You're my hope.

di Demetrias hug
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who I am? ***
Capitolo 2: *** Magic. ***
Capitolo 3: *** Where are you? ***
Capitolo 4: *** True love? ***



Capitolo 1
*** Who I am? ***


Capitolo 1
Who I am?

Clary camminava impaziente per la strada che ormai conosceva a memoria a furia di percorrerla, era così preoccupata che attraversò la strada senza neanche accorgersi dei gestacci che le stava facendo un uomo alla guida di un camion malmesso, vide in lontananza Simon, e accelerò il passo, il messaggio che le aveva mandato due minuti prima l’aveva preoccupata a tal punto da farla partire da casa senza neanche salutare sua mamma, che di sicuro adesso era incazzata nera, nell’ultimo periodo era diventata piuttosto protettiva nei suoi confronti, e spesso le diceva che doveva parlare, ma di solito andava sempre a finire con un ‘no, niente’, -Clary? Ma mi stai ascoltando?- chiese il ragazzo che intanto le stava sventolando una mano davanti agli occhi, lei scosse la testa e con un sorriso rispose – Simon! Sì ecco dimmi perché mi hai chiamata così di fretta?- il ragazzo fece un sospiro, -Senti Clary ti devo dire una cosa importante, però vieni che ci sediamo- e indicò una panchina poco distante da loro, la ragazza lo seguì e si sedette di fianco a lui acciambellandosi alla sua spalla, lui sorrise, Clary non poteva vederlo, ma lo aveva percepito, -Clary, non mi è mai piaciuto fare giri di parole, ma questa cosa non so proprio come spiegartela..- respirava a fatica e Clary si chiese se mai avesse qualche malattia -..vedi, il mio mondo è cambiato all’improvviso, e dovrò condividere per sempre con questa cosa, ci sono cose che sono nascoste agli occhi di tutti, anche ai miei fino a due mesi fa..- non sapeva più come andare avanti, Clary l’aveva capito dalle sue mani che gesticolavano senza un senso preciso – Simon, se c’è qualcosa che ti turba dimmelo, la risolviamo insieme, come due migliori amici.- migliori amici quelle parole fecero venire una rabbia a Simon che inizio a stringere i pugni, finchè le nocche si imbiancarono, non che si notasse molto dato che era già bianco come il latte – Clary cazzo, tu non centri, questo è un mio problema e non vedo proprio come potresti risolverlo dato che non lo so neanche io..- si interruppe proprio quando una follata di vento scompigliò i capelli di Clary e fece venire al ragazzo una certa fame che per poco non le saltò addosso, si sentiva la gola bruciare, e di nuovo colto dalla rabbia si alzò di scatto e le urlò contro – Clary sono un vampiro! Ogni giorno lotto contro l’istinto di dissanguarti e io non ce la faccio più, soprattutto perché io ti amo Clary, come non ho mai amato nessuno, e ora sapere che ti vedrò morire mentre io rimarrò così mi distrugge, io non voglio più stare qua, dato che il verbo vivere non lo posso più usare, questo è un addio, non cercarmi- La ragazza lo guardò mentre si allontanava, e intanto le lacrime facevano a gara a chi avrebbe raggiunto per prima il mento, non riusciva più a muoversi, era come paralizzata, l’unica persona, oltre a sua madre e Luke, in cui credeva l’aveva abbandonata con la scusa di essere un vampiro, purtroppo non poteva dire che le stava mentendo, aveva visto benissimo che nonostante i vari tentativi di Simon i canini erano usciti dalle labbra e aspettavano solo di addentare il suo collo, si ricordò il viso terrorizzato di Simon mentre le parlava, e poi il buio.
 
- Luke! Dove diavolo è Clary? Perché non è già a casa..- Jocelyn aveva la voce rotta dai singhiozzi, mentre Luke cercava invano di calmarla – è tutto a posto, vedrai che di sicuro si è trattenuta un po’ di più a casa di Simon – la donna non riusciva a stare tranquilla, sentiva che sua figlia era in pericolo – chiamerò la madre di Simon e le dirò di mandarla a casa- Luke sorrise –ok.-
 
- Clary, svegliati!- la ragazza trasalì quando si trovò nel salotto di Simon, che la teneva per mano – tu, lasciami in pace- e così dicendo si alzò dal divano sul quale era stesa e si incamminò verso la porta, Simon non provò nemmeno a fermarla, sapeva benissimo che non faceva altro che peggiorare, la lasciò andare via, come del resto avrebbe fatto con tutti.
 
Qualcuno bussò alla porta, e Jocelyn si precipitò ad aprire, e si sentì sollevata a vedere davanti a sé la sua piccola, quando vide le sue guance rigate, la prese tra le braccia e le sussurrò – che è successo piccola?- lo poteva dire a sua madre, era l’unica che forse l’avrebbe capita – Mamma, Simon mi ha appena rivelato di essere un vampiro, io, gli ho visto i canini, mamma tu non immagini quanto sto male in questo momento, lui era una persona troppo speciale, e adesso vengo a scoprire che è quella cosa- Jocelyn trasalì, era arrivato il momento di dirle la verità anche se non voleva, doveva.. – a proposito di questo, Clary ci sono delle cose che non sai e dovresti sapere..- Fu così che Jocelyn le disse che loro erano cacciatrici e che avevano il compito di uccidere demoni, Clary la guardò incredula – mamma, sei sicura di non aver assunto qualche alcolico?! Perché cazzo non me l’hai detto prima?!- la voce della madre era tranquilla – dovevo proteggerti, ma ormai non posso più..- la figlia aveva gli occhi pieni di rabbia e fece per aprire la porta e correre via, quando sua mamma la prese per il polso – Clary ci sono altre cose che non sai, tu non sei una Shadowhunter normale, sei speciale- la ragazza ritrasse il braccio – Non voglio più sentirti, esci dalla mia vita, lasciami in pace, e così dicendo corse via da quella casa, da sua madre, da tutto. Voleva solo scappare, non vedere più nessuno. Mentre correva si schiantò contro un ragazzo –Ehi..-

Allora, vi prego abbiate pietà di me, è la mia prima ff siate clementi, no vabbè non tiratemi pomodori, casomai tante barrette di Kinder se proprio desiderate HAHHA. Lasciatemi almeno una recensione per sapere se continuare con questa schifezzuola oppure cancellare tutto ciò che il mio cervellino ha elaborato molto faticosamente. Vabby Peace&Love.

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Capitolo 2
*** Magic. ***


Capitolo 2

MAGIC

Mentre correva si schiantò contro un ragazzo – Ehi guarda dove cammini!- e così dicendo alzò lo sguardo trovandosi davanti ad un ragazzo dagli occhi di un azzurri molto intensi ed accesi, si ricordò che così la guardava spesso Simon.. doveva dimenticarselo eppure non poteva, cioè le era caduto il mondo addosso, adesso non aveva più nessuno a cui aggrapparsi, dopotutto lui era il suo migliore amico, dopo un po’ Clary notò che il ragazzo la stava guardando, anzi per meglio dire fissando e finalmente uscirono dei suoni dalla sua bocca – cosa?! Tu mi vedi?!- disse il ragazzo quasi incredulo – sì, dopotutto non sono ancora diventata ceca- disse alzando gli occhi al cielo, il ragazzo continuava a guardarla e ogni tanto si passava una mano tra i capelli poi ad un certo punto disse – cosa sei?- Clary ci pensò un po’ che domanda era mai quella? Lo sconosciuto sapeva che lei dovrebbe uccidere demoni perché era una Shadowhunter? Eppure sua mamma le aveva appena detto che nessuno sapeva della loro esistenza, ma sopratutto ormai neanche Clary non sapeva più chi era – Clary – disse porgendogli la mano con fare ironico, lui la guardò intontito, poi le prese le braccia e gliele osservò ogni tanto girandole i polsi come alla ricerca di qualcosa, poi borbottò qualcosa tra sé ‘eppure non ha rune’ quel termine l’aveva già sentito da sua madre mentre le accennava qualcosa sui Cacciatori, infatti vide i tatuaggi che coprivano un bel po’ del corpo, il ragazzo la guardò e disse – eppure non hai l’odore dei nascosti-  disse osservandola, lei lo guardò incredula – aspetta non dirmi che sei anche te uno di quei ‘cacciatori di demoni’ psicopatici che vanno a dire in giro di uccidere demoni e mostri che fanno i monelli- disse lei quasi facendo una risata isterica, il ragazzo sembrò non apprezzare quella definizione e disse – mhh penso che tu sia una Shadowhunter allevata come una mondana- mondana che cazzo era una mondana? Clary era confusa più che mai, iniziò a respirare a fatica, la vista le si appannò e cadde tra le braccia del ragazzo.

 

- Magnus non trovo più mia figlia, le ho appena rivelato di essere una cacciatrice e lei è scappata di casa, ho paura che lui possa rintracciarla- Jocelyn aveva la voce roca, e ormai consumata dal pianto – Jocelyn, se non esistesse il tuo stregone preferito cosa faresti?! Tua figlia è al sicuro, Alec l’ha trovata per strada e l’ha portata da me, adesso però devi fare una decisione piuttosto difficile..-

 

Quando Clary riaprì gli occhi si trovò in un salottino piuttosto disordinato, con un sacco di stili fusi tutti assieme, si passava da uno stile vintage sui quadri, ad uno più indiano sui tappeti, fino a raggiungere uno stile piuttosto colorato (anche troppo) per quanto riguardavano le enormi coperte che ricoprivano i due divani e le due poltroncine che circondavano un piccolo tavolino in legno scuro, sulla poltrona di fianco al divano su cui era distesa sedeva il ragazzo di prima, che di sicuro era immerso nei pensieri più profondi, quando vide che si risvegliò le andò vicino – Magnus ha parlato con tua madre, hanno deciso che forse è meglio se passi un po’ di tempo all’istituto per allenarti, ma solo se vuoi – la ragazza guardò il ragazzo, e si mise a sedere – Allora, intanto non ho la minima idea di chi tu sia, e di chi sia questo Magnus, che sembra tanto il nome di uno che.. - - di uno che? Signorina Fray?- chiese Magnus apparendo sulla soglia di una delle tante porte che davano al salotto – ehm.. di un tipo strano ecco- e strano lo era quel ragazzo, indossava un paio di pantaloni color caramello, con qualche macchia di gheopardo con i colori dell’arcobaleno all’interno, una maglia che riprendeva le fantasie dei pantaloni sotto una giacchetta in pelle, questa era rossa, con qualche tocco di glitter, come del resto questo tocco c’era anche nei capelli che erano sprizzati un po’ a caso qua e la, il ragazzo scoppiò a ridere – sei fortunata solo perché mi sta simpatica tua madre, sennò ti avrei già mandata via a calci in culo- poi schioccò le dita dalle quali uscirono delle scintille blu, e Clary si trovò sul tavolino una tazza fumante di caffè – gradisci? Viene direttamente dal Perù – La ragazza non lo stava ascoltando –come sai il mio cognome? Come conosci mia madre? – lo stregone fece finta di pensarci un po’ poi disse – una domanda alla volta, e comunque io e tua madre siamo cari amici, ma più di questo non posso dirti senza l’autorizzazione di Jocelyn – la ragazza lo guardò storto – e allora come hai fatto quello- disse indicando le sue dita e poi la tazzina dove c’era il caffè – ah forse non mi sono presentato, io sono il Sommo Stregone di Brooklyn, e lui è Alec, il ragazzo che ti ha salvata portandoti qui- poi lo guardò con estrema dolcezza – nonché mio ragazzo- concluse sorridendo, Clary li guardava ad occhi aperti – m-ma sto sognando?- lo stregone scoppiò a ridere – no, cara sei entrata a far parte del mondo magico, io e tua madre abbiamo parlato, ed abbiamo pensato che il modo migliore per proteggerti da loro sia farti allenare all’istituto, e penso già di sapere chi sia l’istruttore perfetto per te, sempre che tu acconsenta- disse, Clary lo guardò stupita poi disse – prima mi dici qualcosa su di me, poi ti dirò se avrò voglia di ‘allenarmi’, ma soprattutto chi sono loro? – Magnus sospirò – e va bene, ma preferirei che sia Jocelyn di persona a dirti la verità- la ragazza sbuffò, e Magnus andò in una stanzetta a fare una chiamata.

Allora, questo capitolo è un po’ noioso, ma capitemi dovevo far incontrare in qualche modo Clary con Magnus, il ragazzo misterioso era Alec, deluse? Hahahah spero di no. Ringrazio Dubhe01 e   Zaffiro_Argentato per aver recensito, e anche coloro che hanno messo la storia tra le seguite, vi prometto che nel prossimo capitolo ci sarà una svolta decisiva per Clary, Jace o Jonathan? Scopritelo nel prossimo capitolo ;)

-R.

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Capitolo 3
*** Where are you? ***


CAPITOLO 3:

Where are you?

Dall’attimo in cui Jocelyn entrò dalla porta, Clary iniziò ad essere piuttosto scontrosa - ah sei venuta! Pensavo non ne avessi più intenzione- sua madre era sconvolta, Clary non le aveva mai rivolto la parola in quel modo brusco – Clary, è arrivato il momento che tu sappia la storia della tua vita- Clary sbuffò –era anche ora- il suo tono era ironico eppure non aveva nessuna voglia di scherzare – Tutto cominciò a Idris, la nostra patria, mi innamorai del ragazzo più bello di tutta la scuola, tutte le ragazze lo ammiravano, ma lui aveva occhi solo per me, quell'uomo si chiamava Valentine, quando ci sposammo, Luke ci fece da testimone, io avevo 18 anni mentre mio marito 19, i miei genitori mi rimproveravano spesso per essermi sposata così giovane, ma io non li ascoltavo. I primi anni che passai con lui furono i più belli della mia vita, ma poi tutto declinò, scoprii di essere incinta, e nello stesso periodo Luke, al tempo chiamato Lucian, fu morso da un lupo mannaro, e si trasformò, in seguito Valentine mi disse che si era ucciso con le sue mani, ma io non ci credetti fino alla fine, da quel giorno iniziò ad essere piuttosto agressivo, una sera si era ubriacato, mi raccontò dei suoi esperimenti che aveva effettuato con sangue di demone su di lui, poi mi diede il colpo di grazia, dicendomi che quel sangue di demone lo avevo bevuto anche io nelle tisane che mi dava, quando nacque Jonathan il nostro primo figlio, notai la sua cattiveria nei suoi occhi, stetti con lui per poco tempo, poi scappai quando ero ancora incinta di te, prima andai nel Regno Unito, ma lui mi trovò, e mi disse che non era finita, e che se Sebastian era il bambino demone, t-tu eri il bambino angelo, mi aveva somministrato sangue di angelo nel cibo, così impaurita me ne andai un'altra volta, e mi stabilii qui a New York, un anno dopo Luke mi disse che Valentine aveva bruciato la nostra dimora dopo aver fatto scoppiare la rivolta, tra le macerie si erano trovate le ossa dei miei genitori sue e di Jonathan- quel nome lo disse piano, poi scoppiò a piangere - Clary volevo tenerti fuori da questo mondo, ma sento che ormai la minaccia si sta avvicinando, e se non posso tenerti nascosta, almeno ti preparo- altre lacrime – mi dispiace, credimi- Clary aveva le lacrime agri occhi, la abbracciò, uno di quegli abbracci che non finivano mai, in cui ti sentivi protetta – mamma, scusami, andrò ad allenarmi in questo istituto- Jocelyn le asciugò le lacrime dagli occhi – dovrai praticamente vivere lì Clary, lascerai la scuola, sei pronta?- -Ma almeno ti potrò vedere?- la ragazza era piuttosto scossa, non era mai successo che si dovesse allontanare per tanto tempo dalla madre – sì, verremo io e Luke a farti visita- Luke, quando Clary ricordò quel nome trasalì -aspetta, hai detto che Luke è un lupo mannaro?- la madre annuì lentamente – e gli sei stata vicino per tutto il tempo?- Jocelyn sorrise – certo Clary, non cambia niente nelle persone che vengono trasformate se è a questo che punti- Clary la guardò e quasi in un sospiro disse – Simon..-



Neanche Clary sapeva come, ma era finita per scostare tutti e correre fuori a cercare Simon, non le importava niente di quello che le aveva detto sua madre, si certo se ne sarebbe preoccupata, ma aveva bisogno di Simon, pensò a come si era comportata prima, fuori faceva freddo, il sole ormai stava tramontando, non che fosse tanto splendente in quei giorni, finalmente arrivò davanti alla porta di Simon, ma non era come se l’era aspettata, era piena di simboli della religione ebraica, la ragazza prese un po’ di fiato e schiacciò il campanello dopo un po’ di tempo finalmente sentì la voce familiare della madre di Simon –sì?- aveva un certo tremolio nella voce – Buongiorno, sono venuta a parlare con Simon, sa abbiamo avuto una leggera discussione e..- -NO! Simon non è qui, lui è morto stai lontana da lui figliola- Clary indietreggiò aveva mille domande per la testa dov’era Simon? E se non lo avrebbe più visto? Si accasciò sulla porta, era stanca di tutto e si addormentò.


Quando Clary si svegliò si trovò in una stanza piuttosto spoglia, tutte le sue cose erano appoggiate accuratamente al letto, l’Istituto, pensò, ad un certo punto entrò Alec, aveva l’aria stanca, ma nonostante ciò si sforzò di sorridere alla nuova arrivata – stai meglio vedo, ti andrebbe di fare un giro per l’istituto?- Clary con un movimento piuttosto goffo spostò la copera e sorrise – certo- il ragazzo le fece un cenno con la mano e si avviarono per i corridoi – tempo fra erano in molti di più, ma i miei genitori ed il mio fratellino Max sono a Idris, e l’unico adulto qua è Hodge, il nostro professore, oltre a me ci sono anche mia sorella Isabelle ed il mio fratellastro Jace... – la ragazza guardava quelle pareti così accurate, c’erano tantissime stanze e piani nonostante in quell’edificio vivevano così poche persone, Simon, quanto avrebbe voluto raccontargli tutto quello che era successo nell’ultimo periodo, le faceva male tutto ciò, aveva bisogno di lui, una voce la fece svegliare dai suoi pensieri – Clary? – quella era la voce sua, si guardò dietro e quando vide il suo volto ormai notissimo gli corse in braccio, non si era accorta che Alec si era fermato, e che lei aveva proseguito da sola, non le importava della figuraccia, - Simon, oddio prima sono andata a casa tua, cosa ci fai qui?- il ragazzo sorrise – forse è la stessa domanda che ti stavo per fare anche io?- Clary non notò la bellissima ragazza che stava affianco a Simon finchè non aprì bocca – voi, vi conoscete? – Simon sorrise – Izzy, lei è la mia migliore amica, Clarissa- fece un movimento con la mano per indicare la rossa – Clary, lei è Isabelle, la mia ragazza- Clary lo guardò sbalordita e lo tirò via per un braccio.


Cosa sta combinando il nostro vampiresco vampiro? Ovviamente ho modificato la storia di Jocelyn per comodità, in seguito scopriremo più dettagli. Spero vi piaccia questo capitolo, ho cercato di essere piuttosto lenta (okay sono una frana) ma la storia deve ancora svilupparsi. Grazie a coloro che recensiscono la storia, la mettono tra seguite o preferite, e anche quelle carucce persone che la leggono e basta. Aspetto almeno una recensione con i vostri pareri. ;)

Un bacio, R.


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Capitolo 4
*** True love? ***


CAPITOLO 4:

True love?



- Simon?! Cosa diavolo stai combinando?- il ragazzo fece un risata isterica grattandosi la testa.

- ehm.. ecco vedi.. si giusto- Clary lo liquidò con un gesto della mano.

- ti pare questo il modo di fare?! Prima mi dici che mi ami, e poi vengo a sapere che hai una ragazza, da quando va avanti questa storia?- se non fosse stato un vampiro sarebbe arrossito.

-circa 3 settimane, ma non è una cosa seria, pensavo solo che dovevo distrarmi un po’ da te, sapendo che mi vedevi solo come un amico e niente di più- dicendo così abbassò lo sguardo verso le sue scarpe, si vergognava, ma era questa la verità, dopotutto non poteva continuare a provare qualcosa per lei se lei non ricambiava, era inutile.

- oh Simon è tutta colpa mia- Simon quasi scoppiò a ridere.

- cioè ti ho appena detto che sto provando a farmi piacere una ragazza per la quale non provo nulla di che e tu ti stai dando una colpa? Clary sei assurda! Pensi sempre che sia colpa tua, ma non lo è, devi stare tranquilla, me ne sono fatto una ragione e dopotutto sei come una sorella per me, quindi vieni qua tra le mie braccia- disse aprendo le braccia, la ragazza sorrise – oh Simon! Mi sei mancato, anche se per poche ore- e così dicendo gli buttò le braccia intorno al collo.



-Isabelle, che ci fa un vampiro nel nostro Istituto?!- la ragazza alzò le spalle

- è il mio ragazzo, ne avrò il diritto no? E comunque mamma mi ha dato il permesso- Alec odiava quando la sorella frequentava Nascosti.

- sì, ma tanto andrà a finire come al solito, una botta e via- Isabelle roteò gli occhi.

- Alec sei così pessimista e poi siamo insieme da 3 settimane, magari riesco a farmi piacere qualcuno finalmente- per Isabelle i ragazzi erano piccoli esperimenti finché non trovava uno che le facesse battere il cuore fino ad impazzire, ad un certo punto arrivò Jace, che si intromise nella discussione dei due fratelli e con un cenno della testa indicò le due figure che gesticolavano a pochi metri di distanza.

- chi sono quelli?- disse facendo un sorriso malizioso, avrebbe voluto chiedere chi era la rossa, ma i fratelli si sarebbero coalizzati contro di lui con domande stupide e no sense, soprattutto Izzy. Invece Alec con un’alzata di spalle disse

- Simon, ovvero il un altro degli esperimenti superipermegasexyestilosi di Izzy, mentre la ragazza è la tua allieva, ricordi? Te ne avevo parlato al telefono..- Jace non li seguiva più, invece fece un sorriso

- scommetto quanto volete che la rossa lo zittisce- ovviamente la battutina squallida non poteva mancare,

- e comunque mi aspettavo qualche bimba di 5, 6 anni, non di certo una ragazza in piena adolescenza- Isabelle alzò prima un angolo della bocca e poi un altro facendo così un sorriso

- e così è anche pedofilo signor Jace Wayland?-

- non sono io lo spezza cuori Izzy- la ragazza lo liquidò con un cenno della mano e si avvicinò ai due che avevano smesso di discutere e ridevano e scherzavano insieme.

-Simon, senti ti va di uscire da qui- poi con un gesto indicò i due fratelli – sono piuttosto irritanti- Simon annuì sorridente e poi si rivolse alla rossa

– beh Clary ci si vede- e così dicendo le diede un bacio sulla guancia (non molto gradito dalla ragazza dai capelli neri) e se ne andarono.

Mentre si avviava verso Alec notò che di fianco a lui c’era un altro ragazzo, un po’ più alto, la prima cosa che notò Clary furono i bellissimi occhi dorati, poi notò i lineamenti perfetti del suo visto, i capelli che stavano d’incanto su quel viso angelico, l’unica imperfezione era un dente scheggiato, non si accorse che lo stava fissando, cosa che invece lui parve notare, e si avvicinò all’orecchio del compagno

-dici che ho fatto colpo? Sta per cadere ai miei piedi, e nel vero senso della parola- e poi scoppiò a ridere, quella risata era un suono stupendo … aspetta Clary che diavolo ti prende? RIPRENDITI. ORA. Perfetto stava parlando da sola, Clary, concentrati sull’allenamento, non sei venuta qui per farti prendere dal panico appena vedi un tipo sonofigodon’ttouchmebitches tanto valeva continuare a parlare da sola, mentre era intenta a parlare con se stessa non si accorse che i due ragazzi la stavano guardando seriamente preoccupati, e quando se ne accorse divenne un pomodoro vivente

-ehm.. stavate dicendo?- Jace scoppiò a ridere, mentre Alec sospirava

-Clary, lui sarà il tuo allenatore, Jace Wayland, penso che potresti iniziare l’allenamento da domani, sai devi ancora imparare molte cose, e non penso che abbiamo tanto tempo a disposizione- Clary annuì

- ah dimenticavo! Fatti trovare tra mezz’ora in salotto, cucina Izzy!- dicendo così i due ragazzi sparirono tra i corridoi e Clary si incamminò verso la sua stanza.



-Non torturarti in questo modo Jocelyn, vedrai che a Clary piacerà l’Istituto, se vuoi potresti trasferirti a casa mia, sai se ti senti poco al sicuro..- Luke guardava la donna che aveva consumato 20 pacchetti di fazzoletti ed era praticamente stesa sul suo divano, voleva proteggerla, lei era così fragile.. beh non proprio, ma aveva sofferto troppo durante il passato.

- no Luke, ti sto dando troppo disturbo, anzi è meglio che torni a casa, si sta facendo tardi..- dicendo così si alzò dal divano, prese il suo cappotto e la borsa, diede un ultimo abbraccio a Luke e uscì di casa prima che lui potesse protestare. A quell’ora ormai i lampioni erano accesi e il cielo era piuttosto scuro, fortunatamente la strada non era molto lunga, e in dieci minuti si ritrovò davanti alla porta di casa sua, allungò la mano per girare la chiave nella serratura, ma con stupore notò che era aperta, pensò che era stata lei quando si era precipitata di corsa nell’appartamento di Magnus, aprì la porta e quando accese la luce si ritrovò davanti al suo incubo peggiore.

- manca un tocco maschile in questa casa sai Jocelyn?-

Quella sera Clary aveva mangiato poco, oltre al fatto che il cibo non era dei migliori non aveva neanche tanta fame, in quella giornata erano successe troppe cose, e stava cercando di riordinare le idee, quando il ragazzo di prima, Jace entrò in camera sua senza nemmeno bussare

-posso entrare?- dopo una pausa di due secondi si rispose da solo – certo che posso!- e così dicendo si avvicinò a Clary che intanto si era messa a sedere sul letto, il ragazzo si sedette accanto a lei

-Ho saputo che Alec non ti ha fatto vedere la serra, sono qui per darti la possibilità di andarci con un bel ragazzo come me- disse sicuro di se ed indicandosi con un gesto della mano, la ragazza avrebbe voluto, ma era veramente troppo stanca.

- forse domani, adesso sono piuttosto stanca- il ragazzo scosse la testa.

-come vuoi, ma ti ricordo che non ti ricapiterà più una fortuna del genere- e così dicendo uscì a grandi passi dalla stanza. Quando il ragazzo uscì, la ragazza andò in bagno e si fece una bella doccia calda, e poi se ne tornò tra le coperte. Quella notte fece lo stesso sogno che faceva da settimane. Chioma biondo platino. Occhi neri. Lineamenti perfetti. Ghigno agghiacciante sulle labbra. Stesso ragazzo. Ogni notte.



Allora spero che il capitolo sia stato stato di vostro gradimento, lasciatemi una recensione o voi che entrate(?) No vabbe spero vi piaccia questo capitolo. Peace&Love.

R.

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