Hraban - il corvo

di Evander
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 001 - L'inizio ***
Capitolo 2: *** 002 - L'intermezzo ***
Capitolo 3: *** 003 - La fine ***
Capitolo 4: *** 004 - L'interiorità ***
Capitolo 5: *** 005 - L'esteriorità ***
Capitolo 6: *** 006 - Ore ***
Capitolo 7: *** 007 - I Giorni ***



Capitolo 1
*** 001 - L'inizio ***


L'inizio

Rabastan ghignò, soddisfatto, mentre con un gesto fulmineo si scopriva l'avambraccio sinistro.
Finalmente anche lui poteva dichiararsi uno dei più fedeli servi del Signore Oscuro; non era più un Soldato Semplice, poteva dichiararsi ormai un Tenente.
Era ormai un pezzo grosso, si ripeteva, uno di quelli che sarebbero stati ricordati, quelli che avrebbero avuto un volto in mezzo a quella folla opaca che aveva operato per il bene superiore.
Allungò la mano destra, fino a sfiorare il Marchio Nero, mentre già sentiva nella sua testa le urla dei Sanguesporco.
In quel momento, Rabastan Lestrange era morto; un altro uomo era nato, era iniziata un'altra vita, destinata a seminare morte.

[105 parole]
 


Angolo del Baobab:
Essì, mi butto anch'io nella Big Damn Table; protagonista: Rabastan Lestrange.
Non metto OOC negli avvertimenti perché, semplicemente, Rabby caro (?) è poco più di una comparsa.
Lo so, il prompt centra poco in questa.

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Capitolo 2
*** 002 - L'intermezzo ***


L'intermezzo

Quanto tempo era passato? Un'ora, un minuto, un secondo, un anno? Non ci aveva neanche provato a contare, niente era più importante una volta entrati in quel posto, in bilico tra la vita e la morte: vivi fuori, cadaveri dentro. Il pavimento era freddo, provando a mantenere la sanità mentale, Lestrange incominciò ad esaminarlo. Come se quella noiosa attività avesse potuto rendere più lento il processo che lentamente i Dissennatori creavano, deciso a essere ancora utilizzabile quando il Signore Oscuro sarebbe venuto a prenderlo,. Quante erano le piastrelle? Aveva già perso il conto. Possibile che continuasse a perdere il conto, in quel posto che nient'altro era che l'intermezzo tra vita e morte?

[110 parole]


Angolo del Baobab:
E di nuovo il prompt centra poco, festeggiamo! Niente, leggendo intermezzo mi è venuto in mente questo, ma alla fine ha come prompt più "conto" che "intermezzo".
Vabbé, ringrazio chi segue.

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Capitolo 3
*** 003 - La fine ***


La fine

Era di nuovo lì, realizzo Rabastan toccando il pavimento freddo.
Alla fine era tutto finito, finito nel modo sbagliato.
« Condannato all'ergastolo. » Aveva detto uno stregone con la tunica viola, ormai Rabastan faticava anche a mettere a fuoco il volto del suo assassino.
Questa volta non sarebbe uscito, che senso aveva rimanere lì ad aspettare la fine?
Nessuno, decise Lestrange, doveva trovare un modo per finire prima.
Nessuno, decise Lestrange mentre si mordeva ripetutamente con forza la lingua, e il sapore ferreo del sangue gli riempiva la bocca.
Nessuno, decise Lestrange mentre lentamente – e dolorosamente – la vita gli sfuggiva di mano, mentre gli occhi si spegnevano.
Era finita.

 

[104 parole]


Angolo del Baobab:
Allora, premetto che le mie conoscenze mediche sono scarsissime, ma credo che suicidandosi mordendo la lingua si muoia per soffocamento per via del sangue. E per licenza poetica l'ho fatto fare a Rabby. Troverò un modo per metterlo da bambino, lo giuro!
Vabbé, ringrazio chi segue.

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Capitolo 4
*** 004 - L'interiorità ***


L'interiorità

« Sei proprio senza cuore! » Esclamò la ragazzina, indignata, mentre i capelli castano-rossicci le ricadevano sulla fronte. « Sei vuoto, all'interno! » Rabastan alzò un sopracciglio, pretendeva che le facesse una dichiarazione d'amore con tanto di rime, se a lui lei non piaceva?
Vuoto, aveva detto, interiormente vuoto. E come aveva fatto, lei, a innamorarsi di uno vuoto?
« No. » Replicò freddamente Lestrange, ghignando « Ho un cuore, dei polmoni... » Aggiunse, lasciando in sospeso l'elenco.
Quanto si divertiva, a farla infuriare! Ma, allora, non era poi così cavo, dentro.
« E non fai ridere! » Aggiunse lei, mentre il ghigno di Rabastan si ingigantiva.

 

 

[107 parole]


Angolo del Baobab:
Ehm, scusate il clamoroso ritardo - anche se forse voi stavate festeggiando - ma voglio andare in ordine, e questo prompt è stato molto difficile. Non sapevo come fare questa interiorità di Rabastan, e alla fine, come al solito, il prompt ha finito per centrare poco o niente.
Io ci ho provato.

 

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Capitolo 5
*** 005 - L'esteriorità ***


L'esteriorità

Rabastan era perfetto.
Era nel Luma-Club, in Pozioni e in Incantesimi prendeva sempre Eccezionale
Era prefetto, e faceva sempre guadagnare punti a Serpeverde. In un modo o nell'altro.
Era Battitore, e riusciva sempre a spaccare la testa a qualche Grifondoro, o al limite a un Tassorosso di passaggio.
Ma in fondo, Rabastan appariva perfetto. Lo era esteriormente.
Esteriormente, Rabastan era un Mangiamorte, un sadico torturatore.
Esteriormente, Rabastan era un Don Giovanni, uno che cambiava compagna di vita come fossero fazzoletti.
Esteriormente, Rabastan era uno che pensava prima alla scuola che agli amici.
Esteriormente, Rabastan era qualcun'altro.
Esteriormente, Rabastan era il figlio perfetto.

[97 parole]


Angolo del Baobab:
Beh, ho fatto del mio meglio. Difficile, ma ce l'ho fatta.

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Capitolo 6
*** 006 - Ore ***


Ore

«Che ore sono?» domandò il bambino, infastidendo ulteriormente il fratello maggiore.
Rodolphus fece del suo meglio per trattenersi dal tirargli un gran bel pugno sul naso, visto che i genitori erano nella stessa stanza, e si limitò a scoccarli un'occhiataccia.
«Me lo hai chiesto cinque minuti fa.» Replicò, scocciato.
Rabastan si strinse nelle spalle, prima di dirigersi verso l'ingresso, ove un grande orologio era attaccato.
Ancora le dieci, pensò. Un'ora alle undici.
«Certo,» osservò Rodolphus, alle sue spalle. «andare a scuola non mi sembra poi un evento per cui annoiare costantemente me.» aggiunse.
«Che ore sono?» Domandò il signor Lestrange.

[95 parole]


Angolo del Baobab:
Sono una di quelle antipatiche persone, che sostengono che i Purosangue non trattino male i figli, ma bensì li viziino (parola fatta a caso, non credo esista), quindi ho voluto fare questo spazietto di slice of life, con un signor Lestrange che dice una sola cosa, ma già lo amo.
Non ho senso.
In ogni caso ringrazio tutti. Insomma, ringrazio i lettori silenziosi, se esistono.

 

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Capitolo 7
*** 007 - I Giorni ***


Giorni

Settimo giorno.
Rabastan immerse la penna nel calamaio, per poi estrarla. Velocemente tracciò un'altra stanghetta, vicino ad altre, settimo giorno di prigionia.
Pulì la penna d'oca, e tornò a leggere il libro.
Ventesimo giorno.
Come fosse stato un automa, Lestrange eseguì il solito processo, una stanghetta sopra le altre quattro. Nascose la pergamena, temendo gli sbeffeggiamenti del fratello.
Quarantottesimo giorno.
Incominciava a stufarsi, Rabastan. Ogni giorno lo stesso giorno, il tempo che passava si notava solo grazie al calendario magico – cambiava ogni giorno automaticamente. Nuovo giorno, nuova stanghetta.
Ultimo giorno.
Finalmente, quel giorno era arrivato. Lestrange tracciò l'ultima stanghetta, e osservò il baule già pronto vicino al letto. Ultimo giorno di prigionia, prima dell'inizio del quinto anno scolastico.

[110 parole]


Angolo del Baobab:
Heilà! Mi rendo conto di non star salutando nessuno, probabilmente, ma c'est la vie. Continuiamo sulla strada di questo Rabby secchione, anche se l'ho sempre immaginato come una specie di troglodita col QI in cifra negativa, manco Anderson gli avesse urlato nell'orecchio, quindi non ha senso nemmeno per me. Ma vabbé.

 

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