A week to fall in love

di smile_tears
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                                   

Quella fredda mattina di ottobre mi trovavo nell’atrio della mia scuola a parlare con le mie migliori amiche e come sempre i loro discorsi erano basati su “O Dio quanto è bello quel ragazzo!” e quindi io mi limitavo a sbuffare.
-Ragazze la potete smettere?Per favore mi state davvero...annoiando-
Sussurrai appena l’ultima parola perché mentre facevo vagare il mio sguardo sui malcapitati presenti nell’atrio avevo visto un ragazzo a dir poco stupendo.
Era alto ed aveva una folta chioma  di ricci  castani che mi faceva venire voglia di attorcigliarli intorno alle dita e stringerli.
Ma la cosa che più mi colpì furono i suoi occhi, di un verde smeraldo con sfaccettature azzurre che non facevano altro che renderli ancora più spettacolari.
Mentre lo contemplavo in tutta la sua bellezza,si voltò verso di me facendo incontrare i nostri sguardi e mi sorrise facendo comparire due dolcissime fossette ai lati della bocca.
Rimasi ancora incantata finché la mia migliore amica non mi sventolò una mano davanti al viso
-Ehi,Hilary,ci sei?-
Scossi la testa.
-Si scusami..vieni un attimo con me-
Non le diedi il tempo di controbattere che la trascinai lontano dalle altre
-Cosa ti prende?-
-Tu che sai sempre tutto,sai chi è quel ragazzo?- chiesi indicandole il ragazzo di poco prima
-Quello?Si chiama Harry Styles,è un ragazzino del terzo anno..qual è il motivo di tale curiosità?-
Terzo anno. Quel ragazzo era davvero più piccolo di me?
-Niente di che,lascia perdere...andiamo dalle altre- dissi sorridendo
Si sarebbe stato meglio lasciar perdere,non volevo altri guai.
 
 
 
 
 
POV HARRY
 
Quella mattina si prospettava molto noiosa, i miei amici parlavano tra di loro di argomenti che non mi interessavano minimamente per cui mi limitavo ad annuire in modo annoiato.
-Styles hai intenzione di stare così per tutto il giorno?- mi chiese il mio migliore amico
-Io non vorrei,Tomlinson,ma se parlerete ancora di cose così noiose allora si- dissi sorridente voltandomi verso di lui.
Nel farlo scorsi una ragazza che mi fissava.
Era bassa e aveva una cascata di boccoli neri che le ricadevano sulle spalle.
Aveva la carnagione chiara su cui spiccavano delle adorabili lentiggini che la facevano sembrare ancora più piccola e aveva due occhi davvero stupendi,era difficile capirne il colore,sembravano un miscuglio di grigio verde e azzurro, in una -parola:spettacolari.
-Harry!Ehi Harry ci sei?- mi chiese Louis
-Scusa Louis mi ero distratto. Comunque..mica sai chi è quella ragazza?-
-Si,si chiama Hilary-
-È davvero carina..- sussurrai
-Ehi amico lascia perdere-
Inarcai le sopracciglia
-Per quale motivo?-
-È del quarto anno,è più grande di te,ti renderesti ridicolo-
Scoppiai a ridere.
-Non mi importa di ciò che pensa la gente-
-Harry davvero..-
-Louis- lo interruppi deciso –Io faccio sempre ciò che voglio,nessuno me lo può impedire-
Detto questo mi avviai verso la ragazza.
 
POV HILARY
 
Stavo parlando con le mie amiche quando una voce roca mi interruppe
-Ciao-
Mi voltai verso il mio interlocutore e vidi Harry,il ragazzo che avevo notato prima
-Ciao- risposi sorridendo appena
-Come ti chiami?-
-Hilary. Tu?-
-Harry-
Sorrisi imbarazzata sperando vivamente che se ne andasse
-Sei fidanzata?- chiese dopo un po’
-No..- risposi con un filo si voce
Sbarrò impercettibilmente gli occhi
-Ma come?Una ragazza così bella non può non avere neanche un corteggiatore!-
Stavolta fui io a sbarrare gli occhi. Ci stava provando?
Sbuffai.
-Senti Harry,non prenderla male ma i tuoi giochetti non servono a niente, tu non mi interessi-
Rimase lievemente confuso e poi disse
-Come fai a dirlo?Non mi conosci neanche!-
-Quello che so è già abbastanza-
-E tu cosa sai di me?-
-So che sei un anno più piccolo di me e quindi questo ti esclude a prescindere da probabile fidanzato-
-Ti da fastidio che io sia più piccolo?Di un solo anno poi?!-
-Si,sei troppo piccolo e poi non mi potrei mai innamorare di uno come te- dissi decisa
-Vuoi scommettere?-
Inarcai le sopracciglia
-Cosa stai dicendo?-
-Una scommessa: ti devo far innamorare di me in una sola settimana-
Scoppiai a ridere
-Non credo sia possibile-
-Se sei così convinta non avrai problemi ad accettare allora- mi disse arrogante
Gli sorrisi con aria di sfida
-Va bene allora. Hai una settimana per farmi cadere ai tuoi piedi ma preparati ad una dolorosa sconfitta-
-Non credo proprio..- disse avvicinandosi  -.. tesoro-  continuò sussurrando al mio orecchio per poi andare dai suoi amici.
Quella settimana  si prospettava molto interessante.
 

 
Hola!
Ciao a tutti!
Adesso starete pensando: "questa è scema! Ha un'altra storia in corso e fa a malapena in tempo ad aggiornare quella e ne pubblica un'altra!"  Invece io vi dico che non sono impazzita. Se l'ho iniziata è  perché  è corta, sono 8 capitoli e sono già tutti pronti per cui dovrei riuscire ad aggiornare.
Detto questo..anche se questo è solo il prologo vorrei sapere cosa ne pensate, se vi piace l'idea e se c'è qualcosa da aggiustare.
Per ora credo sia tutto... al prossimo capitolo!
P.s ringrazio la mia carissima amica Francesca per avermi fatto il banner, stupendo come sempre  <3 
P.p.s: per chi segue l'altra long, non so quando riuscirò ad aggiornare ma credo o in questo fine settimana o inizio settimana prossima.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


                                                

Dopo quella chiacchierata con Harry, io e la mia migliore amica Camilla ci allontanammo dal nostro gruppo di amiche e ci dirigemmo in classe.
Mi stavo annoiando a morte, la professoressa di italiano continuava a parlare per l’ennesima volta de “I promessi sposi” utilizzando come sempre il suo tono lento che, puntualmente, faceva addormentare gli studenti della nostra classe.
Era scocciante, specialmente se si conosceva la storia de “I promessi sposi” a memoria.
Dovendo subire quella tortura per due ore e non avendo niente di meglio da fare, presi in mano la mia matita preferita che usavo solo per disegnare e incominciai a fare qualche scarabocchio sul retro del quaderno di italiano.
Passò molto tempo e io mi ero persa nei miei pensieri mentre la mia mano si muoveva automaticamente sul figlio tracciando linee leggere e precise.
Ad un certo punto sentii un forte tonfo che mi fece tornare alla realtà.
Portai lo sguardo alla cattedra e vidi che era stata la professoressa che aveva sbattuto il registro sulla cattedra , infastidita dal comportamento dei miei compagni di classe.
Tranquillizzata mi sedetti meglio sulla sedia e dopo che la professoressa riprese a spiegare riportai l’attenzione al mio disegno.
Mi accorsi che, involontariamente, avevo disegnato un paio di occhi. Ma non due occhi qualunque. Dalla maniera in cui li avevo disegnati e dal loro taglio particolare si capiva che erano gli occhi di Harry, quegli occhi che mi avevano colpito sin da subito.
Dato che non rendevano molto bene l’idea, decisi di provare a colorarli anche se ero consapevole che nessun intreccio di colori avrebbe reso giustizia alla bellezza degli occhi di Harry.
Cominciai a colorare, presi vari colori di mille sfumature diverse di azzurro e verde e cercai di intrecciarli tra loro per avvicinarmi al colore giusto degli occhi di Harry.
Una volta finito guardai soddisfatta il risultato. Non erano belli come gli occhi di Harry però erano venuti abbastanza bene.
-Perché hai disegnato gli occhi di Harry?- mi chiese Camilla aggrottando le sopracciglia confusa
Sorrisi alla sua domanda perché se aveva riconosciuto di chi erano gli occhi voleva dire che erano venuti abbastanza bene e poi presi la penna e sotto al disegno scrissi:
 
Amo gli occhi di Harry
 
E alla fine della frase aggiunsi anche un grande cuore rosso e poi le mostrai il foglio.
Sorrise non appena ebbe finito di leggere e poi, scuotendo la testa, tornò a prendere appunti.
Alla fine delle lezioni mi allontanai immediatamente dalla classe e corsi al mio armadietto.
Inserii velocemente la combinazione e altrettanto velocemente misi nell’armadietto il foglio strappato dal mio quaderno di italiano su cui erano raffigurati gli occhi di Harry per poi chiuderlo.
Nessuno avrebbe dovuto vedere quel disegno, non avrei mai dato una soddisfazione così grande ad Harry ne ora ne mai.
 
 
POV CAMILLA
 
Non appena Hilary se ne fu andata corsi anche io fuori dalla classe, solo che andai dal lato opposto al suo.
Corsi come una pazza fino ad arrivare davanti alla 3B sperando che Harry fosse ancora nella sua classe.
Fortunatamente le mie preghiere furono ascoltate e lo bloccai giusto nel momento in cui stava per uscire fuori.
-Harry!- lo chiamai a gran voce facendolo voltare verso di me
Mi avvicinai a lui e mi guardò come se fossi stato un alieno
-Tieni- dissi porgendogli un foglio
-Che cos’è?- chiese lui ancora più stranito
-C’è scritta la combinazione dell’armadietto di Hilary. Usala bene- dissi per poi scappare subito via.
Forse avevo sbagliato e non avrei dovuto farlo, ma Harry meritava una possibilità e Hilary meritava di essere felice, almeno stavolta che, secondo me, aveva trovato la persona giusta.
 
POV HARRY
 
Quella ragazza doveva essere davvero pazza.
L’avevo riconosciuta, era una delle amiche di Hilary e sinceramente non riuscivo a capire perché mi aveva dato la combinazione del suo armadietto. Perché voleva che Hilary perdesse la scommessa?
Smisi di fare quei pensieri contorti e cercai di capire cosa fare con la combinazione. Ci pensai e poi presi carta e penna e scrissi una frase, piccola ma vera e poi corsi subito al suo armadietto.
Mi fermai bruscamente quando la vidi ancora ferma davanti al suo armadietto mentre parlava con qualche sua amica.
Era davvero bella e aveva anche un bel carattere, era timida e forte allo stesso tempo, qualcosa di impressionante.
Mi riscossi dai miei pensieri e vidi che Hilary e le sue amiche erano andate via.
Mi avvicinai all’armadietto di Hilary e inserii la combinazione.
Lo aprii e mi sorpresi alla vista di un armadietto completamente sottosopra. Di Hilary avrei detto qualunque cosa tranne che fosse una persona così disordinata.
Mentre cercavo un posto dove mettere il mio bigliettino, un foglio ripiegato attirò la mia attenzione.
Lo presi e una volta aperto sbarrai gli occhi.
Su quel foglio Hilary aveva disegnato un paio di occhi, i miei occhi.
Era bravissima, quel disegno era spettacolare sembrava mi avesse fotografato gli occhi invece che disegnarli e, sinceramente, un po’ ci speravo che avesse fotografato i miei occhi nella sua mente come io avevo fatto con i suoi.
Mi colpì molto la frase scritta sotto il disegno “Amo gli occhi di Harry”.
Immediatamente aprii il foglio che avevo preparato per lei e lo lessi.
“Amo i tuoi occhi” avevo scritto.
Sorrisi e poi lo accartocciai gettandolo a terra.
Dopo aver posato il disegno di Hilary richiusi l’armadietto e me ne andai.
Avevo cambiato idea. Con lei volevo fare le cose per bene e con calma.
Se lo meritava perché lei era diversa dalle altre, era speciale.



Ciao!
Sotto giusti consigli, ho deciso di aggiungere questo capitolo tra i due precedenti per rendere la storia un po' più reale perchè, in effetti, Harry non poteva innamorarsi dopo aver parlato solo una volta con Hilary.
In sintesi, questo capitolo non è niente di che, serve solo a conferire un senso logico alla storia.
Volevo approfittare per ringraziare le persone che seguono/ricordano/ preferiscono e recensiscono questa storia, davvero grazie mille non sapete come mi rendete felice!
Un grazie ancora più grande va a Ilaria, davvero grazie per avermi aiutata con questo capitolo e per avere in parte sopportato i miei scleri giornalieri.
Detto questo vi lascio, spero mi lasciate una recensione, ci tengo.
A presto!
Miky



   

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


                                                   

La mattina seguente io e la mia migliore amica ci incontrammo nel bar vicino alla nostra scuola per poterci andare insieme.
Incominciammo a parlare e ad un certo punto mi chiese
-Sei sicura di aver preso la scelta giusta?-
Non capii la sua domanda e per questo inarcai le sopracciglia in cerca di risposte
Sospirò.
-La scommessa che hai fatto con Harry...sei sicura di aver fatto bene ad accettarla?-
-Si perché ti preoccupi così tanto?-
-Non so..- rispose incerta –Ho paura che tu possa pentirti della tua scelta-
-E cosa te lo fa credere?-
-Non so, forse perché lui sembra diverso dagli altri-
Risi.
-I ragazzi sono tutti uguali. Lui, come tutti gli altri ragazzi, cercherà solo di mettersi in mostra, senza preoccuparsi di me e delle mie emozioni-
-Non credo a dire il vero..- sussurrò appena
Feci finta di non aver sentito e cambiai argomento, nel mentre entrammo nell’atrio della scuola raggiungendo le nostre amiche.
Mentre parlavo con loro feci vagare il mio sguardo su tutti i presenti mentre andavo alla ricerca di una folta chioma di ricci ma non lo trovai e questo mi fece sospirare sonoramente.
Mentre continuavamo a parlare, la mia amica sbarrò gli occhi per poi dire
-Devo andare via un attimo, vengo subito!-
E sgattaiolò via immischiandosi nella folla senza farmi neanche aprire bocca
Che cavolo le sarà preso?
 
 
 
 
 
 
 
 
POV HARRY
 
Stavo parlando con Louis, il mio migliore amico solo che stavolta l’argomento era diverso.
Siamo passati dal parlare di calcio a discutere su come conquistare una ragazza di nome Hilary che rende tutto più difficile con il suo caratterino.
Mentre parlavamo sentii toccarmi alla spalla e voltandomi vidi la stessa ragazza del giorno prima, la migliore amica di Hilary.
-Ti disturbo?- chiese piano
-No dimmi pure-
-Volevo parlarti di Hilary..-
-È successo qualcosa?- chiesi con tono eccessivamente preoccupato
-No non preoccuparti..volevo solo chiederti una cosa che forse avrei dovuto chiederti ieri prima di aiutarti..-
Tirai un sospiro di sollievo e dissi
-Dimmi tutto-
-Volevo sapere se tu con Hilary fai sul serio oppure no-
Rimasi spiazzato di fronte a quella domanda, non me l’aspettavo e poi neanche io avevo una risposta.
Volevo conquistare Hilary solo per mettermi in mostra oppure perché lei mi interessava realmente?
Probabilmente più la seconda.
-Faccio sul serio- risposi piano guardando a terra
Louis si voltò verso di me con occhi sbarrati, era la prima volta che facevo sul serio con una ragazza ed era rimasto sorpreso.
Invece l’amica di Hilary mi sorrise ampiamente per poi dire
-Ti aiuterò-
Alzai di scatto la testa nella sua direzione
-Cosa?!-
-Ti aiuterò a conquistare Hilary- rispose convinta
-Perché?-
-Perché ho capito che sei un ragazzo diverso e dato che Hilary è molto cocciuta in fatto di ragazzi ti voglio aiutare-
Sorrisi raggiante.
-Ti ringrazio, sei la mia salvezza-
-Non è niente..ora meglio che vada, Hilary potrebbe sospettare qualcosa-
Se ne andò lasciandomi solo con Louis che continuava a fare domande a raffica sul fatto che facevo sul serio con Hilary senza che io gli dessi una risposta in quanto ero impegnato a immaginare il volto angelico e felice della ragazza che mi aveva rubato il cuore.
 
POV HILARY
 
Dopo che la mia amica tornò da noi incominciai l’interrogatorio
-Dove cavolo sei andata?!- le chiesi in malo modo non appena arrivò
-Calmati Hilary!- rispose di rimando – Sono andata da una mia amica di un altro corso perché era da tanto che non la vedevo e volevo salutarla- aggiunse.
Sbuffai.
-Sicura che sia vero?-
-Più sicura di così si muore!-
Sospirai.
-Va bene ora andiamo in classe prima che quell’arpia ci metta un rapporto!-
Scoppiammo a ridere entrambe per poi avviarci nella nostra classe.
Appena entrammo vedemmo tutte le ragazze della nostra classe ammucchiate davanti ai nostri banchi mentre si bisbigliavano qualcosa all’orecchio.
Ci avvicinammo e non appena ci videro tornarono subito al loro posto, facendo finta di niente.
Scossi la testa e appoggiai lo zaino a terra.
Poi guardando sul banco, mi accorsi di un mazzo di fiori e accanto c’era una lettera e sul retro c’era scritto con una calligrafia ordinata e lineare “Per Hilary”.
L’aprii e incominciai a leggere.
 
Buongiorno principessa J
Per il primo giorno, tanto per incominciare ho pensato alla cosa più banale: un mazzo di fiori.
La scelta dei fiori però non è casuale.
Ho scelto le rose rosse, perché simboleggiano l’amore e la passione che tu dimostri con un semplice sguardo, quando i tuoi occhi incrociano i miei inizio a provare un fuoco all’interno del cuore e giuro che non c’è sensazione più bella.
Le rose bianche, per simboleggiare la purezza della tua anima che è rimasta intatta e limpida nonostante questo schifo di mondo, trovo che questa sia la caratteristica che più ti contraddistingue.
Le margherite, per indicare la tua semplicità che mi stupisce ogni giorno di più.
Ed infine le viole, perché ho capito che il tuo colore preferito è proprio quello e pensavo fosse una buona scelta.
Detto questo ti auguro una buona giornata.
A presto principessa.
Harry
 
 
 
Rimasi imbambolata con lo sguardo sulla lettera, con il cuore che non voleva saperne di regolarizzare i battiti.
Non mi sembrava possibile che qualcuno mi avesse scritto parole così dolci, era la prima volta che mi capitava e non credevo che sarebbe  stato Harry Styles la prima persona che l’avrebbe fatto lasciandomi senza parole.
-Ha scelto i suoi fiori preferiti senza neanche saperlo..- sussurrò la mia amica tra se e se pensando che io non potessi sentirla.
Fissai i fiori e notai che aveva ragione, quelli erano tutti i miei fiori preferiti non ne avevo altri.
La mia domanda però era: come cavolo ha fatto a saperlo?
 
* * *
 
Le ore di lezioni passarono in fretta, riuscii solo a pensare ad Harry, alla lettera, ai fiori..era tutto così incredibile e surreale, nessuna aveva mai fatto una cosa simile per me, gli altri ragazzi erano sempre troppo impegnati a pensare a loro stessi, a come mettersi in mostra invece lui no.
Persa nei miei pensieri, cercai di darmi una svegliata
“Cavolo Hilary, non puoi cadere ai suoi piedi per così poco, potrebbe anche essere una maschera” pensai scuotendo la testa.
Nonostante tutto cercai Harry con lo sguardo ma purtroppo non riuscii a trovarlo da nessuna parte sembrava sparito dalla circolazione così come la mia migliore amica che si era dileguata scusandosi con un messaggio senza nemmeno dirmi dov’era andata a finire.
 
Scusami mi ero dimenticata di avere un impegno importante!
Mi farò perdonare! <3
Cami
 
Quella ragazza non me la raccontava giusta, si comportava in modo strano ma decisi di non indagare, non ne avevo voglia.
Mi limitai solo a risponderle per poi tornare a pensare a come resistere ad Harry Styles per un’intera settimana.
 
Non importa, può capitare J
A domani
Hilary
 
 
 
 
 
 
POV HARRY
 
Era un quarto d’ora che camminavo avanti e indietro mentre aspettavo Camilla, l’amica di Hilary.  Dovevamo incontrarci al parco subito dopo scuola perché doveva aiutarmi a decidere cosa fare il giorno seguente ma era in ritardo di almeno venti minuti e oramai mi ero spazientito.
-Harry!-
Una voce affannata attirò la mia attenzione, mi voltai e vidi Camilla correre verso di me
-Si può sapere che fine hai fatto?!- le chiesi con poca grazia
-Calmati un attimo sei peggio di Hilary!- urlò –Ho fatto tardi perché se non ti ricordi la ragazza che ti piace è la mia migliore amica e quindi prima di venire da te dovrei trovare una scusa per andarmene da lei- aggiunse poi
Sospirai
-Scusa non volevo essere scortese..sono agitato- ammisi piano
La vidi sorridermi in modo dolce e poi disse
-Per quale motivo sei così agitato?-
-Ecco..è la prima ragazza con cui faccio sul serio, la prima che mi piaccia davvero e quindi ho paura di rovinare tutto-
Mi sorrise di nuovo
-Non preoccuparti, andrà tutto bene ne sono sicura- mi disse rassicurante
Ricambiai il sorriso
-Grazie mille-
-Non è niente, voglio solo vedervi felici. Ora mettiamoci all’opera e vediamo cosa fare- disse facendomi l’occhiolino
Continuai a sorridere ringraziando chiunque fosse stato ad avermi mandato quell’angelo custode per rendere reale il mio più grande sogno:conquistare Hilary.
 
 

Ciao!
Sono tornata di nuovo a dare fastidio! XD
Questo è il primo capitolo effettivo della storia, per ora non è niente di che ma devo ammettere che mi piace abbastanza.
Inutile dire che amo gli Hirly (soprannome suggerito da Ilaria, grazie mille <3 ) sono troppo carini!
Però ciò penso io non importa, l'importante è ciò che pensate voi per cui se vi va lasciatemi una recensione.
A presto!
Miky

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


                                                  

Quella mattina ero molto stanca nonostante fosse  ancora martedì, la notte avevo dormito poco perché dovevo studiare per un interrogazione e poi, anche se mi costava ammetterlo, avevo pensato ad Harry.
Non perché volessi,  solo che mi dava sui nervi il fatto che avesse voluto fare quella scommessa e poi non si impegnava nemmeno a vincerla non facendosi vivo per due giorni.
Al mio ennesimo sbadiglio Camilla si alterò un po’ e scocciata sbottò
-Mi stai facendo innervosire!Che cavolo hai fatto stanotte invece di dormire?-
-Ho studiato genio!Abbiamo anche messaggiato nel frattempo!-
-Appunto per quello, non era così tardi quando hai finito!-
Sbuffai.
-Sei noiosa!-
-Non sono noiosa, sono solo annoiata dai tuoi comportamenti!- sbuffò offesa
-Vuoi sapere cosa ho fatto?! Bene, allora te lo dico! Ho passato l’intera notte a pensare a quel cretino che mi fa imbestialire non facendosi vedere per due giorni!-
Camilla spalancò gli occhi, non se lo aspettava. Poi però l’espressione confusa fu sostituita da un sorrisetto arrogante
-Ti importa di lui allora!-
-Certo che no!Mi da solo fastidio che non si impegni nemmeno un po’!- urlai offesa
-Come vuoi!- disse lei guardandosi intorno
Continuammo a parlare facendo finta di niente finché non sentii due mani posarsi sui miei occhi.
Spaventata poggiai le mie mani su quelle dello sconosciuto per cercare di capire chi fosse, però con scarsi risultati.
Non riuscii a capire chi fosse finché non udii un
-Buongiorno principessa- soffiato leggermente e con dolcezza al mio orecchio destro
Tolsi le sue mani dal mio viso
-Harry!Mi hai fatto prendere un colpo!- urlai diventando di un colore rosso simile a quello delle fragole.
-Scusami, non volevo farti spaventare- mi disse piano abbassando lo sguardo.
Sembrava davvero dispiaciuto, tanto che mi fece quasi tenerezza
-Non preoccuparti, non fa niente- risposi con una tranquillità che stupì anche me stessa. Da quando ero così dolce?Specialmente se stavo parlando con Harry Styles?
Rialzò lo sguardo incatenando i suoi occhi verdi con i miei e mi sorrise
-Piaciuta la sorpresa di ieri?-
-È stata un’idea carina, lo devo ammettere. Però non ti montare la testa per così poco!-
Di certo non potevo dirgli che è stata la cosa più dolce e romantica che un ragazzo avesse mai fatto per me e che mi era piaciuto molto, sarebbe stato come arrendersi in partenza.
-È un buon inizio però- disse sorridendo arrogante
-Diciamo di si- risposi allo stesso modo incrociando le braccia al petto per poi aggiungere
-Toglimi solo una curiosità: come hai fatto a scegliere tutti i miei fiori preferiti?-
-Perché lo sapevo e ne ho approfittato- rispose semplicemente
-Come fai a saperlo?- chiesi non riuscendo a comprendere come fosse possibile
-So un sacco di cose su di te, davvero molte- sussurrò con voce roca al mio orecchio facendomi rabbrividire
-Ora devo andare- disse –A dopo principessa!- aggiunse baciandomi una guancia.
Rimasi li ferma come una statua, ero ancora scossa dalle sue parole e dall’effetto che avevano avuto su di me. Perché mi faceva quell’effetto?
Scossi la testa cercando di riprendermi e poi mi venne in mente una cosa
-Cavolo- sibilai piano
-Che succede?- mi chiese Camilla preoccupata
-Poco prima che arrivasse Harry ti stavo dicendo che ero arrabbiata perché lui non si era fatto vedere..e se avesse sentito?-
Camilla scoppiò a ridere gettando indietro la testa, facendo diminuire la mia già precaria pazienza.
-Che mi ridi?!Se ha sentito sono rovinata!-
-Non preoccuparti, se avesse sentito se ne sarebbe già vantato!- sbiascicò tra le risate
-Ne sei sicura?- chiesi mordendomi continuamente il labbro inferiore
-Sta tranquilla, non ha sentito- mi disse tornando seria e mettendomi una mano sulla spalla
Le sorrisi riconoscente, senza di lei sarei rovinata.
-Entriamo in classe- disse sorridendomi e porgendomi un braccio
-Andiamo- risposi mettendomi sottobraccio
Quando arrivammo in classe non mi stupii di vedere di nuovo quelle oche della mia classe tutte accalcate intorno al mio banco.
Sbuffai sonoramente per poi sbraitare
-Che è successo stavolta?!Sloggiate da qua!-
Si lanciarono varie occhiate tra loro poi si allontanarono come avevo chiesto
-E che diamine!- sussurrai tra me e me gettando lo zaino a terra facendo scoppiare a ridere Camilla.
Guardai sul banco per scoprire motivo di tale scompiglio e per poco la mia bocca non toccò a terra.
C’era un piccolo pacchetto rosso e sopra di esso era poggiata una bambola di porcellana con i capelli neri raccolti con uno chignon e con indosso un bellissimo tutù rosa e ai piedi delle mezze punte dello stesso colore.
In mano aveva una lettera e immediatamente la presi incominciando  a leggere
 
 
Buongiorno principessa,
Secondo giorno, seconda sorpresa!
Spero abbia gradito il mio regalo, ho scelto questa bambola perché mi ricordava terribilmente te, così bella e così libera e piena di vita. Perché si, tu sei perfetta in tutti i sensi, sei una ragazza che si gode la vita,che la sa apprezzare, che ogni giorno spiega le ali e danza sul cammino a volte gioioso e a volte doloroso della vita.
Ti apprezzo per questo e spero non cambierai mai, amo questo lato di te, ti rende speciale.
A presto piccola mia,
Harry
 
Le mani presero a tremarmi, le gambe diventarono molli, sentivo che da un momento all’altro avrei perso l’equilibrio e sarei rovinosamente caduta a terra.
Quelle parole mi avevano colpito nel profondo, nessuno mi aveva mai detto cose simili, nessuno aveva mai apprezzato la mia gioia di vivere ma lui si.
Però la cosa che più mi aveva sconvolta era stato quel “piccola mia” che continuava a infilarsi in tutti i miei pensieri, sembrava così dolce, tenero, e specialmente sincero.
-Hilary stai bene?- mi chiese Camilla vedendo che non avevo mosso un muscolo
-Si sto bene- balbettai piano e senza convinzione
Mi ricordai del pacchetto e velocemente lo scartai
Come se non fossi già troppo estasiata quel regalo finì di mandarmi in tilt il cervello ( e non solo quello purtroppo).
Era un libro, ma non un libro qualunque. Era “un angelo sulle punte”, il libro che cercavo in tutte le librerie come una disperata e che mia madre non mi faceva comprare perché  “un libro sulla danza è inutile, così come tutti i corsi che frequenti” diceva sempre.
Pochi sapevano della mia passione per la danza, non mi piaceva dirlo in giro, mi imbarazzava. Ma a quanto pare lui sapeva anche quello.
La cosa che più mi colpì fu la dedica che mi aveva lasciato:
 
Credi in te stessa, non abbatterti per le
critiche degli altri ma al contrario rialzati
e si sempre più forte, solo
così potrai raggiungere i tuoi sogni
e diventare una ballerina di talento.
 
                                                          Con affetto,
                                                           Harry
 
Dire che il mio cuore aveva il battito accelerato era poco, sembrava che stesse per uscire fuori dal petto tanto che batteva. Era la prima volta che mi sentivo così, accettata ma soprattutto amata.
 
 
POV HARRY
 
Ero in ansia. Incredibile ma vero, Harry Styles in ansia per colpa di una ragazza, chi l’avrebbe mai detto?
Non sapevo cosa pensare, le era piaciuto il mio regalo? Mi odiava? Avevo concluso qualcosa?
Ero nervoso e isterico, si notava dal fatto che ero solo in casa e invece di sentire musica a tutto volume come mio solito facevo avanti e indietro per la stanza sperando che almeno Camilla mi dicesse qualcosa di utile dato che Hilary dopo scuola sembrava sparita.
Qualcuno esaudì le mie preghiere perché dopo un po’ il mio telefono prese a squillare e io con poca grazia mi buttai sul letto per recuperalo dal comodino su cui l’avevo posato.
-Pronto?- chiesi teso
-Ciao Harry- salutò Camilla dall’altra parte della cornetta.
-Che sia ringraziato il cielo!- ridacchiai sdraiandomi sul letto finalmente tranquillo
La ragazza si mise a ridere
-Che c’è Styles, hai fifa?- chiese ridendo
In qualunque altro momento mi sarei offeso e l’avrei mandata a quel paese senza alcuna grazia ma in quel momento non lo feci
-Parecchia- ammisi abbassando lo sguardo dal soffitto bianco della mia camera alla punta del letto
-Sta tranquillo, è andato tutto bene-
-Che vuol dire che è andato tutto bene?-
-Dire che è rimasta felice e sconvolta è dir poco, che cavolo hai scritto in quella lettera e nella dedica del libro?Sembrava caduta in trance!-
Un sorriso enorme comparì sul mio volto
-Si!Si!- urlai mettendomi in piedi
-Calma Harry!Secondo me l’hai colpita nel profondo, non resta altro che farle ammettere che le piaci-
-E come dobbiamo fare?Non sarà così semplice, l’hai detto tu che e cocciuta e poi hai visto come mi tratta!-
-Dobbiamo farla addolcire, hai visto che oggi per un attimo ci sei riuscito?- mi disse con la voce spezzata dai colpi di tosse
-Già..ehi ma stai bene?- chiesi dato che non smetteva di tossire
-Non molto, ho la febbre. Credo che domani non verrò a scuola-
-Mi dispiace molto..guarisci presto-
-Lo spero..tu domani approfitta della mia assenza però!-
-E come dovrei fare?-
-Di solito io e lei ci incontriamo nel bar vicino alla scuola per andarcene insieme, domani cerca di fare un po’ prima e aspettala tu così ve ne potete andare insieme- mi spiegò
-Oh..sei un genio Cam!- urlai in preda alla gioia
-Grazie Styles, me lo dicono in molti- disse ridendo
-La modestia l’hai lasciata chissà dove insieme all’altezza eh?-
-Ehi non prendermi in giro per la mia altezza! Io sono solo diversamente alta!-
-Certo Cam! Ora vado e mi raccomando riposati e guarisci presto!- conclusi in modo un po’ più dolce
-Grazie Harry, ci proverò-
Sorridendo chiusi la chiamata e poi mi sedetti sulla sedia della scrivania e dopo aver acceso il computer cercai su Internet le previsioni del tempo per il giorno dopo.
Pioggia.
Senza interruzione dalle 10 in poi.
-Perfetto- dichiarai ad alta voce con un ghigno vittorioso, la giornata seguente sarebbe stata interessante.



Ciao!
Lo so, sono terribilmente in ritardo e vi chiedo scusa.
Avrei voluto aggiornare prima ma ho passato l'intera settimana a fare avanti e indietro tra casa mia e la mia parrocchia e non ho fatto in tempo a fare niente.
Comunque... in questo capitolo la storia degli Hirly continua, Harry cerca in tutti i modi di farsi notare ma Hilary non vuole cedere.
Cosa accadrà dopo? Chi lo sa!
Ora la smetto di rompere, voglio solo ringraziare chi segue/ricorda/preferisce e recensisce la mia storia, davvero grazie mille siete gentilissimi!
Spero in un parere anche in questo capitolo, ci tengo molto.
A presto!
Miky

   

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


                                                  

La mattina seguente fui svegliata dalla suoneria del mio cellulare che mi segnalava l’arrivo di un messaggio.
Svogliatamente misi la mano sul comodino e a tentoni cercai il telefono.
Una volta preso sbloccai lo schermo e lessi il messaggio. Era di Camilla.
 
Ehi dormigliona! J
Volevo dirti che ho la febbre quindi oggi non verrò a scuola, dovrai vedertela da sola!
Mi dispiace, spero di riuscire a tornare domani.
                                                                             Cam
 
Velocemente digitai una risposta
 
Ciao anche a te!
Non preoccuparti, oggi me la vedrò da sola! L’importante è  che tu guarisca presto!
Ti voglio bene <3
                                  Hilary
 
Rimisi il telefono sul comodino e feci un lungo sospiro, se il buon giorno si vede dal mattino quella sarebbe stata una giornata da schifo.
Svogliatamente mi alzai dal letto e andai davanti all’armadio per prendere i vestiti e poi mi diressi in bagno.
Dopo aver fatto colazione salutai mia madre e uscii di casa.
Misi gli auricolari nelle orecchie per non sentirmi completamente sola e incominciai ad avviarmi verso la scuola.
Arrivai al bar dove di solito mi incontravo con Camilla e mi misi ad aspettare che il semaforo diventasse verde.
-Santo semaforo- sussurrai a bassa voce
Ad un certo punto sentii due braccia cingermi la vita. Sussultai, ma non mi spaventai più di tanto, ormai sapevo che l’unico a poter fare cose del genere era Harry.
Mi tolsi le cuffie e mi girai verso di lui
-Nervosette già di mattina presto eh?- mi disse con tono divertito
-Si sono molto acida, specialmente di prima mattina- risposi sorridente
-Non importa, sei perfetta anche così- disse con un alzata di spalle
Arrossii immediatamente e sperai vivamente che Harry non se ne fosse accorto. Sei perfetta anche così. Nessuno me lo diceva mai, nemmeno i miei genitori. Prima o poi sarei morta di infarto.
Tossicchiai appena per riprendermi e dissi
-Io non sono perfetta, sono piena di difetti- sospirai e poi per evitare che dicesse qualcos’altro aggiunsi
-Perché sei qui?-
-Pensavo che non ti dispiacesse un po’ di compagnia, so che ti piace stare a contatto con la gente-  rispose sorridendo
-Vero..- dissi sorridendo con lo sguardo rivolto a terra.
Sapeva anche quello, era incredibile.
Risollevai lo sguardo su di lui e dissi
-Allora andiamo a scuola, rischieremo di fare tardi-
-Va bene- mi rispose stranito.
Probabilmente si era accorto del mio cambio d’umore e quindi  si era preoccupato.
Non volevo ma era sempre così, ogni volta che si toccava il fatto della solitudine o della “perfezione” fisica e morale diventavo un’altra facendo uscire il lato più debole e fragile di me, era il mio punto debole.
Camminammo per un po’ in silenzio poi quando eravamo quasi davanti alla scuola Harry mi prese una mano facendomi bloccare e voltare verso di lui.
La sua mano era calda, al contrario della mia che era gelida e mi provocò un sacco di brividi lungo la schiena.
-Scusa- sussurrò con lo sguardo basso
-Per cosa?- chiesi inarcando le sopracciglia
-È colpa mia se sei diventata  triste, non avrei dovuto parlare-
Si stava preoccupando per me e la cosa non poteva farmi che piacere, però non volevo che stesse male per colpa mia.
-Ehi, non è stata colpa tua. Tu non hai fatto niente- dissi accarezzandogli il dorso della mano
-Invece è stata colpa mia. Sapevo che odiavi parlare di quelle cose ma nonostante tutto non ho tenuto a freno la lingua. Sono stato un idiota-
-Non sei un idiota e non è colpa tua se io sono sensibile su certi argomenti e mi rattristo, non farti inutili paranoie-
-Nulla è inutile se si parla di te-
Il mio cuore perse un sacco di battiti alle sue parole, quel ragazzo non poteva essere reale, non poteva preoccuparsi per me in quella maniera.
Presa dalla tristezza del momento ma anche dalla felicità che qualcuno si preoccupasse per me, alcune lacrime cominciarono a cadere dai miei occhi e senza pensarci mi avvicinai ad Harry gettandogli le braccia al collo abbracciandolo
-Grazie- sussurrai
Harry mi strinse a se accarezzandomi i capelli e sinceramente in quel momento era l’unica cosa di cui avevo bisogno.
Dopo un po’ mi separai e dissi
-Scusami, sono stata impulsiva e ti ho anche bagnato la maglia-
-Non importa, l’importante è che tu stia meglio- mi rispose sorridente passandomi l’indice sotto l’occhio
Gli sorrisi riconoscente e dissi
-È tardissimo dobbiamo andare a scuola!-
-Allora è meglio correre!Non vorrei far fare tardi a miss puntualità!-
-Styles corri e taci se vuoi continuare a vivere!- dissi prendendolo per un polso cominciando a correre verso la scuola
Gli ero riconoscente, non solo per avermi consolata e aver accettato il lato più insicuro e fragile di me ma anche perché, per una volta, nella sua battuta non c’era arroganza ma solo preoccupazione e voglia di tirarmi su il morale.
 
 *  * *
Devo imparare che quando io ho un presentimento quello si avvera e quindi quando dico che sarà una giornata di merda lo sarà sicuro.
Sono arrivata in classe 3 secondi dopo la professoressa e si è messa ad urlare; sono stata interrogata in tutte le sante materie e le oche della mia classe non mi hanno lasciata in pace neanche per un attimo tartassandomi di domande sul mio “ammiratore segreto” che poi segreto nemmeno era.
Ero convinta che non potesse andare peggio di così ma mi sbagliavo.
Quando arrivai all’atrio per poter finalmente uscire da quell’inferno vidi che fuori c’era il diluvio, pioveva a dirotto.
-Cavolo io l’ombrello non c’è l’ho!- sbuffai esasperata
-Le serve un passaggio signorina?- mi chiese una voce all’orecchio
Una voce molto familiare.
-Posso tornare a casa da sola Styles- dissi arrogantemente dirigendomi all’uscita
Feci due passi fuori e l’acqua mi colpì subito bagnandomi tutta e facendomi morire di freddo così corsi subito dentro
-Ripensandoci non sarebbe male un passaggio- dissi sorridendo
Harry si mise a ridere e disse
-Dai vieni sotto l’ombrello che ti porto a casa-
Sorrisi e mi misi sotto il suo ombrello
-Grazie- gli dissi una volta fuori
-È un piacere- mi rispose sorridendo
Ci incamminammo lentamente verso casa mia parlando del più e del meno finché non mi venne una specie di flash.
Mi ricordai di un disegno che mi aveva fatto Camilla un anno prima in cui c’erano un ragazzo e una ragazza che camminavano insieme sotto un ombrello per ripararsi dalla pioggia e come dedica mi aveva scritto “La pioggia può essere terribilmente romantica”.
A quel ricordo le mie guance si tinsero di un rosso accesso che non passò inosservato nemmeno ad Harry.
-Stai bene?- mi chiese infatti poco dopo
-Si perché?- risposi
-Sei completamente rossa..hai freddo per caso?-
-N..no- risposi balbettando, un po’ per l’imbarazzo e un po’ perché avevo freddo davvero
-Come no- disse fermandosi
Mi mise l’ombrello in mano e si tolse il cappello e i guanti facendoli indossare a me
-Ma sei matto?! Morirai di freddo!- gli dissi
-Io sto bene, non preoccuparti- mi rispose per poi mettermi un braccio intorno alla vita stringendomi a lui
-Che fai?- gli chiesi diventando più rossa di prima
-Ti tengo al caldo- rispose sorridente
Abbassai lo sguardo sulle scarpe essendomi resa conto di essere diventata più rossa di prima e sentii la risata di Harry riecheggiarmi nelle orecchie, segno che se n’era accorto anche lui.
Dopo un po’ arrivammo a casa mia e mi condusse con l’ombrello fino a davanti alla porta. L’aprii e mi infilai dentro per evitare di bagnarmi.
-Visto che sei arrivata sana e salva?Non è stato mica tanto male?- mi disse poi
-No, non è andata male- risposi sorridendo
Lo guardai, oggi aveva fatto tanto per me, si meritava di essere ringraziato per bene.
-Grazie- dissi per poi avvicinarmi e lasciargli un bacio sulla guancia
-Ci vediamo domani. Ciao Harry!- aggiunsi entrando in casa con un sorrisetto arrogante, soddisfatta nel vederlo immobile come una statua a toccarsi ripetutamente il punto in cui l’avevo baciato.
 
POV HARRY
 
-L’ha fatto sul serio?!- strillò felice Camilla per telefono
-Si Cam, te l’ho detto mille volte!- dissi esasperato
Avevo fatto il resoconto a Camilla dell’intera giornata trascorsa con Hilary e si era eccitata sapendo quello era successo, era più felice lei di me!
-Grande Harry, sei stato grande! Ce la possiamo fare!- urlò eccitata
Scoppiai a ridere
-Dovrei essere io quello eccitato non tu Cam!- dissi ridendo
-Giusto- rise – Ma non importa, sono felice per voi e mi devo sfogare!- aggiunse
Risi.
-Contenta tu contenti tutti!- dissi
-Piuttosto..domani cosa hai intenzione di fare?-
-Oh lo saprai presto..- risposi ghignando
-Odio quando vuoi fare il misterioso!- sbottò offesa
Risi
-Grazie mille Cam-  risposi
-Davvero, perché non me lo dici?- chiese supplicando
-Perché voglio sia una sorpresa! Piuttosto..potresti farmi due favori?-
-Addirittura due?Va beh, tu chiedi e io vedo-
Scoppiai a ridere
-Per prima cosa, potresti darmi il numero di cellulare di Hilary?-
-Questo si può fare. Prendi carta e penna-
Mi dettò il numero e lo scrissi su di un foglio.
-Grazie Cam-
-Di niente. Secondo favore?-
-Domani mattina potresti evitare di andare al bar e incontrarti con Hilary?- le chiesi piano mordendomi un labbro
-Cosa?! E come dovrei fare?!- urlò al mio orecchio
-Non so, trova una scusa. Ti prego è importante!- la scongiurai
Sospirò
-E va bene troverò un modo!Tu però cerca di concludere qualcosa che sennò dopo ti distruggo!-
Risi
-Grazie Cam sempre gentile!-
-Sempre e comunque!- rispose ridendo
-Ora devo andare. A domani Cam!-
-A domani!- mi rispose
Riattaccai il telefono e salvai in rubrica il numero di Hilary e le inviai subito un messaggio.
 
Ciao principessa! J
Domani mattina ti andrebbe di fare colazione con me? Mi piacerebbe stare con te.
Buonanotte
Harry
 
Poi mi misi nel letto per dormire aspettando una sua risposta, meglio se positiva.
 

Hola!
Ciao a tutti!
Scusate il ritardo, avrei voluto aggiornare prima ma quell'amore di mio fratello ha lasciato il computer al negozio di nostro padre  -.-
Comunque...questo capitolo è assolutamente il mio preferito, non so voi.
Trovo che in questo capitolo gli  Hirly siano dolcissimi o almeno per me lo sono.
A chi non piacerebbe essere al posto di Hilary? XD
Detto questo...come sempre ringrazio quelli che leggono la mia storia e l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ ricordate e quelli che l'hanno recensita, davvero grazie mille <3
Come sempre, se vi va lasciatemi una recensione, mi farebbe davvero piacere.
Adesso smetto di rompere, ci vediamo al prossimo capitolo!
Miky

          

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


                                                     

Quella mattina mi svegliai particolarmente allegra e riposata perché la sera prima  ero così stanca che andai a letto alle 9 di sera, cosa mai accaduta nemmeno alle elementari.
La prima cosa che feci appena svegliata fu controllare se avevo messaggi.
Sbloccai lo schermo. Due messaggi non letti.
Aprii il primo. Era di Camilla.
 
Ciao Hilary!
Ok, non mi uccidere ma neanche oggi verrò al bar, mi porterà mio padre in auto!
Ci vediamo direttamente a scuola!
                                                         Camilla
 
Sospirai, mi sarebbe di nuovo toccato stare da sola.
Controllai il secondo messaggio, era di un numero sconosciuto.
 
Ciao principessa! J
Domani mattina ti andrebbe di fare colazione con me? Mi piacerebbe stare con te.
Buonanotte
Harry
 
Sorrisi inconsciamente, era arrivato a scoprire anche il mio numero.
 
Ciao Styles!
Non saprei, perché dovrei fare colazione con un riccio del terzo anno?
Hilary
 
La risposta non tardò ad arrivare
 
Mhh.. forse perché lo faresti felice? :D
Harry
 
Sorrisi scuotendo la testa
 
Tra 15 minuti al bar, sbrigati
Hilary
 
Posai il telefono e corsi a prepararmi in fretta e furia, odiavo arrivare in ritardo.
Corsi in cucina a recuperare lo zaino ma la voce di mia madre mi distrasse
-Hilary..- mi chiamò piano
-Dimmi mamma-
-Per lo spettacolo di stasera..io e tuo padre non possiamo venire-
Cavolo mi ero completamente scordata dello spettacolo!
-Come no?! Me l’avevate promesso!- le urlai contro
-Lo so, ma abbiamo avuto un contrattempo e..-
Non la feci nemmeno finire di parlare che la interruppi bruscamente
-Certo avete sempre impegni quando si tratta di me non è così?! Ma fatemi il piacere!-
Presi tutti i miei libri e prima di uscire sbattendo la porta urlai
-Rimango a studiare da Camilla torno direttamente stasera!-
Una volta fuori di casa sbuffai sonoramente, non era possibile che ogni volta trovassero una scusa. Avevo voglia di piangere ma dovevo andare da Harry e sicuramente sta volta non mi sarei fatta vedere così fragile da lui.
Arrivai al bar poco dopo ma di Harry nemmeno l’ombra.
Sbuffai pesantemente
-Il solito ritardatario- brontolai tra me e me
Ad un certo punto due braccia circondarono la mia vita e qualcuno mi sussurrò all’orecchio
-Ne sei davvero convinta?-
Alzai gli occhi al cielo divertita
-Cambia entrata in scena Styles, stai diventando prevedibile- dissi arrogante voltandomi verso di lui
-Bella accoglienza come sempre eh?-
-Ehi, che ti aspettavi?-  risposi imitando una pubblicità
-Sinceramente questo.. ma sai, la speranza è l’ultima a morire-
Risi tirandogli un pugno sul braccio.
-Dai andiamo a fare colazione- mi disse
Andò avanti prima di me e mi stavo già preparando ad urlargli conto ma mi fermai quando lo vidi aprire la porta spostarsi e dire
-Prima le donne-
Rimasi sorpresa da quel gesto, solo una volta era capitato che andassi a mangiare con un ragazzo in un locale ma invece di aprirmi la porta e farmi entrare per prima entrò prima lui e per poco non mi sbatteva la porta in faccia.
-Grazie- gli dissi entrando
Ci andammo a sedere ad uno dei tavolini aspettando che qualcuno venisse a prendere le nostre ordinazioni.
-Fammi indovinare- disse –Prenderai un cappuccino e un cornetto alla nutella- aggiunse
Sbarrai gli occhi a quell’affermazione perché, cavolo, aveva ragione!
Vedendo la mia espressione scoppiò a ridere perché aveva capito di aver indovinato
-Come cavolo hai fatto?!- gli chiesi una volta che mi fui ripresa
-Ho i super poteri io!- rispose vantandosi
Per tutta risposta lo spintonai facendolo scoppiare a ridere
-Dico sul serio, come cavolo fai?- richiesi
-Te l’ho detto, so più cose di quanto immagini-
Sospirai rassegnata, consapevole che non me lo avrebbe mai detto.
Dopo aver fatto colazione, andammo alla cassa per pagare. Feci per prendere il portafoglio ma Harry me lo impedì
-Cosa avresti intenzione di fare?- chiese mettendo le mani sui fianchi
-Di pagare forse?- risposi con ovvietà
-Ah no signorina!Offro io!- mi riprese lui
-Ma..- feci per ribattere ma Harry mi interruppe
-Niente ma, pago io e basta!-
E così dicendo porse i soldi al cassiere e mi condusse fuori dal bar, facendomi sempre uscire per prima.
Quel ragazzo mi sorprendeva sempre più, non ero abituata a simili romanticherie, per esempio sempre allo stesso appuntamento di qualche anno prima dovetti pagare tutto io perché quel ragazzo disse di essersi dimenticato il portafogli.
Ancora non riuscivo a capire se fosse Harry quello strano oppure tutti quegli altri ragazzi che avevo conosciuto.
-Grazie- dissi una volta fuori
-Mi stai ringraziando troppe volte, fai attenzione potresti diventare dolce!-
Lo fulminai con lo sguardo facendolo scoppiare a ridere
-Styles non scherzare col fuoco, potresti bruciarti!- dissi
-Oh, che paura!- disse alzando le mani davanti al viso
-Harry!- lo canzonai
Scoppiò a ridere
-Ok, ok. Scusa-
-Ora va meglio- dissi sorridendo soddisfatta
Andammo a scuola continuando a parlare e una volta giunti all’ingresso Harry mi salutò
-Ora devo andare, a dopo principessa- disse dandomi un bacio sulla guancia
-A dopo- sussurrai appena
Ora che Harry se ne era andato potevo mostrare il mio vero umore:delusione.
Camilla mi vide e si avvicinò a me
-Ciao Hilary come stai?-
-Una merda- risposi sospirando
-Sembravi così felice fino a pochi secondi fa insieme ad Harry!-
-Stavo facendo finta- ammisi
-Perché lo illudi?Non ti piace stare con lui?-
-No, non è quello. Sto male per altro e quindi non volevo farlo preoccupare-
-Oh.. cos’è successo?- chiese preoccupata
-Stasera ho l’esibizione con la scuola di danza e mamma aveva promesso di venire a vedermi con papà ma stamattina ha detto che ha un impegno e non verrà. In pratica non ci sarà nessuno- risposi atona
-Mi dispiace, io ci verrei ma..-
Non la feci continuare e dissi
-Calmati, so che tu non puoi venire sul serio, non ce l’ho con te. Ce l’ho con loro che mi fanno sempre un sacco di promesse e non mantengono neanche una-
-Mi dispiace..-
Sospirai
-Non importa. Dai andiamo in classe-
 
Era la seconda ora di lezione e durante la spiegazione di letteratura vidi Camilla alzare una mano per attirare l’attenzione del professore.
La fissai stranita, se c’era una cosa che non accadeva mai era vedere Camilla chiedere qualcosa ad un prof.
-Posso uscire?- chiese invece timidamente dopo aver chiamato il prof
Chissà che era successo, era così strana. Glielo avrei chiesto dopo.
 
POV HARRY
 
Nessuno sa quanto io possa odiare la matematica. L’ho sempre odiata, non sono mai riuscito a capire a che cosa servisse imparare a risolvere equazioni, disequazioni e robe simili se una volta usciti da scuola non li avremmo usati mai più.
L’attenzione di tutta la classe fu spostata alla porta dove qualcuno stava bussando
-Avanti!- disse la professoressa
Vidi una figura minuta, che riconobbi come Camilla, entrare lentamente nell’aula
-Scusi il disturbo, per caso Styles potrebbe uscire un attimo fuori?- chiese piano
-Va bene, ma fate in fretta- disse la prof
-Grazie- rispondemmo insieme io e Camilla
Uscimmo fuori dalla porta e dissi
-Che è successo?-
Perché era ovvio fosse successo qualcosa, aveva una faccia da funerale
-Hilary..- rispose solo
-Cos’ha Hilary?- chiesi preoccupato
-È triste..-
-E perché mai?Stamattina sembrava così tranquilla!-
-Sembrava, appunto. L’ha fatto per non farti preoccupare-
-Che idiota che sono, me ne sarei dovuto accorgere!Perché è triste?-
-Stasera ha un esibizione del gruppo di danza e i suoi le avevo promesso di andare a vederla ma, tanto per cambiare, hanno detto di avere un impegno e ci è rimasta male- mi spiegò
-Quanto mi dispiace..-
-Anche a me..specie se so di non poter fare niente-
-Io invece potrei!- dichiarai felice di aver avuto un’illuminazione
 -E cosa vorresti fare scusa?- mi chiese inarcando le sopracciglia
-Farle una sorpresa, presentarmi la senza avvisarla- dissi sorridente
La vidi aprirsi in un sorriso e poi disse
-Harry sei un genio!-
-Grazie mille Cam, lo so!-
-Poco modesto mi dicono!-
Scoppiai a ridere
-Dai ora torna in classe, non vorrei che ti mettessero una nota a causa mia- disse lei
-Non preoccuparti. Ci sentiamo stasera. Ciao Cam- la salutai e tornai in classe e mi misi a pensare a cosa fare di preciso quella sera
 
POV HILARY
 
Dopo cinque noiose ore di scuola, passai l’intero pomeriggio a studiare a casa di Camilla, tutto per non incontrare i miei genitori consapevole che all’ora in cui sarei tornata a casa loro non ci sarebbero stati.
Avevo indovinato di nuovo.
Infatti quando tornai a casa per prendere le mie cose non c’era nessuno.
Appena entrata salii le scale e andai in camera mia a preparare il borsone con tutto l’occorrente per il saggio e poi corsi direttamente a teatro per prepararmi.
 
Mancavano solo 10 minuti per entrare in scena e avevo un’ansia da far invidia a chiunque.
Ero agitata, era la prima volta che avevo più assoli nel corso di uno spettacolo e avevo paura di deludere tutti, perché io ero una delusione.
Era ormai mezz’ora che ero davanti allo specchio degli spogliatoi ad aggiustare lo chignon e a ripetere passi di danza, l’ansia stava prendendo il sopravvento e dovevo pur  sfogarmi in qualche modo.
Sentii una mano sulla spalla e mi voltai spaventata.
Era la mia insegnante di danza e mi stava sorridendo.
-Hilary calmati, sei troppo agitata- mi disse dolcemente
-Come faccio a calmarmi?! Ho l’ansia, ho paura di sbagliare e deludere tutti e non voglio, ho già deluso troppe persone- dissi abbassando lo sguardo
-Tu non deluderai proprio nessuno. Se ho scelto te come solista ci sarà un motivo no? Io mi fido di te perché so che sei brava e che quando balli ci metti tutta te stessa. Calmati e vedi che ce la farai, io credo in te-
Rialzai lo sguardo su di lei e guardandola negli occhi capii che diceva sul serio.
Sorrisi anch’io e le dissi
-Ce la metterò tutta, non ti deluderò-
-Questo è lo spirito giusto!Ora vieni dalle altre, tra un po’ si va in scena-
Annuii e la seguii nelle quinte del teatro.
Una volta davanti all’entrata chiusi gli occhi mettendo da parte tutti i miei pensieri per potermi concentrare sul ballo ed entrai.
Mi lasciai andare, mi sentivo finalmente libera da tutto e in pace con me stessa, stavo bene.
Lo spettacolo andò bene, mancava solo la coreografia finale che tra latro era anche il mio ultimo assolo.
Entrai in scena camminando sulle punte e poi incominciai a danzare e volteggiare come un uccello che vola libero nel cielo.
Appena finii, sentii una moltitudine di applausi così feci un inchino e  portai lo sguardo tra il pubblico che era completamente in piedi.
Fissai i volti di tutti e riuscii a vedere anche Harry.
Sbarrai gli occhi. Che cavolo ci faceva lui li?
Dopo vari ringraziamenti  e saluti vari, tornai nello spogliatoio per rimettermi i miei vestiti e tornare a casa. Non avevo intenzione di chiamare i miei e quindi sarei dovuta andare a piedi.
Presi il telefono e vidi che avevo un messaggio.
Harry.
 
Ti aspetto all’entrata del teatro, raggiungimi li.
Harry.
 
Sorrisi leggendo il messaggio e dopo aver preso il borsone con tutte le mie cose corsi fuori dal teatro.
Appena fuori l’aria gelida mi colpì il viso facendomi venire i brividi e mi strinsi maggiormente nel mio cappotto.
Camminai ancora un po’ e vidi Harry appoggiato con la schiena contro il muro.
-Ciao- dissi non appena gli fui di fronte
-Ciao- mi rispose sorridendo
-Sei stata bravissima- aggiunse
Arrossii appena
-Grazie mille- risposi
-Come hai fatto  saperlo? Non lo sapeva nessuno- chiesi poi
-Io non sono nessuno- rispose arrogantemente
Ruotai gli occhi al cielo per la sua risposta, ormai avrei dovuto immaginarlo che non mi avrebbe mai risposto
-Perché sei venuto? Non ti annoi a vedere un saggio di danza classica?- ritentai
-Non sarà il mio hobby preferito ma non è così male. E poi c’eri tu e non potevo perderti, volevo farti felice- rispose
-Grazie Harry, sei stato molto gentile a venire- ammisi con lo sguardo basso
Lui rialzò lo sguardo su di me guardandomi con gli occhi fuori dalle orbite
-L’hai detto sul serio?!- chiese stupito
Sbuffai
-Si l’ho detto sul serio!- borbottai poi abbassando la testa facendo la finta offesa
Mi sentii abbracciare e per quello rialzai lo sguardo
-Sono contento di averti resa felice, è questa la cosa importante- mi disse sorridendo
-Perché hai così tanto a cuore la mia felicità?- chiesi facendomi coraggio
-Perché hai un bellissimo sorriso e poi meriti tutta la felicità di questo mondo- rispose sorridendomi
Arrossii violentemente e per evitare che se ne accorgesse nascosi la testa nell’incavo del suo collo abbracciandolo e gli dissi
-Grazie-
Dopo poco mi staccai e dissi
-Devo andare a casa, si sta facendo tardi-
-Ti accompagno io- disse lui
Inarcai le sopracciglia
-E come vorresti portarmi? In braccio?- chiesi
-L’idea non mi dispiacerebbe- disse beccandosi un pugno – Ma no. Ho il motorino- aggiunse
-Tu, il motorino?- chiesi indicandolo
Annuì con la testa.
-Non sarà granché ma meglio di niente-
-E mi devo fidare?-
-Direi di si-
Ci pensai un po’ su.
-Spero di non pentirmene, ma va bene- dissi infine
Sorrise e poi disse
-Vieni con me-
E mi prese per il polso portandomi nel retro del teatro.
Ci avvicinammo ad una moto blu accesso e lo vidi tirare fuori due caschi.
-Metti questo- disse porgendomene uno per poi salire in sella alla moto.
Lo misi e poi lo imitai.
-Tieniti forte!- disse prima di mettere in moto
Obbedii e gli circondai la vita con le braccia mettendo poi le mani sul suo petto appoggiando la testa contro la sua schiena
-Fai attenzione a non addormentarti- urlò per farsi sentire
Sorrisi ed annuii continuando a stringerlo forte.
Dopo poco arrivammo a casa mia e mi fece scendere dalla moto
-Hai visto che sei ancora tutta intera?-
-Per tua fortuna si!- risposi arrogante
-Acida come sempre!- borbottò
Scoppiai a ridere
-Non ho che farci. Sono fatta così-
-Infatti.. ma non cambiare mai sei stupenda-
-Grazie- dissi abbassando la testa
-Ora va a dormire. Sarai stanca e domani abbiamo scuola- disse sorridendo
-Hai ragione. Grazie ancora Harry- dissi sorridendo per poi entrare in casa cercando di non farmi sentire dai miei genitori.
Perché Harry era così dannatamente dolce?
Questo era l’unico pensiero che avevo per la testa e che non mi abbandonò neanche quando dovevo andare a letto.
-Ti odio Styles...- sussurrai addormentandomi
 
 

 Hola!
Ciao a tutti!
Lo so, avevo promesso di aggiornare ieri sera e non l'ho fatto. 
Mi dispiace tanto ma sono stata fuori casa fino a notte tarda e non ho fatto in tempo.
Comunque... questo capitolo mi piace! Strano a dirsi, ma mi piace :)
Gli Hirly oramai fanno parte di me, sarà dura abbandonarli :(
Poi che dire, ho un amore spropositato per Harry! Ma avete visto quanto è tenero? 
Comunque...vorrei ringraziare tutti quelli che leggono e seguono/preferiscono/ ricordano e recensiscono la mia storia, mi fa piacere che la storia vi piaccia e mi siete di grande aiuto!
Adesso vi lascio, ci vediamo al prossimo capitolo!
E in caso non ci sentissimo prima ( non ci contate più di tanto ;) ) Buon Natale!
A presto!
Miky

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


                                                 

-Davvero l’ha fatto?!- chiese Camilla
-Si Camilla, si! Ha fatto tutto quello che ti ho detto!- le risposi esasperata
-Ma perché non lasci perdere questa scommessa e non ti metti con lui?! È un angelo!- disse
-Sarà anche un angelo ma a me non piace, per cui non mi ci posso mettere insieme- dichiarai decisa
-Ma se si vede lontano un miglio che ti piace! Arrossisci di continuo- disse
-Ma tu sogni! A me non piace! E poi arrossisco per il freddo mica per lui!-
-Certo, certo- borbottò alzando gli occhi al cielo
Stavo per risponderle ma una voce mi fece distrarre
-Buongiorno principessa!- urlò Harry
-Buongiorno Styles- dissi sorridendo e poi mi voltai verso Camilla e con sguardo truce le sussurrai
-Se ha sentito qualcosa ti distruggo-
Lei sorrise scuotendo la testa e io mi voltai di nuovo verso Harry.
-Tutto bene?- mi chiese
-Si perché?- chiesi inarcando le sopracciglia
-Sai per ieri sera..- disse grattandosi la nuca
-Ah.. si tutto bene- dissi sorridendo
-A proposito- intervenne Camilla – Hai parlato con i tuoi?- aggiunse
-No ancora no- risposi abbastanza scocciata
-Però dovete chiarire!Oggi parla con loro!- disse
-Primo: non ho voglia di parlare con loro; secondo: pur volendo non ci sono, mi hanno lasciato un biglietto sul frigorifero e hanno detto che andavano in non so quale città per lavoro e sarebbero tornati direttamente domani per pranzo- dissi
-Oh..-
-Già..-
Odiavo parlare a monosillabi, ma era soprattutto in quei momenti che esprimevo tutta la mia tristezza e la mia delusione.
-Oh, c’è mia cugina laggiù. Vado a salutarla e torno, ok?-
E così dicendo corsi via lasciando quei due da soli.
 
 
POV HARRY
 
Rimasi solo con Camilla così ne approfittammo per parlare un po’.
-Cos’hai deciso di fare oggi?- mi chiese
-Oggi ho deciso di andare sul classico- le risposi sorridendo
-In che senso?-  chiese inarcando le sopracciglia
-Hai presente le serenate?Vorrei dedicarle una canzone- dissi arrossendo
-Dio Harry sei dolcissimo!E quale canzone le vorresti dedicare?- chiese sorridendo come un’ebete
-Beh..in realtà è una canzone che ho scritto apposta per lei..- risposi grattandomi la nuca
-Io l’ho detto che sei un angelo!Poi hai scelto anche il momento opportuno visto che i suoi non ci sono!- strillò entusiasta
-Già..però mi dispiace che abbiano litigato, sono pur sempre i suoi genitori..- sussurrai
-Dispiace anche a me però un po’ Hilary ha ragione. Ogni volta che chiedeva loro di andare a vedere un saggio o qualcosa di simile non si presentavano mai e quando erano nervosi se la prendevano con lei dicendo che era solo una delusione..ha sofferto molto per questo..- mi rispose
-Mi dispiace che lei soffra, non lo merita..- dissi
Poi però ebbi un’illuminazione e dissi
-Dove ha detto che era sua cugina?- chiesi agitato
-Più o meno vicino al retro della scuola. Perc.. ehi Harry dove vai?!- urlò Camilla
Non finii nemmeno di ascoltarla e corsi via.
Ero stato proprio un idiota, avrei dovuto capirlo prima che la storia della cugina non era vera ma era solo una scusa per allontanarsi.
Ma non importa, la cosa importante è trovarla e riuscire a farle tornare il sorriso.
 
POV HILARY
 
Perché dico io, perché?!
Perché devo essere così debole e insicura? Vorrei solo essere una di quelle persone che non se ne importano di niente e di nessuno, chiedo troppo?
Prima sono stata costretta a scappare, non volevo che mi vedessero piangere, mi sarei sentita ancora più fragile di quanto non lo sia già in realtà.
-Forse questo ti potrebbe essere utile- sussurrò qualcuno al mio orecchio
Mi voltai spaventata verso la voce e riconobbi Harry, mi stava porgendo dei fazzoletti.
Sorrisi.
-Sei arrivato anche qua adesso- dissi
-Ci sarei dovuto arrivare prima, sono stato un idiota- disse
-Non sei idiota, anzi. Per capire me ce ne vuole- dissi ridendo
-Non è tanto difficile. Specie se ci si sente come te- sussurrò
-Perché tu come ti senti?- chiesi voltandomi verso di lui
Sforzò una risata e disse
-Mi sento inutile. Credo sempre che se io non ci fossi a nessuno importerebbe, che sarebbero felici lo stesso. Poi sento di essere una delusione, i miei me lo dicono sempre. “Potevi fare meglio questo, meglio quello”  “Hai preso solo 7?! Tua sorella avrebbe preso almeno 9!”. Me lo ripetono di continuo e io ci sto male-
Lo guardai, vedendolo non si direbbe che provi le stesse cose che provo io, sembra così felice e spensierato.
Vidi qualche lacrima incominciare a scendere dai suoi occhi e mi si strinse il cuore.
Mi accovacciai di fronte a lui e con entrambi i pollici gli asciugai le lacrime.
-Ehi ascoltami. Tu non sei una delusione, sei perfetto così come sei, sono gli altri a volere troppo da te. E poi non è vero che se non ci fossi non mancheresti a nessuno. C’è un sacco di gente che ti vuole bene e che tiene a te faresti del male anche a loro. Ricordati che sei unico e perfetto così- dissi per poi abbracciarlo e stringerlo forte a me.
Le lacrime cominciarono a scendergli sempre più veloci e mi strinse maggiormente a se e io incominciai ad accarezzargli i capelli.
Dopo un po’ si separò
-Ero venuto qua per consolare te e alla fine sei stata tu a consolare me- disse ridendo
-Non importa, ogni tanto si può fare. E poi mi hai consolata lo stesso- dissi sorridendo
-Io l’ho detto che sei unica. Grazie- mi rispose sorridendo
-Non è niente- dissi alzandomi
-Ora è meglio andare in classe- dissi tendendogli la mano
L’afferrò e si tirò su
-Si forse hai ragione- disse
Detto questo ci avviammo all’interno della scuola ed andammo ognuno nella propria classe.
 
 
Dopo quelle cinque ore noiose e stressanti passate a scuola, tornai immediatamente a casa.
Ero di pessimo umore, già ero arrabbiata per la questione con i miei poi mi sono infuriata con Camilla perché da quando le ho raccontato cosa è successo con Harry dietro la scuola mi ha tartassato di continuo dicendomi che sono innamorata di lui e cose simili.
E, come se non bastasse, da quando ho parlato con Camilla ho l’immagine di Harry che mi passa davanti in continuazione, più cerco di non pensarci più ci penso.
Passai l’intero pomeriggio a ripetere “Non  mi piace. Non mi piace” per togliermi di mente le parole di Camilla ma ogni volta mi tornava in mente la scena di me e Harry abbracciati nel retro della scuola e ritornavo al punto di partenza.
Giunta ormai all’esasperazione mi sedetti sul letto con la testa tra le mani e ripetei ad alta voce “A me non piace Harry. Se l’ho aiutato è perché mi dispiaceva vederlo piangere, solo per questo”.
Dopo averlo ripetuto un paio di volte mi calmai, ma ero comunque nervosa e quindi decisi di non cenare.
Non sapendo cosa fare, decisi di leggere un libro che mi aveva regalato mia zia così mi sdraiai sul letto e mi immersi nella lettura.
Stavo leggendo già da un paio d’ore ormai, quando ad un certo punto sentii un rumore che mi fece distrarre.
Non riuscivo a capire da dove provenisse ma poi mi accorsi che il proveniva da vicino alla finestra.
Mi alzai e lentamente aprii la finestra.
Portai lo sguardo nel giardino di casa mia e vidi Harry in piedi con in mano una chitarra
-Ma cosa stai facendo?- chiesi confusa
-Sta zitta e ascolta- disse sorridendo mentre le sue guance si colorarono lievemente di rosso.
Incominciò a cantare e pensai di morire.
Una canzone. Aveva scritto una canzone apposta per me e me la stava cantando ed aveva anche una voce bellissima.
Ormai le lacrime scorrevano sul mio viso come un fiume in piena, ero rimasta scioccata e meravigliata da quella canzone, mi descriveva in pieno.
C’erano delle parti che però mi avevano fatto piangere più di altre perché esprimevano maggiormente sia le mie che le sue emozioni.
 
Your Hand fits in mine                                     Le tue mani combaciano con le mie
like it’s made just for me                                  come se fossero state create apposta per me
but bear this in mind                                        ma tieni a mente
it was meant to be                                           era destino che fosse così
and i’m joining up the dots                               e unisco I puntini
with the freckles on your cheeks                      con le lentiggini sulle tue guance
and it all makes sense to me                            e tutto prende senso per me   
 
 
I won’t let these little things                             Non lascerò che tutte queste piccolo cose
slip out of my mouth                                        escano dalla mia bocca
but if I do it’s you (oh, it’s you)                         ma se lo faccio è per te
they add up to                                                  si aggiungono al motive perché  
i’m in love with you                                           io mi sono innamorato di te
and all these little things                                   e tutte queste piccole cose
 
I know you’ve never loved                                                         So che non hai mai amato
the sound of your voice on tape                                                il suono della tua voce registrata
you never want to know how much you weight                         non vuoi mai sapere quanto pesi
you still have to squeeze                                                           devi ancora stringerti
into your jeans                                                                           nei tuoi jeans
but you’re perfect to me                                                             ma per me sei perfetta
 
 
Continuai a fissarlo mentre, sorridendo, continuava a cantarmi quelle parole così dolci.
Non appena finì, corsi nel mio giardino senza importarmi del fatto che avessi il pigiama e fossi scalza e non appena lo vidi gli corsi incontro.
Non appena mi vide sbarrò gli occhi
-Ma che fai?Ti prenderai un raffreddore! E.. ehi perché stai piangendo?- chiese venendomi incontro ed asciugandomi le lacrime
-Non mi importa un cavolo del raffreddore! E tu hai il coraggio di chiedermi perché sto piangendo?! Mi hai dedicato una canzone!E l’hai scritta tu! Io non so che dire, davvero. È, è stupenda! Grazie- dissi a raffica
Lo vidi sorridere dolcemente alle mie parole che, come sempre, erano state accompagnate dal rossore sulle guance poi si avvicinò maggiormente a me circondandomi con le sue braccia
-Per la mia principessa farei di tutto- disse per poi lasciarmi un bacio tra i capelli
Arrossii ancora di più e per non farglielo notare mi strinsi maggiormente contro il suo petto finche la mia schiena non fu scossa da dei brividi di freddo. A quel punto mi allontanò da se e disse
-Stai morendo di freddo!Va dentro prima che ti ammali. Ci vediamo domani- e mi baciò una guancia scappando via
Annuii e lo salutai con una mano per poi correre in casa.
Corsi in camera mia, ero confusa come non mai, avevo bisogno di dormire per cui appena entrata nella stanza alzai le coperte scaraventando il libro a terra e mi ci infilai dentro.
Per la cronaca, il libro era “Ragione e sentimento” di Jane Austen...




Hola!
Ciao a tutti!
Ok, scusate l'enorme ritardo ma queste feste invece di concedermi tempo per scrivere e aggiornare fanno l'esatto opposto, sono piena di impegni!
Comunque ho trovato il tempo di aggiornare finalmente!
Questo è il terzultimo capitolo, ne mancano solo due per raggiungere la fine della storia...
Comunque.. il capitolo mi piace abbastanza nonostante tutto. Ci tengo molto a questo capitolo perchè insieme ai due seguenti è stato quello più difficile da scrivere e anche perchè è un po' autobiografico..
Adesso smetto di rompervi, voglio solo ringraziare chi legge la mia storia e chi l'ha inserita tra le preferite/seguite/ricordate e chi recensisce, davvero grazie di cuore. Spero mi lasciate una recensione anche qui, ci tengo molto :)
Adesso vado sul serio, vi auguro ancora buone feste e buon inizio anno in caso non ci sentiamo.
Al prossimo capitolo!
Miky
                 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


                                                      

La sera prima appena mi misi nel letto crollai subito. La giornata era stata stancante e, sinceramente, voglia di pensare non ne  avevo cosi come non avevo voglia  la mattina di andare a scuola.
-Sembri uno zombie- disse Camilla non appena arrivò al bar
-Incominciamo bene..- farfugliai tra me e me 
- Sta zitta e muoviti-  le dissi prendendole il polso e cominciando a camminare velocemente verso la scuola.
-Si può sapere che ti prende?- chiese con l’affanno
-Non ho niente, sto benissimo- dissi, anche se il tono con cui lo avevo detto lasciava intendere l’esatto opposto
-Mi spieghi perché sei così acida?!- mi urlò contro non appena arrivammo a scuola
-Non sono acida!- ribattei
-Ehi, ehi che succede qui?- disse Harry
-Perfetto..- sussurrai
-Dire che Hilary è acida e nervosa è poco!- borbottò Camilla incrociando le braccia al petto
-Ti ho già detto che non sono ne acida ne nervosa, ok?!- dissi sbuffando
-Forse un po’ si- disse Harry
-Oh perfetto!Adesso ti ci metti anche tu!Meglio che me ne vada prima di scoppiare!- urlai agitando le braccia
-Ma Hilary..- tentarono di fermarmi
-Niente ma! Ci vediamo dopo. Forse-
Detto così me ne andai lasciandoli soli per l’ennesima volta.
 
POV HARRY
 
-Ma che le prende?- chiesi a Camilla non appena Hilary se ne fu andata
-Non ne ho idea. È da stamattina che fa così, è intrattabile. Deve essere successa qualcosa che l’ha irritata- disse
Irritata...ops.
-Mi sa che è colpa mia- dissi piano
-Perchè colpa tua?- chiese aggrottando le sopracciglia
-Per la serenata di ieri sera. Anche se ieri non sembrava così arrabbiata- ammisi
-Non è per la serenata. È per quello che la serenata le ha fatto provare..è confusa- disse
-Oh..- riuscii solo a dire
-Oggi che si fa?- chiese sorridendo
-Vorrei fare una specie di caccia al tesoro..le lascio dei biglietti e lei mi deve trovare- spiegai
-Bell’idea Harry- confermò sorridendo
-Grazie Cam. Ora vado e cerca di calmare Hilary- dissi sorridendo
-Ci proverò. Ciao Harry- disse mentre io mi allontanai, avevo ancora molte cose da organizzare.
 
POV HILARY
 
Ero nel retro della scuola, di nuovo. Ero nervosa, non riuscivo a capire cosa mi prendesse, capitava spesso che andassi su tutte le furie ma  mai in quel modo.
In effetti avevo esagerato e non poco. Era da ieri sera dopo la serenata di Harry che stavo così. Cosa mi stava succedendo?
Cercai di calmarmi, Camilla e Harry non mi avevano fatto niente, era tutta colpa mia. Avrei dovuto chiedergli scusa.
Mentre le lacrime mi rigavano il volto, presi il cellulare ed inviai un messaggio ad Harry
 
Ehi,
probabilmente non vorrai più parlarmi e, credimi, ti capisco.
Mi dispiace per come ti ho trattato, tu non c’entri niente, è stata tutta colpa mia.
Ti chiedo ancora scusa e, per favore, cerca di perdonarmi.
Hilary
 
Rimisi il telefono in tasca e, dopo essermi asciugata le lacrime, mi alzai in piedi e mi avviai nella mia classe.
Appena entrai in classe cercai Camilla con lo sguardo e la trovai seduta sul mio banco a testa bassa.
-Camilla...- sussurrai non appena le fui vicino
Alzò lo sguardo spaventata e poi scendendo dal banco disse
-Hilary io..-
-Shh- la zittii e l’abbracciai stringendola forte a me
-Scusa per come ti ho trattata prima, tu non c’entravi niente. Perdonami- sussurrai piano
-Non preoccuparti, può capitare- disse accarezzandomi la schiena
-Grazie Cam- dissi sorridendo
Mi staccai da Camilla perché sentii il cellulare vibrarmi nella tasca.
Lo presi e lessi il messaggio, era di Harry.
 
Non preoccuparti, non potrei mai arrabbiarmi con te principessa,
sei tu la ragione del mio sorriso.
Mi dispiace solo che tu stia male.
Se hai bisogno di me ci sono.
Harry
 
Mi venne istintivo sorridere, peccato che più che un sorriso feci una smorfia.
-Cos’hai?- mi chiese gentilmente Camilla
Presi il telefono e glielo porsi facendole leggere il messaggio
-E perché ti sei rattristata?- chiese confusa inarcando le sopracciglia
Scossi la testa sedendomi sulla sedia
-Non lo so Cam. Mi sento così strana, così confusa. Non ho idea di che cosa mi stia succedendo- ammisi a testa bassa
-Non farmi parlare, ti prego- disse Camilla
-Ti prego parla, dimmi qualcosa. Aiutami- dissi implorandola con lo sguardo
-Te l’ho detto già molte volte. Tu sei innamorata di Harry solo che non vuoi ammetterlo. Perché non capisci che così fai del male solo a te stessa?-
Scossi la testa ripetutamente.
-No io non sono..-
-Si Hilary lo sei. Sei innamorata di Harry, forse dal primo giorno che l’hai visto- mi interruppe Camilla
-Ma lui è..-
-È più piccolo di te lo so. Ma non importa, nell’amore non contano i numeri, conta solo l’amore che si prova nei confronti dell’altra persona e, credimi, tu ne provi tanto per Harry- mi interruppe di nuovo
La guardai ad occhi sbarrati. Il suo ragionamento non faceva una piega ma io non sapevo cosa pensare. Ero davvero innamorata di Harry? Se si,  perché avevo così tanta paura?
Scossi la testa per riemergere dai miei pensieri e dissi
-Non lo so Cam..ho bisogno di tempo per riflettere, per capire i miei sentimenti. Sono confusa-
-Pensaci su, però ricorda che hai tempo fino a domani- mi disse mettendomi una mano sulla spalla per poi sedersi poiché era arrivata la professoressa.
Domani.
Il giorno seguente segnava la fine della settimana, la fine della mia scommessa con Harry, la fine di tutto. Ma la vera domanda era:io volevo davvero che finisse tutto?
 
* * *
Fortunatamente le lezioni passarono in fretta, non avevo proprio voglia di stare chiusa li dentro, mi sentivo soffocare.
Stavo andando al mio armadietto insieme a Camilla.
Quando stavo per arrivare, mi sentii afferrare per i fianchi.
-Che il gioco abbia inizio- sussurrò una voce al mio orecchio
Mi voltai giusto in tempo per vedere Harry scappare via velocemente
-Ma che gli prende?- chiesi a Camilla
Lei come risposta alzò le spalle.
Sospirai ed aprii il mio armadietto.
Ci infilai i libri dentro e mentre stavo per richiuderlo intravidi un foglio appeso all’interno dell’armadietto.
Aggottai le sopracciglia e dopo averlo staccato lo lessi.
 
“Grazie per la considerazione,
 vai nel luogo della consolazione”
 
Guardai Camilla ad occhi sbarrati.
-Primo:come cavolo ha fatto ad avere la combinazione del mio armadietto?!
Secondo:che cavolo vuol dire questo?!- le dissi porgendole il foglio
-Non so come sa la tua combinazione, dovresti chiederlo a lui. Per il foglio..beh, è un indizio, devi trovare Harry seguendo le sue indicazioni- rispose sorridendo dolcemente
-Cosa?!- sbottai con voce stridula –Non mi metterò mai a cercare Harry per mezza città!- continuai
-Hilary..- mi canzonò Camilla  -Non fare la cattiva, non ti costa niente- aggiunse
Sbuffai
-E va bene! Spero solo di non pentirmene!- dissi
-Non te ne pentirai. Ciao Hilary!- disse Camilla andandosene
Sospirando rilessi il bigliettino e incominciai a pensare.
“Il luogo della consolazione”.... cosa intendeva?
Incominciai a pensare finché non ebbi un’illuminazione
-Certo!- esclamai sorridendo avviandomi sul retro della scuola
Pensando mi era venuto in mente il giorno in cui scappai nel retro della scuola ed Harry mi raggiunse per consolarmi, sicuramente intendeva quello.
Raggiunsi il retro della scuola e incominciai ad ispezionarlo centimetro per centimetro.
Attaccato al muro, in basso a destra, c’era un altro biglietto.
 
“Nel luogo da te più frequentato,
 vai e ordina del cioccolato.
 Lì dove la parola magica è “mangiare”
  chiedi al padrone il prossimo per avanti andare”
 
“Il luogo da te più frequentato...cosa intende? Perché devi essere così complicato Harry?!” pensai
“Li dove la parola magica è mangiare..”
-Ma certo, il bar!- esclamai sorridendo
Cominciai a correre diretta al bar in cui tutte le mattine incontravo Camilla e dove avevo fatto colazione con Harry qualche mattina prima.
Arrivai al bar in un batter d’occhio e spalancai la porta attirando l’attenzione di alcune persone sedute ai tavoli vicino all’ingresso.
Mi avvicinai al bancone con passo spedito e rivolgendomi al padrone del bar dissi
-Scusi vorrei..-
-Lei si chiama Hilary?- mi interruppe l’uomo
-Si perché?- risposi aggrottando le sopracciglia
-Questa è per lei, è stata già pagata- disse sorridente porgendomi una stecca di cioccolata
-Grazie mille. Arrivederci!- dissi uscendo dal bar
Misi la cioccolata in borsa ed aprii il bigliettino successivo
 
“Sono sempre io, il ragazzo innamorato,
  ma a conquistare il tuo cuore sarò fortunato?
  Tu sei principessa in un castello incantato,
  devi trovar il bigliettino nella coda della sirena incastonato”
 
-Sirena, sirena...il ristorante!- esclamai correndo verso il ristorante
In pratica li vicino c’era un ristorante chiamato “La sirena” e all’ingresso c’era una struttura in legno raffigurante una sirena.
Arrivai a destinazione e corsi verso la “statua”. Controllai tra le scala nature della coda e trovai l’altro bigliettino
 
“Danziamo,
 leggiamo,
 e il bigliettino troviamo.
 Il regalo inaspettato
 in un libro mai comprato”
 
 
-La biblioteca- sussurrai tra me e me incamminandomi
-Buongiorno- dissi quando entrai nella biblioteca
“Danziamo.. un libro sulla danza!” pensai dirigendomi al settore giusto
“Un libro mai comprato..non ho comprato nessun libro sulla danza ma deve riferirsi a qualcosa di particolare” pensai tra me e me
-Un angelo sulle punte!- esclamai allegra
Era il libro che mi aveva regalato Harry, del tutto inaspettato.
Lo cercai tra i vari volumi e una volta trovato lo presi.
Aprii il libro alla prima pagina e quando vidi un altro bigliettino sussurrai
-Bingo!-
Uscii dalla biblioteca e lessi il bigliettino
 
“Ecco sei giunta al biglietto finale
  E ti aspetto al mio posto speciale.
  Vai nel parco e li troverai
  qualcosa di mio che tu seguirai”
 
“Finalmente è finita” pensai incamminandomi verso il parco.
Una volta giunta all’ingresso, pensai che non mi aveva dato nessun punto preciso in cui andare perciò incominciai a girovagare a mio piacimento.
Mentre camminavo, vidi un tenero cagnolino che però aveva qualcosa di familiare.
Quando mi avvicinai, vidi che era il cagnolino di Harry.
-Ciao piccolo- dissi chinandomi vicino a lui per accarezzargli la testa
Dopo essersi gustato le mie coccole, incominciò a correre senza preavviso e io lo rincorsi.
Girai di nuovo tutto il parco, finche non mi condusse in una zona che non avevo mai visto, piena di cespugli e alberi fitti, sembrava una foresta.
Dopo aver superato l’ennesimo groviglio di rami, arrivai in un posto mai visto prima e sbarrai gli occhi.
Vidi Harry inginocchiato a terra mentre accarezzava la testa al suo cane
-Bravo piccolo- sussurrò
Subito dopo si avvicinò a me e disse
-Ti piace?-
-Tantissimo, è un posto stupendo. Non l’avevo mai visto prima- commentai quello spettacolo
C’era un lago in cui, essendo ormai il tramonto, si specchiavano gli ultimi raggi del sole creando tanti raggi colorati.
-Sono felice che ti piaccia. Questo è il mio posto segreto, vengo sempre qui quando ho bisogno di stare solo- disse avvicinandosi ulteriormente prendendomi per mano
-È stupendo. C’è pace, tranquillità e poi è uno spettacolo così bello da osservare, è stupendo!- dissi con gli occhi  sognanti guardando il paesaggio intorno a me
-Niente sarà mai stupendo come te- sussurrò dolcemente al mio orecchio
Mi voltai a guardarlo incontrando il suo sguardo.
Ci fissammo intensamente, nessuno dei due riusciva ad abbassare lo sguardo, eravamo troppo presi ad ammirare l’uno la bellezza dell’altro.
Riuscii a connettere di nuovo il cervello al resto del corpo quando vidi Harry avvicinarsi piano a me.
Non appena capii che voleva baciarmi, mi allontanai di scatto e dissi
-Mi dispiace Harry, non posso-
E poi corsi via piangendo, lontano da Harry, lontano da tutto.
Forse avevo sbagliato, forse me ne sarei pentita ma non mi sentivo pronta, avevo bisogno di tempo.
Ora avevo bisogno di stare sola.
 
POV HARRY
 
Andata.
Se ne era andata via, letteralmente scappata via da me.
Mi sentivo male e anche tremendamente solo, non mi ero mai sentito così, mi sentivo ferito.
Presi il telefono e chiamai Camilla
-Ciao Harry!Com’è andata?- chiese allegra appena rispose
-È finita Cam- dissi solo
-Come è finita?Cos’è successo?- chiese preoccupata
-Ho cercato di baciarla ed è scappata via, l’ho persa- dissi trattenendo le lacrime
-Non devi arrenderti! Che fine ha fatto l’Harry che conoscevo io? Quello combattivo, che avrebbe fatto qualunque cosa per conquistare Hilary? Nulla è perso, tenta il tutto per tutto, non puoi rinunciare così!- mi disse
Aveva ragione, non mi sono mai arreso di fonte a niente e non l’avrei fatto neanche stavolta.
-Grazie Cam- dissi per poi attaccare
Presi un gran respiro e corsi come un pazzo fino a casa di Hilary.
Una volta arrivato suonai il campanello.
Dopo poco venne ad aprirmi Hilary
-Harry ma cosa..-
-Fa parlare me- la interruppi deciso  - Dammi un’ultima possibilità, domani esci con me. Se non andrà bene ti lascerò in pace- dissi stringendo i pugni
La vidi boccheggiare mentre pensava e poi disse
-Va bene-
Sorrisi appena e poi dissi
-Domani al parco alle quattro in punto-
E dopo averle baciato una guancia tornai a casa, sperando di riuscire a farle cambiare idea prima che fosse troppo tardi.
 


Hola!
Buon pomeriggio a tutti!
Per prima cosa rinnovo i miei auguri a tutti voi, spero abbiate passato un bel capodanno :)
Poi tornando alla storia...
Questo capitolo è un po' un colpo di scena, Harry sta per fare il grande passo ma Hilary si tira indietro perchè ha troppa paura.
Mi è piaciuto scrivere questo capitolo anche se come già detto è stato parecchio difficile trasportare le mie emozioni sulla carta...
Comunque, vorrei ringraziare Jasmine per avermi aiutato a scrivere gli indovinelli di questo capitolo perchè avevo poche idee, senza di lei in questo momento starei ancora pensando cosa scrivere XD
Adesso vi lascio, voglio solo ringraziare chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate e chi recensisce, davvero grazie, mi rendete la persona più felice del pianeta <3
Adesso vado sul serio e, per favore, lasciate una recensione anche qui ci tengo molto che questo è il penultimo capitolo.
Al prossimo capitolo!
Miky 

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Capitolo 9
*** Epilogo ***


                                                  

Stavo facendo avanti e indietro per la mia stanza da quasi mezz’ora.
Ero agitatissima, non riuscivo a smettere di pensare a Harry e a quello che era successo il giorno prima.
Non sapendo cosa fare, mi affacciai alla finestra della mia camera e mi misi a fissare l’ambiente intorno a me senza prestarci davvero attenzione.
Continuai a pensare, le scene della settimana passato con Harry si alternavano continuamente nella mia mente rendendomi ancora più confusa di quanto non lo fossi già.
Guardai l’orologio: mancava un quarto d’ora alle quattro, ormai era giunta l’ora di andare.
Feci un gran respiro e dopo essermi messa il giubbino uscii di casa incamminandomi verso il parco.
Per la strada non feci altro che pensare, avevo paura perché non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo durante quell’appuntamento e non sapevo come comportarmi.
Pensando arrivai al parco. Era deserto, non c’era nessuno.
Mi avvicinai di più e varcai il cancello di entrata. Appena entrata lo vidi.
Era bellissimo:aveva i ricci spettinati che gli ricadevano la fronte e gli occhi che splendevano più del solito. Semplicemente bellissimo.
Mi avvicinai timidamente a lui
-Ciao- dissi piano mordendomi le labbra
-Ciao- rispose sorridendo mostrando le sue fossette
Vedendo che non reagivo, prese parola
-Andiamo a farci un giro?-
-Va bene- risposi sorridendo appena
Ero tesissima e probabilmente se ne’era accorto anche Harry a giudicare dalla sua espressione
Cominciammo a camminare in silenzio. Entrambi guardavamo a terra e non accennavamo a voler parlare.
-Posso chiederti un favore?- mi chiese gentilmente Harry
-Dimmi- risposi
-Fa finta che ieri non sia successo niente. Insultami, picchiami, fa ciò che vuoi ma non stare così, ti prego- disse guardandomi negli occhi
Mi si mozzò il fiato e lo guardai a bocca aperta senza riuscire a proferire parola
-Scusa, non volevo farti arrabbiare... ti prometto che non ci penserò più- dissi poi a sguardo basso
-Brava la mia principessa- disse accarezzandomi la testa
-Smettila non sono un cane!- dissi dimenandomi
Harry scoppiò a ridere e io insieme a lui.
Si, stava tornando tutto normale.
Il resto del pomeriggio passò tranquillamente, io e Harry ci comportammo come sempre, scherzando e prendendoci in giro e, sinceramente, il nostro rapporto mi piaceva così com’era.
-Harry per favore mi puoi prendere quella foglia?Non ci arrivo!- gli chiesi dopo un po’ indicando l’ultima foglia verde rimasta sul ramo di un albero
-Sei davvero una nana lo sai?- disse porgendomi la foglia
Lo fulminai con lo sguardo
-Styles! Tutti a scuola sanno che è meglio non prendermi in giro sulla mia altezza! Inizia a scappare che se ti prendo ti uccido!- dissi cercando di trattenere le risate
-Ok meglio andare- disse ridendo mentre scappava via
Lo rincorsi e dopo un po’ lo raggiunsi. Non appena gli fui abbastanza vicino gli saltai addosso allacciando le gambe intorno alla sua vita e scompigliandogli i capelli dissi
-Ti ho preso!Sono più veloce di te!-
Harry mi rimise a terra e vidi che aveva lo sguardo arrabbiato
-Tutti sanno che i miei capelli sono intoccabili come ti sei permessa?! Incomincia a scappare che se ti prendo finisce male- disse cercando di trattenere le risate
-Cosa?! Ma non è valido! Ho finito adesso di inseguire te!- urlai
-3, 2, ..- iniziò a fare il conto alla rovescia e allora iniziai a scappare
Dopo poco raggiunsi una vecchia quercia e mentre continuavo a correre Harry mi riuscì a prendere e mi bloccò tra l’albero e il suo corpo.
-Ti ho presa!- disse col fiatone
-Solo perché ero stanca per la corsa di prima- risposi sorridendo
-Ammetti la tua sconfitta!- disse
-Mai e poi mai!- dissi guardandolo negli occhi
E poi successe di nuovo.
Come il giorno prima cominciammo a fissarci intensamente negli occhi, come persi ognuno negli occhi dell’altro. Poi ad un certo punto vidi Harry avvicinarsi a me titubante.
Lo fissai e ripensai alla settimana trascorsa in sua compagnia, ai regali, agli abbracci, ai sorrisi e alle emozioni che provavo ogni volta che si avvicinava a me e fu li che capii. Capii che Camilla aveva ragione, che ero innamorata di Harry dalla prima volta che l’avevo visto a scuola e che non lo volevo ammettere solo per paura di soffrire.
Vidi che Harry continuava ad esitare per cui feci una cosa che lo sorprese parecchio: mi avvicinai e lo baciai io.
Lo sentii irrigidirsi per poi rispondere prontamente al bacio.
Mi strinse maggiormente i fianchi facendo aderire meglio il mio corpo al tronco dell’albero mentre io allacciai le mie braccia dietro al suo collo continuando a baciarlo.
-Hai vinto la scommessa- dissi arrossendo quando ci separammo
-Non importa, ho vinto qualcosa di più importante- disse arrossendo anche lui poggiando la sua fronte contro la mia
-Che cosa?-
-Il tuo cuore- aggiunse dolcemente stringendomi le mani
Lo fissai, quel ragazzo era il più dolce che avessi mai conosciuto e l’unico che mi aveva fatta innamorare sul serio.
-Ti amo Harry- sussurrai piano
-Ti amo anch’io- rispose
Sorrisi e poi lo baciai non importandomi delle poche persone che ci fissavano disgustati.
Harry mi aveva insegnato ad amare, mi aveva fatto capire che l’età non conta in amore e che la cosa importante era provare dei sentimenti veri e profondi nei confronti nell’altra persona e che solo così una storia sarebbe potuta durare.
E io ne ero sicura, la storia tra me e Harry sarebbe durata per sempre perché lo amavo più della mia stessa vita.
 


Hola!
Ciao a tutti!
Eccoci giunti alla fine, non ci posso credere che siamo davvero all'ultimo capitolo.
Mi sono affezionata moltissimo a questa storia, ho amato raccontare le avventure degli Hirly, è stato bello condividere le mie emozioni con voi.
Vi ringrazio di cuore, è solo grazie a voi che mi avete consigliata e accompagnata in questa breve avventura se sono riuscita ad andare avanti, grazie di cuore <3
Voglio ringraziare le 20 persone che l'hanno inserita tra le preferite, le 8 che l'hanno inserite tra le ricordate e le 13 che l'hanno inserite tra le seguite, davvero grazie di cuore.
Volevo fare un ringraziamento speciale a due persone. A  Jasmine, la mia compagna di banco,perchè mi ha aiutata molto con questa storia e uno ad Ilaria, davvero grazie mille per essermi state accanto e per aver recensito, non so come avrei fatto senza voi <3
Poi voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito la storia, sono felice che la storia vi sia piaciuta e leggere le vostre recensioni mi ha riempito il cuore di gioia.
Adesso voglio smettere di annoiarvi, sto scrivendo troppo. Vi ripeto ancora che vi ringrazio e spero che continuerete a seguire altre mie storie.
A presto spero!
Miky

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