My Onii-san! Super fratelloni alla riscossa!

di Jeo 95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Daemon + Mukuro + Chrome: Ananas. ***
Capitolo 2: *** Alaude + Kyoya: Giustizia ***
Capitolo 3: *** Lampo + Lambo: Capricci. ***
Capitolo 4: *** Knuckle + Ryohei: Estremo. ***
Capitolo 5: *** Asari + Takeshi: Ingenuità. ***
Capitolo 6: *** G + Hayato: Minacce. ***
Capitolo 7: *** Giotto + Tsuna: Cielo. ***
Capitolo 8: *** Fratelloni + Fratellini: Brother Love. ***



Capitolo 1
*** Daemon + Mukuro + Chrome: Ananas. ***


 MY ONII-SAN!
SUPER FRATELLONI ALLA RISCOSSA!

 
CAPITOLO 1- Daemon + Mukuro + Chrome: Ananas.
 
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Se c'era una persona a cui Daemon teneva particolarmente, dopo la sua Elena, quella era la sorellina Chrome, una graziosa bambina sui 5 anni. Adorava alla follia la piccola dai capelli violetti e non perdeva mai occasione per cercare di dimostrarle il suo amore racchiudendola in soffocanti abbracci.

Sfortunatamente la piccola non condivideva a pieno l'amore del fratellone, tanto che preferiva di gran lunga attaccarsi all'altro fratello, quello che Daemon si ostinava a definire come un marmocchio riuscito male con un ananas al posto della testa,

L'ananas in questione, il cui nome era Mukuro, era il gemello di Chrome e come nella maggioranza dei casi tra  fratelli del medesimo sesso, i due non si sopportavano.

Se già prima il maggiore dei fratelli non sopportava la vista e il sapore di quei frutti, da quando quel moccioso aveva osato prendersi le attenzioni della sua adorata Chrome-chan li sopportava anche meno.

In un certo senso Daemon bruciava di gelosia e forse per questo non riusciva a tollerarlo, non che Mukuro stravedesse per il fratellone, al contrario non perdeva occasione per fargli qualche scherzo e mandarlo su tutte le furie.

Anche se l'unica sorella tentava di farli andare d'accordo, con il proverbiale aiuto di Elena, ragazza del maggiore, il risultato era sempre lo stesso: un fallimento completo.

Fu quando il ragazzino decise di giocare un tiro mancino al fratello che questi, nemmeno fosse un bambino di due anni, decise di vendicarsi con i controfiocchi, magari sbarazzandosi di quell’ananas che tanto odiava.

- Lasciami andare maledetto idiota! Mettimi giù!-

Dopo l’ennesimo scherzo scemo del bambino, il più grande aveva deciso di reagire e vendicarsi; avrebbe dato un taglio netto a quella sottospecie di ananas che Mukuro aveva per capelli. Chissà che in questo modo quel mocciosetto imparasse a stare lontano dalla sua stanza, imbrattata in ogni angolo con disegni di ananas, e dalla sua biancheria, ora felicemente tagliuzzata e rattoppata.

- Smettila di lamentarti, tanto nessuno può sentirti kfufufufu.- Chrome era uscita a far compere con Elena, per cui poteva agire indisturbato. Il bambino intanto, legato ad una sedia, si dimenava e ringhiava.

- Bastardo se osi raparmi i capelli giuro che i graffiti e le mutande tagliuzzate non saranno nulla in confronto alla mia vendetta!-

- Kfufufufufufufufu, ma che paura. Vorrà dire che dormirò con un occhio aperto.-

Daemon accese il rasoio elettrico con una luce sadica negli occhi ma, quando ormai Mukuro si vedeva già in stile monaco, la serratura scattò di colpo, lasciando Elena e Chrome libere di fare il loro ingresso che, alla vista della shoccante scena, sgranarono gli occhi.

- D-Daemon-nii-sama!! C-Cosa stai f-facendo?-il ragazzo si pietrificò sul posto, non sapendo cosa rispondere. Elena corse da Mukuro e lo liberò che le si buttò subito tra le braccia.

- Elena-saaaaannnn!!!! Quel cattivone voleva rasarmiiiii!!!!!- la ragazza guardò furente il fidanzato.

- Vergognati Daemon! Prendersela con un bambino dolce e buono come Mukuro-kun! Forza Chrome-chan, andiamo via.-

La bambina guardò il fratellone con l’unico occhio color ametista scoperto, ora luccicante per le lacrime.

- Onii-sama….. sei cattivo.- e se ne andò, lasciando il ragazzo disperato a crogiolarsi nella tristezza.

Mukuro si sporse dalla spalla di Elena e, placando improvvisamente le lacrime, fece una linguaccia al fratello ghignando, mentre quest’ultimo era accasciato a terra con l’anima che gli usciva dalla bocca.

Poi, come se fosse il bambino più disperato del mondo, riprese a piangere come una fontana, lasciandosi consolare dalla ragazza e dalla sorellina.

Daemon si riprese improvvisamente, con mille e più venette di nervosismo che gli ricoprivano il volto mentre l’istinto omicida prendeva possesso del suo corpo facendogli emettere una sadica risata.

Quel maledetto piccolo bastardo l’avrebbe pagata cara, poco ma sicuro. Ora provava un odio profondo per gli ananas, e si sarebbe personalmente occupato della loro permanente estinzione.



















*Note Autrice*
Allora Minna, innanzi tutto... Chaossu!
Come detto in precedenza ecco la famosa raccolta! Che ne pensate di questa mia idea? u.u
Ce li vedevo troppo bene i cari Vongola di prima generazioni nei panni dei fratelli maggiore XD non ho resistito a scriverci su >.<
Ho iniziato da Daemon, Mukuro e Chrome, vi giuro non avevo idee!!! Avevo fatto in tempo a fare un giro ompleto di tutti prima di riuscire a scrivere questo primo capitolo che a dirla tutta nemmeno mi piace troppo -.- voi che ne pensate?
Ci tengo a precisare che in questa raccolta, almeno per ora, tutti i fratelli maggiori hanno 17 anni, i minori 5 ^^ non so se cambierò in futuro o mi fermerò prima perchè fa troppo schifo per essere letta, spetta a voi decidere ^^
Come detto nell'intro, se c'è un momento particolare di una qualcunque coppia di fratelli che vorreste vedere e io non l'ho fatta ditemelo che rimedierò subito XD
Un bacione e grazie in anticipo a chi recensirà/leggerà!! Ci sentiamo fra 3 giorni!
Jeo 95 =3
p.s.dopo ore di fatica sono riuscita a montare l'immagine di inzio capitolo XD com'è venuta???

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Capitolo 2
*** Alaude + Kyoya: Giustizia ***


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CAPITOLO 2- Alaude + Kyoya: Giustizia.
 
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Chiunque a Namimori sapeva bene che infrangere la legge, anche la più insignificante, davanti agli occhi vigili di Alaude, era come firmare la propria condanna a morte.

Nonostante avesse solo 17 anni era già un esponente della polizia cittadina, grazie anche agli agganci del padre, e girava sempre armato di un paio di manette con cui arrestava chi considerava colpevole, che potevano anche trasformarsi in armi diaboliche.

E per il suo intromettersi continuo in affari altrui per mantenere la giustizia molti lo odiavano e studiavano ogni più subdola strategia per tentare di spodestarlo, senza però riuscire a fare nulla per contrastarlo.

Il solo incrociare il suo sguardo incuteva timore e suggestione, tanto era spietato si credeva non avesse cuore e non provasse emozioni. Un vero e proprio demone.

Eppure c'era una persona a cui Alaude voleva bene, con la quale addolciva per quanto possibile lo sguardo e a cui rivolgeva strani ghigni e smorfie vagamente riconducibili a dei sorrisi, e questa persona era il suo fratellino Kyoya.

Un bambino apatico e disinteressato a qual si voglia cosa che non fossero la pace e la tranquillità, degno discendente del fratello. Era un Alaude in miniatura, con l'unica differenza che il maggiore aveva i capelli biondi mentre il più piccolo li aveva neri.

Conoscendo la sua fama di giustiziere spietato era difficile credere che Alaude potesse legarsi a qualcuno, ma il biondo teneva moltissimo a Kyoya anche se non lo dimostrava apertamente, e se qualcuno per vendicarsi di lui avesse osato sfiorare il fratellino non si sarebbe limitato ad arrestarlo dopo qualche pugno, in quel caso nemmeno la giustizia e le leggi che tanto amava avrebbero salvato gli aggressori da una fine dolorosa, e nemmeno la scientifica avrebbe saputo riconoscere i cadaveri una volta che li avesse presi.

Ma Kyoya non assomigliava ad Alaude soltanto in aspetto, l'ultima cosa di cui un bambino come lui aveva bisogno era protezione, e l'aveva ampliamente dimostrato quando tre poveri stupidi l'avevano attaccato sperando così di dare una lezione al giustiziere, probabilmente senza aver calcolato che una volta scoperta la cosa Alaude li avrebbe uccisi nel peggiore dei modi.

Si era ritrovato senza via d’uscita, circondato da tre liceali con facce poco raccomandabili che pensavano di averlo ormai in pugno e poter così farla pagare al giustiziere, ma si sbagliavano di grosso.

Gli spettatori che avevano assistito alla scena rimasero shoccati da quel che videro, persino Alaude rimase sorpreso quando poté constatare che Kyoya, dato ormai per spacciato, aveva vinto, sconfiggendo da solo quei tre bestioni.

- Chi si mette sulla mia strada…. Sarà morso a morte.- aveva detto poi, tenendo stretti nelle piccole manine due tonfa lucidi e brillanti, regalatigli dal fratellone per il compleanno.

Quando tutto fu finito, Alaude gli si era avvicinato, scompigliandogli i capelli senza particolare emozione, prendendo successivamente in custodia i tre cui avrebbe fatto pagare caro quell’affronto.

Dentro di se intanto ghignò orgoglioso: Kyoya stava crescendo veramente bene sotto l’ala vigile e protettiva della giustizia.


























*Note Autrice*
Chaossu Minna eccomi ancora qua! XD

Ci credete se vi dico che mi ero dimenticata di dover aggiornare?? ^^" Anche se dubito sarebbe dispiaciuto a nessuno u.u
Bene, passando al capitolo, ecco a voi Alaude e Kyoya XD per ovvie ragioni non mi è concesso usare i cognomi, per questo non li citerò mai XP
Inoltre aggiungo che: se non ci saranno richieste specifiche, i capitoli della raccolta saranno 8 ^^
Ringrazio si cuore
Anis_chan, che ha recensito lo scorso capitolo ** grazieeee!!!!! ç.ç
Un bacione a tutti e alla prossima!
Jeo 95 =3
p.s. stavolta l'immagine non è farina del mio sacco u.u

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Capitolo 3
*** Lampo + Lambo: Capricci. ***


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CAPITOLO 3- Lampo + Lambo: Capricci.
 
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Sotto ogni punto di vista, Lampo non era certamente lo stereotipo di fratello maggiore ideale: era pigro, svogliato e la percentuale di volte in cui aveva voglia di giocare era fin troppo bassa.

D’altro canto nemmeno Lambo rientrava nella categoria dei fratellini perfetti e più desiderati del pianeta, i Kami soltanto sapevano quante persone avevano tentato di farlo stare buono ed erano impazzite.

Erano uno l’esatto opposto dell’altro, ma forse era per questo che non potevano fare a meno di stare assieme e di cercarsi quando non lo erano.

- Lambo-san vuole giocare! Onii-baka fai lo schiavo di Lambo-san!-

Ogni volta era la stessa storia e puntualmente Lampo sbuffò seccato, sprofondando ancor di più nella comoda poltrona in pelle rossa e cercando di togliersi dalle scatole quella mini seccatura urlante che era il suo fratellino. Sapeva bene che se avesse continuato alla fine non avrebbe più saputo dirgli di no, ma lui non ne aveva voglia.

- Ora sono impegnato, magari più tardi.- impegnato a fare cosa lo sapeva solo lui.

Lambo a quella risposta si mise a piagnucolare e strepitare, correndo intorno alla poltrona finché l’esaurito fratellone non tentò di calmarlo regalandogli una caramella. Questa venne mangiata, ma subito dopo i capricci del piccolo ripresero in maniera anche più persistente dell’inizio.

Era una sorta di dejà vu giornaliero, e in questi casi il maggiore non faceva nulla e lo lasciava urlare, fino a quando esausto, Lambo si addormentava per la stanchezza.

E solo in quel momento Lampo abbandonò la sua comoda poltrona, prendendo in braccio il fratellino e portandolo a letto, rimboccandogli le coperte e lasciando un lecca-lecca gigante sul comodino, per poi tornare alla sua posizione trascinando i piedi.

Certamente Lampo non era il fratellone perfetto, così come Lambo non era il fratellino ideale, ma a nessuno dei due importava veramente.

Entrambi erano capricciosi e viziati, uno troppo pigro l’altro troppo energico, ma nessuno si conosceva meglio di loro.

Lampo sapeva che il fratellino voleva stare con lui perché lo ammirava e ancora si stupiva di come quel piccoletto riuscisse ad appiattire la sua proverbiale pigrizia. D’altro canto anche Lambo sapeva che il fratellone gli voleva bene, che era l’unico in grado di sopportare la sua energia totalmente fuori controllo, e che esaudiva sempre, in maniera più o meno bizzarra, ogni suo capriccio.

























*Note Autrice*
Hola Minna!! Eccoci al capitolo 3!
Che ne dite? Vi piace questo momento LampoLambo?? A me non troppo ma non mi enivano altre idee ^^"
Non c'è molto da dire, se non un grazie infinito a chi mi segue, specialmente a marta_uzumaki86 e HMKR6918 e che hanno recensito lo scorso capitolo, mi ha fatto un sacco piacere **
Chiedo scusa se non rispondo mai, ma tra le mille cose da fare mi salta sempre di mente ahahah ^^"...... cricricricri..... perdonatemi ç.ç
Un bacione a tutti e alla prossima!
Jeo 95 =3
p.s. anche in questo caso l'immagine non è farina del mio sacco XP

 

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Capitolo 4
*** Knuckle + Ryohei: Estremo. ***


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CAPITOLO 4- Knuckle + Ryohei: Estremo.
 
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Il piccolo Ryohei aveva un sogno ben preciso in mente, un obbiettivo che era anche il suo stile di vita: diventare un grande campione di boxe, più precisamente desiderava raggiungere e superare suo fratello Knuckle.

Anche se aveva solo 5 anni il bambino era il più forte della palestra dove si allenava, nonostante non riuscisse a vedere la sua stessa forza. Gli sembrava di non migliorare mai.

E mentre lui restava indietro, suo fratello diventava sempre più forte, forse troppo, ma agli occhi di un bambino come Ryohei diventava ogni giorno più simile ad un vero eroe.

Era impaziente di affrontarlo e per raggiungere risultati migliori in breve tempo, aveva persino iniziato a fare risse in strada, procurandosi sì una cicatrice sopra l’occhio sinistro, riuscendo però a vincere ogni volta. Si sentiva il migliore.

- NOOOOOO!!!!-

La punizione che Knuckle gli diede dopo l’ennesima rissa fu esemplare, ma davvero il bambino non riusciva a capire il perché.

- Ma Onii-chan che ho fatto di male?!?!-

- Zuccone! Fare risse per strada non è per nulla estremo!!! Ferirti non ti aiuterà a diventare più forte!-

- Ma io voglio diventare forte come te! Come posso fare se non combatto?- Knuckle sorrise orgoglioso al fratellino,

- Ryohei, se mi prometti che userai la nobile arte della boxe per proteggere i più deboli, io potrei anche insegnarti l’estremo segreto per diventare più forte.- con occhi luminosi, il bambino annuì.

- Bene. Il segreto è………. L’ESTREMOOOOOO!!!!!!!!!!!-

Il più piccolo sgranò gli occhi all’urlo del maggiore. Capitava spesso che questi utilizzasse spesso, per non dire sempre e in ogni frase, quella parola, ma mai il giovane Ryohei avrebbe pensato fosse il segreto della sua forza.

- E-Estremo?-

- Esatto! Ogni volta he vuoi fare qualcosa, falla sempre all’estremo, e vedrai che riuscirai in tutto ciò che vuoi! Dovrai vivere all’estremo ogni giorno e combattere per le persone a cui tieni, ripeti che ogni cosa è estrema e la tua forza aumenterà sempre di più! Avanti comincia: ESTREMO! ESTREMO!-

Da prima confuso, il bambino ascoltò le parole del fratellone con occhi brillanti e carichi di interesse, stringendo i pugni al petto, iniziò ad imitare il maggiore.

- Estremo…. Estremo!.... ESTREMO!!!!!- forse per suggestione o per altro, Ryohei si sentì più forte. - È estremamente fantastico!!!-

Il sogno di Ryohei è e sarà sempre quello di battere il suo Onii-chan, nessuno lo smuoverà mai dalla sua convinzione, neanche la tragedia che ha colpito Knuckle, neanche il suo rinunciare alla boxe per diventare un discepolo del signore, neanche se il fratellone ha giurato di non toccare mai più un guantone in vita sua.

Perché a volte la forza richiede estremi sacrifici, e questo Ryohei l’ha capito il giorno in cui Knuckle mostrò a tutti di essere diventato troppo forte per poter lottare ancora.

Il bambino però non molla e si allena per raggiungerlo, dentro il suo cuore porta l’estrema promessa che si sono scambiati prima del ritiro del maggiore: il giorno in cui Ryohei fosse stato grande e forte, Knuckle avrebbe donato a Ryohei il suo ultimo combattimento estremo.

Ed entrambi i fratelli sapevano che quello sarebbe stato un incontro estremamente eccitante.



































*Note Autrice*
Chaossu Minna!!!
Ecco la nuova sot che già dal titolo, rendeva impossibile capire chi fossero i due soggetti, non ve l'aspettavate vero?? u.u
Illusioni mie mentali a parte (Mukuro piantala!) devo confessarvi che questa è quella che mi piace di meno tra quelle che ho scritto (non che ne esista una che mi piace eh? u.u) troppo banale e pienda di estremo di qua, estremo di là.... però questi due non dicono altro!!! >-< non mi aiutano così ç.ç.......
Spero comunque non vi abbia fatto troppo schifo, perchè a me si e tanto, per farmi perdonare della schifezza vi anticipo il titolo del prossimo capitolo: "Ingenuità." originale pure questo eh?? u.u
Ora sta a voi capire chi sarà la coppia fortunata XD anche se visto che ne sono rimaste ben poche è facilmente intuibile u.u
Un ringraziamento specialissimo ad
Anis_chan, marta_uzumaki86 e HMKR6918 per le recensioni che mi lasciano sempre ** ma grazie anche a chi legge in silenzio ogni capitolo :)
Un bacione a tutti e alla prossima!
Jeo 95 =3
p.s. stavolta l'immagine è mia solo per metà XP non chiedete che significa però u.u

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Capitolo 5
*** Asari + Takeshi: Ingenuità. ***


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CAPITOLO 5- Ugetsu + Takeshi: Ingenuità.
 
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- Takeshi-kun.- Il bambino dai corti capelli mori si girò verso colui che l’aveva chiamato sorridendo raggiante come sempre, lasciando che la mazza da baseball andasse a poggiare contro la sua gamba.

- Ugetsu-nii Yo!- Il ragazzo più grande carezzò il capo al bambino sorridendo.

- Cosa fai qui fuori al freddo?-

- Mi sto allenando! Non c’è poi così freddo, e se voglio diventare un grande campione di baseball devo allenarmi tanto.- Ugetsu annuì

- Sono sicuro che ce la farai, ma se ti ammali poi non potrai più giocare per un po’. Forza vieni dentro, tra poco varranno a farci visita Elena-san ed i suoi fratelli, non vorrai farti trovare tutto pieni di fango vero?- rise il maggiore, notando che il fango aveva raggiunto persino il viso del suo fratellino.

Takeshi rise e si passò una mano dietro il capo, seguendo il maggiore per farsi un bel bagno.

- Ugetsu-nii?-

- Uhm?-

- Posso farti una domanda?-

Mentre in vasca parlavano degli ospiti che sarebbero arrivati a momenti, il piccolo campione di baseball si era ricordato di una curiosità che da qualche giorno gli girovagava nella testa, ripromettendosi di chiedere al fratello quanto prima ma dimenticandosene ogni volta.

- Cos’è fare sesso?-

Per poco Ugetsu non si strozzò con la sua stessa saliva, mentre passava da bianco pallido per lo shock a rosso scarlatto per l’imbarazzo, sgranando gli occhi.

- C-Chi ti ha detto quella parola?-

- L’altro giorno Daemon-san l’ha proposto tante volte a Elena-san, io l’ho sentito per caso mentre andavo al bagno.-

Ugetsu si portò una mano alle tempie irritato, inveendo contro Daemon e la sua proverbiale e fin troppo esplicita perversione. Poteva capire che a 17 anni fosse normale pensare a certe cose, ma che almeno si desse un contegno in presenza dei bambini era il minimo!

Lanciò una fugace occhiata al fratellino che aspettava curioso una risposta. Sospirò, non trovando vie d’uscita utili per darsela a gambe. Nemmeno una finestra ora che serviva.

- E-Ecco… è-è… un gioco!-

- Un gioco?- ripeté dubbioso il bambino.

- S-Sì! Esatto un gioco.- mentalmente si diede dell’idiota.

Non era mai stato bravo a mentire, sicuro come l’acqua che in meno di due secondi l’avrebbe additato come bugiardo pretendendo di sapere la verità.

- Che forza! E come si gioco?- a quella risposta, Ugetsu si sentì il fratello più fortunato del mondo.

- B-Be, lo fanno le persone che si vogliono davvero tanto bene…- ma non riuscì a finire la frase.

- Davvero? Ugetau-nii giochiamoci anche noi! Insegnami come si gioca!-

E per l’ennesima volta in pochi minuti, il maggiore trasalì e sbiancò completamente, notando la scintilla luminosa carica di determinazione di Takeshi.

- N-Non credo sia il caso…- cercò di pensare ad una scusa per sgarbugliarsi finalmente da quell’ingarbugliata situazione.

- Perché no? Io ti voglio tanto bene Ugetsu-nii!- rise raggiante il piccoletto, lasciando completamente spiazzato il maggiore.

Sorrise dolcemente al bambino e gli posò con affetto una mano sul capo, scompigliandogli i capelli ancora un po’ umidi.

- È complicato da spiegare Takeshi-kun, magari quando sarai più grande ti spiegherò meglio e capirai, per ora che ne dici di imparare qualche nuova tecnica di spada mentre aspettiamo i nostri ospiti?-

Takeshi gli regalò uno splendente sorriso a trentadue denti.

- Ok! Ma solo se questa sera mi suonerai qualcosa col tuo flauto prima di andare a letto.-

Ugetsu rise ed annuì, tirando un sospiro di sollievo e ringraziando di cuore la proverbiale ingenuità di Takeshi.































*Note Autrice*
Chaossu Minna ^^
Ok, direi che con questa ho superato di brutto il punto critico della demenzialità...... gomen!!!! >-< è che ho pensato alla caratteristica di Yamamoto di prendere tutto per un gioco, poi se Ugetsu gli somiglia almeno un po', ho immaginato che anche lui si sarebbe trovato in difficoltà davanti ad una domanda del genere, così è uscito fuori...... questo.... -.-
Si lo so non è un gran che, ma ehi, purtroppo sono una scrittrice (per così dire) di basso livello, non potete pretendere troppo u.u
Un grazie immenso a chi continua a seguirmi costantemente, un bacione e alla prossima!
Jeo 95 =3
p.s. stavolta l'immagine l'ha montata la sottoscritta come la prima XD che ne fite??

 

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Capitolo 6
*** G + Hayato: Minacce. ***


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CAPITOLO 6- G + Hayato: Minacce. 
 
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- Piantala di rompere, tanto sono io che pago, non tu!-
 

- Ma in lista non c’è la birra maledetto idiota!-

- Come ti permetti moccioso maledetto?! Quando mai ti ho portato a fare la spesa con me…-

- Sicuramente senza il mio aiuto, incapace come sei, avresti dimenticato qualcosa!-

- Se non chiudi subito quella boccaccia da moccioso che ti ritrovi, giuro che una volta a casa ti farò ingoiare un vassoio di biscotti fatti da quella là!-

Il bambino dai capelli argentei deglutì a vuoto zittendosi all’istante, sentendosi male al sol pensiero di cosa quello sciagurato di suo fratello avrebbe avuto il coraggio di fare se avesse continuato a contraddirlo.

G ghignò soddisfatto a quell’ennesima vittoria contro quella testa calda del fratellino, mettendo così fine ad una delle loro battaglie giornaliere che puntualmente si concludevano con una sua minaccia e, di conseguenza, la sua vittoria.

Il ragazzo dai capelli color fuoco conosceva bene i punti deboli di Hayato ed utilizzarli per ottenere ciò che voleva era la sua specialità. Senza di essi probabilmente le loro battaglie sarebbero durate molto di più.

Ciò che G non sospettava minimamente era che anche Hayato aveva imparato, per esperienza, che le minacce erano il miglior modo per spuntarla, e che presto le sue stesse armi gli si sarebbero rivoltate contro.

- Ohi teme! Portami al luna park!-

Era un ordine bello e buono quello imposto dall’argenteo con il suo solito linguaggio, ma a G non fece né caldo né freddo.

Semplicemente rimase steso sul divano continuando a leggere il suo libro, corrugando giusto un po’ la fronte.

- E perché dovrei?- rispose apatico.

- Giotto-san ci porterà il piccolo Boss e io voglio andare con lui prima che quel maniaco del baseball ne approfitti per rubarmi il posto da braccio destro.-

Per qualche motivo che G non sapeva spiegare, il moccioso era convinto che il fratellino del suo migliore amico fosse una specie di Boss mafioso e che chiunque gli si avvicinasse, Takeshi in primis, fossero nemici che volevano soffiargli il posto di braccio destro. Davvero non capiva come il fratellino di Giotto sopportasse la costante presenza di Hayato. Perché se l’argenteo non era a casa, certamente era dall’altro.

- Vacci da solo, ho di meglio da fare.- si mise il libro sul volto e si sistemò meglio sul divano, pronto ad una bella dormita.

- E come può un bambino di 5 anni entrare da solo in un luna park, razza di decerebrato?!?!-

- Ti rispondo con una domanda, come può un moccioso rompiscatole di 5 anni conoscere parole complesse come decerebrato e rivolgersi così al fratello maggiore? Sei tu il genio, trova una soluzione.-

Hayato stava per esplodere, quando un idea maligna illuminò la sua mente, G aveva ragione su di una cosa, lui era proprio un genio. Ghignò.

- Se non mi accompagni, dirò a Giotto-san della tua collezione di foto segrete che lo ritraggono anche in momenti personali e piccanti e che le vendi per racimolare soldi.-

Come se avesse avuto una molla, G scattò seduto facendo volare via il libro, fissando il fratellino con espressione indecifrabile. Come aveva fatto a scoprire la sua attività segreta dedita al guadagno?! E ora lo stava pure minacciando! Ma non si sarebbe mai sottomesso a lui, piuttosto la morte!

- Scordatelo.- ringhiò a denti stretti.

- Bene. Sarà interessante assistere alla reazione di Giotto-san alla vista di tutte le foto che gli hai fatto, non vorrei essere nei tuoi panni quando scoprirà il tuo mercato nero segreto.-

Il viso di Hayato in quel momento era perfetto per essere preso a schiaffi, ma il rosso riuscì solo a sbiancare immaginando le due possibilità indicate dal marmocchio, entrambe decisamente molto peggio della morte.

- TU! Brutto piccolo…!!!-

- Se mi porterai al luna park io non dirò nulla.- dopo un altro attimo di esitazione, il rosso fu costretto a cedere.

Fu così che Hayato superò per la prima volta il fratellone nella sua stessa specialità, così che il rosso fu costretto a passare un intera giornata al luna park, resa mente noiosa dalla presenza di Giotto.

Quel giorno però G si pentì amaramente di aver mostrato al fratellino la pericolosa arte delle minacce.













*Note Autrice*
Ehhhhhhhhh Chaossu Minna!
Sono sempre qui a rompervi le scatole XD resistete per altri due capitoli, ormai ci avviamo verso la fine ^^
Alloooooora, che ve ne è perso di questo capitolo su G e Hayato? Poteva mancare la nomina dei due Boss? u.u per me se ci sono i bracci destri non possono mancare i Boss, quindi li ho giusto giusto accennati XD
Spero che vi sia piaciuto, ringrazio di tutto cuore
Yurippe per la recensione che ha lasciato allo scorso capitolo :3 Arigatou!!!
Bene e con questo chiudo, ci risentiamo la prossima volta, bacione a tutti e a presto!!!
Jeo 95 =3
p.s. ancora una volta, l'immagine non è mia ma l'ho trovata su internet XD non sono carinissimi??? **

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Capitolo 7
*** Giotto + Tsuna: Cielo. ***


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CAPITOLO 7- Giotto + Tsuna: Cielo.
 

 
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Uno… due… tre… ecco dipinta una foresta.

Uno… due… tre… con un laghetto nel mezzo.

Uno… due… tre… infine il cielo.

Ad ogni pennellata Giotto riempie il bianco sfondo della tela con abilità e maestria, quasi fosse un tutt’uno con gli strumenti da lavoro. Il pennello danza leggiadro sulla superficie ruvida del quadro, lasciando precise scie di colore in perfetta armonia tra loro.

E mentre dipinge con attenzione quasi ossessiva ogni minimo particolare, un sorriso serafico gli illumina il volto.

Tsuna osserva rapito ogni singolo movimento compiuto dal fratello, da quello della mano all’espressione beata che assume ogni qual volta ha in mano il pennello, ammaliato dalla passione che mette il maggiore nella pittura.

Anche se ha solo 5 anni, Tsuna può percepire attraverso quei movimenti tutto l’amore che Giotto prova per l’arte, e quando il fratello si sofferma sul particolare del cielo un sorriso spunta anche sulle labbra rosee del bambino.

Perché lui lo sa che una delle cose che il fratello ama di più è proprio il cielo, forse era addirittura quella che preferiva. Che fosse l’alba, il tramonto o la notte, che ci fossero pioggia, tempesta, fulmini, sole, nuvole o nebbia non aveva importanza, Giotto ama allo stesso modo tutte le sfumature che la grande distesa celeste poteva assumere.

Ciò che Tsuna non sapeva però era il motivo di tanta adorazione, e neanche che ci fosse una cosa che il maggiore amava ancor di più del cielo.

- Giotto-nii-san.- non voleva disturbarlo, ma era troppo curioso di conoscere la risposta a quella domanda che da giorni gli frullava per la mente.

Il biondo si girò, sorridendo amorevolmente al fratellino.

- Si Tsu?-

- Come mai ti piace tanto il cielo?-

Giotto non si sorprese più di tanto, era un tipo intuitivo e sapeva che prima o poi il fratellino gli avrebbe posto quella domanda, per questo non aveva perso il sorriso. Posò il pennello e si pulì le mani imbrattate di colore, si avvicinò al fratellino e lo prese in braccio, andando a sedersi sulla veranda di casa.

- Vedi Tsu, io amo il cielo perché riesce ad abbracciare tutti. È così grande che da solo può proteggere e vegliare il mondo intero.- spiega, poggiando il mento tra i morbidi e ribelli capelli del bambino. – Lo amo, ma in realtà lo invidio. Anche io vorrei essere in grado di proteggere tutti come fa il cielo, poter avvolgere tutte le persone a cui tengo in un abbraccio protettivo e tenerle sempre al sicuro, è questo il mio sogno, il perché sono così attratto dalla distesa celeste che ci sovrasta.-

Tsuna era rimasto abbagliato dalle parole del fratello ed era sicuro di non aver mai visto quell’espressione e quegli occhi determinati sul volto di Giotto prima. E un po’ fu invidioso anche lui del cielo.

- Ora ho capito perché il cielo è la cosa che più ti piace al mondo.- aveva le lacrime agli occhi ed era triste il bambino, ma il biondo gli carezzò il capo sorridendo maggiormente.

- Sai a dire la verità, c’è una cosa che mi piace anche di più…- A quelle parole, il minore si fece attento e curioso.- Sul serio? Cosa?-

- Tu Tsu, la cosa che mi piace di più è passare il tempo insieme al mio dolce fratellino.- ed il sorriso che illuminò il viso di Tsuna fu il più bello di tutti.

Appoggiata allo stipite della porta, Elena guardava i due fratelli giocare sorridendo serenamente. Giotto amava il cielo, quella era una verità indiscutibile, ma ancor più vero era che non esisteva nulla che il fratello adorasse più di Tsuna.













































*Note Autrice*
Chaossu Minna! E con questo settimo capitolo dedicato a Tsuna e Giotto ci avviciniamo alla fine!!! Infatti il prossimo aggiornamento sarà l'ultimo di questa raccolta che, lo spero vi sia piaciuto ^^
Allora che ne dite dei due Boss? Vi sono piaciuti? Li ho resi bene? Dal tronde il titolo della drabble dedicata a loro non poteva che essere cielo u.u
Ringrazio di tutto cuore HMKR9618 per aver recensito lo scorso capitolo, mi fa sempre tanto piacere ^^
Un bacione grande a chi mi segue in silenzio, alla prossima e ultima volta! Chaosssu!!!
Jeo 95 =3
p.s. anche stavolta l'immagine non è mia XP però erano troppo cucciolosi per non metterla **

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Capitolo 8
*** Fratelloni + Fratellini: Brother Love. ***


MY ONII-SAN!
SUPER FRATELLONI ALLA RISCOSSA!
 
CAPITOLO 8- Fratelloni + Fratellini: Brother Love.

 
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<< Daemon detestava gli ananas, Mukuro e i suoi capelli in primis. Un giorno sarebbe riuscito a rasarlo, così da avere l’amore della sua sorellina soltanto per lui.

Alaude non dimostrava mai i suoi sentimenti, per niente e nessuno, nemmeno per Kyoya. Se qualcuno avesse osato toccarlo però, avrebbe visto l’inferno.

Lampo non riusciva a sopportare i capricci di Lambo. Nonostante tutto avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non vederlo piangere.

Knuckle sgridava spesso Ryohei per la sua sconsideratezza e avventatezza. In realtà lo sosteneva da lontano affinché realizzasse il suo sogno.

Ugetsu si trovava spesso messo in difficoltà dalle strane domande di Takeshi. Benediceva costantemente la sua ingenuità.

G minacciava spesso Hayato per averla vinta. Si pentiva amaramente si avergli insegnato quella tecnica.

Giotto adorava ammirare il cielo che tanto lo attirava. Molto di più amava Tsuna e passare del tempo con lui.

Anche se può non sembrare, ognuno di loro ama il proprio fratellino e farebbe qualsiasi cosa per lui, anche se i modi in cui dimostrano il proprio affetto reciproco sono tutti differenti e spesso non convenzionali. Dimostrare il proprio affetto ad un fratello è un qualcosa di unico e personale, che varia da caso a caso.

Una cosa però l’hanno in comune, un qualcosa che supera anche le liti più violente e i rapporti più tesi, e quella cosa si chiama “Amore Fraterno”.

Perché per quanto fossero complicati i rapporti tra loro, per quanto si potesse desiderare le sparizione del fratello o per quanto forti fossero i litigi, l’amore che provavano i maggiori verso i minori era puro e incondizionato, un legame che nessuno avrebbe mai potuto scindere e che per lo più delle volte era guidato dal semplice istinto. L’istinto di proteggere e amare una persona cara.>>

Elena depose la penna lasciò che la sua schiena poggiasse contro l’albero sotto il quale era seduta, rivolgendo un sorriso sereno verso il cielo.

Era da quando lei, G e Giotto andavano all’asilo che il loro gruppo aveva iniziato a prendere forma e sin dal primo giorno che avevano passato tutti insieme, lei aveva deciso di tenere un quaderno in cui scrivere le loro avventure, i suoi pensieri, le considerazioni a cui arrivava osservando i suoi amici.

E mentre osservava sorridendo i fratelloni giocare con i più piccoli quelle parole le erano venute alla mente, non riuscendo a spegnere i desiderio di riportarle su carta. A volte scattava pure delle foto per conservare quei preziosi ricordi anche in un immagine, ma preferiva di gran lunga quando Giotto attraverso le sue parole riusciva a riprodurre in un dipinto quei momenti meravigliosi.

E anche se Deamon con in braccio la piccola Chrome rincorreva Mukuro con intenti non esattamente pacifici, se anche Alaude e Kyoya se ne stavano sdraiati sul prato senza fare nulla, se Lampo dormiva mentre Lambo gli girava intorno urlando di voler giocare, intanto che Knuckle dava lezioni di Boe a Ryohei e Ugetsu spiegava con fatica qualcosa a Takeshi. Se anche G e Hayato non facevano che prendersi in giro e minacciarsi mentre Giotto e Tsuna giocavano sullo scivolo, Elena era sicura che ognuno di loro stesse provando la stessa felicità.

Perché Daemon, Chrome e Mukuro sotto sotto stavano ridendo, Alaude e Kyoya erano rilassati, Lampo tirava una pallina a Lambo senza però muoversi troppo, Knuckle e Ugetsu spiegavano con pazienza e volontà, mentre Ryohei eTakeshi li ascoltavano rapiti, G aiutava Hayato se non riusciva a salire sull’altalena e Giotto si divertiva con Tsuna come non aveva mai fatto prima.

Prendendo la macchina fotografica Elena scattò una foto e sorrise, desiderando che quei dolci momenti di amore fraterno potessero durare per sempre e non trovare mai una fine.

 

 
 






 
 
Fine


 
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*Note Autrice*
Ebbene Minna, in questa sera di Natale concludo ufficialmente la raccolta!!!!!!
Be cosa posso dire se non grazie di tutto cuore a tutte le persone che mi hanno seguita e sostenuta fin qui?
Non mi stancherò mai di ringraziarvi, grazie a tutti voi che avete fatto si che questa raccolta non venisse archiviata e cancellata ^3^
Un bacione a tutti quanti e alla prossima storia!!! (che non so se sarà Koori no hato rivista oppure un altra XP)
Chaossu!!!
Jeo 95 =3
p.s. le immagini non sono mie, e mi scuso se l'ultima non c'entra molto ma non ho avuto il tempo di prepararla >-< scusateee!!
Chaossu!!!

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