The door of dreams

di virgysweetdirection
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Attenzione!!! ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 1

correvo... cercavo di sfuggire al buio...la porta davanti a me...non si apriva...il buio mi raggiunse...


mi svegliai di scatto.
ancora quel sogno, lo facevo ogni notte e, puntualmente quella porta, non si apriva.
‹‹Tesoro, scendi!›› la voce di mia madre mi perforò le orecchie.
Guardai l'ora:7:30, cazzo! ero in ritardo.
mi lavai e mi vestii velocemente e scesi le scale.
Mia madre mi fulminò con lo sguardo, ‹‹Sei in ritardo! tieni, è la colazione mangiala per strada.›› presi la busta che mi porgeva ed uscii da casa.
Arrivai a scuola precisa: 7:50. La mia migliore amica mi vide e si avvicinò: Veronica, la ragazza perfetta.
Aveva i capelli castani con le punte leggermente viola, il suo fisico perfetto e quel sorriso che ti faceva sognare.
Lei era la mia migliore amica.
Peccato che, neanche lei si era accorta di quello che nascondevo.
‹‹Ciao, come va?›› sorrisi, uno dei miei sorrisi falsi, non avevo mai sorriso sinceramente, perché non ne avevo mai avuto motivo.
‹‹Tutto bene, e tu?›› mi squadrò da capo a piedi, ‹‹Ti sei vestita al buio? Tu non porti questo genere di cose. Comunque tutto ok. Oggi vedrò di nuovo quei bellissimi ragazzi!›› mi guardai un secondo.
Avevo una canottiera bianca semplice e dei pantaloncini in jeans strappati.
Era vero, io non vestivo cosi.
Di solito amavo vestirmi in tuta, perché il mio corpo lo detestavo.
‹‹Oggi volevo cambiare.›› dissi con tono neutro.
Veronica sorrise ‹‹Era ora! Hai un corpo a dir poco stupendo Virgy.›› sgranai gli occhi, ‹‹Ma sei impazzita? Il mio corpo fa schifo!›› sospirò ‹‹Dovrai imparare ad accettarti prima o poi, signorina.›› ruotai gli occhi al cielo, ‹‹Certo, certo.›› non mi guardava più.
Cercai di capire dove stesse guardando e girando la testa, vidi: il solito gruppo di ragazzi presenti in ogni scuola che si rispetti, i fighi.
In tutta la scuola ero l'unica a cui non piacevano, data l'arroganza di alcuni componenti del gruppo.
Il capo del gruppo era Styles.
Con quei capelli ricci e gli occhioni verdi, era un rubacuori e, a quanto si diceva era piuttosto bravo con le donne, menefreghista ed era un tantino insensibile.
Il secondo, al fianco di Styles era Malik.
Era l'unico che conoscevo, perché aveva l'armadietto accanto al mio.
Era gentile, ma non avevamo mai parlato più di tanto. Aveva un ciuffo di capelli corvino e quel fisico palestrato ricoperto dai tatuaggi, come Styles.
 
Successivamente c'erano Payne con la cresta ricoperta da gel, ma i capelli gli erano ricresciuti da poco, prima era rasato... Con lo sguardo dolce e sensibile che aveva conquistato quella che ora era la sua ragazza, Danielle.
Tomlinson l'idiota del gruppo, perché solo lui faceva delle cose assurde, come: inseguire piccioni urlando ‹‹Kevin, vieni da papà›› oppure mangiando carote a rotta di collo, ma ho sempre pensato fosse un bravo ragazzo e, come volevasi dimostrare aveva una ragazza bella ed intelligente al suo fianco, Eleanor.
Infine c'era Horan, il ragazzo biondo irlandese.
I suoi occhi erano cosi penetranti, riusciva a leggerti dentro mentre affondavi nel ghiaccio che sprigionavano.
Veronica era una di quelle idiote che andavano dietro a quel gruppo.
Secondo me ogni ragazza che perdeva tempo con quei tizi era malata.
Veronica era rimasta meravigliata dal  fatto che io non corressi dietro ad un gruppo di ragazzi bellissimi, come diceva lei, ma d'altronde, io dovevo pensare ad altre cose, non all'amore.
Io tutti i santi giorni affondavo sempre di più nella merda e, sinceramente non avevo tempo di innamorarmi di uno di quelli.
Quindi, ogni volta che Vero mi diceva di seguirli per tutta scuola, io, sbuffando, me ne andavo.
Andai verso il mio armadietto e, lì come al solito c'era Malik che scherzava e rideva con Horan.
Gli fece cenno di andarsene e dopo pochi minuti Horan girò l'angolo.
Malik mi guardò e sorrise, ‹‹Ciao, come va?›› gli sorrisi, ‹ Zayn, io e te non abbiamo mai parlato molto. Perché mi parli, ora?›› scrollò le spalle, ‹‹non posso neanche parlare con te?›› scossi la testa, ‹‹No, è che… l'unica cosa che ci siamo detti fino a qualche giorno fa era "ciao"...›› sorrise, ‹‹Scusami, ti ho spaventata?›› ‹‹No, non preoccuparti!›› fece un cenno di saluto, che ricambiai e se ne andò.
Fortunatamente quella giornata non durò molto e Zayn non mi parlò più... alla fine delle lezioni Veronica venne verso di me: ‹‹Ehi, sai che Styles mi ha invitata ad una festa??!›› sospirai, ‹‹Si, e allora?›› ‹‹Ha detto che posso portare un'amica! Vieni con me? Passo alle 20›› sorrisi, ‹‹Certo, ci vediamo dopo!›› la salutai ed andai a casa... sbattei la porta della mia camera e mi distesi sul letto.
Voltai piano la testa, verso il comodino accanto a me. Iniziai a frugare nel cassetto.
Lo presi; quel coltello, aveva la mia vita in pugno. Mi ero stufata di vivere, non aveva senso.
Mi voltai verso lo specchio e me lo puntai alla gola.
Forse se fossi morta a nessuno sarebbe importato, avrei tolto un peso a tutti... la lama fece un piccolo taglietto al lato del collo.
Vidi una goccia di sangue scendere... oggi non avevo davvero voglia di finirla.
Avrei deciso un giorno sul calendario, molto presto, ma non ora.
Riposi il coltello nel cassetto e lo chiusi.
Guardai l'ora:19:30. Veronica mi sarebbe venuta a prendere alle 20, quindi aprii l'armadio e cercai qualcosa da mettere... alla fine optai per un vestito rosso, con una cinta nera intorno alla vita.
Era corto e senza spalline. Misi delle scarpe con un tacco di circa 10 centimetri e mi truccai leggermente.
Ero... decente... scesi le scale ed aspettai, pazientemente, Veronica.

Allora, questa è la prima che pubblico...diciamo che è una storia complessa, ma più avanti si capiranno molte cose... ah per quanto riguarda i comportamenti di Harry e Zayn, avrete le vostre spiegazioni!
Vorrei sapere cosa pensate di questo obrobrio uscito dal mio cervello (se ancora è presente). Accetterò tutte le critiche che vorrrete farmi!! non mi intimidisco per una critica, anzi aspiro a migliorare sempre di più!!!
Alla prossima!!!!! =)
Virgy


  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 2
Scendemmo dalla macchina, trovandoci davanti, una villa gigantesca. A quanto mi diceva Veronica era la casa di un tizio che non conoscevo, ma cosa mi poteva importare? C'era gente ubriaca fradicia, che gironzolava per tutta la casa, ridendo.
Sospirai. Perché ero andata con Veronica?! ‹‹Senti, io ho visto Harry, te lo posso presentare?›› alzai gli occhi al cielo, ‹‹Certo. Però veloce, perché voglio bere.›› fissavo il bancone degli alcolici con una certa ossessione. Rise ‹‹Ok alcolista! Vieni!›› mi prese per mano e mi trascinò verso dei divanetti, dove lì appostati c'erano i 5 intenti a ridere e scherzare con dei drink in mano. Si voltarono verso di noi, Harry fece un sorriso malizioso a Vero, la quale ricambiò. ‹‹ciao a tutti, io sono Veronica!›› Harry sorrise, ‹‹alla fine sei venuta, bellissima.›› Vero mi diede una gomitata,  ‹‹Ahi! Comunque io sono Virginia.›› Zayn sorrise. Harry mi guardò dall'alto verso il basso con sufficienza e poi scrollò le spalle. Prese Vero e la portò verso la pista da ballo. Io e gli altri ci fissammo, poi Louis parlò: ‹‹Non farci caso, è problematico. Piacere io sono Louis, ma chiamami Lou!›› sorrise. Era un bravo ragazzo, proprio come pensavo. ‹‹Ciao, io sono Liam.›› gli strinsi la mano, sorridendo. Un ragazzo intento a mangiare, alzò lo sguardo, ‹‹Oh, scusami! Io sono Niall.›› risi e lui arrossì. Zayn sorrise, ‹‹Beh, io e te ci conosciamo già!›› annuii. Zayn si alzò e mi prese per mano,  ‹‹Allora, cosa vuoi fare?›› io lo guardai, ‹‹Voglio un drink!›› corsi verso il bancone degli alcolici, lasciando la mano di Zayn ed ordinai. Lui mi raggiunse e rise, ‹‹Non voglio farti ubriacare!›› io feci una smorfia, ‹‹Quando vado alle feste succede sempre, non farci caso. Affogo i miei dispiaceri nell'alcool ›› fece un sorrisetto ed ordinò anche lui un drink. ‹‹Che fai, mi copi?›› dissi, ‹‹No, ho solo voglia di bere. È un problema? ›› ‹‹No, puoi fare quello che vuoi! ›› ci scolammo, minimo, sei drink. Ci alzammo e ci tuffammo sulla pista. Eravamo vicino a Vero e Styles che si stavano baciando animatamente. Guardai Zayn che sorrise ed annuì. Ci avvicinammo sempre di più fino a quando Zayn ed io non urlammo: ‹‹BUH!!››, Harry e Vero sobbalzarono, ed io e Zayn scoppiammo a ridere. ‹‹Ma siete scemi?›› Veronica era rossa per la rabbia, ma io e Zayn continuammo a ridere. Harry mi strattonò, ‹‹Smettila, tesoro. Non interrompermi mentre faccio qualcosa, chiaro?›› mi guardò sprezzante e poi guardò Zayn, ‹‹Non l'assecondare Zayn. È solo una stupida ragazzina che non sa farsi i cazzi suoi›› rise. Veronica sgranò gli occhi, sapeva che non doveva dirlo. Mi arrabbiai cosi tanto, che a momenti gli avrei strappato tutti i capelli a quel riccio schifoso. Non dissi nulla e me ne andai. Uscii fuori, l'aria fredda mi invase il viso, come se fosse uno schiaffo. Ero ubriaca e volevo solo andare a casa e chiudere gli occhi. Sentii qualcosa afferrarmi... poi ci fu il buio. Ero svenuta...

Sognavo di nuovo: la solita porta davanti a me ed io, che correvo. Afferrai la maniglia, cercai di aprire la porta... ancora nulla. Non si apriva. Il buio mi invase.

Mi svegliai di scatto. Avevo sognato, ancora. Mettendo bene a fuoco, mi resi conto di essere in una stanza, che non era la mia. Mi voltai leggermente. La testa mi faceva male e scoppiava. Vidi una figura distesa al mio fianco, il suo petto si abbassava e si alzava regolarmente ed era senza maglietta. Intravidi alcuni tatuaggi, salii con lo sguardo fino a che non vidi il volto di Zayn... dormiva. Ma io cosa facevo lì? Ricordavo solo di essere svenuta e poi... nulla. Mi voltai completamente, verso Zayn.
Lo dovevo svegliare? Iniziai a fissare il suo viso perfetto. Chissà se lui era riuscito a leggere nei miei occhi sofferenti, chissà se lui mi avrebbe salvato, insegnandomi che la vita non era una cosa da buttare, come invece, pensavo. Probabilmente, però, neanche lui se ne sarebbe accorto. Toccai, tremando, il suo viso pulito, delineando le linee della sua mascella. Mi fermai sulle sue labbra e poi tolsi la mano. Feci per alzarmi ed andarmene, ma qualcosa mi buttò di nuovo sul letto. Incontrai il castano liquido degli occhi di Zayn, che sorrideva. ‹‹Che cosa stavi facendo? Sai che sono le tre di notte, signorina?›› sbuffai, ‹‹Non fare come mia madre, ti prego! E, poi scusami, io non volevo...››, ‹‹Non scusarti, non hai fatto nulla. Pura curiosità, giusto?›› sollevò un sopracciglio, ‹‹Giusto...›› sorrise, ‹‹C'è qualcosa che non va?›› arrossii, ‹‹Ehm, no nulla...›› rise. Dopo poco mi osservò, e sospirò, ‹‹Sei svenuta, ed Harry ti ha portato da me.›› feci una smorfia, ‹‹Harry?›› mi guardò, ‹‹Si, ti ha trovato per terra. Penso sia l'alcool. Ora però stai bene, ed è questo che conta... mi scoppia la testa.›› sospirai, ‹‹Non dirlo a me!›› scoppiammo a ridere. Incrociammo lo sguardo e Zayn accarezzò, piano, la mia guancia.
Avvicinò il suo volto al mio... io non avevo bisogno di un bacio e soprattutto di una persona che potrebbe farmi soffrire più del dovuto... Ma mi lasciai baciare. Fu strano: le sue labbra toccarono le mie per pochi secondi, poi lo staccai velocemente e caddi dal letto. Mi alzai, sotto il suo sguardo, presi le scarpe ed uscii. Avevo paura. Corsi a casa e mi rifugiai in camera mia a piangere. Dopo una buona mezz'ora mi spogliai e mi infilai una maglietta larga. Chiusi gli occhi, coprendomi con la coperta del letto. Dormii...


Ciaooo a tutti!!! Ora vorrei dirvi che non è la solita storia dove sono dei donnaioli e poi c'è un tipo che fa innamorare la protagonista e bla bla bla. Qui, la protagonista non crederà nell'amore almeno fino alla fine, perchè nonostante potrà sembrare innamorata, non lo sarà mai; è attanagliata dai dubbi e vorrebbe uccidersi!Bene, dopo questo...Harry e Zayn: Harry ha un motivo per comportarsi in questo modo, che però verrà rivelato prossimamente! Zayn, agisce d'impulso e verrà fregato dall'amore, ma non finirà come pensate... Vi lascio le solite domande: cosa ne pensate? Vi prego gentilmente di darmi corda, sono solo una poveraccia!! Ahahah! Cosa ne pensate di questo sogno strano? lascio a voi la risposta! Ciaooooo

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 3

Correvo. Quel buio, faceva paura. Arrivai alla solita porta. Cercai di aprirla, quel che mi sorprese fu, il fatto che la porta si aprì. Entrai, piano, vidi alcune ombre che giravano intorno a me...buio.


Mi alzai, sudata e mi misi a sedere sul mio letto. La porta si era aperta, rivelandomi alcune ombre. Ma chi erano quelle ombre? Cosa volevano? Volevo trovare una risposta, a tutto.
Mia madre dal piano di sotto, chiamava, insistentemente. Mi preparai e scesi. Vidi Veronica. Entrai in cucina e salutai mia madre, dopo di che, uscimmo. ‹‹ allora? Perché sei venuta? Potevi tranquillamente rimanere nel letto di Styles... ›› sbuffai, lei mi guardò ‹‹ scusami, mi dispiace moltissimo per ieri. Comunque, mi sono illusa. Mi ha sbattuto fuori casa sua, dopo averci passato la notte; ha detto che sei in debito con lui, dato che ti ha trovato in mezzo alla strada, ieri. ›› sgranai gli occhi, ‹‹ Cosa??! Mai. Io non farò nulla per lui.›› ‹‹ penso sia un obbligo, almeno da quello che ha lasciato intendere...›› sospirai,  ‹‹ Che cazzo però! Ora anche schiava sono diventata!››. Non parlammo per tutto il tragitto. Davanti scuola, Vero mi salutò. Mentre mi avviavo verso gli armadietti, sperai di non vedere Zayn, forse ci era rimasto male...
invece di Zayn, ad aspettarmi c'era Styles. Sbuffai, ‹‹Styles. ›› lo salutai. Lui fece una smorfia, ‹‹Dovresti ringraziarmi, per non averti fatto morire, lo sai? ›› sorrisi sprezzante, ‹‹ Cosa sarebbe cambiato? Perché non mi hai lasciato sul marciapiede? ›› aggrottò la fronte. ‹‹ Lascia stare Styles, è complicato.››, dissi. ‹‹ Comunque, sappi che, ora farai ciò che dico io ›› ‹‹E sentiamo, cosa vorresti costringermi a fare? ›› sorrise,‹‹ Ancora non lo so. Vedremo, dolcezza. ›› si voltò e se ne andò. Perfetto. Ora anche sottomessa, un motivo in più per puntarmi il coltello alla gola. Pensai, mente attraversavo il corridoio che, nonostante conoscessi Zayn da poco, potevo ammettere che mi ero divertita con lui, per la prima volta in vita mia. Dovrei dargli una possibilità? Anche se non sa che la sua futura ragazza potrebbe uccidersi da un momento all'altro?... sospirai ed andai a sbattere contro qualcuno. ‹‹ oh, scusam.. ›› ‹‹ ehi! Ciao Virginia! ›› Niall sorrideva come uno stupido. Sorrisi, ‹‹ Ti va di farmi compagnia? Ho un interrogazione e non voglio entrare in classe ›› disse,‹‹ Ok, ti faccio compagnia. ›› ci sedemmo per terra, con la schiena poggiata agli armadietti. ‹‹ Sei la schiavetta di Harry? ›› sospirai,‹‹ Si, purtroppo. ›› scosse la testa ‹‹ non so cosa voglia farti fare, ma Zayn non è molto d’accordo. Gli piaci! ››  feci una smorfia ‹‹ si... ››  ‹‹ qualcosa non va? ›› scossi la testa, ‹‹No,no, tutto a posto ›› sorrise. ‹‹ sai Harry è crudele con le persone che non gli piacciono... non so cosa pensa di te. Da piccolo ha avuto diversi traumi... ›› guardai Niall fisso negli occhi, ‹‹ Che tipo di traumi? ›› ‹‹ in teoria non potrei dirtelo, ma io mi fido di te! I genitori di Harry sono morti... mentre tornavano a casa da New York, il loro aereo è precipitato. Sono rimasti lui e la sorella, che dopo poco tempo è partita, per andare non si sa dove. Harry rimasto solo, si è chiuso in sé stesso e, da quel momento ha iniziato a sfruttare le donne e a picchiare gli altri. Io e i ragazzi siamo gli unici che sappiamo, e cerchiamo di aiutarlo, con scarsi risultati. ›› avevo la bocca spalancata, scoppiò a ridere, ‹‹ ehi chiudi la bocca altrimenti, gli uccelli ci faranno un nido, lì dentro! ›› mi chiuse la bocca, ‹‹ Non dirlo in giro, ok? ›› annuii, ‹‹ Ok ››. Si alzò e ci salutammo, dopo di che, sparì dietro l'angolo. Non potevo pensare che Harry avesse avuto un passato cosi doloroso. Beh, comunque non mi importava. Dopotutto, io dovevo farmi gli affari miei... Scossi la testa, per cacciar via i brutti pensieri e vidi davanti a me: Zayn mi aspettava all'armadietto. Cosa gli dovevo dire? Camminai con lo sguardo basso. Ignorai del tutto il ragazzo che mi stava accanto e presi gli ultimi libri. ‹‹ Che fai, mi ignori? ›› alzai le spalle, ‹‹ Non credo ›› mi prese il viso e lo voltò verso di sé, ‹‹ Ne sei sicura? Se è per ieri, mi dispiace. Ho corso troppo... ›› sospirai, ‹‹ Ci sto pensando Zayn, mi serve tempo. Neanche ti conosco! ›› lui sorrise, ‹‹ Allora cosa ne dici se ci scambiamo i numeri? Almeno possiamo iniziare a vederci. Comunque credo che ti troverò molto spesso a casa Styles, in questi giorni... ›› fece un grugnito ‹‹ Io non voglio che tu sia la sua schiavetta! Odio quando sfrutta le persone! ›› gli accarezzai la mano, ‹‹ Tranquillo, non accadrà nulla, Zayn. ›› mi sorrise. Ci scambiammo i numeri di cellulare. ‹‹ Beh, allora ci vediamo! ›› disse, ‹‹ Certo, ciao! ›› svoltò l'angolo. Sentii qualcuno alle mie spalle, mi voltai e sobbalzai vedendo Styles sorridermi. ‹‹ Me lo dai anche a me il tuo numero di cellulare? ›› alzai gli occhi al cielo e ci scambiammo i numeri. ‹‹ perfetto, tesoro. Oggi a casa mia alle 4. Puntuale. ›› scoppiò a ridere, lasciandomi il suo indirizzo di casa e se andò. Sinceramente, al posto di suicidarmi avrei preferito uccidere Styles...
Tornai a casa, buttai lo zaino accanto al letto e scoppiai nel mio solito pianto pomeridiano. Piangevo per sfogarmi e poi anche perché, la mia vita faceva schifo, troppi problemi. Forse, anche depressione.... Aprii velocemente il cassetto, presi quel coltello luccicante e, voltandomi ancora verso lo specchio feci un piccolo taglio al lato del collo. La solita goccia di sangue scese. Perché non riuscivo a finirla? Seriamente, non ne avevo la più pallida idea. Cosa mi fermava dal tagliarmi la testa? Il sogno? I ragazzi appena conosciuti? Cosa? Sospirai e riposi accuratamente nascosto, il coltello dalla lunga lama affilata. Guardai l'orologio sbuffando: 14:30. Avevo tempo, quindi andai a farmi una doccia rilassante...

Ciaooo, nonostante ancora non riceva le recensioni, continuo a pubblicare. Beh non so per quale motivo non recensite, ma provateci per favore! ahahaha (non vi sto obbligando eh!) beh per quanto riguarda il capitolo sono sempre le stesse domande e non mi va di riproporvele, per l'ennesima volta =)
Vorrei aggiungere che questo racconto è di pura fantasia, anche se un pò rispecchia la mia vita! sono attanagliata dai dubbi e alcune volte penso sia meglio sparire... però io non sono autolesionista, eh! con questo non voglio assolutamente offendere!
Probabilmente non vi importa un cazzo di quello che scrivo, ma continuo a farmi film mentali, sempre meglio di niente, no?
un bacio
Virgy





 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 4

Uscii dalla doccia e mi asciugai i capelli, che appena asciutti, formarono dei boccoli alle punte. I taglietti sul collo c'erano, ed erano visibili, ma io li coprivo con del fondotinta. Mi infilai l'intimo e poi aprendo l'armadio, optai per un top a fascia con dei cuoricini sopra e dei jeans stretti, con delle converse bianche. Tutto sommato, ero una ragazza snella e con degli occhi color del cioccolato fondente. Possibile che dentro quegli occhi solo io scorgevo la tristezza? Perché nessuno la notava? Guardai per l'ennesima volta l'orologio sul comodino: 15:35. Possibile che avevo passato un'ora dentro il bagno? Mi truccai velocemente ed uscii di casa. Davanti al cancello di quella casa mi bloccai...ancora non sapevo perché ero lì. Forse non per vedere Harry, ma solo per poter sorridere di nuovo a Zayn; citofonai e senza neanche rispondere, mi aprirono. Entrai, attraversando il giardino ben curato ed aprii la porta che era stata accostata. Era una casa davvero gigantesca. In un secondo, però, fui sbattuta addosso al muro color ocra: Styles. Sorrise sprezzante, stringendo talmente tanto il mio polso, che sentivo le ossa scrocchiare. ‹‹ Ecco la mia schiavetta! ›› mi squadrò, poi disse ‹‹ Non sono vestiti adatti a quello che devi fare... ›› mollò la presa ed io, iniziai ad accarezzarmi il polso dolorante. Lo seguì... ‹‹ Bene!! Voglio che tu pulisca questo caos, dolcezza, con un piccolo aiuto, da parte mia! ›› sgranai gli occhi, quando vidi una frusta in una delle mani di Harry ‹‹ Si può sapere cosa stai facendo? E con quella, cosa vuoi fare?›› un ghigno comparve sul suo viso, mi strattonò ancora ‹‹ Ora mi obbedirai, altrimenti sarai punita con una frustata, schiava! ›› rise. Iniziai a spaventarmi mentre, ad ogni cosa sbagliata, lui mi frustava. Era un dolore insopportabile. Non ce l'avrei fatta... quando scese per aprire ai ragazzi, mi disse che non sarebbe tornato, ma che comunque dovevo continuare a pulire; altrimenti mi avrebbe frustata a sangue, quando avrebbe visto il lavoro concluso.  Iniziai a singhiozzare... dovevo uccidermi al più presto... dovevo lasciare questa vita che non me ne giocava una giusta...
Tra le lacrime, misi a posto tutto. Mi accasciai sul pavimento e vidi del sangue sulla maglietta che avevo messo. Dopo qualche minuto, sentii qualcuno nella stanza... Mi voltai di scatto e vidi due occhi verdi, pieni di sensi di colpa. La rabbia prese il sopravvento e gli tirai uno schiaffo in pieno viso, lo vidi massaggiarsi la parte dolorante, mentre correvo fuori da quella casa. Zayn mi vide correre via in lacrime e sgranò gli occhi, che, dopo poco divennero pieni rabbia. Mi corse dietro e mi sentii afferrare. ‹‹ Ehi! Ti prego non andare via! ›› mi strinse in un abbraccio ed io gli inzuppai tutta la maglietta di lacrime amare, quelle che versavo da una vita, ormai. ‹‹Spiegami cosa è successo...›› disse prima di accarezzarmi piano i capelli. Sospirai e, una volta finito di piangere, spiegai...Zayn contrasse la mascella e disse: ‹‹ Io lo uccido, Harry. Come si è permesso di farti piangere e di trattarti come una schiava personale?! Vieni con me ›› mi trascinò con lui, fino a quando suonò al campanello della casa da cui ero uscita in lacrime e, piena di ferite sulla schiena. Liam aprii, ma non fece in tempo a dire ‹‹Ciao ››, che Zayn corse verso il salotto, prendendo Harry per il colletto della maglietta che aveva e tirargli alcuni pugni sul viso. Harry gemette dal dolore e, qualche goccia di sangue gli uscì dal naso. Stava per rispondere con un altro pugno, ma, le lacrime solcarono di nuovo le mie guance, facendolo fermare. Mi guardò come per chiedermi scusa ed io sbuffai pesantemente, come se avessi trattenuto il respiro per una ventina d'anni. ‹‹ Mi dispiace, non pensavo di aver esagerato, cosi... ›› disse, ‹‹ NON PENSAVI!! Ma sei impazzito?! Mi hai frustato la schiena!›› dissi, tra i singhiozzi...
 Harry per il resto del tempo, non fece altro che scusarsi. Zayn, invece, grugniva ad ogni scusa di Harry e mi abbracciava in continuazione, come se mi volesse proteggere. Louis, Liam e Niall non fecero altro che dire: ‹‹ Sembra una soap opera! Da oggi,Virginia: il buono o il cattivo? sarà la mia fiction preferita! ››. Sembravano pazzi, ma d'altronde lo facevano per farmi ridere un po', dopo l'accaduto; nonostante quei commenti spiritosi, Zayn rimaneva impassibile, con una smorfia stampata perennemente sul volto. Interrompeva subito ogni battutina stupida, solo con lo sguardo... dopo un tempo indefinito di scuse, grugniti e battute, che si potevano evitare, Zayn decise di riaccompagnarmi a casa. Sulla porta abbassò lo sguardo ‹‹ Sai, mi dispiace... per tutto. ›› sorrisi ‹‹Zayn, ne ho abbastanza di scuse, per oggi. ›› mi strinse forte e feci una smorfia di dolore ‹‹ Scusami, piccola. ›› sospirò. Ci staccammo e, dopo un istante, avvicinò delicatamente le sue labbra alle mie. Il suo respiro scontrò il mio e sentii un calore provenire dal petto. Mi accarezzò la guancia ed io misi le braccia intorno al suo collo mentre, le sue mani scivolavano lente, verso i miei fianchi. Restammo avvinghiati per un paio di minuti, lasciando che le nostre lingue potessero sfiorarsi, toccarsi e giocare; dopo mi staccai e lo salutai, entrando a casa. Feci una doccia e mi disinfettai tutti quei segni che mi avevano lasciato quelle tremende frustate; non mangiai e mia madre si preoccupò molto, ma cosa le importava? Tanto aveva quello stupido lavoro che la faceva tornare a casa, giusto in tempo per svegliare me... non aveva abbastanza tempo da dedicare alla figlia, che veniva trattata come una schiava...
 Mentre pensavo alle cose accadute oggi, sul mio letto e con le cuffiette dell'ipod nelle orecchie, mi addormentai...

Aprii per l'ennesima volta, quella porta bianca e rividi le ombre...c'era uno strano sottofondo, incomprensibile per me. Le ombre, invece di essere sfocate, come l'ultima volta, erano un po' più definite nei contorni, ma comunque impossibili da riconoscere. Sentii dei mugolii e poi...buio...
 
Eccomi di nuovo e grazie per le due recensioni nello scorso capitolo!! non mi apprezzate molto... beh comunque io continuo a scrivere, nonostante tutto.
Potrà sembrare noiosa, ma nel prossimo capitolo succederà qualcosa... niente di romantico, o forse solo un pizzico!
in questo capitolo vediamo quanto Harry sia crudele e sullo sfondo un bel bacio per consolazione...
io vi lascio, comunque potreste anche lasciare qualche recensione!
un bacio
alla prossima, Virgy

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 5

Mi svegliai... sinceramente non sapevo cosa pensare, il sogno era sempre cosi, totalmente reale e strano... fortunatamente era sabato, ed io potevo permettermi di alzarmi a mezzogiorno. Accesi il telefono e trovai un bel po' di messaggi e chiamate perse. Sbuffai e vidi il numero di Zayn e... quello di Harry. Aprii i messaggi di quest'ultimo e lessi:
mi dispiace tanto, vorrei che parlassimo. Non lo farò mai più... rimasi immobile; e se fosse bipolare? Ne lessi un altro:cazzo, vuoi rispondermi?? Non sto dormendo per colpa tua! Giuro che ti tratterò da schiava a vita e ti farò piangere per molto più di questo! Assolutamente bipolare... gli squarci sulla schiena mi facevano ancora male ma, a fatica, mi lavai e mi vestii. Lessi, poi, i messaggi di Zayn:ehi tutto bene? Non vuoi parlarmi? E tutte cose troppo sdolcinate; però tra tutti ne lessi uno in particolare: ehi, so che non vuoi parlare ma siamo amici... non volevo baciarti, è stato uno sbaglio. Io non avrei mai dovuto farlo, scusami... Possibile che si scusava? Che motivo aveva? Comunque, in fondo, era solo un amico anche se, in entrambe le volte in cui, ci eravamo baciati sembrava, che facessimo un gesto disperato; come se servisse per consolare l'uno o l'altra...
Sospirai profondamentee poi chiamai Zayn:

- Ehi! Pensavo non volessi parlare!
- No, è solo che mi ero improvvisamente addormentata e non ho visto i messaggi e le chiamate...
 - Ah... quindi hai visto quel messaggio...
- C'è qualcosa che non va?
- Assolutamente nulla!! Oggi ti va se facciamo una passeggiata?
- Certo, per me va bene!
- Ok, allora passo io, ehm... facciamo alle 16:30?
- Si, va bene a dopo Zayn.
- A dopo!


Chiusi la chiamata e corrugai le sopracciglia: cosa aveva? Bah. Composi un altro numero e, ogni volta che non sentivo rispondere tiravo un sospiro di sollievo, fino a quando...

- Pronto?
non respirai, aveva la voce di uno che si era appena svegliato. Rimasi qualche secondo a sentire quel respiro, poi risposi:
- Scusami Harry, ti ho svegliato?
non sentii alcuna risposta, pensavo avesse messo giù la cornetta ed invece rispose, un po' più composto di prima:
- Oh, sei tu, cosa vuoi?
- Io volevo... scusarmi, non ti ho risposto perché mi sono addormentata.
- E posso sapere cosa me ne dovrebbe importare?
- Harry, per favore, io voglio solo cercare di dimenticare ieri. Tu, invece, continui a trattarmi male e io non so più cosa fare. Forse ho sbagliato a chiamare, dovevo sputarti in un occhio quando ne avevo la possibilità...


Non rispose. Sentii solo un leggero sospiro e poi staccai il telefono, non potevo di certo perdere tempo dietro ad un ragazzo troppo sicuro di sé. Meglio lasciar perdere, dovevo solo dimenticare...
Mia madre, Ambra, mi chiamò. L'unico giorno che era a casa era, il sabato. Faceva la segretaria di un uomo d'affari importante e, dopo la separazione con mio padre, si era catapultata nel mondo del lavoro. Io e lei eravamo, d'aspetto, più o meno uguali: avevamo i capelli castani con dei boccoli alle punte, stesso colore degli occhi e stesso fisico. Lei, però, aveva sempre avuto un profumo inconfondibile, che assomigliava al profumo di una rosa o di una violetta, era parte di lei. Tutte le mamme hanno un loro profumo, diceva quando ero piccola. Che bei ricordi, allora si, che ero felice...

Scesi le scale e pranzai con mia madre. Mi raccontò come se la cavava con il lavoro ed io, le raccontai come andava a scuola, tralasciando i tagli al lato del collo, ed il coltello. Verso una certa ora decisi di prepararmi e presi dall'armadio un vestito semplice e blu. Guardandomi allo specchio notai ogni particolare di quel capo d'abbigliamento: aveva delle spalline sottili e non era particolarmente scoperto, aveva un fiocco dietro la schiena ed, aveva tante piccole paillettes. Arrivava, più o meno, fino al ginocchio. Abbinai al vestito delle ballerine dello stesso colore e corsi in bagno a truccarmi.

Quando uscii dal bagno, mi guardai un'ultima volta e, soddisfatta scesi le scale. Appena suonò il campanello, mi catapultai fuori ed incontrai uno splendido sorriso. Sorrisi di rimando, ‹‹ Wow! Non pensavo ti saresti fatta cosi bella solo per una passeggiata! ›› arrossii ‹‹ dai, su Zayn, andiamo. ››. Chiusi la porta alle mie spalle e iniziammo a camminare, in silenzio. ‹‹ Zayn c'è qualcosa che non va? ›› domandai dopo un po', ‹‹ No, è solo che non riesco a capire una cosa... ›› alzai un sopracciglio ‹‹ Posso sapere, cosa non capisci? ›› mi guardò confuso. Non mi ero accorta, che ci trovavamo in un parco circondato da verde e fiori. Quel parco, aveva un non so che, forse quel venticello fresco o i fiori che ondeggiavano accompagnando il vento o gli insetti che giocavano felici tra le piante... creava una strana atmosfera. Zayn aveva una strana luce negli occhi che, mi costrinse ad assumere un espressione sorpresa. Sorrise e disse, ‹‹Sai per la prima volta con te sono stato bene, ho sempre avuto questa sensazione. So che probabilmente tu dirai che non ci conosciamo abbastanza ma io, io farei di tutto per te. Sono contento di essere un tuo amico... però sono preoccupato, perché ho paura di farti del male, ecco spiegato il messaggio. Lo avevo inviato sperando che sarei riuscito a mantenere la nostra amicizia, e a imparare a starti lontano, ma è impossibile... ›› gli sorrisi e sapevo dove voleva arrivare. Era presto, ed io non provavo un sentimento forte come il suo... ‹‹ Zayn, so dove vuoi andare a parare... ma per ora sii solo un amico, ti prego.››, diedi voce ai miei pensieri e, lui annuì e sorrise. Passammo le ore ad osservare, insieme, le nuvole che giocavano, formando dei bellissimi batuffoli. Parlammo del più e del meno, accompagnando il discorso con qualche battuta...
Salutato Zayn, decisi di tornare a casa da sola. In una strada deserta, vidi molti ragazzi divertirsi, in mezzo ad una coltre di fumo. Stavano picchiando una ragazza indifesa, sotto gli occhi di quello che doveva essere il suo ragazzo...
Incrociai lo sguardo con un ragazzo familiare... aveva gli occhi verdi. Spalancai la bocca. Harry era strafatto e picchiava una ragazza insieme a dei tizi spregevoli e crudeli? Abbassai lo sguardo e continuai a camminare... sentivo dei passi dietro di me e stavo morendo di paura. Mi ricordai improvvisamente... frugai nella borsa fino a raggiungere una tasca, afferrai l'oggetto dentro la borsa e nel frattempo mi sentii afferrare le spalle: mi voltai, vedendo due occhi gonfi e rossi tendenti al verde. Mi sorrise, ‹‹ Sai penso che farò qualcosa di più che prenderti a frustate... ›› aveva una smorfia sul viso. Tirai fuori l'oggetto dalla borsa: il mio coltello. Lo puntai contro il riccio, che rise sguaiatamente. ‹‹ Davvero? Un coltello? ›› con la mano tremante cercai di impugnarlo meglio e, iniziai ad indietreggiare, piano. Continuava a guardarmi, poi chiese: ‹‹ Cosa fai con un coltello? ›› la sua espressione era cambiata. Era leggermente più serio. ‹‹ Cosa ti importa? Stammi lontano! ›› strinse gli occhi a due fessure. ‹‹ Voglio sapere cosa ci fai. ›› gli occhi pizzicavano, ma non ci feci tanto caso. ‹‹ Non voglio dirtelo Harry...›› senza rivolgergli uno sguardo scappai lasciando le calde lacrime, bruciare le mie guancie...
Tornai a casa con il fiatone. Quando cominciai ad avere di nuovo il respiro regolare, guardai il mio viso sconvolto allo specchio, per poi abbassare gli occhi sul coltello. Lo presi e tagliai, al lato del collo... non scese una goccia di sangue...iniziò a scendere un vero e proprio fiume, spalancai gli occhi, avevo tagliato troppo in profondità. In un secondo mi ritrovai coperta di sangue da capo a piedi. La vista si annebbiava, mentre cercavo delle bende da mettere sopra al taglio. Velocemente ne arrotolai una intorno al collo, continuando a respirare a fatica... le forze mi stavano abbandonando e cosi, caddi in una pozza di sangue...


 Dopo un bel po' rieccomi a scassare le scatole a tutti!!! Cavolo, mi sento un po' in colpa, Harry è un mostro... Presto qualcosa cambierà!
Cos'altro dire? Ah!! Vorrei vivamente ringraziare:
thankyouone
 ,,,,,,tyuyu,,,,again8
 Isa1D__ 
inlovewith5angels

Smurf45 
Loro sono state davvero molto gentili a recensire ed a inserire la storia tra i preferiti e seguiti!
Ancora grazie!!!
Bene, non pubblicherò fin quando non finirò il capitolo 7, voglio tenermi avvantaggiata!
Ricordatevi di recensire, sarei davvero contenta se lo faceste!!!
Un bacio grandissimo a tutti!!!!
Virgy =)
  



 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 6

Aprii la porta, come al solito. Proveniva una strana luce dall'interno, questa volta... le solite ombre comparvero e, cominciarono a volteggiare intorno a me; parlavano, sentivo parole sconnesse provenire dalla bocca di quelle ombre e con un accompagnamento in sottofondo che, non capivo. ‹‹ Posso sapere perché mi tormentate?››, le mie parole riecheggiarono nell'aria e, non ricevetti alcuna risposta. Dopo poco le ombre scomparvero e il buio mi assalì...

Sentivo un dolore atroce al collo e, non ricordavo nulla del giorno prima. Delle luci al neon, mi accecavano e la mia vista era sbiadita. ‹‹ Ehi! Ti sei svegliata, tutto bene?››, non capivo a chi appartenesse la voce ma, quando iniziai a vedere, tutto fu chiaro...
Ero in ospedale e, davanti a me c’erano Liam e Louis... aspetta un secondo, perché erano con me? ‹‹ Io chiamo il dottore, torno subito›› disse Louis, uscendo dalla stanza. Mi toccai il collo... intorno avevo diverse garze e facevo fatica a respirare. Liam mi guardò comprensivo e sospirando, iniziò a parlare: ‹‹ Ieri sera, abbiamo ricevuto un messaggio da parte di uno sconosciuto che diceva di andare nella tua camera, salendo dalla finestra. All’inizio eravamo rimasti abbastanza perplessi, ma, quando siamo venuti pensavamo fossi morta. Ci è preso un colpo e, ti abbiamo portato all’ospedale dove, per 12 lunghe ore hai dormito... Zayn e Niall non sanno nulla, invece Harry è fuori la porta, l’abbiamo incontrato in mezzo alla strada, con una faccia a dir poco sconvolta. Ha detto che era meglio se non entrava dato che, lo odi. ›› annuii distrattamente e sprofondai nel cuscino. ‹‹ Posso sapere per quale motivo, ti abbiamo trovato in una pozza di sangue? ›› disse con tono neutro. Sospirai, non potevo dirglielo, non volevo che le cose si complicassero più del dovuto, quindi inventai una delle tante bugie: ‹‹ beh, quand’ero a casa, per sbaglio ho sbattuto contro qualcosa che mi ha tagliato e, poi non ricordo...››. in quel momento, entrò il dottore seguito da Louis. ‹‹ Sta bene signorina?›› disse,‹‹Certo, anche se non ricordo bene... ›› il dottore estrasse dei fogli e lesse: ‹‹ il taglio, in base alle analisi, se l’è procurato con un’arma da taglio; però ci terrei a sapere da lei come sono andate le cose...››. Ed ora? Cosa dovevo dire? Mi avevano colta nel sacco... ‹‹ Beh, mi ricordo solo che sono andata a sbattere contro qualcosa di affilato e poi sono svenuta, mentre cercavo di avvolgere delle garze intorno alla ferita sul collo... ›› forse ci avevano creduto...
‹‹ Ah, quindi niente arma da taglio... ›› disse il dottore, feci segno di no con la testa; poco dopo, uscì, lasciandomi con Liam e Louis che iniziò a sbraitare: ‹‹ Ti rendi conto?! Mi sono preso un colpo, pensavo che tu avessi deciso di suicidarti! Non farlo mai più intesi?›› sorrisi ‹‹ Certo, Lou... potrei vedere Harry? ›› Louis sorrise maliziosamente, ‹‹Ehi! Non pensare male, Lou! ›› dissi alterandomi, ‹‹ E, chi ha detto nulla! ›› disse giustificandosi. Dopo circa, una decina di minuti vidi una figura dai capelli ribelli entrare e Louis e Liam uscirono. Lo squadrai meglio: aveva il viso pallido e lo sguardo perso nel vuoto... quando si voltò per guardarmi, strinse i pugni e rabbrividì leggermente. Gli feci cenno di sedersi e cosi fece. ‹‹ Allora, per cosa mi hai chiamato? Pensavo mi detestassi... ››, in effetti se proprio dovevo dirlo, si, lo detestavo. ‹‹ Infatti, ma sai non è gentile far rimanere una persona fuori da una stanza dell’ospedale... ›› dissi seria. Scoppiò in una risata piuttosto lugubre e poi disse ‹‹ Perché? ›› alzai un sopracciglio, ‹‹ Cosa? ››, all’improvviso divenne serio ‹‹Perché mi tratti normalmente dopo che ho cercato di farti del male, più di una volta? ›› sospirai, ‹‹ Sai, vorrei aggiustare le cose Harry e vorrei dimenticare, darti una possibilità... ››, storse il naso, ‹‹ Tu... vuoi dare una possibilità a me? ›› annuii convinta, ‹‹...Sono sicura che tu stia soffrendo molto...›› dissi, pensando ai genitori defunti del ragazzo e, a tutti gli episodi raccontatemi da Niall, ‹‹Sicuramente anche tu... ›› bisbigliò, ma sentii comunque. Lo guardai di sbieco e, si affrettò a dire ‹‹ No, no, lascia stare. Qualcuno ha aperto la bocca, per raccontarti qualcosa?!? ›› sorrisi tristemente, ‹‹ Niall. Mi ha raccontato... ›› fece una smorfia ‹‹ Provi compassione, come gli altri del resto. Siete tutti uguali. ›› ‹‹ No, io non provo compassione. Io voglio solo aiutarti e farti capire che i tuoi genitori, sono con te dovunque tu vada e qualsiasi cosa tu faccia e poi, ci sono anche gli amici... ›› lui annuì distrattamente, ‹‹ Non mi piace parlare di questo argomento, ma...Grazie... ›› rimanemmo in silenzio e lui fece per andarsene, ma lo bloccai. ‹‹ Ehi! Spero potremmo diventare amici. ›› ‹‹ Si, proveremo. ›› mi sorrise e poi, d’impulso, io lo abbracciai; rimanemmo attaccati per molto tempo e sospirando, Harry si staccò. Salutandomi chiuse la porta e fece rientrare Louis e Liam. ‹‹Sono contento che abbiate risolto. ›› disse Louis seguito a ruota da Liam. ‹‹Ah! Zayn si è arrabbiato e sta correndo, furioso, qui... ›› disse Liam; Louis rise e poi la porta si spalancò di botto, facendo entrare Zayn visibilmente frustrato. ‹‹ Potrei sapere per quale motivo non avete avvertito né me né Niall?? ›› Liam gli spiegò la situazione e Zayn sbuffò, sonoramente scocciato e arrabbiato del fatto di non essere stato avvertito.
 Finalmente, mi guardò e mi strinse forte a sé. Il suo profumo era una mescolanza tra il miele e more... ti cullava dolcemente, come una ninna nanna, ‹‹ Ehi, tutto ok? ›› chiese preoccupato, mentre scacciava gli altri fuori dalla stanza. ‹‹ Si, tutto ok... ››, mi guardò dolcemente per tutto il tempo, dicendomi qualcosa di carino per tranquillizzarmi... Quanto era passato dal nostro incontro? Più o meno, un mesetto e, aveva cambiato il mio modo di vivere, in un certo senso ero più felice... Con Zayn, mi sentivo alla luce del sole, libera...
Presi un respiro... Ero pronta per affrontare una relazione? Non lo sapevo... Qualcuno mi interruppe. Vidi la testa pazza di Veronica, entrare nella stanza: ‹‹ Ehi, come va? Tutto bene? ›› Zayn sorrise ed uscì. Abbracciai la mia migliore amica e poi, parlammo. Le raccontai tutto per filo e per segno, dopo disse: ‹‹ Harry, non ha fatto a posta quelle cose... ›› ‹‹ Si lo penso anch’io. Ma non pensavo che fosse cosi violento, con me. ›› Vero ci pensò su, ‹‹Sai, i ragazzi mi hanno detto che attraverso le botte e il sesso si sfoga...›› la guardai stranita, ‹‹ Quindi io sarei stata una valvola di sfogo? ›› lei annuì, ‹‹ Guarda che anch’io sono stata valvola di sfogo e questo non glielo perdonerò mai! Parlando di Zayn cosa pensi di fare? ›› ‹‹ Non lo so... ho bisogno di qualche ora in più, per riordinare le idee ›› Vero annuì. Ritornando ad Harry, ci aveva usate peggio di un fazzoletto per soffiarsi il naso ma nonostante tutto, volevo dargli una possibilità... Entrò Niall: ‹‹Ehi! Ho portato delle ciambelle, vi vanno? ›› ridemmo, ‹‹ sempre il solito Niall! ›› dissi, afferrando una ciambella alla nutella. Mentre mangiavo, notavo quei due scambiarsi occhiate dolci e vomitevoli, cosi chiesi: ‹‹ Ma voi uscite insieme? ›› non l’avessi mai detto! Si girarono arrossendo e poi un sonoro NO, uscì dalle loro bocche.

Prima o poi, sarebbero usciti, questione di tempo...

Dopo quella giornata, passata a ridere e scherzare con i ragazzi (tutti tranne Harry) e Veronica, il dottore disse che potevo tornare a casa con mia madre che preoccupata, era accorsa subito dall’ufficio. Quando tornai a casa, feci una doccia, stando attenta alle bende. Mentre mi infilavo nel letto ricevetti un sms... Da Harry:

Buonanotte, e... Grazie per oggi xx.

Sorrisi e inviai un messaggio di risposta:

Buonanotte anche a te, e guarda che non devi ringraziarmi xx

Mi infilai nel letto e chiusi gli occhi... Stranamente, non riuscii ad addormentarmi . Ora, rimaneva solo capire se valeva la pena stare con Zayn. Cosa sarebbe successo?
 
Ciaoooo, ho voluto pubblicare appena finito il capitolo!!! non resistevo!
ED ecco che Harry mette da parte il rancore... Sarà un amico un po' diverso dagli altri, perchè la protagonista per ogni problema grave andrà dal nostro Harry che, qualche volta... ritornerà scontroso e "cattivo"
Stavo pensando di fare un capitolo dedicato a Veronica e Niall... cosa ne pensate?
Per quanto riguarda Zayn, beh per ora non dirò nulla ma, potrebbe nascondere qualcosa anche lui? Chi lo sa... lo scoprirete prossimamente!!!
Bene ed ora voglio ringraziare tutte le ragazze che mi hanno spronato a continuare!!!
thankyouone ( vi consiglio di leggere le sue os, sono stupende!!! )
again8

Isa1D__
Believe 23 7 2010  (voglio far pubblicità a questa ragazza quindi, se vi va passate qui: Jennifer  ) )
Smurf45
_Ronnie_
inlovewith5angels 
 Bene ci vediamo prestooooo, so che è complicato stare dietro a questa storia, però cercherò di togliere tutti i dubbi che avete, quindi chiedete quello che volete!!! io sono qui, apposta!!!
un bacione e se vi va recensite!! XD
Virgy

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 7

Rimasi tutta la notte a fissare il soffitto, mentre dalla mia finestra penetrava la leggera luce dei lampioni... Quando mi accorsi che alle 3:30 ancora non riuscivo a dormire, mi stranii parecchio. Nonostante fossi stanca morta, ero ancora lì ad occhi spalancati. Non faceva freddo, cosi alzandomi dal letto aprii un tantino la finestra...

Era davvero bello osservare Londra di notte, era calma e avevo sempre amato la notte; la utilizzavo per riflettere... Mi era servita in più occasioni. Qualcosa risvegliò la mia testa e mi voltai: sorrisi a quel gigantesco mazzo di fiori, di ogni sfumatura e colore. C’era un biglietto dorato, senza nome:

Sappi che io ci sarò sempre per te, anche se tutti i pomeriggi vedo delle lacrime scendere dai tuoi occhi carichi di tristezza e amarezza della vita che, non ti soddisfa. Vedo quel coltello tagliare la tua pelle candida... Ma solo io riesco a vedere, perché gli altri sono troppo ciechi per accorgersene...
Chissà forse, riuscirai a riconoscermi. Un giorno...

Sul mio viso affiorò una lacrima ed un sorriso sincero spuntò dalle mie labbra rosee. Guardando la luna, pensai:

Un giorno, ti troverò e mi lascerò salvare da te sconosciuto...

Non sapevo chi fosse, ma il semplice fatto che qualcuno si era accorto di chi, davvero ero, mi rendeva felice.Presi i fiori ed entrai, chiudendo la finestra. Quando mi rimisi al letto, non chiusi occhio; preferii rimanere a sorridere come una scema. Verso le 6 mi alzai e vidi mia madre, tutta contenta, fare colazione. Mi sedetti accanto a lei e dopo aver mangiato, mi preparai per andare a scuola. C’erano già tutti: Veronica e i ragazzi. Harry era tornato lo stesso di prima ma, con un cambiamento: quando mi vide, si avvicinò sorridendo e mi abbracciò. Il suo profumo era delicato e dolce e, staccandosi sorrise. ‹‹ Sono felice, Harry!! ›› lui mi guardò e non contenendosi, scoppiò in una risata; tutti i ragazzi ridevano con lui, quindi anch’io mi unii alla risata generale. ‹‹ Ne hai tutto il diritto di esserlo! Ora siamo amici! ›› i suoi occhi sprizzavano felicità e le sue fossette spuntando, gli avevano donato il viso di un bambino. ‹‹Siamo davvero contenti che siate amici, davvero! ›› affermarono subito, gli altri. Zayn sorrideva e guardandolo, mi ricordai. Sospirando andai verso di lui... Avevo, finalmente, deciso. Sarei stata felice per la prima volta in vita mia. Tutti ci guardavano e con quel poco coraggio dissi: ‹‹ Si! Ho capito! Voglio essere felice con te... ›› sul suo viso si formò un sorriso bellissimo e quasi mi accecò, con i suoi denti splendenti..
Mi prese in braccio e dolcemente, mi baciò. Fu indimenticabile... un calore si espanse per tutto il corpo e avvolsi le braccia intorno al suo collo, accarezzandogli, qualche volta, i capelli. Mi staccai, imbarazzata con tutti che ci guardavano. Veronica esplose, con un sonoro applauso; subito dopo, Harry, Louis,Liam e Niall. Zayn rideva, ma si vedeva che anche lui era leggermente imbarazzato. Dopo una decina di minuti Zayn mi prese per mano e ci incamminammo, verso la classe. Quando finirono le lezioni Zayn venne a casa mia e ci divertimmo, rincorrendoci per casa con dei cuscini e guardando film comici... Non potevo chiedere di più. Sul mio letto ci baciammo, mai stanchi l’uno dell’altra. C’erano, però, alcuni problemi: di chi erano quei fiori e quel biglietto? L’avrei scoperto, poi, però avevo una strana sensazione, come se mancasse qualcosa per rendere tutto perfetto, ma cos’era? Avrei scoperto anche quello! Ma per ora, meglio godersi le labbra morbide e calde del mio ragazzo...

Verso sera, Zayn mi chiese se poteva far venire i ragazzi ed io accettai, pur di divertirmi. Chiamai anche Veronica...

‹‹ Heiiiii!!!! ›› Louis entrò con a seguito Harry, che portava qualche birra. Niall e Veronica parlavano mentre, Niall mangiava qualche trancio di pizza rubato dai cartoni della pizza che teneva Liam. Dietro di loro, c’erano due ragazze, probabilmente la ragazza di Lou e di Liam: erano Eleanor e Danielle che, si dimostrarono abbastanza simpatiche. ‹‹ Che ne dite se giochiamo a nascondino?›› ci girammo a guardare Lou che aveva proposto. Scoppiammo a ridere ma accettammo. Zayn mi trascinò nello sgabuzzino mentre Niall e Veronica contavano. Mi veniva da ridere cosi, per farmi stare zitta, Zayn incominciò a baciarmi, assaporando le mie labbra e la mia lingua che a sua volta assaporava la sua. Veronica aprì di scatto lo sgabuzzino facendoci cadere. Ridemmo tutti, e alla fine vinse Liam, era una scheggia...
Ad una certa ora se ne andarono tutti, compreso Zayn. Sospirai e mi infilai nel letto; mia madre non sarebbe tornata, aveva una cena... Questa volta mi addormentai e sognai...

Solita porta, quando la aprii, la luce divenne leggermente più forte. Ecco le ombre...Questa volta i contorni erano molto più definiti, ‹‹Perché mi tormentate? ›› la mia domanda riecheggiò ancora... accennarono un sorriso ed un’ombra, rispose: ‹‹ vogliamo salvarti...›› appena sentii quelle parole, il buio mi avvolse...

Mi svegliai di scatto ed ero completamente sudata... sorrisi, mi avevano dato una risposta, ma come volevano salvarmi? Mi tolsi la benda intorno al collo e respirando profondamente, tagliai con il coltello... Non centrai la vena, fortunatamente;  vidi, inesorabilmente la goccia di sangue scendere e chiusi gli occhi per un attimo... Per quanto intendevo andare avanti cosi?  Temporeggiare. Finché, non sarei riuscita a rispondere a quelle domande... poi avrei deciso se finire oppure continuare a vivere e trovare la felicità, tanto lontana.
Mi preparai e scesi a fare colazione...
Mia madre era particolarmente felice e disse: ‹‹ Tesoro, mi sono innamorata del mio capo... ››, dallo stupore sputai tutto il latte ed inondai la cucina. ‹‹ Ah, sono felice per te, mamma. Io mi sono fidanzata con un ragazzo adorabile, te lo presenterò! ›› scoppiammo a ridere. Non avevo mai sentito una risata cosi genuina, uscire dalla bocca di mia madre... fui contenta per lei, ma se quell’uomo fosse venuto dentro casa nostra? Cosa sarebbe successo? Possibile che i miei problemi si moltiplicavano a vista d’occhio?! Mah!
Però ora avevo degli amici di cui fidarmi; mi avrebbero aiutata come io avrei aiutato loro e poi c’era sempre il mio Zayn, coccoloso e gentile... Risi a quel pensiero, mentre mi incamminavo verso scuola...

Ciaooo!!!!!
Miei cari lettori, ho aggiornato!
Ieri pensavo che la storia non mi piaceva più tanto, pensavo fosse noiosa... Voglio movimentare la situazione!
nel prossimo capitolo i protagonisti saranno Veronica e Niall, ma Virginia resta comunque protagonista indiscussa con un colpo di scena!!!!
Bene, ed ora se volete cortesemente recensire,e farmi sapere cosa ne pensate, magari...
Forse entro stanotte aggiornerò di nuovo, ma non ve lo assicuro per niente!
Vorrei ringraziare chi segue la storia/recensisce/inserisce tra i preferiti!!!
Grazie davvero di cuore!
Ultima cosa: che ne pensate se scrivessi una ff che parla delle sagome (quelle di cartone) ? Se le sagome uscissero fuori? Cosa accadrebbe? Fatemi sapere gentilmente se volete che la pubblichi!
A presto,
Baci,
Virgy XD



 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 8
 
Il capitolo parlerà di Veronica e Niall ma, la protagonista avrà sempre un ruolo principale!

Era fuori scuola aspettando i suoi amici, tra cui anche la sua migliore amica... Virginia.
Era contenta che si fosse fidanzata con Zayn, almeno era un bravo ragazzo. Però aveva una strana sensazione... come se nascondesse qualcosa, ma cosa? Avrebbe indagato, anche senza il consenso della sua amica...
L’unica persona che l’aveva colpita, era stato Niall, quel ragazzo dagli occhietti azzurri come un cielo senza nuvole. Ad un tratto vide un gruppo venire verso di lei, erano i ragazzi e Virgy. Niall guardava, perforando Veronica come se la volesse tutta per sé...

‹‹ Ciao ›› disse Veronica, abbracciando Virginia e salutando gli altri con un cenno, squadrando Zayn con sospetto. Quando lui se ne accorse le rivolse un ghigno, non molto amichevole. ‹‹ Allora ragazzi, come va? ›› Liam e Louis si sorrisero: ‹‹ Beh, ragazzi... noi dovremmo partire! ›› tutti i presenti sgranarono gli occhi ‹‹Perché?›› domandò Harry con un sopracciglio alzato,‹‹ Avevamo pensato di fare una vacanza con Danielle e Eleonor, spero non vi dispiaccia...›› disse Liam.
 Virginia sorrise e li abbracciò forte ‹‹ Ve la meritate una vacanza con le vostre ragazze!!! Giusto? ›› guardò intorno e loro annuirono sorridendo, poi Zayn disse: ‹‹ Quando tornerete? ›› ‹‹Due settimane›› sembrava non stesse ascoltando, dato che fissava qualcosa dietro di noi e tirò fuori una sigaretta per il nervoso. Virginia gli rivolse un’occhiataccia ma, lui sorrise e la baciò...

Veronica si voltò, vedendo dove poco prima Zayn aveva guardato: c’era una ragazza che sotto un albero leggeva, era bionda e aveva un po’ troppo trucco sugli occhi, ma era bella. Perché Zayn la guardava? Veronica sospirò e poi lasciò gli altri: ‹‹ Scusate ma devo andare a lezione! ›› sorrise raggiante. Gli altri annuirono ‹‹Ehi! abbiamo un’ora insieme! ›› disse Niall che già aveva buttato giù una pagnotta, tonno e pomodoro. Risero insieme e arrivati in classe si sedettero vicini...
Si sentiva attratta dal suo umorismo e dalla sua risata che riecheggiava anche nel silenzio della lezione. Anche lui però dimostrava una forte attrazione per la ragazza che seguiva la lezione distrattamente. Quei lineamenti... le sue labbra...
‹‹ Ehi ti va se usciamo oggi pomeriggio? ›› annuì lei, ‹‹ Certo, perché no? ›› dissero sottovoce, attenti a non farsi sentire. Veronica, poi disse: ‹‹ Niall, ma Zayn ha qualcosa che non va? ›› lui scrollò le spalle come se, non sapesse nulla ‹‹ Perché? Cosa non va? ›› ‹‹ Lo vedo strano. Qualche giorno fa non era cosi... ›› Niall fece una smorfia ‹‹ Si sistemerà tutto... ›› le accarezzò la mano ed arrossì. Veronica alzò lo sguardo e sorrise debolmente.

Passò la giornata e Veronica non fece altro che fissare Zayn... Lui continuava a guardare quella ragazza, per un motivo sconosciuto...

Arrivata a casa, non ci pensò più e si fece una doccia uscendo, poi, un’ora dopo. Era bello passare il tempo sotto la doccia, anche se i suoi genitori non volevano che sprecasse l’acqua cosi. Si preparò e si mise un vestitino strapieno di fiori coloratissimi. Rise. Sembrava una bambina o un’ hippy... Si catapultò in bagno, truccandosi ed uscì da casa. In un parco vide Niall, seduto su una panchina.
Quando la vide sorrise, mostrando tutti i denti. Veronica era molto imbarazzata ma, quando vide un panino con uova, prosciutto, insalata e formaggio, rise di gusto. Lui arrossì visibilmente e scoppiò, anche lui, in una risata fragorosa. Risero per minuti che sembrarono essere infiniti... poi si alzarono e si incamminarono, attraversando il piccolo sentiero che attraversava il parco...

Niall si sentiva stranamente coraggioso e decise di fare un gesto avventato: ‹‹ Ehi... ›› Veronica si voltò a guardarlo, con un espressione indecifrabile. La portò sotto un albero che faceva ombra e trasportava un venticello fresco che smosse leggermente i capelli ondulati di Veronica. ‹‹ Io sono tremendamente attratto da te, Vero... ›› mentre lo disse arrossì e senza neanche voler sapere un risposta si buttò letteralmente su di lei baciandola con dolcezza. La ragazza rimase impalata per secondi che parvero millenni ed alla fine ricambiò quel bacio casto e delizioso, contornato dal vento e dell’ombra che faceva l’albero su di loro...

Non durò molto: ‹‹ Ehi ragazzi!!!! ›› una voce femminile li interruppe e corse verso di loro. Era Virginia. Quando arrivò aveva un sorrisetto stampato sul volto delicato, ‹‹ Oh, vi ho interrotto? ›› Veronica la guardò infuocandola per aver rovinato il più bel bacio del mondo. ‹‹ Si ›› disse Niall, imbarazzatissimo, Virginia sorrise scusandosi ‹‹ Mi dispiace, è solo che Zayn non risponde al telefono e io lo cercavo... ›› si incupì leggermente, ‹‹ Ti diamo una mano a cercarlo, allora ›› le disse Veronica scocciata. Appena fuori dal parco si sentì uno stomaco brontolare... ‹‹ Ehm, scusate ma, ho fame ›› disse Niall. Le due ragazze risero e si diressero verso il primo locale vicino: Nando’s.

Fu tutto un incubo. Quando arrivarono davanti all’ entrata del locale, due ragazzi si baciavano. All’inizio nessuno li notava ma poi, Veronica si preoccupò della sua amica che, era immobile a fissare ad occhi spalancati la scena. Il ragazzo era nientemeno che Zayn... con una ragazza bionda, forse quella vicino all’albero della scuola.
Veronica guardava preoccupata l’amica che non accennava a muoversi o a chiudere la bocca per la sorpresa. Niall corrugò la fronte e si incamminò verso di loro, seguito dalle ragazze dietro.

Più si avvicinavano, più sul volto di Virginia si allungava un sorriso crudele ed insensibile come per mascherare ciò che davvero provava. Alla fine si avvicinò a Zayn e parlò: ‹‹ Ciao, Zayn... ›› calcò crudelmente la parola Zayn che appena si accorse di lei, indietreggiò mortificato. ‹‹ I-io posso spiegare... credimi Virginia non volevo... ›› Virginia non accennava nessun segno di dolore sul volto, mentre sentiva un leggero crac nel petto. Il cuore si era spezzato, provava un dolore atroce che mescolato alla rabbia, faceva ottenere solo odio, odio che voleva uscire fuori tutto in una volta. ‹‹ Virginia ti prego, non fare nulla di avventato ›› le disse Veronica, ma ormai era tardi. Zayn e Virginia si guardavano, lei colma d’odio per la persona che aveva quasi l’aveva quasi conquistata e, lui desolato di aver tradito la sua cieca fiducia...

Due lacrime scivolarono sul viso di Virginia ma, il sorriso maligno restava... in un secondo, un pugno arrivò sull’occhio di Zayn che, si accasciò a terra con una smorfia sul viso. Da lì partirono altri pugni e Virginia non accennava a smettere né di picchiarlo né di piangere, facendo finire, le lacrime sul viso dolorante di Zayn. Veronica e Niall la trascinarono via da lui e il sorriso scomparve dal volto della ragazza, lasciando spazio alla delusione e lo sconforto. La ragazza bionda abbassò lo sguardo e Veronica le chiese: ‹‹ Come ti chiami?›› la bionda rispose: ‹‹ Perrie ››, ‹‹ Beh forse è meglio se vai, Perrie. ›› le disse in tono acido Veronica. La bionda si allontanò mentre, Virginia si liberò dalla presa di Niall e corse via, continuando a piangere. Corse verso qualcuno che l’avrebbe consolata e che l’avrebbe fatta sentire bene.

Veronica e Niall ebbero, poi, una discussione con Zayn: ‹‹ Allora, perché l’hai tradita? ›› Zayn abbassò lo sguardo ‹‹ Non lo so, quella ragazza mi attraeva e ci sono finito a letto. Da un paio di giorni ci vedevamo ›› Niall scosse la testa con disapprovazione ‹‹ Sistema in fretta le cose Zayn, perché la perderai se non ti dai una mossa ›› Zayn annuì e corse via, più veloce di un fulmine. Veronica e Niall sospirarono sconfortati. Guardandosi negli occhi, sentirono le guancie avvamparsi e lentamente, si avvicinarono.
Le loro labbra si toccarono insicure, ma poi sempre più dolcemente si assaporarono. Fu una serata magnifica vista da un punto perché, finalmente Veronica e Niall avevano trovato ciò che cercavano, ma dall’altro, c’era uno squarcio nel cuore di una ragazza che correva a perdifiato verso qualcuno che la consolasse e di un ragazzo che pensava costantemente a come rimediare ad uno sbaglio troppo grosso deludendo, la ragazza che gli stava accanto...

Bene!!!! a mezzanotte e mezza eccomi ad aggiornare!!!
Volevo un colpo di scena! E non sarà il solo!!!
Continuo a dire GRAZIE a tutti quelli che leggono, recensicono, seguono la storia e l'hanno aggiunta tra i preferiti!!!
Spero di poter pubblicare presto la nuova storia!
Nel prossimo capitolo ci sarà Virginia ed un ragazzo... Chi sarà? dove sta andando la protagonista? Voglio sentire le vostre opinioni! Io sono sempre qui e gradirei molto delle recensioniiii!!!!
ora vado!!
Un bacione grandissimo a tutti (con tanto love)
Virgy <3



 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 9

Correvo e le lacrime percorrevano lente, le mie guance. Non sapevo il motivo di quella reazione avventata contro Zayn, ero stata violenta e crudele. Ora sentivo solo nausea e delusione per quanto successo; credevo mi amasse...Invece dopo neanche due settimane lo ritrovo, lì, avvinghiato ad una ragazza molto più carina di me e sicuramente con meno problemi. Perché mi aveva ferito cosi? Non diceva che ero speciale, per lui? Tutte cazzate! Grandi e grosse cazzate di cui io, mi ero fidata...
Non sapevo dove i miei piedi corressero, il vento mi scompigliava i capelli e dopo poco, iniziò a piovere... Mi fermai e mi inzuppai fino alle punte dei capelli. Non importava, niente importava...

Avevo trovato finalmente, il pretesto per uccidermi; la mia vita già era sbagliata ed ora che ero stata spezzata in due, potevo benissimo andarmene. Peccato che i miei piedi mi avessero portato davanti ad una casa e non davanti ad un ponte da cui potersi buttare...
Quella casa, non una qualunque. La casa di Harry; senza pensarci, suonai il citofono e mi aprirono il cancello. Quando arrivai davanti alla porta e suonai, quella si aprì, lasciando intravedere un ragazzo in boxer appena sveglio dopo un riposino. Quando davvero si rese conto di me, Harry sgranò gli occhi: ‹‹ Cosa è successo? ›› mi morsi il labbro, mentre le lacrime continuavano a scendere e a fondersi con i vestiti bagnati e la pelle bagnata. Il riccio mi trascinò dentro e mi strinse in un grande abbraccio, incurante di essersi inzuppato anche lui. I miei singhiozzi riecheggiavano nella casa ed Harry mi accarezzava la schiena, con dolcezza; sospirò e mi asciugò le ultime lacrime poi, mi portò in camera sua e iniziò a rovistare nel suo armadio: trovò una felpa abbastanza lunga e la poggiò sul letto: ‹‹Dovresti cambiarti, sei zuppa!›› esclamò, presi la felpa e con lentezza disarmante mi diressi verso il bagno.

Sospirai e mi guardai allo specchio, mentre toglievo i vari indumenti: avevo il leggero trucco colato ed un viso tremendamente pallido e segnato dalle lacrime. La porta bussò: ‹‹ Mi sono dimenticato di darti questi.›› Aprii la porta, giusto per far infilare ad Harry una mano dentro alla stanza: erano dei boxer. Li presi e chiusi la porta. Mi sciacquai il viso e mi legai i capelli in una coda di lato. Finii di togliere i vestiti e li misi ad asciugare su un termosifone, infilai la felpa ed i boxer, che sembravano dei pantaloncini, ed uscii. Harry era davanti alla porta con un espressione preoccupata sul viso e si scompigliava i capelli più volte. Alzò lo sguardo e sorrise ‹‹Vuoi raccontarmi?›› io annuii e andammo a sederci sul letto di Harry...

Non tralasciai neanche una parte e quando parlai di Zayn, le lacrime spuntarono violente dai miei occhi. Harry sorrise per rassicurarmi e abbracciandolo, mi sentii protetta e fuori dai problemi. ‹‹ Sapevo che Zayn non sarebbe riuscito a mantenere una relazione stabile... ›› disse. Lo guardai sorridendo: ‹‹ Senti da che pulpito! ››, lui si abbandonò ad una risata e dopo, anch’io iniziai a ridere. Passammo il pomeriggio tra patatine, pop corn e nutella, accompagnati da film dell’orrore e momenti di svago in cui ci facevamo il solletico o ci stuzzicavamo. ‹‹Hahahahaah, Harry smettila!! ›› per l’ennesima volta mi faceva il solletico...
Era bello avercelo come amico. ‹‹ Solo se tu ritiri ciò che hai detto!›› continuai a ridere ‹‹ Va bene!!! Hahahaha!!! ›› lui smise, aspettando: ‹‹ Tu hai i capelli più belli del mondo! ›› dissi mentre lui, sorrideva compiaciuto ‹‹ Cosi, si fa!›› mi disse, abbracciandomi. ‹‹ Sai Harry, sono contenta che tu sia mio amico! Riesco a dirti tutto. ›› lui accennò un sorriso che scoprì i denti, di un colore bianco latte, e fece vedere le dolci fossette. ‹‹ Vuoi restare a dormire? Sono le 10 di sera! ›› sgranai gli occhi, presi il telefono, quasi inciampando e telefonai a casa dicendo a mia madre qualcosa di sensato. ‹‹ Ok, posso rimanere! ››, lui si alzò dal divano e salimmo in camera. Mi buttai sul letto ed Harry mi coprii ‹‹ buonanotte, piccola ›› mi baciò la fronte ed io alzai un sopracciglio ‹‹ Chi ti ha detto di andartene?››, lo tirai verso il letto facendolo cadere su di me e lo vidi mordersi il labbro...

‹‹ Vuoi che dorma con te? ›› io annuii con la testa. Senza pensarci un altro secondo si sfilò i vestiti e rimase in boxer, infilandosi sotto le coperte, ‹‹ Spero non ti dia fastidio! ›› disse con malizia, ‹‹ No, non preoccuparti! ››. Spense la luce e ci abbracciammo, sentii il suo profumo invadermi e mi accoccolai ancora di più, addormentandomi...

Aprii la porta: la luce diveniva sempre più forte, le ombre giravano sempre più vorticosamente,  divenendo sempre più accentuate nei contorni ed il mugolio in sottofondo divenne quasi una melodia che non conoscevo...  Feci la mia solita domanda e la risposta non tardò ad arrivare. Dopo decisi di voler chiedere una nuova domanda: ‹‹Vi conosco?›› le ombre non risposero ma, scossero la testa in segno negativo. Il buio non tardò ad arrivare...

Aprii gli occhi sentendo un braccio intorno alla vita che mi stringeva, Harry... Però aggrottai le sopracciglia quando sentii qualcos’ altro spingere duramente, contro il sedere.
Sgranai gli occhi e scoppiai a ridere cosi forte che Harry mi diede una cuscinata in testa. ‹‹ Ehi, perché ridi? ›› mi chiese lui, risi più forte indicando il punto e lui alzò gli occhi al cielo, tirandomi un’altra cuscinata ‹‹ Cavolo, mi hai svegliato solo per questo? ›› sbuffò, ‹‹Se non ti dispiace vorrei tornare a dormire... ››. Io continuai a ridere tenendomi la pancia che, iniziava a fare male. Respirai profondamente e smisi di ridere, in compenso però incominciai a tossire e subito dopo, risi ancora...

‹‹ Eh, che cazzo, però! Non posso neanche dormire adesso! ››, mentre ridevo per sbaglio spinsi Harry, che fini rovinosamente a terra. Non la finivo più di ridere e le lacrime stavano scendendo lungo le mie guance per quanto avevo riso. Harry, stufo, iniziò a prendermi a cuscinate fino a quando non smisi, definitivamente. ‹‹Oh! Finalmente! Non ce la facevo più, ora lasciami dormire! ›› si infilò nuovamente nel letto ed io cercai di dargli fastidio, in modo che non potesse dormire. Ad un certo punto sbuffò e mi ritrovai sotto il suo corpo imponente e alto. Sorrise mostrando le fossette e i denti bianchissimi: ‹‹ La vuoi piantare?! ›› io gli sorrisi e lui mi diede un bacio sulla guancia.
Ci alzammo dal letto e corsi a lavarmi e vestirmi. Appena uscii dal bagno feci colazione con Harry, scherzando e ridendo. ‹‹ Harry devo andare! ›› gli dissi, ‹‹ Ok, ci vediamo a scuola! ››, mi accompagnò alla porta e scompigliandomi i capelli, chiuse la porta alle mie spalle.

Mi ero leggermente distratta da tutto il casino con Zayn ma quando arrivai a casa, tutto tornò come una pioggia incessante. Davanti alla porta di casa mia c’era Zayn con una sigaretta in bocca ed appena mi vide, la gettò, dirigendosi verso di me.
Sospirai e mi preparai all’importante discussione che avremmo fatto. Per quanto potessi essere arrabbiata, non riuscivo a non pensare alle sue labbra sulle mie e alle sue carezze dolci, quindi, sicuramente, l’avrei perdonato; anche se con difficoltà, avrei cercato di provare di nuovo a fidarmi...

Ciaooooo!
Alla fine, la nostra cara ragazza si è consolata tra le braccia del suo amico!
Non vi preoccupate per Zayn e Virginia, presto saranno nuovamente insieme... Non riesco a vederli separati!
Che altro posso dire?
GRAZIE ancora per le persone che leggono e seguono la storia! Sono cosi felice!
Per quanto riguarda le recensioni, non importa. A me basta vedere che la storia piace, poi se volete commentarla, io ci sono! XD
Spero continuiate a seguirmi e a leggere questa storia, che ancora non mi convince!
Non so quando pubblicherò la prossima fan fiction, perchè non riesco a non scrivere stupidaggini...
Ora vado!
Bacioni
Virgy <3



 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 10

Respiravo a fatica mentre mi avvicinavo sempre di più a quel ragazzo che mi aveva spezzato il cuore.
Aveva gli occhi lucidi e non ne capivo il motivo.

‹‹ Vieni con me? ››, alzai un sopracciglio: ‹‹Con te dove?›› Sorrise debolmente: ‹‹È una sorpresa!››

Mi fece salire in macchina e mi bendò...

Il viaggio durò un’eternità ed io, non ce la facevo più a rimanere seduta lì dentro, fin quando non parlò:
‹‹Ehi, vieni siamo arrivati!››
Sapevo che sorrideva, ma non dissi nulla e scesi.

Mi tolse la benda e vidi uno spettacolo fantastico!

Era sera.

C’era il mare ed era limpido, nonostante fosse quasi notte, potevo vedere i pesci nell’acqua; c’erano dei delfini che giocavano tra di loro schizzandosi e sulla sabbia, con il fuoco, c’era scritto:

So che sei arrabbiata... Ma vorrei che osservassi il cielo per un solo momento...

Alzai lo sguardo e vidi un aeroplano volare sopra le nostre teste. Con pochi movimenti e del fumo bianco, che fuoriusciva dall’aeroplano, compose due parole:

Ti amo!

Dopo neanche un secondo, i fuochi d’artificio scoppiarono nel cielo, formando cuori di diversa grandezza...
Quel cielo pieno di colori e tutta quella fatica fatta solo per me, mi fecero commuovere e le lacrime corsero come macchine da corsa sulle mie guancie candide. infine, dopo i fuochi d’artificio, comparvero altre parole:

 “Sai che ti amo e ti amerò per sempre, non importa quello che è accaduto, voglio farmi perdonare e voglio farlo per bene!
Ti prometto che non me ne andrò mai via, perché senza di te, la Terra non  riesce a girare e la mia vita non ha senso...
Vorrei che fossimo solo noi due e nient’altro...”


“Perdonami...”


-Zayn-


Con le lacrime ancora agli occhi, vidi delle luci illuminare il mare componendo combinazioni di colori come il rosso, il viola, il verde, l’azzurro...

Mi voltai verso Zayn, a cui era sfuggita una lacrima. Mi vide e sorrise: quel sorriso non l’avevo mai visto, era talmente sincero e dolce che incantava chiunque lo guardasse. Pensai che fosse uno di quei sorrisi che si vedeva raramente...

Il cuore batteva a mille, non capivo più niente...

Volevo solo che fossimo noi due e nient’altro...

Gli saltai addosso, stritolandolo e dimenticandomi di tutto quello che avevo passato qualche giorno fa. Le mie gambe si attorcigliarono attorno al suo bacino e respirai il suo profumo inconfondibile; Lui mi strinse forte i fianchi e sentii qualcosa bagnarmi la spalla: lacrime.

Piangeva. Gli dispiaceva davvero, per quello che aveva fatto.

Ci guardammo negli occhi, rompendo l’abbraccio: le nostre labbra si sfiorarono ma poi, toccandosi, giocarono come quei due delfini in acqua...

Il suo sapore mi era mancato; tutto mi era mancato. Le lingue si rincorrevano come se dovessero vincere una maratona e non si fermavano, continuavano senza sosta a correre senza neanche fermarsi, per prendere fiato...
Quando ci staccammo, ridemmo.

Ridemmo, perché finalmente, eravamo di nuovo insieme;

Senza nessun’ostacolo...

‹‹ Ti amo da impazzire!! ›› mi disse. ‹‹ Anch’io Zayn, ti amo... ››
Era la prima volta che lo dicevo... Era cosi strano da pronunciare, non avevo mai abbassato la guardia. Non mi ero lasciata andare completamente ma, le parole erano uscite da sole, senza un motivo valido...
Quello che importava, però, era che potevo sorridere di nuovo; nonostante il coltello, i tagli sul collo ed il sangue, ero felice.

Felice...

Potevo anche abbandonare il coltello, ormai, non serviva più...

I miei amici, il mio ragazzo mi stavano guarendo dalla tristezza che risiedeva nel mio cuore nero, come la pece. Sarebbe tornato al suo colore originale: il Rosso.

Avrei toccato il cielo con un dito...

Sorridemmo l’uno all’altra e, delicatamente, mi fece toccare terra.

Camminammo mano nella mano per la spiaggia, guardandoci e scambiandoci baci e carezze.

‹‹Vediamo chi arriva prima a quello scoglio, lì giù? ›› dissi. Zayn approvò ‹‹ Tanto vinco io, Ví. Hai già perso! ›› fece un sorriso malizioso. ‹‹ Non penso proprio che vincerai, sai?››

Presi l’acqua del mare, tra le mani e gliela lanciai addosso: gli fini sui vestiti e sui capelli, bagnandolo.
Iniziai a correre via, con lui che dietro, infuriato, cercava di raggiungermi. ‹‹ Guarda che se ti prendo sei morta! Come hai osato bagnarmi i capelli, Eh? ›› risi, era troppo vanitoso!

Ero quasi arrivata, quando inciampai in un sasso. Non feci in tempo a rialzarmi dalla caduta, che due braccia mi strinsero, tirandomi su e buttandomi dentro l’acqua.

Era gelata. Riemersi con i capelli tutti davanti agli occhi e vidi Zayn ridere a crepapelle. Sorrisi malignamente: ‹‹ Questa me la paghi, Zayn! ››

Gli corsi incontro e gli saltai addosso, facendolo cadere nella sabbia: ne presi un po’ e gliela buttai nei capelli bagnati, sentendo molti lamenti da parte di lui;

‹‹Guarda cosa hai fatto! Stronza! ›› ridemmo, io sopra di lui, mi ritrovai improvvisamente sotto e mi buttò della sabbia in bocca, cosi, iniziai a tossire convulsamente, poi a ridere...

Lo tirai verso di me e lo baciai, con la bocca piena di sabbia; Lui all’inizio fece una smorfia di disgusto ma poi, si abbandonò a me completamente...

Mi accarezzò la schiena, facendomi il solletico ed io poggiai le braccia intorno al suo collo, approfondendo il bacio...
Mi resi conto che quello non fu un semplice bacio, ma fu la notte più bella della mia vita...

To be continued...

Ciaooooooo!!!!!
Eccomi qui, dopo qualche giorno di assenza dovuto al fatto che stavo male...
Ma ovviamente non sono qui per parlare di questo!!!
Cosa ne pensate del capitolo? Non mordo, quindi potete recensire!!!
Poi, sono felicissima perchè sapete i ragazzi hanno annunciato il nuovo tour mondiale negli stadi!
Io ci vadoooooo e non vedo l'ora!!! Dato che non andrò nè a Milano nè a Verona mi consolerò aspettando il 2014!
Cercherò di aggiornare il prima possibile! Presto vedremo alcuni personaggi impegnati a tenere Harry fuori dai guai... Questo ragazzo, quante ce ne farà passare!
Beh, ora io vado! Spero di vedere qualche recensione in più e sopratutto volevo ringraziare tutti quelli che mi seguono e dire che sono contenta delle 185 visite al primo capitolo!! =)
Grazie di cuore!
Un bacioneeeeee
Virgy

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 11

Approfondimmo il bacio e le nostre lingue presero a giocare...

Nel frattempo sentivo la presenza di Zayn che si scontrava sul mio bacino, facendomi fremere e tremare dal piacere.
Sorrise e, subito dopo accarezzò con le sue mani calde e lisce la mia pelle morbida, con il naso, lasciando una miriade di baci sul collo. Mi mordevo il labbro: lo volevo? Si lo volevo.

Lo volevo sentire di più di quanto già non lo sentissi. Era una sensazione fortissima che mi faceva venire la pelle d’oca.
 Mentre accarezzavo il suo ciuffo morbido, lui aveva preso una ciocca dei miei capelli arrotolandola intorno al dito ed avevamo continuato a baciarci e a sfiorarci, ma ,dopo poco, Zayn riprese ad accarezzare ogni centimetro della mia pelle...

Più ci spingevamo in avanti, più vestiti facevano compagnia alla sabbia fredda, sotto la luce della luna. Eravamo avvinghiati come due polipi e avevamo indosso solo, l’intimo; non avevo paura, sapevo che potevo fidarmi e sentivo che sarebbe andato tutto bene.

Zayn non resistendo più, mi aveva tolto l’intimo ed io avevo sfilato delicatamente i suoi boxer... Sorrise e tastò con le mani alla ricerca del preservativo che, trovò nella tasca dei jeans. Io lo guardai inarcando un sopracciglio e poi gli chiesi: ‹‹ Come facevi a sapere che ti sarebbe servito? ›› Scoppiò a ridere, ‹‹ Istinto maschile! ›› Corrucciai la fronte, ‹‹ Sei uno stronzo!! ›› Mi fece una linguaccia mentre se lo infilava, poi mi baciò e disse: ‹‹ Sei l’unica persona che volevo accanto, ora... Non ti farò mai più del male, Ví. ›› Sorrisi al pensiero di quel soprannome, era carino...

Spensi il cervello e con lui tutti i pensieri, quando sentii Zayn procurarmi quel piacere che tanto bramavo, solo io e lui, ormai avevamo raggiunto quel contatto intimo che ci mancava...

Sudati, stremati e felici, di essere con la persona giusta al momento giusto. Ad ogni spinta, sempre più veloce e forte, toccavamo il punto più alto del cielo, la completezza che ci davamo era indescrivibile...
Dopo poche altre spinte, veloci, venimmo e un sorriso si dipinse sui nostri volti.
Rimanemmo sdraiati nella sabbia a coccolarci fino a che un raggio di sole non si poso sul mio viso, facendomi strizzare gli occhi ...

‹‹ Ehi, andiamo a casa... ›› Mi disse Zayn. Annuii e poi ci alzammo rivestendoci.
In quel momento, però, decisi di divertirmi quindi, presi una conchiglia e chiamai Zayn che, girandosi, se la vide arrivare sulla testa.

Come se non bastasse già eravamo coperti di sabbia e bagnati, ora anche le conchiglie ci tiravamo! E facevano anche male!

Non smettevamo di ridere e rincorrerci...

Ciaoooooo!
Da troppo non aggiorno!
Ringrazio comunque tutti quelli che seguono questa storia!
Se volete lasciare una recensione mi fa piacere! Vi prego, vi prego, vi prego!!!!!
Dato che sono stata cattiva, voglio pubblicare al seguito di questo, un altro capitolo!
Non ho descritto nei dettagli, perchè altrimenti sarei sembrata troppo perversa!
Voglio qualche recensione nuova! Quindi se ci siete, vi prego, fatemi sentire che qualcuno ama questa storia squallida!!!
Vi mando un bacione!!!
Virgy

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 12

Dopo un paio di minuti, Zayn mi riaccompagnò a casa:

‹‹ Ciao, piccola! ›› disse, stampandomi un bacio sul naso.

‹‹ Ciao Zayn! ›› uscii dalla macchina entrando, poi, in casa.

Sospirai e sorrisi... guardai l’ora:5.30.

Ora cosa facevo? Andavo o no, a scuola? Non ero stanca quindi, pensai di andarci...
Dopo un’oretta passata a far scorrere le gocce calde della doccia sul corpo, decisi di uscire e prepararmi.
Avevo un sorrisetto idiota da ben due ore!

Non vedevo l’ora di raccontare tutto a Veronica e ad Harry che, ci tenevano...
Verso le 7.00 feci colazione con latte e cereali per poi incamminarmi verso scuola.

Quando arrivai vidi tutto il nostro gruppo a ridere e scherzare ma, si interruppero quando mi avvicinai:
‹‹ Oh, Ví! Eravamo tremendamente in pensiero per te! ›› scoppiò Veronica, le sorrisi dolcemente e notai che Louis e Liam erano tornati, cosi li abbracciai forte:
‹‹ Ehi!! Tutto bene? La vacanza? ›› dissi.

Liam rispose ‹‹ Alla grande! Ci siamo divertiti un mondo, soprattutto quando Louis è stato punto da un’ape sul sedere e ha cominciato a correre come un idiota, per la spiaggia!! ›› scoppiai a ridere, sotto lo sguardo omicida di Louis.
‹‹ Comunque signorina, stavamo parlando di te... ›› disse, poi Louis con aria triste.

Sorrisi ‹‹ Ho risolto tutto con Zayn! Stiamo di nuovo insieme! ›› Veronica applaudì sonoramente insieme a tutti gli altri.
‹‹ E come lo hai perdonato? ›› chiese quella ficcanaso della mia amica,
‹‹ Mi ha fatto una sorpresa meravigliosa! ›› risposi al ricordo della scorsa notte.
‹‹ Sbaglio o manca Harry? ›› dissi, inarcando un sopracciglio.

‹‹ Ha detto che ora arrivava... ›› rispose Niall che avvolse il braccio intorno al fianco di Veronica.
Strizzai gli occhi e poi urlai: ‹‹ VOI STATE INSIEME!!!! ›› si tapparono tutti le orecchie, tranne Veronica che scoppiò a ridere e Niall che arrossì.
‹‹ Beh, si... ›› disse Niall, rosso in viso. Tutti ridemmo e facemmo loro le congratulazioni poi, vidi un ragazzo avvicinarsi... Harry.
Gli corsi incontro e lo abbracciai forte e lui ricambiò: ‹‹ Ehi! Cosi mi uccidi! ›› disse.

Ci riavvicinammo al gruppo:
‹‹ Harry, io e Zayn abbiamo risolto! Anche se non credo che verrà, sarà stanco... ›› sorrisi timidamente.
‹‹ Sono contento che abbiate risolto ma, cosa hai fatto per farlo stancare? ›› chiese con un pizzico di malizia.
Gli diedi una gomitata sulla costola e lui iniziò a ridere profondamente, poi tornò serio.
‹‹ Voglio presentarvi la mia ragazza... ›› disse, freddo.

Sgranai gli occhi, perché non me lo aveva detto?

Ci guardammo straniti poi, una ragazza si avvicinò a noi:
era vestita con un pantalone di una tuta a cavallo basso, una canottiera che lasciava intravedere il seno e una felpa con cappuccio.

I suoi capelli erano neri e lunghi mentre gli occhi, erano di un azzurro gelido e freddo. Masticava una gomma in modo volgare e quando finalmente si avvicinò del tutto, baciò Harry con violenza, senza neanche guardarci.
Quando si staccarono, lei mi guardò dall’alto verso il basso con strafottenza, poi parlò: ‹‹ Tu sei l’amica di Harry, mi ha parlato di te... ›› disse, con voce melodica.

Harry si irrigidì mentre quella, continuava: ‹‹ Io sono Jessie, piacere di conoscervi... ›› ci guardò facendo smorfie disgustate.

Non mi piaceva quella ragazza, aveva qualcosa che non andava...
Dalla felpa tirò fuori una bustina con dentro un sostanza bianca.

Louis, Liam e Niall fecero un espressione sorpresa e confusa mentre, io e Veronica assumemmo delle espressioni schifate.

Harry sorrise ‹‹ Finalmente, tesoro. Me l’hai portata! ›› esclamò.
‹‹ Harry, no. ›› dissero Louis e Liam.

Harry sorrise con strafottenza ‹‹ Posso fare quello che voglio! Non mi avete mai detto nulla quando succedeva, perché ora?›› sbottò
Liam e Louis non risposero. Si fissarono per minuti ed io decisi di rompere il silenzio ‹‹ Harry, perché? ›› dissi con voce tremante.
Mi guardò inespressivo: ‹‹ Non puoi decidere per me, Virginia. È cosi e basta! ›› disse.
Prese la bustina, infilandosela in tasca poi, prese per mano Jessie che disse: ‹‹ Scusami puttanella, ma abbiamo da fare ››

Mi infuriai talmente tanto da rispondere: ‹‹ Puttana sarai tu, non io...›› mi guardò e lasciò la mano di Harry che si girò, scazzato.

Mi raggiunse e dopo alcuni istanti, passati a guardarci con odio sotto gli sguardi dei ragazzi e di un Harry scoglionato, Jessie disse: ‹‹Non dirlo mai più, troia! ›› alzai il sopracciglio, incazzata ‹‹Scusami? Hai detto qualcosa drogata? ›› sorrisi malignamente.

In un secondo sentii una mano colpirmi violentemente il viso: uno schiaffo! Quella stronza me l’avrebbe pagata!
Mi toccai la guancia, vedendo poi sulle dita, del sangue che usciva dal labbro. I ragazzi e Veronica si incazzarono, mentre, Harry scattò davanti a me: ‹‹ Virginia, lasciala in pace! E non chiamarla drogata, è pur sempre la mia ragazza e se offendi lei, offendi me! ›› disse, freddo.

Corrucciai le sopracciglia, ridendo ‹‹ Stai scherzando? Harry che ti prende? Prima sei tutto contento e poi, quando arriva questa sgualdrina, diventi freddo e distaccato! Non ti stavi più facendo ed ora te ne esci con la cocaina? Non fai altro che crearmi delusioni... Io non ho dimenticato... ›› mi pizzicavano gli occhi ma, non dovevo piangere.
Decisi di mordermi il labbro già sanguinante, per il nervoso.

Harry mi guardò sconsolato e disse ‹‹ Ví, io ti darò sempre delusioni... Ma non ce la faccio è più forte di me! Io sbaglierò sempre che lo voglia o no! ›› scosse la testa e prendendo per mano la puttana se ne andò, lasciando me ed i ragazzi sconvolti...

Potrò mai, aiutare quel ragazzo?

Di nuovo, qui!
Sinceramente, mi piacerebbe molto vedere qualche recensione in più, non mangio nessuno!

In questo capitolo ho introdotto Jessie, la puttana!
Beh, ora devo lasciarvi ma, vi anticipo che nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle!!!!
Zayn non ci sarà, in questa parte... Lo ripescheremo in seguito!
Un grosso bacione a tutti!!
Alla prossima
Virgy

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Capitolo 13
*** Attenzione!!! ***


Attenzione!!!!

Voglio avvertirvi che se non avrò pareri in questa storia, sarò costretta a cancellarla.
Mi sembra inutile scrivere se a nessuno piace la mia storia! Mi sento totalmente ignorata!

Un'ultima cosa:
ho pubblicato una nuova ff, come avevo accennato...

Qui c'è il link se vi interessa:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1875113&i=1

Ora vi lascio, un bacione
Virgy

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 13

Ero alla terza ora, cioè quella di chimica...

Comunque, poco importava. Il mio migliore amico aveva difeso una ragazza che odiavo ed ora si comportava da stronzo.
Ma perché? Avevo qualcosa che non andava?

La felicità ora sembrava cosi lontana, di nuovo!

Chiesi gentilmente al professore di andare in bagno e fui assecondata.

Mi ritrovai per il corridoio deserto a camminare nel silenzio totale. Non mi accorsi neanche di due ragazzi che si baciavano, attaccati agli armadietti...
‹‹ Stronzetta! ›› quella era la voce di Jessie. Alzai lo sguardo per incrociare due paia di occhi: uno verde smeraldo e l’altro color del ghiaccio.

Iniziai a tremare, avevano un sorrisetto inquietante stampato in faccia. Erano completamente fatti.

Si avvicinarono, ed il mio respiro diventò sempre più pesante; non mi avrebbero fatto del male, vero?

‹‹ Ehi! Cos’è quella faccia Ví? ›› chiese Harry, strattonandomi il braccio talmente forte da farmi perdere l’equilibrio.
Risero e la troia disse: ‹‹ Ora ti insegneremo le buone maniere... ››
Harry mi prese in braccio trascinandomi fuori, con a seguito Jessie.

Uscimmo da scuola, ero immobile ed anche con tutta la mia forza di volontà, non riuscii a dimenarmi dalla presa ferrea del ragazzo.

Volevo solo che Zayn venisse, perché doveva riposarsi, proprio oggi?

Sospirai e guardai Harry, che incominciò a fissarmi. I suoi occhi si erano scuriti e mi ricordai di averli visti cosi, solo in altri due casi...

Quei casi.

Rabbrividii, Harry, se ne accorse ed incominciò a ridere cupamente.
Mi adagiò a terra con poca delicatezza e mi guardai intorno: eravamo dietro la scuola, in una delle tante parti desolate.

In trappola...

‹‹ Ora tesoro voglio divertirmi, quindi Harry farà quello che gli dirò io. Tanto è sotto l’effetto di droghe. ›› disse Jessie, sorridendo leggermente.

Harry si era drogato! Quella stronza!

‹‹ Ora soffri in silenzio, troia! ›› aggiunse, la puttana.

Harry era fuori controllo, avrebbe fatto di tutto per lei...

Mi alzai e Lui, fu su di me in un attimo: mi arrivò uno schiaffo sul viso e poi un altro, delle ginocchiate nello stomaco, pugni e via dicendo; sempre più forti, con il dolore che non accennava a diminuire.

Sentivo la risata di Jessie perforarmi i timpani mentre, Harry mi fece sbattere violentemente la testa, contro la cancellata in ferro dietro di noi.

Iniziai a perdere sangue e non poco. Harry stava per sferrarmi un pugno in pieno viso, tale da sfondarmi il setto nasale ma, non lo fece: mi ritrovai il suo pugno chiuso ad un centimetro dalla faccia e lo vidi cadere a terra.Aveva perso i sensi.

La puttana gli diede un calcio sul fianco e scrollò le spalle, in segno di indifferenza totale.

‹‹ Per oggi basta, mi sono divertita abbastanza. Peccato per Harry però. Gli ci vorrà un po’ prima di riprendersi! ›› rise. L’avrei volentieri picchiata ma, non mi tenevo in piedi.
Caddi a terra e mentre perdevo i sensi, vidi Jessie andarsene.

Aprii la porta: la luce, sempre molto forte e la melodia che ancora non riconoscevo. Le ombre apparvero intorno a me, smettendo di fluttuare. Camminavano, stavolta, avevano dei piedi. Non riuscii a notare altri particolari importanti, quindi iniziai con le domande:

‹‹ Perché mi tormentate? ›› chiesi.

‹‹ Vogliamo salvarti...›› disse una delle ombre.

‹‹ Vi conosco? ›› domandai ancora.

Esitarono prima di rispondermi...

‹‹ Forse. ›› disse un’altra ombra.

Le loro voci erano irriconoscibili, troppo profonde.

‹‹ È solo un semplice sogno? ››

‹‹ No. ›› dissero ed aggiunsero:

‹‹ Sappi che siamo più vicini di quanto pensi... ››

‹‹ Volete darmi qualche altro indizio? ›› chiesi, curiosa.

‹‹ Ogni volta che sognerai, la melodia sarà più forte ed anche la luce. Noi prenderemo la nostra forma originale, con il passare del tempo, per poi svelarti la nostra identità... ›› 

Non feci in tempo a dire altro che il buio mi risucchiò...

Ullallà!!!!
Eccomi qua!
Abbiamo assistito ad un attacco violento...
Jessie la odio, con tutto il mio cuoricino!
Harry ha fatto la parte dello schiavo e Virginia ha subito...
L'unica cosa positiva è che le ombre hanno svelato qualche particolare...
Ripeto che qualunque persona volesse lasciare una recensione, è ben accetta!
Continuo a ringraziare le persone che seguono questa storia ma, un grazie speciale va a thankyouone
Ti ringrazio di cuore!
Ricordo, inoltre che la mia nuova ff è sul mercato: Le sagome...
probabilmente entro stasera, dovrei aggiornare entrambe le storie.
Alla prossima!
Virgy <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 14

Quando mi svegliai, ero ancora nel retro della scuola.

Era sera...

Provai ad alzarmi ma, ricaddi immediatamente a terra con un tonfo.

Una pozza di sangue si trovava sotto di me, sull’erba. Ne avevo perso troppo, per questo non riuscivo ad alzarmi.

Voltai lo sguardo: Harry era ancora disteso vicino a me, con le mani che gli tremavano leggermente. Stava sudando...
Mi trascinai accanto a lui e mettendo la mano sulla sua fronte, capii che aveva la febbre.

Lo scossi per un paio di minuti, poi mugolò ed aprì i suoi bellissimi occhi.
Sorrisi ‹‹ Harry, sei sveglio finalmente! ››
‹‹ Mi dispiace tanto, Ví. Non ero in me, perdonami! ›› disse, tossendo.
‹‹ Harry, ti perdono... ››
‹‹ Mi ha usato, porca puttana! Questa me la paga! ›› sbraitò, mentre cercava di alzarsi barcollando, e si appoggiò alla ringhiera in ferro.

Lo implorai, gentilmente, di tirarmi su.

Lui si avvicinò e mi prese in braccio. Andò verso la sua macchina, appoggiandosi ai muretti, di tanto in tanto, per non cadere.
Il tragitto fu silenzioso e quando fummo davanti casa mia, gli diedi le chiavi di casa.
Aprì la porta e mi portò in salotto, dove c’era mia madre...

Quella spalancò gli occhi e non fece in tempo a dire nulla, che Harry cadde a terra, svenendo, per la febbre troppo alta. Caddi sopra di lui e, svenni anch’io.
Aprii gli occhi e vidi mia mamma, con una smorfia addolorata, pulirmi le ferite, disinfettandole.

Eravamo in salotto, io su un divano ed Harry, sull’altro.

Dormiva ancora, con una coperta di pile blu, ed una pezza bagnata sulla fronte.
Era pallido, non stava per niente bene.

‹‹ Tesoro, cosa è successo? E chi è questo ragazzo? ›› chiese, in tono preoccupato.
‹‹ Mamma, lui è un mio amico e mi ha salvato da... alcuni bulli che volevano farmi del male... ›› Lei, annuì ed io sospirai, se l’era bevuta...

‹‹ Questo ragazzo si chiama Harry e ha perso i genitori... Vive da solo, non è che potrebbe restare qui, almeno finché, non riesce a guarire?››
Fece un sorrisetto compassionevole e poi, aggiunse: ‹‹ Ti piace, questo ragazzo? ›› sbuffai, ‹‹ Mamma, ho già un ragazzo! E non hai risposto alla domanda di prima! ››

‹‹ Oh, per me può rimanere anche tutta la vita! È davvero bellissimo e trovo che tu, stia davvero bene con lui! ›› continuò Lei, elettrizzata.

‹‹ Mamma, santo cielo! Smettila! ›› sbottai, diventando rossa in viso.
Quella donna, sapeva mettermi in imbarazzo solo guardandomi...

Mi avvertì che sarebbe andata a preparare la cena cosi, ne approfittai e presi il telefono.

Spalancai gli occhi quando vidi una dozzina di chiamate perse da Zayn e Vero.
C’erano anche, dei messaggi:

Ehi, Tesoro stasera ti va di uscire? Ti amo Zayn x

C’è qualcosa che non va? Chiamami Zayn xx

Zayn era preoccupatissimo ma, anche Vero era nel panico:

Ví, ti va se usciamo dopo? V. x

Ma dove ti sei cacciata? V. x

Mi sto preoccupando! Chiamami!!! V.

Decisi di chiamare Zayn, mi dispiaceva cosi tanto...

- Ví!!!!! Ma cosa è successo??? Avevo il cuore in gola, cazzo!

- Ehi! Non preoccuparti! Ascoltami, una banda di ragazzi mi ha picchiata e se non ci fosse stato Harry...

- Cazzo! Stai bene?!

- Si, ora si. Sono ancora molto scossa, quindi non verrò a scuola... Harry è svenuto, perché aveva la febbre e neanche lui, verrà.

- Grazie al cielo! Non mi sarei mai perdonato se ti fosse accaduto qualcosa di estremamente grave. Ringrazia Harry, per favore.

- Certo! Ti amo!

- Anch’io bellissima! Buonanotte!

Interruppi la chiamata, sospirando.
Avevo mentito a tutti, pur di difendere il mio amico più prezioso...

Inviai un messaggio a Vero con la stessa identica bugia, promettendole che le avrei spiegato meglio.
Mi passai, nervosamente, una mano tra i capelli;

voltai lo sguardo verso la finestra e vidi qualcosa...

Mi alzai, zoppicando. Mi affacciai alla finestra e vidi un mazzo di rose rosse, accanto all’auto di Harry...
Quelle rose io le avevo già viste...

Corsi fuori ed accanto ai fiori, trovai un biglietto:

Vorrei poter essere io la persona più importante per te.

Vorrei poterti proteggere da ogni giorno da dimenticare...

Tu, però, non verresti mai da me. Io non sono abbastanza.

Zayn si merita di averti accanto...

Mi innamoro ogni giorno di più, di te...

Mi guardai intorno. Non c’era nessuno.
Chi poteva essere? Zayn no, di sicuro.

Alzai le spalle, rientrando dentro...

Misi le rose in un vaso di vetro ed osservai Harry.

Gli misi una mano sulla fronte che ancora scottava cosi, decisi di bagnargli nuovamente la pezza e lo svegliai.

‹‹ Harry, svegliati... ›› dissi con una vocina dolce,
‹‹ Che è successo? ›› rispose, strofinandosi gli occhi verdi.
‹‹ Sei svenuto a casa mia e mia madre ha voluto ospitarti, finché non guarirai del tutto. ›› sorrisi.
‹‹ Capito... Ce li hai dei vestiti puliti? ›› mi chiese

Annuii e mi precipitai su per le scale, nonostante il dolore, presi una tuta da uomo, di colore grigio.

‹‹ Spero vada bene. ›› gli dissi
‹‹ Si, certo. Grazie di tutto ciò, che state facendo per me... ››
‹‹ Harry, non preoccuparti. Ora cambiati! ››

Lui prese i vestiti e si sfilò velocemente gli altri, rimanendo mezzo nudo. Scossi la testa sorridendo, mentre si rivestiva con la tuta.

‹‹ Sempre il solito! Il bagno esiste! ›› esclamai. Lui in risposta, mi fece la linguaccia e alzò le spalle.

‹‹ Ehi!! È pronta la cena! ›› sbraitò mia madre, dalla cucina

Harry sogghignò e fece per alzarsi ma, io feci prima di lui e, lo presi sotto braccio.

‹‹ Potevo camminare anche senza accompagnatrice! E poi, tu stai bene? ››

In realtà, avevo delle fitte continue allo stomaco e mi facevano male le gambe ma, mi limitai a sorridergli.

‹‹ Harry, giusto? ›› gli porse la mano, mamma ‹‹ Piacere, sono Ambra! ›› gli disse.
‹‹ Il piacere è tutto mio, Ambra. Grazie per avermi ospitato. ›› rispose Lui, stringendole, la piccola e delicata mano.

Mangiammo tra le domande invadenti di mamma e le battutine di Harry che, nonostante fosse malato, sembrava essere in perfetta forma.

‹‹ Allora, Harry... Ti piace mia figlia? ›› chiese mia madre.

Mi strozzai con la minestra e presi a tossire, sotto lo sguardo malizioso della mia cara mammina, l’avrei uccisa.

‹‹ Si, è sicuramente una brava ragazza ma, siamo soltanto amici! ›› disse, imbarazzato.

‹‹ Mamma, smettila! ›› urlai

‹‹ Tesoro, penso di avere perfettamente ragione! Anche se non volete ammetterlo, voi siete due anime gemelle! ››

Sbuffai e non risposi.
‹‹ Io sono stanca, mamma. Vado a letto. ››

Iniziai a salire le scale, quando una mano mi afferrò il braccio, Harry.

‹‹ Tua madre mi ha detto di venire in camera tua, a dormire... ››

Annuii distratta e salimmo le scale.
Aprii la porta della mia camera e tirai fuori la branda su cui Harry doveva dormire, nel frattempo lui, si era buttato a peso morto sul letto e mi guardava.

‹‹ Non posso dormire con te? ›› mi disse con voce flebile, io che avevo quasi finito di sistemarla, mi girai: ‹‹ Vuoi attaccarmi la febbre, per caso? ›› gli chiesi, incrociando le braccia al petto.

‹‹ Dai, cerco di non attaccartela! ›› sbuffò. Io scrollai le spalle e presi il mio pigiama.

‹‹ Posso cambiarmi qui? ›› chiesi e lui annuì, distratto.

Non mi importava nulla del fatto che, fosse un ragazzo e che probabilmente, avrei dovuto provare imbarazzo.

Mi sfilai la maglietta sporca e i pantaloni, mi osservai: ero ricoperta dai lividi e sulla testa era rimasto il taglio, procuratomi al contatto con la fredda cancellata in ferro.
Trattenni il respiro e poi mi infilai il pigiama. Harry aveva un espressione dispiaciuta, a causa dei lividi ma, lo rassicurai sorridendogli, amorevolmente.

Era colpa di Jessie, non sua...


Non ce l'ho fatta e ho aggiornato! Volevo pubblicare talmente tanto i capitoli!
Harry con la febbre e Virginia tutta dolorante. Dovrebbero farla santa! Ha difeso il suo amico!
Probabilmente mi ucciderete dopo il prossimo capitolo ma, sono attrezzata...
Nei prossimi 2 capitoli si capovolgeranno le cose e non di poco!!
Non vi accenno niente, piuttosto voglio saperlo da voi! Cosa pensate che succeda? Vi supplico, recensite ;)
Ringrazio, nuovamente tutti quelli che, hanno inserito la storia tra i preferiti/seguite/ricordate;
E poi, ci tenevo a ringraziare questa ragazza: Wiggy
Grazie per avermi detto che ti piace la storia e per aver recensito!
Un bacio
Virgy ;)

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 15

Mi avvicinai al mio letto e feci segno ad Harry di alzarsi, per potermi infilare sotto le coperte.

‹‹ Allora, posso dormire con te? ›› chiese.

Sbuffai e gli feci cenno di si, con la testa.

Si infilò nel letto e mi strinse forte. Era come un termosifone...

‹‹ Non sai quanto mi dispiace. Quei lividi te li ho fatti io... ›› sussurrò.

Gli accarezzai la testa, ‹‹ Harry... Ascoltami. Tu non hai colpa, è stata quella stronza... ››

‹‹ Peccato che io, non abbia resistito e mi sia drogato! Ancora! ›› disse.

Sospirai, non sapevo cosa dirgli.

‹‹ Vedi, non sai neanche tu, cosa devi dirmi... ›› borbottò, stringendomi di più.

Gli accarezzai una guancia, ‹‹ Hai misurato la febbre? ›› gli chiesi.

‹‹ Si, Ho 39.5 ›› ridacchiò.

Mi guardò per un istante, poi sorrise.

Non mi accorsi neanche di quello che stava accadendo, fin quando non sentii qualcosa di morbido e bollente sulle mie labbra...

Spalancai gli occhi: Harry mi stava baciando!!

La cosa più spaventosa fu che non mi tirai, minimamente, indietro e ricambiai il bacio, infilando le mie dita tra i riccioli, del mio amico.

Lo spinsi via e mi alzai dal letto: ‹‹ Ma cosa stiamo facendo?! ›› esclamai, spaventata.

Stavo tradendo Zayn!

Non ragionavo più, non capivo più niente...

Harry si alzò dal letto e mi spinse contro la finestra dietro di me, che affacciava sulla strada...

‹‹ Shhh... ›› sussurrò ‹‹ Ti prego... Voglio troppo questo bacio... ››

Spalancai gli occhi, forse era la febbre e stava delirando...

‹‹ Harry... ››

Mi baciò ancora, poggiando le mani sui miei fianchi.
Fui percorsa da una strana sensazione, una scarica di energia... Con Zayn, non era cosi.

Inspiegabile ma, non opposi resistenza e mi lasciai trasportare.
Con Harry era tutto diverso, era come se mi leggesse dentro, solo guardandomi. Sembrava sapesse il mio più oscuro segreto...

La dolcezza di quel bacio fu strana...

Che stava succedendo?

Decisi di approfondirlo, e il contatto tra le nostre lingue ardenti produsse un’altra scarica, seguita da un’altra e poi da un’altra ancora.

Mi staccai e rimasi immobile come se fossi un manichino.

‹‹ Harry, forse è la febbre troppo alta... Vado a prenderti un’aspirina ›› dissi, prima di correre via ed arrivare in cucina.

Presi un bicchiere dove, dentro misi l’aspirina e l’acqua poi, mi ricordai di un metodo per far abbassare la febbre, che usava mia madre quand’ero piccola.

Presi una pezza, la bagnai e successivamente presi delle patate. Le pelai e le tagliai a fettine, ne presi due o tre le poggiai sulla pezza.

Tornai al piano di sopra e trovai Harry, steso sul letto con le mani nei capelli.

Cercai di sorridergli e gli porsi il bicchiere con l’aspirina, ormai dissolta, che buttò giù tutto d’un fiato.

Mi guardò inarcando un sopracciglio, alla vista della pezza con le patate.

‹‹ Metodo di famiglia... ›› risposi.

Lo feci sedere e gli legai la pezza intorno alla testa...

Lui si ributtò nel letto e si morse il labbro inferiore.

‹‹ Mi dispiace, di nuovo. Sono stato avventato e... ›› vidi una lacrima rigare la sua guancia rossa, seguita da molte altre.

Cercai di asciugargli gli occhi ma, lui mi fermò le mani e le strinse tra le sue.

‹‹ Anche mia madre utilizzava questo metodo, per farmi abbassare la febbre. Mi hai ricordato lei, per un momento... ›› affermò, singhiozzando.

Lo abbracciai e incominciai a piangere anch’io, il suo dolore era palpabile nell’aria.

Ci staccammo dall’abbraccio, guardandoci negli occhi colmi di lacrime.

‹‹ Non dovresti piangere... ›› sussurrò, asciugando una tra le tante altre lacrime, che rigavano il mio viso.

‹‹ Riesco a sentire il tuo dolore, Harry. Non so come ma, lo sento... ›› risposi.

‹‹ Anch’io riesco a sentire il tuo, Ví. ››

Non ci pensai un altro secondo e mi buttai tra le sue braccia, baciandolo dolcemente.

Nessuno mi aveva mai detto che riusciva a sentire il mio dolore, neanche Zayn...

Ci baciammo, tra le lacrime amare che gli facevano ricordare il passato e mi facevano ricordare tutte le volte passate a pensare di suicidarmi...

Ci addormentammo stretti in un abbraccio...

La porta di nuovo davanti ai miei occhi, la aprii.

Mi stavo stancando del sogno, le ombre, non potevano svelarmi direttamente la loro identità?

La luce sempre più forte accompagnata dalla solita melodia, dolce e sinfonica.

Ed eccole le ombre: questa volta oltre ai piedi le mani erano visibili. Sembravano anche, piuttosto grandi.

‹‹ Vedo che ora le vostre mani sono più definite... ›› mormorai. Non volevo fare le solite domande idiote.

‹‹ Questo non può che portarti ad una conclusione: stai imparando ad apprezzare la vita reale. ›› disse un’ombra, seguito dalla risata di quella affianco.
Sempre voci molto profonde...

‹‹ Domande? ›› chiesero

‹‹ Cosa dovrei chiedervi? ›› risposi

Alzarono le spalle

‹‹ Non ci vuoi chiedere cosa accadrà domani? ››

Aggrottai le sopracciglia e sorrisi

‹‹ Cosa succederà domani? ››

‹‹ Affonderai nel dolore, per poi scoprire finalmente le risposte a tutti gli enigmi... ›› disse una delle ombre

‹‹ Non ti facevo cosi filosofico! ›› commentò un’altra e scoppiarono tutte a ridere.
Mi salutarono e il buio mi avvolse...

La mattina dopo mi stiracchiai e sbadigliando mi accorsi che Harry non c’era.

Scesi le scale e trovai mia madre indaffarata nella colazione.

‹‹ Mamma, dov’è Harry? ›› le chiesi

‹‹ Ha detto che doveva andare via. Non aveva la febbre. ›› mi sorrise.

Se n’era andato senza dirmi nulla?

‹‹ Mi ha detto che sono fortunata ad averti accanto... ›› disse sognante e poi aggiunse ‹‹ Gli ho, di nuovo, domandato se gli piaci... Sai cosa ha risposto? ›› esclamò.

Divenni rossa come un peperone e scossi la testa.

‹‹ Ha detto che, sei speciale... Ma poi, non mi ha detto più nulla! ›› esclamò delusa.

Ero speciale...

Sorrisi e dopo aver fatto colazione, mi cambiai fino a ritrovarmi davanti allo specchio...

I lividi erano, ancora, presenti e guardandoli, mi rabbuiai talmente tanto da non accorgermi di aver ripreso il coltello.

Lo stinsi nella mia mano e mi morsi il labbro inferiore.

Non riesco a mantenere le mie promesse...

Lo poggiai delicatamente sulla mia gola.

Sospirai ed un rumore mi distrasse...

Spalancai gli occhi, alla vista del mio ragazzo sulla soglia, che mi guardava sorpreso e deluso...

‹‹ Che cazzo stai facendo? ›› ringhiò

‹‹ Zayn io posso... ›› mi interruppe ‹‹ Tu... ››

I suoi occhi divennero lucidi mentre, sbatteva la porta e correva via.

Chiusi gli occhi e mi accasciai a terra.

Dannazione!

Zayn era scappato da me...

Volevo troppo vedere le vostre reazioni!!!
Penso che mi ucciderete!
Nel prossimo capitolo capirete finalmente, tutto. Tranne il significato del sogno. Perchè in realtà, gira tutto intorno a quello!
Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni!!!
Sono troppo curiosa ;)
Vi supplico ancora di recensire e ringrazio, tutti, nuovamente.
Voglio lasciarvi con della suspence, quindi il prossimo capitolo, non verrà pubblicato subito.
Vi annuncio soltanto che, partirà con un punto di vista esterno perchè all'inizio, non sarà presente la protagonista.
Fatemi sapere la vostra! Cosa accadrà, per voi, nel prossimo capitolo?
Un bacio
Virgy <3




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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 16

Corse fuori dalla casa della ragazza che amava ma, probabilmente, il suo amore non era abbastanza.

Andò verso la casa di uno dei suoi migliori amici: Harry.

Oggi doveva incontrarsi con lui ed il resto del gruppo.

Arrivato davanti la porta, non si fece scrupoli a suonare il campanello, nonostante le lacrime.

Harry gli aprì e la sua espressione divenne confusa: perché piangeva?

Zayn si sedette immediatamente sul divano, sotto gli occhi di tutti i ragazzi che, aspettavano una spiegazione.

‹‹ Lei... ›› disse, sussurrando.

Lo invitarono a continuare...

‹‹ Sono andato a casa sua e l’ho vista mentre, si puntava una lama affilata contro la gola. Ho sbagliato qualcosa? Non sono abbastanza? ›› disse, aggiustandosi la cresta.

Tutti i ragazzi rimasero sorpresi e spalancarono la bocca mentre Harry, rimase a fissare il vuoto e si aggiustò i voluminosi ricci.

Zayn aggrottò le sopracciglia.

Il riccio, non aveva avuto nessuna reazione e questo gli sembrò strano...

Si alzò di scatto e gli strinse la maglietta, attirandolo verso di lui.

L’indifferenza dell’amico, lo sorprese.

‹‹ Cosa sai? ›› sussurrò.

Harry, tolse la mano del moro dalla sua maglietta:

‹‹ Io so tutto, Zayn. ›› rispose il riccio e, subito dopo, scoppiò in una risata amara, facendo rimanere tutti in stato confusionale.

Cosa sapeva?

In quel momento suonò il campanello e Harry scattò in piedi, sogghignando.

‹‹ Che ne dite di spiegare meglio le cose, davanti alla diretta interessata? ›› disse mentre, si avviava verso la porta.

Zayn si alzò in piedi, sospirando.

Il ragazzo, aprì la porta e si trovò davanti il viso solcato dalle lacrime, di Virginia.

‹‹ Sono qui per parlare... ›› dissi, piangendo.

Harry mi lasciò entrare ed intravidi, tutte le facce dei ragazzi e quella di Zayn che, si trovava in piedi di fronte a me.

‹‹ Posso spiegare tutto... ›› sussurrai ma, Harry mi poggiò una mano sulla spalla e scosse la testa, sorridendomi dolcemente.

‹‹ Dirò io tutto... ›› affermò.

‹‹ Harry ma, tu, non sai nulla! ›› esclamai, allargando le braccia.

‹‹ Questo non è vero! ›› ammise e mi fece sedere sul divano, rimanendo in piedi, davanti a tutti.

‹‹ Beh... Vi starete chiedendo come so, tutta la storia... ›› iniziò il riccio ed io annuii.

‹‹ Una sera, mi ero fatto e, in un vicolo della strada, stavo picchiando una ragazza con i miei amici. Quella stessa sera, incontrai Virginia che passeggiava, per tornare a casa, e quando la seguì, lei mi puntò un coltello addosso per difendersi. ›› disse.

Mi ricordavo quella sera... Lui aveva detto che mi avrebbe fatto del male...

‹‹ Ricordi? ›› mi chiese.

Io annuii e lui, continuò:

‹‹ Quando scappò via, rimasi piuttosto incuriosito e continuai a starle dietro... Davanti casa sua, mi arrampicai fino ad arrivare alla finestra della camera... ›› sospirò, passandosi una mano tra i capelli.

Mi ero tagliata la vena ed ero finita in ospedale...

‹‹ Lei, si puntò un coltello contro e poi... Si tagliò la vena. La vidi in difficoltà e mi spaventai talmente tanto, da inviare un messaggio anonimo a Louis e Liam che, la portarono in ospedale. ›› disse.

‹‹ Tu, mi hai spiato? ›› domandai, incredula.

‹‹ Si ma ora, fammi finire... ›› sbottò, Harry.

‹‹ Da quel giorno ti ho spiata sempre, per paura di vederti ancora impugnare il coltello... ››

‹‹ E... Sai qualcosa riguardo all’anonimo che, mi inviava le rose? ›› gli domandai.

Lui accennò un sorriso: ‹‹ Si, ma ho bisogno di parlarti in privato, per quello... ››

Alzai un sopracciglio, volevo sapere.

‹‹ Tu, brutto stronzo! Non mi hai detto un cazzo! ›› Zayn, di scatto, saltò addosso ad Harry, iniziando a picchiarlo senza sosta.

Lui, di tutta risposta, respinse i pugni e cercò di non fargli del male.

‹‹ Sapevo che avresti reagito cosi, ecco perché non te l’ho detto, Zayn! ›› urlò, Harry.

‹‹ Beh, alla fine è successa la stessa cosa! ›› sbottò infastidito, il moro che, continuava a picchiarlo.

‹‹ Smettetela, vi prego... ›› sibilai, singhiozzando.

Le lacrime pungevano insistenti e Louis, corse ad abbracciarmi.

Si fermarono e i loro occhi, mi trasmisero tutto il dolore che provavano nel vedermi in quello stato.

Zayn aveva lo zigomo gonfio ed Harry, il labbro spaccato.

Il moro, mi abbracciò ‹‹ Scusami, ero troppo arrabbiato... ›› sussurrò, al mio orecchio.

‹‹ Zayn, non preoccuparti... ›› gli sorrisi.

‹‹ Ti prometto che non ti lascerò più sola. Ricominciamo, insieme... ›› sorrise.

Io sbarrai gli occhi, c’era qualcosa che non andava...

Sarei voluta davvero molto tornare fra le braccia di Zayn ma, non riuscivo a pronunciare quelle dannate parole.

Ero bloccata...

Non c’era niente che non andasse ma, il mio cuore era contrario.

Era contrario perché, non voleva più il color nocciola degli occhi di Zayn, voleva il verde ardente degli occhi di Harry...

Harry...

Spostai lo sguardo dietro le spalle di Zayn e lo guardai: mi sorrideva.

‹‹ Virginia, cosa aspetti a dire qualcosa al nostro Romeo? ›› domandò Harry.

Pensava avrei scelto Zayn, scossi la testa e scoppiai a ridere.

Mi guardarono, con aria interrogativa.

‹‹ Mi dispiace tanto ma, io non sento di voler tornare da te Zayn... ›› dissi, mordendomi il labbro.

‹‹ Ma perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato? ›› continuò a raffica.

Harry spalancò gli occhi e sorrise, raggiante, facendo comparire le sue fossette.

‹‹ No... Solo che penso di stare meglio con il ragazzo che amo... ›› bisbigliai.

Zayn sospirò e poi sorrise

‹‹ Resterò comunque tuo amico? ›› mi domandò.

Annuii.

‹‹ Ancora non ho capito chi, sarebbe il ragazzo che dici di amare... ›› disse Niall, con una ciotola di pop corn sulle gambe.

‹‹ Beh è semplice: è un ragazzo che quando mi bacia, mi fa provare delle scariche fortissime e quando mi tocca, fa esplodere il mio cuore. Lui riesce a sentire il mio dolore, riesce a leggere nei miei poveri occhi, tutto... ›› mormorai, agitata.

Harry scoppiò in una delle sue belle risate.

‹‹ Davvero?! ›› mi chiese, con una luce abbagliante in quegli occhi, ardenti.

‹‹ Si... ›› divenni rossa.

Avrebbe davvero cambiato qualcosa? Quel ragazzo avrebbe reso tutto diverso? Si...

Si avvicinò a me: ‹‹ Come si chiama questo ragazzo? ›› chiese, beffardo.

Sapeva di chi stavo parlando... Idiota.

‹‹ Adesso dice chi è!!!! ›› urlò Liam, seduto accanto a Niall che, divorava una ciotola di patatine.

‹‹ Sei un idiota! Lo sai di chi parlo... ›› sbuffai, alzando gli occhi al cielo.

‹‹ Dillo... ›› disse con voce sensuale, mordendosi il labbro.

Louis rise, aveva capito.

‹‹ Sei tu, Harry e ti amo... ›› dissi, saltandogli in braccio.

Mi prese al volo e mi fece fare una giravolta, per poi, baciarmi e farmi sentire quelle scariche, che tanto amavo...

I ragazzi fischiarono, contenti...

‹‹ Chi se lo aspettava... ›› mormorò Zayn, passandosi una mano sulla cresta.

Ci staccammo ed Harry, attaccò la sua fronte alla mia.

‹‹ L’anonimo misterioso, ero io, amore mio... ›› sorrise, stampandomi un bacio dal sapore di cioccolato.

Sorrisi di rimando.

La storia con Zayn era stata perfetta ma, con Harry si superava la perfezione...

Era quello giusto, nonostante tutto.

La serata passò, ed io non mi resi conto neanche di essermi addormentata...


Aprii la porta.

La luce bianca mi accecava e questa volta era accompagnata da una luce arancione.

La melodia, ora, aveva delle parole che non conoscevo.

Le ombre mi apparvero davanti agli occhi: i piedi e le mani erano definiti ormai, ma, anche i polpacci divennero visibili.

‹‹ Allora, avevamo ragione? ›› domandò una.

‹‹ Si, era tutto vero. Come facevate a... ›› venni interrotta.

‹‹ A saperlo? Perché noi riusciamo a vedere tutto quello che ti attende. ›› mormorò un’altra.

Le loro voci erano un po’ più udibili ma ancora non le riconoscevo.

‹‹ E cosa mi attende, ora? ›› domandai

‹‹ Beh... accadrà qualcosa di sconvolgente, legato al mondo della musica; all’aumentare del tempo, perderai qualcuno... ›› dichiarò.

‹‹ Chi perderò? In che modo? ›› chiesi, preoccupata.

‹‹ Si allontanerà da te, qualcuno a cui tieni immensamente. ›› sospirò.

‹‹ Un’ultima cosa: tra quanto scoprirò chi siete? ›› chiesi.

‹‹ Esattamente tra due anni... ›› risposero.

Spalancai gli occhi e dopo venni avvolta dal buio...

Questo è uno dei capitoli che mi piace di più... è cosi sconvolgente!
Ma non è finita di certo qua!
Le ombre hanno parlato un po' troppo, rivelando particolari importanti che vedremo nei prossimi capitoli.
Due anni non sono pochi... Infatti vedremo molti sviluppi!
Cosa ne pensate? Quale sarebbe, per voi, la notizia sconvolgente del mondo musicale, a cui accennano le ombre?
Recensite, vi scongiuro!
Harry e Virginia a me piacciono tantissimo...
Presto, publicherò di nuovo. Tanto, ora ci sono le vacanze!!
Ci sentiamo presto!
Un bacio
Virgy <3

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 17

Mi risvegliai su un letto caldo e comodo.

Stiracchiandomi mi accorsi di una presenza dietro di me.

Quando mi girai, sobbalzai leggermente.

‹‹ Harry? ›› mormorai, con voce impastata.

‹‹ Mh? ›› rispose, aprendo appena gli occhi.

Sorrisi ed arrossii. Bellissimo come il sole al tramonto.

‹‹ Cosa faccio qui? ›› chiesi.

‹‹ Ti sei addormentata e ti ho lasciato dormire qui. ›› disse.

‹‹ Ma, mia madre? ›› chiesi nuovamente, scuotendolo.

‹‹ L’ho avvertita io. ›› rispose un tantino infastidito.

Mi morsi il labbro, mi piaceva infastidirlo.

‹‹ E perché indosso solo una tua maglia? ›› domandai, trattenendomi dal ridere, a causa delle smorfie che faceva.

‹‹ Uffa! Volevi dormire vestita? ›› mormorò, allontanandosi da me e scostando le coperte.

Si stava alzando.

Con uno scatto, lo presi per i fianchi e lo feci cadere sopra di me.

Rise ‹‹ Sei una scema! ›› disse, rigirandosi e bloccandomi sotto di lui.

Avvolsi le mie braccia intorno al suo collo.

‹‹ Mi diverte infastidirti. ›› risi.

‹‹ Ah, davvero? ›› chiese alzando un sopracciglio.

Le sue mani iniziarono a solleticarmi il ventre ed io mi morsi il labbro violentemente, prima di scoppiare a ridere.

‹‹ No, Harry! Basta! ›› urlai, divincolandomi.

Lui sorrise e le fossette gli incorniciarono il viso pulito e perfetto.

‹‹ Ti piace infastidirmi, eh? Ora la paghi! ›› disse ridendo.

‹‹ Basta!!!! ›› urlai, ridendo più forte.

Harry mi asciugò le lacrime, dovute alle risate, e si avvicinò al mio viso.

‹‹ È davvero bellissimo... ›› mormorò.

‹‹ Cosa? ›› chiesi.

‹‹ Vederti cosi felice. Ho sognato il tuo sorriso giorno e notte. ›› sussurrò.

Gli sorrisi e poi feci sfiorare le nostre labbra.

Un espressione contrariata si fece spazio sul viso di Harry che, scosse la testa.

Mi si buttò contro e le nostre labbra si incontrarono, cosi come le nostre lingue.

Nel mio corpo girovagavano sensazioni sempre nuove e le scariche elettriche che attraversavano il mio corpo, erano sempre più forti e calde.

Harry si staccò da me e si passò la lingua tra le labbra.

‹‹ È sempre diverso baciarti. ›› ammisi, arrossendo.

Sorrise e mi accarezzò una guancia.

Quando stava per far toccare le mie labbra con le sue, di nuovo, suonarono al campanello.

Ci fiondammo fuori dal letto e ci rincorremmo per le scale.

‹‹ Apro io! ›› urlò Harry, facendomi un occhiolino.

‹‹ No, voglio aprire io! ›› urlai, saltandogli in braccio.

Arrivati davanti la porta, Harry mi fece scendere e poi aprì.

Sospirai pesantemente e le immagini di quel giorno mi fecero accucciare a terra, tremante.

‹‹ Jessie... ›› ringhiò Harry.

‹‹ Amore! È un piacere vederti! Che stavi facendo con questa stronzetta? L’hai violentata? ›› rise Jessie.

Lo stomaco mi si rivoltò.

Jessie, intanto, era entrata ed stava per baciare Harry, davanti ai miei occhi.

‹‹ Jessie mi hai rotto i coglioni! ›› sbraitò Harry, prendendola per i polsi e facendola sbattere contro il muro.

La puttana drogata fece una smorfia.

‹‹ Sai che io non amo essere un robot, al servizio di puttane! ›› continuò Harry.

Jessie rise ‹‹ Certo, peccato però, che tu sia caduto proprio al mio servizio! ››

Harry ringhiò ancora e le lanciò uno schiaffo.

Lo scontrarsi del palmo della mano di Harry e la guancia di Jessie, produsse un rumore che si disperse per tutta la casa.

‹‹ Sei un buffone Harry! ›› esclamò Jessie.

Harry le lanciò altri schiaffi, uno dietro l’altro, senza fermarsi.

Continuò a sbatterla ripetutamente contro il muro, facendole male.

Non volevo immischiarmi, altrimenti l’avrei pagata anch’io.

Misi la testa tra le gambe e l’unico rumore che sentii, furono gli schiaffi ed i pugni che Harry dedicò a Jessie.

Quando il rumore cessò, alzai la testa titubante e mi ritrovai due paia di occhi addosso.

Harry stava per lanciare un pugno ad una Jessie sanguinante.

‹‹ Ehi, tutto bene? ›› mi chiese Harry.

Io non risposi ed abbassai la testa nuovamente.

Harry prese Jessie e le aprì la porta. Dopo averle gridato ‹‹ Non entrare mai più nella mia vita! ›› le sbatté la porta in faccia.

Si avvicinò a me e mi alzò il volto, in modo che potesse vedermi.

‹‹ Cosa c’è, amore? ›› mi chiese, gentilmente.

Una miriade di emozioni si scatenarono nel mio stomaco.

‹‹ Ho avuto paura... ›› sussurrai.

Harry sospirò e mi strinse, cullandomi.

‹‹ Scusami. ›› mi disse.

‹‹ Accetto le tue scuse. ›› risposi ed alzai la testa.

Gli accarezzai i capelli e poi lo baciai.

Quel bacio fu contornato da una dolcezza che non mi sarei mai aspettata.

Si staccò controvoglia dalle mie labbra.

‹‹ Ti va se stasera andiamo al karaoke, tutti insieme? ›› chiese.

Sorrisi ed annuii.

Sarebbe stata un bellissima serata.
 
Scusate il ritardo ma, non sono una macchina fabbrica capitoli...
Infatti questo non è nulla di speciale, serve solo per introdurre il prossimo che, tra l'altro, è importantissimo!!
Jessie ritorna solo per essere sfigurata da Harry che, non sa tenere a freno la rabbia.
Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate?
Ci vediamo presto.
Virgy C:

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 18

Stavamo ridendo e scherzando prendendo comodamente posto su un divanetto del karaoke.

Eravamo sempre noi: Louis, Liam, Zayn, Harry, Niall, io e Veronica.

Avevamo passato la serata in un pub non molto affollato e ci eravamo divertiti.

Ora, come deciso da Harry eravamo al karaoke.

Io non sapevo cantare o per lo meno credevo di essere stonata, cosi proposi: ‹‹ Perché non cantate voi una canzone? ››

Tutti i ragazzi mi guardarono straniti.

‹‹ Tu vuoi che noi cantiamo, insieme? ›› chiese Niall, alzando un sopracciglio.

‹‹ Dai, amore!!!! Vogliamo sentire come cantate! ›› trillò Veronica, saltando in braccio a Niall.

Erano cosi dolci...

Sbuffando si arresero e presero i microfoni, scegliendo una canzone di loro piacimento.

Appena le loro voci partirono all’unisono, io, smisi di pensare ed assaporai ogni attimo di quelle fantastiche melodie.

Veronica mi guardava con la bocca spalancata, ed io le sorrisi iniziando ad alzare le mani e facendole oscillare da un lato all’altro, come nei concerti.

Ci guardavano sorridendo. Erano perfetti.

Una volta finita la canzone io mi aggrappai ad Harry, facendolo quasi cadere.

‹‹ Siete stati cosi bravi, meravigliosi, perfetti... ›› venni interrotta dalle loro risate.

‹‹ Okay amore, abbiamo afferrato il concetto! ›› esclamò Harry, stringendomi a sé.

Ci guardammo negli occhi e poi ci baciammo dolcemente.

‹‹ Ehi, vedete di non fare figli sul pavimento del karaoke! ›› urlò Lou, coprendosi con le mani, gli occhi.

Harry alzò gli occhi al cielo ed io risi.

‹‹ Perché non fate un provino? ›› chiese Veronica.

I ragazzi si guardarono e poi si sorrisero.

‹‹ Perché no, potrebbe essere una bella esperienza. ›› disse Liam.

‹‹ Già, chissà se saremo abbastanza in grado, però. ›› continuò Zayn, poggiando il braccio sulla spalla di Liam.

‹‹ Sarete perfetti! ›› esclamai io.

‹‹ Come pensate che ci dovremmo chiamare? ›› chiese Niall.

‹‹ Saremo un gruppo e tutti i gruppi hanno un nome. ›› continuò.

I ragazzi presero a riflettere.

‹‹ Ho trovato!! ›› esclamò Harry.

‹‹ Cosa??!! ›› gli chiesi, ansiosa di sapere il nome scelto.

‹‹ Ci chiameremo One Direction! ›› esclamò, saltando sul divanetto color crema vicino alla piattaforma del karaoke.

‹‹ E perché hai scelto proprio questo? ›› chiese Niall, perplesso.

Harry smise di saltare sul divano, incrociando le braccia al petto.

‹‹ Perché noi vogliamo salire sulla cima del mondo, giusto? Prenderemo una direzione, per il successo! ›› esclamò, puntando l’indice in alto.

‹‹ Harry, stai bene? ›› chiese Liam.

Sembrava un pazzo psicopatico, però non feci a meno di sorridere nel vederlo cosi contento.

‹‹ Mi piace il tuo ragionamento, amico!! ›› urlò Louis, iniziando a saltare sul divano con Harry.

Zayn li guardava in silenzio. Non aveva ancora preso bene il fatto di avermi lasciato andare, con quel pazzo che saltava sul divano...

‹‹ Okay, vada per One Direction! ›› sorrise Liam.

‹‹ Sono cosi contenta! ›› Urlò Veronica, buttandosi su Niall.

‹‹ Se vuoi uccidermi dimmelo! ›› scherzò lui, massaggiandosi la testa.

Veronica sorrise e poi lo baciò.

Io mi avvicinai a Zayn e lo abbracciai.

‹‹ Perché non parli Zayn? ›› gli chiesi, respirando il profumo che emanava la sua maglietta.

‹‹ Non sono dell’umore adatto... ›› sospirò.

‹‹ E sai anche che facendo cosi, farà più male di prima. ›› continuò, deglutendo.

‹‹ Zayn, ti prego. Mi avevi promesso che saresti rimasto mio amico.›› bisbigliai, dispiaciuta.

‹‹ Non è cosi facile, Virginia! Smettila! ›› disse, scostandomi da lui.

‹‹ Ho bisogno di tempo... ›› mormorò, per poi sbattere la porta uscendo.

Sospirai. Non potevo far finta di niente, lui stava soffrendo e mi dispiaceva cosi tanto.

‹‹ Ehi, tranquilla. Gli passerà, vedrai. ›› mi bisbigliò Harry all’orecchio, accarezzandomi i capelli.

Annuii e sorrisi.

‹‹ Cosa pensate di fare per la band? ›› chiesi.

‹‹ Ci faremo notare, provando ad inviare video in giro per il mondo! ›› esclamò.

Aggrottai le sopracciglia. Sapeva che esistevano i talent show?

‹‹ Ma esistono tanti talent show a cui potreste andare, tipo X factor. ›› trattenni una risata, per quanto potesse essere stupido a volte.

Lo vidi impallidire e lanciare sguardi a Louis, Liam e Niall.

‹‹ Cosa c’è che non va? ›› chiesi, inclinando di poco la testa.

‹‹ N-no n-niente!! Solo che preferivamo inviare video, per rendere la cosa più divertente ed appassionante... ›› disse balbettando e grattandosi la nuca, imbarazzato.

Voltai lo sguardo dietro di lui, dove i ragazzi mi sorridevano forzatamente.

C’era qualcosa che non andava...

‹‹ Va bene! Ora però sarebbe meglio andare a casa, non pensi? ›› mi disse Harry, in modo sbrigativo.

‹‹ Harry, ti prego dimmi se qualcosa non va! ›› lo supplicai.

‹‹ No, no, tutto bene! ›› rispose esclamando.

Veronica mi guardò, perplessa quanto me.

Salutammo i ragazzi velocemente  ed uscimmo dal karaoke.

Non parlò per tutto il tragitto ed una volta arrivati davanti casa mia, lo guardai negli occhi cercando di captare qualche informazione.
‹‹ Harry non hai parlato per tutto il tempo. ›› sospirai, incrociando le braccia al petto.

Lui alzò gli occhi al cielo.

‹‹ Cosa volevi che ti dicessi? ›› chiese, allargando le braccia.

Perché era cosi freddo verso di me?

Mi girai verso la porta, aprendola. Due braccia mi fecero voltare e ritrovai il viso del mio riccio, davanti a me.

‹‹ Ti ho detto che va tutto bene! ›› sussurrò, guardandomi.

‹‹ A me non sembra... ›› abbassai lo sguardo.

Sorrise, ma cosa c’era da ridere?!

Incrociai i suoi occhi splendidi ed intravidi un ghigno, su quelle labbra magnifiche.

‹‹ Non puoi scapparmi, tesoro... ›› sussurrò, sfiorandomi le labbra.

Ma cosa stava facendo? Era come se non fosse più lui. Era aggressivo.

‹‹ Harry, cosa stai facendo?! ›› sbraitai.

‹‹ Sta zitta!!! ›› urlò, prima di far aderire completamente la mia schiena contro il muro. Chiuse la porta dietro di noi, sbattendola.

Mia madre non c’era.

Con modi violenti, iniziò a baciarmi con lussuria e voglia.

Ero intrappolata e più mi dimenavo, più la sua presa aumentava.

‹‹ Harry per favore! ›› ansimai, senza fiato.

‹‹ Lasciati andare... ›› sussurrò.

Lo spinsi via, aprendo la porta e chiudendomela dietro. Iniziai a camminare verso la strada.

‹‹ Che cazzo fai?! ›› mi urlò Harry, prendendomi il braccio.

‹‹ No! Tu che cazzo fai?! Sembravi un’altra persona, quello non eri tu!! ›› urlai, spaventata.

‹‹ Come se non bastasse mi nascondi anche qualcosa! ›› aggiunsi, passandomi una mano nei capelli.

Lui chiuse gli occhi e sospirò, per poi mordersi il labbro inferiore a sangue.

‹‹ Scusami, ti prego i-io... ›› sussurrò, sedendosi sul ciglio della strada, guardando in basso.

‹‹ Va tutto bene... ›› lo rassicurai, sedendomi vicino a lui.

‹‹ No, io stavo per farti del male e... ›› fissò il vuoto davanti a sé.

‹‹ Cosa mi nascondi? ›› chiesi dolcemente.

‹‹ Niente! Perché pensi sempre che io debba nascondere qualcosa?! ›› sbraitò, alzandosi di scatto.

Mi arresi, anche se sapevo bene che c’era qualcosa che mi nascondeva, insieme ai ragazzi. Se non voleva dirmelo lo avrei scoperto da me.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Ricambiò all’istante e mi alzò il viso, scrutandomi dolcemente.

‹‹ Ti prego, perdonami per tutto ciò che dovrai passare a causa mia... ›› disse, con gli occhi lucidi.

Rimasi perplessa e sbigottita da quella frase.

‹‹ Ti perdonerò sempre, perché ti amo. ›› sussurrai, avvicinandomi a lui.

Sorrise amaramente, scuotendo la testa.

‹‹ Non mi perdonerai sempre ma sappi che, qualsiasi sbaglio farò, ti amo e ti ameròsempre. ›› bisbigliò, in modo che quasi non sentii quello che aveva da dirmi.

Quelle parole mi colpirono. Perché non dovrei perdonarlo? Non capivo.

Le sue labbra furono su di me, impetuose e tremendamente dolci. Scacciai ogni mio pensiero, presa da un sentimento troppo forte per non poter essere ricambiato.

Sorrise staccandosi da quel bacio e mi prese delicatamente le cosce, invitandomi ad aggrovigliarle attorno al suo bacino.

Cosi feci, aggrappandomi alle sue possenti spalle. Gli sorrisi.

‹‹ Se non sbaglio prima abbiamo interrotto qualcosa... ›› sussurrò, facendomi ridacchiare e riprese a baciarmi.

Iniziò a camminare e quando fummo nuovamente a casa mia sorrise sulle mie labbra, chiudendo la porta dietro di noi...
 
Ehilà!!!!
Scusatemi per il ritardo ma sapete è estate e, non mi andava proprio...
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Vorrei ricordarvi che qui, i ragazzi non hanno la stessa età di quando si sono formati come gruppo realmente! Sono più grandi, hanno più o meno 19-20 anni.
Secondo voi perchè non volevano partecipare ad X factor?
Non ve lo dico c:
Acenno solo che, nel prossimo capitolo i due piccioncini faranno qualcosa!! XD
Spero ci rivedremo presto!
Virgy <3
P.S. Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che mi seguono e recensiscono, ne sono davvero felice!

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


 

THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 19

Entrati in casa, ci togliemmo in fretta i vestiti.

Giusto il tempo di arrivare in camera da letto.

Anche se Harry mi nascondeva qualcosa, lo amavo.

I suoi baci erano disperati, come il suo tocco delicato.

Sembrava che mi dovesse lasciare da un momento all’altro, e non riuscivo a capirlo.

‹‹ Harry, calma. Abbiamo tutto il tempo. ›› affermai, ansimando per la poca aria rimastami nei polmoni.

‹‹ Lo so, ma io ti voglio ora. Perché non so cosa potrebbe accadere dopo... ›› mormorò, ansimando con me.

‹‹ Cosa dovrebbe accadere? ›› chiesi.

Non ricevetti alcuna risposta.

Harry continuò a baciarmi, baciarmi, baciarmi.

Lasciò una miriade di baci sul mio ventre e sul collo, accarezzandolo con la lingua.

Dopo aver slacciato con facilità il reggiseno, iniziò a divertirsi baciando e mordendo i miei seni.

Non facevo altro che pensare a quanto fosse dolce e premuroso, a quanto ogni piccolo gesto contasse realmente, sia per lui che per me.

Leggevo l’amore nei suoi occhi.

Con Zayn era stato una magnifica esplosione di sentimenti ma, solo ora mi rendevo conto di quanto avessi voluto Harry già dall’inizio.

Ero sempre stata innamorata del ragazzo che sorrideva dolcemente di fronte a me e che, mi stava rendendo piena di lui.

Quei gemiti erano tutto ciò che volevamo sentire, oltre all’amore che ci inondava la testa ed il cuore e i nostri baci dal sapore dolciastro.

‹‹ Non sai quanto ti amo e quanto amo il fatto di averti resa felice. ›› mormorò sulle mie labbra, prima di sentirci inondati da risultato del nostro amore.

Ci coprimmo con il lenzuolo e ci fissammo, prima di sorridere.

‹‹ Non sai quanto io amo te, invece. ›› ammisi, arrossendo.

I suoi occhi si riempirono di lacrime e mi strinse al suo corpo accaldato.

‹‹ Perché piangi? ›› chiesi con preoccupazione.

‹‹ Mi dispiace tanto. Ora che hai finalmente imparato il valore della vita, io... ›› singhiozzò e le sue lacrime disperate si riversarono sul mio petto.

‹‹ Harry, ti prego di spiegarmi! ›› esclamai, cercando di trattenermi dal piangere anch’io.

‹‹ No, ora devi riposare. Ti verrà spiegata ogni cosa a tempo debito. ›› disse, asciugandosi le lacrime e guardandomi intensamente.

‹‹ Ti amo, tesoro mio. ›› sussurrò, sfiorandomi la punta del naso.

‹‹ Anch’io ti amo, perfezione. ›› biascicai, prima di addormentarmi.

Solita porta.

Dovevo ancora capire cosa significava questo sogno.

‹‹ Ehi! Come va? ›› esclamarono delle voci, che si rivelarono quelle delle figure nere.

Quando li vidi, erano sempre contornati dal loro strato oscuro ma, l’unica cosa che mancava per riconoscerli del tutto era il viso.

Partì una delle melodie, accompagnata da voci quasi impossibili da sentire, sotto le luci arancioni, viola e blu.

‹‹ Tutto bene per ora. ›› dissi, alle figure.

‹‹ Sicura? ›› domandò uno di loro.

‹‹ Non molto a dire il vero. ›› mormorai, facendoli ridere.

‹‹ Sappi che tra qualche giorno inizierà il countdown... ›› sussurrò un altro, girandomi intorno.

‹‹ Il countdown della fine... ›› disse uno sospirando dispiaciuto.

Una delle figure lo affiancò e gli diede una pacca sulla spalla.

Li guardai accigliata.

‹‹ Fine? ›› chiesi.

‹‹ Si, perché inizierai a sentire il dolore dell’abbandono della persona di cui ti parlavamo tempo fa, che poi ti porterà a fare pazzie e a scoprire, finalmente, chi siamo. ›› disse in tono solenne un altro.

Mi spaventai.

‹‹ Sta tranquilla. Ci vediamo tra due anni, Virginia! ›› esclamarono salutandomi, mentre si allontanavano sempre più fino a scomparire.

E poi, per concludere, quel buio che ormai non faceva più paura oscurò la mia vista.

Mi svegliai all’alba.

Non ero del tutto lucida, era come se fossi in uno stato di dormiveglia.

Sentii il corpo di Harry muoversi e la porta della mia camera aprirsi.

Se ne stava andando?

Cercai di aprire gli occhi, ma non riuscii nel mio intento.

‹‹ Addio, amore mio. Spero di rincontrarti un giorno. Perdonami. ›› mi baciò la fronte e delle gocce liquide finirono sul mio viso: lacrime.

Le sue lacrime.

Mi baciò le labbra, prendendo dolcemente il mio labbro inferiore tra le sue e poi si allontanò.

Sentii che tirò su col naso e chiuse la porta.

Non mi capacitavo di nulla ma, ero consapevole che ora, le mie lacrime inondavano il mio viso.

Da quel giorno, iniziò il countdown...



≈Blu hotels in vacanza con te!!!!!≈
Eccomi tornata!!!!!
La vacanza in Sicilia è stata spettacolare:
1) Mi fanno tremendamente male le gambe, a causa di un fottutissimo campanile di una chiesa che ho visitato, maledetto!!!
2) Sembro una ragazza africana, per quanto sono abbronzata!
3) Il mare era fantastico, cosi limpido *.*
4) Sono stata 2 giorni a Catania e quasi non respiravo più, quando sono andata al negozio degli One Direction! Avevo una paralisi facciale e sorridevo come una cogliona. Ho svuotato mezzo negozio, ok non esageriamo. Mi hanno anche detto che, si sposteranno anche a Roma e Napoli, solo che non so quando!
5) Quando sono tornata nella mia casetta a Roma, ieri, avrei voluto che la mia vacanza in Sicilia fosse durata in eterno: ci ho lasciato un pezzo del mio cuore ed anche un pezzo del mio stomaco!
6) Dedico questo capitolo alla Sicilia e ai Siciliani, sono cosi amichevoli ;)
7) È il mio primo spazio autrice cosi lungo! Quando è uscito il video di BSE sono saltata sul letto dell'hotel cantandola e poi ho pianto, leggendo su Facebook i post delle pagine sui ragazzi che scrivevano di questi 3 anni, cosi belli...
8) Il capitolo mentre lo scrivevo non volevo renderlo troppo volgare quindi l'ho reso romantico. Che cosa sta succedendo, per voi? Che cosa sta succedendo ad Harry? Lasciatemi una recensione =P
9) Il countdown segna anche il fatto che questi saranno gli ultimi capitoli della storia :( All'inizio odiavo la mia fan fiction ma ora, non vorrei più finirla... But don't worry! Sto già preparando nuove storie e poi ho sempre quella:
 Le sagome...
Se permettete ora vi saluto! E vi ringrazio per tutto!!
Aspetto recensioni ;)
Virgy

P.S. scusate se vi ho scassato la minchia!

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


 THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 20

Mi ero riaddormentata.

Velocemente, tirai giù le coperte e mi alzai.

Scesi di corsa le scale e trovai mia madre che canticchiava un motivetto, bevendo caffè.

« Ciao, tesoro! » esclamò felice.

La salutai con un cenno e le rivolsi un sorriso timido.

« Ho incontrato Harry, stamattina. » mi disse, squadrandomi.

« Ah…» risposi, fingendo indifferenza.

« Mi ha detto che dovrei essere fiera della bellissima figlia che ho! » urlò ridendo.

Arrossii.

« Non ti ha detto nient’altro? » chiesi.

Si grattò la testa, pensierosa.

« Mi ha detto che ti ha lasciato un regalo sulla scrivania. » rispose.

Mi si illuminarono gli occhi e corsi verso la mia camera alla velocità della luce.

Sulla scrivania, sostava una lettera spiegazzata. Accanto ad essa una rosa rossa ed un piccolo pacchetto regalo.

Sospirai ed aprii la lettera.

Non aveva scritto in modo affrettato. Era perfettamente ordinato.

Quella lettera era già pronta da tempo. Troppo, dato l’odore che emanava la carta.

L’osservai, ritardando la lettura. C’era qualche punto, leggermente umido.

Aveva pianto, mentre la scriveva.

Strinsi la lettera al petto e dopo, la lessi:
 

Cara Virginia,

Quando leggerai, Noi, saremo lontani.

Noi, perché io ed i ragazzi avremo lasciato Londra.

Mi dispiace, ancora.

Forse, ci sentiremo…

Ricordati che Ti amo, sempre e comunque.

Harry x
 

P.S. Non fare cazzate!
 

 

Non aveva scritto tantissimo ma a me, bastava.

Bagnai il foglio con alcune lacrime e dopo osservai il pacchetto.

Lo scartai con rabbia e frustrazione.

Un piccolo biglietto campeggiava sulla scatoletta nera.

Avevo intuito cosa potesse essere ma, decisi di non crederci.

Il biglietto, diceva:

Mettilo.

Sia come ricordo di me sia, come simbolo di tutto ciò che c’è stato e ci sarà, in un futuro.

Quando ci rivedremo, vedendolo, saprò che la ragazza davanti a me sarai tu…

H.

La mia ipotesi divenne concreta certezza, quando aprii la scatoletta nera.

Un anello, da fidanzamento.

Il diamantino a decorarlo, rendeva il tutto più classico.

Non riuscivo a togliere gli occhi da quella pietra che rifletteva ogni colore, ogni sfumatura ed ogni emozione…

Lo infilai all’anulare e scossi la testa.

Stupido ragazzo.

Presi il telefono ed aspettai che rispondesse.

Quando la segreteria telefonica iniziò il suo monologo, piansi.

Sarebbe tornato? Loro, sarebbero tornati?

C’era bisogno di tutto ciò?

Capii, improvvisamente, tutte le parole pronunciate da Harry. All’inizio sembravano totalmente insensate ma, ora…

Ero irrimediabilmente incazzata con lui e mi sentivo abbandonata.

Feci partire un’altra chiamata ed una voce, rotta dal pianto, mi rispose.

Stessa situazione di merda.

« Stai come me, vero? » chiesi a Veronica.

« Già. Sono cosi arrabbiata… Però mi ha rassicurata, dicendomi che mi chiamerà presto. » mormorò, cercando di calmarsi.

« A me, nemmeno quello! » sbottai.

« Che succederà, ora? » domandò con voce quasi inesistente.

« Non lo so, Veronica… » risposi, sospirando.

Mi voltai, incontrando il calendario bianco ed immacolato.

Sbarrai gli occhi e dopo aver salutato la mia amica, guardai quel comodino.

Volevo sfogarmi.

« Ciao, vecchio compagno… » sussurrai, verso il coltello lucido ed affilato.

Avevo promesso ad Harry ed ai ragazzi che, non lo avrei più fatto.

Ma loro, mi avevano abbandonato e la promessa poteva considerarsi sciolta.

« Quanto tempo? » mi chiesi, voltandomi verso il calendario.

Afferrai un pennarello rosso e segnai un grosso cerchio attorno ad una data.

2 anni.

Tra esattamente due anni, sarebbe arrivato il giorno della mia morte.

Al diavolo il sogno, le ombre, Harry, i ragazzi, Veronica e mia madre.

Avevo deciso ed era troppo tardi, per tornare indietro.

Ed eccomi ancora qui!
Scusatemi per l'assenza ma, non c'era la connessione nel posto in cui ero.
Allora... I ragazzi se ne sono andati! Non preoccupatevi, ritorneranno presto!
Ho sempre voglia di sapere cosa ne pensate, non mi dimentico io!
Vi ringrazio, ancora, per tutto.

Manca poco alla fine, quindi preparatevi!
Dico già da ora che, ci sarà un bel lieto fine ;)
Non mi sono mai piaciuti i finali tristi... Quindi, state tranquilli =P
A presto!
Virgy c:

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


THE DOOR OF DREAMS
 
CAPITOLO 21

La mia vita era ritornata monotona.

Scuola, casa. Casa, scuola.

Ero ritornata a piangere, guardando quell’anello tanto odiato.

Veronica si era ripresa ed aspettava impaziente, una chiamata.

Dopo essermi asciugata le lacrime, accesi il computer e cercai il loro gruppo.

Lo trovai quasi subito. Notizie, gossip e video musicali.

Le lacrime scesero ancora, ancora ed ancora.

Oramai, piangere era tutto ciò che mi rendeva viva.

Feci partire un video musicale ed un piccolo sorriso, spuntò sulle mie labbra secche.

Sempre bellissimi, sempre sorridenti, sempre pieni di vita ed allegria.

Non mi interessava sapere il nome del brano anzi, volevo solo sentirli cantare all’infinito.

Avevano raggiunto il successo in poco tempo. Avevano il mondo ai loro piedi.

Finito il video, volli leggere qualche notizia che li riguardasse, nonostante sapessi che questo, mi avrebbe fatto soffrire ancora di più.

Canzoni, album, concerti e gossip.

Lui, frequentava una modella…

Mi bloccai per un istante, prima di spegnere in modo poco delicato il pc.

Un grandissimo pezzo di merda, Lui.

La porta della mia camera si spalancò, facendo comparire la figura della mia amica sulla soglia.

‹‹ Ehi... Come va? ›› domandò sedendosi sul mio letto.

‹‹ Come vuoi che vada? Di merda! Ho anche saputo che adesso frequenta una modella... ›› risposi, sussurrando le ultime parole.

Veronica strinse il labbro inferiore tra i denti.

‹‹ Andrà tutto a meraviglia, vedrai. ›› cercò di rassicurarmi.

Scossi la testa. Come poteva andare tutto a meraviglia?

All’improvviso il telefono della mia amica, squillò.

‹‹ Pronto? ›› rispose e, poco dopo i suoi occhi si illuminarono.

‹‹ Niall!!! ›› urlò, balzando in piedi.


Sgranai gli occhi.

Niall aveva chiamato...

‹‹ Tutto bene? ›› chiese Veronica.

La vidi annuire felice per poi posare il suo sguardo su di me.

Si allontanò dall’apparecchio e mise il vivavoce.

‹‹ Si, tutto bene! Qui c’è una miriade di lavoro da fare e le fans ci tolgono davvero tanto tempo. ›› disse lui.

‹‹ Qui con me c’è Virginia e, beh, Harry? ›› domandò lei.

Il silenzio che seguì, fu insopportabile.

‹‹ Harry... è qui accanto a me e, non vuole parlare con Virginia. ›› rispose sospirando, il biondo.

‹‹ Come non vuole parlare con me?! Che cazzo significa? Niall, passami Harry! ›› esclamai, arrabbiata.

‹‹ Virginia, ti prego non scaldarti... Lui, non vuole... ›› cercò di giustificarsi.

‹‹ Passamelo, ora! ›› ordinai severamente.

Ci fu qualche secondo di silenzio e poi, un sospiro scocciato.

Harry.

‹‹ Mi spieghi cosa sta succedendo, eh? ›› sbottai, con un tono decisamente troppo alto di voce.

Non rispose.

‹‹ Rispondimi almeno! Io sto soffrendo come un cane mentre tu, ti diverti con le modelle?! ››


Non rispose di nuovo, la mia rabbia salì alle stelle.

‹‹ Sei solo un bastardo! ›› urlai.

Stavo per piangere dal nervoso e lui continuava a stare in silenzio, come se non gli importasse affatto di me.

Improvvisamente sentii le sue parole cadermi addosso.

‹‹ Lasciami in pace! Non cercarmi, non voglio vederti né parlarti. ››

Sbarrai gli occhi e le lacrime inondarono le mie guance.

Non voleva più vedermi...

Per lui, io, non esistevo.

Staccarono la chiamata e la mia migliore amica corse ad abbracciarmi, cercando di consolarmi.

Mi strinsi le ginocchia al petto ed iniziai a singhiozzare.

‹‹ Shh, passerà. Ci sono io qui con te. ›› mi sussurrò Veronica, dolcemente.

L’unico pensiero che tormentava il mio povero cervello, era uno solo.

Non l’avrebbe passata liscia.

‹‹ Questa me la paga. ›› mormorai, giocando con i capelli della mia amica.

‹‹ Sai che non andrai da nessuna parte, ragionando cosi? ›› chiese lei, guardandomi con dispiacere.

‹‹ Lo so ma, è più forte di me. Odio essere presa in giro, da chiunque. ›› risposi.

‹‹ Sono sicura che presto, ti rivedrò sorridere come qualche tempo fa. ›› sospirò.

Mi scappò un sorriso amaro.

Lei non sapeva che probabilmente, non avrei sorriso mai più in quel modo.

Fissai il piccolo anello sul mio anulare.

Non lo avrei tolto... Era l’unica cosa che ancora mi legava stretta a quell’amore che credevo vero, che credevo indissolubile.

Avevo pensato di poter essere felice ma, proprio quando ero quasi arrivata... Avevo perso tutto.

Avrò la mia vendetta.

Questa volta definitiva, su tutto e su tutti.

Potrebbe sembrare stupido ed egoista ma pensai, che fosse la cosa giusta.

In fondo la vita era la mia, no?
 

 
Ebbene, eccomi qui.
Siamo a settembre, la scuola sta per ricominciare ed io mi sento un povero straccio.
Domani, esce il film... Io ovviamente andrò a vederlo!
Allora, il capitolo fa schifo perchè non sapevo cosa scrivere... L'altra storia è stata sospesa, perchè mi ero stufata di continuarla. Mi dispiace.
Il prossimo capitolo o, quello dopo sarà il finale. La storia avrà un lieto fine ;)
Ho alcune storie, pronte per essere pubblicate. Vi avverto che sono delle totali stronzate ma, basta che vi divertite voi :P
Ne ho una su:
-
i brufoli.
Un modo per vendicarmi di quelle bollicine bianche, che mi rovinano la pelle.
La storia è su Harry, ma ci sarà anche Zayn nei panni del fratello rincoglionito. Ammetto che, non potrà essere il massimo e probabilmente farà cagare ma, sarete voi a dirmelo.
Poi... Avrei una serie, dal nome
' 7 giorni per rovinare...'
In pratica, sono 5 fan fiction in cui una determinata ragazza rovinerà i lavori dei ragazzi. Un'altra stronzata ;)
E, per ultimo, ho una storia riguardante una collana magica su Justin Bieber. Non sono riuscita a scrivere più del prologo ma, vabbè.
Fatemi sapere ( con più di 10 parole ) cosa pensate del capitolo e delle mie proposte.
Ci sono rimasta malissimo quando non ho ricevuto neanche una recensione al capitolo scorso ma, ringrazio lo stesso chi segue la storia ecc.
Un bacione grande.
Virgy <3

Se volete, potete passare dalla mia os:
Le sorprese della vita

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 22

 

2 anni dopo...

Sono passati due anni, già...

La mia vita è andata avanti e quella degli altri, è andata avanti.

Sempre più famosi mentre io, sempre più debole.

Oggi è il gran giorno.

Esatto. Finalmente, finirà tutto.

In un certo senso, potrei sembrare un’idiota che si suicida per amore ma ce ne sono davvero tanti, non solo io.

Ogni giorno qualcuno ci lascia... Ed ora tocca a me.

Mi dispiace per mia madre e per Veronica ma, non ci posso fare niente.

Niall ha continuato a chiamare e ci ho parlato, qualche volta. Abbiamo evitato l’argomento spinoso e ci siamo limitati a chiederci come stava andando...

Quell’anello è ancora al mio anulare sinistro. Non l’ho tolto per masochismo.

Mi piace soffrire e penso che in molti l’abbiano capito.

Il mio riflesso allo specchio è contornato da occhiaie violacee e profonde ma, non m’importa.

Mi vesto con una semplice tuta che mi mantiene al caldo e, accendo la tv per vedere qualche programma demenziale.

Preferisco non lasciare assolutamente niente di scritto, né a mia madre né a Veronica.

Loro non meritano di vedermi ogni giorno cosi, non l’hanno mai meritato.

La compassione nei loro occhi mi fa rivoltare lo stomaco.

Mia madre cerca inutilmente di farmi mangiare, Veronica cerca inutilmente di farmi respirare aria pulita.

E gli altri, beh, loro hanno conquistato il mondo. Decine di migliaia di ragazzine urlanti e piangenti per un gruppo musicale.

Chi lo avrebbe mai detto.

Quando si dice, la fortuna.

Harry ha una fidanzata, si diverte e lavora. La sua passione.

Dopo quella telefonata finita male, il vuoto.

A qualche intervista, ogni volta che gli chiedevano se prima era fidanzato si irrigidiva e diventava una statua di ghiaccio.

Poi, rispondeva con un flebile “si. Ma preferisco non parlarne.”

Le mie amate ombre, non mi hanno più lasciato enigmi. Due anni sono passati ma loro sono scomparsi come una nube di fumo grigio.

Bella la mia vita, no?

Qui, su questo divano riscaldato dal mio corpo, avvolta in una grossa coperta di lana e una tuta mentre guardo dei programmi su come far dimagrire dei grossi obesi americani.

Nel frattempo, rivivo la mia vita come se stessi morendo.

In effetti, è cosi.

Solo che, per ora preferisco lasciar stare.

Ho sempre cercato di darmi risposte sulla morte.

Cosa pensi ci sia dopo che gli occhi ti si chiudono, inevitabilmente?

Un brivido mi percorre la schiena.

La paura di morire c’è sempre. Anche quando dici che non ne hai.

In fondo, ognuno di noi potrebbe morire.

Indifferentemente dall’età.

Un incidente, una malattia, il suicidio, l’omicidio, la droga e quant’altro.

La vita è breve, anche se non sembra.

Ti accorgi del tempo che passa solo quando, ti fermi un attimo a pensare di quello che hai fatto fino al giorno prima.

Sospiro, prima di alzare lo sguardo verso l’orologio della sala da pranzo.

Wow. Ho riflettuto per molto tempo.

Mi alzo dal divano e mi vado a cambiare. Un’ultima vista allo specchio, per vedere cosa sono diventata da due anni a questa parte.

Saluto mia madre con un sorriso spento e chiudendomi la porta alle spalla, trattengo il respiro.

È notte. So dove devo dirigermi.

C’è un ponte che da su un fiumiciattolo. Mi siedo sul muretto ricoperto di muschio e mi guardo intorno.

La luce dei lampioni è inquietante tanto quanto la nebbia che sembra apparsa dal nulla.

Sento un rumore e mi volto spaventata, per poi sbiancare completamente alla visione dell’ultima persona che mi aspettavo di vedere, qui.

‹‹ Da quanto tempo, non è vero? ›› la sua voce non è cambiata per niente.

‹‹ Cosa vuoi? Mh? ›› rispondo acidamente.

‹‹ Non buttarti, ti prego. ›› i suoi occhi sono terribilmente lucidi.

‹‹ Ah, no?! Mi hai distrutto, mi hai tolto tutto come una sanguisuga! ›› urlo.

‹‹ Io l’ho fatto per un motivo! Ti prego, non lasciarmi... ››

‹‹ Troppo tardi, Harry. ›› una punta di disgusto nel pronunciare il suo nome.

‹‹ Ascoltami! ›› urla anche lui, ora.

Mi sporgo in avanti e prima di cadere, gli rivolgo un sorriso.

‹‹ Ci vediamo! ›› sventolo la mano in segno di saluto e mi lascio cadere.

Il vento mi accarezza i capelli e stringo gli occhi per evitare di sentire l’impatto.

Sento un urlo strozzato, provenire da Harry prima di vedere il buio.

Apro la porta.

Sono un tantino stranita dalla situazione. Sono morta?

Le luci assomigliano molto a quelle da discoteca: rosso, arancione, viola, celeste, blu, verde, rosa...

La melodia parte accompagnata da voci che riconosco alla perfezione.

Sorrido e scuoto la testa.

Un bagliore bianco mi acceca.

E finalmente, cinque ragazzi fanno la loro entrata.

‹‹ Siamo noi! Non sei piacevolmente sorpresa di vederci? ››

Impossibile non sapere a chi appartiene quella voce.

Louis.

‹‹ Potrei ricevere una spiegazione? Non sono morta? ››

‹‹ No. Ti abbiamo sempre sorvegliato come ombre e come tuoi amici. ›› Liam.

Mi acciglio.

‹‹ Tutto questo è stato solo un sogno! E noi ne facciamo parte. ›› Niall.

‹‹ La tua vita è sempre stata monotona e noiosa. Abbiamo fatto in modo di renderla diversa. ›› Zayn.

‹‹ Tutta quest’ipotetica storia è un sogno, Virginia. ›› Lui.

‹‹ Vuoi dirmi che in una notte, io ho sognato una vita parallela alla mia in cui ci siete anche voi? ›› domando.

Annuiscono.

‹‹ Ma non è stato tutto programmato. Per esempio, Harry si è innamorato di te! ›› esclama Niall, facendo arrossire me e ricevendo una gomitata dal diretto interessato.

‹‹ È stato bello. Devo ammetterlo. Anche se non siamo sicuri che ci rincontreremo di nuovo. Sai, siamo una band famosa e non siamo voluti andare ad XFactor durante il sogno, perché altrimenti ti saresti ricordata di noi... ›› mormora Liam.

‹‹ Non sprecare una vita cosi. Divertiti e vivila. ›› sorride Louis.

‹‹ Veronica fa parte della mia vita reale? ›› chiedo.

‹‹ Certo che si! È una nostra fan! ›› mi da una pacca sulla spalla Liam.

‹‹ Wow. Che sogno intenso. ›› borbotto, facendoli ridere.

‹‹ Già... noi... dovremmo andare. ›› balbetta Harry.

‹‹ Beh, allora, ciao. È stato un piacere. Grazie, per il vostro complesso insegnamento! ›› sorrido.

Mi abbracciano uno ad uno, prima di sparire dietro la coltre e spessa, massa bianca.

L’ultimo che mi abbraccia è Harry.

‹‹ Spero di rivederti, presto. ›› mormora sulla mia spalla.

Gli accarezzo la schiena.

‹‹ Non puoi mai saperlo. ››

‹‹ Invece lo sento. E non ti lascerò andare. ››

‹‹ Vedremo. ›› sento le lacrime, pungermi gli occhi.

‹‹ Ti amo. ›› mi lascia un bacio sulla fronte, per poi allontanarsi.

‹‹ Ti amo anch’io. ›› gli prendo il viso con entrambe le mani e lo bacio delicatamente.

‹‹ Ciao. ›› e mentre lo dice, scompare.

‹‹ Ciao. ›› sussurro in risposta.

Il buio, ritorna a farmi compagnia.


HEIIIIIIIII!!!
Salve gente. Non ho aggiornato per un sacco di tempo, vero?
Non ho aggiornato perchè mi sentivo delusa. Il fatto di non aver ricevuto recensioni mi ha fatto pensare che magari la storia non vi prendesse più. Pensavo di cancellarla.
Poi, mi sono detta che dovevo pubblicare almeno gli ultimi capitoli e quindi, eccomi qui!
Insomma era tutto un sogno, tutto quanto.
L'ultimo capitolo non l'ho ancora scritto perciò, aspetterete.
Il capitolo al presente mi sembrava più adatto e se ci sono errori vi prego di dirmelo.
Non mi aspetto recensioni ma vabbe, mi basta sapere che qualcuno la legge.
600 e passa visite al primo capitolo! Wow!
Ci sono state molte novità in questi mesi, eh? Fortunatamente andrò al concerto del prossimo anno, il 28 giugno! A quello di quest'anno non sono potuta andare e mi dispiace per le persone che non ci andranno neanche il prossimo. Non scherzo quando dico che mi dispiace, eh!
Ci sentiamo presto , forse.
Baci, Virgy C:

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


THE DOOR OF DREAMS

CAPITOLO 23

Mi svegliai di scatto, sudata.

La mia camera aveva assunto un colore più acceso e per terra, c’erano decine e decine di vestiti.

Ricordavo ogni singola cosa del sogno ma, continuavo ad avere una strana sensazione.

Mi fiondai al piano di sotto dove mia madre preparava dei pancake.

‹‹ ‘Giorno tesoro. ›› mi sorrise.

‹‹ Buongiorno. ››

‹‹ Sbrigati o farai tardi! ››

‹‹ Certo. ›› addentai qualche biscotto, prima di bere il mio caffè-latte.

Dopo un buon quarto d’ora ero davanti alla mia scuola e mi guardavo in giro, confusa.

Il mondo reale era molto più colorato rispetto a quello del mio sogno.

‹‹ Ehi!! ›› mi sentii chiamare e quando mi voltai, sorrisi.

Veronica correva in modo piuttosto goffo verso la sottoscritta.

‹‹ Ho una notizia importantissima! Prima, però... si può sapere dove hai preso questa felpa? È incantevole, anche se sembra da maschio! Dì la verità chi è il fortunato? ››

Scossi la testa. Sempre la solita macchinetta automatica.

Guardai la mia felpa e quasi mi spaventai nel vederla... Era di Harry.

‹‹ Questa felpa l’ho trovata nell’armadio... dimmi qual è la notizia! ›› dissi, con finto entusiasmo.

‹‹ Bene. Sai la band che piace a me? ››

‹‹ No. ››

‹‹ Ma ne parlo sempre! Mi dici in che razza di mondo vivi?! ›› sbottò, con il sorriso sulle labbra.

‹‹ Dai, dimmelo!! ›› le urlai in un orecchio.

‹‹ Basta che non mi sfondi un timpano, però. ›› si poggiò una mano sull’orecchio in cui le avevo urlato, prima.

Annuii.

‹‹ Beh sai gli One Direction? Ho vinto dei biglietti per il loro concerto, stasera!!!! ›› sta volta, fu lei ad urlarmi nell’orecchio anche se io, avevo smesso di ascoltare a One Direction.

Era impossibile.

Ok, che mi avevano detto che erano una band di successo ma, non pensavo di rincontrarli cosi presto.

‹‹ Ohi, ci sei? ›› mi domandò Veronica, sorridendo.

‹‹ Si... e allora? ››

‹‹ Stasera verrai con me! ›› esclamò, trascinandomi all’interno della scuola.

‹‹ Stasera? Ne sei sicura? Io non so neanche una loro canzone! ›› mentii.

Le loro canzoni le sapevo a memoria, ormai.

‹‹ Non importa. Verrai lo stesso con me... Ora però sbrigati che oggi la professoressa di matematica mi interroga!!! ›› corse all’interno della classe mentre io, alzai gli occhi al cielo e sospirai.

Li avrei rivisti...

O forse avrei dovuto dire ‘Lo avrei rivisto’.

Passai la mia giornata scolastica a fantasticare su quella stessa sera.

Probabilmente non mi avrebbero neanche notato, ci sarebbe stata molta gente.

Veronica continuava a fare discorsi su quanto fossero capaci e bellissimi per poi aggiungere che, mi sarebbe passata a prendere verso le sei del pomeriggio.

Annuii senza accorgermene e al suono della campanella schizzai, come un fulmine, dritta a casa.

Avvisai mia madre del concerto e cominciai a girare in tondo nella mia stanza, scegliendo vestiti e preparandomi psicologicamente alle urla di decine di migliaia di ragazze, alla vista dei propri idoli.

Quando venne l’ora, entrai nella macchina di Veronica con una faccia da funerale.

‹‹ Hai una faccia... si può sapere che cosa c’è che non va? Ci sono io con te, è tutto a posto! ›› cercò di tranquillizzarmi.

Feci un sorriso molto tirato e mi sistemai comodamente sul sedile dell’auto che sfrecciava ad una velocità inaudita, verso il posto in cui si sarebbe tenuto il concerto.

***

Eravamo dentro da un’ora buona ed ancora, non erano arrivati.

Le ragazze piangevano, urlavano, ballavano e si abbracciavano tra loro.

Io fissavo paralizzata, il palco.

Eravamo molto vicine ed iniziai a sentire l’ansia, salirmi.

Veronica era alle prese con una discussione molto importante sulle canzoni dei ragazzi con alcune persone che aveva conosciuto mentre, facevamo la fila.

Cercava di rendermi partecipe della conversazione anche se a me non importava molto.

Lo aveva capito anche lei, dato che mi inviava occhiatine sospettose.

Quando le luci si spensero ed uscì del fumo dal palco, si alzarono tutte le urla accanite delle fans.

Partì immediatamente una delle loro canzoni e loro, piombarono sul palco sorridenti come non mai.

Mi venne quasi da piangere a vederli lì, quando nemmeno dodici ore fa erano con me dentro ad un sogno.

Il tempo passò in un modo assurdo, come se tutti gli orologi si fossero improvvisamente rotti.

Li vidi scherzare sul palco, rispondere ad alcune domande e cantare con una vitalità impressionante.

Corrugai la fronte quando, ad un certo punto, Niall diede una gomitata a Zayn che poi la diede ad Harry.

Li vidi bisbigliarsi qualcosa prima che il riccio iniziasse a guardarsi intorno, cercando qualcuno.

Si fece tutto il giro del palco, da destra a sinistra, scrutando attentamente tutte le ragazze sotto di lui.

Una volta che si fu avvicinato dalla nostra parte, inclinò la testa e sorrise.

Quando mi accorsi che stava fissando me, avvampai.

Si piegò e chiese qualcosa all’uomo della sicurezza che, era sotto il palco con noi.

Quello annuì e venne verso me.

Harry continuava a sorridere, accovacciato a terra.

Tutte le fans che prima sembravano volersi strappare i capelli, accanto a me e a Veronica, guardarono l’uomo della sicurezza curiose.

‹‹ Vieni con me. ›› mi sorrise calorosamente, l’uomo.

Annuii ed attraversai la folla di ragazze, notando i loro sguardi sospettosi.

Una volta arrivata davanti ad Harry, o almeno quasi, sorrisi.

‹‹ Ti avevo detto che ci saremo rincontrati presto. ›› disse.

‹‹ Come facevi a saperlo? ›› chiesi, mentre le fans urlavano.

‹‹ Non lo sapevo. ›› scoppiò a ridere, alzandosi.

‹‹ Aspetta. ›› aggiunse poi, dirigendosi dall’altra parte, scendendo una scaletta per raggiungermi.

Mi prese la mano e mi portò con lui sul palco, davanti a tutte quelle ragazze che non sapevano chi fossi e che cosa facessi lì.

I ragazzi, quando si accorsero di me, vennero ad abbracciarmi.

‹‹ Ci sei mancata! ›› urlarono.

Risi, felice.

Quando si staccarono dall’abbraccio, Harry mi prese per mano.

‹‹ Buonanotte a tutti!!! ›› urlò, correndo via e trascinandosi me, dietro.

Mi fece appoggiare al muro del backstage e mi guardò negli occhi.

‹‹ Dici che posso? ›› mi chiese.

Lo guardai divertita, ‹‹ E chi ti ha detto di no? ›› risposi.

Alzò gli occhi al cielo prima di baciarmi.

Il bacio che desideravo da più di dodici ore.

Avvolsi le mani intorno alle sue spalle e interrompendo il bacio, lo abbracciai.

‹‹ Ti amo. ›› sussurrai.

‹‹ Io ti amo e ti amerò, per sempre. ›› disse, baciandomi la testa.

‹‹ Grazie di tutto, Harry. ›› lo guardai negli occhi.

Sorrise, mostrandomi le sue fossette.

Poi, partì un bacio che non seppi descrivere...E sorrisi, sorrisi grata alla mia vita che di meglio non sapeva darmi.

*THE END*

Salve gente!!!!
Ok, ho fatto tardi ma ho finito. Finalmente!
Questa storia mi ha aiutato a capire che sono una frana nello scrivere e che quindi mi serve molto allenamento.
Ringrazio tutti voi che state leggendo, chi ha messo la storia nelle seguite/preferite/ricordate e...
Boh, non so più che dirvi. mi dispiace che la storia non abbia preso tanto e che agli ultimi capitoli non ci sia stata neanche una recensione ma, vabbe.
Sono una drogata di Midnight Memories, lo ascolto giorno e notte!!! Ahahahah.
Sappiate che non sparirò cosi facilmente dalla circolazione, anzi tornerò con una nuova fan fiction demenziale :)
Che poi questa, mi è uscita proprio da un sogno. Una notte mi sono ritrovata sognare di salire sul palco dei miei idoli e, da lì, ho sviluppato la storia.
Spero che almeno una recensione all'ultimo capitolo me la lasciate!
Sapete mi sono accorta di aver fatto questo spazio autrice senza un senso logico...
Credo che uno psicologo non me lo tolga nessuno ;)
Ancora grazie di tutto.
Ciaooooo =P

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