Spezzata

di Xenebe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Posso sposarvi io! ***
Capitolo 3: *** Inaspettato ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


reign mini Stavolta niente flash fic, bensì il prologo di una short fic...
Ringrazio tutti coloro che hanno letto Io posso starvi lontano, spero che questa idea vi piaccia!

Anche questa ff è ambientata subito dopo il sesto episodio.
Vediamo a quali conseguenze porterà  la risoluzione di Francis...


Spezzata

Prologo

-Un giorno sarò re. Mary è già una regina. Siamo dei sovrani. Dobbiamo governare con mente lucida e compassione.
Siamo troppo potenti perché rabbia e gelosia offuschino il nostro giudizio. E la nostra situazione...
Beh, permette ad altri di mettersi fra di noi. -
-Non se giuriamo di essere sinceri l'un l'altro. Non se promettiamo.-
-Cos'è il nostro fidanzamento se non una promessa? E non significa nulla. Perché, a meno che non serva alla Francia, non posso sposarvi.
E se dovesse esserci un'offerta migliore per la Scozia, dovrete accettarla.
E' vostro dovere.-
- Cosa state dicendo?-
- Ci siamo messi in una posizione che ci espone a troppo dolore. Quando sarà giusto per la Francia, sarete d'accordo, sarò al vostro fianco, completamente impegnato. Fino ad allora...
Potete trascorrere il vostro tempo con altri. Devo accettarlo.-
-Intendete che io devo farlo. Davvero questo riguarda Olivia?-
-Qualcuno deve tenere le cose sotto controllo tra di noi. Io posso farlo. Io posso starvi lontano.
Anche se significa lasciarvi ad un altro. Chiunque... Ma non mio fratello.-
-E' una minaccia, fratellino?-
-Si'.-*



Era passato quasi un mese da quel mio discorso, un mese in cui dividevo i giorni e le notti con Olivia, un mese in cui le mie interazioni con Mary erano state minime e per di più legate a contesti ufficiali, un mese in cui avevo il terrore e il bisogno di spiare i comportamenti tra Mary e Bash, un mese in cui avevo osservato la mia fidanzata non degnare nessuno di uno sguardo.
Mary, la mia dolce, impetuosa ed appassionata Mary, sembrava sempre fredda e distaccata con tutti, persino con le sue dame di compagnia, persino con mio fratello Charles che la adorava, persino … persino con Bash, persino con me.
Non mi aveva più rivolto un sorriso sincero, né mi aveva guardato negli occhi. Sembrava non vedermi, persino se “casualmente” le passavo accanto con Olivia, persino se “casualmente” la sfioravo, lei semplicemente si allontanava, con grazia.
Non l’avevo vista più muoversi liberamente per il castello o passeggiare nei giardini o ancora intrattenersi con le altre dame. Persino mia madre era quasi preoccupata della cosa, a modo suo: più volte aveva chiesto alle dame di Mary dove ella fosse, ma la risposta era sempre la stessa: -Nelle sue stanze, vostra maestà!-
Partecipava solo alle occasioni mondane e solitamente dopo aver presenziato per una mezz’ora si scusava con i miei genitori e si ritirava.
E questa situazione sembrava peggiorare sempre di più, giorno dopo giorno, l’unico miglioramento visibile, se tale si poteva definire, era che l’avevo vista scambiare qualche parola con Nostradamus, almeno.
Anche questa sera ci sarebbe stata una festa a corte. E ovviamente mio padre era troppo occupato con una delle sue amanti per preoccuparsi di controllare che tutto fosse al proprio posto, quindi toccava al prossimo re, a me. Avevo fatto della perfetta riuscita della festa un dovere. Olivia mi prendeva in giro da un paio di giorni perché diceva fossi diventato maniacale per una festa che non ci saremmo nemmeno potuti godere appieno, già perché non avrei potuto passare del tempo con lei, sarei dovuto stare con Mary, solamente con Mary, avrei dovuto parlare con Mary, ballare con Mary, mostrare al “caro” Simmons di ritorno dal Portogallo che l’alleanza tra Francia e Scozia era più forte che mai.
Forse era per questo che volevo che fosse tutto perfetto, sarebbe stata una serata dedicata al mostrare al mondo, soprattutto all’Inghilterra, il profondo legame che doveva unire me e la mia fidanzata.
E avevo paura. Paura che quel legame non si vedesse… Che quel legame non ci fosse più, di averlo spezzato.
Irrimediabilmente.




*Reign 1x06


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Capitolo 2
*** Posso sposarvi io! ***


reign mini Ecco il primo capitolo della ff, vi piace il titolo? E se vi dicessi che è una citazione del capitolo stesso?
Fatemi sapere cosa ne pensate :)



Spezzata

"Posso sposarvi io!



Attraversavo i corridoi velocemente e la sentii, la sua risata, la risata di Mary, risuonare cristallina. Mi bloccai sul posto, fermo, immobile ed aspettai che la sensazione di calore che quella risata di solito mi procurava mi avvolgesse. Ma nulla. Nessun calore, nessun entusiasmo travolgente, mi sentivo solamente molto solo.
Mary stava ridendo, di cuore, a qualcuno. Ma questo qualcuno non ero io. Probabilmente era qualcuno che poteva dedicarle il suo tempo senza rischiare di scatenare una guerra tra stati europei.
Avrei dovuto andarmene, avrei dovuto sbrigarmi, del resto ero stato io a darle il permesso di passare il tempo con altri uomini. Ma non ci riuscivo. Dovevo solo sentire la voce della persona che era con lei, forse era Lola o Ayleen o Greer…
-Questo sarà il nostro segreto.-, la sentii sussurrare,-Nessuno deve scoprirlo, soprattutto non vostro fratello. Francis non capirebbe.-
Era con Bash! Avrei dovuto andarmene appena avevo sentito la sua risata, avrei davvero dovuto farlo, ma ora… Continuavo a pensare a non avvicinarmi, continuavo a ripetere il discorso che avevo fatto a quei due, “chiunque, ma non mio fratello!” e loro se ne erano infischiati!
Non dovevo raggiungerli, ero arrabbiato, chissà cosa avrei potuto fare a Bash se lo avessi visto ancora baciare Mary, la mia Mary! Dovevo controllarmi, ma non ci riuscivo, e forse non lo volevo davvero, ora volevo solo allontanare il mio fratellastro dalla mia fidanzata, dalla mia futura moglie, non capivo altro.
Girai l’angolo ma prima di vedere Mary andai a sbattere contro qualcuno.
Bash. Era nascosto dietro una sporgenza del muro e spiava Mary.
-Tu che…?- Mio fratello maggiore mi fece cenno di tacere. Ma Mary aveva già sentito.
La vedemmo irrigidirsi.
-Francis? Siete voi?- la voce era di nuovo fredda, ma tremava.
-Che orecchio! Non ti avrei riconosciuto nemmeno io.- Scherzò Bash a bassa voce, prima di uscire dal nascondiglio, lasciandomi indietro.
-Mi spiace Mary ma non sono il vostro principe.- la burlò, ma lei non rispose.
-Bash resta a giocare con noi!-, da dietro Mary spuntò  Charles che gli andò in contro.
-E tu? Che ci fai qui?-
-Io…- esitò percependo un leggero rimprovero nella voce di Sebastian.
-No, non rimproveratelo Bash, ve ne prego…-, cercavo con tutto me stesso di non guardarla, di non andare a prenderla e portarla via dal mio fratellastro, ma quando sentii il tono supplicante nella sua voce, alzai lo sguardo sul suo che lo implorava di non intervenire.
-Non voglio rimproverarlo, Vostra Grazia. Voglio solo sapere perché è in questa parte del castello, quando dovrebbe essere con il suo precettore.-
-Charles! Avete saltato le lezioni?- chiese Mary.
-Ho solo obbedito al re.-disse fiero di sé.
-E come? Corteggiando la fidanzata di tuo fratello?- a quella battuta di Bash sia Mary che io, ancora nascosto, raggelammo.
-Il re ha detto che è preoccupato per la salute di Mary, che qualcuno avrebbe dovuto fare qualcosa per farla tornare felice… Io stamattina l’ho vista piangere e ho chiesto a nostro padre se potevo provare a farla ridere. Lui era d’accordo. Anzi, ha detto di chiamare anche te per distrarla e farla essere contenta.-
- Charles, non possiamo far essere contente le persone solo perché lo vogliamo, non funziona così…- tentò Sebastian.
-Ma prima ha riso!-
-E guardala ora… non è contenta, è ancora triste… e ad ogni modo non potete stare troppo tempo con lei, è la fidanzata di Francis…-
-Bash, vi prego… È un bambino…-
- Purtroppo lo è anche nostro fratello.-
-Mary ma voi siete triste perché Francis non vi sposa?- iniziavo a chiedermi se tutti i miei fratelli avessero deciso di farmi passare da idiota,- Perché posso sposarvi io!-, appunto.
-Charles, tornate ai vostri studi, non dovete preoccuparvi per me.- gli disse lei e il mio fratellino tornò controvoglia dal precettore.
-Sembra che voi abbiate un certo effetto su tutti i figli del re.-
-Bash, vi prego, no!-
-Non ho fatto nulla.-
-Scusate devo andare.-, con quelle parole la mia fidanzata si diresse nelle sue stanze, mentre Sebastian tornò alle sue occupazioni lanciandomi un’occhiata di disprezzo. Ero ancora nascosto.








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Capitolo 3
*** Inaspettato ***


reign mini Mi spiace per l'enorme ritardo... ecco il secondo capitolo!



Spezzata

Inaspettato



Quando tornai nelle mie stanze trovai un'inaspettata sorpresa. Avrebbe dovuto insospettirmi l'assenza del mio paggio avanti alla porta.
Seduto alla mia scrivania, come se fosse il suo comodo trono, c'era mio padre, il re. Quando entrai non mi degnò di uno sguardo, troppo intento ad osservare gli affreschi  del soffitto.
-Padre...-,
-Mi sono preso la libertà di dare al tuo paggio qualche minuto di libertà.- , disse mentre si alzava e mi girava intorno, come faceva spesso per intimorire coloro che aveva di fronte, - ah, e ho mandato via anche la tua amichetta bionda.-
Olivia. Le avevo detto di non entrare nella mia stanza senza il mio permesso. Cosa sarebbe potuto succedere se, invece di mio padre, fosse entrata mia madre. O Mary.
Per un attimo accarezzai il pensiero di una Mary meno indifferente, interessata a parlarmi o, ancor meglio, di una Mary gelosa della presenza di Olivia. Ma cancellai subito quel pensiero, che non mi era mai sembrato più illusorio.
-Un po' insulsa quella ragazzina... Ma suppongo che non tutti abbiano il mio stesso buongusto. Non credo ci sarebbe nessuno al castello che scambierebbe un bacio della tua fidanzata con una notte con quella bionda. Nessuno a parte te. Ho visto gli sguardi che tutti a corte riservano a Mary, ho visto gli sguardi che Sebastian le riserva...-
-Lo so!-, il mio fu quasi un ringhio.
-Vedo che hai perlomeno il buon gusto di mostrarti infastidito avanti a me.-
Non capivo cosa volesse e glielo feci presente.
-Vedi Francis,- finalmente si fermò di fronte a me e mi guardò negli occhi,- normalmente non mi interesserebbe con chi passi il tuo tempo, con chi ti rotoli tra le lenzuola, ma ci sono un paio di cose di cui devi renderti conto. La prima è che qualcosa non va con la tua fidanzata e devi capire cosa, si corre il rischio che si pensi che la mia corte sia noiosa o che possa portare una giovane regina ad ammalarsi. Poi, molto più importante, devi ricordarti che Mary non è un'erede al trono, una principessa, è una regina, peraltro molto attraente, che potrebbe facilmente trovare un altro fidanzato e non avrebbe bisogno dell'approvazione di nessuno per decidere di accettare un'altra offerta. Ricordi cosa è accaduto con il figlio bastardo del re del Portogallo? E io non ho alcuna intenzione di perdere questa alleanza, soprattutto non ora che il Vaticano ha espresso la piena volontà di appoggiare una futura rivendicazione del trono inglese da parte di Mary.-
Questa notizia giungeva nuova e sicuramente metteva in una diversa ottica il fidanzamento mio e di Mary. Non era mai stata così vicina la possibilità del nostro matrimonio.
Mio padre voleva l'Inghilterra e ora il mio matrimonio con Mary significava poter veder realizzata la sua brama.
Sentii il mio viso rilassarsi, come non era mai accaduto nell'ultimo mese, e poi distendersi in un sorriso. Durò poco.
Un minuto dopo aver avuto la notizia che finalmente mi assicurava un futuro con la donna che amavo, Olivia bussò alla porta.
Il volto di mio padre si tese e divenne livido.
-Non abbiamo finito di parlare, Francis.-, disse con tono casuale e ignorando completamente quella che era, a tutti gli effetti, la mia amante.
-Ma io...-, Olivia provò a protestare, ma un mio sguardo d'ammonimento la convinse ad andarsene.
Appena restammo di nuovo soli mio padre mi scrutò attentamente.
-Mary ha qualcosa che non va, un segreto che potrebbe compromettere quest'alleanza. Mi aspetto che tu scopra qual e’ prima che io divulghi, tra una settimana, le novità dal Vaticano.-, disse prima di voltarsi, dare i suoi ultimi ordini ed andarsene.
-Liberati di Olivia e non presentarti al banchetto se non accompagnato dalla regina di Scozia.-
Era un ordine a cui ero molto felice di obbedire.








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