You're my hope. di Demetrias hug (/viewuser.php?uid=188609)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who I am? ***
Capitolo 2: *** Magic. ***
Capitolo 3: *** Where are you? ***
Capitolo 4: *** True love? ***
Capitolo 1 *** Who I am? ***
Capitolo 1
Who I am?
Clary camminava impaziente per la strada che ormai conosceva a memoria a furia di percorrerla, era così preoccupata che attraversò la strada senza neanche accorgersi dei gestacci che le stava facendo un uomo alla guida di un camion malmesso, vide in lontananza Simon, e accelerò il passo, il messaggio che le aveva mandato due minuti prima l’aveva preoccupata a tal punto da farla partire da casa senza neanche salutare sua mamma, che di sicuro adesso era incazzata nera, nell’ultimo periodo era diventata piuttosto protettiva nei suoi confronti, e spesso le diceva che doveva parlare, ma di solito andava sempre a finire con un ‘no, niente’, -Clary? Ma mi stai ascoltando?- chiese il ragazzo che intanto le stava sventolando una mano davanti agli occhi, lei scosse la testa e con un sorriso rispose – Simon! Sì ecco dimmi perché mi hai chiamata così di fretta?- il ragazzo fece un sospiro, -Senti Clary ti devo dire una cosa importante, però vieni che ci sediamo- e indicò una panchina poco distante da loro, la ragazza lo seguì e si sedette di fianco a lui acciambellandosi alla sua spalla, lui sorrise, Clary non poteva vederlo, ma lo aveva percepito, -Clary, non mi è mai piaciuto fare giri di parole, ma questa cosa non so proprio come spiegartela..- respirava a fatica e Clary si chiese se mai avesse qualche malattia -..vedi, il mio mondo è cambiato all’improvviso, e dovrò condividere per sempre con questa cosa, ci sono cose che sono nascoste agli occhi di tutti, anche ai miei fino a due mesi fa..- non sapeva più come andare avanti, Clary l’aveva capito dalle sue mani che gesticolavano senza un senso preciso – Simon, se c’è qualcosa che ti turba dimmelo, la risolviamo insieme, come due migliori amici.- migliori amici quelle parole fecero venire una rabbia a Simon che inizio a stringere i pugni, finchè le nocche si imbiancarono, non che si notasse molto dato che era già bianco come il latte – Clary cazzo, tu non centri, questo è un mio problema e non vedo proprio come potresti risolverlo dato che non lo so neanche io..- si interruppe proprio quando una follata di vento scompigliò i capelli di Clary e fece venire al ragazzo una certa fame che per poco non le saltò addosso, si sentiva la gola bruciare, e di nuovo colto dalla rabbia si alzò di scatto e le urlò contro – Clary sono un vampiro! Ogni giorno lotto contro l’istinto di dissanguarti e io non ce la faccio più, soprattutto perché io ti amo Clary, come non ho mai amato nessuno, e ora sapere che ti vedrò morire mentre io rimarrò così mi distrugge, io non voglio più stare qua, dato che il verbo vivere non lo posso più usare, questo è un addio, non cercarmi- La ragazza lo guardò mentre si allontanava, e intanto le lacrime facevano a gara a chi avrebbe raggiunto per prima il mento, non riusciva più a muoversi, era come paralizzata, l’unica persona, oltre a sua madre e Luke, in cui credeva l’aveva abbandonata con la scusa di essere un vampiro, purtroppo non poteva dire che le stava mentendo, aveva visto benissimo che nonostante i vari tentativi di Simon i canini erano usciti dalle labbra e aspettavano solo di addentare il suo collo, si ricordò il viso terrorizzato di Simon mentre le parlava, e poi il buio.
- Luke! Dove diavolo è Clary? Perché non è già a casa..- Jocelyn aveva la voce rotta dai singhiozzi, mentre Luke cercava invano di calmarla – è tutto a posto, vedrai che di sicuro si è trattenuta un po’ di più a casa di Simon – la donna non riusciva a stare tranquilla, sentiva che sua figlia era in pericolo – chiamerò la madre di Simon e le dirò di mandarla a casa- Luke sorrise –ok.-
- Clary, svegliati!- la ragazza trasalì quando si trovò nel salotto di Simon, che la teneva per mano – tu, lasciami in pace- e così dicendo si alzò dal divano sul quale era stesa e si incamminò verso la porta, Simon non provò nemmeno a fermarla, sapeva benissimo che non faceva altro che peggiorare, la lasciò andare via, come del resto avrebbe fatto con tutti.
Qualcuno bussò alla porta, e Jocelyn si precipitò ad aprire, e si sentì sollevata a vedere davanti a sé la sua piccola, quando vide le sue guance rigate, la prese tra le braccia e le sussurrò – che è successo piccola?- lo poteva dire a sua madre, era l’unica che forse l’avrebbe capita – Mamma, Simon mi ha appena rivelato di essere un vampiro, io, gli ho visto i canini, mamma tu non immagini quanto sto male in questo momento, lui era una persona troppo speciale, e adesso vengo a scoprire che è quella cosa- Jocelyn trasalì, era arrivato il momento di dirle la verità anche se non voleva, doveva.. – a proposito di questo, Clary ci sono delle cose che non sai e dovresti sapere..- Fu così che Jocelyn le disse che loro erano cacciatrici e che avevano il compito di uccidere demoni, Clary la guardò incredula – mamma, sei sicura di non aver assunto qualche alcolico?! Perché cazzo non me l’hai detto prima?!- la voce della madre era tranquilla – dovevo proteggerti, ma ormai non posso più..- la figlia aveva gli occhi pieni di rabbia e fece per aprire la porta e correre via, quando sua mamma la prese per il polso – Clary ci sono altre cose che non sai, tu non sei una Shadowhunter normale, sei speciale- la ragazza ritrasse il braccio – Non voglio più sentirti, esci dalla mia vita, lasciami in pace, e così dicendo corse via da quella casa, da sua madre, da tutto. Voleva solo scappare, non vedere più nessuno. Mentre correva si schiantò contro un ragazzo –Ehi..-
Allora, vi prego abbiate pietà di me, è la mia prima ff siate clementi, no vabbè non tiratemi pomodori, casomai tante barrette di Kinder se proprio desiderate HAHHA. Lasciatemi almeno una recensione per sapere se continuare con questa schifezzuola oppure cancellare tutto ciò che il mio cervellino ha elaborato molto faticosamente. Vabby Peace&Love.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Magic. ***
Capitolo
2
MAGIC
Mentre
correva si schiantò contro un ragazzo – Ehi guarda
dove cammini!- e così
dicendo alzò lo sguardo trovandosi davanti ad un ragazzo
dagli occhi di un
azzurri molto intensi ed accesi, si ricordò che
così la guardava spesso Simon..
doveva dimenticarselo eppure non poteva, cioè le era caduto
il mondo addosso,
adesso non aveva più nessuno a cui aggrapparsi, dopotutto
lui era il suo
migliore amico, dopo un po’ Clary notò che il
ragazzo la stava guardando, anzi
per meglio dire fissando e finalmente uscirono dei suoni dalla sua
bocca –
cosa?! Tu mi vedi?!- disse il ragazzo quasi incredulo –
sì, dopotutto non sono
ancora diventata ceca- disse alzando gli occhi al cielo, il ragazzo
continuava
a guardarla e ogni tanto si passava una mano tra i capelli poi ad un
certo
punto disse – cosa sei?-
Clary ci
pensò un po’ che domanda era mai quella? Lo
sconosciuto sapeva che lei dovrebbe
uccidere demoni perché era una Shadowhunter? Eppure sua
mamma le aveva appena
detto che nessuno sapeva della loro esistenza, ma sopratutto ormai
neanche
Clary non sapeva più chi era
– Clary
– disse porgendogli la mano con fare ironico, lui la
guardò intontito, poi le
prese le braccia e gliele osservò ogni tanto girandole i
polsi come alla
ricerca di qualcosa, poi borbottò qualcosa tra sé
‘eppure non ha rune’
quel termine l’aveva già sentito da sua madre
mentre le accennava qualcosa sui Cacciatori, infatti vide i tatuaggi
che
coprivano un bel po’ del corpo, il ragazzo la
guardò e disse – eppure non hai l’odore
dei nascosti- disse
osservandola, lei lo
guardò incredula – aspetta non dirmi che sei anche
te uno di quei ‘cacciatori
di demoni’ psicopatici che vanno a dire in giro di uccidere
demoni e mostri che
fanno i monelli- disse lei quasi facendo una risata isterica, il
ragazzo sembrò
non apprezzare quella definizione e disse – mhh penso che tu
sia una
Shadowhunter allevata come una mondana- mondana
che cazzo era una mondana? Clary era confusa più
che mai, iniziò a
respirare a fatica, la vista le si appannò e cadde tra le
braccia del ragazzo.
- Magnus non
trovo più mia figlia, le ho appena rivelato di essere una
cacciatrice e lei è
scappata di casa, ho paura che lui possa
rintracciarla- Jocelyn aveva la voce roca, e ormai consumata dal pianto
–
Jocelyn, se non esistesse il tuo stregone preferito cosa faresti?! Tua
figlia è
al sicuro, Alec l’ha trovata per strada e l’ha
portata da me, adesso però devi
fare una decisione piuttosto difficile..-
Quando Clary
riaprì gli occhi si trovò in un salottino
piuttosto disordinato, con un sacco
di stili fusi tutti assieme, si passava da uno stile vintage sui
quadri, ad uno
più indiano sui tappeti, fino a raggiungere uno stile
piuttosto colorato (anche
troppo) per quanto riguardavano le enormi coperte che ricoprivano i due
divani
e le due poltroncine che circondavano un piccolo tavolino in legno
scuro, sulla
poltrona di fianco al divano su cui era distesa sedeva il ragazzo di
prima, che
di sicuro era immerso nei pensieri più profondi, quando vide
che si risvegliò
le andò vicino – Magnus ha parlato con tua madre,
hanno deciso che forse è
meglio se passi un po’ di tempo all’istituto per
allenarti, ma solo se vuoi – la
ragazza guardò il ragazzo, e si mise a sedere –
Allora, intanto non ho la
minima idea di chi tu sia, e di chi sia questo Magnus, che sembra tanto
il nome
di uno che.. - - di uno che? Signorina Fray?- chiese Magnus apparendo
sulla
soglia di una delle tante porte che davano al salotto – ehm..
di un tipo strano
ecco- e strano lo era quel ragazzo, indossava un paio di pantaloni
color
caramello, con qualche macchia di gheopardo con i colori
dell’arcobaleno all’interno,
una maglia che riprendeva le fantasie dei pantaloni sotto una
giacchetta in
pelle, questa era rossa, con qualche tocco di glitter, come del resto
questo
tocco c’era anche nei capelli che erano sprizzati un
po’ a caso qua e la, il
ragazzo scoppiò a ridere – sei fortunata solo
perché mi sta simpatica tua
madre, sennò ti avrei già mandata via a calci in
culo- poi schioccò le dita
dalle quali uscirono delle scintille blu, e Clary si trovò
sul tavolino una
tazza fumante di caffè – gradisci? Viene
direttamente dal Perù – La ragazza non
lo stava ascoltando –come sai il mio cognome? Come conosci
mia madre? – lo
stregone fece finta di pensarci un po’ poi disse –
una domanda alla volta, e
comunque io e tua madre siamo cari amici, ma più di questo
non posso dirti
senza l’autorizzazione di Jocelyn – la ragazza lo
guardò storto – e allora come
hai fatto quello- disse indicando le sue dita e poi la tazzina dove
c’era il
caffè – ah forse non mi sono presentato, io sono
il Sommo Stregone di Brooklyn,
e lui è Alec, il ragazzo che ti ha salvata portandoti qui-
poi lo guardò con
estrema dolcezza – nonché mio ragazzo- concluse
sorridendo, Clary li guardava
ad occhi aperti – m-ma sto sognando?- lo stregone
scoppiò a ridere – no, cara
sei entrata a far parte del mondo magico, io e tua madre abbiamo
parlato, ed
abbiamo pensato che il modo migliore per proteggerti da loro
sia farti allenare all’istituto, e penso
già di sapere chi sia
l’istruttore perfetto per te, sempre che tu acconsenta-
disse, Clary lo guardò
stupita poi disse – prima mi dici qualcosa su di me, poi ti
dirò se avrò voglia
di ‘allenarmi’, ma soprattutto chi sono loro?
– Magnus sospirò – e va bene, ma
preferirei che sia Jocelyn di persona a dirti la verità- la
ragazza sbuffò, e
Magnus andò in una stanzetta a fare una chiamata.
Allora,
questo capitolo è un po’
noioso, ma capitemi dovevo far incontrare in qualche modo Clary con
Magnus, il
ragazzo misterioso era Alec, deluse? Hahahah spero di no. Ringrazio
Dubhe01
e
Zaffiro_Argentato
per aver recensito, e
anche coloro che hanno messo la storia tra le seguite, vi prometto che
nel
prossimo capitolo ci sarà una svolta decisiva per Clary,
Jace o Jonathan? Scopritelo
nel prossimo capitolo ;)
-R.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Where are you? ***
CAPITOLO
3:
Where
are you?
Dall’attimo
in cui Jocelyn entrò dalla porta, Clary iniziò ad
essere piuttosto
scontrosa - ah sei venuta! Pensavo non ne avessi più
intenzione- sua
madre era sconvolta, Clary non le aveva mai rivolto la parola in quel
modo brusco – Clary, è arrivato il momento che tu
sappia la storia
della tua vita- Clary sbuffò –era anche ora- il
suo tono era
ironico eppure non aveva nessuna voglia di scherzare – Tutto
cominciò a Idris, la nostra patria, mi innamorai del ragazzo
più
bello di tutta la scuola, tutte le ragazze lo ammiravano, ma lui
aveva occhi solo per me, quell'uomo si chiamava Valentine, quando ci
sposammo, Luke ci fece da testimone, io avevo 18 anni mentre mio
marito 19, i miei genitori mi rimproveravano spesso per essermi
sposata così giovane, ma io non li ascoltavo. I primi anni
che
passai con lui furono i più belli della mia vita, ma poi
tutto
declinò, scoprii di essere incinta, e nello stesso periodo
Luke, al
tempo chiamato Lucian, fu morso da un lupo mannaro, e si
trasformò,
in seguito Valentine mi disse che si era ucciso con le sue mani, ma
io non ci credetti fino alla fine, da quel giorno iniziò ad
essere
piuttosto agressivo, una sera si era ubriacato, mi raccontò
dei suoi
esperimenti che aveva effettuato con sangue di demone su di lui, poi
mi diede il colpo di grazia, dicendomi che quel sangue di demone lo
avevo bevuto anche io nelle tisane che mi dava, quando nacque
Jonathan il nostro primo figlio, notai la sua cattiveria nei suoi
occhi, stetti con lui per poco tempo, poi scappai quando ero ancora
incinta di te, prima andai nel Regno Unito, ma lui mi trovò,
e mi
disse che non era finita, e che se Sebastian era il bambino demone,
t-tu eri il bambino angelo, mi aveva somministrato sangue di angelo
nel cibo, così impaurita me ne andai un'altra volta, e mi
stabilii
qui a New York, un anno dopo Luke mi disse che Valentine aveva
bruciato la nostra dimora dopo aver fatto scoppiare la rivolta, tra
le macerie si erano trovate le ossa dei miei genitori sue e di
Jonathan-
quel nome lo disse piano, poi scoppiò a piangere - Clary
volevo
tenerti fuori da questo mondo, ma sento che ormai la minaccia si sta
avvicinando, e se non posso tenerti nascosta, almeno ti preparo-
altre lacrime – mi dispiace, credimi- Clary aveva le lacrime
agri
occhi, la abbracciò, uno di quegli abbracci che non finivano
mai, in
cui ti sentivi protetta – mamma, scusami, andrò ad
allenarmi in
questo istituto- Jocelyn le asciugò le lacrime dagli occhi
–
dovrai praticamente vivere lì Clary, lascerai la scuola, sei
pronta?- -Ma almeno ti potrò vedere?- la ragazza era
piuttosto
scossa, non era mai successo che si dovesse allontanare per tanto
tempo dalla madre – sì, verremo io e Luke a farti
visita- Luke,
quando Clary ricordò quel nome trasalì -aspetta,
hai detto che Luke
è un lupo mannaro?- la madre annuì lentamente
– e gli sei stata
vicino per tutto il tempo?- Jocelyn sorrise – certo Clary,
non
cambia niente nelle persone che vengono trasformate se è a
questo
che punti- Clary la guardò e quasi in un sospiro disse
– Simon..-
Neanche
Clary sapeva come, ma era finita per scostare tutti e correre fuori a
cercare Simon, non le importava niente di quello che le aveva detto
sua madre, si certo se ne sarebbe preoccupata, ma aveva bisogno di
Simon, pensò a come si era comportata prima, fuori faceva
freddo, il
sole ormai stava tramontando, non che fosse tanto splendente in quei
giorni, finalmente arrivò davanti alla porta di Simon, ma
non era
come se l’era aspettata, era piena di simboli della religione
ebraica, la ragazza prese un po’ di fiato e
schiacciò il
campanello dopo un po’ di tempo finalmente sentì
la voce familiare
della madre di Simon –sì?- aveva un certo tremolio
nella voce –
Buongiorno, sono venuta a parlare con Simon, sa abbiamo avuto una
leggera discussione e..- -NO! Simon non è qui, lui
è morto stai
lontana da lui figliola- Clary indietreggiò aveva mille
domande per
la testa dov’era
Simon? E se
non lo avrebbe più visto? Si
accasciò sulla porta, era stanca di tutto e si
addormentò.
Quando
Clary si svegliò si trovò in una stanza piuttosto
spoglia, tutte le
sue cose erano appoggiate accuratamente al letto, l’Istituto,
pensò, ad un certo punto entrò Alec, aveva
l’aria stanca, ma
nonostante ciò si sforzò di sorridere alla nuova
arrivata – stai
meglio vedo, ti andrebbe di fare un giro per l’istituto?-
Clary con
un movimento piuttosto goffo spostò la copera e sorrise
– certo-
il ragazzo le fece un cenno con la mano e si avviarono per i corridoi
– tempo fra erano in molti di più, ma i miei
genitori ed il mio
fratellino Max sono a Idris, e l’unico adulto qua
è Hodge, il
nostro professore, oltre a me ci sono anche mia sorella Isabelle ed
il mio fratellastro Jace... – la ragazza guardava quelle
pareti
così accurate, c’erano tantissime stanze e piani
nonostante in
quell’edificio vivevano così poche persone, Simon,
quanto avrebbe voluto raccontargli tutto quello che era successo
nell’ultimo periodo, le faceva male tutto ciò,
aveva bisogno di
lui, una voce la fece svegliare dai suoi pensieri – Clary?
– quella era la voce sua, si guardò dietro e
quando vide il suo
volto ormai notissimo gli corse in braccio, non si era accorta che
Alec si era fermato, e che lei aveva proseguito da sola, non le
importava della figuraccia, - Simon, oddio prima sono andata a casa
tua, cosa ci fai qui?- il ragazzo sorrise – forse
è la stessa
domanda che ti stavo per fare anche io?- Clary non notò la
bellissima ragazza che stava affianco a Simon finchè non
aprì bocca
– voi, vi conoscete? – Simon sorrise –
Izzy, lei è la mia
migliore amica, Clarissa- fece un movimento con la mano per indicare
la rossa – Clary, lei è Isabelle, la mia ragazza-
Clary lo guardò
sbalordita e lo tirò via per un braccio.
Cosa
sta combinando il nostro vampiresco vampiro? Ovviamente ho modificato
la storia di Jocelyn per comodità, in seguito scopriremo
più
dettagli. Spero vi piaccia questo capitolo, ho cercato di essere
piuttosto lenta (okay sono una frana) ma la storia deve ancora
svilupparsi. Grazie a coloro che recensiscono la storia, la mettono
tra seguite o preferite, e anche quelle carucce persone che la
leggono e basta. Aspetto almeno una recensione con i vostri pareri.
;)
Un
bacio, R.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** True love? ***
CAPITOLO
4:
True
love?
- Simon?! Cosa diavolo stai combinando?- il
ragazzo
fece un risata isterica grattandosi la testa.
- ehm.. ecco vedi.. si giusto- Clary lo
liquidò con
un gesto della mano.
- ti pare questo il modo di fare?! Prima mi
dici che
mi ami, e poi vengo a sapere che hai una ragazza, da quando va avanti
questa storia?- se non fosse stato un vampiro sarebbe arrossito.
-circa 3 settimane, ma non è una
cosa seria,
pensavo solo che dovevo distrarmi un po’ da te, sapendo che
mi
vedevi solo come un amico e niente di più- dicendo
così abbassò
lo sguardo verso le sue scarpe, si vergognava, ma era questa la
verità, dopotutto non poteva continuare a provare qualcosa
per lei
se lei non ricambiava, era inutile.
- oh Simon è tutta colpa mia-
Simon quasi scoppiò
a ridere.
- cioè ti ho appena detto che sto
provando a farmi
piacere una ragazza per la quale non provo nulla di che e tu ti stai
dando una colpa? Clary sei assurda! Pensi sempre che sia colpa tua,
ma non lo è, devi stare tranquilla, me ne sono fatto una
ragione e
dopotutto sei come una sorella per me, quindi vieni qua tra le mie
braccia- disse aprendo le braccia, la ragazza sorrise – oh
Simon!
Mi sei mancato, anche se per poche ore- e così dicendo gli
buttò le
braccia intorno al collo.
-Isabelle, che ci fa un vampiro nel nostro
Istituto?!- la ragazza alzò le spalle
- è il mio ragazzo, ne
avrò il diritto no? E
comunque mamma mi ha dato il permesso- Alec odiava quando la sorella
frequentava Nascosti.
- sì, ma tanto andrà a
finire come al solito, una
botta e via- Isabelle roteò gli occhi.
- Alec sei così pessimista e poi
siamo insieme da 3
settimane, magari riesco a farmi piacere qualcuno finalmente- per
Isabelle i ragazzi erano piccoli esperimenti finché non
trovava uno
che le facesse battere il cuore fino ad impazzire, ad un certo punto
arrivò Jace, che si intromise nella discussione dei due
fratelli e
con un cenno della testa indicò le due figure che
gesticolavano a
pochi metri di distanza.
- chi sono quelli?- disse facendo un sorriso
malizioso, avrebbe voluto chiedere chi era la rossa, ma i fratelli si
sarebbero coalizzati contro di lui con domande stupide e no sense,
soprattutto Izzy. Invece Alec con un’alzata di spalle disse
- Simon, ovvero il un altro degli
esperimenti
superipermegasexyestilosi di Izzy, mentre la ragazza è la
tua
allieva, ricordi? Te ne avevo parlato al telefono..- Jace non li
seguiva più, invece fece un sorriso
- scommetto quanto volete che la rossa lo
zittisce- ovviamente la battutina squallida non poteva mancare,
- e comunque mi aspettavo qualche bimba di
5, 6
anni, non di certo una ragazza in piena adolescenza- Isabelle
alzò
prima un angolo della bocca e poi un altro facendo così un
sorriso
- e così è anche
pedofilo signor Jace Wayland?-
- non sono io lo spezza cuori Izzy- la
ragazza lo
liquidò con un cenno della mano e si avvicinò ai
due che avevano
smesso di discutere e ridevano e scherzavano insieme.
-Simon, senti ti va di uscire da qui- poi
con un
gesto indicò i due fratelli – sono piuttosto
irritanti- Simon
annuì sorridente e poi si rivolse alla rossa
– beh Clary ci si vede- e
così dicendo le diede
un bacio sulla guancia (non molto gradito dalla ragazza dai capelli
neri) e se ne andarono.
Mentre si avviava verso Alec notò
che di fianco a
lui c’era un altro ragazzo, un po’ più
alto, la prima cosa che
notò Clary furono i bellissimi occhi dorati, poi
notò i lineamenti
perfetti del suo visto, i capelli che stavano d’incanto su
quel
viso angelico, l’unica imperfezione era un dente scheggiato,
non si
accorse che lo stava fissando, cosa che invece lui parve notare, e si
avvicinò all’orecchio del compagno
-dici che ho fatto colpo? Sta per cadere ai
miei
piedi, e nel vero senso della parola- e poi scoppiò a
ridere, quella
risata era un suono stupendo … aspetta Clary che
diavolo ti
prende? RIPRENDITI. ORA. Perfetto stava parlando da sola, Clary,
concentrati sull’allenamento, non sei venuta qui per farti
prendere
dal panico appena vedi un tipo sonofigodon’ttouchmebitches tanto
valeva continuare a parlare da sola, mentre era intenta a parlare con
se stessa non si accorse che i due ragazzi la stavano guardando
seriamente preoccupati, e quando se ne accorse divenne un pomodoro
vivente
-ehm.. stavate dicendo?- Jace
scoppiò a ridere,
mentre Alec sospirava
-Clary, lui sarà il tuo
allenatore, Jace Wayland,
penso che potresti iniziare l’allenamento da domani, sai devi
ancora imparare molte cose, e non penso che abbiamo tanto tempo a
disposizione- Clary annuì
- ah dimenticavo! Fatti trovare tra
mezz’ora in
salotto, cucina Izzy!- dicendo così i due ragazzi sparirono
tra i
corridoi e Clary si incamminò verso la sua stanza.
-Non torturarti in questo modo Jocelyn,
vedrai che a
Clary piacerà l’Istituto, se vuoi potresti
trasferirti a casa mia,
sai se ti senti poco al sicuro..- Luke guardava la donna che aveva
consumato 20 pacchetti di fazzoletti ed era praticamente stesa sul
suo divano, voleva proteggerla, lei era così fragile.. beh
non
proprio, ma aveva sofferto troppo durante il passato.
- no Luke, ti sto dando troppo disturbo,
anzi è
meglio che torni a casa, si sta facendo tardi..- dicendo
così si
alzò dal divano, prese il suo cappotto e la borsa, diede un
ultimo
abbraccio a Luke e uscì di casa prima che lui potesse
protestare. A
quell’ora ormai i lampioni erano accesi e il cielo era
piuttosto
scuro, fortunatamente la strada non era molto lunga, e in dieci
minuti si ritrovò davanti alla porta di casa sua,
allungò la mano
per girare la chiave nella serratura, ma con stupore notò
che era
aperta, pensò che era stata lei quando si era precipitata di
corsa
nell’appartamento di Magnus, aprì la porta e
quando accese la luce
si ritrovò davanti al suo incubo peggiore.
- manca un tocco maschile in questa casa sai
Jocelyn?-
Quella sera Clary aveva mangiato poco, oltre
al
fatto che il cibo non era dei migliori non aveva neanche tanta fame,
in quella giornata erano successe troppe cose, e stava cercando di
riordinare le idee, quando il ragazzo di prima, Jace entrò
in camera
sua senza nemmeno bussare
-posso entrare?- dopo una pausa di due
secondi si
rispose da solo – certo che posso!- e così dicendo
si avvicinò a
Clary che intanto si era messa a sedere sul letto, il ragazzo si
sedette accanto a lei
-Ho saputo che Alec non ti ha fatto vedere
la serra,
sono qui per darti la possibilità di andarci con un bel
ragazzo come
me- disse sicuro di se ed indicandosi con un gesto della mano, la
ragazza avrebbe voluto, ma era veramente troppo stanca.
- forse domani, adesso sono piuttosto
stanca- il
ragazzo scosse la testa.
-come vuoi, ma ti ricordo che non ti
ricapiterà più
una fortuna del genere- e così dicendo uscì a
grandi passi dalla
stanza. Quando il ragazzo uscì, la ragazza andò
in bagno e si fece
una bella doccia calda, e poi se ne tornò tra le coperte.
Quella
notte fece lo stesso sogno che faceva da settimane. Chioma biondo
platino. Occhi neri. Lineamenti perfetti. Ghigno agghiacciante sulle
labbra. Stesso ragazzo. Ogni notte.
Allora
spero che il
capitolo sia stato stato di vostro gradimento, lasciatemi una
recensione o voi che entrate(?) No vabbe spero vi piaccia questo
capitolo. Peace&Love.
R.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2303950
|