Internet Lovers

di BoredWithIdeas
(/viewuser.php?uid=574514)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 - The end ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Internet Lovers

 
N.d.t.
Buon pomeriggio a tutti :) La storia è una traduzione autorizzata dall'autrice; l'originale, scritto da BoredWithIdeas, lo potete trovare a questo link:
http://www.fanfiction.net/s/9695137/1/Internet-Lovers
Sono già stati pubblicati tutti i capitoli e un seguito ("The Arrival of the Seventh Wave") che si sta concludendo in queste settimane, per cui niente storie incomplete.
La responsabilità per qualsiasi errore/refuso/passaggio tradotto errato e quant'altro è da attribuire a me soltanto e, se segnalato, verrà corretto il prima possibile.
Lady Viviana


 

John
Sherlock
 
22 aprile 2010,  h 10.45
To: SherLock_Holmes{dot}com
Oggetto: Ordine di una serratura*
 
Vorrei ordinare una serratura. Spero di poterlo fare via mail. Mi scuso per il disturbo, Mr Holmes. **
Cordiali saluti, J Watson
 
15 maggio 2010,  h 9.55
Oggetto: Ordine di una serratura
 
Vorrei ancora ordinare una serratura. Attendo la sua risposta.
Cordiali saluti, J Watson
 
15 maggio 2010,  h 9.55
Oggetto: Ordine di una serratura
 
Gentile sig. Holmes della Shed Lock Holmes Company. Ha seriamente intenzione di ignorare un cliente che vuole comprare da lei per quasi tre mesi? Mi dispiace informarla che, se non si farà sentire, non comprerò mai più una serratura da lei.
Sig. J Watson
 
[Ding]
 
Gentile, sconosciuto sig. Watson. Hai mandato la mail all’indirizzo sbagliato. Normalmente ti avrei ignorato e avrei cancellato il messaggio, ma tu non hai smesso di scrivere. Questo Sherlock è con una R, non una D. Comunque non è la prima volta che ricevo un messaggio per questo ShedLock Holmes{dot}com, deve essere un’abitudine.
 
Oh. Scusa. Ho appena comprato il computer e le mie dita devono essere scivolate. Grazie per avermelo detto. Sarei sembrato un pazzo se fossi andato da loro a lamentarmi della mancata risposta alle mie mail.
Saluti, JW
 
24 dicembre 2010,  h 18.54
 
Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti da John Watson
 
[Ding]
 
Caro John Watson. Difficilmente ci conosciamo, beh, tu non conosci me. Ma vorrei ringraziarti per la mail. Normalmente non l’avrei fatto, ma…deve essere una buona giornata per me. Una sola cosa dovresti sapere: non molte cose riescono a far diventare buona una giornata.
Saluti, Sherlock Holmes
 
Caro Mr Sherlock Holmes-con-la-R. Scusa, ma devo averti inserito fra i miei contatti per sbaglio. Ti cancellerò subito. Sfortunatamente, sono lento a scrivere e nella maggior parte delle occasioni combino ancora disastri. Mi dispiace di averti disturbato, non succederà più. Probabilmente. Buona serata.
 
Carissimo. Posso immaginare quanto tempo ti occorre per scrivere una mail. Quanto…3 minuti?
 
Hey, non c’era bisogno di fare lo sciocco. Per questo messaggio ho impiegato 30 secondi: l’ho cronometrato. Allora, che fai? Visto che hai tutto questo tempo per rispondere alle mie mail.
 
Se mi chiedi cosa faccio, devo chiudere. Risponderò alla tua domanda un’altra volta. Non ti risponderò per un po’. Buona notte.
 
 
* shed è la rimessa degli attrezzi, ma può essere anche un nome. Il gioco di parole, comunque, è fra SheRlock e SheDlock.
 ** Alcune volte ho tradotto Mr., altre volte ho preferito lasciarlo invariato, a seconda di come si inseriva nel testo non essendo così usato in italiano.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2:
 
John
Sherlock
 
16 marzo 2011, h 12.35
Oggetto: Lavoro
 
Non mi dispiace di aver impiegato così tanto tempo per risponderti, a essere sinceri, il caso mi ha impegnato per un po’. Allora, signor Watson, cosa vorresti sapere su questo noioso soggetto? Sicuramente hai cose più importanti che ti aspettano. Sono stato convocato e, se vedrò un altro messaggio da te, non lo cancellerò solo perché ogni tanto ho bisogno di una distrazione.
Sherlock Holmes
 
Caso? Questo restringe il campo… abituato alle decine di lavori che ho fatto io. Convocato? Questo lo restringe al massimo a una trentina. Non puoi lasciarmi senza dirmelo! Devo sapere. Sono in pausa e la sola cosa di cui devo prendermi cura è questo panino davanti a me. Dammi un altro indizio.
John “solo-una-distrazione” Watson
 
22 aprile 2011, h 21.45
 
Oggetto: di nuovo ciao
 
Ciao Mr Holmes. Non mi hai più dato l’indizio che ti avevo chiesto. Comunque volevo solo dirti che dopo un anno di tentativi, alla fine ho trovato quella serratura. Ancora non so che lavoro fai. Probabilmente mi limiterò a guardarmi intorno.
Cordiali saluti, John Watson
 
Caro Mr Watson, stranamente mi dispiace di non averti più scritto. Per favore non cercarmi. Te lo dico: sono un Consulente Investigativo. Sì, lo so, “non è un vero lavoro”. Dici bene: l’ho inventato io.
Ti auguro il meglio, Sherlock
 
Consulente Investigativo? Cos’è? Non mi hai veramente detto cosa fai. Mi hai semplicemente dato un titolo. Dettagli, Sherlock, dettagli!
 
Oh! Giusto. Mi ero dimenticato che sei un’idiota. Non prenderla come una cosa negativa, quasi tutti lo sono. Quando la polizia non sa cosa fare, cioè sempre, mi consultano. Perché sanno che non coglieranno le grandi cose.
 
Ma la polizia non consulta dilettanti.
 
Normalmente la gente avrebbe messo in dubbio il fatto che io ho scritto loro “Difficilmente ci conosciamo. Beh, tu non mi conosci.” Perché non lo stai facendo?
 
L’ho fatto. Ma poi ho pensato fosse un errore di battitura.
 
Non lo era. Ho detto quello che volevo dirti. Era vero probabilmente quando ti ho detto che avevi impiegato tre minuti per scrivere la mail. La ragione è che tu probabilmente non sei abituato a questa tecnologia. Il motivo per cui tu non capisci questa semplice tecnologia deve essere che sei più vecchio della maggior parte delle persone di questa generazione. Ma questo non è ancora un buon motivo per non capirla, quindi qualcosa deve essere successo negli ultimi, diciamo, 20 anni. Devi averne più di 50. Perché un 50enne dovrebbe aver bisogno di una serratura? Non puoi averne meno di 30 perché io ne ho 30. Così devi averne circa 40. Visto che stavi ordinando una serratura alla Holmes company, so che viviamo a Londra. Devi avere una pausa intorno a mezzogiorno, così io riduco il tuo lavoro possibile a tre. Dottore, meccanico o professore. Non sembri il tipo che sistema macchine, o uno che affronta la frustrazione degli adolescenti. Quindi sei un medico. Ma i medici sono piuttosto aggiornati ora, quindi devi avere fatto l’addestramento da qualche altra parte. L’unico altro posto che lo offre senza le moderne tecnologie è l’Esercito. Quindi sei un medico militare. Giusto? Dico di sì.
Devo andare adesso. Sono stato convocato.
Saluti, Sherlock Holmes
 
23 aprile 2011, h 10.40
 
Caro Sherlock. Questo è…molto affascinante. E’ giusto. Ero un medico militare, ma mi hanno sparato. E visto che mi hanno sparato, sono stato congedato. Ho 42 anni. E’ giusto questo?
 
La polizia non consulta dilettanti.
 
Questo è un po’ impertinente da parte tua, non credi?
 
Sherlock?
 
30 aprile 2011, h 12.45
Oggetto: Dove sei finito?
 
Caro Mr. Holmes, dove sei? So che non dovrei preoccuparti, ma avresti dovuto rispondere. Spero di non sembrare uno in cerca di elemosina, ma… rendi le mie giornate migliori.
Grazie, John Watson
 
21 maggio 2011, h 18.35
Oggetto: Quattro settimane e nessuna risposta
 
Maledetto stronzo!
 
22 maggio 2011, h 8.56
Oggetto: Uno splendido messaggio da John
 
Così io torno da Parigi dopo un caso durato quattro settimane e cosa trovo nella mia casella mail? Un messaggio “di aiuto” e un insulto. Davvero, John, pensavo fossi una persona diversa.
Sinceramente, “il maledetto stronzo”
 
Scusa per l’insulto, ma dovevo dirlo. Non mi avevi detto che saresti stato via per un po’.
 
Se non ricordo male, non sei né mio fratello, né mio padre, né mia madre, né il mio partner per dirti dove stavo andando. E perché dovrebbe interessarti? Sicuramente hai una vita fuori da questa corrispondenza elettronica? Una fidanzata, forse un fidanzato, che ti tengano compagnia?
 
Sono il tuo amico virtuale. Questo dovrebbe contare qualcosa. E ho una vita fuori da questi messaggi. L’hai dimostrato. E no, non ho un ragazzo. Nè una ragazza. Ma ho una moglie.
 
…Sherlock?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
 
John
Sherlock
 
25 maggio 2011, h 19.59
 
Caro Mr. Holmes. Se hai intenzione di smettere di parlarmi solo perché sono sposato dovresti almeno essere abbastanza uomo da dirmelo.
Saluti, John
 
Non mi interessa che sei sposato. Comunque non ho mai preteso di conoscerti meglio. Rendi le mie giornate più…luminose, come direbbero le persone noiose.
 
Nemmeno io l’ho mai voluto. Mi sento come fossi un vecchio amico. Sei interessante in un modo bizzarro e psicopatico.
 
Non sono uno psicopatico. Sono un sociopatico ad alto funzionamento. Trai le tue conclusioni.
 
Scusa. Non intendevo offenderti.
John
 
P.S. Mi sto divertendo
 
31 maggio 2011, h 12.31
 
John, scusami se non ti ho risposto per un po’. In mia difesa, sappi che ti ho scritto ogni giorno, ma non ho inviato le mail. Mi fa strano pensare alla nostra corrispondenza, vedere che questo medico militare congedato è interessato a me più di quello che dovrebbe. Penso sia saggio partire dal fatto che non ci incontreremo mai di persona. Non voglio che tutto questo si riduca al livello di qualche battuta senza senso.
 
Non ha molto senso quel che scrivi oggi.
Quello che mi stai dicendo è questo: 1) che tu mi hai scritto dei messaggi, ma non li hai mandati, devo pensare di avere un ammiratore segreto? 2) Sei sempre più interessato a me, cosa significa? 3) Non vuoi sapere come sono perché pensi che non ci incontreremo mai? Invidio il tuo ragionamento. 4) Non vuoi scherzare, quindi cos’è che vuoi? Buonanotte!
John
 
Buongiorno John. Mi è venuto in mente che tu non sai niente di me, mentre io so un sacco di cose su in più su di te. Non sappiamo niente sulla nostra vita di tutti i giorni. Cosa ti interessa? Cosa fai quando ti svegli la mattina? Abbiamo solo una cosa in comune: a entrambi interessa un completo sconosciuto. Meraviglioso! Infatti, io sono molto interessato a te. E grazie alla grande Shed Lock Company, sappiamo di vivere entrambi a Londra. Pensi che io debba continuare a parlare con te? Ti sarei grato se mi dessi una risposta diretta.
Ti auguro il meglio, Sherlock
 
Se devi proprio saperlo, inizio la giornata con una tazza di thè alle sei di mattina. Faccio una doccia, mi vesto e vado al lavoro. Mi piace scriverti. Ho una rubrica di medicina su un giornale. Mi piace ogni tanto portare fuori il mio bulldog, Gladstone. Anche perché mia moglie, Mary, trova fastidioso quando non lo faccio. Torno a casa per le cinque, mangio una zuppa, mi lavo i denti e vado a letto. Sono affetto da disturbo post traumatico e zoppico. Una giornata noiosa, ogni giorno. Spero che le tue siano eccitanti, sai, essere un Consulente Detective e tutto il resto.
Sherlock, voglio che continui a mandarmi messaggi. Lo dirò ancora, nel caso non fossi stato abbastanza chiaro. PER FAVORE ALTRI MESSAGGI DA SHERLOCK! ALTRI MESSAGGI! DA SHERLOCK!
Ti auguro il meglio del meglio, John
 
2 giugno 2011, h 00.45
Oggetto: Me
 
John, tu sai cosa ho deciso di dirti sulla mia vita. Cioè questo: il suo nome era Victor. Una volta, avrei scritto Vic. Più di sei mesi fa, ha trovato qualcun altro. Un antropologo forense - hai capito cosa intendo, andiamo.- Quando l’ho scoperto, ero certo che Victor fosse “l’unico” e ho dovuto evitare di perderlo. Ho fatto tutto quello che potevo per un’intera settimana. Ed era in realtà sul punto di concedermi un’ultima possibilità: Natale a New York. Stavo programmando di proporglielo lì. Il pomeriggio prima del giorno che avevamo programmato di partire, ho ricevuto un’orrenda mail da lui. “Sherlock, non funzionerà. Non posso farlo. New York sarebbe soltanto un’altra messinscena. Perdonami. “ Gli ho risposto immediatamente pregandolo di darmi un’ultima possibilità. L’ho pregato di venire a New York. Poi ho aspettato. Ore ed ore. Mi sono dato come limite massimo le 18.50, se lui non mi avesse mandato una mail entro quell’ora, la mia ultima possibilità sarebbe stata bruciata. Alle 18.54, ho ricevuto un messaggio e l’ho aperto. E cos’ho trovato? “Buon Natale e Felice Anno Nuovo da John Watson”.
Ecco qui. Buona giornata, ormai.
Sherlock
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
 
N.d.t.
Da questo punto la storia per John e Sherlock inizia a farsi decisamente interessante. Ma non vi svelo nulla, salvo che il prossimo capitolo sarà un vero e proprio colpo di scena.
Un grazie particolare a chi ha inserito questa storia fra le seguite ;)
Enjoy!
Lady Viviana

 
 
John
Sherlock
 
Caro Sherlock. Che storia affascinante! Mi sento un pochino al settimo cielo per avere avuto una parte importante. Ora, scusami se sarò un po’ duro con te. Sembri interessato a qualcosa solo all’inizio e alla fine, quando stai per perderlo per sempre. Dico bene? Saresti disposto a camminare lungo una navata per tenere uno scienziato fuori dai pantaloni del tuo ragazzo. Suona come una totale mancanza di rispetto nei confronti dell’intera idea del matrimonio.
 
Sì, bene, questo è prima, nel passato. Stavo passando un…momento difficile. E non saprei. Non sono sposato.
 
E dici di non voler scambiare solo poche parole.
 
5 giugno 2011, h 9.24
Oggetto: Parliamo di te
 
Caro John, lo so da almeno undici giorni, ma a quanto pare non abbiamo mai parlato di lei. Da quanto sei sposato? Come si chiama? Sa di noi?
Ti auguro il meglio, Sherlock
 
Sei di nuovo annoiato? Iniziamo dalla domanda numero uno: siamo sposati da cinque anni. Si chiama Mary e, no, non sa di noi. Beh, non sa molto su di noi. Non sapevo nemmeno ci fosse un “noi”. C’è?
Tuo, John
 
Mi aspettavo rispondessi di più alle domande che ti avevo fatto. Puoi farlo, se vuoi.
 
Sherlock, sono sposato con una donna adorabile che è sette centimetri più bassa di me*. Abbiamo due bambini, ma non sono miei: Blake ha 5 anni, Lucy 11. Mary voleva un padre per i suoi figli, ma quando il loro vero padre se ne è andato, non ha saputo trovarne uno che fosse all’altezza. “Finchè hanno trovato me”. Dice lei. E’ più vecchia di me di un paio d’anni, ma ne dimostra 25. La sola cosa che gli ho detto su di noi era che stavo parlando con una persona. Lei mi ha chiesto “Vuoi incontrarlo?”, io ho risposto “No” e lei “Ok”. Tutto qui. Non voglio più parlare della mia famiglia.
Ti voglio bene, John
 
Ok, non parleremo più di tua moglie. Devo lavorare, in ogni caso. Ci sentiamo dopo, ok?
Ti voglio bene anche io, Sherlock
 
Oh, Sherlock, sono leggermente innamorato di te. Mi piaci, ma non capisco perché non vuoi sapere come sono. Non mi dispiacerebbe sapere come sei. Ovviamente possiamo sentirci più tardi.
Con amore, John
 
8 giugno 2011, h 22.26
Oggetto: un esperimento
 
John, hai la mente fissata su come sono. Ok. Ti propongo un esperimento. Scommetto che su dieci uomini, saprò identificare John Watson. Mentre tu non riusciresti a fare lo stesso. Ti va di provare? Buona giornata.
 
Sembra interessante. D’accordo, facciamolo! Cosa dovremmo fare? Mandare all’altro dieci foto con una di noi stessi nascosta in mezzo?
 
Suggerisco di incontrarci di persona senza saperlo. Intendo che staremo in un posto affollato. Dovremmo andare in un piccolo caffè, Speedy’s. C’è sempre una coppia di uomini della nostra età lì. E potremmo tentare di indovinare chi siamo. Avremo un tempo di, diciamo, due ore domenica pomeriggio. Dobbiamo essere entrambi lì per poterlo fare contemporaneamente. Cosa ne pensi?
 
Sherlock, non riesco a lavorare con il tuo esperimento in testa. Ma sono preoccupato: cosa succederà se non ci piacerà come siamo? Potrebbe essere la fine della nostra corrispondenza? Preferisco rimane sconosciuto e continuare a mandare mail per il resto della vita.
Un bacio, John
 
Non sono preoccupato. Non mi riconoscerai. E ho un’immagine abbastanza chiara di te perciò semplicemente si tratterà di una conferma.
Un bacio anche da parte mia, Sherlock
 
Ok. Domani pomeriggio fra le 4 le 6 da Speedy’s. Sarò lì.
E… P.S. Penso dovremmo smettere di scriverci fino ad allora, ok?
 
Fino a domenica, d’accordo.
Tuo, Sherlock
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5
 
N.d.t.
Buonasera :)
Di nuovo grazie a chi ha inserito questa storia fra le seguite, lo apprezzo molto e sono sicura che farà piacere anche all'autrice saperlo. Un grazie particolare a
Maximilien che ha recensito lo scorso capitolo. Per compensare i mancati aggiornamenti dei giorni scorsi, oggi ne pubblicherò due: la storia sta entrando nel vivo, ma state attenti perchè non tutto è ciò che sembra!
Enjoy!
Lady Viviana

 
 
John
Sherlock
 
Sherlock?! C’eri? Sei venuto al cafè? Rispondimi!
 
Ero lì.
 
Damn! Temevo lo dicessi. Tutti gli uomini che potevano essere te erano orribili…a vederli, intendo. Sei davvero venuto oggi? Non eri nascosto in bagno, vero? O fermo dall’altra parte della strada? Eri davvero dentro il cafè? Non dirmi che eri quell’uomo con un sacco di capelli che stava vicino al bancone.
 
John, non ero io, ma quello che hai detto era veramente offensivo, perfino per i miei standard. Sembra che l’aspetto sia tutto per te. Ma, se sono una delle “orribili persone”, vuol dire che questa è la fine della nostra corrispondenza?
 
No, Sherlock, possiamo continuare a mandarci mail. Il fatto è che non c’erano uomini in quel cafè che sembravano eccitanti tanto quanto il modo in cui mi scrivi tu.
 
Davvero? Nessuno. Come tutti gli altri, tu guardi, ma non osservi.
 
Sono stato lì due ore, assicurandomi di aver visto tutti gli uomini che sono entrati o usciti da soli da quel cafè. Beh, c’era questo tizio che sembrava interessante. Probabilmente l’unico e stava al bancone con questo tizio che sembrava un politico. Le loro spalle si sfioravano e aveva occhi soltanto per lui. Chi altro c’era? Un mucchio di uomini di mezza età che sembravano sul punto di avere un infarto e diversi impiegati. Nessuno aveva l’aspetto di uno che indaga sui crimini. Perciò, dov’era il mio Sherlock Holmes?
 
Non per darti l’impressione di essere soddisfatto del risulto, mio caro Watson, ma sapevo che non avresti indovinato chi sono.
 
Dov’eri, Sherlock? Dimmelo!
 
Ne parliamo dopo, ho una chiamata, adesso. Comunque, piccolo dettaglio, non abbiamo parlato di te.
Un mucchio di affetto, Sherlock
 
Cosa??!? Non puoi lasciarmi così! Torna a scrivere! Ora! Ti prego!
 
Ho capito! Mi sono appena svegliato e mi è venuto in mente! Tu eri un cameriere! Conosci il proprietario, così ti ha permesso di fingere di essere un cameriere per due ore. Dico bene? Mi hai fregato, Sherlock.
 
Buongiorno, John! Continuo a stupirmi di come tu possa essere maleducato senza volerlo. Non ero un cameriere né un uomo delle mail o un fattorino. Ero semplicemente il vecchio Sherlock, un cliente di Speedy’s fra le 4 e le 6 di domenica pomeriggio. Sei troppo scarso, John “l’apparenza-è-tutto” Watson. Suggerisco, invece, di parlare di te. C’erano molti uomini che potevano essere il mio John Watson. Ma ecco le tre migliori possibilità. Prima: il prototipo. Stava al bancone, alto, biondo, sui quarant’anni. Nervoso, agitava il bicchiere, facendo muovere il whiskey che c’era dentro. Vestito normalmente. Aveva un bastone che sembrava perfetto per la sua andatura zoppicante. Aspetto splendido, tipo calmo, piacevole da avere intorno. In pratica, il classico John Watson.
Seconda: l’alternativo. Castano, all’apparenza di carattere rude, intorno ai quarant’anni. Ha una cicatrice che sembra iniziare sulla spalla sinistra e finire alla fine del collo. Indossava un completo, aspetto splendido, tipo sicuro, introverso.
E, ultimo, ma non meno importante, il terzo: l’altro tipo. Basso, biondo, si guardava intorno, è stato al bancone un paio di volte. Meravigliosi occhi azzurri, bel fisico, un maglione beige. Portava la fede e aveva un bastone. Aspetto splendido, schivo, ma premuroso. E per questo potrebbe essere John Watson.
Se mi direi quale dei tre sei, ti darò un indizio su chi potevo essere io.
Con affetto, Sherlock
 
Ok, ma prima mi dai l’indizio e poi ti dirò se ero davvero uno dei tre.
 
Hai fratelli o sorelle?
 
Sì, una sorella più vecchia che vive nel nord. Perché?
 
Quello era l’indizio, John. E, comunque, io ho un fratello più vecchio. E’ in queste rare occasioni che mi sento vicino a lui. Hai il tuo indizio, ora devi dedurre.
Eri uno dei miei tre John, allora?
 
Sherlock! Non è un buon indizio. Solo tu potevi tirare fuori una cosa del genere. Ti prego, dammene un altro e te lo dirò.
 
Mio fratello è uno dei quei politici.
 
Ok, questo va bene. Qualunque cosa sia, mi arrendo.
Comunque, Sherlock, sono uno di quei tre John. Sono meravigliato dal fatto che tu abbia trovato ben tre uomini altrettanto affascinanti nello stesso momento. Ma questo è quello che siamo, immagino.
Ti auguro una buona serata, sto per prendermi una pausa da Sherlock. Ho cose più importanti che mi attendono. Arrivederci, per ora.
John
 
Allora eri sicuramente il John numero 1.
 
Hey! John?! Altro indizio! Mio fratello questa volta ha sentito il bisogno di toccarmi tutto il tempo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
 
John
Sherlock
 
Oggetto: Nessuna idea!
 
Caro Sherlock, stai scherzando! Vuoi dire il politico ben vestito che stava al bancone con il suo fidanzato?
 
Come mi hai descritto? “L’unica persona interessa stava al bancone con uno che sembrava un politico”
 
Non esagerare, tesoro. Ho solo pensato che chiunque fosse con un tipo del genere dovesse essere un tipo interessante. Tutto quello che so di te è che sei molto alto, abbastanza magro e indossi un lungo cappotto nero. Vi ho guardati soltanto per pochi secondi.
 
E io non sapevo che fossi come gli altri, mio caro. Ho dato le spalle al resto della stanza per tutto il tempo, mentre mio fratello Mycroft, selezionava i possibili candidati e me li descriveva dal suo punto di vista. Tutti i dettagli sono inutili: non ho visto nulla con i miei occhi.
Tuo, Sherlock
 
Sherlock, è mezzanotte passata e non riesco a dormire. Ho bisogno di dirti una cosa che mi infastidisce. Credo dovremmo smettere. Sto iniziando a diventare dipendente da te e non posso passare la mia vita aspettando le mail di un uomo che mi volta la schiena quando mi incontra. Che non mi vuole conoscere meglio. Non posso andare avanti. Capisci, Sherlock?
 
Penso tu stia cercando qualcosa. Diciamo qualcosa di eccitante. Dico bene?
 
Sherlock, non sono in cerca di qualcosa di eccitante con te. Voglio vederti, ecco tutto. Tu vuoi incontrarmi?
 
La scorsa notte ho avuto un sogno molto vivido su di te, John. Sia chiaro, io non sogno mai qualcuno che non ho mai incontrato.
 
Davvero? E’ successo anche a me. Sognarti, dico. Cosa intendi con “vivido”, che era un sogno erotico?
 
Selvaggio, pazzamente erotico
 
Voglio dettagli! Cosa facevamo? Com’era il mio volto?
 
Veramente, non ho visto nessun volto. O altre parti del corpo. Semplicemente sentivo tutto.
 
Se non hai visto nessun volto, come puoi dire che stavi sognando me?
 
Perché c’era una sola persona si esprime come te. E sei tu.
 
Sherlock, incontriamoci. Mary porta i bambini da sua madre questa settimana. Non lasciamoci scappare quest’occasione. Ti prego, cosa abbiamo da perdere?
 
20 giugno 2011, h 23.04
Oggetto: Cosa avremmo da perdere
 
Uno: Te. Due: Me. Tre: Noi.
Buonanotte, John, mi dispiace di essere così.
 
Buonanotte Sherlock. Sognami. E magari guardami mentre lo fai.
 
26 giugno 2011, h 10.37
Oggetto: Te
 
Caro Sherlock, non ti sento da quasi una settimana. Sto iniziando a preoccuparmi. E se questo è il tuo modo per farmi passare la voglia di vederti, beh, pessimo tentativo, se mi permetti. Non ti scriverò più.
Ciao!
John
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7
 
John
Sherlock
 
4 luglio 2011, h 9.29
Oggetto: Vediamoci
 
John, vuoi ancora? Quando? Oggi? Domani? Dopodomani?
 
Guarda chi c’è! Chi non muore si rivede, a quanto pare. Beh, potrei volere. Ma, prima, spiegami perché ci hai messo così tanto a rispondere. E fai in modo che sia una buona scusa.
 
Mia mamma è morta. E’ abbastanza buona?
 
Damn. Sei serio? Come?
 
Da che io ricordi, ha sempre avuto il cancro. Ai polmoni, per essere precisi. Comunque, quando i dottori se ne sono accorti, era troppo tardi. Tutto quello che si poteva fare era aspettare che morisse. Era una combattente. I suoi dottori erano sorpresi che fosse rimasta viva così a lungo. Ma la parte peggiore di tutto questo era che soffriva continuamente. Voleva vedere sia me che Mycroft sposati. Ecco perché ha aspettato, ma alla fine il dolore è stato troppo grande da affrontare per lei.
 
Eravate con lei? Mi dispiace. Devono avertelo detto molto ultimamente.
 
Una volta avrei detto “No, non proprio”. Ma oggi sto cercando di capire perché non eravamo lì.
Non voglio annoiarti con tutto questo, John.
 
Non mi stai annoiando, Sherlock. Vuoi che ci incontriamo e ne parliamo un po’? In un certo senso, potrei essere la persona giusta con cui farlo.
 
Ok, vediamo. Grazie, John.
Possiamo vederci più tardi o stasera?
 
Caro, dolce, Sherlock, stasera non posso. Che ne dici di domani? Intorno alle 20?
 
Domani c’è il funerale. Ma le 8 mi vanno bene. Ti mando una mail e possiamo metterci d’accordo sul luogo.
 
Mettendo da parte il perché, non vedo l’ora di vederti.
 
Anche io non vedo l’ora di vederti.
 
Ciao? Sherlock? Sono le 19.30 e non ho avuto notizie da te, per cui immagino che non ci vedremo.
John
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8

 
John
Sherlock
 
Buongiorno, caro John, mi dispiace molto, ma ho passato ieri sera con Victor, il mio ex-ragazzo. E’ venuto al funerale, gli piaceva molto mia mamma e viceversa. Quasi quasi stava peggio di me e ho dovuto consolarlo. Non essere arrabbiato con me per averti dato buca! Spero che capirai e ti ringrazio per il supporto.
Con affetto, Sherlock
 
Va bene, è tutto ok
Ti auguro il meglio, J
 
John, ti ho ferito?
 
No. Mi dispiace, ma sono solo molto occupato.
 
Non ti credo. Ti conosco, John. La sola idea di averti sconvolto mi manda fuori di testa.
 
Non essere zuccheroso, Sherlock. Stai di nuovo con Victor? Sei riuscito a consolarlo?
 
Oh! Allora è di questo che si tratta. Sherlock osa incontrarsi con il suo ex al funerale di sua mamma. Bene. Ammetto che otto ore dopo aver sepolto mia mamma, sono stato a un passo dal dormire con il mio ex. Spero di averti mandato in confusione. Ora ho una scena del crimine su cui indagare. Buona giornata.
 
Caro Sherlock, qualcuno sensibile quanto dovresti essere tu ora dovrebbe capire che uno sensibile quanto me si potrebbe sentire rifiutato per una possibile esperienza sessuale dell’ultimo minuto. Sì, Sherlock, mi sento come se mi avessi rifiutato. Non sono una persona qualunque.
Rispettosamente tuo, John
 
Caro John. Non sei una persona qualunque. Non per me, perlomeno. Ma non dobbiamo intrometterci nella vita privata dell’altro. Non puoi diventare la mia coscienza. Comunque sia, tu rimarrai sempre una seconda voce che accompagna le mie giornate. Ti sono così grato per il tuo buon senso, il tuo fascino, il tuo entusiasmo. Ma penso che, se la notte scorsa ci fossimo incontrati, tutti i segreti sarebbero stati svelati. Tutti i misteri sarebbero svaniti in un attimo. Non ci sarebbe più stata nessuna magia. John, mi dispiace aver perso la mia seconda voce. Voglio continuare ad averla e trattarla con cura.
Tuo, Sherlock
 
Dici che non dobbiamo intrometterci nella vita privata dell’altro, ma cos’è questo? Le cose di cui parliamo, il modo in cui ci sentiamo. Siamo GIA’ nella vita privata dell’altro. Dannazione, SIAMO la vita privata dell’altro.
Buonanotte!
John
 
Sei già a dormire? Non andare …
 
Devo lavorare domani mattina, Sherlock.
 
Non andare, John. Vediamoci, solo per un bere qualcosa. Metterò una mano sulla tua spalla, te lo prometto. Solo un abbraccio, un bacio, un paio di baci, nulla di più. Sfortunatamente, hai una moglie. Ho bisogno di sentire il tuo profumo. Sono serio, John. Vieni a casa mia, è al 221B di Baker Street. Vieni, chiuderò gli occhi così non vedrò come sei. Ho solo bisogno di sentirti vicino, sentire il tuo profumo, avere un tuo bacio.
 
Buonanotte, Sherlock. Non posso rimanere ora, è troppo tardi. Ma è bello sapere che posso venire. Potrei farlo. Non sono sicuro che questo non sia approfittarne, ma tutto quello che so è che ho bisogno di te, Sherlock. Penso a te tutto il tempo. E ho bisogno di te. Tanto.
Devo andare a dormire, ora, mi collegherò domani.
Con amore, John
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9
 
N.d.t.
Siamo quasi alla fine della storia, ancora 4 capitoli (quasi tutti brevi) e si saprà se John e Sherlock finalmente riusciranno a incontrarsi e come si evolverà il loro rapporto.
Un grazie a tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite o nelle seguite, non credevo potesse avere tutto questo successo e anche l'autrice ne sarà felice :)
Lady Viviana

 
 
John
Sherlock
Mary
 
7 luglio 2011, h 12.34
Oggetto: Jo
 
Caro Mr Holmes, mi è sempre più difficilmente scriverle man mano che vado avanti. Sono imbarazzata, non mi è capitato di dover fare una cosa simile. Il mio nome è Mary Watson, sono la moglie di Jo (meglio conosciuto come John). Ho un grosso favore da chiederle, Mr. Holmes, poi le spiegherò perché: incontri mio marito. La prego, lo faccia e metta fine a quest’incubo. Al momento, lei è soltanto una fantasia. Partendo dalle sue parole, l’ha immaginata come l’uomo perfetto. Solo quando la incontrerà, la vedrà nello stesso modo in cui vede me, qualcuno con dei difetti, solo allora potrò lealmente competere con lei.
Lascia che le spieghi. Quando ci siamo incontrati, ero solo una paziente nell’ospedale dove lavorava, aveva solo 35 anni, mentre io ne avevo 40 ed ero felicemente sposata con due bambini. Mio marito, Vincent ci fu portato via per un incidente stradale. Poi improvvisamente ci fu Jo, quest’uomo meraviglioso che c’era sempre quando avevo bisogno di lui. Era – ed è ancora – bravissimo con i bambini e io mi sono follemente innamorata di lui. Un anno dopo ci siamo sposati.
Questo è stato sei anni fa e non passa giorno che io non trascorra nella paura che trovi qualcuno di più giovane di me. E dica “Mary, mi sono innamorato di un’altra persona”. Ma è accaduto qualcosa di peggiore: lei, Mr. Holmes. Da quando lei ha iniziato a…rispondere, Jo è cambiato. Si è allontanato da me. Non è più l’uomo che solo al lavoro era costretto ad affrontare la tecnologia. Ora sta per ore nel suo studio, di fronte al computer. E (questa è la parte che mi fa più male) quando c’è un sorriso sul suo volto, non è più per me. Così, ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare: ho frugato nel suo ufficio. Lì, in un cassetto, ho trovato una cartella contenete tutta la corrispondenza tenuta con un certo Sherlock Holmes. Stampata. Pagine su pagine senza una piega, un angolo. Le ho lette tutte, sentendomi sempre più colpevole per ogni parola. E mi lasci dire che era dalla morte del mio primo marito che non mi sentivo così male. La prego, Mr. Holmes, lo incontri, poi…lo lasci andare. Lasci che continui a vivere con la sua famiglia.
Solo un ultimo favore: non dica a Jo che so di voi. Non potrei mai più guardarlo negli occhi, se dovesse scoprirlo. Odierebbe sia se stesso che me.
E, ora, manderò la lettera più dolorosa che io abbia mai scritto.
Sua, sinceramente, Mary Watson
 
Gentile signora Watson. Le parole mi tradiscono, cosa che accade raramente. Sono sconvolto. Non si doveva imbarazzare, ci disonora tutti. Ho bisogno di pensare. Non mi farò sentire per un po’. Non posso prometterle nulla.
Cordiali saluti, Sherlock Holmes
 
Sherlock? Dove sei? Non ti ho sentito per tutto il giorno.
 
Sherlock? Non hai idea di quanto io sia stato vicino al venire la scorsa notte. Più di quanto lo sia stato mai. E tu, subdolo idiota, vivi proprio vicino a Speedy’s. Non mi stupisco se hai scelto proprio quel posto.
 
Perché non mi scrivi? Devo preoccuparmi?
 
Sherlock! Sono passati due giorni. Sherlock, c’è qualcosa che non va? Ti prego scrivimi!
Tuo, John
 
14 luglio 2011, h 11.34
Oggetto: Un patto
 
Gentile signora Watson, mi lasci proporre un patto. Se io prometto di non parlare a John delle sue mail e di come sono iniziate, lei deve promettere che non leggerà mai più le mail che ci scambieremo.
Cordiali saluti, Sherlock Holmes
 
Va bene, Mr. Holmes, prometto che lo farò. Ho già letto più di quanto avrei dovuto. Ora, le ripeto la mia richiesta: incontrerà mio marito?
 
Signora Watson, non posso e non voglio risponderle.
Cordiali saluti, Sherlock Holmes
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO 10
 
John
Sherlock
 
15 luglio 2011, h 10.56
Oggetto: Un altro?
 
Come si chiama, Sherlock? E’ di nuovo Victor?
 
Ciao John! Scusami se non mi sono tenuto in contatto. Ti sei completamente sbagliato: non c’è nessun altro. Sono io. La settimana appena passata è stata davvero stressante e ho bisogno di prendermi una pausa. Ti scrivo fra pochi giorni. Lo prometto.
Con tanto, tanto, tanto amore, Sherlock
 
Sherlock? So che non sei lì, che ti stai prendendo una “pausa”. Immagino di dover fare lo stesso. Mi sto prendendo qualcosa da bere, giusto un bicchiere o due di scotch. Sono così triste, in questo momento. E sai perché? Perché non sei lì. Per qualche strano motivo, mi sono innamorato di te, Sherlock. Mi sento come se non potessi vivere senza di te. Non esattamente felice, quindi. Terribile, vero?
Però io amo Mary e i bambini, ho sempre voluto avere una famiglia come quella che ho. Grazie per avermi ascoltato. Mi mancherai tanto.
Con tutto il mio amore, John
 
Sherlock, è passata un’intera settimana. Nemmeno una riga dall’uomo misterioso che ha deciso, spuntando dal nulla, di prendersi una pausa. Mi rendo conto che la mia mail di ieri sera è stata parecchio….inaspettata. Ho esagerato?
Ti voglio, John
 
23 luglio 2011, h 9.57
Oggetto: Ultimo messaggio
 
Otto giorni. Questo è l’ultimo messaggio che ti mando finchè non ti farai sentire. Quello che mi stai facendo, Sherlock, fa dannatamente male. Puoi fare tutto quello che non vuoi, ma non questo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO 11
 
John
Sherlock
 
31 luglio 2011, h 7.32
Oggetto: Risposta
 
Caro John, mi sono bastate poche ore per preparare la mente a prendere una decisione che cambierà la mia vita. Ma mi è servito molto di più per raccontarti le conseguenze. Fra poche settimane andrò a Parigi per almeno tre anni. La polizia di là ha chiesto il mio aiuto per alcuni casi.
Ho preso anche un’altra decisione: non ti scriverò più mail. Devi uscire dalla mia testa, John. Non puoi essere la prima e l’ultima persona cui penso tutti i giorni per il resto della mia vita. Sei sposato e sono più che certo che tua moglie ti ami. Sto mettendo fine a tutto questo. Ti sto dicendo addio.
Tuo, Sherlock
 
1 agosto 2011, h 8.17
Oggetto: E questo lo chiami un addio?
 
Caro Sherlock, cos’era la tua ultima mail?!? Non posso crederci! Ora, io non credo ne “l’addio definitivo”. Dai, Sherlock, su! Va bene, vai a Parigi, smetti di scrivermi, se vuoi! Ma, ti prego, non finirla in questo modo! Non ti fa onore. Ti prego, provami che quello non era il tuo ultimo messaggio! Almeno, prova a chiudere con qualcosa di eclatante, che ne dici di “per mettere fine a tutto, suggerisco di incontrarci”. Almeno finirebbe meglio di così.
E ora, non ho problemi ad ammetterlo, mi farò un bel pianto.
 
Caro John, per mettere fine a tutto, suggerisco di incontrarci.
 
Non puoi essere serio.
 
Lo sono. Non potrei scherzare su questo. Voglio mettere fine alla nostra corrispondenza con un appuntamento. Solo uno prima che parta per Parigi.
 
E cosa speri di ottenere dal nostro incontro?
 
Una conclusione per quest’emozionante parentesi nelle nostre vite.
 
Cosa succederà se vorremo incontrarci una seconda volta?
 
Per quanto mi riguarda, è impossibile.
 
Perché? Tutto è possibile.
 
Una volta che hai eliminato l’impossibile, tutto ciò che rimane, anche se improbabile, deve essere vero. Ed è così che vedo la possibilità di vederci una seconda volta: qualcosa di impossibile.
Mi dispiace, John, devo andare ora.
Con affetto, Sherlock
 
Sherlock! Non puoi andartene!
 
Caro John, il volo è fra tre giorni. Perciò lo dirò ancora una volta: sarebbe meraviglioso se potessimo incontrarci prima della mia partenza. Se non sei sicuro, fallo per me. Ti prego, vorrei concludere bene tutto questo.
 
Caro Sherlock, quando sei libero questa settimana?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


CAPITOLO 12
 
N.d.t.
Buona sera a tutti :) Quello che sto per pubblicare è il penultimo capitolo della storia. Ma non preoccupatevi perchè, tempo un paio di giorni per un'ultima revisione, e inizierò a pubblicare il seguito "The Arrival of the Seventh Wave" che spero vi piacerà altrettanto. Ancora un grazie a chi ha recensito, messo nelle preferite o nelle seguite, ma anche a chi legge e preferisce rimanere nell'ombra ;)
Lady Viviana
 

John
Sherlock
 
Tutti i giorni, quando vuoi tu.
 
Domani sera. Dove pensi dovremmo incontrarci?
 
Ovunque. Un parco, un museo, un cafè.
 
Voglio venire da te. Cosa faremo? Ci stringeremo la mano? O semplicemente staremo uno di fronte all’altro per un po’?
 
Io dico che metterò un bicchiere di vino nella tua mano, proporrò di fare un brindisi e farà un po’ male.
 
Ok, d’accordo. Lo stiamo facendo davvero? E’ un po’ strano.
 
Certo che ci stiamo incontrando per davvero.
 
Buonanotte, Sherlock. Non vedo l’ora che sia domani. Ma, allo stesso tempo, non posso ignorare il fatto che dopo ti perderò.
Con amore, John
 
Buongiorno, Sherlock. Non riuscivo a dormire. A che ora devo venire? Cosa succede se questo incontro andrà meglio di quanto ti aspetti? Non vorrai continuare a scrivermi da Parigi? Perché non vuoi stare insieme a me?
 
JOHN WATSON. TU. NON. SEI. LIBERO. DI. STARE. CON. ME! Posso farti una domanda? Cosa hai intenzione di dire a Mary riguardo dove andrai stasera?
 
Non preoccuparti di questo. Le dirò che mi incontrerò con un mio vecchio commilitone. Dirà “Lo conosco?” e io risponderò “Non penso, non ti ho parlato molto di lui. Abbiamo un sacco di tempo da recuperare, per cui potrei tornare tardi”. E lei dirà “Divertiti”.
 
Ma cosa succederà se tornerai a casa la mattina dopo?
 
Interessante. Sarò lì fra cinque ore. Non vuoi sapere quale dei tre John vedrai?
 
No, no, non dirmelo. La porta sarà aperta. Sali le scale, solo un piano. La porta successiva sarà aperta, gira a sinistra due volte, poi vai dritto, oltrepassa la cucina e il bagno. Entra nella stanza. E’ buio. Ti circonderò con un braccio e ti bacerò, senza vederti. Solo un bacio.
 
E poi io me ne andrò o cosa?
 
No. Solo un bacio, poi accenderemo la luce per vedere chi abbiamo baciato. Ti darò un bicchiere del mio vino migliore e faremo un brindisi. E poi vedremo che accadrà.
 
Questo è osare. Cosa succederà se non mi piacerà il tuo modo di baciare? Come baci? Quanto delicate sono le tue labbra? Tieni gli occhi aperti o chiusi? Sono a forma di cuore?
 
Bacio come scrivo.
 
Questo è un po’ presuntuoso, non credi? Cosa dovrei mettermi?
 
Lascio scegliere a te, ma penso che dovresti metterti qualcosa.
 
Ok, se non avrò un infarto o qualcos’altro nel frattempo, ci vediamo alle 8.
 
Se una vecchia signora ti chiederà cosa stai facendo, dì soltanto che sei lì per me e ti lascerà venire.
 
Non posso aspettare!
 
Sherlock? Sei lì?
 
Oh, John, c’è così tanto da dire, così tanto da capire.
 
Calmati, Sherlock. Le spiegazioni possono aspettare. Capire tutto anche. Per ora…baciamoci. A fra poco, amore mio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 - The end ***


CAPITOLO 13
 
N.d.t.
Buon pomeriggio a tutti :) Posto qui l'ultima nota, per evitare lanci di oggetti appuntiti alla fine -.-
Siamo all'ultimo capitolo della ff, ma non alla fine definitiva. Come già più volte detto, esiste un seguito che inizierò a pubblicare la prossima settimana, una volta completata l'ultima revisione. Se siete rimasti delusi dal finale, quindi, avete un'altra possibilità per vedere l'evolversi della relazione fra i nostri John & Sherlock.
Ancora una volta grazie a tutti, sia chi ha recensito/messo nelle preferite/messo nelle seguite, sia a chi si è limitato a leggere. Sapere che tutto il lavoro fatto per tradurla è valso la pena è una bella soddisfazione, visto che è stato il primo.
Vi aspetto con il seguito, "The Arrival of the seventh wave". A presto (spero),
Lady Viviana

 
 
John
Sherlock
 
Caro Sherlock, so che è incomprensibile, il tuo silenzio dice la verità. Non mi stai nemmeno chiedendo perché. E’ tutto per via di due lettere, due lettere dove non avrebbero dovuto essere. Ti ricordi, Sherlock? Mi hai chiesto cosa avrei detto a Mary riguardo la mia uscita. Ero sulla porta quando ho letto la mia frase finale: “Abbiamo un sacco di tempo da recuperare, per cui potrei tornare tardi”. Pensavo avrebbe risposto “Divertiti”. L’ha fatto, ma poi si è fermata. E l’ha detto. Solo un sussurro, nient’altro. Mi ha chiamato John. “Divertiti, John”. L’ha detto il più piano possibile. Lei mi chiama sempre e soltanto Jo. Quelle due ulteriori lettere mi hanno fatto rabbrividire. Quello che aveva detto suonava falso. Era come se mi stesse dicendo “So che vuoi essere John. Perciò sii John”. Non potevo sapere come sarebbe finita. Ci ho provato, ma era come se non potessi essere me stesso sapendo che Mary sapeva. Ti amo così tanto, Sherlock. Ti amo così tanto e Mary deve farsene una ragione. Possiamo partire da questo?
 
4 agosto 2011, h 12.29
 
Questo è un messaggio generato automaticamente dalla casella mail. Il destinatario non può più ricevere mail. Tutte le mail inviate saranno distrutte immediatamente.
 
FINE

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2276005