I paesi a Nord di Midgard erano sempre
stati tranquilli, le loro case accoglienti, e le persone che vi
abitavano, gioviali e oneste.
Una sera come le altre, una donna dai
capelli corvini salì le scale della sua casa, tenendo in mano
una candela, ultima fioca luce rimasta ad illuminare la casa.
Arrivata in una stanza, la donna guardò che il letto che
accoglieva suo figlio dormiente fosse in ordine, e che lui non
stesse giocando ai videogames fino a notte fonda come era suo solito.
Poco dopo, lei si accorse che la sua
visita era stata frutto di una giusta intuizione, e i suoi occhi blu
puntarono con rabbia il bambino nel letto, appena dodicenne, che
d'istinto, come sentendosi osservato, si alzò di scatto,
incrociando lo sguardo severo della madre.
-Jonathan, cosa fai a quest'ora ancora
sveglio? Non puoi giocare alle 2 di notte ai videogames!-Urlò
la donna, abbastanza da spaventare il figlio, ma non da svegliare il
vicinato. A sua volta, il ragazzo con i capelli castani, e gli occhi
blu come quelli della madre, rispose con tono tranquillo:
-Trovami qualcosa da fare, non ho
sonno.-
La donna sospira, pensando a quanto capriccioso fosse
suo figlio alle volte, e sedendosi accanto a lui, gli dice, calma:
-Ti ho mai raccontato la leggenda dei
cinque Avatar?-
Il bambino spense la sua piccola console
portatile e diede uno sguardo perplesso alla madre, e accennò
una risposta negativa scuotendo la testa. Lui non era il tipo da miti
e leggende, era da sempre appassionato di tecnologia, non di storie
per pargoli, come le definiva di solito;
Il fatto che proprio sua madre, che
dovrebbe sapere che a lui non
interessano i miti, dice di volergliene raccontare una, lo lasciò
perplesso.
La prima cosa che
gli viene in mente, fu una domanda semplice:
-Cos'è un
Avatar?-
La donna sorrise
gentile e rispose con tono quasi saccente:
-Un Avatar, è
la personificazione di un essere divino, rappresentante un concetto
come vita, morte, tempo e altro. Possono decidere di incarnarsi in
qualunque essere, o discendere su Midgard con le loro sembianze
originali quando lo vogliono, e spesso nella storia si dice che siano
stati presenti nei momenti più importanti. Sono immensamente
potenti, e immortali, non possono essere ne richiamati di forza nel
nostro mondo, ne “uccisi” se così si può
dire, mentre abitano un corpo umano.
E queste divinità
si chiamano: Crono, custode del tempo, Shini, custode della morte,
Space, custode dello spazio, Emotion, custode delle emozioni dei
viventi, e Creatum, custode della materia e di ciò che compone
l'universo.
Jonathan era
incuriosito dalla grande quantità di informazioni che la madre
aveva su questi esseri, così alieni al solo pensiero. “Un
essere in grado di comandare il tempo? Quante burle megagalattiche si
potrebbero fare...”pensò, ridacchiando fra se e se. Poco
dopo, chiese alla madre:
-Mà, ma le
persone della Congrega dei Cavalieri credono davvero a queste cose?-
La donna dai
capelli corvini osservò il figlio e disse, un po' spazientita:
-A quanto pare si
dice che di recente sia stato avvistato un fenomeno che può
essere frutto solo di qualcuno che può distorcere la realtà
in maniere che un essere umano sognerebbe di fare...
-Un Avatar?-
-Non
necessariamente, potrebbe anche essere una divinità
direttamente discesa per chissà quale motivo.-
-Uhm. Mi interessa,
potrebbe essere spiegabile scientificamente...- disse Jonathan,
mentre i pensieri volavano verso l'ignoto fenomeno di cui la madre
gli aveva accennato l'esistenza.
-La leggenda la
vorresti ascoltare? Vedo che ti sta interessando la faccenda...-
sussurrò la madre, sorridendo divertita nell'aver convinto il
suo cocciuto figlio ad ascoltare una leggenda.
-Hai la mia
attenzione...-
Non si sa bene quando,
ma quando i Cinque Esseri decisero di incarnarsi, lo fecero
per quella che noi
umani chiamiamo pietà, ma che Loro, inconoscibili e dai
pensieri oltre
la logica umana, non
ebbero mai la possibilità, ne le intenzioni di spiegare.
Crono, Shini, Creatum e
Space si incarnarono per sconfiggere la creatura più forte del
pianeta, il drago eterno Yormugandr, e insieme a quattro valorosi
umani, lo sconfissero con le loro superiori abilita. La battaglia era
int...-
La donna
interruppe bruscamente il racconto al figlio, non appena si accorse
che questo si era addormentato, e accennando un sorriso felice, gli
rimboccò le coperte e gli diede un bacio sulla guancia.
Mentre
Lei tornava nella sua stanza, sentì un fortissimo dolore al
braccio,e lasciò cadere la candela per terra, stringendosi
l'avambraccio sinistro con la mano destra. Da questo, il dolore di
una ferita profonda si manifestò, intenso e mentre la vista si
offuscava, una voce le echeggiò nella testa, con tono
malvagio.
“Dove
sei? Essere spregevole, dove sei? Io, Space, ti troverò, e
avrò la mia vendetta...”
La
donna, sentì poco dopo il dolore cessare, e ansimando raccolse
la candela da terra si diresse nella sua stanza. Si osservò il
braccio, e il dolore le aveva lasciato un'infausta sorpresa... Una
cicatrice, larga e profonda, le attraversava il braccio dal gomito al
dorso della mano, e pensò spaventata
“un
Avatar.. Perchè ne ho sentito la voce? Vendetta? Aaah, ci
rinuncio, forse sono solo molto stanca e mi sono immaginata
tutto...Ma domani devo andare da un dottore a controllare questa
ferita”
Poco
dopo, la donna abbracciò il cuscino e segnando su un biglietto
delle cose, si addormentò, notando che il cielo quella notte
splendeva meno del solito... segno considerato infausto dalla gente
del suo paese
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