I'll keep this forever.

di nihaliik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One. ***
Capitolo 2: *** Chapter Two. ***



Capitolo 1
*** Chapter One. ***



 
Un grazie speciale a Mel perchè ha saputo
dar vita al secondo e ultimo capitolo
di questa 'storia'.
ti voglio bene. <3

 

Chapter One.
 

 
<< Mamma quando arriva Delis? >> ormai le domande di Louis riguardo l'arrivo della sua migliore amica non si potevano più contare sulle dita di una mano, e forse nemmeno sulle dita di due.
 

Non avendo ricevuto risposta richiamò la madre troppo impegnata a non bruciarsi mentre toglieva la teglia dal forno.

<< Lou, smettila di farmi sempre le stesse domande.>> disse dalla cucina Johanna, sua madre.
<< E' da quando sei sveglio che pensi solo al suo arrivo.>> finì mentre toglieva i biscotti dal contenitore ancora caldo sul tavolo. Il profumo del cioccolato sciolto si disperse in tutta la casa. Prese un piatto e li dispose con cura fino a formare una piccola piramide.

Louis restò in silenzio. Era un bambino delizioso, due iridi celesti animavano il suo sguardo birichino, e le sue guance, ora di un colore rosato, erano paffute e simpatiche. inoltre aveva il solito taglio di capelli a forma di scodella che tutti i bambini avevano e che lui, al contrario degli altri, gradiva.

Infine sbuffò mentre finiva di appendere gli ultimi addobbi di Natale sull'abete di fronte a se. Aveva già acceso le luci e dai rami innevati finti le decorazioni risplendevano. C'erano stalattiti brillanti, palline di ogni dimensione, materiale e colore, una stella in cima e infine piccoli dolcetti appesi, che sicuramente si sarebbero sciolti a causa del calore.

Il caminetto ospitava un fuocherello piuttosto vivace che creava uno spettacolare gioco di colori provocato dalle fiamme.

Allontanò un poco l'albero di Natale che ora era finalmente completo e lo guardava, soddisfatto del proprio lavoro.

Finalmente il campanello suonò e Johannah corse ad aprire. Louis sperò con tutto il cuore che fosse Delis, e così fu. Entrò in casa dopo Marie, sua madre, che salutò e appese il lungo cappotto scuro sull'appendiabiti. Poi si avvicinò al caminetto per fare gli auguri di compleanno a Louis. Gli prese il viso tra le mani e gli stampò un bacio sulla guancia senza avergli lasciato nessun segno, perchè Marie era una donna semplice, acqua e sapone.

Infine diresse in cucina insieme a Johanna per parlare, come sempre, di lavoro. Le due erano colleghe e, a causa di questo si ritrovavano a trascorrere insieme molte ore. La mattina della Vigilia di Natale, considerato il loro ritardo, non faceva certo eccezione.

Delis sorridendo si avvicinò al caminetto. Per Louis, lei, era la bambina più bella di tutta la scuola, forse anche più bella dell'intera città di Doncaster.

<< Ciao Lou. >> lo salutò agitando la mano mentre si sedeva di fronte a lui.
<< Ciao Delis. >> lui rispose.

 Era davvero una bambina molto bella. Aveva i capelli biondo scuro, che ricordavano i biscotti alla cannella della nonna, gli occhi erano di un cioccolato chiaro e la pelle pareva di porcellana. Inoltre ogni volta che sorrideva Louis quasi scoppiava a ridere vedendo un buco tra i denti, segno della caduta di uno di questi. Ma ciò non la rendeva brutta, anzi, l'aggraziava ancora di più.

<< Ti devo dare una cosa. >> Delis si alzò felice e quasi saltellando si diresse vicino all'ingresso dove aveva poggiato il pacco incartato per bene con l'aiuto della mamma.

Lo prese tra le mani, e mentre ritornava vicino al fuoco, lo riguardava per bene per evitare che ci fossero buchi o strappi. Lo diede a Louis che sorrise e subito lo aprì rompendo la carta senza pietà divorato dalla curiosità.
Quando finalmente lo vide rimase a bocca aperta con gli occhi fissi sulla scatola.

 << Buon compleanno Lou! >> esclamò la bimba e lo abbracciò. << E' da parte mia e della mia famiglia.>> disse quando si staccò dall'amico.

Lou la ringraziò e aprì la scatola. Finalmente poté guardarla per bene. Era una macchina fotografica antica. Uno di quei modelli che dopo aver scattato la foto la 'stampava' su un piccolo quadrato di foglio.
Il bambino se la rigirava tra le mani, un po’ perchè non credeva davvero che fosse sua, e un pò perchè non ne aveva mai visto una dal vivo.

<< Ti piace? >> chiese Delis. Una domanda inutile dato che l'espressione di Louis era abbastanza chiara. Era felicissimo.

<< E' bellissima. posso fare una foto? >> chiese Louis. La bimba rise incredula della domanda tanto da portare la testa all'indietro e mantenersi il capello color crema che portava sul capo.

<< Lou ora è tua! Puoi farne quello che vuoi!' esclamò Delis. Lui sorrise, se la portò vicino al viso e inquadrò la bambina davanti a se, ma la riabbassò subito perchè lei si ribellò a quella mossa ridendo e mettendo una mano davanti all'obbiettivo.

<< Non posso farti una foto? Hai detto che potevo farne quello che volevo e io voglio fare questo! >> esclamò lui cercando di mantenere le sue mani lontano dall'obbiettivo.

<< Ma non ho detto che potevi fotografare me. >> si giustificò lei mettendo le mani sui fianchi e facendogli la linguaccia scherzosamente.

Il bambino, che aveva in mente un piano per poter ottenere quello che voleva, riavvicinò l'aggeggio al suo viso e inquadrò il fuoco diventato soggetto dell'accurata ispezionare di Delis. Poi la chiamò, lei si voltò e all'ultimo momento le scattò una foto.

<< Presa! >> quasi urlò Louis felice. Aspettò qualche secondo e il foglietto uscì dalla fotocamera. Lo prese con una mano iniziò a sventolarlo.

<< Ti avevo detto di non farlo! >> disse Delis mentre si avvicinava per rubargli la foto senza riuscirci, perchè lui si allontanò fino ad alzarsi.

<< shh. >> la zittì scherzosamente lui guardando il foglietto bianco che iniziava a prendere colore. La foto era uscita benissimo: Delis guardava l'obbiettivo sorridendo e la luce delle fiamme le illuminava metà del viso. Poi si risedette davanti a lei che aveva un'espressione offesa.

<< E' molto bella. >> affermò Louis continuando a guardarla. La bambina aveva lo sguardo triste e le braccia incrociate sul petto. Si poteva notare anche il piccolo labbro inferiore che usciva verso l'esterno. Il così detto "labbruccio".

<< Guarda >> gliela mostrò. Lei la prese tra le piccole mani e il suo viso si rassenerò. Di nuovo sorridente la rese all'amico.

<< Questa >> disse Louis guardando prima la foto e poi Delis << la terrò per sempre. >>





Angolo dell'autore:

Sciao belle,
prima di tutto voglio dirvi che questa è una flash di due soli capitoli
e che quindi, non sarà una vera e propria storia.
E' la prima "ff" che pubblico perciò sono un po' agitata.
Anyway spero che vi piaccia.
Ciaao (:

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Capitolo 2
*** Chapter Two. ***


Chapter Two.


Delis era come sempre in ritardo. Quasi correva tra i corridoi dell'università nella sua città natale, e per essere uno dei primi giorni, non era certo un buon inizio. Camminava velocemente fissando i legacci slegati delle converse che portava addosso, sperando con tutta se stessa che non l'avrebbero fatta cadere, non davanti a tutti almeno.

Poi sentì qualcosa o qualcuno contro cui lei andò a sbattere fino a buttarcisi sopra. Inciampò ma per fortuna non strisciò sul pavimento.

Una figura davanti a lei si abbassò per raccogliere un gran numero di fogli sparsi sul pavimento gelido e qualche libro piuttosto grosso in uno stato pessimo. La ragazza sbuffò, si inchinò per riparare il guaio che aveva combinato, e poté dire addio alla lezione che la aspettava.

 << Oh, tranquilla, faccio io. >> disse una voce sconosciuta mentre rimetteva in ordine le varie fotocopie.
Delis ignorò la voce di fronte a se e continuò a raccogliere appunti e altro materiale cartaceo. Poi si bloccò di scatto lasciando ricadere i fogli e prese il piccolo pezzo di carta poggiato sulle fredde piastrelle.

Lo osservò attentamente. Era proprio quella: la foto che Louis le aveva scattato il giorno del suo compleanno un bel paio di anni fa. I bordi si erano ingialliti leggermente ma non erano presenti pieghe e segni di questo genere. Solo dopo alzò lo sguardo.

La speranza di poter rincontrare il suo migliore amico andò in frantumi non appena notò i capelli biondi del ragazzo ancora intento a raccogliere il materiale. Dopo aver riordinato i fogli e i libri,  guardò Delis che aveva un'espressione piuttosto confusa. Chi diavolo era questo?

<< Puoi ridarmela? >> chiese il ragazzo biondo, con gli occhi azzurri, indicando la foto.

<< No. >> sbottò lei senza pensarci e allontanando la mano che teneva la piccola immagine. Non aveva la minima intenzione di restituirgli ciò che, in qualche modo, le apparteneva.

<< Per favore. >> riprovò lui.
Delis inizialmente scosse la testa in segno negativo, non sapendo spiegarsi come fosse finita nelle mani di quello sconosciuto. Ma poi iniziò a porgergli domande.

<< Perchè tu hai questa foto? >> chiese timorosa della risposta.

<< Non è importante questo e poi non ti riguarda. >> disse duramente avvicinandosi per prendergliela dalle mani, ma lei la riallontanò.

<< Come sarebbe a dire che non mi riguarda? Questa foto rappresenta me, e tu mi dici questo? >> disse furiosa incredula della risposta ottenuta. Si rialzò e Il ragazzo biondo fece la stessa cosa.

<< Mi stai dicendo che tu sei quella bambina? >> disse grattandosi il capo confuso. Poi fissò attentamente Delis. Come aveva fatto a non notarlo fin da subito? I capelli si erano leggermente inscuriti e erano diventati decisamente più mossi fino a formare dei candidi boccoli, i lineamenti del suo dolce viso di porcellana si erano irrigiditi un poco, ma lo sguardo era identico.

La ragazza tacé in segno di risposta.
<< Ti chiami Delis? >> Lei sgranò gli occhi.
<< Come sai il mio nome? >> chiese.
<< Louis me ne ha parlato >> Delis rimase immobile. Conosceva Louis? Conosceva il suo migliore amico di infanzia? Colui che non vedeva da circa dieci anni?

<< Conosci Lou? >> chiese riprendendo a pronunciare il suo nomignolo dopo tanto tempo.

<< Si certo. E' uno dei miei migliori amici.>> guardando prima negli occhi di Delis e poi spostando lo sguardo dietro di lei sorridendo. Si voltò per capire cosa guardava e non potè crederci.

Louis. Era proprio lui. Camminava verso la loro direzione. Com' era cambiato in tutto questo tempo! La scodella lasciò spazio a una massa di capelli disordinati che andava a creare un buffo ciuffo inoltre aveva abbandonato i suoi amatissimi pantaloni rossi e le sue magliette bianche a righe blu, infatti portava una camicia aperta sopra una semplice maglia, dei pantaloni bassi scuri e un paio di vans. Il risvoltino alla fine dei pantaloni era rimasto sempre lo stesso, e questo la fece sorridere.

Quando li raggiunse salutò l'amico e prese i libri, che gli appartenevano, dalle sue braccia.

<< Grazie Niall. >> ringraziò il biondo. E solo dopo si voltò verso Delis che lo fissava con la mente inzuppata nelle tantissime domande. Lei stava li immobile che si riperdeva in quelle pozzanghere celesti come faceva da bambina.
Lo sguardo di Louis si fece improvvisamente serio e dopo qualche istante di tempo che sembrava essere un'eternità riuscì di nuovo a parlare.

<< Delis? >> riuscì a dire solo questo. L'amica gli sorrise e annuì in segno di risposta. Louis lasciò il materiale di nuovo nelle mani di Niall e dopo tantissimi anni potè rigodere di quella sensazione che lo faceva stare bene. Delis sprofondò nelle sue braccia, mentre il ragazzo la teneva stretta a se per alcuni secondi piuttosto lunghi.
La teneva stretta, come se in quel momento fosse l'aria che gli era mancata in tutto questo tempo, come se quell'abbraccio potesse ricolmare gli interi giorni passati a chiedersi che fine aveva fatto, Come se quel gesto potesse di nuovo unirli senza mai avere il bisogno di lasciarsi.

Niall si allontanò sentendosi di troppo in quel momento che doveva e poteva appartenere solo a loro.
Non avevano bisogno di parlare per esprimere le loro sensazioni. Sapevano entrambi che dovevano recuperare il loro tempo perduto, che ci sarebbero volute settimane intere per rispondere alle infinite domande di cui ognuno dei due desiderava una risposta. Sarebbero potuti rimanere fino al calar della notta in quella posizione, stretti in un abbraccio profondo che valeva più di mille parole.

Quando si staccarono Louis le scoccò un breve bacio sulla fronte e la riabbracciò per un arco di tempo inferiore al primo.

Delis si risentiva di nuovo casa, perchè nonostante siano passati anni interi i loro sentimenti non erano cambiati e perchè nel corso dei tempo mancava quel sostegno morale che anche da bambini aiutava a superare quei piccoli drammi infantili che ai quei tempi sembravano vere e proprie catastrofi.

Delis gli mostro la foto. Louis la prese cautamente e la riguardò.
<< Riesci a mantenerle per bene le promesse. >> disse Delis.

<< Devo ancora portarla a termine. Il “per sempre” non è quell'arco di tempo che ricopre l'adolescenza, è ben altro. L'eternità è l'immenso scorrere del tempo. >> rispose Louis sorridendole. Il suo sorrise le riempiva il cuore come una volta. Non era cambiato.

<< Ma da ora, che ti ho di nuovo affianco, sarà diverso. >> si fermò ad affermare Louis. Avrebbe voluto approfondire l'argomento. Avrebbe voluto affermare che aveva avuto fin dall'inizio una cotta per lei e che adesso era diventata qualcosa di gran lunga più forte, avrebbe voluto dirle che era la persona più felice sulla faccia del pianeta ora che l'aveva ritrovata, ora che aveva la certezza che non le sarebbe scappata una seconda volta.

Ma aveva di fronte a se tantissimo tempo, e ce ne sarebbe stato anche per ammettere i propri sentimenti. Intanto continuava ad ammirare quegli occhi cioccolato che non aveva potuto guardare per anni e sorrideva alla sola idea di averla tra le sue braccia.





Angolo dell'autore:

Beene questa cosa (perchè storia non si può definire)
è finalmente finita dopo un gran numero di capitoli.
ahahahahahahahahaha no.
Anyway spero di non avervi annoiate, mi dispiace
se l'ho fatto. non era mia intenzione.
Questa cosa che ho scritto è un'enorme offesa
alle ff di EFP. Sorry, volevo provare a
pubblicare qualcosa.
Sarei felice se qualcuno di voi mi lasciasse una
recensione per sapere ciò che ne pensate.
Vi saluto (si parlo da sola) e addio :*

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