La fiducia spezzata da quella futile arroganza

di Nede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #01. La fiducia spezzata ***
Capitolo 2: *** #02. Orgoglio e Pace? ***
Capitolo 3: *** #03. Come prima ***



Capitolo 1
*** #01. La fiducia spezzata ***




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La signora Son si trovava seduta sul prato a guardare il cielo.
Dopo la verità detta da suo figlio era rimasta delusa.
Delusa da quel bambino che credeva maturo ed ubbidiente.
Ed invece non lo era affatto!
Per dimostrarsi degno di suo padre aveva giocato con quel mostro che poteva distruggerli in qualsiasi momento, non pensando alle sorti della Terra.
Suo padre aveva riposto fiducia in lui.
Ricordava bene le parole di Goku.
« Chichi posso assicurarti che Gohan è diventato più forte di me e non puoi immaginare come mi sia sentito vedendo la sua aura crescere a dismisura. Sono orgoglioso di lui. E so che sei contraria, ma è l'unico che può portare la pace sulla Terra. Io non ne sarei in grado.»
Invece di capirlo e percepire subito le sue parole gli aveva urlato contro, proteggendo il suo bambino, dicendogli che Gohan non avrebbe combattuto e che doveva prometterglielo.
Quando Gohan e Baba le avevano raccontato cosa era successo non voleva crederci.
Suo figlio aveva giocato con la propria vita.
Suo figlio aveva giocato con le vite degli abitanti della Terra.
Suo figlio non aveva ubbidito a suo padre.
Suo figlio, con la sua arroganza, aveva costretto suo padre al sacrificio.
Perché le aveva fatto questo?
Senza pensarci due volte si alzò dal pavimento e diede uno schiaffo a Gohan.
Il piccolo saiyan rimase colpito da quella reazione – non gli importava del bruciore alla guancia – quando vide le lacrime sul volto di sua madre.
« Come hai potuto Gohan? Come hai potuto giocare così con quel mostro? Tuo padre non ti ha insegnato a giocare con le vite, io non te l'ho insegnato, e tu sei stato un irresponsabile. Sei stato arrogante e presuntuoso. Hai costretto un eroe a dare la sua vita inutilmente, hai costretto l'amore della mia vita a sacrificarsi per un tuo errore e hai costretto tuo padre a salvare la Terra.
Potevi farlo tu, potevi distruggere quel mostro e non l'hai fatto. Dovevi dimostrare il tuo sangue saiyan? La tua superiorità? La tua forza? Tuo padre aveva fiducia in te, anche se io ho fatto di tutto per proteggerti ed oppormi, lui credeva in te e tu hai deluso entrambi. »
Aveva percorso le scale, sino alla camera da letto, si era sdraiata sul letto versando lacrime per quell'uomo che aveva preso una scelta e per quel figlio che aveva distrutto tutto.
Ed ora guardava il cielo, cercando una risposta ed il coraggio di perdonare.
Perché la sua fiducia era stata spezzata da quella futile arroganza.

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 








 

Salve a tutti! Credo proprio che le fan di Gohan, dopo aver letto questa Flash-Fic, mi odieranno. (Chiedo perdono alla mia nipotina, Rohan, ma lei sa che odio Gohan).
So che, molto probabilmente, riceverò recensioni neutre/negative (Me lo sento, davvero.) ma questo è ciò che penso. Se la mia sensazione sarà esatta, beh, accoglierò anche quelle :)
Sono pur sempre opinioni che accetto e rispetto.
Volevo avvertire che non ho inserito la nota OOC perché penso che Chichi, ami suo figlio come solo una madre sa fare, ma che non abbia lasciato correre la disobbedienza di Gohan.
Ed in più non penso che non ci sia stato, anche per poco, un periodo dove non abbia provato delusione verso Gohan.
Non so se ne farò una Raccolta, dovrebbero essere tre, ma non so che impatto farà. Quindi ci penserò su.
Ringrazio, inoltre, Sayuri_92 per avermi aiutata con le correzioni in questa Flash-Fic.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 2
*** #02. Orgoglio e Pace? ***




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Era passata una settimana e Chichi rivolgeva la parola a suo figlio soltanto quando le domandava qualcosa.
Non riusciva, ancora, a comprendere cosa gli era passato per la mente.
Gohan si sentiva sempre peggio, avrebbe voluto scusarsi, ma sapeva bene che ci voleva tempo per riuscire a riavere la sua fiducia.
Una sera gli amici di sempre, insieme a tutto il gruppo, erano venuti a trovarli per mettere un po' di allegria.
E quando Yamcha aveva detto quella frase sbagliata, Chichi non era riuscita a trattenersi.
« Scusa se mi permetto di dirlo, Chichi, ma non mi sembra che Goku abbia avuto tutta questa voglia di tornare in vita.
Noi volevamo aiutarlo con le sfere di Namec, ma non ha voluto ascoltarci.»

Crilin guardò male l'amico e si promise che gli avrebbe fatto una bella ramanzina, ma Chichi si alzò dalla sedia e, con un'innaturale freddezza, rispose.
« Se siete convinti che Goku non ami la sua famiglia vi sbagliate digrosso. Le decisioni che prende non sono di vostra competenza e se l'ha presa una ragione c'è. È vero, è un maniaco del combattimento, ma non avrebbe mai abbandonato la sua famiglia senza un motivo. Voi non sapete nulla, non sapete chi è Goku come padre – o come marito – quindi non avete il diritto di giudicare. Se voi fosse stati più forti tutto questo non sarebbe successo e mio figlio non mi avrebbe delusa così tanto. E non ditemi che è solo un bambino, perché se fosse stato davvero figlio di suo padre avrebbe messo a tacere l'orgoglio. Ed ora per favore andate via, è tardi.»
Così senza dire una sola parola il gruppo z uscì dall'abitazione dei Son e Chichi, arrivata davanti alla porta della sua stanza, si fermò a guadare Gohan dormire sul suo letto. 
«Sei la cosa più importante della vita, piccolo mio, ma perché mi hai fatto questo? Perché non hai ascoltato tuo padre? Si fidava di te, si fidava di suo figlio.»
Disse istintivamente, guardandolo.
Ora, in quel preciso istante, suo figlio la stava stringendo e lei lo abbracciò di rimando, ma subito dopo – sciolto l'abbraccio – gli accarezzò i capelli corvini e lo guardò dritto negli occhi.
«Gohan, tesoro mio, sappi che ti adoro come solo una madre sa fare. Però dovrai riguadagnarti la mia fiducia, perché quel che è successo mi ha resa confusa. Ho sempre creduto che tu fossi maturo per la tua età, ma mi sbagliavo. Così adesso dovremmo ricominciare da capo ed insieme. Okay?»

Gohan non rispose e si fiondò tra le sue braccia, annuendo, senza riuscire a parlare. Chichi gli diede un bacio sulla testa e lo strinse a sé.
Amava suo figlio, ma lui aveva spezzato la sua fiducia.

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 








 

Salve a tutti! Credo proprio che le fan di Gohan, dopo questa seconda Flash-Fic, mi odieranno sempre di più.
So che, molto probabilmente, riceverò recensioni neutre/negative (Me lo sento, davvero.) ma questo è ciò che penso. Come ho detto nel precedente capitolo: accetto qualsiasi opinione e la rispetto profondamente :)
Vedendo le recensioni precedenti, mi sono fatta coraggio ed ho postato la seconda Flash-Fic che spero piaccia.
Avvertenze: Penso che la parte iniziale vi abbia fatto storcere il naso ed in un certo senso pensiate sia " esagerato ", ma questo penso che la sua reazione sia abbastanza plausibile per il mio punto di vista.
Spero, fortemente, di non avervi deluso.
Ringrazio, inoltre, Sayuri_92 per avermi aiutata con le correzioni in questa Flash-Fic.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 3
*** #03. Come prima ***




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Giorno dopo giorno.
Ora dopo ora.
Minuto dopo minuto.


 

Tutto stava risistemandosi, ma un vuoto nel cuore rimaneva sempre.
Chichi era nella sua stanza, seduta sul suo letto, a guardare quell'oggetto che teneva tra le mani.
Nel rifare il letto, sotto il cuscino di Goku, trovò un ciondolo porta foto.
Non l'aveva mai visto, ma aprendolo vide che vi era la foto sua e di Gohan.
Il saiyan non era il tipo da avere un oggetto che lo legasse a loro.
Ma in quel momento, la donna, si ricredette.
Non mutò la sua espressione seria, ma una sola lacrima scivolò lungo il suo viso.
Chichi sentì un leggero cigolare e voltandosi, verso la porta, vide Gohan con il capo chino.
« Posso entrare, mamma? Disturbo? »
La donna gli fece segno di sedersi accanto a lei e il piccolo saiyan fece quanto richiesto.
Appena si sedette si gettò tra le braccia della madre e cominciò a singhiozzare rumorosamente.
« Sfogati.»
Gli disse a bassa voce, stringendolo, non mutando espressione ed accarezzando i capelli capelli corvini del piccolo saiyan.
« Perdonami. Io rivoglio la mia mamma. Lo so che ho sbagliato. Ma ...»
Chichi lo allontanò, gli asciugò le lacrime e accennò un lievissimo sorriso.
« Gohan, io sono tua madre. Ti ho già perdonato, anche se quello che hai fatto mi ha delusa. Sei mio figlio. E se tuo padre ha avuto fiducia in te sino alla fine, orgoglioso del suo ometto nonostante tutto, lo sono anch'io. Ti vorrò sempre bene, piccolo mio.»
Lo abbracciò stretto, gli diede un bacio in fronte e lo incoraggiò ad andare a fare colazione ed a non pensarci più.
Suo figlio aveva fatto un errore, ne era consapevole, ma lo amava...così com'era.

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 








 

Salve a tutti! Ripeto: Accetto critiche di qualsiasi tipo positive/neutre/negative.
Perché so che non tutti possono essere d'accordo con me e con il mio personale punto di vista.
Sono pur sempre opinioni che accetto e rispetto.
Non pensate che io qui sia stata 'buona con Gohan', perché ho solo messo alla luce l'amore che una madre prova e proverà sempre per il proprio figlio.
Questa è l'ultima Flash-Fic e si chiude qui la mia idea :)
Spero che, nonostante tutto, piaccia.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo
Un saluto, Nede.

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