angel or demon

di japanika
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP. 1 ***
Capitolo 2: *** CAP. 2 ***
Capitolo 3: *** CAP. 3 ***
Capitolo 4: *** CAP. 4 ***
Capitolo 5: *** CAP. 5 ***
Capitolo 6: *** CAP. 6 ***
Capitolo 7: *** CAP. 7 ***
Capitolo 8: *** CAP. 8 ***
Capitolo 9: *** CAP. 9 ***
Capitolo 10: *** CAP. 10 EPILOGO ***



Capitolo 1
*** CAP. 1 ***


ANGEL  or  DEMON ?
CAP.1
Ancora non riusciva a credere di essersi lasciato convincere ad andare a vedere quel film per ragazze urlanti. Erano giorni che in giro non si parlava d’altro, in tv, sui giornali e soprattutto a scuola. Aveva avuto un successo incredibile, anche il libro da cui era tratto aveva venduto molto, ma niente se paragonato al film.
Molto del suo successo era merito del cast, tutti giovani attori molto promettenti e avvenenti, soprattutto il protagonista di una bellezza veramente incredibile, quasi irreale tanto che qualcuno dubitava persino della sua esistenza.
Alcuni giornali scandalistici gridavano all’imbroglio portando alcuni fatti come prove:
 1 – nessuno prima dell’uscita del film l’aveva mai visto o sentito nominare e anche dopo nessuna intervista, nessuna foto, niente. Nessuno all’infuori del cast l’aveva mai incontrato in carne ed ossa;
2 – aveva solo uno pseudonimo “Kyuubi” , nessun vero nome e nessun dato anagrafico;
3 – la sua bellezza era chiaramente finta troppo perfetta, era tale da riuscire ad affascinare sia ragazze che ragazzi;
il fatto più importante, era esattamente anche nei piccoli particolari identico al protagonista del libro.
Le discussioni su questo attore riempivano le prime pagine delle riviste e delle trasmissioni televisive correlate da sue immagini e scene del film a supporto di una o dell’altra tesi.
 
La trama del libro, e quindi del film, non era niente di originale: il protagonista era un angelo caduto diviso tra la voglia di chiedere perdono e tornare al paradiso o lasciarsi andare alle tenebre e diventare un demone. La storia si snodava fra varie vicissitudini in cui un angelo e un demone  cercavano di portarlo dalla loro parte. Il tutto incentrato sull’amore vero e puro da una parte e il desiderio e la passione dall’altra.
Il finale sembra volgere a favore del demone ma, inutile dirlo viene lasciata aperta la porta ad un possibile seguito.
 
Sasuke aveva deciso di andare all’appuntamento con gli altri in moto così poteva restare solo perché nessuno si fidava della sua guida e di conseguenza nessuno scocciatore gli chiedeva un passaggio. Mentre sfrecciava verso il centro ripensò a quando lo scorso inverno avevano offerto a lui quel ruolo e di come aveva rifiutato. Il regista gli era sembrato poco affidabile e lo scrittore un pazzo maniaco. Forse aveva sbagliato a rifiutare non aveva dato loro nessuna fiducia. No un Uchiha non sbaglia mai.
Arrivato al luogo dell’appuntamento parcheggiò in un luogo appartato, si sfilò il casco e infilò un cappellino e degli occhiali da sole per non essere riconosciuto dalle fan e dai paparazzi. Sì perché lui non solo era il secondogenito della famiglia più potente del Giappone ma anche un giovane attore, studiava ancora recitazione però ma aveva già fatto qualche film d’azione, rigorosamente senza controfigura. Era incredibilmente bello: 18 anni, fisico alto slanciato, capelli e occhi neri, pelle chiara e un viso perfetto.
Tutte cercavano di portarselo a letto , ogni tanto accettava le avance ma a nessuna era concessa la seconda occasione. Era perfetto, ma un perfetto bastardo.
Arrivato al centro commerciale che ospitava il multisala vide alcuni dei suoi compagni d’accademia, la parola “amici” era troppo intima per lui, nessuno si poteva definire veramente tale.
Il primo che fide fu Shikamaru, riconoscibile da lontano per la sua strana coda alta, come sempre disteso su una panchina che sonnecchiava. Shika era un vero e proprio genio era un musicista eccelso se non fosse per la sua svogliataggine e la sua pigrizia sarebbe senza dubbio il migliore. Vicino a lui c’era Choiji, più largo che alto che come sempre si stava strafogando di patatine fritte, neanche a dirlo voleva diventare un cuoco. Poco distante c’era Sai un pittore sempre pronto a dire qualcosa di inopportuno e sconveniente che parlava con Shino un ragazzo taciturno e sempre imbronciato, un grande amante degli insetti studiava per diventare entomologo.
Vicino al botteghino si trovavano tutti gli altri: Kiba, amava il suo cane come un fratello e sognava di diventare veterinario, ma vista la poca voglia di studiare era più probabile addestratore di cani; Neji capelli lunghi castani e occhi chiarissimi, sbruffone e arrogante, studiava per diventare chirurgo e dirigere in futuro le cliniche di famiglia; Hinata, cugina di Neji molto dolce e sensibile, voleva diventare assistente sociale; E infine le sue tre piaghe Sakura studiava medicina, Ino psicologa e Karin studiava lui … lo seguiva ovunque convinta di essere la sua fidanzata solo perché una volta gli aveva fatto un lavorino. Lei si era appena trasferita a Konoha e durante una festa gli aveva fatto un pompino in bagno, neanche un gran che a dirla tutta le piaceva troppo mordere.
Stavano decidendo la sala, c’era sia la versione 2d che 3d. Neji scocciato al massimo decise di prendere la situazione in mano e si diresse al botteghino. Ritornò dal gruppo con i biglietti per tutti “Visto che devo sorbirmi questo film preferisco optare per la sua versione migliore” Nessuno osò ribattere visto che aveva pagato per tutti. Sasuke sbuffò scocciato pure in 3d…. Aspettò che tutti si fossero seduti e poi entrò anche lui: come prevedibile il suo posto era tra Ino e Sakura, evidentemente avevano vinto la lite con Karin, gli avrebbero dato il tormento per tutta la durata del film.
Mentre attendeva l’inizio l’attenzione di Sasuke fu attirata dai discorsi delle ragazze dietro di lui entrambe sostenevano di aver visto il film almeno 10 volte e discutevano su quale fosse la scena più sexy.  Da quello che dicevano le ragazze forse non era esattamente il film romantico per ragazzine che si era immaginato infatti adesso che ci pensava sul cartellone c’era la scritta “vietato ai minori di 14 anni”. Sempre dai loro discorsi poteva intuire che le scene di sesso erano abbastanza esplicite con ragazze sempre diverse e il rapporto fra i protagonisti abbastanza ambiguo.
Iniziò finalmente il film, Sakura e Ino non parlarono per tutta la durata a parte qualche gridolino nelle scene più hot.  Anche Sasuke non riusciva a togliere gli occhi dallo schermo, doveva ammettere che il biondino era veramente sexy e le scene tra lui e l’angelo e tra lui e il demone erano molto erotiche.
Il film si concludeva con una scena di sesso tra il biondo e il demone, Kyuubi era disteso sul letto e l'inquadratura era stretta  su di lui era visibile solo la parte superiore del busto, si capiva che il demone (non inquadrato) lo stava facendo godere. La scena successiva si apriva con l’immagine del suo viso addormentato ad  tratto Kyuubi riapriva gli occhi non erano più blu ma rossi.
La scena finale lo lasciò scioccato non tanto per il suo contenuto ma per il fatto che vedendo la faccia stravolta dal piacere di Kyuubi si era eccitato e aveva desiderato di essere lui quello che gli faceva provare quelle sensazioni. Impossibile lui non era gay era un etero convinto e questi pensieri non erano da lui.
Usci dal cinema il più velocemente possibile senza salutare nessuno e si diresse direttamente a casa.
Arrivato in camera sua si chiuse in bagno e visto che anche la doccia non lo aiutava a rilassarsi per la prima volta si masturbò pensando ad un ragazzo.
Erano ore che era disteso nel suo letto a rimuginare, non riusciva ancora a credere di essere caduto così in basso, non lo pensava nemmeno possibile eccitarsi per un ragazzo, ma poi venne folgorato da una illuminazione: “ma chi ha detto che Kyuubi è un ragazzo?”  Da quello che dicevano alcuni giornali scandalistici forse nemmeno esisteva era un’immagine costruita ed elaborata al computer appositamente studiata per attrarre sia ragazze che ragazzi. Sì doveva essere così erano riusciti ad ingannare anche lui!!! Con questa nuova speranza nel cuore si sentì più leggero e riuscì finalmente a prendere sonno convinto che la sua eterosessualità fosse salva, un ultimo pensiero gli passo per la mente prima di chiudere gli occhi: “Vaffanculo Neji e il suo 3d”.
 

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Capitolo 2
*** CAP. 2 ***


Capitolo 2
 
Naruto era stanco di stare in casa ormai erano mesi che si era trasferito in Giappone e doveva ancora sottostare a quella stupida clausola del suo contratto ma forse con l'aiuto del suo amico Kankuro poteva aggirarla, a cosa serviva avere come amico un mago degli effetti speciali se non per rendersi irriconoscibile? Bene sarebbe andato un po’ in giro, magari al centro commerciale perché aveva bisogno di fare compere anche per l'imminente inizio delle lezioni, i suoi abiti era tutti inadatti per il suo piano. Era sempre stato uno che non passava inosservato ma in una grande città come New York dove tutti ti passano accanto ma nessuno ti vede veramente gli bastava poco per mimetizzarsi. Invece qui era tutta un'altra cosa soprattutto dopo il grande successo del film c'erano cartelloni pubblicitari con la sua immagine ovunque. Chiamò Kankuro e insieme iniziarono a valutare cosa camuffare, i suoi tratti erano troppo insoliti per un giapponese. Prima di tutto i suoi capelli biondi attiravano troppa attenzione, meglio farli neri, chiaramente in modo non permanente, quindi optarono per qualcosa che si poteva togliere con uno shampoo. I suoi occhi troppo azzurri meglio scoprirli con delle lenti a contatto marroni. Per il suo viso perfetto e delicato Kankuro decise di deturpano con tre cicatrici su ogni guancia. Si guardò allo specchi .. perfetto. Non poteva esagerare, quel travestimento doveva essere facile da fare e da portare visto che sarebbe stato il suo aspetto per un intero anno scolastico. Per nascondere il fisico non c'erano problemi bastava acquistare cose di qualche taglia più grandi. Era pronto per uscire. Uscendo dalla camera di Kankuro incontrò Gaara, appena rientrato a casa, e per poco non lo “attacco al muro” scambiandolo per un ladro, Naruto si scansò fulmineo e scoppiò in una fragorosa risata vedendo lo sguardo omicida dell’altro, a quel suono Gaara spalanco gli occhi "Incredibile Na-chan sei irriconoscibile" . Bene se non lo riconosceva uno dei suoi migliori amici con il quale faceva anche sesso, nessuno l’avrebbe scoperto.
Non erano una coppia sia chiaro si divertivano solo. Si erano conosciuti in occasione delle riprese del film, Gaara aveva la parte del demone nel film, ruolo che gli cantava a pennello aveva dei bellissimi capelli rosso fuoco e occhi acquamarina contornati da una immancabile matita nera, il suo sguardo truce metteva soggezione a tutti. Aveva un Kanji tatuato in fronte, un fisico magro ma muscoloso. In definitiva un bellissimo demone tentatore.
 
Naruto appena arrivato da New York aveva vissuto con Allen Walker anche lui trasferito interpretare la parte dell’angelo nel film. Ragazzo bellissimo aveva capelli chiarissimi quasi bianchi e una vera faccia da angelo, anche se quando si arrabbiava era tutt’altro che angelico. Erano stati insieme per diverso tempo finché Allen non era dovuto tornare in America per girare un nuovo film, Naruto aveva preferito rimanere per stare vicino al suo tutore trasferito in Giappone per lavoro, secondo quanto affermava, qui c’era più materiale per le sue storia, la verità era che aveva iniziato una relazione con Tsunade una sua vecchia amica, preside dell’Accademia Konoha, scuola in cui aveva studiato anche suo padre. D’altronde quel vecchiaccio maniaco era l’unico legame che poteva chiamare famiglia. Così avevano deciso di troncare la loro relazione d’altronde nessuno dei due era fatto per un rapporto a distanza. Così Naruto dopo aver convinto Jiraiya a non restare perennemente in albergo e che un appartamento sarebbe stata meglio per loro iniziò a cercare casa.
 
Gaara gli offrì di andare ad abitare nel loro condominio, un lussuoso palazzo in centro dove lui e i suoi fratelli condividevano un modernissimo attico. Gaara era già un attore strapagato e la casa lo dimostrava ampiamente. Naruto ne fu felicissimo odiava stare solo e visto che Jiraiya era spesso fuori avrebbe potuto fare un salto da loro tutti le volte che voleva. Inoltre era uno di quei palazzi eleganti con il portiere dove nessuno faceva domande o si interessava a ciò che facevi, i soldi ti davano il diritto alla privacy. Così una sera delle tante che trascorreva con Gaara si erano ubriacati ed erano finiti a fare sesso …
Naruto non era gay, se proprio vogliamo definirlo era bisex, infatti non faceva preferenze se uno gli piaceva gli piaceva a prescindere se era maschio o femmina. Era solo che ultimamente aveva incontrato solo ragazzi interessanti, a lui piacevano le personalità complesse e tumultuose era attirato dai “Teme” come li chiamava lui. Altrimenti si annoiava subito.
Naruto ricordava bene il giorno in cui il suo tutore Jiraiya gli aveva proposto di fare il protagonista del film tratto dal suo romanzo più famoso, dopo che l’attore scelto da Kakashi aveva rifiutato. Naruto in un primo momento aveva rifiutato, lui era un musicista non un attore, poi però quando Jiraiya gli aveva ricordato che per il suo protagonista aveva pensato a Minato, suo padre, Naruto non aveva potuto rifiutare. Suo padre Minato Namizaki era un attore bravissimo seppur molto giovane aveva vinto un oscar. Purtroppo però era morto in un incidente insieme a sua madre anche lei attrice. Assomigliava tantissimo a suo padre due gocce d'acqua chi meglio di lui poteva farlo rivivere sul grande schermo?
Anche Allen aveva dato il suo contributo nell’azione di convincimento ….
Così era iniziata quella nuova fase della sua vita.
 

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Capitolo 3
*** CAP. 3 ***


Capitolo 3

Era la mattina di inizio anno scolastico all’ ”Accademia Konoha”. Tutti gli studenti si stavano preparando per essere al meglio mentre uno per essere al peggio. Naruto appena sveglio salì di sopra dai fratelli Subaru, per farsi aiutare da Kankuro. Ne uscì dopo mezz'ora pronto per iniziare la sua nuova vita accademica. Nessuno l'avrebbe riconosciuto, come abbigliamento aveva optato per una tuta enorme arancione che lo faceva sembrare goffo e sciatto. Perfetto. Per essere sicuro aveva pettinato i capelli “scuri” con tanto gel a mo di “leccata di mucca” e sopra i suoi occhi “marroni” aveva indossato un paio di occhiali grandi con una montatura nera, naturalmente con lenti finte. Anche le cicatrici erano venuti bene non troppo eccessive ma abbastanza da camuffare i suoi lineamenti. Naruto decise di farsi dare un passaggio da Gaara era già terribilmente in ritardo, avrebbe potuto prendere la moto ma si sarebbe messo troppo in evidenza e quest’anno la parola d’ordine era passare inosservato. Anche arrivare con Gaara non era la scelta migliore ma odiava la metropolitana, a New York c’era sempre qualcuno pronto a palpargli il sedere. Sarebbe sceso distante dalla scuola quel tanto che bastava per non essere visto.
Dall'altra parte della città Sasuke stava uscendo di casa, una villa enorme in stile giapponese, perfetto come al solito, indossava dei jeans blu scuro e una maglietta nera sotto il giubbotto di pelle. Salì in moto e si diresse verso la scuola. Era uscito di casa il più velocemente possibile, dopo una doccia veloce si era preparato in fretta e  aver preso solo un caffè nero, non si era fermato a fare colazione. Tanto in casa non c'era mai nessuno, e questo lo infastidiva molto anche se non lo avrebbe mai ammesso.
I suoi erano sempre fuori per lavoro, commerciavano in armi, le vendevano ai governi di tutto il mondo e soprattutto al Giappone. Lui non era un pacifista ma non avrebbe mai preso le redini dell’attività di famiglia, il suo sogno era un altro. Quando l’aveva detto a suo padre ne era uscita una lite furiosa e ancora non si rivolgevano la parola. Anche suo fratello era uscito presto per andare in ufficio, dirigeva uno studio di avvocati il migliore del Paese, molto utile a suo padre che ne andava fiero, in attesa naturalmente di prendere le redini della società di suo padre.
Sasuke appena arrivato a scuola fu circondato dal suo fan club personale, aveva fatto un giro più lungo per arrivare in ritardo ed evitare quell’aggressione ma evidentemente lo avevano aspettato. Sta mattina non era giornata era già incazzato nero, mentre veniva a scuola stava ripensando al film visto qualche giorno prima e  alla sua strana reazione e per poco non aveva messo sotto un “DOBE” che stava attraversando senza guardare. E adesso ci si mettevano anche queste oche. Karin si era già attaccata al suo braccio e ancora non era nemmeno sceso!!!
Naruto aveva fatto fermare Gaara a un isolato dalla scuola e stavano discutendo animatamente perché l’amico lo voleva portare fino all’ingresso, sicuramente voleva far sapere a tutti che era suo amico e quindi dovevano stargli lontani, era estremamente geloso della loro amicizia. Naruto poteva scoparsi chi voleva ma nessuno doveva usurpare il suo posto come amico. Gaara era una contraddizione continua. Aprì lo sportello e fece un balzò fuori senza guidare prima che Gaara ripartisse per evitare di farlo scendere e per poco non venne messo sotto da una mota che arrivava a tutta velocità. Si mandarono entrambi a quel paese Naruto stava continuando con i suoi improperi quando vedendo lo sguardo omicida di Gaara scoppiò a ridere era meglio tranquillizzare l’amico altrimenti sarebbe partito all’inseguimento. 
Naruto arrivò a scuola in ritardo e appena varcò il cancello della scuola vide un gruppetto di ragazze attorno a un bel moretto sicuramente quello doveva essere il “figo” della scuola. Sembrava molto scocciato da tutte quelle attenzioni, aveva una faccia schifata, gli sarebbe piaciuto vedere la sua l’espressione se fosse venuto a scuola “tirato” e le ragazze lo avessero lasciato lì per correre da lui … al solo pensiero stava per scoppiare a ridere. Meglio di no, meglio mimetizzarsi con l’ambiente e non farsi notare.
Sasuke non aveva notato il nuovo studente finché sentì Sakura chiedere a Ino “hai visto quello sgorbio? Come si fa a venire a scuola conciati così?” “E io che sognavo di ritrovarmi Kyuubi come compagno di scuola”. Sasuke, sentendo quel nome, si girò giusto il tempo di vederselo passare accanto mentre trattenere una risata, “cazzo ha da ridere?” non finì di fare questo pensiero che lo riconobbe, era il “dobe” che per poco non si faceva investire. L’incazzatura gli salì alle stelle stava per chiamarlo ma era già scomparso dentro la scuola. Bene aveva trovato qualcuno su cui scaricare la tensione di quella mattina.
Naruto si diresse dritto in presidenza la “Vecchia” lo stava aspettando. Entrato la sua segretaria lo fece subito accomodare. Era la prima volta che la incontrava ed era curioso di vedere con chi usciva quell’ero-sennin. Era esattamente come se la immaginava due grandissime tette su un corpo e un viso che sembravano ancora quelli di una ragazza. La preside lo guardò male per un attimo non lo riconobbe, sapeva che assomigliava molto a suo padre e quello non era decisamente l’aspetto di Minato.  Naruto rendendosi conto della situazione decise di farsi riconoscere con la frase con cui l’aveva salutata per telefono la sera prima quando aveva preso appuntamento con lei. “Ciao Ba-Chan”. “Usa un po’ più di rispetto ragazzino o ti stacco quella testaccia”.
Sì decisamente quella donna era tosta e gli piaceva. Rimase nel suo ufficio a parlare del suo passato, la preside conosceva bene suo padre, del presente e immancabilmente del suo futuro. Dopo aver spiegato a Tsunade le motivazioni del suo aspetto la Preside non fece storie per il fatto che non assomigliava alla foto dei suoi documenti e gli promise di aiutarlo a mantenere il suo segreto. Fu sostituita la sua foto nei registri dei professori e nella sua cartella scolastica.
Con un gran sorriso saluto la Preside e si avvio per dirigersi finalmente alla sua nuova classe. Jiraiya aveva trovato pane per i suoi denti.
Si fermò davanti alla porta dell’aula fece un grosso respiro, doveva concentrarsi cercare di essere anonimo di non farsi notare, passare inosservato. Quindi via quel sorriso, troppo bello e solare cercare di cambiare per quanto possibile la sua voce troppo sensuale. Pronti si va in scena.
Sasuke era seduto al suo posto intento a valutare come rintracciare quel dobe, quando sentì bussare alla porta e lo scocciato "avanti" del professore, ed eccolo lì quel ragazzo nuovo, Sasuke ghignò pensando “sarà sicuramente un anno interessante.”
Naruto fu invitato dal professore a presentarsi velocemente e poi andare a sedersi nell'unico posto vuoto. Naruto fu di poche parole, non poteva scoprirsi e nemmeno esagerare con le bugie visto che dopo se le doveva ricordare, così optò per un semplice: "Il mio nome è Naruto Uzumaki, ho 18 anni e mi sono appena trasferito da New York". e si diresse al banco indicato dal prof. Appena seduto si guardò intorno e riconobbe il figo della scuola che lo guardava in cagnesco. “adesso cosa vorrà? Non mi deve interessare, devo solo star tranquillo, non posso farmi coinvolgere in nessun pasticcio o rissa”. Faceva fatica a seguire la lezione era ancora troppo scombussolato da tutte quelle novità e poi non era mai stato un secchione. Stava solo aspettando che suonasse la campanella della pausa pranzo. Come arrivò schizzò fuori più veloce possibile e si diresse a cercare Gaara. Meglio anticiparlo prima che arrivasse lui a recuperarlo direttamente in classe. Lo incrociò in corridoio e insieme si recarono al bar dell'università che si trovava dall’altra parte del grande giardino dove avevano appuntamento con Temari e Kankuro. Con grande stupore i Naruto con loro ad attenderli c'era anche un suo compagno di classe. Temari lo presentò come suo fidanzato a quella definizione Shikamaru sbuffò e con un “chi me l"ha fatto fare di venire” gli strinse la mano.
Inizialmente Naruto non sapeva come comportarsi con il nuovo arrivato, lui era una persona molto impulsiva se una persona gli piaceva lo sentiva a pelle e Shikamaru gli trasmetteva molta fiducia, una persona di cui ci si può fidare cecamente, così si rilassò e tra una chiacchiera e l'altra la pausa passo velocemente.
Sasuke voleva bloccare quello nuovo prima di andare in mensa ma appena suonò la campanella lo vide schizzare via, la cosa lo irritò ma pazienza l’avrebbe preso in mensa. Stava per uscire quando ecco arrivare le tre piaghe erano venute per accompagnarlo a pranzo. Aveva proprio bisogno di trovare qualcuno su cui sfogarsi.
Arrivato in mensa guardò ovunque ma del nuovo nemmeno l’ombra. Così una vena iniziò a pulsargli prepotentemente. Non gli capitava spesso di non poter fare una cosa che si era prefisso e prendersela con quell’insetto era diventata una priorità. Non sapeva che cosa lo avesse irritato di più se averlo quasi fatto cadere dalla moto o il suo strano sorriso quando l’aveva guardato all’ingresso della scuola o il semplice fatto che dopo non l’aveva nemmeno degnato di uno sguardo. Nessuno rimaneva indifferente davanti a Sasuke Uchiha.
Lasciò che le tre piattole gli portassero da mangiare e poi appena finito senza dire una parola ritornò in classe. Mentre era seduto al suo posto in attesa che rientrasse il prof, stava guardando distrattamente fuori dalla finestra per non ascoltare l’ennesima lite di Sakura e Ino, fortunatamente Karin era in un’atra classe, vide arrivare Naruto insieme a Gaara (quella testa rossa l’avrebbe riconosciuta ovunque) e a Shikamaru. Cosa ci facevano quei tre insieme, ok sapeva che Shika usciva con la sorella di Gaara ma quello nuovo cosa c’entrava, il rossino non dava confidenza a nessuno? Si sarebbe fatto spiegare un po’ di cosette.
Naruto dopo aver salutato Gaara si diresse in presidenza dove gli avrebbero spiegato come funzionavano le lezioni pomeridiane e come si sarebbero svolte visto che quello era il suo primo giorno. Le lezioni della mattina erano per tutti uguali mentre le altre erano a scelta in base ai propri interessi, c’erano i club sportivi come in tutte le scuole ma in più anche lezioni avanzate pre-universitarie e lezioni “artistiche”.  Appena gli diedero gli orari e i programmi rimase molto soddisfatto nel notare che la lezione di musica era tenuta da un grande musicista Iruka Umino e la lezione di recitazione con quel fuori di Kakashi, non gli aveva mai detto che insegnava. Per quanto riguardava gli sport si sarebbe limitato a quelli obbligatori, troppo rischioso farsi vedere svestito, il suo fisico ma soprattutto il suo tatuaggio non sarebbero passati inosservati. Bene aveva deciso cosa seguire. Adesso doveva rientrare in classe a prendere le sue cose e poi dritto a casa visto che oggi non aveva lezione.
Sasuke stava uscendo dall’aula per dirigersi in palestra per una delle sue tante attività sportive quando vide rientrare Naruto, visto che ormai erano usciti tutti, decise finalmente di agire. Come un lampo gli fu addosso e senza tante cerimonie lo sbatté contro il muro tenendolo bloccato con il proprio corpo. Lo guardò dritto negli occhi e con voce omicida, a pochi centimetri dal suo viso, gli sobillò “Dobe mi devi delle scuse”. Naruto era rimasto troppo sorpreso da quell’attacco e ancora non aveva minimamente reagito ma a quelle parole si ridestò “Io non ti conosco Teme e non ti devo proprio niente! E ora togliti che ho fretta”.  Sasuke a quelle parole per niente intimorite decise di rincarare la dose “Razza di un Dobe sta mattina per poco non ti facevi investire, guarda dove vai Testa Quadra. Se vuoi morire buttati da un ponte non sotto la mia moto. Usuratonkachi” Dopo quella fila di insulti e visto che non accennava a spostarsi Naruto aveva una gran voglia di  rifilargli un cazzotto, ma l’idea di farsi coinvolgere in una rissa non era delle migliori. Così con un semplice “Vaffanculo Teme” se lo scrollò di dosso ed uscì dall’aula.
Sasuke rimase sorpreso non si aspettava certo una reazione del genere. Si immaginava di vederlo intimorito, nessuno resisteva al suo sguardo omicida, oppure se era un attacca brighe un tentativo di rissa e invece niente, aveva visto i suoi occhi accendersi di odio e poi ritornare calmi nel giro di un attimo come se un pensiero l’avesse fermato e non sembrava certo timore. La forza non gli mancava l’aveva spostato senza fatica e allora perché non aveva reagito? Interessante. E con questi pensieri uscì anche lui dall’aula.
 

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Capitolo 4
*** CAP. 4 ***


Grazie a tutti per le bellissime recensioni ... spero vi piaccia anche il prossimo capitolo ...


CAPITOLO 4

Erano passati ormai diversi giorni dal suo primo giorno di scuola all'accademia e tutto sembrava scorrere bene. Dopo il loro turbolento incontro Sasuke non lo aveva più assalito, si limitava a occhiatacce, a commenti sarcastici quando gli passava vicino ed a rivolgersi a lui con quell'insulto. Lui lo guardava male a sua volta, ma il più delle volte faceva finta di niente. E se proprio era costretto a rispondergli un insulto non glielo toglieva nessuno.  Si sentiva in posizione di vantaggio perché la persona che lui credeva di prendere in giro in realtà non esisteva .... Quello non era veramente lui ....
Le lezioni del pomeriggio erano molto interessanti il professor Iruka l'aveva già preso sotto la sua ala, notando la sua bravura con diversi strumenti cercava di farlo variare, oltre alla sua amata chitarra suonava anche il basso e la batteria. Passava il tempo della lezione sempre con Shikamaru lui era un genio del pianoforte, riusciva a riprodurre qualunque melodia anche senza spartito.
Inoltre sentirlo suonare gli ricordava Allen.
La lezione di recitazione era un po' meno tranquilla visto che c'era anche l'insopportabile Uchiha, fortunatamente il professor Kakashi teneva tutto sotto controllo.
Era riuscito per quei primi giorni di scuola ad evitare con una scusa o un’altra le attività sportive, ma quella mattina la Preside lo aveva convocato nel suo ufficio per comunicargli che il professore Gai era molto arrabbiato con lui, perciò basta assenze, doveva andare subito in palestra se non voleva rischiare una sospensione. Il Professore l’avrebbe punito, visto il suo comportamento, con l’obbligo di sistemare la palestra dopo le lezioni a tempo indeterminato. Quest'ultima era una buona notizia così poteva usare gli spogliatoi quando gli altri erano già usciti.


Quindi eccolo lì mentre si dirigeva alla palestra,  in testa si ripeteva in continuazione come un mantra  “Naruto ricordati di mantenere un profilo basso e non farti prendere dal tuo solito spirito competitivo, altrimenti la tua vita qui a Konoha non sarà più così tranquilla”. Più facile a dirsi che a farsi soprattutto se quel teme avesse continuato a stuzzicarlo.
Tutto andò bene finché non iniziò la partita di basket. “Ehi dobe dimostrami cosa sai fare. Gli yenky sono bravi a basket. O sei un inetto anche qui?”

Sasuke lo prendeva in giro e gli lanciava sguardi omicidi continuamente, l'altro si era solo limitato a sostenere il suo sguardo e a rispondere solo quando costretto. Erano giorni che aspettava di incontrarlo in palestra per poterlo umiliare e vedere se finalmente perdeva quella sua aria di impassibilità, purtroppo non si era mai fatto vedere, poi finalmente ecco li. Bene oggi si sarebbe divertito.

Bene, pensò Naruto, forse a basket poteva lasciarsi andare, lo sapevano già che era di New York e quindi se sapeva giocare a nessuno sarebbe sembrato strano. Purtroppo doveva tenersi la tuta e questo sarebbe stato d'intralcio, non poteva spogliarsi il suo fisico e i suoi tatuaggi non sarebbero passati inosservati.

Ricordava bene quando due anni prima era andato insieme ad Allen da quel “tatuatore pazzo” che non richiedeva l'autorizzazione dei genitori. Lui si era fatto tatuare l'addome mentre Allen il braccio sinistro dalla spalla alla mano. L'avevano fatto semplicemente per una scommessa. Allen adorava scommettere e soprattutto giocare a poker, era un baro incallito e vinceva sempre, immancabilmente, e Naruto l'aveva scoperto a sue spese. Anche la loro prima scopata era partita da una partita a streepocker. Gli aveva chiesto “ti va una partita?” e nel giro di poco si era ritrovato in mutande, poi aveva perso anche quelle....  E pensare che a quel tempo stava con Lenalee.
La sua storia con Allen era stata tumultuosa, ma la loro amicizia non ne aveva mai risentito. Passavano dall'essere amici all'essere amanti continuamente.

Il fischio di inizio gara lo riportò al presente. Dopo metà partita erano ancora pari e Naruto constatò con soddisfazione che dalla sua faccia Sasuke non si aspettava che lui fosse così bravo, ad essere sinceri anche lui non si aspettava che l'Uchiha fosse così forte. Bene la cosa si faceva ancora più divertente...
Entrambi si impegnarono al massimo e alla fine la partita finì con la vittoria della squadra di Naruto per un solo punto di differenza. Kiba che era in squadra con lui gli si buttò addosso per festeggiare come se avessero vinto la finale mondiale. Mentre Sasuke incavolato nero si diresse agli spogliatoi senza dire una parola. Anche le sue fan, venute ad ammirarlo, non osarono dire niente vista la sua aria truce. Naruto riuscì a  sottrarsi dalle grinfie di Kiba che per festeggiare voleva togliergli la maglia, con la scusa di dover risistemare la palestra. Fece tutto con la massima calma per essere sicuro di rimanere solo. Poi si diresse alle docce. Si era appena spogliato quando sentì un rumore , non fece in tempo a voltarsi che fu sbattuto con violenza contro il suo armadietto e qualcuno premuto contro la sua schiena lo teneva bloccato li. Poi una voce fredda gli sibilò all'orecchio “questa volta hai vinto, ma è stato un puro caso non illudesti” e subito si dileguò. La paura di essere stato scoperto gli aveva bloccato il respiro ma fortunatamente Sasuke era entrato prima che lui facesse la doccia e se ne era andato via troppo in fretta per aver notato qualcosa. Doveva stare più attento.
Fatta la doccia si mise un cappello, una sciarpa e corse a casa velocemente anche grazie a Gaara che lo aspettava con l’auto fuori dalla palestra.

Sasuke aveva aspettato pazientemente che Naruto entrasse negli spogliatoi e poi aveva agito, era troppo infuriato per fargliela passare liscia.
Sul momento non ci aveva pensato ma adesso a casa con la testa rilassata tutte le immagini gli si ripresentavano nitide: Naruto aveva un fisico perfetto e aveva intravisto un tatuaggio sull'addome. Non esattamente l’immagine che si era fatto di quel ragazzo, lo credeva goffo e brutto, inoltre nel momento in cui l'aveva schiacciato tra il suo corpo e gli armadietti aveva sentito una scarica elettrica lungo la spina dorsale e si era ritrovato a immaginare di far altro invece di parlargli. Doveva essere stata l'adrenalina della partita. Lui non era gay ...

Anche Naruto a casa ripensava alla partita, che soddisfazione battere quel teme ... Ma che paura dopo ... Non poteva ancora capacitarsi del brivido che aveva sentito quando lui gli aveva parlato all'orecchio tenendolo bloccato in quella posizione, si era ritrovato eccitato, forse era stata l'adrenalina per la paura di essere stato scoperto .... Non poteva eccitarlo quel teme, certo era molto bello ma non era il suo tipo .... O forse si .....

Quella sera Jiraiya gli comunicò che quel fine settimana avrebbe rilasciato un'intervista in esclusiva per la tv Akatsuki. Naruto rimase molto stupito dopo tutti i discorsi sull'importanza della privacy. Ma Jiraiya gli spiegò che nonostante avesse ricevuto un'offerta di denaro molto allettante,  non era stato quello a farlo accettare. Madara il presidente della rete era molto potente e aveva una fitta rete di informatori che aveva sguinzagliato alla ricerca di notizie su di lui e in un modo o nell'altro ci era riuscito. Sapeva il suo vero nome, chi erano i suoi genitori, il suo indirizzo attuale e tanto alto ancora e aveva minacciato di rivelare tutto se non avesse avuto quell'intervista in esclusiva e un servizio fotografico per una delle sue riviste.
Bene non era il caso di preoccuparsi se era quello che voleva l'avrebbe avuto ...

La mattina dopo a scuola non si parlava d'altro tutte le ragazze avevano una copia della rivista che preannunciava sia l'intervista televisiva che il servizio fotografico.
Naruto non poté trattenere un sorriso di soddisfazione nel notare la faccia infastidita di Sasuke a tutto il clamore per l’imminente apparizione di Kyuubi.


Sasuke era irritato perché quella rivista gli aveva fatto rivivere il suo peggior incubo, quello che aveva fatto sotto la doccia dopo la visione del film. Non ci aveva più pensato occupato a tormentare Naruto, a qualcosa era servito quel dobe. Adesso invece eccolo lì in prima pagina a ricordargli il suo momento di debolezza, se poi era vero, come affermava il giornale che era un ragazzo in carne e ossa, senza nessun trucco cinematografico, doveva affrontare una nuova consapevolezza: si era masturbato pensando ad un ragazzo.
Mentre Sasuke era immerso nei suoi pensieri vide Sakura avvicinarsi, era già pronto a risponderle male, quando la sentì chiedergli "scusa Sasuke-kun ma Madara Uchiha non è tuo zio? Potresti chiedergli se ti rimedia un pass per assistere all'intervista di Kyuubi ?". A quelle parole Sasuke ebbe un'illuminazione sarebbe andato a controllare di persona se davvero lo attivava questo ragazzo.
"Sakura farò di meglio ti ci accompagno io" La ragazza non credeva alle sue orecchie sarebbe andata con Sasuke a vedere Kyuubi. Se la accompagnava in un posto del genere voleva dire che l'amava e voleva passare del tempo da solo con lei. Così al settimo cielo andò da Ino a vantarsi.
Naruto arrivò agli studi televisivi in moto, parcheggio e salì direttamente in redazione senza essere visto. Finalmente quella mattina non aveva dovuto camuffarsi e poteva vestirsi decentemente. Quando si guardo allo specchio prima di uscire per poco non si riconobbe, non era più abituato a vedersi biondo e i suoi occhi quasi lo spaventarono ... erano di un blu impossibile. “Wow sono decisamente sexy”.
Come abbigliamento aveva optato per qualcosa di semplice jeans a vita bassa che facevano intravedere l'elastico dei boxer neri e una camicia nera.
Arrivato alla redazione lo condussero al make-up per prepararlo ad andare in onda. Attese di essere presentato poi entrò nello studio. Era piccolo con due poltrone bianche al centro, su una sedeva Deirara, il giornalista,  e attorno una piccola platea già piena. Tra questi in prima fila notò due persone a lui ben note, Sasuke e Sakura. Bene, si sarebbe divertito ancora di più….
Deirara iniziò con le solite domande:
- Eccoci qui ragazzi e ragazze con l’attore più chiacchierato degli ultimi tempi, molti non credevano alla sua esistenza, noi invece ci abbiamo sempre creduto e abbiamo lavorato per poterlo avere come nostro ospite e adesso i nostri sforzi sono stati premiati ecco a voi Kyuubi.
- Salve a tutti.
- Bene iniziamo:
 
  • Il tuo nome?
  • Kyuubi.
  • Quello vero?
  • Non posso dirlo
  • Ce lo aspettavamo. Sembri molto giovane quanti anni hai?
  • 18
  • dove sei nato?
  • qui in Giappone.
  • Dove sei vissuto?
  • In America
  • Cosa hai fatto prima di diventare attore, visto che non ti abbiamo mai notato e dire che non sei uno che passa inosservato …
  • Ho fatto diverse cose: ho suonato in un gruppo per divertirmi, ho posato per alcune pubblicità o case di moda ma tutto in piccolo visto che ero ancora minorenne. Poi è arrivata questa opportunità inaspettata.
  • vedo che preferisci rimanere sul vago… però puoi dire alle tue fan se sei impegnato sentimentalmente?
  • in questo momento no e comunque preferisco relazioni aperte, è divertente fare sesso e non vedo perché limitarlo.
Mentre rispondeva  a questa domanda fisso dritto negli occhi Sasuke e si passo sessualmente la lingua sulle labbra.
Il giornalista iniziò a provarci spudoratamente.
 
  • adesso allora una domanda è doverosa: qual è la tua preferenza sessuale?
  • non ho preferenze se uno mi interessa mi eccita a prescindere dal suo sesso.
Con fare pensieroso si era messo l'indice in bocca in modo molto erotico. il giornalista stava iniziando a perdere il filo e non solo lui Sasuke non riusciva a togliere gli occhi da quel dito birichino.
 
  • passando al tuo film lo sai che molti avevano supposto che tu fossi solo il prodotto di un computer: cosa ne pensi?
  • E’ stato molto divertente però vi assicuro che è tutto vero, non c'è niente di modificato al computer.
E detto questa si alzò e inizio a sbottonarsi la camicia. Sasuke stava eccitandosi perché il biondo si stava spogliando lentamente senza distogliere gli occhi da lui. Tutta la piccola platea stava sbavando il giornalista non proferiva parola. Il silenzio fu interrotto da Kyuubi che dopo aver aperto tutta la camicia chiese "devo continuare?" passando un dito dentro l'elastico dei boxer. Sasuke era sicuro, quella domanda era rivolta a lui. Sentì il giornalista rispondere "magari, ma per il momento è meglio fermarsi qui".
L'intervista continuò in modo più tranquillo ma Sasuke non ascoltava più, non riusciva a togliere gli occhi dalla mano di Kyuubi che continuava a passare distrattamente sul suo addome percorrendo il tatuaggio. Appena il giornalista dichiarò conclusa l'intervista Sasuke scappò via e si rifugiò in bagno, aveva un'elezione evidente e dolorosa, non poteva farsi vedere così, doveva calmarsi.
Si passò un po’ di acqua sul viso e rimase a guardarsi nello specchio, dopo poco vide materializzarsi il suo sogno o il suo incubo. Naruto infatti vedendolo scappare aveva deciso di seguirlo per infierire un altro po’.
Aveva salutato tutti, il giornalista e il pubblico, con un magnifico sorrido ed era andato direttamente in bagno sicuro di trovarlo lì. Non aveva pianificato cosa dire o fare, ma quando lo vide lì appoggiato al lavandino con la faccia sconvolta agì senza pensare. Gli arrivò da dietro e con voce languida gli disse nell'orecchio "mi piace l'effetto che ti faccio solo guardandoti". Detto questo lo spinse contro la parete e iniziò a baciarlo in modo passionale e violento tenendolo fermo con una mano, poi passò a torturargli il collo, intanto con l’altra aveva iniziato a dargli sollievo. Sasuke non riusciva a trattenere i gemiti, non ci mise molto e venne. Appena Naruto lo lasciò libero si accasciò a terra ancora sconvolto per l'orgasmo, sentì Kyuubi dirgli "adesso mi devi un favore",  alzò gli occhi e vide Kyuubi uscire dal bagno con un sorrisetto malizioso.
 
Cazzo com'era potuto succedere? Si era fatto fare una seta in bagno da un ragazzo... quel ragazzo era pericoloso per la sua sanità mentale e sessuale!!!
Naruto dal canto suo non riusciva a credere a quello che aveva appena fatto. Voleva solo prenderlo un po’ in giro e invece era andato molto oltre. Quando l’aveva visto lì così sexy si era lasciato andare e l’aveva voluto in suo potere. Sasuke riusciva a tirare fuori il peggio da lui, era pericoloso!
 

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Capitolo 5
*** CAP. 5 ***


CAPITOLO 5

I giorni seguenti a scuola non si parlava d'altro se non dell'intervista di Kyuubi. Naturalmente il centro dei discorsi delle ragazzi era il fatto che fosse bisex e il suo spogliarello improvvisato. Sakura si vantava di averlo visto da pochi metri di distanza.
Sasuke invece era nervoso per quello che era successo in quel dannato bagno e quelle oche non facevano che ricordarglielo dichiarando continuamente quanto fosse sexy. Ad aumentare la sua irritazione c'era anche il fatto di averlo sognato quella notte e non stavano giocando a carte ….. , poi ad un certo punto qualcosa era cambiata, alla figura di Kyuubi si era sovrapposta l’immagine di Naruto. Si era svegliato di soprassalto con la sensazione di non avere afferrato qualcosa, di averla dimenticata.
Non aveva nessuna voglia di vedere quel dobe altrimenti l'avrebbe sicuramente ucciso per essere piombato nel suo sogno senza invito. Se fosse entrato subito in aula non correva il rischio di incontrarlo visto che quel dobe arrivava sempre all'ultimo minuto.  Anche se si faceva lasciare distante dalla scuola, a Sasuke non era sfuggito il fatto che arrivasse sempre in macchina con Gaara, anche perché il primo giorno per poco non lo investiva. Cosa ci trovava quel Rossino in lui proprio non lo capiva, bello e famoso com'era poteva trovare di meglio.
Con questi pensieri si avviò in classe mentre Karin arpionata al suo braccio cercava di rassicurarlo dicendogli di non preoccuparsi che per lei lui era molto meglio di  Kyuubi, pensando fosse quello il motivo del suo umore nero. Capiva sempre tutto quella ragazza ....

Naruto arrivato a scuola passò come sempre inosservato erano tutti troppo presi da Kyuubi e quella mattina nemmeno l'Uchiha lo stava aspettando per deriderlo. “Sembra proprio una bella giornata”, si trovò a pensare il biondo.

Sì, decisamente era una buona giornata, Sasuke sembrava avere un diavolo per capello e non l'aveva degnato di uno sguardo “fosse sempre così” pensò, anche se sotto sotto un po' gli dispiaceva non avere la sua attenzione. Guardandolo gli ritornarono vivide le sensazioni provate durante il loro incontro in bagno, le sue labbra, i suoi gemiti trattenuti, ma la sua mente preferiva non approfondire ricordandogli che era uno dei tanti, niente di speciale e che l’aveva fatto solo per ridere alla sue spalle.
Arrivò l'ora di andare in palestra, anche oggi il professor Gai decise di farli sfogare un po’ giocando a basket. Sasuke era ancora di umore nero e ci andò giù pesante in tutti gli scontri, soprattutto con Naruto. Una spallata proprio mentre stava schiacciando lo fece volare a terra. Shikamaru chinatosi per aiutarlo notò gli occhi di Naruto uno era blu. “Naru ti conviene correre negli spogliatoi hai perso una lente. Al prof ci penso io" Naruto restò perplesso “perché shika non gli aveva chiesto niente? Possibile che avesse già capito tutto? Non per niente era il più intelligente della scuola!” Ringraziò Shikamaru e si diresse negli spogliatoi. Lo sentì dire al prof “Prof scusi, Naruto non si sente bene posso accompagnarlo a casa?”.
Naruto si infilò veloce sotto la doccia e cercò di rivestirsi il più velocemente possibile prima che arrivasse qualcuno. Intanto il professore stava rifilando un bella predica a Sasuke sul vero spirito sportivo e gli aveva dato come punizione il turno di pulizie. Sasuke vide con la cosa dell'occhio Naruto andarsene a casa insieme a Nara. Aveva l'immancabile cappello di quando usciva dalla palestra e oggi anche degli occhiali da sole, anche se del sole neanche l'ombra. Quel ragazzo era proprio strambo.
Mentre stava pulendo notò per terra qualcosa di piccolo, una lente a contatto, la osservò meglio era colorata. Ma chi poteva aver perso una lente a contatto colorata? Gli ritornò alla mente lo strano comportamento di Naruto e Shikamaru. Ecco cosa aveva fatto quel dobe... poi ricordò anche gli occhiali da sole, ecco cosa voleva nascondere, ma perché? Iniziava a insospettirsi.
La cosa si faceva interessante, avrebbe scoperto cosa nascondeva.
Naruto era nella sua camera a controllare la posta quando vide un messaggio di Allen. lo aprì subito:
 
  • Ciao Naru, ho una grande novità …  la prossima settimana sarò in Giappone per lavoro. Ho una gran voglia di vederti e non solo ... pensi di potermi ospitare?
  • Che bello non vedo l'ora. Per te c'è sempre posto... soprattutto nel mio letto! Ti aspetto!
la risposta di Allen non si fece attendere
 
  • Bene allora sarà soprattutto un viaggio di piacere!
Sai forse anche gli altri verranno in Giappone per un concorso mondiale per band emergenti … se supereranno le selezioni….
 
  • Wow tienimi informato.
Andarono avanti a chattare per ore era raro che si beccassero visto il fuso orario. Quando si salutarono Naruto constatò con disappunto che non gli aveva chiesto che lavoro veniva a fare in Giappone.
Sasuke aveva osservato Naruto per tutta la mattinata ma non aveva notato niente, a parte le solite stranezze che però adesso vedeva sotto una luce diversa: veniva a scuola con Gaara, ma si faceva lasciare lontano per non essere visto; portava dei vesti di due taglie più grandi anche se aveva un bel fisico; si pettinava in quel modo ridicolo; non parlava quasi con nessuno; prima di andare negli spogliatoi si assicurava sempre di essere da solo; e per ultimo portava lenti a contatto colorate. Chissà di che colore erano i suoi occhi?
Bene l'avrebbe messo alle strette. Lui voleva delle risposte e Naruto gliele avrebbe date.
Non riusciva a capire il suo interessamento quasi morboso per quel ragazzo. Forse perché per quanto cercasse di deriderlo e umiliarlo non lo aveva mai visto cedere, ai suoi sguardi di sfida rispondeva senza timore. Nessuno gli teneva testa come lui. Per non parlare della scarica elettrica che aveva sentito negli spogliatoi, e adesso questo segreto ...


Con questi pensieri si diresse nel corridoio ad attendere il ritorno della sua preda dalla pausa pranzo, come lo vide gli andò incontro e senza preavviso scattò in avanti e afferrandolo lo trascino in bagno.
Naruto rimase sorpreso, l'aveva visto arrivare ma non si aspettava niente del genere, al massimo un commento tagliente. Sasuke lo sbatté con forza contro il muro e avvicinandosi a pochi centimetri dal suo viso gli disse: "Adesso mi spieghi un po' di cose". Naruto non sapeva come interpretare il comportamento di Sasuke, inizialmente aveva pensato di toglierselo di dosso e andare via, poi quella frase l'aveva fermato "meglio vedere cosa voleva".



Sasuke non ricevendo risposta proseguì "Perché nascondi il fatto di venire a scuola con Subaru? Perché vesti in questo modo assurdo con vestiti troppo grandi per te? Perché non parli con nessuno? Perché prima di entrare negli spogliatoi controlli che non ci si nessuno? Ma soprattutto perché porti delle lenti a contatto colorate?" detto questo lo fissò intensamente negli occhi. "Cazzarola" pensò Naruto “ma quando si era accorto di tutte queste cose?”
 Dopo un primo momento di stupore gli rispose deciso: "Non sono cazzi tuoi Uchiha e vedi di toglierti dai coglioni" e gli rifilò uno spintone. Sasuke si aspettava esattamente una reazione del genere quindi non si fece spostare facilmente, anzi rafforzò la presa su di lui schiacciando maggiormente contro il muro. Gli sibilò  all'orecchio "Scoprirò cosa nascondi Uzumaki che tu lo voglia o no". E dopo avergli premuto il ginocchio tra le sue gambe, in un gesto che voleva essere intimidatorio e che invece risultò eccitante per entrambi, se ne andò.
 
Naruto rimasto solo nel bagno, si sentiva eccitato, un po' per la sfida di Sasuke, ma soprattutto per la sua vicinanza e per quel ginocchio .. “sarà una sfida molto divertente” si ritrovò a pensare.
Sasuke non capiva perché gli facesse quel effetto. Era il secondo ragazzo che lo faceva eccitare. Kyuubi ci poteva stare, era un ragazzo da stupro, irresistibile, ma Naruto … questo proprio non lo capiva.

Dopo quel primo agguato Sasuke si era limitato ad osservarlo. Voleva aspettare la lezione di educazione fisica per attaccarlo negli spogliatoi, però forse era proprio quello che Naruto si aspettava, meglio sorprenderò con la guardia abbassata. Sarebbe stato più divertente. Gli era venuta un'idea niente male ...
Due suoi amici che gli dovevano un favore così li chiamò e  spiegò loro il suo piano ...
Jugo e Suigetsu aspettarono il rientro della loro vittima dalla pausa pranzo, che come sempre trascorreva fuori dall'edificio. Appena sotto la finestra indicata da Sasuke gli tirarono addosso una grande quantità d'acqua. Naruto fu preso di sorpresa, non capì subito cos’era successo e si ritrovò bagnato fradicio ...
Cazzo, non poteva restare così, va bene che fuori faceva caldo ma sembrava un pulcino e poi il colore dei capelli stava colando. Così imprecando corse dentro l'edificio, si infilò nel bagno dei professori e si chiuse dentro. Fortunatamente la campanella era già suonata perciò non trovò nessuno nei dintorni. Si sfilò la felpa e rimase a torso nudo, doveva trovare il modo di asciugarsi, prese un asciugamano e si strofino i capelli, stavano perdendo il loro colore. Non poteva farci niente doveva correre a casa, prese il cellulare e digitò il numero di Gaara.
 " Ciao sono io"  " C'è stato un piccolo imprevisto puoi accompagnarmi a casa?" "ok" " ci vediamo all'uscita posteriore" "grazie ti devo un favore" "sapevo che avresti chiesto questo... " "stasera avrai nel tuo letto il ragazzo più sexy del mondo che ti farà vedere il paradiso ...".
Detto questo Naruto si rimise la felpa e uscì dal bagno con circospezione per dirigersi al luogo dell'appuntamento, senza sapere che qualcuno aveva osservato tutta la scena.


Sasuke aveva intuito che Naruto sarebbe andato nel bagno dei professori, era il più vicino al luogo dell'agguato e inoltre era l'unico che si poteva chiudere dall' interno; così era entrato lì e aveva atteso in uno dei bagni. Aveva potuto godersi tutta la scena, vedere con calma il fisico perfetto di Naruto, il suo tatuaggio, la sua pelle ambrata, era una visione.  Questo se lo aspettava, aveva già intravisto qualcosa negli spogliatoi, ma i capelli tinti erano stati una sorpresa e anche la telefonata con Gaara. La voce era diversa, sensuale e provocante.
Il tutto gli ricordava qualcosa che non riusciva ad afferrare. Poi gli tornò in mente il sogno in cui Naruto si sovrapponeva a Kyuubi.
No, non poteva essere ...  però aveva lo stesso tatuaggio ... lo stesso fisico perfetto ... ; gli occhi di Naruto erano marroni anziché azzurri … infatti portava le lenti colorate; i suoi capelli erano neri anziché biondi … infatti li aveva tinti; però restavano quelle cicatrici … e se anche quelle erano finte???. Non poteva essere. Però così si spiegava la sua attrazione per lui.
Aveva bisogno di altre conferme ...
Non poteva parlarne con nessuno, doveva mantenere il segreto altrimenti sarebbe stato un delirio .... Uscendo dal bagno gli ritornò in mente la telefonata di Naruto e una irritazione inspiegabile gli salì prepotente ... Era forse gelosia?
 No, non poteva essere, ma l'idea che quel Rossino avrebbe passato la notte con Naruto lo mandò su tutte le furie!!!
 

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Capitolo 6
*** CAP. 6 ***


CAPITOLO 6

Naruto non stava più nella pelle tra poco avrebbe rivisto Allen. Gaara era un po' geloso ma non avrebbe mai detto niente, per Naruto Allen era troppo importante era parte della sua vita, del suo passato, di ciò che era.
Naruto decise che quel giorno non si sarebbe travestito voleva che Allen lo vedesse com'era, come l'aveva sempre visto. E poi era inutile nascondersi ci pensava già lui ad attirare l'attenzione. Arrivò in aeroporto con il suo consueto ritardo, parcheggiò la moto, prese il telefono per chiamare Allen, stava per comporre il numero quando vide un gruppetto di ragazze esagitate e in mezzo l'inconfondibile testa bianca. Con un sorriso si rimise in tasca il cellulare e si avviò verso il gruppetto. Sghignazzava pensando a come salutarlo ... arrivato al gruppetto cercò di farsi largo dicendo “scusate” e sfoggiando il suo magnifico sorriso, le ragazze più vicine si votarono scocciate ma vedendo a chi apparteneva la voce restarono senza parole.
Iniziarono a dire "guardate c'è Kyuubi". A quelle parole tutte le ragazze si girarono con le bocche spalancate dallo stupore. Anche Allen si voltò verso di lui e appena lo vide gli rivolse un bellissimo sorriso andandogli incontro. Le ragazze si spostarono per poter guardare meglio quello che stava per succedere. I ragazzi si fissarono un attimo e come se si fossero parlati agirono all'unisono. Si scambiarono un bacio passionale che lasciò tutte le ragazze allibite, nessuna si aspettava una cosa del genere. Approfittando del momento di sconcerto generale si staccarono e iniziarono a correre verso la moto di Naruto. Quando le ragazze si ripresero i due erano già scappati, salirono in sella e partirono a tutta velocità ridendo come matti.
Arrivati a casa dopo una veloce doccia, ripresero da dove avevano interrotto, le chiacchiere potevano aspettare....
Rimasero a letto tutto il giorno raccontandosi gli avvenimenti degli ultimi mesi, Allen rise come un matto all'idea di come Naruto doveva conciarsi per andare a scuola e non poté nascondere una punta di fastidio all'evidente fissa di Sasuke per il suo amico.
Naruto dal canto suo volle sapere tutto dei suoi vecchi amici e non riuscì a trattenere un grido di gioia quando Allen gli comunicò che fra qualche giorno sarebbero arrivati anche loro per il concorso musicale.
Verso sera decisero di fare un giro in centro. Meglio camuffarsi un po'. Non potevano contare su Kankuro, era fuori per lavoro, ma per i capelli e gli occhi potevano fare da soli ....
La notizia delle loro scenetta si era già diffusa. Arrivò anche alle orecchie di Madara, il presidente dalla Akatsuki Corporation, il quale decise di prendere al volo l'occasione visto che Kyuubi doveva fare un servizio fotografico perché non coinvolgere anche il sig. Walker ??....
Così decise di pompare la notizia e lanciarla come news di gossip al notiziario.
Sasuke in quei giorni non aveva fatto altro che pensare a Kyuubi e a Naruto tanto che la sua eterosessualità aveva bisogno di un'iniezione di fiducia. Così scelse un nome a caso dalla sua rubrica telefonica e fissò un appuntamento in centro con successiva scopata, non aveva bisogno di conquistarla quindi si poteva risparmiare l’agonia della cena era più che sufficiente un caffè ... Meno tempo ci passava insieme a parlare e meglio era, erano tutte così noiose ....
Naruto e Allen guardandosi allo specchio non riuscirono a trattenere un risata, erano così buffi, soprattutto Allen dal bianco al nero, Naruto ormai si era abituato al suo aspetto “yang”. Una cosa era certa erano belli anche così. Optarono entrambi per un abbigliamento normale, jeans e maglietta, anche se su di loro la parola normale era impossibile da immaginare …
Salirono sulla moto di Naruto e si diressero verso il centro.
Sasuke era seduto ai tavolini esterni di un bar e stava facendo finta di ascoltare la ragazza di cui non ricordava nemmeno il nome. Ogni tanto faceva sì con la testa o dei mugugni per far capire che stava ascoltando, ma intanto scrutava gli altri clienti del locale. Le cameriere facevano a gare ad andare al loro tavolo per attirare l’attenzione di Sasuke che come sempre era bellissimo.
 
Ad un certo punto la sua attenzione fu attirata da una bellissima risata e girandosi verso quel suono vide entrare due ragazzi molto belli che attirarono immediatamente l’attenzione delle cameriere.
Sasuke si limitò a un “sth”, ma poi tornò a guardare i due ragazzi che si erano appena seduti con più attenzione, non era possibile eppure sembrava proprio lui, non aveva le cicatrici ed era vestito in modo da non nascondere il suo fisico, ma non c’era dubbi, era proprio Naruto.
Cosa ci faceva in quel bar? Ma soprattutto chi era quel ragazzo con lui? Da come si parlavano sembravano molto intimi … a questo pensiero per poco Sasuke non distrusse il bicchiere che aveva in mano. Le ragazze non facevano altro che guardare prima il suo tavolo poi quello dei nuovi arrivati. Sasuke non riusciva a staccare gli occhi da Naruto, il quale aveva ordinato un frappè e ora stava succhiando dalla cannuccia, appena smise Allen gli passò un dito sulle labbra per catturare una piccola goccia e se la portò alle sue labbra. A quel gesto Sasuke si alzò in piedi e afferrando la ragazza per un braccio la trascinò fuori.
Naruto vedendolo uscire pensò “eccolo con una delle tante ragazze che si scopa”. E il pensiero lo irritò non poco, ma poi riportò subito la sua attenzione al ragazzo che aveva di fronte, almeno per oggi niente “Teme” nella sua mente …
Sasuke si trovava steso nel suo letto con a fianco la ragazza con cui aveva fatto sesso, era stato un po’ rude ma la vista di Naruto con quel ragazzo l’aveva proprio irritato. Comunque la ragazza non si era certo lamentata.
Stava distrattamente guardando il notiziario quando l’ultima notizia catturò la sua attenzione. Kyuubi era stato visto all’aeroporto baciarsi appassionatamente con Allen Walker (attore che interpretava l’angelo nel film “angel or demon”) il tutto correlato da foto e immagini del film dei due protagonisti. Il giornalista annunciava che al servizio fotografico della rivista “Alba” avrebbero partecipato entrambi.
Ormai non aveva più dubbi Naruto era Kyuubi e il ragazzo che era con lui oggi al bar era Allen Walker, anche se aveva i capelli scuri il tatuaggio in fronte non lasciava dubbi … La sua incazzatura salì alle stelle, ma con quanti cazzo se la faceva quel dannato Kyuubi?? … Poi la sua attenzione fu attirata dalla ragazza che si stava muovendo nel suo letto e la sua coscienza gli rinfacciò che non poteva fare la predica a Naruto visto come si comportava … forse voleva essere lui al loro posto … Si alzò irritato e infilandosi in bagno disse “quando esco vedi di non farti trovare qui”. Chiusa la porta sentì qualcosa battere contro di essa, probabilmente una scarpa, e la ragazza urlargli “Stronzo”. Mentre faceva la doccia Sasuke prese la sua decisione avrebbe affrontato Naruto domattina a scuola e l’avrebbe smascherato …
 
Mentre erano in giro Allen e Naruto ricevettero la telefonata del Presidente Madara che comunicava loro che avrebbero fatto un servizio fotografico insieme l’indomani.
Entrambi furono molto contenti si sarebbero divertiti di più insieme.
Considerando la giornata che li attendeva decisero di ritornare a casa presto dovevano essere in forma per il fotografo, inoltre Naruto aveva anche la scuola.
 
La mattinata passò tranquilla, Naruto cercò di non farsi notare perché quella mattina le cicatrici se le era fatte da solo, visto che ancora Kankuro era fuori e non erano venute molto bene. Fortunatamente nessuno gli prestava molta attenzione, a causa del suo modo di vestire era uno dei tanti a cui nessuno da molta confidenza. Se non quel pazzo di Kiba ma era troppo scemo per accorgersi di un particolare del genere e Shikamaru sapeva già tutto.
Sasuke se ne accorse immediatamente ma non fece una piega già sapeva che erano finte, il giorno prima non le aveva nemmeno. Attese buono buono l’ora di educazione fisica e anche durante questa non fece niente per attirare l’attenzione del “finto moro”. Naruto non si preoccupò dello strano atteggiamento di Sasuke, aveva altro a cui pensare, quel giorno quel maniaco di Sai aveva deciso di eleggerlo a sua vittima. Stavano giocando a rugby e proprio durante un’azione Sai era finito addosso a Naruto e prima di rialzarsi ne aveva approfittato per controllare il corpo dell’altro e trovandolo appetitoso aveva iniziato a tormentarlo. Ogni momento era buono per toccarlo e i commenti che gli rivolgeva erano delle vere oscenità.
Naruto non ne poteva più avrebbe volentieri spaccato la faccia a Sai però non poteva fare a pugni proprio il giorno del servizio fotografico, i lividi non poteva permetterseli, così si limitò a sfuggirgli.
Sasuke stava assistendo alla scena e con estrema fatica si stava trattenendo dal picchiare Sai.
Sasuke dopo essersi fatto la doccia e cambiato uscì di fuori. Attese con pazienza di vedere Naruto entrare negli spogliatoi e subito dopo rientrò in palestra. Stava per dirigersi alle docce quando vide Sai avvicinarsi “Ciao Sasuke sei venuto anche tu a scoparti quel morettino? Lo sai che me lo fa proprio drizzare … se vuoi facciamo una cosa a tre, secondo me apprezza…” non aveva ancora finito che Sasuke gli si avventò contro attaccandolo al muro. “Non ti azzardare ad avvicinarti ancora a Naruto o sarà l’ultima cosa che farai! Chiaro?” La luce omicida che Sai vide nei suoi occhi fu più eloquente di mille parole. Appena fu libero si diresse verso la porta “Bastava dirlo che volevi fotterlo te. Per me un buco vale l’altro. Buon divertimento Sasuke”. E così dicendo sparì.
 
Sasuke entrò negli spogliatoi, Naruto era ancora sotto la doccia sentiva scorrere l’acqua, aveva una gran voglia di raggiungerlo, chissà come avrebbe reagito, meglio aspettare per oggi e affrontarlo a parole, ci sarebbe stato tempo anche per quello, non se lo sarebbe fatto sfuggire.
Naruto appena uscì dalla zona docce vedendo qualcuno negli spogliatoi si spaventò, ma realizzando chi era si riprese subito. Sasuke da parte sua appena lo vide rimase senza parole. Naruto constatando che l’altro non sembrava intenzionato a dire niente interruppe il silenzio “Non fare quella faccia da idiota, tanto lo so che l’avevi già capito altrimenti non saresti qui …” Sasuke non poteva credere a ciò che aveva davanti: Naruto era nudo ad eccezione di un piccolo asciugamano legato in vita, il suo fisico perfetto in bella mostra con il suo bellissimo tatuaggio che partendo dall’ombelico si allargava e andava a perdersi sotto l’asciugamano, i suoi capelli nuovamente biondi erano tutti spettinati e ancora bagnati, i suoi occhi di un azzurro incredibile. Era una visione. Cercò di riscuotersi e riuscì a rispondere “sì ma un conto è sospettarlo e un altro è averne la certezza”. Naruto si avvicinò “adesso che hai le tue prove puoi anche andartene, vorrei vestirmi, ho una certa fretta”. A queste parole Sasuke si riprese completamente e si infuriò per il tono freddo dell’altro “Cos’è adesso ti vergogni, non mi sei sembrata un persona così pudica ... visto poi tutti quelli che ti porti a letto” “A te chi mi scopo non ti deve interessare o sei forse geloso? Ho capito sei venuto qui perché vuoi che continui il discorso dell’altro giorno …” A Sasuke tornò in mente l’esperienza nel bagno degli studi televisivi, i baci e le mani di Naruto sul suo corpo, le emozioni, i gemiti che non era riuscito a trattenere e infine l’orgasmo … si irritò subito vedendo il ghignò compiaciuto dell’altro “Non ti illudere, non sei così irresistibile”. Naruto a quelle parole fu punto nell’orgoglio, gli si avvicinò ancora e toccandolo in modo sensuale poté notare con soddisfazione che Sasuke si stava eccitando “Il tuo amico non mi sembra della stessa opinione”. Sasuke toccato anche lui nell’orgoglio lo allontanò e gli ringhiò contro “Io non sono gay e poi ci sono troppi giocatori.... io non vorrei mai un gioco così tanto usato”. Naruto lo guardò cattivo e gli sibilò “Allora togliti dai coglioni.” E detto questo si girò e si diresse al suo armadietto. Sasuke con un sonoro “Sth” si voltò e uscì dagli spogliatoi. Possibile che non riuscivano a fare a meno di litigare? …. Sasuke era andato lì con l’intento di stuzzicarlo un po’, dimostrandogli che aveva vinto la loro sfida riuscendo a smascherarlo, poi però sopraffatto dalle emozioni che l’altro riusciva a scatenagli dentro si era spaventato ed aveva reagito esagerando con le parole.
Naruto rimasto solo scagliò un pugno all’armadietto, “Cazzo”, era incavolato nero non riusciva a capire perché le parole di Sasuke l’avessero ferito tanto, in fondo a lui cosa pensasse quel Bastardo non doveva interessare. Aveva sempre fatto quello che voleva fregandosene di quello che pensavano gli altri. Forse si sentiva così perché appena aveva visto Sasuke negli spogliatoi si era sentito sollevato, con lui non avrebbe più avuto bisogno di fingere e forse avrebbero potuto diventare amici e invece avevano finito per litigare. Lui voleva solo stuzzicarlo tirando fuori il loro incontro precedente e invece l’altro si era arrabbiato di brutto. Peggio per lui, io non ho bisogno di quel teme, cercava di convincersi il biondo.
Sasuke non sapeva perché ma quella discussione gli aveva lasciato l’amaro in bocca e un’incazzatura non indifferente.
 
 

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Capitolo 7
*** CAP. 7 ***


CAPITOLO 7

Il servizio fotografico fu un vero successo, la rivista Alba era esaurita in tutte le edicole e naturalmente a scuola tutte le ragazze avevano la loro copia personale. Allen e Naruto si era divertiti a posare e le foto erano venute magnificamente a detta del fotografo che ne era entusiasta. In quegli scatti i ragazzi dimostravano una confidenza che faceva intuire altro, in molte foto erano a torno nudo e in atteggiamenti provocanti, naturalmente niente di esplicito, era arte non pornografica come aveva commentato il fotografo.
 
Sasuke vedendo le ragazze che si scambiavano sguardi e risolini complici, con lo stesso giornale in mano, incuriosito decise di avvicinarsi a Sakura e Ino, che felici si arpionarono al suo braccio. Come vide le foto della rivista che Sakura aveva in mano Sasuke si irritò e stava per strappargliela quando si impose di non farlo, un atteggiamento del genere non era da lui e infondo cosa faceva quel dobe non doveva interessargli.  Karin si avvicinò a sua volta e disse “hai visto che schifo? Dovrebbero vietare certe foto e si vantano anche di andare a letto insieme ….” Karin continuava a parlare ma Sasuke dopo la prima fase non la ascoltava più, infastidito dal quel commento si scrollò di dosso le ragazze e si avviò in classe.  Mentre era al suo banco si vide sbattere la rivista sul banco da Sai, aperta su una foto a tutta pagina di Naruto “Hai visto che bocconcino? Anche meglio del nostro amico. Se me lo fai conoscere, visto che la rivista e di tuo zio, ti lascio volentieri Na-chan. Guarda che foto … Ho l’impressione che gli piaccia farselo mettere nel culo …” A quelle parole Sasuke prese la testa di Sai e la schiacciò con forza contro il banco “Non rompermi i coglioni Sai se ci tieni alla tua faccia”, detto questo lo spintonò via. Sai rimase un attimo impietrito e poi sbaffando tornò al suo posto. Cazzo, cosa gli era preso? Lui che rimaneva sempre freddo aveva perso le staffe per un semplice commento di quel malato di Sai, eppure lo conosceva ormai da anni ed era abituato al suo modo di fare, invece appena aveva sentito quelle parole su Kyuubi non ci aveva visto più. Ripensandoci anche lui aveva dato della puttana a Naruto negli spogliatoi.
 
Osservò per un attimo la foto e istintivamente spostò lo sguardo fino al banco di Naruto, naturalmente era ancora vuoto arrivava sempre all’ultimo minuto quel dobe. Però quanto era dannatamente meglio biondo … a questo pensiero per poco non si diede un pugno in testa da solo. Cosa si metteva a pensare …  ritornando a guardare le foto iniziò a sentire caldo nelle zone basse. Prese la rivista e la tirò in testa a Sai che gli rivolse uno strano sorriso. Dannato Sai e la sua rivista e soprattutto dannato quel biondo. Lo avrebbe portato sulla strada del non ritorno …
 
Naruto appena giunto a scuola notò con soddisfazione che molte ragazze stavano guardando la rivista che lo ritraeva, un senso di vittoria lo pervase “chissà cosa stava pensato quel “teme” di fronte a tutto quel successo, sicuramente stava rodendo di gelosia”.
 
Come entrò in classe rivolse un ghignò e uno sguardo di sfida a Sasuke che girò subito la testa con aria scocciata. Il moro voleva fare finta di niente ma con quel “biondino” non riusciva a rimanere impassibile. Però pensò con soddisfazione che in tutta la scuola a parte Gaara e forse Shikamaru era l’unico a conoscere il suo segreto.
 
Le ore di lezione passarono velocemente finché poco prima dell’ora di pranzo Naruto ricevette un sms da Allen che gli comunicava l’arrivo dei loro amici “Arrivati! Le Mammolette sono stanche! Vanno in albergo a riposare. Ci vedremo domani alle prove”. Naruto non stava più nella pelle doveva parlare con Gaara e Shikamaru e organizzare la serata per domani sera al locale dove si sarebbe tenuto il concorso.  Appena suonò la campanella uscì fuori e corse a cercarli. Trovati li trascinò in giardino in un luogo appartato per spiegare loro della serata, ma evidentemente non abbastanza appartato, perché Kiba vedendo Naruto esaltato, non era da lui era sempre pacato, si avvicinò curioso e sentendo parlare di una serata in discoteca, si autoproclamò organizzatore dell’uscita lasciando gli atri tre senza parole. Shikamaru cercò di dissuaderlo ma senza risultato. Così nel giro di poche ore il gruppo si era allargato a macchia d’olio.  Si sarebbero incontrati alle 21.00 davanti il locale “Genjutsu” .  Anche Sasuke aveva accettato dietro invito di Neji e dopo aver saputo che ci sarebbe stato anche Naruto.
 
Il pomeriggio del concorso Naruto e Allen incontrarono i loro vecchi amici al locale mentre le band facevano le prove. Con loro c'era anche Gaara. Si salutarono calorosamente e fatte le presentazioni si ritrovarono a parlare come se fossero passati solo pochi giorni dall'ultima volta che si era visti. Quando ancora suonavano insieme.
In un primo momento non avevano riconosciuto Naruto con i capelli tinti e le lenti colorate ma poi avevano riso della sua espressione da "finto offeso". Aveva spiegato loro che era un modo per vivere più tranquillo.
Al gruppo si era unito il fratello di Lenalee, Komui, per sostituire Allen alle tastiere. Non andava molto d'accordo con Naruto e con Allen per la storia con sua sorella.
 
Naruto invece era stato rimpiazzato da Lenalee che da seconda chitarra era diventata la cantante.
Naturalmente c'era sempre Yuu Kanda al basso e Lavi alla batteria.
 
Naruto non era mai andata tanto d'accordo con Yuu era sempre serio e troppo scorbutico, adesso che ci pensava gli ricordava proprio un certo teme di sua conoscenza. Invece con Lavi era uno spasso, aveva un carattere solare proprio come il suo ed era sempre pronto a fare scherzi. Lenalee sembrava una ragazza delicata ma quando voleva aveva un carattere forte e deciso. L'aveva conquistato subito e erano stati bene insieme finché non era arrivato Allen e le sue maledette carte.

Si era fatto tardi e la band doveva andare a prepararsi. Così si salutarono, a Naruto non sfuggi gli sguardi che si stavano scambiando Gaara e Lenalee e sorrise compiaciuto. Kamui avrebbe avuto una bella gatta da pelare, vista la sua gelosia verso la sorella.
 
Naruto e  Gaara andarono ad attendere i loro compagni di scuola. Naruto ebbe la bella idea di dire ad Allen che era meglio separarsi per non destare troppi sospetti. Già erano a conoscenza della sua amicizia con Gaara, meglio non esagerare.
Allen prima protestò poi vedendo che Naruto non demordeva gli fece un sorriso sadico e dicendo "come vuoi tu" si allontanò.
A Naruto quello sguardo non era piaciuto. Allen era entrato in modalità "quattordicesimo" chiamato così dai suoi amici perche in 'bastardaggine' in una scala da uno a dieci lui era il quattordicesimo!!! A Naruto corse un brivido lungo la schiena.
 
Uscirono fuori e attesero gli altri. Uno dopo l'altro arrivarono tutti. L'ultimo fu Sasuke e subito Ino e Sakura si attaccarono alle sue braccia e Naruto sentì una sorta di fastidio. Entrarono e si diressero verso la zona dei divanetti a loro riservata. Il nome Uchiha valeva molto anche in queste occasioni. Erano molto vicini al palco con grande piacere di Gaara, espressione che non sfuggì a Naruto seduto vicino a lui.
 
Era appena iniziato il concorso quando Naruto senti Hinata dire "Naruto-kun lo sai che sta sera stai proprio bene...." Naruto si voltò sorpreso e vide Hinata diventare rossa come un peperone mettendosi una mano sulla bocca. Evidentemente non voleva farsi sentire. Si limitò a un semplice "Grazie". Era vestito molto semplicemente: jeans e camicia un po’ sbottonata e una cravatta lenta, ma evidentemente in confronto a come andava a scuola era già un bel miglioramento. A quella affermazione anche Sakura che era praticamente spalmata su Sasuke si voltò e lo guardò veramente forse per la prima volta e constatando effettivamente quanto fosse bello gli disse "Perché a scuola vieni conciato a quel modo sembri un vero idiota ..." A Sasuke scappò una risata. Naruto non sapeva cosa rispondere stava per aprire bocca e inventarsi qualcosa quando sentì una voce fin troppo famigliare chiamarlo con quel nomignolo che tanto odiava "Na-chan".
Non aveva bisogno di girarsi per capire chi era, pensò solo "O no ci siamo".
Sasuke vedendolo aveva sgranato gli occhi. Gli erano tornate in mente le foto dei due e una vena aveva iniziato a pulsargli pericolosamente. Anche gli altri si voltarono e rimasero senza parole vedendolo arrivare. Naruto si limitò a un semplice "Ciao Allen".
Quest'ultimo si sedette vicino a Naruto che si trovava ora tra lui e Gaara, sembrava una scena del film. Sakura fu la prima ad interrompere quel silenzio imbarazzato "Ma tu sei Allen Walker" "In carne ed ossa, bellezza". Poi tocco a Ino "Come mai conosci Naruto" avrebbe voluto aggiungere una nullità come Naruto ma si trattenne. "Siamo amici da molto tempo e anche qualcosa d'altro quando ancora viveva a New York...." E così dicendo passò un dito sulle labbra di Naruto. Che lo guardò male. Le ragazze divennero rosse e si scambiarono uno sguardo d'intera. Volevano saperne di più. "E Kyuubi? Nelle foto sembravate intimi" "Si in effetti sono stato anche con lui, e vi posso assicurare che ci sa fare a letto. È un vero demone...." A quella affermazione per poco Naruto non si strozzò con quello che stava bevendo. "Allora sei gay" continuò Ino "Sì, mi dispiace ragazze ma sono proprio gay e non bisex come Naruto. Sapete è stato anche con la cantante degli Esorcisti" .
A quella affermazione anche Gaara, che fino a quel momento non li aveva degnati di uno sguardo, si girò interrogativo verso il suo amico. Naruto a sua volta si rivolse a Allen sibilandogli "Ma la vuoi smettere di raccontare i cazzi miei?" Allen fingendosi offeso " Ma dai Na-chan non c'è niente di male sono cose passate. È poi dovresti vantanti Lenalee è veramente carina". Sai era molto interessato dalla piega che aveva preso il discorso e stava già pensando di provarci anche lui con il "moretto" in questione, ma notando lo sguardo omicida di Sasuke pensò bene di smettere di guardarlo come se lo volesse mangiare. "In effetti stavo notando prima che Naruto e' veramente un bel ragazzo" continuò Sakura ormai presa dalla discussione, mentre Ino era tornata a rivolgere tutta la sua attenzione a Sasuke che sembrava non interessato all'argomento. "E poi dovresti vederlo nudo…" "Allen la vuoi piantare?" Naruto iniziava veramente a incavolarsi. "Su Na-chan perché non ci fai vedere uno dei tuoi strip tease? Lo sapete che sono riuscito a portarmelo a letto grazie a una partita di Strip Poker? Chiaramente ho barato, ho fatto carte false per averlo...." Mentre rideva della sua battuta Naruto gli diede un calcio ben assestato in una gamba. Erano tutti un po' sorpresi non ci stavano capendo niente "Ma stai parlando di Naruto o di Kyuubi?" Chiese Neji che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio. A quella domanda Naruto si sentì gelare, anche Sasuke si irrigidì, "Di Naruto naturalmente, Kyuubi non lo porti a letto è lui che porta te senza possibilità di scelta. È una tale calamita che basta che ti guardi con quei suoi occhi blu che ne rimani ammaliato. Credimi anche se sei un etero convinto con lui cedi e ti ritrovi a pregarlo di scoparti."  Adesso stava proprio esagerando. Doveva mettere un freno a quella boccaccia. Mentre si guardava intorno in cerca di una soluzione vide lo sguardo di Sasuke e rimase impressionato, era furioso con Allen. Non lo aveva mai visto così arrabbiato, tanto che si alzò di scatto facendo quasi cadere dal divano sia Ino che Sakura e si diresse senza dire una parola verso l'uscita. Fortunatamente Kiba ritornò dalla pista tutto trafelato e invitò tutti ad andare a ballare. Sasuke raggiunse l'esterno appena in tempo prima di schiaffare un pugno in faccia a quel damerino. Dalla frustrazione diede un calcio ai bidoni dell'immondizia, doveva calmarsi non era da lui reagire così. Naruto non era il suo ragazzo e nemmeno un suo amico, non doveva interessarlo cosa dicevano di lui o cosa facevano con lui? Una vocina nella testa gli ricordò che ultimamente non si comportava come se non gli importava niente ...
Al diavolo anche la vocina.

Naruto pur di far smettere Allen accettò l'invito di Kiba e si ritrovarono tutti in pista a ballare. Mentre il suo sguardo continuava ad andare all'uscita dove si era diretto Sasuke. Aveva una gran voglia di raggiungerò per chiedergli spiegazione del suo comportamento. Ma non sapeva che scusa trovare.
Dopo un po' Sasuke rientrò e la serata riprese sul suo consueto binario, anche Allen si tranquillizzò con grande sollievo di Naruto. Ino e Sakura tornarono a dare la loro attenzione interamente a Sasuke. L'argomento Naruto aveva momentaneamente esaurito il suo interesse.
In quel momento salirono sul palco i loro amici. La loro esibizione attirò l'attenzione di tutti. E alla fine vinsero il concorso fra gli applausi entusiasti di tutto il locale
Vennero richiamati sul palco per suonare nuovamente dopo la vittoria.
 
Lenalee prese il microfono e senza preavviso fece un annuncio "Grazie a tutti. Siete stati un pubblico fantastico. Siamo veramente felicissimi di aver vinto la tappa in Giappone, e per ringraziarvi adeguatamente vi vogliamo fare una sorpresa. All'inizio di questa avventura suonavano con noi due nostri grandi amici che questa sera sono tra il pubblico, io li vorrei invitare a salire sul palco per suonare con noi. Naruto, Allen venite ...."
“Ci mancava solo questa …” Pensò Naruto nascondendosi maggiormente dietro a Gaara. Allen non era dello stesso avviso così afferrò Naruto per la camicia e lo costrinse a seguirlo sul palco dicendogli nell’orecchio “Se non vieni continuo a chiacchierare con i tuoi amici”.
Sasuke era appena ritornato dal bagno quando vide Allen trascinare via Naruto.  Irritato andò dai suoi amici per capire cosa stesse succedendo.
Naruto salì sul palco un po’ titubante ma poi appena vide la sala gremita di gente da quella prospettiva, l’adrenalina iniziò a scorrergli nelle vene e riaffiorarono in lui i ricordi di quei momenti che tanto amava: lui, i suoi amici, la sua musica e il suo pubblico.
Prese la chitarra che Lenalee gli stava porgendo e si mise davanti al microfono. Intanto Allen aveva sostituito Kamui alle tastiere.
“Salve a tutti. Non mi aspettavo di salire sul palco questa sera, dopo tanto che non lo facevo più, ma non potevo certo dire di no alla bellissima Lenalee. Quindi eccoci qui. Questa è la nostra  Wake me up when september rain” 

Sasuke era a bocca aperta quel ragazzo era una sorpresa continua. Naruto aveva una voce splendida e suonava divinamente.  Era proprio un animale da palcoscenico, sembrava nato per attirare le persone, si muoveva con una grazia felina e la camicia un po’ sbottonata metteva in mostra il suo fisico, tutti erano incantati a guardarlo. Forse da domani doveva fare qualcosa di più che tingersi i capelli per passare inosservato. Questo ultimo pensiero lo irritò molto.
 
Il locale scoppiò in un fragoroso applauso e le richieste di bis si fecero così insistenti che decisero di suonare un'altra canzone.
“Visto che siete un pubblico stupendo e caloroso vi faremo sentire un’altra canzone … ecco a voi Every you every me”
 
 
Terminata la canzone i ragazzi sul palco si abbracciarono e sparirono dietro le quinte tra gli  applausi del pubblico che ammaliato dal carisma del cantante continuava a chiamare a gran voce il suo nome.
 
Naruto decise di andare a festeggiare con la band perché l’indomani dovevano ripartire tutti per gli Stati Uniti compreso Allen. Quindi volevano trascorrere facendo bagarre  le ultime ore insieme. Gaara si unì volentieri a loro.
Rimasero  fuori tutta la notte.
Sasuke era ritornato a casa più sollevato al solo pensiero che Allen sarebbe ripartito l’indomani mattina.
La mattina dopo Naruto li accompagnò all’aeroporto con un peso sul cuore ma con la promessa che sarebbe andato a trovarli non appena finita la scuola.
 
 
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Note:  Wake me up when september rain (green day) - Every you every me (placebo)
 

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Capitolo 8
*** CAP. 8 ***


Questo capitolo mi ha dato qualche problemino nella stesura ma avevo voglia di pubblicarlo oggi .... siate clementi .....

CAPITOLO 8

Erano giorni ormai che non si parlavano, si limitavano a sguardi di sfida. Naruto nei giorni subito seguenti al loro diverbio non ci aveva pensato molto, troppo preso dagli ultimi avvenimenti, ma adesso che la situazione era tornata alla normalità era riaffiorato prepotente anche il ricordo dell'accaduto.
Quel giorno negli spogliatoi era quasi stato contento di vedere Sasuke e aveva voluto stuzzicarlo un po' ma poi la situazione era degenerata e alla fine Sasuke l'aveva praticamente definito "puttana".
Al solo pensiero Naruto ribolliva di rabbia. Primo chi si credeva di essere per poter criticare il suo comportamento e secondo anche lui non era certo un santo, anzi trattava le donne come klinex prima le usava è poi le gettava. Lui almeno questo non l'aveva mai fatto, lui metteva sempre ben in chiaro i suoi sentimenti e le sue intenzioni, le sue storie non erano serie ma non aveva mai illuso nessuno.
Sasuke dal canto suo si sentiva in colpa per come aveva trattato Naruto, ma sinceramente se l'era cercata, perciò non gli avrebbe chiesto scusa per nessun motivo al mondo.

Dalla serata del concerto Naruto aveva fatto amicizia con alcuni suoi compagni e aveva iniziato a trascorrere la pausa pranzo con loro. I suoi migliori amici restavano Gaara e Shikamaru ma anche gli altri non erano male. Anche le ragazze avevano iniziato a vederlo sotto una luce diversa e non erano poche quelle che si facevano avanti.
Naruto aveva approfittato della situazione per far irritare Sasuke, in sua presenza flirtava in modo palese con le ragazze con loro grande gioia e di Sai che ne approfittava sempre per allungare le mani e fare commenti volgari al suo indirizzo. Sasuke se ne era accorto, ma questa consapevolezza non lo aiutava a tenere a freno la rabbia che si trasformava in vera e propria furia quando il biondo si lasciava andare a effusioni con Gaara.
Un giorno Sasuke entrando in bagno trovò Gaara e Naruto che parlavano, appena quest’ultimo lo vide spinse Gaara contro la parete e iniziò a baciarlo in modo passionale facendo intuire che avrebbero fatto altro di li a poco .... Sasuke era uscito  subito abbattendo la porta ....
Gaara non aveva detto niente, ma l'atteggiamento dell'amico iniziava a dargli sui nervi doveva trovare il momento per affrontare l'argomento Uchiha.
Il giorno seguente si incrociarono vicino agli armadietti e Sasuke passandogli accanto gli mormorò “Ti stai divertendo?” “Quello che faccio non ti deve interessare” così dicendo Naruto gli diede una spallata e si allontanò.
Sasuke aveva deciso di sfogare la sua frustrazione con le ragazze che lo assillavano ogni giorno, accettando le loro insistenti avance. Poi notando che la cosa non lasciava il biondo indifferente decise di esagerare soprattutto davanti a lui con baci, strusciate e altro. La ragazza cambiava in base al momento Ino, Sakura, Karin o un'altra per lui non faceva differenza l'importante era che Naruto ne fosse spettatore.
Un giorno Sasuke entrò in bagno e trovò Naruto davanti allo specchio che stava sistemandosi  le lenti a contatto colorate, si appoggiò alla porta e incrociò le braccia al petto. Appena Naruto lo vide riflesso nello specchio si girò per uscire, arrivato alla porta non resistette alla tentazione di sputargli addosso quello che pensava "Tranquillo me ne vado non voglio rovinare il tuo appuntamento con quella troietta rossa". Naruto sputò quell'ultima parole come fosse veleno, infatti anche se non l'aveva visto di persona erano giorni che Karin si vantava di fare certi lavoretti a Sasuke in quel bagno. "Sei per caso geloso?" "Ah ah, che egocentrico, non ho certo bisogno di te per scopare, io sono Kyuubi se non te lo ricordassi...." A queste parole Sasuke sentì un'onda di desiderio ricordando le foto della rivista, ma cercò di non darlo a vedere " Lo so bene, ma penso che è me che vorresti ..." Naruto si sentì colto in fallo, ultimamente non faceva che sognarlo così partì al contrattacco " Non credi di essere troppo presuntuoso, mio caro Uchiha, sei sicuramente un bel ragazzo ma io sono abituato a vedere ed avere ragazzi belli..." "No io non mi sbaglio mai" e detto questo con uno scattò afferrò Naruto, lo baciò e senza indugio approfondì il bacio  andando alla ricerca della lingua dell’altro.
 
 
Naruto rimase sorpreso e in un primo momento si ritrovò a rispondere al bacio, ma come Sasuke iniziò a pretendere di più e ad esplorare il suo corpo, Naruto si ridestò e ricordandosi come l’altro l'aveva trattato gli mollò un cazzotto e uscì dal bagno senza degnarlo di uno sguardo.
Sasuke lo guardò uscire e si ritrovò a pensare che quel ragazzo l'avrebbe fatto impazzire. Si era eccitato di più con un semplice bacio che con tutte le ragazze che si era portato a letto. Chissà come sarebbe stato farlo con lui.
Appena Naruto entrò in macchina per tornare a casa da scuola Gaara si rese conto subito che era successo qualcosa, era a dir poco incavolato nero, così decise di affrontare la questione che si trascinava ormai da giorni.
" Naru cos'è successo con l'Uchiha?” Naruto si aspettava che l'amico gli chiedesse qualcosa ma non una domanda così diretta e centrata!
“Cosa c'entra Sasuke adesso?” Gaara ghignò divertito “Non prendermi per il culo Na-chan altrimenti mi incazzo sul serio … Si vede lontano un miglio che quando c’è lui ti comporti in maniera assurda e lui non è da meno. Ma oggi sei nero, quindi ti richiedo: cos’ha fatto per farti incazzare così?” “Mi ha baciato contro la mia volontà” rispose indignato Naruto. Gaara non riuscì a trattenere una risata “Capirai, come se fosse il primo” “Questo non c’entra, lui non doveva farlo e basta!” “Dimmi una cosa, non è che ti scaldi così tanto per un semplice bacio perché ti è piaciuto più di quello che avresti voluto? ….” Naruto diventò rosso ma riuscì a ribattere “Cosa vorresti insinuare?” “Niente, solo che forse ti stai innamorando di lui e questo ti fa incavolare …”
 
Naruto non rispose e si mise a guardare fuori dal finestrino, così Gaara decise di non approfondire l’argomento per oggi, intanto aveva gettato lì la sua opinione su cui Naruto avrebbe sicuramente rimuginato. Adesso aveva bisogno di arrivarci da solo.
 
Intanto Sasuke era ritornato in classe a recuperare le sue cose e aveva trovato Neji ad attenderlo.
“Cosa vuoi Neji?”
“Niente, solo invitarti alla festa di fine anno che faremo sabato a villa Hyuga, organizzata da me e mia cugina Hinata. Abbiamo anticipato la data perché questo fine settimana i miei genitori e i miei zii sono fuori, così abbiamo tutto il posto per noi, senza supervisori ….”
“….mh ….”
“Decidi pure come vuoi tanto quest’anno mi sa che non sarai tu al centro dell’attenzione. Hinata vuole provarci con il nuovo morettino e se devo dirti la verità ci proverei volentieri anch’io … magari una cosa a tre con mia cugina potrebbe essere divertente …”
Sasuke non credeva alle sue orecchie “e Ten-Ten ?”
“E’ diventata così noiosa … invece Naruto deve essere proprio bravo a letto. Hai visto che due strafighi si scopa? Per non parlare della sua ex, quella cantante …. E’ un peccato che a scuola venga vestito così perché, ti dirò, quella sera in discoteca stava proprio bene …”
Sasuke si stava incazzando e non poco con Neji, possibile che tutti ce l’avessero con lui continuando a mettere il dito nella piaga?
“ Ah dimenticavo anche Sai sta tramando qualcosa, l’ho visto parlottare con Kabuto, l’assistente di laboratorio, a proposito di Naruto. Non so cosa ha in mente, ma conoscendolo cercherà di portarselo a letto anche contro la sua volontà …”
 
A questo punto Sasuke non ci vedeva più dalla rabbia, doveva andare alla festa e spaccare la faccia a Sai, il suo avvertimento non era servito. Neji vedendo la sua espressione capì di avere fatto centro sospettando un interessamento di Sasuke per Naruto. D'altronde era  impossibile non vederlo, erano settimane che osservava quel suo strano comportamento con le ragazze, certo ne aveva sempre portate a letto tante, ma non aveva mai avuto atteggiamenti così palesi soprattutto a scuola. Sicuramente voleva attirare l’attenzione del moro visto che lo faceva solo in sua presenza.
Era divertente vedere il freddo e impassibile Sasuke scaldarsi per qualcuno. Adesso era sicuro che non avrebbe perso la sua festa per nessuna ragione al mondo. E con Sasuke il successo della serata era assicurato.
 
Naruto in quei giorni era stato intrattabile c'è l'aveva con il mondo intero. Con Sasuke per come lo faceva sentire, con Gaara per avergli insinuato il dubbio, con Jiraiya per averlo portato in Giappone, con Kakashi per aver scelto quella commedia per il festival scolastico, con Hinata per averlo invitato a quella dannata festa, con se stesso per non essere riuscito a dire di no a quella ragazza, ma soprattutto per i sentimenti contrastanti che provava. Insomma con tutti.
Quando viveva in America stava molto meglio, si divertiva senza tanti problemi. Possibile che il problema era solo il fatto che si stava innamorando? No impossibile. Lui non si era mai innamorato e certamente non avrebbe iniziato da un bastardo come Sasuke.


Con tutti questi presupposti era arrivata la sera della festa, mentre sceglieva cosa mettere una nuova visione della serata lo ridestò dai suoi pensieri cupi: sarebbe andato alla festa e si sarebbe divertito come un matto, così avrebbe dimostrato a se stesso che di quel teme non gliene fregava niente, e se ci fosse stato anche Sasuke tanto meglio, glielo avrebbe dimostrato anche a lui e al suo smisurato ego.
Hinata gli aveva detto che era una festa a tema “ninja”. Non aveva ancora trovato niente di adatto quando sentì  suonare alla porta. Aprì e vide Gaara con in mano un costume per lui. Lo osservò, era perfetto. Un costume da “anbu”, lo provò e vide che gli stava divinamente: pantaloni attillati neri, maglia stretta anch’essa nera, maschera bianca, cinturone con le armi; Gaara in fatto di moda era imbattibile, avrebbe fatto faville.
Gaara vedendolo rimase molto soddisfatto, Naruto era irresistibile. Avrebbe fatto morire Sasuke. Perfetto!
Naruto aveva optato per delle lenti colorate rosse, gli avrebbero dato un aspetto da demone, rimase indeciso sui capelli, forse poteva azzardare e andare biodo tanto era una festa in maschera e poi sarebbero stati tutti alticci, sì, poteva rischiare ….
Tanto poi c’erano le immancabili cicatrici ….
 
 
 
Quando Naruto e Gaara arrivarono alla festa erano come sempre in ritardo, entrando nell'immenso giardino notò che tutte le luci erano naturali, candele, fiaccole e lanterne, c'era un grande gazebo con dei divanetti attorno a una pista per ballare e, un po’ più in là, una bellissima piscina. Avvicinandosi notò che gli altri erano già arrivati: Kiba era già insieme a Choji attorno al tavolo del buffet; Temari stava tentando di portare Shikamaru in pista; Tenten e Rocklee stavano ballando; Shino parlava con Hinata e Neji; Sai era vicino a Suitetsu; poi vi erano altri ragazzi e ragazze che non conosceva, forse erano compagni degli Hyuga nei loro corsi pomeridiani, e infine vide Sasuke seduto su un divanetto circondato da Sakura, Ino e Karin. Vedendo la solita scenetta delle fan del moro che si azzuffavano per lui Naruto ebbe un moto di fastidio alla vista di come gli stavano praticamente sdraiate sopra.
 
 Sasuke era scocciato al massimo, “possibile che quelle tre non avessero niente di meglio da fare che rovinargli l'umore?”  Anche se, a dire il vero, era già incavolato per i fatti suoi , quel dobe ancora non si era fatto vedere ....  forse aveva deciso di non venire? ... No, non era da lui ritirarsi da qualunque sfida, e ormai la loro era una vera e propria sfida. Non aveva ancora finito di formulare questi pensieri quando vide arrivare qualcuno, uno era Gaara, inconfondibile con quei capelli rossi, e l'altro era biondo con una maschera anbu sul viso, il fisico fasciato in quella divisa nera era incredibile .... Sasuke si ritrovò a fissarlo senza parole "non sarà per caso quel dobe?" dopo questo pensiero rivide  nella sua mente le immagini di Naruto senza vestiti .... “si era decisamente lui ... “. Si guardò intorno e notò che tutti lo fissavano ... “cavoli non sarebbe stato facile salvarlo dalle grinfie degli altri .... “
 
Naruto notando gli sguardi su di sé sorrise soddisfatto, soprattutto l'espressione di Sasuke, che nel frattempo si era alzato, era impagabile. Poté così osservarlo bene, anche lui era vestito da anbu e stava da dio, capiva perché quelle tre  gli stavano appiccicate. “Cavolo sembriamo quasi una coppia”si ritrovò a pensare il biondo.
 
 
Fu riscosso dai suoi pensieri dalla voce di Neji: "Scusa tu saresti?" "Come Neji non mi riconosci?" e scoppiò a ridere.
Ascoltando quel suono Neji spalancò gli occhi incredulo "Naruto?" Intanto quest’ultimo si era tolto la maschera "Bingo" "Dio Naruto sei irriconoscibile. Sospettavo che sotto quella tuta orrenda arancione che metti a scuola nascondersi un bel fisico , ma questo … sei veramente una bomba ... poi biondo non ti avevo riconosciuto " "Beh essendo una festa in maschera ho pensato di camuffarmi un po’"
 "Hai fatto bene, il biondo ti dona molto ... e poi non so ... mi ricordi qualcuno..."
 "Non so a chi ti riferisci.” Sorrise cercando di cambiare discorso “C'è qualcosa da bere?"
"Certo vai pure, ci rivediamo dopo magari per quel discorso a tre" e un sorriso si allargò sul viso di Neji.
Sasuke vedendo Naruto al bancone del bar si scrollò di dosso le piattone  in malo modo e si diresse a prendere da bere. Arrivato di fianco a Naruto gli disse senza guardarlo "Ma allora sei proprio deficiente ti potrebbero riconoscere"
"Cos'è sei geloso Uchiha, hai paura che ti possa rubare l'attenzione di quelle oche?" così dicendo Naruto prese da bere e dirigendosi verso la pista disse rivolto a Gaara "Ho voglia di ballare mi fai compagnia?" L'amico lo seguì con una smorfia. Quei due era proprio irrecuperabili.
Vedendo i due bei ragazzi andare in pista altri decisero di seguirli. Furono subito circondati da diverse ragazze. Sasuke ritornò seduto al suo posto ma continuò a guardare la pista con un po’ di fastidio, poi notò che stranamente Sai se ne stava buono buono, guardando però Naruto con sguardo famelico, sicuramente stava tramando qualcosa doveva tenerlo d’occhio.
 
Sakura aveva notato lo strano sguardo che Sasuke lanciava continuamente a Naruto, a lei sembrava decisamente di sfida o di astio, forse questa rivalità poteva utilizzarla a suo vantaggio. Aveva già provato a fare ingelosire Sasuke con RochLee, quel ragazzo le moriva dietro da diversi anni, ma era stato tutto inutile, forse Sasuke non lo considerava al suo livello. Con Naruto poteva essere diverso. Lei era sicura che Sasuke la amava, doveva solo fare in modo che lui se ne rendesse conto, e che cosa c’è di meglio di un po’ di sana gelosia? Così avrebbe finalmente abbandonato quelle due streghe ino-pig e la quattrocchi e sarebbe stato tutto suo.
Così si alzò dal divano e si diresse da Naruto che era sceso dalla pista e stava scherzando con Kiba davanti al bar. “Naruto-kun verresti a ballare con me?” disse con una voce smielata.
Naruto rimase sorpreso ma pensò perché no? … “Certo Sakura-chan”
E insieme si diressero alla pista. Sakura controllò che Sasuke la stesse osservando poi iniziò a ballare in modo molto provocante strusciandosi a Naruto. In un primo momento il biondo rimase sorpreso ma poi decise di stare al gioco in fondo era divertente vedere dove voleva arrivare. Sicuramente lo stava facendo per far ingelosire Sasuke allora perché non accontentarla?  Sasuke iniziò a sentire una forte gelosia “come si permetteva quella troia di comportansi così con Naruto?” Sakura se ne accorse e ne fu molto contenta interpretando male la gelosia così palese su quel viso di solito impassibile.
Tutti rimasero un po’ sorpresi ed eccitati da quello che stava succedendo sulla pista. Hinata facendosi coraggio decise di darsi una mossa e unirsi al ballo se non voleva che Sakura gli fregasse la sua opportunità di stare con Naruto. Anche Neji seguì l’esempio di sua cugina e con lui altri.
Sasuke non resistette più e si diresse alla pista, prese Naruto per un braccio e lo trascinò via. Sakura a quella vista ghignò tra sé e pensò “Ecco ci siamo adesso lo picchia per me, e quando tornerà mi dichiarerà il suo amore”
“Sasuke che cazzo stai facendo?” Naruto cercava di divincolarsi ma la stretta di Sasuke sul suo polso era troppo stretta. Lo condusse nel grande giardino un po’ lontano dagli altri.
“Allora mi vuoi dare una spiegazione?”
Sasuke non sapeva bene cosa rispondere, si era mosso senza pensarci e vedeva chiaramente la rabbia sul viso dell’altro.
“Mi rispondi maledetto Uchiha?”
“Devi smetterla di comportarti sempre come un idiota”
“Cosa???? Ma che cazzo vuoi da me?”
“Sei un idiota e ogni tanto qualcuno deve dare un freno alla tua idiozia”
“Ascoltami bene bastardo, io faccio quel cazzo che mi pare e tu vedi di andare a sfogare la tua frustrazione sulle tue puttanelle.”
“Puttanelle??? Noi sarai per caso geloso?”
“Geloso io? La tua piuttosto mi è sembrata una scena di gelosia…”
“Non potrei mai essere geloso di un idiota come te…  e poi te lo ripeto io non sono gay”
“Allora  vedi di lasciarmi in pace” Così dicendo Naruto si girò e si diresse verso il bordo piscina per sbollire la rabbia.
Sasuke a sua volta decise di tornare dagli altri. Possibile che finivano sempre per litigare?
Appena arrivato vide Sai vicino al bancone del bar mettere qualcosa in un bicchiere e poi uscire diretto verso la piscina seguito subito dopo da Suitsetsu. Lì per lì non ci fece caso poi ripensò alla scena vista a scuola (Sai che parlava con Kabuto) e alle parole di Neji che lo avvisavano che Sai aveva in mente qualcosa pur di portarsi a letto Naruto. Così decise di seguirli.
Lì trovò vicino alla piscina, Sai stava incitando Naruto a bere qualcosa che gli aveva chiaramente portato e Suitsetsu li guardava divertito in attesa di qualcosa. Non sentiva cosa si stessero dicendo ma la scena gli apparve subito chiara, stavano cercando di drogarlo e quel dobe non se ne rendeva nemmeno conto.
Senza pensarci troppo si fiondò sui tre come una furia, strappo il bicchiere di mano a Naruto facendolo cadere per terra e strattonò Sai minacciandolo “Ti avevo avvertito. Se ti fossi avvicinato ancora a lui ti avrei ucciso e sai che io non faccio minacce a vuoto. Quindi vedi di andartene se non vuoi che metta in pratica la mia minaccia. E questo vale anche per te Suitsetsu”
Naruto rimase pietrificato dall’odio che sentiva trapelare dalla voce di Sasuke. Così aspettò che i due se ne fossero andati prima di parlare con Sasuke. E mentre attendeva sentiva la rabbia e la frustrazione aumentare.
Appena furono soli la lasciò uscire come un fiume in piena.
“Mi vuoi spiegare perché ti comporti così, perché io proprio non ti capisco e mi stai facendo impazzire … Prima mi tratti malissimo,  mi chiami puttana, mi fai capire chiaramente che di me non te ne può fregare di meno, poi però mi baci e mi fai delle scenate di gelosia. Mi dici che non ti piaccio ma poi torni e mi tratti come se fossi una damigella indifesa. Mi vuoi spiegare che cazzo vuoi da me Uchiha. Perché io non ne posso proprio più!!! Appena inizio a pensare che forse possiamo essere amici tu scappi fuori con qualche stronzata che mi fa incazzare. Io non mi voglio innamorare di uno come te, piuttosto preferisco morire!!!”
Sasuke non riuscì a capire bene il motivo, se per quello che aveva appena detto Naruto o semplicemente per fermare quel fiume di parole, ma abbracciò forte Naruto e gli diede un bacio delicato chiedendo poi il permesso per approfondirlo leccandogli il labbro inferiore, Naruto rimase sorpreso da tanta dolcezza e ricambiò il bacio dischiudendo le labbra dando così il via a un bacio più profondo.
Continuarono a baciarsi per un po’, Sasuke voleva far capire a Naruto quello che non riusciva a dirgli a parole e cioè che anche lui si stava innamorando ma aveva paura ad accettare questo nuovo sentimento.  Ad un certo punto Naruto iniziò a sentirsi strano, aveva un gran caldo, aveva bisogno di aria. Così si staccò da Sasuke e iniziò a togliersi la maglia. Sasuke rimase scocciato dall’interruzione ma poi guardando Naruto negli occhi capì che qualcosa non andava. Aveva lo sguardo offuscato e si stava spogliando. Doveva essere la droga che Sai gli aveva messo nel bicchiere forse poteva era un eccitante …
Naruto iniziava a perdere lucidità vide Sasuke avvicinarsi e chiedergli “Quanto ne hai bevuto del cocktail di Sai” “Solo un goccio dopo me lo hai fatto cadere perché?” “Era drogato, dobe, volevano violentarti” “Io a quello lo ammazzo” “A questo penserai dopo, adesso dobbiamo cercare di fartelo passare. Come ti senti?”
Naruto voleva rispondergli ma si sentiva un po’ in imbarazzo perché oltre alla mente annebbiata si sentiva terribilmente eccitato e non sapeva cosa avrebbe fatto “non ti avvicinare” A quelle parole Sasuke eliminò la distanza fra loro rendendosi conto subito dalla situazione di Naruto. “Spostati Teme altrimenti non so come andrà a finire”. Forse l’averlo sognato e desiderato, complice l’alcool che aveva bevuto per scacciare la frustrazione di vedere il biondo con altri, tolse tutti i freni che lo avevano sempre bloccato. Spinse Naruto fin sopra un grande lettino e iniziò a baciargli il collo facendolo gemere. Naruto a quel chiaro invito, complice la droga, non resistette e ribaltando le posizioni iniziò a spogliare Sasuke e a lasciargli una scia di baci e morsi sempre più in basso. Sasuke cercava di trattenere i gemiti e la sua razionalità stava andata a farsi benedire voleva solo che il biondo continuasse quella dolce tortura. Appena Naruto iniziò a farlo godere con la bocca i gemiti uscirono incontrollati e con essi anche l’ultimo briciolo di razionalità. Naruto dal canto suo era troppo eccitato e stordito dalla droga per chiedersi che cosa stava succedendo voleva quel corpo così bello e perfetto e quella notte sarebbe stato suo.
 

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Capitolo 9
*** CAP. 9 ***


CAPITOLO  9
 
Porca puttana si era dimenticato di chiudere le tapparelle e un raggio di sole gli stava impedendo di continuare il suo meritato riposo. Aprì gli occhi mettendo a fuoco la stanza, si sentiva uno schifo doveva aver bevuto troppo alla festa di Neji. Lui che non beveva mai, doveva esserci stato un buon motivo per ridursi così.
In quel momento si accorse di non essere da solo nel suo letto, qualcuno si era appena mosso e notando di essere completamente nudo non ci mise molto a capire che si era portato a letto qualcuno.
Non riusciva a ricordare chi fosse, sperava solo non una delle tre piattole, troppo difficili da cacciare, ma ci avrebbe pensato dopo, adesso aveva proprio bisogno di una bella doccia per schiarirsi le idee.
Alzandosi sentì un forte dolore alla base della schiena ma non ci diede troppo peso, “chissà cosa aveva combinato”. Entrando in bagno buttò distrattamente uno sguardo alla ragazza addormentata, era completamente avvolta dal lenzuolo si poteva vedere solo una testa bionda "speriamo non sia Ino".
L'acqua stava lavando via l'ultimo brandello di sonno e immagini della sera prima iniziarono a riaffiorare alla sua mente:
le tre piattole lo avevano assalito al suo arrivo ...
l'arrivo di Naruto bello da far male ...
la sua irritazione nel vedere Sakura strusciarsi a Naruto, come si era permessa ….
la gran voglia di bere per calmarsi ...
la sua litigata con Naruto vicino alla piscina ....
il suo intervento per mandare via Sai che voleva far bere a Naruto una strana bibita ...
“decisamente aveva avuto dei comportamenti non da lui”
Da qui i ricordi si facevano più confusi:
Naruto aveva detto qualcosa e lui aveva sentito il bisogno di baciarlo ...
Naruto con uno strano sguardo lo faceva stendere e spogliandolo lo baciava e poi...
“cazzo, Naruto gli aveva fatto un pompino e lui aveva goduto senza ritegno e poi ..., cazzo cazzo, Naruto l'aveva scopato...”
 
 
Si ricordava i gemiti e il piacere travolgente ...
“Lui Sasuke Uchiha si era lasciato scopare da quel dobe ...”
Un dubbio lo investì forse di là nel suo letto c'era proprio il dobe, ma questo significava che se l'era portato addirittura a casa e quindi forse avevano fatto altro... Be’ non era detto, forse si era ravveduto e si era portato a letto Ino.
Un'altra serie di immagini gli tolsero ogni dubbio:
lui è Naruto che sgattaiolavano via dalla festa ...
il loro arrivo non proprio silenzioso nella sua camera, fortuna non c’era nessuno ...
il bellissimo corpo di Naruto nelle sue mani, questa volta aveva condotto lui il gioco dando prima piacere con la bocca e poi, dopo averlo preparato, lo aveva fatto suo ...
 
 
 
Le sensazioni che gli riaffiorarono alla mente erano travolgenti non aveva mai provato tanto piacere, il solo ricordo lo stava facendo eccitare ... Meglio fare una doccia fredda ... Ormai non c'erano più dubbi quello addormentato nel suo letto  era Naruto ...
Un'altra serie di immagini lo invasero:
Naruto che ribaltava le posizioni e lo rifaceva suo ... CAZZO 2 a 1 per il dobe.
 
 
Naruto si svegliò sentendosi ancora molto frastornato, non ricordava bene dove fosse ma sicuramente non era camera sua, troppo ordinata e pulita. Aveva un gran mal di testa e tanta confusione, non riusciva a ragionare. Però non ci voleva un genio per capire che era reduce da una notte di sesso. Era completamente nudo e nel letto di qualcun altro, chi doveva ancora scoprirlo... Più cercava di ricordare più il mal di testa aumentava e con esso la foschia che gli impediva di pensare. Aveva bisogno di una doccia e poi di mangiare qualcosa, stava letteralmente morendo di fame. Sentendo un rumore provenire da dietro di lui si voltò giusto in tempo per vedere Sasuke uscire dal bagno con un asciugamano legato in vita e un altro con cui si stava strofinando i capelli. Era magnifico. Mentre Naruto era intento ad osservarlo un pensiero gli baleno in testa "Ho fatto sesso con Sasuke! Accidenti e non me lo ricordo nemmeno... Chissa come e' stato ..." Una voce lo riscosse dai suoi pensieri “ehi dobe, muovi il culo e vai a farti una doccia che fra poco tornano i miei e non voglio che ti trovino qui”
Naruto era troppo sconvolto dalla scoperta e ancora intontito dalla droga assunta che non riuscì a rispondere niente di meglio di un semplice “teme”.
Mentre si faceva la doccia cercò di schiarirsi le idee, ma le immagini erano troppo distorte e la mente troppo offuscata, non riusciva nemmeno a formulare delle frasi sensate. Adesso doveva solo riuscire a farsi la doccia poi andare a casa a farsi una bella scorpacciata e poi ci sarebbe stato tempo per ricordare e soprattutto per parlare con quel teme di quanto successo e soprattutto del suo significato.
Sasuke dal canto suo stava pensando a cosa dire a quel dobe per mettere ben in chiaro le cose,. non voleva assolutamente che suo padre e suo fratello venissero a sapere che era stato a letto con un ragazzo. Già faticava a fargli accettare la sua scelta di fare l'attore figuriamoci se veniva a sapere che gli piaceva un ragazzo...
A questo pensiero si sorprese “come poteva anche solo pensare di essersi innamorato di quel dobe?” Al solo pensiero di Naruto un calore si diffuse per tutto il corpo, ma Sasuke cerco di scacciare immediatamente quella sensazione.
Come vide Naruto uscire dal bagno rimase senza parole. Era talmente bello così al naturale, senza trucchi e senza inganni, che si dimenticò cosa voleva dire. Gli ritornarono alla mente le sensazioni provate quella notte e l'unico pensiero fu quello di riprendere quelle attività così piacevoli.
Fu riportato al presente dalla voce di Naruto che, mentre si vestiva velocemente, gli diceva semplicemente che non stava tanto bene e che andava a casa, avrebbero avuto tempo per parlato durante il festival scolastico.
Sasuke fece cenno di sì con il capo e poi gli offrì un passaggio con la sua moto. Non si scambiarono più di qualche parola di circostanza. Sasuke aveva capito che Naruto non stava bene a causa della droga che Sai gli aveva fatto bere, forse faticava anche a ricordare cosa fosse successo, forse era meglio così, si ritrovo a pensare Sasuke, ma davanti a questa possibilità si senti estremamente triste.
Verso sera alcuni ricordi ed alcune sensazioni erano riaffiorati ma erano troppo confusi per poter capire la situazione tra loro, Naruto aveva bisogno di chiarirsi con Sasuke, capire cosa aveva significato per lui, capire i suoi sentimenti. Il giorno seguente iniziavano i preparativi per il festival scolastico, quindi niente lezioni, Naruto sperava di potergli parlare in tranquillità.
Ogni speranza di Naruto si rivelò vana. Sasuke in qualità di presidente del consiglio studentesco doveva supervisionare i preparativi, era sempre impegnato in giro per tutta scuola, Naruto era andata a cercarlo diverse volte, ma Sasuke era sempre in compagnia di Karin che si era autoproclamata sua segretaria personale non essendo, a suo dire, impegnata in nessuna attività.
Naruto invece doveva aiutare il club di recitazione nell’allestire la scenografia per la loro commedia e il club di musica a preparare il palco per il concerto di chiusura. L’ultimo giorno di preparativi era riservato alle prove generali ma ugualmente Sasuke non si era presentato e Kakashi aveva commentato che tanto Sasuke non ne aveva bisogno. Naruto era incavolato nero e iniziava a nutrire il sospetto che Sasuke lo evitasse.
Così in cinque giorni non era ancora riuscito a rivolgergli la parola, fortunatamente però il giorno dopo iniziava il festival scolastico e lì lo avrebbe visto per forza dovevano recitare insieme il quella commedia scelta da Kakashi. Lui e il moro erano i due protagonisti di una rivisitazione di Romeo e Giulietta in chiave moderna il titolo “Romeo e Giulio” spiegava di per sé già molte cose, qui l’amore fra i protagonisti era contrastato non dall’odio tra le famiglie ma dalla società e dalle famiglie stesse che non approvavano un amore omosessuale. Non erano previste scene intime tra i protagonisti era un amore platonico come nella commedia originale. Questo riempiva di sollievo Sasuke che in quei giorni aveva fatto di tutto per evitare Naruto, l’aveva visto diverse volte alla sua ricerca sicuramente per parlare con lui di quello che era successo tra loro. Sasuke però doveva trovare il momento giusto, voleva essere sicuro fossero soli, nessuno doveva sentirli o vederli nel caso quel dobe facesse delle scenate.
Doveva assolutamente mettere in chiaro che quello che era successo non significava assolutamente niente, era stato solo un errore dovuto dall’alcool e non si sarebbe mai più ripetuto, doveva stargli alla larga. Mentre ripensava a queste cose un gelo intenso si propagandò per tutto il suo corpo e un forte dolore al petto gli face capire quanto quelle parole fossero sbagliate e non corrispondenti a quello che provava realmente. Non poteva permettersi di pensarla diversamente si era impegnando tanto per dimostrare a suo padre quanto valeva e fargli approvava la sua scelta di fare l’attore. Chissà cosa avrebbe pensato sapendo che era stato con un ragazzo.... e poi c’era anche quel antipatico di suo fratello sempre pronto a prenderlo in giro e a dimostrargli di essere superiore.
 
Il giorno del festival Naruto non si era tinto i capelli e non aveva messo le lenti perché Kakashi aveva insistito perché nella rappresentazione i due protagonisti fossero l’uno l’opposto dell’altro, non solo caratterialmente, ma anche fisicamente uno biondo e uno moro, anche se non gli dispiaceva l’idea di vedere quel teme biondo per farsi quattro risate si era offerto volontario.
Così eccolo lì diretto a scuola senza la sua solita maschera, a parte le cicatrici lasciate per sicurezza. Per l’occasione era stato allestito il grande giardino che separava l’Accademia dall’Università, quando Naruto arrivò a scuola rimase sorpreso dal numero di persone che già riempivano i vari padiglioni. Insieme a Gaara iniziarono a girare fra gli stands, naturalmente si fermarono al ristorante organizzato dal club di cucina dove Choji faceva bella mostra delle sue grandi doti culinarie. Naruto ne approfittò per divorare una abbondante colazione fatta di Ramen. Gaara rimaneva sempre stupito dalla quantità di cibo che Naruto riusciva ad ingurgitare, soprattutto se si trattava del suo adorato ramen, senza ingrassare di un grammo, non aveva un verme solitario ma un’intera colonia.
Il club di medicina aveva organizzato un convegno sulla salute e sul vivere sano, quello di psicologia vari test divertenti per conoscersi meglio. Non facevano assolutamente per lui, si fermarono solo per salutare i loro amici Neji e Sakura, Ino e Hinata.
Decise di non avvicinarsi al club di arte per non avere la tentazione di spaccare la faccia a Sai dopo il suo tentativo di violentarlo somministrandogli quella droga.
Incontrarono Kiba che stava inseguendo il suo cane che non aveva nessuna intenzione di fare da cavia per il salone di bellezza per animali.
Arrivarono finalmente alla zona dedicata ai club sportivi dove le gare erano già in pieno svolgimento. Vennero a sapere che Sasuke aveva vinto tutte le gare a cui aveva partecipato, non c’era da stupirsi quel ragazzo voleva essere sempre il migliore qualunque cosa facesse.

Quando arrivarono alla piscina Sasuke aveva appena vinto l'ennesima gara. Naruto vedendolo uscire dall'acqua, il bellissimo fisico in bella mostra, fu investito da immagini della notte passata insieme e si sentì invadere da un forte calore. Sì, decisamente quel bastardo gli piaceva e oggi in modo o nell'altro l'avrebbe affrontato e obbligato a chiarire la loro situazione. Doveva sapere cosa provava Sasuke, doveva prendere una decisione importante domani e molto dipendeva da quello che gli avrebbe risposto Sasuke.
Con questi pensieri si diresse verso il teatro allestito per la loro commedia, era quasi l'ora del tramonto, il momento scelto da Kakashi per l'atmosfera romantica che a suo dire dava un tocco in più.
 
Sasuke mentre si svolgevano le prove sportive aveva cercato tra la folla Naruto ma non l'aveva visto e questo gli aveva fatto nascere un sorte senso di fastidio, poi però dirigendosi agli spogliatoi dopo la prova di nuoto aveva visto allontanarsi una testa bionda insieme a un rossino, così l'iniziale gioia si era trasformata in frustrazione. Gaara non doveva avvicinarsi al suo dobe, appena concluso questo pensiero si diede dell'idiota, a lui non doveva interessare cosa faceva Naruto.
Doveva andare a cambiarsi era ora di dimostrare ai suoi le sue doti di attore anche in quella stupida commedia.
Quando Sasuke arrivò al luogo dove doveva svolgersi la commedia trovò già tutti riuniti attorno a Kakashi che stava dando le ultime direttive: “..... e per ultimo ho deciso di cambiare un po' l'ultima scena quando Romeo  e Giulio prendono entrambi il veleno guardandosi negli occhi, ho deciso di aggiungere un bacio passionale. L'unico bacio che si danno in tutta la commedia sarà quando tutto sta per finire e ormai non hanno più speranze di poter vivere il loro amore liberamente.” Naruto e Sasuke guardarono il registra sgranando gli occhi “che novità era quella?” Provarono a protestare “ma...” “Niente ma, non morirete se vi baciate! E poi siete attori e dovete essere pronti a recitare qualsiasi scena. E se vi state chiedendo come mai non l'abbiamo mai provata, è perché voglio vedere come ve la cavate ad improvvisare e poi è solo un bacio, non il monologo di Amleto .... Bene iniziamo”

I due protagonisti entrarono perfettamente nella parte riuscendo a catturare tutti i presenti e a rendere tangibile i forti sentimenti che provavano i due personaggi. Tutti si stupirono della bravura dei due ragazzi, i quali era sì bravi ma erano stati aiutati dal loro legame. Infatti appena avevano iniziato a recitare, aiutati dalla maschera dei personaggi, consapevoli che stavano interpretando una parte, avevano dato libero sfogo ai loro sentimenti così simili a quelli provati dai protagonisti della storia. Soprattutto Sasuke che fino a quel momento non aveva voluto credere di provare qualcosa di più di una semplice attrazione fisica per Naruto aveva attribuito alla sua capacità di immedesimarsi nella parte i forti sentimenti di amore e di passione che lo stavano invadendo.
Durante la scena finale tutti gli spettatori stavano trattenendo il fiato per non rovinare quel momento così intenso, ma al momento del bacio tutti gli occhi si sgranarono e le bocche spalancate fecero capire chiaramente che nessuno se lo aspettava, visto che per tutta la tragedia il loro rapporto si era limitato a parole ed a sguardi. Inoltre quel bacio sembrava tutto fuorché finto. Sasuke e Naruto rapiti dai sentimenti che stavano provando, nell’attimo in cui le loro labbra si erano sfiorate non erano stati capaci di resistere e si erano lasciati andare ad un bacio passionale senza freni un vero scontro di lingue, le mani di Naruto erano andate ad intrecciarsi ai capelli del moro mentre quelle di Sasuke vagavano bramose sulla schiena del biondo, dando vita ad un abbraccio possessivo e disperato perfetto per quella scena finale. Appena si staccarono l’applauso del pubblico li riportò bruscamente alla realtà, ricordandogli dove si trovavano e fortunatamente anche come doveva concludersi quella scena, così si lasciarono scivolare a terra ancora stretti in quel abbraccio mortale. L’applauso continuò per diversi minuti e i due dovettero rimanere in quella posizione in attesa della chiusura del sipario. La vicinanza dei loro corpi dopo quel bacio umido stava avendo il poter di farli eccitare.
Sasuke stava maledicendo tutti e tutto per il potere che quel dobe aveva su di lui, cosa avevano visto gli spettatori? e soprattutto cosa avevano pensato suo padre e suo fratello? due bravissimi attori o due ragazzi che erano stati a letto insieme? Doveva schiantare quella storia prima possibile, forse era ancora in tempo per non perdere completamente la ragione. Naruto dal canto suo si sentiva felice perché aveva finalmente capito ed accettato di provare qualcosa per il moro e visto come l’atro aveva risposto al bacio poteva sperare di essere almeno in parte corrisposto. Doveva parlargli subito per chiarire finalmente la loro situazione.
Finiti gli applausi e i ringraziamenti di rito, dopo i complimenti del regista e dei loro colleghi i due protagonisti furono lasciati liberi di andare a cambiarsi. Sasuke si attardò nei camerini per poter parlare da solo con il biondo, anche Naruto aveva avuto la stessa idea così si ritrovarono finalmente soli.
Naruto con un grande sorriso si avvicinò al moro, stava per parlare quando Sasuke lo anticipò: “Ascoltami dobbiamo chiarire la cosa una volta per tutte. Quello che è successo l’altre sera è stato solo un grandissimo sbaglio dettato dal troppo alcool e dalla droga che Sai di aveva dato. Non potrà e non dovrà ripetersi mai più. Inoltre nessuno dovrà mai venirlo a sapere. Chiaro! Io non sono gay e mai lo sarò! E’ stato solo un errore. Dimentica tutto e stammi alla larga il più possibile.  Se hai voglia di farti scopare non avrai problemi a trovare qualcuno a cominciare dal tuo amico rossino!”.
Sasuke sentiva di aver esagerato, ma lo shock causato dalla consapevolezza di aver baciato Naruto davanti a tutti e soprattutto davanti ai suoi genitori, gli avevano fatto arrivare il sangue al cervello e se l’era presa con il biondo. Inoltre voleva seppellire quel amore che stava nascendo indesiderato sotto uno strato di odio e di rabbia.
 Naruto era rimasto impietrito da quelle parole non si sarebbe mai aspettato un trattamento del genere nemmeno da un bastardo come Sasuke. Un pugno nello stomaco gli avrebbe fatto meno male! Sarebbe crollato se il suo orgoglio non fosse stato pronto a sostenerlo e a sostituire il dolore con la rabbia, così scagliò un potente pugno al moro che lo fece cadere a terra e ringhiandogli “Vaffanculo bastardo!!!” uscì dai camerini diretto verso la zona del concerto.
La musica l’avrebbe calmato. Sasuke si rialzò massaggiandosi la parte lesa “se l’era proprio meritato” sentiva un gran dolore dentro e non era certo per il pugno ma si continuava a ripetere che aveva fatto la cosa giusta. Uscito dal teatro trovò i suoi genitori ad aspettarlo. Suo padre gli disse semplicemente che andavano a casa perché era stanco per il viaggio e che avrebbero parlato l’indomani a casa. Non aveva aggiunto altro ma dal suo sguardo Sasuke capì che era soddisfatto di lui e che forse iniziava ad apprezzarlo. Questa speranza riempì Sasuke di orgoglio che gli fece dimenticare per un attimo quello che era appena successo finchè, salutati i suoi genitori non intravide vicino alla zona dei concerti Naruto parlare con suo fratello Itachi. “Cosa diavolo voleva Itachi dal dobe?” Si avvicinò per sentire cosa dicevano notando con un certo fastidio il braccio di suo fratello attorno alle spalle di Naruto. Itachi vedendolo avvicinare lo salutò “Ciao Ototo, ben arrivato, stavo giusto dicendo a Nachan che non ti ho mai invidiato tranne sta sera mentre lo stavi baciando... ”. Scoppiò in una risata e strinse più a se Naruto. Sasuke stava ribollendo di rabbia e il biondo se ne accorse così decise di vendicarli. “Adesso devo proprio andare, il concerto sta per iniziare, ma se vuoi possiamo vederci dopo ...” “Conterò i minuti Nachan e non stancarti troppo, risparmiati per me ...” Naruto gli sorrise, uno di quei sorrisi meravigliosi che avevano il potere di incantare, e si diresse con passo veloce verso il palco non senza aver lanciato uno sguardo di sfida a Sasuke. Quest’ultimo era incavolato nero da quando in qua suo fratello era gay? Itachi intuendo i suoi pensieri gli chiarì la situazione “Quel ragazzo farebbe diventare gay anche Casanova, il suo corpo grida sesso con ogni fibra. È un bel biscottino e io non vedo l’ora di mangiarlo.” Vedendo lo sguardo omicida del fratellino decise di rincarare la dose “Ototo non dirmi che te lo sei lasciato sfuggire?... Sei il solito incapace...Ci penserò io a rimediare....” Sasuke dovette trattenersi per non spaccare la faccia a suo fratello, così si allontanò senza rispondergli.
Andando vicino al palco incontrò i suoi amici e si fermò vicino a loro.
 
Naruto si diresse dietro il palco dove lo stavano aspettando gli altri componenti del suo gruppo (Shikamaru alle tastiere, Suigetsu al basso, Jugo alla batteria e Naruto alla chitarra e voce), intanto sul palco si stavano esibendo gli altri musicisti. Aveva un diavolo per capello, faticava a trattenere la rabbia non vedeva l’ora di salire sul palco per potersi sfogare. Aveva iniziato a suonare proprio per quel motivo, la musica aveva sempre il potere di calmarlo, anche se non sembrava a volte era preda di una rabbia incontrollata ed era in grado di distruggere tutto quello che si ritrovava tra le mani. Fortunatamente furono chiamati subito sul palco, Naruto non aveva avuto tempo per cambiarsi aveva ancora indosso la divisa scolastica così per migliorarla un po’ si tolse la giacca, si allentò la cravatta e togliendo la camicia dai pantaloni la sbottonò quasi completamente in modo da mettere in bella mostra il suo fisico. Suigetsu a quella vista si era passato la lingua sulle labbra maledicendo quel guastafeste di Sasuke per essersi intromesso alla festa di Neji.
 
Appena saliti sul palco furono accolti da applausi e fischi di apprezzamento rivolti soprattutto al cantante, molti si chiedevano chi fosse infatti erano in pochi ad averlo visto biondo …
La musica partì immediatamente e la voce di Naruto incatenò tutti
 
BULLET WITH BUTTERFLY WINGS
The world is a vampire, sent to drain
Secret destroyers, hold you up to the flames
And what do I get, for my pain?
Betrayed desires, and a piece of the game
Even though I know - I suppose I'll show
All my cool and cold - like old job
Despite all my rage I am still just a rat in a cage
Despite all my rage I am still just a rat in a cage
Then someone will say what is lost can never be saved
Despite all my rage I am still just a rat in a cage
……..
 
 
Dopo la prima canzone già si sentiva meglio aveva riversato nella canzone tutta la sua rabbia e sperava proprio  che Sasuke la percepisse. Inoltre queste canzoni erano anche il suo modo per salutare tutti i suoi amici e dire addio a questa vita.  Alla fine aveva deciso di accettare il ruolo che gli avevano offerto come protagonista in un nuovo film. Aveva avuto molti dubbi perché  accettare significava trasferirsi a Los Angeles, ma il comportamento di Sasuke l’aveva fatto decidere. Anzi arrivava come una manna dal cielo, aveva bisogno di cambiare aria per poterlo dimenticare e curare il suo cuore preso a calci da quel bastardo. Avrebbe rivisto i suoi vecchi amici e fortunatamente Gaara sarebbe partito con lui visto che era stato scritturato per lo stesso film.
Partì un’altra canzone …..
MENTRE TUTTO SCORRE
…….

usami 
straziami 
strappami l'anima 
fai di me 
quel che vuoi 
tanto non cambia 
l'idea che ormai 
ho di te 
verde coniglio 
dalle mille 
facce buffe 

sparami addosso 
bersaglio mancato 
provaci ancora 
è un campo minato 
quello che resta 
del nostro passato 
non rinnegarlo 
è tempo sprecato 
macchie indelebili 
coprirle è reato 
scagli la pietra chi è senza peccato 
scagli la pietra chi è senza peccato 
scagliala tu perché ho tutto sbagliato 

……

 
Sasuke sentiva perfettamente la rabbia del biondo e che quella canzone era dedicata a lui. Si sentiva il cuore pesante, forse aveva sbagliato ma non poteva fare diversamente e quel bastardo di suo fratello stava approfittando della situazione. Gli davano un enorme fastidio anche tutti gli sguardi puntati su Naruto lo stavano praticamente mangiando con gli occhi …
 
Alla fine del concerto Naruto prese Shikamaru da parte e gli spiegò che l’indomani sarebbe partito per gli Stati Uniti, lo abbracciò giurandogli di rimanere in contatto. In quel anno in cui era rimasto in Giappone era diventato uno dei suoi migliori amici e gli dispiaceva molto doverlo lasciare ma ormai aveva deciso.
 
Sasuke notò suo fratello vicino al palco in attesa di Naruto, una forte gelosia lo invase soprattutto quando vide il biondo uscire e salutarlo con un ampio sorriso. Prima di dirigersi verso la macchina di Itachi si voltò verso di lui e gli rivolse uno sguardo gelido e un ghigno che sembrava fuori posti in quel viso angelico. “Mi odia” questa constatazione gli fece quasi cedere le gambe a Sasuke, si sentiva stordito non diede ascolto alle sue fans che cercavano di convincerlo ad andare da qualche parte a festeggiare. Si diresse come in trans a casa sua e rimase tutta la notte sveglio ad attendere il ritorno di Itachi con una sola consapevolezza in testa “L’ho perso” e questa lo faceva stare malissimo. Fu allora che si rese conto che quel dobe era veramente importante per lui  forse poteva provare a riconquistarlo tanto suo padre sarebbe ripartito l’indomani …

Itachi  rientrò a notte fonda e trovò Sasuke ad attenderlo sulla porta della camera. Suo fratello era proprio innamorato di quel biondo anche se non lo voleva ammettere. Gli ci voleva una spinta, così anche se con Naruto non era successo niente, avevano solo parlato, decise di provocarlo con una piccola bugia.
“Nachan è veramente insaziabile a letto sono proprio distrutto…” e così dicendo si chiuse nella sua camera lasciando Sasuke a fissare la porta. Rietrò anche lui in camera sua non prima di aver dando un pugno al muro. 
 

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Capitolo 10
*** CAP. 10 EPILOGO ***


CAPITOLO 10  - EPILOGO

Sasuke aveva dormito poco e male. Tutti i suoi sogni avevano come protagonista un certo biondino. Come aveva fatto a ridursi così?
Doveva alzarsi dal letto anche se ne aveva poca voglia, suo padre voleva parlargli prima di ripartire per Tokyo. Sperava che finalmente avesse compreso il suo valore e che il sacrificio che aveva fatto allontanando Naruto ne valesse la pena.
Pieno di aspettative scese al piano inferiore, non prima però di essersi fatto una bella doccia e essersi preparato a dovere, doveva essere impeccabile per suo padre.
I suoi erano già a tavola e lo stavano aspettando, suo padre lo invitò a sedersi con un cenno del capo. Poi iniziò subito a parlare facendo capire al figlio che aveva fretta: “Bene Sasuke devo complimentarmi con te per aver tenuto alto il nome Uchiha a scuola.” Sasuke era al settimo cielo era la prima volta che suo padre si complimentava con lui così apertamente finalmente iniziava a capire il suo valore. “Saper recitare e fingere ti sarà molto utile quando a breve affiancherai tuo fratello alla guida della Uchiha Corporation diventando il suo Vice.“ Sasuke non credeva alle sue orecchie, suo padre non aveva capito niente di lui, non aveva mai ascoltato neanche un parola, inoltre lui veniva sempre dopo suo fratello. Iniziò a provare una rabbia incontrollata, per cosa aveva sacrificato il suo rapporto con Naruto? Per compiacere un padre che nemmeno lo considerava? “Allora non hai proprio capito niente di me: IO VOGLIO FARE L’ATTORE NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLA TUA COMPAGNIA!!!” Si accorse solo dopo di aver alzato la voce. Suo padre si era alzato per dargli uno schiaffone che fu prontamente bloccato da suo fratello. “Padre non ce n’è bisogno, non ho bisogno di lui. Lasciagli pur vivere la sua vita insignificante. Basto io a rendere la Uchiha Corporation la numero uno al mondo.” Suo padre sembrò calmarsi, si girò verso suo figlio minore e con tono  gelido “non ti diseredo perché so che tua madre ne morirebbe, ma sappi che da oggi in poi non mi interesserò più a quello che farai. Sarai un Uchiha solo di nome…” detto questo prese la sua giacca e uscì seguito da Itachi. Sasuke pensava di doversi sentire distrutto dalle parole di suo padre e invece era stranamente leggero come non lo era mai stato, il peso che si sentiva sullo stomaco si era finalmente dissolto. Ritornò in camera sua con un solo pensiero in testa “devo parlare con Naruto”. Provò a chiamarlo al cellulare ma era spento.  Pensò di andare a casa sua ma non sapeva l’indirizzo, poteva chiedere a Shikamaru sicuramente lui lo sapeva.
“Ciao Shika. Mi dai l’indirizzo di Naruto? Ha il cellulare spento e devo parlargli con urgenza”
 “….”
“Shika ci sei?”
“Sasuke c’è un problema ….”
“….”
“Naruto è partito questa mattina presto per gli Stati Uniti, a quest’ora sarà già sull’aereo …”
“Quando l’ha deciso? Da quando lo sapevi? Perché io non sapevo niente?”
“Non so niente … a me l’ha detto solo ieri dopo il concerto. Ma credo sia stata una decisione del momento, dettata da qualcosa che era appena accaduta ….”
Shikamaru aveva capito che era successo qualcosa fra i due e che molto probabilmente il moro era il motivo della partenza di Naruto.
Sasuke era rimasto senza parole non sapeva cosa pensare. Una sensazione di vuoto iniziò a propagarsi a tutto il corpo partendo dal cuore, si sentiva come in apnea senza più aria. Era partito e l’aveva perso per sempre.
 
 
Il mese di pausa estiva passò molto velocemente Sasuke si era buttato anima e corpo nel lavoro, gli avevano offerto una parte in un film d’azione, niente di eccezionale ma gli era servito per tenere la testa occupata e non pensare al biondo, anche se la notte la sua mente continuava a riproporgli le immagini della notte passata insieme, oltre ad altre del tutto nuove frutto della sua immaginazione ….
 
 
Il primo giorno di accademia era proprio di umore pessimo. Ritornare a scuola gli faceva sentire tutta la mancanza di quel dobe, in quei pochi mesi che aveva trascorso lì aveva  riempito quella scuola della sua magnifica presenza, con il suo sorriso e con la sua bellezza …
Quando varcò il cancello come sempre fu assalito da una folla di ragazze che lo accerchiarono assillandolo con infinite domande sulle sue vacanze …. “che palle” non era proprio pronto per tutto questo …. Con poca grazia se le scrollò di dosso e si diresse alla sua classe. Non poté fare a meno di notare il banco vuoto di Naruto.
Vide Sakura e Ino parlottare e indicare il banco del dobe. Chissà di cosa parlavano …
Aspettò l’ora di pranzo per esaudire la sua curiosità. Appena suonò la campanella si alzò e si diresse al banco delle due ragazze, da sopra le loro spalle vide chiaramente una rivista con la foto del biondo in primo piano. Era un’intervista rilasciata da Naruto al giornale di suo zio Madara in occasione dell’uscita del suo nuovo film. Per un attimo si senti di nuovo in grado di respirare pensando che il dobe fosse ritornato in Giappone, ma l’illusione durò poco perché l’articolo diceva chiaramente che il giornalista era volato fino in America per poter ottenere quell’intervista esclusiva.
Sakura notando Sasuke dietro di sé “Sasuke ma tu lo sapevi che Naruto era in realtà Kyuubi? E’ stato qui con noi parecchi mesi e nemmeno ce ne siamo accorti” Ino la rincuorò “Per forza aveva camuffato sia i suoi capelli che i suoi occhi. Anche se devo dire la verità, qualche dubbio io l’ho avuto. Una vera donna li sa riconoscere i veri fighi …” “Cosa vorresti insinuare Ino-pig?” 
Sasuke senza tante cerimonie strappò di mano il giornale alla ragazza dai capelli rosa e con uno sguardo che diceva non seguitemi altrimenti vi uccido, salì sulla terrazza per leggersi quell’intervista in pace.
Aveva visto giusto lassù non c'era nessuno, gli altri erano tutti in giardino a godersi quella bella giornata così lui si poteva leggere l'articolo in santa pace.
La giornalista introduceva l'intervista dicendo che Kyuubi aveva appena finito di girare un film e aveva accettato di rilasciare un'intervista fiume in cui avrebbe rivelato molti segreti. Le aveva dato appuntamento nel suo appartamento di Los Angeles.

“Come ho suonato mi è venuto ad aprire indossando solo i pantaloni della tuta, sono rimasta senza fiato era veramente magnifico. Si è subito scusato per l'abbigliamento e facendomi accomodare è andato in camera, ne è  uscito indossando una semplice maglietta. Dopo avermi offerto da bere abbiamo iniziato l'intervista:
- bene iniziamo subito alla grande con lo svelare un grande segreto...  il tuo vero nome?
- Naruto Uzumaki
- età?
- 19
- nazionalità?
- statunitense, anche se i miei genitori erano giapponesi
- la prossima domanda non può che essere: chi erano i tuoi genitori? E qui sveliamo un altro segreto del nostro Naruto ...
- mio padre era Minato Namizake e mia madre Kushina Uzumaki.
- il famoso attore?
- sì. È la prima volta che lo racconto, ho sempre preferito tenerlo segreto.
- come mai adesso hai cambiato idea.
- perché probabilmente con l'uscita del nuovo film molti vorranno indagare su di me, perciò preferisco rivelarvelo io e non avere persone che scavano nelle mia vita ...
- capisco. Tornando ai tuoi genitori. Come mai nessuno ha mai saputo niente di te?
- quando sono nato mio padre aveva appena vinto l'oscar e per proteggermi da tutta quella fama decisero di darmi il cognome di mia madre tenendolo nascosto. Subito dopo ebbero l'incidente e tutti pensarono ci fossi anch'io nell'aereo con loro. Invece ero rimasto a casa con l'ex tutore di mio padre. Era come un padre per lui. Dopo l'incidente mi prese con sé e decise di non rivelare chi ero veramente.
- com'è stata la tua infanzia?
- un po' burrascosa. Non sono mai stato bravo a seguire le regole e a rispettare le autorità. Fortunatamente Jiyraia trovò un modo per farmi sfogare e incanalare in modo costruttivo la mia rabbia. Mi insegnò a suonare. Fu un vero toccasana. L'unica cosa che riusciva a tranquillizzarmi. Inoltre grazie alla musica ho conosciuto molti amici, con alcuni di questi ho fondato una band e ci siamo divertiti in giro per locali. E’ stato molto divertente.
- e' vera che fra i tuoi amici c'era anche l'attore Allen Walker?
-sì, ci siamo conosciuti proprio in quel periodo e ancora adesso è uno dei miei più cari amici.
- siete stati anche più che amici?
- sì, per un periodo ci siamo frequentati. È finita quando mi sono trasferito in Giappone.
- E' vera la voce secondo la quale non volevi assolutamente fare l'attore?
- sì è tutto vero. Ero arrabbiato con i miei genitori perché mi avevano lasciato solo. Così avevo deciso che mai è poi mai avrei fatto l'attore, ma non si può andare contro il proprio destino...
Quando mi offrirono di fare “angel or demon” non ho potuto dire di no a Jiyraia. Gli dovevo tutto, aveva fatto tanto per me.
- com'è stato girare quel film, visto che era anche la tua prima esperienza da attore?
- molto bello, mi sentivo come se fossi nato per recitare, mi veniva naturale. Poi era un po' che volevo visitare il Giappone, la terra natale dei miei genitori. Inoltre mi ha permesso di conoscere Gaara uno dei miei più cari amici. Prima che me lo chiedi, siamo usciti un po' insieme ma niente di serio.
-quindi ti sei trasferito in Giappone per girare il film e poi sei rimasto, com’ è stato?
- mi sono divertito, ho potuto frequentare la famosa accademia di Konoha che mi ha arricchito molto sia artisticamente che umanamente. A causa dello strano contratto che non mi permetteva di mostrarmi in pubblico liberamente, mi dovevo travestire anche per andare a scuola, ma questo mi ha permesso di conoscere tanti amici semplicemente come Naruto e se devo essere sincero ne sento la mancanza.
- se sei stato così bene come mai hai deciso di ritornare in America?
- Avevo bisogno di cambiare aria e la proposta di recitare in questo film è capitata proprio al momento giusto.
- bene terminata la parentesi sul tuo passato. Ritorniamo al presente con una domanda che tutte le tue fan vorrebbero farti: sei impegnato sentimentalmente?
- non attualmente.
- e cosa mi dici delle sorelle Natsumi? Tue colleghe in questo film?
- siamo solo amici.
- anche Maya? I ben informati sostengono di averla vista entrare nel tuo appartamento la sera e averla vista uscire solo la mattina dopo...
- Maya e' una bellissima ragazza e insieme ci divertiamo molto soprattutto di notte .... ma come dicevo prima, siamo solo amici.
- allora dobbiamo credere a un ritorno di fiamma con Gaara visto che vi hanno visti abbandonare una festa insieme?
- non c'è niente tra me e Gaara se non una grande amicizia e la voglia di trascorrere del tempo insieme ... Magari dentro un letto...
Cosa c'è di meglio del sesso per divertirsi?
(Detto questo mi rivolge uno sguardo talmente provocante che per un attimo mi dimentico la domanda che volevo fargli...)
- ti sei mai innamorato?
(A questa domanda ho visto un'ombra di tristezza velare i suoi bellissimi occhi)
- una volta, ma non posso dirti il suo nome, posso solo dirti che mi ha spezzato il cuore, mi ha rifiutato senza possibilità di replica. Con tutti quelli che potevo avere sono andato ad innamorarmi proprio di un TEME.
- penso di interpretare il pensiero di tutti se ti dico che deve essere un perfetto idiota per rifiutare uno come te! Fuori ci sono tantissime persone pronte a fare carte false per poter essere oggetto del tuo amore ...
- grazie lo terrò presente.
- ma dicci quel è il tuo tipo ideale, cosa deve avere una ragazza o un ragazzo (visto che sappiamo che per te non fa differenza) per farti innamorare di lei o di lui?
- non so, ma visto le mie storie passate penso che deve essere complicato, deve avere un lato oscuro, dolce e bastardo al tempo stesso, deve avere un demone dentro .... Altrimenti mi annoio dopo poco ...
- wow non me lo aspettavo ... bene adesso per concludere l'intervista vorrei chiederti se è vero che ti hanno proposto di girare il seguito di “angel or demon” e che quindi ritornerai a girare in Giappone?
- sì, mi hanno contattato ma ancora non ho deciso.
- noi speriamo di riavresti presto  con noi in Giappone. Per il momento ci diamo appuntamento al cinema per l'uscita di inferno e paradiso.
Grazie per la bellissima intervista Naruto.
- grazie a te e un bacio a tutti i vostri lettori.


Il giornale pubblicava di seguito delle foto veramente belle. Naruto era cresciuto, aveva capelli più lunghi ma aveva sempre la stessa faccia angelica e gli stessi incredibilmente occhi blu ...
Ma Sasuke non ci fece molto caso ripensando alle parole dell'intervista: Naruto era innamorato di lui e lui gli aveva spezzato il cuore. Si perché non c'erano dubbi che parlasse di lui solo a lui riservava quel appellativo.
Se fosse ritornato in Giappone forse aveva ancora una possibilità per riconquistarlo. Nessuno resisteva a Sasuke Uchiha.
Quando ritornò in classe i suoi compagni stavano parlando in gruppetti sparsi di Naruto e delle sua intervista. Tutti si chiedevano come avevano fatto a non accorgersi della somiglianza . Neji si avvicinò a Sasuke “pensavo fossi intelligente, ma a quanto pare mi sbagliavo. Come hai fatto a lasciarlo andare?” Neji non aveva avuto difficoltà a capire che Naruto parlava del moro. Li aveva visti anche andare via dalla sua festa insieme. “Non ti preoccupare presto sarà di nuovo mio e tu non azzardasti a farti venire strane idee”

Sakura che si trovava li vicino, in quel momento capì molte cose, come se ad un tratto un puzzle iniziava a prendere forma, ad avere senso e ogni pezzo andava al suo posto: i continui litigi tra i due; gli atteggiamenti che Sasuke aveva con loro solo quando c'era Naruto, chiaramente volti a farlo ingelosire; la rabbia di Sasuke alla festa di Neji quando lei aveva ballato con Naruto, lei aveva creduto ingenuamente che lui fosse geloso per lei e invece lo era di lei, a pensarci bene non erano rientrati alla festa dopo quello che lei credeva essere un litigio .... Sasuke era innamorato di Naruto e lui lo era del moro.... lo diceva anche nell'intervista ... Come aveva potuto essere così cieca? ….
Mentre l’aereo stava atterrando Naruto cercava di ricapitolare i motivi che lo avevano convinto ad accettare il ruolo in quel nuovo film e di conseguenza il suo ritorno in Giappone: primo doveva molto a “angel or demon” visto che era stato il suo trampolino di lancio;Jiyraia ci teneva particolarmente, era tratto da uno dei suoi romanzi; il regista era un suo ex professore a cui era rimasto legato; avrebbe recitato ancora con Gaara, peccato che Allen fosse già impegnato.
Purtroppo il ritorno gli avrebbe riaperto la ferita, un ferita ancora sanguinante a dire il vero, fortunatamente le possibilità di incontrarlo erano pressoché nulle, aveva chiesto e ottenuto di abitare a Tokyo e non a Konoha.
Visto l’enorme successo del primo film la produzione aveva deciso di fare una conferenza stampa per annunciare l’inizio delle riprese e per presentare il cast in modo tale da tenere alto l’interesse e l’attesa per il seguito.
C’era massimo riserbo sul cast, anche Naruto non sapeva a chi avessero offerto il ruolo dell’angelo che era stato di Allen …
Sasuke non stava più nella pelle da lì a pochi giorni avrebbe rivisto Naruto. Doveva giocarsi bene le sue carte se voleva riconquistarlo. Aveva preparato tutto nei minimi dettagli: aveva chiesto a Kakashi e chiaramente ottenuto, non per niente era Sasuke Uchiha, un ruolo nel film e aveva poi insistito perché questo rimanesse un segreto. Aveva fatto pressione su tutti affinché riuscissero a convincere Naruto ad accettare il ruolo del protagonista. Stranamente anche Gaara gli aveva dato una mano.
Adesso tutto era pronto doveva solo attendere la conferenza stampa….
 
Per la conferenza stampa di presentazione era stata allestita una sala dell’hotel più prestigioso di Tokyo. Tutte le testate giornalistiche e le tv del Giappone erano presenti c’era grande curiosità soprattutto sui nomi degli attori, già si vociferava che Naruto Uzumaki, in arte Kyuubi, avesse accettato di interpretare nuovamente il protagonista, senza di lui non sarebbe stato lo stesso.
Quando Naruto arrivò alla conferenza stampa la sala era già gremita di gente e anche il cast era quasi al completo, Naruto si mise seduto vicino a Gaara almeno se si annoiava poteva scambiare due parole. Mentre stava già chiacchierando con il suo amico, Naruto sentì dei passi e Kakashi esclamare “finalmente ci siamo tutti”. Appena si voltò per vedere chi fosse rimase a bocca aperta, l’ultimo attore entrato nella sala altri non era che Sasuke, stava per scattare in piedi, ancora non sapeva se per andare a dargli un bel pugno o per uscire immediatamente dalla sala, ma fu subito fermato da Gaara: “Naru sta buono, non fare lo stupido, sei davanti a tantissimi giornalisti” “Hai ragione meglio che me ne vada…” Naruto alzandosi dalla sedia lanciò uno sguardo di fuoco a Sasuke e con un semplice “Scusate” uscì dalla sala.
Sasuke rimase di stucco, non era così che doveva andare. Aveva programmato ogni cosa nei minimi dettagli e adesso quel dobe gli rovinava tutto. Così si alzò anche lui e seguì Naruto senza dire una parola. Nella sala rimasero tutti senza parole ma Kakashi riportò subito l’attenzione al film dicendo che sarebbero ritornati subito.
Sasuke gli corse dietro “Aspetta Naruto”. Il biondo fece finta di non aver sentito e proseguì diretto alla sua stanza “Usuratonkachi mi vuoi aspettare” A quella offesa Naruto si girò pronto per affrontarlo.
“Che cazzo vuoi? Non ti devi avvicinare a me…”
“Aspetta ho bisogno di parlarti”
“Dopo il modo come mi hai trattato perché ti dovrei ascoltare?”
“Non ti chiedo molto dammi solo due minuti…”
“Avanti muoviti …”
“In questo periodo è successa una cosa che ha cambiato molto le cose …. inoltre ho avuto modo di riflettere su quello che c’è stato fra di noi e vorrei una seconda occasione ….”
“Vorresti una seconda occasione? Ma se ancora non mi hai nemmeno chiesto scusa …”
“E allora tu che sei andato con mio fratello?”
“Cosa??? Ma tu sei PAZZO! Io non devo renderti conto proprio di niente. Lo sapevo sei il solito BASTARDO! Non so proprio perché ti sto ancora a sentire…”
Naruto si rincamminò a passo svelto verso l’ascensore. Sasuke fu pronto questa volta e lo afferrò per un braccio. “Aspetta. SCUSA hai ragione, io non ho nessun diritto di dirti come comportarti o con chi uscire … e SCUSA anche per come mi sono comportato al festival scolastico. Sei contento?”
Naruto sbuffò senza dire niente. Sasuke capì che era il momento di insistere..
“Io voglio veramente una seconda occasione …. Perchè ecco … io voglio stare con te!!”
“Sei sempre il solito, sempre quello che vuoi tu …. Ci penserò … intanto rientriamo altrimenti chissà cosa penseranno tutti quei giornalisti …”
“Non sei ancora convinto? ti darò una piccola spinta … Dobe sarai mio …. Nessuno resiste a Sasuke Uchiha” con questo pensiero Sasuke seguì Naruto nuovamente nella sala conferenze.
Quando rientrarono gli occhi di tutti erano puntati su di loro e la prima domanda su quella strana fuga non tardò ad arrivare: “Ci potete dire cosa è successo?” Fu Naruto a rispondere “Niente di importate dovevamo solo chiarire alcuni punti …”. “Sì, Naruto non è d’accordo su questo mio punto di vista” e così dicendo Sasuke si avvicinò a Naruto e senza dargli occasione di chiedere cosa avesse in mente, lo alzò di peso dalla sedia e stringendolo a sé lo coinvolse in un bacio mozzafiato …
Tutta la sala rimase allibita. Appena si staccarono Naruto gli sussurrò “Tu sei completamente fuori di testa” e senza tanti preamboli trascinò il moro fuori dalla sala diretto alla sua camera. Adesso Sasuke avrebbe subito le conseguenze di quel gesto ….
 
Ino e Sakura erano davanti alla televisione ad assistere alla conferenza stampa. Al momento del bacio per poco Ino non cadde dal divano e con la faccia bianca come chi ha appena visto un fantasma riuscì solo a farfugliare “Questo è un incubo…”
Dall’altra parte della città Karin era svenuta con lo stesso pensiero in testa.
Dopo qualche giorno la notizia era su tutti i giornali. Erano la coppia del momento e questo rendeva Sasuke molto soddisfatto. Il mondo intero doveva sapere che Naruto adesso era solo suo e nessuno avrebbe più dovuto avvicinarsi.
 

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