Il Calendario dell'Avvento di Kurt e Blaine

di cup of tea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Dicembre - Il Calendario ***
Capitolo 2: *** 2 Dicembre - Compere per gli addobbi ***
Capitolo 3: *** 3 Dicembre - La nuova regola ***
Capitolo 4: *** 4 Dicembre - La letterina ***
Capitolo 5: *** 5 dicembre - Pulizie e Canti di Natale ***
Capitolo 6: *** 6 Dicembre - Il vero spirito del Natale ***
Capitolo 7: *** 7 Dicembre - Luce ***
Capitolo 8: *** 8 Dicembre - L'Albero ***
Capitolo 9: *** 9 Dicembre - Neve ***
Capitolo 10: *** 10 Dicembre - Babbo Natale ***
Capitolo 11: *** 11 Dicembre - Il gatto di Rachel ***
Capitolo 12: *** 12 Dicembre - Il gatto di Rachel ***
Capitolo 13: *** 13 Dicembre - Il gatto di Rachel ***
Capitolo 14: *** 14 Dicembre - Pacchetti ***
Capitolo 15: *** 15 Dicembre - Il carillon difettoso ***
Capitolo 16: *** 16 Dicembre - Rockfeller Center ***
Capitolo 17: *** 17 Dicembre - Film ***
Capitolo 18: *** 18 Dicembre - La cena di lavoro ***
Capitolo 19: *** 19 Dicembre - Vischio ***
Capitolo 20: *** 20 Dicembre - Cantori ***
Capitolo 21: *** 21 Dicembre - Cena con i parenti ***
Capitolo 22: *** 22 Dicembre - Biscotti allo zenzero ***
Capitolo 23: *** 23 Dicembre - Boxer di Natale ***
Capitolo 24: *** 24 Dicembre - Latte e Biscotti ***



Capitolo 1
*** 1 Dicembre - Il Calendario ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE

 

 
1 Dicembre

Appena entrati nel loro nuovo appartamento, all’inizio di novembre, Kurt e Blaine Anderson-Hummel erano stati subito d’accordo su una cosa: casa nuova, nuova tradizione natalizia. Senza dimenticare i loro famosi duetti, naturalmente, ma quelli era bello farli anche in compagnia dei parenti e degli amici. La nuova tradizione sarebbe stata solo per loro due, e per nessun altro. Almeno avrebbero protetto parenti e amici dall’eccessivo tasso di miele e zucchero contenuto nella loro idea, che per praticità avevano denominato “Progetto Natale KB”.

Ora il display del lettore dvd lo dice chiaramente, così come quello del forno e come anche lo schermo del computer acceso di Blaine. Primo dicembre: finalmente il momento è arrivato.

“Appendilo lì.” Dice Kurt, con sguardo concentrato e braccia incrociate sul petto. Suo marito è armato di cassetta degli attrezzi accanto a lui.

“Non hai paura di rovinare il muro? E’ stato appena imbiancato.” Lo mette in guardia Blaine.

“Punta quel chiodo senza ripensamenti! Per lo stucco c’è sempre tempo, mentre il Natale arriva una volta sola all’anno!”

E Blaine, che vuole vedere felice suo marito sempre, prende il martello e comincia a battere, prestando la maggior attenzione possibile. “Ecco fatto.”

Kurt allora si avvicina e fa la cosa che entrambi stanno aspettando da almeno un mese: appende l’enorme calendario dell’Avvento cucito da lui riciclando dei vecchi scarti di stoffe rosse. “E’ bellissimo, tesoro.” Conviene Blaine. Le tasche numerate dall’uno al ventiquattro con del filo oro sono a forma di stella e sono abbastanza grandi per il loro intento.

“Da oggi alla Vigilia,” Sentenzia Kurt, “Queste tasche ospiteranno pensieri, canzoni, piccoli presenti dedicati l’uno all’altro.” Niente obblighi di orario, né di adempimento al compito. Solo, quando uno dei due se la fosse sentita o semplicemente ne avesse avuto voglia, avrebbe inserito qualcosa per l’altro, come per dirgli: “Non importa se sto lavorando, cucinando, cantando, facendo la doccia. Ho pensato a te”. Queste erano le regole.

“Che ne dici di testare se funziona?” Chiede Blaine, mentre stanno ancora ammirando il loro lavoro. Kurt si avvicina e infila una mano nella taschina segnata con il numero uno e, con sua grande sorpresa, scopre che Blaine vi ha già infilato qualcosa – chissà quando, chissà come. Tira fuori il contenuto e vede che è un biglietto, scritto a mano con la buffa calligrafia di suo marito. Legge: “Non vedo l’ora di passare il nostro primo Natale da sposati.” E risponde: “Il primo di molti.”


 
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La tavola di cup of tea

Ehilà! Buon Natale a tutti! Lo so è presto… ma io vivo per questo periodo dell’anno! Dunque, spero che la prima flash vi sia piaciuta. E’ anche quella introduttiva, perciò le prossime si baseranno su questa: un pensiero al giorno nel loro Calendario dell’Avvento.
Allora direi… a domani!
Fatemi sapere che ne pensate, qui o sulla mia 
pagina facebook. A proposito, lì trovete anche una foto del calendario che ha ispirato questa raccolta, quello della mia famiglia.
A prestissimo!

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Capitolo 2
*** 2 Dicembre - Compere per gli addobbi ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


 
2 Dicembre

 
“Muoviti, Blaine! I grandi magazzini stanno per aprire!” Urla Kurt fuori dalla porta del bagno.

“Ancora un momento…! Che fretta hai?!”Risponde l’altro, facendo perdere la pazienza ancora di più, se possibile, a suo marito.

“E’ il due dicembre e non abbiamo ancora comprato tutti gli addobbi! Hai idea di quanta gente troveremo che ha il nostro stesso problema? Hai presente le ore che passeremo in fila alla cassa? Sempre che riusciamo a trovare ancora qualcosa, visto che sono le nove e mezza e siamo ancora in casa!”

“Va bene, va bene, arrivo, eccomi.” Dice calmo Blaine, uscendo finalmente tutto ingellato e perfettamente in ordine. Bacia suo marito su una guancia, per farsi perdonare del ritardo. Per tutta risposta Kurt gli piazza in mano le chiavi della macchina. “Per punizione guidi tu.” Blaine alza gli occhi al cielo ma sorride.

Il centro commerciale sotto Natale sembra sempre uno zoo. Bambini che strillano perché vogliono proprio quel giocattolo, ma “No, perché se sei stato buono te lo porta Babbo Natale”; commesse neoassunte che fanno inceppare la cassa mandando su tutte le furie la gente che aspetta in quella che ormai è diventata una coda paragonabile a quella dell’autostrada; una fiera del superfluo ma dove è un grande piacere comprare anche se i portafogli piangono…

“Eccolo!” Urla Kurt, indicando un filo di luci colorate rigorosamente made in China – che volete farci, due neosposini con alle spalle l’acquisto di un appartamento devono risparmiare.

“Sei sicuro di volerlo così? Non è meglio monocromatico? Lo trovo più elegante.”

Allora Kurt conviene sul colore bianco perché si abbina bene al rosso delle palline che hanno ereditato dagli zii Anderson, e accontenta Blaine anche sull’uso del puntale al posto della cometa solo perché capisce che suo marito avrebbe  dei complessi di inferiorità non indifferenti, se di fianco al piccolo albero di un metro e mezzo fosse sembrato ancora più basso di quanto già sia. E poi anche perché Blaine gli ha concesso di comprare un bellissimo ma pacchiano cerchietto con tanto di corna da renna annesse. Così sono pari.

Vagano per i negozi per tutta la mattina, e anche per tutto il pomeriggio a dir la verità, ma solo perché per quanto il caos sia snervante e la ressa opprimente, non c’è niente di meglio di qualche compera a tema per entrare in clima natalizio.

In macchina, poi, Kurt è tutto soddisfatto e dice: “Perfetto. Ora abbiamo tutto l’occorrente per l’otto dicembre.”

“Che succede l’otto dicembre?” Chiede l’altro, mentre guida.

“Che domande… addobbiamo casa!”

Blaine non manifesta tutta la sua contrarietà da “e tu mi hai fatto correre quando avevamo una settimana di anticipo?!” perché in fondo si è divertito anche lui.

Quando infilerà la sua mano nella tasca del due dicembre, Blaine troverà un cuore di cioccolato e tutta la gratitudine di Kurt. 





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La tavola di cup of tea
Ecco qui anche il 2 Dicembre. Grazie a tutti!

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Capitolo 3
*** 3 Dicembre - La nuova regola ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE

 
3 Dicembre

“Okay, Blaine. Qui dobbiamo istituire una nuova regola.” Dice Kurt, posando risolutamente la sua tazza della colazione sul tavolo.

“Un’altra?” Bofonchia Blaine, con i biscotti ancora in bocca.

“Si un’altra. E poi non sono così tante, non fare il melodrammatico.”

“Il Calendario dell’Avvento… L’albero che si fa rigorosamente l’otto dicembre senza possibilità di trattare…”

“Pensavo fossero tutte cose che ti facessero piacere. Grazie tante.”

“Non fare lo scorfano brontolone…”

“Citare Alla Ricerca di Nemo non ti aiuterà.”

“Vai, sono tutt’orecchi.” Dice allora Blaine, ordinando sul tavolo il cucchiaio e la tazza, come a voler dire che si è ricomposto, ora è tornato serio.

Kurt si fa attendere un po’, ma oltre non resiste.

“Ecco,” dice tutto entusiasta, “Da oggi fino al venticinque non ti è permesso comprare nulla per te stesso. Niente barattoli di gel in superofferta, né papillon all’ultimo grido da Barney’s. No, nemmeno i pinocchietto – non sono neanche di stagione! Ad ogni modo, ti è concesso parlarmene, ma la decisione se tu possa o non possa comprare la cosa di cui mi avrai parlato sarà mia e insindacabile.”

Blaine gli lancia un’occhiataccia.

“Va bene, va bene.” Continua Kurt. “La cosa vale anche per me. Non mi è concesso comprare roba per me stesso fino al venticinque, a meno che tu non mi dia il permesso.”

“Neanche quel foulard di McQueen che punti dalla primavera scorsa.” Puntualizza Blaine, senza sapere nemmeno quale sia la ragione di tutto.

“Va bene.” Recita Kurt a denti stretti.

“Perfetto, ora la cosa mi sembra equa. Anche se mi sfugge il perché di questa nuova regola.”

“Beh, le cose che desideri di più questo Natale voglio regalartele io, e non voglio rischiare che tu mi batta sul tempo comprandotele da solo.”

Silenzio.

“Ti amo, signor Anderson-Hummel.” E’ l’unica cosa che Blaine riesce a dire.

“Ti amo anch’io.” Risponde con uno sguardo innamorato suo marito.

La sera stessa, tornato a casa dopo il suo turno alla tavola calda, Kurt trova nella tasca del tre dicembre un biglietto. “Sei già tu il mio regalo”.





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La tavola di cup of tea
Il mio regalo invece siete voi, che state apprezzando così tanto questa raccolta! 
Vi adoro!
A domani

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Capitolo 4
*** 4 Dicembre - La letterina ***


IL CALENDARIO DELL'AVVENTO DI KURT E BLAINE


4 Dicembre

Caro Babbo Natale…

“Che fai, Blaine?” Chiede Kurt appena entrato in cucina. Blaine è seduto al tavolo concentrato su qualcosa.

“Scrivo la mia letterina. Dovresti farlo anche tu, sai?”

“Non dirmi che anche tu credi ancora a Babbo Natale! Sembri proprio Brittany…”

“Ehi! L’inesistenza di Babbo Natale non è mai stata provata!”

“Nemmeno il contrario allora…”

“Beh, non si tratta di un principio scientifico. Babbo Natale è l’ultimo tocco di magia che ci è dato conoscere. Lo dice anche Clara Ortega.”

Kurt è esterrefatto. 

Blaine continua. “Mi piace credere a Babbo Natale. Come fa a non piacere un omone arzillo e panciuto che scende dal camino e ti porta i regali?”

“…Alle stazioni di polizia? Chissà quante segnalazioni per violazione di domicilio ricevono ogni 24 dicembre…”

Blaine gli lancia un’occhiata fulminea. “Io scrivo la mia lettera e la spedisco. Tu fa’ come vuoi.”

Kurt capisce all’istante che quello non è un permesso. E’ una sfida. Ed è felice di coglierla.

Prende un foglio dal blocco per appunti di Blaine e comincia a scrivere. Poi infila il foglio in una busta, scrive l’indirizzo copiandolo da quella di Blaine e gliela consegna.

“No. La spediamo insieme.” Gli dice lui, rifiutandola.

Allora prendono cappelli e cappotti ed escono. E’ sera ma la casella delle lettere è vicina, perciò decidono di fare quattro passi. E’ una notte bellissima, di quelle in cui si può respirare aria di magia. Forse Blaine ha ragione. 

Kurt infila la sua busta nella buca subito dopo quella di suo marito, che, con le mani guantate, sta tenendo aperta la casella. Poi riceve un tenero bacio su una guancia e, mano nella mano, si avviano verso casa.

Una volta arrivati, Kurt invita Blaine a scoprire cosa contiene la tasca del 4 dicembre.

Un biglietto e un cd. Blaine legge a voce alta: “Babbo Natale non dovrà fare troppa fatica per portarmi ciò che desidero. Perché tutto ciò che voglio, questo Natale e ogni giorno, sei tu”. Blaine bacia con occhi sognanti suo marito, inserisce il cd nello stereo e, insieme, cantano e ballano sulle note della canzone di Mariah Carey, sordi alle polemiche dei vicini scorbutici








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La tavola di cup of tea
Buon 4 dicembre a tutti <3
A domani 

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Capitolo 5
*** 5 dicembre - Pulizie e Canti di Natale ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE

5 Dicembre

Sul cd che Kurt ha masterizzato per Blaine non c’è solo All I Want For Christmas Is You.
E’ un intero disco natalizio, con le più belle e famose canzoni del periodo.

Il 5 dicembre, i due neosposini si danno alle faccende domestiche per preparare l’appartamento alla deliziosa arte degli addobbi.

Blaine, con la scopa in mano a mo’ di asta di microfono, dice a Kurt: “Attacca!”, come un grande divo del mondo della musica. Kurt, davanti allo stereo, schiaccia “play” e raggiunge suo marito, armato di uno di quegli aggeggi fantastici per fare la polvere.

E così, come due vere rock star: “Santa Claus is coming to town! Santa Claus is coming to town!  Santa Claus is coming to town!”. Si alternano le strofe con gesti e ammiccamenti  e intanto lavano il pavimento, spolverano i mobili nuovi e, in poche ore – tra un Jingle Bells Rock e un Feliz Navidad – finiscono di fare i mestieri e si ritrovano, giusto in tempo per I’ll Be Home For Christmas, a ballare un lento in salotto.

Kurt conduce e Blaine – con la testa appoggiata nell’incavo del suo collo – si sente l’uomo più felice della terra.

E’ solo il 5 dicembre e lo spirito natalizio è già palpabile in casa Anderson-Hummel, pensa Blaine. E se lo spirito natalizio rende le persone così felici, allora forse bisogna condividerlo con altri meno fortunati.

Quella sera, mentre Kurt prepara la cena, Blaine inserisce qualcosa nella tasca del 5.
Prima di andare a letto Kurt scopre che cos’è.

Un cappello di Babbo Natale e una campanella.

Guarda perplesso Blaine.

“Domani ci uniamo alla United Way of America, l'organizzazione no-profit.” Gli viene spiegato.

E Kurt pensa a quanto sia fortunato ad avere un marito sensibile come Blaine.


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Ecco finalmente il 5 dicembre!! Chiedo scusa per il ritardo, ma ieri non ho visto il computer neanche di sfuggita. Presto arriva anche il 6, ovviamente! Grazie mille ancora a tutti per il vostro entusiasmo <3
A tra poco!

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Capitolo 6
*** 6 Dicembre - Il vero spirito del Natale ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE



6 Dicembre

Prendere parte alle iniziative della United Way of America è un onore.

Blaine e Kurt seguono i ragazzi dell’associazione con entusiasmo e vivacità. C’è anche Sam con loro.
Non c’è niente di meglio di fare del bene con i propri amici per sentirsi più utili e più ricchi.

Cominciano di mattina presto raccogliendo donazioni con il loro piccolo banchetto all’angolo della strada. Molti passanti li ignorano, anche se è piuttosto difficile non vederli, così vestiti da Babbi Natale e armati di campanelle tintinnanti. Altri si fermano e ascoltano tutto ciò che loro sentono di dover dire. Alcuni decidono anche di fare un’offerta. “La ringraziamo, le donazioni saranno destinate alla casa dei poveri.”

Una persona in particolare colpisce tutti: è una anziana e generosa signora che si ferma e racconta di aver sempre voluto prendere parte a iniziative come quella, ma che, per mancanza di tempo o voglia, alla fine non ne ha mai colto l’opportunità. Fa una piccola donazione, vorrebbe dare di più ma “Sapete, la pensione!”, e poi fa per andarsene.

Ma si ferma, si gira e chiede: “Giovanotti, sono libera adesso, i miei nipoti sono a scuola. Posso unirmi a voi? Posso esservi utile in qualche modo?”

E i ragazzi non possono che accoglierla con gioia e calore.

Nel pomeriggio si dividono, ognuno preso dalle proprie faccende: chi a prendere i nipoti a scuola, chi a fare il proprio turno al lavoro.

La sera però, Kurt, Blaine e Sam si trovano tutti insieme alla casa di riposo per cantare canzoni di Natale agli anziani ospiti. Visi allegri, cuori leggeri, almeno per una volta all’anno.

Dopo una giornata così piena d’amore, Kurt invita suo marito a vedere cosa contiene la tasca. Niente sembrava più appropriato di un “Abbracciami” e così Blaine gli si avvicina, lo circonda con le sue braccia forti e gli trasmette tutta la gioia di quella giornata passata insieme.

Kurt sospira. “Grazie” dice, ricordandosi che il Natale non è solo acquisti o luci colorate; “E’ la stagione più umana e gentile, tanto compenetrata e irradiata dal sentimento di fraternità, quanto lo è il mese di giugno dal sole e dal dolce respiro delle rose.”






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La tavola di cup of tea
Eccomi, mi sono rimessa in pari.
Solo un appunto: l’ultima frase, quella in corsivo, è un citazione di George William Curtis, uno scrittore americano. Mi sembrava doveroso ricordare innanzitutto a me stessa quale sia il vero significato del Natale.
Un abbraccio,

cup of tea 
Modifica delle 22.56: Ho modificato il nome dell'organizzazione da Esercito della Salvezza a United Way of America, in quanto, da brava ignorante, non avevo idea che la prima fosse tendenzialmente omofoba. Mi scuso per la gaffe - quasi mi vergogno - e ringrazio yu_gin per la segnalazione!

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Capitolo 7
*** 7 Dicembre - Luce ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE




7 Dicembre

E’ il 7 dicembre ed è sera.

Kurt e Blaine hanno appena finito di cenare e stanno sparecchiando.

“Dobbiamo cominciare a pensare ai regali di Natale”, comincia Kurt, mentre passa la spugna a forma di albero addobbato sui piatti sotto l’acqua che scorre nel lavandino. “Non ho ancora pensato a cosa regalare a tua madre… oh no! Non posso regalarle una pianta anche quest’anno! Non dopo che tu NON mi hai detto che è allergica al polline!”

Blaine gli si avvicina e gli cinge la vita con le braccia. “Tranquillo, troveremo qualcosa.” Dice baciandogli la nuca, per poi staccarsi e andare a prendere bicchieri e posate da lavare.

All’improvviso, il buio.

“Blaine, è saltata di nuovo la luce.” Avvisa Kurt, come se non fosse già ovvio. Spegne l’acqua e cerca di raggiungere a tastoni suo marito. Inciampa nella gamba del tavolo, ma viene preso al volo da Blaine. “Vado a vedere che succede”, dichiara quest’ultimo.

“E mi lasci qui al buio da solo?” Esclama esterrefatto Kurt, ma Blaine a quanto pare è già davanti all’ingresso, perché si sente un lontano “Arrivo subito!” e anche la porta aprirsi e poi chiudersi.

Passa qualche minuto che a Kurt pare infinito, prima che Blaine rientri in casa.

“Pare che rimarremo senza corrente fino a domani mattina.” Annuncia questi, appena rientrato. “Troppe luminarie sui balconi tutte insieme, il generatore non ce l’ha fatta.” Spiega ancora.

“E noi come facciamo a sistemare la cucina?” Mentre Kurt pone la sua domanda così indignato, sente Blaine prendergli una mano e attirarlo a sé. “Potremmo disertare”. Sente sussurrare nell’orecchio. Un brivido.

“Blaine…” Ridacchia, come imbarazzato per quell’audacia improvvisa.

Poi sente suo marito dargli qualcosa.

Gli occhi si sono ormai abituati al buio, ma deve comunque usare il tatto per capire di cosa si tratta.

Una candela a forma di stella e una scatola di fiammiferi.

“Avrei voluto aspettare e mettertele nel Calendario fra qualche giorno, con qualche riferimento al fatto che il Natale è anche la festa della luce e blablabla, ma oggi mi sembra più indicato.”

Kurt sorride nel buio, poi lo trascina con sé verso un’altra stanza senza dire niente.

“Dove andiamo?” Chiede Blaine, ma un’idea già ce l’ha.

“Disertiamo.” Dice solo Kurt, maliziosamente.

Accende la candela a forma di stella e ne prende altre, poi chiude dietro di loro la porta della camera da letto.

Blaine vede il profilo di suo marito alla luce soffusa delle fiamme e pensa che la luce più grande è quella che sente nel cuore ogni volta che vede suo marito.
 

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La tavola di cup of tea

Eccoci.
Dunque, una precisazione: non so se lo sapete o è una cosa che ho scoperto io solo di recente, ma c’è una ragione per cui il Natale cade proprio il 25 dicembre. Ovviamente si tratta di una data simbolica – una data che unisce tutti. Per i Cristiani è il giorno in cui si ritiene sia nato Gesù (e quindi l’arrivo della luce del Signore nel mondo degli uomini), ma nello stesso giorno un tempo si festeggiava anche la festa pagana della Luce, la festa del Sole invitto, della nuova nascita del Sole, ovvero del solstizio di inverno. Infatti una volta si pensava che dal 25 dicembre le giornate cominciassero ad allungarsi, proprio perché il solstizio d’inverno rappresenta il giorno più corto dell’anno, e superato quello, le notti tendono sempre di più ad accorciarsi. Ecco perché il Cristianesimo ha scelto quella data per la nascita di Gesù.
Ed ecco perché Blaine dice che il Natale è anche la festa della luce.
Okay, la pianto con questa lezione di non so quale materia. Non so nemmeno se mi sono spiegata. Niente, la trovavo solo una cosa affascinante.

Grazie a tutti! A presto <3
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Capitolo 8
*** 8 Dicembre - L'Albero ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE



8 Dicembre

La luce del giorno si infiltra nelle fessure della tapparella.

Kurt apre un occhio e la sveglia lo dice forte e chiaro, sul suo display con i caratteri luminosi blu. Si tira su di soprassalto e urla, saltando sul letto come un bambino eccitato: “E’ arrivato ! Blaine è arrivato!!”

“Mmm…” mugugna Blaine, dall’altro lato del letto.

“Dai Blaine, svegliati! Oggi è il giorno! Oggi è il grande giorno!”

“E’ arrivato Babbo Natale? Ha fatto in fretta…” bofonchia Blaine con gli occhi ancora chiusi e la bocca per metà aperta contro il cuscino. Non esattamente sexy quanto la sera precedente, ma decisamente adorabile.

“No, tontolone…” Dice Kurt passando le dite nei ricci scompigliati di suo marito. “E se anche fosse già arrivato, dove avrebbe potuto mettere i regali se non abbiamo ancora fatto-“

“L’ALBERO!” Salta su Blaine, come rinvenuto dopo una scarica da defibrillatore. Ci manca un pelo che colpisca Kurt in piena faccia.

“Sì, Blaine. L’albero!” ride Kurt. “Preparo la colazione e poi addobbiamo il nostro bellissimo ma al momento spoglio appartamento”. Bacia Blaine sulla fronte ed esce dalla stanza, diretto in cucina.

Blaine si alza e, ancora in pigiama, raggiunge suo marito.

“Fossi in te controllerei nella tasca dell’otto…” Gli dice Kurt, tutto intento a versare il latte nelle tazze. Si finge indifferente, ma in realtà è molto emozionato per la faccia che Blaine farà nel scoprire cosa contiene il Calendario.

Blaine non se lo fa ripetere due volte.

Infila la mano e tira fuori una pallina da appendere all’albero. E’ rossa e sulla superficie vi è inciso qualcosa in oro. “Kurt…e Blaine” Legge Blaine. Sospira profondamente e Kurt nota che sul volto di suo marito si è appena fatta strada la sua deliziosa espressione costituita da occhioni lucidi e sorriso dolce.

“Volevo fosse la prima che avremmo appeso.” Spiega Kurt alzando le spalle con fare umile.

“E’ bellissima” risponde Blaine.

Fanno colazione e, riposte le tazze nel lavandino insieme a tutte le stoviglie da lavare della sera precedente, danno il via al vero scopo della giornata: addobbare casa.

Sono una perfetta squadra di due operai, Kurt come direttore artistico e Blaine come tecnico delle luci e, ovviamente, “bassa manovalanza”. Sotto l’accurata regia di suo marito, Blaine monta l’albero, collega i cavi per i fili di lucine sia sul balcone che sull’albero stesso e poi, insieme a Kurt e alle canzoni di Natale che suonano nelle casse dello stereo appendono palline, fiocchi, nastri, e stella cometa. La pallina rossa personalizzata è lì, proprio in alto, come a simboleggiare l’apice della loro felicità.

A lavoro completo l’appartamento Anderson-Hummel non sembra lo stesso di prima.

Ci sono campanelle appese alle maniglie dei mobili del salotto, una ghirlanda sulla porta di ingresso, cuscini a tema sul divano, lenzuola rosse con le renne appositamente cucite in camera da letto, addobbi di ogni genere.

Proprio in tempo perché lo stereo suoni It’s Beginning To Look A Lot Like Christmas.
 
 
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 La tavola di cup of tea

Finalmente hanno fatto quest’albero!! E anche io! A proposito scusate il ritardo :)
Se volete vedere l’albero di Natale di Kurt e Blaine (o meglio, il mio), lo trovate sulla mia pagina fb!
Grazie a tutti, mi date una grande gioia! A presto <3
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Capitolo 9
*** 9 Dicembre - Neve ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE



9 Dicembre

Un’altra delle tante belle cose del Natale è la neve.

Nel salotto di casa Anderson-Hummel risplendono le luci dell’albero e fuori è già buio nonostante sia ancora presto.

Sul divano, accoccolato sotto la coperta di pile, Blaine legge un libro. Kurt, invece, è in cucina, intento a preparare due tazze di cioccolata con marshmellow in superficie. Una volta pronte, fa per raggiungere suo marito, ma qualcosa attira la sua attenzione.

Fuori sta nevicando.

“Blaine, Blaine, vieni a vedere! Nevica!”

Blaine lo raggiunge di fronte alla finestra e rimane affascinato quanto Kurt da quello spettacolo. La neve sta scendendo soffice e sta già ricoprendo i tetti degli edifici newyorkesi. Le luci arancioni dei lampioni accesi rendono caldo quel paesaggio gelato e il silenzio ovattato che si è creato è rilassante. Blaine prende la tazza che suo marito gli sta porgendo e, senza smettere di guardare fuori, lo abbraccia teneramente.

Non parlano, non ce n’è bisogno. Rimangono semplicemente così, vicini, a contemplare la magia dei fiocchi di neve.

 
Poco prima di andare a dormire, Kurt guarda il Calendario. La tasca del 9 è leggermente gonfia, e qualcosa spunta dal bordo. Una matita con in cima una gomma a forma di fiocco di neve.

“Per i tuoi schizzi, quando ti verrà in mente ancora un altro outfit per il pranzo di Natale”. Dice Blaine, che si è goduto la scena in silenzio, appoggiato a braccia conserte allo stipite della porta.

Kurt lo vede e sorride.

Blaine continua: “Guarda meglio nella tasca.”

Kurt, sorpreso, vi infila di nuovo le dita. Trova qualcos'altro, un biglietto – ormai un classico di Blaine. Kurt li adora.

Legge ad alta voce: “Ogni fiocco di neve è diverso dagli altri. Ogni fiocco di neve è unico. Proprio come te.” E nella mente ringrazia per il fatto di non essere fatto di neve anche lui, perchè quelle parole l'avrebbero sciolto letteralmente.
 


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La tavola di cup of tea

NEVICA!!!!!!!!!!!!!!!!

Eh, no, magari! >.< Uffa, qui a Milano per il momento solo nebbia e smog.

Lamentele a parte, oggi sulla pagina autore, non una, bensì addirittura due riferimenti alla storia. Se vi va, sono lì che vi aspettano.

Grazie a tutti, siete unici anche voi come i fiocchi di neve!
 A presto <3
cup of tea

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Capitolo 10
*** 10 Dicembre - Babbo Natale ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE




10 Dicembre 

Oggi in casa Anderson-Hummel arriva Babbo Natale.

No, non quello vero. Per lui è ancora presto, anche se, adesso che l’albero è addobbato, i regali saprebbe dove metterli…

Il Babbo Natale che viene in visita è in realtà l’anziano vicino del piano di sotto, che si è gentilmente offerto di prendere parte a un’impresa non facile: impersonare il vecchio omone vestito di bianco e rosso per una foto a tema.

Non è la prima volta che il signor Watermore, così si chiama il gentile vicino, ha a che fare con Kurt e Blaine. E’ capitato che chiedesse a Blaine di sistemare l’infisso di una finestra, o che sua moglie, Betty, cucinasse qualcosa per loro, con la scusa che “Sono solo degli avanzi! E’ un peccato che vadano a male!”, quando invece si sa che ha preparato quei manicaretti apposta per loro, considerato che solo qualche giorno prima si è confrontata con Kurt sulla ricetta.

Ad ogni modo, il signor Watermore in gioventù era stato un attore, e, dopo aver appreso durante una breve conversazione con i coniugi Anderson-Hummel, che i due stavano cercando un Babbo Natale da “affittare” per le cartoline di auguri a tema, non aveva potuto resistere. “Betty scatterà le foto! Ha un grande talento!”

Così, eccoli lì, Kurt e Blaine vestiti da elfi – con i costumi verdi e rossi presi in prestito dal negozio decorazioni per le feste all’angolo – che aprono la porta di ingresso a un Babbo Natale già nel personaggio e una aiutante molto speciale armata di cavalletto e macchina fotografica.

Si sistemano in salotto – lì la luce è migliore – e fanno accomodare Babbo Natale su una poltrona accanto al camino finto. Kurt e Blaine si mettono vicini a lui, uno per lato. Le lucine dell’albero risplendono e luccicano.
“Perfetti!” Esclama Betty, e scatta la foto. “Ve ne faccio un’altra!” Avvisa poi. “Aspettate!” Ordina ancora. “Ancora una!” Ma ovviamente non è solo una.

La sera, in totale contano diciotto scatti, alcuni più belli e naturali, altri non esattamente perfetti, ma spiritosi. “Quella dove starnutisco cancellala immediatamente!” Implora Blaine, mentre Kurt le sta facendo scorrere sul computer per scegliere la migliore da modificare e su cui inserire gli auguri per i parenti e gli amici. “A me piace!” Ridacchia questi.

“Giovanotti, a tavola!” Chiama la signora Betty, che non ha voluto sentir ragioni e si è impadronita dei loro fornelli.

Prima di alzarsi, Kurt stampa una foto, la più bella di tutte, e condivide un’occhiata di intesa con Blaine.

La serata passa in allegria e ognuno cede ai propri abiti quotidiani, perché le calzamaglia cominciano a dare fastidio un po’ a tutti; prima che vadano via, però, Kurt e Blaine invitano la signora e il signor Watermore a scoprire cosa contiene la tasca del 10.

La signora Betty è emozionata nel scoprire che la foto che lei stessa aveva cercato in tutti i modi di evitare, e cioè un “semplice autoscatto da dilettanti”, è in realtà la foto migliore di tutto il lavoro, soprattutto perché vi sono presenti tutti e quattro. “Un affettuoso augurio ai migliori vicini del mondo. Con amore, Kurt e Blaine.”





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La tavola di cup of tea


Eccola qui, scusate il ritardo. E’ una settimana un po’ particolare – venerdì mi laureo! Wow! – e purtroppo le giornate hanno solo 24 ore… ad ogni modo, vi ringrazio tutti, davvero. Sono lusingata dal fatto che queste scene di vita quotidiana e natalizia vi piacciano!

Presto arriva anche quella di oggi, promesso!
Un abbraccio a tutti! <3
cup of tea  

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Capitolo 11
*** 11 Dicembre - Il gatto di Rachel ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE

 

11 Dicembre

Cosa non si fa per gli amici? Soprattutto se è Natale e si suppone che tutti siano più buoni? Soprattutto se questi amici hanno la brutta abitudine di diventare petulanti e assillanti? Beh si stringono i denti per tre lunghissimi giorni e si accoglie in casa propria un enorme gatto dispettoso.

“Quest’anno Rachel dovrà farmi un regalo davvero molto grosso, se spera di sdebitarsi!” Dice Kurt a suo marito, tenendosi a debita distanza dal quel malefico felino, che Blaine sconsideratamente sta tenendo in braccio.

“Ma dai, Kurt! E’ così carino!” Risponde Blaine, facendo le fusa meglio del gatto stesso.

“Sì, per essere il Diavolo!”

“Si può sapere che problemi hai con questo micione?” Mentre parla, Blaine non distoglie gli occhi dal gattone nemmeno per un secondo e continua a fargli le coccole incurante dello sguardo assassino di Kurt.

“Una volta mi ha nascosto il cellulare e mi ha fatto perdere una chiamata importantissima con Isabelle.”

“Secondo me te lo eri semplicemente dimenticato da qualche parte…”

“E che mi dici della sciarpa che mi ha rovinato?”

“Probabilmente adora paillette e lustrini anche lui. Dovresti essere orgoglioso di questo gatto! E invece lo tratti malissimo.”

“Stai dalla sua parte, Blaine?” Kurt è indignato.

“Rilassati! Rachel è andata solo dai suoi papà per vederli prima che partano per la solita crociera natalizia. Tornerà prestissimo, dopodomani sarà già qui.”

“Vedremo se sarò ancora vivo io.”

“Il solito melodrammatico.”

“Potresti smetterla di fargli le coccole con così tanta devozione?”  

“Sei geloso, Kurt Anderson-Hummel?” Per la prima volta da quando hanno cominciato la conversazione, Blaine lo guarda, divertito.

L’unica cosa che ottiene da suo marito è un’occhiataccia e un’uscita di scena in grande stile.

Prima di andare a dormire, Blaine scrive un biglietto e lo lascia nel Calendario, aspettando che Kurt lo trovi.

“Rimani sempre tu il mio unico, perfetto, coccoloso micione.”

“Okay, Blaine. Però lui dorme fuori dalla nostra camera.”
 



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La tavola di cup of tea

Oh, ecco fatto.
Un abbraccio a tutti! <3
cup of tea

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Capitolo 12
*** 12 Dicembre - Il gatto di Rachel ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE
 

12 Dicembre

“Blaine, sono a casa!” Annuncia Kurt appena entrato, ma Blaine non si trova da nessuna parte.

Lo cerca in salotto. “Blaine?”

Quello che trova, però, non è suo marito, bensì il Malefico Gatto di Rachel, colto con le zampe nel sacco a giocare – o meglio, distruggere – tra i rami dell’albero di Natale. Molte palline sono già per terra; alcune, quelle di vetro, sono in mille pezzi sul pavimento.

“Meow?” Chiede con aria innocente il felino assassino di addobbi natalizi.

“Tu! Gatto guastafeste che non sei altro! Vieni qui che ti prendo!” Minaccia Kurt, avventandosi su di lui e sull’albero. Questo traballa per poi ribaltarsi, ma fortunatamente almeno la pallina più preziosa, quella con i nomi dei due proprietari, si salva, cadendo sul tappeto che ne attutisce il colpo.

Nel pieno della zuffa, Blaine entra in casa e trova quel disastro.

“KURT!” Lo richiama sconcertato.

“E’ lui che ha cominciato!”

“Meow!” Il gatto sembra indicarlo con la zampina, nello stesso modo in cui Kurt lo sta indicando con il dito.

“Non mi interessa chi ha cominciato. E’ arrivato il momento che voi due facciate la pace. Non mi importa come. E sistemate questo disastro.”

I due colpevoli lo guardano uscire dalla stanza così risoluto ed entrambi sentono di dover fare qualcosa. Si guardano.

“Io non ti piaccio.” Dice Kurt al gatto, sentendosi un po’ stupido.

Il gatto sembra essere d’accordo.

“Okay, ma manca un solo giorno. Domani torna Rachel e tu tornerai a casa. Facciamo una piccola tregua? Per Blaine?”

Il gatto comincia a strusciarsi intorno alle caviglie di Kurt, facendo le fusa.

Tregua firmata.

Quella sera, Blaine sbircia nel Calendario, e quello che trova è una mappa, semplice e stilizzata. Segue le indicazioni e scopre con immenso piacere che, accanto a un albero di Natale perfettamente ricostruito, Kurt e il gatto di Rachel sono seduti l’uno sul divano, l’altro in grembo al primo a farsi coccolare.


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La tavola di cup of tea

Eccomi tazzine! Quanto tempo!! Scusatemi ancora, ma adesso che laurea e festeggiamenti sono conclusi mi rimetto sicuramente in pari.

Colgo l’occasione, intanto, di fare gli auguri a babykit87I che oggi compie gli anni e a cui è dedicata la flash del 15.

A fra poco :D

Un abbraccio a tutti! <3
cup of tea

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Capitolo 13
*** 13 Dicembre - Il gatto di Rachel ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


13 Dicembre

Firmare le cartoline di Natale da inviare ai parenti e agli amici per scambiarsi gli auguri può essere un lavoro non facile se si ha in braccio il gatto che si credeva essere malefico, e che ora, invece, sembra un angioletto di pelo e fusa.

Il gatto di Rachel richiede tutte le attenzioni di Kurt, agitandosi sulle sue gambe e chiamandolo con le sue zampette, rischiando di tirargli i fili del suo maglione di lana con le renne.

“Blaine, puoi tenerlo tu un momento? Non riesco a firmare la nostra foto con Babbo Natale. L’ultima mi è venuta tutta storta…”

“No, tienilo… siete così carini insieme! Quando arriverà Rachel, sarà contentissima di vedervi andare così d’accordo!”

Kurt è esasperato. Sposta il gatto sul pavimento, ma lui salta sul tavolo, accomodandosi tra le cartoline. “Meow!”

“Eh, meow meow, era meglio quando ci facevamo i dispetti!” Considera Kurt, lasciando perdere la penna e le firme e dedicandosi al micione completamente.

Blaine ridacchia tra sè.

Quando finalmente Rachel arriva, tutta allegra e frizzante, le riconsegnano il gatto e le danno una delle cartoline.

“Se vedi la firma anche di qualcun altro, oltre alla mia e a quella di Blaine, sappi è che è stato lui.” Dice indicando il micio. “Con le sue zampette sporche ha voluto lasciare il segno”.

“Fa tanto il risentito, ma la verità è che questi due sono diventati grandi amici.” Puntualizza Blaine.

Ci manca poco che Rachel salti di gioia. E meno male che non lo fa, perchè sarebbe stata la volta buona che il gatto sarebbe volato in aria.

Kurt gli accarezza la testolina per salutarlo e lui e la sua padrona tornano a casa.

Tornati alla loro tranquillità domestica, Blaine dice a Kurt di guardare nel Calendario.

Un cioccolatino a forma di gatto e un biglietto. “Sei stato fantastico.”

“Allora mi merito un sacco di coccole.” Risponde a voce alta Kurt.

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Capitolo 14
*** 14 Dicembre - Pacchetti ***


IL CALENDARIO DELL'AVVENTO DI KURT E BLAINE


14 Dicembre

Dopo un lungo pomeriggio trascorso a incartare regali – un introvabile dvd di Funny Girl in versione ultrastramegasuper HD per Rachel, una pianta per i signori Watermore, biglietti per il teatro per Carol e Burt (anche se quest’ultimo li avrebbe preferiti per una partita di football, ma Kurt non ha voluto sentir ragioni perché “Bisogna educarlo, Blaine!”), un cesto di frutta per i genitori Anderson – Kurt e Blaine possono ritenersi soddisfatti dei loro acquisti e del loro lavoro.

“Siamo dei perfetti Babbi Natale!” Considera Kurt.

“Ci mancano solo la slitta e le renne!” Conviene Blaine.

“Ci sottovaluti…” Dice Kurt, indicando con un cenno della testa il Calendario.

Blaine si alza e trova nella tasca un cappello rosso e bianco, da Babbo Natale. Quando torna in salotto trova Kurt, seduto sul divano, con il cerchietto con le corna da renna in testa, che gli ha lasciato comprare il giorno che hanno fatto acquisti per gli addobbi per la casa.

Non può che raggiungerlo e ridere insieme a lui.


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La tavola di cup of tea
Okay, lo ammetto. Questa è un po’ sconclusionata. L’idea era che questa fosse una drabble, ma le oltre 170 parole direi che dimostrano che non ci sono riuscita. >.< Pace, spero che anche questa vi piaccia, almeno un pochino…
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Capitolo 15
*** 15 Dicembre - Il carillon difettoso ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE
 
A babykit87I che oggi compie gli anni.
Tantissimi auguri!!

15 Dicembre

Tra i tanti addobbi di Casa Anderson-Hummel, ce n’è uno, appartenuto molto tempo prima alla nonna di Blaine, che Kurt odia. Non vuole dirlo a suo marito, ovviamente, ma quel carillon a forma di albero di Natale è davvero insopportabile.

E’ alto almeno trenta centimetri e pesa un quintale. Da vedere è anche bello, ma quando viene girata la chiave per dargli la carica, parte sempre lo stesso motivetto di We Wish You A Merry Christmas e dura anche diversi minuti. Solo il ritornello della canzone, sempre uguale, sempre lo stesso. Da far diventare matti.

E Blaine lo carica spesso, perché a lui piace tanto!

Kurt è sempre a un passo dal dirgli che vorrebbe buttarlo giù dalla finestra, ma si trattiene ogni volta, perché, in fondo, è pur sempre un regalo di nonna Anderson.

Ma oggi non ce la fa.

Il carillon si è inceppato e, se prima almeno ripeteva tutto il ritornello, ora si ferma al terzo We Wish You A Merry Christmas e lo ripete, ancora e ancora, senza arrivare mai all’And A Happy New Year!

“Amore, tesoro, scusami… non è che potresti sistemarlo? No, sai, perché così… è lievemente fastidioso… ma solo se non hai altro da fare… non voglio disturbarti… ma lo senti, questo suono? E’, come dire… un po’ ripetitivo…” Butta lì Kurt, sperando che il messaggio venga afferrato.

“Come? Oh, sì… in serata lo sistemo.” Dice noncurante Blaine, mentre legge il giornale.

Perfetto. Lo sistemerà. In serata. Peccato che siano solo le dieci del mattino.

11.45 We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas

Porta pazienza, Kurt.

12.30 We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas

Dove ho messo i tappi per le orecchie?

15.08 We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas

Dai, siamo oltre la metà della giornata…

16.40 We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas

Cosa significa in serata? Serata tipo le diciassette? O l’ora di cena? Non vorrà mica dire notte?!

18.30 We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas We Wish You A Merry Christmas

Esaurimento nervoso. Arriva, lo sento.

20.50 Silenzio.

Kurt mangia la sua zuppa, Blaine lo guarda, e sembra in attesa di qualcosa.

“Che c’è?” Chiede Kurt.

“Non senti niente?”

“No… Nulla. Cosa dovrei sentire?”

“Oh, beh, magari nessun suono… come dire… lievemente fastidioso…  un po’ ripetitivo…”  Lo provoca.

Silenzio. OH! SILENZIO!!

“Oh amore mio! L’hai sistemato!!”

“Ti ho anche lasciato una sorpresa nel Calendario. Corri a vedere!”

Kurt non se lo fa dire due volte. Infila la mano nella tasca e tira fuori il contenuto.

La chiave del carillon e una rotella.

“So quanto odi quel coso, anche se non me lo dici. Quindi ho pensato di darti la chiave e togliere un pezzo al meccanismo facile da reinserire, così sarai tu a decidere quando e quante volte farlo andare.” Spiega Blaine. Poi gli si avvicina e gli sussurra in un orecchio: “L’ho fatto inceppare apposta, prima. Così saresti stato costretto a dirmi la verità.” E gli stampa un bacio sulla guancia.
 

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La tavola di cup of tea

Curiosi di sapere com’è il maledetto carillon? Lo trovate sulla mia pagina fb e… sì, avete indovinato: è il carillon dei miei che a loro piace tanto ma che io non sopporto! Temo il giorno in cui si incepperà!

Ad ogni modo, ancora auguri a babykit87I! Spero che questa flash ti sia piaciuta e che tu abbia passato una grande giornata!


Cup of tea 

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Capitolo 16
*** 16 Dicembre - Rockfeller Center ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


16 Dicembre

New York offre migliaia di opportunità per godersi l'atmosfera del Natale.

Kurt ha comprato due biglietti per la pista di pattinaggio al Rockfeller Center – come da tradizione – e li ha messi nel Calendario. Non sa però che allo stesso tempo Blaine vi ha messo per lui due ingressi per il The Rock, il grattacielo da cui si vede tutta la città.

Quando lo scopre è tutto gridolini e saltelli sul posto.

La temperatura è calata sotto lo zero, quindi si coprono bene, prima di uscire.

Prima tappa, la pista Rockfeller Center. Tanto anche il The Rock è proprio da quelle parti.

Come ogni anno c’è un sacco di gente, soprattutto perché è pomeriggio tardo, ma fortunatamente trovano i pattini del loro numero. Blaine aggiusta il paraorecchie a Kurt, Kurt aiuta Blaine a infilare i guanti sotto i polsini della giacca. Odia gli spifferi di freddo sui polsi.

La pista è piena, ma si pattina comunque bene. E poi la vista del grande albero tutto illuminato è magnifica, addirittura magica. Di sottofondo suonano le tipiche canzoni natalizie.

“E’ davvero Natale.” Sospira Kurt.

Blaine lo bacia sulla guancia.

Quando le caviglie cominciano a dolere e i piedi sentono il bisogno di toccare terra – quella vera, dove non si scivola – escono dalla pista e riconsegnano i pattini. Poi, armati di cioccolata calda, si dirigono al The Rock.

“E’ strano come la maggior parte delle persone non si ricordino di questo posto, preferendo salire sull’Empire State Building. Da qui la vista è decisamente migliore!” Considera Blaine, quando sono in cima.

Fa freddo, ma è una serata limpida e la città fa sfoggio di tutta la sue meraviglie. SI vede davvero tutto, il buio della sera a conferire un velo di fascino in più al tutto, Central Park e Manhattan, l’Empire State Building illuminato di rosso e verde, un uomo inginocchiato davanti alla sua compagna con una scatolina tra le mani…

Un uomo inginocchiato davanti alla sua compagna con una scatolina tra le mani?!

“Blaine! Oh Blaine, hai visto?” Dice Kurt, tirando una piccola gomitata nel suo fianco per essere sicuro che Blaine veda in diretta la proposta di matrimonio di quell’uomo per la sua amata, proprio in cima al The Rock.

“Esiste qualcosa di più romantico?” Continua con occhi sognanti.

“Beh, anche quello che ho fatto io n-“

“Shhh! Non riesco a sentire!”

Blaine alza gli occhi al cielo, bonariamente.

La ragazza si commuove, abbraccia il suo promesso sposo e tutte le persone che intanto si sono raccolte intorno a loro gioiscono e applaudono le mani.

Kurt prende per mano Blaine.

“Ti amo.” Gli sussurra. “Una giornata perfetta.”



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La tavola di cup of tea

Curiosità sul The Rock? Questo è il sito: http://www.topoftherocknyc.com/ (no, non mi pagano per la pubblicità! >.<)

A presto,

Cup of tea 

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Capitolo 17
*** 17 Dicembre - Film ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


17 Dicembre

E’ il 17 dicembre in casa Anderson-Hummel.

Kurt e Blaine sono sul divano intenti a celebrare la sacra arte dello zapping serale, quando concordano sul fatto che un canale meriti la loro attenzione più degli altri. Sul canale 28 della tv via cavo, infatti, stanno trasmettendo un classico: Miracolo sulla 34esima strada.

“Adoro questo film! Lo guardavo sempre, quando ero bambino!” Commenta Blaine, appoggiando i gomiti sulle ginocchia per sporgersi in avanti, verso lo schermo del televisore, durante la scena in cui la bambina, Susan, vede per la prima volta il signor Kringle al centro commerciale.

“Brian è davvero un bell’uomo… come fa la signora Walker a rifiutare uno del genere? Hai visto che anello?” Polemizza Kurt, quando il povero avvocato si vede restituire la scatolina.

“Lei è ferita, Kurt! Suo marito era alcolizzato e ha abbandonato lei e la bambina! E’ normale che abbia paura!” SI indigna Blaine.

“Cavoli, ti piace proprio, questo film…” Osserva Kurt.

“Sì, storie del genere sono edificanti. Ti fanno ritrovare la pace, con te stesso e con il mondo. Quando mai succede che un’intera città si raduna in piazza per sostenere una persona che ritengono innocente a un processo?”

“Ora non rovinarmi il finale…”

“Ma come, non l’hai mai visto?”

“Certo che l'ho visto... ma ho dimenticato i dettagli.”

“Allora resteremo in silenzio fino alla fine, e solo allora mi dirai cosa ne pensi.”

Il film arriva al momento del processo, supera l’arringa finale di Brian, l’eccezionale discorso del giudice e i desideri di Susan che si vedono avverati: un papà, una casa nuova e un fratellino.

Kurt non dice niente. Ha gli occhi lucidi.

“Oh, tesoro, ti sei commosso?” Chiede Blaine, apprensivo.

“Shh! Sto riflettendo!”

Blaine obbedisce al richiamo del silenzio. Prima di andare a letto, però, infila una mano nella tasca del 17 e vi trova un biglietto. “Ora capisco perché credi in Babbo Natale. Ci credo anch’io, adesso.”
 



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La tavola di cup of tea

Chi non ha mai visto “Miracolo sulla 34esima strada”? Eretici! Correte subito a rimediare! Storie così riscaldano davvero il cuore.

Ringrazio Martina e Silvia, con le quali l’ho rivisto di recente.

A presto,

Cup of tea 

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Capitolo 18
*** 18 Dicembre - La cena di lavoro ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


18 Dicembre

A Vogue.com la serata si fa festaiola. L’ultimo giorno di lavoro prima delle ferie natalizie si è concluso e i dipendenti e i loro amici si sono raccolti in Sala Riunioni per scambiarsi gli auguri e mangiare un boccone insieme.

Isabel Wright, dopo un breve discorso, procede ai brindisi e l’atmosfera si riempie di sorrisi e di un allegro vociare.

Mentre Kurt scambia due battute con Blaine sulla scelta delle creme da accostare al dolce principe della festa, il suo capo si fa avanti.

“Kurt! Finalmente mi presenti tuo marito!” Dice, e poi rivolgendosi direttamente a Blaine: “Sono Isabel Wright, piacere!”

“Blaine Anderson-Hummel, il piacere è tutto mio! Kurt mi ha parlato molto di lei, e io non posso che ammirarla!” Si presenta.

“Che bel papillon! O forse è il portamento di chi lo indossa a farlo apparire così vintage ma allo stesso tempo all’avanguardia?”

“Oh, me l’ha regalato Kurt al mio compleanno. Il merito è suo.”

“Kurt, appena rientriamo dovremo dare spazio al ritorno dei papillon nella rubrica del Refashion.”

“Isabel, per favore… sono appena cominciate le ferie e tu pensi già al lavoro di gennaio?” Interviene un collega.

“Marc tu dovresti pensare al fatto che il mio bicchiere è già vuoto e io ho molta sete. Ti dispiacerebbe riempirmelo? Grazie, caro, va’”. Ribatte la Wright.

Kurt ridacchia. Marc gli è sempre stato antipatico.

“Vi devo lasciare, Susan mi deve presentare suo fratello Jeremy.” Si congeda poi la donna, facendo loro un occhiolino.

Kurt sospira. La serata sta procedendo molto bene, in fondo. E’ rimasto in ansia tutta la mattina, chissà poi per quale motivo, all’idea che Isabel avrebbe conosciuto Blaine e che Blaine avrebbe conosciuto Isabel. Ma i due sembrano essersi piaciuti, e l’ansia delle ore precedenti ora gli appare totalmente ingiustificata.

“Che c’è?” Chiede Blaine, guardandolo.

“Niente, lascia stare. Sono solo felice.”

Blaine è perplesso. “…Okay.”

Una volta rientrati a casa dopo i festeggiamenti, nessun biglietto nel Calendario dell’Avvento per Blaine.

Kurt preferisce dirglielo a voce. “Grazie per esserci stato, stasera. Lo so che magari avresti preferito vedere la partita dei Celtics. Grazie per essere come sei.”

“Non mi sarei perso questa serata per niente al mondo.” Assicura Blaine. “E poi faranno la replica.”

“Forse non dovrai aspettare tanto.” Dice enigmaticamente Kurt.

“NO!” Blaine è allibito. “No! Non puoi averlo fatto! Non puoi averla registrata per me!”

“E invece è proprio così!” Sorride Kurt. “Ora goditela, io vado a fare i miei trattamenti idratanti prima di dormire.”

“Oh, non te la caverai così facilmente! Niente partita e niente idratante. Ti meriti subito una valanga di coccole!” E conclude con uno dei suoi attacchi a sorpresa che Kurt ama tanto.


 

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Capitolo 19
*** 19 Dicembre - Vischio ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


19 Dicembre

La sera del 19 dicembre Kurt e Blaine rientrano a casa dopo una cena dagli Anderson.

Kurt è molto stanco, e quando mette piede nel loro appartamento gli sembra di toccare la terraferma dopo un lungo viaggio in nave. Si accascia sul divano, senza neanche accendere la luce.

Blaine accende una delle candele che sono rimaste dalla sera del blackout e la mette sul tavolino del salotto. Vuole creare un’atmosfera particolare.

L’ambiente si colora di un debole arancione, così accende un’altra candela, perché il buio sia meno fitto.

Poi, stacca per un momento il Calendario dal muro, perché è chiaro che Kurt non si alzerà per vedere cosa contiene la tasca.

Glielo avvicina.

Kurt si tira su un momento e infila la mano nel 19, curioso.

Vischio.

Sorride. Ha già capito.

E’ come nel racconto di Walter De La Mare: luce fioca dei ceri accesi, una festa finita, la mente ubriaca di vino, voci e sorrisi e… un bacio sotto il vischio.
Blaine è perfetto per quella parte.

Le loro labbra si toccano, lievi, gentili.

Le loro labbra si toccano di nuovo, più decise, più calde, più sveglie.

Le loro labbra si toccano ancora.

Insieme alle loro mani, ai loro corpi, ai loro cuori.

Questo De La Mare non l’aveva previsto, pensa Kurt, con la stanchezza che è definitivamente svanita.
 

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La tavola di cup of tea

Il racconto di Walter De La Mare (1873 – 1956) dice:
Me ne stavo seduto sotto il vischio (vischio verde pallido, fatato),
un’ultima candela che si consumava lentamente,
gli assonnati ballerini già tutti andati via,
solo un cero che ardeva,
le ombre in agguato ovunque:
arrivò qualcuno e mi baciò.
Ero stanco; la mia testa ciondolava sotto il vischio (vischio verde pallido, fatato).
Non si sentivano passi, né voci,
ma solo, proprio mentre me ne stavo seduto così,
assonnato e solo,
nell’aria tranquilla e vaga
si chinarono labbra invisibili -
e mi baciarono.

A presto,
cup of tea

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Capitolo 20
*** 20 Dicembre - Cantori ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


20 Dicembre


La magia che dodici voci possono creare quando cantano insieme è una tra le più rare forme di bellezza della nostra realtà.

Quei dodici bambini che stanno cantando ora sull’uscio di casa Anderson-Hummel, con i loro quaderni tra le mani guantate e gli occhi fissi sul testo della carola, sono così diversi dalle Nuove Direzioni e dagli Usignoli, ma allo stesso tempo così simili a Kurt e a Blaine quando avevano qualche anno di meno.

Lo stesso impegno sui loro volti, la stessa gioia nei loro cuori, lo stesso spirito di gruppo consapevole di star dando vita a una voce più grande e meravigliosa.

Kurt circonda Blaine con un braccio, e questi appoggia la testa sulla sua spalla.

Questo è il loro regalo per il 20 di dicembre.

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Capitolo 21
*** 21 Dicembre - Cena con i parenti ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE

21 Dicembre

Se il 19 era stato il turno della cena dagli Anderson – una toccata e fuga da New York a Westerville e ritorno – questa volta toccava accogliere Burt e Carol e la tanto adorabile quanto svampita prozia di Kurt. Non avendo lei mai visto New York, ed essendo convinta nonostante la sua salute di ferro che sarebbe morta entro l’anno seguente, aveva pregato il suo caro nipote Burt di portarla con loro.

Kurt non aveva saputo dire di no.

“Zia cara, vieni dentro! Lì fuori si gela!” La chiama Kurt, vedendola indecisa sull’uscio della porta, a osservare chissà quale dettaglio della ghirlanda che non le piace. Burt e Carol sono già in salotto e stanno danno i cappotti a Blaine.

La zia alla fine opta per entrare. La ghirlanda, in fondo, non deve essere poi così brutta.

Kurt ha passato tutto il giorno a cucinare e non vede l’ora di far assaggiare ai suoi ospiti i suoi manicaretti.
Quando tutti sono a tavola, fa sfoggio dei suoi antipasti. Considera i ripetuti: “Che buona questa mostarda! Ti piace la mostarda, Burt? A me piace la mostarda! Che buona questa mostarda!” della zia, come la critica positiva di un grande luminare della culinaria.

Poi offre le sue lasagne – “Fatte secondo la vera ricetta italiana!” – e Carol gli fa i complimenti per la perfetta realizzazione. Il secondo parla da solo: tacchino ripieno e patate arrosto: una gioia per il palato. E’ anche il piatto preferito di Burt, Kurt lo sa bene.

Il dolce viene servito sul divano, con il cd delle canzoni di Natale di sottofondo.

Alla zia cade l’occhio sul Calendario.

“Che cos’è?”

“E’ un Calendario dell’Avvento, zia. L’ho costruito io e Blaine l’ha fissato al muro.”

“E’ molto bello! E come funziona?”

“I piccoli regali vengono infilati nelle tasche.”

“E’ proprio una deliziosa idea. Non trovi che sia un’idea deliziosa, Burt? Io adoro le idee deliziose. Questa è proprio un’idea deliziosa.”

“Grazie, zia.” Risponde Kurt, fulminando suo padre che sta alzando gli occhi al cielo.

Verso la fine della serata, Burt annuncia che per la zia è arrivata l’ora per andare a letto e che anche lui e Carol necessitano di riposo. Il viaggio in aereo a un po’ provato tutti, e l’hotel che hanno prenotato per la notte non è molto vicino a casa Anderson-Hummel. “New York, sotto Natale, è inavvicinabile!”

I padroni di casa salutano i loro ospiti e sistemano la cucina.

Prima di andare a letto, però, il Calendario attira la loro attenzione: la tasca del 21 è piena.

“Sei stato tu, Blaine?”

“No, io pensavo fossi stato tu!”

Allora si avvicinano e scoprono insieme cos’ha portato loro quel Babbo Natale segreto.

Una decorazione per la loro ghirlanda: una targa di metallo dorato con inciso a chiare lettere: “Baby, It’s Cold Outside”, e un biglietto firmato “La zia”.

Kurt e Blaine, felici e curiosi di sapere come la zia faccia a sapere che quello è stato il loro primo duetto di Natale, appendono la targa e la ammirano. Forse lasciare che rimanga un mistero rende tutto più magico.

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Capitolo 22
*** 22 Dicembre - Biscotti allo zenzero ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


22 Dicembre

Un’altra tradizione natalizia a cui Kurt e Blaine non sanno rinunciare è la preparazione dei biscotti di zenzero. La cucina si riempie sempre di un profumo delizioso, caldo e avvolgente, che associano inevitabilmente al Natale anche in altri periodi dell’anno.
Tolti dal forno e lasciati a riposare sulle teglie, gli omini di pastafrolla sorridono con le loro boccucce di zucchero e i due cuochi li guardano soddisfatti. Gran parte di essi andranno a Rachel come coccola natalizia, ma Blaine non sa che Kurt ne sta riservando qualcuno anche per lui.

La tasca del 22 profumerà presto di spezie e Natale.



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La tavola di cup of tea

Signori, ce l’ho fatta! Una drabble fatta e finita, di 100 parole contate! Son soddisfazioni.
Come quelle che mi date anche voi ogni giorno.
A presto,
cup of tea

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Capitolo 23
*** 23 Dicembre - Boxer di Natale ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


23 Dicembre

Quello che Kurt trova nella tasca del 23, di mattina, sono un paio di boxer.

Ebbene sì, un paio di boxer rossi, con tanto di Merry Christmas stampato sul davanti, tutto glitter e luccichii.

Gli scappa da ridere. “Non penserai mica che li indosserò?!” Dice a voce alta, in modo che Blaine, seppur nella stanza adiacente, riesca a sentirlo.

“E perché no?!” Ribatte l’altro, comparendo in salotto con indosso null’altro se non un paio di boxer identici a quelli che Kurt sta tenendo tra il pollice e l’indice, quasi con ribrezzo.

Kurt non riesce a trattenersi: una risata acuta, cristallina, esplode nella sua gola.

“Che c’è?! A me piacciono tanto!” Risponde Blaine, risentito perchè fiero del suo acquisto.

“Oh Blaine…” Continua a ridere Kurt.

“Fa’ quello che vuoi, non sai cosa ti perdi. L’elastico è davvero morbido.” E scompare nella stanza da cui è arrivato, ma non fa cenno di volersi vestire: oggi è vacanza e se vuole girare per casa in mutande, è libero di farlo.

Si guarda allo specchio. Li trova davvero carini e simpatici, oltre che comodi… perché mai non piacciono a Kurt?

Mentre si riflette vede nello specchio muoversi qualcosa vicino alla porta.

E’ Kurt, e indossa il suo paio di boxer.

“Lo ammetto, con la storia dell’elastico morbido ho deciso di dargli una possibilità. Quando poi ho visto che fondoschiena da urlo mi fanno, mi hanno conquistato.”

“Sono un bravo personal shopper natalizio, di’ la verità. E sono anche affascinante mentre indosso il mio acquisto. Non è da tutti.”

Kurt annuisce e con fare provocatorio dice: “Pensavo di proporre a Isabel un articolo sull’abbigliamento intimo a tema. Non mi serve un modello… ti ho già fatto una foto con il mio cellulare mentre ti specchiavi.”

“Sei crudele.”

“E tu comunque davvero sexy.”
 



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La tavola di cup of tea

Ogni tanto una cavolata ci vuole ;)
A presto,
cup of tea

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Capitolo 24
*** 24 Dicembre - Latte e Biscotti ***


IL CALENDARIO DELL’AVVENTO DI KURT E BLAINE


24 Dicembre

E’ la Vigilia ed è tutto pronto per il 25, il grande giorno: il menu è concordato, gli amici sono stati invitati, gli auguri sono stati fatti ai vicini e ai parenti lontani…

Non resta che andare a dormire per svegliarsi carichi ed energici per passare una giornata all’insegna dell’amore e della gioia.

Prima però, Kurt deve fare ancora una cosa: prepara un bicchiere di latte e ripone qualche biscotto su un piattino. Posa poi il tutto sul tavolino vicino all’albero addobbato.

“Che fai?” Chiede Blaine, già in pigiama.

“Arrivo, sto solo… sto solo preparando uno spuntino.”

“E per chi?” Chiede Blaine, falsamente ingenuo, perché sa già la risposta.

“E va bene, per Babbo Natale e le sue renne. In questi giorni sei riuscito a farmi ritrovare quella felicità che provavo da bambino quando credevo davvero in quell’omone rosso e bianco.”

“Sono fiero di te.” Risponde soltanto Blaine, baciandogli una guancia. “Vado a letto, non dimenticare di guardare dentro il Calendario.”

Kurt non si dimentica.

Nella tasca del 24 non trova un biglietto, come si aspettava, ma una lettera.

La apre.

“Quello che questi 24 giorni mi hanno lasciato è la follia dell’inverno, i segreti, gli abbracci, le visite aspettate e inaspettate di parenti e amici. E’ dimenticare la linea, è cibarsi non solo dei tuoi gustosi manicaretti, ma anche di sorrisi e di solidarietà. Natale non sarebbe Natale senza noi che sappiamo gioire come bambini, stupidi all’occorrenza. Senza la neve, la musica, gli acquisti, gli addobbi, i pacchetti.

Eppure, se anche tutto questo fosse mancato, sarebbe bastato l’amore.

Con te, è Natale tutti i giorni.”


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La tavola di cup of tea


Tazzine, ci siamo. Siamo giunti all’ultimo capitolo di questa raccolta.

Sebbene sia un po’ sgangherata, con drabble che non sono drabble e flash che ritardano sulla tabella di marcia, spero di avervi tenuto compagnia lungo tutto il periodo di attesa del Natale.

Sappiate che ho adorato leggere i vostri commenti, e ringrazio tutti voi, uno ad uno, per aver preferito, ricordato, seguito e recensito. Siete davvero speciali.

Ringrazio anche i miei famigliari che, in modo consapevole o meno, mi hanno aiutato con i prompt.

Vi auguro infine un felice Natale. Fate sì che sia speciale, d’altra parte arriva una volta all’anno. Ma se c’è una cosa che ho imparato, e che ho cercato di trasmettere attraverso questa ma anche tutte le altre 23 flash, è che, davvero, se anche mancasse tutto quello che riteniamo caratteristico di questa festa, ma rimanesse l’amore, allora sarebbe Natale in ogni caso.

A presto,
cup of tea

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