I Hate Marriages. Or I Thought So

di RedGretch92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. My best (ex- boy)friend’s marriage ***
Capitolo 2: *** Already Gone ***
Capitolo 3: *** What have you done to me? What have I done to you? ***
Capitolo 4: *** I Hate Marriages. Or I Thought So ***



Capitolo 1
*** 1. My best (ex- boy)friend’s marriage ***


Io odio i matrimoni. Tutto quello che riguarda il romanticismo e l’amore amplificato all’ennesima potenza mi fa semplicemente rivoltare lo stomaco. E la situazione peggiora se ricevi un invito da parte dell’ultima persona che avresti mai pensato arrivasse a compiere questo passo: il tuo ex fidanzato, soprattutto considerando come è andata a finire la vostra storia. Una semplice scusa per non andarci ti avrebbe anche salvata dal sicuro imbarazzo che si sarebbe venuto a creare.
Ma poiché il Karma è un grandissimo figlio di puttana (soprattutto nei miei confronti), non è stato così semplice, anzi ... Non lo è stato per niente. I motivi per non assistere a questo evento ne avevo a quantità industriale (tipo che vivevo dall’altra parte del mondo) ma ad aggravare le cose è stata una telefonata. Da parte della sposa. E un biglietto aereo per la California in prima classe pagato a sue spese. Una settimana prima del matrimonio. 
“Sei l’unica amica donna che ha, e tutti mi hanno parlato benissimo di te … Johnny sarà felicissimo di rivederti, vedrai” disse la voce stridula dall’altra parte del telefono (e del mondo). Si, sarà felicissimo di uccidere prima te e poi me appena mi avrà di nuovo davanti ai piedi, pensando probabilmente che io sia lì solo per rovinargli il lieto evento.
Chiesi un consiglio alle due persone di cui mi fidavo ciecamente, e che sapevano salvarmi il fondoschiena anche in situazioni peggiori di queste: i miei migliori amici, Kristen e Zacky. 
“Fossi in te non ci penserei nemmeno a venirci, ma poiché Lacey (questo è il nome della sposa dalla voce stridula come un basso non accordato) è una squilibrata che sarebbe capace anche di venirti a prendere per i capelli e trascinarti al matrimonio, ti conviene esserci. E poi ci saremo noi a farti ubriacare come non mai e a non farti pensare che ti trovi al matrimonio del tuo ex” Il loro parere unanime non fece altro che confondere quelle poche idee che avevo in testa al riguardo. Con quale coraggio sarei riuscita a mettere piede lì ed assistere all’ultima cosa che avrei desiderato vedere in tutta la mia vita? E soprattutto, perché il mio Karma è così infame da mettermi nei guai anche quando non sono immischiata in uno dei miei soliti casini? Qualcuno ai piani alti non mi vuole molto bene mi sa. Chiunque tu sia, sei un fottuto infame e ti odio.
Dopo tanti ripensamenti, decisi di prendere quello stramaledetto volo per la California, pronta psicologicamente a trascorrere la peggior settimana della mia vita. Durante buona parte del mio lunghissimo ed estenuante viaggio cercai di non pensare a come avrebbero reagito buona parte degli invitati alla mia presenza, dato che conoscevo quasi tutti. Avrei preferito di gran lunga morire in mezzo al deserto o sotto i ghiacci dei poli che essere lì, questo è poco ma sicuro.
Una volta atterrata sul suolo americano, ad attendermi all’uscita del terminal c’erano metà delle persone che mi avrebbero aiutato a superare, e soprattutto, sopportare con me questo inferno, visto che a quanto mi è stato riferito questa persona non andava a genio a parecchie persone, forse anche me compresa: Gena Baker, Gwen Haner, e la mia migliore amica Kris Sanders. E poi c’era lei, la futura moglie del mio ex fidanzato.
“Finalmente sei arrivata!! Come sono felice di averti qui, non vedevo l’ora di conoscerti.
Se non fosse per la sua voce stridula e il suo tentativo miseramente fallito di abbigliamento alla Jacqueline Kennedy, potrei dire che è una mia sosia. Fisicamente mi somigliava parecchio, se togliamo i miei tatuaggi e la mia smisurata protuberanza sul davanzale. È vero che al mondo esistono almeno altre sette persone che sono uguali a te … Ma cazzo, mica volevo che una di loro avesse a che fare con me!!
Una volta arrivate in albergo (dove si sarebbe celebrato anche il matrimonio) e superato il jetlag, pensavo di aver superato il peggio. Ma anche questa volta mi sbagliavo, e alla grande. Probabilmente l’unica cosa che avevo azzeccato è che era davvero la peggiore settimana di tutta la mia vita. Nonostante la sposa mostrava grandi capacità di buon gusto e stile e le damigelle assecondavano tutto ciò che diceva sperando che quel giorno arrivasse il più in fretta possibile, per me era semplicemente orribile. Tutto era nella normalità di un matrimonio, ma l’accostamento rosa shocking-blu notte era come essere sul set di un ipotetico sequel di “Grease” o peggio, di un pugno nell’occhio. Cacchio, non la potevano davvero sopportare, poverina.
Fortunatamente (o sfortunatamente, decidete voi), per la sposa avevo voce in capitolo su qualsiasi cosa, in quanto “conoscevo meglio di chiunque altro i gusti di Johnny” e che lui era all’oscuro dei preparativi, che avrebbe scoperto solo la sera prima delle nozze, quando sarebbe arrivato con i testimoni … A questo punto direi beato lui che non ha visto questo scempio!!
Il culmine è arrivato quando ho visto il vestito della sposa e delle damigelle. Tutto nella norma … Se non fosse per quel fottuto rosa shocking che non aveva senso!! Dovevo dire la mia su questo, in nome del buon gusto.
“I vestiti sono bellissimi … Però secondo me senza tutto questo rosa sarebbe ancora meglio” dissi dopo aver visto i vestiti delle ragazze.
“Dici? Vediamo un po’ … Effettivamente non hai tutti i torti, vediamo se si può aggiustare. Vado a riferirlo alla sarta” rispose la sposa, lasciando la stanza.
Gli sguardi delle ragazze mi fecero capire che avrebbero voluto fare i salti di gioia per questo cambiamento, culminato da un “Finalmente!!” di Gwen che più delle altre non sopportava questa nota di colore.
“Non è che ci voleva molto a dirglielo eh … Non ci voleva mica un santone per farle capire che non andava bene” commentai una volta sicura che non potesse sentirci.
“Guarda, non sai quante volte ci abbiamo provato, ma niente. Io sto ancora cercando di capire dove abbia trovato questa brutta copia” Le parole di Gena mi fecero capire che era pensiero a comune a tutte, e non soltanto loro 3.
“Non odiatela a causa mia … Anche se è un po’ stupida non è colpa sua quello che è successo un po’ di tempo fa” 
“Ma perché, si nota così tanto che la odiamo a morte? Che poi mica ha capito che tu sei la ex di Johnny e non la sua migliore amica” Kristen alzò lo sguardo dal cellulare solo per dire queste poche parole, per poi ritornare alla posizione di prima.  Di bene in meglio, evviva!
Dopo aver superato e rimosso l’ostacolo rosa shocking, il mio prossimo obiettivo era quello di evitare la tragedia all’arrivo di sposo e testimoni. Sì, tragedia. Se si fosse venuto a sapere anche un solo briciolo di ciò che è stato prontamente tenuto nascosto alla sposa, sarebbe saltato non solo il matrimonio, ma anche qualche testa. E la prima sarebbe stata di sicuro la mia. Ma in questo caso avevo la sorte dalla mia parte: lo sposo era stato già avvertito quindi almeno per un po’ la tragedia era evitata. O almeno credo.
Non avrei dovuto aspettare molto per verificare questa mia teoria, visto che mi sono resa conto che il matrimonio era tra meno di 12 ore solo quando ho visto entrare i ragazzi in albergo. L’unica cosa alla quale non mi ero resa conto di quanto mi potesse mancare Johnny. Cazzo … Vederlo così felice mi faceva male e non poco, ma dovevo cercare di mantenere la calma. Ho resistito fino ad ora e posso farlo fino a domani, poi dopo ognuno per la propria strada. Posso farcela.
Devo farcela.

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Capitolo 2
*** Already Gone ***


Non ho mai avuto così tanta voglia di tornare a casa da quando mi ero trasferita. O per meglio dire da quando mi avevano costretta a trasferirmi. Ero così tesa che a malapena sono riuscita a chiudere occhio … Cazzo, manco fossi io quella che tra un paio d’ore doveva sposarsi. Se io stavo così e non dovevo fare nulla, figuriamoci la sposa che doveva fare di tutto e di più. Era il suo giorno speciale, chi poteva farlo se non lei?
Ok, calma Gretch, è solo questione di ore, poi sali sul primo aereo e te ne vai lontano da qui. Torni alla tua vita e questa settimana orribile sarà solo un lontanissimo ricordo che smaltirai con il jet lag una volta tornata a casa. Arrivai nel giardino dove si sarebbe tenuta la cerimonia cercando di passare inosservata il più possibile. C’erano quasi tutti, mancavano solo la sposa e le damigelle. Salutai i ragazzi con un cenno di mano e abbozzando un sorriso e mi andai a sedere in uno dei posti liberi dell’ultima fila, dal lato dello sposo.
“Sei un’amica di John, vero?” una signora vestita come se fosse appena uscita dal circo prese posto proprio accanto a me. Doveva essere qualche parente di Johnny, perché aveva un viso conosciuto.
“Io sono Rose, sua zia” continuò, mentre sorseggiava qualcosa da una fiaschetta d’argento. Dall’odore doveva essere vodka. La conobbi qualche anno fa durante uno dei pranzi di famiglia, ecco perché aveva un viso familiare. “Colei che mi ha spinto a diventare un ubriacone patentato” mi disse Johnny quando la conobbi. 
“Posso confessarti una cosa?” disse mentre si guardava intorno. 
“Certo, dica pure” risposi un po’ imbarazzata. Spero vivamente che non si ricordi di me. O che ne parli male, non si può mai sapere.
“Non so quanto tu sia amica della sposa ma … Tutti la odiano. Crede di avere a che fare con una mandria di stupidi e lei sia il genio incompreso … Mi domando dove l’abbia trovata sta qui … Io conobbi la sua ex ragazza, Gretchen, non so se la conosci … Che brava ragazza lei e loro due sì che stavano bene insieme … Poi all’improvviso si sono lasciati, non si sa perché, e poi John se n’è uscito con questa qui che la vuole sposare … Mah, questi giovani d’oggi sono tutti impazziti … Un po’ di vodka?” disse mi offriva la sua fiaschetta. Beh, almeno ho lasciato una buona impressione in famiglia. Una così buona impressione che tutti mi rimpiangevano e che odiavano la loro quasi parente acquisita. Benissimo, la sposa si ritrovava sola contro il mondo intero.
Poi, ecco arrivare Kris, la damigella d’onore … Da sola? Non prometteva nulla di buono. Proprio per niente.
“La sposa non c’è. È andata via … Non so cosa dire, mi dispiace” disse, abbastanza mortificata. Merda!! Erano rimasti tutti a bocca aperta, guardandosi intorno. Sposo e testimoni si avvicinarono a Kris e alle altre per chiedere spiegazioni, poi Johnny si allontanò dal resto del gruppo, sperando di trovarla ancora nei paraggi e di farle cambiare idea. Cacchio, avrei sperato che succedesse di tutto, tranne che il matrimonio sarebbe saltato a causa della sposa che si era data alla fuga a gambe levate.
“Credo di accettare la sua offerta della vodka” risposi alla zia, bevendo un po’ di vodka. Mi avvicinai alle ragazze sperando di capire qualcosa.
“Ehi, ma cosa è successo?”
“Siamo andate a chiamarla in camera perché non rispondeva né al telefono né al suo cellulare, ma quando siamo arrivate la stanza era vuota e la porta era addirittura aperta. Non c’erano nemmeno le sue cose … Ieri ha chiesto di prepararsi da sola per questa mattina e di raggiungerla appena eravamo pronte, ma mai all’idea che era solo una stupida scusa del cazzo per darsi alla fuga … Gretch, visto che tu eri l’unica persona con cui lei parlava, ne sai qualcosa?” chiese Kris.
“Ne so quanto voi, se non di meno … Sono salita in camera molto prima di voi, quindi dopo ieri sera non l’ho proprio vista” risposi. Non capisco, ha organizzato tutto questo per nulla, o ci stava ripensando già da un po’?
“Ma chi la capisce a quella lì … Ha messo su tutta questa sceneggiata orribile e di poco gusto per nulla. Che idiota” commentò Gwen,  mollando il suo bouquet su una sedia lasciata libera dagli invitati, che intanto erano intenti a parlottare in gruppetti tra loro. L’unica cosa che mi stava facendo saltare i nervi era che molte persone non facevano altro che fissarmi (o per meglio dire, squadrarmi dalla testa ai piedi con uno sguardo a dir poco schifato) per poi ritornare a sparlare. 
Ecco perché non volevo essere presente a questo matrimonio: sarei stata l’unico oggetto di pettegolezzi dell’evento, e anche oltre. Ero una semplice invitata come tutti quanti gli altri, e chi mi conosceva sapeva che non avrei fatto mai nulla per rovinare la felicità di Johnny, né ora e né mai. Semplicemente perché non lo meritava, soprattutto da parte mia. 
“Beh, è giunta l’ora per me di levare le tende, ho dato il via ai pettegolezzi di giornata” dissi. Meglio svignarsela prima che si scateni una guerra contro di me. Ero sicura che per qualcuno di loro sia la causa di tutto questo.
“Stai bene?” intervene Kris, come per rassicurarmi.
“Si, sto bene, ma voglio evitare di scatenare altri guai a causa della mia presenza. Se sapete qualcosa, sono in camera mia” risposi, poi mi avviai verso l’albergo. Prima di salire in camera mi fermai alla hall, nel caso sapessero qualcosa in più sulla sposa in fuga.
“Mi scusi, per caso ha visto la sposa?” 
“Si … Ha lasciato la sua stanza questa mattina presto. Ho pensato che volesse già trasferirsi nella suite matrimoniale, ma da quanto ho potuto capire mi sono sbagliato alla grande a riguardo” Ma cosa cazzo le sarà mai saltato per la testa? Giuro che se la becco ancora nei dintorni la ammazzo, e credo di fare anche un enorme favore a tutti.
Visto che la giornata era iniziata con un grande cambiamento di programma e qui ero molto più che inutile, prenderò il primo volo per tornare a casa, tanto non servirà a molto il fatto che resti ancora qui fino a domani. Mi fiondai subito in camera per iniziare a sistemare le mie cose per la partenza: tanto per cominciare togliere questo vestito scomodissimo e tornare ad indossare il caro amico jeans e la fidata canotta. Vestito scomodissimo che serviva a non farmi pensare a ciò che mi circondava, e direi che ci hanno pensato altri a fare questo. 
Il prossimo obiettivo era di sgomberare il campo il prima possibile, quindi cercare qualche posto ancora disponibile per il volo. 24 ore di viaggio con annessi 9 fuso orari sarebbero volati in fretta. E il Karma questa volta me la diede buona: ultimo volo della giornata, un solo posto in prima in classe. Perfetto.
L’ultima cosa da fare era salutare i ragazzi. Mi dispiacerebbe lasciarli all’improvviso senza salutarli, ma andare a cercarli solo per questo mentre erano impegnati per fare altro sarebbe stato inopportuno. Specialmente sotto agli occhi di tutti, avrei alimentato altri pettegolezzi e altri sospetti su di me per il matrimonio mancato. Meglio lasciare un messaggio alla hall, qualcuno sarebbe passato di lì per cercare notizie.
  Prima di andare via, inviai un sms a Kris per sapere novità e per avvisarla che avrei anticipato la mia partenza. Di sicuro avrebbe capito e non avrebbe scatenato ulteriori problemi, ce ne erano già troppi e non eravamo ancora a metà giornata.
“Non preoccuparti, avevo già capito che saresti partita, ma vai tranquilla, ti capisco. Novità sulla sposa nessuna, ormai tutti hanno capito che il matrimonio è saltato del tutto quindi gli invitati adesso sono occupati a riempirsi la bocca di cibo col buffet, così almeno non va sprecato il lavoro del cuoco. La nuova novità è che anche Johnny è sparito e nessuno sa dove sia finito. Se lo trovi in giro facci sapere, siamo tutti preoccupati” questa fu la risposta di Kris. Di bene in meglio. Gli sposi erano in fuga, non si sono più sposati e nessuno sapeva che fine avessero fatto. Ma perché non me ne sono rimasta a casa?? Maledetto Karma infame e a me che non ho saputo rifiutare sto cazzo di invito!!
Una volta terminati gli ultimi preparativi e controllato di non aver dimenticato nulla, aprii la porta della mia camera per scendere alla hall, quando …
“E tu che ci fai qui?”

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Capitolo 3
*** What have you done to me? What have I done to you? ***


“Che cazzo ci fai qui?”
L’ultima persona che avrei immaginato di trovarmi davanti era qui di fronte a me: Johnny.
“Prima di andare via ha lasciato questa, non ho avuto il coraggio di leggerla … E’ indirizzata anche a te. L’ha lasciata alla hall sapendo che avrei chiesto sue notizie anche lì” disse, sedendosi ai piedi del letto.
Una lettera. Ecco, ci mancava solo la ciliegina sulla torta e una giornata che doveva essere felice si era trasformata in una tragedia su tutti i fronti. E poi perché aveva indirizzato la lettera anche a me?
Mi diede la lettera, e la aprii sedendomi accanto a lui.

 
“Mi è bastato osservarvi per qualche secondo per capire che la famosa Gretch di cui tutti parlavano così bene era la TUA Gretch. Lì ho capito che l’unica persona che era fuori posto ero IO. Probabilmente avrei dovuto capirlo prima … Che stupida sono stata.
Johnny, mi dispiace di aver rovinato tutto, ma andare via era l’unica soluzione. Con me non saresti stato felice, e questo matrimonio avrebbe solo peggiorato le cose. Sei una persona fantastica e con te ho trascorso il periodo più bello della mia vita, ma non poteva andare oltre. Meriti di molto meglio, ed io non sarei stata capace di dartelo.
Gretch, ti conosco da solo una settimana e ti sei rivelata migliore di chiunque abbia conosciuto da un anno a questa parte. Sei stata un’ottima amica, cosa che tutte le altre hanno dimostrato di non esserlo. O per meglio dire di NON volerlo essere. Avresti dovuto essere tu quella che avrebbe dovuto sposarsi oggi, non di certo io.
Siate felici . INSIEME.
L.”



Non mi sentivo una merda. Peggio, molto peggio.
 “Ma cosa cazzo stavo combinando??” la sua voce mi dava la sensazione di essere sull’orlo di una crisi di nervi.
“Stavi facendo quello che ritenevi giusto di fare” dissi. Ma che risposta del cazzo che avevo dato. Brava Gretch, sei una fottuta idiota!
“La cazzata più colossale che abbia mai fatto … Ecco cosa stavo per fare!!” Lo sapevo, avevo detto una stronzata.
“Scusami, non volevo …”  continuò con un filo di voce.
“Non c’è bisogno che ti scusi. Non so cosa dirti per questo …”
“Come siamo arrivati a questo punto?” la sua risposta non solo mi interruppe, ma mandò la mia razionalità a farsi fottere. Ok che sei shockato per il matrimonio saltato, e ok che sei sconvolto per la lettera che stranamente era indirizzata ad entrambi … Ma che cazzo di domanda è?
“Cosa vorresti dire?” non ero confusa, peggio. Decisamente peggio!
“Guardaci … Che cosa abbiamo fatto per essere arrivati a questo punto?” O. MIO. DIO. Fino a qualche ora pensava di sposarsi con un’altra donna, e adesso parla di noi due? Se avessero potuto, mi sarebbero caduti gli arti.
 “Come ci siamo arrivati? Io sono stata costretta a partire e tu ti sei dato per disperso forse? Ecco perché siamo arrivati a questo punto … Tu hai preso la tua strada e io la mia, tutto qui” dissi con molta calma, ero sicura che se avessi sbottato tutto avrei iniziato a piangere come una fontana.
“Di due cose sono pentito: questo fottuto matrimonio e averti lasciata andare …” Eeeeeh? Aspettate, la vodka ha avuto un effetto così devastante in me che sto immaginando tutto o lo sta dicendo sul serio? Perché non sono rimasta a casa, mannaggia a me!!!!
“Non è che sei arrivato troppo tardi?”




Ed eccomi con la terza parte di questa storia nata un bel pò a random xD
Intanto ringrazio a tutte le persone che hanno letto questa storia, very deng iu <3
Non ho mai fatto una cosa del genere, quindi ci provo adesso ... Scegliete voi il finale. Volete che Gretch si riprenda Johnny o che lo mandi a quel paese definitivamente?
Ai posteri l'ardua sentenza ;D
Peace & Rock <3
Red G.

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Capitolo 4
*** I Hate Marriages. Or I Thought So ***


Io odio i matrimoni. O almeno così pensavo fino a qualche mese fa. 
Il motivo? Sto per farlo. Sto per sposarmi.
Chi l’avrebbe mai detto, l’unica donna allergica ai matrimoni e a tutto quello che lo circonda sta per sposarsi. L’anello di fidanzamento che portavo al dito mi faceva capire che forse non sono poi così restia a questa ondata di romanticismo che è tipico di chi sta per dire “sì”. Avevo persino accettato di sposarmi in chiesa (considerando il mio totale disprezzo per la religione), quindi vi lascio immaginare in che modo mi sia lasciata travolgere.
Adesso capisco come si sono sentite tutte le persone che lo hanno fatto prima di me. Porca vacca neanche al mio primo concerto mi sono sentita così nervosa, a malapena sono riuscita ad infilarmi il vestito (rigorosamente NON bianco, almeno questo me lo sono scansato … Vestito color argento, niente male, eh?), figuriamoci ad affrontare tutto questo.
 “Gretch, sei pronta?” la voce di Kris mi riportò coi piedi per terra, e l’ansia fece capolino come un brutto raffreddore che non vuole andare via nonostante i medicinali.
“Sono tutti di là che aspettano ... Ma guardati, sei splendida, e smettila di agitarti” Le sue parole avrebbero dovuto risuonare come una botta di autostima in più, ma non sono riuscite a scalfire la mia ansia.
“Agitarmi? Noooo, me la sto solo facendo sotto perché ho una paura fottuta!!” avevo alzato la voce di almeno due ottave e mi sembrava di aver a malapena sussurrato quelle parole.
“Va bene, va bene … Ho capito cosa ti turba. Ci sono almeno sette persone che controllano lo sposo e altrettante che terranno d’occhio te quando uscirai da questa cazzo di stanza. Non andrà a finire come l’ultima volta … Adesso muovi quel fottuto culo che c’è Vee che ti aspetta fuori” Quanto voglio bene alla mia migliore amica non ne avete idea. Mi mise in piedi (in senso letterale del termine) e mi accompagnò all’uscita della porta, dove c’era il mio migliore amico che aspettava. Riuscii a vedere tra le innumerevoli file di teste qualche volto familiare che osservava le damigelle che attraversavano la navata, ma non il fondo della chiesa
“Primo, sei splendida. Secondo, basta agitarsi. Terzo, stai tranquilla che questa volta filerà tutto liscio” sussurrò Zacky al mio orecchio appena varcammo l’entrata.
“Rispondo con una sola parola: FANCULO! Fanculo, fanculo, fanculo, fanculo!!!” adesso il nervosismo aveva sostituito l’ansia … Riuscirà la nostra eroina ad arrivare a fine navata senza prendere fuoco a furia di sparare parolacce e bestemmie in chiesa?
“Porca troia G, siamo in chiesa! Merda, fai sparare parolacce anche a me, e che cazzo … Oh guarda, c’è la zia Rose che beve alla tua salute e lo sposo ti fissa come se fosse stato pietrificato!”  disse indicandomi con un cenno del capo il fondo dove si vedevano sei uomini vestiti in smoking tra i quali quell’uomo così pazzo che mi ha chiesto in moglie.
“E se va a finire come l’ultima volta? Dopo altro che matrimonio, si celebrerebbe un funerale, se non peggio!!” Oh, bentornata ansia!
“Ti cercherebbe e ti troverebbe anche in culo al mondo, e ti sposerebbe lo stesso, sono passati almeno 2 anni da quel giorno … A proposito, devo ancora capire che ci fa lei qui” 
Eravamo quasi a fine navata e aveva già inquadrato tutti gli invitati con lo sguardo, immagazzinando nella sua testa tutte le cose che avrebbe potuto dirmi per prendere in giro gli invitati. 
“Lo sai che siamo andate subito d’accordo quando ci siamo conosciute, e ha insistito per poter esserci … In parte è anche merito suo se ci ritroviamo qui che mi sposo. A proposito, grazie per il passaggio” 
Il percorso fino all’altare sembrava infinitamente lungo e invece è stato infinitamente breve. Forse anche fin troppo breve per i miei gusti … Mi sentivo il viso in fiamme e sorridevo come se avessi una paralisi facciale. È vero che l’intero matrimonio è stato organizzato e curato in maniera a dir poco maniacale da Kris e le ragazze in un paio di mesi, ma sentivo ancora quella paura fottuta che sarebbe andato tutto a puttane, per giunta non riuscivo nemmeno a guardare il mio futuro marito per paura che cambiasse idea da un momento all’altro, come potevo resistere??


Ah, non vi ho ancora detto chi è il sant’uomo che ha avuto il coraggio di avermi come sua futura moglie. Secondo voi chi potrebbe essere ... Se non LUI??









Chiedo umilmente perdono a tutti voi, miei cari lettori ... Vi ho tenuti un bel pò sulle spine attendendo i risvolti di questa storia, spero sia di vostro gradimento xD
Peace & Rock <3
La vostra cantantessa tatuata Red G.


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