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(N.b. "Tutti i
personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, e gli
eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di
lucro")
-30
Ed ecco il momento in cui anche io racconto la mia storia.
Mi
chiamo Gerard Way, canto in una rockband,
i MyChemical Romance. Forse
è un nome che vi suona famigliare, forse no, ma alla fine non è che mi importi tanto.
La
storia che vi sto per raccontare parla di
un’attesa.Dell’ attesta
più lunga che io e il mio Frankie abbiamo mai
provato. Perché alla fine è questo che rende speciale
una cosa, attenderla, programmare ogni dettaglio, immaginare come sarà e poi
scoprire che non andrà come pensavi.
Ma cominciamo dall’inizio, quando mancavano ancora trenta
giorni.
Eravamo
in tour in quel periodo. Bhe, che c’è di strano, vi
chiederete voi.
In effetti nulla, era diventato tutto così normale da
irritarmi.
Insomma,
erano circa 5 anni che stavamo insieme e dovevamo nasconderci. Dopo un po’ è stressante, credeteci.
Perché,
lasciando stare tutte le fan assatanate che passano due ore intere di concerto
guardando il culo del mio
ragazzo, quando non eravamo insieme dovevamo agire come se tra di noi non fosse
successo nulla.
I
primi tempi è eccitante, poi comincia a stufarti e
alla fine ne hai semplicemente i coglioni pieni.
Ma torniamo al racconto.
Quel
giorno avevamo appena terminato due concerti di fila a Los Angeles e ci stavamo
preparano a partire con il tourbus diretti
finalmente a casa.
Afferrai
il mio borsone e con un salto scavalcai i gradini e salì sul bus.
Ero
ancora piuttosto atletico dopotutto. In
effetti, se mai incontrerò chi ha detto che dopo i 30 anni si è vecchi gli darò
un pugno in faccia.
Io
non sono vecchio.
Credo.
O almeno lo spero
Sospirai
e mi guardai intorno.
Il
bus era insolitamente vuoto e c’era un strano
silenzio, troppo strano per essere normale.
Infatti non lo era.
In
pochi secondi sentì due braccia che mi afferrano la
vita e Frankie che mi urlava nelle orecchie –Aahhh!!!-
Mi
prese così alla sprovvista che non riuscì a trattenere un urlo a mia volta.
-Ma sei scemo?!- gli gridai in faccia ancora scosso.
Lui
mi guardò con i suoi grandi occhi marroni e mi mise le
braccia intorno al collo. Infame!
-Scusa Gee…- mi disse nelle orecchie prima di
scoppiare a ridermi in faccia, facendomi sentire un’idiota. –Ma mica pensavo che ti saresti messo a strillare!-
-Io
non ho strillato- lo corressi prima di sbuffare e
liberarmi dal suo abbraccio.
Lui
mi guardò con la sua espressione da cucciolo abbandonato.
Cazzo, così non è giusto!
Voi
trovate dura anche solo incazzarsi
con FrankIero, non è vero?
Bhe, non avete mi provato a rimanere arrabbiati con lui
che vi guarda
in quel modo, vi giuro è impossibile.
-Sei
arrabbiato?- mi chiese mordendosi il labbro inferiore, e in quel momento, vi giuro che non so come feci a resistere saltargli addosso. Forse
grazie quel poco di orgoglio che mi rimaneva.
-No…-
sussurrai prima di baciarlo.
Una, due, tre volte.
-Dio,
mi piacerebbe rimanere così per sempre- sussurrai
sulle sue labbra.
Lui
sorrise prima di trascinarmi per un braccio sul letto continuando a tenere le
labbra premete sul mio collo.
Quello
che avvenne dopo ve lo risparmio, perché alla fine sono
solo fatti miei e di Frank!
Comunque mi risvegliai dopo qualche ora con un leggero
mal di testa.
Mi
guardai intorno.
La
luce fuori dal bus stava cominciando a oscurarsi, le
tendine erano tirate e Brian ci stava fissando scioccato.
Frena.
Cosa? Brian che ci guarda?!
Squittì
coprendo me e Frank con le coperte, visto che eravamo completamente nudi.
Frank sospirò ma non si svegliò.
Io
guardai il nostro manager che stava sulla porta, senza parole.
Una
volta, quando ero piccolo, dalla mia cameretta, ho sentito degli strani rumori
provenire dalla camera dei miei genitori, mi ero alzato e dalla porta mezza
aperta ho visto che..bhe,
avete capito.
Poi
ero andato a prendere un bicchiere d’acqua per riprendermi e mi ero guardato
allo specchio. Avevo la stessa espressione che in quel momento aveva Brian.
-S-scusate ragazzi…- disse mentre si
copriva gli occhi e camminava via.
Merda. Mi misi i primi jeans e la prima maglietta che trovai e lo
seguì fuori.
Odiavo
lasciare Frank così, dopo aver fatto l’amore, ma
questa volta ero sicuro che avrebbe capito.
Lo
trovai fuori dal bus che si massaggiava la tempia con
le dita.
-Bri…- sussurrai incerto della sua reazione.
Naturalmente
tutti i ragazzi sapevano di noi, ma nessuno ci aveva mai visto così.
Dovevo
ammettere che ero immensamente imbarazzato.
-Dio,
Gee… questa me la sognerò
stanotte!- disse lui ancora sconvolto.
-Scusa…
è che.. non abbiamo pensato di chiudere la porta-
-Già,
l’ho notato- rispose guardandomi negli occhi.
Parlai
per qualche minuto con Brian raccontandogli i piccoli problemi che aveva la nostra relazione.
E
esattamente mentre glieli spiegavo mi venne in mente l’idea più pazza che mi
sia mai passata nel cervello.
Tornai
nel bus. Frank mi fissò mezzo addormentato e io mi
sciolsi.
Tornai
a stendermi e lo baciai sulle labbra.
-Lo
sai che ti amo?- gli chiesi abbracciandolo.
Lui
annuì usando la mia gabbia toracica come cuscino per mettersi più comodo e chiuse
gli occhi.
-Anch’io ti amo, Gee-
disse sottovoce.
Stava
per riaddormentarsi quando io parlai di nuovo. –Bene, allora non vedo quale sia l’impedimento…. Frankie, vuoi
sposarmi?-
To Be Continued…
[NdA: Eccomi qui =)
Questa,
come avete immaginato è il mio ennesimo delirio. Muahaha
ormai sto sveglia le notte per pensare a queste cose. =/
E
poi io non sono contenta se non ho 40.000 fict in
sospeso xDDD
Naturalmente
è l’ennesima fictslash, il
pairing è Frank/Gerard perché sono troppo bellini insieme
*__* e visto che nell’ultima fict è una coppia che ho
un po’ maltrattato, mi rifaccio qui xDD
So
che in America come qui non è legale il matrimonio gay, ma dovrebbe
esserlo! E quindi, visto che, come avrete già capito a
me dellarealtà non importa un fico
secco in questa fict è legalissimo!
Niente
di tutto ciò è vero, anche se io ci spero sempre xD
Ho
già una trama, i capitoli saranno 13 e.. bhe, insomma, vedrete con il tempo xD
Eccomi
qui, il vostro cantante preferito a rapporto gente.
Eravamo
rimasti alla mia dichiarazione, vero?
Ecco,
le cose non sono andate esattamente come prevedevo.
Ma
torniamo indietro a quel momento.
–Bene, allora non vedo
quale sia l’impedimento…. Frankie, vuoi sposarmi?-
A
quel punto io mi aspettavo qualcosa come un abbraccio, un bacio alla francese,
una frase in stile “adesso e per tutta l’eternità”
Ebbene
non andò così.
Lui
cominciò a ridere, e non ridacchiare o a sorridere leggermente, ma a sganasciarsi
dalle risate.
-Anche io amo fare sesso
con te, ma non credi che una dichiarazione di matrimonio sia esagerata?-
Io
arrossì e non gli risposi e lui alzò la testa guardandomi in faccia.
-Gee, ma… eri serio? Non
era uno scherzo?-
E
bum! In quel momento ogni vena di romanticismo presente tra di noi è sparita.
-No, era uno scherzo,
certo…-
dissi poco convinto.
Lui
continuava a fissarmi e allora io mi sono alzato dal letto, lo baciato e sono
uscito nel parcheggio.
Insomma, voi andate dal vostro ragazzo con le
migliori intenzioni, gli chiedete di passare tutta la vita con voi, e la
risposta che ricevete è una risata?
Ok, ammetto che non avevo ne anello ne
dichiarazione, e non eravamo in Europa o in qualche altro luogo da favola, ma
nel nostro tourbus pieno di bottiglie di birra e avanzi di pizza. Non era il
momento migliore del mondo, ma alla fine non è questo che dovrebbe importare.
Per i due giorni successivi non toccammo più
l’argomento.
Passai tutto quel tempo a corrodermi l’anima.
Io volevo davvero passare la mia vita con lui, ma
se quello fosse stato un presentimento? Il segno che era meglio accontentarsi
di quello che avevo e non esagerare?
Non ne parlai con nessuno, finchè, due giorni
dopo presi la decisione di smetterla di rodermi il fegato.
Io sapevo che noi saremmo stati insieme per
sempre. Ne ero certo.
E così l’unica cosa che mi rimaneva da fare era
convincere anche lui.
Andai da Brian e lo persuasi a tenere occupato
Frank per quel pomeriggio. Poteva fargli fare interviste, meeting con i fan,
quattro ore di autografi alle ragazzine non-stop, non mi interessava.
L’importante era che per quel pomeriggio non si fosse avvicinato a me.
Avevo pregato poi Bob di telefonare al mio posto
al locale più carino che avesse trovato in quella città e di prenotare per
quella stessa sera.
Dopo avevo afferrato Ray e l’avevo trascinato al
centro commerciale più vicino.
Ci siamo seduti sui tavolini della caffetteria e
io ho cominciato a riflettere.
-Ray… se tu fossi Frank, che anello di
fidanzamento vorresti che io ti comprassi?- dissi mentre ordinavo un caffè
molto lungo. Quello si prospettava un pomeriggio infinito.
-Uff… che cazzo ne so io? Perché non gli telefoni
e glielo chiedi?- mi propose scocciato. Non me ne fregava un cazzo se si stava
rompendo le balle, doveva pensarci quando mi ha proposto di diventare amici.
Queste sono le conseguenze. Seguirmi senza lamentarsi mentre cerco
l’anello perfetto per il mio ragazzo.
-Ma che dici? Deve essere una sorpresa e deve
essere romantico!-
Una cameriera bionda ci portò le ordinazioni.
Notai che accanto allo scontrino c’era un
bigliettino piegato in quattro parti. Lo aprì e, vicino a un numero di
telefono, lei aveva scritto un nome, ‘Kathleen’ e una parola, ‘chiamami’.
Ray cominciò a ridere sguaiatamente in un modo
che mi ricordò Frank qualche giorno prima.
-Oh mio Dio, l’hai proprio beccato giusto!- gridò
verso la cameriera.
Io volevo morire e mi coprì il volto con le mani.
-Ray… ti prego, stai dando spettacolo…-
Ma Ray non smise di ridere, anzi esclamò –Ti prego
chiama Frank, raccontaglielo e metti il vivavoce! Non posso perdermi una scena
così!-
-Forse sarà meglio andare- dichiarai alzandomi
dal tavolino e andando a pagare.
Ci dirigemmo verso una gioielleria.
Fortunatamente il centro commerciale era grande e pensai che se non avessi
trovato quello che cercavo li potevo provare da un’altra parte. Anche perché io
non avevo la minima idea di come doveva essere quello che cercavo.
Appena entrati una commessa abbastanza alta e con
i capelli castani raccolti ci venne incontro.
Ci sorrise e ci strinse la mano.
-Io mi chiamo Samantha, se avete bisogno di
qualcosa, io sono a vostra disposizione-
-Io sono Gerard, e quello è il mio amico Ray…- lo
indicai mentre lui stava guardando le vetrine. –Ecco… noi siamo qui perché…
Stasera avevo in mente di chiedere al mio ragazzo di sposarmi e… ecco, io
volevo qualcosa adatto all’occasione…-
Lei annuì solennemente. –Certo, certo… Capisco.
Bene Gerard, mi racconti un po’ di lui- disse mettendosi gli
occhiali sulla punta del naso.
Io mi grattai la testa. –Mhm… Si chiama Frank.
Ama la musica, i videogiochi e i cartoni animati… e… Mi dica che può aiutarmi?-
la supplicai.
Lei rise. –Farò il possibile-
Mi condusse verso una vetrina e mi fece sporgere
per vedere ogni modello di anelli, cominciando a parlare con un tono molto
professionale. -Vede, la gente non lo crede, ma ogni cosa di noi rappresenta il
nostro carattere, il nostro ‘io’. E un anello di fidanzamento è molto più di un
oggetto, è insieme lei, la persona di cui è innamorato e quello che state per
costruire insieme-
-Oddio, questo mi spaventa- sussurrai.
Samantha sorrise ancora. –Non si spaventi,
sceglierlo è più facile di quello che sembra-
-Ecco, vede…- dissi imbarazzato prendendo un
foglio di carta dalla tasca. –Io sono un musicista e tempo fa ho scritto una
canzone… Mi piacerebbe se fosse incisa nell’anello perché rappresenta molto
quello che stiamo per fare…-
Lei
lo afferrò e stringendo gli occhi lo lesse. –‘I'm trying to let you know just how much you mean to me’…E’ davvero molto dolce,
Gerard. Di solito è mio fratello che si occupa di queste cose ma… oh, al
diavolo la sua partita di football!- disse ridendo –Torno subito…- mi sorrise e
andò dietro il negozio.
Dopo qualche secondo la sentì urlare. –Rob! Alza
quel cazzo di culo, c’è del lavoro da fare!-
Non so perché ma ci rimasi malissimo. Fino a poco
tempo fa era stata tutta zucchero & miele, e adesso stava imprecando contro
quel pover’ uomo.
-Ma c’è la mia partita…- disse Rob sommessamente.
-Alza. Quel. Culo.- ripetè Samantha. Rob non
replicò.
Tornò da me con lo stesso sorriso di quando ci
siamo conosciuti e io lo ricambiai un po’ incerto. Sembrava di avere a che fare
con il Dottor Jakyll e Mr. Hyde.
-E ora, Gerard, deve scegliere l’anello-
Io guardai ancora attraverso la vetrina.
Un anello catturò la mia attenzione. Glielo
indicai.
-Oh, quello? Ottima scelta- sorrise e me lo mise
in mano. –Questo è fatto di oro bianco e ha due leggere bordature ai lati di
oro rosso. Personalmente lo preferisco a quelli d’oro giallo perché lo trovo
meno comune e banale-
-E’ molto bello- concordai e sorrisi
immaginandomelo al dito di Frank.
Glielo ridetti e lei lo mise in una piccola
scatolina di velluto verde. –Allora lo do a mio fratello, così può cominciare a
lavorare… Oggi il centro non è molto affollato, quindi può tornare fra circa
tre ore e vedrà che l’anello sarà pronto-
Pagai e la salutai. Poi io e Ray uscimmo pensando
a come trascorrere le tre ore seguenti.
***
Quella sera io e Frank arrivammo al ristorante
verso le nove.
Bob aveva fatto un ottimo lavoro e aveva
prenotato un tavolo vicino al terrazzo, illuminato da piccoli lampioni. Era il
più romantico di tutto il ristornante.
Mangiammo (lui più di me perché io ero ancora
molto teso) e chiacchierammo come al solito.
Quando ci portarono il dolce io decisi di
cominciare a tastare il terreno.
-Sai… stavo pensando a quello di cui abbiamo
parlato l’altro giorno…-
Lui smise di mangiare e mi guardò in faccia. –A
che cosa? Anche tu pensi che Miss Piggy non meriti Kermit la Rana? Voglio dire… lui è
troppo gentile, è la gentilezza fatta persona, anzi fatta rana!-
Io scossi la testa. Solitamente lo trovavo
tenerissimo quando faceva finta di non capire (speravo che facesse finta perché
se no la faccenda era preoccupante) ma non era quello il momento.
-No, non quando abbiamo parlato dei Muppet, ma
quando avevamo appena… sai, no… fatto l’amore… e io ti ho detto quella cosa… Ti
ho chiesto di sposarmi…-
La bocca di Frank si aprì leggermente e sussurrò
piano –Oh.-
-E sai, a dirla tutta, io ero serio… Insomma, noi
ci amiamo e non capisco perché non possiamo rendere la cosa “ufficiale” … Cioè,
non che abbia bisogno di un certificato però, sai… E così ti ho comprato
questo- dissi prendendo la scatolina dalla tasca e facendogliela vedere.
Lui aprì gli occhi e la guardò, rimanendo in
silenzio. Non sentendolo pronunciare alcuna parola mi cagai leggermente
addosso. Magari gli faceva schifo.
Così decidi di continuare. –Lo so che non è un
granché, ma è il migliore che ho trovato in poco tempo… Perché, mi piacerebbe
che noi lo facessimo presto, tipo alla fine del mese. Insomma, quello che sto
cercando di chiederti, e bada bene che adesso sono serio, è: Vuoi sposarmi,
Frank?-
Lui alzò lo sguardo dall’anello e mi fissò negli
occhi. Erano lucidi.
-Oddio, Gee… L’anello è fantastico, tu sei
fantastico!- disse sporgendosi dalla sedia finché i nostri nasi non si
toccarono. –Certo che voglio sposarti!- disse prima di baciarmi.
To Be Continued…
[NdA: Eccomi qui con un nuovo aggiornamento =)
Uff, non so perché nello scorso capitolo mi abbia
deformato la pagina e non credo che lo capirò mai -_- Speriamo che non accada
lo stesso con questo ^^”
Non so quando potrò postare di nuovo perché
Sabato parto per una settimana, quindi se trovo il tempo di scriverlo posso
provare venerdì/sabato mattina, altrimenti ci si sente quando torno XD
Thanks to:
-LovelyDead: Certo che ti sposo! Vado a comprare
la fede dalla commessa della fict xDDD Un bacione :-***
-Blinka: Grazie *___* Bacione :-***
-Miyata: Grazie *__* Sei troppo gentile :-**
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Bacione.
-Linkin Park: Certo che nasce da li xDD Muahaha
io mi sono divertita a immaginarmi Brian sconvolto, era una scena che doveva
esserci nella fict xD Un bacione :-***
-Idra: Grazie ^//^ Tu sei troppo gentile XD
Grazie mille per i complimenti :-** In questi giorni avevo voglia di scriverne
una e così… xDD. Bacione :-**
-Blaise_Sl_Tr07: Grazie 1000. Sei gentilissima
:-** Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^ Bacione :-**
-Kgirl: Graziee sia a te che a tua sorella, sei
gentilissima =) Bhe, non potevo fargli dire di no, anche perché, chi
rifiuterebbe una proposta da Gee? xDD Bacione :-**
-Elyrock: Grazie mille ^//^ E poi mi fa piacere
ricevere questi complimenti da te visto che adoro come scrivi *__* Bacione e
spero che ti piaccia anche questo capitolo :-**
Un bacio a chiunque leggerà e/o commenterà anche
questo capitolo]
-E
allora, tu indosserai il vestito bianco?- chiese Ray seguendo Frank mentre lui
si dirigeva verso il piccolo frigo bar del bus.
Frank
prese una lattina, ne bevve un sorso e poi guardò il nostro chitarrista negli
occhi. –No.- disse lapidario.
Ray
girò la testa. -Lo indosserà Gee, allora?-
-No.-
ripeté tornando a sedersi accanto a me. Ray lo seguì nuovamente.
-E
se io e gli altri facessimo una colletta e ve lo comprassimo come regalo di
nozze?-
-No.-
rispose ancora dandomi un bacio sulla guancia e appoggiando la sua testa sul
mio petto.
-E
se boicottassimo il matrimonio come minaccia?-
-No.-
-E
se…-
-No.-
-Ma
se non ho ancora detto nulla- protestò lui.
-La
risposta sarebbe sempre e comunque no- decretò Frank.
-Ray,
smettila!- dissi io a quel punto. Non sapevo come aveva fatto Frank a resistere
fino a quel momento senza gridargli dietro.
-Uff,
che palle!- mi rispose –Certo che voi non siete per niente divertenti!-
brontolò alzandosi e andando da un’altra parte.
Un
po’ di pace.
-Finalmente
soli- dissi sorridendo e dandogli un bacio sulle labbra. Ma proprio mentre le
cose si facevano interessanti lui si allontanò da me.
-Gee,
aspetta… dobbiamo parlare di una cosa-
E
così che tutto incominciò.
Frank
non voleva più fare sesso fino al matrimonio.
Voleva
arrivare casto e puro fino alla prima notte di nozze. E non servì a nulla tutto
l’impegno che misi nello spiegarmi che dopo tutti questi anni era una cosa
immensamente inutile.
-Ma
Gee, io voglio che quella notte sia speciale…- mi disse guardandomi negli occhi.
E, forse ve l’avevo già accennato, ma io non so resistergli quando mi guarda in
quel modo.
Acconsentì,
anche se non ne ero per niente entusiasta.
Naturalmente
il sesso non è la cosa più importante, io lo amo e lui mi ama e non potrei
chiedere di meglio. Ma sono un essere umano e ho delle esigenze. Ok, forse
detto così è molto squallido, ma oltre che il sesso in generale, quello che mi
sarebbe mancato sarebbe stato il sesso
con lui.
Insomma,
le prossime settimane non sembravano affatto semplici.
Saremmo
arrivati a Belleville quella sera; avremmo passato la notte a casa mia e il
giorno seguente saremmo andati a cena da mia mamma. Mikey e Alicia erano
tornati dalla luna di miele da pochi giorni e io gli avevo detto che avevo una
sorpresa per loro e gli avevo praticamente ordinato di non tornare subito a NY
ma di passare qualche giorno da lei, così avrei potuto parlare a tutta la
famiglia.
E
poi, circa tre o quattro giorni dopo, saremmo andati a cena da Linda, la madre
di Frank, in modo da comunicare la notizia anche a lei.
Mi
aspettavano dei giorni abbastanza intensi e oserei dire stressanti.
-D’accordo,
Frankie. Faremo come vuoi- dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
Lui
sorrise soddisfatto, come faceva sempre quando lo accontentavo in qualcosa.
Come
quella volta in cui mi ha costretto a fare pattinaggio sul ghiaccio e io mi
sono praticamente rotto il coccige, o come quando mi ha “convinto” a fare una
full immersion nel mondo della Terra di Mezzo.
Da
Philadelphia a Chicago; nove ore di Signore degli Anelli.
Bel
film, belle scenografie, ma credetemi, dopo che si ha gridato e saltato su un
palco con mille luci al neon puntate addosso e una folla di persone urlanti,
l’ultima cosa che desiderereste è di fare una maratona di tutti i film in
edizione integrale.
E’
che quando vuole qualcosa ha un metodo infallibile per ottenerla, almeno con
me. Comincia a mordersi il labbro inferiore e poi mi guarda negli occhi. Sembra
Bambi, e quale essere umano con un cuore potrebbe mai negare qualcosa a Bambi?!
-Ma
quando dici basta sesso, intendi qualsiasi tipo di approccio sessuale?-
-Gee…-
sospirò lui alzandosi dal mio petto.
-No,
te lo dico perché se siamo precisi certe cose non sono da considerarsi vero e
proprio sesso…-
-Gee…-
ripeté scuotendo la testa –Sono solo venti giorni… Se tu fossi una ragazza ti
direi che parli come una ninfomane…- Io sbuffai e lui mi baciò la punta del
naso, poi sorrise. –Vediamo come andranno le cose…- sussurrò piano.
Si
alzò e andò verso il letto. Io lo seguì.
-Sai…-
cominciò mentre si buttava sulle coperte disfatte. Lo raggiunsi e gli strinsi
la vita con le braccia. –Stavo pensando che prima o poi dovremmo decidere dove
andare in viaggio di nozze…-
Io annuì mezzo addormentato. Non avevo davvero
voglia di discuterne adesso, soprattutto perché sapevo che in qualsiasi posto
lui avesse voluto andare, a me probabilmente non sarebbe piaciuto.
***
-Ehi,
belle addormentate, Dovreste svegliarvi!- disse una voce vicino alle mie
orecchie.
Sembrava
una mosca, ed era anche fastidiosa come una mosca.
Così
decisi di scacciarla, alzando un braccio e colpendo l’aria. Quella voce smise
di parlare e si mise a ridere.
Io
grugni mentre anche Frank apriva gli occhi.
-Che
cazzo c’è, Brian?- gli chiesi una volta che lo ebbi riconosciuto.
-Stavo
dicendo, mie care Biancanevi, che siamo arrivati a casa- Io lo colpì con una
sberla sulla testa e sperai che si fosse fatto male.
Svegliai
Frank e raccattai le mie cose.
Arrivammo
a casa mia circa mezzora dopo.
-Fanculo!-
esclamai quando le chiavi mi cedettero dalle mani. Ero carico di borse e valige,
e piegarmi e prenderle sembrava una missione impossibile.
Frank
mi sorrise, le prese e mi aprì la porta.
-Bentornati
a casa!- disse accendendo la luce.
Il
mio appartamento non è mai cambiato molto nonostante tutti i soldi che abbiamo
fatto. Sarà perché praticamente a casa non ci sono mai; ma non ho mai sentito
il bisogno di fare grandi cambiamenti o di comprare una villa enorme.
Ho
un atrio, a destra una piccola cucina con i mobili laccati di rosso, che non so
come mi sia venuta in mente di comprare, e a sinistra un divano nero con i
cuscini colorati.
Poi
c’è il corridoio e un bagno, due camere da letto e infine la mia stanza
tutto-fare, dove mi rinchiudo per la maggior parte del tempo.
Fine
tour della casa.
Mi
avvicinai a Frank e lo abbracciai da dietro, baciandogli il collo.
Lui
rise –Gee, io ti amo tanto, lo sai… ma non credi che sarebbe l’ora di farti una
doccia?-
Aprì
la bocca per ribattere. Dio, non era stato affatto carino da parte sua farmelo
notare in quel modo.
Ma,
a pensarci bene, non aveva tutti i torti. Il lungo viaggio in bus cominciava a
farsi sentire, in tutti i sensi.
Così
gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso il bagno. Lo sentì dalla
cucina che esclamava qualcosa del tipo –Non temere, nonostante la puzza ti
sposo lo stesso!-
Aprì
l’acqua della doccia e chiusi gli occhi.
Erano
sei mesi che non tornavo a casa. Non era cambiato nulla da quando ero partito,
tranne che ora ero fidanzato. Sorrisi senza rendermene conto.
Cominciai
a fare una nota mentale delle persone che avevo in mente di invitare alla
cerimonia. Ok, io e Frank volevamo fare qualcosa di privato, ma questo non mi
avrebbe impedito di chiamare tutte le persone che conoscevo e sbattergli in
faccia la mia felicità.
Mi
misi i pantaloni del pigiama e una maglietta e lo raggiunsi in cucina. Anche
lui si era cambiato.
Appena
mi vide si avvicinò a me e mi diede un bacio sul collo.
Notai
che aveva apparecchiato il tavolo. C’erano delle cose nel piatto che a prima
vista sembravano spaghetti al sugo e dell’insalata con gli hamburger.
Non
avevano un bel aspetto, certo, ma da Frank quello era il massimo che potevo
aspettarmi, visto che quella di cuoco era l’ultima delle carriere che poteva intraprendere.
Per
dimostrargli che avevo apprezzato il suo tentativo gli diedi un bacio sulle
labbra e poi sussurrai –Che ne dici se cominciassimo la castità da domani?-
Lui
si passò una mano sui capelli e poi mi baciò. –Si può fare…-
To Be
Continued…
[NdA:
Eccomi qui =) Alla fine sono riuscita a scrivere anche questo capitolo prima di
partire ^^ Ho cominciato questo capitolo ieri notte, quindi ringraziate o
maledite la mia insonnia, dipende se il capitolo vi è piaciuto o meno xDDD
Una
piccola nota: Nel prossimo capitolo ci sarà un leggero cambio di POV, dal punto
di vista di Gee si passerà a quello di Frank… non so ancora se per tutto il
capitolo o solo un pezzo, ma cmq avviserò prima =)
Ho
l’impressione che questo capitolo non sia venuto affatto bene =/ ma va bhe ^^”
E
poi, bho, non so che dire… sono incazzata perché non ho ancora trovato nessuno
che venga con me al concerto del 3 Novembre, ma tanto ci sarò, anche a costo di
andarci da sola xDDDD
Thanks
To:
-Kgirl:
Siamo in due a adorarlo xDD Bacione :-**
-Miyata:
Grazie ^//^ Sei troppo gentile =D Spero che ti piaccia anche questo capitolo.
Bacione:-**
-Ika_Lil
Rebel: Certo che si amano quei due xDD Mi fa piacere che ti piaccia anche
questa fict ^_^ Bacione
-Linkin
Park: Anch’io me lo immagino Frank vestito da sposa xDD Awh, grazie mille per i
complimenti! Bacione :-**
-Idra:
Sarà perché io mi faccio un sacco di film mentali quando sento i MyChem, ma ci
pensavo qualche giorno fa! E diciamo che è da lì che è partito tutto. Bacione
:-**
-LovelyDead:
Spero ti sia piaciuto questo capitolo. Bacione :-**
-Disinchanted_vale:
Grazie ^^ Anch’io li trovo pucciosissimi *______* Bacione :-**
-Blaise_Sl_Tr07:
Muahaha Mi serviva un personaggio un po’ rompipalle, e Ray mi sembrava quello
adatto xDD Bacione :-***
-Blinka:
Grazie 1000 Spero ti piaccia anche questo. Bacione :-**
-Elyrock:
Grazie ^//^ sei gentilissima :-** Bhe, i Muppets rulleggiano sempre xDD bhe,
alla fine parliamo di Frank, una cosa romantica ci stava xD Un bacione :-***
-Lostwithe:
Grazie mille, sei gentilissima *___* Mi fa piacere che ti abbia emozionato tanto!
Un bacione :-**
E,
come al solito, ringrazio chi commenterà e leggerà! :-**]
-Gee… come sto
secondo te?- mi chiese Frank guardandosi allo
specchio.
-Sei bellissimo- gli sussurrai dandogli un bacio sul collo.
Lui sbuffò ma sorrise. –Lo dici solo perché mi ami, non sei obbiettivo-
Io sospirai e gli presi la testa tra le mani guardandolo negli
occhi. –Frank, da quanto tempo conosci i miei
genitori? Perché sei così nervoso?-
-Non lo so… E’ che questa volta è diverso. Insomma, noi ci
sposiamo, e tu sei il loro figlio maggiore. E’ una bella responsabilità!-
-Ma i miei sanno già che stiamo insieme…. Si tratta solo di fargli
capire che la cosa sta diventando molo più, come dire, definitiva-
-Si, ma se a loro non va bene? Ti ricordi che, quando hai detto ai
tuoi che eri gay, tua madre non ti ha parlato per due giorni?!-
-Ma se mia madre ti adora!-
Ok, piccola bugia.
Mia madre adorava Frank quando pensava che lui fosse solamente un mio carissimo
amico e chitarrista della mia band; quando ha saputo che era diventato il mio
ragazzo le cose sono leggermente cambiate.
Non credo che sia per Frank nello
specifico, ma credo che abbia preso un po’ male la mia omossessulaità.
Quando Frank ha detto che non mi ha
parlato era la verità, più o meno.
Vedete, quando andavo alle superiori c’era questo ragazzo che si
chiamava Josh del quale mi ero preso una cotta. Aveva
i capelli neri corti che gli scendevano sul viso, gli occhi azzurro ghiaccio,
era alto e con il naso sottile. In più era pallidissimo e sembrava un fottuto vampiro.
Fu amore a prima vista.
Cominciammo a uscire; e un giorno lei mi sentì
mentre raccontavo a Mikey ogni dettaglio.
Era euforica. Non aveva capito che la persona con cui uscivo era
un lui e non una lei.
Così mi chiese. –Allora, come si chiama la fortunata persona che
esce con il mio figlio maggiore preferito?-
Io presi un profondo respiro e gli dissi il suo nome, non
curandomi troppo della sua reazione, perché pensavo “Andiamo, è mia mamma, che cosa potrebbe
succedere?”.
Lei era stranita. –Ma ho sentito male? Si chiama Josh?-
-No, mamma. Hai sentito benissimo-
-Ma Josh sta per Josephine,
vero?-
Io sospirai. –Come può stare per Josephine?!
Sta per Joshua!-
-Quindi è un ragazzo?- mi domandò allargando gli occhi.
Io annuì vigorosamente. –Sì, decisamente-
Il suo viso era decisamente più bianco e pallido del solito.
Rimase zitta per qualche minuto e poi sussurrò. -Oh.-
Diede uno sguardo in giro e dopo qualche secondo mi guardò di
nuovo negli occhi.
-Vado a fare una torta- disse
allontanandosi per andare in cucina.
Ecco, faceva sempre così.
Quando c’era qualcosa che non gli andava bene, faceva finta di non
ascoltare e cambiava argomento, andava a cucinare stupidissimi dolci, e ti dava
la sensazione che in realtà tu non esistessi davvero, che
quello che parlava era solo il tuo riflesso che non emetteva alcun suono.
Credo che questo lato del suo carattere, oltre che avermi fatto
diventare leggermente schizofrenico, è alla base dei miei problemi di peso
adolescenziali.
-Ok, andiamo- dissi afferrando il polso
di Frank. Lui mi seguì in macchina.
Accese la radio e appoggiò i piedi sul cruscotto.
Sembrava che tutta l’agitazione che aveva pochi secondi prima
fosse svanita, mentre la mia continuava a salire.
-Sai cosa sarebbe davvero cool? Se tu ti facessi tatuare il mio nome da qualche parte;
sai no, per dimostrarmi il tuo amore- esclamò cercando di coprire la radio che
cantava “Umbrella,
ella ella, eh eh”
Ecco, ora oltre che preoccupato ero irritato, molto
molto irritato.
-Te lo scordi!- dissi facendo uscire dalle labbra una mezza
ristata stridula. Stava scherzando, no?
-Ma Gee… perchè?-
E intando la radio continuava a cantare “Under myumbrella…”
-Bhe,
mettiamola così: Superman amava Lois Lane, eppure non
si è mai fatto fare una collana di kryptonite per dimostrarglielo-
“Ella, ella,
eh, eh”
-E, cazzo Frankie, spegni quella
maledetta radio!-
Lui sbuffò e si mise a sedere decentemente, spanse la radio e dopo
rimise i piedi esattamente dov’erano, sporcandomi tutto il cruscotto.
Quando vide che stavo per dirgli di togliere quei maledetti
scarponi dalla mia macchina, mi fulminò con lo sguardo. E, continuandomi a
guardare come se avesse voluto uccidermi aggiunse –Superman era un coglione!-
Capì che si era incazzato e non mi
avrebbe parlato per tutto il viaggio. Bene, quella giornata procedeva sempre
meglio!
Per fortuna casa mia non è molto lontana da dove abita mia mamma, e quindi arrivammo nel giro di pochi minuti.
Appena entrato salutai mio padre, mia madre era uscita, e mi
preparai psicologicamente a quello che sarebbe
seguito. Questa volta la notizia era grossa, mi aspettavano come minimo una
decina di chili in più in torte.
Anche Frank la salutò e mi seguì dentro.
Vedemmo mio fratello sdraiato sul divano che guardava i Simpson, gli occhi mezzi aperte e un pacchetto di patatine
rovesciato sul petto.
Come può un essere umano ridursi in questo stato?
Ci mancava solamente la bava alla bocca e la Duff
in mano e sarebbe stato come Homer.
Che tristezza!
Frank si sedette accanto a lui e gli rubò una patatina che gli era finita vicino al collo. Io
mi buttai letteralmente sulla poltrona vicino e lo guardai incuriosito.
Mikeygrugnì e aprì un occhio.
-Gee…? Frankie..? Ma… siete
voi?-
Ma che diavolo!
Ritiro quello che ho detto! HomerSimpson è molto più intelligente di lui appena sveglio.
Frankie annuì e lo abbracciò e poi io feci
altrettanto.
-Sei solo?- chiesi guardandomi in giro.
-Sì, la mamma e Al sono uscite non so
dove…- mi rispose sbadigliando.
Mi guardai in giro. Il
salotto dei miei genitori era pieno delle fotografie del matrimonio di mio
fratello.
-Mikey… non è che mi puoi accompagnare in
bagno?- gli chiesi continuando a fissare le foto. Mi mettevano terribilmente in
imbarazzo.
Sia Frank che Mikey
erano sbalorditi.
-Ma sei scemo?!- mi domandò mio fratello dopo
qualche secondo.
Sentivo l’irritazione scorrermi lungo la schiena. E, come se non bastasse,
Rihanna cantava ancora nella mia testa.
-Senti, seguimi e basta, ok?- praticamente glielo ordinai.
Mikey non replicò e si alzò.
-Ma Mikes, mi devi raccontare tutto
quello che è successo! Non ci vediamo da una vita!- si lamentò Frankie. E, credetemi, nonostante fossi un fascio di nervi,
la sua espressione mi sciolse.
Lo baciai e gli sorrisi. –Abbiamo sempre tempo di parlare prima di
cena, ti racconterà tutto dopo…-
Frank annuì e prese il
pacchetto di patatine, mangiandolo e continuando a guardare i Simpson.
Una volta che io e Mikey arrivammo in bagno chiusi la porta a chiave.
Lui mi guardò un po’ impaurito. –Cazzo, Gee…
ma devo davvero aiutarti a pisciare? No, perché sai, nulla di personale, ma provo
un certo disgusto per cose come queste!-
-Merda, era solo una scusa! Volevo parlarti
da solo, non devo pisciare!-
Ora era più che altro stupito. –Che cosa c’è?- mi domandò
sedendosi sul bordo della vasca. -Riguarda quello che ci dovresti dire sta
sera?-
Io annuì lentamente. –Io e Frank… Bhe, noi ci sposiamo…-
Mikey allargò gli occhi e si alzò di
colpo. –Wow! Cioè, sono felicissimo!- disse buttandomi le braccia al collo e
abbracciandomi con un po’ troppa enfasi per i miei gusti. –Oddio, che cosa
dolce!- disse staccandosi da me e cominciando ad applaudire. Bhe, almeno lui l’aveva presa bene.
Smise di fare i versi e mi guardò negli occhi. –Però cercate di non litigare
troppo spesso. Non è carino stare in mezzo al proprio fratello e al proprio
migliore amico che si scannano-
-Non preoccuparti, non c’è pericolo!-
Poi i suoi occhi si illuminarono. Era come se avesse afferrato
un’idea lontana che ronzava nel suo cervello. –Aspetta… mamma lo sa?-
Io scossi la testa sconsolato.
E lui cosa fece?
Esattamente quello che fece Frank quando glielo chiesi di sposarmi la prima volta, o Ray quando la commessa ci ha provato con me.
Rise.
Anzi no. Si scompisciò.
-Oddio, fratellone. Grazie per avermi
chiamato. Questa scena non voglio perdermela!-
-Dio, Mike. Io mi sto cagando nei jeans.
Mi aiuterai con lei, vero?-
Lui annuì dandomi una pacca sulla spalla. –Certo! Mica ti lascio solo-
In quel momento sentimmo la voce di mia madre provenire dalle
scale.
-Michael, Gerard…
ragazzi, venite ad apparecchiare che fra un po’ è pronto!-
Io e Mikey scendemmo di sotto.
Frank e Alicia erano comodamente seduti
sul divano a guardare la tv. Sapevo che loro non avrebbero mosso un dito. Poco
importava se stavano con noi, loro due erano sempre
stati, e probabilmente lo sarebbero stati anche in futuro, considerati ospiti e
gli ospiti non apparecchiano.
Li invidiavo in quel momento.
Quando passammo davanti al divano Mikey sorrise
e fece l’occhiolino a Frank.
Il mio ragazzo mi guardò interrogativamente
e io alzai le spalle.
-Sai che cosa penso? Che dovresti dirglielo subito. Insomma, via
il dente, via il dolore- mi disse mio fratello all’orecchio
mentre appoggiavamo le posate sul tavolo.
-Dici? Non è che poi le rovino l’appetito o qualcosa del genere?!-
Lui ridacchiò. –Nah, Gee.
Infondo è nostra mamma, che potrà mai succedere?-
Già, che cosa?
-Ok, tu blocchi la porta. E quando siamo
sicuri che non può fuggire glielo dico-
Lui rise un po’ più forte questa volta. –Al mio segnale scatenate
l’inferno!- escalmò imitando RussleCrow.
-Perché ridete?- chiese mia madre da dietro mentre afferrava una
zuppiera.
Io feci un grande, enorme respiro e chiusi gli occhi.
-‘Ma, tu sai che io e Frankie stiamo
insieme, no?-
Lei mi rispose esitante. -…Si-
-E che noi ci amiamo?-
Questa volta la risposta ci mise ancora di più ad arrivare. -…Sì-
-Bhe, ecco… Dieci giorni fa io gli ho
chiesto di sposarmi. Il matrimonio sarà a fine mese-
Avvenne proprio quello che io temevo. Lei rimase in silenzio.
Dopo un bel po’ finalmente parlò. –Bhe,
almeno ora ti sistemerai anche tu… Ragazzi, volete dei biscotti?-
Mikey si alzò dalla sedia sul quale si era
seduto per seguire la scena, e andò verso mia madre, chiudendo la credenza.
-No, mamma, non ora. E’ meglio se tu e Gee
parlate- ringraziai mio fratello con lo sguardo e lui mi sorrise.
Mia madre sospirò e si sedette su una sedia. Noi facemmo lo
stesso.
-Va bene, parliamo. Su forza, che volete che vi dica, ormai è già
tutto deciso tanto?!-
-Che sei d’accordo!- gli dissi io
esasperato. Dio, mi sembrava così ovvio. –Che mi darai la tua benedizione o
qualche merdasimile-
-Io non ho mai detto di non essere d’accordo- protestò lei.
-No, certo. Non mi parli mai! Ogni volta che ti dico qualcosa è
come se non avessi parlato!-
-Non è facile accettare quello che mi dici, Gerard-
disse lei fissando la tovaglia. –Alla fine io sono una mamma come tutte le
altre, l’unica cosa che voglio è che tu alla fine trovi qualcuno che ti renda
felice e mi faccia diventare nonna-
Mikey alzò lo sguardo su di lei. –Grazie
per la considerazione! Guarda caso io mi sono sposato da poco, e quello che hai
detto non è carino!-
Mamma sbuffò verso di lui. –Oh, andiamo Michael,
lo sai quello che intendevo. E’ logico che aspetto dei nipotini anche da te. Ma
è di Gerard che stiamo parlando, è una cosa diversa-
-Ma è la stessa cosa. Frank mi rende
felice e io rendo felice lui. Noi ci amiamo e io vorrei solo che tu fossi
contenta per noi come lo eri stata per Mikey e Alicia-
Lei si alzò immediatamente dalla sedia e mi abbracciò. Io non me
l’aspettavo e dopo qualche secondo circondai anch’io il suo petto con le
braccia. –Gerard, tesoro, è logico che io sono
contenta per voi. Non c’è nulla che mi renda più felice di sapere che tu lo
sei. E’ solo che per me è ancora strano avere a che fare con certe cose-
Avevo ancora gi occhi chiusi quando gli
chiesi. –Allora ci sarai?-
Lei annuì. –Non potrei mai mancare, tesoro!-
Sorrisi.Alla fine non era andata male come mi
immaginavo.
A un certo punto sentì la voce di Mikey
in lontananza, e così sciolsi l’abbraccio. –Ora i biscotti si possono
mangiare?- domandò speranzoso aprendo l’antina della credenza.
Mia madre gli schiaffeggiò la mano. –Certo che no, vi rovinereste
l’appetito! E ora continuate ad apparecchiare, fra poco è pronta la cena e
dovremmo comunicare la notizia a vostro padre. Chissà come reagirà?! Due matrimoni lo stesso anno. Ci toccherà almeno pagare
il rinfresco!-
Mikey ridacchiò. –Come se i soldi siano un
problema!-
-Michael, sia sa che, come vogliono le
buone maniere, è la famiglia dello sposo a pagare il buffet. In
effetti questo è un caso un po’ particolare, ma il procedimento è lo
stesso, suppongo!-
Finimmo di apparecchiare.
Ok, praticamente metà dell’operazione
era fatta.
Ora mancava la famiglia di Frank.
La solita agitazione tornò a farmi visita.
ToBeContinued…
[NdA: Eccomi qui =)
Allora,
lo so che ho davvero lasciato passare un bel po’ di tempo dall’ultimo
aggiornamento, ma non ho mai avuto realmente voglia di scrivere =/
Tra
l’altro questo capitolo non è venuto affatto come immaginavo, va bhe, spero almeno che sia accettabile ^^
P.s. Ho i biglietti per i MyChem =)
Thanksto:
-Blinka: Lo so, anche secondo me sono due cosini troppo amorosi e teneri per essere veri *__* Bacione :-**
-Kgirl: Muahah quella di aspettare fino
al matrimonio è un’idea che ho avuto da un attrice che
se non sbaglio l’ha fatto davvero.. Mah, valla a capire xDBacione :-**
-Iele_camilla:
LoL solo a Frank vengono
queste idee idiote strane. Bacione :-**
-Daila: *Me è emozionata per avere una
nuova letterice <3* Il fatto è che non sono brava
nelle lemon e quindi ho fatto voto di non scriverle
più per un anno. Ho fatto il voto a Novembre 2006, quindi se mai ci sarà una
scena di sesso io la voglio sarà nel sequel =)
Bacione :-**
-SadSong: Grazie mille *__* E certo che non resistono,
insomma, sono Frank e Gerard,
anch’io se fossi in loro non resisterei a saltarmi addosso xDD Un bacione :-**
-Miyata: Grazie davvero, sei davvero gentilissima
:-** Bacione.
-Elyrock: Grazie 1000, sei gentilissima *__*Si, volevo
anticipare qualcosa, ma tanto il meglio arriverà in seguito xDD *credo di essermi persa un bel po’ di capitoli
della tua fict ç__ç rimedierò!*Unbacione :-**
-Ika_Lil
Rebel: Grazie mille xDBhe, la storia della
doccia mi è venuta in mente perché da qualche parte ho letto che quando sono in
tour non si lavano finchè arrivano al punto di non
riuscire a stare vicino l’uno all’altro xDD E ho
pensato: Che schifo! Un bacione :-**
-LovelyDead: Spero di averti accontentato e che questo
capitolo non faccia schifo ^//^ Uff,
mi sono dimenticata di commentare gli altri capitoli della tua fict ç__ç chiedo scusa, appena riesco rimedio! Un bacione :-**
-Blaise_Sl_Tr07:
Alla fine ci sono anch’io ^^ e poi dai, siamo li ci
incontriamo di sicuro ^^ Grazie mille e un bacione
:-**
-LostMind: Grazie 1000 tutti questi complimenti mi mettono
in imbarazzo ^//^ Un bacione :-**
-Ika: Grazie mille *___* Sei molto gentile. Un bacione :-**
-Theblackparade: Awh, grazie, sei gentile *__* Spero ti piaccia anche questo capitolo. Un bacione :-**
Grazie
anche a chiunque sarà così cuccioletto da leggere e/o commentare]
Ero
in quella casa da pochi minuti eppure… Avete presente la sensazione che provavo
ieri?
Ebbene
era quasi triplicata.
Ovunque
guardassi, vedevo foto di Frank.
Frank da piccolo, Frank con i suoi cagnolini,
Frank con sua mamma, Frank con la sua prima ragazza, Frank
con il suo primo ragazzo…
Insomma,
tanti, troppi Frank alle pareti per essere davvero
rilassarti.
E
poi c’era Linda.
Il
modo in cui mi guardava, mi faceva pensare che sapeva
già di quello che volevamo parlare, il che, se possibile era ancora più
inquietante.
-Gerard, caro… vuoi qualcosa da bere?- domandò alzandomi un
sopracciglio.
Io
la guardai e sentì la mia bocca improvvisamente secca.
Sì,
qualcosa da bere ci stava sicuramente bene.
-Sì,
grazie… mi piacerebbe del te freddo-
Lei
continuò afissarmi
e io mi sentì immensamente in imbarazzo.
Non
era carino quello che stava facendo. Insomma, io ero li
con suo figlio per comunicarle che stavamo per sposarci, già terrorizzato di
mio, perché vi assicuro che a volte quella donna fa paura; in più lei stava
attuando terrorismo psicologico su di me. Davvero poco carino.
Diedi
una gomitata a Frank.
Lui
alzò gli occhi dal gattino che stava accarezzando e mi guardò dubbioso. Io gli faci un verso sua madre e lui sospirò.
-Mamma,
Gerard ti ha risposto-
-Oh,
cosa?- chiese riemergendo dai suoi pensieri. –Oh, certo- si alzò e si diresse
in cucina.
Io
mi voltai verso Frank e obbligai a lasciare per terra
VelociRaptor, il gatto di sua madre. Non chiedetemi
perché l’ha chiamato così. Io ho un sospetto, ma non lo so con esattezza e non
voglio saperlo.
-Frank… io non vorrei trovarmi qui in questo momento…- confessai
mangiandomi le unghie.
-Bhe, amore…- sussurrò mettendomi le braccia al collo e
abbracciandomi. –Ti tocca, non vorremo mica sposarci senza avvertire mia mamma?!-
-No,
ma… Non si può fare che io scappo a casa e ti aspetto lì, e tua madre non la
vedo più finchè il matrimonio non è stato celebrato?-
-No,
assolutamente- disse scuotendo la testa. –Non pensarci neanche-
Io
sbuffai e lui mi baciò la fronte. –Ehi, vedrai, non sarà nulla di terribile-
Io
alzai la testa e gli diedi un bacio sulle labbra. –Puoi parlarci tu, però?-
Lui
sorrise. –Certo, tu non preoccuparti… ti amo, lo sai, no?-
-Anch’io ti amo- dissi annuendo un po’ più sicuro.
-Ecco
il te freddo- esclamò la madre di Frank portando il
vassoio nel salotto. –L’ho preparato anche per te Frankie,
hai un’aria così sciupata-
Lui
mi diede un altro bacio sulle labbra e io mi separai da lui a malincuore. Poi
rispose a sua madre.
–Non
c’e ne era bisogno… comunque ora siediti, perché io e Gee abbiamo grandissime notizie!-
Lei
si sporse dalla poltrona su cui era seduta e mi, anzi, ci guardò.
-Allora,
sentiamo… Non è nulla di cui io debba preoccuparmi,
vero?-
Io
presi un lungo sorso di te, mentre Frank scuoteva la
testa e i capelli gli finivano sul viso.
Era
dolcissimo.
Eh,
lo so… Immagino che molti di voi siano gelosi, in effetti
anch’io sarei geloso di me stesso nella vostra situazione. Non per niente è il
mio ragazzo/futuro marito!
-No…
E’ una cosa troppo bella, invece!- disse entusiasta. Io sorrisi. –In pratica
stavamo facendo questo tour, no?! E eravamo in giro
per tutta l’America… dovevi vedere che roba, mamma, ogni sera era pieno zeppo
di gente, una cosa grandiosa!- Io lo guardai scettico e lui si schiarì la voce.
–Ma non è questo il punto! Una sera, dopo avere fatto sesso… - continuò lui sorridendo mentre io mi coprivo gli occhi con una mano
volendo davvero morire. –Lui mi ha chiesto di sposarlo… All’inizio pensavo fosse uno scherzo, ma poi lui è stato così dolce e… Insomma,
il punto è che io e Gerard ci stiamo per sposare!-
Sua
madre guardò prima suo figlio e poi me, dopo si lanciò verso di noi e ci
abbracciò entrambi. –Ragazzi, voi non sapete quanto io sia
contenta!-
-Oh,
che bello!- continuò poi. –Qui ci vuole una torta, per festeggiare! Frankie, tesoro, ci pensi tu? E’ nella credenza… E dai da
mangiare anche al gatto, già che ci sei!-
Io
lo guardai implorante di non andarsene, lui sospirò e mi diede un bacio veloce
sulla bocca. Poi si alzò mentre io continuavo a
guardarlo cercando di convincerlo con il pensiero a tornare accanto a me.
Linda
mi metteva paura, ora più che mai.
-Torno
subito- mi sussurrò piano, e io annuì un po’ esitante.
-Allora,
Gerard…- cominciò sua mamma
appena fu sicura che Frank fosse uscito dalla stanza,
cosa che mi fece aumentare di più la mia ansia. –Vorrei solamente parlare un
po’… Non abbiamo mai parlato realmente, solo noi due, da quando te e mio figlio
state insieme…- Io non dissi nulla perché non sapevo
che cosa rispondergli. –Sai, io non sono il tipo da fare la predica al
fidanzato del proprio figlio, ma adesso che tra di
voi, le cose si fanno, come dire, un po’ più permanenti, mi piacerebbe
parlare…-
Rimasi
ancora in silenzio e dalla cucina sentimmo Frank che
gridava. –Stupido, idiota di un gatto! Quella è la mia gamba, tu non puoi
mangiare la mia gamba! La tua cena è nella ciotola, razza di imbecille!-
Ecco,
probabilmente ora sapevo che i miei sospetti sul nome del gatto erano fondati.
-Io
amo suo figlio…- dissi sotto voce.
Lei
annuì vigorosamente. –Oh, lo so… Sai, sono in molti a dirlo, ma alla fine lui
torna sempre a casa con il cuore spezzato… Non dico che sia il tuo caso, Gerard caro, proprio no, però mi chiedevo se tu sappia il
vero valore del matrimonio… Lo sai che non è un gioco, vero? Che non è come lo
fanno vedere in tv? Quando dici di sì, si presume sia davvero per tutta la vita-
Il
modo in cui lo disse mi fece venire i brividi. Mi stava minacciando?
-Io
amo Frank e lo amerò per tutta la vita- dissi con più
decisione.
-Oh,
adesso è normale che tu dica così, ma tra dieci anni forse…-
Io
scossi la testa. –Tra dieci anni dirò ancora la stessa cosa. Voglio sposare Frank perché lo amo, e voglio che le cose siano così per
sempre…- dissi a voce più bassa. Non avevo mai riflettuto veramente sui motivi per cui gli avevo chiesto di sposarmi, lo volevo e basta.
–Non voglio che tra un po’ di tempo lui si stanchi di me, che mi dica che è
finita. Così almeno avrò qualcosa a cui aggrapparmi…
qualcosa che mi terrà legato a lui…-
Linda
si avvicinò a me e mi sussurrò all’orecchio. –Non è un
pezzo di carta a tenere legate due persone, è l’amore… E sono felice di sapere
che quello che tu provi per Frank è lo stesso che lui
prova per te. E’ una bella cosa, visto che non l’ho mai visto così innamorato.-
Io
sorrisi nel pensare a Frank. Se davvero lui
ricambiava in pieno i miei sentimenti, quello che ci teneva legati doveva
essere un amore molto potente.
-Ma!-
esclamò Linda dopo qualche secondo. –Se farai la fine degli altri… Se ti
comporterai come gli altri, non esiterò a cercarti in qualsiasi cazzo di concerto, in qualsiasi cazzo di paese, e a spaccarti il culo!-
Il
fatto che stesse sorridendo non fece altro che spaventarmi di più. –Non ce ne
sarà bisogno-
***
Io
e Frank uscimmo da casa di sua madre circa un due ore dopo.
Quando
arrivammo a casa ormai erano le undici; e, che ci crediate o no, entrambi
decidemmo di comune accordo di andare a dormire.
Io
mi buttai sul letto, sprofondando in uno stato semi-vegetativo, mentre Frank si chiuse in bagno per togliersi il trucco.
Circa
dieci minuti dopo si sedette accanto a me e cominciò a massaggiarmi la schiena,
proprio come se fossi VelociRaptor. E esattamente
come quel gattino imbecille, se avessi potuto avrei fato le fusa anch’io.
-Lo
sai che ti amo?- mi chiese dopo qualche secondo.
Io
annui leggermente catatonico. –E che non potrei
stancarmi di te?-
Aprì
gli occhi. –Hai sentito quello che ho detto a tua madre?- domandai imbarazzato.
Lui
sorrise. –Forse…-
Mi
morsi la lingua e sentì che lui si stava stendendo vicino; avvertì le sue
braccia che mi circondavano lo stomaco.
Cominciò
a baciarmi il viso. –Come potrei stancarmi di te?- chiese dandomi un bacio
sulla fronte. –Sei ricco- io risi e lui mi diede un
bacio sul naso. –Sei incredibilmente sexy- continuò baciandomi l’angolo delle
labbra. –E se l’unica persona che amo…-
Io
gli diedi un piccolo bacio sulle labbra e mi addormentai senza avere la forza
di rispondere.
Almeno
i parenti da avvisare erano finiti.
ToBeContinued…
[NdA: Eccomi di nuovo qui =D
Allora,
vediamo un po’ che dire… nell’altro capitolo avevo detto
ci sarebbe stato il POV di Frank, ma poi come avete
visto ho cambiato idea ^^”
E’
che all’inizio pensavo fosse Frank quello che sarebbe
stato confortato, ma poi ho deciso che quello pauroso sarebbe stato sempre e
comunque GeexDD
Non ho idea se nel corso della storia cambierò POV, chi vivrà vedrà xDD
Thanksto:
-SadSong: Frank è davvero un
bambino, ok, ammetto che io me lo immagino un po’
così xDD Grazie per la
recensione. Kisses :-**
-Ika_Lil
Rebel: Ok, adesso si sono
tolti il pensiero dei genitori, ma tanto ci sarà qualcos’altro che tormenterà Gee prima delle nozze, deve esserci per forza xDDKisses
:-**
-Blinka: LOL No, sono viva e vegeta xDDBhe, se la signora Way
non accettava la cosa facevo una capatina io nella fict
e gli davo una testata… Insomma, si devono sposare! Kisses :-**
-Daila: In effetti diciamo che Mikey è qualcosa come il terzo di un terzo di HomerxDD Grazie per la
recensione. Kisses :-***
-Missblack’92: Muahahasìsì, a Gerard prima della fine
della fict verrà un esaurimento nervoso xDD Grazie per i complimenti. Kisses :-**
-LovelyDead: Diciamo che l’ultima volta che ne ho scritta
una non sapevo ancora dell’esistenza dei lubrificanti, e veniva fuori del
sesso… come dire.. violento xDDDBacione e auguroni :-***
-3mo_Princess: Oh grazie.. Concordo, sono le pucciositàe il sesso fatta persona xDDKisses :-**
-Blaise_Sl_Tr07:
Ok, diciamo che mi ci ritrovo un pochino nella
descrizione, visto che anch’io quando sono a casa faccio un po’ come Mikey/Homer, ma non diciamolo in
giro xDDDKisses :-**
-LostMind: Si, appunto, e poi come si fa a non approvare
un matrimonio tra quei due?!xDDDKisses :-**
-Elyrock: Bhe, Frank è davvero un rompiballe in questa fictxDDD Forse in questo
capitolo è un po’ migliorato ma anche no!xDDKisses :-**
Ringrazio
tutti quelli che commenteranno e leggeranno anche questo capitolo.]
-Ma
perché devi farti così tante seghe mentali?- esclamò Frank lanciando un pop-corn contro la tv –Joey non ti si caga neanche di striscio! Sta con il tuo ex migliore
amico! Superala e vai avanti!-
Dawson dentro la tv continuò a parlare e Frank
sembrò alterarsi sempre di più.
-Smettila
di fare il sapientino! Non è che se sfoderi le tua grandi verità sulla vita lei tornerà da te! Sei
destinato a morire solo!- Dopo di ché cominciò a ridere istericamente. –Muahahasììì, sparati in testa Dawson!-
Faceva
paura.
Ok, forse a voi che lo vedete di solito in tv, ai concerti o su
internet, Frank sembra un ragazzo simpatico, un bel
po’ stupido, forse, ma simpatico.
Ma
c’è un altro lato di lui, uno che viene fuori quando
si mette davanti alla tv e si guarda tutti i telefilm con tutti quei
adolescenti che in realtà sono dei veri e propri casi umani, perché poveracci,
sembra che capiti tutto a loro. Un lato che emerge quando
mi costringe a fare le serate con una full immersion nel mondo di “O.C.” o di “Una mamma per amica” o di “Settimo cielo”
(esatto, non me ne risparmia uno), o come in questo caso “Dawson’sCreek”.
La
cosa divertente/inquietante è che si immedesimava così tanto nelle puntate più
appassionanti da mettersi a dialogare con i protagonisti.
Che
volete farci? Lo amo e lo tengo così, però ripeto che è pauroso.
Mi
sedetti accanto a lui, che si voltò velocemente verso di me, cominciando a
paralare. –Scommettiamo 20 dollari che Joey rimarrà
con Pacey? -
Io
sbuffai. –Frankie, queste sono le repliche, abbiamo
già visto come va a finire la serie, sappiamo tutti che Joey
sceglierà Pacey-
Frank sorrise. –E sai perché lo fa? Perché Dawson
è solo un grandissimo cagacazzo!-
Io
scossi la testa e decisi che era meglio spegnere la tv.
-Allora,
non sei ancora pronto?- domandai mentre lui apriva gli
occhi stupito.
Ecco,
lo sapevo non se lo ricordava.
Si
presume che tra quindici giorni, data in cui celebreremo il matrimonio, sia
tutto pronto, ma noi siamo orribilmente in ritardo sulla tabella di marcia e
lui non si ricorda neanche quello che dobbiamo fare!
“In che razza di casino mi
sto cacciando”,
mi domandai.
-Le
fedi, Frank. Dobbiamo prendere le fedi-
Frank si morse un labbro. –Scusa Gee… Io
non volevo dimenticarlo, è solo che stavo pensando a Dawson
e mi è passato di mente quello che dovevo fare… Non odiare me, odia lui!-
Io
sorrisi. Neanch’ io mi illudevo di riuscire a
rimanere arrabbiato con lui a lungo. –Non importa…- dissi baciandogli il naso.
Lui sorrise.
-Mi
faccio la doccia, dieci minuti e arrivo- disse scappando in bagno.
Mi
stesi sul divano e riaccesi la tv. Sapevo che prima che Frank
fosse davvero pronto avrei fatto in tempo a vedere come minimo un’altra
puntata.
***
Entrammo
in una gioielleria in centro.
La
proprietaria, Isabelle, era un’anziana signora con uno scialle di lana sulle
spalle, i capelli grigi raccolti stretti in unochignon e gli occhiali
calati sul viso.
Era
un’amica di mia mamma e di quella di Frank, probabilmente perché le aveva aiutate anche con i
loro matrimoni, non lo so. Sta di fatto che era l’unica a Belleville
che, se avevamo fortuna, ci avrebbe fatto un buon lavoro in poco tempo.
Frank si tolse l’anello di fidanzamento e cominciò a giocarci con
le dita. Isabelle lo vide, e, come nelle mie peggiori previsioni, cominciò a
blaterare.
-Che
cos’è quello?- domandò indicandolo con il mento.
Frank sorrise. –E’ l’anello che mi ha regalato Gee,
non è bellissimo?-
-No,
affatto- disse quella vecchiaccia. Non era affatto carino denigrare così un mio
regalo, con me presente. –Vedi, ci sono delle piccole imperfezioni e è anche un lavoro estremamente frettoloso…Gerard, perché non l’hai comprato da me?-
-L’ho preso vicino a Boston, ero in
tour-
-Vedo,
vedo… Bhe, per me se aspettavate qualche giorno in
più e chiedevate a me non sarebbe stata una tragedia-
Diedi
un’occhiata all’anello tra le dita di Frank. Non mi
sembrava tanto male.
-Ok, allora vedi di farci un lavoro perfetto con queste fedi-
dissi Frank con un sorriso, rimettendosi l’anello.
Hai visto, vecchia cariatide?! Al mio Frankie l’anello piace!
-Avete
qualche idea?-
Frank annuì. –Devono avere un piccolo rubino!-
-Un
rubino?- domandai. –Perché?-
Lui
sorrise. –I rubini sono rosso sangue, sono cool e
sexy! E poi, il rosso ti dona da morire!-
-Vada
per i rubini- dissi arrossendo leggermente.
Isabelle
lo annotò su un taccuino.
-E
poi devono essere d’oro bianco, perché io adoro quest’anello- continuò, e io mi
sciolsi. Era così dolce. Aveva persino difeso il mio anello di fidanzamento contro
quella vecchia megera. Avevo così tanta voglia di baciarlo in quel momento.
Isabelle
borbottò qualcosa ma annotò anche quello sul
blocchetto.
-E, infine,-disse Frankie serio. –Voglioche in entrambiglianellicisiascritta
la data e unafrase: "If you live
to be one hundred years old, I want to live to be one hundred minus a day, so I
never have to live one day without you."-
-Chi ha detto questa frase?- domandai. Di sicuro non era una mia
canzone, e non riuscivo a ricordare di averla sentita da nessuna parte.
Frank sorrise e mi baciò sulle labbra. –Winnie the Pooh-
Caspita, era tutto così dolce che mi sarei sciolto sul posto.
***
Un’ora
dopo entrambi stavamo pranzando seduti ad un tavolino
di un ristornate.
-Posso
domandarti perché il gatto di tua mamma si chiama VelociRaptor?- chiesi addentando un pezzo della mia torta
alle meringhe.
Lui
finì la coppa di gelato e sorrise. –Dunque… Ti ricordi l’anno scorso, quando tu
avevi deciso di andare con Mikey
non mi ricordo più dove, e io ero rimasto a casa?-
Io
annuì e lui continuò. –La mamma l’aveva appena comprato e io dovevo trovargli
un nome. Una sera andai a casa sua e guardammo Jurassic
Park III. Ad un certo punto è saltato fuori un Velociraptor,
e bada bene che quelli sono i dinosauri più bastardi e io… Ci tengo a precisare
che non ho proprio urlato, perché non sono una ragazzina di 12 anni…-
-Oh
no, certo- annuì io solennemente.
-E’ solo che il dinosauro mi ha colto di sorpresa e allora ho
fatto una specie di verso. E non so perché il gattino si è incazzato
con me e ha cominciato a mordermi la caviglia… E’ un fottutomicino killer!- esclamò scoppiando a ridere, mentre
anch’io facevo altrettanto.
Frank a un certo punto smise di ridere, mi guardò in faccia serio e alzò le soppraciglia.
-A
proposito del giorno in cui mi hai comprato l’anello, Ray
mi ha raccontato una cosa… Ha detto che eravate seduti ad un tavolino di un
bar…- “Oh cazzo”,
pensai –E una cameriera ci ha provato spudoratamente con te. Dio, ti ha anche
lasciato anche il suo numero!-
-Frankie, è tutto a posto, ce ne siamo andati subito-
-Sì,
ma tu non gli hai detto che stavi già con qualcuno, che eri già innamorato di
qualcuno… E se adesso lei pensa che non l’hai chiamata solo
perché, che ne so, hai perso il numero? E se si fa risentire?-
-Bhe, le dico che, per sua sfortuna, sto già con qualcuno. E’ un
ragazzo splendido e lo sto per sposare. Dovrà arrendersi al fatto che non c’è
più spazio nel mio cuore, perché è tutto occupato da te-
-E
se lei non cede?-
-Vorrà
dire che le darò una testata- entrambi scoppiammo a ridere.
-Gee, mi prometti che darai una testata a chiunque si avvicini a
te? Mi prometti che non devo preoccuparmi?-
Io
annui, capendo subito a cosa si riferiva. –Certo Frankie-
Fra
due giorni c’era il mio addio al celibato. Era una cosa che Bert
mi aveva pregato di lasciargli organizzare. [NdA: Lo
so, hanno litigato, ma ehi, non sarebbe più bello il mondo se, oltre che Gerard fosse sposato con Frank,
avesse fatto pace anche con Bert?!
^^ E poi, chi meglio di Mr. McCracken avrebbe potuto
organizzare l’addio al celibato =) ]
Insomma,
ehi, che cosa sarebbe potuto succedere di male?!
ToBeContinued…
[NdA: Eccomi di nuovo qui.
Lo
so, sono un verme verminoso, avevo promesso di aggiornare presto, ma è passato
più di un mese prima che l’abbia fatto davvero..
E’
solo che, tra la scuola e la poca voglia di scrivere, vado terribilmente a
rilento…
Chiedo
scusa a tutti.
Thanksto:
-Ika_Lil
Rebel: Grazie per il commento. Ho cercato di spiegare
la storia del nome del gattino, ma il motivo principale è che anch’io sogno di
avere un animaletto che si chiami VelociRaptorxDDKisses
:-**
-SadSong: Scusa se non ho aggiornato
presto ç_ç E poi, troppi troppi
complimenti, sei troppo gentile *__* In effetti se io fossi stata Gee, mi sarei presa un bel po’ male xDDDKisses :-***
-Missbalck’92: Muahaha certo che
non sono finiti xDD Io mi
diverto troppo a maltrattarli per lasciargli vivere in pace xDDDKisses :-**
-Blinka: Grazie mille.. No, la mamma di Frank li appoggia, in un modo un po’ inquietante forse, ma
gli appoggia xDDDKisses
:-**
-Dalia:
Grazie mille, sei troppo gentile. Mi fa piacere che ti abbiano
fatto ridere ^^ Kisses:-***
-Lovely Dead: Ma caVa!
Quanto tempo ^^ ebbene, sono desolata di averci messo così tanto tempo per
postare. Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento. Kisses :-**
-Elyrock: Awh, troppo gentile
*__* Davvero troppo :-** Spero ti sia piaciuto anche
questo capitlo. Kisses :-**
E
garzie anche a chi continuerà a leggere questa
storia, magari lasciandoci anche un commento]
Mi
accesi una sigaretta e diedi un’occhiata all’orologio.
Erano
spaventosamente in ritardo.
Mikey aveva portato Frank a Las Vegas
per due o tre giorni. Avevano in programma di spendere un bel po’ dei miei
soldi tra casinò, spettacoli e negozi; e la sera avevano preso la suite
all’Hard Rock Hotel e invitato ogni nostro conoscente.
Io
invece stavo aspettando, in una stupido vicolo umido e
freddo, Quinn, Jeph e Bert, colui che aveva organizzato tutto.
Avevo
dovuto prendere un volo per SaltLake
City, nello Utah (uno stato più desolato del New Jersey, il che è tutto dire!)
per passare il fine settimana con lui.
Non
aveva accennato a cosa avesse in mente, il che, se è
possibile, rendeva tutto più inquietante.
Sentì
una voce che mi chiamava, mi voltai e mi trovai davanti Bert.
I capelli biondi gli ricadevano sulla schiena. Portava una felpa nera con una
specie di scheletro lasciata aperta. Sotto di essa
aveva una maglietta, anch’essa nera, con scritto in argento “Fuck me I’m famous”,
dei jeans a tre quarti e delle scarpe da tennis bianche e logore.
Vicino
a lui c’era un ragazzo più alto, con i capelli neri e gli occhi scuri. Portava
un bel po’ di trucco, una maglia grigia a maniche corte con disegnato una
specie di clown assassino e dei jeans a sigaretta neri.
Lo
riconobbi ma non dissi nulla, anche perché quella era
la prima volta che lo vedevo di persona.
-Gerard!- esclamò Bert abbracciandomi
mentre anch’io facevo lo stesso. In quel momento si ricordò che non eravamo
soli e si girò verso l’altro ragazzo. –Gerard, questo
è il mio sexy fidanzato wiL;
wiL questo è Gerard, quello
che si sta per fottere la libertà-
wiL sorrise e mi strinse la
mano. –Guarda che non è affatto carino dire che stare con qualcuno è come una
prigione, soprattutto con me davanti!-
Bert si passò una mano tra i capelli cercando le parole giuste. –Non…
non è questo quello che voglio dire, ma… E’solo che ho 25 anni, sono troppo
giovane per queste cose-
wiL sorrise e lo baciò. Erano
teneri insieme e io mi sentivo decisamente di troppo.
-Allora
sei pronto?- mi domandò Bert. –Abbiamo preso una
suite all’Hilton dove divertirci in pace-
Mi
venne un brutto presentimento. –Ma Frank ti ha
telefonato?-
-Se
intendi quella telefonata che diceva ‘Nienetespogliarellisti e niente cazzate
altrimenti mi strappa l’uccello con una tenaglia’ sì,
l’ho ricevuta- rispose ridacchiando. –Ma Gee, ciò che Frank non sa non ti
danneggia. E poi c’è wiL che
difende il mio uccello in caso di pericolo!-
Il
suo ragazzo lo prese per mano. –Faremo meglio ad
andare, Jeph e Quinn ci
staranno aspettando-
Io
annuì e Bert chiamò un taxi.
-Però
Bert, neanche io sono molto entusiasta degli spogliarellisti-dissi quando
eravamo ormai in macchina.
-Ehi,
qui nessuno ti obbliga a fare nulla.. Però… se mai ti
venisse voglia… sai no, con qualche mojito di troppo…
Ricorda che ciò che succede a SaltLake City rimane a SaltLake City. Insomma, è la tua ultima sera di vera libertà…-
-Io
non bevo- lo interruppi sospirando.
-Oh. Questa è una cosa molto intelligente-
esclamò sorridendo. –O molto stupida! Ai posteri
l’ardua sentenza-
Io
non risposi perché, credetemi, quando Bert fa così è
meglio non replicare e annuire, un po’ come si fa con i pazzi.
Arrivammo
in hotel dieci minuti dopo, e indovinate cosa trovai?
Cinque
ragazzi mezzi nudi che ballavano a ritmo dei vecchi successi delle Spice Girl. In realtà me lo aspettavo, anzi mi sarei
stupito del contrario.
Per
carità, erano bei ragazzi, ma ehi, io sto per
diventare un uomo sposato, devo contenermi.
-Gee, vieni qui- disse Bert parlando
con uno degli spogliarellisti. –Devo presentarti Craig, ti fa morire dal ridere!-
Craig, accanto a lui, mi sorrise, e io deglutì.
StupidissimoBert e stupidissimo
addio al celibato!
-Dopo…-
gli risposi voltandomi. –Prima vado a salutare gli altri-
-Come
ti pare- mormorò il mio amico per tornare a parlare con Craig.
Dopo qualche secondo scoppiò a ridere. A quanto pare quel
ragazzo era davvero un tipo divertente.
Mi
avvicinai a Jeph e Quinn
per salutarli, ma loro erano impegnati in uno strano discorso.
-Hai
visto quella ragazza che balla vicino aDan? E’ carina- disse Quinn
prendendo una birra dal tavolino.
-Allora
provaci- decretò Jepha mangiucchiando una tartina.
-Cosa?!
No, non se ne parla- gli rispose l’amico.
-Perché?-
-No
e basta- disse il chitarrista.
-Come
so che sei gay? Non ci provi!- dichiarò Jepha.
Quinn scosse la testa –Come so che sei
gay? Speri che io ci provi con quella perché sai già che mi spezzerà il cuore e
tu potrai consolarmi-
-Quinn, io non sono così malato! Come so che sei gay?- domandò Jepha mettendosi i capelli dietro l’orecchio.
-Spara!-
dichiarò Quinn.
-Una
volta, visto che i tuoi calzoncini erano troppo lunghi, hai preso una forbice e
te li sei tagliati! Voglio dire, hai cucito da te dei pantaloncini!-
-E’ essere alla moda
e creativi, non è essere gay! Jepha, non è colpa mia
se ti vesti come una scimmia. Ok, allora vediamo…
come so che sei gay?- chiese Quinn bevendo la sua
bottiglia di birra.
-Sì,
dai… questa voglio proprio sentirla-
-Ami
il te freddo, ne bevi a tonnellate- sorrise Quinn.
-Amare
il te non significa essere gay, significa avere cura
per la tua salute-
-Sì,
ma con te basta che ti metti una camicia hawaiana ed è come avere un cartello
in fronte con su scritto “sono decisamente gay”- annuì
Quinn complimentandosi con se stesso per l’ottima
spiegazione.
Dio,
era esilarante.
-Come
so che tu sei gay?-
-Come?-
chiese Quinn alzando un sopracciglio.
Jepha sorrise. -Una volta hai fissato il sedere di Mikey e sei arrossito-
Questa
cosa non mi piacque molto. Dio, stavano parlando di mio fratello.
-Solo
perché fisso il culo di un altro ragazzo non vuole
dire che io sia gay…Ok, forse si. Come so che sei
gay?-
-Come
lo sai?- domandò il bassista mordicchiando una
pizzetta.
-Zeldy!-
-Che
cosa c’entra lei con tutto questo? Lasciala fuori, hai capito?!-
Jeph sembrava alterato.
-Andiamo…
hai chiamato il tuo cane come il personaggio di “The Legend
of Zelda”. Questo fa di te una persona un tantino gay-
-Vuoi
che te lo dica con sincerità? No, non da nessuna risposta sulle mie preferenze
sessuali. Come so che sei gay? Ami andare in giro nudo-
-Questo
non vuol dire essere gay!- esclamò Quinn.
-Forse
no, ma vuole dire essere esibizionista- dichiarò Jeph.
-Come
so che sei gay? Un giorno… durante un servizio fotografico… mi hai abbracciato
da dietro e qualcosa ai tuoi piani bassi si è mosso- dichiarò il chitarrista
bevendo l’ennesimo sorso di birra.
Cazzo,
ma perché non avevo dei pop-corn?!
-E’ che… sei carino quando ti metti in
posa… Come so che sei gay?-
-Come?-
chiese Quinn.
-Sei
un grande amico di Bert e lui è così gaio!-
Muahaha. Questa gliela devo proprio dire.
-Anche
tu sei suo amico!-
-Guarda
che non c’è niente di male nell’essere omosessuale. Prendi Bert:
lui scopa più di noi due messi insieme e i suoi ragazzi sono sexy! Oppure Gerard; lui un ragazzo sexy lo sta per sposare-
-Non
sono gay!- esclamò Quinn.
-Io
ti appoggerei se lo fossi- disse Jepha annuendo. –Non
devi stare così sulla difensiva… Quando il contadino è
incazzato, è perché lui stesso ha rubato il
cioccolato!-
-Si,
non lo metto in dubbio, ma…-Quinn
alzò un sopracciglio. –Cioccolato?! E questa da dove ti è uscita?-
-Tu
potrai sempre contare su di me… diciamocelo, tutti vogliono un amico gay con
cui parlare di moda- disse Jepha cercando una
patatina. Senza farmi vedere ne addentati una anch’io. Non volevo disturbarli,
mi sarebbe dispiaciuto se avessero smesso, era una cosa troppo divertente.
-Sì,
ma non lo sono! E poi non era questa la domanda, la domanda è come io so
che tu sei gay! E la risposta è che hai pianto quando
abbiamo visto “Borckeback Mountain”-
-Ma
tu c’eri quando abbiamo visto!? Chiunque piange nel
momento in cui Jack muore-disse Jeph.
-Piangere
è da gay-
-Piangere
vuol dire essere sensibili- ribattèJeph contrariato.
-E
essere sensibili è da gay-
-Come
so che sei gay?- chiese Jepha sorridendo -Una volta…
quando tu e Cheryl avevate litigato… per fare pace
gli hai scritto una poesia-
-Questo
è essere romantici-
-“Essere sensibili è da gay”- disse Jepha
imitando Quinn. –Puah! Essere romantici è da gay!-
-Come
so che sei gay?- chiese Quinn a Jepha,
alzando un sopracciglio. –Non fai sesso da un casino di tempo. E questo indica
che, non solo sei gay, ma che diventerai anche cieco!-
-Non
apprezzare le one night stand e rispettare una ragazza
non fa di me una persona gay, ma solo una con un minimo di sensibilità… E’ che
ne aspetto una speciale. E poi non mi masturbo così tanto-
-Ah,
balle! Come so che sei gay? Accusi me di essere gay per non ammettere la tua
gaiezza!- esclamò il chitarrista puntandogli il dito contro.
-Come
so che sei gay? Quando, al Giveit
a Name, Bert ha baciato
Ville, tu l’hai guardato in un modo… sembravi geloso, ecco- disse Jepha.
-Solo
perché Ville Valo è un bel ragazzo e non mi sarebbe dispiaciuto baciarlo non significa che…-
-Io
potrei baciarti..- sussurrò il bassista.
Cazzo,
la cosa era sempre più interessante.
-Ah
si?-
-Sì.-
annui Jepha serissimo.
Quinn sorrise. -Ok, allora. Camera 415 alle 2 e mezza. Sì puntuale.-
-Ci
sarò- annuì Jeph allontanandosi.
In
quel momento, finalmente, Quinn notò la mia presenza.
-Gerard… Come so che sei ga- si bloccò e rifletté. Poi scosse la
testa contrariato. –Ah, con te non c’è gusto a fare sto gioco!-
In
quel momento arrivò wiL.
–Come procede il tutto?-
-Molto
bene- risposi. –Credo che Quinn e Jepha
abbiano appena deciso come passare la serata-
-Oh,
che bello- mi disse lui allegro. –Gee, credo che Bert ti stia cercando, e mi ha detto di dirti che non vuole
presentarti nessuno spogliarellista, quindi puoi
andare tranquillo-
Annuì
e lo raggiunsi in terrazza, dove stava fumando una sigaretta e con una
bottiglia di Jack Daniels in mano. Me ne accesi una a
mia volta.
-Mi
chiedevo se tu e Frankieaveste già
programmato tutto; sai no, luna di miele, fedi, abiti, ristornate…
Farete la cerimonia a Newark?-
Avevo
un sospetto del perchè mi chiedesse questo, ma dai, non poteva essere sul serio
quello che pensavo io!
-Sì,
è più comodo per la mia famiglia e quella di Frank;
tu e gli atri potete sempre raggiungerci in aereo-
-Bhe, ormai manca pochissimo tempo al
giorno delle nozze, non è che, non so, tu e Frank
avevate bisogno di aiuto con i preparativi? Io e wiL possiamo darvi una mano! Da quando mi hanno
operato non posso cantare, non faccio più nulla e mi annoio come un’ottantenne!
Se sto in queste condizioni ancora per un po’ mi ridurrò a criticare i tizi che
lavorano nei cantieri stradali! Tu non vuoi questo, vero!?
Tu non lascerai che mi riduca così! Non puoi dopo questo meraviglioso addio al
celibato che ti ho confezionato!-
Lo
sapevo!
Dalla
porta finestra diedi un’occhiata agli spogliarellisti
che sculettavano e scossi la testa.
-Non
lo so Bert… devo parlarne con Frank…-
-E
dai- mi supplicò buttandomi le braccia al collo e cominciando a darmi baci
sulla guancia. Una volta mi aveva detto che era una delle sue tattiche per
convincere la gente a fare quello che voleva. Quando fa così, vi giuro che
l’unica cosa che la gente vuole è farlo smettere. –TiPregoTiPregoTiPrego!-
-Ok…- dissi alla fine. Dio, grazie al cielo aveva smesso.
–D’accordo hai vinto-
Lui
sorrise trionfante e afferrò la sua bottiglia, poi tornammo dentro.
-..E così la prima volta che mi sono unito agli Aiden suonavo il basso- sentì dire wiL
a Quinn, mentre beveva un
altro sorso di vodka.
Bert, che da solo aveva finito 3 quarti della bottiglia di Jack Daniels che teneva in mano, aggrottò le sopracciglia. –Ma…
Intendi dire un basso nel senso di… persona di bassa statura?!
Come WeeMan di Jackass? Tu
suonavi WeeMan?!wiL, ma è orribile!- esclamò
sconvolto.
In
quel momento mi immaginai wiL
che tamburellava le chiappe di WeeMan, e in
sottofondo le risate di JhonnyKnoxville,
Bam, Steve-O, o di un altro
di quei pazzi.
Era
un idea così demenziale che credo che se gli avessi
telefonato e gliel’avessi proposta gli sarebbe piaciuta.
-No!-
esclamò wiL. Rimase zitto
qualche secondo, probabilmente si stava immaginando la mia stessa visione.
–Oddio, no! Intendo dire un basso elettrico!-
-Ma…
quindi, non so, hai fatto mettere due dita nella presa elettrica a WeeMan… E’ così che è diventato elettrico? Ma non rischiavi
di prendere la scossa anche tu?- chiese Bert
grattandosi la fronte.
-No,
no, no! Io non ho mai suonato WeeMan, e neanche
un’altra persona, ne alta ne bassa! Tesoro, non si
possono suonare le persone!-
-E
allora tu che facevi negli Aiden? Eri l’inutile del
gruppo?-
wiL sospirò.
Dio,
anche io a volte mi chiedevo se Frank facesse apposta
o fosse così sul serio, ma questo era incredibile.
-Ero
un bassista, come Jepha.
Hai mai visto Jepha suonare un nano, o un basso, o
qualunque altro genere di persona non molto alta?-
-No- disse Bert dopo averci riflettuto
un attimo. –Lui suona il basso… Sai, è come una
chitarra, ma ha una tonalità più… bassa. Non si possono suonare le persone,
amore-
In quel momento vidi la faccia di wiL diventare più rossa del
normale.
Quinn tolse la bottiglia dalle
mani dell’amico.
-OkBert,
per un po’ niente alcol. Vado a cercare Dan, ci
vediamo dopo- disse poi.
-Nooo! Dammi la mia bottiglia
di Jack!- esclamò Bert alzandosi e seguendolo. –Io e
lei siamo amici! L’ho chiamata Chizzie e le ho
promesso che saremmo rimasti insieme per sempre! Cioè, non proprio per sempre,
fino a quando non l’avrò finita-
wilL mi guardò. –E così… è
arrivato il momento. Voglio dire, ormai mancano meno di quindici giorni…- disse
wiL accendendosi una
sigaretta.
-Già- gli risposi mangiando una
pizzetta.
-E scommetto che sarai anche agitato; insomma, io
sarei terrorizzato. E’ una cosa grossa anche seBritney lo fa sembrare facile ogni volta-
-Si, ma io sono sicuro di quello che faccio-
dissi sentendo una strana sensazione dalla bocca dello stomaco fino in gola.
-Bhe, sono felice per te; Robert mi ha detto che Frank è
uno abbastanza a posto… anche se non so quale sia il
suo metro di giudizio…-
Robert?! Se lo chiamassi io così sono sicuro che mi prenderebbe a testate.
-E tu e Bert, invece?- domandai
reprimendo un conato di vomito. Era questo il famoso panico pre-matrimoniale?
-Oh, tra di noi va tutto
bene. Ci divertiamo insieme-
Come se ci avesse sentito, Bert
saltò fuori all’improvviso buttando le braccia al collo di entrambi.
-Amore…- disse all’orecchio di wiL –Mi concederesti l’onore di un
ballo?-
wiL sorrise. –Pensavo ti
stessi divertendo con Chizzie-
-Si, ma quello non era vero amore. L’ho usata e
ora, che mi ha dato tutto quello che aveva da offrirmi, l’ho scaricata. L’ho
fatto letteralmente, sai? E’ per terra da qualche parte, credo… Sono tornato da
te perché ti amo di più di una bottiglia di Jack… E comunque sono sicuro che
c’è qualcuno che sta cercando Gee- disse facendomi un
occhiolino e indicando un ragazzo biondo con in mano
un cocktail che si avvicinava a noi.
Senza che io avessi avuto
il tempo di rispondere loro due erano spariti e io mi ritrovai da solo con lui.
-Ehi, ciao…- disse lui imbarazzato. –Io sono Francis, sono un amico di Bert…
cioè, in realtà… sono uno degli spogliarellisti che
ci sono di là… Lui prima mi ha detto di venire a cercarti e di portarti un mojito, quindi ecco qui- esclamò porgendomi il bicchiere
che aveva in mano.
Dovevo aspettarmelo, tipico di Bert.
-Non posso..- dissi
allontanando il cocktail da me.
-Ehi, guarda che stiamo solo chiacchierando- mi
rispose lui quasi offeso. –Lo so quello che Bert
voleva, ma io ho già il ragazzo, quindi niente. Peccato, ma niente-
-Non è quello…- dissi mentre
l’ennesimo conatomi saliva in gola. –Le
pizzette erano… Io devo vomitare…-
Non riuscì a finire la frase che mi ritrovai a
riversare sulla preziosa moquette dell’ Hilton tutto quello che avevo mangiato nelle ultime 36 ore.
Non proprio l’addio al celibato che speravo, ma
almeno Frank poteva stare tranquillo.
ToBeContinued…
[NdA: Salve a tutti!
Aggiornamento record per questo capitolo, almeno secondo i miei standard xD !
Sarà
che sono tutta felice per sabato [-2 ♥], o perché le lezioni
sono diventate più pallose del solito, ma eccomi qui.
Per
il prossimo non ho la minima idea se riuscirò a postarlo presto o tardi è_é
La
storia del “Come so che sei gay?” L’ho presa del film 40anni Vergine. Ogni
volta che lo vedo quel film mi fa morire dal ridere xDDD
Thanksto:
-Blinka: Muahaha anche io faccio parte del
club “Discutiamo allegramente con la tv” xDDD
Io i Jurassic park ho visto il primo e il terzo
[stupenda la storia del cellulare e del tirannosauro nel terzo film xDD] Un bacio :-***
-SadSong: La mia idea era di far capitare qualcosa di
brutto, ma se avessi fatto così Frank avrebbe
sofferto, e io non ho cuore di farlo soffrire xDDD Un bacio :-**
-Ika_Lil
Rebel: Muahah, grazie per
il commento xDD Alla fine è
andato tutto bene, cioè, non troppo bene perché il catering
era scadente e Gerard e Jepha
passeranno la notte a vomitare, ma almeno niente di irreparabile xDD Un bacio.
-Dalia:
Grazie *__* Bhe, si sa che se posso io McCrackence lo infilo dentro
dappertutto xDD Un bacio
-Lassurdoinpersona: Lo so, infatti ogni
volta che rileggo quello che ho scritto trovo qualcosa che non va, Sorry ç__ç Anyway, grazie per la
recensione e i complimenti *__* Un bacio
-Missblack’92: Sì, concordo… quei due devono stare insieme!
Niente stupide cameriere >__< Bhe, diciamo che
anch’io mi sarei accontentata di un anello delle
patatine, insomma, è sempre Gerard che glielo regala,
quindi la vecchietta deve stare zitta xDD Un bacio
-Blaise_Sl_Tr07:
Eccomi qui ^^ Grazie per la recensione, Muhahaha, il
gatto è uno dei miei personaggi preferiti della fictxDD la frase l’ho trovata in giro
per i livejournal, e l’ho trovata troppo tenerosa per non infilarla da qualche parte xDD Un bacio
-LovelyDead: °___° Ok, mi hai
convinto, niente cose brutte xDD
Sono felice che ti sia piaciuto questo capitolo *__* Un bacio
-Frankie,
siamo a casa- dissi buttando il borsone sul divano.
Lui
sorrise e si avvicinò, baciandomi sulle labbra.
–Ciao
a tutti- disse poi a wiL e Bert che si guardavano in giro. -Sai, ho scoperto
che il sesso non è essenziale nella nostra vita.- cominciò sorridendo -Da
quando non scopiamo più mi sono dato alla cucina e … Bhe, preparare una crêpe
non è come avere un orgasmo, però è divertente..- Vidi wiL e Bert accanto a me
trattenere le risate, ma Frank era impassibile. Io non capivo come facesse il
mio ragazzo a essere così tranquillo sulla nostra vita sessuale. Ma tanto ci
pensavo io ad imbarazzarmi per entrambi. -..Quindi ragazzi, se avete fame, sono
3 giorni che preparo dolcetti-
Bert
sorrise e si fiondò in cucina.
-Allora,
come è andata con quei pazzi?- mi chiese il mio ragazzo. Io scossi la testa.
-Vomitevole
è al parola giusta-
-Cazzo!
Non pensavo che Bert facesse così schifo nell’organizzare feste-
-No,
la festa era carina- preferì omettere la storia degli spogliarellisti e del
mojito. –E’ solo che lui è andato al risparmio con catering, che faceva schifo,
e così ho vomitato-
-Oh,
povero tesoro- sorrise Frank. –Un bacetto e passa tutto- disse appoggiando le
sue labbra sulle mie.
Io,
preso dal bacio, feci finire una mano sul suo fondoschiena. Lui si staccò da me
velocemente e mi lanciò uno sguardo trovo.
-Gee,
ma che ti ho detto? Niente più dei baci-
-Ma
io…- comicniai cercando di difendermi. In effetti era una cosa che mi era
venuta naturale, non c’erano cattive intenzioni dietro. Cioè, non è che non
pensassi più al sesso, ma non lo stavo facendo in quel momento.
-No,
Gee, niente ‘ma’! Se hai voglia preparati una torta o fatti una sega come
faccio io! Non sei l’unico che ha questi bisogni,
anch’io sono un uomo e ho delle necessità, ma resisto! Lo faccio per noi e per
il nostro matrimonio!- Ma perché se l’era presa tanto? Io proprio non capivo.
–Adesso vado a farmi un bagno, non saltarmi addosso, mi raccomando. –
Io
sbattei gli occhi stupito e mi grattai la testa. –Ma.. Frankie… haile
tue cose?-
Lui
deformò la sua faccia in un modo che quasi mi fece paura.
-Ah,
ah, ah! Molto spiritoso, davvero! Vai a farti fottere, Gerard Arthur Way. Da solo,
perché fino al giorno del matrimonio io non sarò disponibile!-
Se
ne andò sbattendo la porta del bagno.
Ma
perché era così incazzato?
Secondo
me era lui quello che subiva le conseguenze più grandi dalla storia del ‘niente sesso prima del matrimonio’. Io,
da quando era iniziata, fumavo tre volte di più del normale, ma almeno non ero
uscito di testa.
Raggiunsi
gli atri due in cucina. wiL mi lanciò un lungo sguardo compassionevole e io
deglutì. Che cosa diavolo aveva combinato Bert questa volta?
wiL
sospirò e baciò su una guancia il suo ragazzo. –Vado a disfare la valigia, non
voglio assolutamente esserci quando Gerard scoprirà quello che hai fatto-
Avevo
invitato entrambi (invitati è una
parola grossa, diciamo che Bert mi aveva pregato di rimanere) a casa mia.
Infondo, non c’erano particolari problemi, la casa era abbastanza grossa. Ma
erano in questi momenti che me ne pentivo.
-Che
hai fatto questa volta?- sospirai.
Lui
scosse la testa. –Senti, non è così grave. Prendi Angelina Jolie, lei si che
dovrebbe essere incazzata per queste cose, non te!-
-Bert,
ma di che stai parlando?-
-Ok,
giura di non arrabbiarti- Io annui. –Ora apri la pagina dei gossip…-
Io
feci come mi aveva detto e cominciai a leggere.
-“ Zack Efron hai i piedi pelosi?”-
lo guardai sconcertato. Questa cosa non mi faceva arrabbiare… piuttosto mi
faceva venire…ribrezzo –Ma che schifo! Ma chi è?! Il cugino Itt?!?-
-Ma
non quello! Leggi più sotto-
-Matrimonio last minute
E’ l’ultima moda dei
nostri VIP.
Dopo Britney Speras e
Avril Lavigne;altre due star della
musica, Gerard Way e Frank Ier della rockband My Chemical Romance, hanno deciso
di compiere il grande passo.
Le voci di una loro
possibile relazione non era mai stata confermata fino ad ora, nonostante le
molte foto che circolano tutt’ora su internet, e che ritraevano i due ragazzi
in atteggiamenti molto intimi, sia sopra che fuori dal palco.
Un amico della coppia ha
detto che la cerimonia è fissata per la fine del mese. Ormai le nostre lettrici
dovranno mettersi il cuore in pace perché pare che entrambisono innamoratissimi; anzi pare che sia stato
proprio Gerard ad insistere perché il matrimonio si svolgesse il prima
possibile.
Questo si tratta del
secondo matrimonio in casa Way,dopo che Mikey, bassista della band e fratello
di Gerard, si è sposato in primavera.
Quale sarà la vera ragione
di questa scelta? Voglia di emulazione, paura di restare solo o una pazzia
romantica? O magari una delle ultimi trovate pubblicitarie?
State sicuri che appena
avremmo notizie più dettagliate e risposte a questa domanda, ve le
comunicheremo.-
Quali
sono i reali motivi?
Voglia
di emulazione? Trovate pubblicitarie?
Mi
sembra ovvio… voglio conquistare il mondo! [NdA: Il mignolo e il prof regnano!]
Lo
amo, che vera ragione vogliono?
E
poi, cosa più importante, perché ora tutto il mondo è venuto a saperlo?
Chiusi
il giornale e guardai Bert.
Se
un’occhiata avesse il potere di eliminare qualcuno, vi assicuro che Bert
sarebbe già al cimitero cittadino coperto da sei piedi di terriccio fertile.
-Che
diavolo ti è saltato in mente?-
-Bhe,
ecco… qualche giorno che tu venissi per l’addio al celibato, io e wiL siamo
usciti.
A un certo punto wiL esce perché ha ricevuto
una telefonata, e allora io rimango da solo.
Mi
si avvicina questa ragazza bionda con tutte le tette di fuori, e io ero tutto “che palle… speriamo che non voglia un
autografo” e lei era tutta sorrisi. Si dirige verso il mio tavolino e io
volevo scappare, ma lei si siede e ordina due tequile, una per se e una me la
offre.
E
lo sai che io vado fuori subito con la tequila; quella è merda, amico. Ma d’altra
parte è sempre alcol, non potevo rifiutare. E un’altra, e un’altra ancora.
Tutto nel giro di 5 minuti.
E
poi, quando io non capivo realmente un cazzo, ha cominciato a farmi domande su
di te; mi ha chiesto se fossi ancora incazzato o adesso ti frequentassi. Io gli
ho detto che ormai quella era una cosa superata.
E
dopo ha cominciato a farmi domande su Frank. Io non ho saputo fermarmi, gli ho
raccontato tutto.-
Ed
intanto, nella mia mente, pensavo ai modi più divertenti per ucciderlo.
-…Dovevi
vedere in che stato mi ha trovato wiL. Comunque il giorno dopo abbiamo ricevuto
una telefonata da questa stronza che mi diceva che sarebbe finito tutto su un
articolo per non so più che giornale del cazzo.
Io
ero incazzato, ero tipo “Brutta troia di
merda, tu non puoi pubblicare quel articolo di merda, scritto dalle tue mani di
merda, in quel tuo giornale di merda”e lei aveva quel suo atteggiamento da“Sono davvero una puttana e anche
se tu sarai nei cazzi con il tuo amico io pubblicherò lo stesso l’articolo”…
Cioè, non è che abbia ammesso di essere una puttana, ma una che va in giro con
20 cm di perizoma di fuori non può pensare di essere presa sul serio. Comunque
mi ha detto che l’avrebbe pubblicato lo stesso. Mi spiace…-
Sarebbe
stato soddisfacente sgozzarlo, ma ehi, non se ne sarebbe neanche accorto. Io
volevo che soffrisse.
-Ma
che cazzo, Bert! Mi hai venduto per l’alcol? Ma chi sei?!? Homer Simpson?!-
-Senti,
mi dispiace. Ma vedila così: Sarà divertente!-
-Divertente?!
Newark è un buco, saremo accerchiati dai fotografi e dalle fangirl! Dio, ora
l’immagine che ho del giorno del mio matrimonio è simile all’ “Alba dei morti
viventi”!-
-Oh,
ma quanto la fai lunga! Infondo sei richiesto, è una cosa bella- disse Bert
addentando uno dei biscotti che Frank aveva lasciato sul tavolo.
-No,
non lo è! E’… Non lo so neanche io, ma non è una cosa bella!- dissi io
scuotendo la testa e raggiungendo Frankie.
Lo
trovai mentre usciva dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita.
Deglutì
e Frank mi guardò male. –Non pensarci nemmeno- disse in un soffio.
-Senti
Frankie, mi dispiace-
Non
era vero, in realtà non sapevo che cosa avevo fatto e che motivo avevo per
scusarmi, ma Frank era fatto così. Sapevo che se gli davo ragione avrebbe
smesso di essere incazzato, e che con tutto lo stress che avevo addosso,
l’ultima cosa che volevo era litigare con lui.
Lui
scosse la testa. –E’ tutto ok. E’ solo che, già è abbastanza difficile
resistere e non provarci con te, se poi ti ci metti anche tu, io credo che non
riuscirei ad aspettare-
Io
sorrisi e lo baciai sul naso. –Sai, credo che dobbiamo cominciare a preparare i
dettagli del matrimonio. Qualcosa mi dice che sarà una cerimonia piuttosto
movimentata-
-Mi
fa piacere che hai cominciato questo discorso- disse il mio ragazzo andando in
camera nostra e prendendo una maglietta. –Perché stavo pensando che possiamo
chiamare Syn Gates, e al posto della marcia nuziale sarebbe carino se suonasse
l’assolo di “Seize the day”-
Ma…
che razza di richiesta era?. –Io non so se…-
-Ma
Gee… E’ il nostro matrimonio, deve essere perfetto!-
solita
vecchia storia; bacio sulla guancia, sguardo alla “Bambi” e io non resisto. –Ok, faremo il possibile-
Frank
sorrise vittorioso. –Grazie! E poi la prima canzone del ballo deve essere di
Justin Timberlake- disse mentre era in cerca dei propri calzini. –Voglio una
foto di Pansy vicino all’altare, perché anche se non è più con noi mi è vicino
nello spirito e sarebbe orgogliosa di me. Per ricordarsi di lei tutti gli
inviatati devono avere addosso un fazzoletto nero. E pensavo che dovresti
potresti una canzone apposta per il matrimonio. Ah, la torta dovrà contenere
un’esagerata quantità di cioccolato!-
Io
mi grattai la fronte. –Ricapitolando, tu vuoi la foto della tua vecchia
chitarra sull’altare e tutti vestiti di nero come se fossimo al suo funerale,
tanto cioccolato, una canzone nuova e gli Avenged Sevenfold che la cantano?!-
-Detto
con quel tono tutto sembra una cosa da pazzi!- esclamò lui socciato.
-Ma
gli Avenged Sevenfold…? Quei Avenged Sevenfold?!-
-In
realtà all’inizio avevo pensato anche di chiamare gli HIM, le loro canzoni sono
così romantiche… Ma con tutti quei riferimenti sulla morte non mi sembrava il
caso. Ville, Linde e gli altri li invitiamo lo stesso, e in questo modo il
nostro matrimonio sarà più Rock’n’Roll possibile!-
-Ma
gli Avengede Sevenfold… quelli di Bat Country?! Quelli… quelli con tutti quei
tatuaggi?! Quei Avenged Sevenfold?!- gli domandai.
-No,
intendo una triste cover band di ultra settantenni. Sì, quei Avenged
Sevenfold!-
-Ma
perché non fare una festa a tema?- chiesi ironico io a quel punto. Tanto ormai,
avevamo raggiunto l’apice delle richieste assurde.
-Ma
è un’idea geniale! E sai quale potrebbe essere il tema?! Harry Potter!-
O
mio Dio, avevo creato un mostro!
To Be Continued…
[NdA:
Eccomi qui con un nuovo capitolo ^.-
Lo
so che devo aggiornare anche la altre fict, e per ora non ho ancora buttato giù
nulla per il prossimo capitolo, shame on me!
CheBelloCheBelloCheBello!
Dopo il bellissimo concerto dei MyChem, domani vado al Taste of Chaos *__* Sono
così felice <33
Ma
bando alle ciance!
Thanks
to:
-Linkin
Park: Muahaha Grazie! Adesso scrivo una lettera a Jhonny Knoxville, anche
perché non è bello che abbiano smontato la baracca, Jackass è una delle cose
più divertenti cha abbia mai visto xDD Grazie per il commento, Bacio :-**
-Dalia:
Grazie xD Bhe, più in là si scoprirà anche cosa prende a Gerard, anticipo che
non è nulla di grave xDD Grazie per il commento. Bacio :-**
-Lovelydead:
Tesssoro *__* grazie :-** Volevo solo avvisarti che, anche se non ho mai avuto
il tempo per lasciare una recensione decente, adoVo il sequel della tua
bellissimissima fict! Bacione :-**
-Blinka:
Bhe, si, l’assenza di frank era solo provvisoria, lui non poteva mancare per
tanto xDD Bacio :-**
-SadSong:
Grazie xDD Con quel capitolo la mia parte demenziale ha dato il meglio di se
xDD Grazie mille per i complimenti. Bacio :-**
-ElyRock:
Non importa ^^ Grazie piuttosto per questa recensione *_* Mi fa piacere che ti
sia piaciuto *__* Un bacio :-**
-Blaise_
Sl_Tr07: Grazie *__* Non pensavo che vi sarebbe piaciuto, insomma, era un
tantino… demenziale xD Sei gentilissima, un bacio :-**
Grazie
anche a chi leggerà e commenterà questo capitolo, o chi leggerà soltanto… chi
non leggerà, bhe sta sera mi sento cattiva e non lo ringrazio xDD]
Entrai
in salotto e guardai Bert e wiL seduti sul divano.
-Che fate?- gli domandai.
-Vediamo
un film. “Il mistero di SleepyHollow”-
mi rispose wiL mentreBert gli baciava il collo.
Ok, questo era troppo. –Io credo che dobbiamo parlare-
Bert mi guardò interrogativamente ma io continuai. –Speravo di non arrivare a questo punto,
ma voi non mi lasciate altra scelta. Dobbiamo
stabilire delle regole-
Bert sorrise. –Tipo “La prima regola del matrimonio è che non si
parla del matrimonio”?!-
-Ah, ah, ah. No. Bert, non devi
prendermi per il culo perchè
io sono serio. In questa casa ci sono solo due regole, ora come ora. La prima è
di non distruggerla.-
Bert rise. –Guarda che se tu ti lamenti di come la lascio non hai
mai visto come riduco una casa se mi impegno-
wiL annuì. -E' la verità, ma la verità non è sempre apparenza-
Io e il suo ragazzo lo guardammo chiedendogli che cosa c’entrasse, e lui alzò le
spalle. –Nulla, mi sentivo in vena di citare il film- rispose
indicando lo schermo. –E’ figo, vero?-
Bert annuì e sbadigliò, appoggiando la testa nell’incavo del suo
collo.
-Ecco,
è di questo che parlo. La seconda regola è che fino al
giorno del matrimonio è vietato fare sesso per chiunque abiti in questa casa-
-Cosa?!- esclamarono entrambi. Io sorrisi.
-Siete
andati avanti per tre ore stanotte. Sapete che io ho a che fare con questa cosa
del “niente sesso prima del matrimonio” e voi, nonostante lo sapete, lo fate
continuamente!-
Bert rise. –Certo, non siamo noi quelli che devono mantenere il
voto di castità!-
-Oh,
bhe, da adesso si. E non
lamentatevi, per voi sono meno di 10 giorni, per me è stato un mese. Se volete
scopare vi prendete una camera!-
-Ma
questo non è giusto!- esclamò Bert –E io che avevo
anche in mente di prenderti il regalo più bello che avessi trovato… Hpf, te lo puoi anche scordare adesso!-
In
quel momento il campanello suonò ed io andai ad aprire, trovandomi di fronte
mio fratello.
-Frankie, sei pronto? È arrivato Mike-
Il
mio ragazzo annuì prendendo il cappotto.
-Salve
a tutti!- esclamò Mikey entrando. –Allora, vi
muovete? Prima partiamo e prima torniamo. A casa c’è Ali
che mi aspetta-
Mentre anch’io prendevo il cappotto, Bert
si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio. –Sei consapevole che appena tu
chiuderai il portone io e wiL
interpreteremo tutto il Kamasutra?! Guarda che è un libro bello
grosso, ci divertiremo per ore-
Io
alzai le spalle. –Come vuoi, sai no, se l’occhio non
vede il cuore non duole. Ma sarà meglio che vi prepariate psicologicamente al
fatto che sta sera vedrete solo taaantatelevisione-
Entrammo
in macchina e mio fratello si accese una sigaretta, offrendone una anche a me e
a Frank.
-Allora,
quali sono le tappe di oggi?-
Tirai
fuori il mio foglio su cui avevo segnato la mia scaletta, perché mi ero
preparato ogni punto.
-Oggi
abbiamo a che fare con la scelta dell’invito, della bomboniera e del menù del ristorante-
Lui
annuì e continuò a guidare verso il centro. Si fermò davanti ad un negozio di
bomboniere e articoli per il matrimonio.
-Salve-
ci accolse la commessa, una donna circa di 45 anni,
con i capelli scuri raccolti. –Io sono Lucille, come
posso esservi utili?-
Gli
strinsi la mano mentre mio fratello era fuori a fumare
l’ennesima sigaretta e Frank stava osservando le
vetrinette con le bomboniere esposte.
-Buon
giorno, io sono Gerard, e lui è il mio fidanzato, Frank. Vorremmo scegliere una bomboniera e degli inviti-
Lei
annuì. –Certo, e quando sarebbe il giorno?-
Mi
grattai la testa imbarazzato. –Tra nove giorni esatti-
In
quel momento lei sbiancò. –Che cosa? Oh Santa Maria Vergine, abbiamo pochissimo tempo! Prego,
seguitemi-
In
quel momento Frank cominciò a tirare la manica della
mia camicia.
-Gee…?- mi chiamò, io mi voltai verso di
lui. –Credo di avere trovato la bomboniera che fa per noi-
Io
richiamai l’attenzione di Lucille, che andò verso la
vetrinetta indicata da Frank.
Non
ci potevo credere, tra le 10.000 bomboniere presenti in quel
posto lui aveva scelto quella.
Era
la maledetta scopa del maledettoHarry Potter!
Aveva
una maledetta targhettadi argento su cui incidere
i nostri nomi e, vicino a quella che doveva essere la paglia della scopa, c’era
scritto HarryPotter’s Nimbus 2000.
Maledizione,
la prossima volta dovrò telefonare ad ogni negozio in città per dire di
nascondere ogni maledetta cosa del maledettoHarry Potter in circolazione.
La
donna si grattò la testa. –Ma, veramente… quello è un tipo di merce che usiamo
ai battesimi….-
Frank scosse la testa e mi tirò ancora la manica. –Non mi importa, io la voglio! Gee, ti
prego… Non mi fai neanche fare la festa a tema, questo me lo devi…-
disse facendo quel espressione che mi ricorda sempre Bambi.
Sapete, no, Bambi, quella creatura a cui nessun
essere umano con un cuore può resistere.
-D’accordo- sospirai.
E
anche Lucille annuì. -Seguitemi per gli inviti- disse e poi si sedette dietro la scrivania vicino alla
cassa.
-Allora,
avete in mente qualcosa anche per gli inviti?-
Il
mio futuro marito (fa uno strano effetto pensarlo, ma è anche bellissimo) annuì
di nuovo.
-Certo,
deve essere una vecchia pergamena, con i bordi bruciati,
capisce no? Poi voglio un nastrino rosso e arancione che la chiuda…- “Ecco, ci
risiamo, di nuovo il maledetto Harry Potter”
pensai. -…E dentro deve esserci scritto qualcosa del
genere:
‘Now come one, come all, Tothistragic
affair.
GerardArthr Way & FrankAnthonyIero
Si sposeranno a Newark, New Jersey, il 30/08/2007’
E
poi, non lo so… un po’ di blahblahblah tipico della
situazione.-
Lei
scrisse tutto in un notes, pagammo, la salutammo e ce ne andammo.
Raggiungemmo
Mikey in macchina.
-Allora,
verso che ristorante devo andare?-
Frank nascose il viso nel mio collo e io lo abbracciai. –Io volevo
il sushi e i tacos…- mormorò
Mio
fratello sorrise e fece pollice in alto.
Ok, come avrete già intuito io avrei voluto un matrimonio un po’
più tradizionale, ma con il maledetto Harry Potter
dappertutto, Bert e wiL che provavano il Kamasutra a casa mia e la castità
forzata, avrei potuto fare un ultimo sforzo e accontentare il mio amore ancora
una volta. Tanto ormai…
-Allora,
Gee… andiamo prima al ristorante giapponese e poi al
messicano, ok?-
Io
sospirai. –Ok, avete vinto-
-Gee…- sussurrò il mio ragazzo senza alzare la testa dal mio
collo. –Ma secondo te se io voglio la torta di nozze a forma di
Edvige, la civetta di Harry, me la fanno?-
To Be Continued…
[NdA: Eccomi,
dopoun’eteroritardo. Lo so che non aggiornodatantissimo tempo e questocapitolofaun pò desiderare
ed è anche cortissimo. Mi dispiaceç__ç
Thanks to:
-Saky: Grazie *__* *me è onoratasìsì*. Bacio.
-Blinka: Grazie per ilcommento
=) Mi fapiacere che tisiapiaciuto.
Certevoltescrivocosecosìdemenziali che ridodasolaxDDBacio.
-LovelyDead: Lo so, faccioschifo con gli aggiornamenti ç__çScusa T__T Bacio.
-Blaise_Sl_Tr07: Nuoo, mi dipiace (Io ancoracisperodiandare a vedere I 30STM) Grazie
per la recensione. Bacio
-MissBlack’92: Muahah, sì, infettitra
Frank che dopol’astinenzasi è ridotto un pò..così, e Bert che così lo è semprestato, anch’io se fossi Gerard sareisclerataxDDBacio.
-ElyRock: Grazie, tuseitroppo
gentile ^^ Sì, lo ammetto, ormaiabbiamoperso
Frank xDDBacio
-SadSong: Grazie per ilcommento
*sììììì, saltiamoaddosso a Frank* momentodifangirlfinitoanche per me xDDBacio.
Come al solitoringraziotuttiquelli che leggeranno e commenteranno.
E
così il giorno del mio matrimonio si avvicinava sempre di più.
Guardai
fuori dalla finestra per qualche secondo, fissando i riflessi del sole sul mio
pavimento, e poi riportai lo sguardo sul block notes.
Grazie
al cielo, ieri sera avevo parlato con Linda, che aveva letteralmente obbligato
suo figlio a abbandonare i suoi progetti sulla torta con
la forma della maledetta civetta del
maledetto Harry Potter, e la cena messico-giapponese.
Mia
madre aveva chiamato una nostra vecchia zia che gestiva un ristornante italiano
a Caldwell, sempre qui nell’ Essex, che nonostante mi abbia visto circa tre volte da
quando sono venuto al mondo, fu felicissima di accettare di occuparsi del
catering.
Purtroppo
però, per la bomboniera, Frank non volle sentire ragioni.
Stupido,
stupido Harry Potter, e stupido Frank che ne era così
ossessionato!
Se
non fosse stato uno stupido personaggio di uno stupido
libro, sarei stato realmente geloso.
Maledetto
Harry Potter!
In
quel momento la porta d’ingresso del mio appartamento si aprì e wiL e Bert entrarono.
Frank
era andato dalla sua migliore amica, Jamia.
Probabilmente avrebbero passato tutta la mattina a spettegolare su di me e su
quanto io sia stato stronzo a vietare quell’obbrobrio di torta al mio
matrimonio.
Frankie
conosceva Jamia dal liceo.
All’inizio
stavano insieme. Poi Frank, avendo scoperto nel frattempo di essere etero
quanto lo è un arcobaleno, l’aveva lasciata, ma erano rimasti comunque
inseparabili.
Brian
aveva sempre consigliato a Frank di glissare le domande su di lei, e così in
molti, ancora adesso credevano che loro due fossero fidanzati. Fino a un certo
punto questo mi stava bene. Jam era una ragazza adorabile, e, gossip o no, alla
fine era me che Frank stava per sposare.
Non Jamia, non Harry Potter.
Me.
Questo
doveva rassicurarmi, no?
-Ciao.
Che fai?- domandò Bert, dopo avere preso due birre
dal mio frigorifero ed essersi seduto sul divano, accendendo la
play.
-Organizzo
il mio matrimonio, hai presente, no?-
Bert annuì e prese i due joystick che avevo appoggiato sopra alla
consolle, passandone uno al suo ragazzo. Poi, sempre con la birra in mano, si
avviò verso la nostra mensola dei giochi.
-wiL, a che giochiamo? Qui c’è
GuitarHero, Tekken 5, Final Fantasy XIII, un
bel po’ di giochi di Harry Potter, Gran Turismo 4 e il
gioco di Dragonball… E questo che cos’è?- chiese prendendo in mano un piccolo
cd masterizzato.
Io
sospirai. –Uff, quello è di Frank. E’ un cd craccato con i trucchi per i giochi di Harry Potter-
wiL si accese una sigaretta e
sorrise. –Scommettiamo che a Gran Turismo sono capace di farti mangiare la mia
polvere?-
Bert bevve un altro sorso e si accese a sua volta una sigaretta.
–Non giurarci, tesoro.-
Prese
in mano il disco e lo infilò nella playstation, poi si sedette
su divano e fece scrocchiare le dita e il collo.
Dio,
poi dicono che la primadonna sono io.
-Ma
voi non dovevate fare un giro della città?- gli chiesi. Non mi dispiaceva
quello stato di pace che si era creato prima del loro arrivo.
-Nah, quella era scusa per fotterti la macchina.
In realtà siamo andati fuori città. Sai, farlo in
macchina non è romantico come fanno vedere nei film, è… scomodo! Ma visto che tu sei terribilmente crudele con noi, ci siamo
dovuti accontentare-
-Avete
scopato nella mia macchina?!Ma
che schifo!- esclamai sconvolto.
-Bhe, avevamo degli asciugamani. Abbiamo cercato di non sporcare
e poi abbiamo pulito- disse wiL cercando di calmarmi.
-Ma…
non c’entra! E’… è… è orribile. Non potrò mai più sedermi con la stessa
tranquillità di sempre-
Bert alzò un sopracciglio. –Scusa amico. Non pensavo che te la
saresti presa così. Se mai tu e Frank volete fare sesso nella nostra macchina, bhe, ti daremo le chiavi-
-No!-
esclamai io. –Ti conosco Bert, so che l’avete
già fatto anche lì! E’ impressionante, ecco-
Il
gioco partì e entrambi i cantanti concentrarono la
loro attenzione sulla tv.
-Comunque,
che stavi facendo?- chiese Bert mentre sceglieva la
macchina. Una Mercedez-Benz.
wiL sorrise. –Passo falso,
tesoro. Non permettere al tuo ego di condizionare le tue scelte. La prossima
volta scegli una macchina veloce, non importa se
figa!-
Bert gli fece una pernacchia e riportò l’attenzione su di me.
-Penso
a una destinazione per la luna di miele. Che città ci sono
con la ‘E’?-
-Che
metodo squallido per scegliere la destinazione-
commentò wiL.
Io
sbuffai. –Come devo fare secondo te? Se la lascio
scegliere a Frank lui mi porterebbe a fare un pellegrinaggio a casa di J.K. Rowling!-
-Meglio
che la scegli in quel modo, allora- conclusewiL scuotendo la testa.
Bert invece sembrava entusiasta del mio metodo.
-Che
ne dici di ElPaso, in
Texas? No. Sarebbe una merda di luna di miele. Edimburgo? Nah,
hai ragione. Non è il luogo adatto. Troppi castelli e troppi mostri di Lochness-
-Bert, il mostro di Lochness è uno solo.
E comunque ti ho appena sorpassato- gli disse wiL.
-Manca
ancora un giro.- gli
rispose. –E invece Dubilno? C’è un sacco di ottima
birra. Birra e folletti. E’ un sogno! Ah, già, tu non bevi. Ok, peggio per te! Io però voglio andarci a Dublino- cominciò a piagnucolare. –wiL, mi ci porti a Natale?-
-Vedremo,
comunque ti faccio presente che ho appena vinto.-
Bert si alzò e lo baciò sulle labbra. –Rivincita?-
wiL annuì e io decisi che
quei due non mi erano di nessun aiuto.
Presi
la giacca e chiamai mio fratello. Infondo queste cose lui le aveva già fatte,
avrebbe saputo che cosa fare.
-Io
vado da Mike- avvertì quel
due. –Ma voi non provate a pensare di fare quello che
volte. Ho piazzato delle telecamere a circuito chiuso.-
Non
era vero, ma vedere le loro facce terrorizzate era impagabile.
***
{Frank’sPoV}
-Allora, che cosa ti ha convinto a presentarti
a casa mia questa mattina? Non hai un matrimonio da organizzare?- mi chiese Jamia, mentre io mi sedevo accanto a lei sul divano.
-No,
Gerard è uno stronzo! Non vuole che io l’aiuti.-
Lei
sospirò e mi passò una lattina di Red Bull. –Bhe, ammettilo, le tue idee non sono proprio perfette per un
matrimonio-
Io
scossi la testa. Come faceva a non capire? –Ma è il mio
matrimonio! Deve essere tutto come me lo sono immaginato!-
Lei
alzò un sopracciglio. –E davvero tu l’hai immaginato con una torta a forma di
gufo?-
-Forse…
Ok, magari mi sono lasciato un po’ prendere la mano. Ma
ti rendi conto che ha chiamato mia madre. Mia mamma mi
ha telefonato prima dicendo che Gerard non voleva la cucina messico-giapponese
o l’ Edvige’scake-
-Dio,
gli hai anche dato un nome?- domandò Jamia un po’ sconvolta.
Annuì.
–Si, certo. Era un’idea geniale. Meritava un nome!-
Bevvi
un lungo sorso della bibita e poi, scocciato, l’appoggiai
sul tavolino della sala. –E’ uno stronzo, e lo odio!-
Jam
rise. –Non è vero-
Io
alzai le mani in segno di resa. –Ok, ok. Non è vero,
ma lui non lo saprà tanto presto. Deve capire la mia sofferenza-
La
mia amica sospirò. –Frank…-
-Non
provare a fare “Frank…” a me.-
Lei
mi ignorò. –Frank… guarda che è il giorno del tuo
matrimonio quanto il suo. Ok, io non ne so molto di queste cose,
ma Gerard sta cercando di fare tutto il possibile per renderti felice. Cazzo, ti ha persino fatto comprare una bomboniera a forma
di scopa! Per una volta potresti accontentarlo anche tu, no?-
Io
mi morsi le labbra. –Ma, ma… io lo accontento. Alla
fine ho rinunciato all’Edvige’s Cake…-
-E
ci mancherebbe altro- esclamò Jam puntandomi il dito
contro. –E’ una delle idee più demenziali che hai avuto fino ad adesso! Io al
suo posto ti avrei già mandato affanculo!-
-Davvero?-
chiesi stupito.
Jamia annuì. –Sì. O quel ragazzo è innamorato pazzo di te, o ha
una pazienza incredibile. In entrambi i casi gli faccio tutti i miei complimenti-
-Secondo
te faccio in tempo a parlargli? Farò tutto quello che
lui vuole. Vuole un matrimonio tradizionale?! Ok, sono
disposto anche a mettermi un fottuto vestito bianco.-
Lei
rise. –Mi fa piacere vedere che non lo dai più per scontato. E ora sbrigati e
vai da lui. E per favore, risparmiami la visione di te in abito bianco!-
Presi
la giacca e andai in macchina.
Chiamai
a casa.
“Pronto…
?” mi rispose una persona che decisamente non era il
mio ragazzo.
“Bert?!”
“Oh,
ciao Frankie.. Avevo paura che fosse Gerard. Sai, ci
ha proibito di fare sesso e noi non gli stiamo affatto
dando retta” disse ridendo.
“Come
al solito” commentai.
“Ma avete delle telecamere in casa?” mi chiese.
“Cosa? No!”
Lui
sospirò. “Awh, grazie al cielo” si interruppe
e rise. “Basta, wiL! Smettila di…”
di nuovo silenzio e poi Bert cominciò a sospirare, e
i sospiri si trasformarono in gemiti. “N-no, cazzo,
ho… ho cambiato idea, c-continua…”
Oddio, stava diventando una telefonata porno.
“Senti,
io voglio mettere fine a questa telefonata il prima
possibile, quindi dimmi velocemente dov’è Gee”
“E’…
è-è andato… è andato da Mikey…”
disse tra i gemiti.
“Ok, grazie. Ci vediamo dopo” conclusi chiudendo
la chiamata.
Raggiunsi
la casa del mio amico e suonai il campanello.
Mi
venne ad aprire Alicia, che mi sorrise e mi abbracciò. –Ciao, come va? In forma
per il gran giorno? Manca una settimana-
-Mah,
insomma… Sono un po’ stanco, ecco. A proposito, dov’è il mio fidanzato?-
-E’
dentro con Mikes- disse lei indicandomi la sala.
Trovai
Gerard seduto al tavolo da pranzo con un atlante aperto, il telefono vicino e
il laptop di Mikey accesso.
Appena
mi vide mi salutò dandomi un bacio sulla bocca.
-Ehi,
io e Mikey abbiamo appena trovato una soluzione per
la luna di miele. Stiamo via un mese e mezzo in tutto. Ho già chiamato alberghi,
prenotato i voli e roba varia. Andiamo a Dubai per tre giorni, e poi in Egitto
e in Grecia. Dopo in Europa: Monaco, Venezia, Cannes e la Costa Azzurra..E infine andiamo in Inghilterra. Londra,
Cardiff e Oxford, perché ho letto che molti dicono che sia ci sia una
somiglianza tra lei e Hogwarts. Che ne dici?-
Io
gli buttai le braccia al collo.
-Gerard, tu sei troppo buono. Io volevo un matrimonio da favola. Mi
dispiace se ti ho dato per scontato. Ti tratto di merda e ti obbligo ad ordinare l’Edvige’s Cake, e tu mi organizzi un viaggio da sogno. Io… io sono
una merda di ragazzo. Non merito di sposarti. Però,
per favore, non mandarmi affanculo perché io ti amo
davvero. Cerca solo di avere un po’ di pazienza-
Gerard
annuì e ricambiò l’abbraccio, guardandomi interrogativamente. –Ok… ti amo
anch’io-
To Be Continued…
[NdA: Ecco qui. Sono
finalmente iniziate le vacanze e stranamente il mio pc
funziona, e quindi ne approfitto.
Questo
è il mio piccolo regalo di Natale. Spero di riuscire ad aggiornare anche le
altre fic, e magari scrivere anche il prossimo
capitolo prima che ricominci la scuola. Farò il
possibile ^^
In
questo capitolo c’è persino il pov di Frank. Non so se è una cosa che si ripeterà, però…
Thanksto:
-Blaise_Sl_Tr07:
“Infilarti le penne nel culo non fa di te una gallina” *l’autrice si lascia
andare a citazioni sul film* Anche io amo Fight Club
*__* Hai visto, alla fine non sono proprio arrivata a Capodanno xDD bacio
-SadSong: Grazie ^//^ ammetto che per me tre settimane è già una cosa breve, visto che a volte passano anche 2 mesi
-.- Shame on me! Bacio
-AkuTowani:Grazie per i complimenti.
Cercherò di aggiornare il prima possibile ^^ Bacio
-Blinka: Pensa che io ho una sorella con lo
stesso “problema” di Frank xDD Capisco Gerard xDD Bacio.
-Elyrock: Sìì, dai, è troppo
cucciolo. Anch’io, se fossi Gerard, la torta a forma di Edvige
gliela comprerei, perché, come si fa a resistergli xDDBacio.
-Idra_31:
Muahahsììì! Anch’io lo
farei, in effetti. Se proprio devo soffrire, è meglio che lo faccia con qualcuno
xDD Bacio.
-Missbalck’92: Adesso Gerard si è
fatto valere, più o meno xDD Diciamo che Frank è..
come dire.. originale xDD Bacio.
-LovelyDead: LOL.. Grazie *__*
Spero che anche questo capitolo ti faccia ridere =) Bacio
-Greendayana94:
Bhe, si, inefettixDD E’ Frank però, solo lui può avere queste idee xDD Bacio.
E
chiunque leggerà e/o commenterà anche questo capitolo.
-Bert, sei pronto?- chiesi allacciandomi la camicia e mettendomi
l’orologio. –Tra meno di mezzora dobbiamo partire per andare al ristorante, c’è
la prova della cena stasera…-
Lui,
seduto sul divano mi fissò, poi prese un post-it e
velocemente scrisse con una matita: ‘Sì’
Io sospirai. –E adesso perché non parli?-
Lui scrisse qualcos’altro. ‘wiL
ha detto che non era giusto non fare quello che volevi, visto che è casa tua. E è da due giorni che non facciamo sesso. Sono in sciopero.
Lui non scopa con me e io non parlo! Cambiando
discorso, sai che ti ho comprato il regalo? ’
-Davver- feci per
rispondere ma lui mi bloccò, indicando il post-it.
–No, Bert, non scriverò su quel coso!- Bert cominciò a fare strani versi con la bocca, continuando
a indicare il foglietto. Dio, sembrava di essere sul pianeta delle sciemmie. –No, Bert… Senti… Io
non-
Lui mi guardò di nuovo e io sospirai. Non
avevo voglia di discutere per uno stupido post-it.
‘Davvero? E che cos’è?’
Gli ripassai il post-it così poteva rispondermi. Sorrise.
‘Due scatole di preservativi da 24.
Gusto: tutti i frutti’
Io lo guardai. –Ma mi hai…-
Bert mi fulminò con lo sguardo.
Ripresi in mano il pezzo di carta.
‘Per il mio matrimonio mi hai comprato una scatola di condom?! Ma che cazzo!’
Lui lesse la risposta e scosse la testa.
‘Ehi, non denigrare il mio regalo! Mi ringrazierai quando non
prenderai la gonorrea o la tua dolce metà non rimarrà incinta!’
-Bert…- sussurrai leggendo la risposta.
Poi scossi la testa e presi il mio post-it.
‘Sono anni che io lo faccio solo con Frank e nessuno di noi ha malattie sessualmente trasmissibili o parassiti genitali.
E poi, lo so che a volte i suoi comportamenti sono un po’ così, ma ti assicuro che Frank è un maschio a tutti gli effetti, non
può rimanere incinto!’
Bert scosse nuovamente la testa.
‘Questo lo dici tu! Pensa che ne era convinto
anche il fidanzato della sorella piccola di Britney Spears, e invece, BUM! ’
Ecco. Eravamo nel pieno di una delle nostre conversazioni
demenziali.
A volte mi succedeva anche con Frank.
Non so perché ma si arrivava sempre a un punto di non ritorno. All’inizio
tu sei curioso, perché andiamo, chi a parte BertMcCracken potrebbe paragonare Frank Iero
con quella versione di Britney da viaggio?!(Ammettetelo, il mio Frank è molto più sexy e tenero, e di
sicuro balla meglio di Brit ai VMA!) ma poi ti rendi
conto che, non dipende più dalla tua volontà, la conversazione non si può più
fermare, perché era fuori controllo.
Eccolo qui il punto di non ritorno.
‘Io e il ragazzo della sorella di Britney non siamo nella stessa
situazione… cioè, si vede che lei è una femmina… credo… E comunque
grazie al cazzo! E’ sempre un regalo di merda.’
Lui lesse il mio post e poi mi guardò facendomi vedere il dito
medio.
‘Bhe, potevi pensarci prima di vietare a
me e a wiL di fare sesso. Almeno avresti potuto
riciclarlo e darcelo a noi, visto che probabilmente la
sotto da voi ci sono le ragnatele! E fanculo se non
ti piace! wiL ha detto che
si vergognava a presentarsi con i profilattici, quindi domani mattina va a
cercare qualcosa. Se il mio regalo ti fa tanto schifo, vorrà dire che
aggiungerò il mio nome sul suo bigliettino’
Io sorrisi.
‘Ecco, sarà meglio. E ora preparati perchè
dobbiamo andare!’
Lui si alzò dal divano e mi fulminò con lo sguardo per l’ennesima
volta nella giornata.
Mezzora dopo io, Frank, Bert e wiL eravamo nella mia
macchina, pronti per arrivare a Caldwell, dove si sarebbe tenuta sia la cena di prova del
il vero banchetto nuziale.
Vidi dallo specchietto retrovisore Bert
scrivere qualcosa sul suo solito blocchetto di post-it, per poi passarcelo
davanti.
Frank sorrise e lo afferrò.
–Amo queste cose- disse
prima di aprirlo e leggerlo ad alta voce il contenuto, addentando un marshmallow che si era portato da casa. Come se dove stessimo
andando non avesse potuto trovare cibo. –Per wiL: Non
posso non saltarti addosso se tu sei così schifosamente sexy
sta sera.-
Vidi wiL sorridere dire qualcosa
nell’orecchio di Bert. Anche lui sorrise, ma rimase comunque in silenzio.
-Volete caramelle?- chiese Frank passando la busta dietro. Non
fece in tempo a finire la frase che Bert aveva già
afferrato metà dei marshmallows presenti.
wiL,
impressionato dalla voracità (anzi, che dico, altro che voracità, quei due sono
delle fogne! ) fece no con la testa.
Bert lanciò l’ennesimo bigliettino in
grembo a Frank, che lo aprì.
-Gee… Bert
chiede se siamo arrivati...-
Io sospirai. –Scrivigli che mancano ancora come minimo tre quarti
d’ora…-
Frank cominciò a aprire ogni cassettino
della mia auto, buttando in giro cd, cartine da viaggio e i miei poveri
pacchetti di sigarette di scorta.
-Che diavolo fai?- gli chiesi chiudendo il portaoggetti.
Lui mi guardò come se avessi detto una grandissima cazzata. –Bhe, cerco la penna. Mi hai detto tu di scrivergli che
mancano tre quarti d’ora… Bert mi presti la tua penna?!-
Io scossi la testa, accendendomi una sigaretta.
Si prospettava un viaggio davvero lungo.
-Dicevo per dire. Suppongo che ti abbia
sentito, non c’è bisogno di scriverglielo.-
Frank alzò le spalle. –Hai sentito,Bert? Gerard dice che non posso risponderti!-
Qualche secondo dopo mi arrivò sulle gambe l’ennesimo post-it.
‘Gerard è uno stronzo!’
Io sospirai e lo passai al mio ragazzo. –E’ per te. E per favore,
smettetela di lanciare i bigliettini, sapete, sto guidando!-
Lui lesse il post-it, si girò verso Bert
e annuì. –Hai ragione.-
Perfetto! Solo ora capisco il detto ‘se non puoi batterli unisciti a loro’.
Perché se no sono loro ad allearsi contro di te.
Come in questo momento!
Vorrei dire che il resto del viaggio fu tranquillo, ma non è così.
Bert e Frank continuarono a lanciarsi
post-it per tutto il tragitto, rendendo la mia macchina uno
schifo. Dopo un po’ wiL si stancò di ridere di loro e
si mise le cuffie dell’Ipod
sulle orecchie, lasciandomi solo in mezzo a loro.
Io feci il possibile per non fare una
scenata isterica.
Misi‘I brought you
my bullets you brought me your love’nello stereo
dellamacchina.
Poi
schiaccia il repeat su“HeadfirstForHalos”.
Ecco, forse cominciate a capire
il mio ragionamento… C’è una parte della canzone che, come dire, mi aiuta in
questi casi.
Chiamatelo mantra, ma sono stato
un genio nel scriverla.
Insomma, è come quando danno alla
radio “Umbrella” di Rihanna
e quella canzone si insidia dentro la tua testa. E’
come un parassita, tu puoi ribellarti, ma lei non se ne andrà finchè non ti ha succhiato l’energia vitale. Io ne so
qualcosa, una volta l’ho anche cantata perchè si era
infilata nel mio povero cervello e non ne voleva sapere di andarsene.
Ecco, questa situazione però può
essere sfruttata anche a proprio vantaggio.
E, mentre in sottofondosisentiva la mia voce cheripeteva“Think happy thoughts ,think happy thoughts, think
happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy
thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts…”, Frank alzòilsuosguardosudi me.
-Ma,
Gee.. hai detto che non ti
piace ascoltare i nostri cd mentre guidi-
Io
sorrisi e mi accesi una nuova sigaretta, mentre ormai la strofa finale della
canzone mi era rimasta in testa, evitandomi una mia crisi di nervi.
-E’
che, Frank, a volte mi piace fare un’eccezione-
To
Be Continued…
[NdA: Eccomi qui
^^ Non voglio andare a scuola domani mattina ç___ç”
Ebbene, oggi mi è venuta voglia di aggiornare, e così mi sono
messa a scrivere. Originariamente questo capitolo non doveva essere diviso in
due, ma dopo un po’ la mia voglia di scrivere e la mia ispirazione hanno detto “Ehi, ma che ci facciamo qui? Chissenefrega se la
Fede deve scrivere, andiamocene a prendere un caffè al bar e
lasciamola nella merda!”
E in effetti, nella merda mi sono trovata.
Avevo davanti due opzioni: la prima era
di scrivere la cena alla cazzo di cane, e la seconda di postare prima il pre-cena e lavorare meglio e con calma sulla cena.
Ho scelto la seconda, perché nonostante voglia togliermi tutte le fict di mezzo il prima possibile
(odio fare fic lunghe perché dopo una/due settimane
cominciano a non convincermi più) con questo capitolo stiamo entrando nella
parte più bella di questa storia. E visto che è da
quando ho cominciato questa storia che non vedo l’ora di scrivere la prova
della cena, voglio fare una cosa fatta bene.
Per il prossimo capitolo infatti ho in
mente di inserire un bel po’ di guest star.. da JaredLeto, ad AdamLazzara, a Matt Pelisser a chiunque mi venga in mente xDD
Insomma, secondo me ci si divertirà xDDD
Quindi 30 Giorni si allungherà
ulteriormente. Ora di capitoli ne prevedo 15o.O
Comunque aggioreròil
prima possibile. Davvero.
Andiamo ai ringraziamenti dello scorso capitolo.
-SadSong: Non ho aggiornato presto, ma
io non aggiorno mai presto, quindi non credo di
stupire più nessuno, ormai ç___ç Grazie per la recensione. Un bacio.
-AkuTowami:Grazie, sei
troppo gentile *__* Un bacio.
-Missblack’92: Oh, Bert
e wiL lo fanno come dei ricci xDD
non potevano resistere alla tentazione della macchina di Gerard. Un bacio.
-ElyRock: Grazie ^^ Bhe,
se non ci riusciva Jamia non ci riusciva
nessuno a convincere Frank, e Gerard si sarebbe dovuto subire un matrimonio in
stile Harry Potter xDD Bacio.
-LovelyDead:Muahahah tu sei troppo gentile, caVa.
E poi se tu il genio della compagnia *__*. Un bacio
-Blinka: Bhe, è
vero. Sono lentissima ad aggiornare. E’ tutta colpa della signora Voglia Di
Scrivere e della signoa Ispirazione, non mia xDDD Grazie per la recensione.
Bacio
-Greendayana94: Grazie *__* Bhe, Frank e
Gerard sono troppo carini <33 Grazie per la recensione. Bacio.
E Grazie anche a tutti quelli che leggeranno e commenteranno anche
questo capitolo =**]
-Sbrigatevi!-
esclamai uscendo dalla macchina. –E’ tardi, è tardi, è
tardi!-
Frank
si allacciò la giacca e sbadigliò. –Gee, calmati.
Sembri il Bianconiglio!-
Appena
arrivammo vidi mia zia Rose venirmi in contro.
–Gerard, tesoro, dove ti eri cacciato? Ho visto tu fratello e la sua ragazza, i
tuoi genitori e di là c’è un sacco di gente, ma tu non c’eri…- spostò lo
sguardo su Frank. –Oh, ma guarda. Tu devi essere Frank!- esclamò pizzicandogli
una guancia. –Cavolo, sei carino esattamente come ti
aveva descritto Donna!-
-Grazie…-
disse lui imbarazzato.
-Zia,
noi adesso dovremmo andare dagli altri…- dissi cercando di squagliarmela.
–Parliamo dopo, ok?-
-Ma
certo che no, devi raccontarmi tutto di voi!-
wiL mi tirò una manica.
–Senti, io e Bert dobbiamo… andare in bagno, sì. Sì,
certo il bagno!- cazzo, come le sa dire lui le balle non lo batte nessuno… -Ci
vediamo dopo ok?-
Annuì
comunque, troppo impegnato a cercare di filarmela da mia zia.
Io e Frank riuscimmo a scappare circa un quarto d’ora dopo
e andammo nella sala grande a cercare di accogliere un minimo gli ospiti.
Frank
si diresse subito verso Jamia.
Probabilmente
voleva riprendersi dal trauma causato dai miei parenti, e lo capivo.
Stavo
parlando con Bob dell’agonia che avevo dovuto sopportare in quei giorni per
colpa di quei tre pazzi, quando la voce di Ray mi distrasse.
-Perché
lui è qui?- ringhiò Ray riferendosi a Matt che si avvicinava a noi.
Mikey sospirò. –E’ stato il nostro batterista per qualcosa come
tre anni, non è come se fosse uno sconosciuto-
-Ma
non lo odiamo…Io lo odio-
piagnucolò il nostro chitarrista, nascondendo la testa nel collo di Christa, che gli diede una pacca sulle spalle.
-E
così è quello il famigerato Matt… Era così terribile?- disse Bob addentando una
tartina.
Mikes scosse la testa. –Bob, ti prego,
non lo incoraggiare.-
A
Ray si illuminarono gli occhi. –Si,
mi trattava sempre male… E mi prendeva in giro! Diceva che assomigliavo ad un macaco… Ma questa è una cazzata! Io sono molto più
sexy di una cazzo di scimmia, vero, amore?-
Christa sospirò dandogli altre pacche sulle spalle. –Certo, certo-
Ormai
Matt era davanti a noi con un bicchiere di vino rosso in mano. –Ma guarda chi si vede! Way Junior, come stai? Allegro e
solare come al solito, vedo.- disse guardando ironico mio fratello, per poi fissare me -Way Senior, devo
farti le mie condoglianze. Sposarti con Iero… prima
la droga e ora questo… sempre masochista nell’anima, eh?- rise colpendomi la
spalla. Probabilmente se non fossimo persone civili, sia io cheMikey gli avremmo già spaccato la faccia con un
pugno. Stronzo! Si voltò vero Ray alzando il bicchiere. –Ehi, Cita!- poi si
girò verso Christa, facendo un leggero inchino. –Jane-
-Stronzo!-
sussurrò Ray, per poi nascondere la parolaccia con dei
colpi di tosse e sorridere. Sapeva che Matt l’aveva sentito. –Volevo dire, ciao Matt, come stai? Che piacere vederti, è così tanto che non ci vediamo!-
Matt
rise. –Non c’è male. Ehi, sei passato dal buffet per arraffare più banane che
puoi? Mi raccomando, fai la scorta per i periodi di magra!-
-Chris, ti prego, portalo via prima che si incazzi-
sussurrai alla fidanzata del mio amico. Lei annuì e lo prese
per mano, portandolo in terrazza.
Bob
mangiando un altro stuzzichino e gli strinse la mano educatamente. –E così tu
sei Matt…-
Lui
annuì. –E tu sei quello che mi ha rimpiazzato… Com’è andare in giro con loro?
Per me era come se il mio sogno da bambino si fosse avverato. Insomma, chi non
ha mai desiderato di scappare e vivere con il circo?!-
Mikey lo fulminò con lo sguardo. –Lui si trova bene con noi e noi
con lui. Tu, piuttosto, tutto bene? Lavori ancori
nell’officina di Joe? Bello. Fare il meccanico, intendo. Sai che noi siamo
appena tornati da un mega tour mondiale di più di un anno?!-
Matt
strinse gli occhi, borbottò qualcosa e se ne andò.
-E
per un po’ non ci seccherà, spero- dissi. –Vado a fare un giro.-
Notai
AdamLazzara, il cantante
dei Taking Back Sunday,
parlare con una ragazza bionda, che poi riconobbi essere la sua fidanzata.
Era
simpatico. Forse un po’ fuori di testa, ma, ehi, chi
delle persone che frequento non lo è?
-Ciao!-
esclamai abbracciandolo.
-Ehi,
uomo impegnato! Congratulazioni! Io e Chauntelle ti
abbiamo portato una scatola di cioccolatini- la sua ragazza annuì. –E’ in
macchina, spero che non si stiano sciogliendo. A proposito- sussurrò facendosi
più vicino. –Devo chiederti una cosa…-
Io
sorrisi. –Spara-
Adam strinse gli occhi. –Perché Wentz è
qui?! Giuro che lo smonto,
quell’ hobbit malefico!-
Io
scossi la testa. Ma possibile che i miei amici fossero sempre così… loro
stessi, ecco?! –Mikey ha
voluto invitare Petee io ho
voluto invitare te. E’ per una sera solamente. Poi potrai tornare ad odiarlo. Vuoi picchiarlo?! Fuori
c’è un boschetto buio. Ma non qui. Qui fingerete di
essere amici e vi comporterete bene perché è il mio matrimonio e tutto deve
essere perfetto. Perché sono quello che ha pagato questa cena e tutto il
matrimonio. Perché sei più mingherlino di me. E perché ti prendo a testate se
non lo fai- aggiunsi sorridendo.
Come
se fosse stato dotato di un udito supersonico, Pete
si avvicinò a noi.
-Ehi,
Frodo- lo salutò Adam.
Ecco.
Già mi vedevo Adam e Pete
tirare fuori le lightsaber in stile Star Wars.
-Ehi,
Lazzara- sorrise Pete.
–Come vanno i concerti? Niente più colpi in testa? Rischio di gambe
fratturate?-
Adam scosse la testa orgoglioso e Pete sospirò.
-Ah.
Bhe, peccato. Sarà per la prossima volta, io tengo
sempre le dita incrociate. – poi si voltò verso di me. –Auguri Gerard!- disse
abbracciandomi anche lui. –Sono felice per te e Frank. Adesso sarà meglio che
vada a recuperare Patrick. Ci si vede in giro- poi se ne andò.
Adam lo fulminò con lo sguardo. –Vedi? E’ furbo! E’ tuo amico
solo per colpire me! E’ tutto un suo piano per isolarmi-
Io
risi. –Tu sei completamente pazzo!- dissi andando a cercare Frank e Mikes.
-Perché Leto è qui?-
chiesi a mio fratello appena lo notai.
Lui
alzò le spalle. –Idea di Frank. Ha detto che l’ammira
e che vuole chiedergli una cosa. Non ho idea di cosa sia-
Io,
Frank e Mikey ci avvicinammo e sentimmo Leto e suo fratello parlare tra di loro.
-Shan, ricordami perché siamo qui-
Shannon sospirò. –Ci hanno inviato. E’ buona educazione accettare.
Consideralo come lavoro da PR-
Leto sospirò. –Che palle però! Stasera in tv davano quel film di
Colin Farrell, sai, no, quello in cui è protagonista…
avevo persino comprato i pop-corn al caramello…-
Io
mi schiarì la voce e loro si girarono.
–Ehi,
Way, da quanto tempo!-
-Già- gli risposi. –Ti vedo in forma, Leto-
-Eh,
sì… anche tu lo sei…-
Frank
sorrise e fece per salutarlo, ma proprio in quel momento, Jared
vide qualcosa, o meglio qualcuno alle nostre spalle che, come dire… lo
inquietò.
-Perché
lui è qui?- domandò rabbrividendo.
Frank
si girò e vide per colpa di chiJared
aveva avuto quella reazione.
-Ah,
lui. Bhe, è Tom Delonge,
faceva parte dei Blink… Chi non inviterebbe i Blink alla propria festa di nozze?- domandò come se fosse
la cosa più normale del mondo.
-Lui
è un ladro. Me l’ha portato via!
Io non lo voglio vedere!- esclamò Jared mettendosi
una mano sulla bocca con fare teatrale e andandosene.
-Jared, aspetta- esclamò Shannon
inseguendolo.
-Già,
Jared, aspetta, non mi hai
ancora spiegato…- esclamò Frank deluso.
Io
lo interruppi. -Che cosa ti deve spiegare Leto?-
-Come
fa ad arrampicarsi così in alto. Io avrei paura. Hai visto come sono alte le
impalcature del RockAmRing, no?-
Io
ridacchiai. –Magari lui non ne ha-
-Tu
dici?- Io sorrisi e annuì, e lui bevve un altro po’ di vino dal bicchiere.
-Ehi…-
gli dissi. –Non pensi che sia incredibilmente idiota bere a stomaco vuoto, oggi?-
Frank
sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. –Nah, so
controllarmi-
Se.
Ecco
le ultime parole famose. [NdA:
Famous last wordsxDDD ]
-Vieni- sospirai, andiamo a sederci, stanno per servire la cena. –
E
così facemmo. Io mi sedetti di fianco a Frank; vicino a me c’erano i miei e i
suoi genitori, Mikes e Al. Grazie al cielo mia zia
stava finendo di preparare o me la sarei trovata vicino a richiedermi come ho
conosciuto Frank o roba simile.
Come
nei peggiori film per famiglie.
Oh
myGod, se ci penso mi vengono i brividi.
-Io
voglio fare un brindisi prima di parlare.- esclamò mio padre colto da
un’improvvisa rivelazione. Mikes si mise a ridere e io pregai mia madre di fermarlo.
-Tesoro,- disse lei –I brindisi non si fanno alla prova. Lascia
mangiare i ragazzi in pace-
Ma mio padre si alzò in piedi e colpì il bicchiere con il
coltello. -Vorrei fare un brindisi…- cominciò mio padre alzando poi il vino
sopra la tesata. –Sapete, ora che quel giorno è arrivato, posso anche dirlo.
Non avrei mai pensato che Gerard si sarebbe sposato. Voglio dire,
guardate com’è mingherlino e palliduccio. Quando mi ha detto che era gay, poi, buah, non parliamone; me
lo immaginavo a 50 anni ancora a casa con me e Donna! Sono così felice che adesso
te lo sorbisca tu, Frank! E in culo alla balena,
figliolo, tienitelo stretto!-
Signori
e signore, vi presento mio padre, la persona che più
di ogni altra riesce a farmi imbarazzare.
E
ora, dopo aver sentito l’adorabile discorso del mio papino,
ridete pure. So che volete farlo.
Come
Frank, che aveva letteralmente una mano davanti alla bocca per non ridere, esattamente
come il resto degli invitati, del resto.
Io,
d’altra parte, mi stavo nascondendo dietro il mio bicchiere, sperando di
morire.
-Grazie,
papà. Speriamo che non scoreggi-sussurrai rosso come un peperone.
Grazie
al cielo la cena proseguì senza ulteriori figure di
merda.
Dopodiché
fu sparecchiato e fu allestito un palco alla bene e
meglio.
Non
avevamo un gruppo vero e proprio per sta sera, ma
Frank mi aveva assicurato che si sarebbe inventato qualcosa. (“Al massimo mettiamo un cassone di birre sul
palco” aveva detto “E ci divertiamo a
vedere tutti che si uccidono per averle. Una volta lì, poi, cazzo, sono rockstar, canteranno
pure!”)
E
l’alcol oggi non mancava.
Non
che mi desse fastidio; sono un musicista,è come se
vivessi sempre nel Magico Paese dei
Liquori, ormai so controllarmi. Ma vedere praticamente
tutti i miei invitati ubriachi era starno.
Strano
e spesso esilarante.
Frank
salì sul palco e prese in mano il microfono sorridendo mentre io gli stringevo
la mano.
-Allora,
ragazzi. Scommetto che vi state chiedendo perché siete qui. – cominciò. –Bhe, la ragione principale è che questa è la prova della
cena del matrimonio. Quindi se volevate venire alla
cerimonia, vi tocca stare qui anche sta sera. La seconda è che Gerard mi ha
fatto la proposta molto in fretta, quindi non abbiamo organizzato una vera e
propria festa di fidanzamento. Quindi Mikey, Alicia,
Ray, Bob e wiL…- sia io che Frank notammoBert che imprecava e si agitava vicino ai tavolini.
Frank sospirò. –Ok, ok… anche Bert.Bhe, loro mi hanno aiutato a
organizzare una festa fantastica. Si, Jepha- continuò Frank vedendo il bassista che blaterava
seduto al tavolino. –Sto parlando di sta sera. Quindi
divertitevi e brindate in nostro onore.-
Io
alzai un sopracciglio. –Come mai io non ne sapevo nulla?-
Frank
sorrise. –Bhe, ora lo sai. Sorpresa!- disse
baciandomi una guinca.
Dopo
bevve ancora e insieme andammo incontro a Ian [NdA: Watkins, Lostprophets.]
Sia
io che Frank fummo colpiti dal suo giubbotto. Nero lucido e di finta pelle.
Sembrava
uscito da Beverly Hills 90210.
Frank
ridacchiò e bevve dell’altro vino.
-O
mio dio! Fonzie!-
Ian scosse la testa. –Smettila Frank. E’ alta moda!-
Frank
rise più sguaiatamente. Poi smise e cominciò a fare gli occhioni
da Bambi a Ian. Questa cosa mi dette fastidio, anche se sapevo che era per
una delle sue trovate demenziali.
-Che
c’è?!- sbottò Ian
esasperato.
-Mi
fai ‘Ehyyyy!’ con i due pollici in alto?!- chiese supplicandolo. -TiPregoTiPregoTiPrego!-
-Che cosa?! No,
scordatelo!- Ian si allontanò. –Ti ho già detto che è
moda, non un revival dell’epoca di Happy Days! Ma che
cosa mi aspetto da te?! Potrei chiedere a un opossum e
se ne intenderebbe di più.
-Oh… L’ho fatto scappare…- sussurrò lui,
pensieroso.
-Già- risi dandogli un bacio sulla guancia.
-Caspita…-
disse Frank battendosi una mano sulla fronte. –Sarà meglio che vada a
recuperare Brian. E’ già ubriachissimo! Da qui non capisco se ci sta provando
con Matt Sanders o con Val,
la sua ragazza, ma dubito che in entrambi i casi lui stia gradendo-
Io
ridacchiai e annuì.
Nel
frattempo Bert mi raggiunse. E, con mia sorpresa,
apparentemente senza post-it.
-Allora…-cominciò.
O mio Dio, parlava di nuovo! Mi piaceva così tanto
quando faceva quel suo stupido gioco del silenzio. –Io sto cercando il vino e
le pizzette, dove ve le siete infilate?-
-Ma
il tuo sciopero?-
-Ah,
quello. Bhe, avevo detto che sarei rimasto zitto finché
wiL non mi avesse scopato o io avessi scopato lui…- mi rispose sorridendo.
-Oh…-
sussurrai. –Quindi tu e lui..? Qui? Nel ristorante di
mia zia?-
-Già-
fece un sorriso a 32 denti. –Cioè, non proprio.
Diciamo che non è stata una cosa… completa, ecco. Ho avuto un assaggio diquello che avrò sta
sera. Sai, fa tanto lo splendido, ma neanche lui sa resistermi-
-Ecco- dissi grattandomi la testa. –Ora so già molto di più di
quello che avrei voluto sapere-
-Bhe, è la natura. O tu credi
ancora nelle api e nelle farfalle?! Se è così fatti un giro su DiscoveryChannel ogni tanto o chiedi a Iero
di spiegarti come funziona-
-Lo
so come funziona!- esclamai facendo una pernacchia.
Quando
Bert vide in lontananza Jared,
quasi gli corse in contro.
-Ehi,
Angel Face- disse Bert avvicinandosi.
Lui
lo fissò per qualche secondo prima di sorridere. -McCracken-
-Allora…-
continuò Bert bevendo un sorso di vino. –Come mai non
sento più parlare di te? Niente più film?-
Jared sorrise. –Se, ti piacerebbe…-
Bert scosse la testa bevendo un altro sorso. –No, affatto, sei un
ottimo attore. E anche il resto non è male…- concluse con un’occhiata piuttosto
eloquente alle sue parti, come dire… private.
Io
mi grattai la testa. –Bert, posso parlarti un
secondo?-
Lui
annuì.
-Ma
che fai?!- gli chiesi. –Ci stai provando con Jared?! E wiL?!-
Lui
storse il naso. –Oh, sono sicuro che non gli dispiacerà, è li
che parla con Ville Valo… Se si incazza con me gli
tiro un pugno-
Io
sospirai. –Bert non ci sta provando. Stanno solo…
parlando-
Bertsbuffò. –Se, ma se sembra
una fan girl impazzita! Ma lascialo fare. Lui ci prova
con Ville e io ci provo con Jared.
Vediamo chi è più felice a fine serata!-
Io
ridacchiai. –Di sicuro non tu, visto cheJared ha alzato i tacchi e se ne è andato-
Lui
sbiancò. –Oh cazzo!- bevve un altro sorso di vino e poi lo rincorse. –Ehi, Jared! Fermati! Guarda che mi piacciono davvero i tuoi
film! Tipo quello per il quale eri diventato un
bruttissimo killer obeso…-
Me
ne andai trattenendo le risate.
Ah,
non c’è che dire… Potete dire quello che voletesu Bert, ma
è scompisciante.
Come
vi avevo accennato, Frank era convinto che una festa non era
tale senza i Blink 182.
Quindi, fregandosene del fatto che Tom e Mark se potessero si
ucciderebbero in un duello con le lightsaber, stile
Star Wars, li aveva invitati. Naturalmente l’uno
all’insaputa dell’altro.
E,
quando si incontrarono, io fui convinto di stare per
assistere alla terza guerra mondiale.
Si
guardarono negli occhi e poi dissero, contemporaneamente. –Tu…-
Mi
misero i brividi.
Se
le occhiate potessero incenerire, ora sul pavimento di mia zia Rose ci sarebbe
una voragine di come minimo 4
metri di diametro.
-Che
cosa ci fai qui?- dissero di nuovo insieme.
Tom
inspirò e poi guardò Mark.
-Mi
hanno invitato- rispose.
-Anche
a me- sibilò Mark.
-Bhe, ci si vede in giro- disse
Tom.
-Ma
anche no!- gli rispose Mark.
E
proprio mentre la battaglia stava per cominciare, arrivò Travis
Baker, l’ex-batterista dei Blink, che si mise in mezzo a loro due.
-Ciao
Tom. Mark, noi andiamo a prendere un drink; Tom, tu vai nella direzione
opposta. Senza spargimenti di sangue-
Tom
arricciò il naso. –E se volessi andare anche io a
prendere un drink?!-
Travis sospirò. –In questo caso andiamo noi dalla parte opposta.-
Mark
strinse gli occhi e guardò Tom. –Perché dobbiamo rinunciarci noi?! E se io volessi bere un drink nell’esatto momento in cui
lo vuole bere lui?!-
Travis allargò gli occhi, e per un minuto pensai che stesse per
prendere a sberle entrambi, o usare lui stesso le lightsaber per fare arakiri, poi però non lo fece. –In questo caso, visto che avete sete entrambi, vorrà dire che vi pucierò nella fontana!-
Poveraccio,
lo capivo. A stare troppo con i pazzi si comincia a impazzire.
O
almeno io stavo iniziando a dare segni di schizofrenia.
Mi
avvicinai a Frank, che stava parlando vicino al palco con Matt, il cantante
degli AvengedSevenfold, la
band che si sarebbe dovuta esibire la sera delle nozze.
Probabilmente
erano loro il suo “inventarsi qualcosa
per sta sera”
-Ma
vuoi davvero che lo facciamo? Sai, a noi è rimasta una dignità, e non mi sembra
il caso di sprecarla per dell’alcol- disse Matt.
Frank
annuì. –Certo! Della scelta del vino si è occupato Bert,
e quindi, visto che è da due settimane che cazzeggia,
immagino che almeno in questo abbia fatto un buon lavoro. Se voi fate questo,
avrete libero accesso alla cantina del ristorante. Per i prossimi tre giorni potrete ubriacarvi con il Porto che c’è in di sotto indisturbatamente-
Matt
ci pensò un attimo, e poi andò a parlare con i suoi compagni.
-Frankie, ma che succede?- gli chiesi.
Lui
mi disse di non preoccuparmi.
Intanto
Matt annuì nella nostra direzione e salì sul palco, e Frank fece pollice in
alto.
-Allora,
ragazzi…- cominciò parlando nel microfono. –Ci è stato riferito che a Gerard,
uno dei nostri sposini preferiti, piace una certa canzone, e così Frank ci ha
convinto a cantarla. Ok, uno, due tre. Rev attacca!-
Cominciò
un leggero accompagnamento di batteria. Poi il batterista, il Rev appunto, fece una rullata e Syn
cominciò con un riff di chitarra.
Ma io questa canzone la conoscevo!
Matt cominciò
a cantare.-I can see us holding hands, walking on the
beach, our toes in the sand. I can see us on the
countryside, sitting on the grass, laying side by
side…-
O
mio dio! Rischiai seriamente di strozzarmi con la soda che avevo in mano.
E
quella cos’era?!
Justin
Timberlake versione metal?
-You could be my
baby, let me make you my lady. Boy, you amaze me. Ain'tgotta do nothing crazy. See, all I want you to do is
be my love-
Ora,
ditemi voi se vi sareste mai aspettati gli AvengedSevenfold che cantano “MyLove” di Justin?!
Ecco,
al mio matrimonio queste cose succedono.
-(So don't give away) My love. (So don't give away) My
love. (So don't give away) Ain't another man
that can take your spot, my love-*
La cosa più bella era però sentire Syn
Gates al microfono fare la seconda voce. Non so se avete presente l’originale, ma
nel ritornello c’è una parte cantata da Timbarland.
Il rapper, esatto.
E’
uno spettacolo sentire questa canzone cantata da questa gente.
-E
questo è solo un assaggio del mio regalo- disse lui
sorridendo, sempre fissando il palco.
Intanto
la canzone aveva avuto successo. Sentì sia Bertche mio fratello gridare –Bis! Bis!-
Io
baciai Frank.
Quando
il bacio finì, ci accorgemmo di Ville Valo che si
avvicinava.
-Allora?-
gli domandò ilmio
ragazzo. –Hai provato la canzone in questi giorni?-
-Sì,
ma… Frank, davvero te l’avevo promesso?- disse stringendosi le mani e guardando
il pavimento.
Lui
annuì. –Si, Willa. Mi
dispiace, ma io me lo ricordo chiaramente.-
Lui
alzò le spalle. –Ma è una cosa così umiliante! Non so
se posso farlo-
Frank
alzò un sopracciglio. –Balle, tu sei Ville Valo, puoi
fare tutto! E ora vai su quel cazzo di palco e canta
questa cazzo di canzone. Fallo per me e Gee-
Lui
esitò un attimo e poi annuì.
Io
abbracciai il mio ragazzo e insieme guardammo il palco.
Ville
cominciò a cantare, mentre gli altri componenti degli
HIM suonava la base.
Quando
Ville prese in mano il microfono sapevo che mi sarei dovuto aspettare qualcosa
di serio, ma quello che sentì andava oltre le mie più
rosee aspettative.
-He's
a Maneater, make you work hard, make you spend hard,
make you want all of him love. He's a maneater make
you buy cars, make you cut cards. Wishyouneverevermethimatall!- *
Avete presente che genere divoce ha Ville, vero?
Ecco, ora prendete una canzone della Furtado,
mescolateli insieme ed otterrete la più bella prova
della cena del matrimonio che si potesse desiderare.
-Te
l’aveva promesso davvero?- dissi mentre trattenevo le risate.
Lui
rise ancora più sguaiatamente di me. –Certo che no! Ma visto
che tu non puoi bere, dobbiamo pur divertirci in qualche modo, no? A
proposito, hai mica visto Adam in giro?-
Io
scossi la testa e lui sospirò, prendendo il cellulare.
“Ehi,
Adam, Ciao! Dove sei?...
Come sul terrazzo a fumare una sigaretta?!... Senti, ho appena fatto una
scommessa con Wentz, sai? Ha scommesso 100
bigliettoni che non hai le palle di andare sul palco a
cantare “Wake up” della Duff…”
Dall’ altra parte della cornetta sentì Adam
squittire, e me lo immaginai mentre si spalancava gli occhi dalla
costernazione. “Che cosa?!Ma io lo infilo nel terreno a
furia di testate, quel nanetto! Adesso gli faccio vedere io! Finisco di fumare
e lo smonto, quel piccolo hobbit
maledetto! Voi preparate il palco che lo dico agli altri della band!”
Frank
ridacchiò rimettendosi il cellulare in tasca. –Fin troppo facile… E ora mi ci
vuole dello champagne!-
Io
mi avvicinai al tavolo di Quinn e Dan.
Jeph doveva essere andato ai servizi perché non lo vedevo.
-Ehi,
Gerard, tu li sai mica interpretare i sogni?- mi
chiese il chitarrista facendomi segno di sedermi accanto a lui.
-No- dissi giocando con una mollica di pane.
-Bene,
perché ne stavo parlando proprio adesso a Dan. Ieri sera ho sognato di essere
un maestro delle elementari, dotato di lavagna e di bacchetta, sai? Insomma una
cosa seria. Ad un certo punto mi alzavo e gridavo con
unvocione profondo “Ribortibo
Williams, alla lavagna!”Ero
autoritario, facevo la mia bella figura. Comunque non divaghiamo. A quel punto
si alzava un bambino di cinque anni, più o meno, con
la divisa blu e il fiocchetto. Solo che aveva la faccia di Jepha,
completo di capelli lunghi e pizzetto, e diceva, con una vocina che
assomigliava a quella di Minnie, “Ma signore non ho
studiato!” . Che cosa significa?-
-Quinn, tu non mi hai ascoltato, vero?- dissi sospirando.
Lui
alzò un sopracciglio. –Perché, avevi detto qualcosa? E comunque, che cosa
significa?-
Ormai
mi ero rassegnato. –E’ colpa dei tuoi genitori. Di tuo padre, per la
precisione. E’ sempre colpa del padre. Fidati, io i sogni li interpreto da
sempre- risposi trattenendo le risate.
-Oh- disse pensandoci su. –Gliene dovrò parlare, allora.-
-Come
è andata la tua seratina con Jepha,
a proposito. Ah, scusa, intendevo dire, con RibortiboWilliams-
-Oh,
a puttane.- disse finendo il vino che aveva nel bicchiere. –Ha passato tutta la
notte a vomitare- Infondo lo capivo visto che quella
festa aveva fatto vomitare anche me, in tutti i sensi. Quinn continuò. –Ma credo che ci riproverò sta sera se riesco a trovare
abbastanza alcol.- si fermò un attimo per riflettere per poi continuare. –Anzi,
sai che ti dico, vado al bar a farmi una tequila. Ci vediamo dopo,
Casanova-
Dopo
un quarto d’ora Frank non era ancora tornato.
Quando
lo trovai stava parlando con Jared.
Ancora.
-…E’ per questo che ti ammiro- disse il mio fidanzato bevendo
il vino che aveva nel bicchiere tutto in un unico sorso. –Anche se potresti
morire tu rischi, e lo fai per il pubblico! Gee non rischia mai! Se ne sta lì con la sua bella faccia,
pensando che sia sufficiente, ma non lo è! E così lascia fare tutto il lavoro a
me!- si versò dell’altro vino nel bicchiere. –Sono io che animo i cuori di
migliaia di fan, è tutto sulle mie spalle! Insomma, è uno sporco lavoro, ma
qualcuno dovrà pur farlo! Io e Paul ne siamo
orgogliosi!-
-Chi
è Paul?- domandai abbracciando Frank da dietro perché non ero sicuro che
riuscisse a stare in piedi da solo.
Jared scosse la testa piagnucolando. -E’ il nome che ha dato alla
sua anima!! Way, ti prego, aiutami! E’ più di un
quarto d’ora che ascolto i suoi vaneggiamenti! Mi è persino venuta voglia di
bere, e io non bevo mai!-
Guardai
Frank, intento a bere dell’altro vino e gli chiesi con dolcezza –Che ne dici se la finiamo qui con l’alcol per sta sera e andiamo a
casa?-
Lui
mi guardò schifato per poi liberarsi dal mio abbraccio con una gomitata. –Tu
vuoi incatenare Paul! Non vuoi che noi siamo liberi! Ma
tanto non puoi fermarmi perché la mia anima è vagabonda!- gridò uscendo dal
ristorante e correndo nel parcheggio.
Io
lo seguì fuori. –No, la tua anima sta per vomitare-
Lui
scosse la testa. –Non è vero, io sono potente! Io sono…- non fece in tempo a
finire la frase che si piegò in avanti, colto da un conato di vomito.
Io
gli tenni la fronte tirandogli i capelli indietro e poi lo feci sedere in
macchina. –Vado a dire a Bert e wiL
di trovarsi un passaggio così ti riporto a casa…-
Frank
non mi rispose, intento a parlare con Paul.
Tornai
dentro e vidi Bert.
Aveva
braccato di nuovo Jared.
Poveraccio,
quel ragazzo mi faceva pena.
-Amo
Fight Club. Te lo giuro, il
tuo personaggio era troppo forte. “Le
cose che possiedi alla fine ti posseggono” . Ottima
frase.–
Jared scosse la testa bevendo un sorso di vino. –Quello non era il
mio personaggio, era quello di Brad Pitt…-
Bert spalancò lo sguardo. –Oh. Ma… ma
davvero?-
Jared annuì. –Io ero quello tutto biondo che si è preso i cazzotti
da Edward Norton…-
-Oh…-
ripetèBert. –Oh. Ok, allora scusa. Il tuo personaggio non è piaciuto
particolarmente…-
-Bert- lo chiamai. –Tu e wiL riuscite a tornare con Jepha
o con mio fratello? Devo riportare a casa Frank, lui e Paul stanno vomitando
nella mia macchina.
Bert alzò un sopracciglio. –Bleah!
Comunque, chi è Paul?-
-La sua anima- quando vidi la sua faccia confusa scossi la
testa. -Lunga storia…-
Bert annuì. –Ok, anche perchè credo che
tra poco vomiterò anch’io. Non mi andrebbe di vedere Iero
e il suo spirito, o la sua anima, o qualsiasi cosa sia, che vomitano, mi
farebbe salire i conati più in fretta-
Quando
tornai da Frank lo vidi mezzo addormentato sul sedile,
con ai piedi al centro del tappetino una macchia di vino rosso.
Probabilmente
era destino che le mie ultime feste finissero sempre in un mare di vomito.
To Be Continued…
LE CANZONI SONO (CON QUALCHE AGGIUSTATINA):
*My Love by Justin Timberlake
*Mean Eater by Nelly Furtado
[NdA: Ehilà! Aggiornamento in
tempo di record oggi! E per di più non la solita, misera, pagina e mezzo, ma
ben 6 pag di pagine di Word. ^^
Guarda
caso appena ho postato lo scorso capitolo la mia
voglia di scrivere e la mia ispirazione sono tornate (maledette -.-“) . Ho scritto le scene staccate l’una dall’altra, e poi ho
unito tutto. Non era una mia intenzione fare diventare la storia così
demenziale ._. ma ormai è andata come è andata…
Un rigraziamento speciale va agli amici
demenziali con cui esco. A loro spettano i diritti per Ribortibo
Williams, il Partito della Figa (che comparirà più in avanti, ma che, fidatevi,
comparirà xDD ) e il
basso/nano del capitolo dell’addio al celibato; mentre la storia dell’anima
vagabonda è un’invenzione di mia sorella. E per ultimo,
ma non ultimo in ordine di demenzialità, nella mia classe c’è davvero uno che
ha il giubbotto come Fonzie e si veste come se fosse
uscito da Beverly Hills 90210 xDDD. Devo ammettere
che un buon numero di gag che ci sono in questa ff
sono merito loro. E credo che li sfrutterò ancora xDDD
Qualche nota su questo capitolo. Ho letto (sul mio calendario dei MyChemical Romance) che Matt fa
davvero il meccanico. Poveraccio, un po’ mi dispiace. Inoltre, sempre sul
calendario, c’era scritto che una delle probabili cause della sua dipartita è
che non andava per niente d’accordo con Ray. Insomma, Matt, non vuoi provare,
fai il cazzone, è logico che Ray ti odia e gli altri
ti sbattono fuori. Un po’ di cervello, bello mio!
Ho anche letto in giro che Pete e Adam non vanno mica tanto d’accordo. Da quanto ne sono Adam accusa i FOB di avergli
copiato non so che canzone. Non ho idea a quanto tempo fa risalga la lite,
forse adesso hanno anche fatto pace, ma era una cosa divertente da inserire,
no?
Un grazie speciale (scusate se oggi le
risposte sono meno decenti del solito, ma mi sto addormentando sulla tastiera) a:
-SadSong: Muahah
povero Gerard, circondato dai pazzi xDD Grazie e un
bacio =*
-Elyrock: Sì, credo anch’io. E’ troppo
paziente questo ragazzo xDD Grazie per il commento.
Bacio =*
-Fake_Romance: Grazie *__* Io sto
decidendo il tatuaggio per i 18 anni, e “ThinkHappyThoughts”
è in lista xDD. Un bacio =*
-Idra_31: Awhhh! Marshmallow
*ç* Grazie. Bacio, e buona scuola anche a te *sigh, sigh* (se vai a scuola, se no buon lavoro ^.-) Bacio =*
-AkuTowami: Grazie *__* Troppo gentile ^^
Bacio =*
-Blinka: Sei troppo gentile *__* Agli
ordini, aggiornamento super veloce oggi =) Bacio =*
-Missblack’92: Sìsì,
un manicomio ambulante xDDD
-Blaise_Sl_Tr07: Grazie, tu sei troppo buona =** Un bacio =*
-Greendayana94: Grazieeee *__* Mi fa
piacere che ti faccia ridere ^^ Bacio =*
-LovelyDead: Sono molto di più che onorata <333 Anyway, thanks =) Sìsì, lasciamo stare i
doppi sensi (io li vedo sempre xDD) Un bacio =*
E grazie anche a chi leggerà e recensirà questo capitolo ^^]
-Ehi…-
dissi a Frank, passandogli una tazza di caffè fumante. Lui si mise a sedere, l’
afferrò e la mise sul comodino. Poi alzò le coperte e vi guardò sotto, fissò
me, e poi ancora le coperte.
-Gerard,
ma io sono… nudo!!-
-Lo so-
-Oh my fuckin’ God! Gerard Arthur Way, tu hai abusato di me! Io
non volevo farlo fino al matrimonio, e allora tu mi hai drogato! Oh mio Dio,
ora mi spiego questo mal di testa, è come se dieci scimmie facessero la gimkana
nel mio cervello a cavallo di venti ippopotami-
A
dire il vero, dopo quest’affermazione di Frank rimasi un po’ interdetto. Come
possono dieci scimmie stare a cavallo di venti ippopotami?! Una gamba per uno?
Cazzo, deve essere davvero precaria come posizione. E poi, non è che le scimmie
siano animali che brillino per coordinazione, ci riuscirebbero a stare in
equilibrio?! Secondo me sarebbe più simile a un rodeo come spettacolo… Ma,
dopotutto, perché do corda a quello squilibrato?!
Intanto
Frank continuò a parlare. –Mi hai messo il GHB nel vino, o Rohypnol, o
entrambi, così eri sicuro! E io che stavo anche per sposarti!-
Mi
avvicinai a lui sospirando. –Eri così ubriaco che non ci sarebbe stato bisogno
del GHB. Ti sei vomitato addosso e poi sei collassato. Ti ho tolto i vestiti
perché in quel letto ci devo dormire anch’io e, per quanto ti ami, dormire
insieme nel tuo vomito non è romantico, è rivoltante!-
-Oh-
disse lui sorridendo. –Allora, grazie-
-Sai..-
cominciai io appoggiando la testa sul cuscino. –Ieri sera hai parlato con Jared
Leto..-
Il
suo viso si illuminò. –Davvero? E che gli ho detto? Io non ricordo niente….-
Anch’io
sorrisi. –Sì, tu e Paul avete intavolato un’interessante conversazione sulla tua
importanza all’interno della band-
Il
suo sorriso si spense, il suo volto impallidì e si portò una mano sulla
fronte.-Oh mio Dio, sai di Paul?!-
Io
risi. –Sì. E non sono l’unico, anche Leto è molto preparato sull’argomento
ormai.-
Lui
saltò giù dal letto. –Tu hai lasciato che io mi smerdassi davanti a lui?! E
questo, per te, significa davvero dimostrarmi il tuo amore?! Sei uno schifoso!-
Cazzo,
questi insulti pesanti di prima mattina…
-Frankie-bello,
dove vai?- gli chiesi.
-A
cercare di dimenticare sia questa faccenda che il fatto che mi è toccato avere
te come fidanzato!-
-Ma,
Frank, sei…-
Troppo
tardi.
Dal
corridoio sentì un rumore di cocci sfracellati al suolo.
Mi
affacciai dalla porta e vidi wiL con gli occhi sbarrati e le mani come
congelate nella posizione in cui, immagino, una volta ci fosse stata la tazza
del caffè.
Ecco,
addio al mio servizio buono.
-…nudo.-
conclusi.
Dopo
pochi minuti scendemmo tutti a fare colazione.
Tutti
eccetto Bert.
Non
volevo sapere perché non si svegliasse, nonostante fossero le 11 e un quarto.
Davvero.
Sapevo
che la risposta non mi sarebbe piaciuta, quindi meglio lasciare stare.
Preparai
di nuovo un caffè per il mio ragazzo, che non si era ancora ripreso dalla
sbronza e un altro per wiL, visto che quello vecchio, ormai, se lo stavano
gustando gli acari della polvere che abitano la mia moquette.
Passarono
dieci minuti e anche Bert si fece vedere.
-Ciao
Cucciolo- baciò wiL sulla bocca. Poi si girò verso di me facendo una specie
d’inchino. –Buon Giorno Brontolo- e infine verso Frank. –‘Giorno Ubriacolo.
Tutto a posto? Tu e Paul avrete dei postumi orribili adesso!-
Frank
squittì alzandosi dalla sedia. –Oh mio Dio, lo sa anche lui?! Gerard, ti odio!-
gridò prima di correre di sopra.
-Gerard,
usciamo a fumare una sigaretta, ti devo parlare?!-
Io
sbuffai. –Ma dai, è casa mia, si può fumare! E poi fuori farà come minimo un
freddo…- cercai di trovare un paragone, ma era troppo freddo persino per fare
connettere la mente. -…freddissimo- conclusi.
-Vieni. Fuori. A. Fumare. O preferisci che tu, Iero
e Paul veniate ritrovati morti da Grissom e i suoi due giorni prima del gran
giorno?-
Io
scossi la testa e afferrai il mio pacchetto, uscendo in terrazza.
-Gerard,
posso parlarti seriamente?- mi domandò aspirando un tiro dalla sua sigaretta. Io
non me ne accesi una perché Bert era preoccupato, e mi aveva fatto preoccupare
a mia volta, visto che solitamente Bert non si preoccupava mai.
-Spara-
-wiL
ieri sera mi ha tradito- disse guardando per terra.
-Che
cosa?! Ma tu lo hai visto?!-
Bert
scosse la testa. –No, però ieri gli ho chiesto con quante persone è stato ieri
sera. Luimi ha guardato male e mi ha
detto solo con me-
-Bhe,
ma questa è una cosa bella, no?-
-No!-
gridò quasi offeso. –Tu hai visto American Pie 2, vero? La regola del tre ti
dice niente?-
-Bert,
di che cazzo stai parlando?-
-La
regola del tre è semplice- mi spiegò. -Se la tua ragazza ti dice con quanti
ragazzi è stata, sta mentendo. Tu prendi quel numero, lo moltiplichi per tre, e
hai il numero reale. Quindi devo trovare questi tre stronzi che sono stati a
letto con il mio ragazzo!-
-Bert,
ma tu sei sicuro di avere smesso con le droghe pesanti?- gli domandai.
Lui
mi ignorò e andò avanti con i suoi vaneggiamenti. -Io credo che uno sia Ville;
insomma, hai visto che faccetta da angelo che ha? Probabilmente nasconde
qualcosa-
-Per
l’ultima volta; wiL e Ville non sono andati a letto-
E
fu come non aver parlato. –E poi sospetto di Pete Wentz, Adam mi ha detto un
sacco di cose brutte su di lui. Anche se, neanche Adam mi ha mai trattato
troppo bene. Vuoi vedere che l’hanno fatto tutti insieme?! Cazzo, non solo wiL
mi mette le corna ma lo fa anche con Ville Valo, Pete Wentz e Adam Lazzara?!
Avrebbe potuto come minimo invitarmi!-
-Ma
hai fumato?- gli chiesi.
-Ora
no, ma ho dell’erba in camera per dopo. Se mi dai 10$ facciamo metà- esclamò
allegro.
Non
stupitevi se è così anche da sano.
Io,
personalmente, non ho mai capito neanche perché se le faccia, le canne.
Tanto
è già fuori 24 ore su 24.
-Nah,
dopo l’aperitivo con gli altri porto Frank da qualche parte. Da soli.
–precisai. Mica che poi pensava a qualche sua trovata del cazzo. Come unirsi a
noi come una grande compagnia.
Bert
scrollò le spalle e fece per rientrare in casa.
Ecco,
finalmente potevo accendermi la mia sigaretta.
Porca puttana, c’era qualcosa che non andava.
-Che
ha scatarrato sul mio pacchetto?!-
Bert
si bloccò e si girò verso di me, facendo cerchi con la punta del piede ecercando di intenerirmi. Ma andiamo, da
quando Bert è tenero?
-Che
cosa hai fatto?- ringhiai.
-Ecco,
io pensavo che fosse divertente mettere la colla sulle tue sigarette, così tu,
alla prima occasione, avresti tirato fuori il pacchetto e fatto “Doh! Non si
apre!” . Sarebbe stato divertente…-
-TU
COSA?!-
-…Ma
ho usato la colla liquida ed è colata tutta. Ora sono un po’ collose. Scusa… ti prego, non
uccidermi!-
-Dammi
il tuo pacchetto.- gli dissi tra i denti.
-Cosa?
No, dai. Era uno scherzo innocente. Ti prego. Siamo in quattro che fumiamo in
questa casa e tu vuoi proprio le mie?!- mi supplicò. Ma, ehi, se l’era cercata.
Toccatemi
tutto ma non le mie sigarette.
-Motivo
numero uno: nonostante siamo effettivamente quattro a fumare, Frank lo mantengo
io, quindi lui da lui n on posso recuperarle. E poi wiL fuma Malboro Light e a
me non piacciono [NdA: Mah! Sono le più buone. Le Rosse sono troppo forti
ç__ç].
Bert
non si era ancora rassegnato. –Ma io ne ho cinque e mi devono bastare per tutta
la giornata. Pleaseee-
-Cazzi.
Tuoi.- gli rispose.
-Bert,
Gerard – disse Frank affacciandosi
alla porta e, praticamente sputando il mio nome. –Dobbiamo andare-
-Ti
sei salvato- gli sussurrai mentre salivamo in macchina. –Ma solo per ora-
Arrivammo
al Plaza, hotel in cui alloggiavano più o meno tutti, verso mezzogiorno e un
quarto.
Perfetto,
eravamo in orario.
-Senti…-
sussurrai baciando il collo a Frankie. –Mi dispiace per quella storia. Non
avrei dovuto raccontarla a Bert-
Lui
mi fulminò con lo sguardo. –Già. Dici bene, non avresti dovuto-
-Facciamo
la pace?- gli domandai. E dopo qualche secondo anche lui sorrise, baciandomi.
-Ok..-
mi sussurrò sulle labbra.
Mio
fratello ci venne incontro. –Guardate che siete un pochetto in ritardo…-
Io
mi scusai (dando tutta la colpa a Frank e a Bert, ma tanto loro non lo seppero
mai) e raggiungemmo gli altri al bar dell’hotel.
Vidi
Pete che correva incontro a mio fratello.
–Mickey,
non immaginerai mai…- sussurrò. Sembrava sconvolto. –Stavo andando in bagno a…
bhe, a fare quello che fanno tutte le persone in bagno…-
-Seghe?- domandò Bert.
Pete
lo ignorò e andò avanti a raccontare. –Dicevo… allora sono andato e ho aperto
la porta… E c’era questo omone che pisciava. Ma, che cazzo, aveva la porta
aperta!! Un armadio a due, ma che dico?! A quattro ante! E mi ha guardato come
se fossi io un cazzo di alieno, e non lui quello maledettamente strano che
tiene aperta una maledetta porta mentre piscia! Non andrò mai più a pisciare da
solo. Trick, dalla prossima volta, mi accompagni?!-
Patrick,
seduto al tavolino vicino agli altri, si schiaffò una mano in fronte mentre
Mikey gli fece pat-pat.A Patrick, naturalmente, perché era lui
quello che si meritava la nostra compassione.
-Ho
bisogno di alcol- disse sconvolto Matt Sanders fissando Pete.
La
sua ragazza cercò di fermarlo. –Ma dai, èa mala penamezzogiorno-
Lui
la fissò con lo sguardo che ha qualcuno che si sente un pazzo circondato da
altri pazzi. –Ma, dico, lo hai visto?!
Gli hai visti?! Io non ce la faccio ad affrontare tutto questo, non da sobrio almeno!-
Frank
sparì dalla mia vista e io mi misi a fissare Bert, che con una birra in mano,
si era seduto vicino a Syn.
-…E
così io ho detto a wiL: non c’è problema se ti fanno schifo i profilattici,
vorrà dire che porterò a quei due un regalo fatto a mano!-
Davvero,
non capivo come poteva, quel ragazzo, che mi sembrava cerebralmente normale (ma
con questa gente non si può mai dire) stare a ascoltare le farneticazioni di
Bert.
Poi
capì.
I
suoi occhi.
Stava
fissando la sua birra, come se potesse berla con lo sguardo. Ma, purtroppo per
Gates, anche Bert se ne accorse.
-Non
pensarci neanche, amico- disse allontanando la bottiglia da lui.
Syan
sconsolato tornò a parlare con il Rev, non degnando più Bert di uno sguardo.
Nel
frattempo Frank tornò accanto a me, e si avvicinò al mio orecchio, sussurrando
piano –Gee, stai a vedere… Ho convinto quella vecchia con 50$ a dire che ieri
sera, quando Bert era ubriaco, sono stati insieme-
-Davvero?-
chiesi divertito. Poi ripensai alle mie sigarette. “Ecco che tutte le disgrazie
tornano indietro. E’ il Karma. Riposate in pace ora, mie care Malboro”
Anche
Frank stava sorridendo. –Pagamento della cariatide: 50$. Prendere per il culo
Bert non ha prezzo, per tutto il resto c’è l’American Express di Gee!-
Mi
gustai la scena.
C’era
Bert disperato, un po’ perché quella mattina aveva urlato dietro a wiL quando,
a quanto pare, era stato lui a mettergli le corna, e poi perché quella donna
era davvero… anziana.
Cioè,
non una di quelle che, nonostante abbiano sessant’anni, hanno quel non-so-chè.
No, era piuttosto la nonna vecchia di Mick Jagger; non so se mi spiego.
E
quando, dopo un quarto d’ora buono, decidemmo di andarcene, sentimmo Bert che
parlava ancora con la nonna brutta di Dracula [NdA: Le follie dell’imperatore
rulez!]
-Senti,
Grethcen, davvero; non so quello che è successo ieri sera, ma non possiamo
rivederci. Primo perchè io ho già una relazione seria, e poi perché potresti
essere la nonna… di mia nonna!-
Ah,
adoro il Karma!
To Be Continued…
[NdA:
Here I am ^^
Ho
preso gusto a dividere i capitoli in due, perché non mi tiro troppo scema a
scriverli e non devo modificare la trama quando non ho voglia di scrivere nulla
xDD Quindi suppongo che anche i prossimi lo saranno ^^”
Allora,
in questo capitolo ci sono un paio di cose autobiografiche, dal maledetto uomo
che piscia con la porta aperta (ero ubriaca quando l’ho visto, e ho provato il
doppio dell’imbarazzo che avrei provato da sana) o le sigarette-alla-colla
(devo ringraziare il mio amato compagno di banco -.-“ Era un pacchetto da 20
ç__ç R.I.P. )
Davvero,
vorrei rispondere a tutte le recensioni, ma sto morendo dal sonno. Ringrazio Idra_31, Blaise_Sl_Tr07, SadSong, FrankieLou, MiKeYwAy4EvEr, ElyRock, Greendayana94, FaKe_RoMaNcE, ElfoMikey, Mcr_Girl,EtherealClover, LovelyDead, XxPuffettaxX..
Grazie
davvero dal profondo del mio cuoricino <33 vi giuro che per il prossimo
capitolo troverò il modo di rispondere anche alle recensioni vecchie. Un bacio
=***
-Dove
stiamo andando?- mi domandò Frank appoggiando le scarpe sul cruscotto, come al solito. Ma tanto ormai mi ero
rassegnato.
-Sorpresa-
gli risposi mettendomi gli occhiali da sole.
-Che
bello! Io amo le sorprese!- esclamò. Tenendo sempre lo sguardo sulla strada, lo
baciai. Era adorabile.
Fermai
la macchina nella prima piazzola che vidi, poi presi un fazzoletto dalla tasca.
–Visto che deve essere una sorpresa decente e ti
conosco, prendo provvedimenti!-
Frank
sorrise. –Mi hai portato nel bosco per giocare a mosca cieca?-
-Nah- dissi mentre glielo
legavo sugli occhi. –Cioè, magari dopo possiamo anche farlo, se ci va, tanto
abbiamo tutto il pomeriggio-
-Ma
non ci hai smocciolato sopra?- chiese
allarmato.
-Ma
che schifo! Scherzi?! Certo che no!-
Bleah, pensai.
Rimisi
in moto e guidai ancora per una decina di minuti, con Frank bendato al mio
fianco che cantava, o meglio, urlava, “Bulletwithbutterflywings”. [NdA:
♥]
Ecco
come rovinare i Pumpkins, pensai tristemente.
Arrivammo
davanti a un vecchio capanno fuori città.
-Frankie, siamo arrivati- dissi spegnendo lo stereo.
-Despite
all my rage I’m still just a rat in a cag- sifermò -Oh, davvero?-
Annuì,
ma poi mi diedi del coglione. Frank era bendato.
-Certo,
aspetta, ti aiuto a scendere-
Dopo
qualche secondo entrammo e gli tolsi il fazzoletto.
Era
in buone condizioni, a parte per i vetri rotti e la polvere. Ma secondo voi
perché porto sempre le coperte in macchina?!
E
poi, almeno stava in piedi.
-Questo
è il capanno speciale, mio e di Mikey- gli spiegai.
–Un giorno siamo a fare una passeggiata con mia nonna, el’abbiamo visto. Così, il giorno dopo,
ci siamo tornati e abbiamo deciso che doveva essere il nostro rifugio.-
Lui
alzò un sopracciglio. –E perché hai aspettato così tanto
per portarmici?!-
-Cioè…
cioè tu sapevi del mio capanno speciale?!-
-Certo!-
mi rispose quasi offeso. –E che credi? Che io non ci parli con Al? Mi sono
venute alle orecchie certe storie su questo capanno… cioè, non i dettagli, ma
il succo principale lo so!-
-Vuoi
dire che anche Mikey e Alicia hanno fatto sesso qui
dentro?! Ma doveva essere il nostro capanno speciale
tra fratelli, non il nostro capanno speciale per le scopate!-
-Che
cosa vuol dire “anche Mikey
e Alicia”?! Gerard, c’è qualcosa che devi dirmi?-
mi chiese Frank guardandomi male.
Andiamo,
non fate quella faccia, se voi avreste il vostro capanno speciale, che cosa ci
fareste?!
Io
cercai di fare la faccia più innocente del mondo.
Ehi,
guardate che posso riuscirci anch’io!
Non è che sembro un killer ventiquattrore su ventiquattro…
spero.
-Ehi,
saranno anni che non è entro qui dentro- gli dissi
-Vuol
dire che tuo fratello è più furbo! Se io avessi un capanno speciale secondo te
che ci farei?! Di sicuro non un simbolo di
fratellanza!-
Io
mi avvinai a lui, abbracciandolo. –Ah, quindi vuol dire che siamo sulla stessa
lunghezza d’onda-
Lui
non si tirò indietro al contatto, ma purtroppo per me, non mi
incoraggiò nemmeno.
Maledetta
castità!
-Perché
siamo qui?- chiese.
-Bhe, è che… volevo fartelo
vedere. Potrebbe… Quando c’era qualcosa che non andava, io e
Mike venivamo qui e ne parlavamo. Era bello perché non c’era nessun’altro, solo noi. Adesso potrebbe diventare il nostro
capanno… Potremmo esserci solo noi due…-
Frank
sorrise e mi baciò.
Poi,con mia sorpresa, la
sua mano scese giù, fino ad aprire la cintura dei miei jeans.
-Frank, ma… e il celibate?-
Maledetta
bocca, ma non potevo stare zitto?!
-Sai,
con la parola sesso non si intende ogni tipo di
approccio sessuale. Se vogliamo essere precisi ci sono
delle cose che non sono da considerarsi vero e proprio sesso…- mi disse
nell’orecchio.
Io
annuì. –Prendo le coperte in macchina, aspetta cinque minuti…-
***
Quando
tornammo a casa vidi lo spettacolo che mi perseguitava
da quasi due settimane: il casino più totale.
Solo
che questa volta non era stato Bert a farlo. Non da solo,
almeno.
Il
Rev si avvicinò a me, evitandomi di uscire con uno
spiacevole “Ehi, amico, non che non mi faccia piacere che mi demolite casa,
figurati, ma… che cazzo ci fate tutti qui”?
-Ehi,
Gerard, come va?- mi domandò.
-Tutto
ok. Voi, piuttosto, vi state… divertendo-
Sì,
divertitevi, pensai, perché tra non molto non ne avrete più occasione, visto che vi farò fuori tutti! Muahaha.. Cazzo, ora mi metto anche a ridere da solo. Sto
impazzando.
Nah, non è vero. Sono solo
stressato.
Ma.. aspettate. I pazzi non lo sanno di essere pazzi,
quindi…Oh mio dio!
Grazie
al cielo il Rev mi riportò alla realtà; la dura,
terribile, realtà.
–Oh,
certo!- mi rispose bevendo un sorso di vino. Ero più che sicuro che quella era una delle bottiglie di Porto che erano riusciti a rubare
dalla cantina prima di essere cacciati a calci in culo da mio zio. –Quando voive ne siate andati, Bert ci ha proposto di continuare la festa a casa tua,
quindi eccoci-
Guardai
l’orologio. Erano le sei del pomeriggio.
-Cioè,
voi siete qui dall’una? Cinque ore?!-
L’altro
annuì .-Già. Ah, a proposito, condoglianze- disse
serio.
-Condoglianze?!- gli chiesi incerto.
-Bhe, si…- mi rispose lui. –Questa non è la festa di funerale di
tua cugina?-
-E’
un matrimonio, Jimmy!- sentì Matt gridare dalla sala.
Il
Rev ci rimase davvero male. –Ma… ma Zack mi aveva detto che…Io pensavo davvero che…-
E
nonostante non lo vedessimo, entrambi sentimmo le risate del secondo
chitarrista degli Avenged provenire dal salotto.
-Scusami,
ho qualcuno da uccidere- mi salutò correndo a fare fuori Zack.
Anch’io
andai in sala, seguito da Frank.
Vedemmo
Bert e Ray seduti su uno dei miei due divani, mentre wiL e Ian [NdA:
Watkins, Lostprophets] erano
seduti sull’altro. Tutti e quattro avevano in mano un microfono di Singstar, mentre gli invitati si erano divisi in due
tifoserie.
Dopo
essersi esibiti in una sperimentale esecuzione di Don’t Stop MeNow dei Queen, che aveva visto vincitrice lasquadra wiL/Ian, Bert si cominciò a agitarsi
e a inveire contro Ray.
-Non
è possibile, Toro, sei davvero una mezza sega!-
Ray
incrociò le braccia al petto offeso. –Scusami tanto se non è il mio mestiere!
Avremmo potuto giocare a GuitarHero,
li si che avrei dato il meglio! Ma
no, voi dovevate fare gli splendidi! “Siamo tre cantanti e vogliamo cantare”
hanno detto questi. Maledetta democrazia! Ma tanto tutto torna indietro,
attenti, miei cari!-
Intanto
Ian e wiL stavano
festeggiando la vittoria, ballando in un modo che non vedevo da quando le
amiche di mia nonna mi obbligavano ad andare a ballare le danze popolari con
loro.
Frank,
al contrario di me, sembrò entusiasta della festa che si stava svolgendo a
nostra insaputa.
-Che
bello, un party! Ragazzi, avete fame?- chiese ad alta voce. Mio fratello annuì,
e come lui più o meno tre quarti delle persone
presenti. -Perfetto! Gerard, prepara da mangiare!-
-Ma…
ci saranno come minimo trenta persone in casa…-
Lui
mi fuliminò con lo sguardo. –Ti ho detto di preparare
la cena, amore-
Il
che significava più o meno. “Non farmi girare i
coglioni e fai quello che voglio, cumulo di melma”.
-Certo,
vado- dissi sconsolato avviandomi in cucina.
Bert si alzò dal divano e mi corse incontro. –Fermo!- urlò
alzando il braccio verso di me. –Lì dentro delle persone stanno avendo quello
che si meritano!-
Frank
annuì comprensivo dandogli una pacca sulle spalle. –Ordineremo delle pizze
allora, amico-
Io
aprì le porta della cucina e vidi Ville, svaccato su
una delle mie sedie, che si stava tranquillamente fumando una sigaretta mentre
leggeva un libro.Accanto a lui c’era Adam che strillava contro Pete. E
in un angolo della cucina Jared, che probabilmente
aveva trovato le caramelle di Frank, e ora se ne stava ingozzando.
-Sei
uno schifoso copione!- disse Adam allargando in un
modo innaturale gli occhi.
Ville
smise riemerse dalla lettura un attimo e si sporse
verso Jared. –Ehi, vuoi una sigaretta?-
Jared scosse la testa e ricominciò a mangiare nervosamente le
caramelle. –No, grazie, non fumo-
Ville
alzò le spalle e ricominciò a leggere.
Pete rise. –Parli tu! Tu… tu sei.. uno
struzzo, ecco!-
Adam rise. Ma era una risata isterica,
in realtà. –Uno struzzo? UNO STRUZZO?! Ma che insulto
è?!? Leto, secondo te che
insulto è?!-
Jared iniziò a pingucolare. –Non lo so,Lazzara, perchè
non lo chiedi a Wentz?-
-Buona idea!- annuì Adam. E poi ero io
quello mezzo pazzo, vero? –Wentz, che insulto, eh?
Allora, sai che ti dico?! Che sei un grasso facocero,
ecco! Gnègnègnè-
Jared colpì il mio tavolo con la testa. –Ehi, Valo,
ho cambiato idea, dammi la sigaretta!-
Ville
annuì e gli lanciò il pacchetto. –Se vanno avanti
ancora per un pò qualcuno
morirà qui dentro- dichiarò il cantante finlandese. –Non so ancora se quei due
o se sarò io… magari faccio harakiri con una delle mannaie di Gerard…-
-Pensano
che ci sia una sedia che gli impedisca di uscire- mi disse Bert
nell’orecchio. –Non è divertente?!-
Ok,
ormai avevo rinunciato all’idea di spiegare a Bert
che Adam, Pete e Ville non
erano stati con wiL, ma che c’entrava Jared in tutto questo?
Glielo
domandai.
-Ma
perché hai chiuso dentro anche Leto?-
Bert rise. Era una risata molto simile a quella di Adam.
La
mia spiegazione è che ognuno di noi aveva un po’ di pazzia nascosta, ma stando
a stretto contatto ci stavamo contagiando a vicenda.
-Oh,
lui l’ho chiuso dentro perché quando diventa isterico mi
diverte. E anche tanto!-
Sì,
decisamente, ogni momento che passava era sempre
peggio.
Noi
eravamo sempre peggio.
-Ok-
esclamai –Quante pizze ordino?-
To Be Continued…
[NdA: Here
I am!
Eccoci
qui con l’ennesimo capitolo. E la fine si avvicina
(finalmente, oserei dire ^^” Questa ff mi stravolge -.-)
in teoria questo doveva essere il penultimo capitolo, ma
visto che non so ancora come deciderò di dividere la fine, probabilmente ci
sarà un altro capitolo, e poi finalmente il matrimonio che sarà diviso
in prima e dopo l’ora X ^^
Thanks to:
-Blaise_Sl_Tr07:
Awwwh, brava tu che mi lasci sempre dei commenti
bellissimi =*** attenta, che poi mi monto la testa xDD
Bacio =*
-Idra_31: Oh, si,
Gerard è un santo… io al suo posto sarei sclerata una
decina di volte in più xDD Bacio =*
-Blinka: [Non preoccuparti per l’altro capitolo ^.-] Grazie poi, sei troppo gentile =*
-SadSong: Muahaha sì, Gerard
non sa quello che lo aspetta xDD Poverino, pensa che
dopo il matrimonio vivrà felice e contento, ma non sarà così finchè la storia la scriverò io! xDD Bacio =*
-FaKe_RoMaNcE: E bhe,
sì, Bert è il più idiota di tutti [non a caso è il
mio personaggio preferito xDD] mi fa piacere di
averti divertito ^.- Bacio =*
-Missblack’92: Muahah,
oddio, immagino [Neanche io l’ho presa molto bene -.-“ E il fatto che dopo il
mio amico non fosse pentito non mi ha aiutato -.- ]
Bacio =*
-LovelyDead: “99
scimmie saltavano sul letto… una cadde in terra e si ruppe il cervelletto!” xDD Adoro Kuzko, è.. una delle
cose più demenziali che abbiamo mai visto [Insieme a Malcolm in the Middle,
quel tele film è un delirio xDD] Awwhh,
ti adoVo, cara. Bacio =*
-ElfoMikey: Bhe,
Paul è dio ormai xDD Grazie 1000 e bacio =*
-xXPuffettaXx: Non ne ho la
minima idea.. intanto sta cominciando a dare segni di
squilibrio anche lui xDD Bacio =*
-ElyRock: Grazie *__* Mi fa piacere che
ti faccia ridere ^^ Non so neanche da come mi vengano in mente certe scenette
di questa ff, cioè a volte sto cercando di studiare
matematica e penso “Ma se a Bertvenisse
in mente la regole del tre…” xDD. Bacio =*
-Greendayana’94:
Grazie ^^ Mi fa piacere che ti sia piaciuta. Bacio =*
Ringrazio
anche quelli che leggeranno e commenteranno questo capitolo. Ora scappo perché
ho scoperto
che il 13 al concerto dei 30STM ci sarà un blood
ball, ma io non so mica come funzioni di preciso ç__ç Quindi corro a vedere
cosa mi aspetta ^^]
-Ma
perché non fate un po’ di silenzio?- esclamai lasciandomi cadere sul copri letto rosso della camera d’hotel.
Mi
ritrovai a fissare Jepha che cercava di fare ingoiare
a Johnny Christ un’intera bottiglia di prosecco (ok,
non letteralmente. Va bhe che era ubriaco, ma non così tanto). Johnny stava a bocca
aperta e Jeph cercava di centrare il bersaglio con il
getto di vino.
Voi
vi chiederete il perché di questo martirio per me, povero tapino, non è vero?
Ebbene
la soluzione è semplice.
Sono
sicuro che sapete che il giorno prima del matrimonio non
si deve dormire nella stessa stanza.
Porta
sfortuna.
E
così io e Frank abbiamo preso due stanze al Ritz.
Siamo
andati a cena e siamo tornati presto per dormire ed essere in forma.
E’
solo che i miei cari invitati hanno deciso che non erano capaci di stare buoni,
anche solo per un solo, fottutissimo giorno. E così, visto che le nostre camere
erano sullo stesso piano, avevano praticamente
organizzato due party diversi.
A
parte io e Frank (che proprio non possiamo neanche
incrociare lo sguardo), ognuno andava e veniva da una camera all’altra,
rischiando anche di facrci sbattere fuori del tutto.
Mio
fratello, Matt e Quinn, intanto, stavano battendo i piedi per terra gridando
–Trinca, trinca, trinca!-
Maledetti,
già mi immaginavo la simpatica nottata che avremmo
passato fuori al freddo e al gelo, se loro non avessero smesso.
Indovinate
di chi era stata l’idea?
Ma
certo, di chi se no?!
Di
quel celebroleso di Bert.
A
proposito, dove diavolo era?
Mi
guardai in giro. Mancava anche wiL.
No,
dai, non di nuovo…
Oh,
merda. Se non erano qui, e non erano in bagno perché se così fosse la porta sarebbe stata già sfondata una decina di volte, allora
potevano solo essere…No, non era possibile.
Il
mio povero guardaroba, i miei vestiti per domani... ho tutto lì dentro.
-Adam, per favore, vai a cercare Bert e
digli che non può scopare nell’armadio [NdA: E per armadio intendo quelli americani, tipo
ripostiglio. Cioè, è strano anche farlo nel ripostiglio, ma farlo nell’armadio
2metri x 1.5 sarebbe troppo persino per wiL e BertxDD]-
Adam bevve un sorso di champagne e alzò le spalle. –Zeppole, ma
che, scherzi?! Io sono in collera con lui, mi ha
lasciato chiuso nella tua cucina per 3 ore, rammenti?!
Anzi, credo che un modo per vendicarmi potrebbe essere anche aspettare che lì
dentro finisca l’ossigeno!-
-Lascia,
faccio io- esclamai alzandomi.
Arrivato
all’armadio avevo quasi cambiato idea. La musica era
alta nella stanza, e loro non mi avrebbero sentito. E se io fossi entrato proprio
mentre…
Oh
mio Dio, non voglio neanche pensarci!
-BERT!-
Esclamai mettendomi a battere i pugni sullo stipite della porta. –BERT, wIL, LO SO CHE SIETE LI’! USCITE DAL MIO CAZZO DI ARMADIO, PORCA PUTTANA, E SPERO PER VOI CHE NON ABBIATE
SPORCATO NULLA!-
Sentì
un rumore roco e sordo, poi il silenzio, e infine, finalmente, Bert mi rispose. –O-ok…
Arriviamo. E’ che.. stavamo cercando… il mondo di Narnia… sì, e… E ci siamo distratti. Dacci 5 minuti-
Che
diavolo?
Narnia?!
Mi
stava venendo da piangere.
Tornai
a sedermi sul letto, fissando la tv al plasma che trasmetteva una partita di
basket e Bob che guardava lo schermo apparentemente interessato.
In
quel momento ritornò Bert, prese un bicchiere di
birra e con non curanza si sedette accanto a lui. –Che mi sono perso?-
Bob
scosse le spalle afferrando una manciata di pop corn e infilandoseli in bocca. –I Lakers adesso sono in
vantaggio e i Bulls sono sotto di quindici punti.-
-Che
merda- commentò a quel punto Bert, accendendosi una
sigaretta. –C’è di buono che se i Bulls perdono Wentz mi dovrà 300$. E’ inutile
che dica che visto che sono di Chicago sono dei
vincenti come lui, perché tutti abbiamo visto che sono delle mezze seghe in
realtà, come lui. Maledetto, se prova ad avvicinarsi ancora a wiL… -
Ecco
che ricominciava con quella storia..
-A
parte Wentz, chi ha scommesso per i Bulls?- domandò Bob afferrando una lattina appoggiata sul
tappeto.
-Uhm,
vediamo… Zack perché è un babbo, Ville perché non
capisce un cazzo di basket e…- Fece scorrere lo sguardo su un foglietto
scarabocchiato. –…Dan e Ian (quando è facile come con
loro quasi non mi diverto). Volevo convincere Jared a farlo, ma lui ha puntato 200$ sui Lakers. Non avrei
mai detto che capisse qualcosa di basket- sorrise e si girò verso wiL, intento a racimolare pasticcini –Amore, dopodomani ti
porto a cena in un posto carino-
wiL gli sorrise dolcemente e Bertbattè il cinque contro la
mano di Bob.
Mi
chiesi se domani mi avessero fatta ripagare la camera.
Era
distrutta.
Ma perché queste cose capitano a me?
-Bert…- cominciò Ian avvicinandosi. –A
proposito della partita, io…-
Bert sorrise e io raggiunsi l’allegro
gruppetto.-Mi dispiace ma ora le puntate sono chiuse. –
Il
ragazzo gallese sospirò avvilito e Bert cominciò a
dargli delle sonore pacche sulla spalla. –Eppure io ho un’altra scommessa per
domani. Ti va di puntare qualcosa?-
-Domani?-
chiesi. –Che scommettete?-
Bert tirò fuori dalla tasca l’ennesimo foglio spiegazzato.
–Allora, vediamo… Tu che vomiti davanti all’altare è
dato 4 a
1, Frank che arriva in ritardo in chiesa 3 a 1, la castità prolungata anche a domani
sera è di 5 a
1 e Jared che piange istericamente è dato 2 a 1- alzò il tono della voce.
–Vi ricordo che avete tempo fino alle due di questa mattina, poi le puntate
chiuderanno!-
Ehi,
stavano scommettendo sul mio matrimonio. Non è valido!
Ian sembrò rifletterci un attimo. –Ok, punto 300$ su Jared che piange, mi sembra la puntata più sicura-
A
quel punto Bob afferrò delle patatine e tirò fuori dalla tasca il portafoglio.
–Ehi, Bert, sono ancora in tempo?-
Bert annuì segnando la puntata di Ian
sul fogliaccio.
E
questi sono i miei amici?
-Ok- continuò Bob –Allora io punto 400$ su Gee
che vomita-
-Ehi- esclamai –Io non vomiterò! E poi pensavo fossimo amici!-
Bob
rifletté tra se e se e poi annuì. –Hai ragione, siamo amici- Ecco, finalmente
qualcuno dalla mia parte, pensai, ma avevo parlato troppo presto. –Puntane solo
200-
Doh!
Mi
avvicinai a Mikey, che con un drink in mano stava
parlando con PeteWentz.
Meno
male che Adam doveva essersi spostato al party di
Frank.
-…Cioè- stava esclamando il bassista dei Fall Out Boy –Ecco perché
non mi piacciono le canzoni rap. Tutto quel yo-yo e quel ‘io c’è l’ho più lungo del tuo’… Tanto sappiamo tutti che io sono
il migliore in quel campo, ci sono anche le foto su internet. Eppure ho la
decenza di parlare di cose migliori nelle mie canzoni che non il mio pisello!-
Ecco…
Sentire parlare del cazzo di Pete fu l’ennesima cosa
che mi fece desiderare di essere già su un aereo con destinazione Dubai.
Io e Frank.
Soli.
-Mike…- gli dissi. –Tu non crederai mai a quello che ho visto…
Stanno facendo scommesse su di me, quei traditori. Ti rendi conto?!-
Mikey bevve un altro sorso dal bicchiere e alzò le spalle. –Già.
Io ho puntato 500$ sulla castità prolungata. Se tutto va bene io e Ali
riusciamo a farci weekend in un posto carino, quindi vedi di tenere a bada i
tuoi istinti primordiali!-
-Ma
è la mia prima notte di nozze!- piagnucolai.
-Se,
come ti pare- mormorò ignorandomi.
Ecco,
si era incazzato.
Il
che non aveva senso considerando che era lui il traditore schifoso che aveva
pugnalato suo fratello scommettendo a tradimento su di lui.
-Ok,
io vado nella hall. Ci si vede alle tre quando
finalmente vi butterò tutti fuori dalla mia cazzo di
stanza d’albergo!- esclamai afferrando il mio laptop.
Pete e Mikeyannuirono,
ma sapevo che non mi avevano ascoltato davvero.
Mi
sedetti davanti al bancone, ordinai un caffè (si prospettava davvero una lunga
nottata) e accesi il computer.
Internet.
Il modo migliore per stare in contatto con qualcuno senza
vederlo davvero.
Vidi
che Frank si era collegato a messanger.
Strano,
era in anticipo. Avevo messo in conto di aspettare come minimo tre quarti
d’ora, in modo che lui capisse come accendere il computer.
Take my fucking hand and never be afraidagain[G♥F] write: Ehi, bellissimo… Sei riuscito a
decifrare il biglietto che ti ho lasciato che spiegava come accendere il
computer?
Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: No ç__çAlla fine me l’haacceso Ray..
Take my fucking hand and never be afraidagain[G♥F] write:Oh, povero =*… Come va la festa in camera tua?
La
risposta mi arrivò dopo qualche secondo.
Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33}write: Non un gran chè
-.-“ Syn mi ha vomitato sul tappeto, Ville sta
obbligando tutti a vedere una specie di documentario sui BlackSabbath e Adam ha rubato la
mia chiatarra acustica e sta cantando una vecchia
canzone degli Offspring… Cioè, la melodia ha qualcosa
di Pretty Fly ma il testo parla di un gatto che è
innamorato di un idrante… Non lo so… Da quando Bert
gli ha fatto provare l’assenzio non fa altro che
parlare di questo gatto pulcioso e di questo maledetto idrante, e del loro
amore impossibile T.T Lo credo che è impossibile!
Sono un gatto pulcioso e un maledetto idrante! A te invece? =*
E così le cose non andavno male solo a
me.
Take myfuckinghand and neverbeafraidagain[G♥F] write: Bert sta piazzando scommessesudinoi…
Io chevomitodomanisull’alatareèdato4 a 1…
Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33}write: Mi anticipi 100$ che punto anch’io? xDDNah, scherzo! So che non
vomiterai, anche perché… che schifo se lo fai! >.<
Take myfuckinghand and neverbeafraidagain[G♥F] write: Certo che non vomiterò, non ho mica lo
stomaco così debole ^.- ! Per tutte le volte che ho
visto Ray in mutande poi, si è rafforzato xDD
Mi scrisse subito dopo, e in quel momento dovetti abbassare lo
sguardo, perché ero arrossito dalla testa ai piedi.
Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33}write: Mi manchi… Ti amo.
Take my fucking hand and never be afraidagain[G♥F] write: Anchetu. Ti amo tanto, ma non preoccuparti,
manca pochissimo tempo a domani. Neanche 15 ore. Il
peggio è passato =)
♥♥♥♥♥
E’ solo che, quando gli scrissi quel messaggio
non avevo calcolato che sì, mancava pochissimo tempo, eppure quella che stava
per arrivare era la parte più difficile.
To Be Continued…
[NdA: Eccomi di nuovo qui ^^ Mentre
avevo l’influenza (Cioè ero bloccata a casa ma non potevo scrivere, perché se
scrivo con la febbre vengono fuori delle cose che non stanno da nessuna parte xDD …Un noia -.-) ho realizzato
che se non mi sbrigo a finire queste ff mi prenderò a
calci da sola, quindi piano piano sto cercando di
aggiornare tutto ^_^
Alla
fine di questa mancano solo due capitoli, quindi siamo
agli sgoccioli.
La
nota di questo capitolo è che io, di basket, non ci capisco una caccola,
figuriamoci di quello americano. Non ho idea se i Lakers siano davvero più
forti dei Bulls (anzi, se non sbaglio
era anche la squadra di Michael Jordan, quindi tanto cagare non faceva…) è solo
che mi servivano due squadre e queste sono le più famose dell’NBA credo (anche
le uniche che conosco xDD)
Thanks to:
-SadSong: Muahahasììì! Frank è un porco xD E’ solo che non può ammettere con Gee
che certe cose mancano anche a lui xD Eh, lo so xDD Ormai questa ff ha tirato
fuori il lato più demenziale di me xDD Bacio =*
-Elyrock: Lol sì, ormai questa
storia sta diventando di una demenzialità unica xDD
Mi fa piacere che ti sia piaciuto. bacio
=*
-Blinka:A
dire il vero io a volte mi immagino questa gente come persone isteriche e sclerate (non così tanto come in questa ff)
xDD Mi fa piacere ti sia piaciuto il capitolo ^.-
Bacio =*
-Mcr_girl:
Grazie mille *__* Mi fa piacere che ti faccia ridere.
Bacio =*
-Blaise_Sl_Tr07:
Figuarati! Oh, sì, io ce lo
vedo il Valo in una situazione come questa che prende
a testate il muro *me è in estasi perché il 7 marzo lo vede ♥_♥*
mentre bhe, Jared soffrirà xDD Un po’ come soffriranno tutti xDDAwwwh, grazie *__* Bacio =*
-XxPuffettaxX: Grazie per il commento… mi fa piacere che ti
sia piacito =*
-MissBalck’92: Bhe, non potrei
mai privare Ville al mondo xD Non me lo perdonerei xDD Bacio =*
-FaKe_RoMaNcE: Bhe, Bert
è il peronaggio che più di tutti ha fatto precipitare
questa ff nella demenzialità più assurda xDD Bacio =*
-ElfoMikey: Grazie, sei troppo gentile ^^
Bacio =*
-EtherelClover :
Figurati, anzi, grazie per averla lasciata *_* Mi fa piacere che ti piaccia,
cercherò di aggiornare il più in fretta possibile (Anche se questa non è una
garanzia ç_ç) Un bacio =*
-BlueAndYellow: Grazie ^^ Bhe, non l’ho ancora scritta la prossima parte, ma suppongo che,
purtroppo per Gee, bhe, a Bert verranno in mente altre idee di quel genere xDD
Grazie
a tutti quelli che leggeranno e commenteranno questo capitolo.]
-Dio,
Gerard, stai un po’ fermino- mi disse mia madre
nell’orecchio guardandomi male. –I capelli non ti staranno mai a posto se
continui a muoverti…-
Io,
naturalmente, non feci assolutamente quello che lei mi aveva intimato, anzi,
tirai fuori il cellulare e scrissi un messaggio a Bob.
To: Bob
Ehy.. come
procede li da voi?
Dopo
pochi secondi il mio sidekick vibrò.
From: Bob
Bene.
Alicia e Jamia stanno aiutando Frankie a diventare ancora più figo… xD
Io
scossi la testa contrariato.
Ci
eravamo divisi in due gruppi.
Jamia, Linda, Alicia e Bob erano rimasti a casa nostra ad aiutare
Frank a prepararsi; mentre io, mia mamma, Mikey e Ray ci eravamo trasferiti a casa del mio amato
fratellino per gli ultimi ritocchi.
To:
Bob
Hey!
Attento, sai… Non farti strane idee perchè anche se non siamo ancora sposati
nulla mi vieta di venire lì e darti una testata.
-Mamma!-
esclamò Mikey. –Jepha mi ha
mandato un messaggio… ha detto di sbrigarsi perché lì alla chiesa si stanno
rompendo tutti le balle! Volete darvi una mossa?!-
Mia mamma lo fulminò con lo sguardo. –Di
al tuo amico Jepha di non rompere!- Non mi
sembra di avere mai visto mia mamma così alterata. Stava addirittura per dire
una parolaccia… –Questo è un matrimonio, Michael, e non uno dei vostri stupidi
concerti… Ci vuole tempo-
Mio
fratello scosse la testa disperato.
Nuovo
messaggio.
From:
Bob
Non preoccuparti… Frankie
non è il mio tipo =D
Se dovessi scegliere credo
che preferirei te, a dire il vero… Almeno posso far finta che sto andando con
una ragazza xDDDD
To:
Bob
Fuckyou!
-Ok.
Ecco fatto.- disse mia madre facendomi specchiare nel mobile di legno stile
Cenerentola che si trovava nella camera da letto di Mikey.
Non
sapevo perché si trovava lì visto che ne Ali ne Mikes mi sembravano i tipi. E in effetti, stonava un bel
po’ con il resto della casa.
Ma che ci volete fare? Non è mai stato Mike quello della
famiglia che aveva gusto.
Sorrisi
allo specchio.
Sapete, io non ho mai avuto un ottimo rapporto con il mio corpo.
Lo
so, ora comincerete a dire “Ma come,
Gerard?!Tu sei così figooo!” e, credetemi, non
vi do torto, affatto.
Eppure,
durante la mia giovinezza non avevo il meraviglioso aspetto che ho ora (ok, la
smetto di fare lo splendido xD), ero uno di quei
ragazzi comunemente soprannominati “tutto ciccia e brufoli.”
Crudele,
vero?
E’
un genere di cose che ti rimane dentro.
Comunque
quel giorno ero… bello.
Noi,
ma in realtà aveva fatto tutto Frank, avevamo optato per
due abiti coordinati (no, non da sposa -.- intendo giacca e cravatta) molto sul classico.
Neri,
naturalmente, e molto simili.
L’unica
cosa che cambiava era che Frankie mi aveva obbligato a vestirmi completamente
di nero (ok, la cosa non mi dispiace, ma in fondo non stavo andando ad un funerale), mentre lui aveva una normale camicia bianca.
Bhe, non completamente normale visto che
era firmata da Hugo Boss, ma avete capito a che cosa mi riferisco.
-Sai…-
cominciò mentre appoggiava la spazzola sul ripiano. –A tua nonna sarebbe
piaciuto essere qui…-
Io
sorrisi annuendo. –Anche a me sarebbe piaciuto che ci fosse-
Mi
ricordo quando io e Frank avevamo cominciato ad
uscire, ed lo avevo invitato a casa di mia nonna.
Lei
naturalmente aveva capito tutto e, sorridendo, mi aveva chiesto di andare in
cucina ad aiutarla a preparare i biscotti.
Poi
si era seduta, aveva cominciato a lavorare la pastafrolla e, sempre mantenendo
il sorriso, mi aveva detto che Frank era simpatico ed
aveva un sorriso dolce.
Avevo
scelto bene, non mi avrebbe fatto soffrire.
E
aveva ragione. Non era mai accaduto fino a adesso.
Mi
mancava molto.
-Sai…-
dissi a mia mamma sussurrando. –Lei sapeva che sarebbe
finita così. Sapeva che lui era
quello giusto…-
Lei
mi diede un bacio sulla guancia, accarezzandomela. –Voleva davvero bene a te a
Michael.- sorrise leggermente triste e poi mi diede un colpetto sulla nuca,
tornando a sorridere.
-E
di sicuro non vorrebbe che tu rovinassi le foto del matrimonio con una delle
tue facce tristi, quindi fumati una delle tue dannate sigarette e andiamo!-
Io
scoppiai improvvisamente a ridere. –Sissignora-
Arrivammo
alla chiesa circa dieci minuti dopo.
Scesi
dalla macchina e trovai Adam, Jepha
e wiL seduti fuori, sulle scale della chiesa.
Adam stava bevendo quasi a goccia una bottiglia di vino rosso
(probabilmente rubata dal rinfresco), wiL aveva hai
suoi piedi come minimo 25 mozziconi di sigarette e Jeph sembrava particolarmente affamato perché si stava
mangiando le unghie.
Mi
ricordarono le tre scimmiette.
Avete
presente “Non vedo, non sento, no parlo”, no?! Ecco, appunto.
Erano messi uno di fianco all’altro; se mai avessi dovuto decidere
un nome gli avrei chiamati Ubriacolo, Fumacchiottolo e Strassatino.
-Ehilà,
come va miei pazzi invitati?!- esclamai avvicinandomi.
–Siete riusciti ancora una volta a fuggire dalla casa di cura?-
-Ah,ah, Gee, molto divertente.
Comunque a parte i postumi della sbronza di ieri notte, il fatto che ho dormito
si e no 2 ore e mezza e aggiungendo che ho perso 150$
con la partita di football, tutto ok-
-Commuovente- dissi. Poi puntai il dito contro Adam e Jeph. –Tu… Non ubriacarti e non mandare a puttane tutto, ti
ucciderei! Tu… Ho dei cuginetti piccoli, non spaventarli, ti ucciderei!- Mi
girai verso wiL. –Tu… puoi fare quello che vuoi.. ma stai attento a non fare nulla di sbagliato, ti
ucciderei!-
-Abbiamo
problemi con il tuo testimone- disse wiL sbuffandosi
e accendendosi l’ennesima sigaretta.
Io
scossi la testa. –Che cosa ha combinato ancora?! Io
sto vivendo un incubo…-
Jepha sospirò. –Non lo so. Si è chiuso nella camera del prete. Ci
ho provato io a farlo uscire, ci ha provato wiL,
Quinn, Adam e persino Wentz.
Ha detto che prima vuole parlare con te. Stavo pensando di mandare Leto adesso, chissà, magari gli da
ascolto. O magari usare Syn come ariete per
sfondare la porta.-
-Ma
che cosa ho fatto di male?- mormorai entrando nella chiesa dalla porta sul
retro e dirigendomi verso gli appartamenti di Padre Maxwell.
-Bert!- dissi bussando alla porta. –Bert
sono io, fammi entrare!-
-Brutto,
schifoso, viscido, verme verminoso!- esclamò aprendo. –Come diamine hai potuto farmi
questo? Dopo la meravigliosa festa di addio al celibato che ti ho preparato!-
-Che
cazzo c’è che non va sta volta?!- sibilai chiudendo la
porta dietro di me.
-Che
c’è?! CHE C’ E’? Guarda!- disse indicando il suo vestito
da cerimonia.
Trattenni
una risata.
Era
giallo canarino.
-Che
cos’ha che non va?- domandai facendo il finto tonto.
-E’…
è giallo! Io non mi vestirò di giallo! Il completo di wiL
è nero e… Se andiamo in giro vicini facendo “Brrrrzzzz” sembreremo l’Ape Maia!-
Io
risi. –Io avrei pensato più a Titti e Silverstro,
comunque…-
-Comunque
una sega, amico! E’ una cosa che fa schifo! E’ venuta in mente a Iero, vero?-
Annuì.
–Bhe, sì. Ha sempre sognato un matrimonio con le
damigelle vestite di tutti i colori, ma ne Alicia, ne Jamia, ne tanto meno Ray hanno accettato, anzi hanno
minacciato di prenderlo a testate, quindi abbiamo ripiegato su di voi…-
-Ah, ma grazie- mormorò accendendosi una sigaretta. Non azzardai a
dirgli che l’appartamento di un prete non è il luogo migliore per fumare, altrimenti
c’era il pericolo che le cose peggiorassero. –Ma che
gentile. E’ in questi momenti che ti considero un vero amico.-
-Adesso
che Adam va a prepararsi…- cominciai ridacchiando.
–…e vede come deve vestirsi avrà un ottimo motivo per
ubriacarsi. Aspetta di vedere Quinn e Jepha, o Jared e Matt Shadows, allora mi
ringrazierai davvero.-
Bert ricambio improvvisamente
il sorriso, probabilmente immaginando lo spettacolo. –Che bello… così nella
foto di gruppo sembreremo una versione gay dei power ranger!?-
-Più
o meno- risi mentre cominciavo ad uscire. –E ora
vestiti che mi voglio sposare-
-Signorsì
signore-
***
Io
mi morsi il labbro, mentre ascoltavo il vociare dei miei ospiti, seduti in
chiesa già da qualche minuto.
Frank
era in ritardo.
E
se avesse cambiato idea?
E
se non mi amasse più?
E
se fosse stato tutto uno scherzo?
Continuai
a mordermi il labbro finchè non sentì la mano di Mikes appoggiarsi sulla mia spalla.
-Ehi- cominciò.
-Ehi- risposi.
-Ho
appena chiamato Ali. Stanno arrivando, il macinino di Bob ha bucato, è per
quello che hanno fatto tardi. Cinque minuti al massimo e sono qui, ok?-
Annuì
poco convinto.
Mikes tornò a sedersi e, tempo pochi minuti, la marcia nuziale
cominciò a suonare per tutta la chiesa.
Sorrisi
quando vidi Linda, Ali, Jamia e Ray sgattaiolare e
sedersi ai loro posti, e Frank percorrere la navata a passi veloci.
Mi
sorrise timidamente. –Gee..
mi dispiace.. non volevo arrivare tardi-
Io
scossi la testa rispondendo al sorriso.
Era
bellissimo.
E
fra poco sarebbe stato anche mio.
Vidi
Jeph e Dan battere il cinque. Probabilmente avevano
vinto la scommessa di Bert.
La
cerimonia partì, e finalmente arrivò il momento.
Padre
Maxwell si schiarì la voce. –Siamo tutti qui riuniti per celebrare il
matrimonio di Gerard e Frank. Ora, i ragazzi vorrebbero leggere ad alta voce le
loro promesse di matrimonio. A te, Gerard-
Io
annuì esitante.
Questi
giorni non erano stati proprio puro relax e così non
ero riuscito a curare molto le promesse.
Speravo
che potessero andare bene comunque.
-Sì…
allora… ecco… Io ho preparato anche un foglietto…- dissi cercando inutilmente nelle
tasche dei pantaloni. Merda! Doveva essermi caduto mentre mettevo a posto le sigaretta. –…Ma non credo che ce
ne sia bisogno. Io ti amo Frank, e non ci parole
giuste per dirtelo. Voglio passare ogni minuto con te e… credo che questo sia
sufficiente, no? Ti amo-
Ok,
nonostante non sia mai stato bravissimo a improvvisare, me l’ero cavata
abbastanza bene, no?
Frank
sorrise leggermente commosso e poi si schiarì la voce. –Anch’io ti amo Gerard.
Ti conosco da anni. Dopo il primo saluto, la prima
volta che ti ho detto ciao, ho capito subito che non ci sarebbe mai stato un momento
in cui ti avrei detto addio. Sei l’uomo della mia vita, il
Patrick per il mio Spongebob, il Draco per il mio Harry e la marmellata per le mie fette
biscottate. Senza di te la mia vita non sarebbe gustosa-
Cazzo.
Ecco,
anche adesso mi aveva battuto facendo una promessa molto più bella, dolce e
perfetta della mia.
Uffa.
Padre
Maxwell sorrise. –Perfetto. E ora, vuoi tu, Gerard, unirti in matrimonio con
Frank, per amarlo e stargli vicinofinchè
morte non sopraggiunga?-
Io
mi ero perso negli occhi di Frank, e così annuì distrattamente.
Padre
Maxwell si schiarì la voce. –C-cioè, voglio dire, si, lo voglio-
–E vuoi tu, Frank, unirti in matrimonio con
Gerard, per amarlo e stargli vicinofinchè morte non sopraggiunga?-
Frank
annuì deciso. –Ma certo, che domande!-
-E
ora… Se c’è qualcuno in questa stanza che ha qualcosa da dire, parli adesso o
taccia per sempre-
Feci
vagare lo sguardo tra tutti gli invitati, minacciando chiunque avesse
intenzione di aprire bocca di una morte lenta e molto, molto
dolorosa.
Mio
fratello sorrise e Bert mi fece pollice in alto.
Padre
Maxwell annuì. –Visto che nessuno parla, vi dichiaro
uniti sotto il sacro vincolo del matrimonio-
Sorrisi
mentre Frank appoggiava le sue labbra sulle mie.
C’e
l’avevo fatta.
Oraera mio. Per sempre.
To Be Continued…
[NdA: Vi sembrerà strano ma
per scrivere queste tre paginette e mezzo ci ho messo quasi una settimana ^^”
stupida scuola >__<”
Manca
un solo capitolo alla fine. Nel prossimo ci sarà il rinfresco,e
quindi, visto che c’è la possibilità che mi venga in mente di fare una cosa
lunga, forse potrei dividere ulteriormente il capitolo…
Vi ringrazio tutti dal mio piccolo cuoricino
per avere letto e commentato i capitoli. =***
Neppure
oggi riesco a rispondere a tutti ç_ç stupida scuola e
stupido sabato passato a scuola -.-“ comunque
ci tengo a ringraziare BlueAndYellow,
SadSong, AkuTowami, FaKe_RoMaNcE, FrankieLou, Mcr_girl, Missblack’02, Greendayana94, Simo_lovesFrankie_
& Elyrock
per le recensioni [♥]
E
vi assicuro che nel prossimo capitolo ringrazierò ogni singola persona che ha
commentato anche quello precedente ^.-]
Io andai a salutare mia zia che era uscita dalla
chiesa un quarto d’ora prima per finire di preparare tutto.
Mi buttò le braccia al collo tirando su violentemente
con il naso, così forte che io ebbi la paura che mi avesse lasciato una
striscia di moccio sulla spalla. –Oh, Gerard- disse per poi girarsi e buttarsi tra
le braccia di Frank, che lasciò la mia mano per sorreggerla ed evitare di
finire per terra con lei. –Oh, Frankie. Che cerimonia carina!E’ stato tutto così carino! La chiesa, le rose-rosa, i
vestiti di tutti quei ragazzi! Che carini!-
Già, i vestiti.
Quel
particolare sadico che io e mio marito (oh, yeah, ormai siamo legalmente
sposati) abbiamo architettato per nostro puro divertimento personale.
Mio fratello non aveva accettato di tramare con noi
alle loro spalle (buah, quel perdete deve avere ancora una coscienza, problema che io e Frankie, in questi casi abbiamo
superato da un pezzo…) ne di vestirsi diversamente dal solito. Non aveva
nemmeno messo una cravatta strana.
Idem per Ray e Bob.Soliti banali pantaloni neri,
solita banale giacca nera e solita e banale camicia bianca con cravatta nera.
Ma era per gli altri che avevamo dato il meglio di
noi.
I completi per gli invitati avevano un modello comune
che si ispirava… indovinate un po’? Al vestito di Ron durante il Ballo del Ceppo!
Pantaloni a coste, frak (si, quello con le code) e
camicia abbellita con il pizzo.
Avevamo avuto pietà di wiL, ordinando per lui un
completo semplicemente nero.Per
Bert, come sapete, avevamo scelto il giallo,
con annessa una camicia di una sfumatura più scura.
Se lo meritava per tutto quello che ci ha fatto passare.
Jared era vestito di verde
acido, con una camicia cordinata. La
scusa ufficiale era che si intonava con i suoi occhi, ma la realtà era che vestito
in quel modo faceva pisciare dalle risate.
Adam era vestito di marrone
legno, Pete di fuxia e rosa, Mattdi rosa confetto
(una delle nostre idee più sadiche) con i suoi immancabili Ray Ban, Ville di indaco, Jepha di celeste
e Quinn di rosa salmone. Il completo di Dan
era verde pisello e quello di Zack era color
rosso semaforo.
E sono sicuro che le fan diSyn non lo avrebbero trovato tanto figo se lo avessero visto vestito
color rosa Big-Bubble (probabilmente si, ma
non importa). Insomma era lui che diceva che il rosa era il nuovo nero, no?
Eccolo accontentato.
Completavano la parata Jimmy, color viola prugna e Jhonny, in un elegante verde acqua.
Modestamente, questa era stata un’idea divertente.
-Zia, vado di la dagli altri… Tra quanto sarà pronto
il pranzo?-
Mia zia sorrise pizzicandomi una guancia. –Tra mezzora
circa. Intanto puoi dire ai tuoi amici di andare nella sala grande dove c’è il
buffet-
Io annuì prendendo Frank per mano. –Ok, allora
chiamaci quando porti in tavola tutto, ok?-
-Certo- mi rispose lei sorridendo e tornando in
cucina.
-E’ simpatica- mi disse Frank baciandomi una guancia.
-Oh, sì… Presa a piccole dosi però- esclamai ridendo
ed entrando nella sala. –Allora… mia zia mi ha detto che c’è il buffet di là-
-Risparmia il fiato, traditore- mi disse Adam tra i denti. –Bert l’ha già trovato, e probabilmente
ora si sarà già riempito il gargarozzo, traditore.
Ma tanto il karma esiste e tutto torna-
-Oh andiamo, Laz… non c’è l’avrai ancora con noi per
la storia dei vestiti?!-
-Già…- rimarcò Frank. –Non te la sarai mica presa…
infondo il marrone si intona al colore della tua pelle-
-Andate. A. Farvi. Fottere. –mi sibilò il mio amico
tra le labbra.
Frank rise. –Certo, aspetta fino a sta sera-
-Ah, ah, ah, ridi pure. Ma tanto è arrivata la mia
vendetta. Mi sono alleato con Matt, Ville e Bert. Vedrai, fra poco non ci sarà
più nulla di divertente. Aspettati di tutto- detto questo girò i tacchi e se ne
andò.
Andammo nel grande salone.
Inorridì alla vista di Jared, in piedi sulla sedia,
che blaterava cose senza senso.
-Way è proprio un bravo ragazzo..- stava dicendo Leto.
–Un bravo ragazzo… Quando ho ricevuto l’invito, ho detto ‘ma guarda sto stronzo, vuole farmi pesare il fatto che io non abbia un
accompagnatore o un’ accompagnatrice’; il che naturalmente non perché io
non sia abbastanza sexy, ma perché lo sono anche troppo… Comunque stavo
pensando di portarmi come accompagnatore Lucifer e di ordinargli di azzannare
il caro, caro Way…. Ma poi l’ho perdonato perché questo punch è proprio buono...
Che ci hai messo dentro, Way?-
Adam, Bert, Ville e Matt sorrisero quasi crudelmente,
alzando il bicchiere di vino rosso nella mia direzione.
-Che diavolo avete fatto?- ringhiai.
-Bhe…- cominciò Adam. –Siccome i tuoi vestiti erano
così carini, io e Ville abbiamo deciso di ringraziarti comprando gli alcolici a
nostre spese. Bert e Matt sono arrivati qui circa mezzora prima degli altri,
versando vodka in ogni liquido che era a disposizione. Così ora possiamo
brindare tutti insieme alla vostra salute-
Frank scoppiò a ridere mentre io mi passavo una mano
sulla fronte, improvvisamente sudata.
-Avete messo l’alcol dappertutto?! Ma non vi rendete
conto che avete fatto ubriacare Leto… Che farete ubriacare Wentz… Che farete
ubriacare anche mia mamma!?- dissi io pieno di rabbia.
-E’ la vita che ti sei scelto- mi rispose Bert facendo
spallucce. –Accettane le conseguenze-
Syn si avvicinò a me, rischiando anche di inciampare
in uno sgabellino. –Oh, Gerard… volevo complimentarmi con te per la cerimonia tantooo commuovente. Cioè, all’inizio
non volevo farlo perché il rosa non si intona con i miei occhi… e i pizzi,
bleah... Certo che tu e Iero in quanto a gusto non state messi tanto bene… Non
è stato affatto carino obbligarmi a mettermi addosso quello… quello. Ma sono troppo ubriaco per
prendermela adesso, caro Gerard. Il bello che avevo bevuto prima di entrare in
chiese perché pensavo che sarebbe stata una giornata moltoo lunga; arrivo qui e, sorpresa, tutto è fatto di alcol..
Insomma, caro Gerard, ti ringrazio. Gerard… Gerard è un nome un po’ bruttino, lasciatelo
dire.. insomma, è il nome che darei a mio nonno; è un nome anziano...
Con un nome così sei vecchio anche a 21 anni…-
-Sì, sì, ok. E’molto interessante. Magari seguo il tuo
esempio e mi invento un soprannome terribilmente idiota con cui farmi chiamare
da tutti; tipo, che ne so, Artiglio
Assassino… - mormorai togliendomelo di dosso mentre Frank era letteralmente
piegato in due dalle risate.
-Gerard, stanno portando in tavola il primo- mi urlò
mia zia.
-Oh, signore mio, ti ringrazio!- esclamai. –Andiamo nella
sala da pranzo e abbandoniamo ogni tipo di bevanda qui, grazie-
-Questo è un ottimo consiglio!- esclamò Quinn
ridendomi praticamente in faccia. Che ci trovava da ridere, poi? Io la trovavo una
scena decisamente tristissima. –Ho davvero imparato tante cose oggi… - mormorò
portandosi il bicchiere di vetro vicino alle labbra.
-Questo lo lasciamo giù, ok?- gli intimai
strappandoglielo dalle mani. –Siete già abbastanza devastati-
Appena fummo tutti seduti, nel momento in cui mi
illusi che avrei finalmente potuto mangiare il mio riso ai funghi velocemente
per poi tagliare la torta e scappare in Canada con Frank, mio fratello cominciò
a sbattere i pugni sul tavolo.
-Adesso ci vuole un brindisi!-
-Mikes, non è il caso, davvero..- borbottai.
-No! Ci vuole un brindisi! Io brindo a Gerard perché è
mio fratello e io gli voglio bene.. credo.. Però c’è stata quella volta che hai
preso i miei giocattoli e gli hai messi a liquefarsi sul calorifero. Ho ancora
l’immagine degli occhi del mio orsacchiotto, Mr. Coccola, che si scioglievano..
Li sei stato un vero stronzo!- disse lui piagnucolando.
-Mikes…- cominciai io.
-Oh, giusto, il brindisi. Dicevo che voglio brindare a
Gerard e Frank, perché voglio bene anche a Frank. Lui è il mio migliore amico!-
gridò buttando le braccia al collo di Frank e stringendolo forte, così forte che
cominciò a tossire.
-Bro,
aspetta, così mi uccidi il marito- dissi cercando di fargli allentare la presa.
-Cosa? Oh mio Dio, scusa Frankie.- disse ritornando a
sedere di colpo. –Io vi auguro di essere felici, non volevo ucciderti. Non avrei
mai voluto farlo-
Frank gli diede dei colpetti sulla spalla comprensivo.
–Lo so, amico, lo so. Anch’io ti voglio bene e ci sarei rimasto di merda se tu
fossi morto il giorno del tuo matrimonio.-
Mikey tirò su con il naso. –Grazie, questo significa
molto per me- cominciò a battere le mani. –A GERARD E FRANK!-
Tutti gli inviati annuirono, gridando e applaudendo.
Il pranzo finì abbastanza tranquillamente, a parte
quando, prima che venisse portato il secondo, Pete cominciò a intonare un canto
popolare irlandese che prevedeva anche una danza tipica, la quale nessun
invitato poteva rifiutarsi di eseguire.
E così, quadriglie a parte, arrivò il momento del
taglio della torta. Fortunatamente i miei invitati si era un pochino ripigliati.
Io e Frank ci mettemmo in posa davanti al fotografo;
solo che Zacky in quel momento, non so se per i fumi dell’alcol, per colpa di
una pazzia temporanea o permanente, spinse Jhonny contro la torta, il quale,
per evitare sia lei che la mannaia che avevo in mano annessa di lama da 20 cm,
si buttò addosso a me proprio nell’attimo in cui Frank si girava per baciarmi.
Risultato?
Ora, nelle mie foto di matrimonio, mio marito bacia un
altro.
-Dio dei cieli- mormorai. –Quando finirà tutto
questo?-
-E’ finalmente venuto il momento che tutti stavate aspettando-
disse Matt nel microfono, mentre i suoi compagni di band mettevano a posto gli
strumenti. –Abbiamo pensato di iniziare con un lento, sapete no, tutta quella
merda romantica che piace tanto alla gente ai matrimoni…-
Io e Frank ci avvicinammo al centro della sala,
visibilmente imbarazzati mentre Matt cominciava a cantare.
-Your hazel-green tint eyes watching every move I make.
And that feeling of doubt, it's erased.
I'll never feel alone again with you by my side. You're the one, and in you I confide- *
Misi goffamente
le braccia intorno ai fianchi di Frank che ridacchiò. -Eddai, stai tranquillo. Infondo è divertente-
-You've been there from the start for me.
And your loves always been true as can be.
I give my heart to you.
I give my heart, cause nothing can compare in this world to you.- *
Quando
Matt vide che eravamo gli unici in pista si accigliò. –Cazzo, stronzi, non vi
vedo balllare! Che cos’è? Devo venire a prendere a calci ogni culo moscio che c’è
in questa sala per farvi muovere?!-
Dovete
sapere che Matt ha un certo potere di persuasione sulle persone perché, non
importa se è vestito di rosa confetto, fa sempre paura.
E
così vidi la pista riempirsi.
Ci
raggiunsero Ray e Christa, Mike e Alice e i miei genitori; Bob chiese a Linda
di concedergli il ballo, mentre wiL eccitato trascinò quasi di peso Bert.
-Ok- disse Matt nel microfono una volta che la
canzone finì, con un sorriso divertito. –E ora voglio vedervi saltare come mai
nella vostra vita!- Ma dove pensava di
essere? Al Warped?! –Attacca Zacky!-
La
sua idea però a quanto pare piacque, perché appena il Rev suonò i rullanti, il
pavimento sotto il palco si riempì di gente.
-“I'll try," she said as he walked away.
"Try not to lose you."
Two vibrant hearts could change.
Nothing tears the being more than deception,
unmasked fear. "I'll be here waiting"
tested and secure.- *
La cosa più strana è che mi ritrovai anch’io
in mezzo al pogo, ma mi divertì tantissimo. Buttai anche a terra Pete ad un
certo punto, ma tanto lui è piccolo, avrebbe dovuto prevederlo. I piccoli sono sempre i primi a soccombere in situazioni
come quella.
-"I wish I could be the one,
the one who won't care at all
But being the one on the stand,
I know the way to go, no one's guiding me.
When time soaked with blood turns its back,
I know it's hard to fall.
Confided in me was your heart
I know it's hurting you, but it's killing me." - *
Quando la canzone finì la band ringraziò e
Matt scese dal palco. La sua camicia rosa aveva due evidenti macchie sotto le
ascelle.
-Dio, non mi sono mai stancato così tanto ad
un matrimonio.- mi disse Jepha dandomi una pacca sulla schiena mentre io
riprendevo fiato.
-E se scappassimo in hotel?-chiesi a mio
marito mentre raggiungevamo di nuovo i tavolini -Sono quasi le otto di sera.. e
poi sai, non vorrei che mio fratello vincesse la scommessa..-
Frank mi guardò curioso. –Che scommessa?-
–Ha scommesso 500 $ con Bert che sta sera non
avremmo.. consumato-
Lui scoppiò a ridere. –Dopo 30 giorni di
astinenza?! Ma se lo scordi!-
-Ma…- domandò Quinn indeciso. -… e il lancio
del bouquet?!-
-Il lancio del bouquet!- cominciò a gridare Pete
battendo le mani. –Il lancio del bouquet! Il lancio del bouquet!-
Tutti gli invitati seguirono il suo esempio battendo
le mani e gridando con lui.
Frank cominciò a saltellare sul posto in preda alla
gioia. –Sì! Il lancio del bouquet! E’ sempre stato uno dei miei momenti
preferiti! Mettetevi dietro di me-
Pete, Ray, wiL e Quinn si misero l’uno di fianco all’altro.
wiL si voltò verso Pete e Quinn verso Ray, entrambi
con uno sguardo oscuro negli occhi. Pete e Ray deglutirono e lentamente si
allontanarono.
-E così, Francis, siamo alla fine dei conti- disse
Quinn tra le labbra.
-Puoi dirlo, Allman- rispose wiL. –Ma fai attenzione… Ne
rimarrà solo uno.-
-Ah. Preparati a perdere-
-Ok, siete pronti?- domandò Frank. –Lancio!-
Nei pochi secondi in cui il mazzo di fiori rimase in
aria vidi Quinn morsicare wiL, wiL graffiare Quinn e Quinn cercare di cavargli
un occhio. La sfida terminò quando, pochi secondi prima che il bouquet finisse
al suolo, wiL diede una testata a Quinn mettendolo definitivamente ko.
-Amore!- disse wiL agitando il bouquet con il fiato
corto. –Hai visto?! L’ho preso io!-
-Eh, che bello…- rispose Bert per poi bere il vino che
aveva nel bicchiere a goccia e voltarsi verso di me. –Sono fottuto, vero?-
Io scoppiai a ridere dandogli una pacca sulla spalla. –Ho
paura di sì, amico…-
The End.
LE CANZONI SONO:
*Warmness on the soul: Avenged
Sevenfold
*Unholy Confessions: Avenged
Sevenfold
[Nda: OMFG! Non ci credo, l’ho finita davvero
*__*
Dopo
mesi e mesi eccoci alla fine… un po’ mi dispiace perché nonostante lo stress mi
divertivo a scriverla, ma va bhe =)
Come
avete visto ho lasciato il finale aperto non solo per un sequel su Gee &
Frank (che probabilmente prima o poi arriverà) ma anche per un ennesimo spin-off
su
wiL & Bert, perché sono sexy e divertenti, e da quando gli ho visti
sbaciucchiarsi al Taste (ok, era un semplice bacio a fior di labbra, ma è lo
stesso *sìsì*) bhe, ho deciso che sono anche innamorati xDD
Vedremo
se alla fine deciderò di scriverlo…
Ringrazio
tutti quelli che hanno messo questa storia tra i preferiti (grazie mille,
davvero =* ) e chi ha letto e commentato tutti i capitoli precedentie che leggerà e
commenterà questo ♥♥♥. Davvero,
sono felicissima che questa storia vi sia piaciuta *_*
E
ora passiamo ai ringraziamenti per il capitolo precedente:
-BlueAndYellow:
Bhua xDD se qualcuno avesse avuto qualcosa contro mi immagino Gerard in stile
Rambo con un bazooka in mano xDD Bacio =*
-Ex_90:Grazie *_* Sei gentilissima =* Mi fa piacere
che ti sia piaciuto. Bacio =*
-Simo_lovesFrankie_:
Asd. Per Queen è stato scelto il rosa salmone xD Grazie per avere letto. Un bacio
=*
-SadSong:
Per il seguito non ho la minima idea di quando lo scriverò, perché posso aspettare
l’estate, come posso svegliarmi domani mattina e non avere nulla da fare, e
così decidere di scriverlo xDD Un bacio =*
-Re
i: Grazie *__* Mi fa piacere che ti sia piaciuta *_* Bacio =*
-Mcr_girl:
Grazie *_* Mi dispiace di avere fatto passare un mese per mettere questo
capitolo ç_ç Bacio =*
-Blaise_sl_tr07:
Non preoccuparti non c’è bisogno che prendi a testate il muro e poi ti sei
fatta perdonare eccome xDD ebbene sì,
Gerard è stato stronzo con il povero Ray, poarino *poat-poat* (NdRay: Smettila
di darmi pacchette, non sono un cane -.-) Addirittura commossa? Oddio grazie
*__* Sei troppo gentile, te lo dico sempre ma è la verità *sìsì*. Bacio =*
-Blinka:
Ti dirò che non lo so come mi vengano in mente… a volte mi faccio certi
viaggioni mentali e alla fine i risultati sono nelle fan fiction xDD Bacio =*
-The
Fantasy: Sì, la vendetta di Gerard sarebbe stata tremenda xDDgrazie per il commento e bacio =*
-Elyrock:
Ebbene la tua immagine era giusta xDD e non so come hai fatto perché i colori
gli ho decisi oggi pomeriggio e non mi ricordavo quello che avevi scritto nella
recensione xDD Bacio=*
-
FaKe_RoMaNcE:
Grazie mille per la recensione ^_^ Spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo ^.- Bacio =*
-Chemical_Lady:
Grazie mille per il commento *_* sono contenta che ti piaccia, e non
preoccuparti se non hai commentato ^.- Bacio =*
-FrankieLou:
E io che avevo paura di avere messo troppo poco zucchero xDD Bacio =*
-Greendayana94:
Non sono tornata troppo presto =/ I’m sorry ç_ç Bacio =*
Grazie
ancora a tutti dal più profondo del mio cuoricino =**** ]