Vorrei fossi tu

di Roylove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** normale giornata a casa Kent ***
Capitolo 2: *** studio ***
Capitolo 3: *** incidente ***
Capitolo 4: *** risveglio ***
Capitolo 5: *** giorni su giorni ***
Capitolo 6: *** cap 6 ***
Capitolo 7: *** cap 7 ***
Capitolo 8: *** cap 8 ***
Capitolo 9: *** cap 9 ***
Capitolo 10: *** cap 10 ***
Capitolo 11: *** cap 11 ***



Capitolo 1
*** normale giornata a casa Kent ***


Salve a tutti, prima di tutto vorrei dire che questa è la mia prima storia su Smallville,non centra niente il fatto che lo stiano mandando di nuovo in tv, sono sempre stata un'appassionata e ho sempre tifato per Lex , infatti in questa storia sarà molto presente, ma lo sarà ancora di più un altro personaggio , Angelique Kent, la sorella di Clark, soprannominata Angy. Non mi resta che augurarvi buona lettura con la speranza che vi piaccia.

 

 

 

Normale giornata a casa Kent

 

 

 

Erano appena le 7.00 del mattino, come al solito Angy era sempre l'ultima a svegliarsi, mentre i suoi genitori e suo fratello erano in piedi per i primi lavori mattutini alla fattoria.

Angy si preparò con tutta calma, e scese giù a fare colazione, trovando l'allegra famiglia che chiacchierava.

-Ma buongiorno pigrona!-Disse Clark scompigliandosi i capelli.

-Ringrazia il cielo che di prima mattina non ho molta reattività, sennò a quest'ora stavamo litigando.-Disse Angy.

-Cattivo umore oggi, è meglio avvertire Natan di questo.-Disse Clark prendendosi un bicchiere di latte.

-Ma che spiritoso!-Disse Angy mangiando un toast.

-Andiamo voi due! Come mai questo cattivo umore?-Chiese Martha mentre portava la colazione a suo marito Jonathan .

-Ho studiato fino a tardi per il compito di economia aziendale, ho un sonno!-Rispose Angy.

-Siamo fieri di tutti e due. Mi raccomando , ricordate che lo studio rende l'uomo libero.-Disse Jonathan mangiando.

-Ora andate sennò perdete lo scuolabus.-Disse Martha ai ragazzi mentre beveva un po' di caffè.

Angy e Clark presero gli zaini e si avviarono sul viale della fattoria.

-Hey ragazzi!-Si sentì una voce femminile avvicinarsi.

-Cloe!-Risposero i due appena la videro.

-Clark, Pete sta male, perciò dovremmo contare su qualcun altro per algebra oggi!-Disse Cloe un po' avvilita.

-Vedremo cosa possiamo fare, ora andiamo è arrivato lo scuolabus.

Una volta a scuola Angy si incontrò con il suo migliore amico Natan.

-Atteno Natan, oggi Angy è un po' acida.-Disse Clark sorridendo al ragazzo.

-Ma piantala e vai in classe!-Disse Angy cacciando il fratello.

-Allora tuo fratello aveva ragione, sei veramente acita oggi.-Disse Natan ridendo.

-Ti prego non ti ci mettere anche tu, il test di economia aziendale già mi mette ansia.-Disse Angy con aria preoccupata.

-Andiamo, sono sicura che andrai bene.-Disse lui dandogli una pacca sulla spalla.

-Natan, ti ricordo che ho la media del 4 a quella materia, è troppo complicata, e poi non ci capisco niente di finanziamenti e cose del genere.-Disse Angy prendendo dei libri dal suo armadietto.

-Anche questo è vero, ma se hai studiato andrà bene.-Disse Natan entrando in classe.

Iniziarono la lezione, e le ore iniziarono a passare velocemente, finchè non arrivarono all'ora di pranzo , con tanto di compito di economia aziendale fatto.

-Hey ragazzi, come va?-Chiese Clark andando al tavolo della mensa di Angy e Natan.

-Ciao Clark, ciao Cloe.-Disse Natan contento con un sorriso a 32 denti.

-Com'è andato il compito?-Chiese Cloe.

-Beh, a me bene, ma vorrei dire la stessa cosa per Angy.-Spiegò Natan prendendo un boccone di pasta fredda.

-Ma è andato tanto male?-Chiese Clark alla sorella , che era vicina a lui.

-Male è dire poco, è stato terribile! Non capisco perché non mi entra in testa questa materia, alle altre ho tutte il massimo dei voti, con tanto di lode.-Spiegò Angy depressa come non mai.

-Bisogna che trovi qualcuno che ti dia una mano.-Disse Clark.

Angy fece una faccia indescrivibile.

-Ci avete provato tutti e tre, ma come avete detto sono peggio di un mulo con questa materia.-Disse Angy perdendo le sue speranze.

-In effetti, non ha tutti i torti.-Disse Cloe prendendo un sorso di cola dalla lattina.

Ben presto finì anche l'ora di pranzo e le ultime ore volarono, e i fratelli Kent tornarono a casa.

-Allora come è andato il compito?-Chiese Martha, alla figlia che era appena tornata a casa.

-No comment!-Disse Angy salendo in camera sua.

-Diciamo che non è andato molto bene, da quanto mi ha raccontato Natan oggi.-Spiegò Clark avvicinandosi alla madre.

-Non capisco perché è l'unica materia dove va male, eppure si impegna molto sullo studio.-Disse Martha.

-Non ne ho idea, io ora vado ad aiutare papà, ci vediamo dopo.-Disse Clark andando fuori dal padre.

Intanto Angy era andata nel granaio, il rifugio suo e di Clark.

Lì si mise a studiare economia aziendale, ma era ad un punto morto.

-Maledetto bilancio d'esercizio! (questa sono io mentre sclero con economia aziendale NdA) -Disse Angy lanciando il libro con il quaderno sul tavolo, che naturalmente fecero un forte rumore.

-Hey! Ora vuoi uccidere i tuoi libri? Aspetta almeno fino a fine anno.-Disse una voce maschile alle spalle di Angy che era rimasta a fissare fuori la grande finestra.

-Lex!Come mai qui?-Chiese Angy alzandosi dal divano e andando a salutare il suo “secondo fratello maggiore”.

-Sono passato a trovare Clark e a chiedere dei carciofi a tua madre.-Spiegò Lex sedendosi sul divano assieme ad Angy.

-Clark sta dando una mano a papà con i cavalli.-Disse Angy.

-Si l'ho visto, ma posso sapere perché sbraitavi e buttavi libri ?-Chiese Lex mentre sorrideva.

-Beh diciamo che Economia aziendale non fa per me!-Spiegò Angy.

-Economia aziendale? Tosta, cosa stai facendo?-Chiese Lex prendendo il quaderno di Angy.

-Come puoi vedere stiamo facendo il Break even point . Non ci capisco niente.-Disse Angy mettendosi le mani ai capelli.

-Beh, non ti biasimo, anche io ero in difficoltà con il BEP (break even point abbreviato). Ma guarda quando le due linee si incontrano si ha un pareggio.-Disse Lex indicando gli appunti sul quaderno.

E se invece è così sbaglio o c'è un utile?-Chiese Angy facendo vedere uno schema a Lex.

-Si esatto, ma è molto più complicato, bisogna fare tutti i calcoli,già che hai capito che in questo esercizio è un utile, ci siamo quasi.-Disse Lex guardando Angy.

D'un tratto arrivò Martha con una cassa di carciofi.

-Lex ecco i carciofi! Ma che stavate facendo?-Chiese Martha vedendo Lex con in mano il libro di Angy.

-Mi stava spiegando economia.-Spiegò Angy.

-Povero Lex! Sicuro che con dieci minuti con lei ,a parlare di economia tu non abbia perso la pazienza?-Chiese Martha scherzosa andando vicino i due.

-No anzi, ha capito quello che gli ho spiegato, non è stato difficile.-Disse Lex sorridendo.

-Ho un idea, perché non dai delle ripetizioni a Angy? Economia è una materia che non capisce ,se gli hai fatto capire quello che gli hai spiegato forse abbiamo ancora una chance.-Propose Martha.

-Mamma non credo che Lex abbia il tempo e la voglia di farmi ripetizione.-Disse Angy guardando la madre.

-Invece ti sbagli Angy, mi farebbe piacere,sono quasi sempre libero e mi farebbe molto piacere aiutarti.-Disse Lex guardando Angy.

Angy rimase in silenzio con una faccia da pesce lesso.

-Bene! Grazie mille Lex.-Disse Martha porgendo i carciofi al ragazzo.

-Allora se per te va bene iniziamo domani!-Disse Lex.

-Ok, a domani allora!-Disse Angy salutandolo e tornando allo studio.

La sera a cena silenzio di tomba.

-Sapete, oggi ho trovato una persona che potrebbe fare ripetizioni ad Angy, per economia.-Disse Martha.

-Povero pazzo!-Disse Clark.

-Chi sarebbe?-Chiese Jonathan.

-Lex Luthor.- Rispose Martha.

Jonathan per poco non si strozzò con il cibo.

-Lex Luthor? Come mai? Per caso è in vena di carità?-Chiese Jonathan non molto entusiasta all'idea.

-Sono solo ripetizioni papà.-Disse Angy.

-Si e poi vedrai che presto perderà anche lui la pazienza , e lascierà tutto.-Disse Clark.

-Perché non aiuti tu Angy? Alla fine tu sei all'ultimo anno,le cose del primo anno non sono difficili per te.-Chiese Jonathan a Clark.

-Ci ho provato,sarò anche un super uomo, ma non sono dotato di super pazienza.-Disse Clark.

-Io ho finito, posso andare in camera?-Chiese Angy.

-Certo tesoro.-Disse Martha.

Angy se ne andò in camera, si sentiva stanca, così crollò sul letto, pensando che il giorno dopo non avrebbe avuto scuola.

 

 

Continua ,spero vi piaccia il primo capitolo!

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Capitolo 2
*** studio ***


Allora ringrazio chi ha recensito, mi dispiace che il primo capitolo sia stato pieno di errori, spero che in questo non ci siano, o se proprio ci sono che siano meno dell'altro capitolo. Va bene non mi dilungo, voglio solo augurarvi buona lettura!
 



POV Angy


Era metà mattinata, mi alzai con calma tanto era Sabato, scesi giù ancora con il mio pigiama giallo a maniche corte e pantaloncini, avevo sempre caldo.
Scesi lungo le scale, i miei lunghi capelli marrone chiaro che sventolavano tutti in disordine. Finalmente arrivai in cucina senza rendermi conto cosa mi circondava, ormai era una via spontanea per me.
Presi tutta assonnata un bicchiere dalla vetrinetta e ci versai del latte fresco e ne presi un sorso.
-Ma buongiorno!-Disse una voce alle mie spalle.
Per la paura e la sorpresa mancò poco che mi strozzai con il latte, era Lex che era appena entrato in casa.
-Mi hai fatto prendere un infarto Lex! Buongiorno.-Dissi bevendo tutto il latte nel bicchiere.
-Non credevo di trovarti ancora nella fase post-sveglia, e in pigiama.-Disse Lex togliendosi la sua giacca che posò sulla sedia della cucina.
Però non aveva tutti i torti, non ero molto presentabile, però ero pur sempre a casa mia.
-Se aspetti qualche minuto mi rendo più presentabile.-Dissi guardandolo negli occhi.
Lui mi guardò e sorrise.
-Ok! Ti aspetto in salone.-Disse lui accomodandosi su una sedia del vecchio tavolo di legno che si trovava in salone.
Risalii di corsa le scale fatte in precedenza e andai in camera , presi dal mio armadio una t-shirt azzurra e dei pantaloni neri , con un paio di sandali, mi lavai velocemente i denti e sistemai i capelli, alla fine scesi giù da Lex.
-Eccomi scusa, allora iniziamo?-Dissi con un sorriso enorme.
-Non ti facevo così felice di imparare economia.-Disse Lex guardandomi.
-Si vede tanto che è un finto sorriso?-Chiesi.
-Fin troppo evidente!-Disse lui aprendo il mio libro di economia, mentre io mi misi seduta vicino a lui.



POV Lex


Avevamo iniziato a studiare dal più di 2 ore, senza tregua, devo dire che Angy si impegnava molto nello studio.
Era perfetta in tutto, o almeno ho sempre pensato così, insomma ragazza modello, sempre in aiuto di altri, leale, tutte caratteristiche che a quanto pare a me mancavano, o meglio , le avevo ma non le ho mai "usate".
Era ora di pranzo, vidi rientrare Clark e sua madre.
-Ancora a studiare?-Chiese la signora Kent.
-Si, non so perché consideravate Angy come una che non avrebbe mai imparato economia.-Dissi con un sorriso.
-Vuoi dire che ha capito tutto?-Chiese Clark avvicinadosi a me ed Angy.
-Tutto alla perfezione.-Dissi guardando Clark che sorrideva, mentre io sorridevo assieme a lui.
-Bene anche questo esecizio è fatto!-Disse Angy stiracchiandosi leggermente le braccia.
Presi il foglio per vedere se l'esercizio era svolto in maniera corretta, scritai assieme a Clark il foglio, era tutto esatto dalla prima formula all'ultima.
-Bene tutto esatto, vedi se ti impegni i risultati sono eccellenti!-Dissi ridandogli il foglio.
-Con te sembra più facile, mentre con il prof e Clark pare complicato.-Disse alzandosi dalla sedia.
-Lex vuoi rimanere a pranzo? Abbiamo tante cose in frigo.-Disse la signora Kent.
Sarei voluto rimanere in quella meravigliosa casa , con i miei amici così speciali per me, ma purtroppo il lavoro mi chiamava, avrei pranzato con un panino al volo.
-La ringrazio signora Kent ma devo andare, sa, il lavoro non da mai tregua.-Spiegai prendendo la mia giacca dalla sedia in cucina.
-Oh peccato,la prossima volta però rimani, ti preparo la mia famosa torta al cioccolato e panna.-Disse Angy, il suo volto era un pò deluso, ma non potevo farci niente in quel momento.
-Non vedo l'ora di assaggiarla allora, ci vediamo Lunedì, ciao!-Dissi uscendo di casa.
Andai verso la mia macchina, era parcheggiata vicino al fienile, quando ero a metà strada sentii un senso di nostalgia, volevo tornare indietro, da quella famiglia tanto allegra, non da mio padre freddo e crudele come suo solito.



POV Angy


Per pranzo mangiammo degli avanzi della sera,eravamo io ,la mamma e Clark, papà era andato a Metropolis per comprare un ricambio per il trattore.
Dopo pranzo aiutai un pò Clark a pulire le stalle, mentre mamma era a casa a vedere dei conti bancari.
-Allora ,ti trovi bene in compagnia di Lex?-Mi chiese di punto in bianco Clark.
-Si, è molto simpatico e paziente, e tu sai con me la pazienza ci vuole, e pure tanta.Lo vedo come un altro fratello maggiore.-Dissi mentre posavo il forcone.
-Grazie per avermi calcolato eh!-Disse Clark posando anche lui il suo forcone.
-Andiamo, lo sai che voglio più bene a te!-Dissi buttandogli un pò di paglia pulita addosso.
-Vuoi la guerra?-Mi chiese, ma il tempo di finire la sua domanda che con la sua forza mi prese in braccio e mi buttò su un mucchio di fieno.
Iniziammo a ridere come due scemi.
-E tu dimmi,quand'è che chiedi a Lana di uscire?-Chiesi io con un mio sorriso da volpe.
-Affari miei cara! -Disse lui alzandosi.
-E dai!-Lo pregai.
-Niente da fare, sono una tomba! Forza ora andiamo, ci meritiamo un pò di riposo.-Disse Clark chiudendo il fienile alle nostre spalle.
Rientrammo a casa e anche nostro padre rientrò.
-Ciao papà! Come è andata?-Chiesi buttandomi tra le sue braccia.
-Tutto bene, un pò di traffico al ritorno però ho quello per cui sono andato.-Rispose lui abbracciandomi ancora più forte.
Dopo questo breve saluto io e Clark salimmo in camera per poi fare il turno per la doccia.
La sera crollai che erano appena le 21.00 non ce la facevo più, così andai a letto senza neanche cenare.


La mattina dopo mi alai presto perché, come tutte le domeniche andammo in chiesa.
Dopo la messa tornammo a casa e pranzammo tranquillamente. Nel pomeriggio venne Natan per passare un pò di tempo assieme, solo che mi sentivo stranamente giù, come se mi mancava qualche cosa. Per fortuna Natan sapeva sempre come tirarmi su il morale,ci conoscevamo sin da quando eravamo nati,eravamo come due gemelli in quanto a carattere, in poche parole eravamo inseparabili, uno faceva una cosa, l'altro anche la faceva, così era la nostra amicizia.
Beh della mia Domenica non c'è molto da raccontare, alla fine ho dormito, passato tempo con Natan a poltrire e poi aiutare mia madre in cucina.




Allora spero sia piaciuto, sinceramente mi trovo più comoda a scrivere con le versioni raccontate dai personaggi, non so perché, ricordo qualsiasi errore ci sia di farmelo notare, grazie! Il prossimo capitolo sarà bellissimo ve lo assicuro, ci sarà un pò di azione e si scopriranno molte cose! Bacioni RoyLove!

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Capitolo 3
*** incidente ***


Ciao a tutti, allora questo come si nota è un nuovo capitolo, spero vi piaccia, buona lettura!


Incidente




POV Angy

La sveglia suonò, le 7.00 in punto. Quella sveglia la odiavo ogni giorno di più, con quel suo suono stridente. La presi e la buttai per terra e il rumore assordante cessò.
Mi alzai piano piano, avevo sentito il getto d'acqua, prova inconfutabile che Clark era sotto la doccia. Dopo che il mio caro fratellone uscì dal bagno, io ero ancora in fase post-sveglia e questo vuol dire che il mio cervello era in stanby.Entrai nel bagno e mi lavai al volo, mi misi addosso una maglietta rosa con un giacchetto bianco sopra e dei jeans blu chiaro, sistemata e pronta per andare a scuola mi accorsi che era tardi e non avevo neanche il tempo di fare colazione, quindi dopo aver preso lo zaino assieme a Clark uscimmo per prendere lo scuolabus.
-Ah Angy ricordati che oggi io faccio l'orario corto, perciò torni da sola a casa.-Disse Clark fermandosi lungo la strada.
-Va bene. Certo però che seccatura, perchè voi dell'ultimo anno avete meno ore, mentre noi del primo ne abbiamo di più?-Chiesi facendo una lieve smorfia.
-Questo è il ciclo della vita!-Disse Clark.
In lontananza arrivò lo scuolabus e quando si fermò salimmo e andai a sedermi vicino Natan.
-Allora pronta per il compito di recupero?-Chiese lui tutto felice e contento.
-Certo, questa volta farò vedere di che pasta sono fatta!-Dissi stringendo un pugno mettendomi in una posa semi eroica.
-Oddio, secondo me economia ti fa male!Dai calmati.-Disse lui sorridendo , però era leggermente impaurito.
-Piuttosto a che ora c'è il compito di recupero?-Chiesi fissando Natan.
-Alla prima ora, è possibile che tu ancora non impari il tuo orario?-Mi chiese lui dandomi un buffetto sulla fronte.
-Piantala!-Dissi massaggiandomi la fronte.
-Dimmi, come mai ti senti così pronta?-Chiese Natan fissandomi, mi metteva quasi in soggezione.
-Vedi Lex Luthor mi ha fatto ripetizioni , dice che sono pronta e lo credo anche io!-Disse sorridendo.
-Ah ho capito, siamo arrivati, scendi forza.-Disse lui spingendomi fuori come suo solito.
Era un pò tardi perciò ci affrettammo ad andare in classe, quando entrammo il professore era già con i compiti in mano.
-Bene ragazzi, accomodatevi, Kent lei al primo banco.-Disse il prof indicando il primo banco della fila centrale.
-Fantastico!-Dissi sotto voce andandomi a sedere al banco indcatomi dal prof.
-Avete un'ora da .... adesso.-Disse il prof mentre io e altri 5 ragazzi iniziammo a rispondere ai quesiti.
Arrivò subito la fine dell'ora, il compito questa volta era andato liscio come l'olio, e appena avrei avuto i risultati lo avrei fatto sapere a Lex.
Uscimmo dall'aula e assieme a Natan andai a quella di scienze, sezionare un povero animale innocnte non era nei miei piani però lo dovevo fare.
La lezione era noiosissima, e assieme a Natan mi ero messa a massacrare quello che credo fosse stato il pancreas della rana che stavamo sezionando.
Dopo un'ora passata a sezionare rane, ci furono due ore di letteratura e poi il pranzo, che passai con Natan nel giardino della mensa.
-Mangerai davvero quella schifezza?-Chiese Natan mentre lui mi guardava disgustato.
In effetti quella poltiglia marrone e verde non era per niente invitante, però avevo una fame.
-Devo, ho una fame.-Dissi mandando giù un boccone.
-Coraggiosa!-Disse lui ridendo.
Per lui era facile, la madre gli preparava sempre il pranzo al sacco.
Dopo che finii di mangiare suonò la campanella.
-Dai un'altra ora e poi liberi!-Disse Natan alzandosi dalla panchina.
-Non vedo l'ora.-Dissi con tutt'altro che entusiasmo.
Finì anche l'ultima ora di storia dell'arte,e finalmente presi lo scuolabus per tornare a casa.
Salutai Norman l'autista, ormai era vecchio, però sempre bravissimo alla guida.
Andai a sedermi e Natan si mise vicino a me, mi misi le cuffie e così anche Natan, eravamo esausti. Mentre stavo per crollare dal sonno sentii uno sbandamento  e infine una forte botta e tutto nero.



POV Lex



Andai in ospedale per delle visite di routine , dopo circa tre riunioni quello era l'unico momento per rilassarmi , si per me gli aghi erano meglio di quegli avvoltoi di finanzieri.
Stavo per andarmene, ormai era ora di andare da Angy, quando notai che tre ambulanze erano arrivate di corsa, di sicuro un imbecille che non sa guidare ha fatto un incidente.
Passarono due barelle, erano dei ragazzi giovani, poi arrivò la terza, mi si gelò il sangue, era Angy, piena di sangue con la mascherina e i paramedici che le stavano attorno.
Andai verso la barella ma mi bloccarono, in effetti non ero un parente, solo un amico. Quindi andai a chiedere informazioni alla segretaria al bancone, la mia agitazione era molto visibile.
-Mi scusi, cos'è successo ai tre ragazzi che sono arrivati ora?-Chiesi preoccupato.
-L'autista dello scuolabus ha avuto un infarto e il pullmino ha avuto un brutto incidente.-Disse la segretaria.
Mi girai intorno, vidi arrivare Clark e i signori Kent.
-Lex che ci fai quì?-Chiese Martha.
-Ero venuto a farmi delle visite di routine, quando ho visto arrivare Angy in barella.-Dissi ancora più preoccupato.
-I signori Kent?-Disse un dottore .
-Si siamo noi, ci dica come ssta nostra figlia?-Chiese il signor Kent mentre abbracciava sua moglie.
-La situazione è molto grave, Angy ha bisogno di un rene nuovo per far si che tutto fili liscio.-Disse il dottore con una cartella in mano.
-Ma ci vorranno giorni per trovare un rene compatibile, nessuno nella nostra famiglia lo è!-Disse Clark ancora più preoccupato di me.
-Angy che gruppo ha?-Chiesi io.
-Zero positivo.-Rispose Martha.
-Io sono compatibile, lo donerò io.-Dissi deciso.
I genitori di Clark rimasero a fissarmi increduli, anche Clark non era da meno.
-Perfetto quando è disposto per l'operazione?-Chiese il dottore.
-Anche subito, l'importante è salvare Angy.-Dissi firmando il consenso.
-Lex non sappiamo come ringraziarti, davvero.-Disse Martha abbracciandomi.
-Si figuri signora Kent, tengo ad Angy proprio come voi, speriamo vada tutto bene.
Dissi mentre un dottore mi portò in una sala dove mi fecero preparare per l'operazione.
L'ultimo ricordo che ho è quando mi misero la mascherina dell'ossigeno , poi crollai in un sonno profondo.



Continua! Allora cosa ne pensate? Vorrei ringraziare chi sta recensendo questa storia, i consigli sono davvero utili! Bacioni!

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Capitolo 4
*** risveglio ***


Allora dopo una sana merenda (biscotti per ciliaci e tè) sono carica e pronta a scrivere un nuovo capitolo... spero piaccia a voi lettori. Ringrazio Rei soprattutto, che mi sostiene e mi aiuta con le sue recensioni, beh vi auguro buona lettura, bacioni!



Risveglio



POV Angy

Odore di medicinali, odiavo quell'odore, ma perchè lo sentivo così forte? L'ultima cosa che ricordo era Natan che si buttava su di me e poi il buio.
Aprii gli occhi, anche se mi sentivo molto stanca, ma vidi che non mi trovavo nella mia camera da letto. Infatti mi trovavo in una stanza d'ospedale dal vetro della stanza che dava sul corridoio vedevo medici che correvano a destra e a sinistra. Mi girai alla mia destra e trovai mia madre con mio padre sul divano, erano appisolati.
-Hey cucciola come ti senti?-Sentii la voce di Clark , infatti era infondo alla stanza e si avvicinava a me.
-Mi sento tutta dolorante.-Dissi, la mia voce era rauca, mi faceva male la gola.
-Tieni bevi.-Mi disse passandomi un bicchiere pieno d'acqua.
Dopo aver bevuto andò meglio, ma ancora non sapevo cos'era successo.
-Cos'è successo?-Chiesi a Clark ridandogli il bicchiere vuoto.
-Non ricordi niente?-Mi chiese lui.
Io feci cenno di no e lui iniziò a raccontare.
-L'autista dello scuolabus ha avuto un infarto,siete finiti fuori strada.-Disse Clark guardandomi.
-E gli altri? E Natan?-Chiesi, ma sentii un dolore lancinando al fianco destro.
-Angy, calmati ti prego.-Disse Clark mettendomi le mani sulle spalle.
Notai che al fianco destro avevo un cerotto enorme.
Intanto mia madre e mio padre si svegliarono, e vennero vicino al mio letto.
-Tesoro!-Disse mia madre abbracciandomi, e all'abbraccio si aggregò anche mio padre.
-Tutto bene?Come ti senti?-Chiese mio padre accarezzandomi le guance.
-Si credo tutto bene, Clark mi stava raccontando cos'è successo. Ma gli altri? Natan?-Chiesi un pò agitata,solo in quel momento notai gli scambi di occhiate tra Clark e i miei genitori.
-Vedi Angy, l'incidente era molto grave, molti tuoi amici non ce l'hanno fatta, per quanto riguarda Natan, beh lui è in coma.-Disse mio padre.
Io rimasi sconvolta , com'era possibile, Natan mi aveva protetto ed ora era in coma per colpa mia.
Sentii di nuovo la fitta al fianco destro.
-Che mi hanno fatto?-Chiesi con gli occhi lucidi.
-Vedi, eri ridotta male e ti serviva un rene nuovo.-Disse Clark.
-Lex ha donato il rene.-Continuò mia madre.
Ancora più stupida di prima, Lex mi aveva donato un suo rene.
-Tesoro, ora noi dobbiamo andare, sono due giorni che siamo qui, qualcuno deve pur badare alla fattoria, torniamo dopo .-Disse mio padre andando via con mia madre.
-Vedi di non combinare guai mentre non ci sono, e non ti devi alzare dal letto, io avverto il dottore che ti sei svegliata.-Disse Clark uscendo dalla stanza.
Rimasi sola, mi sentivo debole,incredibile due giorni a dormire.
Nella stanza entrò un'altra persona, era Cloe ed era seguita da Lana.
-Hey, come va?-Chiese Cloe.
-Non delle migliori.-Dissi io guardandole entrambe.
-Cosa hanno detto i dottori?-Chiese Lana.
-Non lo so, mi sono appena svegliata, Clark è andato a chiamare il dottore e i miei sono tornati a casa.-Spiegai guardandomi intorno.
D'un tratto entrò il dottore, faceva un pò di paura.
-Bene signorine , l'orario delle visite direi che è terminato, dovrei visitare la paziente.
Lana e Cloe se ne andarono salutandomi con la promessa che sarebbero tornate il giorno dopo, mentre io mi lasciai visitare dal dottore.


continua scusate non o molto tempo.

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Capitolo 5
*** giorni su giorni ***


Dopo secoli e secoli sono tornata, chiedo scusa per il mio clmoroso ritardo, ma ho avuto molto da lavorare (ergo ...niente vacanze ancora per me), lato positivo..ho avuto tempo di pensare al nuovo capitolo e spero vi piaccia, buona lettura!


Giorni su giorni

POV Angy

Era ormai una settimana che ero ricoverata in ospedale, mi ero abituata al cibo disgustoso e all'odore nauseabondo di medicinali. Cloe,Lana,Clark e i miei genitori mi facevano visita tutti i giorni, le ragazze per tirarmi su il morale mi davano delle riviste di moda o libri da leggere, perchè da come i dottori avevano detto, sarei rimasta li ancora per un bel po'. Nessuno però mi dava notizie di Natan e non potendomi neanche alzare dal letto per via della gamba fratturata ero come dire, fuori dal mondo.
Per fortuna le ferite dell'operazione miglioravano a vista d'occhio. In quei momenti dove ero sola mi capitava spesso di pensare a Lex , alla scuola , a Natan e al mio compleanno, che sarebbe stato a breve. Un bel giorno però mentre ero intenda ad annoiarmi si aprì la porta, mi misi composta credendo che fosse il dottore venuto per la visita, invece mi ritrovai Lex davanti agli occhi con aria furtiva.
-Via libera?-Chiese guardandosi intorno.
-Certo, non c'è un'anima!-Dissi io scherzando.
-Meno male, sono stufo di starmene sdraiato su quel letto.-Disse sedendosi vicino a me.
-Fammi indovinare, proibito alzarsi?-Dissi scherzosa.
-Esatto, quindi anche a te la stessa regola.-Disse ridendo.
-Già. Senti Lex, volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me, intendo dire il rene e tutto il resto. Grazie.-Dissi guardandolo negli occhi.
-Figurati, è stato un piacere. Poi se non puoi contare sugli amici quando ci sono questi problemi, dimmi quando puoi farlo.-Disse Lex con un piccolo sorriso.
Ci fu un attimo di silenzio poi Lex continuò a parlare.
-Ho saputo di Natan.-Disse.
-Io so solo che è in coma, per il resto mi tengono all'oscuro.-Dissi rattristandomi.
-Non posso darti la sicurezza che si riprenderà, ma lo spero molto.-Disse Lex mettendo una sua mano sulla mia spalla .
-Grazie Lex.-Dissi quasi con le lacrime agli occhi.
Di colpo la porta si aprì, era un dottore per la visita.
-Eccola signor Luthor! Ha saltato la visita delle 18, ora vada a letto e ci resti, intanto visito la signorina.-Disse con tono autoritario il dottore.
Lex ubbidì un pò di controvoglia , strappandomi un piccolo sorriso facendo una smorfia alle spalle del dottore prima di uscire.
La visita andò delle migliori e mi disse che se nei prossimi 3 giorni i miglioramenti continuavano così velocemente sarei potuta anche tornare a casa, sempre a riposo ovvio.
Subito dopo la visita entrò Clark , la sua faccia non prometteva niente di buono.
-Angy.... devo dirti una cosa.-Disse sedendosi vicino a me e guardandomi negli occhi.
Io rimasi in silenzio a fissarlo, nella mia mentre pensieri orribili vagavano indisturbati.
-Natan non ce l'ha fatta.-Disse Clark.
Io rimasi li immobile, incredula a ciò che avevo appena udito, no Natan non poteva essere morto, non lui. 
-Ma come?-Dissi con voce spezzata dal pianto.
-Le sue condizioni erano troppo gravi, non ce l'ha fatta, mi dispiace.-Disse Clark guardandomi con compassione e tenerezza.
Sentivo che il respiro iniziava a mancarmi.
-Clark non respiro.-Riuscii a dire con molta fatica.
Clark chiamò subito un'infermiera che lo cacciò dalla stanza.
Mi mise una mascherina, ma a quanto pare non servì a molto, mi sentivo sempre più debole, finchè non persi i sensi.


POV Lex


Ormai ero segregato in quell'ospedale da una settimana, per fortuna che quel giorno ero pronto ad uscire, anche se i dottori mi ripetevano che dovevo stare attento e cose del genere. Mi preoccupavo soprattuto per Angy, ero venuto a sapere da Clark che Natan il suo caro amico aveva appena perso la vita, come avrà preso la notizia Angy? Prima di uscire dall'ospedale passai davanti la sua stanza, ma trocai Clark ad aspettare fuori.
-Clark, che succede?-Chiesi preoccupato.
-Angy, ha avuto una crisi respiratoria, dovuta ad un attacco di panico, credo sia stato per la notizia di Natan.-Spiegò Clark.
-Ora come sta ?-Chiesi fissandolo.
-Non lo so , le infermiere sono ancora dentro , mi hanno cacciato.-Disse abbassando lo sguardo.
-Ora devo andare, appena puoi fammi sapere come sta Angy.-Dissi guardando un grosso omone vestito di nero che mi faceva da scorta. 
Salutai Clark e me ne andai, sperando che Angy se la sarebbe cavata.




POV Angy



Se devo usare una parola per descrivere come mi sentivo in quel momento era "scombussolata", non capito più niente , ricordo solo della notizia di Natan e della mancanza di ossigeno. Mi svegliai con un forte mal di testa, con i miei e Clark che mi fissavano. Mi misi a sedere togliendomi la mascherina, riuscivo a respirare ora, il trauma iniziale era passato.
-Tesoro, forse dovresti stare un altro po' sdraiata.-Disse mia madre.
-Sto bene mamma. -Dissi mettendomi a sedere sul letto.
-Come ti senti?-Chiese mio padre.
-Vuota, papà, posso vedere Natan?-Chiesi fissandolo.
-No tesoro, non è possibile, purtroppo non era in condizioni da poter esser visto.-Disse mio padre abbracciandomi.
-Non è giusto però.-Dissi singhiozzando e iniziando a piangere.
Mio padre , mia madre e mio fratello mi strinsero in un forte abbraccio, mi sentivo protetta .




Continua spero vi piaccia, i prossimi saranno più belli ve lo assicuro, bacioni!

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Capitolo 6
*** cap 6 ***


Ormai era passata una settimana da quando mi avevano detto che Natan era morto. Mi ricordo che quel giorno ebbi un forte malore, da quel giorno Clark non mi lasció mai sola e tutti i giorni ricevevo visite da Cloe e Lana, ma la visita che mi faceva più piacere era quella di Lex . Lui riusciva a risollevarmi  il morale. Veniva quasi tutti i giorni e credo fosse veramente preoccupato per la mia salute. Fortunatamente dopo due lunghe settimane mi fecero uscire dall'ospedale sempre con le raccomandazioni di restare a riposo e di non affaticarmi . Quella mattina rivedevo finalmente la mia adorata casa e la mia cameretta. Anche se non c'ero stata per quasi un mese niente era cambiato, il solito odore di cannella che la mamma metteva sempre negli strudel di mele o in qualche dolce che faceva, il rumore degli animali che pascolavano tranquilli per la fattoria, ero di nuovo a casa. 
Clark mi sistemó come meglio poteva il nostro vecchio divano , per farmi stare comoda. Però c'era ancora un incubo nei miei pensieri.... La scuola!
-Non credere che ora che sei qui ti riposerai. Dovrai recuperare tutte le lezioni perse!- Disse Clark dandomi in mano un mucchio di libri .
- Mi ci vorrà una vita per recuperare tutto.- Dissi poco estasiata all'idea di studiare. 
-Allora inizia subito, io vado a pulire le stalle, se ti serve qualche cosa chiama.-Disse lui uscendo con un sorriso enorme.
Quel giorno toccava a Clark lavorare da solo in fattoria, perché i nostri genitori erano andati a Metropolis per del lavoro è per vendere alcune scorte di raccolto.
Mi misi sotto con lo studio, per le materie di lingue e scrittura non avevo problemi, non andava per niente bene invece con matematica, chimica ed economica. Così chiamai i rinforzi, Desy e Katy due mie compagne di tutti i corsi ,che arrivarono quasi subito. 
-Ciao ragazze, scusatemi ma mi serve una mano con chimica , matematica ed economica. Mi dareste una mano?- Chiesi disperata.
-Va bene Angy, io ti aiuto con matematica e Katy ti aiuta con chimica.- Disse Desy entrando in casa.
Iniziammo a studiare matematica , poi proseguimmo con chimica. Dopo circa 3 ore sane di studio capii finalmente tutto.
-Direi che il nostro lavoro è concluso, noi dobbiamo andare che inizia a fare buio . - Disse Desy abbracciandomi, lo stesso fece Katy prima di andarsene seguita da Desy.
-Erano Katy e Desy? -Chiese Clark entrando in casa, ormai aveva finito di lavorare.
-Si , le ho chiamate perché mi serviva una mano con chimica e matematica.-Spiegai andandomene sul divano.
-E con economia?- Chiese prendendo il libro sul tavolino.
-Come al solito punto morto, non ci riesco Clark, mi impegno ma non capisco niente!-Dissi sprofondando il viso in un cuscino.
-Ho capito. Comunque non devi recuperare tutto in unn giorno, hai ancora un po' di tempo, vedrai che capirai anche economia. Ah , quasi dimenticavo, mamma e papà rimarranno tutta la notte a Metropolis, quindi hai il tuo chef personale.-Disse Clark.
-Pizza?-Dissi con un sorriso.
-Ottima idea.-Disse Clark ammettendo che in cucina non era un asso.
Così ordinammo due pizze e le divorammo in circa un'ora. 
-Accidenti mi mancava la pizza!-Dissi io assaporando l'ultimo boccone della mia pizza margherita. 
-Una volta ogni tanto non guasta. Senti volevo chiederti se ti andava di fare una cosa.-Disse Clark fissandomi.
-Cosa? Niente di strano spero.- Dissi scherzando.
-No no , niente di strano, soltanto che mi chiedevo se ti andava di fare dei disegni su tela per un'asta di beneficenza per il prossimo venerdì.- Disse Clark sistemando le scatole delle pizze.
-Non saprei....- Non mi fece finire la frase che rinizió a parlare. 
- Giusto per distrarti un po', e poi faresti del bene.-Disse Clark.
Sapevo che quel "distrarti" significava a non farmi pensare a Natan, non aveva tutti i torti, non sembrava ma pensavo a lui continuamente , soprattutto quando ero da sola , quei momenti erano brutti più degli altri.
-Va bene accetto, tanto ho solo economia da recuperare, solo dovrai cacciar fuori cavalletto, colori e tele dalla soffitta.-Dissi.
-Sarà fatto domani stesso!-Disse Clark come se volesse rispondere ad un comando. 
Dopo quella breve chiacchierata vedemmo un film sul divano, ma non vedemmo mai la fine perché entrambi ci addormentammo prima del finale.

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Capitolo 7
*** cap 7 ***


La mattina mi risvegliati nel mio amatissimo letto. Era tutto così silenzioso , evidentemente Clark era a scuola, visto che era lunedì, decisi quindi di prepararmi una bella colazione. Scendendo giù in salone vidi il cavalletto che avevo chiesto a Clark di tirarmi giù dalla soffitta, e affianco c'erano anche delle tele piccole con il mio set di tempere. Rimasi a fissarlo per un po', era da tanto che non dipingevo, sarebbero piaciuti i miei disegni? Quando tornai alla realtà sentii suonare il campanello , andai ad aprire in tutto il mio splendore, ovvero capelli in una treccia e pigiama di Winnie the Pooh . Aperta la porta mi ritrovai Lex davanti, e rimasi un attimo imbarazzata dal mio aspetto attuale. 
- Posso entrare?- Chiese lui sorridendo.
-Ah, si certo! Vieni.- Dissi con un sorriso un po' imbarazzato , nessuno eccetto i miei e Clark avevano visto il mio vecchio pigiamone.
Lui entrò e rimase a fissarmi, era sul punto di ridere.
-Non una parola sul mio pigiama chiaro?- Dissi quasi cattiva. 
-Scusa, ma prenderti seriamente con il pigiama di Winnie the Pooh è quasi impossibile.- Disse lui ridendo, ma sempre cercando di trattenersi.
-Ma è tenero!- Dissi quasi ridendo. 
-Tutta sola?- Chiese lui guardandosi attorno. 
Si, Clark è a scuola e i miei a metropolis per vedere delle cose. Come mai sei qui?- Chiesi portandolo fino alla cucina.
- Scommetto che ancora non hai fatto colazione.- Disse lui avvicinandosi a me , che ero intenta a frugare nel frigo.
-Esatto, ma il frigo è pieno di cose salutari,in ospedale ne ho avuto abbastanza di frutta !- Dissi rinunciando alla colazione.
Lui fece una piccola risata , ma ero così anormale quella mattina?
-Tu come mai qui?- Chiesi sedendomi di fronte a lui e prendendo un biscotto all'uvetta che aveva preparato la mamma qualche giorno prima.
-Beh, immaginavo che fossi sola , quindi sono venuto a farti compagnia e ad aiutarti con economia. -Disse indicando il libro rimasto dal giorno prima sul tavolinetto del salone. 
-Oh fantastico!-Dissi fissando con odio il libro.
-Mettiamoci a lavoro!-Disse lui prendendo il libro dal tavolinetto.
Studiammo quasi tutta la mattina,e bene o male le cose le avevo capite.
-Bene, ottimo lavoro!-Disse Lex chiudendo il libro. Facendo quel gesto sentii i canti angeli, avevamo finito di studiare quella maledetta materia.
-Vuoi qualcosa da bere, Clark deve aver preparato la limonata ieri.-Dissi andando al frigo. 
Lex accettó la limonata, e rimase a fissare il cavalletto, sapevo che voleva farmi delle domande.
-Non sapevo che dipinti.-Disse lui voltandosi verso di me.
-Lo sto facendo solo per la giornata di beneficenza, sennò neanche l'avrei toccato.-Dissi bevendo un sorso di limonata.
-Mi piacerebbe vedere una delle tue opere.-Disse lui con sorriso beffardo.
Io indicai due pareti del salotto che erano piene di quadri.
-Li hai fatti tutti tu?-Mi chiese avvicinandosi ad uno che raffigurava una giornata cupa in una collina, e dalla collina si vedeva un piccolo paesino.
-Niente di che, prima avevo molto più tempo.-Dissi rattristandomi , a Natan piaceva dipingere con me, anche se lui ci metteva un po' del suo tocco nei miei quadri. 
-Beh, venerdì sarò in prima fila per vedere e comprare qualche tua opera d'arte. Sono stupendi questi quadri, è un peccato che tu ora dipinta solo per motivi rari.-Disse lui prendendo la sua valigetta e andandosene. Io mi diedi subito da fare, sperando di creare qualcosa di bello, ma dopo due o tre tele , mi accorsi che le cose che dipingevo non mi rispecchiavano , erano tutte cose allegre, mentre dentro mi sentivo uno schifo, così iniziai a dipingere ciò che provavo.
Quando finii l'ultima tela ritornarono Clark è i miei.
-Sei stata tutto il giorno a dipingere?-Chiese mia madre.
-Più o meno, prima è venuto Lex e mi ha aiutata con economia, a metà mattinata ho iniziato.-Dissi pulendomi le mani.
Intanto i miei e Clark guardarono i quadri , erano sei o sette.
-Sono stupendi!-Disse Clark sorridendo guardando i quadri che non mi rappresentavano. 
Però dopo rimasero a fissare tutti il restante che invece mi rispecchiavano, avevano paesaggi scuri e descrivevano perfettamente come mi sentivo.
-Sono sicuro che andranno a ruba.-Disse mio padre abbracciandomi.
Il pomeriggio passò tranquillo, beh per la maggior parte del tempo dormii, però aiutai anche la mamma con delle piccole faccende.Nelle prime ore serali mia madre uscita per fare la spesa tornò con una cosa a me familiare , un lungo vestito blu chiaro .
-Ma questo...-Non riuscii a finire la frase.
-La signora del noleggio mi ha detto che dovevi ritirarlo qualche giorno fa, lo hai scelto tu?-Chiese mia madre.
Quello era il vestito per il ballo scolastico che si sarebbe tenuto giovedì.
-No, Nata. Lo aveva scelto per me. Comunque non ci andrò.-Dissi secca guardando a malincuore il vestito.
-Perché no?-Chiese mia madre.
-Dovevo andarci con Natan ,ma ora è tutto inutile.-Dissi andando in camera mia. 
Perché appena sembrava che la giornata andasse bene, mi deve piombare mia madre con uno dei ricordi più belli ma tristissimo? 
 
 
POV Clark
 
Ero da Lana a ripassare storia nel suo locale, quando finimmo lei iniziò a preparare dei cappuccini per noi due.
-Allora , tu cosa ti metterai al ballo giovedì?-Chiese lei curiosa.
-Ho noleggiato uno smoking, mia madre dovrebbe averlo già ritirato.-Dissi bevendo il cappuccino.
-Sai se tua sorella ci va?-Chiese lei seria.
-Non lo so, da come mi aveva detto, era Natan il suo accompagnatore, non credo che andrà da sola.-Dissi facendomi serio, vedere mia sorella soffrire mi dava un fastidio enorme, non volevo vederla giù, ma di sicuro se gli avessi proposto di venire con me e Lana avrebbe detto che quella serata era per noi è che non si sarebbe intromessa.
Dopo un bel cappuccino , vidi entrare Lex .
-Hey come va?- Chiese tutto sorridente.
-Tutto bene, te?-Chiesi io sorridendogli.
-Bene, ho disturbato?-Chiese guardandoci.
-No, tranquillo, parlavamo del ballo di giovedì.-Disse Lana.
-Ah, allora vi lascio da soli piccioncini.-Detto questo, prese un caffè veloce e se ne andò .
Ed io riaccompagnai Lana a casa.

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Capitolo 8
*** cap 8 ***


Pov Angy
 
Il martedì e il mercoledì tornai a scuola , tutti che mi facevano domande su domande, ma non volli rispondere a nessuno, mi lasciai andare ai miei pensieri durante le lezioni , e alla musica del mio vecchio mp3 nell'intervalli.
A casa era tutto normale, io aiutaci mia madre e Clark aiutava nostro padre con la fattoria. Giovedì dopo scuola da Clark mi feci lasciare al Talon .
-Sicura di non voler venire con me e Lana?-Chiese lui guardandomi.
-No tranquillo, questa sera è solo per voi! Divertitevi, è un ordine!-Dissi sorridendogli e scendendo dal furgone.
Andai dentro e mi misi in un angolo a bere un caffè e latte e a leggere un vecchio libro per scuola.
Ad una certa ora del pomeriggio vidi tante ragazze con i loro amici o ragazzi avviarsi verso la scuola , tutti in ghingheri.
Sospirai e tornai sul libro, ma una voce mi fece trasalire.
-Hey!-Disse la voce.
Mi volati, era Lex con un caffè in mano.
-Ciao!-Gli dissi.
Lui si sedè di fronte a me, sorseggiando il suo caffè.
-Non dovresti essere ad un ballo invece di leggere guerra e pace?-Chiese.
-No, ormai tanto non saprei con chi andarci. E non è che mi piaccia molto il ballo scolastico.-Dissi chiudendo il libro è bevendo latte e caffè .
-Dovevi andarci con Natan?-Chiese lui curioso.
-Esatto.-Dissi,sentendo che gli occhi iniziavano a riempirsi di lacrime, che abilmente trattenni.
-Quindi i tuoi piani per questa sera sono?-Chiese lui fissandomi.
-Non so, starò a casa a vedere un film con il mio pigiama di Winnie the Pooh.-Dissi sorridendo.
-Ho un'idea migliore, vieni con me.-Disse lui alzandosi.
Io rimisi in borsa tutte le mie cose e lo seguii. 
Mi portò davanti al cinema che era poco distante dal Talon. 
-Ti va come idea?-Chiese guardandomi.
-Sempre meglio di guerra e pace! Che film ci sono?-Chiesi sorridendogli. 
-C'è un film comico, ti va?-Chiese lui indicando la locandina del film.
-Ci sto!Ma non ho un soldo.-Dissi ricordandomi che non avevo soldi con me.
-Tranquilla, idea mia, pago io!-Disse andando alla cassa.
Entrammo in sala e durante il film ci facemmo tantissime risate, e Lex offrí anche la cena, che nel nostro cado erano pop-corn e coca cola.
Uscimmo dal cinema che ancora ridevamo come matti, insieme all'altra gente che usciva dalla sala.
-Era da tanto che non mi divertivo così!-Disse Lex.
-A chi lo dici!-Dissi io.
D'un tratto sentii il mio cellulare vibrare.
Un messaggio ma mia madre.
"Tesoro questa sera non ci siamo , dobbiamo andare da un amico di tuo padre che ha dei problemi. Chiama per qualsiasi cosa." 
Io gli risposi con un semplice OK e rimisi il cellulare in tasca.
-C'è qualche cosa che non va?-Chiese Lex.
-No, erano solo i miei , mi hanno avvertito che sono da un loro amico, e se ci sono problemi li chiamo.-Dissi sorridendogli.
-Va bene! Vieni ti accompagno a casa.-Disse lui sorridendomi.
Mi riaccompagnó a casa e lo inviati ad entrare.
-Inizia a far freddo!-Disse lui entrando.
-Già, spero che anche quest'anno nevichi.-Dissi notando che mi madre aveva lasciato il vestito in salotto.
-Questo era il tuo vestito?-Chiese lui guardando il vestito.
-Si.- Risposi prendendo qualche snack dalla dispensa.
-Vuoi farti male al fegato?-Chiese notando gli snack nelle mie mani.
-Non sono tutti per me, anche tu li mangi.-Dissi dandogliene un po'.
Ci mettemmo sul divano a chiacchierare del più e del meno, finché dalla stanchezza non mi poggiai sulla sua spalla destra.
-Sei stanca?-Chiese facendomi o meglio, costringendomi a sdraiarmi bene con la testa sulle sue gambe.
-Un po', ero abituata a star sempre ferma a letto in ospedale, ora che rinizo a fare tutte le cose che devo, mi sento stanca.-Dissi lasciandomi andare e chiudendo gli occhi.
Intanto lesi accarezzava la testa.
-Beh è normale, da nulla facente, sei tornata a lavorare! Se vuoi vado , almeno vai a dormire, insieme a Winnie the Pooh.- Disse lui ridendo, ma beccandosi una cuscinata in faccia.
-Mi rinfaccerai a vita il mio pigiama?-Chiesi ridendo e riaprendo gli occhi, notando che rideva e mi fissava.
-Oh si, fino alla fine dei miei giorni.-Disse continuando ad accarezzarmi la testa.
-Rimani un altro po'? Da sola mi deprimo qui dentro.-Dissi sorridendogli, mezza assonnata.
-Tranquilla non mi muovo!-Disse accarezzandomi una guancia è soffermarsi su una cicatrice poco dietro il collo, quella era causata dall'incidente.
Gli bloccai la mano li sopra la cicatrice.
-Scusa.-Disse solamente e con con tono dolce.
-Scusami tu.... Sai è uno dei miei punti sensibili quello.-Gli dissi sorridendo.
-Angy, lo sai bene anche tu che non sei felice come vuoi far credere agli altri.-Disse lui serio mentre mi fissava.
-Lo so, ma non voglio far preoccupare gli altri.-Dissi rattristandomi un po'.
-Lo sai che non c'è bisogno di tenere tutto dentro! Io per primo so come ti senti, dopo la perdita di mia madre non volevo più parlare con nessuno, dopo un po' però cominciai a capire che avevo bisogno di gente al mio fianco.-Disse lui accarezzandomi di nuovo la testa.
In quel momento mi misi a sedere affianco a lui.
-Non so più quello che devo fare.-Dissi debolmente.
-Inizia con lo sfogarti. Tenere tutto dentro non fa bene.- Disse lui prendendolo una spalla. 
In quel momento crollai in un lungo pianto, mi sentivo persa, ma per fortuna con me c'era Lex , era disposto a stare con me anche tutta la notte se mi avrebbe fatta sentire meglio. Ma durante quel pianto, quando mi calmai, crollai in un sonno profondo.

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Capitolo 9
*** cap 9 ***


Pov Angy
 
 
Quando mi svegliai, notai che erano solo le 23 , però i miei ancora non erano tornati e neanche Clark era rientrato. Mi guardai intorno e solo allora notai che Lex era rimasto li vicino a me, era in una sorta di dormi-veglia .
-Lex.-Dissi scuotendolo un po'.
Lui si risvegliò .
-Mi sono addormentato?- Chiese guardandosi intorno e sospirando.
-Scusa se ti ho tenuto bloccato qui!-Dissi alzandomi dal divano.
-Tranquilla! Però adesso credo sia meglio che vada.-Disse lui ancora assonnato.
-Grazie ancora di tutto. Ah , domani ci sarai alla fiera di beneficenza?-Chiesi ricordandomi della fiera.
-Mi pare ovvio! Dopotutto voglio almeno un paio dei tuoi quadri! -Disse lui dandomi un buffetto amichevole sulla spalla.
Se ne andò ed io decisi di andare a letto, ma quando mi ero cambiata ritornarono i miei e mio fratello.
-Angy, ancora sveglia?-Chiese mia madre.
-Si, stavo andando a letto proprio ora.-Dissi con un sorriso enorme.
-Come è andata la serata?-Disse Clark con un sorriso sornione.
-Molto bene!-Gli dissi salendo in camera mia.
Quando mi tuffai sul letto crollai , sempre ripensando alla dolcezza di Lex.
La mattina dopo quando scesi per fare colazione notai che mia madre già aveva caricato le mie tele sul furgone, insieme ad altre cose per la beneficenza.
-Iniziamo oggi alle 16,perciò all'uscita della scuola venite direttamente li vicino alla piazza.-Disse nostra madre mentre io e Clark mangiavamo dei toast e del succo.
-Va bene!-Rispondemmo insieme.
Dopo una bella colazione io. Clark andammo a scuola con lo scuolabus.
-Divertita ieri con Lex?-Mi chiese con un grosso sorriso, mentre aspettavo lo scuolabus.
-Tu come fai a sapere che sono stata con Lex ?-Chiesi guardandolo perplessa.
-Ieri Cloe vi ha visti entrare al cinema, quando lei è Pit stavano andando al ballo.-Disse lui salendo sullo scuolabus.
Li trovammo Cloe che chiacchierava con Pit.
-Allora?-Mi chiese con un sorriso complice di Clark.
-Cosa?-Chiesi fissandola, vedendo così la sua faccia curiosa.
-Che avete fatto ieri sera?-Chiese Cloe.
A quella domanda diventai di un color rosso, peggio di un pomodoro.
-Niente, siamo solo stati al cinema insieme!-Dissi ancora rossa come un pomodoro.
-A giudicare da come stavate ridendo e chiacchierando eravate molto intimi.-Disse Pit.
-Abbiamo solo visto un film e poi mi ha riaccompagnata a casa , basta.-Dissi fissando mio fratello è Cloe con Pit.
-Beh per tua fortuna non dirò niente ai nostri genitori. A papà non va a genio Lex, il tuo alibi per ieri è stato che eri a casa a vedere un film.-Disse Clark dandomi un buffetto sul naso.
Arrivammo a scuola e come prime due ore avevo storia , una noia totale, ma non per quello non seguii molto la lezione, quel giorno pensavo solo a Lex , come era stato dolce con me e tutte smancerie che non avrei mai pensato che un giorno mi avrebbero passato per la mente.
Pensare che quel pomeriggio lo avrei rivisto, mi causava un non so cosa nello stomaco. Che stessi iniziando ad innamorarmi di lui? Se anche fosse , di certo lui non si sarebbe mai interessato a me.
All'ora di pranzo mangiai un panino al volo e tornai in classe per seguire le ultime due ore di letteratura.
Quando uscii da scuola mi accorsi che non erano ancora le 15 e Clark non usciva prima delle 15.30 , decisi quindi di andare da sola alla piazza grande di smallville. Arrivai lì e mia madre mi diede subito del lavoro da svolgere, per fortuna niente di troppo faticoso, dovevo solo appendere delle decorazioni in alto a dei pali della luce.
Ero intenta a montare gli ultimi addobbi quando la voce di Lex mi arrivò alle spalle.
-Belle decorazioni!-Disse lui prendendo un pezzo delle decorazioni in mano.
-Le ha fatte la signora Smith, io sono solo arrivata ora è già mi hanno messo a lavoro.-Dissi scendendo dalla scala dove ero seduta, con l'aiuto di Lex che mi resse la scala. 
-Dove vai?-Chiesi notando che aveva una valigetta e le chiavi di una delle sue tante auto in mano.
-Mio padre mi ha messo una riunione alle 15 ,una noia mortale.-Rispose lui con un sospiro.
-Ah va bene, allora non ti trattengo.-Dissi con un sorriso in faccia.
-Tranquilla , sarò qui per l'asta dei tuoi capolavori.-Disse lui sorridendo,mentre se ne andava.
Io quando finii di montare le decorazioni andai a farmi un giro,pensando sempre a Lex.
D'un tratto arrivò Lana alle mie spalle e mi fece trasalire.
-Scusa, che cos'hai? Oggi ti vedo strana!-Disse lei mettendomi una mano sulla spalla.
-In che senso strana?-Chiesi un po' ingenuamente.
-Come con la testa in un altro posto!-Disse lei con un sorriso.
-In effetti non so neanche io che mi sta succedendo, è strano!-Dissi guardandola perplessa.
-Dimmi tutto!-Disse Lana continuando a camminare con me.
-Beh, penso sempre ad una persona, non so cosa sia , ma quando ci penso mi sento lo stomaco tutto sottosopra, e lo stesso quando sono con questa persona, che mi succede?-Dissi.
Lana iniziò a ridere , aveva veramente capito cosa mi stava succedendo?
-Oh Angy, è semplicissimo, ti sei innamorata!-Disse lei abbracciandomi.
-Innamorata?Non avrei mai pensato ad una cosa simile.-Dissi pensando a Lex.
-E chi è il fortunato?Anzi , forse un'idea già ce l'ho.-Disse lei ridendo sotto i baffi.
-Davvero? Per te chi può essere?-Chiesi con un sorriso.
-Ma è semplice, Lex!-Disse con un sorriso a trentadue denti.
Li divenni ancora più rossa di un pomodoro.
-Cosa te lo fa pensare?-Chiesi leggermente imbarazzata.
-Beh il fatto che siete andati ieri sera al cinema, il fatto che quando lo vedi cambi atteggiamento è poi perché appena l'ho nominato sei diventata rossa come un pomodoro.-Disse lei spiegandomi tutto.
-Colpita e affondata.Ma tanto sarà un amore a senso unico, uno come lui come può interessarsi ad una come me!-Dissi deprimendomi.
-Beh, tu cerca di fargli capire che lui per te è molto importante, poi se ti servono consigli puoi chiedere a me.-Disse lei sorridendomi.
A quel punto arrivarono anche Cloe, Pit e Clark e decidemmo di fare un giro per la fiera.
Era ormai ora di iniziare con l'asta, ma Lex ancora non si faceva vedere, però non potevo star lì senza far niente, e la signora Smith mi chiese di portargli dei barattoli vuoti da casa sua. Non ci avrei messo molto camminando, la casa degli Smith era poco distante dalla piazza, ma comunque abbastanza isolata.
Andai sola soletta a prendere i barattoli , ci misi 20 minuti, forse anche meno, presi i barattoli che mi diede il signor Smith e mi avviai per tornare alla fiera . Mentre tornavo, una forte folata di vento mi fece fermare, mi accovacciai su di me e quando finì mi rialzai.
-Ma cosa succede?-Chiesi tra me e me.
Non so perché ma mi venne quasi istintivo lasciare i barattoli li, ed andare verso le nuvole scure che si stavano avvicinando.
Tagliai per un campo di mais, mi ritrovai una grotta enorme, mi avvicinai al suo interno ma venni respinta da un'altra folata ancora più forte di quella precedente.
Arrivò Clark con chissà quale scusa per Cloe , Pit e Lana.
-Tu che ci fai qui?-Chiese alzando un po' la sua voce visto che il vento che tirava non co faceva capire gli altri suoni.
-Ero di passaggio, ma secondo te che sta succedendo?-Chiesi un po' allarmata.
-Non lo so, vado dentro a controllare. Tu vai più lontano possibile da qui!-Disse lui a mo di ordine.
Un ordine che di certo non avrei eseguito, infatti dopo un po' di minuti che entró lui, decisi di seguirlo , anche se sapevo che poi me ne sarei un po' pentita.
La caverna stranamente era illuminata da un'insolita luce verde, entrai e vidi Clark steso a terra senza forze, con delle pietre di kriptonite vicino di lui.
-Clark!-Urlai correndo verso di lui ed iniziando a spostare delle pietre di kriptonite in modo da fargli tornare le forze.
Prima che potei completare la mia opera, qualcuno arrivò alle mie spalle e mi scaraventó verso una parete di quella grotta lurida.
Sentii Clark pronunciare il mio nome è lo guardai per rassicurarlo e tornai di fretta da lui che stava tentando di allontanare delle pietre di kriptonite da lui.
Quando ero di nuovo da lui finalmente vidi in faccia colui che mi aveva colpita alle spalle, era Lex.
-Lex?-Chiesi a Clark.
-Qualche cosa lo sta controllando, guarda i suoi occhi, sono viola.-Disse Clark alzandosi debolmente dopo che con molta fretta gli avevo tolto tutte le pietre di kriptonite da vicino.
Li si alzò una forte folata di vento, ora era evidente che era Lex a crearle.
-Io sono Zemsan, sono qui per distruggere Kalel !-Disse Lex con voce diversa dalla sua.
-Non mi faccio distruggere da uno come te!-Disse Clark iniziando a combattere, Lex in quel momento sembrava fatto d'acciaio, niente lo scalfiva, neanche i colpi più potenti di Clark.
Avevo paura e Clark mi disse di uscire dalla grotta ed io senza esitare me ne andai da lì dentro.
Decisi di tornare alla piazza , delle nuvole veramente orribili si stavano avvicinando a smallville.
Vidi Clark passarmi davanti come un treno con la sua super velocità, ma Lex gli teneva testa. Andarono verso un vecchio campo di mais, poveraccio il proprietario , visto che Clark ne distrusse mezzo. Io tornai alla caverna , ci doveva essere qualche cosa di strano, quello non era Lex , o meglio, era il suo corpo, ma qualcuno lo controllava.
La caverna dove prima si era svolto il combattimento ora era vuota e buia. Ringrazio il cielo che quel giorno avevo il mio cellulare a portata di mano. Con la poca luce che avevo scoprii che nella caverna si trovava una roccia con un pugnale all'interno, aveva strane incisioni, ed era ben lavorato. Lo presi, e una folata di vento mi trascinó violentemente all'estremità di una parete della caverna.
Quando cessò corsi nel campo dove si trovava Clark , lo trovai seduto a terra con Lex sdraiato al suo fianco.
-Clark stai bene?-Chiesi correndo da lui, con tanto di pugnale in mano.
-Si, ad un certo punto è come se Lex sia tornato se stesso, anche se subito dopo è svenuto.-Disse Clark fissando Lex.
-Speriamo non si ricordi nulla!-Dissi io fissando il pugnale.
-Che cos'è?-Chiese Clark osservando il pugnale.
-Non saprei,era incastrato in una roccia, quando l'ho tolto c'è stata una folata di vento e sono corsa qui.-Dissi guardando mio fratello.
-Che possa essere stato questo pugnale a far comportare Lex così? In ogni caso lo terrò io e lo farò vedere da un mio amico che si occupa di queste cose.-Disse lui prendendo il pugnale è mettendoselo nella tasca interna del suo giacchetto. 
-Cosa facciamo con Lex?-Chiesi vedendo che si stava risvegliando.
-Inventeremo qualche scusa.-Disse Clark a bassa voce.
Quando Lex si risvegliò si trovò me è Clark davanti, e dalla faccia si vedeva che aveva molte domande.
-Come mai sono qui?-Chiese guardandosi attorno e notando gli abiti messi male.
-Stavamo andando a prendere una cosa da un'amica di nostra madre e ti abbiamo visto qui a terra sdraiato. Tutto bene?-Giustificai io.
-Si, anche se mi sento tutto dolorante.-Disse lui alzandosi a fatica.
Clark andò a prendere il furgone lasciando me è Lex sul ciglio di quella strada, sotto un albero bello grande.
-Scusami.-Disse lui mettendosi seduto bene.
-Per cosa?-Chiesi io un po' imbarazzata, dopo quello che mi aveva detto Lana non riuscivo più a guardarlo come solo un amico, ma per ora non volevo dirgli niente.
-Beh, avevo promesso di comprare uno dei tuoi quadri, invece non so neanche come sono finito qui.-Disse lui guardando i dintorni.
-Oh, stai tranquillo! Se proprio ci tieni ad avere uno dei miei quadri , ne faccio uno solo per te!-Dissi sorridendogli.
Ci fu un momento di silenzio imbarazzante,poi decisi di romperle il silenzio.
-Clark lo sta fabbricando questo furgone?-Chiesi un po' irritata, in effetti però si stava facendo tardi.
-Ti dispiace stare qui con me?-Chiese sorridendomi.
-No affatto! È solo che non vedo l'ora di tornare a casa a per farmi un bagno.-Dissi sedendomi vicino Lex.
-Tu non vedi l'ora di andare a lavarti? Io che dovrei dire?-Chiese lui ironico.
Io scoppiai a ridere , non avevo mai visto Lex così trasandato.
-Certo tu stai messo molto peggio di me, e devo dire che non ti dona l'aspetto troppo trasandato.-Dissi sorridendogli.
-Hey, io sto bene con qualsiasi look!-Disse lui prima di scoppiare a ridere.
-Non ridevo così tanto da troppo tempo!-Esclamò lui ancora con qualche residuo di risata.
-Beh, è bello sapere che almeno rendo felici le persone.-Dissi sorridendogli.
-Sai, quando sono con te è come se posso essere me stesso. Niente regole stupide o cravatte troppo strette. Ti invidio, hai una famiglia stupenda.-Disse lui facendosi serio.
-Si, sono molto fortunata ad avere una famiglia che ti sostiene, però tu sei il benvenuto, e sei molto fortunato anche tu caro il mio Luthor.-Dissi sfottendolo un po'.
-Perché sarei fortunato?-Chiese fissandomi.
-Perché hai la sottoscritta come amica! È un onore questo!-Dissi indicandomi fiera.
Ci manco poco che non gli venne un collasso per quanto rise a quella mia affermazione.
-Ferma!Non ti muovere!-Disse lui guardandomi un fianco.
Abbassai lo sguardo dove stava indicando e trovai un ragno abbastanza grande appiccicato alla mia maglietta.
Sbiancai di colpo, avevo una paura folle dei ragni.
Lex prese un pezzo di legno e con forza ce lo fece salire sopra, per poi buttare il legno col ragno dentro una cunetta li vicino.
Solo a quel punto ripresi a respirare, ma solo allora notai che era vicino a me è voleva controllare il mio fianco.
-Ma cosa fai?-Chiesi scappando dalle sue mani.
-Era un ragno velenoso, ti ha punto?-Chiese facendomi scoprire il fianco.
-No.-Dissi assicurandomi che tutto stesse in ordine.
A quel punto lui mi toccò un fianco con la mano e li iniziai a ridere, soffrivo in una maniera esagerata il solletico.
-Ah ecco il tuo punto debole!-Disse lui iniziando a farmi il solletico ovunque.
Io mi accasciai a terra ridendo disperata,e lui si abbassò con me. Solo quando si fermò notai che era con il suo viso vicino al mio. Li tornai seria ed ero tutta rossa, anche un cieco se ne sarebbe accorto.
-È da tanto che volevo fare una cosa, chiudi gli occhi.-Disse lui dolcemente fissandomi negli occhi.
Avevo il cuore a mille e il respiro semi affannato, però chiusi gli occhi,e li rimasi stupita da ciò che fece.
Mi diede un lungo bacio, non potrò mai scordare le sue labbra così morbide e il suo profumo così intenso.
Quando ci staccammo eravamo entrambi un po' di imbarazzo.
Finché non sentimmo il furgone di Clark arrivare....che tempismo! 
Salimmo e riaccompagnammo Lex a casa. Mentre io ero ancora tra le nuvole.
Quando tornai a casa mia madre mi fece sapere che i quadri erano stati venduti tutti e che erano fieri di me. La sera andai a letto con l'intento di parlare con Lana e poi chiarire con Lex.

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Capitolo 10
*** cap 10 ***


La mattina quando mi alzai erano le 10 passate, avevo dormito troppo per i miei gusti, però ero riposata . Scesi giù in cucina e trovai Clark a fissare il pugnale del giorno prima.
-Ben alzata!-Disse lui sarcastico.
-Trovato qualche cosa di interessante?-Chiesi mentre mi versavo del succo d'arancia in un bicchiere.
-Niente, lo farò vedere ad un mio amico. Speriamo che non dia alltri problemi.-Disse lui prendendo il giacchetto e le chiavi del furgone.
-Dove vai?-Chiesi.
-Vado ad aiutare papà in paese, perché?-Mi chiese fissandomi.
-Mi dai un passaggio al talon?-Chiesi prendendo il mio giacchetto.
-Andiamo allora.-Disse lui avviandosi verso il furgone.
Io presi la mia borsa e seguii Clark come un cagnolino, volevo tanto bene a mio fratello, soprattutto quando mi accompagnava col furgone.
Mi lasciò al talon dicendomi che per pranzo sarebbe tornato a prendermi lì.
Andai al bancone, non c'era nessuno, ad eccezione di tre persone intente a chiacchierare.
-Ciao Lana!-Dissi con un sorriso stampato in faccia.
-Hey ciao! Ti piace?-Chiese lei indicando uno dei miei quadri appesi dietro il bancone.
-Eh...si, si intona alla parete!-Dissi io un po' imbarazzata.
-Come mai sei qui?-Chiese lei appoggiandosi al bancone.
-Volevo parlarti , in più se posso usare il computer del locale , il nostro è andato e devo fare una ricerca per Lunedi.-Dissi posando la borsa su uno sgabello al mio fianco.
-Ma certo! Di cosa volevi parlarmi?-Chiese lei mentre mi dava un foglio con una scheda che serviva per navigare in Inter.
-Ieri...  Ecco, io e Lex siamo rimasti soli per un po'... E come dire, ci siamo baciati. Volevo un tuo consiglio,che devo fare? Sono confusa!-Dissi con una faccia credo buffa.
Lana intanto era rimasta a bocca aperta.
-Beh.... Quando ti sposi posso farti da damigella?-Chiese lei sarcastica.
Io iniziai a ridere cercando di dire qualche cosa, ma non riuscii a dire niente.
-Prova a parlarci, vedi lui cosa prova per te. Se poi ha voluto baciarti, allora prova qualche cosa per te!-Disse Lana preparando due cioccolate calde.
Me me porse una poi.
-Ma non ho soldi oltre a quelli per internet.-Dissi guardandola.
-Offre la casa! E poi per studiare serve una carica in più!-Disse lei sorridendomi.
-Grazie mille Lana.-Dissi io prendendo la cioccolata e andando al computer posizionato in un angolino del talon.
Iniziai a cercare su Internet ciò che mi serviva su l'antica Roma e il suo impero. Non trovai molto su quello che cercavo, però presi oltre tre pagine di appunti .
Quando ero rassegnata ad avere una ricerca mediocre , e avevo finito la cioccolata calda mi sentii prendere delicatamente da dietro.
-Cos'è quel muso lungo?-Chiese la voce alle mie spalle.
Mi voltai verso quella voce per quanto potevo, visto che mi aveva preso le spalle,e mi ritrovai Lex con uno dei suoi soliti sorrisi.
-Lex ciao!-Dissi sorridendogli.
Lui mi scoccó un bacio sulla guancia, facendomi arrossire.
-Allora che cosa stai facendo qui?-Disse lui prendendo il mio quaderno.
-Una ricerca sull'antica Roma e il suo impero, però non ho trovato molte informazioni. Mi accontenteró di una ricerca mediocre.-Dissi appoggiandomi con la testa al suo petto, visto che era ancora dietro di me.
-Se vuoi posso aiutarti io, ho molti libri su Roma, forse qualcuno fa al caso tuo.-Disse lui accarezzandomi la testa.
-Davvero?-Chiesi io con i miei occhi che si erano illuminati.
-Si, se vuoi ti porto i libri a casa.-Disse lui sorridendomi.
-Magari, te ne sarei davvero grata!-Dissi io abbracciandolo con gioia.
Lui ne approfittó per baciarmi sulle labbra e io accettai con piacere il suo bacio. Mi uscivano così naturali queste azioni con Lex.
-Siamo arrivati a baciarci in pubblico?-Chiesi io sarcastica.
-Perché ti dispiace?-Chiese lui guardandomi dolcemente.
-No, è solo che sanno che noi siamo single.-Dissi io sorridendogli.
-E chi mi dice che non siamo fidanzati?-Chiese lui baciandomi sulle labbra.
-Quindi questa sarebbe una proposta?-Chiesi io.
-Non è delle migliori, però si.-Disse lui ridendo lievemente.
-Va bene, allora da oggi siamo una coppia, l'unica cosa che mi preoccupa è farlo sapere a mio padre. Sai non è che gli vai molto a genio.-Dissi ridendo , pensando a mio padre che ha in mano un'accetta che vuole uccidere Lex.
-Cercherò di essergli il più simpatico possibile , e glielo diremo a tempo debito.-Disse lui ridendo.
Solo allora mi accorsi che Lana ci stava vedendo e rideva. E sempre solo in quel momento mi accorsi che era l'ora di pranzo e che Clark sarebbe arrivato a momenti.
-Adesso io devo andare.-Dissi guardando l'orologio con aria dispiaciuta.
-Ci vediamo oggi pomeriggio dopo pranzo, che almeno ti porto anche i libri.-Disse lui dandomi un lungo bacio sulle labbra.
Detto questo se ne andò dal talon e io iniziai a prepararmi per l'arrivo di Clark.
-Auguri!-Disse Lana arrivando da dietro e abbracciandomi.
-Grazie.-Dissi io arrossendo livemente mentre ridevo.
-Speravo proprio che vi metteste insieme.-Disse lei sorridendo.
-Si ma ora non saprei come dirlo a Clark e ai miei.-Dissi io un po' preoccupata.
-Quando Clark arriva ci parliamo io e te, mentre con i tuoi....beh per ora è importante che lo sappia Clark.-Disse lei sorridendo.
-Va bene.-Dissi sorridendogli.
-Cosa dovrei sapere?-Chiese Clark spuntando da dietro una colonna.
-Ciao amore!-Disse Lana andando a baciare Clark e lui ricambió il bacio molto volentieri.
-Allora?Vi siete coalizzate contro di me?-Chiese lui ridendo e venendo verso di me.
-No tranquillo! Però dobbiamo darti una splendida notizia.-Disse Lana venendo verso di noi.
-Di cosa si tratta?-Chiese lui guardandoci perplesso.
-Vedi... Io, come dire....ehm...mi sono fidanzata!-Dissi io pronunciando velocemente la frase finale.
Clark rimase un attimo impalato e serio, io lo guardavo preoccupata, poi però inizió a sorridermi e mi abbracció.
-Alla fine anche per mia sorella è arrivato l'amore!-Disse lui ridendo.
Io risi con lui e Lana fece lo stesso.
-E chi è lo sfortunato che ti ha trovata?-Chiese lui scherzoso.
-È Lex.-Disse Lana dandogli un colpetto sulla spalla.
-Beh, per me non ci sono problemi che tu sia fidanzata con Lex, ma come lo dirai a mamma e soprattutto a papà?-Chiese lui diventando leggermente serio.
-A quello poi ci penserò e tu mi aiuterai.-Dissi sorridendogli.
-Va bene, però ora andiamo che mamma e papà ci stanno aspettando.-Disse lui ridendo e salutando Lana con un lungo bacio.
Durante la strada per tornare a casa Clark iniziò a punzecchiarmi con battutine tipo sul fatto del matrimonio e cose così. Scendemmo dal furgone che ridevamo come matti.
-Che bello vedere che andate così d'accordo.-Disse mio padre sorridendoci.
-Ci vogliamo molto bene!-Disse lui abbracciandomi.
-Sono felice di questo. Ora andiamo vostra madre ha preparato le lasagne!-Disse nostro padre, sapendo che eravamo ghiotti di lasagne.
Quando entrammo in casa, nostro padre andò in cucina dalla mamma e noi due eravamo in salone a posare le nostre cose.
-Ah, Angy ha telefonato Lex, ha detto che sarà qui poco dopo pranzo , così ti aiuta con economia e ti porta i libri su Roma ha detto.-Urlò mia madre dalla cucina.
Clark li mi diede una gomitata alla spalla e rise, ed io gliela ridetti per farlo star zitto.
Il pranzo andò alla grande e dopo quando finii di sparecchiare e lavare i piatti, i miei dovettero andare a sbrigare delle commissioni, e Clark andò dal suo amico indiano per fargli vedere il pugnale.
Io ero distesa sul divano a riposarmi un attimo,quando sentii suonare alla porta, doveva essere Lex.
Infatti quando aprii la porta me lo ritrovai davanti con una pila di libri che gli coprivano il volto.
-Credo che questi possano bastare.-Disse lui posandoli di corsa sul tavolino del salone.
-Penso proprio di si! Grazie ancora Lex, senza di te non so che avrei fatto!-Dissi abbracciandolo.
-Figurati, ma c'è qualcuno a casa?-Chiese lui Guardandosi intorno.
-No siamo solo io e te.-Dissi sorridendogli.
-Perfetto.-Disse lui dandomi un lungo bacio sulla bocca.
-Mettiamoci sul divano, almeno stiamo comodi.-Dissi portandolo seduto sul divano.
Li mi continuò a baciare e io accettai di buon grado tutti i suoi baci e le sue carezze.
Non lo facevo un tipo così romantico.
Quando ci staccammo iniziammo a ridere.
-È bello stare con te!-Disse lui posando la sua fronte sulla mia.
-Lo stesso vale per me, ma ricorda che devi aiutarmi con lo studio.-Dissi dandogli un altro bacio sulle labbra.
-Certo!-Disse lui ridendo e prendendo i libri di storia.
Cominciammo a leggere i libri per la ricerca e ci mettemmo un bel po' per finirla.
-Il tempo è volato!- Dissi io accoccolata a lui.
-Lo so, però il lato positivo è che ora hai una ricerca coi fiocchi.-Disse lui abbracciandomi.
-Questo è vero, però non voglio passare il mio tempo con te a studiare... Voglio stare un po' con te senza pensare ad altro.-Dissi accarezzandogli la guancia. 
-Avremo tutto il tempo di stare soli insieme, solo io e te. Solo che adesso hai altre priorità, non voglio che vai male a scuola per colpa mia. Poi li si che tuo padre mi uccide!-Disse Lex un po' scherzoso.
Io risi a quella specie di battuta, poi mi alzai e misi i libri in ordine.
In quel momento arrivò Clark.
-Lo sa Clark?-Chiese Lex prima che Clark entrasse in casa.
-Si,stai tranquillo.-Gli dissi sorridendo mentre sistemavo accanto a lui i fogli della ricerca.
-Oh là coppia felice!-Disse Clark scherzoso mentre si toglieva il giacchetto.
-Dai, non prenderci in giro!-Dissi io ridendo .
-Scusate! Allora, cosa stavate facendo?-Chiese Clark osservando me è Lex smanettare con dei fogli.
-Ricerca di storia.-Dissi io.
-Mi ha incastrato!-Disse Lex con voce disperata.
-Caro mio , ti sei incastrato da solo offrendomi il tuo aiuto.-Dissi io appoggiandomi a lui.
-Già, me lo ricorderò in futuro...-Disse Lex abbracciandomi.
-Bene io vi lascio piccioncini, me ne vado di là a riparare il motore del trattore.-Disse Clark prendendo una cassetta degli attrezzi e andandosene.
Lex anche si alzò e riprese i suoi libri.
-Vai anche tu?-Chiesi io un po' triste.
-Si tra poco devo vedere mio padre, e devo dire che l'idea non mi va proprio.-Disse lui riposando i libri sul tavolo.
Mi abbracció e poi mi diede un bacio appassionato.
-Non ti stancare! Ci vediamo domani.-Disse prendendo i libri dal tavolo.
-E tu stai attento quando guidi.-Dissi io con un sorriso.
Lui sorrise e salì sulla sua auto e filó via .
Io intanto preparai la cena, un bel pollo alla paprika con patate e peperoni per contorno.
 
 
POV Lex
 
 
Non ero tipo da smancerie , però quel giorno ero in vena, sulla stazione radio ascoltai quasi tutte canzoni romantiche mentre ripensavo a Angy, che fosse questo il vero amore? Con le altre ragazze che ho avuto non provavo nulla di simile, non mi sentivo lo stomaco in subbuglio quando le vedevo e non potevo essere me stesso quando ero con loro. Per fortuna Lana era la mia confidente, gli avevo chiesto di scoprire cosa Angy provasse per me. A Lana avevo detto tutto quello che provavo per Angy e quando mi disse che anche lei era innamorata di me , beh mi sentivo al settimo cielo.
Arrivato alla villa andai diretto nel mio studio, dove trovai mio padre seduto sulla mia poltrona.
-Ben arrivato figlio mio!-Disse lui con spavalderia.
-Cosa vuoi?-Chiesi rimettendo i libri di Roma sulla libreria.
-Ti sei riappassionato all'antica Roma?-Chiese lui spiritosamente.
-Sono serviti ad una mia amica.-Dissi irritato.
-Oh si,la dolce Angy Kent, dimmi .... Come va con lei? Ho visto che siete molto intimi.-Disse lui sottolineando la parola "intimi".
In quel momento mi si geló il sangue, ogni mia debolezza mio padre la sfruttava a suo favore, e Angy era la mia più grande debolezza in questo momento.
-Si , in effetti siamo molto amici.-Dissi io andando di fronte a mio padre.
-Bene, mi fa piacere, tieni vicini gli amici e ancor più vicini i nemici.-Disse lui scatenando un piccolo attacco d'ira.
-Angy e la sua famiglia non sono dei nemici per me, se solo oserai far del male ad uno di loro te la vedrai con me!-Dissi furioso.
-Non metterti contro di me Lex, sai che non avresti possibilità di vittoria.-Disse lui con la sua solita calma.
Io intanto me ne andai verso la mia stanza, quell'uomo era capace di mandarmi in tilt il cervello anche solo con un "ciao". Ma quella sera giurai che se solo avesse fatto del male ai Kent se la sarebbe vista con me, e anche io potevo essere un avversario temibile.

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Capitolo 11
*** cap 11 ***


 
Pov Angy
 
Il giorno dopo a scuola la prof mi diede il massimo dei voti alla ricerca di storia e mentalmente ringraziai Lex per l'aiuto.
Devo dire che da quando Lex mi aiutava i miei voti in generale si erano alzati.Ma la lezione fu interrotta da un avviso del preside.
-La signorina Angy Kent è pregata di presentarsi nell'ufficio del preside.-Disse la voce al microfono.
Io andai e quando arrivai dal preside rimasi un po' stranita.
Mi ritrovai i miei genitori con un grosso sorriso.
-Voleva vedermi signor preside?-Chiesi timorosa, in effetti a volte potevo risultare molto timida.
-Prego signorina Kent si accomodi.-Disse il preside indicando la sedia tra i miei genitori.
Mi sedetti ero nervosissima.
-Come dicevo ai suoi genitori, abbiamo notato un miglioramento non indifferente con i suoi voti, soprattutto con la letteratura.Già i suoi voti erano massimi nelle materie di letteratura, adesso sembra anche che le lezioni l'annoino.-Disse il preside.
-Beh, è una materia che mi piace e le lezioni a volte sono monotone, sono cose che già conosco.-Dissi io cercando una scusa per evitare una sgridata dai miei.
-Beh, appunto per questo che con la sua professoressa di lettere abbiamo deciso di mandarla una settimana all'università di Metropolis a farle seguire qualche lezione di letteratura europea e locale. Ha un grande talento e chissà, se supererà un piccolo esame che le proporranno li ,salterà i prossimi anni e passerà direttamente all'ultimo anno .- Disse il preside lasciandomi a bocca aperta.
-Ma un momento, posso capire di essere brava a letteratura, però le altre materie? Insomma, economia non è il mio forte .-Dissi io.
-A quanto vediamo dal suo ultimo questionario di qualche giorno fa, lei va più che bene anche ad economia e le altre materie.-Disse il preside leggendo dei fogli.
-Ho preso un voto alto all'ultimo test di economia?-Chiesi io stupita.
-Lei ha preso il massimo signorina Kent!-Disse il preside.
-Sarebbe un'ottima opportunità per te, prova, se poi non ti trovi bene all'università di metropolis puoi tornare qui in qualsiasi momento.-Disse mia madre mettendomi una mano sulla spalla.
-Tua madre ha ragione, se non ti troverai bene li con lo studio o qualsiasi altra cosa , potrai tornare qui quando vorrai.-Disse il preside.
- Pensa al tuo futuro Angy.-Disse mio padre.
-Va bene, accetto. Ma quando inizio?-Chiesi un po' timorosa.
-Domani stesso, alle 9.00 all'università di metropolis.-Disse il preside dandomi un biglietto per dei mezzi pubblici valido per una settimana li a Metropolis.
-Grazie infinite!-Dissi io un po' stupita.
-Ogni giorno potrà tornare a casa, o se vuole ci sono alloggi per gli studenti.-Disse lui sorridendomi.
-Grazie, ma preferisco viaggiare.-Dissi prendendo il biglietto per i mezzi.
-Come vuole, ora torni in classe, ha una lezione di scienze da seguire.-Disse lui rimandandomi in classe.
Tornata in classe mi chiesero tutti cosa fosse successo e io raccontai tutto, e ci furono commenti da parte di tutti, chi a mio favore e chi sperava che facessi un fiasco lì . Mentre tornavo a casa con Clark e Lana, lei ci deve fermare al talon.
-Qui ragazzi bisogna festeggiare, cioccolata calda per tutti!-Disse Lana sorridendomi.
Andammo al talon e li ci raggiunsero anche Cloe e Pit.
-Bene brindiamo al successo di Angy!-Disse Cloe alzando la tazza col cioccolato dentro.
Facemmo un breve cin cin e poi bevemmo tutta la cioccolata calda. Lì entró Lex.
-Si festeggia senza di me?-Chiese lui venendomi a baciare.
-Abbiamo una grande notizia!-Disse Pit a Lex.
-Davvero?-Chiese Lex.
Così spiegai tutto anche a Lex che ne rimase estasiato.
-E quando inizierai?-Chiese lui sedendosi affianco a me e mettebdomi un braccio attorno alle spalle.
-Domani mattina alle 9 devo stare lì.-Dissi io pensando agli orari dei mezzi.
-Quindi devi partire alle 6 da qui se vai con i mezzi pubblici.-Disse Clark calcolando gli orari.
A me per poco non venne un colpo, così presto dovevo alzarmi?Sarei rimasta a dormire di sicuro.
-Se vuoi ti accompagno io, tanto devo andare anche io a tropolis per affari.-Disse Lex gentilmente.
-Davvero lo faresti?-Chiesi io guardandolo.
-Ma certo, almeno tu dormi una mezz'ora in più e io ho compagnia durante il viaggio.-Disse Lex sorridendo.
Quando passò quasi un'ora , Lana andò a prepararsi per il turno, mentre Cloe e Pit sarebbero andati al cinema e Clark sarebbe rimasto con Lana.
Io e Lex restammo li in quell'angolo un po' isolato da tutti e mentre lui di gustava una cioccolata calda chiacchoeravamo.
-Sono davvero fiero di te!-Disse abbracciandomi.
-Grazie, però devo ammettere che sono nervosa.-Dissi io accucciandomi a lui.
-Direi che è più che naturale , infondo vai in una città sconosciuta, da estranei.-Disse lui abbracciandomi forte e baciandomi la fronte.
-Però anche io ti vedo preoccupato. Ieri come è andata con tuo padre?-Chiesi guardandolo è mettendogli il braccio intorno alla vita.
-Beh, non siamo arrivati a tirare di fioretto, quindi è andata meglio dell'ultima volta. Voleva congratularsi con me.-Disse lui vago, ma non indagai troppo.
Restammo li tranquilli per quasi tutto il pomeriggio , a coccolarci, lo vedevo stanco ultimamente , di sicuro lavorava troppo.
-Non dovresti strafare con il lavoro.-Dissi io accarezzandogli la testa che era posata sulla mia spalla.
-Perché dici questo?-Chiese lui guardandomi con occhi stanchi.
-Si vede che sei stanco, prenditi una pausa ogni tanto!-Dissi io .
-Ora sono in pausa.-Disse lui dandomi un lungo bacio sulle labbra.
Io gli sorriso e notai che era quasi ora di cena.
-Mi riaccompagni a casa? Clark questa sera misa me lo sono giocato.-Dissi io ridendo quando vidi Clark sbaciucchiare Lana.
-Certo!-Disse lui alzandosi. 
Salutammo Lana e Clark e andammo a casa.
Arrivati lì c'era mia madre con il nostro cane che guardava l'orizzonte.
-Mamma che ci fai qui fuori?-Chiesi andando da lei.
-Sto aspettando che la cena finisce di cuocersi, intanto mi gusto questo tramonto stupendo. Ciao Lex!-Disse mia madre andando incontro a lui con un grosso sorriso.
-Buona sera signora Kent!-Disse Lex sorridendo a mia madre.
-Ho un'idea! Resta a cena con noi, almeno festeggiamo, credo che Angy già ti ha detto tutto.-Disse mia madre sorridendo a me è Lex.
-Si, sono fiero di lei.-Disse Lex guardandomi.
-Bene allora stasera sei a cena con noi, non tollero obiezioni!-Disse mia madre andando in casa ad apparecchiare la tavola.
-Hai davvero tanta paura di dirlo ai tuoi?-Mi chiese Lex.
-Ho paura di dirlo a mio padre!-Risposi io, ed entrambi scoppiammo a ridere.
A cena tutto andò liscio e dissi ai miei che Lex mi avrebbe accompagnata lui a Metropolis.
-Grazie Lex per tutto quello che stai facendo per Angy.-Disse mio padre serio bevendo un sorso di vino.
-Si figuri! È un piacere per me!-Disse Lex sorridendo a mio padre.
Stranamente quella sera mio padre era stato gentile con Lex, cosa che mi lasciò a bocca aperta.
Quando fu il momento di andarsene Lex ed io restammo un attimo sulla veranda di casa.
-Grazie per la cena, sono stato bene!-Disse lui fissandomi con un grosso sorriso.
-Grazie a te, mi sono stupita che mio padre sia stato simpatico con te!-Dissi io ridendo.
-Ne sono rimasto basito anche io!-Disse lui.
-Allora domani alle 6.30 qui?-Chiesi mentre lui mi abbracciava in vita.
-Sarò puntuale come un orologio svizzero.-Disse lui baciandomi .
-Buonanotte allora.-Dissi io ridandogli un bacio.
-Buonanotte.-Disse lui staccandosi da me è andando in macchina.
Io rientrai in casa e me ne andai in camera mia e preparai tutto quello che mi occorreva per il giorno seguente, alla fine esausta andai a dormire.
La mattina seguente mi alzai tutta intontita e con un forte mal di testa.
Mi preparai e alle 6.30 puntuale come un'orologio svizzero arrivò Lex.
Dopo le ultime avvertenze di mia madre e le regole di mio padre riuscimmo a partire per Metropolis.
-È la prima volta che vai a Metropolis?-Mi chiede Lex prendendo l'autostrada.
-Si, sono molto agitata.-Dissi respirando profondamente e ricontrollando il mio zaino per vedere se avevo preso tutto.
-Amore stai calma! Andrà tutto bene, e poi appena avrai finito mi ritroverai all'uscita.-Disse lui sorridendo però senza staccare gli occhi dalla strada.
Io gli sorrisi a mia volta è mi accorsi di quanto era bello.
-Facciamo un patto, se io supero l'esame all'università , diremo a mio padre che stiamo insieme!-Dissi io voltandomi verso di lui.
-Va benissimo, almeno non tenterà di uccidermi se sarà felice del fatto che hai passato l'esame.-Disse lui ridendo, ed io risi con lui.
Arrivammo all'università e lui si congedó dandomi un lungo bacio sotto gli occhi di tutti.
Quando entrai ad aspettarmi c'era il signor Baymer un uomo di colore,dallo sguardo dolce, molto alto e ben vestito,pronto a farmi da guida.
-È nervosa signorina Kent?-Chiese gentilmente.
-Molto direi.-Risposi io molto agitata.
-Non si deve preoccupare, vedrà che è solo questione di abitudine.-Disse lui aprendo una porta.
Entrammo in una grande aula dove un professore stava per iniziare a spiegare.
-Signor Ludvig questa è la signorina Kent.-Disse il signor Baymer al professore.
-Oh, molto bene, sono felice di avere una mente brillante in così giovane età!-Disse il professore stingendomi calorosamente la mano.
Era un uomo molto vecchio aveva capelli e baffi bianchi,era basso ma ben vestito. A mio parere era molto buffo.
-È un onore essere qui!-Risposi io con un sorriso molto nervoso.
Il signor Baymer mi lasciò con il prof Ludvig , ed io mi accomodai in un posto quasi in prima fila. A differenza del liceo lì regnava la pace, non si sentiva volare una mosca e ciò mi stimolava ancora di più nello studio e capivo anche le cose al volo. 
Mi ritrovai all'ora di pranzo che non avevo più lezioni, era bello stare all'università.
Mi chiamò Lex dicendo che stava arrivando e che lo dovevo aspettare all'entrata dell'università.
Dopo circa 10 minuti arrivò e salii nella sua lussuosa auto.
-Dimmi, com'è andata?-Chiese lui con un grosso sorriso.
Io posso la mia cartella ai sedili dietro e gli risposi.
-È stato bellissimo! C'è una pace che al liceo non esiste neanche se è vuoto . Sono stata benissimo!-Dissi con un enorme sorriso .
Lex intanto era fermo al semaforo e ne approfittó per darmi un lungo bacio.
-Abbiamo un intero pomeriggio per noi.-Disse lui accarezzandomi la coscia.
-Lo so, però andiamo prima a mangiare?Sai sono a digiuno da questa mattina.-Dissi io sentendo il mio stomaco brontolare.
-Si, anche io ho fame e ho prenotato in un ristorante qui vicino! È un mio regalo!-Disse lui sorridendomi e tornando a guidare.
-In un ristorante?sicuro che...-Non mi fece finire neanche la frase che mi bloccò.
-Sta tranquilla! Te l'ho detto, è un regalo che voglio farti e non si rifiutano i regali.-Disse lui guardandomi dolcemente.
Io annuii e quando arrivammo al ristorante rimasi basita, era di lusso, anche se oltre alla taverna dove sono andata con degli amici, qualsiasi ristorante sarebbe di lusso.
Entrammo e il proprietario aveva riconosciuto Lex.
-Ah! Signor Luthor, che piacere averla qui! Tavolo per due presumo.-Disse il proprietario guardandomi con un sorriso enorme.
Lex rispose di si è ci fece accomodare in un tavolo al piano superiore , dove si godeva una vista stupenda di Metropolis.
Ordinammo entrambi della carne con delle verdure e la servirono in una maniera davvero raffinata. Di certo io con i miei jeans e la camicetta non facevo una bella figura li, ma addirittura servita e riverita, ero leggermente a disagio.
-Che hai?-Chiese Lex prendendomi la mano.
-Niente, è solo che non sono abituata a posti del genere.-Dissi io sorridendogli.
-Scusa, avrei dovuto dirtelo prima che saremmo venuti qui.-Disse lui stingendomi dolcemente la mano.
-No tranquillo! E poi l'importante per me è che siamo insieme, non il luogo.-Dissi guardandolo dolcemente.
 Quando finimmo di pranzare , Lex mi portò a vedere Metropolis.
Visitammo un parco enorme, diversi negozi e molto altro.
Quando salimmo in macchina lui mi diede un altro bacio e questa volta più passionale , e io lo accettai senza esitare neanche un momento.
-Sono felice di aver passato questa serata con te.-Disse lui accarezzandomi la testa.
-Anche io!-Dissi baciandolo di nuovo.
Tornammo a casa e quando se ne andò i miei mi fecero tante domande.
-Com'era?Ti è piaciuta l'università?-Chiese mio padre.
-È fantastica , c'è un silenzio che qui pagheresti oro per averlo , poi tanta gente matura e il professore di lettere è molto simpatico.-Dissi io sedendomi sul divano.
-Sono felice che ti sia piaciuta, ma la tua cartella dov'è?-Chiese mia madre.
-Oh no! È rimasta in macchina di Lex!-Dissi saltando all'impiedi.
A quel punto rientrò Clark .
-Hey com'è andata?-Chiese lui sorridendomi.
-Benissimo, Clark mi accompagni a casa di Lex?La mia cartella è rimasta dentro la sua auto.-Dissi io mettendomi il giacchetto.
Lui ricacció le chiavi del furgone dalla tasca e ripartimmo verso casa di Lex.
-Il mio amico poi ha trovato qualche cosa sul pugnale che hai trovato.-Disse Clark guidando.
-Davvero? E che cos'ha scoperto?-Chiesi io curiosamente.
-Viene da Kripton, era un pugnale di un nemico dei kriptoniani. A quanto pare Jor-el lo aveva rinchiuso in una sorta di prigione di roccia e aveva usato il pugnale come chiave per la sua prigione.-Spiegò Clark.
-Quindi adesso è stato liberato?-Chiesi io.
-Gran parte di lui, hai tolto il pugnale appena in tempo. È uscita solo la sua anima per ora, e adesso sta cercando qualcuno che apra del tutto la sua prigione.-Disse infine Clark.
-Come ha fatto con Lex. Però adesso è il tuo amico ad essere in pericolo!-Dissi ragionando un attimo.
-No, ho il pugnale con me , almeno starà più al sicuro.-Disse Clark mostrandomi il pugnale dentro il suo zaino.
-Prima o poi me lo farai conoscere il tuo amico?-Chieso incuriosita dal fatto che questo amico sapesse tutto su Kripton e la sua storia.
-Forse, un giorno!-Disse lui scherzando.
Arrivammo a casa di Lex e lo trovai nel suo ufficio a vedere delle carte.
-Come mai qui?-Disse venendomi incontro un po' stranito.
-Ho dimenticato la mia cartella nella tua auto.-Dissi arrossendo.
-Ah! La mando subito a prendere.-Disse mandando una delle sue guardie a prenderlo.
-Intanto che aspettiamo .-Disse indicando il divano vicino il camino di marmo.
Mi sedetti vicino a lui, era un po' arrabbiato .
-Non sei del tutto sereno a quanto vedo.-Disse Clark preoccupato.
-Oh, solo un'altra litigata con mio padre. State tranquilli.-Disse lui stringendomi a se.
Io mi strinsi a lui, ma dopo poco arrivò la guardia di Lex con la mia cartella.
-Allora noi andiamo...-Disse Clark dando una pacca sulla spalla a Lex.
-Certo, noi due ci vediamo domani pomeriggio, va bene?-Chiese lui abbracciandomi.
-Va benissimo, a domani.-Dissi baciandolo.
Ce ne andammo e tornati a casa la cena era bella che pronta e subito dopo andai a dormire per la stanchezza.

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