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di Asiacarotina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo a Los Angeles ***
Capitolo 2: *** Io e Harry : giornata insieme ***
Capitolo 3: *** Un momento indimenticabile ***
Capitolo 4: *** Una sorpresa inaspettatamente fantastica ***
Capitolo 5: *** Tanto amore e tante domande sospese ***
Capitolo 6: *** l'arrivo di Niall: primi segni di gelosia ***
Capitolo 7: *** Tu sei la mia ancora di salvezza ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti, sogni...e solo noi due:nessun altro ***
Capitolo 9: *** Questo era veramente l'inizio di tutto... ***
Capitolo 10: *** Per tutta l'eternità...ecco la nostra promessa ***
Capitolo 11: *** Epilogo:Ancora uniti...insieme ***



Capitolo 1
*** Arrivo a Los Angeles ***


Capitolo 1: Arrivo a Los Angeles: Mi ero appena trasferita da mia zia a Los Angeles; visto che ormai avevo 18 anni era ora che scegliessi la mia strada e così mia zia mi aveva proposto di andare da lei. Stupenda città.. non vedevo l'ora di visitarla anche se con la lingua dovevo fare tanta pratica, ma la cosa che più mi interessava era lo shopping che avrei fatto e i vestiti che mi sarei presa. Mi guardai intorno per cercare mia zia non la vidi, così decisi di chiamarla. Lei mi rispose dopo qualche squillo. 'Hei tesoro, sei arrivata?' 'Sì, zia. però non ti vedo.. dove sei?', chiedetti io,leggermente preoccupata. 'Oh, cara, mi ero dimenticata di dirti che non vengo io a prenderti, ma il figlio della mia vicina di casa.' Non riuscivo a credere alle sue parole. Comunque non mi ricordavo che la vicina della zia avesse un figlio, quindi chiesi chi fosse. 'Ha finito da poco di studiare in una scuola fuori Londra ed è tornato a casa da solo qualche mese. Comunque è un ragazzo serio, ti puoi fidare, tranquilla'. Bhè, se lo diceva la zia, era vero. la zia era una persona molto apprensiva e se lei si fidava di quel ragazzo, allora era la cosa giusta. 'Ok zia, ma potresti almeno dirmi com'è? Io non l'ho mai visto, sai...' 'Certo ok, è alto, moro, magro. Ha 19 anni, quindi è comunque molto giovane'. Mi guardai intorno, ma non notai nessuno che corrispondesse a quella descrizione, poi d'un tratto notai avvicinarsi un ragazzo... Era identico alla descrizione della zia . Alto, capelli mori e ricci, magro, occhi verdi. Era veramente un bel ragazzo, ma cercai di guardarmi intorno per scoprire se qualche altro ragazzo superava quella descrizione, ma c'era solo lui. Si guardava intorno come se anche lui cercasse qualcuno così mi feci coraggio e mi avvicinai. Presi un respiro e gli toccai la spalla. Lui si volto dalla mia parte e mi disse: 'Hai bisogno di qualcosa?' Io gli risposi cercando di imitare un po' l'accento anche se in modo orribile: 'Sì, per caso tu sei il ragazzo che doveva venirmi a prendere? Conosci mia zia Isabella? Se la conosci, sei tu quel ragazzo?' Pensai che avevo esagerato con tutte quelle domande ma lui con un sorriso mi rispose: 'Isabella.. Sì certo che la conosco, quindi tu sei Mary!'  Mi si illuminò il volto e risposi: 'Sì sono io'.  Lui mi disse: 'Piacere di conoscerti sei addirittura più carina di quanto tua zia avesse detto..' , io arrossii di colpo  e lui lo notò e mi disse: 'Tranquilla, la smetto, perché altrimenti rischi di diventare tutta rossa come un pomodoro! Vieni, ti aiuto con i bagagli', intanto  mi fece strada verso la macchina.

Mi aiutò a portare i bagagli, li caricò nel bagagliaio e prima che io mi potessi avvicinare alla portiera, lui la aprì per me. Quel gesto mi parve molto strano, e per qualche secondo rimasi spaesata. Lui lo notò. 'Hei, qualcosa che non va?' disse con un sorriso. Con uno splendido sorriso. 'No, no tranquillo. E' che non sono abituata a...' 'Oh, tranquilla'. Sorrise ancora. Lo faceva di continuo. Salimmo in macchina e partimmo verso casa della zia. Non c'ero stata moltissime volte ma ricordavo che fosse non molto lontana dall'aeroporto. 'Oh, aspetta. Mi sono accorto adesso che non mi sono mica presentato io..' mi disse ridendo. Risi anch'io, perchè non me ne ero accorta sinceramente. 'Sono Harry comunque'. Annuii. 'Proprio Harry?' chiesi io, lui rise. 'Ho, non proprio Harry. Harold.' si mise a ridere. '...Solo che non mi piace' 'Ma dai, è carino'. Lui alzò le spalle e sorrise. Non dissi più niente, però per un po' lo guardai con la coda dell'occhio mentre guidava. Magari saremmo diventati amici, un giorno... dopo poco però si accorse che lo guardavo e si voltò verso di me un secondo. Sorrise ancora una volta, e notai ancora di più i suoi occhi. E soprattutto le fossette che aveva sulle guance, lo facevano sembrare ancora più dolce. 'Dimmi' 'No, non ti devo dire niente' dissi io ridendo. 'E perchè mi guardavi..?' chiese malizioso. Io arrossii, un po' imbarazzata. '

Io arrossii, un po' imbarazzata. 'Così..' alzai le spalle. 'Oh, ok', sorrise ancora come se avesse già capito tutto e non disse nulla. Alzò solo il volume della radio, mentre davano una dolce canzone d'amore.. 

Io in quel momento mi imbarazzai molto. Mi ricordai di un film che avevo visto dove i due innamorati in macchina  mettevano sempre canzoni romantiche. Lui diceva a lei: 'Sai metto queste canzoni perché sono loro a parlare per me e a dirti quanto ti amo'. Però in questo caso non poteva essere così. Harry non mi aveva mica messo una canzone romantica per dichiararmi il suo amore...questo era impossibile. Non mi ero accorta che però mentre ragionavo erano passati circa 10 minuti ed era come se mi fossi fatta un film dentro alla mia testa. Harry all'improvviso mi disse: 'Tutto bene? C'è per caso qualcosa che ti turba?'. Mi lesse nel pensiero, ma io non volevo dirgli che stavo pensando a lui e risposi: 'No tutto bene...insomma' 'Sai quel insomma non mi piace per niente, anche mia sorella Gemma fa sempre quella faccia quando sta pensando a qualcosa di importante...di solito sono sempre ragazzi', disse lui e si mise a ridere. Io rimasi scioccata da quello che aveva detto perché anch'io stavo pensando ad un ragazzo che anche se lo conoscevo poco cominciava già a piacermi. Arrivai a casa della zia, che mi accolse a braccia aperte e mi mostrò subito la casa. Era cambiata dall'ultima volta che ero andata, ma rimaneva sempre quel meraviglioso giardino dove giocavo e raccoglievo fiori. Mi mostrò la mia stanza: era stupenda, spaziosa, di un bel lilla erano dipinte le pareti e un morbido letto nel mezzo della stanza. C'era una grande scrivania e una vista di Los Angeles da mozzare il fiato.. Ero felicissima, al settimo cielo...ma mi ricordai di Harry. L'avevo lasciato con le valigie e non l'avevo neppure ringraziato. Uscii dalla mia camera e me lo trovai davanti, lui mi disse: 'Ti eri scordata di me?' Io di scatto gli dissi: 'Scusa non volevo.. scusa, mi sono dimenticata'. Harry scoppiò a ridere e disse: 'Tranquilla, stai calma, non succede niente. Senti, adesso devo andare a casa, che ne dici se domani ci rincontriamo ?'. Io subito gli risposi: 'Si, certo e grazie' e senza neanche sapere perché gli diedi un bacio sulla guancia, lui mi guardò stranito come se gli avesse dato fastidio, poi però vidi il suo sorriso e mi disse: 'Grazie del bacio, non mi laverò più la faccia', io risi e dissi: 'Esagerato dai, a che ora ci incontriamo allora? E dove?'. Lui rispose subito: 'Che ne dici vicino al parchetto quì davanti verso le due di pomeriggio? Ti porterò un po' in giro, sai conosco questa città, per un po' ci ho vissuto'. Io risposi: 'Certo che accetto l'invito, poi ci sono tante cose che non so su di te e vorrei scoprirle'. Lui mi guardò e mi diede un bacio anche lui. Io al momento rimasi spiazzata e imbarazzatissima e dissi solo: 'Grazie sei molto dolce'. Alla fine ci salutammo. Come poteva essere che quel ragazzo mi facesse girare la testa  da quanto era dolce e bello? L'avevo conosciuto da solo un ora circa e già mi facevo delle fiction dentro alla testa. Mi stesi sul letto e pensai a tutto ciò che era successo, ero entusiasta di essere lì. Non riuscivo a non pensare al giorno seguente, al fatto di Harry, dei posti che avrei visitato... Una miriadi di pensieri affolavano la mia mente, fino a che mia zia non irruppe in stanza e disse: 'Bella addormentata allora che vuoi per cena?Ti va la pizza fatta dalla zia?'. Io risposi: 'Sì certo'. 'Allora vieni che la prepariamo insieme', disse. In quel momento non pensai ad altro, non mi veniva in mente Harry anche se a dir la verità morivo dalla voglia di vederlo...Alla fine però, sfornate le pizze avevo solo un unico pensiero: Ho fame! Lo stesso aveva la zia e così mangiammo subito e quando ebbi finito, lei comincio un discorso:

'Allora... com'è Harold?', chiese la zia con un sorriso. 'Harold?', ripetei io bofonchiando, dato che avevo la bocca piena. Cercai di deviare il discorso su qualcos'altro, ma sapevo bene che con la zia non c'era verso di cambiare argomento. 'Si, Harold. Il figlio della vicina. E' un bel ragazzo, non è vero?', chiese ammiccando e in quel momento ebbi l'impressione che sotto tutto quello ci fosse il suo zampino. Mi scossi subito da quel pensiero. 'Ah, sì. carino...', dissi sempre cercando di fare la sostenuta, ma chi volevo prendere in giro? 'Carino?', chiese ancora la zia, indagando sempre più a fondo. 'Si è carino zia.. che ti devo dire?' 'Oh scusa... bhè, hai visto? E' gentile..' 'Si, ok' 'E' simpatico...' 'Si, zia...' 'E...' 'Ok, zia. Cos'è che vuoi sapere?'. La zia alzò le spalle, facendo finta di niente. 'Va bene. domani usciamo'. La zia sembrò felice, non capivo perchè. Rideva. 'Perchè ridi, zia?', non potei non ridere anch'io. 'Perchè sono contenta.. Harold è proprio un bravo ragazzo. Sono contenta che vi siate incontrati'. Alzai gli occhi al cielo, la zia era sempre così. 'E poi... so quella storia di quel ragazzo..'. Cavolo, la zia sapeva tutto. Infatti, a scuola mi piaceva un ragazzo che però non mi calcolava minimamente e ci avevo sofferto per un sacco di tempo. 'Harold è diverso, fidati.' Me lo disse come se sapesse che da un giorno all'altro mi sarei dovuta innamorare di lui. Sorrisi perchè pensai che in realtà non sarebbe stato così difficile. Pensai a quegli occhi, quel sorriso, quel ragazzo... e dovetti ammettere a me stessa che prima o poi ci sarei caduta ancora. 'Ok, grazie zia', dissi alla fine con un sorriso, prima di alzarmi da tavola e aiutarla a sistemare. 

Andai in stanza e pensai a tutto quello che mi aveva detto la zia. Potevo cercare di non far vedere alla zia il fatto di Harry, ma in realtà io sentivo già qualcosa per lui, era diverso da tutti gli altri ragazzi...Era dolce, premuroso e molto divertente, a differenza di alcuni di cui mi ero innamorata, ma che alla fine erano risultati dei buoni a nulla. Mi buttai sul letto come un sacco di patate dopo aver messo il pigiama e cominciai a pensare a lui, non so perché avevo il desiderio di dargli un bacio, volevo sentire come fosse...forse...mi venivano in mente le sue fossette così graziose, i suoi occhi così profondi e dolci e i suoi capelli ricci, era meraviglioso... Tutto questo mi faceva sentire bene, sentivo un grande sollievo dentro di me quando mi era vicino, quanto avrei voluto vederlo o sentire la sua meravigliosa voce dall'accento inglese, lo desideravo tanto... certo che...pensai- non mi sono mai sentita così con un ragazzo...spero possa farmi scoprire cos'è la'amore... perchè io ora non so cos'è e vorrei scoprirlo, voglio riuscire a sentire com'è questo sentimento Spero possa essere lui a farmelo provare...

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Capitolo 2
*** Io e Harry : giornata insieme ***


Il giorno seguente andai al parchetto dove ci saremmo dovuti incontrare, io ed Harry. Con mia sorpresa lui era già lì, e appena mi vide sorrise. Mi avvicinai 'Hei, ciao' 'Ciao' dissi io abbassando lo sguardo e arrossendo. Lui rise 'Ok, ma basta arrossire, oppure mi farai innamorare di te prima del tempo'. Per lui era una frase normalissima, a quanto pare, ma a me causò un tuffo al cuore che non mi aspettavo. E non fece che farmi arrossire ancora di più. Se ne accorse e cambiò discorso. 'C'è un sole stupendo oggi..' 'Già', risposi io cercando di non guardarlo. 'L.A. è ancora più bella col sole', disse sorridendo, guardandomi. Sentii come se non fosse una semplice frase fatta, per descrivere la città, il modo in cui i suoi occhi brillarono me lo confermarono. 'Ok, andiamo'. Mi portò in quello che all'inizio mi sembrava un altro semplice parco, ma che rispetto al resto della città era più in alto. 'Ora chiudi gli occhi' 'Mi devo fidare, Harry?'. Non rispose e si bloccò davanti a me. 'Cosa c'è?' gli chiesi. Sorrise 'Mi piace il modo in cui pronunci il mio nome'. Ecco. Fantastico, mi fece arrossire un'altra volta. Sorrisi e abbassai lo sguardo. 'Comunque sì, ti devi fidare.' Chiusi gli occhi e lasciai che mi guidasse. Lui era dietro di me e mi teneva per i fianchi, poi si accorse che io cercavo di sbirciare e allora mise le mani sulla mia faccia per non farmi vedere. 'Ci siamo.. un po' di pazienza'. Annuii. Appoggiai le mie mani sulle sue, sentii che tremò. Sorrisi. Ma forse mi stava illudendo che gli piacessi, non volevo illudermi. Odiavo illudermi perchè era quello che gli altri facevano sempre con me. 'Eccoci'. Tolse le mani dal mio viso. Sgranai gli occhi. Eravamo davanti alla vista di Los Angeles più bella che avessi mai visto. Non riusci a trattenermi dal sorridere. 'Ti piace?', mi chiese Harry. 'E'...è stupenda', lui abbassò lo sguardo. 'Sono felice...' lo guardai e non potei trattenermi dal chiedergli ciò che avevo in mente. 'Felice di cosa?' 'Che ti piaccia..' rispose all'inizio. Sospirò. '...e che tu sia qui. Io mi sentì invasa da contentezza ma anche da profondo imbarazzo, ero fatta così. Diventavo rossa per qualsiasi cosa, soprattutto con un ragazzo come Harry. Ci sedemmo su una panchina e lui incominciò a parlare un po' di sè. Del fatto che i suoi si fossero separati quando aveva 7 anni e del fatto che sua madre si fosse risposata, del fatto che amasse cantare. Dopo quello che mi aveva detto mi venne voglia di chiedergli una cosa e lo feci. 'Senti Harry' 'Sì', mi disse. 'Ti va di cantare per me?'. Lui sempre con quel sorriso mi rispose: 'Sì, ma ti avviso che non sono molto preparato'. 'Fa niente', gli risposi 'che cosa mi canti?'. Harry si mise a ridere 'Mi sembra di essere a x factor! Comunque ti canto "Isn't She Lovely". Io ero emozionatissima e anche lui sembrava teso ma incominciò e mentre lo stavo ascoltando mi venivano i brividi e non riuscivo a staccarli gli occhi di dosso. Quando finì mi guardò e chiese: 'Come sono stato?'. Io risposi: 'Meraviglioso, la più bella voce mai sentita, mi sa che mi farai innamorare prima del tempo se continui così'. Dopo aver parlato mi sentì avvolta da profonda vergogna: cosa avevo detto? Ero proprio scema, non potevo già rivelare i miei sentimenti. Lui mi guardò e disse: 'Senti lo sai che oggi sei bellissima? Non ti ho fatto neanche i complimenti. Sei uno schianto...forse ho esagerato?'. Io cercai di non arrossire: 'Sei molto gentile, grazie, però basta adesso perchè altrimenti mi trasformo in un pomodoro!', cominciammo a ridere... Intanto lui mi chiese, ridendo: 'Invece io come ti sembro?' 'Sei bellissimo e affascinante', dissi, ma subito dopo me ne pentii, non ero stata troppo esplicita su com'era, lui con la dolcezza infinita che aveva, mi rispose: 'Grazie, ma sono affascinante perché ho accanto a me una ragazza stupenda'. Stupido, non esagerare' dissi ridendo e gli diedi un pugno sul braccio, allora lui cominciò: 'Ah ricorri alla violenza? Bene, te la faccio pagare', io cominciai a urlare perché mi prese in braccio e cominciò a farmi il solletico fino a quando non mi tirò giù, ma inaspettatamente mentre giocavamo, io inciampai e finii per terra. Di solito avrei sclerato per il mio vestito, ma non mi importava perchè ero stesa con Harry e ci guardavamo, lui aveva uno sguardo bellissimo e mi veniva voglia di baciarlo ma non lo feci. Alla fine Harry si alzò e mi diede la mano per rialzarmi, mi disse subito: 'Senti è stato divertentissimo, e i tuoi occhi sono bellissimi lo sai? Ti guardavo quanto eri stesa ed erano meravigliosi..' 'Grazie Harry, anche i tuoi sono bellissimi dissi e dopo tutti questi complimenti che facciamo?' 'Ti va di andare a mangiare un gelato?' 'Sì certo Harold...' 'Non usare quel nome altrimenti ricomincio a farti il solletico!' 'Questa è una minaccia non va bene...' 'Va be andiamo allora...'. La gelateria era proprio vicina quindi in due minuti eravamo già lì. 'Buonissimo', dissi. Lui mi disse 'Senti, sei sporca' Dove??' 'Qui', mi disse, io però non riuscivo a vedere dove, quindi Harry si avvicinò e con le mani mi prese il viso e mi pulì. Alla fine mi disse: 'Devi sporcarti più spesso così potrò avvicinarmi di più e un giorno lascia un baffo di gelato così ti bacerò e te lo toglierò'. 'Lo sai che sei proprio uno sprovveduto?', dissi ridendo, Harry reagì subito: 'Cosa hai detto?' 'Scusa non posso dire neanche la verità?' 'Bene l'hai voluto tu...'. Io subito: 'Cosa?'. Lui rise poi disse: 'All'attaccoooooooooo!!', cominciando a farmi il solletico. 'No Harry, dai no, basta il solletico, dai basta...'. All'improvviso si fermò, mi guardò negli occhi e cominciò a parlare: 'Mary, non ci conosciamo da tanto, ma sento che sei una ragazza speciale: una come te non lo mai conosciuta in vita mia e sono stato bene oggi con te. Mamma mia si è fatto tardi sono le sei', disse tirando fuori il cellulare dalla tasca e guardando l'ora. Io subito con un tono di delusione: 'No di già? Passa il tempo quando ci si diverte!' 'E sì è proprio vero..Va bene, ti riaccompagno a casa..'. Ma subito fece qualcosa e mi ritrovai tra le sue braccia: 'Harry che fai?' 'Ti porto in braccio, non vedi?', disse. 'Ma sei fuori di testa! Ti romperai la schiena!', dissi io; lui subito: 'Non dire cavolate, non pesi niente e nel caso in cui mi venisse mal di schiena avrò una bellissima infermiera accanto a me..', con un sorriso furbo sulle labbra. 'Grazie Harold...' 'Non c'è di che, è la verità.' Mi portò davvero in braccio per un po', poi mi mise giù e poi camminammo l'uno accanto all'altra. 'Ok madame, siamo arrivati a destinazione!' disse dopo circa 15 minuti di camminata in cui lui mi stringeva a sè. 'Grazie, mio nobile cavaliere dissi appoggiando i piedi a terra. Suonai alla zia e lei mi aprì, ma prima salutai Harry con un bacio sulla guancia ed entrai in casa. La zia mi aveva già preparato da mangiare e io apprezzai molto, la ringraziai e, dopo aver mangiato, andai a farmi la doccia, mi cambiai e mi misi sul letto quando inaspettatamente squillò il telefono. La zia arrivò in camera e mi disse 'E' per te', io pensai forse a mamma ma era strano perchè mi aveva già telefonato poco prima. Risposi e capii che era Harry. Lui mi chiese: 'Come va?', anche se ci eravamo salutati solo poche ore prima. 'Tutto bene e tu?' 'Benissimo, dopo la giornata passata con te', mi disse. 'Ascolta, ti va di avere un appuntamento con me?' Io rimasi quasi ipnotizzata e risposi:'Io...te...appuntamento...'Sì se ti va' 'Certo che mi va...' stavo per urlare, ma non volevo sembrare troppo coinvolta. 'Bene sono contento. Solo una cosa. Devi darmi il tuo numero. Se ti va...' 'Oh, hai ragione', risposi io. Gli dettai il numero e dopo pochi secondi, mi chiamò sul mio cellulare e io registrai il suo numero. 'Grazie.. Allora domani alle otto e mezza ti passo a prendere, mi raccomando fatti bella anche se tu non ne hai bisogno, sei già bellissima così... ' 'Anche tu fatti bello ma non troppo, perché altrimenti tutte le ragazze ti guarderanno e magari divento gelosa..' 'Tranquilla io ho occhi solo per te' 'Come sei dolce, ma lo sai che parliamo come dei fidanzati?' 'Vero, è così strano.. Va bene, ti saluto. Un bacio, a domani' 'A domani Harold'. Era un sogno o ero sveglia? Harry mi aveva chiesto di uscire, mi sembrava impossibile, ero da solo 2 giorni qui e già avevo un appuntamento, e per giunta con un ragazzo così meraviglioso come Harry! Cominciai a saltare da tutte le parti finchè mia zia non mi sentì e venne in camera. 'Mary che stai facendo? Sei proprio affascinata da quel ragazzo vero?' 'Dai zia, smettila che mi fai arrossire' 'Mamma mia come passa il tempo, mi ricordo quando avevi 5 anni che giocavi quì tutto il tempo, ti piaceva tantissimo.. e ora sei una donna, oh mio Dio, e bensì innamorata. Questo non lo puoi nascondere alla zia...' 'Sì zia. Ok te ne parlerò, ma non adesso... domani forse, ok?' 'Va bene, adesso mi dai il telefono che devo chiamare la signora Furley?' 'Sì certo, tieni' 'Grazie tesoro', disse e se ne andò chiudendo la porta. Volevo rimanere da sola, guardai la tv per un po', poi ascoltai un po' di musica per circa un'oretta e alla fine mi venne tanto sonno, forse avevo voglia di andare a dormire per sognare Harry, poteva darsi... ma avevo anche una grande stanchezza, quindi andai a salutare la zia, le diedi la buona notte e poi mi ritirai nella mia stanza dove quasi subito mi addormentai, sognando Harry. Lui e io stesi su un prato. Fissavamo le stelle, ad un certo punto lui mi dice: 'Comunque fra tutte queste stelle, quella più luminosa sai chi è?' 'Chi è?' 'Sei tu', mi rispose 'la più bella di tutte'. Poi mi diede un bacio, un bacio stupendo, le sue labbra contro le mie. Quel bacio, avrei voluto durasse tutta la vita, era dolcissimo, una sensazione che nemmeno si può descrivere, un grande fuoco sentivo dentro di me, ma non bruciava, semplicemente mi riscaldava mi faceva sentire protetta ed amata. Ma tutto ebbe un senso quando lui mi disse una frase piena di dolcezza, fatta con il miele e lo zucchero , la più piccola delle frasi, ma che diceva la più grande delle verità: 'TI AMO'. Quella frase era uscita dalla sua bocca, non ci potevo credere e così anch'io con grande coraggio gli risposi: 'ANCH'IO TI AMO COME NON HO MAI AMATO NESSUNO'. Mi svegliai di colpo, capì subito che era solamente un sogno, ma quel fuoco ce l'avevo ancora dentro e scaldava, scaldava ancora, facendomi capire che il sentimento che provavo per Harry forse poteva diventare qualcosa di vero e grande, prima o poi.

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Capitolo 3
*** Un momento indimenticabile ***


Il giorno dopo mi passò a prendere all'ora stabilita, puntuale. Aprii io la porta. 'Wow', disse lui. 'Che c'è?' 'Sei stupenda' 'Non è vero, sei un bugiardo' 'No. Io non mento mai.', rispose ridendo. I suoi occhi luccicavano, illuminati dalle luci del tramonto. 'Va bene, splendore, sei pronta?'. Annuii. Salutammo la zia, poi Harry mi prese per mano e ci avviammo verso la macchina. Come sempre Harry aprì per me la portiera e io sorrisi al suo gesto. Mentre andavamo in centro, cantammo tutte le canzoni che davano alla radio, tutte a squarciagola. 'Però non è valido', protestai io. 'Perchè?', mi chiese lui, voltandosi velocemente verso di me. 'Tu sai cantare e tutto, io faccio pena..'. Lui rise della mia espressione imbronciata. 'Non è vero'. Lo guardai, alzando un sopracciglio 'Non contraddirmi' 'Oh, scusami. Non lo farò più', replicò lui, ridendo. Risi anche io. Con lui stavo proprio bene, mi piaceva il fatto che non avessi bisogno di nascondermi, di fingere. Quando era il momento di scendere dalla macchina, mi obbligò a stare ferma, finchè non fosse venuto lui ad aprirmi la portiera. Lo trovai un po' esagerato, ma mi piaceva. Lo presi per mano. Mi sentivo strana. In fondo era un appuntamento, e lui mi piaceva un sacco, d'accordo. Però erano comunque pochi giorni che lo conoscevo, e non mi era mai capitato di sentirmi così, di provare ciò che provavo con lui, anche solo tenendogli la mano. Sorrise, ed io feci lo stesso. Quando ci trovammo davanti al ristorante dove avremmo cenato, strinsi ancora più forte la sua mano. La sensazione era stranissima. Forse ero cresciuta, ma dentro mi sentivo ancora una bambina che ha paura di tutto, ma allo stesso tempo è curiosa. Io ero curiosa di scoprire in quale maniera assurda mi sarei innamorata di Harry, perchè non avevo dubbi su quello. Mi sarei innamorata, forse quella sera, forse il giorno dopo. Non sapevo quando, ma ero sicura sarebbe successo. Cenammo, ridemmo, scherzammo. Forse alla gente nel locale sembravamo due amici, ma sia io che lui sapevamo che non lo eravamo. Uscimmo dal ristorante, dopo che Harry ebbe pagato il conto. Comiciammo a passeggiare per il lungomare, mano nella mano, senza dire nulla per un po'. Poi Harry si fermò davanti a me. Ricordo che le stelle brillavano più del solito, o forse era solo una mia impressione. Forse erano i suoi occhi. Piano, mi prese il viso tra le mani e si avvicinò a me. Sentivo che le sue mani tremavano, ma decisi di non farci caso. Poi, appoggiò le labbra sulle mie. In quel momento non pensai più a nulla, chiusi gli occhi. Le luci, la gente, i suoni della città non erano che un sottofondo. Cos'erano, in confronto a noi? Noi che non sapevamo di amarci. Non saprei dire quanto durò quel bacio perfetto. So solo che quando si staccò, fissò i suoi occhi nei miei, quel poco per leggermi dentro. Ogni volta avevo l'impressione che ci riuscisse davvero, in qualche modo. 'Non ti conosco, Mary', sussurrò, appena schiudendo le labbra 'ma penso di essermi innamorato di te'. A quel punto potevo anche morire. Lì, tra le sue braccia. Sorrisi, ma non sapevo che dire. Tutto ciò era strano, ma non volevo rovinare la magia dicendo qualsiasi cosa sarebbe suonata stupida. Mi limitai a alzarmi sulle punte, per appoggiare di nuovo le mie labbra sulle sue. Questa volta gli gettai le braccia al collo e lui sorrise, con le labbra ancora sulle mie. Poi mi staccai, e lo strinsi più forte che potevo. Non c'era più nulla da dire, le stelle parlavano per noi, quella sera.

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Capitolo 4
*** Una sorpresa inaspettatamente fantastica ***


Il giorno seguente, di mattina, sentii qualcosa sbattere contro la finestra. Mi alzai con fatica, perchè era ancora presto. Aprii la finestra e guardai giù: 'Bellissima?' 'Harry?' 'Si, sono quì. Ti prego scendi' 'Ma lo sai che ora sono?' 'Si, so benissimo che è l'alba praticamente, ma avevo bisogno di vederti' 'Tu sei pazzo', gli risposi. Non lasciai che aprisse bocca: 'e non dire pazzo di te, perchè mi metterei a ridere, signorino'. Lui rise, ma continuò a guardarmi. 'Dai, scendi', mi pregò, fecendo la faccia da cucciolo, ed io non riuscii a non acconsentire. 'D'accordo aspetta'. Chiusi la finestra e senza fare rumore scesi le scale, dopo essermi cambiata e data una sistemata. Quando aprii la porta me lo ritrovai davanti. 'Ciao, sono venuto a rapirti' 'Wow, e mi avverti?' 'Ovviamente. Posso rapirti?' 'E mi chiedi pure il permesso? Sei proprio senza dignità, amore mio'. Non parlò. 'Amo..' '..Re mio?', dissi ridendo. 'Dillo ancora?' 'Se lo dico di nuovo mi rapisci lo stesso, vero?' 'Certo, ma voglio che tu lo dica.. Ti prego' 'Aaamoooree mio.' dissi avvicinandomi al suo viso. Lui mi baciò velocemente, poi sorrise. 'Ok ora andiamo', mi prese per mano e uscimmo. 'Ma la zia?' 'Tranquilla, ho chiesto prima a lei il permesso per rapirti, cosa pensi?', rispose lui, mentre io scoppiai a ridere. 'Bhè come rapitore fai pena'. Rise anche lui. 'Ma tu sei bella comunque', disse poi e io arrossii ancora. Salimmo in macchina, dove mi portò? In spiaggia. Era deserta ed era ancora più bella che in pieno giorno. Seguii Harry finchè non ci sedemmo sulla sabbia, l'uno accanto all'altra. Appoggiai la testa sulla sua spalla e respirai l'aria fresca dell'alba. Harry mi prese la mano. 'Mi sento felice quando ti ho accanto, lo sai?'. Io sorrisi ma non dissi nulla. 'Isabella mi aveva parlato di te, ma non immaginavo che mi sarei innamorato di sua nipote', disse ridendo. Wow, diceva che mi amava. Lo aveva detto di nuovo. Respirai piano. Restammo lì per un po', poi ad un tratto Harry mi prese l'elastico che mi legava i capelli e alzandosi cominciò a correre, perchè io gli corressi dietro. Mi alzai anch'io e cominciai a correre, anche se non riuscivo a stargli dietro, allora lui rallentò e di colpo si fermò davanti a me facendomi inciampare e cadere. Harry rise, ma poi si buttò a terra con me. Cominciammo entrambi a ridere, poi ci sedemmo di nuovo uno di fianco all'altra. Harry si voltò verso di me. 'Sei stupenda'. Sorrisi e abbassai lo sguardo. Mi alzò il viso, poi avvicinò il suo viso al mio e fece per baciarmi, ma io mi scostai, d'istinto. 'Scusa' dissi sottovoce alzandomi. Cominciai a camminare, non sapevo cosa mi fosse preso. Harry si alzò e mi seguì. Mi bloccò, prendendomi per un braccio. 'Mary?'. Mi voltai ma non lo guardai negli occhi. I miei stupidi occhi si gonfiarono di lacrime. Harry mi guardò un secondo, poi mi prese tra le braccia e mi strinse e io mi lasciai abbracciare. Tra le lacrime respirai il suo profumo. Come faceva un ragazzo che conoscevo da pochi giorni a piacermi così tanto? E se mi fossi illusa? 'Susa... è che non mi è mai capitato che...' singhiozzai 'che un ragazzo si innamorasse di me'. Mi strinse ancora più forte. 'Harry, ho paura' 'Di che?' 'Di illudermi, di sbagliarmi', le lacrime non si fermavano più, 'ho già paura di perderti... Lui mi fece sedere e incominciò a parlare: 'Tu non mi perderai mai perché i miei sentimenti sono veri. Sai, anch'io sono stato con altre ragazze ma alla fine mi sono accorto che non provavo nulla per loro, tu sei la prima ragazza di cui mi innamoro e ogni volta che ti vedo sento qualcosa dentro di me di molto forte, io Mary...TI AMO. Punto.' All'improvviso alzai lo sguardo e vidi che stava piangendo. 'Che c'è?' 'Scusa è questo sentimento è del tutto nuovo per me' 'Oh Harry, sei unico e ora capisco...' 'Cosa capisci?' 'Capisco che dopo quello che è successo con altri ragazzi mi sono costruita una barriera non volevo più provare la delusione che ho provato e quindi ero decisa a non innamorarmi più. Ma questo non lo decido io, questo ora lo so. Sono i miei sentimenti che hanno la meglio e ho avuto la prova di questo la prima volta che ti ho visto. Harry io per te sento qualcosa di molto forte e anch'io...' 'anche tu cosa...parla...' 'ANCH'IO TI AMO' dissi infine. I suoi occhi si illuminarono. 'Non stai scherzando vero?' 'Ti sembro una che scherza?' dissi indicando il mio viso rigato dalle lacrime 'poi io non scherzerei mai su un tema così delicato...'. Harry sorrise. 'Sei unica , stupenda.. Posso chiederti una cosa?' 'Sì', dissi io. 'Ti va... di diventare la mia ragazza?' 'Cosa la tua...ragazza? Certo che voglio!', esclamai sorridendo, attraverso le lacrime. 'Bene allora è ora di festeggiare' 'Che fai Harry?' 'Ti porto al mare..' 'Ma ci siamo già...' 'No, questa è la spiaggia...' 'Mettimi giù Harold.Dai su smettila!'. Cominciammo a tirarci l'acqua e un po' lui affogava me e un po' lo affogavo io. Ad un certo punto lui mi prese in braccio e mi cullò in mezzo all'acqua, fino a che mi lasciò e io mi tirai su in piedi, lui mi appoggiò una mano sulla spalla e una sul fianco e poi mi baciò. Quel bacio era stupendo, appassionato, ma dentro c'era tanta dolcezza. E quella dolcezza la sentivamo entrambi. Poi ci staccammo. 'Io non avrei mai smesso di baciarti e poi sei così bella...', disse accarezzandomi il viso dolcemente. 'Senti, sono tutto bagnato non ti dispiace se mi tolgo la maglietta?' 'No...io ...nessun problema'. Si tolse la maglietta e io rimasi incantata come un serpente sotto l'effetto della musica da flauto. Lui mi guardò e disse, ridendo: 'Sei rimasta affascinata da me?'. Risi, poi gli tirai un pugno sul braccio. 'Certo sei il mio fidanzato e devo ammettere che sei proprio bello!', lo presi un po' in giro. Però soffermandomi sulla parola 'fidanzato'. 'Però la ragazza che mozza il fiato c'è ne una sola qua' 'Chi?', chiesi io, alzando un sopracciglio. 'Lei' e indicò una ragazza che stava raccogliendo conchiglie non molto distante da noi, io subito reagii. 'Cosa già guardi un altra ragazza? Lo sai che cominci veramente male?' 'Cosa c'è sei gelosa?' 'Sì qualche problema?' 'Sì perché tu per me sei l'unica stella del firmamento, la più bella di tutte non c'è nessun altra per me perché io ti amo e non smetterò mai di amarti' rispose serio. 'Oh Harry...AMORE MIO...' lo abbracciai subito, era troppo dolce come si poteva non farlo... 'Non dimenticartelo mai io sarò sempre con te fino alla fine, puoi fidarti di me perché non ti abbandonerò mai' disse infine. 'Anche tu puoi fidarti di me Harry, perché anch'io ti starò sempre accanto e ti amerò per sempre. Questa è una promessa'. Io all'improvviso guardai l'ora 'Cavolo è già mezzogiorno! Devo tornare a casa' 'Non è detto, mi disse Harry. 'Ma come, io devo andare!' 'Tu non vai da nessuna parte perché tua zia mi ha dato il permesso perchè tu possa restare fuori fino a stasera con me, passeremo una serata meravigliosa. Ti stupirò.' 'Non ne dubito', risposi io con un tono curioso ma molto imbarazzato. 'Hai fame?' 'Sì, un po'' 'ok, allora andiamo in quel ristorante'. Era proprio vicino e lì mangiammo benissimo e come un vero cavaliere Harry mi pagò il pranzo. 'Che ragazza fortunata che sono', dissi a Harry. 'Perché?', mi chiese. 'Perché ho una famiglia stupenda, una zia affettuosa, vivo in una città bellissima e ho l'amore della mia vita con me...'. Lui rimase sbalordito dalle mie parole. 'L'amore della tua vita , sul serio lo pensi?' Sì', lo penso veramente e tu?' 'Sì anch'io non te lo volevo dire perché mi sarei imbarazzato troppo..' 'Capisco'. Harry mi chiese: 'Vuoi fare qualcosa?' 'Sì mi piacerebbe' 'Ti andrebbe di fare una passeggiata?''Volentieri', gli risposi, poi incuriosita gli chiesi: 'Perchè non c'è nessuno qui? Di solito le spiagge non sono affollate a quest'ora.?.' 'Sì ma questa è privata è nessuno viene e guarda caso questa è di proprietà di mio padre. Così l'ho, diciamo, prenotata per tutto il giorno'. 'Grazie sai...' 'Per che cosa?' 'Per tutto questo...' 'Non è niente di che è molto semplice ed essenziale' 'Sì è per questo che mi piace, adoro il mare e soprattutto adoro passare del tempo con persone a me care. E' qualcosa che mi fa riflettere...' 'Come sei profonda', disse con tono ironico. 'Bene adesso mi prendi anche in giro. Allora, che ne dici Harold se vado da quei ragazzi in fondo lì..' e indicai dei ragazzi vicino al ristorante 'e mostro come sono brava a baciare?'. Harry subito mi disse: Loro non ti toccheranno neanche con un dito, è chiaro?' 'OHHH sei geloso?' 'Sì e tanto. Da quelli non ci vai..' 'Certo che no. Ti volevo solo stuzzicare', dopo aver detto quella frase vidi una strana espressione formarsi sul volto di Harry, che mi disse: 'AHHH Sì? Vuoi il gioco sporco? Adesso impari la lezione!'. Mi prese in braccio e mi buttò in acqua. Dopo essere emersa cominciai ad annegare Harry e lui sembrava divertito da questo, quando uscimmo dall'acqua eravamo veramente fradici ed infreddoliti visto che era sera e in spiaggia cominciava a venire su un vento molto fresco. Harry mi abbracciò e con il calore del suo corpo mi riscaldai e mi sentii protetta ed amata, qualcosa di meraviglioso sentii dentro di me. Harry mi disse: 'Che stupido devo preparare la sorpresa!' 'Che sorpresa?' 'Quella di cui ti ho parlato', mi disse. 'Già è vero' 'Arrivo. Aspetta un attimo'. Tornò dopo circa 10 minuti e mi porse una pietra, era a forma di cuore. 'Bellissima Harry' 'Ho pensato che questa pietra rappresentasse il nostro amore, solido , duro, indistruttibile' Come sei dolce', dissi io con un sorriso. Poi mi bendò gli occhi. Mi condusse e all'improvviso mi disse: 'Bene puoi togliere la benda'. La tolsi e subito abbracciai Harry per la contentezza.

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Capitolo 5
*** Tanto amore e tante domande sospese ***


Mi trovai davanti un vestito, di quelli tutti luccicanti e a fianco un abito da uomo tipo smoking. Il vestito era di un azzurro chiarissimo e brillava sutto le luce del pomeriggio. Guardai Harry. 'E' stupendo...ma che ci devo fare?' 'Devi indossarlo' 'Ma non mi va magari..' 'Si che ti va' 'Harry, non lo so..' 'Provalo per me..'. Sbuffai, ma sorridendo.'Vai in quella cabina e indossalo', disse porgendomi il vestito '..e io indosserò il mio..poi ti spiego perchè' 'Harry, e se non mi va?', chiesi guardando il vestito. 'Si che ti va, sei perfetta. Anzi, sarà il vestito che sfigurerà addosso a te...'. Sorrisi, perchè lui mi faceva sentire sicura e bella anche quando non lo ero. Così Harry mi convinse e mi andai a cambiare. Quando uscii Harry era già pronto e rimasi incantata da quanto fosse bello vestito così elegante. Lui mi disse la stessa cosa: 'Wow' sorrise. 'Non so più che dire, mi hai tolto le parole..' si avvicinò a me '...e il fiato'. Sorrisi, ma cercando di non arrossire. Comunque cambiai discorso: 'Ok ora mi spieghi perchè mi hai fatto mettere questo vestito' 'Prima di tutto perchè sei stupenda...poi perchè volevo per una volta farti sentire come una principessa'. Sorrisi e anche lui. 'Harry?' 'Dimmi' 'Non c'è bisogno che io indossi un vestito come questo per sentirmi come una principessa, lo sai?'. Lui sorrise. 'E questo è perchè tu sei accanto a me. Se ho il mio principe accanto, come potrei non sentirmi una principessa??'. Lui sorrise ancora e lo fece finchè le sue labbra non furono ancora una volta sulle mie. E anche lì continuò a sorridere e sapeva che mi piaceva quando faceva così. Quando si staccò ero io a sorridere. 'Oddio, non farlo più', dissi ridendo. 'E perchè?' 'Perchè altrimenti muoio'. Rise. 'E io che dovrei dire?', disse appoggiando le mani sui miei fianchi e la sua fronte alla mia. 'Ogni volta che ti vedo, rischio un infarto, tanto mi fai battere forte il cuore'. Risi, perchè era la frase più strana e contemporaneamente la più dolce che mi avessero mai detto. 'Sei scemo...' 'Lo so..' 'Ah davvero?' 'Si, ed è colpa tutta tua?' 'Mia?' 'Sì', si mise a ridere e cominciò a correre di nuovo verso l'acqua. 'Harry smettila!!' urlai ma rincorrendolo. 'Nooo' 'Haha ti prendo!' 'E invece no' rispose lui. Quando finalmente lo raggiunsi si girò di colpo verso di me e mi strinse più forte che poteva, anche se ormai l'acqua ci arrivava praticamente alle ginocchia. 'Ahia' 'Ti faccio male?' disse stringendomi ancora più forte. 'Noo, mi stai solo stritolando..', risi e lui fece lo stesso. 'Non ti lascerò mai andare, lo sai?' 'Lo spero' 'Ti fidi di quello che dico?' 'Si Harold' 'Bene perchè tu sei l'unica cosa che non mi va di perdere'. Sorrisi. 'E sai perchè?'. Mi alzò il viso in modo da potermi guardare negli occhi. 'Perchè io ti amo' 'Dillo ancora' 'Ti amo', ripetè lui io risi. 'Anche io' 'Davvero?', chiese lui con il sorriso di un bambino che scopre una cosa per lui del tutto nuova. 'Sì', dissi alzandomi sulle punte e lasciandogli un bacio sulla punta del naso. 'Ti amo, ti amo e ti riamo', dissi ancora. Lui rise. 'Tu mi rendi felice'. Era la cosa più bella che potessi sentire da lui. Trascorse in fretta quella giornata, portammo il cibo in spiaggia e cenammo lì. Poi tornammo a casa, non troppo tardi, altrimenti la zia si sarebbe preoccupata, ma ero più felice che mai, sapendo che avevo il ragazzo più bello e più dolce del mondo. Appena tornata a casa mia zia cominciò a farmi un interrogatorio : 'Allora com'è andata? Ti ha baciata? Ti ha chiesto di fidanzarti con lui? Di sposarti? Che cosa ti ha regalato? Cosa avete mangiato? Forza dai racconta..'. Io però in quel momento non me la sentivo proprio di raccontarle tutto e così le promisi che il giorno seguente le avrei raccontato tutto. Mi diressi alla mia stanza, e cominciai a pensare. Questo sentimento che avevo dentro di me era sempre più forte ogni giorno che passava e io sentivo di amare sempre di più Harry, ma c'era qualcosa che mi turbava non sapevo cosa fosse, anche se ero fidanzata. La persona con cui stavo era un estraneo per me, sapevo così poco di lui... così decisi di chiamarlo. 'Ciao Harry' 'Ciao principessa, come va?' 'Tutto bene grazie, serata indimenticabile' 'Anche per me, c'è qualche problema? chiese' 'Senti ti va di incontrarci al parco, domani?' 'Sì, ma c'è un motivo?' 'Sì certo,vorrei conoscerti meglio' 'In che senso?' 'Io non so nulla di te e insomma vorrei conoscerti meglio, tutto qui' 'Anch'io sai volevo chiederti un po' di cose perché effettivamente non ci conosciamo.. però io nel mio cuore sento di conoscerti da una vita'. Sorrisi alle sue parole. 'Ora devo andare perché è un po' tardi, ti va bene come ora alle 10:00?' 'Sì va benissimo, un bacio e buonanotte, amore mio' 'Adoro quando lo dici. Ti amo anch'io buonanotte e tantissimi baci'. Chiusi la telefonata e mi sentii molto sollevata ma qualcosa interruppe quella sensazione, era la zia. 'Mary, mi sono dimenticata di dirti che verrà per due giorni al massimo tre, il figlio di una mia amica e spero tu possa farlo sentire a suo agio'. Io rimasi sorpresa e sconvolta allo stesso tempo e le dissi: 'Ok come si chiama?' 'Si chiama Niall. Spero tu lo possa accogliere bene e farlo sentire a casa', ripetè lei. 'Certo zia, puoi contarci' 'Verrà domani', mi disse e alla fine mi salutò . Pensai subito a Harry. Come avrebbe preso il fatto che un ragazzo si sarebbe trasferito a casa di mia zia? Sarebbe stato geloso? Tutti questi pensieri mi tormentavano e non mi fecero dormire fino alle 2, poi mi addormentai e sognai Harry triste e geloso di Niall, un sogno orribile. Harry continuava a litigare con Niall e si picchiavano fino a che Harry non si arrabbiò con me, cominciò a insultarmi e le grida mi risuonarono nella testa per tutta la notte fino a che non mi svegliai con il viso rigato di lacrime e capii che era solo un sogno anche se a dir la verità era molto reale.

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Capitolo 6
*** l'arrivo di Niall: primi segni di gelosia ***


Il ragazzo, Niall, e sua madre arrivarono in mattinata. 'Ehm, ciao sono niall' 'Ciao, piacere. Mary', gli dissi io stringendogli la mano. In quel momento spuntò la zia alle mie spalle. 'Vedo che avete già fatto conoscenza'. Niall annuii e sorrise, imbarazzato. Io non capivo perchè lo fosse. Comunque lui e sua madre si sedettero in salotto con noi, ma ad un certo punto mi squillò il cellulare. 'Pronto amore mio?', la voce di Harry mi fece sorridere. 'Ehi' 'A che ora vieni al parco,? Sono quasi le 10' 'Non lo so, Harry...E' arrivato Niall, e..' 'Niall?', il suo tono era strano. 'Sì, è il figlio di un'amica della zia. Non è che verresti? Così lo conosci..', lo dissi per farlo calmare, lo sentivo che era geloso. 'Non so...' 'Dai, amore' 'Ok, arrivo' 'Ti aspetto. A dopo amore mio'. Chiusi la telefonata e tornai in salotto dagli altri. Niall era un ragazzo molto solare, da quanto sembrava. Era allegro, rideva e si entusiasmava per tutto. Sorrisi. Suonò il campanello. Andai ad aprire, non feci in tempo ad aprire del tutto la porta che Harry mi rinchiuse in un abbraccio. 'Ehi... pianino', risi io. 'No, ti amo', disse sorridendo. 'Ok vieni', lo presi per mano e lo portai in salotto. 'Lui è Harry' dissi ad alta voce. Non so perchè, ma notai che lo sguardo di Niall era fisso sulle nostre mani intrecciate, anche se sorrideva come sempre. Si alzò e venne a stringere la mano a Harry. 'Piacere, Niall' 'Harry', disse il mio ragazzo, facendo ben attenzione a non lasciar trasparire la minima gelosia. Interruppe la zia: 'Ragazzi perchè non andate tutti insieme al parco?'. Non mi sembrava un'idea entusiasmante perchè già ci dovevo andare al parco, ma per parlare con Harry. Annuii comunque. Poi mi avvicinai ad Harry e gli dissi qualcosa nell'orecchio. 'Ti va se andiamo questo pomeriggio, in spiaggia, a parlare?'. Lui annuì poco convinto, ma capivo che non ne era entusiasta. Gli lanciai uno sguardo implorante. 'D'accordo', mi sussurrò ed io sorrisi perchè la sua voce era persino più bella quando sussurrava. Quella mattina quindi andammo al parco con Niall e lui ed Harry parlarono molto, anche se Harry non perdeva occasione per prendermi per mano o mettermi un braccio attorno alle spalle, come se volesse far vedere a tutti i costi che io ero solo sua. Solo che niall continuava a sorridermi e io non capivo quale fosse il motivo. E ogni volta che Harry mi abbracciava, lui abbassava la testa, con un sorriso timido. Comunque quando lui sorrideva lo facevo anch'io perchè era talmente dolce che era impossibile non farlo. Non la pensava come me Harry, però. Quando tornammo a casa vidi che era un po' strano. Ma quel pomeriggio fortunatamente Niall dovette andare con sua mamma e mia zia a fare un giro, quindi io e Harry fummo liberi di andare da soli in spiaggia. Lui era strano. 'Harry che hai?' 'Non mi piace come ti guarda Niall', rispose lui. Risi, ma in realtà non faceva ridere. 'Ma lui non mi guarda affatto, Harry e poi stai tranquillo, perchè a me non importerebbe nulla, lo sai?' 'Ne sei sicura?', chiese con gli occhi da cucciolo. 'Sì, ne sono sicura', dissi io con un sorriso. Poi Harry si voltò verso di me. 'Ascoltiamo un po' di musica?'. Io fui entusiasta dell'idea. 'D'accordo. che vuoi ascoltare?' 'La tua canzone preferita', rispose lui e io lo guardai interrogativa. 'Lo sai che dalla canzone preferita di una persona si capisce molto della sua personalità?'. Sorrisi, guardando la sabbia. 'Davvero?' 'Sì' 'E qual è la tua?' 'La mia è Free Falllin' di John Mayer. La conosci?' 'Certo', risposi sorridendo 'è bellissima. E perchè pensi ti rappresenti?' 'Perchè se una ragazza si innamorasse di me io non mi sentirei mai all'altezza del suo amore. Avrei sempre paura di farla soffrire.'. Sorrisi, era una cosa bellissima. 'E la tua, invece?' 'La mia è Wonderwall' 'Degli Oasis?'. Annuii. 'Sì, quella', dissi giocherellando con una biro che avevo nella tasca dei jeans. 'E come mai?' 'Anch'io ho bisogno di trovare qualcuno che mi salvi. Qualcuno che sia la mia ancora di salvezza, qualcuno che non abbia paura di affrontare le difficoltà della vita insieme a me'. Harry mi guardò serio, intanto io istintivamente gli presi il braccio e lo appoggiai sulle mie gambe. cominciai a scrivere qualcosa con la penna sulla sua pelle. Harry non disse nulla, pensava. 'E lo hai mai trovato?', mi chiese lui. Io lo guardai con un sorriso, mentre scrivevo qualcosa sulla parte interna del suo avambraccio. WONDERWALL, scrissi. 'Sì'. Guardai Harry in quegli occhi in cui mi perdevo e in cui puntualmente mi ritrovavo, ogni volta che avevo paura. 'L'ho trovato, Harry'.

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Capitolo 7
*** Tu sei la mia ancora di salvezza ***


Quella sera non vidi Harry e cenai a casa. Più tardi provai a chiamarlo, ma tutte le chiamate andarono perse. Intanto parlai un po' con Niall e scoprii che avevamo un sacco di cose in comune. Ad un certo punto però il discorso volse su Harry. 'E' da molto che state insieme?' 'Da molto?', ripetei cercando di non ridere. 'In realtà da più o meno un giorno', risposi e anche lui sorrise. 'Oh da tanto allora!', rise, era dolcissimo quando rideva. Gli parlai un po' di come l'avevo conosciuto e poi parlammo di casa sua, dove viveva prima. Niente di che. Dopo un'oretta salutai Niall e andai in camera. Trovai un messaggio di Harry sul cellulare: 'Ciao amore, scusami ma ho dovuto accompagnare mia madre a fare delle commissioni. Scusa ancora. Ti amo. Harold x'. Sorrisi leggendo il messaggio, e nel frattempo me ne era già arrivato uno nuovo. 'Ti va domani di fare shopping con me? Ti accompagno volentieri amore' 'No scusa, è che la zia mia ha chiesto di accompagnare Niall a fare un giro. Dice che non vuole che si annoi e che non torni più a L.A.'. Inviai il messaggio. 'Oh d'accordo. Come vuoi amore' 'Sei arrabbiato?' 'no, tranquilla' 'sei triste?' 'no, è solo che vorrei stare con te'. Mi sentii male, leggendo quel messaggio. 'Anche io vorrei ma devo un favore alla zia, Harry' 'Giusto. Magari dopodomani' 'mhh. altro favore, scusami amore', mi sentii terribilmente in colpa. 'Va bene' 'Ma ci sentiremo' 'Non disturbarti tranquilla' 'Che vuol dire, Harry?' 'Se non ti va di vedermi, ci vedremo più avanti e mi racconterai di quanto è dolce quel Niall..' 'Harry smettila' 'No, va bene così. A prima o poi'. Non rispose più ai messaggi. E seriamente per due giorni non lo vidi. Non rispose nè ai messaggi nè alle chiamate. Mi sentivo malissimo, ma io non capivo che stesse succedendo. Quella sera Niall entrò nella mia stanza. 'Stai male?' 'Credo di no' 'Non è vero. Hai una faccia strana' 'Già...' 'Ma Harry?' 'Non lo so...' 'Capisco. Davvero scusami se ti do fastidio' 'No, Niall. Non mi dai fastidio. Sono solo nervosa, capisci?' 'Scommetto che tu non ne voglia parlare' 'Hai vinto la scommessa allora', risposi io. Niall sorrise tristemente. 'D'accordo. Volevo solo salutarti comunque. Domani parto.'. Mi alzai. 'D'accordo, a che ora?' 'Alle 3 di domani' 'Così presto?' 'Sì' annuii. Mi abbracciò e non mi aspettavo che lo facesse. 'E' stato un piacere conoscerti, Mary', mi disse con un sorriso. 'Anche per me, Niall' 'Ci vediamo, eh?' 'Ma certo', sorrisi anche io. Anche se con lui se ne stava andando la causa dei miei problemi con Harry, ero triste che se ne andasse, era un ragazzo fantastico. Lo guardai uscire dalla stanza con un sorriso e quando per l'ultima volta si voltò verso di me sorrideva anche lui, ma in un modo più malinconico e ancora non capivo che avesse con me quel ragazzo. Dormii poco quella notte, feci un paio di incubi dove Harry mi diceva che non sarebbe più tornato da me e io mi svegliai con il cuscino bagnato di lacrime. Erano le 4, Niall era appena partito, ma non mi importava dell'orario. Presi il telefono e chiamai Harry. Segreteria telefonica. 'Harry? Non importa cosa stai pensando di noi e di me in questo momento, ma mi manchi terribilmente. Solo questo'. Nel momento stesso in cui chiusi la chiamata, mi resi conto di tutto quello che realmente avevo da dirgli. Altro che ancora di salvezza. Si era arreso quando io avevo bisogno di sentirlo al mio fianco, mi aveva lasciata ancora più confusa. Ancora sentii sbattere qualcosa sulla finestra, mi alzai, sperando che fosse Harry. Infatti guardai giù ed era lui. Teneva in mano un cartellone con scritto 'Ti amo. Ma sono un idiota.'. Chiusi la finestra. Scesi di corsa le scale e aprii la porta, non mi importava nulla che fossero le 4 del mattino. Corsi verso di lui e gli gettai le braccia al collo. Lui mi strinse forte e sentii che singhiozzava. 'Ti amo, perdonami' , disse tra le lacrime 'Sono il ragazzo più idiota che abbia mai conosciuto sai'. A quelle parole scoppiai anch'io a piangere. Avevo avuto paura di perderlo, ma lui era tornato. Ed ora che stavo piangendo era lui a salvarmi, a stringermi, al trattenermi dall'annegare nelle mie paure e nelle mie lacrime. Quando mi staccai dall'abbraccio, lui mi accarezzò il viso, togliendomi i capelli che mi coprivano in parte la faccia. in quel momento mi accorsi che aveva qualcosa sul braccio. Gli presi la mano, fecendogli diste ndere il braccio. Quella parola era ancora lì. WONDERWALL. Sfiorai la scritta con una mano. Non si scioglieva. Era inchiostro, l'aveva tatuata. Harry non aveva cancellato quella scritta, e non avrebbe più potuto. Era esattamente come l'avevo scritta io. Solo che ora era indelebile. Come sfiorai di nuovo la scritta, lui rabbrividì. 'Perchè?', gli chiesi ancora tra le lacrime. 'Perchè tu volevi che fossi colui che ti avrebbe salvata. Ma io voglio esserlo per sempre. Ti amo'.

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Capitolo 8
*** Chiarimenti, sogni...e solo noi due:nessun altro ***


Io e Harry eravamo lì, immobili...era tornato...non potevo essere più felice. Harry però cominciò a parlarmi...era pentito e si vedeva, così lo ascoltai: 'Scusa Mary per tutto quello che ho fatto. Non volevo essere così geloso, solo che quando hai incominciato a rifiutare tutti i miei inviti mi sono sentito abbandonato, poi il modo in cui ti guardava Niall.. devi ammetterlo, era sospetto, sono sicuro che gli piacevi un sacco e quindi mi sono fatto prendere dalla rabbia e ho reagito male e per la gelosia stavo perdendo la persona a cui tengo di più in questo mondo e in tutta la mia vita' si fermò di colpo 'tu. Mary, Stavo per perderti solo perché sono stato un idiota, sono un idiota'. Io lo bloccai: 'Non sai come sono stata male in questi giorni, non capivo perché tu eri geloso, io non mi sarei potuta innamorare di Niall perché per me è un amico, invece la persona di cui sono innamorata alla follia sei tu, Harry. Perché io TI AMO e non potrei amare nessuno quanto amo te, perché tu sei dentro di me, fai parte di me...', poi mi bloccai anch'io. 'Mary, sei meravigliosa e anch'io voglio dirti una cosa, in realtà è una proposta, sta tranquilla non ti voglio chiedere di sposarmi...quello più in là disse sorridendo ma con fare sospetto:non è che aveva un idea e non mi diceva niente???pensai, con gli occhi ancora lucidi mi disse'volevo chiederti se vuoi essere più che la mia ragazza, voglio che tu sia la mia fidanzata, Mary'. Io rimasi paralizzata e subito dissi: 'Oh Harry, certo che voglio, era la cosa che desideravo di più'. Lui mi abbracciò e mi baciò dolcemente.Alla fine decidemmo di andare a parlare al parco, arrivati ci sedemmo e lui mi disse una cosa che aveva sognato. 'L'altra notte ho sognato qualcosa che non sapevo se raccontarti ma poi ho avuto il bisogno di dirti, perché spero che accada un giorno. Ho sognato che noi due ci sposavamo, tu che vieni verso di me , bellissima, con il tuo abito da sposa e il mazzo di fiori, tutta la cerimonia e poi la fatidica frase "VI DICHIARO MARITO E MOGLIE" , lì mi sono sentito benissimo come se finalmente avessi ritrovato una parte di me e avessi ricominciato un'altra vita, poi ho visto noi due che ballavano e io che ti cantavo una canzone romantica e tu che ti commuovevi e alla fine il taglio della torta, insomma un matrimonio splendido. Poi ho incominciato a vedere la nostra vera vita, bollette, pulizie di casa, lavoro e alla fine una notizia che tu mi hai dato: "CARO; ASPETTO UN BAMBINO". Io a quella frase rimasi immobile ma poi ti abbracciai e ti diedi un braccio, alla fine nacque il neonato, una femminuccia, il suo nome.. Darcy. Poi le infermiere diedero la bambina a te e tu, Mary, la guardavi, era riccia, gli occhi azzurri ed assomigliava proprio a te anche se alcuni tratti miei ce li aveva comunque, il momento più bello del sogno è stato quando ho preso in braccio la bambina e ho sentito che era mia figlia e lì mi sono sentito benissimo, vedevo due donne meravigliose nella mia vita: Mary e Darcy. E tutte due erano bellissime e dolci, poi alla fine ti diedi un bacio e ti dissi 'Mary sei la cosa più importante della mia vita, insieme a Darcy e io vi amerò per tutta la vita, siete i miei tesori più preziosi, sono contento che tu sia mia moglie, non potevo trovare di meglio perché oltre a essere bellissima sei dolce, buona e sicuramente sei una mamma speciale e tu nel sogno alla fine dicesti 'Grazie amore mio, tu invece sei un papà super bello, dolce, premuroso e divertente e meraviglioso, Ti AMO...' E' finito così il sogno cosa ne pensi?', concluse Harry. Io rimasi lì a pensare e mi venne fuori una frase che non centrava niente:E la luna di miele non l'abbiamo fatta?' 'Tu pensi alla luna di miele dopo un sogno così bello che ti ho raccontato?' 'Scusa solo che stavo pensando, sul serio vorresti che succedesse tutto questo?' 'Sì lo desidero tanto e tu cosa ne pensi?' 'Anche io lo desidero tanto, vorrei formare una famiglia con te e sposarmi...certo che lo voglio, però aspetta una cosa perché hai scelto il nome Darcy?' 'Perché era il nome di una mia ex fidanzata di cui mi sono innamorato all a follia e...' 'Non proseguire neanche', lo bloccai io 'quindi tu vorresti chiamare nostra figlia con il nome della tua ex ragazza? Non ci provare nemmeno' 'Dai Mary, stavo scherzando. Non c'è nessuna altra ragazza che ho amato come te, non c'è nessuna Darcy.. Era per vedere come reagivi' 'Come vuoi che reagisca? Sono gelosa e ne ho motivo' 'Sei gelosa, la mia Mary è gelosa. Non devi esserlo perché IO AMO SOLO TE e comunque stavo scherzando', rise lui. 'Lo spero', dissi io. 'Ma come, ci hai creduto veramente? Non dirmi che ti sei arrabbiata sul serio...' 'Sì certo che mi sono arrabbiata' 'Vieni qui te', Harry mi prese tra le braccia. 'Sei proprio fenomenale ed è per questo che ti amo tanto!', urlò. 'Harry non c'è bisogno di urlare', gli dissi io. Lo so ma ne avevo bisogno, perché questo sentimento che ho è troppo grande per il mio cuore'. Allora mi avvicinai con l'aria seducente: 'Puoi dividerlo con me questo sentimento, bel giovanotto. Sono disponibile'. Poi scoppiai a ridere. Lui stette al gioco e mi disse: 'Mica mi faccio sfuggire una pupa così sexy, vieni qui piccola, spartiamoci il mio amore...'. Mi prese e mi baciò e ogni bacio che ricevevo da Harry era indimenticabile. 'Quanto lo amo', pensai fra me e me. Intanto ritornammo a casa perché si erano fatte le 6 e prima di rientrare diedi un bacio a Harry e lo salutai promettendoli che alle due saremmo usciti insieme, incontro sempre al parco. Rientrai senza far rumore e ripensai al sogno fatto da Harry e che non vedevo l'ora che si realizzasse, mi infilai di nuovo sotto le coperte e al calduccio mi addormentai sognando me ed Harry con la nostra piccola Darcy.

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Capitolo 9
*** Questo era veramente l'inizio di tutto... ***


'Non penso di poter essere meglio di così. Però vorrei.. per Harry', dissi guardandomi allo specchio, mentre la luce del mattino entrava nella stanza, filtrata dalle tende azzurro chiaro. 'Stai scherzando?', mi chiese la zia, spuntando da dietro di me e appoggiando a terra una sedia che aveva portato dal salotto. 'Sei bellissima. Oserei dire perfetta'. Risi scuotendo la testa. 'Zia, smettila' 'E' verissimo. e questo lo sa bene anche Harold.' Sorrisi, era vero. Lui me lo diceva sempre. Mi guardai intorno. Guardai ancora un po' la mia stanza. Quella stanza che sarebbe rimasta sempre lì, ma non ci sarei più stata io. Non avrebbe più accolto i miei sorrisi, le mie lacrime, le litigate, le telefonate alle due di notte, la zia che mi abbracciava, la speranza che non sarebbe mai finita, la consapevolezza che io il mio paradiso lo avevo già trovato. Sorrisi a quel pensiero, ma mi accorsi che mi tremavano le mani. Mi sedetti. La zia arrivò con la sua trousse 'magica'. Scoppiai a ridere dell'espressione buffa che le si era dipinta in faccia, come un artista a cui è appena venuta l'ispirazione per il suo quadro. Mi sorrise guardandomi attraverso lo specchio. 'Ciò che è perfetto non può che sembrare ancora più bello'. Abbassai la testa sorridendo. Mi lasciai acconciare e truccare dalla zia. Intanto il cellulare squillò. 'Mamma?' 'Tesoro, vuoi che veniamo?' 'No, ti prego. Voglio che sia una sorpresa' 'Ne sei sicura?' 'Si, mamma', risposi sorridendo e lei lo intuì, ne sono sicura. 'Ok, amore. Non vedo l'ora di vederti' 'Anch'io' 'Ti voglio bene' 'Anche io, mamma'. Ad un tratto la zia interruppe la conversazione. 'Passami quella rompiscatole di mia sorella', disse, così le passai il telefono ridendo. 'Ascoltami, vedrai la principessa più tardi, stai tranquilla.'. Sentii chiaramente la risposta di mamma perchè aveva il vizio di urlare mentre parlava al telefono. 'D'accordo. A dopo, sorellina'. La conversazione finì così e la zia chiuse subito la telefonata, mentre io stavo morendo dalle risate. Poi il mio sguardo tornò sullo specchio, sul mio riflesso. E partirono i ricordi. Quella sera sulla spiaggia, quella sera Harry sembrava più strano del solito, continuava a sorridere, ma non parlava. Notai che gli tremavano le mani. Ad un certo punto di era fermato davanti a me. 'Posso chiederti una cosa?' 'Certo' 'E' che non sono bravo in queste cose' 'Dimmi' 'Baciami se è ti va, non fare nulla se non ti va'. Sorrisi, ma non capivo. 'C'è un favore che vorrei chiederti, ma solo se sei d'accordo' la conversazione era sempre più confusa'ti va di...' alzai le sopracciglia, come a invitarlo a finire la frase. '...essere la mia principessa..'. Piegai la testa da un lato con un sorriso. '...per sempre?' 'Che intendi?' 'Voglio dire, ho sempre pensato che Mary Styles fosse un nome stupendo, non pensi anche tu?', disse sorridendo, mentre il sole gli illuminava gli occhi come non mai. Senza aspettare gli gettai le braccia al collo, lo strinsi forte e quando mi allontanai un po' lo guardai negli occhi, sempre circondandogli il collo con le braccia. Lui mi circondò i fianchi con le braccia. Ci guardammo un po'. Gli tremavano le labbra, e il cuore gli batteva all'impazzata, e lo potevo sentire persino io. Mi avvicinai al suo viso fino a che le nostre labbra non si sfiorarono. 'Vuoi sposarmi?', quasi soffiò sulle mie labbra. I miei occhi si riempirono di lacrime di gioia. 'Sì', dissi finalmente premendo le mie labbra sulle sue. 'Ti amo', disse prima di baciarmi ancora.Ma ce l’avevi già in mente questo???Cosa? mi chiese.Di chiedermi di sposarti dissi...in realtà sì, quella volta che ti ho detto di essere la mia fidanzata io volevo dirti in realtà di sposarmi ma non ne ho avuto il coraggio disse. Capisco..., ma non dovevi aver paura io ti avrei detto di sì, ovviamente risposi, sì ma sai non ci conosciamo da tanto e quindi ho pensato tu non volessi disse; hai pensato male risposi baciandolo...perchè io ti amo e mai smetterò li dissi una volta staccati, anch’io ti amo Mary disse Harry unendo di nuovo le nostre labbra. Ricordarmi tutto questo mi fece di nuovo venire voglia di piangere. Ma di gioia, perchè in quel giorno speciale non c'era spazio per altro, a parte che gioia. Bussarono alla porta. sbucò niall, con un sorriso e tutto vestito elegante. Mi vergognai un po' perchè io ero ancora in pigiama. Lui rise, io mi alzai e lo abbracciai. 'Sono contenta che tu sia quì' 'Grazie, ma come potevo mancare?'. Risi. Effettivamente era il mio testimone di nozze. Niall salutò poi la zia e uscì. 'Io ho finito! Ora l'abito', esclamò la zia facendomi alzare di nuovo. Andai a mettere il vestito e quando tornai davanti allo specchio, la zia dietro di me non faceva che sorridere, aveva gli occhi lucidi. 'Zia, che c'è?' 'Sei stupenda, amore', disse venendomi ad abbracciare. 'Harold è il ragazzo più fortunato della Terra' 'Sei sempre esagerata' 'No, non lo sono' 'Si, zia' 'No, e io lo sapevo già che eravate perfetti l'uno per l'altra. Lo sapevo', disse cominciando a piangere. 'No, zia, che ora mi metto a piangere anche io, lo sai...' 'Ok, no, questo mai. Non ti devi rovinare il trucco'. Ridemmo entrambe. Ancora non ci credevo. Poche ore e sarei diventata la signora Styles. Ero davvero cresciuta così tanto? L'unica cosa di cui ero sicura era che avrei avuto con me la mia forza, sempre. Quella forza era Harry. La mia ancora di salvezza. Sorrisi ancora, pensando a tutto quello che avevamo passato e che dovevamo affrontare ancora insieme. Solo in quel momento sentii di percepire quanto davvero lo amassi, quanto davvero fosse importante per me. 'Mi dispiace zia, non riesco a non piangere', dissi io e mi gettai tra le sue braccia con le lacrime agli occhi, piena di gioia. La zia all'improvviso disse: 'No cara mia il trucco si scioglie tutto' 'Oh zia quanto sono emozionata, sento le farfalle allo stomaco..' 'Lo so ti capisco è normale stai compiendo il passo più importante della tua vita..è ovvio che si è tesi...'. All'improvviso sbucò Niall. 'Forza! Capisco che la sposa è sempre in ritardo ma non vi sembra troppa mezzora?', disse ridendo. 'Oh caspita, mezzora. Dobbiamo andare.', risposi io, tutta agitata. 'Vi avviso che Harry è nervoso e che gli sudano le mani, pensa che continua a passeggiare avanti e indietro, come un pazzo', disse Niall. La zia però mi bloccò e disse a Niall di avvertire del nostro arrivo e di chiamare mio padre, poi mi disse con gli occhi lucidi: 'Mary, voglio augurarti il meglio e voglio dirti che quando avrai bisogno di me io ci sarò sempre. Mamma mia, la mia Mary si sposa. Non ci posso credere', disse lei e si mise a piangere. 'No zia, basta per favore'. In quel momento arrivò mio padre. 'Wow la sposa più bella che io abbia mai visto', disse vedendomi. 'Grazie papà', risposi arrossendo. 'Ce l'hai la promessa che hai scritto per Harry?' 'Sì babbo tutto a posto' 'Allora sei pronta?' Sì, pronta'. La zia intanto era già uscita. Arrivammo al luogo della cerimonia, entrammo. Partì la musica e in quel momento mi ritrovai tutti i miei parenti in piedi che mi guardavano e che commentavano la mia entrata, alcuni addirittura mi fecero un cenno con la mano e io ricambiai. Però presi coraggio e guardai avanti dove vidi Harry, lì, immobile con gli occhi lucidi. Mio padre mi lasciò a Harry e in quel momento lui si girò verso di me e mi disse: 'Sei la donna più bella che abbia mai visto'. Io sorrisi e lui fece lo stesso. Incominciò la cerimonia e poi venne il momento delle promesse, incominciò Harry. Non l'avevo mai visto così, era emozionatissimo, ma quando cominciò a leggere la promessa tirò fuori un grande coraggio e cominciò a guardarmi negli occhi: 'Mary dal primo istante che ti ho vista ho sentito un forte sentimento per te, quando mi sono dichiarato e ho sentito che anche tu eri innamorata di me sono stato il ragazzo più felice di tutta la Terra.. ti giuro che mai ho provato un sentimento così forte per una donna, sei tu l'unica a cui penso e che penserò sempre, sei tu, l'unica che amo e che amerò fino al giorno in cui morirò, tu sei la mia vita e la mia luce, Mary...'. Mi prese la mano e mi guardò dritta negli occhi. 'IO TI AMO'. Quella promessa fu meravigliosa e io piansi tanto, però toccava a me e cercai di farmi coraggio. 'Harold, dal primo momento che ti ho visto sentivo dentro di me delle sensazioni che non avevo mai provato , pensavo che non fosse amore, ma poi capii che mi ero sbagliata e quando tu mi hai rivelato che eri innamorato di me, non ho potuto fare altro che esternare i miei sentimenti. E ti amo perché sei un uomo infinitamente dolce, non ho mai conosciuto nella mia vita uno come te e non pensavo neanche di trovarlo. Però, oggi, qui io mi sto unendo a te e sono sicura che durerà tutta la vita perché quello che provo per te non smetterà mai. TI AMO e ti AMO perché tu mi fai sentire speciale anche quando non mi sento così e hai risvegliato in me sentimenti che non pensavo di avere, e quindi io in questo giorno ti prometto di starti sempre accanto e di non lasciarti mai, come la pietra che mi hai regalato o il tatuaggio che hai il nostro amore non potrà essere nè distrutto, nè cancellato. Ti amerò, Harry, per il resto della mia vita'. Finita la promessa guardai Harry un'altra volta e vidi che stava piangendo e mi fece tanta tenerezza. Arrivò poi il rito tradizionale. 'Vuoi tu Harold prendere Maria Costa come tua sposa?' 'Sì, lo voglio', rispose lui con gli occhi lucidi. 'E tu Maria, vuoi prendere Harold Edward Styles come tuo sposo?' 'Sì, lo voglio'. Non capii più niente. Sapevo solo che ora eravamo ufficialmente marito e moglie. Harry si avvicinò e mi diede un bacio stupendo e quel bacio segnò l'inizio di una nuova vita insieme.

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Capitolo 10
*** Per tutta l'eternità...ecco la nostra promessa ***


Passammo una splendida giornata, avevamo mangiato, scattato foto, ballato, ma qualcosa mancava. All'improvviso Harry mi circondò con le braccia da dietro e mi disse: 'Vieni con me, ho una sorpresa', poi mi prese in braccio e mi portò in un padiglione, circondato da fiori e colori spettacolari. Io esclamai: 'E' meraviglioso' 'Sì ma non più meraviglioso di te, Mary Styles', rispose lui. Gli piaceva pronunciare quel nome lentamente, per godersene il suono. 'Grazie maritino, qual è la sorpresa allora?' 'Chiudi gli occhi e non sbirciare', mi disse. Sentii qualcuno trafficare e poi della musica e la riconobbi. Era Free Fallin'. E quella voce, era la voce di Harry. Harry la stava cantando per me. Non riuscii a trattenere le lacrime e alla fine della canzone lo abbracciai forte e lui ancora una volta mi baciò come solo lui sapeva fare. Poi mi fece sedere in braccio a lui e cominciò a parlare: 'Sono felice con te, lo sai? Tu mi rendi l'uomo più contento di tutto l'universo e io TI AMO, mia principessa'. Sorrisi. 'Anch'io ti amo tanto e non ti lascerò più andare. Sai perché?' 'No perché?' 'Perché oltre ad amarti, tu ormai sei parte di me ed io non riuscirei a far uscire te dal mio cuore, Harry, tu e solo tu, te lo prometto, sarai uomo della mia vita perché solo tu mi puoi rendere felice e amarmi come voglio essere amata', dissi con le lacrime che cominciavano a spuntare. 'E solo te Mary sarai la mia unica donna, perché io morirei senza di te, tu sei la mia dea , la mia ragione di vita, la mia luce e se ti perdessi non riuscirei a trovare la via giusta in cui andare, come farei senza i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi occhi? Non potrei esserci perché sono tutte queste cose che ti rendono speciale e mi danno energia per affrontare le difficoltà. Tu sei parte di me ormai e IO ti amerò PER SEMPRE. Punto'. Dopo queste parole io e Harry ci guardammo negli occhi, poi mi baciò ancora e mi disse queste parole che non dimenticherò mai: 'L'amore può farci soffrire alcune volte, ma quando troviamo quello vero possiamo star certi che lo riconosceremo e che non ci farà del male perché quando qualcosa è vero, allora è degno di fiducia. Io, Mary, ho trovato te il mio vero amore'. Io risposi tra le lacrime. 'E io, Harry, io ho trovato te. Tu sei la mia forza e sono sicura che noi..' esitai 'noi saremo uniti PER TUTTA L'ETERNITA'.

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Capitolo 11
*** Epilogo:Ancora uniti...insieme ***


Epilogo: 3 anni dopo... Ero in quella sala d'aspetto da tanto tempo...stavo aspettando i risultati che avrebbero cambiato la vita mia e di Harry Signorina si accomodi mi disse il ginecologo chiamandomi nel suo ufficio Grazie li dissi accomodandomi Bene i risultati fatti sono positivi...lei aspetta un bambino, congratulazioni mi disse Non ci posso credere...sono felicissima!!! Che bello aspettavo questa risposta e finalmente la sento con le mie orecchie dissi Bene il prossimo appuntamento è per il prossimo mese, così faremo dei controlli, quindi le andrebbe bene per il 26 marzo???mi chiese Certo che si perfetto dissi segnandomelo nell'agenda Poi se avrà bisogno di me, questo è il mio numero, mi chiami quando vuole , sia per consigli che per bisogni mi disse porgendomi un bigliettino che io presi infilandolo in borsa. La ringrazio Di niente signorina, buona giornata mi disse Grazie anche a lei. Presi un taxi e in 20 minuti arrivai a casa Aprì la porta e trovai Harry indaffarato ai fornelli Ciao amore dove sei andata???mi chiese A fare una visita dissi Di che tipo, non ne sapevo niente Visita ginecologica dissi aspettando la sua reazione. Si voltò verso di me e si avvicinò Allora che ti hanno detto???mi chiese Harry...sono incinta dissi Rimase lì, fermo...ma inaspettatamente un sorriso si formò sul suo volto Amore sono l'uomo più felice del mondo disse prendendomi in braccio Mi sentivo felice, rinfrancata... Tra poco sarebbe arrivata una piccolina o un piccolino, e non vedevo l'ora... Terzo mese: La pancia si vede e anche tanto...mi hanno prescritto una dieta e cerco di rispettarla, dico cerco perchè comunque ho una fame e mangio tutto quello che mi si può presentare Oggi però è un giorno diverso dagli altri:oggi è il giorno dell'ecografia, cioè scopriremo di che sesso è il bambino. Amore stai arrivando mi urla Harry dal piano giù Sì ci sono dissi scendendo Fai piano mi disse mio marito aiutandomi Uscimmo da casa e andammo all'ospedale Arrivati mi fecero accomodare subito Bene signorina è pronta Sì dissi Bene, prima li spalmo questa gelatina, è un po' fredda ma serve per forza disse appoggiandomi quella strana roba sulla pancia Adagiò un aggeggio alla mia pancia e sullo schermo si proiettò un immagine confusa...ma poi tutto fu più chiaro. Bene signori,è una bambina, ed è perfettamente sana disse il medico sorridendo Stupenda dissi guardandola Quella è mia figlia, quella sullo schermo è mia figlia non ci posso credere. Harry mi strinse la mano e io alzai lo sguardo verso di lui...stava piangendo... Amore tutto bene???chiesi Com'è bella, non ho mai provato una sensazione del genere, vi amo siete tutto per me disse Harry Grazie amore anche voi siete tutto per me dissi baciandolo. Bene se volete qui ci sono alcune foto della vostra bambina disse il ginecologo. La ringrazio dissi dopo che lui mi ripulì dalla gelatina e io mi sistemai i vestiti. Uscimmo dall'ospedale e salimmo in macchina. Arrivati in casa , Harry si mise sul divano e io con lui Non vedo l'ora che nasca disse Anch'io, voglio provare cosa significa essere genitori...dissi Sì secondo te sarò bravo???chiese Harry alzandomi la maglietta facendo comparire la mia pancia e baciandola teneramente. Che fai???dissi Parlo con Darcy disse Quindi Darcy la chiamiamo???chiesi Sì perchè non ti piace? Certo che mi piace lo adoro dissi abbracciandolo Quanto ti amo amore mio li dissi Io non so dirti quanto perchè è troppo e non so esprimerlo, infinito è addirittura poco disse lui E la serata finì così...io e lui abbracciati, scaldati dal nostro amore intenso e indescrivibile. 9 mese: Harry mi si sono rotte le acque dissi urlando Cosa???chiese lui Harry sta per nascere, ti prego muoviti, mi fa malissimo dissi Sì amore vengo subito, scusa. Mi aiutò a uscire e a entrare in auto e poco dopo arrivai all'ospedale dove fui subito portata in sala parto. Harry arrivò con indosso il camice accompagnato dall'ostetrica e si posizionò di fianco a me stringendomi la mano. Bene signorina adesso spinga con tutta la forza che ha e respiri profondamente al mio via. Ok dissi Via Cominciai a spingere con tutta la forza che avevo in corpo...stringei la mano di Harry così forte che avevo paura di averli frantumato le ossa. Ci siamo un ultimo sforzo...spinga E così feci Eccola qui disse l'ostetrica dandoli un colpetto dietro la schiena e dandola a un infermiera pronta a lavarla. Amore sei stata bravissima disse Harry Concordo... ora sistemo un po' lei e poi vado disse iniziandomi a cucire alcune parti e ad disinfettarmi. Finito!disse lavandosi le mani.Va bè ora vi lasciò soli disse l'ostetrica sparendo dalla nostra vista. Apparì poco dopo l'infermiera con la nostra bambina. Eccola a lei, è stupenda, come i genitori del resto disse l'infermiera Le sorrisi e la ringraziai e lei si congedò andando in un altra stanza. Non ci potevo credere avevo tra le braccia mia figlia, è così piccola indifesa Sei bellissima lo sai???le dissi Lei aprì i suoi occhioni prima chiusi e potei notare che erano verdi come quelli del padre. Posso ???chiese Harry Certo che domande è anche tua figlia dissi dandogliela in braccio Ciao amore di papà, sei meravigliosa proprio come la mamma sai???disse E il papà aggiunsi Grazie per tutto disse lui Per cosa???chiesi Per esistere, grazie per il tuo amore, per i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi ti amo così sinceri e anche per lei, questo dono così speciale, grazie, ti amo più della mia stessa vita disse Oh Harry anch'io ti amo così tanto e ti ringrazio per esserci sempre stato, per avermi sopportata, confortata, resa così felice, ti amo, ti amo , ti amo e te lo ripeterò all'infinito. Ci baciammo finchè qualcuno non entrò in stanza. Quando pensavate di chiamarci per dirci che era nata???chiese una voce. Mamma dissi stupita Amore mio disse Fecero ingresso un sacco di persone: la mia famiglia, i miei nonni la famiglia di Harry e alcuni dei suoi parenti. Tutti rimasero incantati dalla bambina;hanno detto che è bellissima, ed hanno proprio ragione, è stupenda!!!Lasciai Harry con gli altri mentre io mi cambiai e appena finito andai nella sala d'attesa dove arrivò una signora. Quanta gente disse, scusate io mi presento, sono Caroline Monte e mi occupo dell'anagrafe cioè della registrazione dei bambini appena nati Ok capito dissi io Bene come la volete chiamare???chiese Io e Harry ci guardammo e fu lui a parlare:Darcy Styles. Disse convinto Ok quindi Darcy Styles nata il 30 novembre alle ore 1:30 pm, a Londra, va bene Adesso mi servono i dati dei genitori Ci chiese diverse cose e poi se ne andò Noi andammo a casa, diversamente dai nostri parenti che andarono a una cena già organizzata da un po' con vecchi amici. Io , Harry e Darcy invece andammo a casa, ci cambiammo e finimmo sotto le coperte. Harry incominciò a cantare una canzone per cullare Darcy e farla addormentare: Your Hand fits in mine like it’s made just for me but bear this in mind it was meant to be and i’m joining up the dots with the freckles on your cheeks and it all makes sense to me I know you’ve never loved the crinkles by your eyes when you smile you’ve never loved your stomach or your thighs the dimples in your back at the bottom of your spine but I’ll love them endless I won’t let these little things slip out of my mouth but if I do it’s you (oh, it’s you) they add up to i’m in love with you and all these little things You can’t go to bed without a cup of tea and maybe that’s the reason that you talk in your sleep and all those conversations are the secrets that i keep though it makes no sense to me I know you’ve never loved the sound of your voice on tape you never want to know how much you weight you still have to squeeze into your jeans but you’re perfect to me I won’t let these little things slip out of my mouth but if it’s true it’s you it’s you they add up to i’m in love with you and all these little things You’ve never loved yourself half as much as I love you you’ll never treat yourself right darlin’ but I want you to if I let you know I’m here for you maybe you’ll love yourself like I love you I’ve just left these little things slip out of my mouth because it’s you oh it’s you it’s you they add up to and i’m in love with you and all these little things I won’t let these little things slip out of my mouth but if it’s true it’s you it’s you it’s you they add up to I’m in love with you and all your little things Si è addormentata disse Harry La tua canzone è bellissima è molto dolce.dissi lo scritta pensando a te... disse semplicemente Grazie Harry per esserci ti amo. grazie anche a te, ti amo da impazzire!!! disse Ci addormentammo così,abbracciati l'uno con l'altro, consapevoli che un nuovo capitolo della nostra vita, stava incominciando. Vorrei ringraziare la mia migliore amica Marta, per la sua collaborazione alla stesura e alla scrittura di questa fan fiction, senza di lei non ce l'avrei fatta. Spero che i lettori possano continuare a seguire la mia storia ancora incompleta:Your voice is my path:the only path to find you, ci saranno nuove sorprese in arrivo. Baci a tutti!!!

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