STAY STRONG .

di elisamuraro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ciao, io sono Demi Lovato,ho  diciotto anni e vivo a onda con la mia famiglia,figlia unica e mi sono trasferita da poco a Boston, frequento la 'hight talent school' , ovvero scuola di talenti, si perché io canto cantare è la mia vita se non avessi la possibilità di cantare non so cosa farei .
La scuola non è ancora cominciata qui a Boston, mancano esattamente 2 giorni prima che l'inferno ricominci (...) 
odio la scuola,non sopporto le persone che ci sono dentro la società è una merda i professori sono i peggiori , ti interrogano a te perché sanno che avrai un brutto voto.stronzi. 
Tornando a noi mancano due giorni prima che la scuola cominci e io qui non conosco nessuno se non che quella gallina di mia cugina, la solita troietta di quei filme tipo 'hight school music' solo che peggio. Io è lei siamo perfettamente il contrario, io mora occhi verdi lei bionda occhi azzurri, lei popolare io non so se questa parola rientri nel mio vocabolario, lei stupida io mi considero abbastanza inteligente, ma soprattutto,lei felice io depressa. 

PRIMO GIORNO DI SCUOLA . (6.30 am).
-Demiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Svegliaaaaaaaaaaaaaa sono le 7.00 del mattino l'autobus ! -
ecco, mia madre, la solita isterica del cacchio. 
Ancora mezza addormentata apro un occhio per vedere se mia madre non sta mentendo e cazzo ! Sono le 6.30 ma 
cosa vuole?? 
Mi alzo lo stesso pq lei se no non smette di urlare, so già come è fatta.
-Buon giorno anche a te mamma.-
-Sbrigati a mangiare, ah e papà ti ha lasciato una lettera sul tavolo in salotto-
mia madre e mio padre sono separati da 3 anni, per questo io e mia madre ci siamo trasferiti a Boston, diciamo che
mio padre si scopava una tipo e mia madre lo ha scoperto e ce ne siamo andate. Da quel giorno non avevo più
risposto a nessun messaggio o lettera di mio padre,solo stronzate.
-oh che bello- 
-dai su piccola, io ora vado al lavoro ci vediamo sta sera, buona scuola-
-ciao,mamma-
mia madre lavora in ospedale,a volte fa i turni di notte ma oggi lavora solo di giorno.
Finita la colazione mi alzo e vado a vestirmi, apro l'armadio e infilo i miei soliti jeans stretti , una maglietta sul rosso e le mie VANS verdi, entro in bagno guardo la mia faccia e i miei capelli lunghi ridotti male e faccio un sospiro...
comincio a pettinarli , pettinati li lego per lavarmi la faccia e i denti, un po' di fondo tinta , rimmel e matita, slaccio i capelli  che coprono il mio seno piccolo...
ore 6.49 , ho l'autobus alle 7.20 , sono in anticipo ma chissenefrega , vado in sala e vedo la lettera di mio padre 
ah me ne stavo dimenticando.. La apro:
"PER DEMI,
ciao bella, come va? So che non mi vuoi parlare per questo sarà la mia ultima lettera , mi dispiace tanto che tu è la mamma ve n'è siate andate ma magari è stato meglio così , spero tu ti sia già ambientata , sono venuto a 
conoscenza di cosa ti sta succedendo grazie allo psicologo della scuola che ha trovato corretto mettermi al corrente di quello che facevi.. Io non ne sapevo niente.. Voglio solo dirti che mi dispiace che ti abbia fatta vivere questa situazione e mi dispiace che tu ti sia fatta del male.. Tranquilla non dirò niente a tua madre.
un bacio,

il tuo papà xx".
scioccata , perché lo psicologo della mia ex scuola gli aveva raccontato la mia vita? 
Non c'è la posso fare... Adesso mio padre sá tutto ! E se lo raccontasse alla mamma? Non crederebbe mai più alle bugie del gatto.. Io mi taglio.. Non ho amici e son sola , i miei sono separati e non sono mai stati i genitori che ti ascoltano... Loro se ne fregano , pensano solo a se stessi .. E da un anno a questa parte sono autolesionista perché è il modo per sfogare la mia rabbia , per sfogarmi e far uscire il dolore che ho dentro...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- ***


PRIMO GIORNO DI SCUOLA Entro in classe e c'è una confusione che non vi dico, mi piace questa scuola .. Osservo un po' i miei nuovi compagni e non sembrano male, sono carini e simpatici.. Vado a sedermi nel ultimo banco da sola per non farmi notare ma tutti continuano a guardarmi tranne un ragazzo impegnato a scrivere/disegnare sul suo quadre netto azzurro. Suona la campanella e tutti zitti quando entra la prof. Di inglese. Mi chiama alla lavagna -alla lavagna signorina....- -Demi prof, Demi Lovato- -bene demi vieni alla lavagna- Rimasi alla lavagna per tutta l'ora, ma una cosa mi piaceva di stare alla lavagna, riuscivo a vedere il viso di quel ragazzo misterioso ed era bellissimo anzi bellissimo è dir poco sembrava un dio! Ed ecco che suona la campanella , vado al banco e riordino le mie cose, stavo per uscire quando ad un tratto il ragazzo misterioso mi prende il braccio. -ciao piccola- -ehm ... Ciao...- Mi stava facendo male cazzo.. Avevo una cicatrice recente li in quel braccio.. -leggilo- Mi diede un bigliettino con sopra scritto il mio nome, lui lasciò il mio braccio e se ne andò , aprì il biglietto veloce e tutto ad un fiato lo lessi:ciao bellezza , vieni dietro al campo di calcio alle 3.00 pm precise.. Ho bisogno di parlarti. justin xx .' Oh mio dio, che cosa voleva dirmi? Dovevo scoprirlo... Il mio cuore batteva forte quando presi il biglietto e me lo misi in tasca. Erano le 2.00 e non avevo ancora mangiato mia mamma aveva detto che veniva a casa per pranzo ma non era ancora arrivata così decisi di farmi da mangiare, una pasta al pomodoro basta.. Pronta e mangiata, ero sazia, andai in bagno per preparativi e lavarmi i denti e magari correggerei un po' di trucco, fatto tutto misi le scarpe e mi incamminai verso il famoso 'campo da calcio'. Arrivata. Eccolo. Era lui, seduto su una panchina dietro il campo che disegnava nel suo solito quadernetto . Mi avvicinai e lui alzo la testa per guardarmi e subito dopo si alzo e una figura alta faceva ombra su di me, ma questo non mi spaventava, sembrava così dolce . Mi porse la mano e si presentò. -"C-iao, io sono Justin. Che bello che sei venuta- -Hey, beh penso tu sappia il mio nome, oh di niente ...- Penso che tu sappia il mio nome? Ma che cazzo hai nella testa demi? Va be. -certo che lo so *schierendosi la voce* demi- -esatto, dimmi di che volevi parlarmi?- Alla mia domanda si era teso , sembrava quasi che stesse evitando che io facessi quella domanda ma.. Perché ? -"b-b-beh io... Io penso tu sia molto simpatica e carina e vedo che sei da sola e ti vorrei avere come amica - disse a tutto un fiato. -certo..- -stai bene?- -si..- Non stavo bene.. Mi faceva male la testa e ero confusa, ero quasi certa che non era quello che voleva dirmi ma fui costretta a crederli perché cambiò subito di discorso.. -hai dei bellissimi occhi- -grazie, anche tu- Il ragazzo misterioso, justin, aveva degli occhi castani stupendi, mai visti prima dei capelli perfetti e era alto con una voce roca. -beh, si è fatto tardi devo andare - disse jus -oh.. Okay, ciao - -ciao bellezza- justin stranamente rimase tutto rosso e mi diede un bacio sulla guancia, io ricambiai. -ah aspetta, vuoi un passaggio?- In effetti la mia casa era abbastanza lontana dal campo così accettai -oh si sarebbe fantastico grazie- Camminiamo verso la vespa nera e aveva aveva caschi , sembrava aver calcolato tutto. Montai sulla vespa e lui messe in moto. -aggrappati a me- -o,o,ok- Mi aggrappai ai suoi fianchi e lui accelerò .. Durante il tragitto gli indicai la strada, era così simpatico e dolce, sembrava quasi finto. -arrivati- gli dissi con tono scherzoso. -eccoti qua, la principessa arrivata al suo castello- -grazie mille justin- -chiamami jus bellezza, di niente - Rubòil mio telefono dalla tasca e digitòil suo numero e lo salvo con il nome 'ragazzo misterioso' .. Ma lui.. Lui sapeva.. Come? Mi stampo un bacio sulla guancia e io barcollai all'indietro e lui con una risata profonda si dileguò.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Così passarono i giorni, a scuola seduti tra i banchi con il profumo del' inverno che si stava avvicinando. Le lezioni passavano velocissime da quando avevo conosciuto Justin, lui era fantastico,c'era sempre quando ne avevo bisogno, ma ancora non sapeva del mio segreto. Passavamo le ricreazioni tutte insieme, ci raccontavamo tutto o almeno quasi.. Mi aveva raccontato che l'anno scorso lo avevano espulso dalla squadra di basket perché aveva picchiato un giocatore , ero rimasta letteralmente scioccata da quello che mi aveva raccontato, ma stranamente non lo riuscivo ad immaginare come uno di quei ragazzi 'cattivi' lui era così dolce. Oggi era venerdì,finalmente, ero stanchissima era l'ora di pranzo e sembravo uno zombie ma per fortuna c'era jus che riusciva a farmi sembrare uno zombie dei cartoni e non quelli dei film di terrore, ha ha. Insomma dicevo.. Era l'ora di pranzo e stavamo andandoci a sedere a tavola dopo aver preso lo schifo di cibo della mensa cominciammo a mangiare quando una ragazza chearlinder si venne a sedere accanto a noi è sentì imprecare Justin a bassa voce. Era la solita biondina arrogante, doveva essere stata amica di mia cugina quasi di sicuro, non le avevo fatto caso al contrario di Justin che sembrava alquanto irritato dalla su presenza, la ignorai fino a quando non cominciò a parlare. -Ciao, Justin come va?- -Bene, grazie Emily.- Jus sembrava evitare continuare la conversazione. -E questa?- chiese la biondina riferendosi a me. -questa a un nome, mi chiamo Demi- dissi alzandomi in piedi. -ciao,DAMI, mai pensato di comprarti delle scarpe nuove ?- Brutta stronza come si permetteva, mia madre aveva problemi economici da quando nostro padre ci aveva lasciate e quindi per colpa sua dovevamo cavarcela da sole e non spendevo di certo soldi per comprare delle scarpe nuove, le mie erano in perfetto stato, ma non si poteva permettere di parlarmi in questo modo. -ah e tu mai pensato di andare a vedere su ebay uno di quei cervelli in sconto? Te ne servirebbe uno gallina!- dissi arrabbiata. La zitti e se ne andò. -BELLE MUTANDINE EMILY- gridai! Avevo notato de sue mutandine rosse sotto la gonna corta e pensai di farli rimangiare quello che aveva detto così tutti appena fini di gridare si misero a ridere. Beh un po' mi sentivo in colpa.. Ma era stato il mio impulso.. Mentre lei si dirigeva verso il bagno io decisi di seguirla per scusarmi, mi voltai per vedere justin che non riusciva a smettere di ridere,era bellissimo, ma ritornando a noi, continuai fino ad entrare nel bagno delle ragazze. Senti emily piangere. -hey emily, scusami per prima non volevo.. Sono stata impulsiva perdonami.- -Io... Mi scuso anche Io.. Me lo sono meritata- Uscì dal gabinetto e si guardo allo specchio poi si volto e mi abbraccio, aveva il mascara tutto colato. Che avevo fatto ? Perché ? SCUSATE SE NON HO SCRITTO MALTO E QUESTI CAPITOLI SONO STATI CORTI. IN QUESTA SETTIMANA SONO STATA MOLTO IMPEGNATA,QUASTO FINE SETTIMANA SPERO DI RIUSCIRE A SCRIVERE TRE CAPITOLI. COSA NE PENSATE? SE AVETE IDEE POTETE SCRIVERMI. BACI XX Elisa.

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