Over And Over

di Juliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (parte prima) ***
Capitolo 2: *** (seconda ed ultima parte) ***



Capitolo 1
*** (parte prima) ***


Categoria: Hana Yori Dango

Categoria: Hana Yori Dango

Titolo: Over And Over

Autrice: Juliet

Personaggi & Pairings: Hanazawa Rui, Shizuka Toudou – [Rui/Shizuka]

Rating: Giallo – che dovrebbe corrispondere ad un PG13 o qualcosa del genere

Avvertimenti: One – shot, poco più di una flashfic, divisa in due parti per comodità mia. Non grandi spoiler, ma sicuramente aver visto la seconda stagione aiuta.





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Le note di quella melodia parevano più malinconiche del solito, quella notte.

Rui aveva sempre suonato ad occhi chiusi, dalla prima volta in cui aveva preso fra le mani quel violino. Ricordava ancora perfettamente il sorriso affettato della sua insegnante, le parole che aveva rivolto a sua madre.

“Suo figlio ha indubbiamente del talento.

Solo un grande violinista potrebbe ascoltare ad occhi chiusi le proprie prime note”.



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Over And Over

(parte prima)



It feels like everyday stays the same
It's dragging me down and I can't pull away
So here I go again
Chasing you down again
Why do I do this?

[Over And Over – Three Days Grace]





“Shizuka!”

Si voltò verso di lui e sorrise di quel suo splendido sorriso nel riconoscerlo fra la folla degli invitati. Allungò appena un braccio nella sua direzione, invitandolo a raggiungerla. Akira, in piedi accanto a lei, gli rivolse uno strano sguardo prima di scusarsi ed allontanarsi verso la piscina, quasi trascinando con sé un irritato Tsukasa e seguito serenamente da un tranquillissimo Soujiroh.

Rui avanzò lentamente verso la ragazza, ora sola con un cocktail in mano, un abito da diecimila dollari addosso e la sicurezza conferitale dai suoi diciotto anni.

“Rui, era ora che arrivassi. Ti stavamo aspettando”.

Il ragazzo le sorrise.

“Sei molto bella, stasera, Shizuka”.

Lei accentuò il suo sorriso in risposta e lo prese sottobraccio, facendo spaziare lo sguardo sui presenti.

“Sembra proprio che ci siano davvero tutti, no?” mormorò, con la sua solita voce dolcemente allegra. Non era diversa da come era sempre stata quando era in sua compagnia.

“E chi avrebbe potuto mancare?”

Shizuka gli strinse appena un po’ più forte l’avambraccio.

“Tu, Rui,” rispose, lanciandogli una rapida occhiata. “Credevo avresti mantenuto la tua parola, per quanto avrei odiato non averti qui, alla mia festa”.

Il ragazzo evitò di incontrare gli occhi di lei.

“Non è vero, Shikuza…” mormorò, troppo piano perché lei potesse udirlo.

“Mh?”

Rui alzò lo sguardo sul cielo sereno, cornice di un’ennesima afosa giornata di agosto a Tokio.

“Ti sarebbe dispiaciuto, non avermi qui. Ma non l’avresti odiato… Avresti trovato il modo di non pensarci”.

Shizuka gli prese il volto con una mano, obbligandolo seppur con pacatezza a volgerlo verso il suo. Rui vide le sue labbra appena socchiuse, i suoi occhi dolci e tristi al tempo stesso, lo sguardo che altre volte le aveva visto dedicargli e che lui aveva finto di non notare.

“Tu sei stato il primo, Rui, al quale ho confidato il mio sogno. Tu hai sempre saputo, fin da quando eravamo bambini, che cos’era che volevo ed anche che quando voglio qualcosa non vi rinuncerei mai”. Le sue dita fresche lasciarono il viso del ragazzo dopo una carezza leggera come un soffio d’aria. “Tu lo sai, Rui, perché devo andare. Lo sai”.

“Ed ora, gentili ospiti, mia figlia, diplomatasi quest’anno all’ Accademia Eitoku, vorrebbe ringraziarvi tutti per la vostra presenza a questa festa alla quale ci avete fatto in grande onore di presenziare. Shizuka, raggiungimi qui”.

La voce del signor Toudou riscosse Rui, riportandolo alla realtà. Udiva nuovamente il vociare degli ospiti, le risate dei bambini, lo scrosciare dell’acqua della fontana decorativa a pochi metri da lui. Shizuka lasciò il suo braccio senza sforzo, sorridendo educatamente a coloro che la circondavano mentre avanzava verso la figura severa del padre, ritto accanto alla moglie, più bassa, minuta ed emotiva di lui. Egli cedette il microfono alla figlia, non appena fu alla sua destra.

“Grazie a tutti per essere venuti. E’ un onore per me, stasera…”

Rui voltò le spalle alla sua voce e si allontanò.





***





Note dell’Autrice

Da quando ho scoperto che cos’è un Japanese Drama (credetemi, fino ad un mesetto fa non avevo alba di che cosa si trattasse quando ne sentivo parlare XD) dopo essere per caso finita a guardare un episodio di Hana Yori Dango, ho saputo che prima o poi avrei scritto qualcosa su Hanazawa Rui. E non solo perché Oguri Shon è incredibilmente bello XD ( e lo dico io che ho sempre trovato i giapponesi piuttosto insignificanti) ma soprattutto perché ha dato vita ad un personaggio che adoro. E’ l’Hanazawa Rui perfetto.

Comunque, per farla breve, alla fine qualcosa su di lui l’ ho scritto per davvero. ^^



La canzone che dà il titolo alla fic è, come avrete immaginato XD, “Over and Over” dei Three Days Grace. La canzone che sempre mi viene in mente quando associo il nome di Rui a quello di Shizuka.

Per quanto riguarda l’ambientazione, devo ammettere di non conoscere esattamente l’età degli F4 né quella di Shizuka. Da quello che mi è parso di capire guardando la 1x01, Shizuka si è diplomata alla Eitoku l’anno prima che Tsukushi vi accedesse. Ed avendo lei un anno in meno degli F4, Rui e company in questa fic dovrebbero avere sedici anni, più o meno. Questo dovrebbe fare di Shizuka una diciottenne. Ma nonci metterei la mano sul fuoco. ^^



Detto questo, spero mi facciate sapere che ne pensate di questo esperimentino. ^^

Grazie a tutti e a presto!

Juls

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Capitolo 2
*** (seconda ed ultima parte) ***


Si sedette sul bordo del letto ed accavallò le gambe, sorridendogli

Si sedette sul bordo del letto ed accavallò le gambe, sorridendogli.

Sorrideva sempre, e sempre più bello appariva quel suo sorriso. Come quello delle attrici americane ed europee, quelle donne che tanto affascinavano Akira e Soujiroh.

Rui era piuttosto sicuro che avessero sempre cercato di presentargliene il più possibile, sperando che prima o poi ne avrebbe trovata una “adatta a lui”, come continuavano a ripetergli.

Ora capiva che intendevano semplicemente una che non fosse Shizuka.



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Over And Over

(seconda ed ultima parte)





So many thoughts that I can't get out of my head
I try to live without you, every time I do I feel dead
I know what's best for me
But I want you instead
I'll keep on wasting all my time





Sgranò appena gli occhi quando lo vide riempire una delle sue valige.

Piegando appena di lato la testa, gli rivolse uno sguardo stupito.

“Te ne vai?”

Rui alzò gli occhi nella sua direzione, poi annuì appena. Shizuka sospirò brevemente, senza muoversi, sostenendo lo sguardo del ragazzo. Poi sembrò volersi dare un’aria più pratica; sollevò un po’ di più il mento e gli rivolse il suo sorriso.

“Capisco. La tua vita è in Giappone. Tuttavia, mi mancherà non averti più qui, Rui”.

Parlava nel suo fluido, naturalmente dolce francese. Da quando lui l’aveva raggiunta in Francia, Shizuka aveva iniziato a rivolgersi a lui sempre più frequentemente in quella lingua, inizialmente ridendo un po’ dei suoi tentativi di risponderle correttamente, correggendogli pazientemente la pronuncia e la grammatica. Sembrava divertirsi a giocare all’insegnante, così Rui si era lasciato insegnare.

Anche quello, sempre da lei.

“Tornerò a trovarti, magari”.

Lei annuì.

“Ed io verrò in Giappone a trovare voi”.

Rui riabbassò il capo, accingendosi a chiudere la valigia.

Sarebbe tornata a trovare loro.

Loro, gli F4 con i quali aveva trascorso l’infanzia. I tre ragazzini che l’avevano considerata quasi un maschio fino a quando non aveva compiuto tredici anni perché era capace di fare tutti i loro giochi, perché non aveva paura di sporcarsi e nemmeno da fare a botte. Akira, Soujiroh, Tsukasa … e poi lui, Rui, il più tranquillo e riflessivo del gruppo, il ragazzo che amava leggere e suonare e che mai, nemmeno per una volta, si era scordato che lei era Shizuka.

E lei non aveva mai fatto distinzioni, fra di loro. Erano gli F4. I quattro ragazzini che la facevano tanto ridere, arrabbiare, divertire. Solo questo.

Si rimise dritto e la fronteggiò, facendo sprofondare le mani nelle tasche dei pantaloni.

“Ho l’aereo fra un’ora”, sillabò con attenzione.

Fu lei ad annuire, ora.

“Allora non abbiamo tempo…” mormorò poi, lasciando che la voce sfumasse in un sussurro. “Questa lingua è composta da suoni così musicali che a volte mi sembrano quasi tristi. Malinconici”, aggiunse poi, riscotendosi e guardandosi intorno, facendo vagare lo sguardo oltre la finestra. Parigi già risplendeva, a quell’ora della sera.

“Grazie, Shizuka”.

Lei si limitò a restituire il suo sguardo, senza parlare. Solo quando lui aveva quasi raggiunto la porta, lo richiamò.

"Rui?"
Seppur evitando di voltarsi, il ragazzo si fermò.
"Ricordi quando ti chiesi perché suonavi ad occhi chiusi?"

Gli fissava la schiena, impietrita a pochi metri da lei. Di sicuro, non si aspettava quella domanda, quella sera, in quella situazione, da parte di lei.

“Non mi hai mai risposto. Eppure era una domanda stupida…”

“No”, la interruppe lui. “Non lo era”.

E poi se ne andò.





***





Over and over, over and over
I fall for you
Over and over, over and over
I try not to





Di nuovo il Giappone, di nuovo Tokyo e la sua routine.

Di nuovo la finestra della sua stanza, di nuovo lui che suonava, ingannando il tempo che scorreva sempre allo stesso modo.

Di nuovo lui che la aspettava, a casa.

Di nuovo le note del suo violino.

Rui chiuse gli occhi e pensò a lei, come faceva ogni volta che prendeva lo strumento in mano.





***





Note dell’Autrice

Grazie ad Hatori, Allie_matsumoto e catlady per le loro bellissime recensioni! Non siamo sole in questo folle amore per Oguri Shun, esultiamo! XD No, a parte le idiozie, grazie davvero. E, Hatori, ti devo confessare che anche io preferisco il pairing Rui/Makino… chissà che prima o poi non scriva di loro!^^ Questa fic ho dovuto buttarla giù, Shizuka è una parte troppo importante della vita e della mente (XD) di Rui perché potessi evitarlo ^^



La fic è finita qui! Spero vi sia piaciuta! Ogni commento è apprezzatissimo! XD

Juls

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