Mi chiamo Demetria Devonne Lovato ma tutti fin da piccola mi hanno sempre chiamato Demi, ho 18 anni, vivo in un paesino vicino a Milano in una casa enorme con le mie due migliori amiche Meg e Laura. Frequento il liceo linguistico, non credo nell'amore a causa di uno stronzo che un anno fa mi ha fatto soffrire, credo invece nell'amicizia infatti è grazie a quella se ora sono ancora in vita perchè all'età di 12-13 anni ho sofferto di bullismo e autolesionismo, ho tentano più volte di suicidarmi ma grazie alle mie migliori amiche ho trovato un nuovo modo di vivere. Adesso sono più forte e nessuno mi potrà far cadere ancora e farmi innamorare. Io, Laura e Meg abbiamo un sogno, andare a vivere a Londra ed è proprio ciò che cercheremo di fare.

Oggi è l'ultimo giorno di scuola e fortunatamente dopo 9 mesi di scuola inizieranno le mie amatissime vacanze estive.

SUONO DELLA CAMPANELLA

IO: “ Ciao amore mi mancherai tantissimo fatti sentire qualche volta”

CAROL: “Certo che mi farò sentire amore. Mi mancherai tantissimo per qualunque cosa chiamami

ti amooooo”
Carol è la mia pazzoide preferita, ci siamo conosciute in prima superiore, all'inizio non ci stavamo molto simpatiche ma dopo neanche due settimane abbiamo iniziato a conoscerci fino a diventare inseparabili ed è nata un'amicizia stupenda.

L'abbraccio per l'ultima volta dandole un bacio enorme sulla guancia e la guardo mentre si dirige con il suo ragazzo alla moto.

Prendo in mano il telefono cerco sui contatti, clicco migliore amica e scrivo:

SMS DESTINATARIO: Migliore amica

Ehi Lalla ci incontriamo a casa alle h. 16 ho una mega notiziona

Dopo neanche cinque minuti il cellulare vibra e vedo che Laura mi ha risposto dicendomi che mi aspettava e che era molto curiosa.

Felice metto il telefono in tasca, prendo il mio Ipod, infilo le cuffie e faccio partire a tutto volume la musica mentre mi dirigo alla mia macchina.

Arrivata prendo le chiavi dalla cartella, apro la macchina, butto la cartella nei sedili posteriori, richiudo la portiera quando qualcuno mi toglie le cuffie.

IO: “No, ma scusa come cavolo ti permetti?”

X: “Vedo che non sei cambiata Demetria”

La persona misteriosa mi spinge verso la macchina impedendomi di girare e vedere chi fosse.

IO. “Dimmi chi sei e lasciami subito andare”

X: “Girati bellezza”

Lascia la presa e quando mi giro vedo lui.

IO: “TU!?!?!?! CHE CAVOLO CHI FAI QUI?????”

X: “Sì io.....”

X: “Sì sono io Lorenzo e sono tornato per tornare piccola mia”

-FLASH BACK-

Entro in casa di Lorenzo, oggi facciamo due anni, ci siamo conosciuti all'inizio delle superiori e ci siamo messi insieme a metà anno della prima, prima era il mio migliore amico poi è successo tutto quel fatidico giorno, eravamo nel parco della scuola, ad un certo punto si avvicina a me e mi bacia, da lì è iniziato tutto.

Dopo aver chiuso la porta di casa salgo le scale e mi dirigo verso la camera, apro la porta e vedo davanti a me una scena che non avrei mai voluto vedere: Lorenzo sì il mio Lorenzo era nel suo letto con quella troia di Francesca, non avrei mai pensato che potesse arrivare a tanto.

Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso, volevo prendere a sberle quella stronza ma mi trattenni dal farlo perchè se no la mandavo all'ospedale.

IO: “Che cazzo ci fai con quella cretina!?!?”
LORENZO: “Ehi ehi prima di tutto ti calmi secondo che cavolo ci fai tu qui?!”

IO: “Se non ti ricordi oggi facciamo due anni ma ho capito solo ora che sono stata una cogliona a stare insieme ad un cretino come te!!!”

LORENZO : “Non me ne frega niente di te”

IO: “Ah no!?!?! Allora non tutti questi anni sono stati solo una presa per il culo!?!?”

LORENZO: “Sì con tutte le volte che ti ho tradita beh per fortuna adesso è finita tutta perchè non ne potevo più di stare insieme ad una bambinetta del genere”

IO: “Bastardo, stronzo vaffanculo vattene!”

LORENZO: “Cosa hai osato dirmi!? Ripeti se hai il coraggio”

IO: “Sei un bastardo e adesso te lo ripeto VATTENE”

Lorenzo infuriato si vestì, si avvicinò a me e dopo avermi sussurrato che ero solo stata un passatempo per lui mi buttò giù dalle scale.

Picchiai violentemente la testa dopo di che svenni almeno credo, so solo che mi svegliai in un letto di ospedale con tutti i miei familiari e amici attorno al mio letto.

Non so cosa successe realmente quel giorno ma prima o poi riuscirò a scoprirlo e gliela farò pagare.

-FINE FLASHBACK

IO: “Non ritornerò mai più da te! Cos'è adesso che la tua amichetta se n'è andata vieni da me!?! Non sono una delle tue amichette che ti porti a letto per cui addio”

Cercai di spostarlo da me di allontanarlo, non volevo ricadere ancora nella sua trappola.

LORENZO: “Vedremo piccola”

IO: “Non chiamarmi così”

Si avvicinò a me iniziando a baciarmi il collo salendo fino all'angolo della mia bocca, misi le mani sotto la mia maglietta e sussultai.

IO: “L-lasciami ti prego”

LORENZO: “No mai”

Le sue mani salirono sempre di più fino ad arrivare al laccetto del mio reggiseno, lo spinsi violentemente da me facendolo cadere a terra.

LORENZO: “Ah no cara questa proprio non dovevi permetterti”

Si rialzò velocemente, mi bloccò i polsi per poi scaraventarmi a terra, picchiai la testa e inziò a sanguinarmi il naso, cercai di rialzarmi ma Lorenzo cominciò a prendermi a calci quando arrivò un ragazzo.

X: “Lasciala subito andare”