Always with you

di CarlottaArbabi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Misteri ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


                                                                                           Primo capitolo
                                                             L’inizio di tutto


Driiin”suona la sveglia. Erano le sette del mattino,fuori il cielo si era colorato di un celeste brillante con un sole raggiante e qualche nuvola sparsa qua e là. Mi alzai faticosamente dal letto e mi diressi in cucina dove i miei e la mia piccola sorellina di 6 anni,Claire, stavano facendo colazione.
“Su mangia qualcosa tesoro”disse mia madre con un tono dolce misto ad un tono di preoccupazione. “No mamma non ho molta fame” dissi. Salii in camera e incominciai a prepararmi per ritornare a scuola dopo le vacanze estive passate con il mio migliore amico Noah..si Noah.. E’ morto un mese fa in un incidente stradale,c’ero anche io con lui. Non ricordo molto di quel giorno,ricordo solo che era notte,Noah stava guidando il motorino e due enormi fari gialli che offuscarono la mia vista..Nient’altro. Morì dopo due ore all’ospedale e le sue ultime parole che mi disse furono “ Sii forte e ricorda che ti tengo d’occhio da lassù”. Era un ragazzo sfrontato con un grande senso dell’umorismo. Aveva due occhi di un blu intenso e i capelli neri come il piumaggio di un corvo. Ci conoscemmo quando avevamo solo tre anni,siamo cresciuti insieme.  Abbiamo condiviso gioie e dolori insieme e ora sapere che non c’è più mi fa sentire vuota come se niente e nessuno possa rendermi più felice e spensierata come una volta.
Ecco vedo già Caroline e le sue ‘ragazze ponpon’ dal finestrino della macchina. Non ho nessuna voglia di scendere dalla macchina ma devo farlo.
“Buona giornata amore”disse mio padre. “Anche a te papà” risposi io con un tono non troppo allegro.
“Ciao April come stai? Hai passato bene le vacanze estive?” mi chiese Caroline circondata dalle sue ragazze bionde ossigenate.  “Una meraviglia,grazie” risposi con fare ironico. “Oh cavolo scusa mi ero dimenticata che è morto quel ragazzo..come si chiama..ah Noah.Mi dispiace tanto” disse Caroline con un pizzico di falsità. “Si,dispiace anche a me. Scusa ora devo entrare in classe”risposi.
Appena entrata in classe mi sedetti al mio solito posto, terzo banco vicino la finestra. E’ strano stare seduta da sola,senza Noah. -Suona la campanella per avvisare che le lezioni sono iniziate-. Entra la prof di Filosofia,la professoressa Wood . “Buon giorno ragazzi e bentornati  nel vostro Liceo. Purtroppo un mese fa un nostro compagno ci ha lasciati in un terribile incidente stradale.” In quel momento è come se dentro di me si aprii una voragine che scavava il mio petto fino ad arrivare al mio cuore. “Ma lui sarà sempre con noi,sarà nel cuore di tutti noi” e con questa frase la prof Wood concluse. Dopo circa una ventina di minuti qualcuno varcò la soglia dell’aula ed entrò un ragazzo.  Non riuscivo a vedere bene come fosse perché ero intenta a disegnare scarabocchi sul banco. 
“Ah tu devi essere il ragazzo nuovo. Siediti pure a quel banco libero. Ragazzi lui è il vostro nuovo compagno Drew Miller.” Disse la professoressa Wood rivolgendosi alla classe. Drew si sedette accanto a me. Aveva un buonissimo profumo,era alto e magro. Aveva i capelli di un castano dorato e mi guardava con quegli occhi di un verde smeraldo. All’improvviso è come se quella voragine che avevo nel petto sparì e sentì un forte senso di tranquillità,come se avendo accanto lui niente e nessuno poteva più ferirmi.
“Ciao” disse. “Io sono Drew”. Ero ipnotizzata da quegli occhi verdi e sono sicura che sono stata qualche minuto a fissarlo rimanendo immobile come una scema.
“Ho qualcosa sul viso?” mi chiese lui ridendo.
“Oh,ehm,no no scusami” mi schiarii la voce e dissi: “Ciao io sono April, April Donovan” . 
 
Tornai a casa alle quattro del pomeriggio,distrutta dalla giornata scolastica, e vidi mia madre che stava preparando la merenda a Claire. “Ciao mamma” dissi io. “Ciao amore. Ma..è successo qualcosa?” mi chiese. “No,perché?” risposi. “Hai un sorriso smagliante e sembri essere tranquilla e serena”. “Ah.. beh guarda sarà che quando vedo Claire mi viene da sorridere..è così tenera ed ingenua.” Mentii. In realtà avevo quel sorriso perché stavo pensando a Drew. Andai di sopra in camera mia e mi stesi sul mio amato letto che non vedevo da ben otto ore! Presi il mio iPod e iniziai ad ascoltare la musica.
*suono di sms*
“Ma chi può essere?” mi domandai perplessa. Aprì il messaggio  e vidi che era della mia migliore amica che viveva a Londra. Il messaggio diceva: “Ciao April come stai? Questo mese sono a Rosewell perché i miei devono sbrigare delle cose lì. Io arrivo domani con l’aereo delle 18.00,ti va se ci vediamo alle 20.00 alla nuova casa che abbiamo preso in affitto? Fammi sapere,un bacio.”
Oddio da quant’è che non vedo Ally. Insieme a Noah è stata ed è la mia migliore amica. Noi tre stavamo sempre insieme finchè i suoi non ricevettero un’offerta di lavoro a Londra. E’ stato davvero molto triste non avere più la tua migliore amica accanto nei momenti di bisogno,ma avevo Noah.
Scesi in salotto e mia madre mi disse: “ Amore mi ha appena chiamato Ivy, la mamma di Ally. Mi ha detto che domani sono qui e ci hanno invitato a cena da loro,ti va se ci andiamo? Non esci di casa da quando Noah..” si schiarì la voce.. “Beh da molto tempo”. “Si certo che mi va. Ally mi ha appena inviato un messaggio.” “Bene sono contenta che ti svaghi un pò” aggiunse mamma con un sorriso compiaciuto. 
 
Il giorno dopo ero stranamente contenta di andare a scuola,scesi in cucina a fare colazione e poi di corsa verso scuola. Arrivai con un quarto d’ora di ritardo perché accompagnammo prima Claire alla scuola elementare ed  ebbe la felice idea di mettersi a fare i capricci.
 
Entrai in classe e dissi: “scusi il ritardo professoressa Wood”
“April, come mai sei arrivata in ritardo? Di solito sei una delle prime ad arrivare in classe..”
“Mia sorella ha fatto i capricci a scuola quindi abbiamo dovuto aspettare che smettesse”
“Va bene va bene siediti pure” disse con un tono comprensivo.
Mi diressi al mio posto e con mia sorpresa Drew non c’era. Peccato perché avrei voluto che ci fosse..
Passate anche oggi le otto ore scolastiche tornai a casa con il pulmino.
 
Tornata a casa mia madre era tutta indaffarata a preparare una dozzina di dolci. “Mamma ma perché stai preparando tanti dolci?” le chiesi. “Ma April sono per questa sera. Ti ricordi che dobbiamo andare a cena a casa di Ally?” mi disse. “Ah già è vero. Mi ero quasi dimenticata. Vado su in camera a riposarmi e poi mi preparo per stasera.”
Salii in camera e mi buttai letteralmente sul letto e,per non rischiare di addormentarmi e poi svegliarmi troppo tardi,misi la sveglia alle 18.45 così avrei avuto  tutto il tempo di prepararmi come si deve. Come previsto mi addormentai di colpo e sentii la voce di  mia madre che mi diceva “Tesoro svegliati,sono le 19.30!”
Sgranai gli occhi e mi alzai in fretta e furia. “Le 19.30?!” esclamai stupefatta. Quella maledetta sveglia non aveva suonato ad orario debito.
In fretta e furia mi diressi verso il bagno. Mi feci una doccia veloce e andai in camera,aprii il mio armadio e come al solito non avevo niente da mettermi. Stetti 10 minuti abbondanti a fissare inutilmente l’armadio, poi scelsi un vestitino corto al di sopra del ginocchio. Era color rosso ciliegia e scelsi delle ballerine color carne con un piccolo fiocco al di sopra. Tentai inutilmente di domare i miei capelli gonfi e decisi di raccogliergli in una coda alta formando dei boccoli alla fine. Optai per un trucco leggero mettendo solo un po’ di matita nera all’interno dell’occhio.
“Sono prontaa!” dissi a tutti mentre scendevo le scale.
“Dai April sbrigati che siamo in ritardo!” disse mia madre innervosita.
 
 
Arrivammo davanti a quest’enorme villa con un giardino immenso con delle piccole margherite sparse qua e là che formavano dei piccoli cerchi. Suonammo e ci aprì Ivy,la mamma di Ally.
“Ciao cara,che piacere rivederti” disse.
“Ivy, da quanto tempo” disse mamma;
“Prego prego entrate pure”.
Entrai e un lieve calore mi pervase completamente, era una casa enorme ma accogliente. Le pareti erano decorate con dei quadri che ritraevano Ally quando era piccola, tante foto del matrimonio dei suoi genitori, e altre che ritraevano l’intera famiglia Smith. Vidi che Ally scese di corsa le scale e mi abbracciò così forte che non riuscii quasi più a respirare.
“April, tesoro, da quanto tempo.”
“Ciao Ally come stai?”
In tutto quel frangente notai qualcuno che scendeva le scale ma non vidi subito la sua faccia. Quando finì di scendere le scale mi voltai e vidi un viso familiare. Cavolo era Drew!
“Ehi ciao April,che sorpresa.” Disse tutto contento
“Ciao Drew” riuscii a dire solo queste due misere parole,nient’altro. Venne verso di me e mi diede un bacio sulla guancia destra e un lieve rossore pervase le mie guance. Non capii più nulla,un mare di domande mi sfiorarono la mente..Cosa ci faceva lui qui? Perché conosceva Ally? Ma soprattutto,perché viveva lì? 






Ciao a tutti! ;)
Questa è la prima fanfic che scrivo. La storia è completamente inventata da me e spero che abbiate voglia di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo. Recensite in tantii mi raccomando <3 
Grazie a tutti
CarlottaArbabi :3

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Capitolo 2
*** Misteri ***


          Secondo capitolo
  Misteri
 

Ci accomodammo in sala da pranzo e la mamma di Ally iniziò a servirci. Mi sedetti vicino a mia madre e di fronte avevo Ally e Drew. Mi sentivo strana,non riuscivo a capire perché Drew fosse lì. “Allora April, come stai?” mi domandò Ivy. “Beh...” risposi incerta.. “Sarei stata meglio se ci fosse anche Noah!” gli risposi con tristezza. “Eh già..manca a tutti noi”; Per tutta la cena Drew non aprì bocca..strano.. ci accomodammo in salotto per prendere un tè e mio padre iniziò a chiacchierare con il padre di Ally e io intanto mi sedetti accanto ad lei. “Mi dispiace che non siamo riuscite a parlare molto stasera..” mi disse dispiaciuta “non preoccuparti,magari possiamo vederci domani pomeriggio così mi racconti com’è vivere a Londra” risposi rassicurandola.
Drew era come se fosse sulle nuvole,in un mondo tutto suo,non aprì bocca per tutta la serata, poi mio padre disse “Allora,chi è questo bel giovanotto?”
“Oh è il figlio di alcuni nostri amici che ora non ci sono più” disse il padre di Ally. Tutt’un tratto Drew si accorse che stavamo parlando di lui e si voltò verso mio padre.. “Oh mi scusi signore,non ho avuto modo di presentarmi.. Io sono Drew Miller” e si voltò verso di me sorridendomi e ricambiai con un sorriso imbarazzato.
 
“E’ stato un piacere rivedervi Ivy,non mancherà altra occasione e grazie per la deliziosa cena”
“Grazie a voi cara,ci vediamo presto” . Salutai Ally e Drew si avvicinò a me per darmi un bacio sulla guancia,ma mi scansai e gli dissi solo “Ciao Drew,ci vediamo domani.”
 
 
L’indomani a scuola arrivai per prima in classe e dopo qualche minuto arrivò Drew.
“Buongiorno April” mi disse.
“Buongiorno” risposi.
Si sedette accanto a me e iniziò a parlarmi “Allora come ti è sembrata la cena di ieri sera?” “Beh..mi ha fatto molto piacere rivedere la mia migliore amica..non la vedevo dal funerale di Noah” risposi. “Senti,ti va se questo pomeriggio andiamo a fare due passi?” mi chiese lui;lo guardai sorpresa,in fondo ci conoscevamo solo da tre giorni.. “Oh mi piacerebbe ma oggi devo uscire con Ally,sai ieri non abbiamo avuto modo di parlare..” “Già capisco” rispose dispiaciuto.
 
Eravamo a pranzo e,come al solito, eravamo seduti intorno al tavolo della mensa. Sentii una voce “Posso?”, era Drew. “Certo” gli risposi. “Oh, mangi leggero eh? Non è che sei una di quelle ragazze che mangia solo una mela per non ingrassare?” mi domandò. “Oh no assolutamente,non mi va molto di mangiare.. anzi dovresti vedermi soprattutto nelle cene di Natale o Capodanno..” mi resi subito conto della scemenza che dissi in quel momento,avrei voluto prendere un cucchiaio e iniziare a scavare una fossa per sprofondarci dentro. Drew se n’è accorse e cambiò discorso “Sai dovremmo conoscerci meglio.. ti do il mio numero in caso ti venisse voglia di mangiare qualcosa con me” e se ne andò ridendo.
 
Tornata a casa chiamai subito Ally per confermare l’uscita di questo pomeriggio “Ciao Ally,allora a che ora passi?” “Ciao April..oh..beh.. vedi che oggi non posso proprio ho un impegno,magari ci vediamo domani eh? Scusa ma ora devo proprio andare. Ti voglio bene.” E riattaccò. Era come se mi stesse nascondendo qualcosa.
 
Avevo il cellulare in mano pronta a digitare il numero di Drew per chiamarlo,ma mi mancava il coraggio.. “Ok stai calma ora digiti il numero e lo chiami stai tranquilla” dissi tra me e me. “Ciao Drew sono April..”
“Ehi ciao April,tutto bene?”
“Si si tutto bene..ehm.. senti mi domandavo se l’invito per oggi è ancora valido..” gli chiesi speranzosa.
“Oh..beh..non so devo controllare nuovamente la mia agenda..” rispose serio.
“Oh..va bene dai non importa,anzi scusa se ti ho disturbato..” gli risposi,ma sentivo che stava ridendo..
“April”
“Si?” risposi triste.
“Stavo scherzando,certo che sono libero” rispose ridendo.
“Oh sei in vena di scherzi eh?” risposi accennando una risata.
“Allora ci vediamo alle 20.30 al parco?”
“Va bene,a tra poco ciao.”
“Ciao April.” Cavolo ero molto emozionata perché sentivo di provare qualcosa per lui,non solo dispiacere per la perdita dei suoi genitori ma qualcosa di più.
 
 
“Mamma io vado,ci vediamo dopo”
“Ehi,April,dove stai andando? Mi chiese mia madre con tono interrogativo.
“Ehm..sto uscendo con Drew..ci incontriamo al parco e sono anche in ritardo” dissi nervosa.
“Oh con Drew eh? Mi piace molto quel ragazzo. Va bene ciao amore divertiti”
“Ciao mamma”
 
Ero arrivata al parco e lo vidi subito. Ero emozionatissima, il mio cuore andava a cento all’ora,avevo le mani fredde e non vedevo l’ora di stare con lui.
“Ehi ciao April”
“Ciao Drew” e mi salutò,ma stranamente questa volta non mi aveva dato il bacio sulla guancia.
“Vuoi sederti?” mi chiese.
“Va bene”
I suoi occhi erano di un diverso colore.. non erano più verdi ma castano-dorati come i suoi meravigliosi capelli,ma non dissi niente per evitare di metterlo in imbarazzo.
“Allora sei venuta a piedi?” mi domandò
“Si. Prima mi spostavo da qualsiasi parte con lo scooter,poi dopo l’incidente,non l’ho più usato.”
“Capisco. Come ti sei sentita quando hai perso Noah?”
Lo guardai con le lacrime agli occhi, “Beh..”
“Scusami sto solo cercando di capire se ti sei sentita come mi sono sentito io quando i miei sono morti”
“No stai tranquillo..” lo rassicurai
“Mi sono sentita persa,vuota..anche se c’è Ally che mi consola e mi fa sentire meglio,nessuno riuscirà più a farmi sentire come mi faceva sentire Noah..”
“Sarebbe a dire?” mi domandò
“Mi faceva sentire viva,come se mentre il mondo andava a rotoli, lui potesse sempre proteggermi.”
“Eri innamorata?”
Lo guardai sorpresa,nessuno,neanche Ally, mi aveva fatto questa domanda. “Beh.. no! Lui era come un fratello per me.”
Abbassò per un attimo lo sguardo poi mi guardò e mi disse: “Ti va di fare due passi?”
“Certo” risposi con un sorriso.
Arrivammo al piccolo lago che c’era alla fine del parco.
Avvicinai le mie mani alla bocca per cercare di farle riscaldare,ma invano.
“Hai freddo?” mi chiese “Un pò” risposi.
In quel momento vidi che si tolse la sua giacca e me la portò sulle spalle. Sentì la sua mano destra sfiorare la mia spalla.. “Oh grazie ma non occorre..tu non hai freddo?”
“Oh no sta’ tranquilla,resisto a temperature molto fredde”
“Oh beh allora..Grazie!” e gli sorrisi.
“Sei stupenda quando sorridi”
“Oh..” e abbassai lo sguardo imbarazzata. In quel momento avrei voluto avvicinarmi a lui e baciarlo,ma mi avrebbe preso per pazza ovviamente.
Gli squillò il cellulare: “Pronto?” e subito nel suo volto si dipinse un’espressione spaventata. “Cosa?Dove sei? Sta’ tranquilla arrivo subito!” e riattaccò.
“April scusami ma ora devo scappare..ti riaccompagno a casa”
“Ma è successo qualcosa di grave?” gli domandai preoccupata.
“No non preoccuparti Sali in macchina”.
Per tutto il tragitto nessuno dei due aprì bocca ma vedevo che era spaventato. Arrivammo a casa e scesi dalla macchina, “Ci vediamo domani a scuola,ciao” non feci in tempo a ringraziarlo che sfrecciò via sul suo enorme SUV.
Rientrai in casa e mia madre mi disse “Ciao amore,passato una bella serata?” “Si si mamma” risposi con incertezza, “C’è qualcosa che non va?” mi domandò preoccupata
“No mamma va tutto bene,vado in camera, buona notte.”
“Buona notte tesoro”
Salì in camera,mi misi il pigiama, e mi coricai nel letto. Ero sicura di aver sentito la voce di Ally,prima, quando Drew rispose al cellulare. Le mandai un messaggio ma non mi rispose.
 
 
Il mattino seguente,arrivai in orario a scuola. Entrai in classe,ma Drew non c’era. Iniziammo la lezione e bussarono alla porta. Era Ally insieme a Drew. Ma che cosa ci faceva lei qui? Perché era avvinghiata a lui?
“Buon giorno professoressa Wood,lei è Ally Smith” disse Drew.
“Oh tu devi essere la ragazza nuova se non sbaglio”
“Si professoressa” disse Ally.
Come ragazza nuova, non doveva fermarsi solo per un mese?
“Bene,potete sedervi.” Disse la prof Wood.
Si avvicinarono al mio banco ed Ally si sedette in mezzo tra me e Drew..Fantastico!
“Ally ma che cosa ci fai qui?” le domandai sorpresa.
“Silenzio lì in fondo” ruggì la prof Wood
“Ti spiego più tardi” mi disse. Notai immediatamente delle fasciature sul polso e sul collo,ma cosa aveva?
 
 
Alla fine delle otto ore scolastiche mi stavo avviando verso il pulmino ma una mano mi bloccò. Era Ally.
“Ehi non ti ho visto a pranzo oggi” e si avvicinò anche Drew.
“Si beh..non avevo molta fame,comunque mi devi chiarire qualche dubbio Ally.” Risposi seccata “Certo, certo..ehm.. passa da me alle 17.oo ok?” le voltai le spalle senza neanche risponderle e mi avviai verso il pulmino.
 
 
“Mamma,Papà, voi sapevate che Ally si è iscritta a scuola?” gli domandai non appena fui arrivata a casa.
“No tesoro,non ne sapevamo niente” rispose papà.
“Ma..April… che hai?” mi domandò mia madre preoccupata.
 
Din don. Suonai a casa di Ally e mi aprì Ivy.
“Ciao tesoro, entra pure”
“Buona sera signora Smith”
“Accomodati pure, Ally scende subuito”
Mi sedetti sul divano e osservai nuovamente la casa. L’altra sera non avevo notato un quadro abbastanza grande.. Rappresentava un sole ed una luna,le cui metà combaciavano perfettamente. Cosa poteva mai significare?
“Cia April” mi disse Ally “Ehi ciao” e mi abbracciò.
“Sbaglio o mi devi spiegare qualcosa?” le disse con tono interrogatorio. “Si hai ragione,sono qui per rispondere a tutte le tue domande. Spara!”
“Dunque..come mai ti sei iscritta a scuola? Non dovevate restare qui solo un mese?”
“Ehm..si..solo che.. che i miei hanno deciso di licenziarsi dal lavoro a Londra e trovarsene uno qui a Rosewell,tutto qui.” Non sembrava molto convinta della sua versione. Nel frattempo scese anche Drew e questa volta aveva anche lui delle bende sul collo e sulle braccia. “Ciao April, come stai?” “Ciao Drew,io sto bene,tu non sembri stare tanto bene..” “Oh beh si.. in effetti ho avuto un piccolo incidente con dei vamp..” E subito Ally lo fulminò con uno sguardo. “Ehm..con dei bambini”
“E i bambini riescono a provocarti ferite gravi da portare delle bende?” risposi non soddisfatta della sua risposta.
“Oh non sai quanto sono cattivi i bambini di oggi” rispose ironicamente.
“April scusami ma ora sono molto stanca,ti spiace se ci vediamo un altro giorno? Scusami..”
“Oh.. non non preoccuparti, ci sentiamo domani.” Risposi perplessa. “Buona sera signora Smith. Ciao Drew..!”
“Ciao April, a domani” e cinse i fianchi di Ally per accompagnarla di sopra.
 
Tornai a casa molto perplessa con mille dubbi e domande che mi tamburellavano nella mente. Loro due mi stavano mentendo e devo scoprire a tutti i costi cosa nascondono.





CIAO A TUTTI :3
Secondo capitolo finalmente pubblicato. Spero che vi piaccia e che recensiate in molti :)
GRAZIE MILLE A Brady98 e DrunkBunny per aver recensito il mio prim capitolo <3 
Ci vediamo tra quakche giorno per la pubblicazione del3° capitolo! 
Un bacio :*

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