Alla scoperta di un nuovo mondo

di Judith Kylem Sparrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Padre... perchè? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Alla scoperta del Nuovo Continente

Alla scoperta di un Nuovo Mondo

 

-Figlie mie adorate, come ben sapete è stato da poco decisa la sorte della nostra famiglia…-

 

Iniziò il Conte Evans guardando fuori la finestra l’ immenso giardino del suo Palazzo.

 

-Si, padre…-

 

Rispose a capo chino la più grande delle due.

 

-Voglio che voi scappiate…-

 

Sentenziò il Conte per poi sedersi sulla poltrona in velluto rosso.

 

-Cosa?! No, padre, questo non possiamo permettervelo! Siamo cresciute qui a Londra, abbiamo vissuto per anni in questo Palazzo, non sarà di certo la Regina a decidere del nostro destino, mai e poi mai!-

 

Esclamò con determinazione la giovane Contessa Sharpay Evans avvicinandosi al padre, per poi inginocchiarsi di fronte a lui e prendergli le mani.

 

-Se voi sarete giustiziato… allora vorrò esserlo anche io! Non abbiamo tradito la Corona, padre, è tutta una immensa bugia!-

 

Sussurrò con le lacrime gli occhi.

 

-Figlia mia, lo so, cosa credi… ma non voglio che ai miei due tesori più grandi possa succedere qualcosa, per me sarebbe terribile! La nostra famiglia è già stata fonte di scandalo con la fuga di vostra madre in Australia…-

 

-Padre mio, cosa volete che facciamo?-

 

Chiese con titubanza la minore delle due ragazze raggiungendogli ed inginocchiandosi come la sorella.

 

-Vi manderò da lei…-

 

-MAI! Piuttosto la morte!-

 

Sentenziò Sharpay balzando in piedi.

 

-Sorella cara, calmati!-

 

Disse Kelsi prendendole una mano.

 

Sharpay la osservò. La dolce e cara Kelsi.

 

Erano molto unite, si volevano un gran bene. Portavano solo un paio d’ anni di differenza.

 

-Perdonatemi…-

 

Sussurrò la giovane Contessa per poi uscire a capo chino dalla stanza.

 

-Kelsi, va da lei, falla ragionare.-

 

-Padre, scusate, ma la penso come mia sorella. Nostra madre è scappata anni addietro, da quel giorno mi sono personalmente promessa che non avrei mai più voluta vederla, ora con il vostro permesso, andrei…

 

La ragazza dai capelli castano-rossicci si alzò e lasciò anch’ ella la stanza.

 

-Che il Signore mi perdoni, per quel che farò…-

 

Disse tra se e se il conta portandosi una mano sul viso ormai disperato.

 

Continua…

 

 

Nuova ff ambientata nel 1800, dedicata a tutte le mie amiche di EFP, sperò che vi piacerà!^^ Ciao 1 bacio!

 

 

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Capitolo 2
*** Padre... perchè? ***


Capitolo 1 – Padre, perché

Capitolo 1 – Padre, perché?

 

Era notte fonda a Londra e la pioggia aveva lasciato spazio ad una fitta nebbia.

 

-Mio Signore, siete sicuro di quello che volete fare?!-

 

Chiese Oratio, il fedele maggiordomo della Casata degli Evans.

 

-Si, si Oratio, devo farlo, per il bene delle mie figlie!-

 

-Ma… se le Signorine lo scoprissero… potrebbero…-

 

Il maggiordomo non finì la frase che subito il Conte Evans lo precedette.

 

-Ripudiarmi? Credimi, ho pensato anche a questo, ma non trovo altra via d’ uscita. Fammi un favore, prendimi quel tomo, lassù.-

 

Fece indicando con la testa il libro che gli serviva.

 

-Serve altro?-

 

Chiese Oratio porgendo l’ antico volume.o:p>

 

-No, puoi anche andare e… chiudi bene la porta! Non voglio che qualcuno entri e veda cosa ho intenzione di preparare!-

 

Il maggiordomo uscì accertandosi che la porta fosse ben chiusa come il Conte desiderava, lasciando così l’ uomo solo.

 

Aprì il libro dalla pagine spesse e ingiallite e iniziò la sua ricerca.

 

-Vediamo… filtro della non rimembranza… eccolo! Due code di lucertola, tre occhi di rospo e cinque gambi di rose…-

 

Mise tutto in un calderone, dopo aver accuratamente tagliato i gambi delle rose, e accese il fuoco sotto di esso.

 

Si sedette su di una poltrona aspettando che in tutto iniziasse a sciogliersi e a bollire.

 

Guardò fuori dalla finestra. La nebbia iniziava a diradarsi e il pendolo iniziò a suonare segnando le due di notte.

 

Sentì uno strano gorgoglio provenire dal calderone e capì che il tutto iniziava a bollire.

 

Alzandosi lentamente si avvicinò ad esso e vide un liquido color porpora e un dolce profumo di rose provenire da esso.

 

Prese un mestolo e due boccettine di vetro che riempì poco dopo con il filtro.

 

Uscì dalla stanza dirigendosi agli ultimi piani del Palazzo.

 

Entrò nella stanza di Kelsi urtando accidentalmente una sedia, ma la ragazza parve non accorgersi di nulla.

 

La prese in braccio cercando di non svegliarla e la portò subito nelle stalle dove l’ adagiò in una grande carrozza.

 

Aprì la boccetta e versò un paio di gocce sulla fronte della ragazza, in questo modo avrebbe dimenticato se si fosse svegliata.

 

La richiuse rimettendola in tasca, quando una voce lo fece sobbalzare.

 

-Padre! Che fate voi qui e perché Kelsi è in quella carrozza?!-

 

Chiese Sharpay avvicinandosi velocemente.

 

-Sharpay, figlia mia… cosa fai quì?-

 

Chiese il conte impallidendo.

 

-Mi sono svegliata sentendo dei rumori in camera di mia sorella e vedendo che eravate voi vi ho seguito… cos’ era quello strano liquido che avete versato sulla fronte di Kelsi?!-

 

-Spero che un giorno possiate perdonarmi!-

 

Esclamò il conte abbracciando la figlia.

 

-Padre, ma cosa dite, io non…-

 

Ma Sharpay non finì mai la frase perché un violento colpo alla nuca la raggiunse. Riuscì solo a sussurrare qualcosa.

 

-Padre, perché?

 

Continua…

 

Grazie a chi ha commentato e a chi ha commentato, scusate se non vi ringrazio uno ad uno, ma tra poco devo uscire, ciao ciao 1 bacione!^^

 

PS:Barby mannaggia a te,stavi spoilerando!!!XD

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