PeR Te

di Hermione Weasley
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Questa è la traduzione della ff "For You" di BLUE DAISY che ho tradotto dall'inglese....per la versione originale potete andare qui - - - - - - -> http://www.checkmated.com/story.php?story=1238

LA ff si svolge in una serata, è un missing moment dell'Ordine della Fenice, mentre i Weasley trascorrono il Natale a Grimmauld Place, dopo l'attacco ad Artur...Ma adesso basta leggete e ditemi che ne pensate, a me è piaciuta e spero piacerà anche a voi.

In alcuni punti può sembrare un po' hot! Ma vi assicuro che non succede nulla di sconvolgente.

Spero che la traduzione sia abbastanza chiara.

Un bacione e receniste in Tanti!!!

Hermione Weasley



Siccome mi è piaciuta l'idea lo faccio anche io

ANGOLO DEL LETTORE: Ok, questa ff è venuta fuori da un sogno che ho fatto, anche se l'ho cambiata parecchio... ho deciso di scriverla come sfogo, ma alla fine è venuta una cosa carina! Spero che a voi piaccia... recensite please!


DREAMS di Cho89 - - - - - - - - - - - - > http://www.egoio.net/efp/viewuser.php?uid=1694

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°Per Te°

1


Quando la porta, che si trovava dietro al divano sui cui sedeva, si aprì, Ron sapeva già chi era. Forse era per il modo con cui girava la maniglia prima di aprire la porta, o per i passi leggeri (solo lei camminava così silenziosamente). Qualunque cosa fosse, lui sapeva, prima che lei parlasse.


-Ron?-

-Uh huh?-


Spostò il suo sguardo dalla maglietta, più discretamente che potè, fino al caminetto dove il fuoco stava lentamente morendo.


Era un altro dei salotti di Grimmauld Place numero 12. Fortunatamente per Ron, le pulizie nella casa non erano ancora state ultimate. Questa stanza era stata lasciata com'era, visto che si trovava un po' lontana dalle altre stanze e non era del tutto necessaria. Così era un buon posto dove andare se non si voleva essere trovati.


Ma lui era stato trovato.


Hermione si mosse con cautela fino al divano per poi scoccare a Ron uno sguardo interrogativo.


-Puoi sederti. è tutto ok- mormorò Ron, pensando di non essere del tutto sicuro che lo fosse.


Hermione si sedette sul divano, a una buona distanza da lui.


-Ehm, tua madre...lei, lei voleva che io...ehm...voleva che ti facessi sapere che...che la cena è pronta- disse preoccupata, giocherellando con l'orlo del suo vestito.


Ron fu molto attento nel voltarsi verso il muro, fingendo di essere veramente interessato ad un vecchio quadro.


-Non ho fame- mentì.


Vide Hermione alzare gli occhi al cielo. Ma la ragazza rimase in silenzio. Passarono svariati minuti prima che Hermione prendesse il controllo della situazione.


-Tutto questo è così' stupido!-


Ron si voltò di scatto per guardarla.


-Potresti anche solo parlarmi? Lo so che sei preoccupato per la tua famiglia e dopo quello che è successo a tuo padre, bè è perfettamente comprensibile, lo so...è solo che....-


Hermione si bloccò non appena vide il rossore negli occhi di Ron. Lui guardò altrove più che veloce che potè, ma ormai il danno era stato fatto.


-Oh Ron- disse Hermione tristemente. Ron sentì il divano piegarsi non appena lei gli si sedette più vicina. Una parte di lui voleva solo correre lontano. C'era sicuramente un'altra stanza dove andare. L'altra parte sarebbe voluta rimanenere e...e cosa? Non era sicuro. Sapeva solo che non poteva andarsene e odiava il silenzio, che ancora una volta, li circondava.


-Perchè sei qui, Hermione?- disse lui all'improvviso con una nota di asprezza nella voce. E si voltò nuovamente verso di lei. Odiava vedere l'insicurezza nei suoi occhi, ma l'avrebbe dovuta affrontare prima o poi. Se adesso, ancora meglio.


-Te l'ho detto, tua madre- biascicò lei.

-No, non qui- la interruppe Ron. -Qui, Grimmauld Place numero 12. Il posto più deprimente nel quale spendere le Vacanze di Natale. Perchè sei qui e non a scippare?-

-Sciare- lo corresse automaticamente Hermione.

-Si insomma quello-


Hermione sembrava piuttosto nervosa. Bene, pensò Ron.


Poi lei sospirò.


-Pensavo fosse ovvio- disse quasi bisbigliando e guardando altrove.


Ovvio? Ovvio?! Neanche minimamente. Si stava chiedendo perchè fosse lì sin da quando era arrivata. Non che non fosse felice di vederla. Lo era. Era davvero felice...ma anche molto confuso.


E improvvisamente si sentì seccato e arrabbiato di nuovo. Magari la ragione per cui Hermione si trovava lì era chiara per lei, ma sicuramente non per lui.


-Scusa- replicò lui con una voce glaciale, fissando il volto di lei, illuminato dalle deboli fiamme del fuoco nel caminetto. Cercò di non notare quanto fosse carina in quel momento.

-Sono un po' maleducato. Magari potresti farmi un incantesimo-


Hermione lo guardò negli occhi. Stava per arrabbiarsi? Dirgli che non erano affatto affari suoi? O dirgli che era maleducato sul serio? Oppure dirgli che non c'era bisogno di essere così scontroso? Lui la faceva sempre arrabbiare. Questa però era una nuova, tranquilla Hermione . E il nuovo lo spaventava.


-Bè- rispose lei sovrappensiero -Credo di essere preoccupata-

-Per Harry, certo! Benvenuta nel club- tutti erano preoccupati per Harry, lui stesso incluso.


-Per te. Sono preoccupata per te, Ron- Il suo tono era triste, ma fu abbastanza efficace per far scomparire la rabbia di lui.


Un nodo gli salì alla gola. Lei...lei era preoccupata per lui...Certo...Era la sua migliora amica, vero?

Ma cos'era lei, veramente? Solo la sua amica, ecco cos'era. Questa era la domanda che l'aveva tormentato durante tutto l'anno. I suoi sentimenti per lei erano diventati così confusi...E c'erano momenti in cui lei sembrava...No, si ricordò automaticamente Ron. Perciò si ripetè di non farsi tutti questi problemi.


-Credo di essere un po' preoccupata per Harry, ma non è questo il motivo per il quale sono venuta. Sono venuta per te- Hermione finì la frase.


Ron non credeva di poter parlare in quel momento. Accidenti a quel maledetto nodo alla gola! Questo non era da lui. Quand'è che era diventato così emotivo e "femminuccia"???


Seccato dai suoi sentimenti e arrabbiato con se stesso per come aveva trattato Hermione, Ron potè solamente guardare da un'altra parte.


-Ron?- stava usando la sua voce timida un'altra volta. -Ron?- ripetè avvicinandosi sempre di più.

Decise in fine di voltarsi verso di lei, pensando che Hermione stesse ancora evitando di guardarlo.


-Hermione, mi dispiace, io..-

Ma poi lei posò la sua mano sul braccio di Ron, interropendolo. Dannazione. Era sicuro che Hermione avesse notato la rottura nella sua voce.


Era così vicina, poteva sentire il profumo di fiori del suo shampoo. E la sua mano era così calda sul suo braccio...


Sospirò di nuovo, e poi si avvicinò ancora di più. Per baciarlo sulla guancia, nessun dubbio.


Ma non era abbastanza, realizzò lui. Voleva qualcosa....di più.


E in quell'istante prese una decisione. Si voltò e al posto di baciarlo sulla guancia, Hermione gli diede un leggero bacio sulle labbra. Era una strana sorta di bacio, entrambi scattarono lontano l'uno dall'altro nel momento successivo...E qualche secondo dopo, Ron realizzò ciò che aveva fatto e cominciò a tremare.


-Mi...mi dispiace, non avrei dovuto....non stavo pensando...è solo-

Ma fu interrotto dalle labbra di Hermione, che pressò contro le sue un'altra volta, stavolta più fermamente, di proposito. Lui riusciva solo a rimanere immobile, occhi spalancati in una evidente espressione di shock. Hermione si ritrasse immediatamente, guardandolo ansiosa. Qualsiasi dubbio avesse Ron qualche momento prima, bè, era svanito.


Rimasero a guardarsi per un istante che sembrò durare un eternità. Stava per caso sognando? Era difficile da dire. Il silenzio tornò nuovamente, ma stavolta era diverso. Non era teso e scocciato, questa volta era pieno di ansia e eccitazione e qualcos'altro, che Ron non sapeva assolutamente definire. Ma alla fin fine, non gli importava. Prese il suo tempo, scrutando ogni dettaglio del viso della ragazza. Lo stava guardando così intensamente....Notò le linee sulla sua fronte, corrugata per la preoccupazione. Voleva baciarle e farle andare via. Vide il modo in cui lei si mordeva le labbra, come i suoi occhi cercavano i suoi.

La pelle del suo viso sembrava così morbida. Doveva toccarla.


Lentamente, così lentamente, posò una mano sul suo viso. Poi fece scorrere le sue dita nei capelli di Hermione, fino ad arrivare al suo collo. Così delicatamente, pensò lui. Così perfettamente delicato. E l'avvicinò a sè un'altra volta, i loro nasi si scontrarono, risero entrambi. Cercò di sistemarsi un po' meglio e provò di nuovo.


Questo bacio fu più lungo, più dolce, ma solamente di labbra. Poi si allontanarono di nuovo.


Lui aveva baciato lei, Lei aveva baciato lui.


Continuarono per un bel po' di tempo, come un gioco. I baci si fecero sempre più lunghi. Le pause e le esitazione tra loro, si fecero sempre più brevi.

Hermione schiuse le labbra.


Sapeva di te e marmellata di more.

Ron sorrise contro le sue labbra, e anche lei sorrideva.

I baci divennero più esigenti. Presto si ritrovò disteso sopra di lei baciandola. Rimaneva lì continuando a baciarla con fervore. Ruppe il bacio solo quando dovette respirare. Uno su braccio era ancora sotto la sua schiena, la mano viaggiava nei suoi capelli. Pensò che questa posizione dovesse essere abbastanza scomoda, perciò iniziò a muoversi lentamente per aggiustare un po' il tutto. Ma fu troppo incauto, perse l'equilibrio e cadde per terra trascinando Hermione sopra di se.


La ragazza rise.E anche Ron rideva, mentre il dolore alla schiena andava via via scomparendo. Le sue risa furono immediatamente scambiate con dei gemiti di piacere, non appena Hermione iniziò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, per poi baciarlo lì. Oh Dio. OH DIO. Stava baciando Hermione ed era la cosa più bella che avesse mai provato in tutta la sua vita. Da qualche parte nella sua testa, i campanelli d'allarme iniziarono a suonare, ma lui non ascoltava, era sconvolto dalle emozioni che stava provando. La voleva e per la prima volta, da quando i suoi sentimenti per lei erano cambiati, Ron realizzò che anche lei lo voleva.


Ron si voltò in modo da tornare sopra di lei, le loro gambe si intrecciarono. Le sorrise mentre lei gli faceva passare un braccio attorno alla vita, facendo scivolare la sua mano, su è giù sulla sua schiena per poi correre nei suoi capelli, avvicinandolo a sè per farsi baciare di nuovo. Lo fece così dolcemente...e quando ruppero il bacio per riprendere fiato, Ron continuò a baciarla sul collo.


All'improvviso ci fu un leggero colpo alla porta. Fu un suono appena percettibile, ma sembrò un'esplosione per tutto il caos che aveva causato.


In un istante, Ron scivolò giù da lei, e scattarono entrambi in piedi per vedere chi fossero gli intrusi.


-La mamma voleva sapere se voi due avete intenzione di stare qui tutto il giorno o...- Fred si stoppò, facendo si che George si bloccasse per poi scivolare al fianco del gemello.

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Cliccate e lasciate un commentino....

Baciotti


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Capitolo 2
*** 2 ***



Eccomi qui con il secondo chap!!!! Sono contentissima che la storia sia piaciuta... Allora questo chap non presenta grandi novità, a parte tutta una serie di dubbi che colpiscono i nostri eroi... Sono stata cattiva perchè ho interrotto in un punto un po'...come dire....importante? Bè dovrete aspettare il prossimo chap, spero di postarlo il più presto possibile.


Visto che sono qui, ho deciso di farmi un po' di pubblicità...

Con le mie amiche ho scritto "Three Girls", una ff che parla di Hermione, Ginny e Cho e dei loro "amori", praticamente è una Ron/Hermione, Draco/Ginny e Harry/Cho tutta mescolata. I primi 3 chap, già pubblicati, sono le riflessioni iniziali delle tre protagoniste, ma dal prox inizierà la storia vera e propria!!!. Quindi se gli deste un'occhiata ve ne sarei immensamente grata!!!!


Non voglio annoiarvi perciò leggete e naturalmente recensite!!!


Un bacione

Hermione Weasley

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°Per Te°

2




Ron tentò di stirare la camicia. Notò che Hermione stava cercando di dare un ritegno ai suoi capelli, completamente sfuggiti a qualsiasi tipo di controllo. I loro occhi si incontrarono ed entrambi realizzarono quanto dovessero sembrare sospette le loro azioni, perciò si fermarono . Chiunque avesse detto che Fred e George erano stupidi...bè si sbagliava di grosso.


Sulla faccia di entrambi i gemelli apparve lo stesso identico sorriso.


Ron fu improvvisamente molto felice che lo schienale del divano facesse vedere poco o nulla, sapeva che non avrebbe potuto vivere se i gemelli avessero...ehm...scoperto...la sua....reazione a Hermione...


-Bè, stavo per chiedere cosa stesse succedendo qui...- iniziò Fred.

-Ma sembra più che evidente- finì George.

-Ma certo! Stavamo...- Hermione esitò un momento.


-Pulendo-

-Parlando-


Ron sentì un brivido percorrergli la schiena mentre il sorriso dei gemelli si faceva sempre più largo. Aprì la bocca per parlare ma fu interrotto prima che potesse dire qualcosa.


-Era anche ora- disse George annuendo.


Ron lo guardò scioccato -Co..Cosa?-


-Bè, ci chiedevamo quanto ancora avreste aspettato prima che di cominciare a ciancicarvi l'un l'altra- replicò Fred come se fosse la cosa più logica da dire.


-N..non lo stavamo facendo- balbettò Hermione arrossendo.

-Non so....non so di che stiate parlando- disse Ron allo stesso tempo.


-Giusto- disse George annuendo nuovamente. "Dimmi Ron, da quando hai cominciato a metterti Lucidalabbra Babbano?-


-E' Burro Cacao- commentò Hermione sulla difensiva. Gli sguardi dei gemelli si posarono su di lei, i loro sorrisi momentaneamente dimenticati, e tutti e tre i Weasley la fissarono.


Gli occhi di Hermione si splancarono, davanti alla sua semi-confessione. Si mise una mano sulla bocca.


-Giusto- fece eco Fred a George, tornando a guardare Ron, i loro sorrisi di nuovo al loro posto. George si appoggiò al fratello mentre entrambi erano in preda ad una crisi di ridarella acuta.


Di tutte le persone che l'avrebbero potuto scoprire per prime....accidenti! Non gli piaceva affatto l'idea che Fred e George avrebbero spifferato ai quattro venti quello che era successo tra lui ed Hermione. Sapeva che i gemelli avrebbero aggiunto alla storia particolari umilianti. Era comunque sicuro che non ci fosse più niente da dire. Tutto ciò che poteva dire con certezza era che Hermione stava pensando che era stato tutto un errore e non gli avrebbe più parlato. Sentì un dolore proprio all'altezza del cuore farsi sempre più forte.


-Siamo così dispiaciuti di aver interrotto il piccolo Ronnie. Bè vi lasciamo ai vostri....- Fred guardò prima Ron e poi Hermione -...affari- finì, il suo tono pieno di doppi sensi su quali fossero i loro "affari".


Ron fissò i gemelli inorridito.

Entrambi si avviarono verso la porta per andarsene.


-Aspettate!- disse Ron disperato.

Si voltarono verso di lui.


Ron pensò velocemente. Come avrebbe potuto tenere la bocca dei suoi fratelli ben chiusa? Poi sorrise. Era ora di tirare fuori gli artigli.


-Spero che nessuno di voi due abbia la fantastica idea di dire a qualcuno cosa è successo qui...- disse Ron tranquillo.


-Com'è possibile tenere una cosa del genere per noi, fratellino?- chiese George.


-Bè dovrete trovare un modo per tenere questa cosa per voi,- guardò entrambi -sapete ho mantenuto un sacco di segreti per voi con la mamma. E se uno di voi due dice qualcosa di quanto è successo, potrei accidentalmente mettere a conoscenza dei vostri segreti la nostra cara mammina-


George sembrava spaventato e Ron cominciò ad elencare tra sè e sè tutte le cose che avrebbe potuto dire alla Signora Weasley contro di loro.


Fred fece una smorfia - Non lo faresti mai-

Ron si limitò a lanciargli un'occhiataccia, che non aveva bisogno di parole per descriversi.

George mormorò qualcosa che Ron non capì.


-Ci rovini il divertimento- disse Fred mentre con il gemello lasciava la stanza.


-Questo li farà stare zitti per un bel po'- disse Ron soddisfatto.


Ma il suo sorriso scomparve non appena guardò Hermione. Sembrava che fosse in uno stato di shock. La realtà di quello che avevano appena fatto lo colpì solo in quel momento.


Quei baci erano stati...stupendi. Non c'era nessun dubbio. E realizzò di volerla baciare di nuovo. E anche di più, la voleva toccare e....insomma affari fisici, ma voleva anche altre cose. Voleva tenerla per mano alle gite a Hogsmeade, solo loro due. Voleva essere capace di metterle le mani nei capelli e tenerla stretta davanti al fuoco nella Sala Comune di Grifondoro. Desiderava tutto ciò .Ma oltre questo, si rese conto di aver rovinato tutto con la migliore amica che avesse mai avuto (escludendo Harry). Sapeva perchè l'aveva baciata, ma perchè lei aveva baciato lui? Si era pentita? Tutte le sue certezze sui sentimenti di Hermione per lui crollarono all'istante. Era stata pazzia momentanea? Qualche ormone su di giri?


Ma prima che Ron potesse parlare Hermione si risvegliò dal suo coma.


-Io...io dovrei andare- mormorò prima di aprire la porta e chiudersela alle spalle.


Era solo. Di nuovo. E la sua mente era piena di pensieri. Di nuovo. Ma questi non avevano niente a che fare con quelli che aveva prima che Hermione entrasse da quella porta.


Ron sospirò e si lasciò cadere sul divano, chiendosi cosa accidenti avrebbe fatto adesso.

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Ore dopo Hermione, si avvicinò alla porta del salotto, girò la maniglia cercando di fare meno rumore possibile, pronta a correre se fosse stato ancora lì. Scivolò dentro la stanza.


Bene. Nessun individuo con i capelli rossi da nessuna parte. Solo per essere sicura controllò tutta la stanza e anche il divano. Bene, se n'era andato.


Era sollavata....giusto?

Si, era sollevata ma anche...dispiaciuta?

No! No era BENE che non ci fosse, non voleva vederlo.

Sospirò lasciandosi cadere sul divano. Quella era una bugia. Lei VOLEVA che lui fosse lì.


Dannazione! Pensò a quanto gli era piaciuto durante quell'anno, e adesso che ci era dentro fino al collo era piena di dubbi.


Dio, ma a cosa stava pensando? Si distese e si coprì la faccia con le mani. Erano passate delle ore da quando era uscita da quella stanza lasciando Ron solo. E aveva speso tutti i secondi di quelle ore a pensare a quanto impossibile, quanto insopportabile, quanto...incredibilmente adorabile...


Improvvisamente, incapace di stare ferma, scattò in piedi e cominciò a fare avanti-indietro. No, non poteva fare questo a sè stessa. Non di nuovo. Sospirò . Era troppo tardi.


Hermione lanciò un'occhiata al vecchio orologio attacato alla parete. Era davvero tardi. Quasi mezzanotte per la precisione.Tentò di convincersi di essere andata lì solo per stare un po' da sola. Ma non potè fare meno di ammettere di essere lì sperando di trovare Ron.


Sospirò per quella che sembrava la milionesima volta nel giro di 5 minuti. Appoggiò la fronte al muro. Un istante dopo fece un balzo non appena l'orologio iniziò a suonare indicando la mezzanotte spaccata.

Il rumore era insopportabile come le unghie su una lavagna.


Afferò l'orologio che stava ancora suonando e lo lanciò con tutta la forza che aveva contro il muro. Finalmente il rumore finì non appena si sfracellò contro la parete accanto a...


-RON!-


Hermione rimase immobile, sorpresa di vedere Ron, lì in piedi sulla soglia, a soli 5 centimetri da dove l'orologio si era schiantato. Gli occhi di lui erano sgranati e il suo sguardo saettò dai resti dell'oggetto e poi a Hermione. Sembrava spaventato ma anche...Oh stupendo! Pensò Hermione.


Adesso Ron sorrideva. -Spero che tu non stessi mirando a me- disse facendo un passo avanti e chiudendo la porta dietro di sè. Si stava avvicinando. All'improvvisò si sentì felice di vederlo, ma cerdette di vomitare da quanto era nervosa. Era una sensazione strana.


-Non essere ridicolo- mormorò, voltandosi verso la libreria accanto al caminetto e cercando di sembrare tranquilla mentre faceva finta di leggere i titoli dei libri.

Naturalmente il cuore le andava a 3000 nel petto. OH! Onestamente, cosa che andava in lei!?

Non poteva sentire Ron che si avvicinava, ma non si azzardò a voltarsi per guardarlo.


-Allora, come mai sei ancora sveglio a quest'ora?- chiese, più che altro per rompere il silenzio.

-Non riuscivo a dormire- ribattè semplicemente. Oh accidenti, era vicinissimo e il suo cuore fece un triplo salto mortale non appena sentì la sua voce, quando accidenti era diventata così profonda?


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Allora che ve ne pare?

Spero vi sia piaciuta!!!!

Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno recensito la volta scorsa, vale a dire:


1 Ginny 89 (tvukdb xs)

2 Cho 89 (tvukdb xs)

3 Elivi

4 Sanae Nakazawa

5 Patty

6 _Miwako_

7 Senda

8 TAIRA

9 Maho

10 Capitan Valechan

11 MiciaMao^^

12 Giugizzu

13 Daffydebby


Grazie 1000!!!!!!!

Un baciotto!!!!

Hermione Weasley

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Capitolo 3
*** 3 ***



Eccomi con il 3 chap! Allora sono super mega felice che la storia vi sia piaciuta!!! Mi fa piacere!!!

Ad un certo punto c'è un riferimento al 5° libro e ad una cosa che Hermione dice a Ron, una cosa che tutti ricorderanno di sicuro. Spero che la traduzione sia comprensibile!

Un baciotto


Hermione Weasley

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°Per Te°

3





-Potrei chiederti la stessa cosa- aggiunse. -Ma ho visto che eri impegnata nella lotta con un oggetto inanimato. Cosa ti aveva fatto, Hermione?-


Lei fece una smorfia della serie "cavoli miei".


-Non ti preoccupare, sono convinto che c'era un buon motivo- replicò lui, come se la sua smorfia fosse stata una specie di risposta.


La sottile ironia nella voce di Ron, la irritò. Si rese conto di essere ridicola; tornare nella stanza dove si erano baciati, nel bel mezzo della notte, nel suo pigiama. Lanciando cose. Ma se lui avesse cominciato a ridere di lei adesso....Le lacrime iniziarono a rigarle il viso.


Dannazione!

Non si aspettava di vederla piangere.

L'unica cosa che poteva fare era sperare che non si voltasse per guardarlo negli occhi.


-Davvero, Hermione- disse Ron dopo una pausa, l'ironia scomparsa dalla sua voce.

-Che stai facendo qui?- Sembrava essersi fermato a soli pochi centimetri da lei.


-Stavo leggendo- replicò lei.

Era l'unica cosa che potesse dire e per avvalorare la sua tesi, afferrò un libro a caso dallo scaffale e lo aprì.


Appena fu aperto, urla agghiaccianti riempirono la stanza. Hermione lo richiuse velocemente e lo rimise sullo scaffale.

La stanza era di nuovo avvolta nel silenzio. Normalmente questa sarebbe stata una situazione divertente, ma al momento si sentiva solo triste. Si aspettava che Ron si mettesse a ridere. Si aspettava che lui si voltasse e se ne andasse con qualche stupido commento. Non si aspettava che lui le si avvicinasse ancora di più.


Ma è proprio quello che successe.


-Hermione?- disse dolcemente. Poteva sentire gli scricchiolii del pavimento della vecchia casa, man mano che si avvicinava.


Lei non replicò, si limitò a sospirare per la miliardesima volta.


-Hermione?- chiese di nuovo. Adesso era dietro di lei, lo sentì poggiarle una mano esitante sulla spalla. Le spostò i capelli da una parte e potè sentire il suo caldo respiro sul collo.

Era come se stesse chiedendo il permesso.


Rilassò il suo corpo e sospirò. Questo poteva essere abbastanza. Ron la baciò dolcemente sulla spalla.


-Ron- mormorò lei. Subito dopo sgranò gli occhi. Dio, questo suonava come un incoraggiamento. Quello ERA un incoraggiamento. Doveva fermare questa cosa. Adesso.


-Ron, no- disse più scorbuticamente di quanto volesse.

Immediatamente lui si staccò. Il calore del suo respiro se n'era andato lasciando il posto all'aria gelida della stanza. Fece un passo indietro e Hermione si voltò per guardarlo in faccia.


-Hai ragione. Dovremmo parlare- disse Ron.


Hermione non riuscì a dire niente per un momento, adesso che si trovava faccia a faccia con lui. Era già abbastanza difficile con la profondità della sua voce e i baci. Ma fissarlo dritto negli occhi...


-Di che cosa?- disse alla fine, la sua voce più acuta di quanto non fosse di solito.

Ron la fissò come se fosse pazza. -Di che cosa!?!? Hermione...noi...noi..noi ci siamo baciati!-


Hermione arrossì sentendosi ridicola. -Lo so, Ron- disse incrociando le braccia e guardandolo fisso.


-E non credi che ci sia qualcosa di cui parlare?- chiese con calma lui. Sembrava sorpreso, confuso e....ferito? Hermione si sentì immediatamente colpevole. Aveva cominciato a credere che Ron potesse avere...bè, qualche sorta di sentimento per lei, ma non ci aveva realmente creduto fino a quel momento. Un milione di pensieri affollavano la sua mente. Lui pensava che ci fosse qualcosa di cui parlare. Voleva parlare di loro. Come una coppia. Avrebbe potuto baciarlo, in questo istante...


Ma dopo un secondo tutte le sue paure tornarono, e si ricordò la ragione per la quale loro due non serebbero potuti essere altro che amici. Tutte le ore passate ad analizzare come era stato baciare il suo migliore amico, le tornarono in mente. E improvvisamente ebbe una gran voglia di piangere.


-Bè, no. E' chiaramente stato solo un errore- disse Hermione meccanicamente, come se il suo cervello le avesse detto che era la cosa migliore da fare, anche se il suo cuore stava urlando qualcosa di molto diverso.


Ron si limitò a fissarla per un momento. Si sarebbe dovuta voltare per non vedere il dolore nei suoi occhi. Adesso sembrava arrabbiato.


-Giusto- disse, la sua voce fredda e dura. Si voltò per andarsene mormorando qualcosa che Hermione potè nettamente distinguere come "emozioni" e "cucchiaino".


Hermione arrossì. Se lo ricordava ancora? Sentì la colpevolezza colpirla come una coltellata, ancora una volta. Non intendeva quello! Ok, forse lo credeva quando gliel'aveva detto. Chiaramente a lui aveva dato fastidio.


-Cosa hai detto?- gli chiese tranquilla.


Ron si girò di scatto.

-Dio, Hermione! Solo perchè non sono una dannata ragazza non significa che...- ma si bloccò, prima che potesse dire altro. -Dimenticalo- mormorò ancora, agitando la mano come se volesse scacciare le parole che aveva appena detto.

-è ovvio che non importa cosa provo io per te, perchè tu non provi la stessa cosa!-


Hermione potè solo rimanere lì impalata davanti a lui. Questa era la prima volta che Ron faceva semi-ammissioni su cosa provava per lei. Non poteva credere a ciò che aveva appena sentito. E solo dopo realizzò che lui aveva appena aperto la porta e stava per andarsene.


Con una velocità che sorprese anche lei, Hermione scattò vesro la porta, passò sotto al braccio di Ron, si appoggiò con la schiena alla porta, chiudendola con un sonoro bang.


-Cosa vuoi dire?- gli chiese, tentando di mantenere il contatto con i suoi occhi. Era di nuovo vicino a lui....c'era pochissimo spazio tra di loro.


-Non importa- replicò lui guardandola. Comunque non sembrava più arrabbiato, solo triste. Odiava vederlo così. Aveva intenzione di dirglielo, si era decisa. Stava per dirgli perchè non poteva essere altro che amici. Aveva il diritto di sapere, dopotutto.


-Si invece- disse lei fermamente, costringendolo a restare per lasciarla parlare.


-No- sospirò lui scuotendo la testa. Fu solo dopo che Hermione si rese conto che lui si stava avvicinando. I suoi pensieri si fecero confusi, come poteva farle questo?


-Si- replicò lei, solo vagamente, chiedendosi di cosa stessero discutendo.


-No-


Più vicino...


-Si-


Così vicino...


-No-


Prima che Hermione potesse replicare, si stavano baciando di nuovo. Ron la pressò fermamente alla porta, passandole le braccia attorno alla vita. Lei alzò le braccia, tuffando le mani nei suoi capelli.


Ron voleva essere con lei. Lei voleva essere con lui. Si stavano baciando ed è era stupendo. La vita era perfetta.


Ma non lo era.


All' improvviso Hermione si ricordò perchè non poteva lasciarglielo fare. Lo spinse via con decisione e lui la fissò alquanto confuso.


-Io, io non posso- mormorò lei.

-Cosa?- rispose fissandola.


-Tu ed io, Noi, io non posso, se tu non...se non...- Hermione sospirò persa in uno stato di frustrazione tutt'altro che piacevole. Per la prima volta da quando aveva memoria, non riusciva a mettere una parola dietro l'altra per formare una frase di senso compiuto.


D'altro canto Ron, credette di aver capito cosa Hermione intendesse dire.

-Oh e così, credi che io sia qui solo per una bella pomiciata, è così?-


-COSA!?!?!- Come aveva potuto dirlo!? Pensare che lei fosse solo, che avrebbe....quel CAFONE!!!


-E allora che cos'è Hermione?- chiese Ron cominciando ad agitare le mani. -Perchè tutto deve essere così dannatamente complicato? O mi vuoi o non mi vuoi! Potresti deciderti???-


-Smettila di maledire tutto!.


-Smettila di essere così dannatamente confusa!-


-Sei un incredibile cafone!-


-Tu sei una cervellona, senza sentimenti....- sembrava che stesse cercando un insulto decente.....

-ragazza!-


-Oh! mi potresti almeno lasciar spiegare?-


-No!-


-Bene!-


-Bene! Non ho bisogno di....questo!- gridò Ron.


-Non ho bisogno di TE- urlò lei di rimando.


-Bene!-


-Bene!-


-Perfetto-


-Me ne vado a letto!-


-Oh, va bene anche io!!!-


-Bene!-


-BENE!- urlò Ron. Poi si voltò, aprì la porta e fece un classico ironico gesto da gentiluomo invitandola ad uscire per prima.


-Accidenti!- mormorò Hermione spingendolo e dandogli "accidentalmente" un pugno nello stomaco.


Ron fece una smorfia di dolore e poi la seguì fuori.


-Cafone- mormorò lei.

-So Tutto Io- rispose lui bisbigliando.


-Buonanotte!- disse Hermione.

-Buonanotte!- replicò Ron.


E con questo, Ron e Hermione si voltarono in direzioni opposte, verso le loro stanze.

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Ok, il chap è finito!! Come vi è sembrato??

Spero di riuscire ad aggiornare al più presto.

Ma prima devo scrivere il nuovo chap di Three Girls o le mie mimme mi impiccano!!!


Un ringraziamento va a:


1 Ginny89, ti voglio un casino di bene

2 Cho89, la mia mimma specialissima

3 Hobbit

4 Avril

5 Maho

6 DaffyDebby

7 Giugizzu

8 Elly

9 Patty


Lasciate un commentino!!!


Hermione Weasley

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Capitolo 4
*** 4 ***


Rieccomi con il 4 chap di Per Te! Scusate per il ritardo ma ho avuto da fare. Il chap non presenta grandi novità, ma vi assicuro che il prossimo è il più dolce che abbiate mai letto, sono sicura, è stupendo e cercherò di tradurlo al più presto!

Ma adesso leggete e non dimenticate di lasciare un commentino, come al solito spero che la traduzione sia comprendibile!!!!


Un baciotto!

Hermione Weasley

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°Per Te°

4





-Ragazze!-


Mormorò Ron mentre entrava nella sua stanza, chiuse la porta silenziosamente dietro di sè. Avrebbe voluto sbatterla ma avrebbe sicuramente svegliato Harry nonchè tutti gli ospiti della casa. Onestamente Qual era il suo PROBLEMA? Le piaceva, no? Allora perchè....


E poi un orribile pensiero lo assalì,. E se lui NON le piacesse? Forse le era piaciuto solo il bacio. Si sentiva stanco. Dopo tutto quello, dopo aver amesso...bè quasi ammesso quello che provava per lei, era possibile che lui non le piacesse nemmeno un pochino. Allora perchè l'avevo spintonato via a quella maniera?


E all'improvviso Ron si sentì incredibilemente idiota. A che cosa stava pensando? Baciarla in quel modo....Ma come avrebbe potuto trattenersi? Lei era così vicina ed era così...


No, era colpa SUA! Cosa LEI stava pensando? Alla fine fine lui sapeva cosa voleva. Lei l'aveva baciato di rimando, dopotutto. Ma a cosa stava giocando? Baciarlo in quel modo e poi dire che non poetva! Lei lo voleva baciare, ma non l'ha fatto. Ma non potrebbe decidersi? Insomma, questa è Hermione, per la barba di Merlino! Lei ha una decisione sempre per tutto! E non poteva decidersi su una cosa tipo questa!?


Ron si rotolò nel letto. Non sarebbe riuscito a dormire, nemmeno se avesse preso la più potente pozione soporifera dell'intero mondo magico! Non poteva dormire, avendo la testa piena di pensieri. Scattò fuori dal letto e per l'ennesima volta, girò la maniglia.


Aprì la porta della sua stanza e usci il più silenziosamente possibile verso la camera di Hermione.


Avrebbe dovuto solamente trovarla e farle capire il suo punto di vista. Questo era tutto.


°°°

-Oh, quel cafone!- urlò arrabbiatissima Hermione, entrando in camera e sbattendo la porta con tutte le sue forze.

-Non mi ha lasciato spiegare...Stupido....Deficente, giuro che potrei strangolarlo quel....-


-Stai parlando di mio fratello?-

Hermione si guardò intorno e poi sopsirò di sollievo.

-Ginny- disse vedendo la ragazza dai capelli rossi seduta sul suo letto. Ma il suo sollievo si tramutò quasi subito in seccatura non appena vide uno strano sorriso comparire sul volto di Ginny. La guardò.


-Che stai facendo ancora alzata a quest'ora?- le chiese tentando di alleggerire la tensione che sentiva in quel momento.


-Bè stavo dormendo. Quando all'improvviso, una ragazza matta è entranda sbattendo la porta e gridando, alzandomi!-


La seccatura di Hermione scomparve quasi subito così come era arrivata. Non era colpa di Ginny se Ron era un inguaribile cafone!


-Mi dispiace Ginny, cercherò di maledirlo a bassa voce-


Ginny rise.


-O potresti semplicemente uscire e chiarire con l'unica persona possibile. Mio fratello-

-Ma...ma lui non mi lascerà mai.....-


-Hermione- Ginny la interruppe decisa. -Da quando ti interessi di quello che Ron ti lascerà o non ti lascerà fare?-


Hermione rimase un secondo a fissarla. Effettivamente aveva ragione. Da quando le interesseva se Ron voleva non voleva ascoltarla? Se aveva qualcosa da dire, gliel'avrebbe detto!

Che sia maledetta l'ignoranza di Ron!


-Sai, Ginny, credo che tu abbia ragione- rispose piano Hermione.

-Bene- disse riaccomodandosi nel suo letto. -Bene , andrai di là, lo picchierai, lo maledirai, lo ucciderai, lo bacerai e io potrò dormire-


-GINNY!!!-


Ginny guardò Hermione con un sorriso stampato sulla faccia. Oh accidenti! Era evidente che sospettase qualcosa!


Hermione sgranò gli occhi. -Ginny non avrai mica parlato con Fred e George, vero?- chiese sospettosa.

Ginny sembrava confusa. -No- e poi il suo sorriso si fece ancora più ampio. -Avrei dovuto?- chiese.


Hermione avrebbe voluta strangolarsi. -No! No, solo che...ero curiosa di sapere come va il negozio di scherzi e i loro....piani- cominciò ad arretrare verso la porta.


-Hermione- cominciò Ginny guardandola negli occhi senza pietà -Sei una terribile bugiarda-


Diventò completamente rossa.

-Non so di cosa tu stia parlando. Si...ok....vado a cercare Ron-


Ginny stava ancora sorridendo e Hermione pensò che fosse meglio aggiungere un po' di particolari.


-Per parlagli. Per ucciderlo, è un cafone lo sai....-


Hermione si voltò non appena raggiunse la porta, girò la maniglia. Ginny continuava a fissarla.

-Giusto, bè, allora buonanotte!- aggiunse, prima di chiudere con cautela la porta dietro di se.


Avrebbe dovuto dirlo a Ginny. Sospettava già qualcosa. Ma questo avrebbe dovuto attendere, in quel momento, Hermione, aveva un conto in sospeso con un altro Weasley.


°°°

Ma cosa ho intenzione di dire? E' così stupido. Voltati e torna a letto. Vuoi veramente peggiorare le cose andando a svegliarla? E...Oh DIO, Ginny dorme nella stessa stanza! E se si svegliasse? e li avessi scoperti? E se Hermione avesse cominciato a gridargli dietro svegliando l'intera casa? Un altro pensiero si creò nella mente di Ron, mentre attraversava il corridoio.

Era così immerso nei suoi pensieri, così intento a sbrogliare i suoi problemi, che non sentì i passi che si avvicinavano dall'angolo.


All'improvisso sentì un corpo snello andare a sbattere contro il suo. Ci fu una specie di gridolino e Ron si ritrovò disteso per terra con lo stesso corpo snello sopra e una sacco di capelli crespi sulla faccia.


Hermione alzò lentamente la testa per guardarlo. Ron tentò di rimanere arrabbiato con lei, cercò veramente di farlo. Ma i suoi occhi erano sgranati, la sua faccia pallida e i suoi capelli da tutte le parti. Sembrava un elfo domestico catturato nel bel mezzo di un incantesimo.


Scoppiò a ridere.


-La cosa mi sembra familiare- disse tra le risate. Hermione divenne dal bianco spettrale ad un acceso rosso pomodoro nel giro di un secondo. Scivolò velocemente lontano da lui e si sedette per terra con la schiena appoggiata al muro.


-Scusa- aggiunse Ron smettendo di ridere. Si sedette accanto a lei, che sedeva con le braccia incrociate rigida come un pezzo di legno. Sei appena arrivato e l'hai già fatta arrabiare in soli due minuti, bel lavoro Weasley.


-Allora, cosa ci fai sveglia, credevo che fossi andata a lettoù- cominciò Ron sperando di iniziare una conversazione amichevole.


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Un ringraziamento speciale va a:


1 Miwako ^^

2 Patty

3 DaffyDebby

4 Maho

5 EMMA


E naturalmente Cho89 e Ginny89 le mie mimme speciali!!!


Chiaramente non posso non ringraziare la mitica Erika che nonstante gli impegni universitari è riuscita a sistemare il sito per noi poveri dipendenti!


Un baciotto e alla prossima, sperando che quel matto di Night si decida a recensire [in attesa di Fiorentina-Inter ^^]


Hermione Weasley


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Capitolo 5
*** 5 ***



Ecco l'ultimo chap! Sicuramente il + dolce di tutta questa mini-fic! L'ho tradotto in tempo record.

Si capiranno le motivazioni di Hermione. Ed è anche parecchio lungo!!! ^^

Spero vi piaccia!!!

Un baciotto

Hermione Weasley

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°Per Te°

5






Hermione continuava ad evitare il suo sguardo. Ron era strano con tutti i capelli arruffati. Adorava la sua risata. Era riuscita a rompergli la schiena ben due volte in una sera e lui tentava ancora di esserle amichevole.


-Stavo per andare a letto, ma ho....ho cambiato idea- gli rispose tentando di controllare i capelli come meglio poteva. -Posso cambiare idea, vero?-


-Certo- replicò Ron con un'aria un po' ironica. -Allora, perchè hai cambiato idea, esattamente?-

-Stavo....venendo a cercarti- ammise lei. Prima che Ron potesse fare altre illusioni ironiche al suo comportamento, Hermione gli rigirò la domanda -E te? Come mai non sei a letto?-


-Veramente stavo venendo anche io a cercarti- rispose lui, tranquillamente.

-Oh-


Hermione si portò i ginocchi al petto e li cinse con le braccia. Poi parlò.


-Allora, perchè sei venuto a cercarmi?-

-Credo sia la stessa ragione per cui tu non sei a letto a quest'ora della notte. Credo, anzi, so qual'è il problema- replicò Ron.


Hermione lo guardò, gli occhi splancati. Come poteva aver capito?


-Che cosa intendi?- gli chiese dopo un momento di silenzio.


Sembrava sorpresa e Ron non poteva nemmeno minimamente immaginarsi perchè. Lei pensava veramente che fosse così stupido da non poter capire qual'è era il suo probelma? Era più che evidente, veramente.


Sospirò. -Senti, Hermione, lo so che non sono come Viktor Krum o Harry o...bè nessun come loro. Non sono un famoso internazionale giocatore di Quidditch e sono solo un po' più grande di te, non sono maturo o intelligente come i ragazzi che ti piacciono e...- Ron si stoppò vedendo l'espressione sulla faccia di Hermione. Sembrava divertita. -Che c'è?-


Hermione aprì e chiuse la bocca più di una volta prima di decidersi a parlare.


-Sei incredibilemente, impensabilmente deficente!-

-Cosa!?-


Hermione alzò gli occhi al cielo. -Allora tu credi veramente che questo sia quello che voglio? Qualcuno esattamente uguale a me...-


-Hey! Tu non sei brava a Quidditch e nem...-

-Il punto- continuò lei parlandogli sopra -è che questa è l'ULTIMA cosa che voglio.-


Ron potè solamente fissarla, non sapendo esattamente cosa dire.

-Cos....Tu...non è per questo?-


Hermione sospirò esasperata. -No, stupido- replicò con una voce seccata. Ma Ron pensò di aver visto un sorriso mentre gliel'aveva detto.


-Ma se...Allora cosa vuoi, Hermione?- chiese Ron leggermente confuso.


La domanda risuonò chiara nelle orecchie della ragazza. Raccolse tutto il suo coraggio e si decise a parlare.


-Te, Ron. Ti ho sempre voluto-


Ecco. L'aveva detto. E adesso avrebbe preferito non averlo fatto. Ron sembrava scioccato, sorpreso e....oh mio Dio sembrava speranzoso.


Ricordati perchè sei qua. Pensò. Si morse il labbro, e distolse lo sguardo lontano da lui incapace di dire alcunchè, limitandosi a osservarlo con la coda dell'occhio. Ron sembrò afferrare il messaggio.


Il ragazzo si prese la testa tra le mani e sospirò come se avesse un terribile mal di testa.


-Ok, bè allora non era proprio quello. Allora potresti dirmi qual'è il problema, perchè non riesco davvero a capire....-


-Non ti voglio perdere, Ron- disse Hermione prima di potersene rendere conto.

Lui sembrava di nuovo confuso. Non voleva dirlo in quel modo. Oppure, bè l'aveva pensato. Era meglio finire il discorso adesso.


-Come amico, Ron. Se qualcosa succedesse tra di noi....Non voglio perdere te o Harry, voi due siete tutto quello che ho, a parte i miei genitori. Non posso pensare alla possibilita di poterci...di poterci...-

Hermione non finì la frase. Non ce n'era bisogno. Vide Ron alzare gli occhi al cielo facendole capire di aver compreso il problema.


-Oh- disse infine lui.


Cos'altro avrebbe potuto dirle? Come non aveva fatto a pensarci prima? Bè, ci aveva pensato. Aveva paura che il loro primo bacio avesse potuto rovinare completamente la loro amicizia...non aveva però allargato la cosa. Certo Hermione, essendo Hermione, l'aveva fatto. Non sapeva davvero che dire. Voleva assicurarle che sarebbero stati amici per sempre, ma non poteva prometterle una cosa del genere. Non era stupido. Alcune...relazioni, finivano male.

Ma doveva provare comunque.


-Avremmo, avremmo ancora Harry in comune, non possiamo smettere di essere amici quando abbiamo gli stessi....-


-Se va male- lo interruppe lei -E sai che che noi potrebbe accadere...- Fece una pausa mentre un triste sorriso le si apriva sul viso. -Se le cose vanno male, Harry sceglierebbe te. Lo sai.-


Ron aprì la bocca per replicare, ma non riusciva a trovare una valida cosa da dire. Aveva ragione. Avrebbe perso uno dei suoi migliori amici. Li avrebbe persi entrambi. Anche se lei non era la migliore amica di ricambio. Doveva sapere di essere molto di più di questo, no?


-Credi che non mi importi, Hermione? Guardami. Che cosa farei senza di te?- Disse con quella voce scherzosa che usava di solito, ma sperò che Hermione capisse, che pensava davvero quello che le stava dicendo.


Hermione rise. -Bè probabilmente, troveresti qualcun altro che ti aiuti con i compiti-

Ron fece una smorfia. -Adesso chi è il deficente?-

-Cosa? Questo è il motivo per il quale siamo amici, no?-


Ron la guardò come se fosse pazza. Era sorpreso e anche un po' offeso che lei pensasse davvero una cosa del genere su di lui.

-Questo è quello che pensi?-


-Si- disse Hermione. Ron la fissò e sospirò.


-No- ammise lei dopo un po'. -Cioè. Non lo so! Perchè siamo amici, Ron? Voglio dire, non abbiamo niente in comune, non siamo mai d'accordo su nulla, non facciamo altro che discutere...- Si stoppò e cominciò a fissarsi le mani, in segno di rassegnazione.


Bene, pensò. Proprio una bella idea star qui a dargli dei buoni motivi per non farti piacere. Che intelligente, che sei.


Hermione lo guardò, aveva bisogno di una qualche sorta di rassicurazione.


-Perchè siamo amici, Ron?- ripetè.


Con sua grande sopresa, e anche un po' di confusione, Ron scoppiò a ridere.


-Perchè non sai resistermi- le disse.


Hermione gli diede una botta sulla spalla.

-Ok, ok, forse non è così- disse Ron infine continuando a massagiarsi lì dove Hermione l'aveva colpito. -Magari è il contrario-


Hermione lo guardò cercando almeno una traccia di gioco nei suoi occhi, ma non la trovò. Era davvero serio. Arrossì violentemente.


Ma perchè i suoi orecchi dovevano sempre diventare rossi in momenti del genere? Aveva davvero bisogno di trovare un siero Anti-Arrossimento. La cosa si stava facendo ridicola.


-Veramente Hermione, non so se voglio tornare ad essere tuo amico- le disse.

Quando Hermione lo guardò sembrava ferita e anche un po' arrabbiata, fu allora che Ron si rese conto di come le aveva detto quello che pensava.


-Voglio dire, sarà difficile tornare indietro dopo tutto quello che è successo. Non so se ci riesco. O se voglio.-

Sembrava che Hermione volesse dire qualcosa ma non una parola uscì dalla sua bocca.

-Io capisco, Hermione davvero. Anch'io ho paura. Non è questo. L'importante è che cosa vuoi tu veramente. A volte.... a volte si desidera talmente tanto una cosa che ....bè alcune cose valgono il rischio- disse con calma, ricordandosi le parole che molto spesso suo padre gli diceva.

-Devi solo chiedere a te stessa se tutto questo vale il rischio.-


Si stoppò aspettando una risposta da lei. Hermione cominciò a mordersi selvaggiamente le labbra. Dio, perchè lo faceva? Non sapeva cosa gli faceva? La guardò mordersi le labbra, i suoi occhi immersi nei suoi pensieri. Sembrava sconvolta, confusa, spaventata e....


Era adorabile.


Il desiderio di baciarla tornò di nuovo e Ron tentò di ricacciarlo inutilmente indietro. Se l'avesse baciata adesso, lei avrebbe potuto facilemente spingerlo via, urlargli in faccia e tornare in camera sua, rifiutandosi di parlare con lui. E questa era l'ultima cosa che voleva.


Ma poteva anche essere, la conferma di cui lei aveva bisogno.

Le sue stesse parole gli risuonarono negli orecchi....Alcune cose valgono il rischio....


-Hermione- le bisbigliò.

-Mmm?- replicò lei distrattamente. Potè vedere distintamente i suoi occhi analizzare attentamente ciò che poteva fare. Ancora una volta evitò il suo sguardo, allora Ron la voltò delicatamente la faccia in modo da guardarla negli occhi.


Hermione lo guardò, era nervosa e Ron avrebbe potuto giurare che fosse per l'attesa. O magari quello era lui.


Si avvicinò piano, dandole tutte le possibilità di mandarlo via.

Ma la cosa non sembrò sfiorarla nemmeno minimamente.


Quando le loro labbra si incontrarono fu dolce e fantastico come prima. Anzi forse anche di più.


Questa era la miglior cosa che avesse mai provato in vita sua ed era sicuro che lei stesse pensando la stessa cosa. Non aveva bisogno di sentirglielo dire. Nell'istante in cui si erano baciati, l'aveva sentita rilassarsi contro di lui. Ci stava dando dentro [come contraddirla!? N.d. Serena].

Non c'erano più dubbi nei suoi baci, solo emozioni e passione e tutto quello che Ron provava per lei. Non ci volle molto perchè il cervello di Ron smettesse di pensare, per dedicarsi completamente ai baci; a lei.


°°°

Hermione rabbrividì e Ron pensò che fosse per il freddo, per questo la strinse ancora di più a sè.

Nessuno dei due avrebbe potuto dire quanto tempo era passato, sempre se fossero tornati sulla Terra prima o poi.


Smisero di baciarsi riprendendo fiato.

-Dovremmo fermarci- disse Ron, sapendo che era l'ultima cosa che voleva.


Hermione lo guardò confusa. -Vuoi andare a letto?- chiese.


Ron la guardò, realizzando come la cosa suonasse, Hermione arrossì mormorando qualcosa del tipo -Sai quel che intendo-


Ron sorrise. -Si. E no, non voglio particolarmente andare a letto...bè il mio letto, comunque- disse lanciandole un'occhiata.


Hermione lo fissò. -RON!-


Rise. -Sto scherzando- disse sapendo che la cosa fosse solo parzialmente vera, come Hermione aveva sicuramente intuito. -No, non voglio andare a letto. Solo che non voglio essere beccato da Fed e George un'altra volta.- spiegò alzandosi e aiutando Hermione a fare lo stesso.

-O peggio- aggiunse -Harry-


-A proposito di Harry- cominciò Hermione.

-Si?-

-Credo, credo che non dovremmo dirgli di...questo. Non ancora, voglio dire- gli disse.

-Sai com'è si sente sempre escluso e...-


-Cosa? Credi che voglia essere incluso in questa cosa?- replicò Ron, alludendo a loro due e facendo una delle sue facce più digustate.


Hermione lo fissò. -Sai cosa voglio dire- mormorò di nuovo.

-Si che lo so- disse onestamente Ron. -Credo che tu abbia ragione, glielo diremo quando...-

-Quando sarà il momento giusto- finì vagamente Hermione.

Ron annuì. -Al momento giusto- le fece eco, non sapendo quando il momento sarebbe arrivato.


Hermione annuì e i due caddero in un ennesimo silenzio scomodo. Accidenti! Era più che evidente che nessuno dei due aveva voglia di dare la buonanotte all'altro.


-Ehm, Hermione?-


Lei lo guardò.


-Posso accompagnarti in camera?-


Hermione lo fissò con gli occhi spalancati. Poteva essere confusa, ma non stupida. Specialmente dopo il suo....precendente commento che l'aveva fatta arrossire poco prima.

Ron sembrò capire a cosa stesse pensando e la sua faccia divenne rossa come prima. Hermione non potè fare a meno di notare che il suo arrossire era davvero adorabile.


-Voglio...dire, solo accompagnarti e poi andare, in...in camera mia- mormorò.

Hermione sorrise.


Fecero tutto il tragitto mano nella mano, e Hermione dovette fare appello a tutte le sue forze per non comportarsi come Lavanda e Calì facevano in occasioni del genere.

Quando raggiunsero la porta, Hermione si voltò per guardarlo ancora una volta.

Sembrava che fosse nello spazio, cercando di trovare qualcosa da dire. Hermione attese che Ron dicesse qualcosa ma vedendo che non aveva nessuna intenzione di parlare decise di farlo lei.


-Bè, allora buonanotte- disse voltandosi verso la porta un po' dispiaciuta.

-Non hai ancora risposto alla mia domanda- le disse all'improvviso.


-Scusa?- Hermione si voltò verso di lui, sorpresa.

-Bè, non credo di avertelo chiesto esplicitamente, ma....-

-Sputa il rospo Ron-


-Credi che....noi, nostro, qualunque cosa sia. Credi che valga il rischio?- chiese.


Hermione avrebbe voluto sorridere sollevata, sorpresa che Ron le stesse ancora chiedendo una cosa del genere. Ma qualcosa la obbligò a rimanere seria.


-Per Te?- mormorò, camminando verso di lui e cercando di mantenere una voce seria.

Ron annuì e Hermione lo fulminò dandogli un dolce bacio sulla guancia. Notando la sua sorpresa per il suo gesto, Hermione sorrise, dicendogli la verita.


-Sempre-




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Da qui gli avvenimenti si riallacciano al 5 libro, e naturalmente Harry non sa ancora nulla!

Allora che ve ne pare!?

Anche questa ff è finita! Spero vi sia piaciuta!

Un grazie a:


1 Elly

2 Miwako ^^

3 EMMA

4 Patty

5 Senda

6 Sanae ^^

E alle solite Ginny89 e Cho89, a cui voglio un mare di bene, siete speciali e naturalemente Night! Sono rimasta davvero sorpresa di vedere una recensione per ogni chap!!! Sei davvero unico!!!!



Lasciatemi un commentino!!! ^^


Alla prossima! Credo che mi occuperò della traduzione del continuo di "Punizione con Ron" anche quello stupendo! Bè vedremo!

Un bacione!

Hermione Weasley

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