente intellettivo nella media? Sexy? Ti prego.-dissi scoppiando a ridere.
-Mi stai prendendo per il culo?-chiese socchiudendo gli occhi a due fessure.
-Mio dio,come sei intuitivo.-risposi. Mi lanciò un occhiataccia seguita da una strana smorfia e si dileguò in camera sua. Tra me e lui era sempre così,un litigio continuo.
Io rientrai nella mia,mi cambiai per la seconda volta e sistemai il libro dov'era prima,amavo averli sempre in ordine. Scesi giù e,in quel preciso momento,suonarono al campanello. Erano sicuramente mia madre e Josh,il mio patrigno,che tornavano dal lavoro.
-Com'è andata al lavoro?-chiesi sorridendo,erano stanchi,si vedeva.
-Bene,come sempre.-rispose mia madre sistemando il giaccone sull'appendiabiti.
-La cena è pronta,mangiamo subito?-chiese Louis.
-S
i,sono molto stanco e appena finiamo di cenare vado risposarmi.-disse Josh. Aiutai mia madre a portare la cena a tavola e quando tutti cominciammo a mangiare,Josh prese parola.
-A scuola,tutto bene?-. Io e Louis annuimmo,era una bella scuola. Avevo conosciuto una ragazza di nome Alex,era al mio stesso corso e ammetto che sembrava davvero come la si vedeva..pazza forse era l'aggettivo che la descriveva meglio. Mi aveva aiutato tantissimo ad ambientarmi,è meravigliosa. Louis invece mi raccontò che aveva conosciuto quattro ragazzi molto simili a lui,anche loro facevano il suo stesso corso. Non ero molto interessata a dir la verità,Louis aveva amici che con il mio mondo non centravano nulla e non mi andava di creare dei litigi o di discutere. Quando terminai di mangiare,salii in camera mia distendendomi sul letto per ascoltare un po' di musica. Per me era tutto,un misto di emozioni,sensazioni,stati d'animo. Sono cresciuta con la musica,la sentiva sin da bambina e da sempre ha lo stesso effetto. A volte mi rispecchio nelle canzoni ed è una sensazione così strana pensare che tu stai passando le stesse cose che ha passato qualcun' altro con la differenza che lui,quelle parole,quella gioia,quel dolore,li ha resi famosi.
Sento qualcosa di magico nella musica,il cuore palpita più forte e l'adrenalina sale alle stelle.
Come disse Beethoven: “La musica è un ingresso incorporeo nel più alto mondo di conoscenza che comprende l'umanità ma che l'umanità non può comprendere”. Ed è tutto così fottutamente vero.
La musica riesce a superare il volume dei pensieri,mi fa stare meglio,mi fa distrarre,anche solo se per qualche minuto,dai problemi della vita.
Tolsi le cuffiette dalle orecchie e le posai sul comodino,sistemai il letto e mi ci infilai dentro. Presi il mio amatissimo cagnolino di pezza,lo strinsi forte e spensi la luce. Ero abbastanza stanca e il sonno non tardò ad arrivare,non appena chiusi gli occhi,esso si impossessò di me.

*Angolo Autrice*

Eih mie adorate lettrici,da quanto tempo che non ci sentiamo..
Sappiate che mi siete mancate tantissimo,ho cercato di scrivere la storia velocemente ma è iniziato un nuovo anno scolastico e ci hanno riempito di compiti fin da subito. Come sapete l'anno scorso ho fatto gli esami e sono uscita con 9 (si so na secchiona :3),a settembre ho iniziato le superiori e non pensavo fossero così belle. Dobbiamo studiare tanto ma ne vale la pena. Io ho scelto il Chimico-Biologico e oggi,per la gioia di tutti gli alunni,la scuola ha occupato. Effettivamente ci sono dei problemi: le mattonelle dei bagni cadono a pezzi,non abbiamo i fondi per la carta igenica e il preside pensa al registro elettronico che è una cosa piuttosto superflua. Mi faccio questa bella settimana a casuccia e vi prometto che scriverò tantissimo. Vi amo e lo sapete,al prossimo capitolo :3

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Capitolo 2
*** Who are those guys? ***


Chapter 2.     

-Who are those guys?-

 

-Sono le sette,meravigliosa gente di Londra,un buongiorno a tutti coloro che si sono appena sveglia..-
-'Sta zitto.-interruppi la radio dandogli un pugno,ero stanchissima e sicuramente non era un “buongiorno”. Sbadiglia e mi stropicciai gli occhi per cercare di svegliarmi,non poteva già essere giorno. Mi alzai e aprii l'armadio,dovevo trovare qualcosa da indossare. Presi dei leggins neri,una felpa abbastanza lunga con la scritta “Love Sucks” e le mie amate converse. Pettinai i capelli,per renderli leggermente più morbidi e feci una coda alta. Non mi truccavo molto,ero abbastanza intollerante a quegli strani prodotti sul viso. Colorai le mie labbra con un gloss alla fragola,per renderle più morbide e scesi in salotto,trovando Louis che faceva colazione.
-Tomlinson,muoviti.-gli ordinai mentre prendevo lo zaino.-è tardi.-lo informai.
-Si,arrivo.-rispose alzando. Prese il suo zaino immacolato,a differenza del mio che era pieno di scritte e disegnini,e insieme salimmo sulla sua moto,dirigendoci a scuola.
-Devo aspettarti questo pomeriggio?-mi chiese una volta arrivati davanti al cancello dell'entrata.
-No,tranquillo.-risposi porgendogli il casco. Mi diressi verso il mio armadietto per prendere i libri,avevo biologia e sorrisi al pensiero che,quell'ora,la condividevo con Alex. Entrai in classe e mi sedetti accanto a lei,la professoressa sarebbe arrivata da lì a poco.
-Eih baby-mi salutò stampandomi un bacio sulla guancia. Sorrisi ricambiando il saluto e posai i libri sul banco.
-Tutto bene?-chiese.
-Si va avanti,tu?-risposi.
-Bene-disse sorridendo. Era così dolce,sprizzava allegria da tutti i pori. La professoressa fece il suo ingresso in classe con quel cazzo di capellino che io tanto odiavo. Non so perché,era lei ad indossarlo quindi questo poteva essere un buon motivo,ma proprio non mi andava giù. Era nero con delle piume striminzite su un lato,sembrava un uccello spennato.
Non prestai molta attenzione a ciò che diceva,non mi interessava più di tanto. Fortunatamente la campanella suonò e insieme ad Alex mi avvicinai agli armadietti,cambiando i libri per la materia successiva e chiacchierando un po'. Scoprii di avere due ore di buco e le passai a leggere un libro,era mia abitudine portarne qualcuno nello zaino. Svolsi poi il compito di matematica,una cavolata per un genio come me..No seriamente,era davvero facile. Non amo particolarmente la matematica ma devo ammettere che me la cavo,basta studiare e usare un po' la logica. Resta comunque il fatto che amo di più l'inglese. Finite le ore di lezione,andai verso la mensa,io e Alex ci eravamo date appuntamento lì per mangiare e stare un po' insieme.
-Kristeeeeen!-urlò Alex sbracciandosi,tutta la scuola aveva lo sguardo puntato su di noi. Quando se ne accorse,si guardò intorno e disse:
-Che cazzo vi guardate?-. La delicatezza era il suo forte. Mi avvicinai al suo tavolo con le guance completamente bordeaux,non mi piaceva essere al centro dell'attenzione.
-Eih amica.-disse con un sorrisone.
-Potevi evitare di urlare così forte,che dici?-chiesi sedendomi.
-Non ho urlato,sono gli altri che per spettegolare sussurrano quindi il mio è sembrato un urlo-. Riusciva sempre a rigirare la situazione e l'interlocutore doveva solo che stare zitto,non c'era modo di controbattere.
-Si,hai ragione.-la assecondai. -Allora,perché non mi parli un po' degli alunni di questa scuola?-chiesi guardandomi intorno.
-Perché sono tutti dei plebei.-rispose con l'aria da ragazza aristocratica.
-Dico sul serio!-esclamai ridendo.
-Vabbene,vabbene.-annuì. -Cominciamo da quelle galline delle cheerleaders. Quella ragazza dai biondi capelli color oro e il fisico perfetto è Jessica Stevens,il capitano. La ragazza accanto a lei,con i capelli corti e scompigliati,è il vicecapitano,nonchè migliore amica di Jessica. Il suo nome è Britney. Personalmente provo un forte dispiacere per loro,quando Dio distribuiva l'intelligenza probabilmente erano in bagno a sistemarsi il trucco.-concluse facendomi ridere. Obbiettivamente Jessica era una bellissima ragazza,il sogno di ogni adolescente in preda agli ormoni.
-Inoltre,per finire in bellezza,Jessica è la ragazza più popolare della scuola ed è uscita con tutti quelli ritenuti scopabili.-continuò,addentando una parte del suo panino.
-Quello è il tavolo dei secchioni invece,un mondo completamente diverso da quello delle cheerleaders. Come vedi,anche in mensa passano il loro tempo a leggere libri o a discutere su come potrebbe finire il mondo secondo la scienza. Per quanto mi riguarda,non è un universo dove potrei rispecchiarmi,ho 4 a scienze.-ammise.
-L'ultimo gruppo è formato dai giocatori di football. Ragazzi tutti muscoli e niente cervello. Quel ragazzo riccio,il più figo della scuola,è il capitano della squadra di football e il suo nome è Harry Styles. Dicono di dia fatto l'intera scuola,non so se sia vero,queste sono solo dicerie. Comunque,anche secondo me,resta uno dei ragazzi più belli della Roosvelt High School. Il ragazzo accanto a lui,quello dalla pelle ambrata e dal ciuffo sempre ordinato,è Zayn Malik,vicecapitano. Lui ha una bellezza misteriosa,ha l'aria da badboy e attira moltissime ragazze. Come Harry,il suo carattere non è uno dei migliori. Dicono che sia molto stronzo,maleducato ed egocentrico,probabilmente però,alle ragazze piace proprio per questo. Non ho mai avuto il dispiacere di conoscerli e sinceramente non voglio nemmeno averlo. L'altro invece,quello con i capelli scuri e il viso da bambino,lui l'ho conosciuto e credo sia il ragazzo più gentile e altruista che esista. Il suo nome è Liam Payne,è così dolce..Probabilmente è l'unico del gruppo con cui si può conversare senza l'uso di parole scurrili. Infine c'è tuo fratello ma penso che tu lo conosca meglio di me.-disse facendomi l'occhiolino.
-E l'ultimo ragazzo?-chiesi. -Quello biondo..-specificai. Nell'udire la mia domanda,una smorfia di disgusto apparve sul suo volto.
-Speravo proprio che non me lo chiedessi..Lui è Niall James Horan,il biondo più bello della scuola,almeno secondo le cheerleders. Per me è soltanto un coglione tinto che si diverte a torturare la mia povera vita. Fidati,è uno stronzo di prima categoria,alto quanto un tappo di sughero e bastardo,molto bastardo a paragone della sua misera altezza. Amo solamente una cosa di lui,gli occhi. Sono azzurri come il mare e limpidi come il cielo,ogni volta che lo guardo mi immergo in quegli occhi. Ti rendi conto? Amo gli occhi di un coglione.. Per la cronaca comunque,resta sempre un mentecatto.-disse,fiera del suo ultimo insulto. A quanto diceva,non c'era un bel rapporto tra quei due. Tornai a guardare il tavolo dov'era seduto mio fratello con i suoi amici,circondato ovviamente da ragazze che avevano tutta l'aria di essere delle poco di buono. Il mio sguardo restò fisso su un ragazzo,Harry mi pare si chiamasse. Era indubbiamente un bel ragazzo,ogni parte di lui lo dimostrava. I suoi capelli scuri e ricci,le labbra sottili,il fisico palestrato nella giusta norma e..gli occhi,di un verde che farebbe invidia agli smeraldi più brillanti. Solo in quel momento mi resi conto che il ragazzo stava ricambiando lo sguardo,sorridendo sfacciatamente. Voltai immediatamente la testa e abbassai lo sguardo,non avevo uno specchio per vedermi ma ero sicura di essere diventata rossa come un peperone. Ero così,arrossivo per ogni cosa..
Suonò la campana,segno che dovevamo ritornare a scassarci le ovaie seguendo una stupida lezione che,alla fine,non ci avrebbe insegnato un bel niente. Salutai Alex ed entrai nell'aula di storia,quell'ora purtroppo non la condividevo con lei. Storia..non sopportavo quella materia. A cosa serviva sapere le imprese coraggiose fatte da coloro che ormai sono morti e sepolti? Sicuramente è giusto leggerle,informarsi e appassionarsi a ciò che c'è stato prima di noi ma non mi serve impararlo a memoria,ripeterlo come un pappagallo e il giorno dopo dimenticare ogni cosa. Ricordo,ad esempio,che la seconda guerra mondiale mi colpì particolarmente e mi informai molto,mi piaceva scoprire ogni giorno cose nuove. Però non mi serve impararlo a memoria,nessuno si ricorderà mai avvenimenti superflui che comunque però dobbiamo studiare lo stesso.
Lanciai lo zaino in aria che colpì il pavimento,facendo abbastanza rumore a dir la verità. Mi sedetti a peso morto sulla sedia,aspettando che il mio stupido compagno di banco arrivasse. Strano che fosse in ritardo,era una di quelle persone molto precise e amava arrivare presto alle lezioni. Il mio opposto,praticamente. Sentii la sedia accanto alla mia muoversi,Albert era arrivato. Continuai a disegnare strane figure sul mio foglio,non prendendolo minimamente in considerazione.
-Ciao..-mi disse qualcosa e la voce proveniva proprio dalla mia destra. Il mio vicino di banco mi aveva appena salutata. La cosa era alquanto strana visto che avevamo fatto il patto di “non considerazione”,io lo ignoravo totalmente e lui faceva lo stesso. Alzai lo sguardo e trovai un ragazzo moro dai capelli volutamente scompigliati,le labbra sottili,molto sottili e il fisico possente. Faceva palestra,sicuramente.
-Io sono Jack,tu dovresti essere Kristen..-continuò mostrando una meravigliosa fila di denti bianchi,contornai da labbra rosee.
-Che dentifricio usi?-pensai,forse a voce troppo alta vista l'espressione sorpresa del ragazzo.
-Volevo dire..come sai il mio nome?-chiesi rapidamente,cercando di riparare alla figuraccia fatta.
-Sono il migliore amico di Alex,mi ha parlato molto di te. Comunque,se ti interessa,Colgate.-
-Ah si,anche a me ha accennato qualcosa. Comunque questo posto è già occupato,mi dispiace.-dissi tornando a dare ciò che facevo prima.
-Albert è malato. La professoressa mi ha detto che dovevo avere delle ripetizione e che potevo prendere il posto di questo ragazzo.-spiegò,concludendo con un altro splendido sorriso.
-Se le cose stanno così..-risposi arrendendomi.
-Signorina Hams,è un piacere rivederla..-disse quell'idiota della professoressa Hugger,quanto la odiavo. Era stata male per un po' di tempo e io ne ero felicissima,ora però è tornata..
-Il piacere è tutto suo..-sussurrai,facendo leggermente ridere Jack. Aveva uno stupido vestito rosa confatto e io odio il rosa. Poi,da quando lo associo solo ed esclusivamente a lei,la situazione è peggiorata.
-Come scusi?-chiese,avendo notato il movimento delle mie labbra.
-Niente prof,si tranquillizzi.-sorrisi in modo alquanto finto,non riusco ad essere gentile con lei.
Comunque,dovevo trattenermi,non potevo proprio andare in presidenza,avrebbe compromesso il mio andamento scolastico. Di ascoltare la lezione non se ne parlava,quindi ripresi a scarabocchiare qualcosa sul foglio,facendo finta di prendere appunti. Odiavo quella lezione,odiavo quell'abito,odiavo quella professoressa.
La campanella suonò ed io fui la prima a sgattaiolare fuori dall'aula,salutando rapidamente Jack. Era simpatico,mi aveva prestato il suo quaderno con gli appunti,avevamo pianificato vari attentati contro la Hugger e lo avevo aiutato nella seconda guerra mondiale. Sembrava diverso da quella mandria di imbecilli e probabilmente lo era,essendo il migliore amico di Alex..







*Angolo Autrice*

Ed eccomi con il secondo capitolo :3
Qui vengono introdotti anche gli altri ragazzi:Liam,Harry,Niall e Zayn. Abbiamo già notato che tra Niallino e Alex c'è un rapporto di conosceza e per ora di odio,soprattutto da parte della ragazza.Chissà che quest'odio non si tramuti in amore?Mah..
Volevi dirvi che io ho già molti capitoli scritti,sto quasi alla fine della fan fiction quindi aggiornerò regolarmente (salvo eccezioni) ogni due giorni,dipende ovviamente anche da quanto è seguita la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate scrivendo una recensione o per messaggio privato,come volete voi. Anche negative ovviamente,sono sempre ben accette.
Che dire,ci vediamo al prossimo capitolo <3 


 

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Capitolo 3
*** The Friends Of My Brother. ***


Chapter 3.

    -The friends of my brother.-


 

-Kristen..-mi chiamò mio fratello. Mi voltai,notando che era con quel suo gruppetto di amici. Purtroppo c'era anche il ragazzo riccio,avrei preferito non incontrarlo per il resto della giornata dopo la figuraccia fatta.
-Cosa vuoi?-chiesi infastidita.
-Mi ha chiamato mio padre,resteranno fuori città per qualche giorno.-mi informò mentre i suoi amici mi squadravano da cima a fondo.
-Oh,vabbene. Qualcos'altro?-chiesi. Perché mia madre non mi aveva chiamata?
-Si,tua madre ti chiede scusa per non averti chiamato ma aveva il cellulare scarico e mio padre non ha il tuo numero.-Oh,ecco perché.
-Ok. Senti io vado al bar prima di venire a casa,tu?-chiesi mentre cercavano le chiavi dentro lo zaino.
-No,io vado a casa.-rispose.
-Perfetto,queste sono le chiavi. Sei a casa da solo,non fare danni,non rompere nulla e non portare nessuno,tanto più se sono ragazze.-dissi assottigliando gli occhi e dandogli un dolce bacio sulla guancia.
-Oh,non aprire a nessuno,mi raccomando.-dissi facendogli l'occhiolino.
-Kris,non sono un bambino.-si lamentò.
-Wow,come sei intuitivo...-mi complimentai mentre gli altri ridevano sotto i baffi.
-E voi,volete una foto,per caso? Non so,la prossima volta la radiografia me la faccio fare da voi eh.-conclusi voltandomi e raggiungendo Alex. Davanti scuola c'era un bar così decidemmo di passare un po' di tempo lì,chiacchierando del più e del meno.
-Allora..sei la sorella di Tomlinson eh.-mi disse mentre sorseggiava il suo frappuccino.
-Sorellastra.-precisai sorridendo.
-Come dici tu..Oh,ancora non te l'ho chiesto,ti trovi bene a scuola?-chiese curiosa.
-Abbastanza. Diciamo che l'unico inconveniente è che Louis è nella nostra scuola..-risposi alzando gli occhi.
-Fortunatamente stai con lui solo due ore alla settimana.-constatò Alex mentre lanciava occhiatine sexy al cameriere.
-La smetti?-le chiesi ridendo.
-Di fare cosa?-disse facendo finta di niente.
-Di attirare l'attenzione di quel povero cameriere.-specificai mentre sorseggiavo il mio succo.
-Questo è il nostro ultimo anno,devo sbrigarmi a trovare un cavaliere.-
-Per cosa?-chiesi strabuzzando gli occhi,di che diavolo parlava?
-Ma come per cosa? Per il ballo di fine anno!-esclamò,me ne ero completamente dimenticata. Mancava ancora molto ma di solito prevenivo sempre..Comprai il regalo per il compleanno di Louis due mesi prima.
-Hai ragione,me ne ero dimenticata..-dissi pensierosa.
-Troverò qualcuno,prima o poi. Altrimenti,porterò mio cugino.-disse ridendo.
-Io potrei portare Louis ma non penso che lui accetterebbe. Ha così tante ragazze attorno che non penserebbe mai alla sua povera sorellina.-mormorai scuotendo la testa,Louis non era così generoso da accompagnarmi al ballo di fine anno.
-Secondo me invece ti accompagnerebbe,non sembra cattivo o superficiale come gli altri.-disse alzandosi,aveva terminato la sua bevanda.
-Tu non lo conosci..-sussurrai.
Uscimmo dal bar e,con lo zaino sulle spalle,ci incamminammo verso casa. Fortunatamente abitavamo vicine e dovetti fare solo qualche metro da sola. A dirla tutta,non amavo camminare per le strade da sola,mi sentivo terribilmente a disagio..
-Sono a casa!-urlai,buttando lo zaino dove capitava.
-Ma chi?-urlò mio fratello,quanto poteva essere stupido?
-Io idiota!-esclamai spuntando in salotto.
-No,ma chi te l'ha chiesto!-disse cominciando a ridere come un matto per la sua stessa battuta. Era un deficiente,il concetto era chiaro.
-Quanto sei stupido..-sussurrai sedendomi accanto a lui.
-Eih sorellina,oggi io e i ragazzi abbiamo parlato di te. Perchè fissavi Harry?-.Ecco la domanda che non avrei mai voluto sentire.
-Chi fissavo io?-chiesi facendo la vaga.
-Harry,il ragazzo dai capelli ricci. Mi ha detto che in mensa ti eri incantata a guardarlo e che poi sei diventata tutta rossa.-Colpita e affondata.
-No..cioè..Stavo guardando la finestra e probabilmente si è sbagliato.-mentii gesticolando.
-Certo. Comunque non mi interessa,basta che non mi mettiate in mezzo.-disse mentre mangiava un muffin. Cominciai a giocherellare con il telefono,non sapendo cosa fare. I nostri genitori sarebbero tornati tra qualche giorno e senza di loro la casa sembrava vuota.
-Questa sera io non ci sono.-mi informò Louis ad un tratto. Perfetto,quell'ingrato di mio fratello mi lasciava anche da sola,sapeva che avevo paura.
-Dove vai?-
-In un pub con i ragazzi.-disse. All'inizio non capì a chi si riferiva e corrugai le sopracciglia,espressione che Louis notò dato che,sbuffando,si spiegò meglio:
-I miei nuovi amici:Harry,Liam,Niall e Zayn.-
-Vabbene.-risposi distrattamente,aveva notato la lucina blu che emetteva il mio cellulare,segno che mi era appena arrivato un messaggio. Salii in camera mia senza dire nulla e lo lessi.
"Eih Kristen,come stai? Ho dimenticato di darti il quaderno per gli appunti,ricordamelo domani. Baci." Alex,ma certo,chi poteva essere se non lei,era nata per rompermi i coglioni.
"Eih,tutto bene,tu? Puoi benissimo darmelo questa sera se vuoi,i miei sono fuori e Louis esce con degli amici. Che ne dici di restare a dormire?"
Speravo davvero che accettasse,non volevo dormire da sola,come già detto,avevo paura. La risposta fortunatamente non tardò ad arrivare:
"L'ho appena chiesto ai miei e indovina? Hanno detto di si! Sono già vestita quindi non ci metterò molto ad arrivare. Love baby"
La adoravo,caso chiuso. Scesi velocemente le scale per informare Louis.
-Louis,questa sera verrà..-mi interruppi vedendo i cinque amici di mio fratello beatamente seduti sul divano.
-Dicevi?-chiese osservandomi e aspettando che continuassi.
-Questa sera verrà una mia amica.-continuai mentre il ragazzo riccio,Harry,mi fissava. Ed io odiavo essere fissata,mi innervosiva.
-Va bene.-annuì. Mi sedetti su l'unica poltrona libera e finsi di messaggiare con il cellulare,volevo osservare meglio quei ragazzi..Il mio sguardo si posò su Niall e devo ammetere che non era per niente male: occhi azzurri come il mare,capelli biondi palesemente tinti sparati un po' ovunque e labbra normali. Aveva un viso angelico e con quegli occhi la mia impressione era confermata,erano di un colore assolutamente meraviglioso.
Sorrisi e i miei occhi caddero su un viso ambrato,si vedeva che aveva una pelle perfetta anche da lontano. Zayn mi pare si chiamasse,era davvero bellissimo. Moro con il ciuffo biondo,occhi marrone scuro,quasi neri se visti da lontano,e labbra semplici. In quel momento sorrise e solo allora mi accorsi della meravigliosa fila di denti che aveva,erano perfetti,bianchi come il latte e splendevano,sorrisi automaticamente senza nemmeno rendermene conto.
Sentii una stupida battuta squallida e spostai lo sguardo su colui che l'aveva pronunciata,chi poteva essere se non mio fratello? Lui,secondo me,era perfetto. Capelli castani scompigliati,naso leggermente all'insù,occhi di un colore che tutt'ora non riesco a decifrare. Un giorno sono azzurri,il giorno dopo andanti sul grigio. Pagherei per avere gli occhi come i suoi,ti ci incanti a guardarli. Poi aveva sempre quell'aria da bravo ragazzo quando sorrideva,ci cascavano tutte.
Liam invece,sembrava così dolce. Spesso più sembrano dolci e più sono stronzi ma Alex confermò che era un bravo ragazzo e io le credevo. Capelli corti,castani,occhi di un nocciola così dolce,color cioccolato al latte. Un naso leggermente a patata e le labbra rosee. Sembrava un piccolo orsacchiotto di peluche,quelli che quando li vedi non riesci a reprimere l'impulso di stritolarli. Ecco,volevo andare lì e abbracciarlo ma non mi sembrava una buona idea così scossi la testa per dimenticarlo.
Il mio sguardo poi,si incrociò con quello di Harry. Perchè mi stava fissando?
Però..wow,era perfetto. Non credo nella perfezione ma,non so,lui lo era.Quei capelli castano scuro che gli ricadevano perfettamente sulla fronte,boccolati al punto giusto da farlo essere estremamente sexy. Le sopracciaglia stranamente curate,non era normale che un ragazzo avesse cura di sè e questo lo rendeva ancora più particolare. Naso leggermente grande ma che andava più che bene per il viso che aveva lui. E un sorriso..oh,che sorriso,solo Dio lo sa. Era così..non so nemmeno come spiegarlo,non so descriverlo,è tutto così assolutamente perfetto. Non c'era niente che non andasse bene in lui,come poteva esistere un essere tanto perfetto? E soprattutto,perchè quell'essere così perfetto mi stava fissando senza lasciar trasparire nessuna emozione? Ci fissavamo senza dire nulla,senza avere un espressione precisa. Ci fissavamo e basta,come se entrambi riuscivamo a leggere nella nostra anima ed eravamo così impegnati a scoprirci l'un l'altro che non ci interessava ciò che c'era intorno. Nessuno osava spostare lo sguardo.Lui era come un libro e io lo stavo divorando pur di sapere chi fosse,ogni capitolo,ogni pagina,ogni riga,ogni parola. Tutto di lui mi incuriosiva,era come uno di quei libri in cui hai l'irrefrenabile voglia di sapere come finisce ma non puoi scoprirlo finchè non arrivi alla fine. In quel momento capì che volevo arrivare alla fine,volevo terminare quel libro e non iniziarne più uno. Volevo che fosse il primo,e l'ultimo libro.


-Ragazzi,che ne dite di andare?-. La voce di Louis lo fece voltare,terminando quello strano contatto che si era creato. Tutti annuirono,facendo lo stesso gesto di mio fratello.
-Allora: non distruggere la casa,non darle fuoco provando a cucinare,non uccidere Lux,il criceto,e non entrare nella mia stanza.-mi ordinò parlando con una velocità impressionante.
-E,ovviamente,non osare invitare nessun essere di sesso maschile perchè gli strappo le palle.-disse abbracciandomi.
Stai tranquillo fratellone,non inviterò nessun ragazzo.-confermai facendogli l'occhiolino. Prima di uscire,Harry si voltò verso di me,guardandomi in una maniera che non saprei decifrare. Scossi la testa e mi sdraiai sul divano facendo zapping con il telecomando finché non suonarono alla porta,Alex era arrivata.
-Amore!-urlò saltandomi addosso.
-Eih.-risposi io ridendo,adoravo l'entusiasmo di quella ragazza.
-Quindi..siamo sole?-chiese guardandosi intorno.
-Assolutamente si-risposi buttandomi a peso morto sul divano.
-Che facciamo?-chiese prontamente,sedendosi accanto a me.
-Per prima cosa direi di ordinare la pizza,ho una fame da paura.-
-Concordo in pieno.-disse prendendomi per mano e trascinandomi vicino al telefono. Ordinammo pizza e bibite a volontà,in più avevo vari pacchi di patatine e ovviamente mangiammo anche quelle.
-Kristen..è dalle otto che mangiamo e sono le undici,secondo me dovremmo smettere.-propose Alex mentre si teneva la pancia.
-Non ho mai mangiato così tanto in vita mia. Ed è stato grandioso!-esclamai ridendo. Alex mi seguì a ruota,sdraiandosi accanto a me sull'enorme letto della mia camera.
-Quando ritorna tuo fratello?-chiese mentre fissava l'enorme foto che ritraeva me e quel deficiente abbracciati amorevolmente. Si,a volte anche noi ci volevamo bene.
-Penso domani mattina..-dissi dubbiosa.
-Vabbene.-rispose mentre girovagava per la stanza.
-Sai,oggi erano venuti anche i suoi amici. E tra questi c'era Noil,Nail,Niail..-dissi cercando di ricordare il nome di quel ragazzo.
-Niall!-esclamò incazzata.
-Si,quello.-dissi,felice che avesse capito di chi stavo parlando.
-Quanto lo odio..-sussurrò.
-A me non sembra mal..-
-Non lo conosci!-mi urlò isterica,interrompendomi. Effettivamente aveva ragione,non lo conoscevo. Però secondo me era esagerata,non poteva essere come lo descriveva lei..o forse si?
-Da quanto tempo vi conoscete?-chiesi poi,curiosa.
-Dal primo anno di liceo. Ho sempre avuto un debole per i biondi dagli occhi chiari e lui era..un principe azzurro. Dopo un mese dall'inizio della scuola,casualmente,finimmo come vicini di banco e da lì cominciò tutto. Aveva un carattere particolare ma era simpatico,sapeva sempre come farmi ridere. Poi arrivò un nuovo ragazzo nella scuola e tutto cambiò. Cominciò a seguirlo,a stare sotto il suo comando e divenne un'altra persona. Io ovviamente non mi feci più avanti,aveva tutte le cheerleders ai suoi piedi e non avrebbe di certo dato attenzione ad una come me. Fu lui a parlarmi dopo tutto questo ma era diverso ormai. Io voglio il Niall di uno volta,quello dolce e simpatico,non quello di adesso,stronzo e presuntuoso.-disse abbassando lo sguardo. Di colpo si era rattristita,non avrei dovuto chiedergli di lui.
-Senti..Scusa,io non dovevo chiederti di Niall,sono stata una sciocca.-ammisi avvicinandomi a lei e accarezzandole la schiena.
-Tranquilla.-rispose sorridendo.
-Posso farti un'altra domanda?-chiesi mordendomi il labbro.
-Si-rispose guardandomi.
-Chi è il ragazzo che ha cambiato Niall?-
-Harry Styles.-rispose stringendo i denti.Harry,il riccio. Oh cazzo..
-Parlami un po' di questo Harry..-azzardai. Alex mi sembrò un po' sorpresa all'inizio,poi si ricompose e cominciò a parlare:
-Le cose "base" le sai già,per il resto non c'è molto da dire. Harry è uno di quei ragazzi che sanno di essere i migliori e lo sfruttano a proprio vantaggio. Quando Harry chiama,non c'è problema che tenga,tutti sono al suo cospetto. Il brutto arriva se qualcuno lo infastidisce,può ritenersi praticamente morto. Ricordo che c'era un certo Jason che lo infastidiva..Dopo due giorni finì all'ospedale,era in coma. Harry se vuole sa essere molto pericoloso e questo è male,per lui e per chiunque gli sta intorno. Ovviamente non parlo dei suoi amici,quelli se li tiene sempre stretti. Parlo delle ragazze o dei ragazzi che non gli vanno a genio. Per qualsiasi cosa,sta al tuo posto Kris. Non sfidarlo,a lui non importa se sei una ragazza,può ridurti in una maniera che nemmeno immagini.-disse,vedevo il terrore nei suoi occhi. Comunque,non le credevo del tutto,non poteva essere così.
-Oh andiamo Alex, non è un mostro. Magari è violento ma non può essere come lo descrivi tu.-obbiettai scuotendo la testa.
-Fidati,imparerai a conoscerlo..-disse mentre cercava qualcosa nell'armadio.
-Se lo dici tu..-borbottai alzandomi.
-Cosa metto come pigiama?-chiese,cambiando discorso.
-Tieni.-dissi lanciandogli una tuta e una felpa.
-Eih,come sei violenta-constatò dandomi un leggero pugno sulla spalla.
-Hai osato picchiarmi? Adesso ti faccio vedere io!-esclamai prendendo il cuscino e tirandoglielo in pieno viso. Alex cominciò a picchiarmi con qualsiasi cosa trovasse: cuscini,peluche,lenzuola. -Basta,ti prego!-urlò dopo mezz'ora di lotta.
-Vabbene.-risposi ridendo.
-Vado ad indossare il pigiama.-mi informò prendendolo e chiudendosi in bagno. Ne approfittai per scendere in salotto,pensavo che mio fratello fosse tornato ma ovviamente non era così. Speravo vivamente che non combinasse qualche guaio o che non si ubriacasse,Louis non reggeva l'alcool. Spensi la luce del salone e salii in camera,trovando Alex sdraiata sul letto che dormiva beatamente. Era così tenera. Misi una felpa e mi sdraiai accanto a lei,addormentandomi poco tempo dopo.


*Angolo Autrice*

Wee,bella gente,come butta?
No ok ahahahaahahaha.
Beh,eccomi con il terzo capitolo della nuova Fan Fiction,non potete capire quanto sia felice,volevo pubblicarla da tempo ma c'era sempre qualcosa che me lo impediva. Invece eccola qui ehehe.
Ma-ma-ma..Gia 11 recensioni? Dio ragazze,siete assolutamente meravigliose! Grazie a tutte,davvero.
Volevo informarvi,comunque,che ho creato una pagina facebook: 
https://www.facebook.com/pages/Philofobia_Love-u-EFP/423938927706887.
Qui potremo parlare delle mie storie,delle vostre,darci consigli a vicenda e chiacchierare un po'. Darò anticipazioni sul capitolo e pubblicizzerò la vostra storia..Però dobbiamo essere in tanti altrimenti non ne vale la pena. Spero che chi ha facebook metta mi piace così possiamo aiutarci a vicenda.
Comunque,tornando al capitolo:
fra tutti credo sia l'unico che ha bisogno di poche spiegazioni,vengono introdotti e descritti i ragazzi,anche se per ora non li considero proprio dei protagonisti.
Se vi state chiedendo perchè li ho descritti,beh,tutti sappiamo chi sono gli One Direction ma se io stessi scrivendo un libro su un personaggio inventato lo descriverei nei minimi particolari quindi perchè non farlo anche qui? E poi mi piace descrivere le persone,quindi :3
Si rafforza l'amicizia fra Kristen e Alex e lei sarà un personaggio molto importante nel corso della storia,in fondo è la sua migliore amica.

Una scrittrice mi ha chiesto di inserire le foto dei protagonisti per dare un'idea maggiore quindi..eccole ;). La prima è la nostra adorabile Kristen Hams (Demi Lovato),la seconda è Alex Edwards (Lucy Hale),il terzo è Jack (Taylor Lautner) e gli altri,beh,li conoscete.



                                                                                      




 

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Capitolo 4
*** Oh Liam,you're amazing. ***


Chapter 4.

       -Oh Liam,you're amazing.-

 

-Meravigliosa gente di Londr..-
-Non rompere il cazzo.-borbottai insonnolita dando un cazzotto alla sveglia. Mi voltai lentamente,notando che Alex non c'era. Mi alzai e scesi immediatamente giù,trovandola che cucinava la colazione.
-Eih,buongiorno Kristen.-mi salutò sorridendo.
-Buongiorno un cazzo.-risposi acida. Di prima mattina ero sempre così,non potevo evitarlo,Louis ci si era quasi abituato.
-Vedo che ti sei svegliata bene..-constatò mentre mi porgeva la colazione. Si sedette accanto a me ed entrambe cominciammo a mangiare,era una cuoca davvero brava. Sentii la maniglia della porta principale girarsi,Louis era finalmente rientrato in casa. Mi alzai e mi diressi in salone,trovando anche quegli animali dei suoi amici. Ma erano sempre in casa mia?
-Buongiorno sorellina-mi salutò Louis barcollando leggermente.
-Vaffanculo.-risposi sistemandogli la maglietta,era tutta sgualcita.
-Che ragazza delicata..-sussurrò Harry. Io lo sentii e gli lanciai un'occhiataccia,fulminandolo con lo sguardo. Solo allora notai che aveva la camicia sbottonata e i capelli completamente scompigliati. Spostai lo sguardo schifata,concentrandomi su Louis.
-Tomlinson,sali immediatamente in camera tua per cambiarti.-gli ordinai e stranamente fece come gli avevo chiesto.
-Salite insieme a lui,vi darà qualcos'altro da indossare. A meno che non vogliate mostrare a tutta la scuola i vostri stupidi vizi..-ammiccai tornando in cucina.
-C'è l'amore della tua vita in salotto..-dissi e a quelle parole Alex si illuminò.
-Zac Efron è qui!? Oh mio dio,io sono in tuta! Trattienilo mentre io mi cambio.-urlò cercando di correre in camera ma fortunatamente feci in tempo a fermarla.
-Ovvio che no,se Zac Efron fosse qui stai tranquilla che non ti avrei chiamato,me lo sarei tenuto tutto per me.-ammisi mentre lei mi lanciava un'occhiataccia.
-E allora chi è?-chiese dubbiosa.
-Niall Horan.-risposi soddisfatta. Nel sentire la mia risposta,la sua mascella toccò praticamente terra.
-Già..Vuoi vederl..-
-NO!-mi interruppe urlando.
-Allora,io vado in camera mia,prendo i tuoi vestiti e te li porto qui così ti cambi in bagno,va bene?-proposi mentre lei annuiva.
-Perfetto.-dissi salendo velocemente le scale. Ero sicura che fossero tutti in camera di mio fratello e il casino che si sentiva da quella stanza me lo confermò. Entrai nella mia e aprii l'armadio, cercando qualcosa stile "Alex". Presi tutto ciò che serviva e scesi di nuovo giù, dandolo alla mia amica.
-Grazie-rispose dirigendosi verso il bagno. Andai in camera mia e mi cambiai, mettendo un paio di jeans chiari, una maglia blu e le Supra.
-Kristen!-mi chiamò mio fratello dalla sua stanza. Misi velocemente le scarpe e mi precipitai da lui.
-Cosa vuoi?-chiesi scocciata, mi chiamava per qualsiasi cosa.
-Devo accompagnarti a scuola?-chiese mentre sistemava lo zaino.
-No, vado con Alex.-risposi.
-Alex? Alex Edwards?!-chiese Niall con gli occhi che gli brillavano.
-NO! Volevo dire..-farfugliai cercando un nome per riparare il danno che stavo combinando, Niall non doveva sapere che sarei andata con Alex.
-Alexander! Sai,io lo chiamo sempre Alex.-dissi sorridendo,l'avevo scampata.
-E chi è? -chiese Louis corrugando le sopracciglia, perché non si faceva mai i cavoli suoi?
-Chi è? Ecco, bella domanda. Lui è..Il fratello adottivo del cugino di Justin.-dissi. Justin era il migliore amico di Louis e avevo una cotta per lui da quando lo conoscevo, per questo è il primo nome che mi è venuto in mente.
-Justin ha un cugino adottivo?-chiese mio fratello strabuzzando gli occhi.

-Lo vedi che non capisci nulla? Justin ha un cugino che ha un fratello adottivo, ovvero Alexander. Ora vado o farò tardi, addio.-li liquidai uscendo da quella stanza. Scesi le scale, presi Alex per un braccio e mi catapultai fuori.
-Comunque grazie, ieri sera mi sono divertita tantissimo.-ammise Alex abbracciandomi.
-Grazie a te.-risposi ricambiando.
-Allora, chi hai alla prima ora?-mi chiese mentre dava un'occhiata al suo orario.
-La Lewis.-risposi annoiata.
-Ok, ci vediamo in seconda ora.-disse lasciandomi un dolce bacio sulla guancia per poi correre in classe. Mi avviai nella mia, sicura che sarebbe stata una noia mortale. Quando entrai, posai lo sguardo sul mio solito banco notando che era occupato da un ragazzo. Mi sedetti e lo osservai meglio, era uno degli amici di mio fratello. Aveva i capelli corti e castani,gli occhi color nocciola che irradiavano dolcezza,un naso quasi a patata,era un naso dolcissimo. Le labbra rosee e i denti perfetti.
-Ciao.-lo salutai sorridendo,volevo semplicemente essere educata,sia chiaro.
-Eih. Tu devi essere Kristen, giusto?-chiese.
-Esatto.- annuì. -Tu invece sei..?-chiese,lasciando la frase in sospeso e aspettando che mi dicesse il suo nome.
-Piacere di conoscerti, il mio nome è Liam Payne.-si presentò porgendomi la mano. La strinsi sorridente, sembrava simpatico. Presi i libri dallo zaino e li poggiai sul banco pieno di scritte varie,mi piaceva scarabocchiare ovunque. Sapevo che fosse sbagliato ma era come se quelle scritte testimoniassero il fatto che io ero lì,scrivevo delle mie emozioni e quando le leggevo ricordavo ciò che provavo.
-”Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore. Io sono così perché rispecchio quello che ho dentro.”-lesse una delle tante citazione sul banco.
-Jim Morrison,giusto?-chiese.
-Si,proprio lui.-annuì.
-”Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita”..Ti piacciono molto le sue citazioni,vero?-chiese notando che la maggior parte delle frasi lì presenti erano sue.
-Assolutamente. Mi piacciono perché mi ci rispecchio,mostrano la verità,le mie idee,ciò che penso. Spesso mi fa così strano pensare che ciò in cui credo e quello che provo,viene descritto magnificamente da un cantante degli anni '60. Sembra così lontano dai giorni d'oggi..eppure siamo sempre uguali,proviamo sempre le stesse emozioni,abbiamo tutti gli stessi problemi. Siamo così simili fra noi..-mormorai immersa nei miei pensieri.
-Noi giovani siamo troppo violenti, magari un po' fuori di testa, ma l'unica cosa che ci differenzia dagli altri è che loro ragionano col cervello, noi gente pazza ragioniamo col cuore.”Ed è meraviglioso che era vero allora ed è vero anche adesso. Siamo violenti e anche fuori di testa,siamo gente che vive la vita perché sa che è una sola,che se la gode,che finge un sorriso anche quando sta male,siamo adolescenti,siamo giovani,siamo persone che vengono considerate immature quando ragioniamo meglio degli uomini d'affari. E noi,a differenza degli altri,ragioniamo con il cuore. Non riflettiamo sulle cose,agiamo e basta,a volte questo può comportare dei danni ma è meglio che stare ore e ore a pensare su qualcosa quando lo si può benissimo fare. Noi,a differenza degli altri,viviamo la vita.-
In quel momento entrò la professoressa e restando in tema,lei era una di quelle persone che non vivevano la loro vita. Fece l'appello e cominciò a blaterare qualcosa di incomprensibile con la sua squillante voce,povere le mie orecchie. Presi il telefono,lo misi nell'astuccio e cominciai a giocare con i giochi che avevo scaricato.
-Vedo che sei molto interessata alla lezione..-constatò Liam ridendo.
-Oh si, interessatissima.-dissi ironicamente.
-Non è la miglior lezione a cui io abbia assistito però ammetto che è molto brava a spiegare.-disse,speravo vivamente che stesse scherzando.
-Visto che spiega così bene,prendi appunti e consegnameli.-ordinai,scherzando ovviamente.
-Eih bella,non sono il tuo schiavo personale.-sottolineò ridendo.
-Sentiamo..Vorresti uscire da qui?-continuò con l'aria di uno che già sapeva la risposta.
-Ovvio.-risposi, curiosa di sapere cosa avesse in mente.
-Stai al gioco.-mi disse prima di chiamare la professoressa dicendo che non mi sentivo bene. Feci finta di stare male e mi aggrappai a Liam, barcollando leggermente.
-Prof, meglio che l'accompagni in infermeria.-propose lui tenendomi. La professoressa annuì e continuando la nostra finta, uscimmo dalla classe.
-Sei stata grande-mi rispose battendomi il cinque.
-Ma come ti è venuto in mente? Sei un genio!-mi complimentai.
-Lo facevo sempre quando mi annoiavo o non volevo stare in classe.-ammise grattandosi la testa e sorridendo
-Cosa facciamo?-chiese poi. Mi guardai un po' intorno, non sapendo cosa rispondergli
-Che ne dici di andare in cortile?-proposi osservando,dalla finestra,quel verde che tanto amavo. Senza farci vedere dalla signora Puffens,la bidella,uscimmo,sedendoci sotto un grande albero. C'erano un po' di foglie ovunque,gialle,rosse e verdi. Alzai la testa e fra quei lunghi rami vidi dei bellissimi fiori rosa,era un pesco. Tornai con lo sguardo sul ragazzo,notando un particolare che non avevo notato prima: aveva una piccola voglia marrone sul collo. In quel momento i raggi del sole lo illuminavano facendolo sembrare un Dio greco,era bellissimo.
-Allora..-dissi,tanto per iniziare un discorso. Odiavo il silenzio imbarazzante che spesso si creava.
-Dimmi,chi è il poveraccio che ha il dispiacere di essere il tuo ragazzo?-chiese ridendo.
-Eih,come ti permetti!-esclamai dandogli una leggera spinta mentre lui rideva beatamente.
-Comunque nessuno, per sua fortuna. E tu?-chiesi.
-Sto con una ragazza da due anni..-disse con un sorriso a trentadue denti.
-Wow, due anni sono tanti per un adolescente.-constatai. Di solito le relazioni del liceo non duravano più di un mese.
-Già, la amo da morire.-ammise arrossendo, com'era tenero.
-Quando me la farai conoscere?-azzardai, mordendomi la lingua subito dopo, ero stata decisamente troppo scortese, non eravamo nemmeno amici.
-Non lo so. Lei vive in Irlanda e io la vedo raramente, è un rapporto a distanza-spiegò e notai una nota di tristezza nella sua voce. Non avevo mai vissuto un rapporto a distanza, quindi non sapevo cosa significasse ma potevo immaginare che non fosse molto bello..
-Dovete amarvi molto e sappi che è molto fortunata ad essere la tua ragazza Non ti conosco bene ma di solito capisco le persone al volo. Di te ho capito che sei un ragazzo d'oro, davvero.-dissi sorridendo. Lui ricambiò e in un secondo mi ritrovai tra le sue braccia.
Sentimmo la campanella suonare,segno che dovevamo tornare,purtroppo,in classe.
Ammetto che mi stavo divertendo con lui,era così dolce e tenero.
Stavo camminando per il corridoio alla ricerca della mia aula quando mi scontrai con un ragazzo,facendomi cadere i libri che tenevo stretti al petto.
-Eih,sta più attento!-esclamai accovacciandomi per riprendere i libri caduti,che maleducato.
-Non è un mio problema se hai la testa fra le nuvole.-constatò andandosene. Ma che razza di ragazzo era? Non mi aveva neanche aiutato a raccogliere i libri. Non riuscì a vederlo in volto perché,quando mi alzai,lui era di spalle. Era riccio,moro e con un fisico asciutto..No,non lo conoscevo.
Mi diressi in classe,ancora leggermente infastidita dal comportamento di quel ragazzo,e aspettai con ansia che passasse anche quell'ora.
Finita,corsi in mensa per raggiungere Alex
-Kris-mi salutò mentre si ingozzava.
-Eih..Mangia piano,altrimenti ti farà male.-mi raccomandai.
-Sembri mia madre..-constatò.
-Fai come vuoi ma quando starai male,non chiamarmi.-
-Si certo..Comunque,tutto bene?-chiese.
-Si. Sai,ho fatto amicizia con Liam,l'amico di mio fratello. Devo ammettere che avevi ragione,è davvero un ragazzo meraviglioso.-
-Oh si,lo è.-concordò annuendo.
-Senti,volevo farti una proposta..-
-Dimmi.-la incitai a continuare.
-Hai presente la ricerca che ci ha fato la Pennington?Quella a coppie..-. Annuì facendole capire che sapevo di cosa stesse parlando.
-Bene,che ne dici di farla insieme? E a casa tua? Mi piacerebbe se venissi a casa mia ma sei allergica agli animali e io ho due cani,non vorrei che ti sentissi male.-
-Per me va più che bene,ne sarei felicissima. E grazie per esserti preoccupata per me.-dissi abbracciandola. Ero contenta di poter passare altro tempo con lei,era diventata davvero importante da quando la conoscevo,mi aveva aiutato in un sacco di cose: ad ambientarmi,a farmi nuovi amici e a diminuire la timidezza. Inoltre è un'amica meravigliosa,sa sempre quali consigli darmi quando ne ho bisogno.
Finimmo di mangiare e le ore passarono molto,molto lentamente. Quando anche l'ultima campanella suonò,mi fiondai in cortile per raggiungere Alex.
-Eccomi.-dissi correndo. Si voltò e mi aspettò,sistemando i suoi meravigliosi capelli su un lato.
-Allora,a casa tua?-chiese.
-Si.-confermai. Ci fermammo alla fermata del bus,entrambe non volevamo camminare e così decidemmo di prendere un mezzo pubblico. Aspettammo una decina di minuti circa e salimmo,all'intero c'era una terribile puzza di sudore ma sempre meglio che camminare.
-Vieni,ci sono due posti liberi!-urlò attirando l'attenzione di tutti. Mi avvicinai,sedendomi accanto a lei e inserendo le cuffiette alle orecchie,avevo bisogno di un buon e sano MIKA.
Scendemmo all'ultima fermata,casa mia era poco distante dal capolinea.
-Quanto odio gli autobus..-disse Alex subito dopo essere scese.
-A chi lo dici..-concordai.
-Vogliamo parlare del vecchietto che continuava a farci l'occhiolino?-chiese disperata mentre io scoppiai in una grossa risata.
-Quel vecchietto era tremendo,lo guardavano tutti.-
-Kris,a casa siamo solo noi?-chiese poi,cambiando discorso.
-No,sicuramente c'è anche mio fratello.-risposi.

Cercai rapidamente le chiavi nello zaino,eravamo arrivate proprio davanti casa. Entrando,dissi ad Alex di chiudere la porta così che io potessi andare in salotto da mio fratello per avvertirlo che sarebbe rimasta tutto il pomeriggio. Purtroppo però,in quel salotto non c'era solo mio fratello..



*Angolo Autrice*

Holaaaa :3
Eccomi con il quarto capitolo eheh,spero vi piaccia.
Che dire,Alex e Kristen sono riuscite a scamparla e a non far vedere Al a Niall altrimenti il nostro Niallino sarebbe impazzito. 
Scopriamo poi che Liam non è come gli altri coglioncelli ,che è tenerissimo e molto dolce. E furbo anche ahahahahha.
Diciamo che il capitolo è principalmente incentrato su Liam e sull'amicizia che poi si andrà a creare tra i due,Liam è molto calmo e riflessivo,al contrario di Kristen,quindi sarà molto importante per lei,l'aiuterà tantissimo nel corso della storia.
La cosa che mi dispiace è che le recensioni siano diminuite,ma ovviamente continuerò la storia anche perchè su Word è quasi finita ahahah. Ci saranno un sacco di colpi di scena e atmosfere molto accese da questo capitolo in poi,spero che vi piaceranno. 
Beh,ci si vede al prossimo capitolo allora,ricordatevi che vi amo tantissimo!

P.s Un grazie a tutte le ragazze che hanno recensito la storia o che l'hanno messa tra le preferite/ricordate/seguite,mi fa davvero piacere sapere che vi piace la mia storia,GRAZIE <3



 

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Capitolo 5
*** Harry,i hate you. ***


Chapter 5.       

                           -Harry,i hate you.-


Cominciai a contarli: Niall,Zayn,Liam,Louis e..si,Harry.
-Che diavolo ci fanno loro qui?-chiesi infastidita,non li volevo in casa mia. Perché c'erano sempre loro in casa mia? Quando vedrò mia madre le chiederò di adottarli..
-La stessa cosa che lei fa qui.-rispose mio fratello con nonchalance.
-Dovete fare una ricerca?-chiese Alex. Che ragazza idiota.
-Louis,sai benissimo che mia madre non vuole nessuno in casa.-dissi avvicinandomi.
-E lei?-chiese strafottente.
-Io ho chiamato mia madre prima di venire qui. E tu..?-chiesi,sorridendo beffarda.
-Vaffanculo.-rispose mettendo il muso.
-Vacci prima tu,ormai la strada la sai.-dissi scompigliandogli i capelli.
-Non dirai nulla a mio padre,vero?-chiese alzandosi.
-Non sentirti superiore solo perché sei più alto. Non dirò nulla a Josh per il semplice motivo che non voglio sentirti lagnare.-dissi voltandomi.
-Signorina Alex, è un piacere rivederla.-disse Niall e in quel momento ricordai del rapporto che avevano quei due.
-Non rompere il cazzo,io e te non ci conosciamo.-disse a denti stretti.
-Ma come? Siamo una coppia stupenda.-disse sorridendo maliziosamente.
-Preferirei morire che stare con te.-
-Che decisione affrettata. Non sai chi ti stai perdendo..-ammise pensieroso.
-Eih biondo,il matrimonio ve lo preparo io.-dissi prendendo Alex per il braccio e salendo le scale. Cominciammo a fare la ricerca e devo dire che venne fuori un bel lavoro. Speravamo vivamente che la professoressa lo apprezzasse,ci avevamo speso un intero pomeriggio.
-Alex,io non ce la faccio a stare con quei babbuini da sola. È troppo chiedere di restare a dormire da me un altro giorno?-
-Ma certo che no! Andiamo giù,vado a chiamare i miei genitori.-disse alzandosi.
-Sono felicissima.-urlai abbracciandola. Scendemmo in salone,così avrebbe potuto chiamare i suoi per informarla.
-Alex,tu intanto chiama i tuoi,io vado ad informare Louis che resterai a dormire.-dissi allontanandomi.
-Louis,Alex resterà a dormire da noi questa sera.-urlai dalla cucina mentre prendevo due bottigliette di coca-cola.
-Scordatelo!-mi rispose lui,che stronzo. Tornai in salotto come una furia,più incazzata che mai. Non era mio padre,solo mio fratello. Anzi,fratellastro.
-Che cosa hai detto?-chiesi assottigliando gli occhi.
-Che lei non resterà qui. Devono rimanere i ragazzi,non c'è posto per lei.-disse mentre continuava a guardare la televisione,odiavo non essere presa in considerazione.
-Prima cosa,quando parli con me devi guardarmi negli occhi. Secondo,lei resterà con o senza il tuo permesso,sono venuta semplicemente ad informarti.-ringhiai incazzata,odiavo quando mi dava gli ordini o decideva lui per me. Sono una persona, ho superato i diciotto anni e non intendo farmi sottomettere da lui.
-Tosta la ragazza.-constatò Harly,Hany o come si chiamava,non ricordavo il suo nome e non avevo intenzione di farlo.
-Nessuno ha chiesto cosa pensi di me,quindi sta zitto.-
-Eih bimba,datti una calmata.-disse alzandosi. Indietreggiai leggermente a causa della sua statura,era alto,troppo alto.
-Perchè indietreggi? Hai paura?-chiese avvicinandosi pericolosamente. Quel ragazzo mi incuteva timore e questo non andava bene.
-Io paura di te? Ti prego,non ho paura della gente con un gatto in testa.-ringhiai facendo riferimento ai suoi capelli ricci.
-Non azzardarti ad insultare i miei fantastici ricci.-disse a denti stretti,eravamo troppo vicini. -Odio i ricci,quindi li insulto quando voglio.-risposi incastrando il mio sguardo nel suo. I suoi occhi verdi smeraldo trasmettevano sicurezza..L'ultima cosa che quel ragazzo poteva darmi,almeno in quel momento.
-Smettetela immediatamente.-decise Louis alzandosi. Se non fosse intervenuto,probabilmente avremmo continuato così per molto. Ho un caratteraccio e se c'è qualcuno che mi sfida,potrei andare avanti per molto.
-Questa sera dovrete convivere pacificamente,non voglio litigi.-disse allontanandoci.
-Kris,i miei hanno detto che questa sera abbiamo da fare e non posso. Facciamo un'altra volta,promesso?-chiese Alex arrivando in salotto e strabuzzando gli occhi nel vedere me e il riccio così vicini.
-Va benissimo.-risposi voltandomi.
-Eih Styles,stai lontano dalla mia migliore amica,chiaro?-ringhiò assottigliando gli occhi.
-Tranquilla. È lei che non starà lontana da me.-rispose malizioso.
-Ti piacerebbe.-dissi accompagnando Alex alla porta.
-Ciao amore.-urlò Niall,rivolto ad Alex ovviamente.
-Vaffanculo.-rispose lei chiudendo la porta alle sue spalle. Perfetto,sola con cinque ragazzi..
-Visto che dovremmo convivere,piacere,io sono Harry Styles.-disse porgendomi la mano.
-Non mi interessa.-risposi acida.
-Io sono il nuovo fidanzato della tua amica,Niall Horan.-disse il biondo sorridendo.
-Sapevo che ci si fidanzava sempre in due..-osservai,povera Alex. Un altro ragazzo invece,non aveva la minima voglia di presentarsi. Zayn mi sembra che si chiamasse.
-Lui è Zayn.-disse mio fratello indicandolo.
-L'educazione è il suo forte a quanto vedo..-sussurrai e vidi Liam sorridere alla mia osservazione.
-Io e te già ci conosciamo.-disse poi sorridendo. Ricambiai il sorriso, probabilmente era l'unico che mi stava simpatico lì dentro.
-Allora,cosa vogliamo fare?-chiese Harry sorridendo maliziosamente.
-Io me ne vado in camera,sperando vivamente che vi strozziate con una qualsiasi bevanda.-dissi.
-Liam, ovviamente ogni insulto non riguarda te ma questi animali qui.-dissi e lui cominciò a ridere leggermente. Stavo per salire le scale quando una mano mi strinse il polso.
-Lasciami o..-
-O cosa?-chiese tirandomi a lui,avevo il suo petto contro il mio. Il suo corpo emanava calore mentre le sue mani erano gelide.
-Perché non mi fai vedere la casa?-chiese allontanandosi leggermente,senza però lasciare il mio polso.
-Non sono una guida turistica.-risposi seccata.
-Kristen,fagli vedere la casa.-mi ordinò Louis.
-No.-obbiettai.
-Dirò a tua madre che eri stata tu a lasciare l'acqua aperta il giorno di pasqua.-disse sorridendo beffardo.
-Non vale così!-esclamai salendo le scale mentre lui mi seguiva.
-Questo è il bagno con la doccia,se vuoi ti ci affogo dentro.-dissi ghignando.
-Possiamo fare la doccia insieme invece,sarebbe molto più bello sai?-chiese maliziosamente.
-Sogna Styles,sogna.-borbottai mentre chiudevo la porta del bagno.
-Questa è la camera di quel coglione-continuai mostrandogli la stanza di mio fratello.
-Dormiremo qui?-chiese osservandola.
-Non lo so. Penso che prenderà i materassi e li porterà giù in salotto.-risposi riflettendo.
-Dormirai con noi?-chiese malizioso.
-Ovvio..-risposi con un tono di voce alquanto sensuale. A quelle parole, gli occhi di Harry si illuminarono ma prima che potesse parlare, continuai:
-..che no.-
-Ma che stronza..-sussurrò alzando gli occhi al cielo.
-E questa è la mia camera.-dissi sorridente, l'avevo riordinata proprio qualche giorno prima.
-Bella, mi piace.- constatò sedendosi sul letto.
-Il letto è comodo eh.-continuò saltandoci leggermente sopra.
-Oh si, è comodissimo-confermai.
-Perfetto,scoperemo qui.-disse sorridendo. Non lo conoscevo molto,ma già sapevo che tipo fosse. Il classico ragazzo figo che si porta a letto ogni ragazza che le passa davanti,quello stronzo e strafottente,quello che ha solo una cosa per la testa. Odiavo i tipi come lui,mi innervosivano parecchio e questo era l'effetto che mi faceva. Mi innervosiva. E lo odiavo,tanto.
-Vorrei ricordarti che non stai parlando con una puttana.-puntualizzai.
-Pensi davvero che riuscirai a sfuggirmi? Hai un carattere da stronza e mi ecciti tanto, sarai mia, come tutte le altre.-disse sicuro. Avrei tanto voluto sapere chi si credeva di essere, io non ero una bambola e non sarei stata ai suoi ordini.
-Ti sbagli. Io non sarò mai tua, Harry. Io non appartengo a nessuno.-ringhiai inferocita. Come poteva pensare che sarei stata così facile? Certo,fisicamente mi attirava molto. Ho sempre avuto un debole per i ragazzi dai capelli scuri e gli occhi chiari e lui rispettava perfettamente i miei standard. Continuava a guardarmi con quei suoi occhioni verdi,cercando probabilmente di capire a cosa stessi pensando. Ad un tratto si alzò,bisbigliando qualcosa di simile a un "Vedremo". Mi sfiorò leggermente e al contatto con la sua pelle calda rabbrividii. Poi si allontanò, scendendo le scale e tornando in salotto dagli altri. Chiusi la porta alle mie spalle e mi gettai sul letto per pensare. Perché Harry Styles, il ragazzo più figo della Roosevelt High School, capitano della squadra di football, voleva avere ME? Una semplice ragazza che preferiva i jeans o la tuta alla minigonna, i capelli sciolti alle acconciature complicate, le felpe di mio fratello alle magliette scollate. Perché dovevo essere sua? Probabilmente per aggiungermi alla lista delle ragazze che si era fatto, questa era l'unica scusa plausibile. Ho sempre desiderato essere "unica" e non sarei stata una delle tante,non sarei stata sua. Mi alzai rapidamente, dovevo fare una bella doccia fredda e smetterla di pensare a quel ragazzo. Mia madre aveva nascosto la chiave del bagno, da quando si era allagato, così dovetti lasciare la porta chiusa ma senza chiuderla a chiave, sperando che nessuno sarebbe entrato. Sentì vari rumori ma nessuno di questi sembrava l'aprirsi di una porta così continuai a fare ciò che stavo facendo. Per sicurezza, decisi di farmela con il costume che mettevo al mare, meglio prevenire che curare. Quindi finii presi l'asciugamano, che avevo appositamente lasciato per asciugarmi, e lo legai sopra al seno in modo che mi coprisse. Spostai la tendina della doccia e quando alzai lo sguardo, mi pentii di non essermi messa a cercare quella maledetta chiave. Stavo per urlare ma la sua mano mi strinse la bocca, impedendomelo.
-Sta zitta o oggi finisce male!-esclamò a denti stretti. Gli morsi la mano per fargliela togliere e fortunatamente funzionò. Mi allontanai il più possibile da lui, attaccandomi stile "cozza" alla porta.
-Te l'ho detto che, in un certo senso, ci saremo fatti la doccia insieme, no?-ghignò squadrandomi.
-O te ne vai o mi metto ad urlare-dissi cercando di sembrare il più tranquilla possibile. Ero agitata e non poco. Nella mia misera vita avevo avuto qualche relazione ma in nessuna di queste il mio ragazzo entrava in bagno mentre mi faceva la doccia. Non che Harry sia il mio ragazzo o altro,preferirei morire che essere la sua fidanzata.
-Perché, hai forse qualche problema a cambiarti davanti a me?-chiese interrompendo i miei pensieri.
-Non sarò la tua ragazza-dissi,tappandomi la bocca subito dopo. Non volevo dire quella cosa,non era assolutamente mia intenzione
-Cioè..si,qualche problema ce l'avrei.-mi corressi con tono di ovvietà, non mi ero mai spogliata davanti ad un ragazzo.
-I problemi si superano, sai?-chiese sorridendo malizioso, era più testardo di quanto pensassi. L'odio che provavo per quell'essere saliva ad una sua parola pronunciata e ad ogni suo sorrisetto malizioso,lo odiavo,questo era sicuro.
-Perfetto, se non te ne vai tu me ne vado io-dissi aprendo la porta e uscendo da quella stanza. Entrai nella mia camera in una frazione di secondo e chiusi velocemente la porta, sperando che Harry si fosse allontanato. Non sapevo cosa indossare e, per non attirare troppo l'attenzione, optai per una tuta e una felpa, semplici e comodi.Non volevo dare nell'occhio,non dopo la situazione che si era creata con Sonounmaniacoeloso. Non indossai le scarpe,di solito per casa camminavo scalza e anche se c'erano loro non sarebbe cambiato qualcosa. Aprii la porta e me lo ritrovai davanti, tanto per cambiare. Quel ragazzo era ovunque,in ogni luogo. Questa volta però non si era accorto di me,fortunatamente,era troppo impegnato a messaggiare con non so chi. Gli passai accanto per andare in bagno ad asciugare i capelli, convinta che non si fosse minimamente accorto di me. Ovviamente mi sbagliavo..
-Dove vai?-mi chiese con lo sguardo ancora fisso sul cellulare.
-Devo asciugare i capelli.-dissi liquidandolo. Li avevo molto lunghi e ci misi un po' ad asciugarli. Spesso mi veniva voglia di tagliarli tutti ma reprimevo quest'istinto perché sapevo che poi mi sarei pentita. In fondo,anche se dovevo curarli molto,mi piacevano. Erano castani chiaro e stavano benissimo con i miei occhi color nocciola. Mia madre invece amava le mie labbra,mi diceva sempre che avrebbe voluto averle lei al posto mio. Erano sempre un rosa scuro,come se avessi messo un rossetto o qualcosa per scurirle. Inoltre,erano grandi e carnose,piacevano anche a me.




*Angolo Autrice*

We belle patateee!
Come va?
Io sto una merda,mi è appena arrivato il ciclo e sto praticamente morendo dissanguata. Vi giuro,non ce la faccio proprio.
Anyway,come vi sembra il capitolo?  A me piace particolarmente perchè c'è il primo litigio fra Harry e Kris ehehehe. Insomma,quei due non andranno molto d'accordo nel corso della storia,credo che questo sia chiaro.
Che dire,capiamo anche che Harry è un duro ma è realmente così? O indossa solo una maschera? Chi lo sa..
Spero vivamente che vi piaccia visto che viene introdotta maggiormente la figura di Harry,il protagonista della storia dopo Kris. Fatemi sapere cosa ne pensate,ricordatevi che vi amo da morire <3

 

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Capitolo 6
*** I Like Him? ***


Chapter 6.

-I like him?-

 

Uscii dal bagno e scesi velocemente le scale, raggiungendo il salotto dove erano riuniti tutti quei cetrioli. Mentre scendevo il mio stomaco brontolò,chiaro segno che stavo morendo di fame.
-Ragazzi io ho fame, chi cucina?-chiesi passando lo sguardo per ognuno di loro.
-Tu,ovvio,sei l'unica ragazza presente in questa casa.-disse il mio adorato fratellino,giuro che in quel momento avrei voluto strozzarlo. Io e la cucina eravamo due poli opposti,non saremo mai andati d'accordo.
-Sai benissimo che non so cucinare!-esclamai disperata.
-Se volete,posso cucinare io.-disse Harry alzandosi,era sempre in mezzo.
-Oh si,tu sei un vero cuoco.-disse Niall battendogli il cinque.
-Però,mi servirà un'assistente.-disse guardandomi compiaciuto. Oh no,non ci pensavo neanche. -Non metterti in testa strane idee,Styles.-dissi a denti stretti.
-Non hai niente da fare,quindi..-mi guardò Louis beffardo. Da quel momento,cominciai a pensare che quei due avevano deciso di rendermi la vita impossibile. Che fratello ingrato.
-Ti odio-sussurrai dirigendomi in cucina. Harry mi raggiunse,rigirando le maniche della maglia per non sporcarle.
-Allora,cosa cuciniamo?-mi chiese sorridente.
-Pizza?-proposi ricambiando il sorriso.
-Ci sto.-disse cercando tutti gli ingredienti. Cominciammo a cucinare e,come ho già detto prima,io ero negata in cucina. Ad un tratto quel coglione di Styles ebbe la meravigliosa idea di lanciarmi della farina sul viso,facendomi diventare più pallida di quello che ero.
-Vuoi la guerra?-chiesi immergendo la mia mano nel sugo.
-E guerra avrai.-continuai spalmandogliela sul viso,facendolo diventare completamente rosso.
-Questo non dovevi farlo..-sussurrò e la sua espressione non prometteva niente di buono. Indietreggiai leggermente,prima che una mano piena di ketchup mi si avventasse sul volto. Almeno ora non era pallida..
-Ma che diavolo state facendo?!-urlò Liam mettendosi le mani tra i capelli.
--Noi..Non lo so.-ammise Harry facendo spallucce.
-Guardate la cucina..-si disperò e effettivamente quella stanza era un vero e proprio disastro.
-Ci stavamo solo divertendo. Comunque penso che per questa sera dovremmo ordinare una pizza.-disse il riccio guardandomi mentre rideva sotto i baffi.
-Vado a chiamare,voi sistemate tutto.-ci ordinò Liam assottigliando gli occhi. Non appena si allontanò,entrambi scoppiammo in una fragorosa risata.
-Dai,aiutami a sistemare.-dissi prendendo la scopa e pulendo la farina che quel deficiente mi aveva tirato. L'unica cosa che fece fu posare gli ingredienti nella dispensa,il lavoro più duro ovviamente dovetti farlo io. Comunque, per la cronaca, i suoi sbalzi d'umore mi facevano venire il mal di testa. Un secondo prima era misterioso e c'era qualcosa di malizioso in ogni cosa che diceva e il secondo dopo sfoggiava un sorriso meraviglioso, scherzando e ridendo come farebbero solo due amici..Mah. La cosa che odiavo più di tutto,era il fatto che riuscisse ad essere fottutamente sexy anche con il sugo sul volto. Anche quando mi provocava,anche quando sfoggiava un sorriso leggermente malizioso,anche quando era estremamente stronzo. Sempre.
Suonarono al campanello e la cucina era ritornata,più o meno,come era prima.
-Kris,apri alla porta!-mi ordinò mio fratello che ovviamente non poteva alzare il suo bellissimo culo dal divano.
-Un attimo.-dissi correndo.
-Ecco a voi le vostre pizz..Oh,ciao Kristen.-mi disse Jack sorridendo.
-Eih Jack,che ci fai qui?-chiesi,anche se la risposta era abbastanza ovvia vista la scatola di pizza che aveva in mano.
-Consegno pizze..?-disse con tono di ovvietà,ridendo subito dopo.
-Si,hai ragione. Vieni entra.-dissi spostandomi per permettergli di superare la soglia della porta. -Grazie,ma solo qualche minuto o il capo mi ucciderà.-disse posando le teglie sul tavolo.
-Tu saresti?-chiese immediatamente Louis.
-Un mio amico..Cioè veramente è un amico di Alex ma ora è diventato anche mio amico.-dissi gesticolando.
-Quanto amico di Alex?-chiese Niall mentre lo fulminava con lo sguardo.
-Migliore amico.-disse Jack sorridendo,adorava Alex ed era fiero di poter dire di essere il suo migliore amico.
-Piacere,sono Niall,il suo ragazzo.-disse porgendogli la mano.
-Sei riuscito a diventare il suo ragazzo? Wow,lei mi aveva detto che avrebbe voluto strangolarti..-disse compiaciuto.
-Veramente..-cercai di spiegare a Jack come stavano le cose ma quello stronzo di un biondo mi schiacciò il piede,impedendomi di continuare.
-Kris io devo andare,ci vediamo domani a scuola.-disse scoccandomi un bacio sulla guancia e salutando gli altri ragazzi con un sorriso.
-Tralasciando il fatto che dovrò uccidere quel ragazzo,io ho fame.-disse Niall fiondandosi sulla pizza.
-Per la prima volta concordo con lui,buon appetito.-dissi prendendo un trancio di pizza e cominciando a mangiarlo,era deliziosa. Gli altri fecero lo stesso e la pizza finì molto presto,era davvero buona.
-Perfetto,abbiamo la pancia piena. Ora cosa facciamo?-chiese Niall sedendosi sul divano.
-Play Station?-chiese Louis tutto eccitato,adorava quello stupido videogioco. Salii in camera mia e accessi il pc,entrando su Facebook. Sulla barra di ricerca scrissi "Harry Styles" e in qualche secondo il suo profilo apparve sul mio schermo. La foto del profilo era veramente brutta..Ok,era meravigliosa. Nel vedere il suo sorriso,automaticamente sorrisi anche io. I ricci gli ricadevano perfettamente sulla fronte e quel sorriso avrebbe potuto illuminare il mondo intero. Spostai leggermente lo sguardo e vidi la sua immagine di copertina,che riportò tutto alla normalità. C'era lui in un pub,probabilmente,con tre spogliarelliste che cercavano in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Alzai gli occhi al cielo e scorsi giù con il mouse,guardando qualche post. Non passava tanto tempo su quel social network,c'era molta distanza tra la pubblicazione di un post e l'altro. Comunque,non c'era nulla di davvero interessante a parte il fatto che risultasse ufficialmente fidanzato con una certa Jessica Stevens. All'inizio quel nome non mi diceva nulla,poi ricordai ciò che Alex mi aveva spiegato. Jessica Stevens era il capitano delle cheerleaders,la bionda dal fisico perfetto. Rimasi leggermente interdetta a quel post,non mi sarei mai aspettata che Harry fosse fidanzato. Comunque non mi interessava,lui non era niente per me quindi..
Mi distesi sul letto per cercare di pensare,come poteva un ragazzo stravolgere la mia vita in così poco tempo? Sentivo qualcosa quando ci guardavamo,come se fossimo legati da un filo indistruttibile. Eppure io non lo conoscevo,non lo conoscevo per niente. Ci avevo parlato per la prima volta quello stesso giorno e non poteva piacermi un ragazzo così all'improvviso,io non ero fatta così. Io ci impiegavo del tempo per innamorarmi,per esporre le mie emozioni,i miei sentimenti,per mostrare ciò che provo. Com'era possibile? Era tutto così strano,così misterioso.
Ed io..io ero confusa,troppo. Sono sempre riusciva a controllare le mie emozioni, a sapere cosa volevo e cosa no mentre ora..non riesco a gestirle,scopro i miei sentimenti a poco a poco e questa cosa non va bene perché Harry non è stupido,anzi,è fin troppo intelligente. Lui capirebbe le mie emozioni ancor prima di me e non può,non deve accadere.
Sentì Louis chiamarmi dal piano di sotto così chiusi la pagina,uscendo dal mio account,e scesi le scale.
-Che vuoi?-chiesi seccata.
-Porta giù il computer,ci serve.-disse mentre sorseggiava una birra.
-Va bene.-risposi. Lo presi e lo portai giù,risalendo in camera subito dopo. Cominciai a sistemare lo zaino con tutto l'occorrente per il giorno dopo e proprio mentre sistemavo i libri,un quaderno mi cadde dalle mani,era di Alex,me lo aveva prestato per copiare gli appunti di inglese. Nel cadere si erano aperto,così da mostrare qualche pagina scritta. Una però mi colpì,c'era scritto un nome..NIALL HORAN. Era scritto in grande,contornato da teschi e spine. Sotto,in una dimensione quasi microscopica,c'era la frase: "Vorrei odiarti,ma sai che non posso..". Presi quel quaderno e lo nascosi per bene nello zaino,Niall non doveva assolutamente vederlo.
-Sai Hams,dovresti cancellare la cronologia dal computer.-disse una voce roca che mi era alquanto familiare. Riflettei qualche secondo,ricordando che avevo sbirciato sul profilo di Harry,senza però cancellare la cronologia. Che stupida.
-Perchè mai? Non c'è niente di strano lì dentro.-dissi cercando di fare la vaga.
-O meglio,non dovresti visitare il mio profilo Facebook.-specificò chiudendo la porta della mia camera.
-La pagina si è aperta per caso.-mentii mentre sistemavo il letto,era abbastanza tardi e il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola.
-Anche la mia foto del profilo si è aperta accidentalmente?-chiese beffardo con quel suo stupido ghigno sul volto.
-Probabile.-dissi voltandomi per guardarlo.
-Se non ti dispiace,vorrei dormire-continuai indicando il letto con lo sguardo.
-Preferisco dormire da sola,sai,sto più comoda.-dissi cercando di liquidarlo.
-Comunque,sono qui per dirti che tuo fratello si è bevuto più o meno sei birre e sta delirando.-mi informò con nonchalance.
-Cosa?!-urlai fiondandomi in salotto,odiavo quando si ubriacava. Cominciava a blaterare cose senza senso o a spogliarsi. Non sapevo perché lo facesse ma era davvero straziante trovarlo tutto nudo dopo essere andato al bar.
-Kris,non penso regga l'alcool.-disse Liam mentre lo teneva. Voleva picchiare il tappeto preferito di mia madre...
-No,non lo regge per niente.-confermai io. Lo sdraiai sul divano,presi un libro delle favole e cominciai a leggerlo. Funzionava sempre su di lui. Quando era ubriaco bastava raccontargli una fiaba e si addormentava come un bambino. In fondo,per alcuni aspetti,lui era ancora un bambino. Il bambino più bello del mondo,il mio bambino preferito.



*Angolo Autrice*

Weee belle pupe!
Che mi dite di bello?
Finalmente è venerdì *Balla la conga* e posso passare un sacco di tempo a scrivere il capitolo :3
Anyway,vi piace questo capitolo? Anche qui ci saranno un po' di provocazioni tra Harry e Kris anche se,per un certo momento,i due avranno una specie di sintonia (Il momento dove cucinano). Sembrano buoni amici,scherzano e giocano come se si conoscessero da anni anche se non è così.
Poi boh,Louis alla fine si ubriaca e sembra un bambino ahahahaha.
Vabbe,vi lascio alle vostre cose,ricordatevi sempre che vi amo da impazzire! <3

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Capitolo 7
*** Baby.. ***


Chapter 7.                
                                      -Baby..-


-Si è addormentato-disse Niall ridendo come un pazzo,era sicuramente ubriaco anche lui. Avevo le guance rosse come il fuoco e non la smetteva di ridere neanche per respirare.
-Noi dove dormiamo?-chiese Zayn,aveva una voce calda e sensuale. Era la prima volta che lo sentivo parlare,vista la sua maleducazione nel presentarsi. Sembrava uno di quei tipi trasgressivi, eppure c'era qualcosa in lui che lo faceva sembrare così diverso dagli altri. Era molto riservato e diffidente comunque, forse era anche questo a dargli quell'aria misteriosa.
-Qui in salone,non abbiamo abbastanza stanze per tutti. Spero non vi dia fastidio dormire tutti insieme.-
-Nel “tutti insieme” sei compresa anche tu?-chiese Harry maliziosamente,che stupito,mi aveva fatto la stessa domanda qualche ora prima.
-Ovviamente no.-risposi.
-I materassi?-chiese Zayn,sempre con un tono di voce caldo,come se stesse dicendo qualcosa di dolce e provocante allo stesso tempo,non so,aveva uno strano tono di voce. Ed era strano anche lui,un tipo così particolare.
-Dovete prenderli dal piano di sopra.-dissi salendo le scale mentre lui e Liam mi seguivano.
-Liam,tu prendi quello di Louis e Zayn,seguimi così prendi quello della camera degli ospiti.-ordinai. Mi diressi verso la camera appena citata,non ci andavamo spesso ma era comunque molto carina.
-Aspetta,ti aiuto.-dissi prendendo le lenzuola mentre lui portava giù il materasso. Sistemai i vari letti con le giuste lenzuola e i cuscini,così che potessero dormire comodi.
-Grazie.-disse Liam sorridendo,era sempre così gentile. Sorrisi di rimando.
-Bene..Io vado a cambiarmi, per qualsiasi cosa fatemi sapere.-dissi salendo in camera mia per mettermi il pigiama. Come pigiama ovviamente intendevo una felpa e dei leggins neri, non avevo un vero e proprio pigiama.
-Sai Hams, dovresti chiudere la porta quando ti cambi.-constatò Harry aprendola. Strabuzzai gli occhi e sentii il calore espandersi sulle mie guance.
-Sai Styles, non dovresti spiare la sorella del tuo migliore amico.-osservai alzando le sopracciglia. -Sorellastra. -puntualizzò beffardo.
-Che diavolo ci fai qui?-chiesi cambiando discorso.
-Hai detto che per qualsiasi cosa potevamo venire da te. Io ho bisogno di scopare, come la mettiamo?-chiese sorridendo maliziosamente. Odiavo lui e il suo sorrisetto, mi faceva saltare i nervi.
-La scopa è fuori nel terrazzo, se proprio ci tieni. Scopa bene soprattutto nella camera di Louis, di solito è un porcile.-risposi beffarda. Alzò gli occhi al cielo e cambiò discorso, faceva sempre così quando ero più furba di lui.
-Comunque, ci servirebbe un pigiama.-disse giocherellando con la collana che aveva al collo.
-Non sono una venditrice ambulante.-mormorai,dove glielo trovavo un pigiama ora?
-Peccato,altrimenti avrei comprato ogni tuoi singolo oggetto in vendita..e non.-disse con uno strano sorriso malizioso,pensava sempre e solo a quello.
-Se non sono in vendita vuol dire che non puoi averli,che dici?-
-E se io volessi averli lo stesso? Ottengo sempre ciò che voglio,avrò anche questi “oggetti”.-disse mimando le virgolette per la parola oggetto.
-Ti piacerebbe..-risposi sorpassandolo per dirigermi nella camera di Louis. Presi delle felpe e delle tute qualsiasi e gliele porsi,dovevano adattarsi.
-Le felpe te le puoi tenere. Di solito dormo nudo ma tuo fratello me lo ha proibito, potresti rimanere molto scossa per le mie misure. Mi ha dato la possibilità di dormire senza maglia però..-disse facendomi l'occhiolino.
-Potrei rimanere scossa per le tue dimensioni..misere?-chiesi uscendo e lasciandolo lì che si mordeva il labbro ridendo.
-Provare per credere! -mi urlò dall'altra stanza. Scossi la testa e alzai gli occhi al cielo. C'era qualcosa che mi attirava in quel ragazzo..si, ho sempre avuto un animo nobile, probabilmente il mio istinto lo voleva aiutare per cercare di farlo diventare intelligente. Mission impossibile. Scesi in salotto per dare la buonanotte a Liam,era l'unico per cui valeva la pena farsi una rampa di scale. Niall non si era comportato bene con Alex,quindi era fuori. Zayn stava troppo sulle sue ed era fuori. Harry era troppo egocentrico e presuntuoso,quindi era strafuori. Louis era mio fratello ed era fuori a prescindere.
-Kris..-mi chiamò Niall,ed ora cosa voleva da me?
-Dimmi-dissi sorridendo,cercando di sembrare simpatica ed educata.
-Saluti Alex da parte mia?-chiese sporgendo il labbro inferiore,era davvero stupendo.
-Ma certo.-risposi scompigliandogli i capelli. Era ubriaco ma era anche molto tenero. Gli stampai un bacio sulla guancia e mi avvicinai a Liam,facendo la stessa cosa.
-Eih Hams,ci stai dando il bacio della buonanotte?-chiese Harry con tono strafottente.
-GLI sto dando Styles,tu non centri assolutamente nulla.-risposi beffarda. Spostai lo sguardo su Zayn che mi guardava con aria superiore. Non sapevo che fare in realtà,avrei voluto dargli un bacio sulla guancia ma non volevo sembrare "facile" o altro. Sospirai e decisi di chiederglielo.
-Posso darti un bacio sulla guancia?-
-Si.-rispose alzandosi leggermente per non farmi piegare.
-Allora la lingua ce l'ha..-sussurrai,convinta che non mi avesse sentito.
-Se vuoi posso infilartela in gola,così puoi constatare se ce l'ho o meno.-rispose sorridendo. E non era un sorriso malizioso,nè beffardo,era un vero e proprio sorriso. Ricambiai scuotendo la testa e lui fece spallucce. Da come lo aveva descritto Alex sembrava molto simile ad Harry ma,da quello che vidi quella sera,erano completamente diversi. Gli stampai un bacio sulla guancia e mi diressi da mio fratello,beandomi di quanto fosse dolce. Era rannicchiato su se stesso con il pollice in bocca e i capelli scompigliati,sembrava un vero e proprio bambino. Gli diedi un bacio sulla fronte e mi allontanai leggermente. Sentii qualcuno alle mie spalle,chi poteva essere se non Harry?
-Che cosa vuoi?-chiesi senza voltarmi.
-Pretendo anche io il bacio della buonanotte.-disse secco,mettendomi una mano sulla spalla e facendomi voltare. Non mi andava proprio di litigare in quel momento così sbuffai e scoccai anche a lui un bacio sulla guancia. Sorrise soddisfatto e si mise di nuovo a letto,guardandomi mentre salivo in camera. La prima cosa che feci fu prendere il cellulare e mandare un messaggio ad Alex:
"Eih Alex,il tuo biondo preferito ti da la buonanotte. Non è dolcissimo?"
"Mandalo a fanculo da parte mia. No,non è dolce per niente."
Scossi la testa e mi sdraiai sul morbido letto della mia stanza,felice di poter finalmente andare a dormire. Quando stavo per chiudere gli occhi,la porta si spalancò,interrompendo il meraviglioso silenzio che si era creato.
-Chiunque tu sia,ti odio da morire,puoi praticamente ritenerti morto.-ringhiai con il viso sul cuscino,volevo semplicemente dormire,nient'altro.
-Sai,stavo pensando..io sono troppo speciale e un solo bacio non basta-. Avrei riconosciuto quella stupida e odiosa voce ovunque.
-Basta e avanza.-mugugnai con il viso ancora sul cuscino.
-Uno solo.-disse.
-Poi te ne andrai e mi lascerai dormire?-chiesi alzando leggermente la testa.
-Si.-confermò. Mi alzai svogliatamente e prima che potessi dargli un bacio sulla guancia,Harry mi strinse i fianchi e mi avvicinò al suo corpo. Fu lui a darmi un leggero bacio sull'angolo della bocca che mi lasciò a dir poco stupita,non me lo sarei mai aspettato. Quando mi resi conto di ciò che stava accadendo lo spostai,abbassando lo sguardo per la timidezza.
-Buonanotte bimba.-mi salutò baciandomi poi la fronte.
-Non chiamarmi bimba.-lo allontanai ancora una volta. C'era un solo uomo che mi chiamava così e quello era mio padre. Avevo un rapporto meraviglioso con lui,ero la sua bambina e tra noi andava tutto benissimo. Purtroppo non era lo stesso con mia madre e decisero di separarsi,dicevano che mi avrebbe fatto bene..Non lo vedo da quel maledetto giorno e mi manca terribilmente. Il gesto e le parole di Harry me lo ricordavano e non volevo. Lui era così diverso da mio padre. Lui mi avrebbe protetta mentre Harry non lo avrebbe mai fatto. Non aveva il diritto di chiamarmi bimba.
-Non mi interessa se vuoi o meno. Io continuerò a chiamarti così-. Prima che potessi replicare,chiuse la porta della mia camera alle sue spalle,lasciandomi sola.

L'unica cosa che volevo era restare sola,eppure in quel momento avrei tanto voluto qualcuno con cui parlare,ero così confusa. Decisi comunque di non pensarci troppo,si sarebbero venuti a creare altri dubbi e io non ne avevo proprio bisogno. Mi buttai a peso morto sul letto,addormentandomi in pochissimi minuti.




*Angolo Autrice*

Eih splendori! <3
Non uccidetemi,vi prego..Ho postato il capitolo oggi e ho ritardato di non so quanto,mi dispice tantissimo.
Per farmi perdonare probabilmente pubblicherò il capitolo domani,massimo dopodomani,promesso.
E vi giuro che sarà lungo,cercherò di farlo il più lungo possibile.
Ora vado a nanna che domani devono interrogarmi grammatica,geometria e religione,sono fottuta. Vi farò sapere quanto ho preso poi ;)
Che dire,notte bellezze <3

 

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Capitolo 8
*** Alex,David is not for you. ***


Chapter 8.  

                  -Alex,David is not for you.-

 

Il giorno dopo fui svegliata da un dolce bacio sulla guancia.
-Louis e i suoi attimi di bontà..-borbottai. Ogni volta che Louis mi svegliava dandomi un bacio sulla guancia ero meno stronza del solito.
-Io non sono Louis,bimba-. Oh no,non lui.
-No..-borbottai seccata.
-Meglio che ti svegli,altrimenti farai tardi.-mi consigliò scuotendomi leggermente. Spostai le coperte dal mio corpo e mi alzai,prendendo le cose dall'armadio a dirigendomi in bagno,senza degnarlo nemmeno di uno sguardo. Misi una maglia blu con una scritta bianca,dei jeans scuri e le converse bianche. Scesi velocemente le scale e mi ritrovai i ragazzi senza maglia,non potevo perdermi una vista del genere. Il mio sguardo però si posò su Harry..La cosa che per prima mi colpì furono i suoi tatuaggi,ne aveva moltissimi! Si stava cambiando,quindi fortunatamente non si accorse di me,ma ad ogni suo movimento notavo un nuovo tatoo. Anche Zayn non scherzava,aveva rovinato la sua bellissima pelle ambrata. Liam invece ne aveva pochi,due o tre da quanto vidi. Anche Niall era senza maglia e fui molto stupita nel sapere che lui non ne aveva nemmeno uno,o almeno non si vedevano. Non mi meravigliai di Louis invece,lo vedevo molto spesso in boxer e ormai non aveva più l'effetto che aveva quando lo conobbi all'inizio.
-Buongiorno.-dissi entrando con nochalance.
-Kris!-urlò Liam cercando di coprirsi,quant'era tenero.
-Liam,vedo mio fratello in mutande ogni singolo giorno,non ti salto addosso.-lo tranquillizzai sorridendo. Rimase a guardarmi per qualche secondo con la bocca spalancata,poi spostò lo sguardo e se ne andò in bagno.
-Possiamo cambiarci qui o ti crea qualche problema?-chiese Zayn mentre si toglieva la tuta,come se niente fosse.
-Nessun problema.-urlai dalla cucina. Presi il latte e lo versai in una tazza,ci aggiunsi i cereali e cominciai a fare colazione.
-Ma che pensiero carino prepararmi la colazione.-disse Harry entrando in cucina.
-Io non ti ho preparato nessuna..- e prima che potessi finire la frase,quel coglione prese la MIA tazza con dentro il MIO latte e i MIEI cereali e se la bevette in un sorso.
-Ti odio-dissi alzandomi e prendendo lo zaino.
-Vaffanculo!-urlò Louis,che diavolo era successo ora? Mi diressi in giardino,il luogo da dove proveniva l'urlo di Louis e lo vidi piagnucolare sulla sua moto.
-Che ha?-chiesi a Liam che lo guardava sbalordito.
-La sua moto,si è rotta ed ora non funziona.-spiegò.
-Oh mio dio,questo è un disastro! Non posso assolutamente andare a piedi!-esclamai inginocchiandomi accanto a Louis e fingendo di piangere.
-Louis,Kristen,alzatevi. Niall,tu porterai Louis con te mentre io porterò Kris.-ordinò Harry mentre estraeva il casco dalla moto.
-E chi ti dice che io verrò con te?-chiesi infastidita,perché sarei dovuta andare con lui?
-Preferisci andare a piedi? Non credo,quindi sali o ti lascio qui.-rispose secco mentre metteva in moto.
-Ok,arrivo.-annuii salendo e stringendomi a lui. Odiavo le moto ma erano veloci e non mi facevano sgridare dalla professoressa,quindi era un punto a loro favore.
-Ci vediamo dopo,bimba.-disse Harry stampandomi un bacio sulla guancia e allontanandosi con gli altri.
-Kris!-mi chiamò Alex dall'altra parte del cortile.
-Eih,tutto bene?-chiesi abbracciandola.
-Benissimo.-rispose ricambiando.
-Sai,ho decido di dimenticare Niall.-disse dopo qualche attimo di silenzio. Io scossi la testa,non si può dimenticare una persona a proprio piacimento. L'amore è una cosa che non può essere messa da parte,non si può dimenticare chi si ama veramente.
-Non puoi..-
-Devo farlo. L'altro giorno David mi ha chiesto se volevamo pranzare insieme e io ho detto di si.-disse con lo sguardo basso,sapeva che mi sarei infuriata di brutto. Era uno degli individui più insulsi e schifosi della Roosevelt High School, E non era insulso e schifoso per il suo aspetto,anzi,era molto bello,ma il suo carattere diceva tutto il contrario. Usare una ragazza,stuprarla se necessario,solo per sentirsi potenti e fighi era un vero e proprio schifo.
-Cosa?!-urlai,così forte che tutti gli alunni nel cortile si voltarono a fissarci.
-Che diavolo avete da guardare?-sbottai acida,la mia migliore amica aveva una brutta influenza su di me.
-Dai Kris,non è così male..-si difese lei.
-Non è così male? Non è così male?! È da poco che mi trovo a frequentare questa scuola e già ho capito che tipo sia. Tu la frequenti da cinque anni e ancora non l'hai capito?-chiesi urlando. Uno dei miei difetti più grandi,alzare la voce ad un volume alquanto elevato quando sono arrabbiata. -Senti,non lo so. Oggi vado in mensa con lui e vedrò cosa fare-disse scoccandomi un bacio sulla guancia ed entrando a scuola. Corsi in classe,notando che quell'ora l'avrei trascorsa con Jack. -Jack,avevo proprio bisogno di te.-dissi sedendomi accanto a lui.
-Cosa è successo?-chiese preoccupato.
-Alex.-sussurrai,la professoressa era appena entrata.
-David Robinson?-chiese Jack,aveva colto nel segno. Quella domanda però mi fece capire che lui sapeva già tutto.
-Esattamente-risposi.
-Odio quel tipo. Gira intorno ad Alex da un sacco di tempo,lei non gli aveva mai dato corda ma ora..non so cosa sia cambiato,però non voglio che la mia migliore stia con un coglione del genere.-ringhiò incazzato.
-Concordo con te.-dissi. Passammo l'ora cercando qualche modo per fargli cambiare idea,non poteva uscire con lui. Dovevo,comunque,informarmi su questo David e su quello che avrebbe potuto fare. Quale modo migliore se non quello di chiedere ai migliori amici di mio fratello? Arrivai in mensa e mi fiondai al loro tavolo,sedendomi come se nulla fosse.
-Ciao Kris..-mi salutò mio fratello.
-Un momento..Kris?!-urlò con la sua stupida vocina da femmina.
-Si..?-chiesi facendo finta di nulla.
-Perché sei al nostro tavolo?-chiese strabuzzando gli occhi.
-Perché..-stavo per dire e in quel momento vidi tutte le cheerleaders avvicinarsi. Erano delle grandissime pettegole e non intendevo far sapere le mie cose a tutta la scuola.
-Eih,sono cose private quindi potete benissimo andarvene.-ringhiai verso quelle galline,in particolare contro Jessica.
-Eih..cosa,ciò che dici ad Harry puoi benissimo dirlo anche a me.-disse con quella voce stridula,peggio di quella di Louis.
-Cosa lo dici alle tue amiche,chiaro? Se vuoi ti soffoco con uno dei tuoi pon pon..-proposi beffarda. La bocca toccò terra per quanto l'aprì,era scioccata.
-Dai piccola,vai.-disse Harry e lei,come un cagnolino,se ne andò.
-Che bel cagnolino che ti sei fatto..-sussurrai mentre mordevo il mio sandwich.
-Cosa?-chiese corrugando le sopracciglia.
-Niente..-
-Allora,perché sei qui?-chiese di nuovo mio fratello.
-Perché la mia migliore amica mi ha sfrattato,deve mangiare con un coglione. Quindi ho pensato: "Perchè non andare dai migliori amici di mio fratello che,oltretutto,sono anche miei amici e mi vogliono moooolto bene?"-dissi assumendo l'espressione più cucciolosa che riuscivo a fare.
-Mi dispiace ma noi dobbiamo parlare di ragazze, magari ti scandalizzi..-disse Harry mentre io lo trucidavo con lo sguardo.
-Non parlerete di ragazze, devo farvi alcune domande.-dissi seria, dovevo sapere di più su quel David.
-Dicci pure..-annuì Liam con gentilezza.
-Parlatemi di David Robinson.-
-Perché? Non dirmi che ti piace quel coglione!-esclamò Harry alzando la voce, fortunatamente però nessuno lo sentì più di tanto.
-Anche fosse?-risposi io in tono di sfida.
-Kris,non è una buona compagnia.-disse Liam scuotendo la testa.
-Credo di essere abbastanza matura per scegliere da sola le persone che devo frequentare,non ho bisogno di un consulente,grazie.-risposi ad Harry.
-Comunque non è per me ma per Alex, vuole..dimenticare un ragazzo.-continuò posando lo sguardo su Liam.
-Alex è innamorata? E di chi? -chiese Niall avvicinandosi a me, si vedeva che ci teneva a lei.
E di chi? -chiese Niall avvicinandosi a me, si vedeva che ci teneva a lei.
-Scusa Niall,ma a te cosa importa?-chiesi io con fare indagatorio.
-A me? Assolutamente niente, era per chiedere.-rispose con il tono di uno a cui non importava nulla.
-Certo,come no..-sussurrai.
-Comunque,questo David le ha chiesto di uscire e lei, per dimenticare quel ragazzo, ha accettato. Io le ho detto che non mi sembrava un ragazzo raccomandabile ma non ha voluto ascoltarmi.-dissi abbassando lo sguardo, non volevo che si cacciasse in qualche guaio.
-Qualcun'altro potrebbe chiederle di uscire, magari qualcuno che non sia come David altrimenti siamo da capo a dodici. Io, Harry e Zayn siamo fidanzati quindi non penso che sia giusto invitarla ad uscire. Mentre Louis e Niall sono liberi.-propose Liam. Un momento, Harry era fidanzato? Lo avevo letto sul suo profilo facebook ma pensavo fosse una bugia..
-Louis..?-chiesi, anche se sapevo già la risposta.
-Scordatevelo, è una bella ragazza ma non il mio tipo.-scosse la testa alzando le mani in segno di difesa.
-Niall..?-chiesi e questa volta speravo che la risposta fosse positiva.
-Lo faccio solo perché odio David, non per Alex, sia chiaro.-disse assottigliando gli occhi. -Perfetto! -esclamai battendo le mani.
-Se eventualmente il piano non dovesse funzionare, dobbiamo far si che Alex si allontani di David. Lui è molto pericoloso. È una di quelle persone che se vogliono una cosa, prima o poi l'avranno. Molti considerano Harry pericoloso o pensano che faccia del male alla gente, non sanno però che David è molto peggio. Ora ha messo gli occhi su Alex e non sarà facile fargli cambiare idea. David la vuole e in un modo o nell'altro sarà sua.-
-È peggio di quanto mi aspettassi..-sussurrai, ed era vero. Sapevo che non era molto raccomandabile ma non immaginavo così. La mia attenzione comunque si focalizzò sulla frase:
"Molti considerano Harry pericoloso ma non sanno che David è peggio". Alex aveva descritto Harry come un mostro,come poteva non rendersi conto che David era peggio? La campanella suonò e in pochissimo tempo mi ritrovai da sola a quel tavolo,se ne erano andati tutti senza neanche salutare,maleducati. Ero nel bel mezzo di una noiosissima lezione del professor Smith quando l'assistente del preside entrò in classe,chiamando il mio nome.
-La signorina Kristen Destiny Hams può seguirmi in presidenza?- In presidenza?! Bella merda,mia madre mi avrebbe ucciso. Di solito con il preside ci giocavo a carte ma a volte mi chiamano anche per cose importanti e lì era un bel casino. Speravo comunque che non fosse qualcosa di drammatico tipo sospensioni o altro,in fondo ero una brava ragazza..Molto,ma molto in fondo.

 

*Angolo Autrice*

Wee belle pupe <3
Come butta?
A me tutto belle,tra una settimana finalmente le vacanze di natale,non vedo l'ora!
Ho comprato il cd Midnight Memories e l'ho ascoltato tipo 10 volte ahahahha. Adoro le loro canzoni,sono cresciuti molto e quest'album lo dimostra.
Anyway,parliamo del capitolo. Si incentra principalmente su Alex e questo David,anche lui farà parte della storia e ci saranno un po' di casini tra lui e Niall ma non voglio anticiparvi nulla.
La nostra Kris ora è stata chiamata dal preside,chissà cos'avrà combinato questa volta. Beh,lo scoprirete presto bellezze,al prossimo capitolo.

 

P.s: Ho preso 7 e mezzo all'interrogazione di storia,7 e mezzo al compito di antologia,8 e mezzo a quello di tecnologia..Dio,che secchiona che so ahahahahahahha. 

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Capitolo 9
*** Telephone number.. ***


Chapter 9.

                           -Telephone Number..-

 

-Certo,la seguo.-dissi prendendo lo zaino e uscendo da quella classe. Insieme ad Eleanor mi diressi dal preside,odiavo quel posto,trasmetteva terrore,era tutto completamente nero. Ah no,la lampada sulla scrivania era grigia.. Aprii lentamente la porta,preparandomi psicologicamente a ciò che sarebbe successo. Ciò che vidi però mi stupì,e non poco. C'erano Louis,Zayn ed Harry seduti davanti al preside,che cosa ci facevano loro lì?
-Buongiorno signor preside,come mai mi ha chiamata?-chiesi avvicinandomi a Louis.
-Non riesco a contattare i vostri genitori quindi spero che lei riferisca ciò che sto per dirle.-rispose alzando lo sguardo su di me e osservandomi attentamente.
-Ma certo.-
-Suo fratello,il signorino Louis Tomlinson e i suoi amichetti,hanno corrotto il professore offrendogli del denaro,pur di non eseguire la verifica di matematica.-mi spiegò sospirando. Come poteva quel deficiente aver corrotto il professore?
-Capisco..Mi scuso da parte sua per ciò che ha fatto,ultimamente sta avendo gravi problemi mentali ma stiamo cercando di risolvere la cosa grazie ad un dottore.-dissi,Louis era rimasto a bocca aperta per la mia affermazione mentre gli altri due se la ridevano sotto i baffi.
-Questi sono i suoi soldi signorino Tomlinson,li usi in un'altra maniera.-glieli porse il preside. -Magari comprando un cervello..-osservai io mentre Louis mi fulminava con lo sguardo.
-La campanella è suonata da dieci minuti ormai,potete andarvene e che non si ripeta mai più.-disse alzandosi e aprendoci la porta,era un uomo davvero gentile.
-Grazie preside,per quanto riguarda Louis non si ripeterà più.-gli confermai uscendo. Quando il preside chiuse la porta la mia ira si riversò su quel mongoloide.
-Come cazzo ti è venuto in mente di corrompere il professore?!-urlai,la scuola era ormai deserta e al preside piacevano le urla.
-Non avevo studiato nulla per quella verifica,cos'avrei dovuto fare?-chiese.
-Louis,non puoi corrompere un professore,non va bene.-risposi scuotendo la testa.
-Quando mamma e papà mi uccideranno,sappi che i fiori li voglio blu.-sospirò. Sorrisi a ciò che disse,l'aveva chiamata mamma anche se non era così.
-Mamma..?-chiesi sorridendo.
-Cosa?-disse confuso,corrugando le sopracciglia.
-L'hai chiamata mamma..-constatai.
-Si,a volte capita.-disse ricambiando il sorriso.
-Facciamo una cosa. Io non dirò niente ai nostri genitori della conversazione che ho avuto con il preside.-proposi mentre Louis e gli altri mi guardavano,curiosi di sapere cosa volessi in cambio. -Kris,il preside ha chiamato mio padre,che cosa gli diciamo?-chiese incrociando le braccia.
-Ho preso nove all'ultima verifica di inglese,potremo dire che il preside li ha chiamati per informarli del mio voto.-sorrisi soddisfatta,ero un vero e proprio genio.
-Che cosa vuoi in cambio,sorellina?-chiese osservandomi.
-Dovrai accompagnarmi al centro commerciale.-risposi battendo le mani. Louis ODIAVA il centro commerciale,in particolar modo se ci andavamo insieme perché sapeva che avrebbe dovuto tenere tutte le mie buste.
-Ho un'altra possibilità?-chiese facendo il labbruccio.
-No.-risposi secca.
-Voglio il divorzio di parentela..-borbottò mettendo il muso.
-Louis,ci vediamo domani per la partita, vero?-chiese Zayn cambiando discorso.
-Si.-annuì mio fratello.
-Noi andiamo,casa nostra è dall'altra parte della strada. -disse Zayn.
-Ciao ragazzi, ci sentiamo dopo.-disse Louis salutandoli.
-Ciao bimba.-mi disse Harry stampandomi un bacio sulla fronte.
-Si, ciao.-risposi, odiavo quando mi chiamava bimba. Diedi un bacio sulla guancia a Zayn e insieme a mio fratello ci dirigemmo a casa. Aprii la porta e trovai i miei genitori seduti sul divano che vedevano un film.
-Josh, mamma, che ci fate qui a quest'ora?-chiesi posando lo zaino a terra e abbracciandoli.
-Il capo ci ha dato un giorno libero.-disse mia madre sorridendo.
-Ci voleva,siete sempre al lavoro..-constatai sedendomi accanto a loro. Louis salì in camera sua mentre io continuai a vedere il film insieme a mia madre e a Josh. Il titolo era "Cambia la tua vita con un click" e all'inizio mi sembrava uno dei soliti film scontati,superficiali e privi di significato ma mi ricredetti. Quel film nasconde al proprio interno la verità,il fatto che si dovrebbe vivere comunque nonostante le negatività ed i dispiaceri della vita,senza cercare di "saltare" questi eventi. Nel film c'è un telecomando magico che è in grado di far fluttuare nel tempo il protagonista,per tornare indietro a modificare alcuni momenti della sua vita o saltare eventi che lui riteneva noiosi. Il protagonista comincia ad abusare di questo oggetto magico e e quest'ultimo incomincia a saltare in automatico frammenti della sua vita,portandolo ad avere meno tempo per sua moglie e i suoi figli. È un film che fa riflettere molto se lo si comprende nella giusta maniera,sarebbe bello controllare e convertire a proprio vantaggio gli eventi della vita ma non sarebbe "umano".Si rischierebbe di perdere l'inestimabile gusto delle piccole e spontanee cose di tutti i giorni. Ci fa riflettere sui valori della vita e mette in luce un problema attualissimo, come quello dei troppi impegni che ci assalgono nella vita moderna e ci costringono tutti i giorni a rinunciare un pò a noi stessi e alle persone che amiamo in cerca di un'autodeterminazione che ci porterà al successo. Offuscati dal lavoro e dagli impegni rischiamo di perdere ciò che abbiamo di più caro, ovvero gli affetti personali. Quando il film finì,avevo gli occhi lucidi. Non sarà uno dei film più belli che abbia mai visto,ma sicuramente ha una bellissima morale.Mia madre si mise a cucinare,era quasi ora di cena,mentre Josh cominciò a leggere il giornale per informarsi su cosa succedesse nel mondo. Salii le scale e proprio quando aprii la porta della mia stanza, Louis pronunciò il mio nome dalla sua.
-Che c'è?-chiesi.
-Harry vuole il tuo numero,cosa faccio?-. Perchè quel barboncino voleva il mio numero? E,visto che era il mio numero,perché non lo ha chiesto a me come farebbe un vero gentiluomo? Oh,giusto,lui non lo era.
-Se vuole il mio numero può benissimo chiedermelo.-risposi a denti stretti.
-Vabbene.-rispose mentre digitava qualcosa al computer.
-Mettiti qui così te lo chiede.-continuò facendomi sedere al suo posto. Fissai lo schermo e notai che la pagina era aperta sul social network "Facebook" e che c'erano più di 20 chat aperte,una di queste era con Harry Styles.
'Eih bimba,perchè non mi dai il tuo numero?'
'Sei così coglione da chiedermelo in una chat? E sai benissimo che odio essere chiamata bimba.' 'Non volevo aspettare domani. Me lo dai o no questo numero?'
'Chiedimelo di persona,riccio. Addio.'
'Vabbene.'-rispose disconnettendosi da Facebook. Mi preoccupai leggermente,magari lo avevo fatto arrabbiare.
-Eih Lou,non è che si è arrabbiato?-chiesi facendogli vedere la conversazione.
-Non ne ho idea,Harry è così strano. Non fraintendermi,è un ragazzo e un amico fantastico ma è molto particolare..diciamo che è fatto a modo suo.-sorrise chiudendo il pc.
-Ora vattene,devo cambiarmi.-continuò estraendo alcuni vestiti dall'armadio.
-Louis,posso farti una domanda?-chiesi prima di uscire.
-Dimmi.-rispose sospirando.
-Perché indossi le mutande se dentro non c'è niente?-
-Non ti rispondo solo perché sei mia sorella e non voglio essere così volgare con te.-disse mentre io sorridevo beffarda.
-Oh,Lou..-lo richiamai prima che chiudesse la porta.
-Che vuoi ora? Non te lo faccio vedere.-disse mettendosi una mano sul cavallo del pantaloni.
-Ma che diavolo stai dicendo?!-urlai diventando completamente rossa.
-Eih sorellina,scherzavo.-rispose dandomi un leggero pugno sulla spalla.
-Cosa volevi dirmi?-continuò poi.
-Ti voglio bene.-ammisi abbracciandolo.
-Anche io.-rispose ricambiando l'abbraccio e stampandomi un bacio sulla guancia. Chiusi la porta e scesi giù in salotto,notando che la cena era quasi pronta. Entrai in cucina,notando una chioma riccioluta che avrei riconosciuto ovunque.
-Kris,questo bel giovanotto è venuto a trovarti.-disse mia madre con gli occhi che le brillavano.
-Giovanotto si,bello per niente.-risposi con un sorriso tirato.
-Kristen Destiny Hams,non essere scortese con questo ragazzo.-mi rimproverò lanciandomi un'occhiataccia.
-Perché non rimani a cena? Ho preparato un pollo davvero ottimo,te lo posso assicurare.-propose mia madre con un sorriso a trentadue denti.
-Mi..-
-Mi dispiace ma oggi non può,magari un'altra volta.-lo interruppi prendendolo per il braccio e portandolo in camera mia.
-Come diavolo ti è venuto in mente di presentarti qui a casa mia alle otto di sera?-urlai chiudendo la porta della mia stanza,ero furiosa.
-Hai detto che se volevo il tuo numero dovevo chiedertelo di persona ed eccomi qua.-concluse il suo discorso sorridendo come un ebete.
-Un secondo..Tu sei venuto qui solo per chiedere il mio numero?-chiesi esterrefatta.
-Esattamente.-rispose sedendosi sul letto. Rimasi a guardarlo per qualche istante,incredula di ciò che aveva appena detto. Casa sua non era lontana,da quanto sapevo,ma nessun ragazzo sano di mente sarebbe mai venuto qui solo per prendere il mio numero.
-Ora me lo dai o no?-chiese dopo qualche minuto.
-Prendi il cellulare e scrivi.-gli ordinai mentre tiravo fuori dalla tasca il mio Iphone 5. Lui fece lo stesso,l'unica differenza e che aveva un Iphone 5c,il che era particolarmente strano perché non era ancora uscito in commercio.
-Come diavolo fai ad avere quel telefono?-chiesi mentre lui rideva.
-Ho i miei metodi.-rispose vagamente. Gli dettai il numero e quando finii,lui mi dettò il suo.
-Perfetto,ora te ne vai?-chiesi incrociando le braccia.
-Si.-rispose alzandosi e uscendo. Lo seguii,accompagnandolo alla porta e aprendogliela. -Ciao bimba.-disse dandomi un bacio sulla guancia e uscendo da casa mia. Non potevo ancora crederci,era venuto fin qui per me? Cioè in realtà per il mio numero,ma questi sono dettagli. Salii velocemente le scale verso la camera di Louis,avevo così tante domande che giravano nella mia mente.
-Louis devo parlarti!-urlai aprendo la porta della sua stanza. La richiusi immediatamente però,era completamente nudo e sinceramente,anche se avevo un fratello niente male,non intendevo vederlo.
-Si bussa,lo sai?-chiese alquanto irritato.
-Non si sta nudi in mezzo ad una stanza,lo sai?-replicai io,certo,avrei potuto anche bussare,ma in quel momento mi era sfuggito.
-Puoi entrare.-disse ed io aprii la porta,precipitandomi sul morbido letto.
-C'era Harry..-cominciai,non sapevo minimamente come iniziare il discorso.
-Cosa?!-esclamò allibito strabuzzando gli occhi.
-Hai sentito.-dissi io,non mi andava di ripete il suo nome ancora una volta.
-E che ci faceva qui a quest'ora?-chiese sedendosi accanto a me,probabilmente lo avevo incuriosito.
-Hai presente quando ci ho parlato in chat?-
-Si.-annuì.
-Gli ho detto che se voleva il mio numero doveva chiedermelo di persona e..lui è venuto qui.-spiegai mentre la bocca di Louis si allungava ad ogni mia parola.
-C'è un unica spiegazione..-disse alzandosi in piedi con fare teatrale. Mi lasciai scappare un leggero sorriso nel vederlo così preso nella sua scena,che fratello stupido. Nella mia mente però,apparve una frase. "Fa che sia innamorato di me". Come potevo pensare una cosa del genere? Andiamo,lui è Harry Styles e non gli piacciono quelle come me. Comunque ogni parte del mio corpo pregava perché l'unica spiegazione fosse quella..
-Si è rincoglionito.-concluse Louis soddisfatto,facendomici rimanere di merda.
-Magari..gli piaccio.-azzardai io,mossa sbagliata Hams.
-Piccola,non metterti in testa strane idee. Stiamo parlando di Harry Edward Styles,il ragazzo più figo della scuola. Non si innamorerebbe mai di te.-disse ma nel vedere la mia espressione delusa e rattristita,si affrettò a correggersi.
-Oh,non fraintendermi,tu sei la ragazza più bella del mondo intero ma non sei la ragazza giusta per lui. Appartenete a due mondi diversi,lui è "troppo" per te.-
-Troppo?-chiesi non capendo il significato di quella frase.
-Troppo pericoloso,troppo presuntuoso,troppo ottuso,troppo egoista,troppo coglione,troppo menefreghista,troppo tutto.-spiegò avvicinandosi a me.

-Troverai il tuo principe azzurro ma non è Harry. Te lo dico da fratello,Harry non va assolutamente bene. Ti farebbe solo soffrire e romperebbe in mille pezzi il tuo fragile cuoricino. Queste cose le hai già passate con Mark,evita di fare lo stesso errore.-continuò abbracciandomi come solo un fratello sa fare. Quel discorso portò a galla uno dei ricordi più brutti della mia vita,uno di quelli che si vorrebbero cancellare per sempre. Quel ricordo ha un nome: MARK.







*Angolo Autrice*

Wee,belle bimbe.
Come va?
Io per domani sono piena di compiti e mi rode perchè non mi va di andare a scuola ahahahahhaha.
Fortunatamente mancano solo 4 giorni e cominciano le vacanze di Natale,avrò taaanto tempo per scrivere il capitolo ehehhe.
A questo proposito,spero proprio che vi piaccia il nono capitolo.
Alla fine si è scoperto che Kris è andata in presidenza per colpa di Louis,pensavate che fosse una cattiva ragazza ehh :3
Eh invece è solo colpa di Tomlinson e dei suoi amichetti.
Beh,che dire,vi lascio che devo andarmi a lavare i capelli,ci vediamo al prossimo capitolo <3

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Capitolo 10
*** Mark.. ***


Chapter 10. 

                                   -Mark..-

 

Mark..era un ragazzo bellissimo,sembrava quasi non essere reale per quanto era bello. Aveva i capelli castani,andanti sul rosso, e gli occhi azzurri con delle leggere linee gialle intorno alla pupilla.
Ricordo che il primo giorno che ci conoscemmo io stavo piangendo perché mi era andato male il compito di matematica. Lui mi si avvicinò e mi chiese cosa avesse,sembrava preoccupato davvero.
Mi sorrise e mi accarezzò la guancia,dicendo che una ragazza bella come me non poteva piangere.
Ero piccola ed ingenua,credetti davvero alle sue parole.
Mi asciugai le lacrime e gli sorrisi,sembrava così dolce..
“Non voglio più vederti piangere..” disse. Io annuì e lui se ne andò,lasciandomi lì.
Da quel giorno iniziammo a vederci sempre più spesso,si poteva parlare anche di frequentazione. Credevo davvero che vedesse in me qualcosa di speciale e invece a lui interessava solo il mio corpo. Uscimmo così tante volte che ne persi il conto e dopo due mesi mi chiese se volevo essere la sua ragazza. Me lo chiese in un parco,mentre il sole tramontava. C'era un leggero venticello che scompigliava i miei lunghi capelli e che,spesso,mi faceva rabbrividire. Eppure,quando me lo chiese,sentivo il calore che bruciava nel mio cuore. Ero così felice in quel momento che non me ne fregavo di tutto. Dei capelli scompigliati,del trucco colato,dei piedi dolenti a causa dei tacchi,del tremolio delle mie mani a causa della felicità. Mi sentivo bene per la prima volta.
Fummo fidanzati per un anno e fu il più felice di tutta la mia vita. Passavamo interi pomeriggi a parlare,a discutere su quale libro leggere per primo o quale film vedere. Eravamo sempre insieme,sempre.
Io sapevo tutto di lui e lui sapeva tutto di me,non mi ero mai confidata così tanto con una persona.
Sembrava così interessato a me ed io ero la ragazza più felice del mondo,lo amavo come non avevo mai amato nessuno. Purtroppo però,per lui non era lo stesso. Il giorno del nostro anniversario scoprii che mi tradiva,quando usciva dicendo che andava a bere qualcosa con gli amici non era vero,andava a fare altro insieme alla mia migliore amica. Inoltre scoprii anche che il nostro "fidanzamento" durò un anno perché i suoi genitori volevano che si trovasse una ragazza stabile ed io ero perfetta per questo tipo di copertura. Semplice,dolce,allegra,per bene. E anche molto stupida aggiungerei. Non dissi niente all'inizio,ero curiosa di sapere per quanto sarebbe durata questa farsa e,se fosse stato per lui,staremo ancora insieme. Un giorno mi invitò a casa sua e visto che ci andavo spesso,accettai. Volevo dirgli che avevo scoperto tutto e che volevo mettere fine a questa grandissima cazzata. In più,ero sicura che non sarebbe successo nulla. Ovviamente mi sbagliavo. Era ubriaco,ubriaco marcio. Mi voleva ma dopo ciò che avevo scoperto non mi sarei fatta toccare neanche sotto tortura. Mi dimenai dalla sua stretta e urlai più che potevo,dovevo andarmene da quella casa. Non riuscendo a zittirmi,mi tirò uno schiaffo in pieno volto. Mossa efficace visto che mi accasciai a terra,smettendo di urlare. Solo allora mi accorsi della forza che quel ragazzo aveva,era impressionante. Mi mandò letteralmente a fanculo,chiamandomi con l'appellativo di "suora" e chiuse violentemente la porta. Mi accertai che se ne fosse realmente andato e mi alzai,dovevo fare qualcosa. Passai accanto ad uno specchio per dirigermi fuori da quell'abitazione maledetta ma prima di poter uscire mi fermai,assimilando ciò che avevo intravisto. Feci qualche passo indietro e mi guardai. La parte sinistra del viso era violacea,in particolare sulla guancia. Cercai ti sfiorarla ma non ci riuscii,il dolore era atroce. Più mi guardavo,più lacrime scendevano rigandomi il viso. Ero stata con un mostro per un anno,non accorgendomi del male che mi stava facendo. E quel livido non era nulla in confronto a ciò stavo provando in quel momento. Sentì uno strano dolore all'interno del petto,il mio cuore si era frantumato.. Si era rotto in mille pezzi e sapevo che nessuno sarebbe riuscito ad aggiustarlo,ormai erano diventati dei piccoli granelli di sabbia.
Comunque,non sarei più stata sua,mai più. Uscii velocemente,correndo a più non posso. Arrivai a casa molto in fretta,fortunatamente i miei non c'erano. Però c'era Louis.. A lui avrei dovuto dire tutta la verità,per forza. Suonai,incollando il dito al citofono,avevo paura che Mark spuntasse da un momento all'altro. Mi aprì un Louis assonnato ma quando mi vide,il suo sonno sparì.
-Che cazzo hai fatto?!-mi urlò avvicinandosi e cercando di sfiorarmi la guancia.
-Non toccarla,fa troppo male.-dissi entrando.
-Ora ti siedi e mi spieghi che cazzo hai combinato per farti una cosa del genere.-mi ordinò puntando l'indice verso il divano. Feci come mi aveva detto e gli raccontai tutto. Quando conclusi,si alzò con la velocità di un fulmine e si precipitò alla porta.
-Dove vai?-chiesi preoccupata.
-Nessun cazzone di merda può toccare mia sorella,questo non lo permetto.-disse aprendo la grande porta in legno. Riuscii a fermarlo prima che uscisse,Mark lo avrebbe ucciso.
-Louis,tu non farai assolutamente niente. Potrebbe ucciderti,guarda cosa mi ha fatto dandomi uno stupido schiaffo. Faremo qualcosa,ma non adesso.-dissi prendendolo per il braccio e portandolo di nuovo sul divano.
-A Josh e a mia madre diremo che sono caduta dalle scale,c'era una di quelle pietre che ama tuo padre a terra e io l'ho colpita in pieno.-proposi,nessuno tranne Louis doveva sapere di quello che era successo,almeno per allora.
-Vabbene..-annuì dopo qualche minuto. Josh e la mamma credettero a quella balla,fortunatamente. Due mesi dopo ci trasferimmo a Londra,Louis mi aiutò a convincerli a cambiare città,non potevo più stare lì. Ogni cosa mi ricordava lui e i ricordi mi stavano massacrando viva.
Piangevo ogni sera prima di addormentarmi,non lo avrei dimenticato facilmente. Probabilmente non lo dimenticherò mai. Ora non sono innamorata di lui ma ammetto che,ogni tanto,ci penso ancora. Penso a come sarebbe stata la mia vita se lui fosse stato qui,se fossimo rimasti insieme,se non mi avesse usata. Credo che ci sia una storia dietro ogni persona,un motivo per cui sono quel che sono. Insomma,io non sono così perché voglio esserlo. Mi piacerebbe avere sempre la risposta pronta,essere schietta e diretta anche con le persone a cui voglio bene,fregarmene di tutto e non farmi troppi problemi. Invece sono tutto l'opposto. Raramente ho la risposta pronta,non riesco ad essere schietta e diretta con le persone a cui voglio bene perché ho paura di ferirle e perderle,mi preoccupo sempre per tutto e mi faccio tantissimi problemi.. Mi comporto così perché alcune situazioni mi hanno resa tale e credo che sia impossibile cambiarmi.
Louis mi scosse leggermente,probabilmente mi ero incantata pensando a ciò che aveva provocato in me quello stupido nome.
-Sorellina,tutto bene?-mi chiese,aveva l'aria preoccupata.
-Si,tranquillo.-risposi sorridendo,cercando di rassicurarlo.
-Non so a cosa stessi pensando ma sappi solo che ti voglio bene.-disse abbracciandomi. Louis sapeva benissimo a ciò che stavo pensando ma,da bravo fratello,non voleva che ne parlassi per non farmi stare peggio.
-Penso che la cena sia pronta,meglio andare.-continuai alzandomi e scendendo in salotto,seguita a ruota da Tomlinson. Ci sedemmo e cominciammo a mangiare. Cercai di essere il più tranquilla possibile ma ciò che avevo ricordato mi rendeva estremamente nervosa.
-Kris, tutto bene?-chiese mia madre osservandomi attentamente.
-Benissimo.-risposi fingendo un sorriso.
-Posso sapere coma mai ci ha chiamato il preside?-chiese Josh passando lo sguardo da me a Louis.
-Ho preso un bel voto al compito di inglese,non succede molto spesso quindi il preside voleva congratularsi con voi.-dissi mentre Louis cominciava a sudare freddo,quel coglione non riusciva mai a non farsi beccare.
-Davvero? Complimenti!-disse mia madre abbracciandomi.
-Grazie.-risposi sorridendo.
-Tu,Louis,qualche novità?-chiese Josh,secondo me sospettava qualcosa.
-No,niente di nuovo.-balbettò leggermente.
-Allora, chi era quel ragazzo?- chiese mia madre con fare curioso,cambiando discorso.
-Un amico di Louis.-risposi vagamente.
-È un bel ragazzo..-continuò, sapevo dove voleva andare a parare.
-Mamma, è semplicemente un amico di Louis, non metterti in testa strane idee.-dissi assottigliando gli occhi.
-Se lo dici tu..-bisbigliò alzando gli occhi al cielo.
-Comunque complimenti Louis, ti sei trovato un amico davvero fantastico.-continuò rivolgendosi al mio fratellino.
-Lo so, è un bravo ragazzo.-disse mentre mangiava.
-Louis,Kris,il direttore ci ha informato che alcuni di noi dovranno stare qualche giorno a Barcellona e probabilmente saremo io e Karen ad andare. Se rimarrete a casa,vi prego di non fare casino e tu,Louis,non bere troppo che ti fa male.-disse Josh avvisandolo. Da un certo punto di vista,sperai vivamente che partissero. Io e quell'idiota avremo avuto casa tutta per noi e ciò significava una sola cosa: DIVERTIMENTO. Avrei potuto chiamare Alex e passare le giornate insieme,avrei potuto leggere una bella pila di libri senza che nessuno mi interrompesse,avrei potuto ordinare pizza ogni giorno..si,questo era il mio divertimento. Agli altri adolescenti della mia età,come Louis ad esempio,piaceva uscire,magari andando in discoteca o a rimorchiare qualche ragazza. Io odiavo uscire,preferivo vedere un bel film o leggere qualcosa. Ero una tipa un po' particolare,lo ammetto. Mio fratello diceva sempre che non avrei mai trovato l'anima gemella perché nessun'uomo mi può sopportare. In effetti non ha tutti i torti. Sono una ragazza stronza,molto acida,permalosa e vendicativa ma..questo sono io.
Finimmo di mangiare e mi chiusi in camera,addormentandomi subito dopo. Ero davvero molto stanca anche se non avevo fatto granché per ritenermi tale,ero molto pigra in realtà.



 

*Angolo Autrice*

Wee bellezze <3
Scusate per il ritardo ma non mi funzionava internet e non ho potuto aggiornare. Per farmi perdonare pubblicherò l'undicesimo capitolo o domani o la vigilia,devo solo organizzarmi.
Che dire,è un capitolo che mi piace molto soprattutto perchè mostra una parte del passato di Kristen che ancora non conoscevate e perché introduce indirittamente un personaggio che farà parte della storia.
Beh,spero che vi piaccia e mi farebbe piacere che chi legge recensisca,tanto per farmi sapere se la storia o il capitolo vi piace o no e se bisogna migliorarlo.
Al prossimo splendori,ve se ama <3

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Capitolo 11
*** Everyone can love.. ***


Chapter 11.
                       -Everyone can love..-

 

Lo amo..Si,lo amo da morire.
Eh già,io e il mio letto avevamo una bellissima relazione ma la sveglia era un po' gelosa,abbiamo dovuto rompere purtroppo. Ora mi sto sentendo con il divano,anche lui è un tipo davvero carino. Comunque,tornando al discorso di prima,probabilmente provengo da una lontana famiglia di bradipi e a quanto pare è rimasta ancora qualche traccia nel mio DNA. Mi svegliai verso le 6:00 a causa della sveglia,di solito non mi svegliavo mai a quell'ora. Buttai Louis giù dal letto e mi vestii,avevo una grandissima voglia di cornetti. Mi preparai e,insieme al tonto,ci dirigemmo al bar più vicino.
-Cosa ordinate?-ci chiese un ragazzo,ancora leggermente insonnolito.
-Due cornetti alla nutella e due cappuccini,grazie.-rispose mio fratello mentre il ragazzo segnava tutto nel taccuino.
-Louis,questo pomeriggio dobbiamo uscire.-
-E dove dobbiamo andare?-chiese lui corrugando le sopracciglia.
-Al centro commerciale,ricordi?-chiesi facendo riferimento al patto fatto il giorno prima a scuola,io non avrei detto a mamma e a Josh l'accaduto e lui mi avrebbe accompagnata al centro commerciale.
-Ah si..-rispose sbuffando,si vedeva che non gli andava. Il cameriere ci portò ciò che avevamo ordinato e lo finimmo in pochissimo tempo,eravamo entrambi molto affamati. Ad un tratto Louis si alzò,sorridendo a qualcuno che si trovava alle mie spalle. Mi voltai anche io,curiosa nel sapere chi fosse e mi trovai davanti uno Zayn a dir poco meraviglioso. Capelli perfettamente ordinati,una maglia con una strana figura stampata,un teschio probabilmente,sopra una giacca nera in pelle e infine dei jeans scuri.
-Ciao.-mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e sedendosi accanto a me. Rimasi leggermente colpita dal suo gesto,poi però mi ricomposi e gli sorrisi,ricambiando il saluto.
-Che ci fate qui?-chiese guardando mio fratello.
-La tizia accanto a te aveva voglia di cornetti ed eccoci qui.-gli spiegò indicandomi.
-Ma Niall e Alex escono questa sera?-domandò,facendomi ricordare ciò che era successo il giorno prima.
-Sinceramente non lo so,ma prima escono e meglio è.-risposi,quel David non mi piaceva affatto.
-Cenetta romantica?-chiese Louis.
-No,non è da Alex. Magari qualcosa di più sobrio,poi vedremo.-dissi alzandomi,ormai era ora di andare a scuola. Fecero il mio stesso gesto e ci dirigemmo in quell'enorme edificio tanto odiato dagli adolescenti. Salutai i ragazzi ed entrai in classe,notando che quella stupida della mia amica non faceva altro che fare gli occhi dolci a David.
-Alex,non è per te.-dissi sedendomi mentre lei spostava lo sguardo su di me.
-Ho scoperto che non è così male sai? Imparerai a conoscerlo.-disse sicura,sorridendo. Scossi la testa e presi i libri,preferivo ascoltare la professoressa che sentire Alex che mi parlava di quel verme. Verso metà lezione entrò il preside,consegnando un foglio alla professoressa e uscendo,salutandoci con un cenno della mano.
-Ragazzi,c'è una sorpresa per voi.-disse mentre dava una veloce occhiata al foglio.
-Sarebbe?-chiese il ragazzo davanti a me.
-Un camposcuola-. Nel sentire quelle parole tutta la classe cominciò a battere le mani,urlare e saltellare. Era l'ultimo anno e un camposcuola ci voleva proprio,eravamo felicissimi.
-Ora vi spiego tutto. Verranno con voi altre due classi,il posto deve essere ancora deciso,sarebbe preferibile l'Irlanda,la Francia o la Germania. Quest'anno sarete voi a decidere dove si svolgerà questo camposcuola,grazie a dei voti. Lo stato che riceverà più voti vincerà e quindi andremo là.-spiegò,sarebbe stata un'esperienza fantastica.
-Signorina Hams,può cortesemente portare questo foglia nella 5C?-mi chiese non appena finì. Mi alzai e lo presi,uscendo dalla classe. Diedi una leggera occhiata,volevo sapere se c'era scritto qualcosa in più e in effetti qualcosa c'era. Lei aveva detto due classi ma non quali. La 5C,ovvero la classe di Louis e i suoi amici,e la 5D,ovvero la classe di Jessica e del resto delle cheerleader,sarebbero venuti con noi. Ed ecco che l'esperienza fantastica cominciava a diminuire la sua bellezza,sarebbe stato un incubo. Harry,Jessica,mio fratello,tutte persone che vorrei strangolare con le mie belle manine. Bussai alla porta,sperando che non ci fossero e che la professoressa avrebbe poi mandato qualcun'altro ma,ovviamente,non fu così. Girai la maniglia ed entrai,sotto lo sguardo leggermente sbalordito dei ragazzi.
-Buongiorno,cosa desidera?-mi chiese il professore di ginnastica,un figo pazzesco.
-Salve professore,la Blair mi ha chiesto di consegnarle questo.-dissi porgendogli il foglio.-
Di cosa si tratta?-domandò prima di iniziare a leggere.
-Un camposcuola.-risposi e,come successe nella mia classe,anche lì cominciarono ad esultare.
-Irlanda,Francia o Germania..-disse il professore mentre continuava a leggere.
-Irlanda?-chiese Liam alzandosi. Io annuì sorridendo e lui ricambiò,stavamo pensando la stessa cosa. Se eravamo in Irlanda c'erano più probabilità che Liam vedesse la sua ragazza e io lo volevo con tutto il cuore.
-Ti piace l'Irlanda,Liam?-chiese il professore sorridendo.
-È un bel posto..-rispose sedendosi,era completamente rosso.
-Concordo con lui,secondo me sarebbe davvero istruttivo visitarla. È un posto meraviglioso e offre molto alle persone che ci vanno,tra le varie scelte è sicuramente la migliore.-cercai di convincere il professore a mettere una buona parola su quel posto,Liam doveva andare lì.
-Prof,io sono Irlandese,mi piacerebbe tornare a Mullingar. Voto assolutamente per l'Irlanda.-disse Niall prendendo un foglio e scrivendoci sopra "Irlanda".
-Bene,quanti di voi vorrebbero andare in Irlanda?-chiese il professore mentre qualche ragazzo scriveva sul proprio foglio il nome dello stato,purtroppo non la maggioranza però.
-Professore,posso dire una cosa?-chiese Harry alzandosi.
-Certo.-rispose sorridendo.
-Chiunque non voti Irlanda,se la vedrà con me e con i miei pugni. Volete davvero essere mandati in ospedale?-chiese mentre tutta la classe cancellava ciò che aveva scritto.
-Bene,sono contento per voi.-sorrise soddisfatto,sedendosi.
-Qui abbiamo assolutamente la maggioranza per l'Irlanda,molto bene.-disse mentre inseriva una crocetta sul riquadro Irlanda.
-Perfetto, grazie mille professore.-dissi prendendo il foglio e dirigendomi nell'altra classe. Anche lì ci fu la maggioranza per l'Irlanda quindi, ormai, la nostra meta sarebbe stata proprio quella. Le ore passarono in fretta ed ero eccitata all'idea di dover partire per un camposcuola. Misi velocemente i miei libri nello zaino e mi precipitai fuori alla ricerca di Alex, dovevo dirle che con noi sarebbero venuti anche la classe di mio fratello e i suoi amichetti. Un momento..HARRY. Era questo il nome che gironzolava nella mia mente. Una settimana con lui, una settimane tra le sue grinfie, una maledetta settimana d'inferno. Scossi la testa, cercando di scacciare quei pensieri. Mi sedetti sul muretto accanto ad Alex, facendola sobbalzare leggermente, aveva le cuffie e non potendo sentire alcun rumore non si era accorta della mia presenza.
-Mi hai fatto prendere un colpo.-mi rimproverò togliendosi le cuffie dalle orecchie.
-Pazienza. Comunque sono qui per informarti che il camposcuola non sarà più bello come credevamo..-dissi, con una leggera suspance. Alex amava la suspance, ma non in casi come questi e tenerla sulle spine mi rendeva terribilmente felice. Ogni volta che aspettava una risposta tanto attesa cominciava a mangiarsi le unghie ed ero una scena a dir poco esilarante.
-Che intendi dire?-chiese curiosa ma allo stesso tempo preoccupata dal mio tono,era più duro del solito.
-Ci saranno altre due classi con noi e una di queste riguarda quella di mio fratello.-conclusi, sperando che avesse capito. Ovviamente la mia amica aveva un quoziente intellettivo pari a zero quindi non potevo aspettarmi molto.
-Oddio, significa che..-disse abbassando lo sguardo, incredula di ciò che sarebbe successo in quel maledetto camposcuola.
-Esatto.-la precedetti con il tono di una alquanto disperata.
-Dovrò sentire la puzza dei calzini di tuo fratello per un'intera settimana? Se morirò, sappi che le rose le voglio bianche.-disse mettendomi una mano sulla spalla. Ok, era una demente, questo ormai era abbastanza chiaro.
-Ma che diavolo dici? Non intendevo quello! In effetti non ci avevo pensato, questo è un bel problema...Comunque, volevo dirti che starai una settimana con Niall, in Irlanda, il suo territorio. - -Niall? E allora? David mi ha detto che anche la sua classe verrà con noi, io ho lui e non posso pensare a quel nano biondo.-disse cercando di insultarlo. In realtà lo amava, lo amava più di quanto amasse se stessa ma non poteva ammetterlo, era troppo orgogliosa.
-Secondo me dovresti dargli un'altra possibilità. -azzardai mentre lei strabuzzava gli occhi.
-Scherzi vero? E perché dovrei?-chiese sconcertata.
-Per il semplice motivo che una seconda possibilità si da a tutti, sempre. Inoltre è un bellissimo ragazzo, molto gentile se vuole e..ti ama. Lui non lo ammette perché è troppo orgoglioso, come una persona di mia conoscenza.-risposi cominciando a fischiettare e a guardarmi intorno.
-Sarò anche orgogliosa ma almeno sono sempre me stessa. A differenza sua io parlo da camionista anche davanti a chi non conosco, mangio con le mani e dico le cose in faccia. Lui se è con me è così, altrimenti no. E non voglio una persona falsa.-si sfogò, dicendo il tutto con una punta di aciditá. Niall l'aveva fatta star male, è vero, ma io sono sicura che era innamorato di lei. Si vedeva dal modo in cui la guardava, da come si mordeva le labbra osservandola mentre parlava, si notava da come la faceva incazzare pur di essere il centro dei suoi pensieri, si vedeva da come mi chiedeva di lei e di chi frequentava. Si vedeva dai suoi occhi, quando parlava di lei gli brillavano come le stelle.
-Hai ragione su tutto. Le persone sbagliano ed è giusto sottolineare i loro errori. Ma,secondo me, è ancora più giusto aiutarli a non ricommeterli più. Tu puoi aiutarlo, dandogli tutto l'amore che riservi solo ed esclusivamente per lui. Dagli un'ultima possibilità, ti sorprenderà, vedrai.-fissi facedole l'occhiolino e abbracciandola, si sarebbero amati e sarebbero stati insieme, questa era una promessa. La salutai e mi avviai verso il cancello della scuola, era lì che si erano fermati mio fratello e il suo gruppetto.
-Kris!-esclamò Liam appena mi vide. Mi abbracciò, quasi soffocandomi, e cominciò a girare su se stesso.
-Fermati o ci ammazziamo!-urlai disperata stringendomi a lui per la paura di cadere.
-Vedrò Alice, vedrò la mia ragazza capisci? Sarà la settimana più bella di tutta la mia vita.-disse con un sorriso a trentadue denti e gli occhi che gli brillavano.
-Non sai quanto ne sono felice.-risposi sorridendo, si vedeva che era innamorato.
-Allora, una settimana soli soletti eh..-sussurrò Harry vicino al mio orecchio destro.
-Rilassati Styles, non accadrà niente.-dissi facendogli l'occhiolino.
-Questo è quello che pensi tu.-mi rassicurò beffardo.
-Kris, siamo arrivati a casa, puoi anche staccarti da Harry.-disse mio fratello, che stronzo.
-Ciao barboncino.-lo salutai allontanandomi mentre lui sorrideva.
-Ciao bimba.-rispose da lontano.
-Posso farti una domanda?-chiese Louis una volta entrati in casa.
-L'hai già fatta.-risposi con ovvietà.
-Ti piace Harry?-domandò senza prendere in considerazione la mia precedente risposta.
-Non amo i cani.-risposi sfottendolo.
-Dico sul serio. Spesso state insieme, vi lanciate strane frecciatine..siete strani insomma.-
-Magari è lui che è innamorato di me.-azzardai beccandomi un'occhiataccia.
-Kristen, lui non si innamora. Sta con Jessica da 3 anni e non è mai riuscito ad amarla. Sesso, solo questo. Lui vive per quello, è capace a fare solo quello. Ricorda, Harry Styles non proverà mai amore nei confronti di un essere vivente.-
-Sono sicura che anche lui può provarlo.-borbottai.

Non si può non amare nessuno..

 

*Angolo Autrice*


Wee pupe,come promesso ho pubblicato oggi il capitolo.
Ovviamente domani e dopodomani non pubblicherò nulla perchè passo le vacanze con i parenti..
Che dire,tra poco si parterà per il camposcuola eheheh e ci sarà da divertirsi,ve lo giuro.
Poi non so,amo il capitolo 12 che pubblicherò il 26 probabilmente ma non voglio anticiparvi nulla perchè voglio tenervi sulle spine *Risata malefica* lol.
Ora vado che devo vedermi I Liceali 2 ahahahahaha,alla prossima belle <3

 

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Capitolo 12
*** I Would Like Someone Who Really Love Me And You Do Not Do It. ***


Chapter 12.          

 -I would like someone who really love me and you do not do it ..-

 

Non si può non amare nessuno..
Salii in camera mia e mi distesi sul letto per riflettere a quello che aveva detto Louis su Harry. Personalmente, non ci credevo. Tutti si innamorano, anche se non vogliono, non si può scegliere. Tutti hanno quel nome che li fa tremare, tutti hanno qualcuno a cui pensare la notte prima di andare a dormire, tutti hanno qualcuno che gli fa battere il cuore un po' più forte e fidatevi, non è tachicardia. L'amore è universale, all'amore non si sfugge. Puoi scappare, puoi farlo quanto vuoi, lei ti prenderà e allora sarai fottuto.
L'amore sconfigge ogni cosa, ogni persona, anche Harry Styles. Strano, no? In qualche modo finisco sempre per pensare a lui. È come se ci fosse una lunga ragnatela fatta di discorsi e lui fosse il fulcro di tutto. Come può essere sempre tra i miei pensieri? Molti dicono che questo sia amore, ma non può essere. Quando una ragazza è innamorata prova delle sensazioni indescrivibili, gli tremano le gambe, comincia a balbettare e non sa come smettere, non fa altro che arrossire e abbassare lo sguardo. Questo è quello che fanno le ragazze innamorate e io non lo sono. Anche fosse, il mio allora sarebbe un amore strano. Di quegli amori che non si spiegano a parole, quelle in cui litighi per il bagno alle 6 di mattina, litighi perché sai che lui non sa fare la spesa, ce lo mandi per forza e poi ti arrabbi perché sbaglia a comprare le cose. Quegli amori che resistono, proprio perché sono basati sui difetti, perché sono quelli che si amano davvero. I pregi li amano tutti, è facile così. La cosa difficile è amare i difetti, soprattutto quelli che ha una ragazza come me. Piena di insicurezze, di paure. Ho un caratteraccio, io personalmente non mi amerei mai. Sono una stronza acida, rompo i coglioni per il 99% del tempo, mi innervosisco per ogni stupidaggine, sono gelosa ed egoista e così tante altre cose che non riuscirei a scriverle nemmeno facendo un poema. Sono io, sono fatta male, molto male e lo so, ma non posso farci niente.
Nella vita ho allontanato molte persone a causa del mio modo di fare e questo significa che non erano le persone giuste. Vorrei qualcuno che mi amasse anche se non so sbucciare una mela, anche se la mattina non mi si può dire niente perché altrimenti lo mando a fanculo, anche se sto 40 minuti in bagno e alla fine non mi sono neanche vestita, anche se non voglio struccarmi prima di andare a dormire e la mattina sono simile ad un panda, anche se piango per ogni sciocchezza perché riesco a sfogarmi solo così, anche se ci metto mezz'ora a scegliere cosa indossare e poi cambio idea, anche se non so spazzare e alla fine è pieno di polvere ovunque, anche se non mi va di piegare i panni e li butto direttamente nel cassetto, anche se mi attacco alla bottiglia invece di prendere il bicchiere, anche se esco fuori al giardino senza ciabatte e poi rientro in casa lasciando piedate ovunque, anche se non so fare il letto, anche se cammino scalza 24 ore su 24, anche se sulla mano sinistra sono un disastro con lo smalto..
Vorrei semplicemente qualcuno che accettasse i miei difetti e li renda unici. Non deve per forza amarli, penso che quello sia impossibile. Devi solo renderli speciali e non farmeli pesare. Sono così, non è colpa mia. Posso cambiare, è vero, ma non sarei me stessa. Vorrei qualcuno che rendesse la mia vita una favola, non quella dove vissero tutti felici e contenti, no, quella dove non fanno altro che litigare,scannarsi a vicenda, prendersi a parolacce, picchiarsi..ma avere comunque una ragione per amarsi ogni giorno di più, ogni attimo e ogni secondo della loro vita, per sempre.

Il mio stomaco cominciò a brontolare così corsi giù in cucina, trovando mia madre che preparava un buonissimo ciambellone al cioccolato. Mi avvicinai e cercai di prenderne un pezzo ma mia madre mi fulminò con lo sguardo.
-É ancora caldo e non puoi mangiarlo-
-Ma io ho fame..-mi lamentai sporgendo il labbro inferiore stile "cucciolo".
-Josh ha comprato le pesche, mangiane una se hai fame.-rispose indicandomi il portafrutta.
-Mi accontenterò.-dissi prendendola e cominciando a tagliarla.
-Allora, com'è andata a scuola?-chiese sorridendo.
-Come sempre. Ah mamma, tra un mesetto circa partiremo per il camposcuola, andremo in Irlanda.-la informai.
-Che bello! Non ti vedo molto felice però, c'è qualcosa che non va?-chiese voltandosi per vedermi meglio, riusciva sempre a capire come mi sentivo.
-Verrà anche la classe di Louis.-
-So che è insopportabile per te ma è un bene. Fidati, io sono molto più tranquilla quando state insieme. Lui è un ragazzo e sa difendersi, non succederà nulla ne a lui ne a te.-disse dandomi un leggero bacio sulla fronte. Proprio in quel momento suonarono alla porta ed io mi precipitai ad aprire.
-Che vuoi?-chiesi acida,cosa ci faceva lui qui?
-Vedo che ti fa molto piacere vedermi..-rispose sorpassandomi ed entrando in casa.
-Non hai risposto alla mia domanda.-gli fece notare.
-Cose di scuola. Mi ha chiamato prima tuo fratello,è lui che mi ha chiesto di venire qui-.
Annuì e gli indicai la camera di mio fratello,lui mi ringraziò con quel suo solito sorrisetto e salì le scale. Quanto mi sarebbe piaciuto se avesse inciampato,magari rompendosi il naso.
-Chi era?-chiese mia madre quando rientrai in cucina.
-Harry..-dissi. Dalla sua espressione confusa capì che non riusciva a collegare il nome alla persona e così gli spiegai meglio:
-Il ragazzo riccio che è venuto l'altra volta.-
-Uh,quello che bello?-chiese sorridendo.
-No mamma,non è bello per niente. Comunque si,lui.-risposi.
-Perché dici così? Secondo me è davvero un bel ragazzo e sarebbe ora che mi portassi qualcuno,mi piacerebbe vederti mano nella mano con un bel giovanotto.-
-Possiamo cambiare argomento? Non mi va di parlare di ragazzi,non ora almeno. Io sto bene così,sai che ho un caratteraccio e non tutti lo accettano. Quando troverò qualcuno che lo accetta e che mi ama per quello che sono,ti farò sapere.-dissi sorridendole e salendo in camera mia,avevo un bel po' di compiti. Li finii in fretta comunque,ero abbastanza brava a scuola e non erano argomenti particolarmente difficili. Quando scesi giù era già ora di cena e chi mi ritrovo in salotto seduto sul divano? Harry. Cosa ci faceva ancora qui? Perché non se ne era andato?
-Oh Kris,Harry rimarrà a cena qui.-mi informò Louis.
-Spero non ti dispiaccia.-disse Harry sorridendo. Che grandissimo stronzo.
-Se può interessarti,mi dispiace eccome.-risposi dirigendomi in cucina per aiutare mia madre.
-E così rimane a cena eh..-
-Mamma,per favore!-esclamai,sapevo dove voleva parare.
-Vabbene vabbene,scusami. Solo che mi sembra davvero un bravo ragazzo e tu sei così fredda nei suoi confronti..-
-Ho i miei motivi,fidati. Non è davvero così dolce e tenero come potrebbe sembrare ai tuoi occhi. Lui è molto peggio.-conclusi voltandomi verso il salotto. Apparecchiai mentre Louis,Harry e Josh discutevano sulle squadre di football.
-Ragazzi,è pronto!-urlò mia madre portando tutto a tavola. Ci sistemammo attorno al tavolo e ovviamente Harry si sedette accanto a me.
-Buon appetito.-disse lui. Sembrava così dannatamente educato e gentile. Eh si,recitava proprio bene la parte del bravo ragazzo.
-Magari ti ci strozzi..-sussurrai sorridendo. Lui rise e cominciò a mangiare,osservandomi di tanto in tanto.
-Allora Harry,andrai al camposcuola?-chiese mia madre,perchè non si faceva i cavoli suoi?
-Certamente.-rispose annuendo.
-Spero che vi divertirete.-
-Oh,ne sono sicuro.-disse guardandomi. Porca merda..
-Con un ragazzo serio ed educato come te è difficile divertirsi.-mi intromisi.
-Non preoccuparti,ho i miei modi per divertirmi. Qualche giorno posso anche mostrarteli se vuoi. Magari saresti un po' meno acida.-disse facendomi l'occhiolino. Sapevo cosa voleva dire,sapevo a cosa stesse pensando.
-No grazie,preferisco divertirmi a modo mio-. Non rispose a quell'affermazione. Mi guardava e basta. In realtà entrambi ci guardavamo,era uno scambio di occhiate. Soddisfatte e incazzate,rispecchiavano il nostro umore a dirla tutta.
-Allora..penso che cambiare discorso sia meglio. Harry,hai informato i tuoi genitori che avresti mangiato qui?-chiese mia madre. Santa mammina che cambia argomento.
-No. Non ho bisogno del loro permesso per fare qualcosa,se voglio lo faccio e basta. Loro questo lo sanno e ci sono abituati ormai.-disse,come se nulla fosse. Poveri genitori..
-Vuoi che li chiamiamo? Saranno preoccupati..-
-Non si preoccupi,semmai dopo gli faccio uno squillo.-
-Vabbene.-si arrese mia madre. Sparecchiai e aspettai con ansia che quell'ammasso di ricci ambulante se ne andasse.
-Io ora devo andare,ho da fare alcune cose. Arrivederci signor. Tomlinson,signora Tomlinson.
Ciao Louis,ci vediamo domani a scuola.-salutò tutti. Io lo accompagnai alla porta e prima di andarsene,si voltò e mi diede un bacio sulla guancia.
-Ciao bimba,a domani.-

Alzai gli occhi al cielo e me ne andai su in camera mia. Preparai il letto e mi sdraiai,avevo già programmato tutto ciò che avrei dovuto fare il giorno dopo: mettere in scena quella maledetta cena e aiutare Niall e conquistare (di nuovo) la mia bellissima migliore amica. Mi addormentai, mentre cercavo di trovare qualcosa che potesse far letteralmente impazzire Alex, dovevano stare insieme. Sono come due rette parallele, destinati a non incontrarsi mai. Io so che decideranno di cambiare binario e toccarsi, lo so.


*Angolo Autrice*

Wee bellezze,come va?
Allora,com'è stato questo Natale? Io mi sono divertita e anche se si fanno sempre le stesse cose ero abbastaza felice,le feste sono uno dei pochi metodi per stare tutti insieme.
Comunque,eccomi qui con il dodicesimo capitolo della mia FF. Purtroppo non è molto popolare come lo era la vecchia fan fiction e questo un po' mi rattrista.. Mi farebbe piacere se chi leggesse lasciasse anche  una recensione,solo per farmi sapere che sta seguendo la storia,se gli piace o altro. Spesso penso che non vada bene e se lo pensate anche voi ditelo,almeno la tolgo e basta. Sicuramente ne farei un'altra perchè amo scrivere ma magari non sarà questa. Mi fareste davvero felice.. <3

 

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Capitolo 13
*** Love Will Remember.. ***


Chapter 13.

                        -Love Will Remember..-

 

Il giorno seguente venni svegliata dalla mia amatissima sveglia ma, stranamente, ero abbastanza attiva. Non mi sentivo stanca o altro. Mi lavai, mi vestii e sistemai i lunghi capelli in una coda. Scesi rapidamente le scale, presi mio fratello per il braccio e corsi fuori, ora ho capito perché non avevo sonno, era tardissimo.
-Muoviti bel culetto, è tardissimo.-urlai mentre salivo sul motorino. Arrivammo in tempo, fortunatamente.
-Ciao fratellino, ti adoro.-urlai mentre correvo verso l'entrata della scuola. Prima ora: LEWIS. La odiavo, la odiavo più di quanto odiavo Harry Styles e ce ne vuole. Entrai in classe e mi sedetti al mio solito banco mentre quella stupida umana con un vestito striminzito color giallo canarino, mi osservava.
-Signorina Hams, salve.-disse con una vocina acuta.
-Bella prof.-risposi io sorridendo beffarda. A quel mio saluto, il canarino strabuzzò gli occhi.
-Come ha detto, scusi?-chiese assottigliando gli occhi.
-Sa prof, questo vestito le sta benissimo.-dissi mentre lei pavoneggiava.
-Lo so, è all'ultima moda.-
-All'ultima moda per quanto riguarda i canarini o gli esseri umani?-chiesi mentre l'intera classe scoppiava in una fragorosa risata.
-Ha voglia di fare la spiritosa? Bene, andrà a farla in presidenza allora.-rispose indicando la porta. Mi alzai ed usci, voltandomi e facendogli la linguaccia prima di chiudere la porta. Mi avviai per andare dal preside, ormai eravamo amici.
-Buongiorno signor preside, come sta?-chiesi mettendomi seduta.
-Kristen! Io e te dobbiamo ancora finire la partita a carte, che ne dici?-chiese tirando fuori un bel mazzo di carte.
-Ci sto.-risposi battendo le mani. Il preside era molto severo. Con gli altri però. Non so perché mi trattasse bene, probabilmente perché era un vecchio amico di mio padre, non so come si conoscessero però. Comunque ero molto, molto fortunata. Il preside, Joe Brown, odiava a morte mio fratello, non so perché ma non lo sopportava proprio.
-Ho vinto! -urlai cominciando a saltellare per tutta la stanza.
-Sei solo una ragazza fortunata. Io ho moltissima esperienza in questo campo.-si vantò scrivendo i punti su un foglio di carta.
-Mi scusi se mi permetto, avrà anche tanta esperienza ma ogni volta che giochiamo, vinco sempre io.-dissi sorridendo in modo alquanto beffardo.
-La solita fortuna dei principianti-. In realtà ero brava a giocare, solo che lui non poteva ammetterlo. Continuammo a giocare e, ovviamente, continuai a vincere io. L'ora finì, salutai il preside e mi diressi al mio armadietto. Il resto della giornata passò in fretta e ben presto arrivò l'ora di andare in mensa. Mi sedetti al tavolo dei ragazzi e fortunatamente riuscii anche a cacciare le oche che gironzolavano sempre lì intorno.
-Ragazzi, da questo momento ha inizia il piano "Niallex".-annunciai sedendomi.
-Niallex?-chiese Liam confuso.
-È l'unione del nome Niall e Alex. Lui deve invitarla a cena il prima possibile, l'altro pomeriggio l'ho convinta a dargli un'altra possibilità.-
-Bene, cosa devo fare?-chiese Niall più eccitato che mai.
-Avevo pensato che potresti portarla a cena fuori..-
-Nando's-urlò sorridendo.
-Si, è perfetto.-dissi, ero più felice che mai.
-Sai cosa sarebbe davvero romantico? Portarla in un posto dove si vede tutta Londra, conosco una collinetta lì vicino dove c'è un panorama spettacolare.-propose Harry, da quando in qua era così dolce?
-Styles, mi sorprendi, davvero. Non ti credevo così romantico.-ammisi mentre lui rideva.
-Non sono romantico, io ad esempio non porterei mai una ragazza lì, soprattutto se quella ragazza fossi tu. Finiresti immediatamente sul mio letto, senza panorami o altro. Ma se preferisci farlo sull'erba a me va bene.-disse con un sorriso malizioso sul volto.
-Sei disgustoso. Comunque, secondo me, è un'idea fantastica anche se l'ha proposta un mentecatto.-lo insultai mentre lui sospirava alzando gli occhi al cielo.
-Potrebbe piacerle?-chiese il biondo.
-Assolutamente, ne sono sicura.-risposi sorridendo.
-Eih Horan, non è che ti stai innamorando?-chiese Zayn con fare indagatorio.
-Io? Ma ti prego, non mi innamoro.-scosse la testa e sorrise, quanto era bugiardo.
-Non si può non amare.-dissi decisa.
-Ancora con questa storia? Ne abbiamo parlato ieri.-sbuffò mio fratello.
-Louis William Tomlinson, nessuno ha chiesto il tuo parere.-dissi acida.
-Si che si può. Uno non si deve innamorare per forza.-disse Zayn, rispondendo alla mia affermazione.
-Hai diciott'anni, ne hai di tempo per innamorarti. Ma non dire che non lo farai perché prima o poi succederà.-conclusi alzandomi, la campana era suonata. Le lezioni continuarono e io non vedevo l'ora che finissero per sapere se Alex avrebbe accettato l'appuntamento. Le mie preghiere vennero esaudite e in un attimo fuggì dalla classe. Mi sedetti sul muretto accanto ai ragazzi mentre Niall tremava come una foglia.
-Cosa le dico?-chiese mentre la osservava.
-Non ti sei scritto il discorso? Horan, sei una schiappa.-disse Louis.
-Ma che state dicendo? Non ha bisogno di un foglietto per mostrarle i suoi sentimenti. Ascoltami bene, ora tu vai lì e le dici che vorresti invitarla a cena,esprimi quello che provi per lei, io so che la ami e che non l'hai mai dimenticata. Smettila di dire che non ti innamorerai mai solo perché questi quattro coglioni..tre, scusa Liam. Comunque, non devi reprimere ciò che provi per lei solo per sembrare figo. Si innamoreranno anche loro, prima o poi. Potrebbe essere la tua ultima possibilità Niall.-dissi mettendogli le mani sulle spalle, doveva capire che non c'era niente di male ad amare qualcuno e a dirlo. Mi guardò dritta negli occhi e mi abbracciò, non so perché lo fece ma ne fui felice.
-Grazie, ora ho capito tutto, grazie.-ammise sorridendo, mi lasciò e si allontanò, andando verso Alex.


NIALL's POV

 

-Eih Alex.-la salutai cercando di mostrare il sorriso più bello che riuscivo a fare.
-Che cosa vuoi?-rispose fredda. Odiavo sentirla così lontana...
-Che cosa voglio? Beh, io vorrei te ma per il momento non è possibile quindi pensavo di invitarti ad uscire-. Alla mia ricciò il naso,adoravo quando lo faceva.
-Dammi una buona motivazione per cui io dovrei accettare.-disse posando lo zaino sul muretto, attendendo una mia risposta.
-Perché dovresti uscire con me? Semplice, perché sono un coglione e i coglioni vanno aiutati. Lo so, ho sbagliato a farmi trasportare da Harry e a diventare un'altra persona. Pensavo che se fossi diventato figo avrei avuto cose più belle, non accorgendomi che la cosa più bella del mondo ce l'avevo già .-dissi sperando che mi domandasse di chi parlavo.
-E chi sarebbe?-chiese assottigliando gli occhi.
-Tu. Ti ho lasciata andare ed è uno dei miei errori peggiori.-ammisi. Piantai i miei occhi azzurri nei suoi, volevo davvero uscirci, volevo ricominciare tutto, volevo amarla come non avevo mai amato nessun'altra.
-Una seconda possibilità si da a tutti, anche ai coglioni. Quando sarebbe questo appuntamento? -chiese mente io sprizzavo di gioia.
-Questa sera, ti vengo a prendere a casa alle 20.00-balbettai, non riuscivo a contenere la mia felicità. -Ci vediamo questa sera allora.-disse prendendo lo zaino.
-A dopo.-conclusi stampandole un dolce bacio sulla guancia. All'inizio rimase leggermente interdetta ma poi sorrise e..io amavo quel sorriso.

KRIS's POV
 

Niall ci venne incontro saltellando e tutti capimmo che la risposta era positiva.
-Kris, ha accettato!-urlò abbracciandomi ancora una volta.
-L'avevo capito, non fai altro che saltellare.-dissi io ridendo. Il cellulare iniziò a squillare, mi allontanai e risposi, era Alex.
"Kristen, questa sera esco con Niall e avrei voluto il tuo aiuto per scegliere il vestito ma mia madre vuole uscire e lo compro direttamente lì. Ti dispiace?"

"Tranquilla,non c'è problema. Io darò qualche dritta a Niall allora. Sarà perfetto."
"Si ma non fargli mettere lo smoking ti prego, lo odio."
"Ricevuto, grazie per l'informazione, ci sentiamo."-conclusi attaccando. Bene, smoking eliminato. Tornai dai ragazzi che intanto si stavano avviando verso il cancello per uscire dal cortile.
-Niall, stavo pensando, ti serve una mano per vestirti?-chiesi gentilmente e i suoi occhi si illuminarono. Ovviamente il signorino Styles era sempre fra i piedi e doveva rovinare tutto.
-Sai, una mano servirebbe anche a me. Magari due. Non sono molto bravo a mettere i boxer, potresti aiutarmi?-chiese sorridendo maliziosamente, riusciva a trovare doppi sensi ovunque.
-Non c'è bisogno che li indossi, tanto dentro non c'è nulla.-risposi di rimando, tra noi due era una continua lotta.
-Te l'ho detto anche l'altra volta, provare per credere.-
-Smettetela, le misure di Harry non interessano a nessuno.-intervenì Liam mettendo fine a quel discorso.
-Ragazzi, perché non venite direttamente a casa mia? Così mi aiutate.-propose Niall. Tutti annuimmo e in poco tempo ci ritrovammo a casa sua, era davvero bella, molto accogliente.
-Salve signora Horan.-disse Liam salutando una signora seduta sul divano, la madre di Niall sicuramente.
-Niall, lei è Alex? Mio dio, com'è carina!-disse alzandosi e stringendomi la mano.
-Mi dispiace signora ma non sono io. Sono solo la sua migliore amica e la sorella di Louis, nient'altro.-dissi e la signora si rattristì leggermente.
-Chissà quando mi porterà una bella ragazza..-borbottò sedendosi di nuovo sul divano. Noi invece salimmo in camera di Niall.
-Allora, diamoci da fare.-disse. Si provò migliaia di vestiti ma niente, nessuno era quello giusto. -Basta, vi prego. -si lamentò Louis.
-Ho capito, serve il mio intervento, siete davvero dei buoni a nulla.-li insultai, alzandomi e sbirciando nel suo armadio. Tirai fuori una camicia bianca,una cravatta nera, un paio di jeans scuri,una cinta nera e le superga.
-Mettiti questi e vediamo.-gli ordinai consegnandogli i vestiti. Dopo qualche minuti uscì dal bagno e quello che vidi non fu Niall, bensì un angelo.
-Oh mio dio, così la mia amica ci resta secca.-ammisi facendolo ridere.
-Sono davvero così brutto?-chiese andando verso lo specchio.
-Niall, sei davvero un gran figo, fattelo dire.-ammisi mentre lui arrossiva.
-Ti prego, non si può vedere-. E chi poteva essere?
-Harry, solo perché tu non hai stile non significa che sia brutto.-dissi voltandomi per guardarlo. -Bambola, mi chiamo Styles, chi altri se non io può dare consigli sullo stile?-chiese cominciando a ridere per la sua stessa battuta. Ammetto che mi fece ridere leggermente ma non dovevo darlo a vedere..
-Quanto sei stupido.-lo insultai prendendo la cravatta per Niall.
-Horan, vieni qui, te la metto.-dissi avvicinandomi.
-Grazie. -rispose gentilmente.
-Dovrò indossare anche io una cravatta per far si che tu mi stia così vicina?-chiese Harry.
-No, non mi avvicinerei mai a te.-
-Ecco Niall, ho finito.-continuai spostandomi per permettergli di vedersi.
-Bene..-sussurrò osservandosi.
-Secondo me Alex ti tira la cena in faccia se ci vai vestito così.-disse Harry,quanto rompeva il cazzo.
-Harry,già sono molto nervoso di mio,non mettertici anche tu.-
-E poi non ha niente che non va. Se un ragazzo mi si presentasse così ad una cena io gli salterei addosso!-ammisi,ed era vero. Niall vestito così era splendido,non che gli servissi una camicia per essere bello ma con quell'outfit era estremamente sexy.
-Ragazzi io vado,non posso fare tardi.-disse prendendo le chiavi della macchina e il portafoglio. Scendemmo in salotto e appena la madre lo vide impazzì.
-Mio dio, che figlio meraviglioso che ho-ammise baciandolo.
-Mamma, ho un appuntamento, lasciami andare.-disse Niall cercando di allontanarla.
-Un appuntamento? Con una ragazza?-chiese mentre le brillavano gli occhi.
-Con Alex e non posso fare tardi.-concluse trascinandoci fuori. Partì sulla sua meravigliosa macchina e io pregai che andasse tutto bene.

NIALL's POV
 

Ero impaziente, avevo paura che non andasse come volevo, che avrei fatto la figura dello stupido. Premetti il citofono e aspettai qualche secondo,ero sicuro che sarebbe stata incantevole. Aprì la porta ed io rimasi estasiato, non avevo mai visto qualcuno così perfetto come lei.
-Scusa se non è il miglior vestito di sempre ma ho trovato solo questo.-
-Sei bellissima. -dissi incantato da tanta perfezione.
-Grazie, anche tu sei molto bello.-ammise abbassando lo sguardo. Era così tenera,come una dolce bambina e io mi sarei preso cura di lei.
-Allora, vogliamo andare? -chiesi aprendole lo sportello della macchina. Lei annuì e sorrise. E per qualche secondo,forse anche minuto,restai incantato a guardare quello splendido sorriso che tanto amavo.
Accesi la radio e in quel preciso momento stavano trasmettendo la sua canzone preferita.
-Questa è...-
-Love Will Remember, di Selena Gomez, la tua canzone preferita.-la interruppi sorridendo.
-Come lo sai?-chiese corrugando le sopracciglia.
-Me lo dissi un bel po' di tempo fa, c'era biologia e tu odiavi quella materia così ci mettevamo sempre a chiacchierare.-risposi. Ricordavo ogni singolo momento passato insieme, in fondo solo i dettagli vengono notati da chi è follemente innamorato.
-"Anche se cerchiamo di dimenticare, l'amore ricorderà.
Hai detto di amarmi, ho detto di amarti anch'io.
Cosa è successo a tutto questo? Tutte le tue promesse e tutti i piani che avevamo,cosa è successo a tutto questo?
Boom, è andato.
Sì, si prosegue anche se cerchiamo di dimenticare.
L'amore ricorderà te e l'amore ricorderà me.
So che dentro il mio cuore sarà per sempre per sempre nostro.
Anche se cerchiamo di dimenticare, l'amore ricorderà i viaggi che abbiamo sognato di fare,le traccie lasciate sulla mappa, cosa è successo a tutto questo?
Quando tutto quello che avevamo era niente,e tutto quello che facevamo era ridere, cosa è successo, cosa è successo, cosa è successo a tutto questo?
Boom, è andato.
Sì,si prosegue anche se cerchiamo di dimenticare.
L'amore ricorderà te e l'amore ricorderà me.
So che dentro il mio cuore sarà per sempre,per sempre nostro.
Anche se cerchiamo di dimenticare l'amore ricorderà.
Abbatti le mura, da qualche parte e per sempre balleremo ancora, una volta eravamo inseparabili, una volta pensavo di non essere rimpiazzabile,lasciamo su il mondo intero prima di farlo esplodere.
Io ancora non so come siamo arrivati qui..per sempre."-canticchiai mentre lei mi guardava sbalordita. Non sapeva che da quando se ne era andata dalla mia vita, ma non dal mio cuore, continuavo a sentire quella canzone ininterrottamente. Perché? Semplice, me la ricordava. Mi ricordava lei e tutti i momenti passati insieme.
-È davvero una bella canzone.-disse per spezzare l'imbarazzante silenzio che si era creato.
-Molto bella.-concordai io. Parcheggiai,ormai eravamo arrivati.
-Cosa c'è? Non vuoi più uscire con me?-chiesi nel vederla leggermente giù di morale. In quel momento mi balenarono in testa non so quante idee per farla restare lì,per non farla andar via.
-No, non è quello. Ascoltavo sempre quella canzone da quando ci eravamo allontanati, mi ricordava te. Cioè, quel lato brutto di te. Ma io so che non sei così.-
-Non lo sono. Altrimenti non sarei qui con te, ora-.
Entrammo da Nando's e la serata fu piacevole. Alex non era completamente a suo agio, era molto fredda e distaccata ma le avrei fatto cambiare idea molto presto.
-Posso portarti in un posto?-chiesi una volta usciti dal ristorante.
-Dove?-chiese con fare indagatorio.
-Fidati.-le dissi solamente, volevo farle una sorpresa. Camminammo un po' e quando stavamo per arrivare le ordinai di chiudere gli occhi. Stranamente lo fece, senza troppi problemi.
-Niall James Horan, voglio sapere dove mi stai portando.-disse ma ovviamente non le diedi ascolto. La aiutai a sedersi e le diedi il permesso di aprire gli occhi. L'espressione che fece nel vedere dove l'avevo portata era meravigliosa.
-Ti piace?-chiesi con un po' di timore,Alex non era tipa da panorami o altro e avevo paura che non le piacesse.
-Scherzi? A chi non piacerebbe? Non potevi portarmi in un posto migliore, davvero.-ammise mentre osservava tutta Londra. Eh già, da quella collinetta si poteva vedere alla perfezione l'intera Londra e ammetto che era davvero bella.
-Sai, conosco qualcosa di ancora più bello..-
-Cosa c'è di più bello di un panorama del genere?-chiese corrugando le sopracciglia.
-Te..-risposi.
-Oh Horan,non fare il romantico,con me non attacca.-disse dandomi una spinta.
-Edwards,io sono romantico.-risposi ridendo.
-Dimostramelo..-disse e speravo realmente che volesse intendere quello che io stavo pensando.

Mi avvicinai lentamente a lei, prima di unire le nostre labbra. Sinceramente pensavo che si ritraesse ma non fu così. In quel momento capii una cosa,erano solo quelle le labbra che avrei voluto baciare per il resto della vita. Doveva essere mia, dovevo averla, doveva baciarla fino allo sfinimento. Dovevo semplicemente amarla e l'avrei fatto, per sempre.


*Angolo Autrice*

Holaaa :3
Lo so che sono in ritardo e mi dispiace ma ho tantissimi compiti per le vacanze T.T
Anyway,vi piace questo capitolo? Ho notato che le recensione sono aumentate e non sapete quanto ne sono felice,siete meravigliose.
In questo capitolo si parla principalmente della coppia Nalex e questo anche perchè ho cercato di equilibrare le cose visto che il prossimo sarà molto ACCESO per quando riguarda la coppia Krassy o Harsten (?) 
Eh si,avete capito bene,acceso ehehe :3 
Ma non voglio anticiparvi nulla,dovete gustarvelo quando lo pubblicherò.

Beh,vado a prepararmi per stasera,al prossimo principesse <3


 

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Capitolo 14
*** Can I? ***



 Chapter 14.                                          

                                                                        
-Can I?-

KRIS's POV
-Allora, che facciamo?-chiese Liam non appena Niall partì.
-Usciamo, che domande. Da poco hanno aperto una discoteca proprio qui vicino. Potete venire a casa mia e cambiarvi, ho un sacco di roba.-propose Louis.
Oh no,la discoteca no.
-Prossima opzione?-chiesi,sperando che qualcuno mi appoggiasse.
-Se non vuoi venire te ne stai a casa da sola.-.
Stronzo di un fratello.. Alzai gli occhi al cielo e li seguii.
Quando arrivammo a casa salii rapidamente in camera mia,frugando nell'armadio alla ricerca di qualcosa di carino da indossare. Alla fine optai per dei jeans strappati, molto strappati. Odiavo le minigonne quindi non le avrei mai indossate, neanche per andare in discoteca. Ci abbinai una maglietta nera con dei brillantini davanti mentre dietro la scollatura si prolungava per quasi tutta la schiena. Ovviamente indossai i tacchi, ci stavano benissimo sotto un outfit del genere.
Appena finì di sistemarmi,qualcuno bussò..
-Avanti.-
-Noi stiamo andando, o ti sbrighi o ti lasciamo qui.-disse Harry entrando in camera mia.
-No, io ho fatto. Possiamo andare.-annuì prendendo la borsa.
Stavo per uscire quando il suo braccio mi bloccò.
-Non andavi di fretta? -domandai mentre lui sorrideva.
-Sei molto eccitante vestita così, lo sai?-mi chiese chiudendo la porta.
La mia schiena era contro di essa e davanti avevo il suo corpo imponente che spingeva contro il mio.
-Non è un mio problema, sai?-domandai cercando di spostarmi.
In quel momento presi in seria considerazione l'idea di fare palestra,non ero niente a differenza sua che avrebbe potuto spezzarmi anche con una sola mano.
-Oh si che è un tuo problema. Se dovesse avvicinartisi qualcuno io lo ridurrò in fin di vita, questo per colpa tua.-rispose ghignando.
La mia domanda era, cosa voleva da me?
-Comunque vada, non ti avrei chiesto io di ucciderlo.-risposi a denti stretti.
-Oh ma tu sai che lo farò. Nessuno dovrà averti. Sei mia, sei in trappola, e sei fottuta. Benvenuta all'inferno baby, Harry Styles ti vuole e stai tranquilla che ti avrà-.
Sorrise, ed era uno di quei sorrisi che non promettevano niente di buono.
-Vuoi un consiglio? Stammi alla larga. Non sono il tuo tipo.-dissi allontanandolo e scendendo le scale.
-Ce l'hai fatta! -esclamò Louis alzando le mani al cielo.
-Si, scusate.-risposi sorridendo, in realtà era tutta colpa di quel coglione.
-Eih bei giovani, dov'è che state andando?-chiese mia madre osservandoci.
In quel momento era arrivato anche Harry in salotto.
-Andiamo in discoteca, possiamo?-chiese Louis.
-Vabbene ma comportatevi in modo decente e,Louis, non ubriacarti.-si raccomandò mia madre sorridendo.
-Tranquilla, starò attento.-disse.
-Amore, tieni, questo è uno spray al peperoncino. Non si sa mai, meglio essere prudenti.-mi fece l'occhiolino mia madre, mettendomelo nella borsa.
Sorrisi e guardai Harry, non avrebbe potuto farmi niente a meno che non avesse voluto avere gli occhi che gli bruciavano per tutta la serata.
La discoteca era vicino, abbastanza affollata ma niente male.
Mentre ballavo un ragazzo si avvicinò a me, chiedendomi cortesemente se volessi ballare con lui. Sembrava un tipo apposto e accettai. Dopo qualche minuto arrivò Harry che mi allontanò dal ragazzo.
-Amico, vuoi ritrovarti su un letto d'ospedale?-chiese.
-No..-rispose confuso il ragazzo.
-Bene, allora non avvicinarti a lei.-ringhiò e il ragazzo, probabilmente impaurito, corse via.
-Chi diavolo ti da il permesso di scegliere con chi devo stare?-urlai, tanto la musica era così alta che nessun avrebbe sentito. -Nessuno ma non ho bisogno di permessi.-disse andandosene e lasciandomi lì,da sola.
Non potevo continuare così,dovevo fare qualcosa. Mi avvicinai al loro tavolo, presi Zayn per mano e lo portai al centro della discoteca.
-Che stai facendo?-chiese Zayn prendendomi per i fianchi e avvicinandosi al mio orecchio destro.
-Voglio vedere la sua reazione. Voglio sapere se mi allontana anche quando ballo con uno dei suoi amici.-risposi aspettando che si alzasse ma niente, ci osservava e basta.
-Mi stai usando?-chiese ridendo.
-Sai che ti adoro Zayn, è per una buona causa.-risposi mentre lui se la rideva.
Feci di tutto, davvero. Eppure lui restava lì a guardarci. Ero sfinita così dissi a Zayn che dovevo andare in bagno e mi allontanai. Mi stavo tranquillamente asciugando le mani quando qualcuno cominciò a baciarmi il collo. Rabbrividii. Non avevo idea di chi fosse, avevo paura, molta.
-Allora, è così che baciavi Zayn, non è vero?-chiese.
Feci un leggero respiro di sollievo nel sentire quella voce roca che tanto odiavo ma che in quel momento,era una salvezza per me.
-Mi hai fatto prendere un colpo.-dissi voltandomi.
-Chi pensavi che fosse? Zayn? Avresti preferito lui a me?-chiese a denti stretti, ma che razza di domande erano.
-Preferirei chiunque a te.-ringhiai con rabbia.
-Ne sei sicura?-chiese sorridendo maliziosamente.
Mi avvicinò al muro e mi intrappolò, letteralmente, non potevo muovermi. Cercai rapidamente lo spray che mi aveva dato mia madre ma non lo trovai, merda.
-Cercavi questo?-chiese tirandolo fuori.
Doppia merda, lo aveva lui. Lo strinse così forte da piegarlo. Avete presente come si rompono le lattine? Bene, lui lo aveva fatto con uno spray.
-Sentiamo, Zayn ti farebbe star bene come ti faccio star bene io?-chiese e io risi a quella domanda.
-Tu non mi fai stare bene.-
-Sicura?-chiese infilando la sua gamba tra le mie.
Cominciò a baciarmi il collo e a salire sempre più su. Quando arrivò alla mia bocca smise e mi guardò.
-Posso?-. Cosa? Mi stava chiedendo il permesso per baciarmi? Era ufficiale,non lo capivo.
Non so il perché ma annuì,forse lo volevo anche io,forse avevo voglia di assaporare le sue labbra.. In fondo,ogni parte del mio corpo sperava che accadesse. Sorrise e mi diede un leggero bacio a stampo, per prendere poi sempre più foga. Le nostre lingue si rincorrevano in una corsa infinita, era il bacio più bello che avessi mai dato. Misi le mie piccole mani tra i suoi ricci e cominciai a giocarci, il suo gemito mi fece capire che gli piaceva. Cercò di togliermi la maglietta ma glielo impedii, non intendevo lasciarmi andare in una discoteca e non intedevo fare l'amore con lui, questo no.
Probabilmente capì la mia disapprovazione e si staccò.
-Zayn ti fa sentire così? Zayn ti a eccitare così? Zayn ti bacia così? -chiese fissando i miei piccoli occhi color nocciola.
-Questa non è una lotta per chi è il migliore Harry. E anche fosse, quando farò l'amore con Zayn, ti dirò. -.
A questa mia affermazione i suoi occhi si tinsero di rabbia. L'avevo provocato, mi ero scavata la fossa. Ora erano cazzi miei. Uscii dal bagno e mi avviai ancora una volta al tavolo dei ragazzi.
-Possiamo andarcene a casa? Non ce la faccio più a stare qui.-li pregai sedendomi accanto a Zayn, l'unico posto libero.
-Ha ragione, anche secondo me è meglio andare.-concordò Liam alzandosi.
Arrivò anche Harry e tutti insieme ci dirigemmo fuori da quel posto che cominciavo tanto ad odiare, dopo un po' la musica diventa troppo alta, quasi assordante e non puoi muoverti per la massa di gente che c'è. La discoteca non mi è mai piaciuta,personalmente non sono tipo che si mette in mostra davanti a così tanta gente. Quella sera lo feci solo per avere l'attenzione di Harry, non mi ha fermata quando ero con Zayn però appena mi sono allontanata da lui è arrivato.
A dirla tutta, avevo un po' di timore, si, avevo paura di Harry. Non lo conoscevo poi così bene e non sapevo ancora di cosa fosse capace.
-Ragazzi, noi siamo arrivati.-disse Louis prendendomi per mano.
-Lou, possiamo salire? Abbiamo lasciato i nostri vestiti in camera tua, questi sono i tuoi.-gli ricordò Liam.
-Avete ragione, salite.-acconsentì entrando in casa.
Era tardi, quindi i nostri genitori erano già a letto.
Io salii in camera mia, indossando una delle felpe giganti di mio fratello come pigiama. Quando finii, qualcuno bussò alla porta, sicuramente uno dei ragazzi.
-Avanti.-dissi mentre sistemavo il letto.
-Scusami se ti disturbo, volevo solo darti la buonanotte.-sorrise Liam entrando,com'era dolce quel ragazzo.
-Tranquillo Liam, non mi disturbi affatto. -
-Noi stiamo andando, anche se domani è sabato non vogliamo rientrare troppo tardi.-spiegò.
-Vabbene, allora buonanotte.-lo salutai dandogli un dolce bacio sulla guancia.
-Notte.-ricambiò uscendo.
Dopo qualche secondo entrò anche Zayn, salutandomi con un dolce bacio e un abbraccio.
Mi aspettavo che Harry non venisse, era una cosa troppo dolce darmi la buonanotte dopo quello che era successo ma, evidentemente, mi sbagliavo. Entrò con nonchalance e si avvicinò al mio letto, guardandomi per qualche secondo.
-Buonanotte bimba.-disse dandomi un leggero bacio a stampo.
-Ti ho detto..-
-So cosa mi hai detto e..non me ne frega un emerito cazzo.-mi interruppe sorridendo.
Sbuffai, avrebbe continuato a chiamarmi così anche se io non volevo.
-Ah..-si, voltò prima di uscire. -Tu non farai l'amore con Zayn,semplicemente perché o lo uccideró prima che possa accadere o perché lo avremo già fatto io e te e conoscendoti,visto che non sei una che dona il suo corpo tanto per,non gliela concederai.-
-E chi ti dici che mi concederó a te?-chiesi.
-Lo so e basta.-rispose,e se ne andó chiudendo la porta alle sue spalle.
Io non riuscivo proprio a comprenderlo,sotto quell'ammasso di ricci c'erano così tante idee strane e contorte che una ragazza di media intelligenza come me non poteva capire.
Mi rigirai nel letto e mi addormentai,pensando a quel ragazzo che mi avrebbe fatto penare per molto,molto tempo
.


*Angolo Autrice*
Hola pelle pimpeee *-*
Come state?
Chiedo umilmente perdono per il mio tragico ritardo,lo so,lo so,faccio schifo ma ho avuto dei problemi con il pc infatti sto facendo la formattazione e infatti il capitolo lo sta pubblicando la mia amica Koala Depppppora.
Ringraziate Debora sennó il capitolo lo avevate fra tipo 3-4 giorni ahahaha.
Grazie Koala,te se ama.
Per quanto riguarda il capitolo, é un po' hot eheh. Ce ne saranno tipo altri due simili a questi e li ho fatti per mettere in luce il carattere di Harry. Non puó essere uno che se scopa sto mondo e quell'altro e poi non si avvicina minimamente a Kris,non sarebbe coerente.
Comunque non ce ne saranno molti di questi capitoli,non é una ff porno eh ahahahaaaaha.
Spero comunque che vi piaccia e che lo apprezziate anche se é leggermente sopra le mie righe.
Ve se ama comunque gente,tanto love <3

 
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** -Party..- ***


Chapter 15. 

                                                                      -Party..-

Venni svegliava da lievi raggi di sole che filtravano dalla finestra, sicuramente un risveglio migliore della radio.
Mi stiracchiai leggermente e stropicciai gli occhi per vedere meglio,poi mi alzai svogliatamente e scesi giù in cucina per fare colazione.
-Buongiorno Pandino mio, perché non vai a chiamare tuo fratello?-chiese mia madre,odiavo quando mi dava quel soprannome. Cosa centrano io con i panda? Insomma,in comune abbiamo solo il fatto che dormiamo e mangiamo sempre.
-Si,ora vado.-borbottai salendo di nuovo le scale ed entrando in camera di quel deficiente. 
-Svegliati idiota.-dissi scuotendolo un po'. Mugugnò qualcosa di incomprensibile e si girò dall'altro lato. A mali estremi, estremi rimedi. Scesi in cucina,presi una pentolina con un mestolo e risalii in camera. Mi avvicinai al suo orecchio sinistro e feci sbattere il mestolo contro la pentola, provocando un rumore terribile.  Urlò per qualche secondo, preso dallo spavento e iniziò a rincorrermi per tutta la stanza. La mia goffaggine non aiutò e caddi a terra come un salame.Visto che Louis mi stava rincorrendo, ovviamente,mi cadde sopra.
-Sorellina, so di essere attraente ma c'è tua madre, magari un altro giorno.-
-Fratellino, vorrei ricordarti che sei tu che mi sei caduto sopra.-puntualizzai alzandomi. 
-Dettagli..-farfugliò uscendo dalla stanza. Che fratello idiota che avevo.
La giornata passò velocemente, non feci niente di ecclatante a dirla tutta,anzi,restai tutto il tempo seduta sul divano. Ad un tratto sentii Louis chiamarmi dal piano di sopra e mi avviai nella sua stanza. Non capivo il perché,ma era bellissimo e davvero molto elegante. 
-Mettimi la cravatta.-mi ordinò mentre lui si sistemava i capelli.
-Dove vai così elegante?-chiesi curiosa.
-Harry ha invitato me e i ragazzi ad una festa organizzata dai genitori, ha detto che dovevo vestirmi bene e mi ha consigliato una bella camicia.-spiegò mentre si sistemava. 
Oh,i genitori avevano dato una festa.. Beh,perchè avrebbe dovuto invitarmi? Louis è il suo migliore amico,io non sono nessuno.
Aiutai Louis con la cravatta e gli sistemai un po' i capelli, era perfetto.
-Kris, sicura che Harry non ti abbia invitata?-chiese prima di scendere. 
-Non mi è arrivata nessuna telefonata..-risposi chiudendomi in camera mia. Ho un carattere particolare e non sapevo nemmeno io il perché ma ne ero dispiaciuta. Avrei voluto che mi invitasse, mi sarebbe piaciuto andare ad una di quelle feste aristocratiche. Harry, da quello che ho sentito, è davvero molto ricco. Questo spiegherebbe i suoi costosi vestiti e la sua favolosa moto.
Comunque,non era una tragedia per me,adoravo starmene in camera a vedere la televisione,preferivo stare da sola che con gli altri.
Cominciai a vedere un po' di televisione anche se non trasmettevano nulla di interessante,odiavo quelle giornate in cui non c'era nulla da vedere.
Ad un tratto la porta della mia camera si aprì come una furia, mostrando un Harry a dir poco mozzafiato. Aveva una giacca nera, una camicia bianca sotto e il papillon. I suoi jeans e le converse bianche,li indossava sempre.
-Che diavolo ci fai qui? -chiesi, quasi spaventata dalla sua espressione incazzata.
-Una domanda. Tu li leggi i messaggi?! -urlò prendendo il mio cellulare, riposto sul comodino e lanciandolo sul letto.
-Prima cosa, datti una calmata. Secondo, li leggo i messaggi.-
-Non mi sembra proprio.-rispose prendendo di nuovo il telefono e mostrandomi un messaggio che non avevo letto.
"Bimba, questa sera i miei genitori hanno organizzato una festa. Voglio che tu sia la mia accompagnatrice, i miei non vogliono Jessica perché dicono che è troppo volgare quindi verrai tu. Vestiti e fatti bella, puoi benissimo venire con Louis. A dopo"
-Quindi io sarei una ruota di scorta per te?-chiesi infastidita. 
-Ovvio. Jessica non posso portarla e tu sei stata la prima che mi è venuta in mente. Hai un bel viso, non metti cose troppo vistose, sei educata e gentile,sei perfetta per questo genere di situazioni.-disse come se nulla fosse. 
-Non ho parole, davvero. Pensi veramente che io venga con te dopo quello che mi hai detto?-chiesi esterefatta. 
-Non hai capito, tu vieni con me e basta. Bimba, sono il ragazzo più popolare della scuola, non ti conviene avermi contro. I miei genitori hanno potere, fidati, meglio che gli stai simpatica perché se così non fosse potrebbero togliere il lavoro ai tuoi genitori in un attimo-. Sporco ricattatore che non era altro. Non sapevo se ciò che diceva era vero ma non potevo correre questo rischio, dovevo assolutamente accettare.
-Sai una cosa? Ti odio. E non ho mai odiato una persona così tanto in vita mia. Sei disgustoso, in ogni cosa che fai. Nei tuoi stupidi sorrisini, in ciò che dici o che pensi. Mi fai schifo. -sputai quelle parole come fossero lame taglienti, tanto sapevo che su di lui non avevano effetto. Mi prese per un braccio e mi avvicinò a lui, guardandomi negli occhi. 
-Vuoi, cortesemente, venire al ballo con me? Mi farebbe molto piacere.-disse mentre si avvicinava lentamente alle mie labbra. Lo allontanai e mi diressi verso il mio armadio per scegliere qualcosa. Avevo un vestito davvero meraviglioso,il corpetto era ricoperto di brillanti e la parte sotto era color pesca con qualche brillante alla fine. Ci abbinai dei tacchi con dei brillanti per riprendere il corpetto e lasciai i capelli sciolti, avevo i capelli mossi che alla fine creavano dei morbidi boccoli, erano perfetti fortunatamente. Mi truccai poco, un filo di matita e del mascara. Le labbra le lasciai neutre, erano già abbastanza colorate di loro.
Mi accostai alla porta per guardarlo,lui non se ne era accorto.
Era sdraiato sul letto che giocherellava con il mio cellulare,non c'era niente di importante dentro quindi lo lasciai fare.
Continuava a rigirarlo tra le sue grandi mani,come se fosse nervoso,teso.
-Sono pronta.-dissi aprendo la porta. Lui posò il suo sguardo su di me e sorride,posando il cellulare nella borsa.
-Sai, sei molto più bella di Jessica.-ammise osservandomi. 
-Non mi servono i tuoi complimenti, non me ne faccio nulla.-ringhiai. Lui continuò a sorridere e ad osservarmi finchè non mi voltai per scendere in salotto.
-Mamma, io esco, ci vediamo dopo.-la informai.
-Non mi va molto a genio che tu esca da sola a quest.. Oh,ma non sei sola.-constatò osservandolo. Fece uno di quei suoi sorrisetti,mia madre pensava sempre male.
-Dove andate?-continuò osservandoci.
-I miei genitori hanno dato una festa e sarebbe un onore per me se sua figlia accettasse di diventare la mia accompagnatrice.-. Quanto era falso..
-Beh,ancora non hai accettato!?-chiese con quella vocetta stridula.
-Si,mamma,ho accettato.-dissi alzando gli occhi al cielo.
-Brava bambina mia,sono sicura che tu e questo bel giovane vi divertirete.-
-Da morire..-sussurrai.
-Come?-chiese Harry.
-Tantissimo,ci divertiremo tantissimo!-risposi sorridendo.
-Bene,ora andate o farete tardi.-disse mia madre abbracciando prima me e poi Harry. Che madre strana..
Chiusi la porta alle mie spalle,salii in macchina con Harry e ci avviammo verso la sua enorme villa. Il viaggio fu abbastanza silenzioso,le uniche parole che si udirono furono "Abbasso il tuo finestrino,fa troppo freddo" e "Copriti le gambe o faremo un incidente".
Si fermò qualche metro prima di casa sua, ma all'inizio non capii perché lo fece.
-Perchè ti sei fermato?-chiesi con una punta di paura.
-Tranquilla, non ti faccio del male. Volevo semplicemente dirti che non è vero che sei la ruota di scorta, non ho mai invitato Jessica ad una festa dei miei e mai lo farò. In realtà non ho mai invitato una ragazza in generale, sei la mia prima accompagnatrice. Frequento gente troppo esibizionista e non le inviterei mai in casa mia. Ho pensato a te per due motivi.  Il primo è che sembri una brava ragazza e i miei non mi hanno mai visto con una come te, volevo dimostrargli che se voglio posso anche stare con una ragazza che non pensi alle sue tette 24h su 24.-disse osservandomi. Da una parte ero felice di essere la sua prima accompagnatrice, dall'altra no. Ero abbastanza confusa.
C'era qualcosa che non mi faceva essere completamente sicura, aveva qualcosa che non riuscivo a capire.
-E il secondo motivo? -chiesi con lo sguardo basso.
-Scendi, è tardi.-disse,non prendendo minimamente in considerazione la mia domanda.
-Rispondi alla mia domanda.-dissi a denti stretti.
-Ho detto che devi scendere. Muoviti o ti faccio scendere con la forza.-disse e il suo tono di voce non prometteva niente di buono. Conoscendo Harry, non avrei mai saputo qual'era il secondo motivo. 
-Dammi la mano.-mi ordinò prima di entrare.
-Cosa?-chiesi confusa.
-Dammi quella cazzo di mano, ora-. La mia mano si incrociò alla sua prima che me ne rendessi conto, ci tenevamo per mano? Questo era davvero strano e traumatizzante, molto. In casa c'erano davvero tantissime persone, tutte di un livello sociale molto alto nel vedere i vestiti firmati e il modo di comportarsi. Erano eleganti, avevano garbo. Seguii Harry e mi ritrovai davanti una donna molto bella, per la somiglianza che c'era tra i due, capii che era la madre. 
-Harry, come mai hai fatto così tardi?-chiese la donna sorridendo.
-Piccolo contrattempo, niente di grave.-la tranquillizzò lui.
-E lei?-chiese guardandomi.
-Piacere,io mi chiamo Kristen Hams e..
-ed è la mia ragazza.-mi interruppe Harry, facendomi strabuzzare gli occhi. Avevo sentito bene? La sua..cosa?
-Oh lei è.. Insomma voi siete..Oh mio dio, che bello!-esclamò battendo le mani.
-Finalmente ti vedo insieme ad una brava ragazza. Non sai quanto ne sono felice, sono fiera di te.-disse abbracciandolo. Era un momento davvero commovente ma io ero alquanto perplessa. 
-E tu..Oh,sei stupenda.-disse accarezzandomi la guancia.
-Non ho mai visto una ragazza così bella accanto a mio figlio. Si vede che non hai bisogno di scoprirti per attirare l'attenzione su di te,sembri così elegante e aggrazziata. Sono felice che tu abbia scelto mio figlio come tuo compagno.-disse abbracciandomi. Un gesto che sicuramente non mi aspettavo ma lo accettai volentieri,quella donna,a differenza del figlio,infondeva calore e semplicità.
-Scusatemi ragazzi ma devo andare a fare i soliti saluti, ci vediamo dopo.-disse sorridendomi e allontanandosi. 
-La tua ragazza?-chiesi con un tono alquanto infastidito. Mi prese per mano e mi portò nella prima stanza libera.
-Che cazzo gli hai detto?-chiesi urlando.
-Bimba, datti una calmata, è tutta una finta.-mi rassicurò lui.
-Finta? Hai appena detto a tua madre che sei il mio ragazzo, è un disastro, altro che finta.-urlai disperata, non poteva averlo fatto davvero, era tutto un sogno, lo era per forza.
-Senti, ho bisogno che i miei siano fieri di me. Non ho mai fatto nulla per renderli tali e ora che ne ho la possibilità non posso farmela scappare. Dovrai far finta solo per qualche mese. A scuola nessuno saprà nulla, dirò ai miei che è una relazione "segreta" perché i tuoi genitori sono contrari a farti fidanzare perché pensano che tu sia troppo giovane e nessuno saprà nulla. Tu vivrai la tua misera vita e io la mia. Dovrai fingere solo quando saremo qui.-
-Cosa intendi per fingere, cosa dovrei fare esattamente?-chiesi, meglio prevenire che curare. 
-Qualche bacio, io ti dirò cose romantiche, ci chiuderemo in camera mia e basta.-
-No, l'ultima no.-obbiettai, ci mancava solo questa.
-Guarda che non ti stupro..-disse sorridendo maliziosamente. 
-Non si sa mai.-risposi beffardamente.
Uscimmo da quella stanza e insieme a Harry riuscimmo a trovare i ragazzi, seduti su un divano a chiacchierare. 
-Ragazzi, nessuno deve saperlo.-disse Harry sedendosi accanto a loro.
-Cosa?-chiese Niall curioso.
-Ho detto a mia madre che Kris è la mia ragazza ma è tutta una finta. Quindi se ci baciamo o vedete altri atteggiamenti strani tranquilli, non mi innamoro e mai lo farò.  Tanto meno di lei.-disse indicandomi. Stronzo bastardo.
-Senti barboncino, quella che sta facendo uno sforzo sovraumano nel starti vicino, sono io. Quindi puoi benissimo evitare di prendermi per il culo. Se non sono abbastanza bella per te, vatti a cercare una delle tue puttane e presenta lei ai tuoi.-sputai con rabbia. Sapevo di non essere bella ma ciò non significava che mi facevo prendere per il culo da uno come lui.
-Harry, non c'è niente di male se invito la tua "ragazza" a ballare, vero?-chiese Zayn alzandosi. 
-Perchè dovresti invitarla?-chiese, leggermente infastidito.
-Perchè mi va di farlo.-rispose prendendomi per mano e portandomi al centro dove tutti ballavano. Era un lento e Zayn non se la cavava così male.
-Perchè mi hai invitata a ballare?-chiesi avvicinandomi a lui.
-Perchè sapevo che avreste cominciando a litigare come cane e gatto e i genitori di Harry ci stavano fissando. E poi, volevo semplicemente ballare con te.-concluse sorridendo. E..Dio, che sorriso. Mi fermai ad osservarlo attentamente e per quanto cercavo di trovare un difetto, sembrava che non ne avesse. I suoi occhi color nocciola, i capelli corvini, la pelle ambrara, il sorriso perfetto, tutto di lui faceva pensare a un vero e proprio figo.
-Zayn, posso dirti una cosa?-chiesi.
-Dimmi.-rispose lui.
-Sei davvero bellissimo. E non nel senso "Wow, quanto sei scopabile". Nel senso che sei bello davvero.-
-Sei la prima ragazza che mi dice di essere bello. Il resto mi considera figo o scopabile. Grazie comunque. -disse lasciandomi un dolce bacio sulla guancia, prendendomi per mano e tornando dai ragazzi.
-Posso farvi una domanda?-chiese Niall. Entrambi annuimmo e Niall riprese a parlare.
-Perchè tu sei completamente rossa e tu sorridi come un ebete?-. Io e Zayn scoppiammo a ridere a quella domanda e notai Harry leggermente teso. Perché gli dava così fastidio che stessi con Zayn?
-È una cosa tra noi.-rispose Zayn facendomi l'occhiolino.
-Malik, stai lontano da mia sorella.-scherzò Louis.
-Tomlinson, non dovresti rimproverare me.-disse Zayn facendo, indirettamente, riferimento ad Harry. Fortunatamente quel momento venne interotto dalla dolce vocina di una bambina. Abbassai lo sguardo e la vidi, era di una tenerezza assurda. Aveva gli occhi verdi che le brillavano e dei lunghi boccoli mori che le ricadevano sulla schiena.
-Principessa!-esclamò Harry prendendola in braccio. 
-Ti piace la festa?-chiese,era adorabile.
-Oh si, è molto bella. E tu sei vestita benissimo, sembri una vera principessa.-ammise facendole in solletico.
-Grazie, tu sembri un principe.-rispose lei ridendo. Harry la mise giù e lei si avvicinò a Niall, osservandolo bene.
-Tu assomigli al principe azzurro che c'è nel mio libro delle favole.-disse sorridendo.
-Piccola, io sono un principe azzurro. Vuoi concedermi questo ballo?-chiese Niall e la bambina cominciò a saltellare e ad allungare le braccia. Niall la prese in braccio e la porto al centro della pista, simulando un ballo.
-Tua sorella sta rubando il futuro fidanzato della mia migliore amica.-dissi facendolo ridere.
-È fissata con i principi azzurri. Ha detto che da grande ne sposerà uno.-
-Che c'è di male? Ogni ragazza sogna il principe azzurro.-dissi sorridendo. 
-Mi stai dicendo che devo mettermi le lenti a contatto e tingermi i capelli per farti innamorare di me?-chiese Zayn con l'aria disperata.
-Non ne hai bisogno, mi innamorerei di te anche così. -ammisi abbassando lo sguardo. 
-Possiamo cambiare discorso?-chiese Harry fulminandoci.
-Ragazzi ma al camposcuola verrà anche Jessica e il suo gruppetto?-chiese Louis mentre smanettava con il cellulare. 
-Si, perchè?-chiese Zayn.
-Mi ha mandato un messaggio Ashley e me lo ha detto, era una curiosità.-rispose inserendo il cellulare in tasca.
-Parere femminile, come le trovi?-mi chiese Liam curioso.
-Penso siano delle oche da quattro soldi. Scopare con un ragazzo ogni attimo della tua vita non ti renderà più ricca o altro. Solo più troia. Sono persone come loro che rovinano la dignità e il rispetto che le donne si sono conquistate nel tempo. Mi fanno schifo, davvero.-ammisi mentre Harry farfugliava qualcosa per difenderle.
-Secondo me sono una ragazza nel corpo di un ragazzo. La penso esattamente come te.-
-Liam, solo perché tu sei un coglione e non ti diverti non significa che sei una donna.-disse Harry con aria da superiore. 
-Quello tu lo chiami divertirsi?-chiesi allibita.
-E come lo vuoi chiamare? Io mi diverto eccome.-ammise toccandosi il..coso.
-Liam, salvati finché sei in tempo. Ti prego, non diventare come loro.-dissi sedendomi sull'enorme divano, proprio accanto a Payne.



*Angolo Autrice*

Weee :3
Ecco il quindicesimo capitolo eheheh.
Cosa ne pensate?
Allora,all'inizio credevate che Kris non ci sarebbe andata alla festa ehh. E invece no,il nostro Harry non poteva non invitarla. Il prossimo sarà leggermente più caldo di questo,simile al quattordicesimo capitolo.
Poi vabbè,nessuno saprà mai il secondo motivo del perchè Harry l'abbia invitata,io vi consiglio di immaginarlo comunque,sono sicura che la vostra fantasia sia molto elevata ;)
ZAYN. Eh già,c'è del tenero tra lui e Kris. Chissà che questo "tenero" non si trasformi in qualcos'altro..
Non voglio aggiungere altro,vi lascio,adios <3 <3
Ricordatevi che ve se ama tanto <3

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Capitolo 16
*** -It is not the true- ***


Chapter 16. 

                                             -It is not true-


-Ma che ci parlo a fare con te se neanche sai cosa significa fare sesso?-si domandò Harry, che ragazzo ingenuo che era. 
-Pensi davvero che io sia vergine?-chiesi alzando le sopracciglia,in segno di sfida. 
-Non lo sei?-chiese Zayn con una voce stridula,quasi femminile. 
-Siete così stupidi.-li liquidai alzandomi e dirigendomi verso un bancone dove c'erano tutte bevande. Avevo sete ma non intendevo ubriacarmi così chiesi semplicemente un bicchiere d'acqua. 
-Bimba, non hai risposto alla domanda di Zayn. -mi ricordò Harry abbracciandomi da dietro,stringendomi i fianchi. Rabbrividii a quel contatto,le sue fredde mani posate sulla mia calda pelle biancastra non aiutavano.
Voltandomi leggermente,in quel momento,notai che i suoi genitori ci guardavano felici,come se non lo avessero mai visto comportarsi così.
-Tu non hai risposto alla mia di qualche ora fa e a tante altre, posso permettermi di non rispondere.-
-Bimba, non è che ti piace Zayn? Sarebbe una brutta cosa, sai? Non ho intenzione di spaccare la faccia ad uno dei miei migliori amici per te, ma se dovrò farlo non ci saranno problemi.-mi assicurò prendomi il mento con le dita e facendomi voltare per guardarlo. I suoi occhi verdi,penetranti come non mai,si erano incollati ai miei di un nocciola semplice,quasi insignificante. 
-Non gli faresti mai del male.-dissi sicura. Ne ero davvero convinta,Harry è uno di quelli che tiene molto alla famiglia e agli amici,non lo picchierebbe mai. 
-Ancora non mi conosci.-ghignò prima di stamparmi un bacio sulle labbra. Lo allontanai leggermente,facendo si che le sue morbide e rosee labbra si staccassero dalle mie,rosse a causa del rossetto e molto carnose. 
La sua espressione lasciava trasparire ogni sensazione,era arrabbiato per il gesto appena compiuto,non avrei dovuto allontanarlo.
Unì la sua grande mano con la mia,talmente piccola se messe in confronto, e mi trascinò al centro della stanza. Fece cenno ad un ragazzo di avvicinarsi,gli sussurrò qualcosa nell'orecchio destro e in un attimo fummo invasi da persone. Se prima non c'era nessuno,ora la stanza era completamente piena di gente che ballava. Capì che voleva che ci mischiassimo,così che gli altri non potessero vederci.
-Allora, quali sono questi segreti fra te e Zayn?-chiese mordendomi il lobo dell'orecchio. Misi una mano sul suo petto,forse troppo muscoloso per l'età che aveva,e lo allontanai quel tantino che bastava per farlo staccare dal mio orecchio. 
-Si chiamano segreti apposta..-risposi io con ovvietà,piantando i miei occhi nei suoi. Il nostro era un gioco di sguardi,erano così intensi e comunicavamo molto meglio così che con le parole.
-So mantenerli, puoi dirmeli.-insistette baciandomi il collo. Inspirai profondamente,cercando di mantenere l'autocontrollo.
-Gli ho semplicemente detto che è bellissimo. Ed è vero, lui è molto bello.-ammisi guardandolo, anche da lontano era perfetto. Se ne stava lì,seduto sul bianco divano in pelle,chiacchierando con il suo migliore amico. Forse per un battuta,o per una parola sbagliata,sorrise. Senza rendermente conto, anche le mie labbra si allargarono in un sorriso.
-Forse non ti sei accorta che c'è qualcuno di più bello..-mi risvegliò Harry dai miei strani pensieri sulla particolare bellezza di Zayn.
-No, non è vero. Sei un bel ragazzo, ma Zayn è qualcosa di unico. Non ho mai visto un ragazzo più bello di lui.-continuai fissandolo.
-La mia Bimba è innamorata?-chiese, come se non potesse essere vero. C'era un filo di preoccupazione nelle sue parole e,se pur sottile,io lo percepii. Erano questi i comportamenti che mi facevano dubitare di lui,sembrava preso da me e poi non era vero. Lo ammetto,era un bravo attore..
-Non sono innamorata di lui. Non nego che mi piaccia,ma piacerebbe a chiunque-.
Mi prese per mano,in modo alquanto brusco a dir la verità,e salimmo varie scale fino ad arrivare ad una porta, probabilmente la sua camera. Ebbi qualche secondo per guardarmi intorno,era molto ordinata.
-Ti farò cambiare idea molto presto.-disse avanzando verso di me,il suo ghigno non prometteva niente di buono. Per istinto indietreggiai e, senza accorgermene,caddi sul letto. 
-Non azzardarti ad avvicinarti a me.-dissi mettendo una mano sul suo petto. Volevo tenerlo lontano,sinceramente,temevo il peggio. Non conoscevo Harry così bene come credevo e questo mi impauriva.
-Ieri sera non dicevi così..-mi ricordò mettendosi sopra di me. Ero in trappola. Cominciò a lasciarmi una lunga scia di baci che partivano dalla spalla e continuavano sul collo. Le mie mani si infilarono istintivamente tra i suoi ricci, giocandoci animatamente. Sentì la sua mano fredda sulla mia coscia e rabbrividii a quel contatto. Salì più su, palpandomi con feroce il sedere. Istintivamente strinsi le mani, tirandogli leggermente i capelli e facendolo gemere. 
-Do-dobbiamo scendere.-balbettai cercando di allontanarlo,quel contatto mi piaceva terribilmente ma dovevo mantenere il mio autocontrollo.
-Zayn non ti fa sentire così. Tu non provi con lui quello che provi con me. Ammettilo.-mi ordinò avvicinandosi alle mie labbra,soffiò leggermente sul mio volto con il respiro,attendeva una mia risposta e dovevo dargliela subito.
-Io..-sussurrai,abbassando lo sguardo. 
-Ammettilo.-insistette,avvicinandosi sempre di più al me e al mio corpo. 
-Io non ho mai provato niente di tutto questo con nessun ragazzo.-ammisi,con la consapevolezza che quelle parole sarebbero potute uscire da lì da un momento all'altro. Avrebbe potuto dirlo a chiunque e io mi sarei sentita così male se si fosse venuto a sapere.
-Sei pura,sei ingenua. E soprattutto, sei mia.-sottolineò l'ultima parola fiondandosi poi sulle mie labbra e baciandomi con così tanta dolcezza e passione che per un attimo credetti che piacesse anche a lui.  
Ma come potevo piacergli io? Sono una persona così difficile..in tutto. Spesso sono così difficile da non riuscire a capirmi nemmeno da sola. Ho i miei difetti, le mie pazzie, i miei problemi. È impossibile starmi dietro, nessuno ci riuscirebbe.  E non mi aspetto che lui ci provi, penso sia una di quelle persone che preferisce le cose facili a quelle difficili, le cose e le persone.
Non è vero, almeno secondo me, che gli opposti si attraggono. Due persone devono avere qualcosa in comune, altrimenti non faranno altro che litigare. Ed io, con Harry, non ho niente in comune. Siamo due poli opposti, troppo diversi per amarci.
-Harry, andiamo.-dissi spostandolo e sistemando il vestito, ormai stropicciato.
-C'è qualcosa che non va?-chiese,con un tono di voce leggermente preoccupato. Sospirai prima di rispondergli,era teso e si vedeva. Mi stavo solo vendicando..
-Non voglio baciare qualcuno sapendo che non mi amerà mai.-risposi alzandomi,non era giusto quello che facevamo.
-E chi te lo dice che non ti amerò mai?-chiese raggiungendomi.
-Lo hai detto tu, no? Non ti innamori. E non sarò di certo io a farti cambiare idea.-dissi chiudendo violentemente la porta e correndo giù in salotto. Mi piaceva baciarlo, giocare con i suoi morbidi ricci e stargli vicino ma non era giusto. E inoltre non intendevo soffrire e lui mi avrebbe sicuramente fatto del male..
Raggiunsi i ragazzi e mi sedetti vicino a loro, notai che in sala c'era meno gente rispetto a prima.
-Kris, dov'è Harry?-chiese Louis guardandosi intorno e scrutando tutta la stanza.
-Probabilmente in camera sua, ha detto che doveva prendere delle cose.-mentii, non potevo assolutamente dirgli che eravamo stati insieme. Loro potevano sospettare,ma niente di più. A meno che Harry non avesse detto qualcosa ma,per quel poco che lo conoscevo,avevo capito che era una persona molto riservata.
-Tu sei la nuova ragazza di Harry?-chiese una vocina. Abbassai lo sguardo e vidi lo splendore di prima,vicino alle mie gionocchia.
-Ti piacerebbe se lo fossi?-chiesi.
-Sii!-
-E allora diciamo che lo sono.-
-Oh scusami,non voglio che ti disturbi.-disse la madre di Harry,che poi scoprii chiamarsi Anne, prendendola in braccio.
-Non mi disturba affatto,è così dolce.-dissi.
-Già..Ha lo stesso carattere di Harry.-constatò la madre. Chissà se era vero..
-Kim,saluta Kristen,dobbiamo andare a dormire.-le ordinò Anne.
-Buonanotte.-disse,dandomi un leggero bacio sulla guancia.
Ricambiai felice,quella bambina era un piccolo angioletto.
In quel momento Harry fece il suo ingresso nel salotto,la sua espressione non dava segni di contentezza,nè di tristezza. Era impassibile.
-Noi dobbiamo tornare a casa, comincia ad essere tardi.-
-Harry, noi dobbiamo andare. La festa è stata davvero carina, fa i complimenti ai tuoi genitori. -disse Louis prendendo la sua giacca,la adorava,era la sua preferita.
-Vabbene, se non ti dispiace vorrei accompagnarla io a casa.-disse indicandomi.Mio fratello annuì e, insieme ad Harry, mi diressi all'interno della sua macchina. Il viaggio fu molto silenzioso, nessuno dei due aveva il coraggio di iniziare il discorso.
-Hai ragione.-disse ad un tratto,nel bel mezzo del tragitto casa Styles-casa Tomlinson. 
-Su cosa?-chiesi corrugando le sopracciglia,ero confusa,non capivo di cosa stesse parlando. 
-Su tutto. Io non posso innamorarmi, finiamola qua. Dirò ai miei genitori che hai scoperto che ti tradivo e mi hai lasciato, non dovrai più fingere nulla-. Strinse il volante, quasi spezzandolo per la forza che ci stava mettendo. La mascella era tesa e lo sguardo fisso su un punto. Le maniche della camicia,arrotolate sino ai gomiti,mostravano qualche vena di troppo in evidenza,probabilmente per la forza che stava mettendo nel manubrio.
-Non è questo il punto, io posso fingere di essere la tua ragazza, sono una persona buona di natura e se posso aiutarti lo faccio.
Ma ricorda Harry, tutti possono innamorarsi. Noi siamo troppo diversi per amarci ma, Jessica ad esempio, lei è perfetta. Ha dei lunghi capelli color oro, ogni ragazza li sognerebbe. Ha un fisico invidiabile, è davvero molto bella. Tutto di lei fa pensare ad una nottata di vero sesso e anche tu sei così. Siete simili. Abbastanza da amarvi, abbastanza da andare d'accordo. Io non centro niente,con te e con lei. Il mio è un mondo completamente diverso, un mondo che tu non capirai mai. Tu vuoi una persona facile, vuoi qualcuno che ti lasci libero, qualcuno che non sia peso per te. Ed io lo sono. Sono una grossa responsabilità Harry e..beh, le responsabilità non piacciono a nessuno. -conclusi aprendo lo sportello della sua macchina e uscendo da lì. 
Volevo andarmene, volevo semplicemente che tutto finisse. Volevo che lui fosse un semplice amico di mio fratello. Eppure non era così. Non ero innamorata, questa è una parolona. Ma lo ammetto, c'era qualcosa in lui che mi attraeva. Non sapevo bene cosa fosse, ma mi piaceva. Il suo carattere, la sua aria da cattivo ragazzo, il suo essere misterioso, il suo fisico, il suo viso..e i suoi occhi. Cazzo, aveva certi occhi. Riuscivo ad immergermici e mi portavano in un altro mondo,un mondo dove tutto era perfetto come lui.
Era il classico ragazzo che tutte vorrebbero. Tutte tranne me. Mi piaceva, questo è vero. Ma l'idea che avrebbe potuto essere il mio fidanzato mi spaventava. Io non sono fatta per i baci passionali o le cose esagerate. Io arrossisco se mi fanno un complimento, ho lo sguardo basso se devo ammettere qualcosa dove provo vergogna, mi mangio le unghie se sono agitata, gioco con i capelli se sono nervosa. Non sono come lui mi vorrebbe e mai lo diventerò. Semplicemente, non siamo fatti per stare insieme.
-Non è vero!-urlò, dando un calcio al bidone e facendolo rivoltare. Mi voltai istintivamente. Mi raggiunse a passo svelto e ammetto che mi irrigidì leggermente, mi metteva paura. In quel momento pensai al peggio,avevo sempre avuto paura di Harry anche se tutt'ora odio ammetterlo.
-Vaffanculo a tutto.-disse abbracciandomi. Perché lo stava facendo? Mi strinse forte, così forte che potetti sentire il battito del suo cuore e ogni suo respiro. All'inizio era molto rapido mentre più mi stringeva più si calmava, i suoi battiti e il suo respiro si favevano più lenti, facendo tornare tutto normale.
-Promettimi che non smetterai di parlarmi solo perchè siamo diversi,che non smetteremo di provocarci,che tutto resterà sempre così qualsiasi cosa accada. Promettimelo.-disse a denti stretti. Era più un ordine che una richiesta,ma non mi importava. In fondo anche io desideravo che il nostro rapporto rimanesse lo stesso,questo strano gioco piaceva ad entrambi.
-Te lo prometto.-dissi e nel sentirmi dire quelle parole mi strinse ancora più forte.
-Ti dispiace se ti accompagno dentro?-chiese dopo qualche minuto di silenzio.
-No, vieni.-
Entrammo in casa e salimmo in camera mia,mia madre probabilmente era a letto.
-Harry, ho passato davvero una bella serata, grazie.-dissi sorridendo.
-Era bella perché c'eri tu.-ammise sorridendo. Io abbassai lo sguardo, accennando ad un sorriso.
-Mia madre mi ha chiesto di organizzare una cena,vorrebbe conoscerti meglio. Gli ho detto che te ne avrei parlato,tu cosa ne pensi..-
-Va bene,quando vorresti organizzarla?-chiesi.
-Domani ci penso e ti faccio sapere.-rispose.
-Io vado, buonanotte bimba.-continuò stampandomi un bacio sulle labbra e svanendo dietro la porta.
Mi cambiai rapidamente e sprofondai a peso morto sul letto. Comunque,non mi addormentai facilmente e quando lo feci,un sogno tormentò il mio sonno.
Eravamo in una stanza,solo io ed Harry. Era come se io fossi una terza persona,vedevo la scena ma non la stavo vivendo. Harry mi disse che mi amava e io alzai di corsa lo sguardo,come incredula di ciò che aveva appena pronunciato. 
Poi svanì e apparve un'altra stanza,molto più grande e spaziosa della precedente. Io avevo un bellissimo vestito ed Harry era estremamente elegante. Ballavamo in mezzo alla stanza,anche se non la musica non c'era,anche se non sapevamo bene i passi. Ci guardavamo negli occhi e danzavamo.
Dopo poco anche questo svanì e ne apparve un ultimo. Ero in una sala da bagno,seduta su uno sgabellino in preda al panico.
"Come la prenderà,come la prenderà." continuavo a ripetermi.
Poi,ad un tratto,Harry aprì la porta e sorrise.
"Dimmi che è positivo." chiese e io annui,ricambiando il sorriso. Eravamo entrambi felici,ci abbracciamo per un tempo quasi infinito e ci baciammo.
In quel momento aprì gli occhi,svegliandomi. Ricordavo poco e niente dei sogni fatti ma ero certa di una cosa. Riguardavano me ed Harry,eravamo estremamente teneri in ogni cosa che facevamo. Quello non era un sogno,era un incubo.
Corsi in bagno per sciacquarmi la faccia e riprendermi,non potevo sognare Harry Styles. Non se era con me. Non se ci baciavamo. No.
Scesi giù in pantaloncini e felpa, ero a casa mia quindi ero libera di girare come volevo.
-Buongiorno.-disse una voce..ma, quella era la voce di Zayn?  Che caspita ci faceva in casa mia alle undici?
-Zayn!?-urlai vedendolo sdraiato sul divano senza maglia.
-Già..-
-Cosa ci fai qui?-chiesi confusa.
-Devo fare delle cose per tonificare i muscoli per la partita di football e Louis mi sta dando una mano.-spiegò. 
-Ah, capisco..-annuì dirigendomi in cucina. Presi la tazza, il latte e i cereali e mi sedetti per gustare la mia colazione.
-Posso venire qui?-chiese dalla porta. Era ancora senza maglia,tutto unto. Era così sexy in quel momento che per poco insieme ai cereali mon mangiai anche il cucchiaio. 
-Ma certo, non devi neanche chiederlo.-dissi.
Si avvicinò e si sedette sulla sedia accanto alla mia, osservandomi. 
-Posso farti una domanda?-chiesi,assottigliando leggermente gli occhi.
-Dimmi pure.-
-Perché hai tutto il petto unto? E non che io ti stessi osservando, l'ho notato per caso..-
Lui sorrise, sapendo che la mia frase era ironica e prese a parlare:
-È una specie di olio per i muscoli. Lo ha comprato Louis e sinceramente non credo che funzioni ma prima o poi dovevo provarlo, quindi..-spiegò. Oh, ora era tutto chiaro, solo mio fratello poteva comprare una cosa del genere. 
-A questo proposito, dov'è Louis?-chiesi guardandomi intorno.
-È andato a comprare altra roba strana.-disse ridendo. Comunque, per la cronaca, ero leggermente in soggezione. Insomma, avevo davanti a me Zayn Malik, senza maglia e con il petto unto, era così invitante. Dio, cos'era. L'olio faceva risaltare la morbida pelle ambrata e calcava perfettamente i suoi muscoli scolpiti.
-Ti interessano tanto i miei muscoli?-chiese ad un tratto,la sua espressione incuriosita mi fece sorridere. Arrossii leggermente,consapevole del fatto che avevo appena fatto una figura di merda.
-Pensa, alcuni non li vedo da così tanto tempo che mi ero anche dimenticata che esistessero. Grazie per avermelo ricordato, dovresti farlo più spesso. -dissi alzandomi mentre la sua risata eccheggiava per tutta la cucina. Era cristallina,anche se non aveva niente a che fare con quella di Harry. Erano due ragazzi così diversi..eppure anche così uguali.
-Te lo ricorderò molto volentieri..-. Sentì un pizzico di malizia nella sue parole e non era male, detto da lui. Sarà perché anche la cosa più zozza la faceva sembrare estremamente dolce con la voce calma e calda che aveva. Questa era una delle tante differenze fra lui ed Harry. C'era sempre qualcosa di malizioso nelle parole di Harry,non importava cosa dicesse,le espressioni del suo volto spiegavano tante cose. Zayn,invece.. Le sue parole,anche se estremamente sporche e maliziose,avevano sempre un certo tono dolce.
-Cosa facciamo?-chiesi, nel modo più ingenuo e innocente possibile. Probabilmente,quella richiesta,me la sarei potuta risparmiare.
-Meglio non dirlo cosa vorrei fare con te..-disse alzandosi per andare in salotto. Cavolo, mi aveva spiazzata..
Lo seguii a ruota e non per quello che pensate voi, semplicemente per osservare quello che faceva. Quel ragazzo mi incuriosiva. Assottigliai i piccoli occhi per osservarlo meglio,si stava spalmando quell'olio ancora una volta..quanto avrei voluto aiutarlo. No, seriamente, se non fosse stato per il mio buonsenso non so cosa sarebbe potuto succedere.
Comunque, rimasi a fissarlo per un po' e ovviamente il pensiero che fosse assolutamente perfetto in ogni cosa che faceva, si confermò.
Se ne spalmò anche un po' sul viso, forse per i muscoli facciali, i giocatori di football fanno sempre delle facce strane.
Inoltre si mise a correre per la stanza, sudando ancora di più e facendosi venire il fiatone.
Suonarono al campanello e io, convinta che fosse Louis, lasciai che la aprisse lui. Ma non era Louis..




*Angolo Autrice*

Ma buonasera gente <3
Come state?
Finalmente è sabato,non vedevo l'ora che arrivasse! Oggi ho dormito fino alle undici,lo so,faccio schifo ahahahahah.
Per vostra felicità (forse),ho continuato la ff e ho pubblicato il sedicesimo capitolo.
Che dire,questo è l'altro capitolo un po' hot di cui vi parlavo l'altro giorno. Harry cerca in tutti i modi un contatto ma non l'avrà vinta tanto facilmente con Kris.
Scopriamo che è molto geloso e questo sottolinea il fatto che ci tenga molto a Kristen e che la vuole tutta per sè. Questo non significa,comunque,che Kris e Zayn non si degnano di sguardi o altro,anzi,mi sembrano molto più vicini di quanto possono sembrare. Questo lo si capisce soprattutto verso la fine del capitolo,con le battute leggermente maliziose,i dettagli sul corpo del ragazzo..
Comunque,circa a metà capitolo,Kris esprime la sua posizione su questo strano amore tra lei e Harry e non è molto favorevole,lei crede che sia una cotta passeggerà,non sa quanto si stia sbagliando.
Harry comunque è contrario e lo si capisce dal "Non è vero",frase che ho inserito anche come titolo del capitolo. Ricordatevi che Harry è un ragazzo molto orgoglioso,un ragazzo che difficilmente riesce a tener a bada le sue emozioni,non sa quanto queste siano grandi e quanto possano essere diverse da quelle che ha provato sino ad allora.
Io vi lascio,è proprio ora di andare a nanna. Spero che il capitolo vi piaccia e che recensiate,mi farebbe piacere.
Ringrazio TUTTE coloro che recensiscono o che mettono la storia tra le preferite/seguite/ricordate. Non sapete quanto mi fa piacere,davvero, ne sono felcissima,grazie <3

 

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Capitolo 17
*** A dinner with in-laws ***


Chapter 17.

                                 -A dinner with the in-laws..-


-Salve c'è la signora..Oh.-. Era un uomo giovane, avrà avuto circa quarantanni. Fissava Zayn quasi come fosse un mostro, non ne capiva proprio niente quello di bellezza. Solo dopo essermi sporta mi accorsi che era un carissimo amico di mia madre e di Josh, oh merda. 
-Signor Beverly, venga pure.-intervenii io.
-Non credo, penso sia meglio lasciarvi soli..-. Cosa intendeva dire per..? Oh..fiatone, sudato, mezzo nudo. Oh merda, era una situazione tragica quella,credeva che io e lui, insomma, usate l'immaginazione..
-Lei crede davvero?  Cioè pensa che io e lui..?-chiesi e mentre lui annuì io scoppiai in una fragorosa risata. 
-Lui è gay.-dissi semplicemente. Zayn per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
-Oh, ma questo chiarisce tutto.-rispose sorridendo. 
-Kristen, questi sono dei fogli da consegnare a tua madre, mi fai il favore di darglieli da parte mia?-continuò consegnandomi qualche cartella. 
-Lo farò con piacere.-risposi.
-Bene,allora io vado che altrimenti perdo l'aereo. Oh ragazzi, non esagerate che le cose belle e piacevoli a lungo andare fanno male.-e se ne andò. Rimasi immobile per qualche secondo, realizzando ciò che aveva detto. 
-Ho la vaga impressione che non abbia creduto alla storia del gay, sai?-disse Zayn. 
-Che ragazzo intuitivo che sei, i miei complimenti.-constatai. 
Dopo quell'imbarazzante situazione, salì in camera mia per mettere qualcosa di più comodo e coperto, così optai per una semplice tuta. Legai i capelli con uno chignon disordinato e scesi giù,trovando,oltre a Zayn,anche mio fratello.
-Oh,ciao Louis.-lo salutai stampandogli un dolce bacio sulla guancia.
-Sorellina,ben svegliata eh!-
-Veramente è da un'ora che sono sveglia,solo che tu non c'eri.-mi giustificai sedendomi sul divano e facendo zapping con il telecomando. 
-Non è che tu e Zayn avete combinato qualcosa? Susu,raccontante.-. 
Il mio pallido viso si tinse velocemente di un colore rossastro,non era di certo il tipo di domanda che un fratello avrebbe dovuto porre.
-Ma ti sembra una cosa da chiedere?-
-Non hai risposto..-mi fece notare,sorridendo maliziosamente.
-Tranquillo Tomlinson,non farei di certo l'amore qui,deve esserci un'atmosfera romantica.-si intromise Zayn,sorridendomi. Era di una dolcezza unica..
-Oh,hai ragione Zayn,tu sei un ragazzo romantico.-lo prese in giro,ridendo. Anche Zayn scoppiò in una fragorosa risata e io mi lasciai trascinare.
-Eih bro,devi provarti l'olio che ho comprato.-lo informò mio fratello. Zayn abbassò la testa e si mise le mani fra i capelli,non ne poteva più.
-Basta,ti prego.-
-Ne mancano solo due,non rompere.-lo zittì Louis,sempre il solito arrogante.
-Ma perchè non te li provi tu?-chiesi incuriosita.
-Scherzi? Rovinerei la mia bellissima pelle,non se ne parla proprio.-. Che fratello idiota.
-Certo,rovina la mia,così nessuna ragazza mi vorrà più.-
-Io ti vorrei lo stesso..-sussurrai,riflettendo ad alta voce. Uno dei miei grandi difetti.
-Cosa?-chiese Zayn.
-Niente,niente..-socssi la testa sorridendo,cercando di apparire il più sincera possibile. 
-Zayn,cosa ne dici di rimanere qui a pranzo? I miei sono fuori.-. Oh,ecco dov'erano finiti mamma e Josh. Che strano,in quei momenti non avevo minimamente pensato a loro..Zayn riusciva a distrarmi così tanto da non pensare ad altro che a lui.
-Se non creo disturbo.-disse gentilmente. Era sempre così dolce,così gentile,così..tutto. Era l'esatto opposto di Harry,era il ragazzo perfetto eppure Harry era sempre nei miei pensieri,più di quanto lo fosse lui. Harry mi faceva scoprire cose nuove,mi faceva esplorare mondi mai visti fino ad allora,mondi come il suo. Mi faceva anche soffrire,cosa da non sottovalutare,ma la felicità che provocava in me era maggiore della sofferenza.
-Ci mancherebbe. E poi a Kris fa molto piacere..-. Mi alzai per posare il bicchiere ormai vuoto e ne approfittai per dare un leggero schiaffetto sulla spalla di mio fratello.
-Non picchiarmi!-esclamò. Era solo uno stupido schaiffetto innocente.
-Cosa ci cucini?-chiese Zayn,alzandosi. Mi voltai ed era ancora unto,senza maglia. Non poteva farmi questo,no..
-Roast beef con patate al forno e verdure.-disse eccitato,era il suo piatto migliore.
-Ed ora,FUORI! Devo creare..-continuò cacciandoci. 
-Sai,credo che tuo fratello non sia tanto normale..-mi disse,sedendosi sul divano.
-Eih,tu potevi sceglierlo come amico,io l'ho dovuto sopportare lo stesso,non avevo scelta.-dissi mentre lui annuiva,ovviamente avevo ragione.
-Giusta osservazione.-
-Con Harry,come va?-chiese ad un tratto,cambiando argomento.
-Come deve andare? Ci provochiamo come sempre,ci odiamo più che mai..-risposi,vagando un po'. Mugugnò qualcosa di incomprensibile e abbassò lo sguardo,sembrava triste. Sapevo che lui credesse che lo amavo ma non era vero,Harry mi piaceva molto ma no,non lo amavo.
-A te,come va con le ragazze?-azzardai,ero davvero curiosa di sapere ciò che avrebbe risposto.
-Insomma. C'è una ragazza che mi piace ma non so se la cosa sia ricambiata,tu che mi consigli,cosa potrei fare?-chiese. Aveva chiesto dei consigli a me,quindi non ero io. Ok,lo ammetto,un po' mi dispiaceva..
-Non so,dipende cosa le piace. Sicuramente la prima cosa è apprezzarla per quello che è,odierei se qualcuno tentasse di cambiarmi. Magari potreste farle qualche complimento,fanno sempre piacere. Dimostrale ciò che provi,un passo alla volta,soprattutto se è timida.-. Cercai di aiutarlo il più possibile,in fondo se io avessi chiesto una cosa del genere avrei voluto che qualcuno mi aiutasse,mi desse dei consigli ed è quello che io sto facendo per lui.
-Grazie,ci proverò.-disse dandomi un bacio sulla guancia e sgattaiolando in cucina. Dopo una decina di minuti,mio fratello mi chiamò per andare a mangiare,era tutto delizioso. Zayn continuava insistentemente a fissarmi mentre Louis,ogni tanto,se la rideva.
Ero leggermente a disagio in quella situazione,non capivo bene perchè il moro mi fissava in continuazione e perchè Louis rideva come un coglione. L'avrei scoperto però.. 
-Ragazzi,mia madre mi ha appena chiamato,devo tornare a casa per aiutarla a fare non so cosa. Louis,io e te ci sentiamo dopo.-disse battendogli il cinque e il pugno.
-Ciao Kristen.-continuò baciandomi vicino l'angolo della bocca. Non era sua intenzione baciarmi lì,però. Quando si staccò strabuzzò gli occhi e mi chiedeva scusa con lo sguardo.
Mimai un "tranquillo" con un bel sorriso,sorriso dovuto a lui.
Ero felice del suo gesto,anche se compiuto indirettamente.
Quando uscì,salii rapidamente in cameria mia per terminare i compiti.
Espressioni,Re e imperatori vari,formule chimiche..non ne potevo più. Accasciai la testa sulla scrivania,stufa dei troppi compiti che ci assegnavano. Inoltre il giorno dopo avrei avuto un compito in classe e l'ansia mi stava mangiando viva,era sempre così. Avevo paura di sbagliare,di andare male e di deludere coloro che amo.
Quando prendevo un brutto voto mi sentivo persa,sentivo di non essere abbastanza. 
Credo di non essere abbastanza fisicamente,quindi speravo di compensare questo mio difetto prendendo bei voti e dimostrando di essere molto intelligente. Sicuramente non è uno stupido voto su un foglio di carta che determinerà la mia intelligenza,ma è molto importante per crearti un futuro. Se non sei bravo,non andrai da nessuno parte. Io voglio essere qualcuno,voglio essere il cambiamento che il mondo stava aspettando. La mia vita devo deciderla io e anche se odio studiare,anche se brucerei ogni libro esistente sulla terra,voglio studiare,voglio creare il mio futuro,basato su ciò che sto facendo ora. E se non studio ora,il mio futuro non si prospetterà molto bello.
Finii di studiare le ultime pagine e scesi giù,trovando un Harry a dir poco meraviglioso. Capelli leggermente più ricci del solito,occhi più splendenti,sorriso più ammaliante.
-Eih.-gli sorrisi,apparendo davanti a lui. Si voltò e ricambiò il sorriso,sembrava così dolce e innocente. Ma,si sa,l'apparenza inganna.
-Non sei ancora pronta?-chiese poi. E per cosa dovevo essere pronta?
-E per cosa?-
-Ma come per cosa,per la cena di questa sera!-esclamò disperato. Come potevo saperlo se lui non mi aveva avvertito?
-Tu non mi hai detto nulla!-obbietai,incrociando le braccia.
-Devo cambiare suoneria al tuo cellulare,ti ho mandato un messaggio oggi pomeriggio.-
-Oggi era occupata,oggi era con Zayn.-urlò mio fratello dalla cucina. Merda,che grande stronzo. 
-Con chi eri tu?-chiese assottigliando gli occhi. Sorrisi e corsi in camera mia,dovevo lasciare che la sua rabbia sbollisse. Cercai di chiudere la porta ma il suo piede non me lo permise. Spinse con rabbia contro la porta e la mia forza non era nemmeno un quinto della sua,quindi la aprì in pochissimo tempo. La richiuse rapidamente alle sue spalle,il suo sguardo non prometteva nulla di buono. Aveva le sopracciglia corrugate,la mascella serrata e i pugni chiusi. Le sue nocche era bianche per quanto li stava stringendo.
-Pretendo di sapere cosa è successo oggi pomeriggio.-disse,cercando di apparire il più calmo possibile.
-Niente,noi non..-cercai di spiegare.
-Ho detto che voglio saperlo!-urlò,fiondandosi contro di me. La sua rabbia si riverso su una delle sedie della mia camera,spaccandola.
Si voltò verso di me,avevo paura. Paura del fatto che Harry non sapeva controllarsi,che se avrebbe voluto avrebbe potuto distruggermi.
-Parla,dì qualcosa.-mi implorò a denti stretti.
-Louis doveva provare alcuni olii per la pelle e visto che non voleva farlo sulla sua,ha chiamato Zayn. Abbiamo chiacchierato un po', è rimasto a pranzo e poi se n'è andato.-spiegai mentre lui mi ascoltava attentamente.
-Sei rimasta sola con Zayn?-chiese. Cazzo..
-Beh..-incominciai.
-Allora?!-urlò.
-Si.-dissi abbassando lo sguardo.
-Bene..Spero sia bravo quanto me.-disse. Credeva davvero che..? Oh,questo era troppo.
-Tu pensi davvero che io mi conceda così facilmente? Pensi davvero che sia disposta a donarmi al primo che capita?-chiesi sgranando gli occhi,non potevo crederci.
-Credevo che fossi più maturo.-dissi voltandomi. Lui mi prese il braccio e mi fece voltare con forza.
-Mi fai male..-sussurrai,stava stringendo troppo.
-Scusami.-disse prontamente,lasciandomi il braccio.
-Io non volevo dire che lo avete fatto. Ma Zayn è un bel ragazzo e sa come persuaderti,ho semplicemente avuto paura di perderti.-disse con lo sguardo basso,non voleva guardarmi negli occhi. Era troppo per lui ammettere le sue debolezze.
-Non mi perderai.-promisi avvicinandomi a lui e stringendolo. Lo stavo abbracciando,lo stringevo a me. Respirai profondamente per inspirare il magnifico odore della sua pelle,era così bello essere fra le sue braccia. 
Mi staccai e gli sorrisi,sorriso che ricambiò facendo comparire due magnifiche fossette ai lati delle guance.
-Allora,cosa metto per questa sera?-gli chiesi aprendo l'armadio. Diede un'occhiata veloce e tirò fuori un vestitino senza spalline color rosa candido con una fascia sotto il seno,composta da un brillante al centro. Ci aggiunsi un paio di tacchi abbastanza alti e una borsetta.
Lasciai i capelli sciolti,avevo fatto la piastra il giorno precedente ed erano lisci come degli spaghetti.
-Pronta!-esclamai uscendo dal bagno. Trovai Harry che giocherellava con un reggiseno di pizzo regalatomi qualche anno fa da una mia amica. Sul suo petto,inoltre,c'erano le mutandine coordinate.
-Posa subito le mie cose!-urlai strappandogliele dalle mani e inserendole nel cassetto.
-Dovresti metterlo,quando siamo soli..-disse sorridendo maliziosamente.
-Ma anche no.-risposi con un finto sorriso.
-Hai ragione,meglio senza niente..-. Era proprio cocciuto eh.. Non risposi comunque,continua semplicemente a sistemare ciò che non era al proprio posto.
-Sai,mia madre è innamorata cotta di te,quasi come lo sono io.-
Sussultai a quelle parole. Non potevo crederci,aveva detto di amarmi? Stavo per andare in iperventilazione,non riuscivo a crederci.
-Cosa hai detto?-chiesi,balbettando leggermente.
-Che mia madre è innamorata di te.-ribadii.
-Dopo..-specificai.
-Non ho detto niente dopo,solo quello.-. Lo avevo davvero immaginato? Era la mia immaginazione che mi aveva portato ad udire quelle parole così belle,pronunciate da due labbra morbide e da una voce leggermente roca che mi faceva impazzire.
Annui lentamente,ero ancora persa tra i miei pensieri.
-Cosa avevi capito?-chiese dopo qualche secondo.
-Niente di che,una sciocchezza.-risposi.
-Una sciochezza del tipo..-mi incitò a continuare. Non volevo rispondere a quella domanda,non volevo dimostrargli che,molto probabilmente,lo amavo.
-Ma niente fidati,una cavolata.-insistetti. Forse capì che non volevo farglielo sapere e smise di fare domande,fortunatamente.
-Allora,sei pronta?-chiese alzandosi dal mio letto e venendomi vicino.
-Si.-risposi. Eravamo davanti allo specchio della mia camera e in quel momento il nostro riflesso era molto simile ad una foto. Nessuno dei due si muoveva,assaporando la bellezza di quel riflesso.  Lui mi cingeva i fianchi da dietro e io sorridevo. Sembravamo una di quelle coppie che si amano,qualsiasi cosa succeda,qualsiasi cosa accada. Ma noi non siamo così,noi siamo solo Kristen Hams ed Harry Styles.
-Stiamo bene insieme..-azzardò lui,osservando ogni mio movimento per capire se aveva esagerato. Sorrisi e annui,eravamo davvero belli,ci completavamo a vicenda. Mi prese per mano e mi condusse in salotto,salutando Louis con un cenno della mano.
-Ciao fratellone.-lo salutai io sorridendo. Ricambiò ed insieme a Harry mi diressi nella sua macchina,perfetta come sempre.
-Kris..-mi richiamò. Raramente mi chiamava così,di solito per lui ero "bimba" o qualche altro nomigliolo strano.
-Dimmi.-lo incitai io.
-Prima di entrare volevo parlarti di alcune cose. Mia madre tende sempre a fare una specie di interrogatorio a tutte le ragazze che conosco e non vorrei che ciò che diciamo sia diverso,altrimenti si capirebbe che è una finta.-. Annuii mentre lui prese un respiro profondo,effettivamente aveva ragione.
-Prima di tutto,da quanto tempo è che stiamo insieme?-
-Non so..Tre mesi?-
-Perfetto.-
-Come ti ho chiesto di fidanzarti con me?-continuò.
-Questo dovresti dirmelo tu..-
-Hai ragione. Allora ti ho chiesto di metterti con me al parco,quando il sole tramonta. Ti ho relagato dei fiori e ci siamo baciati.-
-Vabbene.-
-Credo sia tutto,cerca comunque di essere il più naturale possibile.-si raccomandò prima di scendere. Aprii lo sportello e feci lo stesso,avevo il cuore in gola,una paura tremenda.
Entrammo nella sua magnifica villa ed era molto più ordinata dell'ultima volta in cui c'ero entrata.
-Oh,siete arrivati.-sorrise Anne abbracciandomi e dando un bacio sulla guancia ad Harry. Più li guardavo più la loro somiglianza risaltava.
-Buonasera.-dissi io,cercando di apparire il più educata possibile. La madre sorrise e ci fece accomodare a tavola,aveva già preparato tutto.
-Papà?-chiese Harry guardandosi intorno.
-Credo sia in camera sua,vai a chiamarlo.-ordinò la madre. Harry si alzò prontamente e fece come gli era stato detto.
-Allora,come mai hai scelto proprio mio figlio? Insomma,sei una bellissima ragazza ed Harry è un po'..non è nè dolce nè gentile,sembrate così diversi..-. Non capii il perchè di quelle domande ma decidi di rispondere,cercando di apparire molto naturale.
-Non penso di averlo scelto,lui è entrato a far parte della mia vita e l'ha stravolta. Ammetto che non siamo molto simili e credo che,da un certo punto di vista,questo sia un bene. Noi ci completiamo. Io spesso sono troppo dolce,lui riesce a farmi distinguere il bene dal male. Lui è troppo impulsivo,io ragiono molto di più sulle conseguenze delle mie azione. Insieme creiamo un equilibro perfetto.-. Mentre parlavo la madre annuiva sorridendo,era presa dal mio discorso e io ne ero felice.
-Ci sono tanti pezzi dei puzzle,alcuni non riescono ad unirsi,altri si. Ma alcuni possono avere anche tanti altri pezzi che si uniscono con loro..Un ragazzo può completarsi con tante ragazze,ad esempio.-
-Sicuramente. Ma credo che quando pezzo del puzzle trovi un altro pezzo,quello giusto,quello di cui non può fare a meno,non ha bisogno di cercare ancora. Harry troverà il suo pezzo mancante,che sia io o meno.-
-Credi di essere tu?-chiese assottigliando gli occhi.
-Non lo so,detto sinceramente. Lo spero,lo spero tantissimo ma non ne sono sicura. Non so cosa ci riserverà il futuro,se staremo ancora insieme o meno,se ci ameremo o ci odieremo. So solo che,ora,il mio presente voglio viverlo con lui.-dissi,sicura delle mie parole. In fondo non era una finta,le mie parole erano tutte vere. Io e lui ci completavamo,era il pezzo mancante,quello di cui avevo bisogno e voglio viverlo,voglio passare ogni giornata fra le sue braccia,assaporando le sue morbide labbra. 
-Sono felice che mio figlio ti abbia conosciuto.-disse ad un tratto. Sorrisi a quell'affermazione,non sapevo quanto io fossi felice di aver conosciuto lui.



*Angolo Autrice*

We bellezze <3
Scusate se ci sono alcuni errori ma non ho potuto controllarlo.
Allora,che mi dite di bello?
Io niente,questa settimana ho avuto un compito in classe ogni giorno e sono stremata ahahaha.
Fortunatamente domani entro alle 8:55 ed esco alle 12:35 ahaha. Per chi non lo sapesse frequento il Chimico-Biologico ;)
Per quanto riguarda il capitolo comunque,è molto "Zaysten" (?) e "Hasten". No ok,come nomi fanno schifo ahahahahaha. Vabbe,diciamo che è incentrato sia su Zayn che su Harry anche se ovviamente Harry,essendo co-protagonista,è più presente. 
Finalmente c'è la cena a casa dei suoceri che continuerà anche nel prossimo capitolo,succederanno un sanno di cose eheehhe ma non vi anticipo nulla.
Bene,io vi abbandono,ricordateve che ve se ama <3
Alla prossima piccole pimpe <3


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Capitolo 18
*** -I have a question: i love him?- ***


Chapter 18.

                                                      -I have a question: I love him?-



-Buonasera..-mi salutò il padre di Harry,Des.
-Salve signor Styles.-risposi sorridendo. Forse non se lo aspettava o forse non avrebbe mai pensato che la ragazza di suo figlio fosse così educata,sta di fatto che rimase leggermente stupito dal mio comportamento.
-Puoi anche chiamarmi Des.-disse sorridendo. Si notava che Harry fosse suo figlio ma non c'era la somiglianza che c'era con la madre. Quei due erano identici..
-Allora,di cosa parlavate?-chiese Harry mentre mi osservava,aveva quel suo solito sorrisetto sul volto e non ne capivo il motivo.
-Niente,chiacchiere tra donne.-rispose Anne facendomi l'occhiolino. Sembrava una donna molto simpatica.
-Che tipo?-insistette.
-Harry,chi si fa gli affari suoi vive cent'anni,tu quanto pensi di vivere ancora?-chiesi e i suoi genitori scoppiarono in una leggera risata.
-Abbastanza per renderti la vita un incubo.-rispose avvicinandomi. Mi sorrise e mi scoccò un bacio sulla guancia,abbracciandomi. 
-Per favore,niente cose sdolcinate.-disse Des ridendo. Mi lasciai trascinare in quella risata e notai che anche Harry aveva accennato ad un sorriso. In quel momento,la luce proveniente dalla finestra lo illuminava,facendolo sembrare ancora più perfetto di quello che era.
-Mamma,noi andiamo su. Chiamaci quando è pronta la cena.-ordinò prendendomi per mano. Salimmo in camera sua e questa volta,a differenza della prima,potei osservarla meglio. 
La tinta della stanza era sobria,si intonava bene con l'armadio e la scrivania in ciliegio. La cosa che però mi colpì più di tutte fu una gigantesca libreria con libri di ogni tipo e,per una come me che passerebbe la vita intera a leggere ogni genere di cosa,era il paradiso.
-Prendilo.-disse.
-Cosa?-chiesi,tornando alla realtà.
-So che ami leggere,scegli pure un libro,quello che vuoi.-sorrise indicando la libreria. Annuì,ricambiando. Tra le tante copertine presenti su quella libreria,io ne scelsi una soltanto. Lo avevo letto tante,tantissime volte,lo ricordavo a memoria,sapevo ogni singola parola di quel libro. Estrassi un libro dal titolo: "Giulietta e Romeo" di Shakespeare. Quel libro era poesia,era passione e dolore. Lo amavo,davvero.
-Giulietta e Romeo eh..Portalo a casa,non riuscirai a finire di leggerlo qui.-. Annuì e lo inserì nella mia borsa,felice di avere qualcosa di suo tra le mani.
-"Non penso di averlo scelto,lui è entrato a far parte della mia vita e l'ha stravolta. Ammetto che non siamo molto simili e credo che,da un certo punto di vista,questo sia un bene. Noi ci completiamo. Io spesso sono troppo dolce,lui riesce a farmi distinguere il bene dal male. Lui è troppo impulsivo,io ragiono molto di più sulle conseguenze delle mie azione. Insieme creiamo un equilibro perfetto."-disse sorridendo in modo alquanto beffardo. Ricordava ogni mia singola parola,era impressionante. Aspetta..Lui non c'era,come faceva a ricordarle?
-Eri dietro la porta!-esclamai,leggermente irritata,odiavo chi origliava le conversazioni.
-Stavo per entrare in cucina quando ti ho sentito dire quelle cose e mi sono bloccato,la curiosità ha preso il sopravvento,volevo solo sapere cosa pensavi di me..Ma quella era tutta una finta,vero?-chiese,incrociando il mio sguardo. Ed ora? Cosa avrei dovuto rispondergli? Non potevo dirgli la verità..
-Certo che lo era.-dissi abbassando lo sguardo,non riuscivo a guardarlo negli occhi.
-Guardami quando lo dici..-
-Non ce n'è bisogno,ti ho detto che era una finta.-dissi alzando leggermente il tono,odiavo quando insisteva su qualcosa.
-Ho detto che..-
-Ragazzi,è pronto.-disse Des entrando nella stanza di Harry. Sorrisi e scesi rapidamente giù,ero felice che il padre di Harry fosse entrato nella stanza altrimenti sarei stata costretta a dirgli la verità ed era l'ultima cosa che volevo.
-Allora,ti è piaciuta la citazione?-chiese la madre non appena entrai. Corrugai spontaneamente le sopracciglia,di quale dedica parlava?
-Mi scusi,quale citazione?-chiesi.
-Non l'hai letta?-continuò,convinta che sapessi di cosa stesse parlando.
-Mi dispiace ma non la seguo proprio..-
-Il libro che hai scelto,ti è piaciuta la citazione che c'era scritta sopra?-. Mi voltai e presi il libro dalla borsa,aprendo la prima pagina che,invece di essere bianca come mi aspettavo,era contornata da scritte. 
"E così con un bacio io muoio",c'era scritto.
"Se dovessi morire,lo farei. Ma non prima che le tue labbra si congiungano con le mie. Se dovessi morire,il mio ultimo desiderio sarebbe assaporare le tue labbra. Se dovessi morire,non me ne preoccuperò più di tanto perchè saprò che ci rincontreremo. In un altro universo,in un altro mondo,in un'altra vita. Noi ci ameremo,sempre.-
Mi ritrovai a fissare quel foglio,leggermente opaco a causa del tempo passato su quello scaffale,con il blu dell'inchiostro che risaltava. La sua grafia era perfetta,come lui d'altronde.
Continuavo a fissare quel pezzo di carta,incredula. Non riuscivo a credere che quelle parole le avesse scritte e unite lui,formando frasi che riescono a mettere i brividi.
-Sai,non sapeva quale libro avresti scelto. Ha circa 200 libri in quella stanza e ha scritto una citazione per ogni libro così,qualunque avessi scelto,avresti avuto un suo pensiero con te.-mi spiegò Anne. Ero felice,ero tremendamente felice.
In quel momento Harry entrò in salotto,leggermente irritato per ciò che era successo nella sua stanza. Io non ci pensai due volte e mi precipitai tra le sue braccia,scoccandogli un dolce bacio sulle labbra. Mi ritrassi immediatamente però,ragionando su ciò che avevo appena fatto. Lo avevo baciato,io,di mia spontanea volontà. Era una situazione strana,di solito era lui che faceva il primo passo,era lui che mi baciava o altro,io non facevo mai nulla.
-Cos'è tutta questa felcità?-chiese sorridendo.
-Ciò che hai scritto sul libro Harry,è meraviglioso.-dissi,con il suo viso tra le mie mani. Ero particolarmente tenera quel giorno,lo ammetto.
-Se ti fa essere così,scrivo un libro..-disse strofinando leggermente il suo naso contro il mio.
-Cerca di fare meno il simpatico..-dissi. Gli diedi un piccolo bacino sul naso e sgattaiolai in cucina,aiutando la madre a sistemare i piatti a tavola. 
Cominciammo a mangiare e,come previsto da Harry,i suoi cominciarono con l'interrogatorio.
-Allora Kristen,come va a scuola?-chiese Anne.
-Molto bene,grazie. Mi sto impegnando perchè voglio raggiungere la media dell'otto per tutte le materia,almeno per il primo quadrimestre. Nel secondo,punto al nove.-risposi mentre mangiavo un po' di pollo,era squisito.
-Harry, a te questi voti proprio non piacciono eh?-chiese Des ed effettivamente Harry non era il ragazzo più bravo del mondo,sia nella vita che nella scuola.
-No,posso anche farne a meno. E poi ne basta una di secchiona..-rispose sorridendomi.
-Mi dispiace deluderti Harry ma io non sono una secchiona. Voglio semplicemente crearmi un futuro e l'unico modo per farlo è acculturarmi.-risposi a tono,continuando tranquillamente a mangiare il mio pollo.
-Ad avercela una figlia così,speriamo che la nostra diventi come lei..-disse Des. 
-Ah Kris,mi sono dimenticato di dirti che mia sorella è dai nonni,per questo oggi non è qui.-specificò Harry,chiarendomi le idee.
-Hai qualche hobby?-chiese Anne,cambiando discorso.
-Si,se leggere è considerato uno di questi.-risposi.
-Mio figlio mi aveva raccontato che ami leggere,com'è nata questa passione?-
-Sono sempre stata circondata da un mondo in cui io non credevo di far parte,mi sentivo esclusa,non ero a mio agio. Nei libri ho trovato il mio mondo ideale,quello in cui mi rispecchio. Un mondo in cui una persona insicura non viene considerata una sfigata,una persona timida non viene considerata stupida e una silenziosa non viene considerata poco intelligente. Amo leggere perchè creo un mondo sicuramente migliore di quello che c'è ora e che,spero,diventi quello reale.-conclusi,avevo anche finito il pollo poi.
-Spero che il mondo in cui credi si realizzi.-mi appoggiò Anne.
-Grazie.-risposi sinceramente.
-Allora,Louis è tuo fratello eh..Credo sia davvero un bravo ragazzo.-
-Lo è. Non andiamo molto d'accordo ma è una bravissima persona,è molto dolce quando vuole. Poi in fondo è mio fratello quindi gli voglio bene.-ammisi sorridendo. Spesso non lo sopportavo,ma gli volevo bene..
-Mamma,guarda che qui quella diversa è lei. Io,Zayn,Niall,Louis e Liam siamo tutti uguali,più o meno. E' lei che è diversa,che ha passioni totalmente opposte alle nostre.-
-Sono felice che abbiate passioni diverse,non avrei sopportato un'altra di quelle ragazzine che ti porti dietro.-
-Tu cosa ne pensi di quelle ragazze?-chiese Des.
-Non so cosa le porti a concedersi così facilmente. Credo siano delle scelte,io non lo farei mai ma è il mio carattere,è il modo in cui i miei genitori mi hanno educato. Siamo diverse,semplice.-dissi.
-Molto diverse.-sottolineò Harry mentre mangiava. 
-Nessuno ti vieta di andare da loro,Styles.-ringhiai con rabbia.
-Ci andrei,se solo non avessi trovato qualcuno che mi interessi molto di più di quanto mi interessano loro.-
Rimasi spiazzata,non me lo aspettavo di certo. Mi limitai a sorridere abbassando lo sguardo,sembravamo una tenera coppia di sposini.
-Siete molto belli insieme,lo sapete?-chiese Des osservandoci. Diventai rossa come un peperone a quella domanda,aveva detto che eravamo belli insieme e..beh,aveva fottutamente ragione.
-Avete già pensato al matrimonio?-intervenne Anne. Stavo beatamente bevendo un sorso d'acqua e dopo la sua domanda,questa mi andò di traverso. Tossii leggermente,dandomi dei colpi sul petto per attenuare la tosse.
-Mamma,siamo fidanzati da solo tre mesi e abbiamo diciot'anni,non credi che sia presto?-chiese Harry,stupefatto quanto me.
-La donna giusta la si trova una volta sola nella vita,non puoi fartela scappare.-
-E infatti non accadrà ma parlare di matrimonio mi sembra esagerato..-
-Comunque,ci penseremo su.-intervenii io,cercando di mettere fine a quel discorso. Matrimonio? Scherziamo? Non sappiamo nemmeno se riusciamo a sopportarci per più di un'ora figuriamoci se possiamo parlare di matrimonio.
-Ne sono felice.-disse Anne,contenta di sapere che ci avremmo pensato.
Il resto della serata passò in fretta e fortunatamente non ci furono altri momenti imbarazzanti. 
-Kris,credo sia meglio andare.-disse Harry verso le undici,non voleva che facessi tardi.
-Si.-dissi prendendo il giubotto e la borsa.
-Arrivederci signori Styles,è stato un vero piacere.-dissi stringendogli la mano,erano delle brave persone. Uscimmo e,arrivati sotto casa mia,Harry mi fermò.
-Cosa c'è?-chiesi voltandomi.
-Grazie,di tutto. Sei stata fenomenale oggi e spero davvero che quello che hai detto a mia madre abbia un fondo di verità.-
-Lo ha.-sussurrai vicino al suo orecchio,mordendogli il lobo. Lui,di rimando,mi abbracciò,stringendomi verso il suo corpo. Avvicinò il mio viso al suo e mi baciò. Ero a mio agio in quel momento,ero felice,mi sentivo amata.
-Buonanotte bimba.-disse baciandomi la fronte.
-Buonanotte-ricambiai,lasciando dolcemente la sua mano per dirigermi verso l'entrata della mia abitazione.
Mi cambiai rapidamente e mi affacciai alla finestra,curiosa di sapere se se ne fosse andato. Invece era lì,aspettando che lo salutassi. 
Feci un cenno con la mano e lo vidi sorridere da lontano,entrando poi in macchina e sfrecciando alla velocità della luce.
Mi sdraiai sul letto e mi addormentai,felice di quella giornata. 
Ero stata bene,avevo conosciuto i genitori del mio raga..Emh,di Harry e ci eravamo dati uno di quei baci indimenticabili.
La mia domanda era: lo amavo?



*Angolo Autrice*

Bellezze,scusate per l'enorme ritardo,mi farò perdonare pubblicando un luuungo capitolo dopodomani,ve lo prometto,sabato avrete il vostro nuovo capitolo <3
E mi dispiace anche che questo non sia molto lungo ma ho dovuto fare delle modifiche improvvise e non potevo fare di più.
Purtroppo non ho potuto pubblicare prima a causa della scuola,sono stata impegnatissima tra compiti in classe ed interrogazioni e visto che ci stiamo avvicinando alle pagelle del primo quadrimestre vorrei andare bene.
Che dire,spero vivamente che il capitolo vi piaccia e che recensiate.
Ci vediamo al prossimo splendori <3

 

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Capitolo 19
*** -Shopping Center- ***


Chapter 19.

                                                           -Shopping center-


Il giorno seguente mi svegliai da sola, senza sveglie,raggi di sole e soprattutto senza Louis che rompeva le palle. Scesi in cucina per fare colazione dove trovai mia madre che parlava al telfono, chissá chi era,pensai. Presi il latte, i cereali e mi preparai una colazione con i fiocchi. Adoravo fare una bella colazione di prima mattina,cercavo,almeno per quel verso,di iniziare bene la giornata. Una buona colazione è fondamentale.
-Kris, ha chiamato la scuola.-disse mia madre sedendosi. Ecco,lo sapevo,ora mi tocca la ramanzina per aver parato il culo a quello stupido di Louis.
-Io non ho fatto niente,è tutta colpa di quel degenerato di Louis.-mi difesi, senza sapere realmente di cosa avessero parlato.
-Tranquilla,questa volta non centrate nulla. Ci hanno chiamato per avvertirci che, a causa di un problema,il camposcuola inizierà proprio lunedì.-disse mentre asciugava la sua tazza.
-Mi stai dicendo che domani partiamo per l'Irlanda?-chiesi strabuzzando gli occhi, dovevo ancora preparare la valigia ma soprattutto, dovevo prepararmi psicologicamente a tutto questo.
-Esattamente. -rispose sorridendo.
-Morirò, me lo sento.-dissi salendo rapidamente le scale. Presi la valigia rosa che mi aveva regalato mio padre e la osservai un po', sarei partita con quella. Me la regalò il giorno del mio settimo compleanno, continuavo a ripetere che da grande sarei partita e che avrei girato il mondo. Disse che non potevo viaggiare senza una valigia e così me la regalò. Dentro c'era anche una foto con una scritta sul retro.
"Dovunque andrai, io sarò sempre con te". Firmata,Papà. Sorrisi nel vedere quella foto e la rimisi al suo posto, mi avrebbe fatto compagnia in Irlanda. 
Aprendo il mio armadio notai che non avevo molti vestiti, non quanti ne doveva avere un adolescente della mia età almeno. Quale miglior occasione per portare Louis al centro commerciale?
In fondo, io non ho detto a mamma e Josh che lui era dal preside e in cambio doveva accompagnarmi nel posto da lui tanto temuto. Mi preparai per uscire e quando fui pronta, lo andai a chiamare.
-Fratellino..-dissi dandogli dolci baci sulla guancia.
-Si..?-chiese sbadigliando.
-Vestiti.-gli ordinai prendendo qualcosa dal suo amardio.
-Perchè?-chiese corrugando le sopracciglia. 
-Devi accompagnarmi al centro commerciale. -risposi sorridendo. 
-Oh merda, te lo sei ricordato.-si disperò sdraiandosi di nuovo sul letto.
-Ah, Louis,ci ha chiamato la scuola e ha risposto la mamma.-dissi, spaventandolo.
-Oh cazzo, non dirmi che ha scoperto che sono stato dal preside?-chiese con le mani tra i capelli.
-No, tranquillo. Hanno chiamato per informarci che si partirà domani per il camposcuola .-risposi uscendo dalla stanza. Lo sentì urlare un "Domani?!", almeno non ero l'unica ad essere sotto shock. 
Entrai in camera mia e cominciai a fare la valigia con ciò che mi sembrava più appropriato. La riempì fino a metà, più o meno. Scesi in salotto, trovando mio fratello beatamente sdraiato sul divano e, accanto a lui, il ragazzo che stava rendendo la mia vita impossibile, Harry Styles. 
-Una domanda. Cosa ci fa lui qui?-chiesi rivolgendomi a mio fratello.
-Bimba, non ti fa piacere che io sia qui?-chiese facendo il finto sorpreso.
-Per niente.-confermai prendendo la borsa. Non volevo essere acida con lui ma il suo tono di voce mi irritava da morire e la mia personalità da stronza riusciva a prevalere su quella dolce e tenera.
-I ragazzi ci aspettano direttamente al centro commerciale.-mi informò Louis alzandosi.
-Pure loro?-chiesi strabuzzando gli occhi.
-Certo, non verrò mai al centro commerciale con te senza un appoggio maschile.-rispose facendomi l'occhiolino. Era uno stronzo, sapeva che non li volevo. Apparte Liam ovviamente. 
Harry ci accompagnò con la macchina e arrivammo in poco tempo, una decina di minuti.
-Siamo arrivati.-disse il riccio parcheggiando.
-Finalmente.-mi lamentai scendendo. Gli altri erano proprio davanti all'entrata del centro commerciale quindi non fu difficile trovarli.
-Andiamo al negozio di videogiochi, vero?-chiese Niall facendo gli occhi dolci. 
-Scordatevelo.-li fulminai tutti con lo sguardo ed entrai nel primo negozio di vestiti che trovai. 
-Che ne dici di questo?-chiese Harry alzando un body rosso e nero e sorridendo maliziosamente. 
-Perchè non te lo metti tu? Sono sicura che saresti meraviglioso.-risposi con un sorriso tirato. Lui rise e lo posò dov'era prima. Gli piaceva così tanto infastidirmi? Beh, la risposta era sì.
-Kris, guarda questa.-mi chiamò Liam facendomi notare una maglietta abbastanza lunga, beige,che sarebbe stata benissimo sotto i miei leggins.
-Liam, sei un genio, era proprio la maglia che cercavo.-dissi prendendola e dandola a mio fratello. Era il mio servo, almeno per quel giorno. 
-Tu li porti questi?-chiese Zayn indicando dei jeans strappati con alcune borchie.
-Assolutamente.-dissi prendendoli. Adoravo i jeans strappati, riuscivano a farti sembrare alla moda e bella anche se non lo eri. Grazie all'aiuto dei ragazzi riuscì a comprare vari leggins, alcune magliette, una felpa, una tuta, moltissimi jeans e qualche pantaloncino da indossare con i leggins. Camminando per il centro commerciale, un negozio attirò la mia attenzione. Vendeva abiti da sposa ed erano di un bellezza indescrivibile. Rimasi incantata ad osservarli, quanto avrei voluto indossare uno di quei vestiti e dire il fatidico Sì.
-Non credi sia troppo presto?-chiese Harry, l'unico che si era accorto che mi ero fermata.
-Lo è. Ma ogni ragazza sogna di sposarsi e questa vetrina mi ha incantata. Quando mi sposerò, indosserò uno di questi abiti.-promisi sorridendo. Avrei trovato il ragazzo adatto a me, prima o poi.
-Se, ti sposerai.-disse ridendo.
-Me la stai tirando?-chiesi dandogli un leggero pugno sulla spalla.
-No, non mi permetterei mai. Ma non sognare troppo, non è detto che troverai l'uomo adatto a te.-rispose, tornando serio.
-Pensa per te,barboncino. Non penso che una donna abbia bisogno di un cane al posto di un ragazzo.-dissi sfottendolo, la sua espressione era epica. 
-Quando mi sposerò ti inviterò al matrimonio.-disse.
-Non vedo l'ora.-risposi ironica. Lui si mise a ridere e..cavolo,era meraviglioso. 
Lui, il suo sorriso, tutto. In momenti come questi, credevo davvero che Harry potesse essere diverso da quello che sembrava. Era più vero, più sincero. In quei momenti, io stavo bene con lui, davvero.
-Kristen, devi vedere anche le scarpe?-chiese Zayn.  Questo proprio non doveva farlo. Mi avventai nel negozio e comprai quasi tutte le scarpe che c'erano. Sandali, converse, zeppe, tacchi a spillo, superga,vans, blaizer, tutte. Amavo le scarpe, era un ossessione per me. Tra tutte, adoravo i tacchi. Non sono molto alta quindi era una salvezza per me indossarli. Quando uscimmo da lì i ragazzi erano stremati, poverini.
-Ci fermiamo qui a mangiare? Io ho fame.-dissi indicando una pizzeria.
-Sono d'accordissimo con lei, è ora di pranzo e mangiare è di vitale importanza.-concordò entrando insieme a me. Dopo aver mangiato un bel pezzo di pizza e aver riempito lo stomaco, continuammo a girare per i negozi e a comprare qualche altra cosetta. Da lontano, notai un viso leggermente familiare ma non capì chi fosse finché non si avvicinò. 
-Amoree!-urlò baciando Harry. Eh già, Jessica Stevens era lì. 
-Eih cucciola.-disse lui sorridendo. Cucciola? Sorvoliamo. 
-Ho comprato un sacco di cosette per farmi bella e questo solo per te.-lo informò con una vocetta stridula molto simile allo starnazzare delle oche.
-Come mai se qui? E perché c'è anche lei?-continuò,fulminandomi con lo sguardo.
-Piacere, Kristen Hams. Sono qui perché c'è mio fratello e perché in realtà sarei io a dover comprare i vestiti, non loro. Ovviamente sono sempre fra i piedi ed eccoci qua.-spiegai.
-Tu se l'amica della Edwards..-notò fissandomi.
-Frequentate gente di così basso livello?-continuò la sua amica, Britney,rivolgendosi ai ragazzi.
-Non insultarla.-ringhiò Niall.
-Tranquillo Horan, quando ti accorgerai di odiarla, la insulteremo insieme.-disse baciandolo. Niall si spostò immediatamente mentre lei aveva uno strano sorriso vittorioso sul volto.
-Senti..cosa, io e la mia migliore amica non siamo di "basso livello" solo perché non apriamo le gambe al primo che passa. Quando il tuo cervello si collegherà alla tua bocca, forse,potremo avere una discussione. Ops, scusa, tu non hai un cervello.-la insultai sorridendo beffardamente. 
-Ascoltami bene ragazzina. Tu e la tua amichetta non potrete mai competere con noi. Pensi davvero che qualcuno di loro potrebbe innamorarsi di te? Noi abbiamo tutta la scuola ai nostri piedi,e voi? Voi non avete niente perché non siete niente. Io e Jessica siamo amate da tutta la scuola, tutti ci vorrebbero.-disse con il tono da ragazza superiore. Sorrisi alla sua affermazione, non riusciva a capire quanto fosse stupida.
-Competere con voi su cosa? Non abbiamo nulla in comune. Io non penso che uno di loro possa innamorarsi di me,semplicemente perché non mi interessa. A me non piacciono loro e a loro non devo piacere io. Avete la scuola ai vostri piedi? Vi consiglio di lavarveli allora. E per la cronaca, preferisco non essere niente ma essere me stessa, che essere come voi. Ah, un'altra cosa. Voi siete amate da tutta la scuola? Ti prego, non sai neanche cosa significa amare. Se un ragazzo vi vede non pensa "Che bella ragazza, potrei chiederle di uscire.", pensa "Quella è una troia e io ho proprio bisogno di fare sesso, fa al caso mio". Siete bellissime, su questo non c'è dubbio. E lo sareste anche senza top, minigonne,tacchi alti e chili e chili di trucco. Non avete bisogno di vendervi per essere popolari. Oh, comunque si sa, i prodotti a basso costo attirano molte persone.-conclusi facendole l'occhiolino e allontanandomi. Non sapevo ancora come sarei tornata a casa da sola ma non intedevo rimanere lì un minuto in più. Presi l'ascensore e scesi al piano terra,convinta che nessuno mi avesse seguita. 
-Dove vai?-chiese un ragazzo alle mie spalle. Sorrisi involontariamente, l'avevo riconosciuto.
-A casa..?-risposi con ovvietà. 
-E con cosa ci andresti se non sai guidare?-chiese, come faceva a saperlo?
-Non lo so. Ma tu come sai che non so guidare?-chiesi corrugando le sopracciglia.
-Io so tutto..Vabbè, me lo ha detto tuo fratello un po' di tempo fa. Non ricordo perché però. -rispose ridendo. La mia teoria venne confermata, il suo sorriso era qualcosa di indescrivibile. 
-Perchè mi fissi? Ho qualcosa sulla faccia? Non dirmi che ho i capelli in disordine?-chiese disperato mentre cercava uno specchio su cui riflettersi.
-Tranquillo Zayn, sei perfetto come sempre.-dissi sorridendo. Salimmo in macchina e notai che anche la sua era molto bella, quasi come quella di Harry.
-Lasciale stare.-disse ad un tratto.
-Chi?-chiesi distratta.
-Jessica e Britney. Il loro scopo nella vita è scoparsi un bel ragazzo e sinceramente non è un bell'obbiettivo -. A quell'affermazione, nella mia mente nacque una domanda. Era mai andato a letto con una di loro? La curiosità era troppo e la mia lingua prese il sopravvento. 
-Tu ci hai..-dissi imbarazzate.
-No, mai. La gente mi descrive come un puttaniere, un ragazzo che si fa la prima che si trova davanti, dicono che ho l'aria da cattivo ragazzo ma io sono tutt'altro. Le mie passioni più grandi sono leggere e disegnare. Riesco ad esprimermi disegnando e, non vorrei essere modesto, ma sono molto bravo. Per quanto riguarda la lettura, la preferisco di gran lunga ai film. Nei libri riesco a immergermici, a sentirmi partecipe della storia.-ammise senza riuscire a guardarmi, era timido, molto.
-Zayn, ti prego, sposami. Sei tutto ciò che ho sempre sognato, sei il ragazzo perfetto.-dissi sorpresa. Non mi aspettavo che fosse così.
-Non te ne rendi ancora conto ma tu sei cotta di Harry. Lui ancora non lo so. Secondo me prova qualcosa ma non può o non vuole ammetterlo. Per quelli come lui è difficile dire "Si cazzo, la amo". Se mai dovesse accadere, non lo direbbe mai. Non ha mai detto a nessuna ragazza la parola 'Ti Amo' e non credo che le cose cambieranno. Lui è così, non esterna mai i suoi sentimenti-. Come poteva esserne così convinto? Si notava così tanto che provavo qualcosa per lui? Comunque, questa conversazione mi aiutò molto a capire che tipo fosse Harry. E capii molto anche di Zayn.
-A me non piace Harry. C'è qualcosa in lui che mi attira, è vero, ma non mi piace. Probabilmente è il fatto che, per me,tutto questo, è una nuova esperienza. E le nuove esperienze incuriosiscono tutti. Potrebbe essere una cotta passeggera. -ipotizzai mentre Zayn rideva. 
-Kris, non conosco ragazza che si sia mai dimenticata di Harry Styles. Sarà anche una nuova esperienza ma potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, tu non puoi saperlo. Io sono sicuro che anche lui provi qualcosa, per il semplice motivo che Harry è molto egoista. Quando una cosa è sua gli altri non possono avvicinarcisi. E tu sei sua,per questo si arrabbiava quando ballavamo o stavamo insieme.-spiegò, cominciando a farmi cambiare idea.
-Lui però è fidanzato. Io non voglio essere una puttana o una rubafidanzati.-dissi abbassando lo sguardo.
-Ora lui cercherà di starti il più lontano possibile ma si accorgerà che non ce la fa e lascerà Jessica. Ovviamente prima si distrarrá con lei, ci andrà a letto qualche volta ma alla fine capirà che vuole solo una cosa. Te.-concluse, proprio quando arrivammo davanti casa mia. 
-Una parte di me vorrebbe mandarlo a fanculo. Non sono come lui e sinceramente non lo capisco. Ogni cosa che da per me è un enigma. Dall'altra però spero sia come dici tu. Dio, come sono confusa.-ammisi mettendomi le mani sulla testa. 
-Zayn, vuoi salire?-chiesi ad un tratto. Sembrò piuttosto sorpreso della mia proposta ma accettò. Salimmo in camera mia e lui si stese sul letto. 
-Zayn..-
-Mi dispiace piccola, non posso baciarti, ho promesso.-disse guardandomi. 
-Ma che stai dicendo? E poi hai promesso a chi?-chiesi sbarrando gli occhi, cos'era questa novità?
-Non dirlo ad Harry altrimenti mi ammazza. Mi ha praticamente vietato di baciarti e toccarti.-
-Chi si crede di essere quel barboncino? Da quando in qua può decidere chi può e chi non può baciarmi?-urlai sconvolta. Era il padrone della mia vita, ormai decideva tutto lui.
-Tranquilla, se avessi voluto farlo l'avrei fatto senza problema.-disse facendom l'occhiolino.
-Comunque, volevo chiederti se potevi fare un disegno per me. -dissi prendendolo per mano e facendolo alzare.
-Che tipo di disegno? -chiese.
-Non lo so, quello che ti viene in mente.-risposi prendendo fogli e matite.  
-Vabbene.-disse solamente, mettendosi al lavoro. Ogni tanto si voltava per guardarmi ed io sorridevo perché non avevo idea di cosa stesse facendo.

HARRY's POV. 

Kris se n'era andata e Zayn l'aveva seguita. Quel ragazzo era un pericolo per me, non potevo permettere che si innamorassero l'uno dell'altra. Kristen era mia e basta. Non capisco perché la gente non riesca a comprendere il significato della parola MIA. Se dico che lei è di mia proprietà significa che nessun'altro oltre me può guardarla,baciarla e tanto meno toccarla. Lei sembrava diversa e probabilmente lo era. Le altre quando cominciavo a baciarle non riuscivano a staccarsi, diventavano delle marionette che potevo muovere come volevo mentre lei no. Se diceva basta, era così. 
Zayn continuava a ripetermi che provavo qualcosa per lei e tante altre fesserie del genere. Di solito su queste cose aveva sempre ragione, ma questa volta aveva sbagliato alla grande. Lei mi attraeva per il semplice motivo che, a differenza delle altre,mi allontanava. Lei stava sempre sulle sue, controbatteva i miei sorrisi maliziosi o le mie battute,lei non si lasciava andare. E io non l'avrei mollata finché non avremo fatto sesso come dico io. Pensavo che dopo qualche bacio sarebbe crollata anche lei e invece niente. Ho chiesto a Zayn se l'amasse e lui ha negato, dice che lo fa perché così mi rendo conto di provare qualcosa per lei. Cazzate..
-Amore, perché non mi accompagni a casa?-mi chiese Jessica ad un tratto.
-Mi piacerebbe ma purtroppo non posso, sai, c'è la partita.-mentii sperando che i ragazzi mi appoggiassero.
-Quale partit..?-. Ovviamente..
Diedi un leggero calcio a Louis, facendogli capire che era una bugia.
-Ah si, la partita. Sta per iniziare quindi dobbiamo andare, mi dispiace.-disse Louis prendendomi per il braccio e allontanandomi da lei. Niall ricevette un altro bacio da Britney e insieme se ne andarono, attirando l'attenzione di tutti per come erano  vestite. Tornammo a casa di Louis e per tutto il viaggio fui piuttosto silenzioso. Mi infastidita l'idea che Zayn l'avesse accompagnata e che io non ero con loro per assicurarmi che non si avvicinassero troppo. Arrivati lì, vidi la macchina di Zayn parcheggiata. Erano in casa,loro due, da soli. Il sol pensiero mi fece disgusto. Lei era solo mia. Zayn era fortunato ad essere il mio migliore amico altrimenti l'avrei già preso a cazzotti. Salii rapidamente le scale senza dare spiegazioni e spalancai la porta. Mi rassicurai nel vedere Kris sdraiata a guardare la televisione e Zayn seduto vicino alla scrivania a fare non so cosa.
-Desideri qualcosa?-chiese con nonchalance, si stava abituando al fatto che splancassi sempre la sua porta. 
-No, volevo solo controllare.-risposi facendo il vago.
In quel momento,un senso di felicità pervase il mio corpo. Stranamente,ero felice. Forse perchè loro non erano vicini o forse perchè il mio dubbio si era dissolto,almeno in parte. Sta di fatto che ero felice.

*Angolo Autrice*

Eccomi di nuovo ehehe.
Come promesso,eccovi il diciannovesimo capitolo.
Spero davvero che vi piaccia,ho cercato di farlo il più lungo che potevo.
Mi fa piacere che recensiate e apprezziate i miei sforzi,davvero,è gratificante per me.
Domani finisco qualche compito per lunedì e poi semmai mi metto a scrivere il continuo ;)
Che dire,continuate a recensire in tante e ricordatevi che vi amo <3


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Capitolo 20
*** We have something and that something like both ***


KRIS's POV. 

                     -We have something and that something like both-


Entrò come una furia, tanto per cambiare. Ormai mi ci ero abituata..
I ragazzi lo seguirono a ruota,affacciandosi leggermente dalla porta.
-Potete,cortesemente,uscire e chiudere la porta?-dissi gettando una leggera occhiata a quella mandria di babbuini.
-Ragazzi, volete restare a dormire? -chiese Louis ad un tratto.
-Oh ma che palle! Perché non te ne vai tu a casa loro? Sempre qui devono stare?-chiesi, stufa di quella situazione. Quando eravamo solo io e Louis potevo camminare per casa come volevo mentre se c'erano loro dovevo contenermi.
-Vedo che ti fa piacere stare in nostra compagnia..-osservò Liam ridendo.
-Sai benissimo che non intendo te.-dissi sorridendo.
-Comunque, se non vi dispiace, io vorrei vedere la televisione quindi..FUORI!-urlai cacciandoli, tutti tranne Zayn però che doveva finire il disegno.
-Posso veder..-
-No! È una sorpresa. -mi interruppe facendomi l'occhiolino. Che stronzo, io volevo vedere cosa stava disegnando. Dopo qualche minuto bussarono alla porta, aprii e chi mi ritrovai davanti?
-Zayn, Louis ti vuole. Sta vedendo delle cose al computer e dice che ha bisogno di te.-disse Harry.
-Arrivo.-disse lui ritoccando il disegno e uscendo. Harry chiuse la porta alle sue spalle e mi fissò con aria di rimprovero.
-Cosa vuoi?-chiesi, visto che non accennava ad andarsene.
-Sei rimasta sola con Zayn..-iniziò guardandomi negli occhi. 
-Sì, e allora?-chiesi. Lui poteva scoparsi il mondo,poteva avere una fidanzata e io non potevo restare da sola con Zayn? 
-È male, lo sai? Non voglio che resti da sola non lui.-replicò. Alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai al disegno fatto da Zayn, non potevo crederci. Ero io. Ero perfetta, sembravo reale. Ha incentrato l'attenzione sui miei occhi,grandi, marroni. Erano loro. Inoltre adoravo il fatto che stavo sorridendo, mordendomi però il labbro. Lo facevo spesso,soprattutto quando mi facevano un complimento. 
-Lo ha fatto lui?-chiese Harry osservandolo. Annuì, non riuscendo a pronunciare una parola. Lo presi e lo inserii tra le pagine del mio libro preferito, volevo appenderlo al muro un giorno di questi.
-Vorrei restare sola..-dissi con gentilezza. 
-Quindi?-
-Quindi devi andartene a fanculo, esci dalla mia stanza.-dissi cacciandolo fuori di nuovo. Dovevo cambiarmi e non intendevo farlo davanti a lui. Chiusi la porta e mi tolsi i vestiti, buttandoli a terra. 
La porta venne spalancata e immediatamente chiusa.
-Cazzo, che casino che ho combinato. Meglio che non esco di qui altrimenti mi uccidono.-disse Zayn voltandosi. Nel vedermi i suoi occhi si spalancarono e così fece anche la sua bocca.
-Kris..-continuò squadrandomi.
-Ciao Zayn..-lo salutai più imbarazzata che mai. Ero in intimo e lui era davanti a me che mi osservava.  Questo era un problema, si.
-Ti stavi cambiando, per caso?-chiese,che coglione.
-Ma come sei intuitivo Zayn, complimenti.-dissi ironica mentre lui scoppiò a ridere.
-Io dovrei andare a prendere le felpe in camera di mio fratello..-
-No! Non puoi uscire. Se esci mi beccano e sono fottuto. E poi sei mezza nuda, meglio che resti qui.-obbiettó.
-Zayn, rifletti, non posso rimanere così.-dissi ovvia, ero in intimo.
-A dirla tutta non sarebbe male se rimanessi così.. -ammise mentre io lo fulminavo con lo sguardo.
-Va bene lo stesso se ti do la mia felpa?-chiese.
-Si, basta che mi dai qualcosa.-dissi cercando di coprirmi. Si avvicinò a me e si tolse la felpa. Era a dir poco perfetto, ogni dettaglio del suo corpo. Mi soffermai qualche secondo ad ammirarlo mentre lui sorrideva. Si avvicinò ancora un po' per mettermi la felpa ma scivolò e mi cadde addosso, bella situazione. A causa del suo essere tutto muscoli, mi stava quasi schiacciando. Fortunatamente se ne accorse e si alzò, era davvero pesante.
-Scusami, io non volevo, è che sono scivolato.-disse freneticamente.
-Tranquillo..Non è successo nulla.-dissi con un sorriso tirato, eravamo tutti e due molto imbarazzati.
-Posso chiamarti migliore amica?-chiese ad un tratto. 
-In che senso, posso?-chiesi ridendo.
-Mi piacerebbe essere il tuo migliore amico,sempre che tu non ne abbia già uno.-rispose.
-Vabbene. Quindi, migliore amico, dammi la felpa o ti picchio.-lo minacciai cercando di afferrarla.
-Tu picchieresti me?-chiese porgendomi la felpa. 
-No, anche perché vinceresti tu.-dissi ridendo e indossandola. Uscii dalla camera rapidamente e mi diressi in quella di Louis per prendere qualcosa. La felpa di Zayn era comoda e profumatissima ma era pur sempre di Zayn, non volevo che pensassero male.
Sentii la porta chiudersi alle mie spalle. Oh merda, Harry.
-Bimba, io e te dobbiamo parlare.-disse semplicemente prima di afferrare il mio braccio e avvicinarmi a lui.
-Mollami Styles.-ringhiai cercando di dimenarmi.
-Ti ho vista, sai? Cosa volevi fare con Zayn, eh? Volevi scopartelo, vero?-urlò stringendo i miei polsi.
-Mi fai male..-sussurai con un filo di voce. Immediatamente mi lasciò andare i polsi, tenendomi comunque per il braccio in modo da non farmi scappare.
-Io non mi chiamo Jessica, chiaro? E non volevo scoparmi proprio nessuno. Mi stavo cambiando, lui è entrato e si è offerto di prestarmi la felpa per non farmi venire qui in intimo. Poi è scivolato e mi è caduto addosso. Possibile che qualsiasi cosa faccia sia un problema? Zayn è il mio migliore amico e ci passerò del tempo con o senza il tuo permesso. Io non ti vieto di stare con Jessica, di avere una fidanzata o altro, ci mancherebbe. Pero tu devi fare lo stesso, io e te non siamo niente.-dissi con rabbia.
-Non è vero. Non siamo amici, non siamo fidanzati. Però siamo qualcosa e quel qualcosa piace ad entrambi.. lo so.-concluse baciandomi. Perché, da quando mi aveva baciato la prima volta,sentivo il bisogno di assaporare le sue labbra? Perché amavo rincorrere la sua lingua e baciarlo come se non ci fosse un domani? Perche amavo giocare con i suoi ricci? Perché lo amavo?
Il baciò finì e sorrisi quando ci staccammo. Ero inspiegabilmente felice.
-Perchè..-dissi. Perché succedeva tutto questo?
-Non lo so.-rispose, aveva capito cosa volevo dire. 
-Io vado giù. Vorrei rimanere e vederti mezza nuda ma so che non lo permetteresti mai quindi, me ne vado da solo.-disse avviandosi verso la porta.
-Ah, bimba. Non avvicinarti troppo a Zayn però, non sai quanto questo mi infastidisca-. Annuì e aspettai che chiuse la porta,così da cambiarmi. Indossai una felpa e un paio di leggins, erano comodi e non attiravano l'attenzione. Il mio cellulare vibrò, probabilmente mi era arrivato un messaggio. Lo presi e ciò che lessi mi fece sbarrare gli occhi.
-Kris, io non verrò al camposcuola. Non chiedermi perché, è una mia decisione e non cambio idea. Divertiti e conquista Harry, mi raccomando. Ti voglio bene, un bacio.-. Mittente? Alex. Che diavolo le era venuto in mente? Sbuffai sonoramente, non mi andava di uscire ma dovevo farlo. Scesi le scale e mi fiondai davanti alla porta.
-Dove vai?-chiese Louis.
-Ho una questione da risolvere, non preoccuparti.-dissi chiudendo la porta alle mie spalle e avviandomi verso la casa di Alex. Non era lontana e non ci avrei messo molto. Suonai e ad aprirmi fu la madre, una signora fantastica.
-Buonasera signora, Alex è in camera sua?-chiesi entrando. 
-Si.-rispose. Corsi in camera e spalancai la porta, Harry mi aveva influenzata con le sue entrate da film.
-Kris?-chiese.
-Alex!-urlai andando da lei e cominciando a picchiarla.
-Perchè mi stai picchiando?-chiese cercando si difendersi.
-Tu verrai al camposcuola, punto e basta.-decisi sedendomi sul letto accanto a lei.
-No.-obbiettó abbassando lo sguardo.
-Perchè? -chiesi.
-Niall. Oggi ero al centro commerciale e l'ho visto che si baciava con Britney. Loro stavano insieme,un po' di tempo fa. Mi ha solo
presa in giro..-
-Alex, c'ero anche io. Avevo chiesto a Louis di accompagnarmi al centro commerciale e lui ha chiamato anche i suoi amici. Lì abbiamo incontrato le due vipere e lei lo ha baciato ma posso assicurarti che lui non ricambiava. L'ha allontanata subito.-confermai sperando che mi credesse.
-Kristen, non c'è bisogno che lo difendi. So quel che ho visto-. Quando Alex diceva una cosa, non potevi fargli cambiare idea, non c'era verso.
-Se è la decisione che hai preso..-dissi alzandomi.
-Domani non vengo neanche a scuola quindi non aspettarmi.-concluse voltandosi e cominciando a singhiozzare. Stava piangendo. Non potevo lasciarla così, che razza di amica sarei stata? Mi avvicinai e l'abbracciai, a volte è meglio di mille parole. Era tardi ormai così, quando si addormentò, me ne ritornai a casa anche io. 
Comunque, ero felice. E non perché la mia migliore amica non veniva, perché in un modo o nell'altro, lei sarebbe andata a quel camposcuola, costi quel che costi. Avevo già in mente cosa fare, lei doveva esserci. 
Arrivata a casa mi addormentai, con il sorriso stampato sulle labbra.



*Angolo Autrice*


Eccomi <3
Allora,chiedo perdono per il leggero ritardo,spero comunque che questo capitolo vi piaccia.
Personalmente sono soddisfatta di ciò che è uscito fuori,mi piace il pezzo di Kris e Zayn ma soprattutto quando Harry si incazza ahahahaah.
Mi piace molto il carattere che ho dato a questo personaggio,rispecchia il carattere di colui che io,probabilmente,amerei.
La storia infatti è fondata soprattutto sui miei sogni ecc.
Beh,vado a ripassare Fisica T.T e poi finalmente posso andare a dormire,ci vediamo al prossimo capitolozzo <3

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Capitolo 21
*** You are mine. ***


Chapter 21.

                                              -You are mine-


La sveglia suonò alle 6.00, puntuale come sempre. Di solito non mi alzavo così presto ma quel giorno avevo una missione da compiere. Indossai una tuta, come ci avevano consigliato i professori. Il viaggio sarebbe stato stancante e più eravamo vestiti in modo comodo, meglio sarebbe stato. Sopra ci misi una felpa, quella mattina faceva freddo a Londra. Indossai le converse bianche e uscii dalla camera. 
Avevo proprio voglia di sentire le urla di mio fratello,era da un po' che non gli preparavo uno dei miei scherzi coi fiocchi..
Presi la sua schiuma da barba e gliela misi sulla mano, prendendo poi una piuma dal cuscino su cui dormiva. Ovviamente non mi fermai a quello..
Passai la schiuma sulle sue gambe e con la lametta ci scrissi, depilandolo,"Sono" sulla gamba destra e "Stupido" sulla sinistra. Era un vero capolavoro. Presi la piuma che prima avevo estratto dal cuscino e gliela passai sul naso, così che la sua mano si spiaccicò amorevolmente sul suo viso. Corsi via ma prima di uscire mi fermai davanti alla porta,aspettando quel suo solito urlo stridulo.
-Tre, due, uno..-
-Kristen!-urlò a squarciagola. Sorrisi soddisfatta e scesi rapidamente le scale. Indossai un giacchetto qualsiasi e corsi fuori,fino ad arrivare a casa di Alex. 
Mi arrampicai stile "scimmia" sull'albero ed entrai dalla finestra, non volevo citofonare, avrei disturbato e basta. E poi, che sorpresa sarebbe stata? 
Entrai di soppiatto,fortunatamente la mia migliore amica dormiva come un ghiro.
Preparai la sua valigia, cercando di fare piano per non svegliarla e ci inserii tutte le cose che le sarebbero servite. 
La portai al piano di sotto,la madre stava per uscire e io le chiesi gentilmente di lasciarla a scuola. Così facendo,la mia migliore amica non aveva scampo.
Alle 7.30 suonò la sveglia e, visto che Alex non accennava a svegliarsi, saltai sul letto e la scossi leggermente.
-Che cazzo ci fai qui?-urlò strofinandosi gli occhi. La delicatezza fatta persona..
-Sono venuta per accompagnarti a scuola, andiamo in Irlanda.-dissi prendendole il braccio e tirandola per farla alzare.
-Io non ci vengo!-borbottò coprendosi con le coperte.
-Perfetto, dì addio ai tuoi vestiti..-
-Cosa vuoi dire?-chiese preoccupata.
-La valigia è sull'autobus pronto a partire per l'Irlanda. Se non vieni, perderai tutto. -
-Sei una grandissima stronza!-urlò ridendo.
-Oh ma grazie cara, anche io ti voglio bene-dissi abbracciandola.
-Kris, io non voglio vederlo.-sussurrò abbassando lo sguardo.
-Lo rivedrai, prima o poi. Non puoi cancellarlo dalla tua vita, ne ha fatto parte e ne fa parte tuttora. Ma non devi rovinarla per lui, che senso avrebbe non venire? Le nostre risate, i nostri scherzi malefici e tanto altro, come farei senza di te? È il primo camposcuola che facciamo e non puoi non venire, ho bisogno della mia migliore amica in queste situazioni.-ammisi sorridendo. Penso che il camposcuola sia l'unica cosa che piace davvero a tutti, o almeno alla maggior parte degli alunni. È come vivere qualche giorno con i tuoi migliori amici e spassartela, svegliarti all'alba solo perché un coglione ti ha impostato la sveglia quando gli hai prestato il cellulare, mangiare schifezze dalla sera fino al mattino e sentirsi male il giorno dopo ma non pentirsi comunque di averlo fatto, dare la buonanotte ai tuoi genitori e provare strane sensazioni al pensiero di essere così lontano da loro,fare colazione con il cibo schifoso che offrono negli hotel a poco prezzo, andare nelle stanze degli altri senza farsi beccare dai professori..È un esperienza davvero istruttiva per noi perché non stiamo incollati sui banchi di scuola a leggere noiosissimi libri con opinioni tutte loro, giriamo per le città, ammiriamo i monumenti storici, parliamo una lingua diversa, sbagliando spesso la pronuncia, ci perdiamo per le vie..viviamo. Viviamo sulla nostra pelle ciò che abbiamo visto solo su carta, diamo le nostre opinioni e impariamo davvero. 
Scoprire la storia di un monumento avendolo davanti a te, ammirandolo con i tuoi occhi è diverso dall'osservarlo su un libro.
-Ed io come farei due settimane senza di te? Senza l'unica persona che riesce sempre a tirarmi su di morale e a farmi cambiare idea anche quando sembra impossibile.-disse facendo riferimento al camposcuola.
-Ora lavati e vestiti così scendiamo..-le ordinai prendendo i vestiti che le avevo preparato.
-Subito-annuì chiudendosi in bagno.
Dopo qualche minuto fu pronta e ci dirigemmo a scuola alla velocità della luce.
-Alex!-urlò Niall sorridendo.
-Non parlarmi, non rivolgermi mai più la parola.-disse a denti stretti entrando nel pullman. Mi sedetti accanto a lei,entrambe inserimmo le cuffiette nelle orecchie e la musica ci trasportò in un altro mondo. 
Ho sempre pensato che eravamo delle brave ragazze, così brave da voler condividere con tutti la canzone che stavamo ascoltando. Cominciammo, inoltre,a cantare a squarciagola. I Simple Plan piacevano a tutti lì e il pullman si tramutò rapidamente in un concerto ambulante.
Il viaggio per arrivare all'aeroporto durò circa mezz'ora. 
A differenza del pullman,i posti sull'aereo li avrebbero scelti i professori e io speravo vivamente che mi avrebbero lasciato accanto ad Alex.
Ad un tratto Harry si alzò e sussurrò qualcosa all'orecchio del professore.
-Edwards, alzati, ti siederai vicino ad Horan. Mentre tu,Styles, accanto alla Hams.-ordinò scrivendo il tutto su un'agenda.
-Buongiorno.-disse il riccio sedendosi accanto a me.
-Ci sei tu, accanto a me. Quindi non è un buon giorno.-ammiccai sorridendo sfacciatamente.  In quel momento passò accanto a noi Jessica, soffermandosi su Harry.
-Amore, non puoi venire in fondo? I sedili si abbassano lì..-lasciò la frase in sospeso, lasciando intendere le sue intenzioni.
-In un aereo pieno di alunni e professori? Non è squallido anche per te?-domandai, sapendo comunque che per lei tutto questo era normale.
-Per niente. Dovresti provarci anche tu.-disse facendomi l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo disperata, al peggio non c'è mai fine.
-Purtroppo non posso cucciola, il prof poi si incazza e non mi va di sentirlo. Altrimenti sarei venuto, pensi davvero che voglia stare accanto ad una come lei?-chiese ridendo. "Una come lei"..perché, cos'avevo di strano? Ero una semplice ragazze che non voleva rimanere incinta a 18 anni, è tanto difficile da capire in una società di merda come questa?
-Vabbene amore, a dopo.-disse infilandogli la lingua in gola.
Quando finalmente si allontanò, Harry prese parola.
-Allora, come hai convinto la tua amichetta a venire al camposcuola?-chiese.
-Non sono cazzi tuoi.-risposi estraendo il cellulare dalla tasca.
-Come siamo acide..-bisbigliò sistemandosi.
Non gli prestai molta attenzione sinceramente, mi era arrivato un messaggio ed era sicuramente più interessante di lui. 
-Con chi messaggi?-chiese sbirciando. 
-Con il mio ragazzo.-mentii, tanto per farlo incazzare un po'.
-Si certo..-disse ridendo. Presi la chat di qualche anno prima, quando io e Justin eravamo fidanzati, fingendo che fossero attuali, e gliele mostrai.
-Auguri allora, spero che vi si rompa il preservativo e che tu rimanga incinta.-disse sorridendo beffardamente. 
-Tranquillo Harry, noi non lo usiamo. Prendo la pillola. Sai, senza è meglio, godi di più.-conclusi facendogli l'occhiolino mentre lui mi guardava allibito.
Ci fu una mezz'oretta di silenzio, poi riprese a parlare.
-Krisen..-sussurrò. 
-Che vuoi?-risposi infastidita. 
-Tu sei vergine, vero?-chiese guardandomi dritto negli occhi. 
-Ma che razza di domande sono?-chiesi stupita.
-È importante. Dimmi che sei pura come l'acqua e che nessuno ti ha toccata mai.-mi prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Istintivamente scossi la testa, non riuscivo a mentire se mi guardava così. 
-Si, sono vergine.-sussurrai. 
-Ne sono felice. -disse sorridendo e dandomi un bacio a fior di labbra. Fortunatamente nessuno ci aveva visti..
-Sai cosa stavo pensando? Avevi ragione sul fatto che senza è meglio e, per tua immensa gioia, noi lo faremo senza. Contenta?-chiese.
-Noi non lo faremo e basta, con o senza.-risposi, ecco l'Harry di sempre. Cominciò a blaterare qualcos'altro sul sesso ed io ero stufa di essere provocata o messa in imbarazzo. Mi alzai e vidi che accanto a Jack il posto era libero. Presi le mie cose e mi alzai.
-Dove vai?-chiese leggermente preoccupato. 
-Vicino a Jack. Pensi davvero che io voglia stare accanto ad uno come te?-chiesi.


ALEX's POV.

Ero condannata a stare accanto a lui anche su un aereo, incredibile. Però..ammetto che in quel momento sembrava un angelo. Non si era accorto di ciò che stava succedendo a causa delle cuffiette, continuava semplicemente a calcare la A fatta sul finestrino. Gliene tolsi una e mi sedetti accanto a lui, tanto per sentirmi presa in considerazione.
-Perchè ti sei seduta qui?-chiese con lo sguardo basso.
-Non l'ho deciso io.-risposi con un tono di voce poco cordiale.
-Ovvio, se avessi potuto scegliere di certo non saresti qui.-. Non dissi nulla,effettivamente aveva ragione. Dopo qualche minuto di silenzio,una domanda cominciò a tormentare la mia mente.. Si erano baciati davvero?
Istintivamente,senza pensarci due volte,glielo chiesi. Ero una persona molto diretta e non mi andava di fare troppi giri di parole..
-Niall, hai davvero baciato Britney?-
-No. Non lo farei mai, soprattutto dopo la nostra uscita. Sono stato davvero bene con te e non voglio rovinare tutto.-ammise sorridendo.
-Vabbene..-risposi. Volevo fidarmi di lui,ancora una volta..
-Allora, che ascoltavi?-continuai,cambiando discorso.
-Beyoncé, ha una voce pazzesca.-disse prendendo una cuffietta e porgendomela.
-Sì.-annuì concordando con lui, quella si che è una cantante.
-Ed è anche un gran pezzo di donna.-disse ridendo.
-Hai ragione anche su questo.-dissi ridendo insieme. Il suono della nostra risata era perfetto. Non sapevo se mi mentiva o meno ma volevo fidarmi di lui. Volevo fidarmi perché, detestavo ammetterlo, ma lo amavo. Non gliel'avrei data vinta comunque, doveva farsi perdonare e finché non lo avrebbe fatto, io non avrei fatto nessun passo avanti.
Il viaggio durò un bel po' ma a me sembrarono solo minuti per quanto mi divertii, stare accanto a Niall era meraviglioso, non facevi altro che ridere. E non perché lui fosse spiritoso, anzi, le sue battute erano davvero orribili, ma ogni volta iniziava a ridere a crepapelle, trascinando anche me.


KRIS's POV

Il viaggio passò in fretta, si stava bene accanto a Jack. Presi la borsa e lo seguii per scendere dall'aereo. Era tardi e ci portarono direttamente all'hotel, purtroppo però non potevamo scegliere le stanze.. era tutto nelle mani del destino. 
-La signorina Hams sarà in stanza con la signorina Edwards..-
-Sii!-urlammo io ed Alex, contemporaneamente. Sarei stata nella stessa stanza della mia migliore amica, cosa poteva esserci di più bello?
-Non ho finito. Con voi ci saranno anche la signorina Stevenson e la signorina Swiften.- Che cosa? No, non poteva essere. Chi sarebbe sopravvissuto nella stessa stanza di Jessica e Britney? 
-Professore, io con loro non ci sto!-urlò Britney.
-Non mi interessa. Kristen, questa è la chiave, non perdetela.-disse il professore consegnandomela. Stanza 237, terzo piano.Salimmo rapidamente e ci fiondammo sul letto, era comodissimo. 
-Noi prendiamo il letto a castello.-disse Jessica.
-Vabbene, noi il matrimoniale.-borbottai con la faccia sul cuscino.
-Quali sono i programmi per oggi?-chiese Alex.
-Pranzare, visitare Dublino, tornare in hotel per cenare e andare all'osservatorio astronomico.-risposi mentre aprivo la valigia per disfare le mie cose.
Inizialmente non sembrava male stare nella stessa stanza di quelle due,io parlavo solo ed esclusivamente con Alex e viceversa,mentre Jessica parlava solo ed esclusivamente con Britney,e viceversa.
Scendemmo in mensa per pranzare ed il cibo non era niente male, Niall ordinò il bis per tutto. 
Uscimmo dall'hotel e cominciammo a visitare Dublino, era una città davvero meravigliosa. 
La prima cosa che visitammo fu la fabbrica della Guinness, i ragazzi stavano impazzendo e la birra era una cosa fantastica. Non la amo particolarmente ma quella era un eccezione. Salimmo al 7° piano della fabbrica e il panorama era davvero mozzafiato, forse uno dei più belli che io abbia mai visto. Si vedeva tutta la città ed ero davvero incantata da quella vista meravigliosa.
-Bella, vero?-chiese Niall mentre lo osservava.
-Assolutamente.-sussurai. I professori ci lasciarono un'oretta per girare da soli, fortunatamente, così da poter visitare la città come volevamo. 
C'erano tantissimi negozi in una delle tante vie del centro e noi ne approfittammo per comprare qualcosa.
-Kris, cosa mi consigli?-chiese Jack alzando due camicie, una bianca e una a quadretti rossa.
-Jack, la seconda sembra una di quelle tovaglie da picnic, ti prego. Prendi quella bianca, sobria e si abbina con tutto.-dissi avvicinandomi e posando la seconda camicia.
-Si, hai ragione.-concordò.
-Kris, puoi venire un secondo?-chiese Harry. Mi allontanai da Jack e mi avvicinai a lui, che seccatore che era.
-Dimmi.-
-No, niente, era solo per allontanarti da lui.-rispose sorridendo.
-Sei così stupido..-
-Grazie.-rispose soddisfatto.
-Perchè vuoi allontanarmi da ogni ragazzo che mi parla?-chiesi sottovoce, anche se avrei voluto urlarlo. Il desiderio di sapere perché mi impedisse di conoscere qualsiasi ragazzo era davvero grande,eppure, una piccola parte di me era felice di tutto questo. Ci teneva a me, voleva tenermi tutta per lui ed è una cosa che mi faceva piacere, ma allo stesso tempo di faceva incazzare. Ammetto che la situazione era abbastanza incoerente ma purtroppo era la realtà. Ero contenta che tenesse a me ma allo stesso tempo non mi stava bene perché non era il mio ragazzo, non era nemmeno mio amico, non era nessuno per me. Era soltato l'amico coglione di mio fratello, tutto qui.
Qualcosa comunque, mi legava a lui. Non ero innamorata, l'amore era tutt'altra cosa. Però..forse mi piaceva. Oh, non lo sapevo nemmeno io, ero così confusa. Il mio cuore palpitava più forte quando lo vedevo e alla fine, nel bene o nel male, la mia mente era sempre incentrata su di lui, Harry Styles.
-Perchè non mi sta bene. Tu sei solamente mia e non voglio che qualcuno ti allontani da me.-disse dandomi un dolce bacio sulla guancia.
Alzai gli occhi al cielo e uscii dal negozio,ormai si era fatto buio.
Tornammo in hotel per cenare e poi ci lasciare una mezz'oretta per riposarci nelle stanze.
-Questa sera voglio la camera libera, ho da fare.-annunciò Jessica. Il mio volto si tramutò in una smorfia di disgustoso nel pensare con chi avesse da fare e cosa avesse da fare.
-E noi dove dormiamo?-chiese Alex stando al loro gioco.
-Dove volete, ma non qui.-
-Non mi interessa minimamente cosa devi fare questa sera ma scordati che io mi scomodi per te. Non riesci a stare più di un giorno senza averlo in bocca? Comprati un calippo, è quasi la stessa cosa.-ammicai con un sorriso compiaciuto.
-Quindi, per farla breve, se vuoi offrirti così facilmente alla gente dovrai farlo da qualche altra parte.-conclusi sdraiandomi sul letto matrimoniale e incrociando le braccia dietro la nuca.
-Pensi davvero che noi faremo ciò che tu ci ordini? Io e la mia amica non prendiamo ordini da nessuno.-ringhiò Jessica.
-A meno che non vi dicano "Succhiamelo" o altre cose del genere.-specificai facendola incazzare di brutto. 
-Fai tanto la santarellina quando sei una puttana esattamente come noi. Tutti sanno che Malik ti sta sempre appiccicato e che vorrebbe scopare con te. Ci insulti ma non capisci che sei come noi, vuoi solo nasconderti dietro una maschera da brava ragazza.-
-Ti rendi conto di cosa cazzo sta uscendo dalla tua bocca? Io non ho scopato con Zayn e con nessun'altro quindi non mi ritengo una puttana. La parola prostituta sta a significare colei che si vende per denaro. A te i soldi li danno, quindi deduco che tu lo sia. Sei così squallida da non renderti conto che ti stai rovinando la vita, la gente ora ti giudica e non è bello sentire quello che dicono di te. Hai un ragazzo, scopati lui, non altri cento.-
-Pensi che Harry faccia sesso solo con me? Io so che vuole portarti a letto ma sei così rompicoglioni che nemmeno lui ti vuole. La relazione tra me ed Harry è così, decidiamo noi come dobbiamo gestire il nostro rapporto, non tu. Ti stai mischiando in cose che non ti riguardano e se non la smetti, te ne pentirai.-mi minacciò avvicinandosi pericolosamente.
-Tu, lurida bionda cucciacazzi,non mi fai paura.-ringhiai con rabbia,mi aveva stancata.
-Io ti uccido!-urlò avventandosi su di me. A causa del suo peso cadi a terra, lei era a cavalcione su di me e cercava di piacchiarmi mentre io le tenevo i polsi cercando di fermarla.
Alex provò ad aiutarmi, così come fece Britney per Jessica,e alla fine invece che due ragazze che si piacchiavano, ce n'erano 4.
-Quattro ragazze che si picchiano,questo è un sogno!-urlò Louis entrando in camera.
-Invece di fare il deficiente,aiutami a dividerle.-disse Zayn prendendomi in braccio e allontanandomi da Jessica. Niall cercò di dividere Britney da Alex e Harry aiutò Jessica a rialzarsi.
-Voi siete pazze.-disse Liam rimproverandoci.
-Avete 18 anni,cazzo! Siate mature e responsabili, non potete prendervi a pugni. -continuò, era piuttosto incazzato.
-Ti sei fatta male?-chiese Zayn accarezzandomi leggermente i capelli.
-No, tranquillo.-sussurai accennando ad un sorriso. In quel momento sentimmo la porta aprirsi lentamente e spuntò fuori un David tutto sorridente.
-Eih, cos'è successo qui?-chiese preoccupato. Si avvicinò ad Alex e le stampò un tenero bacio sulla guancia, provocando l'ira di Niall.
-Stavamo sistemando noi la situazione, puoi anche andartene.-ringhiò serrando i pugni.
-Nessuno ha chiesto la tua opinione.-rispose a tono David.
-Smettetela, tutti e due. Siete qui per placare una discussione, non per crearne un'altra.-dissi alzando il tono,quei due prima o poi si sarebbero presi a pugni.
-Kris, vieni con me in bagno, ti disinfetto la leggera ferita che hai sulla fronte.-disse Zayn prendendomi per mano e accompagnandomi in bagno. Chiuse la porta a chiave, prese tutto il necessario per medicarmi e si avvicinò a me. 
-Fa male?-chiese mentre mi tamponava la fronte.
-Un po'..-dissi, anche se bruciava molto.
-Un po' tanto direi, vista la tua espressione di dolore ogni volta che ti sfioro-. Colpita e affondata, quel ragazzo era incredibile. Riusciva puntualmente a sapere cos'avessi e se mentivo, mi scopriva sempre.
-Eh vabbene, fa male..-mi arresi sorridendo. 
-Perchè vi stavate picchiando?-
-È una lunga storia..-dissi facendolo la vaga.
-Ho tutto il tempo che vuoi-rispose sorridendo, che grande stronzo. 
-Mi ha dato della puttana. Ammetto che anche io ci sono andata pesante ma sai come sono fatta, se mi provochi io rispondo e nella maggior parte dei casi non sono molto educata e gentile.-
-Sicuramente avrete entrambe dei buoni motivi. Comunque non abbassarti al loro livello, hanno un quoziente di intelligenza pari a 0, se non più basso.-disse ridendo, trascinando anche me nella sua meravigliosa risata. Uscimmo dal bagno e Jessica sorrise maliziosamente, sapevo a cosa stava pensando ma Zayn mi precedette.
-Se stai vagamente pensando che abbiamo fatto sesso in uno squallido bagno di un hotel, sta a significare che non hai molta fantasia. Se mai dovessi fare sesso con lei, sicuramente non sarebbe in un bagno. Quindi puoi benissimo toglierti quello stupido sorrisino dalla faccia e tornare ad aprire le gambe al tuo ragazzo.-concluse con un bel sorriso sul volto. Riusciva a smerdare le persone con dignità, doveva assolutamente insegnarmi qualcosa.
-Kris, vieni in camera mia?-chiese Zayn guardandomi.
-Cert..-
-No!-obbiettó prontamente Harry.
-Deve..deve aiutarmi a sistemare le camicie che ho comprato oggi, me lo hai promesso.-continuò sorridendo, voleva allontanarmi da Zayn, ne ero sicura.
-Io non ti ho promesso assolutamente nulla.-replicai, non ricordando quella promessa.
-Amore, te le sistemo io le camicie.-disse Jessica disegnando una linea retta con l'indice,sul petto di Harry.
-Cucciola, tu le camicie le disfi, non le ordini.-puntualizzò, non facendo troppo caso a lei comunque. 
-Non sono la tua serva, le mani ce le hai, usale.-
-Non so piegare le camicie e ho bisogno di te. Per favore..-disse guardandomi con quei suoi occhioni verde smeraldo. Non resistetti, quegli occhi erano unici.
-Zayn..-
-Tranquilla, aiutalo. Harry e i lavori casalinghi sono due cose opposte, ha davvero bisogno di una mano. Ci vediamo dopo all'osservatorio, vabbene?-chiese, non perdendo neanche per un attimo quello splendido sorriso.
-Vabbene-annuì stampandogli un bacio sulla guancia,casualmente all'angolo della bocca. Arrossì leggermente mentre lui mi diede un altro bacio, sulla fronte però. Era così tenero con me..



*Angolo Autrice*

Eccomi belle bimbe <3
Alloooor,questo è il ventunesimo capitolo,come vi sembra?
Fortunatamente la nostra Kris è riuscita a convincere la sua migliore amica,non sarebbe stato lo stesso senza di lei. E poi il nostro Horan come avrebbe fatto? Eeheheh.
Verso la fine ci sono alcuni momenti Zristen (?), io li adoro insieme :3 Zayn è così dolce con lei e a differenza di Harry non è molto possessivo,almeno per ora. 
Il carattere di Zayn però renderà tutto più difficile, è simile a quello di Harry ma non ha i difetti che ha Harry. Il ragazzo perfetto no? Eppure Harry a quel qualcosa che manda in tilt il cuore di Kristen,che la fa impazzire,che la farà innamorare..
Basta,penso di aver già detto troppo,non voglio anticiparvi nulla <3
Che dire,fatemi sapere cosa ne pensate tramite le recensioni e GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE a tutte coloro che recensiscono o che mettono la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Non sapete quanto sono felice quando vedo le recensioni aumentare,siete meravigliose <3


 

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Capitolo 22
*** Stars.. ***


Chapter 22.

                                                      -Stars..-



Uscì dalla stanza,seguita da Harry, e mi diressi in quella dei ragazzi.
Piegai e sistemai qualche camicia,trovandone una bianca,semplice,molto carina.
-Questa mi piace..- constatai.
-Davvero?-chiese,alzando lo sguardo dal cellulare che aveva in mano.
-Si..-confermai.
Continuai con le altre e quando terminai,glielo feci presente.
-Ho finito,posso andarmene?-chiesi.
-No,ce ne sono altre.-disse alzandosi e prendendo dall'armadio un'altra decina di camicie.
-Vieni qui,ti insegno come si fa.-. Posai due camicie sul letto,una davanti a me e una davanti a Harry.
-Piega il primo lato della camicia verso l'interno.
Poi il secondo lato della camicia, facendo attenzione che la distanza tra collo e punto di piegatura sulla spalla sia uguale da ambedue i lati. Piega il bordo inferiore e, prendendolo con una mano, ripiegalo verso la spalla. Gira  la camicia sul dritto e sistema i bordi ed il colletto.-spiegai. Fece tutto ciò che gli dicevo,stando molto attento a non formare pieghe.
-Sei molto bravo..un ottimo allievo direi-ammisi osservando la sua camicia perfettamente piegata.
-E visto che sei così bravo,puoi continuare da solo.-continuai sorridendo.
-Credo che sia meglio che tu rimanga,non si sa mai,posso sempre sbagliare..-. Sorrisi a quell'affermazione e acconsentì a restare lì,in fondo non mi cambiava nulla.
-Va bene..ma solo perché una brava maestra deve rimanere con i suoi alluni per correggere eventuali errori.-. Lui sorrise alle mie parole e io rimasi incantata a guardarlo. Perché il suo sorriso aveva uno strano effetto su di me? Mi sentivo svenire ogni volta che sorrideva. Come ogni volta che lo osservavo per più di cinque minuti,d'altronde,era perfetto. Continuai ad osservarlo,ad osservare ogni suo movimento,ogni dolce sorriso,ogni tenera smorfia.
-Perché mi fissi?-domandò curioso. Ero ancora immersa nei miei pensieri e non feci molto caso a ciò che dissi,mi limitai così a rispondere senza pensare.
-Perché sei bellissimo.-ammisi,tappandomi la bocca subito dopo. Sorrise divertito e..eccoli lì,quelle fossette che io amavo tantissimo. 
-Anche tu sei bellissima.-disse avvicinandosi a me e posando le mani sui miei fianchi. Eravamo vicinissimi,le punte dei nostri nasi si scontravano delicatamente. 
Chinò la testa da un lato e avvicinò le sue labbra alle mie,facendole scontrare. Era un bacio dolce,uno di quelli che mi piace dare e ricevere,uno di quelli che Harry sapeva dare benissimo. 
Quando vedi una coppia darsi quei baci non pensi “Potrebbero anche evitare di farlo in un luogo pubblico” perché non è spinto o passionale,pensi solo “Devono amarsi davvero”,perché traspare la dolcezza,l'amore.
Si staccò e mi scoccò un tenero bacio sul naso,gesto che mi fece sorridere.
-E sai una cosa? Sei ancora più bella quando sorridi..-disse accarezzandomi delicatamente i capelli. Abbassai automaticamente lo sguardo,mi sentivo in imbarazzo.
-Io vado a prepararmi per questa sera..-
-Perché,dove vai questa sera?-chiese,quasi preoccupato,alzando il tono di voce.
-Harry,dobbiamo andare all'osservatorio astronomico questa sera,ricordi?-
-Oh..Hai ragione.-annuì. Mi stampò un leggero bacio sulla fronte e mi allontanai da quella stanza,volevo sistemarmi per bene,volevo essere bellissima quella sera,più luminosa delle stelle.



ALEX's POV 

Niall era riuscito a dividere me e quella bionda maledetta, meglio per lei, altrimenti neanche il chirurgo plastico più bravo al mondo sarebbe riuscito a renderla bella come era ora. Lo ammetto, obbiettivamente era una bellissima ragazza ma il suo carattere non rispettava assolutamente il suo aspetto esteriore. Sembrava così dolce, così gentile, così educata..e lo era. Era l'amica perfetta, l'amica che chiunque sognerebbe. Poi è arrivata Jessica e ha trasformato l'amica perfetta in una Barbie di plastica. Il suo carattere cambiò completamente e con esso anche le persone che frequentava. Mi liquidò dicendo: "non sei alla mia altezza". Piansi per una settimana. Stavo male, davvero tanto. Pensavo di aver trovato qualcuno di importante, qualcuno con cui avrei legato tantissimo..invece è arrivata una stronza che me l'ha portata via. Conobbi Niall e alla fine fece la sua stessa fine, trasformato in un'altra persona dal nuovo arrivato, Harry Styles. Britney si innamorò pazzamente di lui e giurò che prima o poi sarebbe stato suo. Il nostro odio iniziò proprio da lì. Entrambe innamorate di Niall James Horan, entrambe pronte a lottare per lui. Lei sapeva che lui preferiva me, per questo il suo odio nei miei confronti aumentò. Voleva averlo e neanche il ricordo di una vecchia amicizia poteva impedirglielo. 
-Amore, questa sera sei libero?-chiese Britney. 
-Vi prego, organizzatevi quando io non ci sono.-dissi buttandomi sul letto. 
-Se tu non ci fossi stata, noi avremmo fatto ben altro.-puntualizzò. 
-E sentiamo, che cosa?-chiesi furiosa, solo il pensiero mi faceva arrabbiare. 
-Smettetela.-disse Niall, quasi inutilmente. 
-Sesso. Ti crea qualche problema sapere che farà sesso con me?- -E a te crea qualche problema avere il naso rotto? Sai, ho un irrefrenabile desiderio di picchiarti a sangue.-la minacciai alzandomi. 
-Basta, nessuno si farà del male qui.-ripetè Niall. 
-Perchè non lo fai allora? Cosa aspetti a picchiarmi?-mi provocò, questo non doveva farlo. 
-Non provocarmi, lurida troia.-urlai avventandomi su di lei. Niall non si faceva mai i cazzi suoi e così non potetti picchiarla come si deve. 
-Mollami, devo romperle la testa!-urlai dimenandomi dalla presa del biondo.
-Alex Destiny Edwards, smettila subito.-urlò lui prendendo il mio viso tra le mani e avvicinandolo al suo. 
-Vabbene -dissi, ipnotizzata da lui e dai suoi occhi. 
-Brava ragazza.-sussurrò sorridendo. 
-Britney, evita di provocarla per favore.- 
-Vabbene, io vado che è ora della mia manicure. Ciao amore.-lo salutò baciandolo. E non era un semplice bacio, le stava praticamente infilando la lingua in gola. Mi alzai, contando fino a 10 per non strapparle i capelli dalla testa uno ad uno, e mi avvicinai. 
-Abbiamo compreso il concetto, puoi anche toglierti dai coglioni.-ringhiai cacciandola. 
-Sento puzza di gelosia..-cominciò Niall appena chiusi la porta. 
-Ma che diavolo ti sei messo in testa? Jessica e Kristen si stavano picchiando così, per non essere da meno, lo abbiamo fatto anche noi. Quindi tranquillo Horan, non ti vengo dietro come un cagnolino.-dissi facendogli l'occhiolino. 
-Edwards, non te ne rendi proprio conto? Sei cotta di me.- 
-Credici, Horan. Ma sappi una cosa: la convinzione fotte la gente.-sorrisi beffardamente mentre lui se la rideva. 
-Edwards, io vado a cambiarmi, comincio a sentire freddo. Portati il giacchetto che fará freddo questa sera, non si sa mai che ti ammali.-disse sfiorandomi la guancia. 
-Non preoccuparti per me Horan, so cavarmela da sola- 
-A dopo Edwards.-mi salutò stampandomi un bacio a fior di labbra. -A dopo Horan-ricambiai aggiungendo un po' di spessore al bacio. 
-Già, a dopo.-continuò lui baciandomi sempre con più foga. Un semplice bacio a stampo si trasformò in uno dei più bollenti e passionali che io abbia mai dato. Nulla di più ovviamente,ma fu davvero splendido. C'era complicità, legame e..amore. Si, c'era anche quello. Io, Alex Edwards, ero pazzamente innamorata di uno stupido biondo tinto chiamato Niall Horan. Ora si che erano cazzi miei. 

KRIS's POV 

Salimmo su un pullman giallo canarino che ci portò su una collina dove erano posti tutti i telescopi. Faceva molto freddo lì su e la fila per guardare le stelle era davvero lunghissima. 
-Non ho bisogno di guardare le stelle, ho la più bella e luminosa proprio qui davanti.-disse Zayn abbracciandomi da dietro. 
-Ma come siamo romantici.-constatai lasciandogli un dolce bacio sulla guancia. 
-Ogni tanto capita..-disse facendomi ridere. 
-Il bruciore è passato?-continuò sfiorandomi la fronte. 
-Si, non mi fa più male..-dissi accennando ad un sorriso.
-Zayn, come farò a passare due settimane con lei,nella stessa stanza? Ci uccideremo, prima o poi.- continuai poi.
-Sei una ragazza intelligente, lasciale parlare.- 
-Io ci provo ma non ci riesco. Quando una persona mi provoca, non mi interessa chi sia,reagisco sempre male.-spiegai alzando leggermente il tono, mi stavo scaldando troppo. 
-Lo so che non è facile..facciamo una cosa, se ti fanno incazzare vieni in camera mia e dormi con me, vabbene?-chiese avvicinandosi al mio viso. 
-Vabbene..Ma Alex?-chiesi poi, non potevo lasciare la mia migliore amica con quelle. 
-Andrà da Niall, fidati, fará piacere ad entrambi.-rispose facendomi l'occhiolino. 
-Malik, non pensare male, la mia migliore amica è una brava ragazza.-dissi ridendo.
-Lo so, il problema è Niall. Lui non è un bravo ragazzo.- 
-Cambierà. E poi non è tanto male..-dissi sorridendo, era indubbiamente un bel ragazzo. 
-Non è tanto male? E io? Io come sono?-chiese facendomi il solletico. 
-Tu sei Zayn..e basta. Tu sei tu, e sei meraviglioso.-ammisi. Ci stavamo avvicinando sempre di più, era l'atmosfera perfetta per un bacio. 
-Kris, se vuoi vedere le stelle devi muovere quel bel culetto sodo che ti ritrovi e venire qui.-ci interruppe Harry prendendomi per un braccio e allontanandomi da Zayn. 
-Stavamo solo parlando-mi ribellai. 
-Credi che sia scemo? Stavate per baciarvi.-ringhiò stringendomi il polso. 
-Mi fai male..-dissi con una smorfia di dolore sul volto. 
-Scusami, non volevo.-disse, lasciandomi immediatamente il polso. -Vattene da quella puttana della tua ragazza e lasciami in pace.-dissi cercando di allontanarmi. 
-Eih Hams, non dirmi che sei gelosa..-sorrise beffardamente. 
-Gelosa di lei? Ti prego, non esageriamo ora.-dissi, mi infastidiva così tanto quel suo stupido sorrisino dalla faccia.
-Ammettilo, ti piacerebbe fare sesso con me come lo fa lei.- mi stava provocando, mossa sbagliata. 
-Prima di tutto, non intendo scopare con te, in particolar modo come lo fa lei. Seconda cosa, preferirei baciarti che fare sesso con te, è molto più romantico.- 
-Ah si?-chiesi prendendomi la mano e trascinandomi lontano dagli altri. 
-Che cazzo vuoi fare?-chiesi preoccupata. 
-Questo-rispose prima di unire le mie labbra alle sue. Perché non riuscivo a staccarmi? O meglio, perché non volevo staccarmi? Mi piaceva baciarlo, era come una scarica di adrenalina, una droga. Lui era male, eppure mi attirava così tanto. Infilai le mie piccole mani tra i suoi ricci, muovendole su tutto il capo. Lui mi prese per i glutei e mi tirò a sè, palpandomeli. Ero presa da quel bacio, ma non ipnotizzata. Presi le sue mani e le spostai sulla mia schiena, sorrise a quel mio gesto. Aprì gli occhi e il viso di Harry si trasformò in quello di Zayn, cosa stava succedendo? Mi staccai velocemente, facendo qualche passo indietro. 
-Cos'è successo?-chiese preoccupato. 
-Niente..Scusami, non mi sento bene.-risposi tornando da tutti gli altri. Perché lui? Cosa c'entrava in quel momento? Perché proprio Zayn Malik? 
Quando parli del diavolo spuntano le corna, appena tornai dai ragazzi Zayn mi si presentò davanti. 
-Kristen, vedi quella stella?-mi chiese indicandomi una delle stelle più splendenti di tutta la costellazione. 
-Si..-risposi agitata, mi creava una tale ansia essere vicino a lui in quel momento. 
-Bene, te la dedico.-disse tranquillamente. 
-Cosa?-chiesi stupita. 
-Ti dedico una stella. È una cosa brutta?-chiese preoccupato.
-No..è una cosa bellissima.-dissi sorridendo. Lo abbracciai e gli stampai un bacio sulla guancia. Stavo bene fra le sue braccia, mi sentivo protetta, mi sentivo felice. Tornammo in hotel e alla fine non ebbi nemmeno la possibilità di vedere le stelle dal telescopio, ero troppo impegnata ad osservare Zayn. Non capivo cosa stesse succendo realmente, ero così confusa. Zayn era bellissimo ma per me era solo un amico..o almeno così credevo. Misi il pigiama e mi buttai a peso morto su letto, avevo davvero sonno. Presi le coperte e le misi fin sotto gli occhi, faceva particolarmente freddo. 
-Buonanotte dolcezze.-disse Harry entrando nella stanza. 
-Ma come buonanotte amore? Questa sera noi abbiamo da fare..-disse maliziosamente. 
-Jessica, gli è finito il viagra, questa sera non può.-mi inftrufolai facendo ridere gli altri ragazzi. 
-I cazzi tuoi mai, vero?-rispose incazzato. Rimasi leggermente basita dalla sua risposta, di solito giocavamo su queste provocazioni mentre in quel momento sembrava incazzato davvero. Abbassai lo sguardo e mi girai verso Alex, aspettando che se ne andassero per potermi sfogare. 
-Buonanotte piccola.-disse Zayn baciandomi la fronte. Accennai ad un sorriso, era così dolce.. 
-Buonanotte anche a te, Zayn.-sussurrai lasciandogli un bacio sulla guancia. Anche gli altri ragazzi ci diedero la buonanotte e se ne andarono nelle loro stanze, tutti tranne Harry. 
-Amore, resti a dormire qui?-chiese Jessica. 
-No, volevo solo salutarti.-rispose. Ero girata di spalle, ma sono sicura che si stavano baciando. 
-Buonanotte Britney.-disse quando concluse. 
-Auguro una buona notte anche a te Alex.-concluse sbattendo violentemente la porta. Non mi aveva nemmeno salutata, perché? Cosa gli avevo fatto? Non riuscivo a capire, più ci pensavo e più la testa mi faceva male. Decisi di provare ad addormentarmi, avrei risolto quella faccenda l'indomani. Ovviamente non chiusi occhio, la stanchezza non riuscì a superare i miei pensieri. Erano le sei quando decisi di alzarmi, ormai era inutile starsene a letto. Mi lavai, mi vestii e sistemai i capelli in una comoda coda alta. Mi truccai poco, come al solito. Aprì la porta, cercando di far piano per non svegliare le altre, e scesi giù al piano terra per fare colazione. Al banco vidi un viso abbastanza familiare, era Harry. 
-Un cappuccino, per favore.-disse. 
-Anche per me, grazie.-dissi sedendomi accanto a lui. 
-Già sveglia?-chiese con un tono di voce molto freddo. 
-Non ho chiuso occhio tutta la notte.-ammisi. 
-Troppo impegnata a scopare con Zayn, vero?-chiese, con una strana espressione disgustata. 
-Perchè sei così freddo con me?-chiesi cambiando discorso. 
-Rispondi alla mia domanda.-ringhiò voltandosi verso di me visto che fino ad allora era stato di spalle. 
-Senti: io non amo Zayn, questa è l'unica certezza che ho. Mi piace e me ne sto rendendo conto, sto bene quando sto con lui e mi sento felice.
Però..anche se è difficile ammetterlo, io mi sento al settimo cielo quando sto con te. Anche ora che stiamo discutendo, sento qualcosa che mi lega a te, come un filo invisibile che non può spezzarsi. Sono davvero confusa, non so cosa pensare e cosa fare. Però ti dico una cosa, io non intendo soffrire. Se sei qui per usarmi ti chiedo di cambiare i tuoi piani e di permettermi di innamorarmi di Zayn, altrimenti..-dissi lasciando in sospeso la frase. 
-Tu non ti innamorerai di Zayn. Per il semplice motivo che sei solo mia. Quando una cosa è mia, non la cedo a nessuno e Zayn non ti avrá. Io ti farò soffrire, ma anche Zayn lo farà. Soffrirai con chiunque, perchè è questo che accade quando si è innamorati. Però io ti proteggerò, a differenza degli altri. Nessuno ti farà del male, te lo prometto.-sussurrò avvicinandosi e stampandomi un dolce bacio sulle labbra. 
-Harry, ci potrebbero vedere..-dissi guardandomi intorno, in fondo nessuno sapeva dei nostri baci. 
-Meglio, almeno sapranno che sei mia.-rispose sorridendo, e che sorriso. Era vero, era bellissimo. Rimasi incanta a guardarlo quando qualcuno picchiettò sulla mia spalla. Mi voltai e vidi un ragazzo biondo dagli occhi color nocciola, non lo conoscevo personalmente e all'inizio non capì cosa volesse da me. 
-Sii?- 
-Ciao..Tu dovresti essere Kristen, io sono il migliore amico di David. Lui mi ha parlato di te, mi chiedevo se volessi uscire per prendere un gelato o qualsiasi altra cosa..- 
-Senti, in questo momento sono occupata e non vorrei prendere decisioni affrettate. Magari possiamo parlarne un'altra volta. -dissi sorridendo. Stavo parlando con Harry e quella conversazioni mi piaceva molto, non volevo rovinare tutto. Salutai il ragazzo e mi voltai, vedendo ciò che non mi sarei mai aspettata, non in quel momento almeno. Harry e Jessica si stavano baciando, mentre lui ispezionava ogni singola parte del suo corpo. Ero disgustata. Salii le scale per tornarmene in camera, i professori ancora non si erano alzati. Aprii la porta, pronta a buttarmi sul letto per sfogarmi e inveci ci ritrovai Zayn e Britney che si baciavano. No vabbe, due su due è proprio sfiga!
Entrai nella stanza per prendere il mio cellulare ed entrambi si accorsero di me. 
-Ma ce li hai gli occhi? Non hai visto che eravamo occupati?-chiese Britney. 
-Si, purtroppo li ho. Non sono venuta qui per disturbarvi comunque, prendo il mio cellulare e poi potete anche continuare le vostre porcherie. Ah,Zayn, spero che la stella che mi hai dedicato ieri cada proprio ora e ti colpisca dritta in fronte.-conclusi sorridendo. Presi il cellulare e me ne andai, sbattendo violentemente la porta. Ero incazzata, incazzata nera. Niente andava nel verso giusto, era tutto così sbagliato. Da Harry c'era da aspettarselo, lui era così e io non potevo cambiarlo, ma Zayn..era l'ultima persona da cui me lo sarei aspettato. Non che fossimo fidanzanti,anzi,eravamo entrambi liberi di fare qualsiasi cosa ma il suo modo di comportarsi con me,le sue parole, mi facevano pensare a qualcosa di più di "semplici amici"..



*Angolo Autrice*

Hola belle ragazze <3
Oggi ci hanno dato la pagella ed è andata benissimo,tutti 7 e 8 *-* Sono una piccola Einstein ahahahahhha.
Che dire,il capitolo mi piace,soprattutto il pezzo di Kris e Zayn quando lui le dedica una stella,sono così dolciosi :3
E vogliamo parlare di Harry e Kris quando lui le dice che la proteggerà? Aww,mi stavo sciogliendo.
Beh,vi lascio,al prossimo <3


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Capitolo 23
*** No,you can not be you. ***


Chapter 23.

                                                               -No,you can not be you-


Ero immersa nei miei pensieri,ciò che avevo visto mi aveva ferita,e non poco.Zayn era indubbiamente un bel ragazzo e mi attraeva molto,forse era anche per questo che vederlo baciare Britney mi infastidì.Con lo sguardo basso,pieno di tristezza e rabbia,mi diressi verso le scale dove incontrai la mia migliore amica..Non poteva avere un tempismo migliore.
-Niall,scusami ma devo assolutamente parlare con Alex.-Lui annuì e mi sorrise,salutando la ragazza con un bacio sulla guancia.
-Kris,cos'è successo?-chiese,allarmandosi leggermente.
-Vieni.-risposi prendendola per un braccio e trascinandola nella nostra stanza. Fortunatamente Britney e Jessica non c'erano,altrimenti avrei dovuto scegliere un altro luogo per confidarmi con la mia migliore amica.
Feci un lungo respiro di incoraggiamento e le raccontai tutto,per filo e per segno. Il bacio con Harry,la dedica di Zayn..
-Bene,partiamo dal principio.-disse Alex leggermente scombussolata,non riusciva a stare dietro a tutto quello che mi era accaduto.
-Il comportamento di Harry,per alcuni aspetti,non mi stupisce. Non vorrei ricordartelo ma..io te lo avevo detto! Harry è sempre stato un donnaiolo e così resterà. Lui non riesce a stare con una sola ragazza,almeno secondo me. Non l'ho mai visto impegnato in una relazione seria,mai.-
Chissà se il ragazzo scontroso,quello che non risponde mai alle domande,quello che vuole restare solo quando è arrabbiato,per paura di ferire gli altri senza rendersene conto, possa innamorarsi..Chissà.
-Però devo ammettere che ciò che ti ha detto quando eravate giù mi ha lasciata leggermente perplessa. Lui non esterna mai i suoi sentimenti,lui non dice “Sarai mia” con convinzione,come se lo volesse davvero,lui non dice mai ad una ragazza “Sei bellissima” ma solo “Sei così troia” o “Sei bravissima” e cerca di cogliere in cosa siano bravissime le ragazze che frequenta..-disse,riprendendo poi il discorso.
-Comunque,quel ragazzo è l'incoerenza fatta persona. So che ti fa stare male,come ti fa male il fatto che sia lunatico,scontroso,stronzo e strafottente. Però,piccola Kris,tu lo ami e si vede. Anche un cieco lo capirebbe..-
E,merda,aveva ragione.
Lo amavo,questo era palese,eppure c'era sempre qualcosa che mi faceva dubitare di lui,di ciò che mi diceva,di ciò che faceva nei miei confronti. Ero sicura dei miei sentimenti ma non ero per niente sicura di lui. Però lo amavo e si sa,l'amore è la cosa più forte che ci sia.
 
-Zayn..beh,anche lui è sempre stato un donnaiolo. Ma,da quello che so,lui ha solo la nomina,non l'ho mai visto baciarsi con una ragazza in pubblico. In fondo,mi sembra che sia un ragazzo poco esibizionista e che non gli piaccia dimostrare di avere successo con le ragazze.
Non credo comunque che abbia baciato Britney volontariamente,non gli interessa,si vede.
In sostanza,meglio stare lontano ai tipi come questi. Loro non fanno per te Kris,loro non fanno per nessuno. Zayn potrà anche essere buono,in fondo mi sembra un bravo ragazzo ma Harry.. Harry è pericoloso,Harry è male. Harry è uno di quei ragazzi di cui non bisogna fidarci,quelli che vengono etichettati come “cattiva compagnia” e fidati,non hanno tutti i torti a chiamarli così i tipi come lui.-
Quando concluse,varie domande sorsero nella mia mente. "Harry è pericoloso, Harry è male." Era vero? O era solo una delle tante maschere che indossava quel ragazzo? Chi era il vero Harry? Quello che mi faceva provare emozioni indescrivibili o quello pericoloso? E Zayn? Sembrava il ragazzo perfetto ma forse non lo era..
Mi ripresi e ricordai il ragazzo che aveva interrotto la conversazione tra me e Harry così,per completare il tutto,glielo accennai.
-Oh si,quel ragazzo si chiama Nick.-mi ricordò la mia amica.
-David mi ha detto che aveva una cotta per te e sinceramente non mi sembra neanche male come ragazzo. Fossi in te gli darei una possibilità,sembra così dolce ed è molto simile a David.-
-Alex,se mi dici che è simile a quell'essere non mi invogli a conoscerlo,lo sai?-chiesi. Forse ero stata poco cortese ma io David non lo sopportavo e le cose non sarebbero cambiate.
-Non sei per niente simpatica,lo sai? David si comporta bene con me e anche se,come ben sai,ho un debole per Niall, lui mi rende felice. E poi lo sai,se son rose fioriranno..-
Ah,com'era poetica la mia amica. Cercava sempre di esprimersi in maniera colta e intelligente,anche se spesso il risultato era una frase senza senso e alla fine emergeva il muratore che era in lei.
-Comunque vedremo cosa succederà,speriamo che tutto questo finisca nel migliore dei modi.-dissi sorridendo e abbracciandola. Riusciva sempre a tirarmi su di morale,le volevo davvero bene.
Parli del diavolo e spuntano le corna,quanto può essere veritiero questo detto?
Non appena aprì la porta della nostra camera,Nick e David uscirono dalla loro.
-Ciao.- mi salutò sorridendo. Io ricambiai,cercando di sembrare il più tenera possibile. Il trucco era leggermente sbavato e avevo delle occhiaie nere come la pece,non ero il massimo della bellezza insomma.
Tra una cosa e l'altra,ci ritrovammo a bere un frappuccino al bar,solo io e Nick. David e Alex erano dovuti andare via e io ero rimasta con lui,non potevo andarmene e lasciarlo solo,sarei stata una maleducata.
-Allora..-disse cercando di iniziare un discorso.
-La scuola vocifera che sei la preda preferita di Harry Styles, è vero?-chiese sorridendo.
Non amavo il tono in cui lo chiese,anzi,era leggermente provocatorio.
-Forse..A scuola girano così tante voci.-dissi facendo la vaga,non avrei di certo spiattellato ad uno sconosciuto il rapporto che c'era fra me ed Harry.
-E dicono che sei la sorellastra di Tomlinson, è vero?-chiese.
Ma cos'era,un interrogatorio?
-Esatto. Parlami un po' di te invece..-dissi cambiando discorso,era meglio lasciarlo parlare di sé altrimenti mi avrebbe riempito di domande.
-Se vorrai sapere qualcosa su di me, basterá continuare ad uscire e lo scoprirai.-disse sorridendo beffardo.
-Sei molto furbo..-constatai osservandolo. E lo pensavo realmente,credevo fosse uno di quelli che ama parlare di sé 24h su 24 e invece voleva semplicemente che continuassi ad uscire con lui,com' è giusto che sia quando vuoi conoscere una persona.
-Non sei la prima ragazza che me lo dice..Magari è vero.-
-Sei amico di David eh..Si comporta bene con Alex?-chiesi con fare indagatorio.
-Si. A David piace molto Alex e penso che la cosa sia ricambiata. Sono una bella coppia. Potremo esserlo anche noi, sai?-chiese avvicinandosi leggermente.
-Ora devo proprio andare,ho promesso alla mia compagna di stanza che rientravo prima delle quattro.-dissi alzandomi di scatto. Non volevo che si avvicinasse troppo,detto sinceramente.
Lo salutai con un bacio sulla guancia,in modo molto rapido a dirla tutta, e scappai via. Aprii la porta e mi buttai a peso morto sulle morbide coperte color lilla,ero molto stanca e confusa e così,per mettere fine a quei pensieri,mi addormentai.
Quando mi svegliai,la prima cosa che notai fu che le morbide coperte erano adagiate delicatamente sul mio corpo e io non ricordavo di essermi coperta. Spostai lo sguardo alla mia destra e trovai il dolce viso di Zayn. Era sdraiato a pancia in giù e mi cingeva il ventre con il suo possente braccia destro. Mi soffermai ad osservare il suo viso scuro,pieno di incredibili dettagli.
Le sue labbra rosee erano perfette con la sua carnagione color ambra e i capelli scompigliati gli davano quel leggero tocco umano.
Contemplai,per qualche secondo,le eleganti linee delle sue labbra e del suo mento,avevo un irrefrenabile voglia di assaporarle,di sentirlo mio. Ma lui non lo era..
Solo dopo qualche minuto mi ricordai ciò che era successo quel pomeriggio stesso ma non potevo incolparlo di nulla,poteva baciare chi voleva e io non dovevo rinfacciargli nulla.
Sorrisi e gli baciai delicatamente la guancia,cercando di non svegliarlo. La ruvida barba che si era fatto crescere mi solleticò leggermente,eppure non esitai neanche per un attimo a baciarlo.
Prima di uscire,gli spostai qualche capello che gli ricadeva sulla fronte e involontariamente,sorrisi. Era una bella sensazione pensare di aver dormito insieme,abbracciati.


Scesi rapidamente le scale per prendere un caffè,non ero ancora molto sveglia a dirla tutta. Nel salone della reception trovai David e Alex accanto ad un ragazzo,quest'ultimo era di spalle quindi non riuscì a capire chi fosse. Tutt'intorno si erano radunati un gruppo di ragazzi e io mi avvicinai per capire cosa stesse succedevo. E..lo vidi.
C'era del sangue sul viso,sulla maglietta e sua pantaloni. Nick era ricoperto di sangue ovunque.
Il labbro inferiore era palesemente spaccato,l'occhio era nero e gonfio mentre dal naso continuava a colare del sangue. Quando lo riconobbi,mi avvicinai rapidamente a lui,chi poteva avergli fatto questo?
-Nick,cosa diavolo hai combinato?-chiesi preoccupata,inginocchiandomi per aiutarlo a pulire la ferita sul labbro.
-Kris,stammi lontano ti prego. Ho sbagliato con te,tu non mi piace e non intendo frequentarti. Scusami.-mi liquidò alzandosi per prendere del ghiaccio.
Rimasi leggermente basita dal suo comportamento e mi sentivo colpevole,in qualche modo. Sembrava che si rivolgesse a me come se lo avessi picchiato io quando era ovvio che non avevo fatto nulla.
-Alex,perchè..?-
-È stato picchiato ma non ha voluto dirci chi è stato.- mi interruppe prima che potessi formulare tutta la domanda.
-Kristen,ti viene in mente qualcuno,per caso? Qualcuno di pericoloso,magari.-disse e io sapevo a chi si riferiva.
Senza riflettere un secondo di più corsi nella stanza di Harry,spalancando la porta. Era comodamente sdraiato sul letto con le braccia incrociate dietro la nuca,intento a guardare uno strano programma TV.
-La delicatezza è il tuo forte,vero? Non dirmi che ti sto influenzando con le mie entrate teatrali.-disse sorridendo. In un altro momento,probabilmente,quel sorriso mi avrebbe fatto sciogliere ma era una situazione di confusione totale.
-Dimmi che non sei stato tu..-dissi con un filo di voce,non riuscivo quasi a parlare.
La gola era secca e riuscivo a malapena a respirare.
Chiusi la porta facendola sbattere violentemente,mi avvicinai rapidamente al letto e mi misi a cavalcioni su di lui. Lo presi per il colletto della camicia con tutta la forza che avevo. Ero incazzata, troppo.
-Dimmi che non sei stato tu!-urlai con la voce straziata. Mi conoscevo, da lì a poco sarei scoppiata a piangere. Avevo accumulato troppe situazione dolorose, senza mai sfogarmi e anche se non intendevo farlo davanti ad Harry, stavo per esplodere, non ce la facevo più.
-Cazzo Harry, parlami. Dì qualcosa.-urlai ancora, strattonandolo. Le lacrime cominciarono a rigare il mio viso, stavo piangendo..
Poggiai la testa sul suo petto, singhiozzando, mentre continuavo a strattonarlo leggermente sussurrando "Dimmi che non sei stato tu".
Mi prese per i fianchi e mi spostò accanto a lui, circondandomi con le sue braccia muscolose. Continuavo a piangere ininterrottamente, ero distrutta.
-Ho dovuto farlo, bimba. Nick non è raccomandabile e so che ti avrebbe fatto del male. Ti ho promesso che ti avrei protetto e lo sto facendo.-prese parola, baciandomi poi la fronte.
-Ti odio..-sussurrai stringendolo a me. È vero, lo odiavo. Ma allo stesso tempo non volevo che se andasse, non in quel momento almeno. Non volevo assolutamente rimanere sola e lui era l'unica persona disposta a farmi sfogare.
-Non è vero, tu non mi odi.-obiettó sorridendo. Non avevo le forze per creare una discussione così chiusi semplicemente gli occhi, beandomi del suo magnifico profumo e di quel silenzio sovrumano.
Probabilmente i miei antenati erano dei ghiri, visto che mi addormentai ancora una volta. Quando mi svegliai, non mi trovavo più accanto ad Harry. Anzi, non mi trovavo proprio nella sua stanza, bensì nella mia. Guardai l'orario, erano le sei di mattina. Andai in bagno e nel vedermi per poco non mi prese un infarto. Il mascara e la matita erano colati tutti sulle guance, facendomi somigliare ad un panda. Mi sciacquai per bene e decisi di non truccarmi per far respirare la pelle. Di solito non mi truccavo molto quindi la differenza era minima.
Mi vestii e uscì dal bagno, sentivo che quella sarebbe stata una giornata complicata..


Aprendo la porta, mi ritrovai davanti un Harry in tutto il suo splendore.
Indossava una maglietta dal tessuto verde mare,molto aderente,dei jeans scuri che gli ricadevano alla perfezione sulle gambe e delle Nike che gli davano uno stile più urbano. Mi sorrise mentre io gli lanciai un occhiata piuttosto torva,non dovevo lasciarmi ammaliare dalla sua bellezza.
-Kris..-disse ma io lo interruppi.
-Non rivolgermi mai più la parola,ti rendi minimamente conto di ciò che hai fatto ieri? Io non ho parole,davvero,sono così delusa dal tuo comport..-. Questa volta fu lui ad interrompere me e lo fece in uno dei modi migliori per zittire una donna. Baciandomi.
Mi lasciai trasportare da quel dolce bacio per qualche secondo,non riuscivo a resistergli. Beh,in fondo lui era solo Harry Styles,il ragazzo più bello della scuola. E avevo solo dei meravigliosi boccoli che gli ricadevano sulla fronte,due splendidi e verdi occhi che emanavano energia, un sorriso mozzafiato e un corpo da Dio. Insomma, lui non era nessuno..Eppure io riuscivo sempre a farmi fregare, non riuscivo ad allontanarmi da lui e dal suo corpo. Eravamo una cosa sola e per quanto io volessi allontanarmi, non avrei potuto farlo.
Il rumore di uno scatto mi fece riprendere l'autocontrollo per pochi minuti,il tempo necessario per spingere Harry e mettere fine a quel bacio che mi portava in paradiso.
-Harry,vattene.-gli ordinai. Volevo sembrare fredda e arrabbiata ma la mia affermazione parve più una supplica.
-Tu mi vuoi, lo so.-disse avvicinandosi. Era molto testardo e io lo sapevo bene,non dovevo farmi fregare però. Lui non conosceva le mie emozioni,lui non sapeva cosa provavo. Lui non sapeva e basta.
-No, non è vero.-obiettai spostandolo. Ero più decisa che mai,dovevo andarmene da lì. Quando passai accanto alla stanza di Harry però,sentii due voci. Erano David e Nick. In quel momento ricordai che Harry e Niall condividevano la stanza con loro,come faceva Harry a picchiare una persona e a dormirci nella stessa stanza?
Udii una parola poco gradevole e subito dopo sentii pronunciare il nome di Alex,così mi fermai di scatto.
Era sbagliato origliare e lo sapevo, ma sinceramente non mi importava.
Potevano toccarmi tutto ma non Alex.
Mi accostai alla porta e cercai di capire cosa stessero dicendo quei due.
-Io non amo Alex, Nick. È solo una ragazza qualsiasi, una che mi porterò a letto nel giro di qualche giorno. Le voglio bene, lo ammetto, le voglio davvero bene ma non abbastanza da rinunciare a scoparla-. Era David,la sua voce era inconfondibile. -Amico, quella è una brava ragazza, lasciala perdere. Raccontami invece, cosa ci farai con la foto del bacio tra Harry e Kristen?-.Questo era Nick.
Un momento..bacio? Harry? Me?
Merda,ci avevano fotografati mentre ci baciavamo,ecco cos'era il rumore che avevo sentito.
-Ho intenzione di mandarle a tutta la scuola..-ghignò soddisfatto. Entrai nella loro camera e chiusi la porta, l'espressione sorpresa e impaurita dei ragazzi mi fece capire che si aspettavano chiunque, tranne me.
-Voglio quella foto.-dissi incazzata. Dovevo sembrare dura,altrimenti mi avrebbero manipolata come volevano.
-Puoi anche scordartelo.-mi rispose David. Rimasi qualche secondo in silenzio,giusto il tempo per pensare.
-Se non posti quella foto da nessuna parte, io non dico ad Alex che vuoi portartela a letto.-proposi ad un tratto. Ovviamente non dicevo la verità,ma speravo che loro ci cascassero.
-Perché dovrei crederti?-chiese assottigliando gli occhi.
-Perché se non rispetterò il patto, manderai le foto a tutti.-dissi porgendogli la mano. Sorrise soddisfatto e la strinse. Che stupido.. Quanto ci metterà a capire che era tutta una cazzata? Con il cervello che si ritrova forse fra qualche settimana.
Uscii rapidamente dalla stanza alla disperata ricerca del mio biondino preferito,non trovandolo da nessuna parte però.
Presa dalla disperazione,mi misi ad urlare.
-Niall, ho bisogno di te!-
-Che cazzo ti urli?-chiese spuntando alle mie spalle. Menomale,pensavo fosse uscito dall'hotel e lì sarebbe stato un vero casino.
-Devi assolutamente farmi un favore.-
-Dimmi-annuì veemente.
-Io e Harry ci siamo baciati e David ci ha fatto una foto. Deve sparire.-dissi scandendo l'ultima frase.
-Sarà fatto. Poi mi spieghi questa cosa del bacio però..-disse facendomi l'occhiolino.
Sorrisi e annuì,aveva diritto ad una spiegazione.


Nel pomeriggio,i professori ci fecero uscire dall'hotel per visitare musei e chiese famose, in realtà era tutto abbastanza noioso.
Niall finse di stare male e restò nella sua stanza, speravo proprio che riuscisse a cancellare quella maledetta foto.
Verso sera tornammo anche noi in hotel, avevamo visitato quasi tutta Dublino e devo ammettere che fu fantastico. Le chiese e i musei non mi entusiasmavano ma girare per la città,parlare con i cittadini del posto,riempire il telefono e la fotocamera di foto fu piaicevole.
Appena arrivai, cercai Niall in tutte le stanze possibili e mentre salivo le scale, me lo ritrovai davanti.
-Horan hai..-
-Assolutamente sì. E ho trovato anche cose che potrebbero essermi utili.-disse sorridendo soddisfatto.
-Ovvero?-chiesi mentre insieme ci dirigevamo nella mia stanza.
-Nel suo cellulare ci tantissime foto in cui si bacia con ragazze tutte diverse e una conversazione dove dice di volersela solo portare a letto.-spiegò.
-Sei stato un grande! Ora non ci resta che mostrargliele.-esultai battendo le mani. -Ora, bella mora, spiegami cosa sta succedendo con Styles. Ho visto la foto, non era un bacetto. Quello era spinto, e molto.-disse sorridendo maliziosamente. Gli spiegai più o meno cosa stava succedendo tra me e Harry, mi fidavo di lui e sapevo che non lo avrebbe detto a nessuno.
-Kris,secondo me Harry non ama veramente Jessica. Ora io non voglio farti illudere o altro, ci mancherebbe, ma secondo me lui ci sta insieme solo perché è molto accattivante, in tutto e lui propende più per questo che per lei.-
-Sai,in un certo senso spero che sia così. Io non lo ammetto mai, forse perché non voglio rendermene realmente conto,forse perché è tutto così diverso da come mi aspettavo. Ma io lo amo. Non so se sia amore vero o una delle solite cotte adolescenziali ma quando sto con lui, io sto bene. Sento di avere bisogno di lui, è diventato una dipendenza, una droga.-dissi, ed era tutto vero.
-Vedrai che le cose si sistemeranno per tutti e saremo felici,in qualche modo,ti prometto che saremo felici.-mi rassicurò abbracciandomi, quanto era dolce.
-Lo spero.-dissi sorridendo, era così dannatamente tenero in tutto ciò che faceva. -Kris, direi di andare a prendere il cellulare nella mia stanza così facciamo vedere le foto ad Alex.- Annuì e lo seguii nella sua camera. Fu Niall ad aprire la porta, quanto avrei voluto aprirla io, per il semplice motivo che così,magari,non avrebbe visto chi c'era nella stanza e cosa stavano facendo.
Mi sporsi leggermente e li vidi anche io. Quelli erano proprio Alex e David che si baciavano.
In un secondo spostai lo sguardo su Niall, era distrutto e non c'era bisogno di dirlo. La bocca era semi-aperta e gli occhi erano lucidi. Stava soffrendo, stava male e io non stavo facendo nulla per aiutarlo.
-Niall..-sussurrai. Si voltò e chiuse violentemente la porta alle sue spalle.
-Alex, dobbiamo parlare.-dissi aspettando che quel bastardo se ne andasse.
-Dimmi.-
-Ecco..David, puoi cortesemente levarti dal cazzo? Grazie.-dissi con un finto sorriso. -Acida come sempre eh.-borbottò aprendo la porta e andandosene. Presi rapidamente il cellulare di Niall che si trovava sul comodino e le mostrai le foto.
-Kris, si vede lontano un miglio che sono fotomontaggi.-disse, come faceva a non aprire gli occhi?
-No cazzo, no. È reale Alex, quello stronzo vuole solo portarti a letto. Niall ti ama, ti ama da morire, non farlo stare male,ti prego, non farlo soffrire.-dissi prendendole le mani.
-Kris a me David piace, mi sta facendo dimenticare Niall e io..io sto bene quando sto con lui.-
-Quando ti renderai conto che è un grande bastardo sarà troppo tardi. Niall è bello, ha altre mille ragazze ai suoi piedi, eppure lui vuole te, ha sempre voluto te. Non fartelo scappare, lui ti ama.-dissi alzandomi e uscendo dalla stanza,doveva riflettere, la conoscevo.
Avevo un'amica abbastanza incoerente a dirla tutta,un giorno amava Niall,l'altro David. Ma più che incoerente,secondo me era solo confusa. A lei Niall piace ma ha paura di soffrire e David sembra arrivato proprio per salvarla dal dolore che Niall le farà provare. Lei ancora non sa i ruoli tra i due si scambieranno..


Mentre camminavo tranquilla per l'hotel,mi scontrai con un ragazzo.
-Coglione, guarda dove cammini..-sputai acida,rendendomi conto solo dopo di chi fosse.
-Scusami, non volevo.-disse sorridendo..vaffanculo a lui e al suo sorriso. -Tranquillo.-dissi voltandomi per dirigermi nella direzione opposta.
-Kris, aspetta.-disse prendendomi per un braccio.
-Britney ti sta chiamando, scusami ma io vengo dopo.-ribattei strattonando il braccio per togliermi dalla sua presa. Non ero arrabbiata con lui ma fu una reazione spontanea,mi capitava spesso di dire cose che in realtà non volevo nemmeno pensare.
-Io ero entrato in camera per cercarti e ho trovato Britney. Le ho chiesto se ti avesse visto e mi ha detto di no,saltandomi praticamente addosso. Mi ha baciato e io non sono riuscito a togliermi. Insomma, non potevo prenderla e sbatterla a terra per farla spostare, sono pur sempre un gentiluomo.
Kris, io per Britney non provo niente. Per te invece..-disse abbassando lo sguardo. Sentivo il cuore che mi batteva all'impazzata, aspettavo con ansia ciò che voleva dirmi. Se mi avesse dovuto dire che gli piacevo,sarei sicuramente morta sul colpo.
-Kris io non so sinceramente cosa provo per te. Sei una bellissima ragazza, quando sto con te non faccio altro che ridere e divertirmi ma non so se ti amo..-ammise guardandomi negli occhi. Era confuso quanto me, entrambi non sapevamo che fare. -Zayn, io ti adoro,sei una delle poche persone che sa ascoltarmi davvero ma ho paura che tutte queste incertezze scioglieranno la nostra amicizia. Io non voglio perderti..-dissi abbracciandolo, non volevo che una stupita cotta rovinasse tutto. Non ero innamorata di Zayn,a differenza di Harry,però mi piaceva e non sapevo se potesse trasformarsi in qualcosa di più.
-Proporrei una cosa: stiamo insieme un'ora al giorno e facciamo ciò che vogliamo, come due semplici amici. Cercherò di trovare un'altra ragazza anche se come te è impossibile.-disse sorridendo.
-Accetto volentieri la proposta.-dissi ricambiando il sorriso. Ero felice di quella decisione,sentivo come un peso in meno. Almeno Zayn era riuscito,in parte,a chiarirmi le idee. Il problema,come sempre,restava Harry.
Passai,come promesso,un'ora solo insieme a Zayn. In realtà le ore furono ben quattro,ma questi sono dettagli. Mi divertii molto e anche se qualche volta riusciva a farmi arrossire e a strapparmi qualche bacio a fior di labbra,cominciavo a vivere bene questa situazione. Sapevo cosa provava per me e cominciavo a capire anche cosa provavo io per lui.
Quando le ragazze rientrarono nella mia stanza,Zayn dovette andarsene,lasciandomi però un dolce bacio sul collo. Tirai le coperte fino a coprirmi gli occhi e mi lasciai cadere nelle braccia di Morfeo.

La mattina seguente mi svegliai presto, dovevamo girare ancora una parte di Dublino e bisognava sbrigarsi. Stavamo camminando per una delle via principali quando un coglione mi venne addosso, sporcandomi la maglietta con il suo caffè.
-Era la mia maglietta preferita, idiota! Guarda che cazzo hai combinato.-dissi furiosa mentre cercavo di pulirmi la maglia. Alzai lo sguardo e incrociai quello del ragazzo, una fitta al cuore mi colpì in quel preciso momento. Quegli occhi. Quelle labbra. Quel volto. Non poteva essere lui.
-Kris..-sussurrò osservandomi. Perché era lì? Lui non doveva esserci, lui doveva essersene andato dalla mia vita, lui non centrava nulla con me. Ero sbalordita, non poteva essere lui.
-Mark..-disse Louis alle mie spalle.




*Angolo Autrice*

Hola gente <3
Lo so,sono in un ritardo atroce e chiedo perdono per questo,ho cercato di farmi perdonare scrivendo un capitolo con molti colpi di scena e soprattutto molto lungo. Spero sia di vostro gradimento.. <3
Beh,che dire,nella prima parte Kris racconta tutto ad Alex,è la sua migliore amica e le confida tutto ma purtroppo Alex è leggermente di parte e non può aiutarla più di tanto. Presto capirà quanto Harry tenga a lei e sarà un piccolo cupido per i suoi due amici :3
E,ditemi,secondo voi Harry è pericoloso? Secondo voi,Harry è male?
Queste sono le domande che la nostra protagonista si pone e il comportamento di Harry nei confronti di Nick non fanno altro che confermare le sue paure. Ma sono solo paure infondate secondo voi?
Poi si parla del nostro amato Malik,amo il modo in cui sono riuscito a descriverlo,cercando di catturare ogni dettaglio del suo dolce viso. Personalmente penso che sia davvero molto bello e che ogni sua parte debba essere messa in risalto.
Infine,troviamo Mark. Chi ha letto i capitoli precedenti si ricordarà di lui,di quel ragazzo che ha ferito la nostra Kris,sia psicologicamente che fisicamente. Vedremo nel corso dei capitoli quale ruolo avrà.. voi cosa ne pensate?
Rispondetemi se vi va,magari lasciando una recensione <3 
Vado a nanna bellezze,grazie per aver letto il capitolo e l'angolo autrice,vi amo <3

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Capitolo 24
*** You can't hurt me. ***


Chapter 23.

                                                -You can't hurt me.-


Non poteva,non doveva essere lì.
Continuavo a fissarlo immobile,la mia mente non era più in grado di ragionare. C'era una sola,grande domanda. Perchè lui? Perchè dovevo incontrare proprio lui?
Nei suoi occhi vedevo tutto quello che mi aveva fatto,vedevo il livido che aveva provocato sul mio volto, vedevo la rabbia che ebbe quando mi picchiò,vedevo il male che mi aveva fatto. Io mi ero innamorata di quegli occhi..
Un tempo,io amavo quei capelli disordinati,amavo quegli occhi neri come la pece che mi trasmettevano sicurezza mente ora..non mi trasmettevano nulla. Erano solo neri,neri e crudeli.
Quelle labbra carnose,le labbra che amavo baciare,che amavo sfiorare. Le stesse labbra che dissero di amarmi,le stesse labbra che mi definirono una troia.
Io un tempo lo amavo..io amavo un mostro.

-Cosa ci fate qui? Siete venuti per denunciarmi?-chiese a denti stretti. Era sorpreso quanto lo ero io,probabilmente non si aspettava di incontrarmi lì.
-A cosa servirebbe? Stronzo eri, stronzo sei rimasto e stronzo sarai per il resto della vita. Ora, se vuoi scusarci, noi ce ne andiamo. Sai, non vogliamo avere niente a che fare con quelli come te.-sputò Louis con rabbia, era proprio mio fratello. Ha sempre cercato di proteggermi da lui,i miei occhi erano accecati dall'amore ma lui ci vedeva bene,lui era riuscito a scovare il mostro che si celava in Mark.
-Quella puttana di tua sorella non mi ha voluto ed è lei che mi ha indotto a picchiarla.-disse, mentre i ragazzi lo guardavano sbalorditi. I professori, con gli altri alunni dell'istituto, si erano allontanati ed eravamo rimasti solo noi.
Avrei preferito che quella storia fosse rimasta tra me e Mark,non volevo che i ragazzi sapessero del mio passato,ancor più se si trattava di una parte così dolorosa del mio passato.
-Che cazzo hai fatto tu?-urlò Harry avventandosi su di lui con rabbia. 
In quel momento,nei suoi occhi,vidi la stessa rabbia che aveva Mark quando mi picchiò. Ma c'era qualcosa,qualcosa di diverso. 
Harry quella rabbia la stava riversando su una persona che mi aveva ferito,non su di me. Lui mi stava proteggendo,cosa che Mark non fece mai. 
-Eih puttanella, ti sei fatta la guardia del corpo?-chiese lui ridendo. Non conosceva Harry,lui non scherzava. Si avvicinò a lui a passo deciso,aveva già stretto i pugni e le nocche erano diventate bianche per quanto stringeva. 
Corsi verso di lui per fermarlo,non si sarebbero picchiati,non qui e non davanti a tutta quella gente.
-Harry, lascialo stare.-
Lo presi per un braccio e cercai di tirarlo via,la sua forza però era il triplo della mia.
-Harry, non ne vale la pena.-continuai,sorpassandolo e inserendomi tra lui e Mark. Presi il suo viso tra le mie mani e feci scontrare le nostre fronti. Eravamo vicinissimi,non lo eravamo mai stati davanti ai ragazzi..
-Basta, non ne vale la pena.-ripetei guardandolo negli occhi. C'era del legame nei nostri occhi,un legame splendido. 
-"Non ne vale la pena."-mi fece eco Mark,tanto per prendermi in giro. Voleva provocarlo e ci stava riuscendo alla grande.
-Senti, brutto testa di cazzo, io non so cosa sia successo fra voi ma ora è finita. Lei non starà male per te e tu non oserai sfiorarla.-ordinò,puntando i suoi grandi occhi verdi contro quelli neri di Mark. Quest'ultimo sbuffò,voltandosi e cominciando a camminare nella derizione opposta.
Lo fissammo per qualche secondo,poi Harry spostò lo sguardo su di me,sorridendo.
-La prossima volta,lascia che lo uccida,vabbene?-chiese,con una voce stranamente dolce. Sorrisi e gli stampai un bacio sulla guancia,tornando poi fai ragazzi. Non volevo dare troppo nell'occhio,insomma,in teoria loro non sapevo nulla di me ed Harry.
-Ragazze, noi andiamo a farci un giro per soli uomino, vi dispiace?-chiese Louis sorridendo. Stava mentendo,lo conoscevo troppo bene.. Aveva qualcosa in mente ma,cosa?
-Tranquilli.-dimmo all'unisono io e Alex,anche se il mio era meno sicuro di quello della mia amica.
Le nostre strade si separarono e involontariamente,mi voltai per guardare Harry. Casualmente anche lui fece lo stesso e i nostri sguardi si incontrarono. Mi sorrise calorosamente e io ricambiai.
Quanto lo amavo..


HARRY's POV

In realtà non dovevamo fare nulla di particolare,i ragazzi mi dissero che volevano parlarmi in privato e abbiamo dovuto allontanare le ragazze. 
Provai una strana sensazione a separarmi da Kris,era come se mi mancasse in quel momento. Avrei voluto stare solo ed esclusivamente con lei,avrei voluto baciarla e osservarla. Magari per un minuto intero,o per un'ora, o per una giornata. O per sempre.
-Di cosa volete parlarmi?-chiesi mettendo le mani in tasca, cercando di eliminare i miei pensieri su Kristen.
-Di Kristen.-disse Louis. Ecco,appunto..
Mi voltai di scatto verso di lui, per un attimo mi chiesi se quel ragazzo sapesse leggere nel pensiero. Corrugai le sopracciglia,facendogli capire che non avevo compreso la sua affermazione. Che cosa centrava Kristen in tutto questo?
-Harry, tu non hai mai reagito così per una ragazza..-mi fece osservare Niall. Continuavano tutti a fissarmi,come se aspettassero con ansia una mia risposta. Cosa dovevo dirgli,che probabilmente mi ero innamorato di Kristen? Che non vedevo l'ora di rimanere da solo con lei? Che era tutto ciò che desideravo?
-Quel bastardo l'ha picchiata e l'ha chiamata puttana.-ribadì. Non dovevano azzardarsi ad insultarla,nessuno doveva farlo. Ancor di più con quegli stupidi nomiglioli che,ad un piccolo angelo come lei,non si addicevano a fatto.
Quando quel porco disse di averla picchiata,la mia vista si annebbiò. Era riuscito a toccare un viso tanto bello quanto fragile,con la forza che solo un uomo può avere. Aveva spezzato il suo fragile cuoricino ed io..io ero lì per ricucirlo,pezzo dopo pezzo,fino a formare un cuore nuovo. Un cuore resistente,capace di amare ancora. Capace di amare me , ancora..
-A te non è mai importato. Tony non fa che deridere Jessica con nomiglioli davvero poco carini,eppure tu non hai mai fatto un fiato.-sottolineò Liam. Ero abbastanza confuso,non era normale parlare di queste cose con loro,con i miei migliori amici. Non ci confidavamo mai su questo genere di argomenti.
-Ragazzi, vi state facendo dei film mentali che sono e resteranno film. Con tutto il rispetto per Kris che è una bellissima ragazza ma..-dissi bloccandomi. Perché non riuscivo a dire che mi faceva schifo?  Perché non riuscivo a dire che non mi piaceva? Perché non riuscivo a mentire? Volevo dimostrare ai ragazzi che si sbagliavano,che a me non piaceva ma forse non ci riuscivo,proprio perchè non era la verità.
-Io preferisco Jessica, ecco.-farfugliai. Solo io so quanta forza mi ci volle per pronunciare quella frase. 
-Secondo me sei confuso..-constatò Louis.
-Forse..-ipotizzai.
-Jessica è tutto ciò che chiunque vorrebbe, una dea della bellezza, una di quelle ragazze che ti fanno sognare.-dissi,ed era assolutamente vero. Era la perfezione in persona.
-Ma.. Kris è molto più semplice,meno appariscente. Forse è proprio quello che la rende speciale. Lei è diversa.-bisbigliai, come per paura che qualcun'altro oltre i ragazzi sentisse. Era strano rendersi conto di amare qualcuno..
-Prova a fare una lista di tutte le cose negative, di tutte i loro difetti.-propose Liam.
-A cosa mi servirebbe? -chiesi.
-Tu fallo.-insistette. 
-Kris è una gran rompicoglioni, è acida, è goffa, è sempre silenziosa e ama i libri. Ecco, i libri, sembra una di quelle ragazze che descrivono nei libri, nei fumetti. Quelle timide che amano in silenzio, quelle che non parlano per paura di disturbare, quelle che sognano ad occhi aperti, quelle che piangono nel bel mezzo della notte, quando nessuno le può sentire, quelle che si sentono sole anche quando intorno a loro ci sono milioni di persone, quelle che personalmente non capirò mai ma che mi attraggono in modo incredibile. E per la prima volta in vita mia, non parlo si bellezza fisica, ma di bellezza interiore. Mi piace il fatto che quando la provoco, lei mi risponde male, mi piace il fatto che si incazza quando la infastidisco mentre legge, mi piace il fatto che quando sorride abbassa lo sguardo, mi piace il fatto che quando le fai un complimento arrossisce, mi piace il fatto che quando è ansiosa o a disagio comincia a giocare con i capelli o a torcersi le mani, mi piace il fatto che non ha paura di dire le cose in faccia, mi piace il fatto che riesca ad attirare l'attenzione anche senza abiti appariscenti..mi piace.-
-Vorrei farti notare che io ti ho chiesto solo qualche difetto,mentre tu hai elecanto cose che credo siano solo pregi. Lei è una rompicoglioni,è vero,ma a te questo suo attegiamento piace.     
È acida ma a te non interessa,anzi,ti piace il modo in cui ti risponde. Comunque,passiamo a Jessica, dimmi un suo difetto.-
-Non è Kris.-


KRIS's POV

-Sai,un giorno dovrai parlarmi di quel Mark. Sono pur sempre la tua migliore amica..-disse Alex,forse un po' offesa visto che non le avevo detto nulla.
-Al,sai che io e te non abbiamo segreti. Ma lui fa parte del passato e non volevo raccontartelo,forse per non soffrire come ho sofferto allora. Ogni volta che penso al lui,le immagini di ciò che successe riaffiorano nella mia mente. I suoi occhi pieni di rabbia,la sua mano sulla mia guancia. Ha lasciato un segno indelebile..e no,non sul viso. Nel cuore. Non sono più stata la stessa da quella volta,ero freddo nei confronti di tutte le persone,anche di quelle che mi volevano bene. Non riuscivo ad essere a mio agio con i ragazzi,in tutti vedevo gli stessi occhi di Mark,la stessa ferocia.
Forse la faccio un po' tragica ma nessuno aveva mai osato picchiarmi,soprattutto nessuno che amavo.
Nascondere quel livido a scuola era stato praticamente impossibile,alcuni credevano che fosse stato Mark,altri addirittura che fosse stato Louis a picchiarmi.
La gente mi guardava e gli facevo pena,il livido era visibile anche se lo ricoprivo di fondotinta.
In più,ogni cosa in quella città mi ricordava lui. Quando mi sdraiavo sul letto,ricordavo la volta in cui lui dormì accanto a me,quella sera ero la ragazza più felice del mondo,stavo dormeno con il ragazzo che amavo,con il ragazzo perfetto. Che poi però,tanto perfetto non si è rivelato..
Per questo abbiamo cambiato città,per questo me ne sono voluta andare. Per dimenticare.
Io non voglio che tu creda che non mi fidi di te,sei la mia migliore amica e sei sempre la prima a sapere tutto. Era una cosa passata,una cosa che non voglio ricordare.
Mi dispiace non avertelo detto.-
-Eih Kris,tranquilla. Mi ha dato fastidio saperlo così all'improvisso ma non ti sto rimproverando nulla,sei la mia migliore amica e so che tra noi non ci sono segreti. Sappi però che per qualsiasi cosa,anche del passato,io sono qui.-. Mi sorrise e mi abbracciò,come solo una migliore amica sapeva fare.
-Grazie Alex,sei la migliore.-dissi.
-Ovvio,sono pur sempre Alex Edwards io.-disse,poco modesta la ragazza..Ma io la amavo anche così.
Passarono dieci minuti circa,nei quali io ed Alex chiacchierammo del più e del meno.
Ad un tratto,Niall spuntò alle spalle di Alex tutto sorridente e in qualche secondo lo raggiunsero anche tutti gli altri ragazzi.
Il mio sguardo si posizionò su Harry,in particolare sul suo viso. Avevo una strana espressione,non riuscivo proprio a decifrarla. Non che riuscissi a capire le altre,comunque. Harry era sempre misterioso,non mostrava mai le sue emozioni e cercava sempre di nasconderle,anche quando erano palesi.
-Che cos'avete fatto quando noi baldi giovani eravamo via?-chiese Louis,cercando di usare un linguaggio al di sopra del suo livello culturale.
-Chiacchierato.-rispondemmo all'unisono.
-Di cosa?-chiese Niall.
-Ragazzi,sono cose tra migliore amiche..-disse Alex sorridendo. 
-Peccato,volevamo impicciarci un po'.-disse Liam.
-Alex,possiamo parlarti?-chiese Louis. Che diavolo centrava lui con Alex? 
-Dimmi.-rispose lei,in tutta tranquillità.
-In privato..-sottolineò. Addirittura..?
-Oh..Vabbene.-disse,un po' titubante. Era confusa quanto me.
I ragazzi si allontanarono con Alex,tutti tranne Harry.
-Tu non vai?-chiesi.
-Non ho niente da dirle. E poi,preferisco rimanere con te.-. Ok,questo non doveva farlo. La sua dolce affermazione mi fece arrossire come un piccolo peperone.
-Allora,ti va di camminare un po'?-. Io annui sorridendo,cercando di sembrare il meno goffa possibile.
-Sai,ieri stavo pensando ad una cosa..-
-Umh,a cosa?-chiesi. Era strano passeggiare con lui per la città di Dublino.
-Mi piacerebbe uscire con te. Sai,mangiare qualcosa insieme,chiacchierare. Come farebbero due ragazzi che si piacciono,no?-. Oh,oh,oh. Avevo sentito bene? "Che si piacciono". Ok,stavo per morire,me lo sentivo.
-M-mi piacerebbe m-molto.-balbettai,cercando di rimanere tranquilla. Sarò sembrata così stupida ai suoi occhi..
-Perfetto. Questa sera?-
-Perfetto..-gli feci eco. Mi sentivo bene,ero felice. Mark era completamente scomparso dalla mia mente e al suo posto c'era solo il dolce viso di Harry e le sue tenere parole.

Passai l'intera giornata a scegliere cosa indossare,ero elettrizzata.
Alla fine optai per un vestito blu che mi arrivava fino al ginocchio. Tacchi, trucco, capelli ed ero pronta. 
Harry mi diede appuntamento nell'atrio e appena terminai di sistemarmi, mi diressi lì. Aveva fatto allestire un tavolo solo per noi due con candele, fiori..era tutto così magico.
Mi sedetti e aspettai con ansia che arrivasse ma..
lui non arrivò.
Le ore passavano ed io ero seduta lì a fissare un punto indefinito sul muro. Che cosa avevo fatto di male per essere trattata così? Che diritto aveva lui di comportarsi come se fossi superiore a me e a tutte le altre persone? Volevo piangere ma non potevo farlo lì. No. 
Spensi le candele e le spezzai, strappai le tovaglie del tavolo e feci a mille pezzi le rose. Con il pennarello prestatomi dal cameriere scrissi, in grande: "Vaffanculo". Chiesi gentilmente di lasciare così, di non pulire o sistemare nulla. Doveva vedere, doveva poter osservare con i suoi occhi la rabbia che c'era in me.
Salii in camera e mi chiusi in bagno, piangendo come non avevo mai fatto. Ero stanca di tutto quello, ero stufa. Non merita di essere trattata così,non lo meritavo.


HARRY's POV

Era ancora presto per prepararmi, così mi sdraiai sul letto e feci zapping con il telecomando alla ricerca di qualche programma interessante. In meno di un secondo la porta si spalancò e mi ritrovai tutti i ragazzi davanti con qualche snack e della birra. Chiacchierammo di un sacco di cose, sembrava che non ci vedevamo da anni. Passai una bella serata ma non era proprio quella che avevo organizzato.
-Harry, alla fine com'è andata co Kris?-chiese Louis. KRIS. CENA. MERDA.
In un attimo milioni di pensieri riempirono la mia mente, non potevo essermelo dimenticato, non potevo. Urlai qualcosa di incomprensibile e corsi fuori, dirigendomi verso l'atrio. Ovviamente lei non c'era, al suo posto era pieno di petali spezzati, tovaglie strappate e candele rotte. Mi avvicinai al tavolo e notai la dedica che mi aveva lasciato. Come ho potuto dimenticarla? Sapevo che non mi avrebbe mai perdonato, questo sarebbe stato troppo per chiunque. Preso dalla rabbia, scaraventai il tavolo chissà dove. Non potevo averla persa. Lei era mia, non poteva essersene andata. Mi sedetti a terra con le spalle al muro e la testa fra i capelli. Ero un coglione.
-Era bellissima.-disse una voce. Alzai lo sguardo e notai che era il cameriere.
-Ti ha aspettato per cinque ore.-continuò. 
-Stava piangendo?-chiesi. Non riuscivo a vederla piangere, lei piangeva solo quando le si faceva davvero male e io continuavo a fargliene.
-No. Probabilmente è corsa in camera per quello però, aveva gli occhi lucidi.-
-Me la sono fatta scappare..-sussurrai.
-Te la riprenderai.-disse dandomi una pacca sulla spalla e aiutandomi ad alzarmi. Salii svogliatamente nella mia stanza, trovando i ragazzi in silenzio. 
-L'appuntamento era questa sera, vero?-chiese Liam. 
-Si..-affermai.
-Ragazzi, vi dispiace tornare nelle vostre camere. Ho bisogno di una dormita.-dissi buttandomi a peso morto sul letto. La sognai. Come potevo non sognarla, d'altronde? Quelle come lei sono rare e speciali, così speciali da apparirti anche nei sogni. Aveva un bel caratterino, era tosta, differente da tutte le altre che avevo incontrato fino ad allora. Lei era Kristen Hams e di tipe come lei ce ne sono poche. Lei era la mia forza ma allo stesso tempo il mio punto debole. E tutto questo era così dannatamente incoerente. Eppure era realtà. 
Siamo così diversi presi singolarmente che possiamo essere giusti solo insieme, possiamo amarci..e io l'amerei come non ho amato nessuna. Io l'amerei perché è lei stessa che mi ha insegnato ad amare. Io l'amerei perché è tutto ciò che riesce a rendermi felice in questo schifo di mondo.





*Angolo Autrice*

Lo so,sono in ritardo ed è corto. Ma ho sempre tantissimi compiti da fare e non riesco mai a pubblicarlo. Però vi prometto che sabato pubblicherò il continuo che inoltre sarà molto avvincente.
Beh,come avrete letto,Harry e Kris hanno avuto un litigio e vi anticipo che Kris non lo perdonerà facilmente. Lui l'ha delusa e non è mai facile rimediare. Ma la domanda principale è,lo perdonerà? Secondo voi la nostra dolce Kris farà spazio nel suo cuore al tenero Harry o lo caccerà via,anche se questo significherà stare male.
Abbiamo scoperto,inoltre,un'altra parte del carattere di Harry.. la sua parte tenera,dolce. E quella parte è tutta per Kris. Ciò che dice ai ragazzi ci fa capire che lui la ama,anche se non se ne rende ancora del tutto conto. E poi,quando dice che il difetto di Jessica è che non è Kris? Aww,amo quella parte.
Beh,io vado a lavarmi i capelli e a farmi la piastra che domani devo fare colpo su un ragazzo ahahaahahahaha. Vi amo,buonanotte <3

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Capitolo 25
*** Alisten.. ***


Chapter 25.

                                             -Alisten..-



Mi svegliai,notando che mi ero addormentata in bagno. A forza di piangere,alla fine,il mio corpo aveva ceduto. Non ce la facevo più,ero davvero stanca di soffrire. Mi alzai e mi guardai allo specchio. Ero orribile. Forse la mia immagine mostrava ciò che avevo dentro,il dolore che provavo..
Mi sciacquai il viso,togliendo tutto il mascara che era colato, e mi asciugai. Non ero bellissima,ma almeno guardabile.
Aprii lentamente la porta del bagno,non avevo la forza di fare nulla in quel momento.
Alzai lo sguardo e vidi davanti a me i ragazzi e Alex. Ovviamente Harry non c'era,non aveva nemmeno le palle per venire a scusarsi.
-Che cosa ci fate qui?-chiesi, rivolto ai ragazzi.
-Dobbiamo parlare.-dissero all'unisono.  Mi sedetti ad un angoletto del letto e portai le ginocchia al seno, rannicchiandomi. 
No,io non avevo voglia di parlare,non avevo voglia di fare niente. E poi,sapevo di chi volevano parlarmi e non era certo la giornata giusta per affrontare l'argomento "Riccio bastardo".
-Sei dobbiamo parlare di Harry, quella è la porta.-li precedetti.
-Prima ci ascolti e poi noi ce ne andiamo.-disse Niall deciso.
-A lui piaci tant..-
-Se gli piacevo veramente non mi avrebbe lasciata lì da sola. Cinque ore cazzo, contavo ogni minuto, ogni secondo e lui non si faceva vivo.-urlai incazzata. Tendevo ad alzare la voce quando mi scaldavo,era uno dei miei tanti difetti.
-Noi non sapevamo che dovesse uscire te e siamo entrati in camera sua con snack e birra.-lo giustificò Louis. Non capiva che il suo comportamento non poteva essere giustificato.
-Louis, non serve a un cazzo. Non ci si dimentica di un appuntamento, a meno che non ti interessi. E a lui non interessava.-
-Kris..Harry è un coglione ok? Lo sappiamo tutti com'è fatto. Una volta si è perfino dimenticato di mettersi le mutande ed è venuto a scuola senza. Stiamo parlando di Harry Styles che ha una memoria pari a zero. Lui dimentica tutto, le cose importanti e le cazzate. È nel suo DNA.
Ha sbagliato e su questo sono assolutamente d'accordo con te ma te lo dico da amico,io non l'ho mai visto così preso da una ragazza. Kris tu sei speciale e lui se ne sta rendendo conto.-disse Niall. Non gli credevo. Forse per la rabbia, forse per la confusione che avevo in testa, forse perché ero stufa di essere presa per il culo e di illudermi.
-Niall, non mi interessa. Gli piaccio? Problema suo. Io non ci sto ad essere presa per il culo ancora, mi sono leggermente rotta il cazzo.-ringhiai.
-Ha ragione ragazzi, non ci si comporta così.-mi appoggiò Alex.
-Penso che tu sia la persona meno adatta per parlare di giusto comportamento.-disse Niall verso Alex. Già sapevo che sarebbe iniziata la terza guerra mondiale..
-Ti stai riscattando perché hai visto che mi baciavo con David?-chiese urlando.
-Non me ne frega un cazzo di te e di quel coglione. Non mi abbasserei mai a certi livelli. E comunque, per la cronaca, ti farà piacere sapere che Britney scopa davvero bene.-urlò alzandosi. Alex era rimasta scioccata da quell'affermazione. 
-Che cazzo hai fatto tu?-disse alzandosi anche lei e cercando di picchiarlo mentre le lacrime invadevano il suo viso.
-Me la sono scopata! Ma tanto a te che che cazzo te ne frega!-urlò ancora. 
-Io ti amo.-disse Alex con la voce straziata. Niall si bloccò immediatamente, fissandola negli occhi,ormai rossi e gonfi. 
-Tu..cosa?-chiese. 
-Ora basta,tutti fuori.-urlai,la mia migliore amica aveva bisogno di sfogarsi.
-Ma..-cercò di obiettare Niall.
-Non me ne frega un cazzo,nè di Harry nè di chi ti sei scopato,fuori!-eslcamai con tutta la voce che avevo. Riuscii a cacciarli via tutti,fortunatamente.
Mi voltai e vidi Alex sdraiata sul letto che riempiva il cuscino di lacrime. Io stavo malissimo ma per un momento credetti che lei stesse peggio. Sapere che il ragazzo che ami si è scopato una non è il massimo.
Mi avvicinai e mi sdraiai accanto a lei,accarezzandole i capelli.
-Calmati,vedrai che si aggiusterà tutto.-dissi. Un po' per me,un po' per lei.
Entrambe eravamo messe davvero male.. 
Avrei voluto aiutarla,ma non sapevo proprio come. Cos'avrei dovuto dirgli? Una notizia del genere ti spezza il cuore.
E neanche una migliore amica può aggiustarlo.
-Hanno fatto l'amore Kris..-disse, tra un singhiozzo e l'altro.
-No, hanno solo fatto sesso. Fare l'amore è un'altra cosa. Quello è solo divertimento, non c'era passione, non c'era legame, non c'era amore.-dissi. Continuai ad accarezzarle i capelli, si calmava sempre così. Alla fine ci addormentammo entrambe, prese dai mille problemi che ci affliggevano e dalla difficile giornata che ci aspettava.

Mi svegliai verso le tre,con un mal di testa incredibile. Dormire tanto non mi faceva bene..
Scesi dal letto e in quel momento si svegliò anche Alex. Mi voltai e le sorrisi. Lei ricambiò,anche se non era il sorriso che era solita fare,quello grande e pieno di gioia.
Ad un tratto mi venne un'idea e mi voltai di scatto verso la mia compagna di stanza.
-Alex,che ne dici di uscire? Un'uscita tra amiche,solo io e te. Senza problemi,senza ragazzi,senza niente. Solo noi.-chiesi,nella speranza che accettasse. Volevo che si distraesse,volevo farle tornare il sorriso almeno per qualche ora.
-Si,si può fare.-disse,accennando ad un sorriso.
Ci preparammo rapidamente e,con una scusa qualsiasi,liquidammo i professori.
-Shopping?-chiesi,non appena uscimmo dall'hotel.
-Assolutamente.-rispose.
Entrammo nel primo negozio che capitò,non ci interessava comprare capi di chissà quale marca,ci interessava solo divertirci.
-Kris,questo vestitino?-chiese Alex. Aveva in mano un vestito color rosso fuoco,lungo sino al ginocchio,con alcune paillettes sul corpetto.
-Meraviglioso.-dissi con gli occhi sognanti.
-E questa maglietta?- continuai,alzando una maglietta nera completamente strappata sulla schiena. Molto sensuale..
-Wow,me li fai morire tutti così.-disse facendomi l'occhiolino.
-Ma smettila..-
-Dico solo la verità,con quella maglietta saresti davvero molto sexy.-
-Perchè non li proviamo? Tu indossi il vestito,io la maglietta con dei jeans..che ne dici?-chiesi,prendendo tutti gli abiti ed entrando in camerino.
Ammetto che quella maglietta non era niente male,anzi,metteva in risalto le mie curve,senza sembrare però troppo volgare.
I jeans erano molto stretti,forse un po' troppo,ma mi fasciavano benissimo le gambe e le rendevano più snelle. Avrei sofferto un po',è vero,ma sarei sembrata più magra. In fondo il detto "Chi bella vuole apparire,un po' di pene deve soffrire" non ha tutti i torti..
Uscii dal camerino ed aprì leggermente la tenda di Alex,che si stava ancora cambiando.
-Chiudi!-urlò cercando di coprirsi.
Risi e richiusi la tendina,aspettando sul poof che quella stupida uscisse.
-Sei un incanto.-
-Mai quanto te.-rispose la mia amica. Esagerava sempre,non ero bella quanto diceva.
-Io direi che questi sono assolutamente da comprare.-
Annuì e li inserimmo nelle buste. Avevo la sensazione però che quelli non sarebbero stati gli unici vestiti che avremmo inserito..
-Oh mio dio,devo averla!-urlò Alex,fissando un vestito metà bianco e metà nero. La parte sopra era bianca,senza spalline, e sopra era stato cucito un velo di pizzo. La parte sotto,la gonna,era nera e particolarmente aderente lungo i fianchi. Alex aveva delle curve meravigliose,poteva permettersi un vestito del genere.
Lo indossò e le mie idee si confermarono,era perfetto per lei.
D'altronde,lei era tutta perfetta.
I suoi lunghi capelli scuri le ricadevano alla perfezione sull'esile corpo,dotato comunque di curve invidiabili. 
Il piccolo nasino che si adattava alla perfezione al suo viso un po' ovale,che diventava rosso come un peperone quando piangeva.
Le carnose labbra,sempre rosee,anche in pieno inverno. 
La pelle liscia e senza un'imperfezione. L'ho odiata a morte quando,nell'età adolescenziale,io mi sono riempita di brufoli e punti neri mentre lei era perfetta.
Infine,i suoi occhi. Marroni d'inverno,verdi d'estate.
Cambiavano al variare delle stagioni,a causa del sole. Restavano comunque meravigliosi in entrambi i casi.
Era la migliore,la migliore amica che si potesse avere. Riusciva a capirti,a comprenderti,anche quando credevi che nessun'altro ci sarebbe riuscito,lei era lì. Sempre pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno,soprattutto per quanto riguarda le amiche. Sempre pronta a dare un consiglio,un parere.. Sempre pronta a volerti bene,comunque vadano le cose. Resterà sempre la migliore,sempre.

-Alex,che ne dici di questi pantaloncini? Sai che io non li indosso spesso,ma credo che a te starebbero benissimo.-
-Io li amo quindi li proverò.-dissi. Li indossai e non erano male,con un paio di zeppe molto alte sarei potuta sembrare addirittura magra.
Li abbinai ad una maglietta a righe orizzontali nere e bianche,molto morbida. 
-Che ne dici?-chiesi uscendo dal camerino.
-Perfetta.-rispose.
Comprammo altri vestiti,fino a riempire tutte le buste che avevamo.
-Kris..-disse Alex abbassando lo sguardo. Che le era preso?
-Cosa c'è?-chiesi,leggermente preoccupata.
-Io ho fame.-disse sorridendo,alzando immediatamente lo sguardo.
-Mi hai fatto prendere un colpo!-esclamai,spingendola leggermente.
-E perchè? Non stavo mica piangendo..-
-Si ma la tua voce non prometteva nulla di buono.-. Sbuffò qualcosa di incomprensibile e corse nel primo Bar che trovò.
-Cosa prendi?-
-Un frappè cocco e nutella.-risposi entusiasta,era tantissimo che non lo mangiavo.
-Perfetto.-disse. Si avvicinò al bancone e aspettò che la signora la raggiunse.
-Salve,vorrei due frappè cocco e nutella e due coca cole,grazie.-disse,prendendo il portafoglio.
-No Al,pago io.-
-Non ci penso nemmeno,potrò offrirti qualcosa ogni tanto,no?- Sorrisi e mi sedetti ad uno dei tavoli.
-Adoro questo frappè.-disse Alex.
-Oh si,anche io.-
-Ti ricordi quel giorno in cui James Wazosky mi palpò il sedere e io gli rovesciai il tuo frappè in testa? Era cocco e nutella,proprio come questo. Ricordo ancora che me ne andai sorseggiando il mio frappè mentre tu eri arrabbiata perchè lo avevi pagato tantissimo,avendoci aggiunto un sacco di schifezze.-
-Non lo dimenticherò mai. Ammetto che la scena è stata esilarante ma sono ancora arrabbiata per quel frappè. Cavolo,era buonissimo!-
-Lo so,per questo non gli ho rovesciato il mio.-disse. Cominciammo entrambe a ridere,attirando l'attenzione di qualche signora nel Bar.
-Oppure quella volta in cui il mio drink finì sulla maglia di Jessica,era furiosa. Ti ricordi l'urlo stridulo che fece?-
-Assolutamente si,aveva un tono così elevato che avevo addirittura paura che rompesse tutti i vetri in quella stanza.-
Continuammo a ridere per altre situazioni passate e in poco tempo finimmo il frappè.
Prendemmo le nostre amate coca cole e uscimmo dal locale.
-Oii Kris,ma che ore sono?-
Guardai l'orologio e non nonchalance risposi.
-Le sette.-. Riflettei un momento e all'unisono urlammo.
-Le sette?! Cazzo è tardissimo.-
-Corri Alex.-urlai prendendola per mano. Sembravamo due idiote che correvano per strada e in fondo lo eravamo. Due idiote che si volevano un bene dell'anima,che si adoravano e che avrebbero voluto solo essere felici.
Arrivammo in hotel verso le sette e un quarto,non ci mettemmo molto.
-Wow,dovremmo farlo più spesso.-disse Alex ridendo. Annuì,cercando di riprendere fiato e quando alzai lo sguardo,li vidi. Il mio sorriso svanì in poco tempo.
Tutti e cinque i ragazzi che scendevano le scale come modelli,perchè dovevamo incontrare proprio loro? Insomma,non erano le uniche persone nell'hotel.
-Kris,scappia..Merda,ci hanno viste.-sussurrò Alex.
-Fai finta di niente.-dissi. Gli passammo accanto,Harry provò a fermare me e Niall provò a fermare Alex.
-Non toccarmi.-dissi strattonando il braccio per far si che mi lasciasse. Lo stesso fece Alex e insieme ci allontanammo,dirigendoci nella nostra stanza.
Grazie a Liam,Louis e Zayn,Harry e Niall non ci seguirono,furono loro a fermarli.
Entrammo nella stanza,dove si trovavano già Jessica e Britney.
-Ci hanno chiamato prima i professori,dobbiamo scendere per mangiare.-disse Jessica prendendo la borsa.
-Puoi dirgli che non abbiamo fame? Noi restiamo qui,tieni la chiave.-dissi consegnandogliela.
-Vabbene,ci vediamo dopo.-disse. Era particolarmente gentile,chissà perchè.
-Io direi di andare a dormire,tu?-disse Alex.
-Sono d'accordissimo con te.-risposi.
Indossammo il pigiama e ci infilammo sotto le calde coperte,sperando di addormentarci presto.
Mi ero divertita e avevo passato una bella giornata,senza pensare neanche per un secondo ad Harry. 
Speravo solo che il giorno seguente sarebbe stato bello come quello..




*Angolo Autrice*

Holaaa :)
Come va?
Scusate se il capitolo non è lungo ma non ho avuto molto tempo per scriverlo. Mi rifarò nei prossimi comunque,promesso.
Spero che questa giornata "Alisten" (?) vi sia piaciuta,ci voleva una bella giornata tra amiche.
Abbiamo scoperto che il tenero e dolce Niall si è scopato Britney,il che lo rende un po' meno tenero.
Riuscirà a farsi perdonare da Alex? in fondo lui la ama. E come?
Ed Harry? Troverà il modo per farsi perdonare da Kris?
Fatemi sapere quali sono le vostre idee <3
Vorrei ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito la storia,ad ogni capitolo noto recensioni di ragazze nuove,che non hanno mai recensito,e questo mi fa davvero molto piacere. Siete meravigliose quando mi dire che la storia è fantastica e mi fate un sacco di complimenti,quando scriverò il mio primo libro vi menzionerò una ad una,devo a voi la mia passione per la scrittura.
Grazie <3

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Capitolo 26
*** I love you ***


Chapter 26. 

                                            -I love you-


ALEX's POV

Mi svegliai leggermente rincoglionita, avevo un terribile mal di testa. Cercai di aprire la porta del bagno ma era chiusa a chiave, al suo interno urlarono un "Occupato!" e capii che era Kristen. 
Jessica e Britney erano già uscite per la loro corsa mattutina,dovevano rimanere in forma.
Spostai lo sguardo e vidi una lettera sul comodino con su scritto il mio nome. Ero davvero molto curiosa così mi avvicinai e la aprii, leggendone il contenuto.
-Cara Alex, io..
No, troppo formale.
Ciao Alex..
No, non va bene.
Eih..
Oh no. Beh, diciamo che non so nemmeno come iniziare una lettera d'amore e questo dimostra quanto io sia stupido. Sono stupido perché ho lasciato andare una delle ragazze più belle, più incredibili e meravigliose che io conosca. Sono stupido perché ho commesso così tanti errori che difficilmente mi perdonerai. Sono stupido perché ti ho sempre amata e non te l'ho mai detto prima. Sono stupido perché ti ho lasciata andare, senza rendermi conto che eri la cosa più bella che potesse capitarmi. Sono uno stupido perché ti ho fatto soffrire e tu non lo meriti. Sono uno stupido perché non ti ho baciato quando ne avevo la possibilità.  Sono uno stupido perché ti ho spinto nelle braccia di un altro. Sono uno stupido perché non ho colto l'attimo. Sono stupido perché ho un carattere di merda e non faccio niente per cambiare. Sono uno stupido perché mi sono lasciato trascinare. Sono uno stupido perché..non lo so neanche il perché ma so di essere stupido perché magari, se fossi stato diverso,adesso non starei qui a scriverti una lettera ma a baciare le tue morbide labbra, a toccare i tuoi splendidi capelli, ad ammirera i tuoi meravigliosi occhi e a morire per ogni tuo sorriso. Ti amo come non ho mai amato nessuno, ti amo perché mi viene così semplice farlo, ti amo perché non posso fare altrimenti. Ti amo. 
Se vuoi darmi una seconda occasione, ti prego, vieni nella mia stanza.. Ti amo."

Era una lettera meravigliosa, piena di amore e di passione. Dovevo fidarmi? Doveva dargli un'altra possibilità? Solo una persona poteva aiutarmi in quel momento: la mia migliore amica.
Bussai con violenza sulla porta del bagno e dopo poco Kris mi aprì.
-Che vuoi? Stavo pisciando.-disse infastidita. 
-Niall.-disse semplicemente. Si avvicinò a me ed entrambe si sedemmo sul letto.  Le feci leggere la lettera e quando terminò, mi sorrise.
-Che ci fai ancora qui?-chiese. Con una semplice domanda mi fece capire ciò che pensava, il suo parere su tutto ciò che stava accadendo. Ricambiai il sorriso e mi alzai, dandomi una leggera sistemata per essere almeno presentabile.
Non appena aprì la porta trovai a terra dei petali di rose sparsi ovunque per il corridoio. Sorrisi involontariamente e continuai a camminare fino alla stanza di Niall. 
Davanti alla porta,a terra,c'era un enorme cuore formato da petali di rose e al suo interno il mio nome,scritto anch'esso con i petali.
Entrai rapidamente nella stanza,quasi presa dall'euforia di trovarlo lì,magari accanto al letto con dei fiori in mano. Magari con giacca e cravatta ma anche con jeasn e felpa. Niall non aveva bisogno di vestirsi bene per essere bello,lui era perfetto comunque.
Girai lentamente la maniglia ed attraversai la soglia della porta,non trovandomelo davanti però. Un po' mi dispiacque,lo ammetto,avrei voluto che fosse lì.
Spostando lo sguardo per osservare meglio la stanza, trovai alcune foto che ci ritraevano insieme e vari post-it accanto.
"Bellissima";"Acida";"Dolce";"Rompicoglioni";"Timida";"Testarda";
"Lunatica";"Musona";"Profumata";"Permalosa"; "Comprensiva"; "Un po' isterica";"Sensibile";"Istintiva"; "Amabile";"Generosa"; "Attraente";"Modesta"; "Curiosa"; "Semplice";   "Insicura"; "Golosa"; "Pigra"..
Quello stupido biondo tinto aveva elencato tutti i miei pregi e i miei difetti. Le foto inoltre erano bellissime, ridevamo in tutte ed erano sorrisi veri. Una in particolare mi colpii..
Le nostre fronti si sfioravano ed eravamo molto vicini,io ridevo mordendomi le labbra mentre lui mi fissava sorridendo. Ma non fissava me,fissava il mio sorriso.
Quella foto sarebbe stata mia..
Continuando ad osservare le varie foto,notai che sul letto c'era un'altra lettera. Mi avvicinai e la presi con cautela. Una ventata di dolce profumo inebriò la mia mente,era proprio la lettera.

"Sei arrivata fin qui? Allora, forse, qualche possibilità ce l'ho ancora..
Le foto appese al muro sono tutte quelle che ci ritraggono insieme e ammetto che significano molto per me. Quel sorriso riesco ad averlo solo quando sto con te,  è un sorriso sincero, un sorriso che viene dal cuore. Inoltre vorrei parlarti dei miei occhi.. forse tu non l'hai notato ma brillano ogni volta che ti guardano. Ogni volta che poso lo sguardo su di te, contemplando la tua bellezza, i miei occhi si illuminano.  
Ora, per favore, ti chiedo di continuare e di dirigerti verso l'ascensore. "
Ripiegai la lettera e feci come mi aveva detto,ero molto emozionata. Tutto quel mistero,quella "caccia al tesoro" mi intrigava.
Trovai un biglietto accanto alle porte dell'ascensore con su scritto "Sei speciale".
Premetti il tasto ed aspettai che le porte si aprirono per entrare, notando un altro biglietto, "Amo solo te".
Sorrisi e guardai tutti i tasti, non sapendo quale premere. Trovai il numero 6 circondato da un cuore e capii che dovevo premere quello.
Le porte dell'ascensore si aprirono e rivelarono un corridoio lungo e buoi, illuminato solo da qualche candela che dava comunque un'atmosfera molto romantica. Camminai lungo quel corridoio, trovando poi una freccia formata da petali rosa. 
Trovai una porta con un cartello,"Aprimi". Feci come scritto e mi ritrovai davanti un terrazzo con un tavolo apparecchiato,contornato da petali rosa ricoperti di brillantini. Mi avvicinai e trovai una lettera sul tavolo. Avevo perso il conto per quante ne aveva scritte.
"Sei un essere speciale ed io..avrò cura di te. 
E ti giuro che mi prenderò cura di te, fosse anche l'ultima cosa che faccio. Mi prenderò cura di te come se fossi un fiore meraviglioso, di una pianta rara. Come se fossi l'unica ragazza al mondo. Mi prenderò cura di te perché sei la mia forza, la mia aria, la mia vita.
Mi prenderò cura di te come un padre si prende cura della sua piccola bambina appena nata,stringendoti fra le mie braccia.
Mi prenderò cura di te perchè ti amo e non ha senso fare del male a qualcuno che si ama.
Mi prenderò cura di te come se fossi la cosa più preziosa che ho e in fondo,è così.
Ti prego di proseguire il tuo cammino verso il balcone,ormai ti stai avvicinando sempre più alla fine di questa lunga caccia.
P.s So di essere così romantico da farti svenire ma non farlo vicino al balcone, ho bisogno di te."

Sorrisi mentre leggevo l'ultima parte della lettera. La posai delicatamente sul tavolo e mi avvicinai al balcone,affacciandomi leggermente. Lì sotto,c'erano una quantità infinita di rose che formavano la parola "Scusa",con un cuore alla fine. Al centro di quel cuore,c'era la persona più importante della mia vita. Avevo capito. Avevo capito tutto e sapevo che non avrei sofferto.
-Eih biondo,muovi il tuo bel culetto e sbrigati a salire. Non mi va di scendere quindi datti una mossa.-urlai. Lo sentii salire velocemente e quando arrivò, mi fiondai su di lui. Mi tenne per le coscie,per non farmi cadere,mentre io lo baciavo. Gli diedi qualche bacio a stampo, aumentando sempre più la durata, fino ad un vero e proprio bacio. Era diverso quel bacio perché, per la prima volta,  ero sicura di qualcosa. Ero sicura di amarlo, di volerlo, ogni momento di più. Solo grazie a situazioni del genere ti accorgi di quanto una persona sia importante e lui lo è. Non potrei vivere senza..anzi forse potrei, ma penso che in quel caso la mia vita farebbe schifo.
-Alex, ti amo.-disse Niall sorridendo.
-Niall, ti amo anche io.-risposi con lo stesso sorriso.
-Però Niall,io..-sussurrai.
-Cosa c'è?-chiese preoccupato.
-Io ho fame.-
-Mi hai fatto prendere un colpo..Ma tu hai sempre fame?-chiese ridendo.
-Probabile.-risposi io correndo verso il tavolo.
Ovviamente Niall non sapeva cucinare,quindi ordinò una bella pizza. Non era caldissima,ma comunque molto buona.
-Come fai a sapere che la mia pizza preferita è la diavola?-
-Io so tutto baby,ricordatelo..-disse lui con fare teatrale.
Ovviamente non fu una di quelle cene romantiche, come poteva esserlo? Io ero Alex Edwards e lui Niall Horan, non c'era niente di normale in noi.  
Mi portò al mare e lì ci divertimmo da morire, come se fossimo fidanzati, come se fossimo una cosa sola. Ci schizzavamo a vicenda, finchè lui non mi prese in braccio buttandomi in acqua. Risalii in superficie e lo trascinai con me, ci baciammo sott'acqua e fu magnifico. Tutta quella giornata fu magnifica, stavo bene ed ero felice. Felice per davvero.



*Angolo Autrice*

Scusate se il capitolo è abbastanza corto ma non avevo molte idee. Spero comunque che apprezziate il contenuto,è molto dolcioso :3
Che dire,Niall è riuscito finalmente a farsi perdonare e direi che lo ha fatto molto bene. Se un ragazzo mi facesse ciò che Niall ha fatto ad Alex,probabilmente lo sposerei ahahahahahahahahaha.
In questo capitolo Kristen ed Harry non sono citati,a parte Kris per una breve conversazione. Volevo incentrare tutto il capitolo su Alex,Niall e il fatto che hanno chiarito. I prossimi parleranno molto di Kristen ed Harry, in fondo anche loro hanno litigato.
Vi sono piaciute le lettere che Niall ha scritto per Alex?
La vostra parte preferita?
Fatemelo sapere con delle recensione.
Ci tenevo,in modo particolare,a ringraziare TUTTE le ragazze che recensiscono e che mi fanno i complimenti,vi giuro,non sarei niente senza di voi. Riuscite ad infondermi la voglia di scrivere,di esprimere la mia fantasia.. Grazie mille,davvero <3

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Capitolo 27
*** Soulmate.. ***


Chapter 27.

                                         -Soulmate..-


Alex chiuse la porta alle sue spalle e io sospirai,sperando che andasse tutto bene.
Non lo avevo detto ad Alex ma io sapevo già tutto,Zayn me ne aveva parlato. In realtà non ci avevo capito molto ma ero sicura che Niall sarebbe riuscita a sorprenderla.
Era un bravo ragazzo ma soprattutto amava Alex,il suo amore lo si poteva poteva percepire anche a km di distanza.
Gli occhi gli brillavano e non faceva altro che sorridere..sarebbe bellissimo se Harry riservasse un sorriso simile anche per me. Il suo sorriso era sempre bello,sia chiaro,ma credo che sarebbe stato migliore se solo fossi stata io,almeno una volta,la causa del suo sorriso.
Scossi la testa per scacciare questi strani pensieri e mi alzai dal letto per cambiarmi. Indossai un paio di jeans,una felpa nera e le converse. Per quanto riguarda i capelli,feci una bella coda alta e mi truccai poco,avevo un look molto semplice. Mi guardai per qualche secondo allo specchio e sospirai. Io volevo odiare Harry,lo volevo davvero. Ma non era il sentimento che provavo per lui..
Io lo amavo e anche se non era ciò che volevo,era così e basta. Io amavo ogni singola parte di lui e non potevo farci nulla.
Sospirai ancora una volta e uscii da quella stanza per dirigermi in quella dei ragazzi. Era passata un'oretta da quando Alex era uscita e magari loro avevano qualche novità.
Bussai veemente e dopo qualche secondo mi aprì Liam con un bel sorriso stampato in faccia,ci voleva proprio il suo sorriso in quel momento.
Ricambiai,sedendomi sul letto accanto a Zayn.
-Sapete qualcosa?-chiesi e i ragazzi capirono subito a chi mi riferissi.
-Niall ci ha mandato un messaggio circa mezz'ora fa e ancora non era arrivata da lui. Ormai è passata un'ora,penso che stiano mangiando già da un bel po'-disse Louis.
-La cena era composta da..?-chiesi,aspettando che qualcuno mi illuminasse. Sapendo che Niall non se la cavava molto bene in cucina c'erano solo tre opzioni: pizza,cibo congelato,sushi. Speravo vivamente che avesse scelto la pizza. Alex odiava il cibo congelato ma ancor più il sushi,le faceva senso.
-Ha ordinato la pizza.-disse Zayn.
-Menomale,se avesse scelto il sushi,conoscendo Alex,probabilmente gli avrebbe tirato il piatto in faccia.-
-Che amica delicata che hai eh..-disse Louis mentre nella stanza eccheggiò qualche risata.
-Già,molto.-concordai mentre mi univo in quelle risate. Ad un tratto il telefono di qualcuno suonò,e solo dopo qualche secondo capì che era il telefono di Liam. Sorrise nel leggere il nome sul display e io ebbi la strana sensazione che si trattasse di Alice,la sua ragazza.
Uscì dalla stanza per qualche minuto e quando rientrò,il suo sguardo era posato proprio su di me.
-Kris,questo pomeriggio vedrò Alice!-urlò saltandomi addosso,era così tenero.
-Che bello,ne sono felicissima.-dissi.
-Ricordati che devi farmela conoscere eh..-
-Assolutamente. Lascia il cellulare accesso così semmai ti chiamo.-
-Vabbene.-dissi accendendolo. Di solito lo tenevo spento,la batteria si consumava molto facilmente.
-Ragazzi,avete visto i miei pantalon..-. Mi voltai,vedendo Harry in tutto il suo splendore. I capelli erano tirati indietro grazie ad una bandana nera e il fisico era impeccabile. I tanti tatuaggi che ricoprivano il suo corpo mi distrassero per qualche secondo.
Alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi,verdi come gli smeraldi più brillanti. Mi voltai per non guardarlo ancora,sarei solo scoppiata a piangere.
-Sono nell'armadio.-rispose Louis. Lo sentii avvicinarsi alle mie spalle,era lì che era posizionato l'armadio con i suoi vestiti.
-Ragazzi..-iniziò Liam,un po' titubante.
-Stiamo facendo di tutto per far chiarire Alex e Niall,vorremmo fare lo stesso per voi.-continuò. Mi alzai di scatto,guardandolo negli occhi.
-Non c'è nessun voi,Liam. Sono sempre stata sola e me la sono cavata alla grande,le cose non cambieranno.-
Uscii da quella stanza,non volevo sentire altro.
Mentre scendevo le scale,incontrai il professore che mi consigliò di unirmi agli altri ragazzi della scuola per visitare la "Christ Church Cathedral".
Annuì,anche se non ero molto convinta. Non mi andava per niente,quel giorno,di visitare Dublino. Magari però,mi avrebbe fatto bene distrarmi un po'.
Mi feci prestare un quaderno e una penna da uno dei miei compagni di classe per prendere appunti e,con mia sorpresa,scoprire nuove cose non era male.
Quella meravigliosa cattetrale irlandese,risalente al 1172,è stata edificata sul sito di una vecchia chiesa vichinga. La cosa che mi colpì di più furono le sue dimensioni: 70 metri di lunghezza e 24,70 di altezza.
Da quanto ci disse il professore,lì si tenevano spesso concerti per l'atmosfera particolare che il luogo riusciva a suscitare.
Un'altra cosa che mi colpì,oltre la storia,fu una leggenda che circolava su quella cattedrale. Si credeva che ci fosse un'antica galleria che collegava la cripta alle attuali Four Courts,passando sotto il Liffey.
Secondo la leggenda,un soldato che nel Medio Evo assisteva a un funerale solenne nella Christ Church,preso dalla noia si addentrò nella galleria. Il sacrestano,ignaro,chiuse il solddato nella galleria e molti mesi dopo fu rinvenuto il suo corpo completamente rosicchiato,con la spada in mano. Attorno ad esso giacevano le carcasse di oltre duecento ratti che il soldato aveva ucciso.

-Da quando prendi appunti?-chiese Zayn,camminando accanto a me.
-Da ora.-risposi io.
-Ti interessi di cattedrali?-chiese.
-No,ma è un modo per distrarmi.-
-Perchè non stiamo un po' insieme,dopo?-azzardò.
-Vabbene,ma solo io e te,non voglio vedere Harry.-dissi. In realtà non era un impresa facile visto che il professore chiamò anche i ragazzi per visitare la cattedrale,compreso Harry. Camminava distrattamente a pochi metri da me,riuscivo ad intravere i suoi amati ricci.
-Solo io e te.-ripetè stringendomi a sè.
Tornammo in hotel e,come mi aveva promesso,Zayn passò tutto il resto del pomeriggio con me.
-Zayn,tu ci andrai al ballo di fine anno?-chiesi ad un tratto.
-Probabilmente si,volevo chiederlo a Leslie ma come sai sono molto timido,vorrei trovare le parole e il momento giusto.-
-Accetterà di sicuro. Non chiederglielo all'ultimo minuto però,una ragazza sceglie il vestito per il ballo di fine anno circa tre mesi prima. Tanto poi lo cambierà una ventina di volte e alla fine deciderà che il primo era il migliore.-
-Cercherò di chiederglielo il prima possibile.. E tu,con chi ci andrai?-chiese.
-Non so nemmeno se ci andrò a dirla tutta.-risposi.
-Oh si che ci verrai,altrimenti ti porterò con la forza.-rispose,facendomi sorridere.
-Magari troverò qualcuno così gentile da invitarmi,oppure costringerò Louis.-
-L'ultima mi sembra una giusta soluzione.-.
-Kris,dobbiamo parlare,anche se l'argomento non ti piacerà.-disse ad un tratto.
-No Zayn,non voglio,ti prego.-
-Ascoltami. Tu non puoi dimenticarlo,non puoi e basta. Quindi tanto vale dargli una seconda possibilità. Ammettilo,è inutile far finta di odiarsi,è inutile insultarlo quando vorresti semplicemente dirgli che lo ami. Tutto ciò che sta accadendo è inutile e tu lo sai.
Lui ti ama,anche se non te lo ha mai detto,anche se non lo ha mai ammesso,anche se cerca di mentire a se stesso,lui ti ama. Ti ama perchè sei l'unica cosa bella che gli sia mai capitata,Kris. Io conosco Harry,siamo molto amici e noi parliamo,sai? Parliamo molto.
Harry non ha mai avuto una vita facile. Ha scoperto di essere stato adottato all'età di 7 anni e nello stesso periodo ha scoperto anche come sono morti i suoi genitori. A 10 anni è stato picchiato a sangue da un gruppo di bulli e a 13 volevano rapirlo per chiedere un riscatto. Harry cominciò ad arrabbiarsi con il mondo intero,ad odiare tutti.
Poi cominciò a frequentare me,Liam e piano piano anche gli altri. Si aprì molto di più e la sua rabbia con il mondo diminuì.
Tu gli stai facendo dimenticare tutto questo,tutto il suo passato. E' felice con te,lo è davvero. Ti prego,non buttare tutto all'aria. Non ti dico di perdonarlo immediatamente,ma pensaci almeno.-
-Ti prometto che ci penserò ma sappi che non ti assicuro niente.-dissi abbracciandolo. Il suo discorso mi lasciò a bocca aperta comunque,non credevo che Harry avesse vissuto un'infazia come quella. Per un attimo avrei voluto alzarmi,cercarlo,e stringerlo forte tra le mie braccia ma reprimetti quell'istinto.
Zayn disse che doveva andare e mi lasciò sola in quella grande stanza.
Mi sdraiai delicatamente sul letto e cominciai a pensare.
Harry aveva davvero vissuto tutto quello? Ed io,ero davvero la cosa migliore che gli fosse capitata? 
Nella mia mente c'erano un enorme via vai di domande a cui non riuscivo a dare risposte. Volevo perdonarlo perchè lo amavo ma allo stesso tempo ero arrabbiata con lui,per tutto quello che mi aveva fatto.
Lo avrei perdonato,conoscendomi so che lo avrei fatto,ma non in quel momento. Non allora. Non ancora.

Cominciai a guardare la televisione e dopo qualche ora Liam entrò in camera mia,con un sorriso a trentadue denti.
-Kris,vieni giù,Alice arriverà a momenti!-rulò prendendomi per un braccio. Scendemmo rapidamente le scale e in poco tempo uscimmo fuori,aspettando qualche minuti. Vidi da lontano una grande testa riccia e quando vidi Liam illuminarsi,capì che era lei.
Si avvicinò e solo allora potei vederla per bene. Era bellissima.
Aveva dei lunghi capelli ricci e biondi,un corpicino esile esile,soprattutto se messo a confronto con i suoi folti capelli e dei meravigliosi occhi azzurri come il mare. Le labbra erano abbastanza carnose e il naso leggermente a punta. Salutò Liam con un lungo bacio appassionato e poi posò il suo sguardo su di me,sorridendo.
-Tu dovresti essere Kristen,giusto? Liam mi ha parlato moltissimo di te.-disse abbracciandomi. All'inizio la sua azione mi spiazzò ma dopo qualche secondo ricambiai,stringendola forte.
-Ne sono felice. Mi ha parlato molto anche di te,in realtà non la smetteva più.-dissi ridendo.
-Che ne dite di uno starbucks?-chiese Liam ad un tratto. Entrambe annuimmo e ci dirigemmo tutti al primo starbucks.
-Cosa prendete?-chiese il cameriere.
-Un frappuccino con caffè.-
-Uno Smoothies.-
-Caramel Apple Spice,grazie.-
-Allora,vi state divertendo qui a Dublino?-chiese Alice.
-Assolutamente,è una città meravigliosa. La cosa che mi colpisce di più sono soprattutto i lunghi prati che si estendono nella periferia della città,sono meravigliosi. Poi al centro invece,i monumenti sono bellissimi. E' davvero molto interessante scoprire la storia di una cattedrale o di una statua. Deve essere magnifico vivere qui..-
-Si,non è male. A me invece,piacerebbe vivere a Londra,è una città così viva,così grande. Dublino è molto più piccola rispetto a Londra. E poi è una citta abitata da gente così maleducata,gli inglesi sono molto più gentile e sociali. Magari un giorno verrò a vivere lì..-
-Magari con me.-aggiunse Liam,facendola arrossire un po'.
-Sarebbe bellissimo.-concordai io.
Continuammo a parlare delle due città senza mai stancarci,di quanto in realtà fossero differenti e di quanto fossero comunque molto belle.
Fu davvero bello chiaccchierare con lei,era teneressima e soprattutto era molto matura. La vedevo bene con Liam,avevano molte cose in comune ed era così dolce venderli insieme.
-Ragazzi io devo andare,ti aspetto a Londra eh-dissi abbracciandola. 
-Promesso.-rispose lei. Salutai anche Liam e tornai in hotel,in realtà non avevo nulla da fare ma volevo lasciarli soli.
Arrivata davanti alla porta della mia stanza,cercai le chiavi nella borsa per aprirla,volevo vedere se Alex era tornata..
-Eih.-disse una voce alle mie spalle,l'avrei riconosciuta tra mille. Ero completamente ubriaca di lui,della sua voce. Un po' roca,un po' graffiata. L'amavo quasi quanto amavo lui.
-Eih.-risposi. Ero fredda,molto.
-Come..stai?-chiese. Voleva saperlo davvero? 
No,non penso.
-Bene-mentii. -Tu?- Lo sentii avvicinarsi alle mie spalle,sentivo il suo respiro sul mio collo.
-Non è vero. Non stai bene. Nessuno dei due sta bene.-sospirò.
-Mi manchi. Mi manca sentire la tua voce,quella voce che riesce sempre a tranquillizzarmi e tu lo sai. Mi manca accarezzare i tuoi morbidi capelli e sentirne il profumo,mi manca poter assaporare le tue labbra. Mi manchi tu.-disse posando la fronte sulla mia spalla.
-Sai cos'è strano? Che anche tu mi manchi. Mi hai fatto star male,mi stai facendo del male tutt'ora eppure io continuo ad amarti. E mi manca tutto di te.. Ma non riusciremo mai ad essere felici Harry,lo capisci? Noi non possiamo,semplicemente perchè siamo troppo diversi. All'inizio pensavo fosse una cosa positiva ma evidentemente mi sbagliavo. Non sono il tipo di persona con cui ti puoi andare d'accordo,non sono la persona gius..-
-Non è vero. Se non eri la persona giusta per me io non penserei a te ventiquattro ore su ventiquattro. Non sono mai stato così male per una persona Kristen,credimi. Ti prego,voltati almeno..-
Sospirai profondamente e mi voltai. Il mio povero cuore non resistette e lo sentì esplodere quando i miei occhi si incrociarono ai suoi.
-Ti prego..-ripetette.
-Harry io..-
-Ricominciamo,ti prego,ricominciamo tutto da capo.-
-Possiamo provarci.-sussurrai. 
-Grazie.-. Mi abbracciò. Il suo profumo,la sua pelle,i suoi ricci che mi solleticavano il viso,le sue fossette..Dio,quanto lo amavo.
Rimanemmo così per un tempo che mi parve infinito,stavo così bene tra le sue braccia.
Lo odiavo e lo amavo,non ero ancora consapevole delle mie emozioni. Di una cosa ero certa però..io ero nata per stare con lui,per passare ogni attimo della mia vita con lui accanto. Eravamo nati per stare insieme.





*Angolo Autrice*

Eccomi <3
Scusate se ho aggiornato in ritardo ma internet non va e se non mi funziona non posso pubblicare. Prendetevela con il mio modem ahahahahahahha :3
Harry e Kristen hanno deciso di ricominciare,ce la faranno secondo voi?
Kris resterà comunque molto fredda,sappiatelo. Harry le ha fatto male e non è facile superare cose del genere.
Voi cosa ne pensate? 
Ora devo lasciarvi che devo assolutamente iniziare i compiti,al prossimo,aggiornerò presto,promesso <3

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Capitolo 28
*** Are you pregnant? ***


Chapter 28.

                                           
 
-Are you pregnant?-


Si allontanò da me e mi sorrise,aveva il sorriso più bello del mondo..
Girai la maniglia della porta ed entrai,ricambiando il sorriso prima di chiuderla.
Sospirai.. Dio solo sapeva quanto lo amavo.
Alzai lo sguardo e vidi Jessica seduta a terra che piangeva. All'inizio  pensai che le si fosse rotta un unghia o che una delle sue magliette preferite si fosse sporcata,di solito erano quelli i suoi problemi più  grandi.. Solo allora capii quanto il suo problema,in realtà,fosse grave.

-Quale unghia ti sei spezzata questa volta?-chiesi posando la borsa sul letto. Non ricevetti risposta,il che era strano dato che Jessica rispondeva sempre alle mie provocazioni. 
-Aspetta, non dirmi che si è rotta la piastra!-esclamai fingendo di disperarmi.
Ancora niente,continuava a starsene lì seduta con la testa tra le ginocchia,rannicchiata.
-Chi, tra tutti i tuoi ragazzi, ti ha morso la lingua?-chiesi sorridendo beffardamente. A quella domanda, tirò leggermente su la testa permettendomi di vedere i suoi occhi. Erano rossi, gonfi e neri a causa dei kg di mascara e di trucco che li ricoprivano. 
-Sono incinta-sussurrò. A quelle parole,il cellulare che avevo tra le mani cadde automaticamente a terra. 
-Se è uno scherzo, non è divertente.-dissi fissandola. Per la prima volta stavo avendo una conversazione pacifica con lei,se fosse stato uno scherzo l'avrei uccisa.
-Pensi che se lo fosse starei qui a piangere?-chiese. Aveva anche cominciato a singhiozzare,le sue parole erano spezzate da quei versi continui. 
-Sai chi è il padre?-chiesi tralasciando la sua domanda precedente, effettivamente aveva ragione. 
Una cosa in quel momento mi venne in mente. HARRY.
Non poteva averlo fatto,non poteva essere padre..
-Si..-annuì. 
-Non sa che sono incinta però.. In realtà, a parte te, non lo sa nessuno.-. Accennò ad un leggero sorriso,sembrava quasi dolce.
-Posso farti una domanda..?-chiesi mordendomi le labbra.
-Dimmi.-
-Harry non è il padre,vero?-
-Puoi stare tranquilla,non è lui.-. Feci un lungo sospiro di sollievo,era davvero confortante sapere che il ragazzo che amavo non aveva messo incinta una ragazza.
-Sei davvero sicura di esserlo? Insomma,spesso i test sbagliano.-dissi,cercando di rimanere positiva.
-Ne ho fatti due e sono entrambi positivi.-mi informò,scoppiando di nuovo a piangere.
-Senti..-cominciai.
-Ora devi calmarti,non devi essere così agitata. 
Facciamo una cosa,io vado a prendere un altro test in farmacia così lo fai e vediamo il risultato. Tu intanto ti lavi la faccia perché così sembri uno zombie e ti sdrai sul letto cercando di rilassarti.
Devi stare tranquilla,vedrai che andrà tutto bene..-dissi,avvicinandomi a lei e abbracciandola. 
Il mio gesto era abbastanza incoerente visto il rapporto che c'era tra me e Jessica ma cosa potevo fare? Se mi fosse successa una cosa del genere avrei voluto tutto l'amore e l'appoggio possibile.
Aveva solo diciotto anni,era ancora una ragazzina. A quell'età ci si diverte e si vogliono avere poche responsabilità,cosa che invece serve per crescere un figlio. 
La aiutai a sdraiarsi sul letto e corsi nella stanza dei ragazzi,non volevo girare da sola per Dublino alle nove di sera.
Entrai rapidamente nella loro stanza, trovandoli tutti beatamente sdraiati sui vari letti. 
-Louis, devi accompagnarmi in un posto.-dissi prendendolo per un braccio e tirandolo a me. 
-Sono in pigiama, scordatelo.- 
-Louis,quando siamo partiti per Parigi sei venuto in aeroporto con il pigiama ed ora non puoi uscire?-chiesi.
-Hai ragione,non va bene come scusa..-disse riflettendo.
-Ho i capelli disordinati,non posso uscire.-
-Posso accompagnarti io.-propose Harry. Mi voltai e lo vidi,si era cambiato dall'ultima volta che lo avevo visto ed era splendido. 
T-shirt verde smeraldo,quasi come i suoi occhi,jeans chiari e Air Force.
-Muoviti.-ordinai spingendolo per farlo uscire. 
-Dove andiamo?-chiese.
-Dobbiamo arrivare in farmacia.-
-Perchè? Stai male?-chiese poggiando una delle sue grandi mani sulla mia fronte.
-No,poi ti spiego.-dissi.
Aspettammo l'autobus per qualche minuto senza dire nulla.
-Sai dove dobbiamo scendere?-chiese Harry.
-Veramente no ma mi sembra di aver visto una farmacia da queste parti,non dovrebbe essere lontana.-
-Speriamo solo di non perderci..-.
Dopo una o due fermate,salì una signora un po' anziana,le rughe erano padrone del suo viso ma era comunque molto bella. 
Si sedette accanto a noi,sorridendoci.
-Dove andate,bei giovanotti?-ci chiese. Harry alzò gli occhi al cielo,era il solito maleducato.
Io ricambiai il sorriso e risposi.
-In farmacia..-
-Oh,capisco. Spero per voi che sia positivo..Quanti anni avete?-
-Veramente noi..-
-Abbiamo diciotto anni,anche noi speriamo che sia positivo. Non pensa che siamo troppo giovani?-chiesi.
-Ma..-tentò di controbattere Harry. Gli diedi un leggero calcio sulla gamba per farlo smettere,a quella signora le brillavano gli occhi nel sapere che aspettavamo un bambino anche se in realtà non era vero.
-Oh no,assolutamente. Ho avuto il mio primo figlio a sedici anni,in realtà non lo volevo ma è capitato ed è stata la cosa migliore del mondo. Tu lo volevi?-
-In realtà no,non era programmato. Però sono felice,credo che essere mamma sia una delle cose più belle,crescere un bambino all'interno del tuo corpo,siete un'unica cosa. Secondo la sua esperienza,è stato difficile essere madre?-
-All'inizio si. Odiavo alzarmi la notte,odiavo sentirlo piangere sempre,odiavo cullarlo fino a sentirmi le braccia cadere ma fidati,con il tempo capirai che sarai ripagata di tutto. Vederlo pronunciare la sua prima parolina,vederlo camminare e scoprire il mondo..-disse,perdendosi un po' nei suoi pensieri.
-Credo che dovremmo scendere..-disse Harry ad un tratto,guardando fuori dal finestrino del bus.
-Si,eccola lì.-dissi.
-Arrivederci signora,è stato un piacere.-continuai alzandomi e fermandomi davanti alle porte,in attessa che si aprissero.
-Il piacere è stato mio.-rispose cortese. Harry non la salutò,non capivo perchè avesse quel comportamento.
-Perché gli hai detto che eri incinta?-chiese.
-Era così felice che non me la sentivo di dirgli che in realtà non lo ero..-. Annuì. Non sembrava tanto convinto ma non mi importava..
-Salve,desiderate?-chiese il commesso.
-Un test di gravidanza,grazie.-dissi.
-Non è che sei incinta davvero? Ed io dov'ero? Perchè non me lo ricordo?-chiese con le mani tra i capelli mentre il commesso ridacchiava. Non gli diedi molto peso,gli avrei spiegato tutto in un secondo momento.
-Ecco a lei.-disse.
-Grazie,arrivederci.-
-Cosa?-continuò Harry sbarrando gli occhi,era disperato.
-Andiamo..-chiusi il discorso prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori.
-Ho capito..-disse fermandosi di colpo. Aspettai impaziente che mi informasse di cosa diavolo gli balenasse nella testa.
-Alex è incinta! Ho detto a Niall di usare precauzione!-urlò.
-Non è Alex,idiota.-dissi cominciando a camminare di nuovo.
-E allora chi è?-chiese,affiancandosi a me con non molta fatica.
-Non sono cazzi tuoi.-
-Come sei acida..-disse.
-E tu sei un gran rompicoglioni.-
-Tu sei bellissima.-
-E tu..-mi bloccai. Non me lo aspettavo.
-E io?-chiese sorridendo.
-Tu sei stupendo.-dissi abbassando lo sguardo,tremavo. Volevo ricominciare con lui,ricominciare tutto.
Cinse la mia vita con il suo braccio e mi baciò la fronte,era tenero il suo gesto.
-Sono felice,sai? Felice del rapporto che stiamo creando,di come stiamo ricominciando.-sussurrò.
-Anche io.-concordai.
Camminammo così fino all'hotel,abbracciati,stretti l'uno all'altro.
Sembravamo una di quelle coppiette innamorate,quelle che non riescono a stare lontane un attimo. Ma l'amore che c'era tra me ed Harry era diverso..Noi potevamo anche stare lontani,solo che non volevamo.

Salimmo le scale e in poco tempo mi ritrovai davanti alla porta della mia stanza.
-Grazie Harry..-dissi.
-Non c'è bisogno di ringraziarmi,ti accompagnerei anche in cima al mondo.-. Abbassai lo sguardo e sorrisi,era stranamente dolce.
-Io vado..-. Gli stampai delicatamente un bacio sulla guancia e chiusi la porta,non volevo che Harry vedesse Jessica in quello stato.
-Eccolo-annunciai.
-Vado in bagno allora..-disse prendendolo e chiudendosi nel bagno.
Non ricordo quanto ci stette ma l'ansia,in quei minuti,mi mangiò viva.
Continuavo a camminare avanti e indietro per tutta la stanza,mordendomi le unghie. Cos'avrei dovuto dirle se,anche quello,fosse stato positivo? Come avrei potuto aiutarla io,che non ero neanche una sua amica?
La porta si aprì lentamente e ne uscì una Jessica dallo sguardo basso,sentivo il mio cuore palpitare all'impazzata.
Alzò gli occhi verso di me ed annui,capii subito cosa voleva dire quel gesto. Il test era positivo.
Le lacrime presero il sopravvento sui suoi occhi e sul suo viso,non sapevo cosa fare.
Sospirai e mi avvicinai a lei,abbracciandola e massaggiandole la schiena per cercare di calmarla. Il suo respiro era irregolare,stava di nuovo singhiozzando.
La accompagnai sul letto e la feci sedere,dovevo farle una domanda molto importante.
-Jessica tu..-iniziai.
-Hai intenzione di abortire?-
-No,sono contro l'aborto. Qui dentro c'è mio figlio,colui che ha il mio stesso sangue,non posso ucciderlo.-. Accennò ad un sorriso e si toccò teneramente la pancia.
-Sono d'accordissimo con te. Inoltre,credo che dovresti andare da un ginecologo,per chiarire tutta la situazione.-
-Si,ci andrò non appena torneremo in Inghilterra.-mi rassicurò sapere che si sarebbe fatta aiutare da qualcuno.
-Lui lo sa?-chiesi ad un tratto.
-No,non ancora.-rispose.
-Dovrai dirglielo,lo sai questo?-
-Si ma non ora. Non riesco a rendermi conto che diventerò madre,sarò pessima..-
-E poi,come lo dirò ai miei?-chiese,prima che io controbattessi alla sua precedente affermazione.
-Senti,poteva capitare a chiunque,okay? I tuoi capiranno,non sei nè la prima nè l'ultima ragazza che rimane incinta a diciotto anni.
Guarda caso,sull'autobus ho conosciuto una signora che mi ha raccontato di aver avuto il suo primo figlio quando era molto giovane ma ciò non significa che non sia stata in grado di compiere il suo dovere.
Immagina invece quando imparerà a dire mamma, quando dovrai comprarle le prime scarpette da ballo o i primi scarpini da calcio, quando ti chiederà di uscire, quando vorrà truccarsi o fare palestra per migliorare gli addominali, quando tornerà a casa tardi la sera, quando ti dirà che ha trovato l'amore della sua vita, quando si lascerà e tu sarai lì a consolarlo o a darle dei buoni consigli. Quando diventerà maggiorenne e vorrà avere la macchina o il motorino, quando ti dirà che si sposa. Quando, come te, anche lui o lei avrà dei figli. Immagina tutto questo, immagina che splendida mamma potrai essere.-. Strinsi le sue mani nelle mie mentre continuavo il mio discorso,era affascinata dalle mie parole.
-Forse hai ragione.-disse sorridendo,sembrava quasi un sorriso vero.
-Sai,non pensavo fossi così. Magari tu non te ne rendi conto ma mi stai aiutando tantissimo,le tue parole mi stanno consolando e i tuoi gesti incantando. Ora capisco tutto..-
-Capisco perchè Harry ti ama.-concluse sorridendomi.
Harry mi amava? Oh,non esageriamo. Magari gli piacevo un pochino,ma amare era una parolona. In fondo,lui non amava nessuno,no?
-Harry non mi ama.-obiettai scuotendo la testa. 
-Penso che lui preferisca le ragazze indipendenti, quelle che non si innamorano del tutto e io non sono così.-continuai. Non credevo che potesse avere una vera relazione,una di quelle serie. Harry non era così..
-Questo è quello che pensavo anche io.-disse rapidamente.
-Io ed Harry ci siamo lasciati,in realtà è stato lui a lasciarmi con la scusa che provava qualcosa per un'altra ragazza e io sono sicura che sia tu.
Lui voleva delle ragazze indipendenti e facile,le ha avute. 
Ora è cambiato,com'è cambiato Niall. Lui non vuole più quel genere di ragazze,lui vuole quelle come te. Perchè quelle come te,i ragazzi,li fanno innamorare. Con i tuoi gesti semplici,mai esagerati,con l'ingenuità che emerge dai tuoi occhi.
Lui ti ama Kristen,te lo posso assicurare. Conosco Harry da quando ha messo piede in quella scuola,capisco quando è davvero interessato a qualcuno e quel qualcuno sei tu.-
Io? Mi ha sempre trattata come se fossi uno stupido giocattolo,anche se ammetto che in quell'ultimo periodo le cose stavano cambiando molto.
Lo vedevo molto più propenso a creare un rapporto con me,molto più coinvolto. Si comportava in modo dolce,pur essendo sempre il solito sbruffone. Era più interessato al mio modo di vedere,a come la pensavo e soprattutto cercava di non farmi arrabbiare come faceva prima.
Sorrisi e abbassai lo sguardo,magari era vero..
-Kristen,lo dirò a Britney?-mi chiese.
-È la tua migliore amica,deve saperlo. Ovviamente però la scelta è tua..-
-Pensi che continuerà ad essere mia amica pur sapendo che diventerò madre?-
-Ma certo,questo non cambierà la vostra amicizia. Siete molto simili e vi volete bene,semplicemente tu ora hai maggiori responsabilità di lei. Vedrai che capirà e che sarà felice per te.-. Speravo davvero che Britney non l'abbandonasse,aveva bisogno di qualcuno che le desse una mano e soprattutto di qualcuno di cui si fidava.
-Direi di andare a dormire..-annunciai prendendo il pigiama ed entrando in bagno. Mi cambiai,mi struccai ed uscii.
-Kristen,il tuo telefono ha suonato.-mi informò Jessica,già sdraiata sul letto.
-Oh,grazie.-risposi. Lo presi e lo sbloccai,avevo un nuovo messaggio.
"Eih bimba,com'è andato il test?". Secondo me,lui pensava realmente che fossi incinta.
"Ti ricordo che non sono incinta e che chi si fa i cavoli suoi campa cent'anni."
"Non voglio vivere un secolo se tu non ci sei,non vivrei neanche un giorno senza di te.". La dolcezza era il suo forte,soprattutto quel giorno.
"Come siamo dolci,hai mangiato il miele?"
"No,non che ricordi almeno. Comunque,il mio intento era quello di augurarti la buonanotte." Harry Styles mi stava augurando la buonanotte? Okay,c'era qualcosa di strano nell'aria..
"Buonanotte allora..". Risposi,ero abbastanza fredda e me ne ero resa conto solo dopo aver inviato il messaggio. Il problema era che non volevo esserlo.
"Esci dalla tua camera,ora". Ed ecco l'Harry di sempre..
"Non darmi ordini.."
"Per favore". Per favore?! Non ci credevo..
Mi alzai rapidamente ed aprii la porta,Jessica era voltata dalla parte opposta e non poteva vedere. La richiusi e alzai lo sguardo,trovando Harry davanti a me che sorrideva.
-Buonanotte bimba.-disse. Sorrisi e gli stampai un lungo bacio sulla guancia.
-Buonanotte..-
-Buonanotte.-rispose lui,dandomi un bacio sulla guancia.
-Buonanotte.-dissi io,stringendo le mie braccia intorno al suo collo.
-Buonanotte.-sussurrò,avvicinando le sue labbra alle mie.
-Posso?-chiese. Quella domanda innescò in me un miscuglio di emozioni e ricordi. Me lo chiese anche la prima volta che doveva baciarmi,con così tanta dolcezza e passione. Con la voglia di chi aspetta,di chi desidera ardemente.
-Assolutamente si.-dissi,piegando la testa di lato per permettergli di assaporare meglio le mie labbra.
La sua lingua attraversò ogni centimetro della mia bocca in modo delicato,teneramente. Sorrisi quando mi morse il labbro inferiore,mi piaceva quando lo faceva.
Ci fermammo per qualche secondo,il tempo di tornare alla realtà.
-Buonanotte.-dissi,aprendo la porta.
-Buonanotte.-. Sorrise. Ricambiai ed entrai dentro,salutandolo con la mano mentre lo vedevo percorrere il corridoio.
Era tutto così meraviglioso se c'era lui,riusciva a rendere tutto più bello.
Mi fiondai sul letto e mi addormentai,pensando ancora al sapore del suo bacio e a quel suo bellissimo sorriso.




*Angolo Autrice*

Eccomii :3
So che mi odiate per il tremendo ritardo,cercherò di aggiornare più spesso <3
Purtroppo la scuola non mi permette di avere molto tempo libero,quindi non posso scrivere tanto.
Che dire,scopriamo una cosa molto..WOW. Jessica avrà un bambino.
Che risvolti avrà la storia secondo voi? E soprattutto,Jessica e Kristen diventeranno amiche oppure no?
Fatemi sapere un po' le vostre opinioni,mi fa piacere sapere cosa ne pensate.
Grazie mille per le recensioni,davvero <3

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Capitolo 29
*** Harry,stop it please. ***


Chapter 29.

                                                                     -Harry, stop it please.-




Harry.
Era il mio ultimo pensiero prima di andare a dormire e il primo non appena mi svegliavo. 
-Buongiorno.-mi salutò Jessica sorridendo.
-Buongiorno a te.-ricambiai.
-Mi sono persa qualcosa?-chiese Alex passando lo sguardo da me a Jessica,ininterrottamente.
-Siamo solo gentili,niente di più.-
-Esatto,niente di più.-le feci eco sorridendo. Corsi in bagno e mi feci una bella doccia fredda per svegliarmi meglio e mi vestii. Legai i capelli in uno chignon disordinato,erano un po' umidi ma non mi importava,fuori era una bella giornata e si sarebbero asciugati.
Uscii dal bagno e indossai le converse bianche,che si abbinavano alla perfezione con la mia tuta grigiastra.
-Io comincio ad avviarmi,sbrigatevi.-disse Jessica uscendo.
-Vabbene,a dopo.-
Finii di prepararmi ed aprii la porta,trovandomi davanti una massa di folti ricci,ricci che io tanto amavo aggiungerei.
-Hey..-mi salutò Harry sorridendo.
-Buongiorno.-dissi io.
-Non è ancora un buongiorno.-rispose,baciandomi con dolcezza subito dopo. Non era un bacio esagerato,anzi,era tenero.
-Ora lo è.-disse non appena si staccò da me. Sorrisi abbassando lo sguardo,amavo ogni suo piccolo gesto. Magari era insignificante o stupido,ma per me era tutto. Riuscivo a cogliere ogni attimo,ogni gesto,ogni piccola cosa. E per me,era grande.
Raggiungemmo i professori e passammo l'intera mattinata a girare per la città e tra tutto ciò che visitammo,quello che mi colpì maggiormente fu l'incantevole Garden Of Remembrance. Venne inaugurato nel 1966 in memoria di tutte le persone che sacrificarono la propria vita in nome della libertà irlandese e fu, quindi, volutamente pensato come luogo di ricordo e riflessione. 
Mentre passeggiavo in quel luogo,avevo uno strano senso di pace e tranquillità,mi piaceva sfiorare i monumenti e pensare a quante persone prima di me avessero fatto il mio stesso gesto. Alzando lo sguardo vidi una statua e grazie alle parole del professore capii che era basata su una leggenda irlandese, la leggenda dei Figli di Lir. Presa dalla curiosità, chiese al professore di parlarcene e lui acconsentì. 
-Un tempo, in Irlanda,incontrando un cigno avresti detto: 
“Benedizioni a te, cigno bianco, per i figli di Lir”. Sicuramente vi chiederete chi sono i Figli di Lir, visto che questa frase da il titolo alla leggenda. Lir era uno dei re Tuatha De Danaan ed aveva ben quattro figli, quattro bellissimi bambini, tre maschi e una femmina. I figli di Lir erano amati da tutti, tutti eccetto Aoifen, la loro matrigna. 
Narra la leggenda che un giorno, mentre i tre figli di Lir stavano facendo il bagno, Aoife li toccò con una bacchetta magica e li trasformò in quattro cigni bianchi. Aoife disse ai quei quattro bambini, ormai divenuti cigni, che sarebbero rimasti tali per nocevento anni finchè non avessero udito il suono di una campana e finché un principe del nord non avesse sposato una principessa del sud.
I figli del Lir comunque, pur essendo dei cigni, non avevano ancora perso l'uso della parola umana e il padre, disperato, si recò in riva al lago e li implorò di tornare a casa con lui ma uno dei figli disse "Che la buona fortuna possa essere sempre con te, padre. Non possiamo seguirti, non possiamo tornare a casa con te perché il nostro cuore è il cuore di un cigno selvatico e siamo costretti dalla nostra nuova natura a volare al tramonto del sole, a sentire l’acqua che si muove sotto di noi, dobbiamo seguire i richiami malinconici della notte. Sono rimaste solo le voci dei bambini che un tempo conoscevi. Tutto ciò che ci rimane della nostra vita di umani è nelle canzoni che ci hai insegnato, abbiamo solo quelle canzoni che ci legano alla vita umana, e le corone d’oro che alla luce del fuoco diventano rosse, ma l’alba è più rossa e infuocata di esse".
Passarono novecento anni e l’Irlanda nel frattempo si era convertita al cristianesimo. Le campane della chiesa di St. Kernoc suonarono e sentirono inoltre che una principessa del Munster aveva sposato un principe del Connacht e così l’incantesimo gettato su di loro da Aoife si ruppe.I figli di Lir tornarono umani, ma non appena la pelle di cigno tornò ad essere pelle umana, il potere dell’incantesimo di fermare il tempo terminò e i figli di Lir sentirono il peso di tutti i novecento anni trascorsi, diventando così vecchi e subito dopo polvere.-
Ero coinvolta in quella storia come se stesse capitando a me, come se l'avessi vissuta io in prima persona. Amo le leggende, le cose sovrannaturali, tutto ciò che è più astratto che concreto. Gli altri sembravano fregarsene ma a me interessava davvero molto e così mi avvicinai al professore, chiacchierando e discutendo proprio su quest'argomento. Verso le cinque tornammo in hotel e visto che avevamo la serata libera, i professori ci diedero la possibilità di divertirci per i pub fino all'una di notte. Io non amavo ubriacarmi nei pub quindi preferii restarmene in hotel.
Jessica si era addormentata e io ne approfittai per cercare Alex,era da molto che non la vedevo.
Scesi lentamente le scale,gustandomi il leggero scricchiolio che il mio peso provocava al contatto con esse. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo che parlava alla reception. Lui non era un ragazzo qualsiasi..
Corsi giù cercando di non farmi vedere ma la fortuna non fu dalla mia parte.
-Eccoti qui.-ghignò circondandomi i fianchi.
-Vattene.-ringhiai.
-Fate sapere ai professori che l'alunna Kristen Hams è fuori in uno dei pub e che rientrerà un po' tardi.-
-Signorina,è sicura di volerlo seguire?-chiese la ragazza.
Cercai di rispondere ma la mano di Mark mi tappò la bocca.
-Certo,non le sembro un tipo affidabile,forse?-. Il suo tono non era amichevole,per niente. Anzi,metteva piuttosto paura.
-No,assolutamente. Mi scusi per aver dubitato di lei.-
-Bene..-
Mi trascinò fuori dall'hotel con una forza inaudita.
-Lasciami!-urlai non appena la sua mano me lo permise.
-Sei mia,dovresti saperlo.-disse con nonchalance.
-Non è vero.-ringhiai. Ero di una persona si,ma non era lui.
-Ti sbagli,lei è solo mia.-. La sua voce. In quel momento avvertii subito una strana sensazione,all'improvviso sapevo che tutto sarebbe andato bene, che sarei stata bene. Quei lontani occhi verdi che mi osservavano mi fecero capire di essere sua,mi fece capire che ero al sicuro,che mi avrebbe protetto.
-Ecco chi mi mancava,la guardia del corpo.-disse scocciato.
-Ho detto che devi lasciarla andare.-ribadì Harry. Sembrava tranquillo ma la sua voce lo tradiva,era tesa,piena di paura.
Aveva forse paura di perdermi? Paura di perdere me?
-No.-rispose Mark in tutta tranquillità. Mi diede una spinta e mi fece cadere a terra.
-Non azzardarti.-. Avanzò velocemente e gli diede una spinta per allonatanarlo da me.
-Che cazzo hai fatto?!-urlò Mark,non rendendosi conto del gesto di Harry.
Cominciarono a spingersi,a urlarsi contro,a picchiarsi.
La mia vista era leggermente sfocata,cadendo avevo battuto la testa.
All'inizio Mark era in vantaggio,stava distruggendo il meraviglioso di colui che amavo. Mi alzai,barcollando un po' e gli andai incontro. Dovevo fare qualcosa,quello era il mio ragazzo.
Cominciai a prendere a cazzotti la schiena di Mark,ovviamente fu inutile. La mia forza non era nemmeno un quarto della sua.
Si alzò e mi diede uno schiaffo sul volto. Non fu paragonabile a quello che mi diede quasi un anno fa ma fece comunque male.
Caddi di nuovo a terra,scoppiando a piangere. Ero impotente verso di lui.
-Impara a stare al tuo posto.-
-Non darle ordini.-sussurrò Harry alzandosi. La sua forza sembrava essersi moltiplicata,lo prese per il colletto e lo fece sbattere al muro,cominciando a picchiarlo.
-Harry,basta..-sussurrai singhiozzando. Lo stava uccidendo..
-Harry,smettila.-. Alzai un po' il tono ma niente,lui non voleva saperne nulla. Continuava a prenderlo a pugni urlando di lasciarmi stare.
-Harry,ti prego!-urlai singhiozzando.
In quel momento Harry si fermò.
-Lo ucciderai..-continuai. Mi avvicinai a lui,lo allontanai da Mark che cadde inevitabilmente a terra e lo abbracciai.
-Grazie.-. Lui non rispose,si limitò solo a stringermi più forte.
-Kris,rientriamo in hotel? Comincia a fare freddo..-disse dopo qualche minuto.
-Si..-annuì. Mi voltai e vidi Mark sdriato a terra sopra una pozza di sangue. Il suo viso era quasi irriconoscibile e gli colava sangue dappertutto.
-Aspetta..-aggiunsi poi. Presi il cellulare dalla tasca destra del suo giaccone e chiamai l'ambulanza,almeno lo avrebbero tenuto d'occhio lì. Non potevo lasciarlo in quel vicolo buio tutto ricoperto di sangue..


NIALL's POV

Stavo passeggiando per il corridoio ma la mia mente era da tutt'altra parte. Alex Edwards. Si, non facevo che pensare a lei.. Le giornate erano migliori se c'era lei che con la sua bellezza e la sua semplicità me le illuminavano.
Non mi sembrava vero,si era sistemato tutto,tutto era come volevo.
Non mi ero mai sentito così felice,sapevo che tutto sarebbe andato bene perchè c'eravamo noi,io e lei. Cosa sarebbe potuto andare storto? Eravamo uniti,ci amavamo,niente ci avrebbe fermato.
Ero immerso nei miei pensieri,quando qualcosa mi interruppe..o meglio,qualcuno.
-Che cazzo fai con la mia ragazza?-urlò,dandomi una spinta e sbattendomi al muro.
-Non è e non sarà mai la tua ragazza.-ringhiai a denti stretti. Lei non era sua,era solo mia. Mia,mia e basta.
-No,hai ragione. Ma stava per diventarlo e se ancora non lo è,è solo colpa tua! Avevo un piano perfetto,stava filando tutto liscio e tu l'hai fatto saltare. Me la pagherai.-
-E che vuoi farmi,sentiamo..-chiesi con tono di sfida. Mossa azzardata Horan..
Ricevetti un bel pugno nello stomaco che mi fece stramazzare a terra,forse sarebbe stato meglio stare zitto. Cercai di alzarmi ma mi rifilò un altro pugno,questa volta in pieno volto. Il dolore era atroce ma non mi sarei fatto pestare inutilmente.
Mi alzai e mi avventai su di lui,dandogli una ginocchiata nello stomaco. Ci stavamo andando giù pesante..
Ad un tratto un suo pugno mi colpì il volto,questa volta con una potenza maggiore. Caddi a terra e sbattei la testa contro il muro,perdendo conoscenza per qualche secondo. 
Quando rinvenni,il mio corpo sembrava essersi abituato ad essere pestato. Non sentivo più nulla,nessun calcio,nessun pugno,non sentivo niente di niente. Aspettai che terminasse di picchiarmi per chiamare aiuto ma i minuti sembravano non passare mai.
Quando se ne andò,cercai di urlare per chiedere aiuto ma non ci riuscii. Ragionai qualche istante e una piccola lampadina si accese sulla mia testa. Estrassi il telefono dalle mie tasche,con molta fatica a dir la verità, e composi il numero di Harry. Lui mi avrebbe aiutato,ne ero sicuro.
"Eih biondo,che vuoi?
Harry,vieni subito giù nel corridoio,ti prego.
Arrivo."-disse,senza chiedere spiegazioni. Ecco cosa mi piaceva di lui,non pretendeva spiegazioni,veniva e basta.
Arrivò dopo qualche minuto,era affannato,probabilmente aveva corso per raggiungermi. Con lui c'era anche Kristen e la mia ipotesi precendente venne eliminata,non era affannato per aver corso..
-Che cazzo hai combinato?-urlò,aiutandomi ad alzarmi.
-Lascia stare..-
-Non lascio stare proprio un cazzo,ora tu mi dici chi ti ha ridotto così e io gli spacco la testa.-
-Credo che tu di teste ne abbia già spaccate abbastanza.-intervenne Kristen. Non capii a cosa si riferisse e corrugai le sopracciglia,gesto che lei colse immediatamente.
-Sai,è una storia un po' lunga..-continuò.
-Ho picchiato un ragazzo,niente di grave.-disse Harry.
-Ce le ha anche prese ma vabbè.-sottolineò Kris,beccandosi un'occhiataccia da Harry. Erano così belli insieme quei due,quasi quanto me ed Alex.
-Io direi di andare nella nostra stanza,dobbiamo curare queste ferite.-mi consigliò lei.
-E non solo le mie.-dissi io mentre Harry alzava gli occhi al cielo.
-Sarà bello farsi curare da te.-disse lui rivolgendosi a Kristen.
Giusto..Alex mi avrebbe curato!
In fondo allora,ci sarebbe stata una cosa positiva in questa giornata tanto nera..in fondo,lei era e sarà sempre l'unica cosa positiva in questa vita nera e buia.



*Angolo Autrice*

Macciao <3
Allora,come state?
Scusate se il capitolo è un po' corto,chiedo perdono. Prometto che aggionerò molto prima,visto che questo non è molto lungo.
Anyway,spero comunque che vi piaccia.
Harry e Mark si sono picchiati,tadatadaaaaan.
Niall e David si sono picchiati,tadatadaaaaaan.
Ho fatto un casino in questo capitolo,lo so :')
Che dite,Mark e David si rifaranno vivi?
Vi dico subito che non mancano tantissimi capitoli alla fine della storia,ci stiamo lentamente avvicinando al lieto fine.. o forse no? Ehehehehehehe.
Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE per le recensioni,siete meravigliose,vi amo tantissimo,sappiatelo.
Inoltre vorrei ringraziare tutte le ragazze che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite. Ogni volta che vado a vedere quante siete aumentate,io vi giuro che vi sposo tutte ahahahahahahahhaha <3
Vi auguro una buonanotte piccoline,ve se ama.

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Capitolo 30
*** Caveman ***


Chapter 30.

                                                        -Caveman.-




Io,Niall e Harry ci dirigemmo nella nostra stanza per disinfettare quelle ferite,non erano messi molto bene.
Bussai insistentemente quando un Alex assonata mi si presentò davanti,sbadigliando. Il sonno svanì nel vedere il suo ragazzo pieno di lividi e graffi.
-Amore,che cazzo hai fatto? Non dirmi che vi siete picchiati!-urlò non appena il suo sguardo si posò su Harry.
-No,tranquilla.-risposi io. Niall si sdraiò delicatamente sul letto di Alex e lei corse ad abbracciarlo,erano così teneri.
-Dimmi che non è stato lui..-disse. Tutti sapevamo a chi si riferisse ma nessuno battè ciglio.
-Cazzo,ditemi chi è stato!-sbraitò. Era suo solito urlare quando era arrabbiata,una cosa che avevamo in comune.
-Si..-bisbigliò Niall.
-È tutta colpa mia.-disse con le mani fra i capelli.
-Mi dispiace così tanto..-continuò poi,si sentiva terribilmente in colpa.
-No, non è vero. Tu non centri nulla.-replicò.
-Si invece. Ho detto a David che non lo amavo, lui mi aveva detto di aver capito, sembrava così sincero. Guarda cosa ti ha fatto..-disse accarezzandogli le ferite. 
-Eih cucciola, non è colpa tua. Non devi assolutamente pensare che lo sia. Gli hai detto che non lo amavi e io sono felicissimo perché così possono stare con te senza nessuno che rompa le palle, potrai finalmente essere mia-. 
Niall la baciò e visto che non avevano intenzione di smettere, mi alzai per uscire dalla stanza. Harry fece lo stesso e ci ritrovammo entrambi fuori senza sapere cosa fare.
-Allora, come stai?-azzardò lui.
-Ti interessa davvero?-chiesi ridendo. Era una delle classsiche domande che si fanno per educazione, a volte alla gente non interessa realmente come stai, è solo la stupida routine di una conversazione.
-Certo che mi interessa.-rispose. 
-Sto una merda..tu?-
-Anche io..Tu come mai stai una merda?-
-Niente va nel verso giusto in quest'ultimo periodo..tu?-
-Più o meno lo stesso.. In realtà nella mia vita non è mai andato nulla nel verso giusto e l'unica cosa, o meglio, l'unica persona che poteva cambiare la situazione non mi ama.-. Anche se indirettamente,tutto quel discorso era riferito a me.
-Le persone non se ne vanno se non le lasci andar via..-sussurrai. Non lo avevo ancora perdonato ed ero molto arrabbiata con lui,il suo comportamento a volte mi infastidiva e non poco.
-Tutti sbagliano e io l'ho lasciata andar via. Però ti giuro che me l'andrò a riprendere. Io pensavo fosse una delle classiche persone, quelle che ho sempre incontrato a scuola, per strada..invece non è così. È una persona così rara, unica probabilmente. Non ne troverò mai un'altra che sappia sopportarmi e amarmi come fa lei.-concluse sospirando.
-E chi ti dice che devi trovarne un'altra? E poi, non volevi andartela a riprendere?-chiesi.
-Pensi che lei verrà con me?-chiese alzando lo sguardo e illuminandomi con quei suoi occhioni verdi.
-Io credo proprio di si.-risposi sorridendo.
-Kristen,io..-
-Che state facendo voi due qui, soli soletti?!-urlò la professoressa vedendoci. Tempismo perfetto direi..
-Stavamo solo parlando ed era una conversazione molto importante quindi la prego di lasciarci soli.-disse Harry leggermente irritato.
-Oh, suvvia signorino Styles, lei vuole restare solo con la signorina Hams per un semplice motivo e io so qual è. Mi dispiace rovinarle i piani ma pretendo che filiate entrambi nelle rispettive camere.-
-Pensa davvero che io andrò in camera mia solo perché lo dice lei?-
-No, è per questo che vi accompagnerò io.-disse sorridendo soddisfatta. Arrivammo davanti alla porta della nostra stanza quando mi ricordai che, al suo interno, c'erano Niall e Alex. Non osavo immaginare fino a che punto si erano spinti e se la prof li avrebbe visti, sarebbe stata la fine.
-Ehm..-balbettai.
-Non può entrare.-dissi ad un tratto.
-E per quale motivo,di grazia?-. Perchè parlava in modo così garbato e cortese? Non capivo una sola parola di quello che diceva.
-Lei non è Grazia,è Kristen.-rispose Harry. Che razza di idiota..
-Oh signorino Styles,quando ha perso anche il suo ultimo neurone?-. 1 a 0 per la prof.
-Ho perso la chiave.-intervenni io prima che Harry se ne uscisse con un'altra delle sue meravigliose risposte.
-Apriranno le ragazze.-disse cercando di bussare.
-Eh no.-la bloccai io.
-Loro stanno dormendo, non può entrare.-continuai.
-Si sveglieranno.-disse, era più testarda di me.
-Ma prof, domani abbiamo una visita guidata, le ragazze hanno bisogno di riposare o non saranno attente-replicai ancora una volta. 
-Entro, controllo ed esco. Se si sveglieranno si rimetteranno a dormire-continuò. Avevo esaurito le scuse così cercai Harry con lo sguardo, sperando che mi desse una mano alla svelta.
-Prof è tardi. Sa come sono le ragazze quando dormono, no? E sa anche come sono isteriche se non dormono. Se le sveglia l'indomani avranno un aspetto orribile.Occhiaie, borse, sguardo assassino simile agli zombie..Vuole seriamente rovinare l'aspetto di una ragazza? Sa quanto è importante l'aspetto esteriore per una diciottenne, prof?-disse mentre io gli lanciavo un'occhiataccia, aveva propria una bella considerazione delle ragazze di prima mattina.
-Non si fa, non si fa.-la rimproverai scuotendo la testa.
-Dai su, smettetela di fare i bambini e fatemi entrare.Entro, do un occhiata ed esco.E inoltre sento delle voci..-
-Vede? Le ha svegliate! Si vergogni.-disse Harry facendomi sorridere, aveva una stranissima espressione sul viso. 
-No, PROFESSORESSA, lei non può entrare perché le PROFESSORESSE come lei non devono violare la privacy degli alunni. Magari le ragazze si stanno cambiando, non ci ha pensato PROF?-dissi marcando alcune parole per far capire ad Alex e Niall che lei era lì.
-Basta, non fate storie.-disse aprendo la porta con la chiave di riserva. Eravamo fottuti. Mi preparai al peggio, ci avrebbe ucciso, spappolato, trucidato.
-Signorina Alex, l'ho svegliata?-chiese.
Un momento,solo Alex? Aprii gli occhi e notai che la stanza era perfettamente in ordine e che di Niall non c'era traccia.
-Eh si..-disse,era irritata,si vedeva.
-Signorino Harry,si diriga immediatamente in camera sua.-
-Vado.-disse uscendo dalla stanza. La prof fece un leggero sopralluogo e se ne andò,tutto in circa dieci minuti. Non appena uscì mi fiondai su Alex.
-Dov'è Niall?-chiesi.
-Niall, puoi uscire fuori, se n'è andata.-disse Alex. Ed ecco un Niall alquanto sensuale uscire dall'armadio,con tanto di reggiseno nero in pizzo.
Uscì fuori con un'espressione che era tutto tranne che sexy.
-Niall, quello è mio!-urlò Alex.
-Tuo? Mettitelo quando siamo soli..-disse con un espressione maliziosa sul volto.
-Niall!-lo richiamò diventando tutta rossa per l'imbarazzo. 
-Eih piccola, scherzavo-disse ridendo e avvicinandosi a lei per stamparle un bacio a fior di labbra.
Sentimmo bussare e presa dalla paura che fosse di nuovo quella stronza, spinsi Harry nell'armadio mentre Niall si inserì sotto il letto.
-Avanti..-dimmo in coro io e Alex con una punta d'ansia.
-Kris, dove sono i ragazzi?-chiese Jessica con il fiatone.
-E a te che importa, vuoi scoparteli?-chiese Alex.
-La prof sta analizzando tutte le stanze,compresa la loro. Se non li trovi lì,saranno fottuti.-rispose.
-A quale stanza è arrivata?-chiesi rapidamente.
-234-
-Cazzo dobbiamo sbrigarci.-dissi aprendo l'armadio mentre Niall usciva da sotto il letto.
-Dovete andarvene.-disse Alex in preda al panico. I ragazzi uscirono dalla stanza e corsero nella loro ma, ovviamente, David e Nick non gli aprirono. La professoressa sarebbe arrivata a momenti, erano proprio cazzi loro.
-Ragazzi!-urlò con quella sua vocetta stridula. 
-Si, prof?-chiese Harry con tono innocente.
-Perché siete fuori dalla vostra stanza?-chiese incrociando le braccia.
-A tutto c'è una spiegazione quindi deve esserci anche per questa situazione.-disse Niall prendendo tempo.
-E infatti c'è. Avevo dimenticato il giacchetto giù al bar e Niall mi ha accompagnato a prenderlo, siamo tornati qui e i nostri due compagni di stanza, Nick e David, non ci hanno voluto aprire.-disse sorridendo. Aveva proprio un espressione da bravo ragazzo,era irresistibile.
-Bene..Signorino Horan, come mai ha quei lividi sul volto?-chiese poi squadrandolo. 
-Ieri sera avevo sete ma non ricordavo dove avevo messo l'acqua e non trovavo l'interruttore della luce così sono caduto sulla chitarra di Nick e mi sono fatto male.-mentì.
-Non vi siete picchiati,vero?-. I suoi occhi stavano scrutando a fondo ogni loro movimento.
-Le pare,noi ci amiamo.-disse Harry abbracciandolo.
-Voi due mi nascondete qualcosa e sappiate che io scoprirò cosa.-disse. Si voltò e bussò insistentemente alla porta della loro stanza.
-Ma non capite proprio eh? Non vi facciamo entrare, dovete restare lì fuori finchè non arriva quella troia della professoressa.-urlarono.
-Perfetto.-disse furiosa scendendo le scale. Chissà cosa aveva in mente, pensarono i due ragazzi.
La videro risalire con una chiave e capirono tutto, sorridendo soddisfatti. Inserì la chiave nella serratura e aprì, incazzata come non mai.
-Buonasera professoressa.-dissero in coro alzandosi in piedi.
-Oh, quante volte mi avete incantato voi due. Sembravate così buoni, così innocenti e invece siete esattamente il contrario. Avrete una bella punizione, aspettatevi di tutto.-disse socchiudendo gli occhi a due fessure e facendoci entrare.
-Siete nella merda-canticchiò Niall quando la professoressa se ne andò.
-Oh no, Horan. Sei tu che sei nella merda, mi hai rubato la ragazza e la pagherai cara.-lo minacciò David. 
-Ancora non lo hai capito? Alex non è e non sarà mai la tua ragazza.-ringhiò lui di risposta.
-E sentiamo, sarebbe tua? Ti prego, sta con te solo per pietà.-
-Non azzardarti.-intervenì Harry. 
-L'amore che provano l'uno per l'altro si sente ovunque, quando entrano loro in una stanza l'atmosfera si trasforma. Lei non ti ha mai amato e coglione come sei non capirai mai cosa significa amare.-
-Tu lo sai invece, non è vero? Tu lo sai perché la bella morettina ti ha rubato il cuore, sei cambiato da quando la conosci. Hai paura di perderla e questo ti porta a picchiare chiunque gli stia intorno. Una volta picchiavi quelli che ti infastidivano, quelli che ti provocavano..ora il tuo obiettivo è lei, devi proteggerla come un padre protegge sua figlia. Sei caduto così in basso..non avevi punti deboli, ora ne hai uno. E il suo nome è Kristin Hams.-
-Non dire cazzate, io non sono cambiato affatto. Picchio chi voglio..e ora voglio picchiare te-. Si avventò su David, facendolo cadere. Era infuriato, un po' perché sapeva che era stato lui a ridurre così Niall, un po' perché tutto ciò che aveva detto era vero e non c'era cosa che facesse più male della verità. Non lo picchiò con molta forza,Mark lo aveva ridotto piuttosto male. Nick e Niall intervennero quasi subito per dividerli, o almeno ci provarono. Nick tirò David verso di lui e Niall fece lo stesso con Harry, allontanandoli un po'.
-Harry smettila, Kristen non vuole. -urlò Niall e il riccio, in un attimo, si fermò. 
-Andiamocene.-continuò poi. Lo tirò a sè e uscirono dalla stanza,dirigendosi in un bagno al piano di sopra. Con ovatta e un po' d'acqua tamponarono le ferite,il suo viso era ridotto malissimo.
-Non ci metti lo stesso amore che ci mette Kristen.-si lamentò Harry.
-Ringrazia che ti sto curando invece di rompere i coglioni.-ribattè il biondo. Quello si che era amore..
-Perchè non andiamo da loro? Almeno hai la tua Kristen che ti disinfetta con "amore"-disse prendendolo in giro. Harry sorrise ma tornò serio subito dopo.
-Kristen non deve sapere niente di questa..-si bloccò qualche secondo. 
-Chiamiamola piccola incomprensione, con David. E neanche Alex deve saperlo, sono migliori amiche e glielo direbbe sicuramente. Chiaro?-chiese per essere sicuro, sapeva che Niall non voleva mentire ad Alex.
-Non capisco perché non vuoi che sappia che la ami e che questa, come la chiami tu,"incomprensione", sia dovuta proprio a questo.-
-Ma Niall, io non la amo. Io non mi innamoro, lo sai.-disse, forse più a se stesso che al biondo. La conversazione terminò lì, Niall era fermamente convinto del contrario ma non gli andava di discutere. Andarono nella stanza di Louis, Zayn e Liam sperando di non incontrare Kris.
-Eih ragaz..che cazzo avete combinato? Non ditemi che vi siete picchiati?-urlò Liam. 
-Ma no..-disse Harry sedendosi. Raccontò tutto ai ragazzi e alla fine, loro erano piuttosto incazzati.
-Harry, una domanda..perché lo hai picchiato? È davvero come dice David?-chiese Louis. 
-Io non la amo.-disse a denti stretti.
-Tu non hai mai amato, non puoi sapere cosa significa. L'amore è una così strana, misteriosa, astratta. Sappiamo che è un sentimento che comporta felicità e dolore ma non sappiamo altro. Solo chi ama riesce a capire fino in fondo cos'è e io sono sicuro che tu lo sai, non ne sei consapevole, ma lo sai.
L'amore, dal mio patetico punto di vista, è il senso della vita, il motore che manda avanti il mondo, una fonte inesauribili di emozioni indescrivibili. L'amore ha portato alla creazione di poesie, di romanzi, di film e persino di canzoni. Si dice che è meglio aver amato e perduto che non aver mai amato, ciò vuol dire che l'amore è forte, più di quanto si possa immaginare. Credo che nessuno possa definire il concetto di amore, definirlo no, ma provarlo assolutamente si. 
Rispondimi a queste semplici domande: ti perdi nei suoi occhi quando la guardi? Vuoi che sia felice? Ti ubriacheresti della sua voce,se solo potessi? Ti faresti del profumo della sua pelle, se solo potessi? Lei ti contraddice, fai le cose per puro gusto di darle fastidio, la stuzzichi, la fai arrabbiare ma sai che comunque le cose si aggiusteranno. Perché?  Perché vi amate. Tu adori il modo in cui sale sulle punte per prendere le cose in alto perché è piccolina, adori il modo in cui parla, adori quando sorride mettendo la lingua fra i denti, adori quando si sistema i capelli, adori quando storce il suo piccolo nasino, adori quando gioca con le mani per la tensione..
Questo è amore.-concluse, sorridendo all'espressione stupita del ragazzo.
-Io..forse la amo. Insomma, provo tutto ciò che hai appena detto, sto bene quando sto con lei, mi sento me stesso e so che posso scoprirmi di ogni cosa, mi fido. Se devo pensare ad una persona, penso a lei. Ogni singolo fottuto secondo penso a lei. Io la amo.-ammise per la prima volta.
-Ragazzi, comunque quei coglioni non la passeranno liscia.-
-La miglior cosa è l'indifferenza ragazzi. Siamo molto più intelligenti di loro e le botte non risolvono nulla.-ragionò Liam, probabilmente il più calmo in quel momento. O almeno così sembrava.
-La pagheranno.-disse Zayn.
-Vedo che sei molto attento alle mie parole, vero Zayn? Dobbiamo lasciar correre, noi siamo in sette mentre loro solo in due.-
-Liam, da quando hai dimenticato come si conta?-chiese Louis.
-Intendevo anche le ragazze, genio.-disse alzando gli occhi al cielo.
-A questo proposito..loro non devono saperlo.-disse Harry.
-Harry, kris e Alex sono due ragazze intelligenti ma soprattutto intuitive, non sono stupide. Vi scopriranno e lì saranno cazzi vostri.-
-Vedrai che non lo scoprirà.-controbattè Harry.
-Oh si invece. Sono sicura che Alex e Kris lo scopriran..-
-Louis dove hai messo..-chiesi prima di rendermi conto che erano presento tutti i ragazzi. 
-Oh,ciao ragazzi.-continuai sorridendo. Harry era di spalle quindi l'unica cosa che notai furono i suoi folti ricci scuri.
-Ciao..-dissero all'unisono,erano tutti molto tesi e si sentiva.
-Ragazzi siete tutti così..tesi, c'è una strana atmosfera qui, cos'è successo?-chiese Alex osservandoli.
-Louis, mi serve una tua felpa.-ne approfittai avvicinandomi a lui. Annuì e me la diede, era la mia preferita. 
-Bene allora noi andia..Harry, cos' hai fatto?-chiesi guardandolo.
-Niente, tranquilla.-rispose.
-Anche David aveva dei lividi..-sussurrò Alex.
-Cosa ci facevi con David?-chiese Niall.
-L'ho incontrato per le scale e non era ridotto bene.-si giustificò.
Harry aveva lividi ovunque così decidi di prendere parola, ero così delusa.. 
-Mi hai deluso così tanto, sai? Riesci sempre a fregarmi, penso che tu sia cambiato, che tu sia diverso e invece no. Voglio chiederti una cosa, vorrei sapere perché lo hai fatto, perché continui a comportarti come un bambino.-.Ero davvero delusa dal suo comportamento. 
-Perché dovevo farlo, sono cose che non ti riguardano. 
Senti, ci sono cose che a volte non si possono spiegare, cose come questa. C'è un motivo ma non posso dirtelo.. Mi dispiace.-disse abbassando lo sguardo, non mi incantava più con il suo vittimismo. 
-Hai ragione, ci sono cose che non si possono spiegare. Non si spiega il perché ci sono persone affette da malattie incurabili, non si spiega il perché la gente buona muoia sempre mentre le persone cattive vivono anche più della media, non si spiega il perché il mondo è pieno di difficoltà e lo Stato non fa niente, non si spiega perché la gente debba uccidersi a vicenda. La tua è una stupida scusa per pararti il culo, non sono questi i problemi della vita, Harry. Sai che c'è? Nemmeno voglio saperlo il perché, non mi interessa conoscere la stramba motivazione per la quale ti sei picchiato con un ragazzo. Antipatia? Incazzatura? Tutto può essere ma non ci sono motivazioni giuste per picchiare una persona. Sono delusa, tanto-conclusi uscendo dalla stanza, ero estremamente amareggiata da tutta quella situazione. Ero passata sopra a Mark,in fondo mi aveva solo difesa ma David? Cosa gli aveva fatto? Perchè non poteva risolvere le cose come tutte le persone normali,parlando?
No,lui doveva picchiare tutti,un uomo delle caverne.
Eppure,io amarò questo fottuto uomo delle caverne,sempre. 



*Angolo Autrice*

Wee :3
Questo capitolo è più lungo del precedente,anche perchè ci stiamo avvicinando alla fine ehehe.
Probabilmente la storia finirà al 35° capitolo,salvo eventuali cambiamenti fuori programma.
Anyway,ecco a voi un altro bellissimo litigio fra Harry e Kristen. Sono strani quei due,vero?
Prima si amano alla follia,poi si odiano,sono più complicati di me :3
Le cose si rimetteranno apposto,secondo voi?
Chi lo sa..
In compenso,Niall e Alex sono dolciosissimi *-*
Vi è piaciuto Niall con il reggiseno di pizzo eh? E la battuta di Harry su Grazie? Mi è venuta al momento e mi sono uasi vergognata a scriverla,è pessima ahahaahahahha.
Bene,ora vado a dormire che domani mi aspetta una giornataccia,vi amo tantissimo e grazie a tutte coloro che hanno recensito,che recensiscono e che recensiranno e anche a coloro che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
VI AMOOO <3

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Capitolo 31
*** Sorry.. ***


Chapter 31.

                                       -Sorry..-



Mi diressi nella mia camera a passo svelto,era l'unico posto dove potevo rilassarmi,potevo finalmente essere sola,così nessuno avrebbe potuto più deludermi. 
Bussarono lentamente ma non risposi,prima o poi se ne sarebbero andati.
-Sono io.. -mormorò una voce a me non nuova, era il mio adorato fratellino. 
-Ti prego, non voglio parlarne.-mi lamentai con la faccia sul cuscino. 
-E chi ti ha detto che voglio farlo? Io volevo semplicemente abbracciarti, stai passando un brutto momento con Harry e io sono tuo fratello, devo sostenerti. Ora alzai quel bel culetto che hai e abbracciami. - disse, anche se sembrava più un ordine che un'affermazione. Accennai ad un sorriso e lo strinsi forte a me, mi era mancato da morire. Stavamo sempre insieme ma in realtà eravamo così distanti, era tanto che non ci dimostravamo affetto. Quell'abbraccio, anche se mi sembra così strano, migliorò il mio umore. Ero felice fra le sue braccia, potevo sentire l'amore fraterno che provavamo l'un l'altro. A volte ti dimentichi di quanto una persona possa essere fondamentale per la tua vita, è così scontato che non lo ricordi. Ora ho capito che non devo dare nulla per scontato, non c'è nulla di poco importante, dipende solo da che prospettiva la si vede.
Mi sedetti sul letto e Louis fece il mio stesso gesto. Sospirò profondamente e si inumidì le labbra,lo faceva sempre prima di parlarmi,soprattutto se l'argomento era particolarmente importante.
-Voglio comunque dirti una cosa. Credo che ci sia un momento per tutto e ora non è il momento che tu sappia alcune cose su Harry. Kristen, di me ti puoi fidare e spero vivamente che tu lo faccia. Harry lo ha fatto per un motivo, magari non uno buono, ma c'è un motivo. Lui te lo dirà ma non ora, non è pronto, finirebbe solo per allontanarti. Devi fidarti di me e di lui, tu lo ami e l'amore è basato sulla fiducia. Vedrai che si risolverà,ne sono sicuro.-
Lui aveva ragione e io lo sapevo ma non riuscivo davvero a comprendere il motivo per cui Harry avesse picchiato un ragazzo,non lo capivo e basta. E forse dovevo smetterla di farmi problemi,non ero la sua ragazza ed è giusto non dirmi qualcosa se lui non lo ritiene opportuno. In fondo aveva ragione..
-Louis ma è tutto così.. - 
-Astratto?-mi interruppe. Era proprio la parola che cercavo,era impressionante come quel ragazzo riuscisse a comprendermi e sostenermi quando ne avevo bisogno.
-Sei sempre stata una di quelle ragazze che sognava ad occhi aperti, anche i sogni sono astratti eppure ci credi. Credi anche in questo amore, nel tuo amore. Credi in me, non ti deluderò.-
Lo abbracciai forte e quando sciogliemmo l'abbraccio, la porta si spalancò, mostrando un'Alex in tutto il suo splendore. 
-Tomlinson, se avete finito vedi di alzare quel culo e andartene, devo assolutamente parlare con la mia migliore amica.-ordinò la mora. 
-Eih Edwards, scopa un po' di più con Niall, ti farebbe bene.-disse facendole l'occhiolino. 
-Vaffanculo.-rispose di rimando. Louis uscì di scatto e Alex si sedette sul letto, facendomi quasi cadere. Amavo la delicatezza di quella ragazza..
-Alex, secondo te perché l'ha fatto? Insomma, che bisogno c'era di picchiarlo?-chiesi, volevo un suo parere. 
-Non lo so. Harry è sempre in mezzo ad una rissa, soprattutto a scuola, ma credo che questa volta ci sia davvero una ragione.-rispose riflettendo. 
-E quale potrebbe essere? Non ci sono motivi per picchiare un ragazzo, lo sai-
-Non ne ho proprio idea..-disse scuotendo la testa. 
-Forse David ha evideziato un suo punto debole..-ipotizzó ad un tratto.
-No, non può essere. Insomma, stiamo parlando di Harry Styles, lui non ha punti deboli.-obbiettai. Era un ragazzo pieno di forze, lui non aveva punti deboli e anche se li avevesse avuti, nessuno li avrebbe mai scoperti. 
-Secondo me, invece, un punto debole ce l'ha. -disse Alex, cosa stava pensando?
-Kris, svegliati. Il suo punto debole è l'amore.-
-L'amore? No.. Non Harry, non quell'Harry. Lui non si innamora, lui non prova nessun tipo di sentimento per nessuno, lui è freddo e duro con tutti.-. Lui non poteva innamorarsi, e di chi poi? No, non poteva essere. 
-Tu credi che..-mormorai poi riflettendo.
-Si.-. Ci eravamo capite al volo, adoravo il legame che c'era fra noi. Riusciva a comprendermi, ad aiutarmi. Era una migliore amica fantastica. 
-Ma è assurdo!-esclamai alzandomi. 
-Cosa è assurdo?-chiese Liam entrando in camera tutto sorridente. 
-Niente, tranquillo.-risposi ricambiando il sorriso. 
-Ragazze, siamo venuti per informarvi che la cena è pronta.-disse Niall facendo il suo ingresso nella stanza. 
-Niall, Alex, voi cominciate ad andare, io e Kristen vi raggiungiamo fra poco.-disse Liam. Uscimmo tutti da quella stanza per dirigerci al piano inferiore. Liam prese la mia mano e mi tirò delicatamente a sè.
-Dobbiamo parlare piccola Kristen.-annunciò. No,anche lui no..
-Se devi parlarmi di Harry, io non.. - 
-Non voglio parlare di Harry. -mi interruppe. 
-Voglio parlare di te. - 
-Di me?-chiesi sorpresa. 
-Esatto. Kris tu non sei stupida, sai cosa provi e conosci bene i tuoi sentimenti. Ora vorrei porti una domanda, anche se conosco già la risposta.. Tu ami Harry?-
-Io.. Si.-dissi semplicemente. Niente di più vero, lo amavo come non avevo mai amato nessuno, lo amavo e basta. 
-Bene.. Credo che ora dobbiate parlare voi due, da soli.-disse voltandosi, Harry era proprio dietro di noi. Liam se ne andò e, per la prima volta, non sapevo come comportarmi. Cos'avrei dovuto fare? Parlargli o andarmene? 
-Possiamo parlare?-chiese con quella faccia da cucciolo che solo lui riusciva a fare, perché non riuscivo a resistere? Annuii insicura, sperando che fosse la decisione giusta. 
-Quindi.. Alla fine anche tu ti sei innamorata di me.. - disse con un leggero tono da saputello. 
-Ti piacerebbe.-risposi strafottente. 
-Eih bimba, lo hai appena detto.-mi ricordò lui. 
-Quanto sei ingenuo.. Io ho detto che amo, ehm.. Harvy!-sparai il primo nome che mi venne in mente. 
-Lo sfigato del quarto anno?-chiese strabuzzando gli occhi. 
-Certo che no. Si chiama Harvy Myles, frequenta un'altra scuola.-mentii.
-Ah si? E quale?-chiese. Perché insisteva così tanto? Che strazio che era. 
-La Horred School.. Già, proprio quella.-dissi mentre ridevo sotto i baffi, ero certa che sapesse che tutto ciò che gli stavo dicendo erano delle cavolate. 
-Mai sentita parlare.-disse, scoppiando a ridere subito dopo. Io lo seguii nella risata, adoravo ridere insieme a lui, erano così belle le nostre risate. 
-Devi aggiornarti, sei così vecchio.-dissi ad un tratto,provocando in lui un espressione alquanto divertita.
-Eih bimba, ricorda che sono solo un anno più grande di te.-
-Appunto, ciò significa che sei vecchio.-ripetei. 
-Non è vero!-controbatté di nuovo. 
-La verità fa male,lo so.-continuai,era come se non fosse successo nulla. Anzi,era ancora meglio.
-La smetti di sfottermi,per favore?-chiese,cominciando ad avviarsi per il pranzo.
-No,è divertente infastidirti.-dissi.
-Scusa..-sussurrò ad un tratto. Mi voltai rapidamente,come se non avesse pronunciato quelle parole,come se fossero state solo frutto della mia immaginazione.
-Come hai detto?-chiesi.
-Non chiedermi di ripeterlo,sai che non lo farò.-disse. In fondo aveva ragione,una volta bastava e avanzava.
-Sono felice che tu lo abbia detto comunque..-ammisi.
Accenò ad un sorriso e mise le mani in tasca,proseguendo per la sua strada senza rivolgermi più la parole.
Non me la presi però,conoscevo Harry,chiedere scusa ad una persona gli constava tanto e a me stava bene.
Era orgoglioso,tanto,però non mi importava. Io amavo tutto di lui,anche il suo essere estremamente orgoglioso.
Mi piaceva il modo in cui scuoteva i capelli per sistemarli,mi piaceva il fatto che quando sorrideva gli si formavano due meravigliose fossette sulle guancie,mi piaceva il modo in cui camminava sicuro,mi piaceva quando mi accarezzava i capelli facendomi venire i brividi,mi piaceva quando univa la sua mano con la mia,mi piaceva quando inumidiva le labbra prima di parlare,mi piaceva il modo in cui guardava le labbra delle persone quando parlavano,mi piaceva quando si mordeva l'indice per il nervosismo,mi piaceva quando mi abbracciava stringendomi più forte di quanto facessi io,mi piaceva quando sfiorava la mia pelle delicatamente,mi piaceva quando univa le sue labbra alle mie. Io lo amavo cazzo,lo amavo.


ALEX's POV

Liam e Kristen ci lasciarono soli,era proprio il momento per una bella chiacchierata. Eppure io non avevo voglia di parlare con lui.
-Piccola, possiamo parlare?-chiese con la sua dolce voce da angelo, lo ammetto, odiavo litigare con lui ma il mio carattere era difficile e se ero incazzata lo ero per davvero. 
-Non chiamarmi piccola. E inoltre, non abbiamo nulla da dirci-. Ero fredda come un pezzo di ghiaccio. 
-Io invece credo di si.-
-E io no, ora lasciami stare, ho fame e voglio andare a mangiare.-dissi voltando le spalle, quella discussione per me era conclusa. 
Niall mi prese per il polso e mi fece voltare, era molto più forte di me per questo non opposti resistenza. 
-Ho detto che dobbiamo parlare.-disse a denti stretti. 
-Che vuoi?-chiesi sbuffando. 
-Puoi, per favore, smettere di fare finta che io non esista?-chiese. 
-Non sto facendo finta che non esisti, ti sto semplicemente evitando.-dissi ovvia. Sbuffó sonoramente, adoravo quando lo faceva. Non so perché ma era estremamente dolce. In fondo tutto in lui era dolce..
Aveva dei dolci occhioni azzurri,un dolce sorrisone che mi rendeva sempre felice,un dolce nasino irlandese,un dolce corpo che io tanto amavo,dei dolci capelli sbarazzini tinti di biondo. Ma soprattutto il suo carattere,lo amavo più di tutti. Riusciva a capirmi,mi faceva ridere,mi aiutava quando ne avevo bisogno,era il mio mondo,il mio tutto.
-Si può sapere perché sei incazzata?-chiese incrociando la sua mano alla mia,riusciva ad essere dolce anche dicendo parolacce.
-Non sono incazzata. Però..-mi bloccai incrociando i suoi occhi. No,dovevo continuare a parlare e ad essere sincera,non volevo far finta di nulla.
-Perché non mi hai detto di Harry?-continuai.
-Dovevo?-chiese facendo spallucce, ma era stupido? 
-Ecco appunto, ciao Niall.-dissi voltandomi,perchè si comportava così?
-No, aspetta!-mi bloccò di nuovo afferrando la mia mano. 
-Ascoltami, io non potevo dirtelo e non posso tuttora. Mi dispiace ma è una cosa che riguarda Harry e non possa dirtelo, l'ho promesso.-
-Vabbene, ciao.-
-Odio quando fai così,sembri una bambina-mi disse, in quel momento volevo ucciderlo. Strappargli uno per uno i suoi bei capelli e cavargli gli occhioni azzurri. Volevo davvero ucciderlo,mi irritava estremamente il sistema nervoso.
-Beh si, forse sono una bambina, grazie Niall!-urlai in preda ad una crisi di nervi.
-Dai, lo sai a che non intendevo quello...-
-Vaffanculo-sputai acida. Mi prese per i fianchi facendomi voltare e mi baciò. 
-Scusa.-disse. Mugugnai qualcosa di incomprensibile e accennai ad un sorriso.
-Scusami davvero,la prossima volta ti dirò tutto.-continuò.
-Così va meglio..-. Allargai il mio sorriso e gli misi le braccia attorno al collo,baciandolo.
-Ti amo.-sussurrò nel bel mezzo del bacio. 
-Anche io.-risposi.


KRIS's POV

Scesi giù per pranzare e ci sedemmo accanto agli altri ragazzi, non avevamo posti fissi e potevamo stare dove volevamo.
Io mi sedetti accanto ad Harry e Louis mentre Alex tra Niall e Liam.
-Allora..-iniziò Liam.
-Ma domani partiamo per l'inghilterra?-chiese Alex pensierosa. Un momento,il camposcuola era già finito? Ma come era possibile? In fondo erano passati solo..si,solo 6 giorni. La nostra settimana di divertimento era quasi terminata,si tornava alla solita routine di sempre. 
-Eh già..-sospirò Liam,non avrebbe potuto vedere la sua ragazza ed ero sicura che fosse triste per quello.
-Vi rendete conto che è già finito tutto? E intendo proprio tutto. Il camposcuola,la scuola in sè che tra poco finisce,la nostra adolescenza. Ragazzi,quest'anno ci diplomiamo,finirà tutto.
Ho passato ben cinque anni lì dentro,tra urla dei professori,baci con quelle del primo,pomeriggi interi in presidenza,interrogazioni andate malissimo..Mi mancheranno questi momenti,sapete? A questo proposito,noi rimarremo amici,vero?-chiese guardandoci uno ad uno con quei suoi occhi color nocciola,sembrava un cucciolo in quel momento.
-Ma certo!-mi affrettai a rispondere. Speravo davvero che rimanessimo tutti amici,quei ragazzi mi avevano cambiato la vita. Uno in particolare..
Eh già,Harry mi aveva davvero cambiato la vita,l'aveva stravolta e migliorata.
-Ragazzi,posso dirvi una cosa?-chiese Alex. Tutti annuimmo e lei prese parola.
-Vi voglio davvero bene.-. La dolcezza della mia amica era indescrivibile. Mi alzai e l'abbracciai,eravamo davvero un bel gruppo.
Finimmo tutti di pranzare e tornammo ognuno nelle rispettive stanze. Alex si buttò sul letto e mi invitò a sedermi con lei,doveva parlarmi,ne ero sicura.
-E quegli sguardi con Niall?-chiesi immediatamente. 
-Oh no, tu devi dirmi perché Harry ti fissava.-ribattè lei.
-Eih bella, l'ho chiesto prima io.-risposi sorridendo. 
-Oh vabbene.-disse arrendendosi. 
Mi raccontò tutto quello che si dissero, ogni parola, senza tralasciare un dettaglio. Lo amava da morire e si vedeva, si vedeva nella gioia con cui pronunciava il suo nome, nelle parole che usava per descriverlo e nello sguardo da ebete che aveva quando parlava di lui. Era innamorata, un po' come io lo ero di Harry. Mi faceva strano ammetterlo, ma era così. 
-Ora tocca a te..-disse non appena finì di raccontare. Io feci lo stesso e anche lei sembrava molto presa dalle mie parole. 
-Poverino, in fondo non è vecchio.. - constatò ridendo.
-Sai, devo ammettere che mi è piaciuta quella conversazione. Mi manca parlare con lui, anche se sono provocazioni, anche se ci prendiamo a parolacce, mi manca il rapporto che c'era. Ero innamorata, sono sempre stata innamorata di lui solo che non me ne rendevo conto o, forse, non volevo. Come vorrei che si facesse perdonare, anche con un piccolo gesto, anche se è una cazzata, sono sicura che mi farebbe emozionare lo stesso.. - 
-Anche lui ti ama, sono sicura che sta preparando qualcosa di grande.-mi disse abbracciandomi, speravo fosse vero sul serio. 
Ci preparammo per andare a dormire e il sonno piombó in un attimo.



*Angolo Autrice*

Macciao genteee <3
Che mi dite?
A me va tutto abbastanza bene,in linea di massima.
Ragazze non posso dilungarmi perchè è tardissimo e devo andare,vi amo sempre e comunque <3

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Capitolo 32
*** You and I ***


Chapter 32.
                                                                              
-You and I..-
Vi consiglio di aprire il link youtube 
su un'altra pagina altrimenti si aprirà
in questa e la storia si toglierà.
(Basta prendere il link e trasportarlo 
in una nuova finestra,così si apre lì.)

 
Alcuni raggi di sole penetrarono dalla finestra,svegliandomi. Mi stropicciai gli occhi e feci un lungo sbadiglio,sedendomi subito dopo. Mi guardai un po' intorno e sorrisi,era già passata una settimana.. Alex era sdraiata su gran parte del letto con un piede fuori,che toccava il pavimento,e uno sulle mie gambe. Jessica e Britney sembravano delle principesse anche quando dormivano,erano entrambe accovacciate di lato e le braccia unite sul cuscino. Diedi una leggera occhiata alla sveglia sul comodino,erano le sette e un quarto. Mi alzai e cominciai a girare per la stanza,osservandone ogni dettaglio. Mi sarebbe mancata quella strana camera dalle lunghe tende viola,l'armadio in legno ciliegio che a malapena riusciva a contenere i vestiti di Britney e Jessica,lo stesso armadio da cui Niall uscì in reggiseno,il grande letto matrimoniale dove io e Alex ci sfogavamo quando succedeva qualcosa di brutto,dove piangevamo,ma anche dove ridevamo per le migliaia di cazzate che sparavamo. Era stata una settimana difficile quella,tra litigi e pianti,scherzi e risate. Avevo scoperto una nuova me stessa,avevo scoperto cosa volevo,o meglio chi volevo,avevo scoperto così tante cose..
-Kris,stai bene?-mi chiese Alex,risvegliandomi dai miei pensieri. Mi voltai e annui,sorridendole.
-Sicura? Insomma,stai vagando per la stanza..-
-Tranquilla,sto benissimo.-ribattei.
-Buongiorno.-sussurrò Jessica stropicciandosi gli occhi.
-Giorno..-dissi io. Alex sbuffò senza dire niente,ancora non era convinta che Jessica fosse una brava ragazza.
-Vado a vestirmi.-ci informò Alex chiudendosi in bagno.
-Glielo hai detto?-chiesi ad un tratto. Jessica assunse un espressione confusa ma dopo qualche secondo comprese.
-Non ancora..-disse scuotendo la testa. Mugugnai qualcosa di incomprensibile e tolsi i miei vestiti dall'armadio,infilandoli disordinatamente nella valigia. Lasciai fuori solo una tuta nera con giacchetto abbinato,una maglia scura da mettere sopra e le converse. Non appena Alex uscì dal bagno,ci entrai io per prepararmi. Feci uno chignon alto abbastanza disordinato e lasciai il viso senza trucco. Uscii dal bagno e finii di sistemare le mie cose mentre le altre si preparavano. Verso le otto mio fratello bussò alla porta della nostra stanza,loro erano già tutti pronti.
-Ragazze,avete finito?-chiese entrando.
-Non ancora..-dissi,in nome di tutte.
-Preparate le valigie allora,così le portiamo giù.-. Chiusi la mia valigia e intravidi un bel ciuffo biondo pronto a caricarla.
-Grazie Niall.-dissi.
-Di niente.-mi sorrise. Ricambiai e scesi giù insieme ad Alex per unirci alla classe. Arrivammo all'aeroporto e dopo circa un'ora salimmo sull'aereo,stavamo per lasciare l'Irlanda.. Mi sedetti accanto ad Alex e passammo tutto il tempo a sentire musica,fu stancante ma mi divertii insieme alla mia migliore amica. Il comandante disse che stavamo per arrivare,così mi affacciai. Forse Londra mi era mancata.. No,la odiavo come sempre. Stesso cielo di merda,stessa gente antipatica.
-Ragazzi,ci vediamo domani a scuola..-annunciò Louis salutando tutti,non vedeva l'ora di tornare a casa,si vedeva. Salutai tutti anche io,compreso Harry, ed insieme a Louis mi diressi verso casa,quella si che mi era mancata.
-Mamma,papà!-urlai buttando a terra la valigia e abbracciandoli. Louis fece lo stesso,era davvero un bel momento quello. -Mi siete mancati così tanto..-disse mia madre,stringendoci ancora più forte.
-Anche voi.-annuì Louis,era un vero e proprio cucciolo. Cominciammo a raccontargli,in linea di massima,cosa accadde,tralasciando i pianti e le urla ovviamente. Non appena finii,corsi in camera per sistemare le mie cose. Disfai la valigia e quando terminai,vidi una lettera. La presi e l'aprì. La prima cosa che lessi fu “You and I”,scritto in grande. La lettera continuava così:


http://www.youtube.com/watch?v=Lp6lqk0pypg

“I figured out
I figured it out from black and white
Seconds and hours
Maybe the height to take some time
I know how it goes
I know how it goes from wrong and right
Silence and sound
The day ever hold each other tight like us
The day ever fight like us

You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I

I figured it out
Saw the mistakes of up and down
Meet in the middle
There’s always room for common ground
I see what it’s like
I see what it’s like for day and night
Never together
‘Cause you see your things in a different light like us
Did we never try like us?

You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us

‘Cause You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I

You and I
We could make it as we try
You and I
You and I” Erano parole semplicemente stupende e soprattutto erano di Harry,data la sua firma a fine foglio. C'era anche un P.s: You make me strong. Tu mi rendi forte. Non credevo ai miei occhi,era riuscito a rendermi felice con un semplice pezzo di carta. “Noi possiamo farcela fino alla fine”, “nessuno combatterà come noi”, “Nemmeno gli Dei possono separarci”, “Tu ed io..”. Mi sedetti sul letto per riflettere,erano parole importanti,soprattutto se dette da lui. Finalmente aveva messo da parte il suo stupido orgoglio e io avevo capito cosa provava per me. Cominciai a saltare per la stanza e a stringere quel foglio sul petto,ero così felice. Per tenerlo al sicuro dalle grinfie di mio fratello,lo nascosi sotto il cuscino,non guardava mai lì. E ora? Avrei dovuto scriverne una anche io? Oh si,dovevo eccome. Presi un foglio,una penna e mi sedetti sulla scrivania per scrivere. Bene..Come si scriveva una canzone? Io non ero portata per quel genere di cose.. Mi sistemai meglio sulla sedia e cominciai a pensare.

http://www.youtube.com/watch?v=spvj__HpG-g

“The day I first met you
You told me you never fall in love
But now that I get you
I know fear is what it really was
Now here we are, so close, yet so far
Having not past the tense.
When will you realize
Baby im not like the rest

Don’t wanna break your heart
Wanna give your heart a break
I know you’re scared is wrong
I think I might make a mistake
Theres just one night to live
And theres no time to wait
So let me give your heart a break, your heart a break
Let me give your heart a break , your heart a break
Theres just so much you can take, give your heart a break
Let me give your heart a break, your heart a break

On Sunday, you went home alone,
There was tears in your eyes,
I called your cell phone, my love,
But you did not reply
The world is ours if we want it,
We can take it, if you just take my hand,
Theres no turn, right now
Maybe just try to understand
Don’t wanna break your heart
Wanna give your heart a break
I know you’re scared is wrong
I think I might make a mistake
Theres just one night to live
And theres no time to wait
So let me give your heart a break, your heart a break,
Let me give your heart a break , your heart a break
Theres just so much you can take, give your heart a break
Let me give your heart a break, your heart a break

When your lips are on my lips
Then our hearst beats as one,
But you slip out of my finger tips
Everytime no

Don’t wanna break your heart,
Wanna give your heart a break,
I know you’re scared is wrong,
I think I might make a mistake
Theres just one night to live,
And theres no time to wait
So let me give your heart a break,

Theres something happen’
I can see it in your eyes,
You put that smile away,
Something that you cant descise,
Dont wanna break your heart, you can ease the ache
So let me give your heart a break, your heart a break,
Let me give your heart a break, your heart a break,
Theres just so much you can take, your heart a break,
Let me give your heart a break, your heart a break

The day I first met you
You told me you never fall in love” Non appena finii,feci un respiro di sollievo. C'era tutto in quella canzone,tutto. “Il giorno in cui ti ho incontrato per la prima volta mi hai detto che tu non ti innamori mai”, “io so che in realtà era solo paura”, “così vicini, eppure così lontani”,”voglio dare al tuo cuore una scossa”, “Il mondo è nostro, se lo vogliamo”, “Quando le tue labbra toccano le mie,allora i nostri cuori battono come se fosse un cuore unico”. Era un testo perfetto,ero così fiera di me. Lo presi,lo chiusi in una busta e la posai tra le pagine di uno dei miei libri preferiti. Scesi in salotto per cenare e mi addormentai subito dopo,il giorno seguente ci sarebbe stata scuola quindi dovevo riposarmi. La mia vita ritornava alla solita routine..

*Angolo Autrice*

Hola dolci Babbane,come va la vita?
Spero tutto bene :3
Anyway,spero anche che il capitolo vi piaccia. Non è molto lungo,ma non sapevo proprio cosa scrivere per il ritorno,non essendo mai stata su un aereo non me la sentivo di descrivere qualcosa che magari era solo frutto della mia fantasia e ho preferito lasciar perdere.
Harry gli ha scritto una letteraaaaaa,uhh (?). Molte di voi staranno sclerando,lo so,sento le urla. Ricordatevi,io sento e vedo tutto.. *Aurora passione stalker*.
Spero che la scelta di You and I come canzone vi piaccia,mi sembrava quella più azzeccata per la mia storia.
Poi c'è anche Give Your Heart A Break di Demina,credo che anche quella rispecchi molti aspetti della storia e che sia azzeccata. Che dire insomma,spero che vi piaccia e che mi facciate sapere,tramite le recensioni,il vostro parere.
Grazie mille a tutti,vi amo babbane mie <3

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Capitolo 33
*** Theme ***


Chapter 33.

                                                                                       -Theme-

                                           

La mia amatissima sveglia color giallo canarino emise il suo solito suono stridulo,svegliandomi. Mi stropicciai gli occhi e mi alzai,ero molto simile ad un bradipo in quel momento. Indossai una camiciai bianca,dei jeans e le converse,ero molto casual quella mattina. Scesi giù a fare colazione e corsi a scuola con Louis,eravamo leggermente in ritardo.
Entrai in classe in fretta e furia per non prendermi una bella sgridata,per colpa di quell'incompetente di mio fratello ero entrata quindici minuti dopo il suono della campanella.
-Buongiorno signorina Hams.-disse la mia professoressa,accennando ad un sorriso.
-Buongiorno prof,scusi il ritardo.-
-Non preoccuparti. Ora siediti e comincia anche tu a scrivere il tema,questo è la traccia.-
Un tema?! No,non ci voleva proprio. Io non ero molto brava nello scrivere temi e non perchè non fossi brava a scrivere,anzi,me la cavavo molto bene. Il problema erano proprio le traccie che ci davano,alcune erano davvero patetiche e non riuscivano a far esprimere al meglio le mie capacità. Mi sedetti al mio solito banco,tirai fuori tutto l'occorrente e lessi la traccia:
Dovevamo parlare del camposcuola.
Primo problema,cos'avrei dovuto scrivere? Insomma,non potevo parlare di Harry o di Zayn,di ciò che mi era successo in quella settimana e dei miliardi di pensieri che ebbi su di loro,soprattutto su Harry.
In quel momento mi venne in mente la lettera che ritrovai il giorno prima,sorrisi a quel pensiero..
Così decisi di sfogarmi,di scrivere tutto quello che mi passava per la testa.
Scrissi che sentivo il bisogno di avere Harry accanto, che mi mancava. 
Non avevo molte certezze a dirla tutta ma di una cosa ero sicura, avevo bisogno di lui. E forse avrò sempre bisogno di lui perché quando una persona ti entra dentro, fin sotto la pelle, non puoi mandarla via. E,cazzo, lui ci era riuscito. Faceva parte di me, lo ritrovavo ovunque. Nei miei pensieri, nei miei occhi..nel mio cuore. Si era messo lì e non credo abbia intenzione di andarsene. Eppure io non voglio che se ne vada,sarei persa senza di lui. Non voglio perché la mia vita sarebbe inutile senza di lui,non avrebbe senso. Voglio fare con lui ciò che fanno i fidanzati, tutto ciò che fanno quelli che si amano. Voglio addormentarmi accanto a lui,abbracciati, e svegliarmi la mattina nella stessa posizione. Dargli un bel bacio, augurargli il buongiorno e stringermi forte a lui per sentire il suo profumo. Voglio che mi prenda in giro perchè indosso il pigiama di topolino o perchè divento rossa nel vederlo accanto a me in boxer. 
Voglio uscire mano nella mano così che la gente pensi:
"Wow, quei due devono amarsi davvero tanto". Voglio poter confermare che l'amore esiste e che io e lui ne siamo la prova,che non bisogna essere uguali per amarsi e che i litigi rafforzano i rapporti.
Voglio ridere e scherzare di tutto, senza segreti. Voglio riempire tutte le strade di Londra con le nostre foto,in modo che tutti sappiano che ci amiamo.
Voglio scrivere ovunque che lui è mio.
Voglio urlare al mondo intero che è il mio ragazzo e che lo amo più di me stessa. Voglio che mi presenti come "la mia ragazza" e che sia fiero di dirlo. Voglio girare per negozi e obbligarlo a tenere le mie buste. Voglio pianificare il mio futuro e sperare che un giorno si avverrà. Voglio girare il mondo insieme a lui. Voglio scoprire l'amore ogni giorno di più. Voglio fare le cazzate più grandi al suo fianco. Voglio amarlo ed essere amata, voglio questo. Sono consapevole del fatto che chiedo davvero tanto, ma nessuno mi vieta di crederci,ed io ci credo. Amo i sogni, amo le cose impossibili che forse tanto impossibili non sono. In fondo tutto è possibile,no?

Chiusi il foglio del tema,scrissi il mio nome e mi alzai per consegnarlo,avevo impiegato tutte e due le ore a disposizione per sfogarmi.
Tornando al posto e ripensando al tema,riflettei sul fatto che era strano scrivere di Harry,era strano ammettere di essere innamorata di lui anche per iscritto.
Il resto delle lezioni proseguirono abbastanza bene, fortunatamente non venni interrogata da nessun professore. 
Alla fine dell'ultima ora però, entrò un ragazzo in classe, chiedendo di me. -Chi è Kristen Hams?-chiese. Io alzai la mano e lui continuò a parlare. 
-Devi venire in aula professori, la professoressa Stewart ti vuole.-. Oh merda, la prof di inglese. Magari avevo esagerato nel parlare di Harry e a lei quelle cose non interessavano..cazzo. Mi alzai ed entrai in sala professori, trovandoci anche Harry. Doppio oh cazzo. 
-Buongiorno.-dissi entrando. Harry alzò lo sguardo, sorridendo. 
Il suo sorriso era la mia morte.
-Ragazzi vi ho chiamati perché devo leggervi alcune cose.-. Si schiarì la voce,prese il mio tema e cominciò a leggere,parola per parola,riga per riga,tutto ciò che avevo scritto.
-"Sa prof, mi manca terribilmente. Mi mancano tutti i momenti passati con lui anche se non facevamo altro che provocarci o litigare,mi manca. Credo sia normale, no? Io lo amo e mi manca per questo. Vorrei averlo accanto ogni minuto ma so che non è possibile perché siamo diversi, troppo. Dicono che gli opposti si attraggono e beh, magari si attraggono pure ma non riusciranno mai a stare insieme, a convivere civilmente, mai. Per il semplice motivo che io e Harry ci prenderemo sempre a parolacce,non smetteremo mai di litigare e questo non può portare alla felicità,la mia mente crede che lui non possa rendermi realmente felice ma il cuore..beh,lui dice che Harry è l'unica persona in grado di farlo battere anche con uno sguardo,anche con un tocco,anche con una parola."-
-"Prof, ha presente quando due si odiano da morire? E se poi uno dei due scopre che non è più odio quello che prova? Insomma, per me all'inizio era una qualsiasi, non mi importava di lei. Ora si però. Cazzo, penso solo ed esclusivamente a lei, ogni secondo, ogni fottutissimo secondo. Forse non l'ho mai odiata, forse è diventata importante dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incontrati. Sa, penso spesso a quel momento, sembrava durare una vita. Io la guardavo e lei faceva altrettanto, nessuno se n'era accorto eppure una scarica aveva appena oltrepassato il mio corpo. Cercavo di capirla, di scoprire com'era fatta ma non ci riuscivo. Non riuscivo a capire che tipa fosse ed era la prima volta che mi capitava,di solito le ragazze le capivo al volo. Quando abbassavano lo sguardo erano le classiche ragazze timide, quelle sono le più troie. Poi ci sono quelle che sorridono maliziose e lì capisci subito di che pasta sono fatte. E..poi c'è lei. Lei non ha sorriso e non ha nemmeno abbassato lo sguardo, mi ha tenuto testa. Era la prima volta che trovavo una ragazza con le palle. Ero così attratto da lei. E lo sono tuttora, solo che ora non mi piace perché mi risponde o perché ha un bel culo. Ora mi piace perché ha il sorriso più bello del mondo,con quei due occhioni che osservano il mondo, scrutandone ogni particolare. 
Mi piace perché mi fa ridere con la sua goffaggine, oh si, è davvero buffa. Mi piace perché vede il mondo in un modo così diverso da come lo vediamo noi, probabilmente crede in un mondo migliore ed è quello che dovremo fare tutti.
Mi piace perché quando le parli di sesso diventa tutta rossa e cerca in tutti i modi di cambiare argomenti.
Mi piace perché quando si vergogna comincia a toccarsi i capelli o a giocare con le mani.
Mi piace perché riesce a calmarmi sempre,anche quando penso che niente possa farlo.
Mi piace perché quando ride mette la mano davanti al viso,come se si vergognasse del suo sorriso.
Mi piace perché lei mi ama così come sono,non vuole cambiarmi,non vuole che io sia il ragazzo cattivo,solo il suo ragazzo.
Mi piace perché è gelosa anche se non vuole darlo a vedere.
Mi piace perché adoro scherzare con lei,darle fastidio,stuzzicarla.
Mi piace perché siamo tanto diversi quanto simili.
Mi piace perché,semplicemente,mi piace.
Non so nemmeno perché mi piaccia così tanto,siamo così diversi,così sbagliati, io e lei. Possiamo essere giusti solo stando insieme, solo sostenendoci l'un l'altro, ed è per questo che voglio stare con lei,per sempre,tutta la vita,anche tutta l'eternità."-
 -"Ricordo che una volta una ragazza mi chiese "cosa ti piace di lui?" ed io non sapevo proprio cosa rispondere. Mi piace quando scuote i suoi folti ricci? No, troppo scontato, piace a tutte. Mi piace perché quando sorride automaticamente sorrido anch'io? Umh,no. Mi piace perché sento che, anche se abbiamo personalità diverse, nessuno ci dividerà? No, troppo da film. Mi piace perché riesce ad essere estremamente dolce anche se non lo sembra? 
No.. Oh, fanculo tutto, non so cosa mi piace di lui, sta di fatto che è così. Quando lo vedo mi batte forte il cuore, quando parliamo le mie mani tremando, anche se cerco sempre di non farmi vedere. Quando penso a lui mi mordo il labbro inferiore e, per la cronaca, il mio labbro è completamente spaccato, forse penso a lui troppo spesso. 
Quando lo vedo da lontano vorrei correre e abbracciarlo, senza motivo, senza un perché, solo per sentire il suo dolce profumo e scompigliare i suoi morbidi ricci. E quando ci baciamo? Oh, quello per me è come il paradiso. Ha un sapore così dolce e io amo i dolci, forse è per questo che mi piace baciarlo. Ammetto anche che se la cava molto bene ma credo che non sia quello la cosa importante. Non penso ci siano motivi o spiegazioni da dare, lo amo e basta. Lo amo come Minnie ama Topolino, come Winnie De Pooh ama il miele, come Louis ama i videogiochi, come Cenerentola ama il principe azzurro, come Peter Pan ama Wendy, come Ron ama Hermione, come Barbie ama Ken, come Alex ama Niall.. Lo amo."-
-"Sa, sono uno di quei ragazzi che cercano sempre qualcuno per andarci a letto ma con lei è diverso. Io voglio svegliarmici la mattina, anche se siamo tutti vestiti, anche se non abbiamo fatto l'amore, anche se non l'ho nemmeno sfiorata. Voglio poterle dare il buongiorno di persona e non tramite uno stupido cellulare. Io, voglio viverla. 
E se prima mi preoccupavo di quello che i miei amici pensassero delle mie fidanzate,ora non me ne frega un cazzo. Anche se lei non viene definita bella non mi interessa perché per me lo è, ai miei occhi lei è stupenda. Perché ha una personalità stupenda, è il suo carattere che mi ha fatto innamorare di lei. Non mi interessa se non ha una terza ben piazzata o culo sodo come il marmo,se non ha i capelli e gli occhi chiari o la pelle abbronzata anche d'inverno, non me ne frega un cazzo perché il suo sorriso supera ogni cosa. L'ha mai vista ridere mentre legge un libro? Dio, cosa si è persa.. E quando cammina per la strada a ritmo di musica? Credo che a volte non si renda conto che la gente non può ascoltarla perché la sente con le cuffiette.. Mi piace tanto quando sussurra, è così dolce. Forse lo fa perché ha paura di dire le cose o forse perché se le dicesse ad alta voce si renderebbe conto realmente dei suoi sentimenti. Fatto sta che amo quando sussurra, quando tiene lo sguardo basso per paura del confronto, per paura di non essere mai abbastanza. Credo che lo faccia per questo, si, lei non si sente abbastanza. Pensa di essere sbagliata. Io invece non avrei potuto trovare persona più giusta.. Lei è molto più bella del modello di bellezza che la società ci propone, ha molti più valori e soprattutto è vera.."- 
-"Comunque, credo che Harry non sia davvero come vuole apparire.. Ha tanto l'aria da duro, da cattivo ragazzo quando di duro e cattivo in lui non c'è nulla. Credo anche che sia troppo bello per stare con una ragazza insignificante come me, obbiettivamente non facciamo una bella coppia.. Io non ho niente di particolare mentre lui è così unico e speciale. Lo ha mai visto leccarsi le labbra quando ascolta una persona? Oh mamma, è qualcosa di fantastico. Ho notato che lo fa solo quando ascolta attentamente una persona, quando è interessato a quell'argomento. Quando invece si imbarazza, cosa che ammetto accade molto raramente, tende a mordersi l'indice. Non so perché lo faccia ma non lo avevo mai visto fare prima, è come se cercasse di nascondersi ma non potendo farlo cerca di coprirsi il viso il più possibile. Sa di non potersi mettere una mano sul volto quindi si morde l'indice e avvicina le altre dita al naso.. Mi piace moltissimo la cura che ha dei particolari, è così preciso. Le maniche della camicia devono essere girate come vuole lui, i pantaloni strappati solo ed esclusivamente dove vuole lui, i ricci spettinati al punto giusto..[..]
Inoltre è così tenero quando è con i bambini.. ho potuto constatarlo quando era con la sorella, sembrava davvero un'altra persona. Credo, infine, che anche se abbiamo molti pensieri diversi, anche se siamo diversi fisicamente e caratterialmente, anche se lui è il "ragazzo figo" e io quella "insignificante", non mi importa. Sa qual è la cosa davvero importante? Io lo amo e lui mi ama.."-lesse quest'ultima frase osservandoci. Io ero sconvolta ma allo stesso tempo così felice di tutto, delle sue parole, del suo amore.
-Ora vi lascio soli, io ho terminato il mio lavoro. Fatemi sapere come va a finire e, se può interessarvi, ho messo 10 ad entrambi.-disse prendendo i temi e uscendo dall'aula professori. Eravamo rimasti solo io e lui, il silenzio regnava in quel momento.



*Angolo Autrice*

Oeeh <3
Come butta,brò?
No ok ahahaha.
Allora,il capitolo non è lungo ma è quello prima del penultimo. Si può dire il pe-penultimo? Credo di no..
Anywwwwway,fra due capitoli la storia finirà *Preparate i fazzoletti,ve lo consiglio*.
Non l'ho fatto molto lungo questo perchè è davvero ricco di emozioni e cerco sempre di equilibrare le due cose.
Grazie mille per le recensioni,ve se ama,sappiatelo.
Vado a pisciare,ci si vede alla prossima bellezze <3

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Capitolo 34
*** The end.. ***


Chapter 34.
                                                   

                                         -The end..-


"Eravamo in una stanza,solo io ed Harry. Era come se io fossi una terza persona,vedevo la scena ma non la stavo vivendo. Harry mi disse che mi amava e io alzai di corsa lo sguardo,come incredula di ciò che aveva appena pronunciato." Il sogno che feci molti giorni prima apparve nella mia mente, era come un sogno premonitore. La scena che avevo sognato stava accadendo realmente in quel momento. Mancava solo il Ti Amo..
-Allora..-iniziò Harry, facendo svanire i miei pensieri.
-Come te la passi?-chiese. Come te la passi? Diceva sul serio?
-Sei serio?-chiesi strabuzzando gli occhi.
-In realtà no. È che è la prima volta che non so come iniziare un discorso.-
-Lo hai già iniziato.-specificai.
-Si, infatti. Beh, quindi a Styles non può resistere nessuno eh..-disse con il suo solito sorriso strafottente,ecco l'Harry che conoscevo..
-Riesci ad essere stronzo anche in momenti come questi? Complimenti.-dissi io ironica.
-Eih bimba, sono pur sempre Harry Styles. Che Harry è se la battuta non c'è? -rispose con quel suo sorriso beffardo, non era cambiato per niente e in un certo senso, ne ero felice.
-Te l ho già detto che non devi chiamarmi bimba?-chiesi, sperando che la smettesse. Anche se quando lo pronunciava le mie gambe tremavano e il mio cuore, per un attimo, smetteva di battere.
-Dovresti saperlo che non mi interessa-. La sua testardaggine era immensa, quasi pari all'amore che provavo per lui.
-E tu dovresti sapere che a me da fastidio.-ribattei.
-Provo un certo piacere ad infastidirti quindi continuerò a farlo.-
-E io provo un certo piacere a prenderti a pugni...dovrei farlo?-chiesi sorridendo e avvicinandomi leggermente, non lo avevo mai fatto. Di solito era lui che mi veniva vicino e io prendevo le distanze, questa volta era diverso.
-Fai pure, se vuoi. Rovineresti il mio bel faccino però, ricordate che non lo ha nessuno.-
-Credo che sopravviverò benissimo senza il tuo "adorabile" faccino.-
-Ah si? E come faremo poi a baciarci?-
-Semplicemente, non lo faremo. Come se baciarti fosse la cosa più importante del mondo, ma ti prego..-dissi io, anche se dentro di me sapevo di essere ironica. Non era la cosa più importante del mondo, ma giù di lì.
-Lo è. Devo rubare il tema della prof e leggere cosa hai scritto?-disse, bastardo che non era altro.
-Oh Styles,non ce ne è bisogno.Piuttosto come diceva il tuo? 'Non mi importa delle altre.Io amo lei e il suo sorriso' Hai qualcosa da dire?-chiesi, credevo di averlo incastrato ma Harry era pieno di sorprese, tutte riservate per quel giorno poi.
-Io lo ammetto, mi piaci. Mi piaci da impazzire e lo urlerei al mondo intero se fosse necessario. Il problema sei tu..-
-Io non sono un problema Styles...se voglio posso dirlo anch io,non mi faccio problemi-dissi sicura. Ammetterlo così, ad alta voce, esserne convinta, un po' mi spaventava. Era davvero lui il ragazzo giusto per me?
-E allora perché ancora non lo hai detto?-chiese alzando le sopracciglia.
-Perchè ancora non ne ho avuto l'occasione...e poi non me lo hai chiesto,quindi-lasciai la frase in sospeso.
-Perfetto. Mi ami?-chiese diretto, una mossa che non mi aspettavo.
-Io...beh, sai. Mio nonno mi ha sempre detto segui il tuo cuore quindi teoricamente dovrei seguirlo..giusto?-chiesi. Non so neanche io il perché di quella domanda a dirla tutta..
-Teoricamente dovrei risponderti "Solo se ti renderà felice" e io non lo so. La tua vita con me sarà un inferno, litigheremo probabilmente ogni ora del giorno, tutti i giorni. Saranno periodi difficili quando andremo a convivere e io non sono cosi bravo con i bambini. Io posso solo assicurarti che ti amerò sempre, comunque vadano le cose. Non ti abbandonerò mai, resterò sempre al tuo fianco. Non ti prometto la felicità ma ti prometto l'amore. E diciamo che sono anche in contraddizione perché, forse, con te, l'amore e la felicità sono la stessa cosa..-
-Io non so cosa faremo del nostro futuro. Non so nemmeno se staremo ancora insieme tra un paio di anni e non so neanche se avremo dei bambini,anche se mi piacerebbe averli,soprattutto con te. Credo sia strano pianificare il proprio futuro a soli 18 anni, non sai come andranno le cose, magari queste sono solo parole buttate al vento.. Comunque,per ora so solo che ti amo e che voglio starti accanto per,beh,fino a quando possiamo e riusciamo, soprattutto. Siamo così diversi eppure così simili..Io voglio stare con te finchè posso,non so cosa potrà succedere l'indomani,ma fin a quel momento voglio godermi ogni singolo secondo con te-dissi e non riuscii quasi a finire di pronunciare la frase che due labbra rosee si fiondarono sulle mie, baciandomi con dolcezza, come se fosse la prima volta per entrambi.
-Ti amo.-
-Cosa..?-chiesi, ero spiazzata. Mi schiarì la voce e ripresi a parlare.
-Non me lo avevi mai detto direttamente, non me lo avevi mai detto e basta. Io credevo che non lo facessi perché non ho niente in più delle altre ragazze. Non ho un fisico da urlo, non ho un bellissimo carattere, sono stronza, acida e probabilmente anche una gran rompicoglioni.-dissi,era uno dei miei tanti difetti quello di sottovalutarmi. 
-Lo vedi? Tu non ti senti mai abbastanza. Non ho bisogno di un fisico da urlo per innamorarmi e anche se non hai un bellissimo carattere per me lo è, ci contrastiamo. Mi piacciono le ragazze acide, stronze e scazzate più del dovuto. Piuttosto, cos' hai in meno delle altre ragazze? Perché devi sempre credere di non essere abbastanza?-
-Io non sono come loro Harry, io non mi apro facilmente. Siamo così diversi,come faremo a stare insieme? Probabilmente ci ritroveremo a litigare dopo neanche un secondo! Magari dopo esserci scambiati dei baci dolci,dopo esserci detti 'ti amo' a vicenda,dopo aver fatto l'amore,litigheremo..-dissi mettendomi le mani sul viso e continuando a parlare.
-Io non sono perfetta, non sono abbastanza per te.-
-Ti giuro che vorrei regalarti i miei occhi solo per farti vedere quanto tu sia perfetta. Magari non per gli altri, no per il mondo, non per la società, ma per me lo sei. Litigheremo? Beh, faremo pace. Nei rapporti si litiga sempre ma ci amiamo e faremo pace per forza. Io non riuscirò a stare più di dieci minuti senza di te sapendo che abbiamo litigato, farei io il primo passo. E poi tu sei abbastanza per me, è per questo che ti voglio, per questo che ti amo. -disse accarezzandomi il viso. Io ero sconvolta, ovviamente in senso positivo, era tutto un sogno per me.
-Non so che dire Harry,è davvero tutto così perfetto. Solo che ho paura che possa crollare tutto da un momento all'altro. Ho paura per noi,che un giorno litigheremo tanto da dividerci,che tu possa trovare un altra,più bella,intelligente,magari anche alta visto che sono un tappo di sughero..-
-Perché pensi che mi basi solamente sull'aspetto fisico?-
-Perchè è la prima cosa che si nota quando si incontra una persona e perché hai un determinato carattere che ti porta a mettere gli occhi su una bella ragazza. Rimane comunque il fatto che io ho paura di perderti. Perdere i tuoi abbracci,i tuoi baci, di perdere te e tutto quello che mi fai provare. Io..-mi bloccai improvvisamente, abbassando lo sguardo. Dovevo dirlo, semplicemente perché era ciò che provavo.
-Io ti amo Harry e ho paura che prima o poi ti stancherai di me e dei miei modi fare, che troverai un'altra persona che ti renderà più felice.-
-Io ho bisogno di te per vivere, per essere felice. Io non ti lascerò mai, non posso, non ci riuscirei anche se lo volessi. Ed è tutto così strano, il mio cuore batte a mille ed è la prima volta, capisci? Io non ho mai provato queste sensazioni e se le provo è solo grazie a te. Io..oddio, non lo so Però ti amo, tanto. Questa è l'unica cosa che so..- -Ti amo anche io.-dissi avvicinandomi a lui e baciandolo, era la prima volta che facevo il primo passo. Era una bella sensazione sentirsi dire quella cosa, mi ero sentita amata come non mi ci sentivo da tanto tempo. Ero felice.
-Hey bimba, direi di andare ora, altrimenti ci chiuderanno qui dentro.- Bimba. Ora quel soprannome aveva un'aria così dolce.
Annuì. Presi lo zaino e aprii la porta per uscire, percorremmo l'intero corridoio mano nella mano, fino al cancello.
-Allora baby, quando scopiamo?-chiese ad un tratto. Io mi lasciai sfuggire una leggera risata, era unico.
-Quando compirai 25 anni, se staremo ancora insieme, ci farò un pensierino.-
-25 anni? Scherzi?-chiese disperato.
-Hai ragione.. facciamo 26.-
-Sai, si vede che devi ancora imparare tante cose..-disse.
-E pensa, hai il miglior insegnante di tutti proprio a tua disposizione-
-E chi sarebbe? Io non lo vedo..-dissi guardandomi intorno.
-Molto spiritosa, davvero..-
-Comunque, la prima regola che devi rispettare è: "Non si scopa solo quando hai il ciclo". Quindi per tutti gli altri giorni, io sono libero.-disse sorridendo maliziosamente.
-La mia invece è "Non si scopa e basta".-
-La tua è una di quelle regole che andrebbero abolite all'istante..-
-Possiamo parlare di altro?-chiesi, quell'argomento mi rendeva sempre nervosa. Lui sorrise e continuò a camminare, senza dire nulla. Io feci lo stesso. In poco tempo arrivammo a destinazione, non vedevo l'ora di salutarlo e stringerlo a me.
-Domani ti vengo a prendere alle 8, puntuale.-annunciò. Lentamente si avvicinò fino a farmi sbattere contro la porta in legno. Posò la sua grande mano sul mio collo, infilando le dita tra i miei capelli. Chinò leggermente la testa e fece scontrare le nostre labbra. Passione, voglia, sicurezza..amore. Ecco cosa emanava quel bacio, amore. L'amore che io avevo riservato solo ed esclusivamente per lui, tutto l'amore che avevo. Ci staccammo dopo qualche minuti ed io, istintivamente, sorrisi. Aprii delicatamente la porta e sussurrai un "Ti amo", stampandogli un bacio a fior di labbra. Lui sorrise e rispose "Anche io ti amo". Dei brividi salirono lungo la mia schiena nel sentire quelle parole uscire dalla sua bocca, per la seconda volta. Chiusi la porta alle mie spalle e, con la schiena contr'essa, scivolai lentamente a terra. Era la giornata più bella di tutta la mia vita. Non facevo altro che sorridere, come se non ci fosse un domani, come se non fossi consapevole di ciò che stava accadendo,come se non ci credessi realmente.


*Tre mesi dopo*


-Kris, non si chiude! Da quando sto con Niall non faccio altro che mangiare pizze, sono ingrassata tantissimo-si disperò Alex, cercando di chiudere il meraviglioso vestito che stava per indossare. Color rosa antico,scollatura a cuore che metteva in risalto il seno,lungo per nascondere le gambe che Al tanto odiava. Ci aggiunse degli orecchini lunghi che attiravano l'attenzione sul suo dolce volto e alcuni bracciali che le scendevano delicatamente lungo il polso. Aveva un filo di ombretto e mascara ma in compenso il rossetto era rosso fuoco.
-Non può non entrarti!-esclamai uscendo dal bagno per aiutarla a tirare su la zip.
-Per un pelo..-sospirò guardandosi allo specchio.
-Vado giù a prendere un bicchiere d'acqua, l'ansia mi sta mangiando viva.-continuò. Sorrisi e terminai di prepararmi. Avevo scelto un vestito blu elettrico con la scollatura a cuore, lungo fino alle ginocchia. Era stretto in vita e quest'ultima era evidenziata dall'infinitá di brillanti presenti in quel vestito. Le scarpe erano blu con il alcuni brillanti per riprendere il tutto. Il mio trucco era più pesante di quello di Alex, avevo puntanto molto agli occhi a differenza sua. Le labbra le lasciai al naturale. Feci un giro su me stessa e mi meravigliai, ero bellissima. Raggiunsi Alex in salotto ed insieme, accompagnate da mio padre, ci dirigemmo a scuola. Avevano preparato tutto: luci, cibo, musica.. La scuola aveva un aspetto completamente diverso così, cominciava quasi a piacermi. Quando superammo la soglia della palestra, quasi tutti gli alunni erano già in pista che si scatenavano. Intravidi dei ricci. Era lui. Corsi, per quanto i tacchi me lo permisero, e lo abbracciai da dietro. Lui si voltò leggermente e mi sorrise.
-Fatti vedere..-disse. Mi spostai e feci un giro su me stessa, chissà a cosa pensava in quel momento.
-Sei assolutamente meravigliosa.-continuò sorridendo, probabilmente come non aveva mai fatto. Cominciammo a ballare, era un lento. Le mie mani sul suo collo, le sue posate delicatamente sui miei fianchi.
-Volevo dirti che puoi farlo.-esordì. Ero confuso a dir la verità, tanto che corrugai le sopracciglia.
-Posso fare cosa?-chiesi.
-Puoi dare una scossa al mio cuore.-. Give Your Heart A Break, la canzone, l'aveva letta.
-Lo farò.-risposi ridendo.
-Niente può mettersi fra me e te, neanche Dio può separci. Tu ed io, per sempre.-recitai alcune frasi della canzone. Sorrise, mostrando le sue dolci fossette, e mi diede un bacio sul naso. In un attimo le sue labbra scesero più in basso, sino alle mie. All'inizio cercavo di contenermi ma dopo la passione prese il sopravvento, lo baciai come non avevo mai fatto.
-Ti amo Kristen.-disse guardandomi negli occhi. 
-Ti amo Harry.-. Si, lo amavo perdutamente. Lo amavo perché le mie giornate erano più belle se c'era lui ad infastidirmi, lo amavo perché ogni cosa era migliore se fatta con lui, lo amavo perché rendeva ogni piccola e insignificante cosa la più bella che potesse esistere, lo amavo perché stavo bene con un suo sorriso, lo amavo perché era tutto quello che avevo sempre desiderato. Solo che non me ne rendevo conto.. Ma ora lo so. Io lo amavo, e lo amo tutt'ora. Per sempre.



*Angolo Autrice*

*Piange* *Si dispera* *Si strappa i capelli* 
La storia è finitaaaaaaa!
Eh vabbe,tutto ha una fine,tranne l'amore che provo per voi,mie amatissime lettrici <3
Spero vivamente che la storia vi sia piaciuta,ci ho messo tanto amore mentre la scrivevo e spero che le emozioni che volevo trasmettere vi siano arrivate.
Ovviamente questa non è la mia ultima storia :3
Ho già in mente di scriverne un'altra ma ho seriamente bisogno del vostro aiuto:
Normale o sovrannaturale?
Quale dei ragazzi come protagonista?
Considerate che probabilmente questa volta sia lei che lui saranno un po' ribelli,molto simili apparentemente insomma.
Io avevo pensato a Zayn che dà sempre l'aria da cattivo ragazzo ma avendone già scritta una su di lui sono un po' indecisa.
Se avete suggerimenti non esitate a darmeli,sono ben accetti.
Ci vediamo amori miei,la storia la pubblicherò fra qualche mesetto,almeno il tempo di organizzarla.
Vi amo e ricordatevi che io vi osservo sempre :3 <3
GRAZIE A TUTTEEEE <3



 

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