AN DEINER SEITE...

di Yumi_Slyfox483
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** TRE MESI DOPO ***
Capitolo 2: *** VOGLIO SOLO VEDERTI FELICE ***
Capitolo 3: *** RITORNO AL PASSATO ***
Capitolo 4: *** I PENSIERI DI BILL ***
Capitolo 5: *** IL RAGAZZO ***
Capitolo 6: *** I NEED YOU ***
Capitolo 7: *** MI HAI ROVINATO LA VITA, MA.... ***
Capitolo 8: *** LA VERITÀ ***
Capitolo 9: *** TI ODIO ***
Capitolo 10: *** NON VOGLIO LASCIARTI SOLO ***
Capitolo 11: *** TRA LA VITA E LA MORTE ***
Capitolo 12: *** L'ATTESA ***
Capitolo 13: *** IL COMA ***
Capitolo 14: *** SIAMO IN TELEVISIONE! ***
Capitolo 15: *** CHI HA SPARATO A BILL KAULITZ? ***
Capitolo 16: *** LO SCOOP ***
Capitolo 17: *** L'ARTICOLO ***
Capitolo 18: *** SVEGLIATI TI PREGO ***



Capitolo 1
*** TRE MESI DOPO ***


Ecco il seguito di "BILL, WO BIST DU?"
Ho deciso di continuarla perché ho notato il grande "successo" e ho deciso che non potevo lasciarvi così...
Spero che il primo capitolo sia di vostro gradimento...
BUONA LETTURA

AN DEINER SEITE...



TRE MESI DOPO

I mesi passavano veloci...
Era già Dicembre quando finalmente Bill Kaulitz tornò alla sua forma normale....
Le crisi d'astinenza erano quasi passate...
Gli ritornavano una volta ogni tanto, ma non gravi come prima...
Tom era sollevato, non riusciva più a sopportare l'odiosa situazione che si era creata in quei mesi..
Il gruppo, intanto, si era preso una pausa dichiarando il rapimento e le pessime condizioni del loro cantante...
Le fan gli mandavano costantemente regali di pronta guarigione e lasciavano numerosi commenti sul loro fanclub ufficiale nel quale dicevano alla loro band preferita che aspettavano con ansia il ritono dei Tokio Hotel sui palchi di tutta Europa...
Nonostante tutto, però, c'era un solo pensiero che affollava la mente di Bill...
Una domanda che lo tormantava da quando si svegliava al mattino fino a quando andava a dormire la sera...
Era stata colpa sua se Mathias era morto?
Era ormai arrivato il momento per la band di ritornare a suonare, ma Bill, bloccato da questa domanda a cui non riusciva a trovare una risposta, inventava ogni tipo si scusa per prolungare la sua convalescienza...
Tom aveva notato la strategia del gemello e cominciava seriamente a preoccuparsi...
Perché stava ancora così male dopo tre mesi?
Non poteva più vederlo ridotto così...
Una sera i quattro ragazzi erano sdraiati sul divano davanti alla tv...
Georg e Gustav erano stati molto vicino ai due gemelli per tutti i tre mesi dopo il rapimento, e sopratutto per le continue crisi di Bill, quindi l'appuntamento davanti alla tv era diventato di abitudine...
Era per far distrarre Bill dagli eventi della giornata, e quella giornata era stata parecchio dura per lui...
Come tutte le atre negli ultimi tre mesi...
"Io ho sonno!" Bill si alzò dal divano e si diresse in camera sua..
"Aspetta, Bill!" Tom si alzò e lo afferrò per un braccio, guardò i suoi amici che gli sollevarono i pollici in segno d'intesa...
Tom rispose con un sospiro...
Il gemello si voltò...
Il rasta notò che c'era molta tristezza nei suoi occhi...
"Perché non rimani ancora un po' qui con noi? Guardiamo quello che vuoi tu...Dai.." Tom fece un sorriso per convincere il gemello...
Bill stava quasi per cedere...
Apprezzava molto quello che Tom stava facendo per lui...
"No, grazie, sono molto stanco...Tomi ti ringrazio tanto ma...Proprio non ce la faccio..."
Ora non si stava riferendo alla stanchezza...
"Perché fai così, Bill? Perché ti tormenti?"
"Non lo so, Tomi.." I due gemelli rimasero in silenzio a fissarsi...
"Voglio saperlo!" continuò Bill "Voglio sapere se è stata colpa mia..."
"Ti ho già detto di no..Non mi credi?"
"Sì che ti credo...Ma...Tom no posso fare finta di nulla...Io non ci riesco...Ti ringrazio tanto per quello che fai...Sarei perso senza di te.."
Erano settimane che Tom e Bill non parlavano di quell'argomento...
Ancora Bill non era tornato come prima...
Niente trucco, niente smalto, niente pettinatura a istrice...
Era naturale, uguale a Tom...
La loro somiglianza era impressionanete...
Se non fosse stato per i capelli neri di Bill nemmeno Georg e Gustav li avrebbero riconosciuti...
"Ritormerà tutto come prima di quel maledetto giorno?" Tom chinò il capo...
Bill si avvicinò e lo prese tra le braccia...
"Io non ci riesco!!!" Tom notò che piangeva...
Lo strinse forte...
"Non piangere!" si scostò e gli asciugò le lacrime...
"Non voglio che tu pianga..Devi essere forte..."
"Ok!" Bill tornò serio...
"Fammi un sorriso!" Tom lo guardò supplichevole...
"Ok!" esclamò di nuovo il gemello accennando quel sorriso sul volto...
Quel sorriso che lo rendeva bellissimo anche quando era struccato...
"Bravo gli esclamò Tom dandogli un bacio sulla guancia..."Dormi bene, fratellino!"
"Sì, grazie...Anche tu, Tomi..."
Tom accompagnò il fratello in camera...
"Miraccomando se hai bisogno chiama, ok?"
"Sì..Certo..Buonanotte!"
"Ti voglio bene!"
"Anche io!"
Tom chiuse la porta e rimase lì davanti per qualche minuto...
Doveva fare qualcosa...
Tornò in cucina...
"Allora? Gli hai parlato?" chiese Georg preoccupato appena vide l'amico...
"Sì..Ma niente..." si sedette sul divano prendendosi la testa tra le mani...
"Ehi, Tomi..." Gustav si avvicinò "Cosa è successo? Che ti ha detto?"
"Non riesce..Sempre il solito problema...Dobbiamo fare qualcosa...Non riesco più a vederlo così...Dannazione!"
"Calmati, Tomi.." Georg gli mise un braccio intorno al collo "Lo supererà!"
"No, non credo! Io avevo pensato di fargli una sorpresa!" Tom abbassò la voce...
I due amici si avvicinarono di più...
"Di che tipo?" chiese Gustav...
"Una festa a sorpresa per il nostro compleanno...Gli avevo promesso che lo avremmo festeggiato quando si fosse ripreso...Voi che ne dite?"
"Penso sia una buona idea...Lo aiuterà molto sapere che gli siamo accanto..."
"Già..Hai ragione, Georg...Anche io sono daccordo...Però non dovremmo invitare troppe persone" rispose Gustav diventando serio e fissando Tom che aveva rialzato la testa...
"Sì..Solo io voi due e Andreas ovviamente..Non voglio nessun altro...Dovremmo fare qualcosa di speciale, che lo tiri su, ragazzi...Però mi dovrete aiutare a organizzare tutto..."
"Certo, conta su di noi..." Gustav gli prese la mano, anche Georg fece lo stesso...
Tom era contento di avere due amici come Georg e Gustav al fianco...
Strinse forte le loro mani...
"Dove vuoi farla?" domandò Georg dopo un po'...
"Nello stesso pub dove Bill voleva farla per me...Io voglio solo una cosa..."
Tom esitò stringendo forte le mani degli amici...
"Voglio solo che mio fratello sia felice!"
Chinò il capo, per non far vedere a Georg e Gustav che una lacrima aveva rigato il suo viso...

Commentate!!!
Al prossimo capitolo...
Danke schon...Kaulitz92

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Capitolo 2
*** VOGLIO SOLO VEDERTI FELICE ***


Eccomi per un nuovo capitolo...
Grazie tantissimo per le recensioni, sono molto contenta che la mia storia sia piaciuta...
Ovviamente sono anche molto contenta che le mie lettrici abituali commentino le mie storie...=)
Ora...
BUONA LETTURA...

VOGLIO SOLO VEDERTI FELICE

Ormai tutto era pronto....
Per una settimana Tom, Georg, Gustav e Andreas si erano comportati normalmente con Bill, come prima...
Non lo coccolavano, né gli dicevano frasi dolci come facevano tutti i giorni...
Bill era rimasto un po' insospettito da questo comportamento...
Non si aspettava nulla di grosso e nella sua testa cominciarono a balenare i pensieri più brutti...
"Mi hanno abbandonato? No, non può essere, loro mi vogliono bene..."
Rimase con questi interrogativi fino a quando quel giorno capì tutto...
Tom tornò a casa di corsa piombando in camera del fratello che stava ascoltando un po' di musica...
"Puoi venire un secondo?" gli chiese sorridendo...
"Perché?"
"Devo parlarti.."
"Di cosa?"
"Oh, su Bill, basta fare domande e vieni..." Alzò un pochino la voce...
"Tom...perché mi tratti così...Sei cambiato in.."
Il gemello non lo fece finire...
Lo prese per in braccio e lo trascinò fuori dalla stanza...
Forse aveva un po' esagerato a ignorarlo però era sicuro che non gli avrebbe serbato rancore...
Tom lo portò in cucina e lo fece sedere...
"Bill" cominciò "So che ti ho un po' ignorato in questi giorni, ma non l'ho fatto per cattiveria..."
Bill era confuso "In che senso?"
"Non chiedermi nulla!" Tom si avvicinò e lo baciò sulla fronte...
Poi prese una benda e gli coprì gli occhi...
"Ma che fai?" chiese Bill ancora più confuso...
"Tranquillo! Ti fidi di me?"
"Certo!"
"Credevi che ti avrei lasciato solo in un momento così.." Tom si avvicinò al suo orecchio e gli mise le braccia intorno al collo...
Era diventato improvvisamente serio...
"No...Non lo faresti mai..." Bill si appoggiò al fratello...
Tom tirò su col naso e gli sussurrò all'orecchio...
"Ti voglio bene!"
Poi si rialzò e prese le mani del gemello...
"In piedi!" esclamò tirandolo su...
"Ma dove mi porti? Tomi, cos'hai fatto?" gli tremava la voce...
Cominciava già a capire...
"Lo scoprirai...Bill, non piangere..Non voglio mai più vederti piangere...Io voglio..." si bloccò...
"Cosa?" Bill gli strinse le mani...
Tom si chinò su di lui...come se volesse fargli sentire bene quelle parole...
"Io voglio solo vederti felice!"
Il cuore di Bill cominciò a battere velocemente...
Ma non doveva piangere, anche se quelle erano lacrime di gioia...
"Ok!" rispose
"Bene! Ora segui la mia voce...Ti guido io..." Gli prese la giacca e gliela mise addosso...
"Dobbiamo uscire?" chise Bill preoccupato...
"Sì...Perché?"
"Ma guarda come sono conciato..Non mi sono pettinato..."
"Bill è da mesi che non curi più il tuo aspetto fisico.."
"Lo so infatti...Non lo hai detto tu che vuoi vedermi felice?"
"Nel senso che...Vuoi truccarti?" Tom era colmo di gioia...
Bill non toccava un mascara da quando era stato rapito...
"Sì..Voglio farlo!!"
Era stato Tom a fargli cambiare idea all'improvviso?
Non lo sapeva...
Sapeva solo che voleva provare a fare uno sforzo per fare tornare tutto come prima...
Voleva fare un tentativo...
Sapeva che se cedeva c'era Tom a sorreggierlo, quindi valeva la pena tentare..
Per lui....
D'altrone anche Bill voleva solo vederlo felice...
"Ok!" rispose Tom slegandolo "Fa presto!"
"Sì.." Bill si fiondò in bagno...
Né uscì dopo circa mezz'ora...
"Questo vorrebbe dire far presto?" esclamò Tom sarcastico non appena lo vide uscire...
"Scusa! Ma ne è valsa la pena?" Bill si mostrò a suo fratello...
Tom lo guardò bene...
Era vestito come suo solito...
T-shirt aderente con jeans stretti...
Per la precisione non li metteva dalla morte di Mathias...
Da quel maledetto giorno era cambaiato tutto...
Tom aveva dovuto dargli delle sue magliette che non metteva più perché riteneva troppo strette per i suoi gusti...
Bill si rifiutava di mettere i suoi vestiti, di truccarsi, di tenere le unghie lunghe, di piastrarsi i capelli...
Quelle piccole cose che lo renedevano quello che era realmente...
Ma ora davanti a Tom Kaulitz stava una persona completamente rinata...
I capelli erano lisci sulle spalle sfoggiando le ormai sbiadite menche bionde...
Gli occhi erano contornati del pesante trucco nero, le unghie, nonostante corte, coperte anch'esse da uno smalto nero messo un po' alla carlona dalla fretta...
Ma la cosa più importante era che sul suo viso era tornato il sorriso...
Quel sorriso che Tom sembrava non vedere da anni...
"Sì.." pronunciò piano "Ne è valasa la pena, fratellino.."
Si alzò e lo abbracciò stretto...
"È bello rivederti così...Mi mancava!"
Bill rise
"Ma" continuò Tom bendandolo "è ora di andare!"
"Sì..ma ehi..Sta attento al trucco...Me lo sbavi..."
"Oh..Mi scusi.." Tom gli legò la banda con un nodo lento e lo trascinò fuori...
"Ti prometto che ti divertirai!" gli sussurrò mentre lo portava alla macchina...

Spero che sia piacuto anche questo capitolo...
A presto...

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Capitolo 3
*** RITORNO AL PASSATO ***


Eccomi per un nuovo capitolo...Mi scuso per il ritardo, ma questo è davvero lungo e ho avuto molto da studiare...
Prima di leggere volevo rispondere al commento di ArY_EnGeL, ti ringrazio molto ma ti devo dire che ci sarà ancora un piccolo (be non è molto piccolo) inconveniente che turberà la felicità dei gemelli...Spero che continuerai a leggere la storia comunque...
Ringrazio anche le altre ragazze che hanno commentato la storia...
Ora...BUONA LETTURA...

RITORNO AL PASSATO

La macchina filava a velocità elevata sulla strada...
"Vai piano, ho paura!" Bill era sarcastico...
"Sei un fifone..." Tom lo fissò ridendo...
"Sì..Ok..pensa a guidare..." Bill aveva un'aria impaurita...
"Che c'è? Non ti fidi di me??" Gli chiese il gemello
"Sei spericolato alla guida...Ti hanno già fermato una volta..."
"Oh..Piccolo dettaglio..."
"Chiamalo piccolo...Tomi posso togliermi la benda? Se mi si rovina il trucco sono rovinato..."
"No..Non preoccuparti..Il tuo trucco è perfetto..."
Bill sospirò...
Finalmente la macchina si fermò..
"Siamo arrivati????" chiese Bill entusiasta...
"Sì...Non toglierti la benda..." gli ordinò Tom serio mentre scendevano dalla macchina...
Non doveva vedere il posto dove tutto era cominciato...
Bill rise...
Come poteva immaginare di essere lì...
Eppure sentì una strana sensazione...
Divenne immediatamente serio e cominciò a sudare...
Era come se intuisse dove Tom lo aveva portato...
"Tom, Dove siamo? Toglimi la benda..." cominciò ad agitarsi...
"No..No tranquillo..tranquillo..Va tutto bene...ci sono io qui con te..." Tom lo prese subito tra le braccia e lo strinse forte...
Aspettò che il gemello finisse di tremare...
"Non piangere o il trucco si sbaverà..."
Bill si calmò e sorrise sollevato...
"Ok!" Tom lo lasciò e gli prese la mano...
"Andiamo!"
Bill lo seguì camminando piano...
Entrarono...
Silenzio...
Non riusciva a capire dove si trovasse...
All'improvviso sentì la mano di Tom scivolare via...
"Tomi???" esclamò di colpo Bill...
Nessuna risposta...
"Dove sei finito?" provò ancora ma nulla...
all'improvviso da dietro le spalle qualcuno gli tolse la benda...
Ciò che si trovò davanti gli fece stringere il cuore...
"Sorpresa!" gli sussurrò la stessa persona all'orecchio...
"Andreas?"
"Sì..Sono io..Tanti auguri,Bill.."
Davanti a lui su un piccolo palco stavano Tom con una chitarra in mano, Georg con un basso e Gustav seduto alla sua batteria con le bacchette in mano...
"Tanti auguri, fratellino..." esclamò Tom sistemandosi la chitarra al collo...
Bill aveva gli occhi gonfi di lacrime...
"Lo..Lo avete fatto per me????"
"Certo!" rispose Georg "Vieni a suonare..manchi solo tu.."
Sul palco un microfono stava davanti alla batteria...
"Sì!" esclamò Andreas "Ho proprio voglia di sentire cantare dal vivo la mia band preferita..."
Bill guardò Andreas ancora scosso per la bellissima sorpresa ricevuta...
Poi guardò di nuovo i suoi amici...
"Ragazzi, ma io non prendo in mano un microfono da.."
"Lo so, Bill!" Tom scese dal palco e si avvicinò al fratello "Ma provaci...Ti sei truccato...Perché hai detto che vuoi provare a tornare come prima.."
"Sì.."
"Allora fai un altro piccolo sforzo e prova a cantare...Forza Bill..Io sono qua...Anzi noi tutti siamo qua..."
Bill era molto contento di sentire quelle parole...
Ma come poteva?
"Io non ci riesco, Tom..Non posso!"
"Perché?..Dammi un buon motivo e non ti obbligherò..."
Bill chinò la testa e tacque...
Non c'era un motivo...
"Forza, Bill...Devi regire...Fallo per Georg, Gustav e Andreas...E anche per me..."
Bill rialzò la testa e fissò il gemello..
"Hai ragione!" esclamò
Tom lo prese sottobraccio e lo portò sul palco...
Bill afferrò il microfono tremando...
"Cosa vuoi sentire, Andre?" Domandò Tom pronto afferrando il plettro...
"La mia canzone preferita..." rispose l'amico
"Ok! Pronti ragazzi?"
Il gruppo rispose affermativamente...
Tom cominciò a suonare...
Georg eseguì le sue note sopra i battiti di Gustav
Era il momento...
Toccava a Bill...
"Forza" si disse "Per Tom.."
Si portò il microfono alla bocca e cominciò a cantare...
"I'm starring at a broken door there's nothing left here anymore, my room is cold it's making me insane..."
Dopo le prime frasi la tensione scivolò via...
Non ebbe più paura...
Anche se non sapeva neanche lui perché ne avesse...
Le parole incominciarono a uscire tranquillamente dalla sua bocca..
Era felice....
Dopo tantissimo tempo...
Anche Tom lo era...
Era un'immensa gioia per lui, Georg, Gustav e Andreas risentire la voce di Bill...
Erano tutti soddisfatti del risultato ottenuto...
Faceva sempre piacere aiutare un amico...
Finita la canzone Tom si avvicinò a suo fratello lasciando cadere a terra la chitarra...
Lo abbracciò stretto, seguiti poi dall'arrivo di Georg e Gustav...
"Bravissimo, fratellino! Sei stato magnifico..."
"Grazie, Tom...grazie mille, ragazzi.. Senza di voi io non riuscirei ad andare avanti...Questa sorpresa è stata..." Non riuscì a finire...
Le lacrime cominciarono a scendere velocemente sul suo viso...
Andreas si avvicinò quando vide Bill cadere a terra...
Tutte e quattro lo sorressero, facendolo poi sedere su una sedia...
"Che c'è?" chiese Tom agitato...
"Niente! È che sono felice...Davvero molto felice...Sono davvero contento di questa sopresa...Grazie mille amici miei.."
"Figurati, Bill...Noi ti vogliamo bene..." Gustav gli accarezzò piano i capelli...
Si abbracciarono teneramente tutti e cinque...
"Ok!" esclamò Tom "Ora basta!" Stava già iniziando a piangere...
"Vieni! Mangia qualcosa..." Tom lo prese sotto braccio e lo portò al tavolo...
Parlarono e si divertireno per tutta la serata...
Bill non poteva essere più felice...
Il suo gemello era lì con lui...
I suoi migliori amici lo stavano aiutando...
Non poteva desiderare di meglio...
Cantarono ancora...
Continuarono con Spring nicht, Wo sind eure Hande, Love is dead, Reden ecc...
In sostanza le preferite di Andreas...
La festa finì circa verso mezzanotte...
I cinque ragazzi avevano parlato, mangiato, scherzato e riso insieme...
Bill e Tom avevano aperto i regali degli amici che si erano ritrovati a dover ricomperare i regali e per giunta doppi dato che erano in due...
Quello era l'unico svantaggio di avere due migliori amici gemelli...
E con Bill e Tom non reggeva la scusa che il regalo valeva per due...
Tom era soddisfatto del suo lavoro...
Quella sera aveva visto Bill completamente cambiato...
Ne era felice...
Uscirono dal pub stanchi, ma sarebbero stati capaci di rimanere svegli per ore...
"Ragazzi vado a prendere la macchina" esclamò Tom uscendo "Torno subito.."
I quattro amici avevano annuito...
Rimasero fuori continuando a parlare mentre aspettavano Tom ritornare...
All'improvviso Bill sentì un rumore...
Senza darlo a vedere algi altri si staccò dal gruppo e andò a controllare dalla parte da dove lo aveva sentito...
Solo in quel momento si accorse di essere dietro a quel muretto...
Quel muretto dove tre mesi prima era stato appoggiato, sporco di sangue, pregando di vedere Tom venire a salvarlo...
Un brivido gli risalì lungo la schiena, facendo riaffiorare brutti ricordi...
Cercò di non pensarci...
Quella sera era felice...
Non poteva rovinare il lavoro di Tom..
Deglutì...
Stava per allontanarsi e tornare dai suoi amici quando quel rumore lo distrasse ancora...
Ma cos'era?
Si faceva sempre più forte...
Avvicinandosi sempre di più notò che quel rumore era un lamento...
Un urlo...
Una voce fioca cercava di farsi sentire...
Bill aveva un po' di paura...
Finalmente oltrepassò il muretto e si ritrovò danvanti a un cassonetto della spazzatura...
Tirò un respiro di sollievo "Mi sono spaventato per nulla!" esclamò...
Poi di nuovo quel rumore...
Stavolta era nitido...
E dopo l'urlo seguirono altri rumori confusi di oggetti che cadevano dal bidone...
Bill si avvicinò e lo vide...
Era un ragazzo...
Corse immediatamente in suo soccorso, ma quando riuscì a guardarlo negli occhi illuminato dalla fievole luce del sole, il suo cuore si fermò...
Cominciò a sudare...
Tremava...
"Non è possibile!" esclamò..
"Perché lui? Perché ora?"
Il ragazzo era sdraiato, privo di coscienza in mezzo ai rifiuti...
Una semplice coperta sfilacciata lo copriva fino a metà busto...
Puzzava e accanto a lui era deposta una siringa...
Vuota..
Bill rimase come immobile...
Era terrorizzato...
L'istinto gli suggeriva di fuggire ma le gambe non accennavano a muoversi...
Perché?
Perché Quel ragazzo rovinava di nuovo il giorno più importante della sua vita?
Era già successo una volta...
Perché doveva accadere ancora?
Si prese la testa tra le mani e cadde sulle ginocchia...
Cominciò a piangere...
"BILL???" Sentì all'improvviso una voce che lo chiamava...
Era Tom..
Si alzò di scatto e guardò Quel ragazzo per l'ultima volta...
Si asciugò le lacrime e ripercorrè a passo veloce la strada che riportava dai suoi amici...
Vide la macchina del gemello parcheggiata con il motore acceso e i suoi amici che lo stavano cercando...
"Dov'eri?" Gli disse Gustav appena lo vide arrivare "Ti abbiamo cercato ovunque.."
"Scusate!" Bill chinò il capo e si diresse in macchina...
"Ehi!" Tom lo prese per un braccio e lo costrinse a guardarlo negli occhi, notando lo strano cambiamento di tono della sua voce...
"Cosa hai visto? Sembri sconvolto..."
"Niente! Ma che dici? Avevo sentito un rumore e sono andato a controllare, ma non era nulla..."
Tom lo guardò perplesso...
"Hai pianto?" Gli domandò infine notando il trucco sbavato sugli occhi e sulle mani...
"Sì..Prima non ricordi? Dai, Tom andiamo...Oggi è stata una lunga giornata... Mi sono divertito ma ora sono stanco..."
Tom continuava a tenerlo...
Sempre più forte...
C'era qualcosa che non andava..
Glielo leggeva in faccia...
"Tom, lasciami...Mi fai male..." Bill lo guardò...
Tom si accorse di stringergli troppo forte il braccio....
"Scusa, Bill.." esclamò lasciandolo velocemente...
"Sei..Sei sicuro che è tutto a posto?"
"Sì..Certo...Ho apprezzato molto quello che avete fatto per me...Grazie.."
Si mise a baciare i suoi amici una alla volta sulla guancia...
Poi salì in macchina...
Si sedette accanto a Tom...
Cercava di sorridere quando lui lo guardava, ma non appena il fratello girava lo sguardo il terrore ritornava sul suo volto...
Tom continuava a guardare Bill preoccupato..
Un attimo prima era allegro e contento..
Un attimo dopo era serio e spaventato...
Era successo qualcosa....

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto...
Credo che abbiate già capito chi è "Quel ragazzo"...
Al prossimo capitolo...=)

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Capitolo 4
*** I PENSIERI DI BILL ***


Eccomi per un nuovo aggiornamento...
Parto con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno letto la ficcy, l'hanno commentata e l'hanno aggiunta tra i preferiti...
Detto questo...
BUONA LETTURA

I PENSIERI DI BILL

Bill si rigirava nel letto agitato...
Non faceva altro che ripensare a Quel ragazzo....
Non poteva essere vero...
Era tornato nella sua vita..
Proprio nel momento in cui stava reagendo e stava lottando per tornare come prima, lui ricompariva come un ostacolo...
Un ostacolo troppo alto da riuscire a superare...
Un muro che lo divideva da tutto ciò che voleva essere...
Un muro che lo divideva ancora da...
Tom...
No...Non doveva pensarlo...
Questa volta non sarebbe riuscito a separarli di nuovo...
All'improvviso la porta si aprì...
Bill tirò fuori piano la testa dalle lenzuola...
Vide il suo gemello che entrava cauto nella stanza cercando di non far rumore...
Ritirò la testa sotto le coperte e fece finta di dormire tranquillo...
Tom si diresse verso la scrivania del fratello per prendere dei testi sparsi alla carlona...
Li raccolse ma notò che ne mancava uno...
Lo cercò invano...
Cominciò già a innervosirsi...
Fece un ultimo tentativo guardando sotto alla scrivania...
Si piegò...
ECCOLO!
Lo afferò ma nel tirarsi su sbattè la testa allo spigolo del tavolino quadrato...
"AHI!!!" cercò di soffocare l'urlo che stava uscendo dalla sua bocca...
CHE DOLORE!
Quasi gli si annebbiò la vista...
Appena si riprese si alzò e guardò i fogli che aveva lasciato cadere per terra dopo aver urtato la scrivania...
Spero che Bill non si sia svegliato" pensò mentre raccoglieva i fogli...
Bill era sotto le coperte e sorrideva, divertito del rumore che aveva appena sentito...
Non aveva ben capito a cosa Tom avesse sbattuto e soprattutto quale parte del corpo per sentire così tanto dolore...
Rimase lì un po'...
Era indeciso se farsi vedere o no dal gemello...
Se fosse rimasto sotto le coperte sarebbe stato meglio...
Non gli avrebbe dovuto mentire...
Ma sicuramente Tom si sarebbe insospettito non vedendolo svegliarsi...
Se fosse uscito fuori dalle lenzuola avrebbe dovuto fare una faccia allegra, nascondergli le sue preoccupazioni, far credere al fratello che non era successo niente...
Ma...
Tom lo avrebbe coccolato..
Come faceva ogni mattina appena Bill si svegliava...
Senza neanche pensarci due volte decise di uscire...
Tirò fuori la testa e guardò il gemello, che accanto al letto, stava raccogliendo i fogli sparsi sul pavimento...
"Che fai?" Cercò di dire mezzo assonnato, facendo finta di non riuscire a tenere gli occhi aperti...
"Bill...Ti sei svegliato!" Tom abbandonò i fogli sulla scrivania e si diresse verso il letto...
"Scusa...Non volevo farti spaventare" Si sedette accanto a lui accarezzandogli piano i capelli...
Ecco le coccole...
"No, tranquillo..." rispose Bill godendosi la meravigliosa sensazione di quella mano così calda che gli sfiorava la testa...
"Hai dormito bene, fratellino?"
"Sì" mentì Bill "Cosa hai fatto?"
"Ho picchiato la testa a quella cazza di scrivania...Che male!" Tom si toccò la testa dolorante...
Bill sorrise divertito...
Anche lui gliela sfiorò piano, quasi come se volesse guarirlo...
Tom gli sorrise e riprese ad accarezzargli di nuovo la testa...
Sapeva che Bill lo adorava...
"Che stavi facendo?" gli chiese poi il vocalist...
"Nulla..David, proprio oggi, aveva bidogno di quei testi che hai fatto per il nuovo album...Vuole farli vedere ai produttori..."
"Vuole già inciderlo?"
"Sì...Dice che appena ti riprendi andiamo in sala di incisione, così torniamo in scena con un singolo tratto dal nuovo album...Tu che ne dici?"
"IO.." Bill chinò il capo
"Non te la senti?" Tom gli prese la mano, allontanando la sua dalla testa corvina del gemello...
Bill fece una smorfia, ma poi si accorse che Tom stringeva forte la sua mano...
Quasi tremante aspettando la risposta...
"Ci posso provare..." gli rispose sorridendo...
"Molto bene!"
"Tom?"
"Dimmi!"
"Ti prego accarezzami ancora la testa..." Bill aveva un'espressione supplivhevole in volto...
Tom sorrise
Gli lasciò la mano e obbedì, riprendendo a sfiorargli piano i capelli...
"Ehi dovresti tagliarli un po'..." gli disse ridendo...
"No..Voglio farli crescere come i tuoi..."
"Ma sei pazzo? Io li porto legati e ho i rasta e sembrano corti..In realtà sono lunghi, se te li fai crescere come me non potrai più farti la pettinatura sparata..."
"È vero...Bhè sopravviverò lo stesso..."
Tom sorrise
"Tagliali...O mi rifiuto di essere tuo fratello.." rispose sarcastico...
"Ah sì???" Bill si alzò e gli tirò un cuscino addosso...
Tom gli rispose con altrettanti cuscini, fino a quando iniziarono la "lotta"
I due gemelli continuarono a suon di cuscinate finché non si ripresero...
Anche perché Tom doveva chiedere una cosa molto importante a suo fratello...
"Bill?"
"Cosa?" Bill era seduto e stava ancora ridendo..
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo.."
"Perché ieri sera hai cambiato umore all'improvviso?"
Il moro sentì come un colpo al cuore...
Cessò di ridere e cominciò ad agitarsi...
"Ecco" continuò Tom "Come adesso! Che succede?"
Bill accennò un sorriso tirato sul volto...
"Nulla! Che deve succedere? " Odiava mentire...
Soprattutto se la persona a cui doveva farlo era Tom...
"Ne sei sicuro?" ridomandò Tom poco convinto...
"Sì, certo.." Doveva uscire da quella situazione...
Afferrò la mano di Tom e l'appoggiò di nuovo sulla sua testa..
"Continua ti prego..." Assunse una seconda volta un'espressione supplichevole...
Tom sorrise di nuovo lasciando la mano sul capo del gemello e abbracciandolo forte...
"Bill, Lo sai che ti voglio bene, vero?"
"Sì lo lo...Anche io te ne voglio tanto, Tom.."
"Ma non posso dirti quello che è successo" Pensò Bill stringendolo forte a sé...
Non voleva provocargli altro dolore...

"Allora arrivano quei fogli?" esclamò David piuttosto imbrociato dirigendosi a passo veloce verso la camera di Bill...
Entrò piano, notando che i due gemelli stavano abbracciati sul letto...
"TOM KAULITZ!!!" gridò il manager innervosito...
Il rasta si voltò spaventato da quell'urlo...
"David...merda mi hai fatto prendere un colpo..."
"Poverino!" rispose sarcastico "Se non sbaglio ti avevo chiesto quei dannati fogli più di mezz'ora fa..."
"Mezz'ora??" I due gemelli si guardarono increduli...
Era già passata mezz'ora...
"Scusa, David!" Tom si alzò di scatto e prese i fogli...
"Ecco!" David li prese in mano e li scrutò...
Tenendo sempre il viso basso sui fogli chiese "Come stai, Bill?"
"Bene, Grazie.."
"PIaciuta la soprpresa che ti hanno fatto?" alzò la testa sorridendo al cantante...
"Sì davvero tanto.."
"Hai visto, Bill? Questi quattro farebbero di tutto per te..."
"Già è vero..." Guardò Tom sorridendo com le lacrime agli occhi...
"E la band? Tom ti ha scpiegato la mia idea?"
"Sì, David, e ci devo pensare..Quei testi li ho scritti un po' così...Alla carlona...Non sono fatti molto bene.."
"Non preoccuparti..Li faccio leggere ai produttori e vediamo di sistemarli insieme quando ti riprendi!"
"Ok!"
"David..Non dovevi andare via di corsa?" Tom guardò il manager perplesso...
"Già è vero...Scusate ragazzi...Comunque Bill altro che scritti alla carlona, vanno benissimo...Rispecchiano quello che hai passato...Vado subito a farli vedere ai produttori, Tom, tu Georg e Gustav cominciate ad abbozzare la musica...Appena Bill da il via , cominciamo a fare l'album...Ciao!!" Così dicendo il manager chiuse la porta e se ne andò...
"La pacchia è finita!!" esclamò Tom buttandosi sul letto...
"Se volete una mano.."
"No, tranquillo, tu pensa solo a rimetterti..."
Si alzò e lo baciò sulla fronte..
"Ora alzati dai...Vieni a fare colazione.."
"Ok!" Bill uscì dalle coperte nel suo pigiamino color violetto e si infilò le ciabatte..
Accompagnato dal gemello andò in cucina dove, al tavolo, trovò Georg e Gustav immersi in uno dei loro soliti discorsi a senso unico...
Infatti era Gustav che parlava, parlava, parlava...
Georg sembrava piuttosto annuire distratto e dormire sulla sua colazione....
"Buongiorno, ragazzi.."esclamò Bill sedendosi...
"Oh..Buongiorno" Gustav interruppe il suo interessante discorso appena vide l'amico "Che strano vederti alzato a quest'ora...Sono le 8.00 del mattino..."
Bill non sapeva che rispondere "O no" pensò "Come fa a saperlo? Che gli dico ora?" Poi si ricordò che era stato Tom a svegliarlo, era entrato in camera sua sbattendo la testa...
"È stato Tom..Mi ha svegliato lui..." Rispose tutto di un fiato, come se stesse cercando una scusa per difendersi da un'accusa...
"Ok..Stai tranquillo...La mia era una semplice domanda..." Gustav rise nel vederlo così agitato...
"Di nuovo" pensò Tom...
Si era agitato di nuovo...
Perché?
"Sono entrato in camera sua per prendere i testi che mi aveva chiesto David, ho sbattuto la testa e l'ho svegliato.."
"Ho capito!" Gustav ritornò a mangiare...
Tom guardò il gemello..
Bill era improvvisamente diventato silenzioso...
"Che fai? Non mangi?"
"Oh sì..." Prese i conflakes e li versò nella tazza davanti a lui...
Aggiunse il latte e cominciò a mescolare...
Improvvisamente un pensiero gli balenò in testa...
Intorno a lui nessuno parlava..
"Forse dovrei tornare lì" cominciò a pensare "Solo per vedere se c'è ancora..per vedere come sta..Oh quanto vorrei poter chiedere consiglio a Tom" lo guardò "Ma non posso diglielo...Come reagirebbe? Come minimo lo prenderebbe a pugni...Già quello è mezzo drogato, se Tom lo mena, muore come minimo...Ho deciso...Ora finisco di mangiare e vado...Però devo inventare una scusa... e devo vestirmi diversamente se no mi riconosce...No..Come può rionoscermi? è drogato...Che scusa mi invento?" Un mucchio di scuse banali e stupide cominciarono a ossessionarlo...Ma nulla..."Come faccio? Non mi viene in mente nulla di credibile...Tom non mi farebbe mai andare in giro da solo...Aspetta..Ho trovato..Potrei aspettare che Tomi e gli altri vadano a fare il loro sonnellino pomeridiano e vado di nascosto...Infondo quanto tempo dovrò starci...Di certo non gli parlo...Sì..Non gli parlo...Voglio solo vedere se è ancora lì.."
"Bill???" Bill saltò dalla sedia spaventato quando il braccio del gemello gli fece il solletico sulla pancia...
"Ohi..Che c'è?"
"Come che c'è? È da un'eternità che ti sto chiamando"
"Dimmi!"
"Ti ho fatto una domanda.." Il gemello lo guardò innervosito...
"Scusa nn l'ho sentita.."
Ora il suo volto divenne perplesso
"Ma che cavolo ti frulla per la testa?"
"Era questa la domanda?"
"Lascia perdere!" Tom continuò a mangiare..
"Comunque io vado a vestirmi...Sono pieno..." Si alzò e fiondò di corsa in camere sua...
"Ma che..." Tom fissò la tazza del gemello..
Era ancora piena...
Bill non aveva toccato niente...
Perché non mangi?
Era stata quella la domanda che Bill non aveva sentito...
Era stato tutto il tempo a giocherellare col cucchiaio, ma non aveva mangiato nulla...
"Che strano!" pensò Tom "È molto strano!"

Spero che il capitolo vi sia piaciuto....Kuss...
Al prossimo capitolo...

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Capitolo 5
*** IL RAGAZZO ***


Eccomi per un nuovo aggiornamento...
Scusate per il ritardo e per gli errori di ortografia, ma non ho avuto il tempo di rileggerla...
Detto questo...
BUONA LETTURA!

IL RAGAZZO

Erano le 15.30.
Tom stava sdraiato sul divano davanti alla tv e Bill, accanto a lui, aspettava che si addormentasse per uscire...
"Cavolo" pensò "Di solito a quest'ora già dorme!" Era ansioso di uscire...
"Che palle" esclamò Tom "In televisione non c'è niente...Mi sto annoiando..."
"Oggi non hai sonno?" gli chiese perplesso il fratello
"Sì!"
"E allora dormi!"
"Una parola..Non riesco.."
"Come mai?"
Tom avrebbe voluto rispondergli che era preoccupato per lui e non riusciva a prendere sonno...
Ma ci rinunciò...
"Non lo so" mentì
"Merda!" pensò Bill..
"Senti Bill..ma perché ti sei messo ancora i miei vestiti?"
Bill saltò dal divano innervosito da quella domanda...
"Per stare in casa, no?" Aveva risposto sperando che il fratello bevesse la scusa...
"Va be.." Per Tom diventava tutto ancora più strano...
"Dai, Tomi..." continuò Bill "Cerca di dormire un po'...Se no sembri uno zombi..."
"Ah, grazie..." Tom lo guardò storto spegnendo la tv e sistemandosi sul divano tentato a seguire il consiglio del gemello...
Bill si avvicinò e si sedette sul pavimento accanto a lui...
Prese ad accarezzargli piano i lunghi rasta, raccolti nella coda, e la fronte scoperta...
"Chiudi gli occhi!" cominciò a sussurrargli all'orecchio....
Tom ubbidì...Chiuse piano gli occhi...
Si sentiva rilassato, tranquillo con Bill al suo fianco...
"Ora cerca di non pensare a nulla...Allontana le preoccupazioni..."
In cuor suo Bill aveva capito che Tom era preoccupato per lui...
Non era stuoido, aveva di certo notato il suo strano atteggiamento, ma non poteva dirgli la verità...
Come avrebbe reagito?
Odiava farlo preoccuapare...
Non lo stava trattando bene..
Gli mentiva, lo faceva stare in pensiero per lui...
Ma un giorno lo avrebbe ripagato per tutto quello che aveva fatto..
"Fatto?" domandò dopo una lunga pausa..
Tom annuì
"Bravo, fratellone...Non preoccuparti per me...Io sto bene!"
Tom annuì di nuovo...
Stava già cominciando a prendere sonno...
Bill continuava ad accarezzargli il capo...
"Ti piace, eh?" Gli domandò d'un tratto...
Tom non rispose
"Tomi?"
Nessuna risposta...
"Sta dormendo finalmente..." esclamò piano Bill...
Levò la mano dal capo del gemello e rimase lì seduto a guardarlo dormire...
Com'era dolce...
"Chi sa quanto ha sofferto..." pensò Bill "Lui ha sofferto per me, e io lo ripago così..Mentendogli.."
Si alzò
Ma continuò a fissarlo..
"Ti giuro che ti racconterò tutto, Tomi" sussurrò piano...
Prese la giacca e si diresse verso la porta...
Si aprì piano...
Varcò la soglia, ma prima si uscire si girò di nuovo verso il fratello...
Lo guardò per l'utlima volta e poi uscì...

Bill camminava veloce...
Aveva paura...
Tanta paura...
Finalmente arrivò, di nuovo, in quel maledetto posto...
In cuor suo sperava di voltare l'angolo e troverlo ancora lì Quel ragazzo...
Ma nello stesso tempo sperava anche di non trovarlo, che se ne fosse andato...
Aveva paura..
"È comprensibile!" pensò
Si inoltò in direzione del muretto, ma si bloccò quando arrivò al bidone della spazzatura...
"Ok, Bill..Tranquillo...Vai..Ce la puoi fare.."
Facendosi coraggio oltrepassò il bidone e sbirciò al di là di esso con la testa...
Era lì...
Il ragazzo era sdraiato e aveva una siringa in mano...
Era sveglio...
Bill ritirò immediatamente la testa e si nascose dietro al bidone terrorizzato...
"Oh mio Dio!" esclamò piano..
"Cosa faccio?" pensò "Gli parlo? È fatto...Magari non mi riconosce.."
Aveva paura
"Non può farmi del male...VADO!" si alzò...
Barcollò, ma si rimise in piedi e oltrepassò il bidone...
Questa volta, non sapeva neanche lui come, si era spostato più avanti di modo che il ragazzo lo vedesse...
Deglutì rimorosamente...
"Puoi farcela, Bill, coraggio!" si disse...
Raccolse il fiato ed esclamò intimorito...
"Steven???"

Il ragazzo si voltò piano verso la voce che lo aveva appena chiamato...
Aveva sentito un suono confuso...
La droga cominciava già a circorargli in corpo...
La vista era annebbiata...
Vide una figura alta ed eretta davanti a lui...
Non sapeva chi fosse...
Né perché lo stesse disturbando..
Lui voleva solo stare da solo..
Solo...
Fino a quando, solo, sarebbe morto...
Voleva tornare da suo fratello..
Perché ora quel ragazzo lo rompeva?
Bill continuò vedendo che Steven non accennava a rispondere...
"Non mi ha riconosciuto" pensò
Si avvicinò di più...
Ma la puzza era insopportabile...
Gli fece tornare in mente i giorni del suo sequestro..
Quei ricordi che era riuscito a rimuovere dalla sua memoria, ma che ora, davanti al ragazzo, al responsabile di tutto, erano tornati a galla..
Era impressionante come qualcosa dimenticato con fatica potesse ritornare in mente così facilmente...
"Steven" ripetè trmente "Mi riconosci?"
Il ragazzo scosse la testa..
"Non rompermi i coglioni, pezzo di merda..."
Quella voce...
Non furono le parole, ma quella voce che provocò a Bill una strana sensazione...
"Io...Io..Voglio solo parlare con te.." Bill tremava..
Perché aveva così tanta paura..
"Ma chi cazzo sei?" Steven si mise a sedere cercando di guardare meglio il volto del ragazzo davanti a lui..
"Io...Sono Bill.."
"Bill? Io non conosco nessuno con un nome di merda come il tuo..." Si sdraiò di nuovo...
"Come non ti ricordi? Non ricordi nulla di quello che è successo tre mesi fa con.." esitò nel pronunciare quel nome...
Il senso di colpa ritornava pian piano a farsi sentire...
"Con chi?" ripetè innervosito Steven..
"Con..Con Mathias.."
Steven rizzò in piedi con le poche forze che gli erano rimaste...
"Come cazzo fai a conoscere il nome di mio fratello, figlio di puttana?"
Lo afferrò per la maglietta...
Bill era terrorizzato...
Aveva paura...
Ora lo avrebbe picchiato...
No...
Non voleva di nuovo...
La sua stretta, però, non era forte..
Bill si ritirò indietro impaurito spostandosi sotto la luce del sole..
"Ora mi ricordo di te..." esclamò Steven guardandolo meglio...
Bill sentì l'adrenalina cominciare a scorrere nel suo sangue...
"Perché cazzo sono venuto?" pensò
Steven si avvicinò a lui...
"Cosa vuole farmi?" Billl indietreggiava...
Steven lo fissava...
"Non vuole farmi del male!" pensò guardandolo anche lui negli occhi...
Tristi..
Molto tristi..
"Voglio aiutarti.." esclamò d'un tratto
Non sapeva neanche lui come quelle parole gli fossero uscite dalla bocca...
"Aiutarmi? Io non voglio il tuo aiuto.."
"Io...So quello che provi...mi sento come te..."
"Ma che cazzo stai dicendo? Tu non ti rendi neanche conto di quello che sto passando...Mi hai visto? Sono ridotto a vivere dietro a un bidone della spazzatura, come un barbone...Mia madre mi ha cacciato di casa perché mi ritiene l'unico responsabile della morte di mio fratello...E io cosa poteri fare? Drogarmi...È l'unica cosa che posso fare per dimenticare anche solo momentaniamente tutto quello che ho fatto...Ora dimmi...La tua vita è come la mia?"
Bill riamse in silenzio...
No..Non lo era...
Bill aveva accanto i suoi amici...
L'affetto dei suoi cari..
Aveva una casa...
Ma soprattutto...
Aveva ancora suo fratello..
"No.." rispose chinando il capo "Ma tu non sei costretto a vivere così..."
"No sono costretto? Forse non mi hai capito bene.."
"Sì invece...Io posso aiutarti..."
"Non mi faccio aiutare da una checca!"
Bill non badò alla risposta...
Gli faceva pena vederlo così, e anche se gli aveva rovinato la vita, lo voleva aiutare...
"Non vuoi vivere meglio?"
"No..Io voglio solo morire...Vattene via!"
"NO!!!" Bill si impose con violenza...
Anche se Steven lo avesse picchiato, sarebbe stato lì...
"VATTENE!" Steven cercò di fare il duro, di minacciarlo, ma sapeva che non lo avrebbe picchiato...
Non aveva forze...
Restava solo un modo per farlo andare via...
"NO!!" ripeteva Bill "Ti prego accetta il mio aiuto..."
"Mi hai rotto..Io non voglio aiuto...Tantomeno da te...È colpa tua se mio fratello è morto...Tu lo hai rincretinito a tal punto che ha rischiato la vita per te...È andato contro il suo stesso fratello..per te...Io ti odio..Hai ucciso mio fratello..STRONZO! Non ti senti in colpa neanche un po'?"
Bill rimase immobile...
Voleva obbiettare...z Come poteva accusarlo?
"Sì.." esclamò "Ogni giorno.." Le lacrime cominciarono a scendere veloci dal suo volto...
Era terrotizzato..
Spaventato...
"È morto per colpa mia...È stata colpa mia..." cominciò a pensare senza sosta...
Senza neanche guardare il nemico negli occhi si voltò e cominciò a correre ...
Piangeva ormai...
"È colpa mia..Mathias..Perdonami!"
Svenne...Quando si risvegliò si trovò davanti casa...
Come ci era arrivato?
Non ci fece caso e si fermò davanti alla porta...
Si appoggiò con la schiena e cadde a terra sconvolto...
Cominciò a piangere ancora più forte...
Era disperato...
All'improvviso la porta si aprì...
Bill cadde all'indietro, ma qualcuno lo afferrò prima che toccasse terra...
Bill si voltò piano..
"TOMI!!!!!" gridò tra i singhiozzi...
Tom lo abbracciò stretto...
"Bill dov'eri? Ero preoccuapato.." Tom piangeva..
"Tom..Tom..Tom.." Bill delirava ancora più forte...
"Tranquillo...ci sono io ora..Ci sono io qui con te..."
Tom lo strinse forte...
Perché piangeva? Perché soffriva?
Non voleva chiederglielo ora...
Voleva solo tranquillizzarlo...
Voleva solo che smettesse di piangere...
Voleva solo vederlo felice...

Spero che vi sia piacuto e al prossimo capitolo =)

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Capitolo 6
*** I NEED YOU ***


Eccomi per un nuovo aggiornamento....
Inizio come al solito con i ringraziamenti, stavolta uno per uno...

Hermyone: Grazie davvero tantissimo per i complimenti spero che ti piaccia il nuovo capitolo...

Glossy_: hai ragione anche io non sopporto Steven...Spero che questo capitolo ti piaccia...

ArY_EnGeL: sono contentissima che la mia ficcy ti piaccia e non ti preoccupare se non hai commentato gli altri capitoli...Tranquilla...cmq grazie per i complimenti e Spero che questo capitolo ti piaccia...

SHUN DI ANDROMEDA: Sai il mio scopo è proprio mettere ansia e suspance alle mie lettrici..=) Quindi spero che questo capitoli soddisfi la tua curiosità e ke ti piaccia...

tokio miky: hai ragione davvero, Bill è troppo dolce...Spero che questo capitolo ti piaccia...

Detto questo...
BUONA LETTURA

I NEED YOU

Bill aprì piano gli occhi...
Aveva dormito qualche oretta, ma non sapeva quanto di preciso....
Sentì un leggero profumo venire dalla cucina...
Sbirciò fuori dalle coperte e notò che la porta era aperta..
Si scoprì speranzoso di trovare Tom in camera sua come quella mattina...
Ma Tom non c'era...
Si alzò...
Si chiese che ore fossero e dove erano finiti gli altri...
Era ancora vestito come quando era uscito per andare da Steven...
Steven...
Perché gli era venuto in mente di andare da lui...
Aveva rovinato tutto il lavoro fi Tom...
Gli mentiva, lo faceva preoccupare e ora aveva anche ignorato il suo aiuto....
Non poteva digli quello che era successo...
Non poteva dirgli di aver incontrato Steven e di aver parlato con lui...
Soprattutto non poteva dirgli che lo aveva accusato della morte di Mathias...
Tom lo avrebbe ucciso...
Bill si diresse in bagno, si sciaquò la faccia e si guardò allo specchio....
Si sentiva terribilmente in colpa verso suo fratello...
Erano tre mesi che cercava di fargli capire che non era stata colpa sua se Mathias era morto, gli aveva anche organizzato una festa...
Ma nulla!
Ora che Steven lo aveva accusato, nulla gli avrebbe fatto cambiare idea...
"Mathias è morto per colpa mia!" si ripeteva ormai sempre più convinto...
"Sono un'idiota!" esclamò ascigandosi il viso...
Si diresse in cucina...
Gli sembrava di essere un corpo vuoto che camminava...
Che senso aveva la sua vita?
Si bloccò quando lo trovò...
"Eccolo il senso della mia vita!" pensò ricredendosi...
Tom gli stava venendo incontro...
"Ehi, Bill, ti sei svegliato....Come stai?"
"Bene, credo..." esclamò con un filo di voce...
"Ora vorrà sapere perché sono uscito di nascosto, e soprattutto perché piangevo...Che gli dico?"
pensò intimorito...
Ma Tom si limitò a mettergli un braccio intorno al collo e a portarlo in cucina...
Appena entrati trovarono Georg e Gustav ai fornelli...
Avevano tutti e due un grembiulino e litigavano per chi doveva preparare la cena a Bill...
"Molla, faccio io!" imprecava Gustav...
"Fermo tu! Sono io il più grande, quindi spetta a me..."
"Sì certo...Quando ti fa comodo sei tu il più grande tra noi due..."
"Certo!"
"Capirai che differenza..." intervenne Tom per calmare le acque...
Georg e Gustav ritornarono composti e si stamparono un sorriso in faccia appena videro Bill...
"Ehi amico.." esclamò Georg "Come stai?"
"Bene...Ma che state facendo?"
I due amici si guardarono in faccia e risero...
"Bè" rispose Gustav "Volevano prepararti la cena"
"Ma abbiamo trovato un po' di difficoltà..." continuò Georg continuando a ridere...
Bill si rese conto di quanto era fortunato...
"Ma è già ora di cena?"
"Sì...Sei tornato a casa alle 17.00, e hai dormito due ore..."
"Alle 17.00?" Bill era confuso...
Era stato da Steven neanche venti minuti e poi era tornato a casa...
Qualcosa non quadrava...
"Sì, Bill, erano le 17.00.." Tom notò l'espressione sconvolta del gemello...
"Che ti prende?"
"È impossibile..Io sono tornato a casa neanche alle 16.00..."
I quattro ragazzi si guardarono in faccia perplessi...
"Vuoi dire che non ti ricordi cos'hai fatto in un ora?"
Bill annuì sedendosi...
"Calmati" gli esclamò Tom "Non è nulla di grave...Stai tranquillo..."
Bill lo guardò con le lacrime agli occhi...
"Non fare quella faccia..Avrai sicuramente fatto un giro, o ti sarai seduto da qualche parte, non preoccuparti..."
"Ok!" Bill si riprese mentre gli amici lo guardavano preoccupati...
Tom non voleva sottolineare la gravità della cosa di fronte a Bill, ma quel fatto lo preoccupava parecchio...
Com'era possibile che Bill non ricordasse cosa aveva fatto in quell'ora, dalle 16.00 alle 17.00...
Molto strano...
Come i cambiamenti di umore improvvisi, i lunghi silenzi del gemello e il forte pianto di qualche ora prima...
Tutto dal giorno della festa...
Cominciò a pensare se Bill si sentisse così per colpa sua...
Magari la festa non gli era piaciuta e non lo voleva ammettere...
Ma scartò subito quell'ipotesi troppo banale...
Si rese conto che Bill era felicissimo per la sorpresa ricevuta...
Allora perché?
Qual'era il motivo di quegli strani sintomi?
Avrebbe voluto chiederglielo, ma era ancora troppo presto...
Aveva bisogno di lui ora...
E lo avrebbe aiutato...
Tom guardò gli amici e gli fece segno di continuare a preparare la cena...
I due senza più litigare si cimentarono ai fornelli, ma alla fine non risolvettero nulla...
"Siete negati!" aveva commentato Tom...
"Ah sì..Perché non ci provi tu allora?" Gustav sembrava un peperone...
Bill lo guardava divertito...
Lo stavano facendo per lui...
E lui gli nascondeva la verità...
Che poteva fare infondo?
"Ok..Ho capito...Ordiniamo una pizza..."
Tom fissò Bill..
Era ancora immerso nei suoi pensieri...
"Ehi Bill.." gli esclamò piano sfiornadogli la spalla per non spaventarlo...
"Cosa?" Bill ritornò alla realtà quando sentì che qualcuno lo aveva toccato...
"Tu che ne dici?" gli domandò Tom...
"Di cosa?" Tom guardò gli amici preoccupato, poi di nuovo Bill
"Ordiniamo una pizza ti va?"
"Sì..Certo..." Bill cercò di sorridire...
"Senti, Bill...Non preoccuparti..." Tom gli sorrise dolcemente..
Doveva tranquillizzarlo...
E quale metodo migliore farlgi capire che non c'era niente di cui preoccuparsi...
"Sei solo stanco...Ora mangiamo e poi io, Georg e Gustav chiamiamo Andreas e ti portiamo in giro, ti va?"
"Grazie, Tomi...Ma..." Bill sapeva benissimo quello che gli succedeva...
Si sentiva un verme vedere che lo stavano aiutando e lui non li ripagava in alcun modo...
"Ma cosa?"
"Credo che mi riposerò nella mia stanza...Quando arriva la pizza ditemelo.." Bill si alzò e si diresse in camera sua..
Tom lo seguì andare via con lo sguardo...
"Ma che gli prende?" esclamò preoccupato...
Gli amici si sedettero accanto a lui e si presere entrambi la testa tra le mani...
"Tom" esclamò Georg "Ha bisogno di noi..Ora più che mai..."

Bill si buttò sul letto...
Guardò la finestra...
È vero...Andare da Steven era stato un errore, ma non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che doveva aiutarlo...
Gli aveva rovinato la vita, ma era pur sempre un ragazzo che aveva perso da poco suo fratello, e la madre lo aveva cacciato di casa..
Era un ragazzo disperato...
Senza pensarci due volte si diresse verso la finestra, l'aprì e saltò giù...
"Un momento" pensò "E se Tom mi chiama per la cena?"
Non ci aveva pensato, riscavalcò la finestra ritornando in camere e aspettò...
"Gli porterò qualcosa da mangiare stasera, quando andranno a dormire...Voglio che gli altri non si preoccupino per me.."
Si sdraiò a letto..
Era convinto...
Avrebbe rivisto Steven...
Ma stavolta non si sarebbe fatto offendere di nuovo...

"Bill?" Tom aprì piano la porta..
Il gemello era nel letto, sdraiato, apparentemente sembrava dormisse...
Tom si avvicinò piano...
Bill aprì gli occhi..
"Ehi!" gli esclamò Tom dolcemente...
"Ehi!" rispose il fratello tirandosi su...
"Vieni a mangiare? Abbiamo preso la pizza che piace a te..."
"Grazie!" Bill uscì dalle coperte, si alzò insieme al fratello e si diresse verso la cucina con lui...
Cercò di mangiare qualcosa, anche se aveva lo stomaco chiuso...
Senza farsi vedere prese un tovagliolo e vi infilò dentro un trancio di pizza...
Si alzò circa mezz'ora dopo, ringraziò di nuovo gli amici e disse di essere troppo stanco per trattenersi di più...
"Ok!" gli aveva risposto Tom "Riposati!"
"Certo!" Bill stava per tornare in camera...
Tom guardò gli amici...
"Vai!" Lo esortò Georg
"Sì!" Tom si alzò "Aspetta Bill!"
Il gemello si voltò "Diavolo devo andare Tomi.." Pensò...
"Che c'è?"
"Se..Se hai bisogno io..Anzi noi siamo qua..ok?"
Bill lo guardò sorridendo...
"Sono fortunato ad avere degli amici come voi...Grazie, Tomi...Ora più che mai ho bisogno di voi, ma soprattutto ho bisogno di te...Ho bisogno della mia metà..." Chinò il capo nascondendo il tovagliolo con la fetta di pizza nelle tasche dei larghi pantaloni che gli aveva prestato Tom...
Non si era ancora cambiato...
Forse non voleva cambiarsi...
I due gemelli si abbracciarono forte...
"Buonanotte, fratellino!" Tom lo baciò sulla fronte...
"Buonanotte, Tomi!"
Si diresse in camera sua...
Entrò, chiuse la porta alle sue spalle e girò la serratura...
Era sicuro che non l'avrebbe disturbato, ma lo fece per precauzione..
Si diresse verso la finestra, l'aprì e uscì di corsa...

Spero che vi sia piaciuta...Ringrazio ancora tutti per i commenti...Sono davvero molto contenta che la mia ficcy piaccia..
Al prossimo capitolo...

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Capitolo 7
*** MI HAI ROVINATO LA VITA, MA.... ***


Eccomi per un nuovo capitolo....
A mio avviso da qui in poi inizia la parte più, diciamo, movimentata e triste...
Ringrazio, come sempre, per le meravigliose recensioni che mi lasciate...E che dire più??? se non un grandissimo DANKE SCHON....
BUONA LETTURA...

MI HAI ROVINATO LA VITA, MA...

Bill si poggiò al muro pensieroso...
Aveva il fiatone e anche un po' di ansia..
Sporse la testa...
Steven era ancora là..
Si appoggiò al muro e pensò a che dire..
"Come va? No..Troppo banale...Oh al diavolo.." si incamminò oltre il solito bidone...
"Steven?" esclamò
Il ragazzo si voltò quasi scocciato di sentire la sua voce...
"Oh...Ancora tu?" Bill non badò all'esclamazione e si sedette accanto a lui...
"VATTENE!" gli ordinò quest'ultimo...
Bill gli sorrise "No! Quante volte ti devo ripetere che io ti voglio aiutare? E lo farò..."
Steven lo gaurdò scocciato maledicendo con il pensiero il giovane Bill Kaulitz...
Il cantante se ne accorse ma, ancora una volta, non ci badò...
Prese dalle tasche il trancio di pizza avvolto nel tovagliolo e lo tese verso Steven...
"Tieni...questo è per te...Io e gli altri oggi abbiamo mangiato la pizza, anche se io non avevo molta fame...In realtà non ho mangiato nulla, quindi ho pensato che tu ne avessi"
Bill cercava di comportarsi normalmente, anche se le parole che gli aveva detto prima lo avevano ferito...
Ma in quel momento non poteva parlare con nessuno se non con Steven di quello che stava passando...
Doveva sfogarsi in qualche modo..
"Hai pensato male!" gli rispose Steven "NON HO FAME! mangiati quella pizza del cazzo..."
Bill poggiò la pizza per terra e rimase in silenzio...
"Bè..Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
"No..È che la tua era una risposta di merda,e quindi ti evito figure, le mie risposte di merda sono peggiori"
Steven lo guardò ancora più innervosito...
"Perché mi stai aiutando?" gli domandò, infine, rompendo improvvisamente il silenzio...
"Non lo so neanche io..Insomma non dovrei, giusto? Vedi Mathias mi ha aiutato nonostante all'inizio mi odiasse Credo di dovergli un favore...Lui è morto per me..Quindi mi sento in debito..Poi... mi hai rovinato la vita ma io non lascio qualcuno in difficoltà...È il mio carattere...E non mi importa quello che pensi.."
Chinò il capo...
Mentre parlava giocherellava nervoso con le mani...
Steven lo guardò un po' diversamente da prima..
Infondo gli faceva piacere che qualcuno lo aiutasse...
Era rimasto completamente solo...
Anche se Bill Kaulitz non era esattamente la persona che avrebbe voluto...
Ma gli faceva piacere averlo vicino...
E infondo si pentiva di averlo accusato della morte di Mathias...
Non era colpa sua...
L'unico responsabile della sua morte era stato il fratello maggiore...
Già...
Brutto da dire...
Ma era la verità...
Era stato lui che gli aveva infilato quella maledetta siringa..
Era lui che voleva drogarlo...
Era lui che lo aveva sempre trattato male...
Era lui che lo aveva ucciso...
Ma gli voleva bene ..
E gliene aveva sempre voluto...
Perché era stato così stupido?
Si sentiva in colpa...
Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo...
Soprattutto a Bill...
Ora voleva solo morire...
Voleva solo rivedere di nuovo suo fratello...
Chiedergli scusa di avrgli fatto del male...
Di avergli stroncato la vita così presto...
Il suo Mathias...
Non rispose a quello che Bill aveva detto e non toccò nemmeno il trancio di pizza che gli aveva dato...
"Bè" continuò Bill "Io devo andare...Se mio fratello si accorge che sono uscito di nascosto mi uccide.." Bill si morse la lingua...
Steven abbassò la testa con gli occhi persi nel vuoto...
Ecco..
Il pensiero di morire ritornò nella sua mente...Ancora un avolta
Aveva ucciso suo fratello...
E la battuta di Bill glielo aveva fatto ricordare di nuovo...
Infondo non poteva dimenticarselo...
"Cazzo!" pensò Bill notando lo sguardo assente del ragazzo...
"Scusa, mi dispiace tanto...Io non volevo..Io.." si bloccò quando si accorse che scusarsi non serviva a niente...
"Io devo andare...Mangia, ti prego..."
Steven alzò il capo...
Lo fissò negli occhi...
Lo stava supplicando...
Non fece nulla....
Bill gli voltò le spalle e cominciò a correre...
"Sono un'idiota...Ma come ho potuto fare quella battuta così fuori luogo?" pensò mentre si dirigeva verso casa...
Non voleva piangere...
Ritornò verso la sua finestra...
La scavalcò...
Appena in stanza si cambiò i vestiti e ad aprì la serratura...
Si infilò sotto le coperte e pregò che nessuno si fosse accorto che era uscito...
Finì appena in tempo di sistemarsi sotto il letto quando la porta si aprì...
"Oddio! Appena in tempo..." pensò Bill tirando un respiro di sollievo...
"Ehi, tesoro, come stai?" Tom fece capolino dalla porta...
Bill piombò immediatamente fuori dalle coperte "Tesoro?" esclamò divertito...
Quel "tesoro" era uscito involontariamente dalla bocca di Tom, che se la tappò subito diventando rosso come un peperone mentre rimaneva immobile davanti al gemello sulla porta...
"Tomi..Che ti prende?" Bill si alzò avvicinandosi a suo fratello ridendo...
"Bill...Mi dispiace.."
"Ma sei pazzo? Mi fa piacere che mi chiami così, tesoro..." Bill sorrise...
Anche Tom, in piedi davanti a suo fratello, sorrideva mentre pian piano riprendeva colore...
"Comunque" continuò Bill "Ora sto bene!"
"Menomale.."
"È tardi, Tom...Perché non dormi?"
"Ero preoccupato per te.."
"Non preoccuparti più...Va a dormire Tomi...Ti prego..."
Bill lo guardò supplicandolo...
"Bill...Lo so che non mi devo preoccupare, ma come faccio? Insomma sei piombato a casa e hai cominciato a piangere fortissimo..Bill tremavi e non la smettevi più...Piangevi sempre più forte...Poi mi vieni fuori che non ricordi quello che hai fatto in un'ora e molte volte sei assorto nei tuoi pensieri..Bill sono MOLTO preoccupato, come faccio a non esserlo?"
Tomi si sedette...
Si era sfogato e ora si sentiva come in colpa di avere aggiunto altre preoccupazioni a suo fratello...
Bill rimase immobile...
Basta...
Doveva dirglielo...
Non aveva pensato a quanto Tom stesse soffrendo...
Infondo era ovvio...
Non capita tutti i giorni di tornare a casa piangendo a dirotto, di essere immersi nei proprio pensieri tanto da non toccare cibo e dimenticare le cose...
"Tom.." esclamò piano con le lacrime agli occhi dopo una lunga pausa di silenzio..
Il biondo alzò la testa sollevato che Bill avesse aperto bocca...
Il gemello fissava un punto a vuoto..
"Cosa c'è?" chiese preoccupato...
"Ho incontrato Steven..."

Capitolo un po' corto, ma spero vi sia comunque piaciuto...Danke ancora e al prossimo capitolo...=)

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Capitolo 8
*** LA VERITÀ ***


LA VERITÀ

Steven fissò Bill correre via...
"Che stupido!" pensò "Però.."
Guardò il trancio di pizza...
Ripensò alle parole di Bill e allo sguardo supplichevole...
"Mangia, ti prego!"
Afferrò il tovagliolo e prese il trancio...
Mangiò un po' scocciato...
Ma un morso dopo l'atro capì che era ingiusto trattarlo così...
Infondo lo stava aiutando...
Lo aveva sempre giudicato per il suo aspetto fisico, perché lo riteneva "frocio"...
Ma notò che c'era qualcosa di più in quel ragazzo...
Decise di non pensarci...
Ora aveva bisogno solo di una cosa...
Poggiò il tovagliolo a terra, dopo aver finito la pizza, e afferrò la siringa...
La riempì con la penultima dose che gli era rimasta...
"Ne ho bisogno..." esclamò iniettandosi il liquido nelle vene...

No...
Non poteva averlo detto davvero...
Tomi si alzò e guardò suo fratello dritto negli occhi...
Bill notò nei suoi che era furioso e arrbbiato...
"Cosa hai detto?" Lo afferrò per la maglietta...
Bill cominciò a piangere...
"Ho..Incontrato Steven..." Aveva quasi paura a dirlo..."Tomi mi fai male.."
"Steven? STEVEN???" Tom urlò più forte il nome di quel bastardo...
"Sì!" rispose Bill tremando...
Cominciava ad avere paura di suo fratello..
"Due volte!"
Tom non poteva crederci...
Bill aveva incontrato lo stronzo che lo aveva menato, che li aveva tenuti lontani per due settimane...
"Bill...Cosa stai dicendo?" Tom lo lasciò...
Non riusciva a guardarlo in faccia, e non voleva fargli del male...
"La prima volta che l'ho visto è stato alla festa ieri sera...Ho sentito uu rumore dietro un muretto, sono andato a controllare ed era lì...Ho avuto paura...Mi sono sentito crollare il mondo addosso...Poi stamattina ho pensato che volevo vederlo...Solo vederlo...Ma poi gli ho parlato e..."
Bill si bloccò...
Alzò lo sguardo e vide che Tom stava piangendo...
"Tomi, cos'hai?"
Perché?
Perché lo stava facendo soffrire?
"Ora si spiega tutto..." esclamò Tom tra i singhiozzi...
Alzò lo sguardo e guardò il suo gemello...
"Mi hai mentito, Bill..Io sono stato male..Avevo paura che tu non ti sentissi abbasatanza amato, o non lo so...Mi sono fatto problemi che neanche immagini...Per cosa? Per nulla...Tu mi hai mentito..Sei tornato dallo stronzo che voleva separarci...Mi hai guardato negli occhi e mi hai mentito? Non mi hai detto NULLA?"
Bill sentì come se qualcuno gli stesse strappando il cuore dal petto e lo stesse gettando via...
"Tomi, posso spiegarti...Io avevo bisogno di parlare con lui..."
"Per dirgli cosa? Bill che cosa volevi sapere? Perché ti prendeva in giro? Perché ha ucciso Mathias?"
"NO!!" Anche Bill cominciò a innervosirsi quando il tono della voce di Tom aumentò...
"Io volevo sapere se era stata colpa mia...Se Lui è morto per colpa mia..."
Bill tirò dei piccoli pugni sul petto del gemello...
Perché non capiva??
Tom lo prese per le braccia "E cosa ti aspettavi ti dicesse? 'No..Bill..Non è colpa tua, tranquillo...Ho ucciso io mio fratello, mettiti pure la coscienza a posto'?"
Bill lo guardò...
Sentì una leggera nausea...
Non rispose...
"Cosa ti ha risposto?" gli domandò Tom incazzato...
Bill abbassò il capo e cominciò a cadere per terra...
Tom lo seguì cadendo con lui...
Poi gli afferrò la testa e gli ripetè più calmo "Cosa ti ha risposto?"
"Niente..Mi ha detto che sono stato io..." Non riuscì a proseguire, le lacrime ormai gli avevano riempito gli occhi scendendo delicate sulle guancie, il gozzo in gola sembrò uscire con un gemito e Bill cominciò a piangere...
Proprio come qualche ora prima...
Tom lo abbracciò stretto ...
"Scusa, scusa Bill..Non volevo darti addosso così"
Bill continuava a piangere...
Non dava segno di fermarsi...
"Io lo ammazzo quello stronzo...Lo giuro.."
"No.." il gemello alzò la testa "Ecco perché non ti ho detto niente...Non voglio che tu faccia cazzate...Lui è..."
"Cosa, Bill? Lui è cosa? Cambiato?"
"Sì.." rispose timidamente il fratello...
"Ma non farmi ridere...Una persona come lui non può cambiare...Alzati.."
Tom lo prese per tutte e due le braccia e lo tirò su...
"Dove vuoi andare?" Bill opponeva resistenza...
"Muoviti, Bill..Non farmi incazzare..."
Bill guardò suo fratello impaurito...
Uscirono dalla stanza..
Erano le 20.30...
Incontrarono Georg e Gustav...
Ma Tom non li guardò neppure e uscì di casa sbattendo la porta...
David era appena tornato e assieme al batterista e al bassista aveva assistito alla scena...
"Cosa succede?" aveva esclamato...
"Non lo soppiamo!" I due amici erano preoccupati...
E ora anche David...

Spero che vi sia piaciuto anche questo corto capitolo...Però molto essenziale...Grazie per le recensioni...Siete degli angeli, adoro tutte le mie lettrici...=)
Al prossimo capitolo..

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Capitolo 9
*** TI ODIO ***


TI ODIO

Tom camminava veloce...
Erano già arrivati al luogo dove la sera prima, in quel pub, si erano diveriti, avevano parlato e scherzato...
E ora, il giorno dopo, Bill aveva paura che Tom lo avesse odiato per sempre...
"Dov'è?" domandò Tom guardando suo fratello...
"Tom...Non voglio che fai cazzate.." Bill tremava...
"Cazzo, Bill, dimmi dov'è.."
Bill indicò con un dito tremante il fatidico muretto...
Era la terza volta che lo ripercorreva quel giorno...
"È la dietro!" esclamò...
Tom lo lasciò...
"Aspetta qui...E guai a te se mi segui..Chiaro?" Tom lo guardò con uno sguardo tutt'altro che rassicurante...
Perché le cose avevano preso quella piega?
Annuì quasi impercettibilmentte e Tom si avviò a passo veloce verso il luogo che il gemello gli aveva appena indicato..
Bill lo guardò andare via e ripensò alla mattina di quello stesso giorno...
Tom che aveva sbattuto la testa e che un attimo dopo gli accarezzava piano i capelli...
Poi lo aveva abbracciato, lo aveva consolato e infine lo aveva chiamato "tesoro"...
Ed ora era furioso, arrabbiato con lui...
Non voleva...Non poteva lasciarlo solo...
Lo seguì...
Nonostante gli ordini severi del gemello...

Tom arrivò al muretto, oltrepassò il bidone della spazzatura e lo trovò...
Steven aveva ancora in mano la siringa e un tovagliolo con il quale si stava pulendo il braccio...
Quel tovagliolo, dove pochi minuti prima, era stato avvolto un trancio di pizza...
Tom lo riconobbe, si voltò trovandosi all'improvviso il gemello al finco...
"Non ti avevo detto di non segiurmi?"
Bill non rispose...
"Ora lo stai anche aiutando?" Gli domandò indicando quello che il ragazzo aveva tra le mani...
Steven si alzò scocciato da quel rumore...
Era fatto...
E non aveva riconosciuto neppure Bill...
"Che cazzo è tutto questo fottuto rumore?"
Tom si avvicinò e lo prese per quello che era rimasto della maglietta poggiandogli le spalle al muro...
"Ehi, stronzo, che cazzo vuoi da me?" Steven era parecchio confuso...
"Tom..Ti prego, fermati...Non fargli del male..." Bill gridava con tutto il fiato che aveva in corpo..
"Bill ti sei bevuto il cervello? Proprio non capisci? Questo ragazzo ci ha rovianato la vita, ci ha tenuti separati due settimane..ha ucciso Mathias...E ha dato la colpa a te...Come puoi aiutarlo?" Tom non poteva perdonarlo...
Se Bill stava male era solo colpa sua...
"Tom...Cambierà..Se solo provassimo a crederci...È vero che ci ha fatto del male, ma potremmo provarci.."
Tom fissò il suo gemello...
"Bill non sei tu a parlare...È il tuo cuore...Tu sei troppo buono...E non va bene...Non cambierà..."
Bill scoppiò a piangere...
"Ora basta!" Steven era stufo di quella commedia...
"Lasciatemi in pace!" esclamò tirando un pugno sul viso di Tom...
Questo finì a terra tramortito...
Non si aspettava quel colpo...
"No! Tomi..." Bill si chinò sul fratello piangendo ancora più forte..
"Hai visto, Bill?" Tom si alzò tenendosi il labbro che sanguinava...
Per fortuna non aveva colpito il pearcing...
"Questo sarebbe il ragazzo che può cambiare?"
Bill non sapeva più che pensare...
"Non doveva andare a finire così...È tutto sbagliato...Se solo Mathias non fosse morto.."
Si buttò sulle ginocchia e si prese la testa tra le mani...
"Piantatela di pronunciare quel nome..."
Steven era visibilente irritato...
"Tu taci!!! Cosa hai fatto a mio fratello? Perché lo hai ridotto così???"
Tom alzò la voce...
"Io non gli ho fatto proprio nulla! Dovresti tenerlo più a bada e non farlo andare in giro a zonzo...Io vi odio..Tutti e due...Andate via...Altrimenti.."
"Altrimenti?" Tom si avvicinò minaccioso...
"Io vi ammazzo!" Tom non capì...Ma poi il suo volto perprlesso si trasforò in un volto impaurito, appena il ragazzo tirò fuori una pistola dalla tasca...
Ma che ci faceva con una pistola in tasca?
Sentì come se il suo cuore avesse saltato un battito...
Prese Bill per un braccio e lo alzò...
Appena questo alzò lo sguardo e vide la pistola gridò spaventato...
"ZITTO!!" gli ordinò Steven...
"Tomi...Tomi...Ho paura.." Bill tremava...
Tom conitinuava a tenerlo per un braccio...
"Prova solo a toccare mio fratello e io ti uccido con le mie mani, senza pistole o coltelli...Te lo giuro!"
Steven non ascoltò...
Non capiva più nulla...
Teneva la pistola puntata prima su Bill poi su Tom, e continuava a cambiare versaglio, fino a quando, colto da un senso di nausea, abbassò la pistola e cadde a terra..
Tom approfittò di quel momento per sottrargli la pistola dalle mani...
Steven si alzò con uno scatto....
Tom stava eretto davanti a lui con la pistola in mano..
"Fermo! Io ti uccido!" esclamò il biondo...
Non riusciva più a vedere nulla...
Solo lo stronzo che aveva rovinato la sua vita e quella della persona che più amava...
"NOOOOOOO! TOM TI PREGO...NON FARLO!" Bill non poteva permettere che Tom si mettesse nei guai...
No...Non voleva...
"Vattene, Bill! Va via!!!"
"No...Non me ne vado....Non capisci? Così peggiorerai le cose..."
"VAI VIA!!!"
Bill non lo ascoltò, si buttò sul fratello da dietro le spalle...
"Che cazzo fai?" imprecò Tom facendo cadere la pistola a terra...
Steven corse a recuperarla...
Non aveva parlato perché la paura lo aveva colto all'improvviso..
Ma ora era di nuovo lui ad avere il comando...
"Allontantevi!!!" ordinò...
Tom spinse lontano suo fratello facendolo cadere a qualche metro da lui...
Steven teneva la pistola puntata su Tom...
"Io ti odio!" esclamò d'improvviso il rasta...
"Non è furbo da parte tua dirmelo ora!" esclamò Steven ridendo...
Tom sorrise "Hai ragione! Ma volevo tu lo sapessi...Nessuno può far soffrire mio fratello"
"Eppure io ce l'ho fatta.."
Tom si innervosì...
"NOOOOOOOOOOOO!" un urlo straziante mischiato a odio, dolore e disperazione si udì fuoriuscire dall'esile corpo di Bill Kaulitz...
"Bill VA VIA!!" gli ordinò di nuovo Tom..
"No..Lascia stare mio fratello..No.."
"Bill va via, ti prego..." Tom piangeva...
"No che non me ne vado...No che non me ne vado..."
Steven sentendo Bill urlare così forte non riuscì a capire più nulla..
Mise il dito sul grilletto...
Voleva farlo...Ne aveva bisogno...
Non stava nella pelle....
Bill lo notò...
"TOOOOOOOOOOM!!!" gridò disperato....
Uno sparo...
Un solo sparo che risuonò con un forte eco...
Poi...
Nulla...

Spero sia piaciuto anche questo capitolo...Ringrazio come sempre per le meravigliose recensioni....Miraccomando...Recensite anche questo...Vi voglio bene..
Al prossimo capitolo...=)

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Capitolo 10
*** NON VOGLIO LASCIARTI SOLO ***


Eccomi per un nuovo aggiornamento...
Scusate tantissimo per il ritardo, ma la scuola mi ha tenuta impegnata 24 ore su 24 (Non scherzo!) Anche la prossima settimana sarà lo stesso, ho verifiche praticamente tutti i giorni quindi non potrò postare...
Scusatemi tanto...
Ringrazio cmq per le recensioni e spero che questo capitolo vi piaccia...
BUONA LETTURA...

NON VOGLIO LASCIARTI SOLO

Steven si accasciò a terra...
Cosa aveva fatto?
"Perché sono diventato così?" esclamò buttando la pistola...
Guardò Tom e poi Bill...
Era disperato...
Non sapeva che fare...
Sangue...
Il suo corpo era ricoperto di sangue, che usciva veloce dalla ferita...
"Lui voleva solo..." Pianse non riuscendo a finire...
Si portò le mani al volto...
"Ok!" si impose di calmarsi e prese il cellulare...

"TOOOOOOOOOOOM!!!" Bill gridò disperato...
"No..Bill rimani là..." Tom guardò Steven mentre stava premendo il grilletto..
Chiuse gli occhi...
"Non voglio morire..." pensò...
"Non posso lasciare solo Bill.."
Poi lo sparo...
Tom si chiese che cosa avrebbe sentito...
Ma nulla...
All'improvviso uno spintone lo fece cadere a terra...
Aprì gli occhi...
"BIIIIIIIIIIIILL!" gridò sconvolto quando vide l'orribile scena...
Il gemello era steso per terra...
Sanguinava e gridava il suo nome...
"BILL...Ma cos'hai fatto???" Le lacrime cominciarono a uscirgli veloci dagli occhi...
Si alzò e si avvicinò al fratello...
"T-T-Tom.." Bill cercava di parlare...
"Oh mio Dio, Bill...Oh mio Dio..Bill guardami...GUARDAMI!" gli prese la testa tra le braccia...
Non capiva più nulla...
Era sconvolto, spaventato, disperato...
"Tomi..Stai bene, vero? È tutto a posto?? Io.."
"Oh Bill...Perché lo hai fatto? Sei uno stupido..." Ormai le lacrime uscivano dai suoi occhi senza che lui se ne accorgesse...
"Tomi.." Bill gli accarezzò piano la guancia "Ho sentito un bruciore...Un bruciore vicino al cuore...Ho paura.." ansimava...
"No, Bill, tranquillo...Ci sono io...Io sono al tuo fianco...Sono qui..Sono qui.." Lo stringeva forte continuando a piangere sempre più forte...
Gli venne in mente il giorno in cui Mathias morì...
Era la stessa identica scena...
"NOOO!" gridò cercando di rimuovere quel pensiero dalla testa "Bill..Guardami!"
Bill cercò di tenere gli occhi aperti e di guardare il fratello...
"Non voglio lasciarti solo.." esclamò mentre gli occhi gli si ginfiarono di lacrime...
"No..Bill...Non pensarlo..Tu devi vivere!" gli rispose Tom tra i singhiozzi...
"Io ti amo...Non puoi andartene..Mi hai capito?"
Gridò ancora più disperato...
Bill si sentiva terribilemte strano...
"Tom...Ho freddo.."
"No...Bill guardami..Parliamo..Parlami!"
Il gemello aprì le labbra...
"Tomi..Anche.." Non riusciva più a parlare...
"Cosa, Bill? Dimmi..parla.."
"Anche io ti amo..."
Chiuse gli occhi....
"No.." pronunciò piano il rasta cominciando a schiaffeggiare il fratello...
"NOOOOOOOOO!" Ora gridava...
"BIIIIIIIIILL...svegliati...Svegliati ti prego...Bill.."
Era sconvolto...
Gridava, piangeva...
Non poteva essere vero...
Chinò la testa su Bill piangendo...
Piangeva disperatamente...
Lo teneva strettissimo tra le sue braccia e dondolava piano...
Com'era possibile?
Due giorni prima lo vedeva felice , sorridente...
Ora lo teneva tra le braccia..
"Bill.." sussurrò non riuscendo ad aprir bocca e a riprendere fiato tanto il pianto lo soffocava...
Rialzò la testa quando sentì il suono delle sirene...

Bill guardò Steven e poi Tom...
Il gemello gi aveva appena detto di rimanere fermo...
Ma come poteva?
"No.." pensò "Non posso vedere mio fratelo morire.."
"Noo...TOM.." gridò mentre si alzò con uno scatto e si lanciò su di lui...
Steven sparò...
Bill spinse suo fratello con tutta la forza che aveva in corpo...
Dava le spalle a Steven quando il proiettile lo colpì in pieno...
Sentì un bruciore, seguito da un senso di nausea e infine tutto intorno a lui diventò nero...
Sentì dopo pochi secondi la voce disperata di Tom...
"Sta piangendo!" pensò
Voleva toccarlo, abbracciarlo, baciarlo...
Ma non riusciva...
Il suo corpo era immobilizzato...
Sentiva freddo...
Molto freddo...
Tom parlava ma non riusciva a capire che diceva...
All'improvviso sentì un dolore immenso e poi...
Esclamò le ultime parole alla persona più importante della sua vita...
Non voleva lasciarlo...
Non voleva rimanere nel dubbio se lo odiasse dopo quello che aveva fatto...
Ma era impossibile...
Tom non poteva odiarlo..
"Anche io ti amo, Tom.."
Poi chiuse gli occhi...
Infine...
Nulla...

Spero vi sia piaciuto, cercherò di postare prestissimo il seguito =) ciao Kuss...

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Capitolo 11
*** TRA LA VITA E LA MORTE ***


TRA LA VITA E LA MORTE

Tom era immerso nella disperazione più totale...
Era confuso...
Vide due uomini vestiti stranamente che correvano verso di lui...
Non capiva...
L'ignorò...
Continuava a stringere forte il gemello, come a proteggerlo da loro...
Ma poi cominciò a innervosirsi quando quegli uomini gli si avvicinarono e cercarono si afferrare Bill...
"NOOO...No.." Tom ricominciò a piangere...
"Tranquillo.." gli esclamò un uomo "Lo portiamo in ospedale...Vieni con noi.."
Tom si alzò lasciando Bill...
Lo guardò piangendo silenziosamente...
Gli uomini misero il cantante su una barella..
Due lo tenevano legandolo bene al lettino, e un altro gli teneva una mascherina sul volto...
Quegli uomini gridavano parole che Tom non riusciva a capire...
"Morirà? Ditemelo vi prego..Devo sapere..Io devo chiedergli scusa..Ditemelo.." delirava...
L'uomo che gli aveva parlato prima. vedendolo così disperato, lo prese stretto tra le braccia "Andrà tutto bene.." Fu la sola cosa che gli potè dire..
"Portatelo su..." All'improvviso sentì un altro ragazzo urlare alle sue spalle...
Era giovane...
Tom si voltò...
Anche Steven era su una barella, con una mascherina anche lui sul volto...
Era svenuto dopo aver chiamato l'ambulanza...
"BRUTTO STRONZO!!" gridò Tom "TI ODIO...TI ODIO!" cominciò ad agitarsi e a divincolarsi...
L'uomo lo teneva fermo...
"Ehi, calmo..." gli esclamò "Calmati, ora saliamo sull'ambulanza..Andiamo in ospedale, è tuo fratello, vero?"
Tom si bloccò di colpo "Sì...è mio fratello..è mio fratello..Bill.."
Era impossibile non notare che quei due erano fratelli...
Erano praticmante uguali...
Anche se Bill non era conciato dei migliori...
Barcollando, Tom si diresse sull'ambulanza..
Cercò di salire, ma era troppo agitato...
L'uomo lo aiutò...
Una volta su, Tom si guardò la mano sanguinante e tremante e si diresse verso la barella dove il fratello giaceva...
Gli prese la mano, sporcandosi ancora di più di sangue, ma poco importava...
Il rumore della macchinetta segnava il suo battito cardiaco...
Un ragazzo gli teneva ancora la mascherina...
Tom capì che era lui che gli dava ossigeno...
Che era lui che lo teneva in vita...
"Bill.." Piangeva...
Il gemello aprì piano gli occhi, come se avesse sentito il lamento disperato del fratello..
"BILL.." ripetè quest'ultimo colmo di gioia...
Guardò i paramedici con la speranza negli occhi...
"Mi senti, fratellino? Ma che ti è preso?"
Gli occhi di Bill si gonfiarono di lacrime...
"No..Non piangere...Io sono qua.." gli strinse la mano "Andrà tutto bene...Vedrai..."
Tom sentì un lieve movimento provenire dalla mano del fratello...
Senza forze stava cercando di stringergliela forte...
Si chinò e la baciò portandola a sé...
"Ti ringrazio..Ti ringrazio, fratellino...Mi hai salvato la vita.." esclamò...
Non riusciva a controllare l'emozione...Ma anche la paura...
Bill voleva sorridergli, ma non riusciva a fare nulla...
Sentì le calde lacrime del fratello sulla sua pelle...
"Come sta?" chiese Tom...
L'infermiere lo guardò negli occhi "Stiamo facendo il possibile.."

Il telefono squillò...
Georg si precipitò al telefono...
"Rispondo io!" esclamò portandosi il cellulare all'orecchio...
Gustav, Andreas e David stavano seduti sul tavolino...
Il batterista preoccupato del fatto che Tom e Bill non tornavano aveva chiamato l'amico, che li aveva subito raggiunti...
"Ma dove sono andati?" domandò Andreas
"Non lo so!" rispose Gustav sospirando "Se lo sapessimo non saremmo così preoccupati...Ti pare??"
"Quei due incosciensti sono usciti di casa senza dire nulla..." continuò David "Sono già le 10.30 e ancora non sono tornati..Vado a cercarli..."
Si alzò...
I due amici annuirono..
"Cavolo quei due incoscienti...Stasera dovevamo incontrare i produttori per il nuovo album, e loro che fanno? Se ne vanno a zonzo.." David continuava a borbottare e lamentarsi, quando a un certo punto, si trovò Georg davanti...
Aveva un'espressione cupa in volto...
Stava piangendo...
"Che è successo, Georg?" esclamò David segito poi da Gustav preoccupati..."
Georg alzò il capo "Bill è in ospedale.."
"Cosa?" I ragazzi si portarono le mani in volto...
"Gli hanno sparato..."

Tom riagganciò...
Aveva appena spiegato la situazione a Georg...
Tra le lacrime e i singhiozzi era riuscito solo a dire all'amico che avevano sparato a Bill e ora era in sala operatoria in fin di vita..
I medici non gli avevano detto niente...
Appena scesi dall'ambulanza avevano portato Bill direttamente in sala operatoria...
Aveva paura..Glielo si leggeva negli occhi...
Pingeva...
"Stai tranquillo!" gli aveva detto Tom "Andrà tutto bene! Ci sono io...Non avere puara, Bill..Non avere paura..."
Ormai anche lui pinageva...
Tremava mentre gli teneva stretta la mano insanguinata...
Le infermiere lo presero per le braccia e lo staccarono dal gemello...
"Noo..Vi prego...Vi scongiuro.."
"Mi dispiace, tesoro.." Un'infermiera sulla quarantina lo afferrò da dietro le spalle facendolo uscire dalla sala e facendolo sedere...
"Vedrai che andrà tutto bene!" gli disse cominciando ad accarezzargli piano il braccio...
Tom aveva cominciato a piangere ancora più forte...
L'infermiera continuò a tranquillizzarlo...
Era proprio affettuosa...
Tom si calmò...
"Tutto bene ora?"
Il chitarrista annuì asciugandosi gli occhi...
"Ora io devo rientrare...Rimani qua...E chiama i tuoi genitori.."
In quel momento Tom si ricordà di aver lasciato il cellulare a casa dalla fretta di incontrare Steven...
"Cazzo ho dimenticato il cellulare...Scheisse Scheisse Scheisse"
"Tranquillo..Abbiamo qui il telefono.." gli rispose l'infermiera sorridendogli...
"Ma non ho spiccioli.."
"Tranquillo ti ho detto!" La donna tirò fuori dei soldi dalle tasche del suo camice, prese Tom e lo portà davanti al telefono..
Inserì le monete...
"Prenditi tutto il tempo che ti occorre..."
"Ok!" Tom sorrise "Grazie Mille.."
"Di nulla figurati..." L'infermiera si allontanò e Tom compose il numero...
Tremava...
Sbagliò circa tre volte, quando finalmente azzeccò il numero e dall'altra parte qualcuno rispose...
"Pronto?"
"Georg.." Tom aveva una voce bassa...
"Tom? Che succede?" L'amico si staccò dal gruppo e si diresse in salotto...
"Dove siete? David è furioso.."
"Geo..rg.."La voce gli tremava..
"Tom? Ma che succede? Stai male?" Georg cominciò a preoccuparsi...
"No..Non io.."
"BILL???? Che ha???"
Tom incominciò a pingere..."Gli hanno sparato!!! Venite subito..Vi pregoho bisogno di voi.."
"ODDIO TOM!!!! Arriviamo subito...D-Dove si trova ora?"
"È in sala operatoria...Ci è appena entrato...Mi hanno detto di aspettare fuori...Oddio Georg...Ho molta paura..Non voglio perderlo..."
"Tom..Sta tranquillo...Stiamo arrivando...Siamo lì il prima possibile..."
"Georg fa presto...I medici non mi dicono nulla...È in pericolo di vita..Non voglio che muoia...Non voglio!" scoppiò a piangere ancora più forte...
"Tom...Stiamo arrivando...Ti prego..Non pensarlo.." Tom sentiva che anche Georg piangeva..
"Grazie amico..."
Riattaccò..
Si diresse verso le sedie e si sedette prendendosi la testa tra le mani...
"No..No..No..No.." cominciò ad esclamare dondolando, mentre pensava a suo fratello...
Gli ritornava in testa l'immagine di Bill ricoperto di sangue...
"Oddio! Bill...Mi ha salvato la vita...Mi ha salvato la vita..."
Pianse...
Pianse moltissimo....
Aspettava che quella porta si aprisse e qualcuno gli venisse a dire che suo fratello stava bene, che l'operazione era andata bene...
Ma doveva ancora aspettare...
Quanto?
Un'ora, due ore, tre?
Un'attesa straziante...
Odiosa..
Vedeva la gent intorno a lui...
Malati, persone che aspettavano per una visita, bambini che piangevano...
Poi poò lo sguardo su due bambini..
Erano due gemellini, si tenevano l'uno tra le braccia dell'altro...
Tom dedusse che probabilemente avrebbero avuto sì e no sei anni...
Li guardò sorridendo...
Uno dei gemellini accarezzava piano la guancia dell'altro che stava silenzioso ed era pallido in volto..
La mamma, notando che il ragazzo guardava i figli perso nei suoi pensieri, si diresse verso Tom...
"Posso disturbarti?" pronunciò piano quando gli fu vicino
"Prego.." Tom la fece sedere...
La donna avrà avuto una ventina d'anni...
"Sembri sconvolto!"
"Lo sono.." Tom alzò la testa guardando la ragazza...
Era molto giovane...
"Sono i suoi figli?" domandò..
"Sì!" la donna si voltò orgogliosa verso i suoi due bambini..
"Posso chiedere come mai è qui?" chiese Tom un po' imbarazzato...
"Certo! Vedi quello a destra?" gli indicò quello circondato dalle braccia del fratellino "Ha la leucemia!"
Gli occhi della donna luccicarono....
"Stiamo aspettando il medico per i risultati degli esami.."
"Mi dispiace molto!" Tom chinò il capo...
Proprio in quel momento poteva immaginare il dolore della ragazza...
Ma sopratutto il dolore dell'altro gemellino...
Tirò su con il naso...
Si sentiva svenire...
"E tu? Che hai? Tutto a posto?" La donna lo vide impallidire...
"Anche il mio gemello sta male...È in sala operatoria...Gli hanno sparato...E io ho molta paura..."
La ragazza gli accarezzò piano la spalla..
"Posso immaginare il tuo dolore...Capisco perché guardavi così i miei bambini...Lo so che dirti 'andrà tutto bene' è un po' banale, ma se ci credi davvero, vedrai che tutto si sistemerà per il verso giusto...Qualunque esso sia..."
Tom incominciò a lacrimare ancora...
Aveva ragione, ma il dolore era troppo forte per credere che Bill sarebbe sopravvissuto..
"Mio figlio piange tutte le notti.." continuò la donna "Ha paura per il suo gemello..Ti capisco!"
"Grazie per le sue parole!" Tom alzò il capo...
Non voleva piangere, voleva distrarsi...
Pensare a Bill lo faceva star male...
"Lei è molto giovane.."
"Sì..Ho 23 anni..Ho avuto i miei bambini a 17 anni.."
Tom fece un'espressione sciccata....
Non riuscì a immaginarsi pedre di un bambino alla sua età...
"Lo sai, tutti fanno quella faccia quando lo scoprono..."
"È...ipmpressionante...Io ho 18 anni, e non penso di poter avere un figlio ora..."
"Già...Lo dicevo anche io..." La ragazza sorrise...
All'improvviso un infermiera uscì dall'ambulatorio...
Disse il cognome del prossimo paziente a cui toccava entrare...
"Sono io..." La donna si alzò "Ora devo andare.. Mi ha fatto piacere parlare con te...Spero che tuo fratello superi l'intervnto.."
"Grazie!"
La donna si allontanò...
"Ron, Mathias..Venite amori..."
"Mathias?" Tom rimase colpito..
Quel bambino si chiamava Mathias...
"Che strama coincidenza!" Rise...
Ma ben presto quel sorriso si trasformò in una smorfia di dolore...
"Bill!" esclamò..
All'improvviso sentì un ragazzo che lo stava chiamando...
Riconobbe la voce...
Sentì una sensazione di sollievo...
"Andreas!!!" Tom si alzò...
L'amico l'abbraccio disperato...
"Cos'è successo? Dov'è Bill? Tom.."
I due rimasero abbracciati...
Tom non rispose...
Goerg e Gustav arrivarono pochi secondi dopo...
"Tom!!" Abbracciò anche loro..
Poi tutti e tre si sedettero...
Arrivò anche David...
"Come sta?" chiese il manager vedendo che Tom aveva pianto molto...
"Non lo so...Menomale che siete qui..Io non ce la faccio più!!!" Andreas lo accarezzò piano mentre ancora lo teneva tra le braccia...
"Raccontaci tutto!" esclamò Georg prendendogli la mano...
Tom cominciò a raccontare..

Sono riuscita a postare per non lasciarvi troppo sulle spine...Grazie per le recensioni e volevo dire a ArY_EnGeL di non uccidermi...Vedrai più avanti che combino...=)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto...Danke Schon in anticipo per le recensioni...
Al prossimo aggiornamento...=) Ps: scusate se ci sono errori ma ho un mal di testa fortissimo e non riesco a rileggere la storia...Kuss...Kaulitz92

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Capitolo 12
*** L'ATTESA ***


L'ATTESA

Eran già passate quattro ore...
Quattro ore interminabili...
David era ritornato a casa per avvisare i produttori di quello che era successo...
Ma ancora non era tornato...
Tom era seduto , immobile, sulla stessa sedia di quattro ore prima mentre stringeva la mano di Andreas e poggiava il suo capo sulla sua spalla..
Georg e Gustav non potevano credere a quello che era successo...
Steven era tornato e aveva sparato a Bill...
Non poteva essere vero...
Gustav guardò l'orologio...
Era l'1.30 di notte...
Neanche 24 ore prima Bill rideva felice dopo una serata stupenda..
Ed ora erano all'ospedale e speravano che Bill sopravvivesse...
Ma..
Se tutto fosse andato male?
NO...
Non poteva pensarci...
Guardò Tom...
Era sconvolto...
Quanto dolore aveva provato e stava ancora provando...
Perché?
Non poteva essere vero...
"Finirà questa maledetta attesa?" esclamò Georg alzandosi...
Tom rimaneva immobile...
Andreas lo strinse, portandogli le braccia intorno al collo...
"Andrà tutto bene, ragazzi...Non dobbiamo pensare male, chiaro? Dobbiamo credere in Bill..Lui è forte...Ce la farà!"
Gli amici annuirono..
Tutti tranne Tom..
"Tom, mi hai sentito?"
Il ragazzo alzò la testa "Ho..Ho paura..Per la prima volta in vita mia..."
Si strinse tra le braccia dell'amico facendosi piccolo, piccolo...
Non poteva nemmeno immaginare una vita senza il suo gemello..
Senza il suo migliore amico, il suo compagno di avventura..
Erano stati 18 anni sempre insieme...
Concepiti insieme...
Nati insieme...
Cresciti insieme...
Seguito il loro sogno insieme, formato una band insieme...
Non poteva finire tutto a causa di un proiettile finito nel corpo di Bill al suo posto...
Quel proiettile che era desitnato a Tom...
No..
Dovevano morire insieme...
Si guardò di nuovo intorno, fino a che vide di nuovo quella donna...
"Ehi!" gli disse lei...
Era appena uscita da una stanzetta lì vicino...
Tom si alzò...
All'inizio non la riconobbe, ma poi vide lì uno dei gemellini...
"Sei il ragazzo di prima?" Continuò la donna notando che non l'aveva riconosciuta...
"Sì.." Tom si avvicinò a lei e la presentò agli amici...
"Loro sono i miei migliori amici..." disse indicandoli "Scusa ma non mi hai detto il tuo nome..."
"Hai ragione! Mi chiamo Reachel, e lui è Ron..."
Indicò il bambino accanto a lei...
"Ciao Ron.." Tom sorrise posando la mano sulla testa del piccolo...
Questo rispose timidamente...
"Io mi chiamo Tom...Questi sono Andreas, Georg e Gustav!"
La donna sorrise loro "Piacere!"
"Come mai ancora qui? Dov'è il tuo fratellino?"
"I risultati degli esami sono positivi.. Ci tengono qui senza neanche dirci niente...Ora Mathias è a fare altri esami..." La donna rispose abbassando il tono di voce...
Tom notò che aveva pianto molto, come lui del resto...
"E il tuo?" gli chiese lei dopo un po'...
"Mio fratello è ancora là dentro...Sono quattro ore che aspettiamo.." chinò il capo sul bambino...
"Come si chiama?" Chiese quest'ultimo un po' timidamente...
"Bill...Si chiama Bill.."
"Mi piace Bill..." Il piccolo urlò entusiasta...
"Davvero?"
Il bambino annuì..."Il mio criceto si chiama Bill...Invece il mio gemello si chiama Mathias..."
Tom guardò gli amici...
"Mathias..." Quanti ricordi quel nome gli riportava alla mente...
Fissò di nuovo il bambino...
"È davvero un bel...nome..."
"Sì..Ora lui è in quella stanza..Il dottore dice ke devono fargli delle cose ma io non ho capito...Mamma ne capisce di più...Il tuo gemello, invece, dov'è?"
Tom sentì una stretta al cuore...
"Il mio...Il mio gemello è là dentro..." Indicò la porta e prese il bambino sotto braccio...
"E perché?"
"Perché si è fatto molto male e i medici lo stanno curando..."
"Anche mio fratello sta male...Ma non mi ricordo cos'ha...Come ti ho detto la mamma sa più cose di me...E mi ha detto che i dottori sanno quello che fanno e lo guariranno...Sono sicuro che anche il tuo guarirà come il mio..."
Il piccolo guardò la madre che gli sorrise orgogliosa...
Gli occhi di Tom si riempirono di lacrime...
Abbracciò Ron stretto a sé...
"Quando Bill guarirà me lo farai conoscere?" gli esclamò quest'ultimo mentre Tom lo abbracciava...
"Certo!" Tom non riusciva a parlare...
"Tesoro dai vieni...Andiamo da Mathias?" La donna prese delicatamente il figlio per un braccio...
"Sì, mamma...Scusa io devo andare, ti saluto Mathias, tu salutami Bill..Ok? Ciao Tom.." Il piccolo alzò in aria la sua manina paffutella e salutò il chitarrista con un sorriso a 32 denti stampato sul volto...
Tom lo salutò anche lui con la mano...
"Sono sicura che ci rivedremo..." Gli disse Reachel "Tanti auguri per tuo fratello..."
"Grazie!" le rispose Tom...
Appena la donna e il bambino sparirono scoppiò a piangere tra le braccia di Andreas...
"Hai fatto amicizia con un bambino!" esclamò Andreas sorridendo...
"Sì!" gli rispose Tom tra i singhiozzi "Il suo fratellino ha la leucemia.."
"Oh..poverino...Mi dispiace molto..Tom.." L'amico ora capiva come mai Tom si trovava così bene con quel bambino appena conosciuto...
Era perché lo capiva...
Si trovava nella stessa situazione...
"Andreas..Se Bill dovesse...Se lui..."
"No..Non devi neppure pensarlo...Andrà tutto bene..."
"Ok!" Tom cercò di calmarsi, ma soprattutto di credere alle parole dell'amico...
A poco serviviva, era inutile...
L'unica cose che poteva calmarlo era sapere se Bill stava bene...
All'improvviso la porta si aprì...
Quella porta che aspettava si spalancasse da quattro lunghe e interminabili ore...
Tom si alzò di colpo...
Prese fiato, quel dottore avrebbe segnato per sempre la sua vita...
Le sue parole, ora, erano,l'unica cosa che gli interessa sentire...
Afferrò stretta la mano di Andreas e si presentò al dottore...
"Chi è parente di Bill Kaulitz?"
"Io...Sono suo fratello...Come sta?"
Ci fu una pausa...
In cui Tom per la prima volta, pregò il signore che Bill si fosse salvato...
"Abbiamo fatto tutto il possibile..." Tom sentì un'altra volta la stretta al cuore...
No...
"Oddio!" si sentì svenire "Come sta? Me lo dica?"
"Abbimo fatto tutto il possibile...L'operazione è andata bene...Il proiettile è entrato nella schiena danneggiando il polmone sinistro...Suo fratello è stato molto fortunato, un centimetro di più e avrebbe colpito il cuore..."
Tom non riuscì a capire più nulla...
L'operazione era andata bene...
Bill era vivo..
Vivo...
Non era morto...
Non lo aveva lasciato...
Aveva lottato...
Era stato forte...
E ce l'aveva fatta...

Sentì una gioia immensa, che doveva manifestare...
Gli occhi si colmarono di lacrime, il cuore cominciò a battere veloce, e il respiro si fece sempre più affannoso...
"Grazie mille, dottore...La ringrazio..." Tom gli buttò le braccia al collo...
Il dottore comprese il dolore che quel ragazzo aveva provato in quelle lunghe quattro ore, e la felicità di quel momento, ma non doveva illuderlo...
"Non è ancora fuori pericolo, è bene che lo sappia..."
"Ok!" Tom si calmò "Sì..Posso vederlo?"
"Non penso sia una buona idea..."
"Dottore la scongiuro.." Tom non poteva aspettare..
"Va bene!" cedette il medico "Ma solo lei e per poco tempo..."
"Sì..Grazie!"
"Mi segua..."
Tom si voltò verso gli amici e li guardò con un barlume di speranza negli occhi...
Gustav, Georg e Andreas piangevano e gli sorrisero affettuosamente...
Tom lasciò la mano dell'amico e seguì il medico...
Il dottore lo portò nella stanza dove Bill era appena stato trasferito...
"Due minuti! Non di più!" disse aprendo la porta...
"Certo!" Tom fece un respiro profondo ed entrò...
Un'infermiera, quella che prima lo aveva consolato, stava annotando le ultime cose...
"Ciao..Hai visto? È andato tutto bene..."
"Sì..Menomale..." Tom sorrise mentre guardava Bill...
Era completamente diverso...
Quasi non lo riconosceva...
"Vi lascio soli..." L'infermiera se ne andò dandogli prima un'affettuosa pacca sulla spalla...
Tom rimase in piedi, impietrito, davanti al letto...
Bill era legato a due macchine, una che gli dava ossigeno e una che segnalava il suo battito cardiaco...
Era coperto solo fino a metà busto...
Il petto era nudo..
Nel mezzo vi era solo un grosso cerotto bianco già sporco di sangue...
Aveva attaccato una flebo e teneva gli occhi chiusi..
I capelli erano ribelli sul cuscino...
Tom si avvicinò a piano...
Gli prese la mano stringendola forte e prese ad accarezzargli i capelli...
"Bill...Come ti ha ridotto quello stronzo? Mi senti? Bill?"
BIP..BIP..era l'unico suono che sentiva, interotto dalla macchina che produceva ossigeno...
Tom ontinuò "Lo so che ti piace tanto quando ti accarezzo la testa, quindi rimarrò qua...Ti accarezzerò i capleli ancora per un po'...Io sono qui per te, angelo mio..."
Gli strinse la mano e chinò il capo...
Era vivo...
Bill era vivo...

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto...Ringrazio _Glossy_, SHUN DI ANDROMEDA, billa483, ArY_EnGeL (non ti preoccupare non faccio venire a Bill la leucemia...XD) per i meravigliosi commenti...
In più ringrazio tutte le ragazze che hanno messo la mia storia nei preferiti...Vi ringrazio tantissimo...
EIn Monsun Von Kussen fur Euch Von Kaulitz92

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Capitolo 13
*** IL COMA ***


Scusate l'enorme ritardo che ho avuto nel postare... Mi aspetto tanti commenti e spero vi piaccia...
BUONA LETTURA

IL COMA

Tom uscì dalla porta...
Era stato dentro cinque minuti...
Vide Georg e Gustav che dormivano l'una sulla spalla dell'altro...
Andreas era accanto e muoveva nervoso la gamba...
Tom sapeva quando l'amico stava avendo una crisi di pianto...
Prima piangeva in silenzio tenendosi la testa tra le mani, poi versava una quantità indusriale di lacrime ed infine, quando cominciava a calmarsi, muoveva la gamba agitato...
Delle volte versava anche le ultime lacrime (se non le aveva già versate tutte...) come stava facendo in quel momento...
Tom si accorse che l'amico non lo aveva visto...
Teneva la testa china e fissava il vuoto...
"Andreas?" esclamò piano...
L'amico rialzò il capo...
Il viso era contornato di lacrime...
"Come sta?" domandò con la voce rauca a causa del pianto...
"Insomma!" Tom si sedette...
Era esausto...
"Tomi? Tu devi dormire...Non dormi da ieri sera..."
"No..Io devo stare sveglio..Se dicono qualcosa, se i dottori..Se Bill.."
"Tom!!!"
Il rasta non riuscì più a controllare le sue emozioni...
Scoppiò a piangere...
Era un pianto di gioia perché Bill era vivo, ma anche di disperazione per averlo visto ridotto a quel modo..
Andreas lo prese tra le braccia...
"È attaccato a un sacco di macchine..Non l'ho neanche riconosciuto...Era così..Era così..Diverso..."
"Tom..Vedrai che ce la farà...È forte...Bill è forte..." Andreas aspettò che Tom si calmasse...
"Io non capisco perché.." continuò "Perché Steven ha reagito così?"
"Non lo so! È successo tutto troppo in fretta...Era drogato...Aveva una pistola in mano...Io ero spaventato...Aveva paura per Bill...Poi lui ha sparato....Ho creduto davvero di morire..per pochi secondi mi sono chiesto che sensazione avrei provato...Ma poi non hi sentito nulla e quando ho aperto gli occhi...Bill...Bill...È stato orribile...Mi ha salvato la vita...Quel colpo era diretto a me..E lui mi ha salvato la vita.."
Andreas rimase sconvolto dal racconto dell'amico...
Tom aveva già raccontato tutto, ma aveva omesso le sue sensazioni in quel momento...
Lo strinse più forte a sé...
"È stato coraggioso...Tipico di Bill...Ti vuole troppo bene...Lo avresti fatto anche tu al suo posto..."
"Lo so, ma..."
In quel momento Georg e Gustav si svegliarono disturbati dal pianto di Tom...
La scena che si torvarono davanti fece loro scoppiare il cuore in petto...
Una sensazione di ansia, mischiata ad agitazione cominciò a crescere dentro di loro...
I due amici stavano abbracciati e tutti e due piangevano...
Era successo qualcosa a Bill?
"Ragazzi cosa c'è? Come sta Bill?" Georg aveva quasi il terrore di chiederlo...
Non voleva sentire frasi del tipo "Nn ce l'ha fatta..." o "È morto in pochi secondi!"...
Voleva solo sentirsi dire "Bill è vivo!"
E fu quello che sentì...
Tom soffocava dalle lacrime, ma nonostante tutto riuscì a dire quelle tre parole così importanti per tutti...
Già... Bill era importante, forse la persona più importante...
Vederlo in quel letto inconsciente, incapace di respirare da solo, era orribile...
Era un vegetale...
Ma si sarebbe svegliato, vero?
Tom non aveva preso in considerazione quell'idea...
E se non si fosse svegliato?
Si alzò di scatto lasciando le braccia dell'amico...
"Che c'è??" Gli chiese Andreas preoccupato...
Tom non rispose...
Fissava la porta dalla quale 5 minuti prima era uscito e che lo divideva da lui...
"Mentre ero dentro il dottore vi ha detto qualcosa??" domandò d'un tratto...
"No!" rispose Andreas "Tom, ma che hai?"
"E se non si svegliasse più??"
"No, Tom... Non pensarlo... Bill è.."
"Andreas" Tom lo interruppe...
Aveva troppa paura per pensare che Bill era forte...
"NO!!!" Si avviò verso la porta...
"Dove vai, Tom?" Andreas lo seguì...
Georg e Gustav si alzarono anch'essi preoccupati...
"Devo chiedere una cosa al dottore...Aspettatemi qua!"
Si avviò da solo oltre la prota alla ricerca di qualcuno che lo aiutasse...
Ma non c'era nessuno...
Si aggirava per l'ospedale in cerca di un dottere, quando finalmente lo trovò...
Era lo stesso che gli aveva dato notizie di Bill poco prima...
"Dottore?" esclamò Tom a un metro di distanza da lui...
"Devo chiederle una cosa.."
"Mi dica.. Ma in fretta ho un piccolo paziente che mi sta aspettando.." Il medico sorrise e Tom scostò lo sguardo verso la sala di attesa...
Vide Reachel, la donna di poco prima, con il piccolo Mathias sottobraccio e Ron che giocava con un videogame..
Ogni tanto incitava il gemello a giocare con lui, ma Mathias si limitava a guardarlo in silenzio...
"Mi scusi.. Torno dopo.." escalmò Tom..
Era pallido in volto...
Il dottore se ne accorse e cominciò ad avvicinarsi preoccupato...
"Tutto a posto?" chiese..
"No... Non molto.." Tom cominciò a sentire la debolezza piombare su di lui...
Cominciò a vedere tutto nero, interno a lui le voci cominciarono a svanire piano...
Vide, quel poco che riusciva, il dottore venire verso di lui...
Lo sentiva parlare, ma ormai non capiava più nulla di quello che gli stava dicendo...
"Sta parlando con me??" pensò confuso mentre sentiva pian piano le sue forze venire sempre meno...
"Perché si agitano?" intorno a lui la gente lo guardava sconvolta...
"Perché mi sento così?? Bill, dove sei?" Si guardò intorno ma ormai la vista gli rendeva la visuale impossibile...
"Non ci vedo!" pronunciò piano...
Poi sentì il dottore afferrarlo per un braccio...
Le gambe avevano ceduto...
Se il dottore non lo avesse afferrato sarebbe sicuramente caduto per terra...
Questo Tom riuscì a capirlo...
Ma non riuscì proprio a capire cosa stava succedendo...
"Perché mi sento così???" ripetè stavolta ad alta voce...
"Perché stai svenendo!!" Gli rispose il dottore, ma Tom non lo capì..
"Non ce la faccio più.." All'improvviso sentì come se il suo corpo fosse stato svuotato di colpo delle ultime forze che gli erano rimaste...
Chiuse gli occhi...
Poi di colpo cedette...
"Bill.." fu l'ultima parola che riuscì a dire prima di svenire...

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo...
Cercherò di postare presto...
Danke in anticipo per i commenti...
Tantissimi kussoli
Kaulitz92

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Capitolo 14
*** SIAMO IN TELEVISIONE! ***


Eccome per un nuovo aggiornamento...
Danke per i commenti e mi scuso se faccio capitoli molto corti ma ho problemi di vista e quindi dopo un po' che scrivo devo staccare...
Infatti questo capitolo e quello precendente dovevano essere un capitolo solo ma l'ho diviso perché se no veniva troppo lungo...
Comunque detto questo passo alla ficcy... Con questo capitolo superiamo "BILL, WO BIST DU?" chi lo avrebbe mai detto.. ^^
Non vi rompo più.. ^^
BUONA LETTURA...

SIAMO IN TELEVISONE!

Georg, Gustav e Andreas erano rimasti insospettiti dallo strano comportamento di Tom...
"Che gli è preso?" domandò Gustav osservandolo andare via "Era pallido!"
"Ragazzi, seguiamolo..." Andreas si alzò preoccupato e insieme algli altri due si diresse per il corridoio...
I tre amici furono però bloccati da dei medici che trasportvano un paziente su una barella...
Andavano di fretta...
Probabilmente era grave...
"Odio gli ospedali!" esclamò Georg fermandosi a guardare quella scena...
Ma poi si bloccò...
Dei tre amici fu l'unico a guardare chi c'era sopra quella barella...
"Gustav, Andre.." urlò spaventato...
"Cosa c'è, Georg?" i due amici si voltarono...
"Sbaglio o c'era Tom lì sopra???"
"COSA???" I ragazzi tornarono indietro e seguirono gli uomini, questa volta concentrando lo sguardo sul paziente...
Sì, era Tom..
"Oh mio Dio!" esclamò Andreas "Che cazzo è successo?"
Si avvicinò al dottore che spingeva la barella..
"Dottore, mi scusi, è un mio amico, cos'è successo?"
Il dottore lesse la preoccupazione e il dolore che il ragazzo stava provando...
"È svenuto! Ma non preoccupatevi, non è nulla di grave!"
"Allora perché andate così di fretta?"
"Dobbiamo stenderlo e fargli degli esami, ma è tutto a posto... Potete stare tranquilli..."
Andreas annuì, smettendo di correre appresso al dottore...
Rimase immobile in mezzo al corridoio...
Georg e Gustav lo raggiunsero...
"Cos'ha?? Sta bene, vero? Dimmi che sta bene!!!"
Gustav era agitatissimo, afferrò Andreas per un braccio e lo costrinse a guardarlo...
"Sì sta bene!!!" rispose questo con un filo di voce prendendo i due amici tra le braccia..
Rimasero abbracciati quando da dietro le spalle qualcuno li chiamò...
"Scusate!!" I tre si vltarono verso la voce e riconobbero la donna di poco prima..
I due bambini stavano di fianco a lei...
Andreas non aveva la più pallida idea di quale fosse Mathias...
"Salve!" esclamò porgendo un sorriso alla donna, poi si chinò sui piccoli prendendogli le mani...
"Perché piangi?" gli chiese Ron, notando delle lacrime sulle guance del ragazzo...
Andreas si asciugò il viso un po' imbarazzato...
"Il mio amico sta male..." rispose...
"Chi? Tom?"il bambino diventò serio...
"Sì... Ma sta bene, non ti devi preoccupare... Voi che ci fate ancora qui? Non vi lasciano andare a casa??" Si alzò rivolgendosi alla madre...
"No! Gli esami hanno dato un esito negativo... Mi dicono di aspettare aspettare... Solo che io sono stufa di aspettare...Voglio solo sapere come sta mio figlio!!"
"Ci dispiace!" esclamò Andreas "È vero! Qui non dicono nulla" abbassò il capo...
"Sono venuta per sapere come sta Tom... Il dottore doveva visitare Mathias e ci ha detto che ha avuto un contrattempo perché un ragazzo era svenuto.. Poco dopo abbiamo visto che era Tom... Ron era preoccupato...
Andreas fissò la donna e i bambini sorridendo...
"Sì.. Forse per lo stress, è molto stanco... Sono più di 4 ore che aspettiamo...
"Immagino... In più non vi dicono nulla.. Posso capire come vi sentite... Hai sentito, amore? Sta bene, hai visto?" Reachel si rivolse al figlio che si avvicinò ad Andreas con le lacrime agli occhi...
"Ma quando guarisce?" domandò il piccolo...
"Spero molto presto.." Andreas non riuscì a trattenere le lacrime...
"Non piangere!" disse il bambino accarezzandogli piano il volto...
"Tom è forte, vero mamma?" Si voltò verso la madre che aveva appena preso in braccio il piccolo Mathias...
"Sì!" si rispose il bambino "Come mio fratello.."
"Già è vero!" esclamò Andreas "Come sta il tuo fratellino?"
"Male! Il dottore dice che deve andare a letto e dobbiamo stare anche io e la mamma!" Il piccolo chinò il capo....
Andreas lo abbracciò, gli faceva tanta tenerezza, e non sapeva proprio cosa dirgli...
"Non riesci a spiegarti amore" ridacchiò la madre "Devono ricoverarlo... Non sta bene! Dice di avere la nausea..."
"Mi dispiace! Povero piccolo!!!" Andreas accarezzò piano la guancia di Mathias, che ritirò la faccia sul collo della mamma...
"Timido!" esclamò Andreas "Il contrario del gemellino... Proprio come Bill e Tom..." Chinò il capo...
"Venite a sedervi...Ormai noi qui conosciamo tutto alla perfezione.. Vi faranno attendere per ore prima di dirvi qualcosa..."
"Oh! Molto bene!" disse Andreas sarcastico e scocciato...
"Noi però volevamo vedere Bill..." intervenne Gustav con la faccia da cane bastonato...
"Sì..Mamma posso vederlo anche io??" Ron esultò e insistette affiché la mamma gli desse il permesso, tirandole il braccio...
"Non so se vi fanno entrare in molti... È appena stato operato... Venite a sedervi... Sarete stanchi.. Quando tutte e due staranno bene ve li faranno vedere..."
"Sì.. Ha ragione, Gustav... Abbiamo aspettato finora.. Tom era sconvolto appena è uscito dalla stanza di Bill non penso che sia una bella visuale.."
"Hai ragione, Andre..." Gustav chinò il capo e Georg lo abbracciò..
I tre si diressero con la donna e i due bambini verso la sala d'attesa...
Il silenzio piombò improvvisamente, interrotto solamente dal rimore del videogioco che il piccolo Ron aveva ancora in mano...
Andreas prese la mano di Gustav, vedendolo molto preoccupato...
Era ansioso di vedere Bill e Tom..
"Non preoccuparti, Gustav... Andrà tutto bene..." Ormai neanche lui credeva più a quelle parole, ma era l'unica cosa da dire...
Infondo tutto si sarebbe risolto prima o poi...
O nel bene o nel male...
Gustav non rispose , continuando a tenere il capo chinato...
"Dovremmo chiamare David!" esclamò poi Georg d'un tratto "Per sapere dove è finito... Sono ore che è uscito..."
"Già.. Dobbiamo avvisarlo della salute di Tom.. Ma dov'è andato?" Chiese Andreas...
"Diceva che doveva avvisare i produttori di quello che era successo a Bill!"
"E non è ancora tornato? Si può sapere dove è finito?" Andreas guardò l'orologio "Chiamalo!!!"
Georg prese il cellulare e compose il numero del manager...
"Chi è David?" All'improvviso Ron scese dalla sua sedia e si avvicinò ad Andreas...
Questo lo prese in braccio e guardò la madre...
"Bambino curioso???"
"Sì!" gli rispose Reachel con tono arrabbiato "Anche troppo! Non sei obbligato a rispondere!"
"No no.. Non posso dirti molto, ma David è un uomo grande.. Ha quasi il doppio degli anni della tua mamma..."
"Così vecchio?"
"Sì ma non glielo dire" Andreas non cercava di far ridere solo il bambino, cercava di far ridere anche sé stesso e Gustav...
Pensare a Bill e a Tom gli faceva venire una stretta al cuore...
Doveva distrarsi...
"Ok!" rispose Ron "E che lavoro fa?"
"È una specie di secondo papà di loro due e di Bill e Tom.." Indicò Georg e Gustav...
"Secondo papà??" "Sì! Vuoi sapere perché?"
"Sì!" il piccolo depose il giochino nelle mani della madre sempre più incuriosito...
"Prometti di non dirlo a nessuno?"
"Sì!"
"Bene.. Mi fido di te... Bill e Tom insieme a questo qui che si chiama Gustav e a quell'orco là infondo che che si chiama Georg, fanno parte di una band musicale.."
"Una band?"
"Sì! Sai cos'è?"
"Sì... Quelli che fanno le canzoni che io e Mathias ascoltiamo sempre quando siamo tristi?"
"Sì.. Le canzoni.."
"E come si chiamano?"
"Tokio Hotel!" sussurrò piano...
"Come il Giappone?"
"Sì!" rispose Andreas ridendo "Come il Giappone!" "Che bello! Sono proprio loro... Noi li ascoltiamo sempre... Ma tu?"
"Io?"
"Sì! Tu non hai una band?"
"No! Io sono il loro migliore amico , e ho fondato un gruppo ufficiale di persone in cui possono iscriversi tutti coloro che li vogliono conoscere"
"Anche io posso?"
"Ma tu li hai già visti.."
"No.. Non ho visto Bill.. Me lo fai conoscere visto che tu puoi?"
"Molto volentieri... Ma prima vediamo quello che ci dirà il dottore..."
"Ok!" Ron si alzò dalle gambe di Andreas e si diresse verso il fratello..
"Mathy.. Abbiamo trovato quelli che cantano le nostre canzoni... Ti ricordi?"
Il piccolo accennò un sorriso di risposta, ma si vedeva che non stava bene...
Si aggrappò al collo della madre esausto...
"Mamma te ti ricordi? Si chiamvano Tokio Hotel come il Giappone... Quelle canzone che ti piaceva..." Cominciò a canticchiare, un po' alla carlona, Monsoon...
Monsoon...
Era la preferita di Andreas...
Appena la sentì il ragazzo si chinò e si prese la testa tra le mani...
I suoi ricordi ritornarono a due giorni prima...
Bill che per la prima volta dopo il rapimento e la morte di Mathias aveva cantato Monsoon...
Che felicità in quel momento aveva provato...
Vedere Bill su quel piccolo palco e cantare come aveva sempre fatto, lo aveva reso felicissimo...
Ma ora...
Perché due giorni prima si sentiva la persona più felice del giorno e due giorni dopo quella più triste sulla faccia della Terra??
Cos'era cambiato in due giorni?
Tutto...
Bill aveva rivisto Steven, il suo rapitore, e quest'ultimo gli aveva sparato, e ora il suo migliore amico era in coma...
Perché la vita lo ingannava così?
Perché lo faceva soffrire?
All'improvviso Georg gli posò una mano sulla spalla..
Tremava...
Andreas si alzò di scatto "Cosa ti ha detto?"
"Siamo nei guai, Andre.."
"Che dici? Georg?"
Il bassista aveva un'espressione impaurita sul volto...
Georg non pronunciò più parola...
Gustav si alzò e lo prese per le spalle...
"Ci vuoi dire che cazzo succede?"
Georg indicò con il dito il piccolo televisore alle saplle di Gustav...
Questo si girò e rimase basito...
Andreas, ormai sull'orlo di una crisi nervosa, si alzò dalla sedia e guardò la TV...
Orribile...
No.. Non poteva crederci...
Una signorina parlava mentre sotto di lei delle didascalie dicevano questo: "Ultima ora: Bill Kaulitz, cantante e leader dei Tokio Hotel, in ospedale per un colpo di pistola..."
Sentì le gambe cedere...
"Oddio!" guardò dietro le spalle della donna che parlava...
"Sono qui fuori!" Gridò spaventato...
"Sì!" rispose Georg "David me lo ha appena detto..."
Andreas portò il capo sull'amico e poi ancora sulla televisione...
"Ecco perché non tornava!" disse infine...
Non poteva essere vero...

spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto... e commentate.. Danke...
Kussoli, Kaulitz92

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Capitolo 15
*** CHI HA SPARATO A BILL KAULITZ? ***


CHI HA SPARATO A BILL KAULITZ?

Andreas stava ancora immobile a fissare il televisore...
"Che succede, mamma??" domandò d'un tratto Ron...
"Quando la gente non ha rispetto per gli altri!" La madre prese il piccolo e lo avvicinò a sé...
Andreas aveva chinato il capo sul bambino...
"Andre... Cosa facciamo?" domandò Gustav...
Era sconvolto...
"Non possiamo uscire... Ci assalilebbero... Ma se entrano è la fine... Che razza di incoscienti... I giornalisiti non mi sono mai andati a genio... Sono solo un branco di idioti che pensano a fare soldi sfruttando la vita degli altri..." Si sedette, prendendosi la testa tra le mani...
All'improvviso sentì una manina calda afferrare la sua e stringerla forte...
Andreas alzò il capo e vide Ron...
Provò una stretta al cuore, lo abbracciò e incominciò a piangere...
Redicolo! Piango tra le braccia di un bambino... pensò...
Ma forse ne aveva bisogno...
Gustav guardò la scena impietosito...
"Georg!" pronunciò dopo un po' "Cosa ti ha detto David esattamente? Avete litigato?"
"No! Non proprio... " L'amico si sedette "Mi ha detto che non poteva ritornare in ospedale perché aveva avuto un contrattempo... Non voleva dirmi nulla ma poi ho visto il telegiornale in TV... Ho avuto la vostra stessa reazione, e ho chiesto spiegazioni... Non sa neanche lui come i giornalisti lo abbiano scoperto, fatto sta che mentre andava dai produttori li ha incontrati, e non l'hanno neppure fatto respirare un secondo..."
Andreas, che aveva ascoltato tutto, poggiò il bambino a terra e si calmò...
"Ok! Dobbiamo stare calmi... " Impose di rilassarsi ai due ragazzi mentre poggiava loro una mano sulla spalla...
"Ma come facciamo a stare calmi?" intervenne Gustav agitato "Là fuori ci sono giornalisti pronti a saltarci addosso... Come cazzo lo diciamo a Tom? È già stressato, è svenuto... Come credi che reagirà? Cavolo!!"
"Gustav, calmati, ti prego!"
Andreas gli mise le mani sulle spalle...
"Non glielo diremo!" Non credeva nemmeno lui a quello che diceva...
"Come facciamo a non dirglielo?" Georg si avvicinò passandosi una mano sul volto...
"Non lo so!"
All'improvviso il dottore uscì dalla stanza dove Tom era appena stato portato...
"Dottore!" Andreas si alzò di colpo e si avvicinò preoccupato...
"Come sta?"
"È tutto a posto... Ha avuto solo un mancamento dovuto sicuramente dallo stress..."
"Oh.. Grazie a Dio... Possiamo vederlo?"
"Sì certo! Ma non dovete assolutamente metterlo sotto pressione..."
"Ok.. Grazie mille dottore.."
"Dovere!"
Andreas si voltò verso Reachel che era rimasta anche lei allibita dalla situazione...
"Dobbiamo andare" esclamò porgendole la mano e accarezzando piano la testa dei gemellini...
"Posso venire anche io con te?" esclamò d'un tratto Ron saltando al collo di Andreas...
"Se la mamma vuole più che volentieri!" rispose quest'ultimo abbracciando il piccolo e posandolo a terra...
"Certo!" rispose la madre...
"Grazie mamma!"
Insieme a Georg e Gustav, il piccolo e Andreas si diressero alla camera che il dottore gli aveva indicato...
Erano ansiosi di vedere Tom...
"È qui! Mi raccomando! Ci vediamo più tardi!" esclamò il dottore...
Appena se ne fu andato, Andreas si voltò verso il piccolo "Tesoro, tu stai qui due minuti, ok? Appena ti chiamo vieni dentro.."
Ron annuì...
Bussò alla porta "Permesso?"
"Venite!" I tre amici entrarono...
Tom era sdraiato sul letto, i rasta erano sciolti sulle spalle e indossava un camice...
"Ehi... Ti sei già svegliato?" Gli amici si avvicirano al letto e Andreas gli prese la mano...
"Sì... Non è nulla ragazzi.. I dottori dicono che vogliono tenermi qua per degli esami... Tanto comunque non me ne vado.. Io sto qui... Come sta Bill? Vi hanno detto qualcosa?"
"No, Tom, è come prima!" Andreas guardò Georg e Gustav agitato...
"Ah.. Capisco!" chinò il capo "Ci sono novità?" domandò d'improvviso rialzandolo "Che è successo mentre ero svenuto?"
Andreas cominciò a tremare...
No.. Non doveva fargli notare nulla...
"No, Tom!" mentì "Non è successo niente!"
Era la prima volta che mentiva a Tom, al suo migliore amico, ma ero solo ed esclusivamente per il suo bene...
"È tutto sotto controllo.. Bill sta bene... Non c'è nulla di cui ti devi preoccupare..."
Tom rimase silenzioso qualche secondo, come per pensare alle parole di Andreas, poi fece un sorriso e rispose "Menoamale... Sono contento che non ci siano più problemi... Sono stanco di soffrire così... Mi dispiace, Andre, se ti faccio preoccupare... Anche a voi amici...Però troppe cose tutte insieme... Bill è in coma... Quello stronzo di Steven... Non posso pensarci... Menomale che ci siete voi..."
Tom era veramente sollevato...
L'aveva bevuta... Forse anche troppo...
Andreas si sentì un perfetto stronzo...
Gli aveva mentito, ma non credeva che Tom la prendesse così bene...
Si voltò verso gli amici quasi sul procinto di piangere...
Georg e Gustav lo guardarono altrettanto preoccupati...
"Che avete?" domandò d'improvviso Tom notando la pessima atmosfera...
"Niente, Tom, siamo molto stanchi anche noi..." "Immagino... Andre, mi sento in colpa... Sarete in pensiero per Bill, sicuramente, e mi ci metto di mezzo anche io, che svengo per aumentare la vostra preoccupazione...
"No, Tom, non pensarlo.. Tu devi solo pensare a rimetterti... Ah... Ho una piccola sopresa per te..."
Si avviò verso la porta...
Tom non capì...
"Ma che sorpresa?" domandò cercando di sbirciare con lo sguardo, quando vide una piccola testa bionda spuntare dalla porta...
"RON!!!" Tom saltò dal letto...
Il piccolo si avvicinò di corsa al chitarrista e gli saltò al collo...
"Come stai, piccolino?"
"Io bene... E tu? Ero preoccupato... La mamma mi ha detto che eri svenuto!"
"Sì!" rispose Tom accarezzandogli piano il volto "Ma ora sto bene... Non è nulla di grave! Non preoccuparti, piccolo!"
Ron sorrise mentre gli toccava divertito i rasta sciolti sulle spalle...
"Come sono belli i tuoi capelli... Me li fai anche a me?"
"Non penso che la tua mamma ti darà il permesso!" Tom rise mentre si faceva (quasi) strappare i capelli dalla testa...
"Come sta Bill?" era calato il silenzio quando il bambino saltò fuori con quella domanda...
"Sta bene! L'ho visto!"
"Davvero?"
"Sì! Sta dormendo!"
"Posso vederlo anche io?" Tom ditolse lo sguardo dal piccolo poi rispose...
Le parole che disse colpirono profondamente Andreas, Georg e Gustav che guardarono l'amico quasi con le lacrime agli occhi...
"Sai, non credo che sia una buona idea... Il mio Bill non ha un bel aspetto, ma sai che ti dico? Che se chiudi gli occhi e pensi a lui lo sentirai nel tuo cuore... Come faccio io... Quando mi manca chiudo gli occhi e penso al suo sorriso, i suoi capelli a istrice, sento la sua risata nella mia testa..." Tom stava più parlando con un bambino, in quel momento stava parlando a sé stesso..
"Mi manca troppo!" concluse...
Ron scostò la sua manina dal rasta e lo abbracciò piano...
Andreas, Gerog e Gustav rimasero immobili con le lacrime che ormai cadevano veloci dai loro visi...
Tom si riprese e alzò il capo...
"E il tuo Mathias?" domandò poggiando una mano sulla testa di Ron...
"La mamma dice che dobbiamo stare qui anche stanotte, perché devono farlo sdraiare... Mathy è pallido... Dice che gli viene da vomitare... Anche io ho tanta paura!"
Tom si accorse che lui e Ron stavano vivendo la tessa identica situazione...
Anche se Ron aveva solo 6 anni, soffriva e capiva che il suo fratellino era in pericolo di vita...
Era già tremendo viverlo a 18 anni figuriamoci a 6...
Era terribile...
Tom gli afferrò la manina paffutella...
Già solo avere qualcuno al suo finco che lo capisse, che provasse il suo stesso dolore, era un grande aiuto...
Non importava anche se aveva solo 6 anni...
Non c'era età in questo tipo di dolore...
Andreas sentì una stretta al cuore nel vedere quella scena...
Tom teneva Ron tra le braccia...
Stretto a sé...
"Non preoccuparti... Sono sicuro che i nostri gemelli ce la faranno..."
Il piccolo si staccò da Tom e alzò lo sguardo, sorrise continuando a toccare i rasta di Tom...
"Ehi, ti piacciono proprio i miei capelli??"
"Sì e anche io li voglio così... Convinci tu la mia mamma!"
"Sai, non so se riuscirò.."
"E perché?"
"Perché per convincere la mia ci ho messo sei mesi, e ha dovuto aiutarmi mio fratello.. E avevo il doppio dei tuoi anni..."
Ron avvicinò le dita paffutelle e cominciò a contare...
"Io ho sei anni!!" disse indicando il numero sulle dita...
Poi aggiunse altri sei e urlò il risultato ad alta voce...
"12!"
"Sì bravo!" Tom sorrise divertito guardando gli amici, che anche loro ridevano...
"Allora me li devo fare quando avrò 12 anni!" disse convinto...
"Ok!!" Tom lo abbracciò...
Come è dolce!!! pensò intenerito...
"Vuoi sapere una cosa?" pronunciò il bambino dopo un po'...
"Ja.. Dimmi pure!"
"Prima alla TV abbiamo visto tante persone qui davanti!" Il piccolo si era voltato verso Tom...
"Cosa?" domandò il rasta non avendo capito a cosa il bambino alludesse...
"Niente, Tom!" Andreas si avvicinò agitato al letto cercando di far scendere Ron...
"No!" il piccolo insisteva divincolandosi tra le braccia di Andreas "Lo avete detto anche voi che era un guaio... I giornalisti sono impiccioni.. Lo dice anche la mia mamma!!"
Noooo! CAZZO! Pensò Andreas sconvolto...
Ora Tom aveva capito....
L'amico aveva quasi paura a guardarlo negli occhi... E faceva bene!
"Tom.. Non.." Non riuscì a spiaccicare parola quando vide l'espressione sul suo volto...
Dire sconvolto era troppo poco...
"I giornalisti?" esclamò terrorizzato...
Si alzò svelto dal letto togliendosi la flebo e avvicinandosi a passo lento all'uscita della camera...
Georg e Gustav cercarono di bloccarlo invano...
"No... Tom... Apetta!!!" Andreas affidò il piccolo a Georg e seguì Tom disperato...
"Ho detto qualcosa che non dovevo?" Ron stava per piangere...
"No.. Tranquillo!" Georg lo abbracciò e il piccolo scoppiò in lacrime...
Gli occhi verdi del bassista incrociarono imploranti di aiuto quelli di Gustav...
"Prima o poi doveva saperlo!"

Nel corridoio Tom era arrivato alla piccola televisione sul quale andava in onda il telegornale...
"OH GOTT!" urlò...
Andreas lo raggiunse "Tom???"
"Alzate il volume!" ordinò, ma nessuno sembrò ubbidirlo...
Si avvicinò alla TV e lo alzò da solo...
Una donna parlava proprio davanti all'ospedale dove si trovavano in quel momento...
"Resta solo una domanda in sospeso" capì Tom tra il rumore che c'era in sala...
"Chi ha sparato a Bill Kaulitz??"

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo... Scusate il ritardo...
Ringrazio chi ha commentato e chi segue la ficcy con tanta passione... Non mi aspettavo un così grande "successo"...
Danke e al prossimo capitolo... Kussoli...

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Capitolo 16
*** LO SCOOP ***


LO SCOOP

La giornalista era in piedi da circa mezz'ora ad aspettare la diretta...
Quella notte era stata svegliata di soprassalto verso mezzanotte, quando il suo collega, non che fidanzato, l'aveva chiamata al cellulare...
"Pronto?" Aveva risposto lei ancora mezza assonnata...
"Ciao amore, ho uno scoop per il nostro giornale..."
"Ma dove sei? Ti ho aspettato..."
"Scusa avrei dovuto avvisarti, ma non immagini neppure che cosa ho visto...È una notizia scioccante, se te la dicessi morireti seduta stante..."
"Non esagerare! Che notizia è? Brad Pitt ha messo le corna alla sua amante?"
"Non fare la spiritosa... Peggio... Kristine....Siediti!"
"John.. Mi stai veramente facendo innervosire..."
"Questa notizia ci farà guadagnare un mucchio di soldi, soprattutto perché sono stato io a scoprirla per primo.. Io.. Ti rendi conto? Il tuo John.. E finalmente potremmo andare in Costa Azzurra... Tutte le volte che vorrai..."
Kristne strabuzzò gli occhi,a llontanò il cellulare dalla bocca, esalò un grido di gioia (silenzioso) e poi, riportandosi il telefono all'orecchio si sedette ed esclamò... "Vai! Sono seduta!"
"Molto bene! Oggi stavo tornando a casa per la nostra cenetta romantica quando a un certo punto dietro a un muretto vedo parecchio movinento.. Urli, singhiozzi... Mi avvicino e chi vedo? Hai presente quella band che è diventata famose nel 2005?"
"Quale band?"
"Quella che piace a tua sorella.. I.. Tokio..Tokio.. Come cazzo si chiamavano, ah sì.. I Tokio Hotel..."
"Oh sì.."
"Ecco... Dietro al muretto stavano proprio quei due gemelli, Bill Kaulitz e l'altro rastuto... C'era un altro ragazzo lì con loro che aveva in mano..."
"Cosa????"
"Una pistola.. Booom!!!" "Booom??? John hai fumato???"
"No, stupida... Bill Kaulitz è in ospedale..."
"CHE????" Kristine si rialzò...
"Hai capito benissimo.. Quel ragazzo gli ha sparato..."
"COSA??? OH GOTT... È ORRIBILE..."
"Lo so... Ma pensaci... Finirà su tutti i giornali, con il mio nome scritto in grande... Potremmo invntare una balla, che i due gemelli sono stati coinvolti in una sparatoia e un Kaulitz è stato ferito... "
"Ma John non voglio andare in Costa Azzurra grazie a una Bugia come questa e soprattutti non sulle spese di un ragazzo!!"
"kristine, ma ragiona... Quel ragazzo ci porterà un sacco di soldi... Sai quanto è diventato famoso in tre anni... Ormai in Germania non si parla di nessun altro... Sai quante ragazzi che correranno e vorranno sapere come sta il loro idolo?"
"Ma.."
"Kristine...Se fossimo noi i primi a dirlo??? Anche perché questa cosa l'ho scoperta io, e già la sanno tutti i giornali..."
La ragazza si sedette di nuovo...
"Cavolo! Uno scoop del genere ci farebbe di certo vedere, e il nostro giornale sarebbe sotto i riflettori di tutti..."
"Già..Vesiti amore, ti passo a prendere..."
"Ma hai visto che ore sono???"
"Sì.. Non importa... È appena successo.. Da quasi tre ore..Forza se no primo posto.. CIAO!!!"
"Ok!"
"Ciao amore mio...Ci vediamo tra un po'.. Pensa quanti soldi.. Ti amo da morire!"
"Anche io!" Kristine riattaccò...
Costa azzurra arrivo!...
Appena chiusa la conversazione si era immediatamente vestita e aveva aspettato l'arrivo del fidanzato...
In quel momento era lì da circa mezz'ora ad aspettare la diretta...
"Dimmi chi cazzo guarda a quest'ora la televisione?" sbottò al cameramen nervosa, come sempre prima di una diretta, ma quel giorno di più...
Perché quella notizia avrebbe avverato il sogno della sua vita...
Aveva sempre seognato di andare in Costa Azzurra...
Sin da quando era bambina...
Non sapeva perché ma qualcosa l'attirava...
"Lo sai com'è, no?" il cameraman sistemò le ultima attrezzature...
"Poi dimmi se uno scoop degno di nota.."
"Certo! Non capita tutti i giorni che un Vip finisca in ospedale non per sua volontà... Siamo il primo giornale che ha visto l'accaduto, tutti i soldi verranno a noi...Lo sai com'è John.. Non si fa scappare nulla... Soprattutto se è lui a scoprire le cose, e se è qualcosa che può renderti felice..."
"Lo so!" Kristine sorrise "Ma mi sembra molto scorretto, e poi io.."
"Kristine, calmati... Fai un bel respiro e preparati... Tra un po' andiamo in onda..." il cameraman gli tinse le spalle...
"Sì, ok!" La donna fece un respiro profondo "Bill Kaulitz perdonami!"
"Pronta??" il cameraman si mise in posizione...
"Ja!" un ultimo respiro profondo...
Costa Azzurra sto arrivando...
"Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque..."
Forza Kristine.. Cominciò a tremare...
"Quattro, tre, due, uno... In onda!" un secondo...
"Salve! Siamo sul posto dove è giunta voce che sia stato operato questa sera il cantante Bill Kaulitz dei Tokio Hotel... Siamo davanti all'ospedale dove il cantante alloggia da questa sera... Sappiamo solo che Bill Kaulitz è stato coinvolto in una rissa, e così ha ricevuto un colpo di pistola... Le sue condizioni ci sono ancora ignote , ma speriamo molto per il cantante che migliorino presto... Ora resta solo una domanda in sospeso..." la giornalista fece una pausa di silenzio...
Il cameraman gli fece un cenno con la mano in segno di "Ok"
"Chi ha sparato a Bill Kaulitz??" concluse il servizio in bellezza...
Il cameraman spense la telecamera e si avvicinò alla ragazza "Perfetto! Semplice ma conciso.." disse sorridendogli...
"Povero ragazzo! Coinvolto in una rissa... John me lo ha detto come è accaduto... Ma non penso sia stata una rissa.. Nn è la verità, vero?"
"Non lo so! Non chiederlo a me!"
Kristine respirò ancora e poi sistemò il microfono nella borsa...
"Povera Julia... Mia sorella li adora!!!" sorrise e il cameraman gli rispose a sua volta con un sorriso...
La donna sospirò, e si fermò per qualche istante a pensare a Bill Kaulitz...
Anche se non aveva mai avuto l'occasione di conoscerlo, vedendolo in TV, le era molto simpatico...
Si fermò a riflettere fino a quando fino a quando ricordò che aveva un fratello nella band in cui cantava...
"Ma certo!" disse ad un tratto a gran voce "Il fratello non è mica il ragazzo che si veste tutto il contrario di lui?? Quello con i rasta e via dicendo??"
"Eh??" domandò il cameraman mentre aspettava istruzioni...
"Ma sì!! Come si chiama?? Ron.. Bon.. Iniziava con la T.."
"Tom???"
"Esatto!! Tom Kaulitz!"
"E sì che io ho sparato un nome a caso!"
"Sei un genio, Frank.. Lasciatelo dire.. Certo povero ragazzo anche lui.. Chi sa come deve star male... E noi della TV non siamo proprio di aiuto!" Non finì neppure la frase che all'improvviso la porta principale dell'ospedale si aprì rumorosamente...
Kristine si voltò e rimase esterefatta...
Tom Kaulitz, dopo aver superato i dottori e la sicurezza, stava in piedi sulla soglia della porta, con addosso soltanto un camice, i rasta erano sciolti sulle spalle e sul suo volto si poteva vedere quanto avesse pianto nonostante la lontananza...
"ANDATEVENE!" urlò disperato..
La voce era spezzata e rauca...
"Andate via da mio fratello!"
Ci fu una pausa di silenzio, in cui i giornalisti guardarono Tom increduli, poi improvvisamente la massa accalcata si strinse tutta intorno al ragazzo che per poco non cadde a terra...
Una serie di domande che Tom non riuscì a capire accalcarono le sue orecchie...
Sentì qualcuno che lo sfrattonava all'indietro e qualcun altro in avanti...
Quando si accorse, sotto i suoi piedi nudi, di essere per strada...
"LASCIATEMI!" urlò disperato, ma invano...
Nessuno di quegli idioti accennava a mollarlo...
"Ci dica come sta suo fratello?? Perché gli hanno sparato??? Come mai lei è in camice?? Hanno sparato anche a lei??"
Tom non aveva neppure il tempo di rispondere a quelle dannate domande...
"Lasciatemi!" stavolta lo disse sussurrando, come a volerlo dire a se stesso, chinando il capo e sentendo anche dolore alle braccia...
Fece un respiro profondo poi urlò più forte di quanto fosse mai riuscito..
"LASCIATEMI IN PACE!! NON RISPONDERÒ ALLE VOSTRE STUPIDE E DANNATE DOMANDE, BASTA!!!!!!"
Finì di parlare in mezzo al silenzio più totale...
Dopo un po' si chiese quando quell'ammasso di gente avesse ripreso a squittire come topi in cerca di formaggio da sgranocchiare...
Ognuno la propria parte...
Solo che in quel momento il formaggio era Tom...
Sorrise all'idea di immaginarsi un formaggio, poi con grande stupore si accorse che i giornalisti non avevano ricominciato...
Che succede?? pensò Mi hanno ascoltato???
"Non-non possiamo dare notizie di mio fratello ora... Quindi siccome siamo già abbastanza scossi... Vi prego, vi imoploro... Andate via.."
"Frank" disse piano Kristine "accendi la telecamera!"
"Cosa vuoi fare??" Kristine non rispose e si avvicinò sempre più cauta..
Dopo un minuto che il chitarrista aveva finito di parlare la massa ricominciò...
Tom, quasi colto da una crisi di nervi, si rassegnò a rispondere ad almeno una delle domande..
"Ok va bene!" disse infine "Ma una alla volta.."
Il giornalista più veloce prese parola...
Un uomo...
"Come sta suo fratello??"
"Avevo detto che... Lasciamo perdere.. Mio fratello è..."
Lo devo dire?? Lo verranno a sapere comunque...
"Mio fratello è in coma..."
Un boato si espanse velocemente a quelle parole...
"E lei?" interruppe d'improvviso una donna, la cui voce arriverò nitida alle orecchie di Tom nonostante il trambusto...
"Chi ha parlato??" pronunciò questo volendo conoscere il volto della candida voce che aveva sentito...
"Sono stata io!" la donna si fece spazio e si mostrò agli occhi del rasta...
Che visione paradisiaca... A te rispnderei volentieri pens osservando la bionda di fronte a lui...
Capelli mossi con occhi azzurri e verdi insieme...
"Io?" ripetè Tom...
La donna annuì.. "Come mai indossa il camice?"
"Io.. Io.. Bè..." non sapeva cosa rispondere..
Ma quello sguardo lo attirava...
"Io sono svenuto per il troppo stress. sono molto preoccupato per mio fratello.."
Cazzo sto piangendo Tom si portò le mani in volto per non far vedere le lacrime...
Devo entrare pensò Kristine cercando di avanzare sempre di più al ragazzo...
"Potrebbe spiegarci meglio le condizioni di salute di suo fratello??" pronunciò ormai a due passi da lui, sapendo che Tom non avrebbe risposto in pubblico alla domanda...
"Io preferirei non parlare davanti a.."
"Molto bene!" lo interruppe la donna ormai completamente vicina "Perché non ci fa entrare?? Io e il mio cameraman non abbiamo alcuna intenzione di fotografare suo fratello o irrompere nella sua stanza come animali.. Vogliamo solo far sapere alle vostre Fan le condizioni di salute del loro idolo..."
Sì. Alle Fan.. a chi vuoi darla a bere?? Tom rimase a riflettere, ma il volte della donna aveva un'espressione troppo supplichevole..
Mi sento un mostro.. Sto provocando una ragazzino che è in pena per suo fratello che è in coma... Tutto per quale motivo poi?? pensò sconvolta Kristine...
"Va bene!" cedette Tom infine "Ma solo lei.. Il suo cameraman rimane fuori.."
Kristine si voltò verso Frank "Fa come dice lui.." gli disse "Torno subito!"
si voltò verso Tom porgendo il microfono all'amico..
"Andiamo!"
Tom la fece passare per primam guardò i giornalisti e rientrò ciudendo la grande porta alle sue spalle..
"L'ho scampata!" esclamò sospirando mentre si asciugava le lacrime...
"Tutto bene?" chiese la donna...
"Jaja!"
"Vuole sedersi?"
"No la porto da Bill!"
"Come le ho detto, io.."
"Lo so!" la interruppe il rasta "Ma lei lo guarda, riferisce a quelli là fuori com'è mio fratello e poi loro se ne vanno..."
Kristine lesse tanta tristezza negli occhi nocciola del ragazzo che aveva di fronte..
"Ok.. Facciamo così!"
All'improvviso i due furono interrotti dall'arrivo di Andreas..
"Tom? Tom.. Oddio che corsa che mi hai fatto fare.." Il ragazzo si fermò ansimando...
Appena alzò il capo e vide la donna, rimase quasi incantato..
"Oh.. Salve.." disse diventando un po' timido..
"Posso sapere chi è, Tom???" si voltò verso il rasta infuriato...
Suo fratello è in coma e si porta qui le sue prede??
"So cosa stai pensando, Andre..." Tom gli diede una gomitata "Ma non è così stavolta.."
Kristine rimase un po' confusa dalla strana conversazione dei sue ragazzi...
Decise di presentarsi.. Tese la mano verso Andreas "Piacere Kristine... Lavoro per il giornale!"
"Giornale???" ripetè Andreas stringendo la mano alla ragazza..
"Mi scusi.. Io sono Andreas.."
Kristine sorrise...
"Ja, Andre.."continuò Tom "È una giornalista.."
Andreas si voltò "Confesso che i giornalisti non mi sono mai piaciuti... Lei cosa vuole??"
"Come ho già detto al suo amico, non voglio irrompere nella camera di Bill.. E neanche riprenderlo.. Non ho telecamere.. Neanche nascoste.. Puoi perquisirmi.."
"Non no grazie.. Ti credo sulla parola.." Andreas rise poi Tom continuò..
"Senti, lei vede Bill riferisce come sta e gli idioti là fuori se ne vanno.. Mio fratello non è un giocattolo, non voglio che le Fan lo vedano così e soprattutto voglio che lo lascino in pace.. Questo è l'unico modo, Andre.."
Andreas fissò Tom negli occhi nocciola colmi di lacrime..
"Ok! Ci segua.." il ragazzo fece segno alla donna di seguirlo...
I due amici la condussero davanti alla stanza di Bill..
Seduti alla sedia, Georg e Gustav, preoccupati, parlavano con Reachel e tenevano in braccio i due gemelli...
"Oh.. Reachel..!" Tom si diresse verso la donna abbracciandola..
Kristine rimase immobile e in silenzio...
"Allora??"
"Per il momento tutto a posto.. Ci lasciano andare a casa stanotte.. Ma domani pomeriggio devo ritornare a ritirare gli esami.. Ti troverò qui??"
"Ovviamente.. Vedrai che andranno bene.."
"Già lo spero molto.. E tu?? Come sta Bill? Ancora nulla?? Ron mi ha detto della televisione.."
"Sì.. Fuori ci sono i giornalisti... Lei è una di loro.."
Si voltò verso Kristine indicandola..
"Piacere, Kristine.." la donna si presentò tenendola per mano..
"Molto piacere, Reachel.."
"Guarderà Bill e poi se ne andrà..." continuò Tom..
Voleva essere sicuro che la donna non si sarebbe trattenuta oltre..
"Non è facile vedere una persona che ami soffrire.." continuò Reachel "soprattutto non è facile vedere un sacco di gente aggrapparsi a questo per guadagnare.. Almeno in questo momento lasciateli in pace.."
Kristine si sentì una morsa al cuore, e ancora più in colpa di prima..
"Lei ha perfettamente ragione.. Ma purtroppo questo è il nostro lavoro.."
Reachel rivolse un triste sorriso alla giornalista poi si diresse verso Georg e Gustav e afferrò i bambini.."
"Bè.. Io vado.. Ci vediamo domani ragazzi... Riposate.. Mi raccomando.. Soprattutto te Tom.."
Si sporse a dare un bacio sulla guancia a Tom e ai ragazzi..
il rasta salutò i bambini che gli saltarono al collo felici..
Poi, insieme alla madre, si diressero all'uscita..
Tom la fissò allontanarsi, poi si voltò verso gli amici...
"Come stai?" pronunciò Georg..
"Io sto bene.. Apparte che mi sono sentito un formaggio.."
"Un formaggio??"
"Lascia stare.. Ragazzi io accompagno la giornalista da Bill.. Poi lo vedrete voi.. Spero che così ci lasceranno in pace.."
"Ok.. Sta tranquillo, Tom.. facciamo noi da guardia.."
L'amico sorrise e stampò un enorme bacio sulla guancia a Georg..
"Bene.. Io vado.. Venga con me.."
Tom prese la giornalista e la condusse nella camera del gemello..
"Si prepari!" esclamò prima di entrare "Non è un bello spettacolo.."
Aprì la porta e la fece entrare..
Kristine tirò un respiro poi varcò la soglia..
La prima cosa che si trovò davanti fu il ragazzo sdraiato sul letto di ospedale..
Era uno scenario sconvolgente..
Una macchina dell'ossigeno lo teneva in vita, una fascia si estendeva sul suo petto già sporca di sangue, i capelli cadevano leggeri sul cuscino..
Il viso di Bill era spento, privo della sua solita allegria che Kristne aveva visto ogni volta che la sua sorellina, fan sfegatata di quel gruppo, le faceva vedere le foto..
Si sentì come sporca, non si riconosceva..
Si voltò verso Tom impressionata..
"Che succede??" chiese questo preoccupato...
"Mi spiace.. Non ci riesco.."
"Lo so, la capisco.. Non si deve scusare.. Se vuole.."
"No.. Senta il mio ragazzo ha assistito alla sparatoria, ha visto tutto e vuole raccontare che in questa storia centri la droga.. Ma io so che non è così.. Voi siete puliti, vero??"
"Droga?? Ma stiamo scherzando?? Il suo ragazzo non sa un cazzo.. Mio fratello sta soffrendo da mesi.."
"Io no voglio sapere né come né perché è successo..Ma non posso.. Non posso mentire di suo fratello.. La donna di prima ha ragione.. Non posso aggrapparmi alla vostra, alla sua sofferenza per guadagnare.. on posso scendere così in basso.. Le prometto che farò di tutto per dissuadere il mio fidanzato a pubblicare l'articolo..."
"Lo farà sul serio?? E cosa accadrà domani??"
"Se non si avranno notizie e nessun giornale stamperà nulla di urgente, verrà solo mezionato che Bill Kaulitz è in ospedale in coma.. Come ha detto lei là fuori poco fa.. Nulla di più.. Non ci sarà nessuna sparatoria, o droga.. Glielo prometto.."
"Lei.. Lei non sa che grande favore ci farebbe.. Mi scusi.."
Tom si portò le mani in volto e scoppiò a piangere..
"Non si preoccupi.. Andrà tutto bene!"
la donna gli pose una mano sulla spalla in segno di conforto, poi Tom si diresse verso Bill e gli baciò la mano, inginocchiandosi al letto..
"Hai sentito, Bill?? Andrà tutto bene.. Vedrai.. te lo prometto cucciolo mio.."

***

Eccomi sono tornata con questa FF, scusate davvero, io mi metto in ginocchio davanti a voi e mi scuso dal profondo per la LUNGHISSIMA attesa.. Ma devo ammettere che avevo un po' perso l'ispirzione per questa Ficcy, ma ora è tornata e sentendomi in colpa per ArY_EnGeL che continuava sempre a chiedermi quando avrei postato, ecco che finalmente mi sono decisa a postare..
Spero che il risultato di questo capitolo vi sia piaciuto, così come l'idea che ho avuto...
lasciate tanti commentini mi raccomando.. un bacione..

Coming Next---> "L'Articolo"

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Capitolo 17
*** L'ARTICOLO ***


L'ARTICOLO

"Cosa?? Stai scherzando, vero??" John si allontanò dalla sua ragazza infuriato..
"John prima di parlare ascoltami! Tom mi ha raccontato come è successo... Diciamo la verità.."
"E quale sarebbe questa verità sentiamo!"
Kristine rimase immobile a pensare...
Con Tom aveva raggiunto un accordo, ma non sapeva se mentire o no al suo futuro marito, all'uomo che amava di più della sua stessa vita...
"I gemelli stavano passeggiando tranquillamente quando a un certo punto si sono ritrovati nel bel mezzo di una sparatoria, Tom stava per essere colpito e Bill lo ha difeso... Tutto qui!"
"Bene.. Bella storia.. Ora dimmi la verità.."
"È questa la verità, John.. Non mi credi??"
"Kristine io ti conosco più delle mie tasche... Sei troppo buona.. Hai visto il ragazzo ferito, no??"
"Ja, l'ho visto!"
"E com'è?? Forza dimmi tutto!! Pubblico tutto sulla prima pagina.."
"No, John.. Tu non pubblicherai nulla.."
"Cosa??"
"Non scirvere quell'articolo.. Lascia che qualcun altro lo scriva al posto tuo... Lasciamo che scrivano soltanto l'apparenza.. Non occorre una storia.."
"Non occorre una storia?? Dico sei impazzita?? Sai cosa vuol dire che se mettiamo l'articolo che ho in mente su carta?? Sarebbe l'inizio della nostra fortuna!"
"Non voglio avere fortuna così, John... Se mi ami non farlo.."
John rimase in silenzio e immobile...
"Credo di non aver capito... Tu mi vuoi.."
"No.. Io.. Tu non puoi giocare con i sentimenti degli altri.. Io ho visto quanto soffrono quei ragazzi.. John non voglio.. Per favore..."
"Tu sei troppo buona, amore.." John l'abbracciò...
Kristine si perse nel suo abbraccio... Tra le braccia forti e il suo calore piacevole, ma si accorse subito a che gioco il suo ragazzo stava giocando...
"No, John.. Non ci casco.."
John fu scostato dalla sua ragazza con violenza...
"Tu non puoi impedirmi di pubblicare questo articolo sul mio giornale..."
"Davvero?? Ti ricordo che sono la tua fidanzata e presto ci sposeremo.. Quindi credo che tu dovresti tener conto di quello che voglio...
"Oh andiamo.. Qui non centra nulla il nostro matrimonio..."
"E invece centra, John.. Pubblica quell'articolo e io ti lascio.."
"Cosa?? Sresti disposta a perdermi per un ragazzo in coma che neppure conosci??"
"Forse sei tu quello che non conosco... John io apprezzo il tuo sforzo, ma vorrei guadagnare con onestà.. Sei cambiato da quando ci siamo conosciuti.. Pensi solo ai soldi come se mi rendessero felice.. Io sono felice per te, ma se tu la pensi così non sto più bene con te.. Pubblica la storia che ti ho raccontato.. Ti prego.."
"Sai una cosa?? Come puoi sposare un uomo di cui non ti fidi?? Non mi hai raccontato la verità.."
"Cavolo, John, parli proprio tu!! Vuoi pubblicare una notizia falsa che metterebbe nei guai una giovane band di ragazzi.. Che razza di persona farebbe una cosa del genere???"
"Il tuo fidanzato! E solo per te.."
"Allora faccio bene a non fidarmi di te.. Non prendere me come scusa dei tuoi errori.."
John rimase in silenzio, immobile...
"È quello che pensi di me??" domandò dopo un po'..
"John.. Io.. Mi dispiace, ok??? Non era così che volevo che venissi a saperlo.. sono un'idiota.. Ma.." Kristine si sfilò l'anello di fidanzamento e lo poggiò sul tavolo "È da molto che volevo dirtelo... Non pubblicare quell'articolo.."
I due rimasero a fissarsi per qualche secondo..
Poi Krsitine si voltò e fece per dirigersi alla porta...
"Se varchi quella soglia non tornerai più indietro.." sbottò Tom dopo un po'...
La voce spezzata dal pianto...
Anche sul volto di Kristine le lacrime scendevano abbondanti...
"Mi dispiace..." Così dicendo uscì dalla porta, e con quel gesto dalla vita del suo amore per sempre...

Era già mattina inoltrata quando Tom si svegliò..
Gli eventi di quella notte erano stati troppo per lui...
Il mondo gli era crollato addosso in poche ore, e in quel momento stringeva la mano alla persona più importante della sua vita, che lottava tra la vita e la morte...
Alzò la testa e guardò il sole che entrava dalla finestra aperta...
"Buongionro, Tom!" sbottò una voce alle sue spalle...
Il chitarrista riconobbe subito la voce dell'amico e ripose assonnato al saluto...
"Buongiorno, Georg.."
"Hai dormito?" domandò il bassista...
Tom si voltò e vide che era in piedi sulla soglia della porta..
Si rivoltò ancora e osservò il volto del gemello...
Era candido, stanco...
Gli occhi ancora chiusi...
La mascherina che gli dava ossigeno gli ricopriva il naso e la bocca..
E la fascia intorno al suo petto era ora pulita e in ordine...
Si accorse che la sua mano era ancora stretta tra la sua, come la notte prima di addormentarsi..
"Ja.. O almeno credo.. Come sta??"
"È come prima, Tom.."
Il rasta si voltò..
"Non credi che ora dovresti mangiare qualcosa?? Non tocchi cibo da quando.." Georg si azzittì non volendo ricordare quel drammatico momento...
"No, io non lo lascio.."
"Starò io con lui.. Vai a mangiare qualcosa.. Ti prego, Tom.."
Il biondo si alzò e fissò l'amico negli occhi verdi e tristi...
Sembrava quesi una supplica...
"Hai ragione!" sussurrò...
Si chinò sul gemello e gli baciò dolcemente la fronte...
"Torno subito, Bill.." gli lasciò la mano e si diresse verso Georg..
"Tu come stai??" gli chiese...
"Io bene!" Il moro sorrise...
"E i giornalisti?? Sono ancora là fuori??"
"Credo che tu debba leggere il giornale di oggi!" Georg gli passò un giornale che aveva tra le mani...
"Devo preoccuparmi??" pronunciò Tom intimorito mentre, tremando, cercava di aprire il giornale..
"Calmati, Tom!" Georg gli afferrò le mani e lo tranquillizzò...
Lo aiutò ad aprire il giornale e gli indicò il punto da leggere...
"Ok, danke!" Tom lesse subito senza troppi complimenti...
Non sapeva se aspettarsi belle o brutte notizie, ma la speranza cresceva dentro di lui, ed era tanta quanto l'amore che provava per il suo gemello...
Il silenzio piombò di improvviso interrotto solo dalla macchinetta che segnava i battiti cardiaci di Bill...
Georg notò il cambiamente di espressione della faccia di Tom..
Preoccupazione, paura..
Poi i lineamenti sul suo viso si erano lentamente trasformati stampando un sorriso sulle labbra e riempendo di lacrime i suoi occhi...
"Tom, tutto bene??" chiese il bassista preoccupato, notando che il chitarrista era rimasto immobile a fissare il giornale...
"Non.. Non.. Oddio, Georg... Questa è la storia che ho raccontanto a Kristine.. Lei è stata di parola.. Non ha pubblicato nulla... Oddio, Georg.." Tom lasciò scivolare il giornale tra le sue mani per terra e si buttò al collo dell'amico, che gli ricambiò immediatamente l'abbraccio stringendolo forte...
Il rasta non poteva credere a quello che aveva appena letto...
Non solo Kristine era riuscita a non far pubblicare al suo ragazzo la balla della droga, ma aveva anche pubblicato la versione semi-vera della storia...
Bill si era buttato su Tom salvandogli la vita...
In effetti era solo quella l'unica verità..
Il colpo di Steven era destinato a lui, ma non avrebbe mai dimenticato come Bill si era sporto per difenderlo incassando lui il proiettile e rischiando la sua vita per il suo gemello...
Georg continuava a stringere forte il chitarrista...
"Bill passa per quello che è realmente.. Un ragazzo coraggioso che ha rischiato di morire, per salvare la vita della persona che più ama.."
Tom annuì piangendo e lasciandosi coccolare dalle forti braccia di Georg..
"E che sta rischiando tutt'ora" continuò il bassita...
Tom si staccò dall'amico e lo guardò fisso negli occhi..
"E ce la farà vedrai.. Mio fratello è forte.. Lui si sveglierà.. Me lo sento.. Perché lui è Bill Kaulitz... È il mio gemello e si sveglierà..."
Georg lo fissò e lo baciò sulla fronte...
"Fila a mangiare qualcosa.. Gustav ti aspetta alle macchinette.."
Tom sorrise...
"Ok, ma sta attento a Bill.."
"Ovviamente!"
Tom rivolse un'ultima occhiata al suo gemello e corse al piano di sopra raggiungendo l'amico alle macchinette...
Appena lo vide corse da lui e lo abbracciò facendogli cadere la tavoletta di cioccolato che aveva appena preso dal distributore...
"Ehi, ti sei svegliato!"
"Ho letto l'articolo sul giornale.."
"Ora si spiega perché sei così felice.." Gustav sorrise "Quella giornalista sa il fatto suo.."
"Ho fatto bene a portarla dentro, visto??"
"Oh ja!"
"Ma dov'è Andreas??"
"Dal dottore.. A quanto pare ha notizie di Bill.."
"Cosa???" sul volto di Tom tornò di nuovo la tristezza e la preoccupazione..
Ma mai lo abbandonava la speranza...
Insieme a Gustav si diresse verso il dottore e Andreas che stavano parlando...
"Mi scusi.. Io sono il fratello.. Kaulitz!" Tom era agitato.. E si vedeva...
Era inutile cercare di nasconderlo..
Non in quella situazione...
"Sì.. Come stavo dicendo al suo amico.. Ci sono brutte notizie..."
"Come?? Brutte notizie?" Il cuore di Tom perse un battito...
Andreas gli afferrò la mano...
Tom gliela strinse forte mentre il cuore gli batteva all'impazzata...
"Il coma di suo fratello si sta prolungando più del previsto.. Speravamo che entro stamattina si sarebbe svegliato.. Le possibilità erano due.."
"Due?? E l'altra?? Qual'era??"
"Che non superasse la notte!"
Tom si azzittì di colpo "Quindi è un miracolo se è ancora vivo??"
"Se vuole definirlo così.."
"C'è dell'altro, vero??"
"Ja purtroppo! Se entro un mese suo fratello non si sveglia dal coma, potrebbe rimanere così perennemente.."
"Perennemte?? No, non ci credo!! Lui è.. B-Bill.."
"Mi dispiace.. Credo che dovreste cominciare a prepararvi all'idea.."
"Cosa? Lei sta parlando di mio fratello!! Lo sta dando già per morto... Ma lui è forte.. Ha lottato fino adesso e non mollerà.. Il suo cuore continuerà a battere e io gli starò accanto finché non si sveglia.. Ora se volete scusarmi, torno dalla persona più mportante della mia vita.."
Tom voltò le spalle al dottore e agli amici, restituì la barretta a Gustav e se ne andò...
I tre lo fissarono andare via...
"Lo perdoni!" cominciò Andreas dopo un po' "Bill è.. t-tutto per lui.. U-Una notizia così.. è-è.. s-straziante.."
"Non si preoccupi.. Sono abituato a vedere questa reazioni... Non è falice dare queste notizie.. Dopo anni di carriera mi si spezza ancora il cuore.."
Il dottore si congedò con un gesto del capo e Andreas e Gustav rimasero immobili l'uno davanti all'altro...
"Così potrebbe non svegliarsi più.." Gustav pronunciò quelle parole e scoppiò a pingere, cadendo quasi per terra..
"No.. Lui è forte... Si sveglierà.. Vedrai.."
I due rimasero abbracciati mentre i singhiozzi di Gustav rompevano il silenzio...
"La speranza è l'ultima a morire, no, Gustav??"

***

Scusate il ritardo, come promesso ho postato il seguito di questa FF!! Per festeggiare questo giorno speciale, vi ho donato un nuovo capitolo, dato che se non lo mettevo una certa persona (chi sa chi XD) mi avrebbe fatto la festa, vero?
TANTI AUGURI, LIEBE... Questo capitolo è per te... ^^

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Capitolo 18
*** SVEGLIATI TI PREGO ***


SVEGLIATI TI PREGO

Era passato quasi un mese da quel giorno..
Tutto era rimasto come prima, il giornale aveva fatto domande all'inizio e quando Bill poteva respirare autonomamente e la ferita si era rimarginata, Tom aveva concesso a una sola telecamera di riprendere suo fratello...
Le Fan erano rimaste sconvolte...
Prima il loro idolo era stato rapito, poi era entrato in coma..
Tutto nel giro di pochi mesi...
Era stata conferamata la storia della sparatoria, e il pubblico ci aveva creduto...
Tom non poteva parlare di Steven, e non aveva alcuna intenzione di collegare il coma di Bill con il suo rapimento...
Tutto doveva rimanere segreto...
Per quanto riguardava Bill le sue condizioni non erano cambiate...
Poteva respirare da solo e ogni tanto dava cenni di miglioramento..
Ma nelle 3 settimane passate non si era ancora svegliato..
Reachel e i bambini lo venivano a trovare pressoché tutti i giorni, e Tom ne era molto felice anche perché le condizioni del piccolo Mathias miglioravano a vista d'occhio...
Dopo un trapianto di midollo il piccolo era migliorato e ormai faceva avanti e indietro dall'ospedale solo per vari controlli e aggiornamenti...
Ma stava bene...
Ron poteva finalmente stare tranquillo per il suo fratellino, e nonostante Tom fosse felice per i due gemellini, nel suo cuore albergava la tristezza...
Aveva ormai perso ogni speranza..
Anche lui voleva finalmente poter smettere di preoccuparsi per il suo gemello, ma ogni giorno quel pensiero sradicava le sue fondamenta nella sua testa, e pian piano si convinceva che Bill non avrebbe mai più aperto gli occhi...
Tom non avrebbe più visto il suo sguardo da cucciolo o arrabbiato, triste o felice..
La sua vista si stava spegnendo...
E Tom cosa avrebbe fatto???
Avrebbe staccato la spina e guardato piangendo il suo gemello morire??
Voleva essere forte, ma mancava ormai una settimana alla data prevista dal dottore e l'unica cosa che ancora lo faceva lontanamente sperare erano quei momenti in cui Bill riapriva gli occhi...
Tom si chiedeva se il fratello si rendesse conto di dov'era, e se ci vedeva...
Bill apriva lentamente gli occhi e fissava dritto di fronte a lui...
Non parlava, non si muoveva...
Rimaneva semplicemente immobile, poi piano piano i suoi occhi si riuchiudevano e tutto tornava come prima...
Ogni volta Tom scattava e osservava il gemello speranzoso ma ogni volta era una delusione quando quegli occhi si riuchiudevano...
Il dottore aveva spiegato che quell'episodio era normale nei pazienti in coma come Bill, ma non era da interpretare come un segno né positivo, né negativo...
Dovevano solo aspettare una settimana...
Una sola settimana che separava la vita del suo gemello dalla sua..
Ancora una volta..
Ancora divisi...
Sarebbe stata una lunga settimana...

I medici lo avevano previsto, per loro ormai non c'era più nulla da fare...
E fu così...
Tom Kaulitz fissava il letto vuoto di fronte a lui...
Georg si avvicinò e piano e lo abbracciò stretto...
"Non ha sofferto!"
"No!" rispoe Tom "Lo rivoglio indietro.. Non è vero!"
Il rumore della macchinetta lo destò dell'abbraccio...
"Georg??" cominciò a urlare..
Era solo.. Georg era sparito...
Una luce e poi una figura avanzò verso di lui...
Gli tese la mano speranzosa..
Tom si coprì gli occhi, accecato dal forte raggio, poi tese una mano insopsettito e afferrò quella della misteriosa figura...
Era fredda...
"Chi sei??" pronunciò...
La figura non rispose, si limitò a stringergli forte la mano...
"Bill!" esclamò Tom, riconoscendo quella stretta tra mille..
"Bill, sei tu?? Non sei morto!"
"Tom??" prinunciò Bill..
"Bill.. Sono qui.. Bill.." Tom piangeva..
"Tom.." continuava Bill "Tom.. Svegliati!"
Tom arricciò il naso.. "Cosa??"
Si guardò intorno confuso..

Il rasta aprì gli occhi sudato...
Di fianco a lui non c'era nessuno...
Era un sogno??
Alzò il capo e vide la macchinetta accesa che emanava il sonoro Bip, con intervalli più o meno regalari tra loro..
Si voltò e vide Bill sdraiato...
I capelli lisci sul cusicno, gli occhi chiusi e la bocca socchiusa, come a chiedere aiuto...
Stringeva la mano nella sua...
È vivo! pensò Tom Ho sognato tutto!!
si asciugò il sudore dalla fronte e riabbassò il capo sul letto..
Una lacrima silenziosa rigò il suo viso fino a finire tra le mani incrociate dei gemelli, sulle dita di Bill..
"Bill, ti prego!" cominciò a dire piano, con voce quasi inudibile, singhiozzando "S-Svegliati!"
In silenzio, scoppiò in lacrime appoggiando la fronte sulla sua mano..
All'improvviso percepì un lieve movimento tra le dita..
Scatto subito con la testa per osservare il volto di Bill..
Nulla..
Cos'è stato?? pensò..
Guardò la sua mano e la strinse..
"Bill??" questa volta lo chiamò...
Nessuna risposta..
Possibile che se l'era immaginato??
"Andiamo, Bill.. Lo so che mi senti..."
Ancora nulla..
Tom stava perdendo la speranza, quando a un certo punto sentì un solletichio tra le dita..
L'unghia lunga del gemello lo stava accarezzando..
"Bill??? Mi senti??? Sringimi la mano!!!" Gli occhi di Tom, già lucidi si sgranarono ancora di più..
Detto fatto, la mano del gemello si richiuse stringendo piano la sua..
Tom quasi emanò un urlo..
Doveva stare calmo..
Doveva farlo svegliare...
Ancora non aveva aperto gli occhi..
"Bravo, così!" disse apparentamente tranquillo, poggiò una mano sulla sua fronte e cominciò ad accarezzarlo..
"Ti piace, vero?? Ti piace quando ti accarezzo la testa.."
Un'altra stretta di mano..
Non è un sogno!
"Bill, continuo!! Ma tu svegliati! Apri gli occhi.."
Un'altra stretta di mano...
Tom ricambiò la stretta e continuò ad accarezzarlo..
"Bill, ti stiamo aspettando tutti!! Io, Georg, Gustav, Andreas e ci sono due bambini meravigliosi che muoiono dalla voglia di conoscerti.. Due nostri piccoli Fan.. Devi vederli.. Bill devi svegliarti per loro.. e p-per me.. Svegliati, Bill... Apri gli occhi, klein bruder.."
Tom potè vedere il volto di Bill sforzarsi e cercare di aprire quegli occhi da troppo tempo chiusi..
Una lacrima spuntò dall'angolo dell' occhio sinistro del moro..
"Forza, ce la puoi fare.. Apri gli occhi, Bill.." insisteva Tom stringendo la mano del gemello...
Le palpebre cominciarono a sollevarsi piano, molto lentamente, riducendo gli occhi a una piccola fissura..
"Bill??" stavolta era un urlo di gioia.. Un richiamo, come se Bill stesse cercando la strada giusta, e Tom lo stesse guidando...
"Da questa parte.. Sono qui!"
Le labbra del gemello si dischiusero e un lieve suono uscì rauco dalla sua bocca..
"T-Tom!" pronunciò piano...
"Bill.. Dai forza.. Sono qui, gemellino.. Svegliati!"
Gli occhi di Bill si ingrandirono, segno che le palbebre si stavano sollevando sempre di più..
"T-Tom!" disse ancora stavolta più forte...
"Bill!!" Tom cercava di stare calmo, ma ormai non poteva più trattenersi...
Non c'erano dubbi...
"Un utlimo sforzo.." esclamò stringendo ancora più forte la sua mano...
Poggiò la fronte sulla sua e gli lasciò un bacio sul naso...
Teneva gli occhi fissi su quelli del gemello...
"Svegliati!" disse infine deciso..
Gli occhi di Bill si aprirono completamente e la prima cosa che vide furono le iridi color nocciola del suo gemello che lo riparavano dalla luce del sole...
"Ciao!" gli annunciò Tom piangendo...
Bill alzò la mano tramante e la posò delicata sulla guancia di Tom, ascoiugandogli una lacrima..
"C-Ciao Tomi.."
Tom scoppiò a piangere lasciando tanti bacini sulla fronte di Bill..
"B-Bill.. A-Amore m-mio.." si lasciò andare al tocco della sua mano, che da troppo non sentiva sul suo viso..
"Sei sveglio!! Non ci posso credere.. L'ho sempre saputo nel mio cuore.. Tu sei forte.. Sei..sei.."
"T-Tom s-stringimi!"
Tom lo guardò di nuovo e infilò le mani sotto la sua schiena, stringendo forte a sé il suo corpo fragile...
"Bill..."
Il moro inarcò la schiena per dare libero accesso alle braccia di Tom sotto di lui, alzò le braccia e le posò sulle spalle di Tom..
Quale risveglio migliore poteva desiderare??
Sentire il profumo del gemello e sprofondare la bocca sul suo collo...
In quel momento si sentì più vivo che mai...

***

DANKE:

**SHUN DI ANDROMEDA**= È da molto che non ci sentiamo, danke davvero per tutto!! Allora che mi dici?? Questo capitolo è di to gradimento?? Bè nn ricordo se te lo aveva raccontato precisamente così, ma spero ti sia piaciuto.. Danke.. un bacione..

**eleonor483**= Danke danke e ancora danke per il commento e scusa scusa e scusa per la lunghissima attesa... Sono felicissima che la storia ti piaccia e spero che qst capitolo sia come te lo aspettavi!! Non potevo non far svegliare Bill.. ^^ un bacione..

**Hermyone**= WACKI!!! Come stai, cucciola?? È da un bordello che non ci sentiamo.. Mi aspetto al più presto un tuo commento, questo capitolo so che ti piacerà di sicuro!n bacione.. Tuo Macki!^^

**billa483= Danke danke.. ^^ spero anche qst capitolo ti sia piaciuto.. Secondo te nn avrei fatto svegliare il mitico istrice puccioso??? XD Un bacione..

**E il ringraziamento più importante, come sempre, va alla mia dolce Liebe, che adoro tnt e che non vedeva l'ora di leggere.. Aspetto i commenti live mentre ascolto By Your Side.. ^^ Ti adoroooo..**

Danke ancora.. un bacio e al prossimo capitolo.. ^^ (che forse sarà l'ultimo della storia..)

Coming Next--->"Sorry!"

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